RECAP & IMPRESSIONI
Il VERONA indirizza subito la partita pressando alto gli uomini di COLANTUONO e sfiorando il vantaggio anche prima del 22° quando è SUSLOV a sbloccare la partita con un diagonale chirurgico dopo un bel controllo sulla palla scambiata con NOSLIN al 22°.
La SALERNITANA reagisce cercando di buttarla in rissa in più di qualche occasione ma gli uomini del VERONA non cadono nella trappola e continuano a macinare gioco trovando il raddoppio nel recupero del primo tempo grazie al tap-in di FOLORUNSHO servito sul filo del fuorigioco da LAZOVIĆ.
L'uno-due è micidiale per una squadra già retrocessa che non vede l'ora di chiudere il campionato come quella granata e gli ingressi di CANDREVA e MAGGIORE ad inizio secondo tempo serve solo a mettere a segno qualche tiro che peraltro vola alla larga dalla porta difesa da MONTIPÒ mentre all'80° è FOLORUNSHO a fallire la doppietta a causa del palo a destra di FIORILLO che si mette di traverso!
Siccome però è bello non farsi mancare nulla, al 90° con quattro minuti di recupero già assegnati, la terna inventa un corner da destra sul quale il VERONA viene colto per la prima volta in castagna e, dal palo di PIEROZZI, è MAGGIORE a ridurre le distanze ma nonostante tutto i gialloblù la portano a casa gestendo agevolmente anche il finale.
18 punti per il VERONA nel girone di ritorno e decimo posto in classifica con più vittorie messe a segno di NAPOLI, FIORENTINA e JUVENTUS: I gialloblù meritavano senz'altro questa miracolosa salvezza dopo l'azzeramento di Gennaio a causa dei guai societari (molto più che dalla voglia di qualcuno di andarsene a guadagnare di più in squadre con obiettivi diversi come recita la versione ufficiale che gira dalle parti di Via Olanda).
Dopo un primo tempo letteralmente dominato con 12 tiri a 0 (di cui 4 nello specchio) a favore dei gialloblù, il VERONA ha ampiamente legittimato vittoria e salvezza (dopo aver regalato 3 punti facili a questi avversari all'andata al 'Bentegodi').
Ora tutti liberi (e con l'INTER si potrebbe rischiare la goleada dopo lo 0 a 6 della stagione scorsa) e SOGLIANO che probailmente lavora (su ordine di SETTI chiaramente) a raccattare le ultime plusvalenze per cominciare la sesta stagione in Serie A con la tredicesima squadra (o quasi) alla faccia della programmazione sportiva e, se non alla crescita, almeno mirando a soffrire un qualcosa meno...
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Inizio spiegando il polemicissimo titolo del post di ieri perché qualcuno, via social, mi ha persino chiesto se fossi stato almeno felice: È chiaro che lo sono e lo sarei stato anche in caso infausto e lo ero anche nei quattro anni in Serie C in giro per campetti talmente sfatti che a confronto i campi attorno a casa mia potrebbero essere tranquillamente scambiati per green da golf, non è questo...
È che, come mi è capitato di spiegare spesso, per me l'amore per il VERONA è un amore fisico, sopporto di soffrire per la maglia (fino ad un certo punto però 😅 ) ma non sopporto chi la fa soffrire e quindi, nella gioia, hanno preso il sopravvento i sentimenti accumulati nelle ultime due tribolatissime stagioni che hanno avuto il loro apice nel Gennaio scorso in un reset quasi totale, assolutamente inedito per la Serie A, finito al meglio, certo, ma che dalle parti di Via Olanda e anche da chi grazie a Via Olanda campa (dimenticandosi di dover essere perlomeno imparziale o sembrare tale per mantenere quel po' di credibilità che in taluni lavori è necessaria) si è cercato di far passare non come voluto e calcolato, ma bensì dettato da mancanza di motivazioni di giocatori rimasti quasi a forza (e che evidentemente, dopo aver vinto uno spareggio, pensavano improvvisamente di potersi qualificare in Europa League in questa stagione?) più che da ben altre e non rinviabili esigenze economico-finanziarie della società che tutti ben cosciamo anche se qualcuno ha già scordato da un po' accettando a capo chino tutto quello che ci propinano, in maniera acritica perché in fondo con SETTI sarà il sesto anno di fila in Serie A e tanto we was born to tribulàr...
Beh, vorrei gridare al mondo (e in special modo in faccia a lor signori) che il club scaligero, in 120 e passa anni di storia, ha anche vinto uno scudetto e calcato grandi palcoscenici europei quando tribulàr non significava per forza solo sperare di rimanere in Serie A per il rotto della cuffia o, peggio, non avere obiettivo alcuno; ma forse allora prima della pecunia veniva altro e presto o tardi anch'io dovrò rinunciare ai sogni e adeguarmi alla massa che non osa nemmeno più discutere una linea di pensiero che non lascia più spazio alle vecchie favole un'epoca un po' più in là...
...Dovendo fare i conti con una formazione largamente rimaneggiata mister COLANTUONO conferma in blocco la difesa vista allo 'Stadium' di Torino e, con BRADARIĆ nemmeno convocato, sull'esterna trova spazio SAMBIA come da previsioni con ZANOLI dalla parte opposta e la coppia COULIBALY-BAŠIĆ nel mezzo nel 3-4-2-1 che vede KASTANOS e TCHAOUNA trequartisti in appoggio a WEISSMANN tra i pochi abili in attacco dopo il forfait di IKWUEMESI aggiuntosi a SIMY e DIA.
Mister BARONI riparte dal 4-2-3-1 con TCHATCHOUA che torna sulla fascia destra e DAWIDOWICZ che da il cambio a MAGNANI al fianco di COPPOLA al centro della difesa; sulla trequarti riecco FOLORUNSHO ma anche SUSLOV con LAZOVIĆ sulla mancina a dar manforte al falso nove NOSLIN.
326 i butei giunti all'Arechi in questo giorno feriale, dirige il signor Marco Di Bello della sezione AIA di Brindisi.
PRIMO TEMPO
2° FOLORUNSHO sul fondo per NOSLIN che decentrato sulla sinistra trova solo l'esterno della rete.
5° SUSLOV al limite murato da KASTANOS.
8° DUDA in mezzo per NOSLIN che si fionda in scivolata col destro incocciando sulle braccia di FIORILLO in uscita...
12° Fallo di BAŠIĆ su FOLORUNSHO in zona trequarti sinistra, LAZOVIĆ con un traversone sul secondo palo e palla sul fondo...
14° SUSLOV aggredisce sul rinvio della difesa avversaria, SAMBIA in ritardo lo atterra e viene punito col cartellino giallo da Di Bello.
16° Dalla trequarti destra la botta di SUSLOV direttamente in porta dove FIORILLO respinge con difficoltà...
20° Velo di FOLORUNSHO per NOSLIN che davanti alla porta, leggermente decentrato, potrebbe fare meglio e invece ancora prende l'esterno rete. 22° Il VERONA riconquista palla sulla trequarti destra, SUSLOV anticipa SAMBIA, scambia con NOSLIN, se l'accomoda di ginocchio e poi di suola prima di arrivare al limite e scaricare di collo pieno sulla destra di FIORILLO! Gialloblù meritatamente avanti e 10° gol da fuori area come l'ATALANTA prima della classe nella specialità al pari della squadra scaligera.
28° LAZOVIĆ con un calcio di punizione dalla trequarti sinistra: Palla ancora direttamente sul fondo.
30° KASTANOS con un calcio di punizione in area: Risolve MONTIPÒ in uscita alta.
31° FOLORUNSHO con fisico e tecnica fino in porta poi cicca la conclusione che ballonzola sul fondo.
37° LAZOVIĆ con un corner da sinistra e per la terza volta spreca tutto mandando abbondantemente oltre il secondo palo!
38° COULIBALY con una spallata vile sulla schiena di Suat che il signor Di Bello non rileva: I granata in qualche occasione cercare la rissa... Speriamo che l'HELLAS non ci caschi visto che la partita appare in controllo.
42° FOLORUNSHO da destra nel cuore dell'area, NOSLIN si butta di testa scontrandosi ancora con FIORILLO in uscita alta.
43° Due giocatori granata a terra con palco e contropalco ma Di Bello non abbocca, FOLORUNSHO al tiro non prende lo specchio.
45°+2 FOLORUNSHO in area rientra sul destro e conclude: Bravo FIORILLO a respingere con la deviazione di FAZIO ma HELLAS ancora vicino al gol. 45°+3 SERDAR gestisce palla sulla trequarti e si accentra ma se l'allunga troppo, la SALERNITANA sembra poter recuperare ma TCHATCHOUA arriva prima e nonostante il fallo subito riesce a servire NOSLIN che pesca LAZOVIĆ in sovrapposizione a destra sul filo del fuorigioco, palla in mezzo dove per FOLORUNSHO è un attimo trovare il tap-in vincente per il 2 a 0 strameritato dei gialloblù!
45°+4 Il signor Di Bello fischia la fine del primo tempo tra i fischi dei tifosi di casa e lo spicchio dei 326 tifosi scaligeri che esulta: Bella scena all'Arechi in attesa della ripresa.
SECONDO TEMPO
46° Dentro CANDREVA al posto di PIROLA e MAGGIORE al posto di COULIBALY e COLANTUONO che passa dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1 provando a raddrizzare il match.
48° DUDA in mezzo avvia l'azione su SUSLOV che si muove nella profondità e serve NOSLIN che, solo davanti a FIORILLO, spreca l'impossibile sparando ampiamente a lato con una botta inutile quando serviva la giustezza! Peccato davvero.
55° LAZOVIĆ da sinistra nel cuore dell'area dove NOSLIN di testa purtroppo incorna su FIORILLO che respinge col piedone destro... Anche qui l'impressione è che Tijjani poteva far meglio angolando un po'.
56° DUDA ammonito (e già diffidato) salterà l'ultima contro l'INTER.
60° BAŠIĆ supera DUDA e serve un compagno che a sua volta vede CANDREVA sul vertice destro, pronta la conclusione che vola ampiamente alta però.
66° PIEROZZI dalla distanza: Palla alle stelle.
67° Cambia l'HELLAS MAGNANI al posto di CABAL e VERONA che si schiera con una sorta di 3-5-2 con LAZOVIĆ e TCHATCHOUA esterni alti e FOLORUNSHO sulla linea di DUDA e SERDAR a fare da mezzala destra.
71° BAŠIĆ direttamente sull'uomo con FOLORUNSHO che vola fuori: Era diffidato anche lui salterà la trasferta a MIlano contro i rossoneri.
72° Entra anche MANŌLAS al posto di FAZIO e fascia di capitano che va a CANDREVA.
73° SERDAR e TCHAOUNA bisticciano col francese che per ultimo atterra platealmente i tedesco di origine turca con un fallo da reazione (che poteva valere il rosso).
76° Cambia ancora COLANTUONO: Il giovane primavera FUSCO (applauditissimo) rileva WEISSMANN ed esordisce in Serie A.
80° FOLORUNSHO dal limite con un diagonale improvviso: Il palo dice no a FIORILLO battuto!
81° Tocca a ŚWIDERSKI tra le fila gialloblù, a fargli spazio è FOLORUNSHO mentre SILVA entra al posto di SUSLOV
83° Spazio anche a VIGNATO tra le fila granata, esce KASTANOS.
84° CANDREVA in volée dal vertice destro: Palla completamente sballata che va in out dalla parte opposta. 90° Su un corner letteralmente inventato dalla terna (inesistente la presunta deviazione di MAGNANI che pressava FUSCO), PIEROZZI spara sul palo mentre MAGGIORE sul rimpallo insacca e ora la SALERNITANA darà tutto nel finale per rovinare la festa gialloblù.
91° LAZOVIĆ lascia il posto a VINAGRE tra i gialloblù.
90°+4 Vittoria e salvezza per l'HELLAS VERONA: Ora tutto pronto per le prossime plusvalenze e la ripartenza da zero per il 6° campionato consecutivo in A.
VOTI
MONTIPÒ Ritarda l'uscita sulla protezione di DAWIDOWICZ al 7° poi però non corre più nessun rischio dati gli zero tiri zero subiti nel primo tempo e i cinque nel secondo compreso l'unico che finisce in porta e lo fulmina da distanza ravvicinata 6
TCHATCHOUA Passa il primo tempo più o meno costantemente nella metacampo avversaria a pressare sempre e comunque, suo gran parte del merito del secondo gol quando ruba palla come un falco e sorprende in blocco la difesa granata, col 3-5-2 finale è ancora più a suo agio dato che finalmente può giocare più o meno nel suo ruolo 6+
DAWIDOWICZ Non si vede mai ma mette regolarmente la museruola a WEISSMANN, TCHAOUNA e alle rare azioni offensive degne di nota degli avversari 6
COPPOLA Aggressivo al 18° su WEISMANN sulla trequarti ma dimostra in tutto il match di avere una voglia matta di conquistare la salvezza con la maglia che lo accoglie da sempre; per il resto vale più o meno quanto scritto per DAWIDOWICZ 6
CABAL Quasi nessun errore anche oggi (a parte un corner regalato sul finire del primo tempo) in un match comunque piuttosto rinunciatario da parte dei padroni di casa ormai rassegnati e anche con l'ingresso di un CANDREVA in evidente difficoltà fisica non cambia nulla... 6 (gli da il cambio MAGNANI al 68°: Una diagonale difensiva su TCHAOUNA che toglie anche le residue speranze a degli spenti avversari, inesistente la deviazione sul fondo dalla quale nasce il gol-bandiera della SALERNITANA... Se il fisico lo reggesse sarebbe un gran difensore ma a quel punto, probabilmente, non giocherebbe in gialloblù 6)
DUDA Una bella imbucata per NOSLIN all'8°, il resto del primo tempo a dettare i tempi in mediana, un inizio secondo tempo con l'imbucata per SUSLOV poi al solito subentra la stanchezza e con essa la perdita di lucidità che gli fa prendere l'ennesimo cartellino giallo che lo escluderà all'ultima giornata 6
SERDAR 30° Duro ma sulla palla con COULIBALY che infatti non fa una pence e si rialza correttamente. COULIBALY si rifà al 38° con una spallata vile sulla schiena di Suat che il signor Di Bello non rileva. Parte da lui che inizialmente perde però palla il gol-bis sul finire del primo tempo. Gran chiusura al 50° anche su ZANOLI a metacampo in out. Al 73° esagera con TCHAOUNA che ricambia con gli interessi: Ammoniti entrambi. In ogni caso altra gara monumentale del mastino tedesco di origini turche che va riscattato al volissimo (per poi probabilmente rivenderlo altrettanto velocemente purtroppo)... 6,5
FOLORUNSHO Forse la miglior prestazione da quando indossa il gialloblù: Indemoniato nel primo tempo è l'anima scaligera per eccellenza con suggerimenti, imbucate, affondo prepotenti e tutto il resto del repertorio con pochi o zero errori in un ruolo in cui una volta tanto dimostra anche qualità oltre che quantità. Sul finire del primo tempo un gol facile che lo ripaga di tutto l'impegno profuso. Al 67° scende sulla linea della mediana a cercare di 'addormentare' il match e allo stesso tempo di approfittare degli inevitabili spazi che devono lasciare i padroni di casa e all'80° per poco non mette a segno una doppietta che sarebbe stata la ciliegina sulla torta, peccato che il palo a destra di FIORILLO non sia dello stesso parere... 7,5 (gli da il cambio ŚWIDERSKI all'81°: Il suo compito è quello di tenere alta la squadra in un momento in cui la SALERNITANA ci prova ancora e basta un episodio per 'riaccenderla'; mission accomplished6)
SUSLOV Anche lui, al pari di FOLORUNSHO, inizia il match come non vi fosse un domani e 'lavora' gli avversari da tutti i lati finché, al 22°, non accompagna la palla in porta con una rasoiata imparabile dopo un pregevole doppio controllo. Nel secondo tempo cala un po' ma ancora, quando si muove, attira su di sé le attenzioni difensive degli avversari. Grande dimostrazione di voglia e determinazione anche al 62° quando si fa tutto il campo in orrizzontale per andare a mettere pressing su SAMBIA e lo contrae in out senza peraltro commettere fallo. Tomáš è tornato! 7 (gli da il cambio SILVA all'81°: Pochi minuti per dimostrare una volta di più che può diventare importante nel futuro più prossimo dell'HELLAS, 6)
LAZOVIĆ Tre calci piazzati e non ne mette uno minimamente giusto in 37 minuti poi sul finire del primo tempo parte sul filo del fuorigioco e fornisce a FOLORUNSHO una palla che è solo da spingere nel sacco. Al 55° altra bella palla che NOSLIN sciupa. Col 3-5-2 gestisce al meglio da esterno alto come da ordini di scuderia... 6+ (gli da il cambio VINAGRE al 90°: Non giudicabile)
NOSLIN Oggi è piuttosto impreciso in fase conclusiva, sbaglia tanto ma al 22° è perfetto l'uno due con SUSLOV che poi sblocca il match. Sua anche la palla col contagiri per LAZOVIĆ che fornisce l'assist del 2 a 0 a FOLORUNSHO. In apertura di primo tempo altro erroraccio davanti a FIORILLO che evidentemente lo mette in qualche modo in soggezione (nonostante lo carichi un paio di volte). Al 55° altro errore col colpo di testa che non prova nemmeno ad angolare... 6-
BARONI Manda i suoi all'attacco mantenendo però una squadra molto equilibrata anche dietro e probabilmente la voglia di rivalsa dei suoi, incalzati dai 326 butei giunti all'Arechi, fa il resto. Nel primo tempo annichilisce gli avversari che nella ripresa provano qualcosa in più non vedendo mai la porta se non nell'episodio al 90°. Giusta anche la decisione di aspettare gli avversari cercando di gestire la partita con un 3-5-2 quantomai azzeccato sia negli interpreti che nella tattica 7
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Mister COLANTUONO tecnico della SALERNITANA ai microfoni di Dazn «Nel primo tempo mi aspettavo di più, eravamo diversi da Torino, la grande voglia del Verona ci ha sorpresi. Siamo andati nel pallone, sul 2-0 diventa quasi impossibile rimettere le cose a posto, la partita l'abbiamo compromessa nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo provato a palleggiare un po' di più, sono mosse della disperazione per smuovere qualcosa. Mi dispiace molto, questa è stata una stagione maledetta. Non è facile preparare le partite, trovare stimoli. Già all'arrivo aspettavamo solo la matematica della retrocessione, qualcosa di buono abbiamo fatto. La partita della quale non sono contento è stata quella di oggi, nelle altre qualcosa di buono avevamo tirato fuori. Oggi nel primo tempo la squadra non mi è piaciuta. Se i fischi ci possono stare? Normale, ci mancherebbe quando una squadra retrocede, ma il pubblico della Salernitana si è dimostrato all'altezza anche stasera con una splendida coreografia. L'unica lamentela sono stati i fischi, ma chiaramente a una squadra retrocessa non si tirano fiori» TuttoMercatoWeb.com
Mister BARONI commenta a Dazn la salvezza conquistata doppo il reset di Gennaio «Come ho detto ai ragazzi devo dirgli grazie di cuore, ma anche al direttore Sean Sogliano perché a gennaio ci siamo guardati ed eravamo rimasti sulla barchetta, con un remo per uno in mano. Quello che è capitato al Verona è stata una cosa anomala, ma ho avuto grande partecipazione da parte di tutti, anche il sostegno da parte dei nostri tifosi. Si è creata quella simbiosi tra pubblico e squadra che ci ha portato a dare qualcosa di più. Se ho mai avuto la sensazione di non farcela? Questa squadra nel girone di ritorno sarebbe decima, mi ha sempre dato certezze durante la settimana, è stata subito ricettiva capendo la situazione e calandosi dentro senza titubanze. Mi ha seguito e devo ringraziarla, così come il mio staff che sono bravissimi, più di me. Dobbiamo festeggiare, gioire con la città, per quello che ci è successo nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di noi però io ci ho sempre creduto, nel lavoro perché anche se avevamo perso tanti giocatori c'era un gruppo che è rimasto e ha capito la grande opportunità. La fotografia della stagione? Del lavoro, della dedizione per andare oltre le difficoltà, di vedere sempre delle opportunità anche nei momenti difficili come succede nella vita. Ho tenuto la squadra incollata a certi valori, al lavoro, ero tranquillo perché col Torino avevamo fatto una grande partita. Erano tutti degli step che la squadra doveva anche pagare, ma c'è stata sempre una grande risposta, anche oggi siamo venuti qui e hanno capito. Si lavora tantissimo per arrivare a partite complicate, dove hai due strade: o ti fai prendere dalla paura o di concentri sulla bellezza come abbiamo fatto. Siamo davvero contenti» TuttoMercatoWeb.com
Michael FOLORUNSHO «Sapevamo l'importanza di questa partita sia per noi che per tutta la città. C'era molta tensione già da ieri, e l'attesa per la partita è stata davvero lunga. Sapevamo che avremmo dovuto dare tutto noi stessi per raggiungere questo obiettivo perché mancava davvero poco e alla fine ci siamo riusciti. Siamo molto contenti di quello che abbiamo fatto; come abbiamo vissuto questo momento nello spogliatoio? Siamo un gruppo con tanti ragazzi giovani e disponibili con tanta voglia di fare. Subito da gennaio i nuovi arrivati hanno dimostrato la loro voglia e ci siamo compattati. Penso che la nostra unione si sia vista in campo e così siamo riusciti a portare a casa questo risultato ma il mister non ci ha mai fatto mollare a livello mentale. Ci ha sempre detto che eravamo una grande squadra che doveva solo credere nelle proprie qualità. È stato veramente una grande motivatore, e ci ha messo sempre in campo in maniera ordinata e anche grazie a lui sono arrivati questi risultati. Ora è il momento di festeggiare insieme ai tifosi? Tutta la squadra li ringrazia perché loro hanno sempre sofferto insieme a noi e con loro abbiamo superato i momenti di difficoltà. Questa vittoria è soprattutto per loro che ci sono sempre stati» HellasVerona.it
Darko LAZOVIĆ ai microfoni di Dazn «Finalmente è arrivata la salvezza, abbiamo fatto un miracolo visto quello che è successo durante l'anno ottenendola con una giornata d'anticipo. Ce la siamo meritata, anche soffrendo ma l'importante è che abbiamo vinto e siamo salvi. Com'è stata questa stagione? Lo sapete bene anche voi, abbiamo iniziato bene poi tante sconfitte e cambiamenti a gennaio, i giocatori che sono arrivati ci hanno dato una grossa mano dimostrando di poter giocare in Serie A. Sono contento, è il mio quinto anno qua e abbiamo fatto un altro miracolo sportivo... Da capitano cosa ho detto alla squadra? Non sono uno che parla tanto fuori, parlo in campo con gli atteggiamenti e poi ci sono tanti altri giocatori bravi in questo. Baroni e Sogliano decisivi? C'è il lavoro di tutti quanti, salvarsi con una giornata d'anticipo è un vero miracolo. Siamo contenti, vediamo adesso cosa fare l'anno prossimo... Se festeggeremo con i vostri tifosi? Sicuramente, ci hanno sostenuto sempre, anche nei momenti di difficoltà non ci hanno mai contestato» TuttoMercatoWeb.com
Tomáš SUSLOV intercettato da L'Arena durante la festa gialloblù all’aeroporto di Verona «Era importante sbloccare subito la partita e ancora più importante non fermarsi. Non serviva una buona prestazione, ma punti preziosi per raggiungere il nostro obiettivo. Questa salvezza è importante per me e per tutto il gruppo che ci ha sempre creduto. Anche dopo la rivoluzione di gennaio si è creato un bel gruppo. Dedichiamo la salvezza ai tifosi che non hanno mai mollato. Ora, contro l’Inter al Bentegodi, vogliamo festeggiare!» CalcioHellas.it
Venerdì il NAPOLI in vantaggio a Firenze col colpo di testa di RRAHMANI dopo 8 minuti è stato ribaltato nel finale del primo tempo dal (gran) gol di BIRAGHI direttamente da calcio di punizione bissato dopo un paio di minuti da quello di NZOLA, c'è voluto il terra-aria di K'VARATSKHELIA per portare i suoi sul 2 a 2 finale.
Sabato 2 a 0 dell'ATALANTA al 'Via del Mare' di Lecce col 18esimo centro in campionato di SCAMACCA e il TORINO strapazza il MILAN per 3 a 1 con il tris di ZAPATA, ILIĆ e RODRÍGUEZ già nei primi 45 minuti.
La giornata di ieri ha poi sancito la retrocessione del SASSUOLO battuto in casa dal CAGLIARI per 2 a 0 (con un altro grandissimo svarione di KUMBULLA sul secondo gol) al lunch-match perché sia il FROSINONE, che ha battuto di misura ma meritatamente il MONZA al 'Brianteo', che l'EMPOLI (recuperato solo al 14esimo minuto di recupero dall'UDINESE) sono andati a punti.
Pari e patta a San Siro fra INTER e LAZIO con DUMFRIES ad accalappiare l'1 a 1 all'87esimo e vittoria di misura per la ROMA contro il GENOA grazie a LUKAKU.
BOLOGNA-JUVENTUS alle 20.45 chiuderà la penultima giornata della Serie A 2023-24.
#PRIMAVERA 1: I ragazzi di SAMMARCO chiudono il campionato con una sconfitta interna per 3 a 5 contro i pari età del CAGLIARI e il decimo posto in classifica; il mister la prende con filosofia 'Partita particolare, i ragazzi sono cresciuti molto durante l'anno', gli fa eco capitan CALABRESE 'Abbiamo chiuso il nostro percorso con carattere, stagione sicuramente positiva'.
CALCIOMERCATO: VERONA, TORINO e il neopromosso PARMA guardano con interesse a Sead HAKŠABANOVIĆ, attaccante esterno classe '99 svedese di origine montenegrina che rientrerà al CELTIC GLASGOW dopo il poco fruttuoso prestito allo STOKE CITY nella Championship inglese (FotbollDirekt.se)
Sammarco: "Partita particolare, i ragazzi sono cresciuti molto durante l'anno"
Primavera 1 TIM 2023/24 Hellas Verona-Cagliari 3-5
Calabrese: "Abbiamo chiuso il nostro percorso con carattere, stagione sicuramente positiva"
SERIE A: Mister Massimiliano ALLEGRI esonerato dalla JUVENTUS a due giornate dal termine del campionato 'Comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia non compatibili con i valori del club e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta'. Il 'traghettatore' bianconero fino al termine della stagione sarà Paolo MONTERO ex difensore e ormai anche ex allenatore dell'Under 19 juventina.
Per un gruppo di ragazzi che non ha mai mollato di un centimetro. Per i tifosi che li hanno sostenuti con ogni tempo, ogni risultato, in ogni stadio. Per una città che merita questa categoria e che ama follemente i suoi colori.
il blog di Francesco Barana IL PARADOSSO: LA SVOLTA GRAZIE AL SEQUESTRO DELLE AZIONI. IL CLUB ORA AL BIVIO DELLA STORIA
Senza categoria, 21 Maggio 2024
Il Verona, nel dicembre 2022, viveva una drammatica e pericolosa fase di transizione sia tecnica che economica. Era da poco finito il ciclo di Juric e Tudor, il bilancio era gravato da ricchi ingaggi pluriennali della rosa e la squadra inchiodata all’ultimo posto in classifica.
La prima svolta. Setti chiamò Sogliano, che è uomo molto più razionale e intellettualmente raffinato di quello che appare. Prima di quel Natale ci incontrammo una mattina in un bar in borgo Trento e mi rivelò: “Vorrei cambiare almeno 15 giocatori, servirebbero facce nuove per ridare nuovo entusiasmo. È finito un ciclo e non ne è stato aperto uno nuovo. Ma devo procedere con calma, sono appena arrivato e non posso mettere in pratica tutto quello che ho in testa. Inoltre non è fattibile riuscire a sgravare alcuni costi del bilancio in pochi mesi. Intanto bisogna cercare di condurre in porto la nave”. Da lì solo pochi e mirati accorgimenti conservativi, (Zaffaroni che affianca Bocchetti e l’ingaggio di Duda e Ngonge), ma sufficienti per acciuffare un’insperata salvezza allo spareggio.
Poi l’estate scorsa un mercato con il freno a mano: tanti nuovi innesti, sì, tuttavia sul groppone ancora la vecchia guardia. Insomma, la rivoluzione di Sogliano era rimasta (ancora) incompiuta, i conti erano in rosso e nel frattempo Setti apriva una trattativa con un fondo d’investimento per la cessione delle quote. Non casuale, a quel punto, la scelta pragmatica di ingaggiare un allenatore adatto ad attraversare questa incerta “terra di mezzo” come Baroni, uomo di buon senso e di equilibrio, non rampante e non egocentrico, non il più bravo in assoluto tra coloro che potevano arrivare, ma il migliore in rapporto alla nostra situazione deficitaria. La cambiale da pagare era il doversi arrabattare in mezzo a mille casini: spogliatoio non amalgamato tra nuovi e vecchi, facce spente, giocatori con la testa altrove, incertezza societaria, titubanze di un Baroni che certamente non è un leader maximo o un temerario. Morale? Classifica ancora da tregenda e un altro Natale al buio, con la spada di Damocle del sequestro giudiziario delle azioni del club e la trattativa col fondo d’investimento che saltava.
La seconda svolta. Ecco, qui si manifesta il paradosso. Del resto, nella storia, sono le grandi crisi ad aprire ai grandi cambiamenti. La deficienza finanziaria della società e i problemi giudiziari di Setti con Volpi fanno saltare finalmente il tappo. Setti non ha più tempo, non può più procrastinare e deve reperire soldi in fretta. Sogliano così trasforma un (gigantesco) problema in un’opportunità: “Ora cambio tutto, facce, volti e diamo aria nuova allo spogliatoio” mi dice in quei giorni. Il ds realizza finalmente la rivoluzione che aveva in testa da 13 mesi. Con piena soddisfazione di Baroni, che vede nel cambiamento la strada per la sua legittimazione: “Il mister ora è più sollevato, sente sua la squadra e la ritiene anche più forte tecnicamente” mi rivela Sogliano a febbraio. Il resto è storia nota: il Verona ingrana la quinta, girone di ritorno da decimo posto, 26 punti nelle ultime 21 partite e, a differenza dello scorso anno, salvezza conquistata per meriti tecnici e non demeriti altrui.
Ora la festa. Nei prossimi giorni la grande riflessione: cosa vuol essere il Verona? Un club che vive alla giornata, rasenta i muri e galleggia affannato e sopravvivente con risicati budget, oppure che decide di fare uno step e diventare di media fascia? È chiaro che la domanda ne presuppone un’altra: cosa farà Setti? Deciderà di continuare da solo, di farsi supportare da un socio, o di cedere tutte le quote?
Siamo arrivati a un bivio della nostra storia. Oggi sostenere una serie A è finanziariamente sempre più oneroso, tra nuovi fondi, ricconi del sud-est asiatico o munifiche proprietà americane che alzano l’asticella economica generale. Ed è un trend destinato a crescere sempre più velocemente – nonostante le resistenze degli storici padroni del calcio italiano – perché il capitalismo globale non conosce inibizioni (e nemmeno regole), il calcio è un po’ una zona franca degli affari e l’Italia (come l’Inghilterra trent’anni fa) oggi è potenzialmente la nuova frontiera di investimenti internazionali, con il business edilizio (leggi nuovi stadi e centri sportivi) come attrattore irresistibile anche (purtroppo) di nuove speculazioni.
Quindi Setti faticherà sempre di più a competere. Il giochetto spendo zero-mi salvo-incasso i diritti tv (o il paracadute) non può durare all’infinito. Un Sogliano non lo trovi facilmente e comunque lo stesso diesse è il primo a sapere che operazioni alla Ngonge, alla Serdar o alla Noslin – che sono state una combinazione di abilità, buone relazioni e fortuna – non si ripetono in automatico. Setti deve decidere cosa fare da grande: continuare a rischiare, mollare la mano, o farsi affiancare?
il blog di Gianluca Vighini UNA GIGANTESCA IMPRESA SPORTIVA
Sport, 20 Maggio 2024
Salvi. Ad una giornata dalla fine. Vincendo a Salerno. Forse, come disse Volpati 39 anni fa, capiremo solo tra qualche anno che razza d’impresa ha compiuto il Verona nel campionato 2023-’24. Contro tutto e contro tutti. Arbitri, Palazzi, Var, avversarie ricchissime. Un elogio alla competenza, all’orgoglio, alla professionalità. Dove non arrivano i soldi arriva la passione. Che muove le montagne e compie miracoli. La passione di un popolo che ama la propria squadra in maniera profonda, viscerale e trasmette questa passione nella pancia e nella mente di chi viene a lavorare qui, tra il Garda e la pianura padana, tra una collina e un bicchiere di amarone.
Verona è una città meravigliosa che meriterebbe più considerazione da chi ne tira i fili, soprattutto più visione, più capacità di sognare. L’Hellas Verona, lo vado dicendo da anni, è un meraviglioso biglietto da visita di una città che ne ha quasi paura, un “orpello” che pare interessare solo al popolo e raramente al potere, che se ne occupa saltuariamente e solo quando fa comodo. Ci sono rare eccezioni, ma proprio perché rare e disinteressate sono quelle che amano meno farsi pubblicità e poco le trovate sui giornali.
Questa salvezza ha un nome e un cognome: Sean Sogliano. E’ stato lui il motore di tutto quello che avete visto in questa stagione. Sean lo conoscete bene, ma forse non fino in fondo, non per quello che merita. E’ un vecchio orso, poco avvezzo a farsi leccare il culo dai soliti lacchè, un ds che per scelta non ha fatto carriera perché secondo lui o si fa calcio in una certa maniera, cioè prendendo decisioni, oppure si è dei maggiordomi. Sogliano è un romantico che vive della benzina della passione. Attenzione: essere romantici non vuol dire essere stupidi o poco intelligenti. Vuol dire solo essere innamorati del proprio lavoro e trovare gratificazione nel dare felicità alla gente. Ecco: quando parlate con Sogliano sentirete proprio queste parole: felicità della gente, felicità del popolo dell’Hellas Verona, di quelli che non mancano mai. Quando Sean se n’è andato da qui, perché fatto fuori da una congiura, non c’era giorno in cui non rimpiangesse questo rapporto speciale. E’ stato a Carpi, a Genova, a Bari, a Padova. Sempre col tarlo di Verona, della gente veronese, di tutti noi. Lo scrivo perchè è giusto che si sappia. Anche se si vede benissimo.
Parto da Sogliano perché tutto il resto è una conseguenza: Baroni, difeso, protetto, stimolato. Un allenatore che ha fatto un miracolo remando con il suo remo a gennaio su una piccola zattera che a poco a poco ha trasformato in un veloce motoscafo, sempre più bello, veloce, accessoriato. Baroni ha compiuto la rivoluzione silenziosa, abbandonando, finalmente, il calcio di Juric e portando l’Hellas in un’altra dimensione, più solida, più proiettata al futuro, meno vincolata al leader di turno.
La squadra, piena di talenti a costo irrisorio. Gente che ci ha fatto tornare l’amore per il gialloblù, con fame e voglia di emergere. Suslov, Serdar, Duda e Noslin ma anche i vecchi guerrieri che hanno scelto di restare qui come Montipò, Dawidowicz e Lazovic.
E poi c’è lui, mister Fortuna. Setti Maurizio da Carpi. Ora questa storia della fortuna, ve lo dico chiaro e tondo, a me pare una gran cavolata. Certo è vero che Setti spesso sfida il destino, giocando al tavolo della roulette. Ma lo fa facendo scelte, prendendo decisioni, non rimanendo fermo. Cacciò Grosso, in ritardo, prese Aglietti, poi Juric, costruì il miracolo D’Amico, prese Marroccu ma poi richiamò Sogliano. Non può essere solo fortuna. Il suo modo di lavorare, affinato nel tempo è quello della filiera cortissima, poca gente in società, ruoli chiari, grandi responsabilità, zero soldi. Chiunque se n’è andato da qui, anche finendo in società più danarose e importanti, rimpiange questo modo di lavorare. Sarà anche imposto dalla necessità ma è terribilmente efficace. Il Verona si iscriverà il prossimo anno per la sesta volta al campionato di serie A, date un’occhiata agli almanacchi per trovare un altro filotto del genere.
Napoleone diceva che è meglio un generale fortunato che un generale bravo. Io penso che Setti sia fortunato ma anche bravo. Una intera generazione di tifosi che prima di lui aveva conosciuto solo serie C, retrocessioni e sconfitte da anni si prende soddisfazioni in serie A. E se qualcuno sente di poter fare meglio di lui si faccia avanti.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI SALERNITANA-VERONA
Sport, 20 Maggio 2024
MONTIPO’ 6 Non deve praticamente mai parare. Fa lo spettatore non pagante. Attento nelle uscite alte, ma dovrebbe essere il minimo sindacale. Qualche svarione coi piedi, ma più che altro per demerito dei compagni che si ostinano a passargliela sul sinistro.
TCHATCHOUA 6.5 Baroni si affida alla sua forza fisica, ma anche alla sua capacità di corsa. Ed è infatti spesso presente nelle azioni offensive del Verona. Trova campo e poca resistenza dei difensori di casa. Ci prende gusto e va con grande facilità sul fondo. Poi magari i cross non sono sempre chirurgici, ma nel complesso il suo lo fa, eccome. Inesauribile.
DAWIDOWICZ 7 Praticamente perfetto, gli basta poco per tenere a bada gli attaccanti campani, non gli serve nemmeno alzare la voce. Un muro invalicabile, super nel gioco aereo, un po’ più macchinoso, ma lo sappiamo da sempre, col pallone a terra. Solita tempra da leader, da uno che la maglia gialloblù ce l’ha veramente tatuata.
COPPOLA 7 Anche lui come Dawidowicz non lascia nemmeno le briciole alla Salernitana. La parte finale della sua stagione è un buon segnale per la prossima, ammesso e non concesso che rimanga a Verona. Bisogna ancora lavorarci, per carità, ma la base è ottima e rischia davvero di sbocciare. Di certo non ci fa rimpiangere Kumbulla.
CABAL 5.5 Mette un po’ i brividi quando ha il pallone tra i piedi, però quantomeno ci mette il fisico e la corsa. Quelle due cose lì non gli mancano. Alterna, come gli succede spesso, cose discrete a errori e valutazioni completamente sballati. Comunque spende tanto e arriva a ridosso del 70° nella morsa dei crampi.
MAGNANI 6 (dal 67°) Attento nella parte più calda del match.
DUDA 7 Era da un po’ che non lo si vedeva a questo livello. Superlativo. Il centrocampo è cosa sua e di Serdar, col quale si trova che è una meraviglia. Sta bene, si muove con grande scioltezza e, soprattutto, fa correre a mille all’ora il pallone. E’ ispirato e avere di fianco il tedesco gli permette anche, quando ne ha bisogno, di tirare un po’ il fiato.
SERDAR 8 Semplicemente straripante. E’ ovunque e ha una capacità di spezzare il seppur misero gioco della Salernitana con una forza pazzesca. Prende calcioni a destra e sinistra, ma non lo abbattono manco con un bazooka. Quando questo ragazzo ha iniziato a far girare la testa, ha capito di poter fare la differenzia e anche oggi ha fatto vedere di essere forse un lusso per il Verona. Spero rimanga, ma me bala un ocio.
SUSLOV 7.5 Inizia subito forte e capiamo subito che l’infortunio alla caviglia è solo un brutto ricordo. E’ impressionante per forza fisica e determinazione. Si fionda su tutti le seconde palle, duro quanto serve nei contrasti. Anche lui come Folorunsho se la sente e infatti si va a prendere il gol con grande forza di volontà, con gli occhi fissi sull’obiettivo. Prima aveva scaldato i guantoni di Fiorillo con un bel calcio di punizione.
DANI SILVA s.v. (dall’80°)
FOLORUNSHO 7.5 Grandissima partita per il centrocampista di proprietà del Napoli. Giocate sempre di qualità e una forma fisica devastante. E’ ispirato, se la sente che può segnare e quindi ci prova più volte, senza fortuna. Ma alla fine, nei minuti di recupero del primo tempo, viene premiato. Vicinissimo alla doppietta personale nella ripresa con un bel destro da fuori che si stampa sul palo. Esce dopo aver dato tutto quello che aveva.
SWIDERSKI 6 (dall’80°) Si prende falli preziosissimi nei minuti finali di partita.
LAZOVIC 7 Finale di stagione in grande crescita di condizione e di fiducia. Lo conferma anche a Salerno con una prestazione di qualità. Spinge tantissimo sin dai primi minuti di gara. Ha numeri per annichilire i difensori della Salernitana, che non hanno strumenti per fermarlo. Pare facile l’assist per lo 0-2, ma il calcio ci dimostra che invece non è sempre così. Bene anche nella ripresa, a reggere soprattutto fisicamente. Grande capitano.
VINAGRE s.v. (dal 91°)
NOSLIN 5.5 Il meno positivo dei gialloblù. Va a rompere le scatole ai difensori della Salernitana e, soprattutto, a Fiorillo. Ma sbaglia troppo, oltre il consentito. Prima sparando largo un destro da posizione perfetta, poi, ancora più clamoroso, ciccando un colpo di testa tutto solo davanti al portiere campano. Si merita un mezzo voto in più per il pallone che dà a Lazovic, che a sua volta confeziona l’assist per lo 0-2.
ALL. BARONI 8 Serviva vincere e vince. Non c’è mai partita, se non nei minuti finali quando la Salernitana trova il gol per grazia ricevuta. Ma la gara non è praticamente mai in discussione. Fin dai primi minuti i suoi ragazzi fanno capire che c’è già una categoria di differenza con la squadra di Colantuono. Il dominio è schiacciante e sono i numeri a dirlo. Le scelte di formazione si confermano giustissime. Nel girone di ritorno ha fatto un miracolo, ha tenuto il gruppo compatto, dando motivazioni e voglia di soffrire. Impresa caro mister.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
CdS: “Date a Baroni… l’Acrobata d’Oro!”
Il colleghi del Corriere dello Sport si rivolgono alla FIGC per richiedere, in modo semiserio, un premio per il tecnico gialloblù
di Tommaso Badia
21 Maggio 2024 19:45
Se non la Panchina, dategli almeno… l’Acrobata d’Oro! Questa la richiesta dei colleghi del Corriere dello Sport alla FIGC. A ricevere l’insolito premio sarebbe ovviamente Marco Baroni, autore di un autentico miracolo sportivo alla guida del Verona.
Il tecnico gialloblù dopo la rivoluzione di gennaio è infatti riuscito a tenere unita la squadra, raggiungendo un obiettivo che fino a pochi mesi fa pareva irraggiungibile.
Questo, dunque, un estratto del pezzo pubblicato sull’edizione odierna del quotidiano:
«[…] salvare il Verona quest’anno, senza se e senza ma, resta a pieno titolo il più grande capolavoro di equilibrismo acrobatico, altro che camminare sul filo da una parte all’altra del canyon.
La motivazione del premio sta nella storia vagamente dickensiana che tutti conoscono: girone d’andata a quattordici miserabili punti, salvo poi capire che c’è sempre di peggio, il sequestro delle azioni alla proprietà. Il d.s. Sogliano procede forzatamente col bisturi. Amputazioni da tutte le parti, quindici le cessioni, primi i pezzi pregiati: Ngonge, Faraoni, Hien, Doig, Djuric e altri ancora. Non è un mercato di riparazione: è una demolizione.
Per non schierare i magazzinieri, l’esodo viene compensato con dieci arrivi, espressione massima di quello che oggigiorno viene elegantemente definito mercato creativo, per non chiamarlo col suo nome, pane e cipolle.
Questa la cornice di un affresco cui tutti danno lo stesso titolo: ciao Verona. Lo stesso Baroni, si racconta in giro, resta al suo posto solo perché deve tenere le mani sul volante mentre la macchina va alla rottamazione.
Invece certe storie sanno essere più belle e più forti delle trame scontate. Baroni ci mette la faccia e pure il cuore, carica il suo branco di sbrindellati e nel giro di pochi mesi lo trasforma in una vera squadra. E arriva alla salvezza.
[…]
Dicono gli stoici: gli dei riservano le prove più estreme ai propri diletti, perché dimostrino la loro grandezza. È mancato solo che gli stringessero gli alluci nella morsa, per il resto Baroni ha superato tutte le prove. Anche questo è Made in Italy, visto e rivisto in tanti cataclismi: salvare il salvabile, a mani nude, con la sola forza della disperazione».
Verona al Catullo, esplode la festa!
Tanti i tifosi dell'Hellas ad attendere i giocatori per festeggiare il raggiungimento dell'agognato traguardo
di Tommaso Badia
21 Maggio 2024 02:00
Grande festa all’aeroporto Catullo di Villafranca, dove centinaia di tifosi gialloblù si sono ritrovati per attendere i giocatori del Verona di ritorno dalla vittoriosa trasferta di Salerno.
Cori (alcuni non possiamo riportarveli, ma quello per Montipò è ormai un cult), fumogeni e tanti sorrisi sotto la pioggia battente, con Montipò e Duda tra i giocatori più “lanciati” nei festeggiamenti per la salvezza.
Di seguito, dunque, qualche video della nottata.
L'ATTESA
L'ARRIVO
DUDA E MONTIPÒ.
IL MISTER.
BUONANOTTE A TUTTI!
Qualcuno faccia una statua a Marco Baroni!
Il tecnico gialloblù ha tenuto ben saldo il timone anche nei momenti di maggiori burrasca, arrivando in porto con un'insperata salvezza
di Tommaso Badia
21 Maggio 2024 09:35
Arrivato per dare una sferzata e un cambio di direzione dopo anni di “juricismo”, Marco Baroni causa calciomercato “non completo” si trova sin da subito fuori dalla propria comfort zone, costretto a ricorrere a un modulo e a un gioco non suoi. Il nuovo allenatore dell’Hellas però sta zitto e nelle prime giornate racimola punti preziosi per i tempi di vacche magre che, puntualmente, arrivano.
Dopo un periodo duro, e in particolare dopo il k.o. contro il Genoa, il tecnico viene infatti messo sulla graticola e sembra all’ultima spiaggia, ma lui non molla, torna a fare il suo gioco e i risultati si vedono.
Quando tutto sembra girare un po’ meglio, ecco l’ennesimo tiro mancino della sorte: il Verona è in difficoltà economiche, c’è da vendere mezza squadra e i partenti vengono rimpiazzati con giocatori semisconosciuti. Nessun problema, nessuna dichiarazione disfattista e nessun alibi, solo lavoro e una barchetta da portare a riva remando insieme a Sean Sogliano: Baroni arriva in una Castelnuovo del Garda che sembra una Babilonia 2.0 e dal quell’insieme disomogeneo di campionati di provenienza e lingue parlate tira fuori una squadra con una fame e una voglia di emergere che ne basterebbe la metà.
Certo, qualche passo falso non manca, ma nel girone di ritorno il Verona viaggia a ritmo da metà classifica, fa più punti della Juventus e, pur mangiandosi le mani per non aver chiuso il discorso contro il Torino, arriva a Salerno con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo con una giornata d’anticipo.
E lì Baroni compie un capolavoro: caricati a molla, i suoi mettono sin da subito alle corde la Salernitana, chiudendo il primo tempo avanti di due reti. Nella ripresa ci sarebbe anche la possibilità di mettere in ghiaccio la gara, invece al 90′ il gol campano fa rivivere a Lazovic e soci i fantasmi della settimana precedente. Dopo un recupero che pare eterno, arriva tuttavia il triplice fischio di quel Di Bello che, tra l’altro, aveva arbitrato la gara d’andata dei play off del 2011 vinti proprio a danno dei granata.
Dei corsi e ricorsi storici, però, a noi interessa poco. Ciò che ci preme sottolineare è infatti che questo risultato sia arrivato anche (soprattutto) grazie a un allenatore pragmatico e che davanti alle telecamere non ha mai detto una parola fuori posto, incassando critiche più o meno giustificate senza battere ciglio e andando avanti per la propria strada, quella che alla fine della storia è rivelata giusta. Un uomo, concedeteci di uscire un attimo dal “bello scrivere” giornalistico, che ha insomma dimostrato di avere degli attributi considerevoli e che ha saputo gestire nel migliore dei modi situazioni extracampo che avrebbero probabilmente schiacciato buona parte dei suoi colleghi.
Grazie, mister Baroni! In questa salvezza c’è tantissimo di tuo!
Salernitana-Verona 1-2, le pagelle gialloblù di CH
Baroni comandante di una ciurma straordinaria, Suslov e Folorunsho decidono il match
di Tommaso Badia
20 Maggio 2024 20:55
Il Verona giocherà la Serie A 2024/2025! I gialloblù hanno infatti battuto la Salernitana per 1-2, ottenendo una salvezza che profuma di impresa.
Prova maiuscola da parte di tutti i gialloblù, ben guidati da un Baroni che sin dall’inizio ha dato l’idea di avere perfettamente in pugno la situazione.
Di seguito, dunque, le pagelle gialloblù del match.
MONTIPÒ: 6
Inoperoso per novanta minuti. Peccato non aver chiuso con un clean sheet, ma francamente ci interessa poco.
TCHATCHOUA: 7
Titolare un po’ a sorpresa, si fa trovare pronto e mette anche lo zampino nel secondo gol con un recupero in zona ultraoffensiva.
DAWIDOWICZ: 7
Gli attaccanti della Salernitana non impensieriscono mai Montipò e il merito è anche suo.
COPPOLA: 7
Come sopra.
CABAL: 6,5
A sinistra spinge meno rispetto a Tchatchoua, ma è attento ed efficace.
DUDA: 6,5
Fa girare palla come sa e a un certo punto si inventa anche un lancio pazzesco per Folorunsho. Peccato non arrivi il gol.
SERDAR: 7
Tanta quantità e un paio di interventi che potrebbe definire “intimidatori”, ma oggi si sente in vena di attaccare e quindi regala anche un paio di incursioni niente male. Stagione in crescendo per lui.
SUSLOV: 8
Era da un po’ che non lo vedevamo così “acceso”, come direbbe mister Baroni. Ha tanta voglia di fare e mette a referto il gol che mette in discesa la partita. Illuminante anche un passaggio per Noslin che però l’olandese spreca malamente.
FOLORUNSHO: 8
Corre per tre, combatte, segna il gol del raddoppio e poco prima di uscire centra pure un palo. Grande prova da parte sua.
LAZOVIC: 7
Guadagna metri e angoli per l’Hellas, anche se non è precisissimo quando c’è da batterli. Impreziosisce la prestazione con l’assist del raddoppio.
NOSLIN: 7
È vero, spreca quattro occasioni di cui due clamorose, ma serve l’assist di Suslov e mette lo zampino sul raddoppio. Stasera ci sentiamo di perdonarlo…
MAGNANI: 6,5
Entra per contenere le folate della Salernitana e fa (abbondantemente) il suo.
SUSLOV: s.v.
SILVA: s.v.
VINAGRE: s.v.
BARONI: 10
La prepara splendidamente e il suo Verona dà l’idea di avere in pugno la gara dal primo all’ultimo minuto, anche se il gol della Salernitana regala un brivido finale. Il voto è chiaramente all’impresa stagionale: ha dimostrato di essere un allenatore di valore e un uomo con degli attributi notevoli. Nella salvezza c’è tanto, tantissimo, di suo.
FONTE: CalcioHellas.it
23 Maggio 2024 - 10:21 Hellas Live Serie A, la classifica dopo il mercato invernale. Nono posto per l’Hellas Verona
Missione compiuta. L’anno prossimo sarà il sesto consecutivo in Serie A per i gialloblù. Il 34º nel massimo campionato italiano. A gennaio, pochi per non dire nessuno dopo lo smantellamento della squadra nella sessione del calciomercato, ci avrebbero scommesso. Una piccola, grande impresa quella compiuta dalla squadra di Marco Baroni.
Dopo aver conquistato 14 punti nel girone d’andata, il “nuovo” Hellas Verona da febbraio ha raccolto ben 19 punti, piazzandosi al nono posto di questa speciale classifica.
CLASSIFICA SERIE A DOPO LA CHIUSURA DEL MERCATO INVERNALE
Inter 36
Bologna 32
Atalanta 30 *
Roma 28
Milan 28
Lazio 23
Torino 22
Fiorentina 20 *
Hellas Verona 19
Genoa 18
Cagliari 18
Napoli 17
Monza 17
Udinese 16
Empoli 16
Lecce 16
Juventus 15
Frosinone 12
Sassuolo 10
Salernitana 4.
*una partita in meno
22 Maggio 2024 - 14:57 Hellas Live Hellas Verona, 23 punti nelle ultime 18 giornate
A 90’ dal termine della stagione regolare, i gialloblù di Marco Baroni nella seconda parte della Serie A TIM 2023/24 hanno raccolto ben 23 punti (14 nel girone d’andata, ndr) posizionandosi al decimo posto di questa speciale classifica.
CLASSIFICA GIRONE DI RITORNO
1. Inter 45
2. Atalanta 36*
3. Bologna 36
4. Milan 35
5. Roma 34
6. Lazio 30
7. Torino 26
8. Genoa 25
9. Napoli 24
10. Hellas Verona 23
11. Juventus 22
12. Cagliari 21
13. Fiorentina 21*
14. Monza 20
15. Empoli 20
16. Udinese 17
17. Lecce 16
18. Frosinone 16
19. Sassuolo 10
20. Salernitana 4
La gioia dei tifosi gialloblù arrivati questa sera a Salerno per spingere la squadra di Baroni a conquistare la salvezza con una giornata d’anticipo.
FONTE: HellasLive.it
Serie A, Salernitana-Verona 1-2: Hellas aritmeticamente salvo
All'Arechi decidono le reti di Suslov e Folorunsho nel primo tempo: si concretizza l'impresa di Baroni
20 maggio 2024
Il Verona conquista la salvezza con una giornata d'anticipo: nel penultimo turno di Serie A, l'Hellas batte 2-1 la Salernitana salendo a +4 sull'Empoli terzultimo. I gialloblù chiudono i conti già nel primo tempo grazie alle reti di Suslov (22') e Folorunsho (48'). Impresa per Marco Baroni, capace di salvare una squadra stravolta nel mercato di gennaio. I granata segnano al 90' con Maggiore ma salutano l'Arechi con l'ennesimo ko.
LA PARTITA
Contro l'Inter sarà poco più di una passerella: il Verona batte 2-1 la Salernitana e conquista con 90 minuti d'anticipo la salvezza. L'Hellas chiude i conti già nel primo tempo, sfruttando un avversario che non ha più nulla da chiedere al campionato e che non riesce a far valere l'orgoglio nell'ultima in casa in Serie A prima dell'ormai da tempo nota retrocessione. La partita la sblocca Suslov al 22': sponda di Noslin e sinistro sul secondo palo a battere Fiorillo, uno dei pochi con la sufficienza tra le fila degli uomini di Colantuono. E il raddoppio arriva nel momento perfetto: nel terzo dei quattro minuti di recupero, con Cabal che recupera palla alla coppia composta da Sambia e Kastanos e serve Lazovic, bravo a regalare a Folorunsho un pallone solo da spingere in rete. L'Hellas non arretra e nella ripresa è Noslin, prima impreciso da ottima posizione e poi murato da Fiorillo, a divorarsi il 3-0.
La Salernitana, che si ripresenta con un doppio cambio (fuori Pirola e Coulibaly, dentro Maggiore e Candreva), non riesce in nessun modo a mettere in difficoltà i gialloblù. Anzi, è Folorunsho a sfiorare la doppietta nel finale con un palo, poco prima di lasciare spazio a Swiderski. Al 90', però, i padroni di casa spaventano gli scaligeri con la rete in tap-in di Maggiore dopo il palo di Pierozzi. Il finale regala solo tanta apprensione per gli ospiti, ma non il 2-2: è ufficiale la salvezza del Verona, un miracolo firmato da Marco Baroni che, di fatto, ha quasi allenato nello stesso anno due gruppi diversi. Quella con l'Inter sarà una giornata di festa per l'Hellas. All'ultima in casa in Serie A, invece, arriva l'ennesima sconfitta della Salernitana.
LE PAGELLE
Fiorillo 6 - Unico a salvarsi nell'ennesimo disastro granata: evita almeno altri due gol.
Sambia 5 - Insieme a Kastanos commette la frittata sul 2-0, dando un pallone pigro catturato da Cabal.
Folorunsho 7 - Fisicità e senso della posizione doti fondamentali per dominare a centrocampo e chiudere i conti.
Suslov 7 - Ha il merito di trovare un gran gol che indirizza la partita.
Noslin 6,5 - Pur non segnando, regala a Suslov il pallone dell'1-0 e va più volte vicino alla gioia personale.
IL TABELLINO
SALERNITANA-VERONA 1-2
Salernitana (3-4-2-1): Fiorillo 6; Pierozzi 5,5, Fazio 5,5 (27' st Manolas 6), Pirola 5 (1' st Candreva 5,5); Sambia 5, Coulibaly 5,5 (1' st Maggiore 6,5), Basic 5,5, Zanoli 6; Tchaouna 5,5, Kastanos 5 (38' st Vignato sv); Weissman 5,5 (31' st Fusco 6,5). A disp.: Costil, Salvati, Pasalidis, Pellegrino, Sfait, Legowski, Boncori. All.: Colantuono 5
Verona (4-2-3-1): Montipò 6; Tchatchoua 6,5, Coppola 6, Dawidowicz 6, Cabal 6,5 (23' st Magnani 6); Duda 6, Serdar 5,5; Suslov 7 (36' st Dani Silva 6), Folorunsho 7 (36' st Swiderski 6), Lazovic 6,5 (46' st Vinagre sv); Noslin 6,5. A disp.: Chiesa, Perilli, Centonze, Corradi, Belahyane, Charlys, Tavsan, Mitrovic, Ajayi, Bonazzoli. All.: Baroni 7,5
Arbitro: Di Bello
Marcatori: 22' Suslov (V), 48' Folorunsho (V), 45' st Maggiore (S)
Ammoniti: Duda, (V), Basic (S), Serdar (S), Tchaouna (S)
LE STATISTICHE
-L’Hellas Verona si è salvato per la quinta stagione consecutiva in Serie A: era dal periodo tra il 1982/83 e il 1988/89 che i gialloblù non riuscivano a riconfermarsi in massima serie per almeno cinque stagioni consecutive (sette in quel caso).
-La Salernitana ha raccolto solo otto punti in tutte le gare interne di questa Serie A, stabilendo un nuovo record negativo della competizione; in precedenza il minimo era di nove (Frosinone, 2019).
-La Salernitana è la squadra che ha subito più gol in questo campionato (78) e ha eguagliato il proprio record negativo di reti concesse in una singola stagione di Serie A (78 come nel 2021/22).
-Tomas Suslov ha realizzato il suo primo gol su azione con la maglia dell'Hellas Verona e, in generale, il primo dall'1 settembre 2022 con la maglia del Groningen contro il Cambuur nei 10 maggiori campionati europei.
-Tra i giocatori arrivati in Serie A nel mercato di gennaio, Tijjani Noslin è quello che ha contribuito attivamente a più gol nel torneo: sette (4 gol, 3 assist), grazie ai quali risulta anche essere il giocatore più coinvolto nelle marcature dell’Hellas Verona, tra quelli attualmente in rosa.
-Con l'assist contro la Salernitana, Tijjani Noslin ha eguagliato il proprio primato di partecipazioni dirette a gol nei 10 maggiori campionati europei: sette (4 gol, 3 assist) come con il Fortuna Sittard nel 2022/23 (5 gol, 2 assist).
-Michael Folorunsho ha preso parte a sei reti in questa Serie A (cinque gol e un assist) – l’ultimo centrocampista italiano che era stato coinvolto in più marcature in massima serie con la maglia dell’Hellas Verona era stato Mattia Zaccagni (10 nel 2020/21).
-Darko Lazovic ha fornito almeno due assist in tutte le nove stagioni disputate in Serie A; dal suo esordio nella competizione, Lazovic è uno dei tre centrocampisti ad esserci riuscito (come Piotr Zielinski e Juan Cuadrado).
-Solo l'Atalanta (11) ha realizzato più gol da fuori area dell'Hellas Verona (10) in questo campionato. L'ultima stagione in cui gli scaligeri hanno segnato più reti dalla distanza in Serie A risale al 2013/14 (14).
-50a presenza di Diego Coppola tra tutte le competizioni con la maglia dell’Hellas Verona – il classe 2003 (due gol in questa Serie A) è il più giovane giocatore italiano con più di una rete all’attivo nei maggiori cinque campionati europei.
-Antonio Candreva (501) ha superato la soglia delle 500 gare giocate in Serie A, diventando in solitaria il 17° giocatore con più partite disputate nella storia della competizione.
-Con l'esordio di Gerardo Fusco (2005), la Salernitana è la squadra che ha schierato più giocatori diversi in questa stagione nei cinque grandi campionati europei (39).
-L'Hellas Verona ha realizzato almeno due gol in due delle ultime tre trasferte in Serie A (2-2 vs Atalanta), dopo averlo fatto solamente in una delle 22 occasioni precedenti (3-3 vs Udinese).
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
Claudio D'Amato | 20 mag 2024 20:28+02:00 Verona matematicamente salvo con una giornata di anticipo: obiettivo raggiunto
Il Verona, vincendo a Salerno, ha centrato la salvezza a 90' dalla fine del campionato: Baroni compie una piccola impresa.
Il Verona resta in Serie A.
Hellas matematicamente salvo con una giornata d'anticipo, grazie alla vittoria per 2-1 in casa della Salernitana e ai risultati maturati nella domenica di campionato.
Per Marco Baroni, aver tagliato il traguardo, alla luce dei cattivi presagi di inizio stagione si tratta di un piccolo grande capolavoro.
VERONA SALVO
Il Verona, espugnando Salerno nel posticipo pomeridiano del lunedì, si è garantito la partecipazione al prossimo campionato di Serie A e ha scacciato i fantasmi della retrocessione.
Gli scaligeri col successo dell'Arechi sono saliti a 37 punti in classifica, portandosi a +4 sull'Empoli terzultimo che dunque non potrebbe più acciuffare i veneti in quanto il calendario offre un solo match stagionale da giocare.
LA CLASSIFICA DI SERIE A IN CODA DOPO LA 37ª GIORNATA
VERONA 37 punti (matematicamente salvo)
Lecce 37 (matematicamente salvo)
Cagliari 36 (matematicamente salvo)
Frosinone 35
Udinese 34
Empoli 33 (al momento retrocesso in Serie B)
Sassuolo 29 (matematicamente retrocesso in Serie B)
Salernitana 16 (matematicamente retrocessa in Serie B)
VERONA SALVO COME IL CAGLIARI
La festa del Verona fa il paio con quella del Cagliari, che domenica a pranzo ha vinto sul campo del Sassuolo e si è garantito la salvezza matematica con un turno d'anticipo. Esattamente come accaduto all'Hellas in quel di Salerno.
Ma c'è di più, perché i sardi - sbancando il 'Mapei Stadium' - hanno condannato i neroverdi alla retrocessione in Serie B 11 anni dopo lo storico approdo in A del club allora guidato da Squinzi.
BARONI ARTEFICE DELL'IMPRESA HELLAS
Sulla salvezza del Verona c'è indubbiamente in primis la firma in calce di Baroni, che in estate ha accettato una sfida sulla carta proibitiva alla luce delle cessioni, delle incertezze societarie e di un mercato che ha portato sotto all'Arena profili poco noti ai calciofili italiani.
Invece il tecnico ex Lecce, seppur tra alti e bassi, è riuscito a trovare la quadra (facendo rendere ad alti livelli gente come Folorunsho e Suslov, match-winner all'Arechi) e a non perdere la bussola nemmeno durante la finestra di gennaio, con un'ulteriore rivoluzione della rosa e l'arrivo di rinforzi tutti da scoprire valorizzati e tornati utilissimi (in primis Noslin).
Baroni ha fatto leva su equilibri interni, meccanismi tattici e solidità mentale riuscendo a tenere a galla la nave gialloblù, condotta in acque sicure con 90 minuti d'anticipo. A Verona, adesso, si può stappare lo champagne.
"GRUPPO FONDATO SULLE DIFFICOLTÀ"
"Come ho detto ai ragazzi devo dirgli grazie di cuore - ha evidenziato il tecnico a 'DAZN' - ma anche al direttore Sogliano, perché a gennaio ci siamo guardati ed eravamo rimasti sulla barchetta, con un remo per uno in mano".
"Quello che è capitato al Verona è stata una cosa anomala, ma ho avuto grande partecipazione da parte di tutti, anche il sostegno da parte dei nostri tifosi. Si è creata quella simbiosi tra pubblico e squadra che ci ha portato a dare qualcosa di più".
"Questa squadra nel girone di ritorno sarebbe decima, mi ha sempre dato certezze durante la settimana, è stata subito ricettiva capendo la situazione e calandosi dentro senza titubanze. Mi ha seguito e devo ringraziarla, così come il mio staff. Dobbiamo festeggiare, gioire con la città, nessuno avrebbe scommesso un centesimo su di noi ma io ci ho sempre creduto".
"Ho tenuto la squadra incollata al lavoro, ero tranquillo perché col Torino abbiamo fatto una grande partita. Erano tutti step che la squadra doveva pagare, anche oggi siamo venuti qui e hanno capito. Si lavora tantissimo per arrivare a partite complicate. Ci siamo concentrati sulla bellezza, siamo davvero contenti. Sono storie diverse, devo molto ai due anni passati a Lecce. Mi ha permesso di essere qui oggi, c'era una similitudine perché avevo giocato anche qui e quindi conoscevo l'ambiente".
"Questo gruppo si fonda sulle difficoltà. Rimanere tutti dentro al progetto non è una cosa scontata, questo è stato quello su cui abbiamo lavorato".
FONTE: Goal.com
IL PAGELLONE DELLA 37ª GIORNATA DI SERIE A: CAGLIARI E VERONA IN PARADISO, SASSUOLO ALL'INFERNO, MILAN SENZA STIMOLI
DA ENRICO TURCATO
AGGIORNATO 21/05/2024 ALLE 14:43 GMT+2
SERIE A - Per una volta nel pagellone non mettiamo in copertina le "grandi". Imprese di veneti e sardi, retrocedono i neroverdi. Atalanta in Champions, il Torino ci crede e spera, Bologna e Juventus danno vita a un pirotecnico 3-3. Napoli decimo, Milan senza stimoli.
Ogni post giornata analizziamo tutto quello che è successo e proviamo a stilare il Pagellone del turno appena andato in archivio. Nella 37ª giornata di Serie A vittorie decisive di Cagliari e Verona, che firmano delle autentiche imprese salvandosi in anticipo. Applausi a Ranieri e Baroni [...]
VOTO 10…AL CAGLIARI DI SIR CLAUDIO RANIERI
Salvo senza soffrire, addirittura in anticipo. La prima rete in Serie A di Prati e il sigillo finale dal dischetto di Lapadula, permettono al Cagliari di Ranieri di battere il Sassuolo al Mapei Stadium e di mantenere la categoria matematicamente con una giornata d’anticipo. La grande festa sarda è un motivo d’orgoglio per il settantaduenne tecnico romano, che dopo aver ottenuto la promozione nella scorsa stagione, mette a referto un’altra grande impresa nella sua straordinaria carriera. I rossoblù hanno meritato nei mesi questo traguardo e ora possono godersi in serenità l’ultima giornata davanti al proprio pubblico. Bravissimi, tutti.
VOTO 9…AL VERONA DEL MAGO BARONI, UNA SALVEZZA SENSAZIONALE
A gennaio hanno salutato l’Hellas almeno sette titolari: Djuric, Hien, Doig, Terracciano, Ngonge, Faraoni e Hongla. In entrata solo semi sconosciuti o giocatori con nessuna esperienza in Italia. Eppure Baroni non si è abbattuto, ha lavorato, ah amalgamato i nuovi, trovato soluzioni funzionali e ha dato un’identità al Verona. Con il 2-0 a Salerno, la squadra veneta si è salvata con una giornata d’anticipo, mantenendo per la quinta volta consecutiva la categoria. Una vera e propria magia, di quelle da ricordare nel tempo. [...]
VOTO 5…AL PAZZO FINALE DI UDINESE-EMPOLI
Polemiche, duelli, episodi. E poi quel pazzo finale, che sorride più all’Udinese. Empoli avanti al 90’ con il rigore di Niang e raggiunta dopo una lunghissima review VAR al 104’ dal penalty di Samardzic. Il gol più tardivo della storia della Serie A. I friulani di Cannavaro tirano un bel sospiro di sollievo e si giocheranno tutto a Frosinone, i toscani di Nicola si ritrovano terz’ultimi e ora devono vincere contro la Roma e sperare in un passo falso di qualcuna delle altre rivali. Ultima giornata al cardiopalma, più o meno come il recupero di Udinese-Empoli.
VOTO 4…AL MONZA, BATTUTO IN CASA DAL FROSINONE
Il Monza, già salvo, non trova motivazioni valide e crolla in casa contro il Frosinone. Basta la stoccata di Cheddira a mettere ko i brianzoli, che esattamente come lo scorso anno contro il Lecce, si ritrovano ad essere benefattori involontari di squadre in lotta per salvarsi. I ragazzi di Palladino ci hanno anche provato a riequilibrare una partita nata storta, ma non sono riusciti a segnare ai ciociari, organizzati e sicuramente più affamati [...]
VOTO 3…AL NAPOLI, CHE ORA RISCHIA DAVVERO DI CHIUDERE 10°
Non va oltre il 2-2 a Firenze la squadra di Calzona, che viene superata in classifica anche dal Torino. La magia su punizione di Kvaratskhelia non basta a sollevare lo stato d’animo dei tifosi azzurri, ormai quasi certi di non godersi le coppe europee nella prossima stagione [...]
VOTO 1…ALLA SALERNITANA, CHE NON ONORA NEMMENO L’ULTIMA IN CASA
Coreografia da brividi. Tifosi campani ancora una volta eccezionali. Eppure la squadra di Colantuono si è consegnato al Verona, ha subito due reti nel primo tempo e ha disputato un’altra brutta partita, reagendo parzialmente solo nel finale. Un altro ko in una stagione funesta. Ma sia la città di Salerno che i fan granata si meritano di riassaporare presto il massimo campionato.
VOTO 0…AL SASSUOLO, PRIMA STORICA RETROCESSIONE DALLA A ALLA B
Dal 2013/14 al 2023/24. 10 anni dopo il Sassuolo abdica, retrocede per la prima volta nella sua storia in Serie B e manca una salvezza che alla vigilia del campionato non sembrava minimamente in discussione. L’infortunio di Berardi, il cambio in panchina, le difficoltà difensive, la discontinuità: ecco alcuni tra i fattori che hanno determinato questa disastrosa stagione. L’illusoria vittoria sull’Inter non è bastata ai neroverdi, che sono stati travolti dal Cagliari e ora dovranno ripartire dalla cadetteria con ben altre motivazioni. Dopo la Salernitana, ecco la seconda retrocessione ufficiale.
SERIE A - LE PAGELLE DI SALERNITANA-VERONA 1-2: SUSLOV FUOCO E FIAMME, TCHAOUNA NERVOSISSIMO. BARONI DA 10 E LODE
DA STEFANO FONSATO
PUBBLICATO 20/05/2024 ALLE 21:32 GMT+2
SERIE A - I goleador di giornata sono anche i migliori in campo: Suslov è praticamente immarcabile, Folorunsho è attivissimo sia in area avversaria che da fuori. L'elemento che si prende il voto più basso (4) è Tchaouna, decisivo nel match di andata quanto nervosissimo e privo di ide al'"Arechi". Il tecnico dell'Hellas Marco Baroni è da 10 e lode perché...
Salernitana-Verona, match valido per la 37a giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 1-2 frutto delle reti di Suslov, Folorunsho e Maggiore. Con questo risultato, il Verona di mister Marco Baroni si salva matematicamente (a 37 punti) con un turno di anticipo. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita.
LE PAGELLE DELLA SALERNITANA
Vincenzo FIORILLO 6: incolpevole su entrambi i gol subiti, viene costantemente chiamato in causa dagli avanti del Verona. Le sue risposte son sempre puntuali. E' il migliore tra i suoi.
Niccolò PIEROZZI 6: non sempre reattivo in difesa, ha comunque il merito di colpire il palo per il gol della bandiera di Maggiore, al 90'.
Federico FAZIO 6: bene nelle palle alte, come al solito, un po' meno quando viene richiesta rapidità.
Dal 72' Konstantinos Manolas 6: a parte il palo di Folorunsho all'80', dal suo ingresso la Salernitana non corre più rischi in difesa.
Lorenzo PIROLA 5: sempre in ritardo nei contrasti nella linea a tre di retroguardia.
Dal 46' Antonio Candreva 6,5: entra con la testa giusta, per quanto difficilissimo, in quella che - molto probabilmente - sarà la sua ultima partita all'"Arechi" con la maglia della Salernitana. Conclusioni da fuori e sveglia suonata alla fase offensiva di casa.
Alessandro ZANOLI 5: spinta praticamente nulla, lungo la destra, da parte del laterale ex Sampdoria in prestito dal Napoli.
Lassana COULIBALY 5: davvero velleitario, nella mediana di casa, nel corso dei primi 45'.
Dal 46' Giulio Maggiore 7: l'ex Spezia entra, si fa notare a metà campo e realizza, con prontezza, l'ultima rete della Salernitana all'"Arechi" in questo campionato.
Toma BASIC 5,5: poca precisione a centrocampo per il mediano croato in prestito dalla Lazio.
Junior SAMBIA 6: è lui a mettere al centro il pallone deviato di testa dal giovane Gerardo Russo che scaturirà il corner da cui nascerà la rete di Maggiore.
Loum TCHAOUNA 4: decisivo nel match di andata, all'"Arechi" appare senza idee sulla trequarti e particolarmente nervoso, come emerso dal calcione di reazione rifilato a Serdar.
Grigoris KASTANOS 5,5: unico a portare un mezzo pericolo nel primo tempo con un a punizione lunga, neutralizzata da Montipò. Troppo poco, però.
Dall'83' Emanuel Vignato: sv.
Shon WEISSMAN 6: i palloni che tocca, là davanti, si contano sulle dita di una mano.
Dal 76' Gerardo Fusco 6,5: sufficienza abbondante per la freschezza che dona all'attacco dell'Ippocampo. Attaccante della Primavera classe 2005, figlio dell'ex capitano della Salernitana Luca Fusco, rappresenta una bella speranza.
Mister Stefano COLANTUONO 6: nell'ultima mezzora di gioco la sua squadra ha dimostrato grande dignità. Bene l'aver concesso minuti al giovanissimo esordiente Fusco.
LE PAGELLE VERONA
Lorenzo MONTIPÒ 6: non può alcunché sul gol subito al 90'. Di fatto spettatore non pagante per il resto del mach.
Jackson TCHATCHOUA 6: si preoccupa maggiorente della fase difensiva, non correndo rischi.
Pawel DAWIDOWICZ 6: senza patemi al centro della retroguardia scaligera.
Diego COPPOLA 6,5: di testa sono tutte sue. Molto bene anche nei disimpegni.
Juan CABAL 6,5: ottimi filtranti sulla sinistra, utili sia per Folorunsho che per Noslin. Sostituito a metà secondo tempo per guai fisici.
Dal 67' Giangiacomo Magnani 5,5: un po' distratto nell'organizare il reparto difensivo, in occasione dell'acuto di Maggiore.
Michal FOLORUNSHO 7,5: pericolo costante sia in area avversaria - quando si fa trovare pronto, su suggerimento di Lazovic - che da fuori, quando colpisce un palo pieno al minuto numero 80.
Suat SERDAR 6,5: olio di gomito a metà campo, in cui recupera tantissimi palloni.
Ondrej DUDA 6,5: usa le maniere forti quando richiesto, resta un punto di riferimento anche nella costruzione del gioco.
Tomas SUSLOV 8: prestazione da incorniciare: gol - da manuale - che sblocca l'incontro e tanti, tantissimi suggerimenti ai propri compagni di reparto. Ne sa qualcosa Tijjani Noslin.
Dall'81' Daniel Silva: sv.
Darko LAZOVIC 7: sgusciante. Suo l'assist vincente per il gol di Folorunsho.
Dal 91' Ruben Vinagre: sv.
Tijjani NOSLIN 6,5: partecipa direttamente alla rete di Suslov e con un "second assist" nell'acut di Folorunsho. Un voto in meno per un paio di occasionissime sciupate.
Mister Marco BARONI 10 e lode: a gennaio, per problemi economici, gli smontano letteralmente la squadra, svuotandola peraltro di tutti i big, mossa che farebbe dimettere chiunque. Ma lui no. Si rimette immediatamente al lavoro e costruisce un gruppo ancor più affamato. Capolavoro, dopo quello di Lecce dell'anno scorso.
SERIE A - SALERNITANA-VERONA 1-2: IMPRESA DI BARONI, CHE SI SALVA CON UN TURNO DI ANTICIPO GRAZIE A SULOV E FOLORUNSHO
DA STEFANO FONSATO
AGGIORNATO 20/05/2024 ALLE 23:55 GMT+2
SERIE A - Il Verona coglie la salvezza con un turno di anticipo, vincendo 2-1 all'"Arechi" contro la Salernitana: decisive le reti, entrambe nel primo tempo, di Suslov e Folorunsho. Gli scaligeri sfiorano più volte il tris, poi si mettono paura con la rete al 90' di Maggiore. Impresa di Baroni, che resta in Serie A con una squadra letteralmente smontata nel calciomercato di gennaio.
Il Verona coglie la salvezza con un turno di anticipo, vincendo 2-1 all'"Arechi" contro la Salernitana ultimissima in partita e che, prprio contro l'Hellas, a fine 2023, aveva vinto la sua ultima partita in questo campionato: decisive le reti, entrambe nel primo tempo, di Suslov e Folorunsho. Gli scaligeri sfiorano più volte il tris dominando, poi però si mettono paura con la rete al 90' di Maggiore. Impresa di mister Marco Baroni, che i porta a 37 punti e resta in Serie A con una squadra letteralmente smontata nel calciomercato di gennaio per i problemi societari emersi a metà stagione.
Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi.
Gol: 22' Suslov (S), 45'+3 Folorunsho (S), 90' Maggiore (S).
Assist: Noslin (V, 0-1), Lazovic (V, 0-2).
Note - Recupero: 4+5. Ammoniti: Sambia, Duda, Basic, Serdar, Tchaouna.
LA CRONACA DELLA PARTITA IN 11 MOMENTI
2' - SUBITO NOSLIN IN VELOCITA'! Sinistro a incrociare che sbatte sui cartelloni pubblicitari.
16' - SUSLOV! Fendente mancino su punizione dalla distanza: Fiorillo ci arriva!
21' - FOLORUNSHO FINTA PER NOSLIN SUL FILTRANTE DI CABAL! Il sinistro a incrociare dell'olandese termina ancora sui cartelloni pubblicitari.
22' - GOL DEL VERONA CON SUSLOV! Palla conquistata, appoggio di testa di Noslin, mezzo sombrero su Sambia e sinistro angolatissimo dal limite dell'area: 0-1!
45'+2 - FOLORUNSHO! Gioco di gambe in area e destro potente e deviato da Fazio: arriva la respinta di Fiorillo.
45'+3 - GOL DEL VERONA CON FOLORUNSHO! Noslin in area per Lazovic il quale, dalla destra, serve in area piccola proprio Folorunsho: un gioco da ragazzi insaccare! E' 0-2!
48' - NOSLIN SCIUPA IL TRIS PER IL VERONA! Suslov libera l'olandese a tu per tu con Fiorillo: destro incrociato potente ma sul fondo!
55' - NOSLIN! Stacco imperioso di testa su cross di Lazovic dalla sinistra: palla schiacciata e grandissima parata di Fiorillo.
80' - PALO PIENO DI FOLORUNSHO DA FUORI AREA! Destro incrociato, Fiorillo non ci arriva, ma la sfera si stampa sul montante!
89 - GERARDO FUSCO! Il giovane classe 2005 sfiora di testa un cross di Sambia dalla sinistra, palla che incontra anche una deviazione in corner.
90' - GOL DELLA SALERNITANA CON MAGGIORE! Bordata di Pierozzi sul palo e tiro vincente, a porta vuota, deL numero 25 di casa: 1-2!
MVP
Suslov. Prestazione da incorniciare: gol - da manuale - che sblocca l'incontro e tanti, tantissimi suggerimenti ai propri compagni di reparto. Ne sa qualcosa Tijjani Noslin.
FANTACALCIO
PROMOSSO - Folorunsho. Pericolo costante sia in area avversaria - quando si fa trovare pronto, su suggerimento di Lazovic - che da fuori, quando colpisce un palo pieno al minuto numero 80.
BOCCIATO - Tchaouna.Decisivo nel match di andata, all'"Arechi" appare senza idee sulla trequarti e particolarmente nervoso, come emerso dal calcione di reazione rifilato a Serdar.
IL MOMENTO SOCIAL
5 - L’Hellas Verona si è salvato per la quinta stagione consecutiva in Serie A: era dal periodo tra il 1982/83 e il 1988/89 che i gialloblù non riuscivano a riconfermarsi in massima serie per almeno 5 stagioni consecutive (7 in quel caso). Permanenza.#SalernitanaVerona#SerieApic.twitter.com/bXWhWYCjmJ
Salernitana-Verona 1-2
Obiettivo raggiunto dal Verona che vince 2-1 sul campo della Salernitana e festeggia la salvezza. Subito incisivi i gialloblù, avanti a metà primo tempo col mancino piazzato di Suslov da fuori area. Prima dell'intervallo arriva anche il raddoppio di Folorunsho (un palo anche per lui nella ripresa) che segna a porta vuota. Nel finale accorcia le distanze Maggiore, ma l'Hellas porta a casa i tre punti
FONTE: Sport.Sky.it
Continua a essere positivo il campionato di Michael Folorunsho. L'Hellas Verona vince 2-1 a Salerno e lui segna il gol che regala la salvezza ai suoi, con la speranza ora di essere convocato all'Europeo. Per La Gazzetta dello Sport è da 7: "Il raddoppio è una formalità, vicino al 3-0 con un gran palo". Stesso voto per il Corriere della Sera e Tuttosport: "Fisico, ma anche tecnica. Interpreta con autorevolezza il ruolo di trequartista fisico costruitogli ad hoc da Baroni". Il Corriere dello Sport e TuttoHellasVerona invece lo esaltano maggiormente, assegnandogli un 8: "Lo stop per la squalifica gli ha consentito di recuperare energie fisiche e mentali. Sempre pronto al pressing ha il pregio di segnare il meritato gol del raddoppio, mentre nella ripresa va vicino alla doppietta con un palo clamoroso. Esce stremato". Infine per TMW è da 7: "Come al solito è quantità e qualità. Va vicino al gol ma Fiorillo gli ferma la possibile esultanza, poi da due passi non può proprio sbagliare. Prende anche un palo dalla distanza".
I voti
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 8
Corriere della Sera: 7
Tuttosport: 7
TuttoHellasVerona: 8
SERIE A Le pagelle di Baroni: può legittimamente gonfiare il petto. Salvezza miracolosa
21/05 ALLE 10:15
di ALESSIO DEL LUNGO
L'Hellas Verona è salvo e l'impresa porta soprattutto la firma di Marco Baroni. Il tecnico gialloblù vince 2-1 anche contro la Salernitana già retrocessa all'Arechi e per La Gazzetta dello Sport è da 8: "Il voto è al campionato. Salvezza miracolosa, dopo che il mercato gli ha stravolto la rosa". Stesso voto per Tuttosport: "Può legittimamente gonfiare il petto. Nella città di Romeo e Giulietta ha scritto una pagina di autentica storia sportiva". Per il Corriere dello Sport l'ex allenatore del Lecce, alla seconda salvezza consecutiva dopo quella del 2022 - 2023, merita un 9, per il Corriere della Sera solo un 7, mentre per TuttoHellasVerona è da 8: "Nella partita probabilmente più importante della stagione scrive lo spartito tattico perfetto, portando a compimento un miracolo sportivo del quale, senza nulla togliere a tutti gli altri, ne è assieme a Sean Sogliano, il vero artefice". Infine è da 7,5 per TMW: "Nella partita probabilmente più importante della stagione scrive lo spartito tattico perfetto, portando a compimento un miracolo sportivo del quale, senza nulla togliere a tutti gli altri, ne è assieme a Sean Sogliano, il vero artefice".
I voti
TMW: 7,5
La Gazzetta dello Sport: 8
Corriere dello Sport: 9
Corriere della Sera: 7
Tuttosport: 8
TuttoHellasVerona: 8
E' la salvezza del lavoro a testa bassa, quella conquistata dall'Hellas Verona, riuscito al contempo a sfatare un tabù che a Salerno durava dal 2005. Una situazione a dir poco complicata quella in cui si è ritrovata la compagine scaligera a gennaio, con una smobilitazione senza precedenti a metà stagione ma con Marco Baroni che è riuscito a far rendere fin da subito un gruppo capace di tenere un ruolino di marcia invidiabile nel girone di ritorno, e senza mai una dichiarazione fuori posto quando scaricare ai piani alti le responsabilità in seguito a qualche risultato difficile sarebbe potuto essere un giochino facile, e probabilmente anche quasi giustificabile.
Sogliano capolavoro-bis
E' anche soprattutto la salvezza di Sean Sogliano, al secondo capolavoro consecutivo dopo il ritorno salvifico della scorsa stagione, un d.s. riuscito a tenere la barra del timone dritta nei momenti di tempesta, sostituendo nel migliore dei modi tutti i partenti con le poche risorse a disposizione riuscendo a mantenere la permanenza in massima serie con una giornata di anticipo e garantendo al contempo qualcosa come 45 milioni in entrata nel mercato invernale (serviti anche e soprattutto per evitare derive potenzialmente sconfinate).
E ora un occhio al futuro
Adesso e fino a domenica sarà il momento di godersi il risultato ottenuto con il Verona che la prossima stagione potrà disputare il suo sesto campionato consecutivo in Serie A; poi arriverà il tempo delle scelte. Da capire se dopo il dissequestro delle quote Maurizio Setti potrà riaprire ad eventuali trattative per la cessione del club, dalle quali potrebbero conseguentemente mutare anche le eventuali strategie riguardanti il mercato oltre che lo staff tecnico e dirigenziale, ma ogni cosa avrà il suo tempo, ora è tempo di gioire.
I FATTI DEL GIORNO La classifica di Serie A dopo la 37^ giornata: è lotta a tre per non retrocedere
21/05 ALLE 00:49
di TOMMASO BONAN
Dopo il trionfo in Coppa Italia e il terremoto Allegri, la Juventus riparte con un pareggio show in rimonta. Nel posticipo della 37^ giornata di Serie A, i bianconeri guidati in panchina da Montero costringono al 3-3 il Bologna ribaltando nel finale una partita fino a quel momento disastrosa dei bianconeri. Al Dall'Ara i padroni di casa partono forte e vanno sul 3-0 grazie a una doppietta di Calafiori (2' e 53') e ad un'incornata di Castro (11'), poi la Juve reagisce nel finale e rimette il match in carreggiata grazie alle reti di Chiesa (76'), Milik (83') e Yildiz (84').
L'Hellas Veronal Verona conquista la salvezza con una giornata d'anticipo: nel penultimo turno di Serie A, l'Hellas batte 2-1 la Salernitana salendo a +4 sull'Empoli terzultimo. I gialloblù chiudono i conti già nel primo tempo grazie alle reti di Suslov (22') e Folorunsho (48'). Impresa per Marco Baroni, capace di salvare una squadra stravolta nel mercato di gennaio. I granata segnano al 90' con Maggiore ma salutano l'Arechi con l'ennesimo ko.
Sarà l'ultima giornata di campionato a raccontare quale squadra retrocederà insieme a Salernitana e Sassuolo. Il Cagliari si è chiamato fuori col successo sul Sassuolo nella 37^ di Serie A e potrà godersi l'ultima contro la Fiorentina in totale serenità. La questione, dunque, con anche l'Hellas Verona ormai salvo, riguarderà tre squadre: Empoli, Udinese e Frosinone, con queste ultime due che si affronteranno in uno scontro diretto al cardiopalma allo stadio Stirpe. L'Empoli invece avrà la Roma, già certa del 6° posto in Serie A.
Ecco la classifica aggiornata al termine della 37^ giornata:
1. Inter 93 punti
2. Milan 74
3. Bologna 68
4. Juventus 68
5. Atalanta 66 *
6. Roma 63
7. Lazio 60
8. Fiorentina 54 *
9. Torino 53
10. Napoli 52
11. Genoa 46
12. Monza 45
13. Hellas Verona 37
14. Lecce 37
15. Cagliari 36
16. Frosinone 35
17. Udinese 34
18. Empoli 33
19. Sassuolo 29
20. Salernitana 16
*: una gara in meno
Questo il programma ufficiale della 38^ giornata di Serie A
23/05/2024 Giovedì 20.45 Cagliari-Fiorentina
24/0502024 Venerdì 20.45 Genoa-Bologna
25/05/2024 Sabato 18.00 Juventus-Monza
25/05/2024 Sabato 20.45 Milan-Salernitana
26/05/2024 Domenica 18.00 Atalanta-Torino
26/05/2024 Domenica 18.00 Napoli-Lecce
26/05/2024 Domenica 20.45 Empoli-Roma
26/05/2024 Domenica 20.45 Frosinone-Udinese
26/05/2024 Domenica 20.45 Hellas Verona-Inter
26/05/2024 Domenica 20.45 Lazio-Sassuolo
LE PAGELLE Salernitana-Verona 1-2, le pagelle dei gialloblù: Suslov e Folorunsho gol salvezza, Serdar monumentale
20/05 ALLE 22:00
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Montipò 6 spettatore non pagante per 90 minuti capitola, senza colpe, sull'unico tiro verso la sua porta dell'intero incontro;
Tchatchoua 6,5 Prova senza sbavature dietro, spinge quando serve. Da una sua riconquista nasce la rete del raddoppio;
Dawidowicz 7 Gli attaccanti granata non gli creano grandi preoccupazioni. Catalizza ogni pallone che transiti dalle sue parti, chiudendo ogni pertugio;
Coppola 7 Preciso, ordinato, attento. Non concede nulla e non commette errori;
Cabal 5,5 Qualche lettura sbagliata in alcune situazioni, per fortuna senza alcuna ripercussione. La sua giovane età, però, dice che il futuro è tutto dalla sua parte. I crampi mettono fine con anticipo alla sua partita (dal 23' s.t. Magnani 6,5 si mette al centro della difesa che con la sua entrata passa a tre e trova ancor maggior solidità);
Serdar 7,5 Vero dominatore del centrocampo per forza e intensità. Un indomito combattente diventato con il passare delle giornate pedina insostituibile;
Duda 7 Detta i tempi di gioco con personalità ed effettua sempre le scelte giuste. Peccato per il giallo - era diffidato - che lo costringerà a saltare l'ultima contro l'Inter;
Suslov 8 Baroni gli concede una nuova chanche da titolare e lui lo ripaga con una prestazione superlativa. Brillante e ispirato fin dall'inizio, segna il gol del vantaggio. Solita scheggia impazzita, a tratti immarcabile (dal 36' s.t. Dani Silva s.v.);
Folorunsho 8 Lo stop per la squalifica gli ha consentito di recuperare energie fisiche e mentali. Sempre pronto al pressing ha il pregio di segnare il meritato gol del raddoppio, mentre nella ripresa va vicino alla doppietta con un palo clamoroso. Esce stremato (dal 36 s.t. Swiderski s.v.);
Lazovic 7 Partita di grande attenzione in fase di non possesso, risponde sempre presente in fase di ribaltamento. Dal suo piede parte l'assist per il raddoppio di Folorunsho (dal 45' s.t. Vinagre s.v.);
Noslin 7 Movimenti in profondità e in appoggio alla manovra effettuati sempre con i tempi giusti. Meriterebbe il gol ma un pizzico di imprecisione sottoporta e l'istinto di Fiorillo gli negano la gioia;
Baroni 8 Nella partita probabilmente più importante della stagione scrive lo spartito tattico perfetto, portando a compimento un miracolo sportivo del quale, senza nulla togliere a tutti gli altri, ne è assieme a Sean Sogliano, il vero artefice.
Un anno fa Marco Baroni si salvava con una giornata d'anticipo. La partita era quella fra Monza e Lecce, un saliscendi di emozioni soprattutto nel recupero. Prima Wladimiro Falcone diceva di no a Gytkjaer, poi al minuto 101 veniva fischiato un rigore proprio per i giallorossi. Dal dischetto Colombo - che poi passerà al Monza proprio nell'estate successiva - insacca e sancisce la permanenza in Serie A della squadra più giovane del torneo, messa insieme con pochissime risorse economiche. Baroni raccontò al termine della partita: "Io poco tempo fa ho perso mio padre, che è stato la mia guida e lo sento sempre con me. Ovviamente ho pensato ai ragazzi, che hanno meritato questo traguardo".
Chissà se avrà pensato a lui anche stasera. In un'impresa difficile quanto quella di un anno fa, se non di più. Portare alla salvezza un Verona che a gennaio sembrava spacciato, con tantissime cessioni sul groppone e pochi punti a cui aggrapparsi. Un'aria di disarmo, la contestazione dei tifosi, la sensazione che perdere tutti i pezzi da novanta era l'anticamera alla cessione e poi alla retrocessione. Invece il Verona è ancora di Setti - che ha trovato un accordo con Volpi - e Baroni è riuscito in qualcosa di fantascientifico e in cui pochi avrebbero creduto.
Ora bisogna capire: cosa fare con l'allenatore? Se è vero che con la salvezza è arrivata anche la conferma per un altro anno, dall'altro lato sarebbe anche comprensibile volere avere un anno più tranquillo, dopo il secondo miracolo consecutivo. Si vedrà, c'è tempo per sperare in una grande chiamata.
SERIE A Sogliano firma la seconda salvezza, anche vendendo tutti a gennaio. Sempre più difficile
20/05 ALLE 21:07
di ANDREA LOSAPIO
Secondo anno e seconda salvezza. Sempre più difficile. Perché Sean Sogliano, da quando è tornato a Verona il 18 novembre del 2022, ha avuto momenti davvero difficili. Dalla partenza, sin da subito, quando il club era ultimo in classifica con cinque punti in quindici partite, otto punti in meno dello Spezia che era quart'ultimo. Paradossalmente saranno proprio i bianconeri a giocarsi la sfida salvezza, lo spareggio, con un Ngonge protagonista e Nzola che sbaglia uno dei rigori decisivi. Eppure l'addio di Ilic sembrava issare bandiera bianca, soprattutto per chi arrivava: illustri sconosciuti, tutti avulsi dalla realtà della nostra massima serie.
Se la scorsa stagione era complicata, questa è stata ai limiti dell'impossibile. Sogliano si è trovato a dovere fare le nozze con i fichi secchi, puntando (ottimamente) su Baroni, cercando di creare un undici competitivo con un budget inesistente. Addio di Tameze, poi quelli di Verdi e Lasagna - che avevano stipendi pesanti ma che non offrivano grandi garanzie - mentre in entrata arrivavano solo prestiti. Solo Mboula era arrivato a titolo definitivo, gli altri potevano essere delle comparse in Serie A.
E a gennaio? Incredibile a dirsi, vanno via Amione, Doig, Faraoni, Hien, Terracciano, Hongla, Ngonge, Djuric, Mboula. Più di 45 milioni, pochi quelli reinvestiti. Sogliano deve cedere, dietro diktat della proprietà. Arriva alla penultima giornata con il match point contro una Salernitana già retrocessa e lo sfrutta, dopo avere speso davvero pochissimo. Come il Lecce, quando le idee valgono possono arrivare obiettivi impensabili. Stavolta è davvero ai limiti dell'incredibile.
Con la salvezza matematica conquistata stasera nella vittoria con la Salernitana, per Marco Baroni è scattato il rinnovo automatico fino al 30 giugno 2025. Il tecnico che è riuscito nell'impresa di portare il Verona alla salvezza dopo che in inverno la squadra era stata smantellata, resterà in sella all'Hellas anche nella prossima stagione. Il giusto premio ad un grande condottiero.
Montipò sv - L'unica cosa che raccoglie è la bottiglietta per bere, oltre al pallone dalla rete al novantesimo, come un fulmine a ciel sereno. Spettatore non pagante.
Tchatchoua 6 - Sulla sua fascia - come ovunque - gli avversari non portano grandi pericoli.
Dawidowicz 6,5 - Sempre autoritario, sbaglia poco.
Coppola 6,5 - Il suo gol contro l'Udinese vale la salvezza, visto che è arrivato in pieno recupero. Probabilmente sarà l'emozione più bella del campionato.
Cabal 6 - Non soffre praticamente mai (dal 67' Magnani sv).
Duda 6,5 - Prende il giallo e non potrà giocare con l'Inter. Poco male, ma è sintomo di come non abbia voglia di lasciare niente al caso, al netto di avversari teneri.
Serdar 6,5 - In mezzo al campo detta e governa. Anche perché di fronte non ha nessuno che gli dà troppe sollecitazioni.
Suslov 7 - Trascinatore con il gol, ma non solo. È davvero interessante quando si accentra, l'anno prossimo potrebbe essere il suo (dall'81' Dani Silva sv).
Folorunsho 7 - Come al solito è quantità e qualità. Va vicino al gol ma Fiorillo gli ferma la possibile esultanza, poi da due passi non può proprio sbagliare. Prende anche un palo dalla distanza (dall'81' Swiderski sv).
Lazovic 6,5 - È sempre una sicurezza, che giochi a destra oppure a sinistra. Quando poi si allarga sull'altra fascia riesce anche a regalare l'assist a Folorunsho (dal 90' Vinagre sv).
Noslin 6 - Arriva bene davanti alla porta, conclude male se non malissimo: una volta è Fiorillo a metterci i guantoni. Bravo però nell'assist a Suslov che apre il match.
Marco Baroni 7,5 - Un capolavoro, barra dritta in una tempesta che poteva soverchiarlo. Con la salvezza avrà un anno in più per rimanere alla guida del Verona.
Il Verona vince a Salerno per due a uno, con gol firmati da Suslov e Folorunsho, e rimane in Serie A. La rete che regala una finale alla partita - e brivido ai supporter gialloblù - è di Maggiore, che risolve una mischia quando tutto sembra orami finito.
Rimane comunque una salvezza straordinaria, ai limiti della fantascienza, soprattutto pensando a quanto successo a gennaio. Via Hrustic, Amione, Mboula, Saponara, Gunter, Djuric, Faraoni, Doig, Hongla, Hien e Terracciano, oltre a Ngonge, insostituibile per un anno e protagonista della scorsa salvezza. Venduto a circa 19 milioni, utili per una continuità aziendale che sembrava in pericolo e che, invece, con la salvezza potrebbe essere garantita. Anche perché qualche cessione verrà fatta, gioco forza, tra Suslov e Noslin. Dal mazzo escono jolly, grazie anche al lavoro di Sogliano, bravissimo a pescare. Oltre ai meriti di Baroni, che fa meglio del suo predecessore, il duo Zaffaroni-Bocchetti, salvi solamente allo spareggio.
La partita vale poco, o meglio, dura fino al minuto ventitré. Quando Suslov, dal limite dell'area, insacca con un tiro a uscire, con Fiorillo che non può fare nulla. Nel primo tempo si contano sei occasioni per gli scaligeri, nella ripresa le cose non cambiano praticamente mai. L'intenzione è quella di non rischiare niente, perché festeggiare la salvezza con novanta minuti d'anticipo è davvero sensazionale, soprattutto considerando che all'ultima giornata ci sarebbe un ostacolo insormontabile come l'Inter. Al Bentegodi invece potranno essere felici a prescindere dal risultato. Il Verona va più volte vicino a dilagare, ma il piede sull'acceleratore è staccato, rischiando nel finale.
E la Salernitana? Di fatto non si è presentata in campo per quasi tutta la partita, senza mai tirare in porta fino al novantesimo, quando Maggiore ha firmato il 2-1. Di più, una difesa da museo delle cere nel secondo gol, firmato da Folorunsho nel recupero del primo tempo. Davvero un po' poco per un saluto all'Arechi. La degna conclusione di una stagione da dimenticare il prima possibile.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
20 MAGGIO 2024 Serie A TIM 2023/24 | Il Verona vince e sarà ancora Serie A!
Salerno - Allo stadio 'Arechi' è terminata 1-2 Salernitana-Hellas Verona, 37a giornata della Serie A TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, parte bene il Verona che al 2’ arriva al tiro con Noslin che, servito bene da Folorunsho, calcia con il sinistro da posizione defilata, ma il suo tiro finisce sulla parte esterna della rete.
Pochi minuti più tardi, al 8’, è ancora Noslin a farsi vedere in area provando a intervenire in scivolata su un bel cross basso e teso di Duda, ma il numero 17 non riesce a impattare bene il pallone che finisce tra le braccia di Fiorillo.
Al 15’ è Suslov a impensierire il portiere di casa su calcio di punizione dai 25 metri, con il tiro che supera la barriera ma sul quale arriva Fiorillo che respinge.
È ancora Noslin ad arrivare al tiro al 20’, da posizione quasi uguale all’occasione avuta in precedenza, ma anche questa volta il suo tiro con il sinistro finisce sul fondo.
Arriva il vantaggio del Verona al 22’ con Suslov, che dopo la sponda di Noslin, arriva al tiro con il mancino dal limite dell’area e trova l’angolino basso alla destra di Fiorillo.
Al secondo minuto di recupero è Folorunsho ad avere una buona occasione, dopo il lancio di Duda, ma il suo tiro potente con il destro viene respinto coi piedi da Fiorillo.
È, però, solamente il preludio al raddoppio dell’Hellas che arriva al 45’+3’. Tchatchoua recupera palla sulla trequarti e serve Noslin, che a sua volta vede Lazovic in area che, davanti al portiere, appoggia per Folorunsho che deve solo mettere in rete con il destro.
Nella ripresa, parte subito fortissimo il Verona, sempre con Noslin che, servito bene da Suslov, arriva al tiro con il destro dall’interno dell’area di rigore ma incrocia troppo e il pallone esce a lato.
Al 55’ è ancora Noslin a rendersi molto pericoloso con un colpo di testa da posizione ravvicinata su assist di Lazovic, ma ancora una volta Fiorillo respinge coi piedi.
Al 80’ Folorunsho prova il tiro dalla distanza con il destro e colpisce in piano la base del palo alla destra di Fiorillo.
Al 90’ accorcia le distanze la Salernitana con il gol, su ribattuta, di Maggiore, che appoggio il pallone in rete dopo il palo colpito da Pierozzi.
Finisce così la partita, con la vittoria del Verona per 1-2.
Il prossimo impegno del Verona sarà quello di domenica 26 maggio (ore 20.45) quando i gialloblù ospiteranno al ‘Bentegodi’ l’Inter, match valido per la 38a giornata di Serie A TIM 2023/24.
SALERNITANA-HELLAS VERONA 1-2
Reti: 22' Suslov, 45'+3' Folorunsho, 90' Maggiore
Verona - Al 'Sinergy Stadium' é terminata 3-5 Hellas Verona-Cagliari, 34a giornata della Primavera 1 TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, parte forte il Cagliari che al 4’ si porta in vantaggio su calcio di rigore. Nwanege strattona la maglietta di Bolazn e l’arbitro assegna il penalty che lo stesso Bolzan calcia e realizza, spiazzando Ravasio.
Al 33’ trovano il raddoppio gli ospiti. Idrissi arriva al cross dalla sinistra e trova l’inserimento in area di rigore di Ardau che, in scivolata, riesce a mettere il pallone alle spalle del numero 1 gialloblù.
Pochi minuti più tardi, al 36’, trova la terza rete il Cagliari. Conti controlla dai 25 metri, guarda la porta e calcia con il destro, il suo tiro forte e preciso si insacca sotto la traversa.
Nella ripresa incomincia ancora bene il Cagliari che trova la quarta rete al 47’. Idrissi mette ancora in mezzo dalla sinistra e dopo un rimpallo il pallo arriva sui piedi di Vinciguerra che deve solo appoggiare in rete con il destro.
Risponde subito l’Hellas che trova la rete al 49’. Vermesan prova il tiro dal limite dell’area, il pallone viene ribattuto dalla difesa ma arriva sui piedi di Agbonifo che anticipa tutti e con la punta del piede destro riesce a battere Auseklis.
Accorcia ancora le distanze il Verona su calcio di rigore. De Battisti subisce uno sgambetto in area e sul dischetto si presenta Cisse che con il destro spiazza il portiere avversario.
Passano però, solamente due minuti, e il Cagliari trova la quinta rete. Idrissi vince un rimpallo a metà campo e parte da solo in contropiede, si presenta davanti a Ravasio e con il sinistro non sbaglia.
Accorcia nuovamente le distanze il Verona al 68’ grazie al bel colpo di testa di Vermesan su calcio d’angolo battuto da Patanè.
Nel finale l’Hellas prova ancora ad avvicinarsi nel risultato ma senza trovare fortuna, e dopo 6 minuti di recupero si conclude la partita, con il risultato di 3-5.
Si conclude così il campionato Primavera 1 TIM 2023/24 dell’Hellas Verona.
Grazie a tutti voi che ci avete seguito durante questa stagione e arrivederci al prossimo anno!
LA CRONACA
1' Inizia la sfida fra Verona e Cagliari. Forza ragazzi!
2' Buon inizio del Cagliari che arriva in zona tiro con Arba, che libera il destro dal limite dell'area ma spedisce a lato
4' GOL. Rigore per il Cagliari per una trattenuta di Nwanege su Bolzan. Lo stesso numero 19 si preseta dagli 11 metri e con il destro spiazza Ravasio.
33' GOL. Idrissi arriva al cross dalla sinistra e trova nel cuore dell'area l'inserimento di Ardau che in scivolata riesce a mettere il pallone in rete
36' GOL. Conti dai 30 metri lascia partire un tiro potente con il destro che si insacca sotto la traversa
46' Inizia la ripresa. Dai Verona!
47' GOL. Sempre Idrissi crossa dalla sinistra, il pallone, dopo un rimpallo, rimane in area e finisce sui piedi di Vinciguerra che deve solo appoggiare in rete con il destro
49' RETE. SEGNA AGBONIFO. Vermesan prova il tiro dal limite, il pallone viene respinto dalla difesa ma resta nella disponibilità di Agbonifo che con la punta del piede destro mette alle spalle di Auseklis
60' CISEEEEEEEEEEEEE. SEMPRE LUI. Calcio di rigore anche per il Verona a causa di uno sgambetto di Pintus su De Battisti. Dal dischetto si presenta Cisse che con il destro spiazza il portiere
62' GOL. Idrissi parte in contropiede dopo un rimpallo a metà campo e davanti a Ravasio non sbaglia con il sinistro
68' VERMESAAAAAAAAN. GOL. Calcio d'angolo battuto da Patanè dalla sinistra e colpo di testa vincente di Vermesan che stacca molto bene dall'interno dell'area
90'+6' Finisce così la partita, con il risultato di 3-5 a favore del Cagliari
[OFFTOPIC] + - = SERIE A: Mister Massimiliano ALLEGRI esonerato dalla JUVENTUS a due giornate dal termine del campionato 'Comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia non compatibili con i valori del club e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta'. Il 'traghettatore' bianconero fino al termine della stagione sarà Paolo MONTERO ex difensore e ormai anche ex allenatore dell'Under 19 juventina.
Le prossime due giornate di Serie A, le ultime del Campionato 2023/24, vedranno Paolo Montero sulla panchina della Prima Squadra Maschile.
Montero è attualmente il tecnico dell’Under 19 che proprio ieri, 18 maggio, ha concluso il Campionato Primavera 1: questa mattina, domenica 19 maggio, dirigerà il suo primo allenamento con la squadra che poi guiderà nelle partite contro il Bologna (lunedì 20 ore 20.45 al “Dall’Ara”) e contro il Monza, all’Allianz Stadium, in data e orario ancora da definire, match che chiuderà la nostra stagione.
A Paolo, prima leggenda bianconera in campo, poi portatore del DNA Juventus in panchina (come conferma l’Original “Plantar una Semilla”, prodotto da Juventus Creator Lab qualche settimana fa), auguri di buon lavoro per questo doppio impegno
La Juventus comunica di avere sollevato Massimiliano Allegri dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile.
L'esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta.
Si conclude un periodo di collaborazione, iniziato nel 2014, ripartito nel 2021 e terminato dopo le ultime 3 stagioni insieme con la Finale di Coppa Italia.
La società augura a Massimiliano Allegri buona fortuna per i suoi progetti futuri.
FONTE: Juventus.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
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VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
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3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.