...Non doveva arrivare prima di Gennaio alla chiusura del suo contratto con gli argentini del BANFIELD e invece, pagando di suo i circa 400mila Euro di penale (a quanto si è potuto intuire) per liberarsi anticipatamente, Juan Manuel ha potuto raggiungere i compagni in gialloblù con 6 mesi di anticipo e, seguendo l'esempio degli altri due figli d'arte Marcus THURAM e Timothy WEAH (approdati rispettivamente all'INTER e alla JUVENTUS), iniziare almeno la stagione se non la preparazione coi nuovi compagni: Non un dettaglio irrilevante nel complesso periodo che porterà 'El Jardinerito' ad adattarsi e sperabilmente diventare efficace in un campionato dove il tatticismo è portato all'estremo e rende difficile giocare a calcio come faceva in Argentina ma anche in questo saranno fondamentali i consigli di papà Julio Ricardo fu stella di BOLOGNA, INTER e LAZIO nel primo decennio degli anni 2000.
sperando di ripetere il 'colpaccio' realizzato ai tempi dell'altro Juan Manuel argentino che giocò da queste parti e cioè
anche se quello era passato 'nominalmente' dal PORTO e il prezzo del suo cartellino era già decollato verso vette proibitive per il club scaligero che, a conti fatti, non riuscì a fare 'sta grande plusvalenza con la velocissima ala destra che invece, dal punto di vista tecnico, fece grandissima la catena di destra con un altro gran giocatore come
...
e della LAZIO seguendo il papà ai tempi attaccante di rilievo di nerazzurri e capitolini ma ha cominciato a fare davvero sul serio solo nel 2017 a 7 anni dal ritorno a Buenos Aires col ritiro dal calcio giocato di papà nel 2010 e l'obbligo di concentrarsi sugli studi.
Poi, con l'iscrizione all'università, il ritorno al primario amore col permesso dei genitori, il provino per il BANFIELD (proprio come papà Julio e mamma Lorena ex tennista professionista) e il via alla carriera di calciatore professionista col debutto in prima squadra ad Aprile 2021 e la titolarità nella stagione seguente.
che davanti al momento è piuttosto prevedibile e monotematico.
Pochini i gol messi a segno nell'ultima annata ma il suo allenatore del 2020-21 SANGUINETTI ne è sicuro '
'. Che dire... Speriamo abbia ragione lui!🇸🇪
STAGIONE 2024-25 + - =
23 Ottobre 2024 - 08:45 Hellas Live
Cruz: “Continuiamo a lavorare per tornare nel miglior modo possibile”
Iniziando un lungo percorso, ma con la voglia e l'entusiasmo di sempre. Continuiamo a lavorare per tornare nel miglior modo possibile. Il messaggio ed il frame del video pubblicato su Instagram dall’attaccante dell’Hellas Verona, Juan Manuel Cruz. L’argentino classe 1999 è stato sottoposto ad intervento chirurgico in Finlandia lo scorso agosto a seguito della rottura del tendine diretto del retto femorale destro.
FONTE:
HellasLive.it
2 AGOSTO 2024
Bollettino medico: Juan Manuel Cruz
Verona - Hellas Verona FC comunica che il calciatore Juan Manuel Cruz, in seguito alla rottura del tendine diretto del retto femorale destro, è stato sottoposto oggi a un intervento chirurgico. Eseguito a Turku, in Finlandia, dal Professor Lasse Lempainen, l’intervento è perfettamente riuscito.
I tempi di guarigione saranno quantificabili in base all’evoluzione del quadro clinico.
FONTE:
HellasVerona.it
L’indiscrezione: Juan Manuel Cruz, ci sono anche Rijeka e Fortuna Sittard
22.07.2024 | 23:35
Juan Manuel Cruz, attaccante figlio d’arte, potrebbe lasciare il Verona nei prossimi giorni. Al Cosenza si sono aggiunte Fortuna Sittard (l’ex squadra di Noslin) e il Rijeka, a conferma che c’è gradimento per Cruz. Ma dopo un infortunio recente sarà fondamentale diagnosi definitiva: se l’attaccante fosse disponibile entro poche settimane bene, altrimenti il trasferimento dovrà essere rinviato.
Foto: sito Hellas Verona
FONTE:
AlfredoPedulla.com
Anche Cruz verso il prestito al Cosenza
Dopo Praszelik e Charlys, anche l’attaccante argentino è pronto a trasferirsi al club rossoblù
di Mattia Zupo
22 Luglio 2024 18:39
Il Cosenza sta perfezionando un ingaggio per l’attacco. Arriverà in rossoblu il figlio d’arte Juan Manuel Cruz, classe 1999, di proprietà del Verona. Nella stagione appena trascorsa 5 presenze tra campionato e coppa Italia complice anche un lungo infortunio per una lesione al tendine del retto femorale.
FONTE:
CalcioHellas.it
STAGIONE 2023-24 + - =
SERIE A
Cruz: "Juan deve copiare più Lautaro che me. Il suo esordio una sensazione molto bella"
03/10 ALLE 14:08
di ALESSIO DEL LUNGO
Julio Ricardo Cruz, padre di Juan Manuel, attaccante dell'Hellas Verona, è stato intervistato da Radio Tv Serie A, iniziando proprio a parlare del figlio: "L'esordio? Sono sensazioni molto belle, come calciatore non pensi che il figlio possa diventare anche lui un professionista. Tre anni fa lui ha fatto l'esordio in Argentina, questo è stato un colpo ancora più forte. Sono felice per lui, è arrivato in Serie A dove io me la sono goduta quando ci ho giocato. Deve copiare più Lautaro che me però. Per quel che sta facendo... Di me porta già qualcosa nel sangue" [...]
SERIE A
Di padre in figlio: Juan Manuel Cruz debutta in A 4908 giorni dopo l'ultima gara di Julio Ricardo
02/10 ALLE 19:45
di ANDREA PIRAS
Debutto assoluto in Serie A per Juan Manuel Cruz. L'attaccante guida il reparto offensivo del Verona di Marco Baroni nel match contro il Torino. Il ragazzo classe 1999 fa il suo esordio nel massimo campionato a distanza di 4908 giorno dall'ultimo match del padre, Julio Ricardo Cruz, quando vestiva la maglia della Lazio, il 25 aprile 2010 contro il Genoa a Marassi.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
Data: 02/10/2023
Dagli studi di economia all'esordio col Verona: alla scoperta di Cruz Jr
La storia dell'attaccante argentino dell’Hellas Verona, Juan Manuel Cruz, che ha esordito in A oggi
Autore: Mattia Zupo
La prima gioia tra i professionisti nello stadio Diego Armando Maradona, la casa dell’Argentinos Juniors. “Sicuramente mio padre sarà contento. Una rete sognata. Speriamo che questo punto sia importante per continuare a farci lottare per i primi posti”. Così Juan Manuel Cruz ai microfoni di Fox Sports dopo il primo gol con il Banfield nella Copa de la Liga Profesional 2021. A distanza di 25 anni dall’ultima rete segnata da suo padre con quella stessa maglia. Un gol arrivato al 95’: dopo essersi girato al limite dell’area ha messo il pallone sotto l’incrocio con un tiro potente e preciso, con quello che dovrebbe essere il suo piede debole.
Il figlio d'arte vuole ripetersi al più presto anche in Italia, dopo aver esordito allo stadio Olimpico Grande Torino, nel posticipo della settima giornata.
El Jardinerito, come lo chiamavano tutti i suoi compagni in Argentina, ha ereditato il soprannome da suo padre, Julio Ricardo Cruz. E come lui gioca da centravanti. Il classe ’99 ha esordito nei minuti finali nella vittoria del Clàsico del Sur contro il Lanús e alla quarta apparizione (51 minuti totali) si è sbloccato. In questo intervallo di 4 settimane, per non farsi mancare niente, non ha preso parte a 2 partite a causa della positività al Coronavirus (Il Banfield ha avuto 20 giocatori positivi in quelle settimane).
In passato, suo padre lo aveva elogiato rivelando anche un piccolo retroscena di mercato: "Di lui ho parlato anche all’Inter e alla Fiorentina. Mi hanno chiesto e... insomma, vediamo: io prima o poi vorrò tornare in Italia a lavorare, magari con lui in Serie A sarebbe bello...". Queste le parole del Jardinero a La Gazzetta dello Sport.
Dagli studi di contabilità ai gol
E pensare che Juanma per 7 anni non ha giocato a calcio. Già perché dopo aver iniziato la scuola calcio in Italia all’età di 6 anni, al momento del ritiro del padre nel 2010 si è trasferito a Buenos Aires e dopo una discussione con i suoi genitori ha dovuto mettere al primo posto lo studio. Con la fine delle superiori nel 2017 si è iscritto all’Università per studiare contabilità, ma in quei primi mesi convinse i suoi a tornare a giocare. Provino superato al Banfield, nella squadra dove era cresciuto il padre, e dopo il primo anno passato soprattutto in panchina, nel 2019 è diventato il goleador della squadra Reserva.
Nella stagione successiva si è allenato anche agli ordini di Crespo e ha condiviso lo spogliatoio con Osvaldo. Attaccanti da cui imparare qualche trucco del mestiere, anche se i suoi modelli attuali sono Lewandowski, Suarez e Lautaro Martinez. Oltre a suo padre ovvio, quello che è stato il suo idolo da bambino e che gli dà consigli prima e dopo ogni partita. Dagli studi economici agli 11 gol in 73 presenze con il Taladro, Juanma prende lezioni private dal Jardinero, che lo ha accompagnato nel viaggio in Italia per firmare con l'Hellas Verona, dopo alcuni mesi lontano dal campo a causa del mancato rinnovo con il Banfield.
FONTE:
GianlucaDiMarzio.com
12 SETTEMBRE 2023
Juan Manuel Cruz è un nuovo attaccante dell'Hellas Verona
Verona - Hellas Verona FC rende noto di aver acquisito le prestazioni sportive dell'attaccante Juan Manuel Cruz, che ha firmato un contratto con il Club gialloblù fino al 30 giugno 2027.
Nato a Buenos Aires il 19 Luglio 1999, Cruz si trasferisce al Banfield nel 2017.
Nel 2019 l’attaccante argentino firma il suo primo contratto da professionista e viene aggregato alla Prima squadra a metà della stagione 2019/2020.
Cruz fa il suo esordio il 19 marzo 2021 in un match vinto contro il Lanùs, aggiudicandosi subito la ‘Classica del Sud’, e realizza il suo primo gol tra i professionisti il 28 luglio 2021 in una partita di Primiera Divisiòn Argentina contro l’Uniòn Santa Fe. Nelle ultime due stagioni l’attaccante ha totalizzato 73 presenze in tutte le competizioni realizzando 11 gol.
Hellas Verona FC rivolge un caloroso saluto a Julio Manuel Cruz, augurandogli un futuro in maglia gialloblù ricco di soddisfazioni, personali e di squadra.
FONTE:
HellasVerona.it
PRIMA DI VERONA + - =
10 Settembre 2023 - 09:53 Hellas Live
Cruz: “Sono il papà più felice del mondo. Verona città bellissima. Juan Manuel ha il senso del gol, fisico e più tecnica di me”
“Dire che sono il papà più felice del mondo sarebbe scontato, ma siccome leggo la gioia nei suoi occhi, beh, questo mi basta. Però bisogna fare le cose con estrema calma. Siamo venuti a Verona con mia moglie e il piccolo Tomas: ora stiamo dietro a JuanMa e adesso la Serie A la rivedrò da dentro uno stadio... Ma sì: adesso tocca a lui. Juan Manuel deve pensare a tutto con calma e da quando si aggregherà alla squadra, lunedì o martedì, tutto verrà piano piano. Ha più tecnica di me. Davvero. Per il resto, nel fisico è uguale a me. E il senso del gol, beh, ce l’ha. Torno a vedere la Serie A sì, sono contento. Verona fra l'altro è una città bellissima. Ma io non c'entro: conta lui” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport, Julio Cruz, papà di Juan Manuel, nuovo attaccante dell’Hellas Verona. Foto Instagram
FONTE:
HellasLive.it
ESCLUSIVE
ESCLUSIVA SI Sanguinetti: "Cruz sfonderà..."
L'ex tecnico del Banfield ai microfoni di Sportitalia: "Vi racconto il figlio del Jardinero"
05.09.2023 12:30 di Daniele Najjar
Da Lautaro Martinez al nuovo arrivato Beltran, passando per Dybala e ad un prossimo nuovo arrivo in Italia di un loro connazionale che vuole conquistare i palcoscenici della Serie A, Juan Manuel Cruz: la tradizione di attaccanti argentini nel Belpaese è sempre florida ed in questa stagione il trend è lo stesso.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto per parlarne l’allenatore Javier Sanguinetti, che ha conosciuto e allenato il figlio del Jardinero al Banfield.
Ci parla di Juan Manuel?
“Cruz è un ragazzo ancora giovane e dall’ottimo potenziale, che ho conosciuto nel 2020/21. Ha la testa sulle spalle, penso che possa fare bene da voi”.
Che attaccante è?
“Ha qualità tecniche molto buone, un ottimo tiro, così come il controllo di palla. Si associa al gioco di squadra, fa i movimenti giusti ed è veloce per uno della sua altezza”.
Al Verona può affermarsi?
“Si può adattare al calcio italiano cambierà Paese e tipo di calcio. Ma lo conosco: è intelligente e spero possa essere protagonista e penso lo possa essere” [...]
FONTE:
SportItalia.com
NEWS
Vivas: “La principale qualità di Cruz è l’intelligenza”
L’ex allenatore del Jardinerito ha parlato a Sportitalia del futuro attaccante dell’Hellas Verona
di Tommaso Badia Agosto 7, 2023 - 15:50
Raggiunto dai microfoni di Sportitalia, Claudio Vivas ha parlato del futuro attaccante gialloblù Juan Manuel Cruz.
Queste, dunque, le principali dichiarazioni del coordinatore responsabile del Costa Rica ed ex allenatore del Jardinerito:
«La principale qualità di Cruz è l’intelligenza. Si allena molto bene e interpreta il gioco nel modo giusto, fa sempre i movimenti corretti e rispetta le direttive dell’allenatore. Ha inoltre un buon fisico, anche se essendo molto giovane avrà bisogno di un periodo di adattamento. Spero che possa affermarsi in Serie A. Un cognome pesante? Julio Cruz ha fatto una grande carriera, ma Juan Manuel sa bene che non serve pensarci e che deve dimostrare chi è lui senza badare ad altro. Il salto in Italia non è semplice, ma non sarà un problema perché come detto è maturo e soprattutto molto intelligente».
FONTE:
CalcioHellas.it
Traduzione dallo spagnolo di Google Traduttore
La storia di Juan Manuel Cruz, il figlio del giardiniere: dal cenare con Zlatan Ibrahimovic all'età di 7 anni e quasi senza farsi da meno, a essere il capocannoniere del Banfield
L'attaccante 22enne sta vivendo un momento straordinario nel Drill. Il soprannome che gli ha dato suo padre e quale decisione prenderebbe se venisse convocato nella Nazionale Italiana
Di Fernando Taveira
9 ottobre 2021 03:23 EST
Juan Manuel Cruz festeggia uno dei suoi gol nella Professional League con la maglia del Banfield (Foto: NA)
Juan Manuel Cruz è uno degli attaccanti più promettenti del calcio argentino. Nei suoi primi passi in Primera, ha dimostrato una tenacia in zona simile a quella di suo padre Julio , lo storico attaccante che ha vestito la maglia della nazionale argentina tra il 1997 e il 2008.
La figura di Banfield ha il gol nel sangue e le sue conquiste nella Professional League rappresentano un'eredità anticipata che ha ricevuto dal Giardiniere . Finora nel torneo ha già segnato contro Unión de Santa Fe, Platense, Rosario Central e Atlético Tucumán (2). E le sue produzioni hanno attirato l'attenzione di diverse squadre in Europa. “Come un attaccante vivace. È una cosa di cui parlo sempre con mio papà, perché è il lavoro che dobbiamo fare sul campo. Per fortuna me ne vengono dati e spero che me ne possano dare molti di più", ha detto con un tono che mescolava umiltà e timidezza nel lungo dialogo avuto con Infobae .
Vivere con suo padre significava una formazione straordinaria per la sua posizione. E il suo sacrificio durante il ciclo Crespo nel Drill ha completato il processo. “Avere mio padre a casa che mi segna le cose tutto il giorno e mi insegna a tutte le ore è una possibilità che gli altri ragazzi non possono avere. E' qualcosa di molto importante che voglio capitalizzare il più possibile. Avevo anche Hernán come direttore tecnico, anche se con lui sono stato pochissimo. Nella preseason 2019 mi ha portato ad allenarmi con la Primera, ma dopo tre partite è andato al Defensa y Justicia. Comunque quando l'ho avuto intorno ho cercato di sfruttarlo al massimo perché era un altro grande attaccante che mi ha dato ottimi consigli", ha ricordato.
Il suo legame con El Jardinero si è rafforzato grazie al pallone. Durante il periodo più glorioso del nativo di Santiago, Juan guardò suo padre con radiosa ammirazione. “Ricordo tutto quello che ho vissuto con lui. Ecco perché mi piace così tanto il calcio. Quando ero piccolo andavo sempre al campo a vederlo e pensavo che da grande avrei voluto essere come lui ”.
La Coppa del Mondo organizzata dalla Germania nel 2006 rimane nella sua memoria . In quella competizione, la squadra guidata da José Pekerman raggiunse i quarti di finale, dove salutò i padroni di casa ai rigori. E Julio Cruz è stato uno dei pochi a convertire la definizione dei dodici passi. “Ero molto piccolo. A 7 anni non avevo idea di cosa stavo vivendo. Oggi, a 22 anni, comincio a pensare a tutto quello che ha fatto e questo mi rende tremendamente orgoglioso. Non tutti hanno un papà che ha giocato un Mondiale con la squadra argentina,che è uno dei migliori al mondo. Ricordo che ero con mia sorella di 3 anni e i miei nonni. Tutta la famiglia era insieme”, ha sottolineato Juan.
Sebbene sia nato in Argentina, la sua infanzia si è svolta nel Vecchio Continente . Poiché suo padre era al Feyenoord , l'intera famiglia si stabilì a Rotterdam fino a quando un nuovo trasloco lasciò la famiglia Cruz in Italia . “Quando ero bambino non ero pienamente consapevole di ciò che stavo vivendo. Il mio vecchio era molto amico di Zlatan Ibrahimovic e Luis Figo , perché giocavano insieme all'Inter . Ho ancora le foto delle cene che abbiamo condiviso e oggi quando le vedo non ci posso credere. Sono leggende nella storia del calcio e continuo a sorprendermi per quello che ho vissuto ", ha rivelato.
Julio e Juan Cruz, la dinastia del gol
È sempre stato circondato da star internazionali, ma il riferimento dello svedese alimenta il suo sogno di condividere il campo con il leggendario attaccante scandinavo. “ Devo dirgli di resistere ancora un paio d'anni ”, ha detto ridendo, prima di analizzare il presente del fuoriclasse milanese: “Quello che fa è una pazzia. Alla sua età è ancora pienamente attivo. A 40 anni è nell’élite, non in un interpaese ”.
Nella Città della Moda ha avuto i primi contatti con il pallone. Fu nella scuola nerazzurro che cominciò a gridare i suoi gol prematuri, anche se i viaggi riapparvero nella sua vita e dopo il pensionamento del Giardiniere la famiglia ritornò a Buenos Aires . “Anche se con i miei genitori diamo sempre priorità allo studio, quando lui era in Italia mi portavano ad allenarmi nel pomeriggio. Dato che mio papà era all'Inter, ho iniziato a giocare lì quando avevo 7 o 8 anni. Lì è iniziato tutto, ma quando siamo tornati in Argentina il mio tempo da calciatore ha rallentato un po’”.
Il tuo caso è sorprendente. Concentrato sulla scuola superiore, il giovane artigliere rimase lontano dai campi fino a raggiungere l'età della Quinta Divisione. “ Non ho avuto un periodo di formazione completo. Ho iniziato da adulta, a 18 anni. I miei compagni lavoravano insieme già da quando erano juniores, con tanto allenamento e durante i primi mesi è stato difficile per me adattarmi; Ma con il passare del tempo sono riuscito ad ambientarmi e oggi ho la fortuna di far parte di una squadra di professionisti”, ha riflettuto.
L'infanzia di Juan Manuel Cruz all'Inter, dove segnò i suoi primi gol
A causa del talento che dimostra ogni giorno al Florencio Sola, quella decisione avrebbe potuto privarlo di eventuali convocazioni per i rappresentanti del settore giovanile. Tuttavia, Juan Manuel capisce che pensarci è vano “perché le cose sono andate così”. “Ne ho parlato più volte con mio papà, ma non ho mai analizzato l’opportunità che si sarebbe presentata con una possibile chiamata in Nazionale. È una cosa che non mi passa per la testa perché non sapremo mai cosa sarebbe successo. Anche iniziare da bambino non mi ha garantito di raggiungere la prima classe . Queste sono cose che non si sa mai. Il destino ha voluto che fosse così e non mi lamento di nulla ”.
A differenza di quanto accaduto con la realtà di molti suoi compagni di squadra delle serie minori del Taladro , il marcatore non ha sentito il disprezzo nemmeno da parte degli altri giovani. A volte, il divario economico tra alcuni e altri può suscitare invidia o generare disagio nei meno fortunati. Ma ciò non è accaduto con il gruppo entusiasta di vincere il campionato della Riserva. E la sua Audi A 3 con cui arrivava agli impegni passava inosservata per il legame che instaurava con i colleghi. “ Non mi hanno mai fatto sentire a disagio a causa delle mie origini. Forse qualcuno potrebbe essere rimasto turbato, ma non l'ho scoperto. Quel gruppo era meraviglioso. Quando sono arrivato, mi sentivo uno in più. Non sembrava l'atmosfera del calcio. Nei primi mesi ho stretto tante amicizie e quando siamo arrivati all'ultimo appuntamento con la possibilità di diventare campioni in un torneo a 30 squadre eravamo tutti molto uniti. Ancora oggi continuiamo a dialogare e organizziamo diversi incontri”, ha sottolineato riferendosi a Giuliano Galoppo e agli altri ragazzi che attualmente si trovano ad Ascenso.
A quel tempo non era ancora conosciuto come El Jardinerito (soprannome imposto dalla stampa). Non lo chiamavano nemmeno il Bomber (come lo chiama suo padre). E nessuno sapeva che Chicharito (per la sua somiglianza fisica con la star messicana) era un altro dei suoi pseudonimi. " Era il figlio di Julio ", ha confessato ridendo. " Ma se devo sceglierne uno è El Bomber , che è quello che mi ha chiamato il mio papà e in Italia lo chiamavano anche così", ha aggiunto.
Juan Manuel e Julio Cruz sono la prova che i gol ce li abbiamo nel sangue
Attualmente il suo riferimento principale è Luis Suárez , "soprattutto quando giocava nel Barcellona con Neymar e Messi ", ma cerca anche di copiare Robert Lewandowski e Karim Benzema , perché " sono giocatori che vivono segnando gol e in ogni partita si distinguono". fuori ."
Le sue ultime presentazioni hanno attirato l'attenzione di squadre europee come Bologna e Atlético Madrid , mentre sul fronte interno anche il Racing lo ha in cantiere per il rinnovo che farà a dicembre. Se fai bene le cose probabilmente te lo chiederanno, ma succede a qualsiasi giocatore. Oggi sono molto tranquillo, sono appena titolare al Banfield e lo devo alla società che mi ha dato tutto . Per ora penso solo a vincere la prossima partita", ha confessato.
Come accade alla maggior parte dei protagonisti, i campionati che lo attirano di più sono quelli di Italia , Spagna e Inghilterra , “ma con quello che sta succedendo in Francia, a chi non piacerebbe giocare per un po' nel PSG? ”, si incoraggiò a scherzare.
Avendo la doppia nazionalità perché ha vissuto più della metà della sua vita all'estero, in futuro potrebbe crearsi un ipotetico bivio riguardo una possibile chiamata dell'Azzurra . “ Ho la priorità con l’Argentina , perché sono nato qui ed è un Paese che amo, ma se non accadesse e mi chiamassero dall’Italia, analizzerei la cosa con la mia famiglia. Se ne parlerà a tempo debito", ha avvertito.
La sua gerarchia in area è accompagnata da una personalità vincente e da una vorace capacità di realizzare gol. Le sue qualità lasciano intendere che il futuro di Juan Manuel Cruz sarà incentrato sulla celebrazione delle sue conquiste sui campi del Vecchio Continente . Per fare questo, oltre all'allenamento che Javier Sanguinetti idea , lavora duro in palestra il martedì e il giovedì in doppi turni.
La sua vita ruota attorno al calcio, ma prima di stabilirsi al Banfield , è andato all'università per formarsi come contabile pubblico . Perciò, alla domanda sulle difficoltà e le sfide che ha dovuto superare nel corso della sua vita, il Bomber non esita: “È una domanda difficile. Ma giuro che dal mio punto di vista è più facile fare quello che mi chiede l'allenatore che passare un semestre all'università (ride). È stata dura, perché quando ti impegni in qualcosa di cui non sei convinto, ti costa il doppio. Lì ho deciso di provare a giocare a calcio. E per fortuna sta accadendo”. E i loro successi vengono festeggiati anche dai tifosi del Taladro.
FONTE:
Infobae.com