INTER 4-2 VERONA: I nerazzurri calano il poker davanti al peggior HELLAS della stagione, davvero poca cosa i gialloblù stasera nonostante i lampi di MARTINHO e ROMULO; una difesa scarsamente reattiva e pienamente insufficiente aldilà degli episodi sfortunati che hanno penalizzato la squadra di MANDORLINI...
MAZZARRI rispolvera KOVACIC sulla trequarti dietro alle punte ALVAREZ-PALACIO, MANDORLINI ritrova la coppia di centrali titolari MORAS e MAIETTA a lungo assenti per infortunio, fuori causa HALLFREDSSON per uno stato febbrile spazio a DONATI al centrocampo dal primo minuto; torna dall'inizio anche MARTINHO sulla fascia mancina dell'attacco con ITURBE dalla parte opposta e TONI al centro...
HELLAS col lutto al braccio alla memoria della madre del difensore scaligero MARQUES mancata in settimana, poco meno di 3000 i tifosi gialloblù presenti al 'Meazza'.
Fra le tribune molti i ringraziamenti per il presidente nerazzurro MORATTI che ha ceduto la maggioranza delle azioni a TOHIR ma anche uno striscione minaccioso verso le nuove regole anti discriminazione emanate dalla Lega da parte dei tifosi di casa peraltro già penalizzati (e diffidati) a causa di atteggiamenti che col calcio niente hanno a che fare...
Il VERONA parte molto basso confidando nella velocità delle ripartenza con gli esterni d'attacco MARTINHO-ITURBE ma qualcosa non va per il verso giusto (in difesa) e l'INTER al 12° è già sul 2 a 0 con i gol di JONATHAN e PALACIO regalati da grossolani errori dei gialloblù nei calci d'angolo battuti dai nerazzurri!
Episodi certo... Ma sia MORAS (che sul primo gol ha pure deviato) che MAIETTA al rientro dopo i rispettivi infortuni non sono parsi esenti da colpe.
Al 25° la prima occasione gialloblù col colpo di testa di TONI ma per accorciare le distanze si deve aspettare il 33°: Ripartenza HELLAS con palla di MARTINHO a TONI che attira su di se due difensori, palla ancora al 'volante' che non lascia scampo a CARRIZO con un potente centrale rasoterra...
Passano 5 minuti ed i padroni di casa segnano il terzo: NAGATOMO penetra in area e spara sul palo lungo colpendo il legno, la palla giunge a PALACIO che cicca un po' il tiro favorendo CAMBIASSO tutto solo ad un passo dalla porta scaligera, buttarla dentro è un gioco da ragazzi per l'argentino (che esulta mostrando una maglietta con dedica ad un compagno di squadra operato in settimana a causa di una peritonite)...
I gialloblù pagano la scarsa reattività in difesa: Passivo purtroppo meritato.
Secondo tempo che inizia più o meno come il primo, il VERONA viene schacciato dagli avversari e non riesce a reagire così ne approfitta ancora l'INTER al minuto 11: Altro angolo da destra sul quale incoccia per caso PALACIO, RAFAEL si stende anzitempo davanti alla porta, il rimpallo favorisce ROLANDO che porta l'INTER sul 4-1!
Partita chiusa e tutti a casa? No di certo perchè a quel punto, forse liberi da qualunque fardello psicologico, i gialloblù cominciano ad alzare un po la testa e al 26° TONI protegge palla in area poi scarica su ROMULO alla sua destra che se l'aggiusta e tira di sinistro bruciando CARRIZO sul primo palo!
La gara potrebbe essere addirittura riaperta 5 minuti più tardi quando, dopo una bella combinazione MAIETTA-MARTINHO, parte il cross del brasiliano per TONI che insacca di prepotenza ma il signor Celi di Bari annulla per un fallo (molto dubbio) del centravanti scaligero.
Da qui alla fine sia i padroni di casa che il VERONA provano a superarsi ancora ma nemmeno l'ingresso di GOMEZ dopo quello di CACIA in sostituzione dei terzini hanno cambiato il risultato...
Mister Andrea Mandorlini
Poco da dire sulla vittoria meritata dell'INTER, davvero sconcertanti le disattenzioni difensive dell'HELLAS con MORAS e MAIETTA sul banco degli imputati nonostante gli episodi stasera siano stati tutti a sfavore dei gialloblù e se, malgrado i 4 gol subiti, il migliore del VERONA è stato forse RAFAEL (che sul quarto gol qualche colpa ce l'ha comunque).
Completano la bigia prova difensiva la scarsa lucidità di CACCIATORE nei (pochi) cross effettuati, l'impalpabile apporto di AGOSTINI ed un centrocampo che, prima con DONATI e poi con DONADEL ha sofferto da morire le percussioni centrali di GUARIN.
Gara incolore anche per JORGINHO, poco meglio ROMULO, in avanti anche MARTINHO non è al meglio e si vede anche se realizza un bel gol; evidente l'insicurezza mostrata dal brasiliano in alcuni dribbling.
Sufficienti le prove di TONI al quale non si poteva oggi chiedere di più ed ITURBE che, doppiato e triplicato dalle marcature non ha trovato molto spazio...
ROMULO «La partita? Abbiamo subito due gol in dieci minuti, poi tutto è diventato più difficile. Ora guardiamo avanti, abbiamo due partite da vincere che giocheremo in casa. Pressione qui a San Siro? Non credo. Io ed i miei compagni eravamo tranquilli, abbiamo fatto quello che ci chiedeva il nostro allenatore, forse soffrendo un po' troppo. Il gol? Sono contento, ma volevo un risultato diverso» HellasVerona.it
Mister MAZZARRI l'ha vista così «Siamo partiti davvero bene, poi abbiamo concesso qualcosa e ci siamo un po' spaventati. Abbiamo visto anche la Juventus perdere 4-2 con la Fiorentina, quando si perde la concentrazione e si pensa di aver già vinto si può perdere contro chiunque. Noi abbiamo una squadra giovane, con tanti ragazzi. Sono stati bravi nel recupero di palla e nel gioco finché siamo stati tutti concentrati, ma appena abbiamo cominciato ad allentare il Verona ci ha messi in difficoltà. Queste leggerezze vanno evitate se si vuole essere una squadra da vertice, non ci si deve mai specchiare» TuttoMercatoWeb.com
MARTINHO «Il gol annullato a TONI? Anche io non ho capito... Pensavamo fosse un fuorigioco ma non è stato così, peccato perchè potevamo andare sul 4 a 3 ed avere più forza nell'assalto finale... Aldilà di queste chiacchiere abbiamo perso a causa di gravi errori nei calci d'angolo comunque secondo me abbiamo fatto una grande partita poi è chiaro che contro le grandi squadre gli errori si pagano. Obiettivo? L'obiettivo rimane sempre e solo la salvezza finale, prima la raggiungiamo e poi potremo fare in caso altri ragionamenti...»
Mister MANDORLINI «Qualcosa abbiamo regalato ma aldilà dei nostri errori loro sono stati bravi a sfruttarli... Abbiamo peccato di concentrazione ed attenzione stasera, dobbiamo crescere su queste cose... Non siamo partiti male poi due gol in pochi minuti ci hanno un po' penalizzato mentalmente ma forse siamo stati un po' troppo spensierati; 'colpa' della classifica? Spero di no... Ma in settimana vedremo anche questo e a partire da Mercoledì dovremo avere un altro atteggiamento... Certo che quattro gol così non li abbiamo mai presi! Siamo stati un po' leggeri stasera mentre con la JUVE e con la ROMA eravamo stati più attenti»
Martinho
Romulo
Mister MAZZARRI «Siamo partiti davvero bene, poi abbiamo concesso qualcosa e ci siamo un po' spaventati. Abbiamo visto anche la Juventus perdere 4-2 con la Fiorentina, quando si perde la concentrazione e si pensa di aver già vinto si può perdere contro chiunque. Noi abbiamo una squadra giovane, con tanti ragazzi. Sono stati bravi nel recupero di palla e nel gioco finché siamo stati tutti concentrati, ma appena abbiamo cominciato ad allentare il Verona ci ha messi in difficoltà. Queste leggerezze vanno evitate se si vuole essere una squadra da vertice, non ci si deve mai specchiare» TuttoMercatoWeb.com
Capitan CAMBIASSO «Sapevamo che stavamo facendo bene nonostante alcuni episodi che ci avevano penalizzato, oggi una vittoria che ci voleva. Il mio gol? Grazie alla squadra... La dedica? Per IVAN fuori a causa dell'operazione per la peritonite è un compagno molto bravo e un punto di riferimento negli spogliatoi»
Il presidente SETTI e... Il modello tedesco! «Non mi emoziono mai. Preferisco pensare che ogni gara, anche prestigiosa, non sia comparabile col traguardo finale. Il calcio è la mia passione, ma il tempo mi ha insegnato a contenerla. Il Verona deve crescere in prospettiva, non devo pensare solo all’immediato. Il gruppo di lavoro all'Hellas? Conoscevo da tempo il d.s. Sean Sogliano. Lo volevo con me già al Bologna. E poi ho evitato che facesse una stupidata
(l’intesa col Genoa n.d.r ) Gardini dg? Per fortuna era libero. In quest’esperienza è diventato il mio riferimento principale. Anche perché io in sede vado sì e no 4 volte al mese e da loro voglio un impegno h 24. Mandorlini? Sono contento di avergli dato fiducia. Fa giocare bene la squadra. Gli siamo stati tutti vicini e lo abbiamo aiutato a superare qualche problema d’immagine... Ora ci alleniamo a Peschiera, ma la mia idea è di avere un centro sportivo modello. Soprattutto per le giovanili. Il modello per me è il Borussia Dortmund. Verona in Europa? Adesso non ci penso. Se proprio devo sognare penso alla Coppa Italia» CalcioNews24.com
Augusto Paraja agente di ITURBE sull'addio del calciatore al Porto «Tutti sanno perché Iturbe non giocava nel Porto, ma sarà lui a dirvelo appena finirà la stagione. Il presidente Pinto da Costa è uno dei migliori presidenti al mondo e non ho nulla contro di lui, mentre di Antero Henrique preferisco non parlare. La risposta la darà il giocatore sul campo. Iturbe può fare la differenza in qualunque club e il suo valore non è mai stato messo in dubbio. Purtroppo al Porto non c'era alcuna possibilità di giocare» TuttoMercatoWeb.com
MAZZARRI rispolvera KOVACIC in mediana dietro alle punte ALVAREZ-PALACIO, MANDORLINI ritrova la coppia di centrali titolari MORAS e MAIETTA a lungo assenti per infortunio, fuori causa HALLFREDSSON per uno stato febbrile spazio a DONATI al centrocampo dal primo minuto; torna dall'inizio anche MARTINHO sulla fascia mancina dell'attacco con ITURBE dalla parte opposta e TONI al centro...
HELLAS col lutto al braccio alla memoria della madre del difensore scaligero MARQUES mancata in settimana, poco meno di 3000 i tifosi gialloblù presenti al 'Meazza'.
Fra le tribune molti i ringraziamenti per il presidente nerazzurro MORATTI che ha ceduto la maggioranza delle azioni a TOHIR ma anche uno striscione minaccioso verso le nuove regole anti discriminazione emanate dalla Lega da parte dei tifosi di casa peraltro già penalizzati (e diffidati) a causa di atteggiamenti che col calcio niente hanno a che fare...
PRIMO TEMPO
2° Primo tiro della gara ad opera di CAMBIASSO da fuori area... Senza tante pretese e ampiamente impreciso
8° Possesso palla per i padroni di casa ma il VERONA non soffre 9° Angolo di CAMBIASSO verso l'esterno dell'area di rigore, JONATHAN ci prova al volo e, grazie anche alla deviazione involontaria di MORAS, porta in vantaggio la sua squadra
10° Ammonizione per CAMBIASSO a causa di un fallo su JORGINHO 12° Altro angolo, stavolta da destra, GUARIN in mischia spara in porta dove JORGINHO in qualche modo ribatte ma irrompe PALACIO e segna: Doppio vantaggio INTER
25° ITURBE la da a CACCIATORE che crossa per la testa di TONI, palla alta purtroppo!
26° Ammonizione per CACCIATORE a causa di un fallo tattico su NAGATOMO
30° JONATHAN fuori di poco da posizione decentratissima! Brutta serata per RAFAEL...
32° GUARIN fa fuori tutti poi scarica su PALACIO solo in mezzo all'area, l'attaccante segna ma era in fuorigioco 33° Ripartenza HELLAS con palla di MARTINHO a TONI che attira su di se due difensori, palla ancora al 'volante' che non lascia scampo a CARRIZO con un potente centrale rasoterra... 38° Altro batti e ribatti in area e l'INTER segna il terzo: NAGATOMO penetra in area e spara sul palo lungo colpendo il legno, la palla giunge a PALACIO che cicca un po' il tiro favorendo CAMBIASSO tutto solo ad un passo dalla porta scaligera, buttarla dentro è un gioco da ragazzi per l'argentino...
41° GUARIN dalla grande distanza, palla fuori...
45° Il signor Celi termina la prima parte di gara
SECONDO TEMPO
0° Nessun cambio, si ricomincia con gli stessi 22
2° GUARIN penetra centralmente vanamente contrastato da DONATI, il tiro dell'interista impegna RAFAEL che in tuffo devia in corner
7° GUARIN dal limite: Palla in curva
8° Lancio dalle retrovie per lo scatto di PALACIO che va a segnare nonostante la segnalazione di offside dell'arbitro: L'attaccante prende anche l'ammonizione ma dalle immagini non sembrerebbe fuorigioco...
10° DONADEL da il cambio a DONATI in cabina di regia... 11° Altro angolo da destra sul quale incoccia per caso PALACIO, RAFAEL si stende anzitempo davanti alla porta, il rimpallo favorisce ROLANDO che porta l'INTER sul 4 a 1!
15° JONATHAN semina il panico in area su una difesa praticamente inesistente da parte del VERONA, il tiro del nerazzurro finisce molto a lato ma stasera la retroguardia scaligera s'è sciolta...
16° ITURBE in area per TONI, il tiro del centravanti finisce sopra la traversa...
18° Capitan CAMBIASSO lascia il posto a KUZMANOVIC
20° Altro cambio INTER: BELFODIL prende il posto di PALACIO
22° Secondo vistoso fallo di DONADEL in pochi minuti: Giallo per l'ex NAPOLI 26° TONI protegge palla in area poi scarica su ROMULO alla sua destra che se l'aggiusta e tira di sinistro bruciando CARRIZO sul primo palo! E' 4 a 2...
28° Cambio HELLAS: AGOSTINI lascia il posto a CACIA
29° ITURBE da distanza siderale dopo una breve galoppata... Tiro velleitario
31° Bella combinazione MAIETTA-MARTINHO, parte il cross del brasiliano per TONI che insacca di prepotenza ma il signor Celi annulla per un fallo (molto dubbio) dell'attaccante scaligero
33° Altro tiro dalla distanza di ITURBE, blocca CARRIZO
34° Ultimo cambio INTER: TAIDER da il cambio a KOVACIC
36° BELFODIL porta palla sulla sinistra poi lascia a NAGATOMO che ancora una volta con un diagonale spaventa RAFAEL, palla fuori di poco...
38° CACCIATORE lascia il posto a GOMEZ per l'ultimo cambio scaligero: VERONA sbilanciatissimo con 4 attaccanti in campo!
39° Tiro di GUARIN da fuori area: Para facile RAFAEL
40° Bella girata al volo di TONI su cross di JORGINHO: Palla fuori di poco
43° Gran tiro di BELFODIL sul quale c'è una gran parata di RAFAEL
44° Fallo di JONATHAN su GOMEZ: Ammonizione per l'interista
46° Brutto fallo di ITURBE su TAIDER, meritata l'ammmonizione per l'argentino
48° L'arbitro Celi di Bari dice che può bastare ma nel frattempo vede qualcosa tra BELFODIL e MORAS che bisticciano nei pressi del centrocampo: Cartellino rosso a entrambi
Nell'altro anticipo la SAMPDORIA ha battuto di misura l'ATALANTA mentre JUVENTUS e NAPOLI hanno vinto per 2 a 0 rispettivamente contro GENOA e TORINO.
Si risolleva il BOLOGNA battendo di misura il LIVORNO, la FIORENTINA rimonta e batte il CHIEVO a domicilio: 'Mussi volanti' ultimi e mister SANNINO a rischio esonero.
ROMA record con la nona vittoria consecutiva! A farne le spese questa volta è l'UDINESE: Giallorossi imbattibili anche in inferiorità numerica dopo l'espulsione di MAICON.
Vittoria rocambolesca del PARMA che prima va sul 2 a 0 contro il MILAN poi si fa rimontare e alla fine vince con una punizione non proprio irresistibile di PAROLO a pochi secondi dalla fine.
0 a 0 tra CATANIA e SASSUOLO
MA QUALE BENEFICIENZA! Otto onlus aspettavano fondi ricavati dal 110° anniversario dell'HELLAS in Arena all'indomani della promozione e invece... Invece gli organizzatori Luciano MARANGON (terzino tricolore con l'HELLAS) e Alberto Lomastro (tifoso tra i più noti per chi frequenta il 'Binti') ammettono: E' stato un mezzo disastro! Quasi tutti han voluto essere pagati e poi le spese per alberghi e le cene...
Personalmente di fronte a fatti come questo rimango... Basito!
Possibile che due adulti non abbiano fatto quattro conti a modo prima di esporsi?
Evidentemente quella della beneficenza era una scusa ma son comunque fatti che macchiano l'onore di una persona e fanno incavolare
MERCATO: L'ex diesse gialloblù Rino FOSCHI, attualmente al CESENA, segue RAGATZU e LANER come possibili rinforzi per i romagnoli a Gennaio...
L'ONDA LUNGA DI BOLOGNA colpisce ancora: Denunciati altri 6 'tifosi' dell'HELLAS e 3 del BOLOGNA...
Arsenal Sarandi 1 Gimnasia La Plata 1 - Torneo Inicial 2013
BOXE, Clemente RUSSO è Campione del Mondo dei Pesi Massimi dopo aver battuto il russo TITISCHENKO in finale!
LIGA SPAGNOLA: Spettacolo al 'Camp Nou' soprattutto nel secondo tempo quando all'iniziale vantggio firmato NEYMAR JR ha partecipato 'el Nino Maravilla' SANCHEZ con un pallonetto da paura! Negato un rigore abbastanza netto su Cristiano RONALDO, poteva essere il pareggio con più di mezz'ora ancora da giocare invece 'el clasico' finisce 2 a 1 per i blaugrana dopo l'inutile gol finale di JESÈ per le 'merengues'...
IPPICA: Incredibile incidente all'ippodromo di Montegiorgio dove un cavallo sbanda, finisce nel laghetto e muore affogato! Mai successa una cosa del genere in 44 anni...
SERIE A ARGENTINA, La gara finisce con una rissa finale e 5 espulsi!
FORMULA 1: Nel GP dell'India pole per VETTEL mentre delude la FERRARI
MOTOGP: LORENZO rende la vita dura fino alla fine a MARQUEZ e lo precederà alla partenza del GP di Motegi
PALLONE D'ORO, fra i pretendenti anche BUFFON, PIRLO e BALOTELLI ma i favoriti sono RIBERY e RONALDO...
SERIE A: Andrea AGNELLI, presidente della JUVENTUS, 'tira le orecchie' alla Lega che a suo dire affonderebbe il nostro calcio
Top e Flop Serie A 9.a giornata Ottime prestazioni di Palacio, Mertens e Tevez, male il Genoa, la difesa del Verona e l'arbitro Valeri
28 ottobre 2013
Ventitré i gol realizzati nella 9.a giornata di Serie A, alcuni frutto di giocate d’alta classe e altri causati da degli errori banali. Fra i flop di giornata, troviamo l’allegra difesa dell’Hellas Verona: i butei sabato contro l’Inter hanno subito 4 gol, uno più evitabile dell’altro, tre dei quali su calcio d’angolo, sintomo di una totale mancanza di concentrazione.
Altamente insufficiente l’arbitraggio di Valeri in Parma-Milan. Il direttore di gara ha sorvolato su un fallo di mano in area di Lucarelli e su un atterramento di Matri da parte di Felipe, ma l’errore più grave lo ha commesso nei minuti di recupero, in occasione del calcio di punizione che ha permesso al Parma di vincere: Parolo calcia ben 7 metri più avanti rispetto a dove era avvenuto il fallo (Zapata su Sansone lanciato in contropiede) e trafigge Gabriel all’angolino. Errore imperdonabile a questi livelli.
Altro flop di giornata il Genoa di Gasperini. La squadra rossoblu non aveva mai perso allo Juventus Stadium (due pareggi per 2-2 e 1-1 nei due precedenti ndr) ma ieri si è presentata con un atteggiamento troppo difensivo e rinunciatario, non riuscendo a tirare nemmeno una volta verso la porta di Buffon.
Tra i migliori di giornata impossibile non menzionare Rodrigo Palacio. El Trenza disputa una grande partita contro l’Hellas Verona, per intensità, corsa e abnegazione. Il gol e l’assist per la rete di Cambiasso sono un po’ casuali, ma l’argentino entra in tutte le azioni pericolose dei nerazzurri. Semplicemente imprescindibile.
Ottima prestazione anche di Mertens in Napoli-Torino. Il belga fa ammattire la difesa granata con giocate di classe pura e si conquista il rigore che Higuain trasforma per l’1-0. Insigne e Pandev sono avvisati!
Ennesima grande partita per Carlitos Tevez. L’Apache stende il Genoa con un gol straordinario e crea sempre apprensione nella difesa del Grifone. Risposte a chiunque lo considerava un calciatore finito.
FONTE: BlogLive.it
26.10.13 / 22:40
INTER-HELLAS VERONA 4-2, IL TABELLINO Jonathan, Palacio, Cambiasso e Rolando: sono loro a decidere il match del "Meazza" a favore dei nerazzurri, che tornano così alla vittoria
MILANO - L'Inter cala il poker e torna alla vittoria: il match contro il Verona, a San Siro, termina 4-2. A segno per i nerazzurri Jonathan, Palacio, Cambiasso e Rolando.
Ma cominciamo dall'inizio, addirittura da pochi minuti prima del fischio d'inizio. Dopo il grande affetto dimostrato ieri dagli azionisti dell'Inter in Assemblea, nuova standing ovation per Massimo Moratti a inizio partita: in tribuna il presidente viene accolto dagli applausi.
Passando al campo, contro il Verona Mazzarri sceglie la difesa a tre con Juan Jesus-Ranocchia-Rolando davanti a Carrizo; esterni di centrocampo Jonathan e Nagatomo, con Cambiasso-Guarin-Kovacic nel mezzo; davanti Alvarez a supporto di Palacio.
Al 9' Inter in vantaggio: calcio d'angolo di Cambiasso, Jonathan calcia al volo, deviazione, rete. Tre minuti dopo il raddoppio: altro corner sul secondo palo, Rolando stacca e anticipa Donati, Guarin ha modo di concludere a colpo sicuro: Jorginho salva sulla linea, rimpallo su Palacio e 2-0 Inter. Dal possibile 3-0 (contropiede portato avanti da Guarin ma Palacio è in fuorigioco ) al 2-1 del 32' con Martinho: Toni di testa serve Martinho che si infila in area e batte Carrizo. Dopo un palo al 38', ecco che arriva il 3-1, siglato da Cambiasso e dedicato a Ivan Cordoba, a seguito di un problema fisico: grande iniziativa di Nagatomo che colpisce un palo clamoroso, sulla ribattuta il Cuchu insacca. Mai l'argentino aveva iniziato un campionato con così tanti gol da quando è in nerazzurro: 3 entro la fine del mese di ottobre (e manca ancora la partita di Bergamo, martedì prossimo). La precedente partenza record di Cambiasso risale al 2005/06, 2 reti entro fine ottobre e poi 5 a fine stagione, mentre nell'anno del suo record stagionale italiano, 7 gol nel 2010/11, entro fine ottobre Cambiasso era ancora a bocca asciutta, avendo segnato il primo centro il 28 novembre 2010, a San Siro contro il Parma. Senza recupero, termina così 3-1 la prima frazione di gioco tra Inter e Hellas Verona.
All'inizio del secondo tempo, grande azione di Guarin ma Rafael dice no con una grande parata. All'8' ammonito Palacio per aver insaccato il pallone dopo la segnalazione del fuorigioco: l'attaccante non aveva sentito il fischio dell'arbitro. Ma il gol del 4-1 arriva poco dopo lo stesso, all'11': azione di calcio d'angolo, Rafael para il primo tiro ma non può nulla sulla respinta di Rolando. Al 26' il Verona prova ad accorciare con Romulo: Toni serve in area Romulo che di sinistro batte Carrizo. Al 31' annullato un gol al Verona per fallo in attacco di Toni. Dopo tre minuti di recupero termina 4-2 il confronto tra Inter e Verona. Espulsi a fine gara Belfodil e Moras per reciproche scorrettezze.
INTER-HELLAS VERONA 4-2
Marcatori: 9' Jonathan, 12' Palacio, 32' Martinho, 38' Cambiasso, 11' st Rolando, 26' st Romulo
Inter: Carrizo; Juan Jesus, Ranocchia, Rolando; Jonathan, Cambiasso (18' st Kuzmanovic), Guarin, Kovacic (34' st Taider), Nagatomo; Alvarez; Palacio (19' st Belfodil)
A disposizione: Castellazzi, Maniero, Andreolli, Icardi, Mudingayi, Wallace, Samuel, Pereira, Olsen
Allenatore: Walter Mazzarri
Hellas Verona: Rafael; Romulo, Donati (10' st Donadel), Martinho, Toni, Iturbe, Moras, Jorginho, Maietta, Cacciatore, Agostini (28' st Cacia)
A disposizione: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Jankovic, Bianchetti, Rubin, Gomez, Gonzalez, Sala
Allenatore: Andrea Mandorlini
Arbitro: Celi
Note. Ammoniti: 10' Cambiasso, 8' st Palacio, 22' st Donadel, 44' st Jonathan, 46' st Iturbe. Espulsi: 48' st Belfodil, 48' st Moras. Recupero: pt 0, st 3. Spettatori: 43.097
FONTE: Inter.it
Palacio prende per mano l’Inter. L’Hellas Verona cade 4-2 a San Siro
Scritto da Michele Pannozzo il 26 ottobre 2013 alle 22:39.
E’ un’Inter convincente quella che stende 4-2 in casa l’Hellas Verona, festeggiando nel migliore dei modi la prima gara interna dell’era Thohir. Prova maiuscola quella dei ragazzi di mister Mazzarri, capaci di battere in maniera autoritaria una buona squadra come quella scaligera, vera e propria sorpresa di questo inizio di campionato. Meneghini in gol con Jonathan, Palacio e Cambiasso nel primo tempo, mentre Rolando ha incrementato il bottino nella ripresa. Solo per le statistiche la reti venete di Martinho e Romulo.
Nell’Inter mister Mazzarri deve rinunciare all’infortunato Campagnaro, sostituito dall’ex napoletano Rolando, ma ritrova Alvarez, schierato a supporto di Palacio; tra i veronesi, invece, Martinho la spunta su Juanito. Fuochi d’artificio a San Siro in un primo tempo divertente e ricco di emozioni, merito soprattutto della formazione di casa, scatenata nel primo quarto d’ora e a segno al 9′ con Jonathan, destro al volo deviato su azione di calcio d’angolo, e al 12′ con Palacio, fortunato nel trovarsi al posto giusto su un batti e ribatti nell’area scaligera. Squadra interista pericolosa in altre occasioni, ma punita al 32′ proprio da Martinho, abile nel liberarsi in area e nel battere con freddezza Carrizo; le distanze tra le due formazioni, però, vengono ristabilite da Cambiasso, bravo nel deviare in rete un tiro sporco di Palacio. Hellas Verona nuovamente pericoloso nel finale con Toni, colpo di testa alto di poco. La partita si mantiene vibrante anche in una ripresa in cui le due squadre continuano a fronteggiarsi a viso aperto, costruendo occasioni da rete a ripetizione. Guarin sfiora il poker in un paio di occasioni, ma a firmare il quarto gol interista è Rolando ben appostato sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Hellas si scuote: Toni prima impegna Carrizo, quindi offre a Romulo la palla che l’ex viola trasforma in rete con un bel tiro a fil di palo. I veneti provano l’incredibile rimonta che tuttavia non arriva: a San Siro è 4-2 per l’Inter, che si porta a più due proprio sui gialloblu. Da segnalare la doppia espulsione di Belfodil e Moras sopo la fine dell’incontro.
Inter-Hellas Verona: 4-2
Inter (3-5-1-1): Carrizo 6; Rolando 6, Ranocchia 5,5, Juan Jesus 6; Jonathan 7, Guarin 7, Cambiasso 6,5 (63′ Kuzmanovic 6), Kovacic 5,5 (79′ Taider sv), Nagatomo 6,5; Alvarez 6,5; Palacio 7,5 (65′ Belfodil 6). A disp.: Castellazzi, Maniero, Andreolli, Icardi, Mudingayi, Wallace, Samuel, Pereira, Olsen. All.: Mazzarri.
Inter, bentornata vittoria: 4 a 2 all’Hellas, nerazzurri quarti
A cura di Fabio Tarantino Gol ed emozioni nell'anticipo serale della nona giornata di campionato di Serie A
Successo interno per l’Inter di Walter Mazzarri. Nell’anticipo della 9a giornata di Serie A, i nerazzurri si impongono al Meazza contro il Verona per 4 a 2, al termine di una gara in cui le disattenzioni difensive hanno prevalso sulle qualità dei terminali offensivi delle due squadre. Mazzarri conferma Kovacic dal primo minuto al posto di Taider, mentre Mandorlini si affida ad Iturbe e Martinho a sostegno di Luca Toni.
Fonte: inter.it
Fonte: inter.it
Il vantaggio dei nerazzurri arriva al 10′ e porta la firma di Jonathan, che riceve un corner dalla sinistra di Cambiasso e calcia verso la porta di Rafael trovando la fortunosa deviazione dei difensori scaligeri. Toni è isolato e fa fatica a far salire i compagni, l’Inter schiaccia gli ospiti nella propria metà campo ed impone la propria supremazia al 13′: questa volta è Palacio, ad un passo dalla linea di porta, ad approfittare di una corta respinta avversaria ed a battere il portiere brasiliano per la seconda volta. Il doppio vantaggio rilassa gli uomini di Mazzarri, che concedono a Martinho l’opportunità di riaprire i giochi: l’esterno brasiliano, dopo uno scambio nello stretto con Toni, si ritrova a tu per tu con Carrizo e fredda il portiere argentino ridando speranza ai suoi al 32′. Speranze nuovamente vanificate al 38′ dai nerazzurri, di nuovo a segno con Cambiasso dopo errata correzione in rete di Palacio.
Nella ripresa il Verona prova a rientrare nuovamente in partita ma è Rolando, al 56′, a chiudere i giochi portando il risultato sul punteggio di 4 ad 1. Girandola di cambi per Mazzarri: Kuzmanovic per Cambiasso e Belfodil per Palacio. La partita scorre veloce verso la fine ma ad accenderla è un nuovo lampo veronese, al 71′, e porta la firma di Romulo. La rete del Verona alimenta il pressing finale degli ospiti, che tentano fino alla fine di rendersi nuovamente pericolosi senza però creare grossi grattacapi a Carrizo. Dopo 3′ di recupero l’arbitro Celi decreta la fine del match ed espelle, a tempo scaduto, Moras e Belfodil, protagonisti di uno scontro fisico in seguito ad una presunta simulazione dell’algerino in area di rigore. Vittoria preziosissima per l’Inter di Mazzarri, che scavalca il Verona e raggiunge il quarto posto a quota 18 punti in classifica.
INTER (3-5-1-1): Carrizo; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso (dal 63′ Kuzmanovic), Alvarez, Nagatomo; Kovacic (dal 79′ Taider); Palacio (dal 64′ Belfodil). Allenatore: Walter Mazzarri.
ARBITRO: Celi
MARCATORI: Jonathan 10′, Palacio 12′, Martinho 32′, Cambiasso 39′, Rolando 57′, Romulo 71′
NOTE: Espulsi Moras e Belfodil al 93′
FONTE: SoccerMagazine.it
Inter - Verona 4-2: pagelle e tabellino. Cambiasso e Palacio migliori in campo
Di Stefano Veneziano Broccia | 26.10.2013 21:57 CEST
Dopo tre giornate l'Inter torna al successo in campionato e lo fa battendo 4-2 il Verona a San Siro. Con questa vittoria i nerazzurri salgono al quarto posto, scavalcando in classifica proprio la squadra di Mandorlini. Palacio e Cambiasso giocano una buonissima partita e alla fine risultano tra i migliori in campo, così come Jonathan. Nei gialloblù menzione d'onore per Toni, che a 36 anni lotta, si sbatte per la squadra, serve assist per i compagni e sfiora il gol in un paio di occasioni.
PAGELLE
INTER:
Carrizo 5,5. Attento ogni volta che viene chiamato in causa. Non ha grandi colpe sui due gol presi
Rolando 6,5. Partita ordinata a cui aggiunge anche il gol
Ranocchia 6. Non fa rimpiangere Mazzarri di averlo preferito a Samuel
Juan Jesus 5,5. L'errore difensivo sul primo gol del Verona poteva costare caro ai nerazzurri. Poi si riprende e gioca una partita più attenta.
Jonathan 6,5. Mette la firma sulla prima rete dell'Inter, visto che l'autogol di Moras scaturisce da una sua conclusione in porta. Sulla fascia destra è una presenza costante, però poteva evitare il cartellino giallo preso a fine partita
Guarin 6,5. Si fa notare per le tantissime azioni personali e le conclusioni in porta dalla distanza. Manca di precisione, ma gioca una buona partita.
Cambiasso 7. Tanto lavoro a centrocampo, sia in copertura che in impostazione. Mette a segno la terza rete nerazzurra
(dal 63' Kuzmanovic 5. Si vede poco e con lui in campo la squadra soffre il gioco del Verona)
Alvarez 6. Gara diversa dal solito per lui. mazzarri lo schiera a centrocampo e l'argentino se la cava discretamente
Nagatomo 6,5. Tanto lavoro sulla fascia. Propizia il gol di Cambiasso e spesso di fa vedere anche in area di rigore
Kovacic 5,5. Da lui ci si aspetta sicuramente di più
(dal 79' Taider s.v.);
Palacio 7. tanto lavoro per se stesso e per la squadra, lotta su ogni pallone. Trai i migliori in campo
(dal 65' Belfodil 4,5. con il suo ingresso si nota ancora di più l'importanza di Palacio. Riesce nell'impresa di farsi espellere a partita finita, anche se a onor del vero l'arbitro forse esagera nell'estrarre il cartellino rosso).
VERONA:
Rafael 5. Prende quattro gol, ma non ha grandissime colpe
Cacciatore 5. Prestazione rivedibile del terzino gialloblù.
(dall'83' J.Gomez s.v.),
Moras 4,5. L'autogol ed il cartellino rosso a partita finita bastano per descrivere la sua partita negativa.
Maietta 5,5. Soffre in difesa, ma senza mai sbandare completamente
Agostini 5. Come i compagni di reparto, soffre i giocatori dell'Inter
(dal 73' Cacia s.v.)
Romulo 6,5. Solito grande dinamismo. Mette a segno la rete che tiene vive le speranze del Verona. Sicuramente è tra i migliori in campo per la sua squadra
Donati 5,5. Non brilla particolarmente
(dal 55' Donadel 5,5. Vale lo stesso discorso fatto per Donati)
Jorginho 6. Ci ha abituato bene in questo inizio di campionato, quindi da lui ci si aspetta più di quello che ha fatto vedere a San Siro
Iturbe 5,5. Tanto movimento, ma non riesce ad incidere come nelle ultime partite
Toni 6,5. Fa reparto da solo. Grandissimo lavoro per la squadra, tiene palla, distribuisce assist ai compagni e sfiora il gol. Probabilmente il migliore in campo
Martinho 6. Bravo nell'occasione del gol a sfruttare un errore della difesa nerazzurra. Non riesce a dare continuità alla sua partita
FONTE: it.IBTimes.com
Goleada a San Siro, l'Inter ne segna 4 al Verona e torna alla vittoria Un mese dopo l'ultima volta la squadra di Mazzarri ritrova i tre punti in campionato
Vincenzo Margiotta
L'Inter torna a vincere e lo fa con una prova convincente davanti ai propri tifosi, contro la sorpresa del campionato Verona. Gli uomini di Mazzarri mettono in mostra un ottimo calcio offensivo ma confermano anche le amnesie difensive mostrate ultimamente. La squadra di casa parte subito forte, nei primi 15 minuti l'undici di Mandorlini fatica ad uscire dai propri trenta metri subendo un uno-due tra il 10' e il 12' che ne ridimensiona le ambizioni della propria serata, prima Jonathan e poi Palacio sfruttano meravigliosamente due calci d'angolo, il brasiliano calciando al volo, l'argentino sfruttando un rimpallo fortunoso, portando i nerazzurri avanti 2-0. A metà tempo gli ospiti reagiscono ed iniziano a guadagnare campo e, anche complice un pizzico di fortuna, riescono ad accorciare le distanze con Martinho, abile a sfruttare uno scontro tra Ranocchia e Rolando che gli spalanca la via verso Carrizo. Prima della fine del primo tempo la squadra di casa rimette due gol fra sé e gli avversari: altro flipper in area veronese, dopo una azione di Nagatomo sulla sinistra, e Cambiasso si ritrova il pallone del 3-1 a due passi dalla porta. Con questo risultato le squadre rientrano negli spogliatoi. Il secondo tempo ricomincia con un ritmo meno frenetico e con l'Inter che continua a collezionare corner, il Verona continua a soffrire terribilmente i cross dalla bandierina e capitola ancora sull'ennesimo calcio d'angolo: Rafael respinge goffamente un colpo di testa su Rolando che mette la gara in ghiaccio spingendo in rete il quarto pallone della serata. Partita finita? Assolutamente no, Toni e compagni trovano ancora la forza per rispondere e arrivano al loro secondo gol con l'ex viola Romulo, il quale sfrutta un lavoro straordinario del centravanti in area ed insacca con un rasoterra. A questo punto Mazzarri richiama i suoi all'ordine e l'Inter si limita a controllare il match, subendo anche il terzo gol dallo stesso Toni che però a giudizio dell'arbitro si aiuta spingendo Ranocchia. La gara termina così, l'Inter torna a vincere con un risultato rotondo, il Verona esce sconfitto dal campo ma non di certo ridimensionato.
Inter-Verona 4-2: Palacio e Cambiasso riportano in alto i nerazzurri, serata no per Mandorlini
27/10/2013
C’erano grandi aspettative per Inter-Verona. I nerazzurri chiamati al riscatto dopo qualche partita sottotono, e gli scaligeri autentica sorpresa di questa prima fase di campionato. La gara, purtroppo, è stata ben al di sotto delle aspettative nonostante i sei gol realizzati. L’Inter ha svolto il compitino mostrando qualche progresso sul piano del gioco condito dai soliti disastri difensivi. La difesa a tre di Mazzarri scricchiola pesantemente ogni volta che non c’è Campagnaro in campo. La squadra di Mandorlini non ha mostrato il gioco che l’ha resa bella e vincente ed ha aggiunto la serataccia del reparto difensivo che sui calci piazzati ha fatto scempio delle più semplici regole difensive.
La gara si chiude nei primi dodici minuti. Al nono su un calcio d’angolo dalla sinistra è Jonathan a colpire tutto solo al centro dell’area. Il tiro è sbilenco ma incoccia nella gamba di Moras e finisce alle spalle di Rafael. Passano tre minuti ed Guarin a sfruttare gli sviluppi di un calcio d’angolo per battere a rete, sulla linea salva Jorginho che però respinge su Palacio e la palla carambola in rete.
La gara si mette sui binari preferiti da Mazzarri che può orchestrare il suo calcio fatto di pressione e ripartenze. Il Verona sembra impotente e Carrizo non corre nessun tipo di pericolo. Ci pensa la difesa nerazzurra a rimettere in partita gli ospiti. Su una sponda di Toni la linea difensiva si apre in maniera imbarazzante e Martinho si trova a tu per tu con Carrizo. Il tiro è imparabile per il portiere argentino.
Neppure il tempo di festeggiare per i tifosi veneti che arriva il terzo gol. Ancora una volta su un batti e ribatti in area l’Inter capitalizza. Nagatomo colpisce il palo alla sinistra di Rafael con un bel tiro a giro, sulla respinta Palacio svirgola malamente e la palla termina sui piedi di Cambiasso che a porta spalancata mette in rete.
Il secondo tempo resta sullo stesso tema tattico. Il Verona prova a fare qualcosa in più grazie a Toni che domina letteralmente i diretti avversari. Il quattro a uno, però, giunge implacabile. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo è Rolando a dare l’ultimo tocco, quasi casuale, alla palla ed a spedirla in fondo al sacco. Inutile il gol, a venti minuti dalla fine, di Romulo. Il Verona non è mai stato in partita e l’Inter ha vinto meritatamente.
I nerazzurri sorpassano gli scaligeri in classifica ma c’è ancora tanto da lavorare soprattutto in difesa. Per i gialloblù si è trattato di una serata storta.
FONTE: Calcio.Excite.it
ULTIM’ORA
MILANO, 22:38 CALCIO, SERIE A: INTER-VERONA 4-2 NEL SECONDO ANTICIPO
Inter batte Verona 4-2 (3-1) nel secondo anticipo della nona giornata di andata del campionato di Serie A. Nerazzurri subito avanti con le reti di Jonathan al 9' pt e Palacio 12', poi accorcia Martinho (32') per gli uomini di Mandorlini, colpiti però ancora da Cambiasso (38') e Rolando al 56', con gol che fissa il punteggio di Romulo al 71'.
Grazie a questo successo la squadra di Mazzarri sale a 18 punti, scavalcando al quarto posto proprio i veneti, fermi a quota 16.
FONTE: Repubblica.it
Inter-Verona, la protesta dei tifosi nerazzurri sulla discriminazione territoriale
La Curva Nord ha esposto due striscioni contro le nuove norme
Dai Campi | 26/10/2013 - 22:00
INTER VERONA DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE / MILANO – Ancora una protesta da parte dei sostenitori nerazzurri nei confronti delle nuove norme in materia di discriminazione territoriale: in curva Nord sono apparsi due striscioni con scritto 'Questo si puo'' , seguito da alcuni cori contro Milano, e 'Questo non si puo', seguito da alcuni cori contro Napoli.
M.F.
PAGELLE E TABELLINO INTER-VERONA
Dai Campi | 26/10/2013 - 22:53
Simone Davide
PAGELLE TABELLINO INTER VERONA / MILANO - Nelle ultime quattro gare contro l'Inter, il Verona non è mai riuscito a vincere, e la tendenza questa sera non cambia. Gli uomini di Mazzarri archiviano la pratica Verona nei primi dieci minuti di gioco grazie ai gol di Jonathan e Palacio maturati su calcio d’angolo. Ottime le prestazioni di Cambiasso e Nagatomo. Per gli ospiti, Romulo e Martinho sono gli ultimi a mollare.
INTER
Carrizo 5 – Viene chiamato veramente in causa solo in due occasioni ma le sue risposte non sono all’altezza, troppo lento nel chiudere lo specchio della propria porta.
Rolando 6,5 – Sostituisce egregiamente Campagnaro, trovando anche il gol, su calcio d’angolo.
Ranocchia 6 – Sempre preciso nelle chiusure, soprattutto sulle palle alte.
Juan Jesus 6 – Si oppone sempre bene alle poche offensive veronesi.
Jonathan 6,5 – Con Mazzarri in panchina è un nuovo giocatore, riuscendo a trovare sempre più spesso la via del gol, anche se oggi è stato aiutato da una deviazione decisiva.
Guarin 6 – Corre molto e la sufficienza è piena, ma pecca forse un po' troppo d’egoismo, soprattutto forzando il tiro dalla distanza.
Cambiasso 7 – Perno del centrocampo neroazzurro, solita gara di quantità e qualità dove, ancora una volta, dimostra tutta la sua astuzia nel trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Dal 62’ Kuzmanovic 6 – Entra per dare fiato all’argentino e addormentare la gara: ci riesce appieno.
Kovacic 6 – Buona la sua prestazione in mezzo al campo, dove imposta sempre l’azione nerazzurra e dà supporto in fase d’interdizione. Dal 79’ Taider s.v.
Nagatomo 6,5 – Probabilmente l’erba del campo, nella sua corsia di competenza, sarà da rizollare per le tantissime volte in cui ha fatto avanti e indietro sulla fascia.
Alvarez 6,5 – Raccordo offensivo tra centrocampo e attacco, quando ha la palla al piede è sempre molto pericoloso.
Palacio 6,5 – Spazia su tutto il versante offensivo, trovando anche la via del gol. Dal 64’ Belfodil 4,5 – Ancora deve crescere l’intesa con il resto della squadra, e l’espulsione rimediata a gara terminata, nella scaramuccia con Moras, è a dir poco sbalorditiva.
All.Mazzarri 7 – Perfetta interpretazione da parte del mister, che sin da subito ha impostato la squadra per archiviare la pratica nel minor tempo possibile.
HELLAS VERONA
Rafael 5,5 – I calci d’angolo sono la sua sciagura peggiore, anche se poteva davvero fare ben poco in occasione dei gol.
Cacciatore 5,5 – Troppo spesso si trova in difficoltà, soprattutto quando viene puntato nell’uno contro uno. Dall'82’ Gomez s.v.
Moras 5 – In difficoltà sui calci piazzati, dove si fa scappare continuamente l’uomo in marcatura.
Maietta 5 – Ha le stesse colpe di Moras. Sui calci d’angolo non riesce mai ad anticipare il diretto avversario.
Agostini 5,5 – Bene in fase di spinta, dove si fa trovare sempre, meno in quella difensiva dove è spesso in affanno. Dal 73’ Cacia 5,5 – Mandorlini lo manda in campo per dare più animo all’attacco veronese, ma non è nella sua giornata migliore.
Romulo 6,5 – E’ l’ultimo dei suoi a mollare; rincorre tutti i centrocampisti in fase d’interdizione e trova anche il jolly dalla distanza.
Donati 5 – Pochi, pochissimi palloni giocati quando in realtà doveva essere il faro del centrocampo veronese. Dal 55’ Donadel 5,5 – Trova meglio le verticalizzazioni, rispetto all’ex Celtic.
Martinho 7 – Illumina il centrocampo del Verona, ma con un passivo cosi pesante sin dai primi minuti è davvero difficile fare di più.
Jorginho 5 – Scarso il suo apporto ai compagni di reparto, lasciati troppo spesso soli.
Iturbe 5,5 – Le luci del San Siro erano pronte ad illuminare le sue giocate, ma è rimasto nella zona d’ombra dello stadio, non entrando mai in partita.
Toni 6 – Come suo solito sgomita contro tutta la difesa avversaria, provando a fare sponda ai suoi compagni di reparto, colpevoli nel non supportarlo a sufficienza.
All. Mandorlini 4,5 – Sicuramente rimandato a verifica per come ha preparato le marcature sui calci piazzati, unico vero flagello del Verona nella gara di questa sera.
Arbitro: Celi 5,5 – Troppo ferreo nel distribuire i cartellini gialli, quando un semplice richiamo sarebbe stato più che sufficiente.
Inter – Il poker è servito. Hellas al tappeto
26 ottobre 2013 22:44 | Alessandro De Padova
palacio-interPosticipo di serie A ricco di gol ed emozioni, quello andato in scena stasera a San Siro tra Inter ed Hellas Verona. Alla fine, l’hanno spuntata i nerazzurri, anche grazie ad una straordinaria prestazione di Rodrigo Palacio, che realizza la rete del 2 a 0 dopo 13′ minuti di gioco. Di Jonathan, invece, la marcatura iniziale. Poco dopo la mezzora, Martinho sigla il momentaneo 2 a 1 dei veneti, ma prima della fine del primo tempo, Cambiasso realizza il gol del 3 a 1. La ripresa inizia in salita per l’ Hellas, costretto a subire anche il poker ad opera di Rolando. Non basta, al 25′ della ripresa, la rete di Romulo per evitare la sconfitta alla squadra di mister Mandorlini. Da segnalare a fine gara l’espulsione di Belfodil per l’ Inter e di Moras per gli ospiti.
FONTE: CalcioWeb.eu
Verona, festa 110 anni Hellas: conto di 210mila euro. Beneficenza "fantasma" Sponsor e incassi dei ticket bastano appena a coprire le spese. Il ricavato doveva essere interamente devoluto alle Onlus del territorio. Ospiti e promozione dilapidano migliaia di euro. L'organizzatore Marangon: "Portachiavi da 7mila euro"
La Redazione 24 ottobre 2013
Si fa festa per l'Hellas Verona. Un evento da ricordare, quello del 20 maggio scorso, dato che si tratta dei 110 anni della società gialloblù. La serata rimarrà in memoria anche per il conto. Tra organizzazione, promozione, merchandising, ospiti è stato facile totalizzare 210mila e 269 euro. Ma nulla vieta di spendere tali cifre. Gli sponsor sono stati generosi, come spiega il Corriere del Veneto, compresi quelli pubblici: in campo era scesa l'azienda dei trasporti Atv, quella dei rifiuti Amia e Agsm, per i servizi cittadini. A far aggrottare la fronte è la questione "beneficenza". Secondo il quotidiano locale, l'associazione promotrice dell'evento "110 anni Hellas" si era impegnata a devolvere il ricavato della vendita dei biglietti alle Onlus del territorio.
A riportarlo era stato anche il sito internet: "Il ricavato della vendita dei 13mila biglietti verrà interamente devoluto a una serie di associazioni: l’Abeo, associazione di riferimento per il reparto di oncomatologia pediatrica di Borgo Roma, alla quale saranno devoluti parte dei fondi, Noi per Lorenzo, Voci e Volti, Football Academy della Fondazione Giovanni Paolo II, Asd ex Calciatori Hellas Verona". A fine serata i biglietti staccati segnarono un incasso di 123mila euro. Proprio per questo il Comune si era deciso a rendere disponibile l'Arena, in piazza Bra. Televisioni, radio, giornali e stampa ripresero l'evento nella sua interezza. Grande risalto, per la squadra della città. Ma anche grandi spese: per far quadrare il bilancio della serata, l'organizzazione, coordinata dall'ex terzino sinistro Luciano Marangon e dal capo del Coordinamento Club gialloblù, Alberto Lomastro, ha dovuto dare fondo a tutti i soldi disponibili. Quelli degli sponsor e quelli dei ticket dei tifosi.
Ad ammettere il fallimento dell'iniziativa di beneficenza è lo stesso Marangon:
"Dal punto di vista della beneficienza è andata malissimo. In questo momento in banca ci sono rimasti più o meno 800 euro, ma il commercialista dice che dovremmo avere diritto a un recupero dell'Iva di circa 7mila euro che dovrebbero tornarci il prossimo anno"
A conti fatti, come spiega il Corriere, alle Onlus andrà circa il 3% del ricavato. A fronte del 100% previsto inizialmente (tolti gli sponsor). Il bilancio sarebbe stato compilato regolarmente: una copia è finita in Comune, per "presa visione". Il sindaco Tosi non l'avrebbe presa molto bene, si vocifera.
"Le ricevute raccontano di un appuntamento che, facendo leva sulla passione dei tifosi, è stato trasformato in una mastodontica vacca da mungere. Il palco è costato 27mila euro, la regia di Gaetano Morbioli 16mila 800 più Iva, le hostess altri duemila…. E poi ci sono gli artisti che si sono esibiti nello show. Perché, evento benefico o no, quasi tutti hanno voluto essere pagati: Bubola 2mila 200 euro, Smaila 2mila, Puliero 500 euro…. Poco più di 11mila euro sono andati a una radio privata (la stessa che in passato ha ospitato trasmissioni condotte da Marangon e Lomastro) per realizzare un programma sui 110 anni gialloblu. Perfino l'Hellas Verona ha preteso 315 euro per distribuire allo stadio i volantini che pubblicizzavano la serata".
Non solo: il quotidiano racconta le spese sostenute anche per "convocare" tutti i giocatori, presenti e passati, che hanno fatto la storia dell'Hellas Verona.
"Risultato: 4.500 euro di hotel, oltre a una maxi-cena costata la bellezza di 2.200 euro. Insomma, la voce 'prestazione di terzi' s'è mangiata da sola 159.193 euro, quella 'ristoranti e ospitalità' quasi diecimila".
Qualcosa si sarebbe potuto risparmiare, e spunta la disfatta totale sul merchandising dei portachiavi.
"I 17mila euro di noleggio dei tre maxischermi, ma poi chi li sentiva quelli del pubblico… Abbiamo speso 7mila euro di gadget: medaglie e portachiavi con su stampato lo stemma dei 110 anni dell'Hellas. Purtroppo quasi nessuno li ha voluti comprare, quei portachiavi, e Lomastro sta ancora cercando di venderli ai tifosi. Se ci riesce il ricavato lo daremo all'associazione Noi per Lorenzo
FONTE: VeronaSera.it
Festa 110 anni Hellas, diventa un caso politico
25/10/2013 16:55
Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, vuole andare fino in fondo sulla festa per i 110 anni dell'Hellas Verona ospitata il 20 maggio in Arena e che non avrebbe raccolto un euro di beneficenza.
Se sarà confermata la mancata solidarietà, Tosi sarebbe intenzionato a fare causa, chiedendone conto agli organizzatori, Luciano Marangon e Alberto Lomastro.
Intanto anche il Partito Democratico prende posizione: "A maggio avevamo messo in guardia la città dalla qualità delle persone che avrebbero gestito il “compleanno” dell’Hellas e sul fatto che l’Arena non andava regalata a soggetti di questo calibro. Ma loro, forti della disponibilità della Giunta comunale e di un senso collettivo di sostegno alla squadra del cuore, avevano avuto porte aperte" dichiara il consigluere comunale Damiano Fermo, che rincara la dose.
"Oggi scopriamo di essere stati tutti presi in giro da una banda di buffoni. I veronesi e le associazioni di volontariato vengono insultate da questi piccoli intrallazzatori che hanno marciato sull'Hellas, sulla città di Verona e sulla speranza di associazioni che sono solo servite a ripulire la faccia di queste persone.
Che fine hanno fatto i soldi destinati alla beneficenza? Un palco costa veramente 27.000 euro? Proviamo a chiedere un preventivo a 2 service diversi e vedere che valore ha il montaggio e smontaggio di quel palco? Vogliamo che bilanci e fatture siano messi on-line. E' incredibile che siano stati sperperati contributi dei sponsor pubblici quando poi ad Amia mancano le risorse per continuare a curare il verde pubblico o non si riescono a trovare poche migliaia di euro per le iniziative culturali nelle scuole".
FONTE: TGVerona.com
Verona, scontri al Dall'Ara: arrivano altre nove denunce per Hellas e Bologna I denunciati hanno un'età compresa tra i 22 e i 51 anni. L'8 ottobre erano stati arrestati quattro tifosi scaligeri e un bolognese durante i quali tre sostenitori gialloblù rimasero feriti in maniera non grave
La Redazione 25 ottobre 2013
Lunga coda di provvedimenti dopo gli scontri tra tifoserie. Altri nove ultras, tre del Verona e sei del Bologna, sono stati denunciati dalla Digos del capoluogo emiliano che ha proseguito le indagini sui tafferugli del 6 ottobre prima della partita allo stadio "Dall'Ara". Per i nove sono state anche avviate le procedure per i Daspo. I tifosi, appartenenti a diversi gruppi, sono accusati a vario titolo di possesso di oggetti atti a offendere, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, lesioni personali e violenza e minaccia nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive.
Le ultime due contestazioni si riferiscono ad episodi che hanno visto come vittime un autista e uno steward. I denunciati hanno un'età compresa tra i 22 e i 51 anni. L'8 ottobre erano stati arrestati quattro tifosi veronesi e uno bolognese, sempre per i tafferugli, durante i quali tre sostenitori gialloblù rimasero feriti in maniera non grave. La gara era cominciata con 20 minuti di ritardo.
FONTE: VeronaSera.it
22:37 | 26/10 Serie A, 9^ giornata: Inter - Hellas Verona, pagelle
SERIE A INTER HELLAS VERONA PAGELLE - Questa sera allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro, Milano, si sono affrontate le formazioni di Inter ed Hellas Verona nella gara valida per la 9^ giornata del campionato di Serie A. Queste le pagelle della sfida appena conclusa per 4-2 a favore dei nerazzurri:
INTER
Carrizo 5,5 Non può nulla sui due gol veronesi: brividi per un'uscita a farfalle su calcio d'angolo dell'Hellas.
Juan Jesus 6 Cresce con il passare dei minuti, non disdegnando qualche ripartenza in uscita.
Ranocchia 6,5 Nel secondo tempo Cambiasso gli affida la fascia da capitano: prestazione senza fronzoli, tesa sopratutto a limitare fisicamente il lavoro di Toni.
Rolando 6,5 Col primo gol in nerazzurro acquisisce maggiore fiducia: boato di San Siro ad un suo tackle su Martinho in contropiede.
Nagatomo 6,6 Propizia attivamente diverse occasioni da gol: vicino il gol con un palo poi ribattuto in porta da Cambiasso. Relax eccessivo finale che propizia il gol di Romulo.
Cambiasso 7 Anche questa sera una prestazione maiuscola ed un gol importante, quello del 3-1, che spezza le gambe all'Hellas. Sostituito nella ripresa da Kuzmanovic, fioccano applausi da San Siro.
Guarin 7 Pericoloso dalle parti di Rafael con tante conclusioni (ben sei), imprendibile con 6 dribbling riusciti, il migliore oggi da questo punto di vista.
Kovacic 6 Prezioso sia in fase offensiva, con geometrie importanti, che in quella difensiva, con tackle puntuali e decisi. Cerca sempre la posizione in mezzo alle linee.
Jonathan 6,5 Grandissima condizione fisica, scatenato questa sera in campo: prova giocate importanti, propizia il gol dell'1-0 (deviato da Moras) e sfiora il gol con un sinistro a girare dopo una serpentina. Ritrovato.
Alvarez 6 Oggi schierato in veste da interno di centrocampo, regala dribbling e palloni utili per i compagni.
Palacio 7 Giocatore totale, incubo di ogni difesa. Gol e assist anche questa, Mazzarri nella ripresa lo fa uscire per conservarne la brillante condizione. Di questa Inter è colonna portante.
Kuzmanovic 6 Entra in campo nel secondo tempo con la gara in assoluta discesa per i nerazzurri.
Belfodil s.v.
HELLAS VERONA
Rafael 5 Quattro gol sul groppone, sicuramente non una prestazione da ricordare con gioia.
Cacciatore 5,5 Sembra acquisire maggiore fiducia gara dopo gara: non disdegna le sgrobbate sulla sua corsia, ma soffre spesso le avanzate di Nagatomo.
Moras 5,5 Sfortunato in occasione dell'autorete che dà il vantaggio iniziale ai nerazzurri: prestazione sotto la sufficienza.
Maietta 6,5 Meglio nella seconda frazione di gioco, dove sale in cattedra con alcuni recuperi importanti.
Agostini 5 Male dietro, assente in fase offensiva: Jonathan oggi è padrone incontrastato della sua fascia.
Jorginho 5,5 Annebbiato e col passo cadenzato nel primo tempo, migliora nella ripresa quando Mandorlini lo schiera davanti alla difesa.
Donati 5,5 Tanta legna in mezzo al campo, sostituito da Donadel nella ripresa.
Romulo 7 Il migliore in campo tra i veronesi: prezioso sia quando c'è da recuperare palla, ma mostra anche ottime qualità davanti con inserimenti e gol.
Martinho 6,5 Riaccende le speranze dell'Hellas con un inserimento che brucia la difesa nerazzurra e batte Carrizo: è già al secondo gol in campionato.
Toni 6,5 Propizia entrambi i gol del Verona con due sponde per gli inserimenti delle ali: scontro tra titani con Ranocchia.
Iturbe 6,5 Tecnica e forza nelle gambe: prova con due siluri di sinistro a riaprire la partita, ma Carrizo gli nega questa gioia in entrambe le occasioni. Tanti palloni recuperati, prestazione più che positiva.
Donadel 5,5 Entra nella ripresa per sostituire Donati in mezzo al campo: il 4-1 nerazzurro, però, taglia le gambe ai calciatore di Mandorlini.
Cacia s.v.
Juanito s.v.
TABELLINO:
Inter 4-2 Hellas Verona
Inter (3-5-1-1): Carrizo; Rolando, Ranocchia, Juan; Jonathan, Guarin, Cambiasso (Kuzmanovic dal 62'), Alvarez, Nagatomo; Kovacic; Palacio (Belfodil dal 64'). A disposizione: Castellazzi, Andreolli, Samuel, Pereira, Wallace, Mudingayi, Taider, Maniero, Icardi. Allenatore: Mazzarri
Hellas Verona (4-3-3): Rafael, Cacciatore (Juanito dal 82'), Moras, Maietta, Agostini (Cacia dal 72'), Jorginho, Donati (Donadel dal 55') Romulo, Martinho, Toni, Iturbe. A disposizione: Mihaylov, Sala, Gonzalez, Bianchetti, Albertazzi, Jankovic, Taleb, Rubin, Laner, Longo, Cacia. Allenatore: Mandorlini.
08:44 | 26/10 Hellas Verona, Setti: «Europa? No, voglio la Coppa Italia»
Il presidente ha le idee chiare: «Punto sui giovani, il modello da seguire è il Borussia Dortmund».
HELLAS VERONA SETTI – A piccoli passi ha riportato in Serie A l’Hellas Verona, ma Andrea Mandorlini con salti importanti ha condotto la squadra al clamoroso quarto posto in classifica: Maurizio Setti, però, non si esalta, resta con i piedi per terra. «Non mi emoziono mai. Preferisco pensare che ogni gara, anche prestigiosa, non sia comparabile col traguardo finale. Il calcio è la mia passione, ma il tempo mi ha insegnato a contenerla. Il Verona deve crescere in prospettiva, non devo pensare solo all’immediato», ha raccontato il presidente del club scaligero ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.
SCUDERIA - Poi ha parlato del suo gruppo di lavoro: «Conoscevo da tempo il d.s. Sean Sogliano. Lo volevo con me già al Bologna. E poi ho evitato che facesse una stupidata (l’intesa col Genoa n.d.r ). Gardini dg? Per fortuna era libero. In quest’esperienza è diventato il mio riferimento principale. Anche perché io in sede vado sì e no 4 volte al mese e da loro voglio un impegno h 24. Mandorlini? Sono contento di avergli dato fiducia. Fa giocare bene la squadra. Gli siamo stati tutti vicini e lo abbiamo aiutato a superare qualche problema d’immagine».
MODELLO TEDESCO - Sui progetti futuri, invece, Setti ha spiegato: «Ora ci alleniamo a Peschiera, ma la mia idea è di avere un centro sportivo modello. Soprattutto per le giovanili. Il modello per me è il Borussia Dortmund. Verona in Europa? Adesso non ci penso. Se proprio devo sognare penso alla Coppa Italia».
LEGA CALCIO - Setti ha poi rivelato di non metter piede in Lega: «Ho sempre ricavato l’impressione che quell’ambiente non fa bene al calcio. Occorre un cambio di mentalità per uscire dalla provvisorietà. Mi sono unito ai sette club che contestano Beretta? Piano. L’ho spiegato anche ad Andrea Agnelli nell’unica volta in cui l’ho chiamato, dandogli del tu. Il Verona si batte per la trasparenza e sui diritti tv chiede soluzioni che diano a tutti la stessa dignità. Ma io non mi schiero a priori. Lo farei solo se maturasse una linea di cambiamento».
NUOVI INVESTITORI - Sull’arrivo di Thohir all’Inter, invece, ha chiarito: «In Premier e in Francia c’è già internalizzazione. I grandi club devono aprirsi a nuovi investitori, a meno che le grandi famiglie non intendano continuare a perdere soldi. Invece penso che per un club medio sia meglio una guida italiana: capisce meglio il territorio. Se mollerò il Verona? Assolutamente no. Per me Verona è il massimo. Solo se dovessi emigrare all’estero. Ma non mi sembra possibile».
AFFARI - Inevitabili i riferimenti al calciomercato: «Fiorentina e Juventus Jorginho? Io sono abituato a portare a termine i miei lavori. Cirigliano? Mandorlini vorrebbe cambiare modulo per fargli spazio. Riscatto Iturbe? Servono 15 milioni per Juan. Dipende da quanto dimostrerà di essere bravo».
by Silvana Palazzo
FONTE: CalcioNews24.com
CALCIOMERCATO Cesena, Foschi segue due giocatori dell' Hellas
25.10.2013 21:20 di Riccardo Meroni
L'Hellas Verona vola in serie A, e lo stesso fa il Cesena nella serie cadetta: nonostante la buona posizione e una rosa che sembra dare garanzie a Bisoli, il d.s Rino Foschi sta già programmando il mercato di gennaio, per consolidare maggiormente la squadra.
Infatti sembra che Foschi abbia già seguito da vicino Ragatzu e Laner, due giocatori che sono finiti ai margini della squadra scaligera, e magari verranno già ceduti nel corso del mercato di gennaio.
FONTE: TuttoB.com
SERIE A La 4 in buca d'angolo: l'Inter ritrova il successo coi piazzati
27.10.2013 07.05 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
L'Inter di Mazzarri riscatta il ko con la Roma e il beffardo pareggio subito a Torino con una vittoria più importante che convincente, più cinica che frutto del gioco, ma che vale pur sempre i tre punti del sorpasso alla rivelazione Hellas Verona.
Mandorlini recrimina a fine gara, ed a ragione, visti i troppi errori della difesa scaligera sui piazzati nerazzurri, coi padroni di casa in grado di portarsi sul 2-0 già dopo 12 minuti grazie a due corner deviati in rete complice qualche rimpallo fortunoso. Jonathan e Palacio confermano il magic moment in zona gol ma il brasiliano è davvero troppo solo quando va a calciare al volo trovando anche una deviazione di Moras a spiazzare Rafael, così come lo è Guarin quando Agostini rinvia sulla linea colpendo l'implacabile Palacio.
L'Hellas mostra dunque il fianco al pragmatismo mazzarriano e l'Inter non perdona. Quattro reti, di cui tre arrivate da angolo e sorpasso servito in classifica, col Verona che lascia il quarto posto ai nerazzurri. Nella settimana dell'addio a Moratti, un biglietto di presentazione migliore a Thohir è davvero difficile da immaginar.
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, Mandorlini: "Sui quattro gol subiti c'è sempre un nostro errore"
26.10.2013 23.26 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Intervistato a fine gara da Mediaset Premium, il tecnico del Verona Andrea Mandorlini ha analizzato il ko subito stasera a San Siro al cospetto dell'Inter: "Qualcosa abbiamo regalato, anche se loro sono stati bravi a sfruttare i nostri errori. Abbiamo commesso almeno quattro errori, su tutte le reti c'è il nostro zampino. La concentrazione e l'attenzione non è stata quella che serviva, ma ci servirà per crescere".
Inter troppo forte, San Siro che preme, troppi elogi in settimana: quale il motivo di questo ko?
"La gara va interpreta, loro non sono partiti fortissimo ma l'uno-due dell'Inter ci ha un po' spiazzato, siamo stati bravi a rimetterla in piedi ma non è bastato. Siamo venuti qui troppo spensierati. Abbiamo commesso ripetuti errori, il mio maestro Trapattoni oggi mi tirerebbe le orecchie. Mercoledì dovremo fare una partita diversa, anche se oggi abbiamo fatto una buona gara ma commesso troppe leggerezze nei momenti chiave. Abbiamo preso quattro gol brutti, anche se loro sono stati bravi".
Meglio stasera che in altre occasioni non credi?
"E' un peccato, perchè alcuni ragazzi aspettavano da una vita di giocare in uno stadio come San Siro. Abbiamo commesso errori gravi, ma non siamo così. Con la Roma avevamo fatto gli stessi errori ma non ci è bastato, anche con la Juve stessa cosa. Quando giochi con le grandi squadre devi concedere il meno possibile e oggi non ci siamo riusciti".
Il tifo caldo del Verona e l'entusiasmo che si respira in città potrebbe essere motivo di pressione sulla squadra?
"No, questo deve essere una spinta anzi. Dobbiamo goderci il momento e cercare di ripagare i tifosi che ci seguono, ben venga l'entusiasmo, spero ci sia sempre".
Hai tirato le orecchie a Moras per il rosso finale?
"Credo a quello che mi dice il giocatore, lui non ha mai fatto questo tipo di cose, ma c'era Celi, ha deciso lui. Il gol annullato a Toni? Ranocchia non guarda più il pallone, penso sia stata una decisione ingiusta".
ALTRE NOTIZIE Inter, Rolando: "Mazzarri vuole sempre la perfezione da noi"
26.10.2013 23.39 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Intervistato da Mediaset Premium, Rolando, difensore dell'Inter in gol stasera, ha commentato a caldo la vittoria contro l'Hellas Verona: "Ci sono sempre cose da migliorare e su cui lavorare, la Serie A è difficile. Vogliamo prima vincere e poi non subire gol, l'importante però è sempre farne uno in più dell'avversario. Ovviamente da difensore non voglio mai subire gol. Mazzarri arrabbiato con noi? Lui vuole sempre la perfezione. Dove possiamo arrivare? Non lo so, adesso siamo al quarto posto e pensiamo all'Atalanta, la classifica la guarderemo alla fine".
ALTRE NOTIZIE Inter, Rolando: "Mazzarri? Se mi ha voluto è perché si fida di me"
26.10.2013 23.25 di Alessandra Stefanelli
Rolando, difensore dell'Inter, ha commentato ai microfoni di Sky Sport la vittoria contro l'Hellas Verona: "Felice per il gol perché dopo la squadra è stata più tranquilla. Dovevamo vincere per forza questa partita e l'abbiamo vinta, ora possiamo guardare avanti. Sto giocando di più con Mazzarri? A Napoli arrivavo dopo mesi che stavo ferma, però ho giocato anche partite importanti. Mi ha voluto qui, quindi vuol dire che si fida di me".
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, Romulo: "L'arbitro non ha fischiato nulla a nostro favore"
26.10.2013 23.23 di Alessandra Stefanelli
Romulo, centrocampista dell'Hellas Verona, ha commentato ai microfoni di Sky Sport la sconfitta subita in casa dell'Inter: "Sono felice per il mio quarto gol in Serie A e il secondo qua a Milano, ma credo che l'arbitro doveva essere più giusto. Sono un po' arrabbiato, Toni non ha avuto un fallo a favore. Cambiasso diceva anche parolacce vicino all'arbitro e noi non potevamo nemmeno parlarci. Non è giusto essere trattati diversamente perché noi siamo il Verona e loro sono l'Inter. Abbiamo anche giocato male, dovevamo fare meglio, però l'arbitro non ci permetterva di dirgli nulla".
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, Martinho: "Peccato per il risultato, ma abbiamo dato tutto"
26.10.2013 23.19 di Alessandra Stefanelli
Raphael Martinho, centrocampista dell'Hellas Verona, ha commentato ai microfoni di Sky Sport la sconfitta subita in casa dell'Inter: "Volevamo fare almeno un punto, ma siamo contenti della prestazione. Il gol lo dedico a mia moglie, è con me tutti i giorni e sa tutte le sofferenze che passiamo. All'inizio ci siamo preoccupati troppo di difendere, abbiamo preso due gol su calcio d'angolo e con l'Inter non te lo puoi permettere. Abbiamo dato tutto in campo e credo che al di là di tutto abbiamo fatto una buonissima partita".
SERIE A Inter, Mazzarri: "Juan diventerà uno dei difensori migliori al mondo"
26.10.2013 23.15 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Intervistato a fine gara da Mediaset Premium, il tecnico dell'Inter Walter Mazzarri ha analizzato i temi scaturiti dalla vittoria colta stasera contro l'Hellas: "La convinzione non c'è mai mancata, l'Inter sta facendo grandi prestazioni, così come a Torino con oltre 90 minuti in dieci. Col Cagliari abbiamo fatto una grande partita e non vedo perchè l'Inter dovesse essere dimessa o spaventata. C'era rispetto per il Verona, ma oggi abbiamo fatto una grande partita finchè la tensione è stata alta, poi abbiamo concesso troppo perchè siamo giovani".
Le amnesie difensive sono dei cali di concentrazione o sono dovute all'assenza di Campagnaro?
"Rolando sta facendo benissimo, non c'entra niente. In questa partita ci sono stati dei cali di concentrazione, l'assenza di Campagnaro non c'entra nulla".
Le ha ha fastidio essere messo in discussione durante il passaggio di consegne?
"Da 13 anni sono sotto esame, io penso a fare fatti, se perdo una partita è sempre colpa mia- Per il momento non ho mai avuto un esonero, sono sempre stati tutti contenti di tenermi".
Ha già ricevuto un sms da Thohir?
"Non parlo inglese (ndr)".
Ti ho visto agitato negli ultimi minuti, non chi ce l'avevi?
"Con tutti, dobbiamo giocare con la stessa attenzione per 95 minuti. Juan diventerà uno dei difensori più forti d'Europa ma deve stare sempre concentrato. Lui deve stare concentrato su quello che prepariamo, ma quando si lascia andare e di diverte combina qualche guaio, lui come altri".
All'interno dello spogliatoio si avverte il passaggio di consegne a Thohir?
"Penso vada dato grande merito ai miei calciatori ed al mio staff tecnico: ci siamo isolati da tutto e da tutti e abbiamo fatto quello che ci compete, dando sempre il massimo sul campo. Credo di essere stato bravo a tenerli concentrati solo sul campo".
Il rosso di Belfodil?
"Belfodil ha detto di essere stato provocato, serve un processo di crescita anche in questo. Lui deve maturare, è normale che gli altri avendo perso siano nervosi. Poi se l'arbitro andava via era meglio, senza prendere provvedimenti per nessuno, è una mia opinione".
ALTRE NOTIZIE Hellas Verona, Mandorlini: "Tanta sfortuna, ma abbiamo concesso troppo"
26.10.2013 23.13 di Alessandra Stefanelli
Ai microfoni di Sky Sport è intervenuto il tecnico dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini: "Il gol di Toni credo fosse regolare - ha esordito -. Non abbiamo avuto l'approccio che volevamo, dispiace per com'è andata la partita. Abbiamo preso tre gol su tre palle inattive, siamo stati leggeri sulle situazioni. Su quattro gol presi, in tre potevamo fare meglio. Credo sia stata colpa nostra, dovevamo fare meglio. Se ho pensato di cambiare formazione iniziale? Non credo che abbiamo sofferto troppo sugli esterni, abbiamo preso gol su calcio da fermo. Al di là degli accorgimenti tattici credo che ci mancasse l'attenzione, sui gol presi c'è molto del nostro. Sono stati bravi a cercarsi le situazioni, ma di fatto abbiamo regalato almeno tre gol su quattro. Abbiamo fatto tanti errori, è stata una serata storta. Martinho? Aveva avuto un problema muscolare, è un giocatore di grande prospettiva e il suo ritorno ci dà delle alternative importanti in mezzo al campo. In queste partite si deve commettere il meno possibile e noi abbiamo sbagliato troppo".
ALTRE NOTIZIE Inter, Mazzarri: "Dobbiamo specchiarci di meno. Jonathan? Non lo credevo così"
26.10.2013 23.06 di Alessandra Stefanelli
Walter Mazzarri, tecnico dell'Inter, ha commentato ai microfoni di Sky Sport la vittoria per 4-2 sull'Hellas Verona: "Siamo partiti davvero bene, poi abbiamo concesso qualcosa e ci siamo un po' spaventati. Abbiamo visto anche la Juventus perdere 4-2 con la Fiorentina, quando si perde la concentrazione e si pensa di aver già vinto si può perdere contro chiunque. Noi abbiamo una squadra giovane, con tanti ragazzi. Sono stati bravi nel recupero di palla e nel gioco finché siamo stati tutti concentrati, ma appena abbiamo cominciato ad allentare il Verona ci ha messi in difficoltà. Queste leggerezze vanno evitate se si vuole essere una squadra da vertice, non ci si deve mai specchiare".
Su Kovacic: "Ha fatto bene, soprattutto nella ripresa quando ha capito meglio la posizione. E' giovanissimo e anche lui deve stare attento a dei particolari, a questi livelli non bisogna mai specchiarsi".
Sull'episodio di Belfodil, espulso nel finale: "Credo che al ragazzo sia mancata un po' di esperienza, doveva venire via subito. Forse l'arbitro poteva chiudere un occhio. Jonathan? Il giocatore che avevo visto in ritiro non credevo fosse capace di fare quello che sta facendo, sta esprimendo al meglio le proprie qualità e spero che continui. Palacio è il giocatore più importante che ho, avevo bisogno di gestirlo sul 4-1 visto che abbiamo anche il turno infrasettimanale. Mi sono anche arrabbiato sul 4-2".
ALTRE NOTIZIE Le pagelle dell'Hellas Verona - Toni assist-man, male la difesa
26.10.2013 22.53 di Alessandra Stefanelli
Rafael 5: Incolpevole sui gol presi nel primo tempo, si riscatta in avvio di ripresa con una bella parata su Guarin. Alla fine, però, i gol salgono a quattro e il passivo resta troppo pesante per poter arrivare a una sufficienza.
Cacciatore 5,5: Soffre tantissimo Nagatomo, oggi non riesce a rendersi pericoloso sotto porta come nelle precedenti uscite. Dall'83' Juanito s.v.
Moras 5: Sua la deviazione decisiva che permette all'Inter di passare in vantaggio. In generale non appare freschissimo, anche perché viene da un infortunio.
Maietta 6: Male nel primo tempo, guadagna sicurezza con il passare dei minuti. Protagonista di qualche chiusura importante.
Agostini 5: Concede tantissimo e soffre troppo le sgroppate di Jonathan, finché Mandorlini non decide di sostituirlo. Dal 73' Cacia 5,5: Non incide né cambia le sorti del match.
Donati 5: Soffre anche lui in mezzo al campo contro la mediana nerazzurra, anche lui lascia il campo anzitempo. Dal 55' Donadel 5,5: Entra in campo giusto in tempo per il 4-1.
Jorginho 5,5: Obiettivo dichiarato del mercato nerazzurro, l'italobrasiliano appare in ombra rispetto alle ultime uscite. Poche le verticalizzazioni degne di nota.
Romulo 7: Indubbiamente il migliore in campo tra gli uomini di Mandorlini. In mezzo al campo non sbaglia un pallone e si toglie anche la soddisfazione del gol.
Martinho 6,5: Suo il gol che riaccende le speranze veronesi prima di vederle nuovamente stroncate dalla rete di Cambiassp.
Toni 7: Sua la sponda per la rete di Martinho così come l'assist per Romulo. Non segna, ma il suo peso in attacco si sente sempre. Riesce a incidere nonostante la marcatura asfissiante di Ranocchia.
Iturbe 6: Anche lui come Jorginho si sente osservato dall'Inter e avverte forse un po' di pressione. Quando riesce a rendersi pericoloso è Carrizo a dirgli di no.
ALTRE NOTIZIE Inter, Mazzarri: "Dobbiamo specchiarci di meno. Jonathan? Non lo credevo così"
26.10.2013 23.06 di Alessandra Stefanelli
Walter Mazzarri, tecnico dell'Inter, ha commentato ai microfoni di Sky Sport la vittoria per 4-2 sull'Hellas Verona: "Siamo partiti davvero bene, poi abbiamo concesso qualcosa e ci siamo un po' spaventati. Abbiamo visto anche la Juventus perdere 4-2 con la Fiorentina, quando si perde la concentrazione e si pensa di aver già vinto si può perdere contro chiunque. Noi abbiamo una squadra giovane, con tanti ragazzi. Sono stati bravi nel recupero di palla e nel gioco finché siamo stati tutti concentrati, ma appena abbiamo cominciato ad allentare il Verona ci ha messi in difficoltà. Queste leggerezze vanno evitate se si vuole essere una squadra da vertice, non ci si deve mai specchiare".
Su Kovacic: "Ha fatto bene, soprattutto nella ripresa quando ha capito meglio la posizione. E' giovanissimo e anche lui deve stare attento a dei particolari, a questi livelli non bisogna mai specchiarsi".
Sull'episodio di Belfodil, espulso nel finale: "Credo che al ragazzo sia mancata un po' di esperienza, doveva venire via subito. Forse l'arbitro poteva chiudere un occhio. Jonathan? Il giocatore che avevo visto in ritiro non credevo fosse capace di fare quello che sta facendo, sta esprimendo al meglio le proprie qualità e spero che continui. Palacio è il giocatore più importante che ho, avevo bisogno di gestirlo sul 4-1 visto che abbiamo anche il turno infrasettimanale. Mi sono anche arrabbiato sul 4-2".
ALTRE NOTIZIE Inter, Cambiasso: "Ottima gara, vittoria importante dopo Torino"
26.10.2013 22.39 di Antonio Gaito Twitter: @antonio_gaito
Esteban Cambiasso, centrocampista dell'Inter, ha parlato a Sky dopo la vittoria sul Verona: "Abbiamo fatto un'ottima gara, ci voleva questa vittoria perchè a Torino è sfuggita via proprio all'ultimo. Difficile pensare agli aspetti negativi dopo cinque minuti dalla fine della partita. Non si parla di difesa o di una fase, è antipatico. Atalanta e Udinese? Due partite fuori casa, ma la squadra sta facendo quello che deve fare. Abbiamo un'identità".
ALTRE NOTIZIE Inter-Verona 4-2: il tabellino della gara
26.10.2013 22.39 di Alessio De Silvestro
Vince l'Inter a San Siro contro il Verona di Mandorlini. Per la prima volta in questa stagione l'Hellas soffre la superiorità degli avversari. La squadra di Mazzarri fa da subito la gara mettendo alle corde i veneti nel primo tempo andando sul 3-1. Nella ripresa il gol di Rolando chiude definitivamente il match. Ecco di seguito il tabellino della gara:
SERIE A ESCLUSIVA TMW - Galli: "Ho portato Jorginho a Verona per quarantamila euro"
26.10.2013 12.00 di Simone Bernabei
Una delle grandi sorprese di questa prima parte di campionato è senza dubbio il centrocampista del Verona Jorginho, che grazie alle ottime prestazioni ha attirato su di se gli interessi di molte big europee. L'esplosione del centrocampista ha sorpreso molti addetti ai lavori, ma sicuramente non Giovanni Galli, suo scopritore ai tempi del Verona. L'ex portiere di Milan e Fiorentina, nonostante il poco tempo avuto a disposizione, nei mesi in cui ha lavorato come direttore sportivo al Verona è riuscito a portare al Bentegodi questo talento il cui valore sale giorno dopo giorno. In esclusiva per TuttoMercatoWeb.com, lo stesso Galli ha raccontato la sua scoperta.
Lei che lo ha portato al Verona, ci racconta come ha scoperto il talento di questo ragazzo?
"Era nella scuola calcio di una mia persona di fiducia che prendeva i giovani dal Brasile e li portava in Italia formandoli come uomini e come calciatori. Mi bastò vederlo una volta per capire che aveva qualità fuori dal comune".
Ci racconta cosa la colpì?
"Aveva già qualità importanti, specialmente se consideriamo che all'epoce il Verona era in serie C. Era un po' esile di fisico, ma mi colpì la personalità con cui stava in mezzo al campo, oltre ovviamente alla buona tecnica".
Si aspettava questa esplosione?
"Quando uno prende un giocatore giovane spera sempre che possa sfondare. Aveva delle ottime prospettive, sapevo che sarebbe potuto diventare un giocatore importante. Arrivò per poche migliaia di euro, se pensiamo che adesso vale oltre 10 milioni si capisce la bontà dell'investimento...".
Ci svela le cifre?
"Arrivò per circa 5 mila euro più altri 10 mila per il riscatto a fine stagione. Poi avevamo concordato altri 25 mila euro in caso di esordio in serie A. In sostanza Jorginho al Verona è costato 40 mila euro".
Secondo lei a giugno sarà pronto per il grande salto?
"Credo proprio di si. Jorginho oltre che le gambe utilizza il cervello in campo, e questo è fondamentale. Ha grande carattere e grande personalità, come dimostra il fatto che è il rigorista della squadra. Per me è lanciato verso una grandissima carriera".
RASSEGNA STAMPA Verona, Setti: "Riscatto Iturbe dipende da quanto dimostrerà di essere bravo"
26.10.2013 08.45 di Pietro Lazzerini
Lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport dal presidente del Verona Maurizio Setti. Il patron della squadra rivelazione del campionato dichiara di non pensare ad un possibile piazzamento europeo: "Il mio sogno ora sarebbe vincere la Coppa Italia". Poi passando a parlare di mercato allontana le voci di mercato a proposito di Jorginho: "Fiorentina e Juve lo cercano per gennaio? Sono abituato a portare a termine i miei lavori". Poi su Cirigliano: "E' forte, Mandorlini vuole cambiare modulo per trovargli il giusto spazio". Infine una battuta su Juan Iturbe, e sul suo riscatto per il quale servirebbero 15 milioni di euro: "Il riscatto? Dipende da quanto dimostrerà di essere bravo".
SERIE A Hellas Verona, ag. Iturbe: "Via dal Porto perché non giocava"
25.10.2013 23.43 di Tommaso Maschio
Le prestazioni di Juan Manuel Iturbe con la maglia dell'Hellas Verona non sono passate inosservate in Portogallo dove il giocatore è transitato vestendo la maglia del Porto, che detiene ancora il suo cartellino, senza però trovare lo spazio necessario per brillare. L'agente del calciatore Augusto Paraja intervistato da Antena 1 è tornato sull'addio del calciatore al Porto: "Tutti sanno perché Iturbe non giocava nel Porto, ma sarà lui a dirvelo appena finirà la stagione. Il presidente Pinto da Costa è uno dei migliori presidenti al mondo e non ho nulla contro di lui, mentre di Antero Henrique preferisco non parlare. - continua Paraja - La risposta la darà il giocatore sul campo. Iturbe può fare la differenza in qualunque club e il suo valore non è mai stato messo in dubbio. Purtroppo al Porto non c'era alcuna possibilità di giocare".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
MOVIOLA CI: INTER – HELLAS VERONA E IL TONI FURIOSO
La moviola di Canale Inter si trova questa volta a commentare una bella vittoria della squadra nerazzurra: l’impegno contro l’Hellas Verona era, sulla carta, abbordabile, ma dopo l’ottimo inizio di stagione dei veneti ci si poteva aspettare veramente di tutto.
Il direttore di gara è stato il signor Domenico Celi della sezione di Bari, coadiuvato dal signor Lorenzo Manganelli della sezione di San Giovanni Valdarno, primo assistente, e dal signor Daniele Iori della sezione di Reggio Emilia, secondo assistente. Il ruolo di quarto uomo è stato ricoperto dal signor Maurizio Liberti della sezione di Genova, mentre gli arbitri addizionali di porta sono stati il signor Gianpaolo Calvarese della sezione di Teramo ed il signor Filippo Merchiori della sezione di Ferrara.
Gara piuttosto ricca di episodi, giocata su livelli agonistici piuttosto serrati: cerchiamo quindi di andare a rivedere i momenti più interessanti di questo match. In avvio, corrette le ammonizioni per Esteban Cambiasso e Fabrizio Cacciatore, a causa dei falli rispettivamente su Jorginho e Yuto Nagatomo. Da rivedere l’azione della terza rete dell’Inter: sul cross proprio di Nagatomo si avventa Palacio, che tenta il tap-in. L’argentino colpisce male e la palla finisce a Cambiasso, che insacca: a tenere tutti in gioco c’era Alessandro Agostini, che rende facile la vita al secondo assistente, che non sbaglia.
Altro episodio di fuorigioco da rivedere ad inizio ripresa. Palla alla difesa interista, retroguardia veronese posizionata poco dietro la linea di centrocampo: Cambiasso lancia lungo in direzione di Rodrigo Palacio, che parte di pochissimo oltre Vangelis Moras: corretta la chiamata del primo assistente, era difficile. Palacio conclude l’azione mettendo in rete, probabilmente non avendo sentito il fischio di Celi, giunto qualche istante prima: giallo ingenuo, ma giusto, per l’argentino. Pochi minuti dopo, non è altrettanto puntuale Celi, che non sanziona con il giallo una vistosa trattenuta di Simone Donadel su Jonathan, che l’avevo saltato di netto.
Al 76′ l’episodio chiave della partita, o meglio, quello più contestato. Palla sulla fascia sinistra dell’Hellas, all’altezza del lato corto dell’area di rigore: un giocatore gialloblu mette in mezzo un pallone invitante, su cui si avventano Luca Toni ed Andrea Ranocchia. Si vedono delle piccole scaramucce tra i due, normali contatti tra attaccante e difensore, poi l’interista perde il contatto con Toni, che di piede insacca. Sbaglia Celi a fischiare fallo all’attaccante, che giustamente si infuria, come Andrea Mandorlini in panchina. Sarebbe stata la rete del 3 a 4 per il Verona, che sicuramente avrebbe riaperto il match. Sul finale, corrette le ammonizioni per Guarin e Iturbe.
In conclusione, è parsa sufficiente la prova della squadra arbitrale. L’unico episodio da contestare al direttore di gara è stato proprio quello che vi abbiamo descritto poco fa, momento in cui la partita avrebbe potuto prendere una piega diversa. Per completezza, sono parse piuttosto esagerate anche le due espulsioni comminate dopo il fischio finale ad Ishak Belfodil e a Moras: i due si sono resi protagonisti di qualche scaramuccia reciproca, forse anche di qualche parola di troppo, dopo che negli istanti finali della partita c’era stato un contatto dubbio tra di loro. Niente di così brutto da giustificare le espulsioni, probabilmente: come già detto, esagera l’arbitro.
JORGINHO LO STANNO SEGUENDO IN MOLTI, PAROLA DELL’AGENTE
Domani sera a San Siro arriva l’Hellas Verona: in questo primo scorcio di stagione, molto positivo per il gialloblu, che precedono l’Inter in classifica per un punto, hanno brillato particolarmente le stelle di Jorginho ed Iturbe, di cui vi abbiamo parlato più nel dettaglio in questo articolo.
L’agente di Jorginho, Joao Santos, ha parlato del futuro del proprio assistito: ”Jorginho sta facendo molto bene e sicuramente è un calciatore che diverse squadre importanti stanno seguendo“, ha detto a calciomercato.it. Si dice che Juventus ed Inter lo stiano seguendo da vicino: “L’interesse di diversi club non è recente perché lui si sta esprimendo a livelli importanti da anni. Già durante il torneo di Viareggio quando era in prestito al Sassuolo, era monitorato da numerosi osservatori“.
Il ruolo del brasiliano classe 1991, cresciuto proprio nel vivaio del club veneto, è molto interessante per l’Inter: “Può giocare davanti alla difesa ma anche più avanti come trequartista, a destra o sinistra“. Tutte zone del campo in cui la rosa nerazzurra andrebbe rinforzata, magari con un innesto giovane, in linea con quella che sembra essere la politica di Erick Thohir.
FONTE: CanaleInter.it
MERCATO – Agente Jorginho: “Molte squadre importanti lo seguono”.
Inizio col botto per Jorge Luiz Frello Filho, meglio conosciuto come Jorginho, centrocampista brasiliano classe ’91 in forza all’Hellas Verona, squadra che per continuità e per mole di gioco, sta stupendo un po’ tutti.
Per duttilità tattica e doti tecniche innate, il giocatore sembra essere finito nel mirino delle principali big europee, e non è da escludere un’imminente asta nei prossimi mesi per il cartellino del giocatore.
Ai microfoni di Calciomercato.it, l’agente del giocatore Joao Santos ha fatto il punto della situazione: “ Jorginho sta facendo molto bene. Molte squadre importanti lo seguono ormai da tempo. Già durante il torneo di Viareggio quando era in prestito al Sassuolo, parecchi osservatori ne monitoravano le prestazioni. Può giocare sia come faro davanti alla difesa che come trequartista,anche spostato sulla destra o sulla sinistra. Per la sua duttilità può essere seguito anche da Prandelli così come tanti altri calciatori“.
FONTE: PassioneInter.com
27.10.2013
«Che ingenui ! E l'abbiamo pagata cara» LA DELUSIONE. L'allenatore: «Dobbiamo prendercela con noi stessi»
Mandorlini non nasconde un po' di rammarico per i tre gol presi da palle ferme, un po' troppi... «Ci è mancata la giusta attenzione»
Francesco Arioli MILANO Niente sconti, il destino stavolta ha accompagnato il pronostico. A San Siro è emersa la squadra migliore per qualità tecnica. Sicuramente la più determinata, la più sveglia nelle fasi cruciali della contesa. Al Verona restano grossi motivi di rammarico per le falle - troppe - aperte dalle parti di Rafael. E per lo scarso tempismo in chiusura. Costato carissimo ai gialloblù. In realtà ci sarebbe spazio anche per qualche riflessione sui fischi di Celi. Niente però che sposti in maniera significativa il quadro d'assieme. Almeno stando all'opinione di Andrea Mandorlini, che fatica a digerire i rimpianti: «Loro hanno fatto una buona gara al di là dei gol ma siamo stati poco concentrati, poco fortunati, poco pronti», attacca dalla sala stampa del Meazza.
«Un episodio credo che ci possa stare ma prendere quattro gol così, uguali, no. Quello no. Vuol dire che dal punto di vista dell'attenzione qualcosa non è andato. Di sicuro non abbiamo fatto una buona partita difensiva e poi, soprattutto sulle palle ferme, di solito non subiamo in questa maniera. Anche se dal punto di vista fisico bisogna osservare che loro erano un po' più forti di noi». Comunque aggiusti il tiro non c'è verso di raddrizzare l'umore al tecnico. Neppure se lo solleciti sul gol frettolosamente annullato a Luca Toni, quello che avrebbe potuto riaprire la gara: «Sì, il 4-3 c'era. Noi l'abbiamo fatto e devo dire che, visto e rivisto, era buono. Era gol buono. Però, ripeto, il problema è che noi abbiamo concesso... Abbiamo fatto degli errori...». Quindi un rapido riassunto del match: «L'Inter è partita meglio di noi: più spirito, più fame, più voglia, più cattiveria... E meglio nei contrasti. Su certe occasioni tu dimostri che sei quello che non dovresti essere e che loro sono meglio di te. Una partita quasi chiusa in tre minuti... Spiace, spiace moltissimo», è la filastrocca. «Anche perché hai concesso a gente che ha gamba, ha qualità... Abbiamo fatto errori e giustamente li abbiamo pagati».
Eppure qualche segnale di vitalità lo si è avvertito. Tardivo ma si è avvertito: «Però noi volevamo giocarcela da subito, fin dai primi momenti», rimarca Mandorlini. «Poi non sempre ti riesce quello che vorresti fare. Ma non c'eravamo nei contrasti, noi li aspettavamo ma loro facevano meglio. Poi succede che quando le cose non si inquadrano come tu vorresti puoi prendere un autogol. Il problema è che siamo stati leggeri in tutte le azioni da gol, abbiamo regalato troppo. A questi livelli quando sbagli, contro queste squadra e in questi stadi paghi». Quanto ai cambi, quelli che nel finale hanno reso il Verona super-offensivo e creato qualche imbarazzo agli avversari, «era da un po' che pensavo di osare se avessimo fatto il 4-3». Perché «nel calcio non puoi mai sapere. Ci sono state squadre che hanno vinto delle coppe importanti in due minuti. Magari dal punto di vista psicologico le cose possono cambiare in un attimo. Sul gol di Toni - che ripeto, era buono - mancavano ancora 12 minuti... Però abbiamo fatto troppo poco e commesso troppi errori per sperare che la svolta in extremis potesse arrivare».
Niente da salvare insomma? Neppure la combattività? «Se avevi voglia di combattere che ormai sei moribondo poi fai fatica... Mi spiace perché potevi fare meglio, dovevamo e volevamo fare meglio», prosegue l'autocritica. «Ma a calcio ho giocato anch'io, ci sono momenti in cui vorresti fare certe cose ma non ti vengono. Non voglio screditare quello che hanno fatto quelli dell'Inter. Sono stati bravissimi. Ma se andiamo ad analizzare quello che noi abbiamo fatto non posso negare di essere arrabbiato. Dovevamo fare meglio». C'è spazio anche per un saluto ai suoi ex tifosi: a metà ripresa si è udito distintamente il caloroso tributo della curva nord a colui che dell'Inter è stato un grande difensore: «Ma dicevano Mandorlini? Sicuri? Allora li ringrazio», sorride l'allenatore. «Non avevo sentito, non capivo bene... Sentivo "...ini" ma non capivo. E poi stavo perdendo, ero abbastanza arrabbiato. Ma adesso li ringrazio. Qui ho passato sette anni bellissimi, pensavo di renderla un po' più dura all'Inter, ne sarei stato più orgoglioso. E' andata così, amen». L'ultimo giudizio sulla corsa scudetto. Che per Mandorlini vede l'Inter ancora all'inseguimento delle favorite: «Credo che quest'anno Juve e Roma siano davanti e per l'Inter sarà difficile stare al passo. Però qui si sta costruendo per il futuro. Staremo a vedere».
27.10.2013
«Come a Roma Con le grandi la vita è dura...» SBERLE. Martinho non cerca scuse: «Con l'Inter ci può stare...»
«Se ti fermi loro ti puniscono, ora lo sappiamo. Toni? Strano che non gli abbiano mai fischiato un fallo a favore. E quel gol, era il 4-3...»
Gianluca Tavellin MILANO Una sberla a Carrizo e all'Inter col solito sinistro esplosivo, a due passi dalla panchina gialloblù e almeno una cinquantina di metri sotto ai tremila tifosi scaligeri lassù nell'ultimo anello. Martinho e la sua rete avevano illuso un Verona pasticcione in difesa. «Al di là degli errori, per me abbiamo fatto una buona partita. Dovete sempre tenere ben presente che dall'altra parte c'era l'Inter». Il sorriso c'è sempre per l'esterno brasiliano anche se meno radioso rispetto a quando l'Hellas vince. «Dobbiamo imparare dai nostri errori. Con la Roma è stata la stessa cosa. Basta un momento di calo con le grandi squadre e ti ritrovi sotto di un paio di reti. Mai visto subire tre reti su calcio d'angolo. Solo distrazione, perchè in questo stadio avevamo già giocato. Nessuno dei miei compagni ha risentito dell'ambiente».
In difficoltà è sembrato Moras, che poi è caduto nella trappola di Belfodil. Trappola resa «mortale» dal cartellino rosso del modesto Celi. «Non lo so cosa sia successo tra loro. Ero già nello spogliatoio. Moras mi ha detto che c'è stato un battibecco, nulla di grave...». Due espulsioni che peseranno sul futuro, ma non hanno inciso certo sulla gara. A condizionare la partita, senza dubbio l'atteggiamento avuto dall'arbitro Celi nei confronti di Toni. Mai puniti i difensori dell'Inter sui numerosi corpo a corpo con il numero «9» dell'Hellas. «Ah mi viene da pensare - chiarisce subito Martinho - a quello che è stato detto dopo la nostro vittoria sul Parma. E' impossibile che non abbiamo fischiato un fallo in favore di Toni. Mai visto situazioni simili e poi perchè hanno annullato la rete di Luca che era valida?».
Tutti se lo sono chiesti e non solo la freccia del Verona, che cerca al tempo stesso di smorzare la polemica. «E' vero avremmo potuto rientrare in partita e magari pareggiarla anche, ma è inutile parlare dell'arbitro, ormai questa è andata. Dobbiamo accettare e basta». Martinho è proiettato già al futuro che si chiama Sampdoria: «non solo, visto che poi subito dopo abbiamo anche il Cagliari. E' un doppio turno casalingo da sfruttare al meglio. Dobbiamo tornare a fare punti e poi in casa ci siamo sempre espressi al massimo». È positivo Martinho e per nulla preoccupato. Il Verona ha un'organizzazione di gioco, buone individualità e soprattutto grande volontà. Nel secondo tempo di San Siro si è visto tutto ciò, anche quando l'Inter è andata sul 4 a 1. Nel calcio ci sta di commettere qualche errore di troppo, l'importante è averlo capito. «Sicuramente, ci deve servire da lezione. Dobbiamo essere molto più concentrati, perchè ci sta di subire una rete, ma non bisogna perdere la testa».
27.10.2013 Parla Romulo «Due pesi e due misure»
«L'arbitro non mi ha convinto, loro potevano dirgli di tutto, noi no...»
MILANO “L'Inter è una grande squadra, mentre noi siamo un piccolo club, ma questo non vuol dire che debba esserci un trattamento diverso. Lo dico con grande civiltà e senza offendere nessuno, ma i nerazzurri in campo all'arbitro potevano dire di tutto, mentre noi non potevamo neppure avvicinarci”.
Romulo, con tono calmo e pacato, esordisce così davanti a taccuini e telecamere. Non è andata giù al brasiliano come a molti dei suoi compagni la direzione di gara del signor Celi, un tempo arbitro della sezione di Campobasso, oggi invece appartenente a quella di Bari.“
Vi dico una cosa -rincara la dose Romulo - vi sembra che uno come Luca Toni possa non avere mai subito un fallo in tutti i novanta minuti? Incredibile, ma è così. E poi gli è stata annullata una rete regolare che avrebbe potuto rimetterci in partita e a quel punto, l'Inter che aveva speso tanto, non so se avrebbe vinto la gara”. Fa caldo nel lungo corridoio del “Meazza” spacciato per zona mista, luogo deputato alle interviste dei “secondi” o degli “ultimi”.
Romulo ha lasciato la giacca al giovane Matteo Viscione dell'ufficio stampa gialloblù, sorride e saluta tutti, ma ribadisce l'amarezza per questo ko. “Ho visto in campo cose che non mi sono piaciute, lo ripeto, anche se l'Inter è una grande squadra e ha fatto un primo tempo straordinario.” Verona troppo molle all'inizio con svarioni clamorosi in difesa. Tre reti subite da calcio d'angolo, troppe. ”Non siamo riusciti - chiude Romulo - a fare quello che ci aveva chiesto il mister, nel preparare la gara. Quando lo abbiamo fatto, abbiamo segnato. L'Inter è una squadra che attacca con molti giocatori, ma se sei bravo, ti concede anche molto nelle ripartenze”.
Già quel contropiede che ieri sera non ha funzionato. Capita, bisogna voltar pagina e guardare avanti, visto che mercoledì sera è tempo di Samp.
27.10.2013 LE PAGELLE
5,5 RAFAEL. Non ha particolari responsabilità sulle prime tre reti dell'Inter, sbaglia anche lui sul gol di Rolando e, in una giornata molto difficile per l'Hellas, lui non fa niente per dare una mano alla retroguardia gialloblù che va spesso e volentieri in difficoltà.
6 CACCIATORE. Si danna l'anima in fase difensiva anche perchè dalla sua parte Nagatomo e Kuzmanovic non ti danno un attimo di respiro perchè hanno corsa e fantasia, cerca di dare il suo contributo anche alla manovra offensiva ma sulla fascia non è facile passare.
5,5 MAIETTA. Un rientro difficile per il capitano, la difesa balla davanti alla spinta dei nerazzurri e “beccare” due gol in pochi minuti non ti dà nemmeno il tempo di riprendere il ritmo partita. Da rivedere qualcosa nei calci piazzati, incassare tre gol su corner non è il massimo. 5 MORAS. Anche lui viene travolto dalle ondate nerazzurro, paga a caro prezzo una condizione precaria dopo la lunga pausa per infortunio, Palacio è un brutto cliente per tutti, lui fa quello che può ma non lo prende quasi mai. Viene espulso a partita finita insieme a Belfodil, non ci sarà con la Sampdoria.
5,5 AGOSTINI. Si fa apprezzare per qualche sgroppata in avanti, dà una mano ai centrocampisti per frenare le ripartenze dell'Inter ma soffre tantissimo in fase difensiva, anche lui regala qualcosa nei calci piazzati che portano alle tre reti dei padroni di casa.
SV CACIA. Entra a partita già segnata per dare una mano all'attacco ma non ha nemmeno il tempo di rompere il fiato.
6 ROMULO. Un primo tempo in apnea, non trova mai la forza per uscire con la palla al piede o conquistare palloni preziosi nella terra di nessuno. Molto meglio nella ripresa quando alza il baricentro e mette la firma sulla seconda rete del Verona.
5,5 DONATI. Cerca di arginare le folate dei nerazzurri che cercano di sfondare soprattutto centralmente ma non trova mai il passo giusto, va in difficoltà proprio nei movimenti più rapidi degli avversari e quando prova a far ripartire l'azione perde sempre un attimo in più. 5,5 DONADEL. Mandorlini lo manda in campo per dare un po' di geometria in più al centrocampo, lui perde subito un paio di palloni molto pericolosi sulla trequarti, si sacrifica quando il Verona prova a spingere ma non è mai lucido. Non gioca una gara intera da tempo e si vede, ha bisogno di qualche partita per crescere.
5,5 JORGINHO. Non è il solito Jorginho, prova a fare l'Hallfredsson ma viene stritolato nella morsa dei Cambiasso e Guarin che corrono a mille all'ora e picchiano come fabbri. Qualche segnale di miglioramento nella fase finale della partita ma ormai è troppo tardi.
5 ITURBE. Un passo indietro per il giovane “fenomeno”. Si vede che ha tanta voglia di lasciare il segno nella Scala del calcio italiano ma parte sempre da solo, cerca l'uno contro uno, non diventa mai pericoloso perchè sbatte sistematicamente sulla “gabbia” che l'Inter ha costruito per lui. Le qualità sono incredibili ma per sfruttarle meglio deve giocare di più con i compagni di squadra.
6 TONI. Lotta ancora e lotta sempre il “vecchio leone”, una serata impegnativa per il buon Ranocchia che cerca in tutti i modi di fermarlo con le buone e con le cattive, spesso ci riesce perchè Celi chiude un occhio ma quando passa si fa apprezzare per i due assist a Romulo e Martinho.
6 MARTINHO. Alla fine vince il ballottaggio con Gomez e va lui in campo sulla fascia sinistra. Parte con il freno a mano tirato poi segna e si risveglia, ogni tanto mette il turbo sulla fascia e la difesa nerazzurra deve sudare per fermarlo. SV GOMEZ. Una manciata di minuti per rompere il ghiaccio con San Siro ma non può fare molto di più, anche se strappa applausi per un paio di spunti interessanti.
27.10.2013 «Ora sono tranquillo Verona grande squadra»
«Non si può mai stare tranquilli, qui non si sta mai tranquilli...»: Walter Mazzarri non fa quasi in tempo a sedersi sulla poltroncina della sala stampa che già offre una sintesi colorita, efficace della partita. Si aggiusta i capelli, asciuga il sudore, regala un sorriso finalmente rilassato. «Dopo la falsa partenza di Torino mi ero raccomandato con i ragazzi e loro mi hanno preso alla lettera e sono partiti davvero bene», spiega l'allenatore dell'Inter, «almeno finché non si sono sentiti troppo sicuri di quello che stavano facendo. Se avete visto fino al 2-0 siamo stati praticamente perfetti. Si giocava bene, si girava la palla, recuperavamo subito quando la perdavamo. Bene tutti. E poi abbiamo cominciato a specchiarci un po', a fare qualche passaggino lezioso evitando di chiuderla del tutto. Queste sono cose che ci capitano, errori di gioventù, di inesperienza. E da questo punto di vista bisogna crescere, riflettere e non farlo più almeno finché non sei sul 3-0 a dieci minuti dalla fine. Lì magari ti puoi concedere qualcosa di più. In questo calcio prima non te lo puoi proprio permettere».
Quindi l'onore delle armi al nemico: «Siamo stati perfetti contro una squadra che, non ce lo scordiamo, era la quarta forza del campionato. Aveva un punto più di noi. E' la rivelazione del momento e ha giocatori fortissimi che io avevo visto tante volte. A Bologna per esempio. In partite nelle quali avevano veramente impressionato. E contro di loro finché siamo stati veramente concentrati - come dobbiamo essere per 90' - eravamo quasi perfetti. Poi abbiamo fatto qualche leggerezza e in questo calcio te leggerezze ti costano care. Rischi di cambiare la partita, gli aspetti psicologici. Nell'intervallo mi sono fatto sentire e infatti siamo rientrati col piglio giusto, abbiamo fatto il quarto gol ma poi ci siamo nuovamente rilassati. Si vede che ci viene naturale. Ma non bisogna farlo. Basta pensare ad una squadra espertissima e vincente come la Juventus che domenica scorsa era avanti 2-0 a Firenze. Poi avete visto come è finita. Il calcio è impietoso e i ragazzi da questo punto di vista devono fare qualche passo avanti». Infine la riflessione sui calci d'angolo che fino all'altro ieri erano il tallone d'Achille dell'Inter e improvvisamente sono diventati chiave preziosa. Smascherando il disagio dei gialloblù: «I gol su calcio d'angolo sono arrivati perché finalmente siamo riusciti ad alzare la palla», sorride.
FR.AR.
27.10.2013
Hellas, che distratto L'Inter ne approfitta e fa 4 salti di gioia I gialloblù subiscono 3 gol da calcio d'angolo. A nulla servono i guizzi di Martinho e Romulo. A fine partita, cartellino rosso a Moras e Belfodil
Luca Mantovani MILANO La maledizione di San Siro colpisce ancora. L'Hellas non ha mai vinto a Milano e i ragazzi di Mandorlini non sfatano un tabù che resiste da sempre. Alla fine vince l'Inter, il successo nei nerazzurri è meritato, ma la vittoria di Cambiasso e compagni arriva alla fine di una partita “strana”. Parte male il Verona anche se la formazione titolare assomiglia a grandi linee a quella che ha battuto il Parma. Tornano titolari Moras e Maietta – Marques è volato in Brasile per la morte della mamma e Gonzalez va in panchina – sulla fascia ci sono Cacciatore e Agostini, in regia Donati con Romulo e Jorginho a sostegno, davanti Toni con Iturbe e Martinho che vince il ballottaggio con Gomez. Non c'è nemmeno il tempo di prendere nota delle formazioni e i padroni di casa passano in vantaggio. Angolo di Cambiasso, Jonathan colpisce tutto solo in mezzo all'area di rigore, tocco sfortunato di Moras a due passi da Rafael e palla in rete.
Ti aspetti una reazione dei gialloblù ma l'Hellas ha le gambe pesanti e la testa scarica. Spaesati, quasi impauriti anche se si gioca in un clima surreale, si sentono solo i tremila “fedelissimi” del Verona con il pubblico interista in silenzio per protestare contro le sentenze della Federcalcio sulla discriminazione territoriale. Non serve a nulla. C'è solo l'Inter in campo e arriva il raddoppio. Ancora su calcio d'angolo. Palla in area, colpo di testa di Rolando, Jorginho respinge sulla linea, carambola su Palacio, Rafael è battuto. Petto o braccio? Il direttore di gara non si fa impietosire dalle proteste del Verona e convalida. Tutto troppo facile, il Verona ha già un piede all'inferno ma prova a mettere la testa fuori dalle fiamme. L'Inter molla la presa, non certo l'arbitro Celi che non vuole “fastidi” e tiene i gialloblù lontani dall'area di rigore. Nulla può quando Martinho sfrutta una sponda di Toni, si presenta solo davanti al portiere, fulmina Carrizo e riapre la partita. L'Hellas è vivo, ancora una volta.
La gara vive di alti e bassi ma gli uomini di Mazzarri non vogliono correre rischi. Grande giocata di Nagatomo che salta due uomini e fa partire un destro “a giro” che sbatte sul palo alla sinistra di Rafael, destro di controbalzo di Palacio, a due passi da Rafael spunta Cambiasso che fa tris. Tutto da rifare per l'Hellas e solo la ripresa da giocare. Mandorlini ci prova, toglie Donati e getta nella mischia Donadel, fa retrocedere Jorginho, getta all'arrembaggio Romulo. La mossa è buona ma il Verona incassa il quarto gol, il terzo su calcio d'angolo. Un vero suicidio. Cambiasso dalla bandierina, velo di Palacio, Rafael si trova la palla lì e respinge goffamente, Rolando appoggia il pallone in rete. Partita finita? Neanche per idea. L'Hellas trova la forza per accorciare ancora le distanze. Martinho per Toni, assist per Romulo, controllo e tiro. Quattro a due, si riaccende la speranza. Cross di Martinho dalla sinistro, in mezzo all'area Toni vince il corpo a corpo con Ranocchia, ma l'arbitro gli fischia un fallo inesistente, un attimo prima della girata. “Sarebbe stato gol regolarissimo”, dicono i commentatori di Sky e Mediaset rivedendo l'azione alla moviola. Il “fischietto” barese non la pensa allo stesso modo. Oggi Branca e Mazzarri non avranno nulla da dire sugli arbitri...
25.10.2013
Scontri a Bologna: altri 3 tifosi Hellas denunciati La Digos del capoluogo emiliano continua le indagini: nei guai anche sei sostenitori rossoblu. Avviata per tutti la procedura per il Daspo
BOLOGNA. Altri nove tifosi, tre del Verona e sei del Bologna, sono stati denunciati dalla Digos del capoluogo emiliano che ha proseguito le indagini sui tafferugli del 6 ottobre prima della partita al Dall’Ara. Per i nove sono state anche avviate le procedure per i Daspo.
I tifosi, appartenenti a diversi gruppi, sono accusati a vario titolo di possesso di oggetti atti a offendere, resistenza a pubblico ufficiale, violenza privata, lesioni personali e violenza e minaccia nei confronti degli addetti ai controlli dei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive. Le ultime due contestazioni si riferiscono ad episodi che hanno visto vittime ìun autista Tper e uno steward. I denunciati hanno un’età compresa tra i 22 e i 51 anni.
L’8 ottobre erano stati arrestati quattro tifosi veronesi e uno bolognese, sempre per i tafferugli, durante i quali tre sostenitori gialloblù rimasero feriti in maniera non grave. La gara era cominciata con 20 minuti di ritardo.
FONTE: LArena.it
Romulo: "Partita difficile, tante disattenzioni" / VIDEO
Postata il 26/10/2013 alle ore 23:18
MILANO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Romulo. Ecco le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 4-2 contro l'Inter, 9a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Abbiamo subito due gol in dieci minuti, poi tutto è diventato più difficile. Ora guardiamo avanti, abbiamo due partite da vincere che giocheremo in casa. Pressione qui a San Siro? Non credo. Io ed i miei compagni eravamo tranquilli, abbiamo fatto quello che ci chiedeva il nostro allenatore, forse soffrendo un po' troppo. Il gol? Sono contento, ma volevo un risultato diverso".
Ufficio Stampa
Martinho: "Una lezione, ora guardiamo avanti" / VIDEO
Postata il 26/10/2013 alle ore 23:18
MILANO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista a Martinho. Ecco le principali dichiarazioni dell'esterno gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 4-2 contro l'Inter, 9a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "Abbiamo commesso errori mai fatti prima. La prestazione è stata buona, ma non puoi sbagliare contro l'Inter. Il nostro allenatore cura nei dettagli i calci piazzati, e noi siamo stati poco attenti. Pagata la pressione? Credo ci sia mancata la giusta concentrazione. Accettiamo la sconfitta e andiamo avanti, ci aspettano due partite da vincere, contro due rivali per la salvezza".
Ufficio Stampa
Mandorlini: "Troppi errori, potevamo fare meglio" / VIDEO
Postata il 26/10/2013 alle ore 23:19
MILANO - Segui su Hellas Verona Channel l'intervista ad Andrea Mandorlini. Ecco le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, rilasciate dopo la sconfitta per 4-2 contro l'Inter, 9a giornata del campionato Serie A TIM 2013-14: "La partita? Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ma contro le grandi squadre certi errori vengono pagati a caro prezzo. Ora pensiamo a recuperare perché mercoledì c'è un'altra partita. La squadra? Ha grinta, cuore e carattere. Oggi, in tante situazioni non eravamo concentrati. Credo che prendere tre gol da calcio d'angolo rappresenti un piccolo record, dovevamo difenderci meglio. Il mio ritorno a Milano? Volevo fare bella figura, sono molto dispiaciuto".
Ufficio Stampa
Serie A: Hellas sconfitto, a San Siro finisce 4-2
Postata il 26/10/2013 alle ore 20:45
MILANO - Solo una battuta d'arresto. Finisce 4-2 a San Siro, vince l'Inter che scavalca l'Hellas in classifica. Nerazzurri pericolosi in avvio, punteggio sbloccato da Jonathan (9' pt) che ringrazia la coscia di Moras per una deviazione decisiva. Il raddoppio arriva tre minuti più tardi con Palacio, abile a sfruttare una disattenzione della difesa gialloblù ancora sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Si ferma la pressione dell'Inter, cresce l'Hellas. Martinho, ben servito da Toni, accorcia le distanze al 32'. Illusione. Palo di Nagatomo, Palacio raccoglie e serve Cambiasso: 3-1. Nel secondo tempo il copione è lo stesso. Altro corner, altro gol dell'Inter con Rolando (11' st). Poi è solo Hellas. Romulo, ancora ben servito da Toni, realizza il 4-2 che, nonostante il forcing finale dei gialloblù, resterà il risultato finale.
Primo tempo
1' Partiti
2' Ci prova Cambiasso da fuori. Palla ampiamente a lato
9' GOL Corner di Alvarez, Jonathan si coordina con il destro e scaglia un tiro verso la porta che, deviato da Moras, si insacca alle spalle di Rafael
12' GOL Ancora l'Inter, ancora su calcio d'angolo. Sugli sviluppi di un corner la palla arriva sui piedi di Guarin, il tiro viene salvato sulla linea da Jorginho ma il rimpallo premia Palacio, che deposita in rete da due passi
25' Reagisce l'Hellas. Iturbe serve Cacciatore, cross di prima per la testa di Toni. L'incornata termina alta di poco
32' GOL Accorcia le distanze l'Hellas. Combinazione Martinho-Toni-Martinho. Il sinistro del brasiliano non perdona
38' GOL Palo di Nagatomo, Palacio raccoglie il pallone e serve Cambiasso che insacca a porta vuota
41' Tiro di Guarin dalla distanza, palla sul fondo
45' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Si riparte
2' Ancora Guarin dal limite. Il suo tiro è deviato da Rafael in corner
7' Ancora Guarin dalla distanza. Solo potenza, palla alta
11' GOL Corner di Alvarez, sfiora Palacio, tocca Rolando che insacca
15' Jonathan entra in area, tiro di sinistro che termina a lato
16' Iturbe serve Toni nel cuore dell'area, il tiro dell'attaccante gialloblù termina alto
26' GOL Toni difende bene il pallone, serve Romulo che di sinistro batte Carrizo
33' Tiro di Iturbe dalla distanza, Carrizo blocca a terra
36' Destro a giro di Nagatomo. Il tiro si spegne sul fondo
43' Tiro violento di Guarin dal limite, Rafael si distende e devia il pallone.
48' Termina qui la partita
INTER (3-5-1-1): Carrizo; Juan Jesus, Ranocchia, Rolando; Jonathan, Guarin, Cambiasso (dal 18' st Kuzmanovic), Kovacic (dal 34' st Taider), Nagatomo; Alvarez; Palacio (dal 19' st Belfodil).
A disposizione: Castellazzi, Maniero, Andreolli, Icardi, Mudingayi, Wallace, Samuel, Pereira, Olsen.
All.: Mazzarri.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore (dal 38' st Gomez Taleb), Maietta, Moras, Agostini (dal 28' st Cacia); Romulo, Donati (dal 10' st Donadel), Jorginho; Iturbe, Toni, Martinho.
A disposizione: Mihaylov, Albertazzi, Laner, Longo, Jankovic, Bianchetti, Rubin, Gonzalez, Sala.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Celi di Bari.
Assistenti: Manganelli e Iori.
NOTE. Ammoniti: Cambiasso, Cacciatore, Palacio, Donadel, Jonathan, Iturbe. Espulsi: A tempo regolamentare scaduto Moras e Belfodil per reciproche scorrettezze. Spettatori: 43.097 (abbonati: 30.728; paganti: 12.369).
Ufficio Stampa
Dai un calcio alla fame con ActionAid
Postata il 25/10/2013 alle ore 11:45
VERONA - Dai un calcio alla fame. Sabato 26 e domenica 27 ottobre, negli stadi di Serie A, calciatori, allenatori ed arbitri si schiereranno al fianco di Operazione Fame, la campagna promossa da ActionAid per assicurare cibo sano a oltre 10mila persone in estrema povertà del Brasile. Patrocinata da FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), Lega Calcio Serie A, AIA (Associazione Italiana Arbitri), AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio), AIC (Associazione Italiana Calciatori) insieme a RAI e SKY, l'iniziativa porterà tutti i 22 calciatori che scenderanno in campo nelle 10 partite di Serie A ad indossare le magliette di Operazione Fame e gli allenatori a portare una spilla che invita a donare.
Per contribuire alla campagna e dare un aiuto concreto al progetto di ActionAid in Brasile, è possibile inviare un sms da 2 euro (dal 21 al 31 ottobre) al 45508 da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o da rete fissa TWT, oppure di 2 o 5 euro da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb.
Per maggiori informazioni: CLICCA QUI
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = BOXE, Clemente RUSSO è Campione del Mondo dei Pesi Massimi dopo aver battuto il russo TITISCHENKO in finale!
LIGA SPAGNOLA: Spettacolo al 'Camp Nou' soprattutto nel secondo tempo quando all'iniziale vantggio firmato NEYMAR JR ha partecipato 'el Nino Maravilla' SANCHEZ con un pallonetto da paura! Negato un rigore abbastanza netto su Cristiano RONALDO, poteva essere il pareggio con più di mezz'ora ancora da giocare invece 'el clasico' finisce 2 a 1 per i blaugrana dopo l'inutile gol finale di JESÈ per le 'merengues'...
IPPICA: Incredibile incidente all'ippodromo di Montegiorgio dove un cavallo sbanda, finisce nel laghetto e muore affogato! Mai successa una cosa del genere in 44 anni...
SERIE A ARGENTINA, La gara finisce con una rissa finale e 5 espulsi!
FORMULA 1: Nel GP dell'India pole per VETTEL mentre delude la FERRARI
MOTOGP: LORENZO rende la vita dura fino alla fine a MARQUEZ e lo precederà alla partenza del GP di Motegi
PALLONE D'ORO, fra i pretendenti anche BUFFON, PIRLO e BALOTELLI ma i favoriti sono RIBERY e RONALDO...
SERIE A: Andrea AGNELLI, presidente della JUVENTUS, 'tira le orecchie' alla Lega che a suo dire affonderebbe il nostro calcio BOXE, CLEMENTE RUSSO È CAMPIONE DEL MONDO.
TITISCHENKO BATTUTO NELLA FINALE IN KAZAKISTAN
Sabato 26 Ottobre 2013
ASTANA - "Tatanka" colpisce ancora. Ai Mondiali di boxe in Kazakistan il campano Clemente Russo ha trionfato in finale contro il pugile il russo Tischenko ed è il nuovo campione del mondo nei pesi massimi 2013. 'Tatankà si è imposto nettamente nella categoria 91 kg. Il pugile di Caserta si è imposto nelle tre riprese con lo stesso punteggio 29-28, 29-28, 29-28. Per Russo, due volte argento olimpico (Pechino 2008 e Londra 2012), è il secondo titolo mondiale, dopo quello conquistato a Chicago nel 2007.
SERIE A: SAMP-ATALANTA 1-0. ALLE 20,45 INTER-VERONA. 'CLASICO' AL BARCELLONA: REAL BATTUTO 2-1
Sabato 26 Ottobre 2013
ROMA - La nona giornata di serie A si è aperta con l'anticipo delle 18 tra Sampdoria e Atalanta, finito 1-0 per la squadra di Delio Rossi.
Il centrocampista dell'Atalanta, Luca Cigarini, ha toccato la palla con il braccio sul colpo di testa del difensore della Sampdoria, Shkodran Mustafi, causando l'autogol che ha deciso le sorti della gara.
Nell'anticipo serale delle 20,45 l'Hellas Verona fa visita all'Inter.
Il resoconto di Sampdoria-Atalanta
BARCELLONA-REAL 2-1 In Spagna è andato in scena alle 18 il "clasico" tra Barcellona e Real Madrid, con in campo Messi e Cristiano Ronaldo, nell'ennesima sfida tra i due top player. E il Barcellona ha battuto il Real Madrid 2-1 (1-0) nell'anticipo della decima giornata della Liga spagnola.
A far parlare blaugrana il primo Clasico della stagione è il gol dell'asso brasiliano Neymar (19' pt) e Alexis Sanchez (33' st). Per le merengues a segno nel finale Jese (46' st).
MOTOGP, POLE DI LORENZO A MOTEGI SUL BAGNATO.
MARQUEZ 2°, VALENTINO 5°
Sabato 26 Ottobre 2013
Lorenzo ci crede non molla il sogno della remuntada in MotoGP. A Motegi, sede del GP del Giappone, conquista la pole, dopo che il maltempo ha finalmente concesso una tregua. Le moto sono scese in pista solo nel pomeriggio di sabato, vista la cancellazione delle libere del mattino, dopo quelle del venerdì, e nell'unica sessione da 75' su pista bagnata ha svettato il pilota della Yamaha, che insegue nel mondiale Marquez, 2° in griglia,a 18 punti. Il leader del mondiale, spesso in difficoltà per problemi di saltellamento della sua Honda, accusa 658/1000 di ritardo e precede un ottimo Hayden, con la Ducati, 3° a 1"068. A seguire: 4° Pedrosa a 1"071, poi Valentino Rossi a 1"261
GP D'INDIA, VETTEL CONQUISTA LA POLE,
LA FERRARI DI ALONSO (8°) PUNTA ALLA GARA
Sabato 26 Ottobre 2013
GREATER NOIDA - La Ferrari dà importanti segnali di risveglio e in prova si avvicina ai migliori come non accadeva da tempo. Ma il muretto di Maranello decide di puntare tutto sulla gara salvaguardando il più possibile gli pneumatici.
Così in Q3 Fernando non un usa le gomme medie (quelle più morbide, ma anche più deligate sulla distanza) e si accontenta dell'8° posto preceduto anche dal compagno di squadra Massa (5°) che precede la Lotus di Raikkonen. Con il tempo della Q2 Fernando sarebbe partito in terza posizione e, per la prima volta in questa stagione, avrebbe potuto puntare alla prima fila. La pole position, come spesso avviene, la conquista Sebastian Vettel (è la numero 43 della sua carriera). Dietro la Red Bull del campione del mondo le due Mercedes di Rosberg e Hamilton e l'altra Red Bull di Mark Webber. L'australiano è il primo sulla griglia a scattare domani con le gomme più dura e, se non sbaglia patenza, domani si ritroverà in testa quando quelli con le mordide saranno costretti a fermarsi con anticipo.
MAXI RISSA A FINE PARTITA: CINQUE ESPULSI
NELLA SERIE A ARGENTINA -VIDEO
Sabato 26 Ottobre 2013
BUENOS AIRES - La partita di serie A argentina tra Arsenal di Sarandi e Gimnasia La Plata si è conclusa con una maxi rissa.
Nei minuti di recupero, con il risultato fermo sull'1-1, una lite tra due giocatori avversari è sfociata in una furibonda scazzottata che ha visto coinvolti calciatori e dirigenti. Per sedare gli animi sono dovute intervenire le forze dell'ordine, mentre l'arbitro ha estratto cinque cartellini rossi. La stampa locale oggi definisce l'accaduto come «un altro vergognoso capitolo del calcio argentino».
PALLONE D'ORO: BUFFON, BALOTELLI E PIRLO NELLA LISTA DEI TOP 50. FAVORITI MESSI, CR7 E RIBERY
Sabato 26 Ottobre 2013
PARIGI - Nella lista dei top 50 in corsa per il Pallone ci sono tre italiani: Balotelli, Buffon e Pirlo per citarli in ordine alfabetico. Le speranze azzurre per la conquista del più importante premio personale del calcio sono poche, quasi nulle.
Vincerà Messi per il quinto anno di fila, gli sarà preferito Cristiano Ronaldo o sarà gloria per qualcuno del Bayern Monaco, come Ribery? In attesa di conoscere il verdetto, France Football e la Fifa hanno stilato la lista dei cinquanta nomi candidati per il Pallone d'oro 2013.
IPPICA, CAVALLO SBANDA E MUORE AFFOGATO
NEL LAGHETTO A CENTROPISTA A MONTEGIORGIO
Sabato 26 Ottobre 2013
FERMO - Una morte assurda per un cavallo nell'ippodromo di Montegiorgio, nella Marche. Lo sfortunato protagonista è stato Lucio Om, che nel corso di una sgambatura pre-gara per un guaio respiratorio ha cominciato a tirare di brutto, per poi sbandare e finire la corsa nel lago a centropista con tutto il sulky, dal quale era poco prima caduto a terra il driver Marco Lasi.
INUTILI i SOCCORSI Un paio di addetti si sono lanciati in acqua per aiutarlo ma non c'è stato niente da fare. Il cavallo, trascinato dal sulky sul fondo del laghetto, è morto annegato.
IN 44 ANNI MAI UN INCIDENTE L'ippodromo "San Paolo" di Montegiorgio è aperto dal 1969 e da allora non era mai accaduto un incidente simile
JUVE, AGNELLI VA ALL'ATTACCO DELLA LEGA:
"E' IMMOBILE, IL NOSTRO CALCIO NON È CREDIBILE"
Venerdì 25 Ottobre 2013
TORINO - Andrea Agnelli va all'attacco e all'assemblea degli azionisti della Juve lancia un grido d'allarme per il nostro calcio. "La Lega deve avere il coraggio di prendere in mano i propri destini, deve trovare una nuova capacità di dialogo con le istituzioni sportive e i policy makers, affrontare i problemi con maggiore serenità e volontà di creare intorno a sè un consenso". Le parole del presidente bianconero.
Senza tale consenso, ha aggiunto, "continueremo ad avere stadi decrepiti e mezzi vuoti, componenti della medesima Federazione che perseguono obiettivi particolari e non sistemici, tutele inadeguate dei nostri marchi di fronte agli abusi e alla contraffazione, leggi cervellotiche che si propongono di limitare la violenza, ma ottengono solamente di limitare l'accesso ai tifosi e agli appassionati".
"CALCIO ITALIANO MENO COMPETITIVO" - "A distanza di un anno dal nostro ultimo incontro, la situazione del calcio italiano rimane immobile. La perdita di competitività di sistema è talmente palese che solamente un irresponsabile può negarla. La Juventus potrà continuare ad essere competitiva in campo internazionale ed equilibrata finanziariamente – ha proseguito Agnelli nel suo discorso - solo se sul fronte dei ricavi il sistema la metterà in grado di esprimere completamente il proprio potenziale". "Non è un alibi – ha spiegato -. E' un accorato appello a reagire e a non considerare il declino come ineluttabile. Può suonare retorico, ma il destino è davvero nelle nostre mani".
"OK ALLA NEGOZIAZIONE COLLETTIVA DEI DIRITTI TV" - "Il nostro club non ha nessuna intenzione di rimettere in discussione principi ormai consolidati e condivisi come quello della negoziazione collettiva dei diritti televisivi, che tutti i paesi evoluti hanno adottato o come nel caso della Spagna presto adotteranno'' ha spiegato Agnelli.
"Penso che un sistema più efficiente, più attento al prodotto calcio, cui tutti teniamo, troverebbe un migliore riscontro sia sul mercato italiano, ma ancor più su quello straniero, dove la Serie A vale una frazione modesta della Premier League. Dove la Bundesliga, dopo averci superato nel ranking sportivo, va via via raggiungendoci per valorizzazione del prodotto calcio’’.
FONTE: Leggo.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.