HELLAS VERONA 3-0 CITTADELLA: ZACCAGNI trascina in Serie A i gialloblù, con lui in campo è proprio un'altra cosa! DI CARMINE agguanta il 2 a 0 con un gol alla BETTEGA, chiude meritatamente LARIBI ma l'assist è ovviamente di capitan PAZZINI. Il Binti acclama AGLIETTI...
RECAP
Mister AGLIETTI effettua dei cambi ma il più atteso, quello di PAZZINI finalmente titolare al posto di DI CARMINE (per lui quarta gara dall'inizio nel giro dei 12 giorni che vanno dalla semifinale col PESCARA ad oggi), non vede la luce.
La buona notizia è che si rivedono ZACCAGNI, unica mezzala in grado di creare superiorità numerica in questo HELLAS a quanto pare, e DI GAUDIO che da finalmente il cambio all'evanescente MATOS nel 4-3-3 che vede un'altra piccola ma importante 'novità' in difesa rispetto agli ultimi tempi: BIANCHETTI parte dal primo minuto in coppia con DAWIDOWICZ; confermato il resto del 4-3-3 che ha perso l'andata della finale al Tombolato Giovedì.
Consueto 4-3-1-2 per mister VENTURATO deve rinunciare ancora al terzino BENEDETTI ma ritrova BRANCA mezzala e PANICO sulla trequarti dietro la coppia offensiva MONCINI-DIAW.
Durante il riscaldamento prepartita GHIRINGHELLI accusa un problema, tocca perciò a PARODI che doveva cominciare dalla panca questa finale di ritorno.
Più di 23mila i presenti al Binti, circa 2700 i tifosi ospiti, dirige il signor Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.
HELLAS ALL'ASSALTO
Dopo pochi minuti il VERONA prende decisamente in mano le redini della gara e martella gli avversari alla ricerca del gol che potrebbe cambiare la deriva della partita.
Al 7° arriva per i gialloblù la prima grande occasione: Dalla trequarti sinistra VITALE tocca un calcio di punizione per LARIBI che parte a testa bassa e prova la bomba improvvisa dai 25 metri, PALEARI è un po' sorpreso ma si tuffa e la respinge ancora a sinistra sui piedi di DI GAUDIO che, col piede sbagliato, non è abbastanza freddo e la tira sul portiere granata!
La partita è nervosa, il pubblico soffia sul fuoco, i gialloblù subiscono falli in continuazione ma al primo che fa VITALE il signor Piccinini estrae il giallo! I sostenitori di fede scaligera urlano il loro sdegno...
Al 12° bella imbucata di HENDERSON per DI CARMINE che non tira indietro la gamba ed in spaccata colpisce il ventre di PALEARI in disperata uscita: Ammonizione anche per Samuel.
Tiro forzatissimo di FARAONI al 22°: Raccoglie facile a due mani PALEARI, non bisogna perdere la lucidità!
ZAC! 1 A 0
HELLAS in vantaggio al 27°: FARAONI s'accentra da destra, scambio veloce con DI CARMINE appostato al limite e palla in verticale da Marco Davide a ZACCAGNI che elude la trappola del fuorigioco e insacca! Tutto molto bello ma un gol non basta e il VERONA riparte subito a testa bassa...
Al 33° LARIBI ne supera due di prepotenza, entra in area da destra e la mette in mezzo dove DI GAUDIO prova la volée ma non inquadra lo specchio e la palla si spegne sul fondo.
CITTA SCHIACCIATO PRIMO TIRO AL 43° VENTURATO richiama i suoi in continuazione, il CITTADELLA è sciacciato non riesce ad uscire dalla propria metacampo in maniera fattiva: Il primo tiro degno di nota dei granata avviene al 43° grazie al solito DIAW ma il suo destro esce ampiamente a lato...
Il signor Piccinini interrompe la gara dopo tre minuti di recupero.
GLI OSPITI CAMBIANO REGISTRO NELLA RIPRESA MA IL VERONA RISPONDE VENTURATO deve essersi spiegato bene negli spogliatoi perché nella ripresa gli ospiti scendono in campo con atteggiamento diverso: Al 48° calcio di punizione dalla trequarti destra sul secondo palo dove IORI impatta di testa ma spedisce sopra la traversa!
Al 49° Verticale per DI CARMINE che si presenta solo davanti a PALEARI ma gli tira addosso! In ogni caso Piccinini ferma tutto per partenza in offside di Samuel.
Tre minuti dopo PROIA cerca il jolly dalla distanza: Palla in Curva Sud!
Al 59° ci prova anche HENDERSON da fuori area: Palla sul fondo.
CITTA IN DIECI, DI CARMINE GOL ALLA BETTEGA! PARODI di prepotenza supera LARIBI che però lo frena, VITALE è in netto anticipo ma il difensore granata non si ferma e va a corpo morto sul terzino gialloblù che crolla a terra al 62°: Il signor Piccinini estrae il secondo giallo e per PARODI la finale termina qui.
Al 69° gol alla BETTEGA per DI CARMINE: Il neoentrato PAZZINI sulla sinistra scambia con ZACCAGNI che prolunga per VITALE, il terzino trova il fondo e mette sul primo palo dove Samuel anticipa il marcatore col tacco intreno destro e buca PALEARI! L'HELLAS trova il gol promozione e il Bentegodi esplode di entusiasmo...
REAZIONE SCOMPOSTA DEI GRANATA, CITTA IN NOVE
Nonostante l'inferiorità numerica il CITTADELLA reagisce immediatamente con PANICO che prova ad imitare DI CARMINE con palla che arriva da calcio d'angolo ma trova solo l'esterno della rete...
Grave ingenuità di PROIA al 77°: Il centrocampista già ammonito entra da dietro su ZACCAGNI, inevitabile il secondo cartellino giallo che il signor Piccinini ovviamente estrae e il CITTADELLA rimane in nove uomini.
CANCELLOTTI da destra la mette sul dischetto del rigore dove DIAW e PANICO si ostacolano a vicenda in rovesciata: Palla sul fondo.
Al minuto 80° PAZZINI scende sulla fascia destra e trovato il fondo entra in area dove PALEARI respinge, palla messa poi in calcio d'angolo da un difensore in maglia arancio che anticipa LARIBI.
LARIBI LA CHIUDE
Grandissima palla verticale di PAZZINI dalla trequarti destra per la corsa di LARIBI inseguito da un difensore avversario, PALEARI esce a valanga ma Karim lo anticipa con la punta del piede e si trova la porta spalancata davanti! Per l'italotunisino è un gioco da ragazzi controllare e depositare nel sacco il 3 a 0 che chiude il match...
Sono sei i minuti di recupero concessi dal signor Piccinini ma l'ultima emozione la procura DIAW che imbuca per PANICO anticipato in uscita da SILVESTRI.
Il Citta alza bandiera bianca, il Serie A va il VERONA.
Hellas Verona-Cittadella, la rimonta da #BrividiGialloblù
IMPRESSIONI
Prima di tutto un doveroso ringraziamento ad AGLIETTI che stasera finisce dritto nella sezione miti di BONDOLA/=\SMARSA: Incredibile il modo in cui in un mese ha cambiato volto a questa squadra. Bravo 'Aglio' non credevo riuscissi nell'impresa ma evidentemente la fede fa davvero miracoli!
Veniamo a noi: Decima promozione in Serie A per il VERONA a seguito di una prestazione perfetta, la difesa (con capitan BIANCHETTI) non ha corso il minimo rischio, il centrocampo con ZACCAGNI ha innestato la marcia in più e la manovra d'attacco non ha lasciato scampo agli avversari.
Questo serviva e per la prima volta in stagione questo l'HELLAS ha fornito: Il match perfetto!
Per quanto riguarda i singoli ZACCAGNI è stato una spanna sopra tutti (devastante il suo apporto in qualità e quantità) ma meritano sicuramente una citazione anche LARIBI, DI CARMINE, VITALE e PAZZINI anche oggi determinante!
Stasera si festeggia, da domani però SETTI cominci a fare il presidente e programmi seriamente una stagione che dovrà essere di riscatto dopo una retrocessione che ha segnato i peggiori record negativi nella storia scaligera ed una stagione appena passata in cui gli spareggi si sono acciuffati per il rotto della cuffia e la guida tecnica è stata cambiata quasi fatalmente tardi e a malincuore: Sono fatti che non vanno dimenticati!
Serie B 2018-2019
Brescia
67
Lecce
66
Palermo*
63
Benevento
60
Pescara
55
Hellas Verona
52
Spezia
51
Cittadella
51
Perugia*
50
Cremonese
49
Cosenza
46
Crotone
43
Ascoli
43
Livorno
39
Venezia*
38
Salernitana*
38
Foggia^
37
Padova
31
Carpi
29
*Il PERUGIA accede ai playoff, il PALERMO subisce 20 punti di penalizzazione, VENEZIA e SALERNITANA ai playout
^=Sei punti di penalizzazione
SILVESTRI Praticamente inoperoso per tutto il primo tempo, ha dovuto sporcarsi un po' i guanti e le ginocchia solo nel secondo ma nemmeno più di tanto: 6
FARAONI Subito prima di fornire l'assist vincente a ZACCAGNI aveva provato una conclusione assolutamente forzata da buona posizione ma si è ripreso con gli interessi con l'assist appunto ma anche con la pressione costante sulla destra: 6,5
DAWIDOWICZ Controlla al meglio un MONCINI in verità mai pericoloso, preciso nei disimpegni e attento in ogni circostanza: 6
BIANCHETTI Finalmemte si rivede nella sua posizione e il buon Matteo non delude, rude quanto basta ma sempre corretto, il blocco difensivo deve ripartire da lui: 6,5
VITALE Un martello costante sulla mancina, un sacco di cross messi in mezzo compreso quello del fantastico 2 a 0 di DI CARMINE: 7
HENDERSON Si vede poco e anche stasera gioca probabilmente al di sotto delle sue possibilità ma il suo apporto rimane comunque prezioso in quantità, bella l'imbucata per DI CARMINE al 12°: 6 (gli da il cambio al 66° capitan PAZZINI che in mezz'ora mette lo zampino sul 2 a 0 e regala a LARIBI l'assist della tranquillità: Un'oscenita seduto in panca, si riparta anche dalla sua esperienza e dal suo amore, ricambiato, per il tifo scaligero... 7)
GUSTAFSON Tanto lavoro sporco anche per il centrocampista svedese, sempre compassato ma anche unico regista utilizzato da mesi, deve abbandonare anzitempo a causa di un problema aquadricipite: 6 (gli da il cambio al 77° MUNARI: Pochi minuti quando serve fisicità ed esperienza, non giudicabile)
ZACCAGNI Il migliore in campo, con lui è un altro VERONA, il suo cambio di passo e la sua velocità sono state la chiave di volta della rimonta gialloblù. Ora lo si faccia crescere e lo si valorizzi prima di (s)venderlo magari per un tozzo di pane! 8
LARIBI Completamente rigenerato dal nuovo tecnico Karim è stato anche stasera tra i più pericolosi, il gol del 3 a 0 lo ripaga ampiamente dello sfortunato palo colpito Giovedì e in generale di un'annata in cui non è mai stato utilizzato a dovere... 7,5
DI CARMINE Nonostante qualche incertezza ha fatto un gol tecnicamente stupendo e ha combattuto su ogni palla... Probabilmente Samuel è questo (almeno quello visto negli ultimi tempi) sempre in bilico tra la genialata e la scelta sbagliata; non so se in A potrà fare la differenza ma tanto dipenderà anche da come verrà utilizzato dall'allenatore come abbiamo visto.
DI GAUDIO Stasera sostituisce l'evanescente MATOS ma più del brasiliano ha solo la scelta di tempo nei tiri che mai comunque arrivano in porta, al 7° si mangia un'ottima occasione, al 33° prova a pescare il jolly... L'impressione che da è che non sia mai al posto giusto nel momento giusto: 5,5 (gli da il cambio al 57° MATOS che pronti via e va subito in fuorigioco, poi si limita a corricchiare anticipando un'altra volta i tempi: Un corpo estraneo! 5)
AGLIETTI È senza dubbio lui il deus ex machina di questa promozione perchè se è vero che la squadra l'ha seguito gli vanno riconosciute qualità morali, oltre che tecniche, importanti e poi l'amore incondizionato che l'ha portato ad accettare un contratto senza garanzie anche in caso di successo... Come detto stasera per B/=\S è diventato un mito.
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Mister AGLIETTI «Complimenti al Cittadella. E' stato un grande avversario. Io ci ho creduto più di tutti in questa promozione in A. Con me è cambiata la squadra? Per ogni dottore ci devono essere dei bravi pazienti che vogliono seguire la cura. Ci ricorderemo per sempre questa giornata. Abbiamo fatto un'impresa nell'impresa: prima entrando nei play-off e poi vincendo in finale. Abbiamo trovato un Bentegodi straordinario che ci ha spinto alla vittoria. Io sono venuto qui a giocarmi le mie chance, sono venuto qua e non ho speculato su un rinnovo automatico in caso di Serie A. Mio futuro? Ora parlerò con la società. Non credo che un altro allenatore sarebbe riuscito a portare questa squadra in Serie A. Lo dico apertamente. Mi sono sempre conquistato tutto, dalla D alla Serie A: ora spero di rimanere. Tutti sono migliorati con me? Laribi e Colombatto sono stati altri giocatori, lo avete visto tutti. Ma anche molti altri, penso ad Empereur. Arbitro e lamentele? Loro erano molto fallosi, Piccinini ha arbitrato molto bene, i gialli erano giusti. Vincere da giocatore, e poi da allenatore, qui a Verona è stato bellissimo. Zaccagni? Un gran giocatore, voglio allenarlo anche il prossimo anno in A» TGGialloBlu.it
Mister VENTURATO tecnico del CITTADELLA «Devo fare i complimenti ai miei ragazzi e ai tifosi venuti fino a qua. Volevamo andasse diversamente. Giocare 25 minuti in inferiorità numerica mi è sembrato esagerato. Penso che in questi momenti bisogni avere più apprensione. Credo che dare un’espulsione come quella di Parodi sia veramente esagerato. Metterci in queste condizioni sicuramente non ci ha messo nelle condizioni di giocare il secondo tempo, che avevamo iniziato bene. Partite così importanti vanno giocate 11 contro 11. La voglia di andare in A e provare qualcosa di nuovo c’è. Quest’anno ci siamo andati vicini. Mi dispiace per i ragazzi, per la società e per i tifosi. Mi dispiace non aver potuto giocare la partita alla pari fino infondo» Hellas1903.it
Zaccagni
Silvestri
Karim LARIBI a L'Arena «Ero felice come un bambino. Quando ho superato Paleari in dribbling ho visto la porta spalancata, mi sono detto è serie A. Ho pianto come hanno fatto molti. Chi non l’ha fatto aveva gli occhi lucidi. Sono felice per tantissimi miei giovani compagni che non avevano mai provato uno stadio del genere. Mi era capitato col Sassuolo quando ero venuto qui da avversario. Il Bentegodi tremava. Avrei voluto abbracciare ad uno ad uno i nostri tifosi. Aglietti ha portato grande tranquillità. Ci ha detto che eravamo forti ma non ci credevamo abbastanza. In più tanti sorrisi. Dovevamo sbloccarci l’abbiamo fatto giocando un grande calcio. La serie A l’abbiamo conquistata contro il Foggia all’ultima giornata. Poi nei playoff le cose hanno funzionato alla meraviglia» HellasLive.it
Samuel DI CARMINE autore del gran gol del 2 a 0 «Abbiamo un pubblico eccezionale, dedichiamo questa vittoria a loro. E’ stata una stagione difficile, con tante difficoltà, ma siamo stati bravissimi a compattarci ed a tirare fuori il carattere. È difficile trovare le parole: è stata un’emozione davvero unica. Questa è la vittoria del gruppo. Sicuramente la Serie A è il coronamento di un sogno, sono venuto qui per fare una stagione da protagonista e finalmente ce l’ho fatta» TGGialloBlu.it
Marco SILVESTRI a Radio Verona «A Cittadella eravamo stati sfortunati sul loro primo gol. sul quale avevamo dormito. Sono state due partite straordinarie, meglio di così non si poteva fare. Dopo la gara d’andata ci ero rimasto male, era la prima volta che giocavo i play-off. Mi sognavo sempre questa partita, addirittura che avrei segnato io in caso di 1-0. Abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo, è stato un risultato epico. Lo stadio era già pieno durante il riscaldamento, i nostri tifosi sono di un’altra categoria, siamo felici di averli portati di nuovo in Serie A. Non ho mai avuto l’occasione di giocare titolare in Serie A, spero di farlo l’anno prossimo. Non vedo già l’ora che inizi il campionato. Personalmente ho commesso qualche errore, ma ne sono sempre uscito a testa alta. Abbiamo un gruppo imporante, siamo tanti giovani e ce la siamo cavati alla grande nei momenti difficili» Hellas1903.it
Alberto ALMICI sulla promozione «Un grande sogno. L’avevo promesso ad una persona e sono riuscito a mantenerla. Sono orgoglioso per questa squadra che ha avuto gli attributi di uscire da una brutta situazione. Era il mio sogno venire qua a giocare e vincere. È stato un campionato difficile. Quando è arrivato il mister ha fatto un ottimo lavoro. Grazie anche ai tifos» Hellas1903.it
Il presidente SETTI attraverso il sito web scaligero «Scrivo queste poche righe per ringraziare tutti. Partendo dal popolo del Verona e di Verona, senza il quale questa rimonta incredibile non sarebbe mai, mai stata possibile. Ringrazio la squadra, lo staff, tutti i collaboratori e dipendenti, questa promozione pazzesca è anche per loro. Colgo anche l’occasione per dissociarmi dalle esternazioni di Emanuele Righi, che ha parlato unicamente a titolo personale. Quelle parole non rappresentano il mio pensiero, il mio pensiero è rivolto all'impresa compiuta ieri e soprattutto al futuro. Abbiamo scritto una pagina bellissima, ma davanti a noi ce ne sono ancora tante che attendono di solo di essere scritte, la prossima si chiama Serie A, da affrontare tutti insieme. Forza Hellas Verona!» HellasVerona.it
...Tra i vari messaggi social di congratulazioni per la promozione in Serie A di ELKJAER, CAMMARATA e altri, c'è anche quello del troppo zelante Emanuele RIGHI, braccio destro del patròn scaligero nonché diesse del MANTOVA che perde un'altra ottima occasione per un profilo il più possibile basso e starsene zitto 'Vi saluta il Buffone che hA ragione anche a sto giro'
FINALE CHAMPIONS LEAGUE: Il LIVERPOOL realizza il rigore assegnato dal signor Skomina dopo 30 secondi e vince dopo un'ora e mezza la finale forse più brutta della storia (paragonabile al MILAN-JUVE all'inizio degli anni 2000). Il TOTTENHAM reagisce solo all'80esimo ma ormai è troppo tardi, i Reds la spuntano per 2 a 0 ma... Che noia!
GIRO D'ITALIA all'ecudoriano Richard CARAPAZ che trionfa davanti ai due litiganti NIBALI e ROGLIC.
L'Hellas Verona domenica ha vinto la finale playoff di Serie B contro il Cittadella, recuperando il 2-0 dell'andata con un netto 3-0, e l'anno prossimo parteciperà regolarmente alla stagione 2019/2020 di #SerieATIM!
La lunga notte gialloblu Matteo Scolari di Matteo Scolari
Tempo di lettura 1′41″
Pubblicato il 3 Giugno 2019 12:31 Clacson assordanti, fumogeni, bandiere gialloblu alzate al cielo. Un colpo d’occhio che resterà nella memoria di tanti quello che si è materializzato ieri sera, a partire dalla mezzanotte circa, in Corso Porta Nuova, a poche decine di metri dall’orologio della Bra. All’altezza dell’ultimo semaforo che porta nel cuore della città, dove il traffico veicolare per questioni di sicurezza era stato deviato in Cittadella e in Valverde, si è formata una vera e propria torcida umana di tifosi festanti per la straordinaria promozione dell’Hellas in serie A.
Un risultato sportivo straordinario a cui molti veronesi credevano, anche se ribaltare il passivo di 2 a 0 rimediato giovedì scorso al Tombolato di Cittadella non era certo impresa facile. Anche per questo, per il fatto che la festa è arrivata quasi a sorpresa, in città si è scatenata una festa degna dei colori e della tradizione gialloblu.
Dopo un’ora di cori e canti in onore dei ragazzi di mister Aglietti, le migliaia di persone che si erano radunate in quel punto si sono spostate a piedi in Bra dove è arrivato, immancabile, il bagno nella fontana. Poi tutti sotto l’Arena, dove è stato fatto calare un bandierone gigante con la scritta Verona.
Proprio in questo punto, tra canti, cori, fumogeni, petardi di grossa dimensione si è concentrata la parte finale della festa, protratta fino a notte fonda. Infine il deflusso lungo via Mazzini e il ritorno, per alcuni all’alba, nelle proprie case. Stamattina un lunedì di sole, il tam-tam di foto e di video sui social, per una gioia sportiva, ne siamo sicuri, che durerà ancora per molte settimane.
FONTE: VeronaNetwork.it
Hellas Verona, missione compiutA!
Di Tommaso Badia
Pubblicato il 3 Giugno 2019
C’è voluta un’impresa, ma alla fine il traguardo è stato raggiunto: al termine di una cavalcata durata un mese e di una rimonta pazzesca sul Cittadella in un Bentegodi pazzesco, l’Hellas è tornato in Serie A!
La svolta della stagione: via Grosso, arriva Aglietti
2 maggio 2019: dopo l’esonero di Fabio Grosso, sulla panchina dell’Hellas approda Alfredo Aglietti. Il tecnico, già gialloblù come calciatore a fine anni Novanta, arriva un tra i mugugni della tifoseria di casa, che avrebbe preferito un profilo più “forte” come Serse Cosmi o Zdenek Zeman.
La partenza del neo-tecnico gialloblù, peraltro, non è delle migliori: al suo debutto infatti incassa un pesante 3-0 in quel di Cittadella, una sconfitta che colloca il Verona addirittura fuori dalla zona play-off.
Alfredo Aglietti esce dalla sede del Verona dopo aver firmato. Fonte: CalcioHellas.it
La ripartenza contro il Foggia
Dopo il K.O. (arrivato appena due giorni dopo l’insediamento del nuovo tecnico), Aglietti riordina le idee, lavora sulla testa dei propri giocatori e si prepara ad affrontare il Foggia nella partita decisiva: l’Hellas, per essere ragionevolmente sicuro di andare agli spareggi, deve vincere, e così è: nonostante infatti la partita si indirizzi subito male, con i pugliesi avanti dopo 53 minuti, i gialloblù rimontano grazie alla doppietta di Samuel Di Carmine e si impongono per 2-1, qualificandosi ai play-off.
I play-off
La vittoria contro i Satanelli è la scintilla che accende i gialloblù: ai play-off l’Hellas elimina prima il Perugia ai supplementari e poi il Pescara, con cui pareggia per 0-0 all’andata e vince in trasferta al ritorno grazie a un altro goal di Di Carmine, giocatore assolutamente rigenerato dalla cura Aglietti. A questo punto, non resta che l’ultimo atto.
Samuel Di Carmine esulta dopo il goal che ha permetto al Verona di approdare in finale. Fonte: hellasverona.it
La finale d’andata e il “maledetto” Tombolato
Avversario in finale è il Cittadella, la squadra che agli inizi di maggio aveva “battezzato” il nuovo allenatore gialloblù con un secco tris. La gara di andata si gioca al Tombolato, campo da sempre “maledetto” per l’Hellas e che effettivamente si conferma tale anche in questo caso, visto che Pazzini e soci escono sconfitti per 2-0, un risultato che impone loro di vincere almeno con lo stesso scarto per ribaltare la situazione. Il morale non è certo dei migliori, ma un po’ a sorpresa dall’ambiente scaligero continua a trapelare una certa fiducia…
La rimonta e la grande festa
Sì, perché se c’è una cosa che il Verona e i veronesi sanno, è che tra le mura amiche sarebbe stata un’altra storia. E così effettivamente è, perché in un Bentegodi incandescente l’Hellas entra in campo con una grinta spaventosa, tritura l’avversario e si impone per 3-0 grazie alle reti di Zaccagni, del solito Di Carmine e di Karim Laribi, un altro giocatore rigenerato dall’arrivo di mister Aglietti.
Al triplice fischio, l’impresa è compiuta, con i tifosi che possono dunque riversarsi in piazza Bra per cantare, festeggiare e, come da tradizione, buttarsi nella famosa fontana, liberando tutta la tensione accumulata dopo un anno a dir poco complicato e in cui tutto sembrava ormai perduto.
Ma, lasciatecelo dire, probabilmente questa promozione è stata più bella così!
FONTE: Verona.Italiani.it
L'Hellas Verona regina dei Play-off: BentornatA
giugno 2, 2019 Vincenzo Pellico
Dopo due anni nell’oblio della cadetteria, l’Hellas Verona conquista una storica promozione laureandosi regina dei play-off contro un ottimo Cittadella.
Gli Scaligeri superano la compagine granata con un largo 3-0, incrementato dalle espulsioni di Parodi e Proia (somma di ammonizioni) tra le file del Cittadella e ribaltano lo 0-2 dell’andata che poteva costituire un’aspra sentenza nei confronti dei gialloblù.
I veronesi non falliscono l’ennesimo appuntamento con la storia, grazie alle reti di Zaccagni (primo tempo), Di Carmine e Laribi (seconda frazione) e rendono memorabile una stagione che rischiava di finire nel dimenticatoio. Hellas che conquista così la promozione da vera opportunista, dopo un piazzamento ai play off conquistato in extremis e per il rotto delle cuffie.
La freschezza, l’esperienza e le individualità dei veneti hanno costituito un’arma letale e imprescindibile nel cammino verso la promozione, che ha visto i gialloblù trionfare contro Perugia, Pescara e, appunto, Cittadella.
Per una veronese che scende, dunque, una che sale.
Per una veneta costretta a dire addio a un sogno che stava concretizzandosi sempre di più (il Cittadella), l’altra sorride e sale sul treno diretto verso la massima categoria, dove farà compagnia a Brescia e Lecce. Onore comunque al Cittadella, beffata dal destino a un millimetro dal traguardo, costretta a patire la fisiologica stanchezza di un cammino stellare e la mancanza di risorse per sostenerlo.
L’Hellas Verona è la terza promossa. Torna in Serie A dopo una sola stagione
Tre gol (Zaccagni, Di Carmine, Laribi) e due espulsioni valgono la vittoria dei playoff nella finale contro il Cittadella. Venturato sfiora l'impresa
Di Lorenzo Semino - 02 Giu 2019 23:14
Non è bastata una vittoria per 2-0 nella gara di andata a un Cittadella voglioso di fare l’impresa ma ancora una volta fermato sul più bello, a pochi passi dalla conquista della prima volta in Serie A. Niente da fare per Venturato e i suoi ragazzi, perché al Bentegodi l’Hellas Verona del nuovo tecnico Aglietti (subentrato a Grosso) riesce a ribaltare il risultato e centrare la promozione. Un inedito Zaccagni e il solito Di Carmine ravvivano le speranze, due espulsioni facilitano la pratica, archiviata da Karim Laribi a 7′ dal termine dei tempi regolamentari. Dopo una stagione travagliata, dopo Brescia e Lecce, anche gli scaligeri si accodano alla coppia di neo-promosse per la Serie A 2019/2020.
FONTE: BuonCalcioaTutti.it
Ribaltone nelle gerarchie del calcio a Verona: dopo 19 anni di lunga attesa, l’Hellas torna più in alto del Chievo
Ribaltone a Verona. Dove le gerarchie del calcio, a 19 anni di distanza dall’ultima volta, si sono rovesciate. Tornando, a ben vedere, a quella che fino alla stagione 2000/2001 era stata la normalità. Hellas su e Chievo giù.
Allora il Verona si era salvato in Serie A ed i “cuginetti” erano stati promossi in Serie B per la prima volta nella loro storia. Questa volta le due società si sono incrociate nel cammino: quella di Campedelli è retrocessa, quella di Setti è stata promossa dai playoff. Ragione in più per una festa…. doppia.
FONTE: CalcioNews24.com
Da Zeytullayev ad Aglietti, passando per Mandorlini: l’Hellas Verona è di nuovo in A
Di Andrea Zanolli - 4 giugno 2019
Tutti i tifosi dell’Hellas ricordano Ilyos Zeytullayev, uzbeko che nel maggio 2008 segnò allo scadere il gol dell’1-1 sul campo della Pro Patria. Il Verona stava disputando il play-out di Serie C1 ed era a pochi minuti dal baratro della C2. Fu Zeytullayev, spesso insignificante per tutta la stagione, a segnare all’89esimo il gol che valse la salvezza. Quelli erano altri tempi. Oggi, a 11 anni di distanza, il Verona festeggia la promozione in Serie A, ma il tragitto è stato decisamente travagliato.
Quello di Zeytullayev fu il Verona che toccò il punto più profondo dell’abisso sportivo degli ultimi due decenni gialloblù. La discesa iniziò nel 2001, quando il Chievo raggiunse la Serie A, con la retrocessione dell’Hellas e il lento sprofondamento che pian piano si trasformò in un vero e proprio annegamento. Al termine della stagione 2006/2007, i play-out di Serie B contro lo Spezia condannarono il Verona addiritura alla Serie C1. Ma non è finita, perché neanche con l’acqua alla gola gli scaligeri riuscirono a imparare a nuotare: l’anno dopo arrivò la giornata di Busto Arsizio. Da lì, altre due stagioni in Serie C1, fino all’arrivo di Andrea Mandorlini in panchina.
Nel corso della stagione 2010/2011, Mandorlini prelevò la panchina da Giannini e portò la squadra in finale play-off, poi vinta contro la Salernitana. Finalmente, dopo 4 sofferti anni di Serie C1, il Verona iniziò a rialzare la china e a sbucare dall’acqua in cui stava affogando. Ma il grande merito del tecnico romagnolo fu quello di ridare un’anima alla squadra. E l’affetto della calorosa città lo testimoniò, con il Bentegodi che tornò a fare i pienoni. Due stagioni e il Verona raggiunse anche la Serie A, in cui tornerà nella stagione 2013/2014.
Giunti nella massima serie, l’entusiasmo e la corsa portati da Mandorlini non sono ancora svaniti. Trascinati da Luca Toni, gli scaligeri lottarono fino alla fine per un posto in Europa League e accumularono diversi storici record per l’Hellas. Ma l’addio di Mandorlini sancì la fine di un tipo di Hellas Verona che poche altre volte si è rivisto fino a oggi. E infatti la nostalgia della Curva Sud per quella squadra resta viva tuttora.
La retrocessione del 2016 è il primo tassello delle critiche contro la dirigenza a guida Maurizio Setti. I malumori si intensificarono e si diffusero l’anno successivo, quando la risalita in Seria A si rivelò più difficile del previsto. Per la stagione successiva il Verona confermò Fabio Pecchia, osteggiato dai tifosi, che colsero al volo l’occasione per incrinare ulteriormente i propri rapporti con la società. Altra stagione deludente e retrocessione. Panchina a Fabio Grosso, con l’obiettivo di continuare la sequenza di su e giù fra la A e la B. Non ce la farà il campione del mondo, ma ce la farà Alfredo Aglietti, oggi eroe di tutti “Butei” gialloblù.
I meriti di Aglietti non possono essere limitati al morale della sua rosa. In un ambiente ostile, il tecnico aretino ha messo al centro della sua formazione alcuni elementi che così sono riusciti a esprimersi al meglio. A partire da Di Carmine, diventato la punta titolare e da lì cannoniere decisivo. Ma non solo. In pochissime settimane Aglietti ha costruito un trio di centrocampo che ha saputo combinare solidità e qualità: Zaccagni, Gustafson e Henderson. Un ruolo determinante è stato affidato anche a Vitale e Faraoni. Nel nuovo modo di giocare i due terzini hanno variato fra attacchi verso il centro e spinte fino sul fondo. Attorno a questa spina dorsale, poi, si sono inseriti gli altri.
La corsa, le idee e la grinta della nuova squadra schierata da Aglietti hanno riconsegnato speranze a molti. Alle prestazioni positive e ai risultati si è aggiunto il fatto che tutto ciò è sorto da una situazione complicata. Quanto lasciato da Grosso era una squadra demotivata e destinata a perdere. In pochissimo tempo il neo arrivato ha compiuto un’impresa non troppo lontana da quella di Mandorlini in Serie C, costruendo una squadra nuova, combattiva e vincente.
Fino a un mese fa il destino dell’Hellas pareva destinato a un altro anno di Serie B. Ora, con la possibilità di disputare la Serie A, il futuro gialloblù è totalmente capovolto. Il primo nodo da sciogliere, però, non sarà quello dell’allenatore o del mercato, ma quello dei rapporti fra presidenza e tifosi. Nonostante ciò, dal canto suo Aglietti potrà vantare di aver fatto ricordare a molti tifosi quella squadra nata dal basso che con Mandorlini resse le sfide contro i grandi del calcio italiano.
FONTE: MondoSportivo.it
Il dolce epilogo dopo una stagione difficilissima: l'Hellas Verona torna in Serie A
Eurosport
Il 02/06/2019 alle 23:28 Aggiornato Ieri alle 00:46
Costruito per vincere, l'Hellas Verona è stato protagonista di una stagione turbolenta in cadetteria. Dopo il quinto posto al termine della stagione regolare, ha compiuto un'impresa battendo 3-0 il Cittadella nel ritorno della finale, ribaltando la sconfitta per 2-0 della gara d'andata. I gialloblù tornano in Serie A dopo un anno di Purgatorio.
FONTE: It.Eurosport.com
02 giugno 2019 Hellas Verona promosso in A dopo il 3-0 al Cittadella nella finale playoff di Serie B
Al Bentegodi scoppia la festa gialloblù. Zaccagni, Di Carmine e Laribi rimontano i due gol di svantaggio dell'andata e portano il Verona in Serie A. Decima promozione nella massima serie nella storia dell'Hellas. Cittadella che finisce la gara in nove dopo le espulsioni di Parodi e Proia
Fa festa il Verona, che batte il Cittadella per 3-0, rimonta i due gol di svantaggio maturati all'andata e vola in Serie A. Il tutto nello spettacolo del Bentegodi, davanti a oltre 30mila tifosi. Decisive le reti di Zaccagni nel primo tempo, di Di Carmine e Laribi nella ripresa. Ospiti che hanno chiuso la gara in 9 dopo le esulsioni di Parodi e Proia. Esulta Aglietti, che si era guadagnato un posto ai playoff nell'ultima giornata di campionato e che, chiamato in extremis dal club dopo l'esonero di Grosso, lo ha condotto alla promozione, la nona di sempre nella massima serie per l'Hellas.
FONTE: Sport.Sky.it
LUNEDÌ 3 GIUGNO 2019 L’Hellas Verona è stato promosso in Serie A
(Claudio Martinelli/LaPresse)
L’Hellas Verona ha battuto 3-0 il Cittadella nel ritorno della finale dei playoff di Serie B e ha ottenuto la promozione in Serie A dopo aver ribaltato il 2-0 subito all’andata. I gol dell’Hellas sono stati segnati da Mattia Zaccagni nel primo tempo, Samuel Di Carmine e Karim Laribi nella ripresa. La partita è stata condizionata dall’espulsione nel secondo tempo di due giocatori del Cittadella, la cui inferiorità numerica ha inevitabilmente favorito la rimonta dell’Hellas. I playoff di Serie B mettevano in palio l’ultima promozione in Serie A dopo quelle ottenute in campionato da Brescia e Lecce. Per quanto riguarda la retrocessioni in Serie C, invece, c’è ancora molta confusione, dato che Venezia e Salernitana si rifiutano di giocare i playout e sono ricorsi al TAR dopo la sentenza che ha mantenuto in Serie B il Palermo.
FONTE: IlPost.it
Domenica bestiale, domenica eccezionale
Di Cronaca di Verona - 4 Giugno 2019
Il 2 giugno 2019 sarà una data che veronesi e non dimenticheranno con difficoltà. Giornata stupenda., Sole splendido, grande allegria e appuntamenti importanti. Partiamo dalle Istituzioni che hanno festeggiato il 2 giugno festa della Re – pubblica e delle Forze Armate. Seguito da uno stupendo finale del Giro d’Italia partito dalla Fiera, con arrivo nel cuore di Piazza Bra nel’anfiteatro areniano, tutto è filato liscio come l’olio. Tanta gente, un’infinità di turisti. Tutto si è svolto con grande civiltà. La viabilità ne ha un po’ sofferto ma non si può volere tutto dalla vita. Ma il colpo finale alla grande giornata è arrivato al tramonto quando il nostro Verona Hellas, con grinta leonesca e una irriducibile tenacia, con un colpo di teatro ha rimontato il 2-0 sul Cittadella a sei minuti dalla fine un incredibile Laribi ha buttato in rete il terzo goal. E fu apoteosi calcistica con grande festa finale dei tifosi in piazza Bra e tuffo nella fontana. Il riscatto del Verona è la dimostrazione calcistica che quando vuole e fa squadra la nostra città è impareggiabile e può centrare qualsiasi obiettivo. Siamo una città di serie A nel DNA. Bravissimi in questa giornata anche prefettura, questura e tutte le forze dell’ordine e gli apparati che hanno gestito l’organizzazione e la sicurezza. Una bella giornata, una domenica perfetta.
FONTE: CronacaDiVerona.com
03 GIU 2019 AGLIETTI, IL POPOLO DEL VERONA E LA PROFEZIA DI ADA…
E’ la notte dei rumori. Esplodono dopo l’accumulo di tensioni. Esco dagli studi dopo 4 ore di diretta a Telenuovo: suoni di clacson sulla strada, canti euforici dalla Bra e nei vicoli, sana e benedetta sguaiatezza. Risento vecchi cori anni novanta di un’adolescenza che fu, quando mi buttavo nella fontana e consumavo la batteria dello Zip a forza di clacson. Sorrido. Rumore è il ticchettio adrenalinico della tastiera mentre scrivo. Vorrei mettere in ordine i pensieri, me lo impone la professione. Non ce la faccio, meglio lasciarli fluire come vengono, sparsi e immediati.
Aglietti, ecco Aglio. Ha rivendicato la sua vittoria. Beata sincerità, ha ragione dannazione. E la sua promozione, punto. Genuino, diretto e consapevole: ha trasformato la sua occasione nella sua storia. Una storia che rimarrà, a prescindere. Questo è il suo capolavoro.
I 25 mila del Bentegodi. Verona è il Verona. Il Verona è Verona. Due concetti imprescindibili. Indissolubili. Non si sono mediazioni: il Verona è passione, follia, finanche calcistica “malattia”. Puoi contestare un presidente, non perdonargli nulla degli ultimi due anni. Ma poi quando la bandiera e la causa chiamano si va oltre, si vola più alto. Squadra di popolo, interclassista, di tutti. 116 di storia sono sopra ogni cosa, prevaricano i momenti. Emotivamente è la promozione di una tifoseria infinita e di una città fortemente identitaria, che ha dimostrato ancora una volta di saper distinguere le persone dai colori, la società dal club. Una finezza meravigliosa. Rimane lo striscione di sabato a Peschiera e di ieri in curva: “Forza Verona”. Semplice, immediato, potente. Il Verona, prima ancora che Hellas. Il Verona, squadra della città. Non è solo semantica.
Lo ammetto, dopo Cittadella non ci credevo (ci speravo sentimentalmente, ma è diverso). Mi risuonavano le parole di Adailton, che anche fuori dagli studi mi spiegava del perché il Cittadella paradossalmente era fregato dal 2-0. Credevo volesse tirarmi su, poi a quelle parole ci ho pensato ogni giorno. Se lo dice lui che ha giocato anni ad alto livello un motivo ci sarà, pensavo. Eppure ancora non mi convincevo. Ha avuto ragione Ada. Profetico.
Ora deve essere solo festa. Stanotte, domani e per una settimana almeno. Ci sarà tempo per le analisi che ci portano al futuro, per approfondire quello che è stato per capire quello che sarà. Oggi, dopo due anni di merda, permettetemi, godete e godetevela e basta.
Francesco Barana
03 GIU 2019 A COME AGLIETTI
E’ tutto merito suo e che nessuno dica il contrario. Alfredo Aglietti se l’è conquistata da solo, contro tutta la logica del mondo in una pazzesca rincorsa. Lo ha fatto con la normalità del buon senso, ricompattando un ambiente disgregato e senza speranze. Una follia in pieno stile Verona, ma dall’altra parte una folle gestione che aveva ridotto il Verona in uno stato pietoso. Aglietti è arrivato quando tutto pareva finito, con Setti a cui tremava la terra sotto i piedi, con i play-off da acciuffare. Step dopo step Aglietti ha compiuto un capolavoro. Questa promozione è sua e solo sua. Qualche cialtrone che gravita vicino al presidente ci ha già provato a prendersi dei meriti. Ma credo che questa bugia, almeno questa, avrà le gambe cortissime.
Sono chiaro: Aglietti per me deve rimanere a Verona. L’ho detto ieri sera a caldo lo ripeto qui. E’ l’uomo che ha ricucito i fili tra il Verona e la sua gente, è l’uomo che ha ridato dignità e speranza alla piazza. State certi che se non restasse lui non arriverebbero di certo dei Mourinho o dei Conte, dico che è meglio, molto meglio, proseguire con “Aglio” anche in serie A. Fenomeni in giro non se ne vedono e se gli allenatori “fenomeno” (e grandemente sponsorizzati) sono i campioni del mondo… beh meglio tenersi stretta la nostra “Olivia” che almeno sa dove mettere le mani e soprattutto i piedi.
E’ stato un anno pessimo e non cambio idea, nonostante il finale inaspettato. Il Verona ha dato per tanti mesi l’idea di un’accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio, tanto da vanificare l’enorme vantaggio di scendere in campo forte dei 25 milioni di paracadute. Già arrivare al secondo posto avrebbe rappresentato un fallimento. Invece siamo stati addirittura fuori dai play off a una giornata dalla fine. Incredibile. Poi, appunto è arrivato Aglietti e le cose sono cambiate. Se lui sarà un punto fermo, Setti dovrà lavorare con la ruspa per rimuovere le incompetenze che lo attorniano. Ma di questo parleremo a brevissimo. Adesso godiamoci questa vittoria. Senza esagerare.
Gianluca Vighini
03 GIU 2019 VINCITORI E VINTI
La Serie A conquistata con il Cittadella è in assoluto la vittoria di Alfredo Aglietti e contemporaneamente la sconfitta della triade: Maurizio Setti, Tony D’Amico e Fabio Grosso.
Quest’ultimo ha fatto danni incalcolabili sia tecnici che motivazionali e ahimè continuerà purtroppo a farli altrove. Marrone centrale di difesa, Dawidowicz centrocampista. Empereur terzino, Bianchetti terzino e Faraoni centrocampista, resteranno negli annali come le più grandi castronerie che un tecnico abbia mai compiuto. Aggiungiamo i molti zombi rinati con Aglietti, e si ha la dimensione della scarsità di Grosso come allenatore
Il DS proverà invece a dire che i giocatori da lui scelti, alla fine hanno centrato la promozione. Niente affatto. L’aver preso alla guida tecnica Fabio Grosso e l’averlo difeso sin quasi alla fine della sua avventura in gialloblù, è errore imperdonabile che non cancella affatto e semmai esalta i suoi molti limiti e la sua inadeguatezza al ruolo.
E veniamo a Setti, anche lui vanterà il risultato sportivo dell’ennesimo ritorno in A dopo una retrocessione. Niente di più falso. La sua gestione da ormai 4 anni è colma di errori ed umiliazioni, affronti e supponenza
Detto questo… spazio alla gioia. Almeno per qualche giorno godiamoci questa cavalcata vincente, questa totale metamorfosi, questo mix di emozioni che tra delusioni e stress ci ha fatto perdere qualche giorno di vita, ma chi sene frega, ne è valsa comunque la pena.
Infine grazie ai Playoff che mai come quest’anno hanno puntualmente, quanto inesorabilmente, ribaltato i pronostici della vigilia. Regalando lacrime ai favoriti e il Paradiso ai quasi destinati all’inferno.
Prima di chiudere, un grazie infinito ad Alfredo Aglietti. Anche nella vittoria della promozione non ha sbagliato nulla. Bianchetti ha giocato da titolare dando molta più sicurezza di Empereur. Zaccagni è rientrato al momento giusto, segno che la sua ripresa dall’infortunio è stata gestita bene. Di Carmine titolare ha avuto un senso in quanto adatto a restare in campo per tutta la partita e pronto a chiuderla in coppia con Pazzini, tenuta fisica che il Pazzo non avrebbe potuto garantire per 94’. E
da “ mai una gioia” a “finalmente una gioia”… se Setti volesse poi renderla unica ed indimenticabile sa benissimo cosa il tifo gialloblù si aspetta da lui…
Mauro Micheloni
03 GIU 2019 IL PAGELLONE DI VERONA-CITTADELLA
SILVESTRI 6 Passa una serata da spettatore, per merito dei compagni che lo proteggono alla grande e per demerito di un Cittadella capace di tirare per la prima volta verso la porta, manco nello specchio, solo nei minuti finali del primo tempo. Sempre prezioso nelle situazioni di mischia, quando protende le braccia verso il cielo per prendere ogni pallone che passi dalle sue parti.
FARAONI 6.5 Beneficia della serata magica di Laribi, col quale si trova alla perfezione. Corre come un matto su quella fascia destra e per i giocatori del Cittadella sembrano non esserci contromisure all’altezza. Polmoni a mantice per un finale di stagione che fa ben sperare per il prossimo campionato di A.
DAWIDOWICZ 7 Oggi una sicurezza. Impossibile passare dalle sue parti. Ingaggia un duello rusticano con Diaw, fatto anche di qualche colpo sporco e ne esce trionfalmente. Ottima l’intesa con Bianchetti, dall’inizio alla fine.
BIANCHETTI 7 In tanti avrebbero voluto vederlo dal primo minuto anche a Cittadella, nella partita di andata della finalissima. E lui ha fatto capire il perché. Calma olimpica ad ogni pallone che gli arrivi tra i piedi. Un grande segno di crescita questo, per uno che ha sempre dimostrato qualche incertezza nelle fasi di gestione dell’azione. Ma le vicende del campo e della vita (alla voce infortuni), evidentemente, gli hanno dato qualcosa in più, che prima non aveva.
VITALE 8 Semplicemente esaltante, un’opera d’arte. Avesse trovato anche il gol sarebbe stato di gran lunga il migliore in campo. Avrà messo dentro una cinquantina di cross, uno più bello dell’altro. Peccato che non sempre i compagni ci siano arrivati. Bravo anche a puntare verso la porta, mandando in confusione i padovani. Monumentale.
HENDERSON 6+ E’ quello che si sobbarca il lavoro sporco, quello che magari non vedi, quello che pare inutile, ma che invece aiuta chi sta meglio fisicamente a esprimersi come si deve. Si sacrifica per portare sugli scudi i compagni di reparto, su tutti Zaccagni.
PAZZINI (dal 66°) 7 Entra come una forza della natura, sospinto dall’urlo di più di 20 mila tifosi gialloblù. Con la voglia che aveva, sono sicuro che gli scocci non poco non aver messo il suo nome tra i marcatori. Ma confeziona un assist al bacio per Laribi che dà al Verona il gol della sicurezza. E poi tante sportellate e tanto mestiere contro i quali il Cittadella non sa proprio cosa fare.
GUSTAFSON 6.5 Ordinato, preciso, fa le cose giuste, al momento giusto. Non si ritrova anche questa volta Schenetti sul groppone ed è quindi più tranquillo nel gestire il “cervello” del Verona. Esce dal campo prima della fine, stremato, dopo aver dato tutto.
MUNARI (dal 76°) 6 E’ un vecchio volpone e sa come si gestiscono certi momenti. Porta tutta la sua esperienza alla causa di questo Verona.
ZACCAGNI 8 Qualità, quantità, intelligenza tattica, capacità di inserimento, fiuto per il gol. C’è da aggiungere altro? Aglietti non lo ha rischiato nella gara di andata e ha avuto ragione perché oggi questo ragazzo ha tirato fuori la sua partita migliore in stagione. Bellissimo il gol, da vedere e rivedere. Mi auguro che non sia frettoloso quest’estate e che decida di vivere la prima vera serie A da protagonista col Verona.
LARIBI 7.5 Uno di quelli nei quali Grosso non aveva più alcuna fiducia e che Aglietti ha restituito al calcio. E meno male, perché questo finale di stagione è stato un piacere vederlo giocare, un calciatore assolutamente irriconoscibile in positivo rispetto al “fantasma” dei mesi precedenti. Tanta qualità nelle scelte, nelle giocate, e poi il gol che fa impazzire il Bentegodi, che può finalmente mettersi tranquillo e aspettare solo il triplice fischio finale.
DI CARMINE 8 Gioca una partita sporca, tante spizzate, qualche corsa a vuoto. Non sempre puntuale sui cross dei compagni. E poi cosa fa? Si inventa un capolavoro, un gol di fattura sublime, che diventa di diritto uno dei più belli visti dai tifosi dell’Hellas. Con un peso specifico, tra l’altro, di non poco conto: vale la serie A. Poca roba eh. Bravissimo.
DI GAUDIO 6 Non ha i 90 minuti nelle gambe, ma fino a che ha benzina, non si risparmia. Quando va in riserva, con i muscoli che cominciano a tirare, Aglietti non può fare altro che chiamarlo in panchina.
MATOS (dal 57°) 6 Partecipa alla festa, quando ormai il Cittadella non ha più la forza di reagire. Non deve fare i miracoli.
AGLIETTI 7.5 Questa promozione è soprattutto sua, capace, con quell’aspetto che a volte sembra dimesso, di rendere di nuovo bello il Verona. Nella gara di andata non ha dato sicurezza e tranquillità a suoi. Cosa che gli è riuscita alla grande in questa serata che diventa l’acuto della sua carriera da allenatore. Un tecnico intelligente, un uomo ancora di più che ha capito come anche l’empatia e il dialogo vero possano rimettere le cose al loro posto.
Gianluca Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
La festa in Bra, il Verona è in Serie A!
By Stefano Pozza - 3 Giugno 2019
Piazza Bra e l’Arena fanno da cornice alla stupenda promozione del Verona in Serie A.
Una notte speciale, “viva Verona calcio e Verona città”
FONTE: HellasNews.it
Di Carmine: “Emozione unicAAAAAAA”
giugno 5, 2019
Il Tacco, la palla in gol, l’urlo del Bentegodi e l’abbraccio dei miei compagni… Emozione UNICAAAAAA. Il commento sui social dell’attaccante dell’Hellas Verona, Samuel Di Carmine
Hellas Verona, è la 10ª promozione in Serie A, la terza firmata Maurizio Setti
giugno 4, 2019
Contro il Cittadella, l’Hellas Verona ha conquistato per la decima volta nella sua ultracentenaria storia, la massima serie del calcio italiano. La prima risale al 1957, con Piccioli allenatore, la seconda nel 1968 con Liedholm, nel 1975 con Mascalaito. Poi le promozioni nel 1982 con Bagnoli e 1991 con Fascetti. La sesta con Perotti nel 1996, tre anni dopo con Prandelli, poi l’ottava nel 2013 con Mandorlini, quella del 2017 con Pecchia e quella marchiata da Aglietti nel 2019. Nelle ultime tre spicca il nome di Maurizio Setti, il presidente più vincente nella storia del club gialloblù.
Laribi: “Spero di restare“
giugno 4, 2019
“Ero felice come un bambino. Quando ho superato Paleari in dribbling ho visto la porta spalancata, mi sono detto è serie A. Ho pianto come hanno fatto molti. Chi non l’ha fatto aveva gli occhi lucidi. Sono felice per tantissimi miei giovani compagni che non avevano mai provato uno stadio del genere. Mi era capitato col Sassuolo quando ero venuto qui da avversario. Il Bentegodi tremava. Avrei voluto abbracciare ad uno ad uno i nostri tifosi – ha dichiarato Laribi a l’arena – Aglietti ha portato grande tranquillità. Ci ha detto che eravamo forti ma non ci credevamo abbastanza. In più tanti sorrisi. Dovevamo sbloccarci l’abbiamo fatto giocando un grande calcio. La serie A l’abbiamo conquistata contro il Foggia all’ultima giornata. Poi nei playoff le cose hanno funzionato alla meraviglia”.
D’Amico: “Aglietti? Ci prendiamo qualche giorno di riflessione”
giugno 3, 2019
”Per oggi godiamoci la festa, se lo merita la città, Aglietti e se lo merita il presidente Setti. La nostra è una società forte, che merita rispetto e che commette errori ma che porta a casa i risultati – ha dichiarato il ds D’Amico a Sky Sport – Ci prendiamo qualche giorno di riflessione e poi faremo le nostre valutazioni per scegliere il giusto percorso per il Verona”.
I complimenti di Romulo per il ritorno in Serie A dell’Hellas Verona
giugno 3, 2019
Hellas, Hellas, quando in campo scenderai… non ti lasceremo mai… soli… insieme a voi!!! Complimenti alla società e a tutti quelli che sono stati partecipi di questa promozione.
Di Gennaro: “Bastava un allenatore normale”
giugno 3, 2019
“Con una rosa del genere era impossibile non salire in A, bastava un allenatore normale". Il commento sui social di Antonio Di Gennaro dopo il ritorno in Serie A del Hellas Verona
Berardi: “Orgoglioso di voi”
giugno 3, 2019
Abbiamo scritto un’altra pagina di storia di questa società! Abbiamo realizzato un qualcosa che neanche un mese fa era impensabile! Ci siamo guardati negli occhi e avevamo tutti lo stesso obiettivo! Se puoi immaginarlo puoi realizzarlo! Orgoglioso di voi. Il commento pubblicato sui social dal portiere gialloblù
Forza Verona
giugno 2, 2019
Migliaia i tifosi scesi in piazza per festeggiare il ritorno in Serie A dell’Hellas Verona. Per sempre gialloblù!
La festa dell’Hellas Verona
giugno 2, 2019
Il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti, in compagnia del direttore operativo Barresi e del direttore sportivo D’Amico, festeggiano il ritorno in Serie A del club gialloblù
FONTE: HellasLive.it
04 giugno 2019 - 07:31 Verona in A, Tim Parks: “Che gioia la promozione. Anche perché il Chievo…”
La stoccata dello scrittore: “Sono tifoso dell’Hellas, mentirei se dicessi che sono dispiaciuto per questo sorpasso”
di Redazione Hellas1903
Esulta Tim Parks, scrittore inglese, tifoso dell’Hellas, autore del libro di cult “Questa pazza fede”. Intervistato dal “Corriere di Verona”, Parks racconta: “Non mi sarei mai aspettato che l’Hellas potesse farcela. Mi spiego meglio: all’inizio i risultati erano buoni, mi sembrava che la A fosse una conseguenza logica dell’andamento della squadra, che per tutti era una delle grandi favorite per la promozione. Dopo si è rotto qualcosa e con Grosso le cose non hanno funzionato”.
Parks piazza una stoccata sulla retrocessione del Chievo: “Il Verona sale, il Chievo scende. Ovviamente sono dell’Hellas, e quindi mentirei se dicessi che sono dispiaciuto“.
NEWS
03 giugno 2019 - 13:10 Henderson, uno scozzese in A dopo 33 anni
Il centrocampista del Verona come DenisLaw, Joe Jordan e Graeme Souness
di Redazione Hellas1903
Uno dei protagonisti di questa cavalcata del Verona verso la Serie A è stato Liam Henderson, centrocampista di 23 anni e arrivato quasi un anno fa nel club di Maurizio Setti dal Bari, richiesto dall’ex tecnico Fabio Grosso, che lo aveva allenato proprio in Puglia. Il giocatore, ieri sera in campo fino al 66’ – quando ha lasciato il posto a Giampaolo Pazzini -, ha totalizzato 29 presenze con all’attivo 3 gol, realizzati a Crotone e Perugia, e 5 assist.
Nei prossimi mesi, ossia quando inizierà il prossimo campionato di Serie A, Henderson romperà un lungo e singolare digiuno: sarà infatti il primo calciatore scozzese a giocare nel massimo campionato nostrano dopo ben trentatre anni. L’ultimo giocatore del paese del Regno Unito a militare in A era stato infatti Graeme Souness, ex centrocampista e alla Sampdoria nel biennio 1984-1986.
Prima di lui c’erano stati anche Denis Law, al Torino nella stagione 1961-1962, e Joe Jordan. Anche quest’ultimo ha vestito la maglia dell’Hellas, precisamente durante l’annata 1983-1984. Il Verona lo acquistò dal Milan, in gialloblù non vide molto il campo, in quanto il duo d’attacco titolare era composto da Iorio e Galderisi, ma fu amatissimo dai tifosi e stimato dai compagni di squadra. Il suo bottino fu di gol in 12 presenze, e l’estate successiva venne ceduto agli inglesi del Southampton.
VISTO DA NOI
03 giugno 2019 - 11:02 La Serie A è Verona
Il trionfo gialloblù è un nuovo patto d’amore tra tifosi e squadra. Nel nome della città
di Matteo Fontana, @teofontana
Massimo Bubola, grande chansonnier che ha firmato pezzi stupendi per i maggiori artisti italiani, compose, anni fa, l’inno dell’Hellas: “C’è del giallo e del blu/nella bella Verona”, recitavano i versi che accompagnarono la squadra in quel periodo (erano i primi anni zero).
Del giallo e del blu, e tanto, ce n’è stato ieri al Bentegodi, e poi in Piazza Bra. Ricorderemo la serata del 3-0 al Cittadella come si fa con un capolavoro visto in un museo distante: la Gioconda al Louvre, o i quadri di Vincent Van Gogh ad Amsterdam, o quelli di Joseph Mallord William Turner alla Tate Gallery. Ci troveremo, più vecchi, a raccontare di quella volta che il Verona vinse una partita in uno stadio che spingeva la squadra con l’impeto di un uragano. Ogni ondata, un balzo verso la spiaggia, e l’approdo a un porto d’amore.
Potremmo scrivere dell’immensità del gesto tecnico con cui Samuel Di Carmine ha rovesciato il mondo, con un colpo di tacco volante che è patrimonio dei campionissimi. Oppure raccontare di come Mattia Zaccagni somigli sempre di più al giocatore di alto livello che può e deve essere. E dedicare un epinicio alla fendente delicatezza dei piedi di Karim Laribi, luminoso talento berbero che ha chiuso la partita con una giocata di sontuoso splendore, servito dal lupo dei sette mari, Giampaolo Pazzini. Potremmo farlo, ma ci teniamo tutte queste immagini dentro, in uno scrigno privato. Ognuno di noi sa che cos’ha provato nei singoli istanti in cui il destino si compiva.
Poi, c’è il resto. Il patto d’amore suggellato dal pubblico, un tifo di omerica imponenza. Nel nome della città, nel nome di Verona. Si accettano smentite, ma è faticoso trovare un’annata più folle di quella che è appena terminata. Dicono negli USA: no pain, no gain. Niente dolore, niente risultato.
L’assunto rimanda al classico eterno assioma che qualifica l’essere gialloblù: se sei dell’Hellas devi soffrire. Oh, sventurati che vi siete persi una cosa come questa perché vi manca la fede! Il senso di comunità che ti dà il calcio è l’ultimo collante che tiene unito questo pazzo mondo.
Il Verona, come l’araba fenice, dalle ceneri è risorto. Chi dubitava, ha visto la luce.
NEWS
03 giugno 2019 - 10:34 Gazzetta: “Verona in A, è la vittoria dell’unità”
La Rosea: “Firmata la grande pace dei tifosi al Bentegodi, notte magica”
di Redazione Hellas1903
Con un editoriale firmato dal responsabile delle pagine della B, Andrea Fanì, “La Gazzetta dello Sport” celebra oggi la promozione del Verona.
Scrive il giornalista: “Gioia doppia per i tifosi, nella notte in cui hanno riscoperto, firmato con le emozioni e i canti, la “grande pace” con i colori della squadra. È stata la partita dell’unità, della telepatia tra la gente sugli spalti di un Bentegodi che metteva paura e la gente in campo, che a sua volta ha messo paura a un Cittadella splendido ma che si è scoperto immaturo proprio all’appuntamento con il destino“.
NEWS
03 giugno 2019 - 04:23 Almici: “Questo è un sogno”
Il difensore gialloblù: “Orgoglioso della squadra, grazie ai tifosi”
di Redazione Hellas1903
Alberto Almici commenta la promozione: “Un grande sogno. L’avevo promesso ad una persona e sono riuscito a mantenerla. Sono orgoglioso per questa squadra che ha avuto gli attributi di uscire da una brutta situazione. Era il mio sogno venire qua a giocare e vincere. È stato un campionato difficile. Quando è arrivato il mister ha fatto un ottimo lavoro. Grazie anche ai tifosi“.
NEWS
03 giugno 2019 - 04:20 L’urlo dei 22000: l’amore della gente, la vittoria del Verona
Decibel alle stelle, una serata unica. Il trionfo dell’Hellas è passato per la spinta dei tifosi
di Redazione Hellas1903
Un pubblico eccezionale. In 22mila al Bentegodi a sostenere il Verona (25mila le presenza complessive, considerando la massiccia affluenza di sostenitori del Cittadella).
La spinta dei tifosi gialloblù ha esaltato l’Hellas, ne ha cadenzato la rimonta, il rovesciamento del risultato dell’andata. Una serata epica, con i decibel dei cori alle stelle.
Il trionfo del popolo del Verona. E di Verona.
NEWS
03 giugno 2019 - 00:24 Cammarata: “Congratulazioni Hellas!”
La gioia dell’ex attaccante del Verona
di Redazione Hellas1903
Con un post su Facebook, Fabrizio Cammarata, ex centravanti dell’Hellas nonché uno dei protagonisti della promozione in A nel 1999, ha espresso la propria soddisfazione per la vittoria della squadra di Aglietti.
Questo il suo messaggio: “Con questa maglia ho vinto due campionati di B e ho avuto la possibilità di esprimermi al meglio facendo cose straordinarie… Congratulazioni Hellas Verona per la tua ennesima promozione nella massimA serie!”.
NEWS
02 giugno 2019 - 23:59 Venturato: “25 minuti in inferiorità sono esagerati”
Il tecnico granata: “Non abbiamo potuto giocare il secondo tempo”
di Redazione Hellas1903
Roberto Venturato commenta la sconfitta subita al Bentegodi ai microfoni di DAZN: “Devo fare i complimenti ai miei ragazzi e ai tifosi venuti fino a qua. Volevamo andasse diversamente. Giocare 25 minuti in inferiorità numerica mi è sembrato esagerato. Penso che in questi momenti bisogni avere più apprensione. Credo che dare un’espulsione come quella di Parodi sia veramente esagerato. Metterci in queste condizioni sicuramente non ci ha messo nelle condizioni di giocare il secondo tempo, che avevamo iniziato bene. Partite così importanti vanno giocate 11 contro 11. La voglia di andare in A e provare qualcosa di nuovo c’è. Quest’anno ci siamo andati vicini. Mi dispiace per i ragazzi, per la società e per i tifosi. Mi dispiace non aver potuto giocare la partita alla pari fino infondo”.
NEWS
02 giugno 2019 - 23:53 Pagelle: è un Di Carmine alla Van Basten. Laribi, capolavoro per vincere
Faraoni e Vitale pendolini sulle fasce. Pazzini, ingresso decisivo. Zaccagni fondamentale
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6,5
Sempre pronto, appena il Cittadella accenna a punzecchiarlo non si scompone. Conferma di essere una sicurezza. Attento, determinato in ogni fase.
FARAONI 7
Un martello sulla fascia destra, prende il comando del binario e non lo scollano più. Una forza della natura che il Cittadella non contiene. Entra nell’azione del gol di Zaccagni, non si ferma mai.
BIANCHETTI 6,5
Preferito ad Empereur, coordina la difesa con calma olimpica e non sbaglia niente. Senza paura, non c’è una punta del Cittadella che gli scappi.
DAWIDOWICZ 6,5
Funziona l’intesa con Bianchetti. Spirito da lottatore, rabbia agonistica, coraggio: questo gli si chiede e questo fa, in modo ineceppebile .
VITALE 7
Subito ammonito, non si fa intimorire dal rischio di un cartellino giallo arrivato presto e non solo non perde mai un duello sulla sua corsia, ma spinge come un assatanato. L’assist per il bis di Di Carmine è una prelibatezza.
HENDERSON 6
Fa l’uomo di fatica, consumandosi in un lavoro di tessitura sulla linea mediana. Più votato a costruire che a interdire, qualcosa patisce, ma non va in confusione.
GUSTAFSON 6
Il Cittadella lo pressa per togliergli spazio, non è facile uscire dalla gabbia che gli mette addosso Venturato. Parte lento, è un diesel che carbura. Prende una botta e deve uscire.
ZACCAGNI 7,5
Aglietti l’ha aspettato in questi giorni: c’era un infortunio da smaltire. Mette il turbo e porta il Verona in vantaggio con un inserimento tagliente. Corre senza risparmiarsi per un istante, conquista metri, dimostra di avere la maturità del calciatore completo. Fondamentale.
LARIBI 7,5
Scalda subito Paleari con una botta da fuori. Una freccia sulla fascia destra per un tempo, poi ragiona, tiene il ritmo, non si deconcentra, e infine è lui a siglare il terzo gol del Verona, con un numero che è una miscela di tecnica e destrezza. Splendido
DI CARMINE 8
Serve a Zaccagni il pallone dell’1-0, ed è già un tesoro, eppure è soltanto l’inizio di una serata in cui costruisce la propria leggenda. Il gol di tacco che porta al raddoppio il Verona è una giocata alla Van Basten, una di quelle reti di cui si parlerà per sempre, tra gli innamorati dell’Hellas.
DI GAUDIO 6
Aveva rivisto il campo, dopo un mese fuori per problemi fisici, nella partita d’andata, subentrando. Parte titolare, stavolta. Alcuni buoni lampi, ma la condizione, inevitabilmente, non è delle migliori e le energie si esauriscono: esce dopo aver dato tutto.
MATOS 6
Qualche accelerazione, ma dopo rallenta e preferisce, con saggezza, gestire.
PAZZINI 7
Va dentro e il Cittadella si terrorizza. Appoggia a Laribi il pallone che manda in ghiaccio il trionfo.
MUNARI 6
Esperienza a quintali.
AGLIETTI 9
Il grande regista di questa promozione è lui, Aglio, il cuore gialloblù che ha la Serie A se l’era presa sul campo, da attaccante di un meraviglioso Verona, e che si è ripetuto da allenatore. Ha preso una squadra che non aveva più anima e gliel’ha restituita, ha ridato orgoglio a un popolo deluso. Col Cittadella completa il capolavoro. Suontoso
NEWS
03 giugno 2019 - 00:52 Silvestri: “Risultato epico, i nostri tifosi sono di un’altra categoria”
Il portiere del Verona: “Ora spero di giocare titolare in Serie A”
di Redazione Hellas1903
Il portiere del Verona Marco Silvestri ha parlato a “Radio Verona” al termine del trionfo della squadra di Aglietti sul Cittadella.
Queste le sue dichiarazioni: “A Cittadella eravamo stati sfortunati sul loro primo gol. sul quale avevamo dormito. Sono state due partite straordinarie, meglio di così non si poteva fare. Dopo la gara d’andata ci ero rimasto male, era la prima volta che giocavo i play-off. Mi sognavo sempre questa partita, addirittura che avrei segnato io in caso di 1-0. Abbiamo tirato fuori tutto quello che avevamo, è stato un risultato epico. Lo stadio era già pieno durante il riscaldamento, i nostri tifosi sono di un’altra categoria, siamo felici di averli portati di nuovo in Serie A”.
Di seguito: “Non ho mai avuto l’occasione di giocare titolare in Serie A, spero di farlo l’anno prossimo. Non vedo già l’ora che inizi il campionato. Personalmente ho commesso qualche errore, ma ne sono sempre uscito a testa alta. Abbiamo un gruppo imporante, siamo tanti giovani e ce la siamo cavati alla grande nei momenti difficili”.
NEWS
02 giugno 2019 - 23:36 Di Carmine: “Abbiamo coronato un sogno”
L’attaccante dell’Hellas: “Siamo stati bravi a rialzarci”
di Redazione Hellas1903
Samuel Di Carmine, uno dei protagonisti di questa grande serata e autore del gol del momentaneo 2-0, ha parlato ai microfoni di “DAZN” al termine della partita.
Così il centravanti del Verona: “E’ stata una stagione difficile, ma siamo stati bravi a rialzarci. Questo è un salto in avanti ed è anche il coronamento di un sogno. Sono venuto qui proprio per questo. Il gol è stato bello, ma ne andava bene uno anche a porta vuota. In questi momenti l’importante è vincere”.
NEWS
02 giugno 2019 - 23:33 Aglietti: “Fatto qualcosa di straordinario”
Il tecnico gialloblù: “Abbiamo messo il cuore oltre l’ostacolo”
di Redazione Hellas1903
Alfredo Aglietti commenta ai microfoni di DAZN la promozione: “È qualcosa di straordinario. Questa sera ce la ricorderemo per la vita. Un mese fa io e il mio staff siamo arrivati con tanto entusiasmo. Forse i giocatori erano un po giù. Ho cercato di mettere la mia mano e dare le mie idee. Questa sera ce la godiamo. Faccio i complimenti ai miei ragazzi. Senza di loro non ce l’avremmo fatta. Veniamo da un tour de force durante i playoff, ma questa sera abbiamo messo il cuore oltre l’ostacolo. Questa era l’unica cosa che potevamo fare per battere il Cittadella. Ero convinto che avremmo potuto ribaltare il risultato. Questa sera si è concretizzato qualcosa di bellissimo. Pazzini? Ero molto indeciso su chi schierare prima della partita, poi ho deciso Samuel per come ha giocato tutti i playoff. Giampaolo si è messo a completa disposizione del gruppo e questa sera si è meritato la mezz’ora in cui ha giocato. Adessio siamo stra felici. Questa società si merita di giocare in Serie A e spero che si appianino le diverse vedute tra società e tifosi. Il presidente ama questa squadra. Rinnovo? Il mio l’ho fatto, poi vedremo”.
FONTE: Hellas1903.it
FESTA PROMOZIONE Promessa mantenuta
Di Carmine in fontana
04/06/2019 13:49
L’aveva promesso e oggi ha voluto mantenere fede a quell’impegno. Se vado in A mi butto nella fontana di Piazza Bra. Ed eccolo quindi Samuel Di Carmine buttarsi nelle fredde acque della fontana veronese. Sicuramente è stato più facile segnare di tacco al Cittadella...
HELLAS PROMOSSO Aglietti ora merita la A deve essere confermato
03/06/2019 12:00
Dalla depressione con Grosso all'entusiasmo con Aglietti. Il tecnico toscano è riuscito a portare il Verona in Serie A con poche mosse: essenzialmente mettendo i giocatori nei propri ruoli e giocando più in verticale, rinunciando allo stucchevole possesso palla prolungato del tecnico abruzzese (mantenendo sempre la base del 4-3-3).
Aglietti, quando è arrivato un mese fa, ha firmato senza opzioni di rinnovo. Il suo contratto scadrà a breve: ora è Setti che deve decidere su quale allenatore puntare per la A. Pippo Inzaghi e Ivan Juric sono in pre-allarme da giorni, ma non confermare Aglietti sarebbe veramente incredibile dopo la grande festa promozione.
L'ex attaccante dell'Hellas ha dimostrato sul campo di meritare la riconferma, ma intanto, anche attorno a lui, continuano le voci insistenti di mercato. Tuttomercatoweb rilancia il pressing di Fusco che vuole Aglietti sulla panchina della Juventus Under 23 (in lizza con Pecchia che potrebbe tornare dal Giappone). Anche il Benevento sta corteggiando il tecnico dell'Hellas.
STAGIONE 2019/2020 Ecco la nuova Serie A, niente derby di Verona
03/06/2019 10:00
Dopo la promozione del Verona, che ha rimontato il Cittadella nella finale di ritorno dei play-off di Serie B, si è completata la griglia di partenza della Serie A 2019/2020.
A prendervi parte saranno 20 squadre, con i gialloblù - appunto - il Brescia e il Lecce a rappresentare i volti nuovi rispetto al campionato scorso. Scendono in B il Chievo, l'Empoli e il Frosinone.
HELLAS Zaccagni: Io voglio restare a Verona al 100%
03/06/2019 09:55
“Questa partita la porterò nel cuore per tanto tempo. Penso che a parte i primi minuti a Cittadella, abbiamo dominato nel doppio scontro e li abbiamo annientati. Quest’anno sono cresciuto molto. Sono contento, era quello che volevo. Spero di rimanere”. Mattia Zaccagni parla così dopo la promozione in Serie A.
Anche Zaccagni non vuole muoversi da Verona: "Io giocatore da Europa League o da Champions come dice Aglietti? Ringrazio il mister. Ma io voglio restare qua a Verona il prossimo anno. Tutti ci siamo sentiti importanti. Con Aglietti abbiamo verticalizzato di più mantenendo comunque il nostro gioco. Avevo il morale sotto terra ma ci siamo rialzati grazie alle parole del mister. Io voglio rimanere a Verona al 100%".
PARLA IL PORTIERE Silvestri: Spero di fare il titolare in Serie A
03/06/2019 09:35
“Abbiamo coronato un sogno. Sono state due partite straordinarie, meglio di così non si poteva fare. Dopo la gara d’andata ci ero rimasto male, era la prima volta che giocavo i play-off. E' stato un risultato epico. Lo stadio era già pieno durante il riscaldamento, i nostri tifosi sono di un’altra categoria, siamo felici di averli portati di nuovo in Serie A”. Marco Silvestri parla così dopo la promozione in Serie A.
Il portiere del Verona, grande protagonista della stagione, ha proseguito: “Non ho mai avuto l’occasione di giocare titolare in Serie A, spero di farlo l’anno prossimo. Io voglio fare la A col Verona. Non vedo già l’ora che inizi il campionato. Spero che il prossimo anno mi diano la possibilità di giocare titolare in A. L'anno scorso non sono mai stato preso in considerazione. Spero di afre il titolare. Aglietti? Ci ha dato tanto".
PARLA L'ATTACCANTE Di Carmine: la Serie A è emozione unica
03/06/2019 00:52
“Abbiamo un pubblico eccezionale, dedichiamo questa vittoria a loro. E’ stata una stagione difficile, con tante difficoltà, ma siamo stati bravissimi a compattarci ed a tirare fuori il carattere. È difficile trovare le parole: è stata un’emozione davvero unica. Questa è la vittoria del gruppo. Sicuramente la Serie A è il coronamento di un sogno, sono venuto qui per fare una stagione da protagonista e finalmente ce l’ho fatta". Così Samuel Di Carmine dopo la promozione in Serie A.
PARLA AGLIETTI “Un altro allenatore non portava l’Hellas in A”
03/06/2019 00:38
"Complimenti al Cittadella. E' stato un grande avversario. Io ci ho creduto più di tutti in questa promozione in A. Con me è cambiata la squadra? Per ogni dottore ci devono essere dei bravi pazienti che vogliono seguire la cura. Ci ricorderemo per sempre questa giornata. Abbiamo fatto un'impresa nell'impresa: prima entrando nei play-off e poi vincendo in finale. Abbiamo trovato un Bentegodi straordinario che ci ha spinto alla vittoria". Alfredo Aglietti parla così in conferenza stampa dopo la vittoria col Cittadella che riporta il Verona in Serie A.
Aglietti non si è sbilanciato sul futuro ma ha lanciato un avvertimento velato a Setti: "Io sono venuto qui a giocarmi le mie chance, sono venuto qua e non ho speculato su un rinnovo automatico in caso di Serie A. Mio futuro? Ora parlerò con la società. Non credo che un altro allenatore sarebbe riuscito a portare questa squadra in Serie A. Lo dico apertamente. Mi sono sempre conquistato tutto, dalla D alla Serie A: ora spero di rimanere".
Aglietti ha concluso: "Tutti sono migliorati con me? Laribi e Colombatto sono stati altri giocatori, lo avete visto tutti. Ma anche molti altri, penso ad Empereur. Arbitro e lamentele? Loro erano molto fallosi, Piccinini ha arbitrato molto bene, i gialli erano giusti. Vincere da giocatore, e poi da allenatore, qui a Verona è stato bellissimo. Zaccagni? Un gran giocatore, voglio allenarlo anche il prossimo anno in A".
IN PIAZZA BRA, PERO' SENZA PULLMAN SQUADRA La festa per il ritorno in Serie A dell'Hellas
03/06/2019 01:16
Una domenica di festa per Verona. Dopo l'arrivo del Giro d'Italia in Arena, è arrivata in serata la promozione dell'Hellas in Serie A. Grandi emozioni allo stadio per la vittoria per 3-0 sul Cittadella nella finale play-off di B (gol di Zaccagni, Di Carmine e Laribi).
Dopo la festa allo stadio, i tifosi si sono spostati in piazza Bra per festeggiare una promozione che sembrava impossibile fino ad un mese fa quando in panchina c'era ancora Fabio Grosso. Con Aglietti è cambiato tutto ma il tecnico toscano deve ancora essere riconfermato dalla società. Nei prossimi giorni ci sarà l'incontro decisivo.
Per tutta la notte, intanto, è andata in scena la festa: Palazzo Barbieri si è colorato di gialloblù, così come l'Arena, coperta da una grande bandiera dell'Hellas.
Non c'è stato però il pullman scoperto dei giocatori che non ha fatto il giro della piazza, così come ha deciso la società di via Francia.
Il Verona torna in Serie A vincendo la finale play-off 3-0 contro il Cittadella, dopo un campionato di sofferenza chiuso a 52 punti.
Appena finita la partita, il Ds del Mantova, Emanuele Righi, braccio destro di Setti, e con un passato nella dirigenza del Verona, ha scritto un post polemico contro i tifosi con scritto: "Vi saluta il Buffone (Setti, ndr) che ha ragione anche a sto giro".
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE B La Gazzetta dello Sport: "Verona di supereroi: è Serie A"
03.06.2019 09:42 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
"Verona di supereroi: è Serie A" è questo il titolo con il quale La Gazzetta dello Sport celebra l'Hellas all'indomani del 3-0 sul Cittadella che ha sancito il ritorno degli scaligeri nella massima serie dopo un solo anno di cadetteria. "Partita perfetta e rimonta da urlo - si legge sulla rosea -. Hellas implacabile, Cittadella demolito".
RASSEGNA STAMPA L'Arena sull'Hellas Verona: "E' qui la festa"
03.06.2019 08:23 di Alessandro Tedeschi
L'Hellas Verona ha conquistato ieri sera la promozione in Serie A, al termine della doppia sfida playoff contro il Cittadella, e l'edizione odierna de L'Arena titola così: "E' qui la festa". Un grande Hellas conquista la promozione e torna nel massimo campionato, grazie alle reti di Zaccagni, Di Carmine e Laribi, che piegano un Cittadella rimasto in 9 uomini. E poi scoppia la festa allo Stadio Bentegodi e per le vie della città.
RASSEGNA STAMPA Il Corriere dello Sport: "Bentornato Verona"
03.06.2019 08:03 di Alessandro Tedeschi
La ventesima formazione del massimo campionato italiano 2019/2020 sarà l'Hellas Verona. Gli scaligeri ieri sera hanno ribaltato lo 0-2 subito all'andata contro il Cittadella, grazie alle reti di Mattia Zaccagni, al ventisettesimo del primo tempo, di Samuel Di Carmine, autore di una pregevole rete di tacco a metà ripresa, e di Karim Laribi, che ha definitivamente chiuso i giochi a pochi minuti dal termine. Grande festa in casa gialloblu, ed Il Corriere dello Sport titola in prima pagina: "Bentornato Verona".
SERIE B Le pagelle del Cittadella - Serata da dimenticare, grave ingenuità di Parodi
Verona-Cittadella 3-0
02.06.2019 23:35 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
Luca Parodi
Paleari 6,5 - Nonostante i tre gol dimostra, ancora una volta, tutte le sue doti, compiendo almeno due interventi strepitosi nel primo tempo ed evitando un passivo peggiore.
Parodi 4 - Commette una grave ingenuità facendosi espellere ad inizio ripresa con un intervento evitabile, mettendo in grave difficoltà i suoi compagni.
Frare 5 - Non può nulla nella serata di grazia degli attaccanti gialloblù. Si lascia prendere d'infilata da Zaccagni in occasione del vantaggio, mentre in occasione del tris Laribi lo svernicia.
Adorni 5,5 - Buone chiusure del centrale granata, che regge bene l'urto fino all'ultima mezz'ora, quando l'assedio scaligero si fa troppo pressante. Di Carmine anticipa ogni sua giocata sul raddoppio inventandosi una prodezza incredibile.
Rizzo 6 – Ci mette l'anima, correndo, accorciando, ripiegando e spingendo fino alla fine. Cala progressivamente lasciando ampi spazi nel finale.
Siega 5,5 - Non si sottrae mai alla battaglia ma è spesso troppo frettoloso nelle giocate. Subisce un intervento scomposto di Bianchetti che lo costringe al cambio. Dal 50' Proia 4 - Guadagna il secondo rosso personale nei play-off con due interventi sconsiderati.
Iori 5,5 - Anche il capitano incappa in una serata no, frutto anche dell'ottimo lavoro in pressing del centrocampo scaligero che ne limita il l'azione. Diverse aperture sbagliate, qualcosa di insolito per uno come lui. Dal 76' Schenetti 5 - Gioca pochissimi palloni nell'assedio finale veronese e il suo ingresso non lascia traccia alcuna.
Branca 6 – Solito dinamismo al servizio della squadra, anche se risulta meno efficace del solito. Recupera diversi palloni e prova ad innescare qualche ripartenza, ma predica nel buio.
Panico 5 - Doveva essere il guastatore della squadra di Venturato, ma non si accende praticamente mai. Prova a non lasciare riferimenti alla retroguardia del Verona, che però lo scherma bene e non gli concede nulla.
Moncini 5 - I centrali scaligeri lo annullano, complici gli scarsi rifornimenti che giungono in avanti. Lascia il campo dopo l'inferiorità numerica. Dal 64' Cancellotti 5 - E' dal suo lato che arrivano i maggiori pericoli nell'ultima mezz'ora, compresa l'azione che porta al raddoppio.
Diaw 6 - Uno dei pochi a crederci fino alla fine, dando profondità alla squadra e pressando sempre il portatore di palla avversario. Nel primo tempo ci prova con un diagonale fuori misura, nella ripresa tenta addirittura la sforbiciata ma senza fortuna. Premiato, però, lo spirito guerriero.
SERIE B Le pagelle del Verona - Prodezza di Di Carmine, Zaccagni indemoniato
Verona-Cittadella 3-0
02.06.2019 23:25 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
Samuel Di Carmine
Silvestri 6 – Serra la porta scaligera respingendo con grande sicurezza i pochi pericoli creati dal Cittadella.
Faraoni 6,5 – Serve a Zaccagni un pallone geniale dopo una splendida azione personale. Spinge tanto e ripiega con altrettanta costanza.
Dawidowicz 6,5 – Mette alle strette Moncini, agendo sempre in anticipo. Sempre lucido nella lettura delle situazioni.
Bianchetti 6,5 – Prova di grande solidità del difensore comasco, che non concede nulla agli attaccanti ospiti.
Vitale 7 – Si guadagna un giallo dopo pochi minuti che lo condiziona, ma non fa mancare il suo solito contributo in fase di spinta. Regala a Di Carmine il prezioso assist per il raddoppio.
Zaccagni 7,5 – Assoluto valore aggiunto del Verona. Indemoniato nel primo tempo, quando affonda crea non pochi grattacapi alla retroguardia ospite. Trova poi il gol che sblocca le marcature con un inserimento puntuale.
Gustafson 6 – Più attento a limitare il proprio dirimpettaio Iori, ma le sue aperture aiutano a dare la giusta ampiezza alla manovra scaligera. dal 76' Munari 6 - Ci mette la giusta grinta nel finale per blindare il successo.
Henderson 6 – Accompagna sempre la manovra con i suoi movimenti senza palla, anche se non riesce ad arrivare quasi mai alla conclusione. Dal 66' Pazzini 6,5 - Il suo ingresso si rivela decisivo. Il centravanti gialloblù apre spazi con la sua fisicità mandando a nozze i compagni e si traveste da assist-man quando serve a Laribi la palla del 3-0.
Laribi 7 - Le sue accelerazioni fendono come lama nel burro la difesa del Cittadella. A tratti scatenato, crea sempre superiorità con le sue giocate. Cala il sipario sul match siglando il terzo gol.
Di Carmine 8 - La sua prodezza assoluta per il raddoppio vale da sola il prezzo del biglietto. Un colpo di tacco geniale che regala la massima serie al Verona. Decisivo.
Di Gaudio 5,5 - Nel primo tempo sfiora per due volta il gol, difettando però in precisione dinanzi a Paleari. Ci mette tanto sacrificio, ma non è al meglio e si vede. Dal 57’ Matos 5,5 - Il suo ingresso non sortisce gli effetti sperati. Gioca diversi palloni con superficialità e non riesce mai a pungere.
SERIE A L'Hellas Verona rimonta 3-0 il Cittadella e ritorna subito in Serie A
02.06.2019 23:13 di Dimitri Conti Twitter: @dimitri_conti
L'Hellas Verona torna in Serie A al primo tentativo! La squadra scaligera risale nella massima serie immediatamente dopo essere retrocessa la stagione scorsa, e lo fa al termine di una stagione travagliata, che l'ha vista costretta a rincorrere nella quasi intera totalità, con anche l'esonero dell'allenatore Grosso nelle passate settimane. La promozione è arrivata in rimonta, e all'ultimo respiro, anche nella finale playoff: dopo aver perso 2-0 l'andata al Tombolato, la squadra ora agli ordini di mister Alfredo Aglietti ha vinto 3-0 il ritorno, festeggiando così la A. Dopo il vantaggio di Zaccagni nel primo tempo, nel corso della ripresa - in cui gli amaranto sono rimasti prima in dieci e poi in nove per i rossi di Parodi e Proia, sono arrivati i centri decisivi di Di Carmine e Laribi.
SERIE A Hellas, Pazzini: "Col mio vergognatevi ho caricato la squadra"
04.06.2019 18:15 di Tommaso Maschio
Il centravanti dell’Hellas Verona Giampaolo Pazzini ha parlato a La Gazzetta dello Sport della Serie A ritrovata dopo la battaglia ai play off: “Questa è stata la promozione più sofferta perché da capitano ho dovuto trasmettere alla squadra cosa vuol dire giocare qui e senza essere in campo è stato più difficile. Il mio dobbiamo vergognarci dopo la sconfitta col Cittadella in regular season era per dare una scossa a una squadra che in quel momento era piatta, sapevo che ai play off saremmo stati diversi”.
Spazio poi ai due allenatori che si sono seduti in panchina con Grosso che “ha ottime idee e farà una grande carriera, ma a un certo punto la squadra non reagiva più” e Aglietti che “s’è subito fatto voler bene e ha tirato fuori l’autostima svanita. Con lui siamo stati più concreti”.
I tifosi poi hanno dato il proprio contributo nonostante il rapporto non idilliaco con la società: “I tifosi contestavano presidente e allenatore, se fosse venuto meno l’affetto per noi la situazione sarebbe stata complicata. Non so come ringraziarli”.
Infine il futuro con un contratto in scadenza fra un anno: “Oggi mi godo la festa, poi si vedrà. Qui sto bene, a prescindere dal contratto Non so quando smetterò, se non starò bene lo dirò io per primo. Di sicuro nel mio futuro non c’è il ruolo di allenatore”.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
ZACCAGNI: «BRIVIDI SE RIPENSO AL GOL, CHE EMOZIONE QUESTO STADIO!»
03/GIUGNO/2019 - 16:20
Verona - Le principali dichiarazioni del centrocampista gialloblù Mattia Zaccagni, rilasciate al termine di Hellas Verona-Cittadella, Finale di ritorno dei Playoff di Serie BKT 2018/19.
«Questa promozione? Vale tanto per me e per la squadra, è stata una vittoria di tutti noi e di tutto il pubblico che ci ha spinto verso il successo. Il gol? Sono molto contento di aver aperto la partita, mi vengono i brividi a raccontarlo. Sono andato a esultare sotto i tifosi e lo stadio era diventato una bolgia. Con l'Hellas da tanto tempo? Io sono felice di essere parte di questa società, perché sono cresciuto qua dalla Primavera e piano piano mi sono inserito sempre di più in prima squadra. Il Verona lo ho nel cuore. La stagione di Zaccagni? L'anno scorso ho avuto un infortunio e poi c'è stata la retrocessione, ma dal ritiro estivo mi sono detto che questo doveva essere il mio anno. Il ricordo più bello di questa stagione sarà questo grande stadio».
SILVESTRI: «SEMBRAVA IMPENSABILE MA CI ABBIAMO SEMPRE CREDUTO»
03/GIUGNO/2019 - 14:10
Verona - Le principali dichiarazioni del portiere gialloblù Marco Silvestri, rilasciate al termine di Hellas Verona-Cittadella, Finale di ritorno dei Playoff di Serie BKT 2018/19.
«Verona in Serie A? Fino a un mese fa sembrava impensabile, però con la qualificazione ai Playoff abbiamo iniziato a credere che si poteva ancora fare. Personalmente dopo il 2-0 dell'andata avevo avvertito il colpo, ma ho reagito come tutti e come era giusto che fosse: abbiamo fatto veramente qualcosa di eccezionale, perché andare in Serie A in questo modo penso sia ancora più bello. La partita perfetta? Non si poteva fare meglio di così stasera, 3-0 davanti a 25 mila tifosi ed è stato tutto perfetto, un sogno, forse era il nostro destino. Abbiamo fatto soffrire i tifosi, ma adesso siamo riusciti a riportarli in A, dove è giusto che siano, con la gioia più grande che potessimo dargli. Mi auguro di rivedere lo stadio così pieno tante altre volte il prossimo anno. La promozione anche di Silvestri? Sono contento della mia stagione, ma sono stato anche molto fortunato a trovare un gruppo di colleghi portieri eccezionali perché Chiesa, Tozzo, Berardi e Ferrari sono stati molto importanti per me. Mister Cataldi, il preparatore dei portieri, è stato fondamentale, dopo due anni in cui ho giocato poco, lui e Fabio Grosso mi hanno dato massima fiducia. Sono felice perché è qui che voglio restare l'anno prossimo e volevamo assolutamente andare in Serie A. Chiesa? Mattia è un bravo ragazzo, ha molte qualità quindi se continua come ha fatto quest'anno potrà fare bene».
HELLAS VERONA FC - DICHIARAZIONI PRESIDENTE SETTI
03/GIUGNO/2019 - 12:30
«Scrivo queste poche righe per ringraziare tutti. Partendo dal popolo del Verona e di Verona, senza il quale questa rimonta incredibile non sarebbe mai, mai stata possibile. Ringrazio la squadra, lo staff, tutti i collaboratori e dipendenti, questa promozione pazzesca è anche per loro. Colgo anche l’occasione per dissociarmi dalle esternazioni di Emanuele Righi, che ha parlato unicamente a titolo personale. Quelle parole non rappresentano il mio pensiero, il mio pensiero è rivolto all'impresa compiuta ieri e soprattutto al futuro. Abbiamo scritto una pagina bellissima, ma davanti a noi ce ne sono ancora tante che attendono di solo di essere scritte, la prossima si chiama Serie A, da affrontare tutti insieme. Forza Hellas Verona!»
Maurizio Setti
Verona - Rimonta compiuta, è Serie A! L’Hellas batte per 3-0 il Cittadella, ribaltando il 2-0 della gara d’andata: è Zaccagni ad aprire le marcature al 27’ del primo tempo, mentre - nella ripresa - uno splendido colpo di tacco di Di Carmine (25’) e un contropiede finalizzato da Laribi (38’) mettono il sigillo sulla promozione dei gialloblù.
HELLAS VERONA-CITTADELLA 3-0
Marcatori: 27' pt Zaccagni, 25' st Di Carmine, 38' st Laribi
Per la diretta di Verona-Cittadella è tutto, buon proseguimento di serata.
Le reti della promozione sono state siglate da Zaccagni, Di Carmine e Laribi. Il Cittadella paga in particolare le espulsioni per somma di ammonizione di Parodi e Proia.
Il Verona torna nella massima serie dopo la retrocessione dello scorso anno. Dopo lo 0 a 2 dell'andata, gli uomini di Aglietti hanno rimontato il Cittadella con un netto 3 a 0 al ''Bentegodi''.
E' FINITA! VERONA-CITTADELLA 3-0, GIALLOBLU IN SERIE A!
90+5' Ultimo giro di orologio.
90+4' Lungo possesso palla degli scaligeri.
90+2' Cartellino Giallo Gianni Munari
90+2' AMMONITO MUNARI: fallo su Panico.
90+1' Rizzo provva l'incursione in area ma viene raddoppiato in chiusura.
90' Sei minuti di recupero.
88' Conclusione di Laribi, respinta di Frare.
86' Diaw prova a servire il taglio di Panico ma il pallone è preda di Silvestri.
84' I gialloblu sono vicinissimi al pronto ritorno nella massima serie. Il Cittadella deve segnare due reti.
83' Assist Giampaolo Pazzini
83' Gol Karim Laribi
83' GOL! VERONA-Cittadella 3-0! Rete di Laribi. Tris dei padroni di casa: Pazzini lancia Laribi, il quale scarta Paleari in uscita e deposita il pallone in fondo al sacco.
82' Ora il Verona prova a congelare la sfera.
80' PAZZINI! L'attaccante si accentra e poi serve Di Carmine ma Paleari è provvidenziale.
78' Per gli ospiti si fa durissima.
77' Sostituzione Manuel Iori Andrea Schenetti
77' 2° Giallo/Rosso Federico Proia
77' ESPULSO PROIA! Secondo giallo per un intervento in ritardo su Zaccagni. Cittadella in nove uomini!
76' Sostituzione Samuel Gustafson Gianni Munari
76' ULTIMO CAMBIO NEL CITTADELLA: entra Schenetti, esce Iori.
76' ULTIMO CAMBIO NEL VERONA: entra Munari, esce Gustafson.
75' Gioco fermo: Gustafson a terra, non ce la fa a continuare.
74' Cross di Panico deviato, pallone facile per Silvestri.
72' PANICO! Il numero 17 prova a emulare Di Carmine ma il suo colpo di tacco esce sull'esterno della rete.
71' Il Cittadella prova a reagire e conquista un tiro dalla bandierina.
70' Con il risultato di 2 a 0 il Verona è promosso in Serie A.
69' Assist Luigi Vitale
69' Gol Samuel Di Carmine
69' GOL! VERONA-Cittadella 2-0! Rete di Di Carmine. Raddoppio dei padroni di casa! Gran gol di Di Carmine che insacca di tacco sul cross di Vitale.
68' Pallone in profondità per Matos, si alza la bandierina del fuorigioco.
66' Sostituzione Liam Henderson Giampaolo Pazzini
66' SECONDO CAMBIO NEL VERONA: entra Pazzini, esce Henderson.
65' Forcing del Verona, sospinto dal ''Bentegodi'' e con la superiorità numerica.
64' Sostituzione Gabriele Moncini Tommaso Cancellotti
64' SECONDO CAMBIO NEL CITTADELLA: entra Cancellotti, esce Moncini.
62' 2° Giallo/Rosso Luca Parodi
62' ESPULSO PARODI! Secondo cartellino giallo per il numero 6 ospite: fallo su Vitale!
60' Cartellino Giallo Federico Proia
60' AMMONITO PROIA: fallo su Henderson sul lato corto dell'area di rigore.
59' BOTTA DI HENDERSON! Destro potente dello scozzese, Paleari devia in corner.
58' Diaw sulla corsia esterna, Bianchetti chiude con tempismo in fallo laterale.
56' Sostituzione Antonio Di Gaudio Ryder Matos Santos
56' PRIMO CAMBIO NEL VERONA: entra Matos, esce Di Gaudio.
56' Colpo involontario di Zaccagni a Iori: il capitano ospite si rialza dopo qualche secondo.
55' Silvestri va alla rimessa da fondo campo e fa segno ai compagni di alzare il baricentro.
53' Il neo-entrato Proia avanza palla al piede e poi va alla conclusione: destro alto sopra la traversa.
52' Laribi attacca fallosamente Iori, il quale conquista un fallo con esperienza.
50' Sostituzione Nicholas Siega Federico Proia
50' PRIMO CAMBIO NEL CITTADELLA: entra Proia, esce Siega.
49' Colpo di testa di Iori: stacco del capitano del Cittadella che però non riesce a inquadrare lo specchio.
48' Cartellino Giallo Matteo Bianchetti
48' Il centrocampista ospite è a bordo campo: sanitari all'opera per soccorrere il numero 11. Venturato manda a scaldare Proia.
47' AMMONITO BIANCHETTI: fallo su Siega.
46' Nessun cambio nel corso dell'intervallo.
46' INIZIA LA RIPRESA DI VERONA-CITTADELLA! Si riparte dal risultato di 1-0.
Squadre negli spogliatoi: Aglietti studia le mosse per trovare il raddoppio, Venturato deve ricaricare i suoi giocatori per difendere il vantaggio che vale la Serie A.
All'intervallo il Verona conduce grazie alla rete di Zaccagni. Di Gaudio ha sfiorato il raddoppio. Ai padroni di casa serve un altro gol per la promozione. Cittadella praticamente mai pericoloso dalle parti di Silvestri.
Int.
FINE PRIMO TEMPO: VERONA-CITTADELLA 1-0. Rete di Zaccagni al 27'.
45+3' Corner per il Verona, l'arbitro fischia un fallo in attacco.
45+2' Apertura profondo di Iori, uscita alta di Silvestri.
45+1' Cross di Faraoni respinto in corner ma Henderson è in posizione di offside.
45' Tre minuti di recupero.
44' Il Cittadella recupera palla, Moncini punta l'area: destro deviato da Bianchetti in corner.
43' Diaw si accentra e va alla conclusione: destro largo sul fondo.
42' Venturato chiama il pressing, i padroni di casa gestiscono la sfera.
40' Cinque minuti all'intervallo, salvo recupero.
39' Entrata dura di Bianchetti su Diaw: l'arbitra comanda la rimessa laterale.
37' DI GAUDIO! La difesa ospite sbaglia, Di Gaudio calcia da pochi passi ma Paleari è provvidenziale e devia in corner!
36' Di Carmine corre sull'out di sinistra e poi opera un cross rasoterra che il portiere raccoglie senza problemi.
34' Conclusione di Henderson dal limite, la difesa del Cittadella mura il tiro e si salva.
33' VERONA VICINO AL RADDOPPIO! Grande azione di Laribi che serve rasoterra Di Gaudio, il cui destro esce a lato di poco!
31' Diaw crossa in mezzo, Bianchetti mura in fallo laterale.
30' Gioco fermo: Siega a terra dopo uno scontro aereo. Tensione altissima tra i contendenti.
28' Di Gaudio fermato in posizione di fuorigioco.
27' Assist Marco Davide Faraoni
27' Gol Mattia Zaccagni
27' GOL! VERONA-Cittadella 1-0! Rete di Zaccagni. Padroni di casa in vantaggio! Faraoni scambia con Di Carmine e serve Zaccagni che bette Paleari di destro.
25' Destro di Laribi da fuori area, deviazione di un avvesario in calcio d'angolo.
24' Cartellino Giallo Luca Parodi
24' AMMONITO PARODI: fallo su Di Gaudio.
22' Cross profondo di Faraoni verso Di Carmine, pallone tra le braccia di Paleari.
21' Zaccagni dribbla Iori che lo ferma irregolarmente: punizione per i padroni di casa sul lato corto dell'area di rigore.
20' Panico arriva sul fondo, Vitale chiude senza concedere il corner.
18' Lancio interessante per Laribi, il quale però non riesce a agganciare la sfera.
17' Verona e Cittadella distano poco più di 80 chilometri.
15' Punizione per il Cittadella sulla trequarti: il pallone per la sponda di Frare è un po' troppo profondo.
14' Laribi scatta dalla destra ma il pallone aveva già varcato la linea di fondo.
12' Cartellino Giallo Samuel Di Carmine
12' CARTELLINO GIALLO PER DI CARMINE: entrata in ritardo ai danni di Paleari.
11' Azione di Zaccagni che scambia con Di Carmine: cross dalla sinistra che termina sull'esterno della rete.
10' Cartellino Giallo Nicholas Siega
10' AMMONITO SIEGA: fallo su Faraoni.
9' Cartellino Giallo Luigi Vitale
9' AMMONITO VITALE: fallo su Parodi.
8' DOPPIA PARATA DI PALEARI! Il portiere del Cittadella respinge prima il destro di Laribi e poi il sinistro di Di Gaudio.
7' Siega atterra Zaccagni: punizione sulla trequarti campo per il Verona.
5' Momenti di tensione tra Branca e Laribi, il direttore di gara riporta la calma.
4' Traversone in area del Cittadella, la sfera si impenna dopo un contrasto aereo e Paleari la blocca in uscita alta.
3' Pallone perso dalla difesa di casa, Moncini va alla conclusione ma Dawidowicz lo anticipa e guadagna anche un fallo.
2' Punizione in zona offensiva per gli uomini di Venturato.
1' Padroni di casa in maglia blu, ospiti in completo giallo.
1' INIZIA VERONA-CITTADELLA! Primo pallone giocato da Henderson.
Squadre al centro del terreno di gioco, suona l'inno nazionale.
Cambio dell'ultimo minuto in casa Cittadella: gioca Parodi, out Ghiringhelli che si è infortunato durante il riscaldamento.
Aglietti è senza lo squalificato Colombatto ma ritrova Zaccagni; in attacco spazio al tridente Di Gaudio-Di Carmine-Laribi. Venturato può disporre dei rientranti Panico e Branca, i quali ha scontato la squalifica; Moncini e Diaw coppia offensiva.
FORMAZIONE CITTADELLA (4-3-1-2): Paleari - Parodi, Frare, Adorni, Rizzo - Siega, Iori, Branca - Panico - Moncini, Diaw. A disposizione: Maniero I, Benedetti, Camigliano, Cancellotti, Drudi, Pasa, Bussaglia, Maniero II, Proia, Schenetti, Finotto, Scappini.
FORMAZIONE VERONA (4-3-3): Silvestri - Faraoni, Dawidowicz, Bianchetti, Vitale - Henderson, Gustafson, Zaccagni - Di Gaudio, Di Carmine, Laribi. A disposizione: Ferrari, Empereur, Almici, Balkovec, Berardi, Danzi, Matos, Marrone, Munari, Pazzini, Lee, Tupta.
Il Verona, nei turni precedenti, ha eliminato Perugia e Pescara mentre il Cittadella ha superato Spezia e Benevento.
Arbitra l'incontro il signor Piccinini di Forlì.
All'andata, giocata giovedì scorso al ''Tombolato'', il Cittadella ha vinto per 2 a 0 grazie a una doppietta di Diaw. Il Verona, in virtù del miglior piazzamento al termine della regular season, deve vincere con due reti di scarto.
Benvenuti alla diretta di Verona-Cittadella, gara di ritorno della finale playoff che mette in palio la promozione alla Serie A.
HELLAS VERONA: Silvestri, Faraoni, Dawidowicz, Bianchetti, Vitale, Zaccagni, Gustafson (dal 32' st Munari), Henderson (dal dal 21' st Pazzini), Laribi, Di Carmine, Di Gaudio (dal 12' st Matos).
A disposizione: Ferrari, Berardi, Marrone, Balkovec, Lee, Danzi, Tupta, Almici, Empereur.
All.: Aglietti.