#VeronaBrescia in anteprima: VELOSO regolarmente in cabina di regia, con lui recupera DAWIDOWICZ e a Peschiera si rivede anche il Pazzo; CORINI trova finalmente MAGNANI ma dovrà fare ancora a meno di TORREGROSSA, CHANCELLOR e JORONEN nel Derby del Garda numero 69
1600 i ticket messi a disposizione in Curva Nord, peraltro andati esauriti in breve tempo, per i tifosi ospiti muniti di regolare tessera rilasciata dal BRESCIA Calcio.
Dopo lo splendido successo costruito al Tardini i ragazzi di JURIC sono tornati ad allenarsi da Mercoledì per lo scontro diretto nel Derby del Garda molto sentito da entrambe le province che ne condividono le poetiche sponde.
Il VERONA ha subito poco più della metà delle reti incassate dalla squadra di CORINI (14) ma ne ha realizzati anche un paio in meno (7) delle Rondinelle ed è attualmente il terzo peggior attacco della Serie A nel quale, fra l'altro, nessun attaccante di ruolo è ancora andato segno, record negativo storico nell'epopea scaligera che mai prima d'ora aveva assistito ad un periodo così lungo di assenza di gol (10 gare) da parte del reparto offensivo.
Dall'altra parte la Leonessa gravemente ferita dopo 4 sconfitte nelle ultime 5 partite e per questo ancora più pericolosa nell'estremo tentativo di guadagnare punti in casa scaligera ma non sarà certo come l'ultima volta al Bentegodi con un HELLAS timido e impacciato a subire il bel gioco avversario: 7 mesi dopo se lo scenario non è invertito poco ci manca col BRESCIA in piena zona retrocessione (anche aldilà dei propri demeriti) e il VERONA rinvigorito e rinfrancato dall'organizzazione svizzera attuata sul campo dal nuovo tecnico croato: Buon derby a tutti!
Precedenti
68 nella storia i match tra VERONA e BRESCIA, 19 i successi gialloblù, 21 quelli degli ospiti a fronte di 28 pari.
La sfida più recente al Binti tra le due compagini risale al 2 a 2 del 2 Aprile scorso in cadetteria con i gialloblù salvati dalla grande volée di FARAONI a mezz'ora dal termine in una partita in cui mister CORINI impartì una severa lezione di calcio al collega GROSSO.
Altro 2 a 2 il 9 Ottobre 2016 con PAZZINI a riprendere per due volte la Leonessa fuggita avanti con CARACCIOLO e TORREGROSSA in una gara in cui gli ospiti furono concreti al massimo e l'HELLAS di PECCHIA sprecò più del dovuto.
Prima di allora, a fine Aprile 2013, l'HELLAS di MANDORLINI strapazzò il BRESCIA rifilandogli un pesante 4 a 2 in una gara davvero entusiasmante con l'Airone CARACCIOLO a portare avanti i suoi per ben due volte nel primo tempo prima di subire nel secondo la doppietta di un incredibile CACIA che aveva rilevato 'Iron Nick' FERRARI e rimesso in ordine le cose...
Nel 2006-07 l'ultima vittoria a Verona del BRESCIA.
Quello che è stato battezzato il 'Derby del Garda' è comunque una gara sentita da entrambe le tifoserie ed ha una grande tradizione anche nella massima serie anche se l'ultima volta risale al 2 Dicembre 2001 fa con la doppietta di 'SuperMario' FRICK a suggellare il successo scaligero.
Il prossimo match sarà diretto dal signor Maurizio Mariani della sezione AIA Aprilia.
QUI VERONA
Si va verso il recupero di VELOSO colpito duro nel finale al Tardini e anche DAWIDOWICZ dovrebbe tornare disponibile.
A Peschiera si è rivisto anche PAZZINI anche se difficilmente potrà andare almeno in panchina contro le Rondinelle.
Probabile la riproposizione dell'11 visto al Tardini con l'unico cambio al centro dell'attacco dove DI CARMINE potrebbe prendere il posto di STĘPIŃSKI.
Probabile formazione
3-4-2-1 con Silvestri; Rrahmani-Kumbulla-Gunter; Faraoni-Amrabat-Veloso-Lazovic; Verre-Salcedo; Stepinski.
QUI BRESCIA
Mister CORINI, sempre più in bilico dopo il ko interno con l'INTER (nonostante la grande prova) e la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare, cercherà ancora di invertire il trend.
Contro la Primavera si è visto in campo l'ex SASSUOLO MAGNANI mai utilizzato in difesa causa infortunio: Al Bentegodi potrebbe arrivare il suo momento. Buone notizie anche per quanto riguarda TREMOLADA per il quale si era ipotizzato un intervento chirurgico alla spalla che sembrerebbe ora scongiurato; ancora indisponibile invece l'ex attaccante scaligero TORREGROSSA insieme a CHANCELLOR, JORONEN e al lungodegente DESSENA.
L'ex tecnico gialloblù intenderebbe schierare un 3-5-2 con MAGNANI (o il giovane MANGRAVITI), CISTANA e GASTALDELLO nel reparto arretrato, un folto centrocampo con i soliti titolari fra i quali spiccherà il gioiellino TONALI e la coppia DONNARUMMA-BALOTELLI ancora in cerca delle giuste alchimie in attacco.
Previsto inizialmente in panchina l'altro grande ex ROMULO.
Convocati MAGNANI, TREMOLADA, TORREGROSSA, CHANCELLOR e DESSENA fuori ma rientra JORONEN.
Probabile formazione
3-5-2 con Alfonso; Mangraviti-Cistana-Gastaldello; Sabelli-Bisoli-Tonali-Zmrhal-Mateju; Balotelli-Donnarumma.
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Mister JURIĆ «Se sarà uno scontro salvezza? Questa è la terza partita della settimana, sarà una sfida importante perché arriva in un momento impostante della stagione. Dobbiamo affrontare tutte le partite allo stesso modo, indipendentemente dall'avversario che affrontiamo. Il Brescia? Possiamo affrontarlo con grande determinazione, è una squadra con ottimi valori tecnici, e quindi da non sottovalutare. La nostra condizione fisica? È ottimale: i dati in nostro possesso indicano che la squadra sta bene. Se mi sarebbe piaciuto allenare Balotelli? Sono contento dei miei ragazzi e orgoglioso di quanto stanno facendo. Tonali? Il Brescia è un'ottima squadra con giocatori importanti: non c'è solo Tonali. Che Bentegodi mi aspetto? Sin dalla prima giornata l'ambiente è stato fantastico, i nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto. Lo faranno anche contro il Brescia. Stepinski? A Parma ha fatto una buona prestazione. Ha molta voglia di migliorare. Dawidowicz? Ieri ha fatto un buon allenamento: è recuperato. Salcedo e Tutino? Fino ad ora abbiamo sempre giocato con due punte. Sono entrambi ragazzi con un buon margine di miglioramento; hanno tanta voglia di imparare. Se sarà una gara nervosa? Siamo concentrati sul nostro lavoro: cercheremo di imporre il nostro modo di giocare, che è fatto di pressing e aggressività, ma stando attenti a non cadere in inutili nervosismi. Non dobbiamo farci condizionare dall'importanza del match. Veloso? Ha recuperato pienamente. La forza del gruppo? Abbiamo attraversato momenti di difficoltà, ma sinora li abbiamo sempre superati con la grande coesione da parte della squadra. Qual è il giocatore che mi ha stupito di più? La squadra, nel suo complesso. Miglior difesa come nella storica stagione 1984-85? Speriamo di continuare così: è un lavoro collettivo, di squadra. Una fase che coinvolge anche gli attaccanti, come si è visto nella gara di Parma» HellasVerona.it
Mister CORINI tecnico del BRESCIA «Verona? Ho deciso già come approcciare la sfida, andiamo a rapportarci contro una squadra che sta bene, faccio i miei complimenti a Juric. Ci sono tanti significati in questa partita. I punti sono sempre un imperativo, poi all’interno di una partita ci sono tante letture. Attacco? Con Donnarumma e Balotelli abbiamo costruito qualcosa di più davanti, ragioniamo anche su questi aspetti. In serie A il 3-5-2 può essere un sistema che può darci garanzie. Se la partita di domani può essere un bivio? In un campionato ci sono tante partite, non cambio il mio pensiero. Balotelli? Si è sacrificato di più anche in difesa. La risposta l’ho avuta da tutti, anche sui corner e le palle inattive cerco di sfruttare la sua fisicità. Sta lavorando bene, il minutaggio gli sta dando consapevolezza e fiducia. Non abbiamo nessun timore reverenziale nei confronti di nessuno» TGGialloblù.it
Il mastino tricolore Silvano FONTOLAN a 'La Gazzetta dello Sport' «(Il Verona) Intanto è molto compatto. Si difende con tutti gli uomini, non c’è nessuno che non partecipi all’azione quando c’è da contenere gli avversari. Questo è un aspetto fondamentale, tanto più rilevante perché, sulla base della mia esperienza da giocatore, è proprio cominciando a non subire che si ottengono dei buoni risultati» Hellas1903.it
Il doppio ex Gigi CAGNI «Il derby del Garda sfida fra la fisicità della squadra di Juric e la tecnica di quella di Corini? In parte si’ e in parte no. Anche la squadra di Juric, pur con caratteristiche diverse dal Brescia, cerca di giocare a calcio. Dalla parte di Corini c’è il fatto di essere ormai strutturato a Brescia, lavora lì dall’anno scorso, c’è un consolidato, c’è un pregresso. Se rispetto al campionato di B, è salito il Verona ed è sceso il Brescia? No, questo direi di no. La classifica delle due squadre è anche figlia del calendario, che in Serie A conta e che fino ad oggi è stato un po’ più duro per il Brescia. È una partita aperta, anche se non mi piace la graticola nella quale il presidente Cellino mette Corini un giorno si’ e un giorno no, sono situazioni che non mi piacciono. Sono bresciano e ho il Brescia nel cuore, ma mi spiace ancora oggi per come era andata a finire a Verona. Eravamo retrocessi per un punto, ma la gente era con me perché aveva capito che la società mi aveva preso il centravanti, Pippo Maniero, a novembre, troppo in ritardo. A fine stagione avevo l’offerta del Piacenza, ma per orgoglio sono rimasto in B a Verona per risalire. La squadra era forte, ma lì ho sbagliato io, ho sbagliato atteggiamenti e valutazioni. Sono bresciano, ma nulla contro Verona» DerbyDerbyDerby.it
Il procuratore di LAZOVIC «Darko era molto felice dopo il gol che ha portato 3 punti molto importanti per il club. Non è solito a segnare gol da fuori area, ma è una cosa in più. Il Verona non è stato fortunato negli ultimi due turni, ma il calcio restituisce sempre, come successo ieri. Un buon inizio. Perché ha deciso di venire al Verona? Juric è stato molto importante e questo è stato il motivo più grande per scegliere l’Hellas Verona. Ha aspettato a lungo Darko nella pre-season. Quest’estate c’erano molti club interessati perché era svincolato. Abbiamo ricevuto offerte dal Besiktas, dalla Cina, dall’Arabia Saudita e dagli Emirati per contratti davvero importanti, ma Darko ha scelto con la sua famiglia per rimanere ancora in Italia: si godono la vita e il calcio lì. Come vedo i gialloblù in ottica lotta salvezza? Sarà una grande competizione fino alla fine. Ho molta fiducia in Juric e nella sua strategia. Inoltre se dovessero fare qualche buon affare in inverno, le chances di salvezza aumenterebbero. Comunque sarà molto interessante» CalcioHellas.it
Difesa da scudetto... Che fosse una difesa di ferro si era capito in queste prime dieci partite nelle quali la retroguardia gialloblù ha incassato solo 8 gol (nessuno ha fatto meglio in Serie A) ma che questo fosse il miglior risultato dai tempi dello Scudetto lo sottolinea Hellas1903.it in questo articolo dal quale si evince che, stagione 1984-85 a parte, mai la fase difensiva era stata più efficace di quella attuale a questo punto della Stagione!
01 novembre 2019 - 8:38 Verona-Brescia, il derby di Romulo ex Hellas e di Balotelli Hellas mancato: e poi Corini…
Romulo, ex Verona, torna a Brescia e per lui non mancheranno i fischi. In estate Balotelli è stato a metà fra Verona e Brescia, poi ha scelto la sua città.
di Valentina Alduini
Nel prossimo turno di Serie A il Verona e il Brescia si troveranno contrapposte in una bela sfida.
Romulo, tu quoque? Al Bentegodi non mancheranno i tifosi che ricorderanno a Romulo l’amore eterno che aveva dichiarato al Verona, non molto tempo fa. Oggi invece gioca nel Brescia, la grande rivale nel derby del Garda. Nella stessa squadra, Mario Balotelli che con il Milan nell’agosto 2013 perse una partita al Bentegodi perchè pativa la sua rivalità con i veronesi e la curva dell’Hellas. In estate sembrava potesse andare proprio a Verona Mario, poi l’inversione a U (o a Uh direbbero a Verona per dileggiare gli avversari) e il nuovo abbraccio con la sua città. Il tris dei rivali perfetti per il Verona di Juric in gran forma è completato da Eugenio Corini: ha giocato nel Verona, ma ha allenato il Chievo e adesso il Brescia, quasi come Romulo…
Nemmeno il tempo di archiviare il turno infrasettimanale che è già tempo di tornare in campo per una nuova giornata di campionato. Tra i match che potremo gustarci nel corso dell’undicesimo turno di Serie A, ecco che spicca Verona-Brescia. Una sfida allettante, che porta le due squadre del Nord Italia a rincontrarsi dopo qualche mese. Infatti, Verona e Brescia si erano scontrate ad aprile. In quell’occasione, tuttavia, militavano in Serie B e il risultato finale fu 2-2. Uno score, quello, che giovò maggiormente ai lombardi che videro aprirsi ancor di più il varco che portava alla Serie A. Per il Verona, invece, quel risultato portò ai playoff.
Ed ora, eccole qua, di nuovo l’una contro l’altra. Ancora una volta a contendersi tre punti che per entrambe possono significare molto. Certo, non siamo ad uno spareggio da dentro o fuori in quanto il campionato è ancora molto lungo. Ma, di certo, sarà una partita dal sapore particolare per le due neopromosse. Nel turno infrasettimanale, il Brescia ha rimediato una sconfitta ad opera dell’Inter (1-2) mentre il Verona ha conquistato tre preziosissimi punti contro il Parma (0-1). Dunque, si presenteranno allo scontro domenicale con due stati d’animo probabilmente diverso ma con l’obiettivo comune di portare a casa la vittoria.
Il Brescia, naturalmente, vorrà rifarsi dalla sconfitta subita contro l’Inter e cercare di racimolare punti importanti. Dal canto loro, i veneti tenteranno di proseguire con le vittorie. Andando ad analizzare la classifica, possiamo notare come i lombardi si trovino a 7 punti, tanti quanti la Spal e 2 in più rispetto alla Sampdoria che giace in ultima posizione. Il Verona, invece, ha al momento totalizzato 12 punti come il Bologna. Pertanto, così come nello scorso campionato (seppur si trattasse della Sere B), lo scontro tra Verona e Brescia sarà tutto da vivere e farà mettere in campo tutta la grinta e tutta la fame possibile. Come finirà? E’ difficile pronosticarlo e le sorprese, potrebbero non mancare.
FONTE: DerbyDerbyDerby.it
APPROFONDIMENTI Le prime dieci di Juric fra grinta, difesa d’acciaio, giovani ed entusiasmo
Arrivati a cifra tonda per quanto riguarda le partite di campionato, è il momento di trarre le prime conclusioni sull’uomo di Spalato
di Tommaso Badia Ottobre 31, 2019 - 18:25
Dodici punti in dieci partite e, udite udite, la miglior difesa del campionato: questo finora il bottino di Ivan Juric alla guida dell’Hellas.
Considerando che alcune delle sfide contro le “big” (Napoli e Juventus su tutte, ma ci infiliamo anche Cagliari e Milan) sono già andate in archivio, si tratta di un risultato decisamente positivo, soprattutto alla luce del fatto che il Verona quest’anno non ha mai sfigurato nemmeno sulle sfide sulla carta impossibili o quasi.
Inutile dire come gran parte del merito vada all’uomo di Spalato, che in poco più di quattro mesi ha costruito (insieme a D’Amico) una squadra all’altezza della categoria, risolvendo l’atavico problema della “difesa-groviera” e conquistato la piazza, “orfani” di Aglietti (allenatore, che sia chiaro, non smetteremo mai di ringraziare) compresi.
Arrivati quindi alla doppia cifra, ci sembra il momento di fare un primo bilancio sull’operato di questo nuovo Hellas e in particolare su quello di un allenatore che, lo ricordiamo, è arrivato tra i mugugni della piazza.
SQUADRA ALL’ALTEZZA. L’opera di “conquista” di Ivan Juric comincia a luglio, quando con il d.s. Tony D’Amico inizia a costruire l’Hellas 2019/2020. Comincia confermando lo zoccolo duro dello scorso anno (Silvestri, Faraoni, Zaccagni e Kumbulla, che lancia nella mischia con risultati sorprendenti, ma ne parleremo tra qualche paragrafo), andando poi sull’usato garantito portando a Verona tanti ex Genoa da lui allenati in passato (Veloso, Lazovic e Günter, per nominarne tre). Arrivano poi profili interessanti come Pessina, Verre, Tutino e Adjapong e qualche scommessa (vinta) come Rrahmani e Amrabat, oltre ovviamente a Stepinski, l’acquisto più caro dell’era Setti, un attaccante non da tanti gol, ma perfetto per il modo di intendere calcio del tecnico croato.
SCHIETTEZZA E SEMPLICITÀ. Prima ancora delle prestazioni in campo, ad aprire le prime brecce nei cuori scaligeri ci pensano le dichiarazioni del tecnico croato: ogni chiacchierata i media è un piccolo show, con Juric che non fa altro che rispondere con disarmante sincerità, senza tanti giri di parole. Una schiettezza che fa subito innamorare giornalisti e tifosi, che vedono in lui un totale cambio di direzione rispetto ai presunti “innovatori” visti a Verona negli ultimi anni, spesso capaci solo di rintanarsi dietro irritanti leitmotiv (“siamo in crescita”, “abbiamo un grande sogno”…). L’uomo di Spalato dice quello che pensa, parla in modo semplice e tremendamente efficace, e questo all’ambiente gialloblù piace, e non poco.
IL VERONA AI SUOI TIFOSI. Oltre che con le parole, Juric inizia sin da subito a riavvicinare i tifosi al Verona anche fisicamente grazie agli allenamenti a porte aperte: sia in ritiro che allo Sporting Center Paradiso il popolo scaligero può quindi ammirare l’incredibile intensità delle sue sedute, durante le quali non esiste un esercizio che non richieda di correre ai mille all’ora. Oltre alla schiettezza e all’onestà, i butei adorano vedere i giocatori uscire sempre dal campo con la maglia inzuppata di sudore, e con il generale croato le lavanderie di Primiero, Feldkirchen e Peschiera lavorano sempre a pieno regime. Tutto ciò, dopo uno dei periodi più bui per quanto riguarda il rapporto società-tifosi, contribuisce a raggiungere una “tregua” di cui la squadra, spinta dal ritrovato entusiasmo dei suoi tifosi, sta beneficiando e non poco.
DIFESA D’ACCIAIO, MA NON SOLO. Dopo un pre-campionato in cui già molti hanno iniziato a ricredersi sul tecnico, inizia la Serie A, e già le prime giornate mettono in mostra le principali caratteristiche di questo “nuovo” Hellas: la squadra è tignosa, difficile da perforare, non molla mai e non abbassa la testa se non per caricare l’avversario, anche se questo sulla carta è più forte. Le sconfitte che arrivano sono sempre comunque seguite dagli applausi del popolo gialloblù, che apprezza il grande impegno profuso. Il frutto di questo grande lavoro da parte di tutti si riflette sui risultati odierni, con un Verona attualmente a metà classifica e con la miglior difesa del campionato: non male per un ambiente ormai abituatosi a subire caterve di gol a ogni campionato, a prescindere dalla categoria e dal piazzamento finale.
I GIOVANI. In mezzo a tutto ciò, una breve nota a parte va dedicata a una caratteristica che da sempre contraddistingue Juric, ossia la capacità di lanciare i giovani: l’esempio più lampante è ovviamente Kumbulla, ormai un titolare inamovibile a cui il mister ha sin da subito dato grandissima fiducia, ma anche Salcedo, per quanto si stia rivelando forse più “acerbo”, è comunque una bella scoperta.
COSA PUÒ MIGLIORARE JURIC… Sia chiaro, non siamo qui a fare voli pindarici: la squadra finora sta girando bene, ma qualcosa manca (e ci mancherebbe, altrimenti staremmo parlando di una formazione da scudetto…). Ciò che ovviamente risalta è la scarsa concretezza sotto porta, in particolare quella degli attaccanti: il Verona di Juric crea moltissimo, ma fa una terribile fatica a segnare. Questo è probabilmente l’aspetto più pressante e su cui l’allenatore dovrà dedicare un po’ più di attenzione, cercando più che altro di entrare nella testa dei propri giocatori per “sbloccarli”. Se ciò accadesse, parlare di salvezza con largo anticipo non sarebbe poi un tabù.
… E COSA LA SOCIETÀ. Al “problema del gol” bisogna probabilmente aggiungere la “coperta corta“, tipico limite di una squadra dalle non eccessive disponibilità economiche come quella scaligera: l’Hellas ha infatti una buona squadra titolare, mentre sembra peccare un po’ per quanto riguarda la panchina. L’impressione è che il continuare a insistere sugli stessi giocatori, variando solo dalla trequarti in su (dove effettivamente c’è un po’ più di varietà), possa essere un piccolo segnale d’allarme a cui mettere una pezza nella finestra invernale di mercato. Nulla di clamoroso, ma è chiaro che un paio di ricambi di categoria nelle giuste posizioni potrebbero permettere di far rifiatare i titolarissimi e far girare ancora meglio un giocattolo che, se non dovesse subire “urti” (leggi: cessioni “importanti” a gennaio), quest’anno potrebbe far divertire parecchio la tifoseria gialloblù.
FONTE: CalcioHellas.it
I SEGRETI DEL VERONA, LA DIFESA DI FERRO E LE QUALITÀ DI JURIC: IL MIRACOLO HELLAS METTE SEMPRE PIÙ NEI GUAI IL MILAN L'Hellas Verona è sempre più una sorpresa del campionato di Serie A, due i segreti della squadra e il Milan rischia sempre di più
A cura di Stefano Vitetta 30 Ottobre 2019 11:41
Foto Paola Garbuio/LaPresse
Si è aperta con il botto la 10^ giornata del campionato di Serie A, nel primo match colpo grosso dell’Hellas Verona contro il Parma grazie ad una magia dalla lunga di Lazovic, in serata blitz anche dell’Inter che ha vinto contro il Brescia grazie alle reti siglate da Martinez e Lukaku, poi l’autogol di Skriniar che ha riaperto solo parzialmente la partita. Ma la vera sorpresa di questo avvio di stagione è sicuramente il Verona, merito principalmente dell’allenatore Juric che in carriera ha probabilmente raccolto meno di quanto seminato. Alla vigilia del campionato forse in pochi avrebbero scommesso un centesimo sulla salvezza del Verona, la campagna acquisti portata avanti dalla dirigenza non sembrava infatti all’altezza, l’inizio di stagione ha fatto invece ricredere tutti. il Verona al momento ha conquistato 12 punti, frutto di tre vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte.
I principali meriti sono dell’allenatore Juric che ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza, una squadra compatta ma che non rinuncia a giocare. Il problema principale di questa squadra è sicuramente il gol degli attaccanti, in particolar modo Stepinski e Di Carmine sono attaccanti più di manovra ma dal punto di vista realizzativo stanno continuando a faticare. Il vero punto di forza invece è la difesa, fino al momento il Verona ha subito appena 8 gol ed in vista delle partite di oggi può già vantare la migliore difesa del campionato, solo Juventus e Cagliari hanno subito 8 gol ma oggi scenderanno in campo, dal punto di vista dei gol realizzati invece solo la Sampdoria ha fatto peggio del Verona e su questo aspetto dovrà lavorare Juric. Il Verona è dunque alla ribalta e questo aumenta sicuramente i problemi del Milan, i rossoneri infatti sono destinati a lottare per la salvezza considerando una squadra non all’altezza dal punto di vista tecnico e con una serie di problemi dovuti anche al cambio di allenatore. Il Milan non potrà permettersi passi falsi contro la Spal, anche il calendario fa paura con i rossoneri che incontreranno in serie Lazio, Juve e Napoli e con il serio rischio di ritrovarsi tra 4 giornate ancora più in basso.
FONTE: CalcioWeb.eu
31.10.2019 Corini, il futuro passa dalla sfida di Verona
Eugenio Corini, classe 1970: seconda annata alla guida del Brescia
Strano il destino, anche nel calcio. Domenica riporterà Eugenio Corini a Verona, dove è caduto e si è rialzato da giocatore (rottura del legamento del ginocchio all’Hellas, ritorno in campo da protagonista al Chievo). Chiunque abbia imparato a conoscerne e apprezzarne professionalità e bravura non può che tifare per una nuova operazione rilancio da allenatore del suo Brescia, che ultimamente gioca bene ma resta regolarmente a mani vuote. Fondamentale, la trasferta del Bentegodi, per la squadra che deve riprendere a correre e per il tecnico che deve rinsaldare la sua posizione. Normale, anzi scontato in un calcio italiano che aspetta nessuno, con 4 sconfitte e 1 pareggio nelle ultime 5 partite. «Mai contattato nessuno»: Massimo Cellino ha detto e ripetuto di non considerare in discussione il suo allenatore, anche per spegnere le voci sui possibili successori che in tempi recenti non sono mancate. Il mese scorso si parlava di Stefano Pioli, poi approdato al Milan. (...)
Gian Paolo Laffranchi
FONTE: BresciaOggi.it
Lo strano caso del Verona: 3 vittorie, 0 gol dagli attaccanti!
by Raffaele La Russa 30/10/2019
Caso più unico che raro quello del Verona. I gialloblù sono l’unica squadra del campionato a non aver mai segnato con un attaccante. Un mistero firmato Ivan Juric: l’allenatore non trova pace, le ha provate tutte. Ma di mandare una punta in gol non c’è proprio verso. Eppure le cose non vanno così male, perché stasera è arrivata la terza vittoria e la zona rossa si allontana sempre di più.
BOMBER PER CASO – L’ennesima arrivata grazie alla rete di un centrocampista: il 1° settembre con un gol di Pessina il Verona conquista tre punti a Lecce; e fin qui nulla di strano. Un mese dopo Verona-Sampdoria finisce addirittura 2-0: Kumbulla (difensore) e autogol di Murru. Attacco inesistente. Come oggi, quando a pescare il jolly ci ha pensato Lazovic da fuori area. Sette gol in dieci partite, solo la Sampdoria ultima ha fatto peggio. Massimo risultato col minimo sforzo. Le occasioni più pericolose arrivano dai calci piazzati, ma quest’astinenza degli attaccanti alla lunga può diventare un problema.
CHI C’E’ IN ATTACCO? – E pensare che di attaccanti buoni ce ne sarebbero anche: Mariusz Stepinski era arrivato come titolare ed è un giocatore da più di dieci gol in Serie A, Samuel Di Carmine è il bomber di Serie B che a 31 anni prova il grande salto dopo aver segnato oltre 20 reti con il Perugia in una stagione. Poi ci sono la scommessa Eddie Salcedo, 18enne scuola Genoa ed ex “gemellino” di Pellegri in rossoblù, e Giampaolo Pazzini, uno che non ha bisogno di presentazioni ma a 35 anni ha giocato solo sette minuti in campionato ed è fermo per un problema agli adduttori. Juric ha provato tutte le mosse possibili e immaginabili, si è inventato di tutto per mandare in rete le punte. Niente. Il suo 4-3-2-1 funziona a metà. Stasera contro il Parma è andata bene grazie al gol di Lazovic. Un centrocampista.
FONTE: MomentiDiCalcio.com
Dal Giornale di Brescia:
Hellas Verona, una difesa d’acciaio per blindare la salvezza
Di Francesco Cucinotta - 30 ottobre 2019
Dieci partite giocate, 12 punti in classifica che valgono un undicesimo posto e un momentaneo +5 sulla zona retrocessione. Siamo quasi a un terzo del campionato, è presto, ma l’Hellas Verona di Ivan Juric è inevitabilmente fra le sorprese di questo avvio di stagione. La vittoria di ieri al Tardini, infatti, non è casuale, perché i gialloblù hanno disputato la loro onesta partita, concedendo poco e affondando il colpo al momento giusto. Anzi, forse è mancata la stoccata dello 0-2, che ha prolungato la sofferenza fino ai minuti di recupero, ma il triplice fischio del signor Manganiello ha permesso comunque ai veronesi di festeggiare tre punti preziosissimi.
Quello che maggiormente balza all’attenzione è il dato dei gol subiti dall’Hellas: solo 8 in dieci partite. Tradotto: quella gialloblù è la miglior difesa della Serie A, assieme a quelle della Juventus e del Cagliari, che tuttavia devono ancora scendere in campo nella decima giornata. Una neopromossa che dopo dieci turni fa registrare una statistica del genere non può passare inosservata, anche perché squadre come Inter e Napoli, ben più attrezzate sotto tutti i punti di vista, hanno concesso di più. È evidente che la forza di questa squadra risieda nella capacità di non subire gol e di giocarsela a viso aperto contro chiunque. Di fatto, la squadra di Juric ha subito due reti soltanto nelle trasferte contro Juve e Napoli, due fra gli impegni più proibitivi per una neopromossa. Per il resto, non ha mai deluso, collezionando punti contro le dirette concorrenti per la salvezza (Lecce, Udinese e Samp) e sbagliando, per così dire, soltanto la gara di venerdì scorso, persa al Bentegodi contro il Sassuolo. Ma qual è il segreto del team di Ivan Juric?
Il solo impiego della difesa a tre, uno dei dogmi intoccabili per il tecnico croato, non basta come risposta, anche perché con lo stesso schieramento tattico (che sia 3-4-3, 3-5-2 o 3-4-2-1) in passato Juric non ha ottenuto i medesimi risultati. In oltre cinquanta gare col Genoa, per esempio, la sua squadra ha subito la media di quasi due gol a partita, una media che non ha nulla a che fare con quella di quest’anno (0,80 gol subiti a match). Di certo, dopo anni di lavoro e studio tattico, anche i movimenti della difesa a tre sono stati perfezionati, sia per quanto concerne i tre centrali, sia per quanto riguarda l’intera fase difensiva, che comprende il prezioso lavoro degli esterni e del centrocampo.
I giocatori su cui sta puntando il tecnico, però, hanno quasi tutti una cosa in comune: la giovane età. In attesa del rientro dell’esperto Bocchetti, chi sta giocando non supera i 25 anni: Rrahmani (25), Günter (25), Dawidowicz (24), ma soprattutto Kumbulla (19). Il giovanissimo italo-albanese è il volto nuovo di questo Verona, un centrale dal fisico imponente, bravo in marcatura e nel giropalla, pericoloso nel gioco aereo in attacco. Altro giocatore che ha raggiunto finalmente un livello elevato di maturità è Davide Faraoni, esterno destro a tutto campo, bravissimo nelle due fasi e una variabile importante nel gioco offensivo: un centro a Cagliari per lui e innumerevoli cross che l’attacco scaligero raramente è riuscito a valorizzare. Senza dimenticare il portiere, Marco Silvestri, che con i suoi interventi spesso ha salvato il risultato.
Infine, meritano un cenno anche i due signori del centrocampo: Miguel Veloso e Sofyan Amrabat. Il portoghese sta vivendo una seconda giovinezza, sente la fiducia attorno a sé, è un maestro nella gestione del possesso e mai come quest’anno ha il piede caldo (2 gol e 3 assist per lui). Piacevole scoperta, invece, il marocchino, che è un vero e proprio motorino in mezzo al campo, dimostrando di essere in grado di abbinare al meglio qualità nei passaggi e fisicità nei contrasti. Non è un caso se proprio prima della trasferta di Parma, a chi gli chiedeva se Amrabat avesse bisogno di riposare, il tecnico abbia risposto che lui sta in campo finché non muore.
Un giusto mix di sfrontatezza ed esperienza, un gruppo sostanzialmente senza primedonne, ma che segue il proprio allenatore e crede nel lavoro. A volte non ci sono segreti inconfessabili, solo tanta umiltà e la voglia di credere in un progetto tutti assieme. Questo è il Verona a quasi un terzo di campionato, vedremo se gli scaligeri riusciranno a confermarsi e a ottenere una salvezza che ora sembra tranquillamente alla loro portata.
FONTE: MondoSportivo.it
31 OTT 2019 VIVERE IL MOMENTO
Sassuolo, Parma e Brescia. Un mini ciclo alla porta del Verona, si diceva. Un trittico che era iniziato malissimo e che adesso attende il match più sentito e probabilmente più importante di questa fase. Il Brescia è in crisi, Corini a rischio, lo scontro con l’Hellas già fondamentale per tornare a respirare.
I gialloblù di Juric avrebbero meritato il pareggio con il Sassuolo. A Parma nessuno si sarebbe scandalizzato se il match fosse finito in parità. Classifica alla mano, il Verona si ritrova con un punto in più rispetto a quanto avrebbe detto il campo. Bene così.
“Pensiamo partita per partita, senza fare calcoli”. E’ uno dei ritornelli preferiti dagli allenatori, interpellati su tabelle di marcia o previsioni a medio-lungo termine. E visto che Juric non ha svelato il suo personale calcolo sul citato trittico, mi sono divertito a leggere i vostri commenti con ipotesi realistiche, ottimistiche, ma anche pessimistiche. 3, 4, 6 o 7 punti, avete scritto. Io avrei firmato per due pareggi e una vittoria, dunque cinque punti. Battendo il Brescia sarebbero sei. Niente male.
Adesso però conviene mettere da parte ogni tabella, ogni previsione che vada oltre il match con il Brescia. Meglio vivere il momento e godersi questo sorprendente Verona. Dopo aver pasteggiato per tanto tempo con brodini insipidi, una pastasciutta con un buon sugo ha l’effetto di un piatto prelibato di alta ristorazione.
Dopo allenatori scialbi, parole banali, conferenze stampa inutili e calcio da sbadigli, ci sembra di vivere in un altro mondo grazie alla schiettezza di Juric, al suo calcio pieno di intensità e logica, ad un gruppo determinato, a giocatori dallo spirito battagliero, caricati a mille dal loro condottiero in panchina.
Arriveranno momenti difficili, sconfitte e inevitabili sofferenze. L’esperienza insegna. Non è il caso di lasciarsi andare ad eccessivi entusiasmi anche perché questo campionato è difficile e molto equilibrato. Non ci sono (almeno per il momento) squadre materasso e bastano un paio di ko filati per ritrovarsi con l’acqua alla gola. Vivere il momento, pensare a tenere indietro il Brescia e chiudere nella maniera migliore il mini ciclo di tre partite ravvicinate dev’essere il diktat. Io la vedo così. E voi?
Luca Fioravanti
FONTE: Blog.Telenuovo.it
NEWS
02 novembre 2019 - 08:41 Ex Verona, Romulo torna nel “suo” Bentegodi
La mezzala brasiliana in estate è passato dal Genoa al Brescia. Ora ritrova l’Hellas
di Raffaele Campo
Manca sempre meno alla sfida di domenica pomeriggio tra l’Hellas Verona e il Brescia.
Se la squadra di Juric è reduce dal prezioso successo in casa del Parma, i lombardi devono riscattare i due ko consecutivi maturati contro Genoa e Inter.
Sarà una sfida particolare per Romulo, centrocampista brasiliano in estate trasferitosi dal Genoa al Brescia – con cui finora ha raccolto 9 presenze e 1 gol, segnato in casa dell’Udinese -, dopo gli ultimi sei mesi della scorsa stagione tra le fila della Lazio.
Il giocatore, 32 anni e approdato in Italia nell’estate 2012, vanta infatti ben quattro stagioni con la casacca dell’Hellas, con cui ha collezionato 124 presenze e 13 gol.
Tanti sono stati i momenti del giocatore vissuti all’ombra dell’Arena, come le grandi prestazioni nell’annata 2013/2014, che gli valsero la convocazione nell’Italia di Prandelli, e il grande gol segnato al Vicenza nel 2017, rete che spinse il Verona ad avvicinarsi al ritorno in Serie A dopo un solo anno di purgatorio in cadetteria. Prima per Mandorlini e dopo per Pecchia è stato un elemento imprescindibile.
Domenica Romulo sarà un avversario, ma una cosa è certa: in gialloblù, in stagioni non sempre facili, è uno di quelli che ha lasciato il segno.
Sempre più da record, la difesa del Verona.
Son 8 gol subiti, l’Hellas è la squadra che, dopo 10 turni, ha preso meno gol del campionato (era alla pari con Juve e Cagliari, entrambe le formazioni hanno preso almeno una rete ieri).
Non solo: l’unico Verona ad aver fatto meglio, in passato, in A, è quello dello scudetto. Nel 1984-85, i gialloblù di Osvaldo Bagnoli, a questo punto del campionato, avevano incassato appena 6 reti.
Qui sotto la tabella riepilogativa stagione per stagione.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO Verona attento: Kumbulla piace alla Juventus
01/11/2019 08:56
Marash Kumbulla è uno dei gioielli di Juric. Difensore classe 2000 l'albanese è già sui taccuini di molte società. Tra le prime a chiedere informazioni, secondo la Gazzetta dello Sport, ci sarebbe stata la Juventus.
Sarebbe stato l'ex ds Fusco, ora responsabile della squadra Under 23 della Juventus che gioca nel campionato di serie C (allenata da Pecchia) a cercare di portare in bianconero Kumbulla. Che invece è stato bloccato da Juric che lo ha lanciato titolare in serie A. Ed ora per Kumbulla si accenderà quasi sicuramente un'asta.
DOVEVA DIVENTARE VERONESE, ORA BALOTELLI E' AL BRESCIA IL RITORNO DI MARIO AL BENTEGODI
01/11/2019 10:21
E’ stato un tormentone estivo, il leit motiv del calcio mercato, l’idea proibita di Maurizio Setti: portare Mario Balotelli a Verona.
Tutto vero, tutto incredibilmente pazzesco. La ciliegina sulla torta, il top player, l’uomo che sarebbe mancato a Juric e che poteva mascherare un mercato al ribasso. Balotelli era a parametro zero, l’ingaggio tutto sommato abbordabile, l’accordo economico non sarebbe stato difficile da trovare.
L’abboccamento c’è stato, Raiola, il manager di Balotelli ne ha parlato con il Verona, mentre Juric dall’altra parte, pensava per fortuna solo al campo e al Verona.
Un sogno estivo, destinato a rimanere tale. Perchè alla fine Balotelli non se l’è sentita di venire a giocare a Verona in quello stadio che lo aveva sorpreso e messo in imbarazzo, sbeffeggiandolo con il coro "Mario Mario" che lo aveva distratto quando vestiva la maglia del Milan. Il nome di Balotelli divise e unì. Sarebbe servito al Verona? Ancora oggi la domanda è d’attualità davanti al misero bottino di zero gol conquistati dall’attacco veronese, ma poi se vai a guardare dalle parti di Brescia non è che Balotelli abbia fatto sfracelli, un solo gol segnato fino ad oggi, contro il Napoli. Ed allora cosa avrebbe fatto al Verona un ragazzo dal talento enorme e dall’indole pigra, che a volte in campo passeggia e che spesso è indisponente? Ve lo vedete un Balotelli fare il lavoro oscuro e stancante di Stepinski, a correre come un matto per tutto il fronte d’attacco, diventando spesso il primo difensore?
Certo, magari lui una delle tante occasioni create dal Verona l’avrebbe messa dentro, magari oggi potremmo parlare di un Balotelli goleador e di un idillio tra lui e i tifosi veronesi.
Ma appunto tutto resta confinato al sogno di mezza estate, mentre adesso c’è alle porte una gara fondamentale per questo campionato, la sfida con il Brescia che vale punti doppi in chiave salvezza.
E sì, ci sarà anche Balotelli probabilmente. Un dettaglio davanti alla splendida concretezza del Verona di Ivan Juric.
GIANLUCA VIGHINI
DOPO PARMA LA DIFESA DI FERRO E L'ATTACCO DI BURRO
31/10/2019 09:27
Il mondo è ribaltato. Se al tempo di Mandorlini, con quel satanasso di Luca Toni in attacco, il Verona era uno spettacolo dalla metà in campo in su, con il bomber emiliano che strabiliava il mondo a suon di gol, oggi il Verona di Juric è il suo esatto contrario. Difesa di ferro, la migliore della A, dato pazzesco per una neopromossa, e attacco di burro. Già, perchè, perla di Lazovic a parte, anche a Parma, alla gara numero dieci, gli attaccanti del Verona sono rimasti a secco. Zero gol tra Stepinski, Di Carmine, Pazzini, Verre, Zaccagni, Tutino e Salcedo. Una magagna che la squadra sta mascherando in maniera esemplare. C'è da dire che (giustamente) nel favoloso andamento difensivo tutti invitano alla festa anche gli attaccanti che in effetti sono i primi difensori del Verona. Non può sfuggire nella valutazione generale, l'enorme ed emcomiabile lavoro fatto da Stepinski nel secondo tempo di Parma, quando il Verona non riusciva più a ribaltare l'azione e cercava disperatamente di prendere metri buttando la palla dalle parti dell'attaccante polacco. Purtroppo però la coperta resta corta.La tiri da una parte e ti scopri sempre i piedi. Juric, ormai è diventato fatalista. E la sua analisi è stata chiara. "Ho cercato di darmi una spiegazione. Penso che la chiave di tutto sia la qualità. Ci sono gli attaccanti top che segnano sempre e garantiscono tanti gol ed infatti sono i più pagati e poi ci sono quelli medi che invece attraversano momenti di crisi. Ma sarei preoccupato se il Verona non creasse tante occasioni. Invece noi abbiamo cinque, sei occasioni a partita. Ed è quello l'importante. Il gol arriverà". (g.vig.)
FONTE: TGGialloBlu.it
Lo strano caso del Verona: è la terza vittoria, ma gli attaccanti non segnano mai
del 29 ottobre 2019 alle 23:15
di Francesco Guerrieri
Caso più unico che raro quello del Verona. I gialloblù sono l'unica squadra del campionato a non aver mai segnato con un attaccante. Un mistero firmato Ivan Juric: l'allenatore non trova pace, le ha provate tutte. Ma di mandare una punta in gol non c'è proprio verso. Eppure le cose non vanno così male, perché stasera è arrivata la terza vittoria e la zona rossa si allontana sempre di più.
BOMBER PER CASO - L'ennesima arrivata grazie alla rete di un centrocampista: il 1° settembre con un gol di Pessina il Verona conquista tre punti a Lecce; e fin qui nulla di strano. Un mese dopo Verona-Sampdoria finisce addirittura 2-0: Kumbulla (difensore) e autogol di Murru. Attacco inesistente. Come oggi, quando a pescare il jolly ci ha pensato Lazovic da fuori area. Sette gol in dieci partite, solo la Sampdoria ultima ha fatto peggio. Massimo risultato col minimo sforzo. Le occasioni più pericolose arrivano dai calci piazzati, ma quest'astinenza degli attaccanti alla lunga può diventare un problema.
CHI C'E' IN ATTACCO? - E pensare che di attaccanti buoni ce ne sarebbero anche: Mariusz Stepinski era arrivato come titolare ed è un giocatore da più di dieci gol in Serie A, Samuel Di Carmine è il bomber di Serie B che a 31 anni prova il grande salto dopo aver segnato oltre 20 reti con il Perugia in una stagione. Poi ci sono la scommessa Eddie Salcedo, 18enne scuola Genoa ed ex "gemellino" di Pellegri in rossoblù, e Giampaolo Pazzini, uno che non ha bisogno di presentazioni ma a 35 anni ha giocato solo sette minuti in campionato ed è fermo per un problema agli adduttori. Juric ha provato tutte le mosse possibili e immaginabili, si è inventato di tutto per mandare in rete le punte. Niente. Il suo 4-3-2-1 funziona a metà. Stasera contro il Parma è andata bene grazie al gol di Lazovic. Un centrocampista.
@francGuerrieri
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE B Salernitana, si raffredda la pista che porta a Rajkovic. Piace Empereur
31.10.2019 20:38 di Claudia Marrone Twitter: @claudilyn87
Svincolato dopo il triennio a Palermo, Slobodan Rajkovic fa gola in Serie B. Tra i club interessati al giocatore, c'era la Salernitana, che necessita numericamente di un innesto nel reparto arretrato, ma la pista che porta al classe '89, come riferisce tuttosalernitana.com, si è raffreddata, su precisa indicazione di mister Ventura, che preferirebbe calciatori non "fermi" da tempo. Probabile quindi che si attenda il mercato di gennaio per ulteriori rinforzi.
Che, sempre stando a quanto riferito dal sito prima citato, potrebbero rispondere al nome di Alan Empereur, che all'Hellas Verona non sta trovando spazio.
SERIE A Hellas Verona, finalmente Lazovic: il serbo risponde a Juric Rivoluzione patavina. Padova trasformato dal calciomercato
31.10.2019 09:30 di Luca Chiarini
"Sta facendo bene le due fasi, finora ha avuto tante palle gol, se li avesse segnati sarebbe stato stupendo. Gli manca un po' quello", diceva di Lazovic alla vigilia del match con il Sassuolo Ivan Juric. Quella che adesso sembra una premonizione, non più tardi di pochi giorni fa era un ibrido di esortazione e auspicio che il serbo non ha impiegato molto a raccogliere. Il gol-vittoria di Parma non è casualità, ma naturale conseguenza di un canovaccio che forse il tecnico di Spalato aveva intravisto prima di tutti. Corre forte, Darko, che fino a martedì aveva sprecato qualche occasione di troppo per la poca lucidità sotto porta, rovescio della medaglia del lavoro dispendioso a tutto campo impostogli dal suo allenatore. Al Tardini è però arrivata la tanto attesa rete, che adesso può innescare un effetto domino: maggiore autostima, mente sgombra e più coraggio, da tramutare il più possibile in nuove realizzazioni nel prosieguo del campionato.
ATTACCO, SE CI SEI BATTI UN COLPO - L'unica vera pecca di una trasferta comunque memorabile riguarda l'attacco, che è rimasto ancora a secco. Dei giocatori offensivi a disposizione di Juric si è sbloccato sin qui soltanto Pessina - che tanto offensivo non è -, match winner a Lecce. Ancora zero marcature per i vari Stepinski, Di Carmine, Zaccagni e Verre. Non ne fa però un dramma il tecnico degli scaligeri, che ha più volte ribadito un concetto molto chiaro: vietato focalizzarsi soltanto su ciò che non funziona, perché il rischio è quello di perdere per strada quanto di buono costruito in questi primi dieci turni di campionato. Il tempo per migliorare c'è, i margini pure, i risultati stanno certamente aiutando. Si riparte dalle certezze: unità d'intenti e una difesa da primato, la migliore in Italia.
TESTA A DOMENICA - Tra tre giorni si torna al Bentegodi: gli scaligeri affronteranno il Brescia, sconfitto nel secondo anticipo del turno infrasettimanale dall'Inter. L'occasione è ghiotta: una vittoria consentirebbe di scavare un solco profondo da una diretta concorrente, già distante cinque punti. Uno scontro diretto di certo non decisivo, ma che può consentire di assestare una prima spallata alla lotta salvezza. È ancora presto per fare una stima su chi recupererà per il prossimo impegno: da valutare Pazzini e Bocchetti, entrambi in via di guarigione, così come Veloso, uscito malconcio dalla sfida di Parma. Può recuperare Dawidowicz, escluso dai convocati martedì per un risentimento ai flessori della coscia sinistra.
RASSEGNA STAMPA Corriere di Brescia: "Testa e cuore sono già a Verona"
31.10.2019 08:58 di Giulio Falciai
"Testa e cuore sono già a Verona". Così titola l'edizione odierna del Corriere di Brescia. Martedì sera al Rigamonti contro l’Inter il Brescia ha perso ma con onore, giocando un secondo tempo da grande squadra nonostante i diversi infortuni. La prova ha rinsaldato la panchina di Corini, che però è consapevole che domenica l’esito della sfida con il Verona non può che essere la vittoria: a questo punto del campionato servono punti, per risalire in classifica. E Mario Balotelli, grande protagonista con due gol mancati e il dito medio alzato a zittire gli sfittò dei tifosi interisti (non lo hanno ancora perdonato), si scusa per non aver segnato e promette di riprendersi quello che spetta alle rondinelle: «Testa a Verona ora». Un monito che vale per tutta la squadra.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
#VERONABRESCIA: LE STATISTICHE
02/NOVEMBRE/2019 - 18:00
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Hellas Verona-Brescia, 11a giornata della Serie A TIM 2019/20, in programma domenica 3 novembre (ore 15) al 'Bentegodi'.
I PRECEDENTI - Sono solo 8 i precedenti tra Verona e Brescia in Serie A. 3 vittorie per il Verona, 4 pareggi e 1 successo bresciano, ma soprattutto sono passati 17 anni dall'ultimo confronto, uno 0-0 dell'aprile 2002.
LE CURIOSITA' - Nessuna squadra conta più partite con la porta inviolata dei gialloblù in questa Serie A: 4. Al Bentegodi, inoltre, solo alla 1a giornata (1-1 col Bologna) entrambe le squadre sono andate a segno.
L'AVVERSARIO – Il Brescia in questa stagione è nettamente più pericoloso in trasferta che in casa: l'86% dei punti biancazzurri sono arrivati lontano dal 'Rigamonti'.
FOCUS GIOCATORI – Marco Silvestri ha subito 1.3 gol a partita in Serie A con la maglia del Verona: tra i portieri gialloblù nel massimo campionato nell'era dei tre punti a vittoria, solo Sebastien Frey ha una media migliore.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
02/NOVEMBRE/2019 - 17:05
Peschiera - Nella vigilia del match di domani, domenica 3 novembre, al Bentegodi (ore 15), contro il Brescia, allenamento pomeridiano per la squadra di mister Juric. Dopo il riscaldamento, lavoro specifico sulla rapidità e sulla tattica. A concludere la seduta, partitelle a tema e mini-partita a campo intero.
PESCHIERA: ALLENAMENTO SOTTO GLI OCCHI DEL PRESIDENTE SETTI
01/NOVEMBRE/2019 - 18:10
Peschiera - Nell’antivigilia del match di domenica, 3 novembre, al Bentegodi (ore 15) contro il Brescia, c’era anche il Presidente Maurizio Setti allo “Sporting Center Paradiso” di Peschiera per salutare e incoraggiare la squadra. Il massimo dirigente gialloblù ha assistito da bordo campo all’allenamento pomeridiano. La seduta è iniziata con la consueta fase di riscaldamento, è proseguita con alcune esercitazioni tattiche e si è conclusa con una mini-partita a campo intero.
UDOGIE GOL MONDIALE AL 95': ITALIA UNDER 17 GIÀ AGLI OTTAVI!
01/NOVEMBRE/2019 - 10:30
Verona - Dopo il debutto, ecco la rete. Decisiva. Conferma il suo sano vizietto del gol, il difensore della Primavera gialloblù Udogie, che all'ultimo respiro firma la vittoria per 2-1 degli azzurrini contro il Messico, consentendo alla Nazionale Under 17 italiana di staccare - con una giornata di anticipo - il pass per gli Ottavi di Finale dei Mondiali di categoria. Il classe 2002 è partito nuovamente titolare nella notte iridata brasiliana, confermandosi tra i migliori dei suoi.
La terza e ultima sfida del girone si terrà lunedì contro il Paraguay.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
31/OTTOBRE/2019 - 17:45
Peschiera - La sfida col Brescia, in programma domenica pomeriggio (ore 15) al Bentegodi, si avvicina: seduta pomeridiana di allenamento, oggi, giovedì 31 ottobre, per i gialloblù. Agli ordini di mister Juric e del suo staff, Amrabat e compagni – dopo il canonico riscaldamento – sono stati impegnati in esercitazioni tecniche, possessi-palla, esercitazioni al tiro e lavoro aerobico.
PRIMAVERA: UDOGIE, ESORDIO MONDIALE
30/OTTOBRE/2019 - 09:00
Verona - Iyenoma Destiny Udogie continua a ritagliarsi grandi soddisfazioni con la maglia della Nazionale. Lunedì sera, 28 ottobre, è arrivato anche l'esordio nel campionato Mondiale Under 17, che l'Italia ha iniziato nel migliore dei modi, imponendosi con un roboante 5-0 finale sulle Isole Salomone. Quarantacinque minuti in campo - vale a dire tutta la prima frazione di gioco - per Udogie, che sta vivendo un momento magico, tra l'avvio di stagione con l'Hellas Verona Primavera, impreziosito dal gol contro il Parma, e questa esaltante avventura al Mondiale Under 17. Avventura che proseguirà nella notte di giovedì (alle 24, ora italiana), quando l'Italia affronterà il Messico nella seconda gara del girone F.
PRIMAVERA TIM CUP: PORDENONE - HELLAS VERONA 0-4
30/OTTOBRE/2019 - 14:30
Pordenone - Quattro gol alla Spal nel primo turno e quattro gol al Pordenone nel secondo. La Primavera di mister Nicola Corrent dà continuità allo straordinario avvio di stagione, imponendosi in Coppa Italia TIM Cup anche al 'Bottecchia' di Pordenone e staccando così il pass per gli ottavi di finale. Gara a senso unico in Friuli, coi gialloblù che dai primissimi secondi di gioco spingono sull'acceleratore. Sane apre le marcature con l'undicesimo centro stagionale, seguito da Jemal, che invece si toglie la prima soddisfazione personale. Jemal poi veste i panni dell'assistman sia nel primo tempo per Amayah, che infila Jurczak al 17', sia nel secondo tempo per il neo entrato Nicolau, che cala il poker in avvio di ripresa (primo centro anche per lui). Da segnalare l'ottima prestazione del rientrante Fabio Corradini dopo il lungo stop che lo ha costretto ai box negli ultimi mesi. Grande soddisfazione nella ripresa anche per gli Under 17 Jurgens, Bernardi e Florio, al loro esordio assoluto con la maglia della Primavera gialloblù. I ragazzi di Corrent giocheranno gli ottavi di Coppa Italia TIM Cup in Sardegna contro il Cagliari (18 dicembre). Ma ora testa al prossimo turno di campionato: sabato all'Antistadio arriva il Cittadella.
SECONDO TEMPO
48' Si chiude qui, dopo 3' di recupero, il secondo turno di TIM Cup Primavera. L'Hellas supera i padroni di casa e vola agli ottavi!
47' Ci prova Florio! Grande spunto dell'attaccante U17 che col destro impegna Jurczak in calcio d'angolo
42' Ottima azione dell'Hellas! Gresele dal fondo serve rasoterra Nicolau che anticipa il il difensore sul primo palo, sfera fuori di poco
27' Giallolbù costantemente nella metà campo avversaria alla ricerca del quinto gol
17' Finisce qui la partita di Corradini. Ottima gara per lui al rientro da un lungo stop
9' GOL! E' un Hellas più che mai cinico! Jemal sforna il secondo assist di giornata, questa volta per Nicolau che infila il primo gol stagionale
3' Subito Hellas pericoloso! Brandi raccolgie il cross di Corradini dalla sinistra e calcia poco largo con deviazione
1' Partiti
PRIMO TEMPO
46' Finisce qui la prima frazione, con l'Hellas in vantaggio 3-0
38' Buona azione dell'Hellas con Brandi che di tacco serve Gresele, il 2 entra in area a calcia alto sopra la traversa
33' Gara che si è abbassata di ritmo dopo il grande avvio dei gialloblù
17' GOL! Hellas travolgente! La triangolazione tra Jemal e Amayah spinge in porta l'attaccante che salta Jurczak e fa 0-3
10' Prova a reagire il Pordenone con Banse che calcia forte e centrale trovando la devizione di Ciezkowski
6' GOL! E' partito fortissimo l'Hellas, Jemal scambia al limite con Sane e fa partire un sinistro imprendibile. Primo gol in stagione per lui
2' GOL! Sane, non si ferma più! Cross di Brandi dalla destra e stacco vincente di Sane all'interno dell'area piccola
1' Partiti
PORDENONE: Jurczak, Basso (dal 1' st Carraretto), Sandoletti (dal 31' st Chimentao), Sautto, Capraro, Trentin, Spader (dal 20' Pignata), Sanzovo, Secli (dal 13' st Toffoli), Morandini, Banse (dal 31' st Carli)
A disposizione: Dose, Tomasi, Santo, Sbaraini, Cotali, Bertoli, Osayande.
All.: Favaretto.
HELLAS VERONA: Ciezkowski, Gresele, Corradini (dal 17' st Bernardi), Bracelli (dal 10' st Esajas), Squarzoni (dal 24' st Jurgens), Calabrese, Jemal, Brandi, Sane (dal 1' st Nicolau), Pierobon, Amayah (dal 10' st Florio).
A disposizione: Patuzzo, Bernardinello, Dal Cortivo, Agbugui, Turra, Bernardi, Yeboah, Jocic.
All.: Corrent.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
30/OTTOBRE/2019 - 12:30
Peschiera – Dopo la bella e importante vittoria a Parma di martedì sera, la squadra gialloblù è tornata subito ad allenarsi, oggi, mercoledì 30 ottobre, in preparazione al match di domenica allo stadio Bentegodi contro il Brescia. Nell'odierna seduta mattutina, lavoro di scarico e recupero per chi ha giocato al "Tardini", mentre i giocatori non impiegati contro il Parma hanno lavorato dapprima in palestra e poi sul campo con una serie di esercitazioni sul possesso palla.
FONTE: HellasVerona.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.