#JuventusVerona + - =
...L'unico motivo di interesse dell'ultima giornata della Serie A 2017-18 allo Juventus Stadium è il ritiro di Giangigi BUFFON autentico monumento dell'italico calcio nonchè ultimo vero fuoriclasse sfornato dall'arte pedatoria azzurra.
Col portiere cresciuto nel PARMA, dopo 17 stagioni di JUVENTUS e 21 di Nazionale, si chiude l'epoca quella in cui il calcio italiano ha conosciuto gli ultimi allori.
Ora tocca a MANCINI, neocittì azzurro, ripartire dai giovani: Trovare i nuovi BUFFON, TOTTI e PIRLO non sarà affatto facile soprattutto nell'ingessatissimo sistema attuale che ha avuto la doppia possibilità di ripartire dagli ALBERTINI e dai TOMMASI ma ha preferito lo status-quo (con risultati che sono ahinoi sotto gli occhi di tutti e la clamorosa eliminazione da Russia 2018).
Statistiche Opta (da It.EuroSport.com)
- Il Verona non ha mai vinto nella sua storia in Serie A a Torino contro la Juventus: in 27 partite ben 23 vittorie bianconere e quattro pareggi.
- La Juventus, inoltre, ha vinto tutte le ultime 10 sfide casalinghe di Serie A giocate contro l’Hellas Verona, segnando nel parziale 23 gol e mantenendo la porta inviolata sei volte in queste 10 partite.
- Perdendo o pareggiando il Verona stabilirebbe il suo record negativo di punti in un campionato di Serie A a 18 o 20 squadre (il record negativo, considerando i tre punti a vittoria, a 18 squadre sono i 27 del 1996/97, a 20 squadre i 28 del 2015/16).
- La Juventus ha conquistato 92 punti fin qui: in un campionato a 20 squadre ha fatto meglio soltanto nel 2013/14, quando arrivò alla cifra record di 102.
- Con un altro clean sheet la Juventus stabilirebbe il nuovo primato di partite con la porta inviolata in un singolo campionato di Serie A, ora è a 22, eguagliato il primato del 2015/16 e del 2013/14 (sempre della Juve) e del 1993/94 del Milan.
- In particolare la Juventus in questi ultimi sette campionati ha collezionato 143 clean sheets, almeno 47 in più di qualsiasi altra squadra.
- Verona peggior attacco nella mezz’ora finale di match (solo nove gol segnati), parziale in cui la Juventus in questo campionato ha concesso solo sei gol (meno di tutti).
- Sfida tra la squadra di questa Serie A che ha subito più gol da giocatori avversari subentrati dalla panchina (Verona, 10) e l’unica che non ne ha ancora concessi (Juventus).
- Paulo Dybala, cinque gol in cinque partite di Serie A contro il Verona, ha partecipato finora attivamente a 99 gol nel massimo campionato (68 reti, 31 assist) in 158 partite giocate.
- Nessun giocatore della rosa del Verona ha mai segnato un gol in A contro la Juventus: quella veneta è l’unica squadra di questo campionato a non aver alcun giocatore con almeno cinque gol realizzati.
Precedenti
Il VERONA in casa bianconera vinse un'era geologica fa quando nel 1928-29 finì addirittura 4 a 0!
Poi solo pareggi in 4 occasioni (l'ultimo nella stagione 1987-88) e ben 24 sconfitte tra le quali l'ultima per 3 a 0 il 5 Gennaio 2016 con i bianconeri che superarono in surplace i gialloblù di DELNERI ma particolarmente pesante fu anche il 4 a 0 del 18 Gennaio 2015 (fra l'altro anticipato 3 giorni prima dal devastante 6 a 1 agli ottavi di finale di Coppa Italia).
Ad arbitrare la prossima sfida allo Juve Stadium sarà il signor Pinzani della sezione AIA di Empoli.
5 Gennaio 2016: 3 a 0 nell'ultima a Torino con la JUVENTUS...
QUI TORINO (sponda bianconera)
In porta BUFFON darà l'addio ai tifosi bianconeri festeggiando lo scudetto, in mediana spazio a chi ha giocato meno come MARCHISIO e BENTANCUR, probabile ballottaggio CUADRADO-DOUGLAS COSTA da una parte e ALEX SANDRO-ASAMOAH dall'altra coi primi leggermente favoriti sui secondi.
Sulla trequarti spazio a BERNARDESCHI, HIGUAIN ancora al centro del fronte offensivo...
Sicuramente fuori KHEDIRA e CHIELLINI mentre HOWEDES è in dubbio.
Convocati
CUADRADO ce la fa, BERNARDESCHI fuori a causa del riacutizzarsi di una tendinite.
1 Buffon, 2 De Sciglio, 3 Chiellini, 4 Benatia, 5 Pjanic, 6 Khedira, 7 Cuadrado, 8 Marchisio, 9 Higuain, 10 Dybala, 11 Douglas Costa, 12 Alex Sandro, 14 Matuidi, 15 Barzagli, 16 Pinsoglio, 17 Mandzukic, 21 Howedes, 22 Asamoah, 23 Szczesny, 24 Rugani, 26 Lichtsteiner, 27 Sturaro, 30 Bentancur
Probabile formazione
4-2-3-1 con Buffon; Lichtsteiner-Benatia-Rugani-Alex Sandro; Marchisio-Sturaro; Mandzukic-Dybala-Douglas Costa; Higuain
QUI VERONA
Ancora fuori VALOTI, BÜCHEL, KEAN e BIANCHETTI oltre al lungodegente ZACCAGNI, permangono i dubbi sulle condizioni di CALVANO e LEE.
In mediana sarà RÔMULO più altri due tra FOSSATI, DANZI e ZUCULINI.
Nel tridente d'attacco potrebbe tornare PETKOVIĆ con MATOS o VERDE dalla parte opposta e CERCI a fare il falso nueve prima di cambiare posizione col croato a gara in corso...
Convocati
A casa anche BOLDOR, LEE, HEURTAUX, CALVANO, VUKOVIĆ e LANER oltre ai lungodegenti KEAN, BIANCHETTI e ZACCAGNI...
1. Nicolas, 2. Romulo, 7. Verde, 8. Fossati, 10. Cerci, 12. Caracciolo, 14. Zuculini, 16. Aarons, 17. Silvestri, 28. Ferrari, 30. Matos, 37. Bearzotti, 40. Coppola, 69. Souprayen, 70. Petkovic, 72. Danzi, 93. Fares, 97. Felicioli
Probabile formazione
4-3-3 con Nicolas; Bearzotti-Ferrari-Caracciolo-Fares; Romulo-Danzi-Fossati; Petkovic-Cerci-Matos
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
DICONO + - =
Mister ALLEGRI tecnico della JUVE «Siamo contenti di aver vinto lo Scudetto. Ultima sfida col Verona? Domani dovrà essere una festa. Formazione? Cuadrado e Bernardeschi non ci saranno sicuro. Giocherà in porta Buffon. Lichtsteiner, tra Rugani, Barzagli e Benatia in difesa poi giocherà Alex Sandro a sinistra. A centrocampo Marchisio, poi vediamo tra Sturaro, Pjanic. Khedira e Matuidi invece no. Davanti? Può darsi che Mandzukic stia fuori e giochino Higuain, Dybala e Douglas Costa» TGGialloBlu.it
DANZI «Il mio esordio? Avevo il sogno di esordire e non vi nego che ci speravo. L’ho saputo proprio prima della partita, alcuni miei compagni me lo dicevano già dalla mattina che precedeva Verona-Sassuolo ma pensavo mi stessero prendendo in giro. Già dal riscaldamento ero emozionato e contento, ma dal fischio iniziale ero concentrato per fare il massimo, senza guardare a tutto quello che mi circondava. In che ruolo mi trovo meglio? Mi piace fare il mediano, stare nel vivo del gioco e toccare molti palloni. E’ un ruolo che da questa stagione ho fatto con più continuità in Primavera, grazie alla scelta di mister Porta. Quanto è dura la retrocessione per un veronese come me? Dispiace tanto, sono veronese e vedere l’Hellas retrocedere non è mai bello. Speriamo di partire subito con il piede giusto, per rivedere presto questa piazza dove merita di stare. Se l’anno prossimo resterò con il Verona? Spero di rimanere qui. Avere la possibilità di giocare con il Verona sarebbe molto bello. La squadra del cuore? Il Verona. Fa piacere l’interesse delle grandi squadre, che ho appreso solo dai giornali. Ora comunque non è il momento di pensarci, la testa è solo al Verona» HellasLive.it
NICOLAS «Cosa rappresenta Buffon? Si fa fatica a parlare di lui, è stato uno dei migliori portieri di sempre. Già da piccolo sentivo i racconti su di lui, in Brasile tutti dicono che è uno dei migliori del mondo. Si parla sempre di Buffon, da 15 anni a questa parte è al top a differenza di altri come Neuer... Un commento sulla stagione del Verona? È mancato un po’ tutto, abbiamo lasciato tanti punti per strada, non avevamo la mentalità giusta. Siamo delusi, avremmo dovuto giocare con più impegno. Sabato affronteremo la Juventus, sarà una motivazione in più» HellasLive.it
Il doppio ex Beniamino VIGNOLA a 'La Gazzetta dello Sport' «Inutile girarci attorno: per la Juve questa partita sarà una passerella, un pomeriggio dedicato ai festeggiamenti. L’Hellas va all’Allianz Stadium per chiudere un campionato, che è stato molto negativo, con una retrocessione dolorosa e tanti momenti in cui la squadra non è parsa adeguata. Adesso c’è da ricostruire tutto. Va individuato un allenatore che sia una certezza. Una figura in grado di prendere subito il timone, di trasmettere chiarezza in campo e nello spogliatoio. D’accordo, serve anche scegliere un direttore sportivo nuovo, ma al centro di ogni programma rimane sempre il tecnico. Occorrono idee chiare. Il gruppo che è uscito da questa stagione sarà inevitabilmente smantellato il larga parte. C’è bisogno di ingaggiare uomini adatti a una categoria qual è la serie B. Un campionato estenuante, il più difficile del nostro calcio: non puoi mai essere sicuro di aver vinto, tutto viene rimesso in discussione in un attimo. I 25 milioni di euro assicurati del paracadute sono una grossa cifra, ma vanno investiti con grande abilità e oculatezza. Danzi? Pensi che un paio d’anni fa degli amici mi dissero che nelle giovanili del Verona c’era un ragazzino che somigliava a quel che ero io quando ero nel vivaio gialloblu. Era lui. Sono sempre favorevole alla linea verde, ma serve essere misurati e pazienti. Mi spiego meglio: non si scarichi addosso a un Danzi, o ad altri talenti usciti dalla Primavera, la responsabilità di far ripartire l’Hellas» HellasLive.it
...L'addio di Gigi BUFFON «Sabato sarà la mia ultima partita con la mia Juventus, credo sia il modo migliore per finire questa grandissima avventura con altre due vittorie davvero importanti. Cosa farò? Sabato giocherò ed è questa l'unica cosa certa. Con Andrea c'è un dialogo continuo, lui è a conoscenza di ciò che sta accadendo attorno a me ed è un consigliere di cui non voglio privarmi. Fino a 15 giorni fa era risaputo e certo che avrei smesso di giocare, adesso sono arrivate proposte e sfide stimolanti dentro e fuori dal campo. Dopo questi tre giorni densi di emozioni, credo che la prossima settimana dopo 2-3 giorni di riflessioni in modo sereno prenderò la decisione definitiva e certa, che sarà quella di seguire ciò che urla la mia indole e la mia natura. La Nazionale? Il 4 giugno per Italia-Olanda non ci sarò. La Nazionale è un'altra parentesi della mia vita calcistica. Non ho bisogno di altri attestati di stima e di affetto e celebrazioni varie. Le persone vanno rispettate e onorate se si pensa che abbiano un valore, ma quando sono vive, non quando sono morte» TuttoSport.com
Dino ZOFF portiere entrato nella storia del calcio mondiale con la JUVE e la Nazionale azzurra di cui è stato anche cittì «A Verona c'è depressione? È normale sia così. È stata una stagione sfortunata per i gialloblù. Sono partiti così così e poi sono rimasti troppo giù per tante giornate. Ma questo è nella logica delle cose. Adesso servono idee chiare e grande entusiasmo per ripartire. Il Verona l'ha dimostrato tante volte. Tornerà in A. Quando si retrocede le colpe non possono essere di qualcuno e basta. Sono di tutti. La gente troppo spesso si dimentica che il calcio è uno sport collettivo. Senza contare la società» LArena.it
Mister PORTA, tecnico della Primavera scaligera, parla a HV24 «Col Genoa siamo partiti male sbagliando 2 palle goal. Poi abbiamo avuto uno sbandamento, ma ho una squadra che quando ci crede ce la può fare. Dopo il 2 a 1 i ragazzi si sono sbloccati e hanno vinto la partita. Nell’intervallo ho solo fatto notare che la partita era ancora aperta, cercando di tranquillizzarli. Abbiamo rischiato passando al 4-4-2, ma Lucas e Stefanec hanno preso in mano la squadra. Chi entra a partita iniziata dà sempre molto alla squadra. La forza di questa squadra è la forte unità del gruppo. Noi in questo momento siamo salvi, ma è chiaro che all’ultima giornata può succedere di tutto. Io però sono fiducioso, andiamo a Milano per vincere. La squadra è cresciuta molto, sa reagire anche quando va sotto e questo mi dà fiducia» Hellas1903.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Il peso della retrocessione: quanto impatta la Serie B sui conti dei club. In questo interessante articolo di CalcioEFinanza.it un'analisi economica molto interessante di come la caduta in Serie B influisca sui conti di un club... Interessante anche la riflessione di Marco Bellinazzo de 'Il Sole 24 Ore': Il paracadute finanziario aiuta in una stagione storta oppure genera sospetti nei tifosi e crea uno spettacolo al ribasso?
Mercato: Su FARES NAPOLI, FIORENTINA e BOLOGNA, il 'Corriere di Verona' scrive che il valore del franco-algerino oscillerebbe tra i 5 e gli 8 milioni (?!?) che potrebbero essere poi reinvestiti sul mercato. TuttoMercatoWeb.com svela 'Hellas sul 30enne centrocampista dell'Ascoli Tommaso BIANCHI'. Secondo CalcioMercato.com potrebbe essere Federico VIVIANI il sostituto di BERTOLACCI al GENOA. Offerte da Spagna e Germania per LEE, lo riporta Calciomercato.com. Pronta l'offerta per RÔMULO secondo la 'Gazzetta dello Sport': La SAMP sarbbe disposta a versare fra i 3 ed i 4 milioni...
TotoAllenatore: L'esperto di mercato Pedullà riferisce di un incontro SETTI-BROCCHI per un eventuale futuro sulla panchina gialloblù di Chicco che da giocatore si rivelò all'HELLAS negli anni '90 ed è reduce dall'esperienza in Cina come secondo di CAPELLO. Secondo HellasLive.it ci sarebbe stato anche un contatto con mister STROPPA che nella passata stagione ha riportato in B il FOGGIA dopo 19 anni... Idea GROSSO per la panchina scaligera se il BARI, in corsa per la promozione in A attraverso i playoff, dovesse fallire (nel frattempo il Pres, accompagnato dal capo scouting D'AMICO, è andato ad assistere a PARMA-BARI Sabato)... Ma LArena.it individua anche i profili di NICOLA, COLANTUONO, ZIRONELLI, IACHINI e STELLONE
Nella lista preliminare per Russia 2018 con la Corea del Sud! Dopo la prima da titolare al Binti per LEE arriva anche la convocazione nella lista preliminare da parte della nazionale maggiore del suo paese natale. Una grande soddisfazione per il giovane gialloblù canterano blaugrana che commenta 'È il sogno che ho da quando ero bambino e sapere di essere molto vicino a questa convocazione mi rende davvero felice'
La JUVE ospita il VERONA e festeggia il settimo tricolore di fila! Per l'occasione presentazione della nuova maglia 18-19 e anello in stile NBA/NFL...
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
Vita da ex: Massimo PAVANEL 'Perchè non sono rimasto al Verona? Ci sono state delle incomprensioni con Fusco, avevamo delle idee diverse, non c'erano condizioni per continuare...'. Daniel BESSA 'Ho fatto bene ad andare al GENOA!'. Rafa MÁRQUEZ al quinto Mondiale! Se passerà la preconvocazione raggiungerà il connazionale CARBAJAL, MATTHAUS e BUFFONA... Luca TONI allenatore della LUCCHESE? 'No... Voglio fare solo il dirigente' e intanto segue gli sviluppi per l'acquisizione del MODENA dopo il fallimento dei Canarini.
Nazionale: Roberto MANCINI è il nuovo commissario tecnico degli azzurri! 'Si realizza un sogno!'
RASSEGNA STAMPA + - =
18.05.2018 19:00 - in: Serie A
I convocati per l'ultima di campionato
Ecco l'elenco dei bianconeri a disposizione di Allegri per la sfida di domani pomeriggio all'Allianz Stadium
Terminata l'ultima rifinitura della stagione a Vinovo, la Juventus si appresta ad affrontare domani alle 15 l'Hellas Verona all'Allianz Stadium. Ecco l'elenco dei giocatori bianconeri convocati da Mister Allegri.
Elenco di cui non fa parte Federico Bernardeschi, a causa del riacutizzarsi di una tendinite della quale soffriva già da tempo. Dovrà pertanto sottoporsi ad un ciclo di cure fisioterapiche specifiche.
1 Buffon
2 De Sciglio
3 Chiellini
4 Benatia
5 Pjanic
6 Khedira
7 Cuadrado
8 Marchisio
9 Higuain
10 Dybala
11 Douglas Costa
12 Alex Sandro
14 Matuidi
15 Barzagli
16 Pinsoglio
17 Mandzukic
21 Howedes
22 Asamoah
23 Szczesny
24 Rugani
26 Lichtsteiner
27 Sturaro
30 Bentancur
FONTE: Juventus.com
Juventus-Verona: probabili formazioni e statistiche
Il Verona non ha mai vinto nella sua storia in Serie A a Torino contro la Juventus: in 27 partite ben 23 vittorie bianconere e quattro pareggi.
Enrico Turcato
LaPresse
Probabili formazioni
Juventus (4-3-2-1): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Rugani, Alex Sandro; Marchisio, Bentancur, Sturaro; Douglas Costa, Dybala; Higuain. Allenatore: Allegri
Indisponibili: Howedes, Chiellini, Cuadrado, Khedira.
Squalificati:
Hellas Verona (4-3-3): Nicolas; A. Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Fares; Romulo, Danzi, Zuculini; Verde, Cerci, Matos. Allenatore: Pecchia
Indisponibili: Bianchetti, Calvano, Valoti, Lee
Squalificati:
Statistiche Opta
Il Verona non ha mai vinto nella sua storia in Serie A a Torino contro la Juventus: in 27 partite ben 23 vittorie bianconere e quattro pareggi.
La Juventus, inoltre, ha vinto tutte le ultime 10 sfide casalinghe di Serie A giocate contro l’Hellas Verona, segnando nel parziale 23 gol e mantenendo la porta inviolata sei volte in queste 10 partite.
Perdendo o pareggiando il Verona stabilirebbe il suo record negativo di punti in un campionato di Serie A a 18 o 20 squadre (il record negativo, considerando i tre punti a vittoria, a 18 squadre sono i 27 del 1996/97, a 20 squadre i 28 del 2015/16).
La Juventus ha conquistato 92 punti fin qui: in un campionato a 20 squadre ha fatto meglio soltanto nel 2013/14, quando arrivò alla cifra record di 102.
Con un altro clean sheet la Juventus stabilirebbe il nuovo primato di partite con la porta inviolata in un singolo campionato di Serie A, ora è a 22, eguagliato il primato del 2015/16 e del 2013/14 (sempre della Juve) e del 1993/94 del Milan.
In particolare la Juventus in questi ultimi sette campionati ha collezionato 143 clean sheets, almeno 47 in più di qualsiasi altra squadra.
Verona peggior attacco nella mezz’ora finale di match (solo nove gol segnati), parziale in cui la Juventus in questo campionato ha concesso solo sei gol (meno di tutti).
Sfida tra la squadra di questa Serie A che ha subito più gol da giocatori avversari subentrati dalla panchina (Verona, 10) e l’unica che non ne ha ancora concessi (Juventus).
Paulo Dybala, cinque gol in cinque partite di Serie A contro il Verona, ha partecipato finora attivamente a 99 gol nel massimo campionato (68 reti, 31 assist) in 158 partite giocate.
Nessun giocatore della rosa del Verona ha mai segnato un gol in A contro la Juventus: quella veneta è l’unica squadra di questo campionato a non aver alcun giocatore con almeno cinque gol realizzati.
FONTE: It.EuroSport.com
SERIE A
Juventus-Verona: probabili formazioni, orario e dove vederla in Tv e streaming
Già campione, la Juventus ospita un Verona retrocesso da tempo in B. A Torino è il giorno della festa bianconera.
Redazione Goal Italia
DOVE E QUANDO
Juventus-Verona si giocherà all'Allianz Stadium di Torino sabato 19 maggio. Calcio d'inizio alle ore 15.
DOVE VEDERLA IN TV E STREAMING
La gara tra Juventus e Verona sarà visibile sia su Sky che su Mediaset: nel primo caso su Sky Sport 1, Sky Super Calcio e Sky Calcio 1, nel secondo su Premium Sport. La gara verrà trasmessa anche in streaming grazie a Sky Go e Premium Play attraverso smartphone, tablet e pc.
PROBABILI FORMAZIONI
Tra i pali della Juve ci sarà Buffon per l'addio alla maglia bianconera, poi dovrebbe essere 4-3-3 con i 'senatori' Lichtsteiner e Marchisio titolari. Coppia difensiva formata da Rugani e Benatia, a sinistra Alex Sandro. Possibile chance a centrocampo per Sturaro, in attacco potrebbe stare fuori Mandzukic. Qualche problema per Khedira, Cuadrado e Bernardeschi, che non saranno della partita.
Pecchia, che non ha più nulla da chiedere al campionato, deve rinunciare anche a Lee. Ballottaggio Fossati-Danzi in mezzo al campo, Fares sulla linea d'attacco con Verde e Cerci.
JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Rugani, Benatia, Alex Sandro; Marchisio, Pjanic, Sturaro; Dybala, Higuain, Douglas Costa.
VERONA (4-3-3): Nicolas; A. Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Souprayen; Romulo, Fossati, Zuculini; Verde, Cerci, Fares.
FONTE: Goal.com
Non solo Buffon, col Verona addio a mezza Juventus
Non c’è solo Buffon a salutare i bianconeri in Juventus-Verona: lasciano Asamoah e Lichtsteiner e forse molti altri
Di Gianmarco Lotti - 18 maggio 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Juventus-Verona sarà l’ultima partita di Gianluigi Buffon con la maglia della Juve. Il portiere ha già detto che lascerà i bianconeri, la sua carriera potrebbe continuare altrove oppure prendere un’altra piega e passare dietro la scrivania. Mentre si cerca di capire che ne sarà di Buffon, in casa Juve c’è un’aria particolare. Contro il Verona non saluterà solamente il portiere, bensì anche Kwadwo Asamoah, Stephan Lichtsteiner e probabilmente altri giocatori. Asamoah è sicuro dell’addio, perché è in scadenza di contratto e ha già svolto una parte di visite mediche con l’Inter, se ne andrà ai nerazzurri e quindi anche per lui Juve-Verona sarà la fine di un ciclo vincente in bianconero. Lichtsteiner invece, reduce da sette Scudetti in sette anni, ancora non ha chiaro il suo futuro: sicuramente sarà lontano dalla Juve, ma ha già detto no al Borussia Dortmund.
Non solo Buffon, Asamoah o Lichtsteiner, la Juventus potrebbe vedere per l’ultima volta anche Beneditkt Howedes, Mario Mandzukic, Sami Khedira e Claudio Marchisio. Se per Howedes sarà quasi certo il rientro allo Schalke 04, per gli altri il futuro è in forte bilico. Mandzukic ha estimatori sul mercato (il Milan, per esempio, ma anche in Cina si fanno avanti), ma è da decifrare cosa farà il croato nella prossima sessione di trasferimenti. La Juve cerca nuovi attaccanti dato che Mandzukic sembra più vicino a un addio che alla permanenza in bianconero. Marchisio è un altro grosso punto interrogativo perché tutti i segnali delle ultime settimane, come la finale di Coppa Italia, fanno pensare a una sua partenza. Marchisio non si è espresso, ma vorrebbe giocare con più continuità. C’è la possibilità di un trasferimento pure per Khedira, ma probabilmente il tedesco rimarrà fino al giugno 2019.
FONTE: CalcioNews24.com
This's it, a clarification of my future @juventusfc .#juventus #Asamoah #statement pic.twitter.com/4EBr1O8ZXz
— Kwadwo Asamoah (@Asabob20) 18 maggio 2018
Ci sono un po' di motivi per cui @G_Higuain è "#MVP of the year powered by @EA_FIFA_Italia ". Ve ne diamo una dimostrazione. https://t.co/4MjWs0Ctem pic.twitter.com/1u6RVZe88T
— JuventusFC (@juventusfc) 18 maggio 2018
Buffon: «Sabato l'ultima partita con la Juventus. Il futuro? Ho proposte stimolanti»
L'annuncio del portiere bianconero, al fianco del presidente Agnelli durante la conferenza stampa all'Allianz Stadium
giovedì 17 maggio 2018
di Antonino Milone
TORINO - E' il B-Day: Gigi Buffon, 17 stagioni dopo il suo sbarco sul pianeta bianconero, fa chiarezza sul suo futuro alla Juventus. E su cosa sarà di lui. Al suo fianco il presidente Andrea Agnelli, grande amico del portiere più forte di ogni tempo. In platea siede tutto lo stato maggiore: Pavel Nedved, Beppe Marotta, Fabio Paratici, più Giorgio Chiellini. «E' difficile trovare le parole – spiega Agnelli – Gigi ha chiuso una partita su due da imbattuto, ha il record di imbattibilità, ha vinto 26 trofei in 22 anni di carriera. Vuol dire che con Gigi ogni anno si porta a casa almeno un trofeo. Lui è carismatico, timido, leale, trasparente, sincero, onesto, è un amico e il capitano. E' stato in paradiso, è sceso all'inferno ed è tornato in paradiso e gliene saremo eternamente grati assieme agli altri protagonisti. Il 2018 è stato un anno lungo e logorante. Prima Italia-Svezia, poi un infortunio, quindi il rigore contro a Madrid che ha visto sfumare la vittoria in Champions e il gol di Koulibaly poteva far presagire la perdita dello scudetto. Ma Gigi è stato in campo all'Olimpico per la quarta Coppa Italia e il settimo scudetto consecutivo: numeri pazzeschi. Esclusi i familiari, è stata la persona che frequentato più assiduamente casa mia. Ci siamo confrontati e ogni decisione sarà condivisa. Oggi sappiamo che Tek Szczesny difenderà la nostra porta l'anno prossimo. Una porta difesa da gente come Zoff, Tacconi, Sentimenti IV. Gigi ha proposte sia fuori dal campo, sia per continuare a giocare. Gigi sa che ha il mio pieno supporto qualsiasi decisione prenderà. Oggi gli dico solo grazie di cuore per questi 17 anni straordinari e tiprego: goditi lo Stadium, così come lo Stadium si godrà te. Fino alla fine».
L'ANNUNCIO - Buffon ha la voce rotta dall'emozione: «Volevo sicuramente ringraziare il presidente, la Juventus per me è qualcosa di più. In questi anni abbiamo sviluppato un rapporto unico di vicinanza ambizione amicizia. I fatto che hanno fatto sì che tutto ciò accadesse sono stati quell'onesta della lotta feroce all'ipocrisia: è un comune denominatore che ci ha unito. Il fatto che sia presente assieme a tutto lo sta maggiore, al mio procuratore, a Giorgione Chiellini che meritatamente prenderà i gradi di capitano per me è un grande onore e piacere. Mi fa piacere che siano venuti tutti: sono necessari tutti e al netto di polemiche e incomprensioni dico grazie anche a voi. Per me è una giornata particolre, ricca di emozioni, ma ci arrivo con tanta serenità, felicità e appagamento. Sono sentimenti figli di un percorso straordinario e bellissimo che ho avuto la fortuna di poter condividere con tante persone che mi hanno voluto veramente bene, un bene per il quale ho lottato e cercato di fare sempre del mio meglio. Sabato sarà la mia ultima partita con la mia Juventus, credo sia il modo migliore per finire questa grandissima avventura con altre due vittorie davvero importanti e con la vicinanza di Andrea e di tutto il popolo juventino. La mia paura era di arrivare alla fine della mia avventura con la Juve da sopportato o da giocatore che aveva fuso il motore. Posso dire che non è così e sono veramente orgoglioso di aver potuto esprimere se non il mio meglio, sempre prestazioni all'altezza del nome mio e della Juve. E questa è la mia più grande gratificazione: ecco perché arrivo felice a questo saluto, perché per uno sportivo non è scontato essere così longevo e performante. Ringrazio la famiglia Juve che nel 2001 prese un talento straordinario che si è tramutato in campione: ma questo è accaduto solo perché la Juve ha fatto sì che accadesse, facendomi fare un ulteriore step nella mentalità e nella convinzione. Se sono ancora qui a 40 anni è solo per merito della Juve, dove l'approccio al lavoro è diverso da tutte le parti del mondo. E' una filosofia che ho fatto mia e sono sicuro che la adopererò anche in futuro, nel post calcio, se dovesse servire: è l'unico modo che conosco per arrivare a dei risultati con la felicità di aver sofferto, di essersi dannati gettando il cuore oltre l'ostacolo, al di là di soldi, notorietà e Coppe. E ' questo che la Juve mi ha insegnato e la ringrazierò per sempre».
PROGETTI - «Cosa farò? Sabato giocherò ed è questa l'unica cosa certa. Con Andrea c'è un dialogo continuo, lui è a conoscenza di ciò che sta accadendo attorno a me ed è un consigliere di cui non voglio privarmi. Fino a 15 giorni fa era risaputo e certo che avrei smesso di giocare, adesso sono arrivate proposte e sfide stimolanti dentro e fuori dal campo. Dopo questi tre giorni densi di emozioni, credo che la prossima settimana dopo 2-3 giorni di riflessioni in modo sereno prenderò la decisione definitiva e certa, che sarà quella di seguire ciò che urla la mia indole e la mia natura».
LA NAZIONALE - «Il 4 giugno per Italia-Olanda non ci sarò. La Nazionale è un'altra parentesi della mia vita calcistica. Non ho bisogno di altri attestati di stima e di affetto e celebrazioni varie. Le persone vanno rispettate e onorate se si pensa che abbiano un valore, ma quando sono vive, non quando sono morte».
FONTE: TuttoSport.com
Il peso della retrocessione: quanto impatta la Serie B sui conti dei club
di Redazione - 15 maggio 2018
(Insidefoto.com)
A 90' dalla fine, la lotta salvezza resta apertissima. Sono infatti cinque le squadre che lotteranno per evitare il terzultimo posto, ovverosia quello che condannerà un club ad accompagnare Benevento e Verona (già matematicamente condannate) in Serie B. In due soli punti, infatti, ci sono ben cinque squadre: Chievo Verona (37 punti), Udinese (37), Cagliari (36), Spal (35) e Crotone (35). Il turno di domenica prossima, quindi, sarà decisivo, anche dal punto di vista economico.
La retrocessione infatti ha un peso importante sui conti del club. E, dalla prossima stagione (e l’entrata in vigore del nuovo contratto per i diritti tv in Serie A, in attesa di definizione della querelle Mediapro), rischia di avere ancora un maggiore impatto.
Partiamo, innanzitutto, dall’ormai chiacchieratissimo “paracadute”. In particolare, le squadre retrocesse riceveranno complessivamente 60 milioni di euro, così suddivisi:
- 25 milioni di euro per le squadre che sono da 3 anni in serie A (o per le squadre in A in tre delle ultime 4 stagioni);
- 15 milioni per le squadre che sono da 2 anni in serie A (o per le squadre in A in due delle ultime 3 stagioni);
- 10 milioni per le squadre che sono da 1 anno in serie A.
Il 2017/18 sarà, inoltre, l’ultima stagione in cui la quota residuale sarà incassata dal club retrocesso con 3 anni di anzianità in serie A ma solamente nel caso in cui non venisse immediatamente promosso. E nel caso in cui non venisse promossa, la cifra in più verrebbe distribuita alle squadre classificatisi in Serie A tra la quarta e la diciasettesima posizione. Per spiegare meglio: per le tre squadre retrocesse al termine della stagione 2015/16 erano serviti solo 45 dei 60 milioni (25 milioni all’Hellas Verona, 10 milioni al Carpi e altri 10 al Frosinone). L’immediato ritorno in Serie A dei veronesi, nella stagione 2016/17, ha fatto sì che quei 15 milioni avanzati venissero distribuiti tra le altre squadre di Serie A.
Nell’attuale situazione, Benevento ed Hellas Verona riceveranno rispettivamente 10 e 25 milioni di euro. Restano così in ballo gli ultimi 25 milioni di euro: tra le squadre che potrebbero retrocedere, la Spal riceverebbe 10 milioni, il Crotone 15 milioni mentre Chievo, Udinese e Cagliari 25 milioni.
Quanto impatta, però, negativamente la retrocessione sui conti di un club? Le cifre le mette in nero su bianco la Figc, nel suo Report Calcio 2017 (con la collaborazione dell’Agenzia di Ricerche e Legislazione e PwC).
Nel dettaglio, nei casi presi in esame, il fatturato di un club è risultato essere in calo di 14,3 milioni in media: in particolare, i ricavi da stadio sono stati in calo di 2,1 milioni, mentre quelli da diritti tv di 15,9 milioni. Un calo parzialmente bilanciato dall’aumento dei contributi in c/c esercizio (influenzati anche dal paracadute stesso) e da un calo nel costo della produzione di circa 8,3 milioni. In definitiva, il peggioramento è di 5,5 milioni di euro nel risultato netto.
impatto economico retrocessione serie a
Dalla prossima stagione, tuttavia, l’impatto economico della permanenza in Serie A può essere ancora maggiore. Tutto ruota intorno ai diritti tv e ai nuovi criteri di distribuzione. Se la Lega Serie A riuscisse a raggiungere la quota di 1,5 miliardi (in attesa di capire quale sarà la definizione della situazione Mediapro) annui in ricavi, solo dalla parte distribuita equamente (che salirà al 50% con la nuova stagione rispetto al 40% attuale) le squadre potrebbero ricevere circa 30 milioni di euro.
In Serie B, invece, se venisse confermata la base d’asta da 60 milioni di euro annui, ciascun club riceverbbe circa 2,7 milioni a stagione.
La permanenza in Serie A, quindi, vale più del paracadute grazie ad una sola parte della distribuzione dei diritti tv: senza considerare che rimanere nella massima serie influisce anche sulle altre voci dei ricavi.
FONTE: CalcioEFinanza.it
Serie A, tutto su Juventus-Verona: orario, probabili formazioni e dove vederla
Tutto quello che c’è da sapere su Juventus-Verona, sfida valida per la 38^ giornata di Serie A. Come arrivano le squadre, i precedenti e le statistiche
Massimiliano Brignoli 16 maggio 2018
Sabato, alle ore 15:00, andrà in scena – per la 38^ giornata di Serie A – una delle più classiche partite di fine stagione. La Juventus sfida il Verona con uno scudetto già in tasca e la consapevolezza di dover salutare molti dei suoi protagonisti: prima e dopo la partita ci sarà una lunga passerella per salutare giocatori come Lichsteiner, Asamoah e forse anche Buffon. Se una delle squadre ha centrato l’obiettivo, l’altra chiude amaramente la stagione: la squadra di Pecchia ha già da tempo abbandonato la lotta per la salvezza e vuole chiudere al più presto questo campionato per iniziare la ripartenza dalla serie cadetta.
Come arriva la Juventus
Questo, dei sette scudetti, è sicuramente uno dei più belli. Perché il rischio di perderlo c’era, tanto che ad un certo punto della stagione il tricolore sembrava nelle mani del Napoli. Invece il titolo ha preso ancora una volta la strada di Torino, aumentando la consapevolezza che per battere questa squadra ci voglia qualcosa di più di un campionato straordinario. Finalmente può arrivare il meritato riposo, dopo una stagione – anche per il cammino in Champions League – particolarmente combattuta: contro il Verona, per una volta, l’unica cosa che conta non sarà vincere ma salutare i protagonisti che lasceranno i bianconeri alla fine di questa stagione.
Come arriva il Verona
Difficilmente si potrebbe individuare una squadra di Serie A che viva un momento così opposto rispetto a quello della Juventus. Il Verona è tristemente retrocesso in Serie B, dopo una stagione vissuta sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Perché la squadra non ha mai dato l’impressione di essere cresciuta e perché, a differenza di molte altre rivali, non è stato effettuato nessun cambio di allenatore per cercare di svoltare la situazione. Difficile, comunque, che nella stagione 2018/19 Setti continui ad affidarsi a Pecchia, visto che il rapporto che il tecnico ha con i tifosi non è esattamente una “corrispondenza d’amorosi sensi”.
Orario della gara e dove vederla in tv
Il match tra Juventus e Verona si disputerà sabato alle ore 15:00. La partita verrà trasmessa da Sky – sui canali Sky Calcio 1 HD, Sky Sport 1 HD e Sky Supercalcio HD – e da Mediaset Premium, sul canale Premium Sport. Disponibile inoltre gli streaming con Sky Go e Premium Play.
Probabili formazioni
Nella Juventus spazio ad alcune seconde linee, compresi i giocatori che saluteranno al termine della stagione. Titolari dunque in difesa Lichsteiner e Asamoah, a centrocampo Sturaro e Marchisio, mentre in attacco potrebbe trovare spazio Bernardeschi. Nel Verona formazione non troppo diversa dal solito: dopo aver giocato quattro partite delle ultime cinque, Danzi potrebbe trovare spazio anche all’Allianz Stadium.
Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Howedes, Rugani, Asamoah; Sturaro, Matuidi, Marchisio; Bernardeschi, Higuain, Mandzukic. All. Allegri
Verona (4-3-3): Nicolas; Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Fares; Romulo, Danzi, Zuculini; Verde, Cerci, Matos. All. Pecchia
Precedenti e statistiche
Juventus e Verona si sono affrontate 54 volte in Serie A: 30 vittorie bianconere, 14 pareggi e 10 successi per i veneti. Si affrontano la seconda squadra più prolifica del campionato (84 reti) contro quella che ha tirato meno volte in porta, solamente 257.
FONTE: CalcioDAngolo.com
ULTIM’ORA
TORINO, 18:07
CALCIO, JUVENTUS: NIENTE ALLENAMENTI FINO A VENERDI'
Aveva promesso una settimana di vacanza, in caso di scudetto anticipato, e così è stato. Massimiliano Allegri ha lasciato liberi i giocatori della Juventus fino a venerdì, quando effettueranno una seduta pomeridiana in preparazione della gara contro il Verona del giorno dopo, ultimo impegno della stagione.
FONTE: Sport.Repubblica.it
scritto da Alex Angelini 14 maggio 2018
Siamo giunti all’ultimo atto del campionato di Serie A 2017/2018. La Juventus campione d’Italia, ospiterà l’Hellas Verona ormai retrocesso in Serie B. Dopo la partita ci sarà la consueta premiazione per i bianconeri con la consegna del trofeo e la festa di tutto l’universo juventino. Appuntamento allora per sabato 19 maggio alle ore 15.00.
Le probabili formazioni di Juventus-Hellas Verona
Per l’ultima partita della stagione, Allegri darà spazio ai giocatori che hanno disputato meno minuti in campo. Tra i pali però non mancherà Buffon, che disputerà probabilmente la sua ultima partita in bianconero. In difesa spazio ad Asamoah, Rugani e Lichtsteiner, mentre il centrocampo sarà comandato da Sturaro, Bentancur e Marchisio. In attacco non si rinunceràà a Douglas Costa e Higuain, con Bernardeschi che avrà spazio sulla fascia.
Per quanto riguarda l’Hellas Verona, Pecchia schiererà la sua squadra con il 4-3-3, dove otto undicesimi saranno gli stessi della gara contro l’Udinese. Spazio in difesa a Fares, a centrocampo per Danzi e in attacco per Matos.
Probabile formazione Juventus (4-3-3): Buffon; Lichtsteiner, Benatia, Rugani, Asamoah; Sturaro, Marchisio, Bentancur; Douglas Costa, Higuain, Bernardeschi. Allenatore: Allegri
Probabile formazione Hellas Verona (4-3-3): Nicolas; A. Ferrari, Caracciolo, Vukovic, Fares; Romulo, Zuculini, Danzi; Cerci, Verde, Matos. Allenatore: Pecchia
Radiocronaca Juventus-Hellas Verona
La radiocronaca di Juventus-Hellas Verona verrà trasmessa da RadioGoal24 sul proprio sito web www.radiogoal24.it e sulla pagina Facebook di RadioGoal24 a partire dalle 14.45.
Dove vedere in TV e streaming Juventus-Hellas Verona
La gara sarà trasmessa in diretta sulla piattaforma satellitare Sky e sulla piattaforma Mediaset Premium. Sarà inoltre possibile seguire il match in streaming su laptop, smartphone o tablet, tramite SkyGo per gli abbonati Sky e Premium Play per gli abbonati Mediaset.
FONTE: RadioGoal24.it
15 maggio 2018
Juve: ecco le nuove maglie per la stagione 2018-2019. Debuttano col Verona. E c'è anche l'anello Scudetto!
Il club bianconero ha svelato la divisa che indosserà nella prossima stagione: la nuova maglia sarà presentata in occasione dell'ultima gara casalinga della squadra di Allegri contro il Verona in cui ci sarà la premiazione per lo Scudetto conquistato domenica a Roma
Saranno presentate ufficialmente durante la doppia festa di sabato pomeriggio con il Verona, ma la Juventus ha già voluto svelare ai propri tifosi le nuove maglie per la stagione 2018-2019. Sul sito dei bianconeri Dybala, Cuadrado e Sturaro posano già con la divisa del prossimo campionato in attesa di indossarle durante la premiazione all'Allianz per il campionato conquistato domenica scorsa a Roma dove verrà celebrata anche la vittoria della Coppa Italia contro il Milan.
Tradizione e futuro
La maglia, disegnata ancora dallo sponsor Adidas, presenta un design definito "semplice e al contempo sfrontato, ispirato dal rispettoverso gli iconici colori bianconeri ma con un look contemporaneo. Infatti, se la parte anteriore è caratterizzata da due strisce verticali, su quella posteriore campeggia un’unica striscia. In questo sapiente mix di tradizione e futuro spicca il nuovo e moderno logo di Juventus: da notare infine l’inedita struttura del colletto, proposta in esclusiva da Adidas".
Pjanic in posa con la nuova maglia della Juventus.
Sorpresa! Ecco il nostro nuovo Home Kit 2018/19, by @adidasfootball !
— JuventusFC (@juventusfc) 15 maggio 2018
Lo trovate solo da @adidas e negli Store Ufficiali ????.
?? https://t.co/vGfBmScpNj #ForzaJuve #HereToCreate pic.twitter.com/Ow0QUSwAXK
Un anello per lo Scudetto
Le nuove maglie dei bianconeri non sono l'unica novità disponibile nello store della Juventus: sul sito dei bianconeri, infatti, è possibile acquistare anche un particolare gadget per celebrare il settimo Scudetto consecutivo della squadra di Allegri. Si tratta di un anello in stile Nba: come da tradizione americana, il sito del club ha messo in vendita il gioiello esclusivo in argento 925 con una pietra onice per festeggiare l'ultimo successo in campionato. Nella parte superiore l'incisione "Campioni d'Italia", mentre ai lati lati lo stemma del club e lo Scudetto.
FONTE: SportSky.it
Il passo d’addio di Gigi Buffon: prima il Verona, poi il ritiro
Posted on 15 maggio 2018 in Calcio
Il pareggio conseguito allo Stadio Olimpico di Roma, contro i padroni di casa giallorossi, è stato decisivo alla Juventus per la conquista del suo settimo scudetto consecutivo. I bianconeri, insaziabili, hanno inanellato l’ennesimo titolo nazionale, ritoccando ancor più in positivo il record che già le apparteneva, e che non ha alcun precedente nell’intera storia del campionato italiano. La Vecchia Signora, tuttavia, nei prossimi giorni si appresterà anche ad ammainare la propria bandiera, e a salutare il giocatore più rappresentativo. L’ultima passerella di Gianluigi Buffon sarà il match interno contro l’Hellas Verona, al termine del quale solleverà al cielo anche l’ultimo trofeo. Dopodiché, sarà addio.
Buffon ItaliaGianluigi Buffon è in forza alla Juventus dalla lontana estate del 2001, e, nell’arco di diciassette stagioni a dir poco indimenticabili, si è consacrato come uno fra i migliori portieri dell’intera storia del calcio. Di certo, il più forte della sua epoca, come testimoniano i tanti titoli, anche a livello personale, conseguiti in tutte queste stagioni.
Ma anche tanti record. Con l’ultimo Scudetto messo in bacheca, ed escludendo i due tolti alla Juventus per i fatti di Calciopoli, Buffon può vantarne ben nove nel proprio palmarès: nessun giocatore, nella storia della Serie A, può vantare un simile risultato. Campione del mondo nel 2006, vicecampione d’Europa sia con la casacca della Nazionale Italiana (nel 2012) che con quella della Juventus (nel 2003, nel 2015 e nel 2017), l’essere riuscito a mantenere un elevato rendimento di costanza anche in età elevata gli ha permesso di ritagliarsi un posto speciale nell’olimpo del calcio.
Tra qualche giorno, contro il Verona, presumibilmente Buffon darà il proprio addio al calcio giocato, ponendo dunque la parola fine ad una carriera iniziata addirittura nel 1995, ai tempi del Parma. Ventidue anni di standard altissimi, di vittorie straordinarie e di trofei vinti, ove non sono mancate le delusioni, come le medaglie d’argento in ambito europeo collezionate. Ma anche l’affetto dei tanti tifosi, bianconeri e italiani in generale, che sabato saluteranno l’ultimo grande campione del calcio nostrano.
FONTE: VESport.it
14.05.2018 | 23:20
Esclusiva: Verona, incontro con Brocchi
Il Verona pensa al futuro per un programma ambizioso che possa consentire di tornare subito in Serie A. In giornata il presidente Setti ha incontrato Cristian Brocchi e il suo entourage per un primo summit con la possibilità di arrivare a un’intesa. Brocchi, reduce dall’esperienza in Cina al Jiangsu Suning come assistente di Fabio Capello, è un candidato da tenere in grande considerazione per la panchina del Verona 2018-2019.
Foto: sito ufficiale Milan
FONTE: AlfredoPedulla.com
14 MAG 2018
CHI PARLA E CHI FA
Giovedì scorso ero all’inaugurazione del nuovo centro sportivo della Bluvolley Verona all’ex area Glaxo della Spianà. Complesso che il club di Stefano Magrini (lo stesso Magrini che il 14 gennaio scorso, in un’intervista a questo sito, mi rivelò di sognare il Verona) avrà in usufrutto per 42 anni da GlaxoSmithKline.
Una formula che permetterà corposi investimenti perché, ha detto Magrini alla presentazione, “il centro sportivo vuole diventare la casa dello sport veronese e rappresentare il primo passo verso la costituzione di una polisportiva gialloblu di vertice. Non a caso abbiamo investito qui alla Spianà, cioè in un’area vicina a stadio, antistadio, palazzetto e al campo di via Sogare. Il modello è il Benfica. I tempi non sono ancora maturi, io stesso a volte tendo a correre troppo, ma ci arriveremo”.
Dichiarazioni che ricalcano quanto il presidente di Bluvolley e di Petas (azienda con commesse in tutto il mondo e che vanta tra i suoi clienti Calzedonia, che è anche mainsponsor di Bluvolley) disse al sottoscritto, quando svelò che nella polisportiva ci sarebbe stato anche il calcio professionistico.
Magrini poi, con un sorriso sibillino e sornione, ha rimarcato che anche la stessa “Calzedonia è contenta” dell’investimento di Bluvolley nell’ex area Glaxo.
Come vedete c’è chi fa. Poi c’è chi parla. C’è chi da cinque anni annuncia di voler fare il centro sportivo, ma ad oggi non c’è traccia di nulla. Tutto è lettera morta. Ma l’annuncite deve essere un vizio difficile da debellare da certe parti, se è vero che di recente si aggiunta la velleità dello stadio nuovo, con tanto di volo a Londra del direttore operativo del Verona al cantiere del Tottenham. Peraltro, da quanto è emerso sinora, non si tratterebbe di stadio di proprietà del Verona.
C’è chi fa e c’è chi parla. Ecco a cosa ho pensato giovedì uscendo dal nuovo centro sportivo della Bluvolley. Ricordate quel vecchio gioco de La Settimana Enigmistica? Trovate le differenze.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Le scelte di Pecchia a Torino: squadra ridotta all’osso
By Redazione - 19 maggio 2018
Pecchia decide di portare solo 18 giocatori nella trasferta di Torino, lasciando a Verona gli infortunati e soprattutto coloro che per un motivo o per l’altro hanno avuto a che dire con le sue scelte. Quindi in castigo Boldor dopo la scenata di domenica scorsa, quando se n’è andato dalla panchina a metà ripresa contrariato; a casa Vukovic, forse reo di avergli detto qualcosa dopo l’ultima, inutile, sostituzione; niente Heurtaux, dimenticato, volontariamente, nei meandri dello spogliatoio a gennaio per aver rifiutato il Rennes. Negli altri ruoli mancheranno gli infortunati Calvano, Valoti, Büchel, Kean e Lee.
Da una parte sarà l’ultima di Buffon, Lichtsteiner, Asamoah, forse Barzagli, dall’altra di Pecchia, Cerci, Matos, Petkovic e forse Romulo e Zuculini, senza contare i tanti non convocati che non indosseranno più la maglia dell’Hellas.
In porta confermato Nicolas, in difesa Bearzotti, Ferrari, Caracciolo e il solito ballottaggio Souprayen–Felicioli. A metà campo Fossati sarà affiancato da Danzi e Zuculini, mentre in avanti Fares e Cerci saranno spalleggiati da Romulo.
Probabile formazione: Nicolas; Bearzotti, Ferrari, Caracciolo, Souprayen; Danzi, Fossati, Zuculini; Romulo, Cerci, Fares.
D.C.
Verso Torino. Tra i giovani convocato solo Danzi
By Redazione - 16 maggio 2018
Lo spostamento della partita di Torino a sabato pomeriggio crea la contemporaneità con la Primavera di mister Porta che giocherà alla stessa ora a Milano. Vista l’importanza di una sfida che per i giovani gialloblù vale la salvezza, i vari Tupta e Kumbulla non verranno convocati da Pecchia. Solo capitan Danzi andrà a Torino, date anche le moltissime defezioni nel centrocampo di Pecchia.
Contro la Juve si giocherà in un clima surreale e vacanziero. Da una parte una squadra che festeggerà lo Scudetto e la Coppa Italia conquistati, davanti ad uno stadio stracolmo e che darà l’addio al calcio giocato a GigiBuffon. Dall’altra una squadra che ormai l’addio al campionato l’ha dato molte settimane fa.
Difficile pensare a chi giocherà del Verona, visto che in 85 partite da allenatore scaligero, Pecchia ha cambiato formazione 85 volte, senza mai dare un minimo di continuità da una sfida a quella successiva.
In porta ci sarà Nicolas, con Bearzotti, Ferrari e Vukovic in difesa. L’ultimo posto spetta ad uno tra Felicioli e Souprayen. In mediana l’ex Romulo, con Danzi e Zuculini, mentre in attacco Lee e Fares supporteranno Cerci.
Quasi sicuramente finirà 3-0 per la Juve, ma nessuno si ricorderà mai di questa inutile partita, forse nemmeno gli annali.
D.C.
Toto panchina: Setti sfoglia la margherita
By Redazione - 15 maggio 2018
Grosso, Brocchi e Stroppa sono gli ultimi allenatori in ordine di tempo incontrati o visionati dal presidente Setti.
Come in occasione dell’arrivo di Pecchia, sembra che il presidente voglia scegliere di persona nuovo mister e direttore sportivo.
Grosso sarebbe un profilo troppo simile a quello di Fabio Pecchia, giovane, emergente e senza esperienza, Brocchi avrebbe sicuramente l’appoggio incondizionato della piazza, mentre Stroppa è uno dei migliori tecnici al momento in circolazione: ha fatto due miracoli sportivi consecutivi a Foggia, è preparato e ha dimostrato quest’anno di avere i numeri per far giocare bene la propria squadra in Serie B.
Tre profili che non rimarranno gli unici. Altri nomi sono stati e saranno scritti sull’agenda di Setti (De Zerbi su tutti) e si attendono ancora alcuni verdetti dai campionati. Setti si sta sicuramente muovendo e, visti i continui incontri, dimostra voglia di programmare. Speriamo anche di ripartire in quarta.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
Vignola: “Retrocessione dolorosa. Bisogna ricostruire tutto”
maggio 19, 2018
“Inutile girarci attorno: per la Juve questa partita sarà una passerella, un pomeriggio dedicato ai festeggiamenti. L’Hellas va all’Allianz Stadium per chiudere un campionato, che è stato molto negativo, con una retrocessione dolorosa e tanti momenti in cui la squadra non è parsa adeguata. Adesso c’è da ricostruire tutto. Va individuato un allenatore che sia una certezza. Una figura in grado di prendere subito il timone, di trasmettere chiarezza in campo e nello spogliatoio. D’accordo, serve anche scegliere un direttore sportivo nuovo, ma al centro di ogni programma rimane sempre il tecnico. Occorrono idee chiare. Il gruppo che è uscito da questa stagione sarà inevitabilmente smantellato il larga parte. C’è bisogno di ingaggiare uomini adatti a una categoria qual è la serie B. Un campionato estenuante, il più difficile del nostro calcio: non puoi mai essere sicuro di aver vinto, tutto viene rimesso in discussione in un attimo. I 25 milioni di euro assicurati del paracadute sono una grossa cifra, ma vanno investiti con grande abilità e oculatezza – ha dichiarato Beniamino Vignola a La Gazzetta dello Sport – Danzi? Pensi che un paio d’anni fa degli amici mi dissero che nelle giovanili del Verona c’era un ragazzino che somigliava a quel che ero io quando ero nel vivaio gialloblu. Era lui. Sono sempre favorevole alla linea verde, ma serve essere misurati e pazienti. Mi spiego meglio: non si scarichi addosso a un Danzi, o ad altri talenti usciti dalla Primavera, la responsabilità di far ripartire l’Hellas”.
Danzi: “Spero di rimanere all’Hellas. Il Verona è la squadra del mio cuore”
maggio 18, 2018
“Danzi ci descrivi il tuo esordio? Avevo il sogno di esordire e non vi nego che ci speravo. L’ho saputo proprio prima della partita, alcuni miei compagni me lo dicevano già dalla mattina che precedeva Verona-Sassuolo ma pensavo mi stessero prendendo in giro. Già dal riscaldamento ero emozionato e contento, ma dal fischio iniziale ero concentrato per fare il massimo, senza guardare a tutto quello che mi circondava. Alla fine la prima telefonata che hai ricevuto di chi è stata? Dopo la partita ho sentito subito i miei genitori, insieme a mio fratello. Appena dopo mi ha chiamato Alessandro Cherubin, mio compagno e attuale capitano nella Primavera. Gioco con lui dalla stagione 2013/14 con i Giovanissimi Nazionali e siamo molto amici. In che ruolo ti trovi meglio a giocare? Mi piace fare il mediano, stare nel vivo del gioco e toccare molti palloni. E’ un ruolo che da questa stagione ho fatto con più continuità in Primavera, grazie alla scelta di mister Porta – ha dichiarato Andrea Danzi a L’Arena – Pensi di avere la possibilità di giocare all’Allianz Stadium? Penso di sì, spero dall’inizio ma se così non dovesse essere mi farò trovare pronto per dare il mio contributo a partita in partita in corso Hai un giocatore a cui ti sei ispirato? Da piccolo ero pazzo di Pirlo, per il modo che aveva di gio- care e di dettare i ritmi alla squadra. MI piace tanto anche Iniesta. Il compagno con cui leghi di più in questi primi mesi in Prima squadra? Avevo già fatto con la Prima Squadra il ritiro di Primiero e un altro paio di allenamenti, oltre a questi due mesi, ed ho legato particolarmente con Zuculini e Lee. I miei genitori? Sono sempre con me, fin dai primi tornei con i Pulcini gialloblù. Mi hanno accompagnato ovunque e continuano a farlo anche oggi, portandomi a Peschiera per gli allenamenti. Sono orgogliosi e fieri di me, contenti per tutto quello che sto vivendo. Quanto è dura la retrocessione per un veronese come te? Dispiace tanto, sono veronese e vedere l’Hellas retrocedere non è mai bello. Speriamo di partire subito con il piede giusto, per rivedere presto questa piazza dove merita di stare. Giochi alla playstation, come te la cavi? Sono fortissimo (ride, ndr). Gioco molto a FIFA, poi mi piacciono altri giochi come Call of Duty e Fortnite, quest’ultimo un gioco che sta avendo molto successo nell’ultimo periodo. A San Martino che si dice? Dopo l’esordio e le prime partite, quando passeggiavo per il mio paese, c’era sempre qualcuno che mi fermava e mi salutava. E’ bello vedere queste dimostrazioni di affetto da parte dei tifosi. Danzi nel privato che cosa fa? Che hobby ha? Quando ho tempo libero esco con i miei amici e con la mia ragazza. Mi piace anche giocare a biliardo. Si salva la Primavera? Secondo me sì. I miei compagni devono giocare un’ultima partita molto difficile contro il Milan, ma anche le altre squadre implicate nella lotta salvezza hanno delle sfide dure da affrontare. Credo che alla fine la Primavera ce la farà! È stato un campionato diverso, molto più duro e competitivo rispetto alle scorse stagioni. Basta vedere che la Lazio, lo scorso anno prima classificata nel nostro girone, in questa stagione è arrivata ultima ed è retrocessa. Salvarsi sarebbe un grandissimo traguardo. Un altro giovane che meriterebbe di salire in Prima squadra? Ce ne sono, eccome. Mi vengono in mento Tupta e Stefanec, oltre a Kumbulla. Il Settore Giovanile gialloblù sta formando dei bei calciatori. L’anno prossimo resterai con il Verona o con un’altra maglia in A? Spero di rimanere qui. Avere la possibilità di giocare con il Verona sarebbe molto bello. La squadra del cuore? Il Verona. Le grandi squadre ti seguono sempre? Fa piacere l’interesse delle grandi squadre, che ho appreso solo dai giornali. Ora comunque non è il momento di pensarci, la testa è solo al Verona”.
Nicolas: “All’Hellas Verona quest’anno è mancato un po’ tutto”
maggio 18, 2018
“Cosa rappresenta Buffon? Si fa fatica a parlare di lui, è stato uno dei migliori portieri di sempre. Già da piccolo sentivo i racconti su di lui, in Brasile tutti dicono che è uno dei migliori del mondo. Si parla sempre di Buffon, da 15 anni a questa parte è al top a differenza di altri come Neuer. Se gli chiederò la maglia? Gliela chiederò sicuramente, ma avrà tante richieste. Per me già guardarlo sabato sarà un grande onore. Alisson è il portiere più forte attualmente? Secondo me sì, c’è anche Oblak che mi piace, ma Alisson adesso è il più forte al mondo, non solo in Europa. Il Brasile ai Mondiali? Spero che vinca, ma è difficile dirlo perchè questa competizione è molto difficile. Abbiamo una grande squadra, farà bene – ha dichiarato il portiere dell’Hellas Verona, Nicolas, a TMW – Che idea ti sei fatto dell’esclusione di Alex Sandro dai convocati? Alla Juventus ha fatto bene, sono rimasto sorpreso, mi aspettavo venisse convocato. Al suo posto c’è Fagner, che Tite ha allenato al Corinthians. Un commento sulla stagione del Verona? È mancato un po’ tutto, abbiamo lasciato tanti punti per strada, non avevamo la mentalità giusta. Siamo delusi, avremmo dovuto giocare con più impegno. Sabato affronteremo la Juventus, sarà una motivazione in più”.
Niente conferenza stampa Fabio Pecchia vigilia Juventus-Hellas Verona
maggio 18, 2018
L’Hellas Verona di Fabio Pecchia questa mattina a porte chiuse a Peschiera svolgerà la rifinitura alla vigilia della sfida contro i campioni d’Italia e nel pomeriggio partirà per raggiungere il ritiro di Torino. L’allenatore gialloblù non terrà la consueta conferenza stampa.
Hellas Verona, 6 sconfitte consecutive, 14 solo nel girone di ritorno
maggio 17, 2018
Sabato all’Allianz Stadium, l’Hellas Verona chiuderà il campionato contro i campioni d’Italia della Juventus. I gialloblù si presenteranno a Torino dopo aver incassato ben 6 sconfitte consecutive, 14 in 18 gare nel girone di ritorno, per un totale di 26 ko in 37 giornate
Juventus-Hellas Verona, tifosi gialloblù in camicia e cravatta all’Allianz Stadium
maggio 16, 2018
Dissacranti, come sempre. Nonostante il vergognoso prezzo del Settore Ospiti (50 euro + prevendita) sabato pomeriggio all’Allianz Stadium, ultima giornata della Serie A TIM 2017/18, sono attesi più di 100 tifosi gialloblù. I supporters scaligeri si presenteranno in camicia e cravatta, con una bandiera gialloblù.
Kean e Pazzini, i bomber dell’Hellas Verona
maggio 16, 2018
Ultimi 90’ della Serie A 2017/18. Scopriamo i migliori realizzatori delle venti squadre del massimo campionato italiano. Per l’Hellas Verona, con 4 reti a testa, figurano Kean e Pazzini. L’attaccante classe 2000 in prestito dalla Juventus non gioca dallo scorso 25 febbraio, mentre l’ex Milan a gennaio si è trasferito in prestito al Levante e dal 1 luglio tornerà ad essere un giocatore dell’Hellas Verona.
CLASSIFICA MARCATORI SERIE A. Atalanta 11 gol: Josip Ilicic, Benevento 8 gol: Cheikh Diabaté, Bologna 10 gol: Simone Verdi, Cagliari 11 gol: Leonardo Pavoletti, Chievo Verona 11 gol: Roberto Inglese, Crotone 7 gol: Marcello Trotta, Simy, Fiorentina 13 gol: Giovanni Simeone, Genoa 6 gol: Gianluca Lapadula, Hellas Verona 4 gol: Moise Kean, Giampaolo Pazzini (ceduto a gennaio), Inter 28 gol: Mauro Icardi, Juventus 22 gol: Paulo Dybala, Lazio 29 gol: Ciro Immobile, Milan 8 gol: Patrick Cutrone, Napoli 18 gol: Dries Mertens, Roma 16 gol: Edin Dzeko, Sampdoria 19 gol: Fabio Quagliarella, Sassuolo 10 gol: Matteo Politano, SPAL 9 gol: Mirko Antenucci, Torino 11 gol: Iago Falque, Udinese 12 gol: Kevin Lasagna.
Contro la Juventus partita n. 908 in Serie A per l’Hellas Verona
maggio 16, 2018
L’Hellas Verona sabato pomeriggio all’Allianz Stadium di Torino chiuderà in casa della Juventus la sua 28ª partecipazione al campionato di Serie A, prima apparizione datata 1957/58. Nella classifica del massimo campionato italiano di tutti i tempi, l’Hellas Verona figura al 20º posto con 907 partite giocate in Serie A, bilancio di 235 vittorie, 299 pareggi e 373 sconfitte, per un totale di 979 punti totalizzati. Fonte: transfermarkt.it
Il bilancio dell’Hellas Verona con Maurizio Setti presidente
maggio 16, 2018
I risultati ottenuti dal presidente Maurizio Setti con l’Hellas Verona tra cadetteria e Serie A. Due promozioni nella massima serie italiana ed altrettante retrocessioni in Serie B, economicamente rese meno amare grazie al paracadute. Info grafica La Gazzetta dello Sport
D’Amico e Porta verso la conferma
maggio 15, 2018
Il capo scouting e l’allenatore della Primavera dell’Hellas Verona, Tony D’Amico e Antonio Porta, sono vicini alla conferma in gialloblù. D’Amico è in corsa per ricoprire il ruolo di ds, mentre il tecnico di Procida verrebbe confermato alla guida della Primavera che si giocherà la salvezza sabato a Milano contro i rossoneri. Due profili su sui il presidente Setti ha deciso di investire, salvo clamorosi colpi di scena, anche per la prossima stagione. Alla guida del Settore Giovanile dovrebbe rimanere infine Massimo Margiotta, ex Vicenza che l’anno scorso ha firmato un triennale con l’Hellas Verona. Foto Setti-D’Amico Sky Sport
Classifica anno solare Serie A 2018, penultimo posto per l’Hellas Verona
maggio 15, 2018
Nel 2018, l’Hellas Verona di Fabio Pecchia ha giocato 18 partite: 4 vittorie, 0 pareggi e 14 sconfitte, per un totale di 12 punti che valgono ai gialloblù il penultimo posto, davanti all’Udinese che chiude questa speciale classifica con soli 10 punti raccolti in 19 gare.
Serie A, nessuno peggio dell’Hellas Verona in casa
maggio 15, 2018
Al Bentegodi, davanti al pubblico amico, l’Hellas Verona è la squadra in Serie A ad aver raccolto meno punti: appena 16 in 19 giornate, misero bilancio di 5 vittorie, 1 pareggio e ben 13 sconfitte. Meglio ha fatto persino il Benevento, ultimo della classe, penultima posizione di questa speciale classifica occupata insieme all’Udinese (17 punti) friulani che vanta però una partita in meno a 90’ dalla chiusura del campionato. Penultimo posto invece in trasferta per i gialloblù, con soli 9 punti in 16 turni. Appena 4 invece quelli raccolti dal Benevento.
Contatto Stroppa-Hellas Verona
maggio 15, 2018
Tanti gli incontri in agenda per la società di Maurizio Setti, club gialloblù che è alla ricerca di un nuovo allenatore. Diversi i tecnici sondati in questi giorni per il dopo Pecchia. Da quanto appreso da Hellas Live, c’è stato più di un contatto anche con l’attuale allenatore del Foggia, Giovanni Stroppa, protagonista l’anno scorso del ritorno in Serie B dei pugliesi dopo 19 anni
Sabato il presidente Setti in tribuna al Tardini per Parma-Bari
maggio 14, 2018
L’Hellas Verona deve scegliere il nuovo allenatore e direttore sportivo per la prossima stagione. Sabato scorso allo stadio Tardini, il presidente Maurizio Setti, accompagnato da Tony D’Amico, ha assistito a Parma-Bari. Al club gialloblù piace il profilo di Fabio Grosso, attuale tecnico della società pugliese, ma non è l’unico allenatore seguito. Piacciono infatti anche Maran, Iachini e De Zerbi, profili però difficili anche per le richieste economiche. Nicola ed Inzaghi restano invece in orbita gialloblù. Per il ruolo di ds la prima scelta resta Marchetti del Cittadella, seguito da Faggiano del Parma. Entrambi contattati, come l’ex ds del Palermo, Fabio Lupo, resta viva anche la pista che porterebbe alla promozione di Tony D’Amico, attuale capo scouting.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
16 maggio 2018 - 18:43
Buffon, l’addio al calcio sarà con il Verona
Domani l’annuncio del portiere. Sabato il saluto nella gara con l’Hellas
di Redazione Hellas1903
Gigi Buffon lascia il calcio.
Lo farà nella partita della Juventus con il Verona, sabato.
Nel giorno della festa per il settimo scudetto di fila dei bianconeri, il portiere disputerà l’ultima gara di una carriera monumentale.
Buffon annuncerà domattina, alle 11.30, il proprio ritiro, in una conferenza stampa che è stata convocata per l’evento. All’Allianz Stadium, invece, il saluto ufficiale al campo, di fronte all’Hellas.
VISTO DA NOI
15 maggio 2018 - 19:32
Il Verona e il futuro, ds e allenatore ancora in stand-by
L’importanza di un direttore sportivo in sintonia col tecnico
di Michele Tossani, @MicheleTossani
Mentre continua la girandola di nomi relativa all’allenatore che dovrà raccogliere l’eredità di Fabio Pecchia sulla panchina gialloblù, sembra invece essere rallentata quella relativa alla scelta del prossimo ds, probabilmente anche per aspettare l’esito del torneo di B, playoff compresi. Eppure, la nomina del successore di Filippo Fusco riveste un’importanza basilare nella costruzione del nuovo Verona.
L’accoppiata ds – allenatore è infatti l’asse portante sulla quale costruire una squadra e la scelta dell’uno non dovrebbe mai essere disgiunta dalla nomina dell’altro.
Infatti, per un allenatore è essenziale poter lavorare con un direttore sportivo che ne condivida il progetto tattico, che conosca il tipo di calcio che il trainer vuole proporre e, di conseguenza, che sia pronto a tutelarlo di fronte a quelle naturali difficoltà che si presentano per ogni squadra nel corso di una stagione, a maggior ragione in una lunga e stressante come quella che si preannuncia essere per l’Hellas in Serie B.
Di conseguenza, è anche ideale per un direttore sportivo potersi inserire all’interno di una società avendo carta bianca nella scelta dell’allenatore, di un uomo cioè fidato e dal cui lavoro dipenderà poi anche il giudizio su quanto fatto dal ds stesso. In pratica, il direttore sportivo mette parte del successo del proprio lavoro nelle mani di un’altra persona, l’allenatore, e quindi appare giusto che abbia la possibilità di scegliere l’uomo a cui affidare la guida tecnica della squadra che il ds andrà a costruire in sede di mercato.
Sarebbe quindi importante scegliere prima il direttore sportivo e poi ingaggiare un allenatore fra quelli proposti dal ds.
Ma la scelta del nuovo direttore sportivo servirà anche alla piazza per cominciare a capire quali saranno le intenzioni della società. Nel caso del Verona, qualora la scelta ricadesse su un uomo già all’interno dell’organigramma societario (Tony D’Amico) è lecito immaginare che questo porterebbe ad una continuità nella gestione del club e delle situazioni tecniche. Non è questa una regola scritta: Setti infatti potrebbe anche nominare un uomo a lui già vicino e dotarlo comunque di un budget più importante di quello utilizzato per affrontare la massima serie in questa stagione. Tuttavia, è ovvio come l’ingaggio di un uomo esterno alla società (Stefano Marchetti, Daniele Faggiano, Fabio Lupo) rappresenterebbe, agli occhi dei tifosi, un segnale più chiaro della volontà di invertire la rotta.
A quel punto, individuato l’uomo mercato, con un’idea del progetto tecnico che si vuole far partire, dovrebbe cominciare il casting per la scelta della guida tecnica. Allenatore giovane o d’esperienza? Gioventù non è sinonimo di incapacità, così come esperienza della serie cadetta non significa automaticamente comprovata abilità. Anche qui, quindi, il nome dell’allenatore potrà dare un’idea di massima degli obiettivi del Verona nel prossimo campionato ma un quadro più chiaro delle intenzioni della società potrà essere tracciato soltanto al momento della campagna trasferimenti. Fermo restando che poi le sentenze definitive le può dare soltanto il campo.
Foto: Francesco Grigolini – Fotoexpress
NEWS
15 maggio 2018 - 16:55
Paracadute per la B, ecco per chi “tifa” il Verona
Se Crotone e Spal retrocedessero, l’Hellas introiterebbe 10 o 15 milioni per l’eventuale seconda annata cadetta
di Redazione Hellas1903
Il Verona incasserà 25 milioni di euro come paracadute dopo la retrocessione in B.
Questo è il dato certo, ad ora, ma a “ballare” è la cifra che l’Hellas percepirebbe se l’assalto alla A dovesse andare a vuoto nel prossimo campionato.
Occhi puntati, dunque, sugli esiti del finale di stagione.
Il club gialloblù “tifa” per la permanenza in Serie A delle squadre che hanno disputato almeno tre delle ultime quattro annate nel massimo campionato. Ossia, tra quelle in corsa per la salvezza, Udinese, Cagliari e Chievo.
Se retrocedesse una di queste, infatti, il Verona non introiterebbe nemmeno un euro di paracadute-bis, lo strumento che scatta per la seconda stagione in B.
Diverso il discorso nel caso in cui a scivolare di categoria fossero Crotone e Spal. Se il terzultimo posto fosse della formazione calabrese, l’Hellas riceverebbe 10 milioni. Se toccasse alla squadra ferrarese, neopromossa, la cifra sarebbe pari a 10 milioni (la stessa percepita dal Benevento).
Ovviamente, ove il Verona tornasse subito in Serie A il problema non si porrebbe, cosa che è già avvenuta un anno fa.
NEWS
15 maggio 2018 - 12:53
Terza a retrocedere, domenica il verdetto
5 squadre in tre punti, tutti gli scenari
di Matteo Bertassello
Siamo giunti all’ultima di campionato di A, e nella parte bassa della classifica la lotta è ancora aperta, con un posto per la B ancora da assegnare. La classifica vede il Crotone a 35 punti a pari merito con la Spal, il Cagliari a 36 e Udinese e Chievo a 37.
Proprio queste ultime due sembrano essere favorite dal calendario. Il Chievo ospita il Benevento, ultimo in classifica, mentre l’Udinese aspetta il Bologna matematicamente già salvo.
A Ferrara la Spal affronterà la Sampdoria senza più obiettivi. Più difficile sarà invece il match del Cagliari che ospiterà un’Atalanta in corsa per il sesto posto che le eviterebbe i preliminari di Europa League.
L’impresa più difficile sembra essere quella del Crotone atteso al San Paolo da un Napoli ormai matematicamente secondo, ma che potrebbe puntare a superare i 90 punti. Inoltre, in caso di arrivo a pari punti, la squadra calabrese è sfavorita sia con la Spal che con il Cagliari, che invece è in vantaggio con Spal e Udinese, ma non col Chievo.
Come hanno sottolineato i vari giocatori e allenatori nei post partita di domenica, tutto dipenderà dall’atteggiamento con cui le squadre scenderanno in campo.
Le partite verranno giocate tutte in contemporanea domenica 20 maggii alle 18.
Di seguito il calendario della lotta salvezza per l’ultima giornata:
Chievo – Benevento
Udinese – Bologna
Cagliari – Atalanta
Spal – Sampdoria
Napoli – Crotone.
GIOVANILI
14 maggio 2018 - 21:59
Primavera, Porta: “Sono fiducioso, a Milano per vincere”
L’allenatore: “La forza di questa squadra sta nell’unità del gruppo”
di Redazione Hellas1903
Antonio Porta parla ai microfoni di HV24 dopo la vittoria contro il Genoa per 3 a 2, che ha portato l’Hellas alla virtuale salvzza.
“Siamo partiti male sbagliando 2 palle goal. Poi abbiamo avuto uno sbandamento, ma ho una squadra che quando ci crede ce la può fare. Dopo il 2 a 1 i ragazzi si sono sbloccati e hanno vinto la partita. Nell’intervallo ho solo fatto notare che la partita era ancora aperta, cercando di tranquillizzarli. Abbiamo rischiato passando al 4-4-2, ma Lucas e Stefanec hanno preso in mano la squadra.”
“Chi entra a partita iniziata dà sempre molto alla squadra. La forza di questa squadra è la forte unità del gruppo.”
“Noi in questo momento siamo salvi, ma è chiaro che all’ultima giornata può succedere di tutto. Io però sono fiducioso, andiamo a Milano per vincere. La squadra è cresciuta molto, sa reagire anche quando va sotto e questo mi dà fiducia.”
NEWS
14 maggio 2018 - 14:24
Panchina Verona, c’è l’idea Grosso
Il tecnico papabile per la guida dell’Hellas, ma molto dipende dal Bari
di Redazione Hellas1903
L’idea che sale per la prossima guida tecnica del Verona porta a Fabio Grosso.
L’allenatore, che ha fatto esperienza nelle giovanili della Juventus, quest’anno dirige il Bari.
Il suo profilo è tra quelli papabili per il prossimo Hellas. Molto, però, dipende dall’esito della stagione della squadra pugliese, che sarà impegnata ai playoff.
Arrivasse la promozione, Grosso con ogni probabilità resterebbe per la A. Altrimenti saluterebbe il Bari. E il Verona, a quel punto, sarebbe un’ipotesi concreta e graditissima al diretto interessato.
FONTE: Hellas1903.it
FORMAZIONE VERONA
L’ultima di Pecchia sulla panchina Hellas
18/05/2018 22:27
Ultima partita sulla panchina del Verona per Pecchia in casa della Juventus che festeggia lo Scudetto. Sarà ancora 4-3-3 con Nicolas in porta, Bearzotti, Ferrari, Caracciolo e Felicioli in difesa. A centrocampo ci sarà il terzetto Danzi, Romulo, Fossati. In attacco spazio a Cerci con Matos e Fares.
Verona (4-3-3): Nicolas; Bearzotti, Ferrari, Caracciolo, Felicioli; Danzi, Romulo, Fossati; Matos, Cerci, Fares. All: Pecchia.
FORMAZIONE JUVE
L’ultima di Buffon bianconero col Verona
18/05/2018 22:18
Per la sfida con il Verona, Allegri dovrà rinunciare a Cuadrado e Bernardeschi che non ci saranno sicuro. Giocherà in porta Buffon per ultima partita con la maglia bianconera. Rugani, Barzagli e Benatia in difesa con Alex Sandro a sinistra e Lichtsteiner a destra. A centrocampo spazio a Marchisio con Sturaro e Pjanic. Davanti ci sarà Higuain con Dybala.
Juventus (3-5-2): Buffon; Rugani, Barzagli, Benatia; Lichtsteiner, Marchisio, Sturaro, Pjanic, Alex Sandro; Higuain, Dybala. All: Allegri.
L'ALLENATORE DELLA JUVENTUS
Allegri: Verona? Sarà una grande festa
18/05/2018 15:38
"Siamo contenti di aver vinto lo Scudetto. Ultima sfida col Verona? Domani dovrà essere una festa. Formazione? Cuadrado e Bernardeschi non ci saranno sicuro. Giocherà in porta Buffon. Lichtsteiner, tra Rugani, Barzagli e Benatia in difesa poi giocherà Alex Sandro a sinistra. A centrocampo Marchisio, poi vediamo tra Sturaro, Pjanic. Khedira e Matuidi invece no. Davanti? Può darsi che Mandzukic stia fuori e giochino Higuain, Dybala e Douglas Costa". Max Allegri, allenatore della Juventus, presenta così l'ultima sfida della stagione col Verona.
MANCA LA TERZA RETROCESSA IN B
Paracadute l'anno dopo, ecco per chi tifa Setti
18/05/2018 11:32
Manca solo una partita alla fine di questo desolante campionato per il Verona. C'è ancora da decidere chi sarà la terza retrocessa in Serie B insieme all'Hellas e al Benevento. Cinque squadre lottano per la salvezza (Udinese a quota 37, Chievo 37, Cagliari 36, Spal 35, Crotone 35).
Chi sarebbe meglio che retrocedesse con il Verona? In virtù del paracadute Setti riceverà 25 milioni subito. Nel caso l'Hellas non dovesse essere promosso il prossimo anno, ci potrebbe essere un altro fondo da cui attingere ma solo in determinate condizioni: se a retrocedere domenica saranno o Crotone o Spal.
Con Cagliari (o più difficilmente Udinese o Chievo) in B, per il secondo anno non ci sarà alcun fondo mentre se dovessero retrocedere i pitagorici o gli estensi, il fondo per l'Hellas sarebbe di 10 milioni (col Crotone in B) e addirittura di 15 milioni (con la Spal retrocessa) in virtù degli ultimi anni trascorsi nella massima serie.
Quindi chi "tiferà" Setti domenica? Sampdoria e Napoli che affronteranno Spal e Crotone... ma anche il Cagliari che gioca in casa con l'Atalanta.
L'ULTIMA GARA DI CAMPIONATO
Juventus-Verona, i precedenti in Serie A
17/05/2018 19:03
Partita di grande tradizione Juventus-Verona, in A. Le due formazioni si sono affrontate nella massima serie ben 27 volte ed è ancora una chimera il primo successo scaligero in terra bianconera. I padroni di casa infatti hanno vinto 23 volte, mentre 4 sono stati i pareggi. Anche nei gol fatti la Juve è netto vantaggio: 62 gol realizzati contro i 17 gialloblù.
La prima volta che le due squadre furono di fronte fu l’8 settembre 1957. I bianconeri s’imposero 3-2: Boniperti 11’ (J), Sivori 28’ (J), Maccacaro 54’ (V), Charles 58’ (J), Bassetti 64’ (V). Il primo punto conquistato dall’Hellas in Piemonte risale al 1° ottobre 1972: 1-1, al gialloblù Luppi al 50’, rispose Salvadore all’85’. Dopo 10 stagioni ecco il pari nr 2. Avvenne il 30 gennaio 1983: 0-0. Un altro 1-1 si verificò nell’anno del tricolore scaligero: a Briaschi (74’), rispose poco dopo Di Gennaro (76’). Infine la 4^ ics, si è verificata il 14 febbraio 1988: la gara terminò a reti bianche.
Di recente, nel 2014/15 (18 gennaio 2015) la sfida terminò 4-0 (18-01-2015), mentre il 6 gennaio 2016 (torneo 2015/16), il punteggio fu di 3-0. L’ultimo gol segnato in terra piemontese è quello di Cacciatore al 36’, nella gara del 22 settembre 2013 (torneo 2013/14), terminata 2-1 per gli uomini allenati all’epoca da Antonio Conte.
Sabato prossimo 19 maggio (ore 15), Juventus e Verona saranno nuovamente di fronte per l’ultima sfida stagionale che ha ben poco da dire sia per l’una che già l’altra squadra. Con i bianconeri già Campioni d’Italia e l’Hellas già retrocesso in B, la gara sarà praticamente al pari di un’amichevole.
PRECEDENTI JUVENTUS-H.VERONA IN SERIE A:
Partite giocate: 27
Vittorie Juventus: 23
Pareggi: 4
Vittorie H.Verona: 0
Gol fatti Juventus: 62
Gol fatti H.Verona: 17
ANDREA FAEDDA
L'ANALISI DI MARCO BELLINAZZO DE "IL SOLE 24 ORE"
IL VERONA CAMPIONE DI "PARACADUTISMO"
16/05/2018 11:04
Maledetto o benedetto. Sicuramente uno strumento controverso che altera i campionati e che in Italia ha creato le solite storture. Nato per "aiutare" le squadre che incorrono in una stagione "storta", in realtà è diventato una sorta di assistenzialismo che genera nei tifosi sospetti e crea uno spettacolo al ribasso. Si parla del paracadute, uno strumento che il Verona retrocesso due volte su tre campionati, conosce bene. Tanto da essere citato come esempio da Marco Bellinazzo, esperto de "Il Sole 24 ore" che all'argomento ha dedicato un'interessante riflessione.
Dieci anni di paracadute in Serie A. In attesa di sapere se l'intero indennizzo da 60 milioni verrà diviso o meno fra le tre retrocesse di questa stagione, il "fondo di solidarietà" per chi va in Serie B si avvicina a quota 300 milioni da quando è stato istituito, ovvero dalla stagione 2008/09. All’epoca era previsto un totale di 22,5 milioni a favore delle retrocesse. Negli anni il bonus è quasi triplicato e prevede anche l’assegnazione successiva di eventuali cifre residuali. L'Hellas, già primatista per "contributi di solidarietà" negli ultimi anni (25 milioni nel 2016 e altri 25 nel 2018), aspetta con particolare attenzione proprio per sapere se rimarrà qualche milione non assegnato: qualora a retrocedere fossero Udinese (affrontata al "Bentegodi" nella scorsa giornata), Chievo o Cagliari, l’intero fondo da 60 milioni andrà diviso tra le tre squadre destinate alla B e non vi sarà alcun residuale, che invece sarà disponibile se tra i cadetti dovessero tornare Crotone o Spal.
I criteri di ripartizione sono infatti i seguenti: le società che hanno preso parte a tre degli ultimi quattro campionati di A, una volta retrocesse, hanno diritto a un indennizzo da 25 milioni. La cifra scende a 15 milioni se hanno partecipato a due delle ultime quattro stagioni e a 10 milioni se solo a una delle ultime quattro. All'Hellas va dunque la cifra massima, mentre al Benevento, esordiente in A, solo 10 milioni. Rimangono altri 25 milioni da assegnare alla terza retrocessa: la militanza di Udinese, Chievo e Cagliari in massima serie è tale che, in caso di retrocessione di una delle tre, l'intero "fondo paracadute" andrebbe svuotato. Se a retrocedere dovesse essere il Crotone, in A da due stagioni, rimarrebbero 10 milioni liberi. Con la Spal in B, 15.
Dove vanno questi soldi non assegnati? Vengono "congelati" per un anno e diventano una sorta di polizza per la retrocessa di lungo corso, in questo caso il Verona, qualora nella prossima stagione in Serie B non dovesse riuscire a ottenere la promozione. Un caso già vissuto dagli scaligeri, quando nella stagione 2015/16 finirono tra i cadetti ed essendo accompagnati da due "matricole" come Carpi e Frosinone si trovarono una "assicurazione" da 15 milioni sulla mancata promozione. La squadra di Pecchia però riuscì a tornare in A e quei 15 milioni vennero suddivisi tra tutte le squadre di massima serie salvatesi nella stagione 2016/17 e fuori dalle competizioni europee. Lo stesso Verona, un anno prima di festeggiare la promozione, dovette fronteggiare le polemiche per aver perso a Palermo all'ultima giornata. I siciliani, coinvolti nella corsa alla salvezza col Carpi, qualora fossero retrocessi avrebbero ottenuto 25 milioni di paracadute, a differenza dei 10 milioni riservati agli emiliani, eliminando ogni residuale. Un ragionamento che è stato riproposto nella passata stagione, quando stavolta ad essere già retrocesso era il Palermo e a contendersi la salvezza erano Empoli e Crotone. I toscani, però, vennero sconfitti al "Barbera" e i rosanero (che rischiano ora di mancare la promozione quanto meno diretta in A) si ritrovano senza alcun residuale a disposizione.
Nei fatti, però, quanto aiuta questo paracadute? Da quando nella stagione 2015/16 si è deciso di aumentarlo a 60 milioni, finora, solo due squadre su sei sono riuscite a tornare direttamente in massima serie. Chi è riuscito nel ritorno immediato, però, è proprio chi ha avuto a disposizione un indennizzo da 25 milioni: il Verona nel 2017 e l’Empoli nel 2018. Negli anni passati, invece, l’incidenza dell’aiuto appare minore: la promozione diretta l’hanno ottenuta cinque squadre su diciannove, mentre altre due formazioni hanno dovuto affrontare i playoff. Società come Reggina, Siena e Brescia hanno dovuto fronteggiare problemi economici che hanno anche portato al fallimento, Livorno e Novara sono addirittura retrocesse in Lega Pro, dove è finito anche il Lecce per via del doppio salto all'indietro compiuto nel 2012.
I salentini, retrocessi dalla A alla B in quell'anno, vennero relegati in terza serie per illecito sportivo. Per questo motivo, la Lega non ha assegnato ai giallorossi un paracadute che sarebbe dovuto essere di cinque milioni di euro. Paracadute che solo in due occasioni non ha avuto destinazione, per il Lecce appunto e per il Parma, fallito nel 2015. C’è persino chi ha provato ad anticipare i tempi, come il Messina, che nel 2007 ha iscritto a bilancio un importo di 5 milioni. Peccato che all'epoca il paracadute era stato solo annunciato dalla Lega Serie A e che per entrare in vigore fossero necessari altri due anni. I siciliani, alla stagione 2008/09, nemmeno presero parte: fallimento, ripartenza dalla Serie D e condanne per i fratelli Franza, all'epoca presidente e vicepresidente. Nella sostanza, quel paracadute mai esistito avrebbe permesso alla società peloritana di ripianare i conti per iscriversi alla Serie B. In certi casi, il paracadute è un vero e proprio salva vita.
IL PERSONAGGIO
BARRESI, L'INVISIBILE DIRETTORE OPERATIVO
15/05/2018 12:33
Alzi la mano chi sa chi è Barresi? Nessuno lo conosce, nessuno lo vede, mai una dichiarazione, un'assunzione di responsabilità. Il Verona va male? Barresi non c'è. Il ds è dimissionario? Tranquilli: Barresi sparisce. Si dirà: non è sua competenza. Si chiede: quali sono le sue competenze? Barresi c'è ma è invisibile. L'assenza che diventa presenza. Così come deve avergli insegnato il suo padre putativo, Giovanni Gardini, detto Richelieu. Si comanda da dietro le quinte, basta farsi vedere nei posti giusti. Cosa fa Barresi al Verona? Chi lo sa... "Giro... vedo gente... mi muovo... conosco... faccio cose..." direbbe la ragazza interrogata da Nanni Moretti in Ecce Bombo alla domanda "Che lavoro fai di preciso?". Risponderebbe così anche Barresi Francesco, di Reggio Calabria, un passato al settore giovanile al Napoli, laureato a Teramo. Il "maggiordomo di Gardini", così lo presentavano al Verona all'epoca del Cardinale. Presenza discreta, sempre dietro al "capo". Poi, dopo la dipartita per l'Inter dell'ex del Treviso, Barresi viene promosso addirittura "direttore operativo" dell'Hellas Verona.
Un bel passo avanti verso il radicamento e la ricerca identitaria che una società come l'Hellas dovrebbe avere. A cercare bene, Barresi ha fatto sentire la sua voce qualche mese fa in una intervista al Corriere di Verona. Aveva spiegato tra l'altro: "Dobbiamo dire le cose come stanno: è sbagliato vendere sogni. Bisogna pensare a ogni evenienza. Abbiamo costruito un “nostro” paracadute, perché il calcio è fatto d’imprevisti che non possono essere ignorati". Il Verona nel frattempo è finito in serie B. In quanto a promesse, Barresi non ha tradito. Con lui, Setti e questa dirigenza nessun sogno è possibile. Il Verona, comunque, il paracadute lo prenderà lo stesso. (g.vig.)
NUOVO ALLENATORE
SETTI SEGUE IL BARI
GROSSO NEL MIRINO?
14/05/2018 12:12
Primo indizio: Fabio Grosso, allenatore del Bari in corsa per la promozione in serie B è amicissimo di Fusco e di Toni D'Amico, il suo braccio destro che da quando il ds ha rassegnato le dimissioni ne ha assunto il ruolo, sempre accanto a Setti.
Secondo indizio: tre settimane fa proprio Grosso e D'Amico sono stati avvistati insieme in un ristorante veronese.
Terzo e ultimo indizio: Maurizio Setti, presidente del Verona, sabato era a seguire la gara del Bari contro il Parma.
Tre indizi non sono, forse, ancora una prova, ma sicuramente costituiscono una pista. Grosso potrebbe essere il prossimo allenatore del Verona.
Soprattutto se, come pare, nelle ultime ore sta crescendo la "soluzione interna", quella cioè di una "promozione" di D'Amico che continuerebbe nel solco tracciato da Fusco. Da un Fabio (Pecchia) ad un altro Fabio (Grosso), il passo è breve...(g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona, Kean in forte dubbio verso la Juve
del 15 maggio 2018 alle 22:41
Moise Kean è in forte dubbio per la sfida di sabato pomeriggio contro la Juventus, in programma all'Allianz Stadium. Le sue condizioni fisiche, come riportato in un comunicato del club scaligero qualche giorno fa, non gli consentono di forzare dopo l'infortunio e l'attaccante classe 2000 continua nel proprio lavoro personalizzato. Difficile vederlo in campo contro i bianconeri, dunque.
Genoa, individuato il possibile sostituto di Bertolacci
del 15 maggio 2018 alle 15:06
di Marco Tripodi
Potrebbe arrivare dalla Spal il sostituto al Genoa di Andrea Bertolacci.
A fine stagione il centrocampista romano terminerà il suo prestito annuale al Grifone e come da accordi farà ritorno al Milan, a meno che nel frattempo le due società non riescano a trovare una nuova formula in grado di soddisfare tutte le parti in causa.
In attesa di capire che ne sarà di Bertolacci e con la possibilità piuttosto concreta che anche Miguel Veloso possa salutare la Lanterna, i rossoblù cominciano a guardarsi intorno alla ricerca di un nuovo possibile regista al quale affidare le chiavi del proprio centrocampo.
Il nome nuovo, comparso sui taccuini di Perinetti e soci è quello del 26enne Federico Viviani, in questa stagione tesserato per la Spal ma di proprietà dell'Hellas Verona. La società ferrarese può vantare un diritto d'acquisto sul playmaker di scuola Roma ma in caso di retrocessione difficilmente riuscirà a convincere il ragazzo a restare in Emilia. Anche in caso di permanenza in Serie A degli spallini, comunque, il Genoa proverà a fare un tentativo per questo figlio d'arte maestro nel tirare le punizioni.
Verona: futuro in bilico per Lee Seungwoo
del 14 maggio 2018 alle 23:15
Lee Seungwoo, attaccante sudcoreano classe 1998, potrebbe lasciare il Verona, nonostante un contratto in scadenza nel 2021. Ha offerte da Spagna e Germania.
Verona, c'è un'offerta per Romulo
del 13 maggio 2018 alle 21:42
Nonostante la retrocessione dell’Hellas Verona, il futuro di Romulo può essere in Serie A. Secondo La Gazzetta, le sue caratteristiche sono gradite alla Sampdoria che lo segue con forza: Setti, presidente degli scaligeri, lo valuta circa 3-4 milioni di euro. È pronta l'offerta.
FONTE: CalcioMercato.com
RASSEGNA STAMPA
Il Corriere di Verona sull'Hellas: "Con la Juve l'addio per quasi tutti"
18.05.2018 09:23 di Pietro Lazzerini Twitter: @PietroLazze
Il Corriere di Verona di questa mattina dedica ampio spazio al futuro dell'Hellas titolando: "Pecchia, i giocatori. La gara con la Juve sarà per quasi tutti l'addio al gialloblu". In estate è prevista una vera e propria rivoluzione dopo la stagione fallimentare che ha riportato gli scaligeri in Serie B dopo una sola stagione in massima serie.
SERIE A
Verona, non solo Fares: anche Romulo e Nicolas possono partire
16.05.2018 14:03 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Oltre a Mohamed Fares, il Verona potrebbe far partire altri due giocatori della attuale rosa. Si tratta del portiere Nicolas e soprattutto di Romulo. Il capitano ha il contratto in scadenza nel 2019 e un ingaggio molto elevato, per questo i dirigenti vedrebbero di buon occhio una sua cessione, con l'italobrasiliano che ha mercato all'estero. Diverso il discorso per il portiere: il contratto fino al 2020 lo lascia tranquillo, ma in caso di offerta interessante la società si siederà al tavolo delle trattative.
SERIE A
Verona, tesoretto Fares. La sua cessione per finanziare il mercato
16.05.2018 10:36 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
"Tesoretto Fares: una cessione per la ricostruzione", titola stamani il Corriere di Verona parlando della situazione dell'Hellas. La cifra richiesta per il franco-algerino oscilla fra i 5 e gli 8 milioni di euro, somma che poi sarebbe reimmessa sul mercato per gli acquisti. Su Fares si sono già mossi Napoli, Fiorentina e Bologna, ma ancora non è partita una vera e propria trattativa
SERIE A
ESCLUSIVA TMW - Hellas Verona, piace il centrocampista Bianchi dell'Ascoli
15.05.2018 21:12 di Tommaso Bonan
Fonte: Lorenzo Marucci
Una pista di mercato per l'Hellas Verona. Secondo quanto raccolto da TuttoMercatoWeb.com, infatti, il club scaligero ha messo nel mirino Tommaso Bianchi, centrocampista classe '88 in forza all'Ascoli con un passato anche nelle file del Leeds.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16.05.2018
INTERVISTE
Zoff riaccende la sfida tra Juve e Verona
Un mito è un mito. Non serve aggiungere altro. Dino Zoff, settantasei anni compiuti, ha scaldato i cuori di milioni di sportivi e non necessariamente di tifosi della Juventus. Ha illuminato anche le notti estive veronesi di quell'estate del 1982, alzando la Coppa del Mondo. E proprio il 26 settembre di quell'anno Zoff cadde sotto i colpi di Fanna e Tricella, inaugurando un classico degli anni ottanta: la sfida tra gialloblù e bianconeri. «Ricordo l'applauso di tutto il Bentegodi in quel giorno» racconta Zoff, «risposi con un breve cenno della mano alla Curva del Verona. Ero un po' imbarazzato. D'altronde avevamo appena vinto il Mondiale e poi credo di essermi sempre comportato bene in campo». Ora è diverso.
Basti vedere Juve-Napoli...
Adesso è tutto esasperato. C'è una pressione mediatica molto forte. Noi italiani siamo rimasti a Coppi e Bartali. O parteggi per uno o per l'altro. Ma è sbagliato. Sono battaglie che creano anche un po' di interesse se vogliamo e fan parlare, però alla fine non sono produttive.
Il record della Juve?
Vincere sette campionati di seguito è una cosa straordinaria. Bisogna fare i complimenti a tutti. Allenatore, giocatori, ambiente e società.
L'addio di Buffon?
Pare che sia così. Dipenderà da lui. Adesso deciderà insieme alla società. Non voglio entrare nel merito.
Lei è stato Ct azzurro, consigli a Mancini?
Non so ora cosa farà Mancini. Lui è molto preparato. E' una persona a modo che sa fare il suo mestiere. L'importante per l'Italia è che vengano fuori dei giovani per ripartire dopo la delusione della mancata qualificazione. Si deve ricreare sostanza ed entusiasmo. L'Italia deve tornare fra le grandi.
Qui a Verona c'è depressione...
È normale sia così. È stata una stagione sfortunata per i gialloblù. Sono partiti così così e poi sono rimasti troppo giù per tante giornate. Ma questo è nella logica delle cose. Adesso servono idee chiare e grande entusiasmo per ripartire. Il Verona l'ha dimostrato tante volte. Tornerà in A.
Tanti errori però in questa stagione...
Quando si retrocede le colpe non possono essere di qualcuno e basta. Sono di tutti. La gente troppo spesso si dimentica che il calcio è uno sport collettivo. Senza contare la società.
Era dura per la Juve col Verona...
Al Bentegodi si, a Torino un po' meno. Non ricordo tante cose, però il Verona era una piccola grande. Piazza interessante. Vincere uno scudetto in provincia è stata un'impresa
Zoff e il gol annullato a Petrini?
Sinceramente non ricordo. Mi aiuti...
Zigoni che crossa sulla linea e Michelotti che annulla...
Può essere stato, ma sa la memoria fa brutti scherzi. Ma è sicuro? C'ero io in porta? Le dico la verità, non mi ricordo proprio.
Certo era lei nel 1977...
Mi scusi, (ride ndr). Quando uno vince molto era facile creare delle polemiche. Anche una volta c'era la moviola. Forse c’ era meno arroganza in generale e come ho detto meno esasperazione. Erano battaglie col Verona ma se lei mi parla di Ghizzardi e Basiliani li ricordo bene come del resto l'amico Franzot e Mascetti. Pensi che col «Ciccio» abbiamo fatto alcuni giorni di vacanza insieme sul Lago di Como. Lui era forte.
Sul Lago di Garda insieme a Sepp Maier?
Si eravamo amici. Ricordo una partita a tennis fatta contro di lui in Sardegna. Ma parliamo della preistoria.Forse ho pure perso.
Che dice di Osvaldo Bagnoli?
Con Bagnoli, pur non avendo possibilità di frequentarci se non in rare occasioni, l'ho sempre apprezzato come persona. Come allenatore è stato un modello a cui ispirarsi. Ho grande rispetto, stima e considerazione.
Gianluca Tavellin
13.05.2018
Sarà colpo Grosso? Nicola, il profilo è ok
Colpo Grosso per Maurizio Setti? L’eroe della notte di Berlino a fine stagione, in caso di mancata promozione in serie A, lascerà quasi sicuramente Bari. E l’Hellas oggi sarebbe diventata la sua priorità. Piazza di blasone, e questo lo sanno tutti. Ma anche club che per forza di cose deve trovare pronto rilancio dopo una stagione fallimentare, culminato con la retrocessione tra i cadetti. Grosso, 40 anni, è tecnico rampante. Con la Juventus Primavera ha vinto un “Viareggio“, sfiorando i successi in Coppa Italia e campionato sempre con i giovani bianconeri. A Bari, tra alti e bassi, viaggia in piena zona play off ad un turno dalla fine del torneo cadetto. Farà la sua strada, con vista Verona.
PROFILO GIUSTO. In corsa per la sostituzione di Fabio Pecchia c’è anche Davide Nicola, 45 anni. Profilo giusto. Tecnico di grandi valori morali e di buona levatura tecnica. Primi passi al Lumezzane, una promozione in serie A con il Livorno, il passaggio di Bari ed una miracolosa salvezza, la scorsa stagione, con il Crotone. Quest’anno, a dicembre, con i pitagorici in grande difficoltà, si è fatto da parte, lasciando spazio a Walter Zenga. Il Verona lo ha già messo sotto osservazione. E Nicola è una delle prime scelte di Setti. Ma anche la serie A non si è dimenticata di Nicola. E al momento il club più “vicino“ all’ex tecnico del Crotone sarebbe il Genoa. Per il Verona, un problema in più in caso entrasse in maniera decisa in concorrenza per il tecnico.
SERGENTE DI FERRO. Poteva arrivare già qualche mese fa. Ma Setti ha deciso di non cambiare in corsa. Stefano Colantuono, 55 anni, dispone di carattere forte e consumata esperienza. Il suo percorso di allenatore inizia all’alba del terzo Millennio. L’inizio è alle dipendenze di Luciano Gaucci, alla Sambenedettese. Poi una lunga gavetta. Due i momenti di rilievo della sua carriera, coincisi con le promozioni in serie A ottenute alla guida dell’Atalanta. La prima nella stagione 2005-2006, la seconda nel torneo 2010-2011. Per Colantuono già otto anni da allenatore nella massima serie. Tra le altre, ha allenato anche Udinese, Palermo, Torino e Bari. Attualmente siede sulla panchina della Salernitana, ruolo che ricopre dalla scorso dicembre. Il club granata lo ha chiamato per strappare la salvezza in serie B. Obiettivo centrato in maniera brillante.
OUT SIDER. Il nome è stato speso. Il tecnico è stato visionato in maniera discreta dagli scout del Verona in più di una occasione. Mauro Zironelli, 48 anni, è il nuovo che avanza. Ex giocatori del Chievo, “Ziro“ ha fatto la gavetta vera, partendo dai dilettanti. Ha allenato Abano, Sacilese ed Altovicentino. Poi la chiamata del Mestre, società che ha portato dalla serie D al professionismo. Quest’anno Zironelli ha sorpreso tutti. Calcio brillante coniugato a risultati di rilievo che hanno permesso al Mestre di centrare l’accesso ai play off al primo colpo. Zironelli, tra gli allenatori citati, è la scommessa. Va detto, comunque, che “Ziro“ è allenatore tutt’altro che sprovveduto. Piace molto anche al Carpi.
MISTER PROMOZIONE. Torna sempre di moda, forse perché non è mai fuori moda. Ma negli ultimi tempi è rimasto a lungo alla finestra, aspettando la serie A. Beppe Iachini, 54 anni, è specialista in promozione dalla B alla A. Il colpo gli è riuscito proprio qui a Verona, quando era stato messo alla guida del Chievo. Ma poi si è regalato grandi soddisfazioni anche con Palermo, Brescia e Sampdoria. Una sorta di etichetta, che a volte, sembrava risultare scomodo. Iachini, infatti, è diventato una sorta di traghettatore. Poi, però, il viaggio in A si è fatto molto più duro. Quest’anno, tuttavia, Beppe ha consegnato una salvezza preziossima al Sassuolo. La conferma dovrebbe essere giusto premio. Ma pare non essere scontata. Verona resta alla finestra.
BRILLA STELLONE. A chiudere, ma non ultimo nelle preferenze, c’è Roberto Stellone, 40 anni. Una promozione in A con il Frosinone. Oggi al Palermo, in corsa per la promozione. Ma senza salto in alto con i siciliani, potrebbe tornare sul mercato. E all’Hellas piace molto.
FONTE: LArena.it
#JUVEVERONA: SEGUILA CON NOI E SCOPRI NUMERI E CURIOSITÀ
18/MAGGIO/2018 - 17:30
NUMERI & CURIOSITA'
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Juventus-Hellas Verona, 38a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma sabato 19 maggio (ore 15) all''Allianz Stadium'.
- Sono ben 55 i precedenti in Serie A tra Juventus ed Hellas Verona. 31 le vittorie per i bianconeri, 10 quelle del Verona, mentre i pareggi sono 14.
- Focus sui singoli: Alessio Cerci è il miglior calciatore gialloblù per tiri nello specchio in questa stagione (12).
- Romulo, con 27 conclusioni tentate e 48 assist per il tiro dei compagni, è il giocatore del Verona che ha partecipato al maggior numero di tiri della squadra verso la porta (75)
I CONVOCATI GIALLOBLÙ
18/MAGGIO/2018 - 16:45
Peschiera - Seduta di rifinitura per i gialloblù, alla vigilia della sfida contro la Juventus. La squadra, presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera, ha svolto una prima fase di riscaldamento tecnico, per poi passare ad una serie di esercitazioni sul possesso palla. La seduta si è conclusa con una partitella.
Questi i 18 convocati per la sfida contro la Juventus, 38a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma sabato 19 maggio (ore 15) all''Allianz Stadium'.
18 CONVOCATI
1. Nicolas
2. Romulo
7. Verde
8. Fossati
10. Cerci
12. Caracciolo
14. Zuculini
16. Aarons
17. Silvestri
28. Ferrari
30. Matos
37. Bearzotti
40. Coppola
69. Souprayen
70. Petkovic
72. Danzi
93. Fares
97. Felicioli
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
17/MAGGIO/2018 - 18:30
Peschiera - Seduta di allenamento per i gialloblù allo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera, in vista della sfida contro la Juventus in programma sabato (ore 15) all'Allianz Stadium. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto una prima fase di riscaldamento tecnico con il pallone, passando in seguito ad una serie di esercitazioni tattiche finalizzate alla conclusione.
Prosegue il lavoro differenziato Seung-Woo Lee. Differenziato sul campo per Mattia Valoti, terapie per Simone Calvano.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
16/MAGGIO/2018 - 18:20
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù allo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera, in vista della sfida contro la Juventus in programma sabato (ore 15) all'Allianz Stadium. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha iniziato con il riscaldamento, passando successivamente ad una fase dedicata alla forza funzionale. In seguito, spazio ad una serie di esercitazioni tattiche, prima di concludere la seduta con una partitella.
Differenziato per Seung-Woo Lee, a causa di un affaticamento ai flessori della gamba destra. Lavoro differenziato sul campo per Mattia Valoti. Terapie per Simone Calvano.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
15/MAGGIO/2018 - 17:30
Peschiera - Seduta di allenamento per i gialloblù allo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera, in vista della sfida contro la Juventus di sabato 19 maggio. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha iniziato la seduta con il riscaldamento, passando successivamente ad una serie di esercitazioni sul possesso palla. Il gruppo ha terminato l'allenamento con una partitella.
Terapie per Simone Calvano e Mattia Valoti.
RUSSIA 2018: LEE NELLA LISTA PRELIMINARE DELLA COREA DEL SUD
14/MAGGIO/2018 - 15:00
Verona - Convocazione in nazionale per Seung-woo Lee. Il calciatore gialloblù è stato chiamato dal Commissario Tecnico della Corea del Sud, Shin Tae-yong, per far parte della lista preliminare dei 28 calciatori calciatori in preparazione del Mondiale di Russia 2018. Il raduno è previsto per lunedì 21 maggio presso il Seul City Hall, prima di due amichevoli internazionali fissate contro Honduras (28 maggio, ore 20 locali, Daegu Stadium, Corea del Sud) e Bosnia Erzegovina (1 giugno, ore 20 locali, Jeonju WC Stadium, Corea del Sud): al termine di questa prima fase di preparazione, la squadra sarà in ritiro pre-mondiale a Leogang, in Austria, dalla giornata di lunedì 4 giugno, quando verrà diramata la lista definitiva dei 23 convocati per Russia 2018.
"Nazionale? È il sogno che ho da quando ero bambino e sapere di essere molto vicino a questa convocazione mi rende davvero felice". Così si è espresso l'attaccante gialloblù al termine della sfida contro l'Udinese: una grande soddisfazione per l'Hellas Verona e per Lee che, dopo un Mondiale Under 20 giocato l'estate scorsa da protagonista con la Nazionale (4 presenze e 2 reti) e dopo il premio di miglior giovane calciatore asiatico del 2017, ha attualmente raccolto 14 presenze (con un gol realizzato al Milan) in Serie A.
Ecco il programma:
21 maggio: raduno presso il Seul City Hall
28 maggio: Corea del Sud-Honduras (ore 20 locali, Daegu Stadium, Corea del Sud)
1 giugno: Corea del Sud-Bosnia Erzegovina (ore 20 locali, Jeonju WC Stadium, Corea del Sud)
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
Vita da ex: Massimo PAVANEL 'Perchè non sono rimasto al Verona? Ci sono state delle incomprensioni con Fusco, avevamo delle idee diverse, non c'erano condizioni per continuare...'. Daniel BESSA 'Ho fatto bene ad andare al GENOA!'. Rafa MÁRQUEZ al quinto Mondiale! Se passerà la preconvocazione raggiungerà il connazionale CARBAJAL, MATTHAUS e BUFFONA... Luca TONI allenatore della LUCCHESE? 'No... Voglio fare solo il dirigente' e intanto segue gli sviluppi per l'acquisizione del MODENA dopo il fallimento dei Canarini.
Nazionale: Roberto MANCINI è il nuovo commissario tecnico degli azzurri! 'Si realizza un sogno!'
IL TECNICO AL GIALLOBLU' LIVE
Pavanel: Ecco perchè non sono rimasto a Verona...
16/05/2018 15:57
"Salvezza con l'Arezzo? Abbiamo remato tutti dalla stessa parte, non avevamo neanche i soldi per lavarci ma ce l'abbiamo fatta. Perchè non sono rimasto a Verona? Ci sono state delle incomprensioni con Fusco, avevamo delle idee diverse, non c'erano condizioni per continuare. La carriera ha bisogno di molti passaggi e questa esperienza in Toscana mi ha arricchito. Con l'Arezzo questa stagione è stata una grande palestra". Così Massimo Pavanel è intervenuto al Gialloblù Live.
L'ex tecnico della Primavera ha continuato: "Ora sono più convinto dei miei mezzi. Allenare il Verona? Sarebbe un sogno. All'Hellas bisogna dire solo di sì, in qualunque situazione. Ho fatto quasi 5 anni qua, conosco bene l'ambiente, è importante identificarsi con la piazza per raggiungere buoni risultati".
FONTE: TGGialloBlu.it
EX VERONA
16 maggio 2018 - 11:18
Ex Verona, Bessa: “Ho fatto bene ad andare al Genoa”
Il centrocampista: “Giusta la scelta di trasferirmi a metà stagione”
di Redazione Hellas1903
Daniel Bessa, ex centrocampista del Verona, passato al Genoa a gennaio dall’Hellas, parla del suo momento a RMC Sport.
Dice: “Arrivare al Genoa a metà stagione è stata la scelta giusta per me, tirando le somme devo dire che tutto è andato in modo positivo. Ballardini è un ottimo allenatore, mi sono trovato benissimo con lui e credo che sia molto bravo a gestire le situazioni. Ho imparato tanto con lui e vogliamo ripartire proprio con il mister“.
FONTE: Hellas1903.it
Nessun contatto Toni-Lucchese. L’ex bomber gialloblù ora vuole fare solo il dirigente
maggio 15, 2018
Non trovano conferma le voci che vorrebbero Luca Toni nuovo allenatore della Lucchese. Contattato da Hellas Live, l’ex bomber dell’Hellas Verona ha smentito questa possibilità e ha invece confermato la volontà, al momento, di fare solo il dirigente. Le attenzioni di Toni oggi sono rivolte solo al Modena e venerdì a tal proposito si conoscerà la cordata a cui spetterà il compito di far rinascere il calcio nella provincia emiliana dopo il fallimento. Tra le tre cordate in corsa, c’è anche quella del presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti.
Mancini: “È un sogno che si realizza”
maggio 15, 2018
“È un sogno che si avvera. Sono felice per i miei genitori. Se sono qui lo devo anche a tutti i miei allenatori, ognuno è stato importante per la mia carriera“. La foto e le dichiarazioni pubblicati sui social da Roberto Mancini, nuovo allenatore dell’Italia.
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
Messico, Rafa Marquez a caccia del mito: sarebbe il quinto Mondiale
15.05.2018 15:49 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
La Russia come obiettivo, la Russia come motivazione. La poco soddisfacente avventura in Italia, dove visse anche l'anno della retrocessione con l'Hellas Verona, non ha fermato la voglia di record di Rafa Marquez, capitano del Messico e pronto a entrare nella storia dei Mondiali con la quinta partecipazione ad una rassegna iridata, come solo altri tre giocatori hanno fatto nella lunghissima epopea del pallone di cuoio. Come lui, che vivrà la "quinta" in caso di conferma anche dopo la definitiva scrematura di Osorio, solo Antonio Carbajal, anch'esso messicano, Matthaus e proprio il nostro Gianluigi Buffon.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com