HELLAS VERONA 2-3 LIVORNO: La vittoria della quint'ultima al Bentegodi indispone perfino SETTI che finalmente, con colpevole ritardo, annuncia l'esonero di GROSSO! Con due partite ancora da giocare ancora nella stagione regolare e i playoff da confermare già da Sabato sul campo del Citta, siamo punto e a capo...
RECAP
Dato che (ancora) c'è, mister GROSSO mischia 36esima volta in 36 giornate le carte riportando FARAONI al suo ruolo naturale di terzino destro, riproponendo il più affidabile EMPEREUR in difesa al posto dell'evanescente MARRONE, ma anche escludendo la verve sempre fornita da ZACCAGNI in mezzo al campo e 'resuscitando' HENDERSON, come novello highlander, al suo posto con uno dei pochi punti fermi GUSTAFSON in cabina di regia e MUNARI (12 minuti esatti da Gennaio ad oggi a causa di un infortunio) a fornire kili e qualità sulla mezz'ala opposta.
Completa il 4-3-3 gialloblù il tridente formato da MATOS, DI CARMINE e LARIBI.
3-4-1-2 per il LIVORNO di mister BREDA che non recupera BOGDAN e, con GONNELLI squalificato, sceglie l'esperienza di DAINELLI al centro della difesa, il grande escluso è DIAMANTI (che riposerà per essere al meglio in vista del prossimo decisivo match col PADOVA) sostituito sulla trequarti da MURILO, attacco affidato alla coppia GIANNETTI-RAICEVIC.
Hellas con una speciale maglia dedicata ai giocatori gialloblù degli anni '70, tutto pronto nel soleggiato pomeriggio al Binti, si parte agli ordini signor Gianluca Aureliano della sezione AIA di Bologna.
GIANNETTI PRENDE MISURE...
Inizia aggressivo il LIVORNO con GIANNETTI pescato dal cross di GASBARRO da sinistra al 2° minuto ma la difesa gialloblù si rifugia in angolo, sugli sviluppi tocco sotto di ROCCA dalla trequarti ancora per l'attaccante amaranto che anticipa EMPEREUR ed incorna sul palo!
Al 5° VALIANI ancora dalla trequarti centrale del campo per GIANNETTI liberissimo fra DAWIDOWICZ ed EMPEREUR ma con la nuca non riesce a domare la palla, risolve SILVESTRI in uscita.
La reazione del VERONA sta tutta nel tiro sopra la traversa di LARIBI dal limite all'8°...
...POI FA 1 A 0
Al 25° il tiro di RAICEVIC dal limite, intercettato dal ginocchio di DAWIDOWICZ, finisce sul fondo: Da sinistra il LIVORNO applica uno schema veloce, palla a GASBARRO che la mette al centro dove GIANNETTI anticipa VITALE sul primo palo e di testa insacca sul legno opposto! Ospiti in meritato vantaggio
Il VERONA combina poco e soprattutto non crea palle-gol mentre gli amaranto mettono ancora apprensione alla retroguardia gialloblù: Al 35° AGAZZI ancora in verticale per GIANNETTI alle spalle di DAWIDOWICZ ed EMPEREUR fortunatamente è partito in fuorigioco...
RAICEVIC RADDOPPIA, DAWIDOWICZ ACCORCIA
Al 42° VALIANI da destra la mette bassa sul primo palo per RAICEVIC che, pur cinturato da DAWIDOWICZ, riesce a divincolarsi e ad anticipare il polacco per depositare di destro in rete! Il pubblico scaligero è basito...
Col secondo minuto di recupero in esaurimento ecco il lampo gialloblù: MATOS a destra con finta e controfinta si libera di GASBARRO e mette sul primo palo rasoterra dove DAWIDOWICZ anticipa BOBEN e accorcia le distanze.
IN APERTURA DI RIPRESA 3 A 1 LIVORNO
Mister GROSSO prova a cambiare la deriva buttando in mischia ZACCAGNI al posto dello spento MUNARI, al 50° AGAZZI prova una palla profonda senza pretese, DAWIDOWICZ chiama SILVESTRI all'uscita e aspetta il rimbalzo che però non è come i gialloblù si aspettano, la palla s'impenna in verticale favorendo l'inserimento di MURILO che supera facilmente l'estermo difensore scaligero e deposita nella porta sguarnita!
Occasione HELLAS al 68°: GUSTAFSON pesca DI CARMINE poco a sinistra del dischetto del rigore, l'ex PERUGIA incorna potente seppur contrastato da DAINELLI, ma ZIMA blocca in tuffo sulla linea di porta!
PALLONETTO DELIZIOSO LARIBI 2 A 3 GUSTAFSON sulla trequarti centrale invita LARIBI sul corridoio destro, GASBARRO si oppone in maniera goffa e non riesce ad evitare che LARIBI lo superi e deponga nel sacco con un pallonetto delizioso! Al 70° i gialloblù la riaprono... DI CARMINE decentrato sul lato corto dell'area al 79° cerca LARIBI sul primo palo ma la spaccata in volée dell'italotunisino finisce alta sopra la traversa.
UN LEGNO PER PARTE NEL FINALE...
All'85° altra occasionissima HELLAS: In area DI CARMINE sponda per la girata al volo di PAZZINI che sbatte su palo a destra di ZIMA!
Rispondono subito gli ospiti all'88° con RAICEVIC che sfrutta l'ennesima palla in verticale di AGAZZI e di destro spara sul palo cogliendo il secondo legno per gli ospiti.
Al primo dei 5 minuti di recupero concessi dal signor Aureliano, ZIMA respinge di pugno il calcio di punizione di LARIBI e VITALE di prima calcia in curva
RECAP
Altra deludentissima partita per l'HELLAS al Bentegodi: Evidentemente il quint'ultimo LIVORNO ha più motivazioni della truppa di GROSSO, segna 3 gol (di cui 2 da calcio d'angolo) e coglie 2 legni contro la difesa di Ridolini!
Solo 2mila i tifosi paganti oggi e ampi spazi sugli spalti segno evidente dell'esasperazione che vivono attualmente i sostenitori scaligeri.
Nel frattempo CREMONESE e SPEZIA ad una lunghezza dal VERONA possono tranquillamente superare i gialloblù in questo finale di stagione mentre CITTADELLA, Sabato prossimo avversario della compagine scaligera al Tobolato, e PERUGIA a -2 sono al momento escluse ma potrebbero introdursi a sorpresa nelle ultime 2 partite.
Classifica a parte è incommentabile la prestazione odierna della squadra scaligera: Ritmi blandi, idee confuse, geometrie inesistenti, fase difensiva (come anticipato) pigra e molto approssimativa e condizione atletica scarsa.
Naturale (e giusto) il risultato finale ma spero lo stesso che GROSSO e i suoi agguantino i playoff così che siano costretti a rimandare le immeritate ferie di altri 15 giorni: Semplicemente vergognosi!
VOTI
...Data l'ennesima gara priva di orgoglio da parte dei gialloblù, che anche oggi onorano al contrario i campioni che li hanno preceduti, non mi soffermerei più che tanto sulle prestazioni dei singoli ed affibbiando un bel 4 di squadra! GROSSO riesce ad imbastire la 36esima squadra della stagione e a dimostrare ancora una volta una confusione totale sia sugli uomini (che evidentemente non lo seguivano più) che sui moduli di gioco...
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Patròn SETTI esonera finalmente il tecnico a due gare dal termine della stagione regolare «Oggi è stata una partita molto deludente. Il nostro obiettivo è quello di andare in Serie A e per questo ho deciso a malincuore di sollevare Fabio Grosso dall'incarico. Mi auguro che questa decisione metta i calciatori di fronte alle proprie responsabilità, perché questa è una sconfitta di tutti. Quella di oggi è stata una partita non interpretata con orgoglio e credo che sia giusto che sia io a comunicare direttamente questa decisione. Mi ha dato fastidio non vedere espresso il potenziale della squadra, e non poter gioire di quello che potrebbe dare mi ha fatto riflettere. Questa era l'unica scelta da fare per provare a giocarci le nostre carte fino in fondo, le chance le abbiamo ancora» HellasVerona.it
Mister BREDA tecnico del LIVORNO «Se ci fossimo chiusi in difesa, avremmo corso molti rischi: per questo ho deciso di mettere in campo una squadra offensiva. Abbiamo fatto una grande partita. Demeriti del Verona? Non saprei identificarli adesso, di sicuro noi abbiamo avuto le occasioni migliori» TGGialloBlu.it
MURILO attaccante del LIVORNO autore del terzo gol a Dazn «Sapevamo la difficoltà di venire a Verona. Siamo felici di aver conquistato la vittoria fuori casa. Abbiamo fatto tante partite buone in campionato, alla fine il lavoro ci ha pagato. La vittoria è tutta merito del mister. Speriamo di raggiungere l’obiettivo. Col Carpi arriviamo con più speranza. Siamo pronti per la partita e trovare, magari, una salvezza diretta» Hellas1903.it
Il nuovo allenatore... Attorno alle 11 di sera, la maggioranza delle fonti mediatiche tra cui HellasLive.it che raggiunge il diretto interessato, danno Alfredo AGLIETTI (ex attaccante gialloblù) sulla panchina scaligera.
Livorno Calcio Serie B: il Livorno espugna Verona, ma i tifosi a casa si arrabbiano con... DAZN
Numerose le lamentale da parte degli sportivi amaranto nei confronti dell'emittente satellitare, con il segnale che sarebbe giunto con difficoltà in molte abitazioni
Davide Lanzillo 01 maggio 2019 18:03
Una vittoria preziosissima che regala slancio nella corsa salvezza al Livorno. Il blitz del Bentegodi contro il Verona consegna tre punti pesantissimi alla squadra di Breda, che ora dovrà vedersela contro Carpi e Padova nelle ultime due gare della stagione. Peccato, però, che della grande prova degli amaranto non abbiano potuto godere a pieno i tifosi che hanno seguito il match da casa. Numerose infatti le lamentale pervenute sui social network nei confronti di DAZN, la piattaforma che trasmette in diretta streaming le partite della serie B, accusata di aver reso un servizio tutt’altro che ottimale.
Il segnale, infatti, si sarebbe ripetutamente interrotto durante il match, con le immagini arrivate soltanto a sprazzi nelle case di molti appassionati amaranto che si sono così persi buona parte della gara del Bentegodi, sopratutto nei concitati minuti finali del match. La brillante vittoria avrà probabilmente addolcito gli animi dei tifosi, ma il disservizio offerto dalla piattaforma nei confronti dei suoi clienti, purtroppo, rimane.
FONTE: LivornoToday.it
02 MAG 2019 DILETTANTI ALLO SBARAGLIO?
Improvvisazione e disperazione. Setti, dopo mesi di melina, decide di esonerare Grosso troppo tardi e preso solamente da una fifa boia. Una società seria che sa fare calcio avrebbe sollevato l’allenatore dall’incarico dopo la sconfitta di Brescia, quando le alternative peraltro non mancavano e c’era tutto il tempo di sistemare la squadra e magari rafforzarla a gennaio. Avrebbe dovuto essere una decisione razionale, non nata da un clima da fine del mondo.
Sembrano dilettanti allo sbaraglio che non sanno cosa fare e come farlo.
Ho sempre trovato ridicolo il “cinema” esonero sì-no-forse culminato con il surreale affaire Cosmi, alla mattina “ingaggiato” e alla sera liquidato. Ho sempre considerato grottesco che bastasse un pari o una vittoria isolata a ridare credito imperituro a Grosso, prima di quel pari o di quella vittoria messo in discussione. A un allenatore o ci credi o non ci credi più, indipendentemente da un risultato positivo casuale.
Ora arriva Aglietti. Una non scelta, una sorta di premio di consolazione. La soluzione migliore era De Biasi, che però non si sarebbe accontentato di un contratto per una manciata di partite. Carriera mediocre quella del simpatico Aglio come tecnico. Ovviamente a lui va l’in bocca al lupo e l’affetto per quello che è stato da calciatore, rifinitore di uno dei Verona più belli (quello di Prandelli in B, giusto vent’anni fa). Aglietti è stato chiamato a tre giorni dalla gara decisiva (in chiave play off) di Cittadella. E anche questo dà il senso della società a cui siamo in mano. Non potrà fare miracoli, ma perlomeno sperò dia un po’ di buon senso in campo, a cominciare dal mettere i giocatori nel loro ruolo. Ci vuole poco.
Per i play off servono 4 punti, poi agli spareggi ci sono due squadre più forti di noi (Palermo e Benevento). Intanto mi basterebbe non perdere a Cittadella e già scrivere questo significa che siamo al cospetto di un fallimento. Ma ormai siamo in ballo e balliamo.
Francesco Barana
01 MAG 2019 CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA
Che si parli di una “morte” sportiva mi sembra superfluo sottolinearlo… ciò che doveva accadere mesi fa è finalmente accaduto. Tardi, troppo tardi, a mio avviso ormai inutile, ma è arrivato l’esonero di Fabio Grosso, terminale di un fallimentare progetto tecnico che ha in Tony D’Amico il grande “regista” e in Maurizio Setti il “mega produttore”.
Mesi fa avrei gioito, avendo intuito da subito l’inadeguatezza tecnica di Grosso… oggi il suo esonero ha invece il sapore di una enorme, stratosferica, presa per il culo… l’ennesima di una Società che da qualche anno sta vivendo in un mondo parallelo che nulla ha a che vedere con la realtà e la storia di una gloriosa squadra come l’Hellas Verona.
Un Verona che per tutta la stagione non ha mai avuto un’anima, non ha mai trovato una formazione tipo, ha visto 11 iniziali estratti a sorte, non ha mai convinto nel gioco, ha annoverato equivoci su equivoci, ha saputo trasformare un potenziale offensivo di prim’ordine per la cadetteria in un problema autolesionista, ha visto giocatori sparire e riapparire come in una giostra; ha giocato senza cuore, senza amore, spesso senza rispetto. Ha saputo allontanare quei pochi tifosi che avevano voluto credere ancora, nonostante tutto. Questo “fu” Hellas Verona, è stato consegnato da Setti all’arroganza di un DS e di un tecnico, pari solo alla loro rispettiva inadeguatezza al ruolo.
A due giornate dalla fine e con i playoff a rischio si cambia allenatore, che per ovvii motivi non avrà nè tempo nè spazio per mettere mani su preparazione, schemi e moduli. E chi arriva?
Dopo settimane in cui è aleggiato il nome di Zeman, la scelta cade sull’ex Alfredo Aglietti.
Chi mi conosce sa che odio i processi alle intenzioni e sarebbe ingeneroso condannare a priori tale scelta.
Ritengo tuttavia che servisse un allenatore carismatico, esperto, altamente determinato, capace di ricreare entusiasmo in una squadra di “walking dead”. Il buon Aglietti non me ne voglia ma mi sembra tutto tranne che carismatico, esperto e determinato. Il suo curriculum da allenatore non è tanto migliore di quello di Grosso. Non mi aspetto quindi da lui alcun miracolo. Ma per rispetto della persona gli auguro un buon lavoro.
Si è cercato un disoccupato disposto a terminare la stagione (che per assurdo potrebbe anche finire tra 15 giorni se non centrassimo i playoff), che costasse poco e non avesse pretese.
Zeman avrebbe avuto un senso in ottica futura come allenatore designato anche per la prossima stagione qualsiasi fosse stata la categoria. L’inizio di un progetto nuovo insomma. Già, progetto.,, facile intuire che mai e poi mai Zeman avrebbe accettato un progetto da chi ha abbondantemente dimostrato di non averne e ammesso li abbia avuti li ha puntualmente disattesi.
Ecco, visto nell’ottica di Setti, Aglietti è il tecnico migliore che si potesse trovare.
Nel calcio certo tutto può accadere… ma ora che “la morte” è arrivata, prepariamoci ad un mesto funerale. La data è un dettaglio, fra due settimane, tre, quattro, poco importa.
Se poi Alfredo “beep beep”, noto sul prato verde per la sua proverbiale lentezza di movimenti ma anche per una riconosciuta tecnica nei piedi e nella testa, saprà trasformare un funerale in una festa di nozze sarò il primo ad esserne felice.
Anche se il mio “SOGNO” non è la Serie A, non almeno con questa società senza futuro.
Il mio “SOGNO” è… Setti via dal Verona… per il resto dei miei giorni.
Mauro Micheloni
01 MAG 2019 FINALE CON PAGLIACCIATA
La pagliacciata è servita. A due giornate dalla fine, a tempo abbondantemente esaurito, il presidente del Verona Maurizio Setti, facendosi beffe della propria coerenza sbandierata solo qualche giorno fa a lettere MAIUSCOLE, ha esonerato Fabio Grosso. Facile dire che è il fallimento di quel progetto societario (sciagurato) intrapreso la scorsa estate contro il buon senso e contro la gente dopo l’indecente campionato che si era appena concluso. Purtroppo Setti ha deciso di andare a sbattere contro il muro e solo dopo che la macchina si è schiantata e ha sentito il rumore delle lamiere contorte accartocciarsi su di sé, il presidente del Verona ha avvertito di “avere paura”. Benvenuto sulla terra. Purtroppo in questa assurdo braccio di ferro che Setti e il suo staff hanno voluto fin dall’inizio della stagione, non ha vinto nessuno.
Ha solo perso il Verona. Oggi c’era lo stadio vuoto, la gente non crede più a Setti e alle sue fregnacce. Non crede più, e questo è peggio, che questa società sia ancora l’Hellas Verona. Anch’io non lo credo più. Grosso, con la sua supponenza e la sua arroganza, ha allontanato i suoi tifosi, ha segnato un punto di non ritorno che l’avallo di Setti ha sancito con puntuale accanimento. La colpa, ovviamente non è di Grosso, ma di chi lo ha messo a guidare il Verona. Cose che i lettori di tggialloblu.it sanno benissimo visto che le diciamo fin dall’inizio.
Ora si tratta di capire come Setti vorrà andare avanti. L’occasione che la storia gli presenta davanti è enorme. L’allenatore che sceglierà nelle prossime ore potrebbe essere anche quello della prossima stagione. Potrebbe essere un nuovo inizio, ma noi temiamo, che restando quelli i suggeritori e le teste, si sprecherà un’altra occasione, l’ultima. Gli uomini come insegna anche questa vicenda sono importantissimi. Non è vero che tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Dopo questa enorme pagliacciata, attendiamo, senza fiducia purtroppo, le prossime mosse. Ci fosse un po’ di coerenza non dovrebbe pagare solo Grosso.
Gianluca Vighini
01 MAG 2019 IL PAGELLONE DI VERONA-LIVORNO
SILVESTRI 4.5 Eh già, questa volta nemmeno lui riesce a salvarsi da questa figuraccia, solo l’ultima di una lunga serie rimediata da questa “armata Brancaleone”. Condivide con Dawidowicz la papera sul gol dell’1-3 di Murilo. Un errore che distrugge i piani di rimonta del Verona, cominciati a fine primo tempo proprio col gol del polacco. E’ forse la sua unica partita sbagliata in stagione e arriva nel momento meno opportuno.
FARAONI 5 Grosso lo rimette a fare il terzino destro e tutto sommato inizia con intraprendenza, cercando gloria più che altro in fase offensiva. Ma lo slancio dura ben poco perché finisce risucchiato nell’apatia di questa squadra, mai in grado di creare qualcosa di positivo.
DAWIDOWICZ 4 Due dei tre gol subiti dal Verona sono colpa sua. E questa basterebbe per chiudere qui ogni discorso. Sullo 0-2 si fa “uccellare” da Raicevic, che gli sguscia da sotto al naso manco fosse un’anguilla. A fine primo tempo prova a farsi perdonare accorciando le distanze. Ma appena rientrati in campo, dopo l’intervallo, confeziona il più comico dei patatrac, in condivisione con Silvestri, che spiana la strada a Murilo e al Livorno. Per favore, pietà.
EMPEREUR 4 Non ha direttamente sulla coscienza i gol del Livorno, ma gioca comunque tutta la partita in apnea, eccezione fatta per un salvataggio pochi secondi dopo l’avvio della gara. I tre davanti del Livorno sembrano trenta e lui non ha alcun mezzo valido per fermarli. Roba da incubi per almeno qualche notte.
VITALE 4.5 Inaugura una delle giornate più disgraziate nella storia recente del Verona regalando il colpo di testa a Giannetti (non certo un gigante), che ringrazia e porta a casa lo 0-1. Poi, il nulla. Dalle sue parti “nonnetto” Valiani se lo rimbalza a piacimento e lui non riesce nemmeno ad essere propositivo in fase offensiva. Ha una buona occasione per regalare il pari al Verona, ma spara in curva. Da quando è arrivato in gialloblù non è mai riuscito a far vedere le sue qualità. Cominciano a venirmi dei dubbi.
MUNARI 4 Ricordo Munari come un grande combattente, uno che quando ha vestito la maglia del Verona l’ha sempre inzuppata di sudore. Ma gli anni passano per tutti. Rientra dopo tantissimo tempo e dopo un infortunio al ginocchio. Praticamente non pervenuto. Al punto che Grosso lo manda sotto la doccia già a fine primo tempo. Ma non è certo lui il colpevole di questa figuraccia.
GUSTAFSON 4 Il gioco del Verona è alla moviola, lento che più lento non si può. Lui si muove addirittura in slow motion. Una cosa impensabile per una categoria come la serie B: se non corri ti divorano. Ha corricchiato nel primo tempo, nella seconda frazione si è piantato, ciondolando mestamente, in preda ad una condizione fisica preoccupante. O si sveglia, o è il caso di trovare un’alternativa. Perché in discussione non possono ogni volta esserci solo gli allenatori.
HENDERSON 4 Ci si domandava per quale motivo non riuscisse a trovare continuità. Abbiamo ottenuto la risposta che non speravamo. Inesistente.
LARIBI 5.5 Oltre al gol del 2-3 che regala un seppur impercettibile sussulto al Verona, è il meno peggio della giornata, per voglia e corsa. Forse la fascia di capitano lo inorgoglisce e quindi vuole dimostrare di meritarla. La sufficienza è un’altra cosa, ma se non altro l’impegno non è mancato. In tante altre partite, però, nemmeno quello c’è stato.
DI CARMINE 4 L’unica cosa degna di nota arriva al 22° del secondo tempo: un bel colpo di testa che mette in difficoltà Zima. Il resto è da dimenticare. Non vede palla, scortato a dovere da una vecchia volpe come Dainelli. Non ha la personalità per prendersi la squadra sul groppone e forse è stato anche troppo chiedergli di farlo. Il “tafaziano” dualismo creato con Pazzini non ha fatto altro che peggiorare le cose.
MATOS 4 E’ suo l’assist nel gol della speranza gialloblù, a fine primo tempo. Evidentemente ha pensato che potesse bastare perché altro non ha fatto. Lontani i tempi in cui era diventato imprescindibile per questa squadra. Sembra di rivedere lo stesso giocatore spaesato arrivato nel gennaio del 2018 a Verona.
ZACCAGNI 5 Grosso lo fa partire dalla panchina, forse anche per via delle ultime prove non altezza. Entra a inizio secondo tempo, ma il suo impatto non è incisivo e tutt’altro che utile. Tanti gli errori e poca la comprensione nelle giocate con i compagni.
DI GAUDIO 5 Da uno veloce come lui ti aspetti la giocata capace di rianimare la squadra e di riaccendere l’entusiasmo del Bentegodi. Ma te la aspetti per niente, perché non arriva. Non riesce a cambiare il corso di una partita maledetta. Purtroppo ancora un altro flop.
PAZZINI 6 Sono sicuro che ci sarà qualche tifoso che si scandalizzerà per questo voto, come se a me fregasse qualcosa promuovere o bocciare un giocatore. Ma sapete cosa vi dico, contano i fatti, non le chiacchiere: entra in campo e riesce a fare più lui in venticinque minuti rispetto ai compagni. Prende anche un palo, a Miza battuto. E si spacca il culo per salvare almeno la faccia di una squadra che l’ha persa da tanto, troppo tempo. Prova a spronare i compagni, ma senza successo, incredulo quasi della mancata risposta della squadra.
GROSSO 3 Probabilmente anche oggi il Verona ha perso per colpa dell’ambiente, dei giornalisti non allineati, degli “scettici, ma anche di quelli non scettici – diceva il mister prima di Verona-Benevento – che in malafede cercano di trasportare dietro di sé le persone deluse dall’annata passata”. Probabilmente il Verona ha perso perché c’era caldo… Caro Fabio, si può parlare di fine di un amore, se questo non è mai sbocciato? Per mesi ti sei arroccato dietro la tua maschera imperscrutabile, cercando colpevoli laddove non ce n’erano, evitando anche solo un pizzico di auto critica. Infinite formazioni cambiate, giocatori fuori ruolo, conferenze stampa tutte uguali. La storia dice che sei stato un eccellente calciatore. Ma dice anche che come allenatore devi mettere un po’ in ordine le tue idee. Paghi per colpe tue, ma non solo. Perché io non dimentico chi ti ha messo in mano questa squadra, dal presidente, al signor D’Amico, che mai una volta ci ha messo la faccia per difendere il tuo lavoro. In bocca al lupo per il futuro. Magari non nella serie B giapponese come Pecchia.
SETTI 4 Non parlava da tempo immemore e si presenta in conferenza stampa per un flusso di coscienza durante il quale comunica l’esonero di Grosso, che solo qualche giorno fa aveva blindato. Vietate le domande dei giornalisti. Per grazia me ne viene concessa una, senza microfono, se non altro per dare risposte ai tifosi. Fine. Il numero uno del Verona non spiega quando verrà comunicato il nome del nuovo allenatore, se verrà adottata una soluzione interna. Non possiamo chiedere cosa possa servire ora un cambio di allenatore, a due giornate dalla fine della stagione regolare. Non possiamo domandare se oltre a Grosso se ne andrà anche D’Amico. Ormai il rapporto tra Setti e la stampa è un monologo al quale giornali e tv possono solo assistere, passivamente. Spettacolo che, credetemi, mi eviterei molto volentieri.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Problemi su DAZN per Hellas Verona-Livorno
maggio 2, 2019
Tante le mail arrivate in redazione per segnalare il malfunzionamento di DAZN ieri in occasione di Hellas Verona-Livorno. I tifosi gialloblù hanno riscontrato molti problemi sulle loro smart tv, sia per la qualità delle immagini che per l’audio.
Hellas Verona, 1 punto nelle ultime quattro partite
maggio 2, 2019
L’ultima vittoria dei gialloblù è datata 8 marzo, successo conquistato in casa del Perugia per 2-1. Da allora solo quattro pareggi e tre sconfitte, bilancio a dir poco negativo che ha obbligato il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti, ad esonerare Fabio Grosso
“Ho dato la mia massima disponibilità per tornare. Sono in attesa. Non vedo l’ora”. Manca solo l’ufficialità. Alfredo Aglietti subentra sulla panchina dell’Hellas Verona all’esonerato Fabio Grosso. “Sono molto carico, è un anno che sono fermo e mi auguro di avere la possibilità di sedermi sulla panchina dell’Hellas. Contratto, staff? Nessun problema, il Verona per me rappresenta una grande opportunità. Da calciatore all’Hellas ho trascorso tre anni bellissimi, ho ricordi stupendi come la nascita dei miei figli e di un grande rapporto coi tifosi – ha dichiarato l’allenatore Alfredo Aglietti a HELLAS LIVE – In questo momento bisogna essere lucidi, i miracoli non li fa nessuno, sono i calciatori i protagonisti. Conosco la piazza di Verona, ci ho vinto un campionato e ho indossato la fascia di capitano. Mancano 180’ al termine della stagione regolare, poi ci saranno i playoff. Ma non andiamo oltre, fermiamoci qui ed aspettiamo l’eventuale ufficialità da parte della società”.
NEWS
01 maggio 2019 - 21:47 Il Verona ha deciso: arriva Aglietti
Superato Zeman, accordo in vista
di Redazione Hellas1903
Alfredo Aglietti è vicinissimo alla panchina del Verona.
L’ex attaccante gialloblù è a un passo dalla firma con l’Hellas: ha superato Zdenek Zeman.
Nelle prossime ore club e allenatore definiranno i dettagli per l’accordo. Salvo sorprese, Aglietti guiderà la squadra sabato a Cittadella.
NEWS
01 maggio 2019 - 21:35 Panchina Hellas, continua il testa a testa Zeman-Aglietti
Setti valuta, crescono le quotazioni dell’ex attaccante gialloblù
di Redazione Hellas1903
Testa a testa in corso per la panchina del Verona.
Maurizio Setti ha già incassato la disponibilità di Zdenek Zeman, ma ha sondato anche Alfredo Aglietti. Sono queste le due ipotesi più forti, con l’ex attaccante gialloblù (all’Hellas dal 1997 al 2000) che risale.
Entro domattina è attesa una definizione in un senso o nell’altro
NEWS
01 maggio 2019 - 18:16 Allenatore Verona, Zeman resta il nome caldo
Aglietti possibile alternativa, nelle prossime ore la decisione
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Dopo l’esonero di Fabio Grosso scatta il toto-allenatore per l’Hellas.
Nome caldo resta quello di Zdenek Zeman, già contattato a febbraio, con in alternativa Alfredo Aglietti. La scelta sarà presa dalla dirigenza del Verona in queste ore.
NEWS
01 maggio 2019 - 17:25 Pagelle, è un Verona Titanic: squadra a fondo
Disastro totale, l’Hellas è disintegrato e va sempre più giù
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 4
Fin dall’inizio mostra di non avere le solite sicurezze. Poi, quando il Verona tenta, in realtà con poco successo, di rientrare in partita, combina un pastrocchio paradossale in combinazione con Dawidowicz, ed è la botta che stende l’Hellas.
FARAONI 5
Torna al ruolo che gli è più naturale, quello di terzino destro, ma fatica ad accendersi. Alcuni allunghi li fa vedere nel secondo tempo, ma sono gesti nevrili, che non sboccano in qualcosa di concreto.
DAWIDOWICZ 4
Spesso in difficoltà, perde in maniera evidente Raicevic: l’Hellas va a fondo. Lo rialza infilando la segnatura che permette al Verona di riavvicinarsi, lo rimanda a picco con l’enorme svarione che spiana la strada a Murilo, con la complicità di Silvestri. In costante apnea.
EMPEREUR 5
Nel mare in tempesta di una difesa senza bussola, prova a reggere e a non fare danni. Difficile uscirne indenni, dato il rendimento floscio di questo Hellas, così finisce travolto pure lui.
VITALE 4,5
Si fa sorprendere da Giannetti sul gol che dà l’1-0 al Livorno. La sua è una partita in continua sofferenza, con molte indecisioni in difesa e parecchi sbagli quando avanza. Sulla sua fascia passano sempre.
MUNARI 5
Fin qui, con il Verona, aveva giocato 12’, per poi uscire, infortunato, nella partita con il Crotone. Mostra di essere in arretrato di condizione e fatica a prendere ritmo, peraltro poco aiutato dai compagni di reparto. L’azzardo, scontato, è di Grosso, che lo schiera titolare benché non appaia, a dir poco, al meglio.
GUSTAFSON 4
Lento e prevedibile, non dà all’azione dell’Hellas neppure un minimo di equilibrio. Porta palla in modo ordinario, non c’è mai un cenno di fantasia, una visione più ampia di quel che è ovvio, e quindi facilmente disinnescabile da un avversario determinato quanto basta, qual è il Livorno.
HENDERSON 4
Poche idee e tutte confuse. Non c’è traccia del brillante “tuttocampista” che aveva ottenuto ampi riconoscimenti in avvio di stagione e che veniva dalle belle cose mostrate col Bari. Involuto, gioca con paura, svuotato della gioia del gioco, del piacere del tocco raffinato.
LARIBI 5
Schierato a supporto di Matos e Di Carmine, non riesce a trovare i tempi giusti per farsi sentire in avanti. Per lunghi minuti si aggira alla ricerca di una posizione che non trova. Porta la testa fuori dal guscio e segna il pregevolissimo gol del 2-3, ma non può essere sufficiente.
MATOS 4,5
Per un tempo intero non si vede, rispunta appoggiando a Dawidowicz il pallone che si trasforma nella rete gialloblù in pieno recupero. Si tratta di un lampo isolato, torna presto in una versione anonima e deludente: non un guizzo, non uno scatto degno di nota.
DI CARMINE 4
Spaesato in un attacco che dovrebbe appoggiarsi su di lui e che, al contrario, lo vede vagare in perenne affanno. Palloni toccati poco, e pressoché tutti male. Tutti in linea con un’annata in cui non ha quasi mai girato per quel che gli veniva chiesto.
ZACCAGNI 5
Dovrebbe aggiungere corsa, non ci riesce.
DI GAUDIO 5
Resta spento.
PAZZINI 6
Nel nulla collettivo almeno ci prova. Prende un palo che varrebbe il pari.
GROSSO 4
Il Verona sta per perdere anche l’accesso ai playoff, il ripiego per tentare di salire in Serie A dopo aver mancato con largo anticipo ogni chance di promozione diretta. La squadra gioca (?) sempre peggio, è in debito d’ossigeno, e non ha un’anima. Tutti peccati gravi.
NEWS
01 maggio 2019 - 17:08 Murilo: “Felici della vittoria, il lavoro ha pagato”
L’attaccante del Livorno: “Ora testa alla salvezza”
di Redazione Hellas1903
Murilo, attaccante del Livorno, commenta il gol e la vittoria al Bentegodi ai microfoni di DAZN: “Sapevamo la difficoltà di venire a Verona. Siamo felici di aver conquistato la vittoria fuori casa. Abbiamo fatto tante partite buone in campionato, alla fine il lavoro ci ha pagato. La vittoria è tutta merito del mister. Speriamo di raggiungere l’obiettivo. Col Carpi arriviamo con più speranza. Siamo pronti per la partita e trovare, magari, una salvezza diretta”.
FONTE: Hellas1903.it
Serie B Panchina Verona, in arrivo Aglietti
01/05/19 21:30| Calciomercato | Autore: Redazione
Dopo l'esonero di Grosso, il Verona ha scelto il nuovo allenatore dopo vari colloqui: si tratta di Aglietti. Nelle prossime ore si proverà a trovare l'accordo finale che sembra soltanto una formalità.
Domani le parti si vedranno per definire il tutto per il post-Grosso, anche perché il Verona non ha così tanto tempo visto che la squadra sarà di nuovo in campo il 4 maggio (contro il Cittadella) e sarà una partita da non sbagliare per centrare i playoff.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Hellas Verona, le pagelle di CM: la difesa è un colabrodo, Laribi l'unico a salvarsi
Nicola Corona
01/05/19 17:13
NUOVO ALLENATORE HELLAS Setti ha scelto arriva Aglietti
01/05/2019 21:20
Alfredo Aglietti è pronto a diventare il nuovo allenatore del Verona. L’ex attaccante è stato già contattato e ha trovato l’accordo con Setti, battendo tutta la concorrenza. Manca solo l'ufficialità.
L'ex giocatore dell'Hellas non allena da un anno dopo l'esonero con la Virtus Entella (poi retrocessa in C) del maggio 2018. Da allenatore ha guidato, sempre in B, anche Empoli, Novara ed Ascoli.
IL PUNTO SULLA B Brescia in A 8^, sorpresa-Cremonese
01/05/2019 21:08
La 36^ giornata di Serie B, giocata nel turno infrasettimanale del 1° maggio, sancisce il suo primo verdetto stagionale: il Brescia allenato da Eugenio Corini, è promosso in Serie A.
Ai lombardi è bastato sconfiggere in casa l’ormai salvo Ascoli (43 punti) per 1-0 (36’, Dessena) per tagliare l’ambito traguardo (a 66 punti) e distanziare il Palermo (terza in classifica, a quota 59) di 7 lunghezze. Poiché al termine della stagione mancano solo 2 giornate, chiaro il matematico salto di categoria delle “rondinelle”.
In 2^ posizione c’è il Lecce (63 punti). I pugliesi sono stati battuti a sorpresa dal Padova, all’Euganeo per 2-1. I bianco scudati si portano sopra di 2 reti con Baraye al 3’ e con Cappelletti al 56’. Gli ospiti riaprono la partita al 74’ con Mancosu su rigore, ma nell’ultimo quarto d’ora il risultato non cambierà più. Il Padova resta ultimo col Carpi a quota 29, ed ancora l’aritmetica non lo condanna alla retrocessione.
59 punti per il Palermo che resta la terza forza del torneo. I rosanero impattano 2-2 al Barbera con lo Spezia (7° a 48 con la Cremonese) che per primo si era portato in vantaggio per via del gol di Maggiore al 30’, servito da Okereke. Immediato pari dei siciliani con Jajalo al 32’, i quali ribaltano il risultato con Moreo al 40’. Prima che scocchi il 45’ però, ancora Maggiore (44’, sempre grazie all’assist di Okereke), riporta il punteggio in parità.
Quarta posizione per il Benevento (56). Per le “streghe”, brusco stop a Crotone che dopo aver battuto il Venezia 1-4 al Penzo, vince la seconda gara di fila proprio con gli uomini di Cristian Bucchi per 1-0 (47’ Nwankwo). La vittoria è importantissima per gli “squali” perché grazie ad essa distanziano la zona playout di 5 punti, salendo a quota 40. La salvezza a questo punto, è quasi una certezza.
In questa giornata ha riposato il Pescara, che resta 5° a 51.
In 6^ posizione è collocato a 49, il sempre più deludente Verona, dell’ormai ex allenatore Fabio Grosso, battuto al Bentegodi, anche dal Livorno per 2-3. L’annuncio dell’esonero è arrivato a fine match dal presidente Setti, che fino ad oggi l’aveva sempre difeso contro tutta la piazza. Al momento in cui si scrive, non si conosce ancora il nome del nuovo mister, il quale avrà l’arduo compito di ricompattare l’ambiente in pochi giorni (prossima sfida a Cittadella, sabato 4 maggio, ore 18) e provare a piazzare l’Hellas in zona playoff. Se si riuscisse in questo obiettivo, la promozione per gli scaligeri sarà veramente un terno al lotto. Il successo a Piazzale Olimpia, è importantissimo invece per il Livorno di Breda che sale a 35 e che attualmente giocherebbe il playout per la salvezza.
Grandissimo risultato (1-2 a Carpi e terza vittoria di fila) della sorprendente Cremonese di Massimo Rastelli. I grigio-rossi avanzano a 48 punti e occupano l’8^ e ultima piazza valida per gli spareggi promozione. Fondamentali le reti di Piccolo all’82’ e di Montanto all’87’ che hanno rimontato l’iniziale vantaggio modenese firmato da Rolando al 53’. Per il Carpi (a 29), ultimo posto con il Padova.
A -1 dalla coppia Cremonese-Spezia, troviamo un’altra coppia di squadre: Cittadella e Perugia a 47, le quali nello scontro diretto disputatosi proprio in questa giornata, hanno pareggiato al Curi 0-0.
Subito sotto, Cosenza e Ascoli con 43 punti ciascuna. I calabresi hanno pareggiato con il Venezia 1-1 (alla rete del rossoblù Tutino al 44’, ha risposto l’arancioneroverde Bocalon al 55’) al San Vito-Marulla. Per i lagunari (a 34 insieme al Foggia) il punto è molto importante per continuare a sperare nella salvezza.
Infine, sempre in zona retrocessione, continua a sperare anche il Foggia di mister Grassadonia. I “satanelli” hanno superato 3-1 la Salernitana allo Zaccheria ed agganciano il già citato Venezia a quota 34. I rossoneri pugliesi sono passati in vantaggio con Deli al 16’ e hanno raddoppiato con Greco su rigore al 19’. Nella ripresa, sussulto di Jallow al 58’, per gli ospiti, a cui però è seguito al 59’ il tris locale siglato da Iemmello. La Salernitana (38), pur incassando questo k.o. resta a +3 dai playout.
Per effetto di questi risultati, ecco la nuova classifica:
Brescia 66, Lecce 63, Palermo 59, Benevento 56, Pescara 51, Verona 49, Spezia e Cremonese 48, Cittadella e Perugia 47, Cosenza e Ascoli 43, Crotone 40, Salernitana 38, Livorno 35, Venezia e Foggia 34, Carpie e Padova 29.
ANDREA FAEDDA
ZEMAN, AGLIETTI, DE BIASI E MALESANI Quattro nomi per la panchina dell'Hellas
01/05/2019 19:02
Fabio Grosso non è più l'allenatore del Verona. Il presidente del Verona ha aspettato maggio per cacciare il tecnico abruzzese, che mai aveva convinto in questa stagione. Ora si deve trovare subito un nuovo allenatore visto che l'Hellas deve scendere in campo sabato, alle 18 al Tombolato, per lo spareggio che vale i play-off col Cittadella.
Sono quattro i nomi sul taccuino di Setti al momento: Zdenek Zeman, Alfredo Aglietti, Gianni De Biasi e sullo sfondo la soluzione "veronese" che porta ad Alberto Malesani.
Il nome più caldo è sempre quello di Zdenek Zeman, già contattato da mesi e avvistato a Carpi da un tifoso a febbraio (che mise la foto sui social). Il boemo è da sempre legato a Filippo Fusco: è un allenatore esperto che ha metodi di lavoro "importanti" e che ha bisogno di molto tempo per preparare la squadra. Subito dietro ci sono Alfredo Aglietti, ex attaccante del Verona che non allena da un anno dopo l'esonero a Chiavari con la Virtus Entella (poi retrocessa), e Gianni De Biasi. L'ex CT dell'Albania era il nome in pole position in caso di esonero di Grosso a La Spezia.
Infine, Alberto Malesani sarebbe la scelta di "cuore". Un tecnico veronese, fuori da tempo dal valzer delle panchine, ma che darebbe tutto per l'Hellas e desideroso di riscattarsi dopo l'amara retrocessione del 2002. Una soluzione "passionale" visto il poco tempo a disposizione.
A causa dei legami, mai interrotti, con il procuratore Tullio Tinti, circola anche il nome di Pippo Inzaghi. Ma l'ex allenatore del Venezia non può arrivare: è ancora sotto contratto col Bologna, così come non può arrivare Andrea Mandorlini (legato alla Cremonese). Il tempo stringe. Chi sarà il prossimo allenatore dell'Hellas? Setti deve decidere subito.
PARLA IL PRESIDENTE Setti: Grosso esonerato però a malincuore
01/05/2019 17:37
"Sapete come la penso io. Oggi è stata una partita deludente. Mi è venuta l'ansia, così non si può raggiungere il nostro obiettivo che è la Serie A. Ho esonerato Grosso anche se a malincuore". Parla così Maurizio Setti a fine partita contro il Livorno, finita 2-3 per gli amaranto.
Grosso è quindi sollevato dall'incarico a due partite dalla fine del campionato dopo una stagione sempre in discussione, ma ogni volta puntualmente confermato dalla società contro tutto e tutti.
Setti, nel giorno della Festa dei lavoratori, ha cambiato di nuovo idea dopo il comunicato della "consapevolezza del momento" di una settimana fa. L'imprenditore carpigiano non ha accettato le domande dei giornalisti: "Non ha senso rispondere" dice e ha concluso il suo pensiero mettendo pressione ai giocatori: "Ora la squadra con tutti i giocatori deve dimostrare quello che vale. Si devono assumere una responsabilità molto importante. Le colpe vanno distribuite: per il Verona dobbiamo provare a fare qualcosa, la prestazione di oggi mi ha reso insicuro. Abbiamo ancora delle chance e ci possiamo giocare le nostre carte. Per il nuovo allenatore deciderò in serata con il mio staff (il Ds Tony D'Amico, ndr, che quindi dovrebbe restare)".
Il nuovo allenatore dovrebbe arrivare subito visto che sabato alle 18 si scende in campo a Cittadella. "Decisione incoerente dopo il comunicato di settimana scorsa? Mi assumo sempre la responsabilità di quello che dico e lo pago in prima persona - ha concluso il presidente del Verona - dopo oggi, cambiare è la decisione giusta".
PARLA IL TECNICO DEL LIVORNO Breda: Io, il Verona e la storia con Mandorlini
01/05/2019 17:33
"Se ci fossimo chiusi in difesa, avremmo corso molti rischi: per questo ho deciso di mettere in campo una squadra offensiva. Abbiamo fatto una grande partita. Demeriti del Verona? Non saprei identificarli adesso, di sicuro noi abbiamo avuto le occasioni migliori". Roberto Breda, tecnico del Livorno, parla così dopo la vittoria al Bentegodi (2-3).
Breda, ex allenatore della Salernitana, ha ricordato anche lo scontro "storico" nella finale playoff della Serie C col Verona di otto anni fa: "Verona mi portava sempre male? Sono passati secoli calcisticamente parlando (ride, ndr). Con la Salernitana abbiamo perso una grande finale. Mi ricordo che Giannini fu esonerato proprio da noi a Salerno all'andata e poi è andata bene a voi visto che arrivato Mandorlini e le promozioni".
DURANTE VERONA-LIVORNO Nuovo striscione contro Setti
01/05/2019 16:45
Nuovo striscione della Curva Sud contro Setti, esposto durante Verona-Livorno. "Idee chiare, coerenza, sogni… trova la dignità per tacere!” si legge.
FONTE: TGGialloBlu.it
«Oggi è stata una partita molto deludente. Il nostro obiettivo è quello di andare in Serie A e per questo ho deciso a malincuore di sollevare Fabio Grosso dall'incarico. Mi auguro che questa decisione metta i calciatori di fronte alle proprie responsabilità, perché questa è una sconfitta di tutti. Quella di oggi è stata una partita non interpretata con orgoglio e credo che sia giusto che sia io a comunicare direttamente questa decisione. Mi ha dato fastidio non vedere espresso il potenziale della squadra, e non poter gioire di quello che potrebbe dare mi ha fatto riflettere. Questa era l'unica scelta da fare per provare a giocarci le nostre carte fino in fondo, le chance le abbiamo ancora».
SERIE BKT: HELLAS VERONA-LIVORNO 2-3
01/MAGGIO/2019 - 13:55
Verona - Termina 3-2 per il Livorno la gara del Bentegodi. Apre le marcature al 25' pt Giannetti, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, raddoppia Raicevic al 42' sempre su corner. In chiusura di tempo Dawidowicz accorcia, ma a inizio ripresa Murilo sfrutta un'incertezza difensiva per segnare il terzo gol. La bella rete di Laribi e un palo di Pazzini non bastano al Verona per completare la rimonta. Prossimo impegno sabato (ore 18) a Cittadella.
HELLAS VERONA-LIVORNO 2-3
Marcatori: 25' pt Giannetti, 42' st Raicevic, 47' st Dawidowicz, 6' st Murilo, 26' st Laribi
Grazie per aver seguito con noi la diretta di questo match, arrivederci al prossimo turno di Serie BKT.
Operazione rimonta fallita per il Verona, che perde 2-3 in casa contro un gran Livorno. Decidono i gol di Giannetti, Raicevic e Murilo; per gli scaligeri inutili le reti di Dawidowicz e Laribi. Grazie a questa vittoria i ragazzi di Breda volano a quota 35 punti in classifica; quelli di Grosso restano inchiodati a 49.
FINISCE LA PARTITA! VERONA-LIVORNO 2-3!
90+4' Laribi sbaglia la misura del cross e la palla si perde sul fondo, respira il Livorno.
90+3' Fallo di Porcino su Laribi, punizione Verona.
90+2' Tutto il Verona nella metà campo avversaria, Livorno a protezione della sua area di rigore.
90+1' Laribi batte la punizione in area, Zima allontana coi pugni sui piedi di Vitale che calcia in curva.
90' Ci saranno cinque minuti di recupero.
90' AMMONITO BOBEN! Strattone falloso ai danni di Di Carmine, punizione da destra per il Verona.
89' Calcio d'angolo per il Verona, salgono le torri dei gialloblu.
88' OCCASIONE LIVORNO! Agazzi verticalizza per Raicevic che calcia col destro ad incrociare e la palla incoccia sul palo.
88' Possesso prolungato del Livorno, non riesce a riconquistare palla il Verona.
87' Crampi per Raicevic, gioco fermo.
86' Contropiede del Livorno, Valiani trova Murilo che cerca la rovesciata e manda il pallone in curva.
85' OCCASIONE VERONA! Di Carmine fa da sponda per Pazzini, che calcia al volo col destro e trova il palo. Scaligeri ad un passo dal 3-3.
82' Fallo di Di Carmine su Boben, punizione per il Livorno che può respirare.
80' Fuorigioco di Diamanti, punizione Verona.
79' OCCASIONE VERONA! Di Carmine mette in mezzo per Laribi, che anticipa tutti sul primo palo e non trova la porta per un nulla.
78' AMMONITO GUSTAFSON! Intervento a forbice ai danni di Agazzi, calcio di punizione per il Livorno.
77' Cross in area di Vitale, Boben pulisce la sua area di rigore.
76' Fallo in attacco di Pazzini, calcio di punizione per il Livorno.
75' Luci arma il destro e calcia da lunga distanza, sul fondo.
74' Manata involontaria di Gustafson su Diamanti, che resta a terra. Gioco fermo.
73' Attacca a testa bassa il Verona, si affida alle ripartenze il Livorno.
72' Sostituzione Livorno: esce Andrea Gasbarro, entra Antonio Porcino.
70' GOL! VERONA-Livorno 2-3! Rete di Laribi. Gasbarro calcia male, ne approfitta Laribi, che entra in area di rigore e supera Zima con un pregevole tocco sotto al volo. Cerca di riaprirla il Verona.
68' OCCASIONE VERONA! Traversone di Gustafson per Di Carmine che schiaccia il pallone di testa e trova la gran risposta di Zima.
67' Cross basso di Pazzini, allontana Boben.
66' Sostituzione Verona: esce Ryder Matos Santos, entra Giampaolo Pazzini.
65' AMMONITO VALIANI! Intervento falloso in scivolata ai danni di Di Gaudio.
64' Fallo di Empereur su Diamanti, calcio di punizione da posizione defilata sulla destra per il Livorno.
63' Azione avvolgente del Livorno, alla fine, Diamanti libera di tacco Murilo che calcia a botta sicura e trova l'opposizione di Empereur.
62' Sostituzione Livorno: esce Niccolo Giannetti, entra Alessandro Diamanti.
61' AMMONITO ZACCAGNI! Intervento duro ai danni di Murilo.
60' Cerca di alzare il ritmo la banda di Grosso, si difende la squadra di Breda
57' Sostituzione Livorno: esce Michele Rocca, entra Andrea Luci.
56' Sostituzione Verona: esce Liam Henderson, entra Antonio Di Gaudio.
55' Henderson sfida Boben e si trascina il pallone oltre la linea di fondo.
54' Cerca di riaffacciarsi in avanti il Verona, non si scompone il Livorno.
52' Murilo cerca il destro a giro, respinge Dawidowicz.
51' GOL! Verona-LIVORNO 1-3! Rete di Murilo. Lancio lungo di Agazzi, Dawidowicz e Silvestri calcolano male la traiettoria, Murilo ne approfitta ed appoggia il pallone in rete a porta spalancata. Tris Livorno.
49' Giannetti calcia il pallone sulla gamba di Dawidowicz e guadagna un calcio d'angolo.
48' Fallo di mano di Di Carmine, punizione Livorno.
46' INIZIA IL SECONDO TEMPO! Gli ospiti muovono il primo pallone della ripresa.
46' Sostituzione Verona: esce Gianni Munari, entra Mattia Zaccagni.
Primo tempo in archivio, si torna negli spogliatoi con il Livorno in vantaggio per 1-2 sul Verona. Decidono, per il momento, i gol di Giannetti, Raicevic e Dawidowicz.
Int.
FINISCE IL PRIMO TEMPO! VERONA-LIVORNO 1-2!
45+2' GOL! VERONA-Livorno 1-2! Rete di Dawidowicz. Matos supera Gasbarro sulla destra, mette in mezzo per Dawidowicz che anticipa tutti e col piattone destro trafigge Zima. Partita riaperta.
45+1' Fallo di Agazzi su Laribi, punizione per il Verona.
45' Ci saranno due minuti di recupero.
44' Matos fa carambolare il pallone su un difensore toscano e guadagna un calcio d'angolo.
43' Reazione rabbiosa del Verona, che si affaccia in avanti con tutti i suoi effettivi.
42' GOL! Verona-LIVORNO 0-2! Rete di Raicevic. Cross basso di Valiani, Raicevic anticipa Dawidowicz e calcia col destro di prima intenzione: Silvestri non può nulla e la palla finisce in rete. Raddoppio Livorno.
41' Il Livorno guadagna un buon calcio d'angolo, salgono le torri granata.
40' AMMONITO ROCCA! Trattenuta prolungata ai danni di Gustafson.
39' Giannetti mette in mezzo per Di Gennaro che incorna di testa e non trova la porta.
37' Rocca se ne va in mezzo a due avversari e viene steso da Laribi, calcio di punizione per il Livorno.
36' Spinta fallosa di Dainelli su Munari, punzione per il Verona.
34' Agazzi verticalizza per Giannetti, che scatta in anticipo e finisce in offside.
33' Solo Livorno in campo, il pubblico del Bentegodi inizia a spazientirsi.
32' Gustafson cerca l'imbucata per Laribi, allontana Dainelli.
31' Munari sventaglia su Matos, che colpisce Valiani e guadagna una rimessa laterale da posizione avanzata.
30' Possesso palla prolungato del Livorno, non riesce ad alzare il pressing il Verona.
29' AMMONITO MURILO! Fallo tattico ai danni di Laribi.
26' Cerca di reagire subito il Verona, si racchiude nella sua metà campo il Livorno.
25' GOL! Verona-LIVORNO 0-1! Rete di Giannetti. Sugli sviluppi del calcio d'angolo, Murilo mette in mezzo per Giannetti, che schiaccia il pallone di testa ed infila Silvestri. Livorno in vantaggio.
24' Attacca con più insistenza il Livorno, cerca di difendersi il Verona.
22' Palla tagliata di Matos, Valiani mette in corner.
21' AMMONITO FARAONI! Intervento falloso ai danni di Gasbarro.
19' Fallo di Boben su Matos, altra punizione per il Verona.
18' Vitale batte la punizione direttamente in porta, palla in curva.
17' Problemi alla caviglia per Matos dopo lo scontro con Boben, gioco fermo. Staff medico gialloblu in campo.
16' Intervento ruvido di Boben su Matos, punizione da buona posizione per l'Hellas.
15' Corner battuto male da Laribi, palla sul fondo.
14' Tanta confusione nell'area di rigore livornese, alla fine, allontana Dainelli.
13' Vitale batte male la punzione, rimessa dal fondo per il Livorno.
12' Intervento falloso di Gasbarro su Faraoni, calcio di punizione da posizione defilata sulla destra per il Verona.
11' Fallo di Vitale su Murilo, punizione Livorno.
10' Problemi alla testa per Raicevic, gioco fermo.
9' Laribi batte il calcio d'angolo in area, Zima blocca in due tempi.
8' Matos cerca di sfondare sulla destra e viene chiuso in corner da Boben.
7' Azione di sfondamento di Laribi, che arriva al limite dell'area di rigore e calcia col destro: alto sopra la traversa di Zima.
6' Si affaccia in avanti il Verona, che guadagna il suo primo calcio d'angolo del match.
5' Spiovente tagliato di Valiani, Giannetti sfiora di testa e non impensierisce Silvestri.
3' Ritmi molto alti in questo avvio di gara.
2' OCCASIONE LIVORNO! Sugli sviluppi del calcio d'angolo, traversone di Rocca per Giannetti che incorna di testa e la sua conclusione si stampa sul palo.
2' OCCASIONE LIVORNO! Cross di Gasbarro per Giannetti, che colpisce di testa in avvitamento e non trova la porta per questione di centimetri. C'è stata una deviazione, sarà corner.
1' INIZIA LA PARTITA! Palla ai padroni di casa. Arbitra il signor Gianluca Aureliano della sezione di Bologna.
Le squadre completano le operazioni di riscaldamento. Manca sempre meno al fischio d'inizio del match.
Il Livorno ha vinto soltanto una delle ultime 12 trasferte contro il Verona nel campionato cadetto (3N, 8P), successo per 1-0 nel settembre 2002.
Il Verona è rimasto imbattuto in tutte le ultime cinque sfide contro il Livorno in Serie B (3V, 2N), tenendo la porta inviolata quattro volte nel parziale.
3-4-3 per il Livorno: Zima- Di Gennaro, Dainelli, Boben - Valiani, Agazzi, Rocca, Gasbarro - Giannetti, Raicevic, Murilo. A disposizione: Marie-Sainte, Eguelfi, Luci, Gori, Crosta, Porcino, Kupisz, Diamanti, Dumitru, Bogdan, Salzano, Baiocco.
Ecco a voi le formazioni. Verona con il 4-3-3: Silvestri - Munari, Dawidowsicz, Empereur, Vitale - Faraoni, Gustafson, Laribi - Matos, Di Carmine, Henderson. A disposizione: Marrone, Pazzini, Ferrari, Colombatto, Balkovec, Zaccagni, Di Gaudio, Danzi, Berardi, Tupta, Almici, Bianchetti.
Al Bentegodi tutto pronto per Verona-Livorno, sfida valevole per la trentaseiesima giornata di Serie BKT.
HELLAS VERONA: Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Empereur, Vitale, Munari (dal 1' st Zaccagni), Gustafson, Henderson (dall'11' st Di Gaudio), Matos (dal 21' Pazzini), Di Carmine, Laribi.
A disposizione: Berardi, Ferrari, Marrone, Colombatto, Balkovec, Danzi, Tupta, Almici, Bianchetti.
All.: Grosso.
LIVORNO: Zima, Dainelli, Di Gennaro, Gasbarro (dal 26' st Porcino), Valiani, Giannetti (dal 17' st Diamanti), Murilo, Rocca (dal 13' st Luci), Raicevic, Agazzi, Boben.
A disposizione: Crosta, Baiocco, Marie Sainte, Eguelfi, Gori, Kupisz, Dumitru, Bogdan, Salzano.
All.: Breda.
Arbitro: Gianluca Aureliano (sez. AIA di Bologna)
Assistenti: Vittorio Di Gioia (sez. AIA di Foligno) e Marco Chiocchi (sez. AIA di Foligno)