FIORENTINA 1-1 HELLAS VERONA: I gialloblù ripartono dal Franchi ma solo nel punteggio (probabilmente perchè la 'birra' è finita e non c'è tempo per recuperare)
RECAP & IMPRESSIONI
La FIORENTINA tatticamente a specchio rispetto al VERONA non permette ai gialloblù di esprimersi al meglio ma d'altro canto nemmeno la squadra di JURIĆ sembra scrollarsi di dosso quella sorta di apatia che l'ha colta nella gara infrasettimanale contro la SAMP.
Partita decisamente brutta, nervosa e spezzettata, il signor Forneau non sembra avere in mano il match e questo non aiuta le operazioni in campo.
Due falli in area, due rigori (molto dubbi) concessi ma di calcio nei primi 45 minuti se n'è visto poco.
La ripresa prosegue più o meno sui binari del primo tempo con la FIORENTINA che non trova spazi ed è piuttosto pigra senza palla, i gialloblù dal canto loro non aumentano i giri ma con i subentrati riesce ad esprimersi meglio nell'ultimo quarto di gara quando a LAZOVIĆ capita la miglior occasione della partita ma tira addosso a DRAGOWSKY.
Ne esce un pari che rispecchia più o meno quanto visto in campo.
Il VERONA riparte dal Franchi ma solo nel punteggio perchè anche oggi, come successo Mercoledì con la SAMPDORIA, sono gli avversari ad essere più aggressivi e tignosi dei gialloblù per almeno trequarti di gara.
I padroni di casa la giocano lunga aspettando qualche errore nella retroguardia scaligera, il VERONA ha grosse difficoltà ad uscire dalla propria metacampo almeno fino al 75°... Ne risulta una partita brutta, costellata da errori tecnici da entrambe le parti e molto nervosa con il gioco spesso fermo a causa dei numerosi falli.
anche Errori a ripetizione da parte del signor Forneau che sembra aver regalato due penalty e aver ignorato il secondo fallo da ammonizione di BONAVENTURA su CECCHERINI im mezzo ad una giornata pessima.
Il 20esimo punto conquistato dall'HELLAS porta comunque gli scaligeri a metà strada nel cammino verso la salvezza (ammesso e non concesso che la stessa sia una volta tanto a quota 40, cosa che da tempo non succede) con 18 punti ancora potenzialmente da conquistare prima del giro di boa: Guardando ai punti guadagnati fin'ora dai gialloblù, tra mille difficoltà, viene quasi da gridare al miracolo ma si sa, l'appetito vien mangiando... Speriamo quindi che il VERONA ritrovi al più presto quell'atteggiamento da 'ogni partita è una finale' tenuto fin qui perchè mai come quest'anno è davvero possibile tornare a palcoscenici europei dopo tempo immemore. Crediamoci!
Mister PRANDELLI mescola un po' le carte e vira dal 3-5-2 al 4-4-2-1 confermando l'attacco atteso alla vigilia con RIBERY al fianco di BONAVENTURA e VLAHOVIC (rincorso a lungo anche dall'HELLAS in estate) qualche metro più avanti mentre in difesa l'ex CÁCERES partirà dalla panchina sostituito da IGOR
Al centro della mediana riecco AMRABAT 'settepolmoni' (sperando che non ritrovi proprio oggi tutta in un colpo la verve della passata stagione) e sulle estreme VENUTI e BARRECA in luogo di LIROLA e BIRAGHI.
Qualche novità anche nel 3-4-2-1 di mister JURIĆ che ritrova GÜNTER di nuovo al centro della difesa dopo lungo tempo, recupera l'ex viola CECCHERINI e conferma DAWIDOWICZ mentre a centrocampo riecco TAMÈZE a 'coprire' VELOSO con FARAONI e DIMARCO esterni. LAZOVIĆ farà coppia con ZACCAGNI come vertice basso del triangolo offensivo che vede SALCEDO unica punta.
Si parte agli ordini del signor Francesco Forneau della sezione AIA di Roma 1.
DUE RIGORI (RIVEDIBILI), MA CALCIO POCO
2° SALCEDO stretto in area tra IGOR e BARRECA cerca di girarsi e quest'ultimo lo affossa in area, per Forneau è calcio di rigore; sono passati 80 secondi. Dopo un lunghissimo consulto col VAR (l'arbitro ci mette 4 minuti per convincersi a consultare i monitor e altro tempo a decidere) conferma la massima punizione. Sul dischetto va VELOSO che spiazza DRAGOWSKY con un rasoterra sulla destra.
9° BARRECA da sinistra trova la girata di VLAHOVIC sul primo palo, palla a lato.
13° BONAVENTURA col braccio largo in contrasto aereo su CECCHERINI commette fallo e viene ammonito.
18° GÜNTER da dietro su VLAHOVIC spinge l'avversario che cade nei pressi del vertice destro all'interno dell'area scaligera: Altro rigore, alla battuta va lo stesso attaccante viola che ha subito il fallo e buca SILVESTRI con un tiro centrale a mezza altezza, è pari e patta ma di calcio fino ad ora se n'è visto poco.
GARA NERVOSA, FORNEAU NON AL MEGLIO NEL GESTIRLA...
27° DIMARCO in ritardo su VENUTI tocca palla e poi la caviglia dell'avversario, cartellino giallo per Federico.
31° Ammonito JURIĆ per proteste dopo un intervento molto molto dubbio su CECCHERINI...
33° BONAVENTURA già ammonito salta ancora col braccio alto su CECCHERINI: Forneau chiude entrambi gli occhi.
34° Anche CECCHERINI salta con le braccia aperte su VLAHOVIC, il fallo sembra meno evidente del precedente ma il direttore di gara non ha dubbi: Federico merita il giallo!
49° Dopo (soli) quattro minuti di recupero il signor Forneau manda tutti negli spogliatoi, gara decisamente brutta.
46° Nel VERONA COLLEY prende il posto di SALCEDO.
50° Dentro anche MAGNANI per i gialloblù, gli fa posto GÜNTER a corto di forze dopo il lungo periodo fuori dal campo.
56° DIMARCO con un calcio di punizione da sinistra sul secondo palo dove MAGNANI anticipa AMRABAT ma non trova l'impatto col pallone.
59° AMRABAT da fuori area prova la botta ma spara alto. Triplo cambio viola: Escono VENUTI, BONAVENTURA e BARRECA entrano LIROLA, CALLEJON e BIRAGHI.
67° Stupendo 1-2 COLLEY-LAZOVIĆ col serbo che taglia fuori la difesa viola e si presenta solo davanti a DRAGOWSKY ma gli tira addosso!
69° IGOR strattona COLLEY, fallo tattico e ammonizione per il calciatore brasiliano.
70° Doppio cambio HELLAS: Dentro ILIĆ e RÜEGG al posto di TAMÈZE e LAZOVIĆ.
75° VLAHOVIC trattiene MAGNANI per la maglia in maniera evidente in ripartenza: Cartellino giallo per il serbo.
79° Esordio in Serie A per YEBOHA 8 gol nell'ultima stagione in primavera, gli fa spazio ZACCAGNI.
80° Buona iniziativa di RÜEGG che da destra s'accentra in slalom e conclude dai 25 metri: Tiro debole, DRAGOWSKY abbranca facile.
82° Ottima palla conquistata da ILIĆ sulla mediana, il serbo porta palla ma COLLEY lo accompagna senza affondare e quando la riceve è irraggiungibile...
84° PEZZELLA spizza in area per MILENKOVIC che incorna a lato di pochissimo! BORJA VALERO entra tra le fila viola, gli fa spazio RIBERY.
86° Cambio viola: CUTRONE prende il posto di CASTROVILLI.
94° Dopo quattro minuti di recupero il signor Forneau fischia tre volte e cala il sipario: FIORENTINA-VERONA 1 a 1.
VOTI
SILVESTRI Cade solo su rigore in una giornta in cui tocca si e no tre palloni per il rinvio, 6
DAWIDOWICZ Gara attenta su RIBERY ma in generale fisicamente è sempre insuperabile 6,5
GÜNTER Controlla abbastanza agevolmente il giovane VLAHOVIC, il rigore concesso da Forneau per un suo fallo sul giocatore serbo appare in gran parte un regalo dell'arbitro più che un errore di Koray, 6 (gli da il cambio MAGNANI al 50°: Bravo in anticipo su CALLEJON ma anche di fisico su VLAHOVIC una sicurezza... Se ritrovasse la piena condizione 6,5)
CECCHERINI Viene preso a gomitate dai suoi ex compagni che forse non possono credere alla trasformazione di Federico che non concede nulla. Ammonito dal mediocre signor Forneau che poco prima sorvola sullo stesso fallo compiuto da BONAVENTURA già ammonito. Solita gara impeccabile: 6
FARAONI Si limita alla fase difensiva ed è spesso impreciso nei lanci... Abbiamo visto performance sicuramente migliori da parte di Marco Davide: 5,5
VELOSO Sempre al piccolo trotto ma tutto sommato contiene bene sia MILENKOVIC che AMRABAT in marcatura. Il suo sinistro su calcio di rigore è perfetto nel portare avanti il VERONA: 6
TAMÈZE Duro duello con CASTROVILLI brutta palla persa a centrocampo su pressing di AMRABAT al 31°. Perde in generale qualche pallone di troppo in mezzo 5,5 (gli da il cambio ILIĆ al 70°: Spreca una ripartenza stupenda suggerita da COLLEY al 73° ma poi si riprende ed è tra i più intraprendenti nel finale: 6)
DIMARCO Poca spinta sulla mancina e nei pochi corridoi trovati non riesce a calibrare al meglio il cross. Più prezioso in fase di copertura ma non brilla come una decina di giorni fa: Deve recuperare ma in questo momento la coperta è corta e mister JURIĆ non può fare a meno di Federico, 5,5
LAZOVIĆ Bravo al 28° a portar via palla a CASTROVILLI ma il lancio successivo è da dimenticare. Poteva fare molto meglio al 67° a tu per tu con DRAGOWSKY ma questo, evidentemente, non è il miglior Darko: 5 (gli da il cambio RÜEGG al 70°: Entra benissimo in partita e quando prende palla sulla destra si disimpegna al meglio e crea superiorità. Due passi avannti rispetto alle prime, timide apparizioni: 6,5)
ZACCAGNI Meno vivace del solito ma nel primo tempo è comunque il più pericoloso tra i gialloblù; anche lui comincia ad avvertire la stanchezza. Un po' nervoso al momento del cambio: 6 (gli da il cambio YEBOHA al 78°: Una decina di minuti che segnano l'esordio in Serie A per il fantasista della Primavera. Non giudicabile)
SALCEDO PEZZELLA non gli lascia scampo ma Eddie gioca in un ruolo in cui non è appieno a suo agio, 'conquista' comunque un calcio di rigore per l'iniziale vantaggio gialloblù: 5,5 (gli da il cambio COLLEY al 46°: Sicuramente molto più in palla di Eddie, Ebrima dimostra una grinta che poche volte gli abbiamo visto addosso nelle occasioni che il mister gli ha concesso; questa è la strada per conquistarsi un posto nella rosa scaligera: 6,5)
JURIĆ Probabilmente anche stasera il suo VERONA non si vede (o magari solo a sprazzi nel quarto finale) ma nell'emergenza conquista il punto che vale metà salvezza contro un undici con qualità molto maggiori rispetto ai gialloblù. Qualche scelta è rivedibile come l'insistenza su VELOSO, l'ignorare lungamente ILIC che, almeno in coppia col portoghese, poteva liberare la forza di TAMEZE come falso nove... Considerazioni che lasciano il tempo che trovano visto che il mister avrà sicuramente avuto i suoi buoni motivi per schierare l'11 visto oggi: 6
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Mister PRANDELLI tecnico della FIORENTINA «Le prestazioni nelle ultime due gare ci sono state anche se dobbiamo essere più incisivi. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo dovendo spendere tanto per recuperare il risultato. Nel secondo tempo dovevamo portare più giocatori in area di rigore. L'attacco? Bonaventura era stanco e l’ammonizione ha pesato molto perché era nervoso. Dobbiamo accompagnare di più e dobbiamo convincerci che più portiamo giocatori in area e più creiamo pericoli. Oggi la squadra ha dato una risposta importante... Tre settimane fa magari avremmo preso imbarcate pazzesche mentre oggi non abbiamo concesso niente a una squadra che gioca un calcio offensivo e aggressivo. Sappiamo dove dobbiamo migliorare ma in fase difensiva abbiamo fatto passi avanti. Provo un grande senso di responsabilità e la vivo intensamente con grandi emozioni perché sappiamo cosa vuol dire la Fiorentina per i tifosi. Ringrazio coloro che sono venuti all’albergo a incitarci. La Fiorentina è una delle poche squadre in cui i tifosi possono decidere il risultato. In una zona di classifica più tranquilla si può rischiare di più durante le gare ma noi oggi viviamo una situazione particolare in cui ogni pallone può essere un grande pericolo. Dobbiamo valorizzare i nostri giocatori e dovremo continuare a fare così... All’inizio tutti pronosticavano una Fiorentina di alto livello quindi o si è sbagliato qualcosa oppure qualche giocatore non sta rendendo per il proprio valore. La realtà è questa e oggi dobbiamo solo pensare a trovare compattezza e determinazione come nelle ultime due gare. E magari trovare anche un po’ di fortuna che in questo momento manca» Fiorentina.it
Mister JURIĆ «La prestazione di oggi? Non è stata una bella partita, ma molto intensa e ricca di duelli. Certo, venire a Firenze in questo momento e pareggiare, contro una squadra che ha tanti grandi giocatori, è importante per noi, specialmente perché dopo la Sampdoria non volevamo perdere. Lo spirito della squadra nonostante l’emergenza? È difficile lavorare sul nostro gioco quando mancano diversi elementi, ma in questo periodo bisogna adattarsi. A livello caratteriale la squadra risponde comunque bene, ad esempio oggi mi è piaciuta molto sotto l’aspetto difensivo: non ha concesso niente, Silvestri non ha fatto interventi importanti e tutti sono rimasti molto concentrati. E abbiamo avuto anche un paio di occasioni per vincerla. È difficile lavorare sul gioco in questo momento, con pochi uomini e poco tempo, ma è importante non mollare, fare punti, far crescere i giovani individualmente e continuare così. Dieci risultati utili su tredici partite? I punti sono tanti. Chiaramente ora pensiamo alla gara di mercoledì: non sarà facile recuperare tutti, specie sapendo che ci sono ragazzi che hanno fatto tre partite di fila. Dopodiché bisognerà ripartire cercando di recuperare tutti i giocatori possibili. I giovani in campo oggi? Quelli che conosciamo già stanno crescendo, a questi aggiungerei anche Rüegg, un ragazzo giovane che viene dallo Zurigo e che all’inizio ha sofferto le differenze con la Serie A, ma che oggi ha dimostrato le sue qualità. A questi ragazzi bisogna dare tempo e farli lavorare con continuità e lui ha dato dimostrazione, in campo, di quanto sia cresciuto in questi mesi» HellasVerona.it
Veloso
Juric
Mister JURIĆ risponde su Sky ai 'maldipancia' nei confronti della politica societaria scaligera «All'inizio mi sono arrabbiato ma mi passa. Ci sono rimasto male perché dovevamo fare delle cose che poi non sono successe per Covid e mancanza di entrate... Capisco comunque che da noi all'Hellas funzioni così, va tutto bene. Lavoro in grande serenità, mi coccolano e mi danno tutto quello che serve» TuttomercatoWeb.com
Miguel VELOSO ha portato il VERONA in vantaggio dal dischetto «La partita di oggi? Dovevamo dare un segnale forte dopo la sconfitta contro la Sampdoria, partita nella quale non abbiamo giocato come sappiamo fare. Oggi abbiamo dimostrato di essere una squadra di valore con un'ottima prestazione contro una formazione forte come la Fiorentina. Non era facile, anche per via delle varie assenze, ma è in questi casi che emerge la vera forza di questo gruppo: quando manca qualcuno, c'è sempre un ragazzo pronto a sostituirlo e a dare tutto, così come è successo oggi. Se i 'vecchi' insegnano la giusta mentalità ai nuovi arrivati? Sono orgoglioso di essere il Capitano di questo gruppo. Noi che ci siamo dall'anno scorso lavoriamo ogni giorno per far capire ai nuovi l'importanza di avere un'attitudine improntata sul duro lavoro, cerchiamo di creare questa mentalità giorno dopo giorno. Se lo 'zoccolo duro' dell'Hellas è così compatto e se i nuovi si stanno integrando bene, è soprattutto merito del mister, che ci sostiene sia nei momenti positivi che in quelli negativi. La forza del gruppo è l'unico modo che abbiamo per raggiungere il nostro obiettivo: la salvezza. Come è stato affrontare un ex compagno come Amrabat? E' stato bello rivederlo, con noi l'anno scorso ha disputato una grande stagione. Tuttavia anche quando gioco contro di lui voglio competere e voglio vedere il carattere e la fame di vincere in tutti i giocatori che mettono la maglia dell'Hellas. La prossima partita contro l'Inter? La nostra mentalità è quella di entrare in campo per dare sempre il massimo e per provare a portare a casa dei punti anche contro una 'big' che lotta per grandi obiettivi. Se pensavamo di fare 20 punti in 13 partite? Per come ci alleniamo e per il modo in cui prepariamo le partite con il mister, devo dire di sì. Ho sempre creduto nei miei compagni, quando sei un gruppo così unito nel calcio tutto è possibile. Per questo ci credevamo. Tanti giovani in campo? E' un bel segnale per tutto l'ambiente. Mi piace molto vedere questa alchimia tra i più esperti e i ragazzi. A me, personalmente, piace molto parlare con loro e trasmettergli sia la passione che ho per questo sport, che l'esperienza data dai miei tanti anni passati in campo. Loro sono molto bravi e ascoltano tanto, credo abbiano imboccato la strada giusta per poter crescere ogni giorno. Siamo pronti a dare battaglia e a dare tutto per la maglia del Verona» HellasVerona.it
Antonio BARRECA difensore della FIORENTINA «E’ stata una partita molto combattuta, difficile, fatta sulle seconde palle. Sapevamo che in trasferta loro giocavano così: cercavano la palla su e andavano sui contrasti. Non è stato facile. Per di più è stata condizionata da un rigore inesistente. Non so come si possa dare un rigore del genere, nonostante il Var continuano a fare questi errori. Però c’è stata una reazione, siamo riusciti a pareggiarla subito e abbiamo avuto le occasioni per vincerla» Fiorentina.it
Il presidente SETTI intervistato da Sky poco prima della gara «Sono soddisfattissimo e sarei bugiardo a dire il contrario, per essere arrivati dove siamo non credo sia fortuna, quanto il lavoro del mister e della società. La salvezza passa da questo agonismo. Le parole di Juric? Non ci ho parlato ma lo conosco e purtroppo o per fortuna è così, a volte si lascia trascinare... Sopravviviamo nel modo giusto grazie alle plusvalenze, e credo sia d'accordo con noi: la questione è l'onestà di cosa diciamo e dei programmi, e su quello sono tranquillo. La catena è molto corta tra me, lui e il direttore: il momento è particolare, noi non siamo un club grande e dobbiamo fare con le nostre forze. Abbiamo un rapporto libero e sincero, e ci sta che a volte possa andare oltre. Mi auguro che questo periodo possa aiutarlo a maturare per certe situazioni» TGGialloblu.it
CALCIO MOVIOLA 7 MIN Fiorentina-Verona, Fourneau rigori senza senso. Graziato Bonaventura
Tutti gli episodi arbitrali degli anticipi della giornata di Serie A nel dettaglio. Bene Calvarese, rebus rigori per Manganiello
Edmondo Pinna ● 20.12.2020 11:25
Tre passi indietro per il giovane romano Fourneau, una partita nata male e finita peggio. Per sua fortuna l’agonia dura appena 45’, i primi: due rigori (ce n’è forse meno di mezzo, il primo confermato dopo OFR è un obbrobrio) e a graziare Bonaventura. La chiude con 27 falli e 4 gialli.
CALCIO SERIE A 5 MIN Fiorentina-Verona 1-1: Vlahovic risponde a Veloso, Prandelli ancora senza vittoria
Terzo pareggio casalingo consecutivo per i viola: due rigori nei primi 20' e poche occasioni nella ripresa
La Fiorentina ottiene il terzo pareggio casalingo consecutivo con lo stesso risultato: anche contro il Verona finisce 1-1. Prandelli resta in fondo alla classifica, quartultimo a 11 punti, appena sopra la "zona rossa" della retrocessione: il Genoa dista ora 4 punti, ma ha una partita in meno. Juric, invece, resta imbattutto per la quinta trasferta di campionato (2 vittorie, 3 pareggi) e raggiunge quota 20 punti, tre in meno del Sassuolo, in zona Europa League. La prima partita della 13ma giornata di Serie A si risolve nei primi 20' grazie a due rigori generosi concessi dall'arbitro Fourneau e realizzati da Veloso e Vlahovic.
Veloso e Vlahovic, entrambi dal dischetto
Prandelli schiera due novità rispetto alla gara pareggiata 1-1 contro il Sassuolo: Barreca quinto di sinistra al posto di Biraghi e Igor al posto di Caceres. Partono in panchina sia Biraghi che Callejon. Juric, invece, deve rinunciare a Di Carmine (Infortunato) e Barak (squalificato per 3 giornate); si affida dunque al tridente offensivo composto da Zaccagni, Lazovic e Salcedo. Pronti via e dopo 80 secondi l'arbitro Fourneau fischia un rigore per il Verona, causato da un presunto intervento irregolare di Barreca su Salcedo. Dopo un controllo Var che si prolunga fino al 6', il direttore di gara decide di andare a rivedere l'azione, salvo poi confermare la decisione. Proteste vibranti di tutta la panchina viola, ma all'ottavo minuto Veloso posiziona il pallone sul dischetto e spiazza Dragowski: è il gol dello 0-1. La Fiorentina reagisce con un colpo di testa di Vlahovic che sfiora l'incrocio dei pali difesi da Silvestri. Al 13' Bonaventura diventa il primo ammonito della partita per un gomito largo su Ceccherini. e al 18' Fourneau pareggia il conto dei rigori assegnando alla Fiorentina il penalty dopo un contatto leggero (come nel primo caso) tra Gunter e Vlahovic: è proprio il serbo a realizzare la rete dell'1-1. Tra il 27' e il 34', a testimonianza di una partita via via più nervosa, vengono ammoniti Dimarco, l'allenatore Juric e Ceccherini. La prima frazione termina così, dopo cinque minuti di recupero; pochi per tutto il tempo perso.
Lazovic e Milenkovic mancano il gol vittoria
Un solo cambio ad inizio ripresa: Juric sostituisce Salcedo con Colley. Il secondo arriva poco dopo, al 50': fuori Gunter, dentro Magnani. Prandelli invece aspetta il 59' per effettuare una mini-rivoluzione e cercare la via del gol: spazio a Lirola, Biraghi e Callejon per Venuti, Barreca e Bonaventura. È la Fiorentina che fa la partita, ma l'occasione più pericolosa capita al 66' all'esterno del Verona Lazovic che si ritrova da solo davanti a Dragowski. Il portiere resta in piedi e riesce ad evitare il peggio, chiudendo lo specchio della porta. Tre minuti dopo Igor si iscrive all'elenco degli ammoniti, mentre Juric prova a mettere dentro nuove energie: fuori Tameze e Lazovic per Ilic e Ruegg. Fiorentina pericolosa al 71' con Vlahovic che cerca Callejon al centro dell'area, ma lo spagnolo viene anticipato sul più bello. Per non essere da meno rispetto all'allenatore del Verona, anche Prandelli viene ammonito al 75'. Zaccagni lascia il campo tre minuti dopo, cedendo il posto al 2002 Yeboah. Milenkovic, alla centesima partita con la maglia viola, sciupa di testa da buona posizione sugli sviluppi di un calcio di punizione, poco prima dell'ingresso in campo di Borja Valero e Cutrone, che fanno tirare il fiato a Ribery e Castrovilli. Il Verona riesce ad imbrigliare il gioco dei padroni di casa fino al triplice fischio, condannando Prandelli al terzo 1-1 consecutivo in casa.
FONTE: CorriereDelloSport.it
SERIE A
LE PAGELLE DI FIORENTINA-VERONA 1-1: BENE VLAHOVIC, SICURO DRAGOWSKI, OCCHIO A RUEGG Serie A - Vediamo insieme migliori e peggiori del match. Bene l'attaccante viola, sicuro il portiere. Veloso si nota in regia, Ruegg entra benissimo. Al Franchi pareggio tra viola e veneti. Subito in vantaggio con Veloso su calcio si rigore, gli ospiti vengono rimontati da Vlahovic, sempre dagli 11 metri.
Il rigore dell'1-1 di Dusan Vlahovic, Fiorentina-Verona, Serie A 2020-21, Getty Images
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DA EUROSPORT
21 ORE FA | AGGIORNATO 21 ORE FA
Fiorentina-Verona, match della 13a giornata della Serie A 2020-2021 andato in scena allo stadio Franchi di Firenze si è concluso col punteggio di 1-1. Gara arbitrata da tizio, la Fiorentina di Cesare Prandelli in virtù di questo risultato resta ancora in zona pericolante (11 punti) mentre il Verona di Ivan Juric muove la classifica e sale a 20 punti, in settima posizione. Vediamo insieme migliori e peggiori del match.
===LE PAGELLE DELLA FIORENTINA===
Bartlomiej DRAGOWSKI 6,5 - Subisce gol dal dischetto, poi ferma alla grande in uscita Lazovic. Sicuro quando é chiamato in causa.
Nikola MILENKOVIC 6,5 - Concentrato, solido, preciso. Sfiora anche il gol con un bel colpo di testa.
German PEZZELLA 6,5 - Guida la difesa viola e la tiene abbastanza alta. Nessun errore.
IGOR 6,5 - Molto bene dietro. Diagonali perfette, alcune buone intuizioni difensive.
Lorenzo VENUTI 6 - Prestazione sufficiente. A destra tiene bene e non si limita al compito difensivo. (Dal 60' LIROLA 6 - Come il suo predecessore. Tiene la fascia, mette un paio di buoni cross)
Giacomo BONAVENTURA 5 - Nervoso, fuori dal match, fatica a trovare spazio tra le linee. Negativo. (Dal 60' CALLEJON 5,5 - Impatto poco esaltante. Nessuna azione degna di nota. Non si ritrova piú)
Sofyan AMRABAT 6 - Ex di giornata. In mezzo si fa sentire. Un paio di tiracci dal limite meritavano piú cura.
Gaetano CASTROVILLI 5,5 - Fatica ad entrare nel vivo del gioco, viene sempre richiamato da Prandelli. In questo nuovo modulo incide di meno. (Dal 86' CUTRONE SV)
Antonio BARRECA 5,5 - Commette l'ingenuo fallo da rigore all'inizio. Poi si riprende, affonda e crossa. Senza la giusta precisione. (Dal 64' BIRAGHI 6 - Entra convinto, spinge a sinistra. Dietro qualche rischio con Ruegg)
Frank RIBERY 5 - Male. Non sembra nemmeno lui, non salta mai l'uomo. Bene solo alcune sponde di prima. (Dal 85' BORJA VALERO SV)
Dusan VLAHOVIC 7 - Ottima prova. Si conquista e realizza il rigore del pareggio. Ottimo nei duelli aerei, sacrificio continuo, gioca per la squadra.
ALL. Cesare PRANDELLI 6 - Fiorentina messa bene in campo, ma poco pericolosa davanti. Un altro pareggio, la Viola non riesce piú a vincere. Situazione di classifica davvero preoccupante.
L'abbraccio di gruppo a Miguel Veloso, Fiorentina-Verona, Getty Images
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===LE PAGELLE DEL VERONA===
Marco SILVESTRI 6 - Non puó nulla sul rigore. Non compie nessun'altra parata di rilievo.
Pawel DAWIDOWICZ 6,5 - Un muro. Respinge tutto, anche di testa. Il migliore dei difensori gialloblu.
Federico CECCHERINI 6 - Fatica a tenere a bada Vlahovic. Usa l'esperienza. Alla fine se la cava.
Koraj GUNTER 5 - Non benissimo. Commette il fallo da rigore su Vlahovic e fatica a contenere la fisicitá del centravanti viola. (Dal 50' MAGNANI 6 - Meglio di chi l'ha preceduto. Piú alla pari con Vlahovic)
Marco Davide FARAONI 5,5 - Non il solito Faraoni. Deve soffrire, sia con Barreca che con Biraghi. Non supera quasi mai la metá campo.
Adrien TAMEZE 6 - In mezzo, combatte e gioca d'intelligenza. Utile tatticamente, poco coraggioso nelle verticalizzazioni. (Dal 71' ILIC 6 - Entra e fa il suo. Grintoso e pimpante)
Miguel VELOSO 7 - Trasforma alla perfezione il rigore del momentaneo vantaggio. La regia é ordinata e sempre puntuale.
Federico DIMARCO 6 - Niente di eccezionale. A sinistra controlla la zona e non si fa mai notare davanti.
Darko LAZOVIC 5,5 - Prova incolore. Non é in forma e si vede. Sbaglia anche un'occasione a tu per tu con Dragowski. (Dal 71' RUEGG 6,5 - Grande impatto dello svizzero. Entra, salta l'uomo, calcia. Bene)
Mattia ZACCAGNI 5,5 - Meno bene rispetto al solito. Quasi affaticato, non riesce mai a mettersi in luce. (Dal 78' YEBOAH SV)
Eddie SALCEDO 6 - Si procura il rigore (dubbio) dopo due minuti. Guizzo importante, ma l'unico del suo match. Esce all'intervallo. (Dal 46' COLLEY 6 - Dá profonditá, allunga la difesa viola, bello un filtrante per Lazovic)
ALL. Ivan JURIC 6,5 - Vista la situazione d'emergenza, ottimo punto per il Verona. Tanti giovani in campo, splendida mentalitá.
CALCIO SERIE A
FIORENTINA-VERONA: 1-1: VELOSO SU RIGORE, VLAHOVIC SU RIGORE, UN PUNTO A TESTA Serie A - Al Franchi pareggio tra viola e veneti. Subito in vantaggio con Veloso su calcio si rigore, gli ospiti vengono rimontati da Vlahovic, sempre dagli 11 metri. Equilibrio in campo, una buona uscita di Dragowski su Lazovic, poco altro.
Dusan Vlahovic esulta dopo il gol contro il Verona, Fiorentina-Verona, Getty Images
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DA EUROSPORT
21 ORE FA | AGGIORNATO 21 ORE FA
La Viola non vince piú, l'Hellas porta a casa un buon punto e reagisce alla sconfitta interna con la Samp. Fiorentina-Verona, match della 13a giornata della Serie A 2020-2021 andato in scena allo stadio Franchi di Firenze si è concluso col punteggio di 1-1. Gara arbitrata da tizio, la Fiorentina di Cesare Prandelli in virtù di questo risultato resta ancora in zona pericolante (11 punti) mentre il Verona di Ivan Juric muove la classifica e sale a 20 punti, in settima posizione.
Il rigore dell'1-1 di Dusan Vlahovic, Fiorentina-Verona, Serie A 2020-21, Getty Images
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LA CRONACA IN 6 MOMENTI CHIAVE
2' - RIGORE PER IL VERONA. Incredibile. Dopo due minuti. Barreca travolge Salcedo in area. Fourneau non ha dubbi.
8' - VELOSO! GOL! 0-1 Verona. Rigore perfetto del capitano dell'Hellas. Dragowski SPIAZZATO. Dopo un'attesa di sei minuti, Fourneau ha anche rivisto l'azione del fallo di Barreca e ha confermato il rigore.
18' - CALCIO DI RIGORE PER LA FIORENTINA. Vlahovic va giú in area. Fallo di Gunter.
IL MIGLIORE
Dusan VLAHOVIC - Ottima prova. Si conquista e realizza il rigore del pareggio. Ottimo nei duelli aerei, sacrificio continuo, gioca per la squadra.
IL PEGGIORE
Frank RIBERY - Male. Non sembra nemmeno lui, non salta mai l'uomo. Bene solo alcune sponde di prima.
FONTE: EuroSport.it
SERIE A Caos rigore in Fiorentina-Verona: Fourneau al VAR dopo 5 minuti di attesa
Il rigore che ha sbloccato Fiorentina-Verona è stato decretato da Fourneau, mandato al VAR dopo 5 minuti di attesa: decisione confermata.
Redazione Goal Italia
Ultimo aggiornamento 22 ore fa
15:15 19 dic 2020
Getty Images
Subito un episodio dubbio nei primissimi istanti di Fiorentina-Verona, match inaugurale della tredicesima giornata di Serie A.
Dopo appena 80 secondi, l'arbitro Francesco Fourneau ha decretato senza esitazione un calcio di rigore in favore degli ospiti, punendo l'intervento di Barreca ai danni di Salcedo, considerato troppo imprudente.
Una scelta che fin da subito ha denotato parecchie perplessità, le stesse di Giacomelli al VAR che, dopo una surreale attesa di quasi 5 minuti, ha chiamato il collega alla 'On Field Review'.
Fourneau ha però confermato la sua decisione anche dopo aver rivisto le immagini sul monitor, concedendo il penalty poi trasformato da Veloso con un mancino a spiazzare Dragowski.
Ricordiamo che Fourneau era stato l'arbitro di Crotone-Juventus alla quarta giornata, facendosi notare per un'ottima prestazione che aveva fatto felici i vertici dell'AIA.
FONTE: Goal.com
STAMPA
20 dicembre 2020 - 07:42 Fiorentina e Verona deludono, Fourneau pure. Ma qualcosa di positivo s’intravede nei viola
Il commento del giorno dopo
di Redazione VN
GERMOGLI PH 19 DICEMBRE 2020 FIRENZE STADIO ARTEMIO FRANCHI CAMPIONATO DI SERIE A FIORENTINA VS HELLAS VERONA NELLA FOTO
Fiorentina-Verona, il commento de La Gazzetta dello Sport: “Ci pensa l’arbitro Fourneau ad accendere la grigia sfida tra Fiorentina e Verona. Il direttore di gara entra in scena al primo contatto in area. Dopo 6’ di valutazioni con l’addetto al Var e dopo essere andato di persona a visionare l’episodio decide di assegnare un rigore inesistente all’Hellas. E al 19’ punisce un poco più che normale contrasto in area tra Vlahovic e Gunter con un altro rigore. Generosissimo. Prima Veloso poi Vlahovic, due mancini raffinati, trasformano dal dischetto: 1 a 1 e la partita dopo queste due discutibili decisioni ha poco d’altro da dire. Continua il momento difficile della classe arbitrale e quello critico di una Fiorentina che non vince dal 25 ottobre e che è ancorata alla zona retrocessione, ma qualcosa di positivo si intravede nel lavoro di Prandelli. Per esempio, il recupero di Vlahovic a segno nelle ultime due gare, anche se sempre su rigore. E pure la capacità di reagire anche davanti a situazioni penalizzanti come il non-rigore concesso dopo pochi minuti di gioco da Fourneau. Ma i numeri erano e restano preoccupanti. Con il nuovo allenatore in panchina la squadra di Commisso ha conquistato appena tre punti in sei gare“.
FONTE: ViolaNews.com
Moviola Fiorentina-Verona: Fourneau, grossi dubbi sul rigore su Salcedo
Due calci di rigore assegnati in meno di venti minuti. Non è un record, ma certo capita di rado in Serie A. L’arbitro ha decretato un rigore per il Verona e uno per la Fiorentina, entrambi trasformati (da Veloso e Vlahovic). Sul primo rigore ci sono molti dubbi, anche dopo aver rivisto le immagini al VAR. Non sembra nettissimo il fallo di Barreca su Salcedo.
19 DICEMBRE 2020 15:31 di Alessio Morra
In meno di venti minuti l'arbitro Fourneau, che divenne noto per la direzione di Crotone-Juventus (annullò due gol alla Juventus e decretò l'espulsione di Federico Chiesa) ha assegnato due calci di rigore nella partita tra Fiorentina e Verona. Uno per parte. Sul primo ci sono molti dubbi, nonostante l'azione sia stata rivista al VAR.
Il fallo da rigore di Barreca su Salcedo
Dopo pochissimi minuti la squadra di Juric si procura un calcio di rigore. Salcedo viene steso in area, per Forneau non ci sono dubbi. Il fallo di Barreca è da rigore. I calciatori della Fiorentina protestano e chiedono di rivedere le immagini al VAR. I dubbi persistono, il contatto c'è, ma è lieve, anche se l'incrocio di gambe lascia pensare a un fallo del terzino ex Torino e Monaco. Dal dischetto si presenta Veloso che dagli undici metri è quasi infallibile. Il portoghese non lascia scampo a Dragowski, 1-0 e Verona in vantaggio ma con tanti dubbi per il rigore assegnato.
Fallo su Vlahovic, rigore per la Fiorentina
La Fiorentina il pareggio lo trova subito e sempre dal dischetto. Forneau vede un fallo su Vlahovic. Questa volta i dubbi sono pochi. Il contatto è netto, il giocatore serbo viene abbattuto dal difensore Davidowicz che lo stende con un calcione. L'attaccante classe 2000 che era stato imbeccato dal numero 10 viola Castrovilli si presenta dagli undici metri ed è impeccabile. Vlahovic fa il bis, secondo gol su calcio di rigore (terzo in assoluto in questa Serie A) consecutivo dopo quello al Sassuolo di mercoledì scorso, anche quello curiosamente fissò il punteggio sull'1-1, che è stato anche il risultato finale di quella sfida.
FONTE: FanPage.it
FIORENTINA
19 dicembre 2020 - 17:01 Serie A, Fiorentina-Verona 1-1: i viola non sanno più vincere, Juric può applaudire i suoi
I gialloblu continuano la loro marcia positiva in trasferta, è crisi viola
L’anticipo della 13a giornata di Serie A tra Fiorentina e Verona si chiude sull’1-1.
Non riesce a trovare la prima vittoria sulla panchina dei Viola per Cesare Prandelli che in 6 gare ha totalizzato 3 pareggi e altrettante sconfitte. Continua la marcia positiva in trasferta per gli scaligeri che salgono a quota 20 in classifica, 11 i punti conquistati dai toscani. La gara si decide nel corso del primo tempo grazie a un calcio di rigore per parte: all’8′ gialloblu avanti con Veloso dal dischetto, la pareggia sempre dagli undici metri Vlahovic al 19′.
FONTE: MediaGol.it
Pagelle Fiorentina Verona: Vlahovic e Veloso di rigore, Zaccagni spento – VOTI
I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la 13ª giornata di Serie A 2020/21: pagelle Fiorentina Verona
Di Redazione CalcioNews24 - 19 Dicembre 2020
HELLAS VERONA Hellas Verona, debutto in serie A per Yeboah Ankrah
Debutto in serie A per il talento ghanese
NICCOLÒ PARENTI 19.12.2020 16:50
Con una situazione di emergenza in attacco, Ivan Juric ha deciso nella gara pomeridiana tra Fiorentina ed Hellas Verona, al minuto 78' di far entrare dalla panchina la punta classe 2002 ghanese Yeboah Ankrah al debutto in assoluto in Serie A, al posto di Zaccagni. Pur non avendo influito nelle sorti della partita, questo scorcio di partita può essere una grande prova di fiducia per il giocatore, che può trarre vantaggio dalle assenze di Kalinic e Favilli.
FONTE: MondoPrimavera.com
20 DIC 2020 LEGATI A JURIC (E NON È UN BENE)
Juric e Setti non se le mandano a dire. Sembra una telenovela, le stoccate tre i due infatti sono ormai un appuntamento quasi settimanale. L’ultima è di ieri con il presidente che risponde all’allenatore dicendo che “deve maturare”. Detta a un uomo di 45 anni che da ragazzo, a Spalato, ha visto la guerra. Detto a un signore proveniente da una famiglia che ai tempi di Tito ne visse di tutti i colori, tra umiliazioni e declassamenti. Bisognerebbe misurare le parole, anche perché Juric finora non è mai andato sul personale ma, giusto o sbagliato, ha sempre evidenziato i limiti programmatici di una società che dopo 8 anni, come in un grande gioco dell’oca, è sostanzialmente alla casella di partenza: vendere tutti (quelli bravi s’intende) e appena è possibile.
Comunque, poco male. Chi scrive non ritiene particolarmente grave la diatriba tra i due (la squadra non ne risente). Che, pare, non si parlino molto di persona: preferiscono i mass media e di loro sponte visto che le domande spesso latitano. Quello tra Setti e Juric è un gioco delle parti, una commedia, tra un allenatore che smania perché vuole diventare grande (o qui o altrove) e un presidente che – smargiassate a parte – sa che non può andare oltre.
Ecco, se vogliamo, il problema vero è questo: il Verona, inteso come società, sta costruendo? L’impressione è che se dovesse andare via Juric (prima o poi capiterà, come succede agli allenatori, speriamo molto “poi”, ma la sostanza del ragionamento non cambia) si ripartirebbe da zero, poiché lo scouting, i giri di mercato e il settore tecnico sono molto legati alla sua figura. Un po’ come successe con Sogliano nel 2015.
L’obiettivo invece dovrebbe essere diventare indipendenti da allenatori e figure tecniche, che passano. Sarebbe questo il consolidamento tanto sbandierato a parole. Sarebbe questo il vero bene del Verona.
Francesco Barana
20 DIC 2020 DATEGLI UN PAIO DI RINFORZI (E VI SOLLEVERA’ lL MONDO)
Il Verona di Juric che ha perso i migliori giocatori dello scorso campionato e che in questo non ha quasi mai potuto schierare i suoi top player ha 20 punti in classifica. Cosa significa questo? Con realismo due cose: la prima. In molte gare ci è andata decisamente bene. Siamo stati bravi e fortunati contro il Benevento, contro la Juventus, contro l’Atalanta e anche contro la Lazio. Ma abbiamo colpito anche una caterva di pali e traverse e alcune gare, come contro il Parma e il Sassuolo, quella stessa fortuna ci ha girato le spalle. Insomma, alla fine abbiamo i punti che ci meritiamo.
La seconda. E’ logico pensare che basterebbe appena appena alzare il livello di questa rosa per permettere a Juric di “sollevare il mondo”. Insomma: arriva il mercato di gennaio e sarebbe cosa molto molto gradita vedere la società finalmente attiva sul mercato. E’ indubbio che il prossimo mercato avrà un valore enorme per l’Hellas e per il suo futuro. Non tanto e non solo per questo campionato ma sarà anche una porta girevole sul domani. A gennaio Setti potrebbe tendere la mano al suo cazzuto allenatore e il suo cazzuto allenatore tenderla al presidente. Insomma sarebbe bello facessero pace (bravo Juric oggi a dire che a Verona si sente coccolato), mentre nel frattempo il livello della squadra potrebbe fare un bel salto di qualità. Sarebbe sbagliato se Setti si sentisse salvo ed evitasse di lavorare a gennaio.
Nella seconda parte di questo pazzesco torneo, tormentato dal Covid può succedere di tutto e non aiuta vedere gli squadroni che stanno sotto di noi, in lotta per la salvezza. Cullarsi sugli allori non fa mai bene e in questo senso sono d’accordissimo con l’iper-realismo di Juric che predica umiltà umiltà e ancora umiltà. Ma quell’impegno e quei rinforzi potrebbero distendere anche gli animi tra i nostri due. Ne ha bisogno Juric che a Verona ha trovato il miglior ambiente per esprimersi. Ne ha bisogno Setti che in Juric ha trovato una formidabile gallina dalle uova d’oro che non può e non deve perdere. Ma soprattutto, ed è francamente l’unica cosa che ci interessa, ne ha bisogno il Verona.
Gianluca Vighini
19 DIC 2020 IL PAGELLONE FIORENTINA-VERONA
SILVESTRI 6 Le due squadre si fanno male soprattutto a centrocampo, con poche occasioni da gol, da una parte e dall’altra. Lui resta vigile, attento che non venga fuori qualche pallone sporco nei paraggi della sua porta. Brivido su un colpo di testa di Milenkovic, nei minuti finali, uscito di poco, ma sembrava esserci.
DAWIDOWICZ 6 Davanti si trova Ribery, che non sarà più un ragazzino, ma ha ancora i colpi e le intuizioni del campione. Scomposto come sempre, riesce però a tenere la barra dritta, senza grandi affanni. Il suo rendimento è costante, ormai, e sempre più prezioso per questa squadra e le idee difensive di mister Juric.
GUNTER 6 Un rientro senza infamia e senza lode, perché la Fiorentina, fin quando è lui in campo, non si rende praticamente mai pericolosa. Protagonista suo malgrado in occasione del calcio di rigore fischiato da Forneau per un fallo molto, molto dubbio su Vlahovic. Esce dopo i primi cinque minuti della ripresa. Benzina finita.
MAGNANI 6 (dal 5′ s.t.) Se fisicamente è in condizioni impeccabili, non teme confronti. Perfetto nel gioco aereo, ha anche la furbizia giusta per fermare gli avversari usando bene il corpo. Un acquisto azzeccato, non c’è che dire.
CECCHERINI 6.5 Davanti alla sua ex squadra, aveva tanta voglia di far bene. E ci è riuscito. Ha ingaggiato un duello rusticano con Bonaventura, che di tutta risposta lo ha preso a gomitate in faccia, salvandosi da un’espulsione sacrosanta. La sua forza è l’agonismo e la gran voglia di vincere. Poi, per carità, mica sempre ci si riesce.
FARAONI 6 Si vede poco, ma quando lo noti ti rendi conto che fa la cosa giusta. Più dietro che davanti, perché quando i gialloblù provano a ripartire lui è non è preciso come sempre. Insomma, una gara normale, in un contesto difficile. La stanchezza si fa sentire e il tour de forçe non è ancora finito.
TAMEZE 6- Il centrocampo sembra una tonnara. La partita si gioca tutta lì, con tantissimi corpo a corpo e qualche colpo proibito. Come si diceva negli anni ottanta, lui si mette a fare tanta legno. E’ poco prezioso in fase propositiva, ma riesca a fare da filtro quando la Fiorentina prova ad andare in velocità.
ILIC 6 (dal 25′ s.t.) Sul pezzo, in una partita brutta, spezzettata, dove la qualità potrebbe faticare. Invece lui ci mette anche il fisico e aiuta la squadra a prendere un punto preziosissimo.
VELOSO 6 Più che una partita, una battaglia tra gladiatori, sporca e in alcuni frangenti troppo nervoso. Non il suo ambiente ideale. Fatica a far correre il pallone per la grande aggressività del centrocampo viola e anche coi lanci lunghi le cose non vanno meglio.
DIMARCO 6 Arriva a Verona come difensore “attaccante”, bravo soprattutto nella metà campo avversaria. Sta invece imparando un nuovo modo di giocare, di grande attenzione dietro. Difficile trovarle disattento, chiude con tante diagonali dal tempismo impeccabile. Ecco, lo ripeto ancora una volta, gli manca l’ultimo passaggio. Tanti cross, poco precisi.
ZACCAGNI 6 Anche i più forti rifiatano. Ma pur non essendo la sua miglior partita di sempre, fa vedere di avere gli spunti e i colpi di maggior qualità di tutta la squadra. Al momento è il riferimento per la fase offensiva del Verona e quando accelera salta l’avversario senza problemi. Ecco, quando lo salta, punti senza paura verso la porta, perché non è certo il tiro a mancargli.
YEBOAH s.v. (dal 33′ s.t.)
LAZOVIC 5.5 Forse la sua peggior partita da quando veste la maglia del Verona. Solo un cross nel primo tempo e nemmeno così invitante. Prima di uscire sciupa un’occasione clamorosa, solo davanti a Dragowski. Poteva fare tutto quello che voleva e invece sceglie la soluzione peggiore. Il Verona ha bisogna tremendamente delle sue giocate. Si ritrovi velocemente, per favore.
RUEGG 6.5 (dal 25′ s.t.) Una gran bella sorpresa. Entra da subito in partita e snocciola un paio di progressioni fulminanti che lasciano sulle ginocchia i giocatori della Fiorentina. E’ veloce e forte fisicamente, nonostante non sia un colosso. Avanti di questo passo, può mettere in difficoltà Juric nelle scelte iniziali.
SALCEDO 5.5 Stritolato tra i tre difensori della Fiorentina, fa una fatica tremenda a giocare palloni decenti. Ottimo lo spunto che porta al calcio di rigore, ma per il resto non riesce a incidere, non solo per colpa sua. I compagni lo cercano sempre col lancio lungo, soluzione ideale per i tre armadi della difesa viola.
COLLEY 6 (dal 1′ s.t.) Aggressivo alla ricerca dei palloni giusti per far male agli avversari. Si mette in mostra in un paio di accelerate che fanno parte del repertorio.
ALL. JURIC 6.5 L’emergenza infortuni continua a mordere ma quelli che vanno in campo fanno di tutto per dargli le risposte giuste. Dietro i suoi rischiano pochissimo e a centrocampo lottano come leoni. Davanti qualche problema in più, ma con Kalinic, Favilli e Di Carmine rotti cosa si può chiedere di più? Pareggio giusto, ma se il Verona avesse vinto non avrebbe rubato nulla.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Partita brutta, 1-1 utile
By Redazione - 19 Dicembre 2020
Il Verona si presenta a Firenze con la miglior formazione possibile, piazzando Lazovic davanti e rispolverando dopo parecchie settimane Günter titolare.
Primo tempo orribile tra Fiorentina e Verona, dove il protagonista, in negativo, è solo uno: l’arbitro Fourneau. Il fischietto romano ci mette 6 minuti per decidere se dare rigore o meno al Verona (i dubbi restano), ci mette 5 secondi per darlo alla Fiorentina, più per compensazione che per fallo di Günter, che non c’è. Ammonisce Ceccherini per una gomitata inesistente su Vlahovic e 30 secondi prima non ammonisce Bonaventura (sarebbe stato il secondo giallo) per un fallo identico, anche se molto più evidente.
Dopo 49 minuti brutti, di cui pochissimi effettivamente giocati e senza tiri in porta, il primo tempo finisce 1-1 con gol da penalty di Veloso e Vlahovic.
La ripresa segue lo stesso copione. Anche se si vede qualche giocata in più, due errori sotto porta di Lazovic e Milenkovic, con l’arbitro fortunatamente che ha smesso di essere protagonista. I cambi hanno reso la gara ancora più equilibrata e tattica, con l’Hellas che scopre un ottimo Rüegg. Finisce 1-1 tra gli sbadigli, con Silvestri che torna a Verona dopo una giornata da turista nella bella Firenze.
Considerazioni finali. Il Verona non è straripante come qualche giornata fa. Fisicamente comincia a pagare qualcosa dopo mesi in cui ha corso più di tutti in Serie A. Tutti i giovani di cui è composta la rosa gialloblù anche mentalmente non possono essere sempre concentrati giocando ogni tre giorni. Infine la squadra è veramente ridotta all’osso. Troppe assenze e qualche giocatore, a causa dei continui infortuni dell’ultimo periodo (Günter, Ceccherini, Lazovic, Salcedo, lo stesso Veloso) non si trova in una grande forma fisica.
Detto ciò, il futuro non può non essere visto in modo positivo perché questa squadra, nonostante l’emergenza continua, sta dimostrando ugualmente valori importanti.
Foto: hellasverona.it
Damiano Conati
FONTE: HellasNews.it
Finale, Fiorentina-Hellas Verona 1-1
dicembre 19, 2020
Nell’ultima trasferta del 2020, l’Hellas Verona torna subito a muovere la classifica dopo il passo falso contro la Sampdoria.
Sono 7 i punti conquistati nelle ultime tre trasferte dalla squadra di Juric, gialloblù che confermano il settimo posto in classifica a quota 20.
Allo stadio Artemio Franchi di Firenze, i gialloblù si presentano col collaudato 3-4-2-1 con Silvestri; Dawidowicz, Gunter, Ceccherini; Faraoni, Tameze, Veloso, Dimarco; Lazovic, Zaccagni; Salcedo.
La partita si mette subito sui binari giusti a favore della squadra scaligera. Passa appena 1’22’ e Barreca atterra Salcedo in area viola, il direttore di gara indica il dischetto, Fourneau che viene richiamato al VAR e dopo il consulto, conferma il penalty a favore dell’Hellas Verona. Dagli undici metri, all’8’, si presenta Veloso che spiazza Dragowski. Immediata la risposta della Fiorentina col colpo di testa alto sopra la traversa di Vlahovic. Fiorentina che trova al 19’ il pareggio: Gunter atterra Vlahovic in area di rigore, per l’arbitro ci sono gli estremi per il penalty. Sul dischetto si presenta il n.9 viola che spiazza Silvestri e ristabilisce così la parità. Minuto 29 quando Zaccagni si libera bene del diretto avversario sulla sinistra, palla in mezzo ma Salcedo viene anticipato. Al 32’ ammonito Juric per proteste, primo tempo che ha come assoluto protagonista l’arbitro e che si chiude dopo 4’ di recupero.
La ripresa si apre col primo cambio per i gialloblù, con Colley al posto di Salcedo. Venuti al 48’, di sinistro, spara in curva, gialloblù che due minuti dopo mandano in campo anche Magnani al posto di Gunter. Al 56’, punizione di Dimarco diretta sul secondo palo e tocco di Magnani che si perde sul fondo. Tre minuti dopo è l’ex Amrabat a calciare alto da fuori area, ma è l’Hellas Verona al 67’ ad avere l’occasione per tornare in vantaggio, ma dopo l’ottimo scambio tra Colley e Lazovic, il serbo gialloblù in posizione defilata non riesce a superare Dragowski. Terzo e quarto cambio al 70’ per i gialloblù, con Ilic e Ruegg al posto di Tameze e Lazovic. Provvidenziale al 75’ la chiusura di testa, in corner, di Veloso in anticipo su Castrovilli, libero in area gialloblù. Al 78’ esordio in Serie A per l’attaccante della Primavera, classe 2002, Yeboah, che prende il posto di Zaccagni. Brividi all’84’ quando Milinkovic di testa manda di poco il pallone a lato, alla destra di Silvestri. All’88’ Dimarco dalla distanza non trova la porta, triplice fischio finale che arriva al 94’, con Fiorentina e Hellas Verona che si spartiscono la posta in palio.
VISTO DA NOI
20 dicembre 2020 - 11:56 Viva il Verona, abbasso i Tafazzi
Il botta e risposta tra Juric e Setti tra conti, risultati, presente e futuro
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
Getty Images
E a forza di dai, la bacchettata è arrivata: «Juric deve maturare…». Tre parole con le quali il presidente Setti ha replicato all’ennesimo affondo del suo allenatore. Un tormentone che va avanti da agosto, stucchevole oseremmo dire, e che è via via proseguito in crescendo fino all’ultima bordata del tigrotto spalatino: «Se si pensa solo alle plusvalenze, io me ne vado». Sotto tiro dall’estate per un mercato ritenuto da Juric non soddisfacente, la società non aveva finora scucito una sola parola, preferendo glissare in modo da non esporsi a polemiche e al gioco dei soliti avvelenatori di pozzi che gravitano attorno alle sorti del Verona.
Gli argomenti son triti e ritriti: Juric lamenta pochezza d’investimenti a fronte di cessioni importanti, una rosa con troppi giovani da svezzare, stravolta e sacrificata sull’altare dei libri contabili: un’occasione persa per poter ambire a un salto di qualità. Il Verona poteva, insomma, pensare un po’ più in grande, piuttosto che continuare a vivacchiare nella biosfera della lotta per la salvezza. Impossibile dargli torto, se non fosse tuttavia sopraggiunto nel frattempo uno sconquasso che ha messo tutto sottosopra, figuriamoci il calcio. Lo ripetiamo da marzo, il Covid ha scoperchiato il Vaso di Pandora, ne sono uscite tutte le magagne di questo mondo. E il calcio, che ne aveva parecchie, non poteva non esserne travolto. Denari ne circolavano pochini già prima, in un calciomercato fatto prevalentemente di scambi, prestiti con clausole di riscatti, controriscatti, e giochetti finanziari al posto del vecchio «pagherò». La Serie A perde 600 milioni e affonda in un mare di debiti; 15 club su 20, non sanno come sbarcare il lunario e implorano la politica di venirgli in soccorso gettando un’ancora di salvezza. Un film dell’orrore, ma non per tutti però.
Nel marasma, si scopre infatti come in netta controtendenza il Verona sia invece una società sana che onora le scadenze e i conti, in virtù di una gestione oculata, li tiene in ordine. Investe sui giovani, li valorizza e ne trae ricavi; d’altro canto, pesca sul mercato giocatori maturi in cerca di rilancio e li rigenera. Lo stesso Juric fu a suo tempo una scommessa: dopo l’impresa della prima storica promozione in A del Crotone, a Genova la sua ascesa si era arrestata; a Verona nessuno lo voleva, tutti (compreso chi scrive) avrebbero dato volentieri una chance ad Alfredone Aglietti, eroe della promozione. Accolto nel più totale scetticismo (eufemismo), oggi Ivan Il Terribile è un idolo acclamato dal popolo gialloblù. Al di là dei risultati, ne incarna in pieno lo spirito. La società gli ha aumentano l’ingaggio e allungato il contratto riconoscendogli la bontà del suo lavoro. Il Verona in campo fa cose straordinarie, e la classifica lo premia. Bello, bellissimo. Altrettanto bello vedere che in mezzo ai Paperoni dello scialacquo, ci sia anche chi il calcio lo riesce a fare più con le idee che con i quattrini.
Non basta però alla critica, insaziabile, che evoca modelli come Atalanta e Sassuolo: fuorviante, a dir poco. Sono realtà completamente diverse dalla nostra, uno, se non due, scalini sopra per forza e struttura economica. Tutti vorremmo avere una famiglia Percassi o una famiglia Squinzi a Verona: non perdete tempo a cercarle, perchè non ci sono. Ed è la storia stessa del tribolato rapporto tra l’Hellas Verona e l’imprenditoria locale a dimostrarlo. Doveroso a questo punto ricordare che in passato spingersi oltre gli steccati della sua stessa dimensione, costò al Verona un dolorosissimo fallimento. Tanti anni fa, certo, ma repetita non iuvant, dicono quelli bravi.
Ma veniamo a noi: poteva la società spendere la scorsa estate qualcosina di più? Conti alla mano, avrebbe certamente potuto, ma nel contesto da tregenda che nel frattempo si è venuto a creare diciamo che non se l’è sentita e ha preferito mettersi al riparo dalla tempesta. La possiamo condannare alla pubblica gogna per questo bollandola come incapace di avere una visone del futuro? Diciamo che a fronte di chi rischia di vederlo svanire, ci accontentiamo per adesso di averlo un futuro. Il Verona sta bene in campo e fuori, mica poco. E allora sto tormentone Tafazzista che non piace proprio a nessuno, chiudiamolo anche qua e pensiamo a tenere la barra a dritta. Le cose vanno bene, è vero, ma non dimentichiamo che la strada verso la salvezza è ancora lunga, soprattutto quest’anno, in un campionato dove le variabili, più che indipendenti, sembrano impazzite. Trovarsi dalle stelle alle stalle è un attimo. Occhio.
SERIE A
19 dicembre 2020 - 17:45 Pagelle, Magnani e Ruegg: cambi okay. Dawidowicz ferma Ribery
Veloso tiene in mano il gioco, Tameze soffre con Castrovilli. Colley incide in attacco
di Matteo Fontana, @teofontana
Getty Images
SILVESTRI 6
Non deve compiere grandi parate. Sorveglia l’area e dirige la difesa con la personalità che gli appartiene. Unico grande rischio sullo stacco di Milenkovic con colpo di testa che esce di poco sul fianco del palo.
DAWIDOWICZ 6,5
Agisce nella zona di Ribery. Non gli consente mai di trovare l’ispirazione, lo controlla senza dover ricorrere alle maniere forti. Prova di grande maturità, a conferma di una crescita costante.
GUNTER 5,5
Ritrova il campo da titolare. Intervento ingenuo su Vlahovic, concede un rigore evitabile. Patisce la forza fisica dello stesso attaccante serbo. Non è al meglio della condizione, paga uno stop prolungato. Esce nei primi minuti del secondo tempo.
CECCHERINI 6
Partita da ex, prende gomitate da Bonaventura (che sarebbe da doppia ammonizione, ma Fourneau gliela fa passare), poi si becca un cartellino giallo che non ne limita il furore agonistico. Se c’è da calciare via non ci sta a pensare. Pratico.
FARAONI 6
Non si prende licenze speciali per correre sulla fascia destra. Piuttosto, aiuta in difesa e il suo supporto è utile in particolare a Dawidowicz per limitare Ribery. Non lo si nota ma c’è.
TAMEZE 5,5
Duella con Castrovilli, che lo punta e prova ad andargli via. Contenerlo è dura. Perde per strada un paio di palloni che “scottano”. Corre tanto, però non con lucidità.
VELOSO 6,5
Freddissimo a trasformare il rigore dell’1-0 dopo addirittura 6’ in cui si attende una risposta dalla Var sull’assegnazione del penalty. Nel confronto con Amrabat deve battersi con notevole agonismo, mettendo da parte la finezza tecnica per usare, con la testa, anche i muscoli. Tiene in mano il gioco del Verona.
DIMARCO 6
Incrocia Venuti, sfida in fascia che non manca di faville. Alla stessa maniera di Faraoni, non azzarda in fase di spinta. Sgroppate mancine rarefatte, rispetta la ragion di Stato ed è giusto così.
LAZOVIC 5,5
Si muove alle spalle di Salcedo, girando largo, partendo da destra. Attacca anche a sinistra, ha sul piede la palla per il 2-1 ma centra Dragowski in uscita. Poteva fare meglio. Anche lui sconta i problemi avuti in questi mesi.
ZACCAGNI 5,5
Non può innescare il talento, si schiaccia all’indietro. Questa volta non ha modo di illuminare la trequarti con i suoi colpi e resta opaco.
SALCEDO 5,5
Il rigore su di lui se lo prende con un’azione di mestiere, difendendo palla finché Barreca non gli va addosso. Da punta centrale ha delle difficoltà chiare, Pezzella gli toglie metri. Juric lo toglie dopo un tempo.
COLLEY 6
Dà maggiore profondità al Verona, serve a Lazovic l’assist che lo mette, invano, di fronte a Dragowski. Interpreta con accortezza il ruolo di riferimento lungo tutta la linea d’attacco.
MAGNANI 6,5
Il suo ingresso è determinante perché da quel momento la Fiorentina smarrisce la via che portava a rifornire per terra e per aria Vlahovic. L’attaccante viola, con lui in campo, non si vede più.
RUEGG 6,5
Anche lui si fa valere entrando dalla panchina. Si muove tra centrocampo e attacco, va via in dribbling, salta l’uomo: aggiunge vivacità all’azione del Verona.
ILIC 6
Gioca con ordine, il suo sinistro è sempre elegante.
YEBOAH 6
Debutta da professionista senza mostrare paura.
JURIC 6,5
Non aveva l’attacco, ancora si è inventato delle soluzioni dettate dalla necessità cercando di mutarle in virtù. Primo tempo complicato, nel secondo la gira con i cambi ed il Verona, che si era abbassato troppo, ha alzato la testa. I punti sono 20: vuol dire mezza salvezza. Avanti così.
NEWS
19 dicembre 2020 - 17:02 Buono il punto al Franchi, 1 a 1 tra Fiorentina e Verona. Squadre sottotono, arbitro sottozero
Un rigore di Veloso e uno di Vlahovic decretano il pareggio. L’Hellas, coi ragazzini, resiste alla corazzata viola
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Quando lo scadente arbitro Fourneou fischia la fine, si tira un sospiro di sollievo. Perchè la Fiorentina, pur priva di anima e gioco, è imbottita di gran giocatori e tenta il gol della vittoria fino alla fine. l’1-1 in terra viola è un buon punto, per l’Hellas. Acciaccato, affaticato, privo di attaccanti veri. Splendono i giovani Yeboah, all’esordio, e Colley, che nella ripresa aiutano a non farsi schiacciare. Ottimo Ruegg, bene Veloso, Ceccherini e Dawidowicz, e pure Magnani. Migliore nella ripresa, il Verona strappa il punto con le unghie e i denti, in un match deciso più dagli errori della giacchetta nera che dal gioco espresso dalle due squadre
Superlavoro per il Var all’inizio della gara. Dopo due minuti Salcedo riceve in area e scarta. Da una parte Igor gli mette le mani sul petto, dall’altra irrompe Barreca che gli va addosso. È rigore, Fourneau lo fischia, poi gli arbitri allo schermo lo richiamano. Dopo 6 minuti (!) Fourneou va a vedere e conferma. Veloso trasforma nell’angolo a sinistra del barbuto Dragowski.
L’Hellas subisce la reazione della Fiorentina, piuttosto blanda in verità. Vlahovic manda alto di testa, poi lo stesso viene toccato da dietro in area da Gunter e crolla a terra come fucilato. Rigore (generoso, ma qui il Var non richiama l’arbitro) concesso e 1-1 con Vlahovic che non sbaglia.
Il Verona non riparte, pensa a chiudere in pressing alto. C’è nervosismo. Bonaventura prende il giallo per una sbracciata su Ceccherini, Dimarco per un pestone su Venuti.
Al 29′ i gialloblù attaccano con Zaccagni a sinistra. Il cross è bello, Igor spazza. Subito dopo Dimarco pennella ancora ma non c’è nessuno sul secondo palo. Salcedo è bravo a scappare negli spazi. La Viola cerca la verticalità ma lancia a vuoto. Amrabat irrompe su Ceccherini, non c’è fallo, Juric protesta e viene ammonito. La sua voce riempie il Franchi di potenti strali.
BONAVENTURA ANDREBBE ESPULSO, MA IL PESSIMO FOURNEOU LASCIA CORRERE
Molto male Fourneou al 33′ quando Bonaventura sbraccia ancora colpendo al volto Ceccherini. Sarebbe il secondo e sacrosanto giallo, che però non esce. Lo alza, invece, in faccia a Ceccherini per una sbracciata meno evidente sempre su Vlahovic. L’arbitro è il peggiore in campo.
Amrabat alza la gamba su Veloso: niente, per Fourneou si può. La partita è spezzettata dai falli e dai corner. La viola mantiene il possesso, l’Hellas non riesce a tenere palla sbagliando anche degli appoggi semplici. La pressione dell’avversario non è tuttavia produttiva. Solo quattro i minuti di recupero, si va al riposo sull’1-1.
SECONDO TEMPO, SUBITO CAMBI DI JURIC
Subito un cambio di Juric: esce Salcedo ed estra Colley. Dopo pochi minuti anche Gunter lascia il campo a beneficio di Magnani.
Amrabat gioca a sprazzi. Di certo è un lontano parente del giocatore decisivo visto a Verona.
L’Hellas rimane passivo, Juric strilla ai suoi di salire. Al 55′ Colley prende fallo involandosi a sinistra. Dimarco batte, Magnani salta ma ci arriva con la coscia e la palla va sul fondo. Vlahovic lotta, Amrabat spara in curva al 59′
TRIPLO CAMBIO FIORENTINA
Prandelli decide di cambiarne tre in un colpo al 60′. Fuori Bonaventiura, Venuti e Barreca, dentro Callejon, Biraghi e Lirola. L’impressione è che il Verona di Roma con la Lazio potrebbe vincere anche questa gara, ma i gialloblù faticano a trovare un modo per ripartire. Anche Zaccagni è sottotono. Così la Fiorentina, con signori giocatori in campo, riesce, seppur giochicchiando, a mantenere il controllo. Il gioco rimane spezzettato dai falli, lo spettacolo non è al Franchi oggi. Ma all’Hellas interessa non uscire sconfitto e riscattarsi dopo la sconfitta con la Samp, data anche l’emergenza in rosa e un evidente affaticamento di alcuni uomini importanti, vedi Veloso, Lazovic e, appunto, Zaccagni.
LAZOVIC DIVORA IL VANTAGGIO
Finalmente un vero contropiede il Verona lo confeziona al 68′. Colley vede scattare Lazovic e lo serve divinamente in verticale. Il serbo, però, non è più lui (meglio, non è ancora lui) e pur avendo tutto il tempo attende l’uscita di Dragowski prima di calciargli addosso.
Colley c’è, Igor lo strattona al 74′ e si becca l’ammonizione.
Al 70′ entrano anche Ilic, che sostituisce Tameze, e Ruegg al posto di Lazovic. Il Verona prende campo ma non punge. Al 72′ Ceccherini è molto bravo a chiudere lo spazio a Callejon pronto a raccogliere un assist di Vlahovic.
JURIC FA ESORDIRE YEBOAH
Ha 18 anni ed esordisce in prima squadra. Il ganese Yeboah (Philip Yeboah Ankrah), attaccante della Primavera, entra al 79′ al posto di Zaccagni. Si mette al centro e gioca tra le linee. Lo fra bene, tanto che permette a Ruegg di sfondare in mezzo. Il tiro dello svizzero è parato a terra da Dragowski all’80’.
Milenkovic ha sulla testa la palla del 2-1 all’85’ ma, su torre di Pezzella sale alto e manda fuori da pochi passi. Borja Valero sostituisce Ribery, Castrovilli lascia il posto a Cutrone. tanto per capire la panchina della Fiorentina.
Yeboah lotta e si mette in mostra, Ruegg è una bella sorpresa.
Non accade nulla nel recupero. Il Verona stringe i denti, e prende un punto con l’aiuto dei ragazzini contro una corazzata costruita con valanghe di milioni (e monte ingaggi più che doppio per i viola). Solo per questo c’è da essere soddisfatti.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE A Pareggio a Firenze deciso dai rigori (1-1)
19/12/2020 15:00
L'Hellas di Juric strappa un pareggio a Firenze. Con la Fiorentina di Prandelli finisce 1-1: una partita equilibrata giocata a ritmi non particolarmente alti. Si decide tutto nel primo tempo: dopo 80 secondi Salcedo cade in area e Forneau indica il dischetto: solo dopo 5 minuti, per verifiche del Var, Veloso segna dagli undici metri. Ma dopo pochi minuti, al 17' Forneau assegna un altro rigore, questa volta per la Fiorentina: Vlahovic non sbaglia e fissa il risultato sul definitivo 1-1. Ora il Verona sale a 20 punti in classifica: mercoledì 23 dicembre alle 18:30, al Bentegodi, si chiude il 2020 contro l'Inter di Conte.
Finisce qui: 1-1 al Franchi.
93' Poche emozioni in questo finale.
Quattro minuti di recupero
89' Ci prova ancora Ruegg: la conclusione dell'ex Zurigo si spegne sul fondo.
85' Doppio cambio Prandelli: dentro Cutrone e Borja Valero per Ribery e Catrovilli.
83' Occasione per Milenkovic di testa: palla fuori di poco.
80' Bella azione personale di Ruegg: la conclusione dello svizzero viene bloccata da Dragowski.
75' Match bloccato sull'1-1: nessuna squadra prevale sull'altra.
71' Nuovo doppio cambio per Juric: fuori Lazovic e Tameze, dentro Ruegg e Ilic.
69' Ammonito Igor per trattenuta su Colley.
66' Colley in verticale per Lazovic: Dragowski in uscita bassa gli chiude lo specchio.
60' Prandelli richiama Bonaventura e passa al tridente, è il momento di Callejon. Poi entra anche Lirola per Venuti.
55' Partita sempre molto equilibrata e giocata a ritmi bassi. Il Verona ha il baricentro arretrato.
50' Secondo cambio per Juric: Esce Gunter, entra Magnani.
46' Entra Colley per Salcedo.
Parte la ripresa
1-1 dopo 45 minuti: al rigore di Veloso, risponde il rigore di Vlahovic.
Finisce il primo tempo
Quattro minuti di recupero
43' Punizione di Dimarco, Tameze non ci arriva a deviarla di testa.
40' Gioco sempre interrotto: molto nervosismo in campo, non ben gestito dall'arbitro.
34' Ammonito Ceccherini, fallo su Vlahovic.
32' Fourneau ammonisce Juric per proteste.
27' Ammonito Dimarco, fallo su Venuti.
19' GOL FIORENTINA Vlahovic spiazza Silvestri: 1-1 all'Artemio Franchi.
23' Ritmi calati, le due squadre tengono il baricentro basso.
18' Rigore per la Fiorentina: Gunter atterra Vlahovic in area. Rigore questa volta per la Viola.
15' La Fiorentina fatica ad alzare il baricentro, pressing alto dei gialloblù.
13' Ammonito Bonaventura: fallo su Ceccherini.
8' Reazione rabbiosa della Fiorentina: Barreca serve Vlahovic: l'attaccante serbo, con un colpo di testa, sfiora l'incrocio dei pali.
7' GOOOOOLLL DEEEEELLL VEEEEROOOONAAAAAA!!!!! Dopo 5 minuti interminabili va Miguel Veloso sul dischetto: spiazzato Dragowski: 0-1 Hellas!
1' Subito rigore per l'Hellas: Barreca atterra Salcedo in area e l'arbitro Forneau indica il dischetto. Il Var ci mette alcuni minuti per confermare la decisione di Forneau.
Live
Juric cerca punti pesanti a Firenze anche se deve rinunciare a molti infortunati, tra i quali i tre attaccanti Kalinic, Favilli e Di Carmine: in attacco gioca Salcedo. In difesa torna Gunter e recupera Ceccherini. Prandelli si affida alla coppia Ribery-Vlahovic.
FIORENTINA-VERONA 1-1 (7' Veloso su rig., 19' Vlahovic su rig.)
Assistenti: Stefano Del Giovane (Sez. AIA Albano Laziale), Manuel Robilotta (Sez. AIA Sala Consilina).
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A Le pagelle di Juric: più forte delle assenze, l'Hellas Verona ha una precisa identità tattica
20/12 ALLE 12:23
di PIERPAOLO MATRONE @PIEROMATRONE
Più forte degli infortuni l'Hellas Verona, capace di guadagnare un punto sul campo della Fiorentina. Per Ivan Juric piena sufficienza dai quotidiani. La Gazzetta dello Sport sottolinea la precisa identità tattica della formazione scaligera, proprio per merito dell'allenatore ovviamente. "Dimostra che il suo Verona sa essere più forte anche delle tante assenze", scrive il Corriere dello Sport. Per Tuttosport può essere soddisfatto del pareggio dopo una partita in cui si scatena in panchina.
TMW: 6
La Gazzetta dello Sport: 6
Corriere dello Sport: 6
Tuttosport: 6
Corriere della Sera: 6
ALTRE NOTIZIE Fiorentina-Verona, la moviola della Gazzetta dello Sport: no il primo rigore, dubbio il secondo
20/12 ALLE 10:27
di ANDREA PIRAS
Lascia qualche perplessità la direzione arbitrale di Fiorentina-Verona da parte di Francesco Fourneau. Come riporta la Gazzetta dello Sport nella sua consueta moviola, il rigore del vantaggio scaligero mostra diversi dubbi. Il contatto Barreca-Salcedo, si legge, "non sta in piedi". Il direttore di gara, dopo 3 minuti 50 di check va al monitor per confermare la decisione presa in partenza. Dubbia anche la cintura, che appare lieve, di Gunter su Vlahovic per il pareggio della formazione di Prandelli. Severo il primo giallo a Bonaventura per una sbracciata su Ceccherini, graziato il centrocampista al 33' per una situazione analoga sempre allo stesso difensore gialloblu.
LE PAGELLE Le pagelle del Verona: Dawidowicz spegne Ribery, Rűegg ottimo impatto, esordio per Yeboah
19/12 ALLE 20:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Silvestri 6 Controlla la situazione senza correre pericoli. Un paio di uscite per liberare l'area da alcuni palloni vaganti. Unico brivido il colpo di testa di Milenkovic che lambisce il palo.
Dawidowicz 6,5 Gli tocca Ribery, sulla carta l'uomo più pericoloso della formazione di Prandelli. Lo segue come un segugio, senza concedergli tregua alcuna.
Gűnter 5,5 Ingenuo quando provoca il calcio di rigore per un fallo su Valhovic. Fatica a contenere la dirompente fisicità del centravanti viola. Al rientro dopo diverse settimane mostra una condizione non ancora al top. Esce a inizio ripresa. (dal 5' s.t. Magnani 6,5 Fa valere la sua stazza nel confronto diretto con Vlahovic. Dal momento del suo ingresso in campo l'attaccante viola sparisce dai radar.)
Ceccherini 6 È un ex e ci tiene a fare bella figura. Sbroglia alcune situazioni senza badare al ricamo. Si va valere di testa, beccandosi anche una brutta gomitata da Bonaventura che avrebbe meritato il secondo giallo e, quindi, il rosso.
Faraoni 6 Rimane in zona a controllare le pericolose folate di Barreca, raddoppiando all'occorrenza su Ribery.
Veloso 6,5 Regia attenta ma essenziale. Duella con l'ex Amrabat facendo valere il suo superiore tasso tecnico. Trasforma il rigore con consumata freddezza mandando pallone da una parte e portiere dall'altra.
Tameze 5,5 Per troppa sufficienza perde pericolosamente due palloni in uscita, per fortuna senza danni. Combatte con impegno ma manca la qualità. (dal 25' s.t. Ilic 6 preciso ed elegante, senza strafare)
Dimarco 6 Prestazione volta più a contenere che a offendere. Riduce al minimo le scorribande nell'altra metà campo.
Lazovic 5,5 Indossa l'abito da trequartista, non certo il suo preferito e si vede. Unico lampo quando dopo un pregevole uno-due con Colley si presenta davanti a Dragowski ma non riesce a trovare il pertugio giusto (dal 25' s.t. Rűegg ottimo impatto sul match. Porta un pò di brio. Si rende pericoloso con un'incursione centrale)
Zaccagni 5,5 All'inizio è uno dei più vivaci. Cala con il passare dei minuti, fino al cambio. (dal 32' s.t. Yeboah s.v. mette in bacheca il suo primo gettone in serie A)
Salcedo 5,5 Protagonista dopo pochi minuti quando per un contatto, apparso dubbio ai più, procura il calcio di rigore del vantaggio. Soffre la fisicità di Pezzella che lo sovrasta senza dargli respiro. (dal 1' s.t. Colley 6 Ispirato, contribuisce a rendere più vivace la manovra offensiva. Pregevole l'uno-due con il quale innesca Lazovic che si presenta solo davanti al portiere. )
Juric 6,5 Deve ancora una volta fare i conti con le diverse assenze e, soprattutto, con la mancanza di una prima punta di ruolo. La squadra produce il solito pressing aggressivo ma è meno produttivo del solito. Buona la gestione dei cambi con i quali nella ripresa la squadra trova nuova vitalità. Il punto è comunque meritato e decisamente di grande valore.
SERIE A Serie A, la classifica aggiornata: la Fiorentina resta nei bassifondi, aria europea per il Verona
19/12 ALLE 17:15
di GIACOMO IACOBELLIS
Nessun vincitore né vinto nella prima sfida valida per il 13° turno di Serie A: 1-1 tra Fiorentina e Verona, che si spartiscono quindi un punto a vicenda grazie a due calci di rigore. Questa la classifica aggiornata del torneo:
Milan 28
Inter 27
Juventus 24
Roma 24
Napoli 23
Sassuolo 23
Verona 20*
Atalanta 18**
Lazio 18
Udinese 14**
Sampdoria 14
Cagliari 13
Bologna 13
Parma 12
Benevento 12
Spezia 11
Fiorentina 11*
Genoa 7
Torino 6
Crotone 6
* Una partita in più
** Una partita in meno
SERIE A Le pagelle del Verona - Veloso la solita certezza. Zaccagni non gira, super Dawidowicz
19/12 ALLE 17:08
di DANIEL UCCELLIERI
Silvestri 6 - Spiazzato da Vlahovic in occasione del calcio di rigore. Per il resto ordinaria amministrazione.
Dawidowicz 6,5 - Francobollato di Ribery dal fischio d'inizio. Non molla mai e vince il difficile duello contro l'ex Bayern Monaco.
Ceccherini 6,5 - Tiene bene contro il suo ex compagno di squadra Vlahovic: non era facile, vista la stazza del serbo.
Günter 5,5 - Non era al meglio della condizione. Suo il tocco su Vlahovic che porta l'arbitro Fourneau ad assegnare il rigore alla Fiorentina. (Dal 50' Magnani 6,5 - Entra benissimo in partita, diventa subito padrone del gioco aereo)
Faraoni 5,5 - Si vede pochissimo quando c'è da spingere. Meglio in fase di copertura, ma è troppo poco.
Tamèze 6 - In marcatura fissa su Castrovilli, chiude di fatto gran parte del gioco della Fiorentina. (Dal 71' Ilic 6 - Entra in campo con il piglio giusto, portando tutta la sua freschezza)
Veloso 6,5 - Freddo dal dischetto, porta subito il Verona in vantaggio. È il cervello del Verona, quando ha il pallone fra i piedi lo mette in cassaforte.
Dimarco 6 - Si vede in fase di spinta, ma non riesce ad essere insidioso quando calcia con il suo mancino.
Lazovic 5,5 - Fatica in un ruolo che non è nelle sue corde. Ha una ghiotta occasione nella ripresa, ma spreca in malo modo (Dal 71' Ruegg 6 - Entra bene in partita, crea qualche problema alla retroguardia viola)
Zaccagni 5,5 - In calo rispetto alle ultime prestazioni. È il grande assente di giornata in casa verona. (Dal 79' Yeboah Ankrah S.V)
Salcedo 5,5 - Subito protagonista in area di rigore. Conquista il penalty trasformato poi da Miguel Veloso. Di fatto è l'unica cosa della sua partita.(Dal 46' Colley 6 - Sicuramente meglio rispetto al suo compagno di squadra. Inizia alla grande, poi cala col passare dei minuti)
Ivan Juric 6 - Più forte degli infortuni. Sceglie Salcedo in attacco, poi cambia con Colley ed il Verona cresce. Non smette mai di incitare e di guidare la sua squadra da bordo campo. Nel silenzio del Franchi si sente solo la sua voce.
SERIE A Le pagelle della Fiorentina - Amrabat guida contro l'ex, Ribery corre male. Vlahovic di carattere
19/12 ALLE 17:04
di DIMITRI CONTI
Dragowski 6,5 - Prova, senza successo, ad esorcizzare Veloso prima del rigore trasformato. Gli arriva davanti Lazovic, da lui ben murato, per il resto poco lavoro.
Milenkovic 6,5 - Sicuro nelle letture, nella sua porzione di campo c'è poca gloria per tutti, sia da terra che da cielo. Va anche vicino al gol, ma non direziona bene.
Pezzella 6,5 - Perfetto nei duelli individuali contro Salcedo: non lo lascia giocare. Poi entra Colley, e la musica cambia un po'. Ma lui concede sempre poco.
Igor 6,5 - Attore non protagonista nell'episodio del contestato rigore, mostra invece un approccio attento e lo conferma nell'arco dell'intero incontro.
Venuti 5,5 - La sua spinta non è costante, e quando c'è bisogno di provare a cambiare la partita, Prandelli lo chiama fuori dal campo.
(dal 60' Lirola 5,5 - Non è un ingresso incisivo quello di spagnolo: quando viene cercato dai compagni, finisce perlopiù per sbagliare la giocata).
Amrabat 6,5 - Sfida dell'ex, conferma le buone sensazioni degli ultimi tempi e disputa una prova di buon livello, provando a fare da guida nella sofferenza.
Castrovilli 5,5 - Tameze gli si francobolla addosso, limitandolo nell'inventiva e nel suo gioco. Non riesce a tirare fuori fino in fondo le sue doti migliori.
(dall'87' Cutrone s.v.)
Barreca 5,5 - Un mix tra ingenuità e sfortuna, propendendo ben più per la seconda, il suo intervento che causa il rigore. Prova a cancellarlo, ma non spinge con qualità.
(dal 60' Biraghi 6 - Non è il solito treno, ma entra in un momento della gara molto tattico, e il finale a favore dell'Hellas, in cui però tiene bene, non gioca a favore).
Bonaventura 5,5 - Rischia il cartellino rosso nel primo tempo e, visto che non sembra in una delle sue migliori giornate, è tra chi esce nel triplo cambio all'ora di gioco.
(dal 60' Callejon 6 - Quasi d'incoraggiamento, visto che viene chiamato all'ennesimo ruolo diverso in questa sua avventura fiorentina. Stavolta nel duo di trequartisti dietro la punta).
Ribery 5,5 - Non può bastare l'appoggio per Vlahovic nella circostanza del rigore a dargli la sufficienza. Sa fare altro: corre tanto, corre male. Esce sfinito.
(dall'85' Borja Valero s.v.)
Vlahovic 6,5 - Scaltro nel prendersi il rigore con Gunter, è anche freddo nel trasformarlo. Come pochi giorni fa: d'altronde, il carattere non gli manca. Deve affinarsi nel ruolo, però.
Allenatore: Prandelli 6 - Mazzata iniziale mica da ridere: pronti, via, un minuto e venti e viene fischiato un rigore contro, battuto sei giri d'orologio dopo e trasformato. Con l'Hellas avanti al Franchi le recenti paure rischiano di materializzarsi tutte assieme, ma non è così. La Fiorentina mantiene lucidità e sfrutta un episodio per pareggiarla quasi subito, grazie ad un altro rigore. Il primo tempo è complessivamente giocato meglio: la stessa intensità si vede nella ripresa, ma la qualità cala bruscamente. Il finale, poi, è una gran sofferenza: la sua squadra a fatica a creare occasioni vere e proprie, e i pericoli maggiori sono per l'Hellas. Da rinviare la prima vittoria in Serie A, almeno porta a casa il pari.
SERIE A La Fiorentina non riesce più a vincere: 1-1 al Franchi con il Verona. A segno Veloso e Vlahovic
19/12 ALLE 17:00
di DANIEL UCCELLIERI
Si è da poco conclusa la sfida fra Fiorentina e Hellas Verona. 1-1 il risultato al Franchi: al gol di Miguel Veloso su calcio di rigore, ha risposto Dusan Vlahovic, sempre dagli 11 metri.
Le scelte iniziali - Nella Fiorentina, a caccia ancora della prima vittoria in campionato da quando è tornato Cesare Prandelli sulla panchina viola, ci sono Igor e Barreca dal primo minuto: fuori Caceres e Biraghi. Davanti Ribery a supporto di Vlahovic. Nel Verona c'è l'ex Ceccherini in difesa, con Lazovic in versione trequartista alle spalle di Salcedo.
Verona subito in vantaggio - Passano pochi minuti ed arriva subito il primo episodio chiave della gara. Contatto Barreca-Salcedo in area di rigore, l'arbitro Fourneau indica subito il dischetto. Passano quasi tre minuti prima che il direttore di gara venga richiamato al monitor per valutare meglio il contatto: Fourneau conferma la sua decisione, Veloso si presenta dal dischetto e batte Dragowski.
Ancora un rigore, pareggio viola firmato Vlahovic - La Fiorentina trova il pari grazie al rigore trasformato da Dusan Vlahovic. Gunter tocca l'attaccante serbo in area e l'arbitro indica il dischetto. Dagli 11 metri il serbo non sbaglia e la Fiorentina agguanta il pari.
Gara nervosa al Franchi - Dopo il pareggio della Fiorentina al Franchi si è visto poco calcio giocato. Tanti falli, soprattutto a centrocampo, che hanno di fatto spezzettato il ritmo di gioco. Gara complicata per l'arbitro Fourneau, che nel primo tempo non è riuscito a tenere in mano la partita.
Girandola di cambi ad inizio ripresa - Il secondo tempo inizia con una novità: Colley al posto di Salcedo. Qualche minuto più tardi Juric inserisce Magnani al posto di Gunter, prima del triplo cambio viola: dentro Biraghi, Lirola e Callejon, fuori Barreca, Venuti e Bonaventura.
Che errore di Lazovic - Al minuto numero 67 il Verona ha una grande occasione per passare in vantaggio. Colley lancia Lazovic in velocità, l'esterno gialloblù si presenta a tu per tu con Dragowski ma calcia addosso al portiere viola.
Milenkovic sfiora il gol del vantaggio - Anche la Fiorentina ha una grande occasione per segnare. Sugli sviluppi di un calcio di punizione, Pezzella fa la sponda per Milenkovic, che gira di testa ma non trova lo specchio della porta per un soffio. È di fatto l'ultima emozione al Franchi, finisce 1-1 fra Fiorentina ed Hellas Verona.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
19 DICEMBRE 2020 #FiorentinaVerona 1-1: i gialloblù tornano dal ‘Franchi’ con 20 punti in classifica
Firenze - Il Verona porta a casa un punto prezioso dalla trasferta del ‘Franchi’ contro la Fiorentina, agganciando quota 20 punti in appena 13 gare di campionato.
Il primo tempo inizia nel migliore dei modi per i gialloblù, che al 3’ si guadagnano un calcio di rigore con Salcedo, atterrato in area da Barreca. Sul dischetto va Veloso che realizza l’11° rigore consecutivo per l’Hellas nella massima serie. Sempre un calcio di rigore riporta in parità la contesa al 18’: Fourneau giudica irregolare il tocco di Günter su Vlahovic, ed è lo stesso serbo a realizzare dagli 11 metri.
Nella ripresa è il Verona a rendersi più pericoloso, come all’11’ quando Magnani manda fuori di pochissimo un buon cross su punizione di Dimarco. Bellissima l’azione che porta Lazovic a tu per tu con Dragowski dopo una triangolazione con Dimarco e Colley, ma il portiere polacco para. Ottimi anche gli inserimenti di Rüegg - autore di ottime trame offensive - e di Yeboah, all’esordio assoluto con la maglia del Verona e subito molto attivo sul fronte d’attacco. Nel finale di gara l’Hellas è bravo anche a coprirsi e portare così a casa il punto, l’ottavo nelle ultime quattro trasferte contro squadre come Milan, Atalanta, Lazio e Fiorentina.
Ultimo impegno del 2020 mercoledì 23 dicembre, quando al 'Bentegodi' arriverà l’Inter (ore 18.30).