RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA parte a testa bassa conquistando 3 corner in poco più di 3 minuti e mettendo grande intensità su tutte le palle ma di occasioni vere e proprie non ne crea così come il MONZA, qualche tiraccio alto qualche rasoterra centrale e niente più in un match equilibrato e piuttosto noioso tra i brianzoli che controllano agevolmente i gialloblù e gli scalgeri che a loro volta risultano pressoché nulli in fase offensiva.
Nella ripresa l'HELLAS riesce pure a trovare il gol con la magia di VERDI ma subito dopo sbaglia il colpo del ko con GAICH e il MONZA trova il pari con SENSI; poco dopo ecco quella che potrebbe essere la mazzata definitiva dopo la vittoria dello SPEZIA con l'INTER: PETAGNA con una palla verticale lancia a rete CAPRARI, gelo sul Bentegodi ma fortunatamente il VAR annulla dopo qualche minuto perché il centravanti ex NAPOLI aveva gomito e tallone dietro a COPPOLA!
Sospiro di sollievo per questo regalo da 'calcio moderno' ma ora i gialloblù cadono a -5 dalla salvezza e la luce in fondo al tunnel si fa sempre più tenue.
Contro una squadra tecnicamente superiore la squadra scaligera mette in campo nel primo tempo un grande agonismo e la determinazione che i tifosi scaligeri vorrebbero vedere sempre ma, aldilà di quelle, la sterilità d'attacco è palese e zavorra le residue speranze salvezza del VERONA.
Solo il VAR toglie l'ultimo chiodo sulla retrocessione dell'HELLAS con un 'magheggio' tecnologico che, se pur ineccepibile a termini di regolamento, va a mio modesto avviso ad uccidere quel po' di buon senso calcistico sopravvissuto ai giorni nostri.
Buon per l'HELLAS ad ogni modo ma personalmente, dopo la vittoria dello SPEZIA sull'INTER, trovo che i giochi siano ormai fatti anche se la matematica non ha ancora espresso il suo giudizio definitivo.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
...Calo verticale di atteggiamento e (probabilmente) condizione fisica, squadra timida e scelte (molto) discutibili da parte del duo ZAFFARONI-BOCCHETTI accusato pure di scarso coraggio in quanto ad aggredire gli ultimi match di campionato per cercare la vittoria, per non parlare del prevedibilissimo gioco 'palla lunga e pedalare' sulla punta centrale che, da quando ĐURIĆ è fuori per infortunio, è diventato anche inutile dato che GAICH e LASAGNA hanno purtroppo dimostrato di non essere in grado di rispondere alle richieste tattiche di allenatori a loro volta incapaci di trovare alternative (perché non provare BRAAF e/o NGONGE in quella posizione ad esempio?).
Non si capisce proprio come da qui alla fine il VERONA possa andare a riprendere lo SPEZIA tornato meritatamente nel frattempo a +5!
Mister ZAFFARONI supplisce alle ultime assenze in ordine di tempo di HIEN e LASAGNA spostando MAGNANI al centro della difesa e riportando DAWIDOWICZ dal primo minuto come braccetto di destra col giovane COPPOLA dalla parte opposta e inserendo KALLON e VERDI sulla trequarti con DOIG ancora fuori.
In porta rientra MONTIPÒ e anche DUDA, dopo essere uscito malconcio dal 'Picco', torna regolarmente in mediana a far coppia con TAMÈZE con FARAONI e LAZOVIĆ sulle estreme mentre GAICH è confermato al centro dell'attacco; dopo lungo tempo tornano almeno a sedersi in panchina sia VELOSO che ĐURIĆ.
Mister PALLADINO conferma il 3-4-2-1 a specchio col VERONA e propone BIRINDELLI dal primo minuto al posto di DONATI sull'esterna destra con CARLOS AUGUSTO dalla parte opposta e SENSI a far coppia con PESSINA fra loro.
In difesa davanti a DI GREGORIO gioca Pablo MARÍ tra IZZO e CALDIROLA mentre sulla trequarti stazionano CIURRIA e l'altro ex gialloblù CAPRARI dietro all'unico terminale offensivo PETAGNA.
Poco meno di 1200 i tifosi ospiti presenti sugli spalti del Bentegodi; dopo un doveroso minuto di silenzio alle vittime del naufragio di fronte alla spiaggia di Steccato di Cutro si parte agli ordini del signor Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.
PRIMO TEMPO
10° Velo di PETAGNA al limite, anche CIURRIA la fa passare per PESSINA in area il cui tiro terina alto sulla traversa.
15° Doppio calcio d'angolo da destra di LAZOVIĆ, sul primo COPPOLA è anticipato mentre sul secondo DUDA ci prova da fuori area ma spara altissimo.
17° KALLON prova a controllare un pallone complicato in area poi prova la girata col mancino che finisce sopra la traversa.
18° KALLON da destra entra in area, salta CALDIROLA e prova il cross: DI GREGORIO smanaccia fuori sui piedi di DUDA che purtroppo non si coordina al meglio e il portiere ospite recupera.
26° MONTIPÒ anticipa CARLOS AUGUSTO in uscita bassa.
28° VERDI con un calcio d'angolo da destra per l'incornata di DAWIDOWICZ che finisce a lato.
34° PETAGNA difende palla su COPPOLA, palla a CIURRIA che dal limite si accentra e scarica un rasoterra intercettato in tuffo da MONTIPÒ.
39° Ancora un rasoterra centrale di CIURRIA e altra parata bassa di MONTIPÒ
43° CIURRIA con un calcio d'angolo da sinistra: PETAGNA incorna alto.
45° Al Bentegodi termina il primo tempo a reti inviolate.
SECONDO TEMPO
46° Doppio cambio per il VERONA: Fuori MAGNANI e KALLON, dentro CABAL e DOIG; LAZOVIĆ si sposterà sulla trequarti lasciando la fascia mancina all'esterno scozzese. Cambia anche il MONZA inserendo MACHIN al posto di BIRINDELLI, CIURRIA vira sulla fascia destra lasciando il posto dietro a PETAGNA al suo compagno neoentrato. 51° DUDA va alla conclusione dal limite, CALDIROLA la devia all'esterno dove VERDI s'impossessa del pallone, rientra indribbling su due difensori avversari e poi scarica in rete a mezza altezza! DI GREGORIO intuisce col braccio destro ma non può evitare che il pallone finisca in porta.
54° FARAONI con un cross da destra verso GAICH, PESSINA col tacco prova ad intercettare ma non riesce ad evitare che la palla finisca sui piedi dell'argentino che la cicca clamorosamente favorendo l'intervento di DI GREGORIO. 55° Il MONZA pareggia subito con una grande azione: PETAGNA protegge palla al limite poi la consegna a PESSINA che la imbuca sul lato mancino per CARLOS AUGUSTO: Perfetto il cross al centro per SENSI che di prima intenzione insacca!
56° PETAGNA sfugge sulla fascia a COPPOLA che lo stende: Piccinini estrae il giallo per l'ex Primavera gialloblù.
60° Rimpallo favorevole per CAPRARI che s'invola verso MONTIPÒ e, più o meno indisturbato, batte il portiere gialloblù in disperata uscita: MONZA in vantaggio con Gianluca che, come BARÁK qualche settimana fa, non esulta ma cambia poco... Scende il gelo sul Bentegodi ma fortunatamente il VAR annulla per fuorigioco (di gomito e tacco destro 🤣 ) di PETAGNA che aveva lanciato il compagno.
62° Altro cambio per l'HELLAS: Dentro DEPAOLI e fuori FARAONI.
63° Controllo volante d'esterno di PESSINA, DUDA lo abbatte e becca il cartellino giallo.
68° Riecco Milan ĐURIĆ, fuori GAICH.
75° Il MONZA richiama SENSI in panchina: Gli da il cambio COLPANI.
76° Cambia anche l'HELLAS: Dentro VELOSO per lo stanchissimo VERDI, DUDA si alza sulla trequarti nella sua posizione naturale mentre il Prof sis sistema in cabina di regia dopo lunghissimo tempo.
82° PETAGNA riceve la spizzata di CARLOS AUGUSTO in area ma prima CABAL poi COPPOLA limitano e murano il centravanti avversario. Ultimo cambio MONZA: Fuori CAPRARI (tra i fischi dei butei per la scelta estiva di andare in Brianza) e dentro un altro ex come VALOTI.
88° PESSINA in area nasconde palla a COPPOLA, DAWIDOWICZ e pure al recupero di VELOSO poi spara di poco alto!
90°+4 COLPANI da fuori area conclude a lato con la deviazione di un gialloblù.
VOTI
MONTIPÒ Poco impegnato da CARLOS AUGUSTO e CIURRIA da metà del primo tempo, nulla può fare sulla gran palla che l'esterno fornisce a SENSI per il pari così come sul diagonale di CAPRARI fortunatamente annullato dal VAR 6
DAWIDOWICZ Tutto sommato bravo nel contenere l'ex compagno CAPRARI nonostante la velocità di quest'ultimo che però gli sfugge di netto quando è imbeccato da PETAGNA al 60°. Generosissimo e provvidenziale nello sradicare la palla dai piedi di PETAGNA al limite dell'area al 68° 6-
MAGNANI Da centrale su PETAGNA disinnesca regolarmente il granatiere avversario, alla mezz'ora si scambia con COPPOLA ma anche da braccetto di sinistra controlla bene gli avanti avversari. Esce anzitempo dopo che la febbre lo aveva colpito negli ultimi due giorni... 6 (gli da il cambio CABAL al 46°: Bravo subito nel recupero in velocità su SENSI lanciato verso MONTIPÒ. Grande anticipo ancora sull'autore del pari ospite al 71°. Provvidenziale insieme a COPPOLA a sbarrare la strada a PETAGNA in area all'82°. Ottimo recupero anche sulla linea di fondo all'86°. Il veloce mancino colombiano sembra ormai pronto per giocare regolarmente in quella zona di campo, come mai è ancora dietro a DAWIDOWICZ e COPPOLA nelle gerarchie? 6+)
COPPOLA Ordinaria amministrazione da braccetto di sinistra poi alla mezz'ora si sposta al centro e contro PETAGNA il match per lui si fa più duro. Provvidenziale nel murare il centravanti biancorosso all'82° 6
FARAONI Non pervenuto nel primo tempo ma al 54°, pur con la complicità di PESSINA, fornisce a GAICH un pallone che doveva essere sfruttato decisamente meglio. A piccolissimi passi sta ritrovando la forma migliore ma ormai di tempo non ce n'é più... 6- (gli da il cambio DEPAOLI al 61°: Mezz'ora più recupero quando il VERONA non sale più e lui non fa nulla per invertire la deriva 5,5)
DUDA Numero in apertura di primo tempo di poco fuori area poi va a terra stretto in sandwich tra due avversari. Da una sua conclusione al 51° nasce l'assist per VERDI. Ammonito per una trattenuta su PESSINA al 63°. Al 76° sale sulla trequarti ma non crea nulla. Brutta palla all'87° dalla fascia destra per LAZOVIĆ all'indietro con gli avversari disposti male... L'impressione è che tecnicamente e tatticamente valga anche più di ILIĆ ma, trascinato dalla mediocrità della squadra e perso l'entusiasmo iniziale, giochi col freno a mano tirato 6-
TAMÈZE Corre per tutti, prende falli e si sacrifica da diga della mediana e alla fine e preda di crampi... Non eccelle mai ma si vede su tutti i palloni 6
LAZOVIĆ Assolutamente in ombra quest'oggi sia da esterno sinistro che da trequartista con l'ingresso di DOIG 4,5
VERDI Quanto è mancata si qui la sua qualità... Chiaro che non ha i 90 minuti nelle gambe ma come si fa a tenere in panchina uno così? Simone dice di chiedere al mister nel dopopartita ma... Risposta non c'è! Gran gol il suo per finezza tecnica e freddezza 6,5 (gli da il cambio VELOSO al 76°: Da ordine nei minuti finali in attesa del prossimo stop... Non giudicabile)
KALLON Bella cavalcata sulla destra al 14° poi sceglie il cross nel nulla invece di puntare l'uomo in area. La storia si ripete al 18° più o meno identica così come vizi e virtù per il 21enne che come un certo RADUCIOIU è anche bravo fino alla trequarti, poi si perde... 5,5 (gli da il cambio DOIG al 46°: Oggi mi sono stupito di non averlo visto subito in campo, poi è entrato nel secondo tempo e ho capito perché: Josh non è solo stanco, sembra che non gli riesca più quello che gli risuciva fino a qualche partita fa però andrebbe applicato anche a lui lo stesso metro che si sta usando per FARAONI... O no? 5)
GAICH Non protegge un pallone uno, non fa sponde e quando è cercato è matematicamente fermato dai difensori avversari. Al 54° avrebbe la possibilità di chiudere il match a favore dei gialloblù se solo fosse più freddo e invece spreca tutto... 4 (gli da il cambio ĐURIĆ al 68°: Una manciata di minuti dopo un lungo stop in attesa di rivederlo dall'inizio; è l'unica punta in grado di applicare con un po' di produttività il monotematico gioco di ZAFFARONI e BOCCHETTI Non giudicabile)
ZAFFARONI 11 iniziale e cambi che fanno un po' pensare ma come sempre come si possono giudicare le sue scelte se gli allenamenti sono blindati e durante la settimana i giocatori li vede solo lui? Tocca fidarsi ma tenere in panca regolarmente VERDI in questa squadra è difficilmente spiegabile. Anche oggi alla squadra manca quel qualcosa in più che anche a La Spezia o con la FIORENTINA poteva portare punti importanti... 5,5
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister ZAFFARONI «È stata una gara equilibrata, abbiamo iniziato bene e abbiamo tenuto il pallino del gioco soprattutto nella prima mezz'ora, dove abbiamo cercato di attaccare creando i presupposti per andare in gol soprattutto su situazioni da palla inattiva. Abbiamo fatto bene anche ad inizio secondo tempo, quando siamo riusciti ad andare in vantaggio. L'unica pecca è che abbiamo subito il pareggio pochi minuti più tardi, questo ci ha demoralizzato e abbiamo sofferto un po' nel finale. Le gare sono tutte equilibrate, difficili, ma noi abbiamo tenuto duro portandoci a casa sia spunti positivi che cose da migliorare. Il gol di Verdi testimonia quanto ci sarà bisogno di tutti da qui alla fine della stagione? Sì, ripeto da tanto tempo questa cosa. Stiamo affrontando tutte le gare con una grande pressione addosso, costretti a non sbagliare e a giocare in un certo modo. Queste partite tolgono tanto sia dal punto di vista fisico che nervoso, quindi ci sarà bisogno di tutti. Simone oggi ha giocato una grande partita, ha segnato un gol - che agli attaccanti dà sempre fiducia - e questo è lo spirito che ci deve essere da qui alla fine» HellasVerona.it
Mister PALLADINO tecnico del MONZA «Rammarico per il finale? Nei primi trenta minuti non siamo stati bravi a subire la pressione alta del Verona: ci sono anche i meriti dell'avversario, che ha avuto coraggio ad accettare i duelli dietro, togliendoci un po' di palleggio. Abbiamo sbagliato qualche scelta, e ci siamo 'incasinati', anche se abbiamo subito poco. Poi abbiamo trovato le contromisure, e siam partiti bene nella ripresa. Dopo il gol abbiamo reagito, abbiamo fatto un ottimo secondo tempo e avevo la sensazione che potessimo fare anche il secondo gol. Negli ultimi dieci minuti ci siamo un po' accontentati, anche se la squadra aveva il rammarico di non aver vinto. Siamo comunque contenti della prestazione. Verona sottotono fisicamente? Non li ho visti scarichi: sono partiti forte, con grande intensità. Nel primo tempo hanno speso tanto, nel secondo sono un po' calati. Avremmo potuto segnare il secondo gol, ma ci abbiamo provato fino alla fine e siamo soddisfatti: era uno scontro salvezza, loro avevano bisogno di punti come noi. Analizzo sia le cose positive che quelle negative. Alla squadra all'intervallo ho detto che non avevamo avuto coraggio. Nella ripresa abbiamo fatto una grande partita: con un pizzico di pazienza in più saremmo riusciti a fare male all'avversario. Punto guadagnato o due punti persi? Abbiamo avuto più occasioni e potrei dire due punti persi: potevamo vincerla, ma mi interessa la prestazione della squadra. Uscire con un punto oggi deve darci motivazione e orgoglio. Dobbiamo migliorare la gestione di queste partite, che a volte si fanno anche sporche e noi le soffriamo un po'» TuttoMercatoWeb.com
...E mi tocca pure essere d'accordo con GALLIANI Amministratore Delegato del MONZA (ridicolo cancellare gol per un naso in fuorigioco!) «Il VAR è questo, non lo contesto. È la seconda volta che per mezzo tallone viene annullato un gol. Credo una cosa nella mia testa, ma non per la rete annullata, l'ho detto anche a Infantino. Cambierei la regola, fischierei il fuorigioco quando c'è luce tra l'attaccante e il difensore» TuttoMercatoWeb.com
Simone VERDI autore del secondo gol in giallbolù «Conoscevamo le qualità del Monza una squadra che gioca bene a calcio e che per classifica è in una posizione di classifica tranquilla. Noi oggi abbiamo fatto la nostra partita, peccato per il risultato finale, ma penso che la squadra abbia dato dimostrazione di esserci e di crederci fino alla fine. Volevamo questa vittoria, purtroppo non siamo riusciti a conquistarla, ma credo che il cammino sia ancora lungo. Dobbiamo restare concentrati e continuare a dare il massimo. Conta crederci fino alla fine? Certo, noi dobbiamo crederci. Quella che è stata la mia esperienza dello scorso anno, in una situazione di punti da recuperare maggiori rispetto a quella di oggi, dimostra che il campionato è lungo e bisogna crederci. La vittoria della Spezia contro l'Inter poteva essere un risultato mentalmente pesante per noi, invece la squadra oggi è andata in campo dimostrando di crederci. Personalmente lo considero un punto guadagnato, anche in virtù delle qualità dell'avversario» HellasVerona.it
Gianluca CAPRARI fischiato da una parte del 'Bentegodi' al momento della sostituzione «Sapevamo che si trattava di una partita difficile, venivamo dalla sconfitta di Salerno e oggi volevamo dimostrare che giochiamo fuori bene quanto in casa. Che partita è stata per me? Il Verona è una squadra che mi è rimasta nel cuore, sento ancora molti ragazzi di qua. Che dirò a Petagna per il gol che mi hanno annullato? Il VAR per fortuna c'è, prima questi fuorigioco non c'erano. Questo è il secondo gol che mi annullano, speriamo non ci sia il terzo. I miei gol? Da gennaio ho cambiato marcia... Bisogna pensare partita dopo partita, il campionato è ancora lungo dunque finché la matematica non c'è dobbiamo continuare a macinare. Speriamo di arrivare il più in alto possibile» TuttoMercatoWeb.com
La vittoria dello SPEZIA Venerdì al 'Picco' contro l'INTER per 2 a 1, è un colpaccio in chiave salvezza che darà ai liguri ulteriore entusiasmo e motivazione.
Sabato poi l'UDINESE ha vinto in trasferta a Empoli di misura grazie al gol di BECÃO, il NAPOLI ha infilato l'ennesima vittoria battendo l'ATALANTA con i gol di KVARATSKHELIA e RRAHMANI mentre al Dall'Ara BOLOGNA e LAZIO hanno terminato a reti inviolate.
2 a 0 del TORINO in trasferta al 'Via del Mare' di LECCE grazie ai gol di SINGO e SANABRIA e 2 a 0 anche della FIORENTINA (che da Verona in poi non si ferma più) allo 'Zini' di Cremona con MANDRAGORA e CABRAL.
Alle 18.00 ROMA-SASSUOLO, alle 20.45 JUVENTUS-SAMPDORIA e nel posticipo di Lunedì ancora alle 20.45 MILAN-SALERNITANA.
#CALCIOMERCATOMONTIPÒ tra i papabili sostituti di VICARIO all'EMPOLI: Il VERONA chiederebbe fra i 4 e i 5 milioni (PianetaEmpoli.it).
La FIORENTINA intanto continua a seguire con forte interesse TAMÈZE (sponsorizzato dall'ex collega BARÁK) e spera di strapparlo al VERONA in estate per meno di 6 milioni (ViolaNews.com).
4+4 - Carlos Augusto è uno dei 3 difensori con almeno 4 gol e 4 assist nei maggiori 5 campionati europei in corso, insieme a Nico Schlotterbeck (4 reti e 4 assist) e Jeremie Frimpong (6 reti e 5 passaggi vincenti). Freccia.#VeronaMonza#SerieApic.twitter.com/DdG8IdYJoi
Calcio Serie A: Hellas Verona-Monza 1-1 Nonostante il punto conquistato oggi i gialloblù restano terzultimi a meno 5 dalla zona salvezza
12/03/2023 Alberto Bragaglia
Al Bentegodi finisce 1-1. La formazione scaligera si porta a 19 punti in classifica restando al terzultimo posto, mentre la squadra di Palladino raggiunge quota 33 punti facendosi però scavalcare dalla Fiorentina.
Primo tempo piatto, ai brianzoli viene anche annullato un gol all'ex Caprari per un fuorigioco di Petagna.
Impasse in una prima frazione di gioco, poco più vispi i gialloblu rispetto alla formazione ospite per voglia e determinazione, ma nonostante qualche tentativo di affondo il risultato non si schioda prima dell'intervallo. Al rientro dagli spogliatoi sembra andare in scena completamente un'altra partita: al 51' Verdi porta avanti il Verona con un destro che Di Gregorio riesce solo a deviare appena, mentre appena quattro giri di lancette più tardi ci pensa Sensi a stabilire nuovamente l'equilibrio firmando l'1-1 del Monza.
Allo scoccare dell'ora di gioco i brianzoli ribalterebbero anche la sfida con il più classico dei gol dell'ex di Caprari, ma un fuorigioco millimetrico di Petagna rende tutto vano strozzando in gola l'urlo biancorosso. La squadra di Palladino comunque prende morale e continua a premere sull'acceleratore, sfiorando il colpo da tre punti nel finale prima con Petagna, murato provvidenzialmente da Coppola, poi con Pessina che di mancino mette di un soffio sopra la traversa.
Il Monza scivola al 12° posto, mentre il Verona resta terzultimo a -5 dalla zona salvezza.
FONTE: RaiNews.it
12 marzo 2023
Verona e Monza si annullano nel caldo pomeriggio del Bentegodi: 1-1. Partita che, dopo un primo tempo soporifero, si ravviva nella ripresa. Al sesto della ripresa è Verdi a portare in vantaggio i padroni di casa dopo un rimpallo fortunoso. Risposta immediata dei brianzoli con Sensi che trova il pari quattro minuti più tardi dopo un'azione corale. Un punto che serve poco a Zaffaroni e Palladino in ottica classifica.
LA PARTITA
Europa e salvezza restano lontane per Monza e Verona dopo una partita che si è "giocata" solo nella ripresa. Quarantacinque minuti, i secondi, in cui gialloblù e biancorossi si sono affrontati a viso aperto cercando la vittoria. La formazione di Zaffaroni è stata brava a trovare il vantaggio con Verdi, pronto sulla tiro ribattuto dalla difesa brianzola. Un rimpallo che ha permesso al trequartista di controllare in area e piazzare la palla, imparabile per Di Gregorio.
Una fiammata che, però, ha acceso la squadra di Palladino. Reazione super degli ospiti che hanno rimesso in carreggiata il match con un'azione da manuale del calcio. Palla bassa, triangolazioni e l'assist di Carlos Augusto per Sensi, libero al centro dell'area di appoggiare in rete. Da qui iniziano i rimpianti per il gruppo di Berlusconi e Galliani. Prima il gol annullato a Caprari, sarebbe stata la marcatura dell'ex, per un fuorigioco millimetrico di Petagna. Poi nel finale l'occasionissima per Pessina che calcia alto dall'altezza del rigore.
Un punto, come detto, che serve veramente a poco ad entrambe le squadre. Il Verona perde due punti sullo Spezia e si ritrova a cinque punti dal terzultimo posto, mentre il Monza sale a quota 33, distante quattro lunghezze dal settimo posto del Torino. Nulla è perduto, ma serve una velocità diversa per raggiungere gli obiettivi.
LE PAGELLE
Pessina 6 - Prestazione macchiata dall'occasione mancata nel finale. Per il resto il capitano del Monza corre e sbaglia poco, una vera spina nel fianco per la difesa del Verona.
Petagna 6 - Ci mette tanto impegno, fa salire la squadra con il suo fisico e dà profondità: gli manca il guizzo per essere protagonista.
Verdi 6,5 - Si fa trovare al posto giusto al momento giusto. Un gol che dà speranza ai gialloblù.
IL TABELLINO
VERONA-MONZA 1-1
Verona (3-4-2-1): Montipò 6; Dawidowicz 6, Magnani 5,5 (1' st Cabal 6), Coppola 5,5; Faraoni 6 (17' st Depaoli 5,5), Tameze 5,5, Duda 5,5, Lazovic 5,5; Verdi 6,5 (31' st Veloso sv), Kallon 5,5 (1' st Doig 5,5); Gaich 5 (23' st Djuric 5,5). A disp.: Berardi, Perilli, Zeefuik, Terracciano, Abildgaard, Braaf, Cissè. All.: Zaffaroni 6
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio 6; Caldirola 6, Marì 6, Izzo 5,5; Birindelli 5,5 (1' st Machin 5,5), Pessina 6, Sensi 6,5 (30' st Colpani sv), Carlos Augusto 6; Ciurria 5,5, Caprari 6 (37' st Valoti sv); Petagna 6. A disp.: Cragno, Sorrentino, Donati, Antov, Barberis, Carboni, Ranocchia, D'Alessandro, Vignato, Gytkjaer. All.: Palladino 6
Arbitro: Piccinini
Marcatori: 6' st Verdi (V), 9'st Sensi (M)
Ammoniti: Coppola, Duda (V)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
Carlos Augusto è uno dei 3 difensori con almeno 4 gol e 4 assist nei maggiori 5 campionati europei in corso, insieme a Nico Schlotterbeck (4 reti e 4 assist) e Jeremie Frimpong (6 reti e 5 passaggi vincenti).
Stefano Sensi ha realizzato tre reti nelle prime 19 gare stagionali in questa Serie A, eguagliando già il suo record realizzativo in una singola stagione del massimo campionato italiano (tre reti in 12 apparizioni con l'Inter nel 2019/20).
Solamente Roma, Inter (entrambe 15) e il Napoli (12) hanno conquistato più punti del Verona in casa in Serie A nel 2023 (11).
Il Monza è rimasto imbattuto in sette delle nove sfide in questo campionato contro squadre che si trovavano sotto in classifica a inizio giornata (4V, 3N).
Il Verona ha pareggiato quattro delle ultime sette gare di campionato (1V, 2P), tanti pareggi quanti nelle precedenti 23 nella competizione (4V, 15P).
Il Monza ha pareggiato fuori casa in Serie A per la prima volta da gennaio scorso (1-1 v Fiorentina).
Il Monza è la squadra che conta più marcature realizzate da giocatori di nazionalità italiana in questa Serie A: 21.
Tutte le ultime quattro realizzazioni in Serie A di Simone Verdi sono arrivati in match casalinghi.
Stefano Sensi ha segnato gli ultimi tre gol in Serie A fuori casa: il classe '95 non aveva mai segnato così tanto fuori casa in un singolo campionato di massima serie (precedente due reti in trasferta con la maglia del Sassuolo nel 2017/18).
Simone Verdi ha ritrovato il gol in Serie A per la prima volta da novembre 2022 (v Spezia, sempre al Bentegodi).
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: Zaffaroni, alcune scelte iniziali sbagliate. Verdi e Tameze i migliori
del 12 marzo 2023 alle 16:53
di Alessandro Righelli
Verona-Monza 1-1
Montipò 6: una partita nella quale ha fatto il suo, soprattutto con le uscite oltre l'area piccola.
Dawidowicz 5,5: non convince fino in fondo. Spesso si perde la marcatura e non è abbastanza deciso nelle chiusure.
Magnani 5: in grande difficoltà sin dai primi minuti, soprattutto su Petagna. Riesce davvero poco a trovare le chiusure giuste e anche in fase di impostazione iniziale è spesso impreciso.
(dal 1' s.t. Cabal 6: un buon apporto alla manovra, senza comunque creare particolari occasioni.)
Coppola 6: nel primo tempo poca cosa, mentre nella ripresa si immola più di una volta per chiudere le conclusioni avversarie.
Faraoni 5,5: inizia bene, ma nel corso del primo tempo alterna buone giocate ad errori abbastanza elementari.
(dal 16' s.t. Depaoli 6: si tiene piuttosto alto nella manovra, cercando di duettare con i centrocampisti e far salire la squadra.)
Tameze 6,5: è sempre l'uomo-ovunque. Ci mette più di una pezza ad aiutare la propria difesa.
Duda 5,5: non convince anche lui appieno. Si fa vedere meglio nel primo tempo, ma nel secondo si perde spesso tral maglie avversarie, perdendo lo spunto.
Lazovic 6: sicuramente meglio il primo tempo, quando si dimostra più reattivo e più intraprendente.
Verdi 6,5: segna ed esce esausto. Fa quasi tutto lui, tenendo alta la squadra, cercando l'uno contro uno e la porta.
(dal 32' s.t. Veloso: s.v.)
Kallon 5: qualche spunto interessante sulla fascia, ma null'altro.
(dal 1' s.t. Doig 5,5: parte bene, ma si perde nella seconda parte della ripresa, senza più rientrare in partita.)
Gaich 5: molto poco pericoloso, galleggia tra un avversario e l'altro senza trovare mai la giusta forza per spingerla dentro.
(dal 24' s.t. Djuric 5,5: la condizione fisica è ancora abbastanza precaria e si vede.)
All. Zaffaroni 5: in una gara importantissima, le scelte dei titolari dovevano essere fatte in modo migliore. Alcuni giocatori non sono forse pronti per partire sin dall'inizio e questo ha inciso per almeno un tempo di gioco.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A - VERONA-MONZA 1-1, PAGELLE: SENSI RINASCE, GAICH NON VA, LAZOVIC DELUDE SERIE A - Il migliore è Verdi, che segna l'illusorio gol del vantaggio veronese. Gaich non sfonda, il serbo non è un fattore. Bene Sensi e Pessina nella formazione di Palladino, oltre a Caprari.
DA EUROSPORT
PUBBLICATO 12/03/2023 ALLE 17:26 GMT+1
Verona-Monza, match valido per la ventiseiesima giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 1-1, frutto delle reti di Verdi e Sensi nella ripresa. Gara arbitrata da Marco Piccinini di Forlì. Qui di seguito i voti ai protagonisti per capire l'andamento della partita e per un primo sguardo in ottica fantacalcio.
LE PAGELLE DEL VERONA
Lorenzo MONTIPÒ 6 - Non deve compiere interventi salva-partita. Facili le due parate su Ciurria nel primo tempo. Battuto da Sensi, graziato da VAR e Pessina.
Pawel DAWIDOWICZ 5,5 - Duro ma onesto negli interventi. Però nella ripresa soffre: nella sua zona nasce anche la rete del pareggio monzese.
Giangiacomo MAGNANI 6 - Ha qualche difficoltà con i movimenti di Petagna, ma in ogni caso non concede grosse opportunità al centravanti ospite. Esce dopo il primo tempo (dal 46' Juan CABAL 6 - Non male. Mostra personalità e puntualità nelle chiusure)
Diego COPPOLA 6 - Deve vedersela con Petagna, che spesso si allarga dalla sua parte. Rimedia un giallo, ma nei minuti finali è autore di un intervento provvidenziale sul centravanti avversario.
Marco Davide FARAONI 5,5 - Sta recuperando la miglior condizione e si vede: fa il suo, ma non è arrembante come ai tempi migliori (dal 61' Fabio DEPAOLI 5,5 - Entra in una fase sfavorevole al Verona e anche lui ne risente)
Ondrej DUDA 5,5 - Buon primo tempo, in cui garantisce dinamismo e qualità alla manovra. Nel finale cala in maniera piuttosto evidente, sbagliando molto.
Adrien TAMEZE 5,5 - Generoso nel pressing, anche se quando ha la palla tra i piedi non sempre fa la scelta giusta.
Darko LAZOVIC 5,5 - Incide poco, sia sull'esterno che quando viene spostato sulla trequarti. Giornata abbastanza opaca.
Yayah KALLON 5,5 - Quando porta palla pare sempre poter creare pericoli in serie. Il problema è che è meno concreto di quanto dovrebbe essere al momento del dunque (dal 46' Josh DOIG 5,5 - Non è un fattore, diversamente da quanto si era visto per buona parte del campionato)
Simone VERDI 7 - Schierato a sorpresa da Zaffaroni, dà ragione alla scelta dell'allenatore con una prestazione brillante e volitiva. Firma il gol del vantaggio veronese, poi cala (dal 76' Miguel VELOSO s.v.)
Adolfo GAICH 5 - Si spende generosamente per la squadra e a volte è pure prezioso con spizzate e sponde, però perde lucidità nei pressi dei 16 metri, mancando peraltro il gol del raddoppio (dal 68' Milan DJURIC 5,5 - Al rientro dopo l'infortunio, ha pochissimi palloni giocabili)
All. Marco ZAFFARONI 6 - Azzecca la scelta di dare una maglia da titolare a Verdi, poi non riesce a trovare il modo di evitare il rientro in partita del Monza.
Adrien Tameze e Carlos Augusto durante Verona-Monza - Serie A 2022-23
Credit Foto Imago
LE PAGELLE DEL MONZA
Michele DI GREGORIO 6 - Può far poco sul destro fulminante di Verdi. Attento sul tiro piazzato di Gaich, che avrebbe potuto chiudere i conti con un bel po' d'anticipo.
Armando IZZO 6 - Non commette grossi errori, portandosi a casa la pagnotta.
Pablo MARÍ 6,5 - Solido. Guida bene la difesa del Monza, cavandosela bene con Gaich e chiudendo in maniera puntuale quando viene chiamato in causa.
Luca CALDIROLA 6 - Fatica a contenere le iniziative di Kallon, dovendo sperare più che altro nelle imprecisioni dell'ex genoano. Più tranquillo nella ripresa.
Samuele BIRINDELLI 6 - Attacca poco, ma al contempo non soffre granché Lazovic in fase difensiva. Esce all'intervallo (dal 46' José MACHIN 6 - Mette in mostra buone giocate, compresa una palla filtrante di tacco)
Matteo PESSINA 6,5 - Fa valere la propria esperienza da campione d'Europa. Domina bene le redini del centrocampo monzese, specialmente nella ripresa.
Stefano SENSI 7 - Giochicchia per un tempo, poi avanza la propria posizione in campo e le cose cambiano radicalmente. Da rapace il guizzo vincente che vale l'1-1 (dal 75' Andrea COLPANI s.v.)
Carlos AUGUSTO 6,5 - Scioglie le briglie dopo l'intervallo dopo un primo tempo difficoltoso. Perfetto il tocco all'indietro che regala a Sensi la palla del pareggio.
Patrick CIURRIA 5,5 - Per due volte calcia dal limite, ma con poca convinzione. A destra non incide granché e si fa saltare da Verdi nell'azione del vantaggio gialloblù.
Gianluca CAPRARI 6,5 - Ex della partita, sale di tono nel secondo tempo dopo una prima frazione piuttosto difficoltosa. Partecipa all'iniziativa collettiva del pari e solo un tallone di Petagna gli impedisce di festeggiare la rete della rimonta (dall'82' Mattia VALOTI s.v.)
Andrea PETAGNA 6 - Difficile da spostare quando protegge palla spalle alla porta. Non calcia, ma è prezioso nell'aprire l'azione che porta al pareggio.
All. Raffaele PALLADINO 6,5 - Cambia qualcosa all'intervallo e i risultati si notano. Porta a casa un pareggio che fa classifica.
SERIE A - VERONA-MONZA 1-1: BOTTA E RISPOSTA VERDI-SENSI, AL BENTEGODI FINISCE IN PARITÀ SERIE A - Finisce in parità la sfida del Bentegodi: i veneti passano in vantaggio all'inizio della ripresa, ma i brianzoli pareggiano a stretto giro di posta. E solo un millimetrico fuorigioco di Petagna porta all'annullamento del gol della rimonta di Caprari. Hellas a -5 dal quartultimo posto dello Spezia.
Stefano Sensi esulta dopo il gol segnato durante Verona-Monza - Serie A 2022-23
Credit Foto LaPresse
DA STEFANO SILVESTRI
AGGIORNATO 12/03/2023 ALLE 17:29 GMT+1
La partita della vita del Verona, o perlomeno della stagione, finisce in parità. L'Hellas perde l'opportunità di rispondere alla vittoria dello Spezia sull'Inter, venendo bloccato dal Monza su un 1-1 che sa parecchio di sconfitta. Accade tutto nella ripresa, dopo un primo tempo con poche emozioni: Verdi manda in vantaggio i veneti, ma Sensi riporta la partita in equilibrio a stretto giro di posta. Più vogliosa la squadra di Zaffaroni nella prima parte di gara, più tranquilla e cosciente dei propri mezzi quella di Palladino dopo l'intervallo. Tanto che solo un tallone in fuorigioco di Petagna invalida la rete dell'1-2 dell'ex Caprari, inizialmente concessa. Verona a -5 dal quintultimo posto dello Spezia, dunque. Mentre il tranquillissimo Monza rimane imbattuto per la seconda giornata di fila, portando avanti un ottimo percorso da neopromossa.
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Pablo Marí, Caldirola; Birindelli (46' Machin), Pessina, Sensi (75' Colpani), Carlos Augusto; Ciurria, Caprari (82' Valoti); Petagna. All. Palladino
Arbitro: Marco Piccinini
Gol: 51' Verdi (V), 55' Sensi (M)
Assist: Carlos Augusto (M, 1-1)
Ammoniti: Coppola, Duda
Espulsi: nessuno
LA CRONACA IN 7 MOMENTI CHIAVE
10' – Palla vagante all'ingresso dell'area e girata alta col sinistro di Pessina. Monza pericoloso.
18' – Spunto di Kallon, Di Gregorio smanaccia il suo tiro-cross, Duda prova l'acrobazia volante ma in scarsa coordinazione passa la palla al portiere del Monza.
51' – GOL DEL VERONA. Palla vagante nell'area del Monza dopo un tiro di Duda, Verdi recupera, calcia col destro e scarica in rete nonostante l'estremo tentativo di parata di Di Gregorio.
54' – Faraoni trova spazio e mette dentro, Gaich va con l'interno destro, ma Di Gregorio questa volta si tuffa e blocca a terra.
55' – GOL DEL MONZA. Carlos Augusto mette dentro dal fondo e Sensi, con la porta praticamente vuota, non può sbagliare. Pareggio immediato.
61' – Caprari viene favorito da un rimpallo, vola verso Montipò e lo batte: il gol viene però annullato per un fuorigioco di partenza di Petagna.
88' – Percussione centrale di Pessina, dribbling su un paio di avversari e sinistro ravvicinato piazzato accanto all'incrocio di un Montipò gelato.
IL MOMENTO SOCIAL
Che stagione d'esordio in A per Carlos Augusto.
4+4 - Carlos Augusto è uno dei 3 difensori con almeno 4 gol e 4 assist nei maggiori 5 campionati europei in corso, insieme a Nico Schlotterbeck (4 reti e 4 assist) e Jeremie Frimpong (6 reti e 5 passaggi vincenti). Freccia.#VeronaMonza#SerieApic.twitter.com/DdG8IdYJoi
MVP
Simone VERDI. Schierato a sorpresa da Zaffaroni, dà ragione alla scelta dell'allenatore con una prestazione brillante e volitiva. Firma il gol del vantaggio veronese, poi cala.
FANTACALCIO
PROMOSSO – Stefano SENSI. Giochicchia per un tempo, poi avanza la propria posizione in campo e le cose cambiano radicalmente. Da rapace il guizzo vincente che vale l'1-1.
BOCCIATO – Adolfo GAICH. Si spende generosamente per la squadra e a volte è pure prezioso con spizzate e sponde, però perde lucidità nei pressi dei 16 metri, mancando peraltro il gol del raddoppio.
FONTE: EuroSport.it
il blog di Francesco Barana A MARASSI L’ ULTIMA SPIAGGIA
Senza categoria, 13 Marzo 2023
Il 20 febbraio, dopo la sconfitta con la Roma all’Olimpico, scrivevo che sarebbero serviti almeno 6 punti nelle successive quattro partite (Fiorentina, Spezia, Monza e Sampdoria) per restare a galla. Dovessimo domenica vincere a Genova con la Samp ne avremmo ottenuti solo 5 e mancherebbe all’appello il punto casalingo con la Fiorentina, quello pesa più ancora delle mancate vittorie nello scontro diretto al Picco, o di ieri con il Monza.
Assodato che se non vinciamo a Marassi è pressoché finita, la salvezza rimarrà un affare complicatissimo anche se dovessero arrivare i 3 punti e lo Spezia arrestasse il passo (sconfitta o pari) con il Sassuolo. A meno 3 o meno 2 ci sarebbe ancora più che una speranza, certo, tuttavia il Verona visto nelle ultime settimane è tornato a essere davvero poca cosa. Sembra essere rifluita l’onda emotiva nata con l’arrivo di Sogliano. La Samp è pure messa peggio, quindi possiamo batterla: ma le altre poi? Inoltre se fai cinque punti nelle prime 15 giornate, infilando dieci sconfitte consecutive, di fatto ti sei già compromesso. Ricordiamolo sempre: la classifica è figlia di quel disastro lì.
Verrebbe da scrivere che è giusto retrocedere, visto lo scempio commesso da Setti la scorsa estate in sede di mercato. Non me ne vorranno i settiani in servizio permanente pronti a giustificare ogni cosa, vuoi per conformismo, vuoi per pigrizia o, peggio, per qualche ipotetico strapuntino, ma con una proprietà del genere l’Hellas è destinato più o meno a improvvisare ogni anno, a ripartire da zero o quasi, a essere per costituzione indecifrabile e inaffidabile (i famosi chiari di luna a cui Setti in undici anni ci ha abituati…). Altro che progetto. Altro che centro sportivo o nuovo stadio. Cazzate. Qui manca anche una minima programmazione sportiva degna di questo nome.
Finché c’è matematica c’è speranza. Aspettiamo domenica: sarà la pietra tombale, o ci sarà ancora un flebile lumino a tenerci ancorati a ciò che Setti non meriterebbe? Tra Marassi e il Giglio di Reggio Emilia si consuma l’ultima spiaggia dell’Hellas.
il blog di Gianluca Vighini UNA SQUADRA CONDANNATA A FARE IMPRESE STRAORDINARIE CHE PARE AVER FINITO LA BENZINA
Sport, 12 Marzo 2023
Il problema del Verona è che è condannato a fare cose straordinarie per rimediare al disastro combinato in precedenza. Appena fa cose “normali” pare essere la fine del mondo. In realtà in altri tempi e con un’altra classifica questo pareggio col Monza non ci sembrerebbe nemmeno così disastroso e sarebbe un punto da mettere in cassaforte. Invece oggi è solo un’occasione buttata. Colpa anche dello Spezia che ha battuto la sciagurata Inter di Inzaghi, ma questa è un’altra storia.
Quello che però preoccupa è una squadra che si sta attorcigliando su stessa, stanca soprattutto, con la luce della riserva accesa. Per recuperare il gap accumulato il Verona ha buttato via energie fisiche e mentali. E ora che servirebbe lo scatto di reni, il colpo di coda non ne ha più. Da gennaio in poi il Verona ha messo assieme 14 punti con una proiezione finale che sarebbe stata sufficiente a garantire una salvezza super tranquilla. Purtroppo ha giocato con la cappa di dieci sconfitte consecutive, un fardello enorme come abbiamo ripetuto mille volte.
Essere preoccupati è lecito. Non tanto per i cinque punti dallo Spezia ma per quello che il Verona ha manifestato contro il Monza. La squadra è in apnea e le scelte di Bocchetti e Zaffaroni molto opinabili. La sensazione di non essertela giocata al meglio rimane. Forse non sarebbe cambiato niente, ma se proprio dobbiamo inventarci qualcosa di nuovo perchè Kallon dall’inizio, perchè Doig fuori, perchè Lazovic di nuovo a sinistra a farsi tutta la fascia, perchè non rafforzare il centrocampo con Abildgaard, perchè non spostare Duda sulla trequarti?
Bisogna adesso scavallare la gara insidiosa contro la Sampdoria e poi inventarsi qualcosa, approfittando della sosta per ricaricare le batterie fisiche e mentali.
Questa è una terribile e difficile lotta di nervi. Una battaglia che si gioca sulle emozioni che cambiano velocemente di settimana in settimana, di partita in partita. L’esercizio dell’equilibrio è da praticare fino alla fine, perchè ora non serve a nulla il disfattismo e il nichilismo teso a demolire ogni certezza. La tentazione è forte, spesso cadiamo anche noi nel trappolone. Ma è proprio con la lucidità e con il totale appoggio alla squadra (non certo ad una discutibile proprietà con cui a fine campionato bisognerà aprire un serio discorso…) che possiamo ancora coltivare un po’ di speranza.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI VERONA-MONZA
Sport, 12 Marzo 2023
MONTIPO’ 6 Sicuramente più attivo del rivale brianzolo, che di parate ne fa pochine. Lui è attento quando serve, anche nelle uscite un po’ più complicate. Impossibile evitare il gol del pareggio di Sensi, perso inspiegabilmente dalla difesa.
DAWIDOWICZ 6 Solito lottatore, solito arruffone. Il duello è con Caprari e ha il vantaggio di conoscerlo abbastanza bene. Si difende coi denti, sapendo di essere in difetto, di tecnica e di corsa. Tutto sommato gli va bene, è l’ultimo a mollare, come sempre. Ma poco di più.
MAGNANI 6 Partita in controllo su Petagna, che ci prova col fisico, ma conclude poco o nulla, anche per l’attenzione del difensore gialloblù. Chiede il cambio già al 35’ per qualche non meglio precisata noia fisica. Non che sia una colpa, ovviamente, ma è una costante della sua carriera.
CABAL 6 (dal 1° s.t.) Diligente e bravo tecnicamente. Sceglie spesso e volentieri i momenti giusti degli interventi in anticipo sugli avversari. Ancora parzialmente un oggetto misterioso, comincia a svelarsi.
COPPOLA 6 Prima su Ciurria, poi su Petagna, ha il suo bel da fare perché l’attaccante del Monza è una bella volpe e oltre al fisico ci mette qualche astuzia troppo. Però non paga la giovane età e gestisce tutto con calma.
FARAONI 5.5 E’ il giocatore del quale si sente più la mancanza perché nonostante sai in campo, ancora stenta a trovare il passo dei giorni migliori. Comprensibile dopo tutti quei mesi fuori per infortunio, ma la stagione non aspetta. Sapendo di non poter incidere davanti, se ne sta più accorto in fase difensiva.
DEPAOLI 5.5 (dal 62° s.t.) Un po’ più dinamico di Faraoni, ma non abbastanza per lasciare il segno.
DUDA 6 Meglio di Tameze, che nel primo tempo va inspiegabilmente a due all’ora. Lui, invece, sembra più dentro, nonostante le condizioni fisiche non siano ottimali dopo il pestone di La Spezia. Gioca tanti palloni, lucidamente, ma attorno a sé trova davvero poco al quale aggrapparsi. Il compagno di reparto non lo aiuta come dovrebbe e così anche lui, lungo andare, perde energie.
TAMEZE 5.5 Primo tempo brutto, secondo tempo insomma. Diciamo che alza i giri del motore, almeno ci prova, ma non è nemmeno lontanamente paragonabile al fenomeno visto ormai mesi fa. Sì, corre almeno nella seconda parte di gara, ma a quindici dalla fine cede ai crampi e rimane in campo solo per fare presenza.
LAZOVIC 5.5 Manca al momento giusto, quando il Verona ha bisogno della sua qualità. Non incide come dovrebbe, pur tornando nel ruolo nel quale ha fatto le fortune sue e della squadra nelle ultime due stagioni. Difficile ricordare una giocata degna di questo nome, tutte cose a metà, che messe insieme non sono affatto memorabili.
KALLON 5 + Tanta volontà, tanta corsa, ma anche tanta confusione. Arriva sempre sul punto di fare la giocata, ma nove volte su dieci non la azzecca in pieno. Non si può discutere la voglia di dare tutto, ma i risultati non ne sono la migliore traduzione.
DOIG 5 + (dal 1° s.t.) Ti aspetti che salvi capra e cavoli, ma così non è. Sembra partire bene, ma poi, ed è questa la cosa più inspiegabile, non sembra avere gamba. Mah.
VERDI 6.5 L’unico in grado di garantire un tasso di qualità accettabile a una squadra che sembra averla ormai smarrita da tempo. In un primo tempo onestamente difficile da digerire è l’unico, insieme a Duda, a tenere in piedi la squadra. Trova il gol della speranza, bellissimo, perché nato proprio dalle sue capacità tecniche, troppo spesso accantonate. Ma, evidentemente, anche per colpa sua, non solo di chi fa le scelte.
VELOSO s.v. (dal 32° s.t.)
GAICH 5 Non ne vede uno di pallone, o comunque molto da lontano. E’ fuori dal gioco e anche dalle intenzioni dei compagni, nel senso che non sembra capire le giocate a lui indirizzate. Male anche nel controllo dei palloni più semplici. Si applica, ma con senza risultati. Ci aveva dimostrato di saper fare almeno a sportellate, ma contro il Monza nemmeno quelle gli riescono.
DJURIC 5 (dal 23° s.t.) Anche lui non ne vede una. Ma almeno è giustificato dal mese di assenza per infortunio.
ALL. ZAFFARONI 5 + Primo tempo desolante, onestamente. La squadra non gira. Consapevole di non avere gran qualità, non riesce nemmeno a metterci l’ardore per andare oltre e tentare il miracolo. Meglio nella ripresa, almeno nella prima parte, grazie anche al gol di Verdi. Ma le energie durano poco, pochissimo. I suoi finiscono stremati, probabilmente pagando la grande rincorsa delle settimane passate. Il tempo è ormai poco, non si continui a dire che è ancora lunga, perché non è vero. Oggi è difficile pensare in quale campo il Verona possa andare a prendere punti pesanti, al contrario di chi è davanti.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Verona-Monza 1-1, le pagelle gialloblù di CH
Verdi il migliore tra i gialloblù, male invece i suoi colleghi di reparto Kallon e Gaich
di Tommaso Badia Marzo 12, 2023 - 17:25
Il Verona pareggia con il Monza e si ritrova a -5 dalla zona salvezza: dopo aver trovato il gol con Verdi, sicuramente il migliore tra i gialloblù, i ragazzi di Zaffaroni sono stati immediatamente ripresi da Sensi, il quale ha regalato l’1-1 al Monza.
Con questa premessa, andiamo dunque a dare un’occhiata alle pagelle gialloblù del match.
MONTIPÒ: 6
Non può nulla su Sensi, graziato da Pessina, per il resto è ordinaria amministrazione.
COPPOLA: 6
Parte braccetto, poi si accentra e alla fine tutto sommato non demerita.
MAGNANI: 5,5
Prende un colpo a inizio partita e questo ne condiziona la prestazione. In affanno, stringe i denti e arriva all’intervallo per poi essere sostituito.
DAWIDOWICZ: 5,5
Un po’ preso in mezzo in occasione del gol del Monza, ringrazia il VAR che annulla il gol a Caprari.
FARAONI: 5,5
Anche lui come Dawidowicz cade nella rete di passaggi brianzola quando il Monza trova l’1-1. In generale, comunque, non brilla.
TAMEZE: 5,5
Appare un po’ meno pimpante rispetto al solito.
DUDA: 6
Un po’ a corrente alternata, ma è uno dei pochi a dare l’impressione di poter accendere la luce in qualsiasi momento. Sull’1-0 c’è anche il suo zampino.
LAZOVIC: 5,5
Non si esalta nel suo ruolo naturale, ma nemmeno quando viene riportato sulla trequarti dove tanto bene aveva fatto ultimamente.
VERDI: 7
Appare sin da subito il più pimpante, il gol è il giusto premio. Riuscisse a trovare un po’ di continuità…
KALLON: 5,5
Tanta corsa, ma per il resto sbaglia quasi tutto.
GAICH: 5
Evanescente, non vede palla o quasi.
CABAL: 6
Buon ingresso: il ragazzo si sta adattando.
DOIG: 5,5
Entra per spaccare la partita, ma non combina granché.
DEPAOLI: 5,5
Zaffaroni lo butta dentro per avere forze fresche, ma pure lui non ha un grande impatto.
DJURIC: 5,5
Mette minuti nelle gambe, ma anche lui non ha grandi chance.
VELOSO: 6
Voto d’ufficio.
ZAFFARONI: 5,5
Azzeccata la scelta di Verdi, un po’ meno quella di Kallon. Con i cambi non riesce a trovare la sterzata e ora lo Spezia è a +5.
FONTE: CalcioHellas.it
13 Marzo 2023 - 09:05 Hellas Live Lettura: 1 min. Hellas Verona, i tifosi del Monza omaggiano Zaffaroni
Prima del fischio d’inizio di Hellas Verona-Monza, gli oltre mille tifosi brianzoli presenti nel Settore Ospiti dello stadio Bentegodi, hanno omaggiato l’allenatore gialloblù Marco Zaffaroni. ex difensore e tecnico del Monza.
12 Marzo 2023 - 18:47 Hellas Live Lettura: 1 min. Pagelle
HELLAS VERONA di Redazione, 13/03/2023 14:41 Verona al Verdi. Ma non è ancora finita (purtroppo)
Il Presidente Maurizio Setti
Siamo al Verdi. Il Verona visto col Monza, ha mestamente rispettato le attese: un pareggio innocuo, come le premesse suggerivano. Una domenica pomeriggio targata gialloblù, finalmente dopo tanto tempo, che non preannunciava niente di buono. E che così si è dimostrata. Il Verona è questo, ha mollato la presa, non ha più il mordente del nuovo anno. Una squadra che si affida a un giocatore come Verdi che non giocava da mesi, e che una volta sostituito ha messo da parte ogni velleità d’iniziativa, dimostra con candido imbarazzo quanti sbagli siano stati commessi. C’eravamo illusi di esser diversi, e invece siamo questi: macchinosi e ormai senza più il sangue negli occhi, necessario per salvarsi. Mancano ancora diverse giornate alla fine del campionato, ma questo pareggio suona un po’ come la prima marcia funebre. Difronte c’era un Monza alla portata dei gialloblù, dominato nel primo tempo, colpito nella ripresa, ma mai affondato, e che a lungo andare meritava addirittura la vittoria. E così i punti dallo Spezia sono ancora cinque, difficilmente colmabili ora come oggi, ad entusiasmi spenti. Sugli spalti si respira già aria un’aria strana, speriamo non sia così, ma la speranza alle volte è una trappola. Di alti e bassi la storia del Verona ne è piena ed ora, più che mai, l’indole sembra volgere verso il basso. E se goliardicamente la serie B è un paradiso fantastico, in cui andare in pullman fino a Trapani, la realtà suona altrettanto goliardicamente diversa. Non ci resta che attendere: a Genova l’ardua sentenza.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
SERIE A Galliani: "Il VAR in Hellas-Monza? Non lo contesto. Cambierei la regola del fuorigioco"
13/03 ALLE 17:45
di LORENZO DI BENEDETTO
fonte da Milano, Patrick Iannarelli
Dopo l'assemblea di Lega Serie A a Milano, l'amministratore delegato del Monza, Adriano Galliani, ha commentato i temi affrontati. Queste le sue parole raccolte da TMW: "È stata un'assemblea tranquilla. Iervolino ha parlato di frattura tra le grandi e le piccole? Il presidente di Lega è lì per tutelare tutti e sarà lui a parlare".
Che cosa ci dice del VAR ieri in Hellas-Monza?
"Il VAR è questo, non lo contesto. È la seconda volta che per mezzo tallone viene annullato un gol. Credo una cosa nella mia testa, ma non per la rete annullata, l'ho detto anche a Infantino. Cambierei la regola, fischierei il fuorigioco quando c'è luce tra l'attaccante e il difensore. Un'altra cosa che farei è il tempo effettivo: due tempi da 30 minuti".
Sul rinnovo di Palladino cosa ci dice?
"State sereni".
SERIE A Le pagelle di Sensi: il giudizio passa dal primo gol dopo 5 mesi. Una liberazione
13/03 ALLE 13:38
di PIETRO LAZZERINI
Il Monza non va oltre al pari esterno contro l'Hellas Verona, con il risultato di 1-1 che è stato determinato dalla rete di Stefano Sensi. La Gazzetta dello Sport scrive: "Il gol vale tantissimo nel giudizio complessivo. Primo tempo aggredito, ripresa aggressore". Tuttosportinvece scrive: "Si fa trovare al posto giusto al momento giusto. In gol dopo cinque mesi, ci voleva". Infine la valutazione di TMW: "La prima accelerazione arriva nel secondo tempo, ma dopo un paio di minuti si fa trovare al posto giusto al momento giusto: gol dopo cinque mesi, una liberazione".
I voti
TMW: 7
Gazzetta dello Sport: 6,5
Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7
TuttoHellasVerona: 7
SERIE A Le pagelle di Gaich: stecca ancora. Sicuri sia un problema soltanto di condizione?
13/03 ALLE 13:23
di PIETRO LAZZERINI
L'Hellas Verona non va oltre il pareggio per 1-1 in casa contro il Monza e tra i più criticati tra i gialloblu figura ancora Adolfo Gaich. La Gazzetta dello Sport descrive così la sua prestazione: "Un tiro in porta, troppo poco per chi dovrebbe finalizzare". Anche Tuttosport lo critica apertamente: "Dialoga a stento con i due trequartisti e non punge sottoporta". Bocciato anche da TuttoHellasVerona: "Unico squillo quando conclude in porta un servizio dalla destra di Faraoni, anche se il tiro non impensierisce più di tanto Di Gregorio". Infine la valutazione di TMW: "Stecca ancora. Dialoga a stento con i due trequartisti, fatica a capitalizzare il patrimonio fisico che ha nel caveau e non punge sottoporta. Sicuri sia un problema soltanto di condizione?".
I voti
TMW: 5
Gazzetta dello Sport: 5,5
Corriere dello Sport: 5
Tuttosport: 5
TuttoHellasVerona: 5
E’ un punto estremamente prezioso quello che il Monza è riuscito a strappare di rimonta a Verona. Il pareggio infatti permette di conservare i 14 punti di vantaggio rispetto al terz’ultimo posto e specialmente di iniziare a ragionare su come poter migliorare un campionato sin qui già di per se molto buono. Già perché manca solamente l’ufficialità ma classifica alla mano il Monza, dopo la sfida del Bentegodi, si è garantito ufficiosamente – per così dire - la possibilità di giocare in Serie A anche nella prossima stagione. Diventa complicato da qui in avanti pensare a qualcosa di diverso, anzi il bello adesso è capire dove può arrivare una squadra sempre più matura, consapevole delle proprie qualità e della propria forza, e che ha sempre puntato a migliorarsi costantemente. Da Verona il Monza è tornato a casa non solo con un punto in più ma anche con uno Stefano Sensi ritrovato. E non solo per il gol decisivo. Il centrocampista infatti è stato fra i migliori in campo, si è messo definitivamente alle spalle l’ultimo infortunio che lo ha tenuto fuori per diverse settimane e si è piazzato nuovamente al centro di tutto. Sensi è fra i primi a voler rendere speciale un campionato che potrebbe ancora più bello.
Dal potenziale aggancio al -5 in classifica. Il tortuoso cammino dell'Hellas verso l'obiettivo salvezza ha preso una svolta beffarda. L'1-1 di una settimana fa contro lo Spezia ha impedito alla squadra di Zaffaroni di pareggiare i punti dei liguri, che grazie al clamoroso successo sull'Inter si trovano ora a cinque lunghezze di vantaggio sui gialloblù, ieri fermati sul pari dal Monza di Raffaele Palladino.
Stanchezza mentale e fisica
"Da tre mesi a questa parte ogni partita è decisiva per noi", ha sottolineato nel dopo-gara di ieri Marco Zaffaroni. Il calo della squadra, che tra gennaio e febbraio ha disperso moltissime energie per risalire la corrente in classifica, è fisiologico. Si tratta di una stanchezza mentale, più che fisica: gestire le pressioni, muovendosi costantemente sull'orlo del baratro, è esercizio complicatissimo, oltre che estenuante. Il tecnico gialloblù lo rimarca a ragione, con la contezza però che questa flessione va tamponata con tutte le forze per evitare di scivolare ancora più in basso. Nulla è perduto, ma il contraccolpo psicologico rischia di essere complicato da assorbire: dovrà emergere la forza del gruppo, di fronte alle prime vere difficoltà di questo 2023.
Mal d'attacco: davanti manca qualcosa
Anche ieri, per lunghi segmenti del match, la squadra ha creato e tenuto un buon ritmo. Eppure la difficoltà a concretizzare continua ad essere un grande handicap per il Verona: Gaich è ancora prigioniero di una condizione fisica precaria che gli impedisce di giocare con disinvoltura, Kallon ha ottime doti atletiche alle quali non riesce ad abbinare (per ora) una sufficiente pulizia tecnica in rifinitura, e ieri ha fatto rimpiangere l'infortunato Ngonge. Il rientro dall'infortunio di Djuric può in questo senso consentire alla squadra di ripristinare qualche automatismo offensivo consolidato, e chissà che il definitivo salto di qualità là davanti non possa passare anche dai piedi di Simone Verdi, tornato al gol ed MVP del match contro il Monza.
Montipò 6 - La componente di pericolo nel primo tempo è ben perimetrata: deve accartocciarsi su un paio di radenti non particolarmente potenti di Ciurria, e per il resto amministra. Non ha responsabilità, ovviamente, sul tap-in di Sensi.
Dawidowicz 5,5 - Buon lavoro da braccetto nella prima frazione: argina con un pizzico di mestiere (che non guasta) Caprari, del quale conosce bene le proprietà caustiche quando gli è concesso di convergere verso l'interno del campo. Sorpreso sul pari di Sensi, non è impeccabile nemmeno in occasione del gol annullato allo stesso Caprari.
Magnani 5,5 - Primo tempo tribolato: scricchiola un po' nel duello con Petagna, poi si fa male (apparentemente per un pestone assestatogli dall'attaccante del Monza) e chiude in apnea, da braccetto. Dal 46' Cabal 6 - Come con la Fiorentina, ingresso deciso. Merita una chance dall'inizio.
Coppola 6 - Gioca con personalità, virtù tutt'altro che scontata per l'età che ha. Petagna è un osso duro, e qualche volta gli sfugge. Come sulla rete annullata a Caprari: l'intervento del VAR lo assolve. Il punto esclamativo che chiude il periodo è il salvataggio su un sinistro in girata di Petagna.
Faraoni 5,5 - Per il duo Zaffaroni-Bocchetti è fondamentale tornare a disporne con continuità: da quando è rientrato dall'infortunio, non ne ha saltata nemmeno una. Affonda quando può, ma non è precisissimo in rifinitura. E si fa infilare sull'1-1 brianzolo. Dal 62' Depaoli 5,5 - Volenteroso, anche se non combina granché.
Tamèze 6 - Solito lavoro di sdoppiamento: elemento equilibratore imprescindibile in fase di non possesso. Disperde energie che non può veicolare in inserimento, ma il sacrificio è programmato.
Duda 6 - Regala finezze che, messe in controluce, proiettano l'effige del giocatore che potrebbe essere e che non è (ancora) diventato. Pensiero superiore a chi quello di chi lo circonda: i meccanismi non sono ancora oliati alla perfezione, ma è già al centro del villaggio.
Lazovic 5,5 - Inizia da quinto, conclude da trequartista. Eclettismo elevato a potenza che non rappresenta una novità nella sua stagione. Rispetto ad altre volte, però, è meno incisivo: fatica a sfondare.
Kallon 5,5 - L'equivoco è lo stesso de La Spezia: la sua velocità è un fattore, ma non sa che farne. E quindi accade talvolta che crei superiorità con i suoi guizzi, gettando tutto alle ortiche con rifiniture approssimative. Dal 46' Doig 5,5 - Ecco spiegato il motivo delle ultime due esclusioni: la miglior condizione oggi è un miraggio.
Verdi 7 - Scelta indovinata di Zaffaroni: elettrico, coinvolto e incisivo. Un Simone mai visto a Verona: regala il vantaggio con una giocata di fino e di grande lucidità, sverniciando il marcatore e regalando il vantaggio con il destro. Dal 76' Veloso s.v.
Gaich 5 - Stecca ancora. Dialoga a stento con i due trequartisti, fatica a capitalizzare il patrimonio fisico che ha nel caveau e non punge sottoporta. Sicuri sia un problema soltanto di condizione? Dal 68' Djuric 5,5 - Rientra da uno stop: attenuante non trascurabile. Nemmeno questo, però, giustifica completamente i pochissimi palloni toccati.
Marco Zaffaroni 5,5 - Verdi è un'intuizione che paga, Kallon l'esatto opposto. Bell'approccio, ma lo sfilacciamento che prende corpo alla distanza preoccupa. E la salvezza si complica.
MONZA (a cura di Patrick Iannarelli)
Di Gregorio 6 - Salva sulla conclusione di Gaich, forse poteva fare qualcosa in più sul tiro di Verdi. Ma con una giocata simile era difficile opporsi: per il resto del match si limita ad intercettare i palloni che spiovono in area.
Caldirola 5,5 - L’unica sbavatura del match arriva sul gol di Verdi: lascia troppo spazio all’ex Salernitana che ne approfitta immediatamente.
Pablo Marì 6,5 - Nel primo tempo anticipa di testa Coppola cancellando un’importante occasione per i padroni di casa. È il migliore, non fa passare quasi nulla.
Izzo 6 - Gara ordinata, non rischia quasi mai. Sfida Gaich e spesso lo neutralizza, come al solito si sgancia per aiutare la manovra.
Birindelli 5,5 - Partita ordinata, regge bene l’urto ma non manca qualche disattenzione. Palladino lo cambia dopo un tempo. Dal 46’ Machin 6 - Si mette in mediana, sporca diversi palloni decisivi. Spesso si propone anche in fase di costruzione.
Pessina 6 - La prima occasione dei brianzoli è tutta sua, poi si vede meno in inserimento, ma ci mette la solita grinta. Nel finale calcia alto dopo un'ottima serpentina in area.
Sensi 7 - La prima accelerazione arriva nel secondo tempo, ma dopo un paio di minuti si fa trovare al posto giusto al momento giusto: gol dopo cinque mesi, una liberazione. Dal 75’ Colpani 6 - Buon approccio, rischia di trovare il colpo del ko praticamente allo scadere.
Carlos Augusto 6,5 - Prova a dare una mano anche in fase di non possesso, quando si alza diventa parecchio pericoloso: confeziona l’assist per il gol del pareggio di Sensi.
Ciurria 5,5 - Due tiri che sembrano più due passaggi per Montipò. Insieme a Caldirola lascia troppo spazio a Verdi nell’azione del gol del vantaggio scaligero.
Caprari 6,5 - Aveva trovato il gol del vantaggio approfittando del duello vinto da Petagna: piazzato all'angolino e niente esultanza, soltanto il VAR gli cancella il 2-1. Si muove coi tempi giusti durante tutto l'arco del match. Dall’82’ Valoti s.v.
Petagna 6 - Fa un gran lavoro di sponda, addomesticando il lancio di Di Gregorio, ma un tallone in fuorigioco annulla la rete ai brianzoli. Scalcia e lotta, Zaffaroni gli cambia pure la marcatura per limitarlo.
Raffaele Palladino 6,5 - Meglio pareggiare che perdere. Non dà continuità al successo interno contro l'Empoli, ma non gli si possono chiedere mica i miracoli. Da quando è arrivato ha cambiato volto. A tutti.
Meglio un punto che zero. Soprattutto per come si stava mettendo la partita: l'1-1 tra Verona e Monza è più una mezza vittoria per gli uomini di Zaffaroni, anche se ora la corsa salvezza si è complicata parecchio. L'unica scelta che ha davvero pagato è stata quella di Simone Verdi: affidabilità e corsa, scossa e qualità negli ultimi 20 metri necessari per poter far gol. Manca invece Gaich, totalmente avulso del gioco: serve un cambio di passo per poter tornare a trovare gol pesanti. Ma al di là dei singoli l'Hellas deve pensare alla Sampdoria, praticamente l'ultima chiamata per salvare la stagione.
La Juventus vince una partita pazza contro la Sampdoria e scavalca in classifica sia il Torino sia il Bologna, portandosi a -4 dall'Atalanta e quindi dal sesto posto. Questa la graduatoria aggiornata di Serie A in attesa dell'ultima sfida valida per il 26° turno:
Napoli 68
Inter 50
Lazio 49
Milan 47*
Roma 47
Atalanta 42
Juventus 38
Torino 37
Bologna 36
Udinese 35
Fiorentina 34
Monza 33
Sassuolo 33
Empoli 28
Lecce 27
Salernitana 25*
Spezia 24
Verona 19
Sampdoria 12
Cremonese 12
*Una partita in meno
LE PAGELLE Verona-Monza 1-1, le pagelle dei gialloblù: Verdi ispira e segna, Gaich evanescente
12/03 ALLE 19:00
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Montipò 6 Neutralizza senza patemi due conclusioni di Ciurria. Non può nulla su Sensi mentre gli danno una mano il Var, che annulla la rete di Caprari, e l'ex Pessina che spedisce di poco fuori.
Dawidowicz 5,5 Duello guardingo con Caprari al quale cerca, con mestiere, di togliere il fiato. Sensi lo beffa sul servizio dalla sinistra di Carlos- Augusto. Su azione di calcio d'angolo ha sulla testa la palla buona ma colpisce male.
Magnani 5,5 in difficoltà su Petagna al quale concede troppo spazio di manovra. Meglio quando viene spostato a sinistra, prima di chiedere il cambio (dal 1' s.t. Cabal 6 ingresso deciso, prende subito le misure. Prezioso in una diagonale in chiusura su Sensi)
Coppola 6 Partito sulla sinistra, viene dirottato su Petagna al quale dedica una marcatura asfissiante, riducendogli al minimo le giocate. Chiude sul centravanti brianzolo, evitanto il quasi certo raddoppio. Nel primo tempo ha sulla testa una possibile conclusione ma viene anticipato da Pablo Marì.
Faraoni 5,5 La condizione migliora, l'efficacia un po' meno. Sul pareggio brianzolo si accentra colpevolmente lasciando strada aperta a Carlos-Augusto (dal 16' s.t Depaoli 5,5 fatica a ingranare)
Tamèze 6 Si sfianca nel solito dispensioso lavoro di copertura, cercando di non far mancare l'apporto anche in fase di costruzione. Termina con i crampi.
Duda 6 Per almeno sessanta minuti è uno dei più positivi, dove fa sempre la scelta giusta. Poi la benzina finisce e le idee vengono meno.
Lazovic 5 Parte esterno e finisce sulla trequarti, Mancano, però, le sue consuete accelerazioni e l'ispirazione scarseggia.
Verdi 7 Decisamente il migliore in campo. Apre la partita con alcune giocate di qualità e realizza nella ripresa un gol di pregevole fattura. Esce tra i meritati applausi. (dal 31' s.t. Veloso 5,5 si rivede dopo molte settimane, presenza approssimativa)
Kallon 5 Nuova chances dopo i due gol falliti di La Spezia. Volonteroso, vivace, ma ancora una volta inconcludente (dal 1' s.t. Doig 5 un'accelerazione dopo pochi minuti e niente più. Imballato.)
Gaich 5 Unico squillo quando conclude in porta un servizio dalla destra di Faraoni, anche se il tiro non impensierisce più di tanto Di Gregorio (dal 23' s.t Djuric 5,5 recuperato a tempo di record, diventa la mossa della disperazione. Combina poco)
Zaffaroni 5,5 La squadra ha un approccio positivo alla gara anche se fatica a rendersi pericolosa. Trovato il gol, non riesce a difendere il vantaggio e cala fisicamente subendo una rete (annullata dal Var) e rischiando di prenderne un'altra. Era la classica partita da vincere, ora con lo Spezia a cinque punti la situazione appare sempre più complicata.
Di Gregorio 6 - Salva sulla conclusione di Gaich, forse poteva fare qualcosa in più sul tiro di Verdi. Ma con una giocata simile era difficile opporsi: per il resto del match si limita ad intercettare i palloni che spiovono in area.
Caldirola 5,5 - L’unica sbavatura del match arriva sul gol di Verdi: lascia troppo spazio all’ex Salernitana che ne approfitta immediatamente.
Pablo Marì 6,5 - Nel primo tempo anticipa di testa Coppola cancellando un’importante occasione per i padroni di casa. È il migliore, non fa passare quasi nulla.
Izzo 6 - Gara ordinata, non rischia quasi mai. Sfida Gaich e spesso lo neutralizza, come al solito si sgancia per aiutare la manovra.
Birindelli 5,5 - Partita ordinata, regge bene l’urto ma non manca qualche disattenzione. Palladino lo cambia dopo un tempo. Dal 46’ Machin 6 - Si mette in mediana, sporca diversi palloni decisivi. Spesso si propone anche in fase di costruzione.
Pessina 6 - La prima occasione dei brianzoli è tutta sua, poi si vede meno in inserimento, ma ci mette la solita grinta. Nel finale calcia alto dopo un'ottima serpentina in area.
Sensi 7 - La prima accelerazione arriva nel secondo tempo, ma dopo un paio di minuti si fa trovare al posto giusto al momento giusto: gol dopo cinque mesi, una liberazione. Dal 75’ Colpani 6 - Buon approccio, rischia di trovare il colpo del ko praticamente allo scadere.
Carlos Augusto 6,5 - Prova a dare una mano anche in fase di non possesso, quando si alza diventa parecchio pericoloso: confeziona l’assist per il gol del pareggio di Sensi.
Ciurria 5,5 - Due tiri che sembrano più due passaggi per Montipò. Insieme a Caldirola lascia troppo spazio a Verdi nell’azione del gol del vantaggio scaligero.
Caprari 6,5 - Aveva trovato il gol del vantaggio approfittando del duello vinto da Petagna: piazzato all'angolino e niente esultanza, soltanto il VAR gli cancella il 2-1. Si muove coi tempi giusti durante tutto l'arco del match. Dall’82’ Valoti s.v.
Petagna 6 - Fa un gran lavoro di sponda, addomesticando il lancio di Di Gregorio, ma un tallone in fuorigioco annulla la rete ai brianzoli. Scalcia e lotta, Zaffaroni gli cambia pure la marcatura per limitarlo.
Raffaele Palladino 6,5 - Meglio pareggiare che perdere. Non dà continuità al successo interno contro l'Empoli, ma non gli si possono chiedere mica i miracoli. Da quando è arrivato ha cambiato volto. A tutti.
Montipò 6 - La componente di pericolo nel primo tempo è ben perimetrata: deve accartocciarsi su un paio di radenti non particolarmente potenti di Ciurria, e per il resto amministra. Non ha responsabilità, ovviamente, sul tap-in di Sensi.
Dawidowicz 5,5 - Buon lavoro da braccetto nella prima frazione: argina con un pizzico di mestiere (che non guasta) Caprari, del quale conosce bene le proprietà caustiche quando gli è concesso di convergere verso l'interno del campo. Sorpreso sul pari di Sensi, non è impeccabile nemmeno in occasione del gol annullato allo stesso Caprari.
Magnani 5,5 - Primo tempo tribolato: scricchiola un po' nel duello con Petagna, poi si fa male (apparentemente per un pestone assestatogli dall'attaccante del Monza) e chiude in apnea, da braccetto. Dal 46' Cabal 6 - Come con la Fiorentina, ingresso deciso. Merita una chance dall'inizio.
Coppola 6 - Gioca con personalità, virtù tutt'altro che scontata per l'età che ha. Petagna è un osso duro, e qualche volta gli sfugge. Come sulla rete annullata a Caprari: l'intervento del VAR lo assolve. Il punto esclamativo che chiude il periodo è il salvataggio su un sinistro in girata di Petagna.
Faraoni 5,5 - Per il duo Zaffaroni-Bocchetti è fondamentale tornare a disporne con continuità: da quando è rientrato dall'infortunio, non ne ha saltata nemmeno una. Affonda quando può, ma non è precisissimo in rifinitura. E si fa infilare sull'1-1 brianzolo. Dal 62' Depaoli 5,5 - Volenteroso, anche se non combina granché.
Tamèze 6 - Solito lavoro di sdoppiamento: elemento equilibratore imprescindibile in fase di non possesso. Disperde energie che non può veicolare in inserimento, ma il sacrificio è programmato.
Duda 6 - Regala finezze che, messe in controluce, proiettano l'effige del giocatore che potrebbe essere e che non è (ancora) diventato. Pensiero superiore a chi quello di chi lo circonda: i meccanismi non sono ancora oliati alla perfezione, ma è già al centro del villaggio.
Lazovic 5,5 - Inizia da quinto, conclude da trequartista. Eclettismo elevato a potenza che non rappresenta una novità nella sua stagione. Rispetto ad altre volte, però, è meno incisivo: fatica a sfondare.
Kallon 5,5 - L'equivoco è lo stesso de La Spezia: la sua velocità è un fattore, ma non sa che farne. E quindi accade talvolta che crei superiorità con i suoi guizzi, gettando tutto alle ortiche con rifiniture approssimative. Dal 46' Doig 5,5 - Ecco spiegato il motivo delle ultime due esclusioni: la miglior condizione oggi è un miraggio.
Verdi 7 - Scelta indovinata di Zaffaroni: elettrico, coinvolto e incisivo. Un Simone mai visto a Verona: regala il vantaggio con una giocata di fino e di grande lucidità, sverniciando il marcatore e regalando il vantaggio con il destro. Dal 76' Veloso s.v.
Gaich 5 - Stecca ancora. Dialoga a stento con i due trequartisti, fatica a capitalizzare il patrimonio fisico che ha nel caveau e non punge sottoporta. Sicuri sia un problema soltanto di condizione? Dal 68' Djuric 5,5 - Rientra da uno stop: attenuante non trascurabile. Nemmeno questo, però, giustifica completamente i pochissimi palloni toccati.
Marco Zaffaroni 5,5 - Verdi è un'intuizione che paga, Kallon l'esatto opposto. Bell'approccio, ma lo sfilacciamento che prende corpo alla distanza preoccupa. E la salvezza si complica.
Forse il Verona poteva fare qualcosa in più. I dubbi e gli interrogativi però non possono far parte di una squadra che deve scavare in fondo per trovare risorse salvezza: l’1-1 maturato al Bentegodi contro il Monza non cambia radicalmente le posizioni in zona retrocessione, ma sicuramente smuove la classifica. E considerando il gol annullato a Caprari, il pari ha il sapore di una mezza vittoria.
Il Monza invece non riesce a dare continuità alla vittoria ottenuta contro l’Empoli, ma i biancorossi proseguono la loro marcia lontano dai bassifondi: un’impresa considerando l’inizio da incubo.
Primo tempo bloccato, al Bentegodi trionfa la noia
I tre punti in palio questo pomeriggio hanno sempre avuto un peso specifico notevole, tra corsa salvezza e sogni europei a spostare l’equilibrio: il primo tempo è stato più uno scontro di posizione, con il Monza in attesa nella propria metà campo e un Verona propositivo ma poco preciso. Sono mancati i centimetri alla squadra di Zaffaroni per sbloccare il match, come in occasione del colpo di testa di Dawidowicz uscito alla destra di Di Gregorio.
I brianzoli invece hanno aspettato con pazienza cercando varchi praticamente inesistenti: nel primo tempo sono arrivate due conclusioni di Ciurria, entrambe neutralizzate senza nessuna difficoltà da Montipò.
Sensi risponde a Verdi, è 1-1 tra Verona e Monza
Il ritmo è stato totalmente stravolto nel secondo tempo, un'accelerata improvvisa dei padroni di casa ha sbloccato la sfida: Verdi ha sfruttato un rimpallo favorevole in area, superando Di Gregorio con una conclusione centrale terminata in rete grazie alla deviazione del portiere biancorosso. Nel giro di quattro minuti è arrivato però il pareggio del Monza, maturato grazie ad un’azione corale rifinita da Carlos Augusto e finalizzata da Stefano Sensi, tornato al gol dopo cinque mesi d’astinenza.
La squadra di Palladino ha avuto anche l’opportunità per passare in vantaggio, con Caprari che ha trovato la rete al 60’: a cancellare il gol è stato il tallone di Petagna, avanti per questione di centimetri sul lancio di Di Gregorio. Nel finale il Monza si è divorato un'altra grande occasione con Pessina, il numero 32 ha calciato alto dopo uno slalom in area gialloblù. Il pari fa abbastanza comodo all'Hellas: domenica all'ora di pranzo, ci sarà l'ultima chiamata per tentare la scalata salvezza. In casa della Sampdoria sarà obbligatorio vincere.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SENSI RIPRENDE L’HELLAS: FINISCE 1-1 AL BENTEGODI
12-03-2023
Con un gol di Sensi, il Monza pareggia quattro minuti dopo lo svantaggio di Verdi a inizio ripresa e porta a casa un buon punto dal Bentegodi, con cui tiene a quattordici punti di distanza i veronesi terz’ultimi in classifica.
Primo squillo di marca biancorossa al 10’, con Pessina che prova un sinistro a giro, alto, dopo una serie di fraseggi palla a terra. L’Hellas viene fuori intorno al quarto d’ora e spinge, galvanizzato dal tifo di casa. Al 18’ Di Gregorio respinge il tiro-cross di Kallon e sulla ribattuta Duda colpisce debolmente il pallone. Al 29’ sugli sviluppi di corner, Dawidowicz di testa schiaccia male. Il Monza torna a palleggiare con qualità e ci prova con un paio di tentativi mancini di Ciurria, che Montipò blocca. Prima dell’intervallo Petagna colpisce di testa su corner di Ciurria mancando di poco la porta.
Dopo l’intervallo c’è Machin per Birindelli tra i biancorossi. L’Hellas Verona inizia meglio la ripresa e al 51’ trova il vantaggio con Verdi, che batte Di Gregorio con un destro potente che manda in delirio il Bentegodi. I padroni di casa provano a cavalcare l’entusiasmo, ma Gaich col destro calcia debolmente al termine di una ripartenza veloce. Il Monza non molla e quattro minuti dopo lo svantaggio trova il pareggio con Sensi, che batte Montipò con un rasoterra mancino dentro l’area, su cross di Carlos Augusto. Terzo gol in campionato per il centrocampista che non segnava dai primi di ottobre.
La squadra di Palladino non si accontenta e attacca, piazzando il colpo del 2-1 al 60’ col blitz dell’ex Caprari, ma la rete viene annullata dopo l’intervento del Var, per fuorigioco millimetrico di Petagna, ancora protagonista con l’ennesima sponda della partita. L’attaccante ha una buona chance al 82’ ma tarda la conclusione di un attimo, favorendo il recupero avversario. Palladino si gioca anche le carte Colpani e Valoti per l’ultima parte di gara. Il Monza vuole vincere e ci va vicinissimo al 88’, quando l’ex Pessina penetra in area con uno slalom fantastico, ma alza di poco il sinistro finale, indirizzato all’incrocio dei pali. L'ultima occasione è un sinistro deviato di Colpani che sibila a lato.
Finisce 1-1, con i giocatori di Palladino che si godono il calore degli oltre mille tifosi brianzoli presenti al Bentegodi. Prossima sfida sabato 18 marzo alle 15 all’U-Power Stadium, contro la Cremonese.
FONTE: ACMonza.com
12 MARZO 2023 Serie A TIM | #VeronaMonza termina 1-1
Verona - Secondo risultato utile consecutivo per l’Hellas Verona, che al ‘Bentegodi’ ha pareggiato 1-1 contro il Monza nel match valido per la 26a giornata della Serie A TIM.
I gol sono arrivati entrambi nella ripresa, con i gialloblù in vantaggio al 51' grazie alla rete di Verdi e il Monza che ha risposto poco più tardi, al 55', con Sensi.
Venendo alla cronaca, i gialloblù approcciano bene alla gara portandosi dai primi minuti di gioco nella metà campo del Monza. La prima occasione arriva al 12’ su situazione da palla inattiva: Verdi crossa in area, dove arriva Gaich a staccare sfiorando di poco la sfera, che si spegne sul fondo.
Il Verona si presenta in avanti soprattutto sulla corsia di destra con Kallon, che al 17’ serve al centro dell’area un pallone interessante per i compagni pescando Duda. Il centrocampista si coordina e calcia senza però trovare la porta.
Il Verona pressa soprattutto nella prima mezz’ora, conquistando 7 calci d’angolo e costringendo gli ospiti nella propria metà campo.
Il Monza si propone successivamente in attacco al 30’ e al 34’, portando al tiro Ciurria: in entrambi le situazioni Montipò si fa trovare pronto bloccando il pallone.
Ad inizio ripresa i gialloblù sbloccano subito il risultato: al 51’, in seguito ad una conclusione di Duda, il pallone viene raccolto da Verdi, che salta un uomo e calcia di potenza superando Di Gregorio.
Al vantaggio dell’Hellas, il Monza risponde al 55’ con Sensi, che sfrutta il servizio di Carlos Augusto per depositare in rete, da pochi passi, il gol dell’1-1.
Il Monza trova quindi il gol del vantaggio al 61’, grazie alla progressione di Caprari che si presenta davanti a Montipò per poi insaccare nell’angolo basso alla sinistra del portiere del Verona. Il VAR però interviene e ravvisa una posizione di fuorigioco, ad inizio azione, di Petagna, annullando la rete.
Il Monza è nuovamente pericoloso all’80, quando Petagna si smarca in area calciando verso la porta: l’intervento in extremis e decisivo di Coppola devia il pallone in angolo.
Al 43’ gli ospiti vanno vicini al vantaggio con Pessina che – una volta entrato in area – salta l’uomo per poi calciare a pochi centimetri dell’incrocio dei pali, sul fondo. Quella del numero 32 del Monza è l'ultima occasione della partita, che si conclude sull'1-1 consentendo al Verona di portarsi a 19 punti in classifica.
I gialloblù torneranno in campo domenica 19 marzo, alle ore 12.30, contro la Sampdoria, match in programma allo stadio ‘Ferraris’ e valido per la 27a giornata della Serie A TIM 2022/23.