#MilanVerona + - =
RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA parte senza timo ri di sorta e al 5° è già in vantaggio: Calcio d'angolo dal fronte sinistro di DIMARCO, CECCHERINI di testa anticipa tutti ma centra la traversa! Ma al contrario della passata stagione però, nei pressi c'è BARÁK che è il più reattivo e di sinistro insacca di prepotenza. VERONA in vantaggio e MILAN per la prima volta sotto in questa stagione...
Passa meno di un quarto d'ora e i gialloblù raddoppiano: Fallo di KESSIE su ILIĆ sul lato corto sinistro dell'area milanista, sulla battuta in area di DIMARCO la palla carambola al limite dove ZACCAGNI si coordina e spara a rete, la palla viene deviata da CALABRIA e spiazza imparabilmente DONNARUMMA.
Da lì in poi la partita è presa decisamente in mano dal MILAN che si presenta pericolosamente dalle parti di SILVESTRI anche approfittando di qualche contropiede di troppo concesso dai gialloblù: LEAO sfiora il gol e al 27° i padroni di casa accorciano le distanze grazie all'acrobazia di KESSIE bravo ad inserirsi ma fortunato nel trovare la sfortunata e decisiva deviazione di MAGNANI.
Poco dopo HERNANDEZ di prepotenza si presenta davanti a SILVESTRI che è miracoloso a murare la conclusione del francese! I rossoneri insistono ma fortunatamente non riescono più a farsi pericolosi prima del termine del primo tempo senza recupero da parte del signor Guida.
Nella ripresa parte basso l'HELLAS e prosegue in una partita di sacrificio sempre in bilico sotto i colpi del MILAN proteso alla ricerca del pari eppure DIMARCO si divora l'impossibile in area dopo il gran 'numero' di ZACCAGNI.
CALHANOGLU va in gol ma Guida annulla per fuorigioco, SILVESTRI è miracoloso su HERNANDEZ e quando IBRAHIMOVIC sbaglia il terzo calcio di rigore consecutivo sembra la volta buona: Il VERONA può finalmente vincere sul campo rossonero per la prima volta nella sua storia!
Lo svedese in area incorna al meglio ma coglie in pieno l'incrocio dei pali: Partita davvero emozionante... IBRAHIMOVIC fisicamente incontenibile in area si appoggia su CECCHERINI e da a CALABRIA la palla del pari ma il signor Guida annulla tutto: Zlatan di testa si è deviato la palla sulla mano, il VAR conferma all'89°!
Sembra davvero fatta ma i minuti di recuperi concessi dal direttore di gara sono sei e al 93° ecco il (purtroppo) meritato pari dei padroni di casa: SILVESTRI compie l'ennesimo miracolo sulla conclusione di destro del 'solito' IBRAHIMOVIC, palla a lato recuperata da BRAHIM che la rimette sulla testa dello svedese che stavolta insacca con un'incornata a fil di palo imparabile per il guardapali gialloblù.
Due gol su calcio da fermo con i quali il VERONA ha accarezzato a lungo l'impresa di sbancare il campo milanista per la prima volta nella sua storia: Probabilmente il dio del calcio ha ritornato stasera tutta la sfortuna che la squadra di JURIĆ aveva avuto a 'San Siro' nella passata stagione e sembrava davvero la volta buona con un allineamento di stelle che probabilmente mai si ripresenterà e invece... Ecco la doccia fredda nei minuti di recupero quando i ragazzi scaligeri hanno da tempo terminato la benzina.
Fa niente (anche se sono avvelenato)! Si torna da Milano con un sacco di ottimi segnali:
- Al VERONA è difficile segnare almeno finchè la 'pompa' regge: MAGNANI è stato perfetto su IBRAHIMOVIC e anche LOVATO e CECCHERINI sono stati ottimi aldilà di qualche comprensibile sbavatura; quella gialloblù è ancora la miglior difesa della Serie A.
- DAWIDOWICZ può risultare utilissimo davanti alla difesa dove risulta ostico e sempre sulla linea della palla: Se sta bene, contro le squadre più pericolose, può risultare determinante.
- ZACCAGNI attualmente è forse il miglior trequartista del campionato e finalmente se n'è accorto anche il cittì MANCINI!
- Il rammarico nel subire il pari a tempo ampiamente scaduto è ovviamente grande ma un punto in casa della prima in classifica è da apprezzare a prescindere per gli obiettivi della squadra di JURIĆ.
- L'atteggiamento dell'11 scaligero è sempre il medesimo contro tutti, non si parte mai battuti e non si arretra mai nemmeno dopo il vantaggio... È normale prendere qualche contropiede di troppo in queste situazioni ma va bene così e non potrebbe essere altrimenti per non tradire la filosofia del tecnico spalatino
- Si rientra da 'San Siro' con l'amaro in bocca per non aver portato a casa i 3 punti: Da quanto tempo non succedeva? Il nuovo VERONA cresce davvero bene.
LA PARTITA
4-2-3-1 per il MILAN di PIOLI che riporta il terzino CALABRIA sulla fascia destra; in mediana KESSIE e BENNACER a coprire le spalle al terzetto di fantasisti SAELEMAEKERS-CALHANOGLU-LEAO. Al centro dell'attacco, ovviamente, ecco IBRAHIMOVIC capocannoniere del campionato premiato prima dell'inizio della gara come Most Valuable Player del mese di ottobre in Serie A.
Un paio di novità rispetto all'ultima di campionato col BENEVENTO per il 3-4-2-1 di mister JURIĆ che concede un po' di riposo a EMPEREUR e ripropone MAGNANI dal primo minuto con LOVATO e CECCHERINI, in mediana fuori anche TAMÈZE, sarà DAWIDOWICZ a dare manforte a ILIĆ in cabina di regia mentre sulle fasce agiranno ancora una volta LAZOVIĆ e DIMARCO.
BARÁK e ZACCAGNI confermati sulla trequarti dietro a KALINIĆ.
Dirige il signor Marco Guida della sezione AIA di Torre Annunziata.
BARÁK! HELLAS IN VANTAGGIO
2° Sugli sviluppi di un calcio d'angolo IBRAHIMOVIC in area ci prova con un siluro di prima che finisce ampiamente sopra la traversa.
5° ZACCAGNI sguscia in area tra due difensori palla in mezzo dove KALINIĆ impatta di prima ma DONNARUMMA mura e la palla finisce in angolo; sulla successiva battuta di DIMARCO CECCHERINI di testa anticipa tutti ma centra la traversa! Stavolta però nei pressi c'è BARÁK che è il più reattivo e di sinistro insacca di prepotenza. VERONA in vantaggio e MILAN per la prima volta sotto in questa stagione...
8° SAELEMAEKERS da fuori area: Potente ma centrale, SILVESTRI respinge!
IL VERONA RADDOPPIA!
16° CALHANOGLU dal limite: Palla sballata che finisce a lato.
19° Fallo di KESSIE su ILIĆ sul lato corto sinistro dell'area milanista, sulla battuta in area di DIMARCO la palla carambola al limite dove ZACCAGNI si coordina e spara a rete, la palla viene deviata da CALABRIA e spiazza DONNARUMMA: VERONA 2 MILAN 0!
23° Contropiede condotto da LEAO col MILAN in superiorità numerica, il portoghese di origini angolane conclude dal limite con SILVESTRI che si allunga tutto per deviare a lato!
26° LEAO al giro dal limite: Palla fuori.
IL MILAN ACCORCIA LE DISTANZE
27° SAELEMAEKERS da destra con un cross teso sul quale in area si infila KESSIE in anticipo su tutti, l'ivoriano colpisce di esterno sinistro in acrobazia su MAGNANI che devia in porta! Il MILAN accorcia le distanze...
30° HERNANDEZ percussione in area: Miracolo di SILVESTRI che respinge il tiro del francese da un metro! JURIĆ ammonito per proteste...
33° CECCHERINI affossa SAELEMAEKERS nel tentativo di recupero, il signor Guida estrae un altro giallo.
42° LOVATO sulla caviglia sinistra di LEAO nel tentativo di anticipo: Ammonizione per l'ex PADOVA.
45° Calcio d'angolo di CALHANOGLU in area dove KJAER di testa spara altissimo.
DIMARCO SI DIVORA L'IMPOSSIBILE
46° Primo cambio in casa MILAN, l'ex gialloblù Ante REBIĆ entra al posto di SAELEMAEKERS e si pone sulla mancina mentre LEAO cambia fascia e si sposta a destra, immutato lo schema tattico dei padroni di casa.
50° BENNACER da fuori area, palla sopra la traversa. Sul ribaltamento di fronte 'numero' di ZACCAGNI che con una finta si libera di CALABRIA senza toccar palla, tocco per il liberissimo DIMARCO che spara sciaguratamente sopra la traversa da posizione ghiottissima!
51° MILAN di nuovo in area CALHANOGLU di forza in gol ma era partito da una posizione di offside.
54° BENNACER si libera di ILIĆ con una manata, ammonizione per il milanista nonostante le vibrate proteste del giocatore e di mister PIOLI.
56° REBIĆ da fuori area, palla altissima.
63° Doppio cambio HELLAS: TAMÈZE per DAWIDOWICZ e COLLEY per KALINIĆ.
SILVESTRI MIRACOLOSO! IBRAHIMOVIC SBAGLIA IL RIGORE
64° 1-2 in area, HERNANDEZ tira a fil di palo dove SILVESTRI compie un altro miracolo.
65° Fallo di LOVATO su KESSIE in area, il signor Guida indica il dischetto senza esitazioni. Alla battuta IBRAHIMOVIC che spara incredibilmente in curva! Terzo errore consecutivo dagli undici metri per lo svedese.
69° Esordio in Serie A per il terzino UDOGIE, gli fa spazio ILIĆ.
70° CALABRIA in mezzo per l'incornata di IBRAHIMOVIC di poco alta...
73° MAGNANI non ce la fa più, gli da il cambio ÇETİN
IBRAHIMOVIC! LEGNO CLAMOROSO
75° CALHANOGLU imbuca per IBRAHIMOVIC ma la sua conclusione deviata sul fondo dalla difesa scaligera. Decimo calcio d'angolo per i rossoneri IBRAHIMOVIC di testa coglie l'incrocio dei pali.
78° Altri due corner per il MILAN, altra incornata di IBRAHIMOVIC e altro miracolo di SILVESTRI che con la spalla vola a deviare la palla destinata nel sacco! Entra BRAHIM nel MILAN, esce LEAO.
85° BARÁK la da a LAZOVIĆ che da sinistra traversa sul secondo palo: COLLEY di testa è contrastato da DIMARCO che non s'avvede della sovrapposizione del compagno e la palla finisce sopra la traversa!
87° Cambi ancora il MILAN: Fuori CALHANOGLU dentro HAUGE.
LA DIFESA SCALIGERA CADE AL 93°!
89° Palla di REBIĆ da sinistra, IBRAHIMOVIC salta e col gomito affossa CECCHERINI ma accomoda la palla per CALABRIA che si gira e spiazza SILVESTRI! Vibranti proteste dei gialloblù (TAMÈZE viene anche ammonito), il signor Guida consulta il VAR e vede anche la deviazione dello svedese con la mano: Gol annullato e VERONA ancora in vantaggio!
93° Cross da sinistra di HERNANDEZ dopo una cavalcata di 40 metri, IBRAHIMOVIC sul dischetto del rigore con un gran destro ma SILVESTRI dice ancora di no, l'azione prosegue con BRAHIM che da destra rimette in mezzo dove lo svedese sovrasta ÇETİN e stavolta la incorna la dove il portiere scaligero non potrà mai arrivare a fil di palo: Il MILAN pareggia!
95° Girata di CALABRIA in area: Palla lenta, facile per SILVESTRI.
96° Dopo sei minuti di recupero il signor Guida fischia tre volte! Anche stavolta il VERONA non riesce ad espugnare il Meazza ma grandissima gara da parte dei gialloblù!
Radiografia del Gol gialloblù 2020-21 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
BARÁK | 0 | 3 | 3 | |
FAVILLI | 0 | 2 | 2 | |
LAZOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
ILIĆ | 1 | 0 | 1 | |
SALCEDO | 1 | 0 | 1 | |
VIEIRA | 1 | 0 | 1 |
VOTI
- SILVESTRI Almeno tre i miracoli di Marco oggi: Il punto di oggi è per metà merito suo... Cade solo al 93° su una palla angolatissima del 'castigamatti' IBRAHIMOVIC: 8
- LOVATO Qualche sbavatura iniziale su un LEAO indiavolato ma col passare dei minuti Matteo trova la consueta autorevolezza e al 44° è autore di un chirurgico recupero sul portoghese. Tiene tutto sommato anche nel secondo tempo, peccato per quel fallo su KESSIE che provoca il rigore ma altra gran partita da parte del Millenial: 6,5
- MAGNANI Buon primo tempo di fisico su IBRAHIMOVIC, lo svedese sembra soffrire non poco l'implacabile marcatura dell'ex SASSUOLO. Si arrende a metà della ripresa dopo aver praticamente annullato il capocannoniere del campionato: 7,5 (gli da il cambio ÇETİN al 73°: Soffre IBRAHIMOVIC perde praticamente tutti i duelli aerei e alla fine deve inchinarsi allo strapotere dello svedese: 4,5)
- CECCHERINI Solita sicurezza dal suo lato e traversa che al 5° si trasforma in un perfetto assist per il primo vantaggio di BARÁK. Federico è diventato in breve un difensore davvero affidabile e imprescindibile per JURIĆ anche se non ha piedi educatissimi: 7
- LAZOVIĆ Non si vede praticamente mai perchè il VERONA attacca per la maggior parte del tempo sulla mancina dove ZACCAGNI combina in velocità con DIMARCO e crea spesso superiorità numerica... Unico lampo all'85° con quella palla sul secondo palo dove COLLEY e DIMARCO si contrastano fra loro: 5
- DAWIDOWICZ Si muove tra centrocampo e difesa assicurando un ottimo filtro difensivo. Si arrende a metà ripresa a causa di un problema fisico e il VERONA perde tantissimo in fase difensiva: 7,5 (gli da il cambio TAMEZE al 63°: Fa il suo senza infamia e senza lode, 6)
- ILIĆ Molto interessante il classe 2001 che arriva dalla B olandese, non spreca mai palloni e quando è il caso si frappone col fisico all'ardore degli avversari. Non era una gara facile nemmeno per Ivan che ad ogni modo se la cava al meglio: 6,5 (gli da il cambio UDOGIE al 69°: Esordio senza timori reverenziali per il terzino della Primavera stasera in un'inedita posizione di interno di centrocampo, non si azzarda a fare nulla in più di quanto dovrebbe (limitandosi a passaggi elementari ai compagni) ma da stasera JURIĆ può dire di avere un'altra freccia al suo arco: 6)
- DIMARCO La catena mancina che forma con ZACCAGNI è di quelle al top della categoria e sulla fascia dona a sua volta quantità e qualità, suoi i calci piazzati dai quali nascono entrambi i gol scaligeri ma suo anche quell'erroraccio in area al 50° che probabilmente costa la vittoria: 5,5
- BARÁK Gol a parte non fa molto e a volte si estranea a lungo dal gioco: 6,5
- ZACCAGNI Strepitoso primo tempo di Mattia pericolo costante per i difensori milanisti! Fortunato nel trovare la deviazione di CALABRIA ma uomo ovunque di questo HELLAS. Si ripete anche nella ripresa fino a quando ne ha ma è per prestazioni come questa che MANCINI (che di trequartisti se ne intende) lo chiama in azzurro: Il migliore in campo in assoluto insieme a SILVESTRI, 8
- KALINIĆ Assente ingiustificato oggi non entra mai in partita, due passi indietro rispetto al buon inizio: 5 (gli da il cambio COLLEY al 63°: Il ragazzino che viene dall'ATALANTA dovrebbe dare velocità e imprevedibilità ma troppo spesso si dimentica di avere 10 compagni alle spalle... Molto acerbo ma se DIMARCO non lo penalizza all'85° con la porta spalancata... Chissà: 6)
- JURIĆ Il suo VERONA è tornato signori e son dolori per tutti, anche per i primi in classifica. Stasera gli dice davvero bene in molte occasioni ma inventa quel DAWIDOWICZ tra le linee contro il quale il MILAN sbatte a lungo prima che il polacco non debba uscire acciaccato. Il suo gioco fa dell'intensità fisica parametro imprescindibile e gestire una squadra dopo la mancata preparazione estiva non dev'essere per niente facile così come lavorare con una squadra quasi del tutto nuova. Tecnico preparato e davvero bravo lo spalatino ma perchè non cominciamo a sfruttare anche la fascia destra come nella stagione passata? 8
DICONO + - =
Mister PIOLI tecnico del MILAN «Giocare così tanto è molto dispendioso, queste sono le partite più difficili. Avversari come il Verona hanno diversi giorni per prepararla, mentre noi arriviamo dopo aver fatto mezza rifinitura. Le cose sono più complicate e dobbiamo essere equilibrati a commentare la prestazione. Ma venivamo da una sconfitta e siamo andati subito sotto di due gol, abbiamo avuto una reazione importante. Le ultime due partite sono state molto diverse. Il Verona ci ha fatto palleggiare molto, volevamo vincere più duelli individuali davanti ma, anche per merito del loro portiere, non siamo riusciti a fare più gol. Volevamo vincere subito in campionato, dovevamo evitare le disattenzioni su palla inattiva che iniziano a diventare pesanti. Ci vuole più attenzione e organizzazione, dobbiamo lavorare meglio. Poi una squadra che crea tutte quelle occasioni ha poco da rimproverarsi. A volte ci sbilanciamo troppo e non siamo compatti e potevamo sfruttare meglio le occasioni, abbiamo calciato 25 volte in porta e loro 4. I meriti del Verona ci sono tutti, ma noi abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Abbiamo avuto le occasioni per poterla vincere nonostante lo 0-2 che l'ha complicata» Sport.Sky.it
Mister JURIĆ «Il pareggio? Dobbiamo essere onesti, un punto contro la capolista, a San Siro, va bene. Nel primo tempo abbiamo fatto la nostra partita, abbiamo giocato come l'avevamo preparata in settimana. Nel secondo tempo abbiamo retto l'urto, il Milan ha alzato il baricentro e aumentato la pressione, e così hanno trovato il pareggio. Silvestri? Marco è stato bravissimo, è stato decisivo per portare a casa un punto. Zaccagni in Nazionale? È una convocazione davvero meritata. Sin dall'anno scorso Mattia sta lavorando tanto e sta migliorando molto nel gioco, nella tattica e nella gestione della palla. È importante che continui così, con la giusta testa. I margini di miglioramento della mia squadra? In settimana stiamo lavorando tanto. Sono felice che tutti i ragazzi si mettano a completa disposizione del gruppo. Oggi hanno giocato con coraggio e con un grande entusiasmo, facendo il massimo. Mi sorprendono ogni giorno sempre di più, hanno una volontà strepitosa. Durante la sosta speriamo di recuperare gli altri giocatori perché tutti sono importanti per arrivare fino in fondo e raggiungere il nostro obiettivo. Ibrahimovic? È un giocatore molto forte nelle palle alte, e non solo. Oltre a lui, anche gli altri giocatori del Milan sono bravi e hanno fatto una grande partita. Per questo motivo sono contento di tornare a Verona con un punto conquistato in casa della capolista» HellasVerona.it
Antonìn BARÁK al terzo gol in due partite «Come valuto questo punto? Il Milan ha grandi qualità e per noi non era una sfida semplice, fare un punto a San Siro vale sempre tanto. Per noi fare risultato in ogni partita è fondamentale. Se pensavamo di poterla vincere? Certo, eravamo convinti di poter fare una grande gara e soprattutto di poter portare a casa punti preziosi. Se sono contento per i tre gol realizzati nelle ultime due gare? Ovviamente sì. La cosa più importante, però, è che abbiano portato punti pesanti. Io voglio sempre dare il massimo per la squadra. A chi dedico il gol di stasera? Al mio bimbo, che oggi fa tre mesi. Sono contentissimo di averlo con me. Un pensiero per il Presidente Setti? Siamo contenti che stia bene e gli dedichiamo questo punto. Speriamo possa guarire il prima possibile. La prima convocazione in Nazionale italiana per Zaccagni? Merito suo, al 100%. Per me Mattia ha fatto bene in tutte le partite che ha giocato, è un calciatore davvero molto forte. Sono felice per lui, che anche stasera ha fatto vedere di avere le qualità necessarie per meritare la Nazionale. Cosa ci aspetta ora? Adesso c'è la sosta e, per me, tre gare con la Repubblica Ceca, ma poi dovremo subito preparare al meglio la sfida contro il Sassuolo, perché vogliamo continuare a fare bene» HellasVerona.it
Zlatan IBRAHIMOVIC croce e delizia dei tifosi rossoneri stasera «Il pareggio non va bene, tante occasioni e il rigore sbagliato, penso che il prossimo lo lascio a Kessié. Ma è arrivato un punto, è importante non perdere la fiducia ma è chiaro che, con questa classifica, vogliamo vincere tutte le partite» - Ibra poi scherza su un simpatico episodio prima del rigore, con il portiere Silvestri che qualche istante prima del tiro gli ha urlato "L'ultimo l'avevi sbagliato, eh?": - «Aveva ragione, l'ultimo l'ho sbagliato» - la battuta dell'attaccante del Milan che ha aggiunto - «Bisogna sempre avere degli obiettivi. È divertente giocare, ma non possiamo essere contenti solo per quello. Almeno questa è la mia filosofia. Ci sono tante squadre che lottano, qualcuno ancora non è al top. Il calendario è molto impegnativo, bisognerà vedere anche chi arriverà meglio fisicamente nella fase decisiva. Serie A più debole? Forse sono io che sono più forte. Ma devo dire che tante squadre sono migliorate, tipo Verona e Atalanta non erano così prima. Ho giocato in tanti paesi, la Serie A il campionato più difficile per un attaccante» Sport.Sky.it
Davide CALABRIA difensore del MILAN «In queste partite non puoi avere 50 occasioni e non vincere. Se vogliamo arrivare ai nostri obiettivi bisogna vincere perché poi quando si arriva alla fine della stagione si ripensa ai punti persi e oggi l’abbiamo fatto. Abbiamo giocato tutto il secondo tempo nella loro area, se vogliamo arrivare a diventare una grande squadra devi vincere queste partite» CalcioNews24.com
Mario Sconcerti giornalista del 'Corriere della Sera' «Era normale che la squadra di Pioli avesse molte difficoltà contro il Verona, una delle compagini che con niente gioca meglio in Italia. È un piccolo Lille, a conferma che al momento il Milan dipende molto dall’avversario che incontra. La partita è mutata quando è cambiata la marcatura su Ibrahimovic, diventato da quel momento ancor più dominatore in mezzo all’area. Zlatan segna, sbaglia rigori, batte o riprende da solo gli avversari: è il giocatore più determinante del campionato insieme a Cristiano Ronaldo» IlMilanista.it
Barak | Juric |
LE ALTRE DI A + - =
Nell'anticipo di Venerdì tra SASSUOLO e UDINESE i neroverdi inciampano suli friulani e falliscono il sorpasso al MILAN in testa alla classifica provvisoria, allo Stadium di Reggio Emilia finisce a reti inviolate.
Ieri colpaccio dello SPEZIA al 'Vigorito' di BENEVENTO: I liguri vincono per 3 a 0 col gol del giovane talento POBEGA e la doppietta di NZOLA.
2 a 0 del CAGLIARI sulla SAMPDORIA e 0 a 0 al 'Tardini' tra PARMA e FIORENTINA.
Nel lunch-match di oggi 1 a 1 tra LAZIO e JUVENTUS: Al gol di Cristiano RONALDO al 15esimo ha risposto CAICEDO negli ultimi minuti di recupero...
Vittoria esterna per 3 a 1 della ROMA al 'Ferraris' contro il GENOA. Pareggi in ATALANTA 1-1 INTER e TORINO 0-0 CROTONE.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
SETTI positivo: Il sito web scaligero ha annunciato in una breve nota che il presidente SETTI è risultato positivo al Covid 19; lievemente sintomatico si è autoisolato a casa...
RASSEGNA STAMPA + - =
Finta + slancio = eleganza 🤩#SerieATIM #WeAreCalcio pic.twitter.com/ntumdVimfh
— Lega Serie A (@SerieA) November 18, 2020
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Visualizza questo post su InstagramQuindi... 3️⃣ gol in 2️⃣ partite, giusto? 😍🇨🇿 #DaiVerona #Barak #MilanVerona
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3 - Antonin #Barak è il secondo giocatore straniero nella storia del @HellasVeronaFC in Serie A a segnare almeno tre gol nelle prime sette giornate in una singola stagione, dopo Preben Elkjær Larsen nel 1987/88. Ispirato.#MilanVerona
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I migliori della Serie A
Marco Silvestri è il migliore italiano della 7^ giornata di campionato secondo i media
Il portiere dell'Hellas Verona ottiene la media-voto più alta dell'ultimo turno grazie all'ottima prestazione sfoderata contro il Milan
lunedì 9 novembre 2020
Marco Silvestri è il migliore italiano della 7^ giornata di Serie A secondo i voti dei tre principali quotidiani sportivi nazionali.
Il portiere del Verona è tra i protagonisti assoluti del 2-2 del Meazza. La sua prestazione gli vale una media-voto di 8: spicca l'8,5 in pagella del Corriere dello Sport-Stadio, La Gazzetta dello Sport gli assegna un 8, mentre da Tuttosport arriva un 7,5.
Silvestri alza un muro che impedisce al Milan di operare il sorpasso dopo aver rimontato da 0-2 a 2-2. Due grandi interventi su Theo Hernàndez e non solo, viene tradito dalla deviazione di Magnani in occasione del primo gol, poi allo scadere deve arrendersi ad Ibrahimovic. I due gol subiti non scalfiscono una prestazione di altissimo livello, che lo vede chiudere l'incontro con ben 7 parate all'attivo.
FONTE: FIGC.it
EDITORIALE CALCISTICO: Milan Verona 2-2, l’orgoglio e il rimpianto
NOVEMBRE 9TH, 2020
Sono sentimenti contrastanti quelli che restano dopo il pareggio dell’Hellas nel posticipo della settima giornata di Serie A.
Il due a due dei ragazzi di Juric contro il quotato Milan di Pioli nasce dalla prova di una squadra che, giorno dopo giorno, continua ad assorbire felicemente i dettami tattici di un allenatore capace di indirizzare la propria squadra contro qualsiasi avversario senza farle perdere concentrazione, determinazione e dettami tattici del caso. Capita così, dopo l’ottimo pareggio allo Juventus Stadium, di affrontare un’altra big, quella rossonera, che pure dalla sua ha un surplus economico a favore, per valore della rosa, di più di 300 milioni.
Un dislivello che in certe fasi della gara, specie nei trenta finali per ammissione dello stesso tecnico croato, si vede, ma che non impedisce all’Hellas di mettere in mostra diversi gioielli di casa e di brillare di una luce un po’ più riflessa rispetto a quella del bel gioco, ma altrettanto importante, in queste occasioni forse anche di più: quella dello spirito di sacrificio.
Superlativo Silvestri, autore di veri e propri miracoli che tengono in vantaggio l’Hellas fino a pochi minuti dalla fine, ottimo Zaccagni in entrambe le fasi, esiziale Barak che sta sempre più diventando la mezzapunta di riferimento per una squadra ancora orfana di Benassi, ottimi anche Magnani e Lovato, pure se questi leggermente ingenuo sul rigore sbagliato da Ibrahimovic.
Una prova, quella dei mastini, che deve lasciare sensazioni positive e una impressione di grande carattere mostrata ormai da tempo e su diversi campi, più che l’amaro in bocca per non aver portato a casa tutti e tre i punti in palio.
Alessandro Catto
FONTE: IlGiornaleDeiVeronesi.it
Rammarico Hellas: a San Siro finisce 2-2
La sfida di campionato tra Milan e Hellas Verona si conclude con un pareggio scomodo per entrambe le formazioni. Protagonista Ibra, nel bene e nel male
Cr. ph. Emilio Andreoli
PUBBLICATO IN DATA 9 NOVEMBRE 2020
Di: Simone Massenz
Piani di fuga sfumati per il Milan di Pioli, che tuttavia può accontentarsi del pareggio in extremis. L’Hellas Verona, avanti di due reti, sfiora il colpaccio a San Siro, ma è costretto a fare i conti con il solito Ibrahimovic: tra un fallo di mano, una traversa e un errore dal dischetto, l’attaccante svedese trova il gol-salvezza al 93′. Una serata da protagonista, insomma, nel bene e nel male.
Milan 2-2 Hellas Verona
Sin dal fischio d’inizio la partita riserva sorprese. Se da un lato Pioli manda in campo Gabbia al posto di Romagnoli, fermatosi durante il riscaldamento per un problema ai flessori, dall’altro, dopo soli 20′, l’Hellas si trova già avanti di due reti. Al 6′, Ceccherini coglie una traversa di testa e Barak anticipa tutti sulla ribattuta; al 19′, Calabria, al seguito di una punizione di Dimarco, insacca alle spalle del proprio compagno Donnarumma, deviando la conclusione di Zaccagni. Il Milan soffre e rischia di affondare. Le conclusioni di Saelemaekers e Leao impensieriscono Silvestri, che mantiene però inviolata la porta scaligera. Quindi, al 27′ l’undici rossonero riapre i giochi con Kessie, il cui tiro viene deviato in rete da Magnani.
Nella ripresa, Pioli inserisce Rebic al posto di Saelemaekers, ma lo sprint iniziale è ancora dell’Hellas. Dimarco, su assist di un instancabile Zaccagna, conclude alto e non capitalizza il probabile colpo del k.o. Al 51′, sulla sponda opposta, Calhanoglu supera Silvestri; nondimeno, Guida annulla tutto per fuorigioco. Poco dopo, Lovato affonda Kessie in area e il direttore di gara assegna il rigore in favore dei rossoneri. Sul dischetto il solito Ibrahimovic, che tuttavia sbaglia. Lo svedese ritenta poi al 76′, centrando la traversa. La porta gialloblu pare stregata fino al 93′, quando Ibra, in pieno recupero, insacca alle spalle di Silvestri il 2-2 finale. Decisivo il cross di Brahim.
FONTE: IlBassoAdige.it
Calcio: Milan sempre Ibra, Verona gelato nel recupero
Sport Novembre 9, 2020 ansa
Ibrahimovic calcia il rigore contro il Verona. (ANSA)
MILANO. – Ibrahimovic salva il Milan dalla seconda sconfitta consecutiva. Un colpo di testa dello svedese al 93′ ha infatti gelato il Verona, che assaporava l’impresa a San Siro.
Un altro ko dopo quello di giovedì in Europa League sarebbe suonato come un campanello d’allarme per la squadra di Pioli, andata anche questa volta sotto per 2-0 (al 6′ gol di Barak e al 19′ autorete di Calabria, anche se la lega ha assegnato il gol a Zaccagni), riaprendo la partita al 27′ grazie a un autogol di Magnani al 27′, e poi assediando gli ospiti nella seconda metà della ripresa.
Protagonista ancora una volta Ibrahimovic, in un duello con Silvestri che un paio di volte si è salvato con le prodezze, poi lo ha visto sparare alto il rigore (il secondo di fila sbagliato) e nel recupero, dopo un gol di Calabria annullato proprio per un tocco di mano dello svedese, si è dovuto arrendere al suo preciso colpo di testa, dopo quello finito all’incrocio dei pali un quarto d’ora prima.
Il Milan arriva così alla sosta da capolista, con 2 punti di vantaggio sul Sassuolo e 3 sul Napoli, primo avversario alla ripresa. Il gol di Ibrahimovic ha fatto scivolare dal quarto all’ottavo posto il Verona, che comunque ottiene un altro risultato di prestigio, dopo aver battuto la Roma e frenato la Juventus, dimostrando ancora la grande crescita: gioco disinvolto, gestione lucida dei momenti difficili (a parte nell’assalto finale subìto), per la soddisfazione del presidente Setti, costretto a casa dal Covid.
Nella sfida fra le due migliori difese del campionato, quella del Milan perde nel riscaldamento Romagnoli, bloccato da un problema al flessore. Al suo posto Gabbia, in una retroguardia che soffre troppo. Atteso per la prima volta in Nazionale, Calabria viene puntualmente infilato da Zaccagni, Kjaer e Gabbia sono spesso anticipati di testa e in generale il reparto non è reattivo sulle palle da fermo.
Così nascono infatti i due gol del Verona: al 6′, dopo un colpo di testa di Ceccherini che finisce sulla traversa, Barak anticipa tutti e manda il Milan sotto come non era mai successo in questo campionato; al 19′ il pallone viene invece respinto fuori area, da dove Zaccagni scaglia un destro deviato in rete da Calabria.
Osservato speciale dal Milan, il difensore classe 2000 Lovato dà un’altra prova di alto livello nei duelli con Leao e Rebic (entrato dopo l’intervallo per Saelemaekers), mentre Magnani praticamente disinnesca Ibrahimovic, ma è sfortunato quando al 27′ devia in rete la palla, toccata con la punta del piede da Kessie, che poi a metà ripresa si procura un rigore.
Ibrahimovic si impossessa del pallone, Silvestri gli ricorda che l’ultima volta dal dischetto ha sbagliato e lo svedese fallisce ancora, calciando alto. Poi nel recupero il trentanovenne si è dimostrato ancora una volta il giocatore chiave di questo Milan.
FONTE: Voce.com.ve
08 novembre 2020
PARI E RIMPIANTI A SAN SIRO: COL VERONA È 2-2
I rossoneri sciupano tanto, ma nel finale trovano il gol del pareggio con l'incornata di Zlatan
Autogol, rigore sbagliato, pali e gol annullati. C'è un po' di tutto nella notte di San Siro che ha visto Milan e Verona pareggiare 2-2 nel posticipo della 7° di Serie A. Meglio gli ospiti nei primi 20', poi sempre e solo Milan. La squadra di Pioli ha giocato nel complesso una buona gara, creando tanto, ma sciupando in modo clamoroso l'importante mole di gioco prodotta. In serate come questa, riuscite a raddrizzare una gara che ha visto il Milan sotto 0-2 dopo 20' è comunque un segnale di forza, che dimostra ancora una volta come la squadra sia in costante crescita.
Alla fine il guizzo è arrivato da lui: Zlatan Ibrahimović, che con questo gol arriva a quota 8 in campionato. Sempre più protagonista, sempre più decisivo. Lo svedese, a metà ripresa, ha anche fallito il calcio di rigore che avrebbe sicuramente dato al Milan un finale diverso. I ragazzi di Pioli, però, hanno avuto la forza e la personalità di non abbattersi, e di continuare a macinare gioco e occasioni. Questo punto raccolto lascia sostanzialmente invariata la classifica, con il Diavolo in testa a quota 17 punti a +2 sul Sassuolo. Ora arrivano le Nazionali, e al rietro sarà subito big match per i rossoneri: domenica 22 novembre, alle 20.45, sarà Napoli-Milan. Un altro esame, per certificare le nostre ambizioni.
LA CRONACA
Complice la defezione nel riscaldamento di Romagnoli, Mister Pioli lancia dal primo minuto Matteo Gabbia. In avvio sono subito gli ospiti a partire forte, e dopo 6' arriva il vantaggio con il tocco sottomisura di Barák che batte Donnarumma. Il gol scuote il Milan, che un minuto dopo ci prova con la sassata dal limite dell'area di Saelemaekers neutralizzato da Silvestri. Ma al 19', ecco la beffa: punizione di Dimarco, pallone che arriva dopo un batti e ribatti sul destro di Zaccagni che trova lo 0-2 dopo la decisiva e sfortunata deviazione di Calabria. I ragazzi di Pioli, però, trovano la forza di reagire e al 27' accorciano le distanze con la deviazione nella propria porta di Magnani sul cross di Saelemaekers: 1-2 e tutto riaperto a San Siro. Due minuti più tardi ancora Diavolo, questa volta con Hernández che si presenta solo contro Silvestri ma calcia sul corpo del portiere.
Si va alla ripresa, e nel Milan c'è la novità Rebić al posto di Saelemaekers. Al 64' scambio Rebić-Hernández con quest'ultimo che si fa ipnotizzare da Silvestri. Passa un minuto e arriva la grande occasione per i rossoneri: Kessie viene messo giù in area da Lovato. Rigore. Dagli undici metri si presenta Ibra che però calcia alto. Ancora lo svedese protagonista al 75' quando svetta di testa ma centra in pieno l'incrocio. La porta di Silvestri sembra stregata, la serata sembra storta. E invece, in pieno recupero e dopo un gol annullato a Calabria, il Milan si getta in avanti e al 93' trova il meritato pareggio con l'incornata di Ibra che infila il pallone nell'angolo basso. È l'ultima emozione della sfida.
IL TABELLINO
MILAN-HELLAS VERONA 2-2
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjær, Romagnoli, Hernández; Kessie, Bennacer; Saelemaekers (1'st Rebić), Çalhanoğlu (42'st Hauge), Leão (34'st Díaz); Ibrahimović. A disp. A. Donnarumma, Tătărușanu, Conti, Dalot, Duarte, Gabbia, Castillejo, Krunić, Tonali. All.: Pioli.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Lovato, Magnani (28'st Cetin); Lazović, Dawidowicz (18'st Tameze), Ilić (24'st Udogie), Dimarco; Barák, Zaccagni; Kalinić (19'st Colley). A disp. Borghetto, Pandur, Amione, Empereur, Cancellieri, Terracciano, Di Carmine, Salcedo. All.: Jurić.
Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata.
Gol: 6' Barák (V), 19' aut. Calabria (V), 27' aut. Magnani (M), 48'st Ibrahimović (M).
Ammoniti: 33' Ceccherini (V), 42' Lovato (V), 9'st Bennacer (M), 46'st Tameze (V).
Note: al 21'st Ibrahimović (M) ha sbagliato un calcio di rigore.
FONTE: ACMilan.com
SERIE A
Milan-Verona 2-2, gol e highlights: Ibrahimovic sbaglia un rigore e poi salva i rossoneri
A San Siro i rossoneri vengono fermati dal Verona, che va subito avanti con Barak, poi un’autorete per parte, Calabria e Magnani. Ibra ha l’occasione per pareggiare, ma spara alto un calcio di rigore e si fa perdonare al 93’ con il gol del 2-2. In classifica il Milan conserva la vetta ma vede avvicinarsi Napoli e Roma, vittoriose e ora terze a -3
08 nov 2020 - 20:40
MILAN-VERONA 2-2 (Highlights - Pagelle)
6' Barak, 19' aut. Calabria, 27' aut. Magnani, 93' Ibrahimovic
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kjaer, Gabbia, Theo Hernandez; Bennacer, Kessie; Saelemaekers (46' Rebic), Calhanoglu (88' Hauge), Leao (78' Brahim Diaz); Ibrahimovic. All. Pioli
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Lovato, Magnani (73' Cetin); Lazovic, Dawidowicz (63' Tameze), Ilic (69' Udogie), Dimarco; Barak, Zaccagni; Kalinic (63' Colley). All. Juric
Ammoniti: Ceccherini (V), Bennacer (M), Tameze (V), Juric (all. V)
Note: al 66' Ibrahimovic (M) calcia alto un rigore
Croce e delizia, fa tutto Ibrahimovic, e si potrebbe aggiungere "come al solito". Se non fosse che questa volta Zlatan, prima di salvare il Milan, lo fa tremare con un rigore sparato alto che poteva valere il pareggio con il Verona. Il 2-2 arriva ugualmente, e lo firma proprio lui con un colpo di testa al 93', ma l'Ibrahimovic che si presenta ai microfoni a fine partita non può certo essere soddisfatto e lo dice chiaramente.
Il Verona a San Siro ferma i rossoneri andando subito avanti con Barak, poi l'autorete di Calabria fa pensare a un'altra serata storta del Milan dopo quella di Europa League. La rimonta arriva grazie a un'altra autorete (Magnani su tocco di Kessié) e poi con il solito Ibra, l'ultimo a mollare, al 93'. Un punto per rispondere ai pareggi tra Juve e Lazio e Inter e Atalanta. Ne approfittano Roma e Napoli, terze, che in classifica accorciano e si avvicinano.
FONTE: Sport.Sky.it
09/11/2020 12:01
Donnarumma, che bordate ai compagni dopo gol Verona
Sui social ha scelto la versione buonista, anche perché il gol di Ibra allo scadere ha tolto le castagne dal fuoco al suo Milan e così Gigio Donnarumma ha potuto ritrovare il sorriso scrivendo su Instagram "In una gara dura abbiamo dimostrato che non molliamo mai" ma in campo il suo umore era ben diverso. Il portiere rossonero, che resta al centro delle polemiche per un rinnovo di contratto che continua a non arrivare e che gli viene rimproverato spesso da molti tifosi sui social, ha avuto davvero paura di perdere col Verona.
Donnarumma si è sfogato con i compagni
E' vero che lui stesso non è stato esente da errori in questa stagione e qualche papera gli è scappata, ma tante volte ci ha messo lui una pezza. Ora però sta cominciando a contare troppi gol nella sua porta: uno dall'Udinese, tre dal Lille e due dal Verona in avvio di partita. E Donnarumma ha rimproverato i suoi, come rivela la Gazzetta dello sport. Il portiere, dopo la seconda rete dell'Hellas, si è sfogato dicendo:
FONTE: SportEVai.it
Perché per la Lega di Serie A non è gol di Kessié in Milan-Verona
La Lega di Serie A non ha assegnato a Franck Kessié il gol dell’1-2 di Milan-Verona. L’ivoriano con una zampata ha messo in rete, ma il pallone è stato deviato anche dal difensore Magnani. E il tocco del centrale gialloblu è stato decisivo. Quindi cancellato così il secondo gol consecutivo del centrocampista del Milan.
8 NOVEMBRE 2020 21:29 di Alessio Morra
Con un sorprendente uno – due il Verona ha cercato di mandare al tappeto il Milan, ma la squadra di Pioli vuole mantenere l'imbattibilità oltre che il primato in classifica e ovviamente ha provato a rimontare. A metà del primo tempo è arrivato il gol dell'1-2, la zampata di Kessié ha riaperto la partita e ha ridato fiato ai tifosi rossoneri, che sognavano la prima mini fuga della stagione. Felici anche tutti coloro che hanno l'ivoriano al Fantacalcio, ma la Lega di Serie A ha stabilito che l'1-2 del Milan non lo ha firmato Kessié ma è un'autorete di Magnani.
Il primo gol del Milan contro il Verona
Al 27′ sul punteggio di 2-0, gol di Barak e autorete di Calabria, il Milan trova spazio e lo sfrutta alla grande. Il belga Saelemaekers mette un bel pallone in mezzo, in area non ci sono né Ibrahimovic né Leao ma Kessié che interviene in modo splendido e con il piedone tocca, colpisce e insacca, è 1-2. Il Milan riapre la partita. L'ex dell'Atalanta festeggia il secondo gol consecutivo. Ma pochi minuti dopo la Lega di Serie A stabilisce che quella rete non è di Kessié, perché è stata determinante la deviazione del difensore centrale del Verona Magnani.
Ibra protagonista nel bene e nel male con il Verona
Milan e Verona hanno pareggiato 2-2. I rossoneri hanno disputato un secondo tempo all'arma bianca, hanno avuto quasi una dozzina di palle gol e nella ripresa hanno pure fallito un calcio di rigore con Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese non si è abbattuto e al 93′ ha trovato con una prodezza delle sue il gol del pareggio, che permette al Milan di mantenere l'imbattibilità. Il Milan ha la sosta è primo in classifica. Fuori casa ha sempre vinto, in casa invece ha ottenuto gli unici due pari della stagione, contro Roma e Verona.
FONTE: FanPage.it
09 NOV 2020
RUVIDO ROCK
Sul piano emozionale è forse più bello dell’anno scorso. Perché più inaspettato e anche più difficile. I “bambini” di Juric rompono il copione scritto, pirateschi e avanguardisti. Non c’è eleganza nelle trame o nella posa, c’è però quel suono ruvido dell’hard rock o del metal tanto caro a Ivan Juric. Non è tempo di sonetti, o poesia cavalleresca, qui l’Ivan di Spalato ci dà una sua versione della scapigliatura.
Il Verona è corsaro nei modi. Il Verona aggredisce, corre bene e tanto. Il Verona poi cala (è successo anche allo Juventus Stadium, giocare più di corsa e meno di tecnica è la cifra del Verona attuale ), ma resiste, commovente, in trincea. Non c’è più Veloso a impostare, ma Dawidowicz (chi lo avrebbe mai detto?) trasformato in diga di mezzo; orfani del tocco inventivo e degli inserimenti di Pessina, abbiamo il redivivo Barak a correre di spada nelle difese avversarie. Ma è Zaccagni, in formato Nazionale (complimenti!), a caricarsi il peso del nostro gioco offensivo: irresistibile. Ecco Zac, simbolo di questo nuovo Verona che in campo ci riempie d’orgoglio.
Roba da saltare sul divano: roba da sudare, giocare anche noi senza essere lì. Quest’anno più che mai. Eravamo a un passo dalla storia, dopo il rigore in tribuna di Ibra sembrava segnata a nostro favore, sebbene il forcing del Milan si fosse fatto asfissiante. Finale al cardiopalmo, l’appuntamento con la prima volta a San Siro ancora rinviato.
Cosa resta il giorno dopo? Be’ la convinzione che questa è una squadra che non ci farà mai vivere momenti piatti, anonimi. Soffrirà, perderà pure, ma avremo sempre da vivere, emozionarci, “sentire” la partita. Sul piano squisitamente tecnico invece è ancora presto per capire che campionato sarà: come ho scritto, saranno indicative le prossime sette giornate con, tra le altre, Sassuolo e Inter in casa e Atalanta, Lazio e Fiorentina fuori. Molto dipenderà dalla crescita di Kalinic, l’unico che ci può permettere di arrivare al gol con più qualità e meno dispendio di energie; poi conterà anche recuperare qualche giocatore determinante in mezzo al campo per avere geometria e maggior peso individuale, così da essere più incisivi e far correre di più la palla e meno le gambe. Dietro è importante valutare la continuità di Lovato, sperando che Magnani possa mantenersi ai livelli di ieri.
Intanto godiamoci il momento.
Francesco Barana
09 NOV 2020
AD UN PASSO DALLA STORIA
Ci è mancato tanto così, cioè pochissimo. Il Verona di Ivan Juric, il Verona dei bambini, è andato ad un passo dalla storia: vincere a Milano, cioè un successo nel campo “maledetto” dove l’Hellas non ha mai vinto nè con il Milan, nè con l’Inter. Nemmeno il fantastico Verona di Bagnoli, capace di imprese ovunque è mai riuscito a spezzare questo tabù.
A compiere questa impresa che si è dissolta al 92’, ci stava riuscendo un manipolo di ragazzini terribili, guidati da un grande maestro di calcio. Come con la Juventus è mancata la fortuna e non il coraggio. Cioè sarebbe bastato che Magnani non si facesse male e continuasse la sua serata fantastica in marcatura su Ibrahimovic, e sarebbe bastato che Dawidowicz (era lui? Siete sicuri?) avesse continuato a giocare la sua strepitosa gara per permettere al Verona di uscire con i tre punti da Milano.
Il pareggio non toglie nulla a questo meraviglioso gruppo che Juric sta plasmando come una squadra vera. Grinta e coraggio e almeno due individualità sopra le righe: Silvestri e Zaccagni che non a caso sono stati convocati e giustamente in nazionale. Accanto a loro stanno crescendo dei baby terribili: Lovato che il Milan vorrebbe a gennaio. Ilic che cresce di gara in gara. Colley che quando parte non lo ferma nessuno. Udogie che ha debuttato a Milano come se fosse andato a bere uno spritz sui Navigli. Con questa ragazzini, il maestro Juric ha rischiato di vincere contro la capolista. Pensate un po’ se avesse avuto qualcuno di quelli fuori. Magari Faraoni, o Gunter, o Benassi o anche semplicemente Favilli. Questo campionato sarà durissimo, non c’è dubbio, perchè purtroppo si giocherà anche contro gli imprevisti e la valanga d’infortuni che inevitabilmente toglieranno all’allenatore le poche risorse a disposizione. Ma quello che abbiamo visto fino ad oggi è da stropicciarsi gli occhi e da spellarsi le mani.
Gianluca Vighini
08 NOV 2020
IL PAGELLONE DI MILAN-VERONA
SILVESTRI 8 L’uomo dei miracoli colpisce ancora. Ne fa tre solo nel primo tempo, su Saelemaekers, Leao ed Hernandez. Nella ripresa ancora un muro su Hernandez e Ibra e ancora su Zlatan, fino a quando è costretto ad arrendersi. Sono parate di istinto, ma anche di grande classe, efficaci e belle da vedere. Dopo anni e anni finalmente il Verona ha un portiere che resterà nella storia di questi colori. Che mi auguro continuerà ad indossare ancora a lungo.
LOVATO 7 Non gioca una partita come tutte le altre, dal momento che di fronte ha la società che lo sta seguendo con particolare attenzione. Dimostra una personalità pazzesca, perché nonostante un paio di volte soffra i movimenti felpati di Leao, non si scompone ma anzi reagisce da “senior”. Non si lascia nemmeno condizionare dal cartellino giallo. Stende in maniera un po’ goffa Kessie, causando il rigore. Ma visto come lo calcia Ibra, lo perdoniamo.
MAGNANI 7.5 Un’eclissi su Ibrahimovic, che sparisce dal campo, soverchiato dal difensore gialloblù. Una serie di anticipi, di testa, di piede, esemplari, che lasciano Zlatan a bocca aperta. Grandissima sicurezza nel condurre la difesa, si spinge anche in territori non suoi, sempre con impeccabile lucidità. Esce zoppicando, si spera solo stretto dalla morsa dei crampi. E quando va fuori lui, fatalità, Ibrahimovic la pareggia.
CETIN 6 (28′ s.t.) Subito concentrato, in una partita che non ha bisogno di alcuna distrazione. C’è da soffrire fino al 95′ e lui non si sottrae, con un paio di chiusure fondamentali in mezzo all’area di rigore. Nel gol del 2-2 è più merito di Ibrahimovic che demerito suo.
CECCHERINI 6.5 E’ un grandissimo combattente e, come sottolineato da Juric alla vigilia della gara, un eccezionale agonista. Sempre concreto, non ama pizzi e merletti e fa le cose che deve senza essere appariscente. Tutta un’altra cosa dallo Ceccherini che aveva iniziato non bene a Firenze. Sta diventando una certezza.
LAZOVIC 6 Deve aiutare Lovato a tenere a bada Leao, che ha colpi da campioncino e velocità da centometrista. Una partita di infinito sacrificio, durante la quale è costretto a dimenticare un po’ la sua grande qualità offensiva.
DAWIDOWICZ 7 Accompagnato in campo da sorrisetti di perplessità, spernacchia chi non crede in lui in quel ruolo (a centrocampo) e risponde presente alla chiamata di mister Juric. Segue come un’ombra Calhanoglu, togliendo al Milan una grande fonte di ispirazione. Prova anche a costruire, ma è costretto a lasciare il campo per una noia muscolare, l’ennesima di questa stagione.
TAMEZE 6.5 (dal 18′ s.t.) Muso duro e bareta fracà. Entra nella mischia con lo spirito del guerriero e si lancia su ogni pallone gli passi a mezzo metro di distanza. Non aveva 90 minuti nelle gambe, ma entrando dalla panchina il suo l’ha fatto alla grande.
ILIC 6.5 Continua a crescere questo ragazzino, anche al cospetto di giocatori, sulla carta, a lui superiori. Ma non soffre, evidentemente del complesso di inferiorità e gioca a testa alta, organizzando il gioco del Verona. Se Dawidowicz è chiamato a fare il lavoro sporco, lui ha la licenza di costruire. Ma la stanchezza, verso la fine, prende il sopravvento.
UDOGIE 6.5 (dal 23′ s.t.) Come è entrato in campo sto ragazzino… Che voglia di mangiare il campo, splendido. Con quantità e tanta qualità, aiuta la squadra nel momento di maggiore sofferenza. Wow.
DIMARCO 6.5 Una partita da sette, alla quale bisogna togliere mezzo voto per un’occasione clamorosa sbagliata, che avrebbe portato il Verona sul 3-1. Fa sorridere imputargli un errore del genere, coi gialloblù che stavano realizzando un’autentica impresa, ma evidentemente ci ha portato ad alzare l’asticella, vista la qualità delle super prestazioni. Stremato, arriva al 96′ senza mollare nulla.
BARAK 7 Quelli che c’erano prima di lui, forse, e dico forse, avevano un briciolo di qualità in più. Ma quella qualità che probabilmente è più appariscente che efficace. Perché sui è dannatamente pratico, e funzionale al gioco del Verona. Segna il terzo gol in due partite sentendosi sempre più a suo agio in questo ruolo. Un dominatore dal punto di vista fisico, ha grande fiuto sotto porta.
ZACCAGNI 8 Semplicemente devastante. Manda letteralmente in confusione tutta la difesa del Milan, a cominciare da Calabria colpito da un persistente mal di testa. Se ne va con una facilità clamorosa, con giocate di qualità stratosferica. Quello che impressiona è la condizione fisica. Ha la forza di uno scatto da velocista anche negli ultimi minuti di gara. Mi meravigliavo del fatto che Mancini non lo avesse ancora convocato nella nazionale italiana. Il Mancio, a casa col covid, si è ricreduto dopo la prima lista e ha inserito anche il nostro Zac. Bravo, bravissimo, un orgoglio per la tifoseria e per la città.
KALINIC 6 Una grandissima occasione, domata dall’istinto di Donnarumma. Non è la sua partita, costretto a soffrire da solo, schiacciato dalla difesa del Milan. Di palloni gliene arrivano pochi e quei pochi cerca di amministrarli al meglio. Deve trovare il gol, lo meriterebbe e gli darebbe grande auto stima.
COLLEY 6 (dal 19′ s.t.) Qualcosa di più da lui me la sarei aspettata. Vero è che quando parte è una spettacolo da vedere. Però in tante occasioni trotterella ciondolante con poco convinzione. Ci vuole di più per convincere Juric.
ALL. JURIC 8 Penso che nessuno sia andato così vicino alla vittoria a San Siro come lui. Il suo Verona va avanti 2-0 e quando il Milan accorcia le distanze dimostra di avere grande capacità di soffrire, compatto e sempre più organizzato. Azzecca la mossa di Dawidowicz su Calhanoglu, ma in generale non rinuncia mai alle sue idee. Non le cambierebbe nemmeno se di fronte si trovasse il Real Madrid. Eccezionale, perché alla fine i suoi escono dal campo con un pizzico di rammarico nonostante, per onestà, il Milan non abbia rubato il risultato finale.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Hellas vicinissimo all’impresa, finisce 2 a 2 con il Milan
By Stefano Pozza - 8 Novembre 2020
La 7^ giornata del campionato di Serie A vede scendere in campo nel posticipo della domenica sera, l’Hellas Verona ospite del Milan.
Sfida di cartello per gli uomini di Juric che vogliono provare a sfatare il tabù vittoria a San Siro.
Inizia la contesa e dopo un paio di minuti i gialloblù hanno due grandissime occasioni per passare in vantaggio, ma al 4 minuto da corner il Verona passa in vantaggio, con Barak abile a sfruttare il rimbalzo della palla dopo che ha colpito il palo su colpo di testa di Ceccherini.
Il Milan alza il ritmo e prova a ritornare in partita, ma sempre da calcio piazzato il Verona allunga con un bel tiro al limite di Zaccagni che grazie alla deviazione di Calabria si infila in rete.
La gara non smette di regalare emozioni, questa volta a favore dei locali: cross dalla destra e Kessie devia alle spalle di Silvestri. 1 a 2 il risultato al termine del primo tempo.
Si riparte per la seconda frazione di fare ed è il Milan a spingere tantissimo. Per i nostri occasione clamorosa dopo una grandissima finta di Zaccagni che inganna Calabria, e serve in biglia d’oro per Dimarco che sbaglia clamorosamente.
Fatichiamo a tenere palla, il gioco è un monologo dei rossoneri. Poco dopo la mezz’ora doppio cambio: escono Dawidowicz e Kalinic ed entrano Tameze e Colley.
Un minuto più tardi l’episodio con Lovato che commette un fallo evidente in area. Rigore: si incarica della battuta Ibrahimovic che calcia la palla in curva
Arriva il turno di Udogie che subentra a Ilic, siamo al 68esimo.
Esce Magnani ed entra Cetin mancano 19 minuti alla fine. Continua l’assedio rossonero che costringe Silvestri a compiere miracoli. Ci sta per riuscire ma all’89esimo arriva il pari di Calabria. L’arbitro va a vedere il VAR e annulla la rete, il Verona resta in vantaggio.
Vantaggio che dura poco con Ibrahimovic che svetta in area ed insacca il 2 a 2.
Il Verona è andato vicinissimo all’impresa di vincere a San Siro, il pareggio è il risultato giusto. Grandissima prestazione di Mattia Zaccagni, autore di una partita straordinaria.
FONTE: HellasNews.it
Di Gennaro: “Zaccagni è molto forte. Bisogna valutare anche i nostri ragazzi, non solo gli stranieri”
novembre 9, 2020
“Vorrei parlare di Zaccagni, convocato in Nazionale. E’ un giocatore molto forte. Bisogna valutare anche i nostri ragazzi, non solo gli stranieri" ha dichiarato a tmw, l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Antonio Di Gennaro.
Serie A, la classifica dopo la 7ª giornata
novembre 9, 2020
Dodici punti in 7 giornate. Ottavo posto per l’Hellas Verona di Juric.
Pagelle
novembre 8, 2020
Silvestri 8, Lovato 6, Magnani 7 (Cetin 6), Ceccherini 6.5; Lazovic 6, Dawidowicz 6.5 (Tameze 6), Ilic 6 (Udogie 6), Dimarco 6; Barak 7, Zaccagni 8; Kalinic 6(Colley 6). All: Juric 7
Finale, Milan-Hellas Verona 2-2
novembre 8, 2020
Ad un passo dalla storia. L’Hellas Verona accarezza solo il sogno di fermare la capolista e di sfatare il tabù allo stadio Meazza, in casa del Milan. I gialloblù reggono sino al recupero, poi ci pensa Ibrahimovic a trovare il gol del 2-2.
Gli scaligeri confermano il 3-4-2-1 con Silvestri; Lovato, Magnani, Ceccherini; Lazovic, Dawidowicz, Ilic, Dimarco; Barak, Zaccagni; Kalinic
Al 2’ Calhanoglu da destra in mezzo per Ibrahimovic, ma la girata di Zlatan è innocua. Replicano subito i gialloblù con Magnani che si sgancia, ma non trova il pallone sull’invito di Lazovic. Al 5’ Zaccagni se ne va sulla sinistra, palla sul primo palo dove c’è Kalinic che si gira bene ma trova pronto Donnarumma che chiude in calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner, colpo di testa di Ceccherini ribattuto sulla traversa dal portiere rossonero che non può nulla sul tap-in vincente di Barak. Per l’ex Udinese, terzo gol in due partite. All’8’ tiro centrale di Saelemaekers dove Silvestri si fa trovare pronto. Ma è l’Hellas Verona a padroneggiare ed al 19’ trova il raddoppio grazia alla conclusione di Zaccagni e la deviazione decisiva di Calabria che mette fuori causa Donnarumma. Il Milan si fa vedere poco dopo col destro di Leao, ma Silvestri con la mano di richiamo manda il pallone in calcio d’angolo. Squadra di Pioli che accorcia le distanze al 27’ grazie all’autorete di Magnani, sul tentativo di Kessie, deviazione del difensore gialloblù decisiva. I padroni di casa alzano il ritmo ed al 30’ Silvestri salva il risultato su Hernandez. Primo tempo che si chiude col cartellino giallo sventolato in faccia a Juric e Ceccherini, senza recupero.
La ripresa si apre col sinistro di Bennacer, al 49’, a lato. Sale poi in cattedra Zaccagni che sulla sinistra fa quello che vuole, palla al bacio per Dimarco che di destro da comoda posizione non trova la porta rossonera. Doppio cambio per i gialloblù al 63’, con Colley e Tameze per Kalinic e Dawidowicz. Miracolo di Silvestri al 64’ sul tiro ravvicinato di Hernandez. Lovato atterra in area gialloblù Kessie, è calcio di rigore. Al 66’ si presenta sul fischietto Ibrahimovic che spara in curva. Passano tre minuti e Juric manda in campo Udogie (esordio, ndr) al posto di Ilic. Quarto ed ultimo cambio per l’Hellas Verona al 73’, con Cetin al posto di Magnani. Tre minuti dopo, di testa, Ibrahimovic colpisce l’incrocio dei pali alla destra, portiere gialloblù che subito dopo salva la porta scaligera sul tentativo dello svedese. Forcing finale del Milan, ma i gialloblù reggono con autorità, stringendo i denti. Ma al 90’ doccia gelata, quando Calabria va in gol ma il Var annulla il pareggio dei rossoneri. Silvestri si supera su Ibrahimovic ma in pieno recupero (6’) questa volta non può nulla davanti allo svedese che trova il 2-2 finale.
Applausi comunque ai ragazzi di Juric.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
08 novembre 2020 - 23:20
Zaccagni in Nazionale!
Chiamata di Mancini per il gialloblù
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Mattia Zaccagni convocato per la prima volta in Nazionale. Il CT Roberto Mancini ha chiamato il calciatore gialloblù per i prossimi impegni, dopo un’altra grande gara disputata a San Siro questa sera contro il Milan.
NEWS
08 novembre 2020 - 23:15
Pagelle, Magnani è l’anti-Ibra. Zaccagni solenne, Silvestri sensazionale
Pochi palloni per Kalinic. Barak, gol e lotta. Dawidowicz okay. I cambi non reggono
di Matteo Fontana, @teofontana
Getty Images
SILVESTRI 8
Si scalda su un tiro pungente di Saelemaekers. Per lui è lo start per ripetuti interventi fondamentali, su Leao, Theo Hernandez, Kessie lo beffa con un colpo angolato (e deviato). Fa un miracolo di piede ancora su Hernandez. Sfida vibrante con Ibrahimovic: rigore sbagliato e traversa per lo svedese, poi il portiere fa una parata sensazionale. Prende il possibile e l’impossibile, poi deve cedere a Ibra, e ci mancherebbe.
LOVATO 6
Deve tenere il passo di Leao, che scappa via spesso. La sfida è fatta di scatti e controscatti, c’è da lottare a e faticare. Il testa a testa è equilibrato ma gli costa un’ammonizione. Dopo va su Rebic. Ingenuo nell’intervento da rigore su Kessie, ma reagisce con carattere e gioca con l’elmetto in testa.
MAGNANI 7
Incrocia la rotta di Ibrahimovic. Il duello è muscolare, fisico, pieno di atletismo. Non ha fortuna sul diagonale di Kessie che gli sbatte addosso e trae in inganno Silvestri. La sua è una prestazione di eccezionale temperamento, senza errori evidenti. Peccato debba uscire: la difesa ne risente.
CECCHERINI 6,5
Viene schierato sul lato sinistro della linea difensiva. Sale in area e da un suo colpo di testa, con il pallone che centra la traversa, nasce lo scenario per la rete di Barak. Ammonito per un “incrocio” con Saelmaekers, non si fa condizionare dal cartellino giallo a suo carico. Ibrahomivc gli salta addosso, ma lo fa con un fallo di mano che porta all’annullamento del gol di Calabria. Nella baraonda finale non perde la testa.
LAZOVIC 5,5
Cerca metri sulla fascia destra. Li trova all’inizio, poi gli spariscono. La partita non ha un copione adatto alle sue attitudini: non può accelerare, perché i milanisti sono indemoniati (anche) dal suo lato. Non cambia mai ritmo.
DAWIDOWICZ 6,5
La scelta di Juric è a sorpresa: il polacco va in mezzo al campo, con compiti di interdizione, di rottura del gioco del Milan. Gioca con grande ordine, è sempre attento. Raddoppia in aiuto alla difesa. Esce per un fastidio muscolare.
ILIC 5,5
Quando costruisce è una bellezza, ma in fase di copertura sconta un prevedibile prezzo. Il Milan ha dei cingolati che lo mettono sotto assedio e non ha modo di dettare il gioco come ha dimostrato di saper fare.
DIMARCO 6
Le sue attitudini naturali sono quelle del terzino di spinta, ma sulla sua fascia di competenza bisogna prima di tutto contenere. Lo fa su Saelemaekers, mentre nel secondo tempo fronteggia Leao, riducendone il raggio d’azione. Ha sul destro (che non è il suo piede) la palla per il terzo gol dell’Hellas e non gli gira bene: il rimpianto è questo.
BARAK 6,5
Infila il terzo gol in due partite. Lo fa di destrezza, lesto nel ribattere in rete la traiettoria piovuta dalla traversa. Per tutta la partita assicura una costante applicazione tattica e il suo vigore da lottatore permette, anche con il Milan all’arrembaggio, di resistere, perlomeno finché si può.
ZACCAGNI 8
Parte con le marce ingranate, sorpassa con regolarità i difensori del Milan. Da un suo tiro arriva il temporaneo 2-0 per il Verona, con il tocco determinante di Calabria. Prova solenne, da “dieci” purissimo. Lo devono stendere a ripetizione per bloccarlo. Non butta via neanche una palla. E alla fine anche il ct Mancini si accorge di lui e lo convoca in nazionale.
KALINIC 6
Subito efficace, costringe Donnarumma all’intervento decisivo. Dopo la difesa del Milan gli stringe addosso una morsa da cui non è per niente agevole togliersi. I palloni utili sono pochi e non ha più occasioni finché non viene sostituito.
TAMEZE 5,5
Non entra bene. Naturale che il momento sia complicato, con il Milan alla carica, ma non riesce a reggere a sufficienza.
COLLEY 5,5
Viene inserito per dare sprint al contropiede del Verona, ma non è aria. Rimane isolato in attacco e può poco.
UDOGIE 6,5
Il ragazzo gioca con maturità. D’accordo, San Siro senza pubblico è una Scala del calcio silenziosa, ma esordire con questo piglio non è da tutti. Versatile, ha prospettiva.
CETIN 5,5
Al rientro dall’infortunio che l’ha messo fuori in queste settimane, si trova sotto il “fuoco” del Milan, alza il muro ma la forza d’urto rossonera lo scavalca.
JURIC 6,5
Delle qualità del Milan aveva detto in prepartita, per chi avesse delle titubanze sul livello di gioco della squadra di Pioli. La sorprende con 20’ formidabili, poi il ritorno del Diavolo è ovvio e il gol di Kessie è poco meno che istantaneo. Il Verona va sulle barricate. Perdere lungo la via Dawidowicz (azzeccatissima la decisione di impiegarlo a protezione della difesa) e Magnani, il migliore dietro. Onestà vuole che si riconosca che le cose potevano andare molto peggio – eufemismo –, ma anche che l’Hellas ha giocato una gara accorta contro un avversario fortissimo. E un pareggio a San Siro per il Verona è una cosa grande.
NEWS
08 novembre 2020 - 22:48
San Siro è stregato, Verona beffato nel recupero: 2 a 2. Ma che bravi i gialloblù!
Ibra trova il pareggio al 93′. Reti di Barak, poi autogol di Calabria e Magnani. Altri infortuni e super Silvestri
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Bellissimo Verona a San Siro. I gialloblù sfiorano la vittoria venendo raggiunti sul 2-2 da Ibrahimovic al 93′. Prima Barak, poi un’autorete di Calabria su tiro di Zaccagni fanno lo 0-2. Un altro autogol di Magnani dà la speranza al Milan di ribaltare la situazione. I gialloblù, decimati dagli infortuni, giocano a viso aperto, difendono con precisione, ripartono quando riescono, e con i ragazzini Colley e Ugdogie, riescono comunque a sfiorare l’impresa. Ma niente, Il Meazza per l’Hellas è maledetto, e questa non è una novità. Inoltre, l’ultimo quarto d’ora è una sofferenza, col gol rossonero nell’aria.
FORMAZIONI
Sorpresa a centrocampo per il Verona, con Dawidowicz al posto di Tameze, che siede in panchina.
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers, Calhanoglu, Leao; Ibrahimovic.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Lovato, Magnani, Ceccherini; Lazovic, Dawidowicz, Ilić, Dimarco; Baràk, Zaccagni; Kalinic.
PRIMO TEMPO, VERONA AVVIO SPAZIALE CON GOL
Nei primi cinque minuti Il Verona crea due pericoli e segna un gol. Impressionante l’avvio dei gialloblù che con Zaccagni fanno a fette per due volte il Milan a sinistra. Nella prima Magnani non riesce a calciare il pallone, poi Kalinic è fermato da un super intervento di Donnarumma.
Ma al 5′ da corner Ceccherini centra la traversa di testa e Barak è lesto a infilare in tap-in. Per la prima volta in campionato il Milan va sotto per primo.
La reazione del Diavolo è violenta. Silvestri mette in corner su sventola di Saelemaekers, poi la difesa del Verona respinge. Dawidowicz fa il difensore aggiunto cercando di schermare la pressione centrale e di fermare il portatore di palla sulla trequarti rossonera.
AUTOGOL DI CALABRIA E 0-2!!
Pazzesco il Verona, che insiste senza timori e passa nuovamente. E’ il 19′ quando una punizione di Dimarco dalla sinistra viene respinta dalla difesa rossonera. Sulla palla, appena dentro l’area, c’è Zaccagni che calcia sul palo alla sinistra di Donnarumma. Calabria è sulla traiettoria, apre la gamba e devia il pallone spiazzando il suo portiere.
SILVESTRI, CHE PARATA!
Al 23′ Silvestri si supera su una botta da fuori di Leao che, leggermente deviata, diventa pericolosissima. Dal corner nulla di fatto. Il Milan è schiumante di rabbia.
AUTOGOL DI MAGNANI, 2 A 1
Il Milan attacca in verticale. Al 28′ Kessie si infila su un lancio e al volo calcia. Magnani, in ritardo sull’azione, devia e inganna Silvestri. La Lega calcio, anche in questa occasione, assegna l’autogol al difensore.
Il Milan vuole il pari, Chalanoglu arriva defilato a sinistra davanti a Silvestri che respinge, poi Juric viene ammonito da Guida. Dimarco e Lazovic fanno un gran lavoro in copertura, il Verona difende senza abbassarsi troppo. Lovato viene ammonito al 41′ quando ancora una volta Leao lo fa ammattire. Ibra calcia la punizione a 35 metri dalla porta ma il missile va in curva.
SECONDO TEMPO, SUCCEDE DI TUTTO
Subito dentro Rebic nel Milan, al posto di Saelemaekers. Leao si sposta a destra nei tre dietro a Ibra. Con Lovato e Ceccherini ammoniti, Juric fa scaldare Empereur. Dawidowicz è bravo a chiudere, e gioca a uomo su Chalanoglu.
DIMARCO SFIORA L’1-3
Al 50′ Zaccagni, ancora lui, schizza a sinistra e serve Dimarco. L’esterno apre il piatto ma calcia alto. Subito dopo Chalanoglu pareggia, ma è fuorigioco.
Bennacer colpisce Lovato in faccia con la mano tentando di liberarsi dal difensore, è giallo. Il giocatore del Milan manda a quel paese l’arbitro e rischia il rosso. Anche Pioli protesta, i rossoneri sono nervosi perché faticano. Rebic, da fuori, calcia alle stelle al 56′. L’Hellas perde un po’ di ritmo e il palleggio del Milan diventa pericoloso.
DOPPIO CAMBIO DI JURIC
Al 65′ entrano Colley e Tameze per Kalinic e Dawidowicz, che esce per un guaio muscolare. Sfortunato il polacco, fin lì praticamente perfetto.
PAZZESCO SILVESTRI, POI LOVATO FA RIGORE E IBRA SPARA NEI NAVIGLI!!
Silvestri fa un miracolo di piede su Chalanoglu, poi Lovato rifila un calcione in area a Kessie e Guida dà il rigore, ineccepibile. Ibrahimovic va sul dischetto. Il calcio è al solito potente ma la palla va altissima. Errore pacchiano dell’attaccante che lascia il Verona in vantaggio.
I gialloblù però soffrono, e Juric lo vede. In campo entra il Primavera Udogie al posto di Ilic. Poi Magnani accusa un dolore muscolare e viene sostituito da Cetin.
ASSEDIO MILAN, TRAVERSA DI IBRA
Ibrahimovic comanda in area del Verona che è sotto assedio, al 77′ di testa centra l’incrocio dei pali, poco dopo Silvestri gli nega il gol da due passi. L’Hellas cerca, nonostante i cambi forzati, di resistere. Al 79′ riesce ad avanzare e a conquistare fallo. Udogie è bravo a recuperare un pallone ma sgancia un traversone alto per Zaccagni.
CALABRIA SEGNA, IL VAR DICE NO
Un braccio di Ibrahimovic che sovrasta Ceccherini in area vizia l’azione del gol di Calabria, che esulta dopo aver superato Silvestri. Guida controlla e annulla al 90′.
IBRA FA 2-2
Ibra non lo ferma nessuno, imbarazzante la facilità con cui supera tutti in area. Ceccherini diventa un pigmeo. Il gol, nell’aria, arriva al 93′ con un’incornata nel sette.
Il Verona porta a casa un pari che sa tanto di vittoria sfumata. Ma non si può dire che il risultato non sia giusto. Bravi comunque i gialloblù a reggere finchè hanno potuto. Se si pensa alla differenza di tasso tecnico tra i protagonisti dell’incontro, l’impresa c’è. Diciamo un’impresina. Sto maledetto San Siro.
FONTE: Hellas1903.it
HIGHLIGHTS Milan Verona: gol e azioni salienti del match
Gol e azioni salienti del match valido per la 7ª giornata di Serie A 2020/21: highlights Milan Verona
Di Redazione CalcioNews24 - 8 Novembre 2020
Gol e azioni salienti del match tra Milan e Verona, valido per la 7ª giornata di Serie A 2020/21.
6′ Gol del Verona – Sugli sviluppi del corner è Ceccherini a svettare più in alto, la palla colpisce la traversa e Barak realizza a porta sguarnita.
19′ Gol del Verona – Sugli sviluppi di un corner la palla viene respinta fuori area dove Zaccagni con una conclusione al volo trova la deviazione decisiva di Calabria
27′ Gol del Milan – Saelemaekers dalla destra lascia partire un cross a mezza altezza che Kessié devia all’altezza del secondo palo
90’+1′ Gol del Milan – Ibrahimovic di testa supera Silvestri su cross di Brahim Diaz
MOVIOLA Milan Verona: l’episodio chiave del match
L’episodio chiave del match valido per la 7ª giornata di Serie A 2020/21: moviola Milan Verona
Di Redazione CalcioNews24 - 8 Novembre 2020
© foto www.imagephotoagency.it
L’episodio chiave della moviola del match tra Milan e Verona, valido per la 7ª giornata della Serie A 2020/21. Dirige la sfida l’arbitro Guida.
L’EPISODIO CHIAVE DEL MATCH
52′ Gol annullato al Milan – Al momento della conclusione di Rafael Leao, deviata da un difensore, Calhanoglu partiva in posizione di fuorigioco.
PAGELLE Milan Verona: Calabria male, Zaccagni lo domina. Fa tutto Ibra VOTI
I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la 7ª giornata di Serie A 2020/21: pagelle Milan Verona
Di Mario Labate - 8 Novembre 2020
© foto www.imagephotoagency.it
Le pagelle dei protagonisti del match tra Milan e Verona, valido per la 7ª giornata del campionato di Serie A 2020/2021.
TOP: Zaccagni
FLOP: Calabria
VOTI
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma 6; Calabria 5, Kjær 5,5, Gabbia 5,5, Theo Hernández 5,5; Bennacer 6, Kessié 6,5; Saelemaekers 6,5 (45′ Rebic 6), Çalhanoğlu 6 (87′ Hauge 6), R. Leão 6,5 (78′ Brahim Diaz 6); Ibrahimović 6. All.: Pioli 6.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri 7; Ceccherini 6,5, Lovato 6,5, Magnani 6,5(72′ Cetin 6); Lazović 6, Dawidowicz 6 (63′ Tameze 6), Ilić 6 (70 Udogie 6,5), Dimarco 6; Barak 6, Zaccagni 7,5; Kalinić 5,5 (64′ Colley 6). All.: Jurić 6,5.
FONTE: CalcioNews24.com
Milan, i calci piazzati sono un problema
del 08 novembre 2020 alle 20:54
Con quello segnato dal Verona su calcio d'angolo sale a 5 il numero di gol subiti da calcio piazzato dal Milan in questa stagione in Serie A. Un problema evidente dato che è fermo a 1 (quello di Lukaku nel derby) il conteggio di quelli subiti su azione.
FONTE: CalcioMercato.com
DOPO VERONA-MILAN
Prigionieri di Juric e della sua bravura
09/11/2020 11:53
Diciamoci la verità: se la squadra che ieri sera ha fatto tremare il Milan, sfiorando un'impresa storica, rendendo orgoglioso qualsiasi tifoso del Verona, l'avesse allenata uno a caso tra Pecchia e Grosso, oggi staremmo qui a raccontare chissà quale disfatta.
La considerazione serve per capire quale sia il plusvalore che Ivan Juric riesce a dare ad una squadra che priva di otto titolari e con un manipolo di ragazzini, riesce a giocarsela alla pari contro un totem come Ibrahimovic e tanta qualità e organizzazione come il Milan attuale, nettamente la migliore tra le grandi affrontate fino ad ora dal Verona.
Non serve quindi ricordare quanto il ruolo di Juric sia indispensabile in questa fase storica del Verona. Lo ha capito perfettamente Setti che non a caso ha legato Juric con un contratto ricco e dalla durata triennale.
L'allenatore sta compensando ad una debolezza finanziaria del presidente che non riesce (o non vuole) immettere risorse "private" nel Verona. Non è una colpa di Setti, che su questo punto è sempre stato molto chiaro: il Verona si deve "autosostenere" producendo le sue risorse sottoforma di diritti tv e naturalmente di plusvalenze.
In questo momento "storico" il Verona però non ha ancora acquisito una solidità sufficiente per privarsi di un allenatore come Juric. Anzi: ne è pienamente dipendente.
E Juric è perfettamente a conoscenza di questo. Il suo "potere" in questo momento è praticamente illimitato, la sua parola è legge.
Setti ha usato l'intelligenza (e forse qualche buon consiglio) per affrontare la situazione di "sbilanciamento": ha dato i meriti al tecnico, ha parlato con umiltà, ha stemperato i toni, e spiegato alla "piazza" perchè non ha spinto con gli investimenti "che Juric avrebbe meritato per quello che ha fatto".
Juric, con altrettanta finezza e intelligenza ha rimandato la palla nell'altro campo: "Lo doveva fare per il Verona e non per Juric". Poi però, e qui sta la grande forza di questo tecnico, ha messo in scena una partita straordinaria a Milano. Rendendosi ancora più indispensabile e mandando un messaggio chiaro al presidente: non puoi fare senza di me. E' chiaro che Setti non può rischiare di perdere nei prossimi mesi e anni Juric che sarebbe capace (oddio se lo è...) di mandare a quel paese ricco contratto e presidente se quel progetto di cui avrà pur discusso in sede di rinnovo contrattuale, venisse ancora disatteso. Insomma: poichè si avvicina gennaio e qualche sirena dal mercato è già suonata (Lovato? Zaccagni? Silvestri?), Setti sa esattamente cosa deve fare per non fare incazzare ulteriormente la sua gallina dalle uova d'oro. (g.vig.)
IBRA SALVA IL MILAN
Juric sfiora la Storia: beffa a San Siro (2-2)
08/11/2020 22:45
Ivan Juric ha sfiorato una nuova impresa con l'Hellas: la prima vittoria a San Siro in 117 anni di storia gialloblù. Finisce 2-2 contro il Milan che si salva per il gol nei minuti di recupero di Zlatan Ibrahimovic. Il Verona parte a razzo e in meno di venti minuti sorprende Pioli con due gol, firmati da Barak e Zaccagni. I rossoneri accorciano con Kessie pochi minuti dopo (decisivo un tocco di Magnani). Nella ripresa il Verona resiste agli assalti del Milan (gol annullato a Calhanoglu, miracoli di Silvestri e rigore sbagliato da Ibra) ma alla fine, l'attaccante svedese riesce a salvare la sua squadra nei minuti di recupero con un colpo di testa che fissa il risultato sul 2-2. L'Hellas non era mai andato così vicino a vincere a San Siro contro una delle due milanesi: Juric ha sfiorato la Storia, un'impresa sfumata anche senza molti titolari (ha giocato Dawidowicz a centrocampo nei primi minuti...). Ora l'Hellas, dopo aver fermato la capolista, sale a 12 punti in classifica. Dopo due settimane di pausa, si torna in campo domenica 22 novembre al Bentegodi contro il Sassuolo, secondo in classifica.
Finisce qui: 2-2 al Meazza
95' Girata di Calabria: Silvestri salva ancora la porta gialloblù. Ultimi secondi di passione al Meazza.
93' GOL MILAN Ibra fa male all'Hellas questa volta con un colpo di testa "prepotente" in mezzo all'area, poco prima Silvestri aveva parato un tiro potente dello svedese. 2-2 a San Siro.
Sei minuti di recupero
89' Ibra serve di petto in area Calabria che lasciato tutto solo batte Silvestri: ma il Var annulla per un fallo di mano di Ibrahimovic! Ancora 1-2 per l'Hellas!
87' Ultima carta di Pioli: entra Hauge, esce Calhanoglu.
85' Il Verona ora cerca di tenere lontano il Milan dall'area gialloblù e attacca con Colley: il colpo di testa del guineano finisce tra le braccia di Donnarumma.
80' Ultimi dieci minuti: assedio finale Milan, la difesa del Verona per ora tiene.
78' Entra Diaz, esce Leao nel Milan.
77' Ancora Ibrahimovic di testa: Silvestri decisivo! L'Hellas ora soffre.
75' Ci prova ancora Ibrahimovic con un colpo di testa: traversa piena.
73' Esce Magnani, entra Cetin.
70' Colpo di testa di Ibrahimovic, ma lo svedese non inquadra la porta.
68' Entra il giovanissimo Udogie, esce Ilic.
66' Ibrahimovic sbaglia il rigore calciando alto sopra la traversa! Si rimane 1-2 per l'Hellas.
65' Rigore per il Milan: fallo ingenuo di Lovato che atterra Calhanoglu in area.
64' Guizzo di Hernandez in area: Silvestri salva con un intervento coi piedi "alla Garella".
63' Doppio cambio Hellas: dentro Tameze e Colley, fuori Dawidowicz e Kalinic.
60' Il Milan attacca ma il Verona si difende ordinatamente: Calhanoglu fermato in area.
57' Ci prova Rebic: conclusione alle stelle.
52' Annullato un gol a Calhanoglu per fuorigioco. Sospiro di sollievo per Juric.
50' Hellas vicino al tris! Ancora grande azione di Zaccagni che sfonda sulla sinistra e serve Dimarco che arriva a rimorchio: l'ex Parma calcia a lato da buona posizione perché ci arriva, in corsa, col destro (lui è un mancino puro).
49' Ci prova Bennacer con un tiro a giro: palla alta sopra la traversa.
46' Subito un cambio per Pioli: entra l'ex Hellas Rebic, esce Saelemaekers.
Parte la ripresa
Un super Hellas è in vantaggio 1-2 a San Siro contro il Milan grazie alle reti di Barak e Zaccagni: Kessie ha accorciato poco dopo.
Niente recupero, finisce il primo tempo
41' Ammonito Lovato per un fallo su Leao.
35' Dopo mezz'ora di fuoco i ritmi si sono abbassati.
30' Un altro intervento miracoloso di Silvestri che salva la porta con il corpo, su un tiro ravvicinato di Theo Hernandez.
27' GOL MILAN Accorcia Kessie con un gol in spaccata su cross di Saelemaekers (deviazione di Magnani): 1-2 Hellas.
22' Grande intervento di Silvestri che respinge un tiro potente di Leao.
19' GOOOOOOOLLLL DEEEELLL VEROOOOONAAAAAA!!!!!!! Spettacolo gialloblù a San Siro: Zaccagni tira al volo verso la porta, da fuori area, ed è decisiva la deviazione di Calabria che inganna completamente Donnarumma, disteso sull'altro lato della porta. 2-0 Hellas al Meazza!
15' Due tentativi velleitari di Calhanoglu. Prima il pallone calciato dal turco attraversa tutta l'area piccola senza uscire dal campo, dopo due minuti conclusione in tribuna per l'ex Bayer Leverkusen.
8' Reazione rabbiosa del Milan: tiro potente di Saelemaekers ma Silvestri respinge.
6' GOOOOOOOLLL DEEELL VEROONAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Dal corner Ceccherini stacca più in alto di tutti e colpisce la traversa: la palla rimbalza sulla riga ma ci pensa Barak a spingerla in rete! 1-0 Hellas a San Siro! Inizio pirotecnico per i gialloblù.
5' Splendida azione di Zaccagni che entra in area, supera due difensori e serve in mezzo Kalinic: miracoloso Donnarumma che devia in corner col corpo la conclusione dell'ex compagno.
4' Bella azione del Verona con Magnani che sfonda sulla fascia sinistra: la palla finisce a Kalinic ma il tiro del croato viene respinto da Gabbia.
Live
Juric cerca una vittoria storica a San Siro contro la capolista Milan. Ma il tecnico croato ha ancora tanti problemi di formazione: a centrocampo ci saranno Dawidowicz e Ilic (Tameze in panchina). In difesa Lovato, Magnani, Ceccherini, sulle fasce Lazovic e Dimarco. Davanti c'è Kalinic, che vuole graffiare la sua ex squadra, con Zaccagni e Barak alle sue spalle. Pioli non rinuncia a Ibrahimovic, con dietro Saelemaekers, Calhanoglu e Leao. Si fa male invece in rifinitura il difensore centrale Romagnoli, che era inizialmente nell'undici titolare: gioca il giovane Gabbia.
MILAN-VERONA 2-2 (6' Barak, 19' Zaccagni, 27' Kessie, 93' Ibrahimovic)
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer, Gabbia, Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers, Calhanoglu, Leao; Ibrahimovic. A disposizione: Tatarusanu, Donnarumma A., Dalot, Castillejo, Tonali, Rebic, Conti, Hauge, Brahim, Krunic, Duarte. All.: Stefano Pioli.
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Lovato, Magnani, Ceccherini; Lazovic, Dawidowicz, Ilić, Dimarco; Baràk, Zaccagni; Kalinic. A disposizione: Borghetto, Pandur, Salcedo, Di Carmine, Udogie, Cetin, Terracciano, Cancellieri, Empereur, Amione, Tameze, Colley. All.: Ivan Jurić.
Arbitro: Marco Guida (Sez. AIA Torre Annunziata)
Assistenti: Valentino Fiorito (Sez. AIA Salerno), Gianluca Sechi (Sez. AIA Sassari).
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
NEWS
Juric su Zaccagni: "Convocazione meritata. Deve continuare con la testa giusta"
9/11 ALLE 19:00
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
© foto di Image Sport
Anche Ivan Juric ha commentato la prima convocazione in azzurro per Mattia Zaccagni: «È una convocazione davvero meritata. Sin dall'anno scorso Mattia sta lavorando tanto e sta migliorando molto nel gioco, nella tattica e nella gestione della palla. È importante che continui così, con la giusta testa» sono state le parole del tecnico gialloblù.
NEWS
Barak sulla convocazione in Nazionale di Zaccagni. "Merito suo, è veramente forte"
9/11 ALLE 16:00
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Antonin Barak ha commentato dopo Milan-Verona la prima convocazione in Nazionale di Mattia Zaccagni: "Merito suo, al 100%. Per me Mattia ha fatto bene in tutte le partite che ha giocato, è un calciatore davvero molto forte. Sono felice per lui, che anche con il Milan ha fatto vedere di avere le qualità necessarie per meritare la Nazionale".
NEWS
Juric su Silvestri e Zaccagni: «Gara importante, sono una gioia personale»
9/11 ALLE 15:00
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
Ivan Juric non ha dubbi che Silvestri e Zaccagni siano stati i migliori del Verona nel pareggio con il Milan a San Siro: «Hanno giocato una gara importante, arrivano dalla serie B e stanno crescendo dopo un lungo percorso. E' anche una mia gioia personale quando questi ragazzi crescono cosi tanto».
LA GIOVANE ITALIA
Udogie, nel Verona di Juric c'è un altro talento in rampa di lancio
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro
9/11 ALLE 08:45
di LA GIOVANE ITALIA
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Il Verona non finisce mai di stupire, arrivando a una manciata di minuti dal fare uno scherzetto a domicilio al Milan nel posticipo della domenica sera del campionato di Serie A. A lungo avanti nel punteggio, anche di due reti, la squadra di Juric è stata rimontata in pieno recupero dal gol del solito Ibrahimovic, per un 2-2 che però ha confermato la capacità di intuizione del tecnico gialloblù, autore anche a San Siro di una delle specialità della casa: lanciare in prima squadra giovani di belle speranze.
Azzurro del futuro - Iyenoma Destiny Udogie è il nome nuovo in casa Hellas, perché proprio nella sfida contro i rossoneri il terzino sinistro classe 2002 ha calcato per la prima volta il palcoscenico del campionato di Serie A. Nato a Verona da genitori nigeriani, il terzino sinistro classe 2002 è uno dei potenziali alfieri del calcio italiano di domani, all'insegna dei talenti di "seconda generazione" che si stanno mettendo in luce ormai da anni nelle giovanili azzurre. Le qualità del ragazzo, d'altronde, sono ben note alla dirigenza gialloblù, che se lo è assicurato nel 2011, quando aveva appena nove anni. Una crescita irresistibile la sua, sostenuto da una famiglia sempre presente e capeggiata dal papà, che non si perde una partita dell'erede e che ieri sera lo avrà guardato traboccante d'orgoglio, mentre Destiny scendeva in campo sul prato di San Siro. Venti minuti abbondanti senza tremare di fronte all'assalto del Milan, sintomo di una personalità che il ragazzo ha messo più volte in mostra anche nelle nazionali Under, con le quali nel 2019 ha portato a casa un argento all'Europeo Under 17 seguito dai quarti di finale raggiunti al Mondiale di categoria in Brasile.
Locomotiva – Mancino puro, con un piede educato che gli permette di essere letale quando calcia verso la porta e sempre velenoso quando innesca gli attaccanti coi cross dalla propria corsia, Udogie ha dalla sua un profilo fisico notevole in relazione alla verdissima età, che lo ha reso ormai fuori categoria per il calcio giovanile. Una vera e propria locomotiva, capace di coprire tutta la fascia di competenza giocando sia da laterale di difesa che da esterno di centrocampo. Un tipo alla Alex Sandro "prima maniera", per intenderci, con la stessa capacità del brasiliano di abbinare nel migliore dei modi la qualità nelle giocate alla quantità in entrambe le fasi. La dedizione al lavoro gli sta permettendo di posizionare sempre più in alto l’asticella degli obiettivi personali, il carisma in campo e il carattere sempre educato e disponibile lo rendono un punto di riferimento per i compagni, che non a caso lo ripagano con un affetto incondizionato. Un po' come successo anche con la prima squadra dell'Hellas: Juric lo ha aggregato al gruppo e non ha avuto remore a lanciarlo nel momento del bisogno, anche in una notte per cuori forti come quella di ieri. Destiny ha risposto presente alla chiamata, e viene da dire che con un nome di battesimo del genere non poteva essere altrimenti. Buona la prima, quindi. E non ci sarà da stupirsi nel vederlo ancora sgommare sulla corsia mancina, rigorosamente in maglia gialloblù.
RASSEGNA STAMPA
Milan-Verona, la moviola de La Gazzetta dello Sport: "Giusto annullare i due gol"
9/11 ALLE 08:18
di NICCOLÒ SANTI
Su La Gazzetta dello Sport è presente la moviola di Milan-Verona: "Giusto annullare i due gol". Il primo vero episodio è al 51', quando Calhanoglu trova il 2-2 ma viene annullato per fuorigioco dello stesso. Al 65' l'arbitro Guida non ha dubbi e ha ragione: rigore solare il colpo di Lovato a Kessie in area. Al 90' Calabria segna il 2-2 e il veronese Tameze insorge prendendosi il giallo. Poi però il VAR segnala un mani di Ibra: giusto annullare per la regola "ammazzagol" che continua a lasciare perplessi ma che c'è. La ricordiamo: qualsiasi mani, volontario o meno, che precede una rete nella sua immediatezza, la invalida.
SERIE A
Milan, reazione da grande squadra. Ma il pari ha il sapore amaro
9/11 ALLE 07:45
di ANTONIO VITIELLO
Il pareggio in extremis del Milan in altri tempi sarebbe stato accolto con grande entusiasmo. Invece il 2-2 contro il Verona sa di beffa perché i rossoneri hanno creato almeno una decina di palle gol nel corso del match, un rigore fallito da Ibrahimovic, una traversa, un gol annullato con la Var e tante altre parate eccezionali di Silvestri. Il Verona ha fatto una buonissima partita, soprattutto l’inizio del match in cui il Milan ha avuto il demerito di trovarsi sotto di due gol. Poi è partita la rincorsa, ma per lunghi tratti il match è sembrato stregato per i rossoneri. Alla fine ci ha messo la faccia Ibrahimovic, autore del rigore fallito ma anche della rete che ha consentito al Milan di acciuffare il pari: “Faccia arrabbiata, un pareggio oggi non va bene, abbiamo avuto tante occasioni, ho sbagliato il rigore, il prossimo mi sa che lo lascio a Kessie. Tanti errori, ma si va avanti. L'importante è non perdere e non perdere la fiducia. Vogliamo vincere tutte le partite, è ovvio", ha spiegato Zlatan. I tanti impegni ravvicinati hanno portato il Milan ha perdere lucidità sotto porta: “E' molto complicato giocare il giovedì, c'è poca pausa tra le partite. Sono un professionista, quando posso giocare gioco. Dopo l'infortunio mi sento come un bimbo, sono contento di giocare, era possibile che non potessi più farcela". I rossoneri chiudono questi mini ciclo al primo posto con 17 punti, due in più del Sassuolo. Avrebbero potuto fare un salto in avanti rispetto alle inseguitrici, ma la cattiva sorte, la bravura del Verona e la scarsa lucidità in area hanno portato il Milan ha pareggiare la gara. Ma la reazione di carattere c’è stata ed è ciò che per Pioli conta di più. Il Milan è squadra e lotterà fino alla fine per l’accesso in Champions League.
RASSEGNA STAMPA
Milan, con il Verona fa tutto Ibra. Gazzetta: "Reazione da fuoriclasse"
9/11 ALLE 07:43
di ALESSANDRO TEDESCHI
© foto di DANIELE MASCOLO
La Gazzetta dello Sport oggi in edicola dedica ampio spazio a Zlatan Ibrahimovic ed alla sua serata contro l'Hellas Verona: "Reazione da fuoriclasse", titola la rosea. La capolista non se ne va, resta prima con due punti di vantaggio sul Sassuolo ma non arriva la fuga. Ibrahimovic è stato protagonista sia in negativo che in positivo della serata: prima un rigore calciato alle stelle, poi ha compensato con una grande reazione. Prima l'incrocio dei pali di testa, poi l'incornata vincente in pieno recupero: in mezzo un assist per Calabria, con la rete annullata dal VAR. Grande Ibra, anche se è consigliabile che per un po' si astenga dal tirare i calci di rigore.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura di Tuttosport: "Il caso Dybala" e "Gigante Ibra"
9/11 ALLE 07:08
di ALESSANDRO TEDESCHI
[...]
Gigante Ibra - Il quotidiano titola poi sul Milan e sul suo attaccante svedese. I rossoneri in pieno recupero erano sotto per 2 a 1 contro l'Hellas Verona, dopo che lo stesso Ibrahimovic aveva calciato un rigore alle stelle all'ora di gioco. Al terzo di recupero però lo svedese salta più in alto di tutti e la piazza dove Silvestri, autore di una gran partita, non può arrivare. Termina 2 a 2, con il Milan che fallisce l'allungo ma si porta a +2 sul Sassuolo, secondo in classifica.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura de La Gazzetta dello Sport: "Incredibra"
9/11 ALLE 07:03
di NICCOLÒ SANTI
La Gazzetta dello Sport apre la sua edizione odierna con questo titolo: "IncredIbra". Il Milan rimonta il Verona a San Siro da 0-2 a 2-2, ma niente fuga. E' un "campiomatto". L'attaccante svedese tira alle stelle un rigore, poi prende la traversa, firma il pari al 83'. E si arrabbia: "Il prossimo penalty lo lascio a Kessie" [...]
SERIE A
Milan-Hellas Verona 2-2, le pagelle: Ibrahimovic fa e disfa, Silvestri ci prova fino alla fine
9/11 ALLE 06:44
di PATRICK IANNARELLI
© foto di PHOTOVIEWS
MILAN - HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 6’ Barak (V), 19’ aut. Calabria (M), 27’ aut. Magnani (V), 94' Ibrahimovic (M)
MILAN
Donnarumma G. 6 - Non viene impegnato moltissimo e sulle due reti subite può fare poco e nulla. Da applausi su Kalinic all’inizio della sfida, sbatte la porta in faccia all’ex rossonero.
Calabria 6 - Si sacrifica sulla corsia destra, in entrambe le fasi non lascia mai soli i compagni. Sfortunata la deviazione che porta al secondo gol, ma poi si fa perdonare arando la fascia.
Kjaer 6,5 - Un paio di sbavature iniziali e qualche lettura sbagliata portano Donnarumma ad alzare la voce. Da quel momento in poi il danese alza l’asticella e inizia a giocare con sicurezza e tranquillità, soprattutto sui palloni alti.
Gabbia 6 - Nei primi 20’ soffre come tutta la retroguardia, si fa anticipare da Kalinic dopo pochi istanti dall’inizio del match. Col passare dei minuti prende maggiore fiducia.
Hernandez 5,5 - Si propone poco, soprattutto nei primi 45’. In due sovrapposizioni sfiora il gol, ma il duello personale lo vince Silvestri: a due passi dalla porta deve essere più cattivo.
Kessié 7 - Nel momento di maggior difficoltà affila e affonda i tacchetti. Suo l’inserimento per la rete del 2-1, si procura anche il calcio di rigore che Ibra non trasforma.
Bennacer 5 - Doveva prendere in mano la squadra, ma non riesce ad imporsi come al solito. Va al piccolo trotto, non riesce quasi mai a prendere in mano il palleggio in mezzo al campo.
Saelemaekers 6,5 - Quando si accende è uno dei più incisivi, suo l’assist per Kessié che porta al 2-1 del Milan. Pioli lo sostituisce al 45’ per dare un nuovo assetto tattico ai suoi. (Dal 46’ Rebic 6 - Il primo tiro finisce al terzo anello, non ha un buon impatto sulla sfida. Col passare dei minuti prende maggiore fiducia).
Calhanoglu 6 - Si accende ad intermittenza. Quando prova il dribbling manda in crisi la difesa scaligera, ma spesso predica nel deserto. (Dall’87’ Hauge s.v.).
Leao 6 - Buon guizzo dopo pochi minuti, ma la sua personale ruota gira dalla parte sbagliata. Tante giocate per la squadra, ma spesso ci mette il ricamo in più che gli fa perdere il tempo di gioco. (Dal 78’ Brahim Diaz 6 - All'inizio si vede poco e combina meno di niente, ma poi si inventa l'assist che porta al 2-2 di Ibra).
Ibrahimovic 7 - Gioca una partita ai limiti del 4,5/5, sbaglia anche un calcio di rigore. La personalità e l'esperienza sono decisive, ci mette la testa per il definitivo 2-2 ed evita la prima sconfitta in serie A.
Stefano Pioli 6 - Nervoso e a tratti spento, come il suo Milan. I cambi non danno i risultati previsti, la pausa servirà soprattutto al tecnico rossonero per poter rimettere le idee al proprio posto. Lo salva Ibra, ancora una volta.
HELLAS VERONA
Silvestri 7 - Monumentale. Salva tutto quello che può, si inventa due parate clamorose su Hernandez. Alza il muro finché può, ma la difesa non lo aiuta nel finale. Nessuna responsabilità sulle due reti subite.
Ceccherini 6 - Di testa è praticamente insuperabile, si rende pericoloso anche in fase offensiva. Bene anche nei minuti finali, aiuta tutto il reparto a respingere gli assalti dei padroni di casa.
Lovato 5,5 - Ingaggia un bel duello in velocità con Leao, ne esce spesso vincitore. Nel finale cala dal punto di vista mentale, inutile il calcetto a Kessié dentro l’area di rigore.
Magnani 6,5 - Si piazza su Ibrahimovic e lo anticipa in ogni modo consentito dal regolamento, segue lo svedese come un’ombra. Deviazione sfortunata sulla conclusione di Kessié, ma la prestazione rimane al di sopra della sufficienza. (Dal 73’ Cetin 5,5 - Soffre il forcing finale dei padroni di casa, non tiene Ibrahimovic).
Lazovic 5,5 - Aiuta molto in fase di non possesso e si sacrifica parecchio, ma spinge meno rispetto al solito. Troppe disattenzioni, soprattutto in ripartenza.
Dawidowicz 6 - Lotta e scalcia in mezzo al campo, spesso ripiega in fase difensiva per evitare pericoli maggiori pericoli. Esce per via di un problema fisico. (Dal 63’ Tameze 5,5 - Non riesce a fare densità, perde diversi contrasti in mezzo al campo).
Ilic 5,5 - Probabilmente è uno dei pochi in casa Verona a non brillare. Si schiaccia troppo e il risultato è evidente: manca troppo, soprattutto quando c’è da portare uomini in area rossonera. (Dal 69’ Udogie 6 - Buon ingresso in campo, fa il suo senza strafare).
Dimarco 6 - Nel primo tempo è uno dei migliori, insieme a Zaccagni crea pericoli costanti sulla catena di sinistra. Nella ripresa si divora un gol praticamente fatto, ma si sacrifica durante tutti i 90’.
Barak 7 - Nei primi 20’ rende la vita infernale al Diavolo: corsa, percussione centrale e un paio di giocate da non sottovalutare. Segna anche il gol che apre la partita, quando sente il profumo d’autunno diventa imprendibile.
Zaccagni 7 - È in un momento d’oro. Ogni pallone che tocca va dove vuole, diventa una scheggia impazzita che complica la vita al Milan dal primo al novantesimo. Segna il gol che decide la partita, ma la Lega lo valuta come autorete.
Kalinic 5,5 - Dopo pochi minuti sfiora il classico dei gol dell’ex, ma Donnarumma si distende e gli nega la gioia del gol. Da quel momento in poi lo servono pochissimo, lui si fa vedere ancora meno. (Dal 64’ Colley 5,5 - Si vede pochissimo, non riesce mai ad incidere).
Ivan Juric 6,5 - Allarga e comprime l’aria con le mani per poter telecomandare i suoi dalla panchina. Imbriglia un’altra partita e la rende complicata, ormai il suo Verona non è più una sorpresa.
I FATTI DEL GIORNO
Il Milan si affida ancora a Ibrahimovic: nessuna fuga, ma il primo ko in Serie A viene rimandato
9/11 ALLE 00:58
di PATRICK IANNARELLI
© foto di PHOTOVIEWS
Il Milan doveva reagire dopo il 3-0 incassato in Europa League. La squadra di Pioli lo ha fatto da squadra, nonostante i primi minuti di sbandamento contro un Verona difficile da affrontare e come al solito ben messo in campo: il 2-2 riacciuffato in pieno recupero ha evidenziato lo stato di forma dei rossoneri, ma soprattutto di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha sbagliato molto, compreso il calcio di rigore che avrebbe potuto cambiare la sfida: il numero 11, ad ogni modo, è riuscito a farsi perdonare con un gran colpo di testa che ha evitato il primo ko in campionato. D'altronde ci pensa sempre Ibra.
BUONA REAZIONE - "Siamo cresciuti tanto, siamo una squadra vera. Magari non vinciamo ma diamo tutto in campo". Le idee sono ben chiare anche al termine di una prestazione dispendiosa, come ha confermato Stefano Pioli in conferenza stampa: i rossoneri hanno dato tutto, anche se non riusciti a portare a casa la vittoria. Il primato comunque rimane, anche senza fuga: Ibra e compagni possono dire la loro, poi per lo scudetto si vedrà.
I FATTI DEL GIORNO
Verona "fatal" a metà, a San Siro arrivano solo conferme: il 2-2 con il Milan esalta Juric
9/11 ALLE 00:56
di PATRICK IANNARELLI
© foto di PHOTOVIEWS
Non c'è stato un tonfo da nomignoli storici, ma il Verona ha portato a casa un ottimo punto. Un pareggio arrivato nel finale, nonostante il 2-1 tenuto fino ai minuti di recupero. L'amarezza non manca, lo conferma anche Ivan Juric al termine della sfida, ma gli scaligeri sono riusciti a portare a casa un'ottima prestazione anche da San Siro. Da applausi la prestazione di Silvestri, che mette le mani ovunque: quando non basta ci prova anche con i piedi, chiudendo la porta come può.
APPLAUSI PER JURIC - "Abbiamo giocato con giocatori nuovi, c'è un lavoro da fare e sarà un anno molto difficile. C'è poco tempo e abbiamo tanti infortunati, bisogna avere pazienza ma nonostante questo abbiamo fatto molti punti". Juric ha le idee ben chiare - come sottolineato anche dal ds Tony D'Amico prima della sfida -, il 2-2 finale è anche merito di un allenatore che esalta ogni calciatore, indipendentemente dalla situazione. Il Verona gioca e non sorprende più, le dirette concorrenti sono avvisate.
ALTRE NOTIZIE
Italia, Mancini premia Zaccagni: prima convocazione per il giocatore dell'Hellas Verona
9/11 ALLE 00:32
di ALESSANDRA STEFANELLI
fonte ANSA
© foto di ANSA
Prima chiamata per talento dell'Hellas anche oggi protagonista
(ANSA) - ROMA, 08 NOV - Prima convocazione nella Nazionale maggiore per Mattia Zaccagni, protagonista anche oggi nel suo Verona che ha pareggiato 2-2 a San Siro contro il Milan. La società gialloblù ha ufficializzato con un tweet che il ct Roberto Mancini ha deciso di chiamare Zaccagni, evidentemente per sopperire alle assenze di vari giocatori fermati, almeno per i primi giorni del raduno azzurro, dagli stop delle varie Asl. "Prima chiamata assoluta per lui, complimenti ZAC!" ha twittato l'Hellas. (ANSA).
LE PAGELLE
Le pagelle del Verona: Zaccagni e Silvestri strepitosi, Magnani toglie il fiato a Ibrahimovic
DOMENICA 08 NOVEMBRE 2020 23:50
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di PHOTOVIEWS
Silvestri 8 Non finisce di stupire. Disinnesca alcune pericolose conclusioni con una serie di interventi prodigiosi. Sempre attento e ben posizionato. Tradito da una deviazione involontaria di Magnani, viene graziato da Ibrahimovic sul rigore mentre nulla può sul colpo di testa del centravanti rossonero che fissa il risultato finale.
Ceccherini 6,5 Partita di grande concentrazione e sacrificio. Lotta all’arma bianca su ogni pallone senza badare ai ricami. Da un suo colpo di testa, respinto dalla traversa, prende corpo il gol del vantaggio.
Magnani 7 Sontuosa marcatura su Ibrahimovic al quale toglie il fiato con anticipo ed elevazione. Protagonista involontario con una sfortunata deviazione quando il Milan accorcia le distanze. Un nuovo malanno muscolare lo costringe a dare forfait (dal 72’ Çetin 5,5 rientra dopo uno stop di alcune settimane. Soffre la fisicità di Ibrahimovic al quale concede centimetri in occasione del gol del pareggio)
Lovato 6 Nel primo tempo patisce la velocità di Leao ma si arrangia, quando può, con mestiere. Provoca ingenuamente il rigore quando rifila un calcione in piena area a Kessie. Non abbassa mai il livello di attenzione.
Lazovic 6 Partita di grande abnegazione in fase difensiva dove diventa di grande aiuto nei raddoppi su Leao nel primo tempo e su Rebic nella ripresa.
Dawidowicz 6,5 Porta muscoli e centimetri nella zona mediana nel campo, Effettua un paio di chiusure da applausi. Deve alzare bandiera bianca per un problema fisico (dal 62’ Tamèze 6 per la prima volta in stagione parte dalla panchina. Contibuisce a costruire l’argine davanti a Silvestri)
Ilić 5,5 La fisicità dei centrocampisti rossoneri gli impedisce di mettere in mostra le proprie qualità. (dal 68’ Udogie 6 esordio in serie A, e per di più a San Siro. Dimostra di avere personalità. )
Dimarco 6,5 Il suo duello con Calabria è uno delle cose più belle dell’incontro. Efficace in difesa, pronto a far ripartire l’azione. Imbeccato da Zaccagni calcia incredibilmente alto a pochi metri dalla posta. Era, però, sul piede sbagliato
Baràk 6 Terza rete di fila. Questa volta mette dentro il pallone del vantaggio con un abile tap-in. Dopo il gol va a corrente alternata con qualche pausa di troppo. L'impegno è comunque lodevole.
Zaccagni 8 Con Silvestri il migliore dei gialloblù. Con le sue accelerazioni mette continuamente in crisi la retroguardia rossonera. Serve tre assist d’oro e calcia il pallone dal quale scaturisce la deviazione di Calabria in occasione del raddoppio. La prima convocazione in Nazionale è strameritata.
Kalinić 6 Il primo squillo è dopo pochi minuti quando impegna sottomisura Donnarumma. Poi, complice anche una squadra che fatica a ripartire, riceve pochi palloni giocabili. (dal 62’ Colley 5,5 porta un pò di vivacità nel concitato finale con un paio di accelerazioni. )
Juric 6,5 Sceglie Dawidowicz per arginare la fisicità del centrocampo rossonero. Soffre a tratti la maggior qualità del palleggio della formazione di Pioli ma senza che vengano mai meno concentrazione e impegno. Dopo un buon primo tempo, nella ripresa la squadra subisce la pressione milanista che nel finale si trasforma in un vero e proprio assedio. Azzecca la marcatura di Ibrahimovic peccato che ancora una volta gli infortuni muscolari gli scombinino i piani. La sosta per gli impegni delle Nazionali capita a puntino.
SERIE A
Milan, Ibra scherza sul rinnovo di contratto: "Dopo il rigore di oggi siamo messi male"
DOMENICA 08 NOVEMBRE 2020 23:15
di PATRICK IANNARELLI
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Zlatan Ibrahimovic è intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine del match contro contro il Verona. Ecco le sue parole sul rinnovo di contratto: "Dopo il rigore di oggi siamo messi male", ha scherzato il fuoriclasse svedese.
SERIE A
Le pagelle del Verona - Silvestri solo contro tutti, Zaccagni imprendibile. Kalinic non punge
DOMENICA 08 NOVEMBRE 2020 22:56
di PATRICK IANNARELLI
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
MILAN - HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 6’ Barak (V), 19’ aut. Calabria (M), 27’ aut. Magnani (V), 94' Ibrahimovic (M)
Silvestri 7 - Monumentale. Salva tutto quello che può, si inventa due parate clamorose su Hernandez. Alza il muro finché può, ma la difesa non lo aiuta nel finale. Nessuna responsabilità sulle due reti subite.
Ceccherini 6 - Di testa è praticamente insuperabile, si rende pericoloso anche in fase offensiva. Bene anche nei minuti finali, aiuta tutto il reparto a respingere gli assalti dei padroni di casa.
Lovato 5,5 - Ingaggia un bel duello in velocità con Leao, ne esce spesso vincitore. Nel finale cala dal punto di vista mentale, inutile il calcetto a Kessié dentro l’area di rigore.
Magnani 6,5 - Si piazza su Ibrahimovic e lo anticipa in ogni modo consentito dal regolamento, segue lo svedese come un’ombra. Deviazione sfortunata sulla conclusione di Kessié, ma la prestazione rimane al di sopra della sufficienza. (Dal 73’ Cetin 5,5 - Soffre il forcing finale dei padroni di casa, non tiene Ibrahimovic).
Lazovic 5,5 - Aiuta molto in fase di non possesso e si sacrifica parecchio, ma spinge meno rispetto al solito. Troppe disattenzioni, soprattutto in ripartenza.
Dawidowicz 6 - Lotta e scalcia in mezzo al campo, spesso ripiega in fase difensiva per evitare pericoli maggiori pericoli. Esce per via di un problema fisico. (Dal 63’ Tameze 5,5 - Non riesce a fare densità, perde diversi contrasti in mezzo al campo).
Ilic 5,5 - Probabilmente è uno dei pochi in casa Verona a non brillare. Si schiaccia troppo e il risultato è evidente: manca troppo, soprattutto quando c’è da portare uomini in area rossonera. (Dal 69’ Udogie 6 - Buon ingresso in campo, fa il suo senza strafare).
Dimarco 6 - Nel primo tempo è uno dei migliori, insieme a Zaccagni crea pericoli costanti sulla catena di sinistra. Nella ripresa si divora un gol praticamente fatto, ma si sacrifica durante tutti i 90’.
Barak 7 - Nei primi 20’ rende la vita infernale al Diavolo: corsa, percussione centrale e un paio di giocate da non sottovalutare. Segna anche il gol che apre la partita, quando sente il profumo d’autunno diventa imprendibile.
Zaccagni 7 - È in un momento d’oro. Ogni pallone che tocca va dove vuole, diventa una scheggia impazzita che complica la vita al Milan dal primo al novantesimo. Segna il gol che decide la partita, ma la Lega lo valuta come autorete.
Kalinic 5,5 - Dopo pochi minuti sfiora il classico dei gol dell’ex, ma Donnarumma si distende e gli nega la gioia del gol. Da quel momento in poi lo servono pochissimo, lui si fa vedere ancora meno. (Dal 64’ Colley 5,5 - Si vede pochissimo, non riesce mai ad incidere).
Ivan Juric 6,5 - Allarga e comprime l’aria con le mani per poter telecomandare i suoi dalla panchina. Imbriglia un’altra partita e la rende complicata, ormai il suo Verona non è più una sorpresa.
SERIE A
Le pagelle del Milan - "Dio" Ibra crea e distrugge, Calabria ci prova. Male Bennacer
DOMENICA 08 NOVEMBRE 2020 22:53
di PATRICK IANNARELLI
© foto di PHOTOVIEWS
MILAN - HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 6’ Barak (V), 19’ aut. Calabria (M), 27’ aut. Magnani (V), 94' Ibrahimovic (M)
Donnarumma G. 6 - Non viene impegnato moltissimo e sulle due reti subite può fare poco e nulla. Da applausi su Kalinic all’inizio della sfida, sbatte la porta in faccia all’ex rossonero.
Calabria 6 - Si sacrifica sulla corsia destra, in entrambe le fasi non lascia mai soli i compagni. Sfortunata la deviazione che porta al secondo gol, ma poi si fa perdonare arando la fascia.
Kjaer 6,5 - Un paio di sbavature iniziali e qualche lettura sbagliata portano Donnarumma ad alzare la voce. Da quel momento in poi il danese alza l’asticella e inizia a giocare con sicurezza e tranquillità, soprattutto sui palloni alti.
Gabbia 6 - Nei primi 20’ soffre come tutta la retroguardia, si fa anticipare da Kalinic dopo pochi istanti dall’inizio del match. Col passare dei minuti prende maggiore fiducia.
Hernandez 5,5 - Si propone poco, soprattutto nei primi 45’. In due sovrapposizioni sfiora il gol, ma il duello personale lo vince Silvestri: a due passi dalla porta deve essere più cattivo.
Kessié 7 - Nel momento di maggior difficoltà affila e affonda i tacchetti. Suo l’inserimento per la rete del 2-1, si procura anche il calcio di rigore che Ibra non trasforma.
Bennacer 5 - Doveva prendere in mano la squadra, ma non riesce ad imporsi come al solito. Va al piccolo trotto, non riesce quasi mai a prendere in mano il palleggio in mezzo al campo.
Saelemaekers 6,5 - Quando si accende è uno dei più incisivi, suo l’assist per Kessié che porta al 2-1 del Milan. Pioli lo sostituisce al 45’ per dare un nuovo assetto tattico ai suoi. (Dal 46’ Rebic 6 - Il primo tiro finisce al terzo anello, non ha un buon impatto sulla sfida. Col passare dei minuti prende maggiore fiducia).
Calhanoglu 6 - Si accende ad intermittenza. Quando prova il dribbling manda in crisi la difesa scaligera, ma spesso predica nel deserto. (Dall’87’ Hauge s.v.).
Leao 6 - Buon guizzo dopo pochi minuti, ma la sua personale ruota gira dalla parte sbagliata. Tante giocate per la squadra, ma spesso ci mette il ricamo in più che gli fa perdere il tempo di gioco. (Dal 78’ Brahim Diaz 6 - All'inizio si vede poco e combina meno di niente, ma poi si inventa l'assist che porta al 2-2 di Ibra).
Ibrahimovic 7 - Gioca una partita ai limiti del 4,5/5, sbaglia anche un calcio di rigore. La personalità e l'esperienza sono decisive, ci mette la testa per il definitivo 2-2 ed evita la prima sconfitta in serie A.
Stefano Pioli 6 - Nervoso e a tratti spento, come il suo Milan. I cambi non danno i risultati previsti, la pausa servirà soprattutto al tecnico rossonero per poter rimettere le idee al proprio posto. Lo salva Ibra, ancora una volta.
SERIE A
Il Milan e Ibrahimovic non muoiono mai: il Verona si fa rimontare nel finale, 2-2 a San Siro
DOMENICA 08 NOVEMBRE 2020 22:45
di PATRICK IANNARELLI
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Primo ko in campionato rimandato. Il Milan si salva nel finale grazie al solito Ibrahimovic, che trova la rete del 2-2 in pieno recupero. Succede praticamente di tutto a San Siro, col doppio vantaggio del Verona e la rimonta nella ripresa dopo un calcio di rigore sbagliato: i rossoneri mantengono la prima posizione, ma non allungano su Sassuolo e Napoli. Ottima prova degli uomini di Juric nonostante il pareggio in pieno recupero: dopo la sosta la compagine gialloblù affronterà i neroverdi di De Zerbi.
FORMAZIONI - Stefano Pioli si affida al solito 4-2-3-1 con Ibrahimovic unica punta. In cabina di regia va Bennacer, mentre sulla trequarti si va di fioretto: Saelemaekers, Calhanoglu e Rafael Leao si piazzano a supporto dello svedese. Cambio dell’ultimo minuto in difesa: problema al flessore per Romagnoli, spazio a Gabbia. Il Verona risponde con il marchio di fabbrica, ovvero il 3-4-2-1: Zaccagni e Barak a supporto dell’ex di turno Kalinic.
VERONA SUBITO AVANTI - Buon piglio iniziale da parte del Milan, ma è il Verona a passare in vantaggio: Ceccherini supera tutta la difesa e impatta di testa, la palla sbatte sulla traversa ma finisce a Barak, che da due passi non sbaglia. I rossoneri reagiscono immediatamente, ma al 19’ Zaccagni trova il 2-0: conclusione di prima intenzione deviata da Calabria e palla in porta, con Donnarumma arrabbiatissimo per l’ennesima disattenzione difensiva.
REAZIONE ROSSONERA - Il Milan però non vuole assolutamente mollare la presa sul match. Al 27’ Saelemaekers scappa via sulla destra e mette in mezzo un bel pallone per Kessié, l’ivoriano si inserisce coi tempi giusti e anticipa tutti compreso Silvestri, ingannato dalla deviazione di Magnani. Dopo 3’ Hernandez da due passi si fa ipnotizzare dal numero uno gialloblù, il Milan però non demorde e continua a creare gioco. Il 2-1 raffredda gli animi scaligeri e scalda gli uomini di Pioli: tanto possesso palla nella parte finale del primo tempo e qualche brivido, il Milan c’è e non ha nessuna intenzione di smettere di giocare.
ASSEDIO “INFERNALE” - I padroni di casa iniziano la ripresa con un ritmo totalmente differente, ma la prima occasione del secondo tempo capita ancora agli ospiti. Al 50’ Dimarco si divora il 3-1: piatto di prima intenzione da dentro l’area, palla che esce di pochissimo sopra la traversa. Passano pochi secondi e Calhanoglu trova il gol del 2-2, ma Guida annulla per una posizione irregolare del turco. Al 64’ Silvestri si inventa una parata clamorosa di piede, ancora su Theo Hernandez. Al 66’ Ibrahimovic spreca tutto dal dischetto: palla altissima, si rimane sul 2-1. Lo svedese prova a farsi perdonare dieci minuti più tardi sugli sviluppi di un corner, la palla però impatta sull’incrocio dei pali. In pieno recupero arriva il 2-2 di Calabria, ma c’è un fallo di mano di Ibra. Dopo tanta fatica il numero 11 trova finalmente il gol di testa: 2-2 a San Siro dopo sei minuti di recupero, i rossoneri rimandano il primo ko stagionale. Prima posizione salva, dopo la sosta si penserà al Napoli.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
8 NOVEMBRE 2020
Milan-Hellas Verona 2-2: i gialloblù impongono il pari alla prima della classe
Milano - A ‘San Siro’, nella settima giornata della Serie A TIM 2020/21, il Verona ferma il Milan, imponendo il pari alla capolista rossonera, dopo essere stato sul doppio vantaggio per effetto delle reti nei primi 20 minuti di gioco di Barak e Zaccagni (il secondo gol lo assegniamo a lui, migliore in campo, nonostante la deviazione decisiva di Calabria).
Per il Verona si tratta del sesto risultato utile (3 vittorie e altrettanti pareggi) in sette partite di questo fantastico inizio di campionato, nel quale l’unica sconfitta è maturata a Parma col minimo scarto.
Venendo alla cronaca, inizio di match di marca rossonera: al 2’ angolo di Saelemaekers e girata di prima intenzione di Ibrahimovic, alta sopra la traversa.
Due minuti più tardi la risposta del Verona, con incursione in area di Zaccagni e cross sul primo palo che l’avanzata Magnani non riesce a correggere in porta.
Un giro di lancetta più tardi ancora Zaccagni sguscia via in area rossonera per poi servire Kalinic, la cui deviazione sotto porta viene miracolosamente respinta sul fondo da Donnarumma.
Ma sul susseguente corner, i gialloblù passano, strameritatamente: spiovente di Dimarco, colpo di testa di Ceccherini che colpisce la parte interna della traversa, ma appena il pallone ricade a terra Barak è il più lesto di tutti e insacca l’1-0, siglando la sua terza rete nelle ultime due gare.
Il Milan prova a reagire, inizia a macinare gioco e a pressare in avanti, ma il Verona è ben organizzato in fase di non possesso palla.
La squadra di Juric torna ad alzare il baricentro, e al 19’ Ilic guadagna una punizione-cross, battuta da Dimarco e respinta dalla difesa rossonera per il destro al volo di Zaccagni che - deviato da Calabria - si incaca alle spalle di Donnarumma: 2-0 Hellas.
Al 23’ sussulto rossonero: Leao si accentra e calcia, ma Silvestri si distende e respinge la minaccia, nonostante la deviazione velenosa di Dawidowicz.
Al 27’ il Milan accorcia le distanze: cross a mezza altezza di Saelemaekers e deviazione volante - di sinistro - di Kessie che sbatte sulla coscia di Magnani e si infila nell’angolino più lontano, aggiornando il risultato sull’1-2.
Bella partita, giocata a viso aperto e a ritmi alti, con Silvestri che alla mezz’ora respinge di piede una conclusione ravvicinata di Theo Hernandez.
Squadre al riposo con un ottimo Verona avanti per 2-1.
Si riparte con Pioli che inserisce l’ex gialloblù Rebic, potenziando l’attacco, ma è del Verona la prima occasionissima della ripresa, col ‘solito’ Zaccagni che con una magia si libera in area sulla sinistra per poi servire il rimorchio di Dimarco, che tutto solo apre il compasso ma di destro - a porta spalancata - calcia a lato.
Juric inserisce Tameze e Colley per l’acciaccato Dawidowicz e per Kalinic.
Il Milan preme, con Silvestri decisivo su Theo Hernandez e con Lovato che per eccesso di irruenza stende Kessie in area. Il rigore c’è, ma Ibrahimovic lo sbaglia, calciando sopra la traversa.
Mister Juric inserisce forze fresche: dentro Udogie, al debutto in Serie A a soli 17 anni, per Ilic, dentro anche Tamèze per Dawidowicz e, poco dopo, ritorno in campo post infortunio per Çetin, che subentra ad un claudicante Magnani.
In partite come queste ci vuole anche un pizzico di fortuna, con Silvestri che benedice la traversa sul colpo di testa di Ibrahimovic, mentre a tempo quasi scaduto viene annullato un gol a Calabria per fuorigioco.
Ma nel recupero, Ibrahimovic si riscatta e di testa firma il definitivo 2-2.
Ora la sosta per le Nazionali. La Serie A TIM tornerà in campo fra due settimane, col Verona che, domenica 22 novembre alle ore 15, affronterà il Sassuolo allo stadio Bentegodi.
MILAN-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 6' pt Baràk (0-1), 19' pt aut. Calabria (0-2), 27' pt aut. Magnani (1-2), 48' st Ibrahimovic (2-2)
MILAN (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer, Romagnoli, Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers (dal 1' st Rebic), Calhanoglu (dal 42' st Hauge), Leao (dal 33' st Díaz); Ibrahimovic
A disposizione: Tatarusanu, Donnarumma A., Dalot, Castillejo, Tonali, Conti, Krunic, Duarte, Gabbia
All.: Stefano Pioli
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Lovato, Magnani (dal 28' st Cetin), Ceccherini; Lazovic, Dawidowicz (dal 18' st Tameze), Ilić (dal 24' st Udogie), Dimarco; Baràk, Zaccagni; Kalinic (dal 18' st Colley)
A disposizione: Borghetto, Pandur, Salcedo, Di Carmine, Terracciano, Cancellieri, Empereur, Amione
All.: Ivan Jurić
Arbitro: Marco Guida (Sez. AIA Torre Annunziata)
Assistenti: Valentino Fiorito (Sez. AIA Salerno), Gianluca Sechi (Sez. AIA Sassari)
NOTE. Ammoniti: Ceccherini, Lovato, Bennacer
7 NOVEMBRE 2020
Nota del Club
Verona - Hellas Verona FC comunica che il Presidente Maurizio Setti è risultato positivo al Coronavirus-Covid-19 in seguito al test diagnostico effettuato ieri.
Il Presidente, lievemente sintomatico, sta bene, è già in isolamento presso la propria abitazione e seguirà ora le procedure previste dal protocollo sanitario.
FONTE: HellasVerona.it