#HellasWeeklyNews: Hellas Verona Women Derby e salvezza! - Mercato: Pressing dell'EIBAR per BALKOVEC - Con il turno di riposo e la mancanza dell'HELLAS che si fa sentire e si scopre che il VERONA soffre in attacco (ma il capocannoniere non è la prima scelta), poco meglio va in difesa e tra gli assistman solo MATOS è sempre stato titolare...
...Con il turno di riposo e la mancanza dell'HELLAS che si fa sentire (ma nemmeno troppo visti i risultati della squadra di GROSSO) si vanno ad analizzare i numeri del campionato e si scopre che:
Sono pochini i gol realizzati dai gialloblù rispetto all'obiettivo stagionale che era e rimane la promozione (nonostante i primi due posti e l'ascesa diretta in Serie A siano ormai sfuggite): Solo 41 sul campo, non considerando ovviamente i 3 della gara vinta a tavolino in quel di Cosenza, peggio di BRESCIA, LECCE, PALERMO e BENEVENTO che (non a caso) precedono il VERONA in classifica ma anche di PERUGIA e SPEZIA squadre dalle quali, insieme al CITTADELLA a quota 39 gol, la compagine scaligera dovrebbe guardarsi in vista dei playoff.
Poco meglio va coi gol subiti (35) ed in maniera abbastanza sorprendente dal momento che la fase difensiva dell'HELLAS non può dirsi certo a tenuta stagna visto il tipo di reti subite (che spesso nascono da errati movimenti singoli o di gruppo e tante, troppe volte da calcio piazzato): Tra le squadre in zona playoff il VERONA fa meglio di BRESCIA, LECCE e PESCARA, al pari del BENEVENTO e peggio solo del PALERMO e del CITTADELLA rispettivamente a quota 29 e 27.
- Ne esce una differenza reti pari a 9: Molto meglio del PESCARA a 2, poco peggio di BENEVENTO e CITTADELLA appaiate a 12 ma a grande distanza PALERMO (17), LECCE (16) e BRESCIA (24).
Altra paradossale chicca: Gianpaolo PAZZINI è solo il decimo tra i cannonieri cadetti ma, a quota 10 gol realizzati, è anche l'unico gialloblù in doppia cifra eppure, in maniera ancora inspiegabile anche per gli addetti ai lavori, il Pazzo non viene considerato un titolare e ha giocato con continuità dall'inizio solo quando DI CARMINE (ancora inchiodato a 6 gol) non è stato disponibile.
- Parliamo di assist? I migliori gialloblù, tutti a quota 4, sono COLOMBATTO, MATOS e ZACCAGNI: Fra i 3 il solo Ryder è sempre stato considerato imprescindibile mentre Santiago è completamente sparito dai radar dopo l'infortunio di inizio stagione mentre Mattia ha dovuto lottare per essere finalmente considerato un titolare.
I numeri non dicono tutto è vero ma sicuramente fotografano efficacemente la realtà della squadra di GROSSO e la mediocrità dalla quale non è mai riuscita a staccarsi.
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PAZZINI si confessa a Dazn «A volte mi fermo a pensare a tante cose che ci sono state, tante partite, gioie e delusioni. Fino a 18 anni ho vissuto il calcio come un gioco, mi sono sempre divertito cercando di migliorarmi. Per come gioco, essendo una punta d’area, devi per forza avere qualità in acrobazia. Spero sempre che la palla vada dove voglio io per riuscire così ad anticipare l’avversario. Se devo pensare agli anni migliori sono quelli della Sampdoria. Il Pazzini di Wembley? Ero alla Fiorentina, allora pensavo a giocare per la squadra è non al gol. Poi mi sono accorto che il gol conta tanto e qualcosa in me è cambiato. Mi rendo conto più oggi che ieri di quello che ho fatto in quella partita, fare tre gol a Wembley non capita spesso. Primo rigore parato (a Padova, ndr) in campionato? Mi sono pentito molto perché ho cambiato angolo alla fine e quando fai così sbagli. Il secondo? Delusione più personale mia perché poi abbiamo vinto. In carriera ne ho calciati tanti e sbagliati tre. Chi o cosa mi ha deluso di più nel calcio? Tante persone si sono comportate male, certe dovranno fare il giro largo quando mi incroceranno mentre io potrò sempre girare a testa alta. Amico vero nel calcio? Penso sia Luca (Toni, ndr). Non mi ci vedo come lui, diventare capocannoniere a 38 anni è tanta roba. Quagliarella? Sono contento per Fabio. Kean? Ha talento però è giovane. Dovrà mettere mattoncino su mantoncino per diventare un campione» HellasLive.it
Gigi CAGNI ex tecnico gialloblù parla a L'Arena non ha dubbi sui verdetti della cadetteria: «Arrivati a questo punto del campionato, il grosso del lavoro è fatto, e ciò che finora ha detto il campo è la verità: due fra le attuali prime tre della classifica andranno in Serie A direttamente, mentre la terza sarà la logica favorita ai play-off. Il Verona? Non ci sono ancora i necessari equilibri, anche all’interno delle partite stesse. Ciò ovviamente non va bene, perché i risultati passano dalla regolarità. Come si affrontano i play-off? Io ho sempre cercato di presentarmi al rush finale con la miglior condizione psicofisica possibile e con la massima stabilità difensiva, dosando il lavoro e programmandolo affinché le mie squadre fossero a regime nel momento più importante. Ciò che serve è soprattutto la compattezza, perché tanto prima o poi un gol lo fai…» CalcioHellas.it
L'ex tecnico del PADOVA BISOLI a L'Arena «Le possibilità di promozione del Verona non sono ancora svanite: una squadra tanto forte non può che essere ancora una seria candidata alla Serie A, anche se ai play-off eviterei volentieri il Benevento. Gli spareggi? Bisogna innanzitutto arrivarci in una grande condizione fisica, la forza mentale viene di conseguenza. In più, quando le partite sono tutte finali, non devi mostrare debolezze, anche quando in realtà non sei solidissimo» CalcioHellas.it
Mister PILLON tecnico del PESCARA che dopo l'anticipo di domani col PERUGIA e la gara col CARPI sfiderà il VERONA al Binti il 27 Aprile «...Noto nell'ambiente in questo momento un po' di tensione, a mio avviso doveva esserci lo scorso anno e non ora dove non va drammatizzato nulla. Nel mio piccolo cerco di isolarmi e mettere i giocatori nelle migliori condizioni per giocare, curando i dettagli e facendo restare i giocatori concentrati. Non ci dobbiamo nascondere dietro un dito, ma essere lucidi e dare l'anima per conquistare i playoff. E a questo obiettivo secondo me mancano 6 punti. Certi momenti di difficoltà capitano in un campionato, cerco di risolvere i problemi e non di crearli. Panchina a rischio? Conosco perfettamente il calcio, l'allenatore è il responsabile e se le cose non vanno bene è messo in discussione. Le mie responsabilità me le prendo in pieno, ci metto la faccia e fino all'ultimo farò il massimo per il Pescara. Questo è il mio compito, non conta il singolo ma la squadra.» TuttomercatoWeb.com
Il telecronista Sky Barone a L'Arena «Il campionato cadetto è sempre il più interessante: tanti giovani che poi sono diventati campioni in Italia o all’estero sono passati di qui. Credo poi che quest’anno avrà un gran finale: tutti parlano ormai di verdetti già annunciati per quanto riguarda la promozione, mai io credo che per la serie A diretta oltre a Brescia, Lecce è Palermo ci sia anche il Benevento, una squadra che ultimamente ho visto molto bene Credo che il Verona abbia pagato una serie di fattori negativi, come i tanti infortuni, un calcio non adatto alla piazza e un allenatore che ha trovato difficoltà ad ambientarsi con questo tipo di ambiente, ma anche alcune scelte incomprensibili. Prendiamo per esempio Laribi, uno dei migliori giocatori della scorsa stagione che quest’anno è sparito, ma anche la staffetta Di Carmine-Pazzini sembra non aver giovato molto. Inoltre all’Hellas sono mancati fisicità e temperamento, che in Serie B sono tutto o quasi… Detto questo, credo che con i mezzi a disposizione la squadra di Grosso avrebbe comunque potuto fare molto di più» CalcioHellas.it
Nell'anticipo di Venerdì il PESCARA non è andato oltre il pari casalingo con il PERUGIA ma ha sorpassato il VERONA a riposo; Sabato poker della SALERNITANA sul CITTADELLA e del LECCE sul CARPI.
A reti bianche CROTONE-CREMONESE e PADOVA-COSENZA giocata oggi.
Gran rimonta dello SPEZIA che, sottto di due gol tra le mura amiche, la ribalta in superiorità numerica e aggancia l'HELLAS al 6° posto.
Importante successo casalingo per 1 a 0 del VENEZIA sul FOGGIA diretto concorrente alla salvezza.
Stasera il match clou della 33esima giornata fra BENEVENTO e PALERMO, domani LIVORNO-BRESCIA.
VITA DA EX: Stefano PIOLI si dimette da tecnico della FIORENTINA 'Hano messo in discussione le mie doti umane'
FORMULA 1: Anche in Cina, nel 1000esimo GP della storia, le Frecce d'Argento dominano con HAMILTON e BOTTAS, terzo posto per la FERRARI di VETTEL davanti al compagno di scuderia LECLERC ma dopo tre doppiette consecutive MERCEDES serve un netto cambio di marcia da parte del Cavallino Rampante...
NEWS Barone a L’Arena: “Hellas, tanti fattori negativi, ma avresti potuto fare di più”
Il telecronista di Sky, intervistato dai colleghi del quotidiano veronese, ha analizzato la stagione del Verona
di Tommaso Badia aprile 13, 2019 - 10:49
È una delle voci di punta di Sky, ma anche un conoscitore di calcio: stiamo parlando di Daniele Barone, volto noto del giornalismo sportivo italiano e grande esperto di Serie B, con il quale i colleghi de L’Arena hanno voluto scambiare quattro chiacchiere sul Verona e su questo finale di stagione.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA SERIE B. «Il campionato cadetto è sempre il più interessante: tanti giovani che poi sono diventati campioni in Italia o all’estero sono passati di qui. Credo poi che quest’anno avrà un gran finale: tutti parlano ormai di verdetti già annunciati per quanto riguarda la promozione, mai io credo che per la serie A diretta oltre a Brescia, Lecce è Palermo ci sia anche il Benevento, una squadra che ultimamente ho visto molto bene».
DELUSIONI E CONTESTAZIONI. «Direi che Verona e Pescara sono le squadre da cui mi sarei aspettato di più. Parliamo di piazze importanti, ma in perenne contestazione: la differenza è che mentre i tifosi abruzzesi sono dalla parte di Pillon, in quanto schierato contro la proprietà, i supporters gialloblù si portano dietro un malessere risalente alla scorsa stagione e identificano Grosso con Setti. Ho visto la partita del Verona contro il Palermo: la squadra non ha giocato male, ma si vede che i giocatori sono preoccupati e “pesanti di testa”. Con questo non dico che sia finita, l’Hellas potrebbe ancora inanellare tre o quattro vittorie di fila, ma sinceramente credo che alla fine disputerà i play-off».
TANTI FATTORI NEGATIVI. «Credo che il Verona abbia pagato una serie di fattori negativi, come i tanti infortuni, un calcio non adatto alla piazza e un allenatore che ha trovato difficoltà ad ambientarsi con questo tipo di ambiente, ma anche alcune scelte incomprensibili. Prendiamo per esempio Laribi, uno dei migliori giocatori della scorsa stagione che quest’anno è sparito, ma anche la staffetta Di Carmine-Pazzini sembra non aver giovato molto. Inoltre all’Hellas sono mancati fisicità e temperamento, che in Serie B sono tutto o quasi… Detto questo, credo che con i mezzi a disposizione la squadra di Grosso avrebbe comunque potuto fare molto di più».
NEWS Serie B, Pescara-Perugia 1-1: Verona sesto
Vido risponde a Memushaj e impedisce alla squadra di Pillon di scappare
di Tommaso Badia aprile 12, 2019 - 23:24
Termina 1-1 il match dell’Adriatico tra Pescara e Perugia: al vantaggio abruzzese di Memushaj (29′) ha infatti risposto Vido, il quale al 70′ ha pareggiato i conti per il Grifo.
Notizia agrodolce dunque per il Verona, che scala sì al sesto posto, ma a un solo punto dalla squadra di Pillon
NEWS Cagni a L’Arena: “Verona, ciò che ha detto il campo è la verità…”
L’ex tecnico gialloblù non ha dubbi: l’Hellas è nella posizione di classifica che merita, mentre le prime tre sono le assolute favorite per la Serie A
di Tommaso Badia aprile 12, 2019 - 19:00
Decisamente pragmatico Gigi Cagni, che non ha dubbi riguardo alle grandi favorite per la promozione diretta e su quale sia il motivo per cui al Verona non sia stato possible giocarsi i primi due posti fino all’ultima giornata.
Raggiunto dai colleghi de L’Arena, l’ex tecnico gialloblù ha infatti espresso tutta la sua perplessità su un gruppo non ancora in grado di raggiungere i giusti equilibri nonostante l’avanzata fase del campionato, sottolineando invece come le prime tre squadre in classifica si trovino lì con merito.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dall’allenatore bresciano ai giornalisti del quotidiano scaligero.
LE TRE FAVORITE. «Arrivati a questo punto del campionato, il grosso del lavoro è fatto, e ciò che finora ha detto il campo è la verità: due fra le attuali prime tre della classifica andranno in Serie A direttamente, mentre la terza sarà la logica favorita ai play-off. Il Brescia ha segnato 62 gol continuerà a farne, e anche dietro s’è messo a posto. Per quanto riguarda il Lecce, gli uomini di Liverani sono stati capaci di ambientarsi subito nella categoria pur venendo dalla C1, e sicuramente andranno avanti in questa direzione. Il Palermo invece non mi piace granché, ma in un modo o nell’altro col Verona la partita l’ha portata a casa: è una squadra che ha fisico, volontà e individualità».
L’HELLAS. «Non ci sono ancora i necessari equilibri, anche all’interno delle partite stesse. Ciò ovviamente non va bene, perché i risultati passano dalla regolarità. Come si affrontano i play-off? Io ho sempre cercato di presentarmi al rush finale con la miglior condizione psicofisica possibile e con la massima stabilità difensiva, dosando il lavoro e programmandolo affinché le mie squadre fossero a regime nel momento più importante. Ciò che serve è soprattutto la compattezza, perché tanto prima o poi un gol lo fai…».
NEWS Bisoli a L’Arena: “Il Verona può ancora arrivare in Serie A”
Secondo l’ex tecnico del Padova, per l’Hellas nulla è perduto, ma servirà arrivare a fine campionato al top della forma fisica
di Tommaso Badia aprile 12, 2019 - 15:40
L’Hellas ce la può fare, ma per riuscirci servirà arrivare ai play-off nella miglior condizione possibile: è questo il pensiero di Pierpaolo Bisoli, uno che quest’anno al Verona ha saputo fare decisamente male mentre era seduto sulla panchina del Padova.
Di seguito infatti le sue principali dichiarazioni ai colleghi de L’Arena, con i quali ha parlato anche di Mattia Zaccagni e delle pressioni derivanti dal “dover vincere”
PLAY-OFF E SERIE A. «Le possibilità di promozione del Verona non sono ancora svanite: una squadra tanto forte non può che essere ancora una seria candidata alla Serie A, anche se ai play-off eviterei volentieri il Benevento. Gli spareggi? Bisogna innanzitutto arrivarci in una grande condizione fisica, la forza mentale viene di conseguenza. In più, quando le partite sono tutte finali, non devi mostrare debolezze, anche quando in realtà non sei solidissimo».
L’UOMO-CHIAVE. «Mi piace molto Zaccagni, mi è sempre piaciuto, è un elemento davvero di grande spessore. Al di là dei goleador, ci sono pochi in B che possono incidere come lui: al momento mi vengono in mente solo Mancosu e Tabanelli del Lecce, gente che sa come si spaccano le partite. Sono loro quelli che possono fare la differenza nel momento decisivo. Per il Verona sarà comunque importante recuperare anche chi finora ha reso al di sotto delle aspettative».
PRESSIONI. «Vincere non è mai semplice in certe piazze: per fare un esempio, al momento è più facile essere nei panni del Lecce che in quelli del Verona. I giocatori convivono con tante pressioni, ma ci sono quelli che sanno trasformarle in energia positiva e chi invece le subisce. L’Hellas è in una situazione simile a quella da me vissuta a Padova, dove, pur avendo noi dominato il campionato, ogni nostro pareggio era sempre visto come una mezza sconfitta».
APPROFONDIMENTI Hellas, “ultime spiagge” finite: adesso costruisciti i play-off!
Sfumate le speranze di promozione diretta, ora non resta che concentrarsi sul miglior piazzamento possibile in ottica spareggi
di Tommaso Badia aprile 11, 2019 - 17:40
Palermo è stata la mazzata definitiva alle ambizioni di promozione diretta del Verona: sì, sappiamo che la matematica non lo ha ancora dichiarato ufficialmente, ma negarlo sarebbe prenderci in giro.
Adesso quindi la testa dei gialloblù dovrà essere proiettata solo ed esclusivamente ai play-off, la porta di servizio da cui a questo punto dipendono le speranze di Serie A dell’Hellas.
RIPOSO CON BRIVIDO. Prima del Benevento, l’Hellas dovrà “scontare” il proprio turno di riposo in un weekend che potrebbe costare una posizione in classifica e, soprattutto, l’ulteriore allontanamento del terzo e del quarto posto. Mentre infatti i gialloblù staranno a guardare, almeno una squadra tra Palermo e Benevento (le due formazioni si affronteranno domenica alle 21 in uno scontro diretto) allungherà sicuramente sugli uomini di Grosso, cosa che potrebbe fare anche il Pescara (al momento a quota 48 come il Verona) se domani riuscisse a battere il Perugia.
OBIETTIVO PIAZZAMENTO. Dopo la pausa, però, bisognerà ricominciare a correre già nel match casalingo contro il già citato Benevento, sfida in programma alle 15 di Pasquetta (orario che tra l’altro certamente non favorirà la presenza dei delusi tifosi gialloblù…). Con gli Stregoni sarà infatti necessario tornare subito a vincere per provare a ripetere (se non a migliorare) la serie di risultati utili consecutivi dell’andata, quando nelle ultime cinque partite arrivarono 11 punti frutto di tre vittorie e due pareggi. L’obiettivo a questo punto è infatti quello di raggiungere il terzo o il quarto posto, posizioni che consentirebbero quantomeno di evitare il primo turno dei play-off.
TEMPO DI CAMBIARE? Impensabile però che il Verona visto contro il Palermo possa pensare di uscire indenne dalle prossime cinque sfide. A questo punto quindi Fabio Grosso dovrà cercare di dare una scossa, di cambiare qualcosa sia nella testa dei propri giocatori che, magari, nelle proprie idee di gioco. Per esempio qualche tempo fa il tecnico aveva aperto all’ipotesi di un contemporaneo utilizzo di Pazzini e Di Carmine, e questo potrebbe essere il momento buono per dare un seguito concreto a quanto dichiarato. Ipotizzare che il Verona possa addirittura scivolare fuori dalla zona play-off ci appare francamente improbabile, quindi, non avendo granché da perdere, perché non provarci?
FONTE: CalcioHellas.it
RASSEGNA CdV - "Danzi e Tupta, le «armi segrete» in più per l'Hellas"
13.04.2019 09:30 di Anna Vuerich
Fonte: Corriere di Verona
Il numero odierno del Corriere di Verona suggerisce l'importanza dei "baby" gialloblù nella volata finale del campionato.
In un momento in cui la fatica si fa sentire, dopo un'annata intensa di lotta viva, le nuove energie dei giovani potrebbero rappresentare un'arma fondamentale per la squadra di Fabio Grosso.
Andrea Danzi e Lubomir Tupta sono i principali esempi nominati dal quotidiano scaligero. Entrambi sono stati più volte utilizzati sia dall'attuale mister che dal precedente; entrambi hanno dimostrato grandi qualità, tra le quali dinamismo, intelligenza e voglia di dimostrare il loro valore.
Loro, oltre ad Abdoulaye Traoré e altri "baby", potrebbero quindi diventare pedine importanti per le ultime partite di campionato nella lotta per la Serie A.
FOCUS GdS, Serie B - "Primavera bollente"
13.04.2019 08:30 di Anna Vuerich
Fonte: Gazzetta dello Sport
"Calano le giornate a disposizione, sale la temperature del campionato". È così che la Gazzetta dello Sport di oggi introduce la sezione dedicata al campionato di Serie B, ora agli sgoccioli.
Le partite delicate sono molte, ormai. Sia per la lotta alla promozione, sia per non scendere di categoria e arrivare in Serie C.
Ieri sera si è giocato l'anticipo tra Pescara e Perugia, quinta contro ottava, terminato in parità con i gol di Memushaj e Vido.
Oggi invece sono in programma Crotone-Cremonese (11a contro 14a), Lecce-Carpi (2a contro penultima), Salernitana-Cittadella (13a contro 7a) e Venezia-Foggia (16a contro 15a). Domani si giocheranno Padova-Cosenza (ultima contro 12a), Spezia-Ascoli (9a contro 10a) e Benevento-Palermo (4a contro 3a). Lunedì sera infine il Livorno (17a) sfiderà la prima in classifica, il Brescia.
Il Verona, al sesto posto, riposa.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
9 dicembre 2018, l’ultima partita di Crescenzi
aprile 14, 2019
Allo stadio Vigorito, i gialloblù si imposero 1-0 grazie al gol di Matos. Fu quella l’ultima apparizione del difensore Alessandro Crescenzi con la maglia gialloblù. Da allora quasi solo terapie ed allenamenti differenziati, eccezion fatta per la panchina contro l’Ascoli dello scorso 16 Marzo. Una ricaduta ha costretto poi Crescenzi a nuovi esami prima di riaccomodarsi in tribuna. Da Benevento a Benevento. Lunedì prossimo al Bentegodi si presenterà proprio la squadra di Bucchi e per Crescenzi, se sarà costretto ancora una volta ad issare bandiera bianca, sarà la 18ª partita consecutiva dove non sarà a disposizione dell’allenatore Fabio Grosso.
Pazzini: “Toni amico vero”
aprile 12, 2019
“A volte mi fermo a pensare a tante cose che ci sono state, tante partite, gioie e delusioni. Fino a 18 anni ho vissuto il calcio come un gioco, mi sono sempre divertito cercando di migliorarmi. Per come gioco, essendo una punta d’area, devi per forza avere qualità in acrobazia. Spero sempre che la palla vada dove voglio io per riuscire così ad anticipare l’avversario. Se devo pensare agli anni migliori sono quelli della Sampdoria. Il Pazzini di Wembley? Ero alla Fiorentina, allora pensavo a giocare per la squadra è non al gol. Poi mi sono accorto che il gol conta tanto e qualcosa in me è cambiato. Mi rendo conto più oggi che ieri di quello che ho fatto in quella partita, fare tre gol a Wembley non capita spesso – ha dichiarato Giampaolo Pazzini a DAZN – Primo rigore parato (a Padova, ndr) in campionato? Mi sono pentito molto perché ho cambiato angolo alla fine e quando fai così sbagli. Il secondo? Delusione più personale mia perché poi abbiamo vinto. In carriera ne ho calciati tanti e sbagliati tre. Chi o cosa mi ha deluso di più nel calcio? Tante persone si sono comportate male, certe dovranno fare il giro largo quando mi incroceranno mentre io potrò sempre girare a testa alta. Amico vero nel calcio? Penso sia Luca (Toni, ndr). Non mi ci vedo come lui, diventare capocannoniere a 38 anni è tanta roba. Quagliarella? Sono contento per Fabio. Kean? Ha talento però è giovane. Dovrà mettere mattoncino su mantoncino per diventare un campione”.
Un silenzio assordante
aprile 11, 2019
La sconfitta al Barbera ha spento le residue speranze di promozione diretta dell’Hellas Verona. Nello scontro diretto di Palermo, i gialloblù di Grosso hanno evidenziato ancora una volta limiti di gioco e soprattutto caratteriali. Se fallisci in questo modo una sfida da dentro o fuori, è d’obbligo ridimensionare subito gli obiettivi, pensando solo agli spareggi promozione. Ultima possibilità per accedere alla massima serie italiana peraltro non ancora certa, a cinque giornate dal termine della stagione regolare per gli scaligeri, visti gli scontri diretti in calendario. La società di Maurizio Setti nel frattempo non ha proferito parola, nessuno si è presentato davanti a taccuini e telecamere per esternare il pensiero del club gialloblù. Tutto tace. E lo sarà anche questo fine settimana quando l’Hellas Verona sarà costretto ad assistere, solo da spettatore, alla 33ª giornata cadetta che li vedrà rispettare il turno di riposo.
Delusione gialloblù
aprile 10, 2019
La sconfitta di Palermo ha tutta l’aria di un segnale di resa, un depotenziamento degli obiettivi: il Verona che non vince da un mese e poi ha infilato tre pareggi di fila, deve rinunciare alla promozione diretta per concentrarsi sui playoff. Squadra incompiuta, ambiente depresso, discutibili scelte di Grosso: perché Pazzini ha cominciato ancora in panchina? E perché non farlo giocare con Di Carmine? L’Hellas, tra le prime, è la più in difficoltà. Dopo il riposo, due scontri diretti: in casa col Benevento e la trasferta di Pescara.
IL VALORE AGGIUNTO: difficile indicarlo in questo momento. Magari potrebbe essere il rientrante Matos, dando per scontato che Grosso non rinuncerà al 4-3-3 per rischiare il doppio centravanti.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
FONTE: HellasLive.it
14 aprile 2019 - 17:55 Lo Spezia ribalta l’Ascoli, sorpasso da playoff
Da 0-2 a 3-2, i liguri salgono a 46 punti: superati Perugia e Cittadella
di Redazione Hellas1903
Lo Spezia supera per 3-2 in casa l’Ascoli e rientra in zona playoff.
Sotto per 2-0, a fine primo tempo i liguri si trovano in superiorità numerica per l’espulsione di Ninkovic.
Scatta la rimonta, firmata dai gol di Galabinov (una rete su rigore) e Okereke. In questo modo la formazione di Marino sale a 46 punti ed è settima, supera Cittadella e Perugia a va a -2 dall’Hellas.
Z.GAZZANET SERIE B
13 aprile 2019 - 17:08 Lecce travolgente, ora è primo. Cittadella: ko a Salerno
I giallorossi battono per 4-1 il Carpi. A Crotone è 0-0 tra la squadra di Stroppa e la Cremonese
di Redazione Hellas1903
Larga vittoria per il Lecce con il Carpi: 4-1, giallorossi prima alla pari del Brescia (che giocherà lunedì a Livorno).
Perde il Cittadella, rimontato e sconfitto per 4-2 a Salerno. La Cremonese torna con un punto dalla trasferta di Crotone. La gara dello Scida si chiude sullo 0-0.
11 aprile 2019 - 18:04 Cannonieri Serie B, nel Verona soltanto Pazzini in doppia cifra
Al comando vola Donnarumma, salgono Coda e Nestorovski
di Redazione Hellas1903
NEWS
10 aprile 2019 - 18:49 Verona, rispetto all’andata manca un punto
Meno gol fatti nella seconda parte del campionato
di Eric Sartori, @sartori_eric
Dopo la sconfitta di Palermo, il Verona ha visto allontanarsi la promozione diretta in Serie A. La squadra guidata da Fabio Grosso, però, non deve perdersi d’animo.
Attualmente l’Hellas occupa la quinta posizione in campionato, distante due punti dal Benevento e a pari punti del Pescara. Entrambe le squadre saranno prossime avversarie degli scaligeri. Il Benevento, con una partita in meno del Verona, è atteso al Bentegodi a Pasquetta, mentre con il Pescara l’appuntamento è per sabato 27 aprile.
A parità di partite giocate, rispetto all’andata, il Verona ha accumulato un insieme di statistiche negative. Da inizio campionato, fino alla 13ma giornata, la squadra di Grosso aveva guadagnato 19 punti grazie a 5 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. La media punti delle prime 13 giornate era di 1,46 punti a partita.
Dal giro di boa gli scaligeri hanno subito un leggero calo conquistando 18 punti dalla 20ma giornata alla 32ma in 4 vittorie, 6 pareggi e 3 sconfitte. Ovviamente, anche la media punti a partita è calata, passando 1,38 punti a partita.
I problemi del Verona si vedono non solo dai punti, ma anche dai gol fatti. Considerando sempre lo stesso numero di partite giocate, la squadra di grosso ha segnato meno gol rispetto quanto fatto nel girone d’andata. La differenza è di 4 reti (19 all’andata, 15 al ritorno). Restano invariati, invece, i gol subiti: 16 sia all’andata che al ritorno.
Certo è che il campionato non è ancora finito. In palio, per il Verona, ci sono ancora 15 punti. Negli ultimi 5 match che andranno ad affrontare i gialloblù, tre sono scontri diretti con Benevento, Pescara e Cittadella. Non saranno match facili neanche contro il Livorno e il Foggia, in lotta per restare in Serie B.
10 aprile 2019 - 10:34 Attento Verona, i playoff non sono scontati
Ormai persa la promozione diretta, l’Hellas deve guardarsi da chi insegue
di Redazione Hellas1903
La sconfitta di Palermo ha chiuso virtualmente alla possibilità che il Verona riesca a essere promosso direttamene. Per salire in A, quindi, i gialloblù dovranno passare per i playoff.
Attenzione, però, perché l’Hellas non ha per nulla messo a sicuro la qualificazione agli spareggi. Le inseguitrici non sono distanti: lo Spezia, nono, è a -5 dalla squadra di Fabio Grosso, ma ha giocato una partita in meno.
Con la concorrenza che incalza e un calendario non agevole, il Verona non può permettersi neppure la più piccola distrazione.
VISTO DA NOI
09 aprile 2019 - 16:05 Malinconoia
La stagione del Verona è una costante ripetizione di difetti mai corretti
di Matteo Fontana, @teofontana
Quattro giornate fa, dopo aver vinto a Perugia, il Verona aveva realistiche possibilità di riprendersi uno dei due posti che valgono la promozione diretta. Ora, poche settimane dopo, l’Hellas farà meglio a guardarsi le spalle, perché anche i playoff non sono una certezza.
L’asticella si è abbassata, ed è un peccato grave, con cinque partite che rimangono da giocare. Significa che una squadra costruita con ampiezza di mezzi – andando a ingaggiare uno dei più prolifici attaccanti dell’ultimo campionato di Serie B (Di Carmine), un blocco di uomini che, pur nelle difficoltà societarie di Bari, avevano compattato il gruppo, aggiungendogli qualità (Henderson e Balkovec, ma nella stessa “colonia” rientra Marrone, oltre a Cissé, ceduto a gennaio), prospetti ritenuti dal futuro certo (Colombatto e Gustafson) e un bomber come Pazzini, un lusso spesso collocato in panchina – non è mai decollata. E, per quanto l’ottimismo sia il profumo della vita, risulta complesso credere che possa farlo ora.
In questi mesi si è visto troppo spesso un Verona incapace di uscire da un’impostazione scolastica. Le rare fiammate che ha avuto, non ultima quella con il Brescia, in una partita comunque non vinta, hanno dimostrato che, seppure il pubblico sia deluso ed arrabbiato, non ci vuole poi molto per riaccendere le passioni di una tifoseria che aspetta soltanto un segnale per ricompattarsi attorno all’Hellas, che farà pure smoccolare, ma che è un amore che non si tradisce mai.
Invece il Verona è sempre stato malinconico, e pure noioso. A Palermo si è visto nelle sue più tipiche interpretazioni: qualche fuoco d’artificio, poi un ritmo da rotonda sul mare, un errore che spiana la strada al gol avversario, la rincorsa al pari, affannata e più di pancia che di testa, lo scialo delle occasioni per rimetterla in piedi. Arrivederci a tutti.
Stiamo parlando dello stesso Hellas che ne ha buscate tre a Padova, che ha faticato a Livorno e a Carpi, che ha gettato via punti a Salerno e ad Ascoli, che si è fatto del male da solo con il Cosenza. Non andare in Serie A è facilissimo, quando allinei così tanti sbagli.
Resta la “malinconoia”. Magari passerà ai playoff, aspettando di arrivarci.
FONTE: Hellas1903.it
12/04/19 12:55 | News calcio | Autore: Redazione
Gli occhi della Liga su Jure Balkovec. L'Eibar segue con grande interesse il difensore solveno classe 1994 dell'Hellas Verona. Gli osservatori del club spagnolo sono andati a vederlo diverse volte in questa stagione, anche nelle ultime settimane e resta vivo un forte interesse per il mercato estivo.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
IL PUNTO SULLA B Brescia batte Livorno e stacca il Lecce
16/04/2019 24:02
Con la vittoria della capolista Brescia sul campo del Livorno per 0-1 (Romagnoli all’89’), termina la 33^ giornata di B. I lombardi allenati da mister Corini, salgono a quota 60 e staccano di 3 lunghezze il Lecce (secondo a 57, con una gara in più), mentre il Palermo (terzo a 56) è a -4.
I pugliesi sabato 13 aprile hanno letteralmente annientato il Carpi per 4-1 in una gara che si è decisa nella ripresa. E’ stato Venuti a sbloccare il punteggio al 56’, ed il raddoppio è arrivato al 62’ con Mancosu (12^ rete in Campionato). Tris di Falco al 64’, e poker di Tumminello al 73’. L’inutile rete della bandiera modenese, porta la firma di Suagher all’80’. Il Carpi con questo k.o. resta a 25, ultimo col Padova.
Colpaccio del Palermo al Vigorito di Benevento. I siciliani vincono 1-2 (di Nestorovski al 42’ e di Puscas all’81’ le loro reti) e salgono a 56 in 3^ posizione. I campani allenati da Cristian Bucchi, sono quarti a 50 e saranno i prossimi avversari del Verona il giorno di Pasquetta (lunedì 22 aprile, ore 15 al Bentegodi).
Quinto posto (49 punti e una gara in più) per il Pescara di Bepi Pillon. Solo un pari (1-1) dei “delfini” contro il Perugia, all’Adriatico, nell’anticipo di venerdì 12 aprile. A Memushaj al 29’, ha risposto Vido al 70’.
Sotto i biancocelesti, il deludente Hellas (a quota 48) guidato da Fabio Grosso che in questa giornata ha riposato. I gialloblù avevano già detto addio alla Serie A diretta la settimana scorsa, e stavolta devono salutare anche il terzo posto, considerando il distacco (8 punti) dal Palermo e le poche partite (5) che restano da disputare. Il mirino è puntato al 4° posto, ma bisogna stare attenti anche alle spalle. Lo Spezia (che ha battuto l’Ascoli in rimonta per 3-2) è settimo a 46, mentre l’8^ e la 9^ in classifica, ovvero Cittadella (sconfitto a Salerno 4-2) e Perugia sono appaiate a 45. Insomma, anche la qualificazione agli spareggi promozione non è più una certezza. Bisogna ancora guadagnarsela.
In zona tranquillità (a +6 dai playout) troviamo 3 squadre tutte a 39: l’Ascoli, il Cosenza e la Cremonese. Queste ultime due hanno chiuso in pareggio a reti inviolate i loro rispettivi match con Padova e Crotone. La Salernitana è appena sono di loro a 38. Col pareggio conquistato, il Crotone (34 punti) si piazza a una lunghezza sopra la zona a rischio.
Il Venezia (in questo momento ai playout) infatti è a 33 ed è riuscito a vincere lo scontro diretto contro il Foggia per 1-0 (34’ Di Mariano su rigore). I “satanelli” restano a 30 con il Livorno, anch’esso in lotta per un posto nello spareggio per non retrocedere.
Per effetto di questi risultati, ecco la nuova classifica:
Brescia 60, Lecce 57, Palermo 56, Benevento 50, Pescara 49, Verona 48, Spezia 46, Cittadella e Perugia 45, Ascoli, Cosenza e Cremonese 39, Salernitana 38, Crotone 34, Venezia 33, Foggia e Livorno 30, Carpi e Padova 25.
ANDREA FAEDDA
BENEVENTO-PALERMO 1-2 Palermo espugna Vigorito
Verona saluta 3° posto
14/04/2019 22:54
Nella serata di domenica 14 aprile, si è conclusa la gara del Vigorito tra Benevento e Palermo (33^ giornata di B), con la vittoria dei siciliani per 1-2 (42’ Nestorovski (Pal), 81’ Puscas (Pal), 90’ Asencio (Ben) ). Con questi 3 punti i rosanero di Stellone, salgono in 3^ posizione a quota 56, portandosi così a +6 proprio dagli “stregoni” campani (prossimi avversari del Verona, lunedì 22/04 al Bentegodi), che son quarti a quota 50. Appena sotto, c’è il Pescara, 5° a 49 (con una partita in più rispetto alle rivali per la promozione) e poi al 6° gradino, l’Hellas di Grosso a 48 (in questa giornata fermo per il riposo forzato). Con 5 giornate a disposizione e considerando il distacco dal Palermo di ben 8 punti, ormai per gli scaligeri, persino arrivare terzi è un’utopia. L’obiettivo conseguentemente, si sposta sull'amarissimo ma fattibile 4° posto, a soli 2 punti. Attenzione però, con il Cittadella ed il Perugia rispettivamente all’8° e al 9° posto a quota 45 (-3 dal Verona), per i gialloblù persino gli spareggi-promozione iniziano ad essere a rischio.
A.F.
VI RICORDATE LA PRIMA FORMAZIONE? Il caos nella testa di Grosso e D'Amico
14/04/2019 12:11
Solamente Silvestri come unico punto stabile (Verona 4-3-3: Silvestri, Almici, Caracciolo, Marrone, Crescenzi; Henderson, Colombatto, Laribi; Matos, Di Carmine, Ragusa. All. Grosso). Fu questa la prima formazione dell'Hellas che esordì in campionato contro il Padova di Bisoli, fanalino di coda della cadetteria con l'allenatore emiliano esonerato due volte in stagione. Quella gara finì 1-1 dopo una bella punizione di Almici e il gol di Ravanelli. Peggio andò nel ritorno quando la squadra di Grosso fu presa a pallate dai biancoscudati (ormai verso la C) per 3-0 all'Euganeo.
Una formazione che, guardando bene gli interpreti, sembra ad oggi un'altra squadra gialloblù visto che nessuno di questi giocatori è rimasto titolare per un motivo o per l'altro (a parte Silvestri). Almici è sparito dai radar ancor prima che arrivasse l'autunno, Caracciolo è stato "spedito" a Cremona, Marrone (pupillo di Grosso) dopo essere stato schierato come difensore centrale adattato per tutta la stagione (con risultati deludenti) è finito in panchina per due partite di fila e sembra fuori dal progetto. A "completare" la difesa c'è Crescenzi, che non gioca da dicembre.
A centrocampo il regista Colombatto non vede il campo da mesi, mentre Henderson e Laribi passano più tempo in panchina che a correre sul rettangolo verde. Davanti, Ragusa ha finito la sua stagione prima di Natale (rottura crociato), Matos si è rivisto dopo due mesi di stop, mentre D Carmine è sempre in eterna competizione con Pazzini. Il capitano lo batte irrimediabilmente su tutti i fronti, numeri alla mano.
La confusione nella testa di Fabio Grosso sembra regnare sovrana. Il modulo base rimane sempre quello (4-3-3) ma gli interpreti hanno la stessa stabilità di un castello di carte. I continui cambi di giocatori, che vengono messi oltretutto fuori ruolo, hanno portato a questi risultati deludenti. Una squadra costruita (male) dal Ds D'Amico e che non è stata valorizzata da Grosso. Quando è stata progettata la rosa del Verona 2018/2019, Ds e allenatore avevano ben chiaro che tipo di giocatori volevano? Perché, vedendo come è andata finora, sembra esattamente il contrario...
SERIE B Goleada del Lecce, Hellas a -9 da A diretta
13/04/2019 17:09
Goleada del Lecce che batte 4-1 il Carpi e vola in testa alla classifica, agganciando il Brescia a quota 57 punti (che giocherà lunedì sera a Livorno).
La squadra di Liverani ha vinto grazie alle reti di Venuti, Mancosu, Falco e Tumminello. Il Verona ora è in ritardo in classifica di 9 punti dalla Serie A diretta.
IL TERZINO INFORTUNATO Chi l'ha visto? Caso Crescenzi continua
13/04/2019 12:51
Ormai è un caso per Federica Sciarelli. Il mistero Crescenzi è degno della trasmissione "Chi l'ha visto?". Sembrava un infortunio di poco conto ma è da più di quattro mesi che l'ex Pescara è tagliato fuori dal campo.
Sulla vicenda c'è un silenzio surreale. Nessuna spiegazione ufficiale, nessun comunicato medico. Il terzino sta proseguendo con le terapie e gli allenamenti differenziati e non riesce a tornare a completa disposizione per i continui fastidi al piede. L'ultima sua apparizione è del 9 dicembre, proprio contro il Benevento, prossimo avversario dell’Hellas a Pasquetta.
"Crescenzi ha un infortunio particolare, ha preso una botta sul malleolo che gli dà tanto dolore, a breve parlerò con il dottore per cercare una soluzione definitiva al problema, non sta recuperando come pensavamo" disse Grosso in conferenza stampa lo scorso 27 gennaio. Poi è calato di nuovo il silenzio.
Il mistero Crescenzi però continua: non si è ancora allenato in gruppo e non è stata programmata nessuna operazione ad ora. E così Grosso mette il difensore centrale Bianchetti sulla fascia, con la riserva Almici in panchina e Faraoni a centrocampo.
IL CENTROCAMPISTA SCOZZESE Il mistero di Henderson "Braveheart" ignorato
12/04/2019 13:01
Dopo la brutta sconfitta di Palermo, l'Hellas dice virtualmente addio alla Serie A diretta. Grosso ha usato ancora la sua logica mettendo giocatori fuori ruolo: Bianchetti terzino e Faraoni in mezzo al campo. Mentre Henderson è stato accantonato ancora una volta in panchina.
Lo scozzese, preso a parametro zero in estate, è passato da essere titolare inamovibile ad oggetto misterioso, diventando la riserva delle riserve. Grosso continua a mettere giocatori fuori ruolo in mezzo al campo piuttosto che dare continuità al "Braveheart" ex Celtic.
Henderson era tornato per alcune partite e “casualmente” il Verona stava incamerando punti. Ma poi lo scozzese è stato messo di nuovo in panchina. Poteva essere il perno del centrocampo gialloblù: rinunciare ancora lui, per mettere giocatori fuori ruolo sembra l'ennesima follia "tattica" di Fabio Grosso.
CONTROCANTO NON SPARARE SOLO SU GROSSO: ECCO PERCHE'
11/04/2019 11:39
Il giochino è presto servito. Attaccare Grosso e (conseguenza involontaria) sminuire gli errori marchiani di D'Amico e la politica a costo zero di Setti. Mi sovviene un chiosa di Fascetti, che di promozioni se ne intendeva: “La ricetta per vincere? I buoni giocatori”. Semplice. Immediato. Tutta la retorica sulle “palle”, il carattere, le motivazioni lascia il tempo che trova. E per comprare i buoni giocatori servono soldi e idee. E se Setti non investe nella squadra, D'Amico ha mostrato lacune gigantesche come uomo mercato.
Ecco, il cuore della questione sta tutto lì. Intendiamoci, Grosso ci sta mettendo tanto del suo: dai continui cambi di formazione alla sciagurata gestione di Pazzini e Di Carmine, dalla scoperta tardiva di Zaccagni alla sterile melina di passaggi orizzontali, fino a un lavoro atletico che lasciava dubbi già ai tempi di Bari. Potrei continuare. Per inciso: chi scrive criticava aspramente l'arrivo di Grosso ancora nel luglio scorso.
Ma oggi mi tocca difendere il tecnico. Per togliere alibi a Setti. Perché il giochino ha stancato: ieri Pecchia, oggi Grosso. La squadra ha dei limiti tecnici (inteso, in rapporto all'obiettivo della promozione diretta). Mancano caratteristiche fondamentali: il regista (può una squadra di basket giocare senza play?) e i terzini. E' stata costruita male e lo dimostrano due fattori. Il primo: al di là dei cambi di formazione, molti titolari di settembre oggi sono finiti ai margini. Il secondo: se Grosso deve mettere un terzino (Faraoni) mediano e un difensore centrale (Bianchetti) terzino, significa che qualche problema strutturale c'è. Ci sarebbe anche un terzo fattore e torniamo ai cambi di formazione: l'altro giorno parlavo con un grande ex bomber di serie B (non ha mai giocato a Verona) e mi diceva: “Quando cambi tanto e di continuo significa che non credi davvero fino in fondo ai tuoi giocatori”. Potremmo aggiungere il quarto fattore: se Setti ha deciso di confermare Grosso significa che crede nel suo allenatore, ergo non crede che la squadra valga i primi due posti. Magari ci sono altre questioni, ma lì siamo nel campo delle illazioni e a me interessano i fatti.
E i fatti dicono che la rosa è stata costruita senza logica tecnica, priva di “chimica”. Ci sono certo individualità interessanti qua e là e a fine anno – comunque vada – tre o quattro plusvalenze Setti le può fare (Silvestri, Zaccagni, il redivivo Bianchetti e perfino il dimenticato Henderson, che ha sempre il suo mercato). Eccola lì forse la vera logica di mercato. Prima il bilancio, no?
FRANCESCO BARANA
SERIE B NUOVO SPARTIACQUE LA GARA CON IL BENEVENTO
11/04/2019 11:20
Dopo la sosta un nuovo spartiacque per il Verona: la gara di pasquetta alle 15 contro il Benevento. Più che per la serie A diretta, ormai evaporata, il Verona deve vincere per arrivare almeno ai play-off che rischiano di non essere nemmeno raggiunti. E' il primo dei tre scontri diretti che attendono i gialloblù. Dopo le Streghe, bisognerà ancora affrontare Pescara (in trasferta) e Cittadella (anche questa in trasferta). Le altre due gare che mancano saranno con Livorno e Foggia, due pericolanti.
HELLAS DELUDENTE Bianchetti terzino, lo strano vizio di Grosso
10/04/2019 17:21
Non solo l'attacco, anche la difesa si è rivelato un grande problema in questa stagione. Grosso non ha mai trovato l'assetto giusto, cambiando spesso la coppia centrale tra Caracciolo, Marrone (adattato a difensore), Dawidowicz ed Empereur.
Con il ritorno di Bianchetti si erano trovati finalmente degli equilibri. L'ex difensore dell'Empoli aveva dato stabilità al reparto quando, schierato per tre partite di fila come difensore centrale, il Verona non aveva subito gol (al contrario di tutte le altre partite quando puntualmente si incassava almeno una rete a match).
Bianchetti, dopo il terribile infortunio, ha dimostrato di essere il centrale più affidabile in rosa ma Grosso è da un mese che lo mette terzino destro. Se da una parte la società non lo ha aiutato con le scelte in sede di mercato (Crescenzi perennemente infortunato non adeguatamente sostituito perché Grosso vede Faraoni centrocamopista e Almici non adatto a fare il titolare in Serie B per una squadra d'alta classifica), dall'altra parte Grosso sta facendo di tutto per complicarsi la vita da solo.
35 gol subiti in stagione e solamente 41 segnati sul campo (le statistiche riportano 44 per i tre gol "immaginari" di Cosenza). Numeri che possono portare solamente (per un pelo) ai play-off.
COSTOSO E POCO PRODUTTIVO Di Carmine titolare, la condanna dell'Hellas
10/04/2019 11:29
E pensare che qualcun altro (Brescia) ha preso Donnarumma per 1,8 milioni. Tony D'Amico ha invece acquistato (pagandolo solamente a fine anno) il trentenne Di Carmine per 2,5 milioni di euro. 24 gol contro 6 reti: I numeri parlano da soli senza ulteriori spiegazioni.
Di Carmine è stato il vero fallimento del mercato di Setti e D'Amico. Dopo una serie innumerevole di giocatori presi a parametro zero e in prestito secco, o con il riscatto ma solo in caso di promozione in Serie A, per l'ex attaccante del Perugia si è deciso di spendere soldi veri (praticamente solo per lui) dopo le numerose entrate per le cessioni di Fares, Viviani e Valoti.
Ma la punta toscana ha deluso le aspettative: non solo gol segnati col contagocce (perlopiù reti su rigore o ad un metro dalla porta) ma anche prestazioni anonime. Di Carmine aiuta raramente la squadra a salire e tocca pochissimi palloni ad ogni match.
Ma la cosa più grave è che il Verona avrebbe in rosa un attaccante di sicuro affidamento: Giampaolo Pazzini. Nonostante Grosso lo consideri una seconda scelta, il capitano ha segnato 10 gol finora ed è tuttora il capocannoniere della squadra. Di Carmine titolare è stata la condanna dell'Hellas: senza i gol di Pazzini, il Verona farebbe fatica ad entrare anche nei play-off...
CRONACHE PARALLELE BENVENUTI NEL FANTASTICO MONDO DI SETTI
10/04/2019 11:25
Il Verona continua a marce forzate la sua ascesa nell’olimpo del football. A colpi di straordinari media-event che fanno registrare il tutto esaurito sui social, il “revenue manager marketing for nothing and absolutely useless” nel padiglione seicentosessantasei del Vinitaly ha annunciato che la società sarà sempre più vicina al territorio di cui fa parte. Al fine di creare un legame più stretto con i tifosi saranno perciò adottate dal prossimo anno maglie di color marrone ma fluo.
La squadra si allenerà invece all’antistadio il 30 febbraio di ogni anno, allenamento aperto ovviamente a tutti i fantastici supporters dell’Hellas. E a proposito di antistadio: si sta lavorando alacremente per sistemare le due bandierine del calcio d’angolo. Un investimento pesantissimo per la società che meriterà, alla conclusione dei lavori un’apposita inaugurazione con relativo taglio del nastro, ricchi premi e cotillons. “E’ la dimostrazione” ha commentato il presidente Setti attraverso un media event creato dall’abile media office “che questa società vuole crescere sempre di più. Dopo il modello Dortmund abbiamo varato il modello Crotone. E come avete visto i risultati non sono mancati. Ora siamo davanti al nostro modello di riferimento e questo ci riempie di orgoglio. Abbiamo comprato una nuova sede anche se avevamo già detto che ne avevamo comprata una e faremo anche uno stadio lussuoso con il comune per quei nove tifosi che ancora vorranno vedere l’entusiasmante tiki taka del nostro tecnico, il Guardiola degli Abruzzi. Non solo: ho acquistato il Mantova, perchè è meglio fallire con due squadre che con una. Purtroppo su questi argomenti non vengo capito a Verona. Ma non m’importa. Io vado avanti per la mia strada perchè come sapete sono uno che vola alto come un Boeing 737 Max. Di aerei e paracaduti, del resto, me ne intendo”.
“E’ vero” ha aggiunto con grande soddisfazione l’allenatore Fabio Grosso “e se ci pensate bene siamo stati per larghi tratti di questo campionato anche la migliore delle retrocesse, peccato che adesso il Benevento ci abbia superato, ma noi lavoriamo per migliorare sempre di più”. “E questo” ha concluso il ds D’Amico “anche se Televicenza ha sempre remato contro inventando fake news a raffica. Tipo che noi eravamo una squadra che poteva andare in serie A direttamente. Un’assurdità che non si può sentire, visto l’impegno che ci ho messo affinchè questo non succedesse. Dite a Vighini, o come cazzo si chiama, che noi lotteremo contro tutto o tutti e non ci fa paura nessuno. Ora che non si metta a dire che siamo da play-off perchè anche questa è una balla clamorosa e lo dimostreremo con i fatti”.
GIANLUCA VIGHINI
FONTE: TGGialloBlu.it
LA SALVEZZA DELLE WOMEN
Con la vittoria nel derby contro il Chievo per 1-0 le gialloblù hanno raggiunto l'aritmetica salvezza e giocheranno la Serie A Femminile 2019/20!
Chievo Valpo: Gritti; Da. Mascanzoni, Zanoletti, Faccioli, Ledri (dal 38' st Micheli), Sardu, Fuselli, Riboldi (dal 33' st Motta), Boni, Tarenzi, Pirone.
A disp.: Sargenti, Salamon, Varriale, Tardini.
All.: Bonazzoli.
Hellas Verona: Forcinella; Molin, Perin, Bardin, Wagner, Rus, Dupuy (dal 26' st Baldi), Meneghini, Pasini (dal 47' st Ondrusova), Nichele, Ambrosi.
A disp.: Fenzi, Veritti, Goula, Giubilato, Manno.
All.: Di Filippo.
Arbitro: Sig. Niccolò Turrini (Sez. AIA Firenze).
Assistenti: Sigg. Lorenzo Concari (Sez. AIA Parma), Davide Fedele (Sez. AIA Lecce).
NOTE. Ammonite: Perin, Zanoletti, Sardu, Faccioli. Espulsa: al 42' st Riboldi dalla panchina.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
13/APRILE/2019 - 17:25
Peschiera - E' proseguita nel pomeriggio allo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera del Garda la preparazione dei gialloblù. La squadra, dopo il riscaldamento, ha svolto lavoro di forza in palestra e trasformazione sul campo.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
12/APRILE/2019 - 18:00
Verona - Proseguono gli allenamenti dei gialloblù presso lo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera del Garda. La squadra si è riunita nel pomeriggio e ha iniziato, dopo il riscaldamento, con alcuni torelli; il lavoro è continuato poi con dei circuiti di tecnica e si è infine concluso con una partitella a campo ridotto.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
11/APRILE/2019 - 20:30
Peschiera - E' ripresa nel pomeriggio allo Sporting Center 'Paradiso' di Peschiera del Garda la preparazione dei gialloblù. La squadra, dopo il riscaldamento, ha svolto lavoro aerobico, torelli, esercitazioni sui possessi palla e partitella finale.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Stefano PIOLI si dimette da tecnico della FIORENTINA 'Hano messo in discussione le mie doti umane'
FORMULA 1: Anche in Cina, nel 1000esimo GP della storia, le Frecce d'Argento dominano con HAMILTON e BOTTAS, terzo posto per la FERRARI di VETTEL davanti al compagno di scuderia LECLERC ma dopo tre doppiette consecutive MERCEDES serve un netto cambio di marcia da parte del Cavallino Rampante... 09 aprile 2019 - 16:12 Ex Verona, Pioli si dimette: “Sono stato messo in discussione come uomo”
Il tecnico, in gialloblù da giocatore, lascia la panchina della Fiorentina
di Redazione Hellas1903
Svolta alla Fiorentina, con Stefano Pioli che si dimette, lasciando la guida tecnica della squadra viola.
Pioli, per due anni al Verona da giocatore, tra il 1987 e il 1989, ha rilasciato una dichiarazione in merito all’ANSA: “Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, ho sempre garantito nel mio lavoro professionalità, rispetto e massimo impegno: a malincuore oggi mi vedo costretto a dover lasciare, dimettendomi, poichè sono state messe in discussione le mie capacità professionali e soprattutto umane”
FONTE: Hellas1903.it
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8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
Prossima partita
Lunedì 1 Aprile ore 15:00 (Sky Sport/DAZN)
VS
Serie A 30ª Giornata
Classifica
Serie A 2023-2024
Inter
76
Milan
62
Juventus
59
Bologna
54
Roma
51
Atalanta
47*
Napoli
45
Fiorentina
43*
Lazio
43
Monza
42
Torino
41
Genoa
34
Lecce
28
Udinese
27
Hellas Verona
26
Cagliari
26
Empoli
25
Frosinone
24
Sassuolo
23
Salernitana
14
* Atalanta e Fiorentina una partita in meno
Ultima partita
Domenica 17 Marzo ore 15:00 (DAZN)
1-3
Serie A 29ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.