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Al 'Brianteo' con le idee chiare (almeno fuori dal campo per quanto spiegato dal diesse SOGLIANO)


#MonzaVerona +   -   =

Match delicato quello che attende il VERONA al 'Brianteo' contro un MONZA che, dopo averle prese sonoramente in quel di EMPOLI ha battuto di misura il SASSUOLO e non ha perso a Udine; ora la quarta partita contro una pericolante rivoluzionata come non mai da un mercato fatto di uscite obbligate che sta faticosissimamente cercando di ritrovare qualche punto dopo aver ritrovato le prestazioni (sperando che le nuove leve si integrino alla svelta e possano dare il loro contributo).

Precedenti
Il prossimo match tra le due squadre al 'Brianteo' sarà il numero 51 tra le gare ufficiali ma solo il secondo in assoluto in Serie A, con i padroni di casa avanti di tre lunghezze nella statistica delle vittorie che sono 19 contro le 16 degli scaligeri e alle 15 partite finite in patta (42 in totale le partite in cadetteria con 18 successi per i brianzoli contro i 10 dei gialloblù).
2 a 0 condizionato dal signor Cosso nella stagione scorsa quando le due compagini si scontravano per la prima volta nella massima categoria.
Squillante la vittoria scaligera del 5 Settembre 2010 in C con la triplée di LE NOCI ed i gol di PICHLMANN e MANCINI in un 5 a 1 che rappresenta a tutt'oggi la migliore vittoria ottenuta da mister GIANNINI sulla panchina scaligera.
Pareggio a reti bianche che l'11 Maggio 2009 eliminava la squadra scaligera dalla corsa playoff e la cosa più divertente della partita fu il butel addobbato da 'Monaca di Monza' (nella foto di Fotoexpress dell'epoca).
Vittoria HELLAS al cardiopalma il 6 Aprile 2008 quando per me finì invece pari (ma questa è un'altra storia 🤣 ).
La prima partita ufficiale tra le due squadre a Monza fu il 6 Aprile 1952 in Serie B quando l'HELLAS di Sante BEGALLI fu sconfitto di misura.

Prossima sfida assegnata alle cure del signor Davide Massa della sezione AIA di Imperia.

PalladinoBaroni


QUI MONZA
Il problema alla caviglia dovrebbe essere stato risolto da GAGLIARDINI pronto dunque a tornare in mediana con PESSINA mentre sulle esterne verranno confermati BIRINDELLI e CIURRIA; al centro dell'attacco ancora fiducia al fresco ex ĐURIĆ (sperando che non imiti NGONGE) con COLPANI e MOTA (favorito sul nuovo arrivato ZERBIN) pronti a dargli supporto partendo qualche metro più indietro.

Convocati
Oltre al lungodegente CAPRARI fuori anche VIGNATO mentre GAGLIARDINI ha completamente recuperato.

2 Donati, 4 Izzo, 5 Caldirola, 6 Gagliardini, 7 Machin, 8 Akpa Akpro, 9 Colombo, 11 Djuric, 13 Pedro Pereira, 16 Di Gregorio, 18 Bettella, 19 Birindelli, 20 Zerbin, 21 V. Carboni, 22 Pablo Marí, 23 Sorrentino, 27 Maldini, 28 Colpani, 32 Pessina, 33 D’Ambrosio, 38 Bondo, 44 A. Carboni, 47 Mota Carvalho, 66 Gori, 77 Kyriakopoulos, 84 Ciurria.

Probabile formazione
Mister PALLADINO verso la rinconferma dell'11 che ha impattato con l'UDINESE.

3-4-2-1 con Di Gregorio; D'Ambrosio-Marí-Caldirola; Birindelli-Pessina-Gagliardini-Ciurria; Mota-Colpani; Djuric.


QUI VERONA
SUSLOV squalificato guarderà i compagni dalla tribuna e questo potrebbe indurre mister BARONI a giocare dall'inizio la nuova carta ŚWIDERSKI con NOSLIN sulla trequarti destra, LAZOVIĆ dalla parte opposta e FOLORUNSHO in mezzo a loro.
Invariata la mediana mi piacerebbe finalmente vedere entrambi i nuovi terzini o magari anche solo non vedere più TCHATCHOUA prestato ad un ruolo non suo.
Al centro della difesa COPPOLA sarà in ballottaggio con MAGNANI per un posto a fianco di DAWIDOWICZ ma è probabile che il tecnico opterà per schierare uno solo fra Giangiacomo e Pawel entrambi in diffida.
Prima chiamata per MITROVIĆ dopo l'arrivo dei necessari documenti.

Convocati
Fuori il solo CRUZ infortunatosi in allenamento, prima chiamata per MITROVIĆ.

1 Montipò, 6 Belahyane, 7 Tavsan, 8 Lazovic, 9 Henry, 10 Mitrovic, 11 Swiderski, 16 Chiesa, 17 Noslin, 18 Centonze, 19 Vinagre, 21 Dani Silva, 23 Magnani, 25 Serdar, 27 Dawidowicz, 32 Cabal, 33 Duda, 34 Perilli, 37 Charlys, 38 Tchatchoua, 42 Coppola, 90 Folorunsho, 99 Bonazzoli.

Probabile formazione
Mister BARONI alle prese con la sostituzione di SUSLOV (ma attenzione anche dietro a VINAGRE che potrebbe sostituire CABAL), ŚWIDERSKI pronto a partire titolare; CRUZ fuori per almeno una quarantina di giorni.

4-2-3-1 con Montipò; Tchatchoua-Coppola-Dawidowicz-Vinagre; Duda-Serdar; Noslin-Folorunsho-Lazović; Świderski.

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DICONO +   -   =

Mister PALLADINO tecnico del MONZA «Il Verona ha cambiato tanti calciatori, dovremmo essere bravi a fare la prestazione ed essere aggressivi oltre a mantenere la nostra identità. L’obiettivo è quello di fare punti. Si parla molto di allenatori che in questo momento sono al top in classifica ma ritengo Baroni uno dei più bravi, anche per come sta gestendo il momento. Lo stimo tantissimo come uomo e come allenatore. Anche nella passata stagione ci ha messo in difficoltà. Complimenti anche al Verona, nonostante i tanti cambi ha mantenuto il suo equilibrio. Si è rinforzato, l'ho visto in più circostanze e hanno tanti giocatori che hanno voglia, fame e qualità. Per noi sarà una partita difficile. Caprari da marzo almeno in panchina? Lo staff medico ci darà i tempi giusti, il giocatore sta lavorando bene e sta aumentando i ritmi. Caprari ci è mancato e ci manca, mi auguro di ritrovarlo il prima possibile. Oltre a lui l'unico indisponibile è Vignato, per il resto stanno tutti bene. Compreso Gagliardini che ha recuperato totalmente» TGGialloblu.Telenuovo.it

Mister BARONI «Quando si affronta un campionato così bisogna essere in grado di gestire la sconfitta, a Napoli per come è arrivato il goal l'amarezza per una sconfitta che la squadra non meritava è ancora più grande, dobbiamo lavorare sulle situazioni e bisogna fare punti, i punti sono quello che adesso dobbiamo perseguire. Ci servono punti, li dobbiamo cercare con qualsiasi avversario, dobbiamo avere questo nella testa, nel petto, nelle gambe e andare in campo con questo mantra. Lavoriamo tanto, cerchiamo di non lasciare neanche un secondo che non sia utile al collettivo e ai ragazzi nuovi, cerchiamo di aiutarli con i video e con le clip, il calcio è una lingua universale, c'è grande partecipazione che serve a bruciare i tempi di ambientamento dei nuovi ragazzi arrivati, quando un giocatore ha fame di imparare la sua crescita è accelerata» TuttoMercatoWeb.com

Sogliano: "Migliorata la forza economica del Club, lotteremo tutti insieme fino alla fine"

Il diesse SOGLIANO alla conferenza stampa di fine mercato «Piano di riserva per la B? Quando un club è sano e solido ha la possibilità di cadere sempre in piedi, questa è la nostra linea, le prestazioni delle ultime settimane parlano però di una squadra viva, che non ha certamente alzato bandiera bianca, la classifica forse dice che siamo in difficoltà ma io sono convinto che questa squadra lotterà fino all'ultima giornata come la scorsa stagione per compiere un'altra grande impresa. Non bisogna tenere giocatori che vogliono andare via, specie quando si lotta per la salvezza, anche se forse il giocatore che voleva rimanere era Ngonge che voleva finire l'anno ma quando si verificano condizioni come quelle che si sono palesate è impossibile trattenere chi non può restare... Quando una società prende coscienza della sua situazione economica è doveroso migliorarla per evitare di avere delle problematiche future. Se prima del mercato il Verona era a repentaglio? Io non sono un amministrativo, a questa domanda potrà rispondere il presidente o il direttore generale ma credo che quanto abbiamo fatto dopo questa sessione di mercato ha dato una grande mano. C'era un momento in cui avrei voluto spegnere il telefono per evitare di ricevere altre offerte e non nego che abbiamo rifiutato anche altre due/tre proposte importanti. Poi è chiaro che io non sia stato contento di vendere Ngonge ma quando ti arrivano offerte del genere non si possono non accettare. Il presidente mi ha detto che doveva rientrare da spese effettuate in passato dove le gestioni sono state superiori alle proprie possibilità, non è che il Verona deve iniziare di punto in bianco a vendere giocatori perchè è arrivata una perdita improvvisa. Se non si poteva anticipare questa rivoluzione in estate? C'era probabilmente la possibilità dell'entrata di un socio che potesse far mutare radicalmente e velocemente la soluzione, possibilità che non si è verificata. In secondo luogo le offerte sono arrivate in inverno e non in estate Manolas? è un giocatore importante, io ci ho parlato, non c'è niente di male nel dirlo, proprio per questo abbiamo fatto una proposta congrua alle nostre possibilità dato che abbiamo ceduto giocatori anche per degli ingaggi troppo elevati e insostenibili, noi non possiamo andare oltre una certa soglia e lui ha preferito andare a Salerno dove c'è una società che può permettersi di offrire ingaggi diversi. Henry e Bonazzoli? Henry ha fatto tre goal che gli hanno garantito una botta di adrenalina importante dopo un infortunio pesante al crociato. C'è stata la possibilità per lui di andare al Gent, non è successo perchè erano esauriti i prestiti all'estero che avevamo a disposizione, l'ultimo giorno di mercato sarebbe potuto andare a Salerno ma gli abbiamo detto di no. Bonazzoli sta giocando poco, o si allena a 100 allora e forse il mister gli può dare qualche possibilità in più, altrimenti è difficile, adesso comunque essendo chiuso il mercato avrà solo il campo a cui pensare.» TuttoMercatoWeb.com



Mister MALESANI a 'Storie di Serie A' «Sono nato a Verona e per me era motivo di orgoglio allenare l’Hellas, ma fu un errore professionale enorme: decisi di scendere di categoria per allenare la squadra della mia città, la mia squadra, però gli affetti vanno sempre separati dalla professione. Io la penso così. Sono tuttavia uno dei pochi fortunati ad aver allenato sia il Verona che il Chievo. La retrocessione? A febbraio eravamo settimi. Facemmo parecchi punti nel girone d’andata, poi ci siamo un po’ bloccati. Si è parlato tanto di quella retrocessione, tutti hanno detto la loro, e le colpe sono state suddivise. In realtà c’è un po’ di tutto. La società era un po’ in difficoltà economicamente e per sette mesi non sono stati pagati gli stipendi. Quella fu una delle cause principali, poi io ci ho messo del mio, come i calciatori» CalcioHellas.it

Juanito GOMEZ TALEB ai microfoni di Tv Play «I due gol alla Juventus sono stati il mio momento più bello in Serie A. Era la Juve che vinceva tutti gli scudetti e che sarebbe andata a giocare la finale di Champions contro il Barcellona. Per noi quel pareggio fu importantissimo, fu emozionante. La gente ancora li ricorda... In Serie B battevo i rigori e facevamo a turno con Cacia. Nel ritiro successivo, quando siamo andati in Serie A, Mandorlini si è arrabbiato perché ho provato a calciare un rigore nella prima amichevole, che tra l’altro ho segnato. Lui voleva a tutti i corsi a tutti i costi che li tirasse Jorginho. Ha iniziato quindi a battere lui segnandone parecchi prima di andare a Napoli. Jorginho è un amico e sono di parte, ma sui rigori le percentuali parlano per lui. Ha avuto la sfiga di sbagliare quello» (contro la Svizzera, ndr) «ma ne ha segnati altrettanti di importanti. Cacia? Non sono io che ho rubato dei gol a Daniele per il record. Quando è arrivato al Verona ero il rigorista in Serie B. Gli sono molto grato perché grazie ai suoi gol mi ha permesso di arrivare in Serie A e poi dopo è arrivato anche un altro grande attaccante come Luca Toni con cui siamo rimasti altri due anni. Iturbe? È stato fondamentale quell’anno con noi ed era riuscito a far vedere delle potenzialità incredibili: forza fisica, cattiveria e tiro. Ci auguravamo tutti di più, poi non so le dinamiche, ma a Roma non è riuscito a tirare fuori il meglio. Non so cosa sia successo, forse Roma non è stata la scelta migliore, magari da un’altra parte sarebbe stato diverso» CalcioHellas.it

Pietro FANNA al 'Corriere di Verona' «Le tante cessioni nel mercato di gennaio? Le scelte societarie sono state indirizzate da questioni di bilancio, le risposte vanno date dalla proprietà. Quello che dico dall’esterno, da persona che vuole bene all’Hellas, ai colori gialloblù, è che da tempo se ci sono dei giocatori buoni vengono ceduti presto, non rimangono a lungo nella squadra. Non c’è una programmazione che permetta al Verona di far un salto in più, ma le esigenze del club, evidentemente, non lo consentono. Questo dispiace. Baroni sta facendo l’equilibrista: sta sul filo sospeso a dieci metri di altezza con l’asta per tenere la squadra in piedi. Gli vanno riconosciuti grandi meriti. C’è bisogno di accelerare la comprensione del gioco da parte di chi è arrivato ed è complicato. Però il Verona resiste, c’è e non si arrende. Ogni partita va giocata come una finale, perché è un attimo sganciarsi. Da quel che si vede, la lotta per salvarsi quest’anno sarà ancora più incerta, non ci sono squadre che hanno ceduto. La Salernitana è indietro rispetto agli altri, ma ha preso un punto pesante sul campo del Torino, significa che è in piena corsa. L’Hellas è atteso dalla gara con il Monza, dopo c’è la Juve. C’è da muovere la classifica subito» CalcioHellas.it



ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =

IL PUNTO DI SOGLIANO SUL MERCATO per quanto mi riguarda ha fatto estrema chiarezza su tre punti fondamentali:

  1. È stata una 'campagna vendite' perché il club aveva estrema necessità di rientrare dopo 3 annate al di sopra delle proprie possibilità a livello di spese
  2. Continuando su questa linea di monte ingaggi i problemi dovrebbero essere rientrati per qualche tempo (ma qui il Direttore è rimasto sul vago non essendo lui un amministrativo).
  3. La rivoluzione è stata fatta ora invece che in estate (quando sarebbe stata più consona al resto della stagione) perché in primis sembrava che in proprietà dovesse entrare un nuovo socio che avrebbe dato una grossa mano a livello economico entro Dicembre (e invece ahinoi così non è stato) e poi perché le (numerosissime) richieste avute a Gennaio in estate non s'erano verificate.
...E questo è quanto, ergo, salvezza o no, le prossime stagioni con SETTI al comando continueranno alla stessa stregua di questa senza più nessunissimo volo pindarico se non nell'ammirare saltuariamente quella scommessa più riuscita delle altre com'è stato fino a Gennaio con NGONGE ma, al netto di tutte le domande che rimarrebbero da fare alla proprietà, direi che su qualche questione il diesse si è espresso in maniera chiara e diretta: non potremo che farcelo bastare.

NOSLIN E TAVŞAN ALLE PRESENTAZIONI UFFICIALI dove si scopre che il primo nasce come attaccante centrale per esaltare dinamismo e velocità e solo in un secondo momento si trasforma in ala grazie soprattutto al passo (anche se lui preferisce giocare nel mezzo del fornte offensivo), mentre il secondo, campione europeo con gli oranje under 17, s'è concentrato sul ruolo dell'ala sin dai 14/15 anni e poi l'ha mantenuto; ama puntare l'uomo e arrivare al tiro da fuori.


Noslin e Tavşan alla presentazione ufficiale


IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =

VITA DA EX: JURIĆ mai banale in conferenza stampa 'Se non mi qualifico per l’Europa lascio il Torino'.
I rimpianti di mister MALESANI a Radio Serie A 'Non sono diventato allenatore del Milan perché retrocessi col Verona'.
Mister BORDIN nuovo allenatore della TRIESTINA in Serie C dopo l'esonero di TESSER.
Mister IACHINI nuovo allenatore del BARI in Serie B dopo l'esonero di MARINO



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