Nel big match di ieri tra NAPOLI e JUVENTUS che ha avviato la 18esima giornata di Serie A i campani hanno rifilato una sonante cinquina ai bianconeri reduci da 8 vittorie senza subire reti.
Oggi invece la CREMONESE ha perso ancora allo 'Zini' ad opera di un MONZA spietato che al 55esimo conduceva per tre reti a zero: I grigiorossi sono riusciti solamente a ridurre le distanze al 2-3 salvo doversi poi arrendere. Decisiva la doppietta dell'ex gialloblù CAPRARI.
A metà del primo tempo il LECCE s'era portato sul 2 a 0 col MILAN ma nel secondo tempo i rossoneri hanno recuperato il doppio svantaggio; sesto risultato utile dei salentini che non mollano nulla nella corsa salvezza.
Domani il lunch-match tra SASSUOLO e LAZIO mentre alle 15.00 sono programmate TORINO-SPEZIA e UDINESE-BOLOGNA.
Alle 18.00 ATALANTA-SALERNITANA, alle 20.45 ROMA-FIORENTINA; chiuderà la giornata il match tra EMPOLI e SAMPDORIA di Lunedì alle 20.45
Inter-Verona, Marelli fa chiarezza sugli episodi dubbi: Che brutto errore
15/01/2023 09:38
Inter-Verona, Marelli fa chiarezza sugli episodi dubbi: Che brutto errore | Sport e Vai
Non è stata giudicata da quasi nessuno positiva la direzione di Inter-Verona da parte di Fabbri. L'arbitro ravennate ha lasciato a desiderare in diverse occasioni.
Il primo episodio da moviola prima del riposo. Al 41' Mkhitaryan entra in area e prova il destro a giro sul secondo palo, c'è comunque una deviazione di Hein e la palla va in angolo. Hein la prende con la mani. C'è un lungo check del VAR per il tocco di braccio di Hein. Non viene concesso il penalty ai nerazzurri, giusto o no?
A fare chiarezza è Luca Marelli. L'esperto di Dazn dice: "Sul tiro di Mkhitaryan c'è una deviazione di Hien col braccio. In presa diretta non mi aspettavo il rigore, il difensore porta il braccio verso il corpo, viene premiato il gesto del difendente. Corretto non assegnare il rigore".
Nella ripresa in sette minuti Dawidowicz viene graziato per un fallo quando era già ammonito.
Al quarto d'ora l'Inter raddoppia con Lautaro ma Fabbri annulla per un fallo dell'argentino su Dawidowicz. Su Dazn, Luca Marelli analizza così la scelta del direttore di gara: "Memori di quanto successo a Monza, Fabbri ha aspettato. Il fallo di Lautaro c'è, si aiuta col braccio sulla spalla di Dawidowicz". Infine al 66' Hien - già ammonito - trattiene Dzeko, l'arbitro fischia ma non estrae il giallo, cosa che sarebbe automatica considerando che il bosniaco poteva andare via in campo aperto. Sarebbe stata espulsione anche per lo svedese. Marelli sentenzia: "Questo è un errore molto grave, è un'ammonizione scontata, obbligatoria, facile, l’ammonizione non è necessaria, ma doverosa. Hien doveva essere espulso".
Inter, Inzaghi come Fabbri: tifosi furenti con arbitro e mister
14/01/2023 23:02
L'Inter esce con tre punti, acciuffati con il minimo sforzo, dal match casalingo contro il Verona e arriva all'appuntamento con la Supercoppa italiana di mercoldì in una condizione migliore del Milan.
La gara contro gli scaligeri, decisa dalla zampata iniziale di Lautaro, non manca di regalre spunti degni di nota per i tifosi nerazzurri, che sui social mettono nel mirino l'arbitro Fabbri, per alcune decisioni dubbie, e non risparmiano Inzaghi, preso di mira per le sue scelte di formazione.
Sul direttore di gara sul web si legge: "Un Arbitraggio di oggi così al Milan e sarebbero iniziate trasmissioni a rete unificate per crocifiggere Fabbri, Ordine si sarebbe flagellato in diretta TV", "La dirigenza (questa volta non l'allenatore) faccia notare il secondo arbitraggio inadeguato consecutivo", "Vincere con un arbitraggio del genere è stata una mezza impresa", "Un rigore lampante, un rosso lampante e un gol annullato. Non è deferenza, è tentata rapina".
In merito a Inzaghi, invece, la rabbia dei tifosi deriva dall'ennesima esclusione di Asllani. C'è chi scrive: "Limone deve dare più spazio e fiducia ad Asllani poi va beh solo il fatto che gli preferisce Gagliardini è da arresto immediato", "Asllani si vede lontano un miglio che è di un'altra categoria rispetto a Gagliardini. Vorrei tanto sapere cosa passa per il cervello a Inzaghi", "Secondo me, se avesse messo Asllani dal 1', probabilmente il gioco e il risultato sarebbe stato migliore. Al posto di Gagliardini ovviamente"
FONTE:
SportEVai.it
Inter-Verona, la moviola: i nerazzurri chiedono un rigore, annullato un gol a Lautaro
del 14 gennaio 2023 alle 22:03
Inter-Hellas Verona (calcio d'inizio alle 20.45) è il quarto anticipo della 18ª giornata di Serie A: arbitra Michael Fabbri della sezione di Ravenna, su Calciomercato.com gli episodi da moviola.
INTER-H. VERONA
Arbitro: Fabbri
Assistenti: Valeriani-Di Monte
Quarto uomo: Minelli
VAR: Fourneau
AVAR: Marchetti
SECONDO TEMPO
90' - Duro intervento di Sulemana su Carboni: giallo.
68' - Altre furiose proteste dell'Inter: Hien, già ammonito, trattiene vistosamente Dzeko per impedire la ripartenza; Fabbri fischia il fallo, ma non estrae il secondo giallo e, di conseguenza, il rosso.
63' - Annullato il raddoppio dell'Inter: Lautaro segna la doppietta personale, ma Fabbri annulla per una trattenuta ai danni di Dawidowicz che permette all'attaccante nerazzurro di involarsi verso la porta. Proteste decise del Toro.
53' - Ammonito anche Hien per fallo sulla laterale.
49' - Giallo a Dawidowicz.
PRIMO TEMPO
42' - L'Inter reclama un rigore: leggera deviazione con il braccio largo di Hien sulla conclusione di Mkhitaryan, l'arbitro Fabbri si consulta con Fourneau e Marchetti al VAR e non concede il penalty senza rivedere l'azione al monitor, ma assegna il calcio d'angolo ai padroni di casa. Protestano i nerazzurri.
FONTE:
CalcioMercato.com
La moviola di Inter-Verona: male Fabbri, per Hien era rosso
L'analisi di tutti gli episodi arbitrali della partita vinta dai nerazzurri 1-0 a San Siro
© Getty Images
1 min Edmondo Pinna ● 15.01.2023 09:03
MILANO - Ha un limite, Fabbri (internazionale a rischio l’anno prossimo): non riesce a fare le cose più semplici, complicandosi la vita. Il secondo giallo per Hien è una cosa semplice, di lettura facile. Eppure.... Male sul disciplinare (Correa calcia lontano il pallone per perdere tempo, va bene che mancano pochi secondi, ma il giallo era d’obbligo). Gol annullato a Lautaro, ci può stare il fallo su Dawidowicz [...]
FONTE:
CorriereDelloSport.it
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS
Inter-Verona 1-0, le pagelle gialloblù di CH
Prova piuttosto abulica da parte dell’Hellas che al Meazza di fatto non impensierisce mai la retroguardia nerazzurra
di Tommaso Badia Gennaio 14, 2023 - 23:25
Una partita brutta, avara di emozioni e che alla fine si chiude con un k.o. che ci può stare, ma che magari si sarebbe potuto provare a fare qualcosa di più: potremmo riassumere così la partita persa dall’Hellas contro l’Inter.
Con questa premessa, andiamo dunque a dare un’occhiata alle pagelle dei gialloblù.
MONTIPÒ: 6
Non viene sollecitato più di tanto. In occasione del gol il pallone calciato da Martinez passa in mezzo a una selva di gambe: difficile attribuirgli grandi colpe.
DAWIDOWICZ: 5,5
Un po’ in difficoltà: in occasione del gol Mkhitaryan gli va via e il polacco è parte della “gabbia” che non si chiude in tempo sul tiro di Martinez, poi è costretto a spendere il giallo su Dzeko. Zaffaroni lo leva per non rischiare di rimanere in inferiorità numerica.
HIEN: 6,5
Sportellate con tutti, rischia anche il rosso ma bene o male tiene a bada Dzeko e regala un paio di interventi notevoli. In occasione del gol forse è un po’ pigro nel chiudere, ma sono tanti i giocatori che vengono bruciati sul tempo da Martinez.
CECCHERINI: 6
Discreta la sua prova generale, anche se forse è l’elemento della già citata “gabbia” che potrebbe sbarrare meglio la strada a Martinez in occasione della rete.
DEPAOLI: 5,5
Poca spinta e tanta fatica, forse è un po’ “blanda” la sua spazzata pochi secondi prima del gol decisivo.
TAMEZE: 5,5
In mezzo al campo si combatte e tutto sommato lui non demorde, ma non basta.
ILIC: 5,5
Si accende raramente sia da centrocampista che quando viene spostato sulla trequarti.
DOIG: 5,5
Anche lui fatica ad accelerare.
KALLON: 5
Non si vede praticamente mai.
LAZOVIC: 5
Dopo l’ottima prova contro la Cremonese, il buon Darko appare scarico come tutti i compagni.
DJURIC: 6
Qualche buona sponda e tanta lotta contro i difensori di casa, ma se nessuno gli si avvicina per ricevere palla il suo compito si complica. Prezioso anche sui piazzati a sfavore.
SULEMANA: 6,5
Il ragazzo entra caparbio. Magari in alcune occasioni esagera un po’, ma quantomeno dà un po’ di brio a un Verona stasera apparso abbastanza abulico.
VELOSO: 5,5
Cerca di dare ordine, ma stasera non c’è granché da fare…
MAGNANI: 6.
Entra per l’ammonito Dawidowicz, difende abbastanza bene e cerca un eurogol con girata volante dal limite: non è nelle sue corde e i tifosi presenti in Curva ringraziano per il pallone regalato, ma almeno ci ha provato.
LASAGNA: 5,5
Un paio di accelerazioni, stop.
PICCOLI: s.v.
ZAFFARONI: 5,5
Il voto è chiaramente più alla prestazione della squadra che al tecnico. In una serata in cui l’Inter non appare certamente irresistibile, l’Hellas è compassato e poco ispirato, mai davvero in grado di impensierire Onana. La sconfitta al Meazza contro l’Inter ci sta, meno accettabile il fatto che il portiere avversario esca dal campo al 90′ con i guantoni praticamente intonsi. Che la testa fosse già all’importantissima sfida contro il Lecce?
FONTE:
CalcioHellas.it
15 Gennaio 2023 - 11:11 Hellas Live Lettura: 1 min.
Hellas Verona, un passo indietro contro l’Inter
Risultato a parte, alla Scala del calcio la squadra di Zaffaroni-Bocchetti è tornata a mostrare tutti i suoi limiti. Contro peraltro una delle peggiori Inter dell’ultimo periodo. È bastato un gol dopo soli 3’ di Lautaro per chiudere i giochi anzitempo. La reazione è stata impalpabile, quasi nulla, con un solo tiro in porta realizzato dal subentrato Sulemana al 70’. Troppo poco per cercare di strappare un punto in casa interista. Sulla corsia di sinistra, la squadra di Inzaghi ha sempre avuto la vita facile e da lì sono nati più grattacapi. Più che il risultato finale, stona la prestazione corale di una squadra che sabato al Bentegodi, contro il Lecce, deve assolutamente vincere per tenere vive le speranze di salvezza. Ma dovrà essere ben altra squadra per fermare i pugliesi dell’ex difensore gialloblù Marco Baroni, capaci ieri di stoppare i campioni d’Italia in carica. Una sfida da non sbagliare sotto più punti di vista quella contro i pugliesi, una partita che sancirà anche la chiusura del girone d’andata.
14 Gennaio 2023 - 01:02 Hellas Live Lettura: 1 min.
Inter-Hellas Verona, i 1016 tifosi gialloblù presenti al Meazza
Il pubblico scaligero presente sabato sera alla Scala del Calcio per la sfida contro i nerazzurri.
14 Gennaio 2023 - 00:33 Hellas Live Lettura: 1 min.
Pagelle
Montipó 5.5, Dawidowicz 5.5 (Magnani 6), Hien 6, Ceccherini 6; Depaoli 5, Ilic 6 (Veloso 6), Tameze 6 (Lasagna 5.5), Doig 5.5 (Piccoli 5); Kallon 5 (Sulemana 6.5) Lazovic 5.5; Djuric 6. All: Zaffaroni 6
FONTE:
HellasLive.it
HELLAS VERONA di Redazione, 16/01/2023 17:30
Barana: Con l'Inter passo indietro, Setti in difficoltà sul mercato
Setti in conferenza
Se miracolo dovrà essere, non sarà con l’atteggiamento di sabato sera a San Siro. Il peccato mortale è aver preso gol dopo due minuti e 40 secondi, cambiando lo spartito a favore dell’Inter. Una squadra chiamata a una rimonta quasi impossibile non può permettersi un approccio così molle e indolente. Poi possiamo discutere di tutto, della prestazione certamente incoraggiante del Verona negli altri 87 e passa minuti, pur con gli enormi limiti di creatività e finalizzazione che ci portiamo dietro da agosto e riconoscendo che la sonecchiosa Inter si è limitata a gestire la pratica. Ma non si può prescindere da quei primi tre minuti, quando abbiamo concesso campo e spazi con facilità disarmante (il gol di Lautaro Martinez è ovvia conseguenza), mandando subito in malora anche la speranza di poterci giocare qualche possibilità.
E’ un passo indietro rispetto a Torino e Cremonese, contro le quali l’Hellas aveva mostrato sprazzi di una semi-rinascita, con il recupero psicologico (Lazovic e Tameze) e fisico (Dawidovicz) dei nostri pezzi da novanta e un maggiore ordine tattico. Bisogna rendersene conto in fretta se non si vuole sbagliare contro l’ottimo Lecce, a questo punto il vero banco di prova per capire se – in attesa di una svolta sul mercato – il Verona di Zaffaroni e Bocchetti nel girone di ritorno ha reali chances di recuperare il terreno perduto.
Quest’anno ci si salva a 35-36 punti, difficilmente meno, significa doverne raccogliere 26-27 nelle venti partite restanti. Complicato anche per il buon Verona visto con il Toro e quello discreto che ha battuto la modestissima Cremonese. Impossibile per quello di ieri di San Siro. Qualche speranza c’è se si trova innanzitutto un filotto di continuità nei risultati e nel frattempo si aggiunge qualità vera al centro dell’attacco. Lazovic e Lasagna, ma anche lo stesso Djuric, con un uomo gol accanto possono esaltarsi. Lazovic, con i piedi che ha, l’esterno di trequarti lo può fare benissimo, quello era il suo ruolo a inizio carriera nella Stella Rossa e, a 32 anni, oggi lo valorizzi più lì che a tutta fascia come in passato. Lasagna non vede la porta, ma salta l’uomo e crea spazi come pochi, va utilizzato per quello (molto) che sa fare, non demolito per ciò che non è. Nelle condizioni attuali il ritorno di Borini è (era?) un’idea intelligente, perché gioca sia da trequartista che da punta e ha fiuto del gol; ma secondo la Gazzetta dello Sport economicamente il Verona non sembra nemmeno in grado di competere con la neopromossa Cremonese.
Servirebbe vendere (come se negli ultimi anni non si fosse venduto abbastanza), ma per non indebolirsi non si possono cedere Doig o Tameze, l’unico sacrificabile sarebbe Ilic, che però è costato 10 milioni e che difficilmente porterebbe una plusvalenza. Ecco spiegato perchè sul mercato siamo incartati. Ma qui torniamo a Setti e a una gestione economica-finanziaria degli anni scorsi che pone tante (troppe) domande.
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 15/01/2023 0:55
Vighini: Non basta la logica per salvarsi
Conferenza Sogliano
Ora che il Verona ha ripreso una logica si può dire anche che questa non basterà per la salvezza. La partita di Milano contro l’Inter, una buona partita date le differenze di classifica, di organico, di budget ci ha detto una volta di più che è necessario sistemare al più presto la rosa di questa squadra.
Così, senza aiuti, il Verona non può fare un’impresa. Fosse partito fin dall’inizio con questa impostazione e con questa formazione l’Hellas avrebbe magari potuto trovarsi in una posizione diversa di classifica ma a questo punto, con il gap accumulato e i punti persi, è necessario compiere una grande impresa che questa squadra, così com’è non può raggiungere.
Il problema è che Sogliano si trova ad agire in una via strettissima. Colpa di un progetto sbagliato, di un mercato ciccato sia in entrata sia in uscita, che ha prodotto un mezzo disastro. Poco c’è da salvare purtroppo della gestione Marroccu. Giusto Djuric, Hien e Doig che ora stanno trovando una collocazione, ma poi basta. Non è nemmeno una questione di giocatori scarsi. E’ che veramente alcuni di questi non c’entrano nulla con l’idea tattica di Bocchetti e Zaffaroni. Henry, Verdi, Hrustic, Hongla (che aveva deluso anche l’anno scorso) ma forse anche Günter, Cabal e Piccoli sono in questo momento quasi inservibili. Per compiere una rivoluzione servirebbe un salasso finanziario.
Sogliano deve piazzare questi giocatori con attenzione e pazienza, creando un mercato prendendo delle opportunità che arriveranno forse solo alla fine, non rafforzando magari delle dirette concorrenti e nel frattempo preparare le mosse in entrata, quelle che dovrebbero supportare il Verona da qui a giugno.
E’ più che evidente che Sogliano si stia muovendo su un tappeto di uova, cercando di romperne il meno possibile. Da una parte deve essere chiaro nell’approccio sia con i giocatori sia con i tecnici, dall’altra non deve perdere per strada nessuno e infine deve anche trovare le giuste alternative.
Non è difficile capire dove incidere. Il Verona ha bisogno di due trequartisti di grande fisico, che siano i primi difensori, gente alla Zaccagni, alla Pessina, alla Barak. Il segreto del Verona di Juric e Tudor stava tutto lì, ancor prima del centravanti, importante in questo modo di giocare ma non vitale se è vero che il primo anno il Verona divenne la rivelazione sebbene avesse Di Carmine e Stepinski. Serve poi un braccetto di sinistra, e ovviamente una punta che dia il cambio a Djuric.
Dare segnali e facce nuove allo spogliatoio è importante per la piazza e per lo spogliatoio. Braaf, Zeefuik e Ngonge sono tre scommesse adatte allo scopo, ma altro deve arrivare. Lo sa Sogliano, lo sa anche Setti che per difendere il suo portafoglio stavolta (paradossalmente) sarà costretto a fare un sacrificio finanziario. Prima che sia troppo tardi.
HELLAS VERONA di Giovanni Vitacchio, 14/01/2023 22:59
Il pagellone di Inter-Verona: Hien una garanzia, Djuric lotta. Male Lazo e Kallon
Djuric, foto grigolini da hellasverona it
MONTIPO’ 6 Prende gol a freddo, quasi senza accorgersene, non protetto a sufficienza dalla difesa. Non si segnala per altri parate degne di nota, l’Inter non lo mette in ansia come ci si sarebbe potuto aspettare. Attento nelle uscite, discreto coi piedi.
DAWIDOWICZ 6 Avere a che fare con Lautaro o Dzeko non è certo come prendersi cura degli attaccanti della Cremonese. Eppure, con il solito cuore, con mestiere, non si scompone più di tanto e finché rimane in campo il suo lo fa. Si becca un giallo e il rosso glielo evita Zaffaroni richiamandolo in panchina prima della fine.
MAGNANI 6 (dal 65’) Attento e nulla più.
HIEN 6.5 Dopo aver dubitato di lui, finalmente abbiamo capito di che pasta sia fatto. Dalla ripresa del campionato ha messo in chiaro che il centro della difesa sia affare suo. A turno su Dzeko o Lautaro, è sempre bravo nel tenere la testa alta e la posizione giusta del corpo. Mi auguro che non si cede alla tentazione di fare cassa anche con lui.
CECCHERINI 6 + Quel “più” se lo merita per la solita voglia di andare sempre oltre, di non pensare ai limiti tecnici, che ormai sono conosciuti anche ai ciuffi d’erba. Quando il Verona nella ripresa si affaccia con più convinzione nella metà campo nerazzurra, lui accompagna l’azione, con estrema generosità, spendendo tantissimo. Tant’è che finisce con i crampi. Ma sta diventando davvero un elemento dal quale non prescindere.
DEPAOLI 5 Non basta fare sempre il compitino, soprattutto quando davanti hai dei campioni. A San Siro sono venuti fuori tutti i suoi limiti tecnici, di personalità e di confidenza con un certo tipo di partite. Non è pensabile che da un giocatore nel suo ruolo non arrivino cross degni di questo nome in area di rigore. Contando che non aveva davanti a sé un Dimarco ispiratissimo, doveva fare molto ma molto di più.
TAMEZE 6 Un passo indietro rispetto alla vittoria contro la Cremonese. In termini di qualità, più che altro, perché fisicamente sembra esserci. Nella ripresa un po’ di stanchezza si fa sentire e forse anche per questo, pensando alla prossima gara contro il Lecce, Zaffaroni lo richiama in panca.
VELOSO 5.5 (dal 65’) Doveva e poteva fare meglio, se non altro sui calci piazzati.
ILIC 5.5 Dannata continuità, il vero problema del campionato di Ivan. Che se prima ha dovuto fare i conti con le rogne fisiche, ora deve trovare la migliore condizione di gioco. Con la Cremonese si era finalmente fatto rivedere. A San Siro, a parte qualche lampo, ha fatto un po’ di fatica. Ma deve restare in campo il più possibile per tornare appieno quello che abbiamo visto la scorsa stagione.
LASAGNA 6 (dal 65’) Fermo da tanto per noie fisiche, entra con tanta voglia e si vede.
DOIG 6 E’ uno dei migliori tra i gialloblù, nel primo tempo. Si vede che le gambe vanno sciolte e lui sente di poter incidere. Ha però ancora un enorme difetto, sul quale deve lavorare tanto: tiene troppo palla. Perde in più di un’occasione il tempo della giocata, attirando, inevitabilmente, su di sé gli avversari. Nella ripresa un leggero calo, ma è sempre presente quando il Verona, pur con tutti i limiti tecnici, prova a rimettere le cose al posto giusto.
PICCOLI 5 (79’) Sai che hai poche possibilità di metterti in mostra e te le giochi così? Boh, non capisco…
KALLON 5 Più scena che altro, tanti movimenti ampi, sbracciate, come se stesse per innescarsi da un momento all’altro. Ma la verità è che, o va a sbattere contro il muro nerazzurro o si inceppa da solo. Dei cross che escono dai suoi piedi, nemmeno uno arriva a destinazione. Per carità, la corsa non manca, l’impegno pure. Ma lì si ferma.
SULEMANA 6 (dal 57’) Altra plusvalenza? Bravo, ragazzino.
LAZOVIC 5 Dopo la doppietta contro la Cremonese, aveva bisogno di una conferma definitiva. Ha fallito e quando è lui a sbagliare, fa male, perché sappiamo quanto possa dare. Spaesato, più di quanto una posizione giusta o sbagliato possa determinare. Va a due all’ora, non riesce mai a cambiare il passo. Bisogna subito resettare e ripartire.
DJURIC 6 + Fino a prima della sosta, eccezion fatta per la gara contro lo Spezia, sembrava destinato semplicemente a scaldare la panca. Durante la sosta, invece, ha scalato le gerarchie, mettendosi alle spalle Henry, sempre più con la valigia in mano. Intepreta la partita come deve, fa a sportellate e ne prende tante. E questa volta non solo la testa è uno dei suoi punti forti, ma anche con palla a terra aiuta a squadra a risalire la corrente.
ALL. ZAFFARONI 6 Il Verona esce a testa alta da San Siro, che può voler dire tutto o niente. Ma una cosa è reale, ossia il modo di stare in campo, non passivo, non rinunciatario, non di chi accetta senza combattere il proprio destino. La strada è lunghissima, terribilmente difficile, ma la squadra ora c’è. Il Lecce diventa un’altra finale da non sbagliare.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
SERIE A
Le pagelle di Hien: gran senso della posizione, mura più volte sia Lautaro che Dzeko
15/1 ALLE 12:23
di PIERPAOLO MATRONE
© foto di www.imagephotoagency.it
Isak Hien è tra i migliori dell'Hellas Verona nella sconfitta sul campo dell'Inter. "Fa il suo dovere a centro area, impedendo in più occasioni a Lautaro e Dzeko di arrivare al tiro. Non si risparmia negli interventi, nonostante abbia un giallo sul groppone", scriviamo noi di TMW assegnandogli un 6,5 in pagella. Mezzo punto in meno da parte del Corriere dello Sport: "Quando gira male si rifugia nel fallo per evitare il peggio. Anche per questo finisce a tanto così da un secondo giallo che avrebbe meritato".
La Gazzetta dello Sport si accoda al 6: "Per prestazione il migliore del pacchetto difensivo, per tempi e scelte. MEzzo voto in meno perché avrebbe meritato un secondo giallo dopo la trattenuta di Dzeko". Voto 6,5 da parte del Corriere della Sera: "Ci mette il fisico. Gran senso della posizione, due buone chiusure nel primo tempo e una tempestiva nella ripresa".
I VOTI DI HIEN
TMW: 6,5
La Gazzetta dello Sport: 6
Corriere dello Sport: 6
Corriere della Sera: 6.5
Tuttosport: 6
SERIE A
Le pagelle di Dzeko: sbaglia appoggi che finisce per chiederti se il vero Edin sia già a Riad
15/1 ALLE 12:08
di PIERPAOLO MATRONE
© foto di www.imagephotoagency.it
"Lavora bene l'inizio dell'azione dell'1-0, tutto il resto in tono nettamente minore. Tanti appoggi sbagliati, non proprio una serata da cigno". E' questa la pagella scritta da TMW per Edin Dzeko dopo Inter-Hellas Verona. Il bosniaco è tra i peggiori, anche per La Gazzetta dello Sport: "Sbaglia appoggi che finisci per chiederti se il vero Edin non sia già partito in anticipo per Riad. Giù di corsa, per una sera scarsa connessione con Lautaro, mai presente neppure in costruzione".
Voto 5,5 da parte del Corriere dello Sport: "Non tiene i palloni davanti, a volte rinuncia anche alla lotta. In modalità risparmio in attesa della Supercoppa". Mezzo punto in meno dal Corriere della Sera: "Macchinoso e pasticcione. Sostituito a metà ripresa". Infine il giudizio di Tuttosport: "Il simbolo dei giocatori in gestione del primo tempo: corricchia, tiene pochissimi palloni e non dè neanche un grande supporto nella costruzione".
I VOTI DI DZEKO
TMW: 5,5
La Gazzetta dello Sport: 5
Corriere dello Sport: 5,5
Corriere della Sera: 5
Tuttosport: 5,5
SERIE A
Le pagelle di Inzaghi: risultato ok, ma tanto da correggere. Per il terzo trofeo ci vorrà ben altro
15/1 ALLE 11:53
di PIERPAOLO MATRONE
© foto di www.imagephotoagency.it
L'Inter s'impone di misura contro l'Hellas Verona pur non fornendo una prova da incorniciare e per Simone Inzaghi la media voto è sufficiente. La Gazzetta dello Sport gli assegna un 6 in pagella: "Porta a casa il risultato, certo, anche se la prestazione non è da fuochi d'artificio. Risposte un po' contraddittorie dai suoi. E la forte sensazione che per vincere il terzo trofeo con l'Inter ci vorrà ben altro". Stesso voto dal Corriere dello Sport: "Prestazione collettiva da sufficienza risicata, con il sospetto che l’ombra della Supercoppa abbia inciso troppo. C’è ancora da riflettere e correggere per tornare a convincere davvero".
Si allinea il Corriere della Sera: "L'Inter si accontenta. Segna un golletto e poi gestisfe. Basta per battere il Verona, non per dare la caccia al Napoli". Tuttosport invece scrive che "La rete in avvio è una manna per affrontare una sfida ad andamento ridotto, senza dover spingere sull'acceleratore. Nella ripresa, però, sarebbe servito cercare il 2-0 per evitare le apprensioni finali". Infine la valutazione di TMW: "Il peccato della squadra è di non chiudere una gara ampiamente dominata: così si rischia. Nel complesso, una buona risposta, soprattutto sotto il profilo della solidità, alle ultime incertezze".
I VOTI DI INZAGHI
TMW: 6,5
La Gazzetta dello Sport: 6
Corriere dello Sport: 6
Corriere della Sera: 6
Tuttosport: 6
SERIE A
Le pagelle di Lautaro Martinez: fa l'Inter quasi da solo, si parte sempre da lui in formazione
15/1 ALLE 11:41
di PIERPAOLO MATRONE
© foto di www.imagephotoagency.it
E' Lautaro Martinez il man of the match di Inter-Hellas Verona. Migliore in campo per noi di TMW: "Neanche il tempo di prendergli le misure e già buca la difesa scaligera. Un bel tocco morbido varrebbe il bis, viziato però dal fallo con cui si libera di Dawidowicz. Difficile toglierlo dal campo, ma deve pur respirare. In versione mundial? No ed è un complimento". Così come per La Gazzetta dello Sport: "Sinistro al bacio, terza gara di fila con il suo nome nel tabellino. Fa l'Inter quasi da solo, crea e conclude: da lui si parte, quando bisogna fare la formazione. Il miglior segnale verso il derby di mercoledì".
Voto 7 anche da parte del Corriere dello Sport: "Tre gol nelle ultime tre partite giocate. Parte indiavolato e ci mette appena tre minuti per sbloccarsi. Tutto questo contrasta con il profilo basso adottato nella ripresa". Si accoda il Corriere della Sera: "Subito una rasoiata che non dà scampo a Montipò e sono 9 in campionato. Suo, di testa, l'altro tiro nello specchio della porta veronese prima dell'intervallo. Nella ripresa segna, ma dopo aver commesso un fallo".
I VOTI DI LAUTARO MARTINEZ
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7
Corriere della Sera: 7
Tuttosport: 7
SERIE A
Inter-Hellas Verona, moviola Gazzetta: manca il rosso a Hien. Fabbri bravo a non dare rigore
15/1 ALLE 09:45
di PIERPAOLO MATRONE
© foto di www.imagephotoagency.it
Gara dai due volti quella di Michael Fabbri nella direzione arbitrale di Inter-Hellas Verona. Bravo sugli episodi dei presunti calci di rigore, un po' meno per quanto riguarda i cartellini. Di seguito la moviola de La Gazzetta dello Sport: "Al 40’ p.t. check tra Fabbri e il Var Fourneau per un possibile calcio di rigore in favore dell’Inter causato da un tocco di mano di Hien su tiro di Mkhitaryan: il braccio sinistro del difensore svedese quando sfiora il pallone è nell’atto di ritrarsi verso il corpo e quindi viene premiata la bontà del gesto. Il primo cartellino giallo arriva al 4’ della ripresa per una trattenuta di Dawidowicz su Dzeko, che gli era sfilato via a centrocampo. Rischia molto qualche minuto più tardi il difensore per un pestone a Dimarco, Fabbri decide di non estrarre il cartellino giallo che avrebbe comportato l’espulsione del polacco. Al 18’ della ripresa gol annullato a Lautaro, che si libera in modo irregolare di Dawidowicz aiutandosi con il braccio sinistro. Manca il giallo a Hien – già ammonito e che quindi andava espulso – per una trattenuta su Dzeko".
RASSEGNA STAMPA
Contro l'Hellas decide Lautaro Martinez, Tuttosport: "E' un'Inter da corto muso"
15/1 ALLE 09:28
di ANDREA PIRAS
© foto di www.imagephotoagency.it
Tre punti ma quanta fatica. L'Inter alla fine trova i tre punti contro il Verona. A San Siro decide un gol in avvio di Lautaro Martinez con la squadra di Simone Inzaghi che aggancia in classifica il Napoli. Una successo importante per i nerazzurri che si avvicinano alla Supercoppa di mercoledì con fiducia. Questo il titolo dell'edizione odierna di Tuttosport: "E' un'Inter da corto muso".
RASSEGNA STAMPA
Vittoria di misura sull'Hellas, QS: "Lautaro riaccende le speranze dell'Inter"
15/1 ALLE 08:28
di ANDREA PIRAS
© foto di www.imagephotoagency.it
"Lautaro riaccende le speranze dell'Inter". Questo il titolo dell'edizione odierna di QS dedicato alla formazione nerazzurra. La squadra di Simone Inzaghi si è imposta 1-0 contro il Verona grazie ad un gol dell'argentino. Tre punti importanti che permettono ai nerazzurri di agganciare la Juventus in classifica e di avvicinarsi con fiducia al derby di Supercoppa di mercoledì.
RASSEGNA STAMPA
L'apertura del Corriere di Verona: "Un ko senza drammi. Ma il gol resta un problema"
15/1 ALLE 08:03
di PIERPAOLO MATRONE
© foto di Pierpaolo Matrone
L'Hellas Verona cade sul campo dell'Inter e palesa qualche problema in attacco. Lo scrive anche il Corriere di Verona, che in prima pagina dedica ampio spazio al k.o. di San Siro: "Hellas, un k.o. senza drammi. Ma il gol resta un problema", si legge nel titolo.
RASSEGNA STAMPA
L'Arena: "L'Hellas ci mette il coraggio. Lotta a San Siro ma finisce ko"
15/1 ALLE 07:58
di ANDREA PIRAS
Giornali Prime pagine Inviato da Outlook
Non basta una prestazione coraggiosa al Verona per uscire da San Siro con punti. La squadra di Zaffaroni è stata sconfitta 1-0 dall'Inter, decisivo il gol realizzato in avvio da Lautaro Martinez. Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Arena: "L'Hellas ci mette il coraggio. Lotta a San Siro ma finisce ko".
RASSEGNA STAMPA
Corriere della Sera in taglio alto: "L'Inter batte il Verona, il Milan frena a Lecce"
15/1 ALLE 07:23
di PIERPAOLO MATRONE
© foto di Pierpaolo Matrone
Diverso il sabato delle due milanesi, con il Milan che viene bloccato sul pari a Lecce, mentre l'Inter brava a vincere, pur soffrendo, di misura contro l'Hellas Verona. Il Corriere della Sera in prima pagina si limita ai risultati finali: "L'Inter batte il Verona, il Milan frena a Lecce".
RASSEGNA STAMPA
Tre punti contro l'Hellas, l'apertura di QS: "Lautaro d'oro, l'Inter risale"
15/1 ALLE 07:18
di ANDREA PIRAS
Giornali Prime pagine Inviato da Outlook
Successo di misura per l'Inter. I nerazzurri di Simone Inzaghi hanno superato 1-0 il Verona grazie al gol di Lautaro Martinez in apertura di match e con questi tre punti hanno agganciato in classifica la Juventus. Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna di QS: "Lautaro d'oro, l'Inter risale".
Rimonta amara
Non bastano i gol di Leao e Calabria al Milan per portare a casa l'intera posta in palio dal "Via del Mare". I rossoneri, sotto di due gol, hanno rimontato e pareggiato contro il Lecce di Marco Baroni per 2-2 rimanendo a -9 dal Napoli capolista. Questo il titolo del quotidiano: "Il Milan si sveglia tardi. E il Napoli è ormai in fuga".
Fiorentina a Roma
Impegno in trasferta per la Fiorentina. La squadra di Vincenzo Italiano cerca conferme dopo il passaggio del turno ai quarti di finale di Coppa Italia ottenuto giovedì scorso contro la Sampdoria. I viola se la vedranno all'Olimpico contro la Roma di José Mourinho. Questo il titolo in taglio basso di prima pagina: "Viola a Roma. Serata da duri. Davanti c'è Jovic".
SERIE A
Inter-Hellas Verona 1-0, le pagelle: Lautaro meriterebbe il bis, Hien ferma Dzeko
15/1 ALLE 06:15
di IVAN CARDIA
© foto di www.imagephotoagency.it
INTER-HELLAS VERONA 1-0
(3' Lautaro)
Il racconto TMW della gara.
Le pagelle dell'Inter - A cura di Ivan Cardia
Onana 6,5 - Una sua verticalizzazione dà il via all'azione che sblocca la serata, nel secondo tempo Sulemana lo chiama anche a compiti più tradizionali e risponde presente con una parata attenta.
Skriniar 6 - Ordinaria amministrazione, in una serata non troppo complessa per la difesa interista.
Acerbi 6,5 - Brutto cliente, quel Djuric lì. Prende e rifila botte, qualche volta sembra sbandare ma alla fine se la cava e risolve anche un paio di situazioni potenzialmente complicate.
Bastoni 6 - Qualche affanno nel finale, come tutta la squadra. Prezioso nelle trame offensive.
Darmian 6 - Potrebbe osare in più in fase di spinta, anche se Doig prova a metterlo in difficoltà, pur senza riuscire.
Gagliardini 6,5 - Francobollato da Ceccherini, se ne stupisce anche lui. Prestazione solida, senza frizzi e lazzi ma partecipa anche all'azione del decisivo vantaggio.
Calhanoglu 6,5 - Il suo recupero lampo è un sospiro di sollievo per tutti i compagni. Geometrie, recuperi, aperture: non era scontato che lo diventasse, ma a oggi è il giocatore più indispensabile a Inzaghi. In riserva nella ripresa. (Dal 69' Asllani 6,5 - Mezzo voto in più per il segnale di personalità con quel bel tiro da fuori).
Mkhitaryan 6,5 - Ha da farsi perdonare le ultime uscite e vi riesce sin da subito: un suo break apre la difesa scaligera e le strade del gol all'1-0 di Lautaro. Poi: una bella occasione e qualche passaggio a vuoto. (Dal 77' Barella 6 - Anche lui recuperato in extremis, utile nel nervoso finale di gara).
Dimarco 6,5 - Ritrova la squadra dove, parole sue, è diventato giocatore. Parte in sordina, cresce col passare dei minuti e offre i soliti preziosi spunti ai compagni. (Dal 77' Gosens 6 - Entra quando l'Inter deve chiudere a doppia mandata il risultato).
Dzeko 5,5 - Lavora bene l'inizio dell'azione dell'1-0, tutto il resto in tono nettamente minore. Tanti appoggi sbagliati, non proprio una serata da cigno. (Dal 69' Correa 5,5 - Chiude, di fatto, da unico attaccante. Non punge, che novità).
Lautaro 7 - Neanche il tempo di prendergli le misure e già buca la difesa scaligera. Un bel tocco morbido varrebbe il bis, viziato però dal fallo con cui si libera di Dawidowicz. Difficile toglierlo dal campo, ma deve pur respirare. In versione mundial? No ed è un complimento. (Dall'89' Carboni s.v.).
Simone Inzaghi 6,5 - Il peccato della squadra è di non chiudere una gara ampiamente dominata: così si rischia. Nel complesso, una buona risposta, soprattutto sotto il profilo della solidità, alle ultime incertezze.
Le pagelle dell'Hellas Verona - A cura di Paolo Lora Lamia
Risultato finale: Inter-Verona 1-0
Montipò 6 - Non ha colpe sul gol lampo di Lautaro, venendo poi chiamato in causa poche volte nei minuti successivi sia nel primo che nel secondo tempo.
Dawidowicz 6 - Qualche sofferenza sul settore destro dell'area, visto che l'Inter arriva più volte nella sua zona di competenza. Dal 66' Magnani 6 - Sostituisce bene il compagno, non correndo eccessivi pericoli nella parte finale del match.
Hien 6,5 - Fa il suo dovere a centro area, impedendo in più occasioni a Lautaro e Dzeko di arrivare al tiro. Non si risparmia negli interventi, nonostante abbia un giallo sul groppone.
Ceccherini 6 - Insieme al resto del reparto fa sì che, che dopo l'immediato svantaggio, la partita resti aperta fino alla fine proteggendo al meglio la porta.
Depaoli 5,5 - Qualche discesa sulla destra, ma anche diverse occasioni in cui soffre le avanzate dell'Inter dalla sua parte.
Ilic 6 - Inizio timido da parte sua, poi cresce a livello di palloni recuperati e di azioni in cui si propone in avanti. Dal 66' Lasagna 5,5 - Nonostante il suo ingresso in campo, il Verona non acquista la pericolosità in attacco che Zaffaroni sperava di trovare.
Tameze 6 - Gara ordinata in mezzo al campo, senza particolari interventi particolarmente degni di nota né errori grossolani. Dal 66' Veloso 6 - Dà lucidità alla manovra, mettendo in mezzo qualche pallone invitante.
Doig 5,5 - Si propone in più occasioni sulla sinistra, ma non sempre chiude le sue galoppate con cross precisi per gli attaccanti. Dall'80' Piccoli sv.
Kallon 5,5 - Dei due trequartisti è quello che sembra essere più vivace nel primo tempo, mettendo il piede in qualche azione offensiva pur non brillando eccessivamente. Dal 58' Sulemana 6 - Buon ingresso in campo, con subito un'occasione sventata da Onana.
Lazovic 5 - L'uomo copertina della sfida contro la Cremonese recita stasera il ruolo di comparsa. Anonimo sia sulla trequarti che nel momento in cui va ad affiancare Djuric in avanti.
Djuric 5,5 - Qualche pallone smistato per i compagni e poco altro, in una gara in cui viene assistito male dai compagni e chiuso senza problemi dai centrali avversari.
Marco Zaffaroni 6 - Paga il gol subito in avvio, ma anche una certa sterilità offensiva. Da sottolineare comunque un buon atteggiamento, da mostrare anche nelle prossime gare.
I FATTI DEL GIORNO
Hellas Verona ko a San Siro ma con onore. Zaffaroni non fa drammi, promosso Hien
15/1 ALLE 00:53
di IVAN CARDIA
© foto di www.imagephotoagency.it
San Siro si rivela amara per l'Hellas Verona. Reduce dalla vittoria sulla Cremonese, la formazione scaligera cade 1-0 al Meazza contro l'Inter al termine dell'ultimo anticipo del sabato e di una gara ben giocata dagli ospiti, ma senza grandi acuti.
Zaffaroni soddisfatto, bene Hien. A certificare la buona prestazione, ma anche le difficoltà di classifica dei veronesi, le parole del tecnico Marco Zaffaroni: "Sapevamo che squadra avremmo trovato - ha detto dopo la gara - siamo stati bravi nel non farli giocare". Migliore in campo dei suoi, nonostante probabilmente meritasse il secondo giallo, il difensore centrale Hien.
LE PAGELLE
Inter-Verona 1-0 le pagelle dei gialloblù, conferme per Hien e Djuric, Kallon e Lazovic serata opaca
14/1 ALLE 23:55
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Montipò 6 Coperto dalle gambe di sei gialloblù non vede partire la conclusione di Lautaro che infila il pertugio giusto. Per il resto è quasi ordinaria amministrazione.
Dawidowicz 5,5 Incerto nella chiusura su Mkhitaryan nell'azione del gol interista. Sufficientemente attento, senza grandi sbavature. Gravato da un giallo rischia il rosso e Zaffaroni, sapientemente, lo toglie (dal 20’ s.t Magnani 6 autoritario al centro della difesa. Nel finale tenta con coraggio una difficile conclusione al volo ma la palla termina alta)
Hien 6,5 Solido su Dzeko, fa valere la forza fisica di cui dispone. Prezioso in un paio di diagonali eseguite con perfetto tempismo.
Ceccherini 6 Usa più il bastone della carota, senza risparmiarsi. Nel finale deve fare i conti con i crampi.
Depaoli 5,5 Si prende cura di Dimarco che gli sfugge solo un paio di volte. Una volta uscito l’ex gialloblù, alza il suo raggio d’azione ma senza ottenere grandi risultati.
Tamèze 5,5 Soffre inizialmente il confronto diretto con Gagliardini, poi si riprende anche se rimane distante dagli standard ai quali ci aveva abituato (dal 20’ s.t. Veloso 6 riporta geometria a metà campo con la squadra che ne trae pronto beneficio)
Ilić 5,5 la qualità c’è ma funziona a sprazzi (dal 20’ s.t Lasagna 5,5 al rientro dall’infortunio, gettato nella mischia alla ricerca del pari. Un paio di accelerazioni ininfluenti)
Doig 5,5 Chiude la strada a Darmian e si propone in avanti cercando sovente cross per la testa di Djuric ma fatica a trovare lo spazio giusto. Nella ripresa si spegne (dal 35’ s.t. Piccoli 5 un tiro pretenzioso e un paio di appoggi sbagliati)
Kallon 5 Si defila sulla destra alla ricerca di spazi. Tenta alcuni traversoni ma quando riesce sbaglia la misura. Fumoso. (dal 22’ s.t. Sulemana 6 Subito determinato, entra bene nel match. È sua la prima e unica conclusione pericolosa verso la porta nerazzurra).
Djuric 6,5 Sfrutta in pieno i suoi 198 centimetri di altezza. Calamita ogni palla alta che passi dalle sue parti. Viene, forse, lasciato troppo solo per poter essere pericoloso sotto porta.
Zaffaroni 6 Il gol preso a freddo gli scombina i piani. La squadra, comunque, ha il merito di rimanere in partita, riducendo al minimo i rischi e provando fino alla fine a raggiungere il pari. Anche se non era questa la partita da vincere, i segnali sono positivi. Ora testa al Lecce dove, invece, sarà assolutamente vietato sbagliare
SERIE A
Le pagelle del Verona - Hien solido a centro area. Attacco in ombra, Lazovic su tutti
14/1 ALLE 22:49
di PAOLO LORA LAMIA
© foto di www.imagephotoagency.it
Risultato finale: Inter-Verona 1-0
Montipò 6 - Non ha colpe sul gol lampo di Lautaro, venendo poi chiamato in causa poche volte nei minuti successivi sia nel primo che nel secondo tempo.
Dawidowicz 6 - Qualche sofferenza sul settore destro dell'area, visto che l'Inter arriva più volte nella sua zona di competenza. Dal 66' Magnani 6 - Sostituisce bene il compagno, non correndo eccessivi pericoli nella parte finale del match.
Hien 6,5 - Fa il suo dovere a centro area, impedendo in più occasioni a Lautaro e Dzeko di arrivare al tiro. Non si risparmia negli interventi, nonostante abbia un giallo sul groppone.
Ceccherini 6 - Insieme al resto del reparto fa sì che, che dopo l'immediato svantaggio, la partita resti aperta fino alla fine proteggendo al meglio la porta.
Depaoli 5,5 - Qualche discesa sulla destra, ma anche diverse occasioni in cui soffre le avanzate dell'Inter dalla sua parte.
Ilic 6 - Inizio timido da parte sua, poi cresce a livello di palloni recuperati e di azioni in cui si propone in avanti. Dal 66' Lasagna 5,5 - Nonostante il suo ingresso in campo, il Verona non acquista la pericolosità in attacco che Zaffaroni sperava di trovare.
Tameze 6 - Gara ordinata in mezzo al campo, senza particolari interventi particolarmente degni di nota né errori grossolani. Dal 66' Veloso 6 - Dà lucidità alla manovra, mettendo in mezzo qualche pallone invitante.
Doig 5,5 - Si propone in più occasioni sulla sinistra, ma non sempre chiude le sue galoppate con cross precisi per gli attaccanti. Dall'80' Piccoli sv.
Kallon 5,5 - Dei due trequartisti è quello che sembra essere più vivace nel primo tempo, mettendo il piede in qualche azione offensiva pur non brillando eccessivamente. Dal 58' Sulemana 6 - Buon ingresso in campo, con subito un'occasione sventata da Onana.
Lazovic 5 - L'uomo copertina della sfida contro la Cremonese recita stasera il ruolo di comparsa. Anonimo sia sulla trequarti che nel momento in cui va ad affiancare Djuric in avanti.
Djuric 5,5 - Qualche pallone smistato per i compagni e poco altro, in una gara in cui viene assistito male dai compagni e chiuso senza problemi dai centrali avversari.
Marco Zaffaroni 6 - Paga il gol subito in avvio, ma anche una certa sterilità offensiva. Da sottolineare comunque un buon atteggiamento, da mostrare anche nelle prossime gare.
SERIE A
Le pagelle dell'Inter - Lautaro decisivo, Dzeko impreciso. Bentornato Calhanoglu
14/1 ALLE 22:45
di IVAN CARDIA
© foto di www.imagephotoagency.it
INTER-HELLAS VERONA 1-0
(3' Lautaro)
Il racconto TMW della gara.
Onana 6,5 - Una sua verticalizzazione dà il via all'azione che sblocca la serata, nel secondo tempo Sulemana lo chiama anche a compiti più tradizionali e risponde presente con una parata attenta.
Skriniar 6 - Ordinaria amministrazione, in una serata non troppo complessa per la difesa interista.
Acerbi 6,5 - Brutto cliente, quel Djuric lì. Prende e rifila botte, qualche volta sembra sbandare ma alla fine se la cava e risolve anche un paio di situazioni potenzialmente complicate.
Bastoni 6 - Qualche affanno nel finale, come tutta la squadra. Prezioso nelle trame offensive.
Darmian 6 - Potrebbe osare in più in fase di spinta, anche se Doig prova a metterlo in difficoltà, pur senza riuscire.
Gagliardini 6 - Francobollato da Ceccherini, se ne stupisce anche lui. Prestazione solida, senza frizzi e lazzi ma partecipa anche all'azione del decisivo vantaggio.
Calhanoglu 6,5 - Il suo recupero lampo è un sospiro di sollievo per tutti i compagni. Geometrie, recuperi, aperture: non era scontato che lo diventasse, ma a oggi è il giocatore più indispensabile a Inzaghi. In riserva nella ripresa. (Dal 69' Asllani 6,5 - Mezzo voto in più per il segnale di personalità con quel bel tiro da fuori).
Mkhitaryan 6,5 - Ha da farsi perdonare le ultime uscite e vi riesce sin da subito: un suo break apre la difesa scaligera e le strade del gol all'1-0 di Lautaro. Poi: una bella occasione e qualche passaggio a vuoto. (Dal 77' Barella 6 - Anche lui recuperato in extremis, utile nel nervoso finale di gara).
Dimarco 6,5 - Ritrova la squadra dove, parole sue, è diventato giocatore. Parte in sordina, cresce col passare dei minuti e offre i soliti preziosi spunti ai compagni. (Dal 77' Gosens 6 - Entra quando l'Inter deve chiudere a doppia mandata il risultato).
Dzeko 5,5 - Lavora bene l'inizio dell'azione dell'1-0, tutto il resto in tono nettamente minore. Tanti appoggi sbagliati, non proprio una serata da cigno. (Dal 69' Correa 5,5 - Chiude, di fatto, da unico attaccante. Non punge, che novità).
Lautaro 7 - Neanche il tempo di prendergli le misure e già buca la difesa scaligera. Un bel tocco morbido varrebbe il bis, viziato però dal fallo con cui si libera di Dawidowicz. Difficile toglierlo dal campo, ma deve pur respirare. In versione mundial? No ed è un complimento. (Dall'89' Carboni s.v.).
Simone Inzaghi 6,5 - Il peccato della squadra è di non chiudere una gara ampiamente dominata: così si rischia. Nel complesso, una buona risposta, soprattutto sotto il profilo della solidità, alle ultime incertezze.
SERIE A
Basta un poco di Lautaro e la pillola va giù: l'Inter batte il Verona 1-0 e aggancia la Juve
Inter batte Hellas Verona 1-0: decide il gol di Lautaro nei minuti iniziali.
14/1 ALLE 22:39
di IVAN CARDIA
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Basta un poco di Lautaro Martinez e la pillola chiamata Hellas Verona va giù. L'Inter batte col risultato di 1-0 gli scaligeri, a indirizzare e poi decidere la gara sin dal terzo minuto di gioco è la rete del Toro argentino. Trovato il vantaggio, i nerazzurri di Simone Inzaghi amministrano un avversario raramente capace di trovare veri e propri sbocchi offerivi almeno sino al tentato forcing finale. Battuta d'arresto per i gialloblù di Marco Zaffaroni, che rimandano ancora l'appuntamento col primo successo lontano dal Bentegodi e interrompono subito la striscia positiva di risultati avviata in questo 2023. I padroni di casa, viceversa, confermano la propria solidità tra le mura amiche del Meazza, anche con qualche protesta all'indirizzo di Fabbri - dubbi sul 2-0 annullato a Lautaro, certezze sul mancato secondo giallo a Hien nella ripresa - e agganciano la Juventus al terzo posto in classifica. -1 dal Milan secondo, con cui in settimana si celebrerà l'attesa Supercoppa: visto il passo falso dei rossoneri a Lecce, e viste anche le difficoltà recenti di Skriniar & Co, il miglior biglietto da visita possibile per la trasferta di Riyad. Pur senza brillare: per quello, in casa Inter, c'è ancora da aspettare.
Le scelte iniziali: Inzaghi ritrova i titolari, Zaffaroni conferma. Torna Dzeko in coppia con Lautaro, rientrano Darmian e Dimarco sulle fasce nei padroni di casa. A centrocampo ce la fa Calhanoglu. L'undici di partenza dell'Hellas è lo stesso che ha superato 2-0 la Cremonese nell'ultimo turno di campionato, con Djuric supportato da Lazovic e Kallon in attacco.
Lautaro lancia l'Inter: 1-0 all'intervallo. A mettere le cose in chiaro ci pensa subito Lautaro. Azione dal basso dell'Inter, il break di Mkhitaryan porta a un batti e ribatti in area scaligera: lo risolve il Toro con una stoccata di sinistro che vale l'1-0. Trovato il vantaggio dopo appena tre minuti di gioco, i padroni di casa impostano il pilata automatico, ma anche la seconda occasione della serata è di marca nerazzurra: traversone di Gagliardini dalla destra, girata aerea di Lautaro che non mette in difficoltà Montipò. La reazione degli ospiti, aggressivi ma anche parecchio attenti alle marcature, non è di quelle che fanno tremare i polsi: zero tiri in porta nel primo tempo dell'Hellas. Sul finire di frazione, si accende Dimarco e fioccano chance per i nerazzurri: prima il laterale serve Dzeko che ciabatta altissimo da fuori area. Poi il 32 innesca Mkhitaryan, che si mette in proprio e cerca l'angolino lontano: deviazione provvidenziale di Hien: lungo check al VAR, alla fine Fabbri opta per il semplice corner e di fatto il primo tempo si chiude qui.
. Dagli spogliatoi rientrano in campo gli stessi ventidue che hanno concluso la prima frazione di gioco. Subito la palla del bis per i padroni di casa: Dimarco si accende a sinistra, sul cross teso Hien anticipa un Dzeko non proprio in palla. Il primo cambio è veronese: fuori Kallon, dentro Sulemana con Ilic che sale al fianco di Lazovic. All'ora di gioco, ci sarebbe il bis nerazzurro e personale di Lautaro: l'argentino scappa - fallosamente a giudizio di Fabbri che annullerà - a Dawidowicz e batte ancora Montipò con un bel tocco sotto. La scelta arbitrale depenna però l'episodio dalle cronache della partita, mentre Zaffaroni ricorre addirittura al triplice cambio: dentro Lasagna, Magnani e Veloso. Un'altra decisione di Fabbri fa infuriare i padroni di casa: manca un giallo a Hien per fallo su Dzeko che impedisce al bosniaco di involarsi verso la porta. C'è lavoro anche per Onana: al 73' Sulemana chiama il camerunese all'intervento, poi è il portiere nerazzurro a regalare brividi ai compagni insieme a Bastoni. All'81' tentativo da fuori di Asllani: bel tiro a giro, fischia di poco fuori rispetto allo specchio della porta difeso da Montipò.
INTER-HELLAS VERONA 1-0
(3' Lautaro)
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
14 GENNAIO 2023
Serie A TIM | Verona sconfitto solo di misura, al Meazza passa l’Inter
Milano - Si è conclusa 1-0 Inter-Hellas Verona, 18a giornata della Serie A TIM 2022/23. Rete decisiva di Lautaro Martinez al 3' del primo tempo.
Venendo alla cronaca, l’Inter si porta subito in vantaggio grazie al mancino rasoterra di Lautaro Martinez dall’interno dell’area, in posizione centrale, che si insacca alla destra di Montipò.
Al 15’, nuovo tentativo dei padroni di casa, sempre con Martinez che questa volta, però, ci prova con un colpo di testa su cross dalla destra di Gagliardini: blocca Montipò.
Nella seconda fase della prima frazione, l'Hellas gestisce il possesso del pallone per lunghi tratti, ma senza trovare gli spazi per rendersi pericoloso.
Break dell’Inter con Mkhitaryan che, al 41’, entra in area da sinistra e calcia a giro verso il secondo palo: deviazione decisiva di Hien in calcio d’angolo.
Nel secondo tempo, al 63’, viene annullato il 2-0 all’Inter per fallo in attacco di Martinez su Dawidowicz al limite dell’area.
L’Hellas ci prova poi con Sulemana, al 65’, conclusione dal limite dell’area che finisce però alta.
Ancora Sulemana, al 70’, su filtrante di Lasagna, si inserisce in area e calcia di prima: attento Onana che respinge in angolo la conclusione indirizzata sul primo palo.
Al minuto 81’, destro di Asllani dal limite dell’area che sfiora l’incrocio dei pali alla destra di Montipò e termina fuori.
Nei minuti di recupero finali, al 92’, cross di Depaoli dalla destra che arriva a Magnani, ma il suo destro al volo, dal limite dell’area, finisce fuori.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di sabato 21 gennaio (ore 15), allo stadio ‘Bentegodi’ contro il Lecce, match valido per la 19a giornata della Serie A TIM 2022/23.
INTER-HELLAS VERONA 1-0
Rete: 3' Martinez
Inter (3-5-2): Onana; Skriniar, Acerbi, Bastoni; Darmian, Mkhitaryan (dal 77' Barella), Calhanoglu (dal 69' Asllani), Gagliardini, Dimarco (dal 77' Gosens); Dzeko (dal 69' Correa), Martinez (dall'89' Carboni)
A disposizione: Cordaz, Brazao, Dumfries, De Vrij, Bellanova, D'Ambrosio, Curatolo, Zanotti
Allenatore: Simone Inzaghi
Hellas Verona (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz (dal 65' Magnani), Hien, Ceccherini; Depaoli, Ilic (dal 65' Lasagna), Tameze (dal 65' Veloso), Doig (dal 79' Piccoli); Lazovic, Kallon (dal 57' Sulemana); Djuric
A disposizione: Berardi, Perilli, Henry, Günter, Terracciano, Cabal, Coppola, Bragantini
Allenatore: Marco Zaffaroni
Arbitro: Michael Fabbri (Sez. AIA di Ravenna)
Assistenti: Filippo Valeriani (Sez. AIA di Ravenna), Francesca Di Monte (Sez. AIA di Chieti)
NOTE. Ammoniti: Dawidowicz, Hien, Sulemana
13 GENNAIO 2023
Settore Giovanile | Manuel Ravasio convocato dalla Nazionale italiana Under 18
Verona - E' arrivata la prima convocazione dalle nazionali per uno dei giocatori del Settore Giovanile dell'Hellas Verona.
La chiamata ha raggiunto infatti il portiere dell'Under 18 gialloblù Manuel Ravasio, che è stato convocato dal Tecnico Federale dell'Italia Under 18, Daniele Franceschini, in vista dell'amichevole contro i pari età della Spagna. in programma al Centro Tecnico Federale di Coverciano mercoledì 18 gennaio alle ore 14.30.
Per l'estremo difensore si tratta della seconda convocazione azzurra dopo quella dello scorso 3 dicembre, che lo ha visto prendere parte al raduno dei portieri classe 2004 e 2005 tenutosi proprio a Coverciano.
FONTE:
HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: Dopo essere stato nominato diggì del PALERMO, Giovanni GARDINI assume anche la carica di Amministratore Delegato del club rosanero.
SERIE A: Dopo la sconfitta al Bentegodi arriva anche quella allo Zini col MONZA, mister ALVINI esonerato
12 GENNAIO 2023 - 17:19
GIOVANNI GARDINI NOMINATO AMMINISTRATORE DELEGATO DEL PALERMO
Giovanni Gardini è stato nominato Amministratore Delegato del Palermo FC, mantenendo anche il ruolo di Direttore Generale del club. A Gardini le congratulazioni da parte di City Football Group, del Presidente Mirri e dell’intera famiglia rosanero.
FONTE:
PalermoFC.com
NEWS
ALVINI SOLLEVATO DALLA GUIDA TECNICA DELLA PRIMA SQUADRA
14 GENNAIO, 2023
U.S. Cremonese comunica di aver sollevato Massimiliano Alvini e il suo staff dalla conduzione tecnica della prima squadra. Il club grigiorosso desidera ringraziare l’allenatore e i suoi collaboratori per la serietà, la professionalità e la passione dimostrate nel lavoro quotidiano svolto nel corso di questi mesi.
FONTE:
USCremonese.it