#NapoliVerona + - =
IMPRESSIONI
Settima sconfitta di fila al San Paolo per il VERONA che non riesce a contenere un MILIK in forma strepitosa (gran gol il secondo).
I gialloblù hanno fatto quanto era nelle loro capacità per rendere complicata la partita agli avversari e dal 18°, per dieci minuti circa, non hanno fatto vedere palla ai partenopei freschi di partecipazione in Champions League.
Gran parte dei problemi della squadra scaligera, ormai è assodato, riguarda la concretezza e la freddezza davanti alla porta: Con un attaccante diverso da STĘPIŃSKI forse si perdeva lo stesso ma quell'unica occasione capitata sui piedi di Mariusz a metà del primo tempo grida ancora vendetta! Il centravanti polacco non trova né il tempo né il modo e sciupa tutto...
Giusto purtroppo il risultato e sconfitta meritata contro una squadra nettamente più forte ma con un unico altro rammarico riguardante quell'episodio in area su SALCEDO spintonato alle spalle quando avrebbe potuto anticipare il diretto avversario: Non sentire nemmeno il VAR in episodi come quello è abbastanza inspiegabile.
Chiudo con una piccola polemica: Solo in Italia capita che i tifosi vengano bloccati all'esterno di uno stadio per metà partita dopo essersi sorbiti più di 700 km e aver pagato ben 40 Euro di biglietto! Se la sicurezza non è garantita si impedisca la trasferta a monte, in caso contrario si assicuri (dall'inizio) agli acquirenti l'evento per il quale hanno pagato.
RECAP
4-2-3-1 per ANCELOTTI con scelte importanti ed esclusioni eccellenti a partire dalla fascia sinistra della difesa dove DI LORENZO, fresco d'esordio in nazionale, sostituisce GHOULAM ma anche in avanti dove è YOUNES ad affiancare INSIGNE e CALLEJON sulla trequarti dietro l'unica punta MILIK, in panchina MERTENS, fuori LOZANO.
Continua col 3-4-2-1 mister JURIĆ che cambia un solo uomo rispetto all'11 che ha battuto la SAMP due settimane fa; si tratta di ZACCAGNI al rientro dal primo minuto sulla trequarti al fianco di PESSINA.
Si parte agli ordini del signor Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.
IL NAPOLI PUNGE...
MALCUIT trova un varco al 6° sulla fascia destra e la mette rasoterra sul primo palo dove SILVESTRI è bravo in uscita ad anticipare MILIK.
Due minuti più tardi ALLAN sfugge di forza a VELOSO e dal vertice destro prova la conclusione: SILVESTRI respinge di pugno ma da qualche minuto i gialloblù soffrono sul lato destro le sovrapposizioni di CALLEJON e MALCUIT.
Al 12° DI LORENZO di testa prova a girare in porta un calcio d'angolo ma SILVESTRI fa buona guardia e blocca a terra.
...MA È IL VERONA AD ESSERE PERICOLOSO
Grande affondo di LAZOVIĆ sul lato sinistro al 18°, il serbo si libera di MANOLAS e sul primo palo scarica su MERET che respinge ma non trattiene, PESSINA prova ad approfittare di testa della ribattuta ma il portiere napoletano dice ancora no; la palla è ancora lì e ballonzola verso STĘPIŃSKI che però è troppo lento anche col pensiero, lascia rimbalzare una volta di troppo e, a porta pressoché vuota, non trova di meglio che sparare su MERET! Tripla occasione gialloblù che doveva essere sfruttata meglio...
Insiste l'HELLAS che intimorisce i padroni di casa al 21°: ZACCAGNI entra in area dal lato corto sulla sinistra, dirbbling a rientrare su ALLAN e gran tiro sul quale MERET si rifugia ancora una volta in calcio d'angolo.
Altra bella azione scaligera al 23° con LAZOVIĆ che scatta ancora sulla mancina ma parte dietro a tutti ed è inutile il gol segnato da STĘPIŃSKI quando l'arbitro Piccinini aveva già fermato tutto...
INSISTE IL NAPOLI CHE PASSA SUL FINIRE DEL PRIMO TEMPO
MILIK cade in area sul contrasto con FARAONI al 27° ma Piccinini scuote la testa: Non c'è nulla...
Al 28° CALLEJON dal vertice destro lascia rimbalzare una palla che arriva dalla trequarti ma la conclusione che ne segue vola altissima.
DI LORENZO ci prova con una botta da fuoriarea alla mezz'ora mirando sul secondo palo dal centrodestra: Palla a lato.
Al 32° LAZOVIĆ appoggia ad AMRABAT che con un cross da sinistra cerca FARAONI in mezzo all'area avversaria: Colpo di testa alto da parte di Marco Davide.
Passano cinque minuti e i padroni di casa vanno in vantaggio: CALLEJON imbuca per RUIZ che con un no-look improvviso, non lasciando spazio di intervento a RRAHMANI, cerca MILIK; l'attaccante polacco anticipa GÜNTER di netto e insacca il suo primo gol in campionato.
Fallo di DI LORENZO su FARAONI in proiezione offensiva sulla trequarti di competenza: Alla battuta va VELOSO che cerca direttamente la porta ma KOULIBALY di testa anticipa anche MERET e incorna sul fondo.
Il primo tempo si chiude con RUIZ che al 44° ci prova dal limite e mette a lato.
MILIK RADDOPPIA NELLA RIPRESA
In apertura di ripresa è pericoloso INSIGNE che, dal vertice sinistro dell'area piccola, supera 3 gialloblù come birilli e conclude a fil di palo trovando l'opposizione di SILVESTRI che respinge sul fondo. Sul successivo calcio d'angolo MANOLAS cerca gloria con un'incornata che finisce altissimo.
Al 54° RUIZ dal limite vince un rimpallo e scarica in porta: Bravo SILVESTRI a respingere.
Tre minuti più tardi è ancora INSIGNE a seminare il panico sulla mancina, palla a YOUNES che finta e conclude a lato di poco con la deviazione decisiva di KUMBULLA...
FARAONI trattiene il neoentrato ZIELINSKI sul lato corto sinistro dell'area e prende pure un giallo al 67°, batte INSIGNE teso sul primo palo dove MILIK anticipa RRAHMANI e griffa la doppietta che chiude virtualmnete la partita.
EPISODIO MOLTO DUBBIO SU SALCEDO IN AREA NAPOLETANA
VELOSO batte un calcio di punizione da posizione decentrata a sinistra al 71°, sulla ribattuta della difesa azzurra ci prova al volo FARAONI che però non inquadra la porta...
Da rivedere la spinta con la quale, al 73°, MALCUIT fa in modo che SALCEDO in area non raggiunga di testa la palla su cross di RRAHMANI: L'episodio appare molto molto dubbio ma Piccinini non ritiene nemmeno di consultare il VAR che dal canto suo nulla segnala.
Al 74° PESSINA ci prova dal vertice sinistro: Palla alta.
Calcio d'angolo di VELOSO al 76°: Stacca bene KUMBULLA ma la sua incornata va a lato di poco.
PALO DI MERTENS! TUTINO SI FA PRENDERE DALL'EMOZIONE E RRAHMANI CI VA SOLO VICINO...
Al 78° ZIELINSKI ci prova da fuori area decentrato a sinistra ma la palla esce a lato sul palo lontano.
AMRABAT prova la conclusione personale all'80° dai 30 metri: Il tiro è precipitoso e arriva lento tra le braccia di MERET. JURIĆ richiama in panchina l'olandese-marocchino e fa entrare TUTINO: L'HELLAS vira sul 4-3-3 con PESSINA che scala sulla linea mediana e il nuovo entrato che si schiera sul fronte offensivo con DI CARMINE e SALCEDO.
NAPOLI vicno al terzo gol all'83°: MALCUIT da destra mette dentro l'ennesimo pallone per il neoentrato LLORENTE che scarica in porta trovando l'opposizione del grandissimo SILVESTRI! MERTENS raccoglie ma, a porta vuota, con una botta a colpo sicuro coglie in pieno il palo!
All'89° risponde l'HELLAS con SALCEDO che dalla fascia destra trova il fondo e sul primo palo cerca DI CARMINE (forse in posizione di offside) che non aggancia, palla che allora arriva sul secondo dove TUTINO si fa forse cogliere dall'emozione nel 'suo' stadio e viene chiuso da MALCUIT: Palla altissima da posizione difficile...
Fallo di MERTENS su TUTINO al 92°: VELOSO batte dalla trequarti sinistra nel cuore dell'area partenopea dove svetta RRAHMANI che incorna a lato di pochissimo!
Dopo un ulteriore minuto di recupero il signor Piccinini chiude la gara.
VOTI
- SILVESTRI Sempre attento e concentrato si oppone più volte in maniera egregia sulle conclusioni degli avversari ma deve alzare bandiera bianca sulle prodezze di MILIK 6,5
- RRAHMANI Si fa anticipare dal no-look di RUIZ nell'assist sul primo gol e sul secondo MILIK inventa una cosa da grande campione diciamo che la sua responsabilità finisce dove inizia la bravura di avversari oggettivamente importanti. Bello il cross per SALCEDO (spintonato in area) e il colpo di testa in chiusura di gara 6
- KUMBULLA La piccola indecisione a metà primo tempo su MILIK ci può stare, decisivo su YOUNES al 57°, cerca bene la porta al 64° 6
- GÜNTER Croce e delizia per i gialloblù oggi quando anticipa CALLEJON in area spizzando in maniera decisiva e nella maggior parte dei casi limita l'ala spagnolo ma si fa anticipare nettamente da MILIK in occasione del primo vantaggio napoletano. Bravo anche a murare la conclusione di YOUNES. 5,5
- FARAONI Un giallo procurato, uno guadagnato in mezzo ad una partita nella quale risulta tra i più intraprendenti anche se non è mai pericoloso... 6,5
- VELOSO Solite geometrie, solite geniali battute nei calci da fermo ma oggi sbatte contro un NAPOLI di classe superiore 6
- AMRABAT Meno combattivo del solito anche se sporca un sacco di palloni e altrettanti ne recupera 6 (gli da il cambio TUTINO all'80°: Su quel traversone di SALCEDO non gli pare vero di fare male al suo NAPOLI all'esordio da avversario al San Paolo... Si fa prendere dall'emozione e non è convinto su una palla difficile all'89° con la porta sguarnita 5,5)
- LAZOVIĆ Parte da lui l'azione più pericolosa dei gialloblù al 18° e in generale è il più pericoloso nel primo tempo, cala nel secondo pagando il dispendio di energie. Si fa ammonire a causa di una evidente trattenuta sul vivacissimo MALQUIT 6,5
- PESSINA Da trequartista si vede poco ma è diventato l'ago dell'equilibrio tattico scaligero partecipando in maniera determinante al mantenimento di una squadra corta e compatta. Ci prova con un tiro senza pretese al 74° 6
- ZACCAGNI Grande intuizione a metà del primo tempo quando lascia sul posto ALLAN e fa rizzare i peli sulla schiena a MERET. Dopo un primo tempo in cui è tra i migliori dei gialloblù JURIĆ lo toglie per incidere ancora di più in avanti 6,5 (gli da il cambio SALCEDO al 52°: Anche oggi il ragazzino nato a Genova non si fa pregare per andare al tiro. È vittima di un episodio molto dubbio in area e nel finale prova a fornire l'assist a TUTINO 6,5)
- STĘPIŃSKI Dispiace stroncare Mariusz ma la prestazione di oggi dimostra una volta di più che non è l'attaccante che serviva all'HELLAS nonostante i soldi che Via Olanda ha sborsato per lui: Al 18° a porta praticamente vuota pensa un attimo di troppo e sulla gran palla verticale di PESSINA si fa rubare da MANOLAS tre metri su cinque. Lento come un paracarro, inoffensivo come Topo Gigio: Spero di essere smentito 4,5 (gli da il cambio DI CARMINE al 59°: Prova a dare profondità senza tuttavia creare grattacapi al NAPOLI 5,5).
- JURIĆ Fa con quello che ha e, come ha dimostrato anche con squadroni come MILAN e JUVE, fa be bene... Ah se avesse un bomber o un attaccante in grado di insaccare almeno le palle semplici! 7
DICONO + - =
Mister ANCELOTTI tecnico del NAPOLI «E' stata una prova di carattere e di maturità. Oggi serviva questo. Abbiamo colto una vittoria meritata e un risultato importante per ripulire qualche scoria che si era creata nell'ambiente a noi circostante. Abbiamo sofferto un po' nel primo tempo, ma bisogna anche saper fare questo. Quello che contava oggi era segnare e vincere, e contro questo Verona non era affatto semplice. Sicuramente è mancata un po' di qualità, anche per il tipo di gara che abbiamo affrontato, ma serviva soprattutto solidità oggi e la squadra ha risposto bene. Milik bomber ritrovato? Sinora aveva avuto solo problemi di ordine fisico. Ha ritrovato condizione, fiducia e di conseguenza la chimica con il gol è riaffiorata. Oggi mi sono piaciuti tutti sotto il profilo caratteriale, anche quelli che sono entrati a partita in corso. Ho tanti giocatori versatili che possono trovare varie soluzioni in campo. Qualcuno può trovare strano che alcuni uomini cambino posizione tattica, ma per me è una virtù avere calciatori completi e non specializzati in un solo ruolo. Sono contento del successo e della prestazione. Credo che stia cambiando il vento perchè meritiamo più di quanto raccolto sinora» SSCNapoli.it
Mister JURIĆ «Cosa provo ora? Sono contento della prestazione, un po' deluso per non aver raccolto punti. Se rimprovero qualcosa? Non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Il Napoli ha sfruttato le occasioni che ha avuto per fare gol. Il rammarico c'è per non aver fatto gol nonostante le occasioni create. I gol mancati? Dobbiamo migliorare in questo, dobbiamo essere più cinici in attacco, soprattutto contro queste grandi squadre. Le occasioni create? Abbiamo avuto un po’ di sfortuna, complice anche le grandi parate di Meret. I nostri attaccanti devono essere più sicuri di se stessi perchè i mezzi li hanno» HellasVerona.it
Il presidente SETTI «Peccato aver giocato tutto il primo tempo senza il sostegno dei nostri tanti tifosi (600, ndr), arrivati a Napoli in gran numero per sostenere la nostra squadra. Ma non sappiamo ancora i motivi per cui sono entrati al San Paolo solo ad inizio secondo tempo. Chiederemo le dovute spiegazioni agli organi competenti» HellasVerona.it
Primi due gol in campionato per MILIK «Avevo fame di gol e ne ho ancora. E' stata una partita sofferta e difficile. Abbiamo trovato un avversario che ha giocato con tanta intensità e non era facile trovare spiragli. Sono contento dei gol soprattutto perchè sono serviti a sbloccare e vincere una gara importantissima per noi. Adesso ho già la testa alla partita di mercoledì in Champions. Vogliamo fare risultato contro il salisburgo e spero di segnare ancora...» SSCNapoli.it
Amir RRAHMANI «Se siamo arrabbati? Lo siamo. Abbiamo avuto quattro occasioni ma non le abbiamo sfruttate. Continuiamo a credere nelle nostre qualità, anche oggi abbia pressato il Napoli e li abbiamo messi in difficoltà. Peccato non essere riusciti a segnare. Soprattutto nel primo tempo abbiamo avuto le occasioni per farlo. Personalmente sono molto contento, mi sento bene in questa squadra. La Serie A è molto competitiva, mi da tanti stimoli. Sarò ancora più contento quando raggiungeremo l'obiettivo finale della salvezza. Milik? Un grande giocatore, molto forte. Il gol mio mancato? Potevo fare meglio. La sfida con il Sassuolo? Dobbiamo giocare come sempre: pressing alto e cercare di sfruttare ogni occasione» HellasVerona.it
Alex MERET portiere del NAPOLI «Non siamo stati belli, forse, ma certamente concreti e solidi. Oggi contava il carattere e la determinazione di fare nostra la vittoria. La squadra ha mostrato qualità di concretezza e forza. Non prendere gol era fondamentale e sono contento di aver contribuito al successo. Oggi eravamo compatti e convinti di dover conquistare i 3 punti per tanti motivi. Questo successo ci dà fiducia e ancora maggiore convinzione nelle nostre potenzialità. Ci serviva una prova così dopo la sosta per ritrovare serenità e proseguire sulla nostra strada» SSCNapoli.it
Matteo PESSINA «Una buona prova non è bastata? Usciamo con qualche rimpianto, ma da queste prestazioni dobbiamo imparare, perché questo è il livello in Serie A e quasi tutte le partite sono così. Noi abbiamo fatto bene e li abbiamo messi in difficoltà ma alcune volte tanta corsa non basta, dobbiamo fare di più: sfruttare le occasioni, come ha fatto il Napoli. Squadra solida ma difficoltà a segnare? Dobbiamo allenarci per fare meglio, abbiamo solidità come squadra e ci troviamo bene in campo e siamo in grado di mettere in difficoltà gli avversari, ma dobbiamo cercare di trovare migliori soluzioni in attacco. Il campionato non è iniziato da molto quindi possiamo fare meglio nelle prossime partite. Sconfitte che danno consapevolezza? Queste partite ci danno coscienza dei nostri mezzi. Avete visto cosa siamo riusciti a fare, giocando quasi alla pari con il Napoli, che è una delle più forti del nostro campionato e questo ci dà forza per le nostre partite e per il nostro campionato» HellasVerona.it
Il sindaco di Verona «Inaccettabile. Il trattamento che è stato riservato oggi ai tifosi veronesi a Napoli non ha spiegazioni. Non esiste in nessuna città che si impedisca a persone che hanno pagato regolare biglietto e fatto centinaia di chilometri di non entrare allo stadio. Comportamento inspiegabile di cui chiederò conto al prefetto di Napoli. Con quali ragioni si fermano i pullman privando le persone di un diritto sacrosanto e anche pagato non poco. Uno sgarbo inaudito ma anche sportivamente scorretto lasciare giocare una squadra senza i suoi sostenitori. Ho già parlato con il prefetto di Verona e domani chiameremo Napoli per sapere i motivi - aggiunge il sindaco di Verona - Ricordo infatti che a parti invertite, a Verona non ci siamo mai sognati di fare niente di simile. Qui da noi i napoletani vengono ovviamente trattati come tutti gli altri tifosi, diversamente da quel che è successo ai veronesi nella loro città» TGGialloBlu.it
Rrahmani | Pessina |
LE ALTRE DI A + - =
L'ATALANTA domina nel primo tempo ma sul 3 a 0 commette forse l'errore di pensare di aver già vinto e nel secondo tempo esce la LAZIO e rimonta per il 3 a 3 finale che al 92esimo lascia molto amaro in bocca alla squadra di mister GASPERINI che recrimina vibratamente sui rigori concessi ad IMMOBILE...
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
BANDONI: VERONA-NAPOLI in bici, più di 70 km in nome dell'amicizia sportiva che sempre dovrebbe esserci anche tra rivali storiche: Missione compiuta? Al momento della consegna della maglia all'ex portiere del NAPOLI veronese adottivo s'è sentito più di qualche fischio in realtà; la versione ufficiale dice che è stato perché, dopo un tempo a guardare il San Paolo da fuori, il grosso dei butei sono stati fatti entrare (bella immagine di sport e accoglienza fra l'altro).
La Primavera non si ferma più! 3 a 1 al PARMA e la marcia da schiacciasassi della squadra di CORRENT, capace di vincere per la quinta volta consecutiva, continua...
RASSEGNA STAMPA + - =
Un post condiviso da Max Kumbulla (@maxkumbulla) in data:
Vittoria importante! 👏🏽 Prima partita dall'inizio - un primo passo. 👍🏽 But it could be much better and it will be! 💪🏽
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Un post condiviso da Kalidou Koulibaly (@kkoulibaly26) in data:
Lo Zibaldone azzurro: Napoli-Hellas Verona dalla A alla Z
Giuseppe Lombardi 20 Ottobre 2019
Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto
Approccio tutto di marca scaligera, con un pressing asfissiante sui portatori di palla avversari e un Napoli in totale apnea. Premesse terrificanti che fortunatamente non si sono confermate.
Bocciatura per Ghoulam, che viene scalzato nelle gerarchie perfino da Giovanni Di Lorenzo impiegato in un ruolo non suo. Il caso è aperto, tuttavia l’algerino dopo l’infortunio non è mai tornato ai suoi livelli consueti.
Calo evidente del Verona nella ripresa, dopo quarantacinque minuti di arrembaggio totale. Il Napoli ne approfitta ed archivia la contesa.
Difficoltà evidenti per Kevin Malcuit che non riesce mai a contenere la freccia Lazovic. Dalle sue parti il Verona crea i pericoli maggiori, con la clamorosa triplice occasione non sfruttata.
Enorme, sulla carta, il divario tecnico tra le due squadre. Eppure nel primo tempo i gialloblù hanno imposto il proprio ritmo surclassando i rivali sul piano del possesso.
Ferocia agonistica ed intensità incredibile da parte degli ospiti. Mercoledì sera contro il Salisburgo non sarà uno scenario tanto diverso. Non bisogna essere passivi.
Gestione del vantaggio soddisfacente, con il Napoli che dopo la rete iniziale ha controllato senza rischiare più di tanto.
Hellas che si dimostra compagine gagliarda e sicuramente di questo passo riuscirà a raggiungere i propri obiettivi con grande anticipo.
Insigne- L’uomo più discusso del momento torna a brillare nella posizione di seconda punta. Fa movimento su tutto il fronte offensivo e realizza l’assist decisivo che consente ai partenopei di chiudere la contesa.
Larghi tratti del primo tempo dominati dal Verona. Di buono c’è solo la vittoria, per il resto bisogna riflettere e lavorare nel migliore dei modi in vista di un mese che sarà fondamentale per il prosieguo della stagione.
Mostruoso Alex Meret che con ben quattro interventi prodigiosi salva il risultato. Per l’ennesima volta è il migliore dei suoi e questo è un ulteriore campanello d’allarme.
Nota positiva costituita dall’ingresso in campo di Piotr Zielinski, che si mette in proprio con una bella progressione guadagnandosi il fallo dal quale scaturirà il bis del connazionale.
Ostruisce più volte la manovra degli avversari, ma in qualche circostanza è troppo lezioso perdendo palloni banali. Marques Allan non è ancora sui suoi livelli ottimali e non è neanche un fuoriclasse in cabina di regia.
Protagonista assoluto Arkadiusz Milik, che finalmente si scrolla di dosso gli incubi degli ultimi mesi mettendo a referto una doppietta con grande cattiveria e voglia di spaccare il mondo. L’orgoglio da parte sua c’è sempre stato, nonostante i limiti.
Qualità dell’impostazione ai minimi termini, con il Napoli che in particolar modo nella prima frazione di gioco non riusciva a mantenere il possesso per più di cinque secondi.
Rrahmani- Gara superlativa fino alla seconda rete di Milik, avendo il demerito di farsi anticipare a ridosso dell’area piccola.
Soltanto il palo nega a Mertens la gioia dei famigerati centoquindici gol. Un obiettivo che però non deve diventare ossessione. Arriverà, sperando che possa essere la notte della Red Bull Arena quella più propizia.
Torna in campo dal primo minuto Amin Younes, ma non eccelle. Il tedesco si rivela piuttosto timido e fallisce la chance del 2-0 a fine primo tempo. Rimandato.
Una vittoria fondamentale per la classifica ma che lascia a desiderare per la prestazione opaca del collettivo. Arriveranno compagini ben più attrezzate nel giro di poche settimane.
Vergognosi i cori dei tifosi scaligeri, che non sono nuovi a questi episodi. La rovina di una realtà che si sta esprimendo davvero bene.
Zero reti subite- Statistica bugiarda per ciò che si è visto in campo ma quantomeno Meret riesce a mantenere la porta inviolata per la terza volta consecutiva.
FONTE: PianetaNapoli.it
RASSEGNA
GdS - Solita vergogna: insulti tra le due tifoserie
20.10.2019 14:00 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Fonte: Gazzetta dello Sport
A nulla è valsa l’iniziativa di Claudio Bandoni, portiere del Napoli a metà degli Anni 60. Lui è partito da Verona, in bicicletta, e ha raggiunto Napoli per un’azione dimostrativa, per far si che le due tifoserie si riavvicinassero e mettessero la parola fine ad anni di ingiurie e violenze. Purtroppo, non è accaduto nulla di tutto questo. Quando durante l’intervallo sono stati fatti entrare i tifosi del Verona, le due fazioni hanno iniziato a insultarsi. Quelli veronesi hanno gridato il solito coro: «Vesuvio, lavali col fuoco». Quelli napoletani hanno risposto per le rime, invitandoli alla resa dei conti. Insomma, uno spettacolo indegno. A fine partita, le forze dell’ordine hanno dovuto isolare l’area del settore ospiti per consentire ai veronesi di poter lasciare lo stadio senza danni.
RASSEGNA
CdS - Napoli-Verona, la moviola: Punizione del raddoppio ok. Due contatti dubbi in area
20.10.2019 10:00 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Fonte: Corriere dello Sport
CdS - Napoli-Verona, la moviola: Punizione del raddoppio ok. Due contatti dubbi in area
Marco Piccinini, neopromosso in Serie A, ha estratto 6 volte il cartellino giallo e ha fischiato 28 falli durante Napoli-Verona. Conduzione di gara non impeccabile: nella prima parte l’arbitro ha preferito non intervenire in diverse situazioni al limite, poi è divenuto un po’ troppo severo.
LA PUNIZIONE La punizione da cui nasce il 2-0 ha fatto discutere: Faraoni trattiene Zielinski e viene ammonito, ma lamenta a sua volta una trattenuta da parte del centrocampista. Tutto vero. Ma il primo fallo è del veronese e l’arbitro fischia correttamente.
EPISODI Due episodi in area di rigore: al 27’ del primo tempo Faraoni abbraccia Milik impedendogli di saltare e al 27’ della ripresa Malcuit spinge Salcedo mentre è in elevazione. Restano i dubbi, ma almeno c’è uniformità di giudizio.
RASSEGNA
CdS - Milik più Meret, Napoli ritrovato. Ma che Verona!
20.10.2019 09:00 di Stefano Bentivogli Twitter: @sbentivogli10
Fonte: Corriere dello Sport
C’è la luce in fondo al tunnel: ed è un bagliore accecante, che scalda. Sei mesi rinchiuso in una crisi esistenziale a chiedersi dove fosse finita la sua forza (anche interiore), quella potenza (atletica) che abbinata al fiuto del gol l’aveva eletto erede di Lewandowski: però guardandosi dentro, rivedendo la sua esistenza, subendola, Milik ha sempre saputo che prima o poi sarebbe passata pure la sua nottata, non solo quelle (recentemente) turbolente del Napoli. E ci sono voluti centottantotto giorni, trascorsi nella cupa malinconia, per ritrovarsi, per riscoprirsi, per lasciare che i veleni delle ultime settimane intorno a una squadra divenuta “normale” sparissero d’incanto, con due girate possenti indispensabili per togliersi il Verona dalle spalle. E’ stata dura, e persino durissima, pure in quest’ora e mezza densa di pathos: ma che gusto c’è senza sofferenza? E Milik che ci ha lasciato due legamenti, ha perso anni e visto treni sfilare via veloci, può gustarsi la propria rinascita e quella d’un Napoli che di cuore ne ha avuto e di testa.
CHE VERONA! C’è voluta calma, pazienza e intelligenza, una lucidità disarmante e una leggerezza cerebrale per evitare di crollare: perché avendo solo e soltanto da perdere, il Napoli per vincerla ci ha dovuto mettere la propria acuta interpretazione. Per un tempo, ed è stato il primo, lo spettacolo s’è intravisto eccome in un calcio godibile, che però è durato un quarto d’ora, impregnato anche di personalità: poi, quando il corpo ha chiesto una pausa, il Verona ha mostrato la sua faccia tosta, s’è preso per un po’ la partita e ha lasciato dondolare il San Paolo nella paura. Là dove Ancelotti ha osato (4-2- 3-1 d'apertura incoraggiante per occupare anche le linee), Juric ha esagerato, s’è messo a difendere a quattro nella fase passiva, ha consentito che venissero sprigionati senso geometrico, “cattiveria” e “prepotenza” e che il Napoli si aggrappasse ad un Santo (processo di beatificazione in corso) di nome Alex Meret. Ciò che gli umani non immaginano, succede in cinque secondi “terrificanti”, con il portiere che va giù sulla rasoiata di Lazovic, si rialza per respingere il colpo di testa a porta spalancata di Stepinski e poi “esplode” sulla conclusione di Pessina e il boato è meritato, un senso di liberazione del San Paolo e di ossessione per Juric.
PRESSING. Il Verona ha gamba, sta incollato uomo su uomo ovunque, s’accorcia e s’allarga e poi deve sparire per forza, perché pure i robot; e il Napoli, da cui Ancelotti s’attende equilibrio, coglie l’unico vero superficiale disimpegno altrui, su uscita da corner, che Callejon e Fabian trasformano in perla per il tap-in di Milik, che rigenera non un uomo ma una squadra. Il Napoli parte seconda, quello della ripresa, ha lampi di acutezza tattica, non si sfilaccia come prima (e quando Zielinski prende il posto di Younes non si disunisce neppure), non trascina ma rimane inchiodato al proprio ruolo, quello che gli concede lo status: fa la partita con decisione, e nonostante un possesso palla inferiore, limita le sofferenze, entra nel campo, tira di più (dodici volte) ve anche meglio, sta nella trequarti gialloblù, riesce a sentirsi coperto e ad arrivare prima a Milik (dalla punizione di Insigne, altra girata terrificante) per il raddoppio, poi s'allunga sino al palo (quello di Mertens) ed infine alla serenità interiore che certo gli è mancata. E il venticello che s’è avvertito durante la sosta smette d’essere fastidioso, sembra quasi una carezza sul volto del Napoli, un invito a guardare con rigoroso ottimismo al futuro: vai, la strada per i sogni è ancora lunga.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Napoli-Verona 2-0
Notizie | 19/10/2019
Doppietta di Milik, successo azzurro al San Paolo
Napoli: Meret, Malcuit, Manolas, Koulibaly, Di Lorenzo, Callejon, Allan, Ruiz, Insigne (76' Mertens), Younes (65' Zielinski), Milik (81' Llorente). A disp.Ospina, Karnezis, Luperto, Rui, Ghoulam, Tonelli, Elmas, Gaetano. All.Carlo Ancelotti
Hellas Verona: Silvestri, Rrahmani, Kumbulla, Gunther, Faraoni, Veloso, Amrabat (81' Tutino), Lazovic, Pessina, Zaccagni (52' Salcedo), Stepinski (60' Di Carmine). All. Ivan Juric
Arbitro: Piccinini di Forlì
Marcatori: 37' A. Milik, 67' A. Milik
Note: ammoniti Koulibaly, Lazovic, Faraoni, Gunther, Zielinski, Mertens.
Napoli - Arek bum-bum. La fatal Verona al San Paolo è quella di Milik che si riprende gloria e destino con una splendida doppietta da bomber vero. Un gol di sinistro di tempismo e destrezza nel primo tempo, una spaccata volante e rapace nella ripresa. E' la copertina di questa serata del San Paolo con sopra stampato il faccione patinato del Principe polacco che torna nel salotto nobile del calcio annunciato da due squilli di tromba. Il Napoli riprende la strada della vittoria al termine di una sfida tosta, intricata tatticamente e di grande gamba oltre che di registro tecnico. Gli azzurri si calano nella parte in maniera essenziale, umile ed efficace conquistando 3 punti meritati, intrisi di significato caratteriale. Si ricomincia mercoledì in Austria, nella terra del valzer, per il terzo giro di Champions. Italia ed Europa: l'avventura, sempre più affascinante, continua...
- PRIMO TEMPO -
4' - ammonito Koulibaly
6' - cross di Malcuit e Silvestri in uscita bassa anticipa Milik
8' - diagonale di Allan, blocca il portiere in due tempi
14' - ammonito Lazovic
18' - splendida tripla parata di Meret che ferma prima Lazovic e poi salva su Pessina e Stepinki
20' - diagonale di Zaccagni, ancora Meret coi pugni
30' - destro di Di Lorenzo, fuori di poco
37' - goooooool Milik!
37' - cross di Fabian Ruiz e deviazione sul tempo di Arek che brucia difensore e portiere: 1-0!
44' - sinistro di Fabian, fuori
- SECONDO TEMPO -
52' - entra Salcedo per Zaccagni
54' - destro di Fabia Ruiz, vola a deviare Silvestri
54' - ammonito Gunther
57' - girata di Younes in area, devia ancora Silvestri
60' - entra Di Carmine per Stepinski
65' - entra Zielinski per Younes
67' - ammonito Faraoni
67' - goooool Milik!
67' - punizione tesa di Insigne e spaccata volante di Arek che infila la doppietta: 2-0!
76' - girata di testa di Kumbulla, palla fuori
76' - entra Mertens per Insigne
80' - destro di Amrabat, blocca sicuro Meret
81' - entra Llorente per Milik
81' - entra Tutino per Amrabat
83' - colpo di testa di Llorente, respinta di Silvestri e botta di Mertens che si stampa sul palo!
84' - ammonito Zielinski
90' + 2' - ammonito Mertens
90' + 2' - colpo di testa di Rrahmani, fuori
90' + 3' - finisce con il successo azzurro: doppietta di Milik!
Notizie | 19/10/2019
Bandoni ospite d'eccezione al San Paolo. Allo storico portiere azzurro consegnata una maglia celebrativa
Claudio Bandoni ospite d'eccezione oggi al San Paolo in occasione del match Napoli-Verona.
All'ex portiere degli Anni 60, accolto dall'applauso dello stadio, è stata consegnata, durante l'intervallo, una maglia celebrativa in ricordo del suo glorioso passato in azzurro.
Bandoni ha giocato nel Napoli tre stagioni dal 1964 al 1967, contando oltre 100 presenze.
Karnezis consegna la maglia azzurra dedicata a Bandoni
FONTE: SSCNapoli.it
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Napoli-Verona, le pagelle gialloblù di CH
Una buona prestazione per i gialloblù, tra i quali spicca un grande Lazovic, ma ci sono errori che hanno pesato molto sull’economia del match
di Tommaso BadiaOttobre 19, 2019 - 21:00
Un buon Verona cade sul campo del Napoli al termine di una partita ben giocata, ma decisa da qualche errore di troppo, sia in fase difensiva che in quella offensiva: spicca la prestazione di Lazovic, il migliore tra i suoi, reggono il terzetto a protezione di Silvestri e il centrocampo, mentre stecca il reparto avanzato.
Di seguito, infatti, le nostre pagelle del match.
SILVESTRI: 6,5. Non può fare granché sui gol subiti, compie anche un paio di buonissimi interventi.
RRAHMANI: 6. Anticipato in occasione del secondo gol da Milik: è l’unico errore in una partita quasi perfetta, ma è di fatto quello che chiude i conti. Il suo è il voto più difficile insieme a quello di Günter, ma visto il valore dell’avversario gli diamo una sufficienza.
KUMBULLA: 6. Non arriva sul pallone messo in mezzo da Fabian Ruiz in occasione dell’1-0, ma non sbaglia altro. Per un classe 2000 al San Paolo può bastare.
GÜNTER: 6. Compie un paio di interventi provvidenziali, ma si fa anticipare sul primo gol azzurro: come per Rrahmani è un solo errore, ma pesante. Per lo stesso metro di giudizio, gli diamo la sufficienza per aver comunque ben arginato un avversario di grandissimo valore.
FARAONI: 6. Dopo pochissimi minuti fa ammonire Koulibaly, poi rischia qualcosa quando trattiene Callejon in area e nel secondo tempo sfiora il gol che avrebbe accorciato le distanze con una bella volée dal limite. Sufficiente.
AMRABAT: 6. Meno vistoso rispetto al solito, fa tanto lavoro sporco.
VELOSO: 6. Solita regia illuminata e un paio di piazzati molto insidiosi.
LAZOVIC: 7. Autentica spina nel fianco destro del Napoli, senza dubbio la sua miglior prestazione da quando è in gialloblù. Aveva bisogno di rifiatare, e la pausa gli ha fatto benissimo.
ZACCAGNI: 5,5. Un paio di buoni spunti e un pericoloso tiro neutralizzato da Meret. Sacrificato per far spazio a Salcedo e dare più peso all’attacco.
PESSINA: 5,5. Si accende a sprazzi e regala qualche buona giocata, ma va con troppa sufficienza quando gli capita sulla testa l’occasione che avrebbe portato in vantaggio il Verona.
STEPINSKI: 5. Si vede poco e spreca l’unica occasione che gli capita. Va bene il lavoro sporco, ma ogni tanto anche segnare non sarebbe male…
SALCEDO: 6. Appena entrato regala una gran palla in mezzo, ma né Di Carmine 8forse in off-side) né Tutino riescono a spedirla in rete. Il suo è comunque un buon impatto.
DI CARMINE: 6. Juric gli concede una mezz’ora, si fa vedere con una girata in area e mancando di un soffio un goloso pallone messo in mezzo da Salcedo. Pur non essendo un difensore, avrebbe forse potuto fare qualcosa di più in occasione del secondo gol di Milik.
TUTINO: 5,5. Se avesse capitalizzato lo splendido cross di Salcedo, il suo gol sarebbe stato materiale da VAR: lui comunque (forse tradito dall’emozione) spara altissimo, togliendo ogni eventuale dubbio.
JURIC: 6. La sua squadra crea moltissimo e per buona parte del primo tempo è padrona assoluta del San Paolo. La scarsa concretezza sotto porta dei suoi non si può certo imputare a lui.
FONTE: CalcioHellas.it
Le pagelle di Napoli-Verona 2-0: i miracoli di Meret e il riscatto di Insigne. Younes rimandato
Di Matteo Zorzoli
Al San Paolo il portiere azzurro para tutto e salva il risultato in diverse incursioni dei veneti. Fabian Ruiz e Insigne ispirano la doppietta di Milik, mentre il centrocampista tedesco non ripaga la fiducia di Ancelotti
--- Le pagelle del Napoli ---
Alex MERET 7 - Un gatto al 18' sul triplo tentativo dei veneti in 10 secondi. Tiene a galla il Napoli nella prima mezz'ora di assedio dell'Hellas, attento e reattivo fino alla 93'
Kévin MALCUIT 5,5 - Incerto quando deve ripiegare. Non tiene il passo di Stepinski e Zaccagni in più di un'occasione
Kostas MANOLAS 6 - In condizioni fisiche ancora non ottimali, si fa saltare da Lazovic come un birillo nella chance più ghiotta dell'Hellas. Poi ritrova la retta via e termina la partita con sacrificio
Kalidou KOULIBALY 6,5 - Rientra dalla squalifica dopo il rosso rimediato contro il Cagliari. La sua gara si macchia dopo 4 minuti con un'ammonizione, ma Kalidou non si lascia intimorire. Prestazione di personalità supportata dalla solita fisicità e dalla capacità di prevedere le mosse degli avversari. Il San Paolo esplode su una sua percussione sull'out di destra
Giovanni DI LORENZO 6 - Ancelotti lo schiera a sinistra e si vede che non è il suo. In difesa, però, è perfetto
José CALLEJON 6 - Meno brillante del solito, causa compiti di copertura su Lazovic e sulle sortite esterne di Veloso. Innesca il gol dell'1-0 con il suggerimento per Fabian Ruiz
ALLAN 6 - Legna a centrocampo, tutto quello di cui Ancelotti ha bisogno con l'abbondanza di giocatori di qualità. Non si tira mai indietro
Fabian RUIZ 6,5 - Assieme a Milik il giocatore più positivo dei padroni di casa: prova tante volte la conclusione, segno che la condizione atletica è al top. Suo l'assist al polacco in occasione del primo gol
Amin YOUNES 5,5 - Ancora troppo poco per gli standard di Carletto. E' la sopresa di giornata del mister emiliano, ma la fiducia non viene ripagata. Perde tanti palloni (dal 64' ZIELINSKI 6 - Entra subito bene in partita: si guadagna la punizione dalla quale nasce il 2-0)
Lorenzo INSIGNE 6,5 - Delizia il San Paolo con giocate da urlo: questo basta per fare pace con la panchina e il suo pubblico. E' per metà autore del 2-0 (dal 76' MERTENS 6 - Si siede in panchina e quando entra colpisce il palo interno. Ma la cosa più bella della serata del belga è l'abbraccio con Milik dopo la doppietta del polacco: il gruppo prima di tutto)
Arkadiusz MILIK 8 - Due zampate da rapace, una caratteristica che è mancata nelle ultime uscite della banda di Ancelotti. Gol con la Polonia e doppietta col Napoli: la settimana di Arkadiusz è da incorniciare (dall'80' LLORENTE s.v.)
All: Carlo ANCELOTTI 7 - Lascia in panchina Mertens e tenta la carta Milik. In questa staffetta sta la grandezza di Carletto che ha in pugno lo spogliatoio del Napoli, nonostante i numerosi attacchi all'ambiente nelle ultime settimane. Ora servono certezze anche in Champions: 3 punti d'obbligo contro il Salisburgo mercoledì
Milik esulta per il gol contro l'Hellas - Getty Images
--- Le pagelle dell'Hellas ---
Marco SILVESTRI 5,5 - Salva il risultato almeno un paio di volte, anche se fa fatica a bloccare il pallone in più di un'occasione
Amir RRAHMANI 5 - Partita diligente fino all'errore sul 2-0 di Milik: si fa anticipare nettamente dal polacco
Marash KUMBULLA 6 - Dopo la partita da sogno contro la Sampdoria, si conferma anche sul palco del San Paolo. Attento e reattivo per quasi tutta la partita
Koray GUNTER 5 - Colpevole sull'1-0. Come Rrahamani si fa anticipare dal gigante polacco
Marco FARAONI 6 - Spinge poco, ma difende bene e si concede anche qualche sortita davanti
Sofyan AMRABAT 6 - Solita partita da gladiatore: il suo obiettivo è contenere un certo Insigne e la missione è parzialmente compiuta (dal 79' TUTINO s.v.)
Miguel VELOSO 5,5 - Le palle inattive (e non solo) transitano tutte dai suoi piedi, ma l'apporto di qualità che ci si aspetta da lui manca
Darko LAZOVIC 6,5 - Un vero cruccio per Malcuit, ma anche per Manolas. Corre e crea pericoli per i veneti soprattutto nella prima frazione di gioco
Mattia ZACCAGNI 6 - E' uno dei più attivi tra gli uomini d'attacco di Juric, ma Meret gli nega la gioia in due occasioni (dal 51' SALCEDO 6 - Generoso, niente di più)
Matteo PESSINA 6 - E' la mossa a sopresa di Juric. Il rendimento? Altalenante
Mariusz STEPINSKI 5,5 - Lotta e si danna per arrivare alla conclusione, ma i suoi tentativi non trovano ricompense. Dopo 5 presenze è ancora fermo a 0 gol, una miseria per un attaccante (dal 58' DI CARMINE 6 - Gioca mezz'ora, ma non sposta gli equilibri)
All. Ivan JURIC 5,5 - Il Verona è costruito a sua immagine e somiglianza, ma a volte un po' più di qualità può cambiare le partite. Il rimorso più grande è non aver concretizzato l'assedio della prima mezz'ora
Doppietta di Milik: il Napoli torna alla vittoria contro l’Hellas Verona
Grazie alle due reti dell’attaccante polacco, la squadra di Carlo Ancelotti è riuscita a battere gli scaligeri e a cancellare gli ultimi due mezzi passi falsi. In campo per più di un’ora, Lorenzo Insigne è uscito tra gli applausi del San Paolo. L’Hellas Verona torna invece a casa a testa alta, dopo aver giocato un’ottimo primo tempo.
19 OTTOBRE 2019 19:57 di Alberto Pucci
Dopo giorni di nubi minacciose, nel cielo di Napoli è tornato il sereno. A spazzar via critiche e malumori è infatti arrivato il successo sull'Hellas Verona firmato dalla doppietta di un ritrovato Arek Milik. A pochi giorni dal ritorno in campo in Champions League, la squadra azzurra ha infatti portato a casa tre punti fondamentali al termine di una partita a tratti non facile, giocata contro un avversario arrivato a Fuorigrotta con l'intenzione di far bella figura. Grazie a questo successo, Ancelotti può dunque tornare a sorridere. Le risposte chieste dal mister in settimana sono arrivate puntuali: specialmente da Milik e da Lorenzo Insigne, i due giocatori che nei giorni scorsi avevano dato fiato alle prime critiche stagionali.
Milik spegne un Verona arrembante
Non è certo una partita da vita o morte, come aveva dichiarato in conferenza stampa, ma Carlo Ancelotti deve assolutamente ritrovare la vittoria per evitare di perdere altri punti rispetto a Juventus e Inter. Con la trasferta di Salisburgo dietro l'angolo, il tecnico partenopeo mischia le carte e nel 4-4-2 presenta Milik in attacco e Younes in mediana. Juric opta invece per un 3-4-2-1 con Pessina e Zaccagni a far legna dietro a Stepinski. Che la squadra azzurra non sia ancora al 100% lo conferma l'avvio di gara. Il Napoli parte infatti contratto e forse un po' sorpreso dall'atteggiamento per nulla rinunciatario degli avversari. Il possesso palla è però nelle mani dei partenopei e inevitabilmente le prime occasioni arrivano nell'area dell'Hellas, dove Silvestri conferma il suo ottimo momento fermando sia Allan che Di Lorenzo.
Scampato il doppio pericolo, gli scaligeri guadagnano campo e al 18esimo hanno addirittura una triplice occasione da gol: sventata alla grande da Meret, che si supera con tre risposte su altrettante conclusioni ravvicinate. Dopo una botta di Zaccagni (anche quella respinta dal numero uno napoletano), Insigne e compagni spezzano il forcing veronese, tornano a palleggiare nella metà campo gialloblù e di fronte alla densità centrale della difesa di Juric, sfruttano l'ampiezza del campo e fanno salire gli esterni. La rete del vantaggio di Milik, che chiude il primo tempo, arriva proprio da un cross dalla sinistra sul quale il polacco è bravo ad arrivare per primo e a battere Silvestri.
Il palo nega a Mertens la gioia del gol
Sceso negli spogliatoi per l'intervallo dopo un'ottima prima frazione di gioco, l'Hellas Verona trema nel primo quarto d'ora e rischia di prender gol su due conclusioni di Insigne e Fabian Ruiz (respinte da Silvestri) e su una girata di Younes che sfiora il palo. Il tedesco lascia il campo al 65esimo per far posto a Zielinski, ed è proprio il polacco a conquistarsi la punizione che porta due minuti più tardi al raddoppio di Milik: abile ad anticipare tutti sulla traiettoria disegnata da Insigne.
Nel finale di partita, con Mertens in campo al posto di Insigne (applaudito da tutto il San Paolo durante il cambio), la squadra di Ancelotti inserisce il pilota automatico gestendo il doppio vantaggio e controllando abbastanza agevolmente il ritorno orgoglioso degli scaligeri. Le ultime emozioni portano la firma di Mertens, che all'82esimo fa tremare il palo di Silvestri con una botta violenta da dentro l'area, e di Gennaro Tutino: ex attaccante delle giovanili del Napoli che al 90esimo sfiora il gol della consolazione veronese.
FONTE: Calcio.FanPage.it
Milik fa impazzire il San Paolo: la sua doppietta affonda l’Hellas Verona
Di Matteo Zorzoli
Al San Paolo il polacco firma il 2-0 sugli uomini di Juric, ritrovando la via del gol che aveva perso ad aprile. L’attaccante viene ispirato prima da Fabian Ruiz e poi da Insigne su punizione. Ancelotti si porta a -3 da Sarri, in attesa di Juve-Bologna di stasera
Massima resa col minimo sforzo. Il Napoli ritrova Milik e la vittoria dopo i mezzi passi falsi Genk in Champions e Torino in campionato. Il polacco diventa il protagonista assoluto del pomeriggio del San Paolo sfruttando le uniche due occasioni utili capitate sui suoi piedi. Dopo essersi sbloccato in Nazionale durante la sosta, l’attaccante esulta anche in Serie A: il suo gol mancava dallo scorso 14 aprile contro l’altra squadra di Verona, il Chievo. L’ex Ajax è il nono giocatore partenopeo ad andare a segno in questa stagione, un dato che rispecchia alla perfezione i meccanismi ben oliati di Ancelotti in fase offensiva.
90’+3’ | Full Time 💪🏻
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) October 19, 2019
⚽ #NapoliVerona 2-0
🏆 #SerieATIM
💙 #ForzaNapoliSempre pic.twitter.com/DTX7e7B2sj
La strigliata di De Laurentiis arrivata in settimana (specialmente nei confronti di Mertens, Insigne e Callejon) sembra aver dato la spinta necessaria per battere un buon Verona, pericolosissimo nella prima mezz’ora di gioco: almeno tre occasioni nitide di Stepinski, Zaccagni e Lazovic sono state neutralizzate da un Meret in stato di grazia. E’ mancata solo la ciliegina sulla torta: il 115° gol di Mertens che rimane, dunque, a -1 da Sua Maestà, Diego Armando Maradona.
Milik esulta per il gol contro l'Hellas - Getty Images
La cronaca in 4 momenti chiave
17’ TRIPLO INTERVENTO DI MERET – Il portiere azzurro neutralizza il tiro di Lazovic che arriva dopo un'azione spettacolare sulla sinistra, poi il colpo di testa di Pessina sulla ribattuta e infine il tentativo di tap-in di Stepinski
37’ VANTAGGIO DEL NAPOLI - Callejon serve Fabian Ruiz sulla sinistra: il talento spagnolo lascia partire un cross rasonerra quasi senza guardare. In mezzo prontissimo Milik che non sbaglia il tap-in. Primo gol in campionato per il polacco
67’ RADDOPPIO DEL NAPOLI - Insigne batte una punizione insidiosissima dalla trequarti, Milik si avventa sul pallone come un rapace e devia in porta con la punta del piede, anticipando Rrhamani. 2-0 per gli uomini di Ancelotti
82’ PALO CLAMOROSO DI MERTENS - Il belga, appena entrato, sfrutta una ribattuta di Silvestri dopo il colpo di testa di Llorente e lascia partire un missile: legno pieno. Vicinissimo ad eguagliare il record di Maradona
Mvp
Milik. Due zampate da rapace, una caratteristica che è mancata nelle ultime uscite della banda di Ancelotti. Gol con la Polonia e doppietta col Napoli: la settimana di Arkadiusz è da incorniciare
L’angolo del Fantacalcio.
Promosso. Meret. Un gatto al 18' sul triplo tentativo dei veneti in 10 secondi. Tiene a galla il Napoli nella prima mezz'ora di assedio veneto, attento e reattivo fino alla 93'
Bocciato. Stepinski. Lotta e si danna per arrivare alla conclusione, ma i suoi tentativi non trovano ricompense. Dopo 5 presenze è ancora fermo a 0 gol, una miseria per un attaccante
Il momento social del match
Una statistica curiosa sul belga...
Tutti i quattro legni del @sscnapoli_br in questo campionato sono stati colpiti da @dries_mertens14; il belga è anche il giocatore che ne conta di più nella #SerieA 19/20. #NapoliVerona #Mertens
— Andersinho Marques (@Andersinho_ITA) October 19, 2019
Lorenzo Insigne con la maglia del Napoli contro l'Hellas Verona - Getty Images
Il tabellino
NAPOLI-HELLAS VERONA 2-0 (primo tempo 1-0)
Napoli (4-4-2): Meret; Malcuit, Manolas, Koulibaly, Di Lorenzo; Callejon, Allan, Fabian, Younes (dal 64’ Zielinski); Insigne (dal 76’ Mertens), Milik (dall’80’ Llorente). All: Ancelotti
Hellas Verona (3-4-1-2): Silvestri; Rrhamani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat (dal 76’ Tutino), Veloso, Lazovic; Zaccagni (dal 51’ Salcedo), Pessina; Stepinski (dal 58’ Di Carmine). All: Juric
Arbitro: Marco Piccinini (Forlì)
Gol: 37’ e 67’ Milik
Assist: Fabian Ruiz, Insigne
Ammoniti: Koulibaly, Zielinski, Mertens (N), Lazovic, Gunter, Faraoni (H)
FONTE: It.EuroSport.com
Napoli-Hellas Verona 2-0, la legge di Milik castiga Juric ma non scalfisce le certezze gialloblù: il racconto dal San Paolo
sabato 19 Ottobre 2019 - Ore 19:55 - Autore: Staff Trivenetogoal
NAPOLI – La terza sconfitta stagionale non scalfisce in alcun modo le certezze maturate in questa prima parte di stagione. Il Verona perde a Napoli, trafitto due volte da Milik, ma conferma in tutto e per tutto uno stato di forma assolutamente positivo, frutto del lavoro di Ivan Juric. Al 18′ clamorosa tripla chance per il Verona: Lazovic punta Manolas e lo salta, Meret si oppone, così come sulla ribattuta di Pessina. La palla va ancora a Stepinski e Meret per la terza volta gli dice no. Vantaggio del Napoli al 37′: apertura per Callejon, che mette giù e appoggia a Fabian, il quale a sua volta smarca Milik, che fa centro. Il raddoppio al 22′ della ripresa: Insigne calcia un angolo e mette il pallone teso sul primo palo: Milik anticipa tutti e fa centro. Finale di rabbia del Verona, che sfiora due volte il gol che avrebbe riaperto il match con l’ex Tutino e Rrhamani. Da segnalare l’entrata allo stadio dopo oltre un’ora di gioco dei 600 tifosi dell’Hellas
NAPOLI-HELLAS VERONA 2-0
RETI: 37′ pt e 22′ st Milik
NAPOLI (4-4-2): Meret; Malcuit, Manolas, Koulibaly, Di Lorenzo; Callejon, Allan, Fabian, Insigne (32′ st Mertens); Milik (36′ st Llorente), Younes (20′ st Zielinski). A disp. Ospina, Karnezis, Luperto, Tonelli, Ghoulam, Mario Rui, Elmas, Zielinski, Gaetano. All. Ancelotti
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Veloso, Amrabat (35′ st Tutino), Lazovic; Pessina, Zaccagni (7′ st Salcedo); Stepinski (15′ st Di Carmine). A disp. Berardi, Vitale, Henderson, Verre, Bocchetti, Danzi, Dawidowicz, Empereur, Adjapong. All. Juric
ARBITRO: Piccinini
AMMONITI: Koulibaly, Gunter, Faraoni, Lazovic, Mertens.
Minuti di recupero: pt 0′ st 3′
FONTE: TrivenetoGoal.it
Luca Cirillo
Campionato
19 OTT 2019 ORE 20:29
Il solito veleno gratuito contro i tifosi napoletani, sui social gira una vergognosa bugia!
"Fischi dei napoletani per Bandoni il quale spera in una pace tra i partenopei e i veronesi", questo il messaggio che sta girando sui social.
Quando c'è di mezzo Napoli-Verona, le strumentalizzazioni sono sempre all'ordine del secondo. La velenosa e storica rivalità tra le due tifoserie, spesso sfociata in bordate feroci e striscioni passati alla storia, si riaccende ogni volta che le due squadre si affrontano. Come è noto, oggi al San Paolo c'era Claudio Bandoni, ex portiere che in passato ha vestito entrambe le maglie, il quale è arrivato a Napoli in bici partendo da Verona proprio per lanciare un messaggio di pace. 960 km, un numero infinito di pedalate all'insegna della sportività.
Quando Bandoni ha indossato la maglia del Napoli, accanto a Daniele Decibel Bellini, dagli spalti è partito qualche fischio. Sui social i soliti odiatori seriali hanno condannato i tifosi azzurri senza approfondire: i fischi erano non certo per Bandoni, ma per i tifosi del Verona che, entrati allo stadio nel settore ospiti, avevano iniziato a provocare con alcuni cori. Insomma, non certamente un bel momento a prescindere, ma alcune vergognose bugie rischiano di fare danni. Ed è giusto far sapere al nobile Bandoni qual è la verità.
FONTE: AreaNapoli.it
22 OTT 2019
IL GOL NON E’ UN PROBLEMA
Evidenziare la sterilità del Verona dopo la trasferta di Napoli mi sembra un controsenso. Certo, la tripla occasione mancata nel primo tempo grida ancora vendetta, ma incanalare adesso la critica nella direzione del gol che non arriva rischia di mettere in secondo piano le tante buone indicazioni arrivate anche da Napoli.
La settimana scorsa l’argomento comune era la difesa che subisce poche reti (la migliore dopo quella dell’Inter). Vai a Napoli, giochi una signora partita, prendi due gol insieme a tanti complimenti, ma la prestazione passa in secondo piano. Come passa in secondo piano il fatto che l’Inter di gol ne ha presi 3 a Sassuolo. So che è quasi paradossale dirlo dopo un ko con due reti su azioni incassate, ma adesso quella del Verona è la miglior difesa della serie A (a pari merito con Juve, Inter e Cagliari).
Capitolo Stepinski. Il ragazzo ha buone qualità. Non è un cecchino, difficilmente lo diventerà, ma ha ancora ampi margini di miglioramento. La dote del killer (calcisticamente parlando) è innata. Con il lavoro puoi diventare più bravo a smarcarti, imparare movimenti, affinare il feeling con i compagni, con chi ti deve servire i palloni giusti da sparare in porta, puoi migliorare la resistenza, la corsa, la forma fisica, ma la concretezza in zona gol (si può comunque crescere anche su questo punto) è qualità rara. Ce l’hanno solo i grandi bomber. E i grandi bomber costano tanti milioni. Milik, tanto per fare un esempio, ne vale quaranta.
Stepinski è un buon attaccante e non va messo in croce adesso. L’ho visto fare cose egregie con la maglia del Chievo due anni fa (5 reti in meno di 700 minuti giocati). L’anno scorso ha giocato spesso titolare in una stagione difficile e ha faticato come tutta la squadra, ma il ragazzo ha le qualità giuste per dare una mano a questo Verona. Bollarlo come bidone dopo 8 partite è prematuro, considerando che è stato preso nell’ultimo giorno di mercato.
Se proprio vogliamo parlare dell’attacco, mi sembra piuttosto avventata la riconferma di Di Carmine, che a 31 anni ha girato sempre e solo in serie B. Salcedo è un ragazzino di grandi prospettive, però è in prestito secco. Non può essere lui la scommessa su cui puntare. E poi c’è il vecchio Pazzini. La carta ideale per i finali di partita. Purtroppo l’infortunio muscolare in allenamento lo ha messo fuori dai giochi. Pensare ad un suo impiego diverso, quando ritornerà, non è a mio avviso possibile.
Luca FIoravanti
21 OTT 2019
JURIC E LA CADUTA SUL PLURALE
Ahi ahi ahi Mister Juric… dopo tanti complimenti mi sento in dovere di riprenderla. Non tanto da un punto di vista tecnico-tattico quanto invece lessicale.
“Gli attaccanti si devono svegliare” è decisamente forte come messaggio e trasmette tutta la sua (e nostra) insoddisfazione per il reparto offensivo.
È quel “plurale” che stona. “Gli attaccanti” non corrisponde infatti alla realtà, visto che il terminale offensivo è rappresentato sempre e solo da una punta (per altro con caratteristiche ben lontane da chi deve fare reparto da solo), coadiuvata da due mezze punte (che pur con propensioni offensive, attaccanti non sono) con chiari compiti di contenimento, pressing e fase difensiva che tolgono loro lucidità e rapidità di azione in zona gol. Insomma, tolte le volte in cui dovevamo recuperare nel punteggio e la partita con la Samp, mai si è realmente giocato con due punte.
Sia chiaro, il Verona targato Juric è tanta roba rispetto al nulla degli ultimi 4 campionati tra A e B. C’è la sua mano, la sua idea di gioco, il suo pragmatismo e non ultima la sua grinta.
Dopo anni di difesa colabrodo siamo ad oggi tra le migliori del torneo in quel reparto, dopo anni di intere frazioni senza un tiro in porta, le molte occasioni gol sono la prova che anche la fase offensiva è notevolmente migliorata. Peccato però che i pochi gol siano arrivati ad opera di difensori e centrocampisti… con gli attaccanti ancora a quota zero.
L’attacco del Verona per rendere al meglio avrebbe bisogno di due punte e un trequartista alle loro spalle. Temo tuttavia che contenimento e difesa arriverebbero a soffrirne. E l’ermetismo sin qui garantito sarebbe a forte rischio.
Capisco il monito lanciato da Juric per stimolare gli avanti gialloblù, ritengo tuttavia che il problema stia altrove.
Stepinski e Di Carmine sono sue prime punte che necessitano di una seconda punta per non averne sempre due addosso. Tutino, Tuptà e Salcedo sono promesse che difficilmente incideranno in serie A, Zaccagni e Verre due trequartisti più adatti alla fase offensiva che di contenimento. Manca loro il fiato per fare bene entrambe le fasi.
Questo ha a disposizione Juric e con questo al momento deve lavorare. Non è un granché lo sappiamo. Per caratteristiche al Verona serviva più un Cornelius (tripletta di ieri a parte sa tener palla, fa salire la squadra e segna) che un pur promettente Stepinski.
Al Mister il compito di risolvere la questione.
Non sarà facile, ma ha dimostrato talento e serietà e per questo merita tutta la nostra fiducia.
Buon lavoro Mister
Mauro Micheloni
20 OTT 2019
SENZA PESO
Francamente c’è pure poca voglia di parlare di calcio. Della partita. Del problema del gol. Quello che ieri è successo fuori dal San Paolo, con i tifosi del Verona lasciati fuori per tutto il primo tempo. è grave. Un’ingiustizia del forte contro il debole, questo è quello che irrita di più. E siccome non voglio nemmeno pensare che si sia trattato di un dispetto di qualcuno, riemerge prepotentemente il tema dell’incapacità in alcuni stadi italiani di poter garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in maniera costruttiva e non punitiva. Ha senso giocare a calcio se non riesci a gestire il flusso di 600 persone? Ha senso aprire gli stadi se addirittura spesso vieti le trasferte? No e allora, a questo punto, chiudiamo tutto.
C’è poi il dato politico-mediatico, la conferma scoraggiante di come generalmente Verona conti davvero poco o nulla. Possiamo stare qui ore a parlarci tra noi, a lamentarci e a protestare. Servirebbe a poco, non uscirebbe dalla provincia. Purtroppo la vicenda, a livello nazionale già passata in sordina, non avrà grande eco. In questo calcio borghese, infiocchettato dal mantra nichilista “business is business” fare un torto ai tifosi (e in particolare a quelli del Verona) non è degno di notizia. Diciamocela tutta: a chi volete che gli freghi?
E poi permettetemi: a mio avviso contiamo poco anche a livello di club. Attendiamo ovviamente le mosse di Maurizio Setti, ma non so obiettivamente quale peso possa mettere nel Palazzo sportivo per riuscire concretamente a farsi sentire.
Sulla partita: purtroppo siamo alle solite, se non segni poi paghi, soprattutto con le squadre più forti. In generale abbiamo due grossi limiti: Stepinski e Gunter. Un centravanti e un difensore. Due ruoli chiave che nell’equilibrio tattico-agonistico di una partita poi fanno la differenza (in negativo). Ritornando nello specifico alla fase offensiva c’è anche un altro problema di cui si parla meno: abbondiamo di mezzali ma non abbiamo seconde punte a parte Tutino. E’ un problema.
Francesco Barana
19 OTT 2019
IL GOL E’ UN PROBLEMA
Dopo otto giornate non possiamo più mettere la testa sotto la sabbia. Il Verona ha un problema e lo deve risolvere in fretta prima che siano guai seri: il problema del gol.
La squadra di Juric ha raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato, ha perso tre gare perchè non riesce a concretizzare, una l’ha pareggiata per lo stesso motivo. A Napoli poteva andare diversamente se si fosse segnato. Ora l’allenatore sa meglio di noi i motivi di questo problema che non sono riconducibili ad un unico genitore ma ha in realtà più origini.
La prima e la più evidente: questa è una squadra a budget risicato, infarcita di giovani scommesse. Essendo giovani e soprattutto scommesse i rischi di aver sbagliato scelte sono compresi nello stesso termine. Non è nemmeno questione di qualità: Verre, Tutino, Zaccagni, Salcedo e Stepinski le qualità le possono anche avere ma ognuno in misura diversa ha dei limiti. E questo in serie A si paga.
La seconda è meno evidente ed è più un dubbio che una motivazione: Juric ha costruito un meccanismo straordinario, un pressing alto, una squadra dalla forte identità. I giocatori si “sacrificano” in un lavoro di “sporcatura” del gioco degli avversari che alla lunga può essere logorante causando scarsa lucidità in zona gol. Insomma la classica coperta corta. Sei bravissimo nella famosa fase difensiva ma poi non riesci ad essere incisivo in attacco.
Ora, purtroppo, non ci sono molte strade per uscirne. Insistere, diventare ancora più feroci in allenamento, diventare cattivi e cinici in partita. Sarebbe peggio, comunque, non aver mai tirato in porta come succedeva anche nel recente passato. Alla lunga, dicono i saggi del calcio, una squadra che sa costruire tante occasioni, i gol li trova. Speriamo.
PS: non esiste che dei cittadini italiani non possano seguire regolarmente la partita della propria squadra del cuore. Quello che è successo a Napoli ai tifosi del Verona, fermati pretestuosamente in autogrill e entrati al San Paolo solo nel secondo tempo, è semplicemente vergognoso. Questa storia deve trovare dei responsabili e soprattutto delle valide motivazioni. Bene ha fatto il sindaco Sboarina a denunciare la questione e a chiedere chiarezza. In questa battaglia di giustizia saremo al suo fianco.
Gianluca Vighini
19 OTT 2019
IL PAGELLONE DI NAPOLI-VERONA
SILVESTRI 5.5 Rivedendo i gol una decina di volte l’uno, la mia sensazione è che non sia particolarmente reattivo. In occasione della prima rete di Milik, il cross che arriva nell’area piccola è abbastanza semplice da leggere, ma lui non ha l’istinto di tentare l’uscita. Recupera con altre parate importanti, ma i buoi sono già scappati.
RRAHMANI 6.5 Impegnato con la nazionale kosovara, doveva essere uno di quelli bolliti, col fiato corto. Invece regala una prestazione sontuosa, tutta muscoli e qualità. Anche quando Juric lo francobolla al folletto Insigne. Nulla può sul secondo gol di Milik. Va vicino vicino alla rete con uno stacco di testa imperioso. Sempre una garanzia.
KUMBULLA 6 Gioca in uno stadio tutt’altro che facile da affrontare e, come già mostrato in altre occasioni quest’anno, non si fa prendere dall’ansia. Davanti si trova Milik, non Pippo, Pluto e Paperino. Difficile saltarlo, si trova sempre al posto giusto, nel momento giusto.
GUNTER 5.5 Si fa beffare sul vantaggio del Napoli, con Milik che lo brucia di quel mezzo passo che basta per metterla dentro. Dei tre dietro è quello che dimostra maggiori difficoltà. Ma è sempre bene ricordare che è adattato al centro sinistra.
FARAONI 6 Meno brillante del solito, si trova di fronte Di Lorenzo, che sembra essere un bel talento, ma che non è che abbia fatto ste grandi cose davanti al nostro Davide. Diverso il discorso quando devi fare i conti con Insigne che anche non facendo sfaceli, mette sempre in apprensione. Meglio davanti che dietro.
AMRABAT 6 Col marocchino ci siamo fatti la bocca buona, buonissima. Ci ha deliziato di partita in partita. E capita così che una prestazione “normale” rischi di far storcere il naso. Non deve essere così perché lotta alla pari con gente del livello di Allan e Ruiz. Gli capita qualche pallone buono al limite dell’area partenopea, ma se avesse anche il tiro, probabilmente, giocherebbe nel Barcellona.
TUTINO (dal 35′ s.t.) s.v.
VELOSO 6 Ancelotti a fine gara, in conferenza stampa, sottolinea come il portoghese sia uno dei migliori in serie A nei calci piazzati. Anche oggi, infatti, batte un’infinità di corner e di punizioni potenzialmente micidiali. Ad un certo punto prova quello che gli è andato bene contro la Samp. Ma stavolta a liberare c’è Koulibaly, non Murru.
LAZOVIC 6+ Sembrava destinato a soffrire le incursioni di Malcuit e invece, alla fine, è stato proprio il francese ad avere qualche grattacapo in più. Si crea una grandissima occasione che solo la bravura di Meret non trasforma in gol. Tante le puntate sulla sua fascia, che dimostrano una condizione in decisa crescita.
ZACCAGNI 5.5 Non è lo Zac che siamo abituati a vedere. Perché quando incanti per lunghi tratti di questo avvio di campionato, va da se che le aspettative si facciano più pressanti. Non riesce ad incidere e sbaglia troppe scelte offensive. Non ritrova la capacità di entrare in area e creare scompiglio nelle difese avversarie.
SALCEDO (dal 7′ s.t.) 5.5 No, questa volta Eddie non è entrato bene. Se su quattro palloni che ti passano tra i piedi ne sbagli tre, significa che non ci sei. Ha una buona occasione in attacco, ma si fa ingolosire e tenta un tiro improbabile, disinnescando i suoi compagni. Ci sta, ha solo 18 anni. Sono convinto che ne farà vedere delle belle.
PESSINA 6+ Mi piace sempre di più, anche se a volte stenta a trovare la posizione in campo. Ma quando la trova, fatalità, il Verona gioca meravigliosamente. E’ successo anche oggi quando il Napoli, per una ventina di minuti non ci ha capito più niente. Gli capita sullo zuccone il pallone del vantaggio gialloblù, ma Meret è di un altro parere. Bravo il portiere azzurro o poco deciso lui? Per me la seconda…
STEPINSKI 5 Dispiace bocciarlo, ma non ci sono elementi per dire il contrario. Troppo macchinoso, lento, sbaglia passaggi semplici e stop banali. Voglio pensare che siano carichi di lavoro che ha dovuto subire più tardi rispetto ai compagni. Si impegna, ma un attaccante deve segnare, viene giudicato soprattutto per quello. E lui deve sbloccarsi velocemente.
DI CARMINE (dal 14′ s.t.) 5.5 Non riesce a rendersi pericoloso, non viene servito a dovere e si innervosisce un po’. Ha voglia di spaccare il mondo, ma non era certo oggi la sua giornata.
JURIC 6 Il suo Verona ci ha abituati fin troppo bene, ci sta facendo sognare e, forse, ci sta facendo un po’ perdere di vista l’obiettivo. Salvarsi, se necessario anche all’ultima giornata. Dimenticare questa cosa sarebbe un errore e ci farebbe perdere di vista la realtà. Poi, è ovvio, a lui il compito di trovare soluzioni ad una squadra che fatica a segnare. Perché qui non è solo Stepinski ad essere inceppato, ma un po’ tutti. Ecco, lì deve lavorare di più e sono straconvinto che riuscirà a trovare l’idea giusta.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
PRIMAVERA 2A
Hellas Verona-Parma, le pagelle degli scaligeri: Pierobon spaziale, Yeboah in ombra
Le pagelle dell'Hellas Verona
PAOLO LORA LAMIA 19.10.2019 17:42
Anzar Ussen 6: nel corso del primo tempo, compie una grande parata su conclusione di Piazza. Per il resto, viene ben protetto dalla retroguardia scaligera. Nella ripresa viene sorpreso dalla distanza sul gol di Trezza, per poi non correre altri pericoli.
Bernardinello 6,5: pensa prevalentemente alla fase di contenimento, bloccando diverse iniziative del Parma sulla sua corsia di competenza. In qualche occasione, si fa vedere anche in avanti. Milgiora con il passare dei minuti.
Dal Cortivo 6: il regista arretrato del Verona. Nel momento in cui riceve il pallone, prova a rifornire gli attaccanti effettuando con continuità lanci nell’area avversaria. Gioca sempre con grande attenzione.
Calabrese 6: buona prova per il centrale difensivo. Contribuisce a far arrivare poche conclusioni dalle parti del portiere Anzar Ussen, disputando una partita nel complesso sufficiente.
Udogie 7: un moto perpetuo sulla corsia si sinistra. Accompagna con grande costanza l’azione offensiva, andando più volte al cross. Nel primo tempo sfiora il 2-0 di testa sugli sviluppi di un corner, mentre nel corso della ripresa mette impreziosisce la sua grande prova con il gol del definitivo 3-1. (dal 74’ Darrel sv)
Turra 6: prestazione di sostanza in mezzo al campo per il centrocampista, che ringhia sui portatori di palla avversari impedendo loro di servire le punte.
Felippe 6,5: il cervello della squadra veronese, che giganteggia a centrocampo con la solita lucidità. Anche se pressato, difficilmente perde il pallone per poi servire i compagni con precisione. Talvolta prova anche la conclusione e dà il là all’azione dell’1-0.
Pierobon 7,5: decisamente il migliore in campo in casa Hellas. Mette il piede in tutte le azioni più pericolose della sua squadra duettando con qualità con i compagni e rendendosi qualche volta pericoloso. Sua la rete del vantaggio, con un sinistro dal limite dell’area che non lascia scampo a Corvi. (dal 64’ Brandi 6,5: ottimo impatto sul match, sfiora il gol del 3-1)
Amayah 6: tiene sempre in apprensione la retroguardia parmense, svariando su tutto il fronte offensivo. Non riesce però a rendersi come meriterebbe per l’impegno messo in campo.
Yeboah 5,5: del trio d’attacco del Verona è il giocatore meno in evidenza. Si muove molto, ma non viene trovato con precisione dai compagni e non riesce ad incidere. La sua prova non migliora nella ripresa.
Sane 7: con la sua velocità costituisce sempre un pericolo per gli avversari. Nel primo tempo sfiora il gol e poi serve a Pierobon la palla del vantaggio. Va vicino alla marcatura anche ad inizio ripresa, per poi trovare il 2-0 al terzo tentativo confermando la sua straordinaria media realizzativa. (dall’87’ Zingertas sv)
PRIMAVERA 2A
[FINALE] Primavera 2A, Hellas Verona - Parma 3-1: Hellas fa cinquina. Trezza illude Parma.
Primavera 2A, Il live di Hellas Verona - Parma
MATTEO ZAMPINI 19.10.2019 00:30
Allo Stadio Tavellin di Verona si affrontano per la quinta giornata del Girone A di Primavera 2 Hellas Verona e Parma. Scontro tra due squadre che sono favorite alla promozione alla Primavera 1. L'Hellas Verona capolista del Girone A è imbattuto e ha sempre vinto in questo inizio di stagione grazie alla duo Sanè e Yeboah, romboante 5-1 contro il Pordenone, il Parma invece è in ritardo in classifica a sei punti di distanza e nell'ultimo turno ha pareggiato 1-1 in casa con la Cremonese. SCi apprestiamo di vivere una bella partita che noi di mondoprimavera.com vi racconteremo con la cronaca in tempo reale.
LA PARTITA
Cielo nuvoloso sopra Verona dove prima è scesa una leggera pioggia.
INIZIO PRIMO TEMPO
0': gara iniziata.
5': Hellas è partito molto aggressivo.
9': PRIMA OCCASIONE PARMA! Paratona di Aznar sul colpo di testa di Piazza si oppone a mano aperta.
15': primo quarto d'ora si accendono i fari al Tavellin. Hellas aggressivo ha collezionato già due corner ma il Parma ha avuto la chance maggiore per portarsi avanti.
19': PRIMA OCCASIONE HELLAS! Si accende Sanè prende il pallone calcia deviazione in corner.
25': metà del primo tempo giostra e mantiene palla l'Hellas padrone praticamente del campo ma sono poche le azioni vere da gol da una parte e dall'altra.
29': SECONDA OCCASIONE HELLAS! Pierobon con il mancino chirurgico non trova la porta, ha aperto troppo il sinistro.
30': Sul campo domina l'Hellas, il Parma si diffende e basta.
35': dieci alla fine della prima frazione. poche emozioni al Tavellin tanto gioco dei padroni di casa ma sono solo due le occasioni.
38' VANTAGGIO HELLAS! Pierobon con il mancino all'incrocio dei pali tocca Corvi sulla traversa, il pallone poi supera la linea per il direttore di gara, assegnando quindi il gol.
43': OCCASIONE HELLAS! Udogie di testa palla sopra la traversa. Nessuna reazione Parma dopo il gol subito
45': uno di recupero
45'+1: triplice fischio del sig. Giordano si va al riposo con la capolista avanti
FINE PRIMO TEMPO: non ci sono state grandi emozioni al Tavellin, gara che ha visto solo una squadra in campo e l'Hellas Verona che legittima la supremazia grazie al vantaggio di Pierobon. Vantaggio meritato anche perchè la squadra di Corrent ha sfiorato il raddoppio. Parma praticamente assente non giustificato.
INIZIO SECONDO TEMPO
45': si rimuove il pallone e il Parma a iniziare la ripresa
46': PRIMA OCCASIONE PARMA! Piazza sulla destra cerca Trezza sul secondo palo non trovando il pallone
48': PRIMA OCCASIONE HELLAS! Sane conclusione verso la porta deviazione è corner, primo per i padroni di casa nella ripresa
51': l'arbitro estrae il primo cartellino giallo della gara a Jodar del Parma per un intervento in ritardo su Bernadinello
53': ANNULLATO IL RADDOPPIO DEL HELLAS! Bernadinello entra in area apparecchia per Sane insaccando in posizione di off-side
55': secondo giallo della gara ancora al Parma per Goglino fallo duro su Pierobon. Punizione interessante per i padroni di casa
56': parte Lucas telefonata per Corvi
58': SECONDA OCCASIONE HELLAS! Lucas serve Turra, Corvi sul primo palo interviene da portiere di futsal salvando il Parma
59': PAREGGIO DEL PARMA! Trezza dalla distanza sorprende Aznar. Gol sbagliato, gol subito e per la prima volta la capolista subbisce il pareggio
65': NUOVO VANTAGGIO HELLAS! Sane segna sempre lui con il destro gira sul secondo palo e la capolista è di nuovo avanti
69': TERZA OCCASIONE HELLAS! Brandi entrato al posto di Pierobon, destro sul secondo palo Corvi mette in corner
70': TERZO GOL HELLAS! Udogie la chiude di testa, primo gol in campionato per lui prima di partire per il Brasile. Gara chiusa. L'arbitro estrae il giallo per l'autore del gol
76': superata la mezz'ora, gara praticamente in cassaforte per la capolista. Il Parma è già sotto la doccia
80': ultimi dieci di gara il Parma non ha un minimo di reazione. L'Hellas abbassa i ritmi
85': SECONDA OCCASIONE PARMA! Radu dalla distanza calcia sul secondo palo. Il pallone si spegne sul fondo con Aznar a controlarlo
88': terzo cartellino giallo per il Parma verso Casarini
89': QUARTA OCCASIONE HELLAS! Zingertas con il mancino a scendere da l'illusione del gol. Sarà corner vista la deviazione
90': tre di recupero
90'+2: secondo giallo anche per l'Hellas Verona a Zingertas fallo tecnico su Trezza uno dei più positivi per il Parma
90'+3: triplice fischio del sig. Giordano. L'Hellas fa la cinquina
FINE SECONDO TEMPO: vittoria strameritata per un Hellas Verona dove nella ripresa subbisce il pareggio ma Sane (nono gol in campionato) e poi Udogie mettono in cassaforte il risultato. Quinta vittoria consecutiva per la squadra Nicola Corrent soddisfatto e già pensa alla trasferta di la Spezia contro la seconda in classifica. Parma meglio nella ripresa ma contro un Hellas cinico c'è poco da fare e ora sono nove i punti di distacco dai scaligeri
IL TABELLINO DI HELLAS VERONA - PARMA
Marcatori: 38' Pierobon (HV); 59' Trezza (P); 65' Sanè (HV); 70' Udogie (HV)
Hellas Verona: Aznar, Bernardinello, Udogie (73' D'Arrel), Dal Cortivo, Felippe, Calabrese, Amayah, Turra, Sane (86' Zingertas), Pierobon (64' Brandi), Yeboah.
A disp.: Montamari, Gresele, Jemal, Esajas, Bracelli, D'Arrel, Squarzoni, Jocic, Zingertas, Nicolau, Toniolo
All.: Nicola Corrent
Parma: Corvi, Farucci, Jodar RUIZ, D'Aloia, Casarini, Bane, Radu, Goglino, Artistico, Piazza Trezza
A disp.: Agazzi, Hien Sie, Vaglica, Passarin, Lopes, Miceli, Stefancic
All.: Marco Veronese
Ammoniti: Jodar (P); Goglini (P); Udogie (HV); Casarini (P); Zingertas (HV)
Espulsi:
Arbitro: sig. Giordano di Novara
FONTE: MondoPrimavera.com
Hellas sconfitto in campo dal Napoli, tifosi gialloblù maltrattati allo stadio
By Redazione - 19 Ottobre 2019
Si possono dividere in due i commenti su Napoli-Verona. Il primo riguarda il campo dove l’Hellas se l’è giocata alla pari contro una squadra la cui panchina è sulla carta più forte di tutti i titolari scaligeri.
Il secondo commento invece riguarda la farsa napoletana sugli spalti. 600 tifosi del Verona rimasti un intero tempo fuori dallo stadio: 40 euro di biglietto, tante ore di viaggio, mille chiacchiere sulla sportività del pubblico napoletano e poi succedono episodi di questo genere! I tifosi gialloblù sono entrati alle 19 per motivi di sicurezza: un’assurdità! Siamo convinti che se fosse successo il contrario, se ne parlerebbe per settimane e la città di Verona sarebbe dipinta ancora una volta con tutti gli epiteti più negativi del mondo.
La cronaca della gara. Juric si presenta al San Paolo con nove undicesimi della sua formazione tipo con il consueto turnover sulla trequarti. Stavolta sono Pessina e Zaccagni i titolari.
Parte meglio il Napoli che nei primi minuti impensierisce due volte Silvestri con un cross velenoso di Malcuit e un diagonale di Allan. Ma poi sale in cattedra il gioco di Juric: pressing continuo, marcature a uomo a tutto campo, ottime trame di gioco con tantissimi uomini sempre presenti in area partenopea. E i frutti arrivano subito. Meret è miracoloso al 18′ su Lazovic, Pessina e Stepinski nell’ordine e si ripete due minuti dopo su Zaccagni. Veloso è pungente sui continui calcio d’angolo gialloblù e il Napoli trema per molti minuti. Al 23′ il var annulla giustamente un gol di Stepinski per fuorigioco di Lazovic, che resta però una spina nel fianco nella difesa di casa. Il primo quarto di gara dimostra ancora una volta tutte le qualità di questo Verona.
Al 27′ il Napoli ha un sussulto con un rigore molto dubbio richiesto da Milik e con un tiro alto di Callejon da buona posizione e il buon momento prosegue due minuti dopo con un destro a fil di palo del neonazionale italiano Di Lorenzo. Ma è il Verona a giocare meglio, con il Napoli spesso costretto a rincorrere. Faraoni alla mezz’ora sbaglia un gol facile facile sparando sopra la traversa con un colpo di testa sbilenco, a dimostrazione che la testa non è il marchio di fabbrica. Così, dopo tanto bel Verona, arriva un ingiusto castigo. Al 37′ come un fulmine a ciel sereno e senza eccessivi meriti, il Napoli passa con Milik. Bella azione sulla sinistra con Ruiz che offre un assist al bacio per la punta polacca, brava a spingere in rete. 1-0 Napoli, immeritato. Il gol rigenera i padroni di casa, che chiudono il tempo in attacco, con l’Hellas che fatica a reagire.
La prima frazione si chiude sull’1-0 per il Napoli, ma l’enorme divario tecnico tra le due squadre non si è praticamente mai notato.
La ripresa inizia nel segno dell’equilibrio e Juric per alzare il baricentro inserisce al 51′ il neodiciottenne Salcedo per Zaccagni. Due minuti dopo è il Napoli a rendersi pericoloso con Ruiz, il migliore dei suoi, ma Silvestri dice di no. Il Verona è in difficoltà e i padroni di casa insistono. Younes va vicino al raddoppio, il Napoli controlla. Juric allora prova a togliere Stepinski, autore di una prestazione incolore, e inserisce Di Carmine per tentare di velocizzare la manovra. Ma dopo 10 minuti di nulla, il Napoli raddoppia. Calcio di punizione dubbio guadagnato da Insigne, che poi pennella in area il conseguente cross su cui ancora una volta Milik insacca: stavolta il gol del polacco è una prodezza vera e propria, perché era marcato molto bene e ha calciato al volo.
Il Verona prova subito a reagire con Faraoni che al 70′ sfiora il palo con un bel tiro al volo dal limite. Però è un Verona più spento del primo tempo, che paga oltremodo gli impegni in nazionale dei suoi migliori giocatori. E questo Hellas, con Amrabat e Rrahmani visibilmente stanchi, non può fare molto di più. Anche perché i panchinari che inserisce il Napoli sono tutti campioni.
Il Verona nel finale torna ad essere pericoloso ogni qual volta si presenta in area avversaria. Di Carmine viene rimpallato sul più bello, Kumbulla sfiora il gol su angolo. All’80’ Juric tenta il tutto per tutto. Fuori Amrabat stanchissimo, dentro il napoletano Tutino e Pessina che passa in mediana a far coppia tutta mancina con Veloso. La mossa sbilancia il Verona che rischia grosso con i neoentrati Lloriente (miracolo di Silvestri) e Mertens (palo clamoroso). All’88’ il guaglione Tutino ha la possibilità di riaprire il match, sbagliando un gol clamoroso dopo un liscio in area di Di Carmine. Avesse segnato, probabilmente il var a avrebbe annullato per fuorigioco attivo dello stesso Di Carmine. Il Verona insiste e in pieno recupero il gigante Rrahmani sfiora il palo di testa, non segnando quel gol che i gialloblù visti oggi sicuramente avrebbero meritato.
Si chiude cosi un match che sarà ricordato più per come sono stati trattati i tifosi del Verona che per il risultato in campo. Juric può comunque sorridere: il suo Hellas si è dimostrato molto più squadra del Napoli e ancora una volta ha giocato alla pari con una supercorazzata trascinata dalle sue individualità. Migliori del Verona: Lazovic e Silvestri.
Ora testa al Sassuolo: anticipo di venerdi sera al Bentegodi.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
Primo tempo tra tangenziale e perquisizioni per i 598 tifosi dell’Hellas Verona
ottobre 20, 2019
Ecco cosa realmente è successo ieri. Alle 14 ci ritroviamo al casello di “La macchia Ovest” – Frosinone, tempo per arrivare allo stadio San Paolo 1h 46 minuti. Alle 17, scortati dalle forze dell’ordine, ci fanno uscire all’Area Servizio San Nicola Ovest e qua incominciano le prime scenette delle forze dell’ordine. Preciso che ci vogliono 41 minuti per arrivare allo stadio da quell’area di servizio. Digos, polizia scientifica e polizia esordiscono che siamo in ritardo, che devono perquisire tutti i pullman ed i minibus, ma che se lo chiudono il furgone, non perquisiscono e i tifosi possono salire sui pullman arancioni messi a disposizione per arrivare allo stadio – scrive a Hellas Live un tifoso presente ieri al San Paolo di Napoli – Siamo in 600 e loro si presentano con 2 bus che stipati possono si e no portarne 100/150. Prosegue la scena di togliere bottiglie lattine e armi contundenti dalle macchine se si vuole proseguire con il proprio mezzo. Noi tutti con le macchine aperte ad attenderli per agevolarvi e le forze dell’ordine che non sapevano cosa togliere, che fare e cosa dire perché ad ogni dubbio si fermavano e chiedevano al pseudo capo. Per esempio un normale cavatappi ci è stato sequestrato. Nel frattempo tutti i tifosi sui pullman vengono schedati e fotografati uno a uno e fatti salire, mentre a quasi tutti i minibus non viene più richiesta la perquisizione. Praticamente dovevano fare la scena per farci perdere tempo. Poco importa, erano le 17.30 che riparte il gruppo scortato e il navigatore segna 40 minuti. Perfetto se per loro l’obiettivo era che entrassimo 10’ dopo che i tifosi del Napoli erano già dentro. Ma inizia un altro escamotage per farci perdere tempo, e quando il navigatore mi avrebbe fatto girare a destra quando mancava 22’ all’arrivo al San Paolo, loro ci dirottano in un’altra strada (hanno detto che c’erano dei lavori ma non è vero) e improvvisamente il navigatore ricalcola il percorso e prendiamo una strada che ci comunicherà poi ben 37’ per arrivare allo stadio. Non contenti, si accorgono solo all’arrivo che per tutti i minibus non c’è abbastanza parcheggio e mentre sentiamo segnare la squadra avversaria da fuori, ci fanno andare a parcheggiare da un altra parte. Infine corriamo per entrare e i tornelli NON funzionavano tanto è che finisce il primo tempo e i tifosi decidono di raggrupparsi tutti per entrare in massa al secondo tempo alla fine della pausa. Costo del biglietto 40 euro, 1500 km per euro 270 di Diesel e 104 euro di autostrada. Questa la testimonianza di uno dei 598 tifosi dell’Hellas Verona al seguito della squadra di Juric ieri a Napoli, costretti a vedere solo il secondo tempo allo stadio San Paolo.
Prima sconfitta con due reti di scarto
ottobre 20, 2019
All’Hellas Verona di Juric in questo campionato non era mai capitato di perdere con due gol di scarto. I gialloblù si sono presentati al San Paolo forti della seconda miglior difesa della Serie A TIM, scaligeri costretti ad incassare a Napoli la doppietta di Milik che ha regalato i 3 punti ai partenopei.
La testimonianza di un tifoso dell’Hellas Verona presente al San Paolo di Napoli
ottobre 19, 2019
Siamo arrivati all’ultimo Autogrill prima di Napoli (uscita obbligatoria per tifosi Hellas) intorno alle ore 17:00, per verifica mezzi. Siamo rimasti in loco una buona mezz’ora, e peraltro il nostro mezzo non è stato sottoposto a verifica. Da lì in poi siamo ripartiti per lo stadio, ovviamente dietro scorta della Polizia. Siamo stati costretti, come ormai è da prassi, a percorrere un itinerario panoramico, lungo, per perdere tempo. Arrivati in zona Stadio (ore 18:30 circa) altre lunghe attese per parcheggiare i mezzi. Code poi per entrare perché i tornelli non funzionavano. Una volta entrati (i tornelli li abbiamo spinti a mano con fatica), prima di accedere agli spalti ci hanno fatto attendere la fine del primo tempo. Questa la testimonianza di un tifoso gialloblù presente questa sera per Napoli-Hellas Verona, costretto anche lui ad assistere solo al secondo tempo della sfida del San Paolo.
Pagelle
ottobre 19, 2019
Silvestri 6, Rrahmani 6, Kumbulla 6, Gunter 6; Faraoni 6, Amrabat 6 (Tutino 5.5), Veloso 6.5, Lazovic 6; Pessina 5.5, Zaccagni 5.5 (Salcedo 5.5); Stepinski 5 (Di Carmine 5.5). All: Juric 6
Finale, Napoli-Hellas Verona 2-0
ottobre 19, 2019
Creare tanto non basta se poi non concretizzi. Chiedere all’Hellas Verona di Ivan Juric, capace anche al San Paolo di Napoli di dettare, a lunghi tratti, i tempi specie nella prima frazione di gioco. Ma tutto ciò non è bastato a Veloso e compagni per tornare in riva all’Adige almeno con un punto. Spinti da 598 tifosi gialloblù (record a Napoli, supporters costretti a perdere tutto il primo tempo, ndr) l’allenatore veronese si presenta col 3-4-2-1 con Silvestri, Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Stepinski. Al 2’ calcio d’angolo di Veloso, il pallone arriva fuori area sul destro di Amrabat che svirgola. Due minuti dopo Faraoni obbliga Koulibaly a fermarlo con le cattive, primo cartellino giallo della sfida in terra campana. Al 7’ Silvestri blocca in due tempi il cross da destra di Malcuit, ma è Gunter al 12’ a togliere il pallone a Callejon, posizionato sul secondo palo, Napoli costretto a ripartire da calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner, Di Loreto arriva più in alto di tutti ma trova pronto l’estremo difensore scaligero. Al 15’ ammonito Lazovic, gialloblù che spingono ed al 18’ triplo miracolo di Meret su Lazovic, Pessina e Stepinski. Passano meno di due minuti e tocca a Zaccagni impegnare il portiere partenopeo che si rifugia in calcio d’angolo. È il turno di Veloso al 22’, direttamente su corner, sinistro indirizzato sul primo palo che trova però attento Meret. Anche a Napoli, è l’Hellas Verona a dettare i tempi, con Rrahmani che di testa manda il pallone sul fondo. La squadra di Ancelotti si fa vedere al 28’ col destro di Callejon che termina in curva, copione più o meno simile due minuti dopo con Di Lorenzo. Al 32’ ancora pericoloso l’Hellas Verona col colpo di testa di Faraoni alto. Ma quando sbagli troppo, alla fine vieni colpito, come accade ai gialloblù al 37’ quando Milik sfrutta al meglio il cross da sinistra di Fabian Ruiz per superare Silvestri — La ripresa si apre con l’ingresso dei butei arrivati da Verona durante l’intervallo, tifosi gialloblù costretti a perdere tutto il primo tempo. Al 48’ Insigne obbliga Silvestri al calcio d’angolo. Primo cambio per i gialloblù al 52’, con Salcedo al posto di Zaccagni. Ma è il Napoli ad andare vicino al raddoppio due minuti dopo col destro di Fabian Ruiz, respinto da Silvestri. Al 60’, secondo cambio per i gialloblù, con Di Carmine al posto di Stepinski, mentre sei minuti dopo anche Faraoni finisce sul taccuino del direttore di gara. Napoli che al 68’ raddoppia grazie alla doppietta personale di Milik, attaccante partenopeo che anticipa tutti sul primo palo e batte così per la seconda volta Silvestri. Due minuti più tardi ci prova, al volo da fuori area, Faraoni ma il pallone termina di poco a lato alla destra di Meret. Al 76’, sugli sviluppi del corner di Veloso, colpo di testa a lato di poco di Kumbulla. Terzo ed ultimo cambio per i gialloblù all’81’, con Tutino al posto di Amrabat, ultimo tentativo di Juric per rimettere in piedi la partita. Ma è il Napoli vicino a calare il tris un minuto dopo col legno colpito da Mertens. All’89’ Tutino non trova la porta da posizione defilata ed in pieno recupero (3’) il colpo di testa di Rrahmani si perde sul fondo, ultima occasione di un match giocato bene dai gialloblù, costretti però a tornare a Verona a mani vuote. Foto pagina Facebook Mondo Ultrà
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
20 ottobre 2019 - 17:21
Damn
I gol bisogna cominciare a farli. Nel calcio non sono un dettaglio
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
Getty Images 19.10.19
«Frankly, my dear, I don’t give a damn». Così Clark Gable si congedò da Rossella O’Hara nel finale di Via col Vento, sequenza più cult che il cinema abbia mai celebrato. Quel «damn», al tempo a rischio censura, si tradusse da noi in un «francamente, me ne infischio».
Più o meno come Ivan Juric ha liquidato le odi di stima a che gli piovevano addosso per la prova offerta dal suo Verona a Napoli. Giochi bene, ma se alla fine non raccogli nulla, dei complimenti non sai che fartene. Juric è un tipo schietto, mica uno che ci gira tanto intorno, le acrobazie lessicali del pallonese corretto è abituato a prenderle a pedate: se gli girano e scatole, lo dice apertamente. Anche nel calcio valgono le regole dell’economia aziendale: fai un buon prodotto, te ne riconoscono la qualità, ma se non lo vendi, il fatturato piange.
Nell’economia di un campionato, i numeri li fai con i gol, altare cui gli attaccanti del Verona pare abbiano fatto un voto di castità, se a due mesi dal via stanno ancora a secco. Al San Paolo, almeno per il primo tempo, la squadra di Juric ha incantato mostrando un’organizzazione da far studiare a Coverciano; corta, compatta, aggressiva, sempre pronta a ripartire in profondità. Uno spettacolo, vano se però poi i palloni nella rete li cacciano gli altri e tu no. È la storia di una semina che non dà frutti. Bel guaio.
Che l’attacco fosse il punto critico di questa rosa, lo si sapeva da giugno. Arrivato in grancassa (di parole e di euro) a dieci minuti dalla chiusura del mercato, Mariusz Stepinski si è presentato come la panacea polacca di tutti i mali. Le cose non stanno andando come si sperava: è in difficoltà e stenta a reggere il peso del pacchetto offensivo. Finora il carico della responsabilità è stato più pesante delle sue spalle, che pure son belle larghe. Lui lotta, si dimena, corre, si fa in quattro ma sotto porta annaspa. Eravamo convinti delle sue qualità, e non cambiamo idea. La stoffa il ragazzone ce l’ha, e prima o poi si sbloccherà. Crediamo tuttavia che vada aiutato affiancandogli un compagno di reparto. Nel suo primo anno al Chievo, quando diede il meglio di sé, Maran lo schierava in coppia con un’altra punta, e un trequartista di raccordo come Birsa a sostegno.
Il Verona gioca con due trequartisti: Zaccagni, ultimamente un po’ giù di catena, e Pessina, che a dire il vero trequartista non è, ma semmai ha il passo della mezzala classica o del centromediano. Rinunciare a uno dei due, per affiancare a Stepinski un secondo attaccante (Di Carmine punta centrale con Mariusz a sostegno, ma pure il muscolare Tutino o il talentoso Salcedo sono più che valide alternative), potrebbe essere la soluzione per dare un po’ di ossigeno a un attacco asmatico. Ancora non lo ha detto a chiare lettere, lo sapremo venerdì sera nello scontro diretto contro il Sassuolo, ma Juric ha fatto intendere che per risolvere il problema, un’idea per la testa gli sta frullando. Che sia questa? Damn… e chi lo sa. Tutto quello che sappiamo è che qui i gol bisogna cominciare a farli. Nel calcio non sono un dettaglio. Va così.
VISTO DA NOI
20 ottobre 2019 - 11:10
Napoli-Verona, gli appunti. Per chi l’ha vista e per chi non c’era (per metà)
I tifosi presi in giro, l’attacco fantasma dell’Hellas, l’orgoglio dei ragazzi di Juric
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images 19.10.19
Che i tifosi del Verona a Napoli e in altri stadi vengano fatti entrare in ritardo non è una novità. Con Delneri in Coppa Italia furono fatti girare sulla circumvesuviana e mandati dentro a fine primo tempo. E ce ne sarebbero a bizzeffe di esempi andando a ritroso. Che questo continui a ripetersi, tuttavia, è un fatto molto grave. Una presa in giro programmata, senza alcuna motivazione seria, quantomeno non ancora comunicata. Spiegazioni giustamente richieste da Setti. Quindi, oltre al salasso biglietti la beffa di entrare solo per il secondo tempo nel settore ospiti “sgraditi”, ma graditi i danè dei loro tagliandi, si immagina (incasso di circa 24 mila euro). Bel modo per predicare pace tra due tifoserie acerrime rivali dagli anni ottanta.
Venendo alla partita, ci tocca, ahinoi, di ripeterci. Già dopo 5 gare senza gol degli attaccanti abbiamo alzato l’attenzione su un fatto che non poteva essere solo figlio della sfortuna o dei pali. A cacciarla dentro in A bisogna essere buoni. Ora, nelle prossime gare gli ultimi appelli. Altrimenti si immagina che già si dovrà pensare (ma probabilmente già ci si pensa) di correre ai ripari a gennaio. Croci addosso a nessuno, ma la fotografia impietosa è quella di un reparto che per produzione sta a zero dopo 8 gare, e non servono altri commenti, se non quello di Juric, al solito chiarissimo.
Che bellezza. Vedere il Verona comandare le operazioni a Napoli è stato avvincente. I 600 fuori hanno perduto il gran bel calcio dei primi 45 minuti della loro squadra. I tempi delle valanghe di reti subite (tra tutte il 6 a 2 col quale i partenopei umiliarono l’Hellas di Mandorlini il 26 ottobre del 2014) sono finiti, si spera per sempre. I punti sono comunque zero, ma l’orgoglio è tenuto altissimo.
Vietato specchiarsi. A Napoli tutti hanno visto come sa giocare l’Hellas. Che tuttavia rimane una squadra che deve lottare per la salvezza. L’ulteriore consapevolezza delle proprie capacità deve servire per affrontare il Sassuolo con l’atteggiamento del killer, ci sia passato il termine.
Difesa. Il Verona ha un’ottima difesa, negli uomini e nella tattica. Ma di Milik ce ne sono vari in A. Quindi la maggiore responsabilità che devono prendersi gli attaccanti di cui giustamente ha parlato Juric, deve servire anche a sollevare un reparto altrimenti chiamato alla perfezione. E la perfezione non esiste e non può averla nessuno, ancor più per 38 partite. Quindi, avanti gli avanti dei blu.
NEWS
19 ottobre 2019 - 20:57
Pagelle, in attacco il gol è un fantasma. Difesa okay (nonostante la sconfitta)
Stepinski sbaglia un’occasione d’oro. Di Carmine non è al meglio. Bene Silvestri, Kumbulla e Pessina
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6,5
Alza il muro nella prima parte del primo tempo, compiendo alcuni interventi di rilievo. Para bene, regge, respinge. Poco può fare sui gol: Milik è spietato e feroce, colpisce e tanti saluti.
RRAHMANI 6
A proposito di Milik: per la prima volta nella stagione del colosso del Kosovo, c’è un attaccante in grado di anticiparlo, cosa che avviene sulla rete del 2-0. Bravo il polacco, soprattutto. Per il resto, il ragazzone di Pristina non commette errori, fedele a quanto visto finora.
KUMBULLA 6,5
D’accordo, il Verona perde, ma Max conferma di essere un perno essenziale per equilibrio e intelligenza tattica. Non gli scappa via nessuno, mostra una maturità da predestinato. Altro esame superato.
GUNTER 6
Milik lo beffa in occasione dell’1-0. Dura da mandare giù, perché è una questione di un attimo. Dicono che sia l’anello debole della difesa dell’Hellas: mica vero, grinta e prontezza sono qualità che non si comprano al mercato del pesce, ove certi soloni si servono. Se il Verona resiste dietro ha, pure lui, dei meriti.
FARAONI 5,5
Non è facile occupare, in copertura, una fascia su cui corre uno come Insigne. Fa meglio quando spinge, ma non sempre è possibile, ovviamente. Gli fischiano contro (e viene ammonito) il fallo che porta alla punizione da cui nasce il raddoppio di Milik.
AMRABAT 6
Non ha tirato il fiato, essendo stato impegnato con il Marocco nella settimana di pausa, e in effetti gli manca quella capacità di fare un metro in più che è la sua forza. Ehi, occhio: la sua prestazione è piena di cuore e spirito di battaglia. Un leggerissimo calo ci sta, ci mancherebbe altro.
VELOSO 6
Nel primo tempo detta i tempi della manovra dell’Hellas, con il suo piede mancino incanta e disegna splendide traiettorie, roba che incanta. Poi, dopo aver speso molto, fa più fatica.
LAZOVIC 6
Il numero con cui si lancia in area per aprire la scena all’occasione enorme che potrebbe dare il vantaggio all’Hellas è una meraviglia. Tocca anche a lui soffrire per l’irruenza degli uomini di fascia del Napoli, ma alzi la mano chi può imputargli qualcosa.
ZACCAGNI 6
Va e viene, ha continuità fino a un certo punto. Ovvero, per 45′ è una presenza martellante, assicura copertura e aggredisce in avanti, tant’è che Meret gli respinge un tiro che si costruisce e che è ben calibrato. Nella ripresa rallenta, Juric lo cambia presto.
PESSINA 6,5
Interpreta il ruolo di suggeritore con acume e dedizione. Sfiora il gol (Meret fa un mezzo miracolo sul suo colpo di testa), con la palla che darebbe l’1-0 all’Hellas. Sempre dentro la partita, efficace, inesauribile.
STEPINSKI 5
Diceva un vecchio professore di matematica del liceo classico Maffei, il luogo in cui è nato l’Hellas: “Oggi è (fate voi il voto, dal 3 al 5, ndr). Recuperabile, ma è così”. Fa un lavoro eccellente per la squadra, ma è un attaccante, e certi gol non li può mancare.
SALCEDO 5,5
Incide poco.
DI CARMINE 5,5
Non sarà al meglio, ma può fare di più.
TUTINO 5,5
Ha l’opportunità per segnare, nella sua Napoli (e con il suo Napoli), non è preciso.
JURIC 6
Il gioco è un timbro che rimane nel suo Verona. Se la prende con gli attaccanti, che devono svegliarsi, dice. Comprensibili, le sue dichiarazioni, magari impulsive, però mica facile dargli torto. Lavorerà sodo per migliorare la fase offensiva. Per il resto, è un Hellas che continua a piacere, ma va evitata la sindrome del ragazzo d’oro, quello che tutte quanto lodano ed apprezzano, ma con cui non uscirebbero mai insieme, se non per un caffè preso in fretta e furia al bar della stazione. Non sarà né il primo, né l’ultimo allenatore dei gialloblù a tornare da Napoli sconfitto. Avanti.
NEWS
19 ottobre 2019 - 19:53
Il Napoli segna, il Verona no. 2 a 0 al San Paolo ma gialloblù gagliardi
Decide una doppietta di Milik. Tifosi Hellas fatti entrare solo all’intervallo
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Come a Torino il Verona gioca bene, mette paura all’avversario, non molla un centimetro, ma perde una gara che il Napoli vince grazie alla bravura di Milik e alle giocate dei suoi frombolieri.
L’Hellas esce a testa alta dal San Paolo, dove i suoi seicento tifosi vengono fatti entrare solo durante l’intervallo dopo 700 chilometri di viaggio e 40 euro sborsati solo per il biglietto.
Il Verona paga la scarsa propensione alla rete, in particolare degli attaccanti che continuano a non segnare, e un calo fisico nella ripresa dopo un primo tempo impressionante per carattere e corsa.
FORMAZIONI
Juric sceglie di schierare due centrocampisti dietro a Stepinski: Zaccagni e Pessina. Davanti a Silvestri ci sono Rrahmani, Kumbulla e Gunter. Il centrocampo è quello intoccabile: Faraoni, Veloso, Amrabat e Lazovic.
Ancelotti gioca col 4-4-2: Meret – Malcuit, Manolas, Koulibaly, Di Lorenzo – Callejon, Allan, Ruiz, Younes – Insigne, Milik. In panchina Mertens.
Si gioca in un San Paolo con 40 mila spettatori, sono 598 i tifosi dell’Hellas, fatti entrare dopo 45 minuti di gara. Arbitra Marco Piccinini di Forlì
PRIMO TEMPO, E’ GRAN VERONA AL SAN PAOLO
Hellas in avanti subito, Veloso batte un corner dopo due minuti. Il pressing dell’Hellas è offensivo. Al 4′ Faraoni scatta, Koulibaly, superato, lo abbatte e Piccinini estrae un sacrosanto giallo. Silvestri esce su un cross di Allan poi para sullo stesso al 9′. Il Napoli prova a comandare e ad uscire dalla morsa dei gialloblù che vanno anche in due sul portatore di palla. Gunter anticipa Callejon e salva in corner al 12′. Dall’angolo incorna Di Lorenzo, Silvestri c’è e blocca.
MERET SALVA TUTTO!
Incredibile al 18′. Lazovic parte sulla sinistra in contropiede, entrato in area mette a sedere Malcuit e defilato calcia. Meret para respingendo, Pessina di testa ha la palla del gol ma non angola e Meret para ancora, sulla sfera arriva Stepinski che trova ancora il portiere respingere con le cosce. Un minuto dopo Zaccagni rientra in dribbling sul destro e calcia sul primo palo. Meret salva ancora la sua porta che traballa. Il Verona è un rullo, il Napoli barcolla. Stepinski segna al 23′ ma l’azione è ferma per fuorigioco di Lazovic. L’Hellas domina, attacca, morde, crea. Milik chiede un rigore che non c’è, poi Di Lorenzo ci prova da fuori con palla a lato al 30′.
Il Verona ha un’intensità di gioco che è uno spettacolo, e soprattutto idee chiare. Juric strilla ai suoi. Ancelotti anche
NAPOLI IN GOL, SEGNA MILIK
Il Napoli passa al 37′ quando nessuno se lo aspetta. Ruiz è libero, a sinistra, di mettere una palla velenosa rasoterra. Milik, che è partito in corsa, anticipa Gunter e scarica in rete da due passi.
L’Hellas non ci sta, non merita il passivo in alcun modo. Stepinski viene lanciato in contropiede, va verso la porta ma si fa bruciare da un recupero di Manolas. Il Napoli vuole segnare ancora, Gunter chiude su Younes.
TIFOSI DEL VERONA BLOCCATI, ENTRANO SOLO ALL’INTERVALLO
Durante l’intervallo entrano i 600 tifosi del Verona, accolti da bordate di fischi, bloccati fino a poco prima a 30 km dal San Paolo, con in mano un biglietto da 40 euro.
SECONDO TEMPO
I tifosi si fanno sentire, il Verona riprende non abbassando il gioco né il ritmo. Ma il Napoli va vicino al raddoppio con Insigne che, servito da Milik, calcia defilato a sinistra trovando un grande Silvestri sul primo palo. Del resto, appena si concede mezzo metro agli avanti azzurri, c’è sempre il rischio gol. Juric fa scaldare Salcedo e lo inserisce al 52′ al posto di Zaccagni. Gunter prende il giallo per un fallo su Callejon. Il Napoli guadagna metri. Al 54′ Ruiz tira centrale da buona posizione e Silvestri può arrivarci, al ’58 Younes calcia sul fondo sfiorando il palo.
Al 60′ entra Di Carmine al posto di Stepinski. Rrahmani si esalta in un paio di recuperi con palla in uscita.
Ancelotti manda in campo Zielinski al posto di Younes al 65′. Faraoni è il terzo ammonito.
ANCORA MILIK, 2 A 0 NAPOLI
Dal fallo di Faraoni al 68′ Insigne batte una punizione forte e tagliata. Milik è rapidissimo, anticipa Rrahmani e Silvestri e al volo di piede insacca.
Il Verona, calato nella ripresa ma sempre combattivo, prova la reazione. Faraoni con un piatto cerca il pallonetto dal limite al 71′ con palla fuori di poco, Pessina manda a lato dalla distanza al 75′.
Al 76′ Pessina serve Di Carmine che si gira e viene murato. Dal corner Kumbulla manda fuori di testa.
Mertens rileva Insigne al 77′. Il belga centra un palo interno clamoroso all’83’ con un destro micidiale. Nel recupero Tutino e Rrahmani sfiorano il gol.
Finisce 2-0 un match con pochi rimpianti per l’Hellas. Il Napoli ha attaccanti che sanno segnare, il Verona al momento no. Per il resto i gialloblù sono stati alla pari dei blasonati avversari, e possono guardare con fiducia alla prossima col Sassuolo, venerdì al Bentegodi.
FONTE: Hellas1903.it
Verona, le pagelle di CM: qualche sbavatura in difesa, bene Veloso
del 19 ottobre 2019 alle 20:05
Silvestri 6: incolpevole sui gol di Milik, si dimostra portiere di buon livello in altre circostanze
Rrahmani 5.5: una partita non impeccabile, anche se dal suo lato il Napoli attacca in forze e non è sempre semplice fronteggiare le avanzate mancine partenopee
Kumbulla 5.5: non da continuità alle ottime performance subite, dimostrando qualche lacuna nella scelta del tempo dell'intervento
Gunter 6: cancella all'11 un gol del Napoli, prolungando in angolo un perfetto tocco di Insigne per Callejon e salvando Silvestri da una conclusione a colpo sicuro. Poi, si prende qualche giro a vuoto come i due compagni di reparto
Faraoni 5.5: procura in avvio un cartellino a Koulibaly, procura qualche brivido nella prima parte di frazione, poi la sua spinta si esaurisce e si infrange sul fraseggio del Napoli
Veloso 6.5: nel primo tempo regala un ottimo ritmo all'Hellas, dimostrando di sposare perfettamente le sue caratteristiche al gioco di Juric. Nella ripresa, con la sua squadra che si allunga, perde parte della capacità di giostrare
Amrabat 5.5: tanto dinamismo, poca qualità rispetto alle ultime uscite. Resta imprescindibile come diga per Juric (dal 35' st Tutino sv)
Lazovic 6: si merita un'ammonizione per un fallo assolutamente inutile su Malcuit. Poi, sulla sinistra, diventa un fattore che, per quasi un'ora, mette il Napoli in grossa difficoltà
Pessina 6: partecipa con grande continuità alla manovra scaligera, si guadagna una sufficienza pur senza giocate indimenticabili
Zaccagni 6: inizia bene, poi Juric si accorge che il suo rendimento scade e lo sostituisce (dal 7' st Salcedo 6: qualche buon guizzo, merita più spazio)
Stepinski 5.5: combatte per l'ora che trascorre sul terreno di gioco, non ha la giusta freddezza sotto porta (dal 15' st Di Carmine 5: si vede pochissimo)
All. Juric 6.5: si merita applausi per come riesce a far giocare la sua squadra, a come prova ad imporre il proprio calcio
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
Napoli troppo forte(2-0) Verona a testa alta
19/10/2019 18:00
Una doppietta di Milik consegna al Napoli tre punti d'oro contro un buon Verona: finisce 2-0 al San Paolo. Il polacco segna un gol per tempo (al 36' e al 67'). Il Verona ha giocato benissimo nel primo tempo (grande tripla parata di Meret) ed è calato comprensibilmente nella ripresa. Ora testa alla prossima sfida: al Bentegodi, venerdì sera alle 20:45, contro il Sassuolo di De Zerbi.
Finisce qui: 2-0 per il Napoli.
92' Veloso calcia una bella punizione: Rrahmani ci va di testa, palla fuori di un soffio.
Tre minuti di recupero
88' Di Carmine tira: inganna Meret e serve involontariamente Tutino che spara alto a porta praticamente vuota. Si rimane 2-0 per il Napoli.
83' Llorente subito pericoloso: impegna Silvestri con una conclusione tagliente. Sulla ribattuta Mertens centra il palo.
80' Fuori Amrabat: entra Tutino. Nel Napoli dentro Llorente, esce Milik.
77' Entra Mertens, fuori Insigne.
76' Sul corner ci prova Kumbulla: il colpo di testa dell'albanese finisce a lato.
75' Pessina, con una bella percussione, serve Di Carmine in area: il tiro della punta toscana viene respinto da un attento Di Lorenzo.
70' Il Verona non si arrende: ci prova Faraoni dalla lunga distanza: palla fuori di pochissimo.
67' GOL NAPOLI Milik devia, con una zampata decisiva, un calcio piazzato battuto da Insigne. Anticipato Rrahmani e Silvestri battuto. 2-0 per il Napoli.
65' Ritmi bassi ora. Il Napoli controlla il match. Intanto fuori Younes, dentro Zielinski.
60' E' arrivato il momento di Samuel Di Carmine: esce Stepinski.
54' Fabian Ruiz è sempre pericoloso: la sua conclusione da fuori area viene respinta da un reattivo Silvestri.
52' Juric si gioca la carta Salcedo: fuori Zaccagni.
50' Il Verona comunque non molla: non abbassa il baricentro e tiene testa al Napoli.
47' Insigne pericoloso. Il fantasista partenopeo prova la conclusione sul primo palo per sorprendere Silvestri ma il portiere si rifugia in corner.
Parte la ripresa: nessun cambio.
Dopo 45 minuti decide un gol di Milik. Un bel Verona che non merita lo svantaggio. Decisivo Meret con una tripla parata in 5 secondi (su Lazovic, Pessina e Stepinski).
Finisce qui il primo tempo: 1-0 per il Napoli.
45' Ci prova Milik: palla fuori.
44' Younes si smarca in area e conclude in porta: Gunter respinge col corpo.
40' Veloso mette in difficoltà il Napoli con due corner: la difesa partenopea non si scompone.
36' GOL NAPOLI Fabian Ruiz con un assist di prima "senza guardare" serve Milik in area: il polacco anticipa Gunter e trafigge Silvestri per l'1-0. Vantaggio che non rispecchia la gara fino ad ora.
32' Ci prova Faraoni di testa: palla sopra la traversa.
30' Partita vivace. Squadre offensive: meglio l'Hellas fino ad ora. Grande personalità degli uomini di Juric al San Paolo.
29' Conclusione potente di Di Lorenzo: la palla sfiora il palo.
23' Corner Hellas: colpo di testa alto di Rrahmani. Il Verona è sempre pericoloso quando attacca.
20' Meret chiude ancora lo specchio della porta all'Hellas: questa volta su un tiro di Zaccagni.
18' Incredibile tripla parata di Meret: prima respinge un tiro di Lazovic (bellissima azione personale del serbo che entra in area superando con una finta Malcuit) poi si oppone al colpo di testa di Pessina con un colpo di reni e infine, sulla ribattuta, para col corpo anche la conclusione "sporca" di Stepinski. Incredibile al San Paolo: l'Hellas sfiora il vantaggio, Napoli tenuto a galla da Meret!
15' Ammonito Darko Lazovic. Trattenuta vistosa su Malcuit.
12' Ancora padroni di casa pericolosi: Gunter devia con la punta della testa un pallone destinato a Callejon, tutto solo davanti a Silvestri. Intervento decisivo dell'ex Genoa.
9' Cresce il Napoli: Allan impegna Silvestri. Il portiere gialloblù respinge.
7' Napoli pericoloso con un cross velenoso di Malcuit: Silvestri blocca in due tempi (con difficoltà).
3' Ammonito Koulibaly per un fallo a metà campo.
1' Verona subito offensivo: Napoli sorpreso.
Live
Sfida proibitiva per il Verona di Juric al San Paolo. Il tecnico croato conferma il 3-4-2-1 mettendo Pessina e Zaccagni dietro a Stepinski. Confermato il centrocampo e la difesa della vigilia. Ancelotti si affida davanti a Younes con Milik senza rinunciare a Callejon e Insigne per un 4-4-2 superoffensivo.
NAPOLI-VERONA 2-0 (36' e 67' Milik)
NAPOLI (4-4-2): Meret: Malcuit, Manolas, Koulibaly, Di Lorenzo; Callejon, Allan, Fabian Ruiz, Insigne; Younes, Milik. A disposizione: Ospina, Karnezis, Mario Rui, Llorente, Elmas, Luperto, Mertens, Zielinski, Ghoulam, Tonelli, Gaetano. All.: Ancelotti.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Stepinski. A disposizione: Berardi, Vitale, Henderson, Di Carmine, Verre, Bocchetti, Danzi, Dawidowicz, Salcedo, Empereur, Tutino, Adjapong. All:. Juric.
Arbitro: Marco Piccinini (Sez. AIA di Forlì)
Assistenti: Fabiano Preti (Sez. AIA di Mantova), Filippo Valeriani (Sez. AIA di Ravenna).
FONTE: TGGialloBlu.it
RASSEGNA STAMPA
Hellas, Corriere di Verona: "Rabbia per i tifosi lasciati fuori un tempo"
20.10.2019 09:53 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
"Hellas ko, rabbia per i tifosi lasciati fuori in tempo". E' questo il titolo che Il Corriere di Verona propone in prima pagina per quanto riguarda lo sport. Il Napoli castiga l'Hellas con due gol e i quasi 600 veronesi al seguito dei gialloblù protestano perché fatti entrare al San Paolo con 45 minuti di ritardo.
SERIE A
Napoli, Milik risolve il problema del gol: doppietta ad un ottimo Verona
20.10.2019 09:00 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Il Napoli ritrova i gol e - confermando la solidità difensiva con la terza gara di fila senza subire reti - torna alla vittoria. La squadra di Ancelotti soffre non poco nel primo tempo contro un bel Verona, che conferma l'ottimo momento e l'organizzazione in stile Atalanta con tanti duelli individuali a tutto campo, ma gli azzurri mostrano di saper anche soffrire, di aver reagito nel migliore dei modi alle tante polemiche della vigilia e di volere davvero iniziare questo ciclo di gare col piede giusto.
Il calcio offre sempre nuovi scenari, propone valutazioni spesso complesse, ed è il caso della vittoria sul Verona. Le prove con Cagliari e Genk furono criticate aspramente, chiaramente per i risultati pur creando tanto e concedendo poco o nulla, mentre il Napoli esce con i tre punti dalla gara col Verona creando pochissimo fino al gol e subendo decisamente di più (ancora decisivo Meret con un triplo intervento sullo 0-0). La differenza è tutta nella prova di Arek Milik, finalmente in crescita di condizione dopo l'infortunio: al primo vero tiro verso la porta, il polacco da opportunista trova il vantaggio che incanala la partita. Da rapinatore d'area anche il raddoppio e questa è anche la migliore notizia per Ancelotti, dopo tre gare nelle ultime quattro senza concretizzare. Al bomber classe '94 non sono mai mancati i gol in grande stile, spesso con la qualità del suo sinistro, ma spesso sono mancati proprio quelli sporchi che sono arrivati col Verona. Ora ad Ancelotti la scelta in vista della trasferta delicatissima di Salisburgo: dare fiducia a Milik in coppia con Mertens, tenuto a riposo inizialmente a favore di Younes, oppure insistere con Lozano e dare priorità ad un discorso di caratteristiche dell'avversario che, con la difesa altissima, soffre l'attacco alla profondità.
RASSEGNA STAMPA
Il gioco di parole del Corriere dello Sport: "E' tornato il Napolik"
20.10.2019 08:13 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
Tutti aspettavano il gol di Arkadiusz Milik, che di par suo ritrova la via della porta in grande stile: con una doppietta. E il Corriere dello Sport elogia lui e il suo Napoli, di ritorno ai tre punti in campionato. "E' tornato il Napolik", il gioco di parole del quotidiano, sottolineando la fame di gol dell'attaccante polacco, la cui firma sul successo contro l'Hellas Verona è indelebile. In taglio basso, infine, spazio anche ad altri titoli. Sulla Roma: "L'ira di Paulo: 'Si giocano troppe partite'". Ma anche sul calcio estero: "Pep riparte. Doppio City che tifa United".
RASSEGNA STAMPA
Verona, L'Arena: "Tifosi tenuti fuori a Napoli. Ira del sindaco"
20.10.2019 07:58 di Andrea Piras
"Tifosi tenuti fuori a Napoli. Ira del sindaco: inaccettabile". Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Arena. Il riferimento è ai sostenitori del Verona che, in trasferta al San Paolo, sono stati fatti entrare a gara in corso per motivi di sicurezza.
RASSEGNA STAMPA
Napoli, il Corriere del Mezzogiorno sottolinea la doppietta di Milik
20.10.2019 07:43 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
Il Napoli soffre contro l'Hellas Verona, soprattutto nel primo tempo, ma alla fine riesce a ritrovare i tre punti in campionato e accorciare sull'Atalanta terza in classifica. "Doppietta di Milik", il titolo del Corriere del Mezzogiorno, che sofferma l'attenzione sul ritorno al gol dell'attaccante polacco, che ridà serenità all'ambiente e ne riacquisisce lui in primis.
RASSEGNA STAMPA
Il Mattino: "Milik, digiuno finito, due gol e il Napoli cancella gli incubi"
20.10.2019 07:18 di Andrea Piras
"Milik, digiuno finito, due gol e il Napoli cancella gli incubi". Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de Il Mattino. La formazione partenopea si è imposta 2-0 sul Verona nell'anticipo del sabato alle 18 grazie ad una doppietta dell'attaccante polacco.
SERIE A
Napoli-Hellas, i voti ai tecnici: Insigne meglio in attacco. Juric timoroso
19.10.2019 20:44 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Grazie a una doppietta di Arkadiusz Milik, il Napoli è tornato alla vittoria dopo due 0-0 consecutivi, uno in Champions contro il Genk e un altro all'Olimpico contro il Torino. Di seguito le pagelle dei due allenatori.
Carlo Ancelotti (Napoli) 6.5 - La scelta di puntare su Younes dall'inizio per la prima volta in stagione facendolo partire largo a sinistra non si è rivelata particolarmente felice. La conseguenza, però, è che con questa mossa Lorenzo Insigne ha potuto giocare seconda punta, più vicino alla porta e più nel vivo del gioco. E il Napoli di questo cambio di ruolo del capitano sicuramente ne ha giovato.
Il merito principale, però, è stato quello di aver dato fiducia ad Arkadiusz Milik: in un momento particolarmente delicato il bomber polacco aveva bisogno di sentire la fiducia. Ancelotti l'ha preferito a Mertens e Llorente e Milik ha risposto con la doppietta che ha deciso la partita.
Ivan Juric (Hellas Verona) 6 - Perde ma non demerita. Il suo Verona nonostante la sconfitta esce dal San Paolo a testa alta. Nella prima mezz'ora sorprende il Napoli con la sua organizzazione e va più volte vicino al gol. Forse l'unica pecca è quella di non osare abbastanza: l'Hellas è sceso in campo con una sola punta di ruolo e ha aumentato il peso offensivo solo quando era in svantaggio. E per il Napoli, dopo mezz'ora di smarrimento, la nottata era già passata.
SERIE A
Le pagelle dell'Hellas Verona - Che sprint Lazovic. Ma l'attacco non punge
19.10.2019 20:09 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Risultato finale: Napoli-Hellas Verona 2-0
Silvestri 6 - Subisce due gol, ma non ha colpe. Quando può intervenire lo fa sempre con sicurezza.
Rrahmani 5.5 - Impeccabile fino al gol che chiude i giochi: sul 2-0 si fa anticipare da Milik.
Kumbulla 6 - Così giovane eppure già così portato per gare probanti come quella di oggi: test San Paolo superato, nonostante la sconfitta.
Gunter 5.5 - Sul gol che sblocca il match si muove con un attimo di ritardo e perde la marcatura di Milik, che lo anticipa e batte Silvestri.
Faraoni 6 - Rispetto a Lazovic spinge meno. In fase difensiva non commette errori evidenti, ma il gol che sblocca la partita nasce dalla sua corsia.
Amrabat 6 - Davanti alla difesa dà un importante contributo anche nella marcatura di Lorenzo Insigne. Dall'80esimo Tutino s.v.
Miguel Veloso 6.5 - La mente di questo Verona anche oggi ha disputato una gara sopra la media. Non ha brillato come in altre occasioni in questo avvio, ma tutte le giocate offensive della squadra di Juric anche al San Paolo sono transitate dai suoi piedi.
Lazovic 6.5 - Una vera spina nel fianco per Malcuit, ma anche per Manolas. Spinge sempre coi tempi giusti e, specialmente nel primo tempo, viene fuori sempre con pericolosità.
Pessina 6 - La mossa a sorpresa di Juric produce risultati soprattutto in avvio di partita. Poi cala alla distanza ma l'allenatore lo lascia in partita fino alla fine.
Zaccagni 5.5 - Tanto movimento tra le linee, prova a dettare le linee di passaggio, ma a differenza dei suoi compagni di reparto non fa male e non a caso, quando Juric vuole aumentare il peso offensivo della sua squadra, è il primo che richiama in panchina. Dal 52esimo Salcedo 6 - Prova a svariare molto su tutto il fronte offensivo: buona generosità.
Stepinski 6 - Una sola occasione a disposizione respinta da Meret. Più punto di riferimento offensivo per i suoi compagni che pericolo per il portiere del Napoli. Dal 60esimo Di Carmine 6 - Non cambia la musica col suo ingresso in campo.
SERIE A
Le pagelle del Napoli - Milik il migliore in campo. Meret subito dopo
19.10.2019 20:03 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Risultato finale: Napoli-Hellas Verona 2-0
Meret 7 - Protagonista assoluto fino al gol che sblocca la partita. E' lui a tenere a galla il Napoli nella prima mezz'ora: prodigioso il triplo intervento dopo 18 minuti.
Malcuit 5.5 - In difficoltà in fase difensiva. Specialmente nel primo tempo (ma non solo) non riesce a tenere il passo dei calciatori del Verona che spesso e volentieri contro di lui tentano l'uno contro uno.
Manolas 6 - Dopo 18 minuti, Lazovic con una finta lo mette fuori gioco e porta l'Hellas a un passo dal vantaggio. Poi prende le misure e conclude la partita in crescendo.
Koulibaly 6 - Inizia la partita con un cartellino giallo ma non perde mai la lucidità e disputa una discreta partita.
Di Lorenzo 6 - Viene schierato a sorpresa da Ancelotti su una corsia che non è la sua: spinge meno, ma in fase difensiva non sbaglia un colpo.
Callejon 6 - Deve fare i conti con un Lazovic in grande forma e, per questo motivo, spinge meno del solito. Dà il suo solito contributo in fase di costruzione.
Allan 6.5 - Aiuto molto prezioso in mezzo al campo. E' rientrato dalla pausa per le nazionali con una buona condizione fisica.
Fabian Ruiz 6.5 - Suo l'assist per il gol che, dopo 38 minuti, ha sbloccato la partita al San Paolo. E' sempre nel vivo del gioco.
Younes 5.5 - E' la mossa a sorpresa di Carlo Ancelotti, che lo schiera largo a sinistra per costringere il Verona a restare basso su quella corsia. L'attaccante tedesco si muove bene senza palla, ma difficilmente riesce a incidere quanto parte palla al piede. Dal 65esimo Zielinski 6 - Entra bene in partita, dà il suo contributo anche in fase di non possesso.
Insigne 6.5 - Gioca più vicino alla porta ed è più nel vivo del gioco. Quando attacca cerca sempre la sua mattonella e dalla sua mattonella calcia la punizione che permette a Milik di realizzare il definitivo 2-0. Dal 76esimo Mertens s.v.
Milik 8 - S'è finalmente sbloccato. Nel momento più difficile della prima frazione ha trovato il suo primo gol stagionale con un movimento da vero centravanti. Nella ripresa il bis, un gol più difficile del primo. Dall'81esimo Llorente s.v.
SERIE A
Scusate il ritardo. Milik torna al gol dopo 188 giorni: Napoli-Hellas 2-0
19.10.2019 19:53 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Un gol nel primo tempo, un altro nel secondo. Due reti di Arkadiusz Milik per decidere Napoli-Hellas Verona e per piegare le resistenze di un avversario tutt'altro che arrendevole.
Il Napoli ritrova il San Paolo e ritrova la vittoria. Dopo gli 0-0 contro Genk e Torino, la squadra di Ancelotti ha vinto 2-0 e s'è portata a -1 dall'Atalanta terza in classifica. Una partita equilibrata, in cui a fare la differenza sono stati i movimenti da vero centravanti del bomber polacco: sul primo gol ha anticipato Gunter, sul secondo Rrahmani. In entrambi i casi, ha battuto un incolpevole Silvestri.
L'ex attaccante dell'Ajax l'ha decisa praticamente da solo. Specialmente la prima rete è stata fondamentale nell'economia di un match che ha visto la squadra di Juric a tratti dominare nella prima mezz'ora di gioco. I tre interventi consecutivi dopo 18 minuti di Meret sono la punta dell'iceberg di un avvio di partita in cui i padroni di casa sono sembrati sorpresi dall'organizzazione dell'Hellas Verona. Poi la rete di Milik, la prima stagionale con la maglia azzurra: bravo il numero 99 a muoversi coi tempi giusti sull'assist di Fabian Ruiz e a sbloccare un match che stava diventando più complicato del previsto.
Il gol dell'1-0 ha permesso al Napoli di rientrare negli spogliatoi in vantaggio, ma anche di vivere la ripresa con ben altra serenità. Juric ha provato ad aumentare la pericolosità offensiva della sua squadra inserendo Salcedo prima e Di Carmine poi. E per la verità, l'Hellas Verona ha continuato a fare la sua partita. Ma nella ripresa il Napoli ha sofferto meno l'organizzazione di Miguel Veloso e compagni e al 67esimo ha trovato anche la rete del raddoppio: Insigne dalla sua mattonella preferita ha calciato una punizione che Milik ha tramutato in gol. Una rete, quella del raddoppio, che ha chiuso definitivamente i giochi e ha tramutato gli ultimi 25 minuti solo in una passerella. Nell'occasione per applaudire Insigne (dopo giorni a dir poco turbolenti), Mertens (dopo giorni altrettanto turbolenti) e proprio Milik. Di nuovo a segno 188 giorni dopo l'ultima volta.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
#SERIEATIM #NAPOLI-VERONA 2-0
19/OTTOBRE/2019 - 17:00
Napoli - Gli aggiornamenti in diretta di Napoli-Hellas Verona, 8a giornata della Serie A TIM 2019/20, in programma sabato 19 ottobre (ore 18) allo stadio 'San Paolo' di Napoli.
NAPOLI-HELLAS VERONA 2-0
Marcatore: 37' pt, 22' st Milik.
Napoli che torna alla vittoria, doppietta di Milik che stende un buon Verona.
FINISCE NAPOLI - HELLAS VERONA! 2-0 per i partenopei, doppietta di Milik.
90+2' OCCASIONE VERONA! Rrahmani colpisce di testa, palla di pochissimo a lato.
90+1' AMMONITO Dries Mertens. Intervento in ritardo su Tutino.
90' Tre minuti di recupero.
89' TUTINO! Cross di Salcedo, Di Carmine prolunga sul secondo palo dove la punta calcia incredibilmente alto!
88' Pessina prova ancora la ripartenza, il trequartista ultimo ad arrendersi nel Verona.
86' Lancio di Tutino per Lazovic, serbo fermato in fuorigioco: dopo un ottimo primo tempo, si è spento l'ex Genoa nella seconda frazione.
85' Uscita di Meret che anticipa Di Carmine: azione nata da una palla persa a centrocampo di Allan.
83' AMMONITO Piotr Zieliński. Fallo tattico del polacco che ferma il contropiede di Pessina.
83' PALO DI MERTENS! Gran parata di Silvestri su Llorente, tap in del belga che colpisce in pieno il legno.
82' Napoli che gestisce il pallone, uno stanco Verona fatica a pressare.
81' Sostituzione NAPOLI: esce Arkadiusz Milik, entra Fernando Llorente.
81' Sostituzione HELLAS VERONA: esce Sofyan Amrabat, entra Gennaro Tutino.
80' Ci prova anche Amrabat, palla che però termina lontana dalla porta di Meret.
78' ZIELINSKI! Conclusione dalla distanza, palla che termina di poco a lato.
77' Meret lancia direttamente per Mertens, attento Rrahmani che anticipa il belga.
76' Sostituzione NAPOLI: esce Lorenzo Insigne, entra Dries Mertens.
76' KUMBULLA! Colpo di testa del centrale, palla di poco a lato!
75' Di Carmine controlla in area e prova la conclusione, attento Koulibaly che mette in angolo.
74' Insigne prova il suo classico destro a giro, attento Kumbulla che con il piede respinge la conclusione.
73' Sei delle sette doppiette di Arkadiusz Milik in Serie A sono state firmate al San Paolo.
72' Salcedo si lamenta per una spinta in area di Malcuit, Piccinini è molto vicino e lascia correre.
71' Verona che prova a reagire, Napoli però che concede pochissimo spazio.
70' FARAONI! Conclusione dalla distanza dell'esterno, palla di poco a lato con Meret sulla traiettoria.
68' Verona colpito su palla inattiva, gran punizione di Insigne ma ottimo il riflesso sul primo palo di Milik, in anticipo su difesa e Silvestri in uscita.
67' GOL! NAPOLI - Hellas Verona 2-0! Rete di Arkadiusz Milik. Punizione di Insigne forte sul primo palo, il polacco in acrobazia anticipa Rrahmani e segna la personale doppietta.
66' AMMONITO Marco Davide Faraoni. L'esterno stende Zielinski che si era inserito sulla fascia.
65' Sostituzione NAPOLI: esce Amin Younes, entra Piotr Zieliński.
63' Pescato in fuorigioco Milik: la punta polacca si sta muovendo tantissimo per tutto il fronte offensivo.
62' Insigne prova l'azione personale, attento Rrahmani che gli scippa il pallone.
61' Younes prova la palla per Insigne, attento Kumbulla che spazza.
60' Sostituzione HELLAS VERONA: esce Mariusz Stępiński, entra Samuel Di Carmine.
59' Napoli che continua a spingere, Verona che fatica a ripartire.
57' YOUNES! Conclusione da dentro l'area dell'esterno, palla che termina a fil di palo dopo la deviazione di Kumbulla.
56' Veloso prova la palla dentro per Salcedo, gran chiusura di Manolas che poi subisce il fallo del portoghese.
55' Punizione di Callejon respinta da Gunter, palla a Fabian che calcia di potenza: una deviazione manda la palla in angolo.
54' AMMONITO Koray Günter. Trattenuta vistosa del difensore su Callejon.
53' FABIAN RUIZ! Conclusione dello spagnolo, respinge con i pugni Silvestri.
52' Sostituzione HELLAS VERONA: esce Mattia Zaccagni, entra Eddy Salcedo.
51' Possesso palla del Verona, Napoli che aspetta nella propria metà campo.
49' Corner di Callejon, colpo di testa di Manolas che termina alto sopra la traversa.
48' INSIGNE! Il fantasista prova la conclusione sul primo palo per sorprendere Silvestri, il portiere mette in angolo.
47' Nessun cambio per le due squadre, Ancelotti e Juric ripartono dagli stessi 11 della prima frazione.
46' INIZIA IL SECONDO TEMPO! Si riparte dal 1-0 della prima frazione.
Arkadiusz Milik ha trovato il primo gol stagionale in tutte le competizioni alla quarta presenza.
Un super Meret ha negato agli scaligeri il gol del vantaggio, partenopei capaci invece di capitalizzare al meglio l'occasione creata.
Napoli che va negli spogliatoi in vantaggio per 1-0 grazie al gol di Milik nato dall'intuizione di Fabian Ruiz, ma grandissima prima frazione del Verona che ha sfiorato il gol in varie occasioni.
Int.
FINISCE IL PRIMO TEMPO! Napoli - Hellas Verona 1-0, decide il gol di Milik.
45' FABIAN! Conclusione potente dello spagnolo, palla di poco a lato.
44' Younes riceve all'altezza del dischetto e prova la conclusione, attento Gunter che gli stoppa il tiro.
43' Percussione palla al piede di Koulibaly che arriva sul fondo, lo chiude alla fine Gunter.
41' Veloso prova il corner direttamente in porta, palla che si perde sull'esterno della rete.
40' VELOSO! Il portoghese prova a sorprendere Meret sul primo palo, Koulibaly di testa mette in angolo.
39' Fallo di Di Lorenzo su Faraoni: punizione dal limite dell'area per il Verona.
38' Alla prima vera occasione, il Napoli passa in vantaggio: invenzione di Fabian Ruiz, Milik da vero attaccante arriva per primo sul pallone.
37' GOL! NAPOLI - Hellas Verona 1-0! Rete di Arkadiusz Milik. Callejon serve Fabian Ruiz sulla sinistra, cross immediato dello spagnolo che pesca la punta a pochi passi dalla porta: facile per il polacco insaccare la rete del vantaggio.
36' Angolo per il Napoli: palla per Allan che mette al centro, Faraoni ancora in corner.
35' Lancio di Di Lorenzo, Insigne non controlla: il fantasista partenopeo non ancora entrato in partita.
34' Napoli che ha ripreso in mano la partita dopo un quarto d'ora di grande pressione del Verona, scaligeri ora molto più chiusi nella propria metà campo.
32' Colpo di testa di Faraoni che termina alto sopra la traversa: tanta libertà sul secondo palo per l'ex Inter.
31' Milik prova la palla in profondità per il taglio di Fabian, pallone troppo profondo per l'ex Betis.
30' DI LORENZO! Conclusione potente del terzino, palla di pochissimo a lato!
29' CALLEJON! Conclusione di controbalzo dello spagnolo, palla alta sopra la traversa.
28' Cross di Malcuit, cade in area Milik dopo il contatto con Faraoni: Piccinini fa segno che si può continuare.
27' Fallo di Younes su Faraoni: Napoli che fatica a pressare, ottima la circolazione di palla degli ospiti.
25' Verona che ora sta facendo la partita, Napoli tutto nella propria trequarti.
24' Palla in profondità per Lazovic che serve Stepinski: la punta insacca, ma rete annullata per posizione di fuorigioco del serbo.
23' KUMBULLA! Colpo di testa del difensore sul corner di Veloso, palla alta sopra la traversa.
22' Corner di Veloso, Meret sul primo palo riesce ad anticipare tutti ed allontanare.
21' ZACCAGNI! Conclusione potente del trequartista, Meret in angolo.
20' Verona che ha preso coraggio, Lazovic punta Malcuit con il francese che resiste nell'uno contro uno e recupera la sfera.
19' Incredibile azione di Meret, capace di respingere tre conclusioni ravvicinate del Verona.
18' MERET! Triplice parata del portiere azzurro, prima blocca Lazovic, poi Pessina ed infine Zaccagni!
17' Napoli che ha preso possesso della partita, fatica ora il Verona a creare gioco.
15' AMMONITO Darko Lazović. Trattenuta vistosa del quinto del Verona su Malcuit.
14' Lancio di Di Lorenzo per lo scatto di Fabian: cross di prima intenzione dello spagnolo, nessuno dei compagni segue però l'azione.
13' DI LORENZO! Colpo di testa del terzino, Silvestri blocca a terra.
12' Insigne con il classico pallone sul secondo palo per Callejon, tocco di Gunter che mette in angolo.
11' Sempre alta la pressione del Verona: Veloso ruba il pallone ad Allan, è fallo però per l'arbitro Piccinini.
10' Tiro cross di Faraoni, Meret è attento e non si fa sorprendere sul secondo palo.
9' 4-2-3-1 per il Napoli, Insigne gioca in verticale su Milik, Younes e Callejon larghi sulle fasce.
8' ALLAN! Il centrocampista entra in area e scarica il destro, ancora pronto Silvestri che respinge.
7' Cross di Malcuit, Silvestri in tuffo riesce ad anticipare Milik pronto per il tap in vincente.
6' Younes prova la verticalizzazione per Callejon, che parte in posizione regolare: attento Gunter che allontana.
6' Inizio di grande personalità per Il Verona che non ha paura di giocare il pallone contro il pressing del Napoli.
5' Punizione di Veloso: palla forte al centro, allontana Di Lorenzo.
4' AMMONITO Kalidou Koulibaly. Intervento in ritardo su Faraoni: primo giallo del match.
2' Primo angolo per il Verona: Veloso mette in mezzo, respinge Koulibaly. Sul tap in arriva Ambrabat che, dal limite, calcia lontanissimo dalla porta di Meret.
1' Napoli con la classica divisa azzurra e pantaloni bianchi, Hellas Verona in completo giallo.
1' INIZIA NAPOLI - HELLAS! Primo pallone per gli ospiti.
Dirige il match l'arbitro Marco Piccinini della Sezione di Forlì.
L'ultimo pareggio tra Napoli e Verona in Serie A risale all'aprile 1988: da allora 15 successi partenopei e tre veneti.
Ancelotti opta per un turn over leggero, Insigne in avanti con Milik, a centrocampo spazio a Younes con Zielinski dalla panchina. Si copre Juric con Pessina e Zaccagni alle spalle di Stepinski, a centrocampo Amrabat in coppia con Veolo.
A disposizione dell'HELLAS VERONA: Vitale, Henderson, Di Carmine, Verre, Bocchetti, Berardi, Danzi, Dawidowicz, Salcedo, Empereur, Tutino, Adjapong.
La formazione dell'HELLAS VERONA: 3-4-2-1 per gli scaligeri, Silvestri - Rrahmani, Kumbulla, Gunter - Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic - Zaccagni, Pessina - Stepinski.
A disposizione del NAPOLI: Rui, Llorente, Elmas, Luperto, Mertens, Zielinski, Ospina, Karnezis, Ghoulam, Tonelli, Gaetano.
Sono ufficiali le formazioni del match: NAPOLI che si schiera con il 4-4-2, Meret - Malcuit, Manolas, Koulibaly, Di Lorenzo - Callejon, Allan, Fabian, Younes - Milik, Insigne.
I partenopei si trovano a sei punti dalla Juventus, quarti alle spalle anche dell'Atalanta che ha pareggiato nel primo match della giornata con la Lazio. Nove i punti per un Hellas di Juric che sta sorprendendo per gioco e risultati.
Un Napoli alla ricerca dei tre punti per continuare l'inseguimento alla Juventus primatista ospita l'Hellas Verona in una partita sentitissima dalle due tifoserie.
NAPOLI: Meret, Malcuit, Allan, Callejon, Ruiz, Di Lorenzo, Insigne (dal 31' Mertens), Koulibaly, Younes (dal 20' st Zielinski), Manolas, Milik (dal 35' st Llorente).
A disposizione: Ospina, Karnezis, Mario Rui, Elmas, Luperto, Ghoulam, Tonelli, Gaetano.
All.: Ancelotti.
HELLAS VERONA: Silvestri, Rrahmani, Kumbulla, Gunter, Lazovic, Amrabat (dal 35' st Tutino), Veloso, Faraoni, Pessina, Zaccagni (dal 7' st Salcedo), Stepinski (dal 14' st di Carmine).
A disposizione: Berardi, Vitale, Henderson, Verre, Bocchetti, Danzi, Dawidowicz, Empereur, Adjapong.
All.: Juric.
Arbitro: Marco Piccinini (Sez. AIA di Forlì).
Assistenti: Fabiano Preti (Sez. AIA di Mantova), Filippo Valeriani (Sez. AIA di Ravenna).
NOTE. Ammoniti: Koulibaly, Lazovic, Gunter, Faraoni, Zielinski, Mertens.
FONTE: HellasVerona.it