RECAP & IMPRESSIONI
Poco riposo, poche amichevoli e preparazione piuttosto approssimativa quella che ha preceduto la stagione 2020-21: Come partire a 1000 senza riscaldamento ma queste sono le regole imposte dalla pandemia e lo sport, come tutti noi, si dovrà adattare.
HELLAS camaleontico nel modulo che sembra passare dal 3-5-2 in fase di non possesso (con DANZI che si aggiunge alla mediana) al 3-4-2-1 (con TUPTA sulla trequarti ad aggiungersi a TAMÈZE) al 3-4-1-2 quando TUPTA da una mano a DI CARMINE davanti ma la ROMA fa davvero paura sulle velocissime combinazioni del trio PELLEGRINI-PEDRO-MKHITARYAN.
Gli ospiti mantengono una supremazia territoriale piuttosto evidente in tutta la gara ma il VERONA si difende con ordine e aggressività correndo tutto sommato pochi rischi ed è pure sfortunato quando in finale di primo tempo FARAONI serve a TAMÈZE una palla d'oro nel cuore dell'area ma il francese incoccia su MIRANTE che riesce a deviare sulla traversa e a salvare la sua porta. Il primo tempo termina dunque sullo 0 a 0.
Con l'ingresso di ZACCAGNI salgono nettamente i giri nel motore scaligero nella ripresa, la ROMA riesce ad uscire solo dopo un quarto d'ora.
Occasionissima per i gialloblù al 65°: TAMÈZE ci crede e si fionda su una palla in cui la difesa giallorossa è in vantaggio ma pecca di superficialità, Adrien conquista palla e la metta da destra sul primo palo dove DI CARMINE liberissimo di incornare di testa non inquadra la porta e si mangia un gol fatto!
Rispondono gli ospiti al 74° con PELLEGRINI sul qual è bravissimo SILVESTRI...
Passano 8 minuti e DIMARCO è sfortunatissimo con una sorta di pallonetto che batte il portiere avversario ma trova prima la traversa e poi il palo!
Traversa anche per la ROMA all'86°: SPINAZZOLA di collo pieno da fuori area effettua una gran conclusione sulla quale il legno mantiene imbattuta la porta scaligera è l'ultima vera occasione della partita prima che il signor Chiffi la chiuda dopo 3 minuti di overtime.
Primo tempo di chiara marca romanista, secondo più equilibrato e VERONA che contro avversari tecnicamente superiori mette il primo mattoncino verso la scala che porta alla salvezza e se i legni non avessero salvato MIRANTE in un paio di occasioni (clamorosa la seconda quando DIMARCO prende prima la traversa e poi anche il palo!)... Avremmo potuto anche parlare di una vittoria di prestigio che al Binti contro i capitolini manca da 17 anni.
Peccato ma alla fine, considerata anche la traversa di SPINAZZOLA che sulla mancina ha peraltro imperversato, trattasi di un ottimo punto ottenuto da un VERONA in emergenza con esordi di gente appena arrivata e alcuni pure fuori ruolo.
L'importante è che l'aggressività e l'atteggiamento della squadra non sia cambiato: Con gli ultimi aggiustamenti sul mercato e i nuovi acquisti che si integreranno nel gioco di JURIĆ le cose non potranno che migliorare.
ZACCAGNI migliore in campo a mio avviso: Il suo ingresso ha cambiato volto al timido HELLAS del primo tempo costringendo la ROMA alle corde per un quarto d'ora, eroico DANZI non a caso uscito tra i complimenti dei compagni: Andrea non poteva nemmeno più camminare dopo il problema al flessore destro ma non ha mollato! Questo è lo spirito giusto... Grande personalità anche per LOVATO che peraltro salva la porta, buona gara anche per DIMARCO sfortunato col doppio palo.
Dietro la lavagna ancora una volta TUPTA che in 45 minuti ha infilato tre grossolani errori: Dispiace bocciare Lubo ma continua a non dimostrare segni di miglioramento, probabilmente la Serie A non fa per lui.
LA PARTITA JURIĆ deve scontare la giornata di squalifica rimediata all'ultima di campionato al Ferraris così, a dirigere in panchina i gialloblù all'esordio in campionato, ci sarà mister PARO vice del tecnico croato: È ÇETİN a sostituire RAHMANI sul centrodestra mentre EMPEREUR agirà dalla parte opposta e GÜNTER si posizionerà in mezzo a loro.
Linea a 4 in mediana con FARAONI e DIMARCO (al posto dell'infortunato LAZOVIĆ) rispettivamente a destra e sinistra e TAMÈZE al centro a supporto di capitan VELOSO in cabina di regia.
Sulla trequarti dovrebbe posizionarsi DANZI (in un ruolo abbastanza inconsueto per lui) dietro al tandem TUPTA-DI CARMINE che completano il 3-4-1-2 che vede ovviamente SILVESTRI a difendere la porta scaligera.
Dall'altra parte la ROMA di mister FONSECA che, come previsto, tiene in panca il fresco ex KUMBULLA e DZEKO in uscita (verso la JUVE): Tra i pali è MIRANTE a vincere il ballottaggio con LOPEZ nel 3-4-2-1 con MANCINI-CRISTANTE e IBANEZ in difesa, KARSDORP e SPINAZZOLA sulle esterne e la coppia DIAWARA-VERETOUT al centro della mediana. Esordio sulla trequarti per il nuovo acquisto PEDRO in coppia con PELLEGRINI e MKHITARYAN a fare da riferimento offensivo.
Tutto pronto al Binti dove 134 fortunati hanno approfittato dell'apertura del governo che ha ammesso, in serata, 1000 spettatori per ogni stadio a causa delle restrizioni imposte dal Covid.
A dirigere la gara è il signor Chiffi della sezione AIA di Padova.
GARA TATTICA, LA ROMA PUNGE PEDRO dal limite dopo due minuti: Palla in curva. DANZI rischia molto col fallo su PELLEGRINI al 9° appena prima del vertice sinistro dell'area difesa da SILVESTRI: Cartellino giallo per Andrea.
Ancora PEDRO da fuori area al 17°: Palla alta.
Problema per EMPEREUR al 19°: Gli da il cambio LOVATO.
RISPONDE L'HELLAS, PERICOLO MKHITARYAN!
Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dal centrosinistra da parte del VERONA, DANZI al limite stoppa di petto e tira in un amen di collo piede senza purtroppo trovare lo specchio al 24°.
Ripartenza ROMA al 25° con MKHITARYAN che ad un paio di metri da SILVESTRI fortunatamente la gira fuori!
OCCASIONISSIMA TUPTA, RISPONDONO PEDRO E MKHITARYAN
Occasionissima TUPTA su assist di DIMARCO al 28°: Lubo non se lo aspetta e di piattone di fatto la passa a MIRANTE! Peccato...
Al 34° SPINAZZOLA da sinistra la mette in area dove PEDRO anticipa ÇETİN ma fortunatamente non trova la porta ad un passo da SILVESTRI! PEDRO dai 25 metri: SILVESTRI si accartoccia e raccoglie.
Parte in sospetta posizione di fuorigioco MKHITARYAN al 38°: SILVESTRI col piede mura la conclusione del centravanti avversario! VERETOUT di controbalzo dalla distanza al 41°: Palla in curva.
TRAVERSA HELLAS NEL FINALE DI PRIMO TEMPO!
Ottima combinazione FARAONI-TAMÈZE con Marco Davide che libera il francese davanti alla porta: Adrien la piazza, MIRANTE la devia sulla traversa! Irrompe DI CARMINE che non riesce ad agganciare ma commette fallo su MANCINI e viene ammonito... HELLAS ad un passo dal vantaggio al 44°! SPINAZZOLA prova il diagonale al 48°: Palla a lato del palo a sinistra di SILVESTRI...
ENTRA ZAC: IL VERONA ALZA I GIRI, OCCASIONISSIMA DI CARMINE
Gran recupero e palla profonda per DI CARMINE al 50°: Samuel è contrato da un difensore avversario ma riesce a concludere, MIRANTE blocca in tuffo...
al 55° FARAONI di prepotenza in area, salta tre difensori e pure MIRANTE poi il campo finisce e il diagonale di Marco Davide finisce sul fondo dalla parte opposta, peccato. PEDRO a giro dalla distanza al 60°: Palla sul fondo... TAMÈZE ci crede e si fionda su una palla in cui la difesa giallorossa è in vantaggio ma pecca di superficialità al 65°: Adrien conquista palla e la metta da destra sul primo palo dove DI CARMINE liberissimo di incornare di testa non inquadra la porta!
ESORDIO ANCHE PER RÜEGG e BARÁK
Doppio cambio HELLAS al 67°: RÜEGG per GÜNTER (FARAONI scala al centro) e BARÁK per TAMÈZE
Incursione profonda di DI CARMINE al 68°: Conclusione piuttosto debole che passe tra le gambe di un avversario ma viene bloccat con facilità da MIRANTE.
Problema fisico all'adduttore per KARSDORP dopo uno scatto: Gli da il cambio SANTON.
PARATONA DI SILVESTRI SU PELLEGRINI! ENTRA ILIĆ
Gran palla di VERETOUT da sinistra al limite per PELLEGRINI che controlla, entra in area e conclude al 74° trovando la grandissima opposizione di SILVESTRI! ILIĆ da il cambio a DI CARMINE per il VERONA al 77°, poco dopo KLUIVERT sostituisce PELLEGRINI nella ROMA.
DOPPIO LEGNO PER DIMARCO, LOVATO SALVA SU KLUIVERT! DIMARCO con un pallonetto delizioso su MIRANTE all'81°: Traversa e palo poi la palla carambola incredibilmente fuori! Riparte pericolosamente la ROMA con KLUIVERT che si presenta a tu pert tu con SILVESTRI e all'ultimo è anticipato da LOVATO!
TRAVERSA DI SPINAZZOLA! SPINAZZOLA di collo pieno da fuori area all'86°: Traversa piena anche per il romanista! DIAWARA dalla distanza all'87°: Palla sballata che termina altissima...
Problema al lessore destro per DANZI dopo uno scatto difensivo all'88°, il VERONA non ha più cambi... JURIĆ dalla tribuna urla ad Andrea di mettersi all'attacco per ridurre i rischi; nella ROMA DIAWARA viene sostituito da VILLAR.
Dopo 3 minuti di recupero il signor Chiffi termina la gara sancendo l'ottimo punto di un VERONA in emergenza contro un avversario più quotato.
VOTI
SILVESTRI Bravo di piede al 38° su MKHITARYAN, bravissimo su PELLEGRINI al 74°... Anche oggi porta a casa la pagnotta e anche di più: 7
ÇETİN Si vede che contro i suoi ex compagni ha una paura maledetta di sbagliare quindi si limita al compitino che svolge più o meno bene. Grave disattenzione al 77° quando per poco non si fa sorprendere da un avversario pur essendo in netto vantaggio in area... 5,5
GÜNTER Si vede poco ma c'è sempre anche in fase di impostazione da dietro: Abbandona a metà del secondo tempo quando non ne ha più: 6 (gli da il cambio RÜEGG al 67°: Si posiziona nella zona di FARAONI con Marco Davide che scala a centroarea e cerca di farsi apprezzare, ottimo l'impegno ma non trova lo spunto: Sarà per la prossima, 6)
EMPEREUR Gioca meno di 20 minuti poi deve abbandonare il campo a causa di un problema fisico: Non giudicabile (gli da il cambio LOVATO al 19°: Inizio timido poi gran recupero e palla profonda per DI CARMINE al 50°, salva la porta all'81° anticipando KLUIVERT che già pregustava la gioia del gol, 6,5)
FARAONI Ha la possibilità di concludere al 44° ma non se la sente e serve una gran palla a TAMEZE il cui tiro è deviato sulla traversa. Al 55° entra di prepotenza in area, salta tre difensori e pure MIRANTE poi il campo finisce e il diagonale di Marco Davide finisce sul fondo. Non riesce minimamente a contenere SPINAZZOLA che dalla sua parte imperversa. Termina la gara da difensore centrale: Buona la fase offensiva, meno quella difensiva... 6
VELOSO Dirige con saggezza e sapienza da par suo, prova anche la conclusione da calcio di punizione: 6
DANZI Gara di spessore in copertura su VELOSO, non rischia nulla ma in fase di interdizione è prezioso. Nel finale si stira il flessore ma rimane in campo perchè il VERONA ha finito i cambi: Mastino vero! 6,5
DIMARCO Bravo in area su KARDORP in area nella diagonale al 16°, grande assist al 28° da sinistra peccato che TUPTA si mangi l'imossibile, meritava il gol per quell'intuizione su MIRANTE 'uccellato' fuori dai pali all'81° e invece la palla riesce a prendere due legni e a carambolare fuori! Che sfortuna... 7
TAMÈZE Ottima la proiezione offensiva e lo scambio con FARAONI che lo libera al tiro ma MIRANTE devia sulla traversa. Corre tantissimo (anche se tiene meno palla di AMRABAT). Prima di uscire da tutto correndo su quella palla che soffia al difensore avversario e mette al centro per DI CARMINE che si divora il vantaggio: Bell'esordio 7 (dal 22' st BARÁK schierato necessariamente fuori ruolo da riferimento offensivo è comprensibilmente a disagio ma avrà modo di rendersi utile in una posizione più familiare col tempo: Non giudicabile)
TUPTA Cicca a centroarea un'ottima occasione al 28°, sbglia appoggio a FARAONI al 37° disinnescando una promettente proiezione offensiva dell'HELLAS, perde banalmente palla sulla trequarti al 42° (e JURIĆ dalla tribuna dimostra di non apprezzare per niente): Dispiace molto bocciare Lubomir anche stavolta ma non da segni di miglioramento e nel primo tempo è il peggiore in campo con largo distacco... 4 (gli da il cambio ZACCAGNI ad inizio ripresa: Entra e cambia volto all'HELLAS, sulla sinistra si propone, tiene palla e subisce falli... Il suo apporto è attualmente fondamentale sulla trequarti, speriamo che entri presto in condizione: 7)
DI CARMINE Sacrifico e corsa a beneficio di tutti nel primo tempo poi ovviamente perde lucidità e sbaglia un gol fatto al 65° ma Samuel è questo, lo conosciamo nel bene e nel male... 6 (gli da il cambio ILIĆ al 77°: Non giudicabile)
PARO (in panchina al posto di JURIĆ che si sente distintamente dalla tribuna stampa) Il mister l'ha prepara al meglio pur in totale emergenza ma fare le nozze coi fichi secchi è la sua specialità, ormai lo sappiamo: 8
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...A 3 giorni dall'esordio in campionato con la ROMA il giudice sportivo infligge ai giallorossi la sconfitta per 3 a 0 a tavolino per irregolarità nello schieramento di DIAWARA 'Letti gli atti relativi alla gara Hellas Verona-Roma, considerato che la società AS Roma ha impiegato un calciatore non iscritto nella "Lista dei 25" comunicata a mezzo PEC in data 14 settembre 2020 alle ore 12.14, nonostante fosse divenuto un "over 22", in violazione dunque del divieto di utilizzo di cui al punto 8 Comunicato Ufficiale F.I.G.C. n. 83/A del 20 novembre 2014 come successivamente modificato con Comunicato Ufficiale F.I.G.C. n. 76 del 21 giugno 2018; ritenuto, pertanto, di dover applicare la sanzione della perdita della gara prevista al punto 9 del detto Comunicato Ufficiale F.I.G.C. n. 83/A; per tutti questi motivi, delibera di sanzionare la società AS Roma con la punizione sportiva della perdita della gara per 0-3'.
Personalmente non amo questo tipo di vittorie perchè ritengo il campo unico e ultimo giudice di un risultato ma, anche se credo ad una banale dimenticanza del dirigente romanista che ha elaborato la famigerata lista senza dolo alcuno (e che ha pagato dimettendosi all'istante), accetto con piacere 2 punti in più visto e considerato che le regole vanno rispettate; infatti è arrivata anche la multa a JURIĆ che, pur squalificato, dalla tribuna stampa impartiva ordini ai suoi (cosa che peraltro ogni allenatore fa usando un telefonino col vice)
3 a 0 a tavolino contro la ROMA e non si è fatta attendere l'ironia scaligera subito intercettata da HellasLive.it
Mister PARO ha sostituito in panchina lo squalificato JURIĆ «La partita? Credo che i ragazzi stasera abbiano fatto una prestazione fantastica contro una squadra molto tecnica. Siamo rimasti concentrati, lavorando bene in fase difensiva e creando occasioni importanti. Nel secondo tempo abbiamo conquistato un po' di campo e siamo stati più efficaci anche sulle seconde palle. I segnali della squadra sono stati davvero positivi. I nuovi arrivati? Abbiamo cercato di trasmettergli subito la nostra mentalità, in modo che potessero abituarsi al più presto a questo tipo di gioco. Credo che oggi abbia pagato, anche se siamo all'inizio, per cui c'è tanto lavoro da fare. Lo zoccolo duro rimasto dalla scorsa stagione? I ragazzi che sono con noi da più tempo ci stanno dando un apporto fondamentale, perché conoscono il tipo di lavoro e di gioco. L'inizio della stagione? Sarà particolare, dovremo subito affrontare partite importanti e non avremo molto tempo, ma oggi i ragazzi hanno dimostrato di avere voglia e determinazione» HellasVerona.it
Mister FONSECA tecnico della ROMA «Mi è piaciuto quello che ha fatto la squadra nel primo tempo... Non è mai facile giocare contro il Verona ma con le combinazioni tra Mkhitaryan, Pedro e Pellegrini e con Spinazzola che ha fatto molto bene abbiamo creato delle occasioni che avrebbero potuto cambiare la partita. Non mi è piaciuto non averle concretizzate contro una squadra con cui non è facile creare. Nel secondo tempo non mi è piaciuto come abbiamo giocato sulle seconde palle sul gioco lungo dell’Hellas. Questo non ci ha permesso di mantenere il possesso palla... Se la Roma ha puntato sulla qualità? Sì abbiamo avuto momenti di grande qualità contro una squadra che non lascia giocare e pensare. Abbiamo fatto molte combinazioni positive davanti, anche difensivamente abbiamo giocato bene, ma il problema principale è stato sulle seconde palle. Contro questo Verona in emergenza non si poteva chiedere qualcosa in più? Concretizzare le situazioni create, è principalmente questo. Abbiamo creato situazioni per andare al riposo sul due o tre a zero, ma bisogna concretizzare, non solo creare» ASRoma.com
Federico DIMARCO «Nuova stagione, stesso Verona? Sì, nonostante la partita presentasse molte insidie abbiamo giocato alla grande. I nuovi arrivati, inoltre, si sono inseriti al meglio nel gruppo, mettendosi subito a disposizione e capendo subito come giochiamo e qual è la nostra mentalità. Il nostro secondo tempo? Sappiamo che lavorare bene in settimana ci porta a raccogliere i frutti in partita, arrivando a metà ripresa con ancora molte energie da spendere. La traversa che ho colpito? Pensavo di segnare, poi ho visto il pallone sbattere sulla traversa e sul palo. Lì per lì mi è dispiaciuto, ma ci riproverò sicuramente. Già domenica prossima contro l’Udinese» HellasVerona.it
Marco Davide FARAONI a Dazn «Questo punto vale tanto perché abbiamo giocato contro una grandissima squadra. Abbiamo dei giocatori nuovi ma devo fargli i complimenti: si sono adattati subito al nostro gioco e hanno dato tutto. Il primo tempo non siamo riusciti bene ad accorciare sugli attaccanti. Nel secondo tempo la partita è stata diversa ed è andata a favore nostro» Hellas1903.it
Bryan CRISTANTE nell'inedito ruolo di centrale difensivo ha giocato bene su DI CARMINE «Non è il mio ruolo, ma se c'è bisogno mi adatto... So che è una posizione che posso occupare e dove posso migliorare, ma c'è tempo per crescere. Il mister si fida di me? Senza dubbio. Oltretutto, questo è un gioco che passa tanto per i difensori centrali, quindi c'è la possibilità di impostare l'azione» ASRoma.com
La FIORENTINA ha battuto il TORINO di misura con il gol di CASTROVILLI.
Domani alle 12.30 PARMA-NAPOLI, alle 15.00 GENOA-CROTONE, alle 18.00 SASSUOLO-CAGLIARI, alle 20.45 JUVENTUS-SAMPDORIA.
Lunedì nel posticipo delle 20.45 MILAN-BOLOGNA.
Da recuperare BENEVENTO-INTER, UDINESE-SPEZIA e LAZIO-ATALANTA il 30 Settembre: La Lega ha concesso a INTER e ATALANTA di partire dopo perchè, per diversi motivi, hanno chiuso la stagione più tardi degli altri per i match europei (le prime due) e i playoff disputati dai liguri.
Un post condiviso da Miguel Veloso (@miguelvelosoofficial) in data:
7 STATISTICHE SU VERONA-ROMA
Dopo la partita pareggiata per 0-0 al Bentegodi con il Verona, ecco 7 statistiche sull'esordio della Roma in questo campionato di Serie A.
9
La Roma è imbattuta in tutte le ultime nove gare d’esordio stagionale in Serie A (5V, 4N). I giallorossi hanno mantenuto la porta inviolata in quattro delle ultime cinque partite di debutto.
2 di fila
Era dal 1995 che la Roma non pareggiava la gara d’esordio stagionale per due campionati consecutivi in Serie A. Un anno fa, nella prima giornata di Serie A la partita tra Roma e Genoa era terminata 3-3.
4 su 8
Roma e Verona hanno pareggiato quattro delle ultime otto sfide in Serie A, tanti pareggi quanti quelli arrivati nel doppio degli incroci precedenti in campionato.
5 su 6
Sesta sfida tra Roma e Verona alla 1ª giornata di Serie A, tutte in casa dei veneti, con ben cinque pareggi tra le due squadre - un successo giallorosso chiude il bilancio.
3
Sono i legni colti in Verona-Roma, l'ultima sfida di Serie A a vedere più legni colpiti è stata Milan-Inter del settembre 2019 (4).
150
Sono le partite da titolare collezionate da Henrikh Mkhitaryan nei cinque maggiori campionati europei.
100
Quelle di Jordan Veretout dal primo minuto in Serie A.
VERONA-ROMA 0-0: CRONACA E TABELLINO
Inizia con un pareggio senza gol la Serie A 2020-2021 della Roma di Fonseca contro l’Hellas Verona al Bentegodi.
I giallorossi – nonostante 90 minuti a buon livello – non riescono a trovare la via della rete. Dall’altro canto, la squadra di Juric contrappone intensità e voglia, continuando lo spartito della scorsa stagione contraddistinto dalle marcature a uomo a tutto campo. Nel resoconto del match da segnalare una traversa nella ripresa di Spinazzola – tra i migliori in campo – e due legni gialloblù colpiti da Tameze e Dimarco. Buono l’esordio di Pedro, che resta in campo per 90 minuti.
Lo spagnolo ex Chelsea sfiora il vantaggio nel primo tempo (su suggerimento del solito Spinazzola) e offre ai compagni soluzioni interessanti ogni volta che entra in possesso del pallone. Nella prima frazione il portiere romanista – Mirante – salva su un tiro a colpo sicuro degli avversari. A proposito di salvataggi, l'estremo difensore del Verona salva nella ripresa su tiro a botta sicura di Pellegrini. Per il secondo anno consecutivo, la Roma non riesce a conquistare i tre punti al debutto in campionato (Roma-Genoa 3-3). E, come nella prima giornata del torneo 2015-2016, sempre al Bentegodi, sempre contro l’Hellas, si ripete un altro risultato di pareggio (5 anni fa finì 1-1, Jankovic, Florenzi).
HELLAS VERONA-ROMA 0-0
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Cetin, Gunter (22’ st Ruegg), Empereur (19’ pt Lovato); Faraoni, Veloso, Tameze (21’ st Barak), Dimarco; Danzi, Tupta (1’ st Zaccagni), Di Carmine (33’ st Ilic)
Allenatore: Paro
Panchina: Destiny Udogie, Casale, Bocchetti, Stepinski, Berardi, Pandur
ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp (27’ st Santon), Diawara (44’ st Villar), Veretout, Spinazzola; Pedro, Pellegrini (34’ st Kluivert), Mkhitaryan
Allenatore: Fonseca
Panchina: Calafiori, Kumbulla, Antonucci, Dzeko, Perez, Boer, Pau Lopez
ARBITRO: Chiffi di Padova
FONTE: ASRoma.com
Roma, caso Diawara: il giallo del via libera dalla Lega
22.09.2020 | 09:49
La Roma spera. Dopo il caso Diawara, il rischio di una sconfitta per 3-0 a tavolino contro il Verona è concreto. C’è però un giallo che potrebbe attenuare le responsabilità dei giallorossi: sabato mattina la Lega avrebbe inviato una mail per avvertire del problema, ma a Trigoria non risulta. Inoltre, quando l’alert del sistema informatico della Lega ha evidenziato l’errore due ore prima dell’inizio della partita, la Roma avrebbe ricevuto l’ok per procedere lo stesso. La decisione del giudice verrà presa oggi. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.
Foto: Gazzetta
Gazzetta: la Roma rischia lo 0-3 a tavolino contro l’Hellas. Ecco perché
21.09.2020 | 18:13
Un semplice errore nelle liste dei giocatori rischia di costare alla Roma un 3-0 a tavolino contro il Verona (partita finita 0-0 sul campo). Secondo La Gazzetta dello Sport, Amadou Diawara è erroneamente finito tra gli under 22 nella lista dei 25 giocatori che i giallorossi hanno consegnato a inizio stagione.
Ogni anno, infatti, le squadre devono consegnare una lista di 25 giocatori, a cui aggiungere tutti gli under 22 che si vuole. Nella scorsa stagione, Diawara si trovava in questa seconda categoria, ma nel frattempo ha compiuto 23 anni e non è stato inserito nella lista degli “over”. La Roma aspetta una decisione, perché il regolamento prevede la sconfitta per 3-0 a tavolino. Nel caso in cui ciò accadesse, i giallorossi faranno ricorso, appellandosi alla buona fede nell’errore.
Foto: Gazzetta
FONTE: AlfredoPedulla.com
20 SET 2020 LA NOSTRA GARANZIA SI CHIAMA JURIC
Bando alle ciance: il titolo rivela una banalità. Il Verona ha un allenatore che è un fuoriclasse. Il pareggio contro la Roma va annoverato nella categoria “impresa”. La squadra scaligera rabberciata e ancora incompleta ha già fisionomia e identità. Cambiano gli uomini, cambiano gli interpreti si alza e si abbassa il tasso tecnico ma il Verona non cambia. E questo perché il “regista” dell’Hellas è capace di scavare solchi profondi, indelebili che creano precisi binari tattici in cui poi si può anche recitare a soggetto. Juric è una garanzia in tutti i sensi. Garantisce risultati e garantisce che il progetto di Setti stavolta non sia una chimera. Arriveranno i quattro cinque rinforzi, arriverà un attaccante forte, il Verona sarà una squadra competitiva, molto più rispetto alla scorsa stagione. Bisogna solo tenere duro per un’altra gara e poi sicuramente la strada si farà in discesa.
Non riesco, quest’anno, ad essere ipercritico nei confronti della società. Capisco che il periodo è anomalo e che i tempi erano ristretti. Però degli errori sono stati commessi. Setti è stato troppo “attendista”. Ha aspettato di piazzare anche Kumbulla prima di chiudere le operazioni importanti. E’ il solito difetto. Di fatto il Verona ha “sprecato” quell’enorme vantaggio che l’aver ceduto a gennaio Rrahmani e Amrabat gli dava. La colpa è ancora più grave sapendo che la squadra era composta in gran parte da prestiti il cui destino non era facile da indirizzare verso il gialloblù. Juric ha lavorato male e in emergenza a causa di questo, vanificando praticamente il ritiro. Senza dubbio se tre pedine fossero arrivate prima (Favilli, Benassi e Barak) con la Roma le cose sarebbero andate ancora meglio.
A parte questo D’Amico ha lavorato con logica e con precisione. Tutti i giocatori sono stati indicati da Juric e qualche talento è già emerso: cristallino quello di Lovato, destinato, se continua così a non far rimpiangere Kumbulla. Bene anche Ruegg per quel poco che si è visto, mentre Çetin è ancora troppo indietro sia come condizione sia come inserimento nei meccanismi. Barlumi di luce da parte di Tameze. Con Pessina, Salcedo, un altro centrocampista e un difensore esperto il Verona sarà ancora più bello e più forte. Ma la base c’è.
Ovviamente il Verona non può prescindere dal prendere un attaccante di livello, un giocatore che risolva con i colpi le partite complicate. Il dovere della società, incassati sessanta milioni di plusvalenze, è di assicurare a Juric questo giocatore. Magari evitando di arrivare proprio all’ultimo giorno in cui poi sei costretto a scelte obbligate come nel caso di Stepinski. Ci aspettiamo un grande colpo da Setti. Stavolta non ci deve deludere ancora.
Gianluca Vighini
19 SET 2020 IL PAGELLONE DI VERONA-ROMA
SILVESTRI 6.5 Un po’ indeciso quando deve accorciare verso il pallone: in un paio di occasioni rimane bloccato a difesa della porta mentre avrebbe forse dovuto aiutare il compagno di difesa. Tra i pali, nel primo tempo, gestisce bene tre parate. Nella ripresa, al 28′ un miracolo sul Pellegrini che mira l’angolino basso a sinistra. E’ fortunato al 40′ quando la traversa respinge la bomba da fuori di Spinazzola.
CETIN 6 Dei tre dietro sembra quello un po’ più indietro fisicamente. Dimenticatevi Rrahmani, e fatelo velocemente. Fatica in un paio di situazione a risalire e questo in un’occasione rischia di regalare un gol alla Roma, con Mkhitaryan che si involta verso Silvestri, ma incespica quel tanto che basta per sbagliare. E’ bloccato dietro, probabilmente su indicazione di Juric. Immagino che il problema sia solo fisico. Meglio nel secondo tempo quando si mette centrale puro. Ma deve ancora macinare tanti allenamenti. Le potenzialità comunque, secondo me, ci sono.
GUNTER 7+ Il migliore in assoluto. Tre, quattro interventi determinanti che hanno sbrogliato situazioni potenzialmente esplosive. Bravo a braccare Mkhitayan lanciato verso la porta del Verona, riesce a mettere una toppa all’errore di Cetin, che aveva tenuto in gioco l’armeno giallorosso. Di testa sono tutte sue, non si scappa. Considerando che gioca con due compagni di reparto “inediti”, mezzo voto in più è tutto guadagnato. Esce stremato.
RÜEGG (dal 21′ s.t.) 6 Aiuta la manovra con una bella corsa.
EMPEREUR s.v.
LOVATO (dal 18′ p.t.) 7 Che partita del classe 2000. Entra a freddo al posto di Empereur e non mostra mai un’incertezza, mai un attimo di paura.E’ determinante in un paio di situazioni calde in area di rigore del Verona. Lui c’è e riporta tutto alla calma. Juric ha detto che deve crescere lentamente. Se questa è la base di partenza, il futuro di questo ragazzo, e dell’Hellas, promette bene.
FARAONI 6.5 Primo tempo un po’ col freno a mano tirato, si vede solo in una volata stupenda che ha meno fortuna di quella che avrebbe meritato. Cresce nella ripresa, inizialmente nella sua tradizionale posizione, largo a destra. Poi quando è costretto a fare il terzo di difesa. Una grande giocata al decimo del secondo tempo: quasi dalla linea di fondo rischia di trovare un gol assurdo, a Mirante battuto. Gli manca un pizzico di fortuna per centrare la porta.
TAMEZE 6 Magari mezzo voto in più se lo meriterebbe pure, ma nel primo tempo sciupa un’occasione gigantesca. Passi l’istinto miracoloso di Mirante, che in contro tempo riesce a deviarla, ma il centrocampista ha la posta spalancata e calcia troppo centralmente. Peccato, perché di occasioni così difficilmente una grande squadra te le concede. Per il resto, ha buona qualità, ma fisicamente deve lavorare ancora molto. Bellissimo l’assist che Di Carmine sciupa a due passi da Mirante.
BARAK (dal 21′ s.t.) s.v.
VELOSO 6 Lo scorso campionato, alla prima, il professore deliziò il pubblico gialloblù con la punizione che mise in pari le cose con il Bologna. Oggi meno appariscente, meno “professore”, ma comunque importantissimo per questa squadra, che dai suoi piedi e le sue geometrie non può prescindere. Da brividi il calcio piazzato che rischia di ingannare Mirante. Il portiere della Roma è bravo a salvare il risultato.
DIMARCO 6.5 Finisce dove ha iniziato. Anzi, meglio. La crescita di questo ragazzo continua e grazie al lavoro di Juric si è guadagnato un ruolo importantissimo in questa squadra. Bene in fase di spinta, altrettanto bene quando deve difendere. Gli scorsi sei mesi danno i frutti sperati. La strada è decisamente quella giusta per Federico. Sfiora un gol capolavoro con una palombella che si stampa prima sulla traversa e poi sul palo.
DANZI 6 Non è facile giocare una partita così per lui, l’anno scorso condizionato da un problema alla caviglia. Juric lo mette dentro per disperazione, ma non vuole questa essere una “diminutio” nei suoi confronti. Perché ce la mette tutta, lascia il cuore in campo, e anche il flessore della coscia destra, che lo lascia a piedi nel finale. Segue spesso Veretout come se fosse un’ombra e questo gli toglie tantissima energia in fase di impostazione.
TUPTA 5.5 Evidentemente è sceso in campo a stomaco vuoto, perché si è divorato un gol facile facile, un rigore in movimento, come dicono quelli che raccontano il calcio con linguaggio barocco. Per carità, non gli manca la buona volontà, così come la corsa. Ma certi errori pesano nel giudizio finale. Non esce dallo spogliatoio dopo l’intervallo.
ZACCAGNI (dal 1′ s.t.) 6 Lontano anni luce dalla condizione migliore, è comunque molto più vivace di Tupta e anche più pungente. Quando punta sulla sinistra crea qualche imbarazzo alla difesa della Roma. Mette minuti nelle gambe, per essere pronto per domenica prossima, quando al Bentegodi arriverà l’Udinese.
DI CARMINE 5.5 Non può non influire nel giudizio finale l’occasione ciclopica che cicca clamorosamente. Solo, a mezzo metro da Mirante, con un pallone solo da buttare dentro di testa, la spara alta. Un errore grave per un attaccante, che vanifica il lavoro che Samuele ha fatto per la squadra. Tanto sacrificio e tante sportellate, che lui sa di dover mettere in conto. Ma non può dimenticarsi di segnare.
ILIC (dal 32′ s.t.) s.v.
ALL. JURIC 7.5 (dalla tribuna stampa) Non ce ne voglia Paro, che era in panchina, al posto del tecnico di Spalato, squalificato. Ma Ivan regala uno spettacolo autentico, in piedi, tra i banchi di noi giornalisti. Urla, strepita, conduce come un direttore d’orchestra i suoi, che regalano una prestazione gigantesca. Buona nel primo tempo, quasi dominante nel secondo. Il Verona conclude con due traverse e in totale tre occasioni clamorose. Avrebbe meritato la vittoria. E pensare che alla vigilia del debutto in campionato, si era detto disperato, il vecchio volpone croato. Che inizio, ragazzi!
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
VISTO DA NOI
20 settembre 2020 - 12:42 È un Verona rock: che show Juric in tribuna
L’allenatore gialloblù, squalificato, dirige l’Hellas dagli spalti. Ed è una lezione di calcio
di Matteo Fontana, @teofontana
Una partita al fianco di Ivan Juric.
L’abbiamo vista così, in tribuna stampa, la gara dell’Hellas con la Roma, debutto in campionato per i gialloblù. Uno show dell’uomo di Spalato, che, fermato per un turno dal giudice sportivo, ha seguito dagli spalti l’incontro del Bentegodi.
Un modo, considerandolo da addetti ai lavori, per capire tanto della mentalità del tecnico del Verona. Ossia: è chiaro che in un anno di grande bellezza abbiamo compreso molto dello Juric-pensiero, ma vederlo “all’opera” dal vivo è una rarità che è stato un privilegio cogliere.
Così è stato, come sempre, un Hellas metallaro, con la stessa passione del suo allenatore, che per i 90′ più recupero del duello di Piazzale Olimpia ha spronato i giocatori, alzando la voce a volume da amplificatore (noi e altri colleghi abbiamo avuto le orecchie fischianti per un pezzo…), dando direttive, indicazioni, muovendo la squadra con la fermezza e la decisione di un leader autentico.
Uno spettacolo per chi ama il calcio, una lezione appresa e che ha tramesso la certezza, ancora una volta, di quanto il Verona di Juric sia rock.
D’altronde i gusti musicali dell’allenatore sono noti: Carcass, Megadeth, Obituary, Slayer e poi tutto il giro “duro”. Attenzione, però, perché Juric è anche un lettore accanito che ama i romanzieri russi, a cominciare da Lev Tolstoj.
Un Hellas da “Guerra e pace”, il suo. Un Verona, ancora, da combattimento. Come piace a chi lo ama.
NEWS
19 settembre 2020 - 23:06 Pagelle, Lovato gigante, Tameze e Dimarco vanno di corsa
Silvestri sempre decisivo. Danzi generoso. Cetin, debutto okay
di Matteo Fontana, @teofontana
Getty Images
SILVESTRI 7
Piazza dei buoni interventi, è attento a respingere una punizione di Veretout, determinante su Mkhitaryan. Si ripete con una grande parata su Pellegrini. Sempre decisivo.
CETIN 6,5
Debutta ed è subito partita dell’ex per lui, arrivato poche settimane fa dalla Roma. Sempre concentrato, non si smarrisce mai e tiene botta.
GUNTER 6,5
Ha il comando della difesa. Non è al pieno della forma, infatti esce alla metà del secondo tempo, ma prima l’attacco della Roma fa fatica a superarlo. Bene.
EMPEREUR ng
Neanche 20’ ed esce acciaccato.
FARAONI 6,5
Duella con Spinazzola, è una sfida tra corridori di valore. Spingono entrambi, sprintando sulla fascia. Nella ripresa mette il turbo, sfiora il gol, con la palla che attraversa beffarda tutta la linea della porta dopo che ha superato Mirante.
DANZI 6
Torna a giocare dopo dieci mesi. Lo fa incrociando il centrocampo tecnico e fisico insieme della Roma, lo affronta con coraggio. Prova il tiro da fuori. Grande generosità.
VELOSO 6
Fa ragionare la squadra. In certe fasi tende a rallentare troppo e gli manca lo spunto in più, mentre non gli difetta mai la lucidità, anche quando la Roma si fa aggressiva.
DIMARCO 6,5
Prende il posto di Lazovic, infortunato. Per lui il testa a testa è con Karsdorp e non si risparmia di sicuro quando c’è da sterzare in fase offensiva. C’è da mordersi i gomiti per il tiro a carambola che spedisce la palla in sequenza su traversa e palo.
TAMEZE 6,5
Viene avanzato sulla linea dei trequartisti, si adatta al compito. La migliore condizione è ovviamente da trovare. Si prodiga salendo e scendendo di continuo, colpisce una clamorosa traversa. Esordio di notevole spessore e impatto.
TUPTA 5,5
Aveva giocato da titolare più di un anno fa, in Coppa Italia con la Cremonese. Juric sceglie lui per affiancare Di Carmine, insieme a Tameze. Alcune cose buone, ma si mangia il gol del possibile vantaggio del Verona.
DI CARMINE 5,5
Spesso viene cercato in profondità, non trova lo spazio per farsi sentire. La difesa della Roma lo controlla con accortezza. Ha una chance per segnare, ma il suo balzo di testa, da favorevole posizione, è impreciso. Viene colto di frequente in fuorigioco.
LOVATO 7
Prende il posto di Empereur e non trema, anzi: conferma di avere tanta personalità. Sul piano fisico è solido, non riescono a sopraffarlo. Con l’Atalanta, due mesi fa, era piaciuto in uno scorcio di partita. Stavolta ne gioca tre quarti e impressiona giocando da gigante per maturità e prontezza.
ZACCAGNI 6
Arriva da uno stop per infortunio. Juric lo lascia in panchina nel primo tempo e lo inserisce all’inizio del secondo. Non è al meglio, però appena prende metri si fa sentire.
BARAK 6
Entra e va sulla trequarti, dopo viene spostato a fare il centravanti. Atletismo al servizio della squadra.
RUEGG 6
Buon approccio.
ILIC 6
Il ragazzo ha piedi buoni e fantasia.
JURIC (in panchina PARO)7
Squalificato, segue la partita dalla tribuna stampa e si fa sentire come un martello. Uno spettacolo nello spettacolo di un Verona che inizia con lo stesso temperamento che ha avuto nella scorsa stagione. Devono arrivare rinforzi, ma già ci sono gioco e spirito di lotta.
NEWS
19 settembre 2020 - 22:47 Che Verona con la Roma! 0-0 con mille assenze ma il marchio Juric c’è
Grande prova dei ragazzi gialloblù, che colgono due pali e meriterebbero il successo
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Sapeva tanto di sconfitta annunciata, ma così non è stato affatto. Un Verona rabberciato e incompleto nella rosa si presenta alla prima di campionato in pieno marchio Juric. Chi scende in campo mette l’anima, e la Roma, che nel primo tempo spreca con Mkhitaryan viene via via soverchiata dalla grinta dei gialloblù. Le giocate di Tameze e di Faraoni, il coraggio di Lovato, le parate (due, ma decisive) di Silvestri, l’ingresso sicuro dei pochi ma buoni nuovi sono solo alcune delle belle cose viste. Alla fine lo 0-0 va applaudito, e sta anche un po’ stretto.
FORMAZIONI
Tra indisponibili, mercato incompleto, e con arrivati da due giorni, Juric deve mettere in campo un 11 come può. In porta Silvestri, davanti a lui Cetin, Gunter ed Empereur. In mezzo ci sono Faraoni, Veloso, Tameze e Dimarco. In avanti Tupta e Di Carmine.
Fonseca, privo pure lui di alcuni uomini importanti, schiera il seguente 3-4-2-1: Mirante; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Diawara, Veretout, Spinazzola; Pellegrini, Pedro; Mkhitaryan.
Arbitra Chiffi nel Bentegodi deserto. Juric non è in panchina in quanto squalificato. Il secondo Paro lo sostituisce.
PRIMO TEMPO, LA ROMA INIZIA MEGLIO, L’HELLAS RISPONDE CON CORAGGIO
La Roma ha subito un buon passo, e qualità in più. Al 10′ Danzi stende sul limite Veretout lanciato verso la porta. Giallo per il gialloblù. La punizione di Pellegrini è un cross deviato in corner. La Roma gioca, va in verticale, l’Hellas non riesce a imbastirne una in avanti. In più al 17′ si fa male Empereur, deve entrare Lovato.
Faraoni accende il primo lampo al 23′ con una discesa che taglia da destra a sinistra ma perde l’attimo per il tiro dal limite. Poi Danzi calcia al volo dai 18 metri con palla fuori.
Mkhitaryan va un soffio dal gol al 25′ sparando fuori dopo un servizio quasi sottoporta dalla sinistra.
Certo, all’Hellas, la grinta non manca, il marchio di Juric c’è. I gialloblù difendono anche in 9 in area e tentano di ripartire. Dimarco è tra i migliori.
Tupta al 29′ calcia sul portiere un bel pallone. L’azione nasce da Tameze che serve Dimarco, il cross è per lo slovacco che però conclude male.
La Roma risponde e si mangia un altro gol sempre con Mkhitaryan (che è il control V della nostra tastiera) al 34′. Servito sottoporta, l’armeno calcia a lato.
MIRACOLO DI SILVESTRI
Al 40′ Mkhitaryan scatta sul filo del fuorigioco (più che sospetto), Silvestri esce e para la conclusione col tacco del piede.
TRAVERSA DI TAMEZE!!
Straordinaria azione del Verona al 45′. Tameze apre per Faraoni che scatta in area ma non tira, scaricando all’indietro per l’accorrente Tameze. Il piattone si schianta sulla traversa. Poi Di Carmine alliunga un piede sulla schiena di Mancini e prende il giallo.
Il primo tempo si chiude con un confortante e battagliero Hellas.
SECONDO TEMPO, IL VERONA SCHIACCIA LA ROMA
Zaccagni sostituisce Tupta ad inizio ripresa. Di Carmine si sbatte in avanti e fatica. L’Hellas inizia con grande spinta, la Roma diventa piccola piccola.
FARAONI! AZIONE MERAVIGLIA E QUASI GOL
Al 10′ Faraoni si inventa un’azione alla Ronaldo (il fenomeno) facendo fuori mezza difesa della Roma. Defilato sulla destra calcia, la palla sfiora il palo opposto mentre Juric, dietro di noi in sala stampa, urla a Zaccagni che doveva andare dentro per sfruttare la palla.
LOVATO, CHE CARATTERE
Lovato impressiona. Chiamato da juric all’anticipo e all’inserimento in avanti, risponde con grinta e bravura.
DI CARMINE SI MANGIA IL GOL. ENTRANO RUEGG, CASALE E BARAK
Di Carmine al 21′ si mangia un gol su cross di un grande Tameze, che pur non essendo ancora in piena forma, gioca una signora partita
Al 22′ Barak prende il posto di Tameze, Ruegg di Gunter. Barak fa la punta assieme a Di Carmine.
Santon entra al posto di Karsdorp, la Roma pensa quasi più a difendere, perchè il Verona è superiore.
ALTRO MIRACOLO DI SILVESTRI!
Pellegrini ha la palla buona al 29′, il tiro a giro sembra non sare scampo, ma Silvestri si supera e mette in corner.
Ilic sostituisce Di Carmine al 33′. Juric vuole vincere, e ha ragione. Pellegrini lascia il posto poi a Kluivert.
Ilic prende subito un fallo a destra. Ruegg morde le caviglie avversarie. L’Hellas ce ne dà.
TRAVERSA-PALO DI DIMARCO!! LOVATO SALVA LA RETE
Emozionante, a dire poco, il finale. Al 37′ Dimarco si inventa un tiro di esterno che supera Mirante ma sbatte sulla traversa per poi toccare il palo. Sul rovesciamento di fronte Kluivert mette scompiglio ed è Lovato che salva la porta togliendo il pallone dal piede di Mkhitaryan.
TRAVERSA DI SPINAZZOLA
Un legno o coglie anche la Roma, al 41′, con una botta di Spinazzola che centra la traversa.
Un grande Verona, considerate le assenze, si conquista un punto strameritato. Anzi, più meritato sarebbe stato il successo. Giù il cappello davanti a Juric e ai suoi leoni.
FONTE: Hellas1903.it
ARBITRO: Chiffi di Padova 6
FONTE: CalcioNews24.com
GIUDICE SPORTIVO PARLAVA DALLA TRIBUNA MULTA A JURIC!
22/09/2020 16:55
Oltre ad aver assegnato la vittoria a tavolino al Verona, il giudice sportivo ha anche comminato una multa di 5000 euro all'allenatore Ivan Juric.
"Colpevole" di aver: "in più occasioni durante l'incontro impartito disposizioni alla propria squadra nonostante fosse soggetto a provvedimento di squalifica". L'infrazione è stata rilevata dal collaboratore della Procura Federale.
SERIE A Roma, Longo si dimette dopo il caso Diawara
22/09/2020 15:06
Il segretario generale della Roma, Pantaleo Longo, si è dimesso. L’uomo di fiducia portato dall’ex ,ds Gianluca Petrachi, è responsabile della svista che potrebbe decretare il 3-0 a tavolino della Roma nel match con il Verona.
Nelle liste presentate alla Lega alla vigilia della partita, il centrocampista Amadou Diawara compariva in quella degli “Under 22” pur avendo compiuto 23 anni lo scorso luglio. Un errore di cui il responsabile è il segretario generale della società che ha il compito di controllare e trasmettere le liste corrette alla Lega Calcio.
R.C
CHE ESPERIENZA La mia partita di fianco a mister Ivan Juric
22/09/2020 11:51
“VAI, VAI!!! ATTACCA ADESSO… PARTIIIIII. MA DAIIII, SEI SEMPRE IN FUORIGIOCO. NON LO MOLLARE, COPRI COPRIIIIIIII”.
Un martello costante. Novanta e passa minuti di urla, incoraggiamenti, qualche incazzatura e al triplice fischio finale la felicità per aver compiuto un’impresa, l’ennesima del suo Verona.
La partita di Ivan Juric, sabato sera, è stata uno spettacolo nello spettacolo dei gialloblù. Squalificato, per l’espulsione rimediata all’ultima partita dello scorso campionato a Genova, il tecnico croato ha assistito al match contro la Roma in tribuna stampa, di fianco a noi giornalisti. Il vuoto del Bentegodi, ancora orfano di tifosi, ha azzerato le distanze e, per assurdo, ha amplificato la voce di Juric che ha accompagnato passo dopo passo, azione dopo azione, i suoi ragazzi. Sempre in piedi, con la bottiglietta d’acqua a riattivare una salivazione costantemente azzerata dalle urla, Ivan il terribile è partito soft. Sì, ma per quanto, 5 minuti? Forse anche troppo, fidatevi. Ad un certo punto sento uno che urla “VA BENE, VA BENE COSI’”. Mi giro e mi rendo conto che è proprio lui, come se intorno non ci fosse nessun altro, ma solo il campo. Ne ha per tutti, per lo più incoraggiamenti, ma quello che colpisce è la costanza delle indicazioni. Non rifiata mai, mai. Con buon pace di Matteo Paro, il suo secondo, in panchina effettivamente solo per presenza. Sembra quasi che abbia dei fili attaccati ai suoi giocatori, li muove perfettamente. Ma il merito è anche dei gialloblù che, evidentemente, sanno cosa devono fare e lo fanno bene. Accompagna Tameze, lo premia ogni volta che ascolta i suoi suggerimenti “BRAVO TAME!”. Con Dimarco sa ormai di poter andare sul sicuro. E’ paterno con Andrea Danzi che, con tutte le difficiltà del caso, la sua pagnotta se la porta a casa, resistendo nei minuti finali, azzoppato, con un muscolo della coscia fuori uso. Qualche stoccata verso Di Carmine, del tipo “MA DAI, SEI SEMPRE IN FUORIGIOCO”. Ma Juric sa il lavoro di sacrificio che chiede al suo attaccante. Per noi giornalisti è stata una lezione, ci ha aiutato una volta in più a comprendere la mentalità del mister spalatino. Che non riesco a capire, quando è regolarmente in panchina, come resista alla tentazione di entrare in campo. Sì, gli schemi sono fondamentali per la sua filosofia: i tagli, il gioco verticale, i raddoppi, le ripartenze. Ma se non ci metti l’intensità che fa vedere lui, casca il palco. Io sono sempre stato convinto che le sue idee calcistiche valgano più di chi le applica. Certo, i giocatori devono avere qualità. Ma i concetti che esprime col suo calcio vanno oltre. Questo per dire che, è vero, magari non ci sarà un altro Amrabat. Ma ci saranno un Barak, un Benassi, un Tameze, che se seguiranno il loro mister, come gli altri hanno fatto la scorsa stagione, continueranno a farci divertire. Ne sono sicuro.
GIOVANNI VITACCHIO
L'ANALISI DI VIGHINI DOPO LA GARA CON LA ROMA Verona, come se il tempo non fosse mai passato
21/09/2020 08:54
Fate finta di non aver ascoltato la conferenza stampa di Ivan Juric di venerdì scorso. Fate finta anche che non ci sia stato il lockdown, l’estate, il ritiro e il mercato.
Adesso guardate il Verona che ha giocato contro la Roma: vi sembrerà che non sia cambiato nulla rispetto ad un anno fa, quando il Verona pronosticato ultima delle ultime squadre giocò contro il Bologna.
E’ la forza e la bravura di Ivan Juric: dare una faccia un’identità, un gioco ad una squadra a prescindere dagli interpreti che vanno in campo. Anche quando la squadra è incompleta, anche quando gli infortuni hanno colipito duramente.
Alzi la mano ora chi alla vigilia della gara contro la Roma avrebbe pronosticato un risultato utile, e addirittura un risultato che va stretto tanto è stata la capacità di giocarsela a viso aperto e di andare a fare male agli avversari.
Tutto questo è stato il Verona, in cui hanno giocato due ragazzi praticamente al debutto dall’inizio in serie A come Danzi e Tupta in cui dopo pochi minuti un superstite, nemmeno titolare, della difesa della scorsa stagione come Empereur si è fatto male. Nulla ha scalfito il Verona, Che ha ovviamente sofferto ha rischiato, ma che non ha mai sbandato, aggrappato alla partita fin quando nel secondo tempo è addirittura stato in grado di prendere in mano le redini del match tanto da far tremare le vene ai romanisti. Così in copertina non c’è andata la squadra di Fonseca ma gente come Lovato, il giovanissimo difensore scaraventato nella mischia a freddo che in un battibaleno ha fatto dimenticare addirittura Kumbulla, appena partito per trenta milioni di euro proprio per le sponde del Tevere. E poi Dimarco che ha colpito traversa e palo, e anche Tameze, che ha lanciato barlumi acceccanti di buon calcio. E più in generale è stato il Verona di Ivan Juric a dimostrare di aver segnato il percorso in cui adesso andranno messi interpreti di qualità e soprattutto un attaccante che finalmente possa risolvere il problema del gol che resta l’unico vero difetto di questa squadra. Il generale Juric, uno spettacolo dalla tribuna stampa, dove, squalificato ha urlato, imprecato dato ordini può essere soddisfatto. Da qui in poi la strada sarà solo che in discesa. Ora basterà scavallare lo scontro diretto con l’Udinese e tutto sarà, si spera, più semplice.
GIANLUCA VIGHINI
ESORDIO SERIE A Capolavoro Juric (0-0) bloccata la Roma
19/09/2020 20:45
Ottimo esordio per il Verona che ha bloccato la Roma al Bentegodi (0-0). Si tratta di un capolavoro di Juric che è riuscito, in assoluta emergenza, a schierare una squadra (partita con Danzi e Tupta titolari) che ha dato del filo da torcere alla Roma, dando indicazioni e urlando dalla tribuna stampa (era squalificato). Tantissime le occasioni da gol: la Roma ha preso la traversa con Spinazzola (migliore dei giallorossi che ha messo più di una volta in difficoltà la difesa del Verona e in particolare Cetin) ma il Verona ha colpito due volte la traversa: prima con Tameze (al 44') e poi con Dimarco (all'82') che nella stessa conclusione prende un doppio palo (prima la traversa e poi, per una traiettoria stranissima, anche il palo). Il Verona resiste alla fine quando gioca praticamente in 10 con Danzi infortunato (all'88') a pochi minuti dalla fine e senza ormai più cambi da poter fare. Una grande impresa della squadra di Juric in piena emergenza. Un pareggio che vale oro (e che poteva finire anche con una vittoria per i gialloblù con un po' di fortuna in più).
Finisce qui: 0-0 al Bentegodi. Un ottimo Verona ha bloccato la Roma.
92' Colpo di testa di Kluivert: palla lontana dalla porta.
Tre minuti di recupero
88' Danzi si fa male ma non ci sono più cambi. Gioca a mezzo servizio come punta. Ilic in mediana.
85' Anche la Roma prende la traversa con un tiro potentissimo di Spinazzola. Si rimane 0-0 ma che pericoli per entrambi i portieri!
82' Hellas sfortunato! Incredibile tiro-pallonetto di Dimarco che beffa Mirante ma la conclusione dell'ex Parma prima prende la traversa e poi, per via della strana traiettoria, dopo sbatte anche sul palo sinistro. Si rimane 0-0 ma i gialloblù sono sfortunatissimi!
77' Ultimo cambio per Juric. Entra Ilic per Di Carmine.
74' Silvestri miarcoloso: salva su Pellegrini che aveva concluso in porta con un tiro potente dal limite dell'area. Si rimane 0-0.
71' Fonseca cambia: fuori Karsdorp, dentro Santon.
69' Ci prova ancora Di Carmine: destro debole, nessun problema per Mirante che blocca a terra.
66' Doppio cambio per Juric: entrano Ruegg e Barak per Gunter e Tameze. Faraoni fa il terzo centrale di difesa ora.
65' Occasionissima per il Verona. Di Carmine si divora il gol. Lasciato solo in area, sbaglia il colpo di testa su cross di Tameze.
63' Spinazzola è proprio una "spina" nel fianco per la difesa gialloblù: palla in mezzo per Mkhitaryan ma l'armeno viene murato.
60' Ci prova Pedro col sinistro. Palla alta: lo spagnolo non inquadra la porta.
54' Con una grande azione, Faraoni supera Mirante ma non riesce a calciare in porta perché in posizione troppo defilata.
49' Ci prova Di Carmine con il sinistro: nessun problema per Mirante.
46' Entra Zaccagni, esce Tupta.
Parte la ripresa
0-0 dopo 45 minuti ma tante emozioni al Bentegodi.
Finisce qui il primo tempo
46' Ci prova Veretout dopo una bella azione: la palla sfiora il palo.
Due minuti di recupero
44' Incredibile occasione per il Verona: Tameze colpisce verso la porta, su assist di Faraoni, ma Mirante riesce con le punta delle dita a deviare sulla traversa. Poi Di Carmine viene anticipatio all'ultimo da Mancini. La più grande occasione della partita!
41' Ci prova Veretout da fuori: palla fuori di poco. La Roma spinge sull'acceleratore.
38' Silvestri salva su Mkhitaryan lanciato a rete. Cetin appare sempre in difficoltà. Roma pericolosa.
34' Nuova occasione per la Roma. Ancora Spinazzola che salta Cetin e serve Pedro: l'ex Barcellona calcia a lato.
28' Tupta si divora il gol: l'attaccante slovacco si trova la palla sui piedi a pochi metri dalla porta ma "appoggia" debolmente il pallone fra le braccia di Mirante che non ha problemi a bloccare la palla.
25' Grande occasione per la Roma. Spinazzola crossa basso per Mkhitaryan, ma l'attaccante non trova la porta con il sinistro.
23' Danzi ci prova da fuori al volo ma il pallone finisce a lato. Hellas propositivo.
18' Empereur non sta bene ed esce per un problema fisico: entra Lovato.
16' Ci prova Mkhitaryan. Dopo lo scambio Pellegrini-Pedro, la palla arriva all'ex Manchester ma il sinistro viene stoppato da Cetin.
11' La Roma attacca a testa bassa: Faraoni spazza via la palla davanti alla linea della porta dopo un corner pericoloso dei giallorossi.
9' Danzi atterra Mkhitaryan al limite dell'area e viene ammonito: 40 centimetri in più verso Silvestri e sarebbe stato rigore. Sospiro di sollievo per il Verona, cartellino giallo per il giovane centrocampista.
5' Le squadre si studiano: Tameze gioca alto sulla trequarti, Danzi è al fianco di Veloso.
Parte il match
Esordio in campionato contro la Roma per il Verona di Juric. Il tecnico croato è in piena emergenza. Giocano dal primo minuto Gunter in difesa e Tameze a centrocampo anche se "hanno solamente 45 minuti di benzina" come ha detto Juric in conferenza. Mentre sulla trequarti, dietro a Di Carmine ci saranno Danzi e Tupta (che agirà più avanzato), in un ruolo per loro inedito. Fonseca punta sul tridente formato da Pellegrini, Pedro e Mkhitaryan. Dzeko, che ha già in mano un biglietto per Torino (sponda Juventus) va in panchina.
SERIE A Le pagelle di Faraoni: soffre, fa soffrire e recupera più palloni di tutti
20/9 ALLE 11:38
di PIERPAOLO MATRONE
Dopo una stagione da rivelazione lo scorso anno, Davide Faraoni ha confermato quando di buono ha fatto vedere nella sua prima stagione con l'Hellas Verona anche nella sfida di ieri contro la Roma. Per La Gazzetta dello Sport è il migliore in campo (voto 7) tra gli uomini di Juric, perché soffre, fa soffrire e recupera più palloni di tutti i suoi. Stesso voto da Tuttomercatoweb.com. Mezzo punto in meno da Tuttosport e ancora mezzo in meno da Corriere della Sera e Corriere dello Sport, secondo cui nella ripresa è il più pericoloso dell'Hellas.
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 6
Tuttosport: 6,5
Corriere della Sera: 6
SERIE A Le pagelle di Mkhitaryan: non è un centravanti e lo si vede quando si mangia due gol
20/9 ALLE 11:23
di PIERPAOLO MATRONE
Deludente Henrik Mkhitaryan ieri sera contro l'Hellas Verona. Da falso nueve, l'ex Arsenal sciupa un paio di occasioni e perde il killer instinct e rimedia un 5 in pagella da La Gazzetta dello Sport. Un voto su cui è d'accordo Tuttosport, che scrive che "non è un 9 e si vede". Mezzo punto in più da noi di Tuttomercatoweb.com e il Corriere dello Sport. Il quotidiano ne elogia i movimenti, criticandolo però per i due gol mangiati.
TMW: 5,5
La Gazzetta dello Sport: 5
Corriere dello Sport: 5,5
Tuttosport: 5
Corriere della Sera: 4,5
Vocegiallorossa.it: 5,5
SERIE A Le pagelle di Spinazzola: la sua fascia è champagne, a sinistra è devastante
20/9 ALLE 11:12
di PIERPAOLO MATRONE
Infortuni alle spalle, Leonardo Spinazzola si è ripreso la fascia sinistra della Roma. L'ex Juventus è titolare inamovibile e contro l'Hellas Verona ha spiegato il perché con una grandissima prestazione. Una prova da 7 per noi di Tuttomercatoweb.com, così come per La Gazzetta dello Sport secondo cui "La sua fascia è champagne". Stesso voto da Corriere della Sera e Corriere dello Sport per "una partita piena di cose", con tanto di traversa finale. Mezzo punto in più da Tuttosport, che utilizza un termine esatto: devastante.
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7,5
Corriere della Sera: 7
Vocegiallorossa.it: 7
SERIE A Le pagelle di Fonseca: produce palle gol anche senza centravanti, ma i cambi sono tardivi
20/9 ALLE 10:53
di PIERPAOLO MATRONE
La Roma non va oltre lo 0-0 sul campo dell'Hellas Verona, colpa di un attacco senza veleno e delle tre traverse totali avute in partita. Paulo Fonseca ha lasciato in panchina Edin Dzeko, promesso sposo alla Juventus, ma con Mkhitaryan falso 9 non riesce a trovare la via del gol. Per La Gazzetta dello Sport l'allenatore ex Shakhtar Donetsk merita un 5,5 in pagella anche perché "i cambi paiono un po' tardivi".
Stesso voto dal Corriere dello Sport, per il quale la scelta del 3-4-2-1 sembra funzionale, ma dalla panchina non si interviene poi per cambiare aria. Da Tuttosport Fonseca rimedia invece un 6,5 in pagella perché la Roma produce diverse palle gol, nonostante l'assenza di un centravanti. Sufficienza al tecnico invece da noi di Tuttomercatoweb.com, mentre dal Corriere della Sera arriva una pesante bocciatura.
TMW: 6
La Gazzetta dello Sport: 5,5
Corriere dello Sport: 5,5
Tuttosport: 6,5
Corriere della Sera: 4
Vocegiallorossa.it: 6
RASSEGNA STAMPA Corriere di Verona sul pareggio con la Roma: "Hellas, un punto e due traverse"
20/9 ALLE 09:13
di PIERPAOLO MATRONE
"Hellas, un punto e due traverse". E' questo il titolo che il Corriere di Verona utilizza in prima pagina per riassumere il pareggio di ieri sera tra l'Hellas Verona e la Roma allo stadio Bentegodi. Tante emozioni, diverse palle gol, ben tre legni in totale. Ma alla fine il risultato è a reti bianche.
RASSEGNA STAMPA Roma, Corriere dello Sport dopo lo 0-0 con l'Hellas: "A Verona falsa partenza"
20/9 ALLE 09:03
di PIERPAOLO MATRONE
Nella serata di ieri ha esordito nel nuovo campionato la Roma, che non è andata oltre lo 0-0 sul campo dell'Hellas Verona. "Roma a Verona falsa partenza", titola il Corriere dello Sport in prima pagina. Tre pari bloccano il risultato, il secondo anticipo del sabato termina a reti bianche.
LA GIOVANE ITALIA Lovato da applausi contro la Roma. Il Verona brinda a un altro giovane talento
20/9 ALLE 08:45
di LA GIOVANE ITALIA
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro
Il Verona si è preso un buon punto nell'esordio stagionale in Serie A, fermando la Roma sullo 0-0 in una partita che ha visto la squadra di Juric sopperire alla grande alle tante assenze, mettendo in mostra come spesso è capitato lo scorso anno tanto materiale giovane da tenere d'occhio durante il prosieguo della stagione. Uno degli artefici della prova difensiva pressoché impeccabile degli scaligeri è stato Matteo Lovato: vent'anni sulla carta d'identità, seconda presenza nella massima serie ma piglio da veterano al cospetto di vecchi volponi come Mkhitaryan e Pedro.
Battestimo del fuoco - Nato a Monselice nel 2000, il centrale difensivo è arrivato all'Hellas lo scorso gennaio, dopo aver legato buona parte della sua giovane carriera ai colori del Padova. Proprio in maglia biancoscudata si è confrontato per la prima volta col calcio dei grandi, in una prima parte della stagione 2019/20 che lo ha visto giocare con continuità nel reparto arretrato della formazione di mister Sullo. Le buone cose mostrate in Serie C hanno convinto il Verona a investire su di lui, con Juric che lo aveva lanciato in Serie A già nel finale dello scorso campionato, nelle ultime battute del match contro l'Atalanta. Ieri sera, però, per Matteo è arrivato il battesimo del fuoco: dentro al 19' al posto dell'infortunato Empereur, con la Roma che premeva sull'acceleratore a caccia del vantaggio, Lovato non ha fatto una piega e si è calato in partita col piglio del difensore navigato. Cattivo al punto giusto, pronto a uscire dalla linea per cercare l'anticipo e attento a non farsi prendere alle spalle dalle incursioni dei giallorossi, il classe 2000 gialloblù si è meritato i complimenti del tecnico e dei compagni, in quella che è stata la sua prima vera serata da giocatore di Serie A.
Studiando Hummels - Centrale di piede destro, dotato di una buona tecnica nella gestione del pallone che alterna con le abilità nei compiti prettamente difensivi, Lovato interpreta il ruolo secondo i crismi richiesti dal calcio moderno, ispirandosi non a caso a Mats Hummels. Centimetri e struttura fisica lo hanno aiutato a imporsi fin da subito in Serie C, ma l'esplosività e la sorprendente rapidità nel breve gli stanno permettendo di giocarsi le proprie carte addirittura nella massima serie. Un'esplosione resa possibile anche e soprattutto dalla notevole maturazione compiuta sotto il profilo mentale, grazie alla quale ha innalzato esponenzialmente la continuità delle sue prestazioni. La serata del Bengodi è già nel libro dei ricordi più belli, e intanto il Verona gongola e ribadisce una volta di più come le difficoltà possano trasformarsi in opportunità, magari proprio rivelando al grande pubblico un altro giovane di belle speranze che è sogna di poter dire la sua ai massimi livello del calcio italiano.
RASSEGNA STAMPA
20/9 ALLE 07:48 L'Arena: "L'Hellas spaventa la Roma. Il Bentegodi riapre ai tifosi"
di ANDREA PIRAS
"L'Hellas spaventa la Roma. Il Bentegodi riapre ai tifosi". Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Arena. La squadra di Ivan Juric ha disputato un buon match imponendo ai giallorossi di Fonseca un pareggio a reti bianche all'esordio in campionato.
RASSEGNA STAMPA Il Messaggero: "La Roma prima spreca poi si salva: 0-0 a Verona davanti ai due Friedkin"
20/9 ALLE 07:28
di ANDREA PIRAS
Finisce in parità la prima della Roma di Friedkin. I giallorossi di Paulo Fonseca hanno pareggiato senza reti al "Bentegodi" contro il Verona di Ivan Juric. Questo il titolo in taglio alto di prima pagina dell'edizione odierna de Il Messaggero: "La Roma prima spreca poi si salva: 0-0 a Verona davanti ai due Friedkin".
Hellas Verona-Roma 0-0, Lupa bene sulle corsie. Tameze subito vicino al gol: i voti di TMW
HELLAS VERONA
Silvestri 7 - Cardine tra i cardini: è tra i pochi reduci della scorsa formidabile stagione. Ipnotizza Mkhitaryan lanciato a rete (e in sospetto offside) ed evita il peggio. Salvifico sul destro dritto per dritto di Pellegrini.
Cetin 6,5 - Tra meccanismi ancora da digerire e uno stato di forma non indimenticabile, nella prima metà fa storcere un po' il naso a Juric. Poi si riassesta, guadagna fiducia e beneficia della perdita di mordente dei tre attaccanti giallorossi.
Gunter 7 - Quasi a voler mettere in chiaro i perché del suo riscatto, nel primo tempo è a tratti dominante al centro del terzetto. Calamita per i tiri di Mkhitaryan e compagni, svizzero nelle chiusure. Dopo l'intervallo accusa un fastidio e alza bandiera bianca. (Dal 67' Ruegg 6 - Segnali incoraggianti).
Empereur 5,5 - Qualche scricchiolio allarmante in avvio, il motivo si palesa al diciannovesimo: infortunio muscolare, forfait obbligato. (Dal 19' Lovato 6,5 - La conduzione da veterano cozza con la carta d'identità. A suo agio, anche sul centro-sinistra. Piacevole sorpresa).
Faraoni 7 - Stantuffo sulla destra: non è un azzardo dedurre che quando Juric parlava di appena quattro o cinque giocatori in condizione si riferisse anche (e soprattutto a lui). Apparecchia per Tamèze, monta sul motorino e per poco non sigla un gol da cineteca.
Tameze 6,5 - Il ritardo di condizione è patente: del resto Juric per primo l'aveva sbandierato nella conferenza della vigilia. Qualcosa, però, si intravede: tecnica e alcune finezze. Ad una manciata di secondi dall'intervallo calcia a botta sicura con il piattone, ma Mirante compie il miracolo. (Dal 67' Barák 6 - Motivato, anche se combina poco).
Veloso 5,5 - È foriero di una qualità essenziale: l'equilibrio. In questo è maestro. Anche lui però è in ritardo, e qualche duello lo perde quasi di default. Non è brillante, ma anche nelle difficoltà sa essere prezioso.
Dimarco 7 - Nella pre-season era parso tra i più in forma: la controprova della gara ufficiale certifica quelle che prima erano solo sensazioni. Diagonali provvidenziali a tamponare le incursioni dei piccoletti giallorossi, un cross tagliente che propizia l'occasione d'oro sciupata da Tupta. Si dispera sul siluro da casa sua che si stampa sul montante.
Danzi 5,5 - Gli manca ancora qualcosa per calcare con continuità certi palcoscenici, ma dalla sua ha l'atteggiamento giusto e buona personalità. Cerca anche la botta da fuori, senza successo.
Tupta 4,5 - Tra mille attenuanti, è in assoluto il peggiore del primo tempo scaligero. Poco reattivo, abbottonato e puntualmente impreciso. Ha l'occasione di redimersi, la spreca con un piattone scialbo e indecifrabile. (Dal 46' Zaccagni 6 - Lontano dalla forma migliore, ma mette pepe là davanti).
Di Carmine 5,5 - Duellante agguerrito e fastidioso per l'intera linea giallorossa. Cerca il filo dell'offside, ma finisce oltre qualche volta di troppo. Generoso, anche se l'errore sotto porta su cioccolatino di Tamèze è piuttosto grossolano. (Dal 78' Ilic s.v.).
Matteo Paro 6,5 - Juric è squalificato, lui conduce la truppa con aplomb antitetico al temperamento dell'uomo di Spalato. La squadra è ordinata, fa di necessità virtù e si esalta nelle criticità. Sembra il copione dello scorso anno: c'è da augurarselo, a Verona.
ROMA
Mirante 6,5 - Con un intervento di puro riflesso evita lo svantaggio ai suoi nel primo tempo: a conti fatti, è una parata da un punto.
Mancini 6 - Uno dei pochi reduci della formazione tipo dell'anno scorso: difende con attenzione e cerca anche qualche sortita offensiva nel finale, quando gli schemi sono saltati.
Cristante 6 - Non la partita più probante in termini di pericolosità dell'avversario, ma da difensore se la cava piuttosto bene. Ed è molto utile nella costruzione dell'azione, che non guasta.
Ibanez 6,5 - Soffre pochissimo nella sua zona, specie sui palloni alti, che sono sostanzialmente tutti suoi. Anche un paio di chiusure a bassa quota portano il suo nome.
Karsdorp 6,5 - Un paio di avanzate interessanti, altrettante chiusure preziose: un buon ritorno dopo tante voci di mercato. La richiesta di cambio è però un brutto segnale, visto che tutti i ricordi che i tifosi hanno dell'olandese riguardano guai fisici. Dal 72' Santon sv.
Diawara 6 - Bene da schermo davanti alla difesa, con l'Hellas che sbatte spesso e volentieri sul muro eretto dall'ex Napoli. Non altrettanto efficace in termini di costruzione dell'azione. Dall'89' Villar sv.
Veretout 6 - Un paio di strappi notevoli per dare imprevedibilità alla manovra, non abbastanza per scuotere la squadra evidentemente.
Spinazzola 7 - In forma fisica straripante, si ripete dopo la prestazione maiuscola con la maglia della Nazionale di Mancini contro l'Olanda. Praticamente tutte le azioni pericolose della Roma nascono dal suo sinistro, mentre al primo tiro col destro coglie la traversa.
Pellegrini 5,5 - Non si accende, praticamente mai. Corre orizzontalmente e verticalmente, provando a dare un riferimento all'azione, ma dei suoi straordinari assist nello spazio neanche l'ombra. Dal 79' Kluivert sv.
Pedro 6 - Esordio non indimeticabile, specie per qualche fioritura di troppo nella costuzione del tiro, che in Italia non ti puoi permettere. Primo tempo di grande attitudine, ripresa scarica.
Mkitaryan 5,5 - Sicuramente il più pericoloso dei suoi, ma anche quello che compie più errori in fase conclusiva. Un brutto messaggio per Fonseca nella prima delle tante serate che la Roma vivrà senza la certezza Dzeko.
Fonseca 6 - 0-0 con un Verona decisamente sperimentale e rimaneggiato, ma il primo cambio arriva all'ottantesimo minuto. Forse il portoghese vuole dare un messaggio a chi osservava la squadra dalla tribuna sull'effettivo valore della rosa?
SERIE A L'Hellas 20/21 sembra quello del 2019: stecca Tupta, ma la difesa è d'acciaio
20/9 ALLE 00:57
di SIMONE LORINI
Il solito Hellas Verona tutto cuore e sacrificio, sebbene con sei volti nuovi rispetto all'ultima gara dello scorso campionato, frena la Roma al Bentegodi e può anche recriminare per i tre legni colpiti da Tameze e Dimarco nel corso dei primi novanta minuti dell'anno. Per Paro, che oggi sostituiva Juric in panchina, la gara comincia in salita per il ko di Empereur, ma gli scaligeri hanno il merito di crederci sempre e di non far mai ragionare il fisico centrocampo di Fonseca, che si affida alle corsie per provare a sfondare: benissimo in tal senso Faraoni e Dimarco.
Non può che essere di grande soddisfazione il commento di Paro al termine della gara, anche se il richiamo ad un mercato importante è ben presente: "Abbiamo perso giocatori fondamentali e per tenere il livello dell'anno scorso abbiamo bisogno di giocatori importanti. La società sta lavorando. Sappiamo che è una stagione particolare e che c'è poco tempo, ma per avere una squadra competitiva c'è bisogno di giocatori".
LE PAGELLE Le pagelle del Verona: Gunter e Di Marco sopra tutti. Lovato prova da veterano.
19/9 ALLE 23:45
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Silvestri 6,5 Nel primo tempo due parate su due tiri dalla distanza prima di una chiusura da campione su Mkhitaryan. I pericoli arrivano ma è sempre ben piazzato. Strepitoso su Pellegrini a venti minuti dal termine. Su Spinazzola lo salva la traversa.
Cetin 6 Cerca di arginare le ficcanti folate di Spinazzola. Meglio nella ripresa. Quando esce Gunter prende il suo posto senza commettere errori. Non avverte il peso dell'ex. Prova superata.
Gunter 7 Efficace in anticipo e chiusura. Di testa non se ne perde una. Guida la linea difensiva con autorità. (dal 20’ s.t. Ruegg 6 Tempestiva chiusura su Pedro)
Empereur s.v. Un problema fisico lo costringe ad alzare bandiera bianca dopo nemmeno venti minuti di gioco. (dal 19’ p.t. Lovato 7 Seconda presenza in serie A per il giovane centrale ex Padova. Trova subito ritmo e posizione. Da applausi il tackle su Pedro. Gioca da veterano senza sbagliare nulla.
Faraoni 6,5 Primo squillo un'incursione verso la mezz’ora senza trovare il varco per concludere. Apparecchia per Tameze quando quest’ultimo coglie la traversa. Nella ripresa quando alza i giri e tutta la manovra ne raccolgie i benefici. Sfiora il gol al termine di una percussione da urlo
Veloso 6 Parte sordina poi pian piano prende in mano le redini. Cala qualcosa nella ripresa ma senza mai smarrire la bussola
Danzi 6 Torna a calcare il terreno di gioco a quasi un anno di distanza dall’ultima apparizione, in occasione della trasferta di Parma dello scorso campionato. Tenta senza fortuna la conclusione dai sedici metri. Perde alcuni palloni per eccesso di confidenza. Peccato per lo stiramento al crepuscolo della gara.
Dimarco 7 Buona diagonale in chiusura su Karsdorp. Sempre presente quando si tratta di ribaltare l’azione. Coglie un incredibile doppio palo che avrebbe meritato miglior sorte. Tra i migliori.
Tameze 6,5 Bravo in interdizione e nel giro palla. Alla fine del primo tempo sfiora il gol con una clamorosa traversa. Lieta sorpresa. Esce quando ha finito la benzina (dal 20’ st Barak 6 cerca di portare un pò di peso e centimetri )
Tupta 5,5 Spreca un rigore in movimento calciando debolmente di interno destro. Fatica a trovare spazio (dal 1’ s.t. Zaccagni 5,5 Un paio di incursioni poi svanisce piano piano. Reduce dall'infortunio paga una condizione non ancora al top )
Di Carmine 6 Si muove bene e con impegno. Tenta la conclusione ma viene murato. Si fa valere in fase di sponda e garantisce profondità alla manovra. Spreca di testa sottomisura. (dal 32’ s.t. Ilic s.v.)
Paro (Juric squalificato) 7 La squadra parte in sofferenza, specialmente sulla sinistra dove fatica a trovare le contromisure ma poi si rimette in carreggiata e riesce a reagire sfiorando la marcatura. Nella ripresa la musica cambia e i gialloblù fanno la partita sfiorando la rete in un paio di occasioni. La prima impressione è più che positiva. Buona la gestione dei cinque cambi.
SERIE A Le pagelle della Roma - Karsdorp e Spinazzola danno ottimi segnali. Attacco senza veleno
19/9 ALLE 22:55
di SIMONE LORINI
Mirante 6,5 - Con un intervento di puro riflesso evita lo svantaggio ai suoi nel primo tempo: a conti fatti, è una parata da un punto.
Mancini 6 - Uno dei pochi reduci della formazione tipo dell'anno scorso: difende con attenzione e cerca anche qualche sortita offensiva nel finale, quando gli schemi sono saltati.
Cristante 6 - Non la partita più probante in termini di pericolosità dell'avversario, ma da difensore se la cava piuttosto bene. Ed è molto utile nella costruzione dell'azione, che non guasta.
Ibanez 6,5 - Soffre pochissimo nella sua zona, specie sui palloni alti, che sono sostanzialmente tutti suoi. Anche un paio di chiusure a bassa quota portano il suo nome.
Karsdorp 6,5 - Un paio di avanzate interessanti, altrettante chiusure preziose: un buon ritorno dopo tante voci di mercato. La richiesta di cambio è però un brutto segnale, visto che tutti i ricordi che i tifosi hanno dell'olandese riguardano guai fisici. Dal 72' Santon sv.
Diawara 6 - Bene da schermo davanti alla difesa, con l'Hellas che sbatte spesso e volentieri sul muro eretto dall'ex Napoli. Non altrettanto efficace in termini di costruzione dell'azione. Dall'89' Villar sv.
Veretout 6 - Un paio di strappi notevoli per dare imprevedibilità alla manovra, non abbastanza per scuotere la squadra evidentemente.
Spinazzola 7 - In forma fisica straripante, si ripete dopo la prestazione maiuscola con la maglia della Nazionale di Mancini contro l'Olanda. Praticamente tutte le azioni pericolose della Roma nascono dal suo sinistro, mentre al primo tiro col destro coglie la traversa.
Pellegrini 5,5 - Non si accende, praticamente mai. Corre orizzontalmente e verticalmente, provando a dare un riferimento all'azione, ma dei suoi straordinari assist nello spazio neanche l'ombra. Dal 79' Kluivert sv.
Pedro 6 - Esordio non indimeticabile, specie per qualche fioritura di troppo nella costuzione del tiro, che in Italia non ti puoi permettere. Primo tempo di grande attitudine, ripresa scarica.
Mkitaryan 5,5 - Sicuramente il più pericoloso dei suoi, ma anche quello che compie più errori in fase conclusiva. Un brutto messaggio per Fonseca nella prima delle tante serate che la Roma vivrà senza la certezza Dzeko.
Fonseca 6 - 0-0 con un Verona decisamente sperimentale e rimaneggiato, ma il primo cambio arriva all'ottantesimo minuto. Forse il portoghese vuole dare un messaggio a chi osservava la squadra dalla tribuna sull'effettivo valore della rosa?
SERIE A Le pagelle dell'Hellas - Buone risposte da Tameze, muro Gunter. Bene i due esterni
19/9 ALLE 22:47
di LUCA CHIARINI
Hellas Verona-Roma 0-0
Silvestri 7 - Cardine tra i cardini: è tra i pochi reduci della scorsa formidabile stagione. Ipnotizza Mkhitaryan lanciato a rete (e in sospetto offside) ed evita il peggio. Salvifico sul destro dritto per dritto di Pellegrini.
Cetin 6,5 - Tra meccanismi ancora da digerire e uno stato di forma non indimenticabile, nella prima metà fa storcere un po' il naso a Juric. Poi si riassesta, guadagna fiducia e beneficia della perdita di mordente dei tre attaccanti giallorossi.
Gunter 7 - Quasi a voler mettere in chiaro i perché del suo riscatto, nel primo tempo è a tratti dominante al centro del terzetto. Calamita per i tiri di Mkhitaryan e compagni, svizzero nelle chiusure. Dopo l'intervallo accusa un fastidio e alza bandiera bianca. (Dal 67' Ruegg 6 - Segnali incoraggianti).
Empereur 5,5 - Qualche scricchiolio allarmante in avvio, il motivo si palesa al diciannovesimo: infortunio muscolare, forfait obbligato. (Dal 19' Lovato 6,5 - La conduzione da veterano cozza con la carta d'identità. A suo agio, anche sul centro-sinistra. Piacevole sorpresa).
Faraoni 7 - Stantuffo sulla destra: non è un azzardo dedurre che quando Juric parlava di appena quattro o cinque giocatori in condizione si riferisse anche (e soprattutto a lui). Apparecchia per Tamèze, monta sul motorino e per poco non sigla un gol da cineteca.
Tameze 6,5 - Il ritardo di condizione è patente: del resto Juric per primo l'aveva sbandierato nella conferenza della vigilia. Qualcosa, però, si intravede: tecnica e alcune finezze. Ad una manciata di secondi dall'intervallo calcia a botta sicura con il piattone, ma Mirante compie il miracolo. (Dal 67' Barák 6 - Motivato, anche se combina poco).
Veloso 5,5 - È foriero di una qualità essenziale: l'equilibrio. In questo è maestro. Anche lui però è in ritardo, e qualche duello lo perde quasi di default. Non è brillante, ma anche nelle difficoltà sa essere prezioso.
Dimarco 7 - Nella pre-season era parso tra i più in forma: la controprova della gara ufficiale certifica quelle che prima erano solo sensazioni. Diagonali provvidenziali a tamponare le incursioni dei piccoletti giallorossi, un cross tagliente che propizia l'occasione d'oro sciupata da Tupta. Si dispera sul siluro da casa sua che si stampa sul montante.
Danzi 5,5 - Gli manca ancora qualcosa per calcare con continuità certi palcoscenici, ma dalla sua ha l'atteggiamento giusto e buona personalità. Cerca anche la botta da fuori, senza successo.
Tupta 4,5 - Tra mille attenuanti, è in assoluto il peggiore del primo tempo scaligero. Poco reattivo, abbottonato e puntualmente impreciso. Ha l'occasione di redimersi, la spreca con un piattone scialbo e indecifrabile. (Dal 46' Zaccagni 6 - Lontano dalla forma migliore, ma mette pepe là davanti).
Di Carmine 5,5 - Duellante agguerrito e fastidioso per l'intera linea giallorossa. Cerca il filo dell'offside, ma finisce oltre qualche volta di troppo. Generoso, anche se l'errore sotto porta su cioccolatino di Tamèze è piuttosto grossolano. (Dal 78' Ilic s.v.).
Matteo Paro 6,5 - Juric è squalificato, lui conduce la truppa con aplomb antitetico al temperamento dell'uomo di Spalato. La squadra è ordinata, fa di necessità virtù e si esalta nelle criticità. Sembra il copione dello scorso anno: c'è da augurarselo, a Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
NEWS GENERALE
19 SETTEMBRE 2020 Hellas Verona-Roma 0-0: ottimo debutto in campionato ma il pareggio sta stretto ai gialloblu
Verona - Al ‘Bentegodi’, nella prima giornata della Serie A TIM 2020/21, il Verona pareggia, con molte recriminazioni (due traverse e tre occasionissime), contro la Roma (0-0 il finale).
Pur ancora in rodaggio e con assenze significative, alla quale si è aggiunta quella di Empereur, sostituito da Lovato dopo appena venti minuti di gioco, il Verona ha tenuto testa alla Roma per tutta la prima frazione, anche a livello di palle-gol. Clamorose quelle capitate sui piedi di Tupta, che da ottima posizione ha calciato troppo debolmente fra le braccia del portiere giallorosso, e di Tamèze, sulla cui conclusione è stato invece bravissimo Mirante, d’istinto, a deviare col piede il pallone sulla traversa.
Ad inizio ripresa altra occasionissima gialloblu, con portentosa incursione palla al piede di Faraoni che si è incuneato in area di rigore, ha aggirato Mirante, ma poi non è riuscito a inquadrare la porta da posizione defilata. Altra nitidissima occasione da rete per il Verona poco dopo su cross dalla destra di Tamèze per il colpo di testa di Di Carmine, che - tutto solo sul primo palo - non è riuscito ad inquadrare la porta. A seguire una grande parata di Silvestri su piazzato di Pellegrini diretto all’angolino.
Ma poi è ancora Verona con tiro di Dimarco, che colpisce la traversa, col pallone che poi carambola sul palo.
Davvero una disdetta, e pareggio che sta stretto alla squadra di Juric, nonostante la traversa nel finale di Spinazzola.
Ma adesso testa all’Udinese, che sarà ospite domenica 27 settembre al ‘Bentegodi’ nella seconda partita casalinga consecutiva di quest’inizio di campionato.
HELLAS VERONA-ROMA 0-0
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Cetin, Gunter (dal 22' st Ruegg), Empereur (dal 19' pt Lovato); Faraoni, Veloso, Danzi, Dimarco; Tamèze (dal 22' st Barák), Tupta (dal 1' st Zaccagni); Di Carmine (dal 32' st Ilic)
A disp.: Berardi, Pandur, Stepinski, Udogie, Bocchetti, Casale
All.: Paro
ROMA (3-4-2-1): Mirante; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp (dal 27' st Santon), Diawara (dal 44' st Villar), Veretout, Spinazzola; Pellegrini (dal 34' st Kluivert), Pedro; Mkhitaryan
A disp.: Pau Lopez, Boer, Dzeko, Kumbulla, Perez, Antonucci, Calafiori
All.: Fonseca