LE IMPRESSIONI
Le due squadre danno vita ad una gara vivace e spumeggiante con continui ribaltamenti di fronte ma al 16° è il VERONA a passare in vantaggio con una bella incornata di PICHLMANN.
Di lì alla fine del primo tempo l'HELLAS tira un po' i remi in barca subendo la maggiore grinta degli avversari che pungono spesso e si rendono pericolosi con gli inserimenti di SANSONE in un paio di occasioni (ed in una di queste solo un grandissimo RAFAEL riesce a salvare il risultato).
Il secondo tempo si apre come si era chiuso il primo con l'HELLAS a subire l'iniziativa avversaria tanto che al 55° MANDORLINI passa al 4-3-3 cambiando PICHLMANN (troppo lento rispetto agli avversari) con il più guizzante D'ALESSANDRO e l'affaticato RUSSO con DONINELLI.
La mossa di MANDORLINI diminuisce la pressione avversaria ma è un fuoco di paglia con MENICHINI che inserisce addirittura tre centravanti e tiene in campo due trequartisti!
Il coraggio del tecnico rossoblù viene premiato a 4 minuti dalla fine ma quando i giochi sembrano fatti ecco il magico piattone di MAIETTA a riacciuffare una vittoria insperata...
I singoli: mai come oggi servirebbe un cero a 'San' RAFAEL! Il portiere gialloblù è il migliore in campo con una prestazione maiuscola che probabilmente insieme alla 'perla' di MAIETTA vale questi tre punti dell'HELLAS... Il pareggio a 4 minuti dal traguardo faceva male ma questo CROTONE non meritava certo di perdere oggi al 'Bentegodi'.
Solita grande partita di HALLFREDSSON che insieme a FERRARI e ai subentrati D'ALESSANDRO e DONINELLI hanno suggellato la vittoria!
SCAGLIA, ABBATE e TACHTSIDIS sbagliano molto in fase di appoggio: brutta giornata oggi per gli esterni difensivi che col greco sono fra i peggiori in campo...
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Il magnifico gol firmato MAIETTA | Verona 2-1 Crotone highlights |
DICONO
RAFAEL «Gara difficile che abbiamo cercato di giocare nel primo tempo... Poi nel secondo tempo abbiamo sofferto tanto ma alla fine abbiamo vinto... La mia prestazione? No dai... Ho fatto bene... Ma è solo grazie al lavoro che premia sempre e mi permette oggi di tenere il VERONA nelle zone alte della classifica... Ho cercato sempre di migliorare e di rimanere sereno dopo le critiche che mi piovevano addosso... Poi lavorando e con la fiducia dei compagni e del mister sono migliorato... Sono felice!» Radio Verona
PICHLMANN «Oggi altro passetto per me e per la squadra, ora siamo in zona playoff e stiamo tutti bene... Nel primo tempo abbiamo giocato bene: loro hanno fatto solo un tiro poi nel secondo tempo hanno giocato meglio loro e noi ci siamo tirati indietro... Per fortuna ha risolto tutto MAIETTA.
La mia 'rinascita'? Il calcio è così... Però il continuo lavoro ti da una seconda possibilità ed è proprio quello che è successo a me!
Io continuo a lavorare per mettere in difficoltà il mister, poi si vedrà...» Radio Verona
MENICHINI «Sono felice della prestazione dei miei, che hanno dato tutto in campo. Eravamo in emergenza, ma non mi piango addosso. Sono dispiaciuto di non portare a casa neanche un punto. Ora pensiamo a sabato che ci aspetta una partita molto difficile» Mediaset Premium
MAIETTA «Emozione alle stelle! Non spiegabile a parole e poi sono un ex del CROTONE...
Il gol alla BAGGIO? Nooo... Diciamo ce c'ho provato e l'ho trovato dai... Nel secondo tempo abbiamo sofferto troppo ma per fortuna abbiamo trovato un gran RAFAEL (ed un pizzico di buona sorte) unito al grandissimo cuoire che ha questa squadra, basta guardare la vittoria col BARI o col BRESCIA e anche quella col CITTADELLA...
Questa rete mi costerà una cena di pesce con la squadra! Pesce o pizza...» Radio Verona
MANDORLINI «Complimenti ai ragazzi! Qualcosa abbiamo rischiato ma perchè dovevamo chiuderla prima sul 2 a 0 invece nel secondo tempo non ce l'abbiamo fatta: si vede che era destino così, che il nostro destino è soffrire...
La scelta del 4-3-1-2? Non sono affatto pentito: nel primo tempo abbiamo giocato bene poi nel secondo abbiamo subito il ritorno del CROTONE e così ho inserito DONINELLI e D'ALESSANDRO... Forse poteva finire in pareggio ma va bene così... Credo che abbiamo pagato qualcosa a livello nervoso: non eravamo al meglio...
Grande cuore? Merito dei ragazzi... Anche di PICHLMANN che ha saputo di giocare pochi secondi prima della gara dopo una settimana in cui si impegnava davvero tanto in allenamento» Radio Verona
VERONA 2-1 CROTONE
MANDORLINI non rinuncia alla 'rituale' mossa a sorpresa schierando PICHLMANN (e non D'ALESSANDRO o MANCINI) in attacco a supporto di GOMEZ TALEB (che giocherà centralmente sulla trequarti) e FERRARI; sull'esterna sinistra di difesa rientra SCAGLIA mentre MENICHINI conferma il 4-2-3-1 con DJURIC (e non CIANO) al centro dell'attacco davanti a DE GIORGIO, CALIL e SANSONE.
Una 20ina i tifosi rossoblù presenti in Curva Nord a fronte di un dispiegamento abnorme di polizia per assicurare l'ordine pubblico: una delle tante contraddizioni di questo malato calcio moderno...
PRIMO TEMPO
3° Bella combinazione TACHTSIDIS-FERRARI-TACHTSIDIS ma la conclusione del greco finisce alta sulla traversa...
8° Risponde MAIELLO dalla distanza non lontano dalla traversa
13° FERRARI dal limite sinistro dell'area prova con un tiro ad effetto: palla che sfiora il palo opposto!
16° GOOOOOOLLLL DELL'HELLAS! PICHLMANN mette a segno la seconda rete della stagone approfittando di un bel cross effettuato da HALLFREDSSON: l'austriaco sale in cielo e schiaccia una palla imparabile per BINDI! VERONA 1-0 CROTONE...
21° Il CROTONE si affida a veloci contropiedi per riequilibrare le sorti della gara
23° Cross di RUSSO e PICHLMANN per un soffio non riesce a vincere il duello aereo con BINDI...
31° Tiro dal limite di TACHTSIDIS: palla in cielo
35° CORREIA la da a SANSONE che s'inserisce bene in area ma l'impatto con la palla è fortunatamente impreciso e la palla finisce alta
38° Gran servizio di MARECO per GOMEZ che purtroppo non controlla e l'azione sfuma: peccato. Giallo ad ABBATE.
39° Miracolo di RAFAEL! SANSONE lasciato indisturbato in area incorna a colpo sicuro: il VERONA dorme...
42° Tiro di TACHTSIDIS: BINDI para bene.
SECONDO TEMPO
2° DE GIORGIO per CAETANO il CROTONE si affaccia subito nei pressi dell'area scaligera.
3° GOMEZ inventa una gran palla per PICHLMAN ma il controllo dell'austriaco non è dei migliori purtroppo...
4° Botta di RUSSO 'parata' in area da un difensore avversario: il signor Gavillucci propende per la non intenzionalità
6° Da sinistra arriva un traversone di ERAMO, RAFAEL respinge sui piedi di DE GIORGIO che a porta vuota riesce a sbagliare!
8° SANSONE semina il panico in area, risolve RAFAEL in corner ma il CROTONE si stàavvicinando troppo al pareggio! MANDORLINI in allarme cambia PICHLMAN con D'ALESSANDRO e RUSSO con DONINELLI: si torna al 4-3-3...
14° Bellissima incursione di D'ALESSANDRO che con un tiro cross mette apprensione alla retroguardia avversaria dopo che BINDI appare incerto
16° Il CROTONE cerca il pareggio: entra il centravanti PETTINARI al posto di DE GIORGIO
20° Traversa di DONINELLI! Che peccato... Bene imbeccato da FERRARI l'ex COSENZA inventa un gran tiro che purtroppo si stampa sulla traversa a BINDI battuto. Poco dopo ammonito MAIETTA.
23° Altro bel cross da destra per GOMEZ che purtroppo non ci arriva...
25° MAIELLO-PETTINARI palla a CAETANO che per fortuna sfiora solamente il gol ma che pericolo!
27° FERRARI lancia D'ALESSANDRO che purtroppo spreca tutto in contropede...
30° MENICHINI inserisce anche CIANO (al posto di ERAMO): tre centravanti e due trequartisti per il CROTONE che tenta il tuttoper tutto!
31° SANSONE ancora pericoloso in area: MARECO risolve in angolo. Sul successivo angolo RAFAEL è autore del secondo miracolo della gara: TEDESCHI tira a colpo sicuro da due passi ma il brasiliano si salva in maniera strepitosa!
33° HALLFREDSSON tunnel al difensore e servizio per GOMEZ che sciupa tutto con un tiro debole...
34° PETTINARI crossa in mezzo per SANSONE che ci grazia ancora una volta!
37° Altra gran parata di RAFAEL su calcio di punizione di CIANO e poi su tiro da lontano di CAETANO
41° Troppa la pressione del CROTONE e alla fine capitola anche RAFAEL: CALIL da fuori area indovina l'angolo giusto...
43° FERRARI sfiora il gol su bel suggerimento di HALLFREDSSON a sua volta lanciato da GOMEZ. Giallo a HALLFREDSSON
45° Per il CROTONE fuori SANSONE dentro LOVISO
46° CANGI al posto di D'ALESSANDRO.
47° Incredibile! GOOOOOLLLLLLL MAIETTTTAAAAA in zona Cesariniiiiiii! GOMEZ fugge a sinistra, palla al difensore centrale in splendido avanzamento e 'piattone' che supera BINDI: VERONA di nuovo avanti!
48° Dopo 3 minuti di reupero finisce la gara
Radiografia del Gol gialloblù 2011/2012 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
HALLFREDSSON | 1 | 3 | 4 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 3 | 3 | |
FERRARI | 1 | 2 | 3 | |
ABBATE | 1 | 2 | 3 | |
BJELANOVIĆ | 0 | 2 | 2 | |
PICHLMANN | 0 | 2 | 2 | |
CECCARELLI | 0 | 1 | 1 | |
RUSSO | 0 | 1 | 1 | |
MAIETTA | 0 | 1 | 1 | |
BERRETTONI | 1 | 0 | 1 | |
D'ALESSANDRO | 1 | 0 | 1 |
LE ALTRE DI B
Negli anticipi il PESCARA subisce la rimonta del PADOVA a tempo ampiamente scaduto mentre la NOCERINA viene beffata a Reggio dalla REGGINA dopo il gol dell'ex gialloblù BONAZZOLI (per i campani aveva pareggiato FARIAS).
Brutta scoppola interna del GROSSETO del 'Principe' GIANNINI che perde 5 a 1 ma il VARESE vinceva già per 5 a 0 dopo poco più di mezz'ora.
Brutto scivolone interno anche per il BRESCIA che perde di misura con l'ASCOLI, il GUBBIO (stesso risultato col SASSUOLO) ed il MODENA sotto di due allo stadio 'Braglia' contro l'EMPOLI.
Corsaro il VICENZA al 'Marassi' dove la SAMP perde un altra gara (ATZORI esonerato).
2 a 2 tra CITTADELLA-LIVORNO e JUVE STABIA-ALBINOLEFFE.
Stasera TORINO-BARI chiuderà la 15esima Giornata di Serie B.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
GLI 'INGABBIATI' DEL DOPO VERONA-NOCERINA rimangono dentro: «Fatti troppo gravi, i 4 tifosi restino in cella»
IN BREVE A PIÉ PAGINA
QUALIFICAZIONI EUROPEO: Sul 'velluto' CROAZIA ed IRLANDA, PORTOGALLO pari che promette bene... Grande ITALIA alla prima vittoria in POLONIA con un grandissmo BALOTELLI!
VITA DA EX: TORREGROSSA sta facendo bene al MONZA e spiega quello sfogo balzato per sbaglio agli onori della cronaca... PRANDELLI: 'Pagheremo la patrimoniale!'
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CALCIO IRLANDA: L'esilarante inglese del 'Trap'!
HOCKEY: Il coach sbrocca e prende a bastonate i tifosi avversari!
FORMULA 1: Record di Pole Position per VETTEL (14 in una stagione come il vecchio leone MANSELL) ma ad Abu Dhabi vince HAMILTON, seconda la FERRARI di ALONSO...
QUALIFICAZIONI AI MONDIALI: Slo pari per l'ARGENTINA con la BOLIVIA
RASSEGNA STAMPA
Gioia Maietta: "Quel gol lo aspettavo da troppo tempo"
Il difensore dell'Hellas euforico dopo la sua magia contro il Crotone: "Intuizione da trequartista"
14 nov | SPORT PAG 07 La Redazione
"Lo aspettavo da tempo, finalmente il primo gol in carriera è arrivato. Non me ne vogliano gli avversari in virtù del mio passato in rossoblù, ma dovevo esultare. Un'emozione grandissima, ci tenevo tanto a giocare contro di loro, ho il massimo rispetto". Grande entusiasmo per Domenico Maietta in sala stampa dopo la vittoria conquistata contro il Crotone, con cui ha disputato tre campionati e mezzo.
"Nella ripresa ho visto un bel Crotone, che ha creato diverse occasioni. In certi momenti il pareggio andava meglio a noi - ha dichiarato il difensore gialloblù - poi è nata questa intuizione da trequartista, e il risultato è cambiato. Si tratta di un pizzico di follia, credevo fortemente nei tre punti. Anche a Gubbio provai un'incursione del genere e non mi venne fischiato il penalty".
Maietta offre una lettura della partita che si contraddistingue anche per la consapevolezza che c'è ancora da migliorare: "Ci siamo abbassati tanto dopo l'intervallo - commenta - forse per la troppa voglia di portare a casa l'intera posta in palio. Abbiamo subito gol su una palla inattiva, avrebbero potuto trovare il pari molto prima".
FONTE: VeronaSera.it
11:10 - lunedi 14 novembre 2011
Calcio - SerieBwin: il resoconto della 15a giornata
Dopo il pareggio in anticipo tra Pescara e Padova e quello in posticipo tra la capolista Torino e il Bari, il treno della domenica pomeriggio ha detto essenzialmente che è il Sassuolo la più accreditata inseguitrice dei granata. Con la vittoria di Gubbio ora la formazione emiliana è a due punti dalla vetta con un più due sul Pescara terzo.
Colpo del Vicenza a Genova con la Samp, del Varese a Grosseto e dell'Empoli a Modena che ha in Tavano il capocannoniere della Serie bwin. Cuore Ascoli che non si dà per vinto ed espugna un Brescia sempre più in crisi.
REGGINA-NOCERINA 2-1. Il gol di Bonazzoli all'87' dice che c'è anche la Reggina nel gruppo degli inseguitori. Nell'anticipo della domenica quinta vittoria in casa per gli amaranto, in vantaggio con Emerson e raggiunti da una buona Nocerina con Farias su rigore. I Calabresi a 27 punti vedono il quarto posto ad una sola lunghezza e il terzo a due.
BRESCIA-ASCOLI 0-1. L'Ascoli approfitta della crisi del Brescia, un punto in sette partite, ma dimostra che non ha assolutamente abbandonato le speranze di salvezza. A firmare l'impresa Falconieri al 34'. Era dal 10 settembre, a Nocera, che l'Ascoli non vinceva: ora ritrova il segno più con due punti in classifica. Il Brescia è in crisi.
CITTADELLA–LIVORNO 2-2. Bellissimo pareggio tra Cittadella e Livorno, con i veneti sempre in vantaggio (con Martinelli e Schiavon) e i toscani bravi nel rimontare (con Schiattella e Paulinho al secondo gol consecutivo). Il Livorno in classifica rimane davanti al Cittadella con un vantaggio di due punti.
GROSSETO-VARESE 1-5. Succede tutto tra il 5' e il 35' del primo tempo quando la formazione di Maran segna cinque volte: di Martinetti, Carrozza, Cellini, Zecchin e ancora Cellini le reti. Il Grosseto si rianima solo allo scadere e accorcia le distanze al 75' con Sforzini. Il Varese supera il Grosseto e affianca la Sampdoria. 16 punti in otto partite: c'è anche lui per i play off.
GUBBIO-SASSUOLO 0-1. Colpo del Sassuolo che con Sansone espugna Gubbio. La rete, bella, al 14' del primo tempo. Dunque l'allievo, Pea, supera, il maestro, Gigi Simoni che però avrebbe meritato qualcosa di più visto l'andamento della partita che ha visto gli umbri contrattaccare a testa bassa. Il Sassuolo ora è secondo a tre punti dal Torino e ha distaccato di due punti il gruppo della zona play off. Il Gubbio si ritrova quartultimo anche se, come detto. è stato autore di un'ottima prova.
JUVE STABIA-ALBINOLEFFE 2-2. Occasione sprecata dalla Juve Stabia che nonostante il doppio vantaggio si fa rimontare dai lombardi ai quali va il merito di non aver mai mollato e di aver condotto un ottimo secondo tempo. I campani in rete al 17' con Erpen e al 44' con Cazzola. Nella ripresa l'Albinoleffe accorcia al 4' con Germinale e completano la rimonta con Lebran di testa a due minuti dalla fine.
MODENA-EMPOLI 0-2. Balzo in avanti dell'Empoli che abbandona la zona retrocessione e oggi sarebbe virtualmente salvo. Parallelamente rimane inguaiato il Modena che dopo la sconfitta del derby perde nuovamente in casa. Dopo un primo tempo equilibrato, succede tutto nella seconda parte quando i toscani segnano con Tavano, nuovo capocannoniere con 10 gol, e Buscé. Diverse le occasioni dei canarini per pareggiare a metà del secondo tempo.
SAMPDORIA-VICENZA 0-1. Fatal Vicenza. alla sua prima vittoria esterna, per Atzori esonerato insieme al suo staff (seconda sconfitta casalinga per i blucerchiati). Risolve Martinelli al 7' del secondo tempo su colpo di testa da calcio d'angolo. Risolutivo anche Frison che ha respinto gli attacchi doriani. Con questa vittoria il Vicenza sale a quota 16 e si scrolla di dosso la zona play out. La cura Cagni rende: 13 punti in sette partite. La Sampdoria entro domani sera avrà il suo nuovo tecnico.
TORINO-BARI 1-1. Il Bari rallenta il Torino in una partita a tratti nervosa. Nel primo tempo domina la capolista ma è il Bari al 42' a segnare con De Paula. Pareggia al 9' del secondo tempo Antenucci. Qui la partita sembra prendere una piega favorevole al Torino anche per l'espulsione del difensore barese Polenta. Ma il Bari non molla e pareggia anche il conto degli espulsi per una manata di Rolando Bianchi a Borghese. Torino a più tre sul Sassuolo, Bari a quattro punti dai play off.
VERONA-CROTONE 2-1. La differenza anche qui l'ha fatta un portiere, Rafael, capace di salvare almeno cinque volte la porta dell'Hellas Verona ora in piena zona play off. Il gol del vantaggio di Pichlmann al 17', il primo della sua carriera in B, quindi il pareggio all'86' e, infine, al 92' il primo gol in carriera dell'ex Maietta con un rasoterra che supera Bindi. Il Crotone raccoglie meno di quanto seminato durante i 90 minuti.
FONTE: SportEconomy.it
Questo Hellas non finisce mai
Vince in pieno recupero un match sofferto. Vantaggio di Pichlmann, pareggio del Crotone su autogol di Mareco, poi il guizzo di Maietta
14/11/2011
Verona. Col cuore. Con le unghie e con i denti. Col suo straordinario carattere. Il Verona non finisce mai, neanche quando sembra un po' sulle ginocchia. Neanche quando va al tappeto e dovrebbe, attenzione al condizionale, accusare il colpo. Macchè. Palla al centro, si ricomincia, pescando in fondo al serbatoio anche quello che non c'è. Oddio, mettiamoci anche un soffio di suerte, gente, quando ci vuole ci vuole. Senza una botta di... vita non si va da nessuna parte, teniamocela stretta. Bene, inserite questi ingredienti, mescolate per bene, agitate ancora, metteteci una spruzzata di Maietta e il cocktail è servito. Micidiale per il Crotone, da sballo per il Bentegodi che "rischia di venir giù", quando il gladiatore regala uno sprazzo d'autore. Bello, c'è poco da dire. Ancora più bello perchè quando vinci partite così, vuol dire che anche il dio del calcio ha deciso di passare un pomeriggio con te. Il resto, tutto il resto, adesso conta meno di zero. La sofferenza? Beh, fa parte del gioco. Le paratone di Rafael? Normale, lui è un grande portiere. Quel secondo tempo "un po' così"? Oddio, mica si può pretendere sempre di vincere e dare spettacolo. Teniamoceli stretti, questi punti. Sono partite così, che alla fine fan la differenza...
PIKI GOL. Quando si dice, il fiuto. O anche qualcos'altro, come diceva Arrigo Sacchi, ravennate come Mandorlini. Pichlmann è annunciato in panchina, invece sbuca dagli spogliatoi per un tridente puro, con Gomez ovviamente chiamato ad arretrare. Pichlmann, fino a un mese fa, vagava a Sandrà senza grandi speranze tra gli "oggetti non meglio identificati". In un mese, ha rivisto il campo, ha steso il Brescia, ha infilato il Crotone. Gli è bastata una mezza palla di Hallfredsson, per svettare in mezzo a una difesa un po' addormentata e infilare il povero Bindi, portiere col codino. Su quel gol, il Verona, ha deciso di vivacchiare di rendita. O forse, è stato semplicemente costretto a farlo. Oppure, anche questa è una lettura possibile, s'è accorto che non era giornata da lustrini e pailettes. E ha amministrato. Perchè in mezzo al campo non tutto filava liscio, nè le idee erano lucidissime. Morale, quando il Crotone se n'è accorto, ha cominciato a macinare, sfruttando organizzazione niente male e tre-quattro ragazzi di belle speranze.
SAN RAFAEL. E' stato lì, che s'è visto San Rafael. Una-due-tre-quattro paratone. Di quelle da grande portiere, altrochè storie. Vien da ridere, a pensare che sia stato anche contestato. Avrà anche qualche difetto, via, ma se fosse perfetto pure nelle uscite sarebbe titolare del Brasile. San Rafael è stato uno spettacolo, un gatto, una molla. Il Crotone della ripresa le ha provate tutte, di testa e di piede, da vicino e da lontano. Il Verona non è andato al di là di un paio di fiammate in contropiede, di una traversa di Doninelli, sull'ennesima sponda di Ferrari. Poi stop. E quando una stramaledetta deviazione di Mareco ha beffato il portierone, alzi la mano chi non ha pensato "è giusto così". Già, sembrava scritto, l'1-1. Per quasi tutti, non per Mimmo Maietta. Che s'è inventato goleador con un numero d'alta scuola, in tandem con Gomez. Pallonetto a scavalcare un avversario, tocco a Juanito, triangolo, controllo, inserimento centrale, destro al millimetro, a fil di palo. Gol da grande giocatore. Gol da attaccante vero. Gol da sognatore. Un gol per allungare il passo e provare ad alzarsi in volo. Un consiglio? Allacciate le cinture, non si sa mai...
Raffaele Tomelleri
In 400 a gridare «Butei liberi»
MANIFESTAZIONE. Gli ultrà del Verona davanti al carcere di Montorio per la solidarietà ai quattro amici incarcerati. Nel rispetto della volontà dei genitori dei ragazzi, non ci sarà però protesta il giorno del processo
14/11/2011
Verona. «Butei liberi, butei liberi», rimbomba il ritornello che da quasi 400 sostenitori dell'Hellas viene gridato davanti al carcere di Montorio. Il grido, la richiesta, rimbalza contro le mura della prima parte di edifici della casa circondariale e torna amplificato in strada dove i «butei», cioè gli ultrà del Verona liberi, manifestano a favore di quelli incarcerati dopo gli scontri al termine della partita Verona-Nocerina. E il grido sembra triplicato.
Chissà se quel coro arriva alle orecchie di Nicolò Banterla di Affi, Luca Martinatti di Pescantina, di Antonio Drago di Vigasio e Marco Marchesini di Negrar.
Fanno compagnia questi cori a chi sta dietro le sbarre e ha atteso questa manifestazione come l'avvenimento più importante della settimana. Perchè per i ritmi del carcere qualsiasi cosa diventa importante, dal colloquio con i familiari a quello con l'avvocato. Qualsiasi cosa aiuti a far passare il tempo.
Gli amici fuori ti fanno sentire meno solo dietro quei cancelli che ti si sono chiusi dietro le spalle. C'è chi dice da innocenti (e nella fattispecie c'è da diventare matti), o da colpevoli come invece sostiene l'accusa.
Ma quei cori da stadio fatti dai «butei» fuori, fanno comunque bene allo spirito di chi sta dentro, in attesa che arrivi giovedì. Altra giornata, ancora più importante, perchè si celebra il processo.
«Pensavamo di andare anche davanti al tribunale a manifestare, ma i genitori dei ragazzi ci hanno chiesto di non farlo e per questo non andremo», dice Luca Castellini, portavoce della Curva Sud, «anche gli avvocati dei ragazzi ci hanno chiesto di non alzare la tensione. E non è certo quella la nostra intenzione. Anche oggi (ieri per chi legge ndr), abbiamo voluto fare questa manifestazione di solidarietà, ma con carattere pacifico. Vogliamo rimarcare che a Verona, in procura a Verona, ci sono atteggiamenti che non ci sono in altre procure italiane. Le stesse cose accadute altrove sarebbero state valutate in maniera diversa», aggiunge Castellini, «noi sappiamo che i nostri amici sono innocenti. Non ci sono prove contro di loro, per questo auspichiamo che il processo vada a finire nell'unico modo in cui ci aspettiamo possa finire: cioè con la loro assoluzione».
Continua il protavoce: «Non siamo riusciti a trovare testimoni a nostro favore, ma non ne esistono anche a favore dell'accusa e questo ci lascia ben sperare».
Non arrendendosi, ieri pomeriggio allo stadio i butei della curva hanno distribuito e affisso volantini in cui chiedevano a chi avesse visto qualcosa durante gli scontri, di telefonare al numero indicato. La procura di Verona accusa i quattro arrestati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, oltre al lancio di oggetti verso le forze dell'ordine. E per la resistenza si rischiano da tre a 15 anni (anche quella contro uno stewart, che allo stadio è equiparato a un carabiniere o a un poliziotto).
Dal canto loro i ragazzi sostengono da sempre che stavano aspettando alcuni amici fuori dal Bentegodi o mangiando un panino in un chiosco al termine della partita.
Alessandra Vaccari
FONTE: LArena.it
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Crotone, Menichini: "Difficile digerire questa sconfitta"
13.11.2011 21.39 di Tommaso Maschio
Il tecnico del Crotone Leonardo Menichini nel dopo partita è amareggiato per aver subito nel finale il gol di Maietta che ha regalato al Verona la vittoria: "E' difficile digerire una sconfitta come questa, secondo me meritavamo il pareggio. Nella ripresa abbiamo giocato una buona gara, creando pericoli alla difesa del Verona, ma avremmo dovuto essere più attenti nel finale e non permettere a Maietta di segnare il gol-vittoria. Non posso però rimproverare nulla ai miei giocatori, perché meglio di così non potevano giocare. Ora dobbiamo fare ammenda per gli errori commessi e tornare ad esprimerci come sappiamo - continua Menichini - Se Mandorlini continuerà ad avere questa fortuna salirà in A senza passare dai play off. La sua squadra gioca bene è con grande intensità e può raggiungere qualsiasi traguardo in questa stagione".
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Hellas Verona, Mandorlini: "Bravi a crederci fino alla fine"
13.11.2011 21.30 di Tommaso Maschio
Andrea Mandorlini, tecnico del Hellas Verona, nel dopo gara si congratula coi suoi per la tenuta nervosa elogiando in particolar modo il portiere Rafael: "Abbiamo sofferto molto, specie dal punto di vista nervoso, rischiando troppo quando ci siamo abbassati e schiacciati verso Rafael. Lui però è stato bravissimo e ci ha salvati in alcune situazioni. Siamo stati anche fortunati, ma nel calcio a volte serve anche quello. Ci abbiamo creduto fino alla fine e siamo stati bravi a vincere una gara che reputavo difficile alla vigilia".
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LIVE TMW - DIRETTA SERIE B - Finite! Crollo Samp, Varese show!
13.11.2011 16.54 di Antonio Gaito
FINITE LE PARTITE!
Brescia 0 - 1 Ascoli
Cittadella 2 - 2 Livorno
Grosseto 1 - 5 Varese
Gubbio 0 - 1 Sassuolo
Juve Stabia 2 - 2 Albinoleffe
Modena 0 - 2 Empoli
Sampdoria 0 - 1 Vicenza
Verona 2 - 1 Crotone
20:45 Torino-Bari
Sampdoria-Vicenza 0-1: è finita! Tra i fischi esce dal campo Atzori che ora rischia seriamente l'esonero. Blucerchiati ci hanno provato fino all'ultimo ma in modo disordinato e gli ospiti hanno avuto anche la possibilità del raddoppio in contropiede.
GOL DI LEBRAN! Juve Stabia-Albinoleffe 2-2! Che beffa per la Juve Stabia che si fa rimontare il doppio vantaggio proprio allo scadere con Lebran che sfrutta una dormita della difesa e il manca rinvio di un difensore sulla linea di porta.
47' GOL DI MAIETTA! - Verona-Crotone 2-1 - Il Verona all'ultimo respiro trova la vittoria con Maietta che beffa il portiere sul palo lontano.
45' GOL DI PAULINHO! Cittadella-Livorno 2-2 - Paulinho di testa nel finale regala il pareggio ad un generoso Livorno che da dieci minuti aveva chiuso i padroni di casa nella loro area.
40' GOL DI CALIL! Verona-Crotone 1-1 - Il gol era questione di minuti, il Crotone negli ultimi minuti stava spingendo con insistenza. Su cross dalla sinistra di Calil una deviazione inganna il portiere Rafael.
36' Verona-Crotone 1-0 - Per gli ospiti ha sfiorato il gol il neo-entrato Camillo Ciano. Il giovane attaccante di proprietà del Napoli da punizione ha costretto Rafael al grande intervento per salvare il risultato.
33' GOL DI BUSCE - Modena-Empoli 0-2 - Antonio Buscè raddoppia e l'Empoli mette al sicuro un risultato importantissimo per la classifica.
GOL DI SFORZINI Grosseto-Varese 1-5 - Accorcia le distanze il Grosseto con Sforzini che indirizza bene di testa un cross dalla destra.
29' GOL DI SCHIAVON! Cittadella-Livorno 2-1 - Padroni di casa nuovamente avanti con Schiavon che a porta vuota dopo l'uscita del portiere non sbaglia.
21' - Brescia-Ascoli 0-1 - E' un assedio quello del Brescia che cerca di recuperare il risultato. In contropiede però l'Ascoli è pericoloso ma Leali ha salvato su Soncin.
GOL DI TAVANO! - Modena-Empoli 0-1 - Ciccio Tavano porta in vantaggio i toscani che ora sarebbero fuori dalla zona retrocessione.
GOL DI MARTINELLI! Sampdoria-Vicenza 0-1 - Si mettono male le cose per Atzori. Il Vicenza è passato con Martinelli con un preciso colpo di testa.
9' GOL DI SCHIATTARELLA! Cittadella-Livorno 1-1 - La squadra di Novellino pareggia i conti con Schiattarella che sfrutta una mischia incredibile in area per segnare da due passi.
GOL DI GERMINALE! Juve Stabia-Albinoleffe 2-1 - Germinale riapre la partita dimezzando lo svantaggio dell'Albinoleffe con un gol di testa.
5' Brescia-Ascoli 0-1 - Le rondinelle hanno iniziato con decisione questo secondo tempo e stanno spingendo per raggiungere il pareggio ma per ora senza riuscire ad incidere.
INIZIATI I SECONDI TEMPI
45' FINITI I PRIMI TEMPI. Ecco tutti i risultati parziali:
Brescia 0 - 1 Ascoli
Cittadella 1 - 0 Livorno
Grosseto 0 - 5 Varese
Gubbio 0 - 1 Sassuolo
Juve Stabia 2 - 0 Albinoleffe
Modena 0 - 0 Empoli
Sampdoria 0 - 0 Vicenza
Verona 1 - 0 Crotone
44' GOL DI CAZZOLA! Juve Stabia-Albinoleffe 2-0 - Coraggioso ma anche fortunato Cazzola che da calcio d'angolo trova una deviazione casuale che beffa il portiere con una traiettoria imprendibile.
41' Sampdoria-Vicenza 0-0 - Fuori per infortunio Bertani, al suo posto entra Piovaccari. I blucerchiati spingono con insistenza.
35' GOL DI FALCONIERI! Brescia-Ascoli 0-1 - Falconieri porta in vantaggio l'Ascoli che da qualche minuto aveva preso il sopravvento sui padroni di casa. Ora si mette male per la panchina di Scienza.
GOL DI CELLINI! Grosseto-Varese 0-5! Allo stadio Zecchini il Grosseto sta subendo una dura umiliazione. Cinque gol in mezz'ora, la difesa dei padroni di casa è in completa confusione.
GOL DI MARTINELLI! Cittadella-Livorno 1-0 - Martinelli concretizza la mole di gioco del Cittadella che da diversi minuti stava spingendo con continuità.
32' GOL DI ZECCHIN! Grosseto-Varese 0-4 - La squadra di Maran continua a dare spettacolo, Zecchin questa volta mette dentro con un delizioso pallonetto su una respinta del portiere.
25' Sampdoria-Vicenza 0-0 - Gli ospiti sfiorano il gol con Paolucci che si libera e da buona posizione prova il tiro che termina di poco a lato.
GOL DI ERPEN! Juve Stabia-Albinoleffe 1-0 - Le vespe passano in vantaggio grazie ad un gol dell'argentino Erpen su assist di Mbakogu dalla sinistra.
18' GOL DI CELLINI - Grosseto-Varese 0-3 - La squadra di Maran chiude i giochi con Cellini che sfrutta un errore del portiere per mettere in rete.
17' GOL DI PICHLMANN! - Verona-Crotone 1-0 - La squadra di Mandorlini passa in vantaggio ed è attualmente in zona-play-off. Thomas Pichlmann ha portato avanti i suoi sfruttando un cross di Halfredsson.
14' GOL DI SANSONE! Gubbio-Sassuolo 0-1 - Sansone fa volare la sua squadra in classifica, in questo momento seconda. L'attaccante si è girato bene e dopo aver evitato un altro avversario ha lasciato partire una conclusione micidiale.
7' GOL DI CAROZZA! Grosseto-Varese 0-2 - Grande gol di Carozza che supera il diretto avversario e scarica il pallone sotto la traversa da due passi.
5' GOL DI MARTINETTI! Grosseto-Varese 0-1 - La squadra di Maran passa in vantaggio a Grosseto con un gol di Martinetti
3' Sampdoria-Vicenza 0-0 - Che occasione per i padroni di casa. Palombo da fuori area ha lasciato partire una conclusione che è terminata di pochissimo a lato.
15.00 - Si parte!
Ecco il programma della giornata:
Brescia-Ascoli
Cittadella-Livorno
Grosseto-Varese
Gubbio-Sassuolo
Juve Stabia-Albinoleffe
Modena-Empoli
Sampdoria-Vicenza
Verona-Crotone
Alle 20,45 - Torino-Bari
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Maietta: "Esultare? Non potevo farne a meno"
13.11.2011 19:30 di Martina Forciniti
Il caso ha voluto che il primo gol di Domenico Maietta, una zampata in extremis, sia arrivato proprio contro Il Crotone, la sua ex squadra che, nonostante il rispetto reciproco, ha dovuto accettare la calda esultanza del giocatore gialloblù: "Aver segnato questo gol, il primo gol, mi ha trasmesso un'emozione grandissima, lo aspettavo da tempo. L'unico problema è che il mio momento è arrivato proprio contro la mia ex squadra. Ci tenevo ad affrontarla, al Crotone porto il massimo rispetto. Un pò mi dispiace per l'esultanza, spero non me ne vogliano ma non ho potuto farne a meno perché era il mio primo gol, perché volevo vincere e ci credevo."
Riguardo alla prestazione dei calabresi: "Nel secondo tempo ho visto un bel Crotone che ha creato 3 - 4 occasioni da gol, quindi credo che di non essere nel torto se dico che, in quel momento, il pareggio sarebbe stato anche giusto. Nel secondo tempo noi ci siamo abbassati tanto perchè, esagererei se dicessi che avevamo paura ma volevamo portare a casa i tre punti. Resta un pò di rammarico per aver subito un gol su palla inattiva ma c'è da dire che i nostri avversari avrebbero meritato molto prima il pareggio."
HELLAS VERONA
Hellas Verona, Mandorlini: "Vittoria sofferta ma meritata"
13.11.2011 19:00 di Martina Forciniti
* nostro servizio dal "Bentegodi"
Si dice che le vittorie più belle siano le più sofferte. Ne sa qualcosa Andrea Mandorlini che - in pieno recupero - ha potuto esultare per la quarta vittoria consecutiva del suo Hellas. Un'affermazione sul Crotone dal sapore di play-off: "Abbiamo sofferto, anche un pò troppo, e abbiamo concesso campo. Sapevo che dal punto di vista nervoso eravamo carenti, infatti le energie nervose sono mancate in tutta la gara e quando ci siamo abbassati abbiamo perso di lucidità tanto da non riiuscire più a ripartire. Faccio i miei complimenti a Rafael e anche a Maietta che ci ha creduto fino alla fine. La vittoria ci sta tutta. Prima di questa serie di quattro successi abbiamo giocato partite in cui avremmo meritato di vincere a mani basse e non ci siamo mai riusciti. In questo caso l'aver vinto non è meno legittimo perché solamente una squadra che ci crede fino alla fine può riportare determinati risultati. Purtroppo i punti persi non tornano più ma, per fortuna, negli ultimi incontri abbiamo raccolto quanto ci spettava. E' un momento positivo per noi. Io credo nella mia squadra che non perde mai la voglia di vincere".
CROTONE
Crotone, Menichini: "Una sconfitta che non digeriamo"
13.11.2011 20:30 di Martina Forciniti
* nostro servizio dal "Bentegodi"
"Non si digerisce una sconfitta così". L'esordio di mister Menichini di fronte ai giornalisti è velato di amarezza, come amara è la beffa di un gol sul filo di lana che ha negato un punto ai calabresi. "Meritavamo il pareggio, nel secondo tempo abbiamo condotto un'ottima prestazione, concretizzando quasi solo noi, fatta eccezione per qualche contropiede del Verona. Da parte nostra saremmo dovuti essere più attenti, non dovevamo permettere a Maietta di andare al gol. In ogni caso non posso rimproverare niente ai miei giocatori perché non potevano giocare meglio. Rafael è stato un fenomeno, ha fatto delle grandissime parate anche se noi avremmo dovuto concludere meglio. Poi al 47' è arrivato un gol che ci ha stroncato immeritatamente. La fortuna recita una parte importante in questo sport e spero che presto giri anche dalla nostra parte. A questo proposito, se Mandorlini continua ad avere questa fortuna potrà salire in serie A senza passare per i play off. Se mantiene gioco e intensità in questo campionato potrà succedere di tutto. Per quanto ci riguarda dobbiamo fare ammenda per i nostri errori e cercare di esprimerci sempre al meglio."
EDITORIALE
Alberto Frison
15^ giornata: i top e i flop
14.11.2011 00:00 di Federico Errante articolo letto 350 volte
"La domenica dei numeri uno". Non potrebbe esserci titolo migliore per inquadrare la nostra rubrica visto che nei "top", a fare compagnia ad un bomber ormai ritrovato, spiccano i nomi di tre portieri. Turno da dimenticare invece per Atzori e Giannini oltre che per il Brescia di Beppe Scienza.
TOP
Alberto Frison (Vicenza) Se i veneti firmano l'impresa di giornata sbancando il "Ferraris" lo devono, oltre che alla rete di Martinelli, agli interventi super del loro portiere, più volte decisivo e nel finale salvato anche dalla traversa. Ma mai come in questo caso si può dire che la fortuna ha aiutato gli audaci.VOTO 8
Alberto Pelagotti (Empoli) E anche Pillon deve dire grazie al suo Alberto. Perchè se il capocannonere Tavano sfodera una magia per il vantaggio e Buscè chiude i conti in mezzo ci sono almeno tre interventi strepitosi di Pelagotti. Prodigioso, infatti, quando nega a Turati e due volte a Greco la gioia della rete. VOTO 7.5
Marco Cellini (Varese) "El Buitre" è davvero tornato. La doppietta nel 5-1 con cui il Varese umilia il Grosseto ne certifica la rinascita: adesso i suoi gol sono cinque e la cura Maran è servita per regalare nuovamente alla B un attaccante da oltre 50 gol in categoria che sembrava perseguitato da una sorta di maledizione. VOTO 7.5
Rafael (Hellas Verona) Eccolo il terzo nomero uno da "Top". Per mettergli un pallone alle spalle ci è voluto un tocco malandrino del compagno di squadra Mareco visto che il Crotone, fino a quel momento, si era imbattuto in un vero e proprio muro. Che poi Maietta al 92' abbia estratto dal cilindro una rete da bomber di razza non fa che esaltare la prova anche del brasiliano. In questo Hellas formato play-off il suo nome è marchiato a fuoco. VOTO 7.5
FLOP
Denis Maccan (Brescia) La morìa di punte alla quale Scienza ha dovuto far fronte ha permesso all'attaccante di Pordenone di giocarsi la sua chance da titolare. Peccato però che il pomeriggio del "Rigamonti", sotto gli occhi di Pep Guardiola, si sia rivelato infausto con Maccan in versione fantasma mai in partita e un Brescia messo sotto anche dal redivivo Ascoli. E l'allarme è sempre più rosso. VOTO 4.5
Giuseppe Giannini (Grosseto) Come passare dalle stelle alle stalle in otto giorni. Dall'impresa di Nocera con mezza squadra ai box all'assurdo 0-5 subito nella prima frazione dal Varese. Caro Principe, preferiamo archiviare l'argomento con un "troppo brutto per essere vero". VOTO 4
Gianluca Atzori (Sampdoria) Un esonero già nell'aria da diverso tempo è giunto al termine di una prestazione in fotocopia delle precedenti a Genova. Squadra all'arrembaggio, ma zero concretezza e punita alla prima distrazione. Con il Vicenza si sono messi anche gli infortuni di Semioli e Bertani a complicare il tutto. Se le annate tuttavia si capiscono dai segnali evidentemente il blucerchiato non era il colore congeniale per il tecnico ex Reggina. VOTO 4.5
Antonio Donnarumma (Gubbio) Si fa colpevolmente sorprendere dal tiro dalla distanza di Sansone che regala il secondo posto al Sassuolo. Nella ripresa rischia la frittata non controllando un retropassaggio e poi azzardando un dribbling una volta ritrovata la posizione. Unici acuti le due risposte in pochi secondi alla due conclusioni velenose sempre di Sansone. VOTO 5
HELLAS VERONA
Hellas, ora si può sognare
13.11.2011 17:01 di Martina Forciniti
Hellas e Crotone sono le protagoniste della 15a giornata di campionato in casa scaligera. Per la formazione gialloblù mister Mandorlini ritrova Pichlmann dal 1'. A completare il tridente Ferrari e Gomez Taleb. Menechini si affida a Djuric per il ruolo di punta, supportato da De Giorgio, Calil e Sansone.
PRIMO TEMPO. Buon inizio per l'Hellas che conduce un'ottima azione di squadra conclusasi, al 3', con un tiro di Tachtsidis al limite dell'area, sfera che termina alta sulla traversa. All' 8' risponde il Crotone con una botta di Maiello dalla distanza che finisce alta. Ottima occasione per i gialloblù al 13' con Ferrari che prova la conclusione dal limite ma la palla sfiora il palo destro della porta avversaria. Scaligeri in vantaggio al 17': cross dalla sinistra di Hallfredsson, pescato Pichlmann in area che conclude di testa e ha la meglio su Bindi. Dopo il vantaggio, i ritmi di gioco si ammortizzano ed entrambe le squadre faticano a concretizzare. Ci prova il Crotone al 37' con Calil che raccoglie di rimbalzo la sfera, infrantasi sulla barriera, e prova la conclusione ma Rafael non si fa trovare impreparato. Sfiorato il pareggio al 40' con Sansone che, a tu per tu con Rafael, tenta la conclusione di testa. Il primo difensore gialloblù salva il risultato con una respinta provvidenziale.
SECONDO TEMPO. Primi minuti segnati dall'assalto calabrese, al 50' sfiorato il pareggio con De Giorgio che casca in area e scialacqua una sensazionale occasione da gol. Hellas vicina al vantaggio al 64' con Doninelli che, servito da Ferrari, prova il tiro dal limite. Palla che si stampa sulla traversa. Al 72' contropiede gialloblù segnato dallo scambio fra Gomez Taleb, Tachtsidis e D'Alessandro, tiro fuori misura dell'esterno. I calabresi spingono e al 76' si fanno nuovamente pericolosi con Ciano, il cui sinistro viene respinto provvidenzialmente da Rafael. Ancora il Crotone al 79' con Sansone che prova la conclusione in area piccola ma manca lo specchio della porta. La perseveranza premia il Crotone che all' 85' trova il pareggio con un tiro dalla distanza di Calil. Eccezionale Verona che allo scadere dell'ultimo minuto di recupero ritrova il vantaggio con Maietta che trafigge la porta di Bindi con un tiro preciso sul secondo palo.
Hellas Verona - Crotone 2 - 1
Marcatori: - 17' Pichlmann, 85' Calil, 92' Maietta
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate, 17 Mareco, 22 Maietta, 25 Scaglia; 8 Russo (55' 20 Doninelli), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 21 Gomez Taleb, 9 Ferrari, 11 Pichlmann (55' 14 D'Alessandro, 91' 23 Cangi).
A disposizione: 12 Nicolas, 5 Ceccarelli, 7 Mancini, 19 Jorginho.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Crotone: 61 Bindi; 23 Correia, 56 Tedeschi, 43 Abruzzese, 3 Migliore; 27 Eramo (27' 90 Ciano), 36 Maiello; 10 De Giorgio (16' 9 Pettinari), 7 Calil, 17 Sansone (44' 21 Loviso); 22 Djuric.
A disposizione: 49 De Luca, 8 Colomba, 11 Caccavallo, 33 Terigi.
Allenatore: Leonardo Menichini
Arbitro: Claudio Gavillucci (Sez. arbitrale di Latina)
Note. Ammoniti: Abbate, Maietta, Djuric, Hallfredsson. Espulsi: -. Recupero: 1’-3’. Spettatori: 13.277
PRIMO PIANO
15^ giornata: vola il Sassuolo, clamorosi tonfi interni per Samp e Brescia, Verona sesto, cinquina Varese a Grosseto, risorge l'Empoli, rimontate in extremis Cittadella e Juve Stabia
13.11.2011 16:58 di Federico Errante
Sampdoria e Brescia, una crisi che non conosce fermate: il Vicenza passa al "Ferraris", il fanalino Ascoli supera le rondinelle sotto gli occhi di Guardiola. Pea invece batte Simoni e il Sassuolo è secondo, il Verona trova il gol-vittoria al 92', il Varese (doppio Cellini) disintegra con un clamoroso 5-1 il Grosseto, Tavano e Buscè fanno risorgere l'Empoli a Modena, Cittadella raggiuto al 90' da Paulino mentre l'AlbinoLeffe rimonta due gol alla Juve Stabia.
Ore 15
Brescia-Ascoli 0-1 34' Falconieri
Cittadella-Livorno 2-2 32' Martinelli 54' Schiattarella (L) 75' Schiavon 90' Paulinho (L)
Grosseto-Varese 1-5 5' Martinetti 7' Carrozza 17' Cellini 31' Zecchin 33' Cellini 75' Sforzini (G)
Gubbio-Sassuolo 0-1 14' Sansone
Juve Stabia-AlbinoLeffe 2-2 17' Erpen 44' Cazzola 49' Germinale (A) 89' Lebran (A)
Modena-Empoli 0-2 54' Tavano 77' Buscè
Sampdoria-Vicenza 0-1 54' Martinelli
Verona-Crotone 2-1 17' Pichlmann 85' aut. Mareco (C) 92' Maietta
Ore 20.45
Torino-Bari
FONTE: TuttoB.com
domenica, novembre 13th, 2011 | Posted by Matteop
Verona-Crotone, Menichini: “Bravi i ragazzi, ma torniamo a casa senza punti”
Il Crotone non è riuscito a portare a casa neanche un punto nella trasferta di Verona. I calabresi erano riusciti a recuperare il primo svantaggio, grazie a un goal clamoroso di Caetano.
Poi all’ultimo minuto è arrivata la beffa di Maietta. Leonardo Menichini ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium: “Sono felice della prestazione dei miei, che hanno dato tutto in campo. Eravamo in emergenza, ma non mi piango addosso. Sono dispiaciuto di non portare a casa neanche un punto. Ora pensiamo a sabato che ci aspetta una partita molto difficile”.
domenica, novembre 13th, 2011 | Posted by Matteop
Serie B, come cambia la classifica dopo la quindicesima giornata
Ecco come cambia la classifica di Serie B dopo la quindicesima giornata:
TORINO 33
SASSUOLO 31
PESCARA 29
PADOVA 28
REGGINA 27
VERONA 25
SAMPDORIA 22
VARESE 22
GROSSETO 20
BARI 20
LIVORNO 20
CITTADELLA 18
BRESCIA 17
JUVE STABIA 17
CROTONE 16
VICENZA 16
EMPOLI 15
ALBINOLEFFE 15
MODENA 14
GUBBIO 14
NOCERINA 13
ASCOLI 2
Matteo Fantozzi
FONTE: SerieBNews.com
L'Hellas prepara le grandi manovre. In campo e fuori...
11/11/2011
La squadra di Mandorlini scala le posizioni in classifica, patron Martinelli ricostruisce il Puzzle Hellas nella stanza dei bottoni. L'aggancio della zona play off ha portato grande entusiasmo nell'ambiente gialloblù e anche il presidente del Verona continua nel suo lavoro di ricostruzione dell'organigramma societario. Un rinnovamento nella continuità, senza grandi rivoluzioni, valori che hanno sempre caratterizzato le decisioni di Martinelli.
AL TIMONE. Un uomo solo al comando questo ormai è chiaro e tutti i «ritocchi» nascono dalla decisione presa dall'assemblea della società gialloblù il 26 ottobre scorso. In quell'occasione è stato approvato il bilancio d'esercizio fino a giugno del 2011 con la nomina di Giovanni Martinelli quale amministratore unico della società. Cosa cambia? Dal punto di vista formale praticamente nulla ma è chiara l'intenzione del presidente di prendere in mano in prima persona la gestione della società.
ECCO MAGNANI. Chi ci sarà con lui? Anche in questo campo si sta delineando una posizione ben precisa. Il primo tassello del nuovo organigramma societario è sicuramente Giamopietro Magnani. uno dei fondatori di Cad.It, il gruppo veronese quotato in Borsa. Magnani si è avvicinato al club di Via Torricelli all'inizio del 2011, qualcuno diceva che poteva essere uno degli acquirenti della società ma non se n'è fatto nulla. Da qualche mese, però, Magnani frequenta la sede, accompagna il presidente, controlla i documenti. Ieri pomeriggio s'è presentato al vertice di Palazzo Barbieri con Martinelli, la prima uscita ufficiale da dirigente del Verona. «Un amico che sta facendo tantissimo per l'Hellas - ammette il patron del Verona - un consulente personale che mi sta dando una mano per organizzare la società, per far crescere ancora di più il nostro gruppo, grazie alla sua esperienza e alla sua passione».
TORNA SICILIANO? Magnani, dunque, potrebbe diventare il primo tassello del nuovo Hellas ma non sarà l'unico. Dopo l'uscita di scena di Benito Siciliano dal cda della società, l'ex consigliere delegato dell'Hellas potrebbe rientrare come direttore generale, il trait d'union tra il presidente, la squadra, gli impiegati e i funzionari di Via Torricelli. Manca ancora l'ufficialità ma da qualche settimana Siciliano lavora a tempo pieno per il Verona. «Non potevamo perdere un professionista che sa lavorare - spiega Martinelli - e che conosce perfettamente la nostra realtà».
VAI MANDORLINI. Definito l'organigramma operativo Martinelli punterà la sua attenzione sulla squadra. Ha già messo tanti «paletti» per la costruzione di una rosa importante, per dare continuità alla striscia positiva che ha portato l'Hellas prima dalla C alla B e poi ai primi posti del campionato cadetto. Il punto fermo si chiama Andrea Mandorlini, il patron ha prolungato fino al 2014 il contratto del mister. Il rapporto tra il mister e Martinelli è alla base della costruzione del nuovo Verona con la supervisione di Mauro Gibellini che, anche in questa stagione, ha confermato di saperci fare con i giovani soprattutto con le operazioni che hanno portato in riva all'Adige gente come Tachtsidis, D'Alessandro o Doninelli. Ma il progetto Verona non si ferma all'allenatore, in questo ultimo mese Martinelli ha definito il rinnovo contrattuale con i giocatori più esperti come Ceccarelli, Maietta e Abbate - solo per citarne alcuni - ma non s'è risparmiato con i più giovani vedi l'accordo con baby Jorginho.
VOCI DI DISTURBO? E Raiola? potrebbe entrare nell'Hellas per dare un sostegno a Martinelli. «Non ho mai parlato con Raiola - conclude - Massimiliano Andreoli? Sì, ci sentiamo presto. Lo sa anche lui, le porte dell'Hellas sono sempre aperte per chi vuole entrare».
Luca Mantovani
L'Hellas prepara le grandi manovre In campo e fuori...
LA SVOLTA. Si riapre una trattativa per l'entrata di nuovi soci
Il Verona scala le posizioni nel campionato di B e Martinelli interviene anche nella stanza dei bottoni Magnani consulente del club, torna Siciliano come dg?
11/11/2011
Giovanni Martinelli riapre la «questione tifosi». Dopo aver lanciato un appello per un comportamento più soft nelle prossime gare, il patron gialloblù chiede ai sostenitori dell'Hellas anche un atteggiamento positivo per salvaguardare l'immagine della società e della città. «Il messaggio che mi hanno dato i responsabili dell'Osservatorio del Viminale è chiaro - spiega Martinelli - non ci sarà più tolleranza, atti di violenza o di razzismo saranno condannati pesantemente. Questo può diventare un danno non solo per il club ma per la città, per i tifosi». Chiaro l'obiettivo del presidente, riallacciare il dialogo con il Palazzo del Pallone e sensibillizzare tifosi e istituzioni.
Da una parte bisogna difendere i sostenitori gialloblù che in tante città italiane non vengono rispettati, dall'altra è fondamentale l'apporto dei fedelissimi dell'Hellas per ridare credibilità a un'immagine ormai compromessa.
«Un esempio? Prima della partita di Bari è stato un osservato un minuto di silenzio per le vittime dell'alluvione di Genova - spiega Martinelli - i nostri tifosi hanno interrotto quel momento con cori inopportuni. Questo non va bene, tutti i media ne hanno parlato negativamente e l'Hellas ne paga le conseguenze».
BERRETTONI SOTTO I FERRI. Continua la preparazione della squadra gialloblù in vista della sfida con il Croptone. Ieri pomeriggio al centro sportivo di Sandrà riscaldamento, possesso palla, esercitazioni tattiche e partitella per Ceccarelli e compagni. Brutte notizie per Niccolò Galli. A seguito del trauma contusivo subìto a Bari, al giovane centrocampista gialloblù è stato riscontrato un edema del condilo femorale che lo costringerà a svolgere un programma personalizzato a scopo fisioterapico per qualche settimana, Sasa Bjelanovic affronterà un lavoro differenziato per circa sette giorni, mentre Emanuele Berrettoni si sottoporrà lunedì a un intervento in artroscopia diagnostica dal professor Zorzi all'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar. A porte chiuse gli allenamenti di oggi e domani.
«Fatti troppo gravi, i 4 tifosi restino in cella»
RESISTENZA. Le motivazioni dei giudici sugli arresti dopo la partita tra Hellas e Nocerina. Gli indagati rinchiusi a Montorio rinnegano ogni forma di violenza. «Odiosa e deprecabile», scrivono «e Verona è piazza pericolosa»
11/11/2011
Verona. «I fatti per cui si procede sono di estrema gravità e a convincersene è sufficiente la lettura dei capi d'imputazione».
I giudici del tribunale del riesame di Venezia, composto tutto al femminile (presidente Patrizia Montuori, giudici a latere Lucia Bartolini e Maria Elena Teatini) motivano così la decisione di respingere la richiesta di scarcerazione per i quattro tifosi del Verona, Antonio Drago, Luca Martinatti, Nicolò Banterla e Marco Marchesini, arrestati il 22 ottobre al termine della partita tra l'Hellas e la Nocerina. Tutti sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravate dal numero di persone (200) oltre al lancio degli oggetti all'indirizzo delle forze dell'ordine. La decisione in realtà, era già stata resa nota il 2 novembre scorso ma solo due giorni fa, sono state depositate le motivazioni del tribunale veneziano.
LA MOTIVAZIONE. C'è subito una premessa, posta dai giudici del riesame di Venezia. «Chi ha partecipato agli scontri con le forze dell'ordine», riporta l'ordinanza, «anche solo correndo in un primo momento avanti per poi retrocedere al fine di evitare la carica di alleggerimento si è reso responsabile di atti di resistenza». E attorno a questo principio ruota tutta la decisione dei giudici veneziani. Non è necessario, insomma, aver scagliato sassi o altri oggetti ai poliziotti per poter essere indagati per resistenza a pubblico ufficiale ma «è sufficiente la partecipazione all'avanzamento o alla retrocessione a integrare il reato oggetto di contestazione».
I TESTIMONI. I difensori degli indagati avevano presentato per ciascuno dei 4 tifosi dell'Hellas delle testimonianze, volte a scagionarli. Ma il tribunale di Venezia le ha giudicate inattendibili, in alcuni casi, in altri contradditori, o, addirittura, «elementi inidonei a scalfire» l'impianto accusatorio.
LA POSIZIONE DI DRAGO E BANTERLA. Sembra, invece, alleggerirsi la posizione di Drago Banterla che sono anche accusati di di aver colpito due carabinieri. «Il tribunale non ritiene», riporta l'ordinanza, «che vi siano elementi sufficienti a ricondurre la responsabilità del ferimento ai due indagati».
TUTELA DELLA COLLETTIVITÀ. La misura della custodia cautelare in carcere, insiste il tribunale veneziano, «si impone per la tutela della collettività». E ancora: «Di fronte alla partecipazione alla carica di duecento persone contro le forze dell'ordine per ragioni davvero futili, non si può ritenere sufficiente a scongiurare il rischio elevatissimo di reiterazione neppure la misura domiciliare».
LA LETTERA DAL CARCERE. I quattro indagati hanno inviato una lettera al nostro giornale, spedita il 28 ottobre. ««La violenza è odiosa e deprecabile in qualsiasi contesto e situazione sociale», scrivono nella missiva Banterla, Marchesini. Martinatti e Drago. I quattro ribadiscono la linea difensiva, già espressa in sede di udienza di convalida. Dopo la partit, si si sono fermati chi a mangiare un panino in un chiosco, chi a discutere della partita con gli amici, chi ad aspettare gli amici. «Non avremmo mai immaginato che queste decisioni ci avrebbero travolti da un evento come quello in cui ci saremmo ritrovati. Non siamo persone sprovvedute o ignoranti, sappiamo che «la piazza di Verona è pericolosa per i reiterati scontri che si sono verificati» (come riporta l'ordinanza del gip Laura Donati ndr) ma da questa constatazione...» a pensare all'arresto, «c'è una differenza sostanziale». In pratica, sostengono i quattro in carcere a Montorio, «può capitare di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato». E ancora: «Può capitare di essere presi dal panico e di correre. Qualcuno di noi quando è stato preso non stava nemmendo correndo». Contestano poi come è riportato nell'ordinanza, il fatto che «le nostre buone condizioni economiche sono state associate a causa di episodi di violenza».
LE DICHIARAZIONI DI SCHINAIA. «Andare allo stadio», ha commentato ieri il procuratore della repubblica, «dev'essere un modo di assistere ad un evento sportivo e non per fare qualcosa d'altro».
A chi poi sostiene che non ci sono prove a carico dei 4 arrestati, il capo dei pm replica che«toccherà al tribunale stabilire l'esistenza di elementi contro gli indagati».
Giampaolo Chavan
FONTE: LArena.it
Maietta: "Un'emozione grandissima"
13/11/2011 - 18:56
"In certi momenti il pareggio andava meglio a noi, poi è nata questa intuizione da trequartista. Si tratta di un pizzico di follia, credevo fortemente nei tre punti"
VERONA - "Lo aspettavo da tempo, finalmente il primo gol in carriera è arrivato. Non me ne vogliano gli avversari in virtù del mio passato in rossoblù, ma dovevo esultare. Un'emozione grandissima, ci tenevo tanto a giocare contro di loro, ho il massimo rispetto". Grande entusiasmo per Domenico Maietta presso la sala stampa del "Bentegodi" dopo la 15a di campionato.
"Nella ripresa ho visto un bel Crotone, che ha creato diverse occasioni. In certi momenti il pareggio andava meglio a noi. Poi è nata questa intuizione da trequartista, ed il risultato è cambiato. Si tratta di un pizzico di follia, credevo fortemente nei tre punti. Anche a Gubbio provai un'incursione del genere e non mi venne fischiato il penalty. Ci siamo abbassati tanto dopo l'intervallo, forse per la troppa voglia di portare a casa l'intera posta in palio. Abbiamo subito gol su una palla inattiva, avrebbero potuto trovare il pari molto prima. Per noi un successo davvero importante".
Mandorlini: "Credo nella mia squadra"
13/11/2011 - 18:45
"Questa formazione ha sempre voglia di vincere. Il gol del nostro centrale ne fornisce testimonianza, le indicazioni dalla panchina contano fino ad un certo punto"
VERONA - "Abbiamo sofferto, forse un pò troppo. Sapevo cosa ci avrebbe aspettato schierando i tre attaccanti, dal punto di vista nervoso speravo nella tenuta. Quando ci siamo abbassati non c'è stata la capacità di ripartire, bravo Rafael in alcune situazioni. Un plauso a Maietta per averci creduto alla fine, un difensore ha ribaltato il gioco ad un minuto dallo scadere. Questo fa parte della squadra, è giusto aver vinto". Commenta così Andrea Mandorlini il successo casalingo contro il Crotone.
"Secondo un allenatore non bisogna dire gatto se non ce l'hai nel sacco, ci sono partite in cui non giochi benissimo. Prima delle quattro vittorie ci sono state occasioni - continua il tecnico - in cui avremmo meritato di vincere a mani basse. Tutto alla fine si compensa, ci abbiamo messo impegno fino all'ultimo istante. Pensavo di portare a casa i tre punti con Cangi sugli sviluppi di una palla ferma, vantiamo caratteristiche che cerchiamo di sfruttare pur rischiando. Nel primo tempo non ci sono state offensive avversarie se non con qualche tiro, poi con l'affiorare della stanchezza le difficoltà sono aumentate, non riuscivamo a coprire il campo. Credo nella squadra, perchè questa formazione ha sempre voglia di vincere. Il gol del nostro centrale ne fornisce testimonianza, le indicazioni del mister contano fino ad un certo punto. Poi bisogna dimostrare la determinazione che i miei hanno. Ora siamo stati premiati, nulla accade per caso".
Ufficio Stampa
Hellas Verona-Crotone 2-1
13/11/2011 - 16:49
La squadra scaligera centra il poker di vittorie consecutive: vantaggio di Pichlmann (17'), pari di Calil (85') ma Maietta nel recupero regala i 3 punti
VERONA - E sono 4. Quarto successo consecutivo per la formazione scaligera, che passati in vantaggio con Pichlmann sono stati raggiunti da Calil, di Maietta le rete decisiva nel recupero.
PRIMO TEMPO. Botta dalla distanza di Maiello (8'), la mira è imprecisa. Tentativo a giro di Ferrari al 13' dal limite verso il palo distante, palla fuori di poco. Gialloblù in vantaggio al 17': traversone dalla sinistra di Hallfredsson, colpo di testa di Pichlmann in area piccola a battere Bindi. Cross basso dalla destra di Correia per l'accorrente Eramo, botta di prima intenzione alta sopra la traversa (35'). Al 40' De Giorgio serve Sansone, incornata sul filo del fuorigioco salvata con un intervento provvidenziale di Rafael. Mancino potente dai venti metri di Tachtsidis (42'), Bindi blocca.
SECONDO TEMPO. Al 51' Eramo arriva sul fondo e mette in mezzo, respinta di Rafael, da due passi De Giorgio fallisce il tap-in. Al quarto d'ora spunto di D'Alessandro che batte in velocità Migliore e crossa dal fondo, incerta l'uscita di Bindi su cui Gomez Taleb non può chiudere. Ancora il centrocampista romano è protagonista al 64': traversone controllato da Ferrari, appoggio al limite per Doninelli, tiro che colpisce la traversa. Triangolazione in area scaligera (70'), Calil conclude di sinistro in scivolata, la sfera esce di poco. Azione di contropiede (72') caratterizzata dallo scambio tra Gomez Taleb, Tachtisidis e D'Alessandro, destro fuori misura dell'esterno classe '91. Al 76' Ciano raccoglie il tiro di un centrocampista deviato dalla retroguardia veronese e scocca il sinistro, Rafael salva con un grande riflesso. Tunnel di Hallfredsson al limite (78') e tocco per Gomez Taleb, destro debole controllato da Bindi. Cross basso di Pettinari (79'), Sansone batte di prima mancando lo specchio della porta. All'85' i calabresi pareggiano i conti con un destro da fuori area di Calil. All'88' l'argentino tocca per l'ex Reggina, cross col mancino impattato di testa da Ferrari che finisce alto. Gli uomini di Mandorlini trovano il sorpasso al 92' con Maietta, abile a scambiare fuori area con Gomez Taleb e trafiggere Bindi con un destro preciso.
Hellas Verona-Crotone 2-1
Marcatori: 17' Pichlmann, 85' Calil, 92' Maietta
Hellas Verona: 1 Rafael; 13 Abbate, 17 Mareco, 22 Maietta, 25 Scaglia; 8 Russo (55' 20 Doninelli), 77 Tachtsidis, 10 Hallfredsson; 21 Gomez Taleb, 9 Ferrari, 11 Pichlmann (55' 14 D'Alessandro, 91' 23 Cangi).
A disposizione: 12 Nicolas, 5 Ceccarelli, 7 Mancini, 19 Jorginho.
Allenatore: Andrea Mandorlini
Crotone: 61 Bindi; 23 Correia, 56 Tedeschi, 43 Abruzzese, 3 Migliore; 27 Eramo (73' 90 Ciano), 36 Maiello; 10 De Giorgio (61' 9 Pettinari), 7 Calil, 17 Sansone (89' 21 Loviso); 22 Djuric.
A disposizione: 49 De Luca, 8 Colomba, 11 Caccavallo, 33 Terigi.
Allenatore: Leonardo Menichini
Arbitro: Claudio Gavillucci (Sez. arbitrale di Latina)
Note. Ammoniti: Abbate, Maietta, Djuric, Hallfredsson, Doninelli. Espulsi: -. Recupero: 1’-3’. Spettatori: 13.277
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
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BALOTELLI E PAZZINI IN GOL: ITALIA OK IN POLONIA -VIDEO
Sabato 12 Novembre 2011 - 11:01
BRESLAVIA - I primi fuochi d'artificio azzurri di Mario Balotelli regalano a Cesare Prandelli l'ennesima vittoria di questo suo 2011, e una certezza piacevole per il 2012: Bad Boy, il cosiddetto ragazzo cattivo, è già buono come leader in vista di Euro 2012. Il 2-0 ottenuto sulla Polonia a Breslavia stasera è infatti indiscutibilmente marchiato dalle giocate di Supermario, chiamato dal commissario tecnico all'esame da protagonista assoluto a causa delle lungodegenze di Cassano e Giuseppe Rossi. L'attaccante dagli hobbies discutibili non solo realizza la sua prima rete in Nazionale e regala a Pazzini la palla per il raddoppio, ma fa letteralmente ammattire gli avversari con le sue giocate. E dà anche prova di versalitità tattica, perchè comincia da punta pura, per poi ruotare nel corso della gara per il campo con disinvoltura. La prestazione di Balotelli è una grande nota positiva per il ct Prandelli nella trasferta in Polonia, ma non è la sola: perchè l'impianto di squadra tiene molto bene, nonostante il passaggio da una coppia di attaccanti brevilinei ad una di alti, e una partenza difficile dovuta all'aggressività degli avversari. Nel freddo di Breslavia si confermano infine certe eccellenze azzurre, tra le quali spiccano l'iperattivo Marchisio e Buffon: capace quest'ultimo, dopo una gara attenta, di parare in chiusura con una certa nonchalance anche un rigore Aria di festa grande aveva contrassegnato l'immediato pre- gara, un pò per la celebrazione polacca dell'Indipendenza a fine Prima guerra mondiale e molto per l'atmosfera da prova generale dello stadio di Breslavia in vista di Euro 2012. Esame, questo, superato dal punto di vista architettonico per l'impianto, mentre la viabilità è ancora molto indietro.
La Nazionale italiana invece viene comunemente considerata sulla buona strada per una eccellente rassegna continentale, mentre dubbi rimangono sui padroni di casa di stasera, che stazionano oltre la 60/a posizione nella classifica mondiale. Proprio per acquisire certezze, ed anche per assecondare il clima patriottico della serata, l'avvio della Polonia è stato arrembante: pressing altissimo e ritmo forsennato hanno impedito agli azzurri di uscire decentemente dalla propria metà campo per il primo quarto d'ora, nel quale peraltro gli avversari sono andati al tiro in maniera convinta solo una volta (botta al volo di Peszko, fuori di poco). Ma con il calare del furore agonistico polacco la gara è cambiata repentinamente. L'Italia ha preso a scendere verso la porta avversaria, ha fallito due occasioni clamorose: al 16' Pazzini lanciato da Marchisio e solo in area ha aspettato il suo marcatore invece di tirare subito facendosi così rimpallare; e al 19' De Rossi si è trovato inaspettatamente la palla sui piedi a due passi dalla porta e ha passato a lato invece di tentare la realizzazione. Allora ha preso le misure Balotelli: un bel cross a giro non sfruttato dai compagni, un colpo di testa debole e poi il colpo del campione alla mezz'ora. Marchisio ha recuperato una palla sulla tre quarti avversaria e gliel'ha girata, l'attaccante ha alzato la testa rendendosi conto che il portiere avversario era fuori dalla linea e con un gran pallonetto di destro ha messo in rete da 30 metri.
La Polonia ha accusato il colpo, e fino al termine del primo tempo ha offerto solo un altro guizzo ai propri tifosi, un tiro di Wawrzyniak deviato in tuffo da Buffon. Nella ripresa Prandelli ha ripresentato Pepe e Thiago Motta al posto di Pirlo e De Rossi, mossa volta a preservare i due pilastri del centrocampo in vista della sfida di martedì a Roma con l'Uruguay. Si passava così a un 4-3-3, ma il prodotto non cambiava perchè era ancora Balotelli a farsi pericoloso al 7' con un colpo di testa fuori di pochissimo. Un'inopinata dormita della difesa azzurra offriva a Polanski l'opportunità di andare al tiro da posizione favorevolissima al 10', ma la palla sfiorava il palo alla destra di Buffon. Ancora una pregevole punizione a giro di Balotelli parata, prima che Supermario indovinasse la rasoiata in profondità che ha offerto a Pazzini un assist imperdibile, e infatti doverosamente sfruttato per il raddoppio. A quel punto il balletto delle sostituzioni (uscivano per l'Italia Pazzini, Marchisio, Montolivo e Criscito; entravano Nocerino, Aquilani, Matri e l'esordiente Ogbonna) depauperava di significato tecnico una gara che offriva ancora sussulti, con una fuga solitaria di Matri vanificata da un tiraccio, e un colpo di testa di Balotelli parato miracolosamente sulla linea. A forza di sprecare e di cambiare, l'Italia ha anche regalato alla Polonia l'opportunità di ridurre le distanze, sotto forma di un rigore provocato da Ranocchia franando addosso a Lewandowski a 5 minuti dalla fine. Ma Blaszczykowski si è fatto ipnotizzare da classe e carisma di Buffon, e gli ha tirato addosso lasciando inalterato un risultato del tutto meritato per gli azzurri.
PRANDELLI: ITALIA SIA UNITA COME QUESTA NAZIONALE Un sorriso per sè, e uno per l'Italia. Cesare Prandelli non si tiene tutta per il suo azzurro la vittoria in Polonia e la bella serata azzurra: «È un momento difficile per il Paese, noi possiamo fare la nostra piccola parte. Ora stiamo uniti, tutti, come questa squadra», è il pensiero, anche in vista del possibile passaggio dal presidente Napolitano, martedì. «Ho detto ai ragazzi, prima del fischio, che ci tenevo particolarmente a queste due partite - spiega il ct - e non solo per il calcio. Pensavo anche al momento del Paese: spesso si accusano i giocatori di esser viziati, ho detto loro stasera 'siate generosì. E credo che tutti insieme abbiamo regalato un sorriso a chi ci seguiva dall'Italia». Quanto al campo, dopo il 2-0 alla Polonia, gli elogi sono ovviamente per Balotelli. «Questa bella prova di Balotelli può contare molto perchè, al di là del gol, Mario ha giocato un'ottima partita. Dal suo gol abbiamo fatto noi la partita, meritando poi di vincere. Complimenti a lui ed alla squadra», è il commento a botta calda. «Se dà continuità a serate come queste, Balotelli diventerà determinante per la Nazionale. Decisivo subito dagli Europei? Ne sarei ben felice», aggiunge. Perchè le ambizioni di Supermario vanno di pari passo con quelle della Nazionale. «Non mi preoccupa alzare sempre di un pò l'asticella, anzi, questo deve essere il nostro obiettivo: fare sempre qualcosa di più. E stasera siamo stati bravi anche nel cambiare modulo», dice, promuovendo a pieni voti la squadra che doveva superare le assenze di Cassano e Rossi e soprattutto quel che ciò significa sul piano della manovra. «Dobbiamo migliorare molto sulla costruzione del gioco», spiega, facendo il paragone tra Cassano-Rossi e il nuovo attacco: «Antonio fa un gioco diverso - spiega il ct - viene spesso incontro al centrocampo per giocare palla. Ma Balotelli stasera è stato molto bravo, è stato in partita per 90'. Quanto alla squadra, la partenza è stata difficile, restavamo troppo bassi di fronte al loro pressing: ma sono felice per come poi abbiamo reagito e svolto la partita». «Ancora una volta non abbiamo preso gol, ed è importante mantenere certi equilibri - dice ancora Prandelli -. I ragazzi hanno interpretato bene la partita, loro sono partiti forte ma noi li abbiamo contenuti, poi abbiamo trovato certi equilibri ed abbiamo interpretato bene il modulo. Nel primo tempo c'era troppa distanza fra le punte. Per Balotelli, Prandelli aveva avuto parole d'elogio anche qualche ora prima del fischio d'inizio dell'amichevole: »Ha superato l'esame dialettico della sua prima conferenza stampa a Coverciano - la constatazione del ct - l'ho ritrovato, in questo ritiro, più maturo. Spero ora che la consapevolezza dei suoi mezzi diventi una costante, nella sua carriera«. Ma a lui, come a Pazzini o a Osvaldo - destinato a trovar spazio martedì a Roma contro l'Uruguay - Prandelli ha sempre la stessa richiesta da fare: »Nessuno dei miei attaccanti si deve mai sentire un centravanti - dice scongiurando il pericolo della punta lunga che sta lì ad aspettare i palloni buoni da metter dentro -. Piuttosto, devono attaccare la profondità in direzione della porta, e cercare l'uno contro uno«. Sempre. Ora la Nazionale torna a casa, attesa da due appuntamenti speciali prima del secondo test contro l'Uruguay campione del Sudamerica: domenica sarà una giornata speciale a Rizziconi, su un campo di calcetto confiscato alla 'ndrangheta; poi martedì, crisi politica permettendo, il passaggio al Quirinale dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano per ricordare a tutti che il match della sera si gioca a Roma in omaggio ai 150 anni dell'Italia. »Il presidente Napolitano è una persona straordinaria, i ragazzi sono molto emozionati e se davvero ci sarà questo incontro sono certo che trasparirà dai nostri volti«, la conclusione di Prandelli.
LE PAGELLE Pagelle degli azzurri.
BUFFON 6.5: un'uscita insicura, una bella parata a terra su Lewandoski. Nonostante la foga dei polacchi, la sua serata per 45' è tutta qui. Poi quando sembra destinato a gelare nella notte di Breslavia, sfodera la parata sul rigore di Blasczcykowski che lo rende protagonista.
ABATE 6: parte contratto sulla sua fascia, poi con i minuti vede che gli spazi ci sono e prova a buttarsi. Risultato, un paio di discese taglienti, ma i compagni lo accompagnano poco.
RANOCCHIA 6.5: grande sicurezza, ed è dote preziosa di fronte a una Polonia che attacca a testa bassa e con inserimenti continui. È perfino elegante, come quando al 15' anticipa in area Lewandoski. Provoca il rigore su Lewandoski, poi fallito, ma lì l'arbitro è forse troppo severo.
CHIELLINI 6: Più approssimativo del compagno di difesa, spazza l'area e non sempre con precisione. Ma anche la sua prestanza fisica ha un senso, nella serata.
CRISCITO 6: aggredisce subito la sua fascia, senza mai lasciarla sguarnita quando c'è da ripiegare. Unico difetto, non chiude bene l'azione offensiva. Dal 31' st OGBONNA sv.
DE ROSSI 6: soffre inizialmente il pressing avversario, che lo blocca nella fase propositiva e nella circolazione di palla. Ma è preziosissimo nelle chiusure, come poco prima del gol di Balotelli quando ne evita uno a Buffon anticipando Blaszczykowski sotto porta. Peccato per l'occasione sprecata, un ibrido tiro-cross tutto solo davanti alla porta.
Dal 1' st PEPE 6: entra bene nel meccanismo, un pò ala un pò trequartista, e mette lo zampino nel raddoppio di Pazzini con un velo determinante.
PIRLO 6: palleggia di fino e giochicchia con gli avversari, aiutando l'Italia a uscire dall'angolo quando il pressing iniziale della Polonia è tremendo. Poi la squadra mette fuori la testa, e lui avanza l'azione.
Dal 1' st THIAGO MOTTA 6: perno centrale, ordine e corsa.
MARCHISIO 7: dinamico, preciso, efficace. Ruba il pallone che porta Balotelli al primo gol azzurro, poi per egoismo sul finire di tempo tiene per sè una palla gol da girare a De Rossi tutto solo. Ma è ovunque, anche nella propria area a difendere. Dal 17' st NOCERINO sv.
MONTOLIVO 6: parte in sordina, nascosto tra le pieghe di un centrocampo che è schiacciato tra le manovre avversarie. Ma ha il merito di variare sempre fronte di gioco, cercando lo spazio più aperto e la giocata più semplice. Cresce nella ripresa, infilando anche un paio di assist. Dal 17' st AQUILANI sv.
BALOTELLI 7.5: non è facile fare il Rossi o il Cassano, centrocampista aggiunto e poi punta che va nello spazio. Ma minuto dopo minuto costruisce una partita tutta sua, con un paio di giocate pregevoli - assist e dribbling - fino al gol: un pallonetto preciso e potente che lui fa sembrare facile facile. Meriterebbe anche il raddoppio e lo sfiora di testa in avvio di ripresa. E comunque nel secondo tempo la fa proprio da padrone assoluto
PAZZINI 6.5: segna, ma spesso è fuori dal sistema di gioco. Anche se fa sponda, allunga troppo la squadra. Una palla buona tra i piedi ce l'ha, su lancio di Montolivo, ma si fa anticipare sottoporta da Pequis. Poi mette il piede decisivo nel raddoppio con istinto micidiale, prima di uscire. Dal 17' st MATRI sv.
ALL. PRANDELLI 6.5: la sua Italia passa anche in Polonia, nonostante le premesse negative con il doppio malanno Rossi- Cassano, che fin qui ne erano stati i personaggi chiave. Il ct riconverte la squadra con una coppia di attaccanti alti, e Balotelli lo ripaga con una prestazione superlativa. Quello che però sul piano tecnico-tattico va più a merito di Prandelli è la mantenuta ricerca di un gioco palla a terra, ragionato. Il risultato lo premia, e tutto sommato anche lo spettacolo.
IL TABELLINO Polonia-Italia 0-2 (0-1) in una partita amichevole in preparazione a Euro 2012.
POLONIA (4-2-3-1): Szczesny 5, Piszczek 6, Glowacki 6, Perquis 5.5 (23' st Wasileski sv), Wawrzyniak 5.5, Polanski 6 (19' st Matuszczyk sv), Murawski 5 (35' st Dudka sv), Blaszczykowski 5, Obraniak 6 (10' st Brozek ), Peszko 5.5 (19' st Mierzejewski sv), Lewandowski 5.5. (12 Fabianski, 3 Wojtkowiak, 4 Komorowski, 8 Rybus, 15 Gol, 19 Jodlowiec). All.: Smuda 5.5..
ITALIA (4-3-1-2): Buffon 6.5, Abate 6, Ranocchia 6.5, Chiellini 6, Criscito 6 (31' st Ogbonna sv), De Rossi 6 (1' st Pepe 6), Pirlo 6 (1' st Thiago Motta 6), Marchisio 7 (17' st Nocerino sv), Montolivo 6 (17' st Aquilani sv), Balotelli 7.5, Pazzini 6.5 (17' st Matri sv). (12 Sirigu, 2 Maggio, 6 Balzaretti, 17 Osvaldo, 22 De Sanctis). All. Prandelli 6.5.
Arbitro: Duhamel (Fra) 6.
Gol: nel pt 30' Balotelli, nel st 15' Pazzini.
Recupero: 0 e 3'.
Angoli: 5-3 per la Polonia
Note: Buffon ha parato un rigore a Blaszczykowski al 40' st.
Ammoniti: Polanski e Ogbonna per gioco falloso.
Spettatori 45 mila
*** I GOL: - 30' pt: Marchisio ruba palla sulla trequarti e la dà subito a Balotelli, Supermario avanza e vede il portiere fuori dai pali, destro preciso e a palombella per il suo primo gol in Nazionale A.
- 15' st: Marchisio ruba ancora palla e la cede a Balotelli, lancio in profondità in area e sul velo di Pepe Pazzini sfiora di destro beffando il portiere.
PORTOGALLO PARI IN BOSNIA. IRLANDA E CROAZIA OK VIDEO
Sabato 12 Novembre 2011 - 10:59
Ultimo aggiornamento: 11:06
ROMA - L'Irlanda, la Croazia e la Repubblica Ceca hanno messo un'ipoteca sull' ammissione agli Europei 2012 vincendo ampiamente le partite di andata dei quattro spareggi in programma per altrettanti posti. Rimane aperta la sfida tra Bosnia e Portogallo di Cristiano Ronaldo, che hanno pareggiato 0-0 a Zenica su un campo in condizioni a dir poco precarie. La squadra allenata da Giovanni Trapattoni, che manca dalla fase finale di una grande manifestazione internazionale dai Mondiali del 2002, quando la sua Italia fu eliminata agli ottavi dalla Corea del Sud del 'peruginò Ahn, ha maltrattato l'Estonia, andando a vincere 4-0 a Tallinn grazie ad una doppietta di Robbie Keane, e alle reti di Walters e Andrews. I padroni di casa hanno anche ha finito la gara in nove per due espulsioni. Esulta anche la Croazia, che ha riportato una comoda vittoria a Istanbul. I 50.000 spettatori turchi sono stati ammutoliti dalle reti di Olic e Mandzukic prima dell'intervallo, mentre Corluka ha firmato il tris nella ripresa.
Martedì a Zagabria, la Turchia dovrà compiere una rimonta ancor più straordinaria di quella vista nei quarti di Euro 2008 proprio contro i croati. Quel giorno, la Croazia dominò, ma la Turchia 'catenacciarà di Terim resistette e poi ebbe la fortuna d'imporsi ai rigori. Per i croati è quindi una rivincita a lungo attesa. Guarda con una certa tranquillità a martedì la Repubblica Ceca, che con due reti nella ripresa, di Pilar e Sivok, si è quasi messa al sicuro dal ritorno contro il Montenegro di Vucinic. Oltre a questi incontri di spareggio, il venerdì di calcio europeo ha proposto alcune amichevoli, in attesa del big match di sabato tra Spagna e Inghilterra. La Germania, ospite dell'Ucraina, ha pareggiato 3-3 nel rinnovato stadio che a Kiev l'anno prossimo ospiterà la finale di Euro 2012. Andata sotto 3-1 nel primo tempo, la squadra tedesca ha agguantato il pari solo nel finale con Muller. Meno spettacolari l'1-1 tra Grecia e Russia, lo 0-0 tra Olanda e Svizzera e anche la vittoria 1-0 della Francia sugli Stati Uniti a Parigi, decisa da un gol di Remy. La Danimarca ha fatto sua con un netto 2-0 la sfida con la Svezia.
MESSI MALE, LAVEZZI IN GOL: ARGENTINA SOLO PARI VIDEO
Sabato 12 Novembre 2011 - 11:05
BUENOS AIRES - Figuraccia per l'Argentina nella strada verso i Mondiali del 2014 in Brasile: la nazionale di Leo Messi ha pareggiato 1-1 contro la Bolivia, nel corso di una partita giocata al 'Monumental' di Buenos Aires, che la 'Seleccion' poteva vincere ma che ha persino rischiato di perdere. Ad andare in rete per primi sono stati i boliviani, grazie ad un gol di Marcelo Moreno al 55': l'attaccante per metà brasiliano è stato bravo a segnare, ma è stato anche favorito da un grave errore del difensore Martin Demichelis. A pareggiare per gli argentini è stato Ezequiel Lavezzi: appena entrato al posto del nerazzurro Ricardo Alvarez, schierato da Sabella anche se nell'Inter fa tribuna, il goleador del Napoli ha subito toccato palla, riuscendo a segnare, al 59' sulla verticalizzazione del romanista Gago, facendo così respirare per un pò la sua nazionale, che però non è riuscita ad andare oltre l'1-1.
Per l'Argentina, l'incontro giocato nello stadio del River Plate e arbitrato dall'ecuatoriano Carlos Vera ha messo in evidenza alcuni problemi già visti negli ultimi mesi tante volte dalla Seleccion. Ancora una volta, nonostante la valanga di gol con la maglia del Barcellona, Messi è infatti rimasto a bocca asciutta. E l'allenatore, Alejandro Sabella, non è riuscito a far ingranare la squadra, così com'è successo prima di lui sia a Diego Armando Maradona sia al suo predecessore, Sergio Batista. L'unico rammarico per gli argentini è stato il gol segnato - ma annullato dall'arbitro - al 21', quando Gonzalo Higuain, dopo un passaggio di Messi, è andato in gol: ma Vera aveva già fischiato un fallo della 'Pulcè. Alla fine della partita, la squadra biancoceleste è uscita tra i fischi di gran parte dei circa 40 mila spettatori - meno delle previsioni - presenti al 'Monumental', forse anche per il ricordo della brutta sconfitta (0-1) incassata qualche settimana fa in Venezuela contro la nazionale del paese 'bolivarianò.
F1, ABU DHABI: 1° HAMILTON, SECONDA FERRARI DI ALONSO
Domenica 13 Novembre 2011 - 15:59
Abu Dhabi - E' Lewis Hamilton a salire al primo posto sul podio al Gp di Abu Dhabi, penultima prova del Mondiale di Formula Uno. Il pilota della McLaren si è imposto davanti alla Ferrari di Fernando Alonso e all'altra McLaren di Jenson Button. Si è ritirato nel corso del primo giro della gara il campione del mondo, Sebastian Vettel. Ha chiuso in quarta posizione l'altra Red Bull di Mark Webber, mentre quinta la Ferarri di Felipe Massa che ha preceduto Nico Rosberg (Mercedes), Michael Schumacher (Mercedes) e Adrian Sutil (Force India).
Quarta piazza nel Gran Premio di Abu Dhabi per la Red Bull di Mark Webber che ha preceduto la Ferrari di Felipe Massa e le Mercedes di Nico Rosberg e Michael Schumacher. Ottava la Force India di Adrian Sutil davanti al compagno di scuderia Paul Di Resta ed alla Sauber di Kamui Kobayashi. Diciottesimo posto per la Lotus di Jarno Trulli, mentre l'altro italiano Vitantonio Liuzzi ha chiuso ultimo con la sua Hispania Racing.
F1, ABU DHABI: VETTEL RECORD, HAMILTON SECONDO E DELUSO
Sabato 12 Novembre 2011 - 17:28
ROMA - Quattordici pole position in una sola stagione come il 'vecchio leonè Nigel Mansell e ancora un Gran Premio per fare addirittura meglio. Record e magie targate Sebastian Vettel che sul meraviglioso circuito di Abu Dhabi ha strappato proprio sul più bello la pole position a Lewis Hamilton, apparso più in palla di tutti fin da ieri ma secondo e deluso al termine delle qualifiche. Il tutto per la gioia infinita del due volte campione del mondo della Red Bull che si è portato a casa l'ennesima prima piazza dell'anno precedendo anche l'altra McLaren di Jenson Button, il compagno Mark Webber e le Ferrari di Fernando Alonso e Felipe Massa, da tempo non all'altezza dei migliori nelle prove ufficiali. Un Gran Premio dal tramonto alle stelle quello di domani che rischia di far brillare sempre di più la Red Bull di Vettel intenzionato a prendersi anche le briciole di un campionato che ormai volge al termine. «È stata molto dura dopo la giornata di ieri, la performance c'era ma non arrivavamo.
Oggi - racconta il giovane pilota tedesco bagnato l'anno scorso dalla prima vera gloria sotto le stelle dello Yas Marina Circuit - - la macchina Š andata un pò meglio su una pista che devo ammettere difficile. La mia monoposto si comporta in modo diverso nell'arco della giornata e non è facile. Non è facile fare bene in tutto il percorso, se si fa un errore si perde un decimo e più. Sono riuscito a guadagnare un pò nell'ultimo settore ed è stato appena sufficiente per arrivare prima di Lewis». Ai sorrisi e ai primati di Vettel si contrappone la faccia contrita di Hamilton che nonostante la prima fila alle spalle del campione del mondo non riesce a nascondere tutta la sua amarezza per la pole position sfumata all'ultimo istante: «Devo dire che è stata una bella sessione - ammette il primo pilota di colore della storia della Formula 1 - ero veloce e la vettura è andata sempre bene. Alla fine non ho fatto un bel giro ma è andata così. La corsa è domani e sarà la giornata più importante». Più sorridente l'altro pilota della McLaren Jenson Button terzo in griglia: «la macchina ha il passo giusto - spiega l'inglese della scuderia di Woking - abbiamo un buon bilanciamento, c'era meno grip nella Q3. Ho comunque fatto un buon giro e la macchina è andata bene anche se non è perfetta».
Ottavo in griglia con la speranza di poter far meglio in gara il sette volte campione del mondo della Mercedes Michael Schumacher che ha deciso di risparmiare le gomme in qualifica: olte campione del mondo della Mercedes Michael Schumacher: «una qualifica per me che non Š stata niente di speciale - assicura il tedesco ex Ferrari - abbiamo risparmiato le gomme per far meglio in gara».
COACH DI HOCKEY PRENDE I TIFOSI A BASTONATE -VIDEO
Venerdì 11 Novembre 2011 - 10:51
Ultimo aggiornamento: 10:57
MOSCA - L'hockey è di certo uno sport 'maschio', ma una scena come questa non capita tutti i giorni. Durante il campionato russo di hockey su ghiaccio, il coach degli Vityaz Chekhov Andrei Nazarov, ex giocatore professionista, perde la testa e aggredisce i tifosi della Khl con una delle mazze usate per giocare. Dopo l'episodio si è giustificato così: «Il tifoso deve capire che ci sono delle cose che succedono sul ghiaccio e devono rimanere sul ghiaccio. È la cultura dell'hockey e non tutti la conoscono bene».
TRAP LITIGA CON L'INGLESE: "THE CAT IN THE SAC" -VIDEO
Venerdì 11 Novembre 2011 - 12:38
Ultimo aggiornamento: 12:41
TALLINN - Il Trap non smette mai di stupire. Giovanni Trapattoni, ct dell'Irlanda si sta preparando allo spareggio contro l'Estonia per accedere agli Europei che si svolgeranno in Polonia e Ucraina. Nella conferenza stampa per presentare la partita sfodera l'inglese più maccheronico del suo repertorio, facendo divertire i giornalisti presenti in sala. Un mix tra italiano e inglese davvero esilarante; si va da «Pressing? What means? Allora pressing boom boom fallo, boom boom yellow card, boom boom Goal» a «Dont say cat, if the cat not is in the sac».
L'UNDER 21 VOLA IN TURCHIA: DOPPIETTA DI DESTRO VIDEO
Giovedì 10 Novembre 2011 - 20:19
ISTANBUL - Quattro vittorie in quattro gare: l'Under 21 di Ciro Ferrara continua la sua marcia verso la qualificazione ai campionati europei 2013. Anche l'ostacolo Turchia è superato. Dopo aver regolato la formazione turca un mese fa a Rieti con un secco 2-0 oggi gli azzurrini si sono ripetuti a Istanbul. Stesso punteggio, 2-0, con Mattia Destro protagonista della vittoria con una doppietta che lancia gli azzurrini in testa al gruppo 7 con 12 punti,che agganciano la Turchia ma con due partite in più da giocare per i ragazzi di Ferrara. Alla fine del girone mancano sei gare ma il cammino è in discesa. Prossimo appuntamento martedì a Casarano contro l'Ungheria. La formazione mandata in campo da Ferrara ha più di una novità: in porta la scelta di Ferrara cade su Bardi, giovane portiere del Livorno, in difesa c'è Donati e Capuano preferiti a Santon (in panchina) mentre in attacco, Ferrara deve fare a meno degli squalificati Gabbiadini e Insigne e dell'infortunato Borini e si affida alla coppia Destro-Paloschi. ed in effetti le scelte del tecnico sono azzeccatissime, perchè Bardi risulterà decisivo, soprattutto nel primo tempo, almeno in tre occasioni e Destro, con la sua doppietta consente agli azzurrini di proseguire la marcia verso l'Europeo. La sfida con la Turchia però non è una passeggiata. Anzi.
Il primo tempo gli azzurrini soffrono tantissimo la formazione di Cetiner. A centrocampo si perdono troppi palloni consentendo agli attaccanti di casa di presentarsi dinanzi alla porta difesa da Bardi fin con troppa facilità. Il portiere del Livorno però dà il meglio di sè sventando i tentativi di Necip e compagni. Il primo vero pericolo per gli azzurrini arriva al 17' quando Bardi salva su Sefa Ylmaz nell'area piccola. La Turchia ha voglia di rivincita dopo la sconfitta di Rieti e spinge mettendo in difficoltà Paloschi e compagni che soffrono soprattutto le avanzate sulla fascia sinistra. Al 24' un errore di Rossi consente a Demir di involarsi verso la porta azzurra, provvidenziale è l'intervento di Caldirola che chiude. L'Italia prova a reagire con Destro (27') che apre per Saponara ma il cross finisce sul fondo. Gli affondi degli azzurri però non fanno male, mentre è ancora la Turchia a fare il gioco: al 35' i padroni di casa vedono sfumare una ghiotta occasione per andare in vantaggio. Determinante è ancora Bardi che d'istinto si oppone alla conclusione da due passi di Demir lanciato da un errore di Crescenzi. Gli azzurrini sembrano frastornati, Florenzi (37') deve sbrogliare una mischia in area. L'Italia va in gol al 40' ma la rete viene annullata per un fuorigioco di Paloschi.
La ripresa è tutta un'altra partita. Gli azzurrini sembrano trasformati. Il gol del vantaggio arriva al 4' e porta la firma di Mattia Destro che servito da Paloschi, di forza entra in area e di punta beffa Kahveci. L'attaccante del Siena (già tre gol in campionato) conferma il suo stato di grazia anche con la maglia azzurra. Con il gol di vantaggio anche la manovra degli azzurri diventa più fluida, mentre fioccano le ammonizioni (alla fine se ne contano 9, sette tra gli azzurri e 2 tra i turchi). I padroni di casa provano a raddrizzare l'incontro ma la conclusione di Cek (14') dalla distanza finisce sul fondo. Al 29' la Turchia resta in 10 per l'espulsione di Sefa Yilmaz che reagisce ad un fallo dell'esordiente Crimi. Al 34' Ragusa (all'esordio) prova la conclusione di sinistro dal limite dell'area. La Turchia ci prova (38') con un tiro dalla distanza di Necip e poi sugli sviluppi di un calcio d'angolo (40') con Colak. Ma al 45' arriva il bis di Destro che servito da Ragusa s'invola in area e con un pallonetto supera l'accorrente Kahveci. L'Italia espugna Istanbul e ipoteca la qualificazione.
PRANDELLI TASSA L'ITALIA: "PAGHEREMO LA PATRIMONIALE"
Venerdì 11 Novembre 2011 - 06:42
Ultimo aggiornamento: 06:42
di Ernesto De Franceschi
MILANO - La notte di Mario Balotelli. Senza Cassano e senza Pepito Rossi, le chiavi dell’attacco azzurro stasera nella lontana Breslavia finiscono in tasca al bad-boy del calcio italiano, ancora a caccia del primo hurrà in nazionale. Un’amichevole in Polonia, dove si giocherà l’Europeo dell’anno prossimo in coabitazione con l’Ucraina, in cui il ct Cesare Prandelli chiede ai suoi di confermare i progressi visti nel girone di qualificazione. «Non voglio si carichi di responsabilità Balotelli. Avevamo un sogno iniziale, lui con Cassano e Rossi - avverte Prandelli - ci sarà tempo per riproporlo. Intanto Mario vada in campo sereno, non si faccia prendere dalla fissa del gol e cerchi la profondità del gioco verso la porta, non troppo laterale. Ha capito che certi eccessi, fuori e dentro il campo, non pagano. E non a caso il suo rendimento sta crescendo. Ha davanti a sè un futuro straordinario, sta a lui coltivarlo».
Al ritorno, prima del secondo test di martedì all’Olimpico di Roma contro l’Uruguay con un omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, la nazionale potrebbe passare in visita da Napolitano: un appuntamento in realtà appeso alla crisi politica di queste ore. «Il Capo dello Stato è un punto di riferimento sotto l’aspetto umano e del senso del dovere: avrà qualcosa di insegnarci anche per la nostra avventura in Europa», dice Prandelli, restio a commentare le sentenze di Calciopoli («Non è il momento, aspettiamo i gradi definitivi») ma non a tenere un occhio ben aperto sul momento drammatico del Paese. «Se ci sarà la patrimoniale? Noi che siamo fortunati faremo la nostra parte di sacrifici: in un Paese civile, si chiedono a noi, non a chi è disperato».
Il discorso scivola di nuovo al campo e alle defezioni dei due attaccanti simbolo del primo anno azzurro. «Senza Cassano e Rossi, voglio dare continuità al nostro progetto tattico ma con due attaccanti fisicamente più pesanti - analizza il ct -. Vediamo se resistiamo alla tentazione di alzare il pallone per Balotelli e Pazzini: la palla si gioca a terra».
Il 4-3-1-2 resterà immutato: a metà campo quattro azzurri che ruotano, Montolivo dietro le punte, Marchisio a sinistra preferito a Thiago Motta. A parte l’esordio del milanista Abate dal primo minuto, per altri esperimenti ci sarà tempo solo nella ripresa e soprattutto martedì all’Olimpico. Pepe e Osvaldo, insomma, devono aspettare.
FONTE: Leggo.it
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Monza, Torregrossa: "Gioco con campioni di Serie A e da loro ho imparato l'umiltà"
11.11.2011 12:00 di Valeria Debbia
Nell'ultimo periodo l'attaccante del Monza Ernesto Torregrossa è balzato agli onori della cronaca non solo per le sue buone prestazioni in campo e per il gol contro la Spal, ma anche per un intervento fuori dal campo: uno sfogo personale amplificato dall'utilizzo di Facebook e ripreso dal sito Monza-News.it. Il giovane - ai microfoni dello stesso sito brianzolo - oltre ad analisi meramente tecniche sul suo potenziale ancora inespresso e sull'importanza di giocare con compagni del calibro di capitan Iacopino, Colacone e il nuovo arrivato Zenoni, ha quindi tenuto a puntualizzare le sue esternazioni perché non apparissero soltanto "un lamento" o un modo per "piangersi addosso" e di modo da poter "chiedere scusa" a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle sue parole.
Ernesto, partiamo con un'analisi del match di domenica scorsa contro il Lumezzane.
"Potevamo vincerla come potevamo perderla, date alcune situazioni. Se fossimo riusciti a concludere meglio gli ultimi passaggi... Ecco, secondo me ci è mancato proprio l'ultimo passaggio. Facevamo tutto bene e poi quando ci trovavamo là davanti alla porta sbagliavamo".
Il fatto di essere fuori dalla zona play-out per un punto che tipo di sensazioni vi dà?
"Ci rende consapevoli che possiamo fare bene coi nostri mezzi. Ci dà maggiore fiducia in noi stessi e questo è molto importante".
Come state vivendo il fatto che tra pochi giorni arriverà al Brianteo la capolista Ternana?
"Sì, arriva la capolista e quando si gioca con squadre di alta classifica, la voglia di dimostrare le proprie capacità aumenta. Allo stesso tempo però dobbiamo stare sereni e prenderla come tutte le altre partite: senza timore".
Sei alla tua prima esperienza in biancorosso: che tipo di giocatore sei e quali lati di te devi ancora smussare?
"Sarà banale dirlo, ma devo migliorare in tutto. Il mister in questo momento mi sta usando in quella posizione e mi sto adattando bene, anzi mi sta piacendo partire un po' più lontano dalla porta, guardandola e non standovi alle spalle come facevo prima. Questo ruolo mi sta insegnando molte cose. Ma ripeto che devo migliorare di sinistro, di destro, sullo scatto, nel dribbling... insomma come è normale che sia quando si hanno solo 19 anni. So che bisogna continuare a darci dentro per arrivare a poter dare qualcosa in più delle mie potenzialità alla squadra".
Dalle tue parole si evince quindi che quello che ti chiede mister Motta non è il tuo ruolo naturale...
"Diciamo che ho solo 19 anni ed è ancora difficile definirlo con concretezza. Finora semplicemente non avevo mai giocato a destra e devo dire che essendo mancino ho capito che mi piace tanto, perché rientro e posso calciare di sinistro. Il mister mi sta spiegando per bene quali sono i movimenti corretti".
Che rapporto si sta creando con gli altri compagni di reparto? Soprattutto a livello di affinità in campo...
"Ci intendiamo sempre di più. Io sono rientrato da poco e quindi il capirmi con loro sta arrivando piano piano".
Per un ragazzo di 19 anni avere in squadra gente del calibro di Colacone, Iacopino e Zenoni, insomma gente che ha fatto la Serie A è sicuramente importante per crescere: concordi?
"Importantissimo. A parte ciò che già ci dimostra il campo sulle loro capacità e la loro esperienza, bisogna tenere anche conto di quanto fanno fuori dal campo: parlo del loro comportamento. Sono sempre molto umili: non che gli altri non lo siano, ma se pensi che hanno giocato in A e continuano ad essere così umili, capisci quali sono le qualità caratteriali fondamentali per arrivare in alto".
Ad agosto in sede di calciomercato si era praticamente scatenata un'asta su di te: si parlava dell'interessamento di diverse squadre di Prima e Seconda Divisione (Montichiari, Santarcangelo, FeralpiSalò tra le altre). Cosa ti ha portato ad accettare il corteggiamento del Monza?
"Ho scelto la piazza più importante, anche per l'insistenza del Direttore e per i consigli ricevuti dal Verona. Mi hanno parlato bene del mister e dei compagni, alcuni poi li conoscevo dalle esperienze fatte in Primavera. Sono arrivato con tanto entusiasmo".
Calcisticamente parlando sei nato nelle giovanili dell'Udinese, per poi passare al Verona e in prestito al Siracusa nella seconda parte della scorsa stagione, dove hai collezionato 6 presenze, ma soprattutto per te è stato un ritorno a casa visto che sei della provincia di Caltanissetta...
"Dopo 4 anni fuori casa, è stato bello poter riavvicinarmi. E poi a Siracusa mi sono trovato veramente bene".
Nelle scorse settimane sulla tua pagina Facebook hai pubblicato un intervento sulla "dura vita del calciatore", che ha fatto clamore. Vuoi puntualizzare il tuo pensiero?
"Non era un intervento in cui parlavo male di qualcuno, ma volevo far capire a chi sta fuori dal nostro ambiente come vive un calciatore. Mi rendo conto che i miei sacrifici non sono gli stessi di un operaio o di un pompiere o di un qualsiasi altro lavoro in media meno pagato di un calciatore. Un giovane come me ha lasciato la sua famiglia per un qualcosa di non sicuro, un sogno che potrebbe finire da un momento all'altro. Non avevo nessuna intenzione di offendere: era solo uno sfogo personale da contestualizzare all'interno del mondo di quel social network, quindi i miei amici e i miei conoscenti e anche all'interno della mia situazione personale, era il periodo dell'infortunio infatti. Chiedo scusa quindi se qualcuno si è sentito offeso, perché ritiene di dover fare molti più sacrifici di me, ma io certo non volevo piangermi addosso. Di sicuro però bisogna tener presente che io non sono un calciatore di Serie A che guadagna 10 milioni di euro. Il mio non è stato un lamento, ma un far capire a chi sta fuori com'è la nostra vita: non è tutto facile come sembra".
FONTE: TuttoLegaPro.com