Mister
JURIĆ conferma
DJIDJI nei tre dietro con
RODRÍGUEZ dalla parte opposta e
SCHUURS nel mezzo,
LAZARO e
VOJVODA agiranno sulle esterne mentre il play
RICCI sarà coadiuvato da
LUKIĆ in mediana. Sulla trequarti la gran coppia
VLAŠIĆ-
MIRANČUK proverà ad ispirare la punta centrale
RADONJIĆ.
Senza
FARAONI a destra gioca
DEPAOLI mentre
LAZOVIĆ lascia la mancina all'astro nascente
DOIG e si posizione sulla trequarti in coppia con
KALLON.
In difesa gioca
HIEN in mezzo a
DAWIDOWICZ e
CECCHERINI mentre in mediana
TAMÈZE fa coppia con
SULEMANA e capitan
VELOSO si accomoda in panca;
ĐURIĆ farà da boa al centro dell'attacco.
Dopo un minuto di silenzio alla memoria di 'O Rey' PELÈ il signor Dionisi da il via al match.
PRIMO TEMPO
13°
MIRANČUK su un rimpallo fuori area, palla che arriva lenta verso
MONTIPÒ, nessuna problema.
22°
RADONJIĆ dal vertice sinistro, palla ribattuto.
27°
LUKIĆ dal limite, ribattuto dalla difesa gialloblù.
41°
VOJVODA dal vertice destro con un pallone sporco sul secondo palo ma Dionisi ferma tutto per fuorigioco.
45° DOIG conquista un corner con un po' di fortuna facendo rimpallare su DJIDJI, alla battuta LAZOVIĆ che sul primo palo trova l'incornata di ĐURIĆ! Milan sovrasta tutti e insacca il suo primo gol in gialloblù.
45°+2 Il signor Dionisi di Aosta termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
47°
RADONJIĆ dal limite con un tiro a giro piuttosto debole:
MONTIPÒ s'inginocchia e para.
48° Sponda di
ĐURIĆ per
LAZOVIĆ che per un soffio non controlla,
MILINKOVIĆ-SAVIĆ lo anticipa in uscita.
50°
ĐURIĆ riceve da
DEPAOLI la controlla e dalla distanza prova il rasoterra deviato sul fondo, ancora la battuta di
LAZOVIĆ sul primo palo dove
CECCHERINI la gira sul secondo ma riesce solo a sfiorare la parte alta della traversa.
54°
ĐURIĆ altra sponda per
KALLON che imbuca per
LAZOVIĆ anticipato di un soffio da
DJIDJI! Sulla ripartenza ottima palla di
MIRANČUK in area per la volée di
VOJVODA direttamente sul fondo.
60°
KALLON da destra sul primo palo dove
DEPAOLI si gira bene di testa ma non trova la porta purtroppo...
62°
TAMÈZE dalla distanza non inquadra la porta.
64° SCHUURS accomoda una palla per MIRANČUK che dalla distanza si coordina e con un terra-aria micidiale la mette sotto l'incrocio e trova il pari.
65° Primo cambio TORINO:
SANABRIA rileva
RADONJIĆ.
DOIG dalla mancina la mette sul secondo palo dove
LAZOVIĆ è tutto solo ma ad un passo dalla porta riesce a sciupare tutto incornando incredibilmente fuori!
72° Doppio cambio HELLAS:
ILIĆ per
KALLON e
VERDI per
SULEMANA. Tatticamente non cambia nulla.
80° Cambia ancora l'HELLAS con
TERRACCIANO che da il cambio a
LAZOVIĆ.
85° Tocca a
HRUSTIC, gli fa spazio
DEPAOLI.
89°
SCHUURS trattiene evidentemente
TAMÈZE che stava ripartendo, giallo per il centrale difensivo granata.
JURIĆ inserisce
LINETTY al posto di
RICCI.
90°+5
LINETTY sfugge a tutta velocità a
DAWIDOWICZ che fortunatamente riprende il connazionale trattenendolo, inevitabile l'ammonizione anche per Pawel.
90°+6
LAZARO suggli sviluppi di un calcio d'angolo da destra la mette sul secondo palo dove
LUKIĆ incorna mentre
MONTIPÒ esce senza trovare la palla! Fortunatamente il 10 granata non trova la porta sguarnita
90°+7 Il signor Dionisi termina il match: HELLAS di nuovo a punti dopo 10 sconfitte di fila e più di 4 mesi d'astinenza.
Il MILAN va a vincere per 2 a 1 all'Arechi con i gol di TONALI e LEAO nel giro di 5 minuti, inutile se non a fini statistici il centro di BONAZZOLI all'83°.
Colpo grosso della SAMPDORIA che va a vincere a Reggio Emilia a casa del SASSUOLO grazie all'1-2 griffato GABBIADINI-AUGELLO in tre minuti, di BERARDI su rigore la rete che ha accorciato le distanze per il SASSUOLO.
Lo SPEZIA si porta sul 2 a 0 con l'ATALANTA poi subisce la rimonta bergamasca con il talentino HOJLUND e la stoccata di PASALIC al 92°!
ATTUALITÀ | 04 gennaio 2023, 14:50
L'autogol del Toro: prima del Verona ricordato l'immenso Pelè, ma dimenticato Mihajlovic
Minuto di silenzio prima della gara contro il Verona: sui megaschermi l'immagine di O Rei, ma nessun messaggio dedicato all'ex tecnico vinto poche settimane fa dalla leucemia
Il Toro ricorda Pelè ma si dimentica di Mihajlovic
Un autogol, non lo si può definire diversamente. Prima della gara contro il Verona allo stadio Olimpico-Grande Torino è stato osservato un minuto di silenzio (concluso con un lungo applauso dei presenti) per ricordare l'immenso Pelé, scomparso la settimana scorsa.
Un omaggio dovuto e voluto dalla Federazione, con l'immagine del fuoriclasse brasiliano che campeggiava sui megaschermi dell'impianto, ma nessuna parole per Sinisa Mihajlovic, l'ex tecnico granata vinto dalla leucemia nella sua battaglia per la vita durata quasi tre anni e mezzo.
Il ricordo dei tifosi
A poco serve la giustificazione che sui megaschermi dell'Olimpico l'immagine di Sinisa era stata proiettata durante l'amichevole dello scorso 23 dicembre contro la Cremonese. Questa era la prima partita ufficiale dopo la scomparsa dell'allenatore serbo, era la prima gara di campionato dopo la lunga sosta Mondiale e la società avrebbe potuto e dovuto fare qualcosa per omaggiare la memoria dell'allenatore serbo.
I tifosi granata ci avevano già pensato la domenica successiva alla sua scomparsa, esponendo un lungo striscione all'esterno dell'Olimpico, mentre la società si è limitata al minimo sindacale. Anzi, neppure quello.
Stadio ancora semivuoto
E, una volta di più, si deve registrare come la squadra di Juric giochi in uno stadio semivuoto, se si esclude la solita coloratissima curva Maratona, una situazione figlia della scelta di scendere in campo alle 14.30 in un giorno feriale, ma anche la conferma della disaffezione ormai cronica di larga parte della tifoseria nei confronti della società e del presidente Cairo.
Massimo De Marzi
FONTE:
TorinOggi.it
4 Gennaio 2023
Calcio, Considerazioni Sparse
3 min - di ANDREA EBANA
Considerazioni sparse post Torino-Hellas Verona (1-1)
In Torino-Verona c'è tutto Ivan Juric, nel bene e nel male.
- Il Torino per vedere sino a dove può spingersi, il Verona per togliersi dalle sabbie mobili in cui era sprofondato nella prima parte di stagione: dalla gara dell’ex di Ivan Juric scaturisce un pareggio più prezioso per i gialloblù, fermi al palo da 10 turni, che per i granata, per cui sembra una delle tante occasioni perdute con una piccola in casa. Probabilmente il Torino avrebbe meritato ai punti la vittoria come spesso è accaduto in passato, ma nel calcio vince chi segna, e la fase difensiva dell’Hellas è stata compatta e attenta: in fin dei conti il pareggio è un risultato corretto per quanto visto sul prato dell’Olimpico Grande Torino, ed offre un appiglio al campionato degli scaligeri;
- Già dall’inizio è chiaro il copione della partita: il Torino col falso nueve fraseggia cercando spazio tra le linee del Verona, che punta a difendersi ordinatamene e ripartire sfruttando gli appoggi da centro-boa di Djuric. E’ proprio quest’ultimo a gelare lo stadio di casa allo scadere del primo tempo, sfruttando la sua nota stazza fisica per colpire da un corner: la pareggia un capolavoro di Miranchuk, e l’assalto finale del Torino per i 3 punti si rivela infruttuoso, con l’aggravante dell’occasionissima sul gong fallita da Lukic. A prendersi la scena, tra i migliori, ci sono due difensori che hanno letteralmente giganteggiato per tutta la gara: Schuurs tra i granata, autore pure di numerose galoppate offensive, e Hien tra i gialloblù, che ha sfruttato a dovere la sua fisicità contro l'attacco light dei padroni di casa;
- La squadra granata ricomincia con la solita intensità in fase di non possesso, ma in quella di possesso oggi ha un approccio più tiqi-taqeggiante del consueto: Juric torna al credo che fu suo proprio in terra scaligera, e gioca senza centravanti di ruolo, puntando sull'imprevidibilità e sulla tecnica dei tre fantasisti. Vlasic torna dal mondiale con la consueta solidità, ma giocare spalle alla porta non è "his cup of tea" , Radonjic alterna giocate da campione a momenti fumosi, e Miranchuk al contrario per lunghi tratti indossa il mantello dell'invisibilità, ma quando se lo toglie diventa subito decisivo: proprio il russo difatti, in assenza di spunti altrui, pesca dal mazzo una prodezza balistica da fuori area. In definitiva, l’impressione è che, sistemata la fase difensiva, in costruzione i granata siano sempre aggrappati alla giornata di quei tre (specialmente quando manca Pellegri, cioè molto spesso) e se, come oggi, gli spazi sono stretti, trovare la via del gol senza il peso di una punta centrale è decisamente complesso;
- Il Verona scendeva in campo consapevole che sugli altri campi la lotta salvezza ricominciava ad accendersi, e ha risposto con una partita accorta e sicuramente produttiva in termini di risultato. I gialloblù si sono difesi con grande compattezza, vincendo spesso i duelli sulle palle alte con una prova rassicurante di Hien e Ceccherini, dando ritmo e muscoli a centrocampo con il ripescaggio di Tameze (perchè solo oggi?) ed avrebbero potuto persino portare a casa l’intero bottino se Lazetic non si fosse divorato il gol del 2-1 subito dopo il pareggio granata. Un punto, dopo 10 sconfitte consecutive, che comunque fa classifica e morale alla ripresa, e fa pensare che per i ragazzi di Bocchetti e Zaffaroni il discorso salvezza possa restare aperto;
- Il grande ex di giornata è Ivan Juric, e la gara di oggi è lo spot della sua carriera: il suo Toro, bello, identitario ed intenso, non è riuscito a portare a casa quanto meritava, cosa che è spesso accaduta nelle avventure del tecnico croato. Se da un lato le sue squadre sono sempre aggressive e volitive, andando spesso oltre i propri limiti tecnici, dall’altra non sono sempre così ciniche quando si tratta di raccogliere, così come accadde anche all’Hellas, straripante nei gironi d’andata quanto remissivo nella seconda fase di campionato. Che Juric sappia dare un’identità è assodato: probabilmente il salto di qualità, suo e del suo Toro, sta nella capacità di trovare un quid “fuori sistema” che scardini anche gare come questa.
FONTE:
Sportellate.it
Torino-Hellas Verona, le pagelle del match: Miranchuk risponde a Djuric
Pubblicato: Gennaio 4, 2023 Di Luca Gioacchino Graziuso
TORINO-HELLAS VERONA: LE PAGELLE DEL MATCH – Quest’oggi la Serie A è tornata in campo con il sedicesimo turno. Allo Stadio Olimpico Grande Torino è andata in scena la sfida tra Torino ed Hellas Verona. Ivan Juric ha ritrovato di fronte la sua ex squadra, alla prima di Marco Zaffaroni, il nuovo allenatore. La partita è terminata 1-1: il vantaggio iniziale di Djuric è stato raggiunto da una prodezza di Miranchuk.
PAGELLE TORINO
Milinkovic Savic 5.5: verso la fine della prima frazione rischia molto sul pressing di Kallon. I suoi lunghi lanci sono una chiara strategia organizzata da Juric, ma la precisione è da rivedere.
Djidji 5.5: in occasione della rete di Djuric, che ha sbloccato il match, non è esente da colpe. Per il resto gioca una partita anonima, macchiata da qualche sbavatura.
Schuurs 6.5: non è impeccabile in occasione della rete di Djuric, ma la sua presenza è fondamentale negli equilibri della squadra. In fase difensiva spesso rompe la linea per aggredire gli avversari nella metà campo avversaria, mentre in fase di costruzione, le azioni molto spesso passano per i suoi piedi. Il suo rendimento è decisamente migliorato nel secondo tempo, ma prende un’ammonizione evitabile.
Rodriguez 6: la classica prestazione senza infamia e senza lode. Svolge egregiamente i suoi compiti.
Lazaro 6.5: tanta corsa ed accompagnamento, ma la squadra arriva poco dalle sue parti. Con una pericolosa serpentina riesce a penetrare tra le maglie dell’Hellas Verona, ma la conseguente conclusione è ribattuta.
Lukic 5: ritmi bassi ed errori sistematici nella fase di costruzione. Non riesce a trovare le imbucate o i movimenti giusti. A pochi secondi dalla fine del match, su un’uscita rischiosa di Montipò, di testa non centra la porta.
Ricci 6: lavoro tattico importante. Funge da metronomo della squadra quando si abbassa al fianco di Schuurs, quando i due braccetti difensivi si alzano. (dall’89’ Linetty 6: gioca pochi minuti ma riesce a rendersi pericoloso in un paio di circostanze, sfruttando la sua freschezza per trovare spazi nella chiusa difesa avversaria).
Vojvoda 6.5: la sua intraprendenza è una costante per gli sviluppi offensivi della sua squadra. Taglia spesso in profondità per sorprendere i difensori avversari, dà ampiezza alla squadra, percorrendo con costanza la fascia destra, crossando più volte con entrambi i piedi.
Miranchuk 7: prima della rete la sua prestazione è stata opaca. Tuttavia, la sua prodezza mancina dalla distanza regala il pareggio al Torino: potenza e precisione nella sua conclusione, imparabile per Montipò.
Vlasic 6: i suoi movimenti da falso nueve attestano una straordinaria abnegazione per la causa, tuttavia ha ricevuto poco accompagnamento dai compagni di squadra.
Radonjic 5.5: il suo approccio al match è positivo, ma cala progressivamente con il passare dei minuti. I suoi dribbling ed i suoi guizzi vengono contenuti bene dai difensori scaligeri. (dal 65′ Sanabria 5.5: troppo statico. L’attaccante finisce per giocare troppo isolato dai compagni di squadra, partecipando poco al palleggio).
PAGELLE HELLAS VERONA
Montipò 5.5: incolpevole sul gran gol di Miranchuk. Nei minuti finali esce a vuoto su un traversone di Lazaro, per sua fortuna viene graziato da Lukic.
Ceccherini 6.5: puntuale ed attento nelle chiusure difensive. La sua fisicità risulta importante per contenere gli attacchi del Torino.
Hien 6.5: gestisce adeguatamente il posizionamento della linea difensiva, annullando prima Vlasic, poi Sanabria.
Dawidowicz 6: prestazione ordinata anche per il centrale polacco.
Doig 5.5: qualche errore dovuto a disattenzioni macchia una prestazione tutto sommato ordinata. Da un suo traversone nasce una clamorosa occasione sprecata da Lazovic.
Sulemana 6.5: solidità ed attenzione caratterizzano la sua prova nella fase di non possesso. Quando l’Hellas Verona era in possesso palla si mette in mostra con precise e profonde verticalizzazioni. (dal 71′ Ilic 6: rientra in campo dopo una lunga assenza. Impatto ordinato e positivo, ma non esaltante).
Tameze 6: la sua prestazione è caratterizzata da solidità, compattezza, fisicità e tanta corsa. Il suo pressing è un costante fastidio per il giro palla del Torino, ma riesce poco ad incidere nella fase di possesso.
Depaoli 6.5: buona prestazione in fase di contenimento. Attento e puntuale nell’uno contro uno contro gli uomini offensivi avversari. Nel secondo tempo si rende pericoloso con un colpo di testa terminato sul fondo. (dall’86’ Hrustic s.v.).
Lazovic 5.5: il suo posizionamento sulla trequarti non dà punti di riferimento agli avversari, ma spesso non risultano funzionali alla manovra dei suoi. Da un suo preciso calcio d’angolo nasce la rete di Djuric. Poco dopo il pareggio del Toro, ha l’occasione di riportare in vantaggio l’Hellas Verona, ma sbaglia clamorosamente da distanza ravvicinata. (dall’80’ Terracciano s.v.).
Kallon 5.5: caparbio e determinato, si mette in mostra sia con un feroce pressing, sia nelle ripartenze dei suoi. Nonostante un atteggiamento encomiabile, non riesce ad essere impattante. (dal 71′ Verdi 6: l’ex di giornata prova a mettersi in mostra con qualche dribbling, ma trova pochi spazi).
Djuric 6.5: in seguito ad un primo tempo in cui ha battagliato con la retroguardia del Torino con il gioco di sponda, ha portato in vantaggio gli ospiti con un poderoso colpo di testa sugli sviluppi di un corner.
FONTE:
Numero-Diez.com
SERIE A - LE PAGELLE DI TORINO-VERONA 1-1: LA PRODEZZA DI MIRANCHUK VALE IL PREZZO DEL BIGLIETTO. SCHUURS, CHE GRINTA!
SERIE A - Diamo i voti al match valevole per la 16a giornata di Serie A. Lazovic: prestazione dai due volti. Da una parte, su corner, l'assist perfetto per Djuric in occasione del momentaneo vantaggio scaligero. Dall'altra, al 66', sull'1-1 appena trovato dal Torino, un gol già fatto gettato alle ortiche, di testa, da due passi.
DA STEFANO FONSATO
AGGIORNATO 04/01/2023 ALLE 17:54 GMT+1
Torino-Verona, match valido per la 16a giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 1-1, frutto delle reti di Djuric e Miranchuk. La gara è stata arbitrata da Federico Dionisi dell'Aquila. Con questo risultato, granata (al nono posto) a 22 punti e scaligeri (sempre ultimi) a quota 6 ma che interrompono la striscia negativa di 10 ko consecutivi. Qui di seguito, i voti ai protagonisti della partita per capire l'andamento della gara.
LE PAGELLE DEL TORINO
Vanja MILINKOVIC-SAVIC 5,5: pomeriggio senza particolari patemi. Certo, avrebbe potuto uscire oppure organizzare meglio la propria difesa in occasione dell'incornata vincente di Djuric.
Koffi DJIDJI 6: gara di ordinaria amministrazione. Non corre grossi rischi.
Perr SCHUURS 7: grande grinta nei contrasti e nella propensione offensiva (fornisce a Miranchuk l'appoggio vincente al 64'): caratteristiche che il popolo granato apprezza particolarmente.
Ricardo RODRIGUEZ 5,5: classica prestazione da compitino. Talvolta sembra avere il freno a mano tirato.
Valentino LAZARO 6,5: certo, è un po' grezzo a livello tecnico, ma l'ex Inter è uno dei pochi - lungo gli esterni - a provare a cambiare il ritmo della partita.
Sasa LUKIC 6: prestazione ordinata a metà campo, ma quel colpo di testa terminato a lato al 96' a porta sguarnita, grida ancora vendetta.
Samuele RICCI 6: tanti contrasti vinti. Anche il classi guizzo è mancato.
Dall'89' Karol Linetty: sv.
Mërgim VOJVODA 5,5: parte bene, poi si perde nei meandri di una partita che non offre grossi spunti offensivi.
Aleksey MIRANCHUK 7,5: il suo gol è un lampo geniale, quel sinistro angolato al fulmicotone dal limite, è un raggio di sole in una partita sostanzialmente grigia e noiosa. Come si diceva un tempo, si tratta della prodezza che "vale il prezzo del biglietto".
Torino-Verona, Miranchuk vs Lazovic
Credit Foto Getty Images
Nemanja RADONJIC 5: decisamente poco ispirato. La miccia non si accende mai.
Dal 65' Antonio Sanabria 6: prova a gettare scompiglio tra le maglie della difesa scaligera.
Nikola VLASIC 6,5: insegue tanti palloni con grinta e appoggia a Schuurs con maestria il pallone poi scaraventato a rete da Miranchul.
Mister Ivan JURIC 5,5: l'1-1 casalingo col Verona, al termine di una gara giocata insolitamente a ritmi bassi, è da mettere nel novero dei "due punti persi".
LE PAGELLE DELL'HELLAS
Lorenzo MONTIPÒ 5,5: la traiettoria di Miranchuk è angolatissima. Ma al 96' rischia di combinarla davvero grossa con quell'uscita a vuoto...
Pawel DAWIDOWICZ 5,5: lento e macchinoso in fase di disimpegno.
Isak HIEN 6: alterna fisicità a disimpegni a campanili che mettono i brividi ai tifosi gialloblù. Nel complesso, una prova da sufficienza.
Federico CECCHERINI 5: non riesce a opporsi a Miranchuk in occasione dello (splendido) 1-1 granata. Mancanza che pesa, parecchio, ai fini del risultato finale.
Fabio DEPAOLI 6: buona spinta lungo gli esterni. Certo, senza strafare.
Dall'86' Ajdin Hrustic: sv.
Ibrahim SULEMANA 5,5: prestazione troppo timida da mezzala destra. Il ghanese classe 2003 cresciuto nel settore giovanile scaligero, deve ancora togliersi di dosso parecchi timori riverenziali.
Dal 72' Simone Verdi 6: ex di turno, prova a riorganizzare le linee offensive scaligere. Certo, necessiterebbe di maggior tempo a disposizione.
Adrien TAMEZE 6: combatte col coltello tra i denti a metà campo, forse lasciando un po' troppo perdere la fase di creazione del gioco.
Josh DOIG 6,5: lo scozzese ex Hibernian macina chilometri lungo l'out di sinistra, da cui estrae dal cilindro un cross perfetto per Lazovic al 66'. Il serbo, però, non ne approfitta spedendo a lato, di testa, da due passi.
Yayah KALLON 4,5: match da "Chi l'ha visto" là davanti, in cui tocca pochissimi palloni.
Dal 72' Ivan Ilic 6: buon tocco. Il Verona ha ancora bisogno dell'estro e della corsa dell'ex Manchester City...
Darko LAZOVIC 6: da una parte, su corner, l'assist perfetto per Djuric in occasione del momentaneo vantaggio scaligero. Dall'altra, al 66', sull'1-1 appena trovato dal Torino, un gol già fatto gettato alle ortiche, di testa, da due passi.
Dall'81' Filippo Terracciano: sv.
Milan DJURIC 7: di fatto, si fa vedere solo in occasione del gol. E che gol, il primo in maglia gialloblù, con un imperioso colpo di testa poco prima dello scadere del primo tempo.
Torino-Verona, Milan Djuric esulta dopo il gol
Credit Foto Imago
Mister Marco ZAFFARONI-Salvatore BOCCHETTI 6: il ritorno a fare punti dopo 10 ko consecutivi è la base da cui ripartire per una - comunque difficile - risalita in classifica.
FONTE:
EuroSport.it
Torino-Verona 1-1, le pagelle dei gialloblù. Djuric ariete vincente, Hien guardingo, Lazovic sprecone
© foto di www.imagephotoagency.it
Montipò 6 partita sostanzialmente tranquilla, chiamato in causa solo da conclusione senza troppe pretese di Radonjic. Fulminato dal tracciante mancino di Miranchuk, allo scadere rischia di rovinare tutto con un'uscita colpevolmente fuori tempo. Per fortuna il colpo di testa di Lukic termina a lato.
Dawidowicz 6 Controlla abbastanza agevolmente le rare incursioni di Radonjic. Spende un giallo nel finale per fermare il connazionale Linetty lanciato a rete.
Hien 6,5 Duello corpulento ma leale con Vlasic al quale non concede praticamente nulla. Alcune ottime chiusure e direzione attenta della retroguardia.
Ceccherini 6 Ruvido quanto basta ma sempre efficace. Provvidenziale una sua chiusura di testa nel finale su un pallone ad altissima pericolosità. Vicino al gol di nuca su palla proveniente da calcio d'angolo.
Depaoli 6 Diligente e attento a presidio della zona di competenza, dove controlla a vista Vojvoda. Pescato in area da Kallon spedisce di testa a lato un pallone estremamente invitante (dal 41' s.t Hrustic s.v.)
Tamèze 6 Partita poco appariscente ma di estrema sostanza e sacrificio. Nel finale, è poco lucido quando regala un pericoloso corner ai granata.
Sulemana 6,5 Macina chilometri, rincorrendo ogni avversario che transiti nel suo raggio d'azione. Esce stremato. (dal 18' s.t. Ilić 6 non lo si vedeva in campo da settembre. Con il suo ingresso il centrocampo guadagna un pizzico in più di qualità)
Doig 6 Nel primo tempo appare leggermente arrugginito, meglio nella ripresa quando scioglie le briglie. Pennella un delizioso pallone per Lazovic, il quale manda purtroppo a lato.
Lazovic 5,5 le voci di mercato lo danno in partenza. Onora la fascia di capitano con una prestazione convincente. Mezzo punto in meno per l'occasione da gol divorata quando da pochi metri manda fuori un servizio al bacio di Doig (dal 36' s.t. Terracciano s.v. Nono gettone stagionale per il baby gialloblù)
Kallon 5,5 Si danna come sempre l'anima rincorrendo tutto e tutti, ma non è quasi mai pericoloso. Pesca intelligentemente Depaoli che di testa non trova la porta. (dal 18' s.t. Verdi 5,5 desideroso di ben figurare davanti ai suoi ex tifosi che lo beccano con qualche fischio. Un paio di dribbling, senza trovare l'imbucata giusta)
Djuric 7 Fondamentale nelle sponde e nelle "spizzate" dove fa valere la sua dirompente stazza fisica. Con un imperioso stacco di testa, si fa largo tra tre avversari e segna una rete di grande importanza, la sua prima in gialloblù, che alla fine consente alla squadra di raccogliere un punto di estremo valore.
Zaffaroni 6,5 Partita caratterizzata dai frequenti uno contro uno, affrontata dalla squadra con l'atteggiamento giusto e con grande sacrifico e abnegazione da parte di tutti. Alla sua prima in serie A ottiene un punto importantissimo che interrompe un'impressionante striscia negativa e riporta nell'ambiente un po' di serenità. La classifica non cambia ma tornare da Torino con un risultato positivo era l'obiettivo minimo.
Sezione: Le Pagelle / Data: Mer 04 gennaio 2023 alle 18:30
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
Verona, le pagelle di CM: Hien e Djuric sono due giganti
del 04 gennaio 2023 alle 16:55
di Andrea Piva
Torino-Verona 1-1
Montipò 5,5: la sua uscita a vuoto al 96’ fa correre un grande brivido a compagni e tifosi del Verona. Non può invece nulla sulla conclusione vincente di Miranchuk.
Dawidowicz 6: buona la prestazione da parte del centrale polacco che spende bene anche un cartellino giallo per fare Linetty nel recupero lanciato in contropiede.
Hien 6,5: il centrale svedese prova a far valere il suo fisico su Vlasic. Promosso nella posizione di centrale di difesa.
Ceccherini 6,5: a inizio secondo tempo sfiora di testa la rete del possibile 2-0. E’ autore di una buona prestazione anche a livello difensivo dove riesce a contenere bene Radonjic.
Depaoli 6: sulla propria fascia di competenza riesce a contenere Vojvoda e quando ne ha l’opportunità va anche sul fondo al cross alla conclusione. Prestazione sufficiente da parte del terzini.
(Dal 41’ s.t. Hrustic: sv)
Tameze 6,5: prestazione di quantità da parte del numero 61 del Verona, autore di molti duelli in mezzo al campo che spesso riesce anche a vincere. La sua presenza in mediana è davvero fondamentale.
Sulemana 6: Juric lo vorrebbe volentieri al Torino, oggi contro la squadra granata fa intravedere le sue qualità. Dà tutto quello che ha in campo e alla fine è costretto ad arrendersi ai crampi.
(Dal 27’ s.t. Ilic 6: entra bene)
Doig 5: sin dai primi minuti di gioco appare in difficoltà nel duello contro Lazaro che, in più di un’occasione, riesce a superarlo senza troppe difficoltà. Tanti errori anche dal punto di vista tecnico per lui.
Kallon 6: mette in campo tanta voglia di fare, corre e lotta sui vari palloni. Dai suoi piedi partono anche diversi cross interessanti per i propri compagni.
(Dal 27’ s.t. Verdi 5,5: non lascia il segno e perde anche malamente alcuni palloni)
Lazovic 5,5: è lui a pennellare il perfetto angolo per il colpo di testa vincente di Djuric alla fine del primo tempo. In certe occasioni appare però troppo lezioso e nel secondo tempo si divora la rete del possibile 2-1 gialloblù.
(Dal 36’ s.t. Terracciano: sv)
Djuric 6,5: è troppo isolato in avanti e riceve pochi palloni dai propri compagni. Gliene basta però uno solo per far male: a fine primo tempo va valere tutti i suoi centimetri e di testa batte Milinkovic-Savic portando in vantaggio il suo Verona.
All.: Zaffaroni 6: il suo Verona risponde colpo su colpo al Torino e non si scompone neppure dopo aver incassato la rete del pareggio del Torino. Grazie all’1-1 viene interrotta la serie negativa di dieci sconfitte consecutive.
FONTE:
CalcioMercato.com
HELLAS VERONA NEWS
Pagelle Torino Verona: TOP e FLOP – i voti ai protagonisti del match
Pubblicato il 4 Gennaio 2023
Di Redazione CalcioNews24
I top e flop e i voti ai protagonisti del match valido per la 16ª giornata di Serie A 2022/23: pagelle Torino Verona
Le pagelle dei protagonisti del match tra Torino e Verona , valido per la 16ª giornata del campionato di Serie A 2022/2023.
TOP: Djuric.
FLOP: Vlasic.
VOTI:
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic 6; Dijdij 5.5, Schuurs 5, Rodriguez 6; Lazaro 6, Lukic 5.5, Ricci 6, Vojovoda 5; Miranchuk 7, Radonjic 5.5; Vlasic 5. All. Juric 5.5. Sost. Sanabria 6, Linetty s.v.
VERONA: Montipò 6.5; Ceccherini 5.5, Hien 5.5, Dawidowicz 6; Depaoli 6.5, Sulemana 6, Tameze 6, Doig 6.5; Lazovic 5.5, Kallon 5.5; Djuric 7. All. Zaffaroni 6. Sost. Ilic 6, Verdi 5.5, Terracciano 6, Hrustic s.v.
HELLAS VERONA NEWS
Verona, Djuric l’ariete: di testa solo Osimhen ha fatto meglio
Pubblicato i 4 Gennaio 2023
Di Redazione CalcioNews24
Djuric si conferma uno dei migliori colpitori di testa della Serie A: nelle ultime quattro volte che è andato a segno, lo ha fatto sempre così
Milan Djuric è andato a segno contro il Torino con un colpo di testa. Si tratta della quarta rete consecutiva in cui l’attaccante del Verona ha trovato la rete con questo fondamentale.
Secondo quanto riportato da Optapaolo, da febbraio 2022 soltanto Osimhen ha fatto di meglio sui gol di testa, con ben otto reti.
FONTE:
CalcioNews24.com
NEWS
La moviola del Cds: “Nessun problema per Dionisi”
di Tommaso Badia Gennaio 5, 2023 - 11:10
Torino-Verona si chiude senza patemi arbitrali: tutte corrette le principali decisioni del direttore di gara
Nessun problema per il signor Dionisi: come infatti emerge dalla moviola del Corriere dello Sport, l’arbitro di Torino–Verona nelle (comunque pochissime) decisioni importanti non ha mai sbagliato.
Non punibile infatti il tocco con il braccio sinistro di Doig sul tentativo di rovesciata di Lazaro (non c’è aumento di volume), corretta anche l’assegnazione dell’angolo da cui nasce la rete di Djuric (nonostante le perplessità granata, nel batti e ribatti con Doig l’ultimo tocco è di Djidji).
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS
Torino-Verona 1-1, le pagelle gialloblù di CH
Djuric segna e offre sponde, Montipò rischia di combinare la frittata nel finale
di Tommaso Badia Gennaio 4, 2023 - 17:20
Si chiude con un pareggio il match tra Torino e Verona: i gialloblù, passati in vantaggio con Djuric, si sono poi visti recuperare da Miranchuk.
Discreta la prestazione dei gialloblù, bravi nel primo tempo a concretizzare l’unica vera occasione ma anche un po’ imprecisi nella ripresa. Diamo un’occhiata alle pagelle.
MONTIPÒ: 5,5
Mai davvero impegnato in modo serio, viene trafitto dalla castagna di Miranchuk. Nel finale rischia di fare la frittata, ma Lukic lo grazia.
DAWIDOWICZ: 6,5
Appare un po’ in difficoltà all’inizio, ma se la cava con mestiere e spende un giallo intelligente quando non ne ha più. Prova a proporsi anche in avanti, ma crossare non è il suo mestiere e si vede.
HIEN: 6,5
Partita solida da parte del centralone che, di riffa o di raffa, blocca praticamente tutto.
CECCHERINI: 6
Anche lui disputa una buona partita, anche se concedere il sinistro a Miranchuk da quella posizione è peccato mortale.
DEPAOLI: 6,5
Forse il più guizzante tra i gialloblù nel primo tempo. Peccato per quel colpo di testa: probabilmente non pensava di essere così tanto solo in mezzo all’area…
TAMEZE: 6
Sostanza e corsa a centrocampo: queste sono le sue partite.
SULEMANA: 6
Il ragazzino è un lottatore e, così come Tameze, probabilmente in questo tipo di gare si esalta.
DOIG: 6
Un paio di buoni ripiegamenti offensivi e qualche cross interessante: suo, per esempio, il cioccolatino che però Lazovic getta alle ortiche subito dopo il pareggio del Torino.
KALLON: 6
Pochi spunti, ma tanta corsa e pressing: è lui a mandare in tilt Milinkovic-Savic quanto il portiere serbo per poco non combina un pasticcio.
LAZOVIC: 6
Mezzo voto in più per l’assist, mezzo voto in meno per il gol divorato: sufficiente.
DJURIC: 6,5
Il suo primo gol con l’Hellas vale un punto a Torino, risultato che tutto sommato può andare bene. Una serie di buone sponde e la sensazione che ogni pallone alto possa trasformarsi in qualcosa di pericoloso completano il quadro di una prestazione più che positiva.
VERDI: 5,5
Entra per dare qualcosa in più nel finale, ma non ci riesce.
ILIC: 5,5
Anche lui incide pochino.
TERRACCIANO: s.v.
HRUSTIC: s.v.
ZAFFARONI: 6,5
Il bicchiere è mezzo pieno. Il suo Verona non è particolarmente spumeggiante, ma nel primo tempo è concreto e nella ripresa crea anche un paio di grosse occasioni. Per la svolta servivano tre punti, ma un pareggio può essere un buon punto di partenza.
FONTE:
CalcioHellas.it
4 Gennaio 2023 - 18:54 Hellas Live Lettura: 1 min.
Pagelle
Montipò 5.5; Dawidowicz 6, Hien 6.5, Ceccherini 6; Depaoli 6.5 (Hrustic sv), Sulemana 6.5 (Ilic 6), Tameze 6, Doig 6; Lazovic 5.5 (Terracciano 6), Kallon 6 (Verdi 6); Djuric 7. All: Zaffaroni 6.5
FONTE:
HellasLive.it
HELLAS VERONA di Francesco Barana, 05/01/2023 15:41
Barana: Ma il Verona resta sempre "prigioniero" di Juric e del suo passato
Juric – foto f. grigolini – fotoexpress.jpg
Non bastano due allenatori (il tandem Bocchetti—Zaffaroni ci riporta ai primi anni ’90 di Liedholm-Corso) per dimenticare il vecchio. E così Ivan Juric, da un anno e mezzo al Torino, dopo la partita del fu Comunale, oggi Olimpico, troneggia in sala stampa disquisendo del Verona. Ne parla come se fosse ancora il “suo” Verona. Indica la strada, dispensa consigli sull’applicazione del “suo” calcio al discepolo Bocchetti, accenna alla migliore formazione e suggerisce financo le operazioni di mercato di questo gennaio (“non va sbagliato l’attaccante”).
Orologi rotti, spazi temporali inesistenti, impalpabili. L’Hellas Verona lotta affannato contro un tempo sospeso, di cui è vittima. Juric non c’è più da un anno e mezzo, eppure è come se questo anno e mezzo non fosse mai trascorso. La sua ombra aleggia da sempre, nelle nostre cronache, nel vociare dei tifosi, ma soprattutto più o meno inconsciamente anche in società. Del resto Setti, dopo Ivan, ha piazzato sulla panchina degli emuli (Tudor e poi Bocchetti) e anche nei brevi interregni di Di Francesco e Cioffi pretendeva il calcio del croato. Ebbene, le dichiarazioni di oggi pomeriggio del convitato di pietra – Juric appunto – scoperchiano il vaso di pandora e con esso deflagra l’equivoco: non ci siamo ancora emancipati dal (mirabolante) passato, lo vogliamo rivivere, aneliamo impossibili déjà-vu , senza però che ci siano le condizioni per ripeterlo in altre vesti e con nuovi attori.
Segno di debolezza. Del club. Di un presidente che naviga a vista, di anno in anno, va a fiammate e chiari di luna. Nella scorsa stagione ha fatto il passo più lungo della gamba (basta vedere il monte ingaggi dei Simeone, Barak ecc), salvo trovarsi a dover ridimensionare in estate, quindi incartato e senza potere contrattuale (da qui la svendita dei big). Aggiungici la confusione totale nella scelta dei dirigenti (Marroccu) e dell’allenatore (Cioffi, pagato non poco peraltro). La tempesta perfetta, già vista ai tempi di Gardini-Bigon e poi Fusco, corroborata dagli inopportuni e ineleganti mega-compensi da amministratore che Setti si auto-elargisce.
L’arrivo di Sogliano è una pezza di buon senso, perché Sean, pur in una fase delicata e non certo ascendente della carriera, rimane comunque uomo di calcio capace di stare alla scrivania ma anche sul campo. Forse una piccola scossa nello spogliatoio si è pure avuta: il pari e la discreta prestazione di Torino sono timidi segnali di risveglio. Svolta o pannicello caldo? Si vedrà lunedì con la Cremonese.
Però il mercato langue. Non ci sono soldi (i chiari di luna settiani dopo i fasti del 2021 ora dicono spending-review), dunque è necessario cedere un big per poter reinvestire qualcosa e tentare qualche innesto interessante (il più sacrificabile è Ilic, che però nel migliore dei casi sarà un nuovo caso-Simeone, ergo una piccola plusvalenza poiché è costato dieci milioni e una percentuale della rivendita va al Manchester City). Ci vorrebbe una punta che sappia fare gol e più di qualche faccia nuova. Rinnovare il gruppo per ricreare entusiasmo e poi giocarsela, vada come vada.
“Quando non hai niente, non hai niente da perdere” (Bob Dylan).
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 04/01/2023 20:50
Vighini: Benvenuta sana ignoranza
Djuric e Lazovic dopo il gol
Non importa chi va in campo, chi arriverà al mercato, se Setti aprirà i cordoni della borsa. A questo punto importa solo che la maglia del Verona sia indossata da chi se lo merita. Non da gente rassegnata, non da gente con la testa bassa, non da chi pensa di essere un fenomeno quando non ha ancora dimostrato di poter essere da serie A.
Il nuovo corso di Sean Sogliano è iniziato. All’insegna di quella sana ignoranza che serviva come il pane alla pari di un’idea logica di calcio e come si è visto a Torino è quella roba lì che crea lo spirito giusto.
Certo Djuric è una lama negli occhi degli esteti del calcio, Sulemana è stato aggredito dai crampi dopo quaranta minuti, Dawidowicz è tagliato con una motosega, Kallon pare un ballerino di Susta, ma questi ragazzi ci hanno detto chiaro e tondo che basta sputare sangue, basta uscire dal campo spossati e tutto è ancora possibile.
E’ solo la luce di una candela che si accende nella fossa della Marianne, il Verona è sempre laggiù in fondo alla classifica, un piede e mezzo in serie B, per venirne fuori serve un miracolo e forse due, ma almeno abbiamo scacciato un po’ di pessimismo e di rassegnazione. Accanto al punticino lieviterà il morale, la cappa delle dieci sconfitte consecutive, molte immeritate, bisogna essere sinceri, è meno pesante.
Inizia adesso il nostro nuovo campionato. Inizierà lunedì prossimo quando la Cremonese, abbattuta dalla Juventus nel finale, verrà a giocarsi la partita della vita con il morale sotto i tacchi. Nel nostro stadio, dove quando c’è entusiasmo, tifo e appunto “ignoranza” ogni cosa è possibile. Persino che il Verona lotti per la salvezza fino alla fine. Accontentiamoci, per ora.
HELLAS VERONA di Giovanni Vitacchio, 04/01/2023 16:52
Il pagellone di Torino-Verona: difesa super, Djuric le prende tutte. Doig inceppato
Dawidowicz (foto Grigolini)
MONTIPO’ Quasi non suda la maglia, né sporca i guantoni, se non per qualche patatina scolastica. Non può nulla sulla perla di Miranchuk che ha tutto il tempo per prendere la mira e confezionare il pareggio. Bene, insomma, ma all’ultimo secondo ci ha fatto prendere un coccolone per quell’uscita di porta scellerata. Lukic lo ha graziato.
DAWIDOWICZ 7 Leader assoluto, indiscusso. A maggior ragione perché non è mai stato dotato di qualità da campione. Ma i campioni sono tali anche per il cuore che mettono in campo e il suo è gigantesco. Tutti i compagni dovrebbero prendere sempre esempio da Pawel che, vada come vada, potrà dire di aver dato tutto se stesso. Dalle sue parti non passa nessuno.
HIEN 7 Annienta Vlasic prima e Sanabria (azzoppato) poi. La sua miglior partita da quando veste la maglia del Verona. Incollato all’uomo, le prende tutte di testa, le prende tutti di piede, usando, quando serve, anche le maniere forti. Ma mai oltre il limiti. Lì in mezzo deve stare, né a destra, né a sinistra. Stop agli esperimenti senza senso, per cortesia.
CECCHERINI 6.5 Un pizzico sotto rispetto ai compagni di reparto, se non altro per quel metro di troppo che lascia a Miranchuk, che ringrazia e batte Montipò per il pareggio finale. Ma come Dawidowicz, sopperisce alla mancanza di evidente qualità con una grande voglia di sacrificarsi per questa maglia. Nei minuti finale una sua chiusura ha il crismi del miracoloso. E, altra notizia, è riuscito a finire la partita senza noie fisiche.
DEPAOLI 6 Diligente. Per il tipo di partita che il Verona ha scelto di fare, di contenimento, poco poteva fare per sbizzarrirsi in avanti. Mantiene la posizione, aiutando tanto la fase difensiva, sacrificando la giocata nella zona calda del Toro. Unico neo, anche se non era semplicissimo, quel pallone che, in area granata, non gira quanto basta per metterla dentro. Ma, si sa, non è un bomber.
HRUSTIC (dal’86°) s.v.
TAMEZE 6+ Dopo il primo tempo ero seriamente preoccupato. Mi era parso di vedere in campo un fantasma, fuori ritmo, fuori tempo, fuori contesto. Quasi non ci credesse. Ma le cose sono cambiate nella ripresa quando, piano piano, è tornato a macinare gioco e a far rivedere ciò che sa fare. Ha portato sostanza nel momento di maggior pressione della gara e in mezzo è diventato insuperabile. Senza tirarsi indietro nell’aiuto ai compagni della difesa. Dai Adrien, abbiamo bisogno di te.
SULEMANA 6 Corsa e voglia sono elementi sui quali non si può discutere. Sono le sue qualità. Chiaro che i ritmi di una partita così delicata non siano sempre incentrati sul dinamismo e quindi a marce ridotte non dà il massimo. Ma è sempre presente a se stesso e nel gioco del Verona.
ILIC s.v. (dal 71°)
DOIG 5.5 Primo tempo agghiacciante, troppo brutto per essere vero. Ci ha fatto vedere cose assurde, errori che solo uno che non c’è con la testa può fare. Dopo l’intervallo forse si rende conto di qualcosa, fatto sta che si scuote, reagisce e prova a riprendersi la fiducia dei compagni e di una piazza intera. Non sufficientemente per rimediare del tutto, ma quel cross per il testone di Lazovic, che non concretizza, deve essere la sua stella polare.
KALLON 6 Una cosa va premiata di questo ragazzo: l’atteggiamento. Perché se è vero che non si renda particolarmente pericoloso in attacco, è altrettanto sacrosanto che non smetta mai di correre dietro agli avversari. Va a disturbarli in ogni situazione e quando ci prova su Milinkovic Savis quasi quasi gli riesce il colpo grosso. Questo chiediamo ai giocatori del Verona, mettercela sempre.
VERDI 6 (dal 71°) Aiuta i compagni a portare a casa un punto preziosissimo.
LAZOVIC 5.5 Il picco della sua partita è tutto nel calcio d’angolo che si trasforma nell’assist gol per Djuric. Il resto non lascerà gran memoria di sé. Voglio dire, da uno come lui è lecito aspettarsi molto di più, non fosse altro per le qualità tecniche. Se aggiungiamo anche l’1-2 divorato clamorosamente a porta spalancata, qualche imprecazione scappa eh. L’unica scusante, dal mio punto di vista, la posizione di trequartista che non mi sembra gli vada tanto a pennello.
TERRACIANO s.v. (dal 80°)
DJURIC 6.5 Il gol di testa è la cosa già naturale che gli possa venire. Ma oltre a quello c’è tanto, molto di più. I palloni alti sono tutti suoi, non ne lascia uno. Ma anche quando c’è da portare pressione, non si tira indietro. Non è veloce, è vero, ma con quello che ha a disposizione, fa del suo meglio. In questo momento la maglia del titolare ce l’ha cucita addosso e guai a togliergliela.
ALL. ZAFFARONI 6.5 Rompe un maleficio che durava da dieci partite. 900 minuti (più recupero) senza vincerne una. In tandem con Bocchetti, manda in campo una squadra conservativa, più preoccupata a contenere che proporre. Trova un golletto insperato e poi compatta ulteriormente i suoi, che nella ripresa reggono l’urto (blando) del Toro. Ora deve caricare nella maniera migliore la prossima in casa contro la Cremonese. La partita chiave della stagione. Solo una cosa occorre fare: VINCERE.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
SERIE A
Le pagelle di Djuric: capitalizza l'unica chance che ha. Utile anche con le sponde
5/1 ALLE 16:45
di ALESSIO DEL LUNGO
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Milan Djuric sembrava essere sul mercato, ma il gol di ieri potrebbe cambiare tutto. L'attaccante dell'Hellas Verona, autore della rete nell'1-1 contro il Torino, è da 7 per La Gazzetta dello Sport: "Primo gol con i gialloblù alla terza da titolare. Comincia con le sponde, finisce sfiorando il raddoppio". Stesso voto anche per il Corriere dello Sport, il Corriere della Sera e Tuttosport: "Cosa vuol dire avere un centravanti che capitalizza l'unica chance che ha infilando Milinkovic con una giocata aerea su angolo di Lazovic. Primo gol del suo campionato: quinto consecutivo in A di testa". Il bosniaco viene premiato con un 7 anche da TuttoHellasVerona: "Fondamentale nelle sponde e nelle 'spizzate' dove fa valere la sua dirompente stazza fisica. Con un imperioso stacco di testa, si fa largo tra tre avversari e segna una rete di grande importanza, la sua prima in gialloblù, che alla fine consente alla squadra di raccogliere un punto di estremo valore". Infine è da 7 anche per TMW: "La sua prima gioia stagionale indirizza la partita ed è il classico gol "alla Djuric", per così dire: di testa in area piccola. Episodio che gli dà fiducia, nel secondo tempo infatti è ancora più efficace con sponde e lavoro sporco. Arriva esausto al 90’".
I voti
TMW: 7
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 7
Corriere della Sera: 7
TuttoHellasVerona: 7
SERIE A
Le pagelle di Miranchuk: la sua giocata toglie dai guai il Torino. Strappa applausi
5/1 ALLE 16:15
di ALESSIO DEL LUNGO
© foto di www.imagephotoagency.it
Aleksej Miranchuk salva il Torino. Il fantasista di Juric è il migliore dei suoi contro l'Hellas Verona, grazie anche al gol del pari nell'1-1 finale. Per La Gazzetta dello Sport è da 7: "La giocata che toglie dai guai i suoi. Terzo gol in campionato in 10 partite, prima ha tentato di cucire il gioco". Stesso voto per il Corriere dello Sport ed il Corriere della Sera. Tuttosport invece è più basso nella valutazione e gli assegna un 6,5: "Terzo gol in campionato. Non fa molto altro, ma la rete con un tiro da fuori area strappa un lungo applauso ed evita ai granata di ripartire nel 2023 con il fardello della sconfitta". Stessa linea per TorinoGranata: "La sua zampata vincente è stata provvidenziale, ma può fare anche di più nel creare pericoli agli avversari". Infine è da 6,5 pure per TMW: "Tira fuori il Torino dai guai trovando il jolly dalla distanza. I giocatori estrosi sono così, basta un'illuminazione per ribaltare una prestazione altrimenti opaca".
I voti
TMW: 6,5
La Gazzetta dello Sport: 7
Corriere dello Sport: 7
Tuttosport: 6,5
Corriere della Sera: 7
TorinoGranata: 6,5
RASSEGNA STAMPA
L'Arena: "L'Hellas spezza la maledizione". A Torino primo punto dopo un lungo digiuno
5/1 ALLE 08:13
di LUCA CHIARINI
"L'Hellas spezza la maledizione" è il titolo che campeggia in taglio centrale sull'apertura odierna de L'Arena. Buon esordio per Marco Zaffaroni: dopo un lungo filotto di sconfitte, i gialloblù vanno a punto col Torino. Djuric illude di testa, Miranchuk pareggia i conti da fuori area. Per i veneti, però, può essere un nuovo inizio.
SERIE A
Centoventidue giorni dopo, l'Hellas torna a fare punti. Nuova vita in gialloblù per Djuric?
5/1 ALLE 07:15
di LUCA CHIARINI
Centoventidue giorni. Tanto era passato dall'ultima volta che l'Hellas aveva raccolto almeno un punto in campionato: era il 4 settembre, in panchina sedeva ancora Cioffi, e i gialloblù regolarono al Bentegodi la Sampdoria grazie allo show di Josh Doig. Il pareggio di ieri contro il Torino ha interrotto un lunghissimo digiuno, all'interno del quale si è consumato il crollo verticale della squadra, precipitata rapidamente all'ultimo posto in classifica. Ecco perché il pari con i granata, pur spostando poco o nulla negli equilibri di classifica, può rappresentare in questo senso un nuovo inizio.
Segnali di crescita: un elemento in controtendenza rispetto al passato
All'Olimpico si è vista una squadra più viva di quella che avevamo lasciato a novembre. Con immutati limiti tecnici, ma certamente più pugnace e mentalmente determinata. Lo si evince soprattutto dall'assorbimento dell'urto dopo la rete di Miranchuk: aver impedito al Toro di completare la rimonta costituisce per molti versi un piccolo passo in avanti rispetto alle fragilità (sulle quali occorre ancora lavorare) del blocco di campionato pre-Mondiale.
Djuric protagonista: cambia il suo destino sul mercato?
A proposito di nuovi inizi, quello di Djuric è stato il primo gol ufficiale in maglia gialloblù. Zaffaroni l'ha preferito a Henry, rimasto in panchina per tutto l'incontro. Un segnale che ha una direzione duplice: l'ex Venezia non è più un titolare inamovibile e di fronte all'offerta giusta può partire, mentre il bosniaco - corteggiato dalla Salernitana - può provare a regalarsi una nuova vita a Verona. "È stato straordinario, per noi è fondamentale e ce lo teniamo stretto", ha assicurato nel dopo-gara Zaffaroni. La presa di posizione del comparto tecnico è netta: la palla, ora, è nelle mani della dirigenza.
SERIE A
Torino-Hellas Verona 1-1, le pagelle: Miranchuk trova il jolly, Djuric segna "alla Djuric"
5/1 ALLE 06:38
di GAETANO MOCCIARO
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
TORINO-HELLAS VERONA 1-1 - 45' Djuric, 64' Miranchuk
TORINO
Milinkovic-Savic 5.5 - Decisamente rivedibile in occasione della rete di Djuric.
Djidji 6 - Ingaggia il duello con Lazovic, soffrendo ma tenendo botta.
Schuurs 6 - Del reparto è il giocatore di maggiore qualità e lo fa vedere anche quando decide di avventurarsi in un'azione solitaria che quasi lo porta in area.
Rodriguez 6 - Buona prova difensiva per lo svizzero, nonostante un Kallon che è comunque ispirato.
Lazaro 6 - Tra i giocatori più positivi tra i granata, se non altro per la proposività in avanti. Sempre in fase di spinta, non sempre trova il giusto supporto.
Lukic 6 - Ha la palla della vittoria a pochi secondi dalla fine, ma non riesce a trovare il colpo del ko. Pochi squilli al netto di una partita sostanzialmente senza sbavature.
Ricci 6 - Non incide sulla partita anche se garantisce equilibrio, piedi buoni e un buon lavoro in fase di contenimento. Dall'89' Linetty sv
Vojvoda 6 - Bloccato soprattutto in difesa, svolge bene il suo compito in fase di contenimento anche se non supera quasi mai la metà campo.
Miranchuk 6.5 - Tira fuori il Torino dai guai trovando il jolly dalla distanza. I giocatori estrosi sono così, basta un'illuminazione per ribaltare una prestazione altrimenti opaca.
Radonjic 5 - Pomeriggio non certo memorabile per il serbo, che non trova mai la giocata decisiva. Dal 66' Sanabria 5.5 - Non incide.
Vlasic 5.5 - Agisce da finto nove, svaria su tutto il fronte offensivo e si distingue per un paio di buone intuizioni ma, vero o finto che sia, il centravanti deve tirare in porta. E lui non lo fa mai.
Allenatore Ivan Juric 5.5 - Azzarda un reparto offensivo senza una punta centrale. Risultato, un tiro in porta nel primo tempo. Viene salvato da un gran gol di Miranchuk ma i granata visti con l'Hellas sono stati ben lontani dai tempi migliori.
HELLAS VERONA
Montipò 5.5 - Non si nota molto fino al 97’, quando rischia di fare la frittata con un’uscita completamente a vuoto. Poche responsabilità sul gol di Miranchuk.
Dawidowicz 7 - Attento in marcatura per tutti e 90 i minuti. Rende il pomeriggio difficile prima a Radonjic, poi a Vlasic, senza fare distinzioni balcaniche.
Hien 6.5 - Tiene alta la difesa con coraggio e nel duello con Vlasic fa valere la differenza di stazza. Qualche disattenzione in più nel finale.
Ceccherini 6.5 - I duelli aerei vinti non si contano. Se gli avversari creano poco è anche grazie a lui. Ha però la responsabilità di lasciare troppo spazio a un giocatore.
Depaoli 7 - Forse uno dei giocatori più mentalizzati visti oggi. Sulla fascia è stato un motorino sbagliando pochissimo e facendo anche giocate importanti. Peccato per un colpo di testa su cui poteva fare meglio. (dall’86’ Hrustic sv).
Tameze 6.5 - Prestazione di grande sostanza a metà campo, in crescendo nel secondo tempo.
Sulemana 6.5 - Innumerevoli uno contro uno, corsa instancabile, un paio di passaggi illuminanti. Partite così toste sono un’iniezione di esperienza per giovani come lui. E il ghanese se l’è cavata (dal 72’ Ilic 6 – Entra per dare un po’ di qualità alla manovra in un momento concitato. Ci riesce a tratti).
Doig 6 - Meglio in copertura che in fase offensiva. Una novità per lui che è il capocannoniere della squadra. Comunque fronteggia bene Lazaro, anche se sbaglia troppo palla tra i piedi.
Kallon 6.5 - Non è la giornata giusta per cercare glorie personali, però pressa chiunque in tutte le zone del campo. E mette in mezzo anche un ottimo cross per Depaoli (dal 72’ Verdi 5,5 – Ruba subito un buon pallone, poi però non riesce a incidere).
Lazovic 6 - Alla voce “eventi importanti”, la sua partita scrive un assist da palla inattiva e un gol divorato. La prestazione è globalmente sufficiente, l’intesa con Djuric sembra discreta (dall’81’ Terracciano sv).
Djuric 7 - La sua prima gioia stagionale indirizza la partita ed è il classico gol "alla Djuric", per così dire: di testa in area piccola. Episodio che gli dà fiducia, nel secondo tempo infatti è ancora più efficace con sponde e lavoro sporco. Arriva esausto al 90’.
Allenatore Marco Zaffaroni 7 - Un gol subito per un tiro da lontano non può sconvolgere il giudizio su una prestazione che lancia segnali molto positivi. L’atteggiamento è stato giusto, sia a livello mentale che tattico. Il Toro ha tenuto tanto la palla, ma alla fine le occasioni migliori sono state tutte gialloblu.
I FATTI DEL GIORNO
Serie A, la classifica aggiornata dopo il 16esimo turno: primo ko per il Napoli di Spalletti
5/1 ALLE 00:57
di RAIMONDO DE MAGISTRIS
Di seguito la classifica di Serie A aggiornata dopo la 16esima giornata di Serie A.
Napoli 41
Milan 36
Juventus 34
Inter 33
Lazio 30
Roma 30
Atalanta 28
Udinese 25
Torino 22
Fiorentina 20
Bologna 19
Lecce 18
Empoli 18
Salernitana 17
Monza 17
Sassuolo 16
Spezia 14
Sampdoria 9
Cremonese 7
Hellas Verona 6
I FATTI DEL GIORNO
La cura Zaffaroni porta un buon punto al Verona. Torino, per fortuna che c'è Miranchuk
5/1 ALLE 00:38
di GAETANO MOCCIARO
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
Il 2023 chiude la striscia negativa del Verona che trova il suo primo punto dopo 10 sconfitte consecutive. Arriva un buon pari contro il Torino che non cambia la classifica degli scaligeri, che restano all'ultimo posto e a 8 punti dalla zona salvezza, ma questo 1-1 ottenuto all'Olimpico Grande Torino fa morale e dà buone sensazioni a Marco Zaffaroni, alla prima sulla panchina gialloblù. Segna Djuric, al suo primo gol stagionale e alla prima occasione della squadra in una partita che fino a quel momento viaggiava sui binari dell'equilibrio. Torino deludente e salvato da un gran gol di Miranchuk nella ripresa. Il russo è il giocatore che del tridente offensivo si salva. Non funziona stavolta la scelta di Juric di puntare sul falso nueve. Anche col vero centravanti, Sanabria, entrato nella ripresa, le cose non sono migliorate. La classifica per i granata si muove di poco ma l'Europa di questo passo resta un sogno. Il mercato potrebbe però portare al tecnico i giusti rinforzi.
NEWS
Torino-Verona: 1-1, le pagelle della formazione granata
4/1 ALLE 20:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Questi i voti assegnati dalla nostra redazione al Torino, al termine della gara disputata contro il Verona è terminata con una rete per parte:
Milinkovic-Savic 6 Djidji 6 Schuurs 6 Rodriguez 5,5 Lazaro 5,5 Lukic 5,5 Ricci 6 (dall'89' Linetty s.v.) Vojvoda 6 Vlasic 5,5 Miranchuk 7; Radonjic 5,5 (dal 65' Sanabria 5,5) Allenatore Juric 6
SERIE A
Due gol che stravolgono il valzer degli attaccanti in Serie A: Djuric e Bonazzoli, addio all'addio?
4/1 ALLE 19:17
di MARCO CONTERIO
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Un gol che può svoltare la storia di Milan Djuric all'Hellas Verona. Perché il gol contro il Torino del centravanti ha portato, certo non da solo, a far spiegare al tecnico Marco Zaffaroni che il Verona "se lo tiene stretto". Da un addio certo, da un ritorno alla Salernitana che pareva scritto, a una nuova vita nella città di Giulietta e Romeo? Può esser tornato l'amore, e dunque possono spalancarsi definitivamente le porte alle uscite di Thomas Henry e di Kevin Lasagna.
Bonazzoli, cambia il destino?
Non solo Djuric. Perché un gol può davvero invertire il destino di un percorso e quello di Federico Bonazzoli, che era di fatto d'accordo con la Cremonese, potrebbe essere ancora alla Salernitana. Nulla ancora di deciso, però così come Zaffaroni, anche Davide Nicola ne ha parlato a chiare lettere. "Per me è all'interno del progetto, assolutamente". Due reti per rivoluzionare, in pochi minuti, il valzer degli attaccanti in Serie A.
LE PAGELLE
Torino-Verona 1-1, le pagelle dei gialloblù. Djuric ariete vincente, Hien guardingo, Lazovic sprecone...
4/1 ALLE 18:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
Montipò 6 partita sostanzialmente tranquilla, chiamato in causa solo da conclusione senza troppe pretese di Radonjic. Fulminato dal tracciante mancino di Miranchuk, allo scadere rischia di rovinare tutto con un'uscita colpevolmente fuori tempo. Per fortuna il colpo di testa di Lukic termina a lato.
Dawidowicz 6 Controlla abbastanza agevolmente le rare incursioni di Radonjic. Spende un giallo nel finale per fermare il connazionale Linetty lanciato a rete.
Hien 6,5 Duello corpulento ma leale con Vlasic al quale non concede praticamente nulla. Alcune ottime chiusure e direzione attenta della retroguardia.
Ceccherini 6 Ruvido quanto basta ma sempre efficace. Provvidenziale una sua chiusura di testa nel finale su un pallone ad altissima pericolosità. Vicino al gol di nuca su palla proveniente da calcio d'angolo.
Depaoli 6 Diligente e attento a presidio della zona di competenza, dove controlla a vista Vojvoda. Pescato in area da Kallon spedisce di testa a lato un pallone estremamente invitante (dal 41' s.t Hrustic s.v.)
Tamèze 6 Partita poco appariscente ma di estrema sostanza e sacrificio. Nel finale, è poco lucido quando regala un pericoloso corner ai granata.
Sulemana 6,5 Macina chilometri, rincorrendo ogni avversario che transiti nel suo raggio d'azione. Esce stremato. (dal 18' s.t. Ilić 6 non lo si vedeva in campo da settembre. Con il suo ingresso il centrocampo guadagna un pizzico in più di qualità)
Doig 6 Nel primo tempo appare leggermente arrugginito, meglio nella ripresa quando scioglie le briglie. Pennella un delizioso pallone per Lazovic, il quale manda purtroppo a lato.
Lazovic 5,5 le voci di mercato lo danno in partenza. Onora la fascia di capitano con una prestazione convincente. Mezzo punto in meno per l'occasione da gol divorata quando da pochi metri manda fuori un servizio al bacio di Doig (dal 36' s.t. Terracciano s.v. Nono gettone stagionale per il baby gialloblù)
Kallon 5,5 Si danna come sempre l'anima rincorrendo tutto e tutti, ma non è quasi mai pericoloso. Pesca intelligentemente Depaoli che di testa non trova la porta. (dal 18' s.t. Verdi 5,5 desideroso di ben figurare davanti ai suoi ex tifosi che lo beccano con qualche fischio. Un paio di dribbling, senza trovare l'imbucata giusta)
Djuric 7 Fondamentale nelle sponde e nelle "spizzate" dove fa valere la sua dirompente stazza fisica. Con un imperioso stacco di testa, si fa largo tra tre avversari e segna una rete di grande importanza, la sua prima in gialloblù, che alla fine consente alla squadra di raccogliere un punto di estremo valore.
Zaffaroni 6,5 Partita caratterizzata dai frequenti uno contro uno, affrontata dalla squadra con l'atteggiamento giusto e con grande sacrifico e abnegazione da parte di tutti. Alla sua prima in serie A ottiene un punto importantissimo che interrompe un'impressionante striscia negativa e riporta nell'ambiente un po' di serenità. La classifica non cambia ma tornare da Torino con un risultato positivo era l'obiettivo minimo.
NEWS
Torino - Verona 1-1: espulsione per Bocchetti
4/1 ALLE 17:45
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Si è conclusa anticipatamente la partita contro il Torino per Salvatore Bocchetti. L'allenatore gialloblù, infatti, nella seconda metà della ripresa è stato allontanato dal direttore di gara che lo ha invitato a raggiungere anzitempo gli spogliatoi, per qualche protesta di troppo.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
4 GENNAIO 2023
Serie A TIM | Vale un punto il primo gol in gialloblù di Djuric
Torino – Si è conclusa 1-1 Torino-Hellas Verona, 16a giornata della Serie A TIM 2022/23. All’iniziale vantaggio gialloblù di Djuric, che ha trovato così la sua prima rete con il Verona, nella ripresa, per il Torino ha risposto Miranchuk.
Venendo alla cronaca, al 13’ buona chiusura di Ceccherini sul cross basso di Lazaro dalla destra, sulla ribattuta fuori area di Miranchuk col mancino arriva la parata sicura di Montipò che blocca il pallone
Occasione poi per Djuric che, al 22', sfrutta un errore della difesa del Torino e viene anticipato da Milinkovic-Savic al limite dell’area.
È proprio lo stesso Djuric, all'ultimo minuto del primo tempo, a portare in vantaggio i gialloblù: anticipo sul primo palo colpo di testa vincente, su assist di Lazovic direttamente da calcio d'angolo.
Il secondo tempo si apre con la conclusione centrale di Radonjic, al 47', dopo essersi accentrato dalla destra: para Montipò.
Seguono poi i tentativi dell'Hellas, il primo al 50’ con Djuric che ci prova dal limite dell’area, ma il suo sinistro viene deviato in calcio d’angolo da Djidji. Un minuto più tardi Ceccherini sfiora la traversa con un colpo di testa dopo aver anticipato tutti sul primo palo, prolungando la traiettoria del pallone calciato da Lazovic dalla bandierina.
Occasione sempre per i gialloblù con Lazovic, al 54', su assist di Kallon, ma il suo tiro da distanza ravvicinata viene smorzato dall’intervento di Djidji e poi bloccato da Milinkovic-Savic.
Il Verona continua ad attaccare e, al 60’, il cross dalla sinistra di Kallon trova Depaoli al centro dell’area, ma il suo colpo di testa termina a lato
Al 64' arriva il pareggio del Torino con Miranchuk che calcia dalla distanza e il suo mancino termina all’incrocio dei pali.
Al minuto 66, cross dalla sinistra di Doig sul secondo palo dove Lazovic colpisce di testa ma il pallone termina di poco fuori.
Nel finale, al 93', occasione per i padroni di casa con Linetty che crossa in mezzo: libera Ceccherini con un colpo di testa all’interno dell’area piccola. L'ultima occasione arriva al 96’ con il colpo di testa da parte di Lukic che termina però fuori.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di lunedì 9 gennaio (ore 18.30), allo stadio ‘Bentegodi’ contro la Cremonese, match valido per la 17a giornata della Serie A TIM 2022/23.
TORINO-HELLAS VERONA 1-1
Reti: 45' Djuric, 64' Miranchuk
TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Djidji, Schuurs, Rodriguez; Lazaro, Lukic, Ricci (dall'89' Linetty), Vojvoda; Vlasic, Miranchuk; Radonjic (dal 65' Sanabria)
A disposizione: Berisha, Gemello, Bayeye, Zima, Karamoh, Adopo, Seck, Dembele, Gineitis
Allenatore: Ivan Juric
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò, Dawidowicz, Hien, Ceccherini, Depaoli (dall'86' Hrustic), Sulemana (dal 72' Ilic), Tameze, Doig, Lazovic (dall'81' Terracciano), Kallon (dal 72' Verdi), Djuric
A disposizione: Berardi, Perilli, Veloso, Henry, Piccoli, Günter, Magnani, Cabal, Coppola
Allenatore: Marco Zaffaroni
Arbitro: Federico Dionisi (Sez. AIA de L'Aquila)
Assistenti: Davide Imperiale (Sez. AIA di Genova), Orlando Pagnotta (Sez. AIA di Nocera Inferiore)
NOTE. Ammoniti: Schuurs, Dawidowicz. Espulso: Bocchetti.
FONTE:
HellasVerona.it