#VeronaBenevento + - =
RECAP & IMPRESSIONI
L'HELLAS parte lancia in resta per circa 90 secondi ma si accorge presto che gli avversari pressano alti con LAPADULA, CAPRARI e INSIGNE e non lasciano giocare i gialloblù. La partita si fa complicata per i gialloblù che però passano alla prima occasione al 17°: DIMARCO lancia in fascia per ZACCAGNI che la da a KALINIĆ in appoggio, CALDIROLA contrasta il croato che però con un tacco libera ancora Mattia sul fondo, pronto il rasoterra di Zac sul primo palo dove BARÁK insacca di sinistro! Stupenda ripartenza del VERONA conclusa al meglio.
Le streghe però non ci stanno e si presentano due volte davanti a SILVESTRI con LAPADULA e INSIGNE ma fortunatamente non conservano la necessaria freddezza e le azioni si perdono.
In apertura di ripresa gli ospiti insistono e creano pericoli a ripetizione mentre il VERONA sembra accusare un calo fisico: Al 55° CAPRARI imbuca alla perfezione per LAPADULA e il centravanti avversario trova il meritato pari del BENEVENTO.
Passano 5 minuti, ZACCAGNI è incontenibile sulla sinistra, TUIA lo placca ma la palla va a DIMARCO che prosegue e la mette sul vertice sinitro dove BARÁK stoppa col destro e conclude all'incrocio di sinistro! Tutto molto bello e doppietta per Antonin che porta ancora avanti l'HELLAS.
Al 71° l'episodio che da una svolta alla gara: CAPRARI cade in area sull'intervento di TAMÈZE e mentre gli ospiti protestano ZACCAGNI riparte atterrato da IONITA che guadagna il giallo; la partita si fa incandescente, il moldavo ex gialloblù, già ammonito, abbatte platealmente ILIĆ mentre CAPRARI si lamenta animatamente col quarto uomo per il fallo di poco prima e viene espulso...
Il BENEVENTO si disunisce mentre i gialloblù vogliono chiuderla e ci riescono al 77°: Palla da destra a sinistra da TAMÈZE a DIMARCO che la rimette in mezzo dove LAZOVIĆ si inserisce e di testa fa secco MONTIPÒ.
Da quel punto in poi ai ragazzi di mister JURIĆ non resta che palleggiare e mandare fuori tempo gli avversari in inferiorità numerica.
Quattro gol, una traversa e un'espulsione in una bella partita stasera al Bentegodi tra due ottime squadre che non si sono risparmiate e hanno fatto di tutto per superarsi.
Grande merito al VERONA che in piena emergenza, contro una squadra aggressiva che gioca quasi a specchio e con il triangolo INSIGNE-CAPRARI-LAPADULA va a prendere altissimi i gialloblù, riesce a vincere una gara-salvezza contro quella che potrebbe essere una diretta concorrente.
Gli 11 punti in carniere? Bella classifica dopo 6 giornate ma l'aggancio a NAPOLI, INTER e ROMA lascia il tempo che trova: Speriamo più modestamente e verosimilmente che JURIĆ recuperi presto le varie pedine infortunate e riesca finalmente a lavorare al meglio soprattutto con i nuovi arrivati.
LA PARTITA
Mister JURIĆ costretto a riproporre la difesa che ha strappato un punto allo Stadium ma con un CECCHERINI ed un LOVATO assolutamente non al meglio ed un EMPEREUR che avrebbe bisogno di riposo dopo i tiratissimi 120 minuti contro il VENEZIA ma deve giocare.
In mezzo al campo, dato il forfait di VIEIRA e la prolungata assenza di capitan VELOSO, si ripropone il tandem TAMÈZE-ILIĆ col talentino serbo in cabina di regia mentre la fascia destra, orfana di FARAONI, sarà presidiata da LAZOVIĆ con DIMARCO dal primo minuto sulla corsia mancina.
Sulla trequarti, con COLLLEY acciaccato, tocca ancora a BARÁK e ZACCAGNI mentre il faro offensivo sarà il grande atteso KALINIĆ.
Risponde mister (Super)Pippo INZAGHI col 4-3-2-1 che vede l'assenza di capitan MAGGIO sulla fascia destra della difesa dove torna LETIZIA con FOULON dalla parte opposta e il tandem GLIK-CALDIROLA al centro; SCHIATTARELLA farà da play a centrocampo tra DABO e l'ex IONITA mentre, qualche metro avanti a loro, INSIGNE (fraTELLO del più 'quotato' Lorenzo) e CAPRARI cercheranno di dare fantasia alle spalle di LAPADULA.
Dirige il signor Juan Luca Sacchi della sezione AIA di Macerata.
BARÁK! HELLAS IN VANTAGGIO
12° Ripartenza HELLAS con ILIĆ che a destra viene ribattuto e riprova immediatamente a sinistra, ZACCAGNI prolunga per DIMARCO che giunto sul fondo rimette dentro dove la difesa ospite ribatte, ZACCAGNI anticipa FOULON e cerca di giocarla al limite ma viene atterrato dal belga. Alla battuta LAZOVIĆ che spara sulla barriera...
17° DIMARCO lancia in fascia per ZACCAGNI che la da a KALINIĆ in appoggio, CALDIROLA contrasta il croato che però con un tacco libera ancora Mattia sul fondo, pronto il rasoterra di Zac sul primo palo dove BARÁK insacca di sinistro (colpendosi anche il destro a dire il vero) il primo gol nei primi 45 minuti del VERONA fino ad ora: Grandissima azione degli scaligeri!
20° Calcio d'angolo da sinistra per l'HELLAS, LOVATO incorna sul fondo.
25° CALDIROLA stende KALINIĆ sul cerchio di centrocampo: Il signor Sacchi sventola il cartellino giallo sotto il naso del difensore ospite.
IL BENEVENTO VICINO AL PARI
28° EMPEREUR infilato in velocità da LAPADULA prova ad anticiparlo di testa ma finisce per fornirgli un assist, l'attaccante del BENEVENTO a tu pe tu con SILVESTRI non riesce ad approfittarne! Ma che errore da parte di Alan (è il terzo!).
29° BARÁK con le mani in faccia a SCHIATTARELLA: Ammonito anche Antonin.
32° CAPRARI con una conclusione sporca dalla distanza, SILVESTRI la vede all'ultimo ma riesce a deviarla sul fondo! Sul successivo calcio d'angolo DABO salta tutto solo ma frtunatamente non inquadra la porta!
AZIONI-GOL A RIPETIZIONE, BELLA PARTITA
35° ZACCAGNI con un tiro cross da fuori area nei pressi del vertice sinistro, MONTIPÒ è sorpreso e all'ultimo smanaccia sopra la traversa la palla diretta all'incrocio opposto!
36° INSIGNE dal limite palla deviata sul fondo.
38° LAPADULA premia l'inserimento di INSIGNE che si infila tra LOVATO e ILIĆ in ripegamenteo ma, a tu per tu con SILVESTRI, non riesce ad imprimere alla palla la necessaria forza e l'azione si perde ma altra grandissima occasione per gli ospiti.
39° ZACCAGNI da sinistra sul vertice dove ILIĆ di prima la alza troppo! Peccato...
42° Sugli sviluppi di un calcio di punizione IONITA di testa fa la barba al palo destro difeso da SILVESTRI!
43° SCHIATTARELLA atterra ZACCAGNI in ripartenza, fallo 'tattico' ammonizione inevitabile.
44° LOVATO sul piede sinistro di LAPADULA, fallo ingenuo e gratuito in una zona di scarso pericolo: Giallo anche a Matteo.
CAPRARI INVENTA PER LAPADULA CHE PAREGGIA!
45° Sostituzioni ad inizio ripresa: Nel BENEVENTO TUIA da il cambio a CALDIROLA, nel VERONA EMPEREUR e LOVATO rimangono negli spogliatoi, giocano MAGNANI e DAWIDOWICZ che si piazzano rispettivamente al centro e sulla sinistra mentre CECCHERINI rimane a destra.
48° LAPADULA si appoggia sul difensore gialloblù e impatta di testa: SILVESTRI si accartoccia e para.
55° Clamoroso errore in uscita anche da parte di MAGNANI che poi mura LAPADULA e rimedia! Pochi secondi dopo altra proiezione offensiva del BENEVENTO con CAPRARI che imbuca alla perfezione per LAPADULA e il centravanti avversario trova il pari vagamente seguito da ILIĆ e DIMARCO...
BARÁK DOPPIETTA! L'HELLAS È ANCORA AVANTI
58° ZACCAGNI dribbla TUIA e s'invola sulla mancina, palla sul primo palo dove KALINIĆ prova a chiuderla ma, contrastato da GLIK, la alza troppo!
63° ZACCAGNI incontenibile sulla sinistra, TUIA lo placca ma la palla va a DIMARCO che prosegue e la mette sul vertice sinitro dove BARÁK stoppa col destro e conclude all'incrocio di sinistro! Tutto molto bello e doppietta per Antonin.
65° Fallo di ZACCAGNI su FOULON: Ammonito Mattia.
67° TAMÈZE dal limite sulla testa di KALINIĆ che, sul dischetto del rigore, la incorna cogliendo in pieno la traversa!
69° DABO da fuori area: Palla alta.
IL BENEVENTO PROTESTA, CAPRAI ESAGERA, LAZOVIĆ TROVA IL TRIS
71° INSIGNE fa spazio a IMPROTA tra le fila del BENEVENTO. CAPRARI cade in area sull'intervento di TAMÈZE e mentre gli ospiti protestano ZACCAGNI riparte atterrato da IONITA che guadagna il giallo. Partita incandescente, il moldavo ex gialloblù, già ammonito, abbatte platealmente ILIĆ, CAPRARI si lamenta animatamente col quarto uomo per il fallo di poco fa e viene espulso.
74° Doppio cambio BENEVENTO: MONCINI e TELLO al posto di LAPADULA e SCHIATTARELLA.
75° LAZOVIĆ con un fallo da tergo: Ammonito dal signor Sacchi.
77° Palla da sinistra a destra TAMÈZE su DIMARCO che la rimette in mezzo dove LAZOVIĆ si inserisce e di testa fa secco MONTIPÒ.
IL VERONA AMMINISTRA NEL FINALE
83° MAGNANI in area avversaria trattiene palla perdendo tempo dopo il fischio dell'arbitro: Sacchi estrae il giallo.
86° DI CARMINE finalmente di nuovo in campo da il cambio a KALINIĆ
92° Entrano anche GÜNTER e COLLEY al posto di CECCHERINI e BARÁK: Per Koray è la 50esima presenza in Serie A.
94° GLIK con un gran destro al volo dal limite: Palla fuori di poco.
95° Dopo 5 minuti di overtime il signor Sacchi termina la gara: L'HELLAS aggancia NAPOLI, INTER e ROMA al quinto posto in classifica.
Radiografia del Gol gialloblù 2020-21 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
FAVILLI | 0 | 2 | 2 | |
BARÁK | 0 | 2 | 2 | |
LAZOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
ILIĆ | 1 | 0 | 1 | |
SALCEDO | 1 | 0 | 1 | |
VIEIRA | 1 | 0 | 1 |
VOTI
- SILVESTRI Al 28° su LAPADULA l'intervento che salva la porta (anche con la complicità di LAPADULA) in una gara dove non sbaglia nulla: 7
- CECCHERINI Federico è in crescita (e stasera non sbaglia nulla al contrario dei compagni di reparto) dalla sua parte il BENEVENTO non sfonda mai, 6,5 (gli da il cambio GÜNTER al 92°: Non giudicabile)
- LOVATO Erroraccio in uscita al 26° sul pressing di LAPADULA poi recupera e mura ma la disattenzione poteva costar cara... Inutile il fallo e la conseguente ammonizione che prende al 44°: Non era al meglio ma ha stretto i denti finchè ha potuto, 6 (gli da il cambio MAGNANI al 45°: Perde palla in uscita sul pressing di LAPADULA poi ritorna e lo mura rimediando all'erroraccio; da quel momento rimane concentrato e termina la gara al meglio: 5)
- EMPEREUR Tre gravi errori nei passaggi in uscita al 5° e al 14° ma soprattutto al 33° quando Alan, infilato in velocità da LAPADULA, prova ad anticiparlo di testa ma finisce per fornirgli un assist che l'attaccante avversario fortunatamente non trasforma... Anche lui avrebbe bisogno di riposo ma commette troppe leggerezze per arrivare alla sufficienza: 5 (gli da il cambio DAWIDOWICZ al 45°: Subito un errore in uscita con una palla sparata su DIMARCO che viene controllata dai giocatori ospiti e per poco non si tramuta in gol... Non è facile nemmeno per Pawel che è ancora alla ricerca della forma migliore e che da quel momento non rischia più nulla, 5,5)
- LAZOVIĆ Non è ancora il miglior Darko anche se stasera segna la gara con un paio di affondo dei suoi e quel gol che gli sarà sicuramente di sprone per tornare definitivamente quello della passata stagione: 6,5
- TAMÈZE Mette sulla testa di KALINIĆ una gran palla che il croato stampa sulla traversa, smista a DIMARCO la palla che porta al 3 a 1... Piedi buoni e velocità in mezzo al campo sia quando imposta che quando fa legna: 6,5
- ILIĆ Il ragazzino cresciuto nella STELLA ROSSA diventa sempre più bravo di gara in gara pronto a sfruttare tutto il minutaggio che i vari forfait dei compagni gli stanno dando. Dopo il gol in Coppa Italia, stasera ha una grande occasione al 39° ma è troppo precipitoso... Qualcosa da rivedere quando deve ripiegare in fase difensiva: 6,5
- DIMARCO Mette lo zampino nel vantaggio iniziale e fornisce gli altri due assist, quantità e qualità sulla mancina dove combina al meglio con ZACCAGNI e trae indubbio giovamento anche dai sapienti movimenti di KALINIĆ: Tra i migliori, 7
- BARÁK Gol abbastanza facile il suo primo in maglia gialloblù ma il senso della porta del ceco è innegabile ed è puntuale nel tap-in. Stop di destro e esterno sinistro sotto la traversa che vale anche la prima doppietta: Gara da incorniciare per Antonin che oggi è il migliore in campo con ZACCAGNI, 7,5 (gli da il cambio COLLEY al 92°: Non giudicabile)
- ZACCAGNI Tantissima qualità sulla mancina dove combina con DIMARCO e KALINIĆ e sono guai per i giallorossi ospiti ogniqualvota Mattia li punta... Regala l'assist del primo gol, avvia con un'azione prorompente il secondo, prende un sacco di botte ma come 'Ercolino Sempre In Piedi' si rialza e macina metri: Incontenibile! 7,5
- KALINIĆ La sua presenza mette in soggezione la difesa avversaria, mai un tocco banale e la sensazione che col pallone tra i piedi possa sempre inventare qualcosa. Scaltrissimo il colpo di tacco col quale libera ZACCAGNI nella cavalcata che porta al vantaggio. Peccato per quella traversa che gli nega un gol meritato al 67°, poteva fare forse meglio al 58°: 6,5 (gli da il cambio DI CARMINE all'86°: Bentornato Samuel! Non giudicabile)
- JURIĆ Nell'emergenza si esalta ed estrae dal cilindro un altro 11 che sorprende per sneso di sacrificio e abnegazione alla causa; c'è di sicuro anche un pizzico di buona sorte stasera ma si sa: La fortuna aiuta gli audaci ed in ogni caso ha il gran merito di avere fornito al VERONA un'identità precisa ed un sistema di gioco contro il quale è sempre scomodo scontrarsi a prescindere dai giocatori che lo interpretano: Ancora una volta sorprendente! 8
DICONO + - =
Mister JURIĆ «Cosa mi è piaciuto di più questa vittoria? Mi è piaciuto tantissimo lo spirito dei ragazzi dopo il gol del pareggio. Hanno reagito nelle difficoltà e creato varie occasioni da gol, dimostrando tanta voglia di raggiungere il risultato. Questo è ciò che mi ha fatto più piacere. Come mi spiego gli 11 punti in classifica, nonostante i tanti infortuni e contrattempi? I ragazzi hanno una grandissima voglia di crescere e insieme prepariamo ogni partita come fosse una finale, curando i minimi dettagli. Abbiamo iniziato alla grande, dominando. Poi per 20-25 minuti non abbiamo giocato come avremmo voluto, ma a quel punto siamo tornati a fare molto bene, raggiungendo il risultato attraverso giocate di grande qualità. Se ho notato una crescita in fase di finalizzazione della manovra? Abbiamo fatto tre bei gol, costruendo inoltre una serie di altre occasioni che ha portato anche a una traversa. Dobbiamo però ancora migliorare un po' difensivamente. Sfidare il Milan capolista nella prossima giornata? Loro hanno costruito la squadra in due-tre anni e ora stanno raccogliendo i frutti. Noi però dovremo giocare come sappiamo. Voglio rivedere questo stesso spirito, quello che abbiamo già messo in campo contro la Juve a Torino. Affrontare partite così è sempre entusiasmante, i ragazzi dovranno essere carichi e giocare una grande gara» HellasVerona.it
Mister INZAGHI tecnico del BENEVENTO «È difficile commentare, venire a giocare così con 6-7 occasioni clamorose contro una squadra così forte vuol dire che ci siamo, però dobbiamo fare gol. Sull'1-1 non c'era gara, dal campo avevo la sensazione che l'avremmo vinta, ma se ogni tiro che prendiamo è gol e noi non li facciamo... dobbiamo crescere altrimenti buttiamo partite impossibili, faccio mea culpa... Poi dopo l'espulsione non c'è stata partita, ma lì c'era rigore e non ce l'ha dato, anzi ci ha buttato fuori Caprari, che ha sbagliato, ma era troppo nervoso. Non voglio rivederlo, ma lui dal campo devefischiarerigore, dal campo si è sentito il rumore del contatto. Si erano fermati tutti, Caprari dice che è netto e il suo piede fa un movimento strano, poi il VAR poteva toglierlo. L'arbitro poteva far finta di non sentire Caprari e lasciarci in dieci a mezz'ora dalla fine, ora l'avremo fuori per qualche partita e speriamo che sia una sola. Tornando alla prestazione ho visto una squadra con personalità che deve continuare in questa maniera. Un attaccante piazzato? Abbiamo Moncini che è più fisico, ma noi abbiamo il nostro modo di giocare, oggi Silvestri ha fatto cose incredibili e li ha tenuti a galla, merita la Nazionale. Tutti ci dicono che siamo belli e giochiamo bene, ma dobbiamo essere cinici e portare a casa punti. Anche i giocatori saranno arrabbiati per non aver portato a casa nulla dopo una gara del genere» CorriereDelloSport.it
Antonìn BARÁK mattatore della serata con una doppietta (la prima in gialloblù per uno straniero dai tempi di MUTU) parla a Sky Sport «E’ stata una partita difficile. Guardando il campo non era da giocare. Il Benevento ha ottimi giocatori. Era importante portare a casa il risultato. Sono felice per la squadra. Dopo il pari, abbiamo alzato il livello di gioco. La classifica è bella, ma dobbiamo pensare a noi stessi. Il campionato è lungo. Quando recupereremo gli altri giocatori, potremo fare ancora meglio. Col Covid è stato periodo difficile. Sono rimasto a casa 10 giorni. Mercoledì abbiamo fatto 120 minuti contro il Venezia e si è sentito. Vorrei fare un grande risultato a livello di squadra» ItaSportPress.it
Grandissima prova di ZACCAGNI al Bentegodi stasera «La vittoria? Abbiamo fatto una grande prestazione, portando a casa i tre punti, con la voglia e con l'atteggiamento giusto. L’andamento della gara? Quando si prende un gol, è facile calare a livello psicologico, ma tutti i ragazzi sono stati molto bravi: non abbiamo mollato e, grazie a un atteggiamento propositivo, siamo subito andati a fare il secondo gol. Il mio secondo assist consecutivo? Sono molto contento di questo traguardo, ma sono felice soprattutto per la prestazione della squadra. Mi piace servire i miei compagni e dare loro la possibilità di andare in rete. Il gol sfiorato? Volevo 'piazzarla' all'incrocio e ce l'avevo quasi fatta, è stato bravo il portiere. Anno della consacrazione? Sento di essere cresciuto non solo personalmente, ma anche come giocatore nel collettivo. Voglio dare una grande mano ai miei compagni di squadra, continuare a giocare in Serie A, incidere e lasciare il segno in questo Verona. La trasferta contro Milan? Loro stanno facendo bene in Campionato e in Europa, tuttavia noi andremo a giocarcela senza cambiare il nostro atteggiamento e giocando come sempre la nostra partita» HellasVerona.it
L'ex centrocampista gialloblù Luciano BRUNI «Alla vigilia di Juventus-Verona dissi che per i bianconeri non sarebbe stato facile. La differenza in quella squadra la fa proprio l'allenatore: ha dato quadratura ed identità alla sua squadra. Così alla fine è stato, e per poco l'Hellas non sfiorava il colpaccio. Juric ha fatto una scuola importante, stando a fianco di Gasperini ha imparato tanto, e in più ci sta mettendo del suo. Ha uno spessore caratteriale importante, e la squadra lo sta recependo: rispecchia il carattere dell'allenatore» TuttoJuve.com
Juric | Zaccagni |
LE ALTRE DI A + - =
Nei tre anticipi di Sabato l'ATALANTA è tornata a vincere (2 a 1 ai danni del CROTONE), il BOLOGNA si è imposto per 3 a 2 sul CROTONE con la doppietta di Musa BARROW e il PARMA ha imposto il 2 a 2 all'INTER a San Siro.
Ieri vittorie esterne per il SASSUOLO al 'San Paolo' di NAPOLI col risultato di 2 a 0 a favore degli emiliani, 4 a 3 della LAZIO al 'Comunale Grande Torino' dove i padroni di casa granata erano avanti per 3 a 2 all'87esimo ma sono stati rimontati da IMMOBILE e CAICEDO, 4 a 1 della JUVE a Cesena ai danni dello SPEZIA e 2 a 1 del MILAN all'arena di Udine con i rossoneri che consolidano il primato in classifica.
Infine 2 a 0 della ROMA sulla FIORENTINA e pareggio per 1 a 1 nel derby della Lanterna tra SAMPDORIA e GENOA.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Pantaleo LONGO nuovo dirigente di Via Olanda: l'indiscrezione arriva da Michele Criscitiello che parla di un contratto triennale per l'ormai ex segretario della ROMA che fu al centro di una tempesta mediatica quando lo si accusò di non aver inserito nella lista over dei giallorossi DIAWARA in occasione di VERONA-ROMA. La 'dimenticanza', a quanto pare non imputabile all'allora dirigente capitolino, costò a DZEKO e compagni la sconfitta a tavolino dopo che sul campo era finita 0 a 0.
RASSEGNA STAMPA + - =
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Visualizza questo post su InstagramChe giornata ieri..! Sono orgoglioso per lo spirito, che abbiamo. 💛💙🎯🎯
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Visualizza questo post su InstagramWe are hellas Verona! 💛💙⚽️ @hellasveronafc
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Vi ricordate quando vi raccontammo, nell'immediato post 3-0 a tavolino per il Verona contro la Roma, che il segretario della Roma sarebbe diventato Segretario del Verona?Tutto fatto,3 anni di contratto, già operativo.Ufficiale nei prossimi giorni @tvdellosport
— Michele Criscitiello (@MCriscitiello) November 2, 2020
@AlfredoPedulla
EDITORIALE CALCISTICO. Hellas – Benevento 3-1, un Verona tutto da godere
NOVEMBRE 3RD, 2020
Straordinaria partita del Verona di Juric che nonostante nove giocatori indisponibili doma il coriaceo Benevento di Inzaghi al Bentegodi e si porta a pari punti con Napoli, Inter e Roma, a undici lunghezze e al quarto posto in classifica.
Vittoria sofferta ma meritata, con un sontuoso Barak capace di prendere in mano la squadra e candidarsi al ruolo di playmaker di questa rosa, nonché a gioiello del mercato targato D’Amico, capace di acquistare il giocatore con un obbligo di riscatto a sei milioni facilmente trasformabile (ci auguriamo il più lontano possibile nel tempo) in un’altra ottima plusvalenza.
Difesa colpevole di alcune sbandate che portano il Benevento sul momentaneo pari, ma capace progressivamente di impiegare al meglio le energie dei nuovi arrivati nel collaudatissimo sistema di gioco del tecnico croato e di confermarsi la più solida del campionato, e se le prestazioni di Lovato ed Empereur risentono di una condizione ieri non ottimale, maiuscole sono state le gare di Zaccagni e di un Lazovic che, pur sacrificato a destra, riesce a trovare il gol che sigilla l’incontro.
Da rimarcare anche l’ottima prova di Kalinic nel ruolo di regista offensivo dei gialloblù, una prova che avrebbe meritato il goal ma che, se ripetuta, sicuramente sarà capace di regalare anche questa soddisfazione, al neoacquisto veronese e a tutti i tifosi del redivivo e ormai non più sorprendente Hellas.
Alessandro Catto
FONTE: IlGiornaleDeiVeronesi.it
Hellas Verona, la “gufata” Sky porta fortuna agli scaligeri
RedazioneCS 3 Novembre 2020
Nel posticipo del lunedì l’Hellas Verona ha steso il neopromosso Benevento per 3-1. Gli scaligeri ringraziano la “gufata” del telecronista Sky.
Dopo la “gufata” il Verona va in vantaggio
Nel primo tempo, nel corso della telecronaca di Verona-Benevento, il telecronista di Sky Sport aveva detto che: ” Il Verona è l’unica squadra in Serie A che non ha mai segnato nel primo tempo in questo campionato”. Dopo appena un minuto da queste parole, l’Hellas sblocca il risultato con Antonin Barak, rompendo l’equilibrio della partita a favore dei gialloblù.
Partita poi terminata 3-1 per il Verona: con Lapadula che aveva agguantato il pareggio al 56′ ma, ci ha pensato ancora Barak al 63′ e Lazovic al 77′ che chiude definitivamente il risultato. L’Hellas Verona viaggia a ritmo Europa, mentre Filippo Inzaghi dovrà trovare le parole giuste per risollevare il morale dei suoi giocatori.
FONTE: NotizieCalcio24.it
SERIE A
2 Novembre 2020
MOVIOLA Verona-Benevento: Caprari-Tameze, Sacchi non va al Var. Espulso l’attaccante per proteste
by Luca Urru
Fa piuttosto discutere l’episodio da moviola accaduto nel secondo tempo di Verona-Benevento. In area scaligera c’è un contatto evidente tra Tameze e Caprari con il giocatore dell’Hellas che anticipa e scalcia l’attaccante del Benevento causandone la caduta. Sacchi non fischia il penalty e alla pausa successiva non si reca nemmeno al Var salvo poi, qualche secondo più tardi, espellere Caprari che nel mentre si era fermato a bordo campo per protestare contro il quarto uomo. Trattasi di un vero e proprio pasticcio poiché l’episodio, alquanto dubbio, avrebbe meritato una revisione al Var.
FONTE: SportFace.it
Barak trascina il Verona con due gol, il Benevento di Inzaghi va ko
© Getty Images
Gli scaligeri vincono 3-1 il posticipo del lunedì della sesta giornata: doppietta del ceco, segnano anche Lazovic e Lapadula
Tags: Verona, Benevento
lunedì 2 novembre 2020
FONTE: TuttoSport.com
SERIE A
Verona-Benevento 3-1: gol e highlights. Doppietta di Barak, vince l’Hellas
Una doppietta del ceco regala il successo al Verona nel Monday Night di A. È lui a sbloccarla dopo poco più di un quarto d’ora, ma a inizio ripresa arriva il pari di Lapadula. Barak non ci sta e colpisce ancora col mancino, riportando avanti i suoi. Poco dopo Kalinic colpisce la traversa, poi viene espulso Caprari per proteste. Con il Benevento in 10, Lazovic realizza il tris e chiude la partita
02 nov 2020 - 19:45
VERONA-BENEVENTO 3-1 (Highlights - Pagelle)
17', 63' Barak (V), 56' Lapadula (B), 77' Lazovic (V)
Ritorno alla vittoria, zona Europa raggiunta e il “titolo provvisorio” di miglior difesa da mettere in mostra. Il Verona fa suo il Monday Night della 6^ giornata e ritrova i tre punti dopo tre giornate senza successo. La squadra di Juric vince 3-1 con una straordinaria prova di Barak, guarito alla grande dal coronavirus. Il ceco si impone al Bentegodi con una doppietta (un gol per tempo), poi arrotondata dal tris di Lazovic. Cade ancora, invece, un buon Benevento, sempre in partita fino al momento dell’espulsione di Caprari. Lapadula segna ancora e festeggia la convocazione con il Perù, ma la rete del momentaneo pari non basta a regalare punti ai ragazzi di Inzaghi.
Barak incanta con una doppietta, la chiude Lazovic
Juric deve fare i conti con le tante assenze, specie a centrocampo dove le scelte sono obbligate. La linea davanti alla difesa a 3 è composta da Lazovic e Dimarco sugli esterni, con Tameze e Ilic in mezzo. Barak e Zaccagni giocano alle spalle dell’unica punta Kalinic. Filippo Inzaghi conferma gli stessi 11 battuti dal Napoli, con Roberto Insigne e Caprari in appoggio a Lapadula. In campo il ritmo è alto fin dalle prime battute, ma fino al quarto d’ora di occasioni non se ne vedono. Poi arriva la fiammata del Verona che al 17’ sblocca. Grande guizzo di Zaccagni che, con una finta e un assist in mezzo, pesca Barak, puntuale all’appuntamento per chiudere col mancino il gol dell’1-0. Il Benevento perde inizialmente un po’ di lucidità, poi ritrova la furia agonistica e crea una serie di opportunità dalle parti di Silvestri. Il portiere risponde alla grande sul primo tentativo di Insigne e sul successivo tiro da fuori di Caprari, poi è Dabo a provarci di testa ma senza inquadrare lo specchio. L’ex Napoli sciupa altre due ottime opportunità, mentre i padroni di casa tornano a farsi vedere con il mancino a lato di Ilic. Prima del duplice fischio la squadra di Inzaghi sfiora ancora il pari: il colpo di testa di Ionita termina a un soffio dal palo.
La ripresa si apre all’insegna delle tante interruzioni, ma alla prima occasione utile il Benevento colpisce. Caprari trova uno splendido corridoio per Lapadula che, col destro, insacca alle spalle del portiere. La parità per gli ospiti dura, tuttavia, una manciata di minuti. Il Verona, infatti, si ripresenta in attacco e, dopo aver sfiorato il gol con Kalinic, si riporta in vantaggio, ancora grazie a Barak. Il ceco raccoglie un altro pallone a centro area e con l’esterno mancino infila la sfera all’incrocio. I giallorossi rischiano di crollare sul colpo di testa di Kalinic – dritto sulla traversa -, poi si rimboccano le maniche per cercare un’altra volta la via del pari, ma le speranze si spengono sostanzialmente sul contatto dubbio in area tra Tameze e Caprari. L’arbitro fa giocare, l’attaccante del Benevento protesta a lungo e alla fine riceve il rosso diretto che lascia i suoi in 10. Con la superiorità numerica, la squadra di Juric ne può approfittare e non se lo fa dire due volte: cross dalla sinistra e colpo di testa a incrociare di Lazovic che chiude la partita. I sussulti finali non cambiano il punteggio dal 3-1 finale che premia l’Hellas, pronto ancora a recitare il ruolo di sorpresa del campionato.
TABELLINO
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini (92' Gunter), Lovato (46' Magnani), Empereur (46' Dawidowicz); Lazovic, Tameze, Ilic, Dimarco; Barak (92' Colley), Zaccagni; Kalinic (86' Di Carmine). All. Juric
BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola (46' Tuia), Foulon; Ionita, Schiattarella (74' Tello), Dabo; R. Insigne (71' Improta), Caprari; Lapadula (74' Moncini). All. F. Inzaghi
Ammoniti: Caldirola (B), Barak (V), Schiattarella (B), Lovato (V), Glik (B), Zaccagni (V), Ionita (B), Magnani (V)
Espulsi: Caprari al 72' per proteste
FONTE: Sport.Sky.it
BREVI
Clamoroso a Verona: rigore netto negato al Benevento e Mazzoleni al VAR non salva l'arbitro Sacchi
Momenti di tensione durante Hellas-Benevento. La squadra campana è al momento sotto 2-1 contro i clivensi.
02.11.2020 22:19 di Redazione Tutto Napoli.net Twitter: @tuttonapoli
Clamoroso a Verona: rigore netto negato al Benevento e Mazzoleni al VAR non salva l'arbitro Sacchi
Momenti di tensione durante Hellas-Benevento. La squadra campana è al momento sotto 2-1 contro i clivensi, e i nervi sono scattati proprio negli ultimi minuti: ancora nell'occhio del ciclone gli arbitri, con il direttore di gara Sacchi che erroneamente non ha redarguito un fallo netto su Caprari nell'area avversaria, negando dunque il calcio di rigore al Benevento. Nemmeno Mazzoleni al Var ha segnalato la questione, di fatto lasciando l'arbitro orfano di un supporto che sarebbe potuto essere decisivo. Proteste veementi da parte di Caprari che viene addirittura espulso.
FONTE: TuttoNapoli.net
HELLAS VERONA
Verona, Juric: "Milan? C'è un grande spirito, non partiamo battuti"
Il tecnico gialloblù dopo il 3-1 rifilato al Benevento: "Loro hanno un progetto vero e faccio i complimenti a Pioli, vogliamo ripetere la prestazione con la Juve"
Verona, Juric: © Getty Images
lunedì 2 novembre 2020 23:11
VERONA - "A livello di punti sono stupito dalla partenza, penso che c'è ancora tanto lavoro da fare perchè la squadra è stravolta rispetto all'anno scorso". Così Ivan Juric ai microfoni di Sky Sport dopo la gran vittoria 3-1 del suo Verona sul Benevento. "Oggi con un grande spirito hanno vinto questa partita, ma è stata veramente dura. Barak e Kalinic. Sono giocatori importanti che devono ancora trovare la miglior condizione, non è facile lavorare con tanti nuovi e fargli capire come si gioca, ma come ho detto vedo uno spirito fantastico e oggi questo ci ha fatto vincere, insieme alla qualità se rivediamo i gol. Kalinic sta crescendo e può fare ancora meglio, gli manca ancora lo scatto bruciante ma ci sta dando una grande mano, peccato per la traversa che ha preso, ma sono convinto che farà un bel campionato: deve continuare a lavorare come sta facendo adesso. Barak è un giocatore utile in tante fasi e che sa stare in campo, ha tempi di inserimento, il primo che ha fatto è stato un grande gol. Lui ha avuto il Covid, oggi prende e fa due gol... devo dirgli grazie per quello che sta facendo".
Su Zaccagni: "Nelle ultime due gare è stato più concreto, sta crescendo e può fare ancora di più. Lui ha fatto un passo in avanti rispetto all'anno scorso. A me piace migliorare i giocatori, anche se è difficile lavorare senza preparazione. Abbiamo perso tanti giocatori buoni, ma troveremo altro. Il nostro obiettivo è sempre quello di fare il massimo. Un altro Amrabat? Vieira ha dimostrato di poter fare il suo lavoro in questo tipo di partite, anche se Amrabat è diventato davvero un giocatore forte. In difesa tanti possono migliorare. Ibrahimovic domenica prossima? Il Milan ha fatto un progetto e si vede, faccio i complimenti a Pioli, ma andremo lì con lo stesso spirito con cui siamo andati a giocare con la Juve. Non partiamo battuti" ha concluso Juric.
FONTE: CorriereDelloSport.it
CALCIO
Il Benevento cade a Verona tra polemiche ed errori arbitrali
Pubblicato 15 ore fa in 2 Novembre 2020
Di La Redazione
Il verona di Ivan Juric fa sul serio. Nel posticipo della sesta giornata di Serie A, l’Hellas supera per 3-1 il benevento di pippo inzaghi al Bentegodi e aggancia al quinto posto Napoli, Inter e Roma con 11 punti. Terza vittoria stagionale per i gialloblu, grazie a una doppietta di Barak e ad un gol di Lazovic. Non basta al benevento il terzo gol stagionale di Lapadula, che festeggia in modo amaro la convocazione con la nazionale del Perù. Espulso per proteste caprari. Terza sconfitta consecutiva per i sanniti, che restano a +3 dalla zona retrocessione. La squadra di Inzaghi gioca un buon calcio, sempre propositivo ma continua a prendere gol con troppa facilità. Con i tre di stasera sono già 17 le reti subite da Montipò in 6 partite, con questo ritmo la strada verso la salvezza rischia di farsi più difficile del previsto.
La prossima partita interna contro lo Spezia è già un crocevia importante, vincere sarà fondamentale. Nel verona, Juric in difesa si affida ancora al giovanissimo Lovato e preferisce Ceccherini a Magnani. In attacco gioca Kalinic al posto di Di Carmine. Nel benevento, Inzaghi si affida all’ex Ionita a centrocampo, vinto il ballottaggio con Hetemaj. In attacco spazio a Lapadula, ancora panchina per Moncini. benevento più propositivo in avvio, ma il verona è molto compatto e non concede spazi. Dopo una fase di studio, alla prima occasione Hellas in vantaggio con una deviazione sotto porta di Barak su assist di Zaccagni dalla sinistra. La squadra di Inzaghi prova a reagire e poco prima della mezzora sfiora il pareggio con Insigne, che a tu per tu con Silvestri prova a scavalcarlo con un pallonetto guadagnando solo un calcio d’angolo.
Il benevento ci riprova dopo qualche minuto con un destro da fuori area di caprari deviato in angolo ancora da Silvestri, poi con un colpo di testa di Dabo da centro area con palla a lato. Sul fronte opposto, Zaccagni prova a sorprendere Montipò con un pallonetto a giro dal limite ma il portiere sannita si salva in angolo. Forcing incessante del benevento, pericolosissimo ancora due volte con Insigne e poi con Ionita. Prima dell’intervallo, vicino al gol anche il verona con Ilic. Nell’intervallo Inzaghi toglie un Caldirola nervoso per l’ammonizione, dentro Tuia. Doppio cambio nel verona, invece, Juric fa entrare Magnani e Dawidowicz al posto di Lovato ed Empereur. I
l benevento riprende ad attaccare con determinazione al 56′ trova il meritato pareggio con un bel destro sul primo palo di Lapadula, su assist filtrante di caprari. La partita si accende, con il verona subito vicinissimo al 2-1 con Kalinic. Il raddoppio dell’Hellas lo firma però ancora Barak, con un fantastico esterno sinistro a giro sul secondo palo che sorprende Montipò. Azione nata da una palla persa del benevento, che anche dopo l’1-1 aveva continuato a fare la partita. La squadra di Inzaghi palesa gravi problemi in difesa, con il verona che ogni volta che attacca sfiora il gol come con Kalinic che colpisce una clamorosa traversa di testa. Il benevento insiste, ci prova Dabo dalla distanza poi protesta per un contatto in area fra Tameze e caprari. Proprio l’attaccante giallorosso viene poi espulso da Sacchi per proteste. Il verona approfitta subito della superiorità numerica e al 77′ chiude la partita con il gol del 3-1 di Lazovic.
FONTE: CronacheDellaCampania.it
02 NOV
MATCH REPORT #VERONABENEVENTO
In allegato il match report della gara Verona-Benevento.
FILE ALLEGATO (2020-21_a_unico_uni_6_verben.pdf)
02 NOV
#VERONABENEVENTO 3-1
Il tabellino della gara
VERONA
Silvestri; Dimarco, Lovato (1’ Magnani), Barak (47'st Colley), Lazovic, Ilic, Ceccherini (47'st Gunter), Zaccagni, Kalinic ((41'st Di Carmine), Empereur (1'st Dawidowicz),Tameze.
A disp.: Berardi, Pandur, Salcedo, Udogie, Cetin, Terracciano, Cancellieri, Koray.
Mr: Ivan Juric
BENEVENTO
Montipò; Letizia, Caldirola (1’st Tuia), Lapadula (29’ Moncini), Dabo, Glik, Caprari, Foulon, Insigne R. (26’ st Improta), Schiattarella (29’ st Tello), Ionita.
A disp.: Manfredini, Lucatelli, Viola, Maggio, Di Serio, Sau, Hetemaj.
Mr. Filippo Inzaghi
MARCATORI: 17’ pt e 18’ st Barak (V), 11’st Lapadula (B), 32’ st Lazovic (V)
Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata
Assistenti: Domenico Palermo di Bari, Fabio Schirru di Nichelino.
Ammoniti: Caldirola (B), Barak (V), Schiattarella (B), Lovato (V), Glik (B), Zaccagni (V), Ionita (B), Lazovic (V), Magnani (V)
Espulsioni: 28’ st Caprari
FONTE: BeneventoCalcio.club
Considerazioni sparse post Hellas Verona-Benevento (3-1)
Il Verona ne ha di più, ma il Benevento è all’altezza della categoria.
By Matteo Orlandi, 2 Novembre 2020
– Di questi tempi il lunedì sera purtroppo c’è ben poco da inventarsi. Meglio allora non fare gli schinizzosi e godersi un bel monday night tra due squadre godibili e ben allenate. La vince la maggiore qualità del Verona, ma il Benevento è una squadra solida e intelligente, che a tratti ha fatto anche meglio degli scaligeri;
– Antonin Barak avrebbe tutto per diventare un giocatore cult. Bel fisico tanta fragilità, tantissima tecnica e tanta inconsistenza, calzettoni abbassati, fascetta per i capelli lunghi disordinati, tecnica sopraffina, indolenza a pioggia. Fin qui peró è andato troppo a intermittenza per costruirsi un vero fan club. Aver incontrato uno spiritato come Juric puó dare una svolta alla sua carriera. Oggi una doppietta bella e soffice come una spruzzata di panna montata su un bicchiere pieno di fragole;
– Il tridente di Juric si completa con altri due giocatori non banali. Zaccagni in questo momento merita di essere definito il miglior trequartista italiano in circolazione. A Nikola Kalinic invece oggi è mancata solo la mira. Il resto c’era tutto. Il croato è stato un colpo abbastanza sottovalutato. Insegna il mestieri a molti colleghi;
– Il Benevento di Pippo Inzaghi è una squadra tecnicamente non molto dotata, eppure sembra avere la scorza abbastanza dura da poter quantomeno lottare fino alla fine per la salvezza. Manca soprattutto qualità in mezzo al campo. Lapadula e Caprari peró sono due giocatori in grado di fare la differenza in quelle zone di classifica, vedere il gol del Benevento per crederci;
– Oggi si sfidavano due allenatori non propriamente considerati come offensivi nelle proposte di gioco. Eppure abbiamo visto anche stasera un numero elevatissimo di occasioni da gol. Al netto delle varie proposte tattiche degli allenatori, il numero di gol spropositati di questo campionato dipende anche da una gamma di difensori centrali che non sembra mai all’altezza. Limitandoci a stasera, gente come Caldirola, Empereur, Tuia e Magnani non ci è sembrata meritare la categoria.
Matteo Orlandi
È nato pochi giorni dopo l’ultima Champions League vinta dalla Juventus. Ama gli sportivi fragili, gli 1-0 e i trequartisti con i calzettini abbassati. Sembra sia laureato in Giurisprudenza.
FONTE: Sportellate.it
Verona-Benevento 3-1: Barak costruisce, Lazovic rifinisce la vittoria scaligera
Redazione Goal Italia
22:38 02 nov 2020
Getty Images
Dopo due pareggi e una sconfitta, l'Hellas ritrova i tre punti nella sfida interna con il Benevento. Doppietta del ceco per decidere il match.
Il Verona torna a vincere. Dopo due pareggi e una sconfitta, gli scaligeri ritrovano i tre punti che mancavano dalla seconda giornata: al Bentegodi il Benevento non passa. 3-1 il finale per i padroni di casa, che salgono a 11 punti. Gli stessi di Roma, Inter e Napoli. Altro che favola.
Con svariate assenze, Juric lancia Barak nel tridente con Zaccagni e Kalinic, mentre Dimarco si alza a sinistra per supplire all'assenza di Faraoni, con Lazovic che slitta a destra. Si rivede anche Ilic in mediana. Il Benevento, invece, punta sul fattore continuità: conferma totale dell'undici per Inzaghi rispetto a una settimana fa.
Il Benevento se la gioca a viso aperto con le proprie idee, senza timore del pressing del Verona. Che, però, va in vantaggio dopo 17 minuti grazie a uno spunto di Barak innescato da Zaccagni. Roberto Insigne ha due volte la palla del pari, ma non ne approfitta e Silvestri ringrazia.
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Il pareggio matura a inizio ripresa, dopo un doppio scambio tra Caprari e Lapadula: l'italo-peruviano fulmina il portiere del Verona sul primo palo e pareggia. Il vantaggio però dura sette minuti, tempo che con l'esterno ancora Barak trovi la porta e la doppietta personale.
Ancora un volta le streghe non si disuniscono e continuano ad attaccare. Caprari reclama un rigore per un possibile fallo di Tameze, Sacchi non ravvisa e il Var nemmeno. Un paio di giri di lancette dopo, l'ex Pescara, Roma e Sampdoria si vede anche sventolare un cartellino rosso a causa delle eccessive proteste.
Inzaghi prova a inserire forze fresche, ma il Verona sfrutta al meglio la superiorità numerica e una sbandata della difesa: Dimarco pesca Lazovic, al centro, 'quinto per quinto' e incornata che non lascia scampo a Montipò. Per Inzaghi è la terza sconfitta in fila: la sua squadra rimane a 6 punti. Il Verona sale a 11 e torna a pensare all'Europa.
IL TABELLINO
VERONA-BENEVENTO 3-1
Marcatori: 17' Barak, 56' Lapadula, 63' Barak, 77' Lazovic
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini (90+3' Günter), Lovato (46' Dawidowicz), Empereur (46' Magnani); Lazovic, Tameze, Ilic, Dimarco; Barak (90+3' Colley), Zaccagni; Kalinic (87' Di Carmine).
BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola (46' Tuia), Foulon; Ionita, Schiattarella (75' Tello), Dabo; R. Insigne (71' Improta), Caprari; Lapadula (75' Moncini).
Arbitro: Juan Luca Sacchi
Ammoniti: Caldirola, Barak, Schiattarella, Lovato, Glik, Zaccagni, Ionita, Lazovic, Magnani
Espulsi: 73' Caprari
FONTE: Goal.com
SERIE A
Serie A, le pagelle di Hellas Verona - Benevento: Barak man of the match
I voti ai protagonisti del match tra Hellas Verona e Benevento, posticipo della 6^ giornata di campionato
FRANCESCO PERNA 02.11.2020 22:40
Antonin Barak (Ph. Sky Sport)
VERONA (3-4-2-1): Silvestri 6.5; Ceccherini 6 (90'Gunter sv), Lovato 6 (46' Magnani), Empereur 5 (46' Dawidowicz) ; Lazovic 7, Tameze 6, Ilic 6, Dimarco 7; Barak 7.5, Zaccagni 7; Kalinic 6 (87' Di Carmine sv). All. Juric 6.5
BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò 6; Letizia 6, Glik 6.5, Caldirola 5.5 (46' Tuia 4.5), Foulon 5.5; Ionita 6, Schiattarella 6 (74' Tello 6), Dabo 6; R. Insigne 5 (71' Improta 5.5) , Caprari 6; Lapadula 7(74' Moncini 6) . All. F. Inzaghi 5.5
FONTE: IlPalloneGonfiato.com
Verona-Benevento 3-1: doppio Barak e Lazovic, gialloblù al quinto posto
© foto di www.imagephotoagency.it
Il Verona di Ivan Juric si impone sul Benevento al Bentegodi: 3-1 il risultato finale, per effetto della doppietta di Antonin Barak e del sigillo di Darko Lazovic. Per gli ospiti, momentaneo pari di Lapadula. L'Hellas gioca meglio in avvio di gara, trova il gol del vantaggio, ma poi va un po' in sofferenza e subisce la rete della formazione di Pippo Inzaghi. A quel punto, però, arriva la grande reazione dei gialloblù, che tornano avanti con Barak e, dopo l'espulsione di Caprari per proteste, trova con Lazovic il gol della sicurezza. Juric e i suoi salgono a quota 11 in classifica, nel nobile gruppo delle quinte composto anche da Napoli, Inter e Roma [...]
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Hellasmania: la fortuna e la forza due lati della stessa medaglia. Ora l'Hellas sta tornando
del 03 novembre 2020 alle 15:15
Chi ha presente un motore diesel? Probabilmente un poco tutti e anche quando tale espressione è applicata al calcio. Una squadra che riparte come "un motore diesel" è quella squadra che ci impiega un pochino a prendere il "via", ma che quando lo fa, lo fa spedita. Ebbene, questo Hellas può essere considerato tale: un motore a diesel che piano piano sta ritrovando la propria corsa. Una corsa interrotta non troppo tempo fa, ma che sembrava essere una bellissima parentesi infranta contro il muro della realtà, il muro di una dimensione più "terrena". Questo ultimo periodo però, quelle ali che sembravano essere state spezzate, hanno ricominciato a battere e lentamente anche il Verona sta scalando la classifica.
Contro il Benevento c'è stata un'ulteriore prova: un 3-1 arrivato dopo una partita vera, giocata a viso aperto da entrambe le squadre e che, con un poco di fortuna, i gialloblù sono riusciti a chiudere e portare a casa. Lo sappiamo poi tutti, quando la fortuna, la tuxe (come dicevano gli antichi greci), gira a tuo favore, è un segno da non sottovalutare. Ieri sera il Benevento ha avuto qualcosa da recriminare, per un calcio di rigore che poteva starci e che avrebbe potuto svoltare la gara, bisogna prenderne atto ed essere onesti.
Al di là di questo però, nel complesso e analizzando i fatti in modo empirico, questi tre punti sono il frutto di lavoro instancabile che Juric sta portando avanti. Basta pensare alla fase offensiva, dove Barak ieri ha trovato la giusta posizione che gli ha fatto segnare una bellissima tripletta; oppure la difesa, che sembrava essere il reparto più disastrato, ma che invece si sta rilevando il più solido. Questo Hellas sta ritrovando quella "retta via ch'era smarrita", prendendo in prestito le parole del Sommo poeta, e sta recuperando, cosa più importante, la consapevolezza della propria forza: caratteristica fondamentale nella cavalcata dell'anno scorso.
In fin dei conti quindi, è tutto un aspetto mentale, oltre che fisico. I gialloblù avevano bisogno di ritrovare se stessi e ora sembra che ciò stia accadendo. Ma come in tutte le cose, per confermarsi bisogna battersi contro i più forti e contro il Milan, nella prossima giornata, sarà la giusta occasione. La forza dell'Hellas dell'anno scorso è infatti sempre stata quella di dare del filo da torcere a tutte le squadre e se sarà così anche quest'anno, il tanto sognato posto in Europa potrà diventare realtà. Ora testa alta quindi e lavoro duro per tenere alta la concentrazione, oltre che il fisico.
Hellas Verona, le pagelle di CM: Barak non perdona e Zaccagni uomo assist. Empereur troppe incertezze
del 02 novembre 2020 alle 22:46
di Alessandro Righelli
Hellas Verona-Benevento 3-1
Silvestri 6,5: sempre attento nelle uscite e sui tiri da fuori del Benevento. Poche colpe sul gol subito.
Ceccherini 6: tanta corsa sia in fase difensiva che offensiva e buoni ripiegamenti al centro quando gli avversari si fanno sotto.
(dal 46' s.t. Guenter: s.v.)
Lovato 5,5: parte bene, ma si perde a partita in corso con un errore su Lapadula che poteva costare caro nel primo tempo.
(dal 1' s.t. Magnani 6: controlla bene la fase difensiva con qualche rischio.)
Empereur 5: sotto tono in questa serata. Incertezze soprattutto nei ripiegamenti veloci, si trova in difficoltà su Insigne, anche se viene graziato dall'imprecisione dell'avversario.
(dal 1' s.t. Dawidowicz 6: sicuramente meglio del compagno, con una spinta in più in fase di ripartenza.)
Lazovic 6: tante falcate sulla sua direttiva che spesso sfociano in traversoni che con più precisione potevano essere ben più pericolosi, ma è perfetto negli inserimenti, con un gol che gli regala la gioia del 3-1.
Tameze 6,5: con il fisico si fa spazio a centrocampo e cerca sempre di inserirsi negli spazi.
Ilic 6: ci prova da fuori anche al costo di tirare male.
Dimarco 6,5: grande supporto a tutte le azioni d'attacco e tanta tecnica a servizio della squadra.
Barak 7,5: doppietta importantissima, a fare da cornice ad una partita giocata ai massimi livelli. Intensità e corsa che hanno ripagato.
(dal 46' s.t. Colley: s.v.)
Zaccagni 7: assist man e rifinitore. Importantissimo in tutte le manovre offensive della squadra.
Kalinic 6: ci prova parecchie volte a trovare il gol tanto sperato ma anche una traversa gli nega la gioia.
(dal 42' s.t. Carmine: s.v.)
All. Juric 6,5: Verona che torna ai ritmi della scorsa stagione con un allenatore che è più al timone della propria squadra.
FONTE: CalcioMercato.com
03 NOV 2020
MENTALITÀ
“Mentalità” è la parola che ha usato Ivan Juric per spiegare i risultati del suo Verona, che dopo 6 giornate è quinto a 11 punti, in coabitazione con Roma, Inter e Napoli. E’ presto per mettersi qui a discutere di classifica e sarebbe lunare ora presagire eventuali sogni, più interessante è leggere quel 3-2-1 nella colonnina rispettivamente delle partite vinte, pareggiate e perse. Chiaro, una delle tre vittorie è quella a tavolino con la Roma (sul campo la successione sarebbe 2-3-1), ma l’Hellas di Juric sta mantenendo due caratteristiche delle passata stagione: la continuità di risultati e la capacità di non perdere mai (e vincere spesso) con le squadre più piccole.
Segnali incoraggianti, come è incoraggiante il mantenimento di alcune certezze (Zaccagni su tutti, pronto per la Nazionale) e la crescita di alcuni nuovi (si veda Barak, meno brillante nelle partite scorse). Ma la migliore garanzia resta Juric che non si illude e ci fa rimanere tutti con i piedi ben ancorati a terra. Per poter capire la dimensione del Verona in questo strano (e per certi versi indecifrabile) campionato, credo occorra aspettare almeno altre otto partite, nelle quali incroceremo – tra le altre – Milan, Atalanta, Lazio, Fiorentina fuori casa e il sorprendente Sassuolo e l’Inter al Bentegodi. Attraversate quelle forze caudine avremo gli strumenti per formulare un giudizio compiuto.
Intanto rincuora che al valore tecnico della rosa, sufficiente per una salvezza abbastanza tranquilla, si è aggiunta già oggi una chimica di squadra che non era affatto scontata dopo la rivoluzione estiva.
Come dice Juric è un fatto di mentalità.
Francesco Barana
03 NOV 2020
IL GENERALE URAGANO
Ivan Juric passerà alla storia per non aver mai perso una battaglia. Come Georgij Konstantinovič Žukov, detto Uragano, il leggendario generale russo della seconda Guerra Mondiale, l’uomo che ribaltò le sorti del conflitto sconfiggendo la Wehrmacht tedesca, la più grande macchina da guerra che l’uomo abbia mai costruito. Geniale stratega, Žukov ribaltò una guerra che pareva ormai segnata. Ed è lo stesso destino di Ivan Juric: qui per fortuna parliamo di calcio, ma Juric è l’uomo capace di ribaltare i pronostici, di cambiare il corso della storia, di regalare insperate vittorie al popolo dell’Hellas.
Sembrava una partita segnata anche quella con il Benevento. Mai visto un Verona così stanco, lento e falcidiato dagli infortuni. Sull’1-1 la squadra di Inzaghi aveva preso d’assedio l’area da rigore, sembrava ad un passo da una facile vittoria. Dall’altra parte però gli uomini del generale Ivan costruivano una tenace resistenza. La capacità di soffrire, di restare aggrappati alla partita, di comprendere quando si deve essere brutti sporchi e cattivi è sempre stato il timbro impresso da Juric alla sua squadra.
Così è bastato un suo segnale per scatenare l’inferno. Un guizzo da giocatore di grande qualità di Barak ha dato l’avvio al ribaltamento della partita. Il povero Benevento, quasi senza accorgersene e senza colpe specifiche si è ritrovato sul 3-1 mentre la meravigliosa armata di Juric mollava sganassoni terribili sotto forma di gol.
Alla sesta giornata della scorsa stagione il Verona pareggiava 1-1 a Cagliari e conquistava il suo sesto punto in classifica. Era un Verona che ci stava sorprendendo e che già meritava i nostri applausi se non altro perché stava già sovvertendo i pronostici che lo davano ultimo degli ultimi. Oggi dopo la sesta giornata, questo Verona, di punti ne ha undici, gli stessi di Inter, Roma e Napoli, uno solo in meno della Juventus. E il bello è che tutti, da Juric in giù, abbiamo la sensazione che sia ancora un Verona al sessanta, settanta per cento delle sue potenzialità. Chissà dunque quando sarà al cento per cento cosa potrà fare.
Intanto il generale Uragano se la gode nella sua trincea di Peschiera. Se la gode ma non troppo perché le partite come le battaglie hanno bisogno di uomini senza pace, indomiti, ruvidi, veri, carismatici che siano venerati dalle loro truppe e temuti dagli avversari. Juric non ha pace e come Žukov sta già preparando il prossimo piano di guerra. Il Milan è avvisato.
Gianluca Vighini
03 NOV 2020
PROFUMO D’EUROPA
La vittoria (sofferta) sul Benevento proietta il Verona in zona Europa League. Siamo all’inizio, il campionato è lunghissimo e con ogni probabilità la squadra di Juric non riuscirà a restare appaiata a Inter, Napoli, Roma. Però in questo momento la classifica dice che i gialloblù viaggiano al ritmo delle grandi e mi sembra giusto sottolineare questo piccolo, grande capolavoro. Merito soprattutto dell’allenatore croato, bravissimo sul campo dall’allenamento durante la settimana (aspetto più importante), altrettanto bravo in conferenza stampa e nelle interviste. Mai banale, mai scontato, sempre diretto e schietto.
Subito dopo il successo sul Benevento ha ripetuto che i suoi giocatori devono migliorare ancora tantissimo. Ha spiegato che non è facile prendere in mano un gruppo nuovo, stravolto dal mercato, privato degli elementi più preziosi, con l’obiettivo di portarlo in poco tempo a certi livelli. Gli 11 punti in classifica, il pareggio con la Juve, il bel gioco, le tre reti rifilate al Benevento non hanno cancellato in lui la delusione per un mercato-scommessa a basso costo, rispetto agli incassi realizzati con la vendita di Amrabat e compagnia.
Nelle scorse settimane ho letto giudizi critici e sul valore di questa rosa con paragoni troppo prematuri rispetto al gruppo dell’anno scorso. Gli elementi di spicco della passata stagione, poi venduti più o meno profumatamente, erano giocatori semi sconosciuti o reduci da campionati non eccezionali. Sono diventati grandi soprattutto grazie a Juric. Perché non potrebbe fare lo stesso con qualche nuovo arrivato?
Da quanto visto finora, questo Verona ha svariate alternative in difesa (soprattutto tra i centrali), ha finalmente un attaccante di spessore (Kalinic), ha giovani interessanti a centrocampo che stanno già mostrando una crescita importante e all’appello manca ancora un certo Benassi. L’impressione è che ci sarà da divertirsi anche quest’anno. In un periodo così difficile per questa maledetta pandemia, sognare qualcosa di bello non costa nulla. Anzi, può servire a farci dimenticare per un attimo questo orribile 2020.
Luca Fioravanti
02 NOV 2020
IL PAGELLONE DI VERONA-BENEVENTO
SILVESTRI 7.5 Tre miracoli clamori nel primo tempo, su Lapadula, Caprari e Insigne. Prende tutto quello che si può prendere e mette la firma a fuoco su questa gara. Generalmente meno protetto dai compagni della difesa, ha la forza di mantenere la calma e trasmetterla a chi gli sta davanti.
CECCHERINI 6.5 E’ il più integro della difesa, nonostante anche lui arrivi a questa partita per un pelo. Gioca con una voglia e una determinazione esemplari. Magari i piedi non sono proprio raffinati, ma quello che deve fare lo fa molto bene. Bravo.
GUNTER s.v. (dal 46′ s.t.)
LOVATO 6 Parte fortissimo, anticipando gli attaccanti del Benevento a destra e a manca. Poi qualche errore e un paio di sbavature che sono figlie di una condizione fisica non all’altezza. D’altra parte Juric lo ha recuperato proprio in extremis. Evidentemente qualcosa ancora gli mancava per dare le giuste garanzie. Rimane negli spogliatoi dopo il primo tempo.
MAGNANI 6 (dal 1′ s.t.) Subito due interventi che evitano il peggio. Poi litiga col pallone, apre un’autostrada per Lapadula ma è bravo lui stesso a contrastarlo, evitando il peggio. E’ uno di presenza in mezzo all’area, ma ancora lontano dalla migliore condizione. Si perde il neo peruviano nell’azione che permette al Benevento di impattare la partita.
EMPEREUR 5.5 La sensazione è che fisicamente non sia nelle condizioni migliori, perché regala troppo agli avversari. Una serie di errori poco comprensibile e, soprattutto non consueta per un ragazzo che sa di non essere Maldini e che proprio per questo bada alla sostanza e non ai ghirigori. Insigne lo manda in confusione, ragion per cui Juric lo lascia negli spogliatoi dopo l’intervallo.
DAWIDOWICZ 6 (dal 1′ s.t.) Non è la sua zona di campo preferita e si vede che è un po’ incerto. Tiene però alta la concentrazione e la porta a casa senza danni collaterali.
LAZOVIC 6.5 Nella giornata in cui non è quello che tutti ci aspettiamo, nella partita in cui soffre come non mai quella che dovrebbe invece essere la sua posizione naturale (largo a destra) trova il gol della tranquillità, da vera punta, che dà al Verona tre punti dal peso specifico clamoroso. Gli manca tanto Zaccagni, col quale solitamente si troverebbe anche bendato, ma, in fin dei conti, chi se ne frega, sono i punti che parlano.
TAMEZE 6.5 Tanta corsa e altrettanta lucidità nel creare il gioco quando non riesce ad Ilic. E’ uomo a tutto campo, certo non come ci aveva abituato Amrabat, ma non per questo di minor importanza. Finora non ha mai fatto pentire Juric di averlo messo dentro e più passano le partite più dimostra di aver capito cosa gli chiede il tecnico croato: saper cantare, ma anche portare la croce.
ILIC 6+ Alla vigilia della gara Juric lo ha portato in trionfo, lodando le sue grandi qualità tecniche e fisiche. Ha delle linee di gioco eccezionali e i suoi palloni viaggiano col radar, al millimetro. Deve fare un grande lavoro di copertura su Ionita, che segue passo dopo passo. Un lavoro che lo stanca, in considerazione anche delle tante energie che aveva speso in coppa Italia. Ma a me piace e pure molto. Concordo con Juric, i margini di miglioramento sono pazzeschi
DIMARCO 6.5 Bellissimo l’assist per il gol di Lazovic, quello che regala la sicurezza al Verona e tre punti in classifica pesantissimi. Corre tantissimo e mette dentro palloni davvero interessanti sui quali i compagni, però, non si fanno trovare pronti. Largo a sinistra, o terzo di difesa, rimane una certezza per Juric.
BARAK 7.5 Due palloni, due gol. Lo so, è una forzatura, ma guardate che non ne ha giocati tanti di più. Eppure quelli che gli sono capitati tra i piedi li ha capitalizzati al massimo, con due reti stupende, la seconda da cineteca. Non è uno che ama correre, ma ha qualità e forza fisica. Sta entrando in confidenza con questo ruolo e sono convinto che col passare delle settimane andrà sempre meglio. E se non essendo ancora a suo agio fa due gol così, chissà in futuro.
COLLEY s.v. (dal 46′ s.t.)
ZACCAGNI 6.5 Uomo assist nel primo gol di Barak. Una prima mezz’ora da fenomeno vero, ma in generale una partita da protagonista, anche perché ha più gamba rispetto ai compagni, molti dei quali spompati dalla partita di Coppa Italia contro il Venezia. Deve continuare su questa strada di grande consapevolezza, che lo sta facendo diventare una delle più belle stelle non solo del Verona ma di tutta la categoria.
KALINIC 6.5 Per carità, i voti degli attaccanti spesso sono direttamente proporzionali ai gol fatti. Lui non segna ma fa un grande lavoro, non solo di sportellate, ma anche di qualità tecnica. Non sciupa mai un pallone ed è sfortunato quando solo la traversa, a Montipò battuto, gli nega la classica gioia del gol. Arriveranno, è naturale. Intanto entra sempre di più nei meccanismi di questo Verona che sembra davvero aver trovato la punta della quale aveva bisogno. Bellissimo il tocco col quale libera Zaccagni, uomo assist per il primo gol di Barak.
DI CARMINE s.v. (dal 41′ s.t.)
ALL. JURIC 7 Il suo Verona che sembra più un lazzaretto, visti i tanti giocatori infortunati, ha gli stessi punti di Napoli, Inter e Roma che è addirittura stucchevole stare a dire quanto hanno speso durante il calcio mercato. Sa bene di aver vinto una partita miracolosa, che non meritava. Ma che proprio per questo ha un valore ancora più importante, non solo perché arrivata contro una diretta concorrente, ma anche perché figlia di energia morali con le quali i suoi hanno sopperito alle forze fisiche e atletica. Questa squadra non muore mai.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Baràk guida il Verona nella vittoria contro il Benevento
By Stefano Pozza - 2 Novembre 2020
La 6^ giornata del campionato di serie A vede scendere in campo nel posticipo del lunedì sera l’Hellas Verona contro il Benevento.
Partite interessante per gli uomini di Juric che trovano questa sera un’avversaria più che abbordabile, con una ghiotta occasione per provare a conquistare i 3 punti.
Inizio di gara e ritmi molto alti con le due compagini che vogliono dimostrare all’avversaria di non voler farsi mettere i piedi in testa. Pressing alto degli avversari che non consentono ai due centrocampisti di ragionare.
Al 16 i gialloblù passano in vantaggio: Kalinic sponda di tacco per Zaccagni che serve la
biglia in mezzo all’area per Barak e con un grazioso colpo di tacco infila la palla in rete.
Gli ospiti sono in apprensione, i gialloblù giocano bene e sulle fasce sono micidiali. Ma con il passare dei minuti il Benevento prova a ritornare in partita costringendo ad un paio di grandi interventi il portiere Silvestri. Con il vantaggio scaligero si chiude la prima frazione di gara.
Il secondo tempo inizia con due cambi per Juric: fuori Empereur e Lovato, dentro Dawidowicz e Magnani.
Gli ospiti vogliono pareggiare e al 55esimo ritornano in partita con un bel gol di Lapadula.
Gli scaligeri sembrano essere entrati in campo meno convinti rendendo vita facile agli ospiti.
Nel momento migliore del Benevento al minuto 62 è ancora Barak a portarci in vantaggio con un bel tiro di esterno da appena dentro l’area.
A 18 minuti dal termine gli avversari restano in dieci, espulso Caprari per proteste. Il Verona continua a giocare e al 76esimo allunga con un bel gol di Lazovic.
Nel finale esce Kalinic ed entra Di Carmine. El recupero escono Ceccherini e Baràk ed entrano Gunter e Colley.
Si chiude col una vittoria la gara, i gialloblù hanno alternato momenti di grande vivacità ad altri più tranquilli. Una buona prestazione che regala 3 punti importanti in chiave futura.
FONTE: HellasNews.it
Hellas Verona, salvezza a +8
novembre 3, 2020
Più forte di tutto e di tutti. Anche degli infortuni. E di un terreno di gioco non certo ottimale. Con caparbietà e spirito di sacrificio, l’Hellas Verona di Ivan Juric, al Bentegodi contro il Benevento, ha conquistato l’undicesimo punto in sole sei giornate. Un bottino che ha sorpreso tutti, allenatore gialloblù in primis. Lazovic e compagni sono riusciti a bloccare la truppa sannita guidata da Inzaghi, grazie ad un pizzico di fortuna che non guasta mai e ad una prestazione corale importante, resa unica grazie ad alcune giocate singole che ne hanno illuminato la serata. Silvestri nel primo tempo ci ha messo un paio di volte i guantoni salvando il risultato, Zaccagni oramai è sempre più una certezza e detta legge, a suo piacimento sul rettangolo verde di gioco, insieme a Barak che sta prendendo sempre più confidenza col mondo gialloblù. C’è poi Kalinic, un giocatore che si sta rivelando di partita in partita un attaccante di un’altra categoria, che sino a pochi anni fa potevamo usare solo alla Play Station, ex Atletico Madrid capace di fare reparto da solo, a cui manca solo una condizione fisica migliore ed il ritorno al gol. Tutti ingredienti questi che fanno sognare il fantastico pubblico gialloblù.
L’Hellas Verona si conferma la miglior difesa della Serie A
novembre 3, 2020
Solo Parma, Juventus e Benevento sono riuscite a scardinare la porta difesa da Silvestri. Nelle prime sei giornate, sono appena tre le reti incassate dalla squadra di Juric. A ruota dell’Hellas Verona troviamo i bianconeri (5) e proprio il Milan, avversario dei gialloblù domenica sera a San Siro.
Hellas Verona-Benevento 3-1, la moviola de La Gazzetta dello Sport
novembre 3, 2020
Un solo episodio, importante, al 26’ della ripresa, sul 2-1 per il Verona. Caprari entra in area e viene affrontata da Tameze. Il centrocampista del Verona capisce in tempo di rischiare il rigore e frena, Caprari calciando colpisce il terreno e finisce per terra. Non c’è un contatto significativo tra i giocatori e il Var Mazzoleni segnala all’arbitro Sacchi che è tutto ok.
Serie A, la classifica dopo la 6ª giornata
novembre 2, 2020
L’Hellas Verona di Juric sale in classifica a quota 11 punti, agganciando Napoli, Inter e Roma
Pagelle
novembre 2, 2020
Silvestri 7.5, Ceccherini 6.5 (Gunter sv), Lovato 6 (Magnani 6), Empereur 5 (Dawidowicz 6); Lazovic 6.5, Tameze 6, Ilic 6.5, Dimarco 6.5; Barak 8 (Colley sv), Zaccagni 7; Kalinic 7 (Di Carmine sv). All: Juric 7
Finale, Hellas Verona-Benevento 3-1
novembre 2, 2020
Undici punti in classifica, settimo posto e miglior difesa del torneo (3 reti subite, ndr) dopo 540’. Questo è l’Hellas Verona di Ivan Juric.
Luci al Bentegodi per il posticipo della sesta giornata, contro il neopromosso Benevento, gialloblù che confermano il 3-4-2-1 con Silvestri, Ceccherini, Lovato, Empereur; Lazovic, Tameze, Ilic, Dimarco; Barak, Zaccagni; Kalinic.
I ritmi sono alti, coi gialloblù che al 12’ partono in contropiede, sanniti che sono obbligati a tirare giù al limite dell’area Zaccagni per evitare grattacapi e sugli sviluppi della punizione battuta da Lazovic, il capitano gialloblù trova solo la barriera. La squadra di Juric alza il pressing ed al 17’ passa in vantaggio grazie alla prima rete in gialloblù di Barak. Azione da manuale del calcio degli scaligeri: Kalinic, di tacco, libera sulla sinistra Zaccagni, cross sul primo palo e appoggio in rete dell’ex Udinese a superare Montipó. Al 26’ Lovato sbaglia l’appoggio ma è lo stesso difensore a metterci una pezza sul tentativo di Lapadula. Miracolo di Silvestri due minuti dopo su Insigne, sul retropassaggio errato di Empereur. Ancora protagonista il portiere gialloblù al 32’ sulla conclusione, deviata, di Caprari che lo obbliga a chiudere in corner. Sugli sviluppi, colpo di testa a lato di Dabo. Zaccagni al 35’ tenta la conclusione a giro, defilato sulla sinistra, con Montipó che smanaccia in calcio d’angolo. Ma è il Benevento ad andare vicino al pareggio con Insigne al 39’, gialloblù che riescono a murare. Replicano subito gli scaligeri con lo scambio tra Zaccagni e Kalinic, attaccante croato che di sinistro non trova lo specchio della porta. L’ex Ionita al 42’, sul cross di Letizia, non trova di testa la porta difesa da Silvestri, primo tempo che si chiude senza recupero col vantaggio dell’Hellas Verona firmato Barak.
La ripresa si apre con Dawidowicz e Magnani al posto di Empereur e Lovato. Al 3’ colpo di testa di Lapadula su cross di Letizia, blocca Silvestri. Magnani sette minuti dopo regala palla a Lapadula ma è lo stesso centrale gialloblù, in tackle, a chiudere. La squadra di Inzaghi alza il ritmo ed all’11’ trova il meritato pareggio con Lapadula, su invito di Caprari, attaccante classe 1990 che batte sul primo palo Silvestri. Pronta la risposta della squadra di Juric, in contropiede, con Zaccagni che serve sul primo palo Kalinic che spara però alto. Hellas Verona che torna in vantaggio al 18’ grazie alla doppietta personale di Barak, ceco che di esterno sinistro, su invito di Dimarco dopo l’ottimo spunto di Zaccagni, batte Montipó sotto la Curva Sud. Kalinic al 22’ si vede fermare dalla traversa il colpo di testa, su assist di Tameze, mentre quello di Zaccagni trova pronto il portiere del Benevento. La squadra di Benevento ci prova dalla distanza, al 24’ con Dabo, tiro che termina alto sopra la traversa. Il Benevento tre minuti dopo reclamano calcio di rigore per il contatto tra Temeze e Caprari, attaccante del Benevento che viene espulso per proteste al 28’. Hellas Verona che cala il tris al 33’ grazie al gol di Lazovic, di testa, su invito di Dimarco. Terzo cambio per i gialloblù, con Di Carmine al posto di Kalinic al 42’, ed in pieno recupero (3’) spazio anche per Gunter e Colley al posto di Ceccherini e Barak. Gialloblù che al triplice fischio finale festeggiano la terza vittoria in campionato. Ed ora testa al Milan.
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
03 novembre 2020 - 17:30
Il fattore Barak
L’impatto del centrocampista ceco sul gioco del Verona, tra gol e versatilità
di Michele Tossani, @MicheleTossani
Getty Images
Fin dal suo arrivo nell’ultima sessione di mercato (in prestito dall’Udinese) Antonín Barák aveva acceso le speranze di un innalzamento del tasso tecnico della compagine gialloblù, soprattutto per chi aveva avuto modo di apprezzarne le qualità durante la seconda parte dell’ultimo torneo, che aveva visto il ceco vestire la maglia del Lecce.
Arrivato quindi alla corte di Jurić con buone aspettative, il 25enne centrocampista di Příbram sta per ora rispondendo alle attese. Nelle partite in cui è stato impiegato dall’inizio, Barák è andato a ricoprire la posizione di secondo trequartista del 3-4-2-1 disegnato dal tecnico croato.
I suoi compiti in fase offensiva sono quelli di legarsi all’altro no.10 e alla punta centrale ma anche a interno ed esterno di parte del centrocampo scaligero. Senza un centravanti di ruolo da 20 gol a stagione, a Barák viene chiesto di collaborare non solo in fase di rifinitura ma anche in quella di finalizzazione. Cosa che, contro il Benevento, gli è riuscita benissimo, come testimoniano le due reti realizzate.
La prima (bellissima, di tacco) è giunta proprio a seguito di una buona costruzione da parte dell’Hellas, conclusasi con una combinazione a tre che ha visto protagonisti Kalinić, Zaccagni e appunto Barák, vale a dire tutto il tridente gialloblù.
La seconda, frutto di un esterno mancino di pregevole fattura, ha consentito ai padroni di casa di incanalare a proprio favore il risultato della partita. Una partita non facile, vinta contro una squadra come quella di Filippo Inzaghi, sempre pronta a creare densità centrale e a negare così spazi in zona di rifinitura (quella compresa fra le linee di difesa e centrocampo).
Sfruttando la propria mobilità il calciatore ceco è stato comunque in grado di farsi trovare alle spalle delle linee di pressione avversarie, così come di invadere l’area campana, tanto è vero che due dei quattro passaggi chiave ricevuti dall’ex Udinese sono avvenuti all’interno dei sedici metri difesi da Montipò, il portiere giallorosso.
L’idea quindi dovrebbe essere quella di creare più situazioni di tiro per Barák, in modo da riportarlo ai fasti della stagione 2017/18, quella cioè durante la quale il neo-veronese mise a referto ben 7 reti.
È ovviamente ancora presto per sapere se Barák arriverà a replicare (in termini realizzativi) quel campionato. Di certo, l’inizio è stato col piede giusto.
VISTO DA NOI
03 novembre 2020 - 11:55
Grande spirito
Il Verona va veloce. Sarà cambiato, ma a restare è sempre l’identità di una squadra che ha testa e cuore
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
Getty Images
«Squadra ha grande spirito». Juric la mette giù così. Lo abbiamo ripetuto allo sfinimento: cambiano gli uomini in giostra, ma non la sostanza. La vera forza del Verona sta negli attributi, come sempre. Le tigri hanno fame, e mostrano le fauci di voraci appetiti. Pressare, spingere, aggredire e correre per arrivare lesti sempre per primi sulla palla e rilanciare: la matrice è quella. Il campo da pallone, terra di conquista. Quando ci riescono, la faccenda si fa seria per tutti: Juventus o Benevento che sia, non fa differenza.
Le partite di calcio sono la metafora della vita; cadi, ti rialzi, se ne hai forza, e ti aiuti. E di forza il Verona ne ha. Fisica e morale. Detta così, «Squadra ha grande spirito» pare un omaggio alla retorica, ma non è così. È semmai la sintesi di un’idea chiara e forte che prende corpo giorno dopo giorno sul verbo dell’uomo giusto, capitato nel posto giusto nel momento giusto. Un allenatore capace, in poco tempo (lo scorso campionato è terminato ad agosto), con una preparazione rabberciata e affrettata, oltre che con una rosa parecchio rinnovata, di tracciare la via a colpi di piccone e martello. E, va detto, non era affatto facile. Il suo maggior merito è quello. Ha sbraitato, ha smoccolato, ha lanciato grida di allarme e non le ha certo mandate a dire, ma gira e rigira siamo sempre lì: «Squadra ha grande spirito».
Eccolo là, il kharma di questo Verona. Lo è dal giorno in cui Ivan Juric è arrivato; lo era lo scorso anno, quando ad agosto era dato per sicuro retrocesso con un esonero al suo allenatore già scritto, salvo poi stupire tutti e far ricredere le cassandre; lo è a maggior ragione quest’anno, con una rosa ritenuta più debole (a torto secondo noi: magari con qualche picco in meno, ma la coperta è più lunga), e ben cinque punti in più rispetto a un anno fa. Vero che sul campo sarebbero tre, ma poco cambia. Perché lo spartito è sempre lo stesso. La banda suona il rock sul riff di «Squadra ha grande spirito», testi di Ivan Juric su musiche di Tony D’Amico, giovane compositore taciturno che tra una sigaretta e l’altra individua e azzecca le note giuste. Ci sono poi i «bambini», come li chiama il tigrotto spalatino: vero che ne sta svezzando più di uno, ma piuttosto che un campogiochi, il suo Verona assume sempre di più i tratti di sfrontata brigata partigiana d’assalto che, avuto lo schioppo e fatto in fretta l’addestramento, non vede l’ora di tendere l’agguato all’invasore.
C’è infine l’aspetto economico: il Verona spende poco e bene, investe nella generazione futuro e la lancia in orbita: si muovessero tutti così, il circo sarebbe più sano. Perchè i soldi non sono tutto (di questi tempi poi…) e le idee ancora qualcosa valgono a questo mondo, soprattutto se chi è chiamato a infonderle è un tipo bello ruvido che va dritto al sodo, martella concetti e non lesina lavate di capo ai suoi studenti. «Squadra ha grande spirito» è insomma il Verona che ami e nel quale ti riconosci. Il Verona che sempre vorresti vedere, perché in fondo noi siamo quella roba lì. Lo erano i nostri nonni e i nostri padri, lo siamo noi oggi, e lo saranno anche i nostri figli domani. E ora andiamo a giocarcela a Milano, nel salotto di San Siro, con «grande spirito» ovviamente. E con che altro sennò…
NEWS
03 novembre 2020 - 08:46
Rigore per il Benevento? Il no della Gazzetta: “Caprari calcia per terra”
Corretta la decisione dell’arbitro, dopo le proteste espulso l’attaccante giallorosso
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Il rigore reclamato dal Benevento per un contatto tra Adrien Tameze e Gianluca Caprari non c’era.
Lo scrive nell’analisi dell’episodio contestato “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola.
Questo il commento del quotidiano “Il centrocampista del Verona capisce in tempo di rischiare il rigore e frena, Caprari calciando colpisce il terreno e finisce per terra. Non c’è un contatto significativo tra i giocatori e il Var Mazzoleni segnala all’arbitro Sacchi che è tutto ok”.
In seguito alle reiterate proteste, poi, Caprari è stato espulso e il Benevento, in dieci uomini, ha ceduto definitivamente all’Hellas.
NEWS
03 novembre 2020 - 08:21
Campionati a confronto: Verona a +5 rispetto all’anno scorso
I gialloblù vanno più forte della passata stagione, vittoria a tavolino con la Roma a parte
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Il Verona di Ivan Juric corre più forte di quello della passata stagione.
Dopo sei giornate di campionato, l’Hellas ha 11 punti, mentre l’anno scorso ne aveva 6, dopo la sesta giornata, frutto dei pareggi con Lecce, Udinese e Cagliari e del successo con il Lecce
Un margine di cinque lunghezze che può essere ricalcolato sulla base della vittoria a tavolino assegnata ai gialloblù per la gara con la Roma.
In ogni caso, il Verona di oggi sarebbe davanti con 3 punti di differenza.
NEWS
02 novembre 2020 - 23:08
Pagelle, Barak firma due capolavori, Zaccagni bravissimo. Silvestri fa miracoli
Kalinic fa tanto gioco per la squadra. Tameze e Ilic soffrono, Dimarco scodella assist
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 7,5
Almeno tre eccezionali parate nel corso del primo tempo: due volte stoppa Insigne, inoltre ha un riflesso di puro istinto su Caprari. A furia di insistere il Benevento lo supera con Lapadula, ma hai voglia a buttare giù il muro.
CECCHERINI 6
La sua presenza era a rischio per il problema muscolare che l’ha fermato domenica scorsa con la Juve. Ce la fa e inizia subito. Balla come tutta la difesa dell’Hellas nel primo tempo, all’inizio del secondo non va molto meglio. Dopo, però, riesce a prendere il controllo
LOVATO 6
Anche lui recupera a tempo di record dall’infortunio accusato all’Allianz Stadium. Il Benevento, dopo qualche impaccio che si allunga fino al gol del vantaggio del Verona, sale con tutta la potenza di un attacco aggressivo: ha i suoi patemi e si vede che non è al meglio, Juric preferisce toglierlo all’intervallo.
EMPEREUR 5
Sbaglia un paio di tocchi in uscita con la palla. Il terzo (di testa) per poco non regala al Benevento il gol: Silvestri fa una gran parata su Insigne ed evita il patatrac. Non è serata, esce dopo un tempo.
LAZOVIC 6,5
Viene spostato per necessità sulla fascia destra. Non è facile trovare la maniera per spingere, dal suo lato attacca spesso Caprari, micidiale e tecnico velocista. Appena il Benevento cala i giri sbuca e va: puntualissimo alla chiamata per il gol che chiude la partita.
TAMEZE 5,5
Collocato nuovamente in mezzo al campo, fiancheggia Ilic. Non è le caratteristiche di mediano puro di Vieira. Non riesce ad assicurare sufficiente copertura e quando il Benevento. Rischia grosso sull’impatto con Caprari che il signor Sacchi ritiene non essere da rigore: l’attaccante calcia prima del contrasto con il giocatore del Verona.
ILIC 5,5
Juric affida al suo piede mancino e al suo fosforo la gestione della regia. Tende a tenere troppo a lungo il pallone e questo è un limite da tagliare. Ha l’occasione per il 2-0: calcia alto. Qualche errore di misura di troppo,
DIMARCO 6,5
Comincia con alcuni scatti in affondo sulla sinistra. In difesa deve soffrire ma quando spinge è una forza della natura. Lo tagliano fuori sul gol dell’1-1 ma poi scodella gli assist per la seconda rete di Barak e per il gol di Lazovic. Una scheggia.
BARAK 8
Al posto giusto nel momento giusto, delizioso il suo squillo in corsa che dà l’1-0 all’Hellas. Poi si mette a battagliare nel pieno della tempesta che il Benevento scatena. Quando il Verona incassa il pari, lo riporta avanti con un pezzo di bravura per palati fini: tiro potente e preciso di esterno sotto il sette con il sinistro. Un capolavoro.
ZACCAGNI 7,5
Da lui c’è da aspettarsi quell’estro in più che serve per cambiare marcia sulla trequarti. È quello che fa in occasione del gol di Barak: notevole la sua fuga sulla sinistra, pregiato l’assist. Non è che una delle tante belle cose che propone in una partita che interpreta con intelligenza e maturità.
KALINIC 7
Seconda partita consecutiva da titolare in campionato con l’Hellas. Illuminante il suo colpo di tacco che libera sul binario di sinistra Zaccagni nell’azione del vantaggio del Verona. La sua esperienza ha un evidente valore specifico per l’attacco gialloblù. La traversa gli toglie un gol che sarebbe meritatissimo.
MAGNANI 6
Parte male, pasticciando su un pallone che Lapadula gli soffia da sotto il naso, ma è lesto a rimediare. Ha il compito di comandare la difesa e con il passare dei minuti (e il cedimento del Benevento) lo fa con il giusto piglio.
DAWIDOWICZ 6
Senza strafare tiene la rotta sulla linea arretrata.
DI CARMINE ng
COLLEY ng
GUNTER ng
JURIC 7
I rientri dell’ultima ora gli consentono di non doversi inventare ancora daccapo la formazione. Tuttavia è chiaro che Lovato non è al meglio e che Ceccherini stringe i denti. Il Verona parte forte, poi il Benevento prende spazio e l’Hellas si trova all’angolo. Ha la forza mentale per uscirne e lo spirito per andare a vincere. Gialloblù sempre più in alto, ma pur sempre con i piedi per terra.
NEWS
02 novembre 2020 - 22:41
Doppio Barak più Lazovic. 3 a 1 al Benevento, Hellas in alto tra le grandi
Gara difficile con i campani, in gara fino al rosso a Caprari. Hellas in compagnia di Inter, Napoli e Roma
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Verona settimo in classifica in compagnia, a 11 punti, di Inter, Napoli e Roma. Non male per una squadra rivoluzionata e con molte assenze pesanti. Lo spirito dell’Hellas va oltre gli ostacoli, la classe di Barak stende un Benevento che per mezzora tra primo e secondo tempo fa vedere i sorci verdi ai gialloblù, pareggia ma che poi subisce il 2 a 1 e cede dopo l’espulsione di Caprari e al 3 a 1 di Lazovic. Il Verona non muore mai, si nasconde, subisce, per poi tornare e stendere l’avversario schiumante di rabbia. Una meraviglia.
FORMAZIONI
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Lovato, Empereur; Lazovic, Tameze, Ilic, Dimarco; Baràk, Zaccagni; Kalinic
BENEVENTO (4-3-1-2): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola, Foulon; Dabo, Schiattarella, Ionita; Insigne; Lapadula, Caprari
Hellas senza Vieira, Faraoni, Ruegg, Favilli, Veloso, Benassi e Danzi, tutti infortunati. Dirige Sacchi il posticipo della sesta giornata di campionato.
PRIMO TEMPO, PIÙ BENEVENTO, MA A SEGNARE È IL VERONA
Il Benevento parte con personalità, senza inizialmente creare pericoli. Lovato è attento. Ilic recupera in difesa e imposta con grande maturità. Zaccagni al 13′ prende un fallo ai 18 metri. Lazovic calcia sulla barriera. Empereur sbaglia due volte in impostazione e i campani rischiano di andare in porta.
BARAK! VERONA IN VANTAGGIO -È meravigliosa l’azione dei gialloblù al 18′ che porta al gol dell’1 a 0. Kalinic col tacco fa viaggiare Zaccagni a sinistra. L’assist è rapido e Barak si getta dentro da prima punta anticipando i difensori e l’intervento di Montipò con un tocco di sinistro.
L’Hellas insiste, Kalinic apre i varchi, Lovato va aprendere Lapadula a metà campo.
BENEVENTO, SEI OCCASIONI PER IL PARI – Il Benevento reagisce e mette sotto tiro l’Hellas. Al 28′ grave errore di Empereur che innesca Insigne. Silvestri compie un miracolo con l’attaccante che si dispera. Al 32′ è Caprari che calcia da fuori, Silvestri all’ultimo devia col piede. Al 33′ Dabo da corner di testa manca non di molto la porta. Al 37′ e al 38′ Insigne prima si vede deviato il tiro da Zaccagni, poi Silvestri gli impedisce la gioia.
Nel mezzo Zaccagni impegna Montipò e al 40′, poi Ilic manda alto di poco. La gara è scoppiettante e ancora Ionita sfiora il palo di testa da corner.
SECONDO TEMPO, DOPPIO CAMBIO IN DIFESA PER L’HELLAS CHE TORNA L’HELLAS
Empereur, autore di un primo tempo da brivido e Lovato, già ammonito e reduce da un infortunio, vengono tolti. Al loro posto entrano Magnani e Dawidowicz. Anche Inzaghi toglie Caldirola per Tuia.
Il motivo non cambia, il Verona è ancora alle corde. Silvestri blocca un’incornata di Lapadula, Magnani rimedia un pericolo, il Benevento è indiavolato e i gialloblù ci capiscono poco. Mancano tremendamente Veloso e Faraoni a dare qualità e sostanza. Glik mena al limite del regolamento, poi viene finalmente ammonito. Magnani prima sbaglia poi recupera in scivolata su Lapadula.
LAPADULA FA 1 A 1 – Arriva il gol, più che nell’aria, del Benevento. Pareggia Lapadula che su assist di Caprari trova un’autostrada davanti a Silvestri (buchi di Magnani e Dimarco) e fredda il portiere al 57′.
Poco dopo l’Hellas si fa finalmente vedere. Zaccagni fugge a sinistra e mette in mezzo per Kalinic che attacca il primo palo ma gira male la palla mandando fuori. Basta questo, tuttavia, per far risorgere almeno un po’ il Verona, irriconoscibile e letteralmente soverchiato dall’avversario fin lì.
BARAK, E DUE! GOL ALLA BRIEGEL -I gialloblù ci riprovano, e ci riescono. Dimarco va verso il fondo e scarica da sinistra per Barak. Il ceco fa due passi e con l’esterno sinistro piazza un tracciante che si infila nel sette opposto. Meraviglioso gol che ricorda la potenza e la rapidità di esecuzione di Hans-Peter Briegel.
TRAVERSA DI KALINIC! – I gialloblù riprendono le redini. Zaccagni viene ammonito poi Tameze fa una bella cosa con un cross dalla trequarti al bacio per lo stacco di Kalinic che svetta imperiosamente mandando la palla a schiantarsi sulla traversa, quasi all’incrocio alla sinistra di Montipò.
NERVOSISMO E ROSSO PER CAPRARI
Il Benevento si fa prendere dal nervosismo quando il Var decide che non c’è rigore, al 73′, per un presunto fallo di Tameze su Caprari che però inciampa zollando il terreno prima che intervenga il francese. Lo stesso, già ammonito, continua a protestare e viene cacciato da Sacchi. Inzaghi va col 4-4-1 togliendo Schiattarella e Lapadula per Tello e Moncini.
LAZOVIC!! 3 A 1
L’Hellas colpisce ancora duro al 78′. Dimarco da sinistra pennella al centro dove Lazovic è lesto a infilarsi e di testa a battere Montipò con la palla in diagonale a fil di palo.
Il Verona sa di avere la gara in pugno, ma non si ferma. Glik toglie la palla dalla testa di Kalinic, che esce all’88’ dopo un’ottima gara. Entra Di Carmine. Poi Ceccherini ha i crampi ed entra Gunter a riassaggiare il prato nel recupero.
L’Hellas porta a casa tre punti pesantissimi, andando oltre le difficoltà contingenti e mostrando che il marchio di Ivan Juric è sempre e comunque predominante.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE A
Tris al Benevento (3-1)
Hellas vola al 5° posto
02/11/2020 20:45
Anche se in piena emergenza, l'Hellas batte 3-1 al Bentegodi il Benevento di Filippo Inzaghi grazie alla doppietta di Barak e alla rete di Lazovic (inutile il momentaneo pareggio di Lapadula). Una vittoria pesante che porta il Verona a quota 11 punti, al quinto posto, insieme alle big Inter, Napoli e Roma. E domenica, nel posticipo serale, ci sarà la sfida alla capolista Milan a San Siro.
Finisce qui: Hellas-Benevento 3-1
93' Ci prova Glik: palla fuori.
92' Escono Ceccherini e Barak, entrano Gunter e Colley.
Tre minuti di recupero
89' Il Benevento ormai si è arreso.
86' Esce Kalinic, entra Di Carmine. Juric si complimenta col suo connazionale.
84' Ammonito Magnani
82' Hellas in controllo del match.
77' GOOOOOLLL DEEEEL VEEEROOOONAAAAA!!!! Dimarco serve in area Lazovic che di testa trafigge Montipò: 3-1 Hellas in 11 contro 10.
75' Ammonito Lazovic per un fallo a metà campo.
72' Il Benevento si lamenta per un rigore non dato (presunto fallo di Tameze in area), Sacchi espelle Caprari per proteste dopo che l'ex Pescara si era lamentato ancora per un fallo non concesso. Benevento ora in dieci.
69' Conclusione violenta di Dabo: palla alta sopra la traversa. Il Benevento è ancora vivo.
66' Traversa di Kalinic con un bel colpo di testa (assist di Tameze). Hellas vicino al 3-1.
63' GOOOOOOOOLLLL DEEEEELL VEROOONAAAAAAAA!!!!! Dimarco "pesca" Barak libero al limite dell'area: l'ex Udinese non ci pensa due volte e con un potente tiro d'esterno batte un incolpevole Montipò. 2-1 Hellas!
58' Grande giocata di Zaccagni sulla sinistra: serve in area Kalinic ma il croato, disturbato da Glik, calcia alle stelle.
56' GOL BENEVENTO Caprari serve in area Lapadula che, troppo solo in area, non lascia scampo a Silvestri: 1-1.
55' Ancora Lapadula pericoloso: Magnani rimedia ad un suo errore con un salvataggio col corpo che ribatte la palla.
48' Silvestri è attento e blocca un colpo di testa di Lapadula.
46' Doppio cambio in difesa per Ivan Juric: dentro Dawidowicz e Magnani, fuori Lovato ed Empereur. Cambia anche Inzaghi: fuori Caldirola, dentro Tuia.
Parte la ripresa
Verona in vantaggio grazie alla rete di Barak (1-0).
Finisce il primo tempo senza recupero
44' Ammonito anche Lovato per un fallo a metà campo.
42' Ci prova Ionita di testa: per un soffio il Benevento non trova il pareggio. Palla fuori di un soffio.
40' Bel tentativo a giro di Ilic: la palla sfiora la traversa.
38' Il Benevento non demorde e ci prova ancora con Insigne: palla alta sopra la traversa in due occasioni differenti, create in meno di un minuto dal fratello dell'attaccante del Napoli.
35' Tiro-cross velenosissimo di Zaccagni: se non fosse stato per Montipò, la palla sarebbe finita sotto l'incrocio. Si rimane 1-0 per il Verona.
33' Colpo di testa di Dabo in mezzo all'area gialloblù: palla fuori di poco.
32' Ci prova ancora il Benevento con Caprari. L'ex Pescara calcia da fuori area e impegna seriamente Silvestri che si salva in corner.
29' Ammonito Barak.
26' Grande occasione del Benevento con Insigne che "brucia" Empereur in velocità: l'attaccante però non riesce a segnare perché Silvestri è miracoloso nel salvare la porta gialloblù con un grande intervento.
22' L'Hellas continua ad attaccare: il Benevento ora è più basso col baricentro.
17' GOOOOOOOOLLLL DEL VERONAAAAA!!!!! Kalinic serve di tacco Zaccagni che sfonda sulla sinistra e serve Barak in mezzo al'area: il trequartista ceco anticipa Caldirola e non lascia scampo a Montipò per l'1-0 gialloblù.
12' Dopo un bel contropiede del Verona, Zaccagni conquista un calcio di punizione dal limite dell'area. Ma Lazovic non sfrutta l'occasione e calcia sulla barriera campana.
10' Il Verona fa fatica ad impostare le azioni offensive. Pressing alto degli stregoni.
5' Le squadre si studiano: il Benevento è dinamico e aggressivo in questi primi minuti.
Live
Ivan Juric contro il Benevento ridisegna il suo Verona, in piena emergenza, a causa dei tanti infortuni. In difesa Ceccherini, Lovato ed Empereur. A centrocampo Lazovic, Tameze, Ilic e Dimarco. Davanti Kalinic supportato da Zaccagni e Barak. Pippo Inzaghi non rinuncia a giocare con tre giocatori offensivi: c'è Insigne Jr con Lapadula e Caprari.
VERONA-BENEVENTO 3-1 (17' e 63' Barak, 56' Lapadula, 77' Lazovic)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini, Lovato, Empereur; Lazovic, Tameze, Ilic, Dimarco; Baràk, Zaccagni; Kalinic. A disposizione: Berardi, Pandur, Salcedo, Di Carmine, Udogie, Cetin, Terracciano, Cancellieri, Günter, Magnani, Dawidowicz, Colley. All.: Ivan Jurić.
BENEVENTO (4-3-1-2): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola, Foulon; Dabo, Schiattarella, Ionita; Insigne; Lapadula, Caprari. A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Tello, Viola, Maggio, Tuia, Improta, Di Serio, Moncini, Sau, Hetemaj. All.: Filippo Inzaghi.
Arbitro: Juan Luca Sacchi (Sez. AIA Macerata)
Assistenti: Domenico Palermo (Sez. AIA Bari), Fabio Schirru (Sez. AIA Nichelino).
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Le pagelle di Kalinic: gol soltanto rimandato. Fa reparto da solo, sembra rinato
3/11 ALLE 11:00
di LORENZO DI BENEDETTO
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Titolare anche a causa dell'assenza di Favilli e delle non ottime condizioni fisiche di Di Carmine, ma Nikola Kalinic non ha buttato via l'occasione che Juric gli ha dato. "Sembra rinato" scrive La Gazzetta dello Sport, mentre il Corriere dello Sport commenta: "Fa reparto, eccome". Dal suo colpo di tacco per Zaccagni nasce il gol di Barak. Meriterebbe il gol ma sulla sua incornata trova la traversa: l'appuntamento con la prima rete in gialloblù è soltando rimandato.
TMW 6
Gazzetta dello Sport 7
Corriere dello Sport 6,5
Tuttosport 7
Corriere della Sera 7
SERIE A
Le pagelle di Caprari: pimpante in campo ma rovina la serata del Benevento con le sue proteste
3/11 ALLE 10:45
di LORENZO DI BENEDETTO
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Fin quando resta in campo è una vera spina nel fianco per la difesa dell'Hellas Verona, probabilmente il migliore del Benevento, ma Gianluca Caprari non è stato costretto a uscire né per infortunio né per scelta tecnica, bensì per aver perso la testa per un mancato rigore assegnato, con le proteste che gli sono valse l'espulsione. Serata del Benevento rovinata da questo, con Filippo Inzaghi che non ha potuto fare molto di più una volta in 10. Da uno come lui ci si aspetta di più dal punto di vista comportamentale: che la lezione serva da insegnamento.
TMW 4
Gazzetta dello Sport 5
Corriere dello Sport 5
Tuttosport 6,5
Corriere della Sera 5
SERIE A
Le pagelle di Barak: titolare post Covid e doppietta decisiva. Bomber e classe
3/11 ALLE 10:30
di LORENZO DI BENEDETTO
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Prima da titolare dopo essere rimasto ai box a causa del Coronavirus e doppietta che vale tre punti. Antonin Barak è il vero protagonista della vittoria dell'Hellas Verona contro il Benevento, con la prima rete da bomber vero e la seconda dettata dalla sua classe. Juric può sorridere, ha un altro trequartista in grado di fare la differenza.
TMW 7,5
Gazzetta dello Sport 7,5
Corriere dello Sport 7,5
Tuttosport 7,5
Corriere della Sera 7,5
RASSEGNA STAMPA
3/11 ALLE 08:18
di NICCOLÒ SANTI
Il Mattino: "Var e polemiche: Benevento ko a Verona tra proteste e veleni"
L'edizione odierna de Il Mattino scrive: "Var e polemiche: Benevento ko a Verona tra proteste e veleni". I campani hanno interpretato bene la vara con l'Hellas ma è impensabile subire il secondo gol nel momento migliore. E va migliorata la tenuta mentale, data l'espulsione di Caprari dopo il 2-1 innervosito dal rigore su cui arbitro e Var hanno sorvolato.
RASSEGNA STAMPA
Corriere di Verona: "La meravigliosa band metal di Juric. Ora c'è un Diavolo da scacciare"
3/11 ALLE 08:13
di ALESSANDRO TEDESCHI
© foto di Insidefoto/Image Sport
"La meravigliosa band metal di Juric. Ora c'è un Diavolo da scacciare", così titola stamane il Corriere di Verona, sui ragazzi di Juric. I gialloblu superano il Benevento con una doppietta di Barak ed una rete di Lazovic: raggiunte Inter, Roma e Napoli a quota 11. E ora tocca al Milan di Ibrahimovic, capolista. Il Verona il suo pirata ce l'ha in panchina, a guidare la sua giovane banda di Peter Pan. La classifica rallegra e domenica sarà il Milan di Ibra il diavolo da scacciare dalla chiesa di Juric l'esorcista.
SERIE A
Hellas Verona-Benevento 3-1, le pagelle: Barak show. Caprari spezza le gambe ai suoi
3/11 ALLE 06:34
di LUCA BARGELLINI
© foto di www.imagephotoagency.it
Hellas Verona Benevento 3-1
Marcatori: 17' e 62' Barak, 57' Lapadula, 77' Lazovic
HELLAS VERONA
Silvestri 7 - Nel momento di maggiore pressione del Benevento ci mette sia le mani che i piedi per fermare le conclusioni di Insigne e Caprari. Nulla può sul momentaneo pareggio del Benevento.
Ceccherini 6 - Le punte del Benevento non sono clienti facili. Perde qualche duello di troppo prima con Ionita nel primo tempo e poi con Lapadula nella ripresa. In entrambe le occasioni le incornate non vanno a buon fine. Migliora col passare dei minuti (Dal 92’ Gunter sv)
Lovato 5,5 - Come Ceccherini non è al top. Quando il Benevento alza i giri del motore fatica a tenere a bada gli avversari. Ammonito per un intervento scorretto ai danni di Lapadula (Dal 46’ Magnani 6 - Si presenta con una grande chiusura su Lapadula. Scivola troppo verso il centro in occasione del pari del Benevento aprendo lo spazio al numero 9 giallorosso ma poi acquisisce sicurezza)
Empereur 5,5 - Rischia tantissimo su un tocco di testa corto che dà il via ad una ripartenza di Insigne su cui Silvestri si supera (Dal 46’ Dawidowicz 6 - Entra bene in partita, ordinato al centro dell’area)
Lazovic 6,5 - Torna a destra, suo ruolo originario. Spinge molto facendo valere la sua velocità dialogando molto bene con Barak. Segna il gol che chiude il match.
Ilic 6 - Quando accompagna l’azione lo fa con ordine come sa fare lui. Qualche difficoltà quando spinge il Benevento ma alla fine gara sufficiente.
Tameze 6 - Usa il fisico e anche il mestiere per contrastare gli avversari del Benevento. Non sempre i suoi metodi sono ortodossi ma gioca bene. Rischia sul presunto tocco su Caprari in area.
Dimarco 6,5 - Bene quando si sgancia sulla sinistra, meno quando dalla sua parte avanza Letizia. Tarda a stringere su Lapadula in occasione del pareggio, ma si riscatta ampiamente servendo sia l’assist per il 2-1 di Barak che quello per il 3-1 di Lazovic e meritandosi un voto positivo.
Barak 7,5 - Rientra in campo dopo la positività e lo fa con una doppietta. Prima con un gol da vero bomber d’area di rigore raccogliendo un cross al bacio di Zaccagni e poi, su suggerimento di Dimarco supera Montipò con una conclusione di esterno (Dal 93’ Colley sv).
Zaccagni 7 - Uomo ovunque di Ivan Juric. Il suo cross per il gol del vantaggio è un cioccolatino che Barak scarta e gusta. Sempre pericoloso a sinistra, prezioso anche nella fase di contenimento.
Kalinic 6 - Gioca molto di sponda per i compagni, poco incisivo in area. Ma dal suo colpo di tacco per Zaccagni nasce il gol di Barak. Meriterebbe il gol ma sulla sua incornata trova la traversa.
Juric 6,5 - Il lavoro è ancora tanto da fare ma la squadra ha mostrato lo spirito di sempre, ha sofferto ma si è rialzata trovando tre punti che la proietta al quinto posto a pari merito con Inter, Roma e Napoli.
BENEVENTO
Montipò 5,5 - Nulla può su tutti e tre i gol dell'Hellas. Bell'intervento sul finire del primo tempo sul tiro-cross di Zaccagni.
Letizia 5,5 - Quando Zaccagni affonda va in difficoltà, ma quando è lui a farsi vedere in avanti la musica cambia. Dopo il secondo vantaggio dell'Hellas calano i giri anche per lui.
Caldirola 5,5 - Rimane in campo un tempo. Soffre come Glik il duello con un Kalinic vivo. (dal 45' Tuia 4 - I due gol della ripresa messi a segno dall'Hellas nascono da sue indecisioni. Meglio fosse rimasto in panchina).
Glik 6 - Guida il reparto. Con grinta, tacchetti ed esperienza. Sui gol non ha particolari colpe anche perché gli altri compagni non lo aiutano. Decisivo a fine gara per evitare il 4-1 di Kalinic. In extremis tenta di trasformarsi in bomber per alleggerire almeno il passivo.
Foulon 5 - Come Letizia dall'altra parte corre tanto, ma è meno incisivo rispetto al compagno. Sul 3-1 di Lazovic si accentra troppo lasciando scoperta la sua zona di competenza.
Ionita 5 - Ha sulla testa il gol dell'1-1 sul finire della frazione, ma la palla esce di un soffio. Nella ripresa soffre il cambio di marcia del centrocampo scaligero.
Schiattarella 5 - Cervello e muscoli della mediana. Le sue urla durante tutto il match scandiscono le giocate degli uomini di Inzaghi. Quanto la squadra rimane in dieci esce per fare spazio ad un giocatore con maggiore propensione offensiva. (al 74' Tello sv - Non si vede)
Dabo 5 - Grande abnegazione, corsa e voglia di fare. Precisione e idee però si vedono. Buono un tiro a metà ripresa che finisce comunque alto di mezzo metro. Niente altro.
Insigne 5,5 - Si mangia l'1-1 una decina di minuti dopo il vantaggio scaligero. Ha sui piedi un'altra occasione per mareggiare ma nulla. Nella ripresa scompare. (al 70' Improta 5,5 - Entra pochi minuti prima dell'espulsione di Caprari che di fatto fa terminare anzitempo la gara).
Caprari 4 - È il più pimpante di tutta la squadra campana. Un bel tiro nella prima frazione e una magia che consente a Lapadula di pareggiare nella seconda le skills del suo match. Al 71' poi finisce a terra per un contatto con Tameze per il quale non arriva il rigore. Sulle proteste successive direzionate verso il quarto uomo arriva un rosso diretto che rovina il match di tutto il Benevento.
Lapadula 6 - Più rifinitore che finalizzatore nella prima frazione. Nella ripresa, invece, ci mette appena 3' per ricordarsi che il suo lavoro è quello di fare gol e conclude una grande azione in coppia con Caprari. (Al 74' Moncini sv- Vedi Tello)
All. Inzaghi 6 - Vuole tornare alla vittoria e lo si vede perché il suo Benevento non molla neanche di fronte allo svantaggio. Il gol di Lapadula rimette la squadra in corsa, ma il secondo gol di Barak, su cui le colpe di Tuia sono evidenti, e il successivo rosso per proteste a Caprari fanno svanire i sogni di gloria. Moncini e Tello inseriti per ridisegnare la squadra con un 4-4-1 non danno i frutti sperati. La sensazione è che la squadra, prima dell'inferiorità numerica, avesse le carte in regola per pareggiare e il merito è di chi sta in panchina.
I FATTI DEL GIORNO
Benevento sconfitto ma non domato. Caprari decisivo in negativo. Inzaghi non molla
3/11 ALLE 00:57
di LUCA BARGELLINI
© foto di www.imagephotoagency.it
Sconfitta pesante ma non del tutto meritata per il Benevento in casa dell'Hellas Verona nel posticipo del sesto turno di Serie A. Al Bentegodi finisce 3-1 con i sanniti che però rimangono in partita fino quasi all'ultimo grazie al gol di Lapadula ad inizio ripresa. Decisiva, in negativo, l'espulsione per proteste di Gianluca Caprari. "Su Caprari l'arbitro deve fischiare. Dobbiamo migliorare nel cinismo" ha detto in conferenza stampa Filippo Inzaghi, tecnico dei campani in conferenza stampa sia in relazione all'espulsione dell'attaccante che, in generale, sulla prestazione di tutto il collettivo.
I FATTI DEL GIORNO
Hellas Verona show. Doppietta Barak e gli scaligeri adesso possono sognare l'Europa
3/11 ALLE 00:53
di LUCA BARGELLINI
© foto di www.imagephotoagency.it
Vittoria e aggancio a Inter, Napoli e Roma per l'Hellas Verona con il 3-1 al Benevento nel posticipo della sesta giornata di Serie A. Mattatore della serata Antonin Barak autore di una doppietta: bene anche un Mattia Zaccagni in grande spolvero: "Questo deve essere l'anno della mia consacrazione" ha dichiarato il 20 gialloblu. Ivan Juric, tecnico degli scaligeri, però oltre a dirsi contento non si accontenta: "Abbiamo molti margini di miglioramento, abbiamo ancora problemi ma si è visto un carattere fantastico". Ad attendere l'Hellas nel prossimo turno c'è il big match contro il Milan primo in classifica.
LE PAGELLE
Le pagelle del Verona: Baràk doppietta d'autore, Zaccagni fondamentale, Silvestri garanzia
3/11 ALLE 00:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Silvestri 7,5 Se i gialloblù hanno conquistato un’importante vittoria, il merito è anche suo che in almeno tre occasioni - due su Insigne e una su Caprari - ci mette i suoi proverbiali guantoni. Poco o nulla può sulla conclusione vincente di Lapadula.
Ceccherini 6,5 Essenziale, sbroglia alcune situazioni ingarbugliate senza badare a fronzoli. Esce per crampi quando la partita è oramai finita (dal 92’ Günter s.v.)
Lovato 6 Si mostra subito sicuro e attento. Compie un paio di leggerezze che fanno un pò arrabbiare Juric. In forse fino all'ultimo, probabilmente per motivi precauzionali, la sua partita dura solo un tempo. (dal 46’ Magnani 6 con un'ottima chiusura su Lapadula rimedia a un suo precedente errore. Si fa valere quando sfrutta le sue indubbie doti di elevazione)
Empereur 5 Compie alcuni grossolani errori di appoggio, Stranamente impreciso e disattento. Alla fine della prima frazione rimane negli spogliatoi (dal 46’ Dawidowicz 6 si perde, forse, il movimento repentino di Lapadula quando l’attaccante trova lo spazio per scagliare il pallone del pareggio. Per il resto fa il suo senza sbavature)
Lazovic 6,5 Le contemporanee assenze di Veloso e Faraoni gli consegnano la fascia di capitano. Lui la onora con una prestazione di grande sacrificio. Attento ai movimenti di Caprari, limita le scorribande offensive. Ciliegina sulla torna la rete che mette in ghiaccio l’incontro.
Tamèze 5,5 Lavora più di sciabola che di fioretto. Manca il suo apporto in fase di impostazione, un aspetto sul quale deve migliorare. Rischia il rigore per un contatto in area su Caprari ma le immagini sembrano scagionarlo
Ilić 5,5 All’inizio fatica a trovare lo spazio. Successivamente trova meglio le misure ma si vede solo a sprazzi. Cerca il gol ma conclude alto.
Dimarco 7 Prestazione di grande spessore sia in fase difensiva, sia, soprattutto, quando si tratta di spingere sulla fascia. Disegna con precisione chirurgica la traiettoria vincente per la testa di Lazovic in occasione del terzo gol.
Zaccagni 7,5 Ancora una volta tra i migliori. Devastante nelle sue consuete incursioni mette lo zampino in due delle tre reti. Migliora con il passare delle giornate.
Baràk 8 Vero mattatore della serata con una doppietta d’autore, prima con un movimento da uomo d’area e poi con una conclusione di esterno sinistro di rara bellezza e precisione. Sempre nel vivo del gioco gestisce ogni pallone con consumata esperienza (dal 85’ Colley s.v.)
Kalinic 7 Partita di grande quantità e qualità. Tremendamente efficace nel gioco spalle alla porta, dà il via all’azione del primo gol con un pregevole colpo di tacco. Una clamorosa traversa gli nega la gioia di un gol che avrebbe sicuramente meritato. (dal 85’ Di Carmine s.v.)
Juric 7 Anche questa sera deve fare i conti con diverse assenze e con giocatori rientranti da recenti infortuni. La squadra parte bene e conquista meritatamente il vantaggio. Nella fase centrale dell'incontro subentra un calo, dove il Benevento prende metri e raggiunge altrettanto meritatamente il pareggio. I ragazzi in maglia gialloblù, tuttavia, non perdono la bussola ma hanno una grande reazione che li porta con grande spirito a conquistare una vittoria estremamente importante.
SERIE A
Hellas Verona, Barak primo straniero a fare una doppietta in A dopo Adrian Mutu
2/11 ALLE 23:41
di LUCA BARGELLINI
© foto di www.imagephotoagency.it
Serata storica per Antonin Barak con la maglia dell'Hellas Verona. Il centrocampista ex Udinese nella vittoria per 3-1 sul Benevento corredata da una sua doppietta è divenuto il primo straniero a realizzare due gol con la maglia scaligera in Serie A dopo Adrian Mutu nella stagione 2001/2002. A fornire i dati è OPTA.
SERIE A
Benevento bersaglio preferito di Barak. Tre gol e un assist in tre partite contro i sanniti
2/11 ALLE 23:08
di LUCA BARGELLINI
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Nella serata di gloria di Antonin Barak con l'Hellas Verona nel posticipo di Serie A contro il Benevento vinto 3-1 al Bentegodi spiccano anche alcune statistiche relative all'ex Udinese oltre ai due gol. Barak ha preso parte a quattro gol in tre partite contro il Benevento in Serie A (tre reti, un assist), più che contro qualsiasi altra avversaria nella competizione. A riportare le statistiche è OPTA.
SERIE A
Le pagelle del Verona - Barak ritorna con una doppietta, Zaccagni ovunque, Silvestri salva
2/11 ALLE 23:00
di ANDREA PIRAS
© foto di www.imagephotoagency.it
Hellas Verona Benevento 3-1
Marcatori: 17' e 62' Barak, 57' Lapadula, 77' Lazovic
Silvestri 7 - Nel momento di maggiore pressione del Benevento ci mette sia le mani che i piedi per fermare le conclusioni di Insigne e Caprari. Nulla può sul momentaneo pareggio del Benevento.
Ceccherini 6 - Le punte del Benevento non sono clienti facili. Perde qualche duello di troppo prima con Ionita nel primo tempo e poi con Lapadula nella ripresa. In entrambe le occasioni le incornate non vanno a buon fine. Migliora col passare dei minuti (Dal 92’ Gunter sv)
Lovato 5,5 - Come Ceccherini non è al top. Quando il Benevento alza i giri del motore fatica a tenere a bada gli avversari. Ammonito per un intervento scorretto ai danni di Lapadula (Dal 46’ Magnani 6 - Si presenta con una grande chiusura su Lapadula. Scivola troppo verso il centro in occasione del pari del Benevento aprendo lo spazio al numero 9 giallorosso ma poi acquisisce sicurezza)
Empereur 5,5 - Rischia tantissimo su un tocco di testa corto che dà il via ad una ripartenza di Insigne su cui Silvestri si supera (Dal 46’ Dawidowicz 6 - Entra bene in partita, ordinato al centro dell’area)
Lazovic 6,5 - Torna a destra, suo ruolo originario. Spinge molto facendo valere la sua velocità dialogando molto bene con Barak. Segna il gol che chiude il match.
Ilic 6 - Quando accompagna l’azione lo fa con ordine come sa fare lui. Qualche difficoltà quando spinge il Benevento ma alla fine gara sufficiente.
Tameze 6 - Usa il fisico e anche il mestiere per contrastare gli avversari del Benevento. Non sempre i suoi metodi sono ortodossi ma gioca bene. Rischia sul presunto tocco su Caprari in area.
Dimarco 6,5 - Bene quando si sgancia sulla sinistra, meno quando dalla sua parte avanza Letizia. Tarda a stringere su Lapadula in occasione del pareggio, ma si riscatta ampiamente servendo sia l’assist per il 2-1 di Barak che quello per il 3-1 di Lazovic e meritandosi un voto positivo.
Barak 7,5 - Rientra in campo dopo la positività e lo fa con una doppietta. Prima con un gol da vero bomber d’area di rigore raccogliendo un cross al bacio di Zaccagni e poi, su suggerimento di Dimarco supera Montipò con una conclusione di esterno (Dal 93’ Colley sv).
Zaccagni 7 - Uomo ovunque di Ivan Juric. Il suo cross per il gol del vantaggio è un cioccolatino che Barak scarta e gusta. Sempre pericoloso a sinistra, prezioso anche nella fase di contenimento.
Kalinic 6 - Gioca molto di sponda per i compagni, poco incisivo in area. Ma dal suo colpo di tacco per Zaccagni nasce il gol di Barak. Meriterebbe il gol ma sulla sua incornata trova la traversa.
Juric 6,5 - Il lavoro è ancora tanto da fare ma la squadra ha mostrato lo spirito di sempre, ha sofferto ma si è rialzata trovando tre punti che la proietta al quinto posto a pari merito con Inter, Roma e Napoli.
SERIE A
Le pagelle del Benevento - Il rosso di Caprari spezza le gambe alla squadra. Bene Lapadula
2/11 ALLE 22:49
di LUCA BARGELLINI
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Hellas Verona Benevento 3-1
Marcatori: 17' e 62' Barak, 57' Lapadula, 77' Lazovic
Montipò 5,5 - Nulla può su tutti e tre i gol dell'Hellas. Bell'intervento sul finire del primo tempo sul tiro-cross di Zaccagni.
Letizia 5,5 - Quando Zaccagni affonda va in difficoltà, ma quando è lui a farsi vedere in avanti la musica cambia. Dopo il secondo vantaggio dell'Hellas calano i giri anche per lui.
Caldirola 5,5 - Rimane in campo un tempo. Soffre come Glik il duello con un Kalinic vivo. (dal 45' Tuia 4 - I due gol della ripresa messi a segno dall'Hellas nascono da sue indecisioni. Meglio fosse rimasto in panchina).
Glik 6 - Guida il reparto. Con grinta, tacchetti ed esperienza. Sui gol non ha particolari colpe anche perché gli altri compagni non lo aiutano. Decisivo a fine gara per evitare il 4-1 di Kalinic. In extremis tenta di trasformarsi in bomber per alleggerire almeno il passivo.
Foulon 5 - Come Letizia dall'altra parte corre tanto, ma è meno incisivo rispetto al compagno. Sul 3-1 di Lazovic si accentra troppo lasciando scoperta la sua zona di competenza.
Ionita 5 - Ha sulla testa il gol dell'1-1 sul finire della frazione, ma la palla esce di un soffio. Nella ripresa soffre il cambio di marcia del centrocampo scaligero.
Schiattarella 5 - Cervello e muscoli della mediana. Le sue urla durante tutto il match scandiscono le giocate degli uomini di Inzaghi. Quanto la squadra rimane in dieci esce per fare spazio ad un giocatore con maggiore propensione offensiva. (al 74' Tello sv - Non si vede)
Dabo 5 - Grande abnegazione, corsa e voglia di fare. Precisione e idee però si vedono. Buono un tiro a metà ripresa che finisce comunque alto di mezzo metro. Niente altro.
Insigne 5,5 - Si mangia l'1-1 una decina di minuti dopo il vantaggio scaligero. Ha sui piedi un'altra occasione per mareggiare ma nulla. Nella ripresa scompare. (al 70' Improta 5,5 - Entra pochi minuti prima dell'espulsione di Caprari che di fatto fa terminare anzitempo la gara).
Caprari 4 - È il più pimpante di tutta la squadra campana. Un bel tiro nella prima frazione e una magia che consente a Lapadula di pareggiare nella seconda le skills del suo match. Al 71' poi finisce a terra per un contatto con Tameze per il quale non arriva il rigore. Sulle proteste successive direzionate verso il quarto uomo arriva un rosso diretto che rovina il match di tutto il Benevento.
Lapadula 6 - Più rifinitore che finalizzatore nella prima frazione. Nella ripresa, invece, ci mette appena 3' per ricordarsi che il suo lavoro è quello di fare gol e conclude una grande azione in coppia con Caprari. (Al 74' Moncini sv- Vedi Tello)
All. Inzaghi 6 - Vuole tornare alla vittoria e lo si vede perché il suo Benevento non molla neanche di fronte allo svantaggio. Il gol di Lapadula rimette la squadra in corsa, ma il secondo gol di Barak, su cui le colpe di Tuia sono evidenti, e il successivo rosso per proteste a Caprari fanno svanire i sogni di gloria. Moncini e Tello inseriti per ridisegnare la squadra con un 4-4-1 non danno i frutti sperati. La sensazione è che la squadra, prima dell'inferiorità numerica, avesse le carte in regola per pareggiare e il merito è di chi sta in panchina.
SERIE A
Hellas Verona-Benevento 3-1. Barak porta gli scaligeri in zona Europa. Lapadula non basta
2/11 ALLE 22:39
di LUCA BARGELLINI
© foto di www.imagephotoagency.it
Tornare alla vittoria. È stato questo l'obiettivo primario di Hellas Verona e Benevento per il posticipo della sesta giornata di Serie A. Gli scaligeri dopo i pareggi contro Genoa e Juventus e la sconfitta contro il Parma hanno bisogno dei tre punti, alla pari del Benevento che nelle ultime due giornate si è vista superare sia dalla Roma che dal Napoli.
Hellas avanti, Benevento vivo - La voglia di far punti la si percepisce fin dalle prime battute del match, con entrambe le squadre pronte a sfruttare ogni occasione a disposizione per far male all'avversaria. La prima a riuscirci è l'Hellas padrone di casa al 16': palla in avanti a Kalinic che controlla la sfera, la difende dalla marcatura e poi serve di tacco Zaccagni sulla fascia sinistra. Il 20 scaligero arriva sul fondo, con tanto di doppio passo su Letizia, e mette nel mezzo per Barak che taglia verso il centro anticipando tutti la linea difensiva dei sanniti con un altro colpo di tacco. Il Benevento, però, dopo alcuni minuti di assestamento riprende a maciare gioco con Insigne che al 26' si trova a tu per tu con Silvestri su indecisione di Empereur, trovando però l'opposizione dell'estremo scaligero quando questo era già a terra. Sempre l'ex Napoli ha un'altra ghiottissima chance su inserimento dalla trequarti e tiro debole deviato da Silvestri. Di Ionita, su calcio d'angolo, e Caprari dalla distanza le altre opportunità dei sanniti. L'occasione finale, però, capita sui piedi del talentino di casa Ilici che spara alto uno dei tanti palloni messi al centro da Zaccagni.
Lapa-gol ci mette lo zampino - La ripresa inizia con tre cambi: Tuia per Caldirola nel Benevento e la coppia Dawidowicz-Magnani per Empereur e Lovato. Per tornare a registrare un'occasione da gol basta attendere 3' quando Lapadula tenta il colpo di testa su cross dalla destra di Letizia. Silvestri controllo. Ancora l'attaccante italo-peruviano al 55' che gestisce un pallone che arriva dalla destra, sponda per Caprari che restituisce il pallone al numero 9 che in area col destro, il suo piede debole, spedisce un bolide alle spalle di Silvestri per la parità.
Barak riaccende la luce - L'Hellas prova subito a riportarsi in vantaggio con Kalinic che sfrutta l'ennesimo pallone piovuto in area dalla sinistra, nato da una topica di Tuia. Il croato però non centra lo specchio della porta pur avendo anticipato il diretto avversario. E allora ci pensa ancora una volta Antonin Barak a instradare la gara degli scaligeri con un missile di sinistro che s'insacca alla sinistra di Montipò. Al 62' di nuovo vantaggio Hellas. Gli uomini di Juric non si accontentano e provano a trovare un altro gol: questa volta tocca a Kalinic spedire verso la porta un bel colpo di testa su assist di Tameze. Traversa piena. Legno orizzontale che sfiora due minuti dopo Dabo con un missile dai venti metri.
Hellas che accelera - Al 70' altro cambio per Filippo Inzaghi: fuori Insigne, dentro Improta. Un minuto più tardi contatto dubbio fra Tameze e Caprari che finisce a terra in area di rigore. L'arbitro Sacchi lascia proseguire il match e sulle proteste successive commina un rosso diretto allo stesso attaccante ex Samp. Due minuti e Inzaghi cambia volto al match: fuori Schiattarella e Lapadula, dentro Tello e Moncini col Benevento che passa al 4-4-1. Tutto però appare vano quando al 77' Lazovic manda alle spalle di Montipò il gol del 3-1. Cross dalla sinistra di Dimarco con l'ex Genoa che taglia al centro e insacca. All'85' inizia la girandola di cambi dell'Hellas: Di Carmine per Kalinic, poi a seguire Gunter per Ceccherini e Colley per Barak. L'ultimo squillo del match però è del Benevento con l'attaccante che non ti aspetti: Kamil Glik. Missile del polacco da fuori area fuori di poco e mani nei capelli.
Il match finisce praticamente qui con l'Hellas che porta a casa tre punti e sale a quota 11, alla pari con Napoli, Inter e Roma. Benevento che, invece, mette a referto la terza sconfitta consecutiva e rimane a quota 6.
SERIE A Longo-Hellas: parti vicine al sì dopo un corteggiamento di mesi LUNEDÌ 02 NOVEMBRE 2020 19:33 di GIANLUIGI LONGARI @GLONGARI fonte Sportitalia © foto di Marco Conterio Ancora nulla di ufficiale nel rapporto tra l’ex segretario della Roma Pantaleo Longo e l’Hellas Verona. L’ipotesi che il dirigente entri a far parte del club gialloblu con un ruolo di rilievo è concreta, dando seguito a contatti tra le parti intercorsi diversi mesi addietro, molto tempo prima che avesse luogo il divorzio tra lo stesso Longo e la Roma. Parti che si avvicinano e che sono pronte a dirsi di sì, in attesa di un’ufficialità che ancora non si è ancora verificata.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
2 NOVEMBRE 2020
Hellas Verona - Benevento 3-1: doppio Barak più Lazovic che vale il quinto posto in classifica
Verona - Al ‘Bentegodi’, nella sesta giornata della Serie A TIM 2020/21 e nella quarta gara casalinga dei gialloblù in quest’inizio di campionato, il Verona supera per 3-1 un buon Benevento, ritrovando la vittoria dopo tre partite e conquistando il quinto risultato utile (tre successi e due pareggi) nelle sei gare sinora disputate. Match winner Barak con una strepitosa doppietta. Di Lazovic il sigillo finale. In classifica il Verona sale a 11 punti, al quinto posto in classifica.
Venendo alla cronaca, inizio di match di marca ospite, col Benevento che prova a spingersi in avanti, ma poi il Verona guadagna metri di campo, macinando gioco e tessendo buone trame.
Non a caso al 17’ arriva il vantaggio gialloblù: Kalinic difende palla e poi di tacco serve Zaccagni che di slancio guadagna il fondo del campo servendo in area piccola Barak, io cui tap-in mancino si insacca alle spalle di Montipò. Gol bellissimo e 1-0 per il Verona.
Insiste la squadra di Juric, che rimane in proiezione offensiva, tenendo lontano il Benevento dalla porta gialloblù.
Ma al 27’ ci vuole un Silvestri in formato Nazionale per negare la gioia del gol a Lapadula, presentatosi tutto solo dinanzi al numero 1 dell' Hellas su retropassaggio corto - di testa - di Empereur.
Non si scompone la squadra di Juric, ma al 32’ e’ ancora provvidenziale Silvestri su destro velenoso da fuori area di Caprari, forse leggermente deviato.
Tre minuti più tardi, si rivede il Verona, con Zaccagni che dalla sinistra si sposta il pallone sul destro per poi scoccare un tiro a giro che Montipò toglie da sotto l’incrocio dei pali.
Al 38’ altri brivido per il Verona e altro intervento di Silvestri - di piede - per anestetizzare una incursione in area palla al piede di Insigne.
Squadre al riposo col Verona avanti per 1-0.
Si riparte, nella ripresa, con mister Juric che nell’intervallo ha cambiato due terzi della difesa: dentro Magnani e Dawidowicz per Lovato ed Empereur.
All’11’, dopo che Magnani rimedia ad un suo errato alleggerimento difensivo che aveva spalancato la porta a Lapadula, il Benevento pareggia: palla filtrante in area di Caprari per lo stesso Lapadula, che fulmina Silvestri sul primo palo per l’1-1.
Il Verona si scuote poco dopo, con Zaccagni che si distende a grandi falcate sulla sinistra per poi servire sul primo palo Kalinic, che arriva sul pallone coi tempi giusti, non inquadrando però la porta.
Ma al 18’ il Verona si riporta avanti: altra azione travolgente, iniziata da Zaccagni e rifinita da Dimarco per lo magia di Barak che di esterno sinistro insacca il pallone all’incrocio dei pali per il 2-1 gialloblù e la sua meravigliosa doppietta personale.
Verona galvanizzato dal ritrovato vantaggio e vicino al tris al 22’, quando - su cross dalla destra di Tamèze - il colpo di testa di Kalinic si stampa sulla traversa a Montipò battuto.
Al 27’ il Benevento rimane in dieci uomini per l’espulsione (doppia ammonizione) di Caprari.
Cinque minuti più tardi il Verona il tris lo cala per davvero: sventagliata di Tamèze dalla destra che raggiunge dalla parte opposta Dimarco il cui dosato traversone dalla sinistra viene insaccati in rete di testa da Lazovic per il 3-1 gialloblù, che è anche il risultato finale.
Prossimo impegno per i gialloblù la notturna di domenica, 8 novembre, a San Siro contro il Milan capolista.
HELLAS VERONA-BENEVENTO 3-1
Marcatori: 17' pt Baràk (0-1) e 18' st (2-1), 11' st Lapadula (1-1), 32' st Lazovic (3-1)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Ceccherini (dal 47' st Günter), Lovato (1' st Magnani), Empereur (dal 1' st Dawidowicz); Lazovic, Tameze, Ilic, Dimarco; Baràk (dal 47' st Colley), Zaccagni; Kalinic (dal 41' st Di Carmine)
A disposizione: Berardi, Pandur, Salcedo, Udogie, Cetin, Terracciano, Cancellieri
All.: Ivan Jurić
BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Letizia, Glik, Caldirola (dal 1' st Tuia), Foulon; Dabo, Schiattarella (dal 30' st Tello), Ionita; Insigne (dal 26' st Improta), Caprari; Lapadula (dal 30' st Moncini)
A disposizione: Manfredini, Lucatelli, Viola, Maggio, Di Serio, Sau, Hetemaj
All.: Filippo Inzaghi
Arbitro: Juan Luca Sacchi (Sez. AIA Macerata)
Assistenti: Domenico Palermo (Sez. AIA Bari), Fabio Schirru (Sez. AIA Nichelino)
NOTE. Ammonizioni: Caldirola, Baràk, Schiattarella, Lovato, Glik, Ionita, Lazovic. Espulso: al 28' st Caprari
FONTE: HellasVerona.it