RECAP & IMPRESSIONI
La gara parte a ritmi piuttosto alti con il VERONA che dopo i primi minuti mette gli avversari alle corde per quasi 25 minuti senza tuttavia creare situazioni particolarmente pericolose perchè il GENOA si difende molto bene cercando poi la ripartenza veloce per cogliere di sorpresa i gialloblù.
Al 33° la prima occasione della gara capita sui piedi di PANDEV ma SILVESTRI fa buona guardia e subito la palla va a COLLEY che prova il coast-to-coast impegnando a sua volta PERIN.
L'HELLAS si produce in ottime combinazioni ma in tante, troppe, occasioni sbaglia facili appoggi vanificando il bel lavoro con errori pacchiani e banali perdite di palla...
Nella ripresa il tema si ripete col VERONA sugli scudi per ampi tratti di gara ma nell'ultimo tocco i gialloblù si perdono sempre con prevedibili crosso nel mezzo o palle basse puntualmente intercettate dalla difesa avversaria.
Dopo un'ora di gioco l'ingresso di KALINIĆ che viene subito ridotto a miti consigli, il GENOA dal canto suo addormenta il match e ottiene il punto che probabilmente inseguiva data l'estrema emergenza.
Si rivede più o meno la bigia gara di Parma dove i gialloblù, pur con buone trame, non riescono a produrre occasioni da gol: Il gioco c'è, l'aggressività pure ma, al contrario della passata stagione, manca la concretezza dalla trequarti in su dove per precipitosità o scarsa lucidità, la palla finisce sempre tra i piedi di chi è marcato o fra le braccia di PERIN.
Nonostante il netto dominio scaligero il match finisce così con uno scontato 0 a 0 sul quale i gialloblù non possono recriminare. LAZOVIĆ sempre in ombra, poco meglio FARAONI, goffo e farraginoso FAVILLI. Buone cose da parte di COLLEY forse il più pungente nel vertice alto.
Terzo clean-sheet stagionale ma le difficoltà a buttarla dentro potrebbero essere una vera palla al piede in quest'annata, speriamo che KALINIĆ entri presto in condizione...
LA PARTITA
Numerosi gli assenti in questo posticipo tra positivi al Covid Sars 2 e infortunati: JURIĆ dovrà fare a meno di 8 calciatori tra i quali i titolarissimi GÜNTER e ÇETİN in difesa, capitan VELOSO in mediana e BARÁK in mediana ma fortunatamente EMPEREUR e LOVATO tornano disponibili anche se non potranno essere al meglio mentre esordisce in maglia gialloblù CECCHERINI.
Seconda partita da titolare per ILIĆ in mediana affiancato da VIEIRA anche lui alla prima partita con la maglia scaligera mentre sulle esterne agiranno gli inamovibili FARAONI e LAZOVIĆ; sulla trequarti TAMÈZE e il talentuoso COLLEY in appoggio all'ex di turno FAVILLI confermato al centro dell'attacco.
9 gli assenti tra le fila di mister MARAN che rinuncia a BRLEK, CASSATA, CRISCITO, DESTRO, LERAGER, MALES e ZAPPACOSTA, PJACA e PELLEGRINI ancora alle prese col virus oltre agli infortunati STURARO e SCAMACCA, spazio quindi a PERIN fra i pali, BANI, ZAPATA e MASIELLO nella difesa a 3 GHIGLIONE, e CZYBORRA esterni nel folto centrocampo ospite completato da BADELJ in cabina di regia tra le mezzali RADOVANOVIC e ROVELLA.
Tandem d'attacco formato dall'esperto PANDEV e l'uzbeko SCHOMUDOROV alla prima da titolare dopo aver 'fulminato' il tecnico genoano che, in settimana, lo ha visto particolarmente 'in palla'.
Dirige il signor Antonio Rapuano della sezione AIA di Rimini.
SOLO VERONA PER METÀ DEL PRIMO TEMPO
11° BADELJ a gamba tesa su VIEIRA, giallo al centrocampista genoano.
12° ILIĆ in mezzo per la girata di testa di CECCHERINI sul primo palo: Palla a lato.
14° Tiro dal limite per ILIĆ: PERIN respinge in tuffo.
21° Bella iniziativa di COLLEY che si mette in proprio, dribbla un avversario e dal limite prova la conclusione: Tiro debole facile per PERIN.
24° Tutto di prima con FARAONI che si propone sulla destra e crossa bene al centro dove COLLEY non impatta al meglio di testa e PERINA abbranca in uscita alta, sulla ripartenza RADOVANOVIC conclude con potenza centralmente ma SILVESTRI fa buona guardia e respinge in tuffo...
BOTTA E RISPOSTA PANDEV-COLLEY
28° SCHOMUDOROV raccoglie dal fondo l'imbucata di PANDEV e la mette sul dischetto del rigore dove ROVELLA fortunatamente non trova la coordinazione e spara alto...
33° Gran palla di GHIGLIONE per PANDEV che supera LOVATO e ILIĆ sparando in porta: SILVESTRI salva la porta con un grande intervento! Sulla ripartenza COLLEY prova il cosat-to-coast e, decentrato nei pressi del vertice sinistro, prova un velenoso rasoterra che è deviato sul fondo da PERIN con qualche difficoltà.
41° Corner da sinistra di ILIĆ, FAVILLI sottoporta la schiaccia troppo di testa e la palla rimbalza sopra la traversa.
42° PANDEV col piede a martello sulla caviglia destra di VIEIRA: Cartellino giallo per il macedone (che forse meritava anche il rosso).
46° Dopo un minuto di recupero il signor Rapuano termina il primo tempo.
IL VERONA CI PROVA MA SI PERDE NELL'ULTIMO TOCCO...
47° TAMÈZE conquista palla sulla trequarti, carambola su COLLEY che imbuca per FAVILLI che lotta con MASIELLO e alla fine in area conclude debole sul primo palo col sinistro: Nessun problema per PERIN.
49° COLLEY precipitoso dalla distanza, ancora facile per PERIN che si inginocchia e raccoglie.
53° Fallo di TAMÈZE su BADELJ: Rapuano estrae il giallo.
54° LOVATO parte in contropiede solitario dopo aver murato gli avversari, GHIGLIONE lo butta giù e merita l'ammonizione puntualmente affibbiatagli dal direttore di gara.
56° COLLEY si libera in area e da sinistra calcia sul primo palo dove PERIN riesce a deviare sul fondo! Bella occasione per il gambiano.
IL GENOA ADDORMENTA IL MATCH
60° Esordio in maglia HELLAS per KALINIĆ che da il cambio a FAVILLI.
63° Esordio anche in casa GENOA con SCAMACCA che sostituisce SCHOMUDOROV.
67° È il turno di DIMARCO, esce EMPEREUR. LAZOVIĆ si sposta a destra mentre sulla mancina si piazza il nuovo entrato e FARAONI a destra scala sulla linea dei difensori.
69° Esce BANI tra le fila del GENOA, dentro GOLDANIGA.
72° ILIĆ sul primo palo per la girata di testa di FARAONI sul fondo.
79° MARAN si gioca le ultime carte dentro BEHRAMI, EBONGUE e PARIGINI per BADELJ, ROVELLA e PANDEV.
81° SALCEDO e ZACCAGNI prendono il posto di TAMÈZE e COLLEY.
FIAMMATA DI SALCEDO, PERIN VOLA!
84° DIMARCO batte il calcio di punizione procurato da ZACCAGNI: Sul palo lontano incorna pericolosamente SALCEDO ma PERIN vola e respinge!
85° Altro fallo di GOLDANIGA su ZACCAGNI: Stavolta Rapuano estrae il giallo.
Dopo quattro minuti di recupero il signor Rapuano termina la gara.
Ceccherini
Juric
VOTI
SILVESTRI Bravo in un paio di occasioni nel primo tempo soprattutto al 33° su PANDEV. Nella ripresa si limita a guardare i compagni da lontano, 6,5
CECCHERINI A volte goffo ma sempre efficace, buon esordio 6
LOVATO Schierato in mezzo ai compagni più esperti interpreta la gara con la solità personalità fornendo sicurezza a tutto il reparto. Brao bocia 6,5
EMPEREUR Si vede poco a sinistra ma svolge il compito senza sbavature, nel secondo tempo quando cala la benzina si impone col fisico 6 (gli da il cambio DIMARCO al 78°: Mette sulla testa di SALCEDO la palla della possibile vittoria ma anche un paio di cross di facile lettura in mezzo all'area: Non giudicabile)
FARAONI Stasera capitano cerca di sfondare a destra ma non trova mai la zampata. Con l'ingresso di DIMARCO scala a fare il terzo di difesa ed è provvidenziale nella chiusura su SCAMACCA all'80°: 6,5
VIEIRA Buona la prima in gialloblù anche se nel secondo tempo cala vistosamente 6
ILIĆ Buone cose in cabina di regia ma anche qualche errore sanguinoso sulla trequarti. Si distingue anche per qualche efficace ripiegamento difensivo, 6
LAZOVIĆ Assente ingiustificato nel primo tempo non si vede mai nemmeno nel secondo. Dove finito il Darko che saltava regolarmente i suoi opposti come birilli? Mai un'idea mai uno spunto... Forse la peggior partita del serbo in gialloblù 4,5
COLLEY Il ragazzo inizia in sordina però al 33° parte da fuori area e si fa tutto il campo impegnando PERIN da posizione molto decentrata, sua è l'unica occasione gialloblù nel primo tempo. Prova a tirare anche nella ripresa ma poi la birra termina e JURIĆ lo richiama in panchina: 6,5 (gli da il cambio ZACCAGNI al 71°: Entra benissimo in campo creando pericoli ad ogni tocco, ci si chiede perchè non sia partito dall'inizio e comunque sia entrato così tardi... 6)
TAMÈZE Più luci che ombre nei primi 45 minuti ma esce alla grande nella ripresa conquistando un sacco di palloni e provando anche la sortita in attacco 6 (gli da il cambio SALCEDO al 71°: Pericolosissimo il colpo di testa in chiusura di gara ma PERIN è purtroppo ancora più bravo nel salvare la propria porta! 6,5)
FAVILLI Spesso in fuorigioco ingaggia un duello all'arma bianca con ZAPATA e spesso ha la peggio, male in occasione del colpo di testa al 41°: 5 (gli da il cambio KALINIĆ al 60°: Entra bene per una decina di minuti, poi si perde un po' cercando di entrare negli schemi del mister. Gran tacco a liberare LAZOVIĆ: 6)
JURIĆ Sta imparando a conoscere i molti nuovi innesti di questa stagione dove forse ha molte più varianti che nella passata... Predica pazienza e serenità cercando di allontanare la pressione dai suoi ragazzi come deve fare ma anche oggi, nonostante le numerose assenze, riesce a mettere in campo una squadra che domina per trequarti di campo. Chiederei come mai ZACCAGNI sia stato in panca anche oggi visto che quando è entrato ha creato subito pericoli. 7
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Mister JURIĆ «Dovevamo concretizzare meglio le occasioni davanti alla porta, ma i ragazzi sono giovani e hanno fatto un'ottima partita, sono molto contento. C'è dispiacere perché sugli angoli potevamo fare meglio e Perin è stato decisivo in alcune occasioni. Oggi in campo avevamo solo due titolari dell'anno scorso (Faraoni e Lazovic) gli altri sono perlopiù bambini che hanno fatto un'ottima prestazione... Ribadisco che ci vuole chiarezza da parte della società. Bisogna far capire ai tifosi che abbiamo 15 giocatori nuovi e ripartiamo completamente da zero. Non deve mancare lo spirito giusto: dobbiamo pensare solo alla salvezza. Sapevo che non potevo trattenere certi giocatori, ma ora è importante la chiarezza: lottiamo per la salvezza, non sono arrivati top player ma tanti giovani. Lovato come Kumbulla? Matteo ha fatto bene oggi. Ma Kumbulla è un fenomeno. Noi comunque crediamo fermamente in Matteo, ci vuole calma ma può crescere tanto anche lui. Oggi comunque sono contento per tutta la squadra, questi ragazzi hanno giocato con tanta personalità, non me l'aspettavo nemmeno così tanta come hanno mostrato. Kalinic può dare ancora tanto: è sano fisicamente e può fare bene a Verona» TGGialloBlu.it
Mister MARAN tecnico del GENOA «La prestazione è stata positiva. I ragazzi hanno vissuto venti giorni incredibili: se andiamo a vedere le occasioni da gol reali ci siamo equivalsi. I ragazzi hanno dato tutto per ottenere questo risultato. Siamo stati con il timore di perdere un giocatore ogni giorno dopo i test. Credo che tutto questo abbia lasciato delle scorie, sia a livello fisico che a livello psicologico. Dobbiamo pensare a lavorare nonostante tutto: dovremo essere bravi a non abbatterci e a ricavare entusiasmo da partite come queste» TGGialloBlu.it
CECCHERINI «L’esordio in gialloblu? Sicuramente è stata una grande emozione. Ho cercato il più possibile di ascoltare i consigli dei miei compagni, che mi hanno aiutato a sentirmi subito a mio agio. La gara? Da parte nostra è stata una partita di grande intensità. Abbiamo cercato il gol in tante circostanze, soprattutto nel secondo tempo, quando abbiamo costretto a lungo il Genoa nella propria metà campo. Però è un buon punto in casa, perché queste sono partite equilibrate, in cui devono regnare attenzione e concentrazione. Basta una minima disattenzione e in Serie A qualsiasi squadra può punirti. Noi siamo stati bravi e attenti, abbiamo dominato il secondo tempo e non abbiamo avuto disattenzioni. Siamo stati tutti molto concentrati. Quanto conta essere sempre sul pezzo? Il mister spinge molto a riguardo: lavoriamo tanto sull'uno contro uno, sull'attenzione, sull'anticipo, sulle palle lunghe. Oggi tutti e tre noi difensori abbiamo fatto un buonissimo lavoro, concedendo pochissime occasioni al Genoa. I miei inserimenti? Mi è sempre piaciuto avanzare e farmi vedere sui calci piazzati. Oggi ho anche avuto delle occasioni, peccato perché avrei potuto sfruttarle meglio. La prossima gara contro la Juventus? Le motivazioni in partite del genere le trovi da solo. Mi aspetto una gara difficile, ma nulla è scontato. Noi andremo a Torino per fare la nostra partita» HellasVerona.it
Il portiere genoano PERIN a Sky Sport «Buon pari in emergenza? Possiamo dare solo un nome: squadra. Abbiamo passato davvero un periodo difficile con giocatori che si sono allenati pochissimo, compreso me. Abbiamo deciso di non avere alibi, di essere compatti e cercare di non ripetere la stagione dell'anno scorso. E' fondamentale fare punti e da queste partite passa il nostro percorso. Abbiamo vinto la prima partita col Crotone, a Napoli è stata una partita un po' strana. Il Verona era sulla bocca di tutti l'anno scorso e lo sarà anche quest'anno. A noi piacerebbe, con il lavoro giornaliero e con la compattezza di squadra, riuscire a sorprendere le persone. Senza fare voli pindarici, senza dire che faremo una grande stagione. L'obiettivo è la salvezza e lo sappiamo. Però dentro di noi ci deve essere il seme della sorpresa per i tifosi, per la gente che sta soffrendo e ci tifa. Desideriamo migliorare la stagione dell'anno scorso. Quale è stato il momento più difficile? L'inizio. Non mi va di fare polemica, ma degli attacchi secondo me insignificanti che ci sono stati. E' una malattia subdola, non sai mai dove la prendi e come la prendi. Siamo giocatori ma siamo persone normali. Come le altre persone andiamo a cena, sempre protetti con la mascherina. La società sta facendo un lavoro straordinario, i dottori non ci hanno fatto mancare nulla. Mi sento di fare un plauso da parte della società che sono stati strepitosi. Cosa non mi è piaciuto? I classici cliché sul giocatore che non sta attento ed è superficiale, Non mi sono ritrovato così come tanti miei colleghi, ogni tanto dobbiamo alzare la testa e dire quello che pensiamo perchè ci siamo stufati di passare per quelli che scherzano e ridono e sono superficiali. Siamo persone come tutti quanti e affrontiamo le cose con grande dignità e umiltà. Siamo tutte persone ed esseri umani e capita» TuttoMercatoWeb.com
Il centrocampista genoano RADOVANOVIC a Sky Sport «Per me questo pareggio è come una vittoria. I tanti ragazzi che hanno giocato hanno risposto bene. Lo dedico ai compagni a casa che hanno ancora il covid e che hanno sofferto con noi... Ho ancora tanta adrenalina. Mi sento bene. Erano 8 mesi che non giocavo 90 minuti dopo l’infortunio a Bologna, poi ho avuto anche il covid e sono arrivato a questa partita dopo solo 4 allenamenti. Il futuro? Chiedo la salute di tutti noi, ci sono tante partite e abbiamo bisogno di tutti» CalcioHellas.it
L'ex centrocampista AMBROSINI dagli studi Sky «Il Verona deve mantenere la pazzia che l'ha condizionata la stagione scorsa. Lo può fare, può ripetere la scorsa stagione. Ha molti giocatori tecnici, gli mancherà tanto Pessina che gli dava una grande mano in mezzo al campo quando mancava Veloso. Tamèze è un giocatore più solido, Juric ha bisogno di imprevedibilità. È una squadra che vuole stupire ma ha bisogno di un attaccante» TuttoMercatoWeb.com
Negli anticipi di Sabato: Sonante 4 a 1 del NAPOLI al 'San Paolo' ai danni di un'irriconoscibile ATALANTA, fanno però scalpore anche il 3 a 0 della SAMP sulla LAZIO ed il CROTONE che ferma la JUVE sull'1 a 1.
A più di 4 anni dall'ultima volta il MILAN torna a vincere il derby con l'INTER grazie alla doppietta di IBRAHIMOVIC.
7 gol in BOLOGNA-SASSUOLO con i neroverdi che sbancano il Dall'Ara grazie ad un autogol e colpo esterno anche per il CAGLIARI che batte il TORINO al Comunale per 3 a 2.
SPEZIA sotto di due gol con la FIORENTINA dopo meno di 4 minuti ma dopo una prova di carattere i liguri guidati da ITALIANO la pareggiano con gli ex gialloblù VERDE e FARIAS.
Primi punti per l'UDINESE che batte il PARMA all'88° con il gol di PUSSETTO che fissa il punteggio sul 3 a 2.
0 - Il #Verona non ha subito alcun gol nelle prime tre sfide casalinghe stagionali in Serie A per la prima volta dalla stagione 1971/72. Blindato.#VeronaGenoa
20 OTT 2020 JURIC LI HA ZITTITI TUTTI
Ci sono i blablabla, gli “intortati” da Setti, i più realisti del re (o papisti del Papa, fate voi), quelli che scambiano il calcio per la play station e arrivano finanche a dire che “il Verona si è rafforzato”. Poi, per fortuna, c’è Ivan Juric, il dirompente Juric, che zittisce i pretoriani di Ranzani o gli apologeti del settismo, infinocchiati dalla narrazione ufficiale.
Juric che con maggiore autorevolezza ha detto, sia domenica che ieri sera nel post-Genoa, quello che si era già asserito più modestamente in questo spazio: il Verona esce indebolito dal mercato e si è persa un’occasione rispetto alle possibilità economiche a disposizione. Apriti cielo, sembrava che per taluni avessi commesso reato di lesa maestà. Guai a pensare, guai a prendere atto della clamorosa realtà, vade retro spirito critico.
Certo, come ho scritto e ribadito in tutte le salse, la mediocrità imposta da Setti basterà a salvarsi, quindi dal suo (contabile) punto di vista ha ragione lui. Ma non prendiamoci in giro. Setti ha venduto tanto e bene senza alzare come doveva l’asticella degli investimenti. Come lo studente che si accontenta del 6 quando con un piccolo sforzo potrebbe ambire quantomeno al 7. Basta guardare l’undici titolare sceso in campo ieri contro un esangue Genoa martoriato dal Covid. E’ il famoso piccolo cabotaggio a cui accennavo nelle settimane scorse. Certamente ci sono dei giovani interessanti (Lovato su tutti), altri giocatori si affermeranno. Ma il punto non è quello: è l’impostazione di fondo, del continuo minimo sindacale, delle perenni scommesse a pochi euro, che è intollerabile.
Affidiamoci a Juric e a un gruppo di giocatori che, mi auguro, potrà ben assortirsi. soffriamo e godiamo con il nostro Verona sul campo. Perché se si butta lo sguardo sui piani alti la realtà è incolore. Con buona pace dei ruffiani e di chi, come gli struzzi, mette la testa sotto la sabbia.
Francesco Barana
20 OTT 2020 LA FASTIDIOSA TRASPARENZA DI JURIC
Ivan Juric è così: dritto come un ago, con la lingua ruvida come la carta vetrata. Ma è uomo vero. Ha detto quello che pensava come sempre. Non c’è nessun calcolo nelle sue parole, Juric non è machiavellico. E’ solo diretto e puro. Convinto che la trasparenza e l’onestà siano il bene più prezioso da difendere. Valori che nella scorsa stagione hanno reso il Verona la squadra rivelazione della serie A e portato svariati milioni di euro nelle casse della società.
Poteva risparmiarsi la filippica di domenica mattina, vigilia del match con il Genoa? Certo, poteva. Si sarebbe risparmiato anche critiche e avrebbe evitato una pericolosa “fibrillazione” interna. Ma non sarebbe stato Ivan Juric. Snaturare un allenatore del genere, così bravo, così attaccato al lavoro, così lontano dalle logiche affaristiche, sarebbe l’errore più grande che si possa commettere. Perché il Verona, questo Verona e quello del domani non possono prescindere da Juric. Juric è imprescindibile, un bene prezioso che Setti ha scovato e tenuto a Verona. Un bene anche scomodo perchè senza mezze misure e senza diplomazia. Ma perché Juric ha detto quelle cose, ridimensionando il mercato (buono) del Verona?
Non serve un genio per capirlo e lo stesso Juric lo ha spiegato: era evidentemente irritato dalla versione “sborona” di Setti, quello che alla fine del mercato è tornato a fare il ganassa: ho speso una follia, non so neanch’io quanto e via di “vince chi piscia più lungo”. Quel Setti lì è veramente insopportabile e fa a pugni con l’altro che quando vuole sa essere umile e anche intelligente.
Quel Setti lì, deve aver pensato Juric, merita una bella ridimensionata, perché non ha capito nulla. Non ha capito che quest’anno si riparte da zero e che il nostro scudetto sarà ancora una volta la salvezza. Non ha capito che ha fatto il minimo indispensabile per lottare contro Benevento, Crotone, Spezia e tutte le altre, sperando di metterne un’altra volta almeno tre dietro. Non ha capito che non è il momento di alzare la cresta, neanche un secondo, perché se dici alla gente che hai fatto follie, poi magari la gente si aspetta l’Europa quando invece hai giusto giusto una squadra che lotta per salvarsi. Non ha capito, soprattutto che è stato merito di Juric se ha portato a casa tutti quei soldi, frutto di un lavoro eccezionale e forse irripetibile.
Ecco Juric ha detto quelle cose molto dure, pensando probabilmente solo al Setti “ganassa”, senza considerare che lo ascoltavano tutti. Anche i tifosi che amano Juric capo di una banda di bambini “terribili” e non l’allenatore lamentone degli ultimi tempi. E lo ascoltava, fatto non secondario, anche la squadra dove ci sono giocatori a cui può anche non far piacere che il loro tecnico non li consideri adeguati.
Poi però arriva la gara con il Genoa. E il Verona che ha sette undicesimi diversi dalla scorsa stagione ma che ha già la sua identità figlia dell’uomo dritto come un ago e con la lingua ruvida come la carta vetrata, fa la solita partita generosa, orgogliosa e per certi versi bellissima. Un Verona che ha sette punti in classifica, (cinque se togliamo la vittoria a tavolino con la Roma), che ha preso solo un gol, miglior difesa della serie A e che d’ora in poi potrà solo migliorare soprattutto in quella maledetta fase realizzativa che rappresenta un cruccio da sempre.
Setti, quello intelligente, sa perfettamente che il merito di tutto ciò è di Ivan Juric pur con la sua trasparenza fastidiosa. Molto meglio comunque dei falsi leccaculi che lo hanno attorniato fino a pochi mesi fa e che ci tormentavano in campo e fuori con i più brutti e indegni Verona della storia.
Gianluca Vighini
19 OTT 2020 IL PAGELLONE DI VERONA-GENOA
SILVESTRI 7 Un miracolo su Pandev che, quasi a botta sicura, si fa ipnotizzare dal portierone azzurro. Un paio di belle parate e in generale una prestazione di grande sicurezza. Si trova davanti una difesa del tutto inedita ed è bravo, con i suoi consigli da fratello maggiore, ad accompagnare soprattutto Lovato. Che non sbaglia un colpo.
CECCHERINI 6 Prima con la maglia del Verona, prima da titolare. Se la cava bene, senza grandi problemi e sempre bravo a controllare gli attaccanti del Genoa. C’era un pizzico di timore, alla vigilia, per l’intesa con i compagni di reparto, e invece tutto è filato liscio. Bene anche quando la difesa è passata a quattro.
LOVATO 7 Mah, non so cosa ne pensiate voi, ma secondo me questo è un gran bel giocatore. Per lunghi tratti segue Pandev a uomo e questo, per citare Flavio Tranquillo, paga i giusti dividendi. Non ricordo un pallone che sia uno giocato male o con sufficienza. Coi piedi o di testa, sono tutte sue. Fondamentale la fiducia che sente da parte di Juric. Così crescono i giovani, così diventano patrimonio del Verona. Possibilmente non da svendere alla prima offerta.
EMPEREUR 6 Rientrava da un problemino fisico, che è parso completamente superato. Non è costretto quasi mai a forza, controlla con disinvoltura e in un paio di occasioni è provvidenziale in chiusura. Spettacolare una diagonale in scivolata, che ha evitato che la situazione si surriscaldasse in area di rigore. Un battibecco con Scamacca lo innervosisce, così Juric lo richiama in panchina.
DIMARCO (dal 21′ s.t.) 6 Un paio di palloni giocati con poca determinazione, ma nel complesso aiuta la squadra in impostazione.
FARAONI 7 Per corsa, sapienza tattica, generosità e qualità, in questo momento è l’unico che sembra veramente insostituibile in questi Verona. Ha una forza che impressione quando prova a inserirsi nelle più pericolose azioni d’attacco. Fisicamente è un monolite instancabile. Forse il ct Mancini dovrebbe dare un’occhiata anche a lui e non solo a Silvestri.
VIEIRA 6.5 Mi è piaciuto. Magari non sempre preciso però si è fatto trovare in tutte le azioni di costruzione di gioco. Fisicamente non è un colosso, ma gli avversari fanno fatica a togliergli il pallone dai piedi e a spostarlo. Contando che era la prima, direi promosso senza riserva. Gli serve tempo per entrare perfettamente nelle dinamiche gialloblù.
ILIC 6 Parte timidi, quasi nascosto tra le linee, poi col passare dei minuti prende confidenza e comincia a giocare tantissimi palloni. Di questi, però, ne perde un paio sanguinosi e senza grande pressione avversaria. Meglio potrebbe fare anche sui calci d’angolo, ma sto pallone fa davvero fatica a tirarlo su. Stanchissimo, finisce in debito d’ossigeno.
LAZOVIC 6- Qualche fiammata delle sue e una bellissima “trivela” nel primo tempo sulla quale non arriva in tempo Faraoni. Però è ancora lontano dal giocatore che lo scorso campionato ci ha fatto venire gli occhi a cuore. La condizione è ancora lontana, ma solo giocando potrà tornare quello di una volta. Rimane fondamentale per la filosofia di questa squadra.
TAMEZE 6 La qualità non gli manca, ma in questo caso secondo me fa un po’ fatica a trovare la giusta posizione in campo. Juric comincia mettendolo alto, nei due dietro la punta, ma poi lo fa indietreggiare più vicino alla metà campo, dove si sente più a suo agio. Ecco, diciamo che quando ha vicino Veloso, anche lui ne beneficia.
SALCEDO (dal 36′ s.t.) 6 Sale in cielo per il colpo di testa che fa urlare al gol, ma c’è Perin a rovinare la festa.
COLLEY 7 A tratti è devastante. Quando riparte non c’è giocatore del Genoa in grado di stargli dietro. Da cineteca una galoppata alla mezz’ora del primo tempo che non si trasforma in gol solo perché Perin, con le unghie, riesce a metterla in angolo. Una personalità da “senior” e tanta qualità. Ci farà divertire, tanto anche.
ZACCAGNI (dal 36′ s.t.) s.v.
FAVILLI 5.5 Non che di palloni gliene arrivino tanti, ma quelli che si ritrova tra i piedi e sul capoccione non sempre li gestisce bene. Zapata non è un bel cliente e il bomber gialloblù paga un po’ in esperienza. Fisicamente sembra ancora un po’ indietro, per cui mi aspetto che lavori ancora tanto durante la settimana e che, quindi, riesca a trovare la condizione ideale per entrare finalmente nel meccanismo di Juric.
KALINIC (dal 15′ s.t.) 6 Con lui in campo la squadra sembra girare meglio. I compagni si appoggiano bene e lui è bravo a non tenerla troppo tra i piedi. Indietro fisicamente, mette minuti preziosi nelle gambe.
ALL. JURIC 6.5 Inventa una difesa tutta nuova e, a conti fatti, è il miglior reparto della serata, con un Lovato eccezionale, che prolunga la tradizione vista con Kumbulla. Insiste con Favilli perché le alternative serie (in fatto di minuti giocabili) al momento non ci sono. Però, pur nelle difficoltà e nelle rimasticature, la sua squadra ha sempre una precisa idea di gioco, alla quale non rinuncia mai. Forse qualcosina in più la meritava, ma onestamente il Genoa, in grave emergenza, è uscito decisamente a testa alta dal campo.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Perin le para tutte: il Genoa rimaneggiato resiste a Verona Il portiere di proprietà della Juve salva i rossoblù al Bentegodi: i tentativi di Colley, Favilli e Faraoni sono vani
lunedì 19 ottobre 2020
FONTE: TuttoSport.com
Perin è un muro: il Genoa resiste a Verona Al Bentegodi il portiere rossoblù è protagonista di tante parate, che salvano la squadra di Maran. Il forcing dell'Hellas non va a segno
lunedì 19 ottobre 2020 22:46
FONTE: CorriereDelloSport.it
SERIE A, HELLAS VERONA-GENOA 0-0: LE PAGELLE Perin superman tra i pali, bene Colley all'esordio dal primo minuto. Badelj impreciso, a Shomurodov serve maggiore sicurezza.
DA SAMUELE RAGUSA
19/10 | AGGIORNATO 20 ORE FA
LA PARATA DI PERIN IN VERONA-GENOA
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HELLAS VERONA
Marco SILVESTRI 6: Poco impegnato dagli attaccanti del Genoa, si limita all'ordinaria amministrazione.
Matteo LOVATO 6: Non subisce l'esperienza di Pandev, si fa valere senza correre troppi rischi.
Federico CECCHERINI 6,5: E' lui il perno difensivo del Verona di Juric. Sempre al posto giusto, al momento giusto per sventare i pericoli.
Alan EMPEREUR 5,5: Soffre l'uno contro uno dei due terminali offensivi rossoblu e le iniziative di Shomurodov spalle alla porta.
dal 67' Federico DIMARCO 6,5: Prova a dare la scossa ai suoi spingendo sulla fascia sinistra, i suoi cross spaventano il Genoa.
Davide FARAONI 6,5: Attento in fase difensiva, pericoloso quando si getta all'attacco: è lui l'uomo in più dell'Hellas Verona.
Ronaldo VIEIRA 6: Guadagna falli e lotta a centrocampo. Pecca in fase di impostazione.
RADOVANVIC CONTRO VIEIRA IN VERONA-GENOA
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Ivan ILIC 6: Frizzante nel primo tempo, poco incisivo nella ripresa. Serve solo maggiore costanza.
Darko LAZOVIC 5,5: I pericoli del Verona dovrebbero passare dai suoi piedi. Oggi è poco lucido nell'ultimo passaggio.
Adrien TAMEZE 6: Sostanza e fisicità in mezzo al campo. Serve solo maggiore freddezza negli ultimi 25 metri.
dall'81' Eddie SALCEDO 6: Entra e prova a cambiare la partita. E' sua l'occasione più ghiotta dell'intero match: a negargli la gioia del gol c'è solo un super Perin.
Ebrima COLLEY 6,5: Non sente la pressione dell'esordio dal primo minuto. Lascia intravedere l'ottimo potenziale che lo ha guidato negli ultimi anni nel settore giovanile dell'Atalanta.
Andrea FAVILLI 5,5: La prima da ex dopo il suo arrivo al Verona. Spreca troppo sotto porta e non riesce a concretizzare le occasioni create.
dal 60' Nikola Kalinic 5,5: Deve ritrovare la condizione migliore, entra ma non dà il contributo sperato. Gli serve tempo...
All. Ivan JURIC 6,5: In assenza di pubblico, è lui il primo a incitare i suoi per gli interi 90 minuti. Cambi giusti quando la squadra inizia a calare, gli manca solo il guizzo dell'attaccante.
IVAN JURIC IN VERONA-GENOA
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GENOA
Mattia PERIN 7: E' lui il man of the match. Parate salva risultato che gli permettono di mettersi definitivamente alle spalle le ultime vicende extra campo.
Andrea MASIELLO 5,5: Non sempre attento in chiusura sui tentativi del Verona. Poco reattivo sugli inserimenti di Favilli prima e Kalinic poi.
Cristian ZAPATA 6,5: Guida il trio di difesa da marinaio esperto. Fa pesare la sua fisicità sui calci piazzati.
Mattia BANI 6: Fa il compitino, non concedendo troppo e allontanando il pallone senza troppi fronzoli quando possibile.
dal 69' Edoardo GOLDANIGA 5,5: La troppa foga gli costa anche l'ammonizione, serve maggiore lucidità.
Lennart CZYBORRA 6: Ha il compito di arginare le offensive di Faraoni, ci riesce senza mai andare in difficoltà. Da migliorare solamente l'apporto in fase offensiva.
Ivan RADOVANOVIC 6: Cresce con il passare dei minuti, l'affanno iniziale lascia spazio all'esperienza del veterano.
Milan BADELJ 5: L'ammonizione dopo 11 minuti poteva costare cara. Impreciso in fase di impostazione, non è certo il suo giorno migliore.
dal 78' Valon BEHRAMI S.V.
Nicolò ROVELLA 6,5: Di incoraggiamento. Ha del potenziale e la personalità non gli manca. Ne sentiremo parlare...
dal '78 Steve EBONGUE S.V.
Paolo GHIGLIONE 6,5: Onnipresente nel primo tempo, cala - ovviamente - nel corso della ripresa ma comunque sbaglia davvero poco.
Goran PANDEV 5,5: Passa dai suoi piedi l'unica vera occasione pericolosa del Genoa nel corso degli interi 90 minuti. Silvestri gli nega la gioia.
dal 78' Vittorio PARIGINI S.V.
Eldor SHOMURODOV 5,5: Sa tenere palla spalle alla porta, meno lucido in fase di conclusione. La prima apparizione in Serie A, comunque, non è da dimenticare.
SHOMURODOV IN VERONA-GENOA
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dal 64' Gianluca SCAMACCA 6: Sfrutta le assenze per mettersi in luce. Tocca pochi palloni ma sbaglia poco, sufficienza raggiunta.
All. Rolando MARAN 6,5: Fa il massimo considerando le tante assenze e le settimane non certo tranquille vissute dall'intero gruppo. Il pareggio, in questo caso, ha il sapore di vittoria.
SERIE A, PERIN SALVA IL GENOA, CONTRO IL VERONA FINISCE 0-0 Il Verona si schianta sul muro eretto da Perin: termina a reti bianche il posticipo della 4^ giornata al Bentegodi. Genoa dilaniato dalle assenze che riesce a limitare i danni.
DA SAMUELE RAGUSA
19/10 | AGGIORNATO 20 ORE FA
@samuele_ragusa8
L'ESULTANZA DI PERIN IN HELLAS VERONA-GENOA
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Ci pensa un super Perin a limitare i danni in un Genoa dilaniato dalle assenze. Finisce a reti bianche il posticipo della 4^ giornata di Serie A tra Hellas Verona e i rossoblu di Maran. Non mancano certo le emozioni al Bentegodi, con un Verona affamato di punti e di riscatto dopo la sconfitta subita contro il Parma prima della sosta. Il primo 0-0 della stagione di Serie A, e gran parte del merito è del portiere ospite Mattia Perin, provvidenziale in più di un occasione: nel primo temo l'uomo in più in casa Verona si chiama Colley, il giovane gambiano ex Atalanta capace di ambientarsi fin da subito nelle geometrie del gioco di Juric.
E' lui a rendersi pericoloso con inserimenti e conclusioni dal limite, trovando in ogni occasione la pronta risposta del portiere rossoblu. Il Genoa tiene il campo ma non affonda, così come nel secondo tempo, quando l'occasione più ghiotta arriva sulla testa di Salcedo: l'attaccate dell'Hellas, sugli sviluppi di un calcio di punizione, svetta più in alto di tutti e incrocia sul secondo palo. A salvare il Genoa ci pensa ancora una volta un provvidenziale Perin, che in tuffo salva la propria porta e il risultato. Esordio per Shomurodov tra le fila genoane e Kalinic in casa Verona: nessuno dei due, però, è riuscito a incidere in maniera decisiva. Un punto a testa, dunque: sorride il Genoa, si rammarica il Verona di Juric.
12' ILIC DALLA DISTANZA! Tentativo del centrocampista del Verona da fuori area: rasoterra insidioso che Perin blocca a terra!
33' CHE OCCASIONE GENOA! Azione in solitaria di Pandev che entra in area e calcia a botta sicura: Silvestri risponde benissimo! Calcio d'angolo per il Genoa!
34' CONTROPIEDE VERONA! Coast to coast di Colley in contropiede, conclusione ad incrociare che Perin riesce a deviare in corner con un grande intervento!
56' COLLEY PERICOLOSO! Ci prova ancora il gambiano, il migliore dei suoi! Conclusione sul primo palo che Perin disinnesca in corner!
84' PERIN SALVA IL GENOA! Grande intervento del portiere ospite sul colpo di testa di Salcedo!
MVP
Mattia PERIN - Dopo il calvario delle ultime settimane, il portiere del Genoa torna a rispondere presente nel miglior modo possibile: parate salva risultato e sicurezza tra i pali che hanno consentito ai rossoblu di portare a casa un punto importantissimo.
L'ANGOLO DEL FANTACALCIO
PROMOSSO - Ebrima COLLEY: Ottimo esordio dal primo minuto per l'ex Atalanta, manca solo il gol.
BOCCIATO - Milan BADELJ: Non eccelle in fase di impostazione, il cartellino giallo dopo pochi minuti poteva costare caro.
FONTE: EuroSport.it
SERIE A Verona-Genoa 0-0: Perin salva il risultato
Termina senza reti (primo 0-0 della stagione) un match ben giocato da entrambe le squadre. Merito al Genoa per aver saputo sopperire alle 13 assenze, la maggior parte causate dal Covid-19. Il Verona ha tentato in ogni modo di portare a casa i tre punti: ci hanno provato ripetutamente Faraoni, Colley, Favilli e Ceccherini senza esito. La squadra di Juric sale a quota 7, il Genoa va a 4 punti con una gara da recuperare
19 ott 2020 - 19:45
Un pari che vale, forse, come una vittoria. Il Genoa ha saputo sopperire a un numero 'infinito' di assenti, si è sacrificato e ha portato a casa un punto prezioso contro una squadra solida e valida come quella di Juric. Il Verona ha provato in ogni modo a vincere, creando diverse occasioni da rete e trovando sulla sua strada un Mattia Perin sempre pronto a sventare ogni minaccia. Alla fine il risultato di parità sembra quello più giusto anche se il Verona è stato dominante nella fase di possesso, ma il Genoa ha saputo difendere con grande ordine non disdegnando anche talune ripartenze pericolose. Dunque, si materializza al Bentegodi il primo 0-0 della Serie A 2020-21.
Scelte di formazione obbligate per Maran che ha gettato nella mischia il giovanissimo (classe 2001) Rovella e schierato Shomurodov dal primo minuto insieme a Czyborra. Juric ha cambiato ben cinque giocatori rispetto all'ultima gara e proposto Favilli come punta supportato da Ilic e Colley. La squadra di Juric è partita subito forte chiudendo il Genoa negli ultimi 30 metri e collezionando occasioni su occasioni. Con il passare dei minuti il furore agonistico dell'Hellas si è attenuato e il Genoa ha provato anche ad essere pericoloso con una buona conclusione di Pandev parata da Silvestri. Le chance per la squadra di Juric sono arrivate attraverso i tentativi di Ceccherini, Colley e Favilli nel primo tempo ma senza esito.
Nella ripresa la trama della gara non è cambiata. Il Verona ha continuato ad attaccare e il Genoa a difendere cercando di gestire anche le energie residue data la condizione non proprio ottimale di molti suoi giocatori. Perin è stato assoluto protagonista quando è riuscito a deviare in volo un pallone indirizzato all'angolino. Faraoni ci ha provato di testa, l'ingresso di Kalinic pensato da Juric non ha garantito all'Hellas quell'incisività sottoporta per scardinare la retroguardia rossoblu. Alla fine lo 0-0 è un risultato importantissimo per il Genoa. Per il Verona un punto che permette alla squadra di Juric di stazionare nella metà alta della classifica.
FONTE: Sport.Sky.it
L’Hellas non va oltre il pareggio contro un Genoa fortemente penalizzato dal Covid
By Stefano Pozza - 19 Ottobre 2020
La 4^ giornata del campionato di serie A vede scendere in campo l’Hellas contro il Genoa nel Monday Night.
Dopo la sosta per le nazionali si torna a vedere i club scendere in campo, e stasera per gli uomini di mister Juric una gara interessante per provare a fare punti. Dall’altra parte gli ospiti sono in grande difficoltà con il COVID che ha messo fuorigioco praticamente mezza rosa.
Inizia la contesa ed è il Verona a tenere il pallino del gioco, cercando di mantenere una buona qualità nel fraseggio. Dall’altra parte gli ospiti sono attendisti e si chiudono nella propria metà campo cercando di sorprendere i nostri con veloci ripartenze.
Alcuni interventi dei gialloblù sono parecchio violenti soprattutto ai danni di Tameze da una parte e Colley dall’altra. Proprio di quest’ultimo Al 33esimo l’azione più pericolosa con una bellissima ripartenza, corsa di 50 metri sulla corsi destra e tiro potente che costringe alla parata a terra Perin.
Il secondo tempo sembra decisamente molto più equilibrato ma con il passare dei minuti i nostri tornano alla carica. Minuto 60 esordio in gialloblù per Nikola Kalinic.
Qualche minuto più tardi Di Marco subentra ed Empereur, Salcedo e Zaccagni al posto di Tameze e Colley sono gli attori scelti per provare a togliere dalla parità il risultato.
Nel finale di gara la pressione è altissima, i gialloblù ci provano con Faraoni che di testa costringe alla super parata il portiere avversario.
Dopo 4 minuti di recupero si chiude in parità una gara ben giocata dal Verona, con il dispiacere per non essere riusciti ad ottenere il punteggio contro un Genoa dimezzato dal COVID.
FONTE: HellasNews.it
Hellas Verona miglior difesa del campionato dopo 360’
ottobre 20, 2020
La squadra di Juric, dopo le prime quattro giornate della Serie A, è la miglior difesa del campionato insieme al Milan, grazie al solo gol incassato a Parma.
Hellas Verona, 1 gol realizzato in quattro giornate
ottobre 20, 2020
Solo una rete sono riusciti a realizzare i gialloblù nei primi 360’, con Favilli alla prima in gialloblù contro l’Udinese. Il popolo dell’Hellas ora si aspetta i gol di Kalinic, ieri all’esordio, e quelli di Di Carmine, capocannoniere della squadra di Juric nella passata stagione.
Hellas Verona-Genoa 0-0, l’arbitro grazia Pandev per il fallo su Vieira
ottobre 20, 2020
In una partita senza troppi sussulti l’episodio al 42’ p.t.: Pandev in ritardo entra durissimo col piede a martello su Vieira. Rapuano vede, è sicuro nel mostrare il giallo e il Var non interviene, ma il macedone può definirsi graziato. Fonte: La Gazzetta dello Sport
All’Hellas Verona non basta dominare a lunghi tratti al Bentegodi, contro il Genoa, per imporsi. Nel posticipo della quarta giornata, i gialloblù si presentano contro la squadra di Maran con tante defezioni (8 indisponibili tra infortuni e positivi al Covid-19, ndr) confermando il 3-4-2-1 con Silvestri, Ceccherini, Lovato, Empereur; Faraoni, Vieira, Ilic, Lazovic; Tameze, Colley; Favilli.
Prima occasione al 10’ quando Lazovic vede la sovrapposizione di Ilic, palla in mezzo ma la difesa del Genoa chiude in calcio d’angolo. Passano due minuti ed il classe 2001 serbo, da sinistra, mette in mezzo ma il colpo di testa di Ceccherini si perde sul fondo. Ancora Ilic protagonista al 13’ quando ci prova dalla distanza, conclusione però centrale, bloccata a terra da Perin. Al 21’ Colley s’invola verso Perin ma il suo tiro è debole e centrale. Bella azione corale dei gialloblù, al 23’, sulla destra, con Faraoni che pennella per Colley ma il colpo di testa del n.90 non impensierisce Perin. Il Genoa si affaccia dalle parti di Silvestri prima con Radovanovic e poi con Rovella, ma è Pandev al 33’ ad impegnare il portiere gialloblù che è costretto a salvare in calcio d’angolo. Coast to coast di Colley subito dopo, attaccante che in diagonale obbliga Perin a chiudere in angolo. Al 41’ sugli sviluppi del calcio d’angolo di Ilic, colpo di testa deviato dal portiere del Grifone in corner. Primo tempo che si chiude a reti inviolate dopo 1’ di recupero.
La ripresa si apre con lo scambio tra Colley e Favilli, tiro che viene però bloccato da Perin. L’ex Atalanta ci prova da fuori area ma il destro è debole e centrale. Ci prova di testa Favilli al 10’ ma non inquadra la porta, sugli sviluppi del calcio d’angolo di Ilic. Ancora Colley, questa volta di sinistro, ma Perin è attento e chiude. Primo cambio per i gialloblù al 15’, con Kalinic al posto di Favilli. Tre minuti dopo serpentina di Lazovic e conclusione a giro del serbo, bloccata senza problemi da Perin. Secondo cambio per i gialloblù al 22’, con Dimarco per Empereur, con Lazovic che prende il posto di Faraoni ed il capitano che si abbassa sulla linea dei difensori. Al 31’ tacco di Kalinic per Lazovic, palla in mezzo ma la difesa del Genoa chiude nn calcio d’angolo. Doppio cambio per i gialloblù al 36’, con Zaccagni e Salcedo per Tameze e Colley. È proprio Salcedo a metterci la testa sulla punizione di Dimarco ma Perin si allunga bene e sventa la minaccia. Il forcing gialloblù non basta alla squadra di Juric per ottenere la vittoria ed al triplice fischio finale, dopo 4’ di recupero, Hellas Verona e Genoa si dividono la posta in palio.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
20 ottobre 2020 - 15:45 Il Verona è sempre giovane: i gialloblù restano i “baby” della A
L’età media dei giocatori dell’Hellas è la più bassa del quarto turno di campionato
di Redazione Hellas1903
Il Verona si conferma squadra giovane per eccellenza della Serie A.
Anche nella quarta giornata l’età media dell’Hellas è la più bassa del campionato, considerando tutti i giocatori impiegati, dall’inizio o a gara in corso.
Questa la classifica relativa elaborata formazione per formazione.
1. VER (24,6)
2. MIL (24,7857)
3. SPE (25,25)
4. CAG (26,066)
5. JUV (26,1428)
6. FIO (26,1875)
7. BOL (26,4)
8. SAS (26,5625)
9. TOR (26,733)
10. ROM (26,8125)
11. GEN (27,0625)
12. UDI (27,133)
13. NAP (27,1875)
14. ATA (27,5)
15. SAM (27,5625)
16. PAR (27,6428)
17. CRO (28,4)
18. INT (28,7692)
19. LAZ (29,0625)
20. BEN (29,3125)
VISTO DA NOI
20 ottobre 2020 - 08:13 Mister, take it easy. Tu sai come fare
Gli sfoghi di Juric e la Fiesta che può diventare Mercedes
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
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All’ennesimo sfogo di Ivan Juric di due giorni fa abbiamo temuto che qualcosa si stesse rompendo in casa Verona.
Gli sbotti del mister per un mercato al di sotto delle sue aspettative sembravano aver superato quella misura oltre la quale uno scontro in società sarebbe stato la naturale conseguenza.
Non è stato così perchè Setti e D’Amico (quest’ultimo ormai specializzato nel fare da sparring partner e da calmante all’indiavolato di Spalato) sono riusciti a far prevalere l’intelligenza di capire che comunque lui è l’uomo sine qua non di questo Hellas. Quindi che una rottura non è per nulla auspicabile e che un po’ di quella cosa indigesta va mangiata, fermo restando che un doveroso ”incontro” a sei occhi pare esserci stato.
Chiaro che non abbia fatto piacere l’ennesimo attacco a suon di diretti e ganci di “Ivan Drago”, che però non ha spiezzato in due nessuno. Il suo è anche un modo conosciuto di esprimere (e in questo caso evviva la libertà di espressione) le sue ansie e i suoi timori per la stagione.
Che non sia un 11 paragonabile a quello dello scorso anno è evidente. Del resto Rrahmani, Kumbulla, Amrabat e Pessina non ci sono più. Però, e qui già si vede il merito di D’Amico e la straordinaria capacità di Juric di entrare subito nella testa dei calciatori, le cose viste ad opera di Lovato, Ilic, Colley, Tameze, Vieira, Cecchini e compagnia entrante, ci inducono a un cauto ottimismo per il campionato. Attendendo che Kalinic (su “occasione e non pazzia” siamo d’accordo anche noi) carburi.
Per forza di cose sarà un Hellas diverso. Juric ieri ha confermato che la sfida di costruirlo nuovamente vincente (obbiettivo salvezza, naturalmente) lo appassiona non poco.
Si sa, è difficile confermarsi il secondo anno, tantomeno con una squadra rivoluzionata.
Ma siamo certi che per Juric questa sfida rappresenta, in un certo senso, il motore del suo lavoro.
Andare al massimo e a gonfie vele, pur con una onesta Fiesta rispetto alle Mercedes e Lamborghini degli altri.
Ma è una Fiesta col turbo, quantomeno, che solo lui può saper far andare a 8 mila giri senza bruciare il motore. E poi, chissà che questa utilitaria nei mesi si trasformi, come già accaduto, in un’auto di lusso.
Take it easy mister, tu sai come fare. E buon lavoro.
NEWS
20 ottobre 2020 - 12:28 Hellas, Kalinic sa già come si fa
Mezz’ora in campo per il centravanti. Condizione da trovare, ma l’impatto è chiaro
di Redazione Hellas1903
Ha giocato mezz’ora con l’Hellas, al debutto in gialloblù, e la sua presenza si è subito fatta notare.
La condizione è quella che è, come si sapeva, avendolo dichiarato con tutta evidenza quando si è presentato. Nikola Kalinic, al tempo stesso, ha dimostrato quale possa essere il suo impatto sugli equilibri del Verona.
Servono i gol a questo Hellas, che è pressoché a tenuta stagna dietro (una sola rete subita, miglior difesa della Serie A al pari del Milan che è in testa alla classifica) ma che non trova la porta (unica marcatura, quella di Andrea Favilli con l’Udinese),
Kalinic è stato ingaggiato per questo. Occorreva un finalizzatore, un Terminator. La sua storia, la sua esperienza, la sua classe: ecco che cosa è in grado di dare la punta croata al Verona.
Si è notata subita, la sua qualità. Appena entrato, uno scarico di tacco per innescare Darko Lazovic. L’Hellas, che sta premendo con maggior insistenza nei minuti che hanno preceduto il suo ingresso, ha recuperato metri, mettendo alle corde il Genoa.
Le occasioni per segnare sono aumentate. Clamorosa quella che ha visto Eddie Salcedo (a proposito: anche il suo innesto si è fatto sentire) colpire di testa, con Mattia Perin a negargli in gol con un miracolo.
Nei 4′ di recupero, è stato proprio Kalinic a sfiorare la correzione decisiva.
Urge essere pazienti, d’accordo. Forse con la Juventus, domenica, ci sarà modo di avere a disposizione il 29 gialloblù con maggior minutaggio.
Siamo soltanto alla quarta giornata e la certezza che c’è è che se Kalinic dovesse entrare appieno negli automatismi costruiti da Ivan Juric allora sì che il Verona avrebbe il bomber ideale per mettere al sicuro l’obiettivo.
Qual è? Per gli smemorati, sempre quello: salvarsi.
M.F.
@teofontana
NEWS
19 ottobre 2020 - 23:37 Verona, difesa di ferro: un solo gol subito
Hellas squadra meno battuta della Serie A alla pari con il Milan capolista
di Redazione Hellas1903
Getty Images
Un solo gol subito, terza partita con la porta inviolata per il Verona.
L’unica gara in cui l’Hellas ha incassato una rete è stata quella con il Parma, con la segnatura dopo nemmeno 30” della squadra emiliana, con la firma di Kurtic a punire una distrazione gialloblù.
Poi, con Roma e l’Udinese, e ora con il Genoa, il Verona non ha preso gol. Soltanto il Milan ha una statistica simile.
Il Verona ha la miglior difesa del campionato alla pari, dunque, dei rossoneri, in testa alla classifica dopo quattro turni e a punteggio pieno.
NEWS
19 ottobre 2020 - 22:57 Pagelle, quant’è bravo Lovato. Colley è uno sprinter. Favilli, che fatica
Dimarco entra bene. Ceccherini, debutto okay. Silvestri dà sicurezza, Lazovic non è brillante.
di Matteo Fontana, @teofontana
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SILVESTRI 6,5
Attento su Radovanovic, determinante su Pandev. Dà sicurezza a un reparto arretrato che è un inedito. Conferma di essere da nazionale per quanto è completo come portiere.
CECCHERINI 6,5
Prima va destra, dopo, nel giro dei cambi, si assesta a sinistra. Non indugia mai ed è preciso quando esce con la palla al piede. Dà chili e muscoli dietro: ce n’era bisogno.
LOVATO 7
Juric gli dà la grande responsabilità di prendere la guida della linea difensiva. Svolge il compito con calma olimpica, con la freddezza di un veterano. Aveva impressionato con la Roma, era piaciuto con l’Udinese, a Parma era uscito acciaccato. Il ragazzo c’è, eccome.
EMPEREUR 6
Pochi minuti con la Roma prima di farsi male, poi tre settimane di stop e rieccolo in campo. Buoni interventi in chiusura, mantiene la concentrazione finché ha energie.
FARAONI 6
Il confronto con Czyborra lo espone a dei rischi, perché il suo avversario diretto è potente e rullante quanto lui. Non è il caso di scoprirsi troppo e infatti solamente in poche occasioni riesce a farsi sentire nella metà campo genoana.
VIEIRA 6
Parte bene, spingendo forte e trascinando palloni fuori dalla mediana. Ci mette quantità, ma anche qualità. I giocatori del Genoa usano spesso le maniere brusche per contenerlo. Nel secondo tempo è meno efficace.
ILIC 6
C’è ancora lui al posto di Miguel Veloso. Gioca con personalità, scalda le mani di Perin con un tiro da fuori. Alterna tocchi di talento a momenti in cui finisce in ombra.
LAZOVIC 5,5
Titolare dopo due partite saltate per infortunio e metà tempo e spiccioli a Parma. Comincia piano, mai innescato sulla corsia di sinistra, e si vede con primi scatti significativi poco prima che la partita vada all’intervallo. Non sembra, tuttavia, ancora in buona forma.
TAMEZE 6
Come già con la Roma, parte dalla posizione di trequartista. Spunti di buona tecnica, la consueta generosità, va di frequente a dare supporto abbassandosi in ripiegamento. Sempre utile.
COLLEY 6,5
Esordio dal via. Velocissimo, quando punta l’uomo si fa sempre sentire. Va in fuga con un allungo da sprinter e Perin di distende per deviargli il diagonale. La situazione si ripete nei primi minuti del secondo tempo. Sempre vivacissimo.
FAVILLI 5
Decisivo con l’Udinese, aveva fatto flop a Parma, schiacciato da Bruno Alves, con il peso di un errore grave sottoporta. Giù l’elmetto, va in battaglia, ma fa fatica. Sbatte contro Zapata per un tempo, apre il secondo con un tentativo che Perin blocca senza affanni. Combina poco.
KALINIC 6
Entra a 30’ dalla fine. La condizione è ovviamente incerta, ma la classe non è acqua.
DIMARCO 6,5
Dà il cambio ad Empereur, sale a sinistra, scodella in area, su punizione, il pallone che Perin toglie dalla porta sul colpo di testa di Salcedo. Aggiunge parecchio brio sulla fascia e il suo mancino è una delizia.
SALCEDO 6
La sua incursione aerea impone a Perin di compiere una sontuosa parata.
ZACCAGNI ng
JURIC 6
Sconta le tante assenze e schiera un Verona che ha l’identità che abbiamo imparato a conoscere. Squadra combattiva, tenace, con grande spirito. Manca la capacità di essere mordaci quando c’è da fare gol. Quando inserisce Kalinic si vede che i margini di miglioramento in questa direzione sono parecchi.
NEWS
19 ottobre 2020 - 22:37 Perin para tutto, Verona bloccato sullo 0-0 dal Genoa
Grande gara di Colley, debutto per Kalinic. Ma il gol non arriva
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
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Finisce 0-0 tra Verona e Genoa con Perin che tiene a galla i suoi con interventi decisivi.
Un Hellas incerottato ce la mette, gioca bene, non subisce (bravi i difensori chiamati alla bisogna), ma non trafigge il Grifone che ringrazia il suo portiere
FORMAZIONI
PRIMO TEMPO
Il Verona inizia bene, solito pressing alto e il Genoa va in difficoltà. L’Hellas non riesce però a concludere e Perin osserva, seppur preoccupato. Colley è subito protagonista con la sua velocità a guadagnare metri di campo. al 23′ Perin rischia con uno stop errato con Favilli che quasi ne approfitta.
al 25 Radovanovic calcia ad incrociare e Silvestri respinge. La gara si ravviva e il Genoa reagisce. Rovella mette alto di non molto un tiro su punizione.
Il pericolo maggiore lo crea Pandev al 33′. Il macedone entra in area e calcia su Silvestri che respinge. Gli risponde Colley con una fuga di 50 metri che si conclude con un diagonale neutralizzato da Perin. Il Verona spinge di nuovo, Colley ne è l’anima. Favilli sugli sviluppi di un corner schiaccia troppo la palla di testa e Perin mette oltre la traversa. Al 42′ Pandev rischia il rosso per un fallaccio su Vieira, è solo giallo quello sventolatogli da Rapuano.
SECONDO TEMPO
Dopo un minuto Favilli sfiora il gol dopo una grande azione di Colley che gli serve l’assist. Ancora Colley al 49 prova dal limite, Perin para ancora. Tameze e Ghiglione rimediano ammonizioni, poi al 58′ Perin salva ancora su Colley, assoluto protagonista tra i gialloblù.
ENTRA KALINIC
Kalinic debutta al 61′ prendendo il posto di Favilli, poi Dimarco sostituisce Empereur, Faraoni si abbassa e Lazovic va a destra. La gara non ha sussulti, poi dopo l’80’ cambi a ripetizione.
PERIN SALVA SU SALCEDO
Perin è il migliore del Genoa e lo conferma all’86’ quando para volando su un colpo di testa di Salcedo pescato da Lazovic da punizione.
KALINIC PER POCO..
All’ultimo minuto di recupero Faraoni mette in mezzo dalla destra per Kalinic. Il colpo di testa in tuffo non è fortunato e finisce sul fondo
Vista l’emergenza infortuni, il punto non è da buttare.
FONTE: Hellas1903.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: Lazovic padrone, Kalinic può fare di più
del 19 ottobre 2020 alle 22:45
di Alessandro Righelli
Hellas Verona-Genoa 0-0
Silvestri 6: non risca eccessivamente ma si fa trovare pronto sugli acuti avversari.
Lovato 6,5: gioca bene entrambe le fasi, con particolare attenzione sui ripiegamenti difensivi.
Ceccherini 6: soffre un poco le giocate di Pandev, ma nel complesso una gara sufficiente.
Empereur 6,5: a parte qualche errore in fase di ripiegamento, gioca con impegno e giusta cattiveria.
(dal 22' s.t. Dimarco 5,5: non sempre lucido nelle coperture, ci si poteva aspettare di più. )
Faraoni 6,5: ripulisce spesso i palloni sporcati da deviazioni dei propri compagni. Bene anche in fase offensiva.
Tameze 6: primo tempo sicuramente meglio, poi la stanchezza la fa da padrona e sparisce dal campo.
(dal 36' s.t. Salcedo: s.v.)
Vieira 5: troppi errori di misura e poco al centro dell'azione. Poteva sicuramente fare meglio.
Lazovic 6,5: sfrutta molto bene la sua velocità, inserendosi negli spazi e creando molte difficoltà agli avversari. Pecca solamente sull'ultima scelta, a volte la più complicata, a volte quella più sbagliata.
Colley 6,5: anche lui sfreccia spesso sul suo lato per trovare le imbucate vincenti, anche se sotto porta non è lucido come dovrebbe.
(dal 36' s.t. Zaccagni: s.v.)
Ilic 6: ci prova spesso, anche dalla distanza, ma poteva fare meglio, alla luce delle sue buone doti tecniche, con più precisione e cattiveria.
Favilli 5,5: cerca di farsi largo tra le maglie dei difensori avversari ma sbatte contro il loro muro, soprattutto su Bani.
(dal 15' Kalinic 6: prova a prendersi sulle spalle la squadra sin da subito, ma non si rende molto pericoloso. Premiato l'impegno.)
All. Juric 6: la squadra gioca bene e mantiene il pallino del gioco grazie anche alle sue direttive. Giusti i cambi in una fase di gioco dove la stanchezza ha predominato.
FONTE: CalcioMercato.com
NEWS Juric su Kalinić: «Ho visto piena disponibilità. Verona è il posto giusto per lui»
Ivan Juric ha parlato ai microfoni di Sky su quello che si aspetta da Nikola Kalinić: «Sono stato chiaro con lui prima che venisse qua. Gli ho detto chiaramente le cose, se lui ha accettato di venire per una squadra per lui piccola, sa cosa gli aspetta. Ho visto grande disponibilità da parte sua. Lui sa che non è più al Milan o all'Atletico Madrid. C'è meno lusso, ma se gli piace giocare al calcio questo è il posto giusto».
RASSEGNA STAMPA Corriere di Verona: "Molto Hellas, solo un punto. Ma è vietato fare gli schizzinosi"
20/10 ALLE 09:34
di ALESSANDRO TEDESCHI
"Molto Hellas, solo un punto. Ma è vietato fare gli schizzinosi", titola stamane il Corriere di Verona dopo il pareggio ottenuto ieri sera contro il Genoa. Un punto da tenere senza bisogno di turarsi il naso, vietato infatti fare gli schizzinosi nel contesto attuale dell'Hellas Verona. Tante le turbolenze causate dalle parole di Ivan Juric alla vigilia: "Non ci siamo rafforzati. Sul mercato è stato fatto il minimo indispensabile. Abbiamo fatto un piccolo passo quando dovevamo farne dieci". La banda di Juric ieri ha attaccato il Genoa senza trovare la via della rete. Non basta per vincere, ma per l'Hellas, tra le tante difficoltà, basta per muovere la classifica.
RASSEGNA STAMPA Il Secolo XIX sul Genoa: "Un pari che sa di vittoria. Il Coronavirus è alle spalle"
20/10 ALLE 09:03
di ALESSANDRO TEDESCHI
"Un pari che sa di vittoria. Il Coronavirus è alle spalle", titola Il Secolo XIX stamane in edicola. Baci e abbracci in mezzo al campo a fine partita, come se al Bentegodi fosse arrivata una vittoria. Il punto conquistato dal Grifone ha il sapore dell'impresa. Il Genoa si è dimostrato più forte delle difficoltà, ha reagito e si è portato a casa un punto. Senza segnare è vero, ma anche senza subire reti. Un punto per tornare a sorridere e ricominciare.
NEWS Verona-Genoa 0-0: prima partita della stagione senza gol
Il Verona non riesce a superare il Genoa in una gara dominata dall'Hellas che però è mancato nella finalizzazione. Finisce quindi in parità, 0-0 il match contro i rossoblu e dietro questo risultato c'è una piccola curiosita. Dopo quattro giornate, questo è il primo 0-0 nella stagione in corso di Serie A.
NEWS SkySport; "Il Genoa «resiste»: 0-0 con il Verona al Bentegodi"
20/10 ALLE 07:30
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
fonte Sky Sport
Il posticipo del lunedì sera tra Verona e Genoa finisce con un pareggio a reti bianche. Questo il commento di Sky Sport: "Termina senza reti (primo 0-0 della stagione) un match ben giocato da entrambe le squadre. Merito al Genoa per aver saputo sopperire alle 13 assenze dovute al Covid-19. Il Verona ha tentato in ogni modo di portare a casa i tre punti: ci hanno provato ripetutamente Faraoni, Colley, Favilli e Ceccherini senza esito. La squadra di Juric sale a quota 7, il Genoa va a 4 punti con una gara da recuperare".
Il sito Sportmediaset.it commenta così il pareggio nel posticipo del lunedì tra Verona e Genoa: "Finisce 0-0 la sfida del Bentegodi tra Hellas Verona e Genoa, posticipo della quarta giornata di Serie A. I padroni di casa dominano per larghi tratti contro la squadra di Maran, reduce da due settimane difficili dopo i 17 casi di Covid, ma la supremazia territoriale non basta a sbloccare una partita ruvida e con pochissime emozioni. Mezzora di gioco per l'esordio in gialloblù di Nikola Kalinic."
SERIE A Hellas Verona-Genoa 0-0, le pagelle: Czyborra da rivedere, Kalinic in ombra
HELLAS VERONA
Silvestri 6 - Più per i fotografi che non per la necessità di volare su Radovanovic, bravo su Pandev a non abbassarsi rischiando di essere uccellato.
Lovato 6,5 - Bene nei bodycheck, non ha poi un grande lavoro per tenere a bada gli avversari.
Ceccherini 6,5 - Un paio di interventi a chiudere, qualche rincorsa dietro a Pandev, in mezzo alla retroguardia non demerita più di tanto.
Empereur 6 - Non bada troppo al sottile quando deve rilanciare il pallone. In generale non demerita, Juric lo cambia per dare più forza nella fase offensiva (dal 68' Dimarco s.v.)
Faraoni 6 - Sulla fascia non è il solito stantuffo che può dare problemi agli avversari. Pure in una giornata obiettivamente meno fortunata è il più pericoloso.
Vieira 6 - Volenteroso, trova il giallo di Badelj quando si muove in avanti. Trova continuità e recupera molti palloni.
Ilic 6 - Si fa vedere dopo dodici minuti in zona gol, provando a impegnare Perin. Dopo però è più timido e non cerca l'anticipo in avanti.
Lazovic 5,5 - Come per Faraoni, c'è poco spazio per voli pindarici e azioni offensive. Non impegnato come al solito.
Colley 6,5 - Il più frizzante in avanti, non solo per le conclusioni con entrambi i piedi, ma perché cerca di aumentare la rapidità e dare qualche problemino alla retroguardia avversaria (dall'81' Zaccagni s.v.).
Tameze 6, - Posizionato in una zona di campo più offensiva rispetto al solito, come il Boateng del Milan di Allegriana memoria, non riesce però a dare la giusta fantasia al reparto (dall'81' Salcedo s.v.).
Favilli 5 - Non riesce a sfruttare uno stop errato di Perin. Ci prova con un diagonale in apertura di secondo tempo, ma trova il portiere ancora sulla sua strada. Zapata lo ridimensiona (dal 60' Kalinic 5 - Non si vede per nulla, complicato incidere a partita in corso).
Juric 6 - Comanda il gioco, non rischia praticamente mai, cerca anche di cambiare le carte in tavola, inserendo Dimarco per Empereur e dando più forza offensiva. I cambi non lo aiutano.
GENOA
Perin 7 - Sbaglia uno stop semplicissimo che potrebbe dare il la al vantaggio del Verona, per il resto quando è fra i pali è una sicurezza. In un paio di circostanze salva la baracca. Bravissimo su Faraoni.
Zapata 6,5 - Favilli è troppo leggero per dargli più di qualche problema. Lui è solido abbastanza da non farsi trarre in inganno.
Bani 6,5 - Quando c'è da chiudere in seconda battuta è sempre pronto. Esce per crampi a metà del secondo tempo (dal 69' Goldaniga s.v.)
Masiello 5,5 - Qualche errorino di troppo in disimpegno, servendo gli avversari.
Ghiglione 6 - Sulla sua fascia non ha grossi problemi, cerca anche di offendere per quanto possibile.
Radovanovic 5,5 - Rompe il gioco avversario, è più incudine che martello. Va vicino al gol con il diagonale che Silvestri neutralizza con un balzo felino.
Badelj 5,5 - Compassato ma cerca di organizzare il gioco quando gli avversari abbassano il ritmo e il pressing (dal 79' Behrami s.v.).
Rovella 6 - Chiede il pallone spesso, anche dando una buona continuità. Discreta personalità e qualche giocata da astuzia per cercare il pallone (dal 79' Steeve s.v.).
Czyborra 5 - Ancora da rodare, va meglio nei movimenti senza palla, quando invece ha il possesso sembra spaesato .
Pandev 6 - È il più pericoloso nel primo tempo, arrivando di fronte a Silvestri cercando di beffarlo con un pallonetto. Forse voleva incrociare, ma è una conclusione semplice (dal 79' Parigini s.v.).
Shomurodov 5 - Il Messi uzbeko Messi non lo è proprio, nemmeno ci assomiglia. Potrebbe sembrare Schick, nei movimenti, ma deve ancora trovare una dimensione (dal 63' Scamacca 6 - Sicuramente meglio del suo collega, ma senza incidere sul risultato).
Maran 6,5 - Prendere un punto a Verona, in queste condizioni, è tutt'altro che semplice. Cerca di difendere con ordine, senza subire più di tanto. Sembrava il suo Chievo al Bentegodi.
I FATTI DEL GIORNO Il Genoa si salva grazie alla difesa e Perin. Il Covid è stato un problema
Con una prestazione degna del Chievo Verona di Maran, il Genoa riesce a bloccare un Hellas Verona più intraprendente - e probabilmente più in palla - che poteva contare certamente su più interpreti in campo. Lo stesso tecnico rossoblù ha spiegato come non sia stato semplice preparare una gara del genere, con venti giorni di difficoltà.
Al termine della partita si è sfogato Mattia Perin, uno dei primi positivi nel gruppo squadra che però non ci sta a passare da untore. Il portiere è stato comunque uno dei migliori in campo così come Zapata.
I FATTI DEL GIORNO Il Verona viene fermato da un Genoa in emergenza. Ma Juric è soddisfatto
L'Hellas Verona viene fermato dal Genoa, bloccato nonostante i 13 assenti anche a causa della pandemia. Maluccio il nuovo arrivato Ivan Kalinic, il migliore in campo è stato il giovane Lovato, bravissimo sull'uomo e nel palleggio. Una buona prestazione, al netto del risultato, salutata anche da un Juric super soddisfatto dalle occasioni create.
LE PAGELLE Verona-Genoa 0-0, le pagelle dei gialloblù: Colley molto attivo, Lovato sembra un veterano
Silvestri 6,5 – Gestisce senza patemi la situazione. Il Genoa lo impensierisce solo nella prima frazione, con le conclusioni di Radovanovic e Pandev. Mai impegnato nella ripresa.
Ceccherini 6 – Puntuale dietro e presente pure in zona d’attacco, con un paio di tentativi aerei e qualche sganciamento sulla corsia destra. Più prudente nel finale, quando viene spostato sul centro sinistra.
Lovato 6,5 – Rientra dall’infortunio e sfoggia una prestazione solida e grintosa. Annulla chiunque passi dalle sue parti e causa pure, con un’azione caparbia, l’ammonizione di Ghiglione. Sembra un veterano.
Empereur 6 – Anche lui è bravo a contenere i (rari) attacchi genoani, rendendosi anche utile in fase di costruzione. Roccioso ed efficace, mette in mostra pure una tempestiva chiusura in scivolata. (dal 67’ Dimarco 6 – Prende subito possesso della corsia sinistra e sfodera i suoi preziosi cross arcuati.)
Faraoni 6,5 – La solita prestazione universale, a spingere come un forsennato sulla fascia destra. Chiude sempre con puntualità e si propone in avanti con costanza. Prova a rendersi pericoloso di testa. Nel finale, arretra nel terzetto difensivo.
Vieira 6,5 – Alla prima apparizione in gialloblù, convince per temperamento ed agonismo. Gioca con grande intensità e subisce un paio di duri colpi dagli avversari.
Ilic 6 – Riparte dalla prestazione di Parma, con tecnica e personalità. Ci prova con un sinistro da fuori area che non sorprende Perin, gioca molti palloni con qualità e sapienza tattica. Nel finale cala un po’, commettendo qualche errore di troppo.
Lazovic 5,5 – Tanta buona volontà, ma si vede che la sua condizione non è ancora delle più brillanti. Finché ne ha, ingaggia un duello ad alta velocità con Ghiglione. Prima di spostarsi a destra, per il finale di gara, tenta un destro telefonato e poco incisivo.
Tameze 6 – In posizione più avanzata rispetto alle ultime uscite, non fa mancare la propria fisicità e la propria corsa. Scambia bene, in un paio di occasioni, con Faraoni. Recupera molti palloni in mezzo al campo. (dall’81’ Salcedo 6 – Sale altissimo sulla punizione di Dimarco, ma Perin gli nega la gioia del gol con un grande intervento.)
Colley 6,5 – Lanciato dall’inizio dopo il buon finale di Parma, si dimostra uno dei più attivi e, tra i gialloblù, è l’elemento che prova più volte la conclusione. La migliore occasione la crea al termine di un pregevole coast-to-coast. Scattante, frizzante, forse a volte poco concreto. (dall’81’ Zaccagni 6 – Molto movimento, maltrattato da Goldaniga.)
Favilli 5,5 – Nulla da dire sull’atteggiamento, sempre molto grintoso e volenteroso. Ma è ancora troppo lento e macchinoso, finendo spesso in offside. Sempre insidioso sulle palle alte, gioca molto per la squadra e, ad inizio secondo tempo, ci prova con un diagonale di sinistro. (dal 60’ Kalinic 6 – Entra con il giusto spirito, muovendosi molto e lavorando di sponda. Un bel tacco per Lazovic, un tentativo di testa all’ultimo secondo di partita.)
Juric 6,5 – Il suo Verona mostra un buon approccio alla gara, con ritmi alti ed intensità. Manca sempre qualcosa in fase realizzativa, ma l’identità resta sempre quella ben riconoscibile dello scorso anno. Prova a rimescolare le carte con i cambi, senza fortuna. Il lavoro da fare è ancora molto, ma la strada intrapresa è quella giusta.
NEWS Juric su Lovato: «E' in crescita, può diventare un ottimo calciatore»
19/10 ALLE 23:36
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
fonte Sky Sport
Tra i giocatori che più hanno impressionato contro il Genoa c'è sicuramente Mattia Lovato. Ivan Juric ne ha parlato nel post partita: «Lovato mi è piaciuto molto, credo in lui e sta crescendo molto bene. Non so se diventerà il nuovo Kumbulla. Marash è un fenomeno, è veloce a imparare, probabilmente per Matteo ci vorrà più tempo ma ha tutto per diventare un ottimo calciatore».
SERIE A Serie A, la classifica aggiornata: l'Hellas Verona aggancia Inter e Roma. Il Genoa sale a 4 punti
Con lo 0-0 del Bentegodi tra Hellas Verona e Genoa, si è concluso il quarto turno di Serie A. Un punto a testa, dunque, che permette alla squadra di Juric di agganciare l'Inter e la Roma a quota 7. Resta fermo a 4, invece, il Genoa che deve ancora recuperare la sfida rinviata contro il Torino (lo scorso 3 ottobre) a causa del focolaio Covid nella squadra rossoblù. Di seguito la classifica aggiornata:
Milan 12
Sassuolo 10
Atalanta 9
Juventus 8
Napoli 8 (1 punto di penalizzazione)
Inter 7
Verona 7
Roma 7
Benevento 6
Sampdoria 6
Lazio 4
Cagliari 4
Fiorentina 4
Spezia 4
Genoa 4*
Bologna 3
Parma 3
Udinese 3
Crotone 1
Torino 0*
* Una partita in meno
SERIE A Le pagelle dell'Hellas Verona - Lovato è una sicurezza. Kalinic e Favilli polveri bagnate
Silvestri 6 - Più per i fotografi che non per la necessità di volare su Radovanovic, bravo su Pandev a non abbassarsi rischiando di essere uccellato.
Lovato 6,5 - Bene nei bodycheck, non ha poi un grande lavoro per tenere a bada gli avversari.
Ceccherini 6,5 - Un paio di interventi a chiudere, qualche rincorsa dietro a Pandev, in mezzo alla retroguardia non demerita più di tanto.
Empereur 6 - Non bada troppo al sottile quando deve rilanciare il pallone. In generale non demerita, Juric lo cambia per dare più forza nella fase offensiva (dal 68' Dimarco s.v.)
Faraoni 6 - Sulla fascia non è il solito stantuffo che può dare problemi agli avversari. Pure in una giornata obiettivamente meno fortunata è il più pericoloso.
Vieira 6 - Volenteroso, trova il giallo di Badelj quando si muove in avanti. Trova continuità e recupera molti palloni.
Ilic 6 - Si fa vedere dopo dodici minuti in zona gol, provando a impegnare Perin. Dopo però è più timido e non cerca l'anticipo in avanti.
Lazovic 5,5 - Come per Faraoni, c'è poco spazio per voli pindarici e azioni offensive. Non impegnato come al solito.
Colley 6,5 - Il più frizzante in avanti, non solo per le conclusioni con entrambi i piedi, ma perché cerca di aumentare la rapidità e dare qualche problemino alla retroguardia avversaria (dall'81' Zaccagni s.v.).
Tameze 6, - Posizionato in una zona di campo più offensiva rispetto al solito, come il Boateng del Milan di Allegriana memoria, non riesce però a dare la giusta fantasia al reparto (dall'81' Salcedo s.v.).
Favilli 5 - Non riesce a sfruttare uno stop errato di Perin. Ci prova con un diagonale in apertura di secondo tempo, ma trova il portiere ancora sulla sua strada. Zapata lo ridimensiona (dal 60' Kalinic 5 - Non si vede per nulla, complicato incidere a partita in corso).
Juric 6 - Comanda il gioco, non rischia praticamente mai, cerca anche di cambiare le carte in tavola, inserendo Dimarco per Empereur e dando più forza offensiva. I cambi non lo aiutano.
SERIE A Le pagelle del Genoa - Zapata fa buona guardia. Perin sbaglia e ricuce
Perin 7 - Sbaglia uno stop semplicissimo che potrebbe dare il la al vantaggio del Verona, per il resto quando è fra i pali è una sicurezza. In un paio di circostanze salva la baracca. Bravissimo su Faraoni.
Zapata 6,5 - Favilli è troppo leggero per dargli più di qualche problema. Lui è solido abbastanza da non farsi trarre in inganno.
Bani 6,5 - Quando c'è da chiudere in seconda battuta è sempre pronto. Esce per crampi a metà del secondo tempo (dal 69' Goldaniga s.v.)
Masiello 5,5 - Qualche errorino di troppo in disimpegno, servendo gli avversari.
Ghiglione 6 - Sulla sua fascia non ha grossi problemi, cerca anche di offendere per quanto possibile.
Radovanovic 5,5 - Rompe il gioco avversario, è più incudine che martello. Va vicino al gol con il diagonale che Silvestri neutralizza con un balzo felino.
Badelj 5,5 - Compassato ma cerca di organizzare il gioco quando gli avversari abbassano il ritmo e il pressing (dal 79' Behrami s.v.).
Rovella 6 - Chiede il pallone spesso, anche dando una buona continuità. Discreta personalità e qualche giocata da astuzia per cercare il pallone (dal 79' Steeve s.v.).
Czyborra 5 - Ancora da rodare, va meglio nei movimenti senza palla, quando invece ha il possesso sembra spaesato .
Pandev 6 - È il più pericoloso nel primo tempo, arrivando di fronte a Silvestri cercando di beffarlo con un pallonetto. Forse voleva incrociare, ma è una conclusione semplice (dal 79' Parigini s.v.).
Shomurodov 5 - Il Messi uzbeko Messi non lo è proprio, nemmeno ci assomiglia. Potrebbe sembrare Schick, nei movimenti, ma deve ancora trovare una dimensione (dal 63' Scamacca 6 - Sicuramente meglio del suo collega, ma senza incidere sul risultato).
Maran 6,5 - Prendere un punto a Verona, in queste condizioni, è tutt'altro che semplice. Cerca di difendere con ordine, senza subire più di tanto. Sembrava il suo Chievo al Bentegodi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
L'ANALISI Perchè il futuro è comunque roseo
20/10/2020 10:40
Prima di tutte le considerazioni è meglio dare qualche dato: dopo quattro giornate di campionato il Verona ha sette punti in classifica, è dalla parte sinistra, alla stessa quota dell’Inter a un punto dalla Juventus e dal Napoli. Ha incassato un solo gol e ha la miglior difesa della serie A.
E’ vero che non segna o segna pochissimo. Finora una sola rete, quella di Favilli che ha permesso di battere l’Udinese ed è vero che dei sette punti due sono frutto della vittoria a tavolino con la Roma.
Ma insomma… di più non si potrebbe chiedere ad una squadra che ha cambiato tantissimo e che ora Juric deve nuovamente assemblare. Con il Genoa in campo sono andati sette undicesimi praticamente nuovi, una cifra esagerata che indica l’ennesima forzata rivoluzione.
Da qui sono nate le dure parole di Juric alla vigilia della gara, soprattutto tese a ricordare a Setti che aveva parlato di follie, il basso profilo e la necessità di pensare solo ed esclusivamente alla salvezza. Ed eccoci al match. Facile da raccontare.
Il Verona è la solita squadra ben piantata, ben organizzata, solida ma che non segna. Ha un problema evidente di qualità che il mercato non solo non ha risolto ma ha anche acuito rispetto alla passata stagione.
Favilli fatica, Colley, bravissimo è giovane e pecca d’inesperienza, Ilic è un bambino come lo ha definito Juric, Lazovic è ancora troppo indietro di condizione. In questo contesto Perin, portiere del Genoa, è stato comunque fenomenale a fermare tutte le iniziative veronesi.
Un dato per spiegare la superiorità della squadra gialloblù. 14 angoli a 2. Serve poco però se non riesci a trovare la via del gol. Ma ci sono tante buone cose in questo Verona. La crescita esponenziale della difesa dove Lovato non sarà Kumbulla ma è comunque un ottimo prospetto, dove Ceccherini si è già inserito perfettamente dove il centrocampo con Vieira protegge e riparte.
E poi c’è Kalinic. Una splendida occasione e non una follia. Il valore aggiunto di questa squadra. La qualità e i gol arriveranno dalle sue giocate e dai suoi piedi, non appena tornerà in forma. (g.vig.)
SERIE A Verona e Genoa si dividono la posta (0-0)
19/10/2020 20:45
Finisce qui la partita: 0-0
93' Cross di Faraoni per Kalinic: il colpo di testa del croato finisce a lato.
Quattro minuti di recupero
88' Forcing finale Hellas: il Genoa tiene.
84' Perin salva il Genoa su colpo di testa di Salcedo (da calcio piazzato).
81' Doppio campio per Juric: fuori Tameze e Colley, dentro Zaccagni e Salcedo.
80' Faraoni salva su Scamacca che era da solo in area.
77' Bell'assist di Kalinic di tacco ma Dimarco non riesce a concludere in porta perché anticipato da Ghiglione.
75' Hellas ora sbilanciato in avanti: il Genoa si difende e riparte.
73' Ci prova Faraoni con un colpo di testa su cross di Dimarco: palla fuori di poco.
70' Ora Juric schiera la difesa a 4.
67' Secondo cambio per Juric: entra Dimarco ed esce Empereur.
64' Maran cambia: entra Scamacca ed esce Shomurodov.
63' Bella azione di Lazovic che dribbla anche l'arbitro e calcia in porta con un tiro a giro che però non sorprende Perin.
60' E' il momento di Kalinic: esce Favilli.
56' Ancora Colley mette in apprensione i rossoblù: Perin devia in corner.
51' Ammonito Tameze per un fallo a metà campo.
46' Colley serve bene Favilli: l'ex Ascoli conclude in porta ma Perin non ha problemi a bloccare la palla.
Parte la ripresa
0-0 dopo 45 minuti tra Hellas e Genoa.
Finisce qui il primo tempo
Un minuto di recupero
43' Ammonito Pandev per un brutto fallo su Vieira (quasi da rosso...).
42' Ci prova Favilli di testa. Perin si rifugia in corner.
40' Verona e Genoa ora si affrontano a viso aperto senza troppi tatticismi.
35' Contropiede Hellas. Colley si fa 50 metri palla al piede e calcia in porta: Perin gli nega la gioa del gol con un grande intervento.
33' Pandev mette in apprensione la retroguardia gialloblù: Silvestri respinge la conclusione del macedone ex Lazio e Inter.
28' Nuovo tentativo di Rovella: palla altissima.
25' Ci prova Rovella con una bella punizione: palla alta di poco, con Silvestri in controllo.
23' Bella azione del Verona: il colpo di testa di Colley in area però è poco incisivo.
22' Errore di Perin in disimpegno: Favilli non ne approfitta. il Genoa si salva.
20' Azione personale di Colley: la conclusione è facile preda di Perin.
14' Conclusione dalla distanza di Ilic: Perin blocca senza problemi.
12' Il Verona attacca, il Genoa si difende. Per ora nessuna azione offensiva degna di nota.
10' Ammonito Badelj
5' Le squadre si studiano
Live
Sfida tra squadre in emergenza quella tra Verona e Genoa al Bentegodi. Juric mette Vieira e Ilic insieme in mediana con Tameze sulla trequarti. Davanti c'è Favilli con Colley. Maran si affida alla coppia Pandev-Schomurodov.
19 OTTOBRE 2020 Hellas Verona-Genoa 0-0: terza partita su quattro a punti senza subire gol
Verona - Al ‘Bentegodi’, nella quarta giornata della Serie A TIM 2020/21 e nella terza gara casalinga di quest’inizio di torneo, il Verona fa 0-0 col Genoa, raccogliendo il settimo punto in campionato, frutto del terzo risultato utile in quattro gare, nelle quali la squadra di Juric ha subìto un solo gol (a Parma). Ai gialloblu, autori di una buona prestazione sul piano del gioco e della costante pressione offensiva, è mancato solo il gol.
Venendo alla cronaca, inizio di match a buoni ritmi e con sostanziale equilibrio, poi il Verona guadagna progressivamente metri di campo, costringendo il Genoa a rintanarsi nella propria metà campo e rompendo gli indugi al 12’ su cross dalla sinistra di Ilic e colpo di testa dell’avanzata Ceccherini, che non inquadra la porta. A seguire conclusione mancina - forte ma centrale - di Ilic.
Al 21’ Tamèze per Favilli che innesca la corsa di Colley, il quale rientra sul destro ma poi calcia debolmente fra le braccia di Perin.
Tre minuti più tardi splendida azione in verticale dei gialloblu, con Faraoni che dalla destra pennella un dosato traversone a centro area per Colley, il cui colpo di testa a campanile termina fra le braccia di Perin.
Al 33’ brivido per i gialloblu su incursione centrale di Pandev, che entra in area e calcia, trovando però l’opposizione di Silvestri, bravissimo.
Sul ribaltamento di fronte, galoppata e tiro in corsa di Tamèze, con Perin che si distende e si rifugia in angolo.
Al 41’ svetta in area Favilli, il cui colpo di testa schiacciato a terra si impenna e viene smanacciato sopra la traversa da Perin.
Squadre al riposo sul parziale di 0-0.
Nella ripresa, parte forte il Verona: Tamèze recupera palla, serve Colley che a sua volta invita al tiro Favilli, la cui conclusione - un po’ strozzata - è facile preda di Perin.
Gioca (quasi) solo il Verona, che al 12’ torna rendersi pericoloso su sponda di Favilli per il sinistro di Colley, deviato sul fondo da Perin.
Colleziona calci d’angolo in serie il Verona, con mister Juric che al 15’ fa debuttare in gialloblu Nikola Kalinic. Il croato si posiziona al centro dell’attacco.
Al 27’ cross teso del neo entrato Dimarco sul primo pallo, con Faraoni che per poco non trova la deviazione vincente.
Lo stesso Faraoni, con un perentorio colpo di testa su punizione-cross di Dimarco, costringe Perin al grande intervento in volo.
Finisce 0-0, e per il Verona è il settimo punto sui 12 sinora a disposizione. Non male come bottino d’inizio campionato.
Prossimo impegno di campionato per il Verona la trasferta di domenica sera a Torino, quando - con calcio d’inizio alle ore 20.45 - i gialloblu affronteranno i nove volte campioni d’Italia della Juventus.
HELLAS VERONA-GENOA 0-0
Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Lovato, Ceccherini, Empereur (dal 33' st Dimarco); Faraoni, Vieira, Ilic, Lazovic; Tameze (dal 36' st Salcedo), Colley (dal 36' st Zaccagni); Favilli (dal 15' st Kalinic)
A disposizione: Berardi, Pandur, Di Carmine, Udogie, Terracciano, Ruegg, Amione, Ilie
All.: Ivan Juric
Genoa (3-5-2): Perin; Bani (dal 24' st Goldaniga), Zapata, Masiello; Ghiglione, Radovanovic, Badelj (dal 34' st Behrami), Rovella (dal 34' st Eyango), Czyborra; Pandev (dal 34' st Parigini), Schomurodov (dal 18' st Scamacca)
A disposizione: Paleari, Zima, Biraschi, Micovschi, Caso, Asoro, Dumbravanu
All.: Rolando Maran
Arbitro: Antonio Rapuano (Sez. AIA Rimini)
Assistenti: Tarcisio Villa (Sez. AIA Rimini), Fabrizio Lombardo (Sez. AIA Cinisello Balsamo)
Verona - All'Antistadio "Guido Tavellin", nella seconda giornata del Campionato Primavera 2 2020/21, l'Hellas Verona di mister Nicola Corrent ha perso col minimo scarto (e per effetto di un calcio punizione) il derby con il Vicenza. Per mole di gioco sviluppata e numero di palle-gol create, il risultato finale di 0-1 sta stretti ai ragazzi di mister Corrent.
Sino al 25’ del primo tempo, gara equilibrata tra i gialloblu e il Vicenza. Nella seconda metà della prima frazione, invece, i gialloblu hanno preso coraggio e sviluppato una manovra più incisiva che li ha portati a sfiorare per ben due volte il gol del vantaggio, dapprima con Pierobon e poi su mischia generata da un calcio d'angolo.
La seconda frazione di gioco è iniziata e proseguita come la prima, con l'Hellas che è andato molto vicino al gol dell'1-0 con Florio. Al 33' della ripresa, però, Ongaro ha portato in vantaggio il Vicenza con un calcio di punizione dal limite dell'area che si è infilato all'incrocio dei pali, non lasciando scampo a un incolpevole Aznar. Il Verona non ha subìto il contraccolpo e ha continuato ad attaccare con vigore e generosità, vedendosi però annullare il gol del pareggio di Coppola su calcio d'angolo, in quanto il pallone - a giudizio dell’arbitro - aveva varcato la linea di fondo nella sua traiettoria.
La prossima partita vedrà i ragazzi di mister Nicola Corrent affrontare il Cittadella in trasferta, in quello che - sabato 24 ottobre - sarà il secondo derby consecutivo per i gialloblu.
Marcatori: Ongaro 33' st
Hellas Verona: Aznar; Gresele (dal 40' st Dentale), Agbugui (dal 24' st Bernardi), Coppola, Squarzoni (Dal 37' st Bragantini), Calabrese, Pierobon, Turra, Florio, Jocic, Bertini
A disp.: Patuzzo, Fornari, Bracelli, Diaby, Ferrarese, Martone, Cazzadori, Yeboah
All.: Corrent
Vicenza: Gerardi; Firulesko, Sandon, Cariolato (dal 1' st Talarico), Cinel, Fantoni, Diomande, Tronchin (dal 20' st Ongaro), Ouro (dal 43' st Giacobbo), Cester, Bussato (dal 20' st Spiller)
A disp.: Ruggiu, Rocco, Favero, Grancara, Liotto, Fighera, Poliero, Preknicaj
All.: Simeoni
Arbitro: William Villa (Sez. AIA Rimini)
Assistenti: Federico Pragliola (Sez. AIA Terni), Salvatore Emilio Buoncuore (Sez. AIA Marsala)