PALERMO 1-0 HELLAS VERONA: In una partita da dentro o fuori, i gialloblù sono pericolosi solo dopo più di un'ora e trovano il primo tiro in porta a tre minuti dal 90esimo; troppo poco e troppo tardi per sperare in qualcosa di meglio di una meritata sconfitta a seguito di un match timido e spaurito da parte della squadra di GROSSO...
RECAP
Mister STELLONE ritrova RAJKOVIC e BELLUSCI al centro della difesa del 4-3-1-2 che vede TRAJKOVSKI tra le linee qualche metro dietro la coppia d'attacco formata da NESTOROVSKI e MOREO.
Consueto 4-3-3 per GROSSO che però mantiene i 10/11esimi della rosa che ha pareggiato col BRESCIA e cambia solo al centro dell'attacco dove DI CARMINE da il cambio a capitan PAZZINI.
Poco più di 100 i tifosi scaligeri presenti in trasferta al Barbera dove, come in tutti gli stadi di Serie A e Serie B, viene osservato un minuto di raccoglimento per commemorare le vittime del terremoto dell'Aquila nel decimo anniversario dell’accaduto e tutte le vittime delle catastrofi che hanno colpito la penisola.
Si parte agli ordini del signor Antonio Giua della sezione AIA di Olbia.
DUBBIO SU DI CARMINE IN APERTURA...
Pronti via e FARAONI imbuca per DI CARMINE che si presenta a tu per tu con BRIGNOLI prima di andare giù alla (lieve) trattenuta di BELLUSCI: Vibrate le proteste di Samuel e quelle di GROSSO dalla panchina ma il signor Giua è irremovibile e l'attaccante scaligero non fa nulla per rimanere in piedi...
...POI SOLO PALERMO
Il VERONA sembra inizialmente più intraprendente ma dal 12°, col tentativo di JAJALO dai 25 metri finito a lato, sono i padroni di casa a prendere decisamente in mano la gara.
Due minuti dopo FARAONI è in ritardo su NESTOROVSKI che gli soffia il pallone e va alla conclusione debole dal limite: SILVESTRI blocca agevolmente in tuffo.
Al 23° dalla sinistra rimessa veloce di JAJALO che pesca NESTOROVSKI in area sul primo palo: Il centrocampista in mezzo a tre gialloblù riesce a concludere pericolosamente a pochi centimetri dal legno!
Bella imbucata di MOREO per TRAJKOVSKI al 26°: Provvidenziale l'uscita di SILVESTRI sui piedi dell'avversario...
Un minuto prima della mezz'ora siluro di TRAJKOVSKI dai 25 metri in posizione decentrata a sinistra, SILVESTRI è forse ingannato dal terreno viscido e bagnato del Barbera, respinge ma non trattiene ed EMPEREUR anticipa MOREO in area...
Il VERONA soffre, mister GROSSO richiama gli esterni ad abbassarsi su una sorta di 4-5-1 per proteggersi dalle continue folate avversarie.
Il primo tempo si chiude dopo il doppio tentativo in un minuto di JAJALO che al 40° e al 41° alza troppo la mira.
ROSANERO AVANTI AD INIZIO RIPRESA
Il VERONA perde palla in uscita, ne approfitta MURAWSKI che spara alto dai 30 metri... Ma i rosanero pressano alto e riprendono subito palla, lancio dalle retrovie a cercare MOREO sulla mancina, l'attaccante vola via in velocità al macchinoso DAWIDOWICZ e mette sul secondo palo dove EMPEREUR perde completamente NESTOROVSKI che gli lascia un metro e mezzo e deposità in tutta libertà nel sacco! Erroraccio ancora una volta fatale nella linea difensiva scaligera e il 46° ancora non è scoccato.
Al 52° altra discesa pericolosa sul corridoio di destra di SZYMINSKI, palla in mezzo per NESTOROVSKI ancora una volta perso da EMPEREUR e libero di incornare: Fortunatamente la palla vola sopra la traversa!
Sette minuti dopo ALEESAMI con un cross dalla mancina per la voleé di MOREO: Palla nella curva che ospita il centinaio di tifosi scaligeri.
Al 62° NESTOROVSKI s'accentra da destra la mette sul secondo palo dove il liberissimo HAAS non trova il piede giusto e si fa respingere la conclusione sottomisura da SILVESTRI in corner...
DI GAUDIO SI DIVORA IL PARI
Improvviso segno di vita anche da parte dell'HELLAS con un rimpallo favorevole per DI GAUDIO che in qualche modo salta tre avversari ma, da posizione leggermente decentrata a destra, spara incredibilmente alto una ghiottissima occasione!
Sul ribaltamento di fronte il VERONA corre l'ennesimo pericolo: ALEESAMI dalla fascia sinistra la mette in area dove MOREO si tuffa e con una girata di testa costringe ancora una volta SILVESTRI a smanacciare sul fondo...
Poco dopo entra PAZZINI per DI CARMINE e salta col gomito largo, per il signor Giua il fallo è da ammonizione, a GROSSO saltano i nervi e protesta (in maniera pacata a dire il vero) col quarto uomo, fattostà che il direttore di gara la prende male e lo caccia.
Al 70° tentativo alto di TRAJKOVSKI e sette minuti più tardi triplo tentativo del PALERMO che bersaglia SILVESTRI ancora con NESTOROVSKI e dopo il muro gialloblù su MOREO ancora la conclusione di HAAS che finisce sul fondo!
FINALE GIALLOBLÙ, PALO DI NESTOROVSKI
Dall'81° i gialloblù provano a riacciuffare la gara prima con PAZZINI che da destra, in area, è pressato da un avversario e non trova la porta, poi all'86° è il neoentrato MATOS ad avere una grande occasione a seguito di un'improvvisa penetrazione in area ma BRIGNOLI respinge a due mani... La palla finisce nel cuore dell'area dove LEE tira a colpo sicuro incocciando sul piede destro del Pazzo che non riesce a togliersi in tempo dalla traiettoria.
Al 90° BELLUSCI riceve la seconda meritata ammonizione dopo una plateale manata alla testa di PAZZINI ma tra le proteste e la pantomima ci mette una quarantina di secondi ad abbandonare il terreno di gioco...
Il signor Giua concede ben 6 minuti di recupero ma i padroni di casa hanno buon gioco nell'interrompere il flusso del gioco continuamente e comunque chiudono legittimando il vantaggio con una clamorosa occasione ad un passo dalla porta ciccata da PUSCAS e l'altrattanto incredibile palo di NESTOROVSKI pescato solo soletto in area da un calcio di punizione battuto dai compagni.
Il PALERMO vola a -1 dal LECCE e dalla promozione diretta, per il VERONA rimane solo la lotteria playoff.
IMPRESSIONI
In una partita da vincere ad ogni costo il VERONA trova il primo tiro in porta solo al minuto 86 e, dopo i primi 10 minuti incoraggianti, lascia campo aperto ai padroni di casa: Troppo poco per poter recriminare sull'episodio dubbio in apertura di gara dove BELLUSCI trattiene leggermente DI CARMINE che però non fa niente per rimanere in piedi e sembra cadere con troppa accondiscendenza per portare il signor Giua dalla sua...
In occasioni come quelle un attaccante che cerca il gol deve resistere qualche attimo in più per poter sperare nel benevolo occhio di un arbitro.
Da lì in poi in campo si vedono solo i padroni di casa mentre i gialloblù hanno un'altra buona occasione solo al 65° con DI GAUDIO che si conferma deludentissimo e sciupa tutto da buona posizione.
Vittoria meritata per i rosanero che sicuramente cercano il vantaggio molto di più e legittimamente mettono nel mirino il secondo posto mentre il timido e balbettante VERONA non rimane che cercare un buco nella porta di servizio ma nei playoff servirà tutt'altro atteggiamento, voglia e ritmo per aver ragione su avversari quasi sempre (anche) più motivati dei nostri.
Discutibili ancora una volta le scelte di GROSSO che vede troppo tardi le giornate negative di FARAONI e DI CARMINE e li lascia in campo troppo a lungo, rimane poi un mistero come, in una gara da vincere, non si provi una volta tanto a posizionare LARIBI trequartista dietro al Pazzo e a Samuel apparso ancora una volta troppo solo ma ormai c'è da farsene una ragione: Questo è il gioco (?!?) di GROSSO e questo è l'HELLAS... Troppo poco e troppo tardi per sperare in qualcosa di più.
VOTI
SILVESTRI Fa il suo in più occasioni, nulla può sull'ennesimo pastrocchio difensivo che decide la gara: 6
BIANCHETTI Dal suo lato si balla parecchio con le incursioni di ALEESAMI e degli avanti rosanero, difende poco e si propone nulla ma del resto mica è un terzino... E allora perchè gioca lì? È una storia lunga e contorta... Dal suo lato arriva l'assist per il gol del PALERMO: 5
DAWIDOWICZ 'Copre' lui sul cross di MOREO per il gol facile facile di NESTOROVSKI del resto la velocità non è mai stata tra le doti di Pawel, al centro una gara sufficiente... Semplicemente non tocca a lui fare il terzino ma forse ad un terzino di ruolo come FARAONI (o ALMICI che langue in panca da tempo): 5,5
EMPEREUR Si perde due/tre volte NESTOROVSKI che in una di queste occasioni segna il gol-partita: 4,5
BALKOVEC Lo sloveno conferma il suo periodo positivo, nessun acuto ieri ma dal suo lato il PALERMO fa poco o nulla, 6
FARAONI Giornata no al Barbera, mai propositivo è distratto sul passaggio dei compagni in un paio di occasioni ed il PALERMO riparte... Della sua gara di ieri rimane solo la bella imbucata per DI CARMINE in apertura di gara: 5 (gli da il cambio HENDERSON al 55°: Entra in corsa e fa vedere il carattere oltre ad una buona intuizione per PAZZINI, 6)
GUSTAFSON Non si vede mai se non quando commette fallo o nei due che subisce in mezzo al campo: 4,5
ZACCAGNI Anche per lui giornata sicula da dimenticare: L'unico che in questo VERONA crea superiorità con le sue accelerate non si vede mai se non in un paio di occasioni in cui gli avversari lo stendono, 5
LEE Il solito Seung-Woo tutto fumo e niente arrosto e al Barbera non fa vedere nemmeno il fumo... 4,5
DI CARMINE Un fantasma in campo e sull'episodio al primo minuto si lascia cadere con troppa facilità... 4 (gli da il cambio PAZZINI al 68° fa poco di più di DI CARMINE ma lo fa e forse dimostra ancora una volta all'allenatore perchè il titolare deve essere lui se proprio si deve giocare con una sola punta, 6)
DI GAUDIO Forse sente troppo la gara nella 'sua' Palermo, fattostà che non emerge mai e quando la fortuna gli da una possibilità grandiosa al 65° la spreca ignobilmente: 4 (gli da il cambio MATOS al 78° e per poco non fa pari: Ryder torna presto che qui la valle va a fuoco! 7)
GROSSO Al Barbera se la prende in più occasioni con Giua fino a che il direttore di gara lo caccia, inutile aggrapparsi al rigore non dato e alla gestione dei cartellini da parte della terna: Il suo lavoro sarebbe di condurre la Ferrari che SETTI gli ha consegnato? Se è così sembra che questa Ferrari non abbia mai abbandonato la prima marcia... Solito gioco lento e prevedibile ma purtroppo non è una novità: 4
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister STELLONE tecnico del PALERMO «Da parte nostra è stato un match superlativo sotto tutti i punti di vista. Il successo ottenuto contro una grande squadra come il Verona è meritatissimo. Peccato solo di non averla chiusa. Questi 3 punti vogliono dire tanto sia per il morale che per la classifica. Ogni reparto ha fatto benissimo e sono contento anche per il pubblico. Sinceramente però, stasera mi aspettavo più spettatori. Ormai mancano poche gare da qui al termine ed il nostro compito è continuare così fino al termine. Sono molto fiducioso per tagliare il traguardo della promozione diretta. L'espulsione di Bellusci? In 10 contro 11 siamo rimasti ancora più uniti e successivamente abbiamo addirittura sfiorato il 2-0» TGGialloBlu.it
Mister GROSSO «Più Palermo? Abbiamo fatto un buon inizio di gara, eravamo in partita e abbiamo creato delle occasioni, poi però abbiamo lasciato al Palermo il pallino del gioco, e noi non siamo una squadra che può fare questo perché siamo poco smaliziati per leggere le partite come abbiamo fatto nella seconda parte del primo tempo. Nella ripresa abbiamo commesso una grande ingenuità che concessa a una squadra esperta e forte come era oggi il nostro avversario abbiamo pagato subito. Rimane il rammarico di aver creato delle occasioni per ottenere un risultato diverso, ma che non siamo riusciti a concretizzare. Ingenuità? Sì, perché dopo due minuti abbiamo preso gol da una rimessa dal fondo nostra e dovevamo fare meglio. Ci siamo fatti trovare aperti come non dovevamo, abbiamo giocato nel lato dove eravamo meno e con due passaggi sono entrati dentro facendo gol a porta vuota. Un gol che non avremmo dovuto concedere. Potevamo pareggiare con Di Gaudio, sapevamo che potevamo deciderla nel finale di gara ma ci rimane l'amaro in bocca. La promozione diretta? Era una gara tra le due squadre più vicine a rincorrere la coppia di testa, chi otteneva i 3 punti si sarebbe avvicinato di più ed è toccato al Palermo. Non ci doveva venire l'entusiasmo se fosse venuto un risultato positivo e non ci dobbiamo deprimere per questo risultato negativo: dobbiamo continuare a giocare. I playoff? Non abbiamo mai lavorato in funzione di questo, ma con la testa di essere tra le tre squadre che andranno in Serie A perché abbiamo le qualità per poterlo fare, oggi non abbiamo colto l'opportunità e mi auguro che gli errori fatti oggi non li ripeteremo più. La mia espulsione? Ero un po' arrabbiato perché in campo ho visto una gestione un po' particolare: forse sono entrato un po' troppo in campo. Ma ora non ha senso parlare di questi episodi: siamo usciti sconfitti, le occasioni per non farlo le abbiamo avute e dobbiamo guardare avanti. Sarà complicato recuperare terreno sulle tre squadre davanti, ma sono convinto che le qualità per fare bene le abbiamo» HellasVerona.it
NESTOROVSKI a Dazn a fine gara «Ringrazio tutte le persone venute oggi perché credono in noi. L’importante di oggi è la vittoria. Oggi siamo usciti a testa alta. Per 80 minuti abbiamo dominato contro il Verona. Questa vittoria è netta. Giochiamo ogni partita con questa grinta. Oggi abbiamo avuto molte occasioni, dovevamo chiuderla prima, ma l’importante è aver vinto. Andiamo a Benevento per vincere. Speriamo di andare in Serie A direttamente» Hellas1903.it
Matteo BIANCHETTI «L'andamento della gara? È stata una partita difficile perché loro attaccavano forte dalla mia parte, però noi abbiamo fatto il massimo per contenere. Purtroppo è stata una gara complicata in cui non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato. C'era tanta cattiveria agonistica, sicuramente potevamo fare qualcosa in più e alcune occasioni nel secondo tempo le abbiamo avute, ma siamo stati poco precisi. I primi 45'? Nel primo tempo siamo partiti forte e abbiamo avuto un'occasione che, se l'arbitro avesse avuto più coraggio, avrebbe potuto cambiare la partita, ma purtroppo ha preso un'altra decisione. Noi poi ci siamo fatti mettere sotto pressione da loro, anche se avremmo dovuto gestire meglio la palla in possesso sul loro primo pressing, ma saranno tutte cose che prenderemo come insegnamento. Primi due posti più lontani? Dopo questa sera è più dura la promozione diretta, ma ci sono ancora scontri diretti per cui noi ci proveremo fino alla fine: se non sarà così ci prepareremo al massimo per i playoff. Cosa lascia questa sconfitta? Dobbiamo resettare e lavorare per il forcing finale, torniamo a casa con l'amarezza di non aver ottenuto punti in uno scontro diretto ma abbiamo la consapevolezza di potercela giocare con tutti» HellasVerona.it
08 aprile 2019 Palermo Verona, decide la rete di Nestorovski: vincono i rosanero 1-0
Il big match del Barbera se lo aggiudica il Palermo con la rete di Nestorovski. I rosanero rimangono in dieci per il recupero a causa dell'espulsione di Bellusci, ma il Verona non riesce ad approfittarne
ESPULSI: Bellusci per doppia ammonizione.
FONTE: Sport.Sky.it
RASSEGNA GdS - "Scorpione Nestorovski. Il Palermo punge l'Hellas"
09.04.2019 09:00 di Anna Vuerich
Fonte: Gazzetta dello Sport
Le statistiche parlavano chiaro: Palermo-Verona sarebbe stata vinta dai rosanero. E così è stato. L'1-0 al Barbera con il gol di Nestorovski mantiene il Palermo in corsa per la promozione diretta in A, mentre sfuma quasi del tutto le speranze del Verona. "D'altronde", commenta il numero odierno della Gazzetta dello Sport, "quando una squadra ambiziosa resta quattro giornate senza vittorie (3 pareggi prima di questa sconfitta) in questa fase del campionato, non può che perdere il treno".
La Gazzetta descrive poi l'andamento della gara nei particolari: il Palermo ha guidato, il Verona si è rianimato solo nei minuti di recupero ("quando la squadra monocorde ha dimostrato di avere un cuore") e l'importanza della partita meritava più pubblico al Barbera.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Alberto Giambruno
08/04/19 23:09 Hellas Verona, le pagelle di CM: Di Gaudio manca il pari
Palermo-Verona 1-0, l’Hellas subisce un pesante stop al Barbera, e per la A si fa dura
lunedì 8 Aprile 2019 - Ore 23:05 - Autore: Giulio Pavan
Al Renzo Barbera arriva una pesante sconfitta per il Verona nella corsa alla serie A. I gialloblu già nella prima frazione mostrano di non essere in una serata particolarmente positiva e Traijkovski sfiora in più occasione la rete del vantaggio. Il dominio rosanero trova concretezza all’inizio della ripresa, al 47′ infatti Nestorovski approfitta di un cross al bacio di Moreo e realizza un facile tap-in. L’Hellas fatica a trovare una reazione e il Palermo al 63′ va vicino al raddoppio con Hass, ma Silvestri è bravo a chiudere la porta. Tre minuti dopo Di Gaudio, dopo una gran serpentina sciupa l’occasione del pareggio calciando in curva. Le occasioni fioccano da una parte e dall’altra, il Palermo tra il 77′ e il 78′ prima Traijkovski e poi Hass sprecano l’incredibile. Il finale è incandescente: all’87’ il Palermo rimane in dieci per l’espulsione di Bellusci, ma questo non impedisce ai rosanero di continuare a spingere e al 97′ Nestorovski colpisce un palo. La partita termina dopo 7 minuti di recupero e il Palermo porta a casa l’intera posta in palio, per il Verona la corsa alla serie A si fa dura.
FONTE: RadioBruno.it
Serie B, Palermo batte Verona 1-0 e si avvicina al secondo posto
Al Palermo basta una zampata di Nestorovski per battere l’Hellas Verona 1-0 nel big match della 32^ giornata del campionato di Serie B.
Con questo risultato il Palermo sale a 53 punti, ovvero a -4 dal Brescia capolista ma soprattutto meno uno dal Lecce secondo, con una gara in meno dei salentini. Il Verona resta a -6 dai salentini ma con lo stesso numero di partite e quindi vede invece complicarsi la volata per la promozione diretta.
FONTE: TrivenetoGoal.it
PALERMO
08 aprile 2019 - 23:42 Palermo-Hellas Verona 1-0: testa, cuore e Nestorovski! I rosa salgono sul treno per la A
Prestazione sagace, gagliarda e di notevole spessore complessivo al cospetto di un grande avversario: Il Palermo supera il Verona disputando un gran secondo tempo aperto dal gol vittoria di Nestorovski. Finale vibrante e ricco di emozioni…
di Leandro Ficarra
Un bivio focale in un momento topico della stagione. Il Palermo non ha indugiato, facendo suo lo scontro diretto contro l’Hellas Verona ed imboccando la via maestra, direzione Serie A.
Un successo per certi versi sofferto, al cospetto di un avversario di assoluto valore in relazione agli standard della categoria, inconfutabilmente meritato. Ben al di là di quanto non dica il punteggio.
Dopo un primo tempo all’insegna di un sostanziale equilibrio, con la compagine scaligera che si è fatta preferire per armonia e coralità di manovra nei primi venti minuti, il Palermo ha esponenzialmente elevato intensità e qualità della sua performance in una ripresa di notevole spessore, in cui ha palesemente dominato scena e formazione ospite. Una prestazione solida, gagliarda, volitiva, caratterizzata da applicazione, fisicità e vis agonistica, imperlata da sprazzi di ottimo calcio dipanatisi in un vertiginoso crescendo innescato dal gol di Nestorovski.
La zampata, rapace e ferale, del bomber macedone ha stappato la seconda frazione di gioco, sgravando i rosa dalla zavorra della tensione, alimentando circuiti e fluidità dei giorni migliori in sede di costruzione della manovra. Davvero rimarchevole la levatura della ripresa giocata dagli uomini di Stellone, sempre alti, corti, compatti, pronti ad accorciare in avanti con sincronia ed aggressività, capaci di conferire verticalità, ampiezza e profondità allo sviluppo del proprio gioco. Numerose le occasioni create per mettere in ghiaccio il risultato, puntualmente sprecate per vizi di misura e tendenza a qualche ricamo di troppo. Superficialità e poca risolutezza in sede di rifinitura e finalizzazione che il Palermo ha rischiato di pagare care. Patendo fino all’ultimo istante del recupero concesso dal direttore di gara, quando Lee ha calciato largo l’ultimo pallone della partita. Il match ha costantemente fornito spunti di interesse, di matrice tattica piuttosto che agonistica, anche nel corso di frangenti non particolarmente vibranti sotto il profilo delle emozioni.
Stellone ha optato per una sorta di 4-3-1-2 elastico, talvolta leggibile in 4-3-3 con Trajkovski sempre molto largo a sinistra, piuttosto che in un 4-2-3-1 con Haas nel ruolo di terzo guastatore tra le linee e Moreo e Nestorovski a scambiarsi nei panni di prima punta. La scelta di Szyminski, esterno basso a destra, era di chiara matrice conservativa in funzione della pericolosità di Di Gaudio e soci sul binario di riferimento.
L’Hellas Verona ha impattato con grande autorevolezza e personalità il match, disegnando il campo sulle tracce del 4-1-4-1 coniato da Grosso. Dawidowicz pilastro e regista difensivo, Gustafson schermo e polo distributore della manovra davanti la retroguardia, Faraoni e Di Gaudio frecce sulle corsie a supporto di un Samuel Di Carmine unico attaccante di ruolo. Tecnica e rapidità di Lee in mezzo al campo costituivano ulteriori elementi di pericolosità per il dispositivo tattico di Stellone.
Pur subendo in avvio un po’ troppo palleggio e iniziativa da parte degli scaligeri, il Palermo era diligente, cattivo e applicato in fase di non possesso. La squadra rosanero non concedeva spazi né conclusioni degne di nota agli ospiti e cresceva, gradualmente, col trascorrere dei minuti. Quando è salito in cattedra Mato Jajalo in zona nevralgica, l’inerzia del match è progressivamente mutata. I padroni di casa, trascinati dal nazionale bosniaco, anima e bussola della compagine di Stellone, hanno alzato baricentro e livello del proprio calcio già nella seconda metà del primo tempo. Gladiatorio, sagace, a tratti dominante in entrambe le fasi di gioco, l’ex Colonia scherma, pressa e sporca le giocate avversarie con veemenza ed efficacia, dettando al contempo tempi e tracce della manovra con personalità e senso geometrico. Un paio di conclusioni da fuori firmate Jajalo e Trajkovski, un acuto, pronto ma impreciso, di Nestorovski. Tante buone combinazioni sulla catena mancina vanificate dalla scarsa precisione di Aleesami al momento di eseguire il cross. Lo straordinario lavoro sporco e di sponda di un instancabile Moreo non veniva capitalizzato a dovere da un Trajkovski generoso ma con la luna storta. Sull’onda lunga dell’ultimo scorcio dei primi quarantacinque minuti, il Palermo sbucava ancor più elettrico e convinto dei propri mezzi dal tunnel degli spogliatoi. Quando questa squadra riesce a restare compatta e pressare alta, elevando ritmo e fluidità nella circolazione della sfera, dipanando la manovra in verticale, attaccando senza palla spazi e profondità, dà la netta sensazione di poter travolgere qualsiasi avversario in questa categoria. Peccato che vengano meno, troppe volte, lucidità, precisione e cinismo utili a chiudere trame ficcanti e molto ben congegnate.
Anche contro il Verona, in relazione a volume e qualità di gioco sciorinato nella ripresa, il Palermo ha davvero concretizzato il minimo sindacale, tenendo, suo malgrado, in vita un avversario che ha saputo crearsi un paio di occasioni importanti per acciuffare il pari. Brignoli è stato prima graziato da Di Gaudio, stremato da uno slalom speciale tra le maglie rosanero, quindi si è opposto da par suo al sinistro ravvicinato di Matos. Due fiochi lampi scaligeri, in mezzo al dominio netto dei padroni di casa nella seconda frazione di gioco. Da Jajalo a Moreo, da Aleesami a Nestorovski, passando per Haas e Murawski. Tutti protagonisti di un ottimo secondo tempo della squadra siciliana, macchiato soltanto dal doppio giallo comminato a Bellusci. L’ex Leeds ha pagato con l’espulsione le asprezze reciproche con Pazzini. Anche Puscas, Pirrello e Fiordilino, gettati nella mischia nel concitato finale, hanno risposto presenti, fornendo un contributo prezioso in un frangente in cui stanchezza e tensione potevano giocare brutti scherzi. Dalla ghiotta occasione sprecata dal binomio Fiordilino-Puscas al palo di Nestorovski, fino all’ultimo tentativo di Lee di riequilibrare le sorti del match. Un finale ricco di emozioni e finalmente foriero di gioia per Stellone, i suoi ragazzi ed il pubblico di fede rosanero presente al “Barbera”. I tre punti conquistati a spese di una diretta concorrente nella corsa promozione hanno un valore inestimabile sia sul piano numerico che psicologico. Il Palermo si porta ad un’incollatura dal Lecce con una gara in più da giocare rispetto ai salentini da qui al termine della regular season. Consacrando un non trascurabile vantaggio negli scontri diretti sia con la compagine di Liverani che con la formazione di Fabio Grosso.
La risposta, sul piano nervoso e caratteriale, della squadra dopo la beffarda sconfitta di Pescara è stata più che convincente. Contro una contendente del lignaggio dell’Hellas Verona serviva una prova maiuscola sotto tutti i punti di vista per riuscire a fare bottino pieno. Il Palermo non ha tradito le attese, sfoderando una prestazione di ottimo livello complessivo. Gara interpretata alla perfezione sotto il profilo strategico, agonistico e mentale, con larghi tratti di significativa levatura anche sul piano tecnico e della qualità del gioco espresso. Senatori sugli scudi con Jajalo e Nestorovski, leader tecnici e carismatici, insieme a Bellusci e Rajkovic, di questa squadra. Lodevoli le performance dei cosiddetti gregari di lusso, Haas e Murawski, apparsi in crescita Szyminski ed Aleesami. Un capitolo a parte merita Moreo che definire gregario, in virtù della sua interpretazione totalizzante e moderna del ruolo, ci sembra riduttivo. Non avrà doti tecniche sublimi o un incedere particolarmente aggraziato, ma la boa milanese si conferma sempre più un fattore nel roster offensivo rosanero. Fisicità e abilità nel gioco aereo, perizia e intelligenza in sede di copertura e gestione della sfera, predisposizione alla sponda, peso specifico in the box, duttilità ed abnegazione in fase di non possesso. Non è un bomber ma può far le fortune del suo partner di attacco, Nestorovski docet. L’ex Venezia, con il macedone e Puscas, costituisce un trio di attaccanti di ottima caratura per la categoria. Senza dimenticare Trajkovski e Falletti, trequartisti o attaccanti esterni, comunque giocatori marcatamente offensivi. In rapporto a doti tecniche e complementarità, il reparto avanzato di Stellone ha tutte le carte in regola per aumentare indice di pericolosità e prolificità sotto porta. Sullo slancio di questa convincente e meritata vittoria, l’auspicio è che il Palermo trovi finalmente quella continuità di rendimento e risultati parzialmente smarrita nel girone di ritorno. La squadra vista contro l’Hellas Verona ha tutte le credenziali per prevalere sulle contendenti in questo appassionante rush finale che decreterà le due formazioni meritevoli della promozione diretta.
FONTE: MediaGol.it
Scritto da Salvatore Peri
il 08 Aprile 2019 - 20:24 5.115
CALCIO - SERIE B Palermo, sono tre punti d'oro
Col Verona decide Nestorovski
I rosa battono gli scaligeri nello scontro diretto e si portano a -1 dal Lecce secondo.
PALERMO - Una vittoria con le buone o con le cattive. Stellone aveva chiesto questo al suo Palermo ed i suoi ragazzi lo hanno accontentato con un netto 1-0 contro l’Hellas Verona di Fabio Grosso che si giocava la sue ultime chance di promozione diretta al ‘Barbera’. Lo scontro diretto contro gli scaligeri se lo aggiudicano i rosanero che grazie ad un gol proprio bomber Nestorovski volano a quota 53 punti e avvicinano il Lecce secondo in classifica che ieri aveva perso il suo match contro la Cremonese. Per i rosanero una boccata d’ossigeno in vista della chiusura del trittico di gare terribili che si chiude con la trasferta di Benevento, altro scontro diretto di questo campionato.
PRIMO TEMPO SENZA RETI L’Hellas parte bene e dopo pochi minuti conquista due corner che mettono in difficoltà la retroguardia rosanero che in qualche modo comunque riesce a salvarsi. La replica dei padroni di casa non si fa attendere e gli uomini di Stellone iniziano a mettere la testa fuori con alcune conclusioni da fuori che non trovano lo specchio della porta di Silvestri. Ci provano in sequenza Nestorovski, Trajkovski e Jajalo ma ai rosanero manca la dovuta precisione per portarsi in vantaggio. La prima frazione si chiude dunque a reti bianche con un predominio maggiore del campo da parte dei padroni di casa che però non trovano la via del gol con un Hellas Verona che punta a coprirsi e partire in contropiede.
SUBITO NESTOGOL Nemmeno il tempo di riprendere le misure al terreno di gioco ed il Palermo sblocca il match. Palla profonda per Moreo che di prima intenzione mette in mezzo per l’accorrente Nestorovski che deve praticamente solo appoggiare in porta a Silvestri battuto. Undicesimo gol in stagione per il macedone che avvicina nella classifica di tutti i tempi Cavani ad un solo gol di distanza. La rete ha l’effetto di rivitalizzare i diecimila accorsi al ‘Barbera’ e anche la squadra ne trae i dovuti benefici con una maggiore proposizione offensiva e con Haas e Moreo sfiorano da vicinissimo il gol del raddoppio con Silvestri che si deve esaltare mettendo entrambe le conclusioni in corner. Grosso inserisce Pazzini per Di Carmine e poco dopo lo stesso allenatore viene allontanato dal campo per proteste in merito ad un cartellino giallo al suo attaccante. Il rosso nel finale a Bellusci complica il piano di Stellone di chiudere in scioltezza il match con l’Hellas che si riversa nell’area rosanero e per sfiora solo la rete del pari. Dopo 6’ di recupero e sofferenza il Palermo può festeggiare.
NOTE - Ammoniti: Gustafson 63', Pazzini 67', Nestorovski 79', Dawidowicz 90'. Espulsi: Bellusci 89'.
Scritto da Salvatore Peri
il 08 Aprile 2019 - 20:24
FONTE: M.Sport.LiveSicilia.it
8 APRILE 2019 MIXED ZONE: STELLONE E NESTOROVSKI
DOPO PALERMO-HELLAS VERONA
FONTE: PalermoCalcio.it
10 APR 2019 L’AGGUATO DI PALERMO E LA SOLITA STAMPA NEFANDA
E fu così che un gruppo di tifosi gialloblù sono stati aggrediti in quel di Palermo. Fra questo un prete, una donna con problemi e un disabile. Va detto che queste figure sono sinceramente poco compatibili con il clima caldo e sempre teso di una trasferta calcistica, tanto più se al Sud e a Palermo. Ma nelle intenzioni, la partita era pretesto per una gita in cui scoprire il giorno successivo le bellezze del capoluogo siciliano. E invece di Palermo potranno dire di aver visto il locale Pronto Soccorso dati i pugni e calci presi da alcuni ultrà rosanero.
Leggete oggi i giornali please… un cazzo di nulla… provate ora ad immaginare se fosse accaduto a parti inverse, con un prete, una donna e un disabile palermitani aggrediti e picchiati in un agguato ultrà a Verona. Saremmo in prima pagina della Gazzetta Sportiva, del Corriere, Repubblica, ecc. e presenti nei vari tg nazionali.
Dell’olezzo di merda della stampa e media italiani non c’è certo bisogno dei nostri esempi ma a tutti quei giornalisti che trasformano una scorreggina dei Butei in un terremoto di proporzioni bibliche, o un coro nella più planetaria forma di razzismo, vorrei dire di andarsene gentilmente e distintamente a fare in culo e scrivere da domani su “Tutto Uncinetto” o “Ville e Casali”.
Ricordo come fosse ieri quando ai tempi del grande Verona di Bagnoli, mi capitó di incontrare all’aeroporto di Fiumicino dopo aver registrato il mio programma in Rai, alcuni giornalisti sempre Rai, che come me stavano prendendo il volo per Verona.
Due chiacchiere e capisco che sono inviati allo stadio Bentegodi dove la domenica si sarebbe giocato Verona-Napoli. “Ma siete della redazione sportiva?”, chiedo io. “No, della cronaca” risponde uno di loro. Cronaca? E da quando la cronaca va allo stadio? “Sai”, mi risponde sorridendo l’altro, “Verona-Napoli è l’occasione per portare a casa uno scoop sicuro. Figurati se non parte qualche coro pesante nei confronti di Napoli e del Sud… sai dopo “Vesuvio vinci per noi” e la replica partenopea con “Giulietta è una zoccola” quella di domenica riserverà articoli stampa e servizi tv che faranno rumore”.
Non ci avevano visto male. Durante la partita furono registrati cori e canti offensivi e il tg della sera fu celere a darne notizia.
Erano venuti a Verona apposta in cerca dello scoop che fa notizia Ste merde
Non è cambiato molto da allora. Siamo sempre sotto la lente di ingrandimento e una nostra scorreggia fa sempre più rumore dell’assalto al bar di Corso Cavour da parte di ultrà napoletani, l’agguato all’auto di Toni, o per l’appunto l’aggressione ai tifosi gialloblu in quel di Palermo. Queste scorreggie fanno meno rumore ma puzzano una, dieci, centomila volte di più. Lo stesso fetore di una stampa becera e sempre più ignorante.
Ah per la cronaca. Ho rincontrato settimane dopo, sempre in aeroporto, gli stessi inviati (altra destinazione però). Dissi loro che questo accanimento cercato e spinto contro Verona e i suoi tifosi da parte della Rai era una cosa schifosa. Si misero a ridere… uno di loro mi schernì con “Aó, certo che Giulietta è na zoccola, nnaa batte nessuno”… “Si? Sorrisi io… prova a pubblicare un bel “Pulcinella Culaton” e vediamo quale fa più rumore”… … (ciapa, tasi e porta a casa).
Mauro Micheloni
09 APR 2019 LUOGHI COMUNI E NO SENSE
“Con il Brescia abbiamo dimostrato che da qui alla fine possiamo vincere tante partite” (Fabio Grosso 2 aprile). Lui sì che aveva capito tutto…
“Eh ma con le grandi ci esprimiamo bene, è con le piccole che siamo mancati” (il luogocomunismo imperante a Verona). Tra Brescia, Lecce e Palermo 2 punti in 6 partite. Pensa se ci fossimo espressi male…
“Dal primo giorno rompete il cazzo” (Tony D’Amico 10 febbraio). Dopo quel penoso “show” è (ri)sparito dai radar mediatici. Dov’è finito? Ci manchi.
“Dal primo giorno rompete il cazzo” (Tony D’amico 10 febbraio). Scusate se la ripeto in loop, ma è troppo bella. Nel frattempo, se ha tempo, D’Amico ci spieghi cosa si prova ad allestire una “corazzata” con Di Carmine, Lee, Balkovec, Di Gaudio, Gustafson, Colombatto, Marrone. Deve essere emozionante…
“Eh ma è un campionato mediocre” (luogocomunismo 2.0.). Pensa che furbi noi invece che con Lee, Di Carmine, Balkovec, Di Gaudio, Gustafson, Colombatto, Marrone abbiamo pure la puzza sotto il naso.
“Quando un giorno non ci sarò più il Verona avrà un patrimonio più solido, uno stadio e un centro sportivo” (Maurizio Setti il 10 gennaio alla Gazzetta dello Sport). Campa cavallo. Di fatto una dichiarazione di eternità. Che poi come fa lo stadio a essere patrimonio del Verona se rimane del Comune? Qual è il senso logico, Setti?
“Io speravo di essere un presidente anonimo” (Maurizio Setti sempre alla Gazzetta). Io, visti i risultati, speravo invece di avere un presidente (suo) omonimo.
“Grosso? Ha una testa superiore” (ancora Setti alla Gazzetta). Ricorda molto il sempre settiano “Pecchia? Farà una grande carriera”. Ne azzeccasse una…
“Grosso crede in quello che fa” (di nuovo Setti alla Gazzetta). Non vorrei fosse questo il problema…
“Il gruppo è unito, segue Grosso” (luogocomunismo evergreen, “in tutti i luoghi e in tutti i laghi”). Solo io sogno un gruppo diviso, spaccato, rotto che non lo segue per niente?
“L’anno scorso commisi un errore a non cambiare l’allenatore” (Setti in conferenza stampa a Peschiera il 9 febbraio). E quest’anno lo sta ricommettendo. Oltre il perseverare. Più che diabolico. Meraviglioso, no?
E mentre la serie A (diretta) sfugge e quella indiretta appare una chimera, faremo il nuovo stadio. Lo ha detto Berthold, che non ricordavo come costruttore di stadi. Sarà un caso, ma a Verona non lo abbiamo mai rimpianto…
Che avrebbe detto Troisi? Pensavo fosse amore e invece era…un arcovolo. O forse, davvero, non ci resta che piangere.
Francesco Barana
08 APR 2019 VIA SUBITO GROSSO SE NON SI VUOLE AFFONDARE COMPLETAMENTE
Cala la notte sul Verona. Come era evidente da tempo. A Palermo si dice probabilmente addio alla serie A diretta, un fallimento scandaloso per una società che ha goduto della ricchezza di uno spropositato paracadute, arrivato dopo l’indegno campionato scorso in cui il Verona naufragò senza onore, calpestando la storia e infangando la maglia. Ce ne sarebbe a sufficienza per sperare in dimissioni di massa da parte dei responsabili di tutto ciò, ma sappiamo di chiedere troppo. Basterebbe solo che Setti aprisse veramente gli occhi e la finisse con quell’assurda prosopopea che lo sta affossando campionato dopo campionato. Ci fosse solo un barlume di buona fede, Grosso e la sua scarsa combriccola, il ds D’Amico e il direttore operativo Barresi, da domani mattina sarebbero sostituiti. Un atto che riporterebbe un mimino di entusiasmo in una piazza che davvero non ne può più.
Setti è riuscito nella più grande impresa al contrario che sia mai riuscita ad un presidente del Verona: far perdere la passione ad una città che ha sempre mangiato pane e Hellas. Contornandosi dei peggiori collaboratori che siano mai sbarcati in questa città, tanto da far rimpiangere gente come Pastorello e Cannella, il presidente del Verona ha perseverato nell’errore. Dopo aver affidato la squadra a Grosso, non l’ha cambiato e questo è stato l’atto divisivo che non gli verrà mai perdonato.
Inutile girarci attorno tanto: se si vuole andare veramente in serie A, Setti deve cambiare subito. E’ l’ultimissima possibilità che gli viene offerta da questo mediocre campionato, prima di andare a sbattere in maniera irreversibile. Sempre che a Setti importi qualcosa del Verona. E di questo, visto le ultime vicende, dubitiamo fortemente.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
A Palermo pietra tombale sulle speranza di A diretta per l'Hellas Verona
09/04/2019 00:22 - by Gaudio_Pedalino
L’Hellas Verona esce sconfitto dal “Barbera” con il Palermo e mette una pietra tombale sulla speranza di promozione diretta. Fabio Grosso, forse per la prima volta in campionato, conferma dieci undicesimi della squadra che bene si era comportata con il Brescia scegliendo Di Carmine per Pazzini. Pronti via e l’Hellas ha subito l’occasione clamorosa. Faraoni imbuca per Di Carmine che, entrato in area, è vistosamente trattenuto per la maglia, che si allunga, da Bellusci per l’arbitro a pochi metri tutto regolare. Insistono i gialloblù che, dopo le inutili e vane proteste, con Di Gaudio la cui improvvisa girata è para con facilità dal portiere. Pe una ventina di minuti il gioco stazione a metà campo, anche se i rosanero sono più aggressivi e dinamici. Lee non controlla una facile palla che finisce in fallo laterale subito battuto per Nestorovski che calcia sull’esterno della rete. Poco prima della mezzora il Palermo è ancora protagonista prima Murawski è ammonito quindi un improvviso tiro di Trajkovski è deviato con una certa difficoltà da Silvestri aiutato da Empereur. Poco dopo Faraoni si rende protagonista di una grande giocata. Poco oltre la metà campo scavalca con un sombrero un avversario quindi di contro balzo batte a rete con il portiere bravo a indietreggiare e a salvare. Al quarantesimo nuovo, clamoroso episodio in area siciliana. Di Gaudio parte in dribbling e, appena dentro l’area è stretto a sandwich da due avversari, anche in quest’occasione il signor Giua fa cenno di continuare. Si va al riposo a reti inviolate ma con l’Hellas che recrimina con il direttore di gara. Parte a mille il Palermo nella ripresa e al primo affondo passa. Lancio per Moreo che si trova libero alle spalle di Bianchetti, mentre Dawidowcz gli va incontro il rosanero traversa per Nestorovski, completamente libero, che da due passi insacca. Errore clamoroso di piazzamento dei difensori. Accenna a reagire l’Hellas che ottiene un angolo su iniziativa di Balkovec. Un minuto dopo erroraccio in ripartenza di Gustafson con palla a Nestorovski che perde l’attimo e i difensori salvano. Al quinto ci prova Di Gaudio ma il suo tiro è debole. Al decimo Grosso richiama Faraoni, il protagonista della sfida con Brescia, per Henderson. Ma sono i siciliani a rendersi ancora pericolosi con Haas su quale compie un miracolo, con i piedi, Silvestri. Poco prima del ventesimo prima c’è l’ammonizione di Gustafson quindi l’azione che poteva portare al pareggio. Di Gaudio salta come birilli alcuni avversari ma, una volta in area davanti al portiere, mette in curva. Errore clamoroso. Il Palermo si abbassa ma riparte con veemenza e Silvestri è ancora protagonista nel sbarrare la strada a Moreo. Al ventesimo, Grosso richiama Di Carmine per Pazzini il quale, dopo pochissimi secondi è ammonito per un gomito alto su Bellusci. Grosso protesta vivacemente ed è allontanato. Alla mezzora fuori, tra i fischi dei suoi concittadini, Di Gaudio per Matos. Il nervosismo è palese e prima Nestorovski quindi Bellusci sono ammoniti. Henderson per Pazzini la cui girata sorvola la traversa. Poi è il portiere di casa a diventare protagonista. Matos, spostatosi a sinistra, salta un paio di difensori e calcia violentemente, il portiere, di puro istinto, respinge, palla a Lee che colpisce in pieno Pazzini quindi tira Balkovec con deviazione in angolo. Al primo dei sei minuti di recupero Bellusci colpisce, con una vistosa gomitata, Pazzini è l’arbitro, dopo avergli mostrato il secondo giallo, lo manda sotto la doccia. All’ultimo minuto, con i gialloblù molto sbilanciati, il Palermo sfiora il raddoppio cogliendo con Puscas l’incrocio dei pali. Sull’ultima azione Lee arriva a pochi metri dalla porta ma traversa in modo inguardabile mandando addirittura il pallone fuori dalla parte opposta. Il Palermo sfrutta il passo falso del Lecce avvicinandolo a un punto mentre l’Hellas resta miseramente ancorato al quinto posto e domenica vedrà le altre giocare e, facilmente, allontanarsi in modo definitivo. La bella prestazione con la capolista è stata vanificata da una gara con poche luci e tantissime ombre. In primis sono mancati i protagonisti della scorsa settimana Faraoni e Zaccagni mentre in difesa si sono visti i soliti incredibili errori. L’unica nota positiva il ritorno di Matos giocatore che, in serie B, può fare la differenza.
FONTE: RadioRCS.it
Un silenzio assordante
aprile 11, 2019
La sconfitta al Barbera ha spento le residue speranze di promozione diretta dell’Hellas Verona. Nello scontro diretto di Palermo, i gialloblù di Grosso hanno evidenziato ancora una volta limiti di gioco e soprattutto caratteriali. Se fallisci in questo modo una sfida da dentro o fuori, è d’obbligo ridimensionare subito gli obiettivi, pensando solo agli spareggi promozione. Ultima possibilità per accedere alla massima serie italiana peraltro non ancora certa, a cinque giornate dal termine della stagione regolare per gli scaligeri, visti gli scontri diretti in calendario. La società di Maurizio Setti nel frattempo non ha proferito parola, nessuno si è presentato davanti a taccuini e telecamere per esternare il pensiero del club gialloblù. Tutto tace. E lo sarà anche questo fine settimana quando l’Hellas Verona sarà costretto ad assistere, solo da spettatore, alla 33ª giornata cadetta che li vedrà rispettare il turno di riposo.
Delusione gialloblù
aprile 10, 2019
La sconfitta di Palermo ha tutta l’aria di un segnale di resa, un depotenziamento degli obiettivi: il Verona che non vince da un mese e poi ha infilato tre pareggi di fila, deve rinunciare alla promozione diretta per concentrarsi sui playoff. Squadra incompiuta, ambiente depresso, discutibili scelte di Grosso: perché Pazzini ha cominciato ancora in panchina? E perché non farlo giocare con Di Carmine? L’Hellas, tra le prime, è la più in difficoltà. Dopo il riposo, due scontri diretti: in casa col Benevento e la trasferta di Pescara.
IL VALORE AGGIUNTO: difficile indicarlo in questo momento. Magari potrebbe essere il rientrante Matos, dando per scontato che Grosso non rinuncerà al 4-3-3 per rischiare il doppio centravanti.
10 aprile 2019 - 10:34 Attento Verona, i playoff non sono scontati
Ormai persa la promozione diretta, l’Hellas deve guardarsi da chi insegue
di Redazione Hellas1903
La sconfitta di Palermo ha chiuso virtualmente alla possibilità che il Verona riesca a essere promosso direttamene. Per salire in A, quindi, i gialloblù dovranno passare per i playoff.
Attenzione, però, perché l’Hellas non ha per nulla messo a sicuro la qualificazione agli spareggi. Le inseguitrici non sono distanti: lo Spezia, nono, è a -5 dalla squadra di Fabio Grosso, ma ha giocato una partita in meno.
Con la concorrenza che incalza e un calendario non agevole, il Verona non può permettersi neppure la più piccola distrazione.
VISTO DA NOI
09 aprile 2019 - 16:05 Malinconoia
La stagione del Verona è una costante ripetizione di difetti mai corretti
di Matteo Fontana, @teofontana
Quattro giornate fa, dopo aver vinto a Perugia, il Verona aveva realistiche possibilità di riprendersi uno dei due posti che valgono la promozione diretta. Ora, poche settimane dopo, l’Hellas farà meglio a guardarsi le spalle, perché anche i playoff non sono una certezza.
L’asticella si è abbassata, ed è un peccato grave, con cinque partite che rimangono da giocare. Significa che una squadra costruita con ampiezza di mezzi – andando a ingaggiare uno dei più prolifici attaccanti dell’ultimo campionato di Serie B (Di Carmine), un blocco di uomini che, pur nelle difficoltà societarie di Bari, avevano compattato il gruppo, aggiungendogli qualità (Henderson e Balkovec, ma nella stessa “colonia” rientra Marrone, oltre a Cissé, ceduto a gennaio), prospetti ritenuti dal futuro certo (Colombatto e Gustafson) e un bomber come Pazzini, un lusso spesso collocato in panchina – non è mai decollata. E, per quanto l’ottimismo sia il profumo della vita, risulta complesso credere che possa farlo ora.
In questi mesi si è visto troppo spesso un Verona incapace di uscire da un’impostazione scolastica. Le rare fiammate che ha avuto, non ultima quella con il Brescia, in una partita comunque non vinta, hanno dimostrato che, seppure il pubblico sia deluso ed arrabbiato, non ci vuole poi molto per riaccendere le passioni di una tifoseria che aspetta soltanto un segnale per ricompattarsi attorno all’Hellas, che farà pure smoccolare, ma che è un amore che non si tradisce mai.
Invece il Verona è sempre stato malinconico, e pure noioso. A Palermo si è visto nelle sue più tipiche interpretazioni: qualche fuoco d’artificio, poi un ritmo da rotonda sul mare, un errore che spiana la strada al gol avversario, la rincorsa al pari, affannata e più di pancia che di testa, lo scialo delle occasioni per rimetterla in piedi. Arrivederci a tutti.
Stiamo parlando dello stesso Hellas che ne ha buscate tre a Padova, che ha faticato a Livorno e a Carpi, che ha gettato via punti a Salerno e ad Ascoli, che si è fatto del male da solo con il Cosenza. Non andare in Serie A è facilissimo, quando allinei così tanti sbagli.
Resta la “malinconoia”. Magari passerà ai playoff, aspettando di arrivarci.
08 aprile 2019 - 23:36 Pagelle, è un piccolo Verona
Silvestri evita guai peggiori, Di Carmine non si vede. Gustafson assente, difesa in panne
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6,5
Tanto per non perdere l’abitudine, evita al Verona guai peggiori. Grandi parate su Haas e Moreo. Non basta per non perdere.
BIANCHETTI 5,5
Da tempo gioca senza brillantezza. Dopo tanti mesi fuori, accusa un calo palese. E da terzino non gira.
DAWIDOWICZ 5,5
Coinvolto nella generale insicurezza della difesa. Serata da ex con pochi segnali positivi (eufemismo).
EMPEREUR 5,5
Il mezzo voto in più è dettato dalla grinta che lui, perlomeno, ci mette sempre. Sul piano del rendimento, in realtà, è farraginoso e incerto.
BALKOVEC 5
Non spinge mai, dal suo piede sinistro non esce nessun pallone insidioso per il Palermo. E in copertura va in affanno.
FARAONI 5,5
Dopo la grande serata con il Brescia, appare affaticato. Centrocampista adattato, non può essere il jolly per tutte le stagioni.
GUSTAFSON 5
Non pervenuto, e tanto basta.
ZACCAGNI 5,5
Ci prova finché trova qualcuno a dialogare con lui, ossia per 30’ del primo tempo. Pochino, già.
LEE 5
Tutto questo fumo per niente. Cammina per il campo e non incide, facendo solamente confusione.
DI CARMINE 4,5
Il contatto con Bellusci, con il signor Giua che gli nega il rigore, è l’unico momento in cui si nota.
DI GAUDIO 4,5
Palermo è la sua terra, aveva una gran voglia di farsi valere, ma incappa in una partitaccia. Fallisce il gol del pari in maniera rumorosa.
PAZZINI 5,5
Subito ammonito, non si vede.
HENDERSON 5,5
Ininfluente
MATOS 6
Va a un passo dall’1-1. Brioso, perlomeno nel contesto di un Verona mediocre.
GROSSO 5
L’Hellas non ha mordente né idee. Addio (per chi ancora ci credeva) alle chance di promozione diretta, un Verona così non potrà avere sorte migliore nei playoff.
NEWS
08 aprile 2019 - 23:09 Nestorovski: “Vittoria netta, potevamo chiuderla prima”
L’attaccante rosanero: “Avute molte occasioni, a Benevento per vincere”
di Redazione Hellas1903
Nestorovski commenta l’importante vittoria rosanero contro il Verona: “Ringrazio tutte le persone venute oggi perché credono in noi. L’importante di oggi è la vittoria. Oggi siamo usciti a testa alta. Per 80 minuti abbiamo dominato contro il Verona. Questa vittoria è netta. Giochiamo ogni partita con questa grinta. Oggi abbiamo avuto molte occasioni, dovevamo chiuderla prima, ma l’importante è aver vinto. Andiamo a Benevento per vincere. Speriamo di andare in Serie A direttamente”.
FONTE: Hellas1903.it
DOPO LA PARTITA Tifosi veronesi aggrediti a Palermo
09/04/2019 09:40
Tifosi veronesi aggrediti al termine del match col Palermo che ha visto la vittoria dei rosanero al Barbera per 1-0.
Come riporta il Giornale di Sicilia, otto sostenitori della squadra scaligera stavano facendo rientro in un B&B di Mondello quando hanno incrociato un gruppo di tifosi rosanero che volevano le loro sciarpe.
I veronesi si sono rifiutati e i 15 ultrà palermitani li hanno colpiti con bastoni e cinture. Tre tifosi veneti sono rimasti feriti e sono stati trasportati in ambulanza all'ospedale Villa Sofia.
Gli altri cinque, tra cui una donna, sono riusciti a trovare riparo nel B&B. Gli aggressori sono poi fuggiti a bordo di quattro auto non appena hanno sentito le sirene delle forze dell'ordine che sopraggiungevano.
Gli investigatori sono a caccia degli aggressori. I feriti sono stati dimessi poco dopo con una prognosi dai 5 agli 8 giorni e sono stati sentiti dagli inquirenti per ricostruire la dinamica e fornire la descrizione degli aggressori, forse ripresi dalle telecamere di videosorveglianza della zona. I tifosi del Verona sono ripartiti stamane.
IL MISTER ROSANERO Stellone: Gara super, "A" diretta possibile
08/04/2019 23:48
"Da parte nostra è stato un match superlativo sotto tutti i punti di vista. Il successo ottenuto contro una grande squadra come il Verona è meritatissimo. Peccato solo di non averla chiusa. Questi 3 punti vogliono dire tanto sia per il morale che per la classifica". E' un Roberto Stellone raggiante quello che si presenta in sala stampa, al termine della gara vinta contro l'Hellas per 1-0. Prosegue il mister del Palermo: "Ogni reparto ha fatto benissimo e sono contento anche per il pubblico. Sinceramente però, stasera mi aspettavo più spettatori. Ormai mancano poche gare da qui al termine ed il nostro compito è continuare così fino al termine. Sono molto fiducioso per tagliare il traguardo della promozione diretta. L'espulsione di Bellusci? In 10 contro 11 siamo rimasti ancora più uniti e successivamente abbiamo addirittura sfiorato il 2-0".
A.F.
FONTE: TGGialloBlu.it
11.04.2019 Don Cristian fra i tifosi aggrediti a Palermo
Fedeli preoccupati
Nel riquadro, don Cristian
Nel gruppo di veronesi rimasti vittime dell'agguato degli ultras palermitani dopo la partita Palermo-Hellas lunedì sera, c'è anche don Cristian Tosi, 34 anni, il parroco della chiesa di San Francesco d'Assisi a Vago di Lavagno.
Da sempre tifoso del Verona, quando lunedì mattina è partito per seguire la sua squadra del cuore, destinazione Palermo, mai avrebbe immaginato di venire aggredito dai supporter rosanero, assieme ad altri sette veronesi.
LA PREOCCUPAZIONE DEI FEDELI
Ieri il parroco gialloblù non ha risposto per tutto il giorno al telefono, trincerandosi dietro un... religioso silenzio.
Fuori dalla canonica, la sua auto parcheggiata, una Ford bianca, con all'interno il biglietto del parcheggio dell'aeroporto Catullo, unico indizio di quanto avvenuto nelle ore precedenti. Ma la notizia che un prete era nel gruppetto di veronesi aggrediti da una quindicina di palermitani, ormai, si era già diffusa in paese.
Gli abitanti di Vago, conoscendo la grande passione di don Cristian per il Verona, hanno subito pensato a lui. «Era don Cristian?», tutti cercavano conferme. Perché il parroco di San Francesco non ha mai fatto mistero della sua terrena fede calcistica, oltre a quella che l’ha portato e svolgere il suo ministero.
Va spesso allo stadio e anche in trasferta, quattro anni fa ha fondato addirittura l'Hellas Club dal suggestivo nome “Io credo, risorgerò”, ogni richiamo non è puramente casuale. E, a conferma di questa sua devozione alla squadra, ha fatto apporre all'ingresso della canonica due cassette della posta, rigorosamente una gialla e una blu. Tutti i fedeli, dunque, ne sono a conoscenza e ieri erano alquanto preoccupati per lui.
«Ma è tra i feriti?», si domandavano. «Speriamo non si sia fatto nulla».
L'AGGUATO
Don Cristian, in effetti, è stato coinvolto nell'agguato, riuscendo fortunatamente a non riportare gravi ferite. L'aggressione è avvenuta vicino al bed&breakfast L'Officina di Apollo, a Mondello, la località balneare a pochi chilometri dalla città, dove il gruppo di veronesi alloggiava. Poco dopo mezzanotte, al rientro dalla partita, hanno fatto ritorno al b&b, scortati dai carabinieri. Il veicolo si è fermato qualche metro prima, così il gruppetto è sceso e si è incamminato a piedi.
È stato allora che, d'improvviso, sono spuntati fuori una quindicina di ultras del Palermo, prima nascosti dietro le auto in sosta, pronti a tendere l'agguato. Volevano le sciarpe gialloblù e, al rifiuto di consegnarle, hanno scatenato l'inferno. Degli otto veronesi in cinque, tra cui la donna e don Cristian, sono riusciti a mettersi al riparo dentro il B&b, mentre i restanti tre cercavano di coprire loro le spalle, rimanendo così alla mercé degli ultras rosanero, numerosi e dunque ancora più pericolosi. Un supporter gialloblù è stato picchiato con delle cinghie, un altro è stato buttato a terra e preso a scarpate sulla schiena. Il bilancio è stato di tre feriti, tutti veronesi di 42, 51 e 52 anni, portati all'ospedale Villa Sofia e usciti con una prognosi dai cinque agli otto giorni.
«LUI È SPETTACOLARE»
A Vago l'apprensione per don Cristian, che comunque ieri sera ha celebrato regolarmente la messa, è tanta, così come l'affetto nei suoi confronti. «Lui è spettacolare. È stato un toccasana per il paese da quando è arrivato», commentavano ieri alcuni abitanti del paese. «Ha portato un po' di vita, perché è uno di compagnia, capace di stare tra la gente».
Dispiaciuto anche David Di Michele, assessore alla Sicurezza di Lavagno: «Al momento attendiamo gli esiti delle indagini della Procura. Ciò che posso dire è che mi dispiace che una persona come don Cristian, che predica ogni giorno il bene, si ritrovi poi a dover subire il male». •
Manuela Trevisani
FONTE: LArena.it
GROSSO: «USCIAMO SCONFITTI, LE OCCASIONI PER EVITARLO LE ABBIAMO AVUTE. ORA DOBBIAMO GUARDARE AVANTI»
08/APRILE/2019 - 23:50
Palermo - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Grosso, rilasciate al termine di Palermo-Hellas Verona, 32a giornata della Serie BKT 2018/19.
«Più Palermo? Abbiamo fatto un buon inizio di gara, eravamo in partita e abbiamo creato delle occasioni, poi però abbiamo lasciato al Palermo il pallino del gioco, e noi non siamo una squadra che può fare questo perché siamo poco smaliziati per leggere le partite come abbiamo fatto nella seconda parte del primo tempo. Nella ripresa abbiamo commesso una grande ingenuità che concessa a una squadra esperta e forte come era oggi il nostro avversario abbiamo pagato subito. Rimane il rammarico di aver creato delle occasioni per ottenere un risultato diverso, ma che non siamo riusciti a concretizzare. Ingenuità? Sì, perché dopo due minuti abbiamo preso gol da una rimessa dal fondo nostra e dovevamo fare meglio. Ci siamo fatti trovare aperti come non dovevamo, abbiamo giocato nel lato dove eravamo meno e con due passaggi sono entrati dentro facendo gol a porta vuota. Un gol che non avremmo dovuto concedere. Potevamo pareggiare con Di Gaudio, sapevamo che potevamo deciderla nel finale di gara ma ci rimane l'amaro in bocca. La promozione diretta? Era una gara tra le due squadre più vicine a rincorrere la coppia di testa, chi otteneva i 3 punti si sarebbe avvicinato di più ed è toccato al Palermo. Non ci doveva venire l'entusiasmo se fosse venuto un risultato positivo e non ci dobbiamo deprimere per questo risultato negativo: dobbiamo continuare a giocare. I playoff? Non abbiamo mai lavorato in funzione di questo, ma con la testa di essere tra le tre squadre che andranno in Serie A perché abbiamo le qualità per poterlo fare, oggi non abbiamo colto l'opportunità e mi auguro che gli errori fatti oggi non li ripeteremo più. La mia espulsione? Ero un po' arrabbiato perché in campo ho visto una gestione un po' particolare: forse sono entrato un po' troppo in campo. Ma ora non ha senso parlare di questi episodi: siamo usciti sconfitti, le occasioni per non farlo le abbiamo avute e dobbiamo guardare avanti. Sarà complicato recuperare terreno sulle tre squadre davanti, ma sono convinto che le qualità per fare bene le abbiamo».
BIANCHETTI: «C’È AMAREZZA, MA NON PERDIAMO LA VOGLIA DI LOTTARE FINO ALLA FINE»
08/APRILE/2019 - 23:40
Palermo - Le principali dichiarazioni del difensore gialloblù Matteo Bianchetti, rilasciate al termine di Palermo-Hellas Verona, 32a giornata della Serie BKT 2018/19.
«L'andamento della gara? È stata una partita difficile perché loro attaccavano forte dalla mia parte, però noi abbiamo fatto il massimo per contenere. Purtroppo è stata una gara complicata in cui non siamo riusciti a fare quello che avevamo preparato. C'era tanta cattiveria agonistica, sicuramente potevamo fare qualcosa in più e alcune occasioni nel secondo tempo le abbiamo avute, ma siamo stati poco precisi. I primi 45'? Nel primo tempo siamo partiti forte e abbiamo avuto un'occasione che, se l'arbitro avesse avuto più coraggio, avrebbe potuto cambiare la partita, ma purtroppo ha preso un'altra decisione. Noi poi ci siamo fatti mettere sotto pressione da loro, anche se avremmo dovuto gestire meglio la palla in possesso sul loro primo pressing, ma saranno tutte cose che prenderemo come insegnamento. Primi due posti più lontani? Dopo questa sera è più dura la promozione diretta, ma ci sono ancora scontri diretti per cui noi ci proveremo fino alla fine: se non sarà così ci prepareremo al massimo per i playoff. Cosa lascia questa sconfitta? Dobbiamo resettare e lavorare per il forcing finale, torniamo a casa con l'amarezza di non aver ottenuto punti in uno scontro diretto ma abbiamo la consapevolezza di potercela giocare con tutti».
SERIE BKT: PALERMO-HELLAS VERONA 1-0
08/APRILE/2019 - 19:50
Palermo - Termina 1-0 la sfida del 'Barbera': nella ripresa il gol-vittoria del Palermo con Nestorovski (2'). Nel prossimo turno, l'Hellas osserverà il turno di riposo.
PALERMO-HELLAS VERONA: 1-0
Marcatore: 2' st Nestorovski
Grazie per avere seguito con noi la diretta di questo match, arrivederci al prossimo turno di Serie B!
Domenica prossima i siciliani affronteranno un'altra concorrente alla promozione: il Benevento. La gara si disputerà domenica 14 alle ore 21. Il Verona osserverà un turno di riposo.
La squadra di Stellone torna al successo e va a -1 dal Lecce. Dopo un primo tempo equilibrato, Nestorovski sblocca il risultato in apertura di ripresa. Haas e Nestorovski mancano il raddoppio. Nel finale, il Verona sfiora il pari con Matos e Lee. I rosanero chiudono in dieci a causa dell’espulsione di Bellusci. Allo scadere, il legno nega la doppietta al centravanti macedone.
FISCHIO FINALE: PALERMO - VERONA 1-0. Decide la rete di Nestorovski. Espulso Bellusci.
90+7' PALO PALERMO! Nestorovski riceve indisturbato in area, ma centra il montante col mancino.
90+6' Puscas s'invola in ripartenza. Fiordilino sciupa una grossa opportunità.
90+4' Balkovec affonda sulla sinistra, Szyminski chiude e guadagna anche la rimessa dal fondo.
90+3' AMMONIZIONE VERONA. Giallo ai danni di Dawidowicz, autore di un intervento irregolare su Puscas.
90+3' Bianchetti mette in mezzo dalla destra, Lee prolunga di tacco: Pirrello pulisce l'area.
90+1' Punizione di Empereur per i saltatori: Brignoli fa sua la sfera.
90' PALERMO IN DIECI UOMINI. Ingenuità di Bellusci che allarga il gomito su Pazzini. Giua estrae il secondo giallo e il conseguente rosso nei confronti del difensore di casa.
89' Ci saranno sei minuti di recupero.
88' Cross di Matos dalla destra, Rajkovic allontana la minaccia.
87' SOSTITUZIONE PALERMO. Esce anche Murawski, entra Fiordilino.
87' SOSTITUZIONE PALERMO. Stellone esaurisce i cambi e puntella la difesa con Pirrello. Esce Trajkovski.
86' OCCASIONE VERONA. Matos entra in area ed esplode il sinistro, Brignoli si oppone coi pugni. Poi, Pazzini mura involontariamente il successivo tentativo di Lee.
84' Il tiro dalla bandierina non causa pericoli dalle parti di Silvestri.
83' Lancio di Rajcevic, Puscas controlla in area ma viene chiuso in corner da Empereur.
82' AMMONIZIONE PALERMO. Giallo ai danni di Bellusci, autore di un fallo tattico su Zaccagni.
81' Henderson pesca Pazzini in area: destro alto.
81' Fendente di Balkovec, Brignoli agguanta la sfera.
80' AMMONIZIONE PALERMO. Lee sguscia sulla sinistra, Nestorovski lo stende e si becca il giallo.
79' Balkovec scodella in area, Haas allontana la minaccia.
79' Bellusci trattiene Pazzini e concede una punizione in zona interessante.
78' SOSTITUZIONE VERONA. Ultimo cambio per gli ospiti: entra Matos, esce Di Gaudio.
78' SOSTITUZIONE PALERMO. Primo cambio per Stellone: Puscas fa rifiatare Moreo.
77' I rosanero ci provano a più riprese: Silvestri respinge la conclusione di Nestorvski, nel prosieguo Haas calcia sul fondo dal limite.
76' Empereur concede un corner.
75' S'intensificano i movimenti nei pressi della panchina di Stellone.
73' Cross di Di Gaudio dalla sinistra: Pazzini è scavalcato, Aleesami fa buona guardia.
71' Nestorovski ci prova da dentro l'area: sinistro centrale, Silvestri blocca.
70' Destro di Trajkovski da fuori: palla alta.
69' Aleesami mette il cross, Moreo prova la sponda di petto: Dawidowicz pulisce l'area.
68' Grosso protesta vivacemente, il direttore di gara lo allontana dal campo.
67' AMMONIZIONE VERONA. Giallo ai danni di Pazzini, gomito largo su Bellusci.
67' SOSTITUZIONE VERONA. Staffetta tra Pazzini e Di Carmine.
66' L'angolo di Trajkovski non causa pericoli.
66' Cross di Aleesami, colpo di testa in tuffo di Moreo: Silvestri devia in corner.
65' OCCASIONE VERONA. Di Gaudio si presenta in area, supera due avversari e, a tu per tu con Brignoli, spara alto.
64' AMMONIZIONE VERONA. Giallo ai danni di Gustafson, autore di un'entrata scomposta su Murawski.
63' Il tiro dalla bandierina non causa pericoli alla retroguardia ospite.
62' OCCASIONE PALERMO. Nestorovski illumina per Haas: lo svizzero conclude di prima col mancino, Silvestri è reattivo e mette in corner.
61' Cross di Zaccagni dalla destra, Brignoli arpiona la sfera.
59' Cross dalla sinistra di Aleesami, girata mancina di Moreo: palla alta.
59' Scintille tra Henderson e Trajkovski. Il direttore di gara richiama il nuovo entrato.
58' Trajkovski prova il servizio in area per Haas: Dawidowicz intercetta.
57' Nessuna conseguenza per Moreo, squadre in parità numerica.
56' SOSTITUZIONE VERONA. Primo innesto per Grosso: Henderson prende il posto di Faraoni.
55' Qualche problema per Moreo: gioco fermo per consentire i soccorsi.
54' Traversone di Faraoni dalla destra: nessun pericolo dalle parti di Brignoli.
52' Cross di Szyminski dalla destra, torsione di Nestorovski: palla alta.
50' Di Gaudio penetra in area e conclude: destro deviato, facile per Brignoli.
49' Il Palermo continua a spingere. Haas avvia la ripartenza, Nestorovski conclude da dentro l'area ma non riesce ad impensierire Silvestri.
49' Il tiro dalla bandierina non causa pericoli dalle parti di Brignoli.
48' Il Verona prova a reagire con Balkovec: sinistro deviato in corner.
46' GOL! PALERMO-Verona 1-0! Rete di Nestorovski. Moreo s'inserisce in area e mette in mezzo per Nestorovski. Il macedone appoggia in rete in spaccata da posizione ravvicinata.
46' Murawski carica il destro dal limite: palla alta sulla traversa.
46' INIZIA IL SECONDO TEMPO DI PALERMO - VERONA. Nessun cambio durante l'intervallo.
Entrambi gli allenatori vorranno accaparrarsi della posta completa. Stellone potrebbe aumentare il peso offensivo della sua squadra con Puscas o con il rientrante Falletti. Grosso potrebbe giocare la carta Pazzini.
Primo tempo intenso al Barbera. Gli ospiti partono forte, Di Carmine spaventa la retroguardia siciliana. La squadra di Stellone cresce nel corso della frazione e si rende pericolosa con Nestorovski.
Int.
FINE PRIMO TEMPO: PALERMO - VERONA 0-0. Squadre a riposo, risultato in parità.
45+1' Jajalo carica il destro dal limite, Empereur mura.
45' Cross di Aleesami dalla sinistra, Bianchetti anticipa Moreo.
44' Trajkovski scodella in area per i saltatori, Silvestri fa sua la sfera.
43' Trajkovski si procura una punizione sulla corsia mancina. Fallo di Bianchetti.
41' Jajalo si avventa su una respinta difensiva e conclude dal limite: palla alta.
40' Ci prova Jajalo da fuori: destro alto.
39' Nestorovski smista sulla sinistra per Aleesami: Silvestri agguanta la sfera in uscita.
38' Trajkovski carica il mancino dal limite: Dawidowicz si oppone con il corpo.
36' Di Gaudio cerca l'ingresso in area dalla sinistra, Szyminski chiude con l'aiuto di Bellusci.
36' Il tiro dalla bandierina non causa pericoli alla retroguardia ospite.
35' Il Palermo guadagna un corner.
34' Faraoni supera elegamentemente Aleesami e Haas e conclude dalla distanza: Brignoli blocca centralmente.
33' Di Gaudio verticalizza per Di Carmine: suggerimento troppo profondo, Brignoli fa sua la sfera.
32' Traversone di Aleesami dalla sinistra, Moreo sfiora soltanto.
29' AMMONIZIONE PALERMO. Giallo ai danni di Murawski, autore di un'entrata irregolare su Balkovec.
29' Trajkovski carica il destro da fuori: Silvestri non trattiene, la difesa ospite rimedia.
27' Zaccagni riceve in area da Di Gaudio. Il centrocampista si trascina la sfera sul fondo.
26' Moreo tocca per Nestorovski: Dawidowicz è ben piazzato e favorisce la presa di Silvestri.
25' Cross basso di Aleesami dalla sinistra, Empereur pulisce l'area.
25' Traversone di Faraoni dalla destra: pallone direttamente sul fondo.
23' OCCASIONE PALERMO. Jajalo pesca Nestorovski in area con una rimessa laterale a sorpresa. La girata del macedone termina sull'esterno della rete.
22' Punizione di Zaccagni ad indirizzo dei saltatori: Brignoli anticipa tutti e fa sua la sfera.
21' Zaccagni gestisce tra le linee e cerca l'imbucata in area per Di Carmine: suggerimento impreciso, Brignoli fa sua la sfera.
20' Grande equilibrio in questi primi venti minuti di gara. La posta in gioco è alta e si avverte una certa tensione in campo.
17' Tiro-cross di Nestorovski da posizione defilata, Moreo non ci arriva.
15' Sinistro dal limite di Nestorovski: Silvestri blocca agevolmente.
14' Haas cerca spazio sulla sinistra, Faraoni fa buona guardia.
12' Jajalo evita Gustafson ed esplode il sinistro da fuori: pallone a lato.
11' Scintille tra Dawidowicz e Nestorovski. Il quarto uomo richiama i due ex compagni.
9' Cross basso di Balkovec dal fondo. Brignoli si allunga e blocca.
7' Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, Zaccagni mette in mezzo. Rajkovic pulisce l'area.
6' Di Gaudio si procura un corner.
5' Szyminski va al cross dalla destra, Zaccagni ne smorza la traiettoria e favorisce la presa di Silvestri.
2' Faraoni intercetta e pesca in area Di Carmine. Il centravanti cade in area a seguito del disturbo di Bellusci. Il direttore di gara lascia proseguire tra le proteste degli uomini di Grosso.
1' INIZIA PALERMO - VERONA! Gli ospiti muovono il primo pallone.
Formazione VERONA: Silvestri - Bianchetti, Dawidowicz, Empereur, Balkovec - Faraoni, Gustafson, Zaccagni - Lee, Di Carmine, Di Gaudio.
Gli ospiti vengono dai pareggi consecutivi maturati con Brescia, Ascoli e Cremonese. Fabio Grosso conferma 10/11 dello schieramento titolare che ha ben figurato con il Brescia. L’unica novità è rappresentata dall’avvicendamento in attacco tra Di Carmine e Pazzini. Lee e Di Gaudio completano il tridente.
La squadra di Stellone, reduce dalla sconfitta di Pescara, ha bisogno di punti per non perdere il treno per la promozione diretta. Rientrano dalla squalifica Bellusci, Rajkovic e Nestorovski. Il macedone farà coppia con Moreo, Trajkovski agirà alle loro spalle.
Due lunghezze separano le squadre in classifica: i siciliani sono terzi a quota 50 punti, i ragazzi di Grosso seguono a quota 48, avendo però disputato una gara in più.
E’ tutto pronto allo Stadio R. Barbera per la sfida d’alta classifica tra Palermo e Verona, posticipo della trentaduesima giornata di Serie B. La direzione arbitrale è affidata al sig. Giua della sezione di Olbia.
Verona - Si ferma dopo 3 vittorie consecutive la striscia dell'Hellas, che cade all'Antistadio contro il Venezia. Partita che inizia molto bene per i gialloblù, che al 10' passano in vantaggio con Sane, abile a colpire un cross dalla destra, e che con lo stesso Sane avrebbero una ghiotta occasione per raddoppiare. Il predominio cade però al 25', quando il Venezia pareggia al primo tiro in porta, con Cataldi su calcio d'angolo, mentre a tempo scaduto arriva il raddoppio dell'ex di giornata Pozzebon. Nella ripresa il Verona appare meno lucido e fa più fatica a macinare gioco, venendo punito al 39' da Buso con una giocata in contropiede. Sarà quindi il Venezia a giocare i playoff da terza classificata, mentre Verona e Spezia, appaiate a quota 34 e pari negli scontri diretti, si giocheranno quarto e quinto posto tra due settimane.