Va in onda al Binti la sfida tra due squadre che rispetto alla stagione hanno cambiato forse meno a parte i due tecnici DI FRANCESCO e DIONISI che esordiscono in campionato alla guida delle rispettive compagini.
È importante partire forte per chi come l'HELLAS deve centrare l'obiettivo salvezza per la terza volta consecutiva (che, sembra poco, ma non accade dai tempi di mister BAGNOLI) ma contro gli emiliani busca da tre match consecutivi contro quello che sembra ormai un autentico tabù per gli scaligeri al Bentegodi (campo amico sul quale i nostri non centrano i 3 punti dal 15 Febbraio contro il PARMA).
Chi di certo non mancherà di (ri)iniziare alla grande è il pubblico gialloblù che, nel rispetto delle regole anticontagio, ha già esaurito i posti diponibili in Curva Sud per il doppio iniziale impegno casalingo contro il SASSUOLO e l'INTER.
Precedenti
Sfida molto giovane in Serie A quella tra HELLAS e SASSUOLO che fino ad ora si sono incrociate al Binti in sole 6 occasioni ma, nelle ultime 3, gli ospiti sono riusciti a strappare la vittoria:
Il 22 Novembre dell'anno scorso furono quattro i legni colti dai gialloblù che incocciarono anche in un grande CONSIGLI e alla fine gli ospiti neroverdi vinsero per 2 a 0
Andò un po' meglio il 20 Dicembre 2015 quando forse il SASSUOLO meritava la vittoria e invece arrivò l'1 a 1 griffato FLOCCARI-TONI.
Furono invece vinte dall'HELLAS le prime due sfide giocatesi a Verona tra le due compagini:
Ad arbitrare la prossima sfida doveva essere il signor Manuel Volpi della sezione AIA di Arezzo.
QUI VERONA LASAGNA e MONTIPÒ ancora alle prese coi rispettivi recuperi non saranno certamente della gara, Kevin dovrebbe averne fin dopo la sosta mentre il portiere potrebbe andare forse in panchina.
In dubbio anche FARAONI e RÜEGG sull'esterna destra DI FRANCESCO sarà indeciso fino all'ultimo se confermare CANCELLIERI (autore di una buona prova da titolare in Coppa Italia col CATANZARO), rigiocare la carta CASALE in una scelta più prudente in chiave difensiva oppure ancora spostare LAZOVIĆ e far esordire FRABOTTA sul lato mancino.
Certamente sarà confermato ancora il modulo tattico 3-4-2-1 che, per uomini e abitudini, è per il momento quello che da maggiori garanzie ed equilibrio.
Probabile formazione FARAONI non ce la fa ma RÜEGG si, sulla fascia destra mister DI FRANCESCO ha tre soluzioni (più l'esordio in gialloblù di FRABOTTA con LAZOVIĆ sul lato opposto).
3-4-2-1 con Pandur, Dawidowicz-Günter-Ceccherini, Casale-Tameze-Veloso-Lazovic, Barak-Zaccagni, Kalinic.
QUI SASSUOLO
Fuori OBIANG causa infortunio e KYRIAKOPOULOS squalificato, in dubbio BOURABIA e DEFREL appena guarito dal Covid-19.
Probabile 4-2-3-1 per l'esordio sulla panchina neroverde di mister DIONISI con ROGERIO a dare il cambio al terzino greco sulla sinistra ed il ballottaggio TOLJAN-MULDUR sul lato destro. LOPEZ e FRATTESI faranno da diga in mezzo al campo dietro il tris di fantasisti TRAORÈ-DJURICIC-BOGA (col 'malpancista' BERARDI forse in panchina almeno all'inizio); una maglia per tre al centro dell'attacco dove bomber CAPUTO appare comunque in vantaggio sull'azzurro RASPADORI e SCAMACCA.
Convocati BOGA e DEFREL ok, BERARDI e BOURABIA out.
Portieri: 24 Giacomo Satalino, 47 Andrea Consigli, 56 Gianluca Pegolo.
Difensori: 5 Kaan Ayhan, 6 Rogerio, 13 Federico Peluso, 17 Mert Muldur, 21 Vlad Chiriches, 22 Jeremy Toljan, 31 Gian Marco Ferrari.
Centrocampisti: 4 Francesco Magnanelli, 8 Maxime Lopez, 10 Filip Djuricic, 16 Davide Frattesi, 23 Hamed Traore.
Attaccanti: 7 Jeremie Boga, 9 Francesco Caputo, 11 Lukas Haraslin, 18 Giacomo Raspadori, 30 Brian Oddei, 91 Gianluca Scamacca, 92 Gregoire Defrel.
Probabile formazione DIONISI col dubbio TRAORÈ-BERARDI sulla fascia destra.
4-2-3-1 con Consigli, Toljan-Chiriches-Ferrari-Rogerio, Frattesi-Lopez, Traorè-Djuricic-Boga, Caputo.
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Mister DI FRANCESCO «Cosa mi aspetto ancora dal 'mercato'? Ad oggi la mia priorità è il Sassuolo. Per il resto so che stiamo lavorando anche su quel fronte, ma mi fido ciecamente del lavoro di Tony D’Amico. La formazione che giocherà contro il Sassuolo? Deciderò tutto domattina, magari anche stasera. Abbiamo provato a recuperare Faraoni, ma non sarà della partita. Il Sassuolo? Una squadra che ha come punto di forza la programmazione del lavoro e questo deriva da una società capace e con una visione lungimirante. Hanno grande qualità e sono una squadra rodata, che ha cambiato poco negli ultimi anni. Noi dovremo far leva sull'entusiasmo e la voglia di cominciare bene questo campionato. Personalmente ho grandissima voglia di riscattarmi dopo due stagioni negative. Cosa è rimasto in questo Verona di quello del recente passato? Ribadisco che nella mia idea di calcio una squadra deve avere una mentalità aggressiva e cercare di giocare in maniera propositiva. Nelle ultime due stagioni questa aggressività in campo è stata una caratteristica del Verona, quindi va assolutamente conservata. Cosa voglio aggiungere di mio a questa squadra? Ci sono tante cose positive all’interno del lavoro svolto in passato, io sto evidentemente cercando di inserirci qualcosa di mio, pur dando una certa continuità. Quello che sto chiedendo ai ragazzi è di essere più cinici negli ultimi 16 metri. Il concetto di accontentarsi non mi piace assolutamente. Dobbiamo continuare a costruire gioco, ma cercando di essere più incisivi sotto porta. Come deve essere l'approccio alla partita di domani? Positivo e propositivo. Quello che oggi mi interessa realmente è vedere un Verona determinato e voglioso di fare bene» HellasVerona.it
Mister DIONISI tecnico del SASSUOLO «Il Verona sarà un ostacolo doppio, rispetto alla scorsa stagione ci sarà il pubblico e questo farà la differenza. Speriamo che possa esserci tutto l'anno. Sarà uno stimolo in più per noi, troveremo una squadra che vorrà far vedere di essere al top davanti ai propri tifosi. L'Hellas ha le armi per metterci in difficoltà e individualità importanti. Conosciamo i loro giocatori, rispetto molto i nostri avversari. Dovremo essere bravi a difenderci, poi attaccheremo e dovremo sfruttare le nostre occasioni» TuttoMercatoWeb.com
Adrien TAMÈZE a L'Arena «Sarà un Verona aggressivo. Diverso dalla scorsa stagione, ma aggressivo. Il primo impatto con Di Francesco? Buono. La mentalità è sempre quella di aggredire la partita, di lottare, di non aspettare. La salvezza è il nostro primo obiettivo. Poi, da ambizioso quale sono, mi piacerebbe rimanere nella parte sinistra della classifica. Il ricordo più significativo legato alla scorsa stagione? Tanti, tante vittorie, tanti momenti esaltanti. Penso, però, a due partite in particolare: la vittoria dell’Olimpico contro la Lazio. Ho pure segnato. Ma poi, anche vincere a Bergamo contro l’Atalanta è stato momento felice della stagione. La guida del “nuovo” Verona? Veloso è un punto fermo, è il nostro capitano, è giocatore di grande esperienza. Lui vale tanto. Ma il concetto da sottolineare è che siamo tutti importanti, siamo in tanti ad essere importanti. L’Hellas ha bisogno di affermarsi attraverso lo sforzo di tutto il gruppo» HellasLive.it
Mimmo VOLPATI a L'Arena «Ho pochi elementi per giudicare il Verona di Di Francesco. Hanno giocato poco finora. Però credo che andrà sull’onda lunga di Juric, che ha dato una bella mentalità. Pensavo che fosse meno ambizioso, poi scegliere il Torino. Magari mi sbaglio, ma potrà avere difficoltà. Il Verona la squadra per salvarsi ce l’ha, Di Francesco è uno che conosce la Serie A. Mi piace e se è incappato in qualche annata storta, ci sta. Bisogna guardare avanti. Leggo anch’io che sono alla ricerca di una punta. D’accordo ma la triste vicenda del Chievo deve insegnare a tutti. Anche noi i primi anni vendevamo Penzo, Iorio e altri compagni. È il destino di club come l’Hellas» HellasLive.it
Zdenek ZEMAN navigatissimo uomo di calcio tornato ad allenare il FOGGIA (che aveva reso grande all'inizio degli anni '90) parla a 'La Gazzetta dello Sport' «Tra le squadre medio piccole mi incuriosisce il Verona di Di Francesco e la Fiorentina. Ho apprezzato tanto il lavoro di Italiano con lo Spezia. Se ripeterà quello che ho visto come gioco e mentalità, a Firenze vivranno una bella stagione» HellasLive
L'ex attaccante gialloblù Andy SELVA a TMW «Verona è una piazza perfetta per Di Francesco che è un allenatore con le idee chiare, di carattere e che sa cosa vuole. È vero che viene da due annate sfortunate, ma questo può non essere deleterio, anzi potrebbe stimolare lui e tutto l’ambiente. Credo che sia la piazza giusta per lui per rifarsi e per far vedere quello che vale» HellasLive.it
...A seguito dell'ottima prestazione in Coppa Italia contro il CATANZARO, un po' tutti i media incensano il giovane CANCELLIERI che però difficilmente verrà schierato dall'inizio anche in campionato contro il SASSUOLO, intanto per l'imminente ritorno (speriamo) di FARAONI sull'esterna destra e poi anche perché, nonostante le buone cose fatte vedere dall'ex Primavera, c'è da rimarcare che per dare equilibrio al modulo scaligero gli esterni dovrebbero essere efficaci anche in fase difensiva dove Matteo al momento pecca più di un po'...
GUIDA ALLA SERIE A 2021/22 Jacopo Azzolini 17 agosto 2021 6'
Guida all’Hellas Verona 2021/22 Come andrà il passaggio da Juric a Di Francesco?
Chi in più: Marting Hongla, Gianluca Frabotta, Lorenzo Montipò, Samuel Di Carmine, Nicolò Casale
Chi in meno: Matteo Lovato, Marco Silvestri, Federico Dimarco, Ronaldo Vieira, Stefano Sturaro, Eddie Salcedo
Una statistica interessante della scorsa stagione: Il Verona è stata la squadra con la più bassa percentuale di passaggi precisi a partita (76.3%) e la prima per duelli aerei (20.3 ogni 90’).
Piazzamento lo scorso campionato: 10°
La stagione della conferma
Con le pesanti cessioni dell’estate 2020 (Amrabat e Rrahmani su tutti), in molti si aspettavano un calo dell’Hellas Verona. Invece gli scaligeri hanno fatto un’altra stagione estremamente positiva, con soli 4 punti in meno (45) rispetto all’anno prima. Più ancora che questo dato, ad avere colpito è la profonda identità tattica mantenuta dalla squadra nonostante il minor tasso tecnico. Qualcosa che dimostra come Juric sia riuscito ad avere forte presa su tutto il gruppo, inculcando principi condivisi da tutti.
Sotto il tecnico croato, il Verona è stata una delle formazioni più peculiari delle ultime due stagioni di Serie A. Sintetizzata da molti come un’“Atalanta in miniatura” (e Juric, lo sappiamo, è allievo di Gasperini), anche nel 2020/21 l’Hellas è riuscita a mantenere l’aggressività dell’anno prima. Il Verona, in modo simile all’Atalanta, applicava un pressing molto aggressivo fortemente orientato sull’uomo, con marcature sugli appoggi e uscite profonde dei difensori anche molto lontano dalla propria trequarti. L’intenzione era quella di recuperare palla in avanti e contendere il pallone nella metà campo rivale, un approccio che il Verona riusciva a mantenere anche contro le prime della classe.
Per le grandi squadre era sempre complicato palleggiare dal basso contro gli scaligeri, molto bravi a bloccare le fonti di gioco avversarie. L’Hellas riusciva a pressare come una sola “entità”, abbinando la generosità (e intensità) del singolo calciatore a una grande organizzazione collettiva nelle scalate. La squadra ha avuto il secondo indice PPDA più basso della Serie A dopo il Sassuolo (dati di Alfredo Giacobbe), una statistica che la dice lunga sull’aggressività mantenuta dalla squadra di Juric.
La Juve è stata una delle molte squadre a soffrire l’aggressività del Verona, che per larga fase del match ha tenuto i bianconeri lontani dalla propria metà campo. Al portatore mancano riferimenti sul breve a causa di un pressing a uomo feroce e organizzato: oltre ai mediani marcati (Arthur e Rabiot), da notare le uscite aggressive di Empereur e Lovato, i difensori, fino alla trequarti juventina.
A causa del poco talento a disposizione, la fase di possesso del 3-4-2-1 dell’Hellas era invece piuttosto diretta, con l’immediata ricerca della palla alta. Il Verona era la prima formazione della Seria A per duelli aerei, la terza per lanci lunghi e l’ultima per precisione passaggi. Alla luce di questi dati, non stupisce come un calciatore possente dal punto di vista fisico come Barak sia diventato imprescindibile per il gioco offensivo di Juric, una risorsa fondamentale sia nella risalita che nella finalizzazione.
La creatività del Verona si basava quasi principalmente sulla catena sinistra, grazie alle combinazioni tra Zaccagni e Dimarco (che si alternava con Lazovic nella posizione di quinto). Non a caso, l’Hellas è stata la squadra della Serie A 2020-2021 che più attaccava a sinistra (il 43% delle azioni offensive). I due si intendevano a meraviglia, con eccellenti movimenti combinati. Spesso Zaccagni riceveva nel mezzo-spazio con l’esterno che andava sul fondo, mentre in altre circostanze il trequartista si apriva e il quinto entrava dentro al campo. I loro dialoghi ci hanno fatto vedere alcuni gol bellissimi.
Questo è uno di quelli.
Non vanno poi dimenticate le numerose circostanze in cui un quinto (Lazovic/Dimarco e Faraoni) finalizzava sul secondo palo il cross che arrivava dal lato opposto, sfruttando l’ottimo riempimento dell’area adottato dalla squadra. Anche questa è un’evidente similitudine con il calcio di Gasperini.
Come può gestire la transizione Di Francesco
Per raccogliere la pesante eredità di Ivan Juric, andato al Torino, la società ha scelto di affidare la panchina a un Eusebio Di Francesco in cerca di riscatto dopo le pessime esperienze di Cagliari e Genova. È una mossa rischiosa: oltre all’incognita di affidarsi a un allenatore parso molto in confusione nelle ultime stagioni, c’è anche da dire che la rosa (pressoché identica a quella dell’anno passato) non sembra tagliata sul tipo di calcio che ha provato a proporre Di Francesco nella sua carriera.
L’allenatore abruzzese – dichiaramente ispirato a Zeman – difende in modo piuttosto diverso dal pressing a uomo di Juric, con meno duelli individuali e una ricerca maggiore del fuorigioco. Sintetizzando, si difende più di reparto, con linee che devono muoversi all’unisono. Anche la fase di possesso è sempre stata diversa, con un palleggio più insistito e una maggior ricerca delle combinazioni palla a terra. Insomma, il Verona attuale è una formazione più fisica e diretta rispetto alla squadra tipo di Di Francesco.
Il tecnico ex Cagliari si è detto molto colpito dallo spirito di sacrificio trovato nei suoi giocatori: «C’è voglia di aiutarsi in ogni momento dell’allenamento». Dopo aver visto la forte identità creata da Juric, con principi ampiamente condivisi da tutta la rosa, Di Francesco sembra il primo a rendersi conto che non avrebbe senso snaturare troppo le caratteristiche della squadra. L’ex Roma non vuole commettere lo stesso errore degli ultimi due anni, quando ha cercato di applicare i propri principi anche senza delle rose adatte: «Nelle mie ultime esperienze ho cercato di dare la mia impronta nonostante non avessi forse i calciatori giusti per farlo. Ora sto cercando di mantenere il sistema di base dell’anno scorso anche per valorizzare al meglio i giocatori presenti».
In questo pre-campionato, abbiamo quindi visto mantenuto il 3-4-2-1, modulo adottato anche nel Primo Turno di Coppa Italia contro il Catanzaro (vinto per 3-0). Evidente l’intenzione di non stravolgere una squadra che ha funzionato benissimo nel biennio precedente.
Il 3-4-2-1 mantenuto dall’inizio alla fine contro il Catanzaro. La seconda slide mostra il secondo gol, in cui il quinto di sinistra (Lazovic) è pronto a finalizzare il cross che arriva dall’altro quinto (Cancellieri). Una giocata tipica degli anni passati.
Tuttavia, come ammesso da Miguel Veloso, si sta vedendo qualcosa di diverso nella gestione del pallone: «Ora palleggiamo di più e cerchiamo di più il dialogo». Di Francesco sta cercando di rendere più paziente e ragionato il possesso, responsabilizzando di più anche chi compone il pacchetto arretrato.
Qui sopra, Pandur prova (sbagliando l’esecuzione) il passaggio centrale per Barak alle spalle delle punte della Sampdoria. Può forse sembrare un’azione banale, ma va sottolineato che l’anno scorso Silvestri era il portiere della Serie A con più lanci lunghi, di fatto rinviava non appena ne aveva l’occasione. Era una squadra che rinunciava volentieri a fraseggiare nei pressi della propria area di rigore.
Insomma, Di Francesco dovrà cercare di trovare il giusto compromesso tra le caratteristiche della rosa e le proprie idee. Descritto per anni come tecnico integralista, dovrà adattarsi bene a una rosa fatta e finita, già plasmata e costruita da altri. Più che trasformare il Verona, Di Francesco avrà il compito di non snaturare troppo la squadra e di sfruttare l’eredità lasciatagli da Juric.
Miglior scenario possibile
Di Francesco riesce a mantenere la stessa intensità vista con Juric e arricchisce la fase di possesso con un gioco più pulito ed elaborato. La squadra esaspera meno il lancio lungo e la ricerca del duello aereo, migliorando sia nell’uscita dal basso che nel muovere una difesa schierata. L’Hellas continua quindi a essere un avversario ostico per chiunque, superando a fine stagione quota 50 punti. Finalmente, il tecnico abruzzese si rilancia dopo i fallimenti di Cagliari e Genova.
Peggior scenario possibile
Come successo con Cagliari e Sampdoria, Di Francesco fatica a entrare in sintonia con un gruppo molto diverso dalle proprie idee di calcio. Il Verona è poco solido senza palla e molto sterile in fase di possesso. I continui cambi di modulo, conseguenza delle molte brutte sconfitte, non fanno altro che generare confusione. Con la squadra in piena zona retrocessione, la società decide di esonerare l’allenatore a dicembre e di prendere qualche specialista della salvezza per provare a limitare i danni.
Giocatore chiave
In una rosa quasi identica all’anno scorso, Zaccagni (che mesi fa sembrava a un passo dal Napoli) continuerà a essere il principale leader tecnico di una squadra senza molto estro. Il fantasista ha voluto il numero 10 sulla maglia, scelta che Di Francesco ha apprezzato: «Mattia l’ha voluto fortemente e questo mi fa piacere perché si vede che vuole maggiore responsabilità». Considerato che il tecnico abruzzese intende fare palleggiare di più la squadra rispetto a Juric, Zaccagni sul centro-sinistra dovrebbe essere il principale accentratore della fase offensiva.
Giocatore da prendere al Fantacalcio
Come scritto, Di Francesco non vuole snaturare le caratteristiche della squadra. Intende mantenere il modulo di Juric, soprattutto per valorizzare quegli esterni che tanti gol hanno portato negli anni precedenti: «Vorrei mantenere la difesa a 3, giocando in alcuni casi anche a 4. Questo per sfruttare massimamente gli esterni, che tanto hanno fatto bene». Lazovic e Faraoni possono portare tante reti e assist a un prezzo contenuto. Occhio anche a Frabotta e a Federico Cancellieri, classe 2002 che sta facendo benissimo in questo pre-campionato come quinto a destra.
Jacopo Azzolini è un giornalista classe 1994, è di Grugliasco come Gasperini.
FONTE: UltimoUomo.com
HELLAS VERONA Hellas Verona, buona la prima per Cancellieri: il classe 2002 ottimo contro il Catanzaro
L'esterno degli scaligeri ruba la scena in Coppa Italia
SIMONE BRIANTI 15.08.2021 10:43
Matteo Cancellieri (via Hellas Verona Instagram)
Ieri seconda giornata di partite per la Coppa Italia. Poche soprese anche ieri con le vittorie delle squadre di A, compresa quella dell'Hellas Verona. Gli scaligeri hanno battuto in casa il Catanzaro e lo hanno fatto con una prestazione convincente.
A colpire è stata anche l'ottima prova del giovanissimo Cancellieri, che Di Francesco ha mandato in campo per la prima volta dal primo minuto. Giocate, personalità e tecnica le doti che il classe 2002 ex Roma ha fatto intravedere disputando veramente un'ottima partita. Di Francesco nel precampionato ne ha parlato molto bene e Cancellieri sta convincendo il tecnico a puntare su di lui. Buona la prima per Cancellieri.
FONTE: MondoPrimavera.com
Gazzetta dello Sport: "Garanzia Gűnter, il tedesco in rampa di lancio"
Vetrina oggi su "La Gazzetta dello Sport" per Koray Gűnter. Il difensore tedesco, alla sua terza stagione in gialloblù, sabato in Coppa Italia ha messo a segno il suo primo gol con la maglia dell'Hellas. Da quest'anno Eusebio Di Francesco ha iniziato ad affidargli compiti di costruzione del gioco e lui, grazie alle sicure qualità tecniche di cui dispone, sta diventando il nuovo regista arretrato della formazione scaligera.
Sezione: Rassegna / Data: Mar 17 agosto 2021 alle 12:00 / Fonte: La Gazzzetta dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
L'Arena: "Hellas, manca il bomber ma la squadra gioca bene"
L'edizione odierna de "L'Arena" torna oggi sullo stato dell'arte della squadra gialloblù. Nelle amichevoli e nell'impegno ufficiale di Coppa Italia il Verona ha fatto vedere buone cose a livello di gioco ma difetta qualcosa davanti. Secondo il quotidiano, infatti, Kalinić è in cronica difficoltà mentre Lasagna è out per l'intervento al ginocchio. L'unico che resta in questo momento è Di Carmine che, però, pare sempre più destinato alla cessione.
Sezione: Rassegna / Data: Mar 17 agosto 2021 alle 11:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
Dopo la vittoria per 3-0 ottenuta dal Verona alle spese del Catanzaro, valevole per i 32esimi di Coppa Italia, l'edizione odierna di "Tuttosport" esalta la prestazione del giovane Cancellieri. "È già nata una stella - commenta il quotidiano sportivo - cresciuto nel settore giovanile della Roma, l'esterno classe 2002 ha personalità e si conferma candidato come variabile importante del nuovo Hellas".
Sezione: Rassegna / Data: Dom 15 agosto 2021 alle 16:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
La Gazzetta dello Sport: Hellas Verona-Catanzaro, bene Cancellieri in ritardo Kalinić
Dopo la vittoria conquistata dal Verona contro il Catanzaro, valevole per i 32esimi di Coppa Italia, la "Gazzetta dello Sport" si sofferma sulle prestazioni di Matteo Cancellieri e Nikola Kalinić. Il giovane attaccante "mostra di essere in gran forma" mentre il bomber croato "é protagonista di una prestazione sottotono. Non riesce a incidere, gli manca il gol".
Sezione: Rassegna / Data: Dom 15 agosto 2021 alle 12:30 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Montipò va di fretta per il Verona… e un sogno nascosto
Il cambio di portiere al Verona porta Lorenzo Montipò in gialloblu. Una scelta fatta anche con sofferenza, dopo l’addio a Marco Silvestri.
Da Massimo Maneggio - 17/08/2021
Montipò - Getty Images
Lorenzo Montipò è passato dal Benevento al Verona in questo mercato – Getty Images
Un portiere è quasi per sempre. Sembrava ormai diventare sempre più duraturo il rapporto del Verona con Marco Silvestri, ma la scadenza al 2022 del suo contratto è stata la spada di Damocle su quest’unione. Un addio consumato senza troppi clamore quello del portiere con il Verona, spostandosi solamente di qualche chilometro. La scelta di Udine è stata dettata anche dalla necessità di mettere radici in Triveneto, dopo la nascita dell’ultimo figlio, permettendo così anche ai friulani di trovare un degno sostituito in questo giro di portieri. Che ha coinvolto Juan Musso all’Atalanta e poi Lorenzo Montipò al Verona.
Reduce dall’ultima stagione al Benevento, il portiere ora scaligero è al suo secondo torneo di Serie A. Uno degli elementi che si è salvato sul campo, almeno come prestazioni nei sanniti che nulla ha potuto sul calo della squadra di Pippo Inzaghi nel girone di ritorno.
Così, la prima stagione in Serie A per Montipò è stata a due volti, senza poter fare più di tanto per aiutato i giallorossi campani. Al Verona si attendono la maturazione completa per un estremo difensore dalle prospettive importanti.
Il cambio di passo con le parate
la guardia del portiere - Getty Images
L’obiettivo del portiere è inserirsi nel giro della Nazionale – Getty Images
In effetti, se il Verona dovrà mantenere fede ai propositi degli ultimi due anni, un ruolo fondamentale dovrà averlo anche il settore difensivo. Con Ivan Juric spesso Silvestri era imbattuto, salvo poi prendere gol spesso nei finali di stagione, quando il Verona mollava la presa e allargava gli spazi difensivi.
Nel modulo di Eusebio Di Francesco la chiusura difensiva non è la prima cosa che conta. Il dubbio sul 4-3-3 o 3-4-3 in base agli uomini è ancora da dipanare, proprio perché da ciò partono i primi movimenti nelle retroguardie.
Montipò, per altro, con il Benevento nell’ultima stagione ha alternato vari moduli. Prima con una difesa a quattro classica e standard, poi a tre con due laterali veloci, addirittura a cinque quando c’era da affrontare le big. Il Benevento la sfangò praticamente a Torino contro la Juventus in questo modo, i bianconeri potevano anche giocare per tre giorni di fila che non avrebbero mai realizzato un gol.
Anche grazie al portiere ora veronese, insuperabile e che sentiva l’aria di Novara, da quelle parti. Cresciuto nella società storica piemontese, è stato sicuramente scosso e dispiaciuto dall’addio al calcio professionistico del team che lo ha lanciato in Serie B. Nei suoi pensieri ora ci dovrà essere soltanto il Verona. È un altro portiere che punta a ritagliarsi uno spazio sempre più importante, perché strappare un pass per Qatar 2022 sarebbe un sogno alla portata.
FONTE: CalcioPolis.it
Vecchio e nuovo Hellas a confronto alla prima di campionato
By Damiano Conati - 18 Agosto 2021
Vi ricordate come era arrivato il Verona di Juric alla prima di campionato di una stagione fa? Senza ritiro, con una squadra rivoluzionata rispetto all’anno precedente e con infortuni e calciomercato ancora da completare a farla da padroni.
In quell’esordio giocarono Çetin e Danzi, c’erano Tupta e Tameze trequartisti, Di Carmine la punta titolare. Era una squadra nuova con tantissime incognite e una sola certezza: il tecnico.
Oggi la situazione è diametralmente opposta. La squadra è quella della stagione scorsa con un paio di cambiamenti ma nulla più. Le certezze sono molte, se si eccettua il ruolo di laterale destro dove oggi sono infortunati entrambi gli interpreti. L’incognita stavolta è solo il tecnico, che non si sa che impatto potrà avere in un contesto, una rosa e un sistema di gioco plasmati dal suo predecessore.
Certo è che vanno in campo in 11 e sulla carta oggi quegli 11 danno molte più garanzie di quelli che pareggiarono 0-0 con la Roma una stagione fa. La speranza è replicare quell’ottimo esordio, se non addirittura fare meglio.
Parola finalmente al campo.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
HELLAS VERONA di Redazione, 19/08/2021 7:30 L'avversario ai raggi X. Tutto quello che bisogna sapere sul Sassuolo
Dionisi, allenatore del Sassuolo
Si può considerare la Settima Sorella, quella adottiva. Nell'ultimo campionato ha chiuso a parimerito con la Roma, a 62 punti, dopo aver superato Sampdoria ed Hellas Verona in classifica. Settima, appunto. In due mesi , però, è cambiato tutto, o tanto. Scordiamoci De Zerbi e il suo ciclo triennale, il Sassuolo ha deciso di puntare su un'altra promessa in panchina: Alessio Dionisi. E' considerato l'allenatore del futuro, ma anche l'allenatore della discordia. In un'estate ha fatto infuriare due club (Empoli, con cui era stato promosso, e Sampdoria, con cui aveva raggiunto un'intesa). E in un anno ne ha fatti arrabbiare tre (Venezia, con cui aveva ottenuto grandi risultati). Se fuori dal campo c'è da migliorare nella gestione dei rapporti, sul rettangolo verde Dionisi è considerato un valore aggiunto: il suo Sassuolo giocherà con il 4-2-3-1. Con questo assetto ha stravinto il campionato con l'Empoli, in B, deliziando sia nel gioco che nei calciatori (Bajrami su tutti, era il gioiello assoluto). Oggi Dionisi può vantare su un asset sportivo di primo livello: il Sassuolo sa comprare e sa soprattutto vendere, ma l'organico rimane sempre competitivo e si rafforza stagione dopo stagione. A Dionisi piace una squadra che gioca e che sa attaccare, con geometria ma anche con fantasia. Non è nella forza fisica il suo credo, né nell'attaccare ossessivamente. Il suo credo è vincere creando identità.
MERCATO - Con Locatelli alla Juventus e una superplusvalenza a bilancio, il club neroverde resta sempre attivo sul mercato e i suoi gioielli sono in prima fila: c'è anche Scamacca che fa gola a tante squadre (Fiorentina in testa, attenzione anche all'Atalanta) e con le trattative aperte fino al 31 agosto può succedere di tutto. La squadra però, come detto, resta una forza della natura. Perché l'organico è ampio e di qualità. E difatti a centrocampo è arrivato Matheus Henrique dal Gremio, considerato il nuovo Loca e la futura plusvalenza.
LA SQUADRA - Consigli è una certezza fra i pali, così come Chiriches e Rogerio in difesa (uno centrale e l'altro esterno sinistro). A centrocampo con Maxime Lopez confermatissimo, c'è il brasiliano Matheus Henrique. Per capirci: in panchina vanno l'esperto Obiang e il promettentissimo Traore (classe 2000). Ma è in attacco che c'è l'imbarazzo della scelta e si comprende appieno la qualità di un club che lavora benissimo, investendo ma guadagnando il doppio: Berardi, Djuricic, Boga, Caputo, Raspadori, Scamacca e perfino Defrel. Capito la musica?
HELLAS VERONA di Francesco Barana, 18/08/2021 14:43 Barana: Ok i giocatori, l'incognita è l'allenatore (ecco perché)
Eusebio Di Francesco
Mi viene da dirlo quasi sussurrando: c'è aria di consolidamento al Verona. Meglio, appunto, non pronunciarla troppo forte questa parola da altri troppo spesso abusata, perché a mercato ancora in corso tutto può cambiare, sia in meglio che in peggio. È chiaro che per dare un giudizio compiuto sulla forza del Verona che sabato comincia il 31° campionato di serie A della sua storia, occorre attendere il 1 settembre. Resterà davvero Zaccagni, che è in scadenza di contratto e attende per firmare il rinnovo? E Barak sarà ancora gialloblu? Ovvio che i due sono colonne portanti, averli o non averli cambia il volto della squadra. E la punta, a cui ha accennato lo stesso Setti, arriverà? E farà la differenza o sarà il solito scartino altrui spacciato per colpaccio?
Ma è chiaro che le conferme di Lazovic e Faraoni (ma anche del vecchio Veloso), unite all'investimento milionario sul giovane talento Ilic hanno un peso specifico che non si può sottovalutare. Soprattutto dopo l'addio di Juric che lì per lì poteva dare adito al comprensibile sospetto che ci fosse qualche smottamento nella rosa. Così non è stato e va sottolineato: è forse la prima volta nella gestione Setti che si comincia a dare una vera e autentica continuità tecnica al club, con una spina dorsale (ci metto anche Magnani, Ceccherini e Gunter) e la conferma dei giocatori di maggiore qualità, tra questi anche Lasagna e Kalinic per i quali però resta il dubbio dell'affidabilità fisica.
La vera incognita - ed è strano definirla così visto il cursus honorum fino al 2018 - resta l'allenatore Di Francesco, reduce da tre campionati finiti anzitempo per esoneri o dimissioni. Sfortunato o “bollito” l'ex romanista? Ma soprattutto adatto a una piazza temperamentale e un po' naif come Verona, lui che è sempre parso un po' un professorino? E il calcio di Eusebio è il più logico per le caratteristiche dei nostri giocatori? Come diceva la canzone lo scopriremo solo vivendo.
Ma se un anno fa qualche perplessità c'era sulla rosa e la garanzia invece era l'allenatore, quest'anno è l'opposto. Una su tutti: mentre tutti parlano di attaccanti, ricordo che con Juric la differenza l'ha fatta sempre una solida fase difensiva - soprattutto nel girone d'andata, non conto i finali di campionato a salvezza già acquisita. Al culturalmente zemaniano Di Francesco l'onere (e l'onore) di non sbagliare.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 17/08/2021 10:28 Sabato il via al campionato: Verona sei pronto?
Di Francesco
Sabato alle 18.30 il Verona debutta in campionato contro il Sassuolo. Partita durissima con gli emiliani che non hanno cambiato praticamente niente, se non l’allenatore. Praticamente la stessa situazione del Verona.
Ma come sta l’Hellas a pochi giorni da questo match? Vediamo.
PORTIERE. Montipò sta recuperando dall’infortunio al menisco, sta lavorando ma difficilmente sarà lui a giocare da titolare. Molto probabile che in porta vada Pandur che ha già fatto esperienza sul finire dello scorso campionato. Il portierino non ha fatto male in Coppa Italia, anzi: grazie ad una sua paratissima la porta del Verona è rimasta inviolata.
DIFESA. Günter è in forma campionato, Ceccherini una garanzia, Dawidowicz ha la solita grande generosità. La difesa funziona bene quando è schierata, ma attenzione ai meccanismi e ai calci piazzati che durante il precampionato sono stati un disastro.
CENTROCAMPO. Al solito è il reparto più importante. Con Di Francesco ancora di più rispetto a Juric, soprattutto per il lavoro che devono fare i due laterali. Dalla loro disponibilità dipende la fortuna del Verona, sia in fase offensiva, sia in quella difensiva. In mezzo Veloso è una certezza, mentre Tameze non è ancora al massimo. Ma i rincalzi ci sono e sono di qualità: Ilic per Veloso e Hongla per Tameze sono due ottime alternative. A destra potrebbe giocare ancora Cancellieri (da verificare la condizione di Faraoni, ancora out con il Catanzaro) mentre a sinistra brilla la stella di Lazovic che sta molto meglio rispetto all’anno scorso.
ATTACCO. Zaccagni, Kalinic e Barak hanno tutto per fare bene, per fare soprattutto meglio. Il problema è il gol, non come si muove la squadra. I tre del reparto offensivo si cercano e si trovano e sono ben integrati nei meccanismi della squadra. Ma non segnano o segnano troppo poco rispetto a quanto creato. E’ il problema più grande che ha il Verona.
SINTESI. Con il Sassuolo il Verona dovrà dimostrare molto più equilibrio rispetto a quanto fatto vedere con il Catanzaro in cui la squadra si è “slegata” concedendo ripartenze che potevano essere dolorose. Ripartenze che con il Sassuolo costerebbero senza dubbio dei gol. Vanno riviste, come rilevato da Di Francesco, le coperture preventive e le scalate laterali. Bene il gioco sulle fasce e l’identità generale della squadra che ha dimostrato la stessa applicazione del passato. Bene anche la condizione fisica. Dalla panchina si può attingere, anche se manca il “cambio di passo” l’uomo che possa scompaginare i piani e cambiare il corso del match.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 16/08/2021 15:27 Caro Dige, grazie della fiducia: ma qui bisogna pensare solo alla salvezza
Antonio Di Gennaro
Antonio Di Gennaro accredita il Verona come rivelazione del campionato. Addirittura in uno slancio di sincero ottimismo, l'ex straordinario regista dello scudetto, piazza il Verona all'ottavo posto (CLICCA QUI).
E' un attestato di stima che dovrebbe far piacere e perchè no? dovrebbe anche indurci ad affrontare il prossimo campionato con un pizzico di ottimismo che solitamente non ci appartiene.
Purtroppo il vissuto di ognuno di noi ha perfetta conoscenza di quali delusioni ci capitano ogni volta che alziamo un pochino l'asticella. Non serve nemmeno ricordare il Verona di Malesani e poi quello che si schiantò col Portogruaro, o quello di Grosso.
Se ci pensiamo bene, le migliori soddisfazioni sono arrivate quando meno ce lo aspettavamo. A Reggio Calabria eravamo praticamente retrocessi quando quel matto di Michele Cossato s'inventò un incredibile pallonetto a saltare Taibi. E chi avrebbe mai scommesso un euro sul Verona di Ivan Juric? Ricordo ancora come ci apprestammo alla partita d'esordio col Bologna. Dopo pochi minuti Dawidowicz procurò un rigore e pareva finisse in goleada, viatico di una stagione alla… Pecchia. Invece Veloso pareggiò e alla fine apprezzammo quella capacità di soffrire e di non mollare di una squadra che poi ci ha regalato due anni stupendi.
Ora siamo alla terza stagione in serie A, con un nuovo allenatore e una squadra che tutto sommato è rimasta uguale a quella dei due miracolosi anni precedenti. Devono essere queste le motivazioni che hanno spinto il Dige a pronosticare un Verona da ottavo posto.
Ma in realtà sappiamo benissimo che per certi versi questo è un anno zero (un'altra volta). Il faro che deve guidare questa stagione, unico e supremo, è la salvezza. Sarebbe un miracolo e fondamentale per il club salvarsi per il terzo anno e forse sarebbe anche l'inizio di una stabilizzazione societaria che finora Setti non è riuscito a dare tra clamorose retrocessioni (programmate o meno), paracaduti (incassati), plusvalenze (milionarie quelle degli ultimi due mercati).
Con Setti è praticamente impossibile fare voli pindarici, il realismo deve regnare sovrano. Avere ben chiaro l'obiettivo toglierà di mezzo qualsiasi equivoco e probabilmente aiuterà anche lo stesso Di Francesco. La comunicazione di Juric in questo senso è stata per certi versi un capolavoro. Salvezza come obiettivo assoluto, insomma. Se poi avrà ragione il Dige non è che ce ne dispiaceremo.
Antonio Di Gennaro, ex calciatore del Verona, ha stilato la sua “griglia di partenza” per lo Scudetto, durante la trasmissione “Domenica Sportiva Estate” in onda su Rai 2.
Di Gennaro ha messo come favorita l’Inter, seguita da Juventus, Milan e Atalanta ma a sorprendere di più, forse, è la posizione che ha dato al Verona di Eusebio Di Francesco: l’ottavo posto, subito dietro alle big del campionato.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
NEWS GENERALE
20 AGOSTO 2021 Serie A TIM | #VeronaSassuolo: i numeri e dove seguire il match
Verona - Le statistiche, i numeri e le curiosità fornite da Opta Sports di Hellas Verona - Sassuolo, 1a giornata della Serie A TIM 2021/22, in programma sabato 20 agosto (ore 18.30) allo stadio 'Bentegodi'.
I PRECEDENTI
Sono 12 i precedenti tra Sassuolo e Verona nella massima serie, con un bilancio che ha visto i gialloblù vittoriosi per quattro volte, a fronte delle sei degli emiliani. Due invece i pareggi.
L’ultima vittoria interna dei gialloblù risale alla stagione 2014/15, quando il Verona superò il Sassuolo col risultato di 3-2. Del 2017 invece l’ultima vittoria in assoluto, per 2-1, arrivata in trasferta al ‘Mapei Stadium’.
CURIOSITÀ
L’Hellas Verona ha iniziato in casa sei degli ultimi sette campionati di Serie A, collezionando due vittorie, tre pareggi e una sconfitta all'esordio tra le mura amiche. Un pareggio l’unico debutto in trasferta, contro l’Atalanta nel 2014.
Il Verona ha pareggiato le ultime tre gare al ‘Bentegodi’ in campionato; è dal 1983 che non termina in pareggio quattro match casalinghi di fila in Serie A.
FOCUS GIOCATORI
Il Sassuolo è la squadra contro la quale Darko Lazović ha segnato di più in Serie A: il centrocampista del Verona ha realizzato due gol contro i neroverdi, entrambi con la maglia gialloblù.
Nikola Kalinic ha già segnato tre reti in carriera nei sette match nei quali ha affrontato il Sassuolo: due con la maglia della Fiorentina e una con quella del Milan.
Antonin Barak ha segnato la sua prima rete in Serie A proprio contro il Sassuolo quando vestiva la maglia dell’Udinese, gol decisivo per la vittoria dei friulani per 0-1 in casa dei neroverdi nell’ottobre 2017.
20 AGOSTO 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, venerdì 20 agosto, alla vigilia dell'esordio nel Campionato di Serie A TIM 2021/22 contro il Sassuolo, quinta seduta di allenamento settimanale per i gialloblù, allo Sporting Center 'Paradiso', con le seguenti attività: attivazione, partite a tema e tattica.
19 AGOSTO 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, giovedì 19 agosto, quarta seduta di allenamento settimanale per i gialloblù allo Sporting Center 'Paradiso' con le seguenti attività: attivazione e palle inattive.
18 AGOSTO 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, mercoledì 18 agosto, terza seduta di allenamento settimanale per i gialloblù allo Sporting Center 'Paradiso' con le seguenti attività: attivazione con giochi di posizioni, esercitazione tattica, partita.
17 AGOSTO 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, martedì 17 agosto, seconda seduta di allenamento settimanale per i gialloblù allo Sporting Center 'Paradiso' con le seguenti attività: seduta di forza, situazionale tattico in campo e partite a tema.
16 AGOSTO 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda - Oggi, lunedì 16 agosto, prima seduta di allenamento settimanale per i gialloblù in preparazione all'esordio in Campionato di Serie A TIM contro il Sassuolo di sabato 21 agosto, ore 18.30, allo stadio 'Bentegodi'.
Sono state svolte le seguenti attività: attivazione tecnica, giochi di posizione, partite a tema.
Verona - Il difensore e i tre centrocampisti gialloblù sono stati selezionati dai rispettivi Commissari Tecnici per i match validi per le qualificazioni ai Mondali di Qatar 2022, Pandur con l'Under 21 croata
Pawel Dawidowicz - il numero 27 gialloblù tornerà a vestire i colori della Polonia a due mesi e mezzo di distanza dall'esperienza di Euro 2020. La nazionale polacca sarà infatti impegnata nei tre match ufficiali che la vedranno affrontare giovedì 2 l'Albania, domenica 5 San Marino e mercoledì 8 settembre l'Inghilterra.
Martin Hongla - dopo il debutto con la selezione camerunense del novembre 2020 - prenderà parte al ritiro della sua Nazionale in Camerun in preparazione agli impegni ufficiali di venerdì 3 settembre contro il Malawi e di lunedì 6 settembre contro la Costa d’Avorio.
Darko Lazović e Ivan Ilić - quest’ultimo convocato nuovamente dopo l’esordio dello scorso giugno contro la Giamaica - sono stati selezionati, invece, per partecipare all’amichevole di mercoledì 1 settembre contro il Qatar e anche ai due match di qualificazione di sabato 4 e martedì 7 settembre, nei quali affronteranno rispettivamente la selezione del Lussemburgo e quella della Repubblica d’Irlanda.
Ivor Pandur - Nuova chiamata dalla selezione Under 21 croata per il portiere gialloblù, convocato dalla propria Nazionale prossima ad affrontare Azerbaijan e Finlandia, rispettivamente giovedì 2 e martedì 7 settembre, nei match validi per le qualificazioni agli Europei di categoria del 2023.
Verona - Sarà l'Empoli a sfidare l’Hellas Verona di mister Di Francesco nei sedicesimi di finale di Coppa Italia.
Questo pomeriggio, la squadra toscana allenata da mister Andreazzoli ha infatti battuto il Vicenza col punteggio di 4-2, superando così i trentaduesimi di finale, turno della rassegna in cui capitan Veloso e compagni hanno avuto la meglio sul Catanzaro per 3-0 nella notturna di ieri sera.
Il match Hellas Verona - Empoli è in programma al ‘Bentegodi’ mercoledì 15 dicembre.
Orario e diretta televisiva sui canali Mediaset saranno resi noti successivamente.
FONTE: HellasVerona.it
Il Torino di Ivan Juric è riuscito a battere la Cremonese solo dopo i calci di rigore (4-1) e a raggiungere così i sedicesimi di finale della Coppa Italia.
È finita così la sfida tra gli ex tecnici del Verona Ivan Juric e Fabio Pecchia al secondo anno sulla panchina della Cremonese.
Gara soffertissima per Juric, terminata 0-0 dopo i tempi regolamentari e i supplementari con Mandragora che si è fatto parare un rigore nell’overtime da Carnesecchi, il giovane portiere dell’Under 21 di proprietà dell’Atalanta.
Fischiatissimo il Torino alla fine del primo tempo dai delusi supporters granata.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.