Data di nascita: | 20/08/1964 |
Luogo di nascita: | Roma |
Italiana | |
Ruolo: | Centrocampista |
Altezza: | 177 cm |
Peso: | 70 kg |
Posizione: |
CARRIERA DA ALLENATORE + - = | |||||
Squadra | Stagione | Partite | |||
Hellas Verona | 2010-2011 | 12 | |||
Gallipoli | 2008-2010 | - | |||
Massese | 2007-2008 | - | |||
Arges Pitesti | 2006-2007 | - | |||
Sambenedettese | 2005-2006 | - | |||
Foggia | 2004-2005 | - |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | |||||
Squadra | Stagione | Partite | Goal | ||
Lecce | Gen. 1998-1999 | 47 | 4 | ||
Napoli | 1997-1998 | 4 | 0 | ||
Sturm Graz | 1996-1997 | 16 | 2 | ||
Roma | 1981-1996 | 318 | 49 | ||
Giovanili Roma | 1980-1983 | - | - | ||
Giovanili Almas Roma | 1978-1980 | - | - |
NEWS E CURIOSITÀ + - =
Giuseppe GIANNINI era uno dei più 'appetiti' tecnici in circolazione e, fino alla sortita vincente firmata SICILIANO-GIBELLINI, era stato vicino al GROSSETO (si dice che l'accordo sia saltato perchè 'Il Principe' non avrebbe potuto portare il suo staff) e aveva avuto più di un patto con il PADOVA ma, dopo il 'blitz' della coppia di dirigenti gialloblù e una riunione a Firenze durata a 6 ore, le parti hanno trovato un accordo biennale con unico obiettivo la promozione.
L'ex regista di ROMA e NAZIONALE mi è sempre piaciuto tanto sia da giocatore (negli anni '80 e primi anni '90 fu in Italia il migliore nel suo ruolo e forse l'ultimo 'regista' vero e proprio a livello internazionale) che da tecnico quando nel GALLIPOLI conquistò la Serie B tenendo lo spogliatoio al riparo da voci e distrazioni a proposito del cambio societario ed una serie di incognite future; ad un mese dalla fine del campionato fu esonerato per divergenze con l'ex patròn BARBA ma nella successiva stagione in Serie B (quella appena passata) venne richiamato dal nuovo proprietario D'ODORICO e rimase alla guida della squadra giallorossa fino a circa metà del girone di ritorno quando, dopo una serie di problemi economici fatti patire dal nuovo patròn a lui ed alla squadra pugliese, lasciò il GALLIPOLI che retrocesse e che si trova ora in grossi guai finanziari...
Dopo aver smesso col calcio giocato nel 1999 e prima di allenare il FOGGIA nella stagione 2004-2005 fece il coconduttore al programma 'La Giostra Dei Gol' in RAI nel 2002. Nel piccolo schermo fu anche allenatore alla scuola 'Amici di Maria De Filippi'.
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Giuseppe Giannini: Un principe per capitano |
- 'Il Principe' approda a VERONA...
(fonte: Wikipedia.org - Giugno 2010)
Giuseppe Giannini (calciatore)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giuseppe Giannini (Roma, 20 agosto 1964) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista-regista.
Nella sua quasi ventennale carriera di calciatore ha vestito per quindici anni la maglia della Roma, diventando anche suo capitano, e per 47 volte quella della Nazionale A. Ha militato anche nelle file di Sturm Graz, Napoli e Lecce. Dal 2004 è allenatore.
Carriera
Giocatore
Iniziò a giocare a calcio prima nella parrocchia di San Giuseppe a Frattocchie e poi nel Santa Maria delle Mole. Successivamente si trasferirà nel Tomba di Nerone, zona nord di Roma e poi nell'Almas Roma, club di Via Demetriade, nel quartiere romano Appio Tuscolano.
Vestì per la prima volta la maglia giallorossa nel 1982. Non riuscì però a chiudere la carriera nel club capitolino in quanto il rapporto con la società (in particolar modo col presidente Franco Sensi) si incrinò irreparabilmente, anche a causa di un rigore sbagliato nel derby che costò la sconfitta ai giallorossi.
Nella finale di ritorno della Coppa Italia 1992-1993 realizzò una tripletta (3 gol su rigore), unico calciatore insieme ad Angelo Domenghini ad averla messa a segno in una finale di Coppa Italia. La tripla marcatura non fu comunque sufficiente alla Roma per aggiudicarsi il trofeo.
Concluse la sua carriera alla Roma nel 1996 per approdare allo Sturm Graz, in Austria. Negli ultimi anni di carriera vestì per pochi mesi la maglia del Napoli (dove raggiunse il suo allenatore preferito, Carlo Mazzone), e per una stagione e mezza quella del Lecce, contribuendo al ritorno in Serie A della squadra salentina.
Nel campionato italiano, con la maglia della Roma, il "Principe" ha totalizzato 318 presenze segnando 49 reti, che per un centrocampista centrale (regista di ruolo) costituiscono un risultato ragguardevole. Si classificò al terzo posto nella classifica marcatori della Serie A 1987-88, con 11 reti realizzate.
Nelle coppe europee giocò 38 gare, con all'attivo 7 reti, disputando una finale di Coppa UEFA (1990-91) persa contro l'Inter.
Allenatore
Nel 2004-2005 ha allenato il Foggia in C1 (dal quale si è dimesso a metà stagione) con un ruolino di marcia di 4 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte; nel 2005-2006 diventa il quinto allenatore in quella stagione della Sambenedettese, sempre in C1, coadiuvato da un altro grande ex-giocatore della Roma, Roberto Pruzzo: i risultati non sono positivi, e Giannini viene esonerato dopo sole 7 partite (senza vittorie). Nel 2006 allena per breve tempo in Romania l'Arges Pitesti. Durante la sua gestione la formazione guidata da Giannini, che milita nel massimo campionato romeno, racimola in dieci giornate una vittoria e nove sconfitte consecutive, che gli costano il posto.
Il 19 settembre 2007 viene chiamato a sostituire Mauro Melotti sulla panchina della Massese che ha raccolto 4 punti in 4 gare frutto di 1 vittoria,1 pareggio e 2 sconfitte. Dopo essere stato in un primo tempo esonerato, Giannini è stato richiamato nuovamente alla guida della Massese e ottenendo un buon giudizio personale da critica e addetti ai lavori.
Nella stagione 2008-2009 è chiamato alla guida del Gallipoli, in Prima Divisione, e si avvale della collaborazione di un'altra bandiera della Roma, l'ex portiere Giovanni Cervone, preparatore dei portieri e del vice Roberto Corti. Giannini consegue la promozione in Serie B, traguardo storico per il club salentino. A un mese dalla promozione le strade di Giannini e del presidente Vincenzo Barba si separano di comune accordo, a causa del clima di indecisione conseguente alla crisi societaria. Ad agosto, però, con il cambio di proprietà, Giannini viene confermato dal presidente Daniele D'Odorico
L'8 febbraio 2010 al termine della partita Gallipoli-Grosseto (terminata 2-2) Giannini annuncia le dimissioni dopo uno scontro verbale con il presidente D'Odorico ma due giorni dopo ritira le dimissioni e rimane alla guida della squadra salentina. Il 22 marzo abbandona definitivamente la panchina gallipolina, alla vigilia della sfida interna con la Triestina, denunciando in una conferenza stampa la gravissima crisi economica del club.
Il 24 giugno 2010 diventa allenatore dell'Hellas Verona. Nelle prime cinque giornate di campionato colleziona tre sconfitte (con Paganese, Como, Gubbio) un pareggio (col Südtirol) e una vittoria (5-1 al Monza). A causa dei risultati insoddisfacenti ottenuti dalla squadra, l'8 novembre 2010 dopo la sconfitta contro la Salernitana per 2-1 che porta il Verona al penultimo posto in classifica, viene esonerato dall'incarico dopo aver raccolto 13 punti in 12 gare di campionato, sostituito da Andrea Mandorlini.
Il 30 ottobre 2011 diventa mister del Grosseto sostituendo l'esonerato Guido Ugolotti, suo compagno di squadra ai tempi della Roma nell'annata 1981-1982; si avvarrà di Ferruccio Mariani come allenatore in seconda. Dopo la sconfitta iniziale per 0-1 contro il Bari, il 5 novembre arriva la prima vittoria per 1-2 contro la Nocerina. Dopo la vittoria esterna contro il Pescara (2-1), nel post-partita annuncia le sue dimissioni criticando il presidente Camilli, dichiarando "di essere di troppo e di essersi sentito sin dall'inizio sempre in discussione".
Il 28 giugno 2013 è nominato nuovo selezionatore della Nazionale libanese. A maggio 2015 è rimpiazzato sulla panchina della Nazionale libanese da Miodrag Radulović.
Il 10 giugno 2017 diventa il nuovo tecnico del Racing Roma, mitante in Serie D., ma dopo che il proprietario della squadra gialloverde Pezone ha ultimato l'acquisto del Fondi, il 21 giugno Giannini si trasferisce sulla panchina del club pontino in Serie C.
Nazionale
Giannini ebbe un buon rapporto con la Nazionale maggiore di Azeglio Vicini, con la quale giocò il mondiale di Italia '90, arrivando sino alla semifinale e vincendo la finale per il terzo posto. Nel girone di qualificazione segnò il gol della vittoria contro gli Stati Uniti allo Stadio Olimpico.
Con la nazionale Under 21, allenata sempre da Vicini, aveva precedentemente sfiorato la vittoria nel campionato europeo, vinto dalla Spagna ai calci di rigore nel 1986.
Palmarès
Giocatore
*Coppa Italia.svg Coppa Italia: 3
Roma: 1983-1984, 1985-1986, 1990-1991
*Supercoppa d'Austria: 1
Sturm Graz: 1996
* Coppa d'Austria: 1
Sturm Graz: 1997
Allenatore
* Lega Pro Prima Divisione: 1
Gallipoli: 2008-2009
* Supercoppa di Lega di Prima Divisione: 1
Gallipoli: 2009
Onorificenze
Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana
— 30 settembre 1991. Di iniziativa del Presidente della Repubblica.
Vita privata
Sposato con Serena, ha due figlie Francesca e Beatrice e vive nel comune di Castel Gandolfo. Nel marzo 2005 nelle elezioni regionali del Lazio si è candidato per Forza Italia, ma non è stato eletto.
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2023-24 + - =
6 Marzo 2024 - 10:53 Hellas Live
Giannini: “L’Hellas Verona merita il massimo rispetto, ma il Lecce dovrà imporsi”
“Pur avendo dovuto cedere diversi pezzi pregiati della rosa nel mercato di gennaio, gli scaligeri non hanno mollato e danno l'impressione di avere trovato la giusta quadratura. Pertanto, saranno avversari temibilissimi. I salentini, però, giocheranno in casa, dove hanno conquistato la maggior parte del bottino sin qui raggranellato. Avendo indossato la maglia del Lecce, so quale spinta sia in grado di assicurare il pubblico del "Via del Mare". Bisognerà sfruttarla per gettare il cuore oltre l'ostacolo e superare il Verona, mettendoci tutto. Certi match bisogna vincerli, poco conta in che modo. Baroni si sta dimostrando un bravo allenatore e l'Hellas è una formazione che merita il massimo rispetto. Il Lecce, però, dovrà imporsi”
“Federico Baschirotto e compagni battano l'Hellas Verona domenica prossima ed il futuro sarà più sereno. Nessuno pensi, però, che il cammino possa diventare facile perché la classifica è cortissima e quasi tutte le compagini attualmente coinvolte resteranno in bilico sino agli ultimi 180 o addirittura 90 minuti. Del resto, in serie A, il Lecce è stato sempre abituato a soffrire” ha dichiarato a La Gazzetta di Mezzogiorno, il doppio ex di Lecce-Hellas Verona, Giuseppe Giannini. Articolo messo a disposizione dal collega e amico Daniele Capone dell'agenzia stampa Press3, coordinatore delle Rassegne Stampa di societa di calcio.
FONTE: HellasLive.it
HELLAS VERONA di Redazione, 27/10/2023 11:25
Giannini: "Ero il Principe di Roma, ora che sono pelato nessuno mi riconosce più, mi rode tanto"
"Faccio fatica a rivedere vecchie immagini. Sono cambiato tantissimo e mi “rode” adesso che sono senza capelli. Mi dà un po’ fastidio sinceramente, quindi evito di guardarmi. La gente neanche mi riconosce per strada". Lo ha detto al Corriere della Sera Giuseppe Giannini, icona a Roma dove venne ribattezzato il ‘Principe'. Nel 2010 allenò anche l'Hellas in Serie C ma venne esonerato dopo pochi mesi.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
STAGIONE 2021-22 + - =
GIANNINI: "MOURINHO PUÒ FARE COME LIEDHOLM, PELLEGRINI È CAPITANO"
Il 31 gennaio 2022 saranno 40 anni dal suo esordio ufficiale con la maglia giallorossa. Dall’esordio di Giuseppe Giannini.
21.35
Il 31 gennaio 2022 saranno 40 anni dal suo esordio ufficiale con la maglia giallorossa. Dall’esordio di Giuseppe Giannini.
Cosa ha fatto in tutti questi anni? Non sempre sarà andato a letto presto come Noodles, alias Robert De Niro, in C'era una volta in America, ma da quel debutto sono trascorse un paio di generazioni.
È stato il capitano della Roma tra la fine degli anni 80 e il 1996. “Un principe che ha preso sotto braccio la sua Roma”. 437 presenze, 75 gol in 15 stagioni consecutive. Numero dieci, simbolo, idolo, poster di una generazione. Ha amato visceralmente questa maglia, piangendo per lei. E per un breve periodo è stato l'allenatore del Verona, prossima avversaria dei giallorossi.
Centrocampista di qualità raffinata, la sua fama ha varcato i confini nazionali (per dire, il ct bulgaro Petrov si fece soprannominare “Giannini” per lui). Ma ha costruito anche oltre un rettangolo verde. È marito di Serena, padre di Beatrice e Francesca e oggi nonno. “Che impressione mi fa che siano passati 40 anni? Nulla di particolare, se non che ci stiamo facendo vecchi…”.
Circa un mese fa, il 20 agosto, ha festeggiato 57 anni. Si trova in Sardegna, a Golfo Aranci, dove le figlie hanno un ristorante sulla riva del mare. “Finché il tempo è bello, restiamo qui. Ma torneremo a Roma”. D’altronde, non potrebbe essere altrimenti. Roma è casa sua, la Roma una parte di vita. E la Roma, quella di oggi guidata da José Mourinho vince e convince.
Le ha viste queste prime sei partite stagionali?
“Quando gioca, la vediamo, certo. È partita bene, è stata anche agevolata da un calendario non difficilissimo. Ma le gare, comunque, vanno vinte e non è mai scontato. Ha sfruttato bene le occasioni. Quella di domani a Verona, ad esempio, può essere una partita da tre punti. Se gioca con quell’attenzione, quella determinazione mostrata fino ad ora”.
[...]
Accennava prima alla partita con l’Hellas Verona di domenica. Nel 2010 fu tecnico gialloblù per qualche partita. Poi cosa successe?
“Ho avuto modo di riscontrare che è un ambiente un po’ ostile ai romanisti. Nei miei riguardi all’inizio contò un po’ questo aspetto. Per dire, durante la preparazione i tifosi mettevano l’inno della Lazio sulle tribune per farmi un dispetto. Goliardia che nel calcio ci può stare. Ma resta in ogni caso una piazza bella, un’esperienza positiva. Io e il direttore sportivo costruimmo la squadra, con tre o quattro giocatori che avevo a Gallipoli, ma serviva tempo per trovare una quadra. Ci riuscì Mandorlini successivamente, trovando anche la promozione” [...]
FONTE: ASRoma.com
STAGIONE 2019-20 + - =
NEWS
Giannini: “Liedholm e Bagnoli condottieri e maestri. Mascetti grande uomo e dirigente”
Prima di allenare l’Hellas, il Principe fu uno degli avversario del leggendario Verona “scudettato”
di Tommaso Badia Maggio 10, 2020 - 17:05
Veloce, rapido, compatto: questi sono solo alcuni degli elogi usati da Giuseppe Giannini, ex tecnico dell’Hellas ma prima giocatore della Roma, per descrivere il Verona dello storico Scudetto.
Raggiunto da L’Arena il Principe ha infatti parlato della squadra di Bagnoli, avendo comunque modo di spendere due parole anche sulla propria (breve e non troppo fortunata) esperienza sulla panchina gialloblù.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
IL VERONA 2010/2011. «Il Verona che ho allenato era un’ottima squadra. Sicuramente ho sbagliato qualcosa: il gruppo era importante per la categoria, tanto che poi salì in Serie B con Mandorlini».
MISTER A CONFRONTO. «Liedholm e Bagnoli erano due grandi allenatori. Avevano in comune la forza interiore dei grandi condottieri: in panchina avevano sempre la stessa espressione sia che si segnasse che si subisse gol. Davano sicurezza a tutti e sono stati due grandi maestri di gestione del gruppo».
L’HELLAS “SCUDETTATO”. «Il Verona dello Scudetto incantò tutti: erano potenti, veloci, rapidi e con un gruppo solido. Elkjaer aveva una forza dirompente: il presidente Viola fece di tutto per portarlo alla Roma, ma non ci riuscì. Di Gennaro era un grande interprete del ruolo di regista, e segnava pure! Briegel ed Elkjaer erano già affermati nel mondo, e si inserirono subito nel contesto di Bagnoli. Poi c’erano capitan Tricella, ragazzo forte e sveglio, Galderisi, Bruni… Non dimentichiamo comunque che il Verona aveva già giocato due finali di Coppa Italia ed era stabilmente lassù in cima. Un’impresa simile non si costruisce in un solo anno!».
“CICCIO”. «Mascetti? Grande uomo e dirigente. I suoi preziosi consigli arrivavano solo dopo una brutta partita. Sapevo di aver fatto bene quando mi strizzava l’occhio e non mi diceva nulla».
FONTE: CalcioHellas.it
L’uomo del giorno, Giuseppe Giannini: “Er Principe” di Roma indagato per presunti contatti con la camorra
Si rinnova il classico appuntamento con la nostra rubrica "L'uomo del giorno". Protagonista di oggi è Giuseppe Giannini, ex capitano della Roma
A cura di Carmelo Barilla' 20 Agosto 2019 05:13
Lapresse/ Marco Rosi
Quindici anni legati ai colori della Roma. Una storia d’amore lunghissima, un simbolo della romanità, un capitano, tutto questo è Giuseppe Giannini, protagonista della nostra rubrica “L’uomo del giorno”. Detto il “Principe“ per l’eleganza nel muoversi, Giannini era anche schivo e scontroso. Quando era in campo correva in un modo mai visto, sempre a testa alta, pronto a pennellare la giocata. Nato il 24 agosto 1960, Giannini compie oggi 59 anni. Compie la trafila nelle giovanili dell’ALMAS, squadra calcistica romana. Qui viene scoperto da Naim Krieziu, allenatore albanese. Nel 1980 il suo nome si lega alla Roma. Nella stagione 1982-83 segna in Serie A in una partita non banale: Juventus-Roma. Paulo Roberto Falcao, indisponibile per quella gara, prevede un gol di Giannini e la rete arriva puntualmente. In giallorosso totalizzerà 436 presenze in gare ufficiali, condite da 75 reti, e alzerà tre Coppe Italia.
Il 7 marzo 1994 si gioca il derby. Lazio avanti dopo 6′ con Signori, nel finale rigore per i giallorossi. Dal dischetto va Giannini, che si fa ipnotizzare da Marchegiani. E’ questa la partita che fa incrinare il rapporto con la Roma. Franco Sensi, presidente giallorosso, gli dà il benservito con “Chi sbaglia un rigore così importante non mi pare degno d’ appartenere alla Roma del futuro”. Il Principe giocherà un’altra stagione nella Roma e segnerà contro lo Slavia Praga, nei quarti di finale di Coppa Uefa. I giallorossi verranno eliminati dai cechi, ma la corsa sotto la curva occupata dai tifosi della Roma, sarà il congedo più bello per Giannini. Andrà a giocare in Austria allo Sturm Graz. Le ultime esperienze da giocatore per Giannini sono in Italia nel Napoli e nel Lecce. Con la Nazionale giocherà il Mondiale del ’90.
Nel 2004 il “Principe” intraprende la carriera da allenatore con il Foggia e successivamente ha molteplici esperienze in panchina con la Sambenedettese, l’Arges Pitesti, la Massese, il Gallipoli, il Verona, il Grosseto, la nazionale del Libano e il Racing Fondi. Momenti difficili per presunte accuse, poi decadute, di frode sportiva e illecito ai tempi in cui era allenatore del Gallipoli. Era stato deferito dalla procura federale insieme al direttore sportivo della sua squadra, con l’aggravante della finalità mafiosa, nell’ambito di un filone dell’inchiesta sul clan camorristico Contini. Il match finito sotto la lente d’ingrandimento fu Gallipoli-Real Marcianise. Secondo gli inquirenti Salvatore e Ivano Righi, Giannini e Luigi Dimitri, il ds, si accordarono per consegnare 50mila euro ad alcuni calciatori della formazione ospite perché facessero finire la partita a favore della squadra salentina. L’incontro finì poi 3 a 2 per il Gallipoli che guadagnò la promozione in serie B.
FONTE: CalcioWeb.eu
STAGIONE 2017-18 + - =
NATO OGGI...
Giuseppe Giannini, il Principe giallorosso campione d'Italia nel 1983
20.08.2018 05:00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Giuseppe Giannini, bandiera della Roma e campione d'Italia nella stagione 1983/84. Fin dalle giovanili l'ex numero 10 ha vestito la maglia giallorossa e ha esordito in Serie A nel campionato 1981/82. Zero presenze in quello successivo, quello del secondo scudetto giallorosso, anche se giocò comunque due gare in prima squadra in Coppa Italia, mentre nella stagione 1983/84 scese in campo due volte in campionato. Dall'anno seguente il fantasista ha iniziato a giocare con continuità ed è rimasto a Roma fino al 1996 quando a causa di alcune incomprensioni con la società lasciò la Capitale per trasferirsi allo Sturm Graz. Nel 1997 il ritorno in Italia, al Napoli, mentre nel gennaio 1998 passò al Lecce, dove chiuse la carriera al termine del campionato 1998/99. Con la maglia della Nazionale italiana è invece sceso in campo 47 volte mettendo a segno 6 reti e partecipando all'Europeo del 1988 e al Mondiale del 1990. In totale, alla Roma, ha giocato 436 partite e segnato 75 gol, mentre dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha intrapreso la carriera di allenatore e si è seduto sulle panchine di Foggia, Sambenedettese, Agres Pitesti, Massese, Gallipoli, Verona, Grosseto e Libano. Oggi Giannini compie 54 anni.
Sono nati oggi anche Riccardo Ferri, Jurij Zirkov, Joachin Larrivey, Alvaro Negredo, Lacina Traore e Leigh Griffiths.
NATO OGGI...
Giuseppe Giannini, il Principe giallorosso campione d'Italia nel 1983
20.08.2017 05:00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Giuseppe Giannini, bandiera della Roma e campione d'Italia nella stagione 1983/84. Fin dalle giovanili l'ex numero 10 ha vestito la maglia giallorossa e ha esordito in Serie A nel campionato 1981/82. Zero presenze in quello successivo, quello del secondo scudetto giallorosso, anche se giocò comunque due gare in prima squadra in Coppa Italia, mentre nella stagione 1983/84 scese in campo due volte in campionato. Dall'anno seguente il fantasista ha iniziato a giocare con continuità ed è rimasto a Roma fino al 1996 quando a causa di alcune incomprensioni con la società lasciò la Capitale per trasferirsi allo Sturm Graz. Nel 1997 il ritorno in Italia, al Napoli, mentre nel gennaio 1998 passò al Lecce, dove chiuse la carriera al termine del campionato 1998/99. Con la maglia della Nazionale italiana è invece sceso in campo 47 volte mettendo a segno 6 reti e partecipando all'Europeo del 1988 e al Mondiale del 1990. In totale, alla Roma, ha giocato 436 partite e segnato 75 gol, mentre dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha intrapreso la carriera di allenatore e si è seduto sulle panchine di Foggia, Sambenedettese, Agres Pitesti, Massese, Gallipoli, Verona, Grosseto e Libano. Oggi Giannini compie 53 anni.
Sono nati oggi anche Riccardo Ferri, Jurij Zirkov, Joachin Larrivey, Alvaro Negredo, Lacina Traore e Leigh Griffiths.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2016-17 + - =
CALCIOMERCATO
E Giannini riparte dalla D
11/06/2017 11:16
Giuseppe Giannini riparte dalla Serie D. L'ex allenatore del Verona è il nuovo allenatore della Racing Roma, società appena retrocessa in D ma che spera in un ripescaggio in Lega Pro.
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Il Latina presenta Jordan e Giannini alla vigilia dell'udienza pre-fallimentare
Scritto da Fabrizio Alla
Mercoledì, 15 Febbraio 2017 22:19
Dopo l'ufficialità arrivata nella giornata di martedì, oggi è stato il giorno della presentazione di Marko Jordan e Giuseppe Giannini.
GIANNINI: "FONDAMENTALE LA SCUOLA CALCIO" - Giuseppe Giannini, il nuovo responsabile del settore giovanile del Latina Calcio, non ha bisogno di presentazioni. Storico centrocampista della Roma dal 1981 al 1996, il "Principe" è stato anche capitano dei giallorossi e della Nazionale Italiana. Appesi gli scarpini al chiodo nel 1999 Giannini ha intrapreso la carriera da allenatore nel 2004, prima alla guida del Foggia nel campionato di Serie C1, poi sulle panchine di Sambenedettese, Arges (Romania), Massese, Gallipoli, Hellas Verona e Grosseto. Ultima esperienza quella sulla panchina della Nazionale del Libano. Nella conferenza stampa di presentazione Giannini ha giustificato le motivazioni che l'hanno spinto ad accettare la proposta del club nerazzurro: "Ringrazio il presidente Mancini, è un ruolo che a me piace, mi stimola e trasmette rabbia che ho dentro. Rabbia significa voglia di dimostrare e mettermi in gioco, sempre e comunque. L’ho sempre fatto ogniqualvolta ho intrapreso avventure e l’ho fatto già da ieri per il Latina. Non mi piace parlare molto, perché nel calcio contano i fatti e ciò che uno riesce a dimostrare sul campo o nel proprio lavoro. Ringrazio la società e il presidente per l’incarico che mi è stato conferito. Sono importanti i valori, il rispetto, l’umiltà e tutto quello che serve per crescere a livello personale e di società. Sappiamo che c’è qualche problemino, sono stato rassicurato e c’è la massima volontà da parte mia di mettermi a disposizione di tutti. Soltanto facendo squadra si possono ottenere cose importanti. Da qui in avanti mi occuperò dell’aspetto tecnico del settore giovanile, di valutare nel mio piccolo persone, uomini, lavoro e ragazzi. Questo è il mio obiettivo da qui a giugno, con la stagione nuova si andranno a buttar giù dei programmi che abbiamo in mente. Uno può essere la Scuola Calcio, una società importante come il Latina non può non gestirla e seguirla. È una cosa fondamentale, il settore giovanile deve essere il serbatoio al quale l’allenatore della prima squadra va ad attingere". In città le solite voci "poco" informate parlavano di un Giannini pronto a rilevare la panchina di Vivarini, opzione esclusa a priori dal nuovo responsabile del settore giovanile: "Sono qui per il settore giovanile. La mia rabbia è dimostrare di essere bravo a fare anche il settore giovanile. A settembre sono stato con la Roma in America, abbiamo fatto un lavoro straordinario e ho dimostrato a chi lavora a Trigoria di poter essere in grado di fare determinate cose. Cerco di metterci tutto quello che ho, l’ho fatto per un mese alla Roma e ora vorrei dimostrarlo nel settore giovanile del Latina. La serie B e la prima squadra sono discorsi che non mi competono assolutamente".
[...]
FONTE: SportLatina.it
NATO OGGI...
Giuseppe Giannini, il Principe giallorosso campione d'Italia nel 1984
20.08.2016 05.00 di Lorenzo Di Benedetto Twitter: @Lore_Dibe88
Giuseppe Giannini, bandiera della Roma e campione d'Italia nella stagione 1983/84. Fin dalle giovanili l'ex numero 10 ha vestito la maglia giallorossa e ha esordito in Serie A nel campionato 1981/82. Zero presenze in quello successivo, anche se giocò comunque due gare in prima squadra in Coppa Italia, mentre nella stagione 1983/84 scese in campo due volte in campionato laureandosi campione d'Italia anche se non da protagonista. Dall'anno seguente il fantasista ha iniziato a giocare con continuità ed è rimasto a Roma fino al 1996 quando a causa di alcune incomprensioni con la società lasciò la Capitale per trasferirsi allo Sturm Graz. Nel 1997 il ritorno in Italia, al Napoli, mentre nel gennaio 1998 passò al Lecce, dove chiuse la carriera al termine del campionato 1998/99. Con la maglia della Nazionale italiana è invece sceso in campo 47 volte mettendo a segno 6 reti e partecipando all'Europeo del 1988 e al Mondiale del 1990. In totale, alla Roma, ha giocato 436 partite e segnato 75 gol, mentre dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha intrapreso la carriera di allenatore e si è seduto sulle panchine di Foggia, Sambenedettese, Agres Pitesti, Massese, Gallipoli, Verona, Grosseto e Libano. Oggi Giannini compie 52 anni.
Sono nati oggi anche Riccardo Ferri, Jurij Zirkov, Joachin Larrivey, Alvaro Negredo, Lacina Traore e Leigh Griffiths.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2015-16 + - =
NEWS
Giannini, l’ex Verona rischia una maxi-squalifica
L’allenatore a giudizio per illecito sportivo: potrebbe essere fermato per 4 anni
di Redazione Hellas1903, 09/06/2016, 08:05
A Verona la sua esperienza è stata negativa, conclusa con l’esonero dopo 12 giornate nel campionato di Prima Divisione 2010-2011.
Giuseppe Giannini, da tecnico, non ha avuto poi grandi opportunità. Ha diretto da ct la nazionale del Libano, mentre le cronache che l’hanno riguardato in questi anni sono state meno piacevoli.
Il Principe, bandiera della Roma come giocatore, rischia ora una squalifica da 1 a 4 anni per illecito sportivo. Giannini, infatti, è coinvolto nel caso della partita comprata dal Gallipoli nel 2009 contro la Real Marcianise: una vittoria per 3-2 che assicurò ai pugliesi, allora guidati proprio da Giannini, di essere promossi in Serie B.
Deferito, Giannini oggi affronterà la prima udienza.
FONTE: Hellas1903.it
STAGIONE 2012-13 + - =
22.01.2013
Un Principe all'Olimpico Giannini sotto la Curva
Il Principe non si dimentica. Il passato non si dimentica. Giuseppe Giannini ancora sotto la Curva. A Roma prima della sfida con l'Inter, l'ex allenatore dell'Hellas si è trovato a fare festa con i suoi tifosi. Quelli di ieri. Quelli di oggi. Soprattutto quelli che non hanno dimenticato. Giannini vive di emozioni consegnate alla memoria dei tempi. Recuperarle fa sempre bene. Al cuore. Ma non solo. «Le emozioni sono difficili da spiegare – ha ammesso Giannini - Ogni volta che ti presenti davanti quel settore e vedi quei colori, quelle bandiere, la mente torna indietro agli anni che mi hanno regalato soddisfazioni nonostante momenti belli e altri meno. È importante celebrare gli ex in questo modo, solo chi ricorda il passato può far bene nel presente”...
C'è un ricordo particolare che riaffiora: “L'esultanza a fine partita dopo il derby del 3-0, vinto con i gol di Balbo, Cappioli e Fonseca, è la prima a cui mi viene da pensare, ma ce ne sono tantissime altre”. Pianto di gioia. Può accadere anche in campo. Successe una volta contro il Foggia. «Un altro momento bellissimo: era una di quelle stagioni sfortunate, in cui non andava bene niente. Arrivò quella palla, la controllai e la tirai verso la porta senza neanche pensarci. Andò dentro e per noi quella rete rappresentò una vera e propria liberazione, la zona retrocessione la allontanammo definitivamente e riuscimmo addirittura a sfiorare la qualificazione in Europa. Un gol, quello di Foggia, che mi ha ricordato quello di Destro dell'altra sera a Firenze. Spero che da lì riparta la stagione giallorossa».
Impossibile non parlare della Roma. Per Giannini rappresenta molto. «Tutto, la mia vita, come anche per Bruno Conti e Totti. Essere simbolo e capitano della Roma significa avere tante responsabilità unite a amore e passione. Quando hai un ruolo di questo tipo non puoi permetterti atteggiamenti e comportamenti sbagliati. Io ho cercato sempre di rappresentare la mia società nel migliore dei modi, in ogni sede, e di dare tutto per questa maglia. Essere menzionati ancora oggi è già di per sé uno straordinario trofeo. È come essere un leader di un partito politico, che viene ricordato nel tempo».S.A.
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2010-11 + - =
Giannini esonerato, il Verona sceglie Mandorlini
Il tecnico romano dispiaciuto : "Ma i risultati mi danno torto"
08-11-2010 | LEGA PRO1 | AVVENIMENTI
Giuseppe Giannini non è più l’allenatore dell’Hellas Verona. La decisione di sollevarlo dal ruolo di responsabile tecnico della squadra gialloblù è arrivata all’indomani della sconfitta subita dal Verona a Salerno. La redazione di Calcio Dilettante Veronese ha raggiunto telefonicamente l’allenatore romano poco il suo esonero.
Giannini, se l’aspettava?
“I numeri mi danno torto. Adesso è inutile parlare. E’ andata così. Non posso fare altro che prenderne atto”.
Il rammarico a cosa è dovuto?
“Si poteva fare bene. Si è partiti con in testa idee chiare. Poi le cose sono cambiate in corsa”.
Martinelli?
“Sono dispiaciuto per il presidente. Lui aveva creduto in me. Purtroppo non sono riusciti a regalargli quello che voleva. E’ giusto che abbia fatto la sua scelta”.
Crede in tutta sincerità che il Verona possa risalire la china?
“Ce la può fare. La situazione è difficile. Ma chi arriverà dopo di me troverà un progetto di base sulla quale poter iniziare un nuovo lavoro”.
Al posto di Giannini la società di via Torricelli ha scelto Andrea Mandorlini, reduce dall'esonero con il Cluj, il club romeno con il quale aveva ottenuto la vittoria dello scudetto.
FONTE: CalcioDilettanteVeronese.it
(fonte: ASRTalenti.AlterVista.org)
Giuseppe Giannini
Giuseppe Giannini nasce a Roma il 28 agosto 1964. Centrocampista, cresce calcisticamente nell'Almas e dal 1978 entra a far parte del vivaio giallorosso; esordisce in serie A il 31 gennaio 1982 nell'incontro Roma-Cesena 0-1. Nel campionato 1984/85 segna la sua prima rete: all'Olimpico contro la Juventus. Viene presto ribattezzato "il principe" per la sua eleganza. Testa alta e tiro proibito fu apprezzato sin da giovanissimo dai compagni di squadra più adulti, Falcao in primis. Presto diventa il capitano della Roma ma, purtoppo, non ebbe mai la fortuna di giocare in una squadra stellare, alla sua altezza. La stagione piu' ricca di soddisfazioni probabilmente è la 1990/91, quella delle due finali di Coppa. Partecipa ai Mondiali di Italia 90 indossando la casacca azzurra numero 10, realizza una rete nel girone e vive la deludente sconfitta contro l'Argentina in semifinale. Con gli azzurri gioca in totale 47 gare, con l'Under 21 ventuno gare ed un gol.
Lascia la squadra giallorossa al termine della stagione 1995/96 assieme al tecnico Carlo Mazzone. I due non sono più nelle grazie della società da mesi. Il presidente Franco Sensi il giorno che il capitano sbaglio' il rigore al derby lo critico' aspramente; Giannini non lo meritava. Dalla capitale si trasferisce allo Sturm Graz, compagine austriaca, dove gioca 16 gare e segna una rete. Infine il ritorno in Italia al Napoli dove ritrova Mazzone. Solo pochi mesi poi il definitivo passaggio al Lecce guidato da Sonetti, dove Giannini gioca in maniera brillante la sua ultima stagione in A. Il 17 maggio 2000 gioca la partita d'addio al calcio, è il giorno successivo alla vittoria dello scudetto da parte della Lazio. Quando finisce il primo diversi spettatori invadono il terreno, distruggono le porte. La festa del principe viene interrotta. Una chiusura sfortunata per un grande calciatore che aveva donato la sua carriera ai colori giallorossi.
Con la Roma conta complessivamente: 318 gare e 49 reti in campionato, 1 spareggio UEFA, 1 gara di Supercoppa Italiana, 79 gare e 19 reti in Coppa Italia, 38 gare e 7 reti nelle Coppe europee.
Dal sito www.asroma-calcio.com/ "E intanto Peppe giocava, giocava sempre a pallone:agli inizi, il suo primo scenario fu quello della parrocchia di San Giuseppe a Frattocchie, poi al campo di Santa Maria delle Mole. Ci mette poco a mettersi in evidenza, il piccolo Principe. Sono molti gli osservatori che lo seguono e tanta attenzione portera' i suoi frutti: in breve tempo Giannini passa all' Almas. Nel frattempo, vive come tutti gli altri bambini: va a scuola, d' estate al mare. La sua famiglia e' molto unita ma il pallone ce l' ha sempre in testa...Quando fa parte dell' Almas viene convocato a Milano per un provino. Parte per Milanello, il provino va bene. Ma sono interessate all' acquisto del ragazzino anche Roma e Lazio. Lui non e' convinto nè della lazio, nè del Milan: non riesce a vedersi con una maglia biancoceleste o rossonera, la sua fede è già giallorossa. Alla fine, il regista del suo ingaggio alla Roma sarà Giorgio Perinetti, all' epoca responsabile del settore giovanile giallorosso. Dino Viola staccò un assegno di quaranta milioni, un' enormità per quegli anni. Nacque così la storia romanista del Principe."
(fonte: ASRomaLive.com)
Giannini riparte da Verona
Dopo aver accantonato la controversa esperienza di Gallipoli (ottime prestazioni sul campo, pessimi rapporti con la società), Giuseppe Giannini torna a sedersi su una panchina e lo fa ripartendo dalla Lega Pro.
Il Principe, infatti, ha accettato di prendere in mano le redini del Verona e ha firmato con i veneti un contratto biennale dopo aver a lungo discusso con il neo direttore sportivo Mauro Gibellini.
Nelle intyenzioni del club, Giannini dovrebbe essere l’allenatore ideale con cui rilanciare il progetto di ripartenza della società veneta che – nel corso del campionato appena concluso – ha mancato la promozione in cadetteria.
(fonte: TuttoLegaPro.com 22 e 23 Giugno 2010)
ALTRE NEWS
Verona, con mister Giannini si sogna
Nell'ultima stagione di Serie B Giuseppe Giannini è stato uno dei migliori tecnici. Non inganni la retrocessione del suo Gallipoli. Il tecnico romano, già artefice della storica promozione tra i cadetti della società pugliese, ha ripreso in mano i giallorossi lo scorso mese di agosto, ad inizio di campionato ormai imminente. Il girone di andata è stato da antologia, con una posizione di metà classifica che gridava al miracolo. Dopodiché le sempre più problematiche condizioni societarie hanno gravato sul rendimento della squadra e sul rapporto spogliatoio-società (è già sugli annali il mini ammutinamento dei giocatori del Gallipoli al via della gara interna contro il Grosseto, ndr) che ha poi portato alla separazione tra Giannini e il Gallipoli.
L'Hellas Verona è reduce da un'altra cocente delusione della sua storia recente. Dopo aver dominato tre quarti di campionato di Prima Divisione, si è vista sfuggire la promozione diretta nell'ultima giornata, sul proprio terreno, contro la rivelazione Portogruaro. A nulla è poi servito l'avvicendamento in panchina tra Gianmarco Remondina e Giovanni Vavassori per la bagarre dei playoff. Dopo la doppia semifinale col Rimini, le residue speranze di un Verona, ancora tremendamente scosso psicologicamente, si sono infrante contro il solido Pescara di Eusebio Di Francesco.
Il club scaligero ha scelto di ripartire. La decisione di affidare la panchina all'ex giocatore della Roma - strappato alla concorrenza del Padova - indica la via. L'Hellas vuole ripartire alla grande.
Il Principe ritroverà in gialloblu alcuni suoi pupilli del Gallipoli della promozione in B: Francesco Cangi, Giuseppe Russo, Gennaro Esposito e Francesco Di Gennaro. Con Giannini arrivano a Verona il vice Roberto Corti, il preparatore atletico ed il preparatore dei portieri Franco Carafa.
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: Verona, è Giannini il nuovo mister
di Andrea Zalamena
L'Hellas Verona ha scelto il nuovo tecnico per la stagione 2010/2011. Il club gialloblù ha trovato l'accordo con Giuseppe Giannini: l'ex allenatore del Gallipoli ha sottoscritto un contratto biennale.
Al fianco di Giuseppe Giannini ecco in gialloblù anche lo stesso staff con il quale il tecnico romano arrivò con il Gallipoli in serie cadetta: il preparatore atletico sarà il bergamasco Franco Mandarino, il preparatore dei portieri Franco Carafa e il vice Roberto Corti, 49 anni, un passato da numero uno di Cagliari, Udinese e Ascoli negli anni '80.
(fonte: TGGialloBlu.it - 22 e 23 Giugno 2010)
Giannini a Tggialloblu.it: "Mi piacciono le sfide difficili"
Il nuovo allenatore del Verona sarà presentato ufficialmente lunedì prossimo. Siamo però riusciti a scambiare con lui qualche battuta al telefono. "Ho preferito il Verona ad altre piazze di serie B perchè è una sfida che mi affascina" ha spiegato".
Buona giornata mister... Dall'altra parte al cellulare c'è Beppe Giannini, nuovo allenatore del Verona. Il "Principe" de Roma, alla prima vera grande panchina della sua seconda carriera, quella d'allenatore non vede l'ora di iniziare. "Non posso rilasciare interviste, almeno fino alla presentazione" dice. Poi però un po' si lascia andare. "Ho scelto Verona perchè mi piacciono le sfide difficili. Ho capito che lì serve gente vera, gente con le palle. Non vedo l'ora di cominciare".
Gli diciamo che per tutto il giorno i nostri cellulari sono stati bombardati da telefonate di amici romani, felici per la scelta, gente che garantisce: "Giannini è uno vero". "A Roma mi vogliono ancora bene" dice il "Principe". Ma era vera la trattativa con il Padova? "Era verissima. Così come era vera quella con il Grosseto. Ma alla fine ha vinto il Verona. Credo di aver fatto la scelta giusta". Va bene mister, allora ci vediamo per la presentazione... "Certo, credo che ci vedremo lunedì...".
Gianluca Vighini
La scheda di Giuseppe Giannini
Giuseppe Giannini nasce a Roma il 20 agosto 1964. Inizia la carriera nel 1980 nelle giovanili della Roma dove resta fino al 1983, anno in cui si stabilisce definitivamente in prima squadra. Con la maglia giallorossa gioca ben 318 partite segnando 49 gol e conquistando 3 Coppa Italia. A Roma diventa una vera e propria istituzione tanto da essere soprannominato "Principe". Nel 1996 si chiude la sua esperienza con i giallorossi: passa allo Sturm Graz dove segna 2 reti in 16 gare e mette in bacheca una Coppa e una Supercoppa d'Austria. Nella stagione '97/'98 gioca solo quattro partite con la maglia del Napoli e chiude la carriera a Lecce contribuendo con i suoi 4 gol in 47 partite alla promozione dei salentini. Giannini ha vestito per ben 47 volte la maglia della Nazionale conquistando una medaglia di bronzo ai Mondiali di Italia '90. Con l'Under 21 invece medaglia d'argento agli Europei del 1986.
Da allenatore inizia la carriera nel Foggia nel 2004/2005 ma la parentesi rossonera è poco fortunata e a metà stagione si dimette. L'anno successivo viene chiamato alla guida della Sambenedettese assieme a Roberto Pruzzo ma dopo sette giornate senza vittorie viene esonerato. Nel 2006 tenta l'esperienza all'estero con l'Arges Pitesti in Romania ma in dieci giornate raccoglie una sola vittoria e nove sconfitte consecutive, che gli costano il posto. Nel 2007/2008 è alla guida della Massese: dopo un avvio difficile viene esonerato ma poco dopo la società lo richiama e si classifica tredicesimo. L'anno della consacrazione è il 2008/2009 quando con il Gallipoli vince il campionato e la Supercoppa di Lega di Prima Divisione. Giannini inizia anche il campionato di serie B con i giallorossi ma a causa di una gravissima crisi economica della società si dimette il 22 marzo alla vigilia della gara contro la Triestina.
E' Beppe Giannini il nuovo allenatore del Verona
Giuseppe Giannini è il nuovo tecnico dell'Hellas. L'allenatore romano, 46 anni, ha firmato un contratto biennale e porterà a Verona il suo staff tecnico. Il sì è arrivato stasera dopo una riunione-fiume iniziata oggi pomeriggio con il direttore sportivo Mauro Gibellini e il Consigliere Delegato Benito Siciliano. Il Verona è riuscito a strappare Giannini con un clamoroso colpo di coda al Padova, che aveva in mano un accordo formale con l'ex tecnico del Gallipoli.
RIUNIONE FIUME. La fumata bianca è arrivata dopo oltre sei ore di riunione. Siciliano e Gibellini hanno raggiunto Giannini a Firenze. Il "Principe" era accompagnato dalla moglie, anche lei felicissima alla fine della trattativa.
LO STAFF. Con Giuseppe Giannini lo staff con il quale il tecnico romano costruì la miracolosa promozione di due stagioni fa dalla Lega Pro alla B. Il preparatore atletico sarà il bergamasco Franco Mandarino, collaboratore di Mondonico nell'Atalanta e nel Lecce di un Cesare Prandelli ad inizio carriera. Il preparatore dei portieri sarà invece Franco Carafa. Vice di Giannini sarà Roberto Corti, 49 anni, un passato da numero 1 di Cagliari, Udinese e Ascoli negli anni '80.
QUATTRO ALFIERI. Ma Giannini trova a Verona altri protagonisti della promozione di due anni fa del Gallipoli: il difensore Francesco Cangi, il centrocampista Beppe Russo e l'attaccante Francesco Di Gennaro. Oltre al centrocampista Gennaro Esposito per il quale il Verona dovrà decidere nelle prossime ore la comproprietà con il Siena.
PRESENTAZIONE. Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale di Giannini che sarà preceduta da quella del nuovo direttore sportivo Mauro Gibellini.
Gianluca Vighini
Stefano Rasulo
(fonte: Quotidiano.net - 23 Giugno 2010)
Il Principe Giannini allenerà l'Hellas Verona in Prima Divisione
L'ex tecnico del Gallipoli ha firmato con la società veneta un contratto biennale per cercare di riportare in Serie B il prestigioso club, promozione fallita quest'anno ai playoff
L’Hellas Verona, squadra di Prima Divisione, si affida a Giuseppe Giannini. L’ex Principe romanista, quest’anno alla guida del Gallipoli condotto due stagioni fa alla conquista della serie B, ha firmato con la società veneta un contratto biennale.
Giannini sposa il progetto del Verona, convinto dal neo direttore sportivo Mauro Gibellini. L’ex giallorosso è l’uomo scelto dalla società gialloblù per far ripartire il Verona, dopo la doppia delusione per la mancata promozione in serie B, prima nella stagione regolare, dopo ai playoff. Giannini verrà presentato ufficialmente la prossima settimana.
(fonte: TuttoMercatoWeb.com - 23 Giugno 2010)
Hellas, Giannini per tornare in B
Antonello Giannattasio
Nell'ultima stagione di Serie B Giuseppe Giannini è stato uno dei migliori tecnici. Non inganni la retrocessione del suo Gallipoli. Il tecnico romano, già artefice della storica promozione tra i cadetti della società pugliese, ha ripreso in mano i giallorossi lo scorso mese di agosto, ad inizio di campionato ormai imminente. Il girone di andata è stato da antologia, con una posizione di metà classifica che gridava al miracolo. Dopodiché le sempre più problematiche condizioni societarie hanno gravato sul rendimento della squadra e sul rapporto spogliatoio-società (è già sugli annali il mini ammutinamento dei giocatori del Gallipoli al via della gara interna contro il Grosseto, ndr) che ha poi portato alla separazione tra Giannini e il Gallipoli.
L'Hellas Verona è reduce da un'altra cocente delusione della sua storia recente. Dopo aver dominato tre quarti di campionato di Prima Divisione, si è vista sfuggire la promozione diretta nell'ultima giornata, sul proprio terreno, contro la rivelazione Portogruaro. A nulla è poi servito l'avvicendamento in panchina tra Gianmarco Remondina e Giovanni Vavassori per la bagarre dei playoff. Dopo la doppia semifinale col Rimini, le residue speranze di un Verona, ancora tremendamente scosso psicologicamente, si sono infrante contro il solido Pescara di Eusebio Di Francesco.
LEGA PRO
Verona, il colpo Giannini per la risalita
E' un allenatore tra i migliori emergenti del momento, pronto alla consacrazione.
23.06.2010 15.33 di Matteo Bursi
Nell'ultima stagione di Serie B Giuseppe Giannini è stato uno dei migliori tecnici. Non inganni la retrocessione del suo Gallipoli. Il tecnico romano, già artefice della storica promozione tra i cadetti della società pugliese, ha ripreso in mano i giallorossi lo scorso mese di agosto, ad inizio di campionato ormai imminente. Il girone di andata è stato da antologia, con una posizione di metà classifica che gridava al miracolo. Dopodiché le sempre più problematiche condizioni societarie hanno gravato sul rendimento della squadra e sul rapporto spogliatoio-società (è già sugli annali il mini ammutinamento dei giocatori del Gallipoli al via della gara interna contro il Grosseto, ndr) che ha poi portato alla separazione tra Giannini e il Gallipoli.
L'Hellas Verona è reduce da un'altra cocente delusione della sua storia recente. Dopo aver dominato tre quarti di campionato di Prima Divisione, si è vista sfuggire la promozione diretta nell'ultima giornata, sul proprio terreno, contro la rivelazione Portogruaro. A nulla è poi servito l'avvicendamento in panchina tra Gianmarco Remondina e Giovanni Vavassori per la bagarre dei playoff. Dopo la doppia semifinale col Rimini, le residue speranze di un Verona, ancora tremendamente scosso psicologicamente, si sono infrante contro il solido Pescara di Eusebio Di Francesco.
Il club scaligero ha scelto di ripartire. La decisione di affidare la panchina all'ex giocatore della Roma - strappato alla concorrenza del Padova - indica la via. L'Hellas vuole ripartire alla grande.
Il Principe ritroverà in gialloblu alcuni suoi pupilli del Gallipoli della promozione in B: Francesco Cangi, Giuseppe Russo, Gennaro Esposito e Francesco Di Gennaro. Con Giannini arrivano a Verona il vice Roberto Corti, il preparatore atletico ed il preparatore dei portieri Franco Carafa.
NOTIZIE UFFICIALI
UFFICIALE: Verona, è Giannini il nuovo mister
22.06.2010 23:59 di Andrea Zalamena
Il club scaligero ha scelto di ripartire. La decisione di affidare la panchina all'ex giocatore della Roma - strappato alla concorrenza del Padova - indica la via. L'Hellas vuole ripartire alla grande.
Il Principe ritroverà in gialloblu alcuni suoi pupilli del Gallipoli della promozione in B: Francesco Cangi, Giuseppe Russo, Gennaro Esposito e Francesco Di Gennaro. Con Giannini arrivano a Verona il vice Roberto Corti, il preparatore atletico ed il preparatore dei portieri Franco Carafa.
L'Hellas Verona ha scelto il nuovo tecnico per la stagione 2010/2011. Il club gialloblù ha trovato l'accordo con Giuseppe Giannini: l'ex allenatore del Gallipoli ha sottoscritto un contratto biennale.
Al fianco di Giuseppe Giannini ecco in gialloblù anche lo stesso staff con il quale il tecnico romano arrivò con il Gallipoli in serie cadetta: il preparatore atletico sarà il bergamasco Franco Mandarino, il preparatore dei portieri Franco Carafa e il vice Roberto Corti, 49 anni, un passato da numero uno di Cagliari, Udinese e Ascoli negli anni '80.
(fonte: LArena.it - 23 Giugno 2010)
Il «principe» Giannini per allenare l'Hellas
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IL NUOVO ALLENATORE. Il consigliere delegato e il direttore sportivo hanno chiuso l'accordo con il tecnico romano. L'ex centrocampista della Roma ha firmato un contratto biennale Soddisfatti Siciliano e Gibellini «Abbiamo preso un vincente»
Verona. Un «principe» a Verona, l'Hellas riparte da Giuseppe Giannini. L'ex regista della Roma e della Nazionale ha deciso di sposare il progetto gialloblù e ha firmato un contratto di due anni. Ieri mattina Giannini ha preso un aereo a Fiumicino, è arrivato a Verona, ha incontrato Benito Siciliano e Mauro Gibellini, ha messo a punto gli ultimi dettagli dell'accordo prima della firma definitiva. Nei prossimi giorni la presentazione del nuovo tecnico. L'obiettivo? Puntare subito alla serie B per cancellare le delusioni degli ultimi anni e l'illusione del campionato appena concluso, una promozione gettata al vento in pochi mesi dopo aver sperperato sette punti di vantaggio sulla seconda in classifica. Il «principe» ritrova in riva all'Adige quattro giocatori - Cangi, Di Gennaro, Esposito e Russo - che ha già allenato a Gallipoli, un blocco importante della squadra pugliese che due anni fa conquistò la promozione tra i cadetti.
«Siamo molto contenti - ha detto il consigliere delegato dell'Hellas, Benito Siciliano, subito dopo l'accordo - insieme al diesse Mauro Gibellini abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, abbiamo portato a Verona un allenatore importante, che ha dimostrato grandi capacità, che ha già vinto un campionato. L'uomo giusto per far ripartire l'Hellas».
Nato a Roma il 20 agosto del 1964, Giannini inizia a giocare a calcio prima nella parrocchia di San Giuseppe a Frattocchie e poi nel Santa Maria delle Mole. Successivamente si trasferisce nel Tomba di Nerone, zona nord di Roma, e poi nell'Almas Roma, club di Via Demetriade, nel quartiere romano Appio Tuscolano. Il 31 gennaio dell'82 l'esordio con la maglia della Roma, a 17 anni. Il «principe» gioca 14 stagioni con i giallorossi, mette insieme 318 presenze e segna 49 reti. Nell'estate del '96 approda allo Sturm Graz, in Austria. Torna in Italia e indossa per pochi mesi la maglia del Napoli allenato da Carlo Mazzone, il suo allenatore preferito, prima di chiudere la carriera con il Lecce.
Nel 2004 il debutta in panchina, alla guida del Foggia in C1 e si dimette a metà stagione. Un anno dopo diventa il quinto allenatore stagionale della Sambenedettese, sempre in C1, in coppia con Roberto Pruzzo un altro grande ex della Roma: i risultati non sono positivi e Giannini viene esonerato dopo sette partite senza vittorie. Nello stessa stagione prova anche l'avventura in Romania all'Arges Pitesti ma racimola in dieci giornate una vittoria e nove sconfitte consecutive che gli costano il posto. Nel 2007 guida la Massese, l'anno dopo viene chiamato dal Gallipoli, in Prima Divisione, e si avvale della collaborazione di un'altra bandiera della Roma, l'ex portiere Giovanni Cervone, preparatore dei portieri e del vice Roberto Corti. Giannini centra la promozione in B, un traguardo storico per il club salentino. A un mese dalla promozione le strade di Giannini e del presidente Vincenzo Barba si separano di comune accordo, c'è grande indecisione societaria e il patron vende il club a Daniele D'Odorico. Ad agosto, però, con il cambio di proprietà, Giannini viene confermato dal nuovo presidente. In mezzo a mille traversie economiche l'allenatore tiene duro fino a metà del girone di ritorno ma dopo uno scontro con patron D'Odorico lascia la squadra che non evita la caduta in Prima Divisione. Adesso il «principe» riparte dal Verona, per tornare in serie B insieme alla truppa gialloblù.
Luca Mantovani
(fonte: Repubblica.it - 23 Giugno 2010)
NEWS
Verona, 15:43
CALCIO, VERONA: GIANNINI NUOVO ALLENATORE
Giuseppe Giannini è il nuovo allenatore del Verona, in Prima Divisione. L'ex romanista, quest'anno alla guida del Gallipoli, ha firmato con la società veneta un contratto biennale. Giannini sposa il progetto del Verona, convinto dal neo direttore sportivo Mauro Gibellini. L'ex giallorosso è l'uomo scelto dalla società gialloblù per far ripartire il Verona, dopo la doppia delusione per la mancata promozione in serie B, prima nella stagione regolare, dopo ai playoff. (23/06/2010) (Spr)
(fonte: DNews.eu - 23 Giugno 2010)
FUMATA BIANCA
ACCORDO RAGGIUNTO, IL TECNICO FIRMERÀ UN CONTRATTO BIENNALE
L’Hellas ha scelto: è Giannini. L’allenatore romano sarà presentato lunedì. Voleva a tutti i costi il Verona e ha
rifiutato Grosseto e Padova che lo avevano cercato.
Andrea Spiazzi Verona
Ore 20, fumata bianca. Da ieri sera (sarà ufficiale nei prossimi giorni) Giuseppe Giannini è il nuovo allenatore dell’He l l a s Verona,che ha così assestato il colpo finale per poter mettersi al lavoro e costruire la squadra che dovrà puntare nuovamente alla promozione. Perché vanno messe da parte, senza creare false illusioni, le speranze di un ripescaggio, che appare un’ipotesi assai lontana dalla realtà anche se la società è attenta a tutto e pronta ad approfittare di qualche variabile impazzita che potrebbe ridare la B senza passare per il campo. Giannini, come il nostro giornale sostiene da più giorni, era la scelta numero uno di via Torricelli.
Il lungo pomeriggio di ieri, con “il Principe”, Giovanni Martinelli, Benito Siciliano e Mauro Gibellini chiusi a limare i dettagli dell’operazio - ne, è andato dunque a buon fine. Dopo l’affascinante e nello stesso tempo complicata avventura a Gallipoli, con la storica conquista della SerieB, ed un travagliato anno societario, Giannini è felice di approdare a Verona, che potrebbe lanciarlo definitivamente nel circuito dei migliori allenatori emergenti. L’allenatore romano ha rifiutato Grossetoe Padova,ha voglia di mettersi in gioco in riva all’Adige, convinto dal progetto di Martinelli. L’accordo raggiunto prevede un contratto biennale.
Giannini si porterà tutto lo staff, preparatore atletico e dei portieri compresi. La squadra sarà fatta di ragazzichehanno famedi emergere, unitamente all’os - satura della scorsa stagione. Dei quattro che ha avuto a Gallipoli saranno da chiarire le situazioni di Esposito e Di Gennaro, entrambi in comproprietà, mentre Cangi e Russo dovrebbero essere confermati. Non c’è tregua, intanto per il club: da oggi si getterà a capofitto nella vicenda comproprietà e diritti di riscatto. Giannini sarà presentato lunedì prossimo, mentre in settimana parlerà il nuovo direttore sportivo Mauro Gibellini.
Il Personaggio
Ex Principe azzurro e bandiera romanista come allenatore ha cominciato nel Foggia. La promozione in B col Gallipoli il suo fiore all’o cc h i e l l o
Una fulgida carriera da calciatore, con 15 anni alla Roma e 47 presenze in Nazionale, poi l’idea di allenare. Giuseppe Giannini, romano classe ’6 4, iniziò nel 2004 sulla panchina del Foggia in C1 ma dopo 4 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte si dimise. Non funzionarono nemmeno le due successive esperienze, a San Benedetto dove fu il quinto allenatore esonerato in una stagione e in Romania all’Arges Pitesti. Nel settembre 2007 viene chiamato a sostituire Melotti sulla panchina della Massese. Esonerato, venne poi richiamato lasciando un buon ricordo. Il grande salto lo fece a Gallipoli, portata per la prima volta nella sua storia in Serie B. Lo scorso anno abbandonò la società pugliese in marzo a causa della gravissima crisi economica del club._ A.S.
(fonte: LaRoma24.it)
PEPPE GIANNINI NUOVO ALLENATORE DEL VERONA
Il Verona riparte da Giuseppe Giannini. L'ex capitano della Roma, quest'anno alla guida del Gallipoli, ha firmato un contratto triennale con la società veneta, che milita in Prima Divisione. Giannini sposa il progetto del Verona, convinto dal neo direttore sportivo Mauro Gibellini. L'ex giallorosso è l'uomo scelto dalla società gialloblù per far ripartire il Verona, dopo la doppia delusione per la mancata promozione in serie B, prima nella stagione regolare, dopo ai playoff.
PRIMA DI VERONA + - =
- GIANNINI niente GROSSETO... (fonte: TuttoMercatoWeb.com - 17 Giugno 2010)
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Grosseto, salta Giannini
17.06.2010 16.26 di Redazione TMW
Il futuro del "Principe" è più chiaro: non sarà il Grosseto, con cui negli scorsi giorni si erano intensificati i rapporti, ma molto probabilmente il Padova il prossimo club da cui ripartirà la carriera da allenatore di Giuseppe Giannini. L'accordo con la società toscana è clamorosamente saltato, così è probabile che quello con i biancorossi venga ufficializzato nelle prossime ore.
- Il Principe accostato alla panchina del GROSSETO... (fonte: CalcioNews24.com - 17 Giugno 2010)
Grosseto, Giannini potrebbe essere il nuovo allenatore
Giuseppe Giannini, ex allenatore del Gallipoli, da cui ha rassegnato a marzo le dimissioni, è vicinissimo alla panchina del Grosseto. Questo quanto riporta Sky Sport 24.
- Macchè GROSSETO 'Il Principe' allenerà il PADOVA... (fonte: TorinoGranata.it - 15 Giugno 2010)
Il Padova vuole soffiare Giannini al Grosseto
di Antonello Giannattasio
Negli ultimi giorni il tecnico Giuseppe Giannini, dopo l'esperienza surreale a Gallipoli, pareva vicino ad un accordo con il Grosseto, ma ora non è più così. Il Padova, infatti, si è intromesso fra le parti e avrebbe convocato lo stesso Giannini per un incontro. Dopo aver ascoltato la proposta dei veneti, quindi, arriverà la decisione definitiva.
- GIANNINI verso LIVORNO... (fonte: Amaranta.it - 25 Maggio 2010)
Il “principe” verso Livorno
Con Lerda, che era la prima scelta di Spinelli, in procinto di accasarsi al Catania per sostituire Mihajlovic, per la panchina salgono le quotazioni di Giuseppe Giannini, ex tecnico del Gallipoli. Il “principe” avrebbe già dato la sua disponibilità, allettato dalla possibilità di guidare una squadra che potrebbe puntare ad un campionato di vertice, con l’obiettivo di conquistare i playoff. Naturalmente tutto rimane legato alla permanenza di Aldo Spinelli alla guida della società; entro la fine della settimana si dovrebbe concretizzare l’offerta dell’imprenditore legato a Paolo Bergamo. Un esito positivo della trattativa potrebbe però cambiare completamente gli scenari.
- GIANNINI cercato dal TARANTO... (fonte: MondoRossoBlu.it - 7 Maggio 2010)
MERCATO: Il Taranto sonda anche Giuseppe Giannini
Il Taranto a caccia del nuovo allenatore per la prossima stagione. Tra le scelte c'è anche Giuseppe Giannini, ex tecnico del Gallipoli
E' ormai toto allenatore in casa Taranto Sport. Nonostante le voci che danno per imminente l'ingaggio di Francesco Moriero, la società del presidente D'Addario continua a sondare il terreno in vista della prossima stagione. Nella scorsa giornata di giovedì infatti, la dirigenza ionica avrebbe incontrato l'ex Gallipoli e Massese Giuseppe Giannini.
L'incontro a quanto sembra, avrebbe avuto una durata troppo breve per poter parlare ancora di accordo tra le parti. Restano quindi diversi i candidati a sedere sulla panchina rossoblu. Oltre a quelli appena citati, ci sono anche Roselli, Papagni ed Ezio Capuano, che voci potentine continuano ad indicare come confermato sulla panchina del Potenza e vedono la Salernitana e non il Taranto come prima alternativa.
di Maurizio Mazzarella
- In polemica col nuovo patròn, GIANNINI ed il suo staff lasciano il GALLIPOLI... (fonte: CorriereSalentino.it - 22 Marzo 2010)
Gallipoli. Giuseppe Giannini si dimette
“Oggi, 22 marzo 2010, il sottoscritto, Giuseppe Giannini, il mio secondo, Roberto Corti, il preparatore dei portieri, Fabrizio Carafa e il preparatore atletico Franco Mandarino, abbiamo rassegnato le dimissioni irrevocabili dagli incarichi tecnici che ricoprivamo nella società del Gallipoli Calcio.” È quanto comunica Giuseppe Giannini in una nota.
“Spiegheremo i motivi della nostra decisione in una conferenza stampa che si svolgerà nel pomeriggio di oggi, lunedì 22 marzo, alle ore 17.00, presso l’hotel Costa Brada di Gallipoli.”
- Inizio 2010, GIANNINI è dato sulla panchina del SIENA... (fonte: Gazzetta dello Sport - 12 Febbraio 2010)
GIUSEPPE GIANNINI "IL PRINCIPE" MISTER DEL SIENA PER LA B?
Il presidente del Siena, Massimo Mezzaroma, crede ancora nella salvezza della propria squadra, tanto da aver stanziato, secondo La Gazzetta dello Sport, un premio di 2 milioni di euro. Il numero uno bianconero, tuttavia, avrebbe pronto anche, sempre secondo "la rosea" un piano B, ovvero un progetto per tornare al più presto nella massima serie in caso di retrocessione. Al centro di esso vi sarebbe l'attuale tecnico del Gallipoli, Giuseppe Giannini, al quale Mezzaroma affiderebbe la squadra. Per il ruolo di ds, invece, la corsa sarebbe tra Perinetti e Ceravolo.
- Chi è... IL PRINCIPE! (fonte: IlGiornaleDelFriuli.net - 9 Febbraio 2010)
Il personaggio del giorno. Chi è… Giuseppe Giannini
Giuseppe Giannini (Roma, 20 agosto 1964) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista-regista.
Nella sua quasi ventennale carriera di calciatore ha vestito per quindici anni la maglia della Roma, diventando anche suo capitano, e per 47 volte quella della Nazionale A. Ha militato anche nelle file di Sturm Graz, Napoli e Lecce. Dal 2004 è allenatore.
Iniziò a giocare a calcio prima nel Tomba di Nerone, zona nord di Roma e poi nell’Almas Roma, club di Via Demetriade, nel quartiere romano Appio Latino.
Vestì per la prima volta la maglia giallorossa nel 1982, venendo soprannominato “Il Principe” per il suo stile di gioco molto elegante. Non riuscì però a chiudere la carriera nel club capitolino in quanto il rapporto con la società (in particolar modo col presidente Franco Sensi) si incrinò irreparabilmente, anche a causa di un rigore sbagliato nel derby che costò la sconfitta ai giallorossi.
Nella finale di ritorno della Coppa Italia 1992-1993 realizzò una tripletta (3 gol su rigore), unico calciatore insieme ad Angelo Domenghini ad averla messa a segno in una finale di Coppa Italia. La tripla marcatura non fu comunque sufficiente alla Roma per aggiudicarsi il trofeo.
Concluse la sua carriera alla Roma nel 1996 per approdare allo Sturm Graz, in Austria. Negli ultimi anni di carriera vestì per pochi mesi la maglia del Napoli (dove raggiunse il suo allenatore preferito, Carlo Mazzone), e per una stagione e mezza quella del Lecce, contribuendo al ritorno in Serie A della squadra salentina.
Nel campionato italiano, con la maglia della Roma, ha totalizzato 318 presenze segnando 49 reti, che per un centrocampista centrale (regista di ruolo) costituiscono un risultato ragguardevole. Si classificò al terzo posto nella classifica marcatori della Serie A 1987-88, con 11 reti realizzate.
Nelle coppe europee giocò 38 gare, con all’attivo 7 reti, disputando una finale di Coppa UEFA (1990-91) persa contro l’Inter.
Nel 2004-2005 ha allenato il Foggia in C1 (dal quale si è dimesso a metà stagione) con un ruolino di marcia di 4 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte; nel 2005-2006 diventa il quinto allenatore in quella stagione della Sambenedettese, sempre in C1, coadiuvato da un altro grande ex-giocatore della Roma, Roberto Pruzzo: i risultati non sono positivi, e Giannini viene esonerato dopo sole 7 partite (senza vittorie). Nel 2006 allena per breve tempo in Romania l’Arges Pitesti. Durante la sua gestione la formazione guidata da Giannini, che milita nel massimo campionato romeno, racimola in dieci giornate una vittoria e nove sconfitte consecutive, che gli costano il posto.
Il 19 settembre 2007 viene chiamato a sostituire Mauro Melotti sulla panchina della Massese che ha raccolto 4 punti in 4 gare frutto di 1 vittoria,1 pareggio e 2 sconfitte. Dopo essere stato in un primo tempo esonerato, Giannini è stato richiamato nuovamente alla guida della Massese e ottenendo un buon giudizio personale da critica e addetti ai lavori.
Nella stagione 2008-2009 è chiamato alla guida del Gallipoli, in Prima Divisione, e si avvale della collaborazione di un’altra bandiera della Roma, l’ex portiere Giovanni Cervone, preparatore dei portieri e del vice Roberto Corti. Giannini consegue la promozione in Serie B, traguardo storico per il club salentino. A un mese dalla promozione le strade di Giannini e del presidente Vincenzo Barba si separano di comune accordo, a causa del clima di indecisione conseguente alla crisi societaria. Ad agosto, però, con il cambio di proprietà, Giannini viene confermato dal presidente Daniele D’Odorico.
L’8 febbraio 2010 al termine della partita Gallipoli-Grosseto (terminata 2-2) Giannini annuncia le dimissioni dopo uno scontro verbale con il presidente D’Odorico.
Giannini ebbe un buon rapporto con la Nazionale maggiore di Azeglio Vicini, con la quale giocò il mondiale di Italia ‘90, arrivando sino alla semifinale e vincendo lo spareggio per il terzo posto. Nel girone di qualificazione segnò il gol della vittoria contro gli Stati Uniti allo Stadio Olimpico.
Con la nazionale Under 21, allenata sempre da Vicini, aveva precedentemente sfiorato la vittoria nel campionato europeo, vinto dalla Spagna ai calci di rigore nel 1986.
- Febbraio 2010, 'Scoppia' il bubbone GALLIPOLI: scommesse anomale, giocatori senza stipendio e GIANNINI si dimette... (fonte: AffarItaliani.it - 9 Febbraio 2010)
Caos Gallipoli
I giocatori denunciano: "Senza soldi e umiliati". La Figc indaga per scommesse anomale. Giannini si è dimesso
I GIOCATORI DEL GALLIPOLI: "SENZA SOLDI E UMILIATI DALLA SOCIETA'" - Senza retribuzioni e senz'acqua calda per le docce, ma anche costretti a pagarsi le spese mediche. Questa la denuncia dei giocatori del Gallipoli dopo lo sciopero di 40'' inscenato in campo contro il Grosseto. Hanno sottoscritto un documento comune. Pesanti le denunce. Due calciatori sono stati costretti ad allenarsi con una divisa diversa perchè "indesiderati alla società".
"Intendiamo ribadire - è scritto - che combatteremo fino alla fine per mantenere la squadra in serie B". Viene sottolineato che il Principe ha cercato di dissuadere i suoi ragazzi dal protestare in campo. "Provvediamo autonomamente e di tasca nostra all'acquisto di mensole, stufe elettriche, vista la mancanza di impianto di riscaldamento che ci costringe a fare la doccia a casa", hanno detto. Caso stipendi: "Il primo pagamento per intero è stato fatto il 13 novembre. Sono stati, però, in quell'occasione consegnati assegni che per la maggioranza dei casi sono risultati scoperti. Il primo pagamento reale è avvenuto a partire dal 27 novembre scorso per concludersi nei primi giorni di gennaio. Anche le spese mediche sono state a carico dei giocatori. Nel mercato di gennaio, inoltre, alcuni giocatori sono stati invitati dal dirigenti societari a rinunciare agli stipendi maturati per poter essere ceduti, altri ad accettare trasferimenti non graditi, pena l'esclusione dalla lista dei calciatori utilizzabili". Infine il comportamento "che ha reso la misura colma": Depetris e Garavano sono stati "obbligati a svolgere l'allenamento con una divisa diversa perchè giocatori indesiderati alla società: ora si è giunti ad un punto di non ritorno". La fortuna del Gallipoli calcio - è detto nel documento sottoscritto dai calciatori - è stata la presenza di un gruppo di calciatori, staff tecnico e medico, magazzinieri, composto da uomini con i cosiddetti attributi, che ha saputo unirsi e compattarsi sempre più di fronte alle difficoltà. Il gesto di lunedì sera ne è stato una chiara conferma".
SCOMMESSE ANOMALE, APERTO UN FASCICOLO SU GALLIPOLI-GROSSETO Troppe scommesse ieri per la partita di serie B Gallipoli-Grosseto. La Figc ha aperto un fascicolo in Procura federale sulla base di una segnalazione da parte dei Monopoli di Stato circa un volume anomalo di scommesse per il match di ieri, finito 2-2. Una partita segnata dalla clamorosa protesta sul campo dei giocatori pugliesi contro la societa' che non paga gli stipendi, una rissa in tribuna d'onore (vedi sotto) e l'aggressione verbale e non solo dell'allenatore del Gallipoli Giannini all'arbitro negli spogliatoi, che e' costata al 'Principe' quattro giornate di squalifica.
LA NOTTE DELLE DIMISSIONI DI GIANNINI TRA LITI E SCIOPERI Bufera a Gallipoli. Giuseppe Giannini si è dimesso da allenatore del club salentino. La comunicazione ufficiale è arrivata al termine del posticipo di lunedì contro il Grosseto (2-2). Il compito è toccato al preparatore dei portieri Carafa che ha laconicamente detto: "Sono qui per comunicare le dimissione di Giannini e del suo staff".
La decisione è stata presa in seguito a contrasti con il presidente della società, Daniele D'Odorico. Si parla anche di un litigio prima dell'ultima gara da allenatore della squadra pugliese. All'origine delle liti questioni economiche: sia all'allenatore sia ai calciatori sarebbero stati pagati solo due mensilità. Che le cose andassero male lo si era capito dopo il fischio d'inizio quando i calciatori sono rimasti immobili, spalle alla tribuna centrale, per circa quaranta secondi, mentre gli avversari del Grosseto facevano circolare la palla. Elio Gustinetti, allenatore del Grosseto, ha poi spiegato: "Ce lo hanno chiesto i giocatori del Gallipoli: volevano sensibilizzare un pò tutti sulla situazione che stanno vivendo. Sicuramente si tratta di una situazione economica non proprio felice".
Nel secondo tempo poi il secondo round Giannini-D'Orrico. I due si sono ritrovati in tribuna, per l'espulsione inflitta dall'arbitro Calvarese alla fine del primo tempo al Principe. "Toglietemelo dagli occhi", ripeteva a gran voce il patron mentre abbandonava la tribuna. Testimoni oculari parlano di un Giannini 'imbufalito' contro D'Odorico: c'è chi ha detto che avrebbe anche tirato una sedia. Lo stesso allenatore, prima di abbandonare lo stadio, ha avuto un incontro con i tifosi che hanno espresso la propria solidarietà al tecnico. "Noi siamo con Giannini e Giannini è con noi", ha commentato il capitano della squadra, Scaglia.
"Giannini? Ha fatto la cosa migliore...". ha detto poi ai microfoni di Sky D'Orrico, commentando le sue dimissioni. "Un presuntuoso che non voleva il confronto con la società" con atteggiamenti "da primadonna" e una protesta - quella dei giocatori per gli stipendi non pagati - "pilotata" dallo stesso allenatore. Il numero uno del Gallipoli ha inoltre negato di aver avuto una lite con Giannini allo stadio: "Me ne sono andato mezz'ora prima della fine. Ci sono stati dei piccoli problemi e alcuni ritardi ma non era quello il problema. Avevamo stabilito anche un premio per la squadra. Quando uno non è in grado di assumersi le sue responsabilità è meglio che se ne vada".
- Le dimissioni di GIANNINI dal GALLIPOLI. (fonte: ANSA.it - 8 Febbraio 2010)
Calcio, si dimette tecnico Gallipoli
Giuseppe Giannini va via solidale giocatori per mancati stipendi
Calcio, si dimette tecnico Gallipoli (ANSA) - GALLIPOLI, 8 FEB -Si e'dimesso stasera l'allenatore del Gallipoli, Giuseppe Giannini, con tutto il suo staff, dopo i contrasti coi vertici della societa'.Il problema con la presidenza di Daniele D'Odorico, si apprende, e' su questioni economiche che riguardano i giocatori. Ed e' per tali contrasti che i giocatori nel pre-gara avevano indossato magliette con scritto 'Capisci!' rivolgendosi alla tribuna.
- Allenatore del GALLIPOLI ma pur sempre 'Principe di Roma'... (fonte: radio Vox Populi Romani - 2 Dicembre 2009)
ESCLUSIVA VOX POPULI ROMANI,
Giuseppe Giannini:”Quella corsa mancata sotto la nord..”
Le parole di Giuseppe Giannini ai microfoni di Vox Populi Romani (Powerstation 100.5 fm).
Anzitutto complimenti per il tuo Gallipoli, per il calcio che state facendo vedere e per i risultati
Siamo fortunati, sta andando bene, ma il campionato di B è lungo e difficile, dobbiamo stare sul chi va là sempre.
Noi seguiamo le vicende del Gallipoli sperando in successi nell’immediato futuro..
E’ importante fare bene qui a Gallipoli poi vedremo. Io vivo il presente e non il futuro che è un’incognita. Occorre lavorare e stare sempre sul pezzo per fare cose importanti
Giannini era allenatore già in campo
Sono stato avvantaggiato dal ruolo, già all’epoca gestivo in campo i compagni. Poi pian piano con l’esperienza si affinano le qualità e si limano i difetti.
Principe..
Tanti si fanno chiamare principe, una volta ero l’unico..
Di principe ce n’é uno solo, ricordi il passaggio di consegne Falcao-Giannini-Totti?
Di Bartolomei-Conti-Giannini-Totti, poi ne verranno altri come De Rossi
Come vivrai il derby?
Giocheremo sabato e poi lo vedrò qui a Gallipoli. Dopo averlo vissuto da protagonista si riesce a seguirlo in maniera più fredda.
Da giocatore la partita si sente di più o di meno rispetto al tifoso?
Sono responsabilità diverse. Da giocatore devi essere concentrato per novanta minuti e devi prepararti tutta la settimana per arrivare in condizione all’evento. Da tifoso il pensiero c’é ma non devi avere le stesse accortezze.
Due gol nei derby, qual’é il gol che hai sentito maggiormente?
Tutti e due, ma quello al Flaminio é stato un aver raggiunto un traguardo, quello di aver dato loro un dispiacere a dieci minuti dalla fine.Pareggiammo su cross di Bruno Conti con un mio gol di testa in tuffo. Comunque sono belli da ricordare entrambi.
Un gol da capitano
Le vivevo intensamente le stracittadine, da romano e da tifoso. Lo era per me, lo é per Totti, De Rossi, Desideri, per i romani. Sono momenti incredibili.
Il derby più bello…
Quello del 3-0 di Mazzone. Venivamo da una settimana di pronostici negativi ed abbiamo strameritato di vincere.
Che settimana fu dal punto di vista nervoso.
Il mister non disse niente per tutta lasettimana, poi la domenica portò la pagina del Corriere dello Sport con i confronti fra i reparti di Roma e Lazio e ci disse:”Mo fateje vedé chi sete..”
Chi altro sentiva il derby in maniera particolare..
Bruno Conti non dormiva. Le tensioni le avvertiva. Un emotivo, un istintivo, un sanguigno con il quale ci ritrovavamo a contare le ore.
Un pronostico?
No, lasciamo perdere che portano male. Auguriamoci una partita senza incidenti, una bella partita.
Qual’é il giocatore che a pelle ti stava meno simpatico degli altri?
Nei derby ci si guarda tutti in cagnesco. In quei novanta minuti c’é grande rivalità e competizione, ognuno vuole superare l’altro.
Due nomi: Di Canio e Bergodi..
Ci siamo incontrati dopo, ma in quei momenti c’é voglia di superarsi ed é giusto così.
La sensazione di correre sotto la sud
L’ho fatto al Flaminio. Il rammarico è non essere corso sotto la nord, ma sono stato preso per i capelli dal Cicoria (Tempestilli), mi volevo fare 80 metri di campo ma non è stato possibile.
Se capita Lazio-Gallipoli in serie B…
Pensiamo a salvarci, il prima possibile.
..anche perchè Lazio-Gallipoli l’Olimpico per tre-quarti è giallorosso..
..I colori sono quelli..
- GIANNINI ritorna alla guida del GALLIPOLI! (fonte: TuttoMercatoWeb.com - 4 Agosto 2009)
GALLIPOLI: resta Giuseppe Giannini
Giuseppe Giannini resta l´allenatore del Gallipoli. Il tecnico romano, dopo aver centrato la promozione nella serie b, rimarrà ancora un anno sulla panchina dei pugliesi.
- Capitano dei giallorossi per un decennio! (fonte: LaRoma24.it - 19 Giugno 2009)
Capitano mio capitano
GIUSEPPE GIANNINI: capitano dal 1986 al 1996
LAROMA24.IT - Giuseppe Giannini o più semplicemente il “Principe”. Mai soprannome fu più azzeccato. Aristocratico nelle movenze in campo, tecnica indiscutibile, disinvoltura nella corsa, un mix di classe e portamento.Peppe Giannini nasce a Roma il 20 agosto 1964 nel quartiere africano. I primi calci al pallone avvengono nella parrocchia di San Giuseppe a Frattocchie, poi il passaggio all’Almas Roma, club di Via Demetriade. Nel 1980, ad appena 15 anni, il presidente Dino Viola e Giorgio Perinetti, responsabile del settore giovanile, lo strappano alla concorrenza del Milan per 40 milioni di lire. Per l’esordio in Serie A bisogna attendere due anni. Nel campionato 1981-82, non ancora maggiorenne, viene lanciato da Liedholm nella ripresa contro il Cesena. Giannini perde palla e fa scattare il contropiede che porta al gol e all’inattesa sconfitta. Per il giovane calciatore c’è l’immediato ritorno nelle giovanili. Una sfortuna che investe subito il Principe e lo accompagnerà nell’arco di tutta la sua carriera senza intaccare l’amore della tifoseria nei suoi confronti. Nei primi anni non c’è ancora spazio per lui in prima squadra, dalla stagione 1984/85 con Eriksson in panchina diventa titolare e poi capitano di tante battaglie. Dal campionato 1986/87, col sostegno dei senatori Ancelotti, Conti, Nela, indossa al braccio la fascia che conserva fino all'annata 1995/96, quando lascia la squadra. Per 15 anni rimane fedele ai colori giallorossi. Attaccamento alla maglia nonostante la corte dei più forti club italiani e offerte stratosferiche come quella della Juventus, l’avversaria del suo primo gol in serie A. Altrove avrebbe vinto molto di più, almeno in proporzione al suo valore. Il palmares in giallorosso conta 3 Coppe Italia (83/84, 85/86, 90/91). Giannini si trova a giocare in una squadra che quasi mai è alla sua altezza, in quella zona limbica tra la Roma del secondo e del terzo scudetto, al termine del ciclo di Viola e l’inizio di quello di Sensi, tra Falcao e Totti. Un campione in un epoca di mezzo. Ma Giannini di quella Roma è numero 10, icona e capitano. Idolo e leader incontrastato. Il suo ruolo è quello di centrocampista. Arretrato o mezz’ala. Ma è come regista che dà il meglio di se. Sul rettangolo di gioco sempre a testa alta, geometrie perfette, capace di dettare i tempi e impostare l’azione.
Tante gioie ma anche dolori durante la sua militanza a Roma. La finale di Uefa persa contro l’Inter, il rigore decisivo sbagliato nel derby del 6 marzo 1994, le tensioni con mister Bianchi e la rottura con Franco Sensi. Il Principe nel 1996 lascia con dolore la Capitale. Si trasferisce all’estero, allo Sturm Graz dove vince la Coppa e la Supercoppa d'Austria. Poi il ritorno in Italia. una brevissima comparsa al Napoli, chiamato da Mazzone e due stagioni a Lecce. Retrocede e l’anno seguente riporta i salentini in serie A. Il suo bilancio è di 437 gare ufficiali con la maglia giallorossa e 75 gol all’attivo. In campionato sono 318 le presenze con 49 gol realizzati. L’ultima partita nella vittoria per 4 a 1 a Firenze nel maggio del 1996, autore di tutti e quattro gli assist.
La sua esperienza in nazionale è legata al nome di Azeglio Vicini che l’ha sempre considerato fondamentale fin dai tempi dell'under 21. Con gli azzurri 47 presenze e 6 gol. Tra le grandi competizioni prende parte agli europei tedeschi del 1988 e le notti magiche di Italia '90. Segna il gol vittoria nel suo ‘Olimpico’ contro gli Stati Uniti. L’Italia arriva terza, sconfitta ai rigori in semifinale dall’Argentina. Il 17 maggio 2000 l’addio al calcio. Un’esibizione amara, rovinata dall’invasione di 3000 tifosi che si sfogano per lo scudetto appena vinto dalla Lazio. Inizia poi la carriera di allenatore. In serie C con Foggia, Sambenedettese e Massese e in Romania alla guida dell'Argest Pitesti. Esperienze non positive, tra esoneri e dimissioni. La svolta nella stagione 2008-09 in cui riesce a portare il Gallipoli ad una storica promozione in serie B.
Rimangono indelebili nel cuore dei tifosi alcune istantanee. Come il match di ritorno della finale di coppa Italia col Torino. I tre rigori messi a segno nell’inutile 5 a 2 sui granata e il palo colto a pochi secondi dalla fine. Il gol-salvezza a Foggia e le lacrime di gioia. L’esultanza sotto la curva in un Roma-Slavia Praga, ritorno dei quarti di coppa Uefa nell’ultima stagione del Principe nella Capitale.
Rimane il ricordo di un Capitano che ha rinunciato a molto per rivendicare la sua appartenenza e che ha difeso con orgoglio i propri colori. Una bandiera. Elegante e lottatore. Principe e popolano.
- GALLIPOLI trampolino di lancio (fonte: TuttoMercatoWeb.com - 20 Maggio 2009)
A TU PER TU
...con Giuseppe Giannini
Intervista realizzata da Raffaella Bon
20.05.2009 00.00 di Andrea Lolli
Ha conquistato la promozione in Serie B con il suo Gallipoli, ma 'Il Principe' Giuseppe Giannini, intervistato in esclusiva da Tuttomercatoweb, racconta di ambire a qualcosa di più grande.
Innanzitutto, quando l'hanno chiamata, si aspettava questa bella promozione in Serie B?
"No, però mi aspettavo un'annata di primissimo piano perché l'abbiamo programmata. Abbiamo portato giocatori che conoscevamo ed eravamo sicuri di poter far bene".
Qual è stata secondo lei la chiave del successo?
"In queste categorie se non c'è un unione al di là del fattore campo è difficile uscirne. Noi abbiamo trovato un'intesa che è stata la nostra forza".
Quindi questo fatto è importante in A, in B, ma a maggior ragione in Lega Pro?
"Secondo me sì perché non abbiamo il fuoriclasse indiscusso che ti può far vincere le partite da solo".
Che soddisfazione è per lei questa stagione dopo che la scorsa non era stata delle migliori, ma non per demeriti suoi?
"C'è grande soddisfazione anche se io l'anno scorso ho perso solo cinque volte. Come spesso accade, però, per motivi economici le società cambiano e così è successo a me. Anche a Gallipoli ho continuato sulla stessa riga, abbiamo portato alcuni giocatori ed è andata bene".
Quale sarà il campionato del Gallipoli il prossimo anno in Serie B?
"Non lo so perché non so se rimarrò. Ho il contratto in scadenza e vediamo se mi sarà rinnovato. Se sarò io cercheremo di programmare come fatto quest'anno".
A questo punto, visto il bel campionato fatto, si aspetta qualche chiamata da piazze importanti?
"Se Guardiola allena il Barcellona, Ferrara allena la Juve e Conte allena il Bari, essendo tutti giovani non vedo perché anche io non possa aspirare ad allenare una grande squadra".
La Roma sarebbe un suo sogno?
"Sogno no, ho sempre detto che è la mia squadra del cuore, ma non è detto che sogno ad occhi aperti questa cosa. Se sarò bravo ci arriverò, altrimenti no".
Quindi crede che per la Roma sia ancora presto?
"La Roma ha già un grande allenatore, che è Spalletti, e sicuramente ha un contratto lungo. Non vedo quindi perché dovrebbe cambiare".
Spalletti, però, si dà già lontano da Roma. Lei ci crede?
"Non lo so e non sta a me entrare in queste faccende. Da tifoso mi auguro che possa rimanere visto che ha fatto benissimo".
Quanto dispiacere c'è di non vedere la Roma in Champions?
"Tanto, però ci può stare. E' stata un'annata particolarmente sfortunata, ha subito dovuto rincorrere e alla lunga puoi perdere qualche altro punto. In Coppa è arrivata a giocarsela con l'Arsenal a viso aperto, ma è dovuta uscire".
Può aver pesato anche la lunga serie di infortuni?
"Sì, è un insieme di cose e all'inizio anche la preparazione ha avuto intoppi".
In chiave futura lei vede una Roma in mano alla famiglia Sensi o no?
"Non so se ci potrà essere un cambio o meno, chiaro che per rimanere ad altissimi livelli questa presidenza debba avere una mano almeno a livello economico. Io mi auguro e spero che magari non debba necessariamente lasciare, ma rimanere con altri vicini".
Altrimenti la strada sarà quella di vendere qualche campione secondo lei?
"Non credo che la Roma lascerà partire gente come Aquilani, De Rossi o Totti. Questi sono giocatori che rimarranno perché è giusto così".
In chiave futura per competere ad alti livelli cosa manca?
"La possibilità di imporsi anche sul mercato a livello economico. Manca il fatto di andare a prendere giocatori importanti e di caratura internazionale per trasmettere poi agli altri la propria esperienza e portare una qualità maggiore. A questo penso che comunque ci penserà anche l'allenatore, ma anche Pradè o Bruno Conti che hanno grande esperienza".
Per l'Inter si parla di Milito e Thiago Motta molto vicini. Crede che le altre grandi abbiano possibilità di competere per il prossimo Scudetto?
"Credo che Milan e Juventus debbano per forza rientrare nel discorso Scudetto. Per la Roma, invece, bisognerà vedere la campagna acquisti. Serviranno comunque organizzazione e idee per beffare una squadra forte come l'Inter".
- Oscar del calcio 2009... (fonte: IlTaccoDItalia.info - 24 Novembre 2009)
Oscar del calcio a Giannini
Migliore allenatore del campionato. Il prestigioso riconoscimento è andato a Giuseppe Giannini, allenatore del Gallipoli calcio
La giuria del premio "Oscar del Calcio Siciliano", presieduta dall'ex arbitro internazionale Rosario Lo Bello, ha insignito l'allenatore del Gallipoli Calcio Giuseppe Giannini del premio destinato al migliore allenatore del Campionato Nazionale Lega-Pro, Prima Divisione, Girone B, 2008/2009, per la promozione conseguita con i giallorossi jonici.
Nelle precedenti edizioni hanno partecipato all'Oscar del calcio siciliano importanti personalità del mondo del calcio, quali Giancarlo Abete, presidente federale, Marcello Lippi, commissario tecnico della Nazionale. Nelle passate manifestazioni, hanno ricevuto il premio, tra gli altri, Pasquale Marino, allenatore dell'Udinese, Mimmo Di Carlo, allenatore del Chievo Verona, e Giuseppe Papadopulo, ex allenatore del Bologna nell'ultima stagione.
- GIANNINI conquista la B col GALLIPOLI! (fonte: ASRomaLive.com - Maggio 2009)
Giuseppe Giannini, da bandiera giallorossa a grande allenatore
Grande soddisfazione per il capitano storico della Roma, Giuseppe Giannini, che ha conquistato per la prima volta nella sua breve carriera da allenatore la promozione con il Gallipoli in Serie B.
Il Principe, bandiera indimenticata il cui posto è stato preso dall’ultimo grande Romano di Roma, quel Francesco Totti che non perde occasione per mostrare la propria classe umana oltre che sul terreno di gioco, ha realizzato una grande impresa.
Tutto è accaduto nell’ultima giornata di Lega Pro B, la sua squadra davanti al pubblico amico ha sconfitto per 3-2 il Marcianise, rendendo inutile il successo del Benevento a Potenza. Commosso è a dir poco il Principe, che si lascia andare ad uno sfogo di pianto per frenare la gioia.
“E’ incredibile, ci abbiamo sempre creduto, è stato tutto molto bello, ci sono stati momenti difficili ma non abbiamo mai mollato, dimostrando di avere carattere e saper esprimere un buon calcio. Grazie ai ragazzi, ai tifosi alla società che ci sono stati sempre vicini”. Giannini pur di allenare era costretto ad emigrare in Romania, ma queste sono le soddisfazioni più grandi. Adesso il suo futuro potrebbe essere anche in A, dopo una grande cavalcata qualcuno busserà alla porta di un giocatore che negli anni 80-90 è stato un simbolo della squadra giallorossa.
- GIANNINI all'ultima giornata capolista col suo GALLIPOLI. (fonte: RealSports.it - Maggio 2009)
di Patrizio Moretti
Calcio Iª Div. B - Esclusiva: Giuseppe Giannini a RealSports.it
Tutto in novanta minuti. Si può riassumere così l'ultima giornata del campionato di Prima divisione Girone B in programma domenica. La capolista Gallipoli, dopo aver sciupato due matchpoint per ottenere la promozione diretta in serie B, si gioca il tutto per tutto domenica in casa contro il Real Marcianise. Per la compagine pugliese, prima con due punti di vantaggio sul Benevento, è necessaria una vittoria perchè in caso di sconfitta o pareggio con la concomitante vittoria sei sanniti a Potenza, sarebbero questi ultimi ad ottenere l'ambito traguardo. In Puglia è già pronta la grande festa, con Ginestra e compagni sicuri di ottenere il premio per una stagione vissuta sempre da protagonisti. Di questo finale thrilling ne abbiamo parlato in eclusiva con l’allenatore del Gallipoli, Giuseppe Giannini (fonte foto: Giovanni Fiore).
Siamo arrivati alla fine di un campionato estenuante. Una stagione pressoché perfetta per il Gallipoli ma che deve essere suggellata da un'ultima vittoria...
“Sicuramente è stato un campionato molto positivo finora. Abbiamo condotto quasi sempre la classifica ed ora ci aspetta l’ultima partita per concludere alla grandissima questo campionato”.
Si aspettava ad inizio stagione di poter lottare per vincere il campionato e ancora di più, di trovarsi a 90' dalla fine con la possibilità di essere padroni del vostro destino e regalare ai tifosi pugliesi una storica promozione?
“Vincente magari no ma di sicuro di prim’ordine perché la squadra era ben attrezzata e costruita con molto criterio. Ero quindi convinto che potesse arrivare fra le prime tre in classifica”.
Ora siete in testa alla classifica con due punti di vantaggio sul Benevento. Un’ultima partita quindi il cui risultato sarà fondamentale…
“Praticamente sì. Abbiamo la possibilità di giocarci tutto in casa. Dovremo assolutamente vincere perché fra le mura amiche abbiamo ottenuto solo vittorie e tre pareggi”.
Che squadra è il vostro avversario, il Benevento e si aspettava una rimonta nel finale dopo che negli ultimi due mesi erano sempre rimasti attardai rispetto alla coppia di testa formata dalla sua squadra e dal Crotone di Moriero?
“E’ una squadra forte, con giocatori d’esperienza che hanno militato anche in categorie superiori e che ci darà filo da torcere fino alle fine”.
Per quanto riguarda il suo futuro, sarà confermato alla guida del Gallipoli soprattutto nel caso in cui dovesse ottenere una storica promozione in serie B?
“Non è una cosa a cui penso in questo momento, sinceramente. Il mio pensiero e quello di tutta la squadra, come pure la nostra concentrazione, sono rivolti a domenica e alla partita contro il Real Marcianise”.
- Il sogno è allenare la ROMA e non è detto che prima o poi... (fonte: TuttoMercatoWeb.com - 28 Marzo 2009)
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Giuseppe Giannini: "Vorrei allenare la Roma"
28.03.2009 09.36 di Francesco Caputo
Un principe sulla panchina giallorossa, magari fra qualche anno. Giuseppe Giannini sta navigando a vele spiegate verso la serie B con il suo Gallipoli, ma la soddisfazione più grande, dopo tante partite giocate in mezzo al campo, sarebbe quella di allenare la Roma in futuro, come ha detto ai microfoni della Gazzetta dello Sport: "Io allenatore della Roma? Mi ci vedo bene sulla panchina giallorossa, non nego che sarebbe un traguardo bellissimo, che spero di raggiungere entro 3 o 4 anni.
Io santi in paradiso non ne ho, però se toccherà anche al mio amico Bruno Conti decidere...". Poi si lascia andare e ricorda i vecchi tempi, i primi anni di Roma: "Ogni tanto penso a Liedholm che mi incoronava davanti ai compagni". Impossibile non menzionare l'attuale capitano giallorosso, quello che ha preso il suo posto: "Totti come Giannini, una bandiera? Sarei potuto andare alla Juventus e alla Sampdoria. Ma sentivo la Roma come una seconda pelle. E poi si guadagnava ugualmente tanto, si vive a casa, nella propria città. Certo, Totti ha avuto la fortuna di ritrovarsi in una Roma più ricca economicamente".
- La scheda del 'Principe' (fonte: Interruzioni.com Febbraio 2009)
Giuseppe GIANNINI
Roma, 20-8-1964CENTROCAMPISTA, altezza m 1,77, peso kg 70 |
ANNO | SQUADRA | SERIE | PRES. | RETI |
1981-82 | ROMA | A | 2 | -- |
1982-83 | ROMA | A | -- | -- |
1983-84 | ROMA | A | 2 | -- |
1984-85 | ROMA | A | 26 | 4 |
1985-86 | ROMA | A | 22 | 2 |
1986-87 | ROMA | A | 25 | 3 |
1987-88 | ROMA | A | 28 | 11 |
1988-89 | ROMA | A | 32 | 6 |
1989-90 | ROMA | A | 31 | 3 |
1990-91 | ROMA | A | 24 | 3 |
1991-92 | ROMA | A | 24 | 4 |
1992-93 | ROMA | A | 29 | 9 |
1993-94 | ROMA | A | 26 | 3 |
1994-95 | ROMA | A | 28 | 1 |
1995-96 | ROMA | A | 20 | -- |
1996-97 | STURM GRAZ (Austria) | A | 16 | 2 |
1997-98 | NAPOLI | A | 4 | -- |
1998 (genn.) | LECCE | A | 14 | -- |
1998-99 | LECCE | B | 33 | 4 |
Anni Ottanta. La sponda giallorossa di Roma era ai piedi del "Principe", ovvero Giuseppe Giannini, numero 10, regista e capitano della Roma post scudetto. Il bel Giuseppe giocava con autorevolezza, nonostante fosse consapevole di portare sulle spalle il pesante fardello di dover sostituire nel ruolo e nei cuori dei tifosi il fuoriclasse brasiliano Falcao. Giocò con quei colori e la fascia di capitano per quattordici anni. Essi costituiscono un ricordo indelebile in una città dove il calcio viene vissuto in modo molto appassionato dentro e fuori dallo stadio.
Arrivato a 15 anni e subito aggregato alla prima squadra da Liedholm, Giuseppe Giannini ha poi totalizzato 318 presenze e 49 gol con la maglia giallorossa. Il suo ruolo era quello di regista di centrocampo, ruolo fondamentale in quegli anni e ricoperto da lui in modo egregio. Elegantissimo era il suo modo di stare in campo, piedi molto buoni con i quali distribuiva palloni precisi in tutte le zone del campo. Erano ancora i tempi in cui la palla si dava al regista e lui con la testa alta e la dovuta calma sapeva sempre a chi darla. Con Carletto Mazzone allenatore, arretrò la sua posizione in campo e sistemò la cabina di regia subito davanti alla difesa.
Considerate le sue qualità, era molto apprezzato anche dalle società più blasonate, ma nel suo periodo di maggior splendore non accettò mai alcun trasferimento, giurando fedeltà alla Roma. Anche a causa di ciò, il suo palmares a fine carriera non risulta molto ricco. Solo 3 Coppe Italia (83/84, 85/86, 90/91) con la Roma e un terzo posto ai Mondiali del 1990 con la maglia azzurra.
In nazionale era il pupillo del commissario tecnico Vicini, che lo riteneva fondamentale per il suo gioco fin dai tempi dell'under 21. Con l'under, collezionò 16 presenze, 1 gol e la finale del campionato europeo 1986, perso ai rigori contro la Spagna. Il suo curriculum nella nazionale maggiore conta 47 presenze e 6 gol.
Se fu tenuto in grande considerazione da tanti tecnici che lo allenarono, non altrettanto lo fu dalla stampa nazionale. Antonio Ghirelli, per esempio, nel suo Storia del calcio in Italia si limita a definirlo, forse con un eccesso di severa freddezza, "interno romanista, discusso e un po' alterno ma in complesso efficace".
Il Principe avrebbe voluto finire la sua carriera nella Roma, ma a causa di divergenze con la nuova dirigenza nel 1996 si trasferì in Austria, allo Sturm Graz. Nell'unica stagione all'estero collezionò soltanto 16 presenze e 2 gol, ma vinse la Coppa e la Supercoppa d'Austria. Tornato in Italia l'anno successivo (torneo 1997-98), fece una breve parentesi a Napoli, ceduto poi a gennaio al Lecce. Retrocesso, nel 1998-99 giocò in serie B e fu determinante nella conquista della promozione dei salentini in A.
Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, non è rimasto lontano dal rettangolo di gioco, intraprendendo dal 2004 la carriera di allenatore nei tornei professionistici. Per iniziare ha scelto la serie C con Foggia, Sambenedettese e Massese oltre alla parentesi del 2006 in Romania alla guida dell'Argest Pitesti. Queste sue prime esperienze da allenatore non sono state molto fortunate, ma il Principe non si è arreso ed è stato premiato: infatti quest'anno (2008-09) siede sulla panchina del Gallipoli, squadra ai vertici della classifica nel suo girone di Lega Pro (ex C1).
Sono sicuro che presto il Principe tornerà protagonista nei palcoscenici che gli competono.
Pier Luigi Usai
(febbraio 2009)
- La scheda di mister GIANNINI (fonte: GallipoliCalcio99.ForumAttivo.com - 14 Marzo 2008)
Giuseppe Giannini
Giuseppe Giannini nasce a Roma il 20 agosto 1964. Ha intrapreso la sua carriera da allenatore da qualche anno, ma tutti lo ricordiamo come uno dei più grandi calciatori italiani dall' '80 al '95. Ha giocato come centrocampista-regista nella Roma e nella Nazionale italiana,ma i suoi primi calci ad un pallone li diede nel quartiere romano di Tomba di Nerone. Vestì per la prima volta la maglia giallorossa nel 1982, venendo soprannominato "Il Principe". Per amore della sua Roma, rifiutò di vestire altre maglie quali Juventus, Milan, Inter e Sampdoria che avrebbero fatto di tutto pur di ingaggiarlo. Pupillo del compianto presidente Dino Viola, Giuseppe Giannini era predestinato a diventare quell'immenso Capitano che è stato, quella Bandiera che ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi giallorossi. Non riuscì però a chiudere la carriera nel club capitolino in quanto il rapporto con la società (in particolar modo col presidente Franco Sensi) si incrinò irreparabilmente, anche a causa di un rigore sbagliato nel derby che costò la sconfitta ai giallorossi.
Concluse la sua carriera alla Roma nel 1996 per approdare allo Sturm Graz, in Austria. Negli ultimi anni di carriera vestì per pochi mesi la maglia del Napoli (dove raggiunse il suo allenatore preferito, Carlo Mazzone, e si tolse lo sfizio di battere 3-0 e segnare un gol all' odiata Lazio in una gara di Coppa Italia anche se il gol risultò inutile visto che la compagine capitolina passò il turno ed alla fine della stagione vinse il trofeo) e per due stagioni quella del Lecce, contribuendo al ritorno in Serie A della squadra salentina.
Nel campionato italiano, con la maglia della Roma, ha totalizzato 318 presenze segnando 49 reti, che per un centrocampista centrale (regista di ruolo) costituiscono un risultato ragguardevole. Si classificò al terzo posto nella classifica marcatori della Serie A 1987-88, con 11 reti realizzate.
Nelle Coppe Europee giocò 38 gare, con all'attivo 7 reti, disputando una finale di Coppa Uefa (1990-91) persa contro l'Inter.
Attualmente ha intrapreso la carriera di allenatore, che per ora non è brillante quanto quella di calciatore: nel 2004-2005 ha allenato il Foggia in C1 (da cui è stato esonerato a metà stagione) con un ruolino di marcia di 4 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte, non proprio il massimo per i diavoli rosso-neri che puntavano al salto di categoria; nel 2005-2006 diventa allenatore della Sambenedettese, sempre in C1, coadiuvato da un altro grande ex-giocatore della Roma, Roberto Pruzzo: anche qui però i risultati non sono positivi, e Giannini viene esonerato dopo sole 7 partite (senza vittorie). Nel 2006 allena per breve tempo in Romania l'Arges Pitesti. Durante la sua gestione la formazione guidata da Giannini, che milita nel massimo campionato romeno, racimola in dieci giornate una vittoria e nove sconfitte consecutive, che gli costano il posto.
Il 19 settembre 2007 viene chiamato a sostituire Mauro Melotti sulla panchina della Massese che ha raccolto 4 punti in 4 gare frutto di 1 vittoria,1 pareggio e 2 sconfitte. Dopo essere stato in un primo tempo esonerato, Giannini è stato richiamato nuovamente alla guida della Massese. Nell'estate 2008 si trasferisce sulla panchina del Gallipoli entrando a far parte del progetto Barba.
- 'Il Principe' coconduttore a 'La Giostra dei gol' in RAI...
(fonte: International.RAI.it 2002)
Giuseppe Giannini
Nato a Roma il 20 agosto del 1964, "il principe" ha giocato ben 318 partite con la maglia della squadra della capitale.
Bandiera giallorossa dal 1982 al 1996, ha vestito successivamente le maglie del Sturm Graz, del Napoli e del Lecce.
Con la maglia azzurra ha collezionato 47 presenze e ha sfiorato la Coppa del Mondo nel 1990, con la sfortunata Italia di Vicini.
E' del 17 maggio 2000 l'amaro addio al calcio in una partita in cui viene giocato solo il primo tempo a causa dell'insensata invasione di campo messa in atto dai tifosi romanisti.
Dall'edizione del 2002, Giannini entra a far parte della squadra della Giostra.
- 'Il Principe' allenatore ad 'Amici di Maria de Filippi' in Mediaset...
(fonte: Amici.Mediaset.it 2002)
Insegnanti
Giuseppe Giannini è nato a Roma il 20 agosto del 1964. Fin da piccolo ha manifestato a tutti la sua passione per il calcio e le sue grandi potenzialità. Forse non tutti sanno che il suo primo soprannome è stato “PAPERELLA” perché quando giocava riusciva a reggersi in equilibrio anche nell’acqua e nel fango. Solo successivamente, quando è diventato il grande campione che tutti abbiamo apprezzato, verrà soprannominato “IL PRINCIPE”, per sottolineare appunto sia il suo modo elegante di giocare a calcio che il suo carattere sempre calmo e gentile con tutti. Oggi “Il principe” continua sempre a coltivare la sua passione per il calcio ma da allenatore, infatti ha creato una scuola calcio per bambini dai cinque ai 13 anni “l’Atletico 2000” Giuseppe Giannini.
Giannini è molto contento di allenare la scuola di 'Amici di Maria De Filippi' perché la considera un’esperienza divertente e stimolante.
- Il ritorno in Italia dopo l'Austria e lo STURM GRAZ: NAPOLI prima e LECCE poi... (fonte: SoloCalcio.com)
Giuseppe GIANNINI
(Lecce)
Se Falção è stato l’Ottavo Re di Roma, Giuseppe Giannini è stato, è e resterà per sempre "Il Principe". Regista con il vizio del gol, Giannini ha segnato la storia della Roma e, in parte, anche della Nazionale italiana. Cresciuto all’ombra di Liedholm e dello stesso Falção, Giuseppe è diventato presto il leader indiscusso di una squadra che ha poi guidato per più di 10 anni. Esordisce in Serie A il 31 gennaio 1982 (Roma-Cesena 0-1). Quella partita resta l’unica della stagione.
L’Italia in luglio vince il Mondiale e Bruno Conti è uno degli artefici principali della vittoria. Così come lo è stato dello scudetto vinto nella stagione 1982-83 dalla Roma. Quell’anno Giannini non gioca mai e si limita ad assistere alla storica vittoria giallorossa. Solo due anni più tardi riesce a diventare titolare inamovibile della Roma e piano piano leader indiscusso. La stagione 1985-86 Giuseppe non la dimenticherà mai. È titolare nella Roma e nella Nazionale Under 21 di Azeglio Vicini (insieme ai vari Zenga, Vialli, Mancini, Donadoni) che riesce ad andare in finale con la Spagna. Gli italiani vincono due a uno in casa, gli iberici replicano al ritorno con lo stesso score. Supplementari e rigori: gli azzurri sbagliano i primi tre.Giuseppe Giannini si fa parare il tiro da Ablanedo. Alla Spagna la coppa, all’Italia i complimenti.
Intanto quello è anche l’anno della grande e incompleta rimonta della Roma di Eriksson sulla Juve del Trap. Otto punti recuperati e parità a due giornate dalla fine. Sulla strada di Giannini & C. si presenta il Lecce, che sbanca l’Olimpico e regala lo scudetto alla Juventus su un piatto d’argento. Quella che può sembrare solo un’annata storta sarà invece il filo conduttore di tutta una carriera. Dalla panchina giallorossa passano in tanti, in ordine sparso: da Radice a Mazzone, da Boskov a Ottavio Bianchi. Gli unici successi che arrivano sono 3 Coppe Italia. Con la Nazionale la musica non cambia di molto. Azeglio Vicini, promosso Ct della Nazionale maggiore, porta con sè l’intero blocco dell’Under. Gli azzurri vincono e divertono. Agli Europei tedeschi del 1988 l’Italia è una delle favorite, ma dopo tre partite giocate benissimo la corsa si ferma in semifinale contro l’Urss di Lobanovski: incontenibile.
Due anni dopo arrivano i Mondiali in Italia. Un’occasione unica per gli azzurri che non tradiscono le attese. Giannini è il trascinatore di una Nazionale divertente e vincente e contro gli Usa segna un gol spettacolare facendo venire giù l’Olimpico, che è tutto per lui. La formazione di Vicini termina il torneo con sei vittorie e un pareggio, ma contro l’Argentina in semifinale i rigori (ancora una volta) risultano fatali. L’Italia si classifica al terzo posto e per Giuseppe Giannini è il canto del cigno dell’avventura azzurra: Arrigo Sacchi, successore di Vicini, non gli concederà mai una chance. Negli ultimi anni giallorossi rifiuta le richieste di Inter e Juventus, fino a perdere il posto da titolare nella sua stessa Roma. Con la quale, tra le altre, aveva vissuto anche la tremenda delusione della sconfitta nella finale di Coppa dei Campioni giocata all’Olimpico contro il Liverpool... sempre ai rigori.
Dopo 15 anni in giallorosso, nel 1996-97 "Il Principe" lascia la sua Roma con alle spalle 298 partite e 49 gol, solamente in campionato. Con la Nazionale, invece, ha lasciato dopo 47 gare e 6 reti (16 e 1 con l‘Under). L’esperienza austriaca nello Sturm Graz è stata poco esaltante. Chissà cosa si aspettavano da lui, fatto sta che Giannini è stato preso a schiaffi (metaforicamente parlando) da tifosi e carta stampata, riuscendo comunque a mettere insieme 16 presenze e 2 gol. Nell’ottobre 1997 torna in Italia, al capezzale del Napoli, e ritrova Carletto Mazzone. Ma entrambi sono costretti ad andarsene e forse è stato meglio così. Il mercato senza fine lo ha portato a Lecce, dove è riuscito presto a diventare il leader della squadra allenata da Nedo Sonetti. Forse una fine poco generosa, ma vissuta con molta dignità da un "Principe" che al calcio ha dato tanto.
- GIANNINI saluta la 'sua' ROMA... (fonte: Repubblica - 18 Maggio 2000)
stadio olimpico
IL SALUTO DEL PRINCIPE
"Scusate, sono emozionato, nervoso. Purtroppo, per un eccesso d'amore, per uno sfogo della rabbia di questi giorni... vi ringrazio, non doveva finire così, ma con qualcosa di meglio". Ha lasciato così il calcio Giuseppe Giannini detto "il Principe". Abbracciato a Totti e Bruno Conti, piangendo come un disperato sulle note di "Grazie Roma" di Venditti. La partita d'addio del capitano giallorosso è finita con un'altra invasione dell'Olimpico. Zolle del prato strappate, porte distrutte, tremila tifosi che scorrazzano sul campo dopo che inspiegabilmente si è aperta una porta della Curva Sud."