#VeronaInter + - =
RECAP & IMPRESSIONI
L'INTER parte spesso da dietro a causa del pressing costante di COLLEY, SALCEDO e ZACCAGNI ed è spesso in difficoltà nella costruzione del gioco così gioca a specchio col VERONA, oltre che nel modulo tattico, anche nel proporsi in contropiede.
Come diretta conseguenza la gara è molto prudente da parte di entrambe le squadre che si annullano a vicenda e si concedono solo un paio di occasioni nel primo tempo: Al 26° DIMARCO in veloce 1-2 con ZACCAGNI sul lato corto dell'area di rigore, Mattia imbuca per l'esterno ex INTER che a tu per tu con HANDANOVIC viene murato mentre 10 minuti più tardi l'HELLAS perde palla con un passaggio sciagurato che innesca la velocità di PERISIC e LUKAKU. Il belga si fa 40 metri di campo e poi serve MARTINEZ che prova la volée mancina ma SILVESTRI devia sopra la traversa con un grande intervento.
Il vantaggio ospite arriva al 52°: HAKIMI da sinistra s'infila con un cross tra CECCHERINI e ZACCAGNI, palla in mezzo dove MARTINEZ anticipa netto LOVATO e al volo inganna SILVESTRI: Palla che sbatte sul secondo palo prima di carambolare nel sacco.
Il VERONA pareggia poco dopo grazie ad una papera di HANDANOVIC incapace di trattenere un facile cross di FARAONI: ILIĆ ringrazia e insacca il primo gol in Serie A.
Ma la gioia dura poco, i butei di JURIĆ sono stremati e 5 minuti più tardi subiscono il secondo gol con SKRINIAR che sovrasta TAMÈZE e incorna all'incrocio dove SILVESTRI non può arrivare.
Nel finale l'HELLAS è quasi incapace di ripartire ed ogni volta che lo fa viene infilato in contropiede dalla forza di LUKAKU e le galoppate di HAKIMI incontenibili: Gli ospiti sfiorano anche il terzo gol ed infilano la settima vittoria di fila in campionato sopravanzando il MILAN (che tra poco incontrerà la LAZIO) in testa alla classifica.
...Anche stavolta l'INTER mette a segno gli ormai 'tradizionali' due gol (o più) come nei precedenti otto match al Bentegodi e, in attesa di MILAN-LAZIO, festeggia la ritrovata testa della classifica.
Il VERONA termina sulle gambe, stremato, con almeno metà squadra che non riesce più a correre ed in più colpito da altri infortuni muscolari.
Sconfitta a testa altissima per i gialloblù che nel primo tempo giocano alla pari della corazzata nerazzurra e, in piena emergenza, cedono solo nella ripresa quando le forze vengono meno e la qualità degli avversari cresce vistosamente.
L'anno si chiude comunque in maniera più che positiva per l'HELLAS che arriva a 20 punti (metà salvezza) e può guardarsi alle spalle con un certo orgoglio avendo conquistato punti insperati e preziosi, ora sta alla proprietà completare (e premiare) il lavoro di JURIĆ con qualche rinforzo di rilievo che vada ad alleviare la perenne emergenza della squadra scaligera: attendiamo fiduciosi.
Radiografia del Gol gialloblù 2020-21 | ||||
Giocatore | Coppa | Campionato | Totale | |
BARÁK | 0 | 3 | 3 | |
ZACCAGNI | 0 | 3 | 3 | |
FAVILLI | 0 | 2 | 2 | |
VELOSO | 0 | 2 | 2 | |
ILIĆ | 1 | 1 | 2 | |
LAZOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
TAMÈZE | 0 | 1 | 1 | |
SALCEDO | 1 | 0 | 1 | |
VIEIRA | 1 | 0 | 1 | |
COLLEY | 1 | 0 | 1 |
LA PARTITA
Rispetto alla trasferta al 'Franchi' mister JURIĆ fa riposare GÜNTER e LAZOVIĆ affidandosi a MAGNANI al centro della difesa tra DAWIDOWICZ e CECCHERINI nel 3-4-2-1 che vede confermato in blocco il reparto di centrocampo e SALCEDO in coppia con ZACCAGNI sulla trequarti qualche metro dietro a COLLEY.
Scelte obbligate in attacco per mister CONTE che si affida al tandem LUKAKU-MARTINEZ mentre HAKIMI è confermato sull'esterna destra con YOUNG dalla parte opposta. In mediana i due 'litiganti' VIDAL e SENSI rimangono entrambi fuori a favore di PERISIC che giocherà sulla trequarti in coppia con MARTINEZ virando così il consueto 3-5-2 in 3-4-2-1 a specchio col VERONA con il belga ex CHELSEA a giocare da prima punta al centro.
Confermato in blocco il reparto difensivo composto da DE VRIJ al centro fra SKRINIAR e BASTONI.
Il VERONA viene schiacciato dall'INTER nella ripresa e al 52° ecco il vantaggio ospite: HAKIMI da sinistra s'infila con un cross tra CECCHERINI e ZACCAGNI, palla in mezzo dove MARTINEZ anticipa netto LOVATO e al volo inganna SILVESTRI. Palla che sbatte sul secondo palo prima di carambolare nel sacco e INTER in vantaggio.
Dirige il signor Piero Giacomelli della sezione AIA di Trieste.
PRIMO TEMPO EQUILIBRATO, UN'OCCASIONE PER PARTE
9° Calcio d'angolo battuto dal fronte destro dell'attacco interista da BROZOVIC, palla incornata fuori dove dal limite ci prova YOUNG cocnludendo a lato.
26° Palla-gol HELLAS: DIMARCO in veloce 1-2 con ZACCAGNI sul lato corto dell'area di rigore, Mattia imbuca per l'esterno ex INTER che a tu per tu con HANDANOVIC viene murato!
29° MARTINEZ sfugge a DAWIDOWICZ a centrocampo, il polacco lo trattiene e viene ammonito dal signor Giacomelli. Nell'occasione Pawel accusa anche un problema quando la gamba sinistra gli si pianta male nel terreno (iperestensione del ginocchio), gli da il cambio LOVATO.
36° L'HELLAS perde palla con un passaggio sciagurato che innesca la velocità di PERISIC e LUKAKU. Il belga si fa 40 metri di campo e poi serve MARTINEZ che prova la volée mancina: SILVESTRI devia sopra la traversa con un grande intervento. Sulla successiva battuta del corner da parte di BROZOVIC BASTONI incorna sopra la traversa.
46° BROZOVIC trattiene ZACCAGNI, fallo 'tattico' e cartellino giallo all'interista.
48° BARELLA in anticipo su ZACCAGNI che lo pesta sul piede sinistro, ammonito anche Mattia. Il signor Giacomelli termina i primi 45 minuti.
LAUTARO! INTER IN VANTAGGIO
46° Nel VERONA entra anche ILIĆ al posto di SALCEDO che ha preso una gran botta in testa nel primo tempo. L'ex STELLA ROSSA si posiziona come falso nove mentre COLLEY scala al fianco di ZACCAGNI sulla trequarti. INTER in avanti: MARTINEZ confeziona una bella palla per BARELLA che dal limite prova il tiro a giro concludendo però a lato.
52° HAKIMI da sinistra s'infila con un cross tra CECCHERINI e ZACCAGNI, palla in mezzo dove MARTINEZ anticipa netto LOVATO e al volo inganna SILVESTRI: Palla che sbatte sul secondo palo prima di carambolare nel sacco e INTER in vantaggio.
54° Doppio cambio HELLAS: RÜEGG per COLLEY, LAZOVIĆ per ZACCAGNI, mister JURIĆ rivoluziona la trequarti.
56° Gran botta di ILIĆ dal limite: Palla fuori di poco.
58° Continua la caterva di infortuni muscolari nel VERONA: LOVATO ha un problema all'adduttore destro e si accascia a terra, entra GÜNTER.
61° Ancora HAKIMI che scende sulla destra dribbla DIMARCO e mette in mezzo dove MARTINEZ prova ancora la volée con SILVESTRI che para a terra in due tempi (probabilmente l'attaccante argentino sarebbe stato in offside).
PAPERA DI HANDANOVIC ILIĆ PAREGGIA!
63° FARAONI da destra supera YOUNG e crossa a fil di porta: HANDANOVIC in presa alta si fa sfuggire clamorosamente il pallone che carambola tra le gambe di SKRINIAR ma il più reattivo è ILIĆ che insacca con un tempismo da rapace! Il VERONA pareggia.
64° HAKIMI sfugge ancora a DIMARCO che lo stende: Il signor Giacomelli estrae il giallo per l'ex INTER.
SKRINIAR! OSPITI ANCORA AVANTI
69° BROZOVIC da destra la mette in area dove SKRINIAR salta alle spalle di TAMÈZE e la incorna all'incrocio sulla sinistra di SILVESTRI: Palla imparabile e nerazzurri ancora in vantaggio.
70° Cambia anche l'INTER: PERISIC fa spazio a VIDAL.
74° Penetra in area in velocità: Bravo TAMÈZE a recuperare e a murare l'argentino sul fondo. Sulla successiva battuta di YOUNG VIDAL incorna alto.
76° HAKIMI dalla distanza: SILVESTRI blocca a terra senza problemi.
79° MAGNANI sbraccia affondando LUKAKU: Ammonizione per il difensore centrale scaligero.
82° BASTONI affonda in contropiede poi la da a destra a VIDAL in sovrapposizione, il cileno la difende e poi la imbuca per LUKAKU che tira sull'esterno della rete.
83° BASTONI ferma DIMARCO fallosamente: Altro cartellino giallo estratto da Giacomelli.
85° Fallo di SKRINIAR che salta scomposto su DIMARCO al limite della propria area: Alla battuta va lo stesso Federico che col mancino accarezza l'incrocio dei pali ma purtroppo solo all'esterno...
87° Secondo cambio INTER: GAGLIARDINI sostituisce MARTINEZ .
89° LUKAKU lascia sul posto MAGNANI che non ne ha più ed entra in area da destra, finta e controfinta su CECCHERINI e conclusione che fortunatamente esce dalla parte opposta!
90° HAKIMI sfugge ancora a tutti sulla destra, palla in mezzo dove LUKAKU è solo davanti alla porta ma in scivolata non aggancia la palla!
93° HAKIMI parte ancora come una freccia imprendibile sulla destra, entra in area e a tu per tu con SILVESTRI appoggia morbido per il liberissimo LUKAKU che con un tap-in mette in rete ma il signor Giacomelli ravvisa un fallo del belga su MAGNANI e annulla fischiando al contempo la fine del match.
VOTI
- SILVESTRI Estremamente reattivo nel primo tempo nell'andare ad alzare un tiro al volo velenosissimo di MARTINEZ. Cade due volte nella ripresa su due conclusioni che non può parare: 6,5
- DAWIDOWICZ Si propone gran pressing a volte fin sulla metacampo avversaria. Al 29° MARTINEZ gli sfugge a centrocampo, il polacco lo trattiene e viene ammonito dal signor Giacomelli. Nell'occasione Pawel accusa anche un problema quando la gamba sinistra gli si pianta male nel terreno ed è costretto ad uscire: 6,5 (gli da il cambio LOVATO al 31°: Il tempo di farsi anticipare da MARTINEZ in occasione del primo vantaggio ospite e poi deve abbandonare per un problema muscolare. Fa quello che può sulla classe superiore dell'argentino: 6. Gli da ulteriore cambio GÜNTER al 58°: Entra lui e poco dopo il VERONA pareggia ma i gialloblù non sono più in grado di reggere il ritmo imposto dagli avversari e Koray affonda sotto i colpi di LUKAKU & Co., 6)
- MAGNANI Implacabile su LUKAKU per almeno 80 minuti, strepitoso in recupero diagonale sul belga al 46° poi deve arrendersi alla stanchezza e crolla nel finale: 6+
- CECCHERINI Brutto errore al 15° quando perde palla di poco fuori area sul pressing di PERISIC poi regge una barca in piena tempesta. È l'ultimo ad arrendersi alla nettà superirità degli avversari nel finale: 6,5
- FARAONI Bravo a contenere YOUNG per tutta la gara ma soprattutto a superarlo nell'ottimo cross che porta al pari gialloblù: 6,5
- VELOSO Più in palla che nelle ultime due partite regge bene nel primo tempo spegnendosi alla distanza al pari dei compagni; il piede è sempre di qualità ma l'età si fa sentire: 6+
- TAMÈZE Al 69° perde netto il duello aereo con SKRINIAR che costa la sconfitta ma il francese è un combattente e al 74° è provvidenziale in recupero sullo scatenato MARTINEZ: 6
- DIMARCO In difficoltà (come tanti) sulla velocità del furetto HAKIMI che gli fa prendere anche un'ammonizione. Costantemente impegnato dallo sgusciante marocchino non può dare il consueto apporto offensivo anche se al 26° avrebbe l'occasione buona. Vicino al gol anche sul calcio di punizione all'85°: 6,5
- SALCEDO Nei primi minuti non tiene una palla poi subisce la fidicità dei difensori avversari ed è poco preciso negli appoggi. Fortunatamente difende palla e subisce falli; nella ripresa non si ripresenta in campo forse a causa di una botta in testa subita nel primo tempo: 5,5 (gli da il cambio ILIĆ al 46°: Dopo il gol in Coppa Italia arriva quello in campionato che illude, anche se solo per pochi minuti, il VERONA. Bravo e pungente anche in un ruolo non suo: 6,5)
- ZACCAGNI Ottimo 1-2 con DIMARCO al 26° e palla gol sciupata da DIMARCO. Nel secondo tempo accusa la fatica ed è meno brillante: 6+ (gli da il cambio LAZOVIĆ al 54°: Si nasconde fra le pieghe della partita, all'88° punta l'uomo ma viene fermato nettamente dall'avversario; è ancora lontanissimo dai tempi migliori: 5)
- COLLEY Non è una prima punta ma fa quel che può nel cercare di tenere alta la squadra; la missione gli riesce a metà e nella ripresa fa spazio ai compagni più freschi: 5,5 (gli da il cambio RÜEGG al 54°: Parte con una certa vivacità ma si spegne subito schiacciato dalla soverchiante superiorità degli avversari: 5)
- JURIĆ Anche oggi continua ad inseguire l'emergenza riesce a contenere l'INTER nel primo tempo poi subisce anche i forfait di DAWIDOWICZ e del suo sostituto LOVATO e finisce di raschiare il fondo del barile con ILIC (centravanti) e RUEGG trequartista... Cosa chiedergli di più? Merita i rinforzi che chiede ed ogni sacrificio da parte della società: 7
DICONO + - =
Mister JURIĆ «Pur nella sconfitta, Magnani simbolo della generosità ma anche dei margini di crescita di questa squadra? Lui ha tutte le caratteristiche giuste per poter fare bene. Oggi ha fatto una grandissima partita per 80 minuti e sicuramente, con il lavoro, arriverà a poterne fare 95 al meglio, senza cali fisici. In Serie A non ci si può accontentare e noi tutti, come Club, non dobbiamo sottovalutare nulla, se vogliamo salvarci. Altrimenti rischiamo. Cosa mi porto dietro di questo 2020? Questo è stato un anno fantastico sia a livello calcistico che personale. Il Covid ci ha toccati tutti, ma per la mia famiglia è stato un anno felicissimo, anche per come siamo stati accolti a Verona. Devo ringraziare tutta la Società e anche la città, perché qui sono davvero felice. Un messaggio di speranza per il prossimo anno? Tutto quello che stiamo vivendo e che ha cambiato le nostre vite è destinato a passare. Supereremo questo momento. A me è piaciuto il modo in cui il popolo italiano ha saputo reagire a questa situazione, e ormai anch'io mi sento italiano. Andrà progressivamente meglio. È difficile, ma dobbiamo cercare di ritagliarci momenti di allegria e di gioia, vivendo e pensando con ottimismo. A Verona, lo sanno fanno, perché qui la gente ha spirito e auguro ai veronesi di tornare presto ad uscire e divertirsi» HellasVerona.it
Mister CONTE tecnico dell'INTER «Qual è la notizia migliore dopo questa partita? Sicuramente quella di aver visto una squadra tosta, quadrata, determinata. Non è facile vincere qui, a Verona, complimenti a Juric per quello che sta facendo. La prova di tutta la squadra, che voleva assolutamente la vittoria contro un avversario che ha reso la vita difficile a tutti le grandi, è la sensazione migliore che ci portiamo dietro. La cosa fondamentale in questo momento è restare nelle posizioni di vertice della classifica. È la settima vittoria consecutiva in campionato, ci deve dare morale e convinzione. Dobbiamo andare avanti su questa strada, il campionato italiano è sempre molto difficile e quest'anno lo è ancora di più. Puoi perdere punti contro chiunque quindi dovremo restare sempre sul pezzo e dimostrare di essere squadra. Oggi abbiamo messo in campo la voglia di vincere, anche dopo l'episodio dell'1-1, abbiamo dimostrato grande cattiveria e determinazione. Dev'essere così fino all'ultima gara della stagione» Inter.it
Magnani | Juric |
Giangiacomo MAGNANI «La sconfitta di oggi? Usciamo a testa alta dopo aver disputato una grande gara, nonostante fossimo in emergenza. Abbiamo pagato il calo fisico nel finale, tuttavia non dimentichiamoci che abbiamo perso di misura contro una squadra forte che lotta per lo scudetto come l'Inter. Se giochiamo con il cuore? Assolutamente sì. Bisogna complimentarsi con tutti, abbiamo dato il massimo e penso che nessuno possa dire il contrario. Ilić? Oltre che essere un bravissimo giocatore, è anche molto simpatico, siamo molto amici. Sia io che la squadra siamo orgogliosi di lui, continuando così si toglierà delle grandi soddisfazioni. Il 2020 il miglior anno solare della storia del Verona nell’era dei 3 punti? Sono orgoglioso di far parte di questo gruppo di aver contribuito a questo risultato. Dobbiamo continuare a lavorare duramente in settimana, così come stiamo facendo. La strada è quella giusta, non dobbiamo mai mollare. Le mie prestazioni? Sto bene fisicamente e mentalmente, penso a migliorarmi giorno dopo con estrema umiltà, dando sempre il massimo in ogni occasione. Il 2021 dell'Hellas? Speriamo di recuperare i nostri compagni infortunati. Godiamoci questa breve sosta e poi ripartiamo archiviando subito sconfitta, perché siamo un gruppo fantastico che sta disputando una grande stagione» HellasVerona.it
Milan SKRINIAR autore del gol vittoria «Sapevamo che quello con il Verona sarebbe stato un match difficile, è un campo molto complicato. La squadra di Juric dà fastidio a tutti, sono contento di quello che abbiamo fatto e di come abbiamo chiuso l'anno. Mi mancava tanto segnare, ma sono felice soprattutto per la vittoria, la settima di fila. Poi ho mandato un bacio, alla mia ragazza e alla mia bambina. Sono contento, in questo momento sto lavorando tanto come tutta la squadra e mi sento bene. Mi sono abituato anche alla difesa a tre e le cose stanno andando bene, quando si vince tutto va per il meglio. Ora riposiamoci, per tornare poi a correre» Inter.it
Ritorno al gol dopo un mese per Lautaro MARTINEZ «Quello di oggi è un risultato importante: abbiamo fatto una partita da grande squadra. È stato un match duro e tosto, siamo contenti perché non abbiamo mollato niente. Già nel primo tempo abbiamo fatto bene ma non siamo riusciti a segnare. Nel secondo tempo siamo stati ancora più cattivi, con più determinazione e da squadra abbiamo conquistato i tre punti. Io sono qui per vincere qualcosa con questo Club, lavoriamo ogni giorno per dimostrare di poter restare davanti, poi ci sono partite dure da affrontare e dobbiamo dare sempre di più. Oggi l'abbiamo fatto bene e abbiamo centrato la vittoria. Il rapporto con Lukaku? È un bravo ragazzo, fin dal giorno del suo arrivo abbiamo parlato e ci siamo trovati... Per un attaccante il gol è fondamentale, viviamo per segnare. Aver sbloccato il match dà ancora più valore a questa rete, ma io sono contento quando l’Inter vince, voglio aiutare la squadra. La dedica per il gol è per la mia famiglia che mi ha raggiunto per le feste. A tutti i tifosi e a tutto lo staff faccio i migliori auguri di buone feste» Inter.it
...I complimenti del cittì MANCINI al VERONA e a LOVATO nella consueta conferenza stampa che riassume il 2020 azzurro «Quest’anno il campionato è più avvincente, anche perché squadre come il Sassuolo, il Verona oppure lo Spezia sono una bella ventata di aria fresca. I giovani del futuro? Seguiamo da un po’ di tempo Scamacca, ma anche Lovato è un bel difensore» CalcioHellas.it
Skriniar e Martinez | Conte |
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di ieri abbiamo assistito alla vittoria del CROTONE per 2 a 1 sul PARMA ma soprattutto al clamoroso 3 a 0 della FIORENTINA allo Stadium ai danni di una JUVENTUS irriconoscibile rimasta in inferiorità numerica da metà del primo tempo a causa dell'espulsione di CUADRADO. Prima vittoria per mister PRANDELLI sulla panchina viola grazie ai gol di VLAHOVIC all'inizio e dell'ex CACERES alla fine inframezzati dall'autorete di ALEX SANDRO.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
Calciomercato: La ROMA fa sul serio per SILVESTRI e proporrebbe il prestito di PAU LOPEZ più una cifra di 7/8 milioni. Il giocatore sarebbe (secondo SiamoLaRoma.it) più che propenso al trasferimento ma al momento appare difficile che Via Olanda lasci partire il portiere nel giro azzurro già a Gennaio.
Dato il prolungarsi dell'infortunio a LULIC, torna di moda LAZOVIĆ per la LAZIO (a riportarlo è 'Il Tempo') ma anche l'esterno serbo è uno dei perni di JURIC che non è quindi da considerarsi sul mercato a meno di offerte tanto clamorose quanto improbabili dato il delicato momento economico per il calcio e non solo.
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
SERIE A: La Corte Sportiva d'Appello ribalta il giudizio del Tribunale Federale accogliendo il ricorso del club di DE LAURENTIIS; JUVE-NAPOLI va rigiocata!
RASSEGNA STAMPA + - =
SERIE A
Hellas, Juric esalta il 2001 Ilic: "Il City sceglie giocatori ben precisi. Non è nemmeno al 20%"
26/2 ALLE 15:45
di RAIMONDO DE MAGISTRIS @RAIMONDODM
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
Quanto la sorprende la crescita di Ilic? E' una delle domande poste in conferenza stampa a Ivan Juric, allenatore dell'Hellas Verona che quest'oggi in conferenza stampa - alla vigilia della sfida contro la Juventus - ha risposto così: "Non sono sorpreso, dai primi allenamenti mi aveva trasmesso una sensazione di intelligenza e voglia di lavorare. Il City sceglie giocatori ben precisi. Lui non è nemmeno al venti percento: ci sono aspetti che non vanno bene, nei quali deve migliorare, ma attribuibili alla sua giovane età. Ha un margine di miglioramento assoluto, è nelle prime fasi della sua crescita. Poi vediamo come crescerà, deve migliorare fisicamente. Ma ha appena iniziato: in quattro o cinque anni, se tutto va bene, può diventare un giocatore importante".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
CALCIO
SERIE A 4 MIN
Verona-Inter 1-2: settima vittoria di fila per Conte
I nerazzurri si impongono anche al Bentegodi e centrano il settimo successo in campionato di fila. Decidono i gol di Lautaro Martinez e Skriniar. Di Ilic il pari momentaneo per i padroni di casa. Gol annullato a Lukaku nel finale
© ANSA
23.12.2020 20:34
L’Inter di Conte in Italia sa solo vincere. A Verona arriva il settimo successo di fila, una vittoria sofferta ma arrivata grazie alla caparbietà di una squadra che non molla mai. Il 2-1 del Bentegodi fa chiudere al meglio il 2020 nerazzurro che ritrova anche il gol di Lautaro Martinez, a secco da un mese. La rete decisiva porta la firma di Skriniar, bravo a farsi perdonare un’ingenuità clamorosa - in coppia con Handanovic - che aveva regalato il momentaneo pari a Juric con Ilic. Per Conte non poteva esserci Natale più bello.
Primo tempo, poche emozioni
Il primo tempo scorre sull’equilibrio più totale. Di occasioni da gol se ne vedono pochissime. L’agonismo c’è ma il tatticismo estremo annienta il divertimento. Il Verona si limita ad imbrigliare la manovra avversaria, l’Inter non riesce a trovare una contromisura adeguata e soffre maledettamente il controllo a uomo della retroguardia scaligera su Lukaku. Il risultato è scontato: in tutto il primo tempo si vedono solo due grandi occasioni da gol. La prima capita a Dimarco che con un diagonale da ottima posizione impegna Handanovic a terra. L’altra chance capita a Lautaro che con un esterno ravvicinato fa fare un figurone a Silvestri, bravo con uno scatto di reni ad alzare il pallone oltre la traversa.
Lautaro e Skriniar decidono nella ripresa
Nella ripresa l’Inter parte con un altro piglio e sfiora subito il vantaggio con un tiro a giro di Barella fuori misura. Il Verona, senza Salcedo rimasto negli spogliatoi per infortunio, abbassa troppo il baricentro e subisce il gol al 51’. E’ Lautaro Martinez a dipingere con un destro al volo una traiettoria imparabile per Silvestri su cross di Hakimi. Per l’argentino è il ritorno al gol dopo un mese di astinenza. Juric prova a correre ai ripari inserendo Ruegg, Gunter e Lazovic. Ilic ci prova al 56’ dalla distanza ma l’Inter non trema. L’assalto dei padroni di casa dura pochissimo. I nerazzurri controllano senza ansia e ripartono in contropiede trovando spazi impensabili nel primo tempo. Sembra tutto sotto controllo per Conte ma a tradire il tecnico salentino è proprio il suo capitano Handanovic che commette una leggerezza imperdonabile. Siamo al 63’ quando Faraoni dalla destra mette in area un cross innocuo sul quale il portiere arriva indeciso, sulla ribattuta è pessima la difesa di Skriniar che si fa infilare da Ilic per il clamoroso 1-1. La frittata è fatta. L’Inter è costretta di nuovo a passare dal via con meno tempo a disposizione. La buona volontà c’è, la precisione no. A riportare avanti i nerazzurri a venti minuti dal termine è proprio colui che insieme ad Handanovic li aveva traditi. Cross di Brozovic dalla destra e perfetto colpo di testa di Skriniar, bravissimo nell’anticipare la difesa del Verona. Niente da fare per Silvestri. L’Inter è di nuovo avanti e domina. Lautaro sfiora il bis al 75’, Lukaku lavora per due per tenere alta la squadra e nel finale sfiora per due volte il terzo sigillo (con tanto di gol annullato per fuorigioco). Il Verona è alle corde e a corto di fiato. L’unica chance per i padroni di casa arriva con una conclusione al limite di Dimarco alta oltre la traversa. Troppo poco per fermare l’Inter di Conte che non esprimerà il calcio più spettacolare d’Italia ma è tremendamente concreta. Sette vittorie di fila in campionato e di gran lunga la squadra che ha segnato di più.
FONTE: CorriereDelloSport.it
Verona-Inter, scintille tra gli allenatori: i dettagli della lite
By Redazione StopandGoal - 23/12/2020
Conte vs Juric (www.gettyimages.it)
Scintille tra gli allenatori durante Verona-Inter: le due panchine sono state protagoniste di un acceso dibattito, con scambio di accuse reciproche.
Verona-Inter, scontro tra allenatori
Grande e acceso diverbio durante Verona-Inter tra gli allenatori: in campo è finita con la vittoria dei nerazzurri, che trovano sotto l’albero un primo posto assicurato in Serie A grazie ai gol di Lautaro e Skriniar. La sfida però è stata molto equilibrata, sopratutto nella prima frazione ed i tatticismi sono stati i veri protagonisti fino a quel momento.
Mentre l’arbitro eseguiva il duplice fischio, all’atto di incamminarsi verso gli spogliatoi per l’intervallo, come riferito da Sky, ci sono state alcune frizioni tra gli allenatori. Gli animi si erano già scaldati in precedenza per qualche entrata più dura del solito. In particolare, i protagonisti del diverbio sono stati Cristian Stellini (viceallenatore dell’Inter) e Ivan Juric (tecnico del Verona).
Ivan Juric (www.gettyimages.it)
Verone-Inter, lite Stellini-Juric
Le telecamere di Sky in particolare hanno ripreso il litigio tra gli allenatori, con Juric ha affermato “Smettila, hai chiamato tre gialli!”, riferendosi alle continue lamentela da parte dei nerazzurri nei confronti del direttore di gara. Sono state infatti 3 le ammonizioni, ma solo 2 per i padroni di casa: sul taccuino infatti ci sono finiti Dawidowicz, Zaccagni e Brozovic.
FONTE: StopAndGoal.com
SERIE A
Verona-Inter 1-2, gol e highlights. Reti di Lautaro e Skriniar, Conte vince ancora
23 dic 2020 - 20:30
Non si fermano più i nerazzurri di Conte, vittoriosi per la settima gara consecutiva in Serie A dopo il 2-1 all'Hellas. Bravi i portieri nel primo tempo: Handanovic super sull'ex Dimarco, non è da meno Silvestri su Lautaro. Al 52' splendida la volée di Lautaro per il vantaggio, rimedia Ilic che sfrutta l'errore di Handanovic. Il colpo di testa di Skriniar vale la conquista dei tre punti al Bentegodi
VERONA-INTER 1-2 (highlights - pagelle)
52' Lautaro Martinez (I), 63' Ilic (V), 69' Skriniar (I)
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz (31' Lovato, 59' Gunter), Magnani, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Zaccagni (54' Ruegg), Salcedo (46' Ilic); Colley (54' Lazovic). All. Juric
INTER (3-4-2-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Young; Lautaro Martinez (87' Gagliardini), Perisic (71' Vidal); Lukaku. All. Conte
Ammoniti: Dawidowicz (V), Brozovic (I), Zaccagni (V), Dimarco (V), Magnani (V), Bastoni (I)
E sono sette, vittorie consecutive ritoccate dall’Inter che non si ferma più. La spunta Conte nell’ultimo impegno del 2020, filotto di successi in campionato che tiene testa allo scatenato Milan. Al Bentegodi termina 2-1 per i nerazzurri, secondo tempo d’autorità contro il Verona con nuovi record realizzativi: eguagliato il primato di reti in un anno solare (108, come nel 1961 e nel 2007), esaltante nei secondi tempi con 23 centri (nessuno ha fatto meglio in stagione nella top 5 d’Europa). Ed era dall’annata 1960/61 che l’Inter non segnava almeno 34 centri nelle prime 14 giornate di Serie A. Insomma, il modo migliore per salutare il 2020 e spingersi ancora più in alto in classifica.
La cronaca della gara
Né Vidal, né Sensi: la novità di Conte è Perisic, schierato insieme a Lautaro e Lukaku in un attacco più robusto. Per il resto spazio ai titolarissimi dalle fasce (Hakimi e Young) al cuore del centrocampo con Barella e Brozovic. Juric convive con l’emergenza del centravanti (fuori Di Carmine, Favilli e Kalinic) e lancia Colley supportato da Salcedo e Zaccagni. Equilibrio nel primo tempo: c’è la solita pressione alta del Verona, possesso palla dell’Inter che lancia il primo assalto con Young (destro fuori). Dall’altra parte è murato il tiro di Dawidowicz, collega di reparto di Magnani dallo splendido duello con Lukaku. La prima vera chance è al minuto 26: Zaccagni combina con l’ex Dimarco che cerca il diagonale, reattivo Handanovic nella risposta. Bravo anche Silvestri dieci minuti più tardi, quando alza sopra la traversa la girata di Lautaro.
A suonare la carica in avvio di ripresa è Barella, ma il segno lo lascia Lautaro: splendida la volée del Toro sul cross di Hakimi, destro vincente che vale l’1-0. L’asse tra i due nerazzurri si ripete al 61’ (Silvestri c’è), due minuti dopo ecco il pareggio dell’Hellas: male Handanovic sul traversone di Faraoni, presa difettosa che consente il tap-in a Ilic bravo ad anticipare Skriniar. Slovacco sfortunato protagonista in coppia col capitano dell’Inter, ma la rivincita è dietro l’angolo. È proprio Skriniar a svettare di testa sul cross di Brozovic, stacco che vale il nuovo vantaggio per Conte. Verona stremato per l’assalto finale, ma Dimarco spaventa su calcio piazzato. Chi non chiude il match è invece Lukaku, impreciso sotto porta ai titoli di coda. Poco cambia per l’Inter che chiude il 2020 con un’altra vittoria.
FONTE: Sport.Sky.it
Hakimi mostruoso tra assist e gol: “Un ghepardo che corre nella savana”
Super prestazione di Achraf Hakimi in Verona-Inter, impreziosita dall’assist che ha permesso a Lautaro Martinez di segnare il gol del primo vantaggio nerazzurro. Numeri importanti per l’ex di Real e Borussia Dortmund che in termini di assist e gol si conferma il miglior neoacquisto della Serie A.
23 DICEMBRE 2020 20:54 di Marco Beltrami
Una furia. Quando Achraf Hakimi accelera, è letteralmente incontenibile. L'ultima conferma delle doti dell'esterno dell'Inter, vero e proprio rimpianto del Real Madrid, è arrivata nel match vinto contro il Verona. Il marocchino ancora una volta si è confermato imprendibile sulla fascia destra, mettendo così a referto il 5° assist del suo super avvio di stagione. In totale Hakimi ha partecipato a 9 gol della squadra di Conte, a conferma di un peso specifico molto importante.
Una partenza soft, un po' come quella di tutta l'Inter, per scatenarsi poi nella ripresa. Achraf Hakimi ha creato non pochi problemi al suo diretto marcatore e alla difesa nerazzurra. L'ex di Real e Borussia Dortmund ha messo lo zampino nella prima rete della squadra di Conte, con un assist al bacio che Lautaro Martinez ha trasformato in gol con una splendida girata. Numeri alla mano, si tratta del 5° assist stagionale per Hakimi, che nelle 19 partite finora disputate tra campionato e Champions ha messo a referto anche 4 gol. Un bottino importante e da record: il laterale africano infatti è l'unico giocatore al primo anno di Serie A, ad avere all'attivo nel torneo più di 3 gol e altrettanti assist.
E i numeri sarebbero potuti essere anche migliore se nel finale l'arbitro avesse convalidato il gol di Lukaku abile a sfruttare con un tocco facile facile l'ennesimo cross dalla destra di un altruista Hakimi (avrebbe anche potuto tirare in porta). Niente da fare, con il bomber che è stato invece sanzionato per un intervento falloso su Magnani. Cambia poco in termini di valutazione sulla prestazione di Hakimi che resta eccezionale. A fotografare nel migliore dei modi il rendimento di Hakimi ci ha pensato l'ex bomber di Inter, Milan e Juventus, Aldo Serena che su Twitter ha cinguettato: "Hakimi ha la velocità del ghepardo che corre nella savana. Il ghepardo avrebbe però tirato in porta dopo esser volato per 60 metri bruciando l’erba. Ci stava il tiro dopo un’accelerazione così, anche se Lukaku era solo e chiamava palla".
3+3 - Achraf Hakimi è l'unico giocatore al primo anno di Serie A finora ad avere all'attivo già 3+ gol e 3+ assist in questo campionato. Multitasking.#VeronaInter pic.twitter.com/rLcR3dZEEW
— OptaPaolo (@OptaPaolo) December 23, 2020
La papera di Handanovic in Verona-Inter: regala il gol ad Ilic
Samir Handanovic è stato protagonista in negativo nella gara tra Verona e Inter. Proprio a causa di una sua papera clamorosa è infatti arrivato il pareggio della squadra di Juric grazie alla rete di Ilic. Il centrocampista dell’Hellas ha infatti sfruttato l’errore dell’estremo difensore dell’Inter che si era fatto sfuggire la palla dopo un cross di Faraoni.
23 DICEMBRE 2020 20:01 di Fabrizio Rinelli
Il pareggio del Verona contro l'Inter è arrivato grazie al gol dell'Hellas realizzato da Ilic dopo una papera clamorosa di Samir Handanovic. Il portiere nerazzurro, dopo il cross da destra di Faraoni, ha bloccato la palla che però gli è poi sfuggita ed è finita sui piedi dell'accorrente Ilic che ha messo in porta la rete del momentaneo 1-1. Un episodio assolutamente a sorpresa dato che il capitano dell'Inter sembrava potesse parare tranquillamente la sfera calciata dall'esterno destro del Verona.
Un errore in compartecipazione con Skriniar che però è rimasto sorpreso dal mancato blocco della sfera del portiere sloveno. Il difensore ex Sampdoria però si è fatto perdonare dopo pochi minuti con il gol di testa che è valso il 2-1 dei nerazzurri. In questo modo ha potuto rimediare in parte all'errore che però vede in Handanovic il principale colpevole. In un momento così importante della stagione, sarebbe stata davvero una beffa questa papera se poi avesse influito sul risultato finale della partita.
La papera di Handanovic in Hellas Verona – Inter
Nessuno si sarebbe mai aspettato che proprio Samir Handanovic avesse potuto far rischiare all'Inter di non centrare i tre punti sul campo del Verona. Una papera del portiere ex Udinese però, poteva davvero compromettere quanto di buono aveva fatto vedere l'Inter fino a quel momento con il gol del vantaggio di Lautaro.
È stato comunque molto strano vedere Handanovic in difficoltà su un pallone apparentemente innocuo che è finito in modo rocambolesco sui piedi di Ilic che, entrato proprio nella ripresa, ha potuto festeggiare con questo gol il momentaneo pareggio del Verona. Conte avrà comunque qualcosa da dire anche a Skriniar per la leggerezza con cui ha affrontato quel momento senza accorgersi della presenza di Ilic alle sue spalle.
FONTE: FanPage.it
L'ULTIMA DEL 2020 È UNA VITTORIA: LAUTARO E SKRINIAR, 2-1 AL VERONA!
Settimo successo consecutivo per la squadra di Conte, che sale a quota 33 in classifica
23/12/2020
VERONA - Chiudere l'anno con il dolce della vittoria, la settima consecutiva in campionato. Missione compiuta per l'Inter, implacabile anche al Bentegodi, in un match scorbutico come da pronostico ma gratificante nel risultato e nella classifica. I graffi sono quelli di Lautaro e Skriniar, tornato a segnare a quasi tre anni dall'ultimo sigillo in nerazzurro. Vince 2-1 l'Inter contro l'Hellas e lo fa con il solito secondo tempo con una marcia in più, in una ripresa nella quale tutte le qualità dei nerazzurri si sono espresse al meglio, dopo che i primi 45' erano stati bloccati in una sfida tutta di tattica.
Senza centravanti veri, Juric propone il suo 3-4-2-1 con Colley e Salcedo che si alternano nel ruolo di falso nueve. Lo schema è classico e definito: quello di andare a pressare alto i nerazzurri e di soffocare il gioco avversario. Conte per la prima volta in stagione schiera Perisic in versione ala offensiva, in un tridente con Lautaro e Lukaku. Il 3-4-3 vede Hakimi e Young sulle fasce, con Brozovic e Barella in mediana.
Match bloccato, come detto, con le occasioni che nel primo tempo scarseggiano. Gli squilli dell'Inter nascono soprattutto dalla sinistra, prima con un tiro di Young e poi con un guizzo di Lukaku, assist al centro per Lautaro e destro di prima con grande risposta di Silvestri. Il Verona è attento ma punge poco. L'occasione più grande, però, la trova proprio la squadra di Juric con Dimarco che costringe Handanovic al grande intervento in un uno contro uno al 26'.
La marcia in più l'Inter la innesta subito dopo l'intervallo. Le sgasate di Hakimi sulla destra iniziano a essere un serio problema per il Verona, che va spegnendosi fisicamente contemporaneamente alla crescita mostruosa dell'esterno marocchino. Il gol del vantaggio nerazzurro è un capolavoro: cross di Hakimi dalla destra e anticipo strepitoso di Lautaro. Un gesto classico del Toro, come quello che ha portato al palo contro il Borussia: questa volta la volée è vincente, accarezza il palo lontano e va in porta.
Il gol del Toro non dà però la sicurezza ai nerazzurri. Il Verona, sornione, trova il pareggio: cross di Faraoni e infortunio di Handanovic, a cui sfugge il pallone. Ilic, entrato da poco, è lesto a fare 1-1. Non è però serata da lasciar punti per strada. La convinzione dell'Inter di trovare la vittoria è feroce e si traduce in un altro gol classico di questa stagione: palla mossa su corner come a Cagliari, cross di Brozovic sul secondo palo e stacco di testa vincente di Skriniar per il 2-1. Lo slovacco non andava a segno in Serie A da 1033 giorni, era il febbraio 2018, contro il Benevento.
Il Verona non ha le forze per aggredire l'Inter, anche se non molla fino alla fine. Dimarco ci prova da calcio piazzato, la squadra di Conte scatena le ripartenze di Hakimi e si appoggia su un monumentale Lukaku, capace di dettare i ritmi, fare letteralmente a sportellate davanti e di sfiorare il tris.
Si chiude così il 2020 come era iniziato: con una vittoria in trasferta. Da Napoli-Inter 1-3 del 6 gennaio all'1-2 del Bentegodi. 51 partite, 108 gol. Ma quello che più conta sono i 33 punti in classifica. Il 3 gennaio si torna in campo, a San Siro, contro il Crotone. La marcia deve continuare.
IL TABELLINO
HELLAS VERONA (3-4-2-1): 1 Silvestri; 27 Dawidowicz (6 Lovato 31'; 21 Gunter 59'), 23 Magnani, 17 Ceccherini; 5 Faraoni, 61 Tameze, 4 Veloso, 3 Dimarco; 20 Zaccagni (8 Lazovic 53'), 90 Colley (19 Ruegg 53'); 9 Salcedo (14 Ilic 46').
A disposizione: 22 Berardi, 25 Pandur, 13 Udogie, 15 Cetin, 45 Yeboah, 72 Danzi, 99 Bertini.
Allenatore: Ivan Juric.
INTER (3-4-3): 1 Handanovic; 37 Skriniar, 6 de Vrij, 95 Bastoni; 2 Hakimi, 23 Barella, 77 Brozovic, 15 Young; 14 Perisic (22 Vidal 70'), 9 Lukaku, 10 Lautaro (5 Gagliardini 87').
A disposizione: 27 Padelli, 97 Radu, 11 Kolarov, 12 Sensi, 13 Ranocchia,33 D'Ambrosio, 36 Darmian.
Allenatore: Antonio Conte.
Marcatori: 52' Lautaro (I), 63' Ilic (V), 69' Skriniar (I)
Ammoniti: Dawidowicz (V), Brozovic (I), Zaccagni (V), Dimarco (V), Magnani (V), Bastoni (I)
Recupero: 3' - 3'.
Arbitro: Giacomelli.
Assistenti: Liberti, Galetto.
Quarto Uomo: Di Martino.
VAR: Calvarese.
Assistente VAR: Mondin.
FONTE: Inter.it
Le Pagelle del Verona: Magnani gladiatore, Tameze frangiflutti, Ilic goleador
© foto di www.imagephotoagency.it
Silvestri 6 Prodigioso su Lautaro nel primo tempo che, però, lo punisce nella ripresa. Osserva, quasi impotente, la parabola di Skriniar infilarsi in rete.
Dawidowicz 6 Incrocia Lautaro al quale concede qualcosa in velocità ma senza soccombere. Un infortunio lo toglie di mezzo dopo mezz'ora di gioco (dal 29' p.t Lovato 5,5 Lautaro gli ruba il tempo sul gol ma il movimento dell'attaccante nerazzurro è da vero uomo d'area. Anche lui deve alzare bandiera bianca per un nuovo problema muscolare) (dal 13' s.t Gunter 6 entra quasi a freddo per gli ultimi trenta minuti di gioco. Ordinato, senza sbavature.)
Magnani 6,5 Ingaggia con Lukaku un duello tra titani, fisico ma corretto. Gioca quasi sempre d'anticipo senza concedergli molto. Finisce claudicante.
Ceccherini 6 Controlla i movimenti di Perisic senza dargli occasione di mettersi in mostra. Nella ripresa quando l'Inter alza la pressione non perde mai la bussola.
Faraoni 6,5 Nel primo tempo si limita a difendere mentre solo nella ripresa aumenta il suo raggio d'azione. Chiude e raddoppia con tempismo e determinazione. Resiste al fallo e mette in mezzo il pallone dal quale nasce il pareggio.
Tameze 6,5 Partita di grande spessore. Grande lavoro di interdizione dove chiude e riconquista diversi palloni. Sul gol di Skriniar non riesce ad arginare l'imperioso stacco del difensore nerazzurro.
Veloso 6,5 Beneficia del grande lavoro di copertura di Tameze che gli permette di dedicarsi maggiormente ai compiti di regia che assolve con intelligenza e precisione. Sempre lucido e preciso.
Dimarco 6 Handanovic gli nega la gioia del gol. Attento in copertura e sempre pronto a ripartire.
Zaccagni 5,5 Probabilmente è uno di quelli che ha più bisogno di rifiatare. Subito brillante e propositivo cala con il passare dei minuti. Pregevole il servizio con cui serve Dimarco davanti a Handanovic. (dal 7’ s.t. Lazovic 5,5 Appare ancora lontano dal giocatore al quale eravamo abituati. Ha ancora bisogno di tempo)
Colley 5,5 Non trova spazi. L'impegno è innegabile ma non basta (dal 7’ s.t. Ruegg 5,5 Juric lo ripropone sulle tre quarti. A Firenze aveva ben impressionato, questa volta, invece, non incide)
Salcedo 5,5 Paga dazio sul piano fisico nel confronto diretto con De Vrij. Un colpo fortuito al capo lo mette quasi ko. Dopo l'intervallo rimane negli spogliatori. (dal 1’ s.t. Ilic si sistema nell'insolita posizione di terminale offensivo. Con un gesto d'astuzia approfitta della "papera" di Handanovic e regala l'illusiorio pareggio. Fa quel che può davanti ai "marcantoni" nerazzurri)
Juric 6,5 Per un tempo tiene sotto scacco l'Inter con la solita ricetta fatta di ritmo intenso, pressing asfissiante e ottima circolazione di palla. Anche questa volta è costretto a fare i miracoli senza una punta di ruolo e con ben tre cambi obbligati a causa di altrettanti infortuni. Per una attimo accarezza la possibilità di strappare un pareggio che, per quanto visto, poteva anche starci. Più di così questa sera era impossibile pretendere.
Sezione: Le Pagelle / Data: Mer 23 dicembre 2020 alle 22:30
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE: TuttoHellasVerona.it
23 DIC 2020
UNA SQUADRA CHE CI RENDE ORGOGLIOSI
Non ho memoria di un Verona che onora la maglia e le partite anche quando perde. Credo che non abbiamo sufficientemente celebrato il Verona di Juric. Ci stiamo godendo da lontano questo meraviglioso Hellas che meriterebbe di ricevere il nostro abbraccio e il nostro applauso ad ogni gara. Sia quando vince, sia quando perde. Questa squadra interpreta perfettamente lo spirito che ha sempre albergato al Bentegodi. E cioè che al tifosi del Verona non importa nulla di vincere, importa molto di più vedere la propria squadra andare oltre i propri limiti, impegnarsi, sputare sangue. Se poi si perde, beh pazienza. Non credo che esista in Italia un pubblico altrettanto maturo e sportivo nel vero senso della parola. Un pubblico che non sopporta le false promesse, i cazzari, i giocatori presuntuosi. Ma che sa amare quelli tutta sostanza, quelli poco ruffiani, quelli che non baciano la maglia ma che la rispettano lottando ogni partita su ogni pallone.
Ecco: tutto questo e forse anche molto di più è il Verona di Juric. Dopo le disgrazie delle stagioni precedenti sembra essere arrivata la manna dal cielo con questo allenatore ruvido come la carta vetrata, un grillo parlante che può apparire fastidioso quando dice le sue verità, eppure così amabile e amato per quello che sa trasmettere ai suoi ragazzi per quelle partite oltre le righe che ti fanno amare oltremisura questa squadra. Certo, il Verona è inferiore all’Inter. E il Verona che è sceso in campo per l’ultima gara di questa stagione lo era molto di più, azzoppato nelle scelte, scarso in qualità, in piena emergenza. Eppure questa squadra infarcita di bambini è rimasta in partita sino all’ultimo minuto, facendo persino tremare i ricchi nerazzurri che non riuscivano a trovare il bandolo della matassa. Dio solo sa che cosa sarebbe potuta diventare questa partita se Juric avesse avuto a disposizione Kalinic e Barak, diciamo due a caso e magari un infortunio in meno in difesa. Questo è il rimpianto che però non toglie assolutamente nulla alla prestazione dei gialloblù, semmai aumenta la comprensione e la stima nei confronti di questi ragazzi e del loro indomabile condottiero.
Gianluca Vighini
23 DIC 2020
IL PAGELLONE DI VERONA-INTER
SILVESTRI 6.5 Super parata, nel primo tempo, su Perisic. In generale sempre attento alle incursioni nerazzurre, non trascendentali comunque. Sicuro nelle uscite alte e a terra. Tenga la testa sul pezzo. Il calcio mercato non lo distragga, per cortesia.
DAWIDOWICZ 6 Bene nella mezz’ora in cui riesce a restare in campo. Poi il muscolo della coscia fa “strap”.
LOVATO 6- (dal 30′ p.t.) Solo un “meno” per il gol di Martinez, che ha il grandissimo merito di aver azzeccato una giocata clamorosa. Per il resto, gara sufficiente. Non so voi, ma a me turbano particolarmente i suoi continui infortuni. Mi auguro per lui che non diventino una costante di questa stagione.
GUNTER 6 (dal 14′ s.t.) Attento a non concedere ad un attacco forte, fortissimo. Entra a freddo, cosa non facile, e pericolosa, ma non si fa spaventare dagli eventi.
MAGNANI 7 La pantera Lukaku, davanti a lui, diventa un micio spaesato, impaurito di ogni cosa. Partita impeccabile, dal primo all’ultimo secondo. Eccezionale nel gioco aereo, non ha paura nemmeno dei corpo a corpo in velocità col belga. Finisce in evidente debito d’ossigeno e mezzo azzoppato.
CECCHERINI 6.5 Questa volta gli tocca Perisic. Lo segue come un’ombra, disinnescandolo uno dei giocatori più talentuosi della squadra di Conte. Sempre sul pezzo, concentrato e dritto all’obiettivo. Come detto altre volte, non ama i ghirigori. Cosa che, peraltro, apprezzo.
FARAONI 6.5 E’ il suo cross a incasinare i pensieri di Handanovic che, cincischiando con Skriniar, serve a Ilic il pallone del momentaneo pareggio. Colpisce la costanza di questo ragazzo, che ha grande capacità di leggere le azioni avversarie una frazione di secondo prima degli altri. In copertura sempre presente. In fase offensiva, idem con patate.
TAMEZE 6 Mezzo voto in meno perché è lui a perdersi Skriniar in occasione del secondo gol. Salta in ritardo, all’indietro e la frittata è fatta. Salva, però, una grandissima occasione di Martinez, lanciato a rete. Peccato davvero per quella sbavatura, perché ha giocato una buona partita.
VELOSO 6- Un po’ compassato, si affida ai piedi buoni, che ovviamente non gli mancano. Spunti da Veloso, ma anche qualche leggerezza di troppo, su tutte quella che spalanca il campo a Martinez, poi frenato da Tameze. Il tour de forçe si è fatto sentire anche per lui, che non è più una matricola.
DIMARCO 6 Grandissima generosità, soprattutto quando non ha più la forza per correre come si deve. Juric, infatti, gli fa finire la partita da mezza punta, retrocedendo Lazovic. Grande corsa per 80 minuti, senza mai risparmiarsi. Davanti ha una brutta bestia come Hakimi e l’imperativo è contenere. Sfiora il gol del pareggio con una punizione che esce davvero di un amen.
ZACCAGNI 6 E’ stanco, e lo aveva fatto capire Juric durante la conferenza stampa della vigilia. Non la solita brillantezza, però in canna ha un paio delle sue giocate che creano superiorità numerica. Forse oggi più di questo non gli si poteva chiedere e infatti Juric lo richiama in panchina dopo il gol di Martinez.
LAZOVIC 5 (dal 7′ s.t.) Non c’è, purtroppo. E’ la pallida controfigura di chi in realtà è. E sapendo questo, fa ancora peggio vederlo così. Bisogna aspettarlo, lo continua a ripetere Juric, e sono convinto che sia la strada giusta. Però siamo ancora tanto lontani dalla passata stagione.
COLLEY 6- Alterna cose interessanti a passaggi a vuoti probabilmente tipici dell’età. Ha la spavalderia giusta in alcuni momenti e forse insistendo un pelo di più potrebbe davvero fare male. Il processo di crescita è questo. Il tempo gli serve come il pane.
RUEGG 5.5 (dal 7′ s.t.) Era entrato molto meglio a Firenze. Oggi, poca cosa, se non qualche timida accelerazione senza palla a cercarsi lo spazio.
SALCEDO 5.5 E’ durissima quando davanti hai una difesa così forte fisicamente. Prova e riprova, ma fa tanta fatica a tenere su i palloni, cosa che Juric gli chiede a perdifiato. Prende anche un sacco di scarpate, va detto, e l’arbitro spesso gira la testa dall’altra parte. Finisce il primo tempo malconcio, con un taglio alla testa.
ILIC 6.5 (dal 1′ s.t.) Gioca da falso nove e si ritrova sui piedi un cioccolatino gentilmente regalato dalla premiata ditta Handanovic-Skriniar, che non deve fare altro che mettere in gol. Grande sacrificio per la causa, in una posizione che comunque interpreta bene, andando a fare sportellate con tutti.
ALL. JURIC 6 Per 60 minuti, con una squadra incerottata e costretto al cambio di Dawidowicz, riesce a tenere testa all’Inter, creando anche una buona occasione dal gol con Dimarco. Poi, la grande qualità dei nerazzurri emerge, seppur non in maniera così schiacciante. Più di così credo non potesse fare. Preoccupano tantissimo gli infortuni. Fino ad oggi aggirati in qualche modo, ma solo oggi sono due i difensori usciti malconci, con problemi che sembrano seri.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
L’Hellas ci prova nonostante l’emergenza in attacco, vince l’Inter 2 a 1
By Stefano Pozza - 23 Dicembre 2020
La 14^ giornata del campionato di serie A vede scendere in campo Hellas Verona e Inter.
Partita di cartello al Bentegodi con i gialloblù che trovano nell’ultima gara pre natalizia una vera e propria corazzata.
Inizia la contesa e tra le due compagini regna l’equilibrio; attenzione massima a noi esporsi troppo cercando di sorprendere l’avversario è la linea guida per i calciatori. Alla mezz’ora primo cambio per mister Juric che perde Dawidowicz per infortunio, al suo posto entra Lovato.
Con una sola occasione per parte si chiude un primo tempo combattuto perlopiù a centrocampo.
All’inizio del secondo tempo esce Salcedo ed entra Ilic. L’Inter alza vistosamente il baricentro ed è ben visibile quando manchi ora un attaccante agli scaligeri. I neroazzurri passano in vantaggio al 50esimo con un bel gol di Martinez.
Juric effettua un doppio cambio: dentro Ruegg e Lazovic, fuori Zaccagni e Colley.
Dopo meno di quindici minuti altro infortunio in casa gialloblù con Lovato costretto ad abbandonare il campo; al suo posto entra Gunter.
L’Hellas non molla e grazie ad una azione molto fortunata agguanta il pareggio con gol di Ilic e la complicità di Handanovic. Il pareggio dura poco e al 24esimo è Skriniar ha riportare in vantaggio i suoi con un bel colpo di testa.
La partita scorre verso il novantesimo, vince l’Inter 2 a 1. Buona prestazione dei gialloblù che senza attaccanti hanno provato a compiere l’impresa.
FONTE: HellasNews.it
La moviola di Hellas Verona-Inter 1-2
dicembre 24, 2020
L’ultima prima della pausa non nasconde troppe insidie per Giacomelli che si fa vedere attento fin dalle prime battute. Corretti i cartellini, fin dal primo che scatta al 29’ per Dawidowicz, falloso in modo plateale su Lautaro. L’unico episodio potenzialmente spigoloso al 74’ quando Lukaku va giù in area: la micro trattenuta di Magnani ai danni del belga c’è, ma sembra davvero troppo poco per durata e intensità rispetto al crollo del nerazzurro ed è giusto lasciar correre. Sul finale ancora Lukaku protagonista: al 93’, sul finire del recupero, trova la rete. Ma a precederla c’era un evidente fallo su Magnani, tirato giù prima dell’ingresso in area. Giusto annullare. Fonte: La Gazzetta dello Sport
Pagelle
dicembre 23, 2020
Silvestri 6, Dawidowicz 6 (Lovato 5.5, Gunter 6), Magnani 6.5, Ceccherini 6; Faraoni 6.5, Tameze 5.5, Veloso 6, Dimarco 6; Zaccagni 6.5 (Lazovic 5.5), Colley 5 (Ruegg 5.5); Salcedo 5.5 (Ilic 6.5). All: Juric 6
Finale, Hellas Verona-Inter 1-2
dicembre 23, 2020
Il 2020 dell’Hellas Verona si chiude con la quarta sconfitta, la seconda nelle ultime tre giornate, la terza al Bentegodi. Gialloblù che si presentano contro l’Inter senza attaccanti (infortunati Di Carmine, Favilli e Kalinic, ndr) e che perdono nel corso della partita anche i difensori Dawidowicz e Lovato causa infortunio.
Nell’incontro valido per la 14º giornata della Serie A TIM, l’allenatore Juric conferma il 3-4-2-1 con Silvestri, Dawidowicz, Magnani, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Zaccagni, Colley; Salcedo.
È la squadra di Conte a farsi vedere dalle parti di Silvestri al 5’ ma è ottima la chiusura di Faraoni su Perisic, esterno che interrompe la manovra dei nerazzurri. Prima conclusione del match che arriva al 10’ con Young, destro da fuori area che non trova lo specchio della porta. Passano due minuti e Dawidowicz, su invito di Dimarco, arriva alla conclusione in area ospite ma viene murato. Al 26’ grande occasione per i gialloblù: buona manovra sulla sinistra con Colley che serve Zaccagni, palla a Dimarco che calcia sul primo palo ma Handanovic chiude. Replica dell’Inter col colpo di testa debole e fuori dalla specchio della porta di Lautaro, con Silvestri che blocca il pallone senza problemi. Ma al 31’ Juric è costretto al primo cambio, causa infortunio di Dawidowicz, al suo posto Lovato. Pericolo per i gialloblù al 36’ quando Lautaro obbliga Silvestri a chiudere in calcio d’angolo la conclusione del n.10, gialloblù immobili sugli sviluppi del corner, con Bastoni che di testa manda il pallone sopra la traversa. Dal 42’, turbante per Salcedo dopo lo scontro con un avversario, primo tempo che si chiude a reti inviolate dopo 3’ di recupero.
La ripresa si apre col secondo cambio per i gialloblù, con Ilic al posto di Salcedo, con l’ex Manchester City che si schiera nell’inedito ruolo di terminale offensivo dei gialloblù. Al 2’ conclusione a giro di Barella che si perde sul fondo, Inter che sblocca la partita cinque minuti più tardi: Lovato perde Lautaro e la girata del n.10 nerazzurro è vincente, su invito di Hakimi. Juric corre subito ai ripari, effettuando il terzo e quarto cambio, con Ruegg e Lazovic per Zaccagni e Colley all’8’. Due minuti dopo, ci prova Ilic ma il suo sinistro si perde sul fondo. Hellas Verona obbligato alla quinta ed ultima sostituzione al 14’, con Lovato che lascia spazio a Gunter. Quando tutto sembra indirizzato contro l’Hellas Verona, i gialloblù trovano il pareggio al 18’ grazie al primo gol in Serie A di Ivan Ilic. Grande percussione di Faraoni sulla destra, l’esterno conquista il fondo e mette in mezzo, Handanovic in uscita alta perde il pallone che finisce sui piedi di Ilic e per l’ex City è un gioco da ragazzi mandare la sfera in fondo alla rete. Ma bastano pochi minuti all’Inter per tornare in vantaggio: cross dalla destra di Brozovic al 24’ e colpo di testa, indisturbato in area gialloblù, di Skriniar che non dà scampo a Silvestri. Vidal di testa, sugli sviluppi del calcio d’angolo di Young, manda il pallone di poco a lato alla sinistra del portiere gialloblù, Hellas Verona che prova a tornare in partita con la punizione di Dimarco al 40’, alta di poco sopra la traversa, Inter che prova a chiuderla al 44’ con l’azione personale di Lukaku, attaccante protagonista anche nel finale sull’invito di Hakimi in pieno (3’) recupero.
Hellas Verona che merita comunque un plauso per questo 2020 ricco di emozioni, a tinte gialloblù.
Il campionato della squadra di Juric ripartirà nel 2021 con la trasferta di La Spezia, in programma domenica 3 gennaio.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
23 dicembre 2020 - 21:03
Pagelle, Magnani lottatore, Faraoni va. Ilic, gol da punta
Zaccagni e Salcedo non riescono a incidere, Colley è generoso. Tameze non si ferma mai
di Matteo Fontana, @teofontana
Getty Images
SILVESTRI 6
Pronto sulla conclusione in corsa di Perisic, Lautaro lo batte con una girata di classe. Skriniar sale altissimo e la parabola aerea che disegna è beffarda.
DAWIDOWICZ 6
Deve vedersela con Lautaro. Comincia con accortezza, ma poi si infortuna ed esce dopo mezz’ora.
MAGNANI 6,5
Duello a suon di muscoli con Lukaku, la sfida è colma di adrenalina. Di rado gli scappa via. Prova di forza e di sostanza, fino all’ultimo istante sempre a lottare spalla a spalla con il fisico e con la testa.
CECCHERINI 6
L’incrocio è con Perisic. Talvolta va chiudere anche su Lukaku, che è dirompente. Non si fa sorprendere e mette cemento nell’argine dell’Hellas.
FARAONI 6,5
Sfida la lunga falcata di Young e lo contiene con accortezza. Da un suo cross nasce la “papera” clamorosa di Handanovic che consegna a Ilic il gol del provvisorio pareggio. Tanto accorto in copertura quanto determinato quando ha la possibilità di attaccare.
TAMEZE 6
Non si ferma mai, offre notevole supporto a Veloso. Skriniar va troppo in su per lui. Compie un recupero-sprint su Lautaro evitando il 3-1 interista.
VELOSO 6
Registra il centrocampo evitando di toccare palloni che potrebbero essere “rischiosi”. Gioca, quindi, con la consueta intelligenza
DIMARCO 6
Affronta la squadra in cui è cresciuto, il club che detiene il suo cartellino. Incrocia Hakimi, che è una freccia, ma non esita a farsi sentire con la sua velocità. Ha una buona occasione, con Handanovic che è attento e respinge. Nel secondo tempo l’Inter spinge più forte e per lui è più dura.
SALCEDO 5,5
Tenta di battagliare, ma gli altri sono carrarmati e controbattere è impresa complessa. Prende anche un colpo alla testa, urge il bendaggio. Un tempo e poi va fuori.
ZACCAGNI 5,5
Fa fatica a trovare spazio, stretto dai guardiani dell’Inter. Viene ammonito nel recupero del primo tempo. Ha speso molto nelle settimane scorse, non è al pieno della forma. Sostituito appena dopo il gol del vantaggio dell’Inter.
COLLEY 6
Agisce da riferimento mobile in avanti. Corre cercando la profondità e dando appoggio ai movimenti degli uomini che arrivano dalle retrovie. Generoso,
LOVATO 5,5
Lautaro gli prende un margine sufficiente per segnare un gran gol. Poi deve uscire, anche lui infortunato.
ILIC 6,5
Va a giocare di punta. Lesto a sfruttare la grottesca indecisione di Handanovic e a siglare il primo gol in campionato con l’Hellas. Poi è complicato farsi largo tra i giganti della difesa dell’Inter.
GUNTER 6
Si muove per aggiungere ordine in difesa, anche se non è al meglio.
LAZOVIC 5,5
Conferma di aver bisogno di tempo per recuperare.
RUEGG 6
Prova ad accelerare, qualche spunto c’è.
JURIC 6,5
Al Verona sfugge un pareggio che per temperamento e organizzazione di gioco avrebbe meritato. L’Inter è una corazzata che per colpire l’Hellas deve ricorrere a tutto il proprio talento. Il punto sarebbe stato un premio giusto per una prova, una volta di più, di rilievo, con l’emergenza continua che c’è.
NEWS
23 dicembre 2020 - 20:37
Quanto suda l’Inter per superare un Verona dimezzato: 1 a 2 al Bentegodi
Natale senza punti, ora l’Hellas pensa a recuperare i tanti infortunati
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Niente da fare, Il Verona, incerottato più che mai, non riesce a fermare l’Inter. Un tempo, il primo, equilibrato, poi il gol di Lautaro, la papera di Handanovic che regala il pareggio di Ilic e la firma di Skriniar sull’1-2 finale. L’Hellas senza attacco (out Kalinic, Favilli e Di Carmine) nulla può oltre. Anzi, alcuni meritano un elogio per aver speso bene fino all’ultima energia: Magnani, Faraoni, Tameze, Colley e Tameze in particolare, ma tutti sputano sangue per tentare l’impresa che, oggettivamente oggi era fuori portata.
FORMAZIONI
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Magnani, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Salcedo, Zaccagni; Colley
A disposizione: Berardi, Pandur, Lovato, Lazovic, Udogie, Ilic, Cetin, Rüegg, Günter, Yeboah, Danzi, Bertini
INTER (3-5-3): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Young; Perisic, Lukaku, Lautaro
A disposizione: Padelli, Radu, Gagliardini, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Vidal, D’Ambrosio, Darmian
All.: Antonio Conte
PRIMO TEMPO, GRANDE EQUILIBRIO, HANDANOVIC E SILVESTRI ATTENTI
Subito linee alte del Verona. Giacomelli lascia giocare dopo alcuni interventi al limite. Perisic e Lautaro stanno dietro a Lukaku. C’è equilibrio nei primi minuti con le squadre in 20 metri. Fisicamente l’Inter è nettamente superiore, con i coriacei centrali e gli esplosivi Brozovic, Barella e Perisic. Per non parlare di Lukaku che da solo ne inguaia tre. Zaccagni è attivo a sinistra, la squadra lo cerca ma su di lui ci vanno in due.
L’Inter però non trova spazi nè in esterna nè in verticale. Il Verona se la gioca pur privo di peso in avanti ma conta sulla velocità di Colley e Salcedo. E’ solo al 26′ il primo tiro nello specchio della gara con Dimarco che si incunea a sinistra e da posizione defilata calcia con Handanovic che non si fa sorprendere.
FUORI DAWIDOWICZ, ALTRO INFORTUNIO NEL VERONA
Non può mancare l’infortunio. Rituale, ormai. Al 30′ Dawidowicz si scontra con Lautaro a centrocampo ma resta a terra e deve uscire con un ginocchio dolorante. Juric manda in campo Lovato.
L’Inter prova a premere, ma pure l’Hellas alza i giri del motore.
PERISIC CI PROVA, SILVESTRI RISPONDE
La squadra di Conte si rende pericolosa al 36′ quando Perisic dal dischetto calcia ricevendo da Lukaku. Silvestri vola e salva in angolo. Ceccherini piglia una botta ma si riprende al 40′. Barella parte centralmente, Veloso lo atterra. Ancora un calciatore a terra al 42′. Naturalmente gialloblù. Salcedo riceve un colpo alla testa da un compagno, c’è una ferita e viene bendato dai sanitari.
Tameze è bravo su Young in recupero. Magnani fa una diagonale eccellente su Lukaku che aveva superato in corsa Ceccherini al 45′. Brozovic e Zaccagni vengono ammoniti (falli a centrocampo) e dopo tre di recupero si va a prendere il tè sullo 0-0.
SECONDO TEMPO, FIOCCANO I GOL
Cambio negli spogliatoi: fuori Salcedo e dentro Ilic. Il serbo va a fare il falso nove con Colley e Zaccagni ai lati. Colley è bravo a ricevere per primo palla, subito cerca il passaggio o il fallo, che spesso arriva. L’Hellas in avanti non ha armi pesanti e deve muoversi, in mezzo ai marpioni avversari, con astuzia e velocità. Il pressing resta alto, ma l’Inter spinge.
GOL DI LAUTARO, INTER IN VANTAGGIO
Hakimi crossa da destra al minuto 8, Lautaro Martinez riceve e al volo anticipando Lovato fredda Silvestri con un tiro imprendibile che sbatte sul palo alla destra del portiere per poi entrare. L’Inter passa in vantaggi0, Juric subito toglie Zaccagni e Colley per inserire Ruegg e Lazovic. I neoentrati vannpo a formare l’attacco con Ilic, l’allenatore del Verona si scervella per studiare le mosse.
Ilic spaventa Handanovic al 12′ con una botta dal limite che fa rimbombare gli schermi pubblicitari sul fondo.
LOVATO ANCORA KO
I giocatori del Verona, specie alcuni, non hanno tenuta muscolare. Lovato si accascia a terra al 14′ , deve entrare Gunter. I cambi finiscono.
PAREGGIA ILIC!
Una papera clamorosa di Handanovic consegna la palla, dopo un cross di faraoni, sui piedi di Ilic, che insacca.
TUTTI FERMI, SKRINIAR NO. 1 A 2 INTER
Il Verona regge a fatica l’urto dell’Inter, ma passa in svantaggio per una dormita difensiva. da corner viene servito Brozovic che crossa. Skriniar ci va, tutti dormono e la craniata dello slovacco produce il gol che stende l’Hellas.
I nerazzurri non sono sazi e attaccano ancora, il Verona sta nella propria trequarti in attesa di provare una zampata nel finale. Di più, i ragazzi in campo, davvero non si capisce cosa possano fare. Magnani è stanchissimo.
Il Verona ha l’occasione di una punizione che pare sulla mattonella di Veloso. Ma, all’85’ ci va Dimarco e la palla gira alta seppur di poco.
Lukaku spacca la difesa poi calcia in out al 44′. Hakimi vola a destra e non trova il numero 9 per un soffio.
Il Verona, stremato, non riesce a buttare su un pallone nel recupero, quando, alla fine, vien e annullato un gol a Lukaku per un suo precedente fallo.
Natale amaro per l’Hellas. Ma la certezza è che più di così questa sera non si poteva fare. troppi gli indisponibili, gli infortuni e la carenza di forma di alcuni calciatori tempo fa decisivi. Che la sosta serva per recuperarli è l’augurio migliore. Per l’Hellas il 2020 finisce qui. E anche questo è qualcosa di non poco conto.
FONTE: Hellas1903.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: Ilic migliore in campo, meno bene Dimarco
del 23 dicembre 2020 alle 20:28
Hellas Verona-Inter 1-2
Silvestri 6: poco colpevole sui gol presi, salva in altre occasioni la propria squadra ad un passivo maggiore.
Dawidowicz 6: in fase difensiva fa buona guardia sulla propria fascia contro cliente tutt'altro che semplici. Non si fa vedere molto in sovrapposizione offensiva.
(dal 31' p.t. Lovato 5,5: esce per infortunio, ma la partita sino all'uscita non è pienamente convincente. Troppo aggressivo nelle entrate e poca lucidità.
(dal 14' s.t. Guenter 5,5: qualche sbavatura soprattutto sui palloni alti. Serviva sicuramente più attenzione.)
Magnani 6: cerca di lottare su tutti i palloni. Corre molto e fa spesso a sportellate con Vidal, anche se sul finale Lukaku vince nettamente le azioni in velocità.
Ceccherini 6,5: uno dei migliori dei suoi, in una gara sicuramente giocata più nella propria metà campo. Prova a contrastare sul nascere le azioni avversarie anche a costo dell'errore.
Faraoni 6: buona intesa con il compagno Tameze, lotta e cerca il filtrante per spezzare il gioco.
Tameze 6: sul suo lato gioca bene, proponendosi sia in fase offensiva che in fase difensiva.
Veloso 5,5: sicuramente meglio nel primo tempo, quando il pressing dell'Inter era meno oppressivo. Nella ripresa tocca infatti molti meno palloni e sbaglia alcuni cross importanti.
Dimarco 5,5: a parte qualche tiro pericoloso da calcio da fermo, poche giocate degne di nota.
Zaccagni 6: si muovo molto nel fronte offensivo, spendendo tutte le energie che in questo periodo riesce a usare.
(dal 8' s.t. Lazovic 6: partita sufficiente, senza strafare, ma dedicata soprattutto alla fase difensiva.)
Salcedo 5,5: nel primo tempo cerca di trovare i propri spazi, anche se la fisicità degli avversari non gli consente di creare molto. Secndo tempo poco in vista.
(1' s.t. Ilic 6,5: furbo nell'occasione del momentaneo pareggio, fa spola tra attacco e difesa. Tanta corsa e voglia di farsi vedere.)
Colley 5: poche azioni pericolose degne di nota. Troppo nascosto dietro le maglie avversarie, viene quasi sempre annulato.
(dal 8' s.t. Rueegg 5: ancora poco inserito negli schemi di gioco, si avverte che non ha ancora ben in mente la sua posizione precisa. Serve ancora tempo per ambientarsi.)
All. Juric 6: Verona che nonostante le tante assenze cerca di fare il possibile contro una squadra sicuramente più forte. Tanta corsa e tante energie spese, con cambi forse fatti un poco troppo in anticipo.
L'Inter vince ancora: a Verona il settimo successo di fila, grazie a Lautaro e Skriniar
del 23 dicembre 2020 alle 20:27
Al Bentegodi, per la quattordicesima giornata di Serie A, l'Inter si impone sul Verona per 2-1 grazie alle reti di Lautaro Martinez e Milan Skriniar, con Ilic che segna il momentaneo pareggio per i padroni di casa sfruttando un errore di Handanovic. Con questo successo, il settimo di fila in campionato, la squadra di Conte si porta momentaneamente in testa alla classifica, in attesa di Milan-Lazio che si gioca alle 20.45.
Nel primo tempo, dopo una avvio lento e senza emozioni, il primo squillo è del Verona, al 25'. Servito con una magia da Zaccagni, l'ex nerazzurro Dimarco ha l'occasione per tentare la conclusione da posizione defilata alla destra di Handanovic, da distanza ravvicinata: il portiere sloveno respinge con una mano. Subito dopo Lukaku si libera con un'azione di potenza, ma poi non riesce a servire in modo adeguato Lautaro. Al 36' la combinazione invece riesce: Lukaku si invola sulla sinistra e dopo un dribbling serve Lautaro al centro dell'area. Esterno destro dell'argentino e Silvestri replica mettendo in calcio d'angolo.
Il secondo tempo si apre con un tiro a giro di Barella che termina fuori alla sinistra del portiere dell'Hellas. L'Inter ha un piglio diverso nella ripresa, preme e arriva subito il gol: al 51' bel cross di Hakimi e Lautaro sblocca il risultato con una bella girata al volo di destro. La partita è più viva e anche il Verona ci prova, con un bel sinistro di Ilic che finisce fuori alla destra di Handanovic. Al 62' arriva il pareggio dei padroni di casa: cross di Faraoni, papera di Handanovic che non blocca e lascia cadere il pallone davanti a se, dove Skriniar colto di sorpresa pasticcia e Ilic è bravo ad approfittarne mettendo la palla in gol. L'Inter non ci sta e riprende a premere, e al 69' la squadra di Conte si riporta in vantaggio con un colpo di testa di Skriniar su palla proveniente da un corner. Nei minuti successivi i nerazzurri mantengono il controllo del match, mentre il Verona si fa vivo con una punizione di Dimarco che termina di poco alta sulla traversa. Nel finale, Lukaku imperversa nell'attacco nerazzurro, con tre azioni (due in solitaria, una servito da Hakimi) a cui manca però la precisione nella finalizzazione. In pieno recupero, poco prima del fischio finale, rete annullata a Lukaku per fallo in attacco dopo una devastante azione in progressione da parte di Hakimi.
FONTE: CalcioMercato.com
CALCIOMERCATO
Giallorossi su Silvestri, il portiere dell’Hellas Verona pronto a dare l’ok
La Roma vuole rinforzare la difesa e nello specifico nel ruolo del portiere
di Davide Aprilini Dicembre 21, 2020 - 20:54
C’è un nome che piace alla dirigenza giallorossa. E’ quello di Marco Silvestri, ventinove anni, cartellino di proprietà del Verona, contratto in scadenza nel giugno del 2022. Possiamo dire anche, con ragionevole certezza, che qualche passo in questo senso è già stato fatto, potendo dire che c’è la disponibilità (e pure di più) del giocatore al trasferimento a Roma.
L’ingaggio non costituisce certo un problema visto che nella città dell’Arena guadagna circa seicentomila euro netti a stagione. Si deve trovare, in pratica, soltanto l’accordo con il Verona.
La Roma sarebbe più che disponibile a dare in prestito Pau Lopez (pagando una parte dell’ingaggio) più una cifra tra i sei e gli otto milioni. La trattativa a queste condizioni si può chiudere. Anche se Silvestri in questi giorni dovesse cambiare il suo procuratore Francesco Romano che gli cura gli interessi da quando era minorenne. Si parla infatti di un possibile inserimento di Mino Raiola. Lo scrive Il Romanista.
FONTE: SiamoLaRoma.it
CALCIOMERCATO
Lazio, preoccupa l’infortunio di Lulic: per gennaio torna di moda il nome di Lazovic
Nella prossima finestra di mercato, la società capitolina potrebbe tornare sull’esterno serbo del Verona
di Mattia Zupo Dicembre 21, 2020 - 15:00
Come riportato da Il Tempo, la Lazio potrebbe decidere di operare sul mercato qualora il capitano Senad Lulic non riuscisse a recuperare al meglio dall’attuale infortunio alla caviglia. In questo senso, il ds Tare potrebbe tornare a pensare all’esterno dell’Hellas Verona, Darko Lazovic. Il serbo è il principale indiziato per sopperire all’assenza del bosniaco.
FONTE: CalcioHellas.it
Moviola Verona Inter: l’episodio chiave del match
L’episodio chiave del match valido per la 14ª giornata di Serie A 2020/21: moviola Verona Inter
Di Redazione CalcioNews24 - 23 Dicembre 2020
© foto www.imagephotoagency.it
L’episodio chiave della moviola del match tra Verona e Inter, valido per la 14ª giornata della Serie A 2020/21. Dirige la sfida l’arbitro Giacomelli.
L’EPISODIO CHIAVE DEL MATCH
L’unico episodio da moviola risale agli ultimi minuti del match quando Lukaku fa fallo e va a segnare su assist di Hakimi. Netta la spinta al difensore gialloblù e gol giustamente annullato
Pagelle Verona Inter: Lautaro e Skriniar rimediano alla papera di Handanovic – VOTI
I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la 14ª giornata di Serie A 2020/21: pagelle Verona Inter
Di Andrea Cerrato - 23 Dicembre 2020
© foto www.imagephotoagency.it
Le pagelle dei protagonisti del match tra Verona e Inter, valido per la 14ª giornata del campionato di Serie A 2020/2021.
TOP: Hakimi, Lautaro Martinez
FLOP: Handanovic, Salcedo
VOTI
VERONA – Silvestri 6; Dawidowicz 5.5 (30′ Lovato 6 (60′ Gunter 6)), Magnani 5.5, Ceccherini 5; Faraoni 6, Tameze 6, Veloso 5.5, Dimarco 6; Zaccagni 5.5 (51′ Lazovic 6), Colley 5 (51′ Ruegg 5.5); Salcedo 5 (45′ Ilic 6.5).
INTER – Handanovic 4.5; Skriniar 7, De Vrij 6, Bastoni 6.5; Hakimi 7, Barella 6.5, Brozovic 6, Young 6.5; Lautaro Martinez 7.5 (85′ Gagliardini ng), Perisic 5 (68′ Vidal 6); Lukaku 6.5.
FONTE: CalcioNews24.com
SERIE A
Inter espugna Verona 1-2 ma Hellas a testa alta
23/12/2020 18:30
Finisce qui: 1-2 per l'Inter.
93' Gol annullato in contropiede (con azione di Hakimi devastante) a Lukaku nel finale per un fallo.
92' Il Verona prova gli ultimi assalti.
Tre minuti di recupero
90' Hakimi sfonda a destra e mette in mezzo per Lukaku: il belga manca la palla e non riesce a spingerla in porta in scivolata.
87' Conte si copre: fuori Lautaro, dentro Gagliardini.
85' Bella punizione di Dimarco dal limite dell'area: la palla sfiora la traversa con Handonovic che rimane immobile. Brividi per Antonio Conte.
83' Ammonito anche Bastoni.
82' Lukaku calcia violentemente in porta: palla sull'esterno della rete dopo una deviazione di un difensore.
79' Ammonito Magnani per un fallo su Lukaku.
76' Ci prova Hakimi: Silvestri blocca la palla.
73' Tameze salva su Lautaro: l'argentino viene chiuso all'ultimo in area, mentre calciava di sinistro.
69' GOL INTER Dagli sviluppi di un calcio d'angolo Skriniar, lasciato troppo solo, punisce il Verona con un bel colpo di testa (Tameze in ritardo). 1-2 per l'Inter.
63' GOOOOOOOOLL DEEEELLL VEROOOONAAAAAAAAAAAA!!!! Faraoni sfonda sulla destra e crossa in mezzo; Handanovic pasticcia mancando la presa e Skriniar non riesce a spazzare via la palla: ne approfitta così Ilic che a pochi passi dalla porta segna il pareggio. 1-1 al Bentegodi!
60' Lovato si fa male: entra Gunter.
56' Tentativo di Ilic che si smarca: la conclusione si spegne sul fondo.
53' Doppio cambio per Juric: dentro Ruegg e Lazovic, fuori Zaccagni e Colley.
51' GOL INTER Lampo nerazzurro con un cross di Hakimi: Lautaro prende il tempo a Lovato e al volo segna un gran gol col destro. Niente da fare per Silvestri.
48' Barella ci prova da fuori area: palla lontana dalla porta difesa da Silvestri.
46' Fuori Salcedo: dentro Ilic che ora fa il falso nueve.
Parte la ripresa
0-0 dopo 45 minuti: match bloccato grazie all'intensità del Verona.
Finisce il primo tempo
48' Giallo anche per Zaccagni.
47' Ammonito Brozovic per un fallo su Zaccagni.
Tre minuti di recupero
43' Ci prova Young: Faraoni si oppone col corpo.
40' Salcedo colpito alla testa, medicato con vistosa fasciatura, può proseguire.
36' Lukaku serve Lautaro, che calcia di prima: Silvestri blocca senza difficoltà.
32' Dawidowicz si fa male: entra Lovato.
26' Miracolo di Handanovic su Dimarco, liberato in area da un'ottima giocata di Zaccagni.
23' Lukaku sfonda a sinistra e guadagna un corner, ma Bastoni di testa non trova la palla
18' Tentativo di Magnani: colpo di testa fuori sul cross di Dimarco.
12' Conclusione di Dawidowicz respinta in area.
10' Continua la fase di studio. Inter col baricentro più alto rispetto ai padroni di casa.
9' Ci prova Young dalla distanza: palla fuori.
5' Le squadre si studiano.
Live
Ultima sfida del 2020 per il Verona di Juric che affronta l’Inter di Conte al Bentegodi. Il tecnico croato mette Colley a fare la punta con dietro Zaccagni e Salcedo. Conte si affida alla coppia Lautaro-Lukaku assistita questa volta da Perisic.
VERONA-INTER 1-2 (51' Lautaro, 63' Ilic, 69' Skriniar)
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz, Magnani, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Salcedo, Zaccagni; Colley. A disposizione: Berardi, Pandur, Lovato, Lazovic, Udogie, Ilic, Cetin, Rüegg, Günter, Yeboah, Danzi, Bertini. All.: Ivan Jurić.
INTER (3-4-3): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Young; Perisic, Lukaku, Lautaro. A disposizione: Padelli, Radu, Gagliardini, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Vidal, D'Ambrosio, Darmian. All.: Antonio Conte.
Arbitro: Piero Giacomelli (Sez. AIA Trieste)
Assistenti: Stefano Liberti (Sez. AIA Pisa), Mauro Galetto (Sez. AIA Rovigo).
FONTE: TGGialloBlu.it
RASSEGNA STAMPA
La Stampa: "Toro raggiunto in extremis, in testa le milanesi vanno in fuga"
24/12 ALLE 07:28
di NICCOLÒ SANTI
Anche l'apertura odierna de La Stampa fa un riferimento alla lotta al vertice: "Toro raggiunto in extremis, in testa le milanesi vanno in fuga". Il Torino pareggia per 1-1 a Napoli, venendo recuperato dai partenopei nel recupero: si va avanti con Giampaolo. L'Inter contro l'Hellas Verona trova la settima vittoria di fila, solida e concreta. Conte: "Lotteremo fino in fondo". Il Milan supera la Lazio al 92' e resta in vetta a +1 sui nerazzurri. Gara ricca di emozioni: decide ancora una volta Hernandez.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura del Corriere dello Sport: "Comanda Milano"
24/12 ALLE 07:13
di ALESSANDRO TEDESCHI
© foto di ALESSANDRO TEDESCHI
L'edizione odierna del Corriere dello Sport apre in prima pagina con il titolo: "Comanda Milano". Il Milan vince all'ultimo respiro sulla Lazio e resta al comando della classifica, con un punto di vantaggio sull'Inter che ha battuto per 2 a 1 l'Hellas Verona non senza soffrire. Milanesi che dunque comandano la classifica e allungano sulle inseguitrici, con Roma e Sassuolo distanti rispettivamente sette ed otto lunghezze dai rossoneri.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura di Tuttosport: "Delirio Milan! Ma l'Inter non molla"
24/12 ALLE 07:08
di ALESSANDRO TEDESCHI
L'edizione odierna di Tuttosport apre in prima pagina con il titolo: "Delirio Milan! Ma l'Inter non molla". I rossoneri mandano ko la Lazio solo al novantaduesimo con una rete del solito Theo Hernandez: Milan al comando da imbattuto alla sosta natalizia. Dietro resiste l'Inter, che resta in scia con un solo punto di svantaggio dopo la vittoria sull'Hellas Verona firmata Lautaro Martinez e Skriniar. Terza posizione per la Roma di Fonseca che vince con il Cagliari, mentre chiude la zona Champions il Sassuolo, vittorioso sulla Sampdoria.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura de La Gazzetta dello Sport sulla lotta al vertice: "Derby scudetto"
24/12 ALLE 07:03
di NICCOLÒ SANTI
La Gazzetta dello Sport, questa mattina, titola così: "Derby scudetto". Il Milan ha infatti vinto con Theo al 92' contro la Lazio e passerà il Natale a +1 sui cugini nerazzurri. Poi tutti da Pioli, una festa pazzesca. Per l'Inter invece hanno suonato la carica Lautaro e Skriniar, regalando a Verona il settimo successo di fila. Il Diavolo ha così evitato il sorpasso di Conte e dietro c'è il vuoto.
SERIE A
Hellas-Inter 1-2, le pagelle: Handanovic flop, Lautaro-Hakimi top. Magnani ferma Lukaku
24/12 ALLE 06:34
di IVAN CARDIA
© foto di www.imagephotoagency.it
Hellas Verona-Inter 1-2
(63’ Ilic; 52’ Lautaro, 69’ Skriniar)
HELLAS VERONA
Silvestri 6,5 - Risponde presente al primo squillo di Lautaro, può fare poco o nulla sul doppio affondo interista. Tra i migliori a dispetto dei due gol subiti.
Dawidowicz 6 - Il tempo di rimediare un cartellino giallo per fermare Lautaro e saluta la contesa. Tutto bene fin lì, si fa male nell’allungo col Toro. (Dal 31’ Lovato 5 - Entra a freddo ma inizialmente non patisce. Perde Lautaro che non perdona, poi esce infortunato anche lui. Dal 59’ Gunter 6- Meglio di chi sostituisce, con Lautaro ormai stanco).
Magnani 7 - Contro Lukaku servono centimetri e brutte maniere. Impiega entrambe le cose, fino allo stremo delle forze: pochi difensori hanno resistito così bene al belga in questa stagione.
Ceccherini 6,5 - Spalla adeguata del signore qui sopra, anche lui con la spia della riserva nel finale.
Faraoni 6,5 - Dal suo piede nasce il cross che Handanovic trasforma nel momentaneo pareggio.
Tameze 5,5 - Prezioso in entrambe le fasi di gioco, il Verona gravita attorno a lui. Ha sulla coscienza la marcatura sul 2-1: Skriniar è una montagna, ma poteva almeno provarci.
Veloso 6 - Parte molto bene, chiude in calo con qualche errore che da uno come lui non ci si aspetterebbe.
Dimarco 5 - È l’uomo pericoloso degli scaligeri nei primi 45 minuti. Poi Hakimi mette il turbo e lui non lo vede più.
Colley 5 - Ai margini della partita, ha anche buone idee ma sbaglia qualche appoggio di troppo. (Dal 54’ Lazovic 5,5- Più nel vivo della gara, anche se su quella corsia il secondo tempo è un Hakimi-show).
Zaccagni 6,5 - Il 2020 è anche l’anno che ci ha regalato questo ragazzo. Elegante come sempre, l’Hellas non può farne a meno ma anche lui ha bisogno di prendere fiato. Il suo tacco è la cosa più bella della serata dopo il gol di Lautaro. (Dal 54’ Ruegg 5,5 - Non proprio a suo agio nel ruolo, figuriamoci contro Bastoni).
Salcedo 5,5 - Costretto a fare il centravanti di fatica, non entra praticamente mai nell’area avversaria. Esce acciaccato: gara complicata. (Dal 46’ Ilic 7 - Entra da falso nove, lui che è praticamente un regista, segna un gol di rapina più per demeriti altrui ma con la cattiveria che serve a un attaccante vero).
Juric 6 - Si arrangia come può. Davanti ha gli uomini contati e l’attacco con cui chiude è pura inventiva. Tre cambi su cinque sono obbligati. Insomma, difficile buttargli la croce addosso per una sconfitta che ha persino rischiato di non essere tale.
INTER
Handanovic 4 - Bella la parata su Dimarco nel primo tempo, imperdonabile la topica nel secondo.
Skriniar 6,5 - Partecipa alla dormita collettiva che regala il pareggio al Verona. Si rifà subito, segnando la rete che vale una vittoria preziosissima. A costo d’essere banali, croce e delizia.
De Vrij 6,5 - Espone il cartello girare al largo. Titaneggia sui vari centravanti non di ruolo che lo affrontano, è altrove sul gol.
Bastoni 6 - Qualche affanno qui e lì, chiude in crescendo con l'eleganza che gli è propria.
Hakimi 7 - Nel primo tempo sta a guardare, nel secondo ingrana la quarta e gli avversari non lo prendono più. Quando svernicia gli avversari così è spettacolo puro.
Barella 6,5 - In chiaroscuro rispetto ad altre occasioni. Con questo modulo gli tocca fare il diavolo a quattro e qualcosa perde in termini di qualità.
Brozovic 6,5 - L’Inter non gioca benissimo, ma in maniera funzionale. Lui orchestra il tutto e mette dentro il cross che vale il 2-1.
Young 5 - Faraoni gli scappa e l’Hellas pareggia, anche ha colpe relative perché son quasi tutte del suo portiere. In generale, dei due esterni veri è quello che soffre.
Perisic 5 - Parte a destra nel quasi-tridente nerazzurro. Poi torna a sinistra, infine di nuovo a destra. Insomma, gioca cercando la propria posizione nello scacchiere di Conte. E non la trova. (Dal 71’ Vidal 6 - Vuole fare male, non ci riesce. Ma dà ai compagni la carica che serve).
Lautaro 7 - Più defilato e arretrato del solito, nel primo tempo l’unica vera occasione dell’Inter è sua. Sblocca la gara a inizio ripresa, tornando al gol (da attaccante vero quale è) un mese dopo l’ultima volta. (Dall’87’ Gagliardini s.v.).
Lukaku 6,5 - Le fatiche di Romelu. Magnani gli si francobolla addosso, i compagni giocano ogni singolo pallone su di lui. Novanta minuti spalle alla porta: quando la può puntare, è anche pericoloso. Chiude senza gol: si rifarà.
Conte 7 - Ha il coraggio di mettersi in discussione e gliene va dato atto, anche se il piano B funziona fino a un certo punto. L’Inter gli assomiglia e forse se ne deve fare una ragione: il calcio-champagne è altro, il suo è funzionale e micidiale. Letterina per Babbo Natale e per il 2021: ora deve puntare lo scudetto.
SERIE A
La classifica che chiude il 2020 della Serie A: Milan in testa, Inter seconda. Ultimo il Toro
24/12 ALLE 00:58
di LORENZO DI BENEDETTO
Vittoria al 92' del Milan che si riprende la vetta della classifica riscavalcando l'Inter. Terza la Roma, grazie al successo contro il Cagliari all'Olimpico e Sassuolo al quarto posto dopo il 3-2 a Marassi contro il Genoa. Di seguito la classifica aggiornata che chiude il 2020 della nostra Serie A:
Milan 34
Inter 33
Roma 27
Sassuolo 26
Napoli 25*
Juventus 24*
Atalanta 22*
Lazio 21
Hellas 20
Benevento 18
Sampdoria 17
Udinese 15*
Bologna 15
Fiorentina 14
Cagliari 14
Parma 12
Spezia 11
Genoa 10
Crotone 9
Torino 8
* una partita in meno
SERIE A
L’Inter settebellezze di Conte batte il Verona, silura Eriksen e punta lo scudetto
24/12 ALLE 00:25
di IVAN CARDIA
© foto di www.imagephotoagency.it
Sette vittorie consecutive. Merce rara, all’Inter il primo e finora unico a riuscirci in campionato era stato Spalletti. Ci arriva anche Antonio Conte, che batte ma non travolge l’Hellas Verona, superato soltanto 2-1 e non senza qualche difficoltà. Una prova di forza quella dei nerazzurri, schierati con un modulo che strizza l’occhiolino al tanto odiato piano B: funzionale fino a un certo punto, poi le castagne dal fuoco le tolgono i campioni. Quelli come Lautaro Martinez (voto 7 in pagella), che torna a fare gol un mese dopo l’ultima volta, o Achraf Hakimi, il Marracash Express che non va prigionieri sulla corsia di riferimento. L’Inter chiude così nel migliore dei modi il 2020 e guarda con rinnovate ambizioni all’anno che arriva. Tanto per cominciare, sul mercato: nel pre-partita Marotta ha servito il benservito a Christian Eriksen, mentre questi viaggiava in Danimarca pronto a diventare papà per la seconda volta. Conte certifica l’unità d’intenti con la dirigenza, e sull’ex Spurs il suo pensiero è ormai abbastanza chiaro da tempo. Poi, lo scudetto: il sorpasso al Milan è infine sfumato, ma la Beneamata chiude a tanto così dal primo posto l’anno solare, li dove tutti si aspettavano di vederla sin dall’inizio del campionato. Sarà così anche alla fine? Ai posteri, e a Conte, l’ardua sentenza.
I FATTI DEL GIORNO
Il Verona impegna l’Inter ma non è all’altezza delle aspettative di Juric: tutto da rifare sul mercato...
23/12 ALLE 00:23
di IVAN CARDIA
© foto di www.imagephotoagency.it
Ultimo atto di un 2020 da incorniciare per molti aspetti. L’Hellas Verona, a tratti persino decimato, soprattutto nel reparto offensivo, tiene testa all’Inter, sfiora il pareggio, soccombe col risultato di 2-1 all’innegabile potenza di fuoco dei nerazzurri. Ma c’è tanto di cui andare fieri, per una squadra che Ivan Juric ritiene vada ancora una volta oltre le proprie possibilità. Gli scaligeri, al Bentegodi, vanno sotto e hanno la forza di tenere aperta la partita, anche grazie all’aiuto di Handanovic. Poi, nonostante l’ottima prova di alcuni elementi (su tutti Magnani, ma anche Ilic reinventato per necessità falso nove), le difficoltà emergono in tutta la loro potenza e prepotenza. Così, il tecnico croato torna a bussare in maniera chiara alla porta della dirigenza: giocare così, riadattando molti giocatori e puntando sui giovani, è un massacro, non si va lontani. E pazienza se tutto sommato l’Hellas è comunque nella parte sinistra della classifica: il 2020 è finito, inizia il 2021. E con esso il mercato, che Juric vuole all’altezza delle proprie aspettative. In estate non è riuscito a imporsi, chissà nel nuovo anno.
NEWS
Serie A - Vittoria del Milan nel recupero, bene anche la Roma. Pari Napoli, tre punti per il Genoa: i...
23/12 ALLE 22:49
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
© foto di Image Sport
Partite emozionanti e ricche di gol quelle di questa sera in Serie A. Il Milan vince al 92' grazie al gol di Theo Hernandez. Tre punti che permettono ai rossoneri di compiere il controsorpasso sull'Inter. Vincono anche Roma e Sassuolo, mentre in coda Ballardini ottiene i tre punti all'esordio. Questi i risultati:
Bologna-Atalanta 2-2
Milan-Lazio 3-2
Napoli-Torino 1-1
Roma-Cagliari 3-2
Sampdoria-Sassuolo 2-3
Spezia-Genoa 1-2
Udinese-Benevento 0-2
LE PAGELLE
Le Pagelle del Verona: Magnani gladiatore, Tameze frangiflutti, Ilic goleador
23/12 ALLE 22:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Silvestri 6 Prodigioso su Lautaro nel primo tempo che, però, lo punisce nella ripresa. Osserva, quasi impotente, la parabola di Skriniar infilarsi in rete.
Dawidowicz 6 Incrocia Lautaro al quale concede qualcosa in velocità ma senza soccombere. Un infortunio lo toglie di mezzo dopo mezz'ora di gioco (dal 29' p.t Lovato 5,5 Lautaro gli ruba il tempo sul gol ma il movimento dell'attaccante nerazzurro è da vero uomo d'area. Anche lui deve alzare bandiera bianca per un nuovo problema muscolare) (dal 13' s.t Gunter 6 entra quasi a freddo per gli ultimi trenta minuti di gioco. Ordinato, senza sbavature.)
Magnani 6,5 Ingaggia con Lukaku un duello tra titani, fisico ma corretto. Gioca quasi sempre d'anticipo senza concedergli molto. Finisce claudicante.
Ceccherini 6 Controlla i movimenti di Perisic senza dargli occasione di mettersi in mostra. Nella ripresa quando l'Inter alza la pressione non perde mai la bussola.
Faraoni 6,5 Nel primo tempo si limita a difendere mentre solo nella ripresa aumenta il suo raggio d'azione. Chiude e raddoppia con tempismo e determinazione. Resiste al fallo e mette in mezzo il pallone dal quale nasce il pareggio.
Tameze 6,5 Partita di grande spessore. Grande lavoro di interdizione dove chiude e riconquista diversi palloni. Sul gol di Skriniar non riesce ad arginare l'imperioso stacco del difensore nerazzurro.
Veloso 6,5 Beneficia del grande lavoro di copertura di Tameze che gli permette di dedicarsi maggiormente ai compiti di regia che assolve con intelligenza e precisione. Sempre lucido e preciso.
Dimarco 6 Handanovic gli nega la gioia del gol. Attento in copertura e sempre pronto a ripartire.
Zaccagni 5,5 Probabilmente è uno di quelli che ha più bisogno di rifiatare. Subito brillante e propositivo cala con il passare dei minuti. Pregevole il servizio con cui serve Dimarco davanti a Handanovic. (dal 7’ s.t. Lazovic 5,5 Appare ancora lontano dal giocatore al quale eravamo abituati. Ha ancora bisogno di tempo)
Colley 5,5 Non trova spazi. L'impegno è innegabile ma non basta (dal 7’ s.t. Ruegg 5,5 Juric lo ripropone sulle tre quarti. A Firenze aveva ben impressionato, questa volta, invece, non incide)
Salcedo 5,5 Paga dazio sul piano fisico nel confronto diretto con De Vrij. Un colpo fortuito al capo lo mette quasi ko. Dopo l'intervallo rimane negli spogliatori. (dal 1’ s.t. Ilic si sistema nell'insolita posizione di terminale offensivo. Con un gesto d'astuzia approfitta della "papera" di Handanovic e regala l'illusiorio pareggio. Fa quel che può davanti ai "marcantoni" nerazzurri)
Juric 6,5 Per un tempo tiene sotto scacco l'Inter con la solita ricetta fatta di ritmo intenso, pressing asfissiante e ottima circolazione di palla. Anche questa volta è costretto a fare i miracoli senza una punta di ruolo e con ben tre cambi obbligati a causa di altrettanti infortuni. Per una attimo accarezza la possibilità di strappare un pareggio che, per quanto visto, poteva anche starci. Più di così questa sera era impossibile pretendere.
SERIE A
Inter, settima vittoria consecutiva in Serie A: Conte eguaglia Spalletti
23/12 ALLE 22:08
di IVAN CARDIA
© foto di www.imagephotoagency.it
Il 2-1 al Verona rappresenta la settima vittoria consecutiva in questo campionato per l’Inter di Antonio Conte. Un filotto con pochissimi precedenti, anzi soltanto uno: nel 2018, infatti, Luciano Spalletti era stato il primo tecnico nerazzurro a inallenare una serie positiva così lunga nello stesso campionato. Conte è riuscito a ripetere l’impresa.
SERIE A
Le pagelle dell'Inter - Handanovic, che combini? Hakimi-show, Lautaro torna a sorridere
23/12 ALLE 20:39
di IVAN CARDIA
© foto di www.imagephotoagency.it
Hellas Verona-Inter 1-2
(63’ Ilic; 52’ Lautaro, 69’ Skriniar)
Handanovic 4 - Bella la parata su Dimarco nel primo tempo, imperdonabile la topica nel secondo.
Skriniar 6,5 - Partecipa alla dormita collettiva che regala il pareggio al Verona. Si rifà subito, segnando la rete che vale una vittoria preziosissima. A costo d’essere banali, croce e delizia.
De Vrij 6,5 - Espone il cartello girare al largo. Titaneggia sui vari centravanti non di ruolo che lo affrontano, è altrove sul gol.
Bastoni 6 - Qualche affanno qui e lì, chiude in crescendo con l'eleganza che gli è propria.
Hakimi 7 - Nel primo tempo sta a guardare, nel secondo ingrana la quarta e gli avversari non lo prendono più. Quando svernicia gli avversari così è spettacolo puro.
Barella 6,5 - In chiaroscuro rispetto ad altre occasioni. Con questo modulo gli tocca fare il diavolo a quattro e qualcosa perde in termini di qualità.
Brozovic 6,5 - L’Inter non gioca benissimo, ma in maniera funzionale. Lui orchestra il tutto e mette dentro il cross che vale il 2-1.
Young 5 - Faraoni gli scappa e l’Hellas pareggia, anche ha colpe relative perché son quasi tutte del suo portiere. In generale, dei due esterni veri è quello che soffre.
Perisic 5 - Parte a destra nel quasi-tridente nerazzurro. Poi torna a sinistra, infine di nuovo a destra. Insomma, gioca cercando la propria posizione nello scacchiere di Conte. E non la trova. (Dal 71’ Vidal 6 - Vuole fare male, non ci riesce. Ma dà ai compagni la carica che serve).
Lautaro 7 - Più defilato e arretrato del solito, nel primo tempo l’unica vera occasione dell’Inter è sua. Sblocca la gara a inizio ripresa, tornando al gol (da attaccante vero quale è) un mese dopo l’ultima volta. (Dall’87’ Gagliardini s.v.).
Lukaku 6,5 - Le fatiche di Romelu. Magnani gli si francobolla addosso, i compagni giocano ogni singolo pallone su di lui. Novanta minuti spalle alla porta: quando la può puntare, è anche pericoloso. Chiude senza gol: si rifarà.
Conte 7 - Ha il coraggio di mettersi in discussione e gliene va dato atto, anche se il piano B funziona fino a un certo punto. L’Inter gli assomiglia e forse se ne deve fare una ragione: il calcio-champagne è altro, il suo è funzionale e micidiale. Letterina per Babbo Natale e per il 2021: ora deve puntare lo scudetto.
SERIE A
Le pagelle del Verona - Magnani baluardo, Ilic reattivo. Dimarco in difficoltà su Hakimi
23/12 ALLE 20:35
di IVAN CARDIA
© foto di PhotoViews
Hellas Verona-Inter 1-2
(63’ Ilic; 52’ Lautaro, 69’ Skriniar)
Silvestri 6,5 - Risponde presente al primo squillo di Lautaro, può fare poco o nulla sul doppio affondo interista. Tra i migliori a dispetto dei due gol subiti.
Dawidowicz 6 - Il tempo di rimediare un cartellino giallo per fermare Lautaro e saluta la contesa. Tutto bene fin lì, si fa male nell’allungo col Toro. (Dal 31’ Lovato 5 - Entra a freddo ma inizialmente non patisce. Perde Lautaro che non perdona, poi esce infortunato anche lui. Dal 59’ Gunter 6- Meglio di chi sostituisce, con Lautaro ormai stanco).
Magnani 7 - Contro Lukaku servono centimetri e brutte maniere. Impiega entrambe le cose, fino allo stremo delle forze: pochi difensori hanno resistito così bene al belga in questa stagione.
Ceccherini 6,5 - Spalla adeguata del signore qui sopra, anche lui con la spia della riserva nel finale.
Faraoni 6,5 - Dal suo piede nasce il cross che Handanovic trasforma nel momentaneo pareggio.
Tameze 5,5 - Prezioso in entrambe le fasi di gioco, il Verona gravita attorno a lui. Ha sulla coscienza la marcatura sul 2-1: Skriniar è una montagna, ma poteva almeno provarci.
Veloso 6 - Parte molto bene, chiude in calo con qualche errore che da uno come lui non ci si aspetterebbe.
Dimarco 5 - È l’uomo pericoloso degli scaligeri nei primi 45 minuti. Poi Hakimi mette il turbo e lui non lo vede più.
Colley 5 - Ai margini della partita, ha anche buone idee ma sbaglia qualche appoggio di troppo. (Dal 54’ Lazovic 5,5- Più nel vivo della gara, anche se su quella corsia il secondo tempo è un Hakimi-show).
Zaccagni 6,5 - Il 2020 è anche l’anno che ci ha regalato questo ragazzo. Elegante come sempre, l’Hellas non può farne a meno ma anche lui ha bisogno di prendere fiato. Il suo tacco è la cosa più bella della serata dopo il gol di Lautaro. (Dal 54’ Ruegg 5,5 - Non proprio a suo agio nel ruolo, figuriamoci contro Bastoni).
Salcedo 5,5 - Costretto a fare il centravanti di fatica, non entra praticamente mai nell’area avversaria. Esce acciaccato: gara complicata. (Dal 46’ Ilic 7 - Entra da falso nove, lui che è praticamente un regista, segna un gol di rapina più per demeriti altrui ma con la cattiveria che serve a un attaccante vero).
Juric 6 - Si arrangia come può. Davanti ha gli uomini contati e l’attacco con cui chiude è pura inventiva. Tre cambi su cinque sono obbligati. Insomma, difficile buttargli la croce addosso per una sconfitta che ha persino rischiato di non essere tale.
SERIE A
L’Inter si regala il primato, aspettando il Milan. Conte vince 2-1 a Verona e chiude bene il 2020
Inter batte Verona 2-1. Decidono Lautaro e Skriniar, di Ilic il pareggio scaligero.
23/12 ALLE 20:27
di IVAN CARDIA
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
L’Inter vince una partita che è lo specchio di una stagione: con fatica, errori, reazioni. Alla fine, al Bentegodi, sorride Antonio Conte, che batte 2-1 il Verona di Ivan Juric, questa volta senza litigare col collega. I nerazzurri vanno avanti due volte: la prima con Lautaro Martinez, che ritrova la rete, peraltro bellissima. Ma Samir Handanovic è in vena di regali e lascia lì la palla che vale il pareggio. Poi di nuovo la Beneamata butta il muso avanti all’avversario, questa volta con la stoccata aerea di Milan Skriniar, che nel pastrocchio difensivo dei meneghini qualche responsabilità l’aveva per difetto di reattività. E da lì non molla più il colpo, anche perché gli scaligeri sono con gli uomini contati, hanno dovuto sfruttare tre cambi su cinque per infortuni, lì davanti chiudono con un tridente nel quale nessuno è attaccante vero. L’Inter, così, vince di forza, potenza, cinismo e opportunismo. Senza che questo voglia dire che Conte e i suoi non abbiano meritato, perché anzi il risultato è più che giusto. I nerazzurri chiudono così nel migliore dei modi un 2020 fatte di tante, troppe, altalene. Aspettando il Milan, che non ha davanti a sé una gara scontata, Conte e i suoi sono momentaneamente primi in classifica. Comunque andrà la serata dei rossoneri, è questo evidentemente il miglior proposito possibile per l’anno che verrà.
LE SCELTE INIZIALI: ZACCAGNI NON RIPOSA. CONTE CAMBIA - Juric fa i conti con le tante assenze, soprattutto in attacco: giocano Colley e Salcedo, con Zaccagni che non tira il fiato. La novità arriva dalla formazione ospite: Conte rinnova l’Inter, passando al 3-4-2-1 o 3-4-3 che dir si voglia, con Lautaro e Perisic a supporto di Lukaku. Solo panchina per Vidal e Gagliardini, non c’è Eriksen che è volato in patria per assistere alla nascita del suo secondogenito.
DUE OCCASIONI E ZERO GOL NEL PRIMO TEMPO - Schierate praticamente a specchio, le due squadre non si fanno male nei primi 45 minuti, conclusi sullo 0-0. Un’occasione per parte, a cavallo della mezz’ora: prima Dimarco, liberato al tiro dal bellissimo tacco di Zaccagni, impegna Handanovic. Poi Lautaro con la punta spaventa Silvestri. Attenti e bravi entrambi i portieri. Per il resto, poco da segnalare: l’Inter s’appoggia soprattutto a Lukaku, fermato dall’ottimo Magnani. Juric perde prima Dawidowicz e poi Salcedo per infortunio, la novità tattica di Conte funziona il giusto, cioè poco. Soprattutto con Perisic e sugli esterni, l’Inter fa fatica.
LAUTARO TORNA A SORRIDERE - La ripresa dell’Inter è quasi una sentenza. E anche stasera i nerazzurri tornano in campo dagli spogliatoi con bel altro piglio. La gara cambia al 52’: Hakimi ha spazio per crossare da destra, Lautaro brucia sul tempo Lovato. Gran girata dell’argentino, che spedisce la palla a baciare il palo e poi gonfiare la rete: 1-0 nerazzurro, la gara si sblocca con il ritorno al gol del Toro, che non segnava dal 22 novembre contro il Torino.
HANDANOVIC, CHE COMBINI? ILIC PAREGGIA - La buona ripresa dell’Inter è vanificata da chi è stato spesso un baluardo. All’ora di gioco, Faraoni svernicia Young e crossa dal fondo. Sembrerebbe tutto facile per Handanovic, che però si lascia scivolare il pallone. Skriniar non ha la reattività necessaria per spazzare l’area piccola, Ilic ha la cattiveria che serve per avventarsi sul pallone e spedirlo oltre la riga di porta. Tutto da rifare per Conte e i suoi, davvero clamorosa la topica dell’estremo difensore sloveno.
SKRINIAR SI RISCATTA - Dei tre protagonisti in negativo per gli ospiti, è lo slovacco ad avere subito la palla buona per rifarsi. E non la spreca: sugli sviluppi di un corner Brozovic arriva al cross da destra. L’ex Samp salta più in alto di tutti, decisamente più in alto di Tameze che lo marca nell’occasione, e indirizza perfettamente con la testa: nulla da fare per Silvestri, è 2-1 e nuovo vantaggio Inter. Conte, nel dubbio, toglie uno spento Perisic per fare spazio a Vidal. Nel finale, brividi sulla schiena della panchina nerazzurra per una gran punizione di Dimarco che fa sibilare la rete. Poi Lukaku segna il 3-1, annullato per fuorigioco.
Il tabellino
HELLAS VERONA-INTER 1-2
(63’ Ilic; 52’ Lautaro, 69’ Skriniar)
Ammoniti: 29’ Dawidowicz, 45’+2 Zaccagni, 65’ Dimarco, 79’ Magnani nell’Hellas. 45’+1 Brozovic, 83’ Bastoni, 84’ Skriniar nell’Inter.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz (31’ Lovato, 59’ Gunter), Magnani, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Colley (54’ Lazovic), Zaccagni (54’ Ruegg); Salcedo (46’ Ilic). Allenatore: Ivan Juric.
INTER (3-4-2-1): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Young; Perisic (71’ Vidal), Lautaro (85’ Gagliardini); Lukaku. Allenatore: Antonio Conte.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
23 DICEMBRE 2020
Hellas Verona-Inter 1-2: i gialloblù chiudono a testa alta un 2020 da favola
Verona - Termina 2-1 per l’Inter la sfida del ‘Bentegodi’, l’ultima del 2020, al termine di una gara combattuta dalla quale i gialloblù escono a testa alta.
Primo tempo molto equilibrato e ricco di duelli fisici, che il Verona interpreta nel migliore dei modi, con grinta concentrazione. E sono proprio i gialloblù a rendersi pericolosi per primi, al 26’, con Dimarco che triangola splendidamente con Zaccagni e va al tiro: super parata di Handanovic. Risponde 10 minuti più tardi l’Inter con Lautaro, servito da Lukaku nel cuore dell’area, trovando però un ottimo Silvestri. Il resto della prima frazione scorre senza altre occasioni significative.
Nella ripresa parte meglio l’Inter, che passa al 6’ con Lautaro, abile a girare in rete un cross dalla destra di Hakimi. Il Verona però non demorde e trova il pari al 18’ con Ilic, bravo a sfruttare un’incertezza di Handanovic su cross dalla destra di Faraoni. I nerazzurri ribattono 6 minuti più tardi, quando Skriniar raccoglie di testa un corner di Brozovic e deposita in rete: 2-1. L’Hellas prova a buttare il cuore oltre l’ostacolo e al 41’ si procura un calcio di punizione dal limite con Dimarco, ed è lo stesso esterno a mandare alto di un soffio, in mezzo a due buone palle-gol di Lukaku.
Finisce così 2-1 per l’Inter, con il Verona che chiude a testa alta un 2020 di grandissime soddisfazioni, a quota 20 punti in classifica.
HELLAS VERONA-INTER 1-2
Marcatori: 7' st Lautaro (0-1), 18' Ilic (1-1), 24' st Skriniar (1-2)
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Dawidowicz (dal 31' pt Lovato) (dal 13' st Günter), Magnani, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Colley (dal 9' st Rüegg), Zaccagni (dal 9' st Lazovic); Salcedo (dal 1' Ilic)
A disposizione: Berardi, Pandur, Lovato, Udogie, Ilic, Cetin, Yeboah, Danzi, Bertini
All.: Ivan Jurić
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Perisic (dal 25' st Vidal), Brozovic, Barella, Young; Lukaku, Lautaro (dal 42' st Gagliardini)
A disposizione: Padelli, Radu, Kolarov, Sensi, Ranocchia, D'Ambrosio, Darmian
All.: Antonio Conte
Arbitro: Piero Giacomelli (Sez. AIA Trieste)
Assistenti: Stefano Liberti (Sez. AIA Pisa), Mauro Galetto (Sez. AIA Rovigo)
NOTE. Ammonizioni: Dawidowicz, Brozovic, Zaccagni, Dimarco, Magnani, Bastoni
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
SERIE A: La Corte Sportiva d'Appello ribalta il giudizio del Tribunale Federale accogliendo il ricorso del club di DE LAURENTIIS; JUVE-NAPOLI va rigiocata!
CALCIO
22 DIC 2020
Juve-Napoli: la partita va rigiocata
Accolto il ricorso azzurro al collegio di garanzia contro il 3-0. Restituito il punto di penalizzazione
Credits © Ansa
La gara di Serie A tra Juve-Napoli va rigiocata e il club azzurro recupera il punto di penalizzazione deciso dalle sentenze di primo e secondo grado.
Il collegio di garanzia presieduto dall'ex ministro degli Esteri Franco Frattini ribalta il verdetto di Tribunale federale e Corte Sportiva d'Appello e riscrive la classifica.
Il Collegio di Garanzia "all'esito dell'udienza a Sezioni Unite tenutasi in data odierna, ha accolto il ricorso presentato dalla società S.S.C. Napoli S.p.A. contro la Federazione Italiana Giuoco Calcio e, per l'effetto, ha annullato senza rinvio la decisione Corte Sportiva d'Appello presso la FIGC, adottata con C.U. n. 14 del 10 novembre 2020, confermativa della decisione del Giudice Sportivo Nazionale presso la Lega Nazionale Professionisti di Serie A, adottata con C.U. n. 65 del 14 ottobre 2020 (anche essa oggetto della presente impugnazione), con cui è stata irrogata, a carico della società ricorrente, la sanzione della perdita della gara Juventus-Napoli (che si sarebbe dovuta disputare in data 4 ottobre 2020) e della penalizzazione di un punto in classifica", spiega il Collegio.
FONTE: RaiSport.Rai.it