...Con la speranza che passino in fretta queste ultime due insipide partite e la cognizione che l'HELLAS comincerà a mancarmi pochi minuti dopo i tre fischi che sanciranno il termine del campionato al San Paolo di Napoli, la presentazione di questo penultimo match non si apre, come capirete, con la trepidazione tipica che di solito mi piglia per nove mesi l'anno ma, ahimè, è una condizione che viviamo già da un po' e Giovedì allo Scida, quando ho visto anche mister JURIĆ sedersi varie volte sconsolato in panca con gli occhi un po' smarriti di chi non sa più come fare per ritrovare qualcosa o qualcuno dopo averle provate più o meno tutte, mi sono detto 'Ok... Siamo al capolinea!'.
Mi perdonerete quindi se procederò al più presto con numeri e statistiche in attesa della confrenza stampa del tecnico spalatino (nella quale verrà fuori ancora l'argomento sul suo futuro e la risposta sarà più o meno come tutte le altre in cui, suo malgrado, ha dovuto nicchiare).
Precedenti
21 i precedenti al Binti in massima serie tra VERONA e BOLOGNA con una leggera supremazia da parte dei gialloblù che conducono per 6 a 4 nelle vittorie a fronte di 11 pareggi (con lo 0 a 0 apparso in ben 7 occasioni).
L'ultimo VERONA-BOLOGNA sul campo dei gialloblù coincide anche con l'esordio in Serie A di due stagioni fa con l'ingenuità di DAWIDOWICZ che poteva costare carissima e la perla su calcio di punizione di Miguel VELOSO per un 1 a 1 che poteva accontentare tutti.
HELLAS sconfitto invece negli altri ultimi due match che significarono anche due retrocessioni a fine stagione: Per 3 a 2 il 20 Novembre 2017 con i gialloblù di PECCHIA alla quinta sconfitta consecutiva, rimontati a causa di un calo fisico verticale e per 2 a 0 del 7 Novembre 2015 nel quale il felsinei risolsero tutto in un quarto d'ora (e a fine mese MANDORLINI venne esonerato e sostituito da DELNERI).
Poco meglio lo 0 a 0 del 2013-14 che significava però la matematica salvezza per i gialloblù, prima di allora la sconfitta di misura del 2001-02 quando a decidere fu FRESI e la rocambolesca vittoria scaligera per 5 a 4 nella stagione precedente: A OLIVE replicò SALVETTI, poi ADAILTON e un autogol di FALCONE a portare l'HELLAS sul 3 a 1. In apertura di ripresa SALVETTI griffava il 4 a 1 e la personale doppietta prima dei gol di SIGNORI e ODDO e di altre due segnature dell'ex bomber di SAMP, LAZIO e FOGGIA che arrivava all'inutile tripletta.
Negli annali anche il 5 a 1 scaligero del campionato 1968-69 in una gara in cui fece tutto l'HELLAS con i gol di PETRELLI, BUI, VANELLO, TRASPEDINI e ancora BUI prima dell'autogol finale di TANELLO.
Ad arbitrare la prossima sfida è stato selezionato il signor Matteo Marchetti della sezione AIA di Ostia Lido.
QUI VERONA
Quella sbraitata nei minuti finali allo Scida costa cara a mister JURIĆ: 5mila Euro e una giornata di squalifica al tecnico croato 'per avere al 47º del secondo tempo, uscendo dell’area tecnica, urlato frasi polemiche ad un calciatore della squadra avversaria' (probabilmente ce l'aveva con CORDAZ per essere andato ad aggredire verbalmente ILIĆ dopo quella caduta sospetta in area).
In panchina toccherà quindi di nuovo a PARO, tra i pali a PANDUR e in difesa a MAGNANI centrale con DIMARCO e uno tra LOVATO, DAWIDOWICZ e ÇETİN sulla destra (sperando che anche Matteo e Mert abbiano il loro spazio in queste ultime due partite).
In mediana solito ballottaggio VELOSO-ILIĆ con BARÁK possibile terzo 'incomodo' in caso di inserimento di SALCEDO sulla trequarti.
Al centro dell'attacco dopo due gare da subentrante è pronto a ritornare con ogni probabilità LASAGNA.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Pandur; Lovato-Magnani-Dimarco; Faraoni-Tameze-Veloso-Lazovic; Barak-Zaccagni; Lasagna.
QUI BOLOGNA MEDEL di nuovo in gruppo dovrebbe tornare disponibile mentre qualche (grosso) dubbio permane per SANTANDER e DOMINGUEZ che hanno continuato a lavorare a parte; fuori HICKEY, SVANBERG e DANILO infortunati.
Mister MIHAJLOVIC potrebbe dare spazio a chi ha giocato meno in questo finale di campionato, potremmo quindi vedere ANTOV in difesa o SANSONE in mediana.
Conferme per i terzini TOMIYASU e DIJKS, SCHOUTEN e SORIANO sulla mediana, VIGNATO trequartista nel mezzo di due tra OLSEN e ORSOLINI a destra e BARROW sulla mancina.
Punta centrale sarà di nuovo PALACIO.
Probabile formazione
4-2-3-1 con Skorupski; Tomiyasu-Antov-Soumaoro-Dijks; Soriano-Schouten; Skov Olsen-Vignato-Barrow; Palacio.
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Mister JURIĆ «Come ci presentiamo alla sfida contro il Bologna? Siamo carichi, a maggior ragione perché vogliamo uscire da questo periodo di risultati negativi. Al tempo stesso è giusto essere consci del fatto che è qualcosa di strepitoso essere arrivati a giocarci - per il secondo anno consecutivo - la permanenza nella parte sinistra della classifica contro una squadra come il Bologna, che da anni lavora molto bene nell'allestimento della propria squadra anche grazie al proprio Direttore Sportivo (Sabatini), che reputo il migliore in Italia. Questo basta a darci tutte le motivazioni di cui abbiamo bisogno, in un periodo nel quale, dati alla mano, raccogliamo meno di quanto meriteremmo. I recenti risultati? Derivano da alcune caratteristiche tecniche che ci mancano e sulle quali dobbiamo lavorare più che dalla 'fame' in sé, che pure può essere un fattore in alcune fasi di gioco, come i calci d'angolo. Se c'è l'intenzione di fare cambi rispetto a Crotone? Qualcuno. Per me e per tutta la Società, questa è come una di finale di Champions League, quindi valuterò le condizioni di tutti e schiererò chi sta meglio. Se c'è stato un calo mentale da parte della squadra? Lo scorso anno in allenamento bastava lanciare un pallone e tutti andavano 'a mille', non mi serviva neanche più intervenire, e se qualcuno usciva dal contesto reagivano loro in maniera autonoma e naturale per ristabilire l'ordine. Quest'anno ho detto che raggiungere questi risultati è stato più difficile e più bello rispetto allo scorso campionato proprio perché è dovuto esserci un lavoro psicologico più profondo. Abbiamo ottenuto l'obiettivo alla grandissima, per il futuro però bisognerà fare più attenzione. Se questo girone di ritorno deve essere un campanello di allarme per la prossima stagione? Analizzando scientificamente, a noi è mancato quello che ho detto prima: tiro, dribbling e 'cattiveria' sulle palle da fermo. Lo scorso anno abbiamo sbloccato diverse partite su calcio da fermo, quest'anno invece ci è mancato. Componendo la squadra del prossimo anno bisogna pensare a quello, perché per il resto le prestazioni sono state di altissimo livello. La valutazione della stagione? Nei giudizi che ho letto e sentito si è stati troppo frettolosi, è sembrato che tutto fosse un po' facile, ma non è così. È un periodo che non facciamo risultati e a me 'brucia', nonostante sia confortato dalle statistiche. L'ambiente, però, deve guardare anche a come lavorano altre squadre e capire che non è automatico lavorare bene e raggiungere risultati. Non abbiamo ottenuto quello che volevamo nell'ultimo periodo, ma le valutazioni devono essere più profonde di così: i risultati non si raggiungono per caso. Rispetto all'inizio dell'anno, è mancata un po' la sensazione di poter comunque trarre il massimo da ogni situazione. In generale, i giocatori passano spesso un periodo di accettazione del mio metodo di lavoro, ma poi dopo poco volano. È andata così a Crotone e anche lo scorso anno. Quest'anno è successo con gran parte del gruppo, ma per dare il meglio serve che sia l'intera squadra a essere coinvolta. Da quando ci siamo salvati abbiamo fatto buone prestazioni ma non siamo stati in tutto e per tutto l'Hellas che avremmo voluto. Nella storia dell'Hellas ci sono concretezza e sofferenza, non bellezza fine a se stessa» HellasVerona.it
Mister MIHAJLOVIC tecnico del BOLOGNA «Il decimo posto è un nostro obiettivo perché vincendo possiamo andare nella parte sinistra della classifica e raggiungere gli obiettivi che erano prefissati a inizio stagione. Altre squadre festeggiano la salvezza, qui da noi no. Juric? Ha fatto un bellissimo lavoro a Verona. E non a caso anche il suo nome viene affiancato a squadre molto importanti. A livello di filosofia di gioco secondo me ci pareggiamo sul piano dell’intensità, poi noi a differenza loro diamo più importanza ad attaccare che a difendere, ma ognuno cerca di adattare alla sua squadra il gioco migliore per i giocatori che ha a disposizione. Noi giochiamo sulle nostre qualità non sugli errori degli avversari. L’ultima volta che ero venuto al Bentegodi lottanvo contro la leucemia? Sicuramente mi sento più in forma dell’ultima volta. Poi sono stato sfigato in quel caso che la prima fosse proprio al Bentegodi dove tra l’aria tecnica e il campo c’è uno spazio infinito e quella volta facevo fatica a fare due passi. Ad ogni modo lunedì la mia squadra farà meglio di quel pareggio… sono sicuro» TGGialloBlu.it
Damiano TOMMASI al 'Corriere di Verona' «Secondo me il Verona deve continuare sulla sua strada, puntando sui giovani e su calciatori in cerca di rilancio. Non dimentichiamo che l’Atalanta ha faticato molto e ha impiegato tempo ad arrivare dov’è. Un buon esempio è l’Udinese che da anni garantisce alla sua gente campionati in Serie A. Ma in quella squadra si identificano regione e istituzioni. Juric? È andato oltre le aspettative. Nella prima parte della stagione il Verona ha fatto cose straordinarie. Lui alza l’asticella perché ha sempre bisogno di stimoli e obiettivi per esprimere il suo calcio. Senza, perde la sua anima. Deve avere sempre la fiammella accesa; la sua squadra aggredisce e gioca sul ritmo, mette in difficoltà le grandi; se perde queste caratteristiche, fa fatica... Il suo futuro? Lo stimo, è uomo di grande passione. Sa trascinare il gruppo nel suo progetto, i giocatori lo seguono con umiltà. Altrove, in squadre dove già si sa come si vince, è più difficile. Far cambiare le modalità di allenamento non è semplice, le dinamiche all’interno dello spogliatoio sono diverse: esempio ne è Gasperini, per il quale all’Inter fu durissima. Non so se Juric sia preparato ad affrontare queste dinamiche. Il vero salto da un club all’altro lo fa il rapporto con i giocatori» CalcioHellas.it
Calciomercato: CLOTET RUIZ in caso di addio di JURIĆ? Secondo BresciaOggi.it sul tecnico delle Rondinelle, subentrato a DIONIGI e autore della rimonta bresciana, ci sarebbero le mire sia di Via Olanda che dello SPEZIA in caso i rispettivi tecnici salutassero a fine stagione.
(di Bulldog) Magari a Maurizio Setti un bravo avvocato d’affari avrebbe consigliato una holding con compiti di direzione e controllo della sua galassia imprenditoriale (Hellas compreso) con tesoreria centralizzata così da evitare gli uomini in grigio con le mostrine gialle e tutti i casini di queste ore…ma questa vicenda, l’ennesima nel mondo un tempo dorato del calcio, riapre un dibattito annoso: chi diavolo è il proprietario di un club professionistico? l’azionista di riferimento, quello che ci mette i soldi in sostanza, o i tifosi? eppoi, chi ci mette i soldi ha diritto a ricavarne un profitto (che non siano marchette con la politica o appalti pubblici o soldi in nero) anche sotto forma di stipendio oppure no, deve spendere di tutto e di più per la gioia dei tifosi? e i tifosi, cosa sono? i veri padroni del brand? i detentori dell’originalità, della tradizione, le vestali che custodiscono il diritto di poter essere o meno presidenti di un club? Bulldog è fedele alla regola dell’articolo quinto (chi gà i schei, ha vinto), ma è disposto anche a credere che una squadra di calcio sia “mès que un club” come recitano a caratteri cubitali le tribune del Barcellona al Camp Nou ed al palazzetto del basket.
Quindi, che una squadra di calcio sia detentrice – come sostiene anche su questa pagina il senatore Paolo Danieli – di un patrimonio immateriale dove la componente sociale e politica diventano prevalenti. E quindi dove nessuno mette più in discussione se i separatisti catalani tifano Barca mentre i lealisti sostengono con la fierezza delle minoranze l’Espanyol, o dove non si stigmatizza se alla finale della Copa del Rey fra Real Madrid e Barcellona viene fischiata la Marcia Reale. Quindi, dove – mutatis mutandis – nessuno discute più se all’Olimpico i tifosi della Lazio intonano “Ragazzi di Buda” o se a Verona si fischia l’Inno di Mameli o se i voti la destra se li prende prima in curva e poi al seggio…
Ma questa è già politica praticata e Bulldog non si intromette. Resta però il fatto: la discussione di cui sopra è ritornata a Verona con l’accusa a Setti non tanto di aver “giocato” coi suoi portafogli, ma di aver “sottratto” all’Hellas soldi che dovevano andare nel giocattolo sportivo.
E allora delle due l’una: o un presidente, un azionista di controllo, gestisce una squadra professionistica come un’azienda e decide in totale autonomia come e dove spendere al meglio i suoi soldi per far crescere il suo business, oppure decide la torcida cosa fare. E per fare questo non c’è che una strada, quella che il Barcellona e il Real Madrid (e moltissime altre squadre spagnole ed europee) praticano da tempo. Si chiama azionariato popolare, diffuso: i tifosi mettono mano al portafoglio, comprano azioni dell’Hellas, nominano in assemblea i propri vertici aziendali che ogni anno risponderanno sia dei risultati sportivi che di quelli economici. I tifosi azionisti continueranno a comprare i biglietti, parteciperanno agli aumenti di capitale, si divideranno gli utili e chiuderanno il cerchio: saranno a pieno titolo nella stanza dei bottoni.
E questo sarebbe un bene, anzi: l’unico vero valore aggiunto di squadre come l’Hellas che il proprio territorio rappresentano in toto e, anzi, sono una componente forte dell’identità. Pregi e difetti compresi. L’Hellas come Barcellona, insomma. E sarebbero i tifosi-azionisti i primi a spingere per avere una cantera forte, perchè lì giocheranno e cresceranno i loro figli; perchè nella cantera si perpetuerà quel legame identitario così esclusivo e unico. Vorrà dire, più campi sportivi per i ragazzi, maggiori liaison con altri sport (basket, pallamano ecc) come avviene in Spagna e Germania. Certo, chi controllerà l’Hellas – a quel punto – condizionerà e determinerà la politica locale (non è infatti il Barca uno dei capisaldi del separatismo? e non è il Real l’alcazar dei carlisti del nuovo millennio?). Ma, in fondo, non è già così? almeno sarebbe tutto alla luce del sole…
FONTE: GiornaleAdige.it
Zaccagni, Silvestri e Dimarco i migliori del Verona dopo 36 giornate per media voti
Dopo ogni turno di campionato come di consueto tuttomercatoweb.com effettua il focus sui migliori tre giocatori e i peggiori tre di ogni squadra della Serie A sulla base della media voti raccolti da chi ha raccolto un voto in almeno 18 partite. Dopo 36 giornate i "top 3" dell'Hellas Verona restano Mattia Zaccagni (6,33 e 18esimo nella Top 20 dell'intero campionato), Marco Silvestri (6,22) e Federico Dimarco (6,22). I peggiori tre risultano invece Adrien Tameze (5,88), Pawel Dawidowicz (5,82) e Kevin Lasagna (5,65).
Sezione: Focus / Data: Ven 14 maggio 2021 alle 22:00 / Fonte: Tuttomercatoweb.com
Autore: Francesco Galvagni
FONTE: TuttoHellasVerona.it
La Cronaca di Verona “E così, addio progetto dello stadio”
Il presidente non ha dubbi: “Io innocente, mai sottratti soldi alle casse della società”
Di Cronaca di Verona - 14 Maggio 2021
Mentre Setti, presidente del Verona, ribadisce la sua completa innocenza (“…mai sottratti soldi alle casse della società’), esplode (ovviamente) la questione politica.
“L’indagine della Procura di Bologna con il sequestro di ingenti somme di denaro nelle disponibilità del presidente dell’Hellas Verona Setti hanno un riflesso diretto, non eludibile, su uno dei maggiori progetti propagandati dall’amministrazione Sboarina, quello del nuovo stadio”,dice ad esempio Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune..
“L’Hellas Verona è stata infatti l’unica società professionistica della città a sostenere se non ad ispirare tale progetto che tuttavia si è subito dimostrato scritto sulla sabbia: piano economico finanziario inconsistente; contrarietà della popolazione interessata dall’intervento; impatto sul traffico insostenibile.
Al di là di tutto il garantismo che impone di attendere l’esito delle indagini e poi dell’eventuale processo, è indubitabile che questa vicenda renderà ben difficile per l’Hellas confermare il proprio sostegno al progetto.
Forse la cosa migliore sarebbe quella di metterlo definitivamente da parte, visto e considerato che da mesi non c’è alcuna novità. Interpellati a questo proposito pochi giorni fa, gli uffici mi hanno confermato che dal 1° febbraio ad oggi non è stato depositato alcun documento. Chiuderla qui sarebbe il modo migliore per evitare di trascinare la città nell’ennesima opera faraonica divisiva e carente sotto ogni punto di vista”.
Proprio appellandosi al garantismo di cui parlava Bertucco, ecco l’intervento di Anna Grassi, consigliere della Lega. “I consiglieri della Sinistra veronese, tanto per attaccare, ancora una volta non si sono fatti attendere nella strumentalizzazione politica di una situazione delicata, ancora in fase di indagini, che ha coinvolto Maurizio Setti, presidente della società di calcio Hellas Verona.
I consiglieri dovrebbero, invece, ricordarsi che in Italia vige il principio di non colpevolezza, garantito proprio dalla Costituzione. Costituzione che sono sempre pronti a sbandierare, solamente a parole”.
Così il Pd: “Se sono vere, vale la pena dimenticare il progetto”
“Se sono vere le accuse di appropriazione indebita e di autoriciclaggio contestate dalla Procura di Bologna nei confronti del presidente del Verona Setti significa che mentre l’amministrazione comunale si prodigava per rateizzare i debiti che l’Hellas aveva accumulato per il mancato pagamento del canone di affitto dello stadio Bentegodi, c’era già chi, dai vertici della società calcistica, lavorava contro la società stessa”, osservano i consiglieri comunali del Pd.
“Gli stessi vertici che hanno giocato un ruolo chiave anche nel far decollare il project financing per il nuovo stadio, un progetto inviso al quartiere, respinto dall’altra grande società cittadina, il Chievo; che non ha riscosso particolare fiducia nel resto della città e che non è stato ritenuto particolarmente solido dagli uffici comunali.
Senza l’adesione di almeno una delle due più grandi società professionistiche della città, in questo caso l’Hellas di Setti, al tempo dirimpettaio della società proponente Arena di Verona Srl, il project non avrebbe mai avuto possibilità di partire.
Ci domandiamo pertanto che cosa ha intenzione di fare oggi il Sindaco, rimasto l’unico sostenitore del nuovo stadio”.
FONTE: CronacaDiVerona.com
Secondo BresciaOggi.it, il positivo finale di campionato del Brescia avrebbe attirato l’interesse di varie società su Josep Clotet Ruiz. Lo spagnolo è subentrato sulla panchina biancoblù a febbraio al posto di Dionigi e tra i club interessati alla sua situazione ci sono Verona e Spezia, che potrebbero salutare rispettivamente Juric e Italiano.
L’allenatore catalano ha estimatori anche in Inghilterra e Spagna. La prossima settimana è atteso un incontro con il presidente Massimo Cellino per discutere un eventuale rinnovo del contratto. Se l’ex tecnico del Birmingham non dovesse restare (un suo post Instagram di ieri alimenta i dubbi) il quotidiano fa i nomi di Antonio Filippini e Fabio Caserta, anche se il diretto interessato ha già fatto sapere di voler restare al Perugia appena promosso in B.
10 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, il bilancio di Clotet sulla panchina delle Rondinelle.
NEWS Corriere di Verona: “Amrabat e gli altri campioni venduti per evitare i crac”
I soldi delle plusvalenze sarebbero stati utilizzati per contribuire a ripianare il debito da 8 milioni di euro della Star Ball nei confronti di H23 che, assieme all’altra società di Setti HV7, rischiava il crac
di Mattia Zupo Maggio 15, 2021 - 10:45
Come riportato dal Corriere di Verona, se non ci fossero di mezzo quei 6,5 milioni di euro trasferiti il 18 febbraio 2020 dall’Hellas Verona alla controllante Star Ball, sequestrati su ordine del Tribunale di Bologna nell’ambito dell’inchiesta che vede indagato il presidente Maurizio Setti con la doppia accusa di appropriazione indebita e auto-riciclaggio, ci sarebbe quasi da rallegrarsi della situazione finanziaria del club gialloblù.
Sono tre, in particolare, le operazioni di mercato che hanno segnato notevoli plusvalenze per l’Hellas nell’anno 2020. Il centrocampista marocchino Sofyan Amrabat, che l’Hellas preleva dal Club Bruges nel campionato belga in prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni e rivende l’anno dopo alla Fiorentina per una cifra che si aggira sui 20 milioni. C’è stato poi il difensore kosovaro Ahmir Rhamani, acquistato dalla Dinamo Zagabria per 2,1 milioni e poi rivenduto al Napoli per circa 15. Entrambe queste operazioni sono state definite al mercato di gennaio, mentre, il centrale albanese Marash Kumbulla, cresciuto nel vivaio gialloblù e monetizzato con la cessione in prestito alla Roma con obbligo di riscatto per un affare da circa 25 milioni di euro, è partito nel settembre successivo.
È a operazioni come queste, benché non citate direttamente dagli inquirenti, a cui con tutta evidenza fa riferimento il giudice quando parla di «un buon calciomercato in uscita» che ha portato ad utili «veramente esistenti per l’Hellas». Utili che, nel caso contestato, «non avrebbero dovuto essere distribuiti come indicato in sede di approvazione del bilancio della società calcistica», anche se Setti, a sua difesa, ha detto di non aver mai avuto alcun rilievo ai bilanci del club . Erano soldi, quelli – secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza – destinati ad un conto vincolato finalizzato ad un aumento di capitale. Invece, da quel conto, 6,5 milioni di euro sarebbero stati trasferiti e utilizzati per contribuire a ripianare il debito da 8 milioni di euro della Star Ball nei confronti di H23 che, assieme all’altra società di Setti HV7, rischiava il crac dopo l’istanza di fallimento presentata dai legali dell’imprenditore Gabriele Volpi, ex amico di Setti che, sempre secondo le indagini, avrebbe «interamente» finanziato il suo acquisto dell’Hellas.
Il trasferimento dei 6,5 milioni di euro non è l’unico caso di un flusso di denaro in uscita dall’Hellas per approdare ad una società della galassia di sigle create da Setti. Ci sono altri soldi che, sempre generati grazie alla evidentemente buona gestione del club calcistico, invece di essere reinvestiti nel potenziamento della squadra (che quest’anno ha centrato la seconda salvezza consecutiva in serie A dopo la promozione dalla B ottenuta nel 2019) hanno preso altri rivoli, che nulla hanno a che fare con l’attività sportiva.
A tal proposito, nel decreto di sequestro preventivo, viene portata ad esempio un’altra operazione, su cui nulla di illegale è stato ravvisato, ma che, secondo il pubblico ministero bolognese, si innesta in un filone di altre «condotte depauperative svolte in danno dell’Hellas». Si tratta, in questo caso, di un trasferimento di tre milioni di euro dall’Hellas ad un’altra società gestita da Setti, la Seven 23 srl che del Verona esercita «la funzione di amministratore». I soldi sono stati versati proprio a compenso di tale attività. Nelle parole del giudice, «le condotte di indebolimento della società calcistica continuano». Quanto a Star Ball, ha incassato altri dividendi dall’Hellas lo scorso 26 ottobre, per una cifra di 7,2 milioni.
FONTE: CalcioHellas.it
16 MAGGIO 2021 #VeronaBologna: le statistiche
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Hellas Verona-Bologna, 37a giornata della Serie A TIM 2020/21, in programma lunedì 17 maggio (ore 20.45) allo stadio 'Bentegodi' di Verona.
I PRECEDENTI
- Si contano un totale di 43 precedenti tra Hellas Verona e Bologna in Serie A. Il bilancio, finora, è di 10 successi per i gialloblù, 19 pareggi e 14 vittorie per i rossoblù.
- La prima sfida in assoluto tra Verona e Bologna risale al 1911 e fu vinta dai gialloblù con il punteggio di 4-1.
- L'ultimo confronto in Serie A tra le due formazioni allo stadio 'Bentegodi', andato in scena il 25 agosto 2019, terminò 1-1, con i gialloblù che siglarono il gol del pareggio grazie alla splendida realizzazione del calcio di punizione di Miguel Veloso.
LE CURIOSITA'
- Il punteggio di 0-0 è quello che si è verificato più volte (12) nelle sfide tra Verona e Bologna in Serie A, l’ultima però nel marzo 2014.
- Solo contro la Roma (12) il Verona ha pareggiato più gare casalinghe in Serie A che contro il Bologna (11).
- Il Bologna ha segnato 16 reti fuori casa nella Serie A in corso, meno di ogni altra squadra nel campionato.
FOCUS GIOCATORI
- Il primo gol di Nikola Kalinić in Serie A è stato realizzato contro il Bologna, nel successo della Fiorentina per 2-0 nel settembre 2015.
- Daniel Bessa ha collezionato 27 presenze (e un gol) con la maglia del Bologna nella Serie B 2014/15, stagione dell’ultima promozione in Serie A del club emiliano.
- Kevin Rüegg è il secondo giocatore svizzero ad aver disputato un match da titolare con la maglia dell'Hellas Verona in Serie A - nell’era dei tre punti a vittoria - dopo Ivan Martić nel 2014/15.
- La prossima sarà la 100ª presenza in Serie A di Antonín Barák.
15 MAGGIO 2021 Sporting Center 'Paradiso': report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera - Nell’antivigilia di Verona-Bologna si è tenuta, nel tardo pomeriggio, una seduta di allenamento di recupero, a carattere generale.
Verona - I gialloblù Ivan Ilić e Darko Lazović sono stati convocati, dal commissario tecnico della Serbia, Dragan Stojković, in vista dei prossimi impegni amichevoli della Nazionale Maggiore.
La prima vedrà la Serbia impegnata contro la Giamaica il prossimo 7 giugno, mentre la seconda amichevole è in programma l'11 giugno contro il Giappone.
Ilić e Lazović inizieranno dunque il loro ritiro, in vista dei due match, il 29 maggio allo Sports Center “Stara Pazova”.
14 MAGGIO 2021 Sporting Center ‘Paradiso’: report allenamento
Castelnuovo del Garda/Peschiera - È iniziata oggi – venerdì 14 maggio - la preparazione dei gialloblù al posticipo di lunedì sera allo stadio ‘Bentegodi’ (ore 20.45), contro il Bologna, match valido per la penultima giornata della Serie A TIM e per l’ultimo incontro casalingo del corrente campionato del Verona.
Allo Sporting Center ‘Paradiso’ si è svolta – in tarda mattinata - una seduta di allenamento con le seguenti attività: riscaldamento incentrato sull’attivazione, esercizio tecnico, esercitazioni sul possesso-palla e mini-partite a campo ridotto per chi non è stato utilizzato a Crotone; lavoro di recupero per tutti gli altri.
FONTE: HellasVerona.it
Con una giornate d’anticipo, grazie al successo per 4-1 contro il Torino, lo Spezia sale in classifica a quota 38 punti, +7 dal Benevento, terzultimo. Nell’altra sfida delle ore 15, l’Atalanta si è imposta a Marassi 4-3 contro il Genoa. Alle ore 18, Juventus-Inter, ore 20.45, Roma-Lazio.
FONTE: HellasLive.it
Ieri il Brescia è uscito dai playoff di B per opera del terribile Cittadella, vera mina vagante in questo periodo dell’anno in cadetteria.
Antonino Ragusa, che ieri ha giocato l’ultima mezz’ora di gara, non ha centrato così la promozione in A e l’obbligo di riscatto sul suo prestito non ha avuto effetto.
A meno di ulteriori accordi tra Verona e Brescia, il laterale tornerà in terra scaligera dove ha l’ultimo anno di contratto e dove comunque finirà sul taccuino dei cedibili.
2010/11 promozione in C con il Carpi. 2012/13 promozione in B con il Carpi. 2013/14 promozione in A con il Carpi. 2017/18 promozione in A con il Parma. 2018/19 promozione in A col Verona. 2019/20 promozione in A con lo Spezia.
Chiamarlo amuleto forse è ridottivo, ma negli ultimi 10 anni Totò Di Gaudio è diventato il massimo esperto in salti di categoria in Italia. Impresa che non è riuscita con il Chievo di Aglietti, uscito al primo turno playoff per mano del Venezia. Di Gaudio, ceduto a gennaio a titolo definitivo ai clivensi, è risultato comunque tra i migliori in campo ma non è bastato. Stavolta nessuna promozione da mettere in un palmares che resta da record.
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.