Mister
CIOFFI può gioire per la miracolosa guarigione del 'Tucu'
PEREYRA dato per assente nella conferenza stampa di ieri, al suo fianco del tandem d'attacco è
SUCCESS mentre è secondo previsioni il resto del 3-5-1-1 con
SILVESTRI tra i pali e
KABASELE a prendere il posto di
BIJOL al centro della difesa tra
FERREIRA e
PÉREZ.
In mediana ecco
WALACE fra le mezzali
SAMARDŽIĆ e
PAYERO e gli esterni
EBOSELE e
ZEMURA.
Guai grossi nel reparto difensivo per mister
BARONI che, dopo aver perso
MAGNANI a causa di una microfrattura al piede e non aver ancora recuperato
DAWIDOWICZ, è costretto a rinunciare anche a
HIEN afflitto da un risentimento muscolare; la coppia di centrali sarà così costituita dai giovani
COPPOLA e
AMIONE nazionali giovanili ma al debutto in coppia dal primo minuto e molto a corto di esperienza.
Conferma da terzini per
TCHATCHOUA e
TERRACCIANO così come in mediana dove troveranno posto
FOLORUNSHO,
DUDA e
SUSLOV con
ĐURIĆ confermato tra
NGONGE a destra e capitan
LAZOVIĆ che torna dal primo minuto sulla mancina.
975 i tifosi presenti allo Stadium di Udine, dirige il signor Fabio Maresca della sezione AIA di Napoli.
PRIMO TEMPO
5°
SUCCESS butta fuori la palla e chiede un cambio (sembra che il tackle con
AMIONE di poco fa abbia lasciato un segno pesante).
ĐURIĆ nel frattempo si lamenta per un fallo ad inizio partita e il signor Maresca gli sventola addosso il cartellino giallo.
7°
LUCCA sostituisce il compagno in attacco lasciando invariato il modulo tattico.
12°
KABASELE incorna alto su un corner da sinistra dei padroni di casa.
16° TERRACCIANO spinge EBOSELE che gli era scappato, alla battuta SAMARDŽIĆ sul secondo palo dove KABASELE si libera facilmete dall blanda marcatura di FOLORUNSHO e di piattone sinistro deposita nel sacco ma ultimamente la fase difensiva scaligera è gravemente insufficiente (per non voler infierire).
20°
TCHATCHOUA intercetta palla dietro e ribalta l'azione correndo su tutta la fascia, cross sul secondo palo dove
FERREIRA incorna sul fondo. Sulla successiva battuta di
DUDA l'incornata di
COPPOLA è purtroppo alto di un soffio.
24°
SUSLOV dal limite col mancino dopo il passaggio di
NGONGE: Palla alta.
30° Cross dal lato sinistro di PEREYRA per LUCCA che sbuca solo-soletto alle spalle dei 4 difensori gialloblù increduli e raddoppio dell'UDINESE: Partita in ghiaccio per i friulani ma con questa difesa registrata da Ridolini con la fondamentale consulenza di Topo Gigio dove si vuole andare?
36° Gran cavalcata di SUSLOV da destra, palla in mezzo dove NGONGE è pronto al tiro: KABASELE con la mano destra aperta blocca il pallone ed il penalty è solare: Il VAR approva, batte ĐURIĆ che la mette nell'angolino a destra di SILVESTRI e riapre la partita.
42°
ĐURIĆ dal limite su una palla ribattuta dalla difesa bianconera, palla sporcata da
KABASELE e poi fra le braccia di
SILVESTRI.
43°
ZEMURA trattiene
NGONGE in maniera evidente e prende la sacrosanta ammonizione.
45°+1
PAYERO a forbice su
TERRACCIANO: Maresca estrae un altro giallo.
45°+2
SUSLOV dal vertice destro con un tiraccio inutile che finisce sul fondo: Protesta fra gli altri
LAZOVIĆ ignorato dalla parte opposta.
45°+4
AMIONE cerca il pallone ma sgambetta nettamente
EBOSELE: Maresca non può che ammonire ufficialmente il difensore argentino.
45°+5
SAMARDŽIĆ batte direttamente in porta ma
MONTIPÒ respinge con entrambe le mani e Maresca termina la prima frazione di gico.
SECONDO TEMPO
51°
COPPOLA con un tocchetto sulle caviglie di
ZEMURA: Ammonizione anche per Diego raggiunge Bruno.
52°
NGONGE dentro per
LAZOVIĆ (una volta tanto) ma la palla di ritorno di Darko è respinta sul fondo dalla difesa di casa.
58°
PEREYRA a terra chiede il cambio che
CIOFFI ovviamente gli concede: Entra
THAUVIN.
59° Colpo di testa di
AMIONE alto su calcio di punizione da dietro.
61° SUSLOV con una cavalcata sulla mancina trova il fondo poi cerca NGONGE con una parabola morbida: Cyril che già ci aveva provato col LECCE ripropone una rovesciata che stavolta, in mezzo a 3 avversari, gli riesce alla perfezione e di sinistro trova il 2 a 2 con un gol meraviglioso davvero!
65°
PEREYRA sul secondo palo col destro prova a trasformare in oro un rimpallo favorevole dopo un calcio d'angolo ma
MONTIPÒ si oppone col ginocchio salvando il risultato!
66° Esce
PEREYRA ed entra
THAUVIN nelle fila bianconere che vedono anche l'uscita di
EBOSELE per l'ingresso di
LOVRIC.
70°
NGONGE parte con un leggero anticipo sulla palla di
SUSLOV poi gliela ridà per il muro di
KABASELE ma Maresca ferma tutto per l'offside iniziale di Cyril.
72° Palla lunghissima di THAUVIN dalla trequarti sinistra per LUCCA che completamente dimenticato da AMIONE lo sovrasta e schiaccia in porta di testa sull'angolino lontano dove MONTIPÒ non può arrivare: UDINESE di nuovo avanti con la prima doppietta in Serie A dell'ex AJAX che a suo tempo era seguito anche dal club gialloblù.
75°
AMIONE perde palla in uscita sulla pressione avversaria,
LOVRIC parte ignorando i compagni e punta
MONTIPÒ in uscita ma per fortuna non trova il bersaglio!
77°
THAUVIN dal limite batte
MONTIPÒ ma non il palo alla sua destra fortunatamente!
79° Cambia anche
BARONI:
ĐURIĆ fa spazio a
BONAZZOLI.
SAMARDŽIĆ intercetta la palla di
DUDA in mediana e si fa tutta la metacampo ma giunto al limite prova una conclusione troppo debole che finisce fra le braccia di
MONTIPÒ.
82°
NGONGE commette fallo nel recupero palla su un avversario poi spara la palla sui cartelloni pubblicitari guadagnandosi la meritata ammonizione.
84°
LAZOVIĆ da la fascia a
TERRACCIANO e fa spazio a
HENRY.
86° Provvidenziale recupero difensivo di
TERRACCIANO che con le unghie dei piedi riesce ad evitare che la palla arrivi a premiare un contropiede micidiale dei padroni di casa!
88° Doppio cambio UDINESE:
EHIZIBUE e
CAMARA per
PAYERO e
ZEMURA.
89°
HENRY in ritardo da dietro su
KABASELE: Maresca estrae il giallo.
90°+5
DUDA al limite per
FOLORUNSHO che, manco a dirlo, è troppo precipitoso e da buona posizione sparacchia a lato.
90°+7 Incredibile allo 'Stadium': NGONGE prova il tipico cross dell'Hail Mary dopo un rimpallo favorevole, palla alta in area dove SILVESTRI sbaglia l'uscita e HENRY con la punta della fronte, anticipa il 19 e deposita nel sacco! Il francese va di nuovo in gol con la maglia gialloblù dopo 15 mesi abbondanti!
90°+9 Il signor Maresca dice che può bastare così e fischia tre volte.
responsabile dell'area tecnica dell'UDINESE imbufalito per il troppo recupero concesso parla ai microfoni di 'TV12' «
Nell'anticipo di Monza, la JUVENTUS spreca subito un calcio di rigore prima di passare in vantaggio al 'Brianteo' con RABIOT al 12esimo, poi non accade praticamente nulla fino al pari di CARBONI al 91esimo ma, proprio quando i tifosi strisciati erano ormai rassegnati al pari, ecco GATTI per il 2 a 1 bianconero!
1 a 1 ieri a Genova fra GENOA e EMPOLI mentre alla LAZIO è bastato il gol iniziale di PEDRO per aver ragione su un CAGLIARI in inferiorità numerica dopo meno di mezz'ora. Infine 3 a 1 a San Siro fra MILAN e FROSINONE.
Nel lunch-match di oggi in salento LECCE e BOLOGNA si dividono la posta con l'ex PICCOLI a pareggiare dagli 11 metri al 100esimo (!?!) il gol di LYKOGIANNĪS al 68esimo.
Netta vittoria della FIORENTINA col 3 a 0 sulla SALERNITANA.
Alle 18.00 SASSUOLO-ROMA e alle 20.45 l'INTER farà visita al NAPOLI.
Domani alle 20.45 sarà la partita fra TORINO e ATALANTA a chiudere la 14esima giornata di Serie A.
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UDINESE-HELLAS VERONA 3-3, PAGELLE: NGONGE INDISPENSABILE PER BARONI. PER LUCCA DOPPIETTA DA BOMBER, MALE AMIONE
DA SAMUELE FORTINO
PUBBLICATO 03/12/2023 ALLE 18:00 GMT+1
SERIE A - Promossi e bocciati del match del BluEnergy Stadium. L'infuocato match salvezza tra Udinese ed Hellas Verona termina 3-3: gol e spettacolo a Udine. I protagonisti principali sono Lucca per i friulani e Ngonge per gli scaligeri. La partita ci ha permesso di ammirare anche il killer-instinct di Henry e le magie di Thauvin. Bocciati invece Silvestri e Amione.
Il freddo pomeriggio di Udine ci regala un 3-3 spettacolare tra Udinese ed Hellas Verona: gli scaligeri hanno riacciuffato i friulani con un gol di testa di Henry arrivato allo scadere, a seguito di un'avventata uscita di Silvestri. Cioffi si gode un Lucca in stato di grazia, mentre Baroni non può fare a meno di Ngonge. Andiamo a scoprire i promossi e i bocciati del match.
LE PAGELLE DELL'UDINESE
Marco SILVESTRI 5 - Sui primi due gol non ha grosse colpe: intuisce il rigore di Djuric ma non riesce a pararlo, poi Ngonge lo trafigge con una perla un rovesciata. Sul terzo gol ha invece responsabilità: uscita avventata e Henry non perdona.
Joao FERREIRA 6 - Molto vivo e cattivo nei contrasti: soprattutto nella fase iniziale del match protagonista di ottimi interventi. Poi cala nella ripresa.
Christian KABASELE 6,5 - Fa e disfa, trova il gol del vantaggio dell'Udinese, ma poi traballa dietro e causa il rigore deviando con la mano in modo maldestro un tiro di Ngonge. Non impeccabile anche nella ripresa, con qualche distrazione di troppo in fase di copertura.
Nehuen PEREZ 6,5 - Un suo recupero su Ngonge avvia l'azione che porta l'Udinese sul 2-0: determinato anche nel resto del match.
Festy EBOSELE 6,5 - Un treno lanciato a tutta velocità sulla fascia sinistra: dà vita ad un appassionante duello con Terracciano e si procura due punizioni importanti: sulla prima Samardzic crossa e Kabasele segna, sulla seconda un riflesso di Montipò evita il gol.
dal 66' Sandi LOVRIC 5,5 - Non brilla, egoista nell'ignorare sia Lucca che Thauvin dopo il recupero di Amione.
Lazar SAMARDZIC 6,5 - Serve un assist e fa vicino al gol su punizione: non continuo nell'arco dei 90 minuti ma quando si accende è uno spettacolo da veder giocare.
WALACE (c) 5,5 - Fatica a sostenere i ritmi di una partita molto intensa.
Martin PAYERO 6 - Non ordinato e non perfetto, ma con un grandissimo spirito di sacrificio: specialmente nella ripresa.
dall'87' Kingsley EHIZIBUE sv.
Jordan ZEMURA 6 - Giocatore di velocità e quantità: molto positivo nel primo tempo, va eclissandosi nella ripresa.
dall'87' Hassane KAMARA sv.
Roberto PEREYRA 6 - Non era al top della condizione fisica, ma riesce comunque a servire un assist e a giocare una discreta partita finché ne ha. Montipò gli nega la gioia del gol.
dal 66' Florian THAUVIN 7 - Entra e serve un assist al bacio per Lucca, poi colpisce il palo con un tiro da fuori di notevole qualità: classe pura.
Isaac SUCCESS sv. - Si infortuna dopo un contrasto con Amione e lascia il campo dopo una manciata di minuti.
dal 7' Lorenzo LUCCA 7,5 - Oggi abbiamo rivisto il Lucca dei tempi di Pisa: lotta, si smarca e trova due gol. Il secondo, con lo stacco di testa è di pregevole fattura.
Allenatore: Gabriele CIOFFI 6 - Valutare il suo operato è complesso, anche oggi. L'Udinese approccia bene la gara e domina a tratti: i friulani si dimostrano in crescita da tutti i punti di vista ma commettono errori banali, che li intrappolano nelle zone basse della classifica.
LE PAGELLE DELL'HELLAS VERONA
Lorenzo MONTIPÒ 6 - Non ha responsabilità sui gol e nega la rete a samardzic nel finale del primo tempo e a Pereyra nel secondo.
Jackson TCHATCHOUA 6 - Spesso è disordinato e si dimentica che esiste anche la fase difensiva, ma dà un boost di energia a tutta la squadra con le sue sgasate.
Bruno AMIONE 4,5 - Il peggiore in campo: Lucca fa quello che vuole e trova due gol.
Diego COPPOLA 5 - Un pochino meglio del compagno di reparto con anche un pizzico di pericolosità in zona gol, ma anche per lui tanti errori in fase di marcatura.
Filippo TERRACCIANO 6 - Partita altalenante: un suo fallo su Ebosele causa la punizione dalla quale deriva il primo gol friulano, però tiene bene contro l'irlandese e anche nel secondo tempo effettua un paio di coperture determinanti.
Darko LAZOVIC (c) 6 - Cerca soluzioni per i compagni ma senza avere grande successo: partita in ufficio la sua.
dall'84' Thomas HENRY 7 - Recapita l'assist di Ngonge e, con istinto da grande attaccante, trafigge Silvestri, uscito di pali in maniera maldestra. Il suo gol regala un punto prezioso all'Hellas.
Ondrej DUDA 6 - Qualche buono spunto: la classe con il pallone tra i piedi non manca ma urge più continuità.
Toma SUSLOV 6 - A volte è troppo testardo nell'affrontare da solo la difesa friulana, ma serve anche l'assist per il gol capolavoro di Ngonge.
Cyril NGONGE 8 - Un rigore procurato, un gol strepitoso in rovesciata e l'assist per il pareggio di Henry a tempo praticamente scaduto. Se non ci fosse lui l'Hellas...
Michael FOLORUNSHO 5 - Partita da dimenticare: si perde Kabasele che ringrazia e segna il primo gol, poi una collezione infinita di errori e scelte sbagliate.
Milan DJURIC 6 - Con il brivido trasforma il rigore, per il resto poco altro nei suoi 90 minuti.
Allenatore: Marco BARONI 5,5 - Quanti problemi per il Verona: la rete di Henry nel finale può dare agli scaligeri una scossa psicologica, ma urge aggiustare la fase difensiva che, al di là delle assenze, si dimostra ancora una volat inconsistente.
SERIE A - UDINESE-HELLAS VERONA 3-3, HENRY SALVA BARONI E GELA CIOFFI: AI FRIULANI NON BASTA LA DOPPIETTA DI LUCCA
DA SAMUELE FORTINO
AGGIORNATO 03/12/2023 ALLE 17:54 GMT+1
SERIE A - Spettacolo puro al BluEnergy Stadium di Udine tra Udinese ed Hellas Verona. Il 3-3 finale lascia l'amaro in bocca ai padroni di casa, che trovano l'ennesimo pareggio in casa, mentre non riescono a ottenere la prima vittoria stagionale tra le mura amiche. All'ultimo respiro Henry punisce di testa la maldestra uscita di Silvestri e fa tirare un sospiro di sollievo a Baroni.
Erano chiamate a vincere per risollevarsi in classifica: invece si sono dovute accontentare di un pareggio Udinese ed Hellas Verona. Agli occhi dei tifosi neutrali è stata una partita strepitosa, con tanto agonismo, tanti gesti tecnici pregevoli, tanti gol ma anche troppi errori. Il 3-3 finale rende un pizzico più felice l'Hellas Verona, che esce da Udine con un punto ottenuto in extremis. La rete di Henry al 90'+7' salva la panchina di Baroni e gela Cioffi: ancora una volta l'Udinese non vince in casa, stavolta gettando via un vantaggio di due gol.
IL TABELLINO
UDINESE HELLAS VERONA 3-3
UDINESE (3-5-1-1): Silvestri; Ferreira, Kabasele, Perez; Ebosele (66' Lovric), Samardzic, Walace (c), Payero (87' Ehizibue), Zemura (87' Kamara); Pereyra (66' Thauvin); Success (7' Lucca). Allenatore: Cioffi.
HELLAS VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Amione, Coppola, Terracciano; Folorunsho, Duda; Ngonge, Suslov, Lazovic (c) (84' Henry); Djuric (78' Bonazzoli). Allenatore: Baroni.
ARBITRO: Fabio MARESCA.
GOL: 16' Kabasele, 30', 72' Lucca, 37' Djuric (R), 61' Ngonge, 90'+7' Henry.
ASSIST: 16' Samardzic, 30' Pereyra, 61' Suslov, 72' Thauvin, 90'+7' Ngonge.
AMMONITI: 6' Djuric per proteste, 43' Zemura per fallo su Ngonge, 45'+1' Payero per fallo su Terracciano, 45'+4' Amione per fallo su Ebosele, 50' Coppola per proteste, 81' Ngonge per gesto di stizza, 88' Henry per fallo su Kabasele.
NOTE: al 4' infortunio per Success, al 7' esce per fare posto a Lucca, recupero +4', +5'.
LA CRONACA IN 8 MOMENTI CHIAVE
16' GOL DI KABASELE, VANTAGGIO UDINESE! Segna Kabasele, primo gol in Serie A: punizione avvolgente di Samardzic, Folorunsho perde Kabasele, che con il sinistro spinge in porta il gol del vantaggio.
30' GOL, SEGNA LUCCA, RADDOPPIO UDINESE! Super recupero di Perez su Ngonge, poi serve Pereyra. Cross vellutato del Tucu e Lucca trafigge Montipò con il destro. Arriva il raddoppio dell'Udinese.
36' DJURIC DIMEZZA DAL DISCHETTO! Milan Djuric batte Silvestri, che pur aveva intuito, dal dischetto: Kabasele ha murato con le mani il tiro di Ngonge.
45'+4' GRAN PARATA DI MONTIPÒ! Samardzic calcia potente la punizione, Montipò para allontanando con i pugni.
61' GOL HELLAS VERONA, PRODEZZA DI NGONGE! Break di Suslov sulla sinistra e cross per Ngonge, che pareggia con un'autentica prodezza in rovesciata.
65' PEREYRA FERMATO! Dagli sviluppi di un corner, Kabasele la spizza per Pereyra: gran parata di Montipò.
72' GOL UDINESE, ANCORA LUCCA! Cross dalla sinistra vellutato di Florian Thauvin per Lorenzo Lucca, che galleggia in area, si alza in volo e incorna di testa alle spalle di Amione, dopo aver lasciato lì sul posto il difensore avversario.
74' CHE SPRECO DI LOVRIC! Sandi Lovric blocca Amione e si ritrova in campo aperto: ignora sia Thauvin che Lucca e calcia, ma mette sul fondo.
77' PALO DI THAUVIN! L'ex Marsiglia disegna calcio e, dopo l'assist, si mette in proprio: colpisce il palo con un tiro da fuori area di sinistro, educatissimo il piede di Thauvin.
90'+7' HENRY, 3-3 PAREGGIA IL VERONA! Cross di Ngonge per Henry, Silvestri esce male e l'attaccante del Verona segna di testa. Tutto in parità.
IL MOMENTO SOCIAL DEL MATCH
L'MVP
NGONGE: un rigore procurato, un gol strepitoso in rovesciata e l'assist per il pareggio di Henry a tempo praticamente scaduto. Se non ci fosse lui l'Hellas...
FANTACALCIO
PROMOSSO
LUCCA: entra freddo dopo 7 minuti per l'infortunato Success, sigla una doppietta con un secondo gol da urlo. Sta ritornando il vero Lucca dei tempi del Pisa e del Palermo?
BOCCIATO
SILVESTRI: tre gol subiti - come il collega Montipò - ma un'uscita avventata in extremis che regala a Henry la rete del pari.
FONTE:
EuroSport.it
LE PAGELLE
Pagelle Udinese-Verona 3-3, voti Serie A: Lucca e Ngonge scatenati, Amione disastroso
Pubblicato il 3 Dicembre 2023 Da Michele Cassano
Udinese-Verona, gara pomeridiana della 14esima giornata della Serie A. Gli uomini di Cioffi contro quelli di Baroni. Alla Dacia Arena è andata in scena una pirotecnica sfida tra i friulani e i veneti, chiusa sul 3-3. Ecco le pagelle del match.
PAGELLE UDINESE-VERONA 3-3
UDINESE
Silvestri 4,5 – Errore pesantissimo in occasione dell’ultima azione del match, che costa due punti pesantissimi ai suoi.
Ferreira 5,5 – Poco concentrato dall’inizio alla fine. Chiaramente insufficiente.
Kabasele 6,5 – Va in gol in avvio aiutando la squadra in tutto e per tutto in una giornata non facile.
Perez 5,5 – Ci mette la solita fisicità, ma oggi anche lui paga dazio alla taglia degli attaccanti veronesi.
Ebosele 6 – Non è pericoloso come al solito, ma tiene bene la sua fascia di competenza (dal 66′ Lovric 5,5 – Non l’ingresso che ci si aspettava da uno della sua esperienza).
Samardzic 6,5 – E’ tornata l’intensità. E con lei anche tecnica e idee: in risalita. Mette un assist a referto.
Walace 5,5 – Parte bene, ma poi cala alla distanza non riuscendo ad alleviare le sofferenze finali dei suoi.
Payero 5,5 – Alterna cose buone a cose meno buone. Deve migliorare chiaramente anche sotto il profilo della disciplina (88′ Ezhibue sv).
Zemura 5 – Non trova mai il modo di mettersi in ritmo finendo per ingolfarsi (88′ Kamara sv).
Pereyra 6,5 – Sforna l’assist per il momentaneo raddoppio dell’Udinese, poi cala un po’, ma la sua prestazione a centrocampo è positiva (dal 66′ Thauvin 6,5 – Come Pereyra anche lui trova il modo di assistere Lucca per un gol che vale tantissimo nell’economia del match).
Success sv – Troppi pochi minuti e poi un guaio fisico che lo estromette dalla partita (7′ Lucca 8 – Entra e piazza una doppietta incredibile da bomber vero).
Gabriele Cioffi 5,5 – La sua squadra parte benissimo, ma poi tira i remi in barca sciupando una ghiotta chance per fare suoi tre punti pesanti nella corsa salvezza.
VERONA
Montipò 6,5 – Sui gol subiti non può nulla, paga colpe non sue. Anzi, quando può si fa trovare anche pronto.
Tchatcoua 5,5 – Cerca di arrangiarsi mettendoci fisicità. Non vive una partita brillante.
Amione 4 – Giornata disastrosa per il difensore del Verona che si fa notare solo in negativo.
Coppola 5 – Anche per lui una giornata difficile in difesa, dove capisce poco dei movimenti dell’attacco avversario.
Terracciano 5,5 – Così come tutta la retroguardia scaligera va in affanno, forse lui meno degli altri.
Folorunsho 5 – Quando non c’è fisicamente si capisce subito. Fatica a collegare i reparti e a trovare i tempi giusti.
Duda 6 – Prova sempre e comunque a portare ordine, anche in una partita piena di capovolgimenti di fronte. Uomo d’ordine.
Ngonge 8,5 – Sforna un gol capolavoro e un assist che certifica la sua qualità. Il migliore in campo per distacco. Straordinario.
Suslov 6 – Moto perpetuo, con buon impatto sulla partita a tutti i livelli. Veste anche i panni dell’assist man.
Lazovic 6 – Grande impegno da parte del serbo che ci prova sempre nella sua zona di competenza (84′ Henry 7 – Il suo colpo di testa, nel finale, vale un punto d’oro per gli scaligeri).
Djuric 7 – Lotta, segna e mostra tutta la sua grinta. Il Verona avrà sicuramente bisogno di lui se vorrà salvarsi (79′ Bonazzoli sv).
Marco Baroni 6,5 – Alla fine il suo Verona riacciuffa una partita che sembrava persa. Segni di vita: un punto pesantissimo nella corsa salvezza
Foto: Lapresse
FONTE:
Calcio.OASport.it
il blog di Gianluca Vighini
IL DESTINO DEL VERONA CAPOVOLTO DA UN GOL (FANTASTICO) IN ROVESCIATA
Sport, 3 December 2023
E’ successo ancora. Maledizione. Ancora una volta, come sempre. Quella maledetta squadra che fa arrabbiare, discutere, che ci fa incazzare, che pare una masnada di giocatori “strassi”, con un allenatore “mollo”, che non fa i cambi giusti, che rischia di perdere una partita che doveva vincere, alla fine è riuscita ancora a farci commuovere. Finisce sempre così questa storia.
E’ l’Hellas Verona, bellezza. E’ la magia del calcio, di un gol (fantastico) in rovesciata, di Cyril Ngonge, il nostro nuovo campioncino, è la storia di una difesa che non c’è, un po’ come l’isola di Peter Pan, è la testa di Henry che sbuca fuori al 96′ quando anche la speranza ha lasciato lo stadio. E’ tutto incredibilmente bello, tutto gialloblù, forse, recuperando un po’ di razionalità, è la partita della svolta.
Due gare in cui si poteva perdere ma non si è perso, in cui il Verona ha recuperato, ha creato, ha tirato. Tante volte quanto prima non s’era visto, anche se tutti i difetti non si cancellano con una spugna come d’incanto. La prudenza di Baroni, i gol presi che neppure i pulcini e chissà perchè bisogna andare sotto di due gol per iniziare a giocare liberi nella testa, senza nulla da perdere.
Ma vediamo anche le cose buone. Oggi c’è un gioco sulle fasce: Terracciano, umilissimo guerriero a sinistra, super adattato ma sempre dentro la partita, e Tchatchoua, l’uomo con i bulloni nel collo, sul quale era facile fare ironia quest’estate che finalmente stantuffa a destra. E Suslov con le sue gambette da formichina che ara il centrocampo e Duda che disegna geometrie.
E poi lui: Cirillo il Pazzo. Capolavoro di mercato di Sean Sogliano, costato zero euro (va bene ricordarlo ai distratti), che migliora di partita in partita, sempre più convinto, sempre più leader. Avesse segnato un gol così Vlahovic o Martinez dell’Inter sarebbero qui a farne una fogna che non finisce più. Ma forse è meglio così. Meno copertina, meno possibilità di esporlo in vetrina e più ce lo godiamo noi.
Ci salviamo? Bella domanda. E’ durissima amici miei, molto più dura della scorsa stagione. Ma le ultime gare ci danno due certezze. La prima è che Baroni non ha una squadraccia ma ha anche giocatori di valore. La seconda: il Verona non ha mollato, pur con tutti i suoi limiti e le difficoltà. Se volete due buone notizie.
il blog di Giovanni Vitacchio
IL PAGELLONE DI UDINESE-VERONA
Sport, 3 December 2023
MONTIPO’ 5.5 Sul primo gol dell’Udinese se ne sta piantato sulla linea di porta, senza nemmeno accennare a un’uscita che sarebbe la cosa più logica. Continua con questo copione per tutta la gara. Mai sicuro, sulle palle alte tentenna troppo. Un po’ meglio tra i pali, ma la sicurezza di altre partite oggi è mancata. Anche sul 3-1 non mi sembrato inappuntabile.
TCHATCHOUA 7 Una bellissima conferma, dopo la prestazione contro il Lecce. Se nella prima parte di gara soffre come tutta la squadra, col passare dei minuti prende forza, coraggio e confidenza con il ruolo che, sempre bene ricordarlo, non è il suo naturale. Quella fascia la fa più e più volte, sempre con la stessa qualità. Ancora qualcosina da fare sui cross, ma sono piccoli dettagli davvero, è questione di centimetri.
COPPOLA 6 In una coppia di difesa del tutto inedita, lui si preoccupa, giustamente, di fare meno errori possibili. Cerca di “limitare” eventuali sbavature e rimane attento per quanto possibile. Sfiora anche il gol di testa, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Di sicuro giocare a due dietro lo aiuta, piuttosto che fare il “braccetto”.
AMIONE 5 In difficoltà fin dai primi minuti. Con Hien infortunato, memore della super prestazione contro il Lecce, dovrebbe essere lui a dare compattezza e forma alla difesa gialloblù. Ma è sempre un passo indietro e recuperare non sempre gli riesce. Spaesato sul raddoppio dell’Udinese, sovrastato da Lucca nel gol del 3-2.
TERRACCIANO 7 Nei primi venti minuti soffre la corsa e la velocità di Ebosele, che è una forza della natura. Cerca di contenerlo in tutti i modi, ed è bravo a prendersi quale falletto che Maresca gli concede generosamente. Poi cambia marcia e costringe l’esterno udinese a rincorrerlo. Sale in cattedra e si affaccia con continuità nella metà campo avversaria. Ciò non gli toglie tre/quattro diagonali difensive da manuale del calcio. Mi piace sempre di più sto ragazzo, piccolo campioncino.
DUDA 5.5 Un gradino e mezzo sotto rispetto alla partita contro il Lecce. Meno organizzato nel dare forma al gioco del Verona, meno veloce nel pensiero e nel far correre la palla. E’ uno di personalità, non si discute, ma a volte questa diventa nervosismo. E quando cede a questo sentimento, si incasina più del dovuto.
FOLORUNSHO 5 + Grave l’errore sul vantaggio dell’Udinese. Si perde in maniera del tutto opinata Kabasele che, solo solo, bello bello, fa il gol più facile della storia, a due passi dalla linea di porta. Questo in un contesto di enorme difficoltà. Prova a metterci la forza fisica, ma non gli basta per rimettere in piedi una partita storta. Pochi gli aiuti anche dal compagno di reparto Duda.
NGONGE 10 Tira fuori la Gioconda, uno di quei gol che sogni quando sei chiuso, da piccolino, nella tua cameretta, con i muri tappezzati dai poster dei tuoi campioni preferiti. Un gol che entra nella storia del Verona e del calcio italiano. A contorno di tutto questo una partita strepitosa, piena di cose, altre venute perfettamente, altre meno. Ma comunque mai banali. Una classe infinita che bisogna essere bravi ad alimentare, non a mortificare. Perché se non gli si può chiedere di essere sempre continuo, non si può rinunciare a certi momenti di magia.
SUSLOV 7 Fino al ventesimo è un fantasma. Lo si vede solo per la miriade di palloni persi malamente. Si sblocca di colpo quando si fa tutta la fascia destra, la mette in mezzo per Ngonge che si procura il calcio di rigore. Da lì in avanti è una crescita continua. Tante belle giocate e la voglia di essere sempre dentro il gioco e la manovra del Verona. Tira fuori il coraggio e non ha paura di sbagliare. Fa cose, spesso bene. Le fa, questo vuol dire tanto rispetto all’apatia dei primi minuti di partita. Assist perfetto per il capolavoro di Ngonge.
LAZOVIC 5 + Per una discreta quantità di cross messi in mezzo ce n’è un’altra di errori banali, di ultimi passaggi sbagliati, di troppa leggerezza nelle decisioni più importanti. Nel primo tempo Terracciano deve tamponare su Ebosele e lui non fa nulla per dargli una mano. Mancano le sue giocate, quelle che creano scompigli, quelle che destabilizzano le difese avversarie. Tante scelte, troppe non azzeccate.
HENRY 8 (dall’84°) Che favola, ragazzi. Dopo aver sofferto per mesi per colpa del ginocchio rotto, si riprende quello che gli è stato tolto, con gli interessi. Segna il gol che lo restituisce al calcio e, contemporaneamente, prende per i capelli un Hellas che stava scendendo all’inferno. Che favola, Thomas. Bentornato.
DJURIC 5.5 Segna il gol che riapre la partita, lo calcia benissimo, non lasciando scampo a Silvestri. Ma arriva troppo spesso tardi all’appuntamento con i tanti cross che spiovono nell’area dell’Udinese. Questa volta le occasioni potenziali ci sarebbero, ma nascondersi dietro gli avversari non vale.
BONAZZOLI s.v. (dal 78°)
ALL. BARONI 6.5 Non si capisce perché il Verona conceda la prima parte del primo tempo all’Udinese. Squadra svogliata, molle, senza nervo. Poi, sotto di due gol, Lazovic e compagni hanno un sussulto d’orgoglio e finalmente rientrano in partita. L’intervallo serve per rimettere in ordine le idee e i risultati si vedono perché il suo Verona domina e trova un pareggio memorabile con Ngonge. Lì manca un po’ la sua impronta. Sì perché si potrebbe vincerla, ma non incide dalla panca, con cambi mirati. Azzecca, però, quello decisivo con Henry, che regala un pareggio fin troppo stretto.
il blog di Gianluca Vighini
SETTI, IL VERONA E QUELLA DISAFFEZIONE PERICOLOSA CHE NON SI RIESCE PIU’ A FERMARE
Sport, 1 Dicembre 2023
Leggo su Repubblica una bella intervista a Paolo Maldini, bandiera del Milan, “scaricato” dal fondo d’investimento proprietario della società rossonera. Spiega Maldini: “Ci sono persone che sono di passaggio in istituzioni come il Milan, nel mondo dei club di calcio di profilo internazionale, e che non hanno un reale rispetto della sua identità e della sua storia. Non sono incaricate e non si muovono per dare una visione per le nuove generazioni di tifosi. Spesso sono manager che vengono a lavorare in un grande club di grande prestigio e popolarità anche per migliorare il proprio curriculum e poi andare da un’altra parte. Per contro, invece, ci sono persone che hanno a cuore tutte queste cose, molto più a lungo termine e molto più legate agli ideali che il club, nel corso della sua storia, ha insegnato a tanti, sul campo e fuori. Purtroppo, nel calcio professionistico moderno, la popolazione della prima tipologia di persone sta diventando sempre più numerosa. Io credo che bisognerebbe tenersi stretto chi è portatore di ideali e orienta il proprio lavoro per salvaguardarne valori e identità”.
Le parole di Maldini mi hanno fatto riflettere: non tanto sul Milan, ma sul Verona, la squadra della nostra città. Che cos’è oggi il Verona, quale impianto “ideologico” promuove, quali sono i suoi obiettivi, esiste un “appeal” nei confronti delle nuove generazioni, distratte da altre squadre, sport, campioni?
Purtroppo la verità è che non esiste nulla di tutto questo. La gestione Setti ha allontanato in maniera tragica la massa dei fans dall’Hellas. Il Verona, per carità, resta un importantissimo asset della città, ancora oggi uno dei biglietti da visita di Verona, ma quasi completamente “spogliato” di ogni romanticismo, che sopravvive nel cuore e nella mente di ogni singolo tifoso ma che non riesce a trovare più nella società scaligera il motore primo di questo incredibile amore.
La squadra, cioè l’asset sportivo se vogliamo parlare con il linguaggio del manager, è lontanissimo da ogni tifoso. Si allena isolata, lontana dagli occhi e dal cuore di chi la sostiene poi alla domenica allo stadio. La disaffezione è evidente. Non esiste un minimo contatto diretto con il giocatore che non si abbevera delle emozioni dei tifosi, della loro carica, anche del loro malumore. Spesso le prestazioni in campo non ricalcano il calore dello stadio, la passione del veronese.
Ridurre poi il calcio e soprattutto il Verona ad un arido ambito commerciale, dedito a bilanci, plusvalenze ha creato una mentalità distorta persino nel tifoso più romantico. Basta scorrere un qualsiasi social in tempo di calcio mercato per capire che ormai anche il tifoso sia permeato da valori che sono lontani dal sogno sportivo di creare cioè sempre una grande squadra o comunque la migliore possibile. Si parla di quotazioni, di formule, di cessioni ancora prima che di campioni o futuri campioni che possano rafforzare quella squadra. La mancanza di emozioni di Setti, sempre freddo sugli spalti quanto glaciale quando deve cedere un giocatore, persino quelli giovani, ha creato un ulteriore scollamento. Non ci può innamorare di un giocatore perché puntale arriva l’inevitabile cessione che tra l’altro mai porta a creare qualcosa di più importante, di alzare il livello, come magari è successo all’Atalanta. Si vende per sopravvivere, vivacchiare, per salvarsi, senza ambizione, senza sognare.
Il Verona non ha un grande campione di riferimento, non ha una bandiera. Non appena un giovane calciatore riesce ad esplodere viene ceduto, sull’altare del bilancio e della plusvalenza. Ma come fa un ragazzino ad innamorarsi senza questi riferimenti? Tutti noi, che abbiamo avuto la fortuna di vivere i meravigliosi anni ’80 nella nostra adolescenza, avevamo sui muri delle nostre camerette i posters dei nostri campioni preferiti. Personalmente dormivo tra Elkjaer e Fanna che accompagnavano i miei sogni notturni. Ma oggi, un ragazzino chi potrebbe avere come “mito”? Jorginho, ceduto a gennaio? Simeone, ceduto ai primi gol? Caprari, svenduto al Monza?
Maldini tocca poi un altro aspetto, non meno secondario. Quello dei manager che vengono, passano, a volte distruggono, molto spesso “mangiano”. Ne abbiamo viste a decine a Verona. Gente che, tranne eccezioni, non ha dato nulla, semmai tolto. Nel Verona non esiste praticamente nessuno che incarni veramente la storia dell’Hellas Verona, che sappia tramandare quello spirito. Setti non conosceva nemmeno la storia della sua società e volutamente ha sempre allontanato dai ruoli chiave chi incarnava quello spirito. Lasciamo stare gli incarichi di facciata, come la presidenza onoraria di Osvaldo Bagnoli, che sono serviti più a mettersi l’anima in pace proprio per ribattere a questa accusa, che a dare veramente un senso di appartenenza.
Setti è figlio del calcio moderno, di quel calcio che in Italia sta sempre più precipitando verso il baratro. Non gliene faccio una colpa. A livelli di risultati resto convinto sia uno dei migliori presidenti avuti da trent’anni a questa parte, ma è indubbio che mai il Verona squadra e la città siano stati così distanti. Ed è un gioco pericoloso. Non pensare ai giovani, ai futuri tifosi, alle nuove generazioni, porterà ad una desertificazione del Bentegodi, ad un impoverimento del valore della società, ad un ridimensionamento del fenomeno. Oggi l’Hellas è ancora vivo e vegeto perché vi sono generazioni che lo tengono in vita, che ne animano ancora la discussione, che ne custodiscono gelosamente tradizioni, vittorie e sconfitte.
Sono temi che alla vigilia di un futuro passaggio di consegne della società vanno a maggior ragione ribaditi. Il Verona non è e non sarà mai una semplice società per azioni, un’impresa commerciale. E’ una banca di sogni, emozioni, ricordi. Se perde questa “mission” sarà solo un vuoto e decadente magazzino.
FONTE:
Blog.Telenuovo.it
Udinese-Verona 3-3, le pagelle gialloblù di CH
Ngonge è devastante, Djuric lotta ed è glaciale. Amione e Folorunsho, invece, sbagliano quasi tutto
di Tommaso Badia
3 Dicembre 2023 19:00
Verona dai due volti quello visto oggi al Bluenergy Stadium: se da un lato c’è da apprezzare la ritrovata vena offensiva, dall’altra c’è anche da valutare una difesa che spesso e volentieri sbanda pericolosamente (al netto comunque delle attenuanti, leggi “infortuni”).
Con questa premessa, andiamo dunque a vedere le pagelle dei gialloblù scesi oggi in campo contro l’Udinese.
MONTIPÒ: 6,5
Non sembra avere colpe sui gol, offre un paio di interventi che tengono in piedi l’Hellas e alla fine sono decisivi per portare a casa un punto.
TCHATCHOUA: 6
Quando parte crea qualche grattacapo alla retroguardia dell’Udinese, ma è leggermente “morbido” in occasione del secondo gol e meno pericoloso rispetto al match contro il Lecce. Mezzo passo indietro rispetto alla prova del Bentegodi.
COPPOLA: 5,5
La retroguardia del Verona sbanda, lui fa quello che può. Va anche vicino al gol con un buon colpo di testa.
AMIONE: 4,5
Lucca gli sbuca alle spalle in occasione del 2-0 e poi lo sovrasta sul 3-2. Da segnalare anche una follia in uscita che a momenti non si trasforma in un gol di Lovric: graziato nell’occasione, ma la prestazione è negativa.
TERRACCIANO: 6,5
Gioca da terzino sinistro e non demerita. È lui a commettere il fallo da cui nasce l’1-0 dei padroni di casa e Lucca passa tra lui e Amione in occasione della rete del raddoppio, però si fa perdonare con una partita di corsa e sostanza e mettendo lo zampino in occasione del 2-2. Nota a margine: vedere la fascia da capitano al braccio di un ventenne veronese e tifoso dell’Hellas è da brividi.
FOLORUNSHO: 5
Protagonista in negativo sul gol dell’1-0, ma in generale appare una brutta copia del giocatore ammirato nelle prime giornate.
DUDA: 6,5
Avvio un po’ contratto, poi mette quantità e qualità al servizio della squadra.
NGONGE: 8
Rigore procurato, pazzesco gol in rovesciata e assist per Henry: serve altro?
SUSLOV: 6,5
Guizzante, serve a Ngonge sia il pallone con cui poi il belga si procurerà il rigore che il cross per la rovesciata del 2-2.
LAZOVIC: 6
Accompagna l’azione sulla sinistra, anche se non sempre fa la scelta giusta. Prestazione comunque sufficiente.
DJURIC: 6,5
La difesa friulana è storicamente composta da corazzieri, ma anche lui non è esattamente “tascabile” e quindi si fa valere. Glaciale dal dischetto, quando la infila all’angolino basso dove Silvestri non può arrivare.
BONAZZOLI: s.v.
HENRY: 6,5
Nella mischia a pochi minuti dal 90′, è lui a trovare la rete del definitivo 3-3 con un movimento da attaccante vero. Certo, Silvestri non è perfetto, ma lui è al posto giusto e lo punisce. Vederlo tornare al gol dopo l’infortunio, soprattutto in una partita così, è semplicemente bellissimo.
BARONI: 6,5
Si presenta a Udine con tre difensori titolari fuori ed è costretto a inventarsi una retroguardia tutta nuova che, in effetti, in avvio di gara è a dir poco traballante. Il “nuovo” Verona è però anche una discreta macchina da gol (cinque in due partite dal cambio di modulo) e soprattutto non molla nulla fino all’ultimo secondo. C’è molto da registrare, ma questa squadra è viva.
FONTE:
CalcioHellas.it
3 Dicembre 2023 - 18:44 Hellas Live
Pagelle
Montipó 6, Tchatchoua 6.5, Coppola 6, Amione 5.5, Terracciano 7; Duda 6.5, Folorunsho 5; Suslov 6.5, Ngonge 8, Lazovic 6 (Henry 7.5); Djuric 6 (Bonazzoli 6). All: Baroni 6.5
FONTE:
HellasLive.it
SERIE A
Ngonge eroe di Verona costato zero. Non vincerà il Puskas Award ma può (ri)salvare l'Hellas
04/12 ALLE 15:40
di DIMITRI CONTI @DIMITRI_CONTI
© foto di www.imagephotoagency.it
La sua rovesciata rimarrà impressa nella mente di molti e non vincerà il Puskas Award solo perché eseguita nello stesso anno di quella fantascientifica di Garnacho in Everton-Man United del weekend scorso di Premier League, ma i gol di Cyril Ngonge lo scorso anno hanno permesso all'Hellas Verona di arrivare a una salvezza per molti insperata e stanno contribuendo a mantenere la fiammella accesa anche in questa.
Grande intuizione del neo-direttore sportivo gialloblù del gennaio scorso, Sean Sogliano, la cosa migliore dell'intera operazione sta probabilmente nel prezzo: gratis. Zero euro di costo del cartellino, è stata pagata solo la commissione agli agenti e la cifra dell'ingaggio dato che l'attaccante classe 2000 prima di firmare con gli scaligeri aveva risolto il precedente contratto che lo legava agli olandesi del Groningen.
Dal doppio passaporto belga e congolese, Ngonge spicca per la sua duttilità sapendo sia ricoprire il ruolo di prima punta che di seconda o di attaccante esterno (soprattutto a destra, così da poter rientrare sul piede mancino). In questo campionato ha totalizzato 4 gol e 2 assist dopo i cinque centri decisivi nei sei mesi finali dello scorso, tra cui i due nel playout contro lo Spezia che ha permesso all'Hellas di mantenere la Serie A. Per poterci riuscire di nuovo molto passerà da quanto saprà fare Ngonge, arrivato a Verona da perfetto sconosciuto e pronto ad andarsene - quando arriverà il momento - quasi da eroe. In estate l'avevano cercato tra le altre Bologna e Fiorentina ma non hanno affondato il colpo.
RASSEGNA STAMPA
L'Arena apre: "Hellas, pareggio all'ultimo assalto. Gol e spettacolo, show di Ngonge"
04/12 ALLE 08:08
di PAOLO LORA LAMIA
"Hellas, pareggio all'ultimo assalto. Gol e spettacolo, show di Ngonge". Così titola oggi in prima pagina L'Arena, in riferimento allo spettacolare 3-3 tra i gialloblù e l'Udinese andato in scena ieri in terra friulana. Un punto in extremis per i veneti.
SERIE A
Udinese-Hellas Verona 3-3, le pagelle: non basta la doppietta di Lucca. Meraviglioso Ngonge
04/12 ALLE 06:06
di RAIMONDO DE MAGISTRIS
© foto di www.imagephotoagency.it
Risultato finale: Udinese-Hellas 3-3
Le pagelle dell'Udinese (a cura di Antonino Sergi)
Silvestri 4,5 - Poche le conclusioni in porta da parte dell'Hellas, non può davvero fare nulla prima sul rigore di Djuric e poi sulla rovesciata di Ngonge. Nel finale combina il pasticcio in uscita che regala il pari agli scaligeri.
Ferreira 6 - Un primo tempo di ordinaria amministrazione, pochi problemi nel contenere i pochi attacchi degli scaligeri. Le difficoltà aumentano nella ripresa, ma tiene come tutto il reparto.
Kabasele 6,5 - Trova la gioia del primo gol in Serie A, scaltro nella spaccata che porta al primo vantaggio dell'Udinese. Si fa valere in entrambe le aree di rigore, bravo nel gioco aereo peccato per il mani che porta al penalty poi realizzato da Djuric.
Perez 6 - Da un suo grande recupero nasce il gol di Lucca, tiene alte le antenne quando l'Hellas attacca con più uomini. Non gli resta però che osservare la meraviglia di Ngonge.
Ebosele 6 - Forse esaurisce le energie nella ripresa, ma nel primo tempo corre tanto e bene lungo la corsia di destra. Si guadagna anche il calcio di punizione dal quale nasce il vantaggio friulano. Dal 67' Lovric 5,5 - Entra con la giusta verve in campo, battagliero sui portatori di palla ma si divora il gol che poteva chiudere la contesa.
Samardzic 6,5 - Dal suo mancino nasce sempre qualcosa di pericoloso per l'Udinese, quando sale in cattedra mette in mostra le sue migliori qualità. Pennella l'assist per la rete di Kabasele.
Walace 5,5 - Poco appariscente in mezzo al campo, gioca un'ora di buon calcio gestendo anche il palleggio dei friulani ma nella fase calda della sfida perde più di qualche duello.
Payero 5,5 - Poco nel vivo della manovra, si vede davvero poco per tutto il corso della partita. Si prende la scena in un'azione personale, per il resto davvero poco per l'argentino.
Zemura 5,5 - Maggiormente in difficoltà rispetto ad Ebosele, spesso si trova a rincorrere Ngonge. Si prende anche un cartellino giallo nel primo tempo che lo limita nel confronto con l'attaccante ospite.
Pereyra 6,5 - Pericoloso su tutto il fronte offensivo, danza alle spalle di Lucca e dialoga bene con il compagno. Si allarga e spedisce diversi palloni in mezzo, uno vincente per il centravanti ex Pisa. Dal 67' Thauvin 7 - Ottimo impatto con la sfida, con il contagiri l'assist per il secondo di Lucca poi colpisce un palo che poteva chiudere la contesa. Rompe gli equilibri.
Success sv - La sua partita dura una manciata di minuti, un intervento di Amione lo manda KO e lo costringe a chiedere il cambio. Dal 7' Lucca 8 - Aveva segnato due gol fino a questo momento, entra a freddo e realizza una doppietta. Il primo da attaccante navigato, il secondo frutto di uno stacco imperioso. Si è guadagnato un posto da titolare?
Gabriele Cioffi 6 - Ad un passo da un nuovo successo, ci è mancato davvero poco per conquistare i tre punti davanti al proprio pubblico. Rimane un tabù il Bluenergy Stadium, ha da rammaricarsi dopo il palo colpito da Thauvin e l'occasione fallita da Lovric che potevano chiudere la gara. Paga un errore del singolo.
Le pagelle dell'Hellas Verona (a cura di Antonino Sergi)
Montipò 6 - Costretto a raccogliere per tre volte il pallone in fondo al sacco, salvato anche dal palo su Thauvin ma non ha responsabilità. Si fa notare invece con una grande parata su Pereyra.
Tchatchoua 5,5 - Il suo inizio è promettente, ha forza nelle gambe spingendo lungo la corsia di destra. Comincia a faticare nella ripresa, getta anche alle ortiche un ottimo contropiede.
Coppola 5 - Partita complicata per il centrale dell'U21, quando l'Udinese attacca sono dolori per i centrali dell'Hellas. Reparto che difetta al Bluenergy, difficile anche per lui contenere Lucca.
Amione 4,5 - Non c'è, partita negativa per il centrale argentino che non ne imbecca una. Si dimentica di Lucca sull'azione del primo gol, viene sovrastata sul secondo e regala una super occasione a Lovric che cestina.
Terracciano 6 - Comincia male, suo il fallo ai danni di Ebosele e la punizione seguente porta al gol di Kabasele. Sale con il passare dei minuti, spinge a sinistra ed entra nell'azione del gol di Ngonge.
Duda 6,5 - Uno dei migliori per temperamento e continuità dentro la partita, mai una gestione banale del pallone in mezzo al campo per il centrocampista di Baroni. Partita di livello.
Folorunsho 5 - Paga l'errore sul primo gol, arretra il suo raggio d'azione ed usa il fisico nei duelli ravvicinati ma è grave la dormita sul gol di Kabasele dimenticandosi il centrale che insaccato indisturbato.
Ngonge 7,5 - E' uno dei primi a suonare la carica per l'Hellas Verona nei momenti di maggior difficoltà, la sua vivacità mette in difficoltà la difesa friulana. Da una sua conclusione arriva il mani di Kabasele, poi nella ripresa disegna una magica rovesciata che si insacca per il 2-2. Per non farsi mancare nulla timbra l'assist per il pari di Henry.
Suslov 6 - Viene schierato tra le linee, si muove lungo la trequarti campo ma non riesce mai a trovare la giusta giocata. Un paio di conclusioni ben lontane dai pali della porta di Silvestri. Nella ripresa con un altro piglio, assist-man per Ngonge.
Lazovic 6 - Accompagna sempre l'azione offensiva degli scaligeri, lungo la corsia mancina prova a creare qualche pericolo per la difesa friulana. Sempre temibile quando chiamato in causa. Dal 84' Henry 6,5 - Il protagonista di giornata, nell'ultimo pallone della partita ci mette la testa e ringrazia Silvestri insaccando il gol del pareggio finale.
Djuric 6,5 - Fa reparto, bello il duello ravvicinato con Kabasele. Riceve pochi palloni giocabili in area di rigore, ma è freddissimo dal dischetto battendo Silvestri nel primo tempo. Dal 79' Bonazzoli sv.
Marco Baroni 6 - Interpreta bene la sfida il suo Hellas, dimostra di essere una squadra viva anche se paga a caro prezzo gli errori difensivi e una giornata sicuramente non di grazia per Amione. Risponde però colpo su colpo, indovina le mosse e inserisce Henry nel finale che realizza il gol del pareggio.
I FATTI DEL GIORNO
Rocambolesco 3-3 a Udine. L'Hellas pareggia al 97' e Balzaretti protesta nel post-partita
04/12 ALLE 00:36
di RAIMONDO DE MAGISTRIS
© foto di www.imagephotoagency.it
E' finito 3-3 lo scontro salvezza al Bluenergy Stadium tra Udinese ed Hellas Verona. Avanti prima 2-0 e poi 3-2, la squadra di Gabriele Cioffi è stata raggiunta al 97esimo da un gol di testa di Henry che ha sfruttato nel migliore dei modi un'uscita a vuoto di Silvestri.
E' un pareggio che salva la panchina di Baroni e lascia l'amaro in bocca alla società friulana. "Credo che sia abbastanza chiaro che il gol dell'Hellas arriva con venti secondi di ritardo rispetto al fischio finale, allungare di trenta secondi per una rimessa laterale non ha senso.
Quanto costa un apparecchio acustico di qualità nel 2023?
Quanto costa un apparecchio acustico di qualità nel 2023?
hearclear
Siamo rammaricati tantissimo, non è il primo episodio che ci vede sfortunati in questa stagione ma è corretto dire il pensiero del club", ha detto al termine del match il dirigente dell'Udinese Federico Balzaretti.
All'Udinese non è bastata la prima doppietta in Serie A di Lorenzo Lucca. Per l'Hellas, che ha trovato il gol all'ultimo respiro, menzione speciale per Ngonge autore al 16esimo del secondo tempo di una splendida rete in rovesciata.
SERIE A
Serie A, la classifica: l'Inter torna prima con un segnale a Napoli, Juve e intero campionato
03/12 ALLE 22:42
di GIACOMO IACOBELLIS
L'Inter espugna lo Stadio Diego Armando Maradona mandando un segnale chiaro e tondo tanto al Napoli quanto (e soprattutto) all'intero campionato di Serie A: vittoria per 3-0 e primato in solitaria riconquistato a quota 35 punti. Questa la classifica aggiornata in attesa dell'ultima sfida valida per il 14° turno:
Inter 35
Juventus 33
Milan 29
Roma 24
Napoli 24
Fiorentina 23
Bologna 22
Atalanta 20*
Lazio 20
Monza 18
Frosinone 18
Torino 16*
Lecce 16
Genoa 15
Sassuolo 15
Udinese 12
Empoli 11
Cagliari 10
Verona 10
Salernitana 8
*Una partita in meno
LE PAGELLE
Udinese-Verona 3-3, le pagelle dei gialloblù: Ngonge gol da cineteca, Henry testina d'oro, disastro Amione
03/12 ALLE 18:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Montipò 6 Ben piazzato sulle conclusioni di Samardzic e Pereyra, viene salvato dal palo sul sinistro di Thauvin. Sulle tre reti friulane non ha grandi responsabilità, poco aiutato dai propri difensori;
Tchatchoua 6,5 Buona la fase difensiva, nella ripresa spinge con insistenza;
Coppola 6 Più attento del solito, seppur con qualche minima accettabile sbavatura. Sfiora il gol di testa su corner nel primo tempo;
Amione 4,5 Impreciso in alcuni disimpegni, si perde due volte Lucca che mette a segno una doppietta. Rischia di combinarla grossa quando si fa soffiare la palla da Lovric che per fortuna spreca;
Terracciano 7 Ennesima prestazione di grande sostanza e affidabilità. Duella ad armi pari con Ebousele, falloso ma dotato di una forza fisica dirompente. Termina la gara con la fascia di capitano al braccio;
Folorunho 5 rischia la caviglia all’inizio su Ferreira. Encomiabile per impegno, difetta ancora troppo in precisione. Si perde colpevolemente Kabasele sull’azione del primo gol bianconero;
Duda 6 Soffre la velocità e dalla fisicità dei centrocampisti bianconeri, senza, tuttavia, mai perdere la bussola. Emerge nel finale quando le distanze tra i reparti aumentano;
Ngonge 8 Quando accelera dà sempre l’impressione di poter spaccare la partita. Dopo un primo tempo in sordina, sale in cattedra nella ripresa segnando un fantastico gol in rovesciata e dipingendo nel finale la traiettoria per il colpo di testa vincente di Henry;
Suslov 6,5 Solito movimento frenetico ma caratterizzato da maggior intraprendenza. Sua la percussione quando nasce l’azione del rigore, dipinge l’assist vincente per la fantastica rovesciata di Ngonge;
Lazovic 6 Si vede maggiormente nella ripresa anche se va a sprazzi. Reclama un rigore per una spinta di Wallace e, forse, non aveva proprio tutti i torti (dal 39’ s.t. Henry 7 anticipa Silvestri e regala un pareggio insperato, tornando al gol dopo tantissimo tempo);
Djuric 6,5 Terminale offensivo di grande efficacia. Con consumata freddezza trasforma il penalty che riapre la partita (dal 35’ s.t. Bonazzoli s.v.)
Baroni 6 Ripropone lo stesso undici visto con in Lecce, con la sola variante di Coppola al posto dell’infortunato Hien. La squadra reagisce con autorevolezza ad alcuni grossolani errori difensivi, rimediando a un doppio svantaggio. Prova anche a vincerla, rischiando poi di perderla. Bravo e fortunato a giocare al momento giusto la carta Henry. La squadra dimostra di essere viva, nonostante tutto, e dalla sua parte.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
03 dicembre 2023
Udinese-Hellas Verona 3-3
La vittoria bianconera sfuma all'ultimo
UDINESE-HELLAS VERONA 3-3 (2-1)
Marcatori: 16’ Kabasele (U), 30’ e 72’ Lucca (U), 37’ rig. Djuric (V), 61’ Ngonge (V), 90+7’ Henry (V)
Udinese (3-5-1-1): Silvestri; Ferreira, Kabasele, Perez; Festy (66’ Lovric), Samardzic, Walace, Payero (88ì Ehizibue), Zemura (88’ Kamara); Pereyra (66’ Thauvin); Success (6’ Lucca).
A disposizione: Okoye, Padelli, Masina, Guessand, Zarraga, Quina, Aké, Tikvic, Camara, Kristensen.
All. Cioffi
Hellas Verona (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Amione, Coppola, Terracciano; Folorunsho, Duda; Ngonge, Suslov, Lazovic (84’ Henry); Djuric (79’ Bonazzoli).
A disposizione: Berardi, Perilli, Doig, Faraoni, Cruz, Kallon, Hongla, Serdar, Cabal, Charlys, Calabrese, Mboula.
All. Baroni
Arbitro: Maresca
Assistenti: Palermo-Mokhtar
IV uomo: Rutella
VAR: Chiffi
AVAR: Miele
Note
Recupero: 6’ e 10’
Possesso: 40%-60%
Corner: 5-3
Assist: Samardzic (U), Pereyra (U), Suslov (V), Thauvin (U), Ngonge (V)
Ammoniti: Djuric (V), Zemura (U), Payero (U), Amione (V), Coppola (V), Ngonge (V), Henry (V)
Spettatori paganti: 8860
Incasso: 68.616 €
Abbonati: 13.434
Rateo abbonati: 139.126,62 €
Spettatori totali: 22.294
Incasso: 207.742 €
Altro pareggio beffardo per l’Udinese, ripresa all’ultimo istante dal Verona. I piani dei bianconeri vengono scombinati già dopo cinque minuti di gioco, quando Lucca è costretto a scaldarsi in pochi secondi per rilevare Success, costretto al cambio. Nonostante la sostituzione anzitempo la squadra non si scompone, anzi: la fitta rete di passaggi si tramuta in verticalizzazioni improvvise che fanno soffrire gli scaligeri. Zemura ed Ebosele sono costantemente sollecitati ed è proprio l’esterno destro a venire atterrato da Terracciano a ridosso della linea di rimessa al 16’. Sul punto si presentano Pereyra e Samardzic. Finta il primo, crossa il secondo. Il pallone taglia tutta l’area gialloblù fino ad arrivare nei pressi del secondo palo dove, alle spalle di Folorunsho, si materializza Kabasele. Il centrale si avventa sul pallone in spaccata e segna il gol del vantaggio. Le Zebrette non si fanno prendere dalla frenesia e affondano il raddoppio alla mezz’ora con un’azione da manuale iniziata da Perez, autore di una scivolata salvatutto in uno contro uno in campo aperto. Il tackle favorisce l’arrivo della sfera sui piedi di Pereyra, posizionato sull’out di sinistra. Il Tucu lascia partire un morbido traversone che termina a ridosso dell’area piccola. Non c’è nessuno fino a un istante prima, poi come un treno arriva Lucca che tocca quel tanto che basta per siglare il raddoppio. Il Verona non ci sta e inizia a sfruttare l’asse Tchatchoua-Ngonge. È su una di queste cavalcate che si libera al tiro il francese, il cui tiro a pochi metri dalla porta viene intercettato con il braccio da Kabasele. Calcio di rigore successivo battuto da Djuric, Silvestri intuisce la direzione ma non può nulla. Le Zebrette corrono qualche rischio fino al duplice fischio, ma sono brave a chiudersi e a sfiorare il terzo gol con Samardzic, che su punizione dal limite destro calcia in porta trovando la risposta di Montipò.
In avvio di ripresa l’Udinese cerca di rallentare i ritmi e si schiaccia nella propria metà campo per arginare le folate avversarie, che comunque non producono tiri nello specchio. Purtroppo il primo basta per segnare: corsa di Suslov sulla sinistra, palla scodellata in mezzo dove Ngonge di rovesciata sorprende tutta la difesa bianconera e pareggia. C’è il tentativo di sorpasso immediato dei padroni di casa, ma il tiro da buona posizione di Lucca viene respinto da Montipò. Il centravanti non ci sta e mette a referto la doppietta al 72’ su un’altra grande azione collettiva. Pallone addomesticato da Walace, che salta due interventi e serve Thauvin, appena entrato per Pereyra. Il francese crossa in modo delizioso nell’area gialloblù, dove Lucca salta sopra Amione e rimane aggrappato alle nuvole per un tempo infinito per segnare la sua quarta rete in campionato. L’Hellas accusa il colpo e concede una clamorosa occasione a Lovric, spedita a lato. Al 78’ Thauvin si libera dal limite e piazza il mancino che si stampa però sul palo. Ancora una volta il recupero è fatale all’Udinese, che a pochi istanti dalla fine concede a Ngonge lo spazio per crossare sulla testa di Henry, che anticipa l’uscita di Silvestri. Alla fine arriva un punto, letali tutte le poche opportunità degli scaligeri.
FONTE:
Udinese.it
3 DICEMBRE 2023
Serie A TIM 2023/24 | Hellas fino alla fine: a Udine finisce 3-3 allo scadere
Udine – Si è conclusa con il risultato di 3-3 Udinese-Hellas Verona, 14a giornata di Serie A TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, dopo un avvio di partita bloccato, con le due squadre intente a studiarsi, l’Udinese sblocca il punteggio al 16’: Samardzic batte un calcio di punizione dalla fascia destra, il suo mancino finisce sul secondo palo, dove spunta Kabasele che appoggia in rete per l’1-0.
I gialloblù sfiorano il pareggio al 21’. Duda serve al centro dell’area di rigore da calcio d’angolo e trova la testa di Coppola, l’incornata del difensore però passa di poco sopra la traversa.
I padroni di casa raddoppiano il vantaggio al 30’ con Lucca. Pereyra mette in mezzo un cross dalla fascia sinistra premiando l’inserimento dell’attaccante, che, da distanza ravvicinata, tocca il pallone con il destro battendo Montipò.
Al 35’ il Verona ottiene un calcio di rigore per un tocco di mano di Kabasele sul tiro di destro di Ngonge. Dagli undici metri Djuric trasforma battendo Silvestri con una conclusione che trova l’angolino basso alla destra del portiere.
Nella ripresa, i gialloblù trovano il pareggio con un gol incredibile di Ngonge. L’esterno belga raccoglie il cross di Suslov con una rovesciata al centro dell’area di rigore che si infila sotto la traversa per il 2-2.
I padroni di casa tornano in vantaggio al 72’: il cross dalla fascia sinistra di Thauvin trova la testa di Lucca che di potenza incorna, battendo Montipò.
L’Udinese sfiora il quarto gol al 75’ con Lovric, che, dopo aver rubato il pallone ad Amione entra in area di rigore, ma davanti a Montipò, mette il pallone fuori dopo aver allargato troppo il tocco di piatto. I bianconeri ci vanno vicino anche due minuti dopo, al 77,’ con Thauvin, che rientra sul sinistro al limite dell’area di rigore e trova il palo dopo una conclusione a giro.
I gialloblù pareggiano i conti al sesto minuto di recupero con Henry, che raccoglie il cross dalla fascia destra di Ngonge con un colpo di testa anticipando Silvestri che si infila in rete per il definitivo 3-3.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di sabato 9 dicembre (ore 15), quando allo stadio ‘Bentegodi’ il Verona affronterà la Lazio nella 15a giornata di Serie A TIM 2023/24.
UDINESE-HELLAS VERONA 3-3
Reti: 16' Kabasele, 30' e 72' Lucca, 36' Djuric, 61' Ngonge, 90+6' Henry
UDINESE: Silvestri, Ferreira, Kabasele, Perez, Ebosele (dal 66' Lovric), Samardzic, Walace, Payero (dall'87' Ehizibue), Zemura (dall'87' Kamara), Pereyra (dal 66' Thauvin), Success (dal 6' Lucca)
A disposizione: Okoye, Padelli, Masina, Guessand, Zarraga, Quina, Ake, Tikvic, Camara, Kristensen
Allenatore: Gabriele Cioffi
HELLAS VERONA: Montipò, Tchatchoua, Coppola, Amione, Terracciano, Duda, Folorunsho, Suslov, Ngonge, Lazovic (dall'84' Henry), Djuric (dal 79' Bonazzoli)
A disposizione: Berardi, Perilli, Doig, Faraoni, Cruz, Kallon, Hongla, Serdar, Cabal, Charlys, Calabrese, Mboula
Allenatore: Marco Baroni
Arbitro: Fabio Maresca (sez. AIA di Napoli)
Assistenti: Domenico Palermo (sez. AIA di Bari), Gamal Mokhtar (sez. AIA di Lecco)
NOTE. Ammoniti: 6' Djuric, 43' Zemura, 45'+1' Payero, 45'+4' Amione, 50' Coppola, 82' Ngonge, 89' Henry
2 DICEMBRE 2023
Primavera 1 TIM 2023/24 | Al ‘Sinergy’ termina 3-3 tra Hellas Verona e Torino
Verona – Si è conclusa con il risultato di 3-3 Hellas Verona-Torino, 12a giornata di Primavera 1 TIm 2023/24.
Venendo alla cronaca, avvio di partita scoppiettante per l’Hellas che sblocca il punteggio al primo minuto: Patanè in contropiede serve Dentale che viene anticipato da un difensore, la palla finisce a Diao che, dopo essersi visto la sua prima conclusione parata, ribadisce di potenza in rete con il destro.
Il Torino risponde subito: al 3’ i granata trovano il gol del pareggio con Longoni che, dopo aver ricevuto palla al limite dell’area di rigore, fa partire un mancino angolato che trova la rete.
In un avvio di partita pirotecnico, il Verona trova la seconda marcatura del match grazie a un gol da cineteca di Cisse. Il centrocampista riceve palla sulla fascia sinistra, si accentra saltando due uomini con un doppio passo e libera un destro a giro che scheggia la traversa prima di infilarsi all’incrocio dei pali per il 2-1.
I gialloblù si rendono nuovamente pericolosi al 15’, questa volta con Dentale: l’attaccante controlla perfettamente un lancio proveniente dalla difesa e scarica un potente destro che termina di poco alto sopra la traversa.
I granata provano a pareggiare il match al 28’: Ciammaglichella dopo un dribbling sulla fascia sinistra serve Longoni al centro dell’area di rigore, ma la sua conclusione mancina viene respinta da una grande parata di Toniolo, che protegge la porta con il corpo. L’estremo difensore gialloblù si ripete al 36’, quando con le gambe chiude lo specchio a Bianay, arrivato al tiro dopo un’incursione in area di rigore. Il portiere prosegue la sua eccellente prestazione al 40’, quando, con riflessi fulminei, toglie dall’angolino basso un colpo di testa ravvicinato.
Nella ripresa, il Torino ribalta il risultato nel giro di quattro minuti grazie ad una doppietta di Ciammaglichella. L’attaccante granata prima sigla il pareggio con un’incornata di testa che colpisce il palo e la schiena di Toniolo prima di entrare in porta e poi il gol del vantaggio al 49’ con un destro in area di rigore leggermente deviato da Corradi che colpisce ancora una volta il palo ed entra in rete.
Pareggia i conti l’Hellas al 60’ con Patanè: l’esterno supera il portiere in area di rigore ma si trova lo specchio chiuso dalla difesa, dopo esser rientrato sul destro, fa partire uno scavetto che supera la linea di porta per il gol del 3-3.
I granata vanno vicini al vantaggio all’85’: Franzoni mette in mezzo il pallone dalla fascia destra e dopo esser sfilato tra due giocatori, termina tra i piedi di Ciammaglichella che, di prima intenzione, prova a mettere in rete ma la conclusione è svirgolata e termina fuori.
Il Verona conquista così un altro punto, salendo di conseguenza a quota 12 in classifica.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di sabato 9 dicembre (ore 11), quando allo stadio ‘Città dello Sport - Ferentino’ il Verona affronterà il Frosinone nella 13a giornata di Primavera 1 TIM 2023/24.
HELLAS VERONA-TORINO 3-3
Reti: 1' Diao, 3' Longoni, 4' Cisse, 47' e 49' Ciammaglichella, 60' Patané
HELLAS VERONA: Toniolo, Minnocci (dal 63' Caneva), Corradi, De Battisti, Patanè (dall'86' D'Agostino), Szimionas (dal 63' Agbonifo), Dalla Riva (dal 46' De Franceschi), Cisse, Rigo, Dentale (dall'86' Ajayi), Diao
A disposizione: Marchetti, Trevisan, Albertini, Pavanati, Eyeh, Vermesan
Allenatore: Paolo Sammarco
TORINO: Bellocci, Bianay, Ruszel, Rettore (dal 46' Savva), Acar (dal 46' Njie), Ciammaglichella, Longoni (dal 46' Antolini), Silva (dall'81' Dalla Vecchia), Mendes, Dellavalle, Gabellini (dal 66' Franzoni)
A disposizione: Cabella, Perciun, Bonadiman, Keita, Muntu, Marchioro
Allenatore: Giuseppe Scurto
Arbitro: Marco Di Loreto (sez. AIA di Terni)
Assistenti: Stefano Franco (sez. AIA di Padova), Leonardo Tesi (sez. AIA di Lucca)
NOTE. Ammoniti: Dalla Riva, Szimionas, Bianay
FONTE:
HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
ADDIO A GINO ZANONI difensore classe 1929 che indossò la maglia scaligera dal 1948 al 1952.
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