INTER 2-2 VERONA: Probabilmente altri 2 punti persi come a Cesena anche se stasera l'HELLAS non ha demeritato nel secondo tempo, solo che una volta in vantaggio la squadra si abbassa paurosamente e con le amnesie difensive è chiaro che difficilmente finisce bene; buon compleanno al mister ma se LOPEZ e SAVIOLA entravano prima...
Bella serata al 'Meazza' di Milano dove mister MAZZARRI, sotto pressione da pubblico e dirigenza, spingerà la sua INTER a vincere a tutti i costi contro la 'Cenerentola' HELLAS: HERNANES non ce la fa e si accomoda in panchina, al suo posto KUZMANOVIC, coppia d'attacco formata da PALACIO e ICARDI con OSVALDO pronto a subentrare in caso di bisogno.
In difesa rispetto al turno europeo torna RANOCCHIA e recupera NAGATOMO che parte titolare, ancora tribuna per GUARIN...
Deve ricominciare a far punti pesanti anche il VERONA di MANDORLINI però, dietro hanno ricominciato a correre e attualmente la zona pericolosa è a soli 3 punti; ancora 4-3-3 quindi con RAFAEL tra i pali, la coppia MORAS-MÁRQUEZ al centro della difesa protetta ai lati dal recuperato MARTIĆ e da AGOSTINI sulla mancina, OBBADI sostituisce TACHTSIDIS come play basso, alla sua sinistra HALLFREDSSON e alla sua destra IONITA.
Tridente d'attacco formato da TONI al centro con GOMEZ TALEB e CHRISTODOULOPOULOS alle estreme...
LA GARA
Comincia a piovere quando i giocatori entrano in campo ma qualcuno fra gli spalti (con larghi vuoti) indossa ancora le maniche corte segno che la serata non è certo fredda...
Il tema tattico è chiaro fin dai primi minuti con l'INTER a fare posseso continuo e l'HELLAS a sfruttare le ripartenze, al 5° MORAS con una palla profonda a cercare TONI, il Campione del Mondo non fa certo della velocità la sua migliore arma ma lo stesso sfugge a VIDIC, JESUS e RANOCCHIA però al momento di concludere non trova purtroppo la porta e l palla sfila mestamente sulla sinistra di HANDANOVIC.
Passano altri 5 minuti e stavolta i gialloblù sfruttano al meglio gli spazi lasciati dagli avversari: HALLFREDSSON parte in contropiede 4 contro 3, giunto al limite scarica a IONITA a destra, pronto il cross del moldavo su CHRISTODOULOPOULOS che sponda di testa per TONI, Luca attende che la palla scenda dolce e di sinistro, al volo, spara una bomba sulla quale il portiere di casa nulla può! VERONA in vantaggio col 282° gol in carriera dell'ex FIORENTINA alla prima rete su azione in campionato...
Da questo momento in poi parte l'assedio dell'INTER: Al 15° è KUZMANOVIC a tirare alto dal limite e 3 minuti dopo ecco il pari dei nerazzurri con ICARDI che conclude al meglio la sponda di PALACIO dal fondo.
Al 19° è ancora KUZMANOVIC pericoloso dopo essersi accentrato: RAFAEL è battuto ma il palo salva gli scaligeri...
Al 25° VIDIC incorna una gran palla da calcio d'angolo ma il portiere gialloblù, con un mezzo miracolo, smanaccia a lato; i padroni di casa continuano in pressione ma verso la fine comicniano a mollare, ne approfitta l'HELLAS che al 43° crea un'altra palla gol con CHRISTODOULOPOULOS a traversare da sinistra verso la porta, GOMEZ si tuffa di testa ma non riesce ad arrivarci e HANDANOVIC, non senza difficoltà, si accartoccia a parare.
Dopo un minuto di recupero il signor Rocchi di Firenze termina il primo tempo con la pioggia che nel frattempo scende sempre di più...
Inter 2-2 Verona gli highlights
Inizia la ripresa e l'HELLAS va subito sotto con la coppia che ha realizzato il pari per i nerazzurri: PALACIO sfugge a MORAS ed entra in area da destra, tiro-cros ad incrociare sul palo lontano dove ICARDI brucia ancora una volta MÁRQUEZ e deposita in rete il gol della doppietta!
Poco dopo il VERONA avrebbe la possibilità di pareggiare ma sciupa tutto: GOMEZ si gira in area trovando l'intervento scomposto di MEDEL che stoppa di braccio, il signor Rocchi non può che applicare il regolamento assegnando il penalty e comminando al centrocampista interista la seconda ammonizione e la conseguente espulsione.
Sul dischetto va TONI che però calcia debole, HANDANOVIC specialista pararigori si tuffa dalla parte giusta e smanaccia via il 20° rigore in Serie A!
All'8° altra occasione per il VERONA con CHRISTODOULOPOULOS che batte un calcio di punizione per la testa di MÁRQUEZ che si gira bene ma consegna la palla in braccio al portiere di casa, 6 minuti dopo AGOSTINI trova il fondo e crossa al centro dove IONITA spara altissimo da buona pposizione.
Al 17° LAZAROS impegna HANDANOVIC direttamente dal calcio d'angolo, i gialloblù continuano a premere ma la palla non vuole entrare: MAZZARRI si copre in mediana inserendo l'acciaccato KOVACIC con KHRIN, ma anche MANDORLINI mantiene gli equilibri con CAMPANHRO al posto di HALLFREDSSON...
AL 21° altra palla gol per gli scaligeri: TONI sponda a centro area per CHRISTODOULOPOULOS che tira a colp sicuro cogliendo una traversa clamorosa a portiere battuto! La palla sbatte sulla linea e poi esce neutralizzata dalla difesa interista.
Il tecnico scaligero lascia scorrere i minuti ed inspiegabilmente inserisce chi può ribaltare il risultato solo a 10 minuti dal 90° con SAVIOLA a dare il cambio a GOMEZ e LÓPEZ a sostituire IONITA ma forse è troppo tardi anche se l'iniziativa è costantemente nelle mani scaligere.
Al 37° VIDIC incorna fuori da buona posizione e 4 minuti dopo è LAZAROS a sparare altissimo dalla distanza, poi tocca a TONI al 42° a girarsi bene in area ma a non trovare la porta.
Il match sembra scritto ma ecco il lampo gialloblù al 44°: CAMPANHARO lancia in area SAVIOLA che vede l'inserimento di LÓPEZ e lo serve con un colpo di tacco degno della sua classe, El Conejito tiene il peso in avanti e di collo pieno non lascia scampo a HANDANOVIC! È lo strameritato pareggio...
Al 48° KUZMANOVIC crossa dalla parte opposta per DODÒ, il terzino brasiliano schiaccia la palla a terra ma RAFAEL non si fa ingannare e un minuto dopo la gara termina con la squadra di casa che esce tra i fischi.
LE IMPRESSIONI
Felice di essere stato smentito dai fatti nonostante le riserve della vigilia, penso si possa parlare di 2 punti persi per come si era messa... Chiaro che l'errore dal dischetto ci può stare ma non capisco come stavolta mister MANDORLINI (buon 4° compleanno scaligero) ci metta così tanto ad inserire gli attaccanti per mantenere un equilibrio di squadra sterile ed un risultato sfavorevole!
Anche stavolta però i gialloblù non perdono e quindi il tecnico ravennate ha ragione ancora una volta ma dopo il pari del 'Manuzzi' i punti regalati cominciano ad essere troppi così come i chiari di luna in difesa dove MORAS e MÁRQUEZ anche oggi non sono esenti da colpe così come TONI che realizza un bel gol ma spreca un calcio di rigore: Era una partita da vincere...
I VOTI
- RAFAEL: Anche oggi si guadagna ampiamente la pagnotta con due buoni interventi, nessuna responsabilità sui due gol subiti, voto 6,5
- MARTIĆ: Bravo a fare il suo e anche qualcosa in più, l'ex SAN GALLO è il classico giocatore che non si vede molto ma se manca se ne sente la mancanza, peccato per quella svista che permette a PALACIO di servire l'assist del pari, voto 5,5
- MORAS: Non ha certo un compito facile oggi nell'1 contro 1 contro PALACIO ed il duello è vinto nettamente dall'argentino che anche se non segna (allungando i 6 mesi di astinenza dal gol) regala il secondo assist al compagno sfuggendogli in velocità, continua la sofferenza in retroguardia e non bastano i bei lanci verticali dalle retrovie! Voto 5,5
- MÁRQUEZ: Se il collega Vangelis concede 2 assist al diretto avversario, il messicano è in doppio ritardo sulla doppietta di ICARDI che non riesce a marcare! Non basta il buon contrasto su DODÒ a coprire un'altra prestazione insufficiente, voto 5
- AGOSTINI: Il terzino non fa nulla di straordinari ma copre benela sua fascia ed in un paio di occasioni riesce anche a proiettarsi in avanti con un traversone pericoloso, voto 6
- IONITA: Come al solito a destra soffre ma lui gioca dove MANDORLINI lo vede per cui il moldavo non ha colpe... Meglio a sinistra ma anche questa non è una novità, voto 5,5 (all'80° gli subentra LÓPEZ che tocca 3 palloni e segna il pari non meritando meno di un 7...)
- OBBADI: Lavoro oscuro e prezioso come alter-ego di Taxi davanti alla difesa ma non riesce mai a mettere buoni palloni in profondità e si limita a controllare gli avversari nella sua zona, voto 5,5
- HALLFREDSSON: Imperioso nella discesa che porta all'immediato vantaggio dell'HELLAS poi poco altro ma la sufficienza ad Emil è inevitabile in una gara come questa, voto 6 (al 64° gli subentra CAMPANHARO che sbaglia un paio di passaggi ma al terzo innesca SAVIOLA per l'assist a LOPEZ, sul centrodestra serve lui non IONITA! Voto 6,5)
- GOMEZ TALEB: Come al solito si sacrifica da terzino aggiunto però in area vede la posizione prima degli altri e anche stavolta conquista un rigore, voto 6 (all'80° gli subentra SAVIOLA che ha solo il tempo di servire un assist di tacco al Conejito! Come fa a star fuori uno così? Lo sa solo MANDORLINI! Voto 7...)
- TONI: 7 per il primo gol su azione, 4 per il rigore tirato malamente, la media è 5,5 come il voto che merita!
- CHRISTODOULOPOULOS: La miglior partita da quando veste il gialloblù, a sinistra fa impazzire RANOCCHIA, fornisce dei buoni cross sia da azione che da corner e in più tira appena ne ha la possibilità (che sfortuna quella traversa!), voto 6,5
- MANDORLINI: Nulla da dire sulla formazione di partenza (anche se non capisco perchè sul centrodestra non possa partire CAMPANHARO invece di IONITA) ma è davvero inspiegabile quel ritardo nell'inserire i LÓPEZ e i SAVIOLA pure in superiorità numerica! Mi dispiace ma stavolta sbaglia di brutto... È un caso se il pari finale è confezionato dai 3 cambi? Secondo me no, voto 5
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Javier SAVIOLA, un assist da urlo per il 2 a 2 di LOPEZ! «La partita contro l’Inter era davvero difficile, abbiamo rischiato di perdere. Decisivo il mio colpo di tacco? Sono contento che la squadra sia riuscita ad ottenere un punto contro un avversario così impegnativo. In partite come questa le cose possono cambiare ogni minuto e questo l’allenatore lo sa, io devo soltanto farmi trovare pronto. Mandorlini sa qual è il valore dei suoi calciatori, sa quali sono le decisioni giuste da prendere. Il campionato italiano? E’ molto difficile. A parte Juve e Roma che sono in cima, tutte le altre squadre sono molto vicine in classifica. Le partite sono molto fisiche e tattiche, un campionato molto affascinante, puoi sapere come inizia ma mai come andrà a finire. Quando c’è stato il doppio cambio ci siamo fatti trovare pronti e siamo riusciti a fare la differenza» HellasVerona.it
Grande prova di Lazaros CHRISTODOULOPOULOS «Queste partite con le grandi squadre sono importanti perché se non fai i punti, se non trovi la forza che ti serve e la fiducia come squadra non puoi continuare in questo campionato difficile. Bisogna lottare sempre, ogni partita è una guerra. Nel primo tempo siamo partiti bene, abbiamo creato tante occasioni. L'Inter? E' una grande squadra e l’ha dimostrato rimontando, ma noi abbiamo fatto emergere il carattere e abbiamo fatto vedere che se giochiamo uniti possiamo fare tante cose. Abbiamo cambi interessanti? Dipende tutto da noi e dai risultati che vogliamo fare, dai punti che vogliamo prendere. Poi se arriva la tranquillità sarà meglio per la squadra, potremmo giocare più liberamente. Il risultato di oggi è soddisfacente, andiamo via da Milano contenti ma potevamo anche vincerla se avessimo fatto qualcosa in più. L’importante è far vedere che stiamo facendo bene, piano piano la squadra cresce e crescerà ancora. E’ importante fare questi punti, secondo me quando non puoi vincere allora non devi perdere. Questa è la nostra squadra e noi dobbiamo continuare a giocare così, poi se arriva anche la vittoria…» HellasVerona.it
Mister MAZZARRI «Abbiamo fatto un gran primo tempo e al primo errore abbiamo preso gol. Abbiamo continuato a giocare dopo la mazzata, siamo andati ad attaccare senza concedere nulla al Verona. Poi normale aver sofferto in dieci e non scordiamo che siamo in emergenza. Prevedibile il calo nel finale. Peccato, perché se avessimo fatto girare più la palla potevamo portare a casa comunque la vittoria. Il Verona si chiudeva tutto davanti all'area di rigore e comunque abbiamo anche trovato gli spiragli. E' chiaro che bisogna avere pazienza quando trovi avversari così» TuttoMercatoWeb.com
Mister MANDORLINI «Bei tempi quando il Verona prese gli ultimi punti a San Siro con l'Inter, giocavo ancora io tra i nerazzurri», scherzail tecnico scaligero «Qui è sempre difficile, la nostra storia lo diceva. Ci è venuto il braccino corto dopo il vantaggio e l'Inter ci ha chiuso lì. Nella ripresa abbiamo comandato e siamo contenti. Potevamo anche pensare a vincere, però va bene così. L'importante era muovere la classifica. Il nostro atteggiamento dopo il vantaggio? Non si capisce, dobbiamo capire. Al di là di questo, abbiamo fatto tante cose positive nella ripesa. Proviamo ad avere più continuità. E abbiamo anche sbagliato un rigore. Nico Lopez? E' stato bravissimo, ma la giocata che ha fatto Saviola vale il prezzo del biglietto. Nico deve crescere in continuità, sulle qualità non si discute. Javier, invece, è un giocatore fantastico. Peccato sia arrivato in una condizione non adeguata per giocare 90 minuti. Bisogna trovare un equilibrio di squadra. Toni? Non aveva mai sbagliato su rigore. Handanovic è bravissimo, ma va sempre a terra e lui doveva alzarla. Avevamo visto dei video. ma ha fatto un gol bellissimo, per noi è importante. Io? Sto bene a Verona» TuttoMercatoWeb.com
Lazaros Christodoulopoulos
Andrea Mandorlini
Javier Saviola
Nico LÓPEZ autore del pari finale «Abbiamo dimostrato che la nostra squadra è forte, per noi si tratta di un punto meritato. Abbiamo avuto molte occasioni per fare gol, per fortuna abbiamo pareggiato nel finale. Mandorlini ci teneva a fare punti qui. Loro sono forti, io devo continuare a lavorare come sto facendo. Sono giovane, devo imparare ancora tanto. Oggi Saviola mi ha visto e mi ha servito l'assist vincente» TuttoMercatoWeb.com
Maurito ICARDI autore di una doppietta oggi «Purtroppo abbiamo conquistato solo un punto, avremmo voluto vincere di fronte il nostro pubblico. Il pareggio ci serve a poco, abbiamo perso due punti a San Siro. La rete nel finale di Nico Lopez è stata una beffa. Cosa ho detto a Mazzarri dopo la sostituzione? Avevo chiesto il cambio poco prima per un piccolo fastidio fisico, non avrebbe avuto senso rischiare eventuali complicazioni. Mi sono arrabbiato per il gol incassato all'ultimo minuto, sarebbe stato importante battere l'Hellas. Adesso il derby con il Milan diventa fondamentale, dobbiamo arrivare al match al top della forma» TuttoMercatoWeb.com
L'ex Vincenzo ITALIANO «Il Verona? L’anno scorso hanno fatto un grandissimo campionato, quest’anno hanno cambiato tanto e sono arrivati tantissimi giocatori nuovi. Sono partiti bene e penso che la classifica degli scaligeri sia quella attesa da tutti, anche in questa stagione Toni e compagni si potranno togliere delle grandi soddisfazioni. Sta venendo fuori una squadra che rispecchia il carattere calcistico dell’allenatore, penso che possano fare molto bene. Credo che l’Hellas lavori bene da tanti anni, dalle promozioni dei campionati precedenti sino alla conferma in Serie A della scorsa stagione. Sogliano e Mandorlini sono una coppia ben assortita che sta compiendo miracoli in una piazza che merita il palcoscenico della Serie A. Io penso che il Verona con questi personaggi possa togliersi ancora enormi soddisfazioni» VociDiSport.it
L'esperto di mercato Alfredo Pedullà 'spinge' lo svincolato DONADEL ancora verso Verona «La stima di Mandorlini è intatta, l'allenatore lo rivedrebbe subito ma bisogna sfoltire un po' l'organico e poi pensare a nuovi arrivi. Nel frattempo Donadel si è allenato in Canada con il Montreal Impact, sta cercando di mantenere un minimo di condizione, in fondo ha appena 31 anni e le sue aspirazioni sono legittime. Per questo motivo sono state respinte tutte le proposte dalle categorie inferiori, a maggior ragione dalla Lega Pro. Diverse settimane fa Donadel era stato proposto al Catania, senza sviluppi» TuttoMercatoWeb.com
Artur IONITA «Io al Verona? Ero molto contento, non pensavo di arrivare in Serie A. Potevo firmare con buone squadre in Svizzera. Non so chi mi abbia visionato, ma quando è arrivato il Verona ho subito pensato a volermi trasferire in questa società. Il Bentegodi? Ho giocato in altri stadi, ma non ho mai visto un tifo come questo. Ringrazio tutti i nostri supporters e quanti mi stanno vicino. Spero di rimanere qui il più a lungo possibile, vivo in una bella città e sono contento di tutto. Se voglio diventare una bandiera dell'Hellas? Per fare dieci anni qui firmerei adesso. Le mie caratteristiche? Mi sento un calciatore fisico, tipico del calcio russo. In Svizzera questa componente è molto importate, e qui a Verona è lo stesso. Devi dare tutto fino alla fine, questa è la mia motivazione, sia in partita che durante l'allenamento. Non voglio deludere nessuno e fare molto bene. Sono qui da cinque mesi, sto lavorando molto. Questa è la cosa più importante per me, la Serie A mostra un grande calcio ed è molto difficile arrivare qua, soprattutto per un moldavo. Se pensavo di essere subito protagonista? Appena arrivato ho visto che era difficile ed eravamo in tanti. Questo fattore mi ha motivato di più, mi ha spronato a lavorare per far vedere all'allenatore che posso giocare. Poi è arrivato il mio momento e l'ho sfruttato» HellasVerona.it
Maurizio SETTI 'Puntiamo all'Europa sul modello BORUSSIA' «Se siamo un modello non sta a me dirlo ma noi teniamo ai conti e ai bilanci. La nostra scommessa è quella di sviluppare il brand anche all'esterno e con questa realità si puo' fare. Pensiamo al Borussia Dortmund e quello che è riuscito a fare, quello sì che è un modello. La situazione del nostro calcio è pietosa, serve investire sui giovani e nelle infrastrutture. Sogliano è il mio uomo di fiducia, vive il calcio per passione non per arricchirsi. Domenica vogliamo vincere contro l'Inter; continuiamo a coltivare il sogno europeo» CalcioMercato.it
Nell'anticipo di Sabato scialbo 0 a 0 tra SASSUOLO e ATALANTA che non si fanno male e si dividono la posta da buoni amici, pari anche a Genova dove la SAMP passa avanti due volte ma viene sempre riacciuffata da un tignoso MILAN.
Nel pomeriggio la JUVE ha passeggiato passeggia sulle rovine del PARMA: Allo stadium è finita 7 a 0! Doppietta di capitan PELLISSIER che va a segno dopo 13 mesi di astinenza ed il CHIEVO supera di misura il CESENA.
Sorprendente 2 a 1 dell'EMPOLI sulla LAZIO: Dopo 3 sconfitte consecutive i toscani abbattono l'Aquila con l'ottavo gol su calcio da fermo.
Colpo NAPOLI a Firenze, dopo la vittoria interna contro la ROMA i partenopei si ripetono e con 17 punti nelle ultime 7 gare possono reinserirsi nella corsa al tricolore.
1 a 1 in CAGLIARI-GENOA e PALERMO-UDINESE con i siciliani che hanno fallito un rigore! Secco 3 a 0 della ROMA a danno del TORINO
TEST MATCH GRATUITO CONTRO IL LUGANO per l'HELLAS il 13 novembre alle ore ore 20 allo stadio comunale di Cornaredo (via Trevano 100, Lugano)
PRIMAVERA PARI NEL DERBY COL CEO, contento a metà mister PAVANEL 'Meritavamo di più...' «La partita? Ai punti avremmo meritato di vincere, l'atteggiamento mi è piaciuto. Abbiamo colpito dei pali, creato le nostre occasioni, forse dovevamo giocare più di squadra in certe situazioni in cui siamo stati troppo individuali. Loro sono stati pericolosi solo una volta, ma contro gruppi di questo livello bisogna sempre stare attenti. La nostra difesa? Stiamo facendo bene, partiamo da una base importante. Fares? Ha avuto tante possibilità per poter fare delle scelte diverse, ma stiamo lavorando. Tenevo molto a questa partita, non ho mai vinto un derby ma la prestazione mi ha confortato»
NAZIONALI HELLAS, Claudio RANIERI convoca 7 'italiani' per la nazionale ellenica tra loro MORAS e CHRISTODOULOPOULOS
MERCATO: Dalla Primavera scaligera NAPOLI e ROMA guardano con interesse al franco-algerino FARES che, utilizzato spesso nelle amichevolei durante il ritiro precampionato, potrebbe presto avere una possibilità anche in Coppa Italia o addirittura in campionato...
Saviola e Nico Lopez, Ecco i jolly dell’Hellas Verona
Posted on novembre 11, 2014 by Giacomo Fattori
A San Siro, Mandorlini ed il suo Verona stavano perdendo contro l’inter. A pochi minuti dalla fine, il tecnico mette in campo Saviola e Nico lopez e si rivelano due jolly.
Entrano loro ed è uno show. Saviola libera con il tacco Lopez e la folgore che stende Handanovic consegna all’Hellas il primo punto in trasferta con l’Inter dopo ventiquattro anni di digiuno: «Javier è un fuoriclasse», si leva il cappello Nico, uno specialista dei gol da sostituto. Alzandosi dalla panchina aveva già segnato al Milan e a Napoli. Partite peraltro perse dal Verona, e dunque il pareggio ottenuto con l’Inter dà alla rete un sapore diverso. E Saviola? Prima el Pibito era rimasto ai margini dell’Hellas, impiegato per 86’ totali fino all’ingresso in campo e ai 9 minuti di Milano: «Credo di poter diventare decisivo per questa squadra», le sue parole.
Doppio cambio La chicca di San Siro suona come un indicatore forte. Saviola osserva: «Mandorlini conosce il valore dei propri giocatori, sa quali sono le scelte giuste da fare, sa che partite come quella con l’Inter possono cambiare in un minuto. Quando c’è stato il doppio cambio, con Nico, ci siamo fatti trovare pronti e siamo riusciti a fare la differenza». Due conigli usciti dal cilindro e il gioco è fatto. E se sull’argentino, in precedenza, il dibattito si era incentrato su quell’idiosincrasia alla fase difensiva che l’ha condotto, in carriera, a un feeling complicato con tecnici come Louis Van Gaal, Frank Rijkaard, Marcelo Bielsa e Michel, l’uruguaiano ha dovuto affrontare una pressione diversa.
Fantasma – Perché un fantasma si aggira per Verona, ed è quello di Juan Manuel Iturbe. Paragone ricorrente tra Lopez e il giocatore della Roma, ceduto per una vagonata di milioni a luglio dall’Hellas, dopo aver incantato in gialloblù. Intanto, per Nico, segnare è un buon modo per guadagnare apprezzamenti: «Devo imparare ancora molto. E continuare così», spiega lui, abbeverandosi al magistero di Javier Saviola. E i conigli mannari aspettano di ruggire ancora. A proposito: anche Forlani giocò a calcio. Fu mezz’ala nella Vis Pesaro. Ma i conejosdel Verona sono un’altra cosa.
FONTE: Cyber-Tecno.com
“Coraggio”... non serve il mago di Oz
L’analisi dopo il match pareggiato 2-2 a San Siro
10/11/2014, 14:41 | L'EDITORIALE
Foto: Francesco Grigolini - Fotoexpress
Nel guardare la partita di ieri, ci sono stati due momenti in particolare in cui ho paragonato il Verona, al buon leone in cerca di coraggio protagonista della celebre opera “il mago di Oz”.
E pensare che l’Hellas era pure partito benissimo. Dopo 6 minuti aveva già messo in crisi la retroguardia nerazzurra, ancora alle prese (come tutto il resto della squadra), con i fantasmi degli ultimi tempi. Purtroppo Toni ha fallito la facile occasione ma si è rifatto 4’ dopo, sfruttando al meglio l’assist di Christodoulopoulos. E poi? Il buio.
Il buon leone smette di far paura, arretra e non riparte… fino a farsi inesorabilmente schiacciare. Dov’è finito il suo coraggio? Ciò ha ricordato tanto la prestazione di Napoli. Tutti dietro a far le inutili barricate, perché prima o poi il gol lo becchi. Soprattutto con le big. E così è stato anche stavolta. A cosa si deve quest’incomprensibile atteggiamento?
E’ bastato poco all’Inter per trovare il pareggio, anche se a dire il vero, pur conservando un gran possesso palla, di altri veri pericoli (a parte il palo di Kuzmanovic) i nerazzurri non ne hanno creato.
Stesso discorso nella ripresa. Verona inspiegabilmente arroccato dietro e Inter pronta a colpirlo. Passano solo 3’ ed il 2-1 si materializza. Ancora con Icardi e ancora assist di Palacio. Finalmente i gialloblù si scuotono e cercano di riaffacciarsi in area avversaria. L’opportunità del pareggio arriva subito grazie al penalty conquistato da Gomez. Toni però stavolta non fa centro ma i padroni di casa sono in 10 per il rosso a Medel.
Ci si aspetta un arrembaggio scaligero ma l’Hellas tiene in mano solo il pallino delle operazioni senza pungere a dovere. Vanno bene il carattere e l'orgoglio mostrati, ma dalla panchina si dovrebbero rompere gli indugi e dare un segnale importante alla squadra. I cambi necessari però non arrivano. Insomma, tornando al “mago di Oz”… perché questa mancanza di coraggio? Il gioco si limita ai tanti lanci lunghi e cross per Toni, a pochi inserimenti e al… tutto fumo e niente arrosto! Al 67’ l’unica reale palla-gol è sui piedi di Christoduolopoulos ma ci si mette di mezzo la sfortuna, facendo cogliere al greco l’incrocio dei pali.
A 10’ dal termine, ecco finalmente le sospirate sostituzioni. Quelle giuste ed azzeccatissime. Ionita e Gomez fanno posto a Nico Lopez e Saviola ed il pareggio è servito. Da una grande invenzione dell’argentino, l’uruguagio batte Handanovic e dopo 24 anni il Verona ottiene un punto a San Siro contro l’Inter. Peccato… potevano essere 3. Se solo si fosse avuta più audacia e se non si fosse deciso d’interpretare la partita per lunghi tratti, come il leone del “mago di Oz”.
Andrea Faedda
FONTE: PianetaHellas.net
LE PAGELLE Attacco gialloblù in grande forma, difesa un po' altalenante
09.11.2014 22:50 di Matteo Rocchini Twitter: @RoccoN71
Rafael 6 – Non può nulla sul gol nerazzurro poi si supera in una parata fondamentale su in colpo di testa di Vidic. Il secondo tempo lo vede poco impegnato ad eccezione su un colpo di testa di Dodò, incolpevole anche sulla seconda rete.
Agostini 6.5 – Buona prova quella del terzino gialloblù. Tiene la posizione in difesa e in attacco dove anche lui prova a rendersi pericoloso.
Marquez 5.5 – Si lascia sfuggire Icardi sull’azione del pareggio interista e successivamente perde nuovamente l’argentino quando timbra il 2-1. Ci prova anche in attacco dove si rende pericolo di testa ma Handanovic è sempre attento.
Moras 6 – Il più pimpante della difesa veronese nel primo tempo dove stoppa in più occasioni le offensive nerazzurre e in particolare di Palacio. Nel secondo tempo, però, si lascia sfuggire l’attaccante nerazzurro che ha modo di servire Icardi per il vantaggio dei padroni di casa.
Martic 5.5 – Soffre molto nella sua zona di campo dato che deve scontrarsi con un Dodò in splendida forma. In fase offensiva cambia atteggiamento e cerca di fornire più cross possibili, purtroppo non tutti sfruttati al meglio.
Obbadi 6.5 – A Cesena ha avuto qualche minuto, oggi invece parte da titolare. Ottima scelta anche se è ancora un po’ opaco e lontano dal livello di forma che ci si aspetta da lui.
Hallfredsson 6 – Orchestra l’azione che porta allo 0-1 e recupera un pallone da cui poteva scaturire lo 0-2 ma gli viene fuori un passaggio troppo arretrato. Tanta sostanza per l’islandese che come abbiamo già detto è sempre una delle certezze del centrocampo gialloblù (Campanharo 6 – Tanta sostanza per il giovane centrocampista dove cerca di mettersi in mostra in attacco, talento in crescita.)
Ionita 5.5 – Non è molto brillante nelle ultime partite però ci mette grinta. Purtroppo non basta e in attacco lascia un po’ a desiderare. (Nico Lopez 7 – Sembra che stia diventando una sorta di talismano, ogni volta che entra nel finale di gara segna. Trend positivo confermato anche stasera dato che è lui, assieme a Saviola, a condannare l’Inter al pareggio.)
Gomez 6.5 - Gioca di sponda per il gol del Verona aprendo la strada per Toni ed è brava a procurarsi un rigore e far espellere Medel per doppio giallo. Una mina vagante per la difesa interista visto che più che attaccare preferisce fare la sponda per il compagno di reparto. (Saviola 7 – Entra che mancano 10 minuti alla fine e lui ripaga la fiducia servendo di tacco Nico Lopez per il gol del 2-2. Incisivo.)
Toni 7 – Sfiora il gol al quinto del primo tempo ma fortunatamente non deve attendere molto per trovare il primo gol della stagione su azione. Sempre un pericolo per l’Inter su azione mentre da calcio da fermo si fa parare un rigore da Handanovic. Nel finale ci prova con una girata in area ma purtroppo il pallone accarezza il palo.
Lazaros 6.5 – Fa venire un piccolo brivido sul gol dato che dava l’impressione di non arrivare sul pallone. Poi prova a cercare gloria personale con un cross dalla fascia sinistra che diventa un tiro, Handanovic gli nega la soddisfazione di un gol d’autore, gioia negata anche da un calcio d’angolo. Pure la traversa dice no al giocatore greco.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
MOVIOLA CI: INTER – HELLAS VERONA E L’INGENUITÀ ASSURDA DI MEDEL
Episodio ricco per la moviola di Canale Inter: il pareggio strappato dall’Hellas Verona sul campo di San Siro è arrivato dopo una partita molto combattuta, giocata anche discretamente dai nerazzurri.
Il direttore di gara è stato il signor Gianluca Rocchi della sezione di Firenze, coadiuvato dal signor Andrea Crispo della sezione di Genova, primo assistente, e dal signor Daniele Iori della sezione di Reggio Emilia, secondo assistente. Il ruolo di quarto uomo è stato ricoperto dal signor Sergio Ranghetti della sezione di Chiari, mentre gli arbitri addizionali di porta sono stati il signor Marco Di Bello della sezione di Brindisi ed il signor Gianluca Aureliano della sezione di Bologna.
Il primo tempo scorre piuttosto tranquillo, merito soprattutto delle squadre in campo. Oltre alle flebili quanto ingiustificate proteste di Luca Toni per un intervento in area di Juan Jesus, c’è da segnalare solo l’ammonizione per Gary Medel. Il cileno commette un fallo evidentissimo nei confronti di Juan Gomez Taleb, impedendo la ripartenza della squadra avversaria: inevitabile mostrato il giallo al centrocampista per fallo tattico. Un Medel piuttosto ingenuo, visto che ci si trovava a circa 70 metri dalla porta interista e l’azione si sarebbe sviluppata con due attaccanti contro quattro o cinque difendenti.
Ad inizio ripresa l’Inter passa in vantaggio con un gol da opportunista di Mauro Icardi, bravo ad insaccare un tiro piuttosto debole di Rodrigo Palacio. Riguardando le immagini, si vede che il giovane attaccante era in posizione regolare, appena dietro la linea del pallone, nel momento in cui il compagno calcia: nell’occasione, bravissimo il secondo assistente a lasciar correre, non era facile.
Sembra tutto in discesa per l’Inter, ma ci pensa Medel a combinare la frittata della serata. Su una innocua girata dello stesso Gomez, il nerazzurro pensa bene di sollevare le braccia, andando ad impattare con la sfera. Il fallo di mano è palese: la vicinanza non è un’attenuante ammissibile, Medel allarga gli arti in modo scomposto e si assume il rischio. Giusto concedere il calcio di rigore, corretta anche la seconda ammonizione per il cileno, visto che si trattava pur sempre di un tiro in porta. Davvero ingenuo il giocatore.
Nel complesso, dunque, la prestazione della squadra arbitrale è stata positiva. L’arbitro ha sempre mantenuto il controllo del match, indovinando, con i suoi assistenti, anche tutti gli episodi chiave della partita.
FONTE: CanaleInter.it
Inter – Hellas Verona termina 2-2, primo tempo dominato dai nerazzurri. Costa cara l’espulsione di Medel
9 novembre 2014 23:00 Federica Zambrano
Dopo la scottante sconfitta in casa del Parma, nella gara valida per l’undicesima giornata di serie A contro l’Hellas Verona, l’Inter delude ancora.
Mazzarri recupera Nagatomo, colpito da un’attacco influenzale prima del match contro il Saint-Etienne, che riconquista la fascia destra e si fa apprezzare sia in ripiegamento che quando spinge. Non adeguatamente sfruttati dai compagni di squadra i suoi cross.
La partenza degli undici di San Siro sembra buona. Un ispirato Kovacic è il regista indiscusso delle prime azioni dell’Inter, finchè la difesa nerazzurra non si riconferma imbarazzante. Il Verona ne mette a nudo le fragilità e passa in vantaggio al minuto 10’: Toni in sforbiciata segna l’1 a 0, capitalizzando un perfetto contropiede orchestrato da Hallfredsson.
E’ Mauro Icardi, dopo 9 minuti, a riportare l’Inter sul pari, sfruttando un’ottima sponda di Palacio. L’argentino ritorna al goal su azione dopo quasi due mesi (Inter – Sassuolo del 14 settembre) e zittisce i pochi presenti di San Siro (circa 27.000) che avevano fischiato la squadra nei primi minuti.
Il goal del pareggio concede respiro e morale all’Inter, che chiude la squadra ospite nella propria area di rigore. Diverse le occasioni per i nerazzurri che, in costante proiezione offensiva, costruiscono e mettono in difficoltà la squadra di Mandorlini. Negli ultimi minuti del primo tempo l’Hellas si riaffaccia nella metà campo avversaria, ma il primo tempo si chiude con un possesso palla nettamente in favore dei padroni di casa.
Nella seconda frazione di gioco, entrambe le squadre rientrano in campo a formazioni invariate.
E’ subito l’Inter a rendersi pericolosa nei primi minuti della ripresa e ad insaccare la palla in rete al minuto 48. Ancora Palacio decisivo in versione assistman con un velenoso rasoterra in area che trova Icardi pronto a bruciare nuovamente Marquez e Moras. Goal stagionale numero 11 per Maurito.
La partita sembra ormai in discesa, ma l’Inter si riconferma la Pazza Inter a cui i tifosi sono abituati. Mani in area di Medel, che rimedia il secondo giallo e lascia l’Inter in dieci al 50’. Del rigore, fischiato da Rocchi, se ne occupa Luca Toni. Il giocatore modenese calcia sul lato sinistro, ma si ritrova di fronte un Handanovic pararigori che gli nega la gioia della doppietta. 4 i rigori parati dallo sloveno in questa stagione interista.
Il Verona approfitta dell’uomo in più e degli errori di Krhin, entrato in campo al 64’, al posto di uno zoppicante Kovacic. Gli scaligeri colpiscono la traversa con Christodoloupolos e l’Inter cala, limitandosi a poche azioni poco incisive. Vidic colpisce di testa e sfiora il goal che avrebbe probabilmente chiuso la partita a meno di dieci minuti dalla fine. Goal mancato, goal subito, il calcio non conosce pietà. Ad un minuto dal termine, infatti, Lopez segna al termine di una bellissima azione della sua squadra.
Al di là del risultati, il match evidenzia alcuni segnali di ripresa: i nerazzurri reagiscono con carattere dopo lo svantaggio e Palacio sembra in crescita.
Ancora tante critiche per Mazzarri che, incomprensibilmente inserisce Osvaldo al posto di Icardi al minuto 94. Sebbene l’uomo in meno costituisca una valida attenuante, non si può non notare che l’Inter si propone pochissimo in avanti nel secondo tempo.
Che la pausa del campionato possa servire al tecnico per riflettere e per recuperare al meglio chi, in queste ultime gare, ha fatto sentire la propria mancanza in rosa.
FONTE: SpazioInter.it
La dura legge del goal. Quel goal preso all'89' che spazza via le speranze dell'Inter di portare a casa finalmente i 3 punti. I nerazzurri al Meazza pareggiano 2-2 contro il Verona di Mandorlini, che riesce a segnare proprio alla scadere. La squadra di Mazzarri mostra qualche sprazzo di gioco, ma altrettanti limiti. Dopo un errore banale di Medel, l'Inter rimasta in 10 uomini, regge quasi un tempo ma alla fine crolla nell'assalto finale del Verona. San Siro fischia e l'Inter ancora una volta non riesce a vincere.
Proclamiamo ora i Top&Flop nerazzurri.
TOP:
Icardi: a volte non entra nel vivo del gioco, e certamente ha molto più talento di quello finora dimostrato. Però segna di piede, di testa e in tutti i modi possibili. È l'unico all'Inter al momento in grado di fare goal. Dimostra anche una buone dose di personalità zittendo i tifosi fischianti a San Siro e infuriandosi per il cambio sul finale. PALLOTTOLIERE
Palacio: questa volta regala un doppio assist al suo compagno di reparto e per questo va premiato. Corre e si danna, si muove bene e cerca di fare salire la squadra quando rimane in inferiorità numerica. Anche se davanti alla porta le gambe continuano a tremare. ASSIST MAN
Handanovic: sono venti i rigori parati in carriera, tre nella stagione. Che dire di più, sempre una certezza. Dal dischetto quasi impossibile superarlo e oramai gli attaccanti lo sanno. CERTEZZA
FLOP:
Medel: sicuramente il peggiore. Ma cosa gli è venuto in mente? Già ammonito decide di alzare le mani, parando il tiro di Gomez. Rosso inevitabile e rigore per gli avversari. Lascia i suoi in inferiorità numerica togliendo alla sua squadra quelli che sarebbero stati tre punti preziosi. PORTIERE AGGIUNTO
Kovacic: forse stanco aveva anche lui bisogno di rifiatare. Entra in campo annebbiato e questa volta non riesce ad accendere l'Inter con le sue giocate. Da lui e dal suo talento ci si aspetta sempre di più. STREMATO
Mazzarri: anche stavolta demerita gestendo i cambi in maniera confusa. Non era meglio barricarsi in difesa cercando di portare a casa la vittoria? Neanche lui sa più cosa sia meglio fare per questa Inter. E se non fa ordine lui, non si capisce come possano farlo i suoi uomini. CONFUSO
FONTE: MondoCalcio.info
Inter-Verona 2-2, Nico Lopez nega la vittoria nerazzurra nel finale
Vincenzo Margiotta
I ragazzi di Mazzarri per scacciare i fantasmi e mettersi davanti al Milan prima del derby in classifica, i ragazzi diMandorlini per rilanciarci in graduatoria e raggiungere postazioni più nobili, con queste premesse Inter e Verona si sfidavano a San Siro questa sera, alla fine sono arriva un pareggio tra mille emozioni e qualche polemica. Pronti via e l'inizio e shock per i nerazzurri, Luca Toni nei primi dieci minuti prima fa le prove generali del vantaggio, scappando a Vidic e concludendo un contropiede al lato, poi lo trova con una girata precisa da dentro l'aria. Presa la batosta i padroni di casa buttano fuori cuore ed orgoglio e schiacciano l'Hellas nella propria aria di rigore, i ragazzi di Mazzarrila pareggiano subito con Icardi, il Canito fa quasi copia e incolla della rete di Toni sfruttando un cross di Ranocchiaappoggiatogli poi da Palacio e dopo il meritato pari zittisce i tifosi che fischiavano.
Di qui in serie arriveranno almeno altre tre palle gol importanti per l'Inter che domina per larga parte la prima frazione di gioco, prima Kuzmanovic ci prova dalla distanza e trova il palo, stesso destino per un cross sbagliato di Palacio, quindi tocca a Vidic a provar a far cadere il fortino ospite ma Rafael si supera sul colpo di testa ravvicinato del serbo. Nel finale torna il Verona a farsi vedere dalle parti di Handanovic, su un cross di Gomez che nessuno tocca il portiere è abile a parare nonostante veda la sfera arrivare solo all'ultimo. La ripresa ricomincia a mille all'ora, l'Inter spinge forte e va subito in vantaggio con Icardi. Il numero 9 si fa trovare pronto a concretizzare da due passi un azione avviata da Kovacic e proseguita da Palacio che con un movimento straordinario si libera della marcatura e serve in mezzo un pallone che il connazionale deve solo spingere in porta.
Trovato il vantaggio la strada dell'Inter si fa subito e nuovamente in salita, pochi giri di orologio e Medel para in aria una girata di Toni, Rocchi interviene per assegnare il rigore ed espellere il cileno alla seconda ammonizione. Sul dischetto va Toni ma ancora una volta Handanovic si supera e para il tiro, per lo sloveno sono tre su tre in stagione e 20 in carriera, meno 4 dal record storico di Pagliuca. IlVerona con l'uomo in più attacca a testa bassa ma costruisce una sola palla gol vera con Christodolopulos che gira da dentro l'aria versa la porta avversaria, batte Handanovic ma viene fermato dalla traversa. Nel finaleMandorlini si gioca il tutto per tutto mandando in campo Saviola e Nico Lopez e ci vede giusto, i due costruiscono la rete del pareggio al 88', l'ex Roma viene servito dal numero 7 in aria e con un rasoterra di sinistro batteHandanovic e regala il 2-2 finale ad i suoi, risultato col quale termina anche la gara sotto i fischi dei tifosi di casa.
ALTRE SQUADRE Serie A, Inter-Hellas Verona: 2-2
09.11.2014 22:43 di Marco Di Girolamo
L'Inter di Walter Mazzarri a "San Siro" di Milano contro il Verona non riesce a prendersi i 3 punti. Ottima prova dei Veneti di Mandorlini che già dal 1^minuto danno l'impressione di poter vincere. Un pareggio che sta stretto a Mandorlini che tra l'altro falliscono anche un calcio di rigore con Luca Toni e prendono una traversa con J.Gomez.
SERIE A, Inter-Hellas Verona 2-2: la doppietta di Icardi non basta
redazione 9 novembre 2014
Sembrava essere tutto perfetto, o quasi: l’Inter era riuscita a tenere il 2-1 fino alla seconda metà della ripresa, poi però i nerazzurri hanno nuovamente perso il passo e si sono arresi davanti al cuore e alla grinta del Verona.
Mazzarri e i suoi, a San Siro, vanno avanti con il freno a mano inserito: il primo gol è degli ospiti che sbloccano con Toni al 10′, a rimontare è una doppietta di Icardi, che buca la rete al 18′ e al 48′ sfruttando un doppio assist di Palacio. Handanovic fa un grande numero e para un rigore a Toni al 52′ il 20° parato), ma a distruggere i sogni di gloria dei padroni di casa è Lopez che trova il 2-2 all’89′.
Verona, Setti: "Società su modello Borussia. Puntiamo all'Europa"
Il presidente della squadra veneta rilancia le ambizioni. E domenica obiettivo sbancare 'San Siro'
Maurizio Setti (Getty Images)
07/11/2014 10:04
VERONA SETTI BORUSSIA EUROPA / VERONA - Il Verona ci ha preso gusto. In un'intervista al 'Corriere dello Sport', il presidente del club veneto Maurizio Setti, rilancia le ambizioni presenti e future, con un occhio alla parte commerciale e alla valorizzazione sportiva: "Se siamo un modello non sta a me dirlo ma noi teniamo ai conti e ai bilanci. La nostra scommessa è quella di sviluppare il brand anche all'esterno e con questa realità si puo' fare. Pensiamo al Borussia Dortmund e quello che è riuscito a fare, quello sì che è un modello. La situazione del nostro calcio è pietosa, serve investire sui giovani e nelle infrastrutture. Sogliano è il mio uomo di fiducia, vive il calcio per passione non per arricchirsi. Domenica vogliamo vincere contro l'Inter; continuiamo a coltivare il sogno europeo".
J.T.
FONTE: CalcioMercato.it
PAGELLE - Inter-Hellas Verona 2-2: Mandorlini azzecca i cambi e Lopez pareggia, male Medel
Calcissimo.com dà i voti ai protagonisti di Inter-Hellas Verona.
09.11.2014 22:37 di Giuseppe Sardiello
INTER (3-5-2)
Handanovic Non viene particolarmente impegnato e si limita all'ordinaria amministrazione. Non può nulla sul gol di Toni. Nella ripresa compie un altro miracolo parando a Toni il suo terzo rigore stagionale. Voto 7
Ranocchia Disattento in chiusura, meglio in appoggio ai compagni in fase di costruzione e, infatti, avvia l'azione del pareggio. Voto 6
Vidic Rincula colpevolmente su Hallfredsson in occasione del gol del Verona, non sembra ancora padrone della difesa di Mazzarri. Sfiora il gol di testa su calcio d'angolo ma Rafael compie un paratone. Voto 5,5
Juan Jesus Chiude bene su Ionita e Gomez. Voto 6
Nagatomo Buono il suo rientro, si fa apprezzare sia in ripiegamento che quando spinge. Suoi un paio di cross pericolosi non sfruttati adeguatamente dagli attaccanti. Voto 6
Kuzmanovic Grande partita dell'ex Stoccarda che si fa apprezzare per il gran lavoro a centrocampo. Sfortunato in occasione del palo che salva Rafael sulla sua conclusione dalla distanza. Voto 6,5
Medel Sbaglia qualche passaggio non da lui e lascia spazio al Verona con troppa facilità. Nella ripresa commette un fallo di mano in area ingenuo che costa un rigore e l'espulsione per doppio giallo. Voto 5
Kovacic Gara sottotono del croato che non riesce quasi mai ad accendersi. Esce per un affaticamento. Voto 5,5 (dal 65' Krhin Non riesce ad incidere. Voto 5)
Dodò Parte un pò timidamente sulla sinistra poi prende le misure e spinge con costanza. Cala alla distanza. Voto 6
Palacio Decisamente un Palcio in crescita che ha il merito di servire ad Icardi il pallone del pareggio. Voto 6,5
Icardi Fa quello che sa fare meglio, insaccare da vero attaccante d'area le prelibatezze che gli serve Palacio. Letale. Voto 6,5 (dal 93' Osvaldo S.V)
All. Mazzarri L'Inter crea gioco ma subisce troppo facilmente gol. Ma che senso ha il cambio al 93' Osvaldo per Icardi? Voto 5
VERONA (4-3-1-2)
Rafael Non può nulla sui gol di Icardi, nega il raddoppio a Vidic, nel primo tempo, respingendogli un gran colpo di testa. Voto 6,5
Martic Fatica ad arginare le discese di Dodò in coppia con Palacio. Voto 5,5
Marquez Mette l'esperienza al servizio del reparto difensivo ma spesso fa fatica a contenere gli attacchi dell'Inter. In ritardo su Icardi in occasione del raddoppio nerazzurro. Voto 5,5
Moras Difende bene su Icardi poi se lo perde in occasione del gol del pareggio. Voto 5,5
Agostini Bravo in chiusura e protagonista di qualche intervento decisivo in difesa. Voto 6
Ionita Protagonista di qualche giocata importante come in occasione del vantaggio, in cui pennella il cross che poi Lazaros appoggia di testa per Toni che insacca. Prestazione positiva. Voto 6,5 (dall'81 Nico Lopez Segna un gol importantissimo, l'ennesimo. Voto 7)
Obbadi Parte bene con buon dinamismo poi si perde andando in difficoltà con Kuzmanovic. Sale di ritmo nella ripresa. Voto 5,5
Hallfredsson Spacca la difesa nerazzurra in contropiede sull'azione dello 0-1, disputa una gara di grande sostanza. E' costretto ad uscire per infortunio. Voto 6,5 (dal 66' Campanharo Partecipa attivamente all'assalto finale. Voto 6)
Lazaros Serve l'assist a Toni e si rende protagonista di una gara di grande intensità. Nella ripresa la traversa gli nega la gioia del gol. Voto 6,5
Gomez Non un primo tempo da ricordare. Voto 5,5 (dall'81 Saviola Serve a Lopez il pallone del pareggio. Voto 6,5)
Toni Spietato nell'insaccare su assist di Lazaros, spreca una ghiotta occasione in apertura e nella ripresa si fa parare il rigore da Handanovic. Voto 6
All. Mandorlini La sua squadra appare in crescita, sfrutta bene le ripartenze quando l'Inter si scopre. Azzecca i cambi giusti che gli pemettono di rimettere in piedi la gara. Voto 6,5
ARBITRO: Rocchi di Firenze Direzione sicura e precisa. Voto 6,5
FONTE: Calcissimo.com
Focus Primavera: Fares, il nuovo Iturbe del Verona che piace a Roma e Napoli
07 novembre alle 10:30
Finalmente l’Hellas Verona ha iniziato ad ingranare. Una vittoria sofferta quella conquistata sul campo del Perugia nell’ultimo turno del Girone B del Campionato Primavera. In un girone di ferro con le corazzate Inter, Milan, Udinese e Atalanta quella del Verona non può che essere una stagione di rincorsa. E gli uomini allenati da Massimo Pavanel si stanno aggrappando sempre più al talento e all’estro di Mohamed Fares.
ATTACCANTE MODERNO – Nato in Francia da genitori algerini, Fares cresce calcisticamente nel Bordeaux con cui affina le sue spiccate doti offensive. In Italia è arrivato nel 2012, al Vicenza, dopo essersi svincolato nel corso dell’estate proprio dal Bordeaux. Il Verona ne ha ottenuto il cartellino nel corso dell’operazione che ha portato Bojinov in biancorosso e il suo talento è servito fin da subito portando i gialloblù alla conquista del prestigioso "Trofeo giovanile città di Arco – Beppe Viola". Classe 1996, raggiunge il metro e ottanta di altezza ma, se tecnicamente non è di sicuro il giocatore più forte del torneo, sono le sue doti fisiche a farne uno straordinario attaccante moderno. Può infatti giocare sia da attaccante puro che da esterno d'attaccante prevalentemente di fascia destra.
IL NUOVO ITURBE PER ROMA E NAPOLI - Mancino naturale, è dotato di una progressione straordinaria capace di mettere in difficoltà le difese avversarie con il movimento ad accentrarsi verso la porta che a Verona tante volte i tifosi gialloblù hanno potuto osservare l’anno scorso con l’argentino Iturbe. In campionato e Coppa Italia Primavera ha collezionato 9 presenze condite da 4 gol di cui tre, consecutivi, che sono fruttati 6 punti in campionato. Le prestazioni non sono passate inosservate e gli osservatori di Roma e Napoli sono stati più volti avvistati al seguito della formazione veronese. Walter Sabatini, in particolare, è un suo grande estimatore, ma il direttore sportivo giallorosso dovrà fare i conti con un contratto blindato fino a giugno 2017 che il Verona ha fatto sottoscrivere al ragazzo soltanto 5 mesi fa. E presto Mandolini potrebbe dargli la possibilità di un esordio in prima squadra. Il Verona si coccola Fares sognando un nuovo Iturbe.
FONTE: CalcioMercato.com
23:22 | domenica 09 novembre 2014 Mandorlini a Sky: «Voglio restare al Verona»
Le parole del tecnico del club veneto nel post-partita
di Silvana Palazzo - twitter: @silvpalazzo
HELLAS VERONA MANDORLINI – Intervenuto ai microfoni di SkySport al termine della partita, Andrea Mandorlini ha commentato il pareggio dell’Hellas Verona contro l’Inter, maturato nei minuti finali: «A San Siro è sempre difficile far punti e lo dicono le statistiche. Abbiamo avuto il braccino corto, abbiamo sbagliato il raddoppio diverse volte. Nel secondo tempo, anche se siamo andati sotto, abbiamo giocato bene, pur con i nostri errori. Era importante muovere la classifica, per cui siamo contenti. In alcune frangenti vanno trovate delle soluzioni, perché ci abbassiamo tanto. Non è un problema, possiamo fare meglio, ma abbiamo fatto tante altre cose positive», ha dichiarato l’allenatore del club veneto.
IN AVANTI - Mandorlini ha poi parlato degli attaccanti: «Nico Lopez? E' bravo, non gli prendono ancora le misure, ha abilità. Sono contento per lui, deve crescere in continuità, perché le qualità le ha. Dipende da lui. Saviola? E' un ragazzo fantastico, ma è arrivato non al top della condizione. Può darci la mano, ma dobbiamo trovare equilibrio. Deve avere giocatori che lo aiutano. Toni? Non ne aveva sbagliati... E' dispiaciuto, sapeva che Handanovic è bravissimo e aveva visto dei video. Doveva alzare la palla... Ha fatto comunque un gol bellissimo. Futuro? Qui sto bene, spero di restare qui».
22:44 | domenica 09 novembre 2014 Il Verona ci crede e riacciuffa l'Inter nel finale: a San Siro è 2-2
Icardi fa doppietta ma un Verona (rinunciatario nel primo tempo) cala l'asso in extremis...
di Simone Sacco
Si è concluso sul risultato di 2-2 (deludente alla vigilia per il presidente Erick Thohir) la sfida tra Inter ed Hellas Verona valevole per la nona giornata di serie A del campionato 2014-2015. Verona addirittura in vantaggio al decimo minuto del primo tempo con una girata al volo dell'inossidabile Luca Toni e uno-due nerazzurro grazie a Maurito Icardi dopo un forcing dei padroni di casa che hanno dominato il primo tempo e trovato il vantaggio nei primi scampoli della ripresa. Subito dopo lo stesso Toni si fa parare un rigore tirato malissimo e, dopo una serie di errori da una parte e dell'altra, il pallino del gioco ritorna improvvisamente alla squadra veronese che continua a crederci, si sbilancia una volta per tutte in avanti e trova il pareggio in extremis con una rete del nuovo entrato Nico Lopez. Per Mazzarri il sole, in questa grigia serata di pioggia milanese, è ancora ben lungi dallo spuntare...
PRIMO TEMPO, HELLAS NON PERVENUTO Pare un paradosso per una squadra che al decimo minuto del primo tempo è già in vantaggio (bella girata al volo di sinistro di un Luca Toni che fa reparto da solo), ma i primi 45minuti del Meazza sono solo Inter che costruisce un mostruoso possesso palla (quasi l'80%...) e - nonostante gli sbandamenti della solita difesa a 3 - si permette ben due pali (Kuzmanovic al 20esimo e un generoso Palacio 4 minuti dopo) susseguenti al pareggio di Icardi che gira anche lui di sinistro un bel cross di Ranocchia ben girato dallo stesso Rodrigo. Il forcing c'è, Nagatomo si guadagna meritatamente i galloni del titolare, Mazzarri spera ma la fantasia made in Kovacic non è la meglio. Tant'è che si va al riposo con ancora qualche spavento veronese (un traversone insidioso di Lazaros al 43') negli occhi e nelle orecchie.
SECONDO TEMPO, IL FESTIVAL DELLE OCCASIONI L'Inter ha ancora birra in corpo e va subito in vantaggio grazie ad uno scatenato Icardi e al suo guizzo-killer (48') ma tre minuti dopo su palese fallo di mano di Medel (secondo giallo per il cileno ed espulsione diretta) Toni potrebbe pareggiare dal dischetto: tiro debole sulla sinistra, Handanovic ovviamente c'è. Boato di San Siro e per dieci lunghi minuti capita ben poco quando Lazaros cerca un gol atomico direttamente dalla bandierina. Si tratta della scossa per un Verona che da ora inizia a crederci ciecamente (traversa al 67' dello stesso Lazaros su sponda dell'eterno Toni) anche se è l'Inter all'83 ad avere il colpo del KO: Vidic incorna su calcio d'angolo ma la palla va alta. Gol sbagliato, gol subito. Dopo un'ennesima girata di Toni che sfiora il palo all'88esimo, il Verona è caldo e trova il pareggio in extremis con l'appena entrato Nico Lopez che, servito di tacco da Saviola, infila di freddezza il portiere croato. Ci prova ancora l'instancabile Dodò nel recupero ('93') ma dalla folta chioma del brasiliano fuoriesce un pallone che non inganna Rafael. Triplice fischio finale per Rocchi. E solita bordata assordante di fischi per un sempre più in crisi Walter Mazzarri.
IN PAROLE POVERE... Tanta Inter nel primo tempo e Verona talmente guardingo da non meritarsi neppure il vantaggio iniziale con Toni ma tant'è anche di queste stranezze è fatto il calcio. Le forze nella ripresa cominciano a mancare per i nerazzurri che, dopo il vantaggio di Icardi e il rigore sbagliato da Toni, cominciano a pensare che non sia più serata per il team di Mandorlini. Errore fatale perché il Verona rinasce proprio dalla sue ceneri e grazie ad un secondo tempo più sbilanciato giunge finalmente ad un meritato pareggio con un'azione da manuele finalizzata da Nico Lopez. Giusto così.
IL TABELLINO
Marcatori: Toni 10', Icardi 18' e 48', Nico Lopez 89'
Ammoniti: Medel 44', Martic 57'
Espulsi: Medel 51'
Arbitro: Rocchi
INTER (3-5-2) Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Kuzmanovic, Medel, Kovacic (65' Krhin), Dodò; Palacio (87' Obi), Icardi (93' Osvaldo). Allenatore: Walter Mazzarri.
22:41 | domenica 09 novembre 2014 Serie A, Inter-Hellas Verona: le pagelle
Dodò sempre più indispensabile, Icardi bomber e Toni nella parte del "buono&cattivo"
di Simone Sacco
Terminata con pareggio per 2-2 la sfida di San Siro tra Inter e Hellas Verona valevole per la nona giornata di serie A 2014/2015. Primo tempo con un mostruoso possesso palla interista (quasi 80%) a causa di una scellerata tattica gialloblù (stasera in maglia bianca) con i veronesi che difendevano addirittura in dieci. Poi una ripresa decisamente più vivace con il vantaggio-killer di Icardi e il rigore tirato malissimo da Toni prima del pareggio in extremis di Nico Lopez entrato soltanto all'81esimo. Vediamo come si sono comportati i protagonisti della sfida
INTER - IL MIGLIORE
Dodò 7 - Gioca costantemente lui, s'impegna più da tedesco che da brasiliano (in parole povere: un diesel) e se l'Inter ha una marcia in più sulla fascia sinistra gli osanna devono essere rivolti al ragazzino-prodigio che a Roma giocava poco. Ok, anche Nagatomo ha fatto il suo dall'altro lato del campo e Icardi si merita ugualmente 7 per le due reti, ma qui si bada al bello e quindi, per citare i Radiohead, hail to Dodò.
INTER - IL PEGGIORE
Gary Medel 5 - Smanaccia in area e si guadagna in un colpo solo gol ed espulsione. Peccato perché la diga mazzariana di centrocampo deve molto soprattutto a lui, soprattutto quando la difesa a 3 va in barca con le contine disattenzioni di Vidi e Ranocchia. Eppure, subito dopo il vantaggio di Maurito, la combina grossa e se Toni non avesse calciato in maniera così prevedibile, per i nerazzurri sarebbero stati guai grossi.
VERONA - IL MIGLIORE
Luca Toni 6,5 - Erroraccio del dischetto a parte (mezzo voto in meno), un pennellone come quello di stasera (che aveva tirato il fiato nella gara di Cesena) potrebbe giocare fino a cinquant'anni. Perché corre senza stancarsi, sa gestirsi al meglio e fa reparto da solo. L'ex campione del mondo 2006, anche in questo Verona rinunciatario, resta una sicurezza assoluta
VERONA IL PEGGIORE
La tattica rinunciataria del primo tempo - Se l'Inter si difende (male) a 3, l'Hellas al contrario alza delle barricate - soprattutto nel primo tempo - che nel 25ennale della caduta del Muro di Berlino sono oltremodo anacronistiche. Ok, i nove gol presi recentemente tra Milan e Napoli fanno ancora male, ma nel secondo tempo il Verona dimostra che, se vuole, sa anche tessere calcio. Tant'è che alla fine Lazaros Christodoupoulos si scatena e Nico Lopez...
IL TABELLINO
Marcatori: Toni 10', Icardi 18' e 48', Nico Lopez 89'
Ammoniti: Medel 44', Martic 57'
Espulsi: Medel 51'
Arbitro: Rocchi
INTER (3-5-2) Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Kuzmanovic, Medel, Kovacic (65' Krhin), Dodò; Palacio (87' Obi), Icardi. Allenatore: Walter Mazzarri.
20:23 | domenica 09 novembre 2014 Mandorlini a Sky: «Verona, sfrutta le difficoltà dell'Inter»
Il tecnico degli scaligeri ha parlato prima del match contro l'Inter
di Alessandro Naimo - twitter:@AleNai13
INTER VERONA MANDORLINI - Il Verona è chiamata ad affrontare l'Inter a San Siro. Tra poco le squadre saranno in campo, ma ecco le parole di Andrea Mandorlini, tecnico degli scaligeri, ai microfoni di Sky Sport nel pre-partita: «Le difficoltà ci sono ovunque, poi dovremo saperle sfruttare. Non so se questo sarà il caso, contro l'Inter, ma loro hanno delle qualità importanti che possono rovesciare l'esito della gara. Mi spiace che loro siano in questa situazione, ma dobbiamo pensare a noi stessi e cercare di fare punti».
ATTEGGIAMENTO - «Dovremo provare ad essere aggressivi, compatti. La nostra forza è sempre la ripartenza, anche se qualcosa è cambiato, però crede che questa sarà la partita che dovremo fare. Poi vediamo se saremo capaci di prenderli alti, e se loro ce lo lasceranno fare. La partita avrà tanti aspetti, l'importante è l'atteggiamento e quello non deve essere sbagliato da parte del Verona».
14:50 | venerdì 07 novembre 2014 Grecia, Ranieri convoca 25 giocatori: gli italiani sono 7
Caccia al riscatto per gli ellenici, deludenti nelle prime uscite
di Giovanni Maffeis - twitter:@giomaff092
GRECIA EURO 2016 RANIERI - Dopo aver rischiato di compromettere quasi in partenza la qualificazione della Grecia ad Euro 2016, Claudio Ranieri, confermato commissario tecnico degli ellenici, si prepara alla sfida del prossimo 14 novembre con le Far Oer, da vincere assolutamente. Ranieri ha diramato l'elenco dei calciatori convocati per la partita: in lista figurano ben sette 'italiani'. Tre arrivano da Roma (Cholevas, Manolas e Torosidis), due da Verona (Moras e Lazaros) e due da Udine (Karnezis, Kone).
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Inter, Mazzarri: "Paghiamo ogni errore, avremmo meritato qualcosa in più"
09.11.2014 23.53 di Marco Frattino
"Abbiamo fatto il massimo per vincere, ma paghiamo ogni piccolo errore". Così Walter Mazzarri ha commentato il 2-2 contro il Verona. Il tecnico dell'Inter, intervistato da Mediaset Premium, ha poi proseguito: "Siamo dispiaciuti, i ragazzi hanno giocato bene anche in dieci uomini. È stato un peccato non aver concretizzato le occasioni prima del pareggio del Verona. Siamo dispiaciuti di non essere riusciti a vincere. Abbiamo giocato bene, avremmo meritato di segnare qualche gol in più".
Cosa vi siete detti con Icardi? "Mi aveva chiesto il cambio poco prima, ma sul 2-2 lo avrei voluto tenere in campo inserendo anche Osvaldo tentando il tutto per tutto. Non ci siamo capiti al momento della sostituzione, ma non c'è alcun caso. Siamo rimasti tutti male per questo pareggio".
Il derby può essere lo spartiacque della stagione? "Abbiamo offerto qualche prestazione brutta, ma stasera abbiamo fatto bene. Valuto le gare sotto questo aspetto, poi siamo in democrazia e ognuno può avere la sua opinione".
Perché l'Inter fatica a San Siro? "Abbiamo iniziato un progetto basato sui giovani, siamo ai minimi termini come calciatori e giochiamo ogni tre giorni. Le difficoltà di giocare tante gare porta anche a calare l'intensità nella seconda frazione, poi abbiamo giocato buona parte del secondo tempo in dieci uomini. Continuando a essere convinti del proprio lavoro, si può fare qualcosa di importante anche nel rispetto del Fair-play finanziario".
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09.11.2014 23.43 di Marco Frattino
Reduce dal pareggio per 2-2 contro l'Inter a San Siro, il tecnico del Verona Andrea Mandorlini ha commentato il match di San Siro ai microfoni di Mediaset Premium: "Abbiamo disputato una buona gara, nella ripresa abbiamo meritato di pareggiare. Il Verona ha fatto tanto nel secondo tempo, la sconfitta non sarebbe stata giusta. Abbiamo avuto tante occasioni, anche prima del 2-2 firmato da Nico Lopez".
Il rigore fallito da Toni? "Può succedere, Handanovic è tra i migliori a intercettare i penalty. Luca l'ha tirato basso e male, il portiere è stato bravo a deviare la conclusione dal dischetto".
La sua fede nerazzurra? "Fa piacere che il Verona abbia strappato almeno un punto (ride, ndr)".
SERIE A Inter, Mazzarri: "Nessun problema con Icardi. Medel non da rosso"
09.11.2014 23.24 di Alessandro Cavasinni Twitter: @Alex_Cavasinni
''Abbiamo fatto un gran primo tempo e al primo errore abbiamo preso gol. Abbiamo continuato a giocare dopo la mazzata, siamo andati ad attaccare senza concedere nulla al Verona. Poi normale aver sofferto in dieci e non scordiamo che siamo in emergenza. Prevedibile il calo nel finale. Peccato, perché se avessimo fatto girare più la palla potevamo portare a casa comunque la vittoria''. Parla così Walter Mazzarri a Sky dopo il 2-2 con il Verona.
Il problema è che si porta troppo palla? ''Il Verona si chiudeva tutto davanti all'area di rigore e comunque abbiamo anche trovato gli spiragli. E' chiaro che bisogna avere pazienza quando trovi avversari così''.
Thohir parlava di vittoria come unico obiettivo: è deluso? ''E' normale un po' di delusione quando una partita sfugge così e quando tutti gli episodi ti vanno contro come le due ammonizioni a Medel. Il primo giallo a Medel, secondo me, poteva essere evitata dall'arbitro''.
Cosa è successo con Icardi? ''Lui aveva capito che lo stavo rimproverando per il gol subito, invece volevo sapere se poteva restare in campo altri 30 secondi. Mi è toccato cambiarlo, ma anche lui stesso ha spiegato. Non ci sono polemiche, con lui ho uno dei migliori rapporti che ho avuto in carriera. Aveva solo capito male a caldo perché era preso come tutti noi dal nervosismo per tre punti che ci sono sfuggiti''.
Sul gol del 2-2 dov'è stato l'errore? ''A volte facciamo fatica a capire le situazioni e lì ci siamo fatti aggirare. Potevamo evitare di avere fretta, ma non siamo abituati ad aspettare: noi aggrediamo sempre''.
Il progetto di Thohir è valido? ''Dura tre anni. E non dimentichiamo che abbiamo intrapreso una strada di valorizzazione dei giovani su cui costruire dopo aver fatto tanto in questi anni. E' chiaro che per un club abituato a stare al vertice è dura saper di dover soffrire. La squadra ha avuto un paio di gare brutte, ma ora ci siamo ripresi. Si lotta, c'è unione''.
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09.11.2014 23.13 di Marco Frattino
I due gol siglati al Verona non sono bastati all'Inter per conquistare la vittoria a San Siro. Intervistato da Mediaset Premium, l'attaccante nerazzurro Mauro Icardi ha dichiarato: "Purtroppo abbiamo conquistato solo un punto, avremmo voluto vincere di fronte il nostro pubblico. Il pareggio ci serve a poco, abbiamo perso due punti a San Siro. La rete nel finale di Nico Lopez è stata una beffa. Cosa ho detto a Mazzarri dopo la sostituzione? Avevo chiesto il cambio poco prima per un piccolo fastidio fisico, non avrebbe avuto senso rischiare eventuali complicazioni. Mi sono arrabbiato per il gol incassato all'ultimo minuto, sarebbe stato importante battere l'Hellas. Adesso il derby con il Milan diventa fondamentale, dobbiamo arrivare al match al top della forma".
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09.11.2014 23.12 di Alessandro Cavasinni Twitter: @Alex_Cavasinni
Fonte: Sky
"Bei tempi quando il Verona prese gli ultimi punti a San Siro con l'Inter, giocavo ancora io tra i nerazzurri", scherza Andrea Mandorlini a Sky. "Qui è sempre difficile, la nostra storia lo diceva. Ci è venuto il braccino corto dopo il vantaggio e l'Inter ci ha chiuso lì. Nella ripresa abbiamo comandato e siamo contenti. Potevamo anche pensare a vincere, però va bene così. L'importante era muovere la classifica. Il nostro atteggiamento dopo il vantaggio? Non si capisce, dobbiamo capire. Al di là di questo, abbiamo fatto tante cose positive nella ripesa. Proviamo ad avere più continuità. E abbiamo anche sbagliato un rigore".
Su Nico Lopez: "E' stato bravissimo, ma la giocata che ha fatto Saviola vale il prezzo del biglietto. Nico deve crescere in continuità, sulle qualità non si discute. Javier, invece, è un giocatore fantastico. Peccato sia arrivato in una condizione non adeguata per giocare 90 minuti. Bisogna trovare un equilibrio di squadra".
"Non aveva mai sbagliato su rigore. Handanovic è bravissimo, ma va sempre a terra e lui doveva alzarla. Avevamo visto dei video", spiega infine sul rigore fallito di Toni. "Ma ha fatto un gol bellissimo, per noi è importante. Io? Sto bene a Verona".
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Risultato finale: Inter-Verona 2-2
09.11.2014 23.08 di Alessandro Cavasinni Twitter: @Alex_Cavasinni
Rafael 5,5 - Sul primo gol si fa trovare fuori posizione e anche sul secondo non è abbastanza reattivo.
Martic 5,5 - Senza infamia e senza lode. Però Dodò lo buca troppo spesso e riceve un'ammonizione evitabile.
Marquez 5 - Meglio in fase di gestione che in quella di marcatura. Chi deve marcare Icardi nell'area piccola?
Moras 5 - Come Marquez. Si fa trovare impreparato e sono errori imperdonabili per gente di questa esperienza. Prova a comandare i suoi con carattere salendo nel finale.
Agostini 6 - Pareggia il duello con Nagatomo. Prova a pungere con cross ben calibrati e spesso dà fastidio.
Ionita 5 - Prova a dare qualità al centrocampo, ma viene sovrastato dal possesso palla degli avversari. (dall'81' Nico Lopez 7 - Entra e segna: cosa chiedere di più?).
Obbadi 5 - Sostituisce Tachtsidis squalificato e lo fa rimpiangere decisamente. Anche con l'uomo in più, la manovra resta appannata.
Hallfredsson 6,5 - Tra i migliori. Avvia l'azione del vantaggio e si rivela spesso l'arma in più dei suoi. (dal 65' Campanharo 5,5 - Non incide come avrebbe voluto Mandorlini).
Gomez 5,5 - Ha il merito di entrare nell'azione che fa espellere Medel. Per il resto, qualche buono spunto, ma anche tanti errori. (dall'81' Saviola 6,5 - Voto alto per l'assist finale).
Toni 6 - Ok il gol, primo su azione in questa stagione, però poi sbaglia un rigore e anche un altro paio di buone opportunità. Come al solito fa salire la squadra e si rende utile, ma perde spesso il duello con Vidic.
Christodoulopoulos 6,5 - A lungo il più pericoloso. Ci prova in tutti i modi, sia su azione che da calcio da fermo. La traversa gli dice di no.
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09.11.2014 22.58 di Marco Frattino
Il suo gol ha regalato il pareggio al Verona a San Siro contro l'Inter. Intervistato da Mediaset Premium, l'attaccante scaligero Nico Lopez (21) ha dichiarato al 90': "Abbiamo dimostrato che la nostra squadra è forte, per noi si tratta di un punto meritato. Abbiamo avuto molte occasioni per fare gol, per fortuna abbiamo pareggiato nel finale. Mandorlini ci teneva a fare punti qui".
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Risultato finale: Inter-Verona 2-2
09.11.2014 22.51 di Alessandro Cavasinni Twitter: @Alex_Cavasinni
Handanovic 6,5 - Sempre sicuro e puntuale. Gli avversari non lo impegnano tanto, lo salva la traversa su Lazaros. Lopez, alla fine, gli piega le mani: tiro potente e ravvicinato.
Ranocchia 6 - Qualche ottima chiusura, dirige bene e appoggia anche l'azione in avanti. Partita dignitosa e generosa.
Vidic 5,5 - Sfiora il gol in due circostanze: gli avrebbe fatto benissimo. Dietro, però, qualche sbavatura resta.
Juan Jesus 5,5 - Pronti via e regala un paio di svarioni. Cresce notevolmente alla distanza, ma il muro crolla proprio al 90'.
Nagatomo 6 - Era al rientro, dura aspettarsi di più. Diligente, qualche cross ben fatto. Prestazione sufficiente.
Kuzmanovic 6,5 - Alla fine perde la marcatura perché è davvero esausto. Non si può colpevolizzarlo oltre misura. Per il resto, altra prova positiva. Peccato per il palo.
Medel 5 - Condanna i suoi con quel gesto plateale: involontario, la palla gli picchia più sulla spalla che sul braccio, però perché rischiare? Salterà anche il derby.
Kovacic 6 - Prova coraggiosa, non era in perfette condizioni. Finché sta bene, le trame passano sempre da lui. Poi si spegne e Mazzarri lo toglie quando resta in dieci. (dal 64' Krhin 5,5 - Inizia timido, poi si scioglie. Ma il possesso ce l'ha sempre il Verona e alla fine il pareggio non riesce a evitarlo).
Dodò 5,5 - Bene in attacco, meno lì dietro. Sta bene, nonostante le tante gare giocate consecutivamente e si propone con continuità. Pecca anche lui nell'azione del 2-2.
Palacio 6,5 - Finché c'è lui, l'Inter è in vantaggio. Esce e arriva il pareggio. Sarà un caso, ma il suo lavoro doppio tiene in allarme il Verona. Chiede il cambio stremato e guadagna gli applausi. Anche due assist: ritrovato. (dall'87' Obi sv - In campo giusto per vedere il gol di Lopez).
Icardi 7 - Due gol, tanto lavoro e anche un po' di nervosismo. Ha carattere da vendere, nel finale non voleva uscire forse per tentare l'assalto. (dal 93' Osvaldo sv - Giusto il tempo di mettere piede in campo).
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09.11.2014 22.43 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Nuova frenata dell'Inter che in uno dei due posticipi dell'undicesima giornata di Serie A non è andata oltre il 2-2 contro l'Hellas Verona. La squadra nerazzurra è stata raggiunta nel finale da Nico Lopez dopo che Handanovic nella ripresa aveva più volte difeso il prezioso vantaggio conquistato in rimonta grazie alla doppietta di Mauro Icardi. Al termine della partita da registrare i nuovi fischi da parte dei tifosi presenti allo stadio nei confronti di squadra e allenatore.
SERIE A Verona, Nico Lopez al 90': "Volevamo punti e ci siamo riusciti"
09.11.2014 22.39 di Alessandro Cavasinni Twitter: @Alex_Cavasinni
Fonte: Sky
"Loro sono forti, noi eravamo venuti per fare punti e alla fine abbiamo trovato il gol che ci fa portare a casa un pareggio. Io devo continuare a lavorare come sto facendo. Sono giovane, devo imparare ancora tanto. Oggi Saviola mi ha visto e mi ha servito l'assist vincente". Parla così l'attaccante dell'Hellas Verona Nico Lopez a Sky. A San Siro la partita contro l'Inter è finita 2-2.
SERIE A Donadel cerca squadra, l'ex Napoli spera sempre nel Verona
08.11.2014 08.53 di Marco Frattino
Marco Donadel (31) aspetta. E ha un sogno, quello di tornare a Verona già a gennaio. A fare il punto sul centrocampista ex Napoli, svincolato dal termine del mercato estivo, ci ha pensato il giornalista Alfredo Pedullà attraverso il suo blog: "La stima di Mandorlini è intatta, l'allenatore lo rivedrebbe subito ma bisogna sfoltire un po' l'organico e poi pensare a nuovi arrivi. Nel frattempo Donadel si è allenato in Canada con il Montreal Impact, sta cercando di mantenere un minimo di condizione, in fondo ha appena 31 anni e le sue aspirazioni sono legittime. Per questo motivo sono state respinte tutte le proposte dalle categorie inferiori, a maggior ragione dalla Lega Pro. Diverse settimane fa Donadel era stato proposto al Catania, senza sviluppi".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
10.11.2014 Mandorlini gode «Sfatato il tabù Prova matura»
«Ho pensato anche di poter vincere Nico e Saviola davvero fantastici Forse ci siamo abbassati troppo... Bene la reazione nella ripresa»
La gioia incontenibile della panchina dell'Hellas per il pari raccolto in extremis a San Siro FOTOEXPRESS
Gianluca Tavellin
MILANO
“Ma lei l'ha vista la partita? Il Verona ripartiva con il biondo là, come si chiama....”. Parole in libertà di Walter Mazzarri, allenatore poco amato all'Inter. “ Non lo so se ripartivamo o facevamo gioco. So soltanto che ho visto una buona squadra che ha lottato contro l'Inter a Milano, punto e basta”.
Questa la risposta secca di mister Mandorlini salutato dal suo vecchio pubblico e caricato a dismisura di complimenti da parte della stampa nazionale. “ I veri protagonisti sono stati i giocatori - commenta il mister gialloblù- se avevamo un po' più di fortuna potevamo entrare nella storia del Verona vincendo a San Siro per la prima volta, peccato”.
Mandorlini ancora bravo nell'azzeccare i cambi, anche se qualcuno, sia in tribuna stampa che fra i tifosi, li ha giudicati un po' tardivi: “ Non me ne importa nulla - taglia corto l'allenatore del Verona - diranno che sono più fortunato che bravo, ma a me non interessa. Abbiamo cambiato 17 giocatori quest'anno, non era facile partire ed avere comunque una buona classifica. Ci vuole tempo e questa squadra crescerà, vedrete.”
Il tecnico ravennate ne è sicuro, non abbocca nemmeno al “tranello” Saviola. “Javier si allena bene ed è un grande professionista. Sono molto felice per lui. Non è facile stare in panchina ed invece si è fatto trovare pronto, come del resto Campanharo e Nico Lopez. E' chiaro che certe cose riescono benissimo a Saviola, ma deve migliorare in altre. Il campionato italiano è difficile e molto tattico. Comunque scrivetelo, sono felice per tutti, perchè giocare così a San Siro contro l'Inter è da squadra di grande personalità.”
Lazaros ha detto che sono stati i dettagli a fare la differenza, perchè l'Hellas avrebbe meritato addirittura la vittoria... “ Il greco mi è piaciuto molto, ma può e deve fare di più. Sì, sono d'accordo, se Toni segna il rigore, magari vinciamo la gara. Purtroppo dobbiamo migliorare l'attenzione e la concentrazione. Forse, dopo il primo gol ci siamo anche abbassati troppo. Dopo il 2 a 2 abbiamo rischiato di prendere il goal con Dodò, lì è stato bravo Rafael ad uscire. La partita era finita....”.
Insomma Mandorlini non molla la presa, convinto di avere una buona squadra che però deve crescere ancora in certe situazioni. Bene ha fatto l'Hellas nel secondo sulle fasce ed in mezzo. L' Inter era in difficoltà. Non ripartiva e cercare soltanto con lunghi lanci le punte.
“ E' vero - commenta Mandorlini - pensate che ero talmente concentrato che non ho visto nè il rigore di Toni, nè l'espulsione di Medel. E pensare che ero convinto che Luca calciasse alto...”. Visto o non visto, Mandorlini ha vinto tatticamente la gara con Mazzarri, ma soprattutto ha azzeccato i cambi dalla panchina.” Bravo, no?”, sorride il mister. C'è grande soddisfazione in casa del Verona ed un po' di preoccupazione per le condizioni di Hallfredsson.
“ Mi ha chiesto di uscire - chiude Mandorlini - ha ricevuto una botta alla caviglia, ma con la sosta andrà tutto a posto. Piuttosto mi dispiace che ci sia la sosta perchè ho molti giocatori in buone condizioni come Gomez, Obbadì e Nico Lopez. A proposito diamo il giusto tempo anche a questo ragazzo... Vedrete ci stupirà ancora...”.
10.11.2014 Tacco di Saviola. Botta di Lopez. Hellas... infinito
Toni fa e... disfa. Prima firma l'1-0, poi sbaglia il rigore del 2-2. Per i nerazzurri, a segno Icardi con una doppietta. Gialloblù a lungo in superiorità numerica
Tacco di Saviola Botta di Lopez Hellas... infinito
MILANO. L'Hellas non poteva perdere una partita così. Ma, si sa, nel calcio non esistono regole scritte e, a pochi minuti dal novantesimo, il Verona era ancora sotto di un gol con l'Inter. Poi un lampo ha illuminato San Siro. Tacco di Saviola, gran sinistro di Nico Lopez e palla in rete. Due a due contro la “corazzata” costruita da Thohir per arrivare almeno all'Europa League. Uno sgarbo alla Milano nerazzurra, una soddisfazione in più per mister Mandorlini che finalmente strappa un punto alla squadra “tanto amata”.
MEGLIO IL VERONA. Parte con il freno a mano tirato l'Inter, il pubblico non scalda certo San Siro e la squadra di Mazzarri ha troppi incubi da scacciare. Meglio il Verona che occupa tutte le zone del campo con un 4-3-3 molto dinamico, pronto a occupare tutte le zone del campo quando i nerazzurri attaccano con Gomez e Lazaros che retrocedono sulla linea dei centrocampisti e lasciano solo Toni in avanti. Obbadi prende il posto di Tachtsidis squalificato davanti alla difesa, a destra Ionita, a sinistra Hallfredsson. Mandorlini recupera Martic sulla fascia, Marquez, Moras e Agostini completano la linea difensiva.
L'INTER TREMA. La linea difensiva dei padroni di casa ha qualche problema e si vede quando Toni s'infila tra i centrali nerazzurri e arriva dalle parti di Handanovic, al momento del tiro Vidic allunga la punta e mette la palla in corner. L'Inter è in difficoltà, l'Hellas ne approfitta e passa in vantaggio. Grande azione di Hallfredsson che fa cinquanta metri palla al piede, assist per Gomez, bello il cross al centro, Lazaros stacca di testa, sponda per Toni che batte Handanovic con un sinistro al volo.
SUBITO IL PARI. Uno a zero meritato, arrivano i primi fischi del pubblico del Meazza ma, quando me te lo aspetti, ecco il pareggio dell'Inter. Lunghissimo cross di Ranocchia, la palla sembra fuori, Palacio la rimette dentro dalla linea di fondo, Icardi segna da due passi. Il pareggio risveglia Ranocchia e compagni, in pochi minuti vanno vicino al raddoppio con una grande conclusione dalla distanza che si stampa sul palo e con un colpo di testa di Vidic che Rafael respinge da campione. Sul finire del tempo si “raffredda” l'Inter e si rivede l'Hellas. Cross di Lazaros dalla sinistra, tuffo a pelo d'erba di Gomez, grandissima parata di Handanovic che respinge.
ICARDI BIS. Nello spogliatoio Mazzarri si fa sentire, all'inizio della ripresa nerazzurri subito in vantaggio con Icardi che sfrutta un assist perfetto di Palacio. Una brutta botta per il Verona ma dopo una manciata di secondi arriva l'episodio che potrebbe cambiare la partita. Girata di Gomez in area, mano di Medel, Rocchi concede il rigore e mostra il secondo giallo al centrocampista cileno. Inter in dieci e Toni sul dischetto. Conclusione troppo prevedibile, Handanovic capisce tutto e respinge.
Una vera sfortuna ma il Verona capisce che con l'Inter ridotta in dieci si può fare risultato e prende in mano le redini del gioco. Buona combinazione a sinistra tra Hallfredsson e Agostini, assist per Ionita solo in mezzo all'area, destro da dimenticare da posizione molto favorevole. Non è finita, l'Hellas è padrone del campo, l'Inter è alle corde, si difende come l'ultima delle provinciali ma rischia di cadere ancora quando Toni libera Lazaros in area di rigore, gran botta, la palla sbatte sulla traversa e torna in campo.
IL COLPO DEL CAMPIONE. Sfortuna, maledetta sfortuna... Ma questo Verona non muore mai. Fuori Gomez e Ionita, dentro Saviola e Nico Lopez, Hellas a trazione anteriore, l'Inter non ci capisce più a niente e il fortino crolla. Campanharo in area per Saviola, tacco per Nico Lopez, gran botta di sinistro che piega le mani ad Handanovic. Tutti in campo, una vera liberazione.
Luca Mantovani
09.11.2014 Inter— Hellas, finale 2 - 2 Toni, bis di Icardi e Lopez
Kuzmanovic contro Obbadi (Ansa/Matteo Bazzi)
MILANO. È cominciata la sfida. Hellas al San Siro contro l’Inter. E neppure al quarto d'ora Toni mette a segno una sforbiciata magnifica che fissa il risultato a vantaggio del Verona. Al 18' Icardi riporta il punteggio in pari per l'Inter. Al 3' del secondo tempo Icardi raddoppia. Pochi minuti dopo il rigore per il Verona: Toni sbaglia dal dischetto. Il secondo scorre via con una traversa fallita dal Verona, tentativi da una parte e dall'altra ma senza che il risultato si sblocchi. Sul finire Mandorlini manda in campo Lopez e Saviola: è il tentativo di ribaltare il risultato. Ed è Lopez che riequilibra il risultato: 2 a 2, un pari che vale oro per l'Hellas.
FONTE: LArena.it
Mandorlini: "Siamo contenti, punto importante"
Postata il 10/11/2014 alle ore 00:35
Milano - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Andrea Mandorlini, rilasciate al termine della partita Inter-Hellas Verona.
FELICI DI QUESTO PUNTO, QUESTO E' UN CAMPO DIFFICILE
"Rammarico o appagamento per il pareggio? A Milano è sempre difficile fare punti, lo dice la nostra storia. Abbiamo fatto una buona gara, siamo andati in vantaggio e siamo andati vicini al 2-0 in alcune occasioni. Poi l'Inter ci ha chiuso e noi non riuscivamo più a ripartire. Siamo una squadra più brava ad attaccare che a difendere, ma abbiamo le qualità per pressare i nostri avversari vicino alla loro area di rigore per cambiare questa tendenza. Il secondo tempo è stato diverso, siamo andati sotto ma abbiamo comandato la partita e avuto tante occasioni. Siamo contenti, abbiamo commesso degli errori ma credo che alla fine un pensierino alla vittoria potevamo anche farlo. Ora va bene così, l'importante era muovere la classifica e questo è stato un punto fondamentale. Perché arretriamo quando andiamo in vantaggio? Non è dettato dall'allenatore. Noi prepariamo un tipo di partita, siamo andati in vantaggio e ripartiti bene. Dobbiamo trovare delle soluzioni quando ci abbassiamo troppo, forse tutto è dettato da un fattore mentale, non è un problema però possiamo fare meglio. La squadra mi è piaciuta tantissimo, soprattutto nel secondo tempo. Negli spogliatoi, durante l'intervallo, ci siamo ritrovati, abbiamo rivisto alcune cose che secondo me non erano andate e nella ripresa la squadra era un'altra. Abbiamo creato tante occasioni, colpito un palo e sbagliato un rigore. L'Inter è sempre una big, seppur stia attraversando un momento difficile, e venire a Milano creando così tanto non è mai facile. Sono passato anch'io da qui, con il lavoro e tutti insieme i nerazzurri hanno le qualità per uscire da questo periodo".
LOPEZ? GOL IMPORTANTE, MA CHE ASSIST SAVIOLA
"Nico Lopez? E' bravo a entrare a partita in corso, quando le sfide sono in bilico. Entra, è fresco e gli avversari devono ancora prendergli le misure. Ha abilità, è bravissimo, deve crescere in continuità e ha tutte le qualità per farlo. Saviola? La giocata che ha fatto vale il prezzo del biglietto. Sono contento per lui, ultimamente non ha trovato tanto spazio ma è un calciatore importante e un ragazzo fantastico. E' arrivato ancora fuori condizione, ci può dare una grande mano e dobbiamo essere capaci di trovare il modo giusto per farlo rendere al meglio. Lui e Lopez in 5 minuti hanno cambiato la partita. Chi è entrato ha fatto bene, compreso anche Campanharo. Toni? E' il primo rigore che sbaglia. Mi è dispiaciuto, anche se Handanovic è bravissimo, uno dei migliori portieri in questo fondamentale. Para molto i tiri rasoterra, forse Luca doveva alzare la traiettoria, ma va bene così. Ha fatto un gol bellissimo, per noi è un calciatore importante e finalmente è ritornato".
ABBIAMO ANCORA POTENZIALE DA SFRUTTARE
"A che punto siamo? Abbiamo avuto tanti infortuni, ci sono mancati dei calciatori. I margini di miglioramento ci sono, alcuni devono ancora esprimere tutto il loro potenziale ma siamo una squadra equilibrata e a me piace. Quest'anno sono arrivati 17 calciatori nuovi, la classifica è buona e potevamo partire anche peggio, pensiamo solo alla salvezza. E' un campionato particolare, dobbiamo trovare più convinzione nelle cose che sappiamo fare. Puoi perdere, ma tutto dipende dall'atteggiamento".
IO A VERONA, QUI STO BENE
"Io a Verona? Io sto bene qui adesso, spero di rimanere a lungo".
Ufficio Stampa
Saviola: "A disposizione con umiltà"
Postata il 10/11/2014 alle ore 00:20
Milano - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Javier Saviola, rilasciate al termine della partita Inter-Hellas Verona.
CONTENTO DEL RISULTATO
"La partita contro l’Inter era davvero difficile, abbiamo rischiato di perdere. Decisivo il mio colpo di tacco? Sono contento che la squadra sia riuscita ad ottenere un punto contro un avversario così impegnativo. In partite come questa le cose possono cambiare ogni minuto e questo l’allenatore lo sa, io devo soltanto farmi trovare pronto. Mandorlini sa qual è il valore dei suoi calciatori, sa quali sono le decisioni giuste da prendere. Il campionato italiano? E’ molto difficile. A parte Juve e Roma che sono in cima, tutte le altre squadre sono molto vicine in classifica. Le partite sono molto fisiche e tattiche, un campionato molto affascinante, puoi sapere come inizia ma mai come andrà a finire. Quando c’è stato il doppio cambio ci siamo fatti trovare pronti e siamo riusciti a fare la differenza".
MI ALLENO OGNI GIORNO PER LA SQUADRA
"Difficile adattarmi al calcio italiano? Si, è difficile entrare bene all’interno dello schema della squadra, ma vado avanti allenandomi ogni giorno con l’umiltà che mi ha sempre caratterizzato. Io protagonista? Credo di poter diventare decisivo per il Verona, resto a disposizione dell’allenatore e della squadra per quando ci sarà bisogno del mio aiuto. Adesso pensiamo alla prossima partita".
Ufficio Stampa
Lazaros: “Grande prova di carattere”
Postata il 10/11/2014 alle ore 00:15
Milano - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Lazaros Christodoulopoulos, rilasciate al termine della partita Inter-Hellas Verona.
NOI SFORTUNATI, POTEVAMO VINCERLA
"Queste partite con le grandi squadre sono importanti perché se non fai i punti, se non trovi la forza che ti serve e la fiducia come squadra non puoi continuare in questo campionato difficile. Bisogna lottare sempre, ogni partita è una guerra. Nel primo tempo siamo partiti bene, abbiamo creato tante occasioni. L'Inter? E' una grande squadra e l’ha dimostrato rimontando, ma noi abbiamo fatto emergere il carattere e abbiamo fatto vedere che se giochiamo uniti possiamo fare tante cose. Abbiamo cambi interessanti? Dipende tutto da noi e dai risultati che vogliamo fare, dai punti che vogliamo prendere. Poi se arriva la tranquillità sarà meglio per la squadra, potremmo giocare più liberamente. Il risultato di oggi è soddisfacente, andiamo via da Milano contenti ma potevamo anche vincerla se avessimo fatto qualcosa in più. L’importante è far vedere che stiamo facendo bene, piano piano la squadra cresce e crescerà ancora. E’ importante fare questi punti, secondo me quando non puoi vincere allora non devi perdere. Questa è la nostra squadra e noi dobbiamo continuare a giocare così, poi se arriva anche la vittoria…"
VERONA SFORTUNATO
"Verona sfortunato? Un po’ si, se facevamo gol sul rigore e se non prendevo quella traversa potevamo tornare a casa con i tre punti, ma il risultato è comunque buonissimo. Lottavamo, giocavamo per trovare il gol e siamo riusciti a pareggiare, va bene così. Ora guardiamo avanti. Fiorentina in crisi? Credo sia una squadra fortissima, ha perso col Napoli ma abbiamo visto che con l’Inter ha vinto per 3 a 0, se sono in serata sono pericolosi".
I GIOVANI IMPARINO DA SAVIOLA
"La fiducia di Mandorlini? La sento e sono contento di aver giocato oggi per tutti i 90 minuti, sento che sto ricominciando a prendere il ritmo. Sono rientrato da poco dopo l’infortunio, mi piace aiutare la squadra. Ci sono tanti calciatori importanti e voglio fare parte di questo gruppo. Il colpo di tacco di Saviola? Noi giovani dobbiamo prendere esempio da lui e imparare".
Ufficio Stampa
Lopez: "Saviola? Che assist, è un fuoriclasse"
Postata il 10/11/2014 alle ore 00:10
Milano - Le dichiarazioni dell'attaccante gialloblù, Nico Lopez, rilasciate ai microfoni di Sky Sport al termine della partita Inter-Hellas Verona.
SIAMO VENUTI QUI PER FARE PUNTI
"L'inter è una squadra molto forte, noi siamo venuti qui per fare punti e alla fine abbiamo trovato il gol del pareggio. Il mio momento? Devo continuare a lavorare come ho fatto fino a ora, devo imparare tanto e continare così. Toni e Saviola? Sono due fenomeni, ringrazio Javier per il grande assist che mi ha fatto".
Ufficio Stampa
Serie A TIM: Inter-Hellas Verona 2-2
Postata il 09/11/2014 alle ore 20:45
Milano - E' un grande Verona al Meazza. I gialloblù giocano senza paura in casa dell'Inter, l'ordine è chiaro: chiudersi bene e fare male con le ripartenze. Inzia proprio così la partita, Toni si scalda e arriva il vantaggio al 10'. Icardi risponde dopo 8 minuti per l'1-1 prima di una ripresa emozionante. Ancora l'argentino porta in vantaggio i nerazzurri, poco dopo Medel viene espulso (doppia ammonizione) per un tocco di mano in area. E' rigore netto, sul dischetto c'è Toni ma Handanovic è insuperabile. Il Verona non si fa prendere dalla fretta, costruisce bene il gioco, la traversa nega il pareggio a Lazaros ma alla fine il meritato 2-2 arriva: Saviola è sontuoso in area di rigore, colpo di tacco a liberare Nico Lopez e scoppia la gioia gialloblù. Quattro minuti di recupero non bastano, l'ultimo pareggio gialloblù al Meazza risaliva all'11 marzo 1990.
INTER-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 10' pt Toni, 18' pt e 3' st Icardi, 44' st Lopez.
Primo tempo
1' Partiti
6' Toni si incunea bene tra Juan Jesus e Vidic, prova a calciare in porta ma l'intervento di Vidic e provvidenziale e devia in corner
10' GOL Splendida ripartenza di Hallfredsson, palla allargata sulla destra per Ionita che mette in mezzo, sponda di Lazaros per Toni che insacca di sinistro
15' Kuzmanovic ci prova dal limite, la palla è alta
18' GOL Cross di Ranocchia, Palacio svetta e mette al centro per Icardi che fa 1-1
20' Ancora Kuzmanovic pericoloso dal limite dell'area. Questa volta il suo tiro sbatte sul palo
24' Tiro cross di Palacio, la palla sbatte sul palo esterno
25' Calcio d'angolo dell'Inter, in mezzo all'area svetta Vidic ma Rafael si oppone con i pugni
43' Cross di Lazaros, la palla non è toccata da nessuno e la traiettoria rischia di ingannare Handanovic, che non si fa sorprendere
46' Termina qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
3' GOL Destro di Palacio verso la porta, sul secondo palo c'è Icardi che firma la sua doppietta personale
6' Calcio di rigore per il Verona, Medel tocca di mano in area. Penalty netto.
7' Toni calcia bene, ma Handanovic para
15' Il Verona muove bene il pallone, Agostini arriva al cross per Ionita che però calcia alto
18' Lazaros calcia in porta direttamente da corner, Handanovic si salva
22' Agostini mette in mezzo per Toni, sponda dell'attaccante per Lazaros che colpisce di sinistro. La palla sbatte sulla traversa e rimbalza sulla linea di porta
38' Corner di Kuzmanovic, si inserisce Vidic che di testa mette a lato di pochissimo
41' Tiro di Lazaros dalla distanza, palla alta sopra la traversa
43' Cross di Agostini, Toni si coordina con il sinistro ma la palla termina a lato
44' GOL Splendido colpo di tacco in area di Saviola, che libera Nico Lopez. Sinistro bruciante, palla in rete
49' Termina qui la partita
INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Kuzmanovic, Medel, Kovacic (dal 19' st Krhin), Dodò; Icardi (dal 48' st Osvaldo), Palacio (dal 42' st Obi).
A disposizione: Carrizo, Berni, Andreolli, Mbaye, Donkor, Hernanes, Bonazzoli.
All.: Mazzarri.
HELLAS VERONA (4-3-3): Rafael; Martic, Moras, Marquez, Agostini; Ionita (dal 35' st Lopez), Obbadi, Hallfredsson (dal 19' st Campanharo); Lazaros, Toni, Gomez Taleb (dal 35' st Saviola).
A disposizione: Benussi, Rodriguez, Jankovic, Luna, Marques, Valoti, Brivio, Gonzalez, Nenè.
All.: Mandorlini.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Assistenti: Crispo e Iori.
NOTE. Ammonito: Martic, Moras. Espulso: Medel al 6' st per doppia ammonizione.
Ufficio Stampa
Test match: Lugano vs Hellas Verona
Postata il 08/11/2014 alle ore 15:52
Verona - L'Hellas Verona FC comunica che giovedì 13 novembre (ore 20) è in programma un test match internazionale contro l'FC Lugano. La partita si giocherà allo stadio comunale di Cornaredo (via Trevano 100, Lugano).
La partita sarà a ingresso gratuito.
Ufficio Stampa
Primavera / Pavanel: "Bravi ragazzi, meritavamo la vittoria"
Postata il 08/11/2014 alle ore 13:45
Vigasio - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù, Massimo Pavanel, rilasciate al termine della partita Hellas Verona-Chievo.
BUONA PRESTAZIONE, PECCATO PER LA VITTORIA MANCATA
"La partita? Ai punti avremmo meritato di vincere, l'atteggiamento mi è piaciuto. Abbiamo colpito dei pali, creato le nostre occasioni, forse dovevamo giocare più di squadra in certe situazioni in cui siamo stati troppo individuali. Loro sono stati pericolosi solo una volta, ma contro gruppi di questo livello bisogna sempre stare attenti. La nostra difesa? Stiamo facendo bene, partiamo da una base importante. Fares? Ha avuto tante possibilità per poter fare delle scelte diverse, ma stiamo lavorando. Tenevo molto a questa partita, non ho mai vinto un derby ma la prestazione mi ha confortato".
IL CAMPIONATO? PENSIAMO SOLO A NOI
"Il campionato? Tolte Inter e Milan, c'è un certo livellamento. Pensiamo solo a noi, a mantenere il livello, ci aspetta una sfida difficile contro l'Atalanta, tutte le gare saranno dure. Il Torneo di Viareggio? Lo rifaremo, ripetersi non è mai facile. Viviamolo senza pensare a quanto fatto l'anno prima, dove abbiamo fatto saltare il banco".
OBIETTIVO: MIGLIORARE E CRESCERE I NOSTRI GIOVANI
"Il nostro obiettivo? E' quello di crescere e migliorare i calciatori che abbiamo. Rispetto all'anno scorso forse c'è meno qualità del singolo, ma ho la fortuna di avere un gruppo che si applica tanto. Abbiamo un punto in meno della stagione 2013-14, la squadra è cresciuta moltissimo e la società sta lavorando bene nel Settore Giovanile. Tra i più piccoli ci sono squadre che stanno disputando un buon campionato, come gli Allievi e i Giovanissimi Nazionali. Stiamo lavorando tutti e vogliamo far conoscere i nostri giovani anche fuori Verona. Se qualcuno può arrivare in Serie A? E' una domanda da un milone di dollari (ride, ndr). Il nostro Salifù, in questo momento, se riesciurà a giocare un po' più semplicemente potrà aspirare a qualcosa".
Ufficio Stampa
Primavera TIM: Hellas Verona-Chievo 0-0
Postata il 08/11/2014 alle ore 11:23
Vigasio - E’ mancato soltanto il gol per coronare la buona prestazione della Primavera gialloblù di Massimo Pavanel. Primo tempo a senso unico in cui si assiste alla supremazia dei gialloblù: nessun tiro in porta da parte degli avversari, la difesa chiude bene gli spazi e le ripartenze mettono in affanno gli uomini del Chievo. Il Verona è purtroppo poco cinico e la prima frazione di gioco si chiude in parità. Nella ripresa il copione si ripete, con i gialloblù che sanno gestire la partita facendo girare il pallone, mentre gli avversari devono concedere metri alle lunghe cavalcate di Fares. La partita si chiude senza che nessuna delle due squadre sia riuscita a prevalere sull'altra, ma è da sottolineare l'ottimo stato di forma che sta vivendo la squadra.
HELLAS VERONA-CHIEVO 0-0
Primo tempo
1' Partiti
12' Tiro dalla distanza di Vincenzi, la palla esce a lato
20' Bella discesa di Fares sulla sinistra, il passaggio per Bearzotti viene intercettato da Bertoldi
20' Sinistro di Sall dal limite dell'area, Sorcan si salva non senza difficoltà
26' Bella occasione per il Verona. Cross di Salifù, svetta Cappelluzzo, Sorcan blocca centralmente
33' Splendido intervento difensivo di Boateng che ruba tempo a Yanga
41' Salifù approfitta dell'uscita di Sorcan e mette in mezzo, Cappelluzzo non ci arriva, Fares tenta il tiro ma la palla viene respinta dalla difesa
45' Finisce qui il primo tempo
Secondo tempo
1' Partiti
1' Fares si libera bene in area e scarica un tiro molto potente, la palla prende il palo esterno
11' Traversone di Fares, Cappelluzzo colpisce al volo, Sorcan è ben piazzato
14' Yanga si libera bene in area ma non centra lo specchio della porta e la palla termina a lato
20' Lungo lancio di Fares per Bearzotti che passa a Cappelluzzo, il tiro è parato da Sorcan
24' Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Bearzotti calcia in porta ma il tiro termina fuori
25' Lunga cavalcata di Fares, dal fondo scarica un tiro che Sorcan respinge in corner
36' Tiro dalla distanza di Checchin, la palla vola alta sopra la traversa
47' Termina qui la partita
Arbitro: Mei di Pesaro.
Assistenti: Ceravolo e Vono.
Ufficio Stampa
Ionita: "Fame, lavoro e impegno: ecco i miei segreti"
Postata il 06/11/2014 alle ore 22:40
Verona - Le dichiarazioni del centrocampista gialloblù, Artur Ionita, rilasciate durante la trasmissione "Vighini Show", in onda su Telenuovo e condotta dal giornalista Gianluca Vighini.
VERONA? NON CI HO PENSATO UN ATTIMO AD ACCETTARE
"Io al Verona? Ero molto contento, non pensavo di arrivare in Serie A. Potevo firmare con buone squadre in Svizzera. Non so chi mi abbia visionato, ma quando è arrivato il Verona ho subito pensato a volermi trasferire in questa società. Il Bentegodi? Ho giocato in altri stadi, ma non ho mai visto un tifo come questo. Ringrazio tutti i nostri supporters e quanti mi stanno vicino. Spero di rimanere qui il più a lungo possibile, vivo in una bella città e sono contento di tutto. Se voglio diventare una bandiera dell'Hellas? Per fare dieci anni qui firmerei adesso".
FAME E DETERMINAZIONE PER ARRIVARE
"Voglio arrivare, ho iniziato a giocare in Moldavia e ho avuto la fame di rimanere sempre motivato per ottenere cose belle nella vita. Mio papà è stata la persona più importante, mi ha aiutato tanto. A 18 anni, quando ho cominciato a fare il calciatore professionista in Moldavia, mi è stato molto vicino. Anche lui da giovane giocava a livello dilettantistico, ora fa l'autista di camion. Siamo una famiglia unita e stiamo molto bene. Queste sono cose importanti nella vita, ora voglio aiutare i miei genitori e siamo felici tutti insieme. La mia famiglia alle partite? E' venuta, è stato un momento speciale. Ho dedicato il gol a mio padre perché è stato il mio primo pensiero dopo aver visto la palla in rete".
HO SFRUTTATO IL MIO MOMENTO
"Le mie caratteristiche? Mi sento un calciatore fisico, tipico del calcio russo. In Svizzera questa componente è molto importate, e qui a Verona è lo stesso. Devi dare tutto fino alla fine, questa è la mia motivazione, sia in partita che durante l'allenamento. Non voglio deludere nessuno e fare molto bene. Sono qui da cinque mesi, sto lavorando molto. Questa è la cosa più importante per me, la Serie A mostra un grande calcio ed è molto difficile arrivare qua, soprattutto per un moldavo. Se pensavo di essere subito protagonista? Appena arrivato ho visto che era difficile ed eravamo in tanti. Questo fattore mi ha motivato di più, mi ha spronato a lavorare per far vedere all'allenatore che posso giocare. Poi è arrivato il mio momento e l'ho sfruttato".
SIAMO UN GRANDE GRUPPO
"Mandorlini? Parliamo tutti insieme per preparare bene allenamenti e partite. Quello che è successo dopo Napoli resta dentro lo spogliatoio, siamo un gruppo molto unito. Mi trovo bene con tutti, ma con Ivan Martic passo molto tempo: pranziamo insieme e vado all'allenamento con lui. Che momento stiamo attraversando? Tutte le partite sono difficili, noi dobbiamo fare punti per arrivare alla salvezza. Sarà un anno molto duro per noi e dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo principale. Se sentiamo il paragone con lo scorso anno? La stagione precedente è stata molto bella, sono cambiati tanti calciatori e pensiamo solo a fare un bel campionato".
IO, ARTUR IONITA
"Il mio idolo?Mi piace molto Zidane, ha fatto una grande carriera e anche come persona era molto buona. I miei hobby? Quando ho tempo vado a fare una passeggiata in centro, ma sto molto a casa. La squadra dei miei sogni? Non ci penso, ora sono qui e viene prima il Verona. Non ho altro in testa. Quante lingue conosco? Quattro, oltre all'italiano: il moldavo, il russo, che viene spiegato a scuola nel mio paese d'origine, il tedesco, una lingua molto difficile imparata giocando in Svizzera e anche l'inglese. I miei esordi? Ho iniziato nello Zimbru Chișinău, squadra molto forte in Moldavia. Ho giocato lì fino ai 18 anni, poi non ho trovato l'accordo, sono stato in un'altra squadra moldava e ho iniziato a giocare in Nazionale. Sono andato all'Aarau, inizialmente per fare compagnia a un calciatore russo. Poi lui è andato via dopo 6 mesi e io sono rimasto".
INTER, CI STIAMO PREPARANDO BENE
"La partita con l'Inter? La stiamo preparando bene, lavoriamo duro. Pensiamo solo a far vedere un grande Verona".
SERIE A, CAMPIONATO TATTICO E DIFFICILE
"Il livello della Serie A? E' un campionato molto tattico, ci sono calciatori forti. Puoi vincere e perdere contro tutti. In Svizzera c'è il Basilea che sta facendo bene, e ogni anno il campionato cresce come livello".
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Tempi duri per ROMULO alla JUVE ed ITURBE alla ROMA, e c'è chi già li vede come dei flop... Vincenzo ITALIANO, regista di scuola HELLAS fresco di esonero come vice allenatore al VENEZIA 'Il Verona può togliersi delle belle soddisfazioni...'
MOTOGP: La stagione iridata si chiude col record di MARCQUEZ che dopo essersi laureato ancora Campione del Mondo vince la 13^ gara! Bravo Vale ROSSI che gli arriva dietro anche in classifica generale... Marcquez vince a Valencia e fa il record, Rossi è vicecampione del Mondo
Marc Marquez trionfa anche a Valencia e, con 13 successi, stabilisce il nuovo record di Gp vinti in un'unica stagione. Valentino Rossi, secondo al traguardo, ha chiuso al secondo posto anche nella classifica mondiale, difendendo il piazzamento dall'assalto del compagno di scuderia Jorge Lorenzo.
Troppa Juve per questo Parma: a Torino finisce 7-0 per i bianconeri
TORINO - La Juventus batte il Parma 7-0. Bianconeri devastanti, con 3 gol nei primi 35 minuti e con una doppietta di Tevez e una di Morata nella ripresa, hanno la meglio sulla inconsistente squadra di Donadoni.
Mattatori della sfida Lichtsteiner, Morata, Llorente e Tevez, autori di tre doppiette. Con questo successo la squadra di Allegri sale a 28 punti in classifica mentre il Parma è ultimo a 6 punti e in crisi totale. Il tecnico bianconero in piena emergenza, senza Vidal, Asamoah, Pirlo, oltre ad Evra, Caceres e Barzagli, sceglie il 4-3-2-1 con Padoin terzino sinistro, Romulo a centrocampo e Pereyra e Tevez dietro la punta che è Llorente. Donadoni risponde con un 3-5-2 con Cassano e Ghezzal in attacco.
La voglia di vittoria dei bianconeri, imbattuti allo Juventus Stadium, è subito ben chiara anche alla difesa gialloblu. Al 7' una girata volante di Pereyra in area mette i brividi a Mirante che poi respinge una conclusione di Marchisio. A metà del primo tempo sale in cattedra Tevez che prima di destro manda alto sulla traversa e poi calcia debolmente rasoterra tra le braccia del portiere del Parma.
Al 23' Ghezzal alleggerisce la pressione ma il tiro a giro dal limite è nettamente out. Passa un minuto e inizia lo show. Conclusione da fuori molto potente di Pogba, Mirante respinge alla sua sinistra ma arriva in corsa Llorente che con un tocco sotto insacca. Al 29' arriva il raddoppio: controllo di Lichtsteiner dal limite dell'area e gran destro che non lascia scampo a Mirante. La pressione della squadra di casa non si arresta e al 36' arriva il tris: Tevez apre a destra per Lichtsteiner che controlla e serve in area Llorente che devia in rete di piatto. Parma annichilito e squadre al riposo.
Inizio ripresa ancora a tutta Juve, con una perla di Carlos Tevez che segna un gol alla 'Maradonà: al 5' incredibile azione dell'argentino che va via di forza a Costa, salta Lucarelli, poi con una magia salta anche Felipe e di piatto destro spiazza Mirante. Passano pochi minuti e l'Apache si ripete: al 13' tiro da fuori di Pogba, Mirante ancora una volta respinge lasciando lì la sfera che Tevez insacca senza problemi per il 5-0.
Allegri a questo punto cambia la coppia d'attacco e inserisce prima Coman per Tevez e poi Morata per Llorente, ma il risultato non cambia, con la nuova coppia che confeziona il sesto gol della gara: al 31' grandissimo tocco in verticale di Coman che smarca Morata solo davanti al portiere, controllo e tocco di piatto nell'angolino per lo spagnolo.
Al 41' anche Pogba va vicino al gol: cross dalla sinistra di Coman e sfera che rimbalza sul francese e termina sul fondo di nulla. Ma passano pochi minuti e arriva il 7-0. Al 44' Lichtsteiner al cross dalla destra serve Morata in area che devia in rete con il destro e segna la sua personale doppietta.
Cagliari-Genoa 1-1. Farias in gol per gli isolani, pareggia Rossettini
Gli ingredienti per un "lunch match" spettacolare c'erano tutti.
Alla fine Cagliari e Genoa hanno pareggiato 1-1 (1-0) nell'anticipo dell'ora di pranzo dell'11/a giornata della serie A. Le reti di Farias per gli isolani, poi
ha pareggiato Rossettini.
Il Cagliari di Zeman, così, continua a inseguire ancora la prima vittoria davanti al pubblico amico del Sant'Elia.
Il Genoa di Gasperini, invece, mantiene l'imbatibilità lontano da Marassi.
Sampdoria-Milan 2-2: spettacolo a Marassi, un rigore di Menez salva Inzaghi
di Marco Callai
Quattro gol, diversi errori ma anche tante emozioni tra Sampdoria e Milan nell'anticipo serale dell'undicesima giornata. Finisce 2-2 ed entrambe le squadre possono recriminare per non aver sfruttato i loro momenti migliori. Rossoneri subito avanti al 9' con un bel destro a girare di El Sharaawy. Una rete festeggiata con grande gioia, perché il Faraone non segnava da un Inter-Milan di addirittura 622 giorni fa. La Sampdoria, trascinata da un sempre imprevedibile Eder, non si fa schiacciare e, dopo aver fallito il pari in diverse occasioni, va a segno con Okaka, bravo a deviare in rete un cross di Gabbiadini nel recupero del primo tempo. Gli uomini di Inzaghi accusano il colpo ed iniziano il secondo tempo nella maniera peggiore. Sugli sviluppi di un corner, al 6', Obiang centra di testa il palo ed Eder è il più lesto nel raggiungere il pallone. Diego Lopez ancora battuto.
Allora Inzaghi cambia un evanescente Honda con Torres ma è sempre la Samp ad attaccare senza però trovare il giusto spunto per chiudere il match. Il Milan trova così un gradito omaggio al 20',un tocco di mano in area di Mesbah su una disgraziata scivolata. Orsato non ha dubbi e fischia il quarto rigore contro, per i blucerchiati, nelle ultime cinque partite. Menez spiazza Romero e firma il 2-2.
Gli ospiti prendono coraggio e cercano il gol della vittoria con maggiore insistenza. A otto minuti dal termine, la chance più ghiotta con un diagonale di Bonaventura uscito d'un soffio alla destra di Romero. Poi, però, Bonera si merita il secondo cartellino giallo per un'ostruzione ai danni di Okaka ed è così la Samp, rinvigorita dalla superiorità numerica, a sfiorare il successo. Al 90', su un siluro di Soriano, Diego Lopez è però prodigioso. In attesa di Empoli-Lazio, la squadra di Mihajlovic consolida il terzo posto a quota 20 punti mentre il Milan, pur riscattando la debacle interna con il Palermo, manca l'aggancio alla zona Champions.
Sassuolo e Atalanta non si fanno male: un punto a testa per muovere la classifica
di Vanni Zagnoli
REGGIO EMILIA - Sassuolo e Atalanta pareggiano 0-0, allungano le rispettive strisce positive e tornano a casa con un punto a testa, che se non altro rimpingua ancora la classifica. La delusione è l’Atalanta. Perchè l’anno scorso avvicinò il ritorno in Europa dopo 23 anni, vincendo 6 partite in sequenza, a primavera, adesso è lì, con appena 3 punti di margine sulla zona retrocessione.
La fase difensiva è convincente, sono le trame nerazzurre a essere gradevoli ma sterili, il dato dei 4 gol in 11 partite è mortificante. Migliaccio ha un’occasione in avvio, Peluso (uno dei 9 ex in totale nel Sassuolo) devia in angolo, Berardi replica e la chiusura è inattesa, di Maxi Moralez. L’azzurrino calabrese spreca l’assist di Cannavaro, girando centralmente su Sportiello.
Alla ripresa Sansone manda alto il traversone di Taider. La squadra di Eusebio Di Francesco alza il ritmo per un quarto d’ora, le triangolazioni sono armoniose ma raramente ficcanti, l’Atalanta resiste con il 4-4-1-1 a linee ben strette: i duelli sono equilibrati e molto tattici, i cross emiliani di Missiroli e Sansone vengono respinti in acrobazia.
I neroverdi raggiungono il 5° risultato utile di fila (con un parziale di 9 punti), è la serie migliore dell’anno e mezzo di A. A Bergamo hanno due settimane per preparare la gara con la Roma, vogliono strappare il punto come con il Napoli. In curva ci sono 300 tifosi, completamente nerazzurri, neanche illusi dalla mezza opportunità per Maxi Moralez. Anzi, su cross da sinistra di Molina, Raimondi stacca e coglie il palo: anche solo per questo la formazione di Colantuono merita il pari. Alla fine arriva qualche fischio, il pubblico di Reggio Emilia si è imborghesito.
FONTE: Leggo.it
ESCLUSIVA VdS, Vincenzo Italiano: “I nostri club hanno un piccolo ritardo sulle big d’Europa. Mazzarri? Grande allenatore. E sulle mie ex squadre…”
MARCO DE RITO 8 NOVEMBRE 2014
Come di consueto arriva la rubrica settimanale con l’intervista a un personaggio del mondo dello sport. Questa settimana è il turno di Vincenzo Italiano ex giocatore di Verona e Padova. Italiano è stato a lungo un regista in tutte le squadre in cui ha militato e adesso sta intraprendendo la strada dell’allenatore, che si prepara tutta in discesa per lui, dato che in campo era la mente delle squadre in cui giocava.
Vincenzo Italiano, la Roma ha perso 2-0 contro il Bayern Monaco mentre la Juventus ha faticato con l’Olimpyacos. Il calcio italiano è sempre più in crisi?
“Io credo che ci sia un piccolissimo ritardo verso le altre squadre europee, ma le squadre italiane hanno un ampio potenziale e possono recuperare presto e dimostrare il proprio valore, questo vale sia per la Juventus che per i giallorossi. Io comunque, non le ho viste male le nostre squadre, e i margini di miglioramento sono ampi”.
Parlando del campionato, la lotta per la posta scudetto sarà ristretta a Juventus e Roma, o vede un’altra squadra che si può inserire a campionato in corso?
“Per adesso vedo favoritissime la Juve e la squadra di Garcia. poi c’è il Napoli che è una grandissima squadra ed anche la Sampdoria, ma queste ultime possono lottare per il terzo posto”.
Tra le sue ex squadre si annovera l’Hellas Verona, che sta disputando una grande stagione e si sta riconfermando ad alti livelli, dove può arrivare la squadra di Mandorlini?
“L’anno scorso hanno fatto un grandissimo campionato, quest’anno hanno cambiato tanto e sono arrivati tantissimi giocatori nuovi. Sono partiti bene e penso che la classifica degli scaligeri sia quella attesa da tutti, anche in questa stagione Toni e compagni si potranno togliere delle grandi soddisfazioni. Sta venendo fuori una squadra che rispecchia il carattere calcistico dell’allenatore, penso che possano fare molto bene”.
Il merito della costruzione di questa squadra va attribuito all’allenatore o alle capacità di Sogliano che è riuscito a creare il giusto mix?
“Credo che l’Hellas lavori bene da tanti anni, dalle promozioni dei campionati precedenti sino alla conferma in Serie A della scorsa stagione. Sogliano e Mandorlini sono una coppia ben assortita che sta compiendo miracoli in una piazza che merita il palcoscenico della Serie A. Io penso che il Verona con questi personaggi possa togliersi ancora enormi soddisfazioni”.
Domani ci sarà Inter-Verona, come lo vede il match?
“Sarà una partita molto difficile per la mia ex squadra, i nerazzurri sono in difficoltà ma sono sempre una grande squadra. Le big quando sono in crisi hanno quella marcia in più che gli consente di vincere le partite. Ammetto che, comunque, il risultato è molto aperto”.
A proposito di Inter, cosa ne pensa della crisi della squadra di Mazzarri, la colpa potrebbe essere della diatriba tra Moratti e Thohir?
“No, non credo queste situazioni non dovrebbe toccare i giocatori e lo spogliatoio e, di conseguenza, non influenzano le prestazioni. Da una grande squadra come l’Inter ci si aspettano sempre grandissimi risultati e adesso non stanno arrivando ma bisogna dare tempo al tempo, in quanto ci sono molti giocatori nuovi nella rosa di Mazzarri che hanno bisogno di ambientarsi nel nostro campionato. Credo che anche il club milanese fra qualche giornata verrà fuori sia dal punto di vista del gioco che dei risultati”.
Molti supporters del biscione accusano il tecnico interista per questa crisi, secondo lei la colpa è dell’allenatore?
“In questo momento non penso proprio, Mazzarri ha dimostrato di essere all’altezza di allenare grandissime squadre. Ha grandi giocatori in rosa e i margini di miglioramento ci sono, alla lunga la sua squadra verrà fuori”.
Dall’altra sponda di Milano, il Milan sta rinascendo, in questo caso l’allenatore è diventato l’idolo della piazza…
“Anche i rossoneri stanno ricostruendo, Inzaghi sta dimostrando di essere all’altezza della situazione con giocatori, comunque, di altissimo livello. Pippo ha il merito di aver fatto esplodere giocatori come Honda e sta facendo ritornare ai fasti El Shaarawy”.
Parliamo di un’altra sua ex squadra, il Chievo Verona, come la vede quest’anno?
“Il Chievo è in difficoltà, ha cambiato allenatore e assetto tattico, c’è tempo per recuperare, ma in questo momento sono un po’ in difficoltà e i risultati non arrivano. Io penso però che come negli altri anni riuscirà a tirarsi fuori dalle zone basse e salvarsi”.
Il Padova, invece non è riuscito a salvarsi ed è fallito…
“Mi dispiace molto, Padova è una piazza stupenda, i tifosi ti trasmettono grande passione: è brutto vederli in Serie D. Adesso, sono ripartiti alla grande e la società sta facendo molto bene e stanno ottenendo grandissimi risultati. Auguro tutto il bene possibile ai biancoscudati, i tifosi meritano ben altri palcoscenici da quelli attuali”.
Parlando di lei, in quale squadra si è trovato meglio?
“Io mi sono trovato benissimo ovunque sono stato, ho avuto la fortuna di aver fatto parte di squadre prestigiose. Gli undici anni all’Hellas li ricordo con particolare affetto, ma anche al Chievo e al Padova ho vissuto grandissime esperienze”.
Nel 2009, quando avvenne il suo trasferimento al Padova, è stato davvero vicinissimo al Toro?
“A fine campionato c’era stato un pour-parler con i dirigenti granata, poi non se ne fece nulla perché ero partito in ritiro con il Chievo e si pensava che potessi stare con loro, dato che sono partito in ritiro con i clivensi. Alla fine si presentò il Padova con un’offerta molto importante e alla fine accettai, il programma era molto ambizioso. Con il Padova sono stati tre anni fantastici in cui si sfiorò la Serie A, mi posso ritenere soddisfatto di questa esperienza”.
Adesso ha incominciato una nuova carriera da allenatore, come sta procedendo questa nuova vita?
“Quest’anno ho fatto il vice al Venezia, purtroppo da due domeniche non sediamo più in panchina in quanto siamo stati esonerati. E’ una passione che ho e che vorrei sviluppare sperando di ottenere risultati importanti. In questi tre mesi con Dal Canto ho imparato tante cose che mi serviranno sicuramente”.
Lei era definito come un allenatore, dato il suo ruolo….
“E’ stato il mio ruolo per vent’anni, ho sempre prima pensato il bene per la squadra e penso di aver maturato lì la passione per il mestiere da allenatore. Non è uguale, però, fare l’allenatore e il calciatore in quanto è più complesso e complicato e bisogna vedere le cose con un’altra visione, ma con la mia passione spero di riuscire a conseguire ottimi risultati”.
FONTE: VociDiSport.it
Calciomercato, da Iturbe a Medel: i flop più costosi della Serie A
Molti degli acquisti più onerosi non stanno rispettando le attese, ecco i peggiori
Matteo Zappalà (@matteobegbie)
06/11/2014 12:29
CALCIOMERCATO ROMA NAPOLI INTER JUVENTUS FLOP COSTOSI SERIE A / ROMA - Il calciomercato estivo ha regalato nella maggior parte dei casi trasferimenti in prestito o acquisti a parametro zero, ma i top club della Serie A hanno comunque deciso di investire in maniera pesante su alcuni colpi importanti. Non tutti, però, hanno avuto l'esito sperato, almeno per il momento.
ITURBE - A guidare la classifica delle momentanee delusioni del campionato c'è senza dubbio Juan Manuel Iturbe. L'ex talento di Porto e Verona è stato acquistato dal club giallorosso per ben 22 milioni di euro ma finora non ha mai convinto in maniera definitiva nello scacchiere di Rudi Garcia, un po' per problemi fisici, un po' per ragioni prevalentemente tattiche.
[...]
ROMULO - Un altro giocatore indicato dalla critica e dai tifosi come un acquisto di grande prospettiva è Romulo, protagonista di una grande stagione scorsa all'Hellas Verona. La Juventus ha superato la concorrenza di diversi club per assicurarselo alla cifra di 1 milione di euro per il prestito e 6 per il riscatto obbligatorio. Le precarie condizioni fisiche dell'italo-brasiliano, però, di fatto hanno pregiudicato il suo totale inserimento nella formazione di Massimiliano Allegri. Per lui, addirittura, si parla di addio a gennaio.
[...]
FONTE: CalcioMercato.it
SERIE A Roma, Iturbe: "Non mi considero ancora un campione. Prendo tante botte"
07.11.2014 14.05 di Gaetano Mocciaro Twitter: @gaemocc
Juan Manuel Iturbe è intervenuto ai microfoni di Roma Radio: "Sto bene, lavoro perché vada tutto bene. Differenze con Verona? C'è tanto da fare qui, giochiamo due competizioni e non è facile. Sto più dal fisioterapista che in campo, ho preso tante botte nella mia breve carriera. Quando mi sono fatto male ho pensavo che avrei dovuto darne qualcuna anche io".
Sulla Roma: "L'anno scorso era già forte, quest'anno si è rinforzata con giocatori di alto livello come Keita".
Sulle sue qualità: "Io non mi considero ancora un campione, ho 21 anni e devo fare tante cose per questa Roma che sta crescendo. C'è un allenatore che capisce tanto e giocatori che sanno come si vince. Toni dice che posso diventare tra i primi 5 al mondo perché gli ho fatto fare tanti gol. Quando sono arrivato a Verona non ero maturo e non facevo quello che dovevo ancora, mi ha parlato tanto e io l'ho ascoltato. Anche a Verona ho imparato a difendere, che non è facile per un attaccante".
Idoli di infanzia. "Quando ero piccolo guardavo tanto Ronaldinho in quel Barcellona dove ha vinto tutto".
Sulle qualità migliori dei compagni di reparto: "Di Gervinho la corsa, di Totti che è un grande uomo, Destro non parla tanto ma segna. Borriello poi è un grande calciatore che non sta giocando tanto ma potrebbe fare bene, darà tutto. Con questo infortunio non ho avuto modo di dare il meglio ma lavorando e parlando tanto con squadra e mister farò bene. Mi mancano tante cose, in quest'anno non sto giocando tanto ma voglio fare bene. Ljajic aspetta il suo momento, quando gioca fa sempre bene. Florenzi è un nazionale molto duttile. La prima volta che ho giocato contro la Roma ho visto Totti e non mi sembrava un uomo così buono, ma quando sono venuto qui mi sono reso conto del contrario. Il più simpatico? Borriello. Il più rompiscatole è Nainggolan".
Obiettivi: "E' presto per pensarci, magari lo scudetto. Stiamo lavorando per vincere".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.