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#VeronaFiorentina Occhio alla motivazione dei viola! EDITORIALE: Il trick di Agnelli e la Superlega, la dove osa il merito sportivo


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...La cosa buona dopo la 'scoppola' subita al Marassi è che il VERONA ha la possibilità immediata di rifarsi, quella cattiva è che questo VERONA sembra aver totalmente smarrito l'animus pugnandi che ne aveva caratterizzato la prima parte di campionato dove forse tutti avevano dato quel qualcosa di più andando oltre le proprie capacità.
Il paradosso è che JURIĆ riporta in conferenza stampa di una squadra che lavora ancora a testa bassa, che i ragazzi vogliono migliorarsi, che in allenamento le cose non potrebbero andare meglio ma allora, dato che non v'è motivo di credere il contrario... Cosa sta succedendo?

Nessuno lo sa davvero (probabilmente nemmeno il tecnico) ed ogniuno tra tifosi, appassionati e addetti ai lavori, propone il suo film; il mio è che da una parte (ben prima della vittoria al 'Sardegna Arena' che ha portato i gialloblù a superare la fatidica quota 40), ad obiettivo raggiunto, qualche elemento ha cominciato a pensare ad un futuro dorato in altre piazze perdendo in concentrazione e furore agonistico, mentre dall'altra non avendo più nulla da chiedere al campionato, dare il massimo o il minimo sindacale è diventato equivalente (ed in questo senso le varie e inevitabili voci di mercato attorno a JURIĆ non hanno certo aiutato).
Su tutto pare aleggiare quel grigiore, quella mediocrità che tutto avvolge quando si sa benissimo che l'azienda per cui si lavora non andrà mai oltre ad un salvezza senza troppi patemi, il che significa vivacchiare tra il decimo e l'ottavo posto in Serie A (che tenendo presente il recente passato è tanta roba) ma senza ulteriori ambizioni, in un pacifico sonno senza sogni dove piazzamenti europei, scudetti e vittorie prestigiose saranno sempre assicurate alle famose 7 sorelle (ma fra un po', se la Superlega prenderà piede, nemmeno più a quelle)...

E sarebbe ingiusto anche prendersela con SETTI che, almeno in questo, è sempre stato chiaro: 'Le mie possibilità sono queste... Niente passi più lunghi della gamba... Voglio che il Verona sopravviva con le proprie forze...' Ecc... Ecc...
Ci sarebbe semmai da chiedersi se meriti i 3 milioni di stipendio che si è autoversato nel 2019-20, che fine ha fatto l'idea di uno stadio e di un centro di allenamento di proprietà e altre 'cosine' successe dall'addio di SOGLIANO alla scelta (contro tutto e tutti) del tecnico spalatino ma sarebbe puro esercizio di masturbazione mentale mentre l'attualità ci sbatte in faccia la realtà di una proprietà che più di questo non può dare ed è la migliore che Verona possa avere (lasciando perdere magnati americani, arabi e soluzioni esotiche che qui da noi non hanno mai avuto appeal).

Morale della favola? Aveva purtoppo ragione BORINI nel dire l'estate scorsa che l'HELLAS aveva già raggiunto il massimo di quanto poteva ottenere (ed è per questo che probabilmente Ivan se ne andrà).


Precedenti
Passiamo subito alle buone notizie: Il 24 Novembre 2019, grazie proprio ad un gol dello scuola viola DI CARMINE (il primo in Serie A della sua carriera), il VERONA riusciva a battere il tabù FIORENTINA a 18 anni di distanza dall'ultima volta! Un gol importante per Samuel in una gara che, col senno di poi, sappiamo fece scattare il colpo di fulmine del patròn gigliato COMMISSO nei confronti di AMRABAT (e non solo visto che anche JURIĆ fu molto chiacchierato nella stessa direzione nella passata stagione come del resto in questa).
Prima di allora la FIORENTINA arrivava al Binti forte di 5 vittorie consecutive negli ultimi 5 match:
- Roboante la manita di inizio stagione 2017-18 (che rappresenta anche l'ultimo match in assoluto tra le due compagini a Verona) con NICOLAS protagonista in negativo a raccogliere per ben 5 volte la palla dal sacco
- 2 a 0 per gli ospiti nel 2015-16 con i gialloblù già sotto dopo meno di mezz'ora e definitivamente battuti dopo meno di una: Nelle seguenti 4 gare di Novembre l'HELLAS conquistò un solo punto, mister MANDORLINI fu esonerato e la stagione terminò come tutti (ahinoi) ricordiamo.
- Scaligeri battuti anche nella stagione 2014-15 1-2 griffato RODRIGUEZ, NICO LOPEZ, CUADRADO
- Pirotecnico 5 a 3 viola che rimane la gara con più reti segnate tra le due compagini in assoluto e che nel 2013-14 divertì due tifoserie gemellate da una vita in un clima assolutamente festoso.
- 2 a 1 viola con gran gol di MORFEO 1 contro 1 Paolo CANNAVARO, colpo di testa di ADRIANO e infine MUTU rese meno amara la sconfitta accorciando di testa su calcio d'angolo in una gara in cui il VERONA di MALESANI fu anche sfortunato...

Vittoria gialloblù dobbiamo risalire a più di 17 anni fa quando, il 5 Maggio 2001, l'11 di mister PEROTTI s'impose per 2 a 1 grazie alle reti di SALVETTI e ITALIANO; di CHIESA (Enrico ovviamente) il gol bandiera dei Gigliati nei minuti di recupero mentre è del 1999-00 l'ultimo pareggio con la doppietta di MORFEO a cui risposero BATISTUTA e RUI COSTA....
29 i match totali tra VERONA e FIORENTINA al Bentegodi, solo 8 le vittorie scaligere contro le 13 sconfitte e gli 8 pareggi.

Ad arbitrare la prossima sfida è stato designato il signor Alessandro Prontera della sezione AIA di Bologna.



QUI VERONA
Ancora fuori CECCHERINI e VELOSO, con loro i lungodegenti KALINIĆ, VIEIRA e BENASSI.

Convocati
Fuori gli infortunati LOVATO, CECCHERINI, VELOSO e VIEIRA ma si rivede BENASSI almeno in panchina.

1 Silvestri, 3 Dimarco, 5 Faraoni, 7 Barák, 8 Lazović, 9 Salcedo, 11 Favilli, 13 Udogie, 14 Ilić, 15 Çetin, 19 Rüegg, 20 Zaccagni, 21 Günter, 22 Berardi, 23 Magnani, 24 Benassi, 25 Pandur, 27 Dawidowicz, 29 Kalinić, 33 Sturaro, 40 Bessa, 61 Tamèze, 90 Colley, 92 Lasagna.

Probabile Formazione
3-4-2-1 con Silvestri; Dawidowicz-Gunter-Dimarco; Faraoni-Tameze-Ilic-Lazovic; Barak-Zaccagni; Lasagna.


QUI FIRENZE
È allarme rosso in casa viola dopo la sconfitta col SASSUOLO e la contemporanea vittoria di TORINO e CAGLIARI che hanno improvvisamente fagocitato i gigliati nella zona pericolosa della classifica col gruppone a 30 punti a sole 5 lunghezze dai sardi.
Silenzio stampa e tutti in ritiro almeno fino alla trasferta del Bentegodi che potrebbe mettere pesantemente nei guai la FIORENTINA in caso di esito negativo.

Convocati
Fuori KOKORIN, MALCUIT e BORJA VALERO infortunati, out anche lo squalificato MILENKOVIC.
Sul centrodestra della difesa rivedremo l'ex Martín CÁCERES.

Portieri: Dragowski, Rosati, Terracciano
Difensori: Barreca, Biraghi, Caceres, Igor, Malcuit, Quarta, Milenkovic, Maxi Olivera, Pezzella, Venuti
Centrocampisti: Amrabat, Bonaventura, Castrovilli, Eysseric, Pulgar
Attaccanti: Callejon, Kouamé, Montiel, Ribery, Vlahovic

Probabile Formazione
3-5-2 con Dragowski; Quarta-Pezzella-Caceres; Venuti-Bonaventura-Pulgar-Castrovilli-Biraghi; Ribery-Vlahovic.


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DICONO +   -   =

Mister JURIĆ «Come arriviamo alla partita contro la Fiorentina? Abbiamo avuto solo oggi per prepararla, perché ieri abbiamo fatto soltanto una sessione di scarico, mentre domani avrò modo di fare le mie scelte. La Fiorentina è una squadra con una 'rosa' molto importante, è davvero difficile capire perché sia solo 5 punti sopra la zona retrocessione. Se a Genova ci è mancata la grinta? Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, abbiamo avuto superiorità di gioco e di idee, anche se avremmo potuto concretizzare più occasioni. Quello è il calcio che voglio e che vogliamo fare, espresso oltretutto in casa di una squadra forte. Nel secondo tempo invece abbiamo avuto un piccolo calo di attenzione, mentre gli avversari hanno alzato la loro qualità con i cambi. Abbiamo giocato meno bene e credo che i giocatori ne siano consapevoli. È stata una gara a due facce, vorrei giocassimo sempre come nel primo tempo di Genova. Cosa può farmi stare sereno per il futuro? Oggi leggevo un'analisi del mio rapporto con i tifosi veronesi molto interessante. Io sono diretto e mi serve esserlo, non devo trovare un'eccessiva tranquillità, per il bene mio e anche del Verona. Ho sempre bisogno di mettermi in dubbio per crescere, andare oltre. È questo che mi fa andare avanti, altrimenti si perde la mia essenza, non sarei io. In questi due anni abbiamo fatto cose bellissime grazie alla grinta, alla grande voglia e anche a qualche confronto. Quanto sento di incidere in questa società? Abbiamo alzato il livello e possiamo sicuramente contare su un grande Direttore Sportivo, che ha occhio, conoscenze e umiltà. Cosa penso della SuperLega? Si tratta di un discorso molto ampio. Il calcio è diverso da altri sport, c'è una cultura, una passione, un amore differente. Non deve essere solo business. Quindi, sono contrario» HellasVerona.it

Aleksander Ceferin, presidente UEFA «La Uefa e il mondo del calcio sono uniti contro questa proposta orrenda, portata avanti da pochi club europei spinti soltanto dall’avidità. Il mondo del calcio è unito, i governi sono uniti, siamo tutti uniti contro questo progetto senza senso. I calciatori che parteciperanno alla Superlega, come detto nel comunicato della FIFA di gennaio, non disputeranno né il Mondiale né l’Europeo. Non potranno rappresentare le squadre nazionali. Saranno i legali a dire se i club della Superlega parteciperanno ancora alla Champion. Stiamo ancora valutando la situazione con la squadra legale. È ancora presto, l'annuncio è arrivato ieri notte, non abbiamo ancora una soluzione ma cercheremo di applicare tutte le sanzioni che saranno possibili. L’Uefa distribuisce il 90 per cento dei ricavi reinvestendoli nel movimento. Per l’Uefa non è solo una questione di soldi, per la Superlega sì. Fa gli interessi di una dozzina, non vorrei chiamarli quella sporca dozzina. Il principio di base non può cambiare, la solidarietà è qualcosa di eterno. Ma per qualcuno questo concetto non esiste, l’unica cosa che esiste è il denaro nelle loro tasche. Vorrei ringraziate tutta la famiglia del calcio, anche le varie società, tranne quei 12 club. Dico grazie ai governi. Questa idea è uno sputo sul viso di quelli che amano il calcio. Non lasceremo che ci portino via il calcio. Non posso che sottolineare come in questo momento la UEFA e il mondo del calcio siano uniti contro la proposta egoistica di pochi club motivati dall’avidità e da nient’altro. Siamo tutti uniti contro questo progetto senza senso.» TuttoMercatoWeb.com

Il doppio ex Antonio DI GENNARO «Col Verona devi giocare con una certa intensità, non so se ha i ritmi adatti per farlo. Quando vivi questi momenti, oltre all'aspetto del gioco deve uscire quello caratteriale. La Fiorentina non è abituata a lottare per retrocedere. Ci sono diverse squadre che non sono tranquille, ci sono scontri diretti importanti. Se perde stasera, con la Juve a Firenze sarà problematico» TuttoMercatoWeb.com

Il doppio ex Luciano BRUNI «Delle ultime sei l'Hellas ne ha perse cinque, e non credo voglia mantenere il trend, anche perché Juric è uno di quelli che non molla. Per la Fiorentina è un test difficile contro una squadra ben organizzata e fastidiosa. Juric? Pensavo alla fatica che hanno fatto i vari Amrabat e Kumbulla... Evidentemente a Verona c'è un habitat ideale, e il merito non può che essere dell'allenatore. Penso quest'anno sarà la volta di Zaccagni per tanti soldini: il presidente Setti è uno che ci sa fare, e penso ambirà a qualcosa di più, com'è giusto che sia» TuttoMercatoWeb.com

Mister MANDORLINI a FirenzeViola.it «L'Hellas può mettere in difficoltà tutti, è una squadra rognosa, che gioca, da non prendere assolutamente sotto gamba. La Fiorentina dovrà stare molto attenta, gli avversari saranno mentalmente liberi. Juric? I numeri parlano per lui: ormai da due anni è uno dei migliori allenatori emergenti del nostro campionato. Lo sento spesso, è appetito da tanti club e non solo dai viola, sarà anche per lui un mercato movimentato» TuttoMercatoWeb.com

Zibi BONIEK ex attaccante (anche) della JUVENTUS e oggi membro del comitato esecutivo dell'Uefa nonché presidente della federcalcio polacca parla a Sky Sport «Il calcio entra in una fase molto agitata. Non ci saranno vincitori, ma tutti perderanno. Il calcio è per tutti e noi siamo europei e non americani. Nel calcio non si possono divertire solo 12 squadre ricche. Tanto qualsiasi cifra che guadagnano non basta. Sarà una battaglia tra avvocati e potremmo finire anche a Bruxelles. Nel calcio non c'è bisogno di una competizione tra club più ricchi del mondo. Poi le squadre più ricche del mondo non riescono a vincere nemmeno contro la povera e piccola Atalanta» TuttoMercatoWeb.com

L'ex fuoriclasse di BARÇA, INTER e della nazionale di calcio portoghese Luis FIGO «Questa cosiddetta "SuperLega" è tutt'altro che Super. Questa mossa avida e insensibile significherebbe un disastro per le nostre fondamenta, per il calcio femminile e per la comunità calcistica in generale solo per servire i proprietari egoisti, che hanno smesso di prendersi cura dei loro tifosi già molto tempo fa, e il completo disprezzo per i meriti sportivi. Tragico» TuttoMercatoWeb.com

Rudi VOLLER ex centravanti della ROMA e della nazionale tedesca attuale direttore tecnico del BAYER LEVERKUSEN «Una società chiusa in questo modo è un crimine contro il calcio. Per un club in cui i tifosi cantano "You'll never walk alone" (quelli del LIVERPOOL n.d.S) è vergognoso. Borussia Dortmund e Bayern che non hanno aderito? Dimostra che hanno una spina dorsale» TuttoMercatoWeb.com

Mesut ÖZIL ex fantasista di REAL MADRID e ARSENAL «I bambini crescono sognando di vincere il Mondiale e la Champions League, non un Super League. Il divertimento delle grandi partite sta nel fatto che ci sono una o due volte all'anno, non ogni settimana. Davvero difficile da capire per tutti i tifosi di calcio...» TuttoMercatoWeb.com

Il popolare giornalista Paolo Condò attraverso 'La Repubblica' «Il calcio come show rischia di cancellare il merito sul campo. Così com'è congegnata adesso, con 32 squadre fra le quali quattro iscritte per ciascuno dei quattro campionati più importanti, la Champions League è un torneo magnifico, e nella sua ombra l’Europa League è cresciuta fino ad aggiungere altre serate divertenti al menu settimanale. Ci sono margini di miglioramento ulteriore? Probabilmente sì. Ma non nella direzione sposata da dodici società fra le quali Juventus, Inter e Milan. La Superlega chiusa, riservata a 15 club fondatori fissi e altri cinque cooptati di volta in volta, cancella la qualificazione sul campo — e dunque il fondamentale concetto di merito — come requisito di partecipazione per tutti. Un vulnus inaccettabile. Considerata la quantità di denaro fiabesca promessa agli scissionisti, la piramide del calcio mondiale, già oggi molto ripida, diventerebbe una parete verticale senza appigli: niente più Atalanta, per dire dell'esempio più vicino, ma nemmeno Roma, Lazio, Napoli. Oppure Ajax, Porto, Marsiglia, PSV, Benfica... Non solo. Il club iun fuga giocherebbero comunque i campionati nazionali, ma se già i denari della semplice Champions hanno favorito le lunghe dominazioni, quale competizione potrebbe mai esserci fra chi si porta a casa 300 milioni e chi 30?» TuttoMercatoWeb.com



ALTRE NEWS IN ALLEGATO +   -   =

Il trick di Andrea Agnelli e la Superlega: La dove osa il merito sportivo! Non doveva farlo l'ATALANTA! Non doveva vincere contro i bianconeri e scavalcarli all'ultimo posto utile in Champions League!
Possibile che club come JUVENTUS, INTER e MILAN possano rischiare di rimanere fuori dalla massima competizione europea per colpa di club minori (e insolenti) come quello bergamasco? Beh... Anche si 'caro' Agnelli! Si chiama merito sportivo e (in teoria) tende a premiare il più bravo.

Ci aveva già provato un paio d'anni fa il numero uno della società piemontese a far entrare nella testa dei tifosi il fatto che la Champions League (la fu 'Coppa dei Campioni' allargata anche ai secondi e i terzi per questioni meramente economiche) dovesse essere esclusivamente appannaggio dei club più prestigiosi e ricchi del continente, a prescindere dal fatto che, in un anno di magra, non dovessero qualificarsi.
Allora una sorta di sollevazione popolare (che in queste ore non mi sembra di vedere) lo mise presto a tacere, stavolta invece, con una velocità impressionante a causa dei danni finanziari impartiti dal Covid (e dal fatto che 64 milioni a stagione per CR7 non sono esattamente noccioline), il buon Andrea ha messo l'UEFA e tutti i tifosi davanti al fatto compiuto, fondando con MILAN, INTER e altre 9 corazzate calcistiche europee quali REAL e ATLETICO di Madird, BARÇA, ARSENAL, CHELSEA, TOTTENHAM, CITY e UNITED di Manchester e LIVERPOOL (finanziate dal colosso bancario mondiale JP Morgan), un campionato dedicato solo a chi se lo può permettere più alcuni invitati da decidere volta per volta ma solo se in grado di pagare il biglietto chiaramente.

Il tutto facendo il verso all'NBA dove non esistono retrocessioni e il campionato di basket genera profitti spaventosi in barba a qualunque campanilismo cittadino (la franchigia può essere tranquillamente spostata da un posto all'altro a discrezione del proprietario come se ad esempio il MILAN fosse portato a Torino o la FIORENTINA a Napoli per dire) dimenticando tra l'altro, che l'ultimo classificato nel torneo è poi il primo a scegliere sul mercato nella stagione successiva e quindi il livello tecnico tende sempre a salire.
Chiaramente non esiste una Lega Nazionale (e non potrebbe essere altrimenti) come noi la conosciamo o una Serie B, esistono tornei universitari altrettanto avvincenti e ricchi ma lontano anni luce dalle dinamiche dello sport professionistico del vecchio continente.

Inevitabile il niet della UEFA (che ha minacciato di squalifica i 12 fondatori e già si prepara una mega battaglia legale con jackpot fissato pare ad una 50ina di miliardi di Euro) e delle leghe nazionali dalla Serie A, alla Liga spagnola, alla Premier League passando per la Ligue 1 francese e la Bundesliga (che vedrebbero fortemente ridimensionati i propri campionati interni a causa della mancanza dei club più prestigiosi): Si preannuncia un estate davvero rovente a suon di carte bollate e ci si chiede se non sia stata moralmente discutibile la scelta del patròn juventino presidente dei club calcistici europei (European Club Association) che mentre trattava un rinnovo della formula dell'attuale Champions League con l'UEFA, sottobanco si vedeva con i compagni di merende della Superlega e, per quanto riguarda la Serie A, rifiutava la gestione dei fondi e si metteva a capofila nella sfiducia al presidente Dal Pino: Ma come? E quel (lieve) conflitto di interessi che ne sarebbe potuto uscire?
Andrea Agnelli ha dato le dimissioni dal ruolo nell'ECA (e ci mancherebbe!) diventando al contempo vicepresidente della neonata associazione ma il danno rimane e ora la palla passa all'UEFA e alle leghe calcistiche nazionali: Ma la sensazione è che ne vedremo delle belle (o no?); intanto il titolo Juventus ha chiuso con quasi il +18%.



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VITA DA EX: Parla JORGINHO 'A 17 anni, a Verona con i monaci, volevo mollare'



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