Mister
BOCCHETTI fa scelte sorprendenti sia in mediana che al centro dell'attacco dove il grintoso
SULEMANA prende il posto di
VELOSO al fianco di
HONGLA e (finalmente verrebbe da dire)
ĐURIĆ parte titolare per la prima volta al centro dell'attacco: Probabilmente il tecnico gialloblù ha capito che capitan Miguel aveva bisogno di rifiatare ma soprattutto che 'aspettare'
HENRY in questo momento è controproducente o magari ha solo 'preservato' i due giocatori per averli freschi e determinati in un'altra partita-chiave come quellla contro lo SPEZIA prima della lunga pausa per i mondiali in Qatar.
Per il resto
HIEN torna al centro della difesa al posto di
GÜNTER tra
DAWIDOWICZ, stasera con la fascia da capitano al braccio, e
CECCHERINI mentre sulle esterne
TERRACCIANO e
DOIG danno il cambio a DEPAOLI e
LAZOVIĆ visto che purtroppo con
FARAONI, vittima di una
lesione di primo grado al retto femorale della coscia destra, ci si rivedrà l'anno prossimo.
Sulla trequarti confermato
KALLON mentre
LASAGNA prende il posto di un
VERDI apparso spaesato anche a Monza e ancora alla ricerca della forma migliore per un totale di 8 giocatori nuovi rispetto all'11 che a Monza ha subito l'ottavo ko consecutivo.
Mini turnover per mister
ALLEGRI che si affida a
PERIN tra i pali e all'ex gialloblù
KEAN a fianco di
MILIK nel 3-5-2 che non vede
CHIESA e, ancora,
VLAHOVIĆ nemmeno in panchina: In difesa
BONUCCI sarà il centrale tra
BREMER e
DANILO mentre al centro della mediana toccherà al terzetto
FAGIOLI-
LOCATELLI-
RABIOT sostenuti alle estreme da
CUADRADO e
KOSTIĆ.
Più di 21mila presenze al Bentegodi, settore ospiti esaurito, sulla ringhiera in Curva Sud spunta uno striscione che recita '
Menzogne, silenzi, portafoglio pieno: Setti rovina del Verona!' e non ha bisogno di commenti; si parte agli ordini del signor Marco Di Bello della sezione AIA di Brindisi.
PRIMO TEMPO
3°
SULEMANA al volo da fuori area su un pallone ribattuto dalla difesa juventina sul calcio d'angolo gialloblù.
6° Secondo fallo in breve tempo per
BONUCCI che stende
LASAGNA e prende un meritatissimo cartellino giallo.
16°
KALLON appoggia a destra per
LASAGNA che dalla distanza non ci pensa due volte e prova la conclusione con un sinistro violento bloccato da
PERIN senza patemi.
17° Galoppata di
KALLON a sinistra e cross sul secondo palo per
LASAGNA che di testa sponda al centro per
ĐURIĆ anticipato all'ultimo da
DANILO!
18° Il VERONA punge, la JUVENTUS si posiziona a 4 in fase di non possesso.
19° Bella giocata di
DOIG sulla mancina dove si libera dell'avversario e premia l'affondo di
CECCHERINI che al momento del cross purtroppo s'impappina servendo... Nessuno: Bravo poi
SULEMANA a recuperare su
KEAN che s'era impossessato del pallone.
22° Lancio dalla retrovie per
MILIK che controlla tra
HIEN e
CECCHERINI poi si gira e tira centralmente:
MONTIPÒ controlla in due tempi il primo tiro in porta degli avversari.
30°
FAGIOLI dalla distanza: Palla in Curva Sud.
35°
HONGLA da fuori area con un piattone poco convinto tra le braccia di
PERIN.
38°
HONGLA con un passaggio strozzato che trova sorpreso
SULEMANA, la JUVENTUS riparte e va a concludere con
LOCATELLI che devia sul fondo! Sul successivo calcio d'angolo da destra
BREMER non inquadra la porta.
42° Bella giocata di tacco di
DOIG che premia l'affondo di
KALLON ma Yayah sbaglia il traversone, recupera
SULEMANA che appoggia a
HONGLA che però da fuori area conclude debole e a lato col piatto...
44°
LASAGNA contrato da
LOCATELLI palla per
SULEMANA che davanti a
PERIN è fermato dalla segnalazione di fuorigioco ma
LASAGNA non sembrava aver toccato per ultimo...
45°+1
KOSTIĆ con un cross da sinistra:
MONTIPÒ abbranca in presa alta e Di Bello termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Nessun cambio, si riparte.
48°
DAWIDOWICZ sul secondo palo per poco non sorprende
CUADRADO e trasforma il calcio di punizione gialloblu conquistato sulla trequarti mancina.
51°
BONUCCI, già ammonito, cintura platealmente
ĐURIĆ e rischia qualcosa oltre al fallo... Batte
KALLON nel cuore dell'area, rimpallo favorevole a
DAWIDOWICZ che prova la girata veloce ma spara altissimo...
55°
FAGIOLI dribbla
DAWIDOWICZ che con la parte bassa del braccio ferma la palla fortunatamente fuori area! Il signor Di Bello sventola il giallo, alla battuta
CUADRADO e
BONUCCI: Ci prova il colombiano che spara a giro sopra la traversa.
57°
ĐURIĆ sbraccia in una duello aereo con
LOCATELLI l'arbitro ammonisce Milan.
58°
RABIOT sfugge a
HIEN e da destra, con un rasoterra a centro area, cerca
KEAN che scappa a sua volta al controllo di
DAWIDOWICZ ma fortunatamente fallisce di un nulla l'aggancio davanti a
MONTIPÒ.
59° Ci prova ancora
HONGLA ma, sempre di piatto, non imprime la necessaria forza alla palla.
60° RABIOT imbuca per KEAN che anticipa la marcatura di TERRACCIANO e scappa in velocità anche a DAWIDOWICZ, il tiro dell'ex gialloblù è deviato anche dal polacco che un po' inganna l'uscita di MONTIPÒ e s'insacca in porta.
63° Doppio cambio per
ALLEGRI:
PAREDES per
LOCATELLI e
MIRETTI per
FAGIOLI.
64°
LASAGNA aggancia al limite dell'area e prova il tiro: Palla sopra la traversa.
65° Doppio cambio HELLAS:
VELOSO per
SULEMANA e
LAZOVIĆ per
DOIG.
67°
LASAGNA in area premiato da un rimpallo cicca la conclusione e
RABIOT ne approfitta per murare e ripartire.
68° Tocca a
DI MARIA nella JUVENTUS, gli fa spazio
KEAN.
71°
KALLON lascia il posto a
VERDI nelle fila scaligere.
73° Passaggio pigro di
TERRACCIANO che favorisce
DI MARIA in area: Provvidenziale il tacco 'di richiamo' di
HIEN che gli fa rimbalzare contro la palla e, di fatto, perderne il controllo. L'azione riparte con una palla profonda di
VERDI per
LAZOVIĆ che la rimette in area per
LASAGNA: Kevin prende la mira ma scarica il sinistro sul muro di
BONUCCI.
75°
VELOSO alla conclusione in area cogliendo il braccio alto di
DANILO: Di Bello consulta il VAR ma in effetti Miguel era vicinissimo al difensore bianconero e il regolamento parla chiaro (poi si sa, trattandosi della Juve...)
77° Brutto fallo di
VELOSO su
MIRETTI: L'arbitro è li e lo punisce col giallo.
78° Dentro
GÜNTER per
DAWIDOWICZ e
HENRY al posto di
ĐURIĆ: Koray farà il braccetto di destra come Pawel. Cambia anche
ALLEGRI:
ALEX SANDRO per
CUADRADO,
BREMER sfila sulla fascia opposta mentre il brasiliano neoentrato si posiziona a sinistra.
80°
VERDI da sinistra con un calcio d'angolo sul primo palo dove
CECCHERINI la gira di testa ma non trova la porta.
81°
ALEX SANDRO sgomita
HENRY che protegge palla, poi lo calcia e finalmente Di Bello interviene assegnando il fallo ai gialloblù e ammonendo l'esterno brasiliano.
83°
LASAGNA appoggia a
VERDI che in area si gira ma
BONUCCI in anticipo lo calcia: Di Bello indica il dischetto poi consulta il VAR e... Cambia la decisione assegnando il fallo a favore dei bianconeri. Decisione, questa si, abbastanza discutibile rispetto all'episodio precedente...
90° Sugli svilupppi di un calcio d'angolo da sinistra
PAREDES la mette sul vertice dove
DI MARIA calcia al volo ma spara al lato.
90°+1
LAZOVIĆ da sinistra sul secondo palo dove
HENRY cerca di incornare una palla difficilissima che gli finisce alta.
90°+2
LASAGNA dritto per dritto sfugge ad
ALEX SANDRO che lo atterra: È chiara occasione da gol e Di Bello estrae il rosso diretto per l'esterno brasiliano.
90°+3 Alla battuta
VERDI che col sinistro scavalca la barriera ma anche la porta...
90°+4
MIRETTI al limite per
DI MARIA palla alta!
90°+5
LASAGNA sponda per
VERDI che dal limite purtroppo non inquadra la porta. Il signor Di Bello fischia 3 volte: Sconfitta di fila numero 9 per l'HELLAS vittoria consecutiva numero 5 per la JUVENTUS che ancora una volta mantiene inviolata la propria porta.
Negli anticipi di infrasettimanale di Martedì (ormai è davvero un casino stare dietro a tutto!) decima vittoria consecutiva per il NAPOLI che batte l'EMPOLI e allunga di un'ulteriore lunghezza sul MILAN bloccato sullo 0 a 0 a Cremona. 1 a 1 al 'Picco' tra SPEZIA e UDINESE.
1 a 1 in Emilia ieri tra SASSUOLO e ROMA, mentre a LECCE i salentini si sono imposti sull'ATALNTA.
2 a 1 a Torino fra i granata e la SAMPDORIA, JOVIC regala alla FIORENTINA la vittoria sulla SALERNITANA nel finale, 6 a 1 dell'INTER in rimonta sul malcapitato BOLOGNA con doppietta dell'ex gialloblù DIMARCO.
Alle 20.45 LAZIO-MONZA chiuderà la 13esima giornata di Serie A.
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Depaoli non ci sta. Pubblica l'episodio di Danilo taggando la Lega Serie A: "Mah..."
11.11.2022 13:20 di Niccolò Anfosso
Una frecciata direttamente dai social per il difensore dell'Hellas Verona Depaoli, che in una story Instagram ha pubblicato l'episodio di cui tanto si è discusso, vale a dire il tocco di mano di Danilo, taggando la Lega Serie A e scrivendo: "Mah...".
FONTE:
TuttoJuve.com
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS
Verona-Juventus 0-1, le pagelle gialloblù di CH
Hien e Sulemana sono solidi, ma c’è più di un’insufficienza
di Tommaso Badia Novembre 10, 2022 - 20:40
Il Verona esce con un altro k.o. che sa di beffa: i gialloblù, autori di una buona prova, escono infatti battuti dal match contro la Juventus.
Di seguito le pagelle gialloblù del match.
MONTIPÒ: 6. Non ha colpe sul gol (la deviazione di Dawidowicz è decisiva), per il resto è ordinaria amministrazione.
DAWIDOWICZ: 5,5. Disputa una buona partita, poi però viene preso in mezzo in occasione del gol ed è pure sfortunato: la deviazione che inganna Montipò è sua.
HIEN: 6,5. Da centrale è tutta un’altra vita. Decisamente più solido rispetto a quando viene schierato da braccetto.
CECCHERINI: 6. Anche lui non sfigura.
TERRACCIANO: 6. Buttato in campo un po’ a sorpresa, tutto sommato non sfigura.
HONGLA: 5,5. Discreto primo tempo, un po’ morbido in occasione della rete juventina.
SULEMANA: 6,5. Prestazione di alto livello da parte del bocia che corre dietro a chiunque, combatte e gioca come un veterano. Un bel mastino.
DOIG: 5,5. Qualcosina in meno rispetto a Terracciano.
LASAGNA: 6. Quando c’è da concretizzare combina poco, però con le sue accelerazioni crea più di qualche problema alla difesa della Juventus. A dimostrazione di ciò, è lui a far cacciare Alex Sandro.
KALLON: 5,5. Qualche accelerazione, ma combina poco.
DJURIC: 5,5. Prova a tenere su palla, ma la vede molto poco.
LAZOVIC: 5,5. Non dà granché.
VELOSO: 5,5. Entra per dare un po’ di ordine, ma appare molto nervoso.
VERDI: 5,5. Si procura un rigore che poi viene tolto. Calcia male la punizione successiva al rosso ad Alex Sandro.
GÜNTER: s.v.
HENRY: s.v.
BOCCHETTI: 6. Schiera un formazione iniziale che, diciamocelo, ha fatto storcere il naso ai più. La squadra però offre una prestazione convincente e, tanto per cambiare, incassa una sconfitta immeritata. Peccato, un punto avrebbe dato enorme morale e sarebbe stato un toccasana.
FONTE:
CalcioHellas.it
10 NOVEMBRE 2022
HELLAS VERONA-JUVENTUS | LA PARTITA
Il lampo di Kean, una gestione perfetta e tre punti.
Questa la sintesi della serata del Bentegodi, con la Juve che in un colpo solo, complice i risultati degli avversari, si ritrova terza (in attesa della partita della Lazio) a soli due punti dal Milan secondo.
LA GARA
Il Verona parte forte: l'inizio è dinamico e su ritmi alti, al terzo minuto il primo squillo è di Sulemana, che raccoglie un rinvio da calcio d'angolo della difesa bianconera e scarica la conclusione, fuori di poco.
La Juve gradatamente esce col giro palla, cerca la velocità con Kostic, che al 14' prova a capitalizzare l'imbeccata di Milik e a crossare mettendo in difficoltà la difesa scaligera che libera. La risposta veronese è in un tentativo di Lasagna dalla distanza, che non crea problemi a Perin, e soprattutto in un'iniziativa di Djuric che costringe Danilo a un intervento splendido e decisivo in difesa, per tempismo e qualità.
ESCE LA JUVE
Il match resta equilibrato, la Juve mantiene un possesso palla più marcato, il Verona cerca gli strappi ma fra il 21' e il 30' è la Juve a farsi viva, con Milik (tiro bloccato) e con Fagioli, che non inquadra lo specchio. Sette minuti dopo la conclusione più pericolosa dei bianconeri, a firma Locatelli, che raccoglie un cross di Milik e impegna Montipò in corner.
Proprio allo scadere del primo tempo l'occasione più nitida del match fino a questo momento, con Sulemana va via a destra e incrocia verso la porta di Perin: il suo diagonale esce sul palo lontano per una questione di centimetri.
Il primo tempo si chiude con un equilibrio nelle conclusioni, un possesso bianconero e un'occasione gol per i padroni di casa: il pari a reti inviolate, per ora, è il risultato più giusto.
RIPRESA A TUTTO KEAN
Nel primo quarto d'ora della ripresa Moise diventa una vera spina nel fianco per la difesa veronese: al 53' viene anticipato sull'ottimo assist di Cuadrado, al 58' manca di un soffio l'appuntamento con un cross invitante di Rabiot da destra; due minuti dopo la stessa premiata ditta si ripete, e l'esito è dei migliori. Adrien apre al numero 18, che calcia sul palo vicino battendo Montipò in uscita nonostante una deviazione.
REAZIONE VERONA, CONTROLLO JUVE
La squadra di casa accusa il colpo, ma quantomeno per un quarto d'ora la reazione veronese è in un paio di tentativi di Lasagna, che non creano pericoli dalle parti di Perin. Gli ultimi 10 minuti del match vedono il Verona, come attendiibile, praticare un forcing più marcato: a 5 minuti dalla fine della partita il VAR annulla la decisione di un penalty per il Verona perchè Bonucci non commette fallo in area, avendo anticipato l'avversario, in questo caso Verdi; è di fatto questo l'ultimo (e forse unico) vero brivido corso dalla difesa bianconera dopo il gol segnato, fino al rosso ad Alex Sandro, che commette fallo su Lasagna lanciato a rete nel primo minuto di recupero. La seguente punizione calciata da Verdi è alta sulla traversa.
La Juve sospira di sollievo, porta a casa tre punti di importanza fondamentale e ancora un clean sheet. E arriva con il morale a mille all'ultima sfida del 2022: domenica all'Allianz arriva la Lazio.
FONTE:
Juventus.com
11 Novembre 2022 - 11:09 Hellas Live Lettura: 1 min.
Domenica al Bentegodi il Verona può e deve riaprire la lotta salvezza
Rabbia, delusione ma non certo rassegnazione. All’indomani della nona sconfitta consecutiva, resta l’amaro in bocca per una prestazione corale di livello, una delle migliori se non la migliore della stagione. Pur rivoluzionando in buona parte l’undici iniziale, la squadra ha saputo dare risposte importanti a Bocchetti contro una Juventus che è parsa tutt’altro che una grande del campionato. Complice un regolamento ed una direzione di gara dubbiosa, l’Hellas Verona ha comunque dimostrato di essere vivo e di saper lottare. L’inverso di quando visto a Monza. Per mantenere vive le speranze salvezza, domenica al Bentegodi nell’ultimo impegno del 2022, c’è solo un risultato a disposizione dei gialloblù. Contro lo Spezia di Gotti, in classifica a più cinque da Veloso e compagni, gli scaligeri devono assolutamente tornare alla vittoria, successo in casa gialloblù che manca dallo scorso 4 settembre. Tre punti di vitale importanza per tenere vive le speranze salvezza.
11 Novembre 2022 - 09:27 Hellas Live Lettura: 1 min.
La Gazzetta dello Sport: mano di Danilo non punibile, Bonucci-Verdi: non è rigore
Due gli episodi di rilievo, entrambi accaduti nella ripresa nell’area della Juventus. Al 76’ un tiro da fuori area di Veloso viene deviato da Dawidowicz e finisce sul braccio di Danilo, che è distante dal corpo. Resta un piccolo dubbio, ma la decisione di Di Bello (confermata dal Var Guida che non lo richiama alla review) appare corretta: anche se il braccio è molto largo rispetto al corpo, il contatto con il pallone avviene in modo del tutto inatteso e il movimento di Danilo, in caduta, appare congruo. Si tratta di una casistica di non punibilità prevista dal regolamento. Non ci sono gli estremi del calcio di rigore per il Verona neppure all’83’, quando Bonucci alza la gamba sinistra e anticipa di poco Verdi che calciando il pallone lo colpisce. Di Bello in questo caso fischia il penalty ma si corregge dopo la review suggerita da Guida. Fonte: La Gazzetta dello Sport
10 Novembre 2022 - 22:30 Hellas Live Lettura: 1 min.
Pagelle
Montipò 6; Dawidowicz 5.5 (Gunter sv), Hien 6, Ceccherini 6; Terracciano 6, Hongla 5.5, Sulemana 6.5 (Veloso 6), Doig 6 (Lazovic 6); Kallon 5.5 (Verdi 6), Lasagna 5.5; Djuric 5.5 (Henry 6). All: Bocchetti 6
10 Novembre 2022 - 19:38 Hellas Live Lettura: 1 min.
Setti rovina del Verona! Curva Sud
Menzogne, silenzi, portafoglio pieno: Setti rovina del Verona! Curva Sud. Lo striscione esposto dai tifosi gialloblù in occasione di Hellas Verona-Juventus
FONTE:
HellasLive.it
Data: 10/11/2022
Rigore assegnato e poi tolto col Var al Verona: la spiegazione
All'84' di Verona-Juve l'arbitro dà rigore all'Hellas per fallo di Bonucci, poi cambia decisione: la spiegazione di Calvarese
Autore: Redazione
Un episodio da Var al minuto 84' della partita fra Hellas Verona e Juventus del Bentegodi. L'arbitro, Marco Di Bello, assegna un calcio di rigore ai padroni di casa per un presunto fallo di Leonardo Bonucci su Simone Verdi, entrato poco prima: il difensore juventino era intervenuto con la gamba alta ed era entrato in contrasto con l'avversario. Poi, il direttore di gara viene richiamato al Var, e dopo l'On Field Review torna sui suoi passi, assegnando il calcio di punizione a favore della Juve.
Rigore assegnato e poi revocato al Verona; la spiegazione
Decisione corretta dell'arbitro? Risponde per noi Gianpaolo Calvarese. l'episodio è di facile lettura al monitor, dato che a contare in una tale circostanza è chi arrivi prima sulla palla. In questo caso è Bonucci a impattarla per primo: successivamente Verdi colpisce lo juventino. Ragion per cui è giusta la decisione di Guida di richiamare Di Bello all'On Field Review e altrettanto corretta quella dell'arbitro di revocare il calcio di rigore.
Data: 10/11/2022
Verona-Juventus, tocco di mano di Danilo in area: la spiegazione
Gianpaolo Calvarese spiega la decisione di Di Bello in Verona Juventus
Autore: Redazione
Episodio da VAR in Verona-Juventus durante il secondo tempo con i bianconeri in vantaggio per 1-0.
Descrizione dell’episodio
Durante la battuta del calcio d’angolo da parte del Verona arriva il tiro da fuori area di Veloso che viene deviato da Dawidowicz e va a finire sul braccio di Danilo, intento a scivolare per fermare il tiro del centrocampista portoghese.
La spiegazione di Calvarese
Episodio di difficile interpretazione perchè il tocco del braccio da parte di Danilo è alto.
Però Danilo quando prende palla non vuole murare un tiro in porta, ma il tocco arriva dopo una deviazione di un calciatore del Verona che rimpalla verso il centro del campo e Danilo se la ritrova inaspettatamente. Se invece l'avesse presa direttamente su un tiro in porta, sarebbe stato rigore.
FONTE:
GianlucaDiMarzio.com
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 10/11/2022 22:13
Vighini: Il Verona non si merita questo scempio. Nonostante un presidente “fantasma”
La mano di Danilo in area
Siamo scarsi. Siamo ultimi. Abbiamo un presidente che non investe e che in questa stagione ha sbagliato praticamente tutto. Non serve assolutamente che ci pensino gli arbitri ad affondarci. Nonostante tutto quello che ripetiamo dall’inizio della stagione ci piacerebbe che il Verona retrocedesse per de-meriti propri e non perchè lo ha deciso qualcuno. Mi pare evidente che ormai l’Hellas sia stato individuato come il vaso di coccio da rompere a piacimento. Solo gli imbelli di via Olanda non se ne stanno accorgendo. Non è un complotto. Semplicemente il Verona è debole. Debole dal punto di vista politico, debole nell’immagine, con un proprietario che drena risorse al mondo del calcio invece di metterne. Ma questo non significa che sia giusto lo scempio a cui puntualmente assistiamo domenica dopo domenica, giornata dopo giornata. Di Bello con il Var Nasca ne hanno combinata un’altra, condita dalle solite supercazzole regolamentari che sostengono con le parole ciò che le immagini mostrano chiaramente. Interpretazioni che ovviamente saranno smentite puntualmente non appena un rigore come quelli che stasera spettavano al Verona saranno assegnati ad una delle Grandi del nostro piccolo calcio. Siamo della generazione che ha visto Wurtz e non ci stupiamo sicuramente se un Di Bello nega due rigori al Verona. Sappiamo bene come lo schifo possa raggiungere di volta in volta profondità prima sconosciute. Eppure con fanciullesca innocenza ogni volta ci approcciamo con la speranza che il gioco sia pulito, che si possa solamente parlare di calcio, che non ci sia un arbitro a demolire una prestazione di cuore e gamba come quella del Verona di stasera.
E’ stato Salvatore Bocchetti, nella sua miglior conferenza stampa (spontanea, senza fronzoli, con il giusto pathos e la rabbia che emergeva nel vibrare della voce) a difendere il Verona e i suoi tifosi.
Sarebbe stato bello che fosse stato il nostro presidente, l’uomo che rappresenta il nostro club, a comparire pubblicamente a difendere il suo/nostro interesse, ma più in generale a difendere il nostro orgoglio, la nostra sportività e la nostra dignità sportiva e perchè no? anche una città che nel calcio italiano ha una tacca storica come lo scudetto. Ma forse questo è chiedere troppo. Del resto, non è retorica ma Dna. Siamo sempre soli contro tutti. Da tanti anni.
HELLAS VERONA di Giovanni Vitacchio, 10/11/2022 20:45
Il pagellone di Verona-Juve: i ragazzini su tutti, bene anche Djuric. Lasagna e Kallon così così
Djuric – foto hellasverona it
MONTIPO’ 6 Sfortunato in occasione del gol, perché la deviazione di Dawidowicz è determinante quel tanto che basta per coglierlo in contro tempo. Forse, senza l’avrebbe anche presa. Per il resto la Juve lo fa quasi addormentare per la pochezza offensiva.
DAWIDOWICZ 6 Il solito cuore nel difendere la zona calda davanti a Montipò. Segue l’onda e aiuta anche in avanti, cercando con generosità un posto al sole. Va alla ricerca pure del gol, ma i piedi sono quello che sono. Spesso scomposto, rischia un rigore clamoroso, che non si materializza per una questione di centimetri. Ma io a uno così non rinuncio mai.
GUNTER s.v. (dal 32’ s.t.)
HIEN 6 Gioca bene, dalle sue parti si fa davvero fatica a passare. Bene negli anticipi, sempre azzeccati con la giusta tempistica. Peccato perché non riesce a fermare la ripartenza della Juve che porterà al gol determinante. Ma l’episodio, al di là del mezzo voto in meno, che è questione di lana caprina, non può rovinare la sua partita, finalmente di buon livello.
CECCHERINI 6 Voglia, grinta, attaccamento alla maglia che compensano altre caratteristiche non gli mancano. Ma come per Dawidowicz, al netto di qualche intervento a volte scomposto, lascia tutto in campo, anima e corpo.
TERRACIANO 6.5 Dopo un avvio da protagonista, era misteriosamente scomparso da ogni radar. Tornato in pista, più per emergenza che per convinzione, dimostra che bisogna puntare sulle sue qualità e sul suo spirito da combattente. Incomprensibile che Bocchetti ci abbia messo qualche partita di troppo per rendersene conto.
SULEMANA 6.5 Il ragazzino non ha paura di nessuno, si butta su ogni pallone gli capiti a tiro, e anche quelli che sa di non poter raggiungere. Fame e grinta che in questo momento servono al Verona più delle qualità tecniche, che, comunque, schifo non fanno. Più di un’alternativa a capitan Veloso.
VELOSO 6 (dal 20’ s.t.) Prova anche lui l’assalto finale.
HONGLA 5.5 In realtà, per quasi tutti i 95 minuti, senza infamia e senza lode. Fa il suo senza strafare, pensando, forse, più al concreto che ai ghirigori. E però c’è un però. Perché per la voglia, comprensibile, di segnare, nel contropiede che decide la partita, si fa sbertucciare da Rabiot, che se ne va e regala l’assist a Kean che non sbaglia.
DOIG 6.5 Un primo tempo di livello altissimo, direi il più alto di tutta la squadra. Ha gamba per andare via a Cuadrano, non un fesso che passa lì per caso. Tante giocate belle e utili, che riescono a creare la superiorità numerica. Tutto per aiutare Kallon a fare bene, ma non sempre l’attaccante gialloblù coglie le sfumature. Nella ripresa cala, ma è più che comprensibile.
LAZOVIC 6 (dal 20’ s.t.) Fantasia nei minuti finale, ma manca un po’ di precisione.
LASAGNA 5.5 Più dentro al gioco, ma sempre tanta confusione e voglia di strafare, che gli annebbiano le idee nei momenti determinanti. Prova a cercare il gol, ma non ci va mai vicino. Quando ha spazio davanti corre a testa bassa e si dimentica dei compagni, che potrebbero sfruttare posizionamenti migliori.
KALLON 5.5 Tanta corsa, tanta volontà, tanta voglia di spaccare il mondo. Ma “struca struca” di sostanza ce n’è pochina. Sbaglia tanto, troppo, quando ci sarebbe da finalizzare il buono fatto negli strappi in velocità. Va a sbattere sistematicamente contro i difensori della Juve, che, a dire il vero, se lo vedono arrivare addosso. L’impegno non si nega, ma bisogna anche provare a fare gol.
VERDI 6 (dal 26’ s.t.) Un paio di occasioni nel disperato assalto finale.
DJURIC 6 Pur non facendo nulla di trascendentale, fa molto meglio del suo compagno francese, nelle ultime settimane entrato in un vortice di depressione calcistica, Di testa le prende tutte lui, ma anche coi piedi si comporta bene, tenendola quel tanto che basta per far salire la squadra. Mi auguro solo che non sia un semplice ripiego. Merita la riconferma.
HENRY s.v. (dal 32’ s.t.)
ALL. BOCCHETTI 6.5 Se il suo Verona giocherà così, da qui alla fine, potrà salvarsi, perché non inferiore a quelle che si stanno giocando la permanenza in A. Rivoluziona la squadra, vuoi per turnover, vuoi per mandare un messaggio ai senatori e, soprattutto i ragazzini, i suoi giocatori lo ripagano. Certo, se di traverso si mettono anche var, arbitro e i Cugini di Campagna, è dura uscire sereni dal campo. Ma la testa deve comunque essere altissima.
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
NEWS
Verona-Juve, l'ex arbitro Castellani: «Quel braccio aumenta il volume, era rigore»
12/11 ALLE 10:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
fonte L'Arena
Sul mani di Danilo per il quale la squadra gialloblù ha vivacemente reclamato, purtroppo inutilmente, un calcio di rigore, la redazione de "L'Arena" ha raccolto il pensiero di Alberto Castellani, ex arbitro professionista dal 1997 al 2005. "Un braccio cosi largo come quello di Danilo - ha commentato l'ex direttore di gara - andava punito. Riguardo al Var dovrebbe non dovrebbe servire per rendere complicato il tutto e creare delle grandi differenze nel giudizio".
RASSEGNA STAMPA
L'Arena: "Mani in area Danilo, Hellas contro tutti. La rabbia dei tifosi: 'Danneggiati'"
12/11 ALLE 07:53
di ANTONIO PARROTTO
"Mani in area Danilo, Hellas contro tutti. La rabbia dei tifosi: 'Danneggiati'" scrive L'Arena oggi in edicola. Il quotidiano veronese si concentra sull'ultima sfida giocata e persa dall'Hellas, contro la Juventus. Grandi proteste per il tocco di mano in area di Danilo, postato anche dal profilo ufficiale Twitter del club scaligero. Molti moviolisti concordano con la decisione dell'arbitro ma c'è chi non ha dubbi: "Era rigore".
SERIE A
Le pagelle di Allegri: vince con una sola azione buona e grazie al mancato intervento del Var
11/11 ALLE 10:30
di PIETRO LAZZERINI
© foto di www.imagephotoagency.it
La Juventus batte il Verona e vince la quinta partita consecutiva irrompendo in zona Champions. Massimiliano Allegri può esultare in faccia ai detrattori confermando che il progetto "rincorsa" è ufficialmente partito. Per la Gazzetta "la sfanga alla maniera preferita, senza concessione estetica" poi aggiunge, criticandolo, che la vince con una bella azione, che però è "una sola". Tuttosport racconta così la sua partita: "Due colpi di martello al vascello che imbarca acqua in avvio, poi via lungo la rotta più diretta per i vertici della classifica". Il Corriere dello Sport parla di una Juventus che "non è da palati fini ma efficace e cinica quanto basta per segnare e infilare la quinta vittoria di fila". Infine la valutazione di TMW: "Impatto difficoltoso al Bentegodi per i bianconeri, sorpresi dall'inizio vigoroso ed energico dell'Hellas. Dopo un'ora di poca qualità, ecco che attaccanti e Rabiot generano il lampo del vantaggio. La Juventus contiene quindi la reazione finale gialloblu, grazie sia alla bontà della fase difensiva che all'intervento (anche quello mancato) del VAR".
I voti
TMW: 6
Gazzetta dello Sport: 6
Tuttosport: 6,5
Corriere dello Sport: 6,5
La Stampa: 6,5
BianconeraNews: 6
SERIE A
Le pagelle di Kean: il gol dell'ex è anche uno schiaffo agli ululati beceri
11/11 ALLE 10:00
di PIETRO LAZZERINI
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La Juventus batte il Verona e vince la quinta partita consecutiva irrompendo in zona Champions. Il gol vittoria è stato siglato da Moise Kean, capace di tradurre in rete un ottimo assist di Rabiot. La Gazzetta dello Sport commenta la sua prestazione: "Se lo cerchi bene lo trovi. Tutto sta nel cercarlo". Per Tuttosport nel primo tempo "la montagna produce un topolino" ma poi nella ripresa "punisce con una zampata da tre punti". Il Corriere dello Sport lo applaude: "Il gol è lo specchio delle sue qualità ma c'è tanto altro nella sua partita di nuovo concreta e senza svagatezze". La Stampa invece sottolinea che il suo guizzo vale "il gol dell'ex che è anche uno schiaffo agli ululati beceri". BianconeraneraNews definisce la sua rete "una bellissima giocata personale". Infine la valutazione di TMW: "Per un'ora di partita fatica a mettersi in mostra, quasi a riuscire a toccare con regolarità il pallone. Massimizza però l'efficacia battendo Montipò con un mancino deviato".
I voti
TMW: 6,5
Gazzetta dello Sport: 7
Tuttosport: 7
Corriere dello Sport: 7
La Stampa: 7
BianconeraNews: 7
PRIMO PIANO
Ancora un ko ma l'Hellas è vivo: il Verona deve ripartire dalle sue certezze
11/11 ALLE 10:00
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
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Sconfitta immeritata contro la Juventus, ma il Verona c'è e può farcela
Nona sconfitta consecutiva per il Verona che resta sempre più solo ultimo in classifica. Anche contro la Juventus i gialloblù rimangono a bocca asciutta in un incontro dove non meritavano assolutamente la sconfitta. La squadra di Bocchetti questa volta ha avuto qualche occasione per segnare ma davanti manca, è evidente, la qualità necessaria. Con l'inserimento di Djuric il Verona ha guadagnato qualcosa, difettando però della giusta precisione.
In mezzo a tutto questo c'è stata anche una clamorosa svista arbitrale ai danni del Verona. Nei minuti finali, in un'azione concitata in area bianconera, Danilo tocca nettamente il pallone con il braccio. E' rigore per tutti ma non per il VAR che Di Bello asseconda senza nemmeno rivedere le immagini. Nel dopo gara Bocchetti ha alzato la voce, stanco dei continui torti arbitrali subiti.
La squadra gialloblù, comunque, ha delle certezze sulla quali tentare di ripartire. Contro la Juventus si è vista una squadra viva, dinamica, con tanti giovani pronti a sudare sangue per questa maglia e questa magnifica tifoseria. Il Verona c'è, perde ma è presente. La partita contro lo Spezia di domenica prossima diventa ora fondamentale. Un incontro da vincere a tutti i costi. Poi la sosta e, soprattutto, un attento mercato potrebbero veramente regalare a questa disastrata stagione la sterzata tanto attesa.
RASSEGNA STAMPA
Juve, i bianconeri mettono la quinta. Corriere di Torino: “E Kean segna il primo gol dell’ex”
11/11 ALLE 09:49
di NICCOLÒ SANTI
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Sul Corriere di Torino si parla del trionfo della Juventus. "La Juve ha messo la quinta": vittoria a Verona, bianconeri in zona Champions League. Kean: "Il segreto della rimonta? Il gruppo, diamo il 110 per cento". C'è ancora spazio per le prime volte nella carriera di Moise Kean. Quello segnato ieri a Verona, per esempio, è un gol dell’ex, una primizia per lui che proprio in gialloblù aveva cominciato a conoscere da protagonista il campionato nel calcio dei grandi, in prestito quando ancora non era maggiorenne. La sua carriera poi ha visto alti e bassi, momenti magici e altri da dimenticare.
RASSEGNA STAMPA
Zazzaroni sul CorSport: "Il Verona l'ha preso in quel posto. Ma Allegri ora è in"
11/11 ALLE 09:33
di PIETRO LAZZERINI
Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, nel suo commento di oggi parla della vittoria bianconera al Bentegodi: "Restituiti. i due punti che il Var aveva sottratto alla Juve contro la Salernitana sono tornati a casa da Verona. Nel calcio un'ingiustizia saldata non fa però compensazione perché di mezzo c'è sempre un terzo che lo prende in quel posto, nell'occasione il Verona di Bocchetti al quale il punto avrebbe fatto bene quanto l'acqua all'assetato. Il rigore non concesso al Verona ha alimentato più di una discussione e imbarazzato più di un commentatore durante e dopo la partita. Quel che è certo, se Di Bello l'avesse accordato, nessuno avrebbe potuto opporsi. (...) Quelli che... #AllegriOut adesso sono out. Perché Allegri è "in". In zona Champions, in pieno recupero di fiducia, credibilità e giocatori. La Juve non esprime ancora un buona calcio ma il chissenefrega del livornese risuona da Torino a Palermo, da Genova a Udine: lui ha il dovere di fare risultato. (...) Per quello che abbiamo visto fino ad oggi, anche in Champions, dove è stata disastrosa, questa Juve non sembra in grando di disturbare la corsa del Napoli: l'obiettivo praticabile è il posto nell'Europa che conta. Anche i rientri a tempo pieno di Vlahovic, Pogba, Chiesa e Di Maria non dovrebbero essere sufficienti".
RASSEGNA STAMPA
L'Arena e l'ira di Bocchetti dopo il ko contro la Juventus: "Danneggiati dagli arbitri"
11/11 ALLE 08:43
di PIETRO LAZZERINI
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L'Arena di questa mattina apre in prima pagina con il ko dell'Hellas Verona in casa contro la Juventus per 1-0 ma soprattutto con le polemiche del post partita per il presunto rigore non fischiato in favore dei gialloblu per mani in area di Danilo: "Hellas ko, l'ira di Bocchetti 'Danneggiati dagli arbitri'". Cuore e coraggio non bastano ai veronesi per strappare almeno un punto alla Vecchia Signora.
RASSEGNA STAMPA
La Repubblica e la vittoria bianconera: "Juve con gli artigli. Ritrova Kean e torna in alto"
11/11 ALLE 08:23
di PIETRO LAZZERINI
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La Repubblica di questa mattina apre le proprie pagine sportive con la vittoria della Juventus contro l'Hellas Verona al Bentegodi per 1-0 titolando: "Juve con gli artigli. Ritrova Kean e torna in alto". I gialloblu di Bocchetti, autori di un'ottima prestazione, protestano per un chiaro mani di Danilo in area di rigore: arbitro e Var però, non intervengono. Rosso ad Alex Sandro nel finale con Allegri che commenta: "Vale un gol".
RASSEGNA STAMPA
Hellas-Juve, la moviola del CorSport: "Di Bello non bene. Il "mani" di Danilo è un bel rebus"
11/11 ALLE 08:13
di PIETRO LAZZERINI
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Lunga moviola del Corriere dello Sport dopo la vittoria della Juventus contro l'Hellas Verona. Una gara definita "difficile" per l'arbitro Di Bello che si becca una piena insufficienza in pagella. "Danilo cerca di intercettare col piede sinistro il tiro di Veloso e svirgolatao da Dawidowicz e va in scivolata, la palla finisce sul braccio molto largo del bianconero. Vista la dinamica il Var doveva rimanere in silenzio e così è stato. A supporto del non rigore c'è il pallone inaspettato, movimento di caduta già iniziato e il pallone che stava uscendo dall'area. In supporto del rigore invece, il braccio larghissimo che è quasi una parata. Un bel rebus". Sull'altro episodio contestato, quello dell'intervento di Bonucci su Verdi: "Il bianconero tocca prima il pallone e il veronese calcia a vuoto. Di Bello fischia il rigore, il Var Guida lo richiama all'OFR".
RASSEGNA STAMPA
Il Quotidiano Sportivo e la gara del Bentegodi: "Kean e il Var, la Juve risale"
11/11 ALLE 08:03
di PIETRO LAZZERINI
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Il Quotidiano Sportivo di questa mattina apre in prima pagina con la vittoria dei bianconeri al Bentegodi titolando: "Kean e il Var, la Juve risale". Battuto il Verona di Bocchetti che però reclama un calcio di rigore. Adesso la squadra di Allegri è in zona Champions al quarto posto.
SERIE A
Kean torna e decide la sfida di Verona: la Juventus infila la quinta vittoria consecutiva
11/11 ALLE 06:45
di SIMONE DINOI
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Quello che serviva nell’ultima trasferta del 2022 è arrivato. La Juventus espugna lo stadio Bentegodi di Verona e si proietta a due punti dal secondo posto ribaltando, grazie a queste ultime cinque vittorie consecutive, una classifica che solo qualche giorno fa appariva disastrosa. Cinque vittorie consecutive non si vedevano dall’anno di Maurizio Sarri, cinque vittorie di fila senza subire reti non si vedevano dall’ultimo anno della prima avventura bianconera di Allegri. E ci ha pensato Moise Kean a decidere l’incontro e a far mettere la quinta alla Vecchia Signora.
Il Verona con ritmo e attenzione: la Juve non riesce a sfondare.
Se c’è una risposta che la prima frazione ha fornito alla Juventus è che, se mai avesse avuto dubbi, per strappare i tre punti contro la squadra di Bocchetti sarebbe stata richiesta tanta fatica. L’Hellas Verona che s’è presentato allo stadio Bentegodi era infatti in forma rimaneggiata negli uomini ma non nello spirito: lotta su ogni pallone, aggressività costante. Così è cominciato il primo tempo secondo spartito con i padroni di casa intensi ma anche capaci di abbassarsi quando il giropalla bianconero provava a svilupparsi. E c’è riuscito poco con un’occasione su calcio d’angolo con Bremer e una conclusione, da ordinaria amministrazione per Montipò, di Milik.
Il blitz di Kean fa mettere la quinta alla Juventus.
Il primo tempo del Bentegodi di segnale ne ha fornito un altro: per sbloccare la parità sarebbe stato necessario un episodio. Che la Juventus ha cercato con maggiore convinzione e che ha trovato all’ora di gioco grazie a Moise Kean. Milik giostra la sfera a metà campo e serve col contagiri l’avanzata di Rabiot fra le linee, il francese imbecca l’attaccante classe 2000 che con un movimento perfetto entra in area di rigore e firma il vantaggio bianconero. Poco più di una settimana fa si era dovuto fermare per un problema fisico arrestando un periodo positivo, un paio di match saltati più tardi è tornato decidendo la gara contro la sua ex squadra. Perché quel gol di vantaggio, soffrendo nei minuti finali, la Juventus è riuscito a tenerselo stretto anche dopo (e grazie) l’espulsione di Alex Sandro che ha fermato Lasagna involato verso la porta di Perin. Cinque vittorie consecutive, quarto posto in classifica: tutto un altro mondo rispetto a un paio di settimane fa.
SERIE A
Hellas Verona-Juventus 0-1, le pagelle: Rabiot ispiratore, Kean brucia Dawidowicz
11/11 ALLE 06:34
di DIMITRI CONTI
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Hellas Verona-Juventus 0-1
HELLAS VERONA (a cura di Luca Chiarini)
Montipò 6 - Primo tempo sorprendentemente privo di solleciti degni di rilievo. S'accartoccia bene su un destro morbido di Locatelli, per il resto osserva. La deviazione di Dawidowicz sul tiro di Kean lo mette fuori causa: incolpevole.
Dawidowicz 5,5 - Bene fino al gol: solido negli intercetti e sempre pungente sui piazzati. Lascia però troppo spazio a Kean in occasione dell'1-0 bianconero: l'ammonizione rimediata in precedenza lo induce alla prudenza, ma lì sarebbe stato opportuno accorciare. Dal 79' Gunter s.v.
Hien 6,5 - Il migliore dei tre dietro. A riprova del fatto che al centro del terzetto, per lui, sia un'altra musica. Fisicità prorompente che lo assiste negli anticipi.
Ceccherini 6 - Il duello con Fagioli è dirimente: Bocchetti lo appiccica a una delle fonti di gioco più pericolose della Juventus, lui assolve e limita la libertà d'azione del 44 bianconero. Non basta, ma lui non tradisce.
Terracciano 6 - Mica facile fare le veci di uno come Faraoni: lui non se ne cura e approccia la gara con la leggerezza tipica del prodotto fresco di vivaio. Un toccasana per una squadra appesantita dalle ruggini accumulate in stagione. Leggera imperfezione sul blitz di Kean, comunque trascurabile ai fini del giudizio.
Sulemana 6,5 - Una parola per racchiudere l'essenza della sua gara: personalità. Ne ha da vendere, il giovane Ibrahim, che ringhia sui costruttori bianconeri e bussa con pericolosità dalle parti di Perin. Inevitabile paghi un po' di stanchezza nella ripresa, ma è tra i migliori. Dal 66' Veloso 6 - Un barlume d'ordine nella buriana finale.
Hongla 5,5 - La scelta di Bocchetti è sorprendente: al bando i ricami e spazio a una mediana tutta muscoli e intensità. La scelta paga a lungo: la Juve non imbuca, sbatte contro il muro e la porta di Montipò è un fortino per due terzi di gara. La macchia, anche nel suo caso, è sul climax della serata: Rabiot gli sfreccia davanti, e da lì si stappa il contropiede rifinito dal gol di Kean.
Doig 6 - Il settore di sinistra, con lui e Kallon, ha inevitabilmente propulsione rispetto a quello destro. Tiene impegnato e soprattutto controlla Cuadrado, non un cliente qualsiasi. Anche se la forma migliore resta un miraggio, e si vede. Dal 67' Lazovic 6 - Propone qualche discesa in velocità, non aiutato granché dai compagni nel portarla a termine.
Lasagna 5,5 - Non era segnalato tra i favoriti per lo schieramento di partenza, ma la sua presenza da titolare ha una sua logica in una gara che ai blocchi di partenza si profila d'attesa e ripartenza. E infatti qualche volta infilza, pur senza affondare la lama fino in fondo: per farlo gli occorrerebbe un pizzico di pulizia tecnica in più, che questa sera rimane sepolta sotto un multistrato di generosità. Come sempre, manca l'ultimo pezzetto.
Kallon 5,5 - Sarà la contingenza, saranno gli infortuni, ma oggi la certezza in attacco (scelte alla mano) di Bocchetti è lui. La giocata più bella del suo primo tempo è il lancio telecomandato per Lasagna, dal quale scaturisce una delle occasioni più nitide per il Verona. Dopo l'intervallo il calo è vistoso, e il cambio inevitabile. Dal 71' Verdi 6 - Protagonista del secondo rigore-non rigore. Ci prova.
Djuric 5,5 - Lotta e sgomita, ma la contraerea juventina è efficace e il piatto forte della casa, il colpo di testa, è nel complesso disinnescato. Chiaramente non era la serata ideale per scalare gerarchie. Dal 78' Henry s.v.
Salvatore Bocchetti 6 - Un copione ormai ricorrente: generosità sconfinata con le big, ma alla fine arriva sempre la beffa. Lui però non ha colpe: il piano gara è ben congegnato, la squadra lo segue con convinzione.
JUVENTUS (a cura di Dimitri Conti)
Perin 6 - L'unico intervento del suo primo tempo è per rispondere a una telefonata di Lasagna dalla distanza. Nel secondo discorso simile: guantoni intonsi, qualche occhiataccia al pallone.
Bremer 6 - La posizione di centro-destra nella linea a tre è quella che meglio gli si addice. Il brasiliano fa una discreta guardia sul suo lato di competenza, limita i rischi e aiuta Cuadrado alla bisogna.
Bonucci 6 - Ammonito già dopo cinque minuti, un rischio mica da poco se devi fronteggiare attaccanti veloci come Lasagna e Kallon, o un colosso tipo Djuric. Rischia il rigore nel finale, ma il VAR gli dà ragione.
Danilo 6,5 - Il migliore dei tre dietro, il salvataggio del primo tempo su Djuric, evitandogli di calciare, è da manuale. Mezzo punto in meno per il rischio nel finale: tocca di mano in area, senza conseguenze.
Cuadrado 5,5 - Tutti negativi i primi palloni, trova un po' più confidenza nella seconda metà di primo tempo ma senza che questa porti a risultati concreti. Non ha gioco facile con Doig, fuori tra i fischi. Dal 79' Alex Sandro 4 - La sua partita dura dieci minuti, tempo di farsi bruciare sul tempo da Lasagna e stenderlo due passi fuori area, con conseguente rosso diretto.
Fagioli 6 - Terza consecutiva da titolare, contando anche la Champions, è la prestazione meno brillante tra quelle che ha saputo offrire negli ultimi tempi ma riesce comunque a portarsi a casa la sufficienza. Dal 63' Miretti 5,5 - Prende il posto di un altro giovanissimo, ma regala meno sicurezze nella fase di possesso. Tende quasi alla trasparenza.
Locatelli 6 - La sua regia è piuttosto scolastica e anzi, quando può, preferisce far sviluppare le azioni alle due mezzali. Abbastanza attento in fase di copertura, la somma è un sei preciso. Dal 63' Paredes 5,5 - Torna a collezionare qualche minuto dopo lo stop e in vista del Mondiale, ma fatica a prendere in mano il centrocampo.
Rabiot 6,5 - I centrocampisti del Verona interpretano la partita alla stregua di una battaglia mortale, c'è da faticare e se serve anche da picchiare. Il suo break all'ora di gioco ispira il gol vittoria di Kean.
Kostic 5,5 - Reduce dalla serata di grazia contro l'Inter, non regala le stesse sensazioni. Più mansueto e nascosto, vorrebbe accelerare sulla corsia e far male ma non gli riesce praticamente mai.
Milik 6 - Deve sbattersi per trovare spazi giocabili tra gli aggressivi marcatori della squadra di casa. In una delle rare volte in cui ci riesce, avvia l'azione del gol di Kean. Gli basta per arrivare al sei.
Kean 6,5 - Per un'ora di partita fatica a mettersi in mostra, quasi a riuscire a toccare con regolarità il pallone. Massimizza però l'efficacia battendo Montipò con un mancino deviato. Poi esce. Dal 68' Di Maria 6 - Allegri lo rimprovera già ai primi tocchi, indice di un approccio moscio. Ma nel finale è l'unico dei suoi che arriva a calciare.
Massimiliano Allegri 6 - Impatto difficoltoso al Bentegodi per i bianconeri, sorpresi dall'inizio vigoroso ed energico dell'Hellas. Dopo un'ora di poca qualità, ecco che attaccanti e Rabiot generano il lampo del vantaggio. La Juventus contiene quindi la reazione finale gialloblu, grazie sia alla bontà della fase difensiva che all'intervento (anche quello mancato) del VAR.
I FATTI DEL GIORNO
Serie A, la classifica dopo il 14° turno: Lazio col Milan al 2° posto, Juve in zona Champions
11/11 ALLE 00:56
di TOMMASO BONAN
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La Juventus batte 1-0 il Verona, conquista la quinta vittoria di fila portandosi in piena zona Champions League. A decidere è Moise Kean (61'), che condanna i padroni di casa alla nona sconfitta consecutiva. La Lazio non fallisce l'appuntamento e vince il secondo ed ultimo posticipo della 14^ giornata di Serie A contro il Monza. Con l'1-0 firmato Romero (69') la squadra biancoceleste aggancia il Milan al secondo posto in classifica a quota 30 punti. Il Monza resta a 13 punti. Ecco la classifica aggiornata al termine della 14^ giornata:
CLASSIFICA
Napoli 38
Lazio 30
Milan 30
Juventus 28
Inter 27
Atalanta 27
Roma 26
Udinese 24
Torino 20
Fiorentina 19
Salernitana 17
Sassuolo 16
Bologna 16
Empoli 14
Monza 13
Lecce 12
Spezia 10
Cremonese 7
Sampdoria 6
Hellas Verona 5
I FATTI DEL GIORNO
Verona sconfitto dalla Juve e infuriato con l'arbitro. Bocchetti: "Follia, Danilo era rigore"
11/11 ALLE 00:42
di DIMITRI CONTI
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Sembra una sorta di infinito giorno della marmotta, questo campionato del Verona: i gialloblu danno tutto, mettono in campo una prova di gran tenore agonistico contro la Juventus, ma non riescono ad evitare la sconfitta. L'ennesima, la nona consecutiva in questo inizio di Serie A da dimenticare. La Juventus passa con il risultato di 0-1 al Bentegodi, ma più che il gol di Kean, a tenere banco sono le recriminazioni dell'Hellas nei confronti dell'arbitraggio.
L'episodio incriminato a un quarto d'ora dal novantesimo, quando il pallone, schizzato in area di rigore velocissimo, termina sul braccio largo di Danilo. Di Bello non fischia, il VAR non interviene e il Verona - forse innervosito anche dalla successiva chiamata a togliere il penalty inizialmente fischiato contro Bonucci - perde la calma e fa divampare le polemiche.
Lo fa con la voce di mister Bocchetti, che ci va giù duro e si chiede come sia possibile che non sia stato fischiato il rigore. "Siamo stanchi, siamo gli zimbelli di tutti?", si chiede il tecnico a margine dell'ennesimo ko dei suoi. Forse persino più rumorosa la reazione del club, che pubblica un tweet muto sui suoi social, mostrando a tutti il tocco di mano in area di Danilo. Tornare indietro però non si può, e ora per Bocchetti e i suoi ragazzi non resta che rimediare alle iniziali disavventure sul campo: prima della pausa c'è lo Spezia.
SERIE A
Ha parlato con Di Bello dopo Hellas-Juve? Bocchetti: "Che devo dire? Fanno come vogliono"
11/11 ALLE 00:23
di DIMITRI CONTI
© foto di www.imagephotoagency.it
Salvatore Bocchetti, allenatore dell'Hellas Verona, nella conferenza stampa a seguito della partita persa dai suoi contro la Juventus, ha risposto anche alla domanda su eventuali discussioni post-match con l'arbitro Di Bello: "Cosa gli devo dire? Tanto ragionano sempre come vogliono loro".
NEWS
Pieri sulla mano di Danilo: "La fotografia chiamerebbe al rigore ma..."
11/11 ALLE 00:15
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
Anche l'ex arbitro Tiziano Pieri, ora moviolista a RaiSport, ha commentato il fallo di mano di Danilo non ravvisato dall'arbitro Di Bello: "C'è un tiro secco di Veloso, il pallone rimpalla su Dawidowicz e finisce sul braccio di Danilo. Vediamo che il braccio è molto alto, la fotografia chiamerebbe il rigore. Ma leggiamo la dinamica: il regolamento dice che se un giocatore è già in caduta e il braccio va in appoggio per terra, questo non è punibile. La situazione però è particolare: Dawidowicz tira una sassata, non c'è tempo di reazione. I varisti, Guida e Nasca, hanno ritenuto che questo movimento fosse congruo e che il braccio fosse in appoggio al terreno di gioco".
SERIE A
Collovati sul mani di Danilo in Hellas-Juve: "Regolamento chiaro, ne hanno dati di peggio"
11/11 ALLE 00:02
di DIMITRI CONTI
© foto di Federico De Luca
Fa discutere il mani di Danilo non sanzionato durante Hellas-Juventus. Ha commentato l'episodio, dagli studi di Rai Sport, l'ex difensore Fulvio Collovati: "Io capisco l'allenatore e i giocatori del Verona, è difficile da accettare. Ma il regolamento parla chiaro: se c'è un rimpallo e attraverso di esso il pallone va sulla mano in caduta di un giocatore, non è rigore. Bisogna essere obiettivi. Certo, mi rendo conto però che ne abbiano dati di peggio".
SERIE A
Pieri sul mani di Danilo in Hellas-Juventus: "Braccio alto ma movimento congruo per il VAR"
10/11 ALLE 23:47
di DIMITRI CONTI
L'ex arbitro Tiziano Pieri, moviolista di Rai Sport, ha così commentato l'episodio del braccio di Danilo in area durante Hellas-Juventus, non punito da Di Bello col rigore né corretto dal VAR: "C'è un tiro secco di Veloso, il pallone rimpalla su Dawidowicz e finisce sul braccio di Danilo. Vediamo che il braccio è molto alto, la fotografia chiamerebbe il rigore. Ma leggiamo la dinamica: il regolamento dice che se un giocatore è già in caduta e il braccio va in appoggio per terra, questo non è punibile. La situazione però è particolare: Dawidowicz tira una sassata, non c'è tempo di reazione. I varisti, Guida e Nasca, hanno ritenuto che questo movimento fosse congruo e che il braccio fosse in appoggio al terreno di gioco".
NEWS
Verona - Juventus 0 -1 il rigore non dato per fallo di mano di Danilo, cosa dice il regolamento
10/11 ALLE 23:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
Il rigore non assegnato dall'arbitro Di Bello, dopo il consulto al Var, ai gialloblù dopo il fallo di mano di Danilo, a suscitato diverse recriminazioni, soprattutto da parte dei gialloblù che si sono sentiti penalizzati. Questo un estratto del regolamento: "...di solito non è un’infrazione sse proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino e se un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo”. Quindi rigore si o no? Probabilmente avevano ragione i gialloblù.
SERIE A
Juventus, Kean ancora in gol: terzo di fila da titolare. Torna a segnare in trasferta dopo 7 mesi
10/11 ALLE 23:04
di DIMITRI CONTI
© foto di www.imagephotoagency.it
Il gol di Moise Kean è risultato decisivo ai fini della vittoria della Juventus in casa dell'Hellas Verona. Terzo gol consecutivo da titolare in tutte le competizioni per l'attaccante italiano, che era rimasto invece a secco nelle precedenti sette uscite. Kean, infine, non segnava un gol in trasferta dallo scorso campionato, dalla partita con il Sassuolo dello scorso 25 aprile.
LE PAGELLE
Verona-Juventus 0-1, le pagelle dei gialloblù : Hien insuperabile, Lasagna tanta buona volontà, Hongla...
10/11 ALLE 22:30
di ENRICO BRIGI
per Tuttohellasverona.it
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Montipò 6 Nel primo tempo neutralizza senza patemi le conclusioni di Milik e Locatelli. Nella ripresa a beffarlo è stavolta una deviazione sinistra di Dawidowicz, sulla quale nulla può.
Dawidowicz 6,5 Prima da capitano, è puntiglioso ed efficace in marcatura. Va vicino al gol quando sbuca sul secondo palo con un pizzico di ritardo. Oltremodo sfortunato in occasione dell'autorete (dal 32' s.g. Günter 6 attento senza sbavature)
Hien 6,5 Tocca a lui prendere in mano le redini della retroguardia. Asfissiante in marcatura e nelle chiusure, dalle sue parti non passa nemmeno uno spillo.
Ceccherini 6 Scontata la squalifica si muove come un segugio sulle tracce del gioiellino bianconero Fagioli, al quale cerca di rendere difficile ogni giocata. Sempre concentrato, si rende utile anche quando si tratta di attaccare
Terracciano 6 Nuova chances dall’inizio per il baby gialloblù figlio d’arte. Vigile e pronto a mettere i bastoni tra le ruote a Kostic che non trova spunti degni di nota.
Hongla 5,5 Fresco di convocazione al Mondiale, contribuisce a fare legna in mezzo al campo. Regge bene il confronto con Rabiot fino a quando non se lo perde nell'azione in cui i bianconeri trovano il vantaggio.
Sulemana 6,5 Prima da titolare in A. Con il passare dei minuti trova consapevolezza nei propri mezzi senza tradire alcuna emozione. All'inizio del match una sua staffilata dal limite fa gridare al gol. Quando esce gli applausi sono meritati. (dal 20’ s.t. Veloso 6 cerca di dare un maggior ordine e linearità alla manovra, dettando abbastanza bene i tempi di gioco)
Doig 6,5 Al rientro dal primo minuto dopo l’infortunio. Incerto in paio di chiusure difensive, accelera senza sosta sulla fascia, fino al cambio (dal 20' s.t. Lazovic 6 smaltito l'affaticamento di Monza, entra con apprezzabile piglioSi fa notare per alcune interessanti accelerazioni e quando apparecchia per la conclusione di Lasagna).
Kallon 5,5 Agile e svelto tra le linee nemiche si muove sull'intero fronte offensivo ma non riesce quasi mai a saltare l'uomo (dal 27' s.t.Verdi 6 protagonista nel rigore poi negato, forse giustamente, dal VAR. Allo scadere, la mattonella per la punizione è quella giusta ma il pallone finisce alto. Ci prova di destro ma la palla finisce lontano dalla porta )
Lasagna 5,5 Costringe al giallo Bonucci e tiene in apprensione la retroguardia bianconera con continue accelerazioni. Il gol, però, rimane una chimera e per un attaccante questo rappresenta un aspetto determinante, in negativo.
Djuric 6 Dopo tanti spezzoni finalmente nell’undici di partenza. Porta fisico e centimetri, utile nelle sponde, si carica sulle spalle l'attacco e consente alla squadra di guadagnare metri verso la porta di Perin (dal 32’ s.t. Henry 5,5 pescato nel finale sul secondo palo, non arriva a colpire una traiettoria fuori dalla sua portata)
Bocchetti 6,5 Rivolta completamente la squadra, affidandosi all'esuberanza dei giovani e alla voglia di chi fino a ora aveva giocato meno. La squadra disputa una prova di grande carattere e orgoglio, senza praticamente concedere nulla ai bianconeri. Puniti ingiustamente nell'unica azione veramente pericolosa degli avversari, i suoi faticano tremendamente a creare occasioni da gol, nonostante l'enorme sforzo profuso. La possibilità per pareggiare ci sarebbe ma una dissennata decisione del direttore di gara, probabilmente male assistito dal VAR, nega un rigore apparso ai più cristallino.
SERIE A
Hellas-Juventus, proteste gialloblu. Bocchetti: "Sta passando un messaggio sbagliato"
10/11 ALLE 21:45
di DIMITRI CONTI
© foto di www.imagephotoagency.it
Salvatore Bocchetti, allenatore dell'Hellas Verona, si esprime così a Sky Sport dopo lo 0-1 contro la Juventus, iniziando dal contestato episodio del rigore non concesso ai suoi per mano di Danilo: "Serve un trattamento equo, era mano e si è visto, sta passando un messaggio sbagliato. Già il rosso la scorsa a Magnani... Quando si accumulano eventi c'è bisogno di alzare la voce, sono allibito. Dispiace perché i ragazzi hanno dato tutto, sono molto contento della risposta, questa reazione ci voleva. Peccato perché tutti questi episodi danneggiano e ci amareggiano, tirando giù il morale. Però bisogna continuare a lottare, io ci credo, stasera abbiamo dato tutti e sono convinto che ne usciremo fuori".
Avete delle idee.
"Avevamo preparato così la partita, aspettando più bassi ma essendo aggressivi nella nostra metà campo per ripartire veloce. Abbiamo fatto una gran gara, peccato per gli episodi che danneggiano".
NEWS
DAZN - Marelli sul rigore tolto all'Hellas: "Vale il concetto di chi arriva prima ha ragione"
10/11 ALLE 20:42
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
Luca Marelli ha commentato negli studi di DAZN il contatto tra Bonucci e Verdi in area di rigore, Di Bello concede il rigore ma poi ci ripensa dopo la chiamata del Var: "Qui vale il concetto che chi arriva prima ha ragione. I due giocatori hanno alzato molto alta la gamba. La dinamica e le immagini ci dicono che Bonucci anticipa Verdi, poi è il giocatore dell'Hellas che colpisce la gamba di Bonucci. Il Var revoca il rigore e assegna la punizione alla Juventus".
SERIE A
Le pagelle della Juventus - Danilo il migliore con rischio, Kean massimizza. Milik si sbatte
10/11 ALLE 20:37
di DIMITRI CONTI
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Risultato: Hellas - Juventus 0-1
Perin 6 - L'unico intervento del suo primo tempo è per rispondere a una telefonata di Lasagna dalla distanza. Nel secondo discorso simile: guantoni intonsi, qualche occhiataccia al pallone.
Bremer 6 - La posizione di centro-destra nella linea a tre è quella che meglio gli si addice. Il brasiliano fa una discreta guardia sul suo lato di competenza, limita i rischi e aiuta Cuadrado alla bisogna.
Bonucci 6 - Ammonito già dopo cinque minuti, un rischio mica da poco se devi fronteggiare attaccanti veloci come Lasagna e Kallon, o un colosso tipo Djuric. Rischia il rigore nel finale, ma il VAR gli dà ragione.
Danilo 6,5 - Il migliore dei tre dietro, il salvataggio del primo tempo su Djuric, evitandogli di calciare, è da manuale. Mezzo punto in meno per il rischio nel finale: tocca di mano in area, senza conseguenze.
Cuadrado 5,5 - Tutti negativi i primi palloni, trova un po' più confidenza nella seconda metà di primo tempo ma senza che questa porti a risultati concreti. Non ha gioco facile con Doig, fuori tra i fischi. Dal 79' Alex Sandro 4 - La sua partita dura dieci minuti, tempo di farsi bruciare sul tempo da Lasagna e stenderlo due passi fuori area, con conseguente rosso diretto.
Fagioli 6 - Terza consecutiva da titolare, contando anche la Champions, è la prestazione meno brillante tra quelle che ha saputo offrire negli ultimi tempi ma riesce comunque a portarsi a casa la sufficienza. Dal 63' Miretti 5,5 - Prende il posto di un altro giovanissimo, ma regala meno sicurezze nella fase di possesso. Tende quasi alla trasparenza.
Locatelli 6 - La sua regia è piuttosto scolastica e anzi, quando può, preferisce far sviluppare le azioni alle due mezzali. Abbastanza attento in fase di copertura, la somma è un sei preciso. Dal 63' Paredes 5,5 - Torna a collezionare qualche minuto dopo lo stop e in vista del Mondiale, ma fatica a prendere in mano il centrocampo.
Rabiot 6,5 - I centrocampisti del Verona interpretano la partita alla stregua di una battaglia mortale, c'è da faticare e se serve anche da picchiare. Il suo break all'ora di gioco ispira il gol vittoria di Kean.
Kostic 5,5 - Reduce dalla serata di grazia contro l'Inter, non regala le stesse sensazioni. Più mansueto e nascosto, vorrebbe accelerare sulla corsia e far male ma non gli riesce praticamente mai.
Milik 6 - Deve sbattersi per trovare spazi giocabili tra gli aggressivi marcatori della squadra di casa. In una delle rare volte in cui ci riesce, avvia l'azione del gol di Kean. Gli basta per arrivare al sei.
Kean 6,5 - Per un'ora di partita fatica a mettersi in mostra, quasi a riuscire a toccare con regolarità il pallone. Massimizza però l'efficacia battendo Montipò con un mancino deviato. Poi esce. Dal 68' Di Maria 6 - Allegri lo rimprovera già ai primi tocchi, indice di un approccio moscio. Ma nel finale è l'unico dei suoi che arriva a calciare.
Massimiliano Allegri 6 - Impatto difficoltoso al Bentegodi per i bianconeri, sorpresi dall'inizio vigoroso ed energico dell'Hellas. Dopo un'ora di poca qualità, ecco che attaccanti e Rabiot generano il lampo del vantaggio. La Juventus contiene quindi la reazione finale gialloblu, grazie sia alla bontà della fase difensiva che all'intervento (anche quello mancato) del VAR.
SERIE A
Le pagelle dell'Hellas - Personalità Sulemana, Dawidowicz distratto. Djuric privato del piatto forte
10/11 ALLE 20:32
di LUCA CHIARINI
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Hellas Verona-Juventus 0-1
Montipò 6 - Primo tempo sorprendentemente privo di solleciti degni di rilievo. S'accartoccia bene su un destro morbido di Locatelli, per il resto osserva. La deviazione di Dawidowicz sul tiro di Kean lo mette fuori causa: incolpevole.
Dawidowicz 5,5 - Bene fino al gol: solido negli intercetti e sempre pungente sui piazzati. Lascia però troppo spazio a Kean in occasione dell'1-0 bianconero: l'ammonizione rimediata in precedenza lo induce alla prudenza, ma lì sarebbe stato opportuno accorciare. Dal 79' Gunter s.v.
Hien 6,5 - Il migliore dei tre dietro. A riprova del fatto che al centro del terzetto, per lui, sia un'altra musica. Fisicità prorompente che lo assiste negli anticipi.
Ceccherini 6 - Il duello con Fagioli è dirimente: Bocchetti lo appiccica a una delle fonti di gioco più pericolose della Juventus, lui assolve e limita la libertà d'azione del 44 bianconero. Non basta, ma lui non tradisce.
Terracciano 6 - Mica facile fare le veci di uno come Faraoni: lui non se ne cura e approccia la gara con la leggerezza tipica del prodotto fresco di vivaio. Un toccasana per una squadra appesantita dalle ruggini accumulate in stagione. Leggera imperfezione sul blitz di Kean, comunque trascurabile ai fini del giudizio.
Sulemana 6,5 - Una parola per racchiudere l'essenza della sua gara: personalità. Ne ha da vendere, il giovane Ibrahim, che ringhia sui costruttori bianconeri e bussa con pericolosità dalle parti di Perin. Inevitabile paghi un po' di stanchezza nella ripresa, ma è tra i migliori. Dal 66' Veloso 6 - Un barlume d'ordine nella buriana finale.
Hongla 5,5 - La scelta di Bocchetti è sorprendente: al bando i ricami e spazio a una mediana tutta muscoli e intensità. La scelta paga a lungo: la Juve non imbuca, sbatte contro il muro e la porta di Montipò è un fortino per due terzi di gara. La macchia, anche nel suo caso, è sul climax della serata: Rabiot gli sfreccia davanti, e da lì si stappa il contropiede rifinito dal gol di Kean.
Doig 6 - Il settore di sinistra, con lui e Kallon, ha inevitabilmente propulsione rispetto a quello destro. Tiene impegnato e soprattutto controlla Cuadrado, non un cliente qualsiasi. Anche se la forma migliore resta un miraggio, e si vede. Dal 67' Lazovic 6 - Propone qualche discesa in velocità, non aiutato granché dai compagni nel portarla a termine.
Lasagna 5,5 - Non era segnalato tra i favoriti per lo schieramento di partenza, ma la sua presenza da titolare ha una sua logica in una gara che ai blocchi di partenza si profila d'attesa e ripartenza. E infatti qualche volta infilza, pur senza affondare la lama fino in fondo: per farlo gli occorrerebbe un pizzico di pulizia tecnica in più, che questa sera rimane sepolta sotto un multistrato di generosità. Come sempre, manca l'ultimo pezzetto.
Kallon 5,5 - Sarà la contingenza, saranno gli infortuni, ma oggi la certezza in attacco (scelte alla mano) di Bocchetti è lui. La giocata più bella del suo primo tempo è il lancio telecomandato per Lasagna, dal quale scaturisce una delle occasioni più nitide per il Verona. Dopo l'intervallo il calo è vistoso, e il cambio inevitabile. Dal 71' Verdi 6 - Protagonista del secondo rigore-non rigore. Ci prova.
Djuric 5,5 - Lotta e sgomita, ma la contraerea juventina è efficace e il piatto forte della casa, il colpo di testa, è nel complesso disinnescato. Chiaramente non era la serata ideale per scalare gerarchie. Dal 78' Henry s.v.
Salvatore Bocchetti 6 - Un copione ormai ricorrente: generosità sconfinata con le big, ma alla fine arriva sempre la beffa. Lui però non ha colpe: il piano gara è ben congegnato, la squadra lo segue con convinzione.
SERIE A
Quinta gioia di fila per la Juventus: a Verona finisce 0-1 grazie a Kean e all'aiuto del VAR
10/11 ALLE 20:25
di DIMITRI CONTI
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Finisce 0-1 la partita del Bentegodi tra Hellas Verona e Juventus. Decide il gol segnato da Kean al 60'.
Primo tempo intenso, ma con poca qualità
L'inizio è tutto del Verona, combattivo e vicinissimo a un vantaggio lampo con Sulemana che però sfiora solo il palo di Perin dalla lunga distanza. La miglior chance (potenziale) scaligera della prima parte di primo tempo viene impedita dal solito, attento Danilo. A metà frazione primi segnali di Juventus, con un tiro piuttosto telefonato di Milik da fuori. La squadra di Allegri sembra crescere nella qualità delle trame, ma sul match cala il torpore e l'intensità crolla. Prova a destare tutti Locatelli, con la chance migliore del primo tempo juventino, ma trova pronto alla risposta Montipò. Fino all'intervallo non succede più nulla, se non un gol mangiato da Sulemana in fuorigioco. Nei 45' iniziali del Bentegodi c'è tanta intensità ma manca un po' di qualità: Hellas e Juve tornano negli spogliatoi con il punteggio fermo, 0-0.
Kean e interventi VAR per altri tre punti
Nessun cambio alla ripresa, come nel primo tempo è il Verona a cominciare meglio e produrre le prime iniziative pericolose, pur non arrivando a impegnare Perin. Arrivati all'ora di gioco, l'episodio che smuove gli equilibri dell'incontro: Milik trova aria a centrocampo, facendo correre Rabiot che serve a sua volta un assist vincente a Kean, aiutato dalla deviazione di Dawidowicz nel segnare lo 0-1 Juve. Proteste gialloblu a un quarto d'ora dal novantesimo, quando Danilo tocca con la mano in area di rigore a seguito di un rimpallo. Di Bello non fischia, il VAR non lo corregge. L'arbitro invece indica il dischetto dieci minuti più tardi per un intervento di Bonucci su Verdi: stavolta il VAR interviene e consiglia di rivedere al monitor. Dopo aver riesaminato, Di Bello cancella la sua decisione, in quanto il centrale ospite ha colpito prima il pallone. Finale di sofferenza per la Juve, che rimane in dieci uomini nel recupero per via del rosso diretto ad Alex Sandro, ma riesce a resistere agli assalti avversari e porta a casa altri tre punti. È la quinta vittoria di fila dei bianconeri in Serie A.
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
10 NOVEMBRE 2022
Serie A TIM | Tanto Verona ma al Bentegodi passa la Juventus
Verona – Si è conclusa 0-1 Hellas Verona-Juventus, 14a giornata della Serie A TIM 2022/23. In rete per gli ospiti Moise Kean al 60' del secondo tempo.
Venendo alla cronaca, parte meglio il Verona, che subito al 3’ di gioco sfiora la rete dell’1-0 con una conclusione dalla distanza di Sulemana che ci prova dai 20 metri, ma la sua conclusione termina sul fondo passando a centimetri dal palo alla sinistra di Perin.
Al 16’ è sempre l’Hellas a creare pericoli, questa volta con Lasagna, che dal limite dell’area prova il sinistro a giro, ma il tiro del numero 11 gialloblù termina tra le braccia dell’estremo difensore juventino. Un minuto più tardi una bella ripartenza del Verona viene sventata dall’intervento provvidenziale di Danilo, che in anticipo su Djuric nega al numero 19 gialloblù la battuta a rete dal cuore dell’area di rigore bianconera.
Al 23’ arriva la prima occasione per gli ospiti con Milik che dal limite dell’area si gira e prova il sinitro, ma Montipò fa buona guardia e blocca la conclusione del numero 14. Al 38’ poi il numero 1 gialloblù è attento e in tuffo respinge in corner il tentativo dalla distanza di Locatelli.
Allo scadere è ancora il Verona ad andare vicino al gol, ancora con Sulemana: il numero 77 gialloblù sfrutta un rimpallo della difesa bianconera, si avventa sul pallone e calcia, ma la sua conclusione sfiora ancora una volta il palo e termina sul fondo.
Nella ripresa, dopo tre minuti l’Hellas ha l’occasione per sbloccare il match con Dawidowicz, che si avventa sul pallone diretto verso il secondo palo, ma la sua conclusione termina sul fondo. Al 52’ capita sempre a Dawidowicz un’altra chance per segnare, con il numero 27 gialloblù che ci prova di prima dall’altezza del dischetto del rigore, ma il suo tiro termina alto.
Al 61’ però sono gli ospiti ad andare in vantaggio con Kean, che conclude dal limite dell’area, Dawidowicz prova a deviare il tiro ma sporca la concusione che termina alle spalle di Montipò.
Il Verona non molla e tre minuti più tardi si costruisce un’altra occasione con Lasagna, ma il tiro del numero 11 termina di poco alto sopra la traversa. Al 76’ un tiro dalla distanza di Veloso dopo un rimpallo termina sul braccio di Danilo, ma dopo il check del VAR il gioco riprende senza provvedimenti.
All'85' poi l'arbitro assegna un calcio di rigore in favore del Verona per un fallo di Bonucci su Verdi, ma l'arbitro richiamato al VAR dopo la revisione cambia la sua decisione e il gioco prosegue. Allo scadere per la Juventus viene espulso Alex Sandro, che commette fallo da ultimo uomo su Lasagna: ne nasce un calcio di punizione dal limite dell'area dal quale ci prova Verdi, ma la conclusione del 7 gialloblù termina alta.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di domenica 13 novembre (ore 15) quando allo stadio ‘Bentegodi’ il Verona affronterà lo Spezia, match valido per la 15a giornata della Serie A TIM 2022/23.
HELLAS VERONA-JUVENTUS 0-1
Rete: 60' Kean
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz (dal 78' Günter), Hien, Ceccherini; Terracciano, Hongla, Sulemana (dal 65' Veloso), Doig (dal 65' Lazovic); Kallon (dal 71' Verdi), Lasagna; Djuric (dal 78' Henry)
A disposizione: Chiesa, Berardi, Perilli, Ilic, Praszelik, Depaoli, Cabal, Tameze
Allenatore: Salvatore Bocchetti
JUVENTUS (3-5-2): Perin; Bremer, Bonucci, Danilo; Cuadrado (dal 79' Alex Sandro), Fagioli (dal 63' Miretti), Locatelli (dal 63' Paredes), Rabiot, Kostic; Milik, Kean (dal 68' Di Maria)
A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Soulé
Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Marco Di Bello (Sez. AIA di Brindisi)
Assistenti: Alessandro Costanzo (Sez. AIA di Orvieto), Matteo Passeri (Sez. AIA di Gubbio)
NOTE. Ammoniti: Bonucci, Dawidowicz, Djuric, Veloso, Alex Sandro. Espulso: Alex Sandro. Spettatori: 21.934
FONTE:
HellasVerona.it