Data di nascita: | 15/04/1988 |
Luogo di nascita: | Campo Grande (Brasile) |
Brasiliana e italiana | |
Ruolo: | Centrocampista |
Altezza: | 183 Cm |
Peso: | 73 Kg |
Posizione: |
CARRIERA DA GIOCATORE + - = | ||||||
Squadra | Stagione | Serie | Partite | Goal | ||
Hellas Verona | 2013 - 2014 | A | 20 (+2 CI) | 2 | ||
Hellas Verona | 2012 - 2013 | B | 30 (+2 CI) | 10 | ||
Cesena | 2011 - 2012 | A | 18 (+1 CI) | 0 | ||
Catania | 2010 - 2011 | A | 11 (+3 CI) | 0 | ||
Paulista | 2009 - 2010 | Série A1 Paulista | 6 | 0 | ||
Votoraty | 2008 - 2009 | Série B Paulista | - | - | ||
Paulista | 2004 - 2008 | Giovanili | - | - | ||
Atlético Paranaense | Fino al 2004 | Giovanili | - | - |
Il raddoppio a Terni | In gol a Livorno |
NEWS E CURIOSITÀ + - = | 31 Luglio 2012 |
Fisicamente ben piazzato ma veloce e dotato, come tutti i sudamericani, di buon dribbling possiede anche un tiro potente che però fino a questa stagione non ha usato efficacemente in zona gol: il 24enne, in prestito dal CATANIA con diritto di riscatto della metà, ha infatti segnato una sola volta in Coppa Italia (contro il BRESCIA il 25 novembre 2010) anche se c'è da dire che in Serie A, con i siciliani prima ed il CESENA poi, non è mai stato considerato un titolare fisso ed ha ragranellato 'solo' 29 presenze in due stagioni.
Può giocare indifferentemente in tutti i ruoli di centrocampo o anche come attaccante esterno ed il mister lo ha già impiegato (in emergenza) come gli succedeva qualche volta nella squadra brasiliana del PAULISTA: da terzino sinistro.
Questa https://www.facebook.com/pages/Raphael-Martinho/136718279696479 la sua pagina FaceBook, qui https://twitter.com/raphaelmartinho invece il suo profilo Twitter
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Raphael Martinho
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Raphael Martinho Alves de Lima (Campo Grande, 15 aprile 1988) è un calciatore brasiliano, centrocampista del Verona, in prestito dal Catania.
Caratteristiche tecniche
È un esterno di fascia sinistra che può giocare sia come terzino che come ala offensiva essendo in grado di interpretare bene entrambe le fasi di gioco; talvolta viene impiegato anche come interno sinistro in un centrocampo a tre.
Possiede un ottimo dribbling, un tiro potente e fa della progressione palla al piede il suo punto di forza essendo dotato di ottima tecnica in velocità.
Carriera
Inizia la carriera a dodici anni in una squadra giovanile del suo paese, quindi entra a far parte delle giovanili dell'Atlético Paranaense. Notato dai dirigenti del Paulista, a quindici anni viene tesserato e inserito nella formazione giovanile.
A diciannove anni viene prestato al Votoraty di San Paolo, con cui esordisce nel Campionato Paulista. Con la squadra ottiene la promozione in Serie A-3 e quindi nel 2009 ritorna al Paulista. Qui diviene un esterno sinistro di centrocampo.
Il 23 marzo 2010 la sua squadra batte il Corinthians e Martinho è autore dell'assist per il gol vittoria.
Il 22 maggio 2010 viene ufficializzato, da parte della società brasiliana, il suo passaggio alla squadra italiana del Catania, con cui firma un contratto quinquennale.
Il 24 ottobre 2010 fa il suo esordio sia nel campionato italiano che con la maglia del Catania, in Genoa-Catania (1-0): gioca titolare lasciando il campo al 65' per far posto ad Ezequiel Carboni.
Il 25 novembre 2010 firma il suo primo gol italiano, in Coppa Italia, contro il Brescia per il momentaneo 1-0; la partita si chiuderà alla fine 5-1 per gli etnei.
Il 5 agosto 2011 viene ceduto in prestito con diritto di riscatto della comproprietà al Cesena. Esordisce in maglia bianconera il 20 ottobre, nel derby Bologna-Cesena (0-1).
A fine stagione rientra al Catania per la scadenza del prestito. Il 19 luglio 2012 passa in prestito con diritto di riscatto della compartecipazione all'Hellas Verona. Il 21 settembre 2012, nella 5ª giornata della Serie B 2012-2013, il giocatore segna il suo primo gol italiano, aprendo le marcature della gara casalinga della sua squadra contro il Novara, terminata 1-1. Con 10 marcature distribuite in 30 partite contribuisce alla promozione in Serie A, e la società riscatta la compartecipazione del suo cartellino, il 15 settembre 2013 segna il suo primo gol in Serie A contro il Sassuolo.
Il 20 giugno 2014 ritorna di proprietà del Catania dopo la risoluzione delle compartecipazioni alle buste.
FONTE: Wikipedia.org
STAGIONE 2024-25 + - =
25 Luglio 2024 - 16:55 Hellas Live
Vacanza a Verona per Martinho
L’ex esterno gialloblù in questi giorni sta trascorrendo le ferie insieme alla sua famiglia nella città scaligera. Foto Instagram
FONTE: HellasLive.it
STAGIONE 2019-20 + - =
ESCLUSIVE
Martinho a CH: “Mia moglie piange quando vede le notizie dall’Italia. Spero che l’Hellas arrivi in Europa”
Le dichiarazioni in esclusiva dell’ex centrocampista gialloblù, attualmente al Manaus
di Mattia Zupo 18 Aprile, 2020 - 10:45
Nove anni in Italia non sono pochi. Tante esperienze da Catania a Chiavari, da Cesena a Carpi, ma quella in gialloblù è stata la migliore. Raphael Martinho Alves de Lima, noto semplicemente come Martinho, è stato uno dei protagonisti della promozione in Serie A e della salvezza dell’Hellas Verona di Mandorlini.
Il centrocampista classe 1988, attualmente al Manaus in terza serie brasiliana, si è raccontato in esclusiva ai microfoni di CalcioHellas.it per parlare della situazione complicata che sta attraversando il Brasile con la pandemia e per ricordare alcuni momenti della sua esperienza a Verona:
Mercoledì ha festeggiato il suo 32esimo compleanno, com’è stato festeggiarlo in quarantena e come la sta trascorrendo?
“Ho festeggiato in casa con mia moglie, i bambini e i miei suoceri. Non ho potuto invitare i miei amici e i miei genitori, perché bisogna evitare gli assembramenti di persone. In questi giorni sono stato a casa. Mi sono allenato e ho passato molto tempo con i bambini per cercare di intrattenerli. È un momento un po’ pesante anche per mia moglie, ma è anche bello perché passiamo tempo insieme. Quando i bambini dormono riusciamo a vedere qualche serie su Netflix o il Grande Fratello, dato che non c’è calcio in tv”.
Com’è la situazione in Brasile?
“Abito vicino a Sao Paulo, e il governatore ha deciso che possono rimanere aperti solo farmacie, supermercati e ristoranti che fanno servizio a domicilio, fino al 22 aprile. Rispetto all’Italia però qui è diverso, perché l’80% della popolazione ha bisogno di lavorare per arrivare a domani. Il presidente ha consigliato agli anziani e alle persone a rischio di restare in quarantena, mentre ai giovani e a chi ha bisogno di continuare a lavorare: un vero controsenso. Non sappiamo cosa fare, o stai a casa e muori di fame o vai a contatto col virus: un coltello con due lame”.
Anche il calcio si è fermato…
“Un mese fa abbiamo vinto il primo turno del campionato statale e dovevamo giocare la finale, ma è stato interrotto tutto perché ci sono stati diversi casi soprattutto a San Paolo. Inizialmente il calcio era stato sospeso fino al 2 aprile, e poi d’accordo con la federazione calcistica brasiliana hanno deciso di sospendere la Copa do Brasil e il Brasileirao. Il Manaus disputa il campionato di Serie C, che sarebbe dovuto iniziare ai primi di maggio, ma in questo momento non sappiamo nemmeno quando potremmo tornare ad allenarci. Il campionato statale è stato sospeso definitivamente e noi rimaniamo campioni del primo turno: l’unica cosa certa al momento che i campionati statali non si concluderanno, perché il calendario non ha date disponibili. Per quanto riguarda le altre competizioni, non sappiamo se cambieranno il format e fare come in Europa per una questione di tempistiche. Quello che uccide il calendario brasiliano sono i campionati statali, perché non hanno senso logico: è come se facessero un torneo in Italia con le squadre di Eccellenza che affrontano quelle di Serie A, B e C. L’anno scorso quando ero al Sao Bento abbiamo giocato 12 partite in 40 giorni, mia moglie non la vedevo mai (ride, ndr)”.
Ha sentito qualcuno dei suoi ex compagni in Italia?
“In queste settimane ho sentito diversi ex compagni che sono rimasti in Italia, come Romulo, Rafael, Farias e quelli dell’Entella. Abbiamo vissuto nove anni lì e abbiamo tanti amici, non solo calciatori. Mia moglie ogni tanto scoppia a piangere perché i nostri due figli sono nati in Italia e lei ama l’Italia quanto il Brasile. Vedere al tg che c’è gente che muore ogni giorno ci rattrista, perché la sentiamo un po’ come la nostra patria”.
Che significato hanno per lei le due stagioni all’Hellas Verona?
“I due anni al Verona sono stati unici e incredibili, sia a livello di risultati che di crescita a livello umano. È stato il periodo più importante della mia carriera. La simbiosi che si era creata con la tifoseria e il rapporto che avevo con la società, non l’ho provata da altre parti: era come se fossi lì da sempre, come se fosse casa mia. Al Bentegodi ho segnato tanti gol e abbiamo vinto il campionato: un qualcosa che ti rimane attaccato alla pelle”.
Qual è il ricordo a cui è più legato?
“Ce ne sono tanti. Mi ricordo del primo gol segnato contro il Novara sotto la Sud, dove ci fu un boato devastante. Un’altra fu lo scontro diretto col Livorno verso la fine della stagione, dove eravamo sotto 1-0 e segnai il gol del pareggio in uno stadio pieno. E poi il 3-0 segnato contro la Juve Stabia, che fu il gol della promozione perché ci permise di essere padroni del nostro destino”.
E la stagione del ritorno in Serie A?
“Eravamo una squadra di ragazzi. Pochi di noi avevano già giocato in Serie A, e non puoi immaginare quanto eravamo carichi: abbiamo fatto il ritiro precampionato in maniera tale da battere qualsiasi squadra ci toccasse. Poi la società è stata brava perché ci ha aggiunto un giocatore di livello come Luca Toni: lui con una squadra di ragazzini era devastante. Era il leader da seguire, quello che ci mancava. A metà anno eravamo quinti, non ci credevamo neanche noi”.
Cosa significava per voi giocare con Toni?
“Giocare con Toni ci ha aiutato tantissimo: potevamo fare cross bassi o alti sapendo comunque che lui ci arrivava. Mandorlini era da tempo che cercava un centravanti così, poi è stato bravo a farci giocare per lui. Potevamo giocare, io, Juanito o Iturbe, ma sapevamo sempre cosa fare, perché Toni era il nostro finalizzatore”.
Com’era nello spogliatoio?
“Lui prendeva in giro tutti. Era difficile trovare un giorno in cui era di cattivo umore. Era uno spogliatoio molto allegro perché c’erano tanti brasiliani e lui che prendeva in giro tutti. Ricordo che parlavamo di macchine e lui ci prendeva in giro perché aveva la Ferrari, oppure capitava spesso che in ritiro si comprasse dei cappelli da cowboy ed era qualcosa di davvero divertente (ride, ndr)”.
Quanto è stato importante per lei Mandorlini?
“Mandorlini è stato importante per me perché ha avuto tanta pazienza: io ero molto istintivo, ma lui mi ha insegnato tanto per quanto riguarda la tattica. Grazie a lui ho fatto molto bene nella stagione in Serie B. Le sue 2-3 indicazioni prima della partita erano sempre molto importanti.
Cosa pensa del Verona attuale?
“L’Hellas mi ha fatto una buona impressione. Inizialmente ero un po’ scettico perché Juric è simile a Gasperini, uno a cui piace giocare a tutto campo. Avevo qualche dubbio che riuscisse a dare alla squadra quell’intensità, ma le risposte sono arrivate dal campo. Hanno un modo di giocare che mi piace tantissimo. È una squadra che segna tanti gol e che subisce poco, probabilmente anche una di quelle che corre di più. Mi ha fatto tanto piacere e spero che se riprenderà il campionato, loro riescano ad arrivare in Europa”.
Quali differenze ci sono tra questo Verona e il vostro?
“Noi eravamo una squadra più attendista, che giocava poi sulle ripartenze, mentre questo Hellas gioca uno contro uno a tutto campo. Probabilmente è questa la grande differenza. Inoltre, noi giocavamo per Toni, mentre loro in attacco hanno più soluzioni e ho visto che tante volte Juric ha giocato senza un punto di riferimento. Quando giocavo con Toni e Ferrari mi trovavo benissimo, perché facevano anche tante sponde e favorivano i miei inserimenti”.
Perché secondo lei Jorginho ha rispettato le aspettative e Iturbe no?
“Jorginho di testa è molto forte. Capisce molto il gioco e ha trovato un allenatore come Sarri, per il quale era fondamentale. Infatti, l’esplosione del gioco di Sarri è coincisa con la presenza in campo di Jorginho. Iturbe è un contropiedista e non si è adattato a giocare in un modo diverso. Al Verona quando recuperavamo palla gliela davamo a lui che in campo aperto era devastante. Non ha trovato un’alternativa di gioco e quando sei in una grande squadra, capita spesso che l’avversario si chiuda nella sua metà campo e conceda pochi spazi”.
Vedi possibile per l’Italia giocare nell’anno solare?
“Credo che sia difficile perché in estate fa caldo. In Sud America siamo abituati perché ci sono 35° tutto l’anno, in Italia invece il clima è diverso. Cambiare dopo tanti anni non credo sia una grande idea”.
FONTE: CalcioHellas.it
Martinho: “Verona la considero casa mia. Mi sento metà veronese. Mandorlini è stato come un padre per me”
aprile 8, 2020
Ospite nella quotidiana finestra (ore 18) sul profilo Instagram di Hellas Live, l’ex esterno dell’Hellas Verona, Martinho.
”In Brasile siamo da due settimane in quarantena, più per precauzione. Ci saranno molti contagiati da noi e per questo bisogna prepararsi. Dobbiamo chiedere aiuto a Dio ma sappiamo che lui è con noi in mezzo a questa tempesta. Il primo ricordo di Verona? Il gol contro il Novara sotto la Sud. È bellissimo per me rimembrare quella emozione che rimarrà sempre dentro di me. Come il gol in casa della Juve Stabia. A Verona mi legano grandi ricordi: mi sono sposato alla casa di Giulietta e quando torno nella vostra splendida città, per me è come tornare a casa. Mi sento metà veronese. Il rapporto con Sogliano? È stato molto bello il primo anno. Poi ho un po’ sofferto il secondo perché Mandorlini non giocava con due esterni alti. A Carpi poi, sempre col ds, ho pagato la situazione che c’era tra lui ed il presidente, mentre a Bari ci siamo lasciati male – ha dichiarato Martinho – Alla prima di campionato, 1-1 a Modena col gol su punizione di Bacinovic, ricordo che subentrai a Hallfredsson. Una stagione importante la nostra che si concluse nel migliore dei modi col ritorno dell’Hellas Verona in Serie A, un campionato comunque difficile, dove incontrammo sul nostro cammino pochi momenti di difficoltà. La partita più bella in gialloblù? Quella di Bari con la mia doppietta al rientro dopo l’infortunio. Ricordo poi che nelle ultime tre partite ero infortunato e facevo fatica a calciare di sinistro. Nella festa contro l’Empoli, speravo di giocare pochi minuti ma Mandorlini mi disse che non voleva rischiare che mi facessi ancora male. Peccato perché ci tenevo molto a partecipare a quella gara che valse il ritorno nella massima serie italiana. La Serie A con l’Hellas Verona? Eravamo tutti carichi, spinti da un ambiente straordinario. E poi con Luca Toni, che giocatore… Mi faceva strano vederlo nel mio spogliatoio ma da subito si è calato nella parte mettendoci tutti a nostro agio. Giocare con lui era facile, bastava mettergli il pallone in area ed al resto ci pensava lui. Il primo gol in A? Impossibile dimenticarlo: in casa contro il Sassuolo, su invito di Gomez. Con l’arrivo di Iturbe, quell’anno trovai meno spazio ma il rapporto con Mandorlini è sempre stato importante, lo considero come un padre. Le mie stagioni più importanti sono state con lui, mi ha messo nel modo migliore di esprimermi in campo ed il rapporto con lui è restato forte anche col passare del tempo, come con Rafael, Romulo, Nenè e Rafa Marquez, mentre ho perso un po’ i contatti con Jorginho e Moras, che mi deve ancora una cena (ride, ndr). I tifosi dell’Hellas? Straordinari, sempre al fianco della squadra. Ricordo benissimo la presentazione allo stadio di via Sogare, quante emozioni e risate. Forse quelle di Bari e Catania sono le tifoserie che più si avvicinano ai tifosi del Verona, ma come quella gialloblù non ce ne sono. Martinelli? Un pezzo fondamentale della mia esperienza all’Hellas. Prima della partita c’era sempre, una volta a settimana veniva al campo di allenamento nonostante i suoi problemi di salute. A differenza del presidente Setti, che gestisce da imprenditore la squadra, Martinelli era il primo nostro tifoso, attaccatissimo alla squadra. Il Verona di Juric? Mi ricorda il nostro quando girammo a 32 punti. Che campionato che stava facendo l’Hellas, meritano tutti grandi complimenti. Dopo la parentesi all’Entella, ho deciso insieme alla mia famiglia di tornare in Brasile, ma uno dei miei obiettivi prossimi è quello di giocare ancora una volta in Italia. La mia famiglia è innamorata della vostra terra. Chissà, magari un giorno riuscirò a tornare a giocare in Italia. L’importante è trovare una società con un progetto serio. Saluto tutti i tifosi dell’Hellas Verona, il loro rispetto ed affetto di riempie d’orgoglio”.
FONTE: TGGialloBlu.it
RESTO DEL MONDO
UFFICIALE: Martinho riparte dal Brasile: ha firmato col Sao Bento
02.04.2019 11:11 di Tommaso Maschio
L’attaccante esterno Raphael Martinho torna in patria dopo quasi 10 anni di militanza in Italia (Catania, Cesena, Hellas Verona, Carpi, Bari, Ascoli e Virtus Entella). Il classe ‘88 è stato infatti ufficializzato dal Sao Bento, club che milita nella Serie B brasiliana firmando un contratto fino al termine della stagione.
“Per me è arrivato il momento di tornare a casa, ne avevo bisogno dopo aver giocato a lungo in Italia e mostrato le mie qualità. - ha spiegato Martinho - Questa è un’ottima opportunità, questo è un club organizzato e serio e spero di poter contribuire al bene di questa squadra in questa stagione”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
STAGIONE 2018-19 + - =
Arriva Martinho, un rinforzo per il centrocampo
01 Settembre 2018
Arriva Martinho, un rinforzo per il centrocampo
La Virtus Entella comunica di aver raggiunto l’accordo con il calciatore Raphael Martinho Alves de Lima (centrocampista, nato a Campo Grande il 15 aprile 1988).
Un caloroso benvenuto da parte del presidente Gozzi e di tutta la famiglia Entella.
FONTE: Entella.it
STAGIONE 2017-18 + - =
Calciomercato: Raphael Martinho primo rinforzo.
08 January 2018
L'Ascoli Picchio FC 1898 S.p.A. comunica l'acquisizione a titolo definitivo dall' FC Bari 1908 fino al 30 giugno 2018, con rinnovo automatico in caso di permanenza in Serie B, del centrocampista Raphael Martinho Alves de Lima. "Martinho", trent'anni il prossimo 15 aprile, è nato a Campo Grande in Brasile ma ha doppia cittadinanza; va a rinforzare lo scacchiere bianconero con la sua lunga esprienza maturata sui campi di Serie A e B nelle file di Catania, Cesena, Hellas Verona, squadra con cui ha ottenuto la promozione in massima serie, Carpi e infine Bari.
Il calciatore, al quale il Club di Corso Vittorio Emanuele rivolge un caloroso benvenuto, si è aggregato ieri al gruppo per il primo allenamento agli ordini di Mister Cosmi.
FONTE: AscoliPicchio.com
STAGIONE 2016-17 + - =
Martinho, Bari-Verona tra presente e passato: che ricordi la doppietta al ‘San Nicola’! Ma sabato…
FACCIA A FACCIA TRA GLI SCALIGERI ED IL CENTROCAMPISTA BRASILIANO. CHE ORA PUNTA A RITAGLIARSI SPAZI IMPORTANTI IN PUGLIA
20 aprile 2017 Domenico Brandonisio
Quel 27 febbraio del 2013 (occasione in cui realizzò la sua unica doppietta in carriera) dev’essere rimasto particolarmente impresso nella testa di Raphael Martinho. E chissà se, a quei tempi, il centrocampista brasiliano avrebbe mai immaginato di vestire la maglia del Bari e di giocare – da avversario – una sfida contro il ‘suo’ Hellas Verona. Tutto ciò sabato pomeriggio sarà realtà, nella speranza di recuperare quella forma e quegli antichi fasti che proprio in riva all’Adige lo avevano reso noto alle grandi platee del nostro calcio.
VERONA FELIX – Sono state intense le due stagioni con gli scaligeri dal 2012 al 2014. La prima si concluse con lo storico ritorno in Serie A, la seconda sfiorando per pochissimi punti una qualificazione in Europa League che sarebbe stata ampiamente meritata. E lui, Alves De Lima Raphael, era spesso risultato tra i giocatori cardine dello scacchiere di Mandorlini: i gol messi a segno in B furono 10 in 30 presenze, soltanto 2 in 20 gare l’anno dopo ma contro avversari di ben altro calibro e spessore. Meglio le cose andranno al suo connazionale Jorginho, ma questa è un’altra storia. Cross, dribbling, giocate personali di buona fattura, gol. In gialloblù ha fatto parlare molto di sé, vestendo i panni del motorino.
DA CATANIA A BARI – Positiva, malgrado tutto, anche l’esperienza col Catania (20 presenze, 3 gol), meno quella col Carpi (11 presenze, 0 gol) alla corte di Castori e nuovamente in Serie A. Nel frattempo, a causa anche di qualche problema fisico, Martinho qui a Bari non è sempre riuscito a mettere del tutto in mostra le sue qualità. I dati legati alle sue presenze lo confermano. Appena 699 sono i minuti giocati tra Coppa Italia e Serie B (489 in campionato, 210 contro Cosenza e Palermo). Lunedi, tuttavia, è tornato in campo dopo una lunga serie di panchine e mancate convocazioni (ultima presenza lo scorso 17 novembre, Bari-Spezia 1-1): col Carpi, malgrado la debacle generale, la sua non è stata una prova da buttare.
CERCASI GRAN FINALE – E la speranza, in questo finale di campionato, è che la sua freccia possa tornare a scorrere fulminea nei campi della cadetteria. E’ ottimista il suo procuratore, Joao Santos, ai microfoni di tuttomercatoweb: “È rientrato dopo due mesi, ha fatto una buona partita. È un giocatore importante, speriamo che il Bari faccia i playoff perché sarebbe fresco per il rush finale”. Nei galletti, a anche a causa delle assenze pesanti di Brienza e Floro Flores, c’è effettivamente bisogno di quel pizzico di brio, fantasia ed imprevedibilità necessarie per fare la differenza. Il brasiliano classe 1988 è chiamato a rispondere presente ed a mettere alle spalle gli acciacchi del passato: ci riuscirà?
FONTE: BariNelPallone.it
NEWS
Martinho: “Quella doppietta al Bari con la maglia del Verona…”
“In gialloblù le mie stagioni migliori”
di Redazione Hellas1903, 03/08/2016, 17:10
In occasione della sua prima conferenza stampa da giocatore del Bari, Raphael Martinho ricorda le due stagioni trascorse a Verona, che coincidono con il suo periodo migliore da quando è in Italia: “Nel biennio di Verona credo di aver dato il meglio sin qui: purtroppo sono stato condizionato da alcuni infortuni, ora sono qui per riscattarmi”.
Inoltre, il centrocampista brasiliano non dimentica nemmeno quella doppietta realizzata, a febbraio 2013, con la maglia gialloblù proprio allo stadio “San Nicola” che regalò al Verona 3 punti fondamentali in chiave promozione: “Ho qualcosa da farmi perdonare (ride, ndr), mi auguro di fare presto gol anche con la maglia del Bari”.
FONTE: Hellas1903.it
Calciomercato Bari, colpo Martinho: l'ingaggio è ufficiale
Preso a costo zero il brasiliano ex Carpi. Per lui un contratto biennale
sabato 30 luglio 2016
BARI - Nel prossimo campionato di serie B, Raphael Martinho vestirà la maglia del Bari. Lo rende noto il club biancorosso sul proprio sito ufficiale. Il centrocampista brasiliano ha firmato un accordo biennale ed arriva in Puglia a costo zero, avendo rescisso il contratto che lo legava al Carpi.
LA REGIA DI SOGLIANO - Al Bari Martinho ritrova Sogliano dopo le esperienze a Verona e, da ultimo, proprio in Emilia.
FONTE: TuttoSport.com
Calciomercato Carpi, Martinho rescinde il contratto
Calciomercato Carpi, Martinho rescinde il contratto
L'esterno brasiliano non sarà più un giocatore del club emiliano: le due parti hanno raggiunto un accordo consensuale
© LaPresse
GIOVEDÌ 28 LUGLIO 2016 18:42
CARPI - Il Carpi ha reso ufficiale, tramite una nota sul proprio sito, di aver trovato un accordo consensuale con Raphael Martinho per la rescissione del contratto. L'esterno brasiliano aveva firmato un contratto triennale con il club emiliano il 28 luglio 2015, stesso giorno in cui rescisse il contratto con il Catania. Il giocatore ha chiuso la scorsa stagione con 13 presenze nel campionato di Serie A.
LA NOTA UFFICIALE - "Il Carpi F.C. 1909 comunica di aver raggiunto nella giornata odierna l’accordo per la risoluzione consensuale del rapporto con il calciatore Alves de Lima Raphael Martinho"
FONTE: CorriereDelloSport.it
STAGIONE 2015-16 + - =
28.07.2015 | 18:12
Ufficiale: Martinho al Carpi, tutto confermato
“Il Carpi F.C. comunica l’ingaggio del calciatore Raphael Martinho, svincolatosi dal Calcio Catania. Il centrocampista brasiliano ha firmato un contratto che lo legherà ai colori biancorossi per le prossime tre stagioni”: con questa nota, apparsa sul proprio sito internet, il Carpi ufficializza l’arrivo del brasiliano Martinho e, contestualmente, manda in porto la nostra esclusiva del 24 luglio, quando vi avevamo dato l’operazione sostanzialmente per definita.
FONTE: AlfredoPedulla.icom
STAGIONE 2013-14 + - =
16:08 | 20/06
Catania, riscattato Martinho
All'Hellas Verona andrà un milione di euro
CALCIOMERCATO MARTINHO CATANIA - Colpo a sorpresa. Il Catania, dopo aver lavorato a fari spenti per diversi giorni, ha piazzato il colpo Martinho. Il brasiliano, centrocampista mancino classe '88 che proprio il Catania portò in Serie A, è stato riscattato dall'Hellas Verona, che, in un primo momento, pareva destinato a confermarlo in vista della prossima stagione.
DETTAGLI - A rivelarlo è 'gianlucadimarzio.com', secondo cui i rossazzurri hanno sborsato circa un milione di euro per la seconda metà del cartellino. Scelta a sorpresa, anche perché, dopo una breve parentesi al Cesena, Martinho sembrava aver trovato all'Hellas Verona la sua dimensione ideale: 54 presenze e 12 gol in due stagioni, coronate dalla promozione in Serie A. Una promozione che, adesso, proverà a riconquistare con il Catania: per lui sarà un ritorno alla base.
by Giovanni Maffeis
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE B
Catania, ag. Martinho: "Torna per centrare subito la promozione in A"
20.06.2014 20.23 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Joao Santos, agente di Raphael Martinho, centrocampista appena riscattato dal Catania dalla comproprietà esistente con il Verona, ha parlato ai microfoni di ItaSportPress: "Martinho ha una voglia matta di riportare il club che gli ha dato l'opportunità di arrivare in Italia nel massimo campionato. Ringrazia Verona squadra e tifosi ma adesso comincia una nuova avventura".
SERIE B
ATAHOTEL EXECUTIVE - Catania a sorpresa: Martinho tutto rossoazzurro
20.06.2014 15.55 di Alessio Alaimo Twitter: @alaimotmw
Incredibile mossa del Catania. A sorpresa Raphael Martinho va al Catania. Era in comproprietà con il Verona, ha avuto la meglio il club rossoazzurro per circa 1 milione. Un rinforzo importante per il Catania in vista della prossima stagione. Evitate le buste grazie all'abilità dell'AD Cosentino e alla disponibilità del Verona.
SERIE B
UFFICIALE: Catania, torna Martinho. Riscattato interamente dal Verona
20.06.2014 17.17 di Gianluca Losco Twitter: @MrLosco
Martinho torna ufficialmente al Catania. Il club etneo ha comunicato di aver risolto a proprio favore la compartecipazione del giocatore, precedentemente a metà con l'Hellas Verona. Il brasiliano passa quindi a titolo definito ai rossoazzurri.
ALTRE NOTIZIE
Serie A, 3a giornata, Top Ten TMW
17.09.2013 10.01 di Alessio De Silvestro
Si è chiusa da poco la terza giornata del campionato di Serie A. Bello e con tanti gol il posticipo del lunedì sera tra Parma e Roma, con la vittoria dei giallorossi, che sbloccano la gara nella ripresa. Vincono anche in questo turno: Lazio, Napoli, Verona, Livorno e il Genoa nel derby della Lanterna. Pareggiano Milan e la Fiorentina con il Cagliari con tante polemiche anche da parte di Montella e il brutto infortunio di Gomez. Questa settimana nella Top Ten TMW troviamo:
[...]
Martinho: Aveva impressionato nelle prime partite soprattutto contro il Milan, adesso ha preso anche la mira: abbina qualità e quantità come i migliori centrocampisti moderni. Duttile
[...]
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Martinho: "La Juve? Sarà una partita fantastica"
Postata il 16/09/2013 alle ore 22:00
VERONA - Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno gialloblù, Martinho, rilasciate durante la trasmissione Vighini Show in onda su TeleNuovo: "L'infortunio? Ho solo un affaticamento, sto bene. Con il Sassuolo il mister non voleva rischiare e così sono uscito. Siamo partiti bene e concentrati, peccato non averla chiusa nella prima frazione. Nella ripresa i miei compagni sono stato grandi e hanno tenuto il risultato. Siamo contenti per i 6 punti in tre gare, però manteniamo i piedi per terra anche se la vittoria di domenica vale doppio. Passaporto italiano? Si c'è l'ho perché avevo un bisnonno italiano. Il mio sogno è quello di arrivare nazionale, se Prandelli mi chiama ci vado sicuramente, anche se credo che il mio percorso nel calcio sia ancora lungo. La serie A? Sto facendo bene perché vengo da un anno buono e mi sono preparato alla grande per essere al meglio quando sarebbe iniziata questa difficilissima sfida che è la serie A. Cacia? É partito bene allenandosi alla grande e secondo me ha fatto bene anche contro il Sassuolo, peccato non sia entrato il tocco di testa ad inizio partita, meritava il gol. La Juventus? Sarà durissima, loro sono dei campioni che corrono molto. Ti pressano alto e non ti lasciano giocare. Sarà una partita fantastica e giocare nel loro stadio è motivo d'orgoglio per noi, speriamo di fare il colpo come con il Milan".
Ufficio Stampa
Martinho: "Una sconfitta per crescere" / VIDEO
Postata il 01/09/2013 alle ore 20:52
VERONA - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Martinho. Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 3-0 contro la Roma, 2a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Abbiamo giocato bene per circa un'ora, poi, dopo il primo gol, abbiamo perso la testa. Mi dispiace, ma questa sconfitta ci servirà da lezione. Il mercato? Per me la squadra sta lavorando bene già così. Ripartiremo da questi dieci minuti giocati male. La prestazione? Complessivamente buona, ma dobbiamo cercare di migliorare già dalla prossima partita".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Roma 3-0 Verona: Martinho |
16.09.2013
Gioia Martinho «Bella vittoria e gol pesante»
«Sono uscito per un affaticamento Meglio così, non potevo rischiare»
«Ma va a quel paese. A Catania non ne facevi mezzo di gol, proprio contro di me dovevi segnare...». È gustoso il dopo partita fra Martinho e Schelotto, l'ultimo acquisto in casa Sassuolo, ex compagno di squadra del brasiliana in terra sicilian. «Eh sì, con Schelotto siamo amici», commenta con un sorriso radioso l'esterno d'attacco del Verona. Come sono lontani per Martinho i tempi che si doveva sacrificare proprio in Serie B e magari contro il Sassuolo come esterno basso o di metacampo. È lui più di Jankovic, l'uomo in più dell'Hellas sulla fascia sinistra. «Sono contento, abbiamo fatto un grande primo tempo e dovevamo chiuderla lì la partita ed invece...».
Ed invece capita che dopo Maietta, anche l'altro pilastro del Verona formato «made in cadetteria» debba dare forfait e le fondamenta di casa Hellas hanno cominciato a scricchiolare. «Per fortuna - sorride ancora Martinho - ci ha pensato Rafael. Lui è fatto così qualche paratissima a gara riesce sempre a farla. Sono felice, sono tre punti d'oro. Per me non preoccupatevi. Con il mister tra il primo e il secondo tempo abbiamo deciso di non rischiare. È solamente un affaticamento muscolare, nulla più. Un paio di giorni di riposo e torno come nuovo. Maietta ne avrà per un po' invece, mi dispiace. Mimmo è un grande, è il nostro capitano».
Martinho va gestito, com'è stato fatto l'anno scorso. Troppo importanti le sue accelerate, le sue giocate per non averlo in squadra. Il brasiliano non conosce nessun altro modo di giocare al calcio. Lui va sempre col gas aperto, peccato che la sua ciclistica, per usare un termine motoristico, a volte non riesca a supportare tutti i suoi cavalli. «Sto bene - ammette - siamo un bel gruppo e i nuovi si stanno inserendo alla grande, vedrete adesso riusciremo a fare qualche punto anche in trasferta. Il rigore reclamato dal Sassuolo? Non si può mica tagliare il braccio Moras. No, non era proprio rigore quello là».
03.07.2013
Adesso Martinho non si ferma più «Voglio i derby...»
PROTAGONISTI. Il brasiliano non vede l'ora di assaggiare la A. «Saranno partite speciali, vorrei vincerle tutte e due. Mi tengo stretta la maglia numero 6, l'avevo già in Brasile e porta bene...»
Ha imparato a volare Martinho. I piedi ben saldi per terra, la testa che regala prodezze. La voglia di danzare samba a ritmo del Bentegodi. É pur sempre torcida anche questa. Un tifo scatenato quello veronese. Uno stadio pieno zeppo di passioni. Martinho si é infilato dentro la parte giusta. Quella del protagonista. Assist, progressioni, reti. Tante reti. L'uomo che ha scelto la fascia mancina come terra di conquista, ha sorpreso tutti. E adesso non vede l'ora di ritrovare la serie A. L'Hellas come compagno di viaggio. Dal Brasile arriva una cartolina piena di sogni, di entusiasmo.
Martinho, che cosa le fa più piacere pensando alla nuova stagione? "La cosa che mi fa più piacere è ritrovare la serie A entrando dalla porta principale, con una promozione così importante e così speciale".
Qual è la partita che vuole giocare più di tutte le altre? "La prossima. Per come vivo il calcio io la prossima partita è sempre quella che voglio giocare, è sempre la più importante".
Crede possa essere l'anno della consacrazione di Jorginho? "Lui ormai è già un giocatore di rilievo per noi, ha fatto un grande campionato l'anno scorso, è cresciuto molto come e questo sarà un anno molto importante per lui".
Qual è il giocatore che stima di più della A? "Ho tanti amici che ho conosciuto ai tempi di Catania e Cesena, difficile dire solo un nome, preferirei dire tutti quelli che sono stati sempre vicino a me".
Un pensiero sul derby ritrovato con il Chievo? "Il derby è una festa a parte, sarà molto bello il nostro, vogliamo vincere tutte le due partite come regalo per i nostri tifosi".
Conosce Luciano del Chievo? Vi siete parlati? Il derby parlerá anche brasiliano "Non lo conosco di persona, lo conosco perché ho giocato contro di lui un paio di volte, ma comunque è un grande giocatore e una bandiera del Chievo".
Verona sta per prendere Toni: che cosa ne pensa? "È un campione del mondo, sicuramente un giocatore con una storia importante. Sarebbe un gran bel colpo per noi e una pedina di grande prestigio".
Che fotografia conserva della promozione? "Sicuramente la gioia al fischio dell'arbitro al termine della sfida con l'Empoli, quando si è concretizzata la certezza di essere in A, la gioia di aver raggiunto un obiettivo così difficile e così importante".
C'è stata la possibilità di finire a giocare in un'altra squadra dopo il buon campionato disputato all'Hellas? "Sinceramente no, perché appena abbiamo vinto il campionato il direttore mi aveva detto che voleva riscattarmi dal Catania. E da lì già sapevo che sarei rimasto a Verona".
Cambierà numero di maglia? "Penso di no, il 6 è il numero che usavo in Brasile prima di venire in Italia, e quindi anche per un po' di scaramanzia questo numero diciamo che mi porta bene. Me lo terrò anche in serie A".
Deve scegliere un giocatore del Verona di oggi da non far partire assolutamente. Che nome fa? "Direi sicuramente Rafael. Una grande squadra parte sempre da un gran portiere, e noi abbiamo lui".
Prima giornata di campionato. Immagini di giocare al Bentegodi. Contro chi? "L'unica cosa che immagino è che chiunque arriverà al Bentegodi sarà una grande squadra, quindi penso prima di prepararci bene per affrontare questo campionato molto difficile".
Simone Antolini
FONTE: LArena.it
STAGIONE 2012-13 + - =
Ufficiale: ecco i 4 riscatti gialloblù
Postata il 17/06/2013 alle ore 20:47
VERONA - L'Hellas Verona FC comunica che sono stati esercitati i riscatti per i seguenti calciatori:
MARTINHO: esercitato il riscatto della metà del cartellino dalla società Calcio Catania.
AGOSTINI: esercitato il riscatto definitivo del cartellino dalla società Torino FC.
LANER: esercitato il riscatto della metà del cartellino dalla società UC AlbinoLeffe.
BIANCHETTI: esercitato il riscatto della metà del cartellino dalla società FC Internazionale.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
PRIMO PIANO
Hellas Verona, Martinho: "Il gruppo il nostro segreto"
18.05.2013 22:00 di Redaz. TuttoB.com
Martinho racconta a Sportitalia il segreto della promozione degli scaligeri: "La nostra forza è stato il gruppo. Siamo stati sempre uniti e coesi fra di noi e abbiamo meritato la promozione in Serie A".
FONTE: TuttoB.com
28.04.2013
Martinho non finisce di stupire «Questo è un grande gruppo»
LA RIVELAZIONE. A colloquio col brasiliano, a segno anche ad Ascoli, sempre più determinante negli schemi gialloblù
«Non contano le cose personali, la squadra prima di tutto. Spero che Juanito mi superi, a noi servono i suoi gol per conquistare la A...»
Simone Antolini ASCOLI Vola pure lui. Insieme al Verona. Non si ferma più Martinho. Nella felice giornata in terra picena, il brasiliano ha ritrovato la via del gol. Bella abitudine. Mai persa nel corso di una stagione che per lui si é rivelata essere sontuosa. Nove reti e la faccia sorridente di chi sa di avere fatto tutto bene fino in fondo. La cinquina contro l 'Ascoli vale per la classifica, per l'onore, per l'orgoglio. Ma anche per il futuro. Obbiettivo? Vincerle tutte da qui alla fine per cercare di strappare il pass diretto per la serie A.
Martinho, ha deciso di tenere testa a Gomez e Cacia? Segnano tutti e due, e lei sta al passo. L'allegra banda del gol porta gioia e spensieratezza. "Porta soprattutto una vittoria. E ne avevamo tanto bisogno. In passato, magari, ci era capitato di essere meno concreti. Ma stavolta é andata in maniera molto diversa. Sono contento per i compagni che segnano ma anche per me. Mi é capitato di ritrovare il gol. Ottimo. Ma mi é piaciuto soprattutto il modo in cui la squadra ha affrontato la partita. Siamo stati pressoché perfetti". Due partite, sei punti e nove gol. É un Verona stratosferico. E gli avversari erano di tutto rispetto. Il Brescia che cercava un pass per i playoff e l' Ascoli condannato a muovere la classifica per evitare di retrocedere "Il merito é del mister che ci ha caricato nella giusta maniera. Eravamo consapevoli di quello che ci aspettava qui ad Ascoli e abbiamo trovato da subito le motivazioni giuste per prendere in mano le redini della partita. Sapevamo di non dover concedere nulla al nostro avversario. E ci siamo comportati di conseguenza. Siamo stato molto concreti sotto rete, sfruttando al meglio le palle gol create nel corso della prima parte della gara. É stato uno show del Verona". E poi la gestione della ripresa é stata perfetta... "Non abbiamo rischiato nulla. C'era da gestire anche la situazione dei diffidati in vista della partita di venerdì contro la Pro Vercelli. Era giusto giocare così il secondo tempo dopo avere messo al sicuro il risultato".
Bene, bravi, bis. Adesso, però mancano tre partite alla fine della stagione e il Verona non potrà sbagliare più nulla. "Lo sappiamo. Ed é proprio dall'inizio del campionato che andiamo in campo per vincerle tutte. La volontà non é mai venuta meno. Ma adesso dobbiamo prendere una partita alla volta. Senza fretta. Con la giusta concentrazione. Non è mai fa le mantenere alto il livello di attenzione, ma arrivati a questo punto della stagione, abbiamo il dovere di essere sempre al top e dovrà essere così da qui alla fine del torneo". Martinho, Cacia é imprendibile nella classifica marcatori. Ma tra lei e Gomez, che l' appaia a quota nove, chi farà più gol? "Spero vivamente lui. É un attaccante e abbiamo bisogno delle sue reti. Ma in questo momento abbiamo bisogno proprio di tutti. Non conta la gioia personale, ma il raggiungimento del nostro obiettivo. Lo inseguiamo da inizio stagione. E adesso vogliamo farci trovare pronti. Ci mancano tre partite e sappiamo di doverle giocare sempre al massimo, com'è stato ad Ascoli. Se siamo questi, niente ci può preoccupare".
02.03.2013
Quanto corre l'Hellas quando gioca Martinho
UNA DOPPIETTA D'AUTORE. Grande protagonista nella vittoria di Bari, da quando ha ritrovato la condizione fisica la squadra di Mandorlini ha ripreso la corsa
Ha giocato 18 gare da titolare e il Verona ha raccolto 40 punti con una media di 2,22 a partita In gialloblù ha già segnato sei gol
Effetto Martinho. Dirompente. Con lui o senza di lui non è la stessa cosa. Tutt'altro. Come avere una marcia in più, certificata dai numeri e sperimentata lungo un campionato che ha detto a chiare lettere come quel ragazzo brasiliano dalla faccia pulita sia esattamente quello di cui il Verona ha bisogno per uscire dagli schemi e cambiare passo. La chiave d'accesso giusta, il grimaldello capace di trovare un pertugio in ogni difesa. L'uomo in grado di spaccare certe contese ruvide quando meno te l'aspetti, una manna dal cielo per chi deve settimanalmente fare i conti con difese bunker e spazi ridotti all'osso. L'Hellas con Martinho titolare vale 2,22 punti a partita, quello senza Martinho arriva a malapena a quota 1,33 e non va oltre. La forbice è ampia, magari meno visibile ad occhio nudo se pensi a tutti i talenti che Mandorlini ha fra le mani. L'asso vero invece è proprio lui, trasformato da semplice vice-Hallfredsson in una colonna a cui viene naturale chiedere spesso e volentieri l'acuto decisivo.
ANDAMENTO LENTO. Il Verona ha vinto solo tre partite delle dieci che hanno visto Martinho guardare i suoi compagni dalla tribuna o in panchina. Ha perso a Cittadella, Brescia e Novara. E non è andato al di là del pari contro Modena, Pro Vercelli, Empoli e Reggina. L'infortunio e uno stop lungo oltre le previsioni dal Cesena in avanti hanno rallentato anche il Verona, che fino a quel giorno aveva portato a casa 31 punti in 14 giornate ad un passo da serie A ad occhi chiusi. Fino alla quindicesima giornata Martinho era sempre rimasto in campo, fra le riserve solo al debutto a Modena quando Mandorlini era ancora dell'idea che sulla sinistra Fatic potesse tornare quello della Primavera dell'Inter. Speranza vana, ma la falla è stata coperta in fretta e chiusa definitivamente con Agostini, il cui recupero permetterà a Mandorlini di giocarsi Martinho più vicino alla porta avversaria.
SEI MERAVIGLIE. Il valore del brasiliano che adora Kaka non è solo nei gol, comunque sei ed uno più bello dell'altro. Figli di classe purissima e lucidità estrema, di doti fisiche che ti permettono di correre come un centometrista anche nel recupero (vedi Bari ma non solo) e di un sinistro che vale quanto quello di un grande attaccante. Martinho ha timbrato il cartellino col Novara, ha chiuso la contesa a Livorno e Terni, ha segnato con il Crotone probabilmente il gol gialloblù finora più bello della stagione (partendo nei tre davanti), ha di fatto battuto da solo il Bari rendendo relativamente agevole una contesa più complicata di quanto non abbia detto il risultato alla fine. Martinho pesa tanto, perché ha segnato quanto Gomez (ma senza rigori) e più di Rivas, Bojinov, Carrozza, Cocco, Grossi e Sgrigna messi insieme. Decisivo, appena si accende. E ultimamente basta davvero un attimo, la soluzione ora come ora più sbrigativa per andare in porta.
FUTURO PROSSIMO. Martinho è in prestito dal Catania, dopo una stagione così così passata anche da Cesena. Il Verona ha in tasca l'opzione del riscatto della metà del cartellino a un prezzo già fissato. Una cifra scritta nell'accordo, ragionevole, senza variabili dipendenti da quello che sarebbe stato il suo rendimento all'Hellas. Un affare già da ora, Il diesse gialloblù Sean Sogliano ha in mano un jolly facile da giocare e certamente la sfrutterà al momento giusto. Non c'è fretta, metà Martinho è già dell'Hellas prima ancora di sedersi ad un tavolino. C'è poco da trattare, è già tutto scritto. Meglio così.
A.D.P.
28.02.2013
«Sto bene, mi gira tutto a meraviglia»
Il centrocampista brasiliano sugli allori al San Nicola
Gianluca Tavellin BARI
E sono sei. Martinho brinda "twittando" con amici e parenti la sua prima sufficienza da bomber. Sei reti, aggancio a Gomez ed un ruolo da esterno alto conquistato partendo dal basso.E già perchè la gamba d'oro del giovane brasiliano nelle ultime partite, Bari compresa, ha fatto di tutto sulla corsia sinistra: dal terzino, al centrocampista all'ala sinistra. «Sono contento», esordisce così in sala stampa, «abbiamo fatto una grande partita e siamo ad un solo punto dal Livorno, bellissimo». Martinho è stato devastante. In qualche occasione sembrava "solo contro tutti". Là nel bel mezzo della cattedrale meno famosa di Bari: il San Nicola di Poggiofranco, non certo la straordinaria Abbazia dedicata al Santo della città e degli Ortodossi, attorniato da giocatori del Bari.
Veloce, rapido con grande tecnica ed un progressione simile al più celebrato Pierino Fanna, il turbo dello scudetto gialloblù. «I miei compagni mi spingevano ad andare, anche il mister mi urlava dalla panchina...». Anche Sogliano, aggiungiamo noi, urlava dalla panchina quando Iunco, un ex, ha cercato di falciarlo. «Solo una botta, niente di preoccupante. Sono felice perchè sto attraversando un buon momento dopo il lungo stop. Le gambe girano, la testa pure. Non so cosa posso chiedere di più». Tutti a complimentarsi con lui. E' una doppietta importante. Scomodato Fanna, possiamo scomodare anche Preben Larsen Elkjaer, che al Bentegodi aveva, negli anni successivi allo scudetto, passato sul girarrosto per due volte i galletti. A Crotone Martinho nell'occasione della rete aveva ricordato proprio il danese ubriacando di finte il difensore calabrese, un po' come fece Elkjaer con il povero Bogoni nella seconda di campionato ad Ascoli.
Quell'Ascoli che non è riuscito a fermare la schiacciasassi Sassuolo. «Andiamo con calma», avverte Martinho, «adesso dobbiamo superare il Livorno, poi si vedrà. Volevo ricordare a tutti che noi siamo quelli di Novara o quelli con il Vicenza, magari un po' più coinvinti, ma anche in quelle gare avevamo fatto qualcosa di buono. Avremmo potuto battere il Vicenza e pareggiare a Novara». Martinho ha la stessa frequenza di mister Mandorlini che sta rispondendo ad una domanda sul momento difficile del dopo Novara: «Siamo vaccinati», risponde alla platea di giornalisti il tecnico. Martinho lo indica e sorride, vuole tornare a "twittare" con amici e parenti. Il suo dopo partita da bomber è questo. Il trenino carioca della fascia sinistra gialloblù è pronto a ripartire. La corsa verso la serie A vale pure una fascia percorsa su e giù, come un trenino brasiliano. Quel trenino che in tutto il mondo parte nelle feste, magari con e "Stars on fourty-five", ma in Brasile si balla sulle note di "Aquarela do Brasil" di Ary Barroso.
19.01.2013
Martinho corre già verso la sfida con lo Spezia
LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL. Il mancino brasiliano è rimasto ai margini della squadra per due mesi e ha saltato sette gare di campionato. Ieri ha giocato la partitella. «Sto bene ma ho ripreso a correre dopo 40 giorni, toccherà al mister decidere. Ci aspettano partite dure Tutti giocheranno la gara della vita»
Finalmente in campo. Martinho vede la luce in fondo al tunnel. Ieri pomeriggio il brasiliano dell'Hellas ha partecipato alla prima partitella del 2013, nel ritiro della Borghesiana sta ritrovando la condizione fisica per dare una mano ai gialloblù nella volata finale verso la promozione. Nella prima fase del torneo cadetto l'ex centrocampista di Catania e Cesena è stato una delle «belle sorprese» del Verona come in più di un'occasione hanno ribadito il presidente Setti e mister Mandorlini. Buon dribbling, un sinistro potente, fa della progressione palla al piede il suo punto di forza. Ha garantito spinta sulla fascia quando il tecnico l'ha fatto giocare da terzino sinistro ma s'è fatto apprezzare anche in mezzo al campo o nel tridente offensivo com'è successo a Crotone, per esempio, dove ha segnato un gol e «fatto a fette» in più di un'occasione la difesa avversaria.
Due mesi fa, prima della partita con il Cittadella, lo stop per un problema muscolare. Una lunga sosta ai box, sette partite di campionato saltate - proprio nel periodo più delicato del Verona - e un recupero difficile. Adesso il ritorno in campo è più vicino, durante la sosta Martinho ha intensificato la preparazione, in ritiro si sono visti i progressi fatti e già al «Picco» potrebbe tornare in campo per affrontare lo Spezia. «Ho ripreso a correre dopo quaranta giorni - spiega il giocatore brasiliano - ho accorciato le vacanze di Natale per tornare subito al lavoro. Sto facendo la parte atletica da capo. In questi giorni dovrò testare la mia condizione, potrò rientrare in gruppo e vedere come sto. Poi toccherà al mister decidere». Subito lo Spezia alla ripresa del campionato. Una partita delicata. «Saranno tutte così - continua Martinho - dobbiamo ripetere quello che abbiamo fatto nel girone d'andata. Inutile fare progetti a lungo termine. Andremo sempre in campo per vincere, anche a Spezia. Loro hanno avuto qualche difficoltà ma hanno costruito una buona squadra e adesso hanno cambiato anche il mister per dare una scossa all'ambiente. Però noi non dobbiamo pensare a questo. Bisogna giocare partita dopo partita e andare sempre avanti. Anche perchè alla ripresa del campionato troveremo squadre come Spezia e Reggina in trasferta, poi il derby con il Vicenza. Non sarà facile».
Con un Martinho in più, però, anche Mandorlini potrà valutare alternative importanti. «Quanta rabbia in queste partite fuori - sottolinea l'esterno brasiliano - ma finalmente sto bene. Ci abbiamo messo un po' di tempo per capire dove stava il problema ma adesso tutto si sta risolvendo, non vedo l'ora di tornare per fare una mano ai compagni». Nato a Campo Grande nel 1988, Martinho è approdato in Italia grazie al Catania che, dopo averlo fatto esordire in serie A, l'ha girato in prestito al Cesena. Nell'estate del 2012 l'accordo con l'Hellas e una partenza da applausi. «Non pensavo di andare così bene - ammette Martinho - anche se ci speravo. Ho scelto l'Hellas e il Verona proprio perchè sapevo che potevo rilanciarmi, che questa era la piazza giusta perchè si respira tanta passione». L'obiettivo dei gialloblù è chiaro e la società ha cercato di migliorare la squadra anche nel mercato di gennaio. «Avevamo già una buona squadra - conclude Martinho - ma l'arrivo di due giocatori importanti come Agostini e Sgrigna sono un segnale importante per tutti.Soprattutto per gli avversari. L'avevano già capito ma se era rimasto qualche dubbio... Adesso tocca a noi favorire l'inserimento dei nuovi».
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Martinho “mastino” del girone d’andata
Postata il 07/01/2013 alle ore 16:29
Nonostante l'assenza il centrocampista rimane al comando, ma grazie al successo di tappa centrato contro la Juve Stabia Rafael si avvicina alla vetta del concorso
VERONA - E’ Alves de Lima Raphael Martinho “Il Mastino del Bentegodi” del girone d’andata, mentre Rafael De Andrade, protagonista assoluto nell’ultima gara interna, quella contro la Juve Stabia, si insedia sul gradino più basso dell’ideale podio alle spalle di Jorginho ed è ora a un passo dalla vetta.
L’estremo difensore gialloblù ha incamerato ben 58 voti nel match con i campani e balza dal sesto al terzo posto della graduatoria generale con 110 voti; prima di lui solo l’ex Catania, che si presenta al giro di boa con 128 preferenze ed il centrocampista classe ‘91, secondo con 123 voti (5 contro gli stabiesi).
Al quarto posto, nel concorso promosso per la 14a stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona FC, Daniele Cacia attestato a quota 88 (1 nell’ultima gara), quindi Juan Ignacio Gomez Taleb con 69 (11 contro la Juve Stabia), Valeri Bojinov con 57 (di cui 16 ottenuti nella decima gara d’andata) e Evangelos Moras con 55.
Mimmo Maietta è ottavo con 40 voti (4 contro la Juve Stabia), Emil Hallfredsson nono con 38, Emanuel Rivas chiude la top ten con 30 preferenze. Quindi il resto del gruppo guidato da Simon Laner, che di voti ne ha 24.
I tifosi potranno ora votare “Il Mastino del Bentegodi” di Hellas Verona-Modena di domenica 30 dicembre.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
Freccia Martinho: «Il mio ruolo ideale? Dove dice il mister»
UN «BRASILIANO» DA APPLAUSI. Ha già segnato tre gol con l'Hellas: «Andare all'attacco è più semplice ma devo crescere anche in fase difensiva, sto lavorando per questo Segnare è bello ma io esulto anche per un assist»
03/11/2012
La ricetta è più semplice di quel che sembra. «Testa e pazienza, per novanta minuti. Recupero compreso, il Sassuolo non è primo per caso». Martinho lunedì sera da qualche parte a sinistra ci sarà anche se le sue condizioni non sono proprio ideali. Nei tre davanti ha impressionato, dietro qualcosa ha concesso. Normale per uno che ha cominciato col pallone fra i piedi da trequartista e che vive nel mito di Kaka. L'emergenza l'ha fatto arretrare fino alla linea dei difensori, ma questa è un'altra storia. Deciderà Mandorlini. «Col Sassuolo vogliamo vincere a tutti i costi», il grido partito ieri pomeriggio da Sandrà e che arriverà forte anche al Bentegodi. La lunga attesa è cominciata, Martinho ha già preso la rincorsa. Ripensa a quel che è stato, agli ultimi istanti di Crotone soprattutto e a quel gol costato due punti. «Il campo piccolo li ha agevolati, perdere palla significava subire il contropiede. Peccato, in fondo la differenza di punti fra noi e il Sassuolo è tutta nei gol subiti alla fine. Per questo non bisognerà distrarsi un attimo da qui in avanti. Quel che è successo a Crotone ci deve servire da lezione».
VIETATO SBAGLIARE. Verona-Sassuolo? Dura giocarla in anticipo a tavolino e a parole, complicato anche buttarla su un calendario dal peso specifico diverso da qui in avanti. Anche se così sembra. Tanti ostacoli per il Sassuolo, qualcuno in meno per l'Hellas. «Magari potrebbe anche essere così, ma senza certi errori nostri adesso saremmo più vicini in classifica e non ci sarebbero sei punti fra noi e loro. Certi episodi certamente non ci hanno favorito, per questo da qui in avanti dovremo essere perfetti». La tesi non convince Martinho, troppe volte il calendario ha ingannato l'Hellas. Vedi lo scorso anno, quando certe trasferte sulla carta morbide si sono trasformate in potentissimi freni nella corsa alla serie A. «Ogni partita è un film diverso. Col Sassuolo sarà durissima, loro mantengono sempre lo stesso atteggiamento. Stanno dietro, tocca a noi trovare la chiave giusta. Dopo avremo la Ternana e poi altri avversari difficili da battere. Come sempre».
IMPRENDIBILE. Col Crotone è stato a tratti incontenibile, una furia a sinistra. Un rompicapo Martinho, compresa l'ubriacatura generale ad una difesa intera in una serpentina figlia di velocità e talento allo stato puro. «Vedevo che il mio avversario guardava la palla, ho provato così a saltarlo con finta e controfinta. E la palla non c'era più, è andata bene. La mia posizione ideale? Vado dove mi dice il mister, chiaro che attaccare è più semplice. Ma sto lavorando molto anche per crescere in fase difensiva. Importante è essere d'aiuto alla squadra, il gol ti dà gioia allo stesso modo di un assist. Almeno per me è così. Kaka? Un modello, una persona fenomenale dentro e fuori dal campo. So di dover migliorare ancora molto, di avere dei difetti. Sto provando ad eliminarli allenamento dopo allenamento grazie all'aiuto del mister».
NESSUNA FINALE. Meglio togliere un po' di importanza alla serata di lunedì, evitare di farla passare come chissà quale crocevia. Il cammino è lungo, ma l'occasione è ghiotta, un big match sotto i riflettori, al Bentegodi. Quantomeno per capire quanto vale davvero il Sassuolo, l'unica in questo momento a viaggiare più veloce dell'Hellas. «La partita vale tre punti come le altre in fondo - conclude Martinho -. La giocheremo come tutte le altre, giocheremo per vincere come abbiamo sempre fatto. Difficile dire chi è più forte adesso fra Verona e Sassuolo, dico solo che noi ci sentiamo forti. Consapevoli fino in fondo del nostro potenziale. Anche il Bentegodi potrà darci una bella mano, soprattutto stavolta dovrà essere il nostro uomo in più».
Alessandro De Pietro
Martinho: «Errori su cui meditare»
23/09/2012
Il gol, dopo appena quattro minuti, aveva regalato una grande illusione. A lui e pure all'Hellas. Raphael Martinho si era preso la scena. L'uomo che viaggia costantemente a sinistra, però, non aveva fatto i conti con la voglia di rivalsa del Novara. Piemontesi vivi e vegeti fino alla fine. Cattivi quanto basta per strappare un punto al Bentegodi. E l'Hellas ha pure rischiato.
Martinho, che cosa le resta della partita?
“Il rammarico per essere passati in vantaggio, avere accarezzato l'idea di poter vincere le partita ed essere qui a parlare ancora una volta di un pareggio”.
Buon primo tempo, poi...
“Il Novara ha giocato meglio di noi nella ripresa, questo è innegabile. Bisogna prendere gli errori fatti, analizzarli in fretta e pensare già alla prossima partita. La prestazione globale non è stata male. Ma evidentemente serve dare di più”.
Lei, invece, è un 'miracolato'...
“Sabato scorso la spalla mi è rimasta fuori posto per un paio di minuti. I dottori mi hanno risistemato. Passata la paura ho pensato subito al match successivo. Sapevo che sarei potuto entrare nel lotto dei convocati”.
A sinistra ormai fa tutto lei...
“Ho già affrontato questo discorso. Io sono felice quando gioco e posso ricoprire più posizioni. Il mister mi permette di verificare spesso la mia duttilità tattica. Non chiedo niente di diverso”.
E proprio dalla 'catena di sinistra' è arrivato il suo gol?
“Il merito è tutto di Hallfredsson. Fare certe cose, quando c'è Emil in campo, è fin troppo facile. Il merito del gol è tutto suo. Io c'ho messo solo un po' del mio. Nel primo tempo avremmo potuto segnare anche il secondo gol. Purtroppo, però, è mancato il colpo definitivo. E loro sono stati bravi a rientrare in corsa”.
Ora a Varese...
“Ci attende un'altra partita impegnativa, un altro grande avversario. Dovremo farci trovare assolutamente pronti”.
S.A.
FONTE: LArena.it
Un rinforzo per il centrocampo: Raphael Martinho
Postata il 19/07/2012 alle ore 11:56
La società scaligera ha acquistato il calciatore dal Catania con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà
VERONA - Perfezionato l'arrivo di un rinforzo per il centrocampo gialloblù: si tratta di Raphael Martinho Alves de Lima, brasiliano classe '88, che nell'ultima stagione ha raccolto 18 presenze con la maglia del Cesena.
La società scaligera ha acquistato il calciatore dal Catania con la formula del prestito con diritto di riscatto della comproprietà.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
PRIMA DI VERONA + - =
OPPONENT CORNER – RAPHAEL MARTINHO
Notizia su RAPHAEL MARTINHO del 29 aprile 2012 da CANALE INTER
NOME: Raphael Martinho Alves de Lima
RUOLO: centrocampista esterno
CLASSE: 1988
NATO A: Campo Grande (Brasile)
VALUTAZIONE: 450 mila €
SCADENZA CONTRATTO: 30 giugno 2015 (Catania)
CHI È – Comincia a giocare a calcio nel suo paese di nascita, prima di entrare, a 12 anni, nelle giovanili dell’Atletico Paranaense. A 15 anni un altro trasferimento: va alle giovanili del Paulista.
Quattro anni dopo viene prestato al Votoraty (club di San Paolo) con cui ottiene la promozione nella seria A-3 del Campionato Paulista (il campionato dello stato brasiliano di San Paolo).
Il 22 maggio 2010 (giorno non casuale per i tifosi interisti) diviene ufficiale il suo passaggio al Catania, squadra da sempre attenta al mercato sudamericano e che lo soffia alla concorrenza di Internacional e Santos. Esordirà in Serie A a ottobre. A novembre, in Coppa Italia contro il Brescia, la prima rete in Italia.
Dopo una stagione in cui totalizza solamente 11 presenze, viene prestato al Cesena nel corso dell’estate 2011. I romagnoli strappano il diritto di riscatto della metà e lo fanno esordire a ottobre nel derby con il Bologna (vinto 1-0 con gol di Parolo).
RENDIMENTO – Sedici presenze totali (nessun gol, un assist) nella stagione della retrocessione del Cesena in Serie B. Martinho ne ha collezionate 15 in campionato, con Beretta che gli concede abbastanza spesso la possibilità di partire titolare. Complice la disastrata stagione dei romagnoli, Martinho non ha mai impressionato: lo conferma la media voto abbastanza anonima (redazione di Napoli, Fantagazzetta.com) che avrà deluso i pochi fantacalcisti coraggiosi che hanno puntato su di lui.
COLLOCAZIONE TATTICA – Il suo allenatore ai tempi del Paulista, Wagner Lopes, lo riscoprì esterno sinistro di centrocampo con risultati soddisfacenti. Martinho ancora oggi dà il meglio proprio in questa posizione, grazie anche all’ottimo dribbling di cui è dotato. Altre sue caratteristiche sono le veloci percussioni sulla fascia e il tiro potente. Raramente, però, ha sfoderato le suddette qualità nel nostro campionato.
NE VALE LA PENA? – Prezzo bassissimo, vicino a quei 360mila € che sborsò l’Inter per prelevare Balotelli dal Lumezzane. A parte questa curiosa (e anche un po’ forzata) analogia, però, non c’è davvero nessun altro motivo per cui Martinho potrebbe (o dovrebbe) vestire, un giorno, la casacca nerazzurra.
FONTE: CanaleInter.it
ALTRE NOTIZIE
Cesena-Parma: Le voci dallo spogliatoio
25 marzo alle 19:09
Termina 2-2 la sfida del 'Manuzzi' tra Cesena e Parma, in una gara da lotta salvezza. Nel primo tempo grandi occasioni per Floccari e Gobbi al 7' e 8' minuto di gioco. Al 25' Mutu centra la traversa di testa su un cross da calcio d'angolo. Al 39' passa il Parma con Floccari, abile a girare in rete un assist di Giovinco. Nel secondo tempo parte forte il Cesena, che al 47' pareggia con Santana, bravo ad approfittare di una corta respinta di Mirante. Al 52' raddoppio del Cesena con Del Nero, che da fuori area trova l'angolino basso. Al 55' clamoroso errore di Malonga, che dopo aver saltato Mirante mette alto a porta vuota. Al 60' il pareggio del Parma con Paletta, che lasciato solo in area riceve da Biabiany e batte Antonioli. Al 63' clamorosa arriva la traversa di Santacroce, mentre al 77' c'è da registrare il palo di Valiani. All'89' Antonioli salva su Floccari.
CESENA
Il centrocampista del Cesena, Raphael Martinho: 'In questa partita abbiamo dimostrato di essere vivi e di credere nella salvezza: volevamo dare un segnale importante ai tifosi che giustamente non sono contenti vista la classifica, e speriamo di esserci riusciti. C'è rammarico per l'occasione di Malonga che poteva portarci sul 3-1. Lotteremo fino alla fine per onorare noi stessi, questa maglia e l'ambiente che ci circonda. Il mio futuro? sono in prestito dal Catania con diritto di riscatto, ora penso solo al Cesena. A fine stagione valuterò serenamente insieme alle società cosa fare'...
Luca Antonelli Castellucci
FONTE: CalcioMercato.com
23:17 | 01/02
Cesena, Martinho: "Avanti sempre a testa alta"
Raphael Martinho, centrocampista brasiliano del Cesena, ha commentato il risultato di 0-0 ottenuto al San Paolo tramite il proprio profilo personale di 'Twitter'. Il sudamericano, oltre a gioire per il punto ottenuto in trasferta, guarda avanti alla prossima gara contro il Catania, sua ex squadra. Questo il messaggio: "Grande partita oggi.. Adesso riposare e pensare nella partita de sabato contro il Catania.. Sempre a testa alta! Vamos!"
Brando de Leonardis
ALTRE NOTIZIE
Cesena, Martinho: "Contro la Juve c'è bisogno della partita perfetta"
04.12.2011 14.39 di Raimondo De Magistris
Raphael Martinho, centrocampista del Cesena, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport a pochi minuti dalla sfida contro la Juventus: "E' una partita difficile, siamo consapevoli che sarà dura. Dobbiamo fare una partita perfetta per ottenere il risultato. Abbiamo vinto le ultime due partite, abbiamo la carica giusta per affrontare la capolista Juventus. Dobbiamo fare del nostro meglio".
A TU PER TU
...con Martinho
"Cesena, gruppo forte e rosa competitiva: darò la vita per Giampaolo. Catania, come l'anno scorso"
16.08.2011 00.00 di Alessio Alaimo
Da pochi giorni a Cesena e già interamente calato nella nuova dimensione. Raphael Martinho passa dal Catania al club romagnolo, pronto per una stagione da protagonista e intanto si concede ai microfoni di TuttoMercatoWeb.
Martinho, è a Cesena da poco. Quali sensazioni?
"Qua a Cesena mi sono trovato benissimo sin da subito, ho trovato un gruppo forte e unito, la società poi sta lavorando bene per creare una rosa molto competitiva.L'italiano l'ho già imparato abbastanza bene ma se dovessi avere bisogno c'è Eder con cui sto legando molto".
Cosa le resta dell'esperienza catanese?
"A Catania ho conosciuto la Serie A, un campionato difficile, in cui devi imparare i passaggi veloci perché se tieni la palla nei piedi ti trovi subito due giocatori che ti pressano. Credo che Catania sia stata una tappa importante, ho avuto un po' di sfortuna ma ora sono qua per rifarmi".
Gli acquisti del Cesena fanno pensare che la squadra non lotterà solo per salvarsi.
"L'obiettivo del Cesena sarà migliorarsi, fare meglio della stagione scorsa sarebbe importante ma quello che importa è la salvezza. Il gruppo è competitivo sono convinto che ci toglieremo delle soddisfazioni".
Lei conosce già Marco Giampaolo.
"Io devo moltissimo a Mister Giampaolo, lo scorso anno mi ha accolto benissimo a Catania, seguendomi e aiutandomi nelle difficoltà. Avevo anche problemi di lingua ma lui mi ha sempre aiutato. Sono dovuto stare fermo per dieci partite a causa della mancanza del transfert e appena è arrivato Giampaolo mi ha subito messo in campo, dandomi fiducia. Io darò la vita per lui per ricambiare la sua grande fiducia in me".
E il Catania, dove può arrivare?
"Il Catania è una squadra forte, c'è stato un cambio di allenatore, ma credo che la rosa sia molto competitiva credo che faranno un campionato simile a quello dello scorso anno".
Chi vincerà lo scudetto?
"Le favorite sono le solite Milan, Inter su tutte poi vedo Juve e Napoli".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ALTRE NOTIZIE
Cesena, ecco Martinho: 'Tutto merito di Giampaolo'
11 agosto alle 14:52
Oggi pomeriggio, presso il Grand Hotel Terme di Castrocaro Terme, Maurizio Marin, Direttore Sportivo del Cesena Calcio, ha presentato il neo acquisto Alves de Lima Raphael Martinho, arrivato la scorsa settimana dal Catania:
Maurizio Marin: "Martinho è un giocatore che abbiamo voluto fortemente, giovane, con caratteristiche diverse rispetto agli altri centrocampisti in rosa, crediamo che con le sue qualità potrà rinforzare ulteriormente il nostro gruppo."
Martinho: " Sento una grande responsabilità per l'importanza che ha il Cesena e per il fatto che Mister Giampaolo mi ha voluto fortemente. In settimana purtroppo ho avuto un piccolo stiramento ma al più presto rientrerò in gruppo per dare il mio contributo. Lo scorso anno ho giocato a Cesena, mi è piaciuto molto il clima del Manuzzi, il tifo molto caldo, e di quella sera mi ricordo anche il freddo, dovrò abituarmi. Io devo molto a Giampaolo, lui mi ha aiutato molto nei primi mesi in cui ancora non sapevo la lingua, ho perso i primi mesi a Catania perché mi mancava il transfert, lui mi ha aspettato e questo è stato un grande segno di fiducia per me, anche quest'anno a Cesena farò di tutto per ripagare la sua fiducia. Con il gruppo mi sono inserito bene, la squadra mi piace tanto, la società sta facendo una rosa competitiva."
FONTE: CalcioMercato.com
06/08/2011
Cesena: arriva Martinho in prestito dal Catania
Il centrocampista Raphael Martinho Alves de Lima e' ufficialmente un giocatore del Cesena. Il brasiliano, classe 1988, preso dal Catania con la formula del prestito con diritto di riscatto sulla compartecipazione. Il neo acquisto ha gia' raggiunto il ritiro di Acquapartita e ha sostenuto il suo primo allenamento in maglia cesenate.
FONTE: Pallone.MyBlog.it
SERIE B
Nocerina, si ripiomba su Martinho
30.07.2011 11.07 di Luca Esposito
Fonte: www.TuttoNocerina.com
E' stato cercato già nel mese di giugno, quando il diesse del Catania, Pietro Lo Monaco, diede una mezza promessa al diesse rossonero Ivano Pastore, subito messosi al lavoro dopo la conquista della serie B. Raphael Martinho (23), poteva essere il nuovo colpo dei molossi, ma la volontà del giocatore di giocarsi le proprie chances a Catania, fecero slittare l'approdo a Nocera, anche perchè, su indicazione di mister Gaetano Auteri, era preferibile avere subito il 70% della squadra nel ritiro di Roccaporena. Ora che il ritiro è terminato, la Nocerina forte della mezza promessa "strappata" al diesse rossoblu, e i buoni rapporti tra le due società, potrebbero dare quel margine di sicurezza per mandare in porto la trattativa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16:38 | 13/07
Bari, sprint per Martinho
Il Bari è sempre più vicino all'acquisto di Raphael Martinho. Il centrocampista brasiliano avrebbe già accettato da tempo la proposta del club pugliese, e i contatti tra il direttore sportivo biancorosso Angelozzi e l'amministratore delegato catanese Lo Monaco si sono intensificati: entro la fine della settimana, dunque, le due parti potrebbero trovare l'accordo per il trasferimento in Puglia del giocatore.
Francesco Cammuca
18:10 | 10/07
Cesena, si prova a soffiare Martinho al Bari
E' Raphael Martinho, secondo La Gazzetta dello Sport, l'ultimo nome per il mercato del Cesena. Il giocatore del Catania è già vicinissimo al Bari ma i dirigenti romagnoli proveranno a soffiarlo ad Angelozzi
Fabrizio Romano
14:59 | 10/07
Bari, stretta finale per Martinho
Il Bari fa sul serio per portare in Puglia Raphael Martinho. Il centrocampista brasiliano, come riporta stamani il Corriere dello Sport, sembra sempre più vicino all'approdo in biancorosso: non è ancora nota la formula del trasferimento, ma sembra che il Catania possa cedere il 23enne centrocampista a titolo definitivo.
Francesco Cammuca
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE B
Bari, sondaggio per Martinho
06.07.2011 15.07 di Elisabetta Zampieri
Secondo quanto riportato da Sky Sport 24 la dirigenza barese avrebbe nella giornata di oggi incontrato l'amministratore delegato del Catania Pietro Lo Monaco per sondare il terreno su una possibile cessione del brasiliano Raphael Martinho. I galletti sarebbero interessati al centrocampista etneo per tentare l'immediata risalita in Serie A. L'offerta al momento sarebbe stata rifiutata.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SILVESTRE È VICINO ALLA JUVENTUS
Raphael Martinho: "Siamo in continua crescita"
di Salvatore Calafiore
6 luglio 2011 - Il mercato del Catania non si sblocca. Si ha la sensazione che fino a quando non partiranno dei big come Silvestre e Maxi Lopex, non ci saranno movimenti in entrata. Il primo nelle ultime ore è stato accostato alla Juventus e sembra che la trattativa sia in fase molto avanzata, mentre per il secondo ancora non sono pervenute offerte concrete.
L’ultimo sguardo l’ad Pietro Lo Monaco lo ha rivolto sempre verso il sudamerica. In tal senso si avvicina sempre più l’attaccante Facundo Parra dell’Independiente. Il giocatore non ha passaporto comunitario, ma grazie alla nuova norma della Figc che ha dato il via libera al tesseramento del secondo extracomunitario, potrà essere acquistato.
Frattanto ieri ad un giornale locale ha parlato della squadra rossazzurra anche il centrocampista brasiliano del Catania, Raphael Martinho, dichiarando: “Il calcio italiano mi piace e mi sono adattato subito. Credo che la squadra sia in continua crescita e possiamo ottenere importanti risultati nella prossima stagione. Il club ha un’ottima struttura, al pari dei grandi club qui in Brasile. Nel prossimo campionato speriamo in un piazzamento di classifica migliore”.
Il Calcio Catania ieri ha comunicato di aver posticipato di tre giorni la presentazione ufficiale della squadra che doveva avvenire sabato pomeriggio. L’incontro con la stampa avverrà dunque martedì mattina, alle 12 sempre nell’aula magna dell’Università di Catania. La squadra rossazzurra si radunerà giovedì per i primi test atletici e le visite mediche di rito. Da lunedì inizierà il ritiro estivo vero e proprio nel centro sportivo di Torre del Grifo.
In tema abbonamenti, la campagna che è cominciata il 27 giugno, ha superato la prima, simbolica cifra, ossia quota mille. Dopo otto giorni infatti, sono 1062 le tessere stagionali acquistate dai tifosi etnei.
FONTE: Catania.BlogSicilia.it
15:51 | 06/04
Catania, Martinho: "Contro il Bari la gara più delicata"
Il centrocampista del Catania, Raphael Martinho è intervenuto in conferenza stampa oggi a Torre del Grifo. Queste le dichiarazioni del brasiliano raccolte da Itasportpress.it "Sto riprendendo dopo l'infortunio e lavoro già col gruppo, adesso spero di convincere il mister per Bari. Prevedo una gara difficile ancor più che col Palermo. Noi dobbiamo giocare la gara della vita per portare via dalla Puglia punti importanti per la nostra salvezza. Finora ci è mancata solo la fortuna lontano dal Massimino. Dobbiamo fare meglio se in futuro vogliamo puntare all'Europa League, obiettivo che rappresenta un sogno per la società e i nostri tifosi. Mi è dispiaciuto non esserci nel derby dopo aver giocato quello dell'andata. Queste gare hanno un sapore speciale per la rivalità che c'è tra le due squadre. Differenze fra argentini e brasiliani? Dipende delle caratteristiche dei singoli, gli argentini sono più forti nella marcatura, i brasiliani pensano più ad attaccare e dopo a difendere. Io ancora devo migliorare in tanti aspetti. Sono giovane ed ho il tempo per farlo".
FONTE: ItaSportPress.it
MARTINHO: “DIPENDESSE DA ME, SEGNEREI SEMPRE. IN ITALIA SI MANGIA TROPPO BENE!”
Scritto da Andrea Mazzeo il 10 Dic 2010 alle 07:58 pm | Argomento: Interviste
E’ considerato dagli addetti ai lavori come l’ennesimo colpo di mercato in terra Sudamericana del vulcanico Pietro Lo Monaco, ma lui, Raphael Martinho Alves de Lima, non sembra essersi montato la testa. Nato a Campo Grande il 15 aprile 1988, Martinho ha disputato sinora quattro gare, esordendo il 24 ottobre contro il Genoa, dove gioca titolare lasciando il campo al 65' per far posto ad Ezequiel Carboni. Il 25 novembre firma il suo primo gol italiano, in Coppa Italia, contro il Brescia. Sembra passato tantissimo tempo da quel 25 maggio, quando la Redazione di Catania46.net lo intervistò per la prima volta dalla lontana terra della samba. A distanza di quasi sette mesi, Martinho ci concede nuovamente un’intervista in esclusiva.
Salve Raphael! Sono passati diversi mesi da quando ti contattammo a San Paolo per la tua prima intervista. All’epoca non eri ancora ufficializzato al Catania, ma tutti qui ti aspettavano. Quanto è cresciuto il “volante” Martinho in questo periodo?
“Credo proprio di essere cresciuto tanto in questo breve periodo. Ho imparato tante cose da quando sono in Italia, ma non intendo certamente fermarmi. Voglio continuare a crescere sempre, sono ancora giovane”.
Cosa ti ha sorpreso maggiormente quando sei arrivato a Catania?
“Penso che tutto mi abbia sorpreso. Essere arrivato a Catania, per me era già una novità. Ho comuqnue provato sin da subito ad abituarmi alla mia nuova vita da “catanese””.
Rispetto al campionato brasiliano, quali sono le principali differenze con quello italiano?
“Sicuramente il calcio italiano é molto più veloce di quello carioca. Il campionato brasiliano ti concede più spazio per effettuare qualche giocata individuale. Al contrario, in Italia il gioco è veloce e molto tattico”.
Quando ci eravamo sentiti la prima volta ti avevamo chiesto se temevi la rivalità con gli argentini. Ora che sei in un gruppo formato quasi interamente da “albicelesti”, come ti trovi?
“Onestamente mi trovo molto bene. Sono tutte grandissime persone che mi hanno aiutato sempre, sia nel campo che fuori. Sono dei professionisti da prendere ad esempio”.
Con quale compagno di squadra hai maggiormente legato?
“Io mi trovo bene con tutti, non faccio favoritismi. Posso dire che non ce ne uno solo”.
Il tecnico Giampaolo, dopo l’arrivo del tuo transfer, ti ha subito utilizzato. Come hai fatto a convincerlo subito?
“Io mi alleno tutti giorni al massimo, pensando sempre che posso essere chiamato per giocare la prossima partita. Anche quando non era arrivato il mio transfer, io mi allenavo mettendo sempre il cuore e facendo tutti il possibile per mantenere la condizione ottimale. Così quando il mister ha avuto la possibilità di potermi utilizzare e mi ha dato l’opportunità di esordire a Genova, io ero preparato per giocare. Io cerco sempre di allenarmi al meglio per guadagnarmi la fiducia del mister, affinchè mi scelga fra gli undici da mettere in campo”.
Nel Paulista hai giocato anche da terzino sinistro, mentre qui a Catania sei utilizzato come esterno di centrocampo. Dove giochi meglio?
“Il mio ruolo é centrocampista. Questo è il ruolo che mi piace di più, perchè cosi posso sfruttare al meglio le mie caratteristiche“.
Il direttore Lo Monaco ha puntato molto su di te. Sei convinto di poter ripagare la fiducia e puntare in futuro a giocare in una grande squadra?
“Io ringrazio il direttore per la fiducia accordatami e per l’opportunità che mi ha offerto. Come tutti i calciatori, anch’io ho come obiettivo quello di giocare in una grande squadra, ma questo può avvenire solo se lavori con abnegazione. I risultati sono conseguenza del lavoro. Il mio obiettivo per adesso è quello di far bene a Catania. Io gioco sempre al massimo, lavorando duro. Le altre cose arriveranno dopo”.
Alcuni ti criticano per l’eccessivo possesso palla, ma nonostante questo hai conquistato un posto contro la Juventus dal primo minuto. Cosa rispondi a chi dice che sei “troppo innamorato del pallone”?
“Io credo che nessun giocatore può piacere proprio a tutti. Io cerco sempre di fare del mio meglio. Poi se piaccio o meno, è soggettivo”
Domenica hai giocato contro campioni del calibro di Krasic, Quagliarella, Felipe Melo e Del Piero. Ti sei emozionato?
“E’ bello poter giocare contro una grande squadra. Emozionato magari no, ma certamente felice di poter giocare con grandi campioni a così alti livelli. Affrontare grandi nomi ti dà stimoli in più. Ecco perché voglio migliorare sempre”.
Finora hai realizzato un gol contro il Brescia in Coppa Italia. Contro chi ti piacerebbe realizzare un gol in campionato?
“E’ stato un gol bellissimo, no? (ride, ndr). Io cerco sempre di provare la via del gol, ma fosse per me segnerei contro tutti”.
Hai mai pensato alla possibilità di essere un giorno convocato in Nazionale?
“Come ho già detto prima, questo é uno dei tanti obiettivi che ha un calciatore nella sua carriera, ma prima devo fare bene qui a Catania. Solo così potranno arrivare altre interessanti proposte e, chissà, forse anche la Nazionale”.
Cosa ti manca maggiormente del Brasile e cosa ti è piaciuto di più dell’Italia?
“Mi manca molto la mia famiglia, come è giusto che sia. Quello che mi è piaciuto maggiormente in Italia è la cucina. Si mangia troppo bene qua!”.
Una domanda di gossip per le tifose del Catania. Sei fidanzato?
(sorride, ndr) “Sì. Adesso lei é in Brasile, ma mi segue sempre”.
IL PRIMO ACQUISTO DEL CATANIA IN VIAGGIO DAL BRASILE
Scritto da Andrea Mazzeo il 02 Lug 2010 alle 04:23 pm | Argomento: Calciomercato
Il primissimo acquisto del Catania sta arrivare sotto i piedi dell’Etna. Dopo aver ultimato a Verona l’iter burocratico per ottenere il passaporto comunitario, Raphael Martinho Alves de Lima, volante brasiliano ex del Paulista sta per atterrare a Catania per essere presentato ai suoi nuovi tifosi. La giovane promessa verdeoro arriverà stasera intorno alle 22 all’aeroporto “Fontanarossa” di Catania al termine di un lungo e faticoso viaggio dal Brasile. Martinho sarà il primo rinforzo ufficiale del Catania per la prossima stagione.
Nato il 15 aprile del 1988 a Campo Grande, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell’Atlético Paranaense. A 15 anni viene notato dai dirigenti del Paulista che lo tesserano per parte della squadra “categoria de base”. A 19 anni viene mandato in prestito al Votoraty di San Paolo con cui esordisce nel campionato paulista, salendo alla ribalta centrando la promozione in Serie A-3. Tornato lo scorso anno al Paulista non trova spazio ma nell’attuale stagione il tecnico Wagner Lopes lo utilizza 6 volte per un totale di 458 minuti nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo. Nel successo esterno contro il Corinthians del 23 marzo è lui a firmare l’assist per il gol vittoria di Mazola.
FONTE: Catania46.net
23/05/2010 - Raphael Martinho il primo colpo di mercato
di GIUSEPPE LEONE
CATANIA. Raphael Martinho è il primo colpo messo a segno dal Catania. A confermare l'operazione è il club brasiliano dal quale è stata prelevata la giovane promess, il Paulista. Martinho, classe 1988, è un centrocampista offensivo esterno, che all'occorrenza può trasformarsi in punta esterna. Il giocatore brasiliano ha firmato un contratto di cinque anni con la società etnea.
14/05/2010 - La società punta su Raphael Martinho
Nel mirino il giovane centrocampista brasiliano del Paulista. Nella sua pagina di Facebook scrive: "Catania sto arrivando"
CATANIA. Il Catania pensa già al mercato. Il prossimo colpo della società etnea sarebbe Raphael Martinho Alves de Lima. E' lo stesso giocatore brasiliano del Paulista di 22 anni a confermarlo attraverso la sua pagina di Facebook : “Catania sto arrivando”, scrive. Ma nulla è certo. Oltre al Catania, infatti, erano interessati al suo acquisto anche l'Internacional di Porto Alegre e il Santos.
Raphael Martinho Alves de Lima è un centrocampista dotato di una grande velocità, Martinho, si è messo in grande evidenza nell'ultimo campionato Paulista quando ha affrontato importanti giocatori del campionato brasiliano tra cui Ronaldo e Neymar. I suoi colpi migliori sono il dribbling e il potente calcio di sinistro.
FONTE: GiornaleDiSicilia.it
E’ RAPHAEL MARTINHO IL PRIMO ACQUISTO. TOMASIG PER IL “DOPO-CAMPAGNOLO”
Scritto da Andrea Mazzeo il 14 Mag 2010 alle 02:40 pm | Argomento: Calciomercato
Ormai non ci sono dubbi. Nonostante l’amministratore delegato etneo, Pietro Lo Monaco, non si sbilanci in conferme, sarà Raphael Martinho Alves de Lima il primo acquisto del Catania 2010/11. Le indiscrezioni raccolte dalla redazione di Itasportpress hanno trovato conferme sul portale del social network Facebook. Il volante brasiliano in forza al Paulista, ha infatti ammesso il suo prossimo arrivo a Catania nel suo profilo personale. Nato il 15 aprile del 1988 a Campo Grande, ha iniziato la sua carriera nelle giovanili dell’Atlético Paranaense. A 15 anni viene notato dai dirigenti del Paulista che lo tesserano per parte della squadra “categoria de base”. A 19 anni viene mandato in prestito al Votoraty di San Paolo con cui esordisce nel campionato paulista, salendo alla ribalta centrando la promozione in Serie A-3. Tornato lo scorso anno al Paulista non trova spazio ma nell’attuale stagione il tecnico Wagner Lopes lo utilizza 6 volte per un totale di 458 minuti nel ruolo di esterno sinistro di centrocampo. Nel successo esterno contro il Corinthians del 23 marzo è lui a firmare l’assist per il gol vittoria di Mazola.
Sul fronte legato al mercato sudamericano, restano percorribili le piste che portano ai difensori argentini Guillermo Enio Burdisso e Diego Braghieri del Rosario Central e al fantasista del Newell’s Old Boys, Mauro Formica.
E’ ormai identificata l’offerta che farebbe vacillare la dirigenza etnea per l’attaccante argentino Maxi Lopez. Si parla di circa 20 milioni di euro per aggiudicarsi “La Gallina dalle Uova d’Oro”. Tante le squadre interessate ma finora l’offerta più alta si sarebbe fermata a 14 milioni di euro. Difficile che ne possa arrivare una superiore, almeno non nei prossimi giorni.
Intanto il Cagliari starebbe pensando di fare un’offerta al Catania per il bomber dell’Ascoli ma di proprietà del sodalizio etneo, Mirco Antenucci. Sicuramente il giocatore tornerà alla base ma potrebbe decidere di lasciare definitivamente la casacca rossazzurra. Sul mercato italiano, il Catania sarebbe interessato a Marilungo della Sampdoria (piace anche al Bari) e al difensore finlandese dell’Ascoli, Portin (che fa gola anche a Bari, Chievo ed Udinese).
Per il ruolo di vice-Andujar, la dirigenza etnea starebbe pensando ad una possibile cessione di Andrea Campagnolo che troverebbe spazio in serie B giocando titolare. Per sostituire l’attuale numero 30 etneo si fa il nome di Luca Tomasig della Reggiana.
Arrivano conferme dall’Argentina dell’interesse del Catania per il giovanissimo “volante destro” Lucas Robledo. Il giocatore del San Lorenzo, appena 16enne, rimarrà ancora un anno in Sudamerica, ma la dirigenza etnea avrebbe già strappato un opzione per l’abile centrocampista argentino, sbaragliando la concorrenza di club blasonati.
FONTE: Catania46.net
ESCLUS.ITASPORTPRESS
LO SCOOP DI ITASPORTPRESS TROVA CONFERMA- Raphael Martinho: "Catania sto arrivando"
14.05.2010 00:10 di Antonino Bulla
Raphael Martinho Alves de Lima (22), volante brasiliano in forza al Paulista, sarà il primo rinforzo del Catania per la prossima stagione. La notizia anticipata in esclusiva per l'Italia questo pomeriggio da Itasportpress.it, trova conferma anche in Brasile. Proprio il giocatore ha di fatto "ufficializzato" l'arrivo in maglia rossazzurra attraverso la sua pagina di Facebook. “Catania sto arrivando”, ha scritto martedì scorso Martinho. E' la conferma che le indiscrezioni di Itasportpress.it con agenti e dirigenti del Paulista sono state giuste e fondate.
Adesso conosciamo meglio allora il futuro giocatore del Catania:
Martinho è nato il 15 aprile del 1988 a Campo Grande, capitale dello stato brasiliano del Mato Grosso do Sul. Inizia la sua carriera alla giovane età di 12 anni in una squadra giovanile del suo paese. Subito mostra numeri importanti ed entra a far parte delle giovanili dell'Atlético Paranaense. A 15 anni viene visto giocare dai dirigenti del Paulista che non perdono tempo a tesserare il giocatore nella propria “categoria de base” dalla quale sono usciti giocatori oggi affermati anche in importanti club europei. All'età di 19 anni viene girato in prestito al Votoraty di San Paolo con cui esordisce nel campionato paulista. Sale alla ribalta centrando la promozione in Serie A-3 e quindi ritorna nel 2009 al Paulista dove non riesce subito a trovare continuità. Con il passare del tempo però convince il tecnico Wagner Lopes a schierarlo da esterno sinistro di centrocampo ed è in quella posizione di campo che Martinho conquista l'attenzione di importanti club brasiliani della serie A nazionale. Nell'ultimo Paulista, gioca titolare in 6 partite e affronta squadre importanti del calibro di Corinthians, Palmeiras, Santos giocando contro avversari di blasone come Ronaldo e Robinho. Importantissimo il suo contributo in campo che porta il Paulista a vincere 4 partite e a pareggiarne 2. Spicca la vittoria contro il Corinthians di Ronaldo il 23 marzo del 2010 con Martinho autore dell'assist per il gol vittoria. Il giovane Raphael è un classico volante sudamericano che riesce a giocare sia da esterno di centrocampo che da esterno d'attacco. Dotato di un ottimo dribbling, fa della velocità e della forza fisica la sua arma migliore con 183 centimetri di altezza e i 73 kg. Durante la sua esperienza nei campionati giovanili ha più volte strappato applausi oltre per le velocissime percussioni sulla fascia anche per il potente tiro con cui ha più volte bucato la porta avversaria. Oltre al Catania anche l'Internacional di Porto Alegre e il Santos si erano interessati al giocatore ma l'amministratore delegato etneo è stato bravo ad anticipare tutti e assicurarsi il giocatore.
FONTE: ItaSportPress.it
SERIE A
Catania, è Raphael Martinho il brasiliano in arrivo
13.05.2010 18.56 di Giuseppe Castro
Il colpo brasiliano del Catania tenuto in segreto dalla società etnea finalmente ha un nome e un cognome. Dopo numerose informazioni e telefonate con diversi dirigenti e agenti brasiliani, la redazione di Itasportpress.it ha scovato il brasiliano che probabilmente farà sognare i tifosi rossazzurri visto che si tratta di un giovane e promettente talento su cui ha scommesso l'astuto ad del Catania Pietro Lo Monaco. Il primo rinforzo per la prossima stagione della formazione di Mihajlovic è Raphael Martinho Alves de Lima, centrocampista brasiliano classe 88' che milita nel Paulista, club in cui ha giocato nell'ultima stagione da volante.
Definito in Brasile come uno dei migliori giocatori dell'ultima stagione, Martinho, è stato già seguito da importanti club brasiliani tra cui Santos e Internacional di Porto Alegre. Il Catania però ha anticipato tutti e si è assicurato il giocatore. L'amministratore delegato del Catania, Pietro Lo Monaco, ha infatti bloccato il giocatore nel suo recente viaggio in Sud America, quando ha visto all'opera il centrocampista a Jundiaí nello stato di San Paolo. Dotato di una grande velocità, Martinho, si è messo in grande evidenza nell'ultimo campionato Paulista quando ha affrontato importanti giocatori del campionato brasiliano tra cui Ronaldo e Neymar. I suoi colpi migliori sono il dribbling e il potente calcio di sinistro. Dalle informazioni raccolte da Itasportpress.it, il Catania ha acquistato l'80% dei diritti federali. Martinho sbarcherà a Catania il prossimo 1 luglio per sottoporsi alle visite mediche e per essere presentato alla stampa.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com