...Non sono tra quelli che ha accolto con (seppur misurato) entusiasmo il pari dell'HELLAS al 'Picco' anche se mi rendo conto che una sconfitta avrebbe più o meno significato la fine delle residue speranze di salvezza; però mi chiedo anche: Non vincere col MONZA (sempre sperando, ça va sans dire, che pure lo SPEZIA e magari la SALERNITANA arranchino un po') non significherebbe forse accanimento terapeutico?
E come si potrà vincere coi brianzoli avendo i problemi offensivi che ha il VERONA, dove si attende come il messia ĐURIĆ, che ha come record in carriera 7 centri ma in Serie A non s'è mai spinto oltre i 5 gol in 35 presenze in Campania nella passata stagione?
Misteri che dovrebbe risolvere la 'strana coppia' ZAFFARONI-BOCCHETTI che invece per ora s'è limitata a cambiare l'interprete del 'palla lunga e pedalare' che non ha trovato sbocchi né con LASAGNA né con GAICH e ha reso prevedibili i gialloblù.
Insomma se non è un cul de sac poco ci manca (12 partite), poi i conti si faranno alla fine con l'eventuale 'la B non è un dramma, il VERONA è abituato al su e giù' spesso abusato, o 'il pres fa quello che può... Ha sempre predicato il bilancio in ordine come prima cosa' (e intanto nelle ultime tre annate ha intascato per sé poco meno di 9 milioni) e altre menate sui generis.
Beh... Sapete che c'è? Serie A o Serie B che sia, spero in una cessione della proprietà, se non altro per cambiare un po' il solito film degli ultimi 10 anni dai quali abbiamo evinto un'unica consapevolezza: L'attuale massimo campionato calcistico italiano, pur nella sua mediocrità tecnica e spettacolare (aggravata da un calcio spezzatino a giorni e orari assurdi che ha allontanato ancor di più i tifosi), non è alla portata di Maurizio SETTI se non grazie ad improbabili allineamenti astrali che, a forza di dai, senza la programmazione e il consolidamento fin'ora soltanto promessi, sono destinati a fallire.
Precedenti
Poco più di 11 anni fa l'ultimo VERONA-MONZA al 'Binti' e, come il 16 Gennaio 2011 una vittoria sarebbe stata importantissima per i gialloblù per staccarsi definitivamente dalla zona calda ed iniziare a risalire a china, Domenica prossima saranno vitali 3 punti in maniera di continuare a sperare nell'aggancio allo SPEZIA e nel mantenimento della Serie A.
Nei 24 precedenti tra le due compagini a Verona i biancorossi hanno vinto 5 volte e pareggiato 9, l'ultima vittoria esterna risale al campionato di Serie B 79'-80' quindi le statistiche arridono fortemente alla compagine scaligera che ha trionfato in ben 10 partite sul campo di casa contro i brianzoli compresa l'ultima del 2011 con un 2 a 0 un po' fortunato griffato da PICHLMANN, ESPOSITO e un grande RAFAEL.
2 a 1 in rimonta il 15 Dicembre 2008 quando, in un match duro e difficile contro il catenaccio avversario, PAROLO e GOMEZ TALEB ribaltavano il risultato.
Gialloblù vittoriosi di misura anche il 23 Maggio 1999 per la 35esima giornata di Serie B 1998-99 grazie alla prodezza di Leonardo COLUCCI.
La prossima sfida sarà affidata alle cure del signor Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.
al rientro dopo aver smaltito l'attacco febbrile che lo ha escluso dalla trasferta a La Spezia e anche
dovrebbe essere regolarmente a centrocampo mentre il trauma distorsivo alla caviglia sinistra, pur non grave, toglierà quasi certamente
Numerose e importanti quindi i forfait che inevitabilmente condizioneranno le scelte di mister
a causa di un guaio gastrointestinale.
1 Montipò, 2 Zeefuik, 3 Doig, 4 Veloso, 5 Faraoni, 7 Verdi, 8 Lazovic, 19 Djuric, 22 Berardi, 23 Magnani, 24 Terracciano, 25 Braaf, 27 Dawidowicz, 28 Abildgaard, 29 Depaoli, 30 Kallon, 32 Cabal, 33 Duda, 34 Perilli, 38 Gaich, 42 Coppola, 61 Tameze, 80 Cisse.
3-4-2-1 con Montipò; Dawidowicz-Magnani-Coppola; Faraoni-Duda-Tameze-Doig; Braaf-Lazovic; Gaich.
modificherà poco o nulla rispetto alla vittoria dei brianzoli nell'ultimo turno contro l'EMPOLI.
che salterà la trasferta al Bentegodi.
2 Donati, 3 Pablo Marí, 5 Caldirola, 7 Machin, 8 Barberis, 9 Gytkjaer, 10 Valoti, 11 Carboni, 12 Sensi, 16 Di Gregorio, 17 Caprari, 19 Birindelli, 22 Ranocchia, 26 Antov, 28 Colpani, 30 Carlos Augusto, 32 Pessina, 37 Petagna, 55 Izzo, 77 D'Alessandro, 80 Vignato, 84 Ciurria, 89 Cragno, 91 Sorrentino.
3-4-2-1 con Di Gregorio; Izzo-Marí-Caldirola; Donati-Pessina-Sensi-Augusto; Ciurria-Caprari; Petagna.
FANTACALCIO
Fantacalcio, focus su Barak, Caprari e Simeone: dov’è finito il trio delle meraviglie?
Fantacalcio, occhi puntati sull'ex tridente dell'Hellas Verona: si accendono i riflettori sulle prestazioni decisamente incolore di Barak, Caprari e Simeone
Simeone Barak e Caprari, Verona
Gianni Giunta - Autore
8 Marzo 2023 5 Min di lettura
Abbiamo ancora tutti negli occhi la straordinaria cavalcata trionfale che ha regalato, nel passato campionato, il nono posto in classifica agli uomini di Tudor, un risultato che ha sancito il record di punti in Serie A nella storia dell’Hellas Verona. Ed è indiscutibile come la stragrande maggioranza del merito sia stato del tridente offensivo composto da Antonin Barak, Gianluca Caprari e Giovanni Simeone, autori in totale di 40 sigilli e 16 rifiniture vincenti in stagione.
Se consideriamo gol ed assist, il trio delle meraviglie ha partecipato al 90% delle reti messe a segno l’anno scorso dai gialloblu ed è stato anche il primo reparto a raggiungere la doppia cifra con ogni suo componente, se si esclude quello del Liverpool. I tre moschettieri si sono separati nell’ultima sessione di calciomercato, gettando nello sconforto la community. Ma andiamo adesso a vedere qual è stata la loro involuzione ed il possibile futuro in chiave fantacalcio.
Barak: ruolo diverso, niente rigori, il ceco ora è un flop
Antonin Barak, trequartista della Fiorentina
Inutile negarlo, la delusione più grande tra i tre profili in questione riguarda proprio il trequartista viola. Con la maglia dell’Hellas Verona, il 28enne agiva a ridosso di Simeone, sul centro-destra dell’attacco gialloblu, e riusciva ad andare spesso al tiro. Inoltre, dopo sole due giornate, Zaccagni si traferì alla Lazio ed il fantasista ceco ereditò la paternità dei tiri dal dischetto: la posizione in campo e lo status di rigorista permise a Barak di realizzare 11 gol ed avere la miglior fantamedia (7.81) tra i centrocampisti.
L’approdo in pompa magna alla Fiorentina ha riempito di aspettative l’ambiente toscano, ma il 4-3-3 di Italiano stride da subito con la necessità di libertà del numero 72. In campionato, da titolare o quando subentra, viene utilizzato da mezz’ala e la distanza dalla porta si traduce nel misero ruolino di sole due reti in Serie A. Ultimamente ha trovato spazio ed anche la via del gol, proprio contro la sua ex squadra, ecco perchè Barak potrebbe essere una sorpresa al fantacalcio per il finale di stagione.
Caprari: il Monza vola, il fantasista stenta a decollare
Gianluca Caprari, attaccante del Monza
Dati alla mano, al secondo posto del trio delle meraviglie si piazza il talentuoso classe 1993. Arrivato in veneto dopo l’ennesimo prestito, l’ex blucerchiato eredita la numero 10 dal partente Zaccagni e, forse, proprio questa investitura gli consente di cesellare la migliore annata della carriera: il fantasista realizza 12 sigilli e 7 assist nel torneo 2021/2022 e potrà vantare a fine stagione la 4° media voto di tutta la Serie A, a pochissima distanza da Berardi, Osimhen e Leao.
Anche per lui l’estate porta alla separazione dall’Hellas e così il 29enne si lascia stregare dal fascino del progetto ambizioso di Galliani e Berlusconi. Il feeling con il mister scocca immediatamente, infatti Caprari è insostituibile per Palladino: il tecnico lo ha schierato titolare 22 volte su 25, facendolo subentrare nelle altre 3 occasioni. Il Monza è un’orchestra perfetta e le sole 4 marcature del numero 17 sono l’unica nota stonata, ecco perchè siamo certi che sarà un gran finale di fantacalcio per l’attaccante.
Simeone: solo 3 gol per il Cholito, un leone in gabbia
Giovanni Simeone, centravanti del Napoli
L’approdo del bomber alla corte gialloblu, dopo gli anni altalenanti di Cagliari, era l’occasione perfetta per riscattarsi e consacrarsi definitivamente. Ed infatti, Simeone è stato la punta di diamante di un tridente che ha fatto sognare la community a suon di bonus: per il Cholito ben 17 centri nella scorsa Serie A, con le ciliegine della doppietta alla Juventus ed il roboante poker alla Lazio. Il centravanti si è addirittura piazzato al 4° posto in classifica marcatori, dietro icone come Lautaro, Vlahovic ed Immobile.
Dopo un’annata da record arriva in estate il trasferimento al Napoli: è stato impossibile dire di no alla chiamata di De Laurentiis ed ignorare il richiamo del Maradona. Ovviamente, l’ex gialloblu era conscio di partire dietro Osimhen nelle gerarchie, ma la strepitosa stagione del nigeriano ha drasticamente ridotto il suo minutaggio. Parecchio difficile che adesso cambi il suo status, infatti Simeone resta un’incognita al fantacalcio, nonostante le 3 reti realizzate nei 15 spezzoni di partita concessi da Spalletti.
FONTE:
FootballNews24.it
ESCLUSIVE
ESC. CH – Guidotti “La salvezza per festeggiare i centoventi anni del Verona”
Il presidente degli Ex Gialloblù ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni
di Redazione Marzo 8, 2023 - 17:30
Noto ai più come Chicco, Sergio Guidotti si dice fiducioso per il futuro: raggiunto dai microfoni di CalcioHellas, il presidente degli Ex Gialloblù, da sognatore romantico, identifica la salvezza come l’inizio della grande festa per il centoventesimo compleanno dell’Hellas.
Ecco dunque di seguito la nostra intervista integrale all’ex giocatore (e grande tifoso) del Verona.
Abbiamo bisogno di conforto: cosa ne pensi di questa situazione?
«Ho sentito tanti pareri, ma per me il pareggio contro lo Spezia è un bicchiere mezzo pieno: a novembre questa partita l’avremmo persa. Il Verona è cambiato, la pausa del Mondiale ci ha fatto bene. C’è da sperare di recuperare presto la rosa completa, ma nel frattempo servirebbe un po’ di fantasia. Ricordo Tameze fatto giocare come “falso nueve”. Ora serve coraggio, fantasia e il classico “fattore C”… Non dobbiamo pensare ai nostri limiti, abbiamo dimostrato, nella necessità, di saperli superare».
Il Verona è atteso da Monza e Samp: sono due partite da vincere per parlare di salvezza?
«Possono andare bene anche quattro punti, ma solo se entriamo nell’ottica che servono punti ovunque, anche nelle caselle dove metteremmo zero. Sarebbe una salvezza storica, dopo le dieci sconfitte consecutive. Abbiamo festeggiato i centodieci anni dell’Hellas con la promozione in Serie A, sogno di festeggiare i centoventi con una salvezza da raccontare alle generazioni future».
In questi giorni si parla dell’ipotesi di spareggi in caso di pari punti con la quart’ultima…
«Di spareggi ne ho visti tanti, vorrei stare tranquillo, non ho più vent’anni e per come vivo le partite non so se il mio cuore regge. È sicuramente una buona notizia, poi sia aprirà anche il tema delle vicende extracalcistiche e giudiziarie, ma intanto pensiamo al campionato».
Quale campione del passato servirebbe al Verona di oggi?
«Sicuramente un attaccante, potrei dire i capocannonieri come Toni o Cacia, ma sono nostalgico. Ne scelgo due: Preben Elkjaer, perché è l’uomo delle imprese e sa già come si trascina la nostra città alla vittoria e Nico Penzo: per le punizioni sarebbe fantastico ed è un giocatore a tutto campo».
Torniamo alla realtà: del Verona di oggi chi ti sta piacendo?
«Montipò! Già dallo scorso anno ha consolidato la sua affidabilità. In questa situazione è difficile trovare qualcuno che ti faccia “vibrare”, ma Veloso e capitan Faraoni possono dare il giusto apporto ai giovani. Per esempio Terraciano meriterebbe di più, lo conosco e gli voglio molto bene. Spero addirittura che il gol salvezza sia suo!».
Segui ancora le ragazze dell’Hellas Verona Women?
«Fatico a trovare il tempo per andare a vederle, ma mi tengo molto informato. Hanno infilato una serie di risultati positivi che ha dato una clamorosa sterzata al campionato. Sono molto felice e auguro a loro tutto il bene possibile».
Intervista a cura di Giovanni Vit
FONTE:
CalcioHellas.it
10 Marzo 2023 - 09:21 Hellas Live Lettura: 1 min.
Hellas Verona-Monza, la partita speciale di Marco Zaffaroni
Tra i tanti ex della sfida in programma domenica allo stadio Bentegodi, c’è anche l’allenatore dei gialloblù. Marco Zaffaroni, classe 1969, da calciatore ha collezionato più di 500 presenze in Serie C e tra queste se ne contano ben 141 con la maglia del Monza, dal 2004 al 2008.
Nella stagione 2007/08, in C1, Zaffaroni sfidó l’Hellas Verona di Davide Pellegrini, pareggiando all’andata 0-0 al Bentegodi e perdendo
3-2 al ritorno, con le reti gialloblù di Garzon, Stamilla e Di Bari.
Zaffaroni non è stato solo giocatore ma anche allenatore del Monza, dal 2016 al 2018, dove conquista la promozione in Lega Pro con due turni d’anticipo, esperienza brianzola che si chiuse poi con l’esonero.
7 Marzo 2023 - 09:31 Hellas Live Lettura: 1 min.
Hellas Verona, il gol manca da più di 300’
L’ultima rete segnata dai gialloblù porta la firma di Ngonge contro la Salernitana, al 32’ lo scorso 13 febbraio, un gol che regaló agli scaligeri la quarta, ed ultima, vittoria in campionato. Contro Roma, Fiorentina e Spezia, pur creando, l’Hellas Verona non è riuscito a finalizzare, facendo salire a 328’ senza gonfiare la rete avversaria.
FONTE:
HellasLive.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 12/03/2023 7:30
LA SFIDA DEL BENTEGODI. Oggi il Verona deve superare se stesso. Contro tutti e contro tutti
Lazovic (foto Hellas Verona/Grigolini)
Il folle spezzatino di partite causato dalla cessione della serie A a Dazn per qualche spicciolo in più incassato dagli attuali “gestori” del calcio italiano costringerà oggi il Verona a giocare sapendo il risultato della partita dello Spezia contro l'Inter.
Una follia chiamata modernità che fa a pugni con lo sport e una regolare competizione. Ce ne sarebbe abbastanza per mandare tutti a quel paese e in effetti sempre più italiani si stanno disamorando di questo calcio “bancomat”, miope nelle proprie strategie, che spesso offre uno spettacolo di basso, bassissimo livello.
La premessa non toglie nulla all'impresa dello Spezia che ha approfittato della dabbenaggine dell'Inter e del suo scarso allenatore per vincere una partita che rischia di essere fondamentale per la sua salvezza. Il successo però si è tramutato indubbiamente in un peso psicologico notevole per l'Hellas. Possiamo star qui cento anni a convincerci che non è così, ma da venerdì sera non c'è tifoso del Verona che non abbia dentro questo “tarlo” distruttivo, figurarsi i ragazzi che andranno in campo oggi con il Monza.
Da gennaio il Verona convive con questa situazione: ogni gara è una finale, ogni pallone pesa il doppio. Nel secondo tempo di La Spezia si è visto chiaramente quanto il Verona avesse il terrore di prendere un gol che avrebbe chiuso anzitempo il campionato.
Oggi l'Hellas dovrà compiere uno sforzo immane per concentrarsi su una gara difficilissima già di per sè, contro un Monza che ha valore tecnici elevatissimi, un bravo allenatore e una proprietà fuori categoria.
E' la partita più dura di tutte dal punto di vista psicologico perchè l'impresa di vincere permetterebbe solo di restare alla stessa distanza dallo Spezia e quindi di continuare a sperare. Serve il miglior Verona della stagione e un Bentegodi che “spinga” come non mai. Il nostro futuro è adesso, qui, ora. Siamo condannati a vincere contro tutto e contro tutti. Come sempre.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
HELLAS VERONA
Juventus-Hellas Verona, le pagelle degli scaligeri: Ebengue una roccia, Cazzadori freddo
Le pagelle della squadra di Sammarco
Pietro Nalesso PIETRO NALESSO @PIETRONALESSO_ 05.03.2023 17:07
BOSEGGIA 6: In controllo, puntuale nelle uscite.
MATYJEWICZ 6,5: Sfiora il gol e si muove coordinato con il reparto, attento e concentrato in area. Ci si augura che il colpo subito non sia nulla di grave, in bocca al lupo (dal 71' NWANEGE 6, si immedesima bene nel suo ruolo all'interno della partita).
EBENGUE 7: Roccioso e puntuale in area di rigore, anche con Calabrese out Sammarco può stare tranquillo.
EL WAFI 6: Viene preso in mezzo anche in situazioni complicate, se la cava.
LARSEN 6,5: Viaggia sulla fascia e arriva puntuale sia al cross che al raddoppio su Yildiz (dal 65' SCHIRONE 6, concreto e agonista, il suo apporto alla squadra non cambia partendo dalla panchina).
JOSELITO 6,5: Non è un play puro e basta, ma anche un giocatore di gamba, oggi lo dimostra.
D'AGOSTINO 7: Sette come i polmoni, partita di sacrificio e lucidità contro una big del campionato (dall'81' VERZINI S.V.).
BERNARDI 6: Meno protagonista e presente sul fondo della sua banda, mai sporco in entrambe le fasi.
CISSE 6,5: Si allarga sulla sinistra in fase difensiva, poi è il primo rifinitore quando è il momento di contrattaccare (dall'81' PATANE' S.V.).
PATRICIO 6: Con tanto spirito e con tanta abnegazione, il suo supporto non manca mai (dall'81' CAIA S.V.)
CAZZADORI 7: Ha la pazienza di aspettare la sua palla e così è, il suo gol regala un'illusione.
FONTE:
MondoPrimavera.com
12 MARZO 2023
Keep Racism Out | Tutta la Serie A schierata insieme contro le discriminazioni
Verona - Hellas Verona FC scende in campo insieme agli altri 19 club del massimo campionato italiano, al fianco di Lega Serie A e UNAR nell'iniziativa Keep Racism Out.
La 26a e la 27a giornata del campionato di Serie A 2022/23 sono dedicate, infatti, alle attività della terza campagna di Keep Racism Out, che ha l'obiettivo di combattere ogni forma di discriminazione nel calcio.
Hellas Verona e Monza, in campo oggi alle ore 15 allo stadio 'Bentegodi', giocheranno in sostegno di questa iniziativa, indossando una patch dedicata sulla manica destra, e con i capitani delle due squadre che indosseranno una fascia con il logo rappresentante la campagna.
Lo stesso faranno tutte le altre 18 squadre impegnate in questi due fine settimana, per portare insieme il medesimo, forte, messaggio su tutti i campi italiani della massima serie.
11 MARZO 2023
Serie A TIM | #VeronaMonza: i numeri
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports relative a Hellas Verona-Monza, 26a giornata della Serie A TIM 2022/23, in programma domani, domenica 12 marzo, allo stadio 'Bentegodi' (ore 15).
I PRECEDENTI
L'ultimo Hellas Verona-Monza di campionato si è disputato il 16 gennaio 2011 - match valido per la 20a giornata del Girone A della Lega Pro Prima Divisione - ed è terminato con una vittoria dei gialloblù per 2-0, grazie alle reti Pichlmann ed Esposito. In panchina, l'allenatore era Andrea Mandorlini.
CURIOSITÀ
Il Verona è la squadra che ha raccolto più punti in percentuale nel 2023 sul totale di classifica: il 72%, ovvero 13 sui 18 complessivi; a seguire il Monza con il 50% (16/32), al pari della Sampdoria (6/12).
Il Verona ha vinto le ultime 2 sfide di Serie A contro squadre neopromosse tenendo la porta inviolata: i gialloblù non hanno mai infilato 3 successi consecutivi senza subire gol contro queste avversarie nella massima competizione.
FOCUS GIOCATORI
Lorenzo Montipò è il portiere che conta il maggior numero di parate in questo torneo: 87.
Darko Lazovic ha fornito 4 assist in questo campionato e potrebbe diventare il terzo centrocampista a contarne almeno 5 in ciascuna delle ultime 4 stagioni di Serie A, dopo Pellegrini e Çalhanoglu.
10 MARZO 2023
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento venerdì 10 marzo
Castelnuovo del Garda - Oggi, venerdì 10 marzo, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione in palestra ed esercitazioni tecnico-tattiche.
9 MARZO 2023
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento giovedì 9 marzo
Castelnuovo del Garda - Oggi, giovedì 9 marzo, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione, lavoro tattico e partite a tema.
8 MARZO 2023
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento mercoledì 8 marzo
Castelnuovo del Garda - Oggi, mercoledì 8 marzo, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: lavoro di forza in palestra ed esercitazione tattica.
7 MARZO 2023
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento martedì 7 marzo
Castelnuovo del Garda - Oggi, martedì 7 marzo, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività: attivazione, esercizi di possesso palla, mini partite e lavoro aerobico.
6 MARZO 2023
Sammarco: "Grande atteggiamento della squadra, che sia un punto di ripartenza"
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù, Paolo Sammarco, rilasciate al termine di Juventus-Hellas Verona, 22a giornata del campionato Primavera 1 TIM 2022/23.
"Abbiamo fatto un'ottima partita, soprattutto dal punto di vista dell'atteggiamento. I ragazzi hanno saputo soffrire insieme, giocando da squadra e creando occasioni. Peccato perché potevamo portare a casa una vittoria, poi è arrivato il pareggio della Juventus a un quarto d'ora dalla fine, ma la squadra ha reagito e ha cercato nuovamente il gol del vantaggio. L'atteggiamento è stato positivo da parte di tutti, titolari e subentrati, quindi spero sia un punto di ripartenza in vista delle prossime partite".
5 MARZO 2023
Primavera 1 TIM | Ottimo punto per i gialloblù: #JuveVerona termina 1-1
Vinovo (TO) – Pareggio di valore quello conquistato dalla Primavera di mister Paolo Sammarco, che allo ‘Juventus Training Center’ ha fermato i padroni di casa sull’1-1.
Una sfida ad alto quoziente di difficoltà, ma che ha visto l’Hellas Verona mettere in difficoltà la squadra che detiene il miglior attacco del campionato e che si presentava all’incontro forte di quattro risultati utili consecutivi alle spalle.
La sfida, decisa dai gol di Cazzadori e Yildiz, ha portato al Verona un punto significativo nella corsa salvezza, il 25esimo stagionale.
Venendo alla cronaca, il Verona si rende subito pericoloso al 5' con Matyjewicz, che sfrutta il cross di Larsen per colpire di testa, ma il pallone finisce sul fondo.
La risposta della Juventus arriva al 12', quando Turco calcia ad incrociare da posizione defilata sfiorando il palo alla sinistra di Boseggia.
I ritmi si stabilizzano nel cuore del primo tempo, per poi riaccendersi nel finale: al 43' Joselito cerca la porta dalla distanza indirizzando il pallone a pochi centimetri dal palo, così come Bernardi, che minuto di recupero concesso lascia partire il mancino e di poco non trova lo 0-1.
Ad inizio ripresa Cisse è protagonista di una bella giocata: il numero 80 salta l'uomo, serve il pallone al centro dell'area dove Cazzadori non riesce a deviare a rete.
Al 57' arriva il gol dei gialloblù: sul cross di Joselito arriva l'ottimo colpo di testa di Cazzadori, che si smarca in area e insacca il quarto gol personale in campionato, valido per l'1-0.
Il Verona lotta, ma la Juventus trova il modo di pareggiare al 75'. Mancini batte un calcio di punizione, il pallone sbatte sulla traversa e sulla ribattuta Yildiz è il più veloce a ribadire a rete.
Nel finale, all'88', c'è spazio per una nuova occasione creata dall'Hellas, che va letteralmente ad un passo dal 2-1 col neo entrato Schirone, il quale calcia col destro sul palo più lontano mancano di pochissimo la porta.
I gialloblù conquistano così al triplice fischio un ottimo pareggio confermandosi al 13esimo posto in classifica.
Il prossimo impegno del Verona è in programma lunedì 13 marzo (ore 16) contro la Fiorentina, gara valida per la 23a giornata di campionato Primavera 1 TIM 2022/23.
SECONDO TEMPO
95' Triplice fischio, termina 1-1 a Vinovo: ottimo punto per i gialloblù
90' Saranno 5 i minuti di recupero
88' Verona vicinissimo al 2-1! Schirone calcia col destro da posizione defilata mancando di pochissimo la porta!
82' Subito Patanè pericoloso! Il colpo di testa del numero 7 termina di poco sul fondo
81' Forze fresche per mister Paolo Sammarco: entrano Patanè, Caia e Verzini al posto di Cisse, Dias Patricio e D'Agostino
75' GOL. Pareggia la Juventus: sul calcio di punizione di Mancini il pallone sbatte sulla traversa, con Yildiz rapido a sfruttare il rimpallo per depositare in rete da pochi passi
67' Ottima ripresa quella giocata fin qui dai gialloblù, che stanno lottando a denti stretti contro la Juventus
57' GOOOL! VERONA IN VANTAGGIO A VINOVO! Ha segnato Cazzadori! Il numero 22 gialloblù sfrutta il cross di Joselito per colpire di testa in piena area e sbloccare la partita!
48' Ancora Verona in avanti: Cisse salta l'uomo, serve un pallone interessante nel cuore dell'area dove Cazzadori sfiora la battuta a rete
46' Via con la ripresa: forza ragazzi!
PRIMO TEMPO
46' Termina 0-0 il primo tempo
46' Ancora Hellas pericoloso, questa volta con Bernardi, che calcia col mancino da posizione defilata andando ad un passo dallo 0-1
45' Concesso 1 minuto di recupero
43' Joselito vicino al gol! Grande conclusione del centrocampista in maglia numero 19 e pallone che sfiora il palo alla destra di Daffara
42' Grande chiusura di Ebenguè su Turco, che recupera l'attaccante bianconero evitandone la conclusione
31' Occasione per i gialloblù! Cisse si presenta al limite dell'area e calcia alto sopra la traversa
26' Superata la metà del primo tempo: ritmi più contenuti rispetto all'avvio di gara e 0-0 che persiste
20' Verona col baricentro basso in questa fase di gioco, per contenere le iniziative dei padroni di casa e provare a ripartire in campo aperto
12' La Juventus risponde con Turco, che entra in area da sinistra e calcia col mancino, a incrociare, a pochi centimetri dal palo più lontano
5' Subito Verona pericoloso! Larsen disegna un cross perfetto per Matyjewicz, che colpisce di testa e sfiora il gol del vantaggio spedendo il pallone, di poco, sul fondo
1' Si parte a Vinovo: forza ragazzi!
JUVENTUS-HELLAS VERONA 1-1
Marcatori: 57' Cazzadori, 75' Yildiz
JUVENTUS: Daffara, Valdesi, Rouhi (dal 70' Moruzzi), Turco (dal 58' Mancini), Hasa, Ripani (dal 68' Mbangula), Yildiz, Anghele, Nonge (dal 79' Doratiotto), Citi, Muharemovic (dal 58' Dellavalle)
A disposizone: Zelezny, Fuscaldo, Strijdonck, Pisapia, Maressa, Boufandar
Allenatore: Paolo Montero
HELLAS VERONA: Boseggia, El Wafi, Larsen (dal 65' Schirone), Bernardi, Matyjewicz (dal 72' Nwanege), Joselito, Cazzadori, Ebenguè, D'Agostino (dall'81 Caia), Dias Patricio (dall'81 Patanè), Cisse (dall'81' Verzini)
A disposizione: Ravasio, Toniolo, Florio, Riahi, Aziz, Nitri, Diao
Allenatore: Paolo Sammarco
Arbitro: Giuseppe Rispoli (Sez. AIA di Locri)
Assistenti: Rosario Antonio Grasso (Sez. AIA di Acireale), Mario Chichi (Sez. AIA di Palermo).
NOTE. Ammoniti: Cisse, Hasa, El Wafi.
[Foto: Filippo Alfero - Juventus FC - Getty Images]
FONTE:
HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: 'Bomberino' ALTINIER raggiunge i 200 gol in carriera! Moise KEAN espulso a Roma a meno di un minuto dal suo ingresso a causa di un fallo da reazione su MANCINI: Il duro editoriale di De Magistris 'Non paragonatelo a Balotelli, è peggio: Moise Kean si sta gettando via. Quando guadagnare troppo è troppo...' ma il fratello Giovanni lo difende 'Non capite un ca**o di calcio e aprite la bocca senza motivo!”'.
Divorzio JURIĆ-TORINO sempre più probabile a seguito delle parole del tecnico croato dopo il BOLOGNA, tra i candidati alla panchina anche un altro ex gialloblù come ITALIANO.
SERIE A
Torino, Juric sempre più lontano: per il futuro si studiano i nomi di Motta e Palladino
08/03 ALLE 19:00
di PIETRO LAZZERINI
Sono sempre più pressanti le voci legate al possibile addio dal Torino di Ivan Juric, soprattutto dopo le dichiarazioni dello stesso tecnico dopo il Bologna. Un'apertura all'addio che risuona negli ambienti granata e che apre più strade per il futuro del croato e della panchina del Toro.
Per quanto riguarda Juric, prima di dire addio comunque dovrà studiare al meglio le possibili proposte, dal Nizza in Francia, passando per Nottingham Forest e Southampton in Premier fino al Wolfsburg in Bundesliga. Nel frattempo però Vagnati sta iniziando a guardarsi intorno per la sua eventuale sostituzione. Detto che i primi nomi ipotizzati sono quelli di Italiano e Dionisi, all'interno della dirigenza granata si sta pensando più ad allenatori che abbiano una storia vicina a Gasperini, proprio come Juric. Quindi ecco che i nomi di Thiago Motta e di Palladino saltano subito all'occhio come opzioni concrete, più concrete anche di Bocchetti, altro gasperiniano. A riportarlo è l'edizione di Torino de La Repubblica.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
7 Marzo 2023 - 09:30 Hellas Live Lettura: 1 min.
Ex Verona, Altinier realizza il 200º gol in carriera
L’ex attaccante classe 1983 dell’Hellas Verona, Cristian Altinier, in gialloblù nel gennaio del 2008 in Serie C1 (10 presenze, 0 reti, ndr) questo fine settimana col Colorno nel campionato di Eccellenza, ha realizzato la rete n.200 in carriera. Foto Instagram
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HellasLive.it
6 MARZO 2023 14:28
Lo sfogo del fratello di Kean: “Non capite un ca**o di calcio e aprite la bocca senza motivo!”
Giovanni Kean è intervenuto sui social per difendere il fratello, Moise, espulso a Roma dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo per un brutto fallo di reazione su Mancini. “Li massacrate ogni partita”.
A cura di Maurizio De Santis
L’arbitro Maresca mostra il cartellino rosso a Moise Kean.
Espulsione diretta per fallo di reazione dopo nemmeno un minuto dall'ingresso in campo. Il cartellino rosso preso da Moise Kean all'Olimpico contro la Roma ha finito con l'occupare la scena della sconfitta dei bianconeri. L'espressione di Massimiliano Allegri in campo (e poi le sue parole nello spogliatoio, oltre a quelle in diretta tv) spiegava già bene quale fosse lo stato d'animo dell'allenatore della Juventus nei confronti dell'attaccante che da possibile risorsa per l'assalto finale s'è rivelato pesante zavorra.
"Ha sbagliato tutto e pagherà una multa per questo", ha sottolineato il tecnico che ha provato a chiarire come (anche) quell'atteggiamento sia stato, con ogni probabilità, figlio del clima snervante che si vive per la penalizzazione in classifica e per l'ansia di voler puntare al risultato straordinario. Ovvero, perfezionare una rimonta insperata agganciando la quarta posizione che vale la Champions.
L’attaccante della Juve lascia il campo dopo appena quaranta secondi.
Kean è stato molto criticato per la sua irruenza e per quel gesto avventato che ha lasciato la squadra in dieci, l'ha messa in difficoltà, ha aggiunto il danno ulteriore alla beffa dei tre legni centrati in un match sfortunato. A difendere l'attaccante pubblicamente è stato suo fratello, Giovanni (che gioca in Serie D nel Nola). Lo ha fatto attraverso un commento a una pagina di sostenitori bianconeri (‘scesa in campo' per criticare chi, perfino tra gli juventini, s'è scagliato contro il giocatore) e una storia su Instagram.
Lo sfogo in una storia su Instagram del fratello di Kean, Giovanni.
"Tutti grandi allenatori da casa – si legge nell'incipit del post di Giovanni Kean -. Non giudico il gesto di mio fratello perché parla da solo. È sbagliato e lui lo sa. Ma dire che non suda la maglia non penso che sia vero. Un vero tifoso non fischia mai un proprio giocatore anzi… proprio bei momenti difficili lo deve aiutare".
Il messaggio prende in esame quel brutto vezzo che, secondo il fratello di Moise, è tipico del calcio italiano: "Sanno solo giudicare: non vi domandate perché non ci sono tanti giocatori italiani? Li massacrate ogni partita. Non sapete un ca**o di calcio e aprite bocca senza motivo!".
Giovanni Kean è intervenuto anche a commento di un post di una pagina di tifosi bianconeri.
Lo sfogo prosegue con un altro tipo di considerazione e fa riferimento a quei periodi difficili che, nella vita come nello sport (e nello specifico, nel gioco del calcio), ogni persona può attraversare per ragioni differenti. "Ci sono sempre alti e bassi, non c’è un singolo giocatore che non abbia avuto momenti di crisi. Non sono macchine, sono persone normali. Vi ricordo che è un gioco… Fa goal e non va bene, fa doppietta e si dice che non basta la doppietta… parlate sempre… incitateli invece di insultarli in campo quando sbagliano un passaggio. Il 99% di noi si sogna di giocare a quei livelli, sembra che abbiate vinto tutti un mondiale".
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FanPage.it
EDITORIALE
07/03 ALLE 09:20
di RAIMONDO DE MAGISTRIS
Non paragonatelo a Balotelli, è peggio: Moise Kean si sta gettando via. Quando guadagnare troppo è troppo...
Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale
Moise Kean che una manciata di secondi dopo il suo ingresso in campo dà un calcio a Gianluca Mancini e si fa espellere è il sintomo, non la causa del problema. E' il malumore di un attaccante che pensa di meritare di più. Che sperava dopo il gol con lo Spezia di trovare più spazio in campo e invece nelle ultime due gare di campionato ha raccolto solo briciole e un cartellino rosso, quello che gli porterà in dote una multa salata e ancora meno minuti in una Juventus che lui avrebbe volentieri lasciato già la scorsa estate. Ma da cui anche la prossima difficilmente riuscirà a divorziare.
Juventus, Everton, PSG e poi di nuovo Juventus. A 23 anni appena compiuti
Ha festeggiato il suo compleanno una settimana fa Moise Kean, è nato il 28 febbraio 2000 e ha già alle spalle una carriera da far invidia al 95% dei calciatori professionisti. L'esordio in Serie A arriva prestissimo, a 16 anni. E nella stagione successiva è già tempo di un prestito in Serie A per farsi le ossa: va a Verona per trovare spazio, minuti e gol. La scelta è quella giusta, ma l'Hellas non è la Juventus e quando torna in bianconero lo spazio è quello che è: c'è ancora Allegri in panchina, ci sono ancora Mandzukic e Dybala e c'è soprattutto Cristiano Ronaldo al centro dell'attacco. Il portoghese è l'attaccante che sarà chiamato a sostituire un paio d'anni più tardi, ma nel 2019 è colui che lo spinge ad andare via. E' quella la Juventus che vende chiunque per provare a ripagare l'investimento Ronaldo, che sacrifica i suoi giovani per provare (senza successo) a risanare conti disastrati. E fa lo stesso con Kean cedendolo a quell'Everton che fin da subito si rivela ambiente inadatto per il giovane e turbolento Kean. A Liverpool va malissimo: tanti titoli sui tabloid e pochi gol. L'Everton un anno dopo averlo pagato quasi 30 milioni di euro se ne libera e lo spedisce in prestito a Parigi, in quel PSG che rappresenta fin qui l'apice della sua carriera: è la stagione con più gol, l'unica conclusa in doppia cifra. Quasi mai titolare, ma un utilissimo comprimario. Diciassette reti complessive che spingono la Juventus a puntarci di nuovo nell'estate 2021. Un errore clamoroso, per Kean e per il club.
Un errore dettato dalla fretta: il ritorno in bianconero nel momento peggiore
Sono gli ultimi giorni dell'estate 2021 e la Juventus deve fare i conti con la richiesta sempre più inderogabile di Cristiano Ronaldo di lasciare Torino. Ferragosto è trascorso, Agnelli e Cherubini sono al lavoro col Manchester City e proprio mentre si sta definendo il clamoroso matrimonio tra Guardiola e CR7 ecco l'inserimento del Manchester United. Che offre di più e lo riporta a casa, il 27 agosto. Una manciata di giorni prima della chiusura del calciomercato.
A quel punto la Juve si fionda sul mercato. Deve trovare un attaccante che: a) accetta di muoversi a fine agosto, b) è sul mercato, c) è da Juventus d) è giovane. Lo screening è presto fatto, il risultato è Moise Kean. Ma è una operazione che in quel momento storico ha un prezzo non poco oneroso: è l'Everton ad avere il coltello dalla parte del manico e la Juventus (che non ha alternative) per riportare Kean a Torino spende più soldi di quelli che aveva incassato due anni prima. Anche se all'Everton Kean aveva fallito e il PSG, alla fine, aveva deciso di non puntare su di lui.
Ingaggio da 3.7 milioni di euro e altri 28 milioni che la Juve dovrà pagare in estate
Moise Kean torna alla Juventus il 31 agosto 2021 in prestito biennale oneroso con obbligo di riscatto più bonus. Una operazione che il club bianconero sconterà nella gran parte solo la prossima estate quando dovrà versare nelle casse dei toffees 28 dei 35 milioni di euro pattuiti al momento delle firme sul contratto. E dovrà farlo in una estate, la seconda consecutiva, in cui Kean chiederà di andare via perché alla Juventus continua a non trovare lo spazio che crede di meritare. Ma dove può andare? Chi lo vuole e chi può permetterselo?
Andare a dama sarà complicatissimo perché c'è da aggiungere un ingaggio che oggi si attesta sui 3.7 milioni di euro netti a stagione. Ma una soluzione andrà trovata: è il motivo per cui nelle scorse settimane Kean ha deciso di cambiare procuratore.
Ad avercela la carriera di Balotelli. E le prospettive sono meno rosee
Si associa spesso e volentieri la parabola di Kean a quella di Balotelli. Per aver attirato prestissimo le luci della ribalta, per colpi di testa che non sono conseguenza dei colpi di classe. Ma i fatti raccontano due carriera diverse: per qualità individuali, per capacità balistiche, ma anche per curriculum. A 23 anni Balotelli aveva già vestito la maglia dell'Inter, vinto da protagonista nel City di Mancini, giocato nel Liverpool e poi anche nel Milan. E nel frattempo aveva anche trascinato l'Italia fino alla finale di un Europeo con tanto di doppietta contro la Germania in semifinale. Un altro livello, con tutti i suoi limiti e i suoi rimpianti. Non esattamente la carriera di Kean che ha in una doppietta alla Lituania l'apice della sua carriera in azzurro e già da un anno e mezzo non scende più in campo con l'Italia. Con questi chiari di luna, chissà quando ci tornerà.
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TuttoMercatoWeb.com