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#VeneziaVerona in anteprima: Dopo più di 10 anni torna il derby veneto tra lagunari e scaligeri ed il popolo gialloblù, come sempre, non ha mancato di assicurare il suo sostegno esaurendo in poche ore i 1352 ticket per la trasferta al 'Penzo'. Mister ZENGA studia un 4-3-3 con qualche novità, GROSSO dovrà fare a meno di MATOS...


#VeneziaVerona +   -   =

...Alla ripresa del campionato il VERONA si prepara per la delicata trasferta in laguna in un derby veneto del tutto particolare tra i padroni di casa penultimi in classifica con ZENGA nuovo allenatore e tantissima voglia di rivalsa ed i gialloblù di GROSSO già in cerca di decisive risposte al seguito della doppia sconfitta consecutiva con SALERNITANA e LECCE.
Al 'Penzo' non sarà per niente facile non tanto e non solo perchè un derby è per definizione partita da tripla ma soprattutto perchè il leone (alato in questo caso) ferito, si sa, è molto più pericoloso del leone affamato, specie se a guidarlo c'è il buon Walter che già nell'ultima in Serie A, quando sedeva sulla panchina del CROTONE (anche allora in subentro), fece molto male all'HELLAS al Bentegodi in quella che per gli scaligeri doveva essere la gara della vita e nella conferenza stampa di presentazione in arancioneroverde ha già messo le cose in chiaro 'Voglio lotta, anima e ferocia!'

Grande anche in trasferta(come sempre) la partecipazione del popolo scaligero che in poche ore ha bruciato i 1352 biglietti disponibili per il pubblico ospite al Penzo (e secondo quanto riportato da HellasLive.it sarebbero stati rifiutati altri 300 biglietti da dare ai tifosi gialloblù per questioni di ordine pubblico).

Precedenti
Dopo più di dieci anni ecco di nuovo un derby veneto molto sentito (in questo senso, insieme a quello col PADOVA, secondo solo a quello col VICENZA) e dalle grandissime tradizioni targato VENEZIA-VERONA: Il primo match ufficiale tra lagunari e scaligeri risale addirittura al campionato cadetto del 1929-30 quando i padroni di casa inflissero una dura lezione ai colori gialloblù vincendo per 4 a 1!
Nella stagione 1933-34 toccò invece disputare uno spareggio tutto veneto tra i mati veronesi, i siori veneziani e i magnagati vicentini per stabilire chi sarebbe retrocesso in C (e per la cronaca toccò proprio ai biancorossi).
Venendo ai giorni nostri l'ultimo VENEZIA-VERONA risale al campionato di C 2007-08 (con i padroni di casa vincenti grazie al gol di DRASCEK) e nell'annata successiva un pari a reti bianche mise tutti d'accordo.
L'ultima gara in Serie B risale al campionato 2004-05 col VERONA avanti di due grazie a BOGDANI e BIASI che venne rimontato da bomber GUIDONI (26 presenze 8 gol nell'HELLAS 1998-99) e ANDERSON.
Nel 2003-04 invece gli scaligeri sorpresero gli arancioneroverdi con le reti di ADAILTON e MIHALCEA (in una delle misere quattro reti messe a segno dall'attaccante rumeno proveniente dal GENOA in quella stagione).

34 volte VENEZIA e VERONA si son affrontate in laguna, padroni di casa in netto vantaggio con 16 vittorie a fronte delle 7 scaligere e degli 11 pareggi (da notare che il segno X è comunque assente da 15 anni).

Prossima gara affidata al signor Eugenio Abbattista della sezione AIA di Molfetta.

Radiografia del Gol gialloblù 2017/2018
GiocatoreCoppaCamp.Tot.
 PAZZINI134
 MATOS112
 ZACCAGNI112
 ALMICI011
 LARIBI011
 CARACCIOLO101
 DI CARMINE101
 HENDERSON101
 COLOMBATTO101

QUI VENEZIA
Dopo la vittoria all'esordio in campionato con lo SPEZIA, il VENEZIA ha perso nel secondo turno nell'altro derby veneto col PADOVA e ha lasciato i 3 punti anche al BENEVENTO, al LECCE e al PERUGIA raccogliendo il quarto punto dell'attuale classifica col LIVORNO prima dell'esonero di mister VECCHI.
Ora ZENGA effettua prove di ritorno al 4-3-3 per la sfida all'HELLAS ma dovrà fare senza l'infortunato BRUSCAGIN e lo squalificato ANDELKOVIC.
SCHIAVONE favorito in cabina di regia su BENTIVOGLIO mentre sulla fascia destra della difesa l'ex ZAMPANO dovrebbe partire da titolare.
Ballottaggio anche al centro dell'attacco dove LITTERI si gioca il posto con ZIGONI (figlio del leggendario Gianfranco), il 20enne VRIO (fresco di convocazione nell'ALBANIA) e GEIJO.

Convocati
1 Facchin, 3 Bruscagin, 5 Coppolaro, 6 Domizzi, 7 Bentivoglio, 8 Suciu, 9 Zigoni, 10 Fabiano, 12 Vicario, 13 Modolo, 15 Zennaro, 17 Marsura, 18 Segre, 19 Geijo, 20 Di Mariano, 21 Schiavone, 23 Falzerano, 25 Cernuto, 26 Garofalo, 27 Zampano, 28 Citro, 29 Litteri, 32 Vrioni

Probabile formazione
4-3-3 con Vicario; Zampano-Modolo-Domizzi-Garofalo; Falzerano-Schiavone-Pinato; Citro-Litteri-Di Mariano;


QUI VERONA
La doppia sconfitta con SALERNITANA e LECCE ha lasciato parecchi dubbi su quale possa essere la reale forza ed il futuro ruolo della squadra di GROSSO in campionato; al 'Penzo', di fronte ad una squadra che ha cambiato allenatore, i gialloblù non dovranno sbagliare l'approccio e giocare una gara attenta, pena un'altra prestazione deludente e magari anche i tre punti.
Senza MATOS, ancora fuori per l'infortunio patito nell'ultima col LECCE, le alternative non mancano grazie a CISSÉ, RAGUSA, LEE e anche TUPTA ma nessuno di essi, purtroppo, ha mostrato l'invidiabile stato di forma di Ryder quando è stato chiamato in causa.

Convocati
1. Silvestri, 2. Caracciolo, 3. Eguelfi, 4. Henderson, 6. Marrone, 8. Gustafson, 9. Ragusa, 10. Di Carmine, 11. Pazzini, 12. Ferrari, 14. Colombatto, 15. Balkovec, 16. Lee, 17. Crescenzi, 19. Cissè, 20. Zaccagni, 21. Laribi, 22. Tozzo, 24. Kumbulla, 25. Danzi, 27. Dawidowicz, 28. Tupta, 29. Almici, 33. Empereur

Probabile formazione
4-3-3 con Silvestri; Almici-Caracciolo-Marrone-Crescenzi; Henderson-Dawidowicz-Colombatto; Cissè-Di Carmine-Laribi


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DICONO +   -   =

Mister ZENGA nuovo tecnico del VENEZIA al posto dell'esonerato VECCHI «Dobbiamo cercare rapidamente di capire tutto quello che ci circonda. Ho trovato un centro di allenamento che mi piace molto, con le attrezzature che permettono di lavorare bene. Quando si cambia allenatore qualcosa è successo precedentemente, dobbiamo ritrovare semplicità e serenità. Affrontiamo una squadra che è costruita per vincere il campionato. Ho parlato ai ragazzi dicendo che bisogna affrontare la partita con serenità, non c’è bisogno di caricare la partita in maniera assurda, per quanto riguarda me solo il tempo potrà dare la risposta. Nessuno ha la bacchetta magica. Il fatto che la gente mi acclami mi fa piacere, mi interessa il feeling e il fatto di poter lavorare in serenità. Mi è stata data questa opportunità, la voglio sfruttare nel modo migliore. Il Verona? Basta guardare i nomi, il paracadute che hanno preso dopo essere sceso in Serie B e hanno risorse completamente diverse. Ma i Mondiali i divari tecnici possono essere quasi annullati attraverso l’organizzazione. Abbiamo preparato la partita basandoci sulle nostre qualità. In pratica non faccio mai gli allenamenti a porte chiuse, non scopri niente e non ho mai pensato che ci fosse qualcosa di particolare. Potrei darle la formazione anche adesso, ma la do sempre un’ora e quaranta prima del fischio d’inizio. Con la tecnologia si fa tutto in cinque minuti. Di sicuro non ci sarà Andelkovic squalificato. Partiremo con la difesa a quattro, questo lo posso dire. Il portiere? Ne abbiamo tre, tutti bravi» TrivenetoGoal.it

Mister GROSSO «La partita dopo la sosta? Avremmo voluto affrontarla con risultati diversi da quelli ottenuti, ma analizzando le due sconfitte credo che le prestazioni fatte siano state buone, anche se purtroppo è mancato il risultato. Proveremo ad invertire la rotta già dalla prossima gara, un derby contro una squadra con interpreti forti, che ritroverà entusiasmo dopo il cambio di allenatore. Questo è un campionato di valore, noi dovremo essere bravi a limare qualche dettaglio perché sarà importante uscire dal campo con un risultato positivo, che ci manca da due partite. Ci vorranno attenzione e determinazione per fare una grande partita. Nel nostro gruppo, tutti hanno le qualità per far sì che il Verona possa essere protagonista in questo campionato, tutti hanno la volontà di creare una squadra forte. Il recupero di Matos? Non ci sarà con il Venezia e probabilmente neanche con il Perugia. E’ stato protagonista in questo inizio e stava facendo bene. Sicuramente chi lo sostituirà saprà farlo al meglio. Ragusa? E’ una delle possibilità per sostituire Ryder, è un ragazzo che ha grandi potenzialità e sta ritrovando la condizione. I 1.352 tifosi a Venezia? E’ un grandissimo segnale, ci fa capire il calore e la voglia che hanno i nostri tifosi. Noi possiamo ricambiarli solo cercando di ottenere i risultati, con il lavoro quotidiano e con grandissimo impegno. Pazzini e Di Carmine? Fanno parte di un gruppo forte, saranno entrambi protagonisti durante il campionato. Per domenica non ho ancora deciso, ma saranno tutti importanti, sia chi entrerà e sia chi giocherà dall’inizio. La vittoria a tavolino di Cosenza? Siamo concentrati su quello che stiamo facendo, ora abbiamo l’opportunità di rifarci dopo due partite andate storte» HellasVerona.it

ZengaGrosso

Gianfranco ZIGONI diviso tra l'amore per il figlio Gianmarco attaccante del VENEZIA ed i colori scaligeri «Questo derby è un bell’intrigo, un film giallo. Innanzitutto spero che mio figlio giochi, per me è all’altezza di tutti i titolari e sogno che consegni proprio lui i tre punti al Venezia. Escluso domenica io tiferò sempre Hellas e spero risalga subito in A, magari a braccetto col Venezia. Zenga darà una bella spinta emotiva, tutti vorranno mettersi in luce per trovare posto in squadra. Walter l’avevo conosciuto durante un’ospitata in tivù a Controcampo, è attento a tutto e ha grande personalità e intelligenza. Darà carica, ad essere onesti la scossa serviva. In particolare la difesa non è più il muro dell’anno scorso, vedi i due gol da polli di Lecce. Zenga potrebbe accantonare il 3-5-2 per il 4-3-3? Le punte ringrazieranno, compreso mio figlio che due anni fa alla Spal aveva realizzato 11 gol proprio perché ben servito dagli esterni. Per quanto si sacrifica non sembra neanche sangue del mio sangue, io non ero così, lui gioca tanto per i compagni e sono il primo a dirgli di essere più egoista. Se mi vedrei in campo al giorno d’oggi? Anche da ubriaco, se mi impegno. Cosa deve fare il Venezia per battere il Verona? Limitare Pazzini sicuramente, ma la B è strana, puoi chiamarti Verona, Benevento e Crotone che nulla è sicuro. Con la massima determinazione tutti possono battere tutti» Il Gazzettino

Mister PRANDELLI al Corriere del Veneto parla da doppio ex in panca «Il mio trasferimento da Verona a Venezia? Eravamo in una situazione particolare, avevamo appena vinto il campionato di B ed eravamo arrivati noni in serie A. Ma Pastorello voleva smantellare la squadra per ragioni di bilancio. Non ero d’accordo, mi impuntai e raggiunsi l’accordo con Zamparini. Solo che ero ancora sotto contratto e Pastorello si arrabbiò, tenendomi fermo un mese e mezzo. Poi i due presidenti si misero d’accordo ma non so se fu la cosa giusta, perché con l’Hellas ci fu un legame viscerale, avevo pure il cappellino delle Brigate Gialloblù in testa. Ma Pastorello era vicentino, io ero visto come un suo antagonista, non era una cosa bella... Però il mio cuore è rimasto lì e non faccio fatica ad ammetterlo. Verona è un pezzo di me e certi ricordi non li cancellerò mai! Perché il mio rapporto con Venezia fu tormentato? Feci fuoco e fiamme per trasferirmi a Venezia da Verona. A posteriori non so se lo rifarei. Fummo promossi al primo anno dopo essere tornati in B, eppure in curva comparve uno striscione più o meno così: “Avete fatto solo il vostro dovere» TrivenetoGoal.it

...Altro doppio ex è Francesco BENUSSI «Classica gara da tripla, può accadere di tutto» osserva Benussi, «la sosta ha consentito al Verona di ritemprarsi dagli ultimi passi falsi e al Venezia di cambiare allenatore. Zenga? Credo che verrò spesso anche al Taliercio ad assistere ai suoi allenamenti. E’ un allenatore che mi piace, che sa caricare i suoi giocatori, è schietto, avrei voluto averlo come tecnico. E ci sono andato vicino. Otto anni fa, nel mercato invernale, passai dal Livorno al Palermo, che era stato allenato da Zenga fino a un paio di mesi prima. Da avversario, l’ho visto da vicino quando io ero al Lecce e lui guidava il Catania». Per Vicario e Lezzerini, quindi, un vantaggio in più. «Se io fossi un portiere giovane del Venezia, sarei felicissimo dell’arrivo di Zenga, dovranno sfruttare al massimo la sua presenza in panchina, ha una personalità straordinaria, ma potrà dare loro anche tanti consigli» La Nuova Venezia

Maurizio DOMIZZI capitano del VENEZIA «Quando si cambia un allenatore è una sconfitta per tutti, prima di tutto per noi giocatori. Cosa non ha funzionato non lo so dire esattamente ma credo più che altro i risultati che non sono arrivati. Quando si entra in una spirale negativa ci si deprime e non si ci si ritrova più. Questa settimana è stata strana e brutta, non l’abbiamo vissuta bene perché sapevamo che poteva succedere qualcosa. E alla fine è successo. Zenga ha portato una scarica di adrenalina e c’è stata una scossa, caratterialmente tutti noi sapevamo chi arrivava. Da giocatore non l’ho mai affrontato, come allenatore l’ho trovato da avversario più volte. Adesso tocca a noi, sappiamo di avere una responsabilità ancora maggiore dopo l’esonero di Vecchi. Non dobbiamo pensare all’anno scorso, dobbiamo essere realisti e lasciare prima di tutto i bassifondi della classifica, poi più avanti penseremo eventualmente ad altro. Ma adesso la nostra testa deve solo essere al Verona e al derby con l’Hellas di domenica, poi ci saranno altre partite complicate, a quelle però penseremo in un secondo momento» TrivenetoGoal.it



ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =

Il MONZA starebbe pensando a FOSSATI in scadenza a Giugno e con ogni probabilità partente già nella prossima finestra di mercato a Gennaio. Secondo Sportal.it il centrocampista nativo della città brianzola tornerebbe volentieri a casa ma, la società appena acquisita da BERLUSCONI e GALLIANI, dovrà offrire un adeguato stipendio oltre a garanzie di promozione dalla C che a Marco Ezio starebbe oggettivamente stretta...

Tiri in porta, possesso palla e passaggi riusciti, secondo le statistiche pubblicate da 'La Gazzetta dello Sport' l'HELLAS è al primo posto per possesso e passaggi mentre nei tiri in porta è secondo solo al FOGGIA.

Nazionali gialloblù, Esordio nella SLOVENIA per BALKOVEC altra panchina per LEE con la COREA DEL SUD ma anche TUPTA e KUMBULLA non sono scesi in campo rispettivamente con la SLOVACCHIA UNDER 21 e l'ALBANIA UNDER 19. 90 minuti per SAVELJEVS con la LETTONIA UNDER 21 mentre nell'ITALIA UNDER 20 Andrea DANZI ha giocato per i 10 minuti finali più recupero.

Batte SETTI, risponde Tosi (e Bozza) Qualche giorno fa, interrogato in merito al progetto di acquisizione del Forte di Lugagnano per farne una sorta di cittadella dell'HELLAS, il presidente SETTI ammetteva candidamente che non se ne faceva più nulla 'Abbiamo lottato quattro anni con la precedente amministrazione ottenendo poco per vari problemi che si sono creati. Ci siamo mossi in altre direzioni... A Forte Lugagnano è impossibile: il nuovo progetto sarà da un'altra parte'. E la risposta della precedente amministrazione chiamata in causa non s'è fatta attendere: Così l'allora sindaco Tosi 'Setti è male informato, la mia Giunta ha sempre dato tutti gli strumenti all'Hellas Verona per la realizzazione del centro sportivo. Ci sono stati due anni di confronto. E anche da parte della Sovrintendenza Belle Arti, Archeologia e Paesaggio c'è sempre stata la massima disponibilità e apertura. In verità l'impressione è che Setti, al di là delle parole, non abbia mai davvero avuto la volontà di concretizzare' e l'allora Assessore allo Sport Bozza 'Setti scarica su di noi e la Sovrintendenza? Forse la sua scelta ora è cambiata ma non metta in discussione il lavoro fatto negli anni nostri, perché non è corretto. La Sovrintendenza ha sempre considerato fattibile il progetto e anzi lo ha incoraggiato . E da parte nostra c'è sempre stata la volontà di aiutare Setti nella realizzazione della sua idea. C'è sempre stato il confronto con il Verona. Ma Setti non venga a dire che ha "lottato" per il centro sportivo a Lugagnano perché questo implicherebbe che qualcuno volesse ostacolarlo e invece nessuno ha mai opposto resistenza, anzi”'... Dove starà la verità?



IN BREVE A PIÉ PAGINA +   -   =

VITA DA EX: Damiano TOMMASI era tra gli invitati all'allenamento dell'HELLAS finalmente per una volta di ritorno all'antistadio 'Il VERONA una corazzata? Credo poco alle corazzate. In campo bisogna giocare e vincere. Conta come si arriva alle partite e come si costruisce il risultato. Il Verona è quello di due anni fa quando, appena retrocesso, sapeva stare in campo con personalità. Ho visto una squadra che sa cosa fare'. Altro record per Moise KEAN primo Millennial a segnare in Serie A, a giocare in Champions League e ora ad andare in gol con l’Italia Under 21. LANER 'il boscaiolo' segna in Serie D con la neopromossa ADRENSE



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