HELLAS VERONA 2-1 CAGLIARI: Un HELLAS da lustrarsi gli occhi annichilisce il CAGLIARI con la doppietta di DI CARMINE poi l'espulsione (discutibile) di BORINI rischiava di rovinare tutto ma i solidissimi gialloblù hanno accompagnato la nave in porto
RECAP & IMPRESSIONI
L'HELLAS parte fortissimo e in pochi minuti segna un gol con DI CARMINE e prende un legno con LAZOVIĆ, poco prima della mezz'ora meritatissimo il raddoppio di Samuel dai 20 metri con una sassata pazzesca: JURIĆ ha letto bene le qualità dell'avversario e al folto centrocampo sardo ha risposto con la fisicità e l'aggressività di BADU (bravo ad inserirsi tra le linee di passaggio avversarie) e AMRABAT un vero martello sul centrosinistra.
Poco dopo la mezz'ora BORINI va in anticipo su ROG e sullo slancio, col piede a martello, colpisce la tibia dell'avversario: Dinamica discutibile ma per il signor Manganiello il VAR parla chiaro e per Fabio è rosso.
L'inferiorità numerica cambia decisamente la deriva della gara con CACCIATORE che comincia a prendere campo e a mettere in area scaligera palloni pericolosi e sul finire del primo tempo SIMEONE accorcia le distanze.
Nel secondo tempo gli ospiti schiacciano gli scaligeri a lungo nella propria area senza tuttavia creare grossi pericoli e al 70° anche CIGARINI si fa cacciare a causa del secondo cartellino giallo dopo un fallo sullo sgusciante ZACCAGNI.
Da lì in poi il VERONA controlla e porta a casa 3 punti meritatissimi.
Fino al 35esimo non c'è stata gara: Il VERONA affondava allegramente sulla sinistra con LAZOVIĆ, DI CARMINE bollava e sulla trequarti VERRE e BORINI non davano punti di riferimento agli spaesati avversari poi l'espulsione di Fabio ha invertito completamente la deriva della gara ma, anche in sofferenza, i gialloblù hanno dimostrato di essere solidi anche in difesa.
Vero è anche che il CAGLIARI, al quarto KO consecutivo, si è dimostrato ben poca cosa ma francamente (ri)vedere un HELLAS così dopo 100 giorni di fermo calcistico non può che essere un ottimo segnale ma ragazzi di JURIĆ hanno smentito tutti ancora una volta ricominciando con la stessa intensità di sempre cosa non facile anche per atleti professionisti.
Dopo poco più di un'ora di gara le squadre si sono allungate tantissimo e gli interpreti hanno cominciato a camminare in campo ma anche questo è stato comprensibile per l'HELLAS in inferiorità numerica per 35 minuti (discorso a parte va fatto ovviamente per l'alieno AMRABAT che ha corso e chiamato palla probabilmente anche negli spogliatoi a fine partita).
Tabu sfatato (mai i gialloblù avevano vinto senza pubblico sugli spalti e settimo posto (che vale l'Europa) conquistato ma non c'è tempo di cullarsi sugli allori: Martedì alle 19:30 arriva il NAPOLI ed è già ora di un'altra battaglia, i conti si faranno alla fine.
LA PARTITA
3-4-2-1 un po' a sorpresa per mister JURIĆ che, rispetto alle attese, cambia un elemento per reparto: In difesa EMPEREUR prende il posto di GÜNTER, in mediana gioca BADU e non VELOSO, mentre è DI CARMINE al centro dell'attacco con VERRE e BORINI alle spalle e ZACCAGNI ad aspettare il suo turno in panca.
Senza Joao PEDRO, 'Ninja' NAINGGOLAN, OLIVA e RAGATZU mister ZENGA schiera il suo primo CAGLIARI col 3-5-1-1: In difesa recuperano gli acciaccati CACCIATORE e CEPPITELLI, in mediana CIGARINI darà il passo tra NANDEZ e ROG mentre sulle esterne agiranno IONITA (non al meglio) e PELLEGRINI con PEREIRO sulla trequarti e il 'Cholito' SIMEONE unica punta.
Squadre divise in quattro spogliatoi per titolari e riserve nel prepartita, dopo un minuto di raccoglimento in onore alle vittime del Covid-19 (e a Mariolino CORSO scomparso oggi) si parte agli ordini del signor Gianluca Manganiello della sezione AIA di Pinerolo in un Bentegodi deserto a seguito delle regole anticontagio.
PARTE FORTE L'HELLAS, DI CARMINE PORTA AVANTI I GIALLOBLÙ
Dopo 30 secondi LAZOVIĆ dal limite ci prov a con un tiro a giro respinto di pugno da CRAGNO.
Al 5° FARAONI premia l'inserimento di RRAHMANI che purtroppo spara alto. SIMEONE dalla distanza scivola al momento del tiro, raccoglie facile SILVESTRI al 9°.
Bell'uno-due tra LAZOVIĆ e AMRABAT sulla sinistra al 14°, cross morbido del serbo sul primo palo dove DI CARMINE, in anticipo su PISACANE, incorna sotto la traversa in maniera imparabile per CRAGNO!
TIRO AL BERSAGLIO HELLAS MA IL LEGNO E CRAGNO DICONO NO AMRABAT ara la destra al 19° palla a LAZOVIĆ che in area s'accentra e la sua conclusione viene deviata da CACCIATORE sul legno dell'incrocio sinistro! Ribatte RRAHMANI ma CRAGNO respinge a lato dove arriva FARAONI ma il portiere ospite dice ancora no...
Calcio d'angolo HELLAS da destra al 24° EMPEREUR di testa alza sopra la traversa.
ANCORA DI CARMINE: RADDOPPIO HELLAS, BORINI ESPULSO
Raddoppio HELLAS al 27°: DI CARMINE protegge palla sulla trequarti, raccoglie VERRE che punta CRAGNO inseguito da sei giocatori, palla di nuovo a DI CARMINE che da fuori area spara un missile a fil di palo: Inutile il volo di CRAGNO sulla sinistra è 2 a 0 VERONA!
Al 33° BORINI in anticipo su ROG conclude l'intervento col piede alto, il signor Manganiello richiamato al VAR valuta da rosso l'intervento di Fabio che deve abbandonare il campo! Al 37° Batte PEREIRO che mette in difficoltà SILVESTRI in tuffo sulla sinistra...
IL CAGLIARI ACCORCIA LE DISTANZE
Colpo di testa di PELLEGRINI al 40° sul secondo palo: Facile per SILVESTRI raccogliere. CIGARINI verticalizza sul palo lontano al 43°: Sponda di PELLEGRINI che anticipa FARAONI e serve il liberissimo SIMEONE a centro area, l'argentino di controbalzo accorcia le distanze...
Dopo un minuto di recupero Manganiello termina il primo tempo.
RIPRESA COL VERONA SCHIACCIATO NELLA PROPRIA AREA
Si riprende con VELOSO al posto di VERRE nel VERONA e BIRSA al posto di PEREIRO nel CAGLIARI.
Il CAGLIARI pressa i gialloblù nella propria area, ROG al 47° ci prova dal limite ma spara alto; DI CARMINE lascia il posto a ZACCAGNI (che biondo è inguardabile).
Al 49° ancora ROG dai 20 metri, palla alta. NANDEZ dal limite sul centrodestra al 56° palla sopra la traversa.
Al 63° LAZOVIĆ in mezzo dove BADU impatta male non avvedendosi del compagno sul secondo palo, in ogni caso Manganiello ferma tutto per off-side del ghanese.
Al 68° CEPPITELLI da fuori area spara in curva, l'ultimo doppio cambio di ZENGA è composto da MATTIELLO e PALOSCHI al posto di CACCIATORE e IONITA il neotecnico del CAGLIARI con una punto e un esterno prova a rimetterla in piedi.
CIGARINI AMMONITO ABBATTE ZACCAGNI: È ANCORA PARITÀ NUMERICA
Fallo di CIGARINI su ZACCAGNI al 70°: IL mediano del CAGLIARI era già ammonito e il direttore di gara estrae il secondo giallo ristabilendo la parità numerica, gli ospiti passano al 4-3-2.
FINALE IN CUI IL VERONA AMMINISTRA ABBASTANZA AGEVOLMENTE
Al 73° CEPPITELLI la mette nel cuore dell'area per la girata di testa di NANDEZ che fortunatamente non trova lo specchio.
Ultimo cambio per ZENGA: LYKOGIANNIS al posto di PELLEGRINI, cambia anche JURIĆ inserendo DIMARCO al posto di LAZOVIĆ: È l'85°.
Calcio d'angolo da destra per il CAGLIARI all'86°, sponda a centro area e PISACANE sul secondo palo colpisce di testa cadendo all'indietro: Ospiti vicini al pari!
Altro corner da destra per i sardi all'88°: LYKOGIANNIS sul primo palo la alza troppo...
al 92° MATTIELLO scivola colpendo di destro un traversone che arriva dalla mancina: Palla a lato.
Dopo 3 minuti di recupero il signor Manganiello dice che può bastare: Il VERONA è settimo in classifica!
SILVESTRI Gara di normale amministrazione per Marco che non ha faticato più che tanto ed è capitolato nell'unica vera occasione avuta dagli avversari sulla quale non ha potuto far niente: 6
RRAHMANI Mai in difficoltà e due affondo che potevano regalargli la gioia del primo gol in Serie A, unico neo all'89° quando sul cross di BIRSA non è pronto (la palla va a centroarea dove KUMBULLA anticipa NANDEZ a un metro da SILVESTRI). Altra gara quasi in surplace per il kosovaro: 6,5
KUMBULLA Anche il buon Marash non è parso mai in difficoltà e ha messo una toppa determinante sull'errore di RRAHMANI di cui sopra: 7
EMPEREUR Bravo anche EMPEREUR fino all'espulsione di BORINI poi le sovrapposizioni di CACCIATORE l'hanno messo in comprensibile difficoltà: 6
FARAONI Gabbato da PELLEGRINI nell'assist per SIMEONE si rifà 'cucendo' e contrastando sulla fascia destra in apparente scioltezza: 6,5
BADU Prima da titolare in maglia scaligera per Emmanuel (l'ultima era stata a Maggio 2019 con la maglia dell'UDINESE ancora contro il CAGLIARI), compie egregiamente il suo lavoro da interditore inserendosi spesso nelle linee di passaggio avversarie, prende un giallo per un bisticcio con NANDEZ poco prima dell'espulsione di BORINI: 6
AMRABAT Con LAZOVIC il migliore in campo, da lui parte l'azione del primo gol di DI CARMINE e grazie alle sue 'sgroppate' il VERONA rimane a galla quando, in inferiorità numerica, i gialloblù non riescono più ad uscire dall'area. Immenso per qualità tecniche e fisiche, un vero leone nei recuperi di palla e... Grandissimo acquisto per la FIORENTINA: 7,5
LAZOVIĆ Un assist e dun legno, in 11 contro 11 la fascia sinistra è sua, né IONITA né CACCIATORE riescono a contenerlo; poi deve sacrificarsi, spende tantissimo e lascia il posto nel finale di gara: 7,5 (gli da il cambio all'85° DIMARCO che cerca di contenere i danni sulla mancina: Ingiudicabile)
VERRE Quanti danni sulla trequarti quando manda regolarmente fuorigiri il centrocampo avversario, ottimo l'assist per il raddoppio di DI CARMINE quando era circondato da sei avversari: 6,5 (gli da il cambio al 46° VELOSO: È forse quello che ha patito di più i 100 giorni di lontananza dal campo, non ha gamba ma si salva spesso col fosforo e la tecnica... Farà meglio nelle prossime gare: 6)
BORINI Con VERRE combinava bene ed era imprendibile per gli avversari, poi quel fallo per la troppa foga e la discutibile espulsione con Manganiello che, dopo il consulto col VAR cambia diametralmente decisione; sarà difficile sostituirlo col NAPOLI: 6
DI CARMINE Incredibile Samuel inatteso in campo nelle formazioni pregara e pure un po' sparito dai radar di JURIĆ (anche a causa di un rapporto non sempre facile col tecnico) poi il mister lo fa partire titolare e lui regala una fantastica doppietta! Bellissimo soprattutto il secondo gol: 7 (gli da il cambio al 48° ZACCAGNI: Fondamentale nel tenere sul chivalà i difensori ospiti in un momento in cui il VERONA è schiacciato nella propria area, punta gli avversari che non trovano altre soluzioni se non il fallo, decisivo quello di CIGARINI che ristabilisce la parità numerica: 7)
JURIĆ Conosce a menadito ogni componente della sua squadra e gestisce tutti come un perfetto direttore d'orchestra: DI CARMINE titolare dopo lungo tempo? Pronti-via e Samuel piazza la doppietta. C'è anche fortuna da parte del tecnico però la fortuna va guadagnata e in ogni caso, se i gialloblù oggi non sembrano essersi mai fermati, il merito è suo (e del suo staff). Fino all'espulsione di BORINI gli avversari erano annichiliti segno di una grande preparazione della gara: 8
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Mister JURIĆ tecnico del VERONA «La mia empatia con la squadra? È stata una partita importantissima, perché noi dobbiamo conquistare la salvezza il prima possibile. Sì è accumulata la giusta dose di adrenalina e poi era da tanto tempo che aspettavamo che si ricominciasse a giocare. I ragazzi hanno dominato per i primi 35' e forse avremmo potuto fare più gol, ma poi è arrivata l'espulsione che, a mio avviso, non ci stava: la partita allora è cambiata completamente. I ragazzi comunque sono stati fantastici. La classifica? Il nostro obiettivo è la salvezza, ma è normale che daremo il massimo fino alla fine. Arriveremo dove arriveremo ma sicuramente senza regalare niente a nessuno. Il cambio Di Carmine-Zaccagni? So che Samuel è un giocatore perfetto in profondità, però volevo impostare la gara diversamente, con più inserimenti di Badu e di Amrabat e con Zaccagni che mi teneva palla. Cercavo di sganciare gli esterni e far portare palla alla squadra. Questo è un gruppo di ragazzi che sta bene insieme: fra loro si divertono e gli piace trascorrere il tempo assieme. Non ho trovato problemi, a loro piace giocare a calcio e a me allenare. Piuttosto i problemi sono stati fisici in queste settimane di allenamento. Sappiamo che è stato un momento duro per tutti, ma sappiamo anche che dopo questi momenti si vuole tornare alla normalità. Vorrei però nominare un ragazzo oggi: Badu. Lui sì che ha passato momenti duri, ha perso la sorella. Oggi ha dato dimostrazione di una grande professionalità e per questo lo ringrazio» HellasVerona.it
Mister ZENGA tecnico del CAGLIARI «Mi aspettavo un inizio diverso, abbiamo sbagliato i primi venti minuti della partita. Il risultato è frutto della gara che costruisci, dopo cinquanta secondi abbiamo preso un tiro in porta con una grande parata di Cragno. I gol incassati sono da rivedere, specie il secondo, originato da un errore individuale. Però siamo rimasti in partita, favoriti dall'espulsione di Borini ma anche in undici contro undici abbiamo attaccato, non ricordo un'altra azione del Verona dopo i primi 20'. L'abbiamo riaperta con Simeone, poi abbiamo creato qualche situazione dalle parti di Silvestri, il dominio del gioco è stato nostro. A volte siamo rimasti troppo statici in attesa del pallone, ma anche negli ultimi minuti siamo riusciti a costruire un paio di buone occasioni. L'espulsione di Cigarini? Stavo preparando il terzo slot di cambi quando Cigarini è stato espulso: purtroppo era già ammonito, temevo che potesse prendere un altro giallo in una situazione di ripartenza. Purtroppo è successo proprio questo» CagliariCalcio.com
Il match-winner DI CARMINE «Una classifica bellissima? Siamo partiti per la salvezza e il nostro obiettivo rimane quello, poi vedremo. Il Verona subito in palla? Abbiamo fatto 5 settimane importanti per preparare al meglio questa partita: il mister e il nostro preparatore atletico hanno lavorato tanto con noi e si è visto. Peccato per l’espulsione perché ci ha tagliato un po’ le gambe, giocare in 10 con questo caldo non è facile. Quanto conta il gruppo? Per una squadra come noi è fondamentale: la capacità di sopperire alle assenze è una qualità davvero importante. Se è bello tornare a far gol? Ci tenevo tanto a segnare. D’altronde per un attaccante il gol è tutto. Ringrazio la squadra perché crea sempre occasioni: il merito è loro. Voglio dedicare questi gol a mio padre, sarà particolarmente felice, la sua unica presenza in Serie A è stato proprio contro il Cagliari. I consigli di Juric? Il mister con me lavora tanto, mi stimola a fare sempre di più, lo ringrazio perché mi sta facendo crescere» HellasVerona.it
Marash KUMBULLA a DAZN «I compagni che mi dicono che non merito l’intervista? Fanno i simpatici, però ci sta. Hanno ragione: abbiamo fatto bene tutti e c’è chi ha fatto benissimo. È stata una bella vittoria. Avevamo tanta voglia di tornare a giocare. Non siamo ancora al cento per cento ma pian piano con gli allenamenti stiamo tornando quelli che eravamo a marzo. Non mi faccio condizionare dalle voci di mercato. Sono fatto così. È merito di tutte le persone che ho attorno e che mi aiutano negli allenamenti e nelle partite, dal mister alla società» Hellas1903.it
SIMEONE del CAGLIARI ha accorciato le distanze sul finire del primo tempo «Abbiamo iniziato male, l'approccio non è stato quello giusto. Dopo i primi venti minuti, si è rivisto il vero Cagliari: abbiamo corso, lottato, messo molti palloni in area. L'espulsione di Borini ci ha dato una mano però questo deve essere il vero Cagliari: aggressivo dall'inizio alla fine. Stare fermi per tanto tempo non è facile. Bisogna comunque continuare a lottare su ogni pallone... Non è stato semplice per me oggi, sono un giocatore che cerca la profondità e una squadra come il Verona si chiude bene, non concede molte possibilità. In alcune occasioni avrei potuto fare meglio, approfittare di alcuni spazi, specie nel primo tempo» CagliariCalcio.com
Pari e patta fra TORINO e PARMA nell'1 a 1 che ha visto BELOTTI farsi parare un rigore da SEPE all'Olimpico Grande Torino in una gara in cui i granata dopo tre sconfitte consecutive meritavano probabilmente qualcosa in più.
Domani alle 19.30 ATALANTA-SASSUOLO e alle 21.45 INTER-SAMPDORIA chiuderanno il recupero della 25esima giornata.
CONTENZIOSO VOLPI-SETTI CI RISIAMO Pippo Russo di Calciomercato.com riporta del fallimento di H23 S.P.A (sentenza n. 46/2020 il Tribunale Fallimentare di Bologna) una delle tante società create intorno all'Hellas Verona dal proprietario e presidente Maurizio SETTI. La dichiarazione di fallimento è stata intentata da due società riconducibili a Gabriele VOLPI (ex socio in affari ed amico del numero 1 di Via Olanda) a causa del mancato pagamento di quasi 15 milioni di Euro in totale.
Il giornalista si chiede quali potrebbero essere le ricadute sull'HELLAS ma il patròn, sentito telefonicamente, ha ostentato massima fiducia nel ribadire che il VERONA 'Non c'entra niente. Ci ridiamo sopra. La risposta arriverà, queste sono cose volute apposta da gente che è fallita. Riceverà la risposta fatta bene'.
Non si è fatta attendere la risposta ufficiali del patròn scaligero alla testata:
'I legali della società H23 precisano quanto segue, chiedendone la pubblicazione integrale.
In merito alla notizia della dichiarazione di fallimento della società H23 s.p.a. in liquidazione, si precisa quanto segue:
- la dichiarazione – pronunciata su istanza di due soggetti che non sono muniti di titoli esecutivi – è provvisoria e non definitiva; prontamente impugnata dalla società H23 s.p.a. avanti la Corte d’appello di Bologna, che si dovrà pronunciare sull’istanza di revoca del fallimento; la dichiarazione è errata, basandosi su una lettura non corretta dei documenti di causa; è, infatti, del tutto “anomalo” che venga dichiarato il fallimento di H23 s.p.a., la quale – come pubblicamente emerge dal registro delle imprese – ha un patrimonio netto positivo superiore a € 19 milioni e un attivo superiore a € 31 milioni, che consentirà, al termine della liquidazione, di soddisfare, in maniera eguale e integrale, ogni suo eventuale creditore, che provi di averne titolo;
- H23 S.p.A. da tempo non ha alcun legame con la società Hellas Verona F.C.; le vicende di H23 s.p.a. sono, pertanto, del tutto irrilevanti per le sorti di Hellas Verona F.C. s.p.a.'
ALEX ZANARDI GRAVISSIMO dopo lo scontro frontale della sua hand-bike contro un camion e il delicato intervento chirurgico subito alla testa...
ADDIO A MARIO CORSO, a 78 anni si è spento l'ala veronese vincitore di 4 Scudetti, 2 Coppe Campioni e 2 Intercontinentali nella 'Grande Inter' e tecnico al VERONA nel 1992
Il Cagliari esce battuto, dal Bentegodi contro l'Hellas, nel recupero della sesta giornata di ritorno di campionato. 2-1 per i padroni di casa, in una partita combattuta: meglio i padroni di casa nella prima mezz'ora, poi reazione del Cagliari favorita anche dall'espulsione di Borini. Accorciate le distanze con un gol di Simeone prima della fine del tempo, i rossoblù hanno cercato di sfruttare la superiorità numerica e creato un paio di situazioni interessanti delle parti di Silvestri. Il doppio giallo di Cigarini a metà ripresa ha ridato fiato all'Hellas e non è servito un finale generoso per recuperare il pareggio.
LE SCELTE INIZIALI
Il Cagliari si schiera inizialmente con un 3-5-2. Davanti a Cragno, ci sono Cacciatore, Ceppitelli e Pisacane; nel reparto di mezzo, da destra, Nandez, Ionita, Cigarini, Rog e Pellegrini; coppia d'attacco formata da Simeone e Pereiro.
PARTENZA FORTE DEI VENETI
Verona subito insidioso con una sventola da fuori di Lazovic, Cragno in tuffo respinge.
Al 13' i padroni di casa passano in vantaggio: cross dalla sinistra di Lazovic, Di Carmine di testa gira sotto la traversa.
Al 19' Lazovic si accentra dalla sinistra, tiro di destro che si infrange sulla traversa; poi è Cragno ad intervenire su conclusioni di Verre e Faraoni. .
L'Hellas è aggressivo, tiene il Cagliari nella propria metacampo. Il raddoppia al 26': Verre porta palla sulla trequarti, e apre per Di Carmine, tiro di destro forte e teso, che supera ancora Cragno.
Quindi tiro ravvicinato di Faraoni deviato in angolo.
HELLAS IN DIECI
Al 35' Hellas in dieci: rosso diretto a Borini per fallo su Rog: una decisione presa dall'arbitro Manganiello su segnalazione dell'addetto al VAR Aureliano.
La conseguente punizione, appena fuori area, è calciata da Pereiro, traiettoria maligna diretta verso l'angolino, Silvestri si tuffa sulla sua sinistra e manda in angolo.
SIMEONE ACCORCIA
Al 43' il Cagliari riapre i discorsi: lunga sventagliata di Cigarini a tagliare il campo, intelligente sponda di Pellegrini per Simeone, sinistro di controbalzo, imprendibile per Silvestri.
DENTRO BIRSA, CAGLIARI IN PRESSIONE
Doppio cambio, uno per parte, dopo l'intervallo: Birsa rileva Pereiro nel Cagliari, Juric inserisce Veloso al posto di Verre.
Parte forte il Cagliari, che mette in pressione la difesa gialloblù: una lunga azione offensiva è conclusa da Rog con un sinistro a giro, pallone impreciso.
Subito dopo Zaccagni sostituisce Di Carmine.
Al 54' cross invitante di Cacciatore, Simeone e Ionita non ci arrivano, forse c'è anche una spinta di Faraoni sul centravanti argentino, l'arbitro lascia correre. Due minuti dopo Nandez si destreggia al limite, conclusione fuori bersaglio. Ancora l'uruguayano ha una buona palla a disposizione in area, ma non trova il tempo per il tiro.
L'Hellas fa muro dietro, il Cagliari arriva facile sulla trequarti e prova a fare circolare il pallone alla ricerca di spaazi.
Al 68' entrano Mattiello e Paloschi per Cacciatore e Ionita, i rossoblù assumono un volto ancora più offensivo. La superiorità numerica termina al 69': Cigarini rimedia il secondo giallo per un fallo su Amrabat. La pressione del Cagliari si affievolisce, fa capolino la stanchezza.
All'84' i due tecnici cambiano i laterali di sinistra: Dimarco per Lazovic, Lykogiannis al posto di Pellegrini.
CHANCES FINALI
Grande occasione per il Cagliari all'86': sugli sviluppi di un angolo di Birsa, Pisacane si trova un buon pallone al centro dell'area, ma in contro tempo non riesce ad indirizzare di testa verso la porta di Silvestri. Poi è Lykogiannis a colpire di testa, sempre su angolo di Birsa, nemmeno il greco centra lo specchio.
Raccolte le ultime forze, i rossoblù si lanciano all'attacco. La difesa dell'Hellas regge sino ai 3' di recupero concesso dal direttore di gara.
Finisce 2-1, martedì sera nuova trasferta a Ferrara contro la Spal.
FONTE: CagliariCalcio.com
Corriere dello Sport: Verona-Cagliari, le pagelle gialloblù. Amrabat il migliore
Il Verona, al suo esordio nel campionato, ripreso dopo lo stop per l'emergenza sanitaria, ha sconfitto il Cagliari per 2-1 con una doppietta di Di Carmine. L'edizione odierna del "Corriere dello Sport" ha assegnato i voti ai gialloblù. Il migliore è risultato Amrabat (8) motorino inesauribile.
Sezione: Rassegna / Data: Dom 21 giugno 2020 alle 18:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Carton rouge très très sévère pour Borini après intervention du VAR.
Borini dégage le ballon et dans le prolongement de son geste, il heurte le mollet de Rog (on le voit retirer le pied dès qu'il sent le contact) qui arrive en retard dans le duel.pic.twitter.com/dRBpyyzpbc
Espulsione Borini, due pesi e due misure: il web se la prende con Manganiello e ricorda Barella
L'espulsione di Fabio Borini in Verona-Cagliari sta facendo discutere. Il web insorge e se la prende con l'arbitro Manganiello, chiamando in causa Barella
A cura di Carmelo Barilla' 20 Giugno 2020 22:59
Espulsione destinata a far discutere quella di Fabio Borini in Verona-Cagliari. L’attaccante si è visto sventolare in faccia il cartellino rosso dall’arbitro Manganiello. Ma la decisione del direttore di gara e del VAR lasciano più di qualche dubbio. Borini prende prima il pallone e poi la gamba di Rog, inevitabilmente sullo slancio. Dopo un’attenta visione delle immagini, Manganiello che aveva fischiato fallo a favore del Verona cambia decisione per via della gamba alta dell’attaccante del Verona che va a finire la sua corsa sul polpaccio del centrocampista croato del Cagliari. Sul web esplodono le polemiche e le contestazione di tifosi interessati e neutrali. Tra questi ultimi quelli dell’Inter, che richiamano alla mente un analogo episodio avvenuto contro il Lecce. Ad arbitrare quella gara era Giacomelli che, richiamato al VAR da Guida, non cambiò la sua decisione per il fallo di Donati su Barella, evitando un rosso sacrosanto al difensore dei salentini. Borini, oggi, è stato espulso per molto meno.
FONTE: CalcioWeb.eu
Home / Storie Verona riparte da Di Carmine, l'ultimo bomber viola dell'Hellas
21/06/20 00:10 | Storie | Autore: Francesco Gottardi
Un colpo di testa, un siluro dalla distanza. Dopo Toni e Pazzini, il viola torna all'ultima moda nell'attacco gialloblù: merito di Samuel Di Carmine, match winner contro il Cagliari, a quota 5 gol nella sua prima - vera - stagione in Serie A.
A quasi 32 anni, il centravanti fiorentino non smette di crescere. Avvio di stagione in panchina, oggi è il capocannoniere del sorprendente Verona di Juric. La prima doppietta segnata all'Atalanta era una grande gioia personale all'interno di un ko di squadra. Quella di stasera vale 3 punti, il profumo d'Europa e il fragoroso ricordo di un Bentegodi pieno che non c'è più. Ma che tifa da casa per il suo ultimo, sempre più decisivo goleador.
E pensare che l'avventura di Di Carmine in gialloblù non era partita con il piede giusto. Arrivato nel 2018 dal Perugia, con un super biglietto da visita come può essere una stagione da 22 gol in Serie B, fino allo scorso maggio ne avrà segnati soltanto 6, complice qualche infortunio. Delude lui, delude l'Hellas che sostituisce Grosso con Aglietti. Per Samuel è la scintilla. Fu doppietta anche nell'ultima giornata che trascinò la squadra ai playoff. Fu un solo gol, ma dal peso di mille, nella finale di ritorno contro il Cittadella: un colpo di tacco magnifico come una promozione in volata.
Lo porta Firenze
Dicevamo prima volta, perché Di Carmine la Serie A l'aveva già assaggiata giovanissimo. La maglia quella della sua Fiorentina, dopo tutta la trafila nelle giovanili: due spezzoni di gara nel 2006/07, la seconda volta dando il cambio a quel Pazzo che oggi lo osservava dalla panchina. L'anno seguente la gioia del gol in Coppa UEFA, poi i prestiti - il più suggestivo nel QPR di Paulo Sousa, altra storia gigliata - e una carriera lontana da Firenze.
Per anni è sembrata lontana dal grande calcio. Per anni sembrava la classica storia del ragazzino del vivaio che si toglie lo sfizio del debutto per poi svernare nei campionati minori. Invece Samuel pazienta, segna a grappoli, invecchia come il vino. Niente di meglio che Verona, allora. Toni illumina, Pazzini segue, Di Carmine sorprende. E dice alla Serie A che al Bentegodi, la tradizione degli attaccanti viola continua. Con un finale di stagione tutto da scrivere: il numero 10 sa già benissimo come si fa.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
sabato 20 giugno 2020
VERONA - All'Hellas Verona basta l'uno-due di Samuel Di Carmine, al 14' e al 26', per avere la meglio sul nuovo Cagliari targato Walter Zenga, cui non basta la rete di Giovanni Simeone (43'). Gara dai due volti, a fare da spartiacque tra il dominio scaligero e il forcing sardo c'è l'espulsione rimediata al 35' da Fabio Borini, arrivata dopo la segnalazione del Var per un duro intervento su Rog. Il doppio giallo estratto dall'arbitro Manganiello a Luca Cigarini in appena 12 minuti (58' e 70') tarpa le ali ai rossoblù nell'ultimo scorcio del match, valido per il recupero della 25ª giornata di Serie A.
Verona-Cagliari, le scelte di Juric e Zenga
Oltre tre mesi e mezzo dopo aver rilevato Maran sulla panchina del Cagliari, esordisce Walter Zenga: la novità tattica dell'ex portiere di Inter, Samp e della Nazionale di Italia '90 è rappresentata dalla difesa a tre, guidata dal rientrante Ceppitelli supportato da Cacciatore e Pisacane. A centrocampo, coi forfait di Nainggolan e Oliva per infortunio, spazio a Cigarini in cabina di regia con Nandez e Pellegrini a tutta fascia. In attacco, al fianco di Simeone, c'è Pereiro, che sostituisce Joao Pedro squalificato. Modulo tradizionale invece per Juric, che opta per Empereur nel terzetto arretrato al posto di Gunter e Badu in mediana per Veloso. Di Carmine preferito a Zaccagni come terminale offensivo, con la coppia Borini-Verre sulla trequarti. Nel pre-partita, però, i riflettori del Bentegodi sono tutti per il look di Diletta Leotta...
Doppio Di Carmine, poi Simeone
Il Verona impiega appena 30 secondi per spaventare Cragno, costretto agli straordinari per respingere il destro da fuori di Lazovic. Al 4' il bellissimo velo di Verre libera al tiro da buona posizione Rrahmani, ma l'impatto con la sfera non è dei più felici e sfuma così la seconda grande chance scaligera. Il Cagliari si vede solo al 9' con un velleitario tentativo dalla lunga distanza di Simeone, ben controllato da Silvestri. Il meritato vantaggio gialloblù arriva al 14': Lazovic pesca in area Amrabat che sguscia tra quattro maglie sarde e restituisce il pallone al compagno il quale, con una pennellata morbida, offre a Di Carmine la facile zuccata dell'1-0. I ragazzi di Zenga subiscono la sfrontatezza dei padroni di casa e rischiano di capitolare al 19', con una triplice occasione arginata dalla traversa, colpita da Lazovic, e da un super Cragno, che si oppone prima a Verre, poi al tiro-cross di Faraoni. Per l'Hellas l'appuntamento col raddoppio è rimandato di soli 7': Di Carmine recupera palla e serve Verre che, dopo aver difeso con classe e tenacia il possesso nella trequarti avversaria, chiude il triangolo, con l'attaccante fiorentino classe '88 che ringrazia sparando un bolide imparabile per l'estremo difensore isolano. A complicare i piani di Juric, però, ci pensa Borini, che si fa espellere (fondamentale l'intervento del Var) per un intervento col piede a martello ai danni di Rog (35'). Sulla conseguente punizione, Silvestri fa bella figura sul mancino basso di Pereiro. La partita cambia e a 120 secondi dal riposo il Cagliari pone le basi per una vibrante seconda frazione: classica sventagliata di Cigarini, torre di Luca Pellegrini che anticipa Faraoni e girata mancina di Simeone per l'1-2.
Cigarini espulso, il Verona a -1 dal Napoli
Una novità per parte al rientro in campo, con Birsa in luogo di Pereiro per gli ospiti e Veloso al posto di Verre per il Verona con Juric che, tre minuti dopo, richiama accanto a sé anche Di Carmine, gettando nella mischia Zaccagni. Veementi proteste cagliaritane al 53' per una mischia in area, ma l'arbitro Manganiello giudica veniale la spinta di Faraoni ai danni di Simeone. Ci prova quindi Nandez un minuto più tardi, ma il suo destro non inquadra lo specchio della porta difesa da Silvestri e, a distanza di pochi secondi, è ancora l'uruguayano a cercare un pertugio nell'arroccata retroguardia scaligera, invano. Ad ogni modo l'avvio di ripresa ricalca l'ultimo scorcio di primo tempo, con i ragazzi di Zenga che attaccano a testa bassa e l'Hellas che fatica a chiudere gli spazi. Intorno all'ora di gioco ha una buona chance Badu, splendidamente imbeccato da Amrabat dopo un'impressionante progressione, ma il mediano ex Udinese non trova le energie necessarie per arrivare al tiro. Suddetto episodio a parte, il pallino del gioco è costantemente tra i piedi dei giocatori del Cagliari e, pur senza occasioni particolarmente pericolose, la sensazione di un gol nell'aria appare vivida. Alla disperata ricerca del pareggio, al 68' Zenga si gioca le carte Mattiello e Paloschi per Cacciatore e Ionita, alzando notevolmente il proprio baricentro col passaggio al 4-3-1-2. Al 70', però, Cigarini è costretto a spendere un fallo su un tentativo di ripartenza gialloblù e, già ammonito, è costretto ad andare anzitempo sotto la doccia, annullando così la superiorità numerica dei suoi. 10 contro 10 e col passare del tempo si fanno sentire nei muscoli dei 22 in campo i mesi di lockdown: trame di gioco degne di nota latitano e il Verona accoglie come una benedizione questa fase di stallo. All'83' Juric inserisce Dimarco al posto di Lazovic, mentre Zenga opta per la staffetta Lykogiannis-Luca Pellegrini quindi, 180 secondi più tardi, Pisacane ha sulla testa il pallone del 2-2, troppo alto per questione di centimetri. È l'ultimo brivido della gara: la formazione scaligera sale così a 38 punti, a -1 dal Napoli sesto, i sardi restano fermi a quota 32.
FONTE: TuttoSport.com
Calcio Hellas Verona-Cagliari 2-1, scaligeri in corsa per l'Europa League
Decide una doppietta di Di Carmine, per il Cagliari segna Simeone. Veronesi momentaneamente a - 1 dal sesto posto.
Verona-Cagliari
Globalsport
20 giugno 2020
Colpo del Verona nel recupero della 25a giornata di Serie A, continua il sogno Europa.
Hellas Verona in vantaggio al termine del primo tempo. Nei primi 20 minuti Hellas padrone del campo: al quarto d'ora colpisce Di Carmine con un colpo di testa su cross di Lazovic.
Dopo pochi minuti lo stesso Lazovic colpisce una traversa su un'azione prolungata, in cui Cragno è poi decisivo sulla ribattuta.
Al 26' ancora Di Carmine colpisce: grande azione di Verre che serve l'attaccante, il quale da 25 metri insacca con un destro all'incrocio.
Al 35' espulso nel Verona Borini: valutata da rosso al Bar una sua entrata su Rog.
A questo punto cambia l'inerzia del match: Simeone accorcia le distanze.
Nel secondo tempo, Hellas senza prima punta che soffre le avanzate del Cagliari in superiorità numerica, subendo comunque poche occasioni da gol.
Al 70' si torna in parità numerica: Cigarini ferma Zaccagni lanciato in contropiede: in 10 contro 10 Hellas che sembra riprendere la partita in mano.
A pochi minuti dal termine è Pisacane nel Cagliari a sfiorare il pareggio, ma l'Hellas conquista tre punti fondamentali per credere ancora nell'Europa League.
Cagliari che comunque nel secondo tempo ha cercato insistemente il pareggio, senza trovarlo.
Le squadre nel secondo tempo hanno sentito la stanchezza dopo tre mesi di sosta, pur non risparmiandosi.
Sardi che rimangono fermi a 32 punti, 7 sopra la zona salvezza, mentre l'Hellas si porta a - 1 dal Napoli sesto e può realmente credere ad un posto in Europa.
FONTE: GlobalSport.Globalist.it
Serie A, Verona batte Cagliari 2-1: Di Carmine, doppietta con vista sull’Europa League Il risultato di Verona-Cagliari (2-1) matura nel primo tempo grazie alla doppietta di Di Carmine e alla rete di Simeone. L’espulsione di Borini col Var (salterà la prossima partita contro il Napoli) e poi quella di Cigarini (somma di ammonizioni) cambierà volto al match. L’Hellas prende i punti e scappa verso l’Europa League.
VERONA 20 GIUGNO 2020 23:38 di Maurizio De Santis
La nota lieta per l'Hellas Verona è la doppietta realizzata da Di Carmine nel giro di mezz'ora. La nota stonata è il cartellino rosso rifilato a Borini col Var (salterà la gara col Napoli) e che ha costretto la squadra di Juric a un secondo tempo di sofferenza. E la rete siglata dal Cholito alla fine della prima frazione costringerà i padroni di casa ad arrangiarsi alla meglio per contenere le ambizioni di rimonta dei sardi, volenterosi ma poco brillanti. L'espulsione di Cigarini farà il resto, riequilibrando le forze in campo e indirizzando, di fatto, la seconda parte della ripresa. È tutta lì la chiave del match che cambierà volto, intensità e qualità del gioco.
Partenza a razzo. Uno-due micidiale piazzato dagli scaligeri contro il Cagliari: succede tutto nel giro di una decina di minuti durante i quali i rossoblù fanno fatica a prendere le misure agli avversari e ne subiscono l'iniziativa. In panchina c'è Zenga (al debutto ufficiale dopo il Covid) e fa una smorfia per la combinazione di colpi incassati. Il primo al 14°: Verre protegge palla in mezzo a 3 avversari, trova il varco giusto e innesca Di Carmine letale nella conclusione. Il secondo al 26°: questa volta su azione manovrata: Lazovic fa il bello e cattivo tempo sulla sinistra, centra il cross per Di Carmine che di testa, dal limite dell'area piccola, insacca senza difficoltà (quinta rete stagionale).
Dal colpo del ko al rosso (di rabbia). Il Verona è padrone del campo, il Cagliari barcolla e rischia addirittura di finire al tappeto. C'era andato vicino prima del raddoppio quando Lazovic (lo stesso che servirà la palla del 2-0 a Di Carmine) vede sbattere la bordata contro l'incrocio dei pali. Gara a senso unico almeno fino a quando non capita il "fattaccio": Borini va sotto la doccia anzitempo per un'entrata che il Var segnala al direttore di gara. Niente Napoli per l'attaccante e per la formazione di Juric inizia un periodo di sofferenza.
Squillo del Cholito. Capita così che l'incontro cambi inerzia verso la fine del primo tempo. Azione in verticale del Cagliari: Pellegrini fa da sponda di testa per Simeone, la mezza girata del ‘cholito' è perfetta e accorcia le distanze. È il gol del 2-1 che dà fiato ai sardi ma nella ripresa, eccezion fatta per una prevalenza territoriale, non riuscirà mai a essere abbastanza efficace sotto porta. Il Verona tiene botta e resiste, con Amrabat che in mezzo al campo alza la diga. Contro di lui s'infrange (anche) Cigarini che prende il secondo giallo e va fuori. Brivido su angolo nel finale con Pisacane (cerca il colpo grosso su angolo) e Nandez (sbroglia Kumbulla) poi l'Hellas prende fiato. Con la vittoria si porta a ridosso del Napoli, facendo un passo in avanti verso l'Europa League.
Il tabellino di Verona-Cagliari
Verona (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Empereur, Kumbulla; Faraoni, Amrabat, Badu, Lazovic; Verre (46′ Veloso), Borini; Di Carmine (48′ Zaccagni). All. Juric
Cagliari (3-5-1-1): Cragno; Cacciatore (68′ Mattiello), Ceppitelli, Pisacane; Ionita (68′ Paloschi), Nandez, Cigarini, Rog, Pellegrini; Pereiro (46′ Birsa); Simeone. All. Zenga
Reti: 14′ e 26′ Di Carmine (V), 43′ Simeone (C)
Note: espulsi Borini (V) al 35′ per rosso diretto e Cigarini (C) al 70′ per doppia ammonizione; ammoniti Pereiro (C), Nandez (C), Badu (V), Pisacane (C), Ceppitelli (C).
FONTE: FanPage.it
Di Carmine fa sognare il Verona: succede tutto nel primo tempo
20 Giugno 2020 Redazione Cronache
Succede di tutto nel primo tempo del ‘Bentegodi’ tra Hellas Verona e Cagliari.
Prima c’è il gol del vantaggio dei padroni di casa con Samuel Di Carmine, al 14′: gran colpo di testa del numero dieci giallo-blu nel cuore dell’area ospite su cross dalla sinistra di Lazovic. Cragno si tuffa ma non può nulla.
Il raddoppio degli scaligeri arriva al 26′ con un contropiede orchestrato da Verre che, una volta giunto al limite dell’area, alleggerisce per Di Carmine che trova un gran tiro con il destro: il pallone si insacca sotto l’incrocio dei pali alla sinistra del portiere del Cagliari e Verona sul 2-0.
Uomo in meno
Ma al 35′ la gara subisce una svolta inattesa. Dopo un lungo consulto con il Var, l’arbitro Manganiello decide di andare a rivedere al VAR il contrasto tra Rog e Borini che aveva portato all’ammonizione del centrocampista del Cagliari. Ma clamorosamente, al ritorno dal monitor, il direttore di gara cambia decisione espellendo l’attaccante del Verona, reo di aver colpito la tibia dell’avversario con il piede ‘a martello’ dopo essersi liberato del pallone. Decisione che lascia molti dubbi.
Gli effetti della superiorità numerica si fanno subito vedere. Prima la punizione di Pereiro è sventata ottimamente da Silvestri. Poi arriva il gol di Simeone al 43′ che accorcia le distanze: traversone di Cigarini sul secondo palo dove Luca Pellegrini fa sponda con la testa per il Cholito che è libero di scaricare in rete con il mancino a pochi passa dalla porta avversaria.
Noia
La ripresa procede con uno spartito opposto a quello del primo tempo. Il Verona, ovviamente, si chiude, il Cagliari attacca, ma lo fa in modo poco convinto.
L’episodio che cambia nuovamente il corso del match arriva al minuto 69. Fallo di Cigarini in ritardo su Zaccagni, all’altezza della linea mediana, il numero otto rossoblu era già ammonito e Manganiello gli sventola il secondo giallo. Parità numerica ristabilita.
La gara prosegue senza emozioni. Al 79′ ammonizione anche per Ceppitelli, diffidato, che salterà quindi la prossima sfida con la Spal.
Negli ultimi minuti del match il Cagliari continua ad attaccare, ma senza trovare il gol del pareggio.
L’Hellas torna quindi a vincere e sale al 7° posto in classifica: a Verona ora si sogna davvero. Notte fonda in Sardegna.
FONTE: CronacheDiSpogliatoio.it
Serie A, il Verona stende il Cagliari e vede l'Europa: tutto nel primo tempo, decisive due espulsioni
21 giugno 2020
Il Verona batte 2-1 il Cagliari nel secondo recupero della Serie A, in campo 103 giorni dopo l’interruzione a causa dell’epidemia da coronavirus. Succede quasi tutto nel primo tempo: la mezz’ora iniziale è di tutta marcata dalla squadra di Juric, che gioca a memoria come se lo stop forzato non fosse mai esistito. E così arriva la doppietta di Di Carmine, che apre le marcature al 14esimo e raddoppia al 26esimo. A complicare la partita al Verona arriva però il rosso diretto a Borini: decisivo l’intervento del Var, il giocatore gialloblu nel contrasto con Rog prende prima il pallone, ma l’impatto con la tibia dell’avversario è molto duro. Poco dopo, al 43esimo, Simeone accorcia le distanze e riapre i giochi. Nella ripresa il Verona resiste, ma paradossalmente soffre di più quando viene ristabilita la parità numerica per l’espulsione di Cigarini (doppio giallo): il Cagliari non capitalizza le occasioni e così per Zenga l’esordio è amaro.
FONTE: LiberoQuotidiano.it
News Serie A Radio grande sport Una doppietta di Di Carmine lancia l'Hellas Verona in zona Europa League
21/06/2020 00:58 - by Gaudio_Pedalino
L’Hellas Verona riprende il campionato con una superba prestazione al Bentegodi battendo, nel recupero della 25° giornata, il Cagliari di Zenga. Juric, che all’ultimo momento non ha potuto convocare, per problemi fisici, si spera di poco conto, Dawidowicz, Pessina, Lovato ed Eysseric, sorprende un po’ tutti modificando la classica difesa a tre e lasciando in panchina Gunter, problema nel pre gara, per Empereur che opera a sinistra mentre Kumbulla torna al centro. Inamovibili Faraoni e Lazovic, sugli esterni, gioca, dal primo minuto, Badu a fianco di Amrabat, Borini, che sostituisce Veloso, con Verre alle spalle di Di Carmine. Pronti via e l’Hellas sfiora il vantaggio con un gran tiro di Lazovic che Cragno smanaccia in qualche modo. Si gioca a una sola porta e, al quarto, Rrahmani, servito da Faraoni, mette alto da buona posizione. Insistono i gialloblù e, poco dopo il decimo passano in vantaggio. L’azione si sviluppa sulla sinistra con una serie di fitti passaggi, almeno una ventina, poi Amrabat appoggia a Lazovic il cui traversone telecomandato finisce sulla testa di Samuel Di Carmine che fulmina Cragno. Al quarto d’ora prima ammonizione, alla fine saranno una decina, per Pereiro. Al diciottesimo, dopo un angolo per i sardi si sviluppa un veloce contropiede scaligero con Verre che appoggia a Borini che impegna Cragno. Al ventesimo l'incontenibile Lazovic si accentra e scarica una violenta bordata che colpisce l’incrocio dei pali sul proseguimento dell’azione due grandi respinte del portiere sardo. Passano quattro minuti e, su angolo di Borini, Empereur alza troppo la mira. Poco prima della mezzora capolavoro di Di Carmine. Il centravanti ruba palla, all’altezza di metà campo, e appoggia a Verre che, dopo aver superato un avversario, lo serve sulla corsa, il numero dieci scaligero, da oltre venticinque metri, scaglia un missile terra aria che toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali e s’insacca alle spalle del portiere. La gara è completamente in mano all’Hellas che gioca e fa spettacolo ma, al trentacinquesimo entra in scena l’arbitro Manganiello, quello che non ha concesso il rigore per il fallo su Pessina contro il Milan, che, richiamato dal Var, espelle incredibilmente Borini. Rivediamo l’azione. L’ex Milan entra in scivolata su Cigarini, anticipandolo nettamente, nella foga del gesto con il piede colpisce la gamba dell’avversario. L’arbitro, molto vicino, decide per un fallo in favore dell’Hellas ma, Aureliano, al Var, lo richiama e la scelta è catastrofica. Nel frattempo Badu e Nandez si spintonano e sono ammoniti. Si riprende con punizione per i sardi ma la palla esce sul fondo. Poco dopo il quarantesimo, azione insistita dei sardi con appoggio di Pellegrini a Simeone, dimenticato dai difensori, che in girata di sinistro batte Silvestri. Si va al riposo con un vantaggio minimo, ma con negli occhi mezzora di grande calcio. Al ritorno in campo non c’è Verre, uno dei migliori del primo tempo, per Veloso mentre Zenga lancia l’ex Chievo Birsa per Pereira. Dopo tre minuti Juric richiama il match winner Di Carmine per Zaccagni, con il nuovo look biondo platino. Prima del decimo sono ammoniti Pisacane e Cigarini autori di falli tattici sulle ripartenze degli scaligeri. Al ventesimo Zenga fa uscire i due ex gialloblù Cacciatore e Ionita per Mattiello e Paloschi, due ex Chievo. Prima del venticinquesimo nuovo fallo di Cigarini, sulla ripartenza di Zaccagni, e anche per lui doccia anticipata. Alla mezzora ammonito anche capitan Ceppitelli che era in diffida e salterà il match con la Spal. Al quarantesimo Lazovic lascia il posto a Di Marco mentre, un minuto dopo, ultimo brivido con un colpo di testa di Pisacane, su azione d’angolo che, da buona posizione non trova lo specchio. Fiscisce con uno Juric molto contento che applaude i suoi giocatori che si sono battuti con grandissima intensità e con lo spirito che avevamo visto fino all’inizio del lockdown. Con il recupero, l’Hellas raggiunge i trentotto punti, scavalca il Milan e si trova a una lunghezza dal Napoli che, martedì alle 19.30, sarà di scena al Bentegodi. La speranza di Juric è di riuscire a recuperare qualcuno degli infortunati perché dovrà fare a meno dello squalificato Borini.
FONTE: RadioRCS.it
RUBRICHE Verona-Cagliari 2-1, le pagelle gialloblù di CalcioHellas
Amrabat impressionante, Badu ok, Di Carmine decisivo e Zaccagni imprendibile: l’Hellas di Juric vince, convince e si rifà sotto in zone Europa
di Tommaso Badia Giugno 21, 2020 - 00:00
È un Verona che sa quando far male all’avversario ma anche soffrire quello uscito vittorioso dalla sfida interna contro il Cagliari.
I gialloblù sono partiti in quinta mettendo il match in discesa dopo meno di mezz’ora, riuscendo poi a tenere botta nonostante abbiano giocato tutto il finale di primo tempo e più di metà ripresa in inferiorità numerica.
Il risultato finale è una grande prova collettiva, all’interno della quale alcuni si sono ovviamente distinti in mezzo agli altri: di seguito, infatti, le nostre pagelle.
SILVESTRI: 6,5. L’unica vera parata è quella sull’insidiosa punizione di Pereiro. Incolpevole sul rigore in movimento di Simeone.
RRAHMANI: 6. Qualche buon intervento, ma ogni tanto si distrae ed è decisamente lontano da Simeone (il “suo” uomo) in occasione del gol. Per fortuna questo non incide troppo sull’esito del match.
KUMBULLA: 6,5. Una sua ottima chiusura a tempo quasi scaduto toglie un pericoloso pallone dall’area piccola gialloblù. Per il resto prova positiva.
EMPEREUR: 6,5. Rispolverato da Juric, offre una prova convincente.
FARAONI: 6. Sul gol del Cagliari, Pellegrini gli sfugge. Per il resto si destreggia bene.
BADU: 6,5. Torna a giocare un intero match dopo tempo immemore, mettendoci molta grinta e foga. A volte esagera, come quando va faccia a faccia con Nandez, ma alla fine (contando lo stesso 18 ospite) fa ammonire ben tre giocatori. Non male…
AMRABAT: 7. La potenza con cui se ne va via in dribbling a dieci minuti dalla fine dopo praticamente quattro mesi senza partite è emblematica. Mette lo zampino nel gol e ha il merito di far prendere il primo giallo a Cigarini: extraterrestre.
LAZOVIC: 7. Nel primo tempo è incontenibile, e infatti regala un assist e centra un incrocio clamoroso. Nel secondo si sacrifica in difesa. Esce stremato.
VERRE: 6,5. Uno splendido “velo” dopo cinque minuti, poi decide di portarsi a spasso tutta la difesa ospite prima di servire il solissimo Di Carmine in occasione del 2-0. Sacrificato all’intervallo per inserire Veloso.
BORINI: 6. Parte bene, ma al 36′ viene espulso. Decisione su cui ci sarà da discutere, certamente non merita l’insufficienza.
DI CARMINE: 8. Un gol da attaccante di razza e una splendida botta dalla distanza. Ripaga la scelta di Juric con una doppietta decisiva, esce a inizio secondo tempo per far spazio a Zaccagni.
VELOSO: 6. Entra per rallentare i ritmi, offre una prova onesta.
ZACCAGNI: 7,5. Guizzante, imprendibile, prende falli e fa espellere Cigarini e poi fa ammonire Ceppitelli. Impatto pazzesco per lui sul match.
DIMARCO: s.v.
JURIC: 8. Stupisce un po’ tutti e fa di necessità virtù, schierando una formazione inedita che però lo ripaga con una vittoria. Questo Verona sa dominare ma sa anche soffrire, e oggi l’ha dimostrato una volta di più.
FONTE: CalcioHellas.it
La moviola di Hellas Verona-Cagliari: rosso diretto a Borini. Un errore di arbitro e Var
giugno 21, 2020
Gira tutto intorno all’episodio al 32’: Borini interviene sul pallone, anticipa Rog colpendone poi la gamba. La frittata inizia qui: con l’arbitro Manganiello che giudica inizialmente il fallo di Rog assegnando la punizione a favore dell’Hellas e innescando le scintille fra Nandez e Badu che l’arbitro seda con un giallo a testa. Il Var Aureliano lo manda al monitor per rivalutare il contrasto: qui, Manganiello, cambia idea e valuta la giocata di Borini pericolosa tanto da meritare l’espulsione diretta. Ma un giallo visto dal campo avrebbe disinnescato polemiche e un intervento sbagliato del Var. La parità numerica si ristabilisce solo al 70’ con un sacrosanto secondo giallo a Cigarini inutilmente falloso su Zaccagni. Fonte: La Moviola de La Gazzetta dello Sport
Finale, Hellas Verona-Cagliari 2-1
giugno 20, 2020
L’Hellas Verona si conferma, dopo quattro mesi trascorsi tra le mura di casa ed allenamenti blindanti, la sorpresa della Serie A TIM 2019/20. Centotrentatrè giorni dopo, i gialloblù tornano al Bentegodi accompagnati da un silenzio assordante, scaligeri che conquistano il decimo successo in campionato, il settimo tra le mura amiche. Nel recupero della sesta giornata del girone di ritorno, l’Hellas Verona di Juric si presenta allo stadio Bentegodi col 3-4-2-1 con Silvestri, Rrahmani, Kumbulla, Empereur; Faraoni, Amrabat, Badu, Lazovic; Verre, Borini; Di Carmine.
Fuori Gunter, Veloso e Zaccagni, insieme agli infortunati Pessina e Dawidowicz.
Prima del fischio d’inizio, 1’ di raccoglimento per ricordare le vittime del Covid-19. Bastano 34 secondi ai gialloblù per creare la prima occasione con la conclusione da fuori area di Lazovic respinta da Cragno. Ancora Hellas Verona protagonista al 5’ con Rrahmani quando il difensore si sgancia, arriva in area ospite ma calcia alto sopra la traversa. Il Cagliari si va vedere per la prima volta al 9’ con Simeone, attaccante che al momento del tiro scivola ed il pallone termina, senza problemi, tra le braccia di Silvestri. Il dominio degli scaligeri è netto ed al 13’ l’Hellas Verona si porta con merito in vantaggio grazie al gol Di Carmine, su assist di Lazovic. Per l’attaccante gialloblù colpo di testa vincente e quarta rete in campionato. Lazovic sulla sinistra fa quello che vuole ed al 19’ solo l’incrocio dei pali alla destra di Cragno nega il gol all’ex Genoa. Il calcio d’angolo di Borini, al 24’, trova la testa di Empereur ma il pallone termina alto. Il Cagliari può solo incassare, come al 26’ quando arriva il 2-0: eurogol di Di Carmine grazie ad una conclusione da circa venti metri che si infila alla sinistra di Cragno, senza dare alcuna possibilità al portiere ospite. Per il bomber gialloblù seconda doppietta in campionato. Ammonito Badu al 33’ per proteste ed un minuto dopo episodio dubbio che vede Manganiello ricorrere al Var, per il contrasto di Borini con Rog. Per il direttore di gara cartellino rosso per l’attaccante gialloblù che salterà quindi la sfida in programma martedì al Bentegodi contro il Napoli. L’inferiorità numerica si fa subito sentire ed al 43’ il Cagliari accorcia le distanze grazie alla rete di Simeone che sfrutta al meglio l’errore di posizionamento della difesa gialloblù. Si va negli spogliatoi sul 2-1 dopo 1’ di recupero.
La ripresa si apre col primo cambio per i gialloblù, con Veloso al posto di Verre. Passano tre minuti e Juric manda in campo Zaccagni al posto di Di Carmine. I gialloblù non hanno punti di riferimento in attacco e reggono gli attacchi della squadra di Zenga che al 25’ resta in dieci per il doppio giallo sventolato in faccia a Cigarini. Ristabilita così la parità numerica in campo. Al 28’ ci prova di testa Nandez senza trovare però lo specchio della porta difesa da Silvestri. Terzo cambio per i gialloblù, con Dimarco al posto di Lazovic al 39’. Due minuti dopo brividi sugli sviluppi di un calcio d’angolo per il Cagliari, con Simeone che spizzica sul primo palo e Pisacane non riesce, sempre di testa, a trovare la porta. Al 43’ ospiti ancora pericolosi con Lykogiannis, col pallone che si perde sul fondo. L’Hellas Verona tiene ed al triplice fischio finale, dopo 3’ di recupero, festeggia il successo nel deserto del Bentegodi che porta la squadra di Juric a quota 38 punti.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
21 giugno 2020 - 00:05 Pagelle, Di Carmine gol da star, Amrabat trascinatore, turbo Lazovic
Empereur tutta sostanza, Kumbulla con il pilota automatico. Badu corre ovunque
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6
Il Cagliari non gli fa mai paura. Sulla rete di Simeone non ha voce in capitolo. Comanda la difesa con il solito piglio e non lo spaventano quasi mai.
RRAHMANI 6
Arriva in ritardo sul passaggio di Pellegrini per Simeone, sull’occasione che porta alla rete con cui il Cagliari accorcia nel finale di primo tempo. Prima e dopo, non trema mai.
KUMBULLA 6,5
Aziona il pilota automatico e gioca con quella calma olimpica, tipica dei veterani (e dei grandi calciatori) che gli è propria. Il fatto è che ha vent’anni e ne dimostra, per maturità tecnica e tattica, dieci di più. Qualsiasi club che lo ingaggi versando per il suo cartellino 30 milioni fa un affare.
EMPEREUR 6,5
Festeggia il freschissimo matrimonio con la sua Isabela, celebrato a Verona, con una prestazione di grande sostanza. Tenace come di prassi, quando c’è da andare in trincea si esalta. Bene così.
FARAONI 6
L’Hellas spinge maggiormente sulla corsia di sinistra, dalla sua parte c’è più da coprire. Non si vede con la consueta frequenza, ma il suo peso a destra non manca mai.
BADU 6,5
Per la prima volta titolare, in un’annata difficilissima e piena di sofferenze per lui. Corre in lungo in largo e lo fa usando sempre la testa. Con il Verona in dieci si fa in quattro.
AMRABAT 7
L’uomo in più dell’Hellas. Lo vedi in difesa e subito è a centrocampo, dopo va a supporto dell’attacco, uno, nessuno e centomila. Cuore e anima di un Verona che non finisce mai di piacere. Trascinatore.
LAZOVIC 7
Serve l’ennesimo assist della sua stagione, depositando sulla testa di Di Carmine un pallone delizioso. Centra un incrocio dei pali, toglie punti di riferimento alla difesa del Cagliari. Frena nel momento in cui l’Hellas deve mettersi dietro per questioni di opportunità. Un turbo.
VERRE 6,5
Parte facendo scintille, tiene un gran ritmo e snocciola palloni a destra e a manca. Appoggio di pura intelligenza calcistica in favore di Di Carmine per il raddoppio dell’Hellas. Gioca bene, gli tocca uscire per ragioni tattiche per tamponare i danni causati dall’inferiorità numerica.
BORINI 6
Si propone con insistenza, poi un eccesso d’impeto gli costa l’espulsione per un intervento che Manganiello ritiene troppo deciso su Rog. Decisione discutibile, perlomeno, e che sembra eccessiva.
DI CARMINE 7
Puntualissimo sul cross di Lazovic per l’1-0, per lui è il quarto gol in questo campionato. Non segnava dalla doppietta all’Atalanta, il 7 dicembre. Strepitoso il bis, con una bordata impetuosa. Come Verre, viene cambiato per necessità.
VELOSO 6
La condizione non è delle migliori. Parte in panchina, entra dopo l’intervallo. Dà ordine alla manovra senza forzare.
ZACCAGNI 6
Accumula metri per far respirare l’Hellas.
DIMARCO ng
Una manciata di minuti per tenere nel finale.
JURIC 7
Hellas che incanta finché è in parità numerica. Cagliari annientato, e non per modo di dire. Dopo viene espulso Borini e occorre ridisegnare la squadra. Lo fa con accortezza e arrivano la vittoria e una salvezza che è appena due punti più in là.
NEWS
20 giugno 2020 - 23:51 Il Verona non è cambiato e torna a vincere! 2-1 al Cagliari con doppio Di Carmine
Corsa, lotta e cuore. L’Hellas resiste anche in 10 e mostra l’anima che tutti hanno conosciuto
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
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Il Verona non finisce di stupire. In barba ai tre mesi e mezzo senza gare sfodera una prova tutta corsa e coraggio, e, in inferiorità numerica per 35 minuti, porta a casa una vittoria di straordinaria importanza che di fatto chiude il discorso salvezza. L’eroe della serata è Samuel Di Carmine che con una doppietta d’autore porta i suoi sul 2-0 prima che Manganiello cacci Borini dal campo dando il là alla rincorsa del Cagliari che resterà vana nonostante il gol di Simeone a fine primo tempo.
Una ripresa a denti stretti fino all’espulsione di Cigarini e l’Hellas nel Bentegodi deserto può festeggiare il 2-1 finale.
FORMAZIONI
Oltre agli infortunati Dawidowicz e Pessina, Veloso e Gunter non sono in condizioni ottimali e siedono in panchina. Davanti a Silvestri Juric si affida a Rrahmani, Kumbulla ed Empereur. A centrocampo ci sono Faraoni, Amrabat, Badu e Lazovic. In avanti Di Carmine, con Verre e Borini a supporto.
Assenze pesanti anche per Zenga, con Joao Pedro squalificato e Nainggolan indisponibile. Questo il 3-5-2 del neo allenatore dei sardi: Cragno; Cacciatore, Ceppitelli, Pisacane; Nandez, Ionita, Cigarini, Rog, Pellegrini; Simeone, Pereiro.
Alla tristezza desolante dello stadio vuoto si è preparati, ma toccarla con mano è ancor più mesto. Si è in 10 giornalisti mascherati in stampa. In campo i calciatori si riscaldano, i minuti scorrono ma il clima partita non si sente manco per nulla, semplicemente non c’è. Le corazzate tv accendono i riflettori. Diletta Leotta, di bianco vestita, che già brilla di luce propria, è investita dai fari a bordocampo. Insomma c’è tutto e manca tutto. Il carrozzone, però, deve andare avanti. Il calcio riparte dopo tre mesi e mezzo.
Arbitra Manganiello, quello di Verona-Milan di inizio campionato.
PRIMO TEMPO, SUPER VERONA, POI..
Il Verona parte come un tempo, forte. Dopo un minuto Lazovic impegna Cragno dal limite. Le urla di Silvestri e di Juric dettano i ritmi. Un velo di Verre al 5′ favorisce l’inserimento di Rrahmani che però spara alto. Il Cagliari ci va pesante con rudi interventi su Amrabat e Borini a centrocampo.
In mancanza di architetti del gioco al centro, l’Hellas spinge sugli esterni, con Lazovic grande protagonista.
DI CARMINE! VERONA IN VANTAGGIO
Al 14′ il Verona raccoglie il frutto dei suoi sforzi. Un meraviglioso Amrabat suona la carica a sinistra, vede Lazovic che pennella in mezzo. Di Carmine svetta e gira la palla sotto la traversa per l’1-0 e il quarto gol personale in stagione.
Il Cagliari reagisce, Kumbulla risolve una mischia. Poi i sardi hanno due corner consecutivi con un nulla di fatto.
TRAVERSA DI LAZOVIC
L’Hellas macina gioco e Lazovic è imprendibile. Il serbo schizza tra le maglie avversarie e dal limite calcia sul primo palo cogliendo l’incroco, poi la palla è giocabile e Cragno deve tuffarsi per respingere.
Il Cagliari è alle corde, l’Hellas domina a ritmi altissimi. Verre è lesto nel ripartire e governare il primo pallone.
BOMBA DI DI CARMINE!! 2 A 0
Proprio Verre, al 27′ è bravissimo a conservare la palla, partire e servire Di Carmine. L’attaccante, dai 22 metri scaglia una bombarda impressionante col destro. Cragno può solo guardare il missile infilarsi sotto la traversa.
La condizione fisica del Verona sembra non aver risentito del lungo stop. Il Cagliari subisce di brutto la prestanza dei gialloblù, con Amrabat e Badu a mordere le caviglie avversarie. Badu e Nandez litigano, arriva il giallo a entrambi.
ESPUSLO BORINI, VERONA IN 10. MANGANIELLO
Manganiello al 35′ viene richiamato dal Var e va a vedere lo schermo. Un intervento a gamba tesa di Borini che va sulla palla e poi sullo stinco di Rog viene punito col rosso, che pare eccessivo, e l’Hellas resta in 10 risollevando il morale al Cagliari sotto di due reti. La squadra di Zenga riesce a mettere qualche pallone in area gialloblù, con la grinta di Nandez a caricare i suoi.
SIMEONE LA RIAPRE, 1-2
Al 43′ Simeone riapre la gara. La difesa gialloblù stavolta non si fa trovare pronta su un’incursione di Pellegrini che serve in mezzo all’area l’argentino. L’attaccante stoppa di petto e trafigge Silvestri.
Si va al riposo con una ripresa ricca di incognite.
SECONDO TEMPO, VERONA IN DIFESA MA SENZA RISCHI
Juric manda subito in campo Veloso al posto di Verre, nel Cagliari dentro Birsa per Pereiro. Al 3′ entra Zaccagni per Di Carmine. Il Verona si copre. Badu viene buttato a terra da Pisacane che prende il giallo. Il Cagliari ci prova da fuori senza mira. Amrabat è un menhir con le gambe, l’eco dell’impatto dei poveri avversari con la sua mole echeggia tra gli spalti. Ha polmoni per tutti, il marocchino.
I rossoblù mantengono il possesso palla ma faticano a superare la diga costruita dai ragazzi di Juric.
Fuori Cacciatore e Ionita per Mattiello e Paloschi nel Cagliari al 24′.
ESPULSO CIGARINI, ANCHE IL CAGLIARI IN 10
Al 25′ nuovo colpo di scena. Cigarini, già ammonito, abbatte Zaccagni a centrocampo. Manganiello estrae il secondo giallo e torna la parità numerica in campo.
L’inerzia della gara rimane però quella, col Verona che fatica a uscire dalla morsa, seppur sterile, degli avversari. “Dai che ci siamo!” incita così i suoi Ivan Juric al 35′.
L’allenatore di Spalato effettua l’ultimo cambio al 39′ con Dimarco che sostituisce Lazovic mentre Zenga butta nella mischia Lykogiannis (fuori Pellegrini).
Il Cagliari prova gli ultimi assalti. Da corner Pisacane per poco non arriva al tocco decisivo al 42′. Kumbulla spazza alla bisogna, l’Hellas soffre, non riesce a ripartire ma regge gli assalti, disordinati, del Cagliari.
Il Verona vince, la salvezza è ad un passo, e le 12 partite da qui alla fine diranno se l’Europa che ora si sogna, potrà diventare realtà.
FONTE: Hellas1903.it
22 GIU 2020 EUROPA? SETTI CI CREDA
Profumo di Europa. Juric ormai non si trattiene più: “Datemi due punti e poi…”. Poi ne parliamo, sottinteso. Finisse il campionato oggi da settimi saremmo qualificati ai preliminari di Europa League, poiché il Napoli sesto è già qualificato di diritto per aver vinto la Coppa Italia.
Il sottoscritto, sapete, ci credeva prima della ripartenza (mai avuto dubbi sullo stato fisico del Verona), figurarsi dopo la vittoria contro il Cagliari – una prima mezz’ora sontuosa, fino all’incredibile espulsione di Borini. L’Hellas ha confermato quello che ha sempre fatto vedere: squadra matura, intelligente, che non corre tanto come vuole la vulgata, ma che corre bene, grazie a un’impostazione tattica perfetta. La nota lieta è aver ritrovato Badu: ecco lui sì che mi ha felicemente smentito, non pensavo potesse tornare utile dato il lungo stop, invece il ghanese ha dimostrato gamba, fondo per tutti i 90 minuti. Nel secondo tempo è stato forse il più bravo di tutti, ma sul piano tecnico il suo talento è indiscutibile.
Domani ospitiamo il Napoli. Siamo sfavoriti: loro giungono a Verona riposati (dettaglio non da poco) e sull’onda della vittoria in Coppa Italia. Il Verona invece ha ancora qualche problemino a livello di infortuni. E’ uno scontro diretto e non mi dispiacerebbe un pareggio.
Appello alla società: creda fermamente nella lotta per l’Europa League, si dia un segnale anche ai calciatori concordando dei premi. Sono occasioni che non capitano ogni anno e sappiamo come funziona nel calcio in tutto il mondo: se non dai un segnale (anche economico) alla squadra il rischio è un rilassamento inconscio. Non varchiamo i confini da 32 anni: sarebbe una pagina storica. Ora la differenza la può fare Setti.
Francesco Barana
21 GIU 2020 ODIO IL VAR E IL PUBBLICO VIRTUALE
Già il nome fa piuttosto schifo: Video Assistant Referee. Un sistema che ancora non sappiamo se chiamarlo al maschile o al femminile. La verità è che il mio odio non è per questo tipo di tecnologia, ma per come viene utilizzato. Il Var ci sta confondendo, ci sta cambiando, ci sta manipolando. Stiamo adattandoci a qualcosa che è innaturale e per nulla oggettivo. Rivedere un’azione al rallentatore per poi decidere intenzioni, volontà, cattiveria di un’entrata, di un intervento, di un tocco con il braccio o una manata in faccia, è sbagliato. Almeno io la vedo così.
Benissimo la tecnologia per questioni oggettive (palla oltre la linea, gol fantasma, fuorigioco), ma situazioni come quella relativa a Borini, rischiano di falsare un match più di quando il Var non esisteva.
La questione di fondo è sempre la stessa. C’è un arbitro che giudica e che può sbagliare. C’è la buonafede, ma anche il sospetto di decisioni pilotate. Il Var spesso non chiarisce, ma confonde, alimenta polemiche, dubbi, rabbia.
Per fortuna il Verona di Juric è riuscito ad essere più forte anche degli addetti al Video Assistant Referee, ma la squalifica di Borini rimane sullo stomaco, lasciando quel senso di amarezza che nemmeno i tre punti riescono a togliere del tutto.
Non mi piace il Var e non mi piace questo calcio senza pubblico. I rumori virtuali dei tifosi proposti da Sky o gli spalti animati digitalmente come accaduto nella finale di Coppa Italia, vogliono quasi farci credere che il calcio può essere bello anche senza gente. Tutto questo mi fa solo tristezza. Qualcuno ha paragonato queste trovate agli aperitivi in videochat durante la quarantena, ai concerti in streaming, alle riunioni su zoom. Non è così. Dietro alle videochiamate ci sono persone vere, che comunicano a distanza. Qui il pubblico è finto, i rumori sono registrazioni. Il vuoto rimane. Il calcio senza i tifosi è un altro sport, un’altra cosa. Decisamente più brutta.
Luca Fioravanti
21 GIU 2020 MA QUALI DUBBI: JURIC E’ UN FENOMENO E QUESTA E’ UNA SQUADRA BELLISSIMA
Sono bastati tre minuti per capire che non era cambiato niente. Tre minuti in cui il Verona ha turbinato il solito calcio, mordendo alle caviglie gli avversari, buttandosi negli spazi, verticalizzando. Ma quali dubbi… Quando c’è una squadra che ha così chiaro il suo timbro d’origine, quando hai un allenatore fenomeno che ha tracciato un solco profondo, così profondo che non c’è Covid nè lockdown che possano scalfirla.
Il Verona è ripartito esattamente da là, dai concetti di gioco del suo allenatore, dalla sua identità, dalla sua alchimia. Per quaranta minuti il Cagliari è stato in balia del Verona, spazzato via come una nave di balsa in mezzo all’Atlantico. Poi ci ha pensato il Var ancora prima ancora dell’arbitro a ridare fiato ai sardi che mai, comunque, hanno spaventato la truppa scaligera se non in quell’unica sbavatura difensiva che ha portato al gol di Simeone. Stropicciatevi gli occhi: finisse oggi il Verona sarebbe in Europa League. Roba da non credere. Ma stando seri, mancano due punti ad una salvezza che comunque ha del miracoloso viste le premesse.
Una considerazione va fatta su Samuel Di Carmine. Il ragazzo sta emergendo nonostante il generale scetticismo ed è forse ancora più forte visto che si dice sia molto sensibile, troppo forse. Di Carmine è talentuoso, ha colpi, però ha bisogno di fiducia. Ha probabilmente trovato dentro di sè quella rabbia di dimostrare che l’etichetta di non esser adatto alla serie A è sbagliata. E’ salito a quota cinque e la sua rete, la seconda, è stata fantastica. Forse è lui il bomber che cercavamo. Ce l’avevamo in casa solo che non lo sapevamo e probabilmente neanche lui lo sapeva. Ma qui a Verona abbiamo esempi di attaccanti che sono passati dall’essere vituperati da un’intero stadio ad essere idoli assoluti: chiedere a Nicola Ferrari detto Iron Nick per informazioni.
Infine: non si può prescindere dal pensare che l’autore di questa meravigliosa squadra abbia un solo nome e cognome: Ivan Juric. La differenza l’ha fatta lui se è vero che solo pochi mesi fa stavamo assistendo al più grande schifo calcistico a cui mai si sia assistito da queste parti. Il miracolo è suo, Setti ha il merito indubbio di aver trovato un fenomeno. Siccome è dimostrato che non è facile cogliere nel calcio fiori così belli, ora il presidente ha l’obbligo di non perderlo. Tocca a lui fare le mosse vincenti per trattenere a Verona un allenatore così bravo.
Gianluca Vighini
20 GIU 2020 IL PAGELLONE DI VERONA-CAGLIARI
SILVESTRI 6 Non è praticamente mai chiamato in causa pericolosamente, ma dimostra sempre grande sicurezza tra i pali e nelle uscite. E questa confidenza la trasmette per lunghi tratti a tutta la difesa che, è vero, soffre un po’ sul finale sui calci piazzati, ma regge la timida reazione degli isolani.
RRAHMANI 6+ Così così sul gol di Simeone, la cui posizione solitaria in area di rigore sembra essere una sua responsabilità, sebbene tutta la difesa non brilli per compattezza. E’ una sbavatura che sporca un po’ una partita comunque attenta, giocata discretamente, durante la quale cerca, come sempre, gloria anche in avanti. Tante gli interventi risolutivi in area di rigore. Peccato per l’indecisione sul gol del Cagliari.
KUMBULLA 6.5 Torna centrale di difesa puro, dopo qualche volta sul centro-sinistra. E conferma di stare bene. Autorevole ed elegante, unisce utile a dilettevole con belle giocate e, quando serve, spazzando alla bene meglio. Di qui alla fine può dimostrare ancora tanto, per la felicità del presidente Setti, che vede le quotazioni del suo gioiellino crescere esponenzialmente.
EMPEREUR 6.5 Bene anche lui, beneficia, evidentemente, della vicinanza di Kumbulla che, a dispetto dell’età, è capace di dare tanti punti di riferimento ai compagni di reparto. Non si fa mai trovare impreparato e dalle sue parti il Cagliari fatica a sfondare, nonostante Nandez sia un brutto cliente.
FARAONI 6.5 Non è perfetto nel gol che prova a ridare speranze al Cagliari. Sale tardi e tiene in gioco Pellegrini che la tocca piano per Simeone. Non ha la stessa gamba pre coronavirus, ma se davanti non incide, è in fase di contenimento che non perde lucidità. Tante volte in anticipo sui sardi, tante volte ne stronca ogni velleità. Ha un senso della posizione strepitoso. La gamba tornerà quella di un paio di mesi fa, non c’è dubbio alcuno.
AMRABAT 7.5 Mi è venuta un po’ di tristezza a vedere giocare Amrabat. “E’ andato via di testa Vitacchio?”, vi starete domandando. No, e vi spiego perché. Mi è venuta tristezza perché me lo immagino già con la maglia della Fiorentina e oggi, più che mai, mi sono accorto che questo giocatore mancherà tantissimo al Verona. E’ meraviglioso da vedere, da solo si porta alle calcagna, ogni volta che ha il pallone tra i piedi, tre o quattro avversari, che altro non possono fare che soccombere. Tanta, ma tanta roba, qualità e quantità costante, perpetua. Godiamocelo finché possiamo farlo.
BADU 6 Una sufficienza di incoraggiamento per Emmanuel, che mi è parso un po’ indietro di condizione. Fatica a entrare nel gioco e nelle dinamiche collaudate dei gialloblù. Trovare il passo non è facile per lui che in questa stagione, prima dello stop per l’emergenza, ne aveva passate di ogni colore. Ha fatto fiato, di sicuro. Forse questa era l’intenzione di Juric, che lo ha infatti tenuto sino alla fine.
LAZOVIC 7 Sembra quasi che per lui il campionato non si sia mai fermato. Se possibile è ancora più determinante e pungente rispetto alla prima parte del campionato. Le azioni più pericolose dei suoi arrivano quasi sempre dalla sua parte e quando porta il motore a regime pennella l’assist per la capoccia di Di Carmine che sblocca le ostilità. Anche nel secondo tempo corre come un dannato, fino a quando anche per lui, che rimane un comune mortale, finisce la benzina.
DI MARCO (dal 39′ s.t.) s.v.
VERRE 6.5 E’ lui ad alimentare l’azione che porta al secondo gol del Verona. Si arrocca sul pallone, lo difende con corpo e tecnica e imbecca Di Carmine con un appoggio tanto semplice quanto efficace che il numero 10, in serata di grazia, trasforma in oro. Quando azzecca la giocata, le sue movenze felpate sono un incubo per la difesa del Cagliari. Juric lo toglie nell’intervallo, complice l’espulsione di Borini. Peccato.
VELOSO (dal 1′ s.t.) 6 Si vede che non è in condizioni ottimali, nonostante provi a dare geometrie al centrocampo. Ma ha esperienza da vendere e la pagnotta la porta a casa come sempre.
BORINI 6 Cacciato fuori in maniera del tutto incomprensibile da Manganiello che, tirato per la giacchetta dal Var, si inventa un’espulsione incredibile. Vista e rivista più volte, l’attaccante va in pieno sul pallone, anticipando Rog. Il colpo conseguente è evidentemente inevitabile, non è che Borini potesse evaporare. Non c’è il Var che possa sconfessare il Var?
DI CARMINE 8 Un gol, il primo, da attaccante d’area di rigore: attacca il primo palo e brucia tutta la difesa sarda. Un altro da fenomeno, un rasoiata da oltre venti metri che secca Cragno. Evidentemente è attaccante da stagioni calde. L’anno scorso sbocciò in tarda primavera, trascinando il Verona in A, ora, dopo mesi di naftalina, brilla come uno smeraldo. E ipoteca, forse nel momento più importante della stagione, la maglia da titolare. Anche se pure lui, viene sacrificato per colpa del rosso a Borini.
ZACCAGNI (dal 3′ s.t.) 6.5 Entra benissimo e subito in partita, ben sapendo che ci sarà da soffrire. Juric lo mette idealmente a fare il falso nove, ma lui capisce soprattutto di dover fare il lavoro sporco, alla ricerca dei secondi palloni, delle ribattute. Si butta su ogni occasione, come se fosse l’ultima e da un punto di vista strategico è bravo a prendersi il fallo di Cigarini, che costa il secondo giallo al centrocampista e rimette in parità numerica le due squadre.
JURIC 7 Il primo tempo è sembrato aver azzerato tutti questi mesi di stop. Il silenzio del Bentegodi ha ritrovato lo stesso Verona visto per tutta la prima parte abbondante del campionato. Anzi, forse anche migliore, con geometrie, giocate e un ritmo forsennato. Un gioco corale che inevitabilmente accusa l’espulsione di Borini. Forse più psicologicamente che altro. Nel secondo tempo le energie sono un po’ calate, ma i suoi sono riusciti a difendersi con ordine, in difficoltà solo su qualche calcio d’angolo. Non ho capito come mai giocare senza punte di ruolo, correndo il rischio di far abbassare troppo i suoi. Ma, a conti fatti, anche stavolta ha avuto ragione lui.
MANGANIELLO 3 Raramente giudico la prestazione dell’arbitro, ma questa volta non posso proprio tirarmi indietro. Richiamato dal Var dopo un fallo che lui dà a favore di Borini, prende un abbaglio colossale e caccia l’attaccante gialloblù. E’ incredibile che sia arrivato ad una decisione simile dopo aver avuto la possibilità di rivedere l’episodio più e più volte. Ma cosa ha visto? Cosa? Il rosso diretto significa due giornate per Borini. Ammettendo il ricorso della società, una giornata rimarrà comunque e questo per l’ex Milan significa saltare il Napoli. Grazie Manganiello, speriamo sia l’ultima quest’anno (ricordate il rosso a Stepinski contro il Milan…?).
Gianluca Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: Borini imperdonabile. Di Carmine uomo match
del 20 giugno 2020 alle 23:38
di Alessandro righelli
Hellas Verona-Cagliari 2-1
Silvestri 6: primo tempo di buona attenzione. Nella ripresa soffre delle disattenzioni della propria difesa.
Rrahmani 6: fa il suo senza però la cattiveria necessaria per pungere anche sulle ripartenze la difesa avversaria.
Empereur 6,5: buona gara, di carattere e forza. Padrone della difesa e bene negli anticipi.
Kumbulla 5,5: poteva fare sicuramente di più. Un poco pesante sulle chiusure in velocità, perde il tempo del contrasto in più occasioni.
Faraoni 6: bene soprattutto nel primo tempo con recuperi e contrasti sempre al tempo giusto. Secondo tempo meno reattivo ma comunque efficace.
Badu 6,5: fa bene sia la fase difensiva che quella offensiva. Buona tenuta fisica.
Amrabat 6: parte forte poi si spegne un poco ma rimane sempre pericoloso con la sua tecnica. Quando sarà a pieno ritmo tornerà a livello sicuramente alti.
Lazovic 5,5: giocare a volte molto approssimate, con passaggi poco precisi.
(dal 40 s.t. Dimarco: s.v)
Verre 6,5: bellissimo assist e belle giocate che finalizzano spesso l’azione.
(6’ s.t. Veloso: s.v.)
Borini 4: entrata da rosso inspiegabile, sul doppio vantaggio. Impossibile da scusare
Di Carmine 7: grande doppietta e partita quasi perfetta.
(8’ s.t. Zaccagni 6: non crea particolari azioni pericolose ma la sua presenza in area è sempre importante.)
ALL.: Juric 6,5: Hellas che sa soffrire e vincere. Riprende a buoni ritmi segno che la ripartenza non sarà troppo in salita
Con sentenza n. 46/2020 il Tribunale Fallimentare di Bologna ha dichiarato il fallimento di H23 S.P.A., società in liquidazione con sede nella stessa città di Bologna al civico 4 di Galleria Cavour, il cui liquidatore risulta essere Dritan Dervishi. Caricato sul Portale Creditori in data 8 giugno, l'atto informa che per il 27 ottobre 2020 alle 12 è fissato l'esame dello stato passivo della società. Ma perché ne parliamo? Semplice: H23 è una delle tante società create intorno all'Hellas Verona dal proprietario e presidente Maurizio Setti. Tale società è stata fatta oggetto di una dichiarazione di fallimento da parte di due compagnie con sede legale a Panama, la Delta Limited S.A. e la Compañia Financiera Lonestar S. A.
Di Lonestar si sa per certo sia controllata da Gabriele Volpi, finanziere italiano con passaporto nigeriano che è anche proprietario dello Spezia e della Pro Recco di pallanuoto. Fra le altre cose, Lonestar detiene il 9% di Banca Carige. Quanto a Delta Limited, è stata menzionata nell'indagine di Football Leaks in quanto detentrice di parte dei diritti economici di Juan Manuel Iturbe, che ha disputato con la maglia dell'Hellas Verona la stagione 2013-14. Anche questa una società, secondo l'Espresso, sarebbe riconducibile a Volpi. Le due società reclamano il mancato pagamento, da parte di H23, di grossa parte di un prestito obbligazionario. Come si legge nel testo, Delta rivendica una cifra che con gli interessi sale a 6.398.515,28 euro, mentre Lonestar ritiene di dovere incassare 7.987.875 euro.
C'è un passaggio particolarmente significativo dell'atto emesso dal Tribunale Fallimentare di Bologna. Merita citarlo testualmente:
Peraltro non vi è alcuna ragionevole evidenza che la società debitrice disponga di attivi idonei ad onorare il proprio gravosissimo indebitamento ed anzi, per quanto consta la predetta società (…) in base all'ultimo bilancio depositato (…), non dispone in tempi contenuti e certi di somme di qualche rilievo.
L'attivo è costituito infatti e unicamente da un credito nei confronti di Star Ball (società a cui H23 ha ceduto la partecipazione dell'Hellas Verona), che nell'ultima situazione patrimoniale è indicato 31.386.120,79, mentre nel bilancio del 2019 in euro 38.510.513.
A questo punto bisogna porsi l'interrogativo: se le conseguenze del fallimento dovessero toccare Star Ball, ci sarebbero ripercussioni sull'Hellas Verona? Lo abbiamo chiesto allo stesso Maurizio Setti, raggiunto telefonicamente nel pomeriggio. Il presidente e proprietario ci ha detto che “assolutamente no, non c'entra niente”. E ha aggiunto che “ci ridiamo sopra”, salvo poi correggere il tiro affermando che “la risposta arriverà”. Quindi aggiunge che “queste sono cose volute apposta da gente che è fallita”. E conclude: “Riceverà la risposta fatta bene”.
La aspettiamo con fiducia, più o meno la stessa che il presidente ha ostentato nel corso della brevissima telefonata chiusa in modo brusco. Ma intanto nei prossimi giorni proveremo a ricostruire il groviglio societario intorno all'Hellas. Compito molto complicato.
@pippoevai
LA RISPOSTA - Dai legali di h23 riceviamo e pubblichiamo: "I legali della società H23 precisano quanto segue, chiedendone la pubblicazione integrale.
In merito alla notizia della dichiarazione di fallimento della società H23 s.p.a. in liquidazione, si precisa quanto segue:
- la dichiarazione – pronunciata su istanza di due soggetti che non sono muniti di titoli esecutivi – è provvisoria e non definitiva; prontamente impugnata dalla società H23 s.p.a. avanti la Corte d’appello di Bologna, che si dovrà pronunciare sull’istanza di revoca del fallimento; la dichiarazione è errata, basandosi su una lettura non corretta dei documenti di causa; è, infatti, del tutto “anomalo” che venga dichiarato il fallimento di H23 s.p.a., la quale – come pubblicamente emerge dal registro delle imprese – ha un patrimonio netto positivo superiore a € 19 milioni e un attivo superiore a € 31 milioni, che consentirà, al termine della liquidazione, di soddisfare, in maniera eguale e integrale, ogni suo eventuale creditore, che provi di averne titolo;
- H23 S.p.A. da tempo non ha alcun legame con la società Hellas Verona F.C.; le vicende di H23 s.p.a. sono, pertanto, del tutto irrilevanti per le sorti di Hellas Verona F.C. s.p.a.".
FONTE: CalcioMercato.com
VERONA-CAGLIARI 2-1
Doppio Di Carmine ma vittoria sofferta
20/06/2020 21:18
Bella vittoria del Verona nel recupero della 25^ giornata contro il Cagliari. Finisce 2-1 al Bentegodi, però quanta sofferenza per i gialloblù, soprattutto dopo l'espulsione di Fabio Borini (rosso diretto forse troppo frettoloso, dopo consultazione del VAR). Nei primi 35' solo Hellas in campo. Cagliari attendista che prova a distendersi quando può, solo in contropiede (in verità raramente). Gli scaligeri passano in vantaggio al 14': Lazovic per Di Carmine ben appostato al centro dell'area che batte di testa sia Pisacane che Cragno. Il raddoppio arriva al 27' ed i protagonisti sono 2: Verre che difende contro 5 avversari il pallone e dal limite dell'area sarda, scarica verso Di Carmine. Botta del nr 10 ed il Verona raddoppia. Al 35' l'episodio che segna il cambiamento d'inerzia della gara: Borini espulso (valutazione dell'intervento in scivolata sanzionato dal VAR) per fallo su Rog. Il Cagliari in superiorità numerica si getta subito in avanti ed ottiene il gol del 2-1 con Simeone servito da Pellegrini. Nella ripresa il Verona soffre tanto, ma il Cagliari nonostante le sue avanzate, non reca grossi grattacapi a Silvestri. La difesa scaligera regge bene, anche se in alcuni momenti annaspa. I gialloblù tornano a respirare soltanto dopo che pure il Cagliari al 70', resta in 10 (doppio giallo a Cigarini per un intervento su Zaccagni). Gli ospiti non si arrendono e provano a forzare il bunker scaligero. Nulla da fare. Non si passa e l'Hellas riesce a strappare 3 punti pesantissimi per la qualificazione in Europa League. I ragazzi di Juric salgono al 7° posto, quota 38. Il prossimo impegno sarà contro il Napoli, sempre al Bentegodi martedì 23 giugno alle ore 19.30.
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Fine gara
90'+2', ci prova Mattiello, palla fuori.
assegnati 3 minuti di recupero
88', altra occasione per il Cagliari, con il traversone di Nandez verso il centro dell'area dell'Hellas, ma il muro gialloblù ribatte.
86', Pisacane vicinissimo al pareggio per il Cagliari. Da corner battuto dalla destra, testa del difensore che manca il bersaglio di poco. Soffre il Verona.
84', nel Verona dentro Dimarco al posto di Lazovic e nel Cagliari dentro Lykogiannis e fuori Pellegrini.
80', giallo a Ceppitelli.
79', gara più equilibrata dopo l'espulsione di Cigarini. E' sempre il Cagliari ad attaccare maggiormente, ma il Verona si difende bene.
70', Cigarini commette fallo su Zaccagni e l'arbitro gli sventola il rosso (doppio giallo). Anche il Cagliari in 10.
68', due sostituzioni nel Cagliari: fuori Cacciatore Ionita e dentro Paloschi e Mattiello.
65', è il Cagliari a fare la gara. L'Hellas cerca di creare un fortino di fronte a Silvestri e prova a lanciarsi in contropiede appena può.
58', altro giallo nel Cagliari: Cigarini per fallo su Zaccagni.
56', conclusione di Nandez dal limite, palla a lato.
51', giallo per Pisacane per fallo su Badu.
48', nel Verona esce Di Carmine e dentro Zaccagni.
47', parte forte il Cagliari che mette in apprensione l'Hellas.
46', cambi nelle due formazioni: Birsa al posto di Pereiro nel Cagliari e Veloso al posto di Verre nel Verona.
Via al secondo tempo
Parte benissimo il Verona nel recupero della 25^ giornata contro il Cagliari. Gialloblù assolutamente padroni del campo che riescono a portarsi sul 2-0 (14' e 27') grazie ad una doppietta di Di Carmine. L'inerzia del match cambia al 35', quando Borini viene espulso dopo che Manganiello viene richiamato dal VAR. L'intervento in scivolata del nr 16 scaligero su Rog viene valutato da rosso diretto e l'Hellas resta in 10. Il Cagliari prende coraggio e forte dell'uomo in più, riesce ad accorciare le distanze con Simeone (43').
Fine primo tempo dopo 1' di recupero
43', GOL CAGLIARI: segna Simeone. Pellegrini serve l'assist di testa per il Cholito che in controbalzo infila Silvestri.
41', l'espulsione di Borini, dà coraggio al Cagliari che si sveglia dal torpore e prova ad offendere i gialloblù.
37', punizione per il Cagliari: Pereiro impegna Silvestri che devia in angolo.
35', rosso diretto a Borini. Valutato falloso dal VAR l'intervento del nr 16 gialloblù in scivolata su Rog. Hellas in 10.
34', ammoniti Nandez e Badu dall'arbitro Manganiello.
27', GOL VERONA: grandissima azione di Verre che difende il pallone dagli avversari (5 giocatori) al limite dell'area ospite, serve Di Carmine sulla destra, fucilata dalla distanza e Cragno è battuto al "sette".
25', gialloblù assolutamente più in palla degli ospiti che al momento non hanno mai messo in difficoltà Silvestri.
19', tre tiri consecutivi dell'Hellas, ma il più pericoloso è stato il primo di Lazovic: incrocio dei pali del nr 88.
15', ammonito Pereiro nel Cagliari per fallo su Badu.
14', GOL VERONA: il monologo dell'Hellas trova sbocco con il colpo di testa di Di Carmine. Lazovic servito da Amrabat, mette in mezzo, testa del nr 10 gialloblù che anticipa Pisacane e sorprende Cragno per il meritato vantaggio scaligero.
7', è il Verona a fare la partita. Cagliari attendista arroccato dietro, pronto a lanciarsi in eventuali contropiedi.
5', bell'inserimento di Rrahmani sul vertice destro dell'area del Cagliari, tiro di prima intenzione, palla alta.
1', è Lazovic con un tiro dal limite ad impegnare immediatamente Cragno. Tiro a giro sul secondo palo e respinta del portiere rossoblù.
Via al primo tempo
Tutto pronto al Bentegodi (assolutamente vuoto per via delle misure sanitarie Covid-19). Verona e Cagliari di fronte per il recupero della 25^ giornata di Campionato. Qualche sorpresa nella formazione scaligera. Insieme a Kumbulla e Rrahmani, in difesa non c'è Gunter, ma Empereur. A centrocampo, la defezione riguarda Veloso. Al suo posto, mister Juric pone Badu a far coppia nel mezzo, con Amrabat. Sugli esterni, i soliti Faraoni e Lazovic. In avanti, a sostegno dell'unica punta Di Carmine, ci sono Verre e Borini.
Dando uno sguardo alla formazione sarda, ricordiamo che mister Zenga è alla prima col Cagliari, che viene schierato con il 352. Davanti al portiere Cragno, c'è il pacchetto difensivo composto da Cacciatore, Ceppitelli e Pisacane. A centrocampo, esterni affidati a Nandez e Pellegrini, mentre al centro ci sono Ionita, Cigarini e Rog. Attaccanti, Simeone e Pereiro.
TABELLINO:
VERONA-CAGLIARI 2-1 (14' e 27' Di Carmine, 43' Simeone)
La Gazzetta dello Sport: "Verona in volo, batte Zenga e sorpassa il Milan"
21/6 ALLE 08:53 RASSEGNA STAMPA
di PIERPAOLO MATRONE
In serata, poi, è toccato a Hellas Verona e Cagliari andare in campo, alle 21.45, sempre per il recupero del venticinquesimo turno. Ad avere la meglio sono stati gli scaligeri grazie alla doppietta di Carmine, inutile la rete di Simeone per i sardi. E La Gazzetta dello Sport in taglio basso vi dedica un boxino: "Il Verona in volo: batte Zenga e sorpassa il Milan sulla via d'Europa".
Corriere di Verona dopo il 2-1 di ieri: "L'Hellas riparte alla grande, Cagliari ko"
21/6 ALLE 08:43RASSEGNA STAMPA
di PIERPAOLO MATRONE
Una doppietta di Samuel Di Carmine rende inutile il successivo gol di Giovanni Simeone e regala i tre punti all'Hellas Verona. Nel match di ieri sera contro il Cagliari, valevole per il recupero del venticinquesimo turno di Serie A, la formazione di Ivan Juric comincia bene questo nuovo mini-campionato e il Corriere di Verona in apertura titola così: "L'Hellas riparte alla grande: Cagliari ko".
L'Arena: "Di Carmine-show l'Hellas vola"
21/6 ALLE 07:38 RASSEGNA STAMPA
di ANDREA PIRAS
Il Verona riprende il campionato con una vittoria. La formazione di Ivan Juric ha superato 2-1 ieri sera il Cagliari grazie ad una doppietta di Di Carmine. Per i rossoblu sardi ha accorciato le distanza Simeone. Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Arena: "Di Carmine-show l'Hellas vola".
Verona-Cagliari, scintille tra Juric e Zenga nel corso della gara: la ricostruzione
21/6 ALLE 00:47 SERIE A
di IVAN CARDIA
fonte Con la collaborazione dell'inviato, Luca Chiarini
Tensione tra Ivan Juric e Walter Zenga nel corso della partita che ha visto questa sera il Verona del primo vincere sul Cagliari del secondo. Diverse schermaglie verbali nel corso della gara, con qualche scintilla anche dopo il fischio finale. Il tecnico degli isolani, nella conferenza stampa che ha fatto seguito al match, ha spiegato di aver chiesto delle spiegazioni a Manganiello: probabile che il collega dell’Hellas non abbia mandato giù qualche protesta ritenuta di troppo. Niente di eccessivo, in ogni caso: l’adrenalina del ritorno al calcio si è fatta sentire. A maggior ragione in uno stadio senza tifosi.
21/6 ALLE 00:40 ALTRE NOTIZIE
di IVAN CARDIA
Juric vince e convince, Marcolin: "Ha migliorato di due punti tutti i giocatori del Verona"
Ivan Juric ancora protagonista col suo Verona che vince e convince. Dopo la vittoria per 2-1 sul Cagliari, Dario Marcolin, commentatore per DAZN, parla così del tecnico croato: “Ha la capacità di farsi seguire dalla squadra, è molto credibile e riesce a tirare fuori il massimo dai giocatori. È un allenatore che migliora il prodotto, tutti i giocatori sono migliorati di almeno due punti con lui: chi da 6 a 8, chi da 8 a 10”.
Le pagelle del Verona: Di Carmine doppietta d’autore, Lazovic incontenibile
Le pagelle dei gialloblù dopo la vittoria ai danni del Cagliari, nel recupero della 25ª giornata di Serie A TIM 2019/2020
20/6 ALLE 00:35 LE PAGELLE
di GIACOMO MOZZO
per Tuttohellasverona.it
Silvestri 6 – Normale amministrazione in avvio di gara, sventa in corner un’insidiosa punizione di Pereiro. Non può nulla sul sinistro di Simeone che accorcia le distanze. Nella ripresa è poco impegnato, ma sempre attento in uscita.
Rrahmani 6 – Sempre concentrato sui tentativi offensivi cagliaritani, prova anche in un paio di occasioni la percussione offensiva. Un paio di sbavature: si perde Simeone sul gol dell’1-2 e, nel finale, si fa infilare da Nandez sul lato corto dell’area.
Kumbulla 6,5 – Come al solito, è bravo a dirigere le operazioni del terzetto difensivo e ad impostare la manovra dal basso. Sempre ben appostato, a centro area, sui tentativi di cross degli ospiti.
Empereur 6 – Una delle mosse a sorpresa di Juric dall’inizio. Anche lui attento e diligente, nonostante il passaggio a vuoto sul gol di Simeone. Nel primo tempo cerca anche il gol, con un colpo di testa su azione d’angolo.
Faraoni 6 – Supporta sempre l’azione sulla fascia destra e prova anche la conclusione. In ritardo su Pellegrini sul gol subito, ma nella ripresa si conferma elemento dalla grande affidabilità e tempestività.
Badu 6,5 – Anche lui schierato a sorpresa da Juric, non giocava titolare in A da maggio 2019. Forse meno appariscente di Amrabat, ma offre comunque un preziosissimo lavoro di sostanza e sacrificio. Procura un paio di gialli pesanti e prova un paio di pericolose incursioni.
Amrabat 7 – Solito instancabile, fenomenale stantuffo. Onnipresente dall’inizio alla fine del match: avvia l’azione dell’1-0, serve Lazovic in profondità (traversa) e propone i suoi ormai proverbiali strappi, portando a spasso i difensori del Cagliari. Sembra l’unico a non sentire la stanchezza.
Lazovic 7 – Incontenibile, inesauribile, pericoloso, ispirato. Dopo 30 secondi impegna Cragno con un destro secco dal limite, serve un cross al bacio a Di Carmine, spacca la traversa su una sua tipica, travolgente azione. Nella ripresa, puntuale in fase difensiva. Esce stremato. (dall’85’ Dimarco s.v.)
Verre 6,5 – Agisce sul centro destra e si rivela molto prezioso nel recuperare palla, difenderla, fungere da raccordo tra centrocampo e attacco. Sbaglia pochissimi palloni e serve a Di Carmine l’assist per il raddoppio. Sacrificato all’intervallo per il nuovo assetto tattico. (dal 46’ Veloso 5,5 – Punto di riferimento in mezzo al campo, cerca di gestire il pallone con la sua saggezza. È però poco brillante e fatica a mettersi in mostra.)
Borini 5,5 – Molto attivo nelle prime battute di gioco, sulla sua valutazione pesa la prematura espulsione da parte di Manganiello. Sull’episodio si può discutere, l’ex Milan pare più che altro sfortunato, ma il suo intervento è comunque abbastanza incauto.
Di Carmine 7 – Lavoro sporco spalle alla porta, cecchino infallibile che spiana la strada al successo gialloblù. Perentorio colpo di testa su cross di Lazovic e splendido destro dalla distanza. Anche lui esce quando Juric decide di dare una fisionomia più prudente alla squadra. (dal 48’ Zaccagni 6,5 – Subito bene in partita, lotta e conquista falli preziosi. Conduce molte transizioni e fa respirare la squadra. Infine, provoca l’espulsione di Cigarini.)
Juric 6,5 – La prima mezz’ora è davvero spettacolare, con il suo Verona che riprende esattamente da dove aveva lasciato. Intensità, velocità, aggressione, dinamismo. L’espulsione di Borini stravolge i piani e cambia il piano tattico. Rischia un po’ col doppio cambio a ridosso dell’intervallo, ma alla fine ha ragione lui. E la classifica sorride sempre più.
Verona, il Bentegodi è una garanzia: in casa Juric ha una media punti da Champions
21/6 ALLE 00:08 SERIE A
di IVAN CARDIA
Se il Verona passa in vantaggio in casa, potete scommettere che poi vincerà. Come evidenziato da Opta, infatti, l’Hellas ha vinto sette partite su sette quando è passato in vantaggio al Bentegodi in questo campionato di Serie A. In generale, in casa i punti ottenuti dalla squadra scaligera sono 24 in 13 partite: una media da Champions League. Soltanto Juventus, Lazio e Inter, infatti, hanno fatto meglio tra le rispettive mura amiche.
Le pagelle del Cagliari - Simeone dà speranza, Cigarini ingenuo. Difesa da registrare
Verona batte Cagliari 2-1. Espulsi Borini e Cigarini.
(14’ e 26’ Di Carmine; 43’ Simeone)
20/6 ALLE 23:59 SERIE A
di IVAN CARDIA
Cragno 6,5 - Pronti via risponde presente. Dice no anche a Verre e Faraoni, cede soltanto a Di Carmine.
Cacciatore 5 - Tante difficoltà in fase difensiva, dalle sue parti il Verona passa con troppa facilità. (Dal 68’ Mattiello 5,5 - Forze fresche, prova a spingere, ma i compagni non ne hanno più).
Ceppitelli 5,5 - Prova a tenere come può, resta il dubbio che potesse intervenire sul cross dell’1-0.
Pisacane 5 - Di Carmine lo lascia a terra e stacca a rete, poi prova a redimersi. Occasione nel finale.
Ionita 5 - La catena di destra dei sardi non funziona, troppe difficoltà su Lazovic. (Dal 68’ Paloschi 5,5 - La tentazione è il senza voto, ma gioca oltre venti minuti. Non gli arriva un pallone).
Nandez 6 - Corre tanto, motorino instancabile. Offre spunti che i compagni non sfruttano, s’infila in spazi che i compagni non premiano.
Cigarini 5 - Peccato per quei due gialli. Perché il 2-1 nasce da un lancio dei suoi, praticamente perfetto. Però in 12 minuti lascia in dieci i compagni e di fatto chiude la contesa.
Rog 5,5 - Ha il “merito” di far espellere Borini. A centrocampo, in generale, i ragazzi di Zenga soffrono la verve avversaria.
Pellegrini 6,5 - Tra i migliori anche nel primo tempo, sforna l’assist per il 2-1 e non solo. (Dall’84’ Lykogiannis s.v.).
Pereiro 5 - Seconda da titolare dopo lo 0-1 col Napoli, sparisce tra centrocampo e difesa del Verona, non si vede quasi mai. (Dal 45’ Birsa 5,5 - Un po’ meglio, almeno prova a farsi vedere. Non sempre in maniera fortunata, ma gli vanno dati i giusti meriti).
Simeone 6 - Per il gol. Poi non offre acuti e non crea particolari timori agli avversari. Dà speranza al Cagliari, non basta.
Zenga 5 - Meriterebbe il pareggio? Per le occasioni forse sì, nel complesso probabilmente no. Se il voto al tecnico è soprattutto il voto alla squadra, il suo Cagliari non riesce ad avere ordine e idee per sovvertire il Verona. Gli mancavano due big, si rifarà.
Le pagelle del Verona - Di Carmine, 48 minuti di fuoco. Lazovic vola, Amrabat trascina
Verona batte Cagliari 2-1. Espulsi Borini e Cigarini.
(14’ e 26’ Di Carmine; 43’ Simeone)
20/6 ALLE 23:50 SERIE A
di IVAN CARDIA
Silvestri 6 - Attento quando chiamato in causa, può poco su Simeone. Non una serata da straordinari.
Rrahmani 5 - Tenta un fuorigioco complicato sul gol di Simeone, che lo punisce siglando la rete della speranza per i suoi. Nel finale rischia di nuovo. Arrugginito.
Kumbulla 6 - Torna al centro della difesa, qualche difficoltà nel comandare la linea sulla rete del Cholito. Per il resto ha stoffa e si sa.
Empereur 5 - È una delle sorprese di Juric alla lettura delle formazioni ufficiali. Anche lui perfettibile in occasione della marcatura cagliaritana.
Faraoni 6 - Bene quando si tratta di sganciarsi, qualche pecca in fase difensiva. Pellegrini gli scappa ed è occasione che potrebbe riaprire suo per riaprire la gara.
Amrabat 7 - A tratti straripante. Nel finale tiene su la squadra. Anima, muscoli, polmoni e cuore dei suoi.
Badu 6,5 - Qualche iniziativa pregevole, tanta attenzione. È a centrocampo che il Verona vince la partita.
Lazovic 7 - Parte forte, poi mette in cascina il quinto assist della stagione e solo la traversa gli nega la gioia del gol. Finché c’è, ara la fascia. (Dall’84’ Dimarco s.v.).
Borini 5 - La decisione di Manganello è leggermente fiscale: non sembra voler fare male a Rog, ma è vero che il piede resta alto. E il Verona resta in 10 per oltre un’ora dopo la sua espulsione.
Verre 7 - Esce per gli equilibri tattici dei suoi. Ma gioca un gran primo tempo: da applausi il lavoro che porta al 2-0. (Dal 45’ Veloso 6 - Tanta geometria, un po’ di legna. Non serve che dia la svolta).
Di Carmine 7,5 - Solo 48 minuti, ma di fuoco. Segna il vantaggio di testa e raddoppia con un bolide da fuori. Anche il Bentegodi può avere un centravanti. (Dal 48’ Zaccagni 6,5 - Ha il compito di dare meno riferimenti e gli riesce bene. Un suo strappo porta all’espulsione di Cigarini).
Juric 7 - Urla e dirige, il Bentegodi è suo. Riprende il discorso da dove l’aveva lasciato, con una vittoria che conferma quanto di buono ci sia nel suo Verona. Non era semplice, non molla un centimetro. E risponde mossa su mossa a Zenga.
Al Verona la prima vittoria della ripresa, il Cagliari non svolta: 2-1 al Bentegodi, Hellas settimo
Verona batte Cagliari 2-1. Espulsi Borini e Cigarini.
(14’ e 26’ Di Carmine; 43’ Simeone)
20/6 ALLE 23:40 SERIE A
di IVAN CARDIA
Il Verona scappa, soffre, resiste. E infine vince. La sorpresa della Serie A torna in campo e nulla sembra cambiato: 2-1 al Cagliari, alla ripresa del campionato. Settimo posto in classifica per Ivan Juric, che al Bentegodi è addirittura da Champions League: 24 punti in 13 partite tra le mura amiche, solo Juventus, Lazio e Inter hanno fatto meglio. Primo tempo spettacolare: la doppietta di Samuel Di Carmine lancia i padroni di casa, l’espulsione di Fabio Borini ne complica i piani. E il gol di Giovanni Simeone, che vale il 2-1 e le speranze di Walter Zenga di vincere la sua prima partita alla guida dei sardi, sembra il preludio a una ripresa di assedio. Juric capisce l’antifona e abbassa i suoi, poi un altro rosso, questa volta a Luca Cigarini ristabilisce la parità numerica. E il bunker dell’Hellas, nonostante qualche scricchiolo, tiene botta. Anche sulla stanchezza, che negli ultimi 45 minuti si fa sentire eccome. Il Verona, per ora, ha più benzina. Si prende i 3 punti e sale al settimo posto. Ma il Cagliari può sperare.
LE SCELTE INIZIALI: JURIC SORPRENDE, ZENGA SENZA DUE BIG -
Il tecnico dell’Hellas spariglia le carte. Fuori due titolari fissi come Gunter e Veloso, più Zaccagni atteso anche lui dal primo minuto: nell’undici di partenza c’è Empereur in difesa (con Kumbulla che torna centrale) e Badu a centrocampo. Borini e Verre a supporto del centravanti Di Carmine. Il primo Cagliari di Zenga deve fare a meno di Nainggolan e Joao Pedro: l’Uomo Ragno sceglie il 3-5-2 con Pereiro vicino a Simeone in attacco. In mediana, Ionita vince il ballottaggio con Birsa per l’out di destra: Nandez-Cigarini-Rog al centro.
IL VERONA (RI)PARTE FORTE -
La squadra del Bentegodi sembra quella di marzo, di tutta la stagione. Parte subito a razzo, Lazovic impegna Cragno nei primissimi minuti e poi anche Rrahmani si presenta in area del Cagliari. Al quarto d’ora, l’Hellas passa in vantaggio, con una soluzione quasi inedita: il centravanti. Scambio Amrabat-Lazovic sulla sinistra, cross del serbo (al quinto assist stagionale) per la testa di Di Carmine. Che salta prima e meglio di Pisacane e di testa gira alle spalle di Cragno. 1-0 Hellas, Di Carmine segna il primo gol veronese in questo ritorno della Serie A.
ANCORA DI CARMINE, 2-0 SCALIGERO -
Poco Cagliari, tanto Verona. Non paga del vantaggio, la squadra di Juric si riversa in attacco, approfittando degli spazi dei timidi sardi. Lazovic stampa la palla sulla traversa, poi Cragno si supera su Verre e Faraoni. Al 26’, anche lui capitola di nuovo: gran lavoro proprio di Verre, che serve Di Carmine fuori area. Missile dalla distanza del centravanti, che trova il 2-0 con un vero e proprio gol d’autore. Mandando nel pallone i rossoblù.
ESPULSO BORINI, VERONA IN 10 -
Superata la mezz’ora, la partita cambia. Borini scivola e anticipa Rog sul pallone. Ne nasce un parapiglia tra i giocatori delle due squadre, ma inizialmente Manganiello assegna punizione al Verona. Richiamato al monitor dal VAR, l’arbitro cambia però idea: Borini è primo sulla palla, ma tiene il piede a martello (in tutta onestà, non sembra in maniera intenzionale) sulla tibia del croato. Rosso per l’attaccante di Juric, che lascia in dieci i suoi compagni.
E SIMEONE RIAPRE I GIOCHI, 2-1 ALL’INTERVALLO -
Il Verona non può riposare e invece dorme, a livello difensivo. Lancio di Cigarini, Pellegrini scappa sulla sinistra e di testa appoggia per Simeone, solissimo nell’occasione. Girata dell’argentino, 2-1 a un soffio dall’intervallo e distanze dimezzate. La partita è riaperta, mentre le squadre si dirigono negli spogliatoi per un bel tè freddo.
GIRANDOLA DI CAMBI ALLA RIPRESA -
Juric e Zenga cambiano le carte in tavola. Fuori Verre, uno dei migliori, per Veloso nel Verona. Mentre il Cagliari risponde togliendo Pereiro per fare posto a Birsa. E tre minuti dopo ancora un cambio negli scaligeri: esce, a sorpresa, il man of the match, Di Carmine, per Zaccagni. Partita a scacchi, anche grazie alla possibilità di effettuare cinque cambi.
IL CAGLIARI CI PROVA, POI ROSSO PER CIGARINI -
Più accorto il Verona, a difesa del vantaggio. Più offensivo il Cagliari, a caccia del pareggio: la fotografia della ripresa, in maniera abbastanza prevedibile, è questa. Almeno fino al 70’: da poco ammonito, Cigarini ferma Zaccagni in ripartenza. Secondo giallo e conseguente rosso per il centrocampista dei sardi, che oggi festeggia 34 anni ma lascia i suoi compagni di squadra in dieci (contro dieci) per gli ultimi venti minuti di gioco.
AMRABAT TIENE SU IL VERONA -
Tanta stanchezza nei minuti finali, l’Hellas si affida soprattutto al centrocampista di origini marocchine, che tiene alta la squadra padrona di casa. Zenga butta dentro anche Paloschi per cercare di alzare i giri dei suoi, ma superare la fortezza difensiva costruita dagli scaligeri è pressoché impossibile. Nel finale gran palla di Birsa per l’inserimento di Nandez: lo scarico al centro non trova compagni di squadra reattivi.
Il tabellino
HELLAS VERONA-CAGLIARI 2-1
(14’ e 26’ Di Carmine; 43’ Simeone)
Ammoniti: 34’ Badu nel Verona. 16’ Pereiro, 34’ Nandez, 51’ Pisacane, 80’ Ceppitelli nel Cagliari.
Espulsi: 35’ Borini nel Verona. 70’ Cigarini (doppio giallo) nel Cagliari..
HELLAS VERONA-CAGLIARI 2-1: DOPPIO DI CARMINE E SI BALZA AL 7. POSTO
20/GIUGNO/2020 - 20:55
Verona - Che ripartenza! Il campionato del Verona non si è mai interrotto, guardando la prestazione e la vittoria pesantissima contro il Cagliari. Tre punti d’oro che consolidano una classifica sempre più bella: settimo posto con 38 punti, frutto di 10 risultati utili (5 vittorie e altrettanti pareggi) nelle ultime 11 gare di campionato. Al Bentegodi è mancata la voce dei tifosi gialloblù, ma i ragazzi di mister Juric hanno messo in campo il solito ardore. Il Verona ha ripreso da dove aveva lasciato, aggredendo subito l’avversario e imponendo il proprio gioco fin dai primi minuti. La normale conseguenza di tutto questo è stato il vantaggio gialloblù con Di Carmine: gran colpo di testa su cross di Lazovic. Il Verona, però, non si è fermato lì e ha trovato anche il meritatissimo 2-0 sempre con Di Carmine, questa volta con un tiro straordinario all’incrocio dei pali, dopo una splendida azione di Verre. Hellas che a questo punto era in totale controllo della sfida (in mezzo ai due gol anche la traversa di Lazovic), ma un dubbio rosso a Borini ha stravolto l’andamento della gara. Il Cagliari ha preso campo e allo scadere della prima frazione ha accorciato le distanze con Simeone. Nella ripresa i rossoblù sono partiti meglio, senza però creare grossi pericoli dalle parti di Silvestri. Al 25’ della ripresa Zaccagni, entrato per Di Carmine, ha costretto Cigarini al fallo: secondo giallo e parità numerica ristabilita. Il film della partita finisce qui, c’è solo spazio per i titoli di coda. Bentornato Verona!
HELLAS VERONA-CAGLIARI 2-1
Marcatori: 14' pt Di Carmine, 26' pt Di Carmine, 43' Simeone.
Grazie per avere seguito con noi la diretta di questo match, arrivederci alle prossime partite del campionato di Serie A.
Tre punti preziosi per l'Hellas che supera il Milan e raggiunge il settimo posto in classifica in piena zona Europa League mentre il Cagliari, nonostante il cambio di guida tecnica, non riesce a ritrovare la vittoria e prosegue nel suo momento negativo. Nel prossimo turno il Verona ospiterà il Napoli al Bentegodi mentre il Cagliari sarà impegnato in trasferta contro la SPAL.
Vittoria dei ragazzi di Juric che ottengono i tre punti al termine di una partita intensa e ricca di episodi. Verona che approccia meglio e trova il doppio vantaggio con Di Carmine ma poi il rosso a Borini e il gol di Simeone in chiusura di primo tempo restituiscono speranza ai sardi. Nel secondo tempo sterile forcing del Cagliari che comanda il gioco ma non impensierisce Silvestri, il rosso a Cigarini poi riequilibra l'incontro e spegne i sogni di rimonta dei rossoblù.
Finisce qui, Verona-Cagliari 2-1.
90+2' Ultimi assalti del Cagliari col Verona tutto a protezione della propria porta.
90' Tre minuti di recupero.
90' Difende con caparbietà il Verona, ora costretta nella propria area di rigore.
88' Ancora Cagliari pericoloso su calcio d'angolo, questa volta è Lykogiannis ad anticipare tutti sul primo palo ma anche il greco non inquadra la porta.
86' Nandez imperversa sulla destra e costringe Dimarco al corner. Sugli sviluppi Pisacane non riesce nella deviazione decisiva a pochi passi da Silvestri.
85' Cambio nel Verona, entra Dimarco ed esce Lazovic.
84' Sostituzione nel Cagliari entra Lykogiannis ed esce Pellegrini.
82' Traversone sbilenco di Pellegrini che si perde sul fondo, poca lucidità ora per il Cagliari che non riesce ad imbastire azioni di rilievo ed accompagnare Simeone e Paloschi.
80' Cartellino giallo per Ceppitelli autore di un intervento falloso ai danni di Zaccagni.
78' Calcio di punizione guadagnato da Amrabat in zona offensiva, prezioso lavoro palla al piede del centrocampista veneto che guadagna campo e fa respirare la difesa.
75' Serie di cross in area di Pellegrini che non producono frutti, nonostante l'espulsione di Cigarini la squadra di Zenga rimane però in costante proiezione offensiva.
73' Traversone di Ceppitelli che premia l'inserimento in area di Nandez, ottima torsione aerea dell'uruguagio che però non trova la porta.
71' Poco meno di venti minuti al termine del match con le due squadre ora nuovamente in parità numerica.
70' Secondo cartellino giallo e conseguente rosso per Cigarini, autore di un intervento falloso ai danni di Amrabat.
69' Difesa a quattro e doppio centravanti per Zenga che cerca il tutto per tutto.
69' Sostituzione nel Cagliari, entra Paloschi per Ionita.
68' Sostituzione nel Cagliari, entra Mattiello ed esce Cacciatore.
66' Ritmo notevolmente calato nella ripresa, squadre ora più lunghe e stanche.
64' Tanto possesso palla ma poca velocità e qualità per il Cagliari che arriva bene al limite dell'area senza però trovare spunti degni di nota.
62' Lazovic pilota palla sulla trequarti e mette al centro per Badu che colpisce di testa ma non trova la porta.
60' Ripartenza del Verona con Amrabat che verticalizza per Badu, il centrocampista di casa si inserisce in area ma perde il contrasto con Pisacane.
58' Cartellino giallo per Cigarini autore di un fallo tattico ai danni di Amrabat.
56' Nandez riceve al limite dell'area, si allarga e calcia verso il primo palo, sfera che termina alta ma Cagliari ora in pressione.
54' Traversone mancino di Cacciatore che sorvola tutta l'area di rigore e si spegne sul fondo, contatti in area ma Manganiello lascia correre.
52' Buon impatto sulla partita di Zaccagni che guadagna punizioni preziose e permette ai suoi di alzare il baricentro.
51' Cartellino giallo per Pisacane autore di un intervento falloso ai danni di Badu.
49' Destro dalla distanza di Rog, conclusione potente ma molto lontana dalla porta di Silvestri.
48' Secondo cambio nel Verona, entra Zaccagni ed esce Di Carmine.
47' Juric rinforza la mediana con Veloso mentre Zenga non cambia modulo con Birsa che opererà, come Pereiro nel primo tempo, vicino a Simeone.
46' Inizia il secondo tempo, primo pallone giocato dal Cagliari.
45' Sostituzione nel Cagliari entra Birsa ed esce Pereiro.
45' Sostituzione nel Verona entra Veloso ed esce Verre.
Ripresa tutta da vivere al Bentegodi, da valutare quanto il Verona pagherà nella ripresa l'uomo in meno e se Zenga rischierà il tutto per tutto già ad inizio secondo tempo magari con l'ingresso di Paloschi a dare più peso offensivo ai sardi.
Prima frazione ricca di episodi ed intensità col Verona che domina la prima mezz'ora e trova il doppio vantaggio con la doppietta di Di Carmine ma poi, complice il rosso a Borini, subisce il ritorno del Cagliari bravo a riaprire la partita con la rete di Simeone nel finale.
Int.
Finisce il primo tempo, Verona-Cagliari 2-1.
45+1' Altro traversone pericolo di Cacciatore, allontana la difesa veronese ora in difficoltà.
45' Un minuto di recupero.
43' GOL! Verona-CAGLIARI 2-1! Rete di Simeone. Lancio di Cigarini per Pellegrini che accomoda di testa a centro area per Simeone bravo a battere Silvestri con una mezza girata mancina di prima intenzione.
40' Cross sul secondo palo di Nandez che pesca Pellegrini, la torre dell'esterno sinistro è però imprecisa e favorisce l'intervento di Silvestri.
38' Nandez raccoglie una battuta corta e calcia dal limite dell'area, anche in questo caso attenta la retroguardia di Juric in opposizione.
35' Manganiello, dopo aver rivisto le immagini, opta per il cartellino rosso diretto a Borini autore dell'intervento falloso ai danni di Rog.
35' Manganiello consulta il VAR per rivalutare il contrasto falloso tra Borini e Rog, momento importante al Bentegodi.
34' Cartellino giallo a Nandez per comportamento non regolamentare.
34' Cartellino giallo a Badu per comportamento non regolamentare.
32' Traversone insidioso di Cacciatore che la retroguardia veneta allontana, sul pallone vagante intervento falloso di Rog e azione che sfuma.
30' Mezz'ora di gioco al Bentegodi coi padroni di casa saldamente in vantaggio grazie alla doppietta di Di Carmine.
28' Momento di difficoltà per i sardi che non riescono ad entrare in partita.
26' GOL! VERONA-Cagliari 2-0! Rete di Di Carmine. Verre semina il panico sulla trequarti e allarga per Di Carmine, conclusione dai 20 metri potente e precisa che si insacca alle spalle di Cragno.
25' Cross basso e lento di Pellegrini che non produce frutti, sulla respinta altro calcio piazzato guadagnato dal Verona.
23' Di Carmine controlla sulla trequarti un lungo lancio di Badu e guadagna un prezioso calcio di punizione. Sugli sviluppi Ceppitelli concede un corner.
21' Alza il baricentro il Cagliari che però, una volta persa palla, presta il fianco alle pericolose ripartenze dei padroni di casa.
19' Traversa del Verona! Lazovic entra in area dalla sinistra e nonostante l'opposizione di Cacciatore trova lo spazio per la conclusione verso il primo palo, il legno salva Cragno.
17' Cross sul secondo palo di Simeone che Rrahmani prolunga in calcio d'angolo, avanzano le torri di Zenga.
15' Cartellino giallo per Pereiro autore di un intervento falloso in gioco aereo ai danni di Badu.
14' GOL! VERONA-Cagliari 1-0! Rete di Di Carmine. Cross a centro area di Lazovic che trova pronto Di Carmine bravo ad anticipare Pisacane e battere di testa Cragno.
11' Lancio di Ceppitelli a cercare Simeone, anticipo aereo di Empereur che sventa la minaccia.
9' Simeone lavora palla sulla trequarti e una volta combinato con Pellegrini calcia verso la porta di Silvestri, conclusione strozzata che non impensierisce l'estremo difensore veneto.
7' Prova a fare la partita il Verona anche se il Cagliari appare pimpante e aggressivo in mediana.
5' Inserimento centrale di Rrahmani che entra in area e calcia di prima intenzione, pallone però abbondatemente fuori bersaglio.
3' Fallo in attacco di Nandez che preclude una ripartenza sarda, da queste prime battute Pereiro pare operare alle spalle di Simeone con Ionita largo sulla fascia destra.
1' Subito Hellas propositivo con Lazovic che trova spazio al limite dell'area e cerca il destro a giro, risponde presente Cragno.
Inizia il match tra Verona e Cagliari. Primo pallone giocato dai padroni di casa.
Le squadre terminano il riscaldamento e rientrano momentaneamente negli spogliatoi, pochi minuti al fischio d'inizio del signor Manganiello.
Zenga presenta il suo primo undici con la novità tattica della difesa a tre guidata dal rientrante Ceppitelli supportato da Cacciatore e Pisacane. A centrocampo con Nainggolan e Oliva out per infortunio fiducia a Cigarini in regia con Nandez e Pellegrini a tutta fascia, in attacco Joao Pedro squalificato e maglia da titolare per Pereiro al fianco di Simeone.
Modulo tradizionale ma qualche sopresa negli interpreti per Juric che opta per Empereur nel terzetto arretrato al posto di Gunter e Badu in mediana per Veloso. In attacco Di Carmine vince il ballottaggio con Zaccagni come riferimento centrale mentre Borini arretra la sua posizione sulla trequarti al fianco di Verre.
Il Cagliari si schiera con un 3-5-2: Cragno - Cacciatore, Ceppitelli, Pisacane - Nandez, Ionita, Cigarini, Rog, Pellegrini - Pereiro, Simeone. A disposizione: Olsen, Rafael, Carboni, Klavan, Lykogiannis, Mattiello, Walukiewicz, Birsa, Ladinetti, Lombardi, Paloschi.
Formazioni ufficiali e Verona in campo col 3-4-2-1: Silvestri - Rrahmani, Kumbulla, Empereur - Faraoni, Amrabat, Badu, Lazovic - Verre, Borini - Di Carmine. A disposizione: Berardi, Radunovic, Veloso, Stepinski, Pazzini, Bocchetti, Lucas, Zaccagni, Gunter, Dimarco, Salcedo, Adjapong.
Precedenti favorevoli ai veneti che hanno portato a casa gli ultimi quattro scontri diretti del Bentegodi disputati in Serie A e più in generale vengono da 7 vittorie e tre pareggi nelle ultime 10 sfide casalinghe coi rossoblù.
Dopo i mesi di lockdown riprende la stagione delle due formazioni distanti in classifica tre lunghezze e reduci entrambe da un KO nell'ultimo match disputato a Marzo; i ragazzi di Juric puntano al bottino pieno per scavalcare il Milan e tallonare il Napoli sesto in classifica mentre il Cagliari, con Zenga in luogo di Maran, cerca la vittoria per riprendere fiducia e posizioni in graduatoria.
Benvenuti alla diretta scritta del match tra Hellas Verona e Cagliari, incontro valevole per il recupero della venticinquesima giornata del campionato di Serie A.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Empereur; Faraoni, Amrabat, Badu, Lazovic (dal 40' st Dimarco); Verre (dal 1' st Veloso), Borini; Di Carmine (dal 3' st Zaccagni)
A disposizione: Berardi, Radunovic, Stepinski, Pazzini, Bocchetti, Lucas, Gunter, Salcedo, Adjapong
All.: Juric
CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Cacciatore (dal 24' st Mattiello), Ceppitelli, Pisacane; Nandez, Ionita (dal 24' st Paloschi), Cigarini, Rog, Pellegrini (dal 40' st Lykogiannis); Simeone, Pereiro (dal 1' st Birsa)
A disposizione: Rafael, Olsen, Klavan, Lombardi, Ladinetti, Carboni, Walukiewicz
All.: Zenga
[OFFTOPIC] + - = ALEX ZANARDI GRAVISSIMO dopo lo scontro frontale della sua hand-bike contro un camion e il delicato intervento chirurgico subito alla testa...
ADDIO A MARIO CORSO, a 78 anni si è spento l'ala veronese vincitore di 4 Scudetti, 2 Coppe Campioni e 2 Intercontinentali nella 'Grande Inter' e tecnico al VERONA nel 1992 RITRATTO DI DUE PERSONAGGI AMATISSIMI Mariolino e Alex due "eroi" normali
20/06/2020 17:22
“Sai, in Formula Uno ci sono arrivato senza sponsor” mi disse orgoglioso una sera al telefono di qualche mese fa Alex Zanardi, che dovevo intervistare per il Festival di Trento. Il sottinteso era quello che si sa, ma di rado si dice: nelle scuderie minori molti piloti vengono ingaggiati perché portano finanziatori, non certo per meriti sportivi. “Ci sono arrivato nonostante una famiglia, papà idraulico, mamma casalinga, che aveva meno possibilità di altri. Mi chiamano fenomeno per le cose che faccio oggi, ma quella è stata la mia vera impresa. Ho realizzato il mio sogno di ragazzino, a 15-16 anni ero sempre lì a trafficare in garage con i kart”.
Ci sono eroi di provincia. Baciati dal talento. Ci sono personaggi che segnano la loro epoca. Tutto questo è Alex Zanardi, di Castel Maggiore, Bologna, che in queste ore lotta in gravi condizioni in ospedale dopo il terribile incidente di ieri. Stoico, resiliente, vitale: dopo lo schianto sulla pista di Lausitzring, nel 2001, gli amputarono le gambe, ma si reinventò: "Nell'ospedale di Berlino presi in mano la protesi e trovai dei punti di contatto con le sospensioni di un'auto da corsa, entrai in un loop incredibile. Questo è stato il mio modo per ricominciare" mi confidò. Tutto questo era, anche, Mariolino Corso, veronese, che da San Michele Extra guadagnò gloria, epica e imperitura memoria con la Grande Inter del Mago Herrera. Mica solo una squadra quella, ma un fenomeno sociale citato in film, libri, canzoni. Corso se n'è andato stamattina, a 78 anni. Rimarrà sempre un nome da leggere in quella formazione che è storia del calcio e del costume italiano, indipendentemente dal tifo calcistico di ognuno. Corso, veronese come noi, chiudeva quell'undici, come un'ultima strofa, il congedo perfetto.
E' un 20 giugno strano, di contrasti. Stasera torna in campo il nostro Verona, ma il sollievo, l'adrenalina e la felicità sembrano un coito interrotto ad apprendere la dipartita di Corso, il più grande calciatore veronese di sempre, e nel seguire ansiosi e preoccupati le agenzie che ci aggiornano sulla salute di Zanardi, simbolo di tutta Italia, uno di quelli a cui vuoi bene anche se mai lo hai incrociato.
Chi vi scrive ha avuto la fortuna (è la bellezza del nostro mestiere) di parlarci. Ero intimidito di fronte a un gigante, di rado mi capita dinanzi a un'intervista. Lui partì immediatamente con una battuta, perché l'autoironia è il suo marchio di fabbrica, assieme a una spontaneità disarmante: “Dicono tutti che sono instancabile, mi vedessero ora, mentre parlo con te sono qua disteso sul divano, chissà che penserebbero”. Subitaneamente aggiunse: “Diamoci del tu, va”.
In queste righe del pomeriggio penso a Zanardi e a Corso, personaggi diversissimi – esuberante Alex, indolente e schivo Mariolino – ma con due caratteristiche simili: le origini provinciali appunto, che non ne hanno inibito il successo internazionale, e la capacità di far correre il loro più amato alter-ego: il pallone Corso, bolidi pieni di cavalli Zanardi.
Gianni Brera definiva Corso “participio passato del verbo correre”, per sottolinearne proprio la pigrizia fisica e atletica. Ma, si sa, quando sei artista della pedata mica devi correre te, meglio far muovere la palla, quella mica suda. Zanardi invece per decenni ha fatto correre di tutto: auto (kart, gran turismo, formula uno) e bici, infine la sublimato la determinazione di un sano ego con il record mondiale dell'Ironman.
Corso ha avuto una breve, seppur infelice, parentesi anche come allenatore del Verona. Era il 1992, appena esonerato Fascetti, i Mazzi lo chiamarono accanto a Liedholm. Mandrake e il Barone. Una (memorabile) follia, roba da Verona: due mostri sacri uno a fianco all'altro, due galli nel pollaio che però non si trovarono. Chi comandava? Di fatto nessuno: i giocatori di allora raccontano che uno diceva una cosa, l'altro il contrario. Straordinario. La storia del nostro Verona è fatta anche di questi incroci che andrebbero approfonditi di più..
In queste ore tifiamo Zanardi, volto bello di vita, uomo, campione, icona: abbiamo bisogno di quelli come lui. E ricordiamo e omaggiamo Corso, il primo vero anarchico del calcio, sinistro di Dio, veronese che era nell'Olimpo degli Dei già prima di lasciarci. Corso e Zanardi: quando lo sport sconfina nobilmente nell'arte.
FRANCESCO BARANA
FONTE: TGGialloBlu.it
Morto Mario Corso | Leggenda veronese della Grande Inter
Sport Stella della Grande Inter, a 78 anni si è spento il veronese Mario Corso
Con la maglia nerazzurra vinse 4 Scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Intercontinentali. Il suo piede sinistro incantava pubblico e avversari, mentre le sue punizioni "a foglia morta" erano un incubo per i portieri
Luca Stoppele 20 giugno 2020 10:28
Morto Mario Corso | Leggenda veronese della Grande Inter
É scomparso Mario Corso, interista, campione eterno dotato di infinita classe. Con il suo sinistro ha incantato il mondo in una squadra che ha segnato un’epoca. I pensieri e l’affetto di tutti noi vanno alla famiglia in questo momento difficile #FCIM». Con questo tweet l'Inter ha detto addio ad una delle sue leggende che, sotto la guida del "mago" Helenio Herrera, contribuì a scrivere alcune delle pagine più gloriose del club nerazzurro.
Corso nacque a Verona il 25 agosto del 1941 e da alcuni giorni era ricoverato in ospedale. Con il suo sinistro incantò i tifosi italiani ed europei, diventando uno specialista delle punizioni "a foglia morta" e regalando giocate geniali, spesso destinate ai compagni. Una delle stelle più luminose della Grande Inter, che indossò i colori nerazzurri per 509 volte, segnando 94 gol, tra il 1957 e il 1973, prima di concludere la propria carriera al Genoa nel 1975, dove giocò 31 partite segnando 6 reti. Un'ala a volte indolente, a volte inarrestabile, un giocatore definito "atipico" che poteva illuminare e decidere una partita dopo essersi "isolato" per diversi minuti e che per tre volte venne candidato al Pallone D'Oro, arrivando settimo nel 1964.
Con la Nazionale giocò 23 partite segnando 4 reti, tuttavia non partecipò mai ad un Europeo o ad un Mondiale, mentre con l'Inter vinse 4 Scudetti, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali. Nella stagione 1984-1985 si sedette sulla panchina nerazzurra subentrando ad Ilario Castaganer e guidò la squadra al sesto posto finale.
Corso mosse i primi passi nel mondo del pallone con l'Azzurra Verona, società del rione di San Giovanni in Valle, per poi trasferirsi all'Audace San Michele. Qui venne scoperto dall'Inter, che lo fece debuttare a 16 anni e 322 giorni, in una partita di Coppa Italia contro il Como vinta per 3-0, nella quale segnò la seconda rete, diventando il più giovane marcatore della storia nerazzurra.
L'ex presidente Massimo Moratti, figlio di Angelo che costruì la Grande Inter, lo ha ricordato commosso: «Mario Corso era l'unico calciatore che Pelè dichiaratamente avrebbe voluto nel suo Brasile: questo per far capire ai giovani la portata della classe del mio amico. Era il mio preferito della Grande Inter, ma anche mio padre lo adorava, e lui rimase sempre vicino alla nostra famiglia. Tecnica sopraffina, gioco in controtempo, le punizioni cosiddette 'a foglia morta era un piacere vederlo giocare...».
Per raccontare Corso nel migliore dei modi, voglia affidarci ad una frase di Carlo Tagnin, centrocampista dei nerazzurri dal '63 al '65: «Quando Suárez era in forma sapevamo di non perdere, ma quando Corso era in forma sapevamo di vincere».
Nella sfida contro la Sampdoria di domenica sera, l'Inter scenderà in campo con il lutto al braccio, in memoria del suo grande campione.
É scomparso Mario Corso, interista, campione eterno dotato di infinita classe. Con il suo sinistro ha incantato il mondo in una squadra che ha segnato un’epoca. I pensieri e l’affetto di tutti noi vanno alla famiglia in questo momento difficile #FCIMpic.twitter.com/AqD47xWNtX