RECAP & IMPRESSIONI
Iniziativa quasi costantemente in mano al VERONA che punge con continuità gli avversari con veloci ripartenze ma come al solito si perde dalla trequarti in su quando GAICH conquista qualche palla di testa ma sbaglia regolarmente nel servire i compagni come KALLON che, entrato a causa dell'infortunio di NGONGE, mette tanta buona volontà ma nulla più. LAZOVIĆ il più pericoloso dei gialloblù ma non centra mai la porta. Fortunatamente i padroni di casa non fanno niente di meglio e il primo tempo si chiude a reti inviolate e, di fatto, nessuna vera occasione creata da ambo le parti.
La ripresa inizia (e termina) col netto predominio dei padroni di casa ma la prima occasione è per KALLON che, solo davanti a DRAGOWSKI, non conserva la necessaria freddezza e tira addosso al portiere avversario.
Al 73° Errore in disimpegno dell'HELLAS, palla sulla testa di NZOLA che anticipa HIEN ed evita PERILLI ma sbatte sul palo alla sua destra e all'88° è il portiere gialloblù a togliere dall'incrocio il tiro a giro di AMIAN salvando il risultato.
Match brutto e noioso tra due compagini che si trovano nei bassifondi della classifica soprattutto a causa delle difficoltà offensive.
Un pari che non serve praticamente a nessuno e nel quale ha vinto la troppa paura di perdere: Primo tempo al VERONA, secondo allo SPEZIA e naturale risultato che divide equamente i punti.
Per quanto riguarda l'HELLAS permangono le grosse difficoltà dalla trequarti in su dove le rare palle addomesticate vengono regolarmente disinnescate dagli errori tecnici; nulli anche i 5 corner battuti dai gialloblù sempre anticipati nei colpi di testa e nelle palle a terra.
Che sia una stagione infelice lo si capisce anche dai numerosi infortuni che hanno colpito la squadra scaligera e che anche oggi, in attesa di un altro scontro salvezza la prossima Domenica contro il MONZA, vede uscire malconci NGONGE e DUDA ovvero i due che, insieme a LAZOVIĆ, avevano apportato un pizzico di qualità in più: Speriamo bene...
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
...Prevale la delusione più che il sollievo per non aver perso (ed aver messo una pietra praticamente tombale sulla salvezza dato che i punti dai liguri sarebbero diventati 6 e avrebbero rappresentato un solco quasi irrecuperabile) perché abbiamo assistito ad una pochezza calcistica con pochi precedenti oltre che ad una disarmante nullità offensiva.
I gravi limiti strutturali della squadra scaligera sono ormai arcinoti ma a questi, da tre partite almeno, si sono aggiunti anche quelli caratteriali ad una compagine che, paradossalmente, giocava meglio quando davvero non aveva nulla da perdere e ora che, qualcosa da perdere non lo ha ancora, è scarsa pure di carattere e determinazione che bisognerà recuperare al più presto e sfruttare al massimo contro MONZA e SAMPDORIA sperando al contempo che SPEZIA e SALERNITANA comincino a perdere punti o la retrocessione sarà tanto sacrosanta quanto inevitabile
Mister SEMPLICI ripropone in blocco l'11 visto nella trasferta di Udine davanti a PLATEK il proprietario americano del club ligure per la prima volta presente al 'Picco' quest'anno.
Qualche novità nel VERONA proposto da ZAFFARONI a partire dalla porta dove figura PERILLI invece di MONTIPÒ che, colpito da uno stato febbrile non figura nemmeno in panchina, a seguire dalla difesa dove torna COPPOLA dal primo minuto come braccetto di sinistra e DEPAOLI sull'esterna mancina al posto dello spento DOIG visto nelle ultime due partite. FARAONI è confermato dalla parte opposta ai lati di TAMÈZE e DUDA così come LAZOVIĆ e NGONGE sulla trequarti dietro a GAICH.
Bellissima la coreografia della 'Curva Ferrovia' dei tifosi di casa, 1497 i tifosi gialloblù giunti in Liguria che hanno esaurito i ticket a disposizione, dirige il signor Daniele Doveri della sezione AIA di Roma 1.
PRIMO TEMPO
6° NGONGE a terra dolorante doppo un contrasto con EKDAL: Sembra che la caviglia sinistra di Cyril sia rimasta sotto la coscia del centrocampista spezzino.
9° KALLON da il cambio a NGONGE che non ce la fa.
11° KALLON da fuori area in zona centrale: Palla a lato.
13° DEPAOLI ruba palla a VERDE e imbuca a lato per LAZOVIĆ ma il tiro sul primo palo di Darko finisce malamente a lato...
14° GAICH dal vertice destro: Palla che esce sul lato opposto.
15° VERDE riparte all'improvviso su suggerimento di NZOLA ma anche l'ex gialloblù, dal vertice sinistro, sbaglia il diagonale sul palo opposto.
18° LAZOVIĆ affonda ancora sulla mancina dopo la sponda di HIEN ma invece del cross preferisce il tiro sul palo vicino che finisce sull'esterno della rete difesa da DRAGOWSKI.
26° LAZOVIĆ con un doppio calcio d'angolo da sinistra: Palla sulla spalla di FARAONI che carambola sopra la traversa.
34° LAZOVIĆ con un calcio d'angolo dal lato sinistro, liscio in uscita di DRAGOWSKI e palla sul secondo palo dove GAICH liberissimo di incornare riesce a non centrare la porta.
36° Batti e ribatti in area gialloblù, palla fuori dove BOURABIA ci prova di prima intenzione: Palla alta.
39° Dal vertice sinistro AGUDELO scodella in area dalla parte opposta una gran palla per il liberissimo NZOLA che fortunatamente manca lo stop vanificando un'ottima ocasione! Palla sul fondo.
42° RECA dal vertice sinistro: PERILLI devia sul fondo.
45°+1 VERDE con un tiro debole dal limite: Facile per PERILLI. Il signor Doveri termina il primo tempo. NGONGE portato a braccia negli spogliatoi dai preparatori gialloblù, non è un bel vedere per l'unico insieme a LAZOVIĆ che la davanti sembrava poter dare un pizzico di qualità.
SECONDO TEMPO
46° Nessun cambio, si riparte.
53° Problemi anche per DUDA che a terra si massaggia la caviglia destra.
55° RECA da fuori area direttamente fra le braccia di PERILLI dopo una leggera deviazione di un difensore gialloblù.
56° DUDA prova a rientrare ma non ce la fa, gli da il cambio ABILDGAARD: VERONA che cade letteralmente e pezzi dopo la febbre a MONTIPÒ, l'uscita di NGONGE e i vari giocatori ai box...
59° GYASI con una girata nel cuore ell'area scaligera non trova la porta.
62° Lo SPEZIA perde palla in uscita, ABILGAARD dal limite serve KALLON in area ma il tiro dell'ex GENOA appena entrato in area è innocuo e facile preda di DRAGOWSKI.
64° Cambia lo SPEZIA: ZURKOWSKI torna in campo dopo lungo tempo dando il cambio a VERDE, padroni di casa che virano sul 4-3-3 più caro a mister SEMPLICI.
68° Palla improvvisa in verticale per KALLON che sfugge a NIKOLAOU e si presenta solo davanti a DRAGOWSKI ma si fa ipnotizzare dal portiere avversario che riesce a deviare e sventare il pericolo.
69° Stop di petto di KALLON vicino al palo destro ma il tiro è completamente fuori misura...
72° AGUDELO per AMIAN decentrato in area: Palla sul fondo.
73° Errore in disimpegno dell'HELLAS, palla sulla testa di NZOLA che anticipa HIEN ed evita PERILLI ma sbatte sul palo alla sua destra! Occasionissima per lo SPEZIA.
75° SEMPLICI cambia ancora KOVALENKO e SHOMUDOROV prendono il posto di BOURABIA e AGUDELO.
76° Il neoentrato KOVALENKO ci prova dal vertice sinistro: Palla alta.
78° Triplo cambio HELLAS: LAZOVIĆ per VERDI, LASAGNA per GAICH e TERRACCIANO per FARAONI fascia di capitano a TAMÈZE.
82° GYASI giù in area protesta per una trattenuta, scintille in panchina MARCHETTI alza la voce più degli altri e Doveri lo espelle.
83° Problema all'adduttore per HIEN che si accascia a terra ma il VERONA non ha più cambi! Lo svedese stringe i denti e si rialza.
85° ZURKOWSKI dalla distanza: Palla centrale, nessun problema per PERILLI.
88° AMIAN riceve al limite e prova la conclusione a giro: PERILLI vola a togliere la palla dall'incrocio e salva il risultato.
89° RECA strattona KALLON e prende l'ammonizione: Salterà il prossimo match.
90°+3 TERRACCIANO ammonito dopo un fallo su SHOMUDOROV. Ultimo cambio SPEZIA: GYASI fa spazio a Daniel MALDINI.
90°+4 ZURKOWSKI contesta la rimessa assegnata al VERONA e Doveri lo ammonisce pochi secondi prima di terminare il match.
VOTI
PERILLI All'esordio in Serie A e nell'HELLAS ha subito una piccola incertezza in avvio quando pasticcia 'protetto' da HIEN e non blocca una palla innocua da calcio d'angolo poi allontana l'emozione e controlla al meglio le manovre in campo anche perché nel primo tempo non è mai impegnato se non nel finale. Spiazzato al 73° quando è NZOLA a girare al meglio di testa. Miracoloso all'88° quando con le unghie toglie dall'incrocio la conclusione dal limute di AMIAN 7
MAGNANI Non va mai per il sottile e butta palla fuori appena avverte il pericolo. Bravo a non cadere nel no-look di VERDE al 61°, ad anticipare GYASI e a prendersi pure il fallo 6
HIEN Controlla al meglio un NZOLA che, non particolarmente in giornata, sbaglia un paio di stop di troppo. Si fa sorprendere dal centrvanti di casa al 73° ma fortunatamente il legno salva l'HELLAS 6-
COPPOLA Tampona bene la sua zona senza correre rischi particolari 6
FARAONI Due cross entrambi fuori misura nel primo tempo, invisibile nella seconda metà di gara quando perde nettamente il duello con RECA 5+ (gli da il cambio TERRACCIANO al 78°: In campo per tener botta a destra in un finale di gara in cui lo SPEZIA preme alla ricerca del colpo del ko Non giudicabile)
DUDA Nel primo tempo non è particolarmente efficace nel fornire fosforo al VERONA. Bravo sulla fascia a fermare GYASI in scivolata al 38°. Nella ripresa non riesce a fare molto meglio anche perché, toccato duro sulla caviglia destra, è costretto a dare forfait 5,5
TAMÈZE Solita gara di sacrificio a far legna in mediana senza infamia e senza lode oggi 6-
DEPAOLI Fa rifiatare DOIG dedicandosi più alla fase difensiva che offensiva: Unico 'acuto' al 13° quando ruba palla a VERDE e innesca LAZOVIĆ 5,5
NGONGE Dopo 5 minuti abbondanti finisce con la caviglia sotto il corpo di EKDAL e la sua partita finisce lì. A fine primo tempo viene portato negli spogliatoi in braccio dai preparatori gialloblù... Speriamo bene! Non giudicabile (gli da il cambio KALLON al 9°: Quanto a corsa e impegno non si discute ma un attaccante che, solo davanti al portiere, sbaglia quello che ha sbagliato lui... Non è un attaccante! Male anche al 69° quando stoppa bene di petto e poi sparacchia alto 5)
LAZOVIĆ Il migliore tra i gialloblù nel primo tempo fino a quando s'incamponisce a cercare il tiro anche quando non è messo al meglio... Nella ripresa non riesce più a trovare varchi e si limita a dare una mano alla difesa 5,5 (gli da il cambio VERDI al 77°: Non gli sono state date troppe possibilità ma è vero anche il contrario e cioè che non ha mai fatto venire particolari dubbi di formazione ai tecnici. Superato anche da KALLON nelle rotazioni Non giudicabile)
GAICH Scintille nel suo duello con AMPADU poi Doveri avverte entrambi e calma gli animi. Errore abbastanza grave al 34° quando, appostato sul secondo palo solo soletto, non riesce nemmeno a centrare la porta. Più tignoso di LASAGNA nel conquistare palloni ma poi, quando si tratta di smistarli come nel finale di primo tempo su LAZOVIĆ, sono dolori... 5 (gli da il cambio LASAGNA al 77°: Entra per cercare di tenere alta la squadra e sbaglia immediatamente l'appoggio per KALLON Non giudicabile)
ZAFFARONI La fortuna non lo aiuta togliendogli, oltre agli altri, anche MONTIPÒ, NGONGE e DUDA però personalmente non mi convice: Perché ad esempio è KALLON e non VERDI la seconda scelta sulla trequarti? Secondo il mister Yaya difenderebbe meglio ma in un match come quello di oggi sarebbe stato importante uno come Simone anche nei calci da fermo (anche se ripensandoci non è che quando è stato chiamato in causa abbia incantato) 6
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister SEMPLICI tecnico dello SPEZIA «Da parte dei ragazzi c'era tanta tensione, hanno sentito troppo il valore di questa gara, nel primo tempo non siamo riusciti a sviluppare quanto provato, c'era poco movimento e abbiamo fatto tanti errori tecnici. All'intervallo ho cercato di caricare i ragazzi, spiegando loro che era sì una gara importante, ma non decisiva, di sciogliere la tensione e spingere forte sull'acceleratore. Nella ripresa si è vista tutta un'altra squadra, abbiamo fatto un secondo tempo straordinario, per gioco, occasioni, aggressività e determinazione. Chiaro che avrei voluto vincere, ma è comunque un punto che ci permette di avanzare in classifica. Sta a me lavorare sull'autostima dei ragazzi, aspetto che forse al mio arrivo mancava in qualche giocatore, dobbiamo credere nei nostri mezzi, che sono importanti, e cercare di esprimere tutti i nostri valori. Non abbiamo vinto, ma intanto non abbiamo preso gol, questo è un altro aspetto positivo e voglio che la squadra riparta dal secondo tempo, perché dovremo sempre fare la nostra partita. Voglio che la squadra non abbia timore di provare il driblling o la conclusione, abbiamo le qualità per fare bene e dobbiamo essere convinti di questo. Ai ragazzi ho detto di non preoccuparsi: le sconfitte saranno sempre colpa mia, le vittorie merito loro, quindi devono lasciare la tensione negativa negli spogliatoi e avere la testa libera per giocare con coraggio e determinazione, anche rischiando qualche giocata in più» ACSpezia.com
Mister ZAFFARONI «Complessivamente sono soddisfatto della gara. Come detto alla vigilia, era una partita particolare per il momento nostro e dello Spezia, oltre che per la classifica. Era difficile tecnicamente, fisicamente, particolare dal punto di vista nervoso perché sai che non devi sbagliare. C'era molta pressione, non dovevamo sbagliare l'approccio e non l'abbiamo fatto. Siamo partiti bene, nel primo tempo abbiamo fatto bene creando per andare in vantaggio. La fase di finalizzazione è un po' un nostro difetto. Nel secondo tempo è tornato lo Spezia, abbiamo dovuto fare due cambi forzati ma alla fine i ragazzi hanno capito il momento, tutti si sono sacrificati per portare a casa un risultato positivo. Sono soddisfatto. Quanto può valere questo punto? Ha un valore indipendentemente dal calendario dello Spezia. Non dobbiamo guardare queste cose, ma guardare noi. Il punto è importante per il carattere dimostrato nelle difficoltà, per la qualità del primo tempo. La squadra sta crescendo e lavorando bene, poi sappiamo che dobbiamo migliorare in tante cose, a partire dalla finalizzazione. Sono soddisfatto del punto in considerazione di come è andata la partita. Dentro una gara ce ne sono tante, vanno letti i momenti e l'abbiamo fatto bene» TuttoMercatoWeb.com
Simone PERILLI all'esordio in Serie A «Torniamo a casa con un punto e molto altro perché oggi era una partita difficile. Per noi era importante fare bene, conquistare punti, ci siamo riusciti lottando su ogni pallone. Abbiamo dimostrato che ci siamo. La parata su Amian nel finale? Non saprei come descriverla, è stata una reazione istintiva per me. Ho visto partire il pallone, mi sono lanciato in quella direzione e sono riuscito a prenderlo. Soddisfatto della mia prestazione all'esordio in Serie A? Penso di aver esordito nella partita più difficile del nostro campionato. Sono contentissimo, penso di aver fatto quello che dovevo fare in campo, ho dato il massimo quindi sono felice» HellasVerona.it
Giangiacomo MAGNANI a Sky SPort «Perilli? Siamo contenti per lui, lo abbiamo scoperto prima della gara anche noi ed è una persona a cui siamo molto legati e a cui vogliamo molto bene: è molto integrato nel gruppo. Un piacere condividere con lui questo momento. Il pari? Un punto che a noi va bene. Siamo venuti qua per vincere ma con l’idea di non perdere, perché ci avrebbe portato a -6. Il campionato è lungo e 3 punti non sono così tanti. Usciamo soddisfatti. Kallon? Non gli ho detto niente per l’errore, gli ho fatto i complimenti per come è entrato perché si è sacrificato tanto. In campo non volevo credere a quello che è successo. Sbagliamo tutti, come possiamo pretendere che un ragazzo giovane come lui che non possa sbagliare. E’ vero anche che il primo attacco è la difesa e se avessimo preso meno gol nella prima parte di stagione, oggi avremmo qualche punto in più. Non mi sento di mettere una croce su di lui, ma di dargli una pacca sulla spalla. Avrà sicuramente modo di rifarsi... Dobbiamo essere contenti di essere rimasti a -3 per come siamo partiti, se avessimo vinto saremmo più felici, ma non sarebbe comunque finito il campionato. Venivamo da due sconfitte, con la Fiorentina anche pesante, e a fare le rincorse si spendono tante energie mentali, quindi restare attaccati per poi recuperare le energie e magari andare a fare un assalto nel finale penso possa essere una strategia migliore» CalcioHellas.it
Dimitrios NIKOLAOU difensore dello SPEZIA «Quest'oggi non abbiamo iniziato molto bene, ci sono aspetti che dobbiamo rivedere per correggerli e migliorare. Nella ripresa abbiamo interpretato una gara molto diversa, abbiamo giocato bene e creato tante occasioni, però non siamo riusciti a sbloccare la gara. Quando non riesci a vincere è molto importante non perdere e questa era una gara insidiosa che poteva riservarci cattive sorprese, quindi guardiamo gli aspetti positivi, abbiamo aggiunto un punto alla nostra classifica, senza subire gol e teniamo quanto di buono fatto quest'oggi. Noi scendiamo in campo sempre per strappare i tre punti, oggi ci abbiamo provato, ma non ci siamo riusciti, quindi come detto in queste occasioni bisogna raccogliere un punto e guardare avanti. Peccato per le occasioni create, come il palo di Nzola o il tiro di Amian, ma questo è il calcio. Dobbiamo continuare a lottare, partita dopo partita, per poter raggiungere il nostro obiettivo che è la salvezza. Soltando lavorando e dando tutto potremo toglierci molte soddisfazioni» ACSpezia.com
Nell'anticipo di Venerdì colpaccio della LAZIO al 'Maradona' di Napoli dove VECINO ha deciso il match in favore dei capitolini.
Ieri prima vittoria casalinga dell'anno dopo due KO consecutivi per il MONZA che batte l'EMPOLI 2 a 1.
Pareggio a reti inviolate a Bergamo fra ATALANTA e UDINESE mentre al 'Franchi' di Firenze la FIORENTINA conquista la seconda vittoria di fila bettendo il MILAN per 2 a 1.
Alle 15.00 SAMPDORIA-SALERNITANA, alle 18.00 INTER-LECCE e alle 20.45 ROMA-JUVENTUS con mister MOURINHO, 'perdonato' dal giudice sportivo rispetto alle due giornate di squalifica comminategli nell'ultimo turno a Cremona, regolarmente in panchina.
Lunedì chiuderanno la 25esima giornata SASSUOLO-CREMONESE alle 18.30 e TORINO-BOLOGNA alle 20.45.
CRONACA Scaramucce fra spezzini e veronesi, il vetro di un pullman va in frantumi
di Redazione 05 Marzo 2023 21:47 1 min
Qualche scaramuccia fra tifosi spezzini e scaligeri in occasione della partita odierna, finita 0-0. L’arrivo di oltre 1200 tifosi dalla città di Romeo e Giulietta aveva fatto scattare il piano straordinario da parte della Questura anche perché un numero elevato di sostenitori dell’Hellas hanno raggiunto il Golfo dei Poeti con otto pullman e tanti minivan: un passaggio in città per arrivare allo stadio che ha sempre la sua delicatezza. Ma qualcosa è comunque successo proprio perché qualcuno non ha seguito l’itinerario indicato ai tifosi ospiti e ha deciso di raggiungere lo stadio autonomamente. Prima della gara un pullmino di tifosi del Verona ha transitato su Viale Amendola e all’incrocio con Viale Garibaldi ha incrociato i tifosi di casa che stavano raggiungendo l’impianto. Il transito del minivan non è certo passato inosservato e poco dopo l’incrocio il veicolo è stato oggetto di lancio di bottiglie, con un vetro che è andato in frantumi. La Digos ha evitato che la situazione potesse degenerare un po’ come al termine della partita quando la carovana dei veronesi ha lasciato la Spezia passando per Via Fiume e trovando alcuni tifosi dello Spezia. Uno scontro fugace, prima che le forze dell’ordine fermassero la scaramuccia e i convogli ripartissero.
FONTE: CittaDellaSpezia.com
Dopo il pareggio per 0-0 contro lo Spezia, l'edizione odierna di Tuttosport dedica la copertina a Simone Perilli. L'estremo difensore gialloblù, ieri al suo esordio assoluto in serie A, chiamato all'ultimo a sostituire Montipò messo ko da un attacco febbrile, ha salvato il risultato nei minuti finali con una grande parata su una conclusione a giro di Amian. "Ho realizzato il mio sogno da bambino" è stato il commento del portiere scaligero nel dopo gara.
Sezione: Rassegna / Data: Lun 06 marzo 2023 alle 14:00 / Fonte: Tuttosport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
I tifosi gialloblù, al termine del pareggio di La Spezia, non hanno risparmiato alcuni fischi per Kallon, che nella ripresa ha gettato alle ortiche due invitanti occasioni da gol. A supporto del giovane attaccante gialloblù è intervenuto Sean Sogliano, il quale ha difeso a spada tratta il proprio giocatore, invitano i sostenitori a rimanere vicino alla squadra. "Non è finita qui, mancano ancora tredici partite" sono state le parole del direttore sportivo scaligero.
Sezione: Parola a... / Data: Lun 06 marzo 2023 alle 10:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Spezia-Verona 0-0: portieri decisivi, distanze invariate in classifica
Un punto a testa nell’importantissima sfida salvezza del Picco tra Spezia e Verona che termina 0-0 grazie anche alle parate di Dragowski e dell’esordiente Perilli. Resta invariata dunque la distanza in classifica tra i liguri e gli uomini di Zaffaroni che rimangono a -3 e falliscono l’aggancio al 17mo posto, il primo utile per evitare la retrocessione in Serie B. Infortuni a Ngonge e Duda, per entrambi distorsione alla caviglia
FONTE: Sport.Sky.it
LE PAGELLE DI SPEZIA-VERONA 0-0: HIEN ANNULLA NZOLA, PARATE DECISIVE DI DRAGOWSKI E PERILLI SERIE A - I voti ai protagonisti di Spezia-Verona, scontro salvezza terminato sul punteggio di 0-0. Grande partita di Hien incaricato di spegnere Nzola che comunque trova il tempo di colpire un palo. Non brilla Lazovic che spreca malamente una buona occasione. Bravi Dragowski e Perilli, esordiente in Serie A, a mantenere le rispettive porte inviolate.
DA PIETRO PISANESCHI
AGGIORNATO 05/03/2023 ALLE 15:37 GMT+1
Spezia-Verona, match valido per la 25esima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 0-0. La gara è stata diretta da Daniele Doveri della sezione di Roma 1. Con questo risultato Spezia e Verona mantengono il 17° e 18° posto in classifica. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita.
LE PAGELLE DELLO SPEZIA
Bartlomiej DRAGOWSKI 7 - Nel primo tempo, respinge con i pugni tutto quello che entra nei suoi radar. Nella ripresa esce a valanga su Kallon lanciato in contropiede compiendo un autentico miracolo per salvare il risultato.
Kelvin AMIAN 6.5 - Continui faccia a faccia con Gaich senza arrettrare di un millimetro. Sfiora il gol all'88 con un tiro a giro neutralizzato da Perilli.
Ethan AMPADU 6 - Anche lui, affronta Gaich per tutta la partita senza mai farsi superare.
Dimistris NIKOLAOU 5.5 - Impreciso in alcune situazioni nel primo tempo, recupera terreno nella ripresa.
Arkadiusz RECA 6 - Dopo un primo tempo con compiti prettamente difensivi, si fa vedere più spesso in avanti nella ripresa. Si becca un giallo pesante che gli farà saltare l'Inter.
Mehdi BOURABIA 5.5 - Alterna errori grossolani a buone giocate. Pennela il cross per il colpo di testa di Nzola che si stampa sul palo (dal 76' Viktor Kovalenko s.v.)
Albin EKDAL 6 - Contrasto ruvido a partita iniziata che toglie dai giochi Ngonge. L'intervento però è ritenuto sul pallone da Doveri. Agisce come sempre da filtro a centrocampo.
Emmanuel GYASI 5 - Non si vede mai, perde il confronto con Depaoli e Coppola che lo sorvegliano a vista (dal 90+3' Daniel MALDINI s.v.)
Kevin AGUDELO 4.5 - Totalmente avulso dal gioco nel primo tempo, si riprende un po' nella ripresa ma non riesce proprio ad emergere sulla trequarti (dal 75' Eldor SHOMURODOV s.v)
Daniele VERDE 5.5 - Gioca tanti palloni per i compagni ma non incide mai negli ultimi 20 metri campo (dal 64' Szymon ZURKOWSKI 5.5 - Un tiro e tanto nervosismo nel finale)
M'Bala NZOLA 5 - Preso in carico da Hien, il bomber spezzino non riesce a giocare neppure un pallone per oltre 70 minuti. È comunque sua l'unica occasione degna di nota della partita a riprova che, anche in giornate difficili, sente la porta.
All. Leonardo SEMPLICI 6 - Ripropone in blocco la squadra che ha strappato un punto a Udine. La sua squadra si fa schiacciare nel primo tempo ma poi esce fuori nella ripresa. Con un po' più di fortuna sul colpo di testa di Nzola, avrebbe strappato tre punti d'oro anche se l'ingresso tardivo di Shomurodov dimostra come il pareggio non fosse così deprecabile.
LE PAGELLE DEL VERONA
Simone PERILLI 6.5- Esordio in Serie A vista la febbre di Montipò. Sciolta l'emozione iniziale, si comporta bene e compie una bella parata su Amian.
Diego COPPOLA 6 - Partita attenta con qualche piccola sbavatura anche se non va mai in reale difficoltà contro i giocatori offensivi dello Spezia.
Isak HIEN 7 - Il difensore svedese francobolla Nzola per tutta la partita. Vince contrasti a ripetizione e fa sparire dal campo l'attaccante angolano che colpisce il palo sull'unica distrazione difensiva della retroguardia veronese.
Giangiacomo MAGNANI 6 - Altro difensore attento della retroguardia veronese. Ampadu gli toglie dalla testa una facile conclusione su calcio d'angolo.
Davide FARAONI 5 - Non è lo stesso giocatore dello scorso anno, forse anche perchè è il Verona ad essere cambiato. Le discese ardite sulla fascia sono solo un ricordo (dal 77' Filippo TERRACCIANO s.v. entra giusto per bloccare una ripartenza e beccarsi uno dei pochi gialli mostrati da Doveri)
Adrien TAMEZE 6 - Solita partita di grande sostanza a metà campo. Finice per annullarsi con Ekdal
Ondrej DUDA 5.5 - Meno brillante del solito, esce per infortunio ad inizio ripresa (dal 55' Oliver Abildgaard 6 - Prova solida, con lui in campo il Verona guadagna in fisicità e riesce a resistere all'urto portato dallo Spezia)
Fabio DEPAOLI 6 - Ormai un punto fermo dell'Hellas. Bravo nel recupero dei palloni e a servire un assist d'oro che però Lazovic dilapida con una pessima conclusione
Cyril NGONGE s.v. - Esce in lacrime dopo neanche 10 minuti per un'infortunio alla caviglia. Non ha tempo e modo di incidere (dal 9' Yayah KALLON 5.5 - Entra molto bene in campo ma cala progressivamente. Si fa ipnotizzare da Dragowski sull'unica conclusione pericolosa del Verona e da lì in poi esce di scena)
Darko LAZOVIC 5 - Giornata no per il faro del Verona nell'ultimo periodo. Partita troppo morbida e poco concreta, quando invece oggi sarebbe servito il suo estro. Spreca una buona chance nel primo tempo. (dal 77' Simone VERDI s.v.)
Adolfo GAICH 5 - Lotta e sgomita là davanti ma non si rende mai realmente pericoloso dalle parti di Dragowski (dal 77' Kevin LASAGNA s.v.)
All. Marco ZAFFARONI 6 - Perde Montipò prima della partita e subito Ngonge dopo neanche 10 minuti. Resta il dubbio di sapere che partita sarebbe stata con il belga in campo. Il suo Verona approccia bene la partita e resiste nella ripresa. C'ha provato ma il punticino raccolto serve solo a restare speranzosi.
SERIE A - SPEZIA-VERONA 0-0, SCONTRO SALVEZZA SENZA RETI. UN PUNTO A TESTA CHE NON CAMBIA LA CLASSIFICA SERIE A - Al Picco di La Spezia, finisce a reti inviolate la sfida salvezza. Un pareggio che non accontenta nessuno ma che tiene aperti i discorsi nella zona retrocessione. Partita combattuta ed equilibrata. Aggressivo il Verona nel primo tempo che perde subito Ngonge per infortunio. Nzola colpisce il palo nella ripresa non trovando il gol vittoria.
DA PIETRO PISANESCHI
AGGIORNATO 05/03/2023 ALLE 15:41 GMT+1
Emozioni poche e nessuna rete. Lo scontro salvezza tra Spezia e Verona andato in scena al Picco può essere così facilmente compendiato. Due squadre a caccia disperata della vittoria che finiscono per annullarsi a vincenda non riuscendo a trovare il gol. Partita combattuta, un plauso all' esperto arbitro Daniele Doveri per aver lasciato correre il gioco senza troppe interruzioni né cartellini mostrati. Il Verona parte bene, molto aggressivo in avvio, ma perde subito Cyril Ngoge. In un contrasto con Albin Ekdal, il belga sente girare la caviglia ed esce in lacrime. Gli ospiti assaltano l'area dello Spezia per un tempo abbondante ma Bartlomiej Dragowski sventa le minacce respingendo coi pugni ogni tiro o cross in area. Nel secondo tempo esce fuori lo Spezia che trova il palo con un colpo di testa di M'Bala Nzola in occasione dell'unica vera distrazione difensiva dell'Hellas. È il solitario squillo di una partita dove negli ultimi 15 minuti prevale più la paura di non subire gol piuttosto che la voglia di vincere. Uno scontro salvezza nel vero senso della parola con un risultato che non soddisfa nessuno e non muta la classifica. Uno 0-0 grigio, come il cielo che c'era oggi a La Spezia.
GOL: -
AMMONITI: 89' Reca (S), 90+2' Terracciano (V)
ARBITRO: Daniele Doveri di Roma
NOTE: 84' espulso Marchetti (S) dalla panchina per proteste
LA CRONACA DEL MATCH IN 5 MOMENTI CHIAVE
12' OCCASIONE VERONA! Partono aggressivi gli ospiti. Depaoli recupera il pallone senza commettere fallo e apre per Lazovic in area. Il serbo calcia con il destro ma chiude troppo il tiro e la palla finisce fuori.
33' GAICH AD UN PASSO DALL'1-0! Angolo di Lazovic respinto di pugno da Dragowski. Il pallone finisce direttamente sulla testa di Gaich che, d'istinto, colpisce immediatamente. Conclusione che finisce di poco a lato.
67' SALVA TUTTO DRAGOWSKI! Miracolo del portiere dello Spezia che chiude lo specchio a Kallon involato in contropiede. Parata con il piede in stile hockey per Dragowski.
73' PALO DI NZOLA! Occasione d'oro per lo Spezia. Cross di Bourabia dopo una palla persa di Depaoli. Colpo di testa di Nzola che bacia il palo a Perilli ormai battuto.
88' STREPITOSO PERILLI! Amian calcia a giro con il destro dal limite dell'area e Perilli si supera negando il gol con la mano di richiamo.
IL MOMENTO SOCIAL
Probabilmente, entrambe le tifoserie meritavano di più di uno 0-0.
MVP
Isak HIEN - Il difensore svedese francobolla Nzola per tutta la partita. Vince contrasti a ripetizione e fa sparire dal campo l'attaccante angolano che colpisce il palo sull'unica distrazione difensiva della retroguardia veronese.
FANTACALCIO
Il migliore: Dragowski - Nel primo tempo, respinge con i pugni tutto quello che entra nei suoi radar. Nella ripresa esce a valanga su Kallon lanciato in contropiede compiendo un autentico miracolo per salvare il risultato.
Il peggiore: Lazovic - Giornata no per il faro del Verona nell'ultimo periodo. Partita troppo morbida e poco concreta, quando invece oggi sarebbe servito il suo estro. Spreca una buona chance nel primo tempo.
FONTE: EuroSport.it
Un punto che fa morale più che classifica. Spezia e Verona non vanno oltre lo 0-0 nell'anticipo di mezzogiorno valido per la 25esima giornata di Serie A. Un risultato che lascia praticamente immutate le posizioni di classifica delle due squadre, con lo Spezia quartultimo con 21 punti a +4 proprio sugli scaligeri. Un risultato che tutto sommato rispecchia l'andamento della gara, con lo Spezia più manovriero e il Verona più pericoloso in contropiede. Nel primo tempo, l'occasione migliore è per i padroni di casa con Nzola che tutto solo davanti a Perilli spedisce il pallone sul fondo. Nella ripresa, clamorosa la chance fallita in contropiede dal Verona con Kallon che si presenta da solo davanti a Dragowski bravissimo a chiudere lo specchio della porta in uscita disperata. Spezia sfortunato poco dopo, quando il solito Nzola colpisce il palo con un colpo di testa su cross dalla destra di Amian. Proprio il difensore francese, nel finale sfiora a sua volta il vantaggio con un insidioso destro a giro dal limite dell'area respinto in modo prodigioso da Periilli. Da segnalare l'infortunio di Ngonge che lascia il campo in lacrime e nel finale l'espulsione per protesta di Marchetti sulla panchina dello Spezia.
FONTE: TuttoSport.com
Venticinquesima giornata Spezia-Verona 0-0, resta aperta la lotta per non retrocedere
Un punto a testa che lascia immutato lo scenario, poco rassicurante, della classifica, con lo Spezia quartultimo con 21 punti a +3 proprio sugli scaligeri
05/03/2023
Getty
Spezia e Verona non vanno oltre lo 0-0 nell'anticipo di mezzogiorno valido per la 25/a giornata di Serie A. Un punto a testa che lascia invariate le posizioni di classifica delle due squadre, con lo Spezia quartultimo con 21 punti a +3 proprio sugli scaligeri.
Il risultato è coerente con l'andamento della partita. Lo Spezia fluido e il Verona più insidioso in contropiede.
Nel primo tempo la prima azione pericolosa è dello spezzino Nzola che, solo davanti a Perilli, manda la palla oltre la linea del fondo campo. Nella ripresa, Spezia stabilmente nella metà campo gialloblù. Dragowski ipnotizza Kallon bravissimo a chiudere lo specchio della porta in uscita disperata. L'ultimo lampo è ancora dello Spezia (74') con un palo clamoroso di Nzola a portiere battuto.
Nel finale espulsione per protesta di Marchetti sulla panchina dello Spezia.
Le parole di Simone Perilli, portiere del Verona, al margine della partita: "Era una partita molto importante per noi, quando l'ho scoperto sono rimasto sorpreso ma concentrato sul match. Un punto che dà morale, in uno stadio caldo. Abbiamo dimostrato che ci siamo per la salvezza. La parata su Amian? È stato un intervento molto bello, utile perché ha salvato il risultato". Queste le parole di Simone Perilli, portiere del Verona"
ARBITRO: Doveri di Roma 6.5.
Cartellino rosso dalla panchina a Marchetti (Spezia).
Ammoniti: Reca, Terracciano.
Angoli: 9-5 per lo Spezia.
Recupero: 1'; 4'.
FONTE: RaiNews.it
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Spezia-Verona 0-0, le pagelle gialloblù di CH
Perilli decisivo, Hien granitico, Kallon sbaglia tutto quello che può sbagliare
di Tommaso Badia Marzo 5, 2023 - 15:10
Il Verona torna dal Picco con un pareggio tutto sommato giusto e che, pur facendo senz’altro più felice lo Spezia, quantomeno mantiene i gialloblù a ridosso della zona salvezza.
Buona la prova dei ragazzi di Zaffaroni, i quali soprattutto nel primo tempo si sono spesso fatti vedere in avanti, trovando poi nella ripresa una clamorosa occasione non capitalizzata da Kallon ma anche rischiando parecchio sul palo di Nzola.
Andiamo dunque a vedere le pagelle dei gialloblù.
PERILLI: 6,5
Parte malino con una mezza papera su un cross dalla destra, ma nella ripresa cala la saracinesca e, probabilmente, tiene l’Hellas in corsa per la salvezza. Fortunato sul palo.
MAGNANI: 6,5
Solido, efficace e attento. Altra buona prova per un giocatore ritrovato.
HIEN: 6,5
Annulla Nzola, il che basta e avanza. In occasione del palo, è più sorpreso dal sanguinoso pallone perso da Depaoli che dall’attaccante dello Spezia.
COPPOLA: 6,5
Come Magnani, buona prova anche per lui.
FARAONI: 5,5
Mette altri minuti nelle gambe e sicuramente appare più in forma rispetto alla gara contro la Fiorentina, ma è ancora distante dalla forma migliore.
TAMEZE: 6
Nel primo tempo è molto presente anche in avanti, nella ripresa è costretto a prediligere la fase difensiva.
DUDA: 6
Qualche buono spunto, esce infortunato. Speriamo non sia nulla di grave.
DEPAOLI: 6
Mette lo zampino in un paio di occasioni gialloblù, ma perde anche un sanguinoso pallone che si trasforma nel palo di Nzola: salvato (anche in pagella) dal legno.
LAZOVIC: 6,5
Come ormai di consueto serve cioccolatini, ma i suoi compagni preferiscono mangiarsi i gol: suo il lancio per Kallon che poi butta alle ortiche lo 0-1. Sempre pericoloso, anche se magari a volte esagera nel cercare la porta.
NGONGE: s.v.
Esce presto per infortunio. Le sensazioni non sembrano buone…
GAICH: 5,5
Meglio nel primo tempo, quando prova a rendersi pericoloso e per poco non trova la rete su un pallone che gli sbuca davanti all’ultimo. In generale combatte (in senso quasi letterale) con i difensori di casa e li tiene impegnati, ma piano piano si spegne.
KALLON: 5
Tanta corsa e sacrificio, ma sbaglia praticamente ogni pallone che tocca e si divora un gol che avrebbe avuto un peso specifico inimmaginabile.
ABILDGAARD: 6
Muscoli e centimetri al servizio della causa, oltre a un buon pallone cestinato da Kallon.
TERRACCIANO: s.v.
LASAGNA: s.v.
VERDI: s.v.
ZAFFARONI: 6
Costretto a fare due cambi forzati, non è certo la sua giornata fortunata. Ancora una volta davanti i suoi sprecano molto, ma che colpa ne può avere lui?
FONTE: CalcioHellas.it
il blog di Francesco Barana LA GUERRA DI NERVI
Senza categoria, 7 Marzo 2023
Questione di nervi. Qua basta pizzicarsi appena e parte la scossa. Non va bene. Perché una maratona (e la corsa salvezza, ribadisco, lo è) si corre anche con la testa. Capisco la tensione dell’ambiente, l’emotività che spinge agli alti e bassi d’umore, ma ha ragione Zaffaroni, uomo di equilibrio e di senso pratico: il percorso è ancora lungo. Ergo: certi pareggi sono da prendere senza troppi snobismi. Aggiungo: pensate al pari mancato con la Fiorentina, ora saremmo a due punti dallo Spezia e non a tre. Fa tutta la differenza del mondo: a due basterebbe una partita vinta (e una persa dai liguri) per essere salvi, a tre vai allo spareggio – è cambiato il regolamento, in caso di arrivo a pari punti tra due squadre non influisce più la classifica avulsa.
Diciamocela tutta. Il Verona ha enormi limiti, fuori dal politicamente corretto possiamo affermare senza ombra di smentite che è scarso. Ma è scadente il livello generale del campionato, figuriamoci quello delle squadre coinvolte nella bassa classifica, in primis lo stesso Spezia. E quando non si è brillanti bisogna badare al sodo e non darsi grandi aspettative. Uscire perciò dalla narrazione tossica del “si va in campo sempre per vincere”, che per esempio con la Fiorentina ha creato aspettative e tensioni ulteriori che ci hanno mangiato l’anima.
Ragionevolmente ti salvi a 35-36 punti, ne dobbiamo raccogliere 17-18 in 13 partite. So bene anch’io, dunque, che qualche colpo da tre punti lo devi mettere in saccoccia. Ma se dai continuità (lo predico da due mesi) magari te ne bastano 3-4 di vittorie e non 5-6. Quando lotti per ogni respiro, non sono dettagli.
il blog di Gianluca Vighini CREDETEMI, QUESTO ALLA FINE DIVENTERA’ UN PUNTO D’ORO
Sport, 5 Marzo 2023
Era importante vincerla, era fondamentale non perderla. Uscire sconfitti da La Spezia voleva dire mettere la parola fine al nostro campionato. Vincere significava riaprire la lotta salvezza in maniera definitiva, così resta tutto aperto. Il Verona è vivo e non è finita. Tutto può ancora accadere da qui a giugno è sicuramente il pareggio di La Spezia consente al Verona di continuare a sperare.
Il disastro del Verona, è bene ricordarlo a qualche smemorato, si è compiuto nella prima parte del campionato. Il Verona aveva cinque punti in classifica il 13 novembre, ne ha messi insieme 13 da gennaio ad oggi. Senza quell’handicap saremmo qui a parlare di un altro campionato straordinario. E sempre per puntualizzare, lo Spezia nelle ultime sei gare ha fatto tre punti (ultimo), il Verona 8, giocando con Roma, Fiorentina e Lazio e vincendo due scontri diretti con Salernitana e Cremonese.
Poi si può discutere in eterno su quanto sia scarsa questa squadra, sui limiti di una rosa costruita male, frutto di una svendita e di acquisti sbagliati. A rivedere i gol falliti da Kallon, Gaich e precedentemente da Lasagna viene da dire (come ho detto durante Alè Verona) che probabilmente ci meritiamo la serie B. Ma c’è da aggiungere anche che lo Spezia visto oggi ha i nostri stessi problemi anche se loro a nostra differenza hanno speso un milione e mezzo solo per prendere Shomurodov al mercato di gennaio.
Credo anche che in questo momento a fare veramente la differenza sia il tifo del Verona. So per esperienza quanto la spinta della gente gialloblù possa fare miracoli e cambiare eventi che sembrano già predefiniti.
Vedere la muraglia gialloblù sugli spalti del Picco mi riempie di fiducia.
Dobbiamo combattere in questo momento lo “sfigo-pessimismo” che ci pervade quando le nostre aspettative non corrispondono alla realtà del campo. Dobbiamo essere lucidi e razionali nel valutare i risultati, anche questo di La Spezia che ci è sembrato una grande delusione appena finita la partita.
Sogliano ha spinto la squadra sotto la Curva a fine gara, i giocatori dell’Hellas hanno urlato ai tifosi “Non è finita”. E’ questo il piano di battaglia, è questa l’unica cosa che conta. Non è finita ragazzi, può succedere di tutto da qui alla fine. L’importante è esserci e non mollare. Il pareggio ci mantiene a galla, la gara con il Monza potrebbe dare un senso diverso a questo punticino. Ditemi che sono matto, ma resto ancora ottimista.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI SPEZIA-VERONA
Sport, 5 Marzo 2023
PERILLI 7 Primo tempo da spettatore, un po’ di emozione sui primi controlli di palla, ma ci sta. Nella ripresa lo Spezia prova a fare qualcosa di più, ma nulla di trascendentale. Si inventa, però, la parata che continua ad alimentare la speranza, o se volete l’illusione, di salvezza del Verona. Bravo.
MAGNANI 6 + E’ quello che dimostra più tranquillità nella difesa gialloblù. E’ efficace su Gyasi e non bada tanto ai ghirigori, nel senso che se c’è da buttare la palla in tribuna, non si sottrae. Quando lo Spezia mette lì il Verona, mantiene la posizione, meglio rispetto ai compagni e soprattutto non perde la lucidità.
HIEN 6 Il duello con Nzola era il più atteso e quello da guardare con maggiore attenzione. Lo limita senza grandi patemi d’animo, seppur in un paio di situazioni sceglie il tempo sbagliato della giocata. Bravo nei minuti finale quando sfila dai piedi di Gyasi un pallone pericolosissimo, a un metro da Perilli.
COPPOLA 6 Ha davanti Verde, che in quanto a velocità potrebbe fargli male. Ma è bravo nel corpo a corpo e a giocare in anticipo sulla giocata. Rischia poco, pochissimo, in una partita dal tasso tecnico ridotto al lumicino. Sui piedi anche qualche tentativo di impostare da dietro. Non male, ma nulla che mi faccia stropicciare gli occhi per la meraviglia.
FARAONI 5 Un po’ meglio rispetto alla partita contro la Fiorentina, ma la condizione migliore è ancora lontana. Non incide mai in fase offensiva e dietro si limita a controllare, senza aiutare nei raddoppi. Ha bisogno di stare in campo, questo mi pare evidente, ma deve accelerare, perché il Verona ha disperato bisogno della sua qualità.
TERRACIANO 5 (dal 77’) Si becca un cartellino giallo e basta.
DUDA 6 Un po’ compassato, ma si sa che la velocità non sia il suo forte. Tutto sommato la fa girare abbastanza bene, cercando di dare logica alla manovra offensiva del Verona. Gli capita di cincischiare un po’ troppo col pallone tra i piedi, perdendo la giocata più efficace. Esce acciaccato, anche lui per un problema alla caviglia.
ABILDGAARD 5.5 (dal 56’) Ci mette il fisico, ma poco più. Non riesce a reggere il timido assalto dello Spezia, che parte proprio dal centrocampo.
TAMEZE 6 Nel primo tempo è il Verona a fare la partita e con Duda, pur senza dare lezioni di calcio, comanda il gioco. Corre e recupera tantissimi palloni, è vero. Serviva però di più per lasciare il segno, perché nei momenti difficili o, comunque sia, decisivi, la sua qualità dovrebbe lasciare qualcosa di diverso in campo. Manca il salto per tornare a essere il leader degli anni passati.
DEPAOLI 5.5 Arrivava da un attacco influenzale che lo ha costretto a fermarsi qualche giorno. Ne paga ancora le conseguenze, evidentemente, perché non ha la gamba che meriterebbe una partita così determinante per la stagione. Rendendosene conto, evita di strafare e si limita a controllare dietro. Con qualche sbavatura qua e la.
NGONGE s.v. Si fa male alla caviglia e purtroppo non sembra nulla di poco conto.
KALLON 5 (dal 9’) Entra a freddo e si fa trovare pronto. Porta pepe davanti e sembra ispirato, nonostante non è che crei chissà quali occasioni da gol. Però è lì, c’è. Nella ripresa deve quasi rinunciare a fare la punta esterna per dare una mano a Faraoni, in difficoltà fisica. Si vede però piovere dal cielo l’occasione della partita, forse della stagione. Campo spalancato, a tu per tu con Dragowski. Non riesce a fare di meglio che tirargli addosso. Male, male e ancora male. Errori che in serie A non si possono vedere, mi dispiace.
LAZOVIC 6 Parte decisamente ispirato, con piglio e gamba giusta. Ha anche un paio di discrete occasioni, una, anzi, molto ghiotta, ma non centra la porta. Ci si aspetterebbe di più, questo mi pare evidente, ma dopo un buon primo tempo della squadra, fatica a dare continuità. Cala, poi, anche fisicamente e quindi finisce in panca a poco più di dieci dalla fine.
VERDI 5 (dal 77’) Non pervenuto.
GAICH 5 + L’atteggiamento è sicuramente positivo, perché si danna l’anima su ogni pallone. Ma un attaccante deve segnare, a maggior ragione quando ha clamorose occasioni per farlo. Perché se a Lasagna non lasciamo passare niente, così deve essere per lui che si divora un gol fatto, colpendo malamente di testa. Ma sono tanti gli altri piccoli errori che mettono insieme un partita per nulla buona.
LASAGNA 5 (dal 77’) Non pervenuto.
ALL. ZAFFARONI 5.5 Capisco la prudenza e capisco la voglia di non caricare troppo la partita, ma questa era da vincere, a maggior ragione dopo aver visto lo Spezia del primo tempo. Una squadra che sembrava poter crollare da un momento all’altro. La ripresa è preoccupante per la poca capacità dei suoi di capire il momento, così delicato e determinante. Non legge bene le situazioni di gioco e con Bocchetti sbaglia la scelta dei cambi. Lascia in panchina Doig per scelta tecnica. Dovrà spiegare perché tenere fuori uno di quelli che può spaccare la partita.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
6 Marzo 2023 - 10:58 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, prima trasferta senza subire gol
Per la prima volta in questo campionato, al triplice fischio finale il risultato è rimasto bloccato sullo 0-0. L’Hellas Verona al Picco di La Spezia ha interrotto la serie di ben 34 partite dove i gialloblù hanno sempre subito gol lontano dal Bentegodi. Quest’anno, gli scaligeri non hanno subito gol solo contro Cremonese, Lecce, Salernitana e Spezia.
6 Marzo 2023 - 09:40 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, la carica di Sogliano
Al triplo fischio finale allo stadio Picco di La Spezia, il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Sean Sogliano, ha portato la squadra gialloblù sotto il settore (sold out, ndr) occupato dai 1497 tifosi scaligeri. Un gesto voluto e ricco di significati. Poche parole “Non è ancora finita” quelle pronunciate dal ds che ha così sottolineato ancora una volta, a tredici giornate dalla chiusura del campionato, come la missione salvezza sia ancora alla portata degli scaligeri. Un obiettivo difficile da raggiungere ma non certo impossibile.
5 Marzo 2023 - 16:24 Hellas Live Lettura: 1 min. Pagelle
Verona, le pagelle di CM: Kallon sciupone
del 05 marzo 2023 alle 14:57
di Gianni Salis
Spezia-Hellas Verona 0-0
Perilli 6,5: entra al posto dell’indisposto Montipò esordendo in serie A. Quasi completamente disoccupato poi viene salvato dal palo sulla testata di Nzola ma si supera su Amian
Magnani 6: sempre più a suo agio come braccetto di destra nella difesa a tre
Hien 6: altra prova solida che da compattezza alla difesa
Coppola 5,5: non sempre preciso e puntuale
Faraoni 6 non è ancora al meglio e si vede ma offre una prestazione convincente (33’ st Terracciano 6: tiene più la posizione ma non spinge mai)
Duda 6: gara robusta senza dare però eccessive spinte offensive (12’ st Nielsen 6: piglio giusto in una gara difficile)
Tameze 5,5: inizia bene come tutta la squadra, nella ripresa fatica e si vede)
Depaoli 5,5: perde una palla da cu scaturisce il palo di Nzola
Ngonge sv: intervento di Ekdal sulla palla ma esce per infortunio. (9’ Kallon 4: avrebbe potuto cambiare l’esito del match prima sparando su Dragowski, poi defilato sparando alto)
Lazovic 6: sempre nel vivo dell’azione, pungente ma mai pericoloso. (33’ st Verdi sv)
Gaich 5,5: fa a sportellate con Ampadu ma perde sempre il confronto col gallese (33’ st Lasagna sv)
All. Zaffaroni 6: bene nel primo tempo per organizzazione pur senza pungere, la migliore occasione la ottiene in contropiede. Ma la squadra è viva
FONTE: CalcioMercato.com
"Lunghissima inattività che si palesa dopo una manciata di minuti con l'uscita traballante sulla quale per poco non perde il controllo del pallone. Il secondo rammendo è ben eseguito, e da lì in poi prende fiducia: fondamentale il guizzo nel finale su Amian". È stata questa la pagella di TMW di Simone Perilli, protagonista inatteso della sfida di ieri fra Hellas Verona e Spezia (voto 6,5). Schierato titolare in extremis dopo il forfait di Montipò, il portiere romano - al debutto assoluto in Serie A - ha salvato letteralmente il risultato e contribuito attivamente al quarto clean sheet dei gialloblù nel 2023.
Una gran bella sorpresa per tutti, Perilli compreso. "L’ho saputo prima di arrivare al campo. Non è stato facile, ma questo è un punto che dà morale”, ha dichiarato al termine della partita. Cresciuto nelle giovanili della Lazio e poi in quelle della Roma, l'estremo difensore classe '95 si è trasferito nell'Under 17 del Sassuolo per poi esordire fra i professionisti nel 2014, una volta passato in prestito alla Pro Patria, e iniziare un lungo viaggio in giro per l'Italia. Di seguito, si contano infatti due stagioni alla Reggiana ancora in Lega Pro, un'avventura al Pordenone con tanto di rigori parati a Skriniar e Gagliardini nel big match di Coppa Italia contro l'Inter a San Siro (5-4 finale, alquanto a fatica, per i nerazzurri), il passaggio al Perugia in B senza troppa fortuna, poi ancora Pisa e Brescia in cadetteria.
Nell'estate del 2022 ecco il grande salto in Serie A, come dodicesimo del Verona. Fino a un debutto che neanche Perilli in persona si sarebbe aspettato così. "Non era facile, specie all’inizio anche perché era una partita importante. La parata alla fine è stata la più difficile, avessimo preso gol sarebbe diventata difficile la corsa salvezza andando a -6", ha concluso il portiere scaligero.
Simone Verdi a gennaio stava per tornare alla Salernitana, ma un intoppo burocratico lo ha bloccato al Verona dove però non sta avendo un rendimento all'altezza delle aspettative. Il suo riscatto da parte dei gialloblu è legata alla salvezza, obiettivo complicato ma ancora possibile per la squadra del presidente Setti. Per questo il Toro, proprietario del cartellino, tifa affinché l'Hellas raggiunga la salvezza, visto che non vuole trovarsi di nuovo a fare i conti con l'attaccante fuori dal progetto tecnico di Juric. Se però dovesse arrivare la retrocessione, ecco che i granata dovrebbero accoglierlo nuovamente, con un contratto in scadenza nel 2024 e con l'obbligo di doverlo eventualmente piazzare a prezzo di saldo. A riportarlo è Tuttosport.
Tutto cristallizzato. Il pareggio contro lo Spezia lascia sostanzialmente invariati gli equilibri nella lotta salvezza: l'Hellas non ha sfruttato al massimo l'occasione e rimane in zona retrocessione, ma l'aver evitato il peggio - ovvero scivolare a meno sei dal quartultimo posto - consente di mantenere accesa la speranza di riuscire a mantenere la categoria.
Porta inviolata e Perilli protagonista
La nota più lieta della sfida di ieri è stato indubbiamente il clean sheet, il quarto di questo 2023. Dopo i k.o. con Roma e Fiorentina, la squadra è tornata a blindare la propria porta. Grazie al contributo dei tre centrali, ma anche ad un protagonista inatteso: Simone Perilli, schierato titolare in extremis dopo il forfait di Montipò provocato da un attacco febbrile. Il portiere romano, al debutto assoluto in Serie A, ha compiuto un grande intervento nel finale su una conclusione a giro di Amian, scongiurando un colpo che in quel momento della gara sarebbe stato esiziale.
Il punto su Duda e Ngonge
La moderata soddisfazione per il punto raccolto in Liguria si mescola alla preoccupazione per Cyril Ngonge. Il belga è stato costretto ad alzare bandiera bianca dopo una manciata di minuti per un infortunio alla caviglia rimediato in uno scontro ruvido con Ekdal. Le sensazioni non sono positive: al momento del cambio l'ex Groningen era molto dolorante, tanto da abbandonarsi addirittura alle lacrime. Nelle prossime ore si sottoporrà ad accertamenti o strumentali: le tempistiche (oggi o domani) dipenderanno soprattutto da quanto si gonfierà l'articolazione. Maggiore ottimismo, invece, per Ondrej Duda: lo slovacco è uscito per un pestone che non sembra destare grande preoccupazione. Nel suo caso non dovrebbero essere necessari gli esami, ma anche le sue condizioni verranno rivalutate nelle prossime ore.
Dragowski 7 - Un primo tempo in cui l'Hellas fa fatica ad inquadrare lo specchio della porta, nella ripresa tiene i nervi saldi e salva praticamente il risultato su Kallon lanciato da solo a rete.
Amian 6 - Prima mezzora di grande difficoltà per il francese, ha di fronte un Lazovic particolarmente ispirato e ci mette un po' di tempo a prendere le misure all'ala dell'Hellas. Nella ripresa comincia però a spingere, va decisamente meglio.
Ampadu 6 - Subito clima teso con Gaich, lotta a denti stretti contro il possente attaccante dell'Hellas. Non gli presta mai il fianco, lo Spezia poi soffre poco centralmente.
Nikolaou 5 - Rischia di combinare la frittata nel finale di primo tempo perdendo palla sulla pressione di Lazovic. Poi approfitta dell'errore di Gaich per rifarsi, poi nella ripresa copre male sull'occasione fallita da Kallon.
Reca 6,5 - Il più attivo della formazione di Semplici, ara la corsia mancina. Le migliori occasioni passano dal polacco, calcia due volte in porta e mette in mezzo diversi traversoni interessanti.
Bourabia 6,5 - Prova a dare qualità alla manovra dello Spezia, bene con la palla al piede. Commette solo un errore nel secondo tempo, poi pennella il traversone dove Nzola è sfortunato colpendo il palo. Dal 75' Kovalenko sv.
Ekdal 6 - "Responsabile" dell'infortunio di Ngonge, ma il suo intervento è pulito sul pallone. Uomo d'ordine della mediana di Leonardo Semplici, conquista e distribuisce palloni per i compagni.
Verde 5,5 - Lo Spezia prova spesso ad affidarsi al mancino del proprio calciatore più tecnico, disinnescato dall'Hellas nel primo tempo. Prova a rendersi pericoloso ma stavolta non crea grossi pericoli alla difesa avversaria. Dal 64' Zurkowski 6 - Buon approccio con la gara, ancora manca la forma migliore.
Agudelo 5,5 - Semplici lo ha indicato come uno degli uomini più importanti per dare imprevedibilità alla manovra, si accende però a tratti. Alterna grandi giocate a lunghi tratti nascosto tra le maglie della difesa avversaria. Non basta. Dal 75' Shomurodov sv.
Gyasi 6 - Da sinistra a destra, come sempre non si risparmia. Svaria su tutto il fronte offensivo per non dare punti di riferito alla difesa dell'Hellas. Gioca la sua buona partita anche se non calcia mai verso la porta di Perilli. Dal 94' Maldini sv.
Nzola 6 - Come i bomber di razza, in ombra per gran parte della partita ma pronti a sorprendere tutti nell'occasione giusta. Splendida la sua torsione di testa, sfortunato nel colpire il palo.
Leonardo Semplici 6 - Porta a casa un altro pareggio, la sua avventura prosegue con il secondo pari consecutivo. Nel primo tempo concede qualcosa di troppo all'Hellas, aggiusta la squadra nella ripresa e per poco non la vince. Il palo di Nzola, il destro di Amian, buoni segnali.
HELLAS VERONA
Perilli 6,5 - Lunghissima inattività che si palesa dopo una manciata di minuti con l'uscita traballante sulla quale per poco non perde il controllo del pallone. Il secondo rammendo è ben eseguito, e da lì in poi prende fiducia: fondamentale il guizzo nel finale su Amian.
Magnani 6,5 - L'interpretazione è quella caldeggiata da Zaffaroni: attenzione mai sotto di una tacca e coraggio nel pressing sugli avversari. Esegue e commette pochi errori.
Hien 6,5 - Si occupa della specialità della casa, il corpo a corpo con il centravanti avversario. E pure un cliente scomodo come Nzola soffre la fisicità e le sue letture: solo in un'occasione riesce a sfuggirgli, e colpisce un palo.
Coppola 6 - Due o tre scarabocchi disseminati qua e là, ma la prova è superata. Specie se si considera che gioca sul piede debole e che nel ruolo di braccetto sia ancora in fase di apprendistato.
Faraoni 6 - Non ha la propulsione dei tempi migliori: per quella occorrerà ancora parecchio tempo. La buona novella per Zaffaroni è che rispetto alle partite precedenti appare più in palla: prezioso in fase di contenimento e negli anticipi. Dal 78' Terracciano s.v.
Tamèze 6 - In una stagione in cui la sua miglior versione ha a lungo latitato, il suo primo tempo è un lampo che squarcia l'oscurità della notte. Tentacolare, elettrico, attivo in impostazione, nei rammendi e in proiezione offensiva. In riserva nella ripresa, ma tiene botta.
Duda 6 - È già un ingranaggio fondamentale della catena produttiva in fase di palleggio della squadra. L'avvio è leggermente in sordina, ma presidia con ordine la cabina di comando e rende fluido lo sviluppo. Dieci minuti nella ripresa e s'accascia a terra per un problema muscolare: un bel guaio, per Zaffaroni, che s'affida alla fisicità di Abildgaard. Dal 57' Abildgaard 6 - Ingresso che dà stabilità al centrocampo.
Depaoli 6 - Zaffaroni si affida alla sua energia per porre rimedio al logorio fisico di Doig, che parte fuori dopo il tour de force delle ultime settimane. L'asse con Lazovic è quello che mette maggiormente in crisi lo Spezia: aggressione sempre alta e più di un blitz in area avversaria. L'errore sul legno colpito da Nzola, però, poteva costare molto caro.
Ngonge s.v. - Sfortunatissimo: riceve un colpo alla caviglia da Ekdal dopo una manciata di minuti ed è costretto a chiedere il cambio. Dal 9' Kallon 5 - Entra bene, ma poi commette troppi errori. Clamoroso il gol divorato a tu per tu con Dragowski.
Lazovic 6,5 - Dalla nuova collocazione tattica ha ricavato giovamento e linfa in abbondanza. La miccia delle occasioni più ghiotte nella prima frazione è sempre lui: dribbla, imbuca e rifinisce (non sempre con precisione). L'occasionissima per Kallon si propaga da una sua palla visionaria. Dal 77' Verdi s.v.
Gaich 5,5 - Torna a guidare il fronte offensivo dopo la panchina con la Fiorentina. Gli scambi con i due trequartisti non sono sempre puliti sotto il profilo tecnico: non lo agevola nemmeno la condizione fisica, ancora perfettibile. Prima dell'intervallo ha una grande chance di testa, ma trova l'esterno della rete. Più baruffa che contributo reale: rimandato. Dal 78' Lasagna s.v.
Marco Zaffaroni 6 - L'approccio aggressivo è un segnale confortante rispetto agli ultimi scivoloni. Buona organizzazione difensiva, gestione crisi lucida: perde Ngonge dopo dieci minuti e Duda in avvio di ripresa, ma la squadra non si sfilaccia mai. E se Kallon non si fosse divorato quel gol...
Niente colpo grosso, ma nulla è compromesso: lo scontro diretto contro lo Spezia termina 0-0, e mantiene di fatto invariate le chance salvezza dell'Hellas.
Un pari nel quale a spiccare è stata la prestazione del comparto difensivo: sugli scudi in particolare Giangiacomo Magnani e Isak Hien, abile a francobollare e a limitare quasi sistematicamente un cliente scomodo come Nzola. Troppi errori, invece, per Yayah Kallon, che nella ripresa ha cestinato l'occasione più ghiotta di tutto il match per il Verona, facendosi ipnotizzare da Dragowski.
Nel dopo-gara Marco Zaffaroni ha incensato la prestazione di Perilli, al debutto in A dopo il forfait per febbre di Montipò: "È stato bravissimo: entrare così e rispondere in quel modo in una partita così delicata non era semplice. Lo spirito dev'essere questo, e risposte così fanno ben sperare". C'è preoccupazione, intanto, per le condizioni Ngonge, uscito in avvio di gara per un infortunio: "Faranno gli esami in settimana - ha dichiarato in conferenza il tecnico -. Cyril ha preso una botta e gli si è probabilmente girata la caviglia. Ha molto dolore, in settimana faremo le indagini e speriamo non sia nulla di grave". Per Duda, invece, dovrebbe trattarsi di semplice contusione.
I FATTI DEL GIORNO Spezia, il pari con l'Hellas tiene aperta la lotta salvezza. Ma Semplici si dice ottimista
06/03 ALLE 00:33
di LUCA CHIARINI
Dopo Udine, un altro pareggio per Leonardo Semplici sulla panchina dello Spezia. Lo 0-0 contro il Verona mantiene cristallizzata la lotta per non retrocedere: le lunghezze di distanza tra il quartultimo posto ligure e il terzultimo veneto rimangono tre.
Tra i protagonisti del match disputato al Picco c'è sicuramente Bartlomiej Dragowski, autore di un intervento miracoloso di Yayah Kallon lanciato a rete. Ha invece steccato Nikolaou, lasciatosi sorprendere troppo facilmente proprio nell'occasione poi cestinata dal gambiano.
"Da parte dei ragazzi c'era troppa tensione", il commento nel dopo-gara Leonardo Semplici: "Bisogna ripartire dal secondo tempo: il connubio con i tifosi sarà determinante nel nostro percorso".
Contro lo Spezia i gialloblù Ngonge e Duda hanno dovuto entrambi abbandonare anticipatamente il terreno di gioco a causa. L'attaccante olandese ha riportato una distorsione alla caviglia che richiederà in settimane degli esami per capire l'entità del danno subito mentre per il centrocampista slovacco dovrebbe trattarsi di una semplice contusione.
Arriva un altro 0-0 nel 25° turno di Serie A, stavolta fra Sampdoria e Salernitana. Questa la classifica aggiornata del massimo campionato italiano, che vede i blucerchiati sempre all'ultimo posto e i granata portarsi a +7 sulla zona retrocessione:
Napoli 65
Lazio 48
Inter 47*
Milan 47
Roma 44*
Atalanta 42
Juventus 35 (-15)*
Bologna 35*
Udinese 32
Monza 32
Torino 31*
Fiorentina 31
Empoli 28
Sassuolo 27*
Lecce 27*
Salernitana 25
Spezia 21
Verona 18
Cremonese 12*
Sampdoria 12
Aggiornamento sui due calciatori infortunati dell'Hellas Verona dopo la gara pareggiata questo pomeriggio con lo Spezia. Se per Ondrej Duda dovrebbe trattarsi di una semplice botta, per la quale ad ora non sembra essere necessario fare esami e c'è un cauto ottimismo, Cyril Ngonge farà sicuramente degli esami domani o martedì, a seconda di quanto si gonfierà la sua caviglia.
Perilli 6,5 - Lunghissima inattività che si palesa dopo una manciata di minuti con l'uscita traballante sulla quale per poco non perde il controllo del pallone. Il secondo rammendo è ben eseguito, e da lì in poi prende fiducia: fondamentale il guizzo nel finale su Amian.
Magnani 6,5 - L'interpretazione è quella caldeggiata da Zaffaroni: attenzione mai sotto di una tacca e coraggio nel pressing sugli avversari. Esegue e commette pochi errori.
Hien 6,5 - Si occupa della specialità della casa, il corpo a corpo con il centravanti avversario. E pure un cliente scomodo come Nzola soffre la fisicità e le sue letture: solo in un'occasione riesce a sfuggirgli, e colpisce un palo.
Coppola 6 - Due o tre scarabocchi disseminati qua e là, ma la prova è superata. Specie se si considera che gioca sul piede debole e che nel ruolo di braccetto sia ancora in fase di apprendistato.
Faraoni 6 - Non ha la propulsione dei tempi migliori: per quella occorrerà ancora parecchio tempo. La buona novella per Zaffaroni è che rispetto alle partite precedenti appare più in palla: prezioso in fase di contenimento e negli anticipi. Dal 78' Terracciano s.v.
Tamèze 6 - In una stagione in cui la sua miglior versione ha a lungo latitato, il suo primo tempo è un lampo che squarcia l'oscurità della notte. Tentacolare, elettrico, attivo in impostazione, nei rammendi e in proiezione offensiva. In riserva nella ripresa, ma tiene botta.
Duda 6 - È già un ingranaggio fondamentale della catena produttiva in fase di palleggio della squadra. L'avvio è leggermente in sordina, ma presidia con ordine la cabina di comando e rende fluido lo sviluppo. Dieci minuti nella ripresa e s'accascia a terra per un problema muscolare: un bel guaio, per Zaffaroni, che s'affida alla fisicità di Abildgaard. Dal 57' Abildgaard 6 - Ingresso che dà stabilità al centrocampo.
Depaoli 6 - Zaffaroni si affida alla sua energia per porre rimedio al logorio fisico di Doig, che parte fuori dopo il tour de force delle ultime settimane. L'asse con Lazovic è quello che mette maggiormente in crisi lo Spezia: aggressione sempre alta e più di un blitz in area avversaria. L'errore sul legno colpito da Nzola, però, poteva costare molto caro.
Ngonge s.v. - Sfortunatissimo: riceve un colpo alla caviglia da Ekdal dopo una manciata di minuti ed è costretto a chiedere il cambio. Dal 9' Kallon 5 - Entra bene, ma poi commette troppi errori. Clamoroso il gol divorato a tu per tu con Dragowski.
Lazovic 6,5 - Dalla nuova collocazione tattica ha ricavato giovamento e linfa in abbondanza. La miccia delle occasioni più ghiotte nella prima frazione è sempre lui: dribbla, imbuca e rifinisce (non sempre con precisione). L'occasionissima per Kallon si propaga da una sua palla visionaria. Dal 77' Verdi s.v.
Gaich 5,5 - Torna a guidare il fronte offensivo dopo la panchina con la Fiorentina. Gli scambi con i due trequartisti non sono sempre puliti sotto il profilo tecnico: non lo agevola nemmeno la condizione fisica, ancora perfettibile. Prima dell'intervallo ha una grande chance di testa, ma trova l'esterno della rete. Più baruffa che contributo reale: rimandato. Dal 78' Lasagna s.v.
Marco Zaffaroni 6 - L'approccio aggressivo è un segnale confortante rispetto agli ultimi scivoloni. Buona organizzazione difensiva, gestione crisi lucida: perde Ngonge dopo dieci minuti e Duda in avvio di ripresa, ma la squadra non si sfilaccia mai. E se Kallon non si fosse divorato quel gol...
PERILLI: 6,5. Esordio assoluto in A per l'ex Pordenone chiamato a prendere il posto del febbricitante Montipò. Dopo l'emozione iniziale si cala nel migliore dei modi nella parte, graziato dal palo sul colpo di testa di Nzola a un quarto d'ora dal termine, si esalta all'87' sul destro a giro dal limite di Amian.
MAGNANI: 6. Gara dopo gara l'ex Sassuolo e Sampdoria dimostra di aver probabilmente acquisito il primo posto nelle gerarchie come braccetto di destra della linea a tre di difesa. Compatto.
HIEN: 6. Prova solida quella dello svedese, sempre più imprescindibile al centro della linea difensiva gialloblù.
COPPOLA: 6. Da rivedere in fase di impostazione, nel complesso la prestazione del "canterano" merita però la sufficienza.
FARAONI: 5,5. Seconda da titolare consecutiva dopo il rientro dall'infortunio per il capitano che mette in mostra una gamba migliore rispetto alla prova incolore con la Fiorentina, seppur ancora alla ricerca della migliore condizione (dal 32' st TERRACCIANO: 6. Dopo il suo ingresso l'Hellas non spinge più. Tiene la posizione senza prendersi particolari rischi, spende un giallo tattico nel recupero).
TAMEZE: 5,5. Dopo una buona prima frazione di gioco cala di intensità nella ripresa perdendo il confronto diretto con gli interpreti della mediana spezzina.
DUDA: 6. Dopo un primo tempo in cui offre densità al centro del campo, lo slovacco è costretto a uscire dopo una decina minuti nella ripresa per problemi fisici (dal 12' st ABILDGAARD: 6. Entra con il giusto piglio e si mette subito a battagliare. Al 24' mette Kallon davanti al portiere con l'ex Genoa che sciupa clamorosamente).
DEPAOLI: 5,5. Schierato sulla corsia sinistra in cui deve agire a piede invertito (e si nota), ad un quarto d'ora dal termine perde un pallone sanguinoso sul quale arriva solo il palo a salvare il Verona sul colpo di testa di Nzola.
NGONGE: s.v. La partita del classe 2000 dura solo dieci minuti poi è costretto ad uscire in seguito ad uno scontro di gioco in mezzo al campo con Ekdal (dal 10' pt KALLON: 4. Entra e fatica ad incidere, a venti minuti dal termine si divora il goal del vantaggio a tu per tu con Dragowski).
LAZOVIC: 6. Il più pericoloso del Verona nel corso della prima frazione di gioco con le sue ripetute incursioni palla al piede. Punta sistematicamente l'uomo per poi mettere a centro area palloni velenosi mentre cala nella ripresa fino al cambio (dal 32' st VERDI: 5,5. Leggasi Lasagna, potrebbe però essere l'arma in più per il proseguo della stagione dopo la telenovela sulla sua mancata cessione nell'ultima giornata del mercato invernale).
GAICH: 5,5. Prestazione apprezzabile in quanto a buona volontà quella dell'argentino che fa a sportellate là davanti ma fatica ad essere incisivo negli ultimi 20 metri. Necessita di un goal per sbloccarsi (dal 32' st LASAGNA: 5,5 Entra per cercare di dare maggior vivacità ad un reparto offensivo che resta però spento).
All. ZAFFARONI: 6. Alle prese con diverse defezioni schiera un Verona quanto più competitivo possibile. Dopo una buona prima frazione la compagine scaligera cala nella ripresa pur trovando una gigantesca occasione per i tre punti con Kallon a venti minuti dal termine. Pari e patta e la corsa alla salvezza continua.
SERIE A Serie A, la classifica aggiornata: lo Spezia mantiene tre punti di vantaggio sul Verona
05/03 ALLE 14:26
di GIACOMO IACOBELLIS
Spezia e Verona non vanno oltre lo 0-0 nel lunch match di questa domenica di Serie A, riuscendo così a cambiare solo parzialmente la loro classifica. Questa la graduatoria aggiornata in attesa delle altre cinque gare del 25° turno:
Napoli 65*
Lazio 48*
Inter 47
Milan 47*
Roma 44
Atalanta 42*
Juventus 35 (-15)
Bologna 35
Udinese 32*
Monza 32*
Torino 31
Fiorentina 31*
Empoli 28*
Sassuolo 27
Lecce 27
Salernitana 24
Spezia 21*
Verona 18*
Cremonese 12
Sampdoria 11
La lotta salvezza resta aperta: 0-0 il risultato finale al Picco nel lunch match tra Spezia ed Hellas Verona. Punteggio giusto, per quanto visto nell'arco dei novanta minuti: l'occasione più ghiotta l'ha avuta M'Bala Nzola, che ha colpito un palo in avvitamento di testa nel secondo tempo.
Il racconto del primo tempo: ritmo alto ed equilibrio
Semplici conferma in blocco l'undici di Udine, Zaffaroni perde in extremis Montipò, vittima di un attacco febbrile, e schiera al suo posto Perilli, al debutto in A con la maglia del Verona. La gara si apre con una tegola per l'Hellas: Ngonge s'infortuna alla caviglia in un contrasto con Ekdal ed è costretto ad alzare bandiera bianca. A rilevarlo, dopo nove minuti, è Yayah Kallon, che produce subito uno squillo con un sinistro a giro che si spegne a lato. Il piano gara dei veneti è sin da subito molto chiaro: il grimaldello per forzare il tesoriere spezzino è l'aggressione alta, che porta al tiro per ben due volte Lazovic, e un'altra Gaich, il quale chiude troppo il destro in seguito ad un recupero di Magnani. In chiusura di primo tempo l'argentino ha un'altra chance di testa, piuttosto casuale, ma non inquadra lo specchio. I liguri cercano invece di sbloccarla con Verde, impreciso dopo una bella percussione centrale, e Arkadiusz Reca, il cui mancino s'infrange sull'esterno della rete dopo una prolungata azione corale.
Lo Spezia spinge, l'Hellas non si scompone
L'avvio di ripresa è un monologo spezzino: la squadra di Semplici alza il baricentro, monopolizza il possesso e confina l'Hellas entro la trequarti di competenza. Il Verona ha però il merito di reggere l'urto, precludendo sempre la possibilità di finalizzare all'avversario. Al 55' s'infortuna anche Duda, messo k.o. da un problema muscolare: Zaffaroni incassa pure questo colpo e lo rileva con Abildgaard. Meno ricami, più muscoli. È proprio il danese ad apparecchiare una buona chance cestinata da Kallon, che strozza troppo il destro al termine di una bella ripartenza.
Grave errore di Kallon, poi il palo di Nzola
Il sierraleonese è protagonista per ben due volte (entrambe in negativo) a ridosso del settantesimo. Clamorosa l'occasione fallita sull'imbucata di Lazovic: sprint da centometrista che gli consente di mostrare la targa al sonnecchiante Nikolaou, ma a tu per tu con Dragowski la conclusione è 'da braccino' e sbatte addosso al polacco, che fa un figurone. Un minuto più tardi ci riprova con il destro, dopo un controllo orientato con il petto in area, ma la traiettoria s'impenna e finisce in curva. La risposta dello Spezia non tarda ad arrivare: Nzola sfila per una volta alla marcatura di Hien, s'avvita su un cross arcuato di Amian e coglie il palo. Nel finale il livello di tensione raggiunge il climax: lo Spezia reclama un rigore (che non c'è) dopo un contatto tra Hien e Gyasi, e Marchetti viene espulso dalla panchina per proteste. La paura di perderla, però, prevale sul desiderio di centrare il jackpot: l'ultima chance è di fattura spezzina, con un destro a giro di Amian ribattuto da un grande riflesso di Perilli, che conserva lo 0-0 vidimato dal triplice fischio di Doveri.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
5 MARZO 2023 Serie A TIM | I gialloblù conquistano un punto al 'Picco': #SpeziaVerona finisce 0-0
La Spezia – Il Verona torna dallo stadio ‘Picco’ con 1 punto in più in classifica, dopo aver pareggiato 0-0 contro lo Spezia al termine di una gara combattuta.
Per i gialloblù, ora a quota 18 punti, si è trattato del decimo risultato utile stagionale, il settimo nelle prime 10 gare giocate in questo 2023.
Venendo alla cronaca, il primo spunto della partita porta la firma del Verona, che al 13’ si propone in avanti con Lazovic: il destro del numero 8 termina però largo sul primo palo.
Un minuto più tardi sono ancora i gialloblù a cercare la via del vantaggio, questa volta con Gaich, che incrocia sul palo più lontano da posizione defilata senza però trovare lo specchio della porta.
Con la stessa dinamica è lo Spezia, al 15’, a rendersi pericoloso: Verde supera la difesa ma il suo sinistro finisce largo alla sinistra di Perilli.
Al 18’ in attacco c’è nuovamente l’Hellas, che lancia in profondità Lazovic, il quale entra in area, salta l’avversario e calcia ad un soffio dal primo palo, ma sul fondo.
La prima mezz’ora si gioca quasi esclusivamente nella metà campo difesa dai padroni di casa. Al 26’ è infatti Faraoni ad avvicinarsi al vantaggio con un insidioso colpo di testa in seguito al corner battuto da Lazovic.
Al 35’ i gialloblù vanno nuovamente ad un passo dallo 0-1 sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Lazovic batte forte, sul secondo palo, dove arriva Gaich ad inserirsi. Il colpo di testa dell’attaccante termina però alto sopra la traversa.
Lo Spezia si riporta in avanti al 43’, quando Reca calcia di potenza trovando l’ottimo intervento di Perilli, che si distende sulla destra e devia in angolo.
Nella ripresa i padroni di casa attaccano con più frequenza, con l’Hellas impegnato – soprattutto nel primo quarto d’ora – a contenere e iniziative avversarie.
La prima, vera occasione da gol del secondo tempo per i gialloblù arriva al 62’, quando Abildgaard (da poco subentrato) ruba palla sulla trequarti e allarga sulla destra, dove Kallon controlla e calcia senza, però, impensierire Dragoswki.
Il Verona va così a centimetri dal vantaggio al minuto 68 nuovamente con Kallon che – dopo essere stato servito in verticale da Lazovic – si presenta a tu per tu con Dragowski, il quale respinge la conclusione dell’attaccante.
Al 74’ lo Spezia risponde pericolosamente con Nzola, che sfrutta un cross e stacca di testa con i tempi giusti indirizzando però il pallone sul palo, alla destra di Perilli.
Nel finale di gara, al minuto 88, Perilli è autore di una parata difficilissima: Amian calcia infatti dal limite dell’area a giro, sul palo più lontano, trovando il portiere gialloblù che toglie - con un grande intervento - il pallone diretto sotto la traversa.
Quella del numero 27 dello Spezia è l'ultima occasione del match, che termina a reti inviolate e consente al Verona di muovere nuovamente la classifica.
I gialloblù torneranno in campo alle ore 15 di domenica 12 marzo contro il Monza, nel match in programma allo stadio ‘ Bentegodi’ e valido per la 26a giornata di Serie A.