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#VeronaBologna al Bentegodi in questo mesto finale di campionato... Tra color che son sospesi (in attesa di JURIĆ)


#VeronaBologna +   -   =

...Con la speranza che passino in fretta queste ultime due insipide partite e la cognizione che l'HELLAS comincerà a mancarmi pochi minuti dopo i tre fischi che sanciranno il termine del campionato al San Paolo di Napoli, la presentazione di questo penultimo match non si apre, come capirete, con la trepidazione tipica che di solito mi piglia per nove mesi l'anno ma, ahimè, è una condizione che viviamo già da un po' e Giovedì allo Scida, quando ho visto anche mister JURIĆ sedersi varie volte sconsolato in panca con gli occhi un po' smarriti di chi non sa più come fare per ritrovare qualcosa o qualcuno dopo averle provate più o meno tutte, mi sono detto 'Ok... Siamo al capolinea!'.

Mi perdonerete quindi se procederò al più presto con numeri e statistiche in attesa della confrenza stampa del tecnico spalatino (nella quale verrà fuori ancora l'argomento sul suo futuro e la risposta sarà più o meno come tutte le altre in cui, suo malgrado, ha dovuto nicchiare).

Precedenti
21 i precedenti al Binti in massima serie tra VERONA e BOLOGNA con una leggera supremazia da parte dei gialloblù che conducono per 6 a 4 nelle vittorie a fronte di 11 pareggi (con lo 0 a 0 apparso in ben 7 occasioni).
L'ultimo VERONA-BOLOGNA sul campo dei gialloblù coincide anche con l'esordio in Serie A di due stagioni fa con l'ingenuità di DAWIDOWICZ che poteva costare carissima e la perla su calcio di punizione di Miguel VELOSO per un 1 a 1 che poteva accontentare tutti.
HELLAS sconfitto invece negli altri ultimi due match che significarono anche due retrocessioni a fine stagione: Per 3 a 2 il 20 Novembre 2017 con i gialloblù di PECCHIA alla quinta sconfitta consecutiva, rimontati a causa di un calo fisico verticale e per 2 a 0 del 7 Novembre 2015 nel quale il felsinei risolsero tutto in un quarto d'ora (e a fine mese MANDORLINI venne esonerato e sostituito da DELNERI).
Poco meglio lo 0 a 0 del 2013-14 che significava però la matematica salvezza per i gialloblù, prima di allora la sconfitta di misura del 2001-02 quando a decidere fu FRESI e la rocambolesca vittoria scaligera per 5 a 4 nella stagione precedente: A OLIVE replicò SALVETTI, poi ADAILTON e un autogol di FALCONE a portare l'HELLAS sul 3 a 1. In apertura di ripresa SALVETTI griffava il 4 a 1 e la personale doppietta prima dei gol di SIGNORI e ODDO e di altre due segnature dell'ex bomber di SAMP, LAZIO e FOGGIA che arrivava all'inutile tripletta.
Negli annali anche il 5 a 1 scaligero del campionato 1968-69 in una gara in cui fece tutto l'HELLAS con i gol di PETRELLI, BUI, VANELLO, TRASPEDINI e ancora BUI prima dell'autogol finale di TANELLO.

Ad arbitrare la prossima sfida è stato selezionato il signor Matteo Marchetti della sezione AIA di Ostia Lido.


QUI VERONA
Quella sbraitata nei minuti finali allo Scida costa cara a mister JURIĆ: 5mila Euro e una giornata di squalifica al tecnico croato 'per avere al 47º del secondo tempo, uscendo dell’area tecnica, urlato frasi polemiche ad un calciatore della squadra avversaria' (probabilmente ce l'aveva con CORDAZ per essere andato ad aggredire verbalmente ILIĆ dopo quella caduta sospetta in area).
In panchina toccherà quindi di nuovo a PARO, tra i pali a PANDUR e in difesa a MAGNANI centrale con DIMARCO e uno tra LOVATO, DAWIDOWICZ e ÇETİN sulla destra (sperando che anche Matteo e Mert abbiano il loro spazio in queste ultime due partite).
In mediana solito ballottaggio VELOSO-ILIĆ con BARÁK possibile terzo 'incomodo' in caso di inserimento di SALCEDO sulla trequarti.
Al centro dell'attacco dopo due gare da subentrante è pronto a ritornare con ogni probabilità LASAGNA.

Convocati
1 Silvestri, 3 Dimarco, 4 Veloso, 5 Faraoni, 6 Lovato, 7 Barák, 8 Lazović, 9 Salcedo, 14 Ilić, 15 Çetin, 17 Ceccherini, 19 Rüegg, 20 Zaccagni, 21 Günter, 22 Berardi, 25 Pandur, 27 Dawidowicz, 29 Kalinić, 33 Sturaro, 40 Bessa, 61 Tamèze, 90 Colley, 92 Lasagna.

Probabile formazione
3-4-2-1 con Pandur; Lovato-Magnani-Dimarco; Faraoni-Tameze-Veloso-Lazovic; Barak-Zaccagni; Lasagna.


QUI BOLOGNA
MEDEL di nuovo in gruppo dovrebbe tornare disponibile mentre qualche (grosso) dubbio permane per SANTANDER e DOMINGUEZ che hanno continuato a lavorare a parte; fuori HICKEY, SVANBERG e DANILO infortunati.
Mister MIHAJLOVIC potrebbe dare spazio a chi ha giocato meno in questo finale di campionato, potremmo quindi vedere ANTOV in difesa o SANSONE in mediana.
Conferme per i terzini TOMIYASU e DIJKS, SCHOUTEN e SORIANO sulla mediana, VIGNATO trequartista nel mezzo di due tra OLSEN e ORSOLINI a destra e BARROW sulla mancina.
Punta centrale sarà di nuovo PALACIO.

Convocati
Portieri: Da Costa, Ravaglia, Skorupski.
Difensori: Amey (6), Antov, De Silvestri, Dijks, Faragò, Mbaye, Soumaoro, Tomiyasu.
Centrocampisti: Baldursson, Medel, Poli, Schouten, Soriano, Urbanski (82).
Attaccanti: Barrow, Juwara, Orsolini, Palacio, Raimondo (76), Sansone, Skov Olsen, Vignato.

Probabile formazione
4-2-3-1 con Skorupski; Tomiyasu-Antov-Soumaoro-Dijks; Soriano-Schouten; Skov Olsen-Vignato-Barrow; Palacio.


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DICONO +   -   =

Mister JURIĆ «Come ci presentiamo alla sfida contro il Bologna? Siamo carichi, a maggior ragione perché vogliamo uscire da questo periodo di risultati negativi. Al tempo stesso è giusto essere consci del fatto che è qualcosa di strepitoso essere arrivati a giocarci - per il secondo anno consecutivo - la permanenza nella parte sinistra della classifica contro una squadra come il Bologna, che da anni lavora molto bene nell'allestimento della propria squadra anche grazie al proprio Direttore Sportivo (Sabatini), che reputo il migliore in Italia. Questo basta a darci tutte le motivazioni di cui abbiamo bisogno, in un periodo nel quale, dati alla mano, raccogliamo meno di quanto meriteremmo. I recenti risultati? Derivano da alcune caratteristiche tecniche che ci mancano e sulle quali dobbiamo lavorare più che dalla 'fame' in sé, che pure può essere un fattore in alcune fasi di gioco, come i calci d'angolo. Se c'è l'intenzione di fare cambi rispetto a Crotone? Qualcuno. Per me e per tutta la Società, questa è come una di finale di Champions League, quindi valuterò le condizioni di tutti e schiererò chi sta meglio. Se c'è stato un calo mentale da parte della squadra? Lo scorso anno in allenamento bastava lanciare un pallone e tutti andavano 'a mille', non mi serviva neanche più intervenire, e se qualcuno usciva dal contesto reagivano loro in maniera autonoma e naturale per ristabilire l'ordine. Quest'anno ho detto che raggiungere questi risultati è stato più difficile e più bello rispetto allo scorso campionato proprio perché è dovuto esserci un lavoro psicologico più profondo. Abbiamo ottenuto l'obiettivo alla grandissima, per il futuro però bisognerà fare più attenzione. Se questo girone di ritorno deve essere un campanello di allarme per la prossima stagione? Analizzando scientificamente, a noi è mancato quello che ho detto prima: tiro, dribbling e 'cattiveria' sulle palle da fermo. Lo scorso anno abbiamo sbloccato diverse partite su calcio da fermo, quest'anno invece ci è mancato. Componendo la squadra del prossimo anno bisogna pensare a quello, perché per il resto le prestazioni sono state di altissimo livello. La valutazione della stagione? Nei giudizi che ho letto e sentito si è stati troppo frettolosi, è sembrato che tutto fosse un po' facile, ma non è così. È un periodo che non facciamo risultati e a me 'brucia', nonostante sia confortato dalle statistiche. L'ambiente, però, deve guardare anche a come lavorano altre squadre e capire che non è automatico lavorare bene e raggiungere risultati. Non abbiamo ottenuto quello che volevamo nell'ultimo periodo, ma le valutazioni devono essere più profonde di così: i risultati non si raggiungono per caso. Rispetto all'inizio dell'anno, è mancata un po' la sensazione di poter comunque trarre il massimo da ogni situazione. In generale, i giocatori passano spesso un periodo di accettazione del mio metodo di lavoro, ma poi dopo poco volano. È andata così a Crotone e anche lo scorso anno. Quest'anno è successo con gran parte del gruppo, ma per dare il meglio serve che sia l'intera squadra a essere coinvolta. Da quando ci siamo salvati abbiamo fatto buone prestazioni ma non siamo stati in tutto e per tutto l'Hellas che avremmo voluto. Nella storia dell'Hellas ci sono concretezza e sofferenza, non bellezza fine a se stessa» HellasVerona.it

Mister MIHAJLOVIC tecnico del BOLOGNA «Il decimo posto è un nostro obiettivo perché vincendo possiamo andare nella parte sinistra della classifica e raggiungere gli obiettivi che erano prefissati a inizio stagione. Altre squadre festeggiano la salvezza, qui da noi no. Juric? Ha fatto un bellissimo lavoro a Verona. E non a caso anche il suo nome viene affiancato a squadre molto importanti. A livello di filosofia di gioco secondo me ci pareggiamo sul piano dell’intensità, poi noi a differenza loro diamo più importanza ad attaccare che a difendere, ma ognuno cerca di adattare alla sua squadra il gioco migliore per i giocatori che ha a disposizione. Noi giochiamo sulle nostre qualità non sugli errori degli avversari. L’ultima volta che ero venuto al Bentegodi lottanvo contro la leucemia? Sicuramente mi sento più in forma dell’ultima volta. Poi sono stato sfigato in quel caso che la prima fosse proprio al Bentegodi dove tra l’aria tecnica e il campo c’è uno spazio infinito e quella volta facevo fatica a fare due passi. Ad ogni modo lunedì la mia squadra farà meglio di quel pareggio… sono sicuro» TGGialloBlu.it

Damiano TOMMASI al 'Corriere di Verona' «Secondo me il Verona deve continuare sulla sua strada, puntando sui giovani e su calciatori in cerca di rilancio. Non dimentichiamo che l’Atalanta ha faticato molto e ha impiegato tempo ad arrivare dov’è. Un buon esempio è l’Udinese che da anni garantisce alla sua gente campionati in Serie A. Ma in quella squadra si identificano regione e istituzioni. Juric? È andato oltre le aspettative. Nella prima parte della stagione il Verona ha fatto cose straordinarie. Lui alza l’asticella perché ha sempre bisogno di stimoli e obiettivi per esprimere il suo calcio. Senza, perde la sua anima. Deve avere sempre la fiammella accesa; la sua squadra aggredisce e gioca sul ritmo, mette in difficoltà le grandi; se perde queste caratteristiche, fa fatica... Il suo futuro? Lo stimo, è uomo di grande passione. Sa trascinare il gruppo nel suo progetto, i giocatori lo seguono con umiltà. Altrove, in squadre dove già si sa come si vince, è più difficile. Far cambiare le modalità di allenamento non è semplice, le dinamiche all’interno dello spogliatoio sono diverse: esempio ne è Gasperini, per il quale all’Inter fu durissima. Non so se Juric sia preparato ad affrontare queste dinamiche. Il vero salto da un club all’altro lo fa il rapporto con i giocatori» CalcioHellas.it



ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =

Calciomercato: CLOTET RUIZ in caso di addio di JURIĆ? Secondo BresciaOggi.it sul tecnico delle Rondinelle, subentrato a DIONIGI e autore della rimonta bresciana, ci sarebbero le mire sia di Via Olanda che dello SPEZIA in caso i rispettivi tecnici salutassero a fine stagione.

Interessante il punto di vista di Bulldog per GiornaleAdige.it che vi segnalo in 'Rassegna Stampa': 'Oggi non volete Setti, ieri non volevate Pastorello e i Mazzi. Ho un’idea: l’Hellas, compratevelo voi e fatene il nostro Barcellona'.

Nazionali gialloblù: ILIĆ e LAZOVIĆ convocati da 'Pixie' STOJKOVIĆ per i prossimi impegni della nazionale serba contro GIAMAICA e GIAPPONE.



IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =

VITA DA EX: Dopo le tre promozioni col CARPI e quelle ottenute con PARMA, VERONA e SPEZIA, Totò DI GAUDIO fallisce quella che sarebbe stata la settima impresa col CHIEVO uscito al primo turno degli spareggi così come RAGUSA col BRESCIA: Non scatterà quindi l'obbligo di riscatto per Antonino da parte delle Rondinelle... Salvezza matematica per lo SPEZIA di mister ITALIANO a +7 dal BENEVENTO dopo il poker rifilato al TORINO!



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