ANTEPRIMA VERONA-PADOVA
Nemmeno il tempo di gustarsi la vittoria al 'San Nicola' e per l'HELLAS è già tempo di pensare ad un'altra gara importante: Il derby veneto col PADOVA.
I gialloblù continuano a non convincere dov'è la differenza rispetto ad un paio di settimane fa? E' che alcuni episodi girano a favore (con la fortuna ad aiutare RAFAEL dove il miracoloso numero 1 scaligero non poteva arrivare, falli in area non interpretati come tali dall'arbitro di turno e/o fuorigioco forse discutibili sanzionati agli avversari) e la squadra vince ma la lentezza e sopratutto lo sviluppo del gioco per linee orizzontali rimangono mentre CACIA (33 presenze 11 gol nella stagione scorsa coi biancoscudati), frenato anche da una sorta di pubalgia, continua a rimanere bloccato o a mancare facili occasioni per uno come lui...
Un ex è FARIAS (26 presenze 3 goal nella stagione 2009-20010 coi gialloblù) che coi biancoscudati sta incrementando il livello di crescita dopo le ultime stagioni; Diego è in prestito al PADOVA con diirtto di riscatto e controriscatto della squadra che per prima ha creduto in lui, il CHIEVO dell'ottimo diesse SARTORI che, c'è da scommetterlo, non si lascerà scappare il furetto brasiliano che è già finito nel mirino di squadre importanti di Serie A: Con 9 gol (e 6 assist) è uno dei giocatori più positivi del torneo e sarà, più dell'altro (simpaticiSSimo) ex CUTOLO, il maggior pericolo portato dai padovani al 'Binti'.
A Gennaio è arrivato per l'attacco pure Emiliano BONAZZOLI dalla REGGINA anche lui un ex scaligero con 28 presenze e 7 gol quando, talentuoso 21enne, giocava da centravanti di sfondamento insieme a GILARDINO, COSSATO, ADAILTON e SGRIGNA in quell'HELLAS guidato da Attilio PEROTTI vincente nello spareggio per la A a spese della REGGINA... E poi c'è quel Niccolò GALLI, arrivato in prestito dal PARMA nella stagione scorsa, che fu frenato da qualche infortunio di troppo.
Dopo l'esonero di PEA avvenuto a metà Dicembre, le cose non sono andate molto meglio con mister COLOMBA (altro ex della gara avendo diretto il VERONA all'inizio della stagione 2007-2008 in Lega Pro) tanto è vero che già nell'ultima gara, vinta di misura dai biancoscudati grazie ad un gol del 'talentino' senegalese BABACAR arrivato a in prestito dalla FIORENTINA, c'era chi fosse pronto a giurare che anche il nuovo mister si stesse giocando la panchina.
La situazione non è comunque delle più serene nella città del santo se è vero (com'è vero) che il vulcanico patròn CESTARO, in polemica con i media locali, ha imposto il silenzio stampa a giocatori e dirigenti (sbloccandolo solo Giovedì per questi ultimi) contestati dai fischi dell'Euganeo.
Circa un centinaio i tifosi padovani attesi a Verona.
PADOVA 2-1 VERONA: Highlights ed immagini della sconfitta del 5 Ottobre scorso |
QUI VERONA
AGOSTINI a ricominciato a lavorare col pallone ma chiaramente ancora non sarà disponibile per qualche gara mentre COCCO per il quale il bollettino medico parla di 'Lesione distrattiva al bicipite femorale sinistro' e PUGLIESE continuano con l'allenamento differenziato ma anche loro, come del resto lo squalificato BACINOVIC, non saranno a disposizione contro i biancoscudati.
BORDIN 'svela' un CACIA scalpitante che a questo punto partirà dal primo minuto con FERRARI inizialmente in panca.
Convocati
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 33 Berardi.
Difensori: 3 Albertazzi, 14 Bianchetti, 18 Moras, 29 Cacciatore, 5 Ceccarelli, 20 Maietta, 25 Crespo.
Centrocampisti: 16 Nielsen, 19 Jorginho, 10 Hallfredsson, 6 Martinho, 4 Laner.
Attaccanti: 8 Cacia, 17 Carrozza, 13 Sgrigna, 9 Ferrari, 21 Gomez, 7 Rivas.
Probabile formazione
4-3-3 con Rafael; Albertazzi, Moras, Maietta, Cacciatore; Hallfredsson, Jorginho, Nielsen; Martinho (o Sgrigna), Cacia, Gomez
QUI PADOVA
Difesa confermata per la trasferta a Verona, con LEGATI in vantaggio nel ballottaggio con DELLAFIORE per la maglia di secondo centrale al fianco di TREVISAN così come in mediana è corsa a due tra VIVIANI e DE VITIS (figlio del mitico Totò) per un posto vicino a IORI.
Attacco a tre con BABACAR tra CUTOLO e FARIAS (BONAZZOLI potrebbe entrare nel secondo tempo a seconda delle situazioni in campo)
Out l'attaccante VANTAGGIATO, leggero affaticamento muscolare per il difensore PICCINNI che probabilmente verrà recuperato per il match al 'Bentegodi', RAIMONDI invece, colpito da una leggera forma influenzale, non è in dubbio.
Convocati
Portieri: Alex Calderoni, Luca Maniero, Marco Silvestri
Difensori: Lorenzo Acka, Paolo Hernan Dellafiore, Elia Legati, Francesco Renzetti, Andrea Rispoli, Trevor Trevisan
Centrocampisti: Giuseppe De Feudis, Alessandro De Vitis, Manuel Iori, Ludovico Longato, Federico Viviani
Attaccanti: Khouma Babacar, Emiliano Bonazzoli, Aniello Cutolo, Diego Farias, Enej Jelenic, Andrea Raimondi
Probabile formazione
4-3-3 con Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, De Vitis; Farias, Babacar, Cutolo.
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DICONO
CESTARO patròn del PADOVA «Ho visto che i ragazzi stanno bene. Mi auguro che contro il Verona scendano in campo carichi come martedì scorso. Sono consapevoli dell’importanza di questa partita, sono convinto che arriveranno al match convinti della forza di questa squadra, che può e deve dire la sua. Per riuscire a far punti al Bentegodi dovremo essere forti in tutti i reparti. Non possiamo permetterci alcun errore, da nessuno. Confido che riescano a fare un bel regalo ai tifosi padovani» TuttoB.com
ITALIANO il doppio ex «Sono due squadre forti anche se sulla carta forse il Verona ha qualcosa in più. Il Padova ha giocatori per vincere le partite soprattutto in trasferta, quindi sarà una bella partita. Al Bentegodi, poi, ci sarà un pubblico che solo a Verona si trova in un campo di serie B. Però non saprei fare un pronostico» PadovaGoal.it
MANDORLINI annulla la conferenza stampa, al suo posto parla il vice BORDIN «Il silenzio di Mandorlini? E' una partita delicata, cerca solo la massima concentrazione per affrontare questa gara. Dobbiamo essere più concreti ed essere bravi a chiudere le partite. Il Padova? Loro sono molto bravi nei singoli, hanno giocatori importanti come Farias e Cutolo. Cerchiamo di conquistare tre punti che ci servono molto. E che possono fare la differenza per salire a 10 punti dalla quarta, evitando che ci venga il famoso "braccino corto". A Bari la partita potevamo chiuderla prima, abbiamo sofferto fino alla fine contro una squadra difficile che forse era all'ultima spiaggia. E' un momento importante, non il più importante perché mancano ancora tante partite. Ma è il momento per chi sta davanti per prendere punti o perderli, quindi bisogna restare concentrati per avvicinarci al traguardo. Cacia? Sta bene, è carico e ha voglia di tornare al gol» HellasVerona.it
Luca BARALDI dirigente del PADOVA e braccio destro del patròn CESTARO «Silenzio stampa finito? Succede che abbiamo deciso come società di riprendere a parlare per rispetto dei tifosi. I giocatori? No, io e il presidente Cestaro abbiamo deciso che parleremo solo noi dirigenti per permettere ai giocatori di concentrarsi al meglio per l’impegno col Verona… Anche per mister Colomba continua a valere il silenzio stampa!
Perché l’abbiamo iniziato? Pensavamo che ci fosse una pressione mediatica eccessiva, e visto il momento delicato per evitare di acuire la tensione e permettere alla squadra di rimanere tranquilla abbiamo deciso di attuare questo silenzio stampa, memore anche della mia personale esperienza del passato… L’ambiente è molto ma molto caldo, per noi è molto difficile lavorare in questo ambiente! Spesso siamo stati giudicati da persone che non sanno come lavoriamo perché non ci seguono assiduamente e in prima persona! I mass media? Da inizio anno c’è parte della stampa che ci è contro…
L’incontro con gli ultras? E’ stato molto schietto e diretto, e ne siamo usciti forti… E’ stato un incontro positivo!» PadovaGoal.it
Il DG GARDINI «A Bari sono stati 3 punti fondamentali, molto sudati e importanti. E che ci proiettano verso il Padova con tanta determinazione e voglia di far bene. E' un campionato difficile quello della B, forse il più difficile. E' normale che in certe situazioni bisogna essere bravi a trovare armonia fra tutte le componenti: la squadra è stata brava, il tecnico è stato capace, la società ha fatto il suo e i tifosi come sempre ci sono stati vicini. E ora speriamo di regalare altre soddisfazioni.
Il Sassuolo già in A? Hanno dimostrato sul campo di essere la squadra più quadrata, più efficiente e ha espresso la qualità di gioco migliore. Noi all'andata siamo stati bravi a batterli e ora speriamo di riuscirci nel ritorno. Ma credo che il destino di questo campionato sia esclusivamente nelle loro mani. La B è piena di insidie, abbiamo fatto poco finora, manca un terzo del campionato, può succedere di tutto. Ma dobbiamo arrivare all'obiettivo finale.
Il ko col Padova all'andata? Le nostre sconfitte bruciano tutte, ma non abbiamo un sentimento di vendetta. La nostra squadra deve andare in campo con la consapevolezza di giocarsela contro tutti.
Il Livorno a -1? Non è male, abbiamo lo scontro diretto in casa, ma ci sono altre 14 partite da giocare. Bisognerà arrivare alle ultime 7-8 con la birra in corpo per giocarsela a fondo.
Il Sassuolo vince perché non ha pressione? Non lo so, a me piace fare calcio a Verona. Del resto non mi interessa niente» HellasVerona.it
Il diesse VALENTINI fa il punto sulla B «Fino ad aprile i giochi sono da farsi, le prime tre sono favorite per la promozione diretta e senza i play off ma i giochi sono ancora aperti. Giusto il Varese può salvare la situazione. Obiettivamente Sassuolo, Livorno e Verona si sono dimostrate le realtà più continue di tutti
Verona un po' in flessione? È una piazza importante con grandi giocatori, un momento di flessione nel campionato ci sta ma sulla carta la squadra é più forte delle altre. Non credo abbia senso nemmeno cambiare l'allenatore come sento dire in giro. Magari a fine stagione, ma di certo non adesso» TuttoMercatoWeb.com
Franco Colomba analizza la vittoria contro la Juve Stabia | Roberto Bordin |
LE ALTRE DI B
Clamoroso colpaccio del GROSSETO a Sassuolo: La doppietta di PIOVACCARI stende la capolista a domicilio! Vittoria a La Spezia per il LIVORNO.
Continua l'impressionante marcia dell'EMPOLI che supera il VARESE fra le mura amiche e lo appaia in classifica a -7 dall'HELLAS.
La JUVE STABIA inciampa sulla PRO VERCELLI al 'Menti', il MODENA perde di misura a CESENA ed ora campani ed emiliani raggiungono il PADOVA a quota 39; vittorie di misura anche per il CITTADELLA con la TERNANA e per il CROTONE con l'ASCOLI.
Vittoria esterna per il BRESCIA a Lanciano, pari tra NOVARA e REGGINA.
Radiografia del Gol gialloblù 2012/2013 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
CACIA | 1 | 15 | 16 | |
GOMEZ TALEB | 2 | 6 | 8 | |
MARTINHO | 0 | 6 | 6 | |
RIVAS | 1 | 2 | 3 | |
LANER | 0 | 2 | 2 | |
HALLFREDSSON | 0 | 2 | 2 | |
COCCO | 1 | 1 | 2 | |
BAČINOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
MAIETTA | 0 | 1 | 1 | |
BOJINOV | 0 | 1 | 1 | |
ALBERTAZZI | 0 | 1 | 1 | |
CECCARELLI | 0 | 1 | 1 | |
JORGINHO | 0 | 1 | 1 | |
MORAS | 0 | 1 | 1 | |
BJELANOVIĆ | 1 | 0 | 1 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO
GARA DI CARATTERE PER LA PRIMAVERA CONTRO I PARI ETÀ DELL'INTER: I gialloblù, in inferiorità numerica dopo 6 minuti a causa dell'espulsione di SUNDAS, passano in vantaggio con DE VITA, vengono riacciuffati e superati ma il gran gol di ARZAMENDIA sigilla un pari prezioso...
A GROSSETO COME A NOVARA: RESTRIZIONI PER I TIFOSI SCALIGERI attivate dall'Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive.
MASTINO DEL BENTEGODI: RAFAEL vince nella gara contro il VARESE davanti a MORAS e JORGINHO
MANO PESANTE DEL GIUDICE SPORTIVO SU SOGLIANO espulso per avere, al 32° del primo tempo, rivolto all’Arbitro un epiteto insultante durante l'ultima gara a Bari: Il diesse è stato squalificato fino al 20 Marzo prossimo; molto ha giocato la recidività del 'focoso' Sean...
MERCATO: Il MILAN torna in pole position per JORGINHO, sorpassate INTER e LAZIO
NAPOLI - JUVENTUS 1-1 IL VESUVIO al SAN PAOLO |
IN BREVE A PIÉ PAGINA
SERIE A: CASSANO litiga col mister e non viene convacato nell'INTER che sfiderà il CATANIA nella prossima gara (vuoi vedere che la 'mela marcia' di cui parlava il patròn del MILAN non era BALOTELLI?). Finisce 1 a 1 il big-match tra NAPOLI e JUVENTUS, a CHIELLINI ha risposto INLER, CAVANI ancora a secco ma il pari è chiaramente un risultato che stà molto più bene ai bianconeri primi della classe che mantengono invariato il pareggio sui partenopei secondi... Spettacolare il vesuvio che erutta in curva fra i tifosi napoletani. Scontri al 'San Paolo' prima della partita, una macchina data alle fiamme, arrestato tifoso ospite.
VITA DA EX: CANGI punta in alto col PERUGIA...
RASSEGNA STAMPA
03/03/13 16:46
I CONVOCATI DI VERONA - PADOVA
Sono 20 i giocatori convocati da mister Colomba per la gara di domani sera (h. 21.00) con l'Hellas Verona allo Stadio Bentegodi:
Portieri: Alex Calderoni, Luca Maniero, Marco Silvestri
Difensori: Lorenzo Acka, Paolo Hernan Dellafiore, Elia Legati, Francesco Renzetti, Andrea Rispoli, Trevor Trevisan
Centrocampisti: Giuseppe De Feudis, Alessandro De Vitis, Manuel Iori, Ludovico Longato, Federico Viviani
Attaccanti: Khouma Babacar, Emiliano Bonazzoli, Aniello Cutolo, Diego Farias, Enej Jelenic, Andrea Raimondi
28/02/13 14:50
COMUNICATO UFFICIALE
Il Calcio Padova informa che a partire da oggi verranno ripristinati i normali rapporti con i mass media.
27/02/13 19:03
ULTIME DA BRESSEO: LEGGERA FORMA INFLUENZALE PER RAIMONDI
Allenamento sotto la pioggia sui campi del Centro Sportivo Euganeo di Bresseo. I biancoscudati, reduci dalla vittoria di ieri sera sulla Juve Stabia, si sono ritrovati alle 10.30 per riprendere la preparazione in vista del derby di lunedì al “Bentegodi” di Verona (h. 21.00). Ancora ai box Vantaggiato e Piccinni, mentre Andrea Raimondi ha svolto una seduta differenziata a causa di una leggera forma influenzale. Le sue condizioni verranno rivalutate domani.
27/02/13 17:40
APERTA LA PREVENDITA PER IL SETTORE OSPITI DI HELLAS VERONA-PADOVA (LUNEDÌ ORE 21.00)
In relazione alla Gara di campionato 2012/2013 HELLAS VERONA – PADOVA del 04 Marzo 2013 alle ore 21.00 allo Stadio Bentegodi di Verona, si comunichiamo che i tagliandi messi a disposizione per la tifoseria biancoscudata sono i seguenti:
Prezzo Tagliando € 12,00 + diritti di prevendita
Modalità di vendita: Circuito TicketOne – “Rete di vendita biglietteria Calcio”
Punti vendita segnalati dal Circuito TicketOne a Padova e provincia:
· Agenzia Viaggi Palmasol – Padova
· Coin Ticketstore – Padova
· Gran Teatro Geox pv – Padova
· Last Minute Tour – Vigonza
· Tabaccheria Polizzotto – Padova
· Totoricevitoria Casa Fortuna c/o centro commerciaile La Corte – Padova
Chiusura Vendita: Domenica 03-02-13 ore 19.00
Capienza Settore: posti 6.019 denominato “Curva Nord - Settore Ospiti ”riservata ai soli possessori della Tessera del Tifoso.
FONTE: PadovaCalcio.it
SERIE B
HELLAS VERONA-PADOVA (ore 21) le probabili formazioni
04.03.2013 10:43 di Redazione ITA Sport Press Twitter: @ItaSportPress
Stasera grande spettacolo allo stadio Betnegodi che sarà teatro del derby veneto d’altissima classifica tra il Verona e il Padova. Una chiusura della 29.ma giornata col botto.
Queste le ultime:
VERONA: Mandorlini ritrova Moras e Hallfredsson dopo le squalifiche, mentre Bacinovic deve scontare l’ultimo turno di stop. Laner può tornare titolare mandando Nielsen in panchina e riportando Martinho sulla linea dei difensori. Cacia potrebbe restare a riposo dopo le ultime prestazioni deludenti, facendo spazio a Ferrari.
PADOVA: Colomba può tornare a contare su Iori, che si riprenderà il suo posto in regia. Insieme a lui sulla linea dei centrocampisti De Feudis e uno tra De Vitis e Viviani. Per il resto dovrebbe essere confermata la formazione che ha battuto la Juve Stabia, compreso il tridente anche vista l’assenza di Vantaggiato per infortunio.
Probabili formazioni:
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Ferrari, Sgrigna. All.: Mandorlini.
Padova (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, De Vitis; Farias, Babacar, Cutolo. All.: Colomba.
FONTE: ItaSportPress.it
Hellas Verona-Padova, le probabili formazioni | Rientra Iori
Nel derby veneto di stasera i biancoscudati affronteranno i gialloblu in una gara che decide già molto sulle sorti delle prime posizioni in classifica: una vittoria del Padova consentirebbe l'accorciamento della zona playoff, una dei veronesi l'allungamento con l'addio agli spareggi
di Gloria Callarelli - 3 marzo 2013
Vigilia di derby veneto: questa sera alle 21 si sfideranno per la 57° volta l'Hellas e il Padova. Una gara che potrà dire molto sui playoff: una vittoria dell'Hellas allungherebbe la classifica con l'annullamento momentaneo degli spareggi. Una vittoria del Padova significa, invece, riaprire i giochi.
QUI HELLAS. La gara si giocherà a Verona e per Mandorlini i maggiori grattacapi sono rappresentati da Cocco e Agostini, entrambi non al meglio. Cacia, pure stanco, potrebbe stringere i denti pur di esserci contro i suoi ex compagni.
QUI PADOVA. Dal Canto loro i biancoscudati recuperano Iori mentre De Vitis potrebbe sostituire Viviani. Davanti Colomba potrebbe lanciare il solito tridente: anche il pericoloso Farias tra i tanti di ex di questo match.
FONTE: PadovaOggi.it
Hellas Verona-Padova, il doppio ex Vincenzo Italiano: “Due squadre forti, non faccio pronostici! Tornare in biancoscudato? Non si sa mai…”
Di Redazione Padova Goal Ultima modifica: 3 marzo, 2013
Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli
Tre campionati al Padova con tanto di fascia di capitano al braccio, e anche undici stagioni nelle fila del Verona. È un doppio ex di lusso Vincenzo Italiano in vista del derby in programma domani sera al Bentegodi. Sfida che nel torneo scorso ha vissuto dalla panchina biancoscudata, adesso invece lo vede interessato come spettatore. «Sono due squadre forti – esordisce Italiano – anche se sulla carta forse il Verona ha qualcosa in più. Il Padova ha giocatori per vincere le partite soprattutto in trasferta, quindi sarà una bella partita. Al Bentegodi, poi, ci sarà un pubblico che solo a Verona si trova in un campo di serie B. Però non saprei fare un pronostico».
Cutolo, Rispoli e altri suoi ex colleghi biancoscudati hanno parlato sempre molto bene di lei anche se non fa più parte della squadra. «Mi vedevo spesso con loro nelle scorse settimane e mi sento ancora con molti ex compagni. Il rapporto è rimasto sempre lo stesso». Questo Padova può ambire ai play off? «A gennaio si è rinforzato molto con giocatori di grande qualità. Sono arrivati Bonazzoli, Iori, De Feudis, Dellafiore, c’è stato il recupero di Vantaggiato. Si sono mossi benissimo sul mercato e hanno tutte le carte in regola per centrare questo obiettivo. Nel campionato cadetto contano molto le ultime 10-12 partite, devi essere bravo a mantenere il passo per raggiungere i play off».
[...]
Si rivedrebbe l’anno prossimo con la maglia del Padova? «Con il presidente Marcello Cestaro ci vedremo sicuramente perchè non abbiamo avuto ancora modo di incontrarci in questi mesi. Per come si era messa, passare da tre anni di squalifica a nove mesi è stata una mezza vittoria. A Padova sono stato bene, ho avuto un rapporto bellissimo con tutti. Più avanti, non si sa mai».
Sul nostro giornale il presidente Cestaro ha dichiarato che voleva incontrarla per proporle un ruolo al Padova, poi però ha firmato con il Perugia, attualmente in lotta per il salto in B. «Le intenzioni del presidente Cestaro erano forse per giugno, ma nell’immediato voglio giocare e capisco il Padova che ha già fatto le proprie scelte. A Perugia mi hanno dato la possibilità di allenarmi mettendomi a disposizione tutto: un preparatore, campi, piscina. Mi sto allenando due volte al giorno per rimettermi in forma e ho approfittato di questa opportunità perchè ho voglia di giocare, di dimostrare ancora qualcosa e di dare una mano ai nuovi compagni che sto conoscendo e che hanno voglia di arrivare fino in fondo in questo campionato».
Hellas Verona-Padova, Mandorlini diserta la conferenza stampa! Parla il vice Bordin: “Il mister cerca solo la massima concentrazione…” (VIDEO)
Di Redazione Padova Goal Ultima modifica: 3 marzo, 2013
Forse c’entra qualcosa la scaramanzia. Forse un riconoscimento al lavoro del vice. O forse, semplicemente, Mandorlini ha pensato che le parole siano inutili alla vigilia di un derby così delicato come quello di domani sera con il Padova. Fatto sta che oggi non c’è stata l’annunciata conferenza stampa del mister scaligero. Al suo posto s’è presentato il vice Bordin. “Il mister ha mandato me” ha spiegato il fido scudiero di mister Mandorlini “perchè questo derby è molto importante e vuole concentrarsi solo sul campo”.
—
Ecco le principali dichiarazioni del vice allenatore gialloblù alla vigilia della sfida contro il Padova in programma lunedì 4 marzo: “Il silenzio di Mandorlini? E’ una partita delicata, cerca solo la massima concentrazione per affrontare questa gara. Dobbiamo essere più concreti ed essere bravi a chiudere le partite. Il Padova? Loro sono molto bravi nei singoli, hanno giocatori importanti come Farias e Cutolo. Cerchiamo di conquistare tre punti che ci servono molto. E che possono fare la differenza per salire a 10 punti dalla quarta, evitando che ci venga il famoso “braccino corto”. A Bari la partita potevamo chiuderla prima, abbiamo sofferto fino alla fine contro una squadra difficile che forse era all’ultima spiaggia. E’ un momento importante, non il più importante perché mancano ancora tante partite. Ma è il momento per chi sta davanti per prendere punti o perderli, quindi bisogna restare concentrati per avvicinarci al traguardo. Cacia? Sta bene, è carico e ha voglia di tornare al gol”.
Hellas Verona-Padova, Baraldi: “Il silenzio stampa prosegue per i giocatori e mister Colomba, vi spiego perché…”
Di Gabriele Fusar Poli Ultima modifica: 28 febbraio, 2013
Sul silenzio stampa: “Succede che abbiamo deciso come società di riprendere a parlare per rispetto dei tifosi. I giocatori? No, io e il presidente Cestaro abbiamo deciso che parleremo solo noi dirigenti per permettere ai giocatori di concentrarsi al meglio per l’impegno col Verona… Anche per mister Colomba continua a valere il silenzio stampa! Perché l’abbiamo iniziato? Pensavamo che ci fosse una pressione mediatica eccessiva, e visto il momento delicato per evitare di acuire la tensione e permettere alla squadra di rimanere tranquilla abbiamo deciso di attuare questo silenzio stampa, memore anche della mia personale esperienza del passato… L’ambiente è molto ma molto caldo, per noi è molto difficile lavorare in questo ambiente! Spesso siamo stati giudicati da persone che non sanno come lavoriamo perché non ci seguono assiduamente e in prima persona! I mass media? Da inizio anno c’è parte della stampa che ci è contro… L’incontro con gli ultras? E’ stato molto schietto e diretto, e ne siamo usciti forti… E’ stato un incontro positivo!”
Sulla Juve Stabia: “Siamo tornati alla vittoria, segno che siamo vivi… Prendiamo la gara con l’Empoli: li abbiamo “asfaltati”, e martedì hanno fatto tre gol a Brescia… Vuol dire che non siamo messi così male come sembra!”
Su Pea: “Parleremo a fine anno del suo esonero… Anche a me come ai tifosi è dispiaciuto, lui si merita tutta la stima e la fiducia!”
Sui tre allenamenti a porte chiuse: “Bisognerebbe chiederlo direttamente all’allenatore, credo che voglia provare delle situazioni tattiche diverse… La prestazione di lunedì sera certificherà anche la crescita di questa squadra…”
Su Cestaro: “A volte per eccesso di bene va oltre, ma noi che viviamo all’interno sappiamo interpretarle mentre all’esterno potevano essere lette come un inizio di pressione da parte del presidente alla squadra…”
Su Piccinni e Vantaggiato: “Entrambi hanno modeste dolenzie muscolari, potrebbero magari anche recuperare per lunedì ma memori di quanto successo in passato meglio magari aspettare per evitare ricadute… E se non comunichiamo nulla alla stampa è solo per non dare dei vantaggi agli avversari!”
Hellas Verona-Padova, la sfida nella sfida: Martinho contro Babacar
Di Redazione Padova Goal Ultima modifica: 1 marzo, 2013
Fonte: Gazzetta dello Sport, Giulio di Feo
Giovani, votati all’attacco, potenziale enorme e solo parzialmente esplorato, concezione del futbol che più bailado non si può e la consapevolezza di surfare l’onda che potrebbe riportarli in A. I punti in comune tra Martinho e Babacar, gli uomini hot di Verona e Padova, finiscono qui. E oltre ai risvolti in chiave playoff, il derby di lunedì sarà la cartina al tornasole dei rispettivi trend in ascesa.
Martinho è brasiliano di Campo Grande, e il suo arrivo in Italia è stato una felice intuizione di Lo Monaco condita da una spolverata di fortuna. [...] A Catania il primo anno giocò poco ma si fece apprezzare, poi andò in prestito a Cesena: più minuti ma situazione peggiore. E quindi Verona, dove si è messo alle spalle due mesi di infortunio e ha fatto boom in campo e fuori. Sul primo, l’ufficio è a sinistra: mancino, esterno offensivo veloce, pressa come un ossesso quando ce l’hanno gli altri e non ci sta a perdere manco per gioco. In più, con Mandorlini è cresciuto tatticamente e quando può molla la castagna: 6 gol quest’anno, compresa la doppietta di Bari, a fronte dello zero delle stagioni precedenti.
[...]
Babacar è senegalese di Thies, e da quando era titolare della Primavera viola a 16 anni gli dicono che è il nuovo Balotelli. I mezzi sono quelli, fisicone, potenza e una signora tecnica di base, pure Prandelli lo battezzò: «Ha potenzialità illimitate». A Firenze lo portò Corvino che lo notò in una scuola calcio di Fuerteventura, a 17 anni e 3 mesi fece gol al Genoa coi grandi e fu il sesto più giovane di sempre in A, poi si è un po’ perso. L’anno scorso finì al Racing, quest’anno ha ricominciato dalla B. «Sarò il vostro Benzema», disse a Padova in estate, ma dopo un bel precampionato e qualche comparsata si è infortunato all’adduttore: 4 mesi di stop. Ha stretto i denti, si è ripreso, con la Juve Stabia ha tolto il tappo ai gol mettendolo nel contempo a qualche fischio ingeneroso. La situazione ora è ottimale: può giocare al centro con Farias e Cutolo attorno, o da seconda punta. Colomba ci crede, e poi Baba ha conquistato tutti. Non solo col sorriso e le prestazioni, ma anche per l’auto: Chevrolet Camaro bianca bardata di nero, sedili con bandiera del Senegal e i nomi dei familiari. La vedi e ti aspetti che diventi robot come quella, uguale, dei Transformers, ma deve guidargliela un amico perché lui la patente italiana ancora non ce l’ha. E poi il ballo, sudamericano, snodato come il miglior Akon. Gli amici dicono che se non avesse giocato sarebbe esploso sul palco. L’altro sogno si chiama Firenze, dove è stato durante parte della degenza da infortunato. È sotto contratto fino al 2015, ma se il buon momento fa da miccia chissà che non ci torni in pompa magna. Magari i derby (Verona prima, Vicenza poi) diranno di più.
FONTE: PadovaGoal.it
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Valentini: "Solo il Varese può salvare i play off"
01.03.2013 12.45 di Gianluigi Longari Twitter: @Glongari
Fonte: @RaffaellaBon
In vista di una giornata potenzialmente decisiva per il campionato cadetto, abbiamo contattato un grande esperto di serie B come il direttore sportivo Marco Valentini. Questa la sua opinione in esclusiva per Tuttomercatoweb. "Fino ad aprile i giochi sono da farsi, le prime tre sono favorite per la promozione diretta e senza i play off ma i giochi sono ancora aperti. Giusto il Varese può salvare la situazione. Obiettivamente Sassuolo, Livorno e Verona si sono dimostrate le realtà più continue di tutti".
Il Verona in realtà sembra essere un po' in flessione
"È una piazza imporatnte con grandi giocatori, un momento di flessione nel campionato ci sta ma sulla carta la squadra é più forte delle altre. Non credo abbia senso nemmeno cambiare l'allenatore come sento dire in giro. Magari a fine stagione, ma di certo non adesso".
Chiudiamo con la lotta per non retrocedere
"Tranne l'ultimo posto che è già assegnato al Grosseto, le altre se la giocano fino a 33 punti. Sono coinvolte tutte perché vincendo o perdendo due partite puoi essere riscucchiato o tirato fuori dalla lotta".
Quali sono i tecnici che hai più apprezzato?
"Per me Di Francesco, Sarri, Gautieri e Toscano: tutti hanno fatto un ottimo lavoro e li vedo in lampa di lancio".
SERIE A
Pronti per il... salto: le dieci giovani stelle della Serie B
28.02.2013 18.30 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Fucina di talenti a cui la Serie A è tornata a guardare con interesse negli anni della crisi. Il campionato cadetto da ormai ben due stagioni - grazie anche alle lungimiranti scelte della sua Lega - s'è rifatto il look ed è tornato a essere una vetrina interessanti in vista del calciomercato.
Anche in questo campionato la B ha confermato di avere diverse frecce al suo arco, giovani che a suon di gol e giocate stanno dimostrando di esser pronti per calcare palcoscenici ancor più importanti. Nella scelta chiara la soglia di sbarramento: nati dal '90 in avanti. Ecco chi è pronto per la A:
Richmond Boakye (Sassuolo - 28 gennaio 1993) - L'anno della conferma dopo una stagione - sempre al Sassuolo - vissuta da protagonista. Il centravanti ghanese sta trascinando con i suoi compagni di reparto la compagine neroverde verso la prima storica avventura in massima serie. A lui la scorsa estate s'è già interessata la Juventus che ha acquistato la metà del cartellino. Futuro da predestinato, per lui il prossimo anno sarà sicuramente Serie A: al Sassuolo (molto probabile) o altrove.
Domenico Berardi (Sassuolo - 1 agosto 1994) - Tre gol nelle ultime quattro partite. Spalle larghe, nonostante la giovane età, per trascinare il Sassuolo fuori da un piccolo momento di flessione. Talento, giocate e fiuto del gol. Non gli manca proprio nulla per sfondare nel calcio che conta e il mese scorso non sono mancati gli interessamenti, sia in Italia che in Europa: Juventus e Napoli, ma anche il Manchester United. Anche per lui, in caso di promozione, prevista un'altra stagione al Sassuolo.
Simone Zaza (Ascoli - 25 giugno 1991) - Quattordici gol messi a segno in 28 giornate, quarto bomber più prolifico della Serie B. In teoria il centravanti attualmente all'Ascoli nella prossima stagione dovrebbe raccogliere alla Sampdoria l'eredità di Mauro Icardi. In pratica, la trattativa col club blucerchiato per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2014 non è mai decollata. Alte le probabilità che lasci definitivamente la Samp in estate, Milan e Juve hanno già fatto sapere di essere interessate.
Dejan Lazarevic (Modena - 15 febbraio 1990) - Il più anziano dei 'prescelti'. Il Modena in estate l'ha acquistato in prestito dal Genoa e lo sloveno sta ripagando la società emiliana con prestazioni d'altissimo livello. Fuori concorso il suo coast to coast nella sfida contro il Livorno. Musica per le orecchie di Preziosi, pronto a riportarlo alla casa base al termine della stagione.
Jorginho (Hellas Verona - 21 dicembre 1991) - Il Verona l'ha pagato 15mila euro, ora il fantasista di origini brasiliane vale almeno sette milioni. In mattinata vi abbiamo riportato le ultime novità riguardanti il suo futuro. C'è il Milan in prima fila che sta provando a strapparlo alla concorrenza di Inter e Lazio.
Nicola Bellomo (Bari - 18 febbraio 1991) - A gennaio il suo trasferimento all'Inter sembrava definito, poi la trattativa è saltata e Bellomo è stato 'costretto' a rimandare tutti i discorsi di mercato alla prossima estate. Da allora un calo anche nelle prestazioni perché il mercato di gennaio - quando in gioco c'è il futuro di giocatori giovani - può avere anche queste conseguenze. Colpi e giocate, comunque, non gli mancano: il salto in A arriverà a breve.
Riccardo Saponara (Empoli - 21 dicembre 1991) - Il nome in copertina dell'ultima Serie B. Il Milan a gennaio s'è interessato a lui e per una settimana è diventato il calciatore più chiacchierato del calciomercato. Dopo qualche giorno di trattativa il club rossonero ha acquistato la metà del cartellino a una cifra più alta rispetto a quella spesa qualche mese prima dal Parma per acquistare l'altro 50%. Il gol col Brescia testimonia il suo ottimo momento di forma. Il sogno è trascinare l'Empoli ai play-off. La Serie A, in ogni casa, lo aspetta.
Diego Farias (Padova - 10 maggio 1990) - Il Chievo voleva riportarlo alla casa base dopo un ottimo semestre al Padova. Il club biancoscudato, però, dopo un lungo tira e molla ha deciso di trattenerlo fino al termine della stagione. E' lui la punta di diamante di una squadra da cui ci si aspettava di più. Fondamentali i suoi gol per qualificarsi ai play-off.
Marco Ezio Fossati (Ascoli - 5 ottobre 1992) - Il progetto giovani del Milan passa anche da lui, probabile il rientro alla casa base dalla prossima estate. Impiegato da mezzala o trequartista, questo giovane centrocampista sta incantando ad Ascoli rendendosi pericoloso anche in zona gol.
Francesco Fedato (Bari - 1 luglio 1992 - Il ruolo da esterno d'attacco è perfetto per le sue caratteristiche, anche ieri contro il Verona è stato l'ultimo ad arrendersi. Il Catania ha in mano la metà del suo cartellino e già a gennaio ha fatto sapere di non volerlo cedere. Napoli e Juventus sono avvisate.
SERIE B
ESCLUSIVA TMW - Padova, ag. Farias: "Diego è un predestinato"
28.02.2013 17.30 di Antonio Vitiello Twitter: @AntoVitiello
La stagione di Diego Farias a Padova diventa sempre più positiva settimana in settimana. L'attaccante brasiliano in prestito con diritto di riscatto e controriscatto della metà tra Chievo Verona e biancoscudati sta disputando una grande annata. La redazione di TuttoMercatoWeb.com ha contattato il suo agente Mariano Grimaldi per fare il punto sul giocatore: "Sta facendo una stagione importantissima, nove gol e tantissimi assist, giocate a ripetizione, crea la superiorità numerica sistematicamente, insomma sta rispettando gli obiettivi. Diego è un predestinato è merita ampiamente il salto di categoria".
Fare 9 gol e 6 assist non è facile in un campionato come la serie B
"Non è una novità. L'altra stagione ha segnato 5 gol e 18 assist, più una decina di rigori procurati. E' un giocatore determinante per chi c'è l'ha in squadra".
Da molti viene indicato come una delle sorprese positive del torneo...
"Non parlerei di sorpresa ma di conferma. E' un giocatore importante e a testimonianza di ciò abbiamo avuto dei riscontri sul mercato in cui diversi club lo hanno chiesto e hanno effettuato sondaggi, anche squadre di serie A. Il Padova è stato bravo a trattenerlo e non privarsene fino a fine stagione".
Ad esempio, chi l'ha cercato in A?
"Inutile far nomi, dico solo che ci sono stati diversi club. Ora si tende a puntare sui migliori giovani della serie B per prenderli da ragazzini e farli crescere prima che il prezzo lieviti".
Quanto è cresciuto dal suo arrivo nel 2005 in Italia?
"Una crescita costante. Il ragazzo continua a fare bene ed ha un miglioramento quotidiano da quando è venuto nel nostro paese, aveva sedici anni e si è sempre allenato con serietà. E' un ragazzo di spessore sia nella vita che sul campo. E' un serio lavoratore, non ha mai saltato un allenamento e ha un corretta alimentazione. Fa una vita da atleta perfetto".
Lo vede pronto per un salto di categoria?
"E' un predestinato, sarà un giocatore importantissimo nella prossima stagione. In questo momento è in prestito con diritto e controdiritto di riscatto della compartecipazione tra Padova e Chievo. Attenderemo l'esito del riscatto per poi valutare insieme alla società che avrà il suo intero cartellino cosa fare sul mercato".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMO PIANO
Verona-Padova, le probabili formazioni
04.03.2013 13:00 di Giuseppe Borghe
Ecco le ultimissime sulle probabili formazioni di questa sera: nel Padova De Vitis è favorito su Viviani, accanto a Iori che torna in cabina di regia. Il confermatissimo De Feudis completerà il terzetto di centrocampo. Difesa e attacco non cambieranno rispetto a martedi scorso. Verona: quattro gli assenti in casa gialloblù. Bacinovic è squalificato, Cocco, Pugliese e Agostini infortunati.
VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Ferrari, Sgrigna. All.: Mandorlini.
PADOVA (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, De Vitis; Farias, Babacar, Cutolo. All.: Colomba.
LE INTERVISTE
Padova, Cestaro e figlio caricano i biancoscudati:"Convinti della nostra forza"
04.03.2013 12:30 di Giuseppe Borghe
Fonte: "Il Mattino"
Patron Cestaro, prima della rifinitura di ieri, è passato a Bresseo, come di consueto con il figlio Lorenzo, a caricare l’ambiente in vista di stasera: «Ho visto che i ragazzi stanno bene», ha poi commentato all’uscita. «Mi auguro che contro il Verona scendano in campo carichi come martedì scorso. Sono consapevoli dell’importanza di questa partita, sono convinto che arriveranno al match convinti della forza di questa squadra, che può e deve dire la sua». Per fermare il Verona ed evitare che balzi nuovamente a 10 punti dalla quarta in classifica, il Padova dovrà pensare più ad una gara d’attacco o preoccuparsi di non concedere troppo? «Per riuscire a far punti al Bentegodi dovremo essere forti in tutti i reparti. Non possiamo permetterci alcun errore, da nessuno. Confido che riescano a fare un bel regalo ai tifosi padovani». All’andata fu la partita di Raimondi, che regalò la vittoria a tempo scaduto. Chi potrebbe diventare, stavolta, l’uomo-copertina? «Non saprei proprio, preferisco non sbilanciarmi. Lasciamo che sia mister Colomba a scoprire la carta vincente». Visita a sorpresa, invece, quella di Rolf Feltscher, tornato a salutare i vecchi compagni a Bresseo: il difensore svizzero-venezuelano, oggi in forza al Grosseto, ha anche ricevuto i complimenti dei biancoscudati per l’inaspettata vittoria sul Sassuolo.
PRIMO PIANO
Serie Bwin, risultati e marcatori della 29a giornata
02.03.2013 16:57 di Giuseppe Borghe
CESENA-MODENA: 1-0 (50’ Succi)
CITTADELLA-TERNANA: 1-0 (12’ Minesso)
CROTONE-ASCOLI: 1-0 (31’ Maiello) * sospesa
EMPOLI-VARESE: 3-1 (11’-25’ Maccarone, 65’ Zecchin, 89’ Signorelli)
JUVE STABIA-PRO VERCELLI: 1-1 (32’ Cristiano, 61’ Bruno)
NOVARA-REGGINA: 1-1 (39’ Pesce, 91’ Antonazzo)
SASSUOLO-GROSSETO: 0-2 (48’ – 75’ Piovaccari)
SPEZIA-LIVORNO: 1-2 (3’-50’ Belingheri, 62’ Benedetti)
VIRTUS LANCIANO-BRESCIA: 0-2 (73’-85’ Corvia)
Classifica: Sassuolo 64, Livorno 57; Hellas Verona 53; Varese 46; Empoli 46; Padova 39; Juve Stabia 39; Modena 37; Brescia 37; Novara 36; Cittadella 36; Ternana 34; Lanciano 34; Cesena 34; Ascoli 33; Spezia 33; Crotone 33; Reggina 31; Vicenza 28; Bari 26; Pro Vercelli 21; Grosseto 19.
FLASH NEWS
Padova, affaticamento muscolare per due giocatori
01.03.2013 10:30 di Giuseppe Borghe
Vantaggiato e Piccinni hanno lavorato a parte, alle prese entrambi con un leggero affaticamento muscolare. Non è ancora chiaro se saranno disponibili per il derby contro il Verona.
FONTE: TuttoB.com
domenica, marzo 3rd, 2013 | Posted by Daniele Andronaco
Verona-Padova, probabili formazioni e ultime dai campi
Il derby veneto è una sfida d’altissima classifica, resa ancora più importante dai risultati di ieri. Il Verona può non solo tornare a -1 dal Livorno ma anche ‘rubare’ 3 punti al Sassuolo; il Padova, tornato a vincere nel turno infrasettimanale contro la Juve Stabia, ha l’occasione di consolidare il sesto posto staccando proprio le ‘vespe’.
VERONA: Mandorlini ritrova Moras e Hallfredsson dopo le squalifiche, mentre Bacinovic deve scontare l’ultimo turno di stop. Laner può tornare titolare mandando Nielsen in panchina e riportando Martinho sulla linea dei difensori. Cacia potrebbe restare a riposo dopo le ultime prestazioni deludenti, facendo spazio a Ferrari.
PADOVA: Colomba può tornare a contare su Iori, che si riprenderà il suo posto in regia. Insieme a lui sulla linea dei centrocampisti De Feudis e uno tra De Vitis e Viviani. Per il resto dovrebbe essere confermata la formazione che ha battuto la Juve Stabia, compreso il tridente anche vista l’assenza di Vantaggiato per infortunio.
Probabili formazioni:
Verona (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Martinho; Laner, Jorginho, Hallfredsson; Gomez, Ferrari, Sgrigna. All.: Mandorlini.
Padova (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati, Trevisan, Renzetti; De Feudis, Iori, De Vitis; Farias, Babacar, Cutolo. All.: Colomba.
giovedì, febbraio 28th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Serie Bwin, arriva il marzo di fuoco cadetto..
Un mese di marzo tutto da seguire quello che ci apprestiamo a vivere per ciò che concerne la Bwin. La serie cadetta infatti scenderà in campo in ben sei occasioni, cominciando da questo week end della 29° giornata. Il campionato oltre le nove gare al sabato pomeriggio si snoderà fino al doppio Monday night con la sfida in ottica salvezza Vicenza-Bari e il derby veneto Hellas Verona-Padova. Nella settimana che porterà al sabato successivo ecco i due recuperi non disputati per neve ossia Cesena-Ascoli e Modena-Brescia mercoledì 6 marzo. Il 30° turno vedrà un solo posticipo Crotone-Cesena prima del doppio anticipo del 31° turno Reggina-Verona e Verona-Livorno. Dal Saturday afternoon fino al primo turno infrasettimanale (32° giornata) con tutte le partite alle 20.45. Infine l’ultima settimana “made in bwin” con dapprima due anticipi e un posticipo ossia Grosseto-Cesena (18), Padova-Modena (20.45) Empoli-Bari (20.45) e le altre nove gare della domenica delle Palme del 24 marzo pomeriggio. Infine le partite del giovedì santo confermate per il 28 prossimo.
giovedì, febbraio 28th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Serie B, il punto sul turno infrasettimanale
Si chiude il turno infrasettimanale nel segno del Sassuolo e del Verona. La capolista neroverde timbra il quarto successo consecutivo, il nono in trasferta calando un poker di reti ad Ascoli. Gli scaligeri nel posticipo espugnano il San Nicola di Bari e accorciano a meno uno sul Livorno sconfitto in casa dal Crotone. Nel recupero Varese-Cesena sono i biancorossi, due volte rimontati, ad interrompere la striscia positiva dei romagnoli (4 turni) sconfiggendoli in odore di overtime per 3-2. Impresa dell’Empoli che supera al Rigamonti un Brescia in crisi di risultati e marcature all’attivo, mentre il Padova torna al successo dopo sette partite di digiuno. Nella sera dell’Euganeo Babacar trova il suo primo centro veneto con la complicità dell’estremo difensore della Juve Stabia Seculin. Sono quattro i segni X maturati nella serata cadetta: il Lanciano si conferma squadra solida e mai doma ottenendo l’ottavo risultato filato a Modena (2-2). Botta e risposta tra Ternana-Novara e Reggina-Spezia (1-1) mentre l’unico match ad occhiali è quello tra Pro Vercelli-Cittadella. Una doppietta di Valeri Bojinov consente al Vicenza di vincere in rimonta lo scontro diretto di Grosseto e griffando il terzo colpaccio consecutivo in trasferta.
Tommaso Maria Ferrante
giovedì, febbraio 28th, 2013 | Posted by Tommaso M Ferrante
Verona, Rafael si ripete…ecco perchè!!
C’è un episodio che De Andrade Bittencourt Pinheiro ovvero Rafael portiere del Verona, aveva già vissuto prima di ieri sera al San Nicola. Una sorta di deja vu calcistico che si è ripetuto per la sua interezza e dinamica contro la Ternana, quando vestiva la casacca scaligera in Lega Pro nel settembre 2009. Siamo nei minuti di recupero con i rossoverdi in avanti alla ricerca del pareggio. L’estremo difensore di casa blocca la sfera prima di correre verso il limite dell’area, rischiando di varcare la linea per poi servire il compagno Farias. E’ l’azione che scaturisce il raddoppio dei veneti nella sfida serale contro le Fere.
Ieri sera il gesto viene ripetuto ma stavolta il beneficiario alla fine è Martinho il quale supera in velocità Bellomo e deposita in posta. L’epilogo è lo stesso: sia la Ternana che il Bari protestano per l’uscita di Rafael ai limiti dell’area di rigore, ma anche il risultato e la decisione dell’arbitro scaturendo le polemiche roventi nel dopo gara.
Tommaso Maria Ferrante
giovedì, febbraio 28th, 2013 | Posted by Marco Orrù
Serie B, ecco le decisioni del Giudice Sportivo
Il Giudice sportivo ha reso noto i provvedimenti relativi alla 7° giornata di ritorno della Serie bwin.
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
BELLOMO Nicola (Bari): per avere, al 47° del secondo tempo, assunto un atteggiamento irrispettoso nei confronti dell’Arbitro.
EBAGUA Osarimen (Varese): per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco.
GOZZI Simone (Modena): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per comportamento non regolamentare in campo.
ROSANIA Daniele (Virtus Lanciano): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario.
ROSSI Andrea (Bari): doppia ammonizione per comportamento scorretto nei confronti di un avversario e per comportamento non regolamentare in campo.
CARACCIOLO Andrea (Brescia): per avere simulato di essere stato sottoposto ad intervento falloso in area di rigore avversaria; già diffidato (Quarta sanzione).
ABRUZZESE Giuseppe (Crotone): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
COMOTTO Gianluca (Cesena): per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato (Quarta sanzione).
FILKOR Attila (Pro Vercelli): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
FOSSATI Marco Ezio (Ascoli): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
HYSAJ Elseid (Empoli): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
MEZA COLLI Derlis David (Cesena): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
PECCARISI Maurizio (Ascoli): per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara; già diffidato (Ottava sanzione).
PICCI Antonio (Brescia): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
PORCARI Filippo (Spezia): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Ottava sanzione).
REA Angelo (Varese): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Ottava sanzione).
SCAGLIA Massimiliano (Pro Vercelli): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
TONELLI Lorenzo (Empoli): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
TURCHI Manuel (Virtus Lanciano): per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quarta sanzione).
ALLENATORI
SQUALIFICA PER UNA GIORNATA EFFETTIVA DI GARA
CASTORI Fabrizio (Varese): per avere, al 49° del secondo tempo, rivolto all’Arbitro un’espressione ingiuriosa; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
AMMONIZIONE CON DIFFIDA
BRAGHIN Maurizio (Pro Vercelli): per avere, al 28° del primo tempo, contestato platealmente una decisione arbitrale.
DIRIGENTI
AMMONIZIONE CON DIFFIDA
ROBERTO Emanuele (Crotone): per avere, al 40° del secondo tempo, contestato platealmente l’operato arbitrale; infrazione rilevata dal Quarto Ufficiale.
INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITA’ IN SENO ALLA F.I.G.C. A RICOPRIRE CARICHE FEDERALI ED A RAPPRESENTARE LA SOCIETA’ NELL’AMBITO FEDERALE A TUTTO IL 20 MARZO 2013
CARLI Marcello (Empoli): per avere, al 44° del secondo tempo, rivolto ad un Assistente espressioni insultanti, reiterando tale atteggiamento mentre abbandonava il recinto di giuoco; infrazione rilevata anche dal collaboratore della Procura federale.
SOGLIANO Sean (Verona): per avere, al 32° del primo tempo, rivolto all’Arbitro un epiteto insultante; recidivo.
FONTE: SerieBNews.com
04.03.2013
Mandorlini in silenzio. E la palla passa a Bordin
«Siamo carichi dopo due successi Si va in campo per vincere ancora»
C'è la tensione giusta. A questo punto della stagione devi saper controllare anche quella. La sfida tra Verona e Padova vive di tante sfaccettature, anche quella del silenzio di Mandorlini. Zitto, alla vigilia del derby. Al suo posto il fido Bordin, compagno di mille battaglie. «Il mister vuole concentrarsi solo sulle questioni di campo, il derby con il Padova è molto importante», raccontava ieri pomeriggio, lo specchio di un Hellas determinato e cosciente del valore della serata.
È il momento più importante del campionato questo?
«Non è il più importante, ma è importante. Di partite ne mancano ancora tante, c'è ancora la possibilità di recuperare così come di perdere punti. Di sicuro noi siamo carichi, le due vittorie di fila con Varese e Bari hanno dato morale alla squadra e ci hanno avvicinato al traguardo. Non è poco».
Giocare conoscendo i risultati delle altre è un vantaggio o mette più pressione?
«È già successo, non è la prima volta. Noi sappiamo solo di dover assolutamente vincere per avvicinare il Livorno e staccare chi ci insegue».
Il Verona di Bari è sembrato meno lezioso e più pratico...
«Più che altro è stata una necessità. Il Bari pressava molto bene i nostri difensori, stava molto alto e per non rischiare abbiamo messo da parte il fraseggio e optato per un tipo di gioco diverso. Ci siamo adattati alla partita».
C'è una soluzione per lasciare Martinho più vicino alla porta?
«Potremmo giocare in dodici, ma a parte le battute Martinho è come tutti quelli che finora sono stati chiamati in causa. A Bari il risultato l'ha cambiato lui, giocare da soli però è difficile. È la squadra che gioca e che vince».
Come sta Cacia?
«Daniele sta molto bene, è carico. Vuole tornare al gol».
Vincendo il Verona lascerebbe a dieci punti Empoli e Varese...
«Il nostro primo pensiero non è guardare le due quarte quanto restare a contatto col Livorno e recuperare qualche punto al Sassuolo che è tornato sulla terra perdendo col Grosseto. Sabato prossimo fra l'altro saremo proprio a Grosseto, contro una squadra molto brava soprattutto per le individualità su cui può contare».
La classifica dice che i playoff in fondo sono evitabili...
«Intanto puntiamo le prime due, poi ci guarderemo anche alle spalle. Non dimentichiamoci che col Livorno abbiamo lo scontro diretto in casa».
La sua fotografia del Padova qual'è?
«Di una buona squadra, con gente sempre pericolosa come Cutolo e Farias. Bisognerà però stare attenti anche a tutti gli altri. Un derby, una gara sentita. Noi lo giochiamo davanti ai nostri tifosi. E vogliamo sfruttare al massimo l'ambiente e il calore che il Bentegodi saprà trasmetterci».
Quanto brucia la sconfitta dell'andata?
«È passato tanto tempo, la classifica è cambiata di parecchio. Ha bruciato molto, ma è andata. Il presente dice che abbiamo davanti una partita non facile, in cui dovremo usare molto la testa rimanendo umili e concentrati».
Alessandro De Pietro
04.03.2013
Un derby da brividi, l'Hellas va all'assalto dei «cugini» padovani
Ancora squalificato Bacinovic, tornano da titolari Hallfredsson e Moras. Una vittoria regalerebbe ai gialloblù dieci punti di vantaggio sulle quarte
Verona. Si accendono i riflettori del Bentegodi, ancora una volta. Si gioca il posticipo dell'ottava di ritorno, si alza il sipario sul derby veneto tra l'Hellas e il Padova. All'andata i biancoscudati strapparono i tre punti all'ultimo respiro. Dopo essere andati sotto, dopo aver rischiato di affondare, dopo aver sofferto, rimontato e vinto. Cosa succederà questa sera? Sarà tutta un'altra storia, non ci sono i dubbi. Perchè il Verona non solo vuole vendicare l'amara sconfitta dell'Euganeo ma deve tenere il passo delle prime della classe per lottare fino all'ultima giornata per la promozione diretta in serie A.
Anche perchè il Livorno ha vinto a Spezia e ha portato a quattro i punti di vantaggio ma il Sassuolo ha perso in casa con il Grosseto e ha sempre undici punti punti di distacco ma potrebbero diventare otto con un successo di Maietta e compagni. Senza dimenticare che Empoli e Varese occupano la quarta posizione a sette punti dall'Hellas, questa notte potrebbero essere dieci e se finisse il campionato domani non ci sarebbero neppure i play off ma la promozione diretta delle prime tre. Un'occasione da non perdere per la truppa di Mandorlini che ha scelto la strada del silenzio per concentrarsi ancora di più sulla sfida con i biancoscudati, per evitare anche le polemiche che potevano nascere con la sua ex squadra, con quel «santuomo» di Cutolo che ha lasciato tanti bei ricordi in riva all'Adige. Solo un obiettivo nella testa del tecnico e dei giocatori: cancellare il momento negativo di qualche settimana fa dopo le sconfitte con Vicenza e Novara e dare continuità alle due vittorie consecutive con Varese e Bari.
Due prestazioni convincenti che hanno portato sei punti in classifica e ridato entusiasmo a un ambiente a rischio depressione, d'altronde Verona è così, basta un lampo per infiammarsi, basta poco per perdere sicurezza. Tutto può essere amplificato, nel bene e nel male. Adesso è meglio trasformare le ultime vittorie in energia positiva. Mister Mandorlini dovrà rinunciare ancora a Bacinovic squalificato, non ci saranno neppure Cocco, Agostini e Pugliese infortunati. L'allenatore del Verona ha convocato ventun giocatori, le alternative non mancano anche se la struttura della formazione titolare riprenderà a grandi linee quella che ha vinto a Bari. Rafael tra i pali con Moras e Maietta centrali, a destra Cacciatore, a sinistra Martinho, anche se non si può escludere la riconferma di Albertazzi con lo spostamento del brasiliano nel tridente offensivo. Davanti alla difesa il solito Jorginho con Hallfredsson da una parte e Laner dall'altra. In attacco Cacia con Sgrigna e Gomez sulle fasce anche se, vista la splendida condizione psicofisica, potrebbe giocare proprio Martinho al posto di Juanito.
Andrea Mandorlini ha chiesto ancora una volta grande concentrazione, sarà un mese caldo per l'Hellas che giocherà sei partite in poche settimane: questa sera in casa con il Padova, sabato prossimo in trasferta con il Grosseto, venerdì 15 il big match in anticipo con il Livorno, martedì 19 turno infrasettimanale contro il Lanciano, sabato 24 arriverà il Crotone al Bentegodi, il giovedì di Pasqua la sfida del Braglia con il Sassuolo dei record.
«Un momento molto delicato, non è il più importante ma è importante - ha detto il vice di Mandorlini, Roberto Bordin - ci sono ancora tante partite, chi perde punti può recuperare ma noi dobbiamo sfruttare il nostro periodo positivo e dare continuità alle vittorie con Varese e Bari».
Luca Mantovani
03.03.2013
C'è un bel traffico sull'autostrada Verona-Padova ...
STORIE DI EX. A spasso tra i ricordi per presentare il derby veneto
Panchine incrociate tra Colomba e Mandorlini. E poi, Farias e Cutolo, Niccolò Galli e Cacia. E in passato, un nome su tutti, Nanu Galderisi
Il tratto di autostrada fra Verona e Padova ha sempre generato parecchio traffico. Storie di ex, a lieto fine e più complicate. Comunque storie. Tanti derby in uno, parecchia adrenalina, l'attesa che sale. L'Hellas vuole vincere, anche a costo di dare un dispiacere a parte del suo passato.
PANCHINE INCROCIATE. Andrea Mandorlini ha viaggiato verso Padova per firmare un biennale a metà dicembre del 2006, in una serie C1 da cui era difficile uscire. Subentrò a Maurizio Pellegrini e chiuse al settimo posto. In serie B ci andarono il Pisa ed il Grosseto passato in corso d'opera da Massimiliano Allegri ad Antonello Cuccureddu. Avventura breve, Mandorlini fece le valigie a fine stagione per traslocare a Siena in serie A proprio mentre Franco Colomba firmava per il Verona, appena retrocesso in C1 con Ventura. Pareva la scelta più azzeccata. La verità fu invece un'altra, ben più cruda. L'Hellas passò ben presto nelle mani di Davide Pellegrini, poi in quelle di Sarri e poi di nuovo in quelle di Davide fino alla salvezza di Busto Arsizio con la Pro Patria. Colomba fallì, in un'annata nera. Il suo Padova la settimana scorsa ha trovato la vittoria con la Juve Stabia dopo soli quattro punti nelle precedenti sei giornate, bottino tanto magro da mettere in discussione il suo futuro. Colomba però guarda solo avanti: «Siamo in crescita costante da parecchio tempo, cerchiamo di fare gioco e di essere pericolosi sempre. Noi siamo così, in ogni contesto».
PRIMA LINEA GIALLOBLU'. Per agguantare i playoff il Padova avrà bisogno di gol, difficile arrivarci se hai il sest'ultimo attacco del campionato. Colmare la lacuna significa ricevere un sostanzioso contributo ad esempio da Emiliano Bonazzoli, preso a gennaio dalla Reggina e dodici anni fa capace di presentarsi al Bentegodi con un tocco facile facile a due passi dalla porta dell'Inter, dopo una serpentina magica di Mauro Camoranesi che sulla linea di fondo ubriacò un certo Javier Zanetti. L'altro gol in quel 2-2 del Verona di Perotti lo segnò Italiano, anche lui passato da una parte all'altra della barricata. Quella sera di novembre Vincenzo firmò un capolavoro balistico, poi corse sotto la Curva e prese la seconda ammonizione. A Padova ha viaggiato con alterne fortune, prima di finire nel calderone del calcioscommesse. Colomba chiederà acuti pure a Diego Farias, uno che qualche rimpianto lo provoca sempre quando lo rivedi. Folletto spesso imprendibile, figlio della scuola-Chievo e del calcio di Zeman. «Buon giocatore», disse quest'estate Sean Sogliano quando il tridente di Mandorlini era ancora tutto da costruire. Il Bentegodi rivedrà domani anche Aniello Cutolo, ex ricordato per l'occasione fallita nello spareggio d'andata a La Spezia per restare in B ma anche per quel gran colpo che un anno fa zittì uno stadio intero in una partita in cui brillò la giocata di Daniele Cacia nel cuore dell'area dell'Hellas, fra Maietta e Mareco, prima della stoccata del 2-2 definitivo alle spalle di Rafael.
LA SPINTA DI FALSINI. L'Hellas incrocerà domani Niccolò Galli, uno su cui Mandorlini aveva puntato molto ma tradito da mille problemi fisici. Dall'altra parte Padova saluterà volentieri Crespo, lontano dall'undici titolare dell'Hellas ma in prima fila da terzino sinistro nella stagione di Padova con Alessandro Calori, che non a caso avrebbe voluto lo spagnolo anche a Brescia. Sulla corsia mancina ha corso molto, con una maglia e con l'altra, anche e soprattutto Gianluca Falsini, adesso tornato a Siena dove allena gli Allievi Nazionali dopo aver fatto parte della straordinaria orchestra del Verona diretta da Cesare Prandelli. Falsini resterà anche nella storia biancoscudata soprattutto per quel gol figlio di tanti rimpalli segnato in extremis a Ravenna nella semifinale playoff, che di fatto catapultò il Padova in serie B dopo undici stagioni di inferno. Si sbilancia stavolta Falsini: «Volete un pronostico? L'anno scorso finì pari, stavolta andrà diversamente. Sta bene il Padova, l'ho visto ad Empoli e mi è piaciuto. Ma il Verona sta ancora meglio».
UN GRANDE DOPPIO EX. Beh, dici Nanu Galderisi e tutti si alzano in piedi. Grandissimo a Verona dove rimarrà per sempre il centravanti dello scudetto, è stato poi grandissimo anche a Padova. Sempre serie A, era il Padova di Lalas, il primo americano del nostro calcio. Di quel Padova Galderisi divenne una bandiera, in quel Padova fu protagonista e forse non è un caso che quella sia diventata la sua città. Anche se Verona è Verona e se dovesse scegliere oggi, magari, lo farebbe senza dubbi. Di sicuro, per mettere d'accordo i tifosi, il suo nome sarebbe una garanzia. Lo voterebbero tutti.
Alessandro De Pietro
02.03.2013
Quanto corre l'Hellas quando gioca Martinho
UNA DOPPIETTA D'AUTORE. Grande protagonista nella vittoria di Bari, da quando ha ritrovato la condizione fisica la squadra di Mandorlini ha ripreso la corsa
Ha giocato 18 gare da titolare e il Verona ha raccolto 40 punti con una media di 2,22 a partita In gialloblù ha già segnato sei gol
Effetto Martinho. Dirompente. Con lui o senza di lui non è la stessa cosa. Tutt'altro. Come avere una marcia in più, certificata dai numeri e sperimentata lungo un campionato che ha detto a chiare lettere come quel ragazzo brasiliano dalla faccia pulita sia esattamente quello di cui il Verona ha bisogno per uscire dagli schemi e cambiare passo. La chiave d'accesso giusta, il grimaldello capace di trovare un pertugio in ogni difesa. L'uomo in grado di spaccare certe contese ruvide quando meno te l'aspetti, una manna dal cielo per chi deve settimanalmente fare i conti con difese bunker e spazi ridotti all'osso. L'Hellas con Martinho titolare vale 2,22 punti a partita, quello senza Martinho arriva a malapena a quota 1,33 e non va oltre. La forbice è ampia, magari meno visibile ad occhio nudo se pensi a tutti i talenti che Mandorlini ha fra le mani. L'asso vero invece è proprio lui, trasformato da semplice vice-Hallfredsson in una colonna a cui viene naturale chiedere spesso e volentieri l'acuto decisivo.
ANDAMENTO LENTO. Il Verona ha vinto solo tre partite delle dieci che hanno visto Martinho guardare i suoi compagni dalla tribuna o in panchina. Ha perso a Cittadella, Brescia e Novara. E non è andato al di là del pari contro Modena, Pro Vercelli, Empoli e Reggina. L'infortunio e uno stop lungo oltre le previsioni dal Cesena in avanti hanno rallentato anche il Verona, che fino a quel giorno aveva portato a casa 31 punti in 14 giornate ad un passo da serie A ad occhi chiusi. Fino alla quindicesima giornata Martinho era sempre rimasto in campo, fra le riserve solo al debutto a Modena quando Mandorlini era ancora dell'idea che sulla sinistra Fatic potesse tornare quello della Primavera dell'Inter. Speranza vana, ma la falla è stata coperta in fretta e chiusa definitivamente con Agostini, il cui recupero permetterà a Mandorlini di giocarsi Martinho più vicino alla porta avversaria.
SEI MERAVIGLIE. Il valore del brasiliano che adora Kaka non è solo nei gol, comunque sei ed uno più bello dell'altro. Figli di classe purissima e lucidità estrema, di doti fisiche che ti permettono di correre come un centometrista anche nel recupero (vedi Bari ma non solo) e di un sinistro che vale quanto quello di un grande attaccante. Martinho ha timbrato il cartellino col Novara, ha chiuso la contesa a Livorno e Terni, ha segnato con il Crotone probabilmente il gol gialloblù finora più bello della stagione (partendo nei tre davanti), ha di fatto battuto da solo il Bari rendendo relativamente agevole una contesa più complicata di quanto non abbia detto il risultato alla fine. Martinho pesa tanto, perché ha segnato quanto Gomez (ma senza rigori) e più di Rivas, Bojinov, Carrozza, Cocco, Grossi e Sgrigna messi insieme. Decisivo, appena si accende. E ultimamente basta davvero un attimo, la soluzione ora come ora più sbrigativa per andare in porta.
FUTURO PROSSIMO. Martinho è in prestito dal Catania, dopo una stagione così così passata anche da Cesena. Il Verona ha in tasca l'opzione del riscatto della metà del cartellino a un prezzo già fissato. Una cifra scritta nell'accordo, ragionevole, senza variabili dipendenti da quello che sarebbe stato il suo rendimento all'Hellas. Un affare già da ora, Il diesse gialloblù Sean Sogliano ha in mano un jolly facile da giocare e certamente la sfrutterà al momento giusto. Non c'è fretta, metà Martinho è già dell'Hellas prima ancora di sedersi ad un tavolino. C'è poco da trattare, è già tutto scritto. Meglio così.
A.D.P.
02.03.2013
Trasferta a Grosseto, restrizioni per i gialloblù
Ancora linea dura con i tifosi del Verona per la trasferta di Grosseto. L'Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive ha confermato nuovamente le restrizioni per i supporter gialloblù. Le restrizioni, già in vigore della trasferta di Novara, nonostante abbiano destato molto scalpore e numerose critiche all'interno della tifoseria organizzata scaligera, saranno nuovamente attivate in occasione della la gara di campionato che verrà disputata a Grosseto il prossimo marzo. Questi i punti che dovranno essere rispettati: incontro tra le due società sportive almeno 10 giorni prima dell'evento, trasmissione da parte della Questura di Verona del programma dettagliato della delegazione ufficiale alla Questura ospitante per i conseguenti servizi di sicurezza, proposta della società sportiva ospitante con l'indicazione del numero dei posti ed dei settori messi a disposizione della tifoseria ospite, l'Hellas, in base alla previsione del numero dei tifosi previsti in trasferta stabilisce, se necessario, l'accompagnamento degli stessi con propri steward e ne da comunicazione alla società sportiva ospitante almeno 4 giorni prima dell'evento, l'Hellas assicurerà ogni possibile assistenza alla società sportiva ospitante per l'identificazione dei propri tifosi e fornirà informazioni circa la loro adesione al programma «tessera del tifoso».
ARBITRA CIAMPI. Sarà Maurizio Ciampi l'arbitro del derby tra Verona e Padova, in programma lunedì 4 marzo alle 21 allo stadio Bentegodi. Gli assistenti saranno Iori e Chiocchi, il quarto uomo Pairetto. Sei i precedenti con l'Hellas per l'arbitro romano. Due le vittorie a Reggio Calabria (0-1 l'1 maggio 2012) e a Sassuolo (nella sfida di Coppa Italia Cup dell'agosto 2011 vinta dal Verona dopo i calci di rigore. Ben 3 i pareggi con il Novara al Bentegodi (1-1 il 21 settembre 2012), a Varese (0-0 il 18 dicembre 2011) e il 2-2 interno con il Padova (16 settembre 2011). L'unica sconfitta fu con Lo Spezia in trasferta e risale al lontano 2006 con Ficcadenti sulla panchina gialloblù. Nel corso della sua carriera ha inflitto 574 ammonizioni, 19 espulsioni dirette e assegnato 30 rigori.
LE GIOVANILI. Tutte in campo le squadre giovanili dell' Hellas in questo fine settimana.
OGGI. Esordienti 2001. Concordia - Verona (ore 14,30) campo di via Zorzi. Esordienti 2002. Verona - Concordia (ore 16,30) campo Croz Zai via Lussemburgo. Pulcini 2003. Verona - Olimpica Dossobuono (ore 15) campo Croz Zai via Lussemburgo. Pulcini 2004. Verona - Grezzana (ore 15) campo Croz Zai via Lussemburgo
DOMANI. Allievi Nazionali : Inter - Verona (ore 15) campo comunale di Pero. Allievi Nazionali B. Verona - Sudtirol (ore 15) campo Colognola ai Colli. Giovanissimi Nazionali. Mantova - Verona (ore 11) campo «Migliaretto 1» Mantova. Giovanissimi Regionali. Montebelluna - Verona (ore 10,30) campo di Cornuda. Giovanissimi Professionisti : Verona-Treviso (ore 17) campo di via Sogare.
F.L.
01.03.2013
E il «Rivaldo delle Puglie» spinge l'Hellas in serie A
Ormai è tardi! Il «San Nicola» con l'ultimo stewart e l'ultimo lucchetto al cancello dell'entrata riservata alla stampa ci saluta, fuori ci aspetta Vito «Cravatta», simpatico taxista che conosce tutti gli angoli di Bari. Il Verona ha il cestino da viaggio e il charter tutto per sé, noi speriamo in una pizza. Chissà, sono passati i primi sessanta minuti di una nuova giornata, quella successiva alla vittoria tonificante dei gialloblù sui galletti di Torrente. A Verona, estate a parte, è impossibile trovare un locale aperto, a Bari no. Si va da Donato 1973, pizzeria storica a due passi dalla Stazione Ferroviaria. Appese ai muri le maglie di Protti, Ventola e Cassano. A caso tre dei «galletti» più famosi lanciati dal club che ora versa in gravi difficoltà. I Matarrese sono sempre più defilati e la squadra con due piedi in C.
Buttiamo l'occhio nell'altro tavolo occupato e vediamo che tra i clienti c'è Gigi Anaclerio, il “Rivaldo della Puglia” come venne soprannominato dopo l'esordio con i biancorossi. Barbetta, educazione e sorriso restano intatti come quando l'avevamo conosciuto in maglia Hellas. «Ero allo stadio - esordisce subito - che bel Verona che ho visto. Il Livorno non ha scampo. È una squadra che ha dato di più di quello che poteva. L'ho vista qua al San Nicola, non ha la qualità dell'Hellas». Il timbro della voce è deciso, come il suo sinistro. Anaclerio oggi si diverte a Martina Franca in C2. Fra un mese compirà trentadue anni l'esterno pugliese, faceva parte della nidiata di tanti altri talenti baresi, primo fra tutti Antonio Cassano.
«Al Verona - ricorda - ero arrivato con Pastorello e Ficcadenti in panchina. Avrei dovuto giocare, venivo dal Bari. Volevo fare bene, ma presi un'infezione all'occhio e mi curarono male. Tanto cortisone, l'operazione, poco campo. Tornai a casa e mi guarirono con una semplice lente a contatto. Ma non serbo rancore verso nessuno, capita. Mi dispiace per i tifosi, fantastici». In allenamento Anaclerio era come Franco Turchetta, un talentuoso. Numeri di alta classe, giocava da esterno alto, mezza punta e qualche volta seconda punta. «Andai al Perugia, tornai con Remondina. Ho dei ricordi bellissimi anche se ho segnato solo con la Fiorentina in amichevole. Ceccarelli, Garzon, Rafael e poi gli altri baresi Sibilano e Bellavista, ottimi compagni. Mi è dispiaciuto non fare bene al Verona, ci tenevo tantissimo. Ho portato allo stadio un paio di amici per vedere la squadra. Società forte, tecnico bravissimo. Dai, non scherziamo il Verona andrà in A». E il Martina Franca? «Spero di fare qualche gol ancora e portarlo ai play off». Ci abbraccia, Anaclerio è sempre uguale, come quando lo paragonavano a Cassano o scusate se è poco al «Rivaldo della Puglia».G.TAV.
01.03.2013
Il Verona ritrova il sorriso nella notte del San Nicola
L'IMPRESA IN TERRA PUGLIESE. Gialloblù meno leziosi e più concreti. Due vittorie consecutive e Livorno più vicino in attesa del big match del 15 marzo al Bentegodi. Si sposta l'obiettivo sul derby di lunedì con il Padova
La notte del San Nicola regala dolci sensazioni al popolo gialloblù. La sconfitta con il Novara aveva aperto la stagione dei processi contro il mister e contro i giocatori, la vittoria dell'Hellas con il Bari riporta serenità in un ambiente che doveva ritrovare non solo prestazioni convincente ma anche continuità di risultati. E così, in dieci giorni, sembra di leggere un'altra storia. Il Verona che senbrava ormai morto con centinaia di gufi a intonare il “de profundis” si ritrova a un punto dal Livorno, ancora in piena corsa per la promozione diretta in A, con la possibilità di giocare fra quindici giorni al Bentegodi il big match con i toscani.
È vero, prima della grande sfida ci sono ancora due partite da giocare ma è anche vero che l'incontro con il Livorno va preparato soprattutto fuori dal campo, considerate le vicende extracalcistiche che hanno accompagnato la grande impresa del Verona al Picchi. Una vittoria passata in sordina per i cori offensivi contro Morosini, le dichiarazioni di Mandorlini alla vigilia della gara e la squalifica del tecnico arrivata con colpevole ritardo prima delle vacanze del Natale. Con lo stesso colpevole ritardo la procura federale ha deferito il club amaranto per gli slogan contro le vittime delle foibe intonati dagli ultras toscani proprio in quella partita. È sbagliato fasciarsi la testa prima di rompersela? Può darsi ma vista la posta in palio e il clima avvelenato che accompagnerà la partita del Bentegodi perchè non prepararsi in anticipo? Meglio tutelare fin d'ora il mister, la squadra e l'immagine della città per non cadere nelle trappole che saranno confezionate su misura da chi non ha mai mostrato simpatia per l'Hellas.
Meglio alzare la guardia da subito e nel frattempo concentrare tutte le energie psicofisiche sul derby di lunedì sera con il Padova. Il Verona avrà la fortuna di giocare anche con i biancoscudati in posticipo, potrà conoscere prima di scendere in campo i risultati delle concorrenti nella corsa alla A e sfruttare l'occasione in modo favorevole com'è successo a Bari. In terra pugliese gli uomini di Mandorlini non hanno sbagliato praticamente nulla, hanno giocato una partita intelligente, hanno rischiato poco o nulla contro una squadra disperata, hanno gestito senza soffrire più di tanto il vantaggio di Martinho. In poche parole hanno fatto quello che dovrebbe fare sempre una grande squadra quando gioca in trasferta contro una formazione più debole. Tra l'altro l'assenza forzata di giocatori importanti come Moras, Hallfredsson e Bacinovic – tutti squalificati dal giudice sportivo - ha dato la possibilità al mister di ricorrere a un turn over “calcolato” con il recupero di Michelangelo Albertazzi sulla fascia sinistra e l'esordio da titolare di Matti Nielsen, due uomini che potranno diventare alternative positive nella volata finale del Verona.
Ma il grande protagonista della notte barese e senza dubbio Martinho. Adesso che ha ritrovato il passo dei giorni migliori si capisce quant'è mancato all'Hellas questo giovane brasiliano che vive tutto con grande serenità, tra un tweet e un altro, con il sorriso sulle labbra. Si sacrifica anche da terzino, quando serve, ma ha una marcia in più quando può giocare in mezzo al campo o nel tridente offensivo. Ha gamba e fantasia, quando accelera non è facile fermarlo e può mandare in tilt tutte le difese del campionato perchè è anche imprevedibile. Nonostante l'infortunio ha già fatto centro sei volte, in attesa dei gol di Juanito Gomez e degli altri esterni, potrebbe essere proprio lui il bomber di scorta quando non segna Cacia.
Luca Mantovani
FONTE: LArena.it
Hellas Verona-Padova: 21 convocati
Postata il 03/03/2013 alle ore 18:49
Sono 3 portieri, 7 difensori, 5 centrocampisti e 6 attaccanti i gialloblù a disposizione per la 29a giornata in programma lunedì alle 21
SANDRA' - Dopo la rifinitura, l'allenatore gialloblù Andrea Mandorlini ha convocato 21 giocatori per la sfida contro il Padova, in programma lunedì 4 marzo (ore 21) e valida per la 29a giornata del campionato Serie bwin. Nell'ultima seduta allenamento differenziato per Cocco, Agostini e Pugliese. Non sarà disponibile nemmeno Bacinovic, che sconterà l'ultima giornata delle tre di squalifica.
Ecco, di seguito, l'elenco completo dei convocati.
Portieri: 1 Rafael, 12 Nicolas, 33 Berardi.
Difensori: 3 Albertazzi, 14 Bianchetti, 18 Moras, 29 Cacciatore, 5 Ceccarelli, 20 Maietta, 25 Crespo.
Centrocampisti: 16 Nielsen, 19 Jorginho, 10 Hallfredsson, 6 Martinho, 4 Laner.
Attaccanti: 8 Cacia, 17 Carrozza, 13 Sgrigna, 9 Ferrari, 21 Gomez, 7 Rivas.
Ufficio Stampa
Bordin: "Grande concentrazione per il Padova" / VIDEO
Postata il 03/03/2013 alle ore 15:27
SANDRA' - Segui su hellasverona.it l'intervista a Roberto Bordin. Ecco le principali dichiarazioni del vice allenatore gialloblù alla vigilia della sfida contro il Padova in programma lunedì 4 marzo: "Il silenzio di Mandorlini? E' una partita delicata, cerca solo la massima concentrazione per affrontare questa gara. Dobbiamo essere più concreti ed essere bravi a chiudere le partite. Il Padova? Loro sono molto bravi nei singoli, hanno giocatori importanti come Farias e Cutolo. Cerchiamo di conquistare tre punti che ci servono molto. E che possono fare la differenza per salire a 10 punti dalla quarta, evitando che ci venga il famoso "braccino corto". A Bari la partita potevamo chiuderla prima, abbiamo sofferto fino alla fine contro una squadra difficile che forse era all'ultima spiaggia. E' un momento importante, non il più importante perché mancano ancora tante partite. Ma è il momento per chi sta davanti per prendere punti o perderli, quindi bisogna restare concentrati per avvicinarci al traguardo. Cacia? Sta bene, è carico e ha voglia di tornare al gol".
Ufficio Stampa
Primavera, che impresa contro l'Inter
Postata il 02/03/2013 alle ore 13:41
A Sarnico termina 2-2. I gialloblù di Pavanel, in 10 per 90', passano in vantaggio con De Vita, vanno sotto nella ripresa ma, nel finale, Arzamendia con un gran gol pareggia i conti
SARNICO - La Primavera compie un'impresa contro l'Inter. Il punteggio finale è 2-2. I gialloblù rimangono in 10 al 6' del primo tempo ma si portano avanti con De Vita, dopo una grande azione di Alba. Nonostante l'Hellas giochi una partita quasi perfetta l'inferiorità si fa sentire e i padroni di casa vanno sul 2-1. Quando tutto sembra segnato, Arzamendia, entrato dalla panchina, con una prodezza balistica regala il meritato pareggio alla squadra di Pavanel, che allunga così a 4 la serie di risutati utili consecutivi.
INTER-HELLAS VERONA 2-2
Marcatori: 16' pt De Vita, 37' pt Bocar, 10' st Spendlholfer, 30' st Arzamendia.
Primo Tempo
1' Partiti
4' De Vita per speziale, tiro deviato da un difensore
6' Fallo da ultimo uomo di Sundas su Forte, rosso
7' Palo di Alborno
16' GOL Numero di Alba che crossa, il portiere tocca e De Vita ribatte in rete di petto
25' Tiro do Speziale parato da Smug
29' Ancora Alba che serve Speziale, il suo diagonale sfiora il palo
37' GOL Bocar che controlla in area e batte Sluga di piatto destro
39' Bella palla di De Vita per Alba che però calcia a lato
43' Spaziale recupera al limite e conclude in diagonale, largo di poco
45' Terminata la prima frazione
Secondo Tempo
1' Iniziata la ripresa
10' GOL Palla in mezzo da calcio d'angolo dove Spendlhofer di testa porta avanti i neroazzurri
11' L'Hellas rilza subito la testa, De Vita serve Huston in verticale ma Smug risolve la situazione con un'uscita tempestiva
30' GOL Arzamendia con un gran destro dalla distanza riporta il punteggio in parità
39' Dopo una mischia la palla finisce sui piedi di Alborno che a porta vuota mette a lato
41' Tiro dalla distanza di Verdun che si perde di poco sopra la traversa
48' Finisce la sfida di Sarnico
INTER (4-4-2): Smug; Bandini, Spendlhofer, Tassi, Alborno; Belloni, Zaro, Olsen, Bocar (dal 39' st Pedrabissi); Forte (dal 1' st Terrani), Gabbianelli (dal 27' st Paramatti).
A disposizione: Ivusic, Dokonr, Ferrara, Cannataro, Dalle Vedove.
All.: Bernazzani.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Sluga; Huston, Sundas, Varricchio, Ceccarelli; Ballarini, Calvetti (dal 22' st Arzamendia); Matias Brancalhao (dal 7' pt Guzzo), De Vita, Alba; Speziale (dal 27' st Verdun).
A disposizione: Cofffani, Belfanti, Rossi, Calandra, Maiorana, Mazzocchi, Formigoni, Bertasini.
All.: Pavanel.
Arbitro: Mainardi di Bergamo.
Assistenti: Sempreboni e Bresmes.
NOTE. Espulsi: Sundas al 6' pt., Paramatti al 46' st. Ammoniti: Ballarini, Tassi, Guzzo.
Ufficio Stampa
Sandrà: differenziato per Cocco e Agostini
Postata il 02/03/2013 alle ore 17:06
Tutti disponibili per Mandorlini, ad eccezzione dell'esterno e dell'attaccante che hanno lavorato a parte. La seduta di domenica si svolgerà a porte chiuse
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. La squadra, agli ordini di Mandorlini, ha svolto riscaldamento, torelli, esercitazioni tattiche e partita. Tutti a disposizione, ad eccezione di Agostini e Cocco che hanno svolto un allenamento differenziato.
IL PROGRAMMA
Domenica (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 15.30).
Lunedì: Hellas Verona-Padova (ore 21).
Ufficio stampa
Bollettino medico - Andrea Cocco
Postata il 01/03/2013 alle ore 18:27
"Lesione distrattiva al bicipite femorale sinistro": questo hanno evidenziato le indagini diagnostiche effettuate dallo staff sanitario gialloblù per Andrea Cocco. L'attaccante, quindi, riprenderà la fase rieducativa da lunedì in due sessioni: la prima presso l'Isokinetic di Arbizzano, la seconda a Sandrà.
Ufficio Stampa
Sandrà: seduta differenziata per Agostini e Pugliese
Postata il 01/03/2013 alle ore 18:07
I due esterni hanno lavorato a parte rispetto al gruppo, per loro corsa e pallone: tutti gli altri a disposizione di Mandorlini. Sabato e domenica allenamenti a porte chiuse
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. La squadra, agli ordini di Mandorlini, ha svolto lavoro in palestra (circa un'ora) e successivamente trasformazione in campo con corsa, torelli, esercitazioni tattiche a campo ridotto e partita. Allenamento differenziato per Agostini (corsa e lavoro con il pallone) e per Pugliese (corsa).
IL PROGRAMMA
Sabato (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 15.30).
Domenica (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 15.30).
Lunedì: Hellas Verona-Padova (ore 21).
Gardini in Lega: "Sassuolo forte, noi continuiamo così"
Postata il 28/02/2013 alle ore 19:35
Il direttore generale gialloblù presente all'Assemblea negli studi Sky a Milano: "A Bari 3 punti sudati e fondamentali. Il Padova? Ce la giochiamo come sempre, ma stiamo attenti"
MILANO - Ecco le dichiarazioni del direttore generale gialloblù, Giovanni Gardini, intervenuto quest'oggi all'Assemblea della Lega Serie B presso gli studi televisivi di Sky a Milano (nella foto con il presidente del Sassuolo, Carlo Rossi, e con il direttore generale del Modena, Alessio Secco): "I punti interessanti dell'Assemblea? Beh, i punti più interessanti per noi sono stati quelli conquistati a Bari. Sono stati 3 punti fondamentali, molto sudati e importanti. E che ci proiettano verso il Padova con tanta determinazione e voglia di far bene. E' un campionato difficile quello della B, forse il più difficile. E' normale che in certe situazioni bisogna essere bravi a trovare armonia fra tutte le componenti: la squadra è stata brava, il tecnico è stato capace, la società ha fatto il suo e i tifosi come sempre ci sono stati vicini. E ora speriamo di regalare altre soddisfazioni. Il Sassuolo già in A? Hanno dimostrato sul campo di essere la squadra più quadrata, più efficiente e ha espresso la qualità di gioco migliore. Noi all'andata siamo stati bravi a batterli e ora speriamo di riuscirci nel ritorno. Ma credo che il destino di questo campionato sia esclusivamente nelle loro mani. Il mio passato a Padova? Non mi interessa, sono abituato a guardare il futuro e a Padova ho passato 11 anni meravigliosi. Però ora c'è solo l'Hellas. La B è piena di insidie, abbiamo fatto poco finora, manca un terzo del campionato, può succedere di tutto. Ma dobbiamo arrivare all'obiettivo finale. Il ko col Padova all'andata? Le nostre sconfitte bruciano tutte, ma non abbiamo un sentimento di vendetta. La nostra squadra deve andare in campo con la consapevolezza di giocarsela contro tutti. Il Livorno a -1? Non è male, abbiamo lo scontro diretto in casa, ma ci sono altre 14 partite da giocare. Bisognerà arrivare alle ultime 7-8 con la birra in corpo per giocarsela a fondo. Il Sassuolo vince perché non ha pressione? Non lo so, a me piace fare calcio a Verona. Del resto non mi interessa niente".
Ufficio Stampa
Sandrà: lavoro con il pallone per Agostini
Postata il 28/02/2013 alle ore 19:34
Buone notizie per il recupero dell'esterno che ha ricominciato a calciare. Allenamento differenziato per Cocco e Pugliese. Sabato e domenica sedute a porte chiuse
SANDRA' - Allenamento pomeridiano per i gialloblù. La squadra, agli ordini di Mandorlini, si è divisa in due gruppi: il primo (con i giocatori scesi in campo contro il Bari) ha svolto soltanto lavoro di scarico e terapie; il secondo (con i giocatori che non sono stati utilizzati) ha svolto riscaldamento, torelli ed esercitazioni tattiche. Continuano a migliorare le condizioni di Agostini: l'esterno, oltre a correre, ha ricominciato a calciare. Allenamento differenziato per lui, oltre che per Cocco e Pugliese.
IL PROGRAMMA
Venerdì: seduta pomeridiana (ore 15).
Sabato (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 15.30).
Domenica (a porte chiuse): seduta pomeridiana (ore 15.30).
Lunedì: Hellas Verona-Padova (ore 21).
Ufficio Stampa
Super Rafael "Mastino del Bentegodi" con il Varese
Postata il 28/02/2013 alle ore 19:04
VERONA - Rafael De Andrade, migliore in campo nella sfida con il Varese, si avvicina alla vetta de “Il Mastino del Bentegodi”, concorso promosso per la quattordicesima stagione consecutiva dal mensile di Confcommercio Verona “Il Commercio Veronese” in collaborazione con Hellas Verona FC. Il portiere brasiliano è stato determinante nel march vinto contro i lombardi, conquistando così 35 preferenze. Rafael grazie a questo risultato irrompe al secondo posto della classifica generale a sole 6 lunghezze da Jorginho: 162 a 156.
Da segnalare il primo voto per Nicola Ferrari, 23mo giocatore dell’Hellas che riesce ad entrare nella graduatoria del concorso.
I tifosi potranno ora votare il Mastino del Bentegodi di Hellas Verona-Padova di lunedì 4 marzo.
Ufficio Stampa
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC]
SERIE A: CASSANO litiga col mister e non viene convacato nell'INTER che sfiderà il CATANIA nella prossima gara (vuoi vedere che la 'mela marcia' di cui parlava il patròn del MILAN non era BALOTELLI?). Finisce 1 a 1 il big-match tra NAPOLI e JUVENTUS, a CHIELLINI ha risposto INLER, CAVANI ancora a secco ma il pari è chiaramente un risultato che stà molto più bene ai bianconeri primi della classe che mantengono invariato il pareggio sui partenopei secondi... Spettacolare il vesuvio che erutta in curva fra i tifosi napoletani. Scontri al 'San Paolo' prima della partita, una macchina data alle fiamme, arrestato tifoso ospite.
VITA DA EX: CANGI punta in alto col PERUGIA...
BUFERA INTER, RISSA CASSANO-STRAMA: IL BARESE NON CONVOCATO PER CATANIA
Sabato 02 Marzo 2013 - 13:02
MILANO - Guai in casa Inter. Sembrava andasse tutto bene ma Antonio Cassano ha litigato con Andrea Stramaccioni, un problema in casa nerazzurra che oggi dovrebbe essere affrontato in prima persona da Massimo Moratti. A rivelare la notizia è La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, che parla anche di urla, provocazioni e spintoni tra i due, prontamente separati dai compagni di squadra.
LE PAROLE DI STRAMACCIONI «La non convocazione non equivale ad una sospensione. «Se Cassano fosse stato sospeso, oggi non si sarebbe allenato con noi. Ha lavorato regolarmente con la squadra, lunedì si allenerà e giovedì sarà tra i 18 per Londra», afferma proiettandosi per un attimo all'impegno di Europa League con il Tottenham. L'esclusione di Cassano per la gara di Catania riduce all'osso l'organico in attacco, visto che l'Inter è già priva dell'infortunato Diego Milito. «È impensabile giocare tutte le partite con Palacio e Cassano. Ho anche Rocchi e spesso giocheremo con una punta. Tecnicamente ci sta», dice l'allenatore nerazzurro. «La nostra stagione è stata costellata da situazioni sfortunate, dobbiamo fare i conti con infortuni che capitano raramente. Mancano tante partite, siamo in corsa per 3 obiettivi e dobbiamo continuare a lavorare: tutto è aperto, tutto è da giocare», dice pensando in particolare alla corsa al terzo posto che coinvolge, secondo la classifica, anche la sorprendente formazione etnea. «Il Catania ha dimostrato il suo valore soprattutto in casa, migliorando l'ottimo rendimento offerto già la scorsa stagione. A tutti gli effetti è uno scontro diretto, abbiamo solo 2 punti di vantaggio», osserva Stramaccioni.
NAPOLI, SPETTACOLARE COREOGRAFIA PER LA SQUADRA: IL VESUVIO "ERUTTA" -VIDEO
Sabato 02 Marzo 2013 - 09:17
NAPOLI - I tifosi napoletani hanno risposto agli insulti che più volte gli sono stati rivolti pretendendo che il Vesuvio li "lavasse col fuoco" con una spettacolare coreografia di cui hanno fatto sfoggio nella sfida scudetto giocata ieri sera sera al San Paolo contro la Juventus. La curva B si è trasformata in un vulcano sullo sfondo azzurro del mare grazie a centinaia di fogli di carta, mentre la bocca del Vesuvio è stata rappresentata con fuochi e fumogeni. Un gesto d'amore ai cui piedi c'era orgogliosamente scritto "Terra mia".
NAPOLI-JUVE, VIOLENZA PRIMA DEL MATCH. ARRESTATO BIANCONERO: AUTO INCENDIATA
Sabato 02 Marzo 2013 - 12:28
NAPOLI - La tensione del big match Napoli-Juventus giocato ieri sera al San Paolo si è riversata anche nelle strade, prima, dopo e durante la partita, all'interno e all'esterno dello stadio. Solo l'attività di prevenzione svolta dalla polizia ha evitato che le due tifoserie venissero a contatto ma comunque si sono verificati il ferimento di un poliziotto, la distruzione di un'auto data alle fiamme ad opera degli juventini e un'altra decina di auto seriamente danneggiate sempre dai tifosi bianconeri.
TIFOSO ARRESTATO Dopo la partita gli agenti hanno controllato un bus di tifosi della juventus proveniente dalla Lombardia: un tifoso è stato arrestato in quanto trovato in possesso di petardi. Controllati 50 occupanti del mezzo, tutti denunciati in stato di libertà per devastazione. Verranno anche proposti per il Daspo. I 50 infatti quando la partita era già iniziata erano usciti dal bus in via Terracina, per raggiungere a piedi lo stadio distante poche centinaia di metri. Lungo il percorso hanno incendiato un'auto e ne hanno distrutte altre dieci. Grazie all'ausilio delle telecamere presenti nella zona, all'attività di controllo della polizia e dell'elicottero del sesto elinucleo è stato possibile risalire agli autori delle devastazioni. Il bus, con altri due torpedoni stava percorrendo via Terracina quando due tifosi hanno lanciato dei sassi contro i mezzi. A quel punto gli occupanti dei tre bus sono scesi e hanno proseguito a piedi. Anche i due tifosi napoletani che hanno lanciato le pietre potrebbero essere identificati. Prima della partita gli ultras del Napoli avevano assaltato a colpi di uova e pietre il bus della juventus, mandando in frantumi un vetro. La zona è 'protetta' da telecamere e presto gli autori del raid potrebbero essere identificati. Anche all'interno dello stadio gli ultras del Napoli e della Juventus si sono dati da fare. Entrambe le tifoserie hanno esploso petardi. Grazie alle telecamere sistemate all'interno dello stadio si potrebbe arrivare all'identificazione degli autori del lancio dei botti.
FONTE: Leggo.it
ALTRE NEWS
Perugia, Cangi punta in alto: "Battendo l'Avellino si può puntare al primo posto"
28.02.2013 15:40 di Alessio LAMANNA
Fonte: giornaledellumbria.it
Francesco Cangi dà la conferma: il Perugia ora non si pone limiti e pensa anche al primo posto. Il laterale tifernate sembra che nel Grifo di Camplone ci giochi da sempre. Più difensore rispetto ad Anania, tatticamente impeccabile e bravo anche in fase propositiva, è a Perugia da due mesi e con 5 vittorie in 6 partite è già un punto fermo. "Beh - spiega alla ripresa - a Verona facevamo il 4-3-3 e sono avvantaggiato, senza contare la grossa mano che mi hanno dato i compagni nell'ambientarmi e il fatto che, da umbro, avevo già conoscenza dell'ambiente. Giocare nel Perugia è sempre stato il mio sogno e di certo se dovessimo raggiungere l'obiettivo per me la soddisfazione sarebbe doppia".
"Una squadra in condizione non vorrebbe mai fermarsi - continua -, ma nel nostro caso penso che la sosta sia stata più utile che dannosa. La settimana scorsa abbiamo fatto un po' di forza, ora prepariamo un'altra partita importante. Qui ci sono un bel mix di gioventù ed esperienza, una squadra forte e uno spogliatoio unito, non lo dico per dire. Dobbiamo stare attenti a tutti, perchè i passi falsi sono possibili se abbassiamo la guardia, ma possiamo anche battere tutti. L'Avellino è una prova del nove? Sì, dobbiamo dare prova di essere squadra matura, non sarà facile ma batterlo potrebbe aprirci un nuovo cammino, quello che porta al primo posto. Fermo restando il fatto che l'eventuale primato dipenderebbe anche dai risultati degli altri e non solo dai nostri. Una mancata vittoria comprometterebbe invece la caccia al primato ma non certo quella ai playoff nè sminuirebbe il gran lavoro compiuto sinora...".
E se prima della Nocerina Camplone aveva detto che a vincere sarebbe stato il più forte, Cangi per l'Avellino cambia tattica: "La Nocerina rispetto all'Avellino è più organizzata e forte dal punto di vista del gioco, ma quella biancoverde è squadra esperta e abituata a stare davanti e che merita rispetto. Noi abbiamo dimostrato di saper giocare bene e di poter vincere con tutti, la spunterà chi avrà avuto un pizzico di fortuna in più...".
FONTE: TuttoLegaPro.com
Napoli-Juventus 1-1
Subito Chiellini al 10', pari di Inler al 43'
La corsa per lo scudetto continua
Mazzarri conferma Pandev. Sulle fasce Maggio e Zuniga. De Sanctis: «I tifosi ci danno la spinta». Abbraccio finale tra Cavani e Chiellini
NAPOLI - Finisce nel modo più scontato. La Juventus pareggia a Napoli (1-1) e riesce a mantenere invariato il vantaggio sulla seconda in classifica.
Un bel balzo avanti per i bianconeri verso lo scudetto perchè i sei punti non vengono rosicchiati dal Napoli e la conclusione del torneo si avvicina sempre di più. La gara è meno bella di quanto ci si sarebbe potuto attendere.
È una gara nervosa, in alcuni momenti dura nel corso della quali i protagonisti arrivano in alcuni momenti perfino a scambiarsi colpi proibiti, come fanno nel primo tempo Cavani e Chiellini in area di rigore bianconera. La gomitata dell'attaccante azzurro è violenta, da prova tv, ma a termini di regolamento l'intervento dell'arbitro di porta che ha visto l'episodio (e che porta al cartellino giallo per Cavani) di fatto la esclude tecnicamente. Complessivamente la Juventus dimostra una maggiore compattezza rispetto agli avversari.
La squadra di Conte è messa meglio in campo, copre gli spazi con geometrica precisione ed inoltre ha la grande capacità di muoversi armonicamente, privando sempre il Napoli della profondità necessaria per dispiegare le proprie azioni. La differenza tra le due squadre sta in un piccolo grande dettaglio: i bianconeri quando attaccano lo fanno con passaggi verticali ed in un attimo sono in condizione di creare pericoli per la difesa avversaria; la manovra del Napoli è invece involuta ed elaborata, anche perchè la Juve con grande velocità riesce costantemente a mettere dieci uomini dietro la linea della palla.
La squadra di Mazzarri trova così tutti i varchi chiusi e questa è la peggiore situazione tattica nella quale si possa trovare. La Juventus ha anche il merito di trovare quasi subito il gol del vantaggio con un colpo di testa perfetto del rientrante Chiellini e ciò le consente di incanalare la gara nel verso giusto. Il Napoli, soprattutto nel primo tempo, è arruffone e pasticcione, i difensori hanno difficoltà nel far ripartire l'azione non tanto e non solo per il pressing alto degli attaccanti e dei centrocampisti avversari, ma anche e soprattutto per la loro imprecisione anche nei passaggi più semplici e scontati.
Quando i padroni di casa sia pure con qualche affanno riescono ad entrare nella metà campo bianconera, si trovano con gli spazi chiusi e per loro comincia un vero e proprio calvario tattico. Le giocate degli uomini di Mazzarri sono inevitabilmente lente, scontate e ripetitive mentre per mettere in difficoltà la solidissima difesa avversaria ci vorrebbe velocità e profondità. In queste condizioni alla squadra di Mazzarri non resta che tentare la sorte con conclusioni dalla distanza e proprio grazie ad una bordata di Inler, sul finire del primo tempo, riesce a trovare il pareggio. Nella ripresa la Juventus regge fisicamente per una ventina di minuti ma con il trascorrere del tempo il dispendio di energie determinato inevitabilmente dall'atteggiamento tattico imposto da Conte priva i bianconeri di quello spunto di velocità e di dinamismo che aveva caratterizzato la prima fase della gara. In concomitanza con il calo degli avversari, il Napoli cresce e nella parte centrale del secondo tempo crea un buon numero di palle gol sulle quali in molti casi si rende protagonista Buffon mentre su altre gli azzurri sbagliano occasioni anche molto favorevoli.
È in questa fase che si nota in maniera evidente come al Napoli, in questa fase, manchi clamorosamente il contributo di Cavani che, per quanti sforzi possa fare, non riesce più ad essere determinante e decisivo come una volta ed anzi, in certi momenti, sembra addirittura avulso dal gioco. Con quella di stasera sono ormai sette le partite (cinque di campionato e due di Coppa) di digiuno del Matador, un dato decisamente preoccupante per il Napoli. La supremazia degli azzurri, comunque, dura poco, in tutto un quarto d'ora, passato il quale la partita torna in equilibrio ed anche le emozioni finiscono per scarseggiare. Nella fase finale la gara vive solo di fiammate improvvise che interrompono di tanto in tanto un gioco elaborato e scontato su entrambi i fronti. Ma il fervore agonistico si è ormai spento e non rimane per tutti che accettare un pareggio che spinge la Juventus in una posizione privilegiata dalla quale affrontare il finale di campionato.
Abbraccio finale tra Cavani e Chiellini. «Quello che è successo si vede dalle immagini, poi gli ho parlato e alla fine è giusto così, che per 90 minuti ce le diamo, l'arbitro decide e poi, dopo, a fine partita, finisce tutto. Credo sia giusto cosi». Così Giorgio Chiellini commenta il 'duellò con Edison Cavani che a fine primo tempo è sfociato in una violenta gomitata dell'uruguaiano nei confronti dello stopper bianconero: «Alla fine è anche il bello dello sport - aggiunge Chiellini - sfidare grandi campioni come Cavani, »darsele di santa ragione«, tra virgolette, ma che poi finisca tutto in campo».
Conte. «Non commento gli episodi dubbi della partita, mi dispiace solo che ci si stato ostracismo per Rizzoli che è il miglior arbitro d'Italia». Lo ha detto l'allenatore della Juventus Antonio Conte in sala stampa a fine partita. «Mi dispiace - ha detto Conte - è che si sia arrivato a fare questioni per designazioni arbitrali. C'è stato ostracismo per Rizzoli che è il miglior arbitro d'Italia, questo è molto brutto».
Le formazioni
Napoli (3-5-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani.
A disposizione: Rosati, Colombo, Grava, Rolando, Mesto, Donadel, Dzemaili, El Kaddouri, Armero, Insigne, Calaiò.
All. Walter Mazzarri.
Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Giovinco, Vucinic.
A disposizione: Storari, Rubinho, Peluso, Marrone, Isla, Pogba, Padoin, Giaccherini, Quagliarella, Matri.
All. Antonio Conte.
Venerdì 01 Marzo 2013 - 18:18 Ultimo aggiornamento: Sabato 02 Marzo - 17:16
FONTE: IlMessaggero.it