...Dopo la beffa rifilata al VERONA in Coppa Italia nei minuti finali al 'Sardegna Arena' lo scorso 25 Novembre, i sardi hanno subito più o meno lo stesso trattamento dallo SPEZIA di mister ITALIANO al 'Picco' nell'ultimo turno di campionato e, in occasione della decima giornata, anche i gialloblù avranno la possibilità di rifarsi (almeno parzialmente) contro i rossoblù che in Serie A, al Bentegodi, sono reduci da quattro sconfitte consecutive.
La splendida vittoria ottenuta dall'HELLAS contro la fortissima ATALANTA, la 250esima in massima serie per gli scaligeri, ha galvanizzato un po' tutti e sarà per certo ricordata negli annali della pluricentenaria storia gialloblù ma bene ha fatto mister JURIĆ a riportare tutti con i piedi per terra: Inutile e controproducente per piazza e spogliatoio 'alzare la cresta' prima del tempo, pensiamo a rimanere in Serie A e a consolidare il progetto, magari mantenendo nella prossima stagione un'ossatura di squadra che permetta al tecnico spalatino di non ripartire ancora da zero (vero SETTI?), il resto ne sono certo, verrà da sé.
Precedenti
In 15 gare giocate al Binti in Serie A i sardi hanno vinto una sola volta (il 30 Gennaio del 1972 a causa di un autogol del portiere gialloblù COLOMBO e dell'essere soprannaturale che era Gigi RIVA) mentre hanno perso in 8 occasioni a fronte di 6 pareggi, segno che il campo veronese è tradizionalmente avverso al CAGLIARI che è reduce da quattro ko consecutivi al Bentegodi:
La prima in assoluto tra il VERONA e i Sardi si giocò nel campionato 1931-32, in Serie B sono invece due le vittorie degli isolani sul campo veronese: Nel Maggio 1964 pochi giorni prima che il CAGLIARI fosse promosso in massima serie per la prima volta nella sua storia e nel 2003-04 con i rossoblù allora guidati da Edy REJA ad acciuffare la vittoria nei minuti di recupero dopo il pari di MAZZOLA attuale Team Manager gialloblù.
QUI VERONA
Con KALINIĆ, BENASSI, VIEIRA, GÜNTER e RÜEGG ancora ai box e LAZOVIĆ non ancora negativizzato, la buona notizia è che almeno il reparto difensivo dovrebbe essere uscito dall'emergenza, torneranno pienamente disponibili sia ÇETİN che MAGNANI (assenti a Bergamo) e probabilmente, seppur non al meglio dopo le noie muscolari accusate contro l'ATALANTA dovrebbero essere convocabili anche CECCHERINI e LOVATO.
Al centro dell'attacco sarà ballottaggio tra FAVILLI e DI CARMINE.
Convocati
Torna LAZOVIĆ che, guarito dal Covid, ha ottenuto l'idoneità in tempo utile.
Probabile formazione
Il mister ha comunicato in conferenza stampa che anche ÇETİN non sarà disponibile mentre LAZOVIĆ è tornato negativo al tampone ma per essere convocabile dovrà ottenere l'idoneità. Al centro dell'attacco conferma per DI CARMINE.
3-4-2-1 con Silvestri; Dawidowicz-Magnani-Ceccherini; Faraoni-Tameze-Veloso-Dimarco; Zaccagni-Barak; Di Carmine.
QUI CAGLIARI
Numerose le assenze anche per DI FRANCESCO che vede KLAVAN in dubbio, LUVUMBO quasi out e cinque giocatori ancora alle prese con il Covid: Al difensore GODIN, ai centrocampisti NANDEZ e PEREIRO e a SIMEONE, si è aggiunto oggi un altro elemento del reparto offensivo come OUNAS.
Tornano invece a disposizione CEPPITELLI e LYKOGIANNIS che potrebbero entrare a partita in corso nel reparto arretrato.
Convocati
Indisponibili KLAVAN, PISACANE e LUVUMBO oltre ai positivi al virus GODIN, NANDEZ, PEREIRO, SIMEONE e OUNAS
Probabile formazione
In difesa sicuro l'impiego di FARAGÒ a destra (dato che PISACANE è stato colto da gastroenterite e sarà escluso) mentre CARBONI a sinistra sarà in ballottaggio fino all'ultimo con TRIPALDELLI, al centro la coppia sembra ormai fissa (a meno di rientri dal Covid da parte di GODIN).
Confermato anche il tandem della mediana mentre sulla trequarti, accanto agli inamovibili SOTTIL e JOAO PEDRO (non al meglio a causa di un problema al ginocchio), mister DI FRANCESCO deciderà all'ultimo tra ZAPPA e TRAMONI.
La punta a completare il 4-2-3-1 sarà PAVOLETTI tornato ai suoi livelli col gran gol allo SPEZIA dopo mesi di grande sofferenza.
4-2-3-1 con Cragno; Faragò-Walukiewicz-Klavan-Carboni; Marin-Rog; Tramoni-Joao Pedro-Sottil; Pavoletti.
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Mister JURIĆ «Che Cagliari mi aspetto? Di Francesco lavora su concetti che conosce molto bene. Nell'ultima partita, contro lo Spezia, il Cagliari avrebbe meritato la vittoria per quanto espresso nel secondo tempo. Da diversi anni la loro 'rosa' si rafforza con l'idea di arrivare nella parte sinistra della classifica, quindi sono in grado di far fronte a eventuali defezioni. Se ci saranno dei rientri? Abbiamo più soluzioni di prima. Dobbiamo essere bravi a rimanere 'fanatici' nel lavoro che facciamo e migliorarci senza perdere le nostre basi. Lazovic? Aspettiamo completi lo 'screening' medico di rito per ottenere l'idoneità sportiva, ma gli ultimi test diagnostici per il Coronavirtus-Covid 19 hanno dato esito negativo. Magnani? Ha recuperato. Ha fatto una settimana piena con noi, ma devo ancora decidere chi far giocare. Per quanto riguarda gli altri, Lovato è riuscito ad allenarsi, ora deve continuare a lavorare con continuità e tranquillità. Vieira ancora non ci sarà, come anche Günter, Cetin, Kalinic e Benassi. Chi giocherà in attacco? Di Carmine poteva segnare nelle ultime partite, ne è consapevole per primo lui, ma sa anche che si sta muovendo bene e che gli sta mancando solo il gol. Partirà ancora lui: è giusto che abbia l'opportunità di sbloccarsi, continuando a fornire l'ottimo contributo delle ultime partite al gioco della squadra. Il momento del Verona? In queste partite si è visto il sacrificio del gruppo e la voglia di far risultato, di sacrificarsi, di andare oltre l'emergenza e i propri limiti attuali. L'insieme di questi fattori è stato alla base delle nostre buone prestazioni e dei punti raccolti. Tanti giocatori hanno fatto passi in avanti rispetto alla scorsa stagione. In primis mi viene da pensare a Zaccagni, Dimarco e Dawidowicz. Gli ultimi risultati sono merito dei miei ragazzi. Io posso proporre situazioni che non hanno mai provato, poi spetta a loro interpretarle al meglio con intelligenza tattica e voglia di fare risultato. Io con la squadra parlo molto, ma anche l'ambiente che ci circonda è quello giusto. Io e il Direttore Sportivo, Tony D'Amico, siamo in grande sintonia, anche a livello di gestione dei calciatori. Lavoriamo in tranquillità, favoriamo i giusti comportamenti e remiamo tutti dalla stessa parte. Il merito è un po' di tutti. Se sta migliorando il nostro gioco? A Bergamo si è visto meno gioco, ma è comprensibile vista la caratura degli avversari. Ma la squadra mi è piaciuta molto. Abbiamo rischiato poco e potevamo fare anche altri gol. Con l'ingresso di Veloso, poi, siamo ulteriormente migliorati. Abbiamo fatto grandissimi passi in avanti per quanto riguarda sacrificio, voglia di fare risultato e capacità di soffrire. Se la quota salvezza è più alta dei 40 punti canonici? Il campionato è difficile e bisogna rimanere molto concentrati. Sarà dura, e la salvezza rimane il nostro obiettivo» HellasVerona.it
Mister DI FRANCESCO tecnico del CAGLIARI «Affronteremo un avversario molto ostico e in ottima condizione fisica e mentale, che fa del ritmo e della fisicità le prerogative fondamentali. Dovremo essere bravi a giocarci le nostre carte puntando sull'identità che abbiamo, andando oltre le difficoltà oggettive a livello di defezioni. Noi e l’Hellas siamo le due squadre che subiscono più tiri. Hanno un'identità forte, un allenatore che è un combattivo in grado di trasmettere questo atteggiamento alla squadra. Hanno subito meno gol di noi, nelle singole fasi del gioco sono stati più precisi. Aggiungo, però, che sul campo la differenza di punti è minima, soprattutto senza il gol subito allo scadere dallo Spezia. Questo ci deve dare fiducia in vista di domani. Abbiamo passato tante ore davanti al video in settimana, studiando anche la recente sfida di Coppa Italia dove nel primo tempo e nell'ultimo scorcio li abbiamo messi in difficoltà» CagliariCalcio.com
Marco Davide FARAONI a L'Arena «Le mie 100 presenze in Serie A? Ne scelgo due: la prima volta, l’esordio contro il Cagliari con la maglia dell’Inter nel 2011 e la seconda, la vittoria contro la Juve in casa l’anno scorso. La partita perfetta con l’Hellas? Torno sempre lì, la gara contro i bianconeri della passata stagione. La mia miglior prestazione in gialloblù? Contro la Roma l’anno scorso, una delle mie migliori sia in fase difensiva che offensiva. L’Europa? Sono d’accordo con Juric quando dice di pensare ad altro. Il vero obiettivo, la salvezza, non l’abbiamo ancora raggiunta. Se andiamo in campo con meno fame, diventa un problema. Juric? Il mister riesce a tirare fuori il meglio che hai dentro. Se tu, però, hai la testa giusta. Lui ti sta dietro, a volte può risultare pesante. I tuoi sbagli sono accompagnati dalle sue grida. Ma fa tutto per migliorarti. Se resti umile, è perfetto. Se invece sei permaloso fai fatica con lui. Se assomiglia a qualcuno? No, lui è lui» HellasLive.it
Ebrima COLLEY si presenta «Cosa mi ha spinto a scegliere il Verona la scorsa estate? Non ci ho pensato due volte, sinceramente, perché era scelta migliore per me. Non ho neanche considerato altre squadre: ho visto il Verona lo scorso anno quando ero con l'Atalanta e mi ha entusiasmato per come giocava. Se mi piacerebbe essere un giocatore del Verona? Io sono già un calciatore del Verona e sono felice di esserlo. Se la Serie A per me è un sogno? Ho iniziato a giocare in Gambia a 5 anni e per me la Serie A è stata sempre un sogno. Sono felicissimo che si sia realizzato. Come mi trovo con mister Juric? Ho avuto prima la fortuna di avere Gasperini come allenatore e adesso quella di poter imparare tante cose nuove anche da mister Juric. Mi ha fatto sentire subito a casa, sono davvero contento di essere qui. Se posso far bene come il mio connazionale Musa Barrow? Siamo arrivati in Italia insieme, ma siamo giocatori diversi. Lui è un attaccante puro, io posso giocare anche un po' più indietro. Amo muovermi sulla trequarti, come sto facendo qui a Verona. Spero di segnare il prima possibile in campionato, come sta facendo lui. Se si è già visto il 'vero' Colley? No, posso e voglio dare di più. Ma ora mi sento bene e spero di dare un contributo importante. Ogni volta che entro in campo, cerco di aiutare la squadra al massimo delle mie possibilità» HellasVerona.it
Federico CECCHERINI a TMBSport «Ho sempre avuto ottimi rapporti con gli allenatori, anche negli ultimi due anni a Firenze che comunque non sono stati fortunatissimi. Anche con Juric, qui a Verona, mi trovo benissimo, non tanto perché sto giocando con continuità ma soprattutto per come ti prepara alla partita: giustamente insiste sul fatto che non dobbiamo aver paura di niente e di nessuno. Con Juric si gioca sempre a viso aperto. Il mio sogno? Il vero grande sogno resta l’esordio in Nazionale maggiore. Un altro grande desiderio è quello di riuscire a vincere un trofeo» HellasLive.it
L'ex gialloblù Fabrizio CACCIATORE a L'Arena «Il mio Verona rispetto a quello di oggi è simile nella corsa, nell’aggressività, nella lotta. Pure noi sapevamo che correre più degli altri ci avrebbe permesso di strappare qualcosa in più. In cosa siamo diversi? Il modulo. Noi giocavamo a quattro dietro, Juric gioca tre. E davanti noi usavamo i tre attaccanti. Mentre questo è un 2 + 1. Diversi ma appoggiati da un’unica filosofia. Credo che la cultura del lavoro, del sacrificio e della fatica siano le stesse. Poiché è la qualità che fa la differenza, e le idee. E ognuno mette le sue. Il Verona di oggi è squadra a tutto campo. L’Europa? Oggi conta la salvezza ma se a dieci giornate dalla fine, il Verona fosse nella stessa posizione di classifica di adesso, potrebbe anche permettersi di sognare. Il leader del Verona? Noi avevamo Toni, mentre questo Hellas c’è l’ha fuori dal campo: Ivan Juric» HellasLive.it
Mister ITALIANO tecnico dello SPEZIA «Il Verona di Juric sta facendo molto bene anche quest'anno. Sta proseguendo sulla scia dello scorso anno. Chiaramente ha cambiato diversi giocatori, ma nonostante questo continua a giocare un ottimo calcio, porta a casa punti e vince le partite. Nonostante sia un po' meno arrembante dello scorso anno, il Verona propone sempre un tipo di calcio molto offensivo e Juric è un grande allenatore. Lui e Gasperini stanno portando avanti una filosofia di calcio che nei prossimi anni verrà riproposta anche da tanti altri allenatori. Anche io guardando le partite del Verona ho capito che si può fare un determinato tipo di calcio anche con squadre come le nostre. Togliere tempo e spazio agli avversari, togliere inventiva ai giocatori di maggiore qualità. Il Verona fa del pressing forse la sua arma più forte e questo modo di fare calcio verrà riproposto da tanti da qui in avanti, ne sono sicuro» TGGialloBlu.it
L'ex attaccante scaligero Nico PENZO a TMW «L’Hellas Verona sta proseguendo sulla falsariga dell’anno scorso quando ci sono stati ottimi risultati anche se la conclusione non è stata straordinaria a causa della sosta covid. E’ stato comunque un anno positivo e all’inizio di questa stagione c’era qualche perplessità viste le cessioni importanti. E invece grazie a Juric che ha ben chiaro il calcio da far esprimere, i risultati si stanno confermando, attraverso prestazioni convincenti. Il lavoro del tecnico è importante anche nella testa, ora c’è autostima in tutti. Obiettivo Europa League? Ribadisco: è un campionato strano, basta vedere l’andamento delle big come Inter e Juve. Il Milan è una sorpresa incredibile. Il Verona si sta confermando e può ambire all’Europa anche se secondo me le prime otto di adesso si giocano i sei posti» HellasLive.it
L'ex terzino gialloblù Gigi DE AGOSTINI al 'Corriere di Verona' «Non si voli con la fantasia, prima di tutto c’è sempre e soltanto la salvezza, da raggiungere e mettere al sicuro al più presto. Non è il caso di tirare fuori discorsi più grandi, non per il momento, almeno. Dopo, chi lo sa, se il Verona riuscirà a proseguire lungo questa strada sarà possibile guardare altrove. Se si perde di vista la dimensione attuale, tuttavia, si rischia. Piedi ben fissi per terra e avanti così» Hellas1903.it
In merito a quanto apparso su web e social, Hellas Verona FC precisa che Michele Cossato non è un tesserato, né un dirigente dello scrivente Club e non è mai stato incaricato ufficialmente di rappresentare Hellas Verona FC.#HVFC
Uno dei suoi gol più belli #Maradona l'ha segnato contro le tifoserie che da anni discriminano i napoletani con schifosi cori razzisti già intonati da un politico (condannato) che lo insultava e ora chiede di pregare per lui. [Per non dimenticare]#AD10S#maradona10
In casa Roma in vista della prossima stagione si inizia a pensare a qualche cambiamento. Secondo quanto riportato dal sito tuttomercatoweb - che riprende l'edizione odierna de "Il Tempo" - la società giallorossa, in vista del prossimo campionato, sembra intenzionata a non confermare in porta Pau Lopez mentre Mirante viaggia oramai spedito verso le 38 primavere. Il club capitolino, avrebbe quindi messo gli occhi su Marco Silvestri, attuale portiere del Verona con il quale ha sottoscritto un contratto fino al 2022.
Sezione: Calciomercato / Data: Mer 02 dicembre 2020 alle 19:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
"Il Verona balla con le big", titola cosi l'edizione odierna del "Corriere di Verona" che aggiunge "Hellas settimo sulla scia di tutte le grandi: Roma bloccata al Bentegodi, Juve e Milan costrette al pari in rimonta in trasferta, poi l’Atalanta ko a Bergamo".
Sezione: Rassegna / Data: Mar 01 dicembre 2020 alle 11:00 / Fonte: Corriere di Verona
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Juric, se il ciclo fosse già cominciato?
"Mi piacerebbe aprirne uno qui a Verona" ha detto giorni fa. E se l'avesse già fatto?
Di Cronaca di Verona - 1 Dicembre 2020
Caro Juric,
ci sono alcune cose che le vogliamo dire, come si fa con le persone destinare a restare nella storia di una città. Oh, certo, lei dirà, “non esageriamo, in fondo, solo di calcio si tratta”. Vero, solo di calcio, ma lei sa quanto questa città viva di calcio, respiri calcio, sia capace di sognare calcio, sempre e comunque.
Ha imparato negli anni, dapprima con un po’ di serie A, negli anni eroici, anni ’60 e ’70, gli anni della nostra gioventù, gli anni del calcio in biancoenero che, di sicuro, piacerebbe molto anche a lei. Era un calcio più umano, più vero, quello che lei rappresenta molto bene, anche oggi.
Per questo, sa, o meglio, anche per questo, Verona ha imparato a volerle bene. Oh, certo, anche per i risultati, per il gioco, ci mancherebbe. Ma di quello, parleremo dopo. Perchè prima, e lei ci tiene molto, vengono i valori umani. Nel suo calcio non possono mancare. E Verona questo, lo apprezza molto. Lei ne parla spesso, si legge tra le righe che nel suo modo di vivere il calcio non ci sono soltanto sovrapposizioni e diagonali, schemi e moduli. No, sarebbe riduttivo pensarlo, non sarebbe più Juric, non sarebbe più il suo calcio.
Lei è quello che non ha paura di dire le cose in faccia, anche a costo di apparire “duro”, a volte. Ma è diretto, sincero, senza giri di parole, senza sorrisi finti. E’ così con i giocatori, con la società, con tutti.
Anche per questo lei è “arrivato” al cuore di Verona. Gente un po’ chiusa, anche diffidente, a volte. Ma che sa capire chi ha davanti. Chi non vende fumo. Chi non regala promesse gratis. Lei non lo sa fare. “Pensiamo a salvarci” diceva qualche giorno fa. E ancora: ”Speravo che dal mercato arrivasse qualcosa di diverso…”. E poi: “Qui sto bene, sarebbe bello aprire un ciclo, ancora non l’abbiamo fatto. Per farlo, dovremmo cominciare a non vendere più i pezzi migliori, altrimenti si deve sempre ripartire daccapo…”. Poi va a Bergamo, dove il ciclo l’hanno aperto da un po’, e piazza una delle più belle partite degli ultimi anni. Roba da alzarsi in piedi e applaudire. Peccato non ci fosse gente, forse l’avrebbe fatto anche il pubblico di Bergamo.
Eccoci, finalmente, ai risultati. Perchè contano anche quelli, sicuro. La gente di Verona ha riscoperto, grazie a lei, il gusto di guardare calcio. Il suo, diciamolo senza paura, è forse il più bello della serie A. Non inferiore al Sassuolo (s’è visto anche al Bentegodi). Nemmeno a quello dell’Atalanta (vedi sabato sera). Bello perchè pulito, chiaro, semplice, efficace. Si dice sempre che una squadra rispecchia, in fondo, il cuore del suo allenatore. Il Verona è come lei. Diretto, schietto, va dritto al gol senza cercare vie complicate. Lo guardi e lo capisci. C’è un’aria nuova, intorno al Verona, che tutti hanno riscoperto grazie a lei. Al suo calcio nuovo, eppure antico. Vero. Umano. Permetta una domanda Juric: e se il il ciclo fosse già iniziato?
Raffaele Tomelleri
FONTE: CronacaDiVerona.com
LORENZO FABIANO | 30.11.2020
INNAMORATI DELL’HELLAS VERONA Il calcio frugale di provincia che fa invidia agli spendaccioni.
C’è una bella storia in serie A. In campo e in ufficio. C’è un club che spende poco, e soprattutto in modo oculato, lancia giovani talenti, tiene i conti in ordine e rispetta puntuale le scadenze. Cos’è, siamo su Marte? No, più semplicemente a Verona, dove si fa calcio frugale di provincia da far invidia agli spendaccioni metropolitani che oggi remano in un mare agitato dai debiti. Al 30 giugno 2020, il bilancio del club del presidente Setti si è chiuso con un utile di 8.275.111 euro. Cifra record nella storia dell’Hellas.
In un passato nemmeno poi tanto lontano, i suoi bei grattacapi la società li ha avuti, ma evidentemente da quelle parti la lezione è servita, se hanno fatto di necessità virtù e hanno compreso che fare calcio con i piedi per terra, in fondo, si può. Alle casse giovano le plusvalenze ricavate dalla cessioni di Amir Rrahmani al Napoli e Sofyan Amrabat alla Fiorentina: arrivati da perfetti sconosciuti, i due sono stati protagonisti di una grande stagione. Bravo il giovane ds D’Amico a pescarli, altrettanto bravo l’allenatore Ivan Juric a metterli nelle condizioni di emergere.
La cessione alla Roma di Marash Kumbulla, un gioiello del vivaio, sarà contabilizzata nei prossimi due esercizi contabili. I conti sono quindi al sicuro per i prossimi due anni o giù di lì. Se non di più, visto che la rosa è piena di talenti a basso costo. Andato via Kumbulla, il Verona un altro pezzo pregiato se l’è trovato in casa, il ventenne Matteo Lovato, che sta conquistando tutti. Recentemente, al portiere Marco Silvestri e al fantasioso Mattia Zaccagni, Roberto Mancini ha aperto i cancelli di Coverciano.
Mattia Zaccagni, il “top player” (insieme a Silvestri) di una macchina perfetta targata Verona 2020 (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
C’è poi un dettaglio, e no da poco: la squadra gira, fa punti (sono 15, ben 6 in più di un anno fa), ferma le grandi (in trasferta, ha imposto il pari a Juve e Milan, e battuto l’Atalanta; in casa ha pareggiato con la Roma, salvo poi vincere la partita a tavolino) e in classifica staziona nei giardini dal profumo d’Europa. Entro le mura care a Shakespeare, sulle rive dell’Adige s’intona l’Inno alla Gioia. Durerà? E chi lo sa. Intanto, come si dice al banco delle vecchie osterie di Verona tra un goto di Valpolicella e l’altro, ciapa e porta a casa.
La scorsa stagione, almeno fino allo stop dovuto all’esplosione della pandemia, il Verona è stato la vera sorpresa del campionato. A guidarla, un allenatore che ha saputo toccare i tasti giusti ed entrare nei tessuti della città e della tifoseria. La gente del Verona non chiede vittorie e incensi, chiede cuore e sudore. Protestantesimo all’altare del dio pallone. «Ti amo anche se vinci» per dirla con le parole di Marcelo Bielsa. Arrivato tra lo scetticismo generale, Ivan Juric ha conquistato la piazza. Come? Mettendo in campo proprio cuore e sudore.
Ruvido, spiccio e graffiante, ha un dono il tigrotto spalatino: dice quello che pensa, sempre e comunque. Dote rara, in mondo del calcio che blatera un politichese da segreterie di pentapartito ai tempi del CAF. Juric ha un’ idea precisa di calcio, fondata sull’intensità. Nulla conta chi abbia davanti, il suo Verona la partita se la gioca così, nel corpo a corpo, nell’uno contro uno, nella battaglia. Spada e sciabola; poco, pochissimo fioretto.
Senza paura, in guerra con Ivan Juric: qui a Bergamo, dopo aver somministrato all’Atalanta la sua stessa medicina. (Foto Emilio Andreoli/Getty Images)
Le regole son chiare, e valgono per tutti. Se non dai il massimo, e anche di più, sei fuori. Se non te la senti, accomodati, quella è la porta. Va così. «In nostro spogliatoio, nessuno ha puzza sotto il naso» ha chiarito l’allenatore ai microfoni di Dazn dopo la vittoria di Bergamo sul suo maestro Giampiero Gasperini. Quello che è successo nel primo tempo della partita di sabato sera, è lampante: lo spauracchio della serata era il Papu Gomez. Juric gli ha francobollato in rigida marcatura a uomo d’altri tempi, Dawidowicz.
Andava tutto bene, ma l’infortunio a Lovato (ahi, una ricaduta!), ha costretto il tecnico a spostare il fante polacco al centro della difesa; a sorpresa alla mezz’ora ha spedito in mischia il giovane Andrea Danzi incollandolo a Gomez. Danzi, un veronese doc, è però un centrocampista, non un terzino. Il ragazzo ha faticato e penato dannatamente. È rimasto negli spogliatoi. Povero Danzi, la sua partita è durata appena un quarto d’ora, un batter di ciglio:
«Ho visto che era in difficoltà, ho parlato con lui e l’ho abbracciato. Tutto normale, perchè da noi problemi non ne abbiamo».
Juric si è ravveduto e ha corretto il tiro. E nel secondo tempo il Verona ha fatto sua la partita, sebbene falcidiato e ridotto all’osso dagli infortuni e dal Covid. Poco importa, chi va in campo sa cosa deve fare, e sa anche bene che se non lo fa, si becca la strigliata. Auguri vivissimi. Juric è un comandante severo, diretto e intransigente, ma i suoi giocatori li ama come figli. E così li svezza. Questa è una squadra che la schiena ce l’ha bella dritta, come il suo allenatore, che alla chiusura del mercato non le ha mandate a dire; sperava di ripartire dalla stessa rosa rinforzata da un paio di buoni innesti per alzare un tantino l’asticella.
Così non è stato. Perchè le squadre quadrano, se quadrano anche i conti. Di questi tempi poi…! Juric si è così trovato tra le mani un gruppo giovane e profondamente rinnovato ma pure, e va detto, più ampio con alternative in ogni ruolo. Ha smoccolato, ma a quanto pare questo Verona, sebbene abbia molte facce nuove, non ha perso il suo timbro. Cuore e sudore, con l’elmetto in testa. Pronti alla battaglia, senza paura, fino alla fine. La ricetta è sempre la stessa. E piace.
FONTE: RivistaContrasti.it
ROMA - L’Hellas Verona è dalla scorsa stagione tra le realtà più belle della Serie A. Tra gli artefici di tale successo, oltre ai giocatori, c’è Ivan Juric. Il tecnico croato è riuscito a dare gioco e grinta alla squadra, tanto da diventare quasi intoccabile. I trader di Snai, infatti, hanno rivisto al rialzo la quota del suo esonero. Se ad inizio stagione l’eventualità era offerta a 3,00, ora l’allontanamento di Juric dalla panchina dell’Hellas paga 7,50 volte la posta. Ma oltre a rendere più salda la panchina di Juric, la condizione espressa nelle prime nove giornate di campionato dal Verona fa sognare i tifosi. I 15 punti finora raccolti portano i gialloblu a -2 dal 4° e 5° posto, occupato a quota 17 da Napoli, Juventus e Roma. Il sogno europeo veronese è possibile anche secondo i betting analyst di Sisal Matchpoint. Ad inizio stagione, infatti, l’ingresso tra le prime 6 dell’Hellas si giocava a 25, mentre ora pagherebbe 16 volte la posta.
FT/Agipro
(Foto Credits Instagram)
FONTE: AGIProNews.it
Hellas Verona, le 50 panchine di Ivan Juric
novembre 30, 2020
A Bergamo, l’allenatore gialloblù ha tagliato il traguardo delle 50 panchine con l’Hellas Verona. Dal suo arrivo in riva all’Adige, si contano 16 vittorie, 17 pareggi ed altrettante sconfitte.
Una serata storica quella vissuta sabato al Gewiss Stadium, grazie alla strepitosa vittoria di Veloso e compagni contro l’Atalanta, successo n.250ª nella storia del club scaligero in Serie A.
Hellas Verona, +6 punti rispetto al campionato 2019/20
novembre 30, 2020
La squadra di Ivan Juric, anche in piena emergenza, continua a sorprendere tutti. Numeri alla mano, i gialloblù in casa dell’Atalanta hanno raccolto la quarta vittoria nelle prime nove giornate, balzando in classifica a quota 15 punti.
Sono ben 6 i punti in più rispetto allo scorso campionato per Silvestri e compagni.
FONTE: HellasLive.it
CALCIOMERCATO Hellas, il Monza vuole Di Carmine a gennaio
02/12/2020 23:18
Secondo l’esperto di mercato Nicoló Schira, il Monza del presidente Silvio Berlusconi starebbe cercando un rinforzo in attacco in vista della prossima sessione invernale di calciomercato.
La dirigenza del Monza avrebbe messo gli occhi sull’attaccante del Verona, Samuel di Carmine.
Il giocatore è in scadenza con l’Hellas a giugno 2021. Setti per liberarlo subito chiede almeno 1 milione di euro.
R.C
FONTE: TGGialloBlu.it
Il tecnico gialloblù Ivan Juric riceverà il "Premio Triveneto" riservato al miglior allenatore delle squadre professionistiche, per i risultati ottenuti nella scorsa stagione 2019/2020. A indicarlo vincitore è stata la giunta territoriale dell'Unione Stampa Sportiva Italiana (U.S.S.I.) in collaborazione con i vertici dell'Associazione Italiana Calciatori. Per motivi legati al protocollo sanitario vigente la premiazione non potrà avvenire, come di consueto, al Teatro Comunale di Vicenza ma sarà fissata prossimamente presso la sede del club scaligero. Ne dà notizia oggi "L'Arena".
SERIE A Hellas, ora serve maturità. Contro il Cagliari al Bentegodi c'è una tradizione da mantenere
3/12 ALLE 09:45
di LUCA CHIARINI
"Se doveva vincere lui, va bene così", aveva commentato Gian Piero Gasperini nel post-partita di Atalanta-Verona. Il riferimento all'allievo Juric, quasi cesariano per formulazione e contenuto (un "Tu quoque, Brute, fili mi!" applicato ai nostri giorni), è un onore alle armi di chi, con un turbinio di sentimenti all'interno, osserva la crescita esponenziale di un figlioccio. L'Hellas a Bergamo ha dato sfoggio delle sue migliori qualità: spigliatezza, carattere, rigore tattico, coraggio. Una versione iridescente del giocattolino che l'uomo di Spalato, pur manifestamente non convinto dell'ultimo mercato condotto dalla società, ha già messo a punto. A tutto ciò va aggiunta una discreta connotazione simbolica, perché quella di Bergamo è stata la duecentocinquantesima vittoria in Serie A, la cinquantacinquesima dell'era Setti.
Non ci si potrebbe affacciare al lunch match di domenica col Cagliari in condizioni migliori, dunque. Se non fosse per un'infermeria sempre piuttosto trafficata, causa di un perenne stato di semi-emergenza che è però stato sin qui gestito come meglio non si poteva. Il vero pericolo, semmai, è quello di allentare la tensione emotiva dopo tanti complimenti e celebrazioni. Quasi fisiologico, per una delle squadre con l'età media più bassa del nostro campionato. Certamente non per Juric, che dai suoi - ancor prima che il risultato - vuole dedizione e costanza di rendimento. Ecco quindi che questo fondamentale passaggio della stagione può essere un termometro del livello di maturità e consapevolezza raggiunto dalla squadra: vincere anche con il Cagliari, in estrema sintesi, certificherebbe l'impermeabilità dai condizionamenti esterni del plotone di Juric. Anche perché c'è una longeva tradizione da mantenere: il Verona, dal '99 ad oggi, ha sempre vinto in Serie A contro i sardi al Bentegodi, dove l'ultimo blitz rossoblù risale addirittura al 1972.
SERIE A Serie A, la Top 11 del 9° turno: è dominio veronese. Quattro giocatori scaligeri in squadra
1/12 ALLE 08:45
di GAETANO MOCCIARO
Hellas Verona protagonista del 9° turno di Serie A. Quattro i giocatori rappresentati, con altri sette giocatori di altrettante squadre a completare la formazione ideale. Davanti il trio offensivo è inedito con Lorenzo Insigne affiancato da Gervinho e Pussetto: tutti e tre hanno meritato il 7.5 in pagella conducendo le loro squadre alla vittoria
MARCO SILVESTRI Atalanta-Hellas Verona 0-2
Disinnesca Gomez nel primo tempo, è sempre attento quando viene chiamato in causa. Nella ripresa si supera negando ai padroni di casa l'1-0 più volte.
GAETANO LETIZIA
Benevento-Juventus 1-1
Prestazione semplicemente maiuscola in entrambe le fasi di gioco. Realizza un gol importante con una conclusione al volo che non lascia scampo a Szczesny con una dedica speciale, da napoletano, a Diego Armando Maradona.
MATTHIJS DE LIGT
Benevento-Juventus 1-1
Se c'è da impostare, lo fa bene. Se c'è da coprire, è sempre pronto. Le marcature non le sbaglia, gli uno contro uno men che meno. Volessimo trovargli un difetto, diremmo che gli manca solo il dono dell'ubiquità: ce ne vorrebbe altri dieci col medesimo atteggiamento.
ALESSIO ROMAGNOLI
Milan-Fiorentina 2-0
Nel gesto polemico dopo il gol c'è tutta l'insofferenza per qualche critica di troppo mal digerita. Ne aveva bisogno. La brillantezza sta tornando, un passo alla volta: splendido il rammendo sull'imbucata di Castrovilli per Vlahovic.
FEDERICO DIMARCO Atalanta-Hellas Verona 0-2
Diagonale decisiva nel primo tempo, grande attenzione contro due clienti difficili come Ilicic e Hateboer. Perfetto in ogni circostanza, prova sontuosa.
ANTONIO CANDREVA
Torino-Sampdoria 2-2
Segna con un inserimento da attaccante in area di rigore e fornisce un assist al bacio per Quagliarella.
MIGUEL VELOSO Atalanta-Hellas Verona 0-2
Ha il piede caldo e lo dimostra subito colpendo una traversa. Poi trasforma in modo perfetto il rigore e serve l'assist vincente a Zaccagni. La mossa che cambia la partita.
MATTIA ZACCAGNI Atalanta-Hellas Verona 0-2
L'uomo più in forma nella squadra di Juric, punto di riferimento imprescindibile e collante tra centrocampo e attacco. Conquista il rigore, poi si mette a disposizione con grande abnegazione e segna il 2-0 con uno scatto di 50 metri e un controllo strepitoso.
IGNACIO PUSSETTO
Lazio-Udinese 1-3
Gol, qualità, presenza in area, c’è stato tutto nella prestazione di Pussetto, che guida un attacco che si ritrova senza Lasagna e senza Okaka. Entra in quasi tutte le azioni pericolose e continua un percorso di crescita che sembrava essersi interrotto e ora è tracciato.
GERVINHO
Genoa-Parma 1-2
Quando gioca così c'è poco da dire. Parte fortissimo, svariando molto, e al decimo minuto l’ha già sbloccata con un preciso destro che batte Paleari. Molto utile anche in ripiegamento quando viene spostato nella zona di Pellegrini, si mangia un gol su assist di Cornelius e colpisce una traversa che trema ancora con un bolide che avrebbe meritato maggior fortuna. Bravissimo nella ripresa a sfruttare lo svarione di Zapata e siglare la sua seconda doppietta del campionato.
LORENZO INSIGNE
Napoli-Roma 4-0
Bagna la prima partita post Maradona con una punizione perfetta, poi concede l'assist a Fabian Ruiz. Una spina nel fianco per la retroguardia giallorossa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS GENERALE
5 DICEMBRE 2020 #VeronaCagliari: le statistiche
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Hellas Verona-Cagliari, 10a giornata della Serie A TIM 2020/21, in programma domenica 6 dicembre (ore 12.30) allo stadio 'Bentegodi'.
I PRECEDENTI
- Si contano 30 precedenti tra Hellas Verona e Cagliari: 12 vittorie per i gialloblù, 8 pareggi e 10 vittorie rossoblù.
- L'Hellas Verona ha vinto 4 delle ultime 6 sfide contro il Cagliari (un pareggio e una sconfitta) in Serie A, tanti successi quanti nelle precedenti 10.
LE CURIOSITA'
- L'Hellas Verona ha vinto tutte le ultime cinque gare interne contro il Cagliari in Serie A.
- Hellas Verona e Cagliari hanno due delle quattro età medie di formazioni titolari più basse in questo campionato. I gialloblù sono al 4° posto di questa speciale classifica con 26 anni e 59 giorni, mentre i rossoblù - con 25 anni e 222 giorni - si posizionano al secondo posto.
FOCUS GIOCATORI
- L'esordio di Marco Davide Faraoni in Serie A è stato proprio contro il Cagliari, nel novembre 2011 con la maglia dell'Inter. Inoltre, contro i
sardi, ha anche segnato un gol - il suo primo con la maglia del Verona in Serie A - nel settembre 2019.
- Nikola Kalinic ha segnato 6 gol contro il Cagliari in Serie A: la squadra sarda è la sua vittima preferita. Inoltre la punta dell'Hellas Verona ha fornito tre assist contro i rossoblù, più che contro ogni altra avversaria.
Jerry Calà tifa Chievo, come molti già sapevano e come confermato dal recente video segnalatoci dall’amico Paolo Sacchi, radiocronista delle partite della squadra allenata da Aglietti. Ogni pretesto è per noi buono per parlare non di calcio, ma dell’immenso Jerry che abbiamo applaudito dal vivo in tantissimi posti anche se purtroppo mai alla Capannina. E del resto il primo 45 giri acquistato andando da soli in un negozio di dischi (un negozio di dischi! Lo scriviamo di nuovo) fu Capito?! dei Gatti di Vicolo Miracoli: la mentalità pop ce l’abbiamo avuta fin da bambini e non abbiamo mai avuto bisogno di rivalutazioni.
Ma cosa volevamo dire, in realtà? Che a memoria, che forse ci inganna perché non viviamo la realtà di Verona, non sapremmo citare un solo vip locale tifoso del Chievo nonostante negli ultimi 20 anni, dall’epoca Delneri, il Chievo abbia fatto molto di più dell’Hellas Verona. E non certo perché alle spalle avesse miliardari o poteri forti… Quanto al bacino d’utenza, Chievo è da quasi un secolo (prima era un borgo) un quartiere di Verona, che esagerando avrà 5.000 abitanti, mentre tutta Verona e la provincia arrivano quasi al milione. E con tutto il rispetto per l’ottimo lavoro di Juric, miglior distruttore del gioco altrui d’Italia (certo non allena Neymar e Messi), la gloria risale allo scudetto del Verona di Bagnoli, 35 anni fa.
Questo porta a una conclusione: il tifo calcistico ha movimenti lentissimi, determinati sì da risultati e da giocatori di riferimento, ma nell’arco di decenni. Ci sta quindi che il vero valore di un club sia il marchio, senza inerpicarsi in discorsi su bilanci (falsi) e piani di sviluppo (ancora più falsi). Per questo comprendiamo, pur non esultando, l’americano che compra la Roma o il cinese che compra l’Inter, un po’ meno operazioni su realtà più piccole. Ma tornando a Jerry Calà, sul suo tifo per il Chievo devono avere influito il figlio, che ha giocato nelle giovanili del club di Campedelli, ma anche uno sgradevole episodio avuto con la tifoseria dell’Hellas nel 1985…
FONTE: Indiscreto.info
L’ex capitano dell’Hellas Verona, Giampaolo Pazzini, figura tra gli iscritti al corso di “Allenatore UEFA A”. Insieme all’ex bomber gialloblù, figurano Del Piero, Vieri e De Rossi.
FONTE: HellasLive.it
Maradona, incredibile in Argentina: "È apparso in cielo"
Nel video pubblicato da Olé su Twitter si intravede l'immagine del Pibe de Oro con il numero 10 alle spalle tra le nuvole di Paranà
30.11.2020 13:30
PARANA' (ARGENTINA) - Nella città argentina di Paranà un'apparizione in cielo nel corso della notte ha fatto gridare al miracolo. Tra le nuvole, in un video ripreso da un semplice cittadino, si scorge la sagoma di Diego Armando Maradona con alle spalle il numero 10. L'immagine rievoca una celebre foto del Pibe de Oro con la maglia dell'Argentina. L'abitante di Paranà, incredulo, ha rilasciato delle dichiarazioni ad Olé: "Ieri sera vedevo la luna, era così bella che ho voluto filmarla. Alla fine ho visto che dal cellulare l'immagine era completamente diversa da ciò che stavo guardando. E oggi un amico mi ha fatto notare che ho visto qualcosa di inimmaginabile".
FONTE: CorriereDelloSport.it
PRIMA SQUADRA Roberto Breda è il nuovo allenatore #BiancAzzurro
29 Novembre 2020
La Delfino Pescara 1936 comunica di aver affidato la guida tecnica della prima squadra a Roberto Breda che già a partire da domani pomeriggio guiderà la squadra in vista della difficile trasferta contro l’Ascoli.
Da parte di tutta la società, un caloroso benvenuto e un grande in bocca al lupo per la sua nuova avventura in #BiancAzzurro.
La Delfino Pescara 1936 comunica di aver sollevato dall’incarico l’allenatore della Prima Squadra Massimo Oddo.
Ringraziandolo per la professionalità profusa in questi mesi la Società augura al tecnico le migliori fortune professionali.
FONTE: PescaraCalcio.com
L'Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica che il nuovo allenatore della prima squadra è il Sig. Delio Rossi. Con il neo tecnico arrivano anche i collaboratori Fedele Limone e Domenico Botticella.
A Mister Rossi e al suo staff il benvenuto della Società bianconera e l'augurio per un proficuo lavoro.
Esonerato Mister Bertotto.
29 November 2020
L’Ascoli Calcio 1898 FC S.p.A. comunica di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra il Sig. Valerio Bertotto, al quale va il ringraziamento per l’impegno e la dedizione profusi fino ad oggi.
FONTE: AscoliCalcio1898.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.