#VeronaFiorentina + - =
RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA mena le danze per gran parte del primo tempo e si avvicina al vantaggio con BESSA ad inizio gara e poi con la doppia occasione di LASAGNA al 18esimo su cui gli ospiti si salvano in qualche modo e ancora con Kevin sette minuti più tardi.
Ma su finire del primo tempo le ripartenze della FIORENTINA si fanno più ficcanti e pericolose, al 45° QUARTA lancia in verticale su VENUTI che si fa tutta la fascia destra vagamente inseguito da LAZOVIĆ, palla in mezzo dove RIBERY fa velo per l'accorrente BONAVENTURA sgambettato da BARÁK sul piede di appoggio; il VAR conferma. Batte VLAHOVIC che conclude a destra dove SILVESTRI può solo intuire ma in ritardo... Viola in vantaggio al Binti.
Nella ripresa l'HELLAS cala di molto in aggressività e determinazione, la Viola riesce a controllare le operazioni e a raddoppiare al 65°: Fallo (discutibile) di di DAWIDOWICZ su PULGAR sulla trequarti mancina. Alla battuta va lo stesso giocatore che la mette nel cuore dell'area dove GÜNTER intercetta ma sfortunatamente incoccia su VLAHOVIC, rimpallo buono per CÁCERES che, liberissimo nei pressi del dischetto del rigore, spara in porta un missile imparabile per SILVESTRI.
JURIĆ vuole una svolta che effettivamente ottiene, in parte col triplo cambio del 69°: Dentro STURARO, ZACCAGNI e MAGNANI fuori TAMÈZE, BESSA e GÜNTER e tre minuti più tardi i gialloblù accorciano le distanze con SALCEDO che irrompe e trasforma in gol la spizzata di FARAONI.
A quel punto la squadra scaligera prova a mettere alle corde l'avversario che peraltro non riesce più a salire ma ormai non c'è più tempo e la Viola riallunga in zona salvezza sul CAGLIARI sorpassando GENOA, SPEZIA TORINO e BENEVENTO in attesa delle gare di domani.
...Altra brutta scoppola per i gialloblù che perdono per la sesta volta in sette match e rimandano ancora l'appuntamento coi 3 punti al Bentegodi che dura da più di due mesi ma stavolta almeno riescono ad andare in gol a differenza degli ultimi tre match casalinghi: Da Marzo solo il CROTONE, praticamnete ormai spacciato, ha fatto peggio.
E sì che nel primo tempo era stato il VERONA a meritare (molto) di più avendo creato almeno 4 nitide occasioni da gol con BESSA e LASAGNA ma purtroppo il tema è sempre quello: I gialloblù non sono concreti davanti, creano molto ma rimangono (spesso) a bocca asciutta o comunque ottengono molto meno di quanto dovrebbero.
Sperando che finisca in fretta questa lenta agonia scaligera, JURIĆ decida in un modo o nell'altro e muoia l'aborto SuperLega l'HELLAS è chiamato Domenica alla proibitiva trasferta al 'Meazza' in casa dell'INTER capolista.
Radiografia del Gol gialloblù 2020-21 | ||||
Giocatore | Coppa | Campionato | Totale | |
BARÁK | 0 | 7 | 7 | |
ZACCAGNI | 0 | 5 | 5 | |
DIMARCO | 0 | 4 | 4 | |
ILIĆ | 1 | 2 | 3 | |
LAZOVIĆ | 0 | 3 | 3 | |
FAVILLI | 0 | 2 | 2 | |
VELOSO | 0 | 2 | 2 | |
FARAONI | 0 | 2 | 2 | |
LASAGNA | 0 | 2 | 2 | |
COLLEY | 1 | 1 | 2 | |
SALCEDO | 1 | 1 | 2 | |
TAMÈZE | 0 | 1 | 1 | |
KALINIĆ | 0 | 1 | 1 | |
VIEIRA | 1 | 0 | 1 |
LA PARTITA
Mister JURIĆ con gli uomini contati in difesa a causa delle non buone condizioni di MAGNANI e ÇETİN e delle contemporanee assenze per infortunio di LOVATO e CECCHERINI; giocano gli 'unici superstiti' DAWIDOWICZ e DIMARCO (prestato al ruolo) ai lati di GÜNTER.
FARAONI e LAZOVIĆ si spartiranno le relative fasce mentre fra di loro rientrano dal primo minuto ILIĆ e TAMÈZE.
Sulla trequarti riposa ZACCAGNI e accanto a BARÁK parte titolare, per la prima volta dal suo rientro a Gennaio, BESSA mentre al centro, qualche metro avanti a loro, giocherà LASAGNA.
Risponde col consueto 3-5-2 la FIORENTINA di mister IACHINI con gli ex CÁCERES e AMRABAT in campo dal primo minuto e la coppia VLAHOVIC-RIBERY sul fronte d'attacco.
Tutto pronto al Binti per VERONA-FIORENTINA, dirige il signor Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna.
SUBITO BESSA POI DOPPIA OCCASIONE LASAGNA, LA VIOLA SI SALVA!
3° LAZOVIĆ imbuca per BESSA a seguito di una velocità supersonica, il brasiliano si presenta a tu per tu con DRAGOWSKI e lo supera con una sorta di cucchiao intercettato all'ultimo da CÁCERES che libera l'area alla disperata!
12° Calcio di punizione dalla trequarti destra di PULGAR sul primo palo dove salta ad incornare VLAHOVIC: Palla sopra la traversa.
18° BARÁK-DIMARCO-LASAGNA tutto molto bello sulla catena mancina, Kevin si gira in un amen e conclude su DRAGOWSKI che con un mezzo miracolo devia sul fondo. Sulla successiva battuta da destra è ancora LASAGNA, sul primo palo, a schiacciare di testa ma VENUTI devia sulla linea di porta! Doppia grande occasione per il VERONA.
ANCORA KEVIN, MA PASSA LA FIORENTINA SU RIGORE
19° Fallo di BONAVENTURA su ILIĆ, il signor Prontera estrae il giallo per il giocatore viola che era peraltro diffidato.
25° BESSA-BARÁK con un veloce 1-2 in area, palla a LASAGNA che scaglia a rete ma DRAGOWSKI risponde ancora al meglio purtroppo...
34° Rapido contropiede della FIORENTINA concluso da RIBERY appena entrato in area! Bravo SILVESTRI a deviare sul fondo. Sul successivo calcio d'angolo FARAONI tira un po la maglia a RIBERY che alla fine cade ma nel tentativo di rovesciata e non per il fallo veniale di Marco Davide.
41° AMRABAT sulla linea di fondo si gira improvvisamente e la mette sul primo palo dove BONAVENTURA impatta ma per fortuna non trova la porta!
45° QUARTA lancia in verticale su VENUTI che si fa tutta la fascia destra vagamente inseguito da LAZOVIĆ, palla in mezzo dove RIBERY fa velo per l'accorrente BONAVENTURA sgambettato da BARÁK; il VAR conferma. Batte VLAHOVIC che conclude a destra dove SILVESTRI può solo intuire ma in ritardo... Viola in vantaggio. Nessun recupero, il signor Prontera termina la prima frazione di gioco.
RIPRESA AL PICCOLO TROTTO PER L'HELLAS
50° Palla geniale di BESSA dietro la difesa per l'inserimento di FARAONI che batte DRAGOWSKI ma il guardalinee aveva sbandierato, terzo offside assegnato all'esterno scaligero in pochi minuti...
53° DIMARCO da sinistra vede DRAGOWSKI leggermente fuori dai pali e prova a batterlo con un tiro cross bloccato basso senza patemi dal portiere viola.
55° BARÁK prova ad accomodarla ad un passo dalla linea di porta ma usa la sponda di LASAGNA che era in fuorigioco e la sua successiva conclusione col tacco finisce sul fondo.
57° BIRAGHI con un calcio di punizione dalla trequarti destra, palla velenosa che quasi scavalca SILVESTRI in uscita; il portiere scaligero riesce a metterci una pezza deviando sopra la traversa.
60° Primo cambio HELLAS: ILIĆ fa spazio a SALCEDO, BARÁK scala a centrocampo mentre Eddie si posiziona sulla trequarti come al 'Marassi'.
CÁCERES! LA FIORENTINA RADDOPPIA
65° Fallo (discutibile) di di DAWIDOWICZ su PULGAR sulla trequarti mancina. Alla battuta va PULGAR che la mette nel cuore dell'area dove GÜNTER intercetta ma sfortunatamente incoccia su VLAHOVIC, rimpallo buono per CÁCERES che liberissimo sul dischetto del rigore spara in porta un missile imparabile per SILVESTRI.
68° GÜNTER trattiene per la maglia VLAHOVIC in maniera evidente, Prontera estrae il giallo.
69° Triplo cambio TAMÈZE, BESSA e GÜNTER fanno spazio rispettivamente a STURARO, ZACCAGNI e MAGNANI. Tutto confermato dal punto di vista tattico.
SALCEDO ACCORCIA LE DISTANZE
72° ZACCAGNI da sinistra la ribalta sul palo opposto dove FARAONI di testa la spizza sul secondo. SALCEDO irrompe a sua volta di testa anticipando CÁCERES e accorcia le distanze.
76° Cambia anche la Viola, RIBERY fa spazio a KOUAMÈ.
78° All-In JURIĆ: Fuori LAZOVIĆ dentro l'ex viola KALINIĆ e VERONA che vira sul 4-2-3-1 con DIMARCO e FARAONI terzini, LASAGNA sulla trequarti con ZACCAGNI e SALCEDO e Nikola punta centrale.
85° Doppio cambio viola: BONAVENTURA e BIRAGHI fanno spazio a CASTROVILLI e IGOR.
88° PULGAR dal limite: Palla in curva.
90° DIMARCO con un calcio di punizione da sinistra per il colpo di testa di SALCEDO purtroppo sopra la traversa.
90°+1: STURARO con un calcione stende VLAHOVIC, il signor Prontera estrae il cartellino giallo. Stefano era diffidato e salterà la prossima trasferta di Domenica al Meazza contro l'INTER.
90°+3 KOUAMÈ sbraccia su SALCEDO, ammonito anche l'attaccante viola.
90°+4 QUARTA al limite in occasione di tre contro uno per la FIORENTINA riesce a sprecare passando in bocca a SILVESTRI invece di tirare secco e poi viene ammonito sulla ripartenza dei gialloblù ma non c'è più tempo, il signor Prontera fischia e sancisce i tre punti per gli ospiti. VERONA in caduta libera alla sesta sconfitta in sette gare.
VOTI
- SILVESTRI Deve 'scomodarsi' solo al 34° sul rapido contropiede della FIORENTINA concluso da RIBERY appena entrato in area. Poi deve raccogliere due volte la palla dal sacco dopo un calcio di rigore ed una botta su miscia in area su cui nulla può... 6
- DAWIDOWICZ Prestazione all'altezza da parte di Pawel oggi anche se il secondo gol ospite nasce da un suo fallo (che poteva anche non essere fischiato)... 6
- GÜNTER Solita gara ordinata ed efficace da parte del difensore di origini turche, JURIĆ lo toglie dopo l'ammonizione: 6,5 (gli da il cambio MAGNANI al 69°: Regge bene la barca nel finale, 6)
- DIMARCO Al 18° DIMARCO consegna a LASAGNA una palla sulla quale DRAGOWSKI deve prodursi in un mezzo miracolo. Solita corsa e generosità, attento nel cambio con ILIĆ quando quest'ultimo scende ad impostare: 6,5
- FARAONI Nel primo tempo si limita a controllare le potenziali discese di BIRAGHI (annullandolo), nel secondo si dimostra più intraprendente mettendo a segno un gol in posizione però di off-side ma soprattutto consegnando a SALCEDO l'assist che accorcia le distanze: 6,5
- TAMÈZE Sostanza e fisicità in mezzo al campo: Adrien fa quello che deve senza sbagliare nulla 6 (gli da il cambio STURARO al 69°: Entra in campo per tenere alti i giri e lo fa senza sbavature, peccato per il giallo che lo escluderà dalla prossima trasferta a Milano contro l'INTER, 6)
- ILIĆ In fase di mpostazione si abbassa sulla linea dei difensori con DIMARCO che si alza sulla fascia sinistra e va a proporsi. Bella mossa di JURIĆ 'beccata' solo alla mezz'ora da IACHINI che risponde piazzando AMRABAT sul serbo. Da quel momento Ivan combina molto meno ma la sua gara è comunque sufficiente, 6 (gli da il cambio SALCEDO al 60°: Gol a parte si produce in un paio di folate di qualità, 7)
- LAZOVIĆ È lui al 3° ad imbeccare BESSA e a dare il via ad un primo tempo vivacissimo sulla mancina in combinazione col brasiliano e DIMARCO ma al 45° macchia la sua gara facendosi sfuggire VENUTI che scappa e la mette in mezzo per VLAHOVIC che trova la massima punizione... 6- (gli da il cambio KALINIĆ al 78°: Una manciata di minuti in cui non ha il tempo di mettersi in mostra, Non giudicabile)
- BARÁK Al 18° avvia l'azione più pericolosa dei gialloblù nel primo tempo e al 25° si ripete suggerendo un veloce uno-due a BESSA... Al 55° avrebbe la possibilità di bucare il bravo DRAGOWSKI ma non conserva la sufficiente freddezza poi viene scalato a centrocampo e sparisce: 6
- BESSA Di nuovo titolare in Serie A dopo 695 giorni è il primo ad impensierire il portiere avversario. Al 25° BESSA ottima palla per LASAGNA che chiama DRAGOWSKI agli straordinari... Un vice-Zac di lusso 6,5 (gli da il cambio ZACCAGNI al 69° e tre minuti più tardi da il via all'azione che porta SALCEDO in gol e con 2/3 palle profonde cerca di accendere il finale dell'HELLAS, 6,5)
- LASAGNA Al 18° e al 25° fa tutto benissimo ma purtroppo DRAGOWSKI appare in grandissima forma. Nel secondo tempo paga il rallentamento generale della squadra, 6
- JURIĆ ...Nella conferenza stampa post-partita racconta di un periodo-no dove crei molto, realizzi... Nulla e gli avversari ti castigano alla prima occasione e stasera è davvero difficile contraddirlo, la sensazione è che azzecchi tutte le mosse ma anche con la FIORENTINA gli dice male, 6
Lasagna | Juric |
DICONO + - =
Mister JURIĆ «Se anche il pareggio ci sarebbe stato stretto? A livello di gioco ho visto tutto quello che volevo vedere: grandissime azioni, movimenti giusti, un'ottima fase difensiva. Abbiamo concesso pochissimo, ma nel calcio bisogna accettare anche questi momenti. Nella prima metà del campionato a volte siamo stati fortunati, in questo periodo invece la squadra si esprime bene senza raccogliere quanto meriterebbe, ma ho poco da rimproverare ai miei giocatori. Se le recenti prestazioni sono specchio di una squadra non appagata dall'obiettivo salvezza, raggiunto con largo anticipo? Contro Lazio e Samp abbiamo fatto bene, e anche in questa partita, soprattutto nel primo tempo, abbiamo dominato contro una Fiorentina che abbonda di giocatori molto forti. Loro hanno fatto gol alla prima occasione e poi su palla inattiva, noi invece siamo stati sfortunati al momento della finalizzazione, ma la squadra mi è piaciuta molto. Se giocatori come Bessa e Salcedo, che hanno giocato meno finora, hanno dimostrato di avere la giusta mentalità per stare in questo gruppo? Bessa è un giocatore in grande crescita, che ci sta dando una mano e ci sta facendo vedere tante belle cose. Peccato non sia arrivato il gol, perché la sua palla-gol è arrivata al termine della più bella azione della nostra stagione. Salcedo negli ultimi due mesi ha lavorato benissimo, contro la Sampdoria ha giocato una partita straordinaria e contro la Fiorentina è riuscito anche a segnare. Ha doti atletiche importanti, grande concentrazione, ed è solo un 2001. Sta dimostrando di avere grandi qualità. Con che 'spirito' affronteremo l'Inter domenica prossima? Questa partita volevamo vincerla a tutti i costi e si è visto anche dal punto di vista della tensione, quindi ora bisognerà recuperare a livello sia fisico che emotivo e preparare bene la prossima gara. Non sono soddisfatto dei risultati, ma della nostra crescita sicuramente sì: dobbiamo continuare su questa strada. Se con i tifosi gialloblù allo stadio e il loro sostegno una partita come questa avrebbe potuto avere un esito diverso? Il nostro modo di giocare è molto adatto al pubblico veronese, l'ho capito sin dalla prima partita dello scorso campionato, contro il Bologna. Loro apprezzano questo tipo di calcio, e in tante occasioni avremmo sicuramente potuto beneficiare della loro spinta, perché ci sappiamo stimolare vicendevolmente» HellasVerona.it
Eddie SALCEDO al primo gol in campionato «Se fa male questa sconfitta in virtù della buona prestazione? Dispiace molto, perché abbiamo giocato una grande partita e purtroppo siamo stati poco fortunati in alcune situazioni. Sicuramente avremmo meritato di più, anche oggi. Cosa ci è mancato oggi? Secondo me hanno fatto la differenza alcuni episodi sfortunati, dobbiamo lavorare ed essere concentrati per ripartire già dalla prossima gara. Se ci conforta la buona prestazione? Stiamo facendo una stagione importante e abbiamo giocato buone partite anche nell'ultimo periodo, purtroppo abbiamo perso dei punti per colpa di alcuni episodi, ma dobbiamo continuare a lavorare giorno per giorno come abbiamo sempre fatto: i risultati torneranno a sorriderci. Come sto vivendo questo buon momento personale? Mi sento meglio ora che ho ritrovato il campo con più continuità, spero di dare il mio contributo alla squadra perché siamo tutti importanti. Il mio gol? Faraoni è stato lucido in occasione della rete ed è riuscito a servirmi uno splendido assist: peccato che questa rete non abbia portato i tre punti alla squadra. Ci riproveremo sicuramente contro l'Inter» HellasVerona.it
Il doppio ex Giovanni GALLI «Se la massima espressione del Verona di Juric è quella di ieri sera, allora è bene che quest'allenatore rimanga a Verona e non sia venuto a Firenze. Non avevano idee, per tutto il primo tempo hanno insistito a sfondare sulla sinistra. A me ieri sera Juric non è piaciuto, per sessanta minuti hanno giocato alla stessa maniera. Ha messo dentro pure Kalinic, che ormai mi sembra abbia preso la strada del tramonto. Il Verona dell'Atalanta non mi è sembrato neanche la brutta copia, oltre agli interpreti anche gioco, corsa, intensità e duelli uno-contro-uno sono diversi. Voglio rivedere fino alla fine questo Hellas per poter dare un'opinione più dettagliata e completa su Juric» FirenzeViola.it
Antonio DI GENNARO sulla 'SuperLega' «Si pensa sempre ai ricavi ma nessuno pensa ai costi. Certi club non fanno mercato da anni. E' un discorso prettamente commerciale. A loro dei tifosi e della meritocrazia non importa nulla. Molte società sono in fallimento, non abbiamo strutture. I soldi incassati non sono stati valorizzati. Dal Pino aveva proposto dei fondi per la Lega di Serie A, ma non li hanno voluti. Come si potrà mediare? Quelle società andranno a fatturare ancora di più con la Superlega. Comandano loro, sono i maggiori club indebitati fino al collo. Hanno debiti per oltre 6 miliardi. Che debba esserci una riforma generale è appurato. In Italia vogliono più soldi? Ma vanno valorizzati, con strutture, settori giovanili. Servono delle regole» TuttoMercatoWeb.com
Luciano BRUNI sulla 'Superlega' «Non è che non mi convince, non mi piace proprio. Non vorrei fossero escamotage per ripianare i debiti. Che ne sarà poi dei campionati? Sono certo che alla maggior parte dei tifosi una cosa del genere non piaccia, e nel calcio ancora contano qualcosa. Quest'anno negli stadi non c'erano, ma prima o poi si spera di tornare alla normalità...» TuttoMercatoWeb.com
Lo scrittore inglese Tim Parks a 'Il Foglio' «Sono molto legato al Bentegodi, ma ora vivo a Milano. Allo stadio mi sentivo a casa. Verona è una città bellissima, ma un po’ conservatrice: sei il benvenuto ma resti un ospite, mentre al Bentegodi non era così. La gente era la stessa, ma allo stadio vivono il loro carnevale: sono talebani del fine settimana. Il mio tifo per l’Hellas? Queste cose non si scelgono, accadono. Nel 1981 mi sono trasferito a Verona per lavoro e ho cominciato a frequentare lo stadio. Lì è nato mio figlio e avevamo anche pensato di chiamarlo Michele Scaligero. Alla fine ha prevalso il buonsenso e l’abbiamo chiamato solo Michele… In Italia comunque non potrei mai tradire l’Hellas» CalcioHellas
Il presidente della JUVENTUS Andrea Agnelli con la 'simpatia' che lo contraddistingue all'assemblea di Lega «Con 350 milioni l'anno garantiti, lo scudetto lo vinceranno sempre Juventus, Milan e Inter? Ma è così da ottant'anni, mi pare» TuttoMercatoWeb.com
Enrico Preziosi patròn del GENOA al 'SecoloXIX' «Mi auguro che il progetto rientri, la Super League straccia i sogni dei tifosi. La scarsa sensibilità è emersa, tutto questo diventa un fatto puramente economico a dispetto dei valori sportivi, non si va al di là dei meriti e questo non è giusto. le tifosie, anche dei club partecipanti, hanno preso posizione e sono irritate. Il bello del calcio è lo sfottò, la rivalità tra chi tifa la squadra della città e chi tifa i colori più forti. Juventus, Inter e Milan sono tali perchè sfidano Crotone, Bologna e Genoa, dunque anche noi abbiamo merito. I tifosi vogliono pensare che un giorno lo scudetto venga vinto da Cagliari, Fiorentina, Verona o lo stesso Genoa e togliere questo sogno è una pazzia» ILovePalermoCalcio.com
Dino ZOFF a 'La Stampa' a proposito di #Superlega «Come per ogni novità, bisogna analizzare il nuovo contesto con calma e senza giudizi affrettati. L'aspetto fondamentale sarà quello di conservare il ruolo centrale dei campionati nazionali: non andrà svilito. Disaffezione? I tifosi si abituano, basta un po' di tempo! L'importante, qualora la svolta dovesse tradursi concretamente, sarà trovare il giusto equilibrio tra la nuova coppa e le giornate di campionato: i club non devono essere messi nelle condizioni di fare scelte decise con molto anticipo. È comunque una sorpresa, non c'è che dire. Mi chiedo come mai nessuno ne abbia scritto o parlato in maniera dettagliata prima» CalcioMercato.com
Gianni Infantino presidente della FIFA «Se alcuni scelgono di andare per la loro strada, devono accettarne le conseguenze. Sono responsabili delle proprie scelte. Concretamente, questo vuol dire che o sei dentro o sei fuori. Non puoi essere a metà. Pensate a cosa significa. La FIFA è aperta a tutti, ciascuno può portare avanti idee e proposte, e sono sempre valutate. Ma bisogna rispettare le istituzioni, la FIFA, la UEFA, la storia, la passione di così tante persone in tutto il mondo. Capisco che la pandemia abbia esacerbato tutti i contrasti, ma il calcio è basato sulla speranza. Ed è una nostra speranza fare in modo che la speranza diventi realtà. Per questo spero che tutto torni alla normalità e si sistemi. Ma sempre con rispetto e agendo in maniera responsabile, solidale, nell’interesse del calcio nazionale, europeo e mondiale» TuttoMercatoWeb.com
RASSEGNA STAMPA + - =
Il Verona sfonda a sinistra, poi Iachini copre la ‘falla’ con Amrabat. E la Viola va
Mezz’ora di Hellas con la catena mancina che mette in difficoltà la Fiorentina. Poi la mossa di Beppe e una vittoria meritata
Di Redazione Fiorentina.it - 21 Aprile 202116
Mezz’ora di Verona, bello, aggressivo, convincente, mezz’ora di sbandamento per la Fiorentina, disorientata dai movimenti sincronizzati dei padroni di casa sulla fascia sinistra, dove scendeva Dimarco, si allargava Lazovic e si destreggiava (non sempre) Ilic. Da quel lato il Verona ha costruito tre occasioni da gol, due clamorose sventate da due respinte sulla linea di porta da Biraghi e Venuti, a Dragowski battuto, su conclusioni di Bessa e Lasagna (di testa). Tuttavia anche Dragowski, nella stessa prima mezz’ora, ha avuto un duro lavoro da sbrigare sulle conclusioni di Lasagna e Lazovic. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
IL FIANCO DEBOLE. Juric aveva studiato bene la Fiorentina e aveva deciso di attaccarla sulla sinistra, trascurando l’altro lato. Gli ingranaggi del Verona potevano stritolare la difesa viola che non riusciva a capire come gli avversari si ritrovassero, in un amen, al di là della sua linea. Erano i tempi che Martinez Quarta e compagni non riuscivano mai a recuperare, era il palleggio, rapido e preciso, che non riuscivano a intercettare. Da quella parte Venuti, Bonaventura e Quarta erano sottosopra, come se il Verona parlasse di una materia a loro sconosciuta. Poco prima della mezz’ora, dopo aver rischiato non poco, Iachini ha invertito la posizione dei suoi interni e dalla parte del lato forte veronese ha spostato un ex, Amrabat, che ha capito il compito e l’ha risolto.
CONTROPIEDE VIOLA. La Fiorentina si è ripresa e ha cominciato a giocare come sa, come può fare, usando l’unica arma a sua disposizione: il contropiede. Sono così arrivate le occasioni di Ribery e Venuti, che poi ha portato al rigore conquistato da Bonaventura (l’uomo del… rimorchio) e trasformato da Vlahovic. Quel rigore pesava quanto una stagione intera, ma Vlahovic non si è intimidito, ha preso la palla e l’ha messa dentro.
CONCRETEZZA. La Fiorentina si è difesa con ordine, Juric ha provato a migliorare l’attacco con Salcedo al posto di Ilic, ma sono stati i viola a segnare ancora con Caceres, dopo una respinta della difesa veronese su punizione di Pulgar. Il Verona ha accorciato con Salcedo, la Fiorentina si è ritirata davanti alla sua area e ha retto senza alcun affanno.
FONTE: Fiorentina.it
NEWS
Senza giocare la Super League ha fatto più audience di Verona-Fiorentina
Senza giocare la Super League ha fatto più audience di Verona-Fiorentina, sui social la prendono sul ridere
Marco Rizzo
Super League – Prendendo in esame solo l’aspetto mediatico, è indubbio che la nuova competizione abbia monopolizzato tutti i media mondiali ancor prima di iniziare.
La serata di oggi, con un rapido susseguirsi di notizie sui top club europei, ha praticamente oscurato completamente la gara tra Verona-Fiorentina. Ironia sui social per quanto riguarda la Super League «Senza giocare la Super League ha fatto più audience di Verona-Fiorentina» scrivono alcuni utenti su Twitter.
FONTE: MilanNews24.com
20 APR 2021
TROPPO FACILE SPARARE SUL VERONA CHE PERDE
Scusatemi ma non ci sto. L’oppio del tifoso si chiama vittoria. Che obnubila le menti anche dei più lucidi. In questa stagione abbiamo visto alcuni Verona mediocri vincere delle partite che non meritava. Soprattutto nella prima parte del campionato. E dico per fortuna. Sono state le gare che ci hanno permesso di portare a casa il nostro tesoretto. E di salvarci a dieci giornate dalla fine. Poi abbiamo visto un Verona che perde. Anche quando non lo merita. Mi rifiuto di dire che con la Lazio la sconfitta sia stata giusta. O che con la Fiorentina si è tirato indietro la gamba.
A tutti noi sarebbe piaciuto andare in Europa, alzare l’asticella, volare sopra 54 punti. Il problema è che questa squadra ha dei limiti. E che , per riuscire a salvarsi, è andata ben oltre i propri limiti. Il concetto è molto semplice: o crediamo a Juric quando ci dice che siamo sempre sul filo del rasoio, oppure pensiamo che Setti abbia costruito uno squadrone e quindi oggi siamo delusi. La questione di fondo è questa. Io sto con Juric. Il Verona ha il terz’ultimo monte ingaggi della serie A e questo significa che quest’anno doveva lottare fino all’ultimo per non retrocedere. Invece non è successo e questo non può diventare un boomerang e un argomento degli orfani di Grosso che ora sparano su questa squadra ingenerose palle incatenate.
Io credo invece che il momento sia altamente salutare per il Verona. Innanzi tutto non vedo un Verona allo sbando. C’è un calo evidente dal punto di vista dell’attenzione massimale non compensato dalla qualità tecnica. E’ fisiologico. Noto che l’allenatore sta procedendo con l’inserimento di alcuni giocatori che a mio avviso il prossimo anno potrebbero diventare veramente molto importanti. Parlo di Bessa, Sturaro e Lasagna, in pratica i tre nuovi di gennaio. E poi questa crisi ha abbassato quella frenesia da mercato che bene non ha sicuramente fatto. Da Silvestri a Zaccagni, passando per Lovato, c’è stata una sovraesposizione che ha creato sicuramente degli scompensi. L’agente di Zaccagni che rilascia un’intervista al giorno alle radio napoletane, farebbe bene a riflettere sui danni che ha prodotto. Oggi la quotazione di questi tre giocatori si è notevolmente abbassata e considerare il fatto che rimangano a Verona dopo aver allungato il contratto a cifre eque al momento non è utopia.
Ma il Verona ha giocato benissimo sia il primo tempo con la Sampdoria, sia con la Fiorentina. Molto ma molto meglio di molte gare vinte nella prima parte del campionato. Non merita questo tiro al bersaglio ma solo applausi.
Gianluca Vighini
20 APR 2021
IL PAGELLONE DI VERONA-FIORENTINA
SILVESTRI 6 Una bella parata su Ribery, nel primo tempo, ma poi chiamato raramente a rendersi attivo. Non mi sembra colpevole, in particolare sul gol di Caceres. Vero, fa un passetto, ma è ininfluente. L’errore, semmai, è di qualche suo compagno.
DAWIDOWICZ 6 Muso a muso con Franck Ribery, che indubbiamente non è più il fenomeno di cinque anni fa, ma quando ha la palla tra i piedi, i sorci verdi ancora te li fa vedere. Lui se la gioca quindi sull’anticipo, cercando di fargliene arrivare il meno possibile di palloni. Qualcosa la soffre, ma resiste a testa alta, aiutando la squadra anche in avanti.
GUNTER 6- Bel duello con Vlahovic, che è veramente un animale, nel senso più positivo del termine. Finché lo scontro è corpo a corpo, se la gioca. Quando l’attaccante della Fiorentina prende campo, soffre e fatica a contenerlo. Ma, va detto, non è nelle migliori condizioni e fa il possibile con quello che ha a disposizione.
MAGNANI 6 (dal 24′ s.t.) Nessun problema per Jack.
DIMARCO 6 E’ la seconda di fila che gioca da terzo di difesa e la sensazione è che oltre a quello, in questo momento, non debba fare. Sì, la sua natura lo porta in un paio di occasioni a spingersi in avanti, ma è dietro che deve tenere alta la concentrazione. Ci riesce perché Bonaventura vaga per il campo senza mai incidere veramente. E lui mantiene la posizione, diligentemente.
FARAONI 6.5 A me lui piace per la pulizia delle giocate e per la grande intelligenza tattica. Oggi è un po’ meno “bello”, ma è stato sempre dentro alla manovra del Verona e, in più di un’occasione, è stato uno dei più pericolosi in fase offensiva. Perfetto il tempo dell’assist che permette a Salcedo di riaprire, seppur per qualche minuto, il match. Un martello.
TAMEZE 5.5 Bisogna solo parlare bene di Adrien, uno dei più grandi protagonisti di questa strepitoso campionato. Ma da qualche partita a questa parte sembra aver bisogno di un tagliando, di cambiare il “filtro” dei polmoni. Si alterna spesso con Barak, tentando di mandare in confusione i piani di marcatura della Fiorentina, ma ad andare in bambola sembra più che altro lui.
STURARO 6 (dal 24′ s.t.) C’è da lottare e lui, manco a dirlo, si fa trovare presente.
ILIC 5 I primi minuti illudono, ma il vice Veloso non mantiene le promesse. Si abbassa spesso sulla linea difensiva invocando il pallone col quale costruire il gioco gialloblù, ma sono più gli errori “non forzati” che le giuste intuizioni. Sbaglia un’infinità di appoggi tutto sommato semplici e quando c’è da accelerare, rallenta.
SALCEDO 6.5 (dal 15′ s.t.) Tarantolato, cerca di ringraziare a suo modo Juric, per le parole al miele dette dal tecnico alla vigilia della partita. E lo fa nel migliore dei modi, trovando il gol che dà un minimo di speranza al Verona.
LAZOVIC 5.5 Un gran bel tiro, messo in angolo da Dragowski, una delle più belle occasioni gialloblù. Sembra anche avere la gamba giusta, ma quando serve proprio la corsa, si inceppa. Si perde infatti per strada Venuti che, con una finta di corpo, lo sbertuccia, si invola sulla fascia e la mette dentro per Bonaventura che viene steso steso da Barak: rigore. Quando c’è da rinculare, soffre.
KALINIC s.v. (dal 33′ s.t.)
BARAK 5.5 La bilancia degli episodi non pende dalla sua parte, ahimè. Seppur in maniera non così evidente, tocca il piede di Bonaventura che non se lo fa dire due volte e stramazzato al suolo, folgorato. Quando è Caceres, nel secondo tempo, a caricare il tiro lui si gira di spalle, come fanno i pulcini. E’ un periodo un po’ così, ma anche a lui bisogna solo dire “grazie”.
BESSA 6.5 Meno attaccante di Zaccagni, è più un regista offensivo, che ha grandissime qualità tecniche. Particolarmente ispirato nella prima parte di gara, entra sempre nelle azioni più pericolose del Verona e dal suo piede arriva la prima delle almeno quattro grandi occasioni gialloblù. Una cosa gli serve, più sfrontatezza, più pelo sullo stomaco quando c’è da contrastare. Giocare meno sulle punte e quando serve, usare gli anfibi.
ZACCAGNI 6 (dal 24′ s.t.) Entra bene, con tanta voglia di aiutare i compagni. Purtroppo non riesce nel suo piano.
LASAGNA 6 Due buone occasioni, una creata dal nulla, con una bellissima acrobazia volante in area di rigore. Mi è sembrato più dentro, più coinvolto, e anche diverso dal solito nei suoi movimenti, solitamente tutti incentrati sull’attacco alla profondità. Avrebbe bisogno di tempo per capire Juric, ma le lancette non sono dalla sua.
ALL. JURIC 6 Se i suoi creano quattro occasioni pulite per trovare il gol e non le concretizzano, la colpa non sarà mica sua. Primo tempo dominato, un quarto d’ora della ripresa in totale black out. La Fiorentina, che sembrava un pugile suonato, la porta a casa miracolosamente. Sicuramente si doveva fare meglio, ma non accetto i commenti di qualche tifoso che insinua, che sospetta. No ragazzi, il Verona non la sta buttando in vacca. Rendiamoci conto che fino ad oggi questi ragazzi hanno dato più di ciò che la natura ha loro dato. Cosa volete di più, che vi facciano le pulizie a casa?
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Pensieri sparsi. I 5 perché di una macchina che si è inceppata
By Damiano Conati - 21 Aprile 2021
Cos’è successo alla macchina perfetta realizzata da Ivan Juric e dal suo staff? 6 sconfitte su 7 gare farebbero scattare qualsiasi campanello d’allarme se non fosse che il Verona gioca bene ed è salvo da circa un mese.
Forse comunque la macchina non era così perfetta prima, come non è così danneggiata adesso. Ci siamo soffermati su 5 elementi che possono aver influito sulla flessione del Verona.
1. Diverse motivazioni
Chi lotta per non retrocedere ha il coltello tra i denti, coltello che, raggiunta quota 41, è un po’ meno affilato in casa gialloblù. Non vogliamo affermare che il Verona abbia tirato i remi in barca, ma che il famoso 110% di cui parla il tecnico da circa 2 anni, forse oggi è 80/90% e probabilmente non basta.
2. Stanchezza fisica
La preparazione estiva mancante probabilmente si fa sentire, soprattutto in un sistema di gioco come quello del tecnico croato. Il Verona non corre più come un ossesso per 95 minuti come ad inizio campionato, ma cerca di gestire le sue energie durante il match. Per lunghi tratti il pressing funziona, come pure il recupero sulle seconde palle, ma i tanti piccoli errori, anche di concentrazione, durante il match, sono sinonimo di stanchezza. Anche perché a causa dei continui infortuni, la rosa dei titolari quest’anno non è mai stata lunghissima.
3. Stanchezza mentale
Alcuni giocatori tirano la carretta da mesi. I vari Zaccagni, Barak, Faraoni, Dimarco, Tameze non si sono mai fermati e oggi hanno qualche passaggio a vuoto. Acquisti fragili fisicamente, ulteriori infortuni durante la stagione, il Covid, le chiamate in nazionale, non hanno aiutato nel turn-over generale e ad un certo punto della stagione è naturale pagare dazio. Un esempio? Il Barak visto ieri sera o a Genova, siamo sicuri sia la stessa furia ceca che ci ha fatto stropicciare gli occhi nel resto dell’anno o che sia il fratello?
4. Fortuna che gira
Come detto dallo stesso Juric, ci sono state partite all’andata che il Verona non meritava di vincere e che invece ha portato a casa. Per lo stesso, identico motivo nel girone di ritorno è avvenuto l’esatto opposto, come è successo a Sassuolo, con la Fiorentina o nella sconfitta all’ultimo respiro con la Lazio. Aggiungiamoci i pali (18), i tanti rigori dati agli avversari (8, Verona terzo nella speciale classifica) e non dati al Verona (solo 3 finora, l’ultimo ormai un girone fa) e si capisce che nell’ultimo periodo forse è mancata anche la fortuna. Non è un alibi alle sconfitte, ma qualche punticino in più potrebbe esserci. E poi, diciamocela tutta, il Sassuolo, avversario per l’ottavo posto, quest’anno è stato sostenuto da una buona dose di c…, fortuna, che ultimamente a Verona non si nota.
5. Assenza di un top player
Juric l’ha lasciato intendere parlando dell’Atalanta. Per quelle gare “stregate” o più faticose, avere un giocatore che fa la differenza potrebbe essere d’aiuto. Il Verona oggi ha una bella squadra, ha giovani interessanti e grazie a Juric si è creato una dimensione che può raggiungere una salvezza tranquilla, cioè i 41 punti fin qui ottenuti. Può fare qualcosa in più? Certo, ma sarebbe un miracolo sportivo. Ieri sera l’allenatore ha chiaramente detto che se arriveranno giocatori più forti si potrà pensare a migliorare quei 41 punti, altrimenti la dimensione del suo Verona è questa qui. E dopo tantissimi anni di vacche magre ci sentiamo di dire che è una dimensione di tutto rispetto e che va mantenuta, salvaguardata e rinforzata. Anche per guardare al domani con maggior serenità e magari iniziare a mettere in preventivo la presenza di qualche top player. La famosa programmazione.
Intanto c’è da fermare l’Inter capolista e poi sarà necessario iniziare a guardare al futuro.
Damiano Conati
6 sconfitte nelle ultime 7. Verona in crisi
By Damiano Conati - 20 Aprile 2021
Proprio come con la Sampdoria, il Verona domina il primo tempo creando varie occasioni senza però capitalizzare. E all’unica azione manovrata dei viola, proprio sul gong, arriva l’ennesimo rigore contro al Verona (ottavo stagionale) e il gol di Vlahovic.
Secondo tempo: opaco, negativo come a Genova. Raddoppio di Caceres, speranza con Salcedo e arrivederci. Sesta sconfitta nelle ultime sette. È crisi. E se stasera ci fosse stato il pubblico al Bentegodi, forse sarebbero arrivati anche i primi fischi dell’era Juric. Per fortuna che la salvezza è in saccoccia da tempo.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
Pagelle
aprile 20, 2021
Silvestri 6, Dawidowicz 5.5, Gunter 6 (Magnani 5.5), Dimarco 5.5; Faraoni 6, Ilic 5 (Salcedo 6.5), Tameze 5.5 (Sturaro 5.5), Lazovic 5.5 (Kalinic sv), Bessa 6 (Zaccagni 6), Barak 5.5; Lasagna 5.5. All: Juric 5.5
Finale, Hellas Verona-Fiorentina 1-2
aprile 20, 2021
Sesta sconfitta nelle ultime sette giornate, l’ottavo ko nel girone di ritorno, il tredicesimo in campionato, il settimo al Bentegodi.
Nell’anticipo della 32ª giornata, l’Hellas Verona ospita la Fiorentina, squadra di Juric che si presenta col 3-4-2-1 con Silvestri, Dawidowicz, Gunter, Dimarco; Faraoni, Ilic, Tameze, Lazovic; Bessa, Barak; Lasagna.
Al 3’ triangolo tra Lasagna e Bessa, l’italobrasiliano supera in pallonetto Dragowski ma la difesa viola spazza, il pallone arriva a Dimarco ma il suo cross in area non trova nessuno in maglia gialloblù. Sei minuti dopo, prima Vlahovic e poi Bonaventura cercano di aprire le maglie scaligere ma non ci riescono, mentre al 12’ sugli sviluppi della punizione di Pulgar dalla trequarti, colpo di testa di Vhlahovic alto sopra la traversa. Al 18’ gran giocata di Lasagna, attaccante che si gira bene liberandosi del diretto avversario, sinistro in diagonale che viene deviato da Dragowski, col pallone che termina in calcio d’angolo. Un minuto dopo, salvataggio di Venuti sulla linea di porta, sul colpo di testa di Lasagna. Al 25’ azione elaborata sulla sinistra dei gialloblù e destro di Lazovic che obbliga Dragowski al corner. Contropiede della Fiorentina al 34’ e destro di Ribery, con Silvestri che si allunga bene sulla sua destra e si rifugia in calcio d’angolo. Brividi al 40’ quando Barak anticipa dentro l’area piccola Bonaventura, trequartista gialloblù che chiude in corner. Ma al 45’, all’ultimo giro di lancette, calcio di rigore a favore della Fiorentina per il fallo in area di Barak su Bonaventura. Dal dischetto si presenta Vlahovic che angola bene alla destra di Silvestri.
La ripresa si apre con la conclusione dal limite dell’area di Lasagna ribattuta dalla difesa viola, gialloblù che rispondono all’8’ col tiro-cross di Dimarco bloccato da Dragowski. Al 12’ punizione velenosa di Biraghi che obbliga Silvestri a smanacciare in corner. Tre minuti dopo, primo cambio per Juric, con Salcedo per Ilic, con Barak che arretra sulla mediana. Ma è la Fiorentina che raddoppia al 20’ con l’ex Caceres, destro che batte Silvestri dopo una carambola in area gialloblù. Il tecnico scaligero prova a correre ai ripari, effettuando un triplo cambio al 24’, con Magnani, Sturaro e Zaccagni, per Gunter, Tameze e Bessa. Hellas Verona che prova a riaprire la partita al 27’ grazie al colpo di testa vincente di Salcedo, azione nata dall’iniziativa di Zaccagni da sinistra con la sponda di Faraoni che trova sul secondo palo l’attaccante classe 2001. Juric le prova tutte, mandando in campo al 34’ Kalinic al posto di Lazovic, gialloblù che chiuderanno con le due punte e Barak in difesa. Trazione anteriore per l’Hellas Verona. Al 45’ colpo di testa che non trova lo specchio della porta di Salcedo, sulla punizione di Dimarco. Sono 4’ di recupero ed al 46’, ammonito Sturaro: il centrocampista era in diffida e non sarà a disposizione contro l’Inter. Non c’è più tempo per i gialloblù che devono così incassare il tredicesimo ko in campionato.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di L. VAL., 20/04/2021 22:45
Hellas sconfitto ancora, Fiorentina corsara al Bentegodi (1-2)
Terza sconfitta consecutiva per il Verona (6 sconfitte nelle ultime 7 partite): la Fiorentina passa al Bentegodi e finisce 1-2. L'Hellas era partito forte e aveva avuto tante occasioni (con Lasagna e Bessa) ma un rigore all'ultimo secondo (gol di Vlahovic) ha cambiato l'inerzia della partita in favore della Viola che all'inizio della ripresa ha raddoppiato con Caceres. Salcedo, appena entrato, ha provato a riaprire io match ma il suo gol alla fine è risultato inutile. L'Hellas rimane fermo a 41 punti al nono posto. Prossima sfida domenica a San Siro contro l'Inter (alle 15).
Finisce qui: Verona-Fiorentina 1-2.
95' L'Hellas non riesce a tirare in porta.
94' Quarta in contropiede: Silvestri blocca. Poi lo stesso Quarta viene ammonito.
93' La Fiorentina fa muro: il Verona non passa.
92' Ammonito anche Kouame, finale nervoso.
91' Ammonito Sturaro.
Quattro minuti di recupero
89' Nuovo colpo di testa di Salcedo su calcio piazzato di Dimarco: palla alta sopra la traversa.
88' Tentativo di Pulgar per la Fiorentina su contropiede: palla alta. La manovra offensiva del Verona è un po' bloccata.
86' Doppio cambio Viola: Biraghi e Bonaventura fuori per Igor e Castrovilli.
85' Ultimi assalti Hellas: per ora la Fiorentina non concede nulla dietro.
80' Tridente Hellas con Kalinic punta centrale: Lasagna e Salcedo ai lati.
78' Juric si gioca il tutto per tutto: dentro Kalinic per Lazovic.
76' Primo cambio per Iachini: Ribery esce per Kouame.
75' L'Hellas ora ci crede e spinge sull'acceleratore.
72' GOOOOOOOOLLL DEEELL VEEEROOOOONAAAA!!!! Subito efficaci i cambi di Juric: Zaccagni serve un cross per Faraoni sulla destra che con un colpo di testa dà un assist perfetto sulla testa di Salcedo: il giovane attaccante non sbaglia a pochi passi dalla porta. 1-2 al Bentegodi.
70' Juric si gioca il triplo cambio: entrano Zaccagni, Sturaro e Magnani per Bessa, Tameze e Gunter.
68' Ammonito Gunter.
68' Partita in salita per il Verona che sembra aver accusato il colpo.
64' GOL FIORENTINA Calcio piazzato per la Fiorentina: la difesa gialloblù respinge male e la palla finisce a Caceres che, tutto solo in area, calcia violentemente in porta senza lasciare scampo a Silvestri. 0-2 Viola.
60' Primo cambio per Juric: esce Ilić, entra Salcedo.
57' Grande parata di Silvestri: ottimo riflesso su una deviazione sotto porta in mischia.
55' Incredibile flipper nell'area della Fiorentina dopo un calcio piazzato: un tocco di Barak, indirizzato verso la porta, viene respinto da… Lasagna che non si sposta in tempo, poi la palla finisce a lato su un nuovo tentativo del trequartista ceco. Si rimane 0-1 per la Viola.
50' Annullato un gol a Faraoni: evidente fuorigioco in partenza dell'esterno gialloblù, che aveva segnato con una conclusione dentro l'area.
46' L'Hellas parte forte anche nella ripresa: vuole subito pareggiare i conti.
Inizia la ripresa
Primo tempo con beffa finale per l'Hellas. La squadra di Juric ha creato tanto e fatto la partita per più di mezz'ora (Bessa vicino al gol in avvio e Lasagna ha sfiorato la rete due volte). Negli ultimi minuti però la Fiorentina si è resa pericolosa e all'ultimo secondo Barak ha atterrato in area Bonaventura: Vlahovic ha segnato il rigore per l'0-1 che decide per ora il primo tempo.
Finisce qui il primo tempo
46' GOL FIORENTINA Vlahovic è freddo dal dischetto e batte Silvestri per lo 0-1 Viola.
45' Rigore per la Fiorentina proprio all'ultimo secondo: Barak atterra Bonaventura in area, per l'arbitro Prontera è rigore.
Non ci sarà recupero
40' La Fiorentina “bussa” ancora alla porta di Silvestri: Bonaventura viene anticipato in area da Dimarco a pochi passi dalla linea di porta.
34' Contropiede della Fiorentina con lampo di classe di Ribery: Silvestri respinge in corner la conclusione del francese.
30' Il Verona continua a comandare la partita ma ora i ritmi sono più lenti.
25' Sempre alta la pressione del Verona che sta facendo la partita. Fiorentina in difficoltà al Bentegodi.
24' Hellas ancora pericoloso: Dragowski respinge una conclusione potente di Lazovic.
20' Ammonito Bonaventura per un fallo su Lazovic.
19' Verona sempre pericoloso! Sfiora il vantaggio ancora con Lasagna: il colpo di testa dell'ex Udinese viene salvato sulla linea da Venuti, con Dragowski che era battuto.
18' Grande occasione per l'Hellas con Lasagna che calcia potente da posizione defilata: Dragowski devia la palla in corner.
12' Risponde la Fiorentina: Vlahovic sfiora la traversa con un colpo di testa, palla di poco alta.
9' Il Verona accelera: Lazovic cerca l'inserimento di Dimarco in area, bravo Pulgar in chiusura.
3' Subito occasione per l'Hellas: Lasagna libera Bessa in area, tocco sotto su Dragowski ma Caceres spazza via, evitando che la palla entri in porta.
Live
Dopo la sconfitta di Genova, contro la Sampdoria, il Verona vuole tornare alla vittoria contro la Fiorentina nell'anticipo del turno infrasettimanale di Serie A. Juric, con molte assenze in difesa (out Ceccherini e Lovato) si affida al terzetto formato da Dawidowicz, Günter e Dimarco. Sulla trequarti ci sono Bessa e Barak dietro a Lasagna. Iachini punta tutto sulla coppia Vlahovic-Ribery.
VERONA-FIORENTINA 1-2 (46'pt Vlahovic su rig., 64' Caceres, 72' Salcedo)
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Günter, Dimarco; Faraoni, Tamèze, Ilić, Lazović; Baràk, Bessa; Lasagna. A disposizione: Berardi, Pandur, Salcedo, Favilli, Udogie, Çetin, Rüegg, Zaccagni, Magnani, Kalinić, Sturaro, Colley
All.: Ivan Jurić.
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; Caceres, Pezzella, M. Quarta; Venuti, Amrabat, Pulgar, Bonaventura, Biraghi; Vlahovic, Ribery. A disposizione: Terracciano, Rosati, Castrovilli, Kouamè, Olivera, Malquit, Barreca, Montiel, Callejon, Eysseric, Igor
All.: Giuseppe Iachini.
Arbitro: Alessandro Prontera (Sez. AIA Bologna)
Assistenti: Matteo Passeri (Sez. AIA Gubbio), Michele Lombardi (Sez. AIA Brescia).
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Le pagelle di Venuti: protagonista inatteso, ci mette il cuore più di altri
21/4 ALLE 10:45
di DANIEL UCCELLIERI
© foto di Federico De Luca
Il protagonista che non ti aspetti. Lorenzo Venuti, terzino della Fiorentina, è stato fra i migliori in campo nel successo viola sul campo dell'Hellas. La Gazzetta dello Sport lo premia con il voto più altro, 7: "Contro Bessa e poi Zaccagni, ma è lui il protagonista. Salva sulla linea e propizia il rigore con una gran volata. Stesso voto da TMW: "Ci mette il cuore più di altri e lo si nota in tante occasioni. Salva sulla linea nel primo tempo un gol sicuro del Verona, poi dal suo cross nasce il rigore che porta all'1-0".
TMW - 7
Gazzetta dello Sport - 7
Corriere dello Sport - 7
Tuttosport - 6,5
Corriere della Sera - 6,5
SERIE A
Le pagelle di Barak: incide in negativo nella serata del Bentegodi
21/4 ALLE 10:30
di DANIEL UCCELLIERI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il fallo su Bonaventura allo scadere del primo tempo è stato l'episodio che ha cambiato la gara, per questo la prestazione di Barak è stata bocciata dai quotidiani. 5,5 il voto de La Gazzetta dello Sport per il centrocampista dell'Hellas: "Cambia tre ruolo. Salva su Bonaventura, poi lo tocca sul rigore". Voto 5 da TMW: "Stranamente insufficiente la prestazione del trequartista di Juric, incide in negativo nella serata del Bentegodi. Poco presente in fase offensiva, rischia di far capitolare l'Hellas nella prima occasione di Ribery perdendo un brutto pallone in mezzo al campo e poi causa il rigore del vantaggio di Vlahovic".
TMW - 5
Gazzetta dello Sport - 5,5
Corriere dello Sport - 5
Tuttosport - 6
Corriere della Sera - 5
SERIE A
Le pagelle di Vlahovic: È la garanzia di salvezza della Fiorentina
21/4 ALLE 10:15
di DANIEL UCCELLIERI
© foto di Federico De Luca
Ancora un gol per Dusan Vlahovic, una delle poche note liete di questa travagliata stagione della Fiorentina. L'attaccante viola viene premiato da tutti i quotidiani: 7 il voto del Corriere dello Sport: "Quarto rigore trasformato della stagione e gol numero 16 in campionato. È la garanzia di salvezza della squadra. Degli 11 gol in trasferta della Fiorentina nel 2021, 7 sono suoi". Stesso voto da TMW: "Oltre al 16° gol in campionato, segnato con freddezza dal dischetto, c'è tanto altro nella sua partita. C'è movimento per la squadra, appoggi per i compagni, lotte e spallate. E la punizione conquistata che porta al 2-0 di Caceres. In crescita costante e continua".
TMW - 7
Gazzetta dello Sport - 6,5
Corriere dello Sport - 7
Tuttosport - 6,5
Corriere della Sera - 7
RASSEGNA STAMPA
Hellas ko contro la Fiorentina. Corriere di Verona: "Una botta che fa male"
21/4 ALLE 09:57
di ALESSIO DEL LUNGO
© foto di www.imagephotoagency.it
"Hellas, botta che fa male", così titola il Corriere di Verona questa mattina. 6 sconfitte nelle ultime 7 gare per la squadra di Juric. Il Verona è a picco. Passa, secondo il quotidiano, una Fiorentina dal viola sbiadito. Non si spiega, in effetti, il motivo per cui i gigliati si trovassero, prima di questa partita, appena 5 punti sopra la soglia della permanenza in Serie A. I milioni spesi da Commisso hanno permesso di comprare bene, ma di vendere male. Dopo il 2-0 - salvo in occasione del gol di Salcedo - l’Hellas non fa neanche venire un capogiro alla Fiorentina, che si gusta punti pregiatissimi.
RASSEGNA STAMPA
Fiorentina, vittoria provvidenziale. QS-La Nazione: "Tre punti contro la paura"
21/4 ALLE 09:49
di ALESSIO DEL LUNGO
© foto di www.imagephotoagency.it
"Tre punti contro la paura", così il QS-La Nazione, questa mattina, sulla vittoria di ieri sera della Fiorentina. Quando Caceres ha sparato nella porta del Verona la palla del raddoppio - si legge - la panchina viola è esplosa in un abbraccio che in un attimo ha raccontato tutte le pressioni e le paure che la Fiorentina si portava dentro. Il Verona ha messo in difficoltà la squadra di Iachini, ma rispetto a Sassuolo sono state corrette distrazioni fatali ed è emerso molto più coraggio. Ora la salvezza è molto più vicina.
SERIE A
Hellas Verona-Fiorentina 1-2, le pagelle: Vlahovic implacabile, Barak nota stonata
21/4 ALLE 06:34
di SIMONE BERNABEI
© foto di www.imagephotoagency.it
HELLAS-FIORENTINA 1-2
Marcatori: 47' Vlahovic su rig, 65' Caceres, 72' Salcedo
HELLAS VERONA (a cura di Antonino Sergi)
Silvestri 6 - Termina il suo incontro con due reti sul groppone, intuisce anche il calcio di rigore di Vlahovic riuscendo solo a sfiorare la sfera mentre non può nulla su Caceres. Ci prova anche Ribery ma risponde presente.
Dawidowicz 5,5 - In qualche occasione appare macchinoso nei movimenti, ingenuo invece nell'atterrare Vlahovic nella ripresa visto che da quella punizione arriva il gol dell'ex di Caceres.
Gunter 6 - L'ex Genoa non ha un compito facile nel tenere a bada un certo Dusan Vlahovic, riesce nel suo intento concedendo spazio al serbo che va in gol soltanto dal dischetto. Sostituito dopo aver ricevuto il giallo. (Dal 70' Magnani 6 - Ordinaria amministrazione dopo il suo ingresso in campo).
Dimarco 6 - Non dispiace nella posizione di terzo di difesa, spesso però si spinge in avanti in fase di possesso. Dal suo mancino sempre buone trame per i compagni soprattutto durante la prima frazione di gioco.
Faraoni 6,5 - La media tra un brutto primo tempo e una grande ripresa, si vede anche annullare un gol per fuorigioco. Serve di testa l'assist per la rete di Salcedo che riapre il match.
Tameze 6 - Solita prova di corsa e sacrificio per l'ex Atalanta, corre anche per i compagni ed esce spesso palla al piede nelle situazioni complicate. Risparmiato per gli assalti finali. (Dal 70' Sturaro 6 - Prova a metterci i muscoli in un Hellas sbilanciato in avanti nel finale).
Ilic 5 - Timido e poco nel vivo della manovra, imbecca una serata di no il giovane centrocampista degli scaligeri. Qualche errore di troppo in fase di costruzione, la sua partita finisce dopo un'ora. (Dal 60' Salcedo 6,5 - Un buon impatto con la sfida, torna al gol dopo più di un anno sfruttando l'unico pallone giocabile in area di rigore avversaria).
Lazovic 5,5 - La corsia mancina almeno nella prima parte della gara è la spina nel fianco della Fiorentina, cala però alla distanza e già alla fine del primo tempo non controlla bene Venuti. Da quell'azione arriva poi il penalty di Vlahovic. (Dal 79' Kalinic sv).
Barak 5 - Stranamente insufficiente la prestazione del trequartista di Juric, incide in negativo nella serata del Bentegodi. Poco presente in fase offensiva, rischia di far capitolare l'Hellas nella prima occasione di Ribery perdendo un brutto pallone in mezzo al campo e poi causa il rigore del vantaggio di Vlahovic.
Bessa 6 - Preferito inizialmente a Zaccagni comincia subito con il botto con una grande occasione, decisivo il salvataggio sulla linea di Biraghi. Si muove tanto lungo la trequarti campo alle spalle di Lasagna. (Dal 70' Zaccagni 6,5 - Un grande impatto con la sfida, sua la giocata dal quale scaturisce il gol di Salcedo. Ci mette qualità negli ultimi trenta metri).
Lasagna 6 - Non è una stagione troppo fortunata per l'attaccante scaligero, lo dimostra anche questa serata del Bentegodi. Soprattutto nel primo tempo è l'uomo più pericoloso, ci si mette anche un salvataggio sulla linea di Venuti per negargli la gioia del gol.
Ivan Juric 5,5 - Qualche scelta coraggiosa come quella di Bessa per Zaccagni e l'Hellas comunque gioca il suo calcio pagando però qualche disattenzione. Non merita la sconfitta ma tira pochissime volte verso lo specchio della porta. Arriva l'ennesima sconfitta di questo 2021.
FIORENTINA (a cura di Simone Bernabei)
Dragowski 7 - Chissà quanti punti in meno avrebbe la Fiorentina, senza il suo ultimo baluardo. Anche stasera salva la squadra in più occasioni e non può che essere inserito fra i migliori in campo
Quarta 5,5 - Meno attento e preciso del solito, col Verona che dalla sua parte spinge tanto e spinge bene. Nel finale si divora una clamorosa palla gol e rischia di lanciare il contropiede avversario
Pezzella 6,5 - Una buona risposta dopo i disastri col Sassuolo. Di testa toglie palloni pericolosissimi, col cervello guida i suoi da capitano in entrambe le fasi
Caceres 6,5 - Dalla sua parte Faraoni sfonda raramente e il merito è anche suo. Poi con rabbia e cattiveria agonistica segna la rete, importantissima, del 2-0 anche se si fa "saltare in testa" da Salcedo sul 2-1 scaligero
Venuti 7 - Ci mette il cuore più di altri e lo si nota in tante occasioni. Salva sulla linea nel primo tempo un gol sicuro del Verona, poi dal suo cross nasce il rigore che porta all'1-0
Amrabat 6,5 - L'aria di Verona gli fa bene e il marocchino si rende protagonista di una prova solida, fatta di buone chiusure e tempi giusti della giocata
Pulgar 6 - Dai suoi piedi nasce il pallone che Caceres trasforma in gol dopo una mischia. Ma alcuni appoggi e alcuni movimenti in chiusura sono rivedibili
Bonaventura 6,5 - Il più pericoloso dei suoi. Prima del rigore conquistato aveva sfiorato il vantaggio, mette sempre buona qualità nei tocchi e aiuta il centrocampo nei momenti di sofferenza (dall'85' Castrovilli sv)
Biraghi 5,5 - Si vede molto meno del solito in proiezione offensiva. Resta bloccato basso per formare la linea difensiva a 5, perde Faraoni in occasione dell'1-2 (dall'85' Igor sv)
Ribery 6 - Si accende solo a tratti, ma nel finale di primo tempo è importante per dare la sveglia alla squadra. Di classe il velo che porta al rigore di Bonaventura, anche se le batterie finiscono decisamente presto (dal 76' Kouame sv)
Vlahovic 7 - Oltre al 16° gol in campionato, segnato con freddezza dal dischetto, c'è tanto altro nella sua partita. C'è movimento per la squadra, appoggi per i compagni, lotte e spallate. E la punizione conquistata che porta al 2-0 di Caceres. In crescita costante e continua
Beppe Iachini 6,5 - Non è certo spettacolare, la sua Fiorentina. Ma la classifica era un fardello di non poco conto che nel primo tempo e nel finale di gara si è fatto sentire. Con concretezza, equilibrio e spirito di squadra porta via da Verona 3 punti fondamentali. Ossigeno puro
LE PAGELLE
Verona-Fiorentina 1-2, le pagelle dei gialloblù: Dawidowicz e Günter attenti, Salcedo illude
20/4 ALLE 23:45
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Silvestri 6 Reattivo sul rasoterra di Ribery tenta, senza riuscirci, di fare lo stesso sul rigore di Vlahovic. Sul fendente di Caceres è coperto dalla troppe gambe presenti in area.
Dawidowicz 6 Segue le orme di Ribery, supportato all'occorrenza dai raddoppi di Faraoni. Sufficientemente attento, non concede particolari spazi.
Günter 6 Duello di fisico con Vlahovic, bomber in giovane età ma già provvisto di ottime credenziali. A parte l'occasione del rigore, non gli concede altro. (dal 24' s.t. Magnani 6 Porta sostanza e centimetri nella linea difensiva. Tenta, invano l'incornata giusta nell'ultimo assalto)
Dimarco 5,5 Conferma i progressi in fase difensiva. Non disdegna il supporto in attacco senza, però, incidere più di tanto.
Faraoni 6 Privilegia la fase difensiva in raddoppio su Ribery. Serve di testa l'assist per l'inzuccata vincente di Salcedo.
Tameze 5,5 Se la vede con Amrabat, del quale è stato chiamato a raccoglierne l'eredità. Onesto lavoro di copertura (dal 24' s.t Sturaro 5,5 Il suo ingresso in campo non porta granchè. Ammonito, era diffidato, guarderà l'Inter dalla tribuna)
Ilić 5,5 A corto di idee, si limita a qualche scarico senza mai trovare una giocata degna di nota (dal 13' s.t. Salcedo 6,5 appena entrato riduce le distanze di testa e e riaccende, purtroppo inutilmente, le speranze di rimonta)
Lazovic 5,5 Impegna Dragowski dopo una combinazione con Baràk ma abbocca ingenuamente alla finta di Venuti, dalla quale nasce la ripartenza che origina il rigore. La sua promettente verve iniziale si spegne con il passare dei minuti (dal 32' s.t. Kalinić s.v. quasi impalpabile)
Baràk 5,5 Provvidenziale chiusura in area su Bonaventura sul quale frana pochi minuti dopo provocando il rigore. Avrebbe l'occasione per segnare ma sottoporta non trova il pertugio vincente. Sembra aver smarrito lucidità e inventiva.
Bessa 5,5 Prima da titolare da quando è tornato in gialloblù. Parte subito bene, sfiorando il gol dopo un uno-due con Lasagna. Si tratta, però, di un fuoco di paglia che si spegne progressivamente fino al cambio. (dal 24' s.t. Zaccagni 6 Trova Faraoni con un lancio a lunga gittata nell'azione del gol. Porta un pizzico di brio)
Lasagna 5,5 Sfortunato all'inizio quando si costruisce una conclusione in area, deviata in angolo e subito dopo con Venuti che salva sulla linea il suo colpo di testa. Da lì in poi, si affievolisce un po' alla volta senza più dare squilli.
Juric 5,5 Approccio positivo alla gara, grazie anche all'iniziale vivacità di Bessa, per la prima volta titolare. Andato sotto di due reti, cerca con i cambi di invertire la tendenza ma, rete a parte di Salcedo, non ottiene gli effetti desiderati. I numeri, impietosi, impongono una sterzata per non rovinare quanto di buono fatto sino a due mesi fa.
PRIMO PIANO
Verona-Fiorentina 1-2, Viola corsari al Bentegodi con Vlahovic e Caceres
La diretta live testuale di Hellas Verona-Fiorentina, incontro valevole per la 32a giornata del campionato di Serie A 2020/2021.
20/4 ALLE 22:40
di GIACOMO MOZZO
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
La Fiorentina vince 2-1 al Bentegodi e condanna gli uomini di Juric alla terza sconfitta consecutiva, la sesta nelle ultime sette partite. Decisive le reti di Vlahovic (rigore) e Caceres, inutile il gol di Salcedo che aveva riaperto la gara. Tre punti fondamentali per la squadra di Iachini, che si porta momentaneamente a +8 sulla zona retrocessione, mentre i gialloblù restano ancorati a quota 41 punti. È tutto per Verona-Fiorentina, un saluto e un ringraziamento da Giacomo Mozzo e a risentirci con i prossimi appuntamenti di Tutto Hellas Verona.
90+6' FINISCE QUI! LA FIORENTINA ESPUGNA IL BENTEGODI!
90+5' Contropiede 5 contro 1 sprecato dalla Fiorentina, con Martinez Quarta che calcia debole tra le braccia di Silvestri. Poi ammonito lo stesso argentino per fallo su Zaccagni.
90+3' Ammonito anche Kouame, che sbraccia eccessivamente e colpisce Faraoni.
90+1' Giallo all'indirizzo di Stefano Sturaro per un brutto fallo su Vlahovic.
90' Punizione da sinistra di Dimarco, Salcedo stacca più in alto di tutti, ma non inquadra lo specchio di porta.
90' Saranno 4 i minuti di recupero.
88' Pulgar calcia altissimo sul servizio di Kouame.
85' Nella Fiorentina entrano Castrovilli e Igor, che sostituiscono Bonaventura e Biraghi.
78' Tenta il tutto per tutto Juric: dentro anche Kalinic, esce Lazovic.
77' Prima sostituzione anche per Iachini, che inserisce Kouame al posto di Ribery.
75' Manca un quarto d'ora, c'è tempo per cercare il pareggio.
72' GOOOOLLLL DELL'HEEELLLAAAASSSSS!!! SALCEDO! Sventagliata di Zaccagni per Faraoni, che fa la sponda sul secondo palo, dove Salcedo è puntuale per insaccare il gol che riapre la partita. 1-2.
69' Triplo cambio Hellas: entrano Sturaro, Zaccagni e Magnani per Tameze, Bessa e Gunter.
68' Ammonito Gunter per una trattenuta su Vlahovic.
65' RADDOPPIO FIORENTINA! Ha segnato Caceres. Punizione messa dentro da Pulgar, la difesa gialloblù non allontana e l'uruguagio mette dentro il 2-0. Ora per il Verona si fa dura.
60' Primo cambio del match, lo opera Juric: dentro Salcedo, fuori Ilic.
57' Traiettoria velenosa di Biraghi su punizione, Silvestri in qualche modo smanaccia.
55' Barak non inquadra la porta sugli sviluppi dell'angolo, ma c'era probabilmente una posizione irregolare di Lasagna.
54' Hellas che guadagna un corner da sinistra, buon avvio di ripresa per la squadra di Juric.
50' Splendida imbucata di Bessa per il taglio di Faraoni, che batte Dragowski col destro. L'assistente segnala però fuorigioco e la rete viene giustamente annullata.
48' Lasagna calcia col sinistro dal limite, respinge la difesa ospite.
46' SI RIPARTE! Iniziato il secondo tempo, nessun cambio all'intervallo.
INTERVALLO AL BENTEGODI! Fiorentina avanti grazie al gol su rigore di Vlahovic. A tra poco per la ripresa.
45+2' VLAHOVIC NON SBAGLIA! Silvestri intuisce l'angolo, ma non può arrivare sul potente mancino del serbo. Sedicesimo gol in campionato per lui e viola avanti al Bentegodi.
45' RIGORE PER LA FIORENTINA! Barak tocca Bonaventura in area e Prontera indica deciso il dischetto. Pronto Vlahovic dagli undici metri.
41' Altro cross insidioso da destra, questa volta di Amrabat. Strepitoso intervento in chiusura di Dawidowicz su Bonaventura.
34' SILVESTRI SU RIBERY! Bel contropiede viola, condotto da Bonaventura che serve Ribery sulla sinistra. Il francese punta Barak e calcia sul primo palo, ma l'estremo difensore del Verona è reattivo e mette in angolo.
30' Siamo giunti alla mezz'ora al Bentegodi. Hellas Verona e Fiorentina sono ancora fermo sul punteggio di 0-0.
24' Altra fiammata gialloblù: bella combinazione degli attaccanti scaligeri, poi Lazovic calcia potente sull'appoggio di Barak e Dragowski si oppone, deviando in corner. Bene l'Hellas negli ultimi minuti.
20' Ammonito Bonaventura per un duro intervento ai danni di Ilic.
19' ANCORA LASAGNA! Stacca di testa dal corner conseguente, incredibile salvataggio di Venuti sulla linea. Doppia occasione per l'ex Udinese nel giro di pochi secondi.
18' MIRACOLO DI DRAGOWSKI SUL MANCINO DI LASAGNA! Splendida conclusione in diagonale dell'attaccante gialloblù dopo aver ricevuto da Lazovic. Grande risposta del portiere polacco.
16' Da poco superato il quarto d'ora di gioco, con la Fiorentina che ora tiene maggiormente il possesso del pallone.
12' Fiorentina pericolosa con Vlahovic! Pulgar mette in mezzo da calcio di punizione, il colpo di testa del serbo sorvola di poco la traversa.
11' Cross insidioso di Venuti da destra, molto bravo Gunter ad anticipare Vlahovic a centro area.
10' Un paio di situazione complicate in area gialloblù, è ancora Tameze ad allontanare la minaccia.
7' Avvio di gara piuttosto bloccato, prova ora ad alzare la pressione l'Hellas.
5' Prova l'inserimento in area l'ex Amrabat, chiude bene Tameze.
1' PARTITI! Primo pallone giocato dagli ospiti.
TUTTO PRONTO AL BENTEGODI! Tra poco il via alla sfida tra Hellas e Fiorentina.
Dirigerà l’incontro Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna, che sarà coadiuvato dagli assistenti Matteo Passeri (Gubbio) e Michele Lombardi (Brescia) e dal quarto uomo Giovanni Ayroldi (Molfetta). VAR Daniele Orsato (Schio), AVAR Alessandro Lo Cicero (Brescia). Tra il fischietto felsineo e l’Hellas esistono due soli precedenti, entrambi relativi alla stagione in corso. Per i gialloblù si tratta di un doppio ko: 1-2 a Cagliari nel quarto turno di Coppa Italia (25 novembre 2020) e 2-3 contro il Sassuolo in Serie A (13 marzo 2021).
Si contano un totale di 59 precedenti tra Hellas Verona e Fiorentina in Serie A: 14 vittorie per i gialloblù, 18 pareggi e 27 vittorie per i viola. La gara d’andata al Franchi (19 dicembre 2020) terminò con il punteggio di 1-1.
Si affrontano questa sera due squadre che non attraversano un grande periodo. I gialloblù hanno rimediato cinque sconfitte nelle ultime sei uscite, con l’unico successo ottenuto a Cagliari il 3 aprile scorso. Un ruolino che ha costretto la squadra di Juric a perdere contatto con l’ottavo posto, occupato dal Sassuolo, ora lontano 5 punti. Se la passano molto peggio i viola, che dopo l’avvicendamento in panchina tra Prandelli e Iachini non sono riusciti a dare una svolta alla propria stagione: un punto nelle ultime quattro partite e 5 soli punti di vantaggio sulla zona retrocessione.
Juric deve fare a meno di Lovato, Ceccherini, Veloso e Vieira. Convocato l’ex di turno Marco Benassi. Iachini, invece, non potrà contare su Milenkovic, squalificato.
Andiamo subito alla lettura delle formazioni scelte dai due allenatori:
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Günter, Dimarco; Faraoni, Tamèze, Ilić, Lazović; Baràk, Bessa; Lasagna
A disposizione: Berardi, Pandur, Salcedo, Favilli, Udogie, Çetin, Rüegg, Zaccagni, Magnani, Kalinić, Sturaro, Colley
All.: Ivan Jurić
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; M. Quarta, Pezzella, Caceres; Venuti, Amrabat, Pulgar, Bonaventura, Biraghi; Vlahovic, Ribery
A disposizione: Terracciano, Rosati, Castrovilli, Kouamè, Olivera, Malcuit, Barreca, Montiel, Callejon, Eysseric, Igor
All.: Giuseppe Iachini
Arbitro: Alessandro Prontera (Sez. AIA Bologna)
Assistenti: Matteo Passeri (Sez. AIA Gubbio), Michele Lombardi (Sez. AIA Brescia)
Un saluto da Tutto Hellas Verona, benvenuti a Hellas Verona-Fiorentina, match che apre il trentaduesimo turno del campionato di Serie A 2020/2021. Fischio d'inizio alle ore 20:45.
SERIE A
Superlega morta sul nascere? Talksport: "Si è dimesso il presidente del Man United"
20/4 ALLE 21:00
di GAETANO MOCCIARO
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Un vero e proprio terremoto in atto in questi minuti nel calcio europeo, a nemmeno 48 ore dal comunicato ufficiale che ha sancito la nascita della Superlega. Ed Woodward si sarebbe dimesso dall'incarico di presidente del Manchester United a seguito delle ultime notizie che vedono la Superlega verso un clamoroso scioglimento. Ricordiamo che, se pur non ancora ufficialmente, Chelsea, Manchester City e Atlético Madrid si sarebbero già chiamate fuori dal progetto.
SERIE A
Non solo Chelsea e City: anche l'Atletico Madrid potrebbe rinunciare alla Superlega
20/4 ALLE 20:30
di SIMONE BERNABEI
© foto di Getty/Uefa/Image Sport
Dall'Inghilterra, nello specifico il giornalista Ben Jacobs, racconta anche di un Atletico Madrid pronto a dire addio alla Superlega. Negli ultimi minuti nel Regno Unito, anche sull'onda delle proteste dei tifosi, Chelsea e Manchester City sembrano ad un passo dall'uscita dal progetto Superlega ma a queste due società di Premier potrebbe aggiungersi appunto anche l'Atletico Madrid, una delle tre spagnole presenti insieme a Barcellona e Real Madrid.
It's not just the English teams rapidly pulling out... senior sources at Atletico Madrid tell me they are OUT, too.
— Ben Jacobs (@JacobsBen) April 20, 2021
NEWS
SuperLega: ipotesi Europa League per il Verona
20/4 ALLE 17:00
di FRANCESCO GALVAGNI
per Tuttohellasverona.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
In questi ultimi giorni il tema Superlega sta impazzando con Juventus, Inter e Milan le italiane ad aver aderito al nuovo progetto di questa lega elitaria semi-chiusa. Se davvero dovesse concretizzarsi il tutto e le tre squadre a striscie dovessero essere escluse dalle competizioni Uefa, per l'Hellas Verona potrebbero riaprirsi improvvisamente le porte dell'Europa League.
Se i gialloblù dovessero chiudere il campionato nella posizione in cui si trovano attualmente accederebbero ipoteticamente alla seconda competizione Uefa per club per importanza insieme al Sassuolo. Atalanta, Napoli, Lazio e Roma sarebbero invece qualificate in Champions League.
Per ora, comuque, giusto precisarlo, siamo ancora nel campo delle ipotesi, nessuna decisione ufficiale in merito è stata ancora presa.
IL CORSIVO
Perché Messi e Ronaldo non parlano? Perché Guardiola e Klopp non si dimettono?
20/4 ALLE 16:56
di MARCO CONTERIO
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
La Superlega non è stata creata solo per le grandi squadre. È stata confezionata da dodici ricche imprese internazionali per far esibire e competere i grandi giocatori. Sicché a quaranta ore dall'annuncio ufficiale, stupisce che non siano arrivate le prese di posizione di Cristiano Ronaldo e di Lionel Messi. Lo stesso dicasi per Neymar e Kylian Mbappé ma giocando nel Paris Saint-Germain, che per adesso non ha aderito ma per questioni di opportunità visti i diritti televisivi e i mondiali qatarioti alle porte, c'è da aspettarsi che forse qualcosa pure dicano. Ed Erling Haaland, che è la bandiera del Borussia Dortmund, primo club a levare gli scudi? Loro sono le stelle potenzialmente in copertina della Superlega che verrà, questo o negli anni futuri. Deve sempre toccare a Marcus Rashford portare il fardello delle lotte e dei diritti? Da quella profonda e umana del razzismo, al diritto di esser tutti uguali in fondo anche nello sport. Non ce ne vogliano Ander Herrera e James Milner, oppure i giocatori del Manchester City che si sono limitati a un timido 'like' a un post. Però devon esserci dei portabandiera e degli uomini copertina a tirar il carretto. Perché Messi e Ronaldo, dopo ben quaranta ore, non si sono ancora esposti, loro che sono i fari a livello d'immagine dell'intero movimento? In un senso o nell'altro, s'intende.
L'altra riflessione è su Pep Guardiola e Jurgen Klopp. In un periodo dove il populismo si spreca, dove la retorica piove a fiumi, si scontrano entrambi duramente con le rispettive proprietà spiegando che quella della Superlega è la morte del calcio, dei valori, eccetera, eccetera, eccetera. Però non lo fanno con l'opinione del tifoso che da fuori vive e osserva soltanto un mondo milionario. Non condividere i valori della realtà che rappresenti, che ogni settimana guidi in panchina, non può limitarsi a degli strali. Altrimenti sono solo parole al vento, sono solo j'accuse ricchi di populismo ma che poi, nella sostanza, porteranno Guardiola e Klopp ad allenare ancora Manchester City e Liverpool, ovviamente in Superlega. La rivoluzione più incredibile potrebbero guidarla loro due. Dimettendosi. Allora, chapeau. Altrimenti, restano solo parole le loro e silenzi, assensi, gli altri.
SERIE A
È nata la Superlega! La Nazionale rischia di perdere sei titolari in vista dell'Europeo
OGGI ALLE 15:08
di PIETRO LAZZERINI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il rischio di perdere alcuni dei giocatori più importanti in chiave nazionale per la nascita della Superlega, preoccupa e non poco il ct Mancini che ha dichiarato: "Mi auguro che la scissione rientri al più presto. A rimetterci sarebbe lo sport e la sua gente". Il commissario tecnico rischia di perdere mezza formazione titolare, visto che in caso di sospensione degli atleti dei club coinvolti da parte dell'Uefa, perderebbe giocatori come Donnarumma perché del Milan; Bonucci, Chiellini e Chiesa della Juve, Barella dell'Inter e Jorginho del Chelsea. Questo solo tra i titolari. Poi ci sarebbero anche "riserve di lusso come Calabria, D'Ambrosio, Romagnoli, Bastoni, Emerson, Gagliardini e Bernardeschi. E il ct azzurro, ovviamente, non vuole neanche pensare a questa possibilità visto che l'Europeo è ormai alle porte. A riportarlo è Il Messaggero.
SERIE A
UEFA, Ceferin attacca la Superlega: "Si definiscono proprietari, ma il calcio non è loro"
20/4 ALLE 11:45
di IVAN CARDIA
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Aleksander Ceferin torna a parlare. Il presidente della UEFA lo fa con un lunghissimo discorso di apertura in occasione del congresso in corso di svolgimento a Montreux, Svizzera. Dopo aver ringraziato la FIFA e le altre confederazioni, nonché il CIO, il numero uno del calcio europeo ha proseguito affrontando gli sforzi affrontati durante la pandemia: “Grazie alla ECA e ai club, ci sono state tensioni ma siamo riusciti a uscirne lavorando insieme. E grazie alle leghe europee, siamo parte della stessa squadra. Grazie ai giocatori per la risposta che hanno dato in una situazione complicata: avete capito che c’è in gioco il futuro del calcio professionale. Grazie ai supporter, che hanno dovuto trasmettere la propria passione da lontano: i nostri stadi sono vuoti da troppo tempo. È chiaro che il calcio non sia lo stesso senza i tifosi”.
Ceferin si è poi soffermato sui valori del calcio, in evidente riferimento anche al progetto Superlega, non ancora citato in maniera diretta: “Il calcio è unico, non è solo un unico e va oltre la passione. Quando è tornato ha ridato alla gente le proprie coordinate di vita. È un po’ come se sia stato la luce alla fine del tunnel. Questa crisi ci renderà più forti che mai, perché le nostre competizioni hanno ridato speranza quando il mondo era nel suo momento peggiore. Ringrazio chi ci ha consentito di completare la stagione e chi ha permesso ad altri club di giocare nei propri stadi. Questa si chiama solidarietà: noi ce l’abbiamo, altri no. Siamo stati uniti, abbiamo risposto, siamo stati presenti. Ma ora dobbiamo essere resilienti e dimostrare che usciremo più forti da questa crisi. Anzitutto, organizzeremo un fantastico Europeo: voglio ringraziare le nazioni ospitanti e le loro istituzioni che stanno lavorando per avere un Europeo il più normale possibile”.
Il Fair Play finanziario non si tocca:: “Un’altra minaccia riguarda la sostenibilità finanziaria. Ripeto che usciremo più forti da tutto questo. Ho letto da più parti che vogliamo abolire il Fair Play Finanziario: non è vero, assolutamente. Dobbiamo però adattarlo alle nuove esigenze e proteggere chi sta investendo nei club, correggendo alcune delle ingiustizie che il FPP può aver portato in alcune circostanze. Lo faremo. Usciremo più forti da tutto questo”
Un passaggio sulla lotta alla discriminazione razziale: “Tracciamento, identificazione, isolamento. È questa la soluzione trovata per combattere l’emergenza sanitaria. È anche quella che dovremo utilizzare, con l’aggiunta della punizione quale passaggio finale, per combattere il virus del razzismo. Ne abbiamo abbastanza di questi codardi che si nascondono dietro l’anonimato per diffondere le loro idee violente”.
In conclusione, ecco l’atteso attacco alla Superlega: “C’è stato un cambiamento negli ultimi anni, a livello semantico e ideologico, accelerato dalla crisi che stiamo vivendo. Un cambiamento che ignora quello che accade sul campo, che ignora il merito sportivo. Va fermato immediatamente. Sappiamo che ogni tentativo di creare un nuovo sistema nasce dal vocabolario. Per qualcuno, i tifosi sono diventati clienti e consumatori, e le competizioni sono diventate prodotte. Guardano alle scommesse e al numero dei follower sui social, ai prezzi. L’eliminazione dalla Champions League per alcuni non è un fallimento sportivo, ma un rischio industriale che non vogliono più correre. L’obiettivo per alcuni non è riempire la bacheca di trofei, ma il proprio acconto bancario. Il disprezzo sta rimpiazzando l’etica, l’egoismo sta rimpiazzando la solidarietà. Alcuni CEO cambiano i propri club come cambiano magliette. L’avidità sta diventando più importante della passione. Si definiscono sempre proprietari. Ma di cosa sono proprietari? Il calcio appartiene a tutti, o non appartiene a nessuno. Fa parte del nostro bagaglio culturale. Noi come UEFA siamo custodi di un’idea: disputare una competizione che tutti possono sognare di vincere. Bisogna rispettare le tradizioni, la storia, gli altri. Questo significa molto. Qualcuno dice che dobbiamo copiare un altro modello per sopravvivere. Ma c’è un motivo se l’Europa guida il calcio, perché si basa su un modello chiaro, fondato sulla diversità. Le competizioni UEFA hanno bisogno delle storie di squadre come Atalanta, Celtic, Rangers, Galatasaray. Abbiamo bisogno di questi club, la gente deve sapere che tutto è possibile, che tutti hanno un’occasione di vincere. I grandi club di oggi non sempre lo sono stati e non c’è garanzia che lo saranno in futuro. Il calcio è dinamico e imprevedibile. Questo lo rende un gioco così tanto bello. Dov’era il Manchester United prima di Sir Alex Ferguson? E dov’era la Juventus? Era in Serie B. Se i club che controllavano il calcio qualche decennio fa avessero deciso di fare una Superlega, come sarebbe stata? Ci avrebbero partecipato il Nottingham Forrest, il Porto, la Stella Rossa. Il calcio cambia e i grandi club di oggi devono capire che se sono grandi è merito della UEFA, che ha protetto la competitività e il merito sportivo. Senza la UEFA, chissà dove sarebbero. Alcuni proprietari stanno approfittando della situazione, cercano di privatizzare il calcio. Ma noi siamo pronti. Ce lo aspettavamo, non sapevamo solo quando sarebbe accaduto ma non è stato una sorpresa. Abbiamo una visione, a cui lavoriamo da anni ormai, e abbiamo il supporto di tanti club, compresi alcuni grandissimi club che rispettano il gioco. Voglio ringraziare Nasser Al-Khelaifi (patron del PSG), come anche Karl-Heinz Rummenigge (Bayern Monaco) o Jean-Michel Aulas (Lione), nonché José Castro Carmona del Siviglia. Abbiamo parlato ieri e le nostre visioni sono uguali. Grazie a tutti voi per stabilizzare il gioco rispetto alla minaccia di poche persone. Siete dei veri amanti del calcio. Ora vorrei parlare dei proprietari di alcuni club inglesi: signori, avete fatto un grande errore. Qualcuno dirà che si tratta di avidità, altri di ignoranza della cultura calcistica inglese. Non importa. Siete ancora in tempo a tornare sui vostri passi. I tifosi inglesi meritano rispetto. Ieri ho ricevuto una mail da un tifoso inglese, Trevor: sostiene il Tottenham e qualche anno fa mi ha chiesto se potevo trovargli dei biglietti per la Champions, perché lui e la sua famiglia erano grandissimi tifosi. Lo facemmo. Se leggeste la lettera che mi ha scritto ieri, vi mettereste a piangere. Tutti i governi sono con noi, tutti i tifosi sono con noi, tutti i cittadini sono con noi. Solo alcune persone avide sono dall’altra parte. Gli permetteremo di rubarci il calcio? No, state tranquilli. Non lo consentiremo. A Trevor dico che lotteremo con lui e per lui, che non possiamo perdere questa lotta. La visione post 2024 non è un compromesso, ma un progetto ambizioso e condiviso, una visione. Con queste riforme stiamo disegnando il futuro del calcio, mentre qualche egoista vuole rovinarlo. In momenti di crisi, si può scegliere tra il proprio interesse e la solidarietà. Noi scegliamo la solidarietà ed è una scelta giusta, di cui non ci pentiremo mai”.
SERIE A
È nata la Superlega! Agnelli alla Serie A: "Cosa cambia? Vinciamo noi da 80 anni"
20/4 ALLE 11:38
di PIETRO LAZZERINI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il botta e risposta tra la Serie A e Agnelli nel corso dell'assemblea di Lega straordinario voluto dai club per discutere della nascita della Superlega, è stato il momento di tensione più forte che ha infiammato i presidenti collegati soprattutto nei confronti del numero uno della Juventus. "Con 350 milioni l'anno garantiti, lo scudetto lo vinceranno sempre Juventus, Milan e Inter" hanno gridato i proprietari e gli amministratori delegati in conference call: "Ma è così da ottant'anni, mi pare", la risposta bianconera che ha mandato su tutte le furie gran parte dei presenti. La Lega ha preso atto di non avere la possibilità giuridica né la convenienza di allontanare i tre ribelli. Ma la Figc potrebbe, in accordo con l'Uefa. Per questo si preannuncia una lunga battaglia in tribunale, che ovviamente coinvolgerà anche la questione dei diritti tv. A riportarlo è La Repubblica.
SERIE A
È nata la Superlega! La FIFA avvisa i 12 club, Infantino: “O siete dentro o siete fuori”
20/4 ALLE 10:45
di IVAN CARDIA
© foto di Insidefoto/Image Sport
Invitato al Congresso UEFA di oggi, Gianni Infantino, presidente della FIFA, prende posizione in maniera netta contro la neonata Superlega: “Per me è sempre un’emozione parlare da questo palco. Volevo parlarvi del protocollo Back to Football, volevo parlarvi della riforma del sistema dei trasferimenti, volevo parlarvi della protezione dei nostri bambini per farli giocare in un ambiente sicuro, volevo parlarvi della lotta contro il matchfixing. Volevo parlarvi di diritti umani e degli incredibili progressi che ha fatto il Qatar da questo punto di vista. Volevo parlarvi del calendario internazionale o della coppa del mondo femminile. Ma le ultime 24 ore hanno cambiato tutto e c’è solo un argomento di interesse.
Ieri ho letto parole terribili come guerra e crimine, ancora più terribili se legate al calcio, il gioco che tutti amiamo e che dovrebbe dare gioia a tutti. Parlo ovviamente di questo progetto Superlega. Voglio essere estremamente chiaro al riguardo. La FIFA è costruita su alcuni valori, i veri valori dello sport. È basata sui nostri statuti, che prevedono la piramide. Come FIFA, possiamo soltanto disapprovare la Superlega: è un negozio chiuso, una fuga dalle attuali istituzioni, dalle leghe e dalle associazioni. È fuori dal sistema. Non c’è alcun dubbio sulla disapprovazione della FIFA.
Sono qui oggi per dare pieno supporto al calcio europeo, all’UEFA, alle 55 federazioni, alle leghe, ai club, ai giocatori e a tutti i tifosi. Quando giocavamo da piccoli e segnavamo, ci sentivamo tutti come Paolo Rossi al mondiale. È questa la magia del calcio. Ho fatto parte a lungo della UEFA, ho lavorato duramente per difendere i principi e i valori che hanno portato al successo del modello sportivo europeo. È un modello che ha dimostrato di essere di successo. Se guardiamo a tutto questo, ci sono tanti motivi per dire no a un gioco finanziario di breve termine. La gente deve riflettere sulle azioni e le proprie conseguenze. Deve pensare a tutti i propri azionisti, ma anche a tutti i tifosi. Il calcio è stato creato da persone appassionate e impegnate: è nostro dovere proteggere il modello sportivo europeo, i campionati e le nazionali.
Se alcuni scelgono di andare per la loro strada, devono accettarne le conseguenze. Sono responsabili delle proprie scelte. Concretamente, questo vuol dire che o sei dentro o sei fuori. Non puoi essere a metà. Pensate a cosa significa. La FIFA è aperta a tutti, ciascuno può portare avanti idee e proposte, e sono sempre valutate. Ma bisogna rispettare le istituzioni, la FIFA, la UEFA, la storia, la passione di così tante persone in tutto il mondo. Capisco che la pandemia abbia esacerbato tutti i contrasti, ma il calcio è basato sulla speranza. Ed è una nostra speranza fare in modo che la speranza diventi realtà. Per questo spero che tutto torni alla normalità e si sistemi. Ma sempre con rispetto e agendo in maniera responsabile, solidale, nell’interesse del calcio nazionale, europeo e mondiale”.
RASSEGNA STAMPA
È nata la Superlega! Damascelli su Tuttosport: "Sono favorevole. È la legge del mercato"
20/4 ALLE 09:49
di NICCOLÒ SANTI
Il giornalista Tony Damascelli, sulle colonne di Tuttosport, ha espresso il suo appoggio alla Superlega: "Reazioni epidermiche e demagogiche su un torneo che non riguarderà affatto i campionati nazionali ma li affiancherà, per renderlo più redditizio e attraente, all'attuale formula della Champions. Se quest'ultima, ora, è detta "league" è perché si è aperta a più squadre non certamente per spirito democratico e sociale ma per giusti fini mercantili e politico elettorali. Per l'Uefa e le istituzioni burocratiche la concorrenza non deve esistere, sono loro ad avere il diritto di gestire in esclusiva il calcio. La Superlega sarà un torneo a parte e avrà i suoi arbitri che accetteranno il trasloco in cambio di un salario dieci volte superiore a quello attuale. La minaccia di espulsione da tutte le competizioni ha valori di un antifurto nel deserto. E' la legge del mercato, è il mercato del futuro e chi sbandiera il romanticismo sappia che essere romantici è una virtù, essere ignoranti è una colpa".
RASSEGNA STAMPA
È nata la Superlega! Zazzaroni sul CorSport: "I club (af)fondatori ci ripensino e dialoghino"
20/4 ALLE 09:38
di NICCOLÒ SANTI
Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, ha commentato nel suo editoriale odierno la situazione dopo l'annuncio della costituzione della Superlega: "La mia prima reazione è stata esorta Uefa e federazioni a escludere immediatamente dai campionati e dalle coppe i dodici club (af)fondatori, i quali hanno preso la porta e se ne sono andati da casa sbattendola. Juve, Inter e Milan, per restare alle nostre, si sono fatti gioco della Lega e delle società che ne fanno parte: mi chiedo come le altre 17 di A possano accettare di competere a livello nazionale con avversarie i cui ricavi aumenteranno di 300-350 milioni l'anno.
La seconda reazione, meno di pancia, mi ha portato a individuare le enormi responsabilità di Fifa e Uefa, che non hanno fatto interventi economici sostanziali per aiutare i club in difficoltà. Ma i 12 club fondatori hanno fatto male i calcoli: un sistema chiuso non protegge un'economia finanziaria, né copre gli errori dei manager che hanno sbagliato investimenti e aperto voragini nei bilanci, male o mai controllati: ci ripensino e accettino un dialogo con le istituzioni del calcio, per aiutarle a cambiare e a migliorarsi, non per pugnalarle alle spalle".
SERIE A
È nata la Superlega! Mancini: "Serve una soluzione che tuteli il futuro di tutto il calcio"
20/4 ALLE 08:45
di PIETRO LAZZERINI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Roberto Mancini, ct della Nazionale italiana, nel corso di una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha risposto a una domanda sul timore di perdere alcuni calciatori in vista dell'Europeo a causa della Superlega: "Sto seguendo quello che accade - ha dichiarato alla rosea - Mi auguro solo che si possa trovare una soluzione per tutelare il futuro del calcio a tutti i livelli".
RASSEGNA STAMPA
È nata la Superlega! La Repubblica: "Juve, Inter e Milan valgono il 38% degli incassi della A"
20/4 ALLE 08:43
di NICCOLÒ SANTI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Come riporta La Repubblica, quello che conta davvero sono i soldi che le Juve, Inter e Milan rischiano di portarsi via se fossero "espulse" dal torneo. Infatti, esse garantiscono da sole il 38% dei ricavi della Serie A: su 25 milioni di appassionati di calcio in Italia, il 65% tifa per i rossoneri, i nerazzurri o i bianconeri. Un problema serio visto che i soldi di Sky, Dazn & C. rappresentano il 40% circa delle entrate del pallone tricolore. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, dal punto di vista dei detrattori della Superlega, i tre big porterebbero via con sé anche una bella fetta dei debiti (il 47%) e delle perdete del campionato. Ogni punto in campionato è costato quest'anno ai capo-classifica nerazzurri (in stipendi ai giocatori) 1,98 milioni contro i 714 mila euro dell'Atalanta o i 536 mila del Verona, la squadra che ha il miglior rapporto classifica-costo. Juve, Inter e Milan hanno perso negli ultimi due anni oltre 600 milioni, buchi che sperano di colmare con i soldi della Superlega.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura di Libero sulla Superlega: "Tre squadre prendono a calci il calcio"
20/4 ALLE 07:48
di NICCOLÒ SANTI
"Tre squadre prendono a calcio il calcio": è il titolo dell'edizione odierna di Libero, che apre in prima pagina focalizzandosi sul tema della Superlega che sta dividendo l'intero mondo del pallone in modo particolarmente deciso. Creata la Superlega europea con Milan, Juventus, Inter - si legge - Le altre furiose.
RASSEGNA STAMPA
Il Messaggero in apertura sulla Superlega: "Ad agosto le big fuori dai campionati"
20/4 ALLE 07:38
di NICCOLÒ SANTI
Il Messaggero, questa mattina in edicola, apre la sua prima pagina odierna concentrandosi sul tema della Superlega e titola: "Ad agosto le big fuori dai campionati". Oggi - sottolinea infatti il quotidiano - le federazioni votano la linea dura. Anche il premier italiano Draghi prende posizione: noi con l'Uefa.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura odierna de La Stampa: "La Superlega fa esplodere il pallone"
20/4 ALLE 07:28
di NICCOLÒ SANTI
Il quotidiano La Stampa si occupa in prima pagina del tema decisamente divisivo del momento, la Superlega, e titola: "La Superlega fa esplodere il pallone". Insorgono Uefa e Fifa contro il progetto delle 12 big: venerdì decidiamo se cacciarli dalle nostre competizioni. Dopo Johnson e Macron anche Draghi dice no: "Difendere i campionati". Agnelli: andiamo avanti.
RASSEGNA STAMPA
E' nata la Superlega! Il Mattino: "I ribelli espulsi dai campionati!"
20/4 ALLE 07:23
di ALESSANDRO TEDESCHI
© foto di ALESSANDRO TEDESCHI
Prima pagina de Il Mattino dedicata alla Superlega, con il quotidiano che titola: "I ribelli espulsi dai campionati". E' bufera sulla neonata Superlega, a partire dal presidente Draghi che dichiara: "Tutelare i tornei nazionali". L'ira della UEFA: "Serpenti!". Le sanzioni potrebbero arrivare venerdì nel summit UEFA ma si ripercuoteranno sulla prossima stagioni, con possibili esclusioni eccellenti. Tifosi in rivolta in tutta Europa.
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere della Sera in apertura: "Superlega, l'Italia fa muro"
20/4 ALLE 07:18
di NICCOLÒ SANTI
L'edizione odierna del Corriere della Sera apre la sua prima pagina titolando sulla Superlega e sottolineandone l'opposizione del Belpaese: "L'Italia fa muro". Draghi: i campionati vanno salvati. Anche la Ue e Londra si oppongono. La Uefa minaccia i 12 club ribelli: fuori dalla Champions. I calciatori: i sogni non si comprano.
SERIE A
Florentino Perez: "I calciatori devono stare tranquillissimi, la UEFA non farà nulla"
20/4 ALLE 01:30
di SIMONE LORINI
© foto di Imago/Image Sport
"I calciatori devono stare tranquillissimi, non succederà nulla di quanto detto dalla UEFA. La UEFA è un monopolio, deve dire le cose come stanno ed essere trasparente, non hanno una bella immagine nella storia, recente o meno". Così Florentino Perez, presidente del Real Madrid, parla al programma spagnolo El Chiringuito de Jugones del progetto della Superlega europea, annunciato ieri: "Noi abbiamo fatto un comunicato per parlare con loro e vedere che succedeva. Loro dicono che la nuova Champions inizierà nel 2024, ma nel 2024 saremo morti. Ci sono squadre che hanno perso tutto in un anno, in Italia, Inghilterra e Spagna. La minaccia di qualcuno che confonde il monopolio con la realtà, non esiste. Noi siamo disponibili a dialogare, abbiamo creato un formato per salvare il calcio. Esclusioni dalla Champions? Nè il City, né noi, nessuno verrà escluso dalla Champions, e nemmeno dalla Liga. La UEFA non si è mai distinta per la trasparenza, i monopoli in tutto il mondo hanno fatto il loro tempo. Senza soldi nessuno compra giocatori di valore, è tutta una piramide. Lo stile dice molto, noi stiamo parlando di una cosa molto seria. Il calcio ha 4 miliardi di tifosi, bisogna avere rispetto delle persone. Noi abbiamo lavorato in questo modo per salvare il calcio, un club ha perso 300 milioni, un altro 400".
SERIE A
Perez a difesa di Agnelli: "Ceferin ha detto cose imperdonabili. Noi non lo faremmo mai"
20/4 ALLE 01:02
di SIMONE LORINI
© foto di Imago/Image Sport
Florentino Perez, presidente del Real Madrid e nuovo leader della Superlega europea, ha spiegato le proprie ragioni stasera del progetto al programma spagnolo El Chiringuito de Jugones. Questo il suo intervento in difesa di Andrea Agnelli, oggi bersagliato dalle critiche di Ceferin: "Insultare come ha insultato il presidente UEFA un nostro compagno, come Agnelli, noi non lo faremmo mai. Assurdo, non si possono dire cose così se sei il presidente UEFA. Devono cambiare atteggiamento, non vogliamo un presidente che insulti così un presidente di un club. Ci auguriamo una UEFA democratica, possono essere a favore o meno, ma questa cosa non può esistere, ma non solo nel calcio, in generale".
I FATTI DEL GIORNO
Attacco violento di Ceferin ad Agnelli: "Mai visto uno mentire così, l'avidità fa evaporare i valori"...
20/4 ALLE 00:53
di MARCO CONTERIO
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
E' arrivato un attacco durissimo del presidente dell'UEFA Aleksandar Ceferin al presidente della Juventus, e ormai ex presidente dell'ECA, Andrea Agnelli. "Non ho mai visto una persona mentire così tante volte e così insistentemente come lui. L'ho sentito sabato pomeriggio e mi aveva rassicurato sul fatto che fossero tutte bugie. Evidentemente, l'avidità consente a tutti i valori umani di evaporare..."
Ceferin ha raccontato che Agnelli lo ha chiamato sabato mattina per dire che oggi avrebbe sostenuto la riforma della UEFA Champions League. Avevano un nuovo appuntamento telefonico un'ora dopo quella telefonata, ma poi ha spento il telefono. "Poi il giorno dopo aver spento il telefono ha fatto l’annuncio. Solo una piccola parte del mondo del calcio è corrotta. Accecata da avidità, a cui del calcio non interessa. Alcuni club non pensano alle reti segnate ma ai loro conti in banca. Ho conosciuto pochi bugiardi e molte buone persone. Non abbiamo pensato che ci potessero essere dei serpenti nella nostra squadra".
Ceferin ha attaccato poi anche Ed Woodward, vice-presidente del Manchester United: "Giovedì sera mi ha chiamato dicendo che era molto soddisfatto e sosteneva pienamente le riforme. L'unica cosa di cui voleva parlare era il FFP, quando ovviamente aveva già firmato qualcos'altro...
SERIE A
È nata la Superlega. Perez: "Nata per salvare il calcio. Nessuno verrà escluso dalla Champions"
20/4 ALLE 00:50
di SIMONE LORINI
fonte ha collaborato Niccolò Pasta
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Florentino Perez, presidente del Real Madrid e nuovo leader della Superlega europea, ha parlato stasera del progetto che ha sconvolto il panorama del calcio internazionale: "In Italia, Inghilterra e Spagna dovevamo trovare una soluzione ad un problema che ci stava facendo andare molto male. Con il virus perdiamo milioni, tutti stiamo perdendo un sacco di soldi. L'unica maniera di capitalizzare è mostrare partite più competitive e siamo arrivati alla conclusione che se invece che fare la champions, con una superliga avremmo guadagnato di più. Abbiamo firmato tutti sabato un accordo vincolante che non permette uscita" le sue dichiarazioni al programma spagnolo El Chiringuito de Jugones.
I numeri - "L'ECA ha comunicato perdite per 5000 milioni per la pandemia. La situazione è molto grave e i grandi club devono fronteggiarla. La stagione scorsa il Madrid pensava di ottenere 800 milioni e ne abbiamo ricavati 700. Quest'anno pensavamo di incassarne 900 e ne incasseremo 600. Sono 400 milioni in meno, non solo per il Real".
La Superlega è solo l'inizio - "Il calcio deve rivoluzionarsi come lo facciamo noi nella vita, come persone. Internet ha cambiato il modo di relazionarsi e il calcio deve aggiornarsi. Il calcio sta perdendo interesse, qualcosa dovevamo fare. Il calcio è l'unico sport che vale, non c'è niente come il calcio. Anche la televisione deve adattarsi. I giovani sotto i 24 anni, al 40%, non hanno interesse nel calcio, perché ci sono molte partite di scarsa qualità e si distraggono con alte piattaforme. Il calcio deve adattarsi, ora inizieremo con tre paesi e cercheremo di cambiare a livello mondiale questo sport per portarlo ad un livello superiore. La Champions sta perdendo interesse per come era, come lo fece la Coppa Campioni. E' la stessa cosa, più lo sport è attrattivo e più chiama pubblico. Stiamo facendo questo per salvare il calcio, che è in un momento critico. Un Madrid-Manchester e un Barcellona-Milan sono più attrattive di un Manchester che affronta una squadra minore in Champions. Abbiamo tifosi a Singapore, in Cina, questo vale anche per le reti sociali: questo dà denaro e questo denaro viene da tutti perché è una piramide. E se questo denaro entra, sono tutti contenti perché compriamo giocatori e cresciamo".
Il merito sportivo - "Cinque squadre potranno sempre entrare per merito sportivo. Se il Siviglia vincesse la Liga potrebbe entrare, non sarà una competizione chiusa. Chi meriterà potrà partecipare a una competizione come questa. Noi siamo solidali, la UEFA concede 120-130 milioni, noi ne diamo 400. La UEFA non è solidale come noi. Nel comunicato abbiamo specificato che avremmo parlato con UEFA e FIFA, anche per spiegare la questione dei cinque club che possono entrare. Poi sono subentrati i politici, ma noi siamo stati chiari. La UEFA stava lavorando ad un altro formato che con tutto il rispetto io non capisco. Non produce le entrate necessari per salvare il calcio, e con il salvare il calcio non dico solo il Madrid, intendo tutti".
Le minacce della UEFA - "I calciatori devono stare tranquillissimi, non succederà nulla di quanto detto dalla UEFA. La UEFA è un monopolio, deve dire le cose come stanno ed essere trasparente, non hanno una bella immagine nella storia, recente o meno. Noi abbiamo fatto un comunicato per parlare con loro e vedere che succedeva. Loro dicono che la nuova Champions inizierà nel 2024, ma nel 2024 saremo morti. Ci sono squadre che hanno perso tutto in un anno, in Italia, Inghilterra e Spagna. La minaccia di qualcuno che confonde il monopolio con la realtà, non esiste. Noi siamo disponibili a dialogare, abbiamo creato un formato per salvare il calcio. Esclusioni dalla Champions? Nè il City, né noi, nessuno verrà escluso dalla Champions, e nemmeno dalla Liga. La UEFA non si è mai distinta per la trasparenza, i monopoli in tutto il mondo hanno fatto il loro tempo. Senza soldi nessuno compra giocatori di valore, è tutta una piramide. Lo stile dice molto, noi stiamo parlando di una cosa molto seria. Il calcio ha 4 miliardi di tifosi, bisogna avere rispetto delle persone. Noi abbiamo lavorato in questo modo per salvare il calcio, un club ha perso 300 milioni, un altro 400".
I campionati nazionali - "Nel basket si gioca il campionato e poi l'Eurolega, non succede niente. All'inizio c'è stata qualche difficoltà ma ora si convive perfettamente. Se hai una competizione infrasettimanale come la Champions, e noi ne creiamo una molto migliore, perché dovrebbero peggiorare i campionati nazionali?"
Le squadre rimaste fuori - "Il PSG non è mai stato invitato. il calcio in questo momento ha abbassato la sua attrattività e dobbiamo lavorare ad un futuro che possa tenere i giovani su altre piattaforme e intrattenerli. La Champions è attrattiva solo dai quarti in poi, prima non interessa a nessuno. Ci sono squadre che giocano e che non interessano a nessuno. Se noi facciamo cinque partite di alto livello al martedì saremo imbattibili. Al momento siamo 12, potremo essere 15 e altre cinque che si alternano. La meritocrazia esiste! Non possiamo metterne cinquanta, ci sarebbero la Roma, il Napoli e molte altre. Se non sarà un anno, sarà per quello dopo. Le quindici che giocheranno tutte le settimane saranno uno spettacolo incredibile e non c'è sport che proponga una cosa così".
L'attacco di Ceferin - "Insultare come ha insultato il presidente UEFA un nostro compagno, come Agnelli, noi non lo faremmo mai. Assurdo, non si possono dire cose così se sei il presidente UEFA. Devono cambiare atteggiamento, non vogliamo un presidente che insulti così un presidente di un club. Ci auguriamo una UEFA democratica, possono essere a favore o meno, ma questa cosa non può esistere, ma non solo nel calcio, in generale".
Le critiche: "Non è vero che i ricchi saranno più ricchi e i poveri più poveri, non è così. Tutti vanno a crescere, questa competizione salverà il calcio e sarà solidale con tutti i club. La Premier non si può cambiare, sono troppo forti. Se i club sono forti poi tutti sono forti. A Boris Johnson hanno detto che sparirà la Premier ma non è vero! Sono stupidate. Chi può partecipare? Al momento solo i tre paesi, non sappiamo a chi amplieremo ma ci saranno ingressi per meriti sportivi".
I FATTI DEL GIORNO
"Niente Europei e Mondiali per i calciatori della Superlega!" Il pugno durissimo della UEFA
20/4 ALLE 00:45
di MARCO CONTERIO
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Giornata di scontri durissimi, oggi, a suon di dichiarazioni e comunicati sul tema Superlega. A margine del Comitato Esecutivo di oggi, il presidente dell’UEFA, Aleksander Ceferin, ha confermato provvedimenti durissimi nei confronti dei club e dei calciatori che parteciperanno alla Superlega: “Il mondo del calcio è unito, i governi sono uniti, siamo tutti uniti contro questo progetto senza senso. I calciatori che parteciperanno alla Superlega, come detto nel comunicato della FIFA di gennaio, non disputeranno né il Mondiale né l’Europeo. Non potranno rappresentare le squadre nazionali”.
I FATTI DEL GIORNO
Cairo senza freni: "Marotta si vergogni e si dimetta. Lui e Agnelli traditori, come Giuda!"
20/4 ALLE 00:41
di MARCO CONTERIO
© foto di Image Sport
"È un attentato alla salute di una associazione come la Lega: se uno come Marotta, ad dell'Inter, fa una cosa del genere si deve dimettere dalla Figc subito, e deve vergognarsi". Al telefono con l'ANSA il presidente del Torino Urbano Cairo dopo la riunione della Lega Serie A sul tema Superlega è durissimo. "Tu sei ad dell'Inter, società che ha concepito con altre 11 il progetto Superlega, non puoi rimanere a rappresentare la Serie A in Figc perché stai attentando alla vita di una associazione - prosegue Cairo -. Il progetto non andrà in porto, ma chi lo ha concepito sta attentando alla lega di serie A e per questo tradimento deve dimettersi e vergognarsi. E la stessa cosa vale per Agnelli". "Sembra che il progetto l'abbiano depositato il 10 gennaio - continua - quindi gli ho detto durante la riunione 'come puoi venire qui a parlare di solidarietà quando hai sabotato la trattativa coi fondi, sapendo già che stavi facendo la Superlega? Come puoi andare a trattare per l'operazione fondi quando stai già lavorando alla Superlega?". Ma come si fa? È un tradimento, è da Giuda", conclude Cairo
SERIE A
Un documento non pubblicato nascosto nel sito della Superlega e svelato dal Guardian
19/4 ALLE 23:59
di MARCO CONTERIO
All'interno del nuovo sito della Superleague c'era un documento non pubblicato ma rintracciato con pochi passaggi col codice dal Guardian. E lì dentro, spiega il giornale inglese, ci sono le giustificazioni per la scissione: "offriremo un sistema sostenibile e competitivo per tutta la piramide calcistica", provvedendo a pagamenti di solidarietà tripli per i club piccoli rispetto a quelli attuali.
Una scissione inevitabile. 5 miliardi di perdite in euro per i top club col Covid, nel documento si spiega che "per decadi, giocatori e fan hanno trasformato il calcio in qualcosa pià di un gioco ma adesso il gioco che amiamo è davanti a una sfida. Le competizioni hanno fallito nell'incontrare l'attenzione e i bisogni dei tifosi e delle nuove generazioni che adesso hanno nuovi mezzi e metodi per divertirsi che dieci anni fa non c'erano".
Quattro i principi principali, guida della Superlega, come l'attenzione ai bisogni dei tifosi, alle leghe domestiche, alla solidarietà e sostenibilità e al cambiamento.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20 APRILE 2021
Serie A TIM | #VeronaFiorentina 1-2: la Viola passa di misura al ‘Bentegodi’
Verona - È terminata 2-1 per la Fiorentina la sfida del ‘Bentegodi’, con i gialloblù capaci di disputare un ottimo primo tempo ma superati a tempo scaduto da un rigore di Vlahovic. Nella ripresa il raddoppio viola con Caceres, cui segue poco dopo il gol di Salcedo che riapre la sfida. Il forcing finale, purtroppo, non porta a un pareggio che sarebbe stato ampiamente meritato.
Venendo alla cronaca della gara, nel primo tempo si contano almeno quattro nitide palle gol tutte di marca gialloblù: al 3’ uno-due Bessa-Lasagna che porta al tiro il centrocampista brasiliano, che costringe Dragowski a una grande parata. Poi, tra 18’ e 19’, doppia grande chance per Lasagna, che prima impegna il portiere viola con un gran sinistro a incrociare e poi - sul conseguente calcio d’angolo - incorna di testa trovando il fortunoso salvataggio sulla linea di Venuti, mentre al 24’ è Lazovic ad andare al tiro, senza fortuna. Per la Fiorentina solo un tiro di Ribery al 34’ e il gol del vantaggio, siglato in pieno recupero da Vlahovic e guadagnato da Bonaventura.
Nella ripresa il Verona prova a scuotersi e va anche in gol con Faraoni, che però si trovava leggermente oltre la linea dei difensori. Al 20’ il raddoppio della Fiorentina, con Caceres abile a ribadire a rete una respinta della difesa sugli sviluppi di un calcio di punizione. Accorcia al 27’ Salcedo, bravo raccogliere di testa il suggerimento dalla destra di Faraoni. Il forcing finale non porta, purtroppo, al pareggio.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà domenica, alle 15, al ‘Meazza’ contro l’Inter.
HELLAS VERONA-FIORENTINA 1-2
Marcatori: 47' pt rig. Vlahovic (0-1), 20' st Caceres (0-2), 27' st Salcedo (1-2)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Günter (dal 24' st Magnani), Dimarco; Faraoni, Tamèze (dal 24' st Sturaro), Ilić (dal 15' st Salcedo), Lazović (dal 34' st Kalinić); Baràk, Bessa (dal 24' st Zaccagni); Lasagna
A disposizione: Berardi, Pandur, Favilli, Udogie, Çetin, Rüegg, Colley
All.: Ivan Jurić
FIORENTINA (3-5-2): Dragowski; M. Quarta, Pezzella, Caceres; Venuti, Amrabat, Pulgar, Bonaventura (dal 40' Castrovilli), Biraghi (dal 40' st Igor); Vlahovic, Ribery (dal 32' st Kouamé)
A disposizione: Terracciano, Rosati, Olivera, Malcuit, Barreca, Montiel, Callejon, Eysseric
All.: Giuseppe Iachini
Arbitro: Alessandro Prontera (Sez. AIA Bologna)
Assistenti: Matteo Passeri (Sez. AIA Gubbio), Michele Lombardi (Sez. AIA Brescia)
NOTE. Ammoniti: Bonaventura, Günter, Sturaro, Kouamé, M. Quarta
FONTE: HellasVerona.it