HELLAS VERONA 1-0 FIORENTINA: A 18 anni di distanza i gialloblù battono la FIORENTINA al Binti e consolidano la posizione a metà classifica sorpassando proprio i viola. Primo gol in Serie A per DI CARMINE che, cresciuto nelle giovanili viola, decide il match sotto il diluvio
RECAP & IMPRESSIONI
VERONA costantemente in attacco per la prima metà del primo tempo contro una FIORENTINA piuttosto attendista che regala una grande occasione a VERRE al 15esimo quando DRAGOWSKI vola a smanacciare in corner. Col passare dei minuti crescono un po' gli ospiti appoggiandosi all'inventiva di RIBERY ma non sono mai pericolosi al contrario dei gialloblù che sfiorano il vantaggio per la seconda volta al 34esimo con FARAONI. 9 a 2 i tiri a favore dell'HELLAS: Mai gli scaligeri avevano concluso così tanto nei primi 45 minuti; 51% il possesso palla in favore dei gialloblù.
Nella ripresa lo spartito prosegue sugli stessi binari con l'occasionissima di SALCEDO al 59° sulla quale DRAGOWSKI si supera ma il meritato vantaggio della squadra è solo rimandato e arriva al 66° con una stupenda azione corale conclusa da DI CARMINE in buca d'angolo!
Da li in poi gli ospiti provano a recuperare ma le ripartenze dell'HELLAS, con un AMRABAT strepitoso, tengono sempre sul chivalà gli avversari.
Termina con la vittoria dell'HELLAS che conclude verso la porta avversaria quasi il doppio delle volte dei gigliati (13 a 7).
Contro una FIORENTINA a caccia di rivincite dopo la batosta al 'Sardegna Arena' JURIĆ azzarda le due punte (o meglio una punta e mezza visto che SALCEDO scala sulla linea della trequarti in fase di non possesso) e la scelta paga un VERONA che peraltro merita appieno il risultato reso meno rotondo dagli incredibili interventi del portiere DRAGOWSKI che toglie letteralmente dal sacco almeno tre palle.
Il tecnico croato disinnesca RIBERY affidandolo al controllo di AMRABAT fino alla trequarti e a RRAHMANI dalla trequarti in su e anche questa scelta è azzeccatissima aldilà delle talentuose giocate del marsigliese che non riesce però mai ad essere determinante.
L'HELLAS sale al ottavo posto a +9 dalla zona retrocessione scavalcando proprio i viola e agganciando il PARMA a due soli punti dal NAPOLI settimo ma l'imperativo è volare bassi e continuare a lottare a testa bassa su tutti i palloni memori delle ultime tristissime stagioni (non solo in Serie A).
LA PARTITA
Privo di due titolari del peso di VELOSO e KUMBULLA (ormai praticamente inamovibile al centro della difesa scaligera) e con l'attacco 'perennemente' inceppato, mister JURIĆ prova a dare più sostegno alla prima punta DI CARMINE affiancandogli SALCEDO la cui duttilità permetterà il consueto 3-4-2-1 in fase di non possesso pronto a virare in un 3-4-1-2 quando i gialloblù attaccheranno.
In mediana è ancora PESSINA a fare da play maker sostenuto da AMRABAT e VERRE che giocherà qualche metro più avanti, nel mezzo della retroguardia è confermato GÜNTER con RRAHMANI alla sua destra ed il rientrante BOCCHETTI dal primo minuto (gran buona notizia) alla sua sinistra.
La Viola di mister MONTELLA partirà con un 3-5-2 nel quale spicca l'assenza del convalescente CHIESA e la conferma di un centravanti puro come il millenialVLAHOVIC al fianco della stella RIBERY al rientro dopo tre giornate di squalifica.
Nei tre dietro anche l'ex gialloblù CÁCERES, in mediana sono BENASSI e CRISTOFORO (all'esordio in campionato) a sostituire CASTROVILLI e PULGAR fermati dal giudice sportivo.
Più di 3mila i tifosi viola presenti per un totale di oltre 21mila i presenti al Binti e clima di festa come sempre dovrebbe essere aldilà di estemporanei gemellaggi, l'HELLAS gioca col lutto al braccio in memoria di Roberto Puliero, popolare attore, regista ma soprattutto voce narrante delle più belle imprese scaligere; emozionante la sciarpata scaligera a dare l'estremo seguita da un momento di silenzio spontaneo di tutto lo stadio.
Giocatori con un segno rosso sul volto per dire basta alla violenza sulle donne (campagna promossa dalla Lega Serie A Diamo un rosso alla violenza).
Campo pesante a causa delle piogge di questi giorni ma in ottime condizioni, dirige la sfida il signor Antonio Giua della sezione AIA di Olbia.
SOLO VERONA PER 23 MINUTI
Subito fuori per gli ospiti capitan PEZZELLA dopo la gomitata fortuita di DI CARMINE (ammonito) in un contrasto aereo, gli da il cambio CECCHERINI.
Al 10° Scende imperioso AMRABAT che imbuca VERRE a sinistra, pronto il cross dell'ex SAMP ma CACERES anticipa SALCEDO ad un passo dalla porta! Sugli sviluppi del secondo corner successivo LAZOVIĆ ribalta sul palo lontano per la conclusione al volo di BOCCHETTI che non chiude: Palla a lato dalla parte opposta.
Preme l'HELLAS: Al 13° Da schema rimessa laterale VERRE conclude alto appena entrato in area (dalla curva ospite coro in omaggio allo scomparso capitan ASTORI che proprio al Bentegodi realizzò il suo ultimo gol).
Al 15° SALCEDO scarica per VERRE che dai 25 metri cerca l'incrocio: DRAGOWSKI vola a smanacciare in corner; batte LAZOVIĆ sul secondo palo dove GÜNTER murato la prima volta trova la risposta definitiva del portiere ospite la seconda. PESSINA conclude dal limite al 21° sul muro avversario prova ad inserirsi DI CARMINE in semirovesciata ma colpisce malamente la palla sporca e non impensierisce DRAGOWSKI...
Al 23° DI CARMINE appoggia a LAZOVIĆ che va alla conclusione dal limite: Raccoglie facile il portiere gigliato (ricomincia a piovere insistentemente sul Binti).
CRESCE LA FIORENTINA MA È L'HELLAS A SFIORARE IL VANTAGGIO
Sponda di BADELJ per BENASSI al 29°: Il centrocampista ex TORINO conclude alto una palla sporca (prima conclusione offensiva degli avversari)...
Al 34° RIBERY salta netto PESSINA e taglia dentro per VLAHOVIC che conclude da destra sul primo palo: SILVESTRI respinge con i piedi.
Occasionissima gialloblù al 38°: VERRE alza in area per SALCEDO che di tacco (e con la complicità involontaria della deviazione di CECCHERINI) libera al tiro FARAONI dietro di lui, la conclusione dell'esterno ad un metro dalla porta incoccia su DRAGOWSKI in uscita disperata!
Dopo due minuti di recupero il signor Giua termina il primo tempo.
ANCORA VERONA...
Bella combinazione FARAONI-AMRABAT con cross dell'olandese naturalizzato marocchino per la girata di testa di DI CARMINE che non inquadra la porta al 47°.
Al 50° fallo di BOCCHETTI su VLAHOVIC in zona centrale a circa 25 metri dalla porta difesa da SILVESTRI: Alla battuta va proprio il giovane ex Primavera Viola che alza la mira...
Colpo di testa alto di CECCHERINI su calcio d'angolo al 54°
Occasionissima HELLAS al 59°: Su calcio d'angolo da destra SALCEDO anticipa netto BENASSI ed incorna sul primo palo dove balza in tuffo DRAGOWSKI e salva il risultato!
Al 64° BENASSI incorna alto sul primo palo un calcio d'angolo da destra.
SCALIGERI IN MERITATO VANTAGGIO
HELLAS avanti con una bellissima azione corale al 66°: AMRABAT lascia a FARAONI che in sovrapposizione da destra la mette al centro dove VERRE fa velo per DI CARMINE che entra dal vertice sinistro e la mette a giro nell'angolino sul palo lontano! Primo gol in Serie A per Samuel e gialloblù meritatamente in vantaggio.
I VIOLA CERCANO DI REAGIRE MA SOFFRONO LE RIPARTENZE GIALLOBLÙ
Al 68° RIBERY dal limite imbuca per VLAHOVIC che non inquadra lo specchio.
al 74° AMRABAT cavalca in zona centrosinistra, no-look in area per DI CARMINE anticipato in uscita dall'ottimo DRAGOWSKI sui piedi di Samuel. ZACCAGNI dalla distanza all'82°: DRAGOWSKI si tuffa ma la palla passa a fil di palo.
CACERES da destra sul primo palo all'85°, il neoentrato GHEZZAL incorna sulla palla lenta contrastato da PESSINA, recupera SILVESTRI in tuffo laterale... DAWIDOWICZ in proiezione offensiva all'89°, palla a FARAONI che imbuca per STĘPIŃSKI e palla nel sacco ma il polacco era partito in evidente off-side.
Il signor Giua fischia tre volte dopo aver concesso 5 minuti di recupero.
Stupendo striscione in Curva Nord tra i tifosi ospiti che sugellano lo storico gemellaggio con un eloquente 'I colori gialloblu sosterremo sempre più'
VOTI
SILVESTRI Partita sostanzialmente (ed inaspettatamente) tranquilla oggi per Marco che non deve faticare più che tanto per mantenere inviolata la sua porta 6
RRAHMANI Tocca a lui controllare RIBERY a uomo quando supera la trequarti e Amir lo fa al meglio concedendo al francese un numero (tacco + tunnel) solo in una zona inoffensiva. Ennesima gara pressoché perfetta del kosovaro che in un paio di occasioni è pericoloso anche in area avversaria 7
GÜNTER Non si vede praticamente mai ma la freddezza con la quale disinnesca una pericolosa ripartenza avversaria all'87° è certamente degna di nota 6
BOCCHETTI 80 minuti molto significativi per l'ex SPARTAK che doveva essere il perno difensivo quest'anno ma, a causa di tanti piccoli contrattempi fisici ha dovuto rimandare: Il neopapà (ancora congratulazioni) porta esperienza, tranquillità e determinazione proprio nel momento in cui KUMBULLA deve rimanere ai box. Si vede il ritardo di condizione rispetto ai compagni ma in sostanza non rischia nulla 6 (gli da il cambio DAWIDOWICZ all'80°: Un quarto d'ora per controllare l'assalto finale degli avversari e dare fiato a BOCCHETTI, grande cavalcata all'89° 6)
FARAONI Meritava il gol al 38°, si produce in un'ottima combinazione con AMRABAT al 47°, pregevole assist al 66° e ancora pompa per inserirsi al 77°: Un leone sulla fascia destra 7,5
PESSINA Dirige le operazioni a metacampo e si propone sia in difesa che in attacco, prosegue la buona crescita di un ottimo prospetto 6,5
AMRABAT Tra i migliori in campo con i suoi coast-to-coast che intimoriscono qualunque avversario, come Leonida alle Termopili conduce i suoi all'assalto dei persiani in viola con una strepitosa forza fisica. Più si va avanti e più ricorda le discese di BRIEGEL (e oggi doveva controllare anche un castigamatti come RIBERY) 7,5
LAZOVIĆ Approfitta dei grandi spazi che la FIORENTINA lascia sul fronte sinistro e mette sul secondo palo almeno un paio di palloni preziosi. Prova ad imitare VELOSO sul calcio di punizione al 16° ma incoccia sul muro della barriera, pregevole il tacco per PESSINA al 70° ma cinque minuti più tardi (stremato dall'ennesima discesa) crossa a testa bassa sprecando tutto... 6,5
VERRE Il velo che vale il vantaggio è di notevole intelligenza e visione tattica ma già al 15° meritava il gol su quel gran tiro diretto all'incrocio: Un altro che continua nella sua crescita anche grazie al credito che JURIĆ gli concede 7
SALCEDO Anche lui meritava il secondo sigillo in Serie A al 59° ma evidentemente il Dio del calcio la vedeva diversamente. Al 15° e al 38° fornisce due ottime palle ai compagni rendendosi prezioso anche in rifinitura, bravo Eddie 6,5 (gli da il cambio ZACCAGNI al 72°: La sua voglia di emergere e di rendersi utile alla causa sta tutta in quel tiro improvviso all'82° ma anche il gran tackle con cui ferma RIBERY al 95° è determinante 6,5)
DI CARMINE Non scorderà mai il suo primo gol in Serie A che vale 3 punti d'oro in chiave salvezza al cospetto di un avversario superiore che tra l'altro l'ha cresciuto. Prima di quello non combina molto ma questa rete gli darà tanta sicurezza in più sperando che abbia fatto definitivamente pace col mister 7 (gli da il cambio STĘPIŃSKI all'83°: Nel finale va in gol pure lui ma in evidente fuorigioco. JURIĆ lo mette dentro per fare a sportellate e tenere alta la squadra nel finale ma non si attiene ai compiti e anzi al 94° si fa barbinamente rubare palla in uscita dall'area, continua il periodo poco felice di Mariusz 5,5)
JURIĆ Oggi inaugura una seconda punta in appoggio alla prima e la doppia marcatura alternativa tra RRAHMANI e AMRABAT su RIBERY. La squadra lo segue e anche chi per carattere fa più fatica (leggi DI CARMINE) comincia forse a digerire certe novità apportate dal tecnico. Il migliore acquisto di questo sorprendente VERONA 8
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Mister JURIĆ «Soddisfazione per la vittoria? Abbiamo fatto un’ottima gara in entrambi i tempi, con buone cose a livello di gioco in ambedue le fasi. La nostra miglior prestazione? Diciamo quella in cui più di tutte le altre abbiamo dimostrato di avere consapevolezza dei nostri mezzi. Un’altra partita senza subire gol? Fino ad ora stiamo lavorando bene. In difesa c’è tanta concentrazione e questo non ha permesso agli avversari di avere molte occasioni da gol. Si stanno le punte? Gli attaccanti prima colpivano i pali, adesso iniziano a segnare. Le prossime partite? Ogni gara è un’opportunità, ma sappiamo che non dobbiamo mollare nemmeno un attimo, perché il valore delle altre squadre è molto alto. Speriamo di fare ancora prestazioni come oggi. Verre può andare via a gennaio? Non c’è nessuna possibilità. Se questa vittoria è il miglior saluto a Roberto Puliero? Non mi era mai successo in vita mia di essere a un funerale di una persona che non conoscevo e di sentirmi così tanto coinvolto emotivamente. È stata una cosa particolare sia per me che per il mio preparatore, il Prof. Barbero: abbiamo conosciuto Verona e stiamo conoscendo il mondo che gli ruota attorno. C’era il fratello di Roberto che mi diceva quanto gli piace la squadra di quest’anno: è un motivo di orgoglio per me e sono molto contento che possiamo dedicargli la vittoria di oggi» HellasVerona.it
Mister MONTELLA tecnico della FIORENTINA «Chiesa non è entrato? Non stava bene e non se l’è sentita di entrare. Abbiamo avuto volontà oggi rispetto alla partita di Cagliari ma non è andata bene. Il Verona ha dimostrato di essere superiore: è una squadra che ha messo in difficoltà tutte le squadre che ha incontrato. Oggi abbiamo dato tutto quello che potevamo dare. Fischi? Li comprendo. E’ sempre brutto perdere. Dobbiamo gestire questo momento. Verona? Ha un’anima e sta facendo un ottimo campionato. Verre? L’ho visto crescere a Roma, ci ha messo un po’ ad affermarsi in Serie A ma sono contento per lui, ha qualità” ha chiosato Montella» TGGialloblu.it
Il match-winner DI CARMINE «Il mio primo gol in Serie A? È un sogno: ho lavorato tanto per questo, sono davvero molto felice. Ma sono più soddisfatto per la vittoria della squadra. Le scelte di Juric? Mi sono servite, ho capito diverse cose. Ringrazio i miei compagni che mi sono stati molto vicini: il gol è dedicato anche a loro e alla mia famiglia. L'applauso dello stadio? È stato emozionante, bellissimo soprattutto nel momento della mia sostituzione: mi hanno fatto venire la pelle d'oca. Risultati positivi? Stiamo facendo un buon campionato, ogni giorno ci alleniamo con costanza e determinazione. Le ultime prestazioni sono il frutto di questo duro lavoro. Mister Juric? Ci dà molti stimoli, che ci permettono di dare il massimo in ogni partita. Importanti i gol degli attaccanti? Creiamo sempre tante occasioni grazie alla nostra determinazione e alla voglia di lottare su ogni pallone. Il gol prima o poi arriva, dobbiamo solo credere nel nostro lavoro. L'infortunio di Pezzella? Mi dispiace molto, non l'ho visto arrivare. Gli auguro una pronta guarigione» HellasVerona.it
Milan BADELJ centrocampista della FIORENTINA «Se vogliamo guardare il lato positivo è stato un passettino avanti rispetto a Cagliari, in un periodo in cui le cose non stanno andando a nostro favore. Forse non l’abbiamo nemmeno meritato. Oggi ci abbiamo provato ma non è stato abbastanza. Complimenti all’Hellas che ha voluto vincere più di noi. Dopo cinque gol a Cagliari non eravamo sereni, lucidi e sicuri nelle giocate ma può essere che è solo un problema in questo momento» CalcioHellas.it
Gara di spessore anche per GÜNTER «Che partita è stata? Importantissima per noi, difficile, contro una squadra molto forte. Sapevamo di dover fare una grande gara per portare a casa punti. Così è stato. Abbiamo concesso poco alla Fiorentina? Tutti hanno fatto una buona gara oggi, quando serve difendere difendiamo tutti. Gli attaccanti sono i primi, quando vanno a pressare. Se sento di essere cresciuto? Si, ma devo migliorare ancora tanto, non ho raggiunto il massimo. Lavoriamo molto ogni settimana, e io cerco di migliorarmi sempre di più. La Roma? Possiamo fare una grande gara contro di loro, la prepareremo al meglio in settimana. Segno rosso per combattere la violenza sulle donne? Questa vittoria è anche per loro» HellasVerona.it
Daniele PRADÈ Direttore Sportivo dei viola «Non voglio giustificazioni, chi ha giocato al posto degli altri ha fatto una buona gara. Mi spiace per Pezzella che ha avuto un infortunio serio. Questa sconfitta ci dà una bella ridimensionata, dopo che quei sei risultati positivi ci avevano illuso di essere su una strada in discesa. Invece non è così, dobbiamo diventare squadra, quello che chiedevo sempre sono il tempo e la pazienza e, anche se da direttore faccio le mie valutazioni dopo le sconfitte, abbiamo le idee chiare sul percorso di crescita e ripeto che è un anno in cui dobbiamo vedere partita per partita. Queste avversarie affrontate in queste sconfitte sono squadre che giocano sull'entusiasmo e con la leggerezza senza guardare la classifica e che giocano insieme da due anni perciò sono più squadra di te. Avevo già chiesto certezze in settimana e loro pensavano di essere già una squadra competitiva, da una parte mi fa piacere perché sanno loro cosa c'è all'interno della squadra. Sono dispiaciuto per il presidente e per i tifosi, erano tanti a Verona e ci hanno incitato per tutta la partita» TuttoMercatoWeb.com
Negli anticipi di ieri: L'ATALANTA è andata avanti per prima a Bergamo contro la JUVE ma poi El Pipita HIGUAHIN e DYBALA hanno ribaltato il risultato ma l'INTER ha risposto immediatamente con un secco 3 a 0 al comunale 'Grande Torino'.
1 a 1 tra MILAN e NAPOLI a San Siro.
Par anche nel lunch-match di oggi nel derby tutto emiliano tra BOLOGNA e PARMA col gol dell'ex di DZEMAILI per i rossoblù che ha siglato il 2 a 2 finale al 95esimo.
Vittoria esterna per la LAZIO sul campo del SASSUOLO con gol nel finale per CAICEDO, rotondo 3 a 0 della ROMA (prossimo avversario dell'HELLAS al Bentegodi il 1° Dicembre) sul malcapitato BRESCIA.
Stasera alle 20.45 LECCE-CAGLIARI, domani alla stessa ora SPAL-GENOA chiuderanno con il posticipo la 13esima giornata.
#CalcioMercato HELLAS: Stando a quanto riporta TuttoMercatoWeb.com ci sarebbe anche il VERONA su Rigoberto RIVAS, centrocampista di proprietà INTER in prestito alla REGGINA in C dove non trova spazio.
La LAZIO non molla KUMBULLA ma, secondo quanto riporta CorriereDelloSport.it. da Via Olanda si chiederebbero tra i 15 e i 20 milioni, cifra che potrebbe essere ritoccata visti i buoni rapporti che legano le due società e/o se venisse incluso in qualche modo nell'affare uno scambio col centrocampista biancazzurro BERISHA che Igli TARE, diesse dei capitolini, ha acquistato dal SALISBURGO per 7,5 milioni nell'estate di un anno fa.
Intanto il PISA si assicura le prestazioni del giovane PERAZZOLO svincolatosi dai gialloblù dopo la stagione passata con la Primavera.
Un post condiviso da Valerio Verre (@valerioverre) in data:
Le pagelle di Hellas Verona-Fiorentina 1-0: Dragowski in versione Superman, Ribery non convince
Al Bentegodi tra i viola si salvano solo il portierone polacco, miracoloso in un paio di interventi, e Caceres. Nella squadra di Juric, Amrabat e Faraoni sono i migliori, Di Carmine firma la vittoria con il suo primo gol in Serie A
Di Matteo Zorzoli
--- Le pagelle dell'Hellas Verona ---
Marco SILVESTRI 6 - Spettatore non pagante per larghi tratti del match. E' l'unico 6 degli uomini di Juric
Amir RRAHMANI 6,5 - Annulla Vhalovic con il fisico e Ribery con intelligenza tattica e anticipi. Prova di grande spessore per il difensore kosovaro
Salvatore BOCCHETTI 6,5 - Dalla sua parte invece di Chiesa si presentano clienti in giornata no come Dalbert e Vlahovic. Ha vita facile (dall'81' DAWIDOWICZ s.v.)
Koray GÜNTER 6,5 - Granitico, così come tutti i compagni di reparto. In avvio sfiora l'1-0 al volo su calcio d'angolo
Davide FARAONI 6,5 - Nel primo tempo sfiora addirittura il gol dopo un tacco fantascientifico di Salcedo: l’inserimento è coi tempi giusti, solo Dragowski gli nega la gioia. In occasione del gol di Di Carmine l’assist è perfetto.
Sofyan AMRABAT 7 - Personalità e quantità a servizio della squadra. Un gladiatore quando c'è da battagliare, un piede fatato quando imposta. Ispira l'azione del gol con una magia sul povero Benassi
Matteo PESSINA 6,5 - Corre per due e arriva alla conclusione in un paio di occasioni. Sempre nel vivo della manovra veneta
Darko LAZOVIC 6,5 - Utilizzato sull'out di sinistra rende al meglio quando si accentra, ma le sue folate improvvise mettono in grande difficoltà la retroguardia viola
Valerio VERRE 7 - Cerca con convinzione l'1-0 con un paio di bordate. Il velo per Di Carmine in occasione del gol partita è poesia.
Eddie SALCEDO 7 - Si esibisce nelle vesti di assistman liberando di sponda due volte Verre e di tacco Faraoni. Esce tra gli applausi del Bentegodi (72' ZACCAGNI 6,5 - Va vicinissimo al 2-0 con una rasoiata a fil di palo. Ingresso che porta qualità e quantità)
Samuel DI CARMINE 7 - Per lui è la partita dei ricordi: dal 2004 al 2008 è cresciuto nella cantera viola. Dopo un minuto rischia di essere espulso per una gomitata al volto di Pezzella, Abisso lo grazia con l'ammonizione. Nella ripresa è freddo davanti a super Dragowski e si toglie il suo primo sfizio nella massima serie. Basta il suo piattone per i tre punti (dall'83' STEPINSKI s.v)
All. IVAN JURIC 7 - Il suo Verona domina a centrocampo e stupisce con giocate di qualità davanti. Ma è la difesa il fiore all'occhiello dell'ammiraglio croato. Terza vittoria nelle ultime 4: ritmi da Europa?
Di Carmine festeggia il primo gol in Serie A contro la "sua" Fiorentina - Eurosport
--- Le pagelle della Fiorentina ---
Bartlomiej DRAGOWSKI 7 - Nel primo tempo tiene a galla la Viola con un paio di interventi da Superman su Verre e Faraoni. Nella ripresa si supera su un'incornata di Salcedo, non può nulla, però, sul piazzato di Di Carmine. Per distacco il migliore dei suoi
Nikola MILENKOVIC 5,5 - Se nel primo tempo è preciso e attento, nella ripresa è l'esatto opposto. Si fa beffare dal velo di Verre
German PEZZELLA s.v. Al primo contrasto rimedia una gomitata allo zigomo da Di Carmine che lo costringe al forfait. Sfortunatissimo - (dal 4' CECCHERINI 6 - Entra a freddo, ma non sfigura)
Martin CACERES 6 - Deve sopperire all'infortunio del capitano, regalando esperienza e sicurezza ai compagni dietro. La sua partita è tuttosommato positiva, ma manca l'acuto
Lorenzo VENUTI 5 - Saltato sistematicamente da Lazovic sulla destra. In confusione (dal 64' LIROLA 5.5 - Entra e il Verona segna dopo 2 minuti. Un caso?)
Marco BENASSI 4,5 - Si fa saltare da Amrabat sul gol partita e non incide. Involuzione devastante dall'uomo in più di Montella nella scorsa stagione (dal 76' GHEZZAL s.v)
Milan BADELJ 5 - Spostato come mezzala al pari di Benassi, il croato non riesce a trovare le distanze. Partita insufficiente soprattutto per quello che ci si aspetta da lui
Sebastián CRISTOFORO 5 - Sostituisce lo squalificato Castrovilli, ritornando tra i titolari viola un anno e mezzo dopo. A Firenze non hanno sentito la sua mancanza
DALBERT 5 - Compassato e poco propositivo, riesce a scodellare solo un paio di cross
Franck RIBERY 5 - La sua gara si accende al 20' con un tacco a centrocampo con tunnel annesso, nel primo tempo i pericoli maggiori per la Viola vengono dai suoi piedi, ma nella ripresa, proprio quando ci si aspetta il cambio di passo, il fantasista francese si spegne e con lui la Fiorentina. I tre turni di stop pesano sulla condizione fisica?
Dusan VLAHOVIC 5 - Approccio alla partita timidissimo: giocare al fianco di una leggenda come Ribery è l'unica attenuante. Montella gli concede tutto il match, ma il serbo non ripaga la fiducia. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, probabilmente il ragazzo deve farsi ancora le ossa
All. Vincenzo MONTELLA 5 - Un punto con Parma, Cagliari e Hellas. Un ruolino di marcia sconfortante nelle ultime tre per la Viola. Le assenze del Bentegodi non devono essere un'alibi per Vincenzo: il gioco latita e la difesa subisce troppo. E la pazienza di Commisso, dati gli obiettivi di inizio stagione, ha un limite
Il Verona scavalca la Fiorentina: al Bentegodi decide il gol dell’ex Di Carmine Prova di forza degli uomini di Juric che vincono 1-0 con il primo sigillo in Serie A dell’attaccante cresciuto nelle giovanili della Viola. I veneti salgono al nono posto a quota 18 punti, Montella rimane a 16
Di Matteo Zorzoli
La legge dell’ex trionfa al Bentegodi. Un Verona cinico, granitico in difesa (solo la Juve ha subito di meno in campionato) e a suo modo spettacolare conquista punti importantissimi in chiave salvezza e, chissà, spera di alzare l’asticella degli obiettivi stagionali. Contro una Fiorentina spenta, orfana di Chiesa, Castrovilli e Pulgar e con un Ribery poco ispirato decide il primo gol in Serie A di un ragazzo cresciuto proprio a Firenze. Il piazzato di Di Carmine arriva alla fine di un’azione pirotecnica a tutto campo: ripartenza in ampiezza dai piedi di Silvestri, cross di Faraoni rasoterra che taglia le due linee di pressing viola, velo di Verre illuminante. Amen. Il Bentegodi sogna. E fa bene.
La cronaca in 4 momenti chiave
15’ PARATONA DI DRAGOWSKI - Grandissima giocata di Salcedo che scarica per Verre che si inventa una bordata dal limite diretta all'incrocio: il portiere viola si supera e devia in angolo
37’ MIRACOLO DI DRAGOWSKI - Salcedo libera di tacco Faraoni, decisivo l'intervento del portiere polacco che ci mette il corpo
58’ ALTRO INTERVENTO DECISIVO DI DRAGOWSKI - Sugli sviluppi di un calcio d'angolo Salcedo trova una grande incornata. Il polacco è lucido anche a deviare verso l'esterno
66’ VANTAGGIO DEL VERONA – Meritatissimo. Azione da antologia dei padroni di casa che lanciano Faraoni sulla destra. Palla destro, velo di Verre e Di Carmine punisce Dragowski con un piattone nell'angolino. Gol capolavoro e 1-0 Verona con il primo centro del classe ‘88 in Serie A
Franck Ribery con la maglia della Fiorentina - Getty Images
Il momento social del match
I tifosi viola ci ridono su...
#VeronaFiorentina il commento definitivo è di mio babbo: “Almeno s’è migliorato, stavolta non ne abbiamo presi 5"
MVP
Samuel DI CARMINE - Per lui è la partita dei ricordi: dal 2004 al 2008 è cresciuto nella cantera viola. Dopo un minuto rischia di essere espulso per una gomitata al volto di Pezzella, Abisso lo grazia con l'ammonizione. Nella ripresa è freddo davanti a super Dragowski e si toglie il suo primo sfizio nella massima serie. Basta il suo piattone per i tre punti
L’angolo del Fantacalcio.
Promosso. FARAONI - Nel primo tempo sfiora addirittura il gol dopo un tacco fantascientifico di Salcedo: l’inserimento è coi tempi giusti, solo Dragowski gli nega la gioia. In occasione del gol di Di Carmine l’assist è perfetto.
Bocciato. VLAHOVIC - Approccio alla partita timidissimo: giocare al fianco di una leggenda come Ribery è l'unica attenuante che gli viene concessa. Montella gli regala tutto il match, ma il serbo non ripaga la fiducia. Da grandi poteri derivano grandi responsabilità, probabilmente il ragazzo deve farsi ancora le ossa.
[...]
FONTE: It.EuroSport.com
COPERTINA Le Pagelle del Verona: Di Carmine stende i viola nel più bel Verona della stagione
24.11.2019 19:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Silvestri 6 Primo tempo da spettatore non pagante. Nella ripresa vigila senza correre particolari pericoli.
Rrhamani 7,5 Mette la muserola a Ribery togliendogli spazio e fiato, lasciandogli solamente le briciole. Chiude ogni spazio con grande tempismo confermandosi frangiflutti insuperabile. Ennesima sontuosa prestazione.
Bocchetti 6,5 Prima maglia da titolare della stagione dopo gli infortuni che lo hanno tenuto ai box per diverse settimane. Combatte senza commettere errori, affidandosi a posizione ed esperienza. (dal 35’ st Dawidowicz 6 Attento e preciso.)
Gunter 7 Efficace e puntuale nelle chiusure. Sfiora per due volte il gol nel primo quarto d’ora di gara. Nella ripresa contribuisce ad alzare il bunker difensivo senza, questa volta, accusare alcun sbandamento. Disputa la sua miglior partita della stagione.
Faraoni 7 Primo tempo prevalentemente di contenimento, dedicato per precisi di scuderia a supporto di Rrhamani, impegnato a duellare con Ribery. Dragowski, con una grande parata, gli nega la gioia del gol. Nella ripresa, quando decide di cambiare passo, nasce l’azione del gol della vittoria.
Pessina 7 Piedi buoni e indubbia intelligenza tattica. La scelta è sempre quella giusta. Veloso può recuperare senza fretta.
Amrabat 7,5 La prestazione sottotono di San Siro è già alle spalle. Parte lancia in resta sin dai primi minuti. Nella ripresa alza tremendamente i giri del motore, regalando alcune ripartenze devastanti. E’ l'anima vitale del centrocampo, giocatore sempre più imprescindibile.
Lazovic 7,5 Con le sue continue incursioni diventa la spina nel fianco della retroguardia viola. Dalle sue parti prendono origine tutte le azioni più pericolose. Tra i migliori in campo.
Verre 7 Gioca un primo tempo a sprazzi alternando buone cose a errori ingenui. Molto meglio nella ripresa. Il velo in occasione della rete di Di Carmine, però, vale da solo il prezzo del biglietto. Nel finale sfiora il palo con un tiro a volo dai 20 metri.
Salcedo 7 Juric lo colloca a fare la spalla di Di Carmine. Vivace, si getta su ogni palla, obbligando spesso all’errore i centrali viola. Va vicino al gol con una deviazione sottomisura che Dragowski disinnesca non senza difficoltà. Esce ancora una volta tra i meritati applausi del Bentegodi (dal 26’ st Zaccagni 6,5 Irrobustisce la linea di centrocampo durante il forcing finale viola. Con grande scelta di tempo chiude su Ribery lanciato in contropiede.)
Di Carmine 7 Dopo un giro di lancette mette ko Pezzella in uno scontro di gioco. Il gomito troppo alto gli costa il giallo. Partita di sacrificio dove fatica ad emergere. Sfrutta a dovere il velo di Verre e con un diagonale di precisione chirurgica segna la rete della vittoria e il suo primo gol in serie A. (dal 38’ st Stepinski sv entra per far rifiatare Di Carmine)
Juric 7,5 Rispolvera Di Carmine e ridà la maglia da titolare a Bocchetti. La novità più importante è tuttavia l’attacco a due punte. Primo tempo brillante, ripresa da applausi quando la squadra alza i ritmi di gioco e sovrasta i viola, mettendo in carniere una vittoria tremendamente importante. Il Verona visto oggi è sicuramente il migliore della stagione.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Con Di Carmine l’Hellas vince sulla Fiorentina Vittoria dell'Hellas Verona nella partita pomeridiana contro la Fiorentina. A siglare la vittoria gialloblù un gol di Di Carmine al 66'.
Di Redazione -24 Novembre 2019
Immagine dalla pagina Facebook "Hellas Verona FC"
Vittoria dell’Hellas Verona nella partita pomeridiana contro la Fiorentina al Bentegodi. A siglare la vittoria gialloblù un gol di Di Carmine al 66′.
Ammoniti Di Carmine, Pessina e Faraoni fra i veronesi, Venturi e Milenkovic per i viola.
L’allenatore del Verona, Ivan Juric, è di ottimo umore. «Ottima partita sotto tutti i profili e una prestazione positiva da parte di tutti – ha detto il tecnico croato -. La rete di Di Carmine? Bellissima, si è vista la qualità e il talento di questa squadra e Samuel ha grandi qualità. Abbiamo concesso davvero poco e siamo stati sempre in controllo per tutta la gara. Oggi bravissimi contro una squadra tecnicamente fortissima».
Con questa partita l’Hellas supera proprio la Fiorentina in classifica e si porta in nona posizione a 18 punti. Prossimo impegno, ancora in casa, domenica prossima contro la Roma.
Il saluto della curva a Roberto Puliero
FONTE: Daily.VeronaNetwork.it
SERIE A Verona-Fiorentina 1-0: gol e highlights della partita. Decide Di Carmine, viola ko
24 nov 2019 - 19:09
Va ai veneti di Juric la sfida della 13^ giornata di Serie A, 1-0 ai viola che consegna l'8° posto con 18 punti insieme al Parma. Decisivo Di Carmine nella ripresa, ex della sfida (debuttò in A proprio con la Fiorentina nel 2006) che batte Dragowski miracoloso su Faraoni e Salcedo. Secondo stop di fila per Montella: Chiesa non al meglio resta in panchina per tutto il match, poca fortuna per Ribery. Frattura allo zigomo già operato per Pezzella
La firma dell’ex regala un’altra festa al Bentegodi, casa del Verona che vola in Serie A. Primo gol in Serie A per Samuel Di Carmine che trascina l’Hellas all’8° posto, posizione condivisa con il Parma a quota 18 punti. Ed è proprio una vecchia conoscenza, lui che da fiorentino doc debuttò in A nel 2006 con la squadra della sua città, a condannare la Fiorentina al 2° stop di fila dopo il 5-2 incassato a Cagliari. Poca fortuna per Montella e Ribery, orfano in campo di Chiesa (non al meglio e rimasto in panchina per tutto il match) oltre a pedine intoccabili come Pulgar e Castrovilli (entrambi squalificati). Viola scavalcati in classifica dalla squadra di Juric, gruppo che mescola intensità e qualità per la gioia del popolo gialloblù. E il campionato premia sempre più l’Hellas come una splendida realtà.
ROMA - Igli Tare guarda al futuro, è fatto così. Studia nuovi talenti per la Lazio che verrà. Le sue idee poi, dovranno fare i conti con i risultati della squadra: Champions League o Europa League, il calciomercato cambia eccome. La lista della spesa del direttore sportivo biancoceleste però, è sempre ben fornita. In cima ci sono due difensori: Marash Kumbulla dell’Hellas Verona e Strahinja Pavlovic del Partizan Belgrado. Due giovani di prospettiva che sono già in orbita Lazio.
Lazio, Kumbulla già pronto
C’è un muro in casa dell’Hellas Verona e la Lazio ci ha messo subito gli occhi. Marash Kumbulla, 185 centimetri di muscoli e forza già al top in Serie A. Diciannove anni e centrale della difesa a tre di Juric. Albanese, ma nato in Italia. Anche Edy Reja, ct delle aquile, si è accorto delle sue qualità e lo ha fatto esordire con l’Albania il 14 ottobre. L’anno scorso in Serie B aveva giocato una sola volta, quest’anno con il coraggio del tecnico croato è diventato un titolarissimo. Ha pure un record nel cassetto: con il gol alla Sampdoria lo scorso 5 ottobre, è il primo difensore nato nel duemila a segnare in Serie A. È di Peschiera del Garda e ha fatto tutte le giovanili nel Verona. A 16 anni era già in Primavera, poi ad agosto il debutto tra i grandi. Ad oggi conta 9 presenze. Deve ancora migliorare, perché spesso cerca l’anticipo a tutti i costi e fa fallo. Tre cartellini gialli e un rosso sono un po’ troppo in nove apparizioni. La Lazio vuole farsi sotto per luglio, Kumbulla rappresenta un colpo in prospettiva per la difesa. Acerbi è il re, Radu avanza con gli anni, Luiz Felipe è discontinuo così come Bastos: E Vavro, l’ultimo acquisto, fin qui non ha convinto. Servono altri rinforzi. Il cartellino dell’albanese è valutato tra i 15 e i 20 milioni di euro. Una cifra alta, ma con il Verona, visti i buoni rapporti, si potrà trattare.
[...]
FONTE: CorriereDelloSport.it
CALCIOMERCATO Calciomercato, l’Hellas su Rigoberto Rivas dell’Inter
Il giocatore di proprietà dell’Inter non sta trovando spazio nella Reggina, e a quanto pare il Verona ci starebbe pensando
di Tommaso BadiaNovembre 22, 2019 - 09:30
Il mercato invernale si avvicina sempre di più (ricordiamo che la finestra “di riparazione” andrà dal 2 al 31 gennaio), e con lui anche le relative indiscrezioni, come quella che per esempio riguarda Rigoberto Rivas, honduregno classe 1998 di proprietà dell’Inter ma attualmente in prestito alla Reggina (Serie C).
Secondo quanto riportato dal circuito di TMW, infatti, il giocatore non sta trovando molto spazio (7 presenze e 354 minuti finora) in Calabria, e quindi sia lui che i nerazzurri si starebbero guardando intorno alla ricerca di una squadra che gli possa garantire più continuità: a mostrare interesse sarebbero dunque state Cremonese e Verona, con Juric che a breve potrebbe quindi avere a disposizione un altro duttile (nell’ultima stagione è passato da esterno d’attacco a centrocampista centrale) giovane da lanciare.
FONTE: CalcioHellas.it
24 NOV 2019 FENOMENALE
Fenomenale il Verona, fenomenale il suo allenatore. Fenomenale domenica per chi ama i colori gialloblù. Una vittoria con dedica speciale al grande Roberto Puliero, straordinario cantore del Verona, istrionico artista, sagace macchiettista. Mi sono divertito al timone della trasmissione di Telenuovo “Alè Verona”, anche se temevo un verdetto diverso del campo che gli scaramantici avrebbero sicuramente collegato al mio ritorno. Ora lascio con piacere(e con animo sollevato) il posto al Vigo, di ritorno dopo meritate ferie.
Juric è un tecnico preparato, intelligente e mai banale. In conferenza stampa, alla domanda “Che voto ti daresti?”, non ha risposto con il classico “lascio dare i voti a voi”, ma ha ammesso, ridendo divertito: “Sono stato bravissimo!”. Vero. E bravissimi sono stati i suoi ragazzi nell’interpretare il match con la Fiorentina nel modo migliore. Intensità, qualità, forza fisica, sono caratteristiche importanti che stanno facendo sognare i tifosi dopo stagioni difficili, allenatori mediocri, squadre modeste. Sulle ali dell’entusiasmo può accadere qualsiasi cosa, anche se sono passate appena 13 giornate.
Se fisicamente il Verona tiene questi ritmi, sarà dura per tutti gli avversari. Peccato che in attacco non sia arrivato un giocatore indicato da Juric. Si capisce chiaramente che Stepinski non è il centravanti ideale per l’allenatore croato. Dopo il gol vittoria di Di Carmine, per il polacco sarà ancora più dura farsi largo. Il problema offensivo rimane, Samuel (rete a parte) ha fatto una fatica tremenda, condizionando anche Salcedo.
Ero convinto che l’esclusione di Di Carmine nei match con Parma e Inter fosse legata anche ai piani della società, intenzionata a far partire l’attaccante a gennaio. Invece i fatti dicono che non è andata così. Nessuno ha voluto svelare i motivi della “litigata”. Di Carmine ha segnato, ha ricevuto i complimenti da Juric, tornando improvvisamente dentro il progetto Verona. Resto sempre dell’idea che il giocatore abbia troppi limiti per affermarsi in serie A. Felice di essere smentito.
Luca Fioravanti
24 NOV 2019 IL PAGELLONE DI VERONA-FIORENTINA
SILVESTRI 7 Se la vede “brutta” solo nell’occasione in cui si trova faccia a faccia con Vlahovic, ma di piedi, stile Garella, se la cava senza particolari apprensione. Poi, come quasi sempre ci ha fatto vedere quest’anno, si è confermato sui suoi livelli. Una sicurezza per i compagni della difesa, ma anche per i tifosi sugli spalti che sanno che, quando la palla arriva dalle sue parti, c’è da stare tranquilli. Sarà anche merito suo se quella del Verona è la seconda miglior difesa della serie A…
RRAHMANI 7.5 Un gigante, nel vero senso della parola. Sovrasta come un’eclissi il povero Ribery che, a onor del vero, è l’unico che tenta di inventare qualcosa per la Fiorentina. Il kosovaro non gli concede un centimetro, lo disinnesca, costringendolo a fare il minimo sindacale. Sta dimostrando una crescita costante, non sono a livello tecnico, ma anche di condizione fisica. Tatticamente è esemplare. Mai in affanno, mai costretto a rincorrere. E prima o poi, statene certi, troverà anche il gol.
GUNTER 7 Che partita!!! Per lui vale lo stesso discorso fatto per Rrahmani. Non sbaglia mai, ogni pallone che gli capiti a tiro, lo gestisce con calma olimpica. E, badate bene, non se la cava spazzando l’area alla “viva il parroco”, ma molte volte esce palla al piede, con giocate di classe. E’ innegabile che la sua pozione sia proprio questa, al centro della difesa. Qui ha fatto vedere il lato migliore di sé. Ha sfiorato il gol in due occasioni. Sarebbe stato il top per una prestazione giù di livello assoluto.
BOCCHETTI 6.5 La preoccupazione per lui poteva essere solo fisica, perché per qualità ed esperienza mi pare che ci sia poco da dire. La notizia buona è proprio questa, Salvatore ha retto più che bene fino all’81′, quando, ovviamente stanco, ha lasciato spazio a Dawidowicz. Ha presidiato la sua parte di campo in maniera impeccabile e puntuale. Il suo recupero è fondamentale per Juric, anche per permettere a chi si fa il mazzo dall’inizio dell’anno di rifiatare un po’.
FARAONI 6.5 Anche quando non fa la sua miglior partita, gioca bene. Questo vuol dire continuità di prestazioni, in questo è esemplare. Meglio il secondo tempo rispetto al primo. Prende coraggio, iniziativa e smorza le seppur flebili velleità dei Viola. E poi, come dimenticarlo, è uno dei protagonisti della spettacolare azione che regala il gol vittoria a Di Carmine e al Verona. Impossibile farne a meno.
AMRABAT 7 E’ inspiegabile questo giocatore, senza logica. Un po’ come Benjamin Button che nasce vecchio per poi ringiovanire, lui prende forza con il passare dei minuti. Quando gli altri si spompano, lui diventa d’acciaio. Il primo tempo è buono, ma non sensazionale. Il secondo è devastante. Vince ogni contrasto e aiuta Rrahmani a francabollare Ribery. Godiamocelo finché veste la maglia del Verona. Perché ho la sensazione, e probabilmente anche voi, che qui sia solo di passaggio. Purtroppo.
PESSINA 7 Non è Veloso, e lo sa anche lui. Ma questo non gli impedisce di prenderne il posto in maniera impeccabile, al punto tale da non far rimpiangere il portoghese, se non come arma pure nei calci piazzati. E’ un piccolo ragioniere, sapiente nel non sprecare nulla. Con lui, che ha tanta qualità, soprattutto con quel sinistro, la palla è al sicuro. E su un campo che non sarebbe ideale per il suo fisico, è proprio di fisico che gioca facendo il secondo violino del centrocampo, lasciando magari ad Amrabat le giocate più roboanti e, va da sé, più facili da applaudire. Ma quanti applausi si merita anche lui…
LAZOVIC 7.5 Ohi la là Mister Darko, che meraviglia. Un portento, indemoniato, direi. La sua miglior partita da quando veste la maglia gialloblù. Per difensori/centrocampisti/attaccanti della Fiorentina è impossibile contenerlo. Solo stendendolo avrebbero potuto, se solo fossero riusciti a prenderlo. Quanta qualità e quanta corsa per il serbo, in grande crescita di condizione fisica. E, non dimenticatevelo mai, fa anche il difensore e lo fa bene. Bravissimo.
VERRE 7 La prima mezz’ora di partita è da stropicciarsi gli occhi. Nei miei appunti aggiungo un “più” ad ogni azione positiva e lui ne ha fatto incetta. Ecco, adesso sta trovando la continuità della quale ha bisogno, soprattuto nel corso di una stessa partita. E’ stata la sua gara più costante, impreziosita da giocate di qualità altissima. Datemi del matto, non importa, ma nelle movenze mi ricorda Zidane. Nelle movenze, non iniziate a insultarmi. E’ delizioso vederlo accarezzare il pallone, ma paradossalmente la cosa migliore la fa proprio quando non lo tocca: quel velo che gli regala di diritto una buona percentuale del gol di Di Carmine
SALCEDO 7 La cosa che impressione di più di questo baldo diciottenne, che non è alto due metri, è la capacità di elevazione. Di testa non teme chi ha centimetri in più di lui. Lo ha dimostrato contro il Brescia, e lo avrebbe fatto anche oggi se non si fosse messo di mezzo Dragowski a negargli la gioia del gol. Sente di avere responsabilità sulle spalle, ma non ne ha paura e ripaga mister Juric della fiducia data. Ci farà divertire ancora tanto Eddie.
ZACCAGNI (dal 27′ s.t.) 6 Contribuisce anche lui a questa bella vittoria, aiutando i suoi a stringere i denti nei minuti finali.
DI CARMINE 7 Non stava brillando, siamo onesti. E quella grande occasione sciupata nel primo tempo, a tu per tu, solo davanti a Dragowski, poteva rimanere una nuvola nei suoi pensieri. Invece, ha comunque lottato e i suoi sacrifici sono stati ripagati con un’azione magistrale, corale, nella quale lui è stato perfetto terminale. Un gol bello, bellissimo tra l’altro. Il primo in serie A, il centesimo della carriera. Sotto la Curva Sud. Cosa chiedere di più? Forse un po’ di continuità di presenze dal primo minuto, visto che ora ha fatto pace anche con Juric.
STEPINSKI (dal 39′ s.t.) s.v.
JURIC 8 Lui è il vero bomber del Verona, su questo dobbiamo tutti essere d’accordo. Mai ruffiano, mai alla ricerca di facile consenso. Anzi, quasi lo rifiuta. Ma vorrà dire qualcosa se sia già entrato nel cuore dei tifosi. Deve rinunciare a due pezzi da 90 come Kumbulla e Veloso, eppure non cambia l’anima del suo Hellas, che mette insieme la più bella prestazione non solo di questa stagione, ma anche degli ultimi anni. Intensità, corsa, fisico, polmoni ma sopratutto, tanta, tantissima qualità. Quella che non ci aspettavamo, ma che invece c’è. E’ l’allenatore più simile a Bagnoli, secondo me. Non tanto per il modo di giocare, chiaramente segnato da una diversa epoca, ma per la sua capacità di mettere i giocatori al loro posto e nelle migliori condizioni per fare bene. Tutti sanno cosa devono fare. In questo ha già vinto la sua sfida. Un fuoriclasse.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
By Riccardo Silvestri | 21/11/2019
Il Pisa Sporting Club comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Riccardo Perazzolo, difensore classe 2000 la scorsa stagione protagonista nel settore giovanile dell’Hellas Verona.
Il calciatore è già a disposizione della squadra Primavera e dello staff tecnico della Prima Squadra
FONTE: PisaChannel.tv
Reteeeeeee! L’Hellas batte la Fiorentina 1 a 0 in ricordo di Puliero!
By Stefano Pozza - 24 Novembre 2019
La 13^ giornata del campionato di serie A vede scendere in campo Hellas Verona – Fiorentina.
Sfida importante per gli scaligeri che dopo la sosta trovano i Viola feriti, desiderosi di una svolta al periodo no. Mister Juric ritrova in difesa l’esperienza di Bocchetti, a centrocampo si affida al trio Amrabat – Pessina – Verre, davanti il brio di Salcedo e l’esperienza di Di Carmine.
Prima della gara il saluto a Roberto Puliero, li nella sua postazione da dove ha raccontato le gesta dei gialloblù.
Inizia la contesa e dopo solo due minuti gli ospiti perdono per infortunio Pezzella al qualse subentra Ceccherini. La partita è bella con azioni interessanti da entrambe le parti e il Bentegodi apprezza con applausi copiosi. Al minuto 14 bella ripartenza, Salcedo appoggia a Verre che fa partire un missile dalla trequarti che costringe agli straordinari Dragowski.
Il Verona gioca una partita coraggiosa e gli avversari per molti tratti sembrano subire il nostro gioco. Al 37 clamorosa occasione per gli scaligeri con Salcedo che la tocca a Faraoni ma Dragowski compie il miracolo. Si chiude sullo 0 a 0 e tra gli applausi il primo tempo.
Inizia la seconda frazione di gara e il gioco delle due compagini sembra decisamente più “controllato”. Dopo 13 minuti occasionissima per il Verona da corner con Salcedo che colpisce di testa ma Dragowski compie una grandissima parata.
Ora la Fiorentina prova a cambiare passo cercando di dare una svolta alla gara ma al minuto 19 grandissima azione del Verona, velo di Verre e gol di Di Carmine.
Primo cambio per i gialloblù al 26esimo: fuori Salcedo dentro Zaccagni. È importante controllare la gara usando la testa e s andò attenti a non correre inutili rischi. Arriva al 35esimo il turno di Dawidowicz che subentra a Salvatore Bocchetti. 3 minuti più tardi entra Stepinski al posto di Di Carmine.
Gli scaligeri controllano con testa lo scorrere dei minuti fino al 90esimo. Vittoria importantissima di un gruppo che sta mostrando carattere e impegno, mantenendo la porta difesa da Silvestri imbattuta.
Il tuo posto per sempre! Ciao Roberto
By Redazione - 24 Novembre 2019
Questo era il tuo posto, e lo sarà per sempre!
Da qui hai raccontato Verona accompagnando la passione di migliaia di tifosi gialloblù!
Ciao Roberto
FONTE: HellasNews.it
+9
novembre 25, 2019
L’Hellas Verona di Ivan Juric si conferma, dopo la tredicesima giornata, la vera sorpresa della Serie A TIM. I gialloblù sono riusciti già a raccogliere ben 18 punti, bottino su cui nessuno ci avrebbe nemmeno scommesso un centesimo ad inizio stagione. Neanche patron Setti. Il merito è tutto di un allenatore capace di trasferire subito al gruppo gialloblù la sua mentalità vincente, impartendo lezioni di calcio in giro per l’Italia. Da anni non si vedeva giocare così a Verona, Hellas che può vantare la bellezza di 9 punti di vantaggio dalla zona retrocessione. Inutile oggi fare voli pindarici, il passato deve insegnare. L’unico obiettivo della squadra veronese, ad oggi, deve essere solo quello di mantenere la categoria. Quando si arriverà alla meta, si potrà cominciare semmai a sognare.
Hellas Verona, 5ª partita su 13 senza subire gol
novembre 25, 2019
La squadra gialloblù di Juric si conferma la seconda miglior retroguardia della Serie A TIM, con undici gol incassati in 13 giornate. Solo la Juventus (10) ha fatto meglio. Anche contro la Fiorentina, l’Hellas Verona è riuscito a mantenere inviolata la porta, trend positivo già capitato in occasione delle sfide contro Lecce, Udinese, Sampdoria e Parma.
La buonanotte di Calciatori Brutti da Verona
novembre 24, 2019
Lo scatto di Berardi postato su Instagram dopo la vittoria contro la Fiorentina, è stato commentato da Pessina ”Fino a due mesi fa non mi voleva nemmeno mia madre ora abbiamo 18 punti” simpatico siparietto tra il portiere ed il centrocampista gialloblù che ha dato spunto alla nota community social.
I tifosi della Fiorentina ricordano Roberto Puliero
novembre 24, 2019
Lo striscione esposto nel Settore Ospiti allo stadio Bentegodi dai tifosi Viola nel ricordo dell’eterna voce gialloblù
Finale, Hellas Verona-Fiorentina 1-0
novembre 24, 2019
Una splendida vittoria dedicata ad un grande veronese. Giornata di festa nel ricordo di Roberto Puliero. Al Bentegodi, con gli amici Viola, l’Hellas Verona si presenta col 3-4-1-2 composto da Silvestri, Rrahmani, Gunter, Bocchetti; Faraoni, Amrabat, Pessina, Lazovic; Verre; Salcedo, Di Carmine.
Grande emozione quando, prima del fischio d’inizio alla presenza in tribuna stampa della famiglia Puliero, tutto lo stadio ha voluto omaggiare l’eterna voce gialloblù, Curva Sud che ha esposto lo striscione “Semo qua tuti insieme, bocieta e vecioti, siorassi e pitochi, el Verona nel cor…” Ciao Roberto! Hellas 1983.
La sfida valida per la tredicesima giornata della Serie A TIM, si apre con l’ammonizione di Di Carmine al 3’ per fallo su Pezzella, costretto al cambio. Lazovic sette minuti più tardi mette in mezzo ma prima Di Carmine e poi Salcedo non ci arrivano. Protagonista ancora l’esterno croato al 12’ quando trova sul secondo palo Gunter, piatto di poco a lato alla destra di Dragowski del difensore, chiamato per la seconda volta consecutiva a dirigere la retroguardia gialloblù. Il pallino del gioco è sempre in mano alla squadra di Juric, come al 15’ quando Verre da venti metri impegna il portiere gigliato, estremo difensore costretto a rifugiarsi in calcio d’angolo. Sugli sviluppi, Gunter pericoloso. Al 23’ protagonisti ancora i gialloblù con la conclusione da fuori area di Lazovic, Fiorentina che non riesce ad aprire le maglie scaligere, con Ribery che al 31’ cerca e trova Vlahovic, attaccante viola che viene però murato dall’ottimo Rrahmani. Al 38’ grande occasione per i gialloblù con Faraoni, su assist di tacco di Salcedo, esterno che trova però pronto il portiere della Fiorentina. Primo tempo che termina a reti inviolate dopo 2’ di recupero.
La ripresa si apre col cross da destra di Amrabat, dopo due minuti, per la testa di Di Carmine, pallone direttamente sul fondo. Vento ed acqua sempre protagonisti al Bentegodi, anche nel secondo tempo. Fiorentina che parte meglio rispetto ai gialloblù, colpo di testa di Ceccherini al 10’ che si perde sul fondo.
Al 12’ la Curva Sud ha esposto in Superiore lo striscione “trovato” con tanto di pallone gonfiabile girato nel settore, accompagnato dal coro “Mario, Mario”.
Hellas Verona che torna a farsi vedere davanti al portiere viola, col colpo di testa di Salcedo al 14’, ma Dragowski si supera e salva così la squadra di Montella. Davanti a 22.581 spettatori, al 19’ l’Hellas Verona si porta in vantaggio. Gran azione che parte da Pessina, palla ad Amrabat che serve Faraoni, Verre fa il velo per Di Carmine e diagonale vincente dell’ex viola che sblocca così il risultato. Per l’attaccante gialloblù primo gol in Serie A. Primo cambio per i gialloblù al 27’, con Zaccagni al posto di Salcedo ed al 35’ seconda sostituzione per Juric, con Dawidowicz per Bocchetti. Tre minuti dopo, missile di Pessina a lato di poco, scaligeri che effettuano la terza ed ultima sostituzione al 39’ con Di Carmine che lascia spazio a Stepinski. Si gioca sino al 95’ ed al triplice fischio finale, il Bentegodi festeggia la meritata vittoria dei gialloblù di Juric, successo con dedica speciale all’amato Roberto Puliero.
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
25 novembre 2019 - 12:28 Riflettere fa bene
Di Carmine decisivo dopo le settimane in “castigo”: un esempio che ha fatto bene a lui e al Verona
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
«Riflettere è ascoltare più forte» sosteneva Samuel Beckett. Cosa che deve aver fatto anche il nostro Samuel, quello che con la maglia gialloblù numero 10 ha spedito la boccia da tre punti in buca contro la “sua” Fiorentina. Se uno il primo gol in serie A lo firma a 31 anni contro la squadra della sua città, che lo lanciò quand’era ragazzino, di mezzo come minimo c’è una grossa fetta di destino. E che gol: un colpo da biliardo freddo e chirurgico degno del suo concittadino Marcello Lotti, al secolo “lo Scuro”, il mago della stecca reso celebre nel lontano 1982 dalla pellicola di Francesco Nuti sul fascinoso mondo del panno verde. La notizia del giorno è che a Di Carmine la pausa di riflessione ha fatto un gran bene.
La storiella è risaputa. Dopo averlo escluso dai convocati della sfida con il Brescia, Juric ebbe a spiegare con la consueta schiettezza: «Di Carmine è rimasto fuori per una questione di principio. Penso che debba riflettere». Riflessione che è poi proseguita per la trasferta di Milano, ha avuto una pausa in occasione dell’amichevole sostenuta dal Verona durante la sosta del campionato, e si è quindi definitivamente conclusa con il gol vincente alla Fiorentina. Che fermarsi a riflettere un attimo sia un utile esercizio, lo hanno del resto ribadito tutti dalla notte dei tempi: lo sosteneva Aristotele, per il quale «l’ignorante afferma, il sapiente dubita, il saggio riflette»; sta scritto nel vernacolo delle osterie veronesi, gli ultimi avamposti della saggezza popolare, dove spesso capita di leggere sulle lavagnette che al mondo «l’unico a saver sempre tuto, l’è el mona». Non sappiamo se Juric sia un aristotelico convinto o più semplicemente faccia tesoro delle pillole di saggezza raccolte nelle osterie cittadine, fatto sta che nella sua gestione del gruppo ne applica alla lettera i principi. «Qui il mona non lo fa nessuno»: concetto ferreo e chiaro che vale per tutti, nessuno escluso. Inutile aggiungere che un mondo come quello del pallone, alle prese con quotidiane schizofrenie, di pause di riflessione ne necessita come il pane al centro tavola.
Quello di Di Carmine ne è solo un esempio: due settimane di riflessiva purga impostagli da Juric gli son bastate per ritrovare la retta via della saggezza. Aver capito, bene ha fatto a lui, e bene ha fatto soprattutto a un Verona che dei gol delle sue punte ha un gran bisogno. Una squadra che non solo naviga a vele spiegate a nodi che vanno oltre le più rosee aspettative, ma piace ogni giorno di più per il suo modo di porsi. I risultati non sono che la traduzione sul campo di ciò che si forgia fuori. E Ivan Juric lo sa bene, se su questo tasto ha lavorato sin dal primo giorno. La sua lezione, è Sparta ma anche Atene, i suoi ragazzi sembrano averla ben recepita. Che ora l’abbia chiara pure Samuel “Beckett” Di Carmine, non è che un bene.
NEWS
24 novembre 2019 - 17:35 Pagelle, questo Verona è immenso
Grande prova di tutta la squadra. Verre inventa, Di Carmine risolve, Rrahmani è un muro, Amrabat un cyborg
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6
Mai messo sotto pressione dagli attaccanti della Fiorentina, amministra in uscita e governa l’area con costante concentrazione, ben protetto dalla difesa.
RRAHMANI 7
Citando quell’eterno pezzo dei Pink Floyd, another brick in the wall. Un altro mattone nel muro, quello che, in ogni partita, tira su. Nel castello dell’Hellas è il ponte levatoio che non si abbassa mai.
GUNTER 6,5
Come con l’Inter, agisce da perno centrale difensivo. Non è semplice coprire l’assenza di un cuneo della squadra qual è Kumbulla, ma conferma di essere sempre attento, ordinato, puntuale, con buona pace gli aveva dato con la solita fretta l’etichetta di anello debole del reparto.
BOCCHETTI 6,5
L’ultima volta si era visto a Lecce. Dopo, l’hanno penalizzato gli infortuni. Ha recuperato, Juric l’aveva provato in amichevole con il Tabor Sezana e ha deciso di lanciarlo dall’inizio. Con la forza dell’esperienza tiene a bada il baby gigante Vlahovic.
FARAONI 6,5
Mette il turbo nel secondo tempo, dopo che nel primo Dragowski gli aveva tolto con una parata sontuosa il gol, e il Verona spicca il volo. Entra in maniera determinante nella spettacolare azione del gol di Di Carmine. Gioca con il fisico e con la testa, non esaurisce mai le batterie.
AMRABAT 7
C’è da domandarsi se in campo ci sia sempre lui o se, all’intervallo, lo sostituisca un suo gemello, altrettanto devastante. Il fatto che, nel finale, debba rallentare per i crampi testimonia che è umano anche lui, che non si tratta di un cyborg. Non fosse così, il dubbio sorgerebbe spontaneo.
PESSINA 7
Interpreta il ruolo di regista da maestro della pelota. Se Juric sostiene che questa la sua posizione naturale c’è da credergli (e ci mancherebbe). Dinamismo, tecnica fina, propensione all’inserimento: il ragazzo, al contrario del Nino del Principe De Gregori, è già fatto.
LAZOVIC 7
A vederlo correre su e giù per la fascia mancina senza apparente soluzione di continuità, ti sembra che sia una sorta di petardo che non smette di scoppiettare. Dà all’Hellas un supplemento di velocità nel ribaltamento di fronte.
SALCEDO 6,5
Cresce a ritmo da record, sia sul piano dell’applicazione tattica che dal punto di vista dell’incisività. Non ci fosse il solito Dragowski, sarebbe lui a sbloccare la partita, ripetendo il copione recitato con il Brescia: stacco di testa nel traffico dell’area, impatto preciso. Gli dice di no il portiere della Fiorentina, ma di gol ne farà parecchi altri, di questo passo.
VERRE 7
Con una magia permette a Di Carmine di battere in porta con il calibro, ed è la rete che decide la sfida. Lascia sempre la sensazione che possa esprimersi ad un livello superiore, ma l’annotazione vuole semplicemente evidenziare quali siano le potenziali di un giocatore dal talento puro.
DI CARMINE 7
Era stato un pomeriggio complicato, il suo, non riusciva ad andare a regime, i palloni gli sfuggivano. Poi, all’improvviso, gli si è materializzato davanti quello che ha risolto la gara. Bravo nel farsi trovare lì, ancor di più a piazzare di giustezza nell’angolo basso, evitando l’ennesimo miracolo di Dragowski. Rete da ex e da Fiorentina. Gol, soprattutto, da gialloblù vero.
ZACCAGNI 6
Rimpiazza Salcedo, agisce da raccordo tra centrocampo e attacco.
DAWIDOWICZ 6
Dà il cambio a Bocchetti, non si smarrisce.
STEPINSKI 6
Fa tirare il fiato a Di Carmine, segna pure, ma è in fuorigioco.
JURIC 8
Il capitano della compagnia fa un altro capolavoro. Il Verona domina la Fiorentina con la forza dell’organizzazione di gioco. Non corre pressoché mai rischi, potrebbe vincere con margine più ampio. Gestisce il gruppo con intelligenza e rettitudine, come dimostra la questione Di Carmine, tenuto fuori per due settimane per ragioni comportamentali e rilanciato da titolare: la moneta sonante con cui è stato ripagato è il gol della vittoria. Hellas a 18 punti dopo tredici giornate: Oh, non svegliatevi
Oh, non ancora E non fermateci. No no oh, per favore no.
NEWS
24 novembre 2019 - 16:57 Di Carmine, la botta: “Reteeeeee!!” Verona 1 Fiorentina 0
Grande vittoria dell’Hellas, ottavo posto in classifica. L’omaggio del Bentegodi a Roberto Puliero
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
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Bellissima vittoria nel segno di Roberto Puliero. Nella prima gara senza il grande radiocronista gialloblù scomparso il 19 novembre, l’altoparlante del Bentegodi trasmette il suo “Reteeee!” al gol di Di Carmine che festeggia la sua prima marcatura in serie A, in questa stagione dell’Hellas sempre più entusiasmante. Rrahmani, Bocchetti, Amrabat, Pessina e Lazovic su tutti, l’Hellas trita gli avversari ma un po’ Dragowski, un po’ la poca precisione, la rete fatica ad arrivare, fino a quando, come per magia, Di Carmine infila la porta. Grinta e cuore nel finale, poi l’urlo liberatorio.
FORMAZIONI
Assenti Veloso e Kumbulla, Juric sceglie Bocchetti nei tre centrali, con lui ci sono Gunter e Rrahmani. Centrocampo con Faraoni, Amrabat, Pessina e Lazovic. In attacco Di Carmine, con Salcedo e Verre a supporto.
Montella lascia in panchina Chiesa. Davanti a Dragowski difesa a tre con Milenkovic, Pezzella e Caceres. Venuti, Cristoforo, Badelj, Benassi e Dalbert il centrocampo, in attacco ci sono Vlahovic e Ribery.
Sono 22.581gli spettatori al Bentegodi. Roberto Puliero viene ricordato prima dell’inizio (vedi articolo). Arbitra Giua di Olbia, tira vento e il cielo è plumbeo.
PRIMO TEMPO, IL VERONA COMANDA, MA L’ATTACCO LATITA
Dopo due minuti Di Carmine si scontra con Pezzella e viene ammonito. Il giocatore viola deve uscire per un colpo alla testa, dentro Ceccherini.
Fase di studio all’inizio, poi un’accelerazione di Lazovic: sul cross Salcedo per poco non ci arriva. Da corner all’11’ Gunter calcia al volo di piatto da buona posizione, anche se decentrato, la palla esce sul palo opposto di poco. Il Verona attacca.
15′: Salcedo appoggia a Verre che dai 20 metri fa partire un destro verso l’incrocio, Dragowski salva, poi ancora Gunter è pericoloso da corner.
Incredibile occasione per Di Carmine al 23′: da un tiro respinto di Pessina nasce un assist per l’attaccante che so,lo davanti al portiere in semi rovesciata calcia alto e molle, con palla che si dirige verso l’out. L’Hellas fa la gara ma davanti non gira, e non è una novità. Pessina è il migliore dei suoi: davanti ha visione di gioco, sa inserirsi e calcia. Inoltre fa filtro a centrocampo, assieme all’infaticabile Amrabat. Faraoni, rispetto a Lazovic, è più bloccato all’indietro, a dar manforte a Rrahmani nella zona di Ribery.
La Fiorentina subisce l’irruenza dei gialloblù, poi si fa avanti al 28′ con un corner sbilenco. Giua non convince coi suoi fischi cervellotici e spesso inesatti. Scende la pioggia, che si fa abbondante alla mezzora. Al 34′ Vlahovic tenta un tiro quasi sul fondo respinto coi piedi da Silvestri.
DRAGOWSKI SALVA LA PORTA
Al 39′ di nuovo Hellas vicino al vantaggio. Lazovic se ne va a sinistra, Salcedo riceve e devia la palla quel che basta per mettere l’accorrente Faraoni davanti a Dragowski che, in uscita, lo ipnotizza e respinge. Il tempo si chiude sotto un forte acquazzone.
SECONDO TEMPO, ARRIVA LA RETEEEE!
Bocchetti commette un fallo evitabile al 5′. Vlahovic va dai 20 metri, il tiro finisce alto. La Fiorentina alza il ritmo e conquista due corner.
Entrataccia di Venuti su Pessina al 13′, giallo per l’esterno. La punizione di lazovic è deviata dalla barriera in corner.
MIRACOLO DI DRAGOWSKI
Dal corner stacca Salcedo che impatta forte. La palla è indirizzata in porta ma Dragowski la respinge sulla linea. Milenkovic e Faraoni finiscono sul taccuino di Giua. Rrahmani insegue Vlahovic e lo chiude in corner al 19′.
DI CARMINE!! VERONA IN VANTAGGIO
L’Hellas passa al 21′. L’azione è splendida, in velocità, con Amrabat che con una finta di corpo serve Faraoni. L’esterno serve in mezzo Verre che fa velo per Di Carmine. L’attaccante ha seguito tutto e si trova solo davanti a Dragowski: il suo diagonale non lascia scampo. Il popolo gialloblù esulta, gli altoparlanti trasmettono il “Reteeee!” di Puliero.
La Fiorentina accusa il colpo e subisce ancora. Di Carmine per poco non arriva su un altro pallone, poi Lazovic, grande protagonista della gara, viene fermato da Ceccherini.
La viola ha reazioni ad intermittenza. Gunter è bravo a chiudere su Vlahovic partito in velocità.
La partita si fa tirata, con il Verona stanco che concede qualche metro. Poi parte Verre in contropiede ma è fermato. Dawidowicz sostituisce un ottimo Bocchetti al 36′.
L’Hellas regge l’urto della Fiorentina con la difesa attenta. Stepinski rileva Di Carmine. Sono cinque di recupero, contateli con noi amici sportivi veronesi. Si soffre ma si esce vincitori e c on l’ottavo posto in classifica, alè alè alè viva viva viva, bum bum bum!!
NEWS
24 novembre 2019 - 15:06 Il Bentegodi saluta Puliero. La Curva: “Ciao Roberto! Semo qua sioràssi e pitochi”
Grande commozione per il saluto allo storico radiocronista
di Redazione Hellas1903
Dieci minuti prima dell’inizio di Verona-Fiorentina il Bentegodi ha fatto silenzio. Dagli altoparlanti sono stati diffusi gli ultimi istanti della gara del 12 maggio 1985 con la voce di Roberto Puliero. Sul megaschermo la foto di Roberto, sorridente, all’interno di uno stadio. In tribuna stampa sono stati deposti dei fiori nella sua postazione, dove campeggiava una sua immagine e la sua sciarpa gialloblù. La tromba ha suonato il silenzio, poi un lunghissimo e commovente applauso. Accanto al posto di Puliero hanno preso posto la moglie Kety Mazzi, e i fratelli Renzo, Francesco e Mario con le loro famiglie. L’Hellas Verona ha donato una maglia del 1985 che tutti i colleghi della stampa hanno firmato.
Poi l’omaggio e il saluto della Curva Sud, con una sciarpata impressionante e lo striscione “Semo qua tuti insieme, bocia e vecioti, siorassi e pitochi, el Verona nel cor. Ciao Roberto!”. L’arbitro fischia l’inizio ma la Curva tace, le sciarpe in alto. Dopo due minuti l’applauso e il coro “Per sempre voleremo in alto”. I tifosi della Fiorentina a loro volta hanno esposto uno striscione con scritto “Ciao Roberto”.
FONTE: Hellas1903.it
L'AZIONE DA RIVEDERE NOVE TOCCHI, UN VELO UN GOL FANTASTICO
27/11/2019 16:46
Cercare la porta e la verticalità immediata. Uno dei principi fondamentali del Verona di Ivan Juric è stato perfettamente applicato dalla squadra veronese nel gol dell'1-0 alla Fiorentina. Una rete bellissima per come è nata, come è stata sviluppata e come è stata conclusa. Nove tocchi (più il velo di Verre) per un contropiede bruciante che ha lasciato annichilita la squadra di Montella e ha permesso al fiorentino Di Carmine di segnare la sua prima rete in serie A. Un gol da vedere e rivedere mille volte.
VERONA-FIORENTINA 1-0 Di Carmine porta il Verona all'8° posto
24/11/2019 14:43
Grandissima prestazione del Verona che batte al Bentegodi la Fiorentina per 1-0 e si porta all'8° posto in classifica a quota 18 punti, in compagnia del Parma. La vittoria dei gialloblù è meritatissima. I ragazzi di Juric fanno le cose migliori, ottengono le opportunità più nitide e stanno bene fisicamente. Se il risultato non è stato più rotondo, il merito è stato solo del portiere Dragowski che è stato protagonista di alcune importanti parate. Alla fine del primo tempo (40'), l'estremo difensore viola si oppone magistralmente a Faraoni e nella ripresa (59'), compie un gran balzo felino sul colpo di testa a botta sicura di Salcedo. Al 65' la rete del vantaggio scaligero è un capolavoro: Faraoni scende dalla destra, palla in mezzo all'area e "velo" di Verre (bravo per tutta la gara) per Di Carmine che mira all'angolino basso e fa fuori Dragowski. La reazione della Fiorentina (capeggiata da Ribery) c'è stata, ma la difesa ermetica scaligera (su tutti Rrahmani), non ha fatto passare nulla. I veneti tengono palla, controllano il gioco (grande prestazione di Amrabat sia in fase di interdizione che di costruzione) e non disdegnano di riproporsi in avanti alla ricerca del raddoppio. I 3 punti sono meritatissimi ed i giocatori a fine match escono fra gli applausi. In termine di voti, fatta eccezione per il quasi inoperoso Silvestri, difficile trovare oggi un elemento della macchina perfetta di Juric, al di sotto del 7. Il prossimo match dei gialloblù, sarà contro la Roma sempre al Bentegodi, domenica 1° dicembre alle ore 20.45.
89', Stepinski in gol su assist di Verre, ma l'attaccante era in posizione irregolare.
84', ultimo cambio nel Verona: Stepinski subentra a Di Carmine.
83', conclusione al volo di Zaccagni dalla distanza, palla a sfiorare il palo alla sinistra di Dragowski.
81', nel Verona va fuori Bocchetti e va dentro Dawidowicz.
76', cambio per i viola: entra Ghezzal e fuori Benassi.
74', ottima ripartenza di Amrabat che coi tempi giusti, serve Di Carmine fermato solo dalla tempestiva uscita di Dragowski.
72', cambio per Juric: dentro Zaccagni e fuori Salcedo.
65', GOL-VERONA: Di Carmine! Faraoni sulla destra mette in mezzo, "velo" di Verre per il nr 10 che col piazzato sul 2° palo, infila Dragowski.
64', nella Fiorentina entra Lirola ed esce Venuti.
61', anche Faraoni sul taccuino dell'arbitro Giua. Gialloblù ammonito per fallo su Cristoforo.
60', ammonito Milenkovic per fallo su Di Carmine.
59', calcio dalla bandierina affidata a Faraoni: grandissima parata di Dragowski sul colpo di testa di Salcedo.
58', punizione di Lazovic, la barriera devia in corner.
57', fallaccio di Venuti su Pessina, ammonito il viola e punizione dal limite per il Verona.
50', punizione dal limite per i viola: batte Vlahovic ma palla alta sopra la traversa.
46', subito Amrabat in evidenza, cross dalla destra per la testa di Di Carmine e palla solo sfiorata.
Via al secondo tempo
Equilibrio al Bentegodi tra Verona e Fiorentina nella prima frazione di gioco, con l'Hellas senz'altro più pericoloso dei viola che perdono immediatamente Pezzella, per infortunio. Nei gialloblù si evidenzia Amrabat, che a centrocampo prova a fare un po' di tutto: dall'interdizione, alla costruzione di gioco. Al 10' è Salcedo a sfiorare la deviazione vincente, il quale viene seguito da Verre al 15', il cui tiro viene parato da Dragowski. Al 20' invece è la volta di Di Carmine, ma l'attaccante in acrobazia, non trova il punto del vantaggio. Occasione viola al 34' con Vlahovic, ma la sua conclusione viene respinta da Silvestri. Al 40', altra importante oppurtunità per gli scaligeri: Faraoni (illuminato magistralmente da Salcedo) viene chiuso da Dragowski.
fine primo tempo dopo 2' di recupero
40', altra occasione per il Verona con Faraoni al quale si è opposto benissimo il portiere ospite. L'azione è partita da Verre che dalla sinistra serve Salcedo, tacco per Faraoni e conclusione su Dragowski, bravo a chiudergli lo specchio della porta.
34', possibilità per la Fiorentina con Vlahovic, tiro rasoterra sul primo palo e Silvestri respinge coi piedi.
30', alla mezz'ora persiste l'equilibrio al Bentegodi.
20', nei padroni di casa ci ha provato anche Di Carmine, ma la sua girata in area è fuori misura.
17', ammonito Pessina nel Verona.
16', angolo per l'Hellas che spinge, sul secondo palo palla a Gunter che tira: parata di Dragowski.
15', grande tiro dalla distanza di Verre e bella parata di Dragowski in corner.
12', da calcio d'angolo, palla a Bocchetti che dal lato destro, mira dall'altra parte al volo: palla fuori.
10', dopo una leggera supremazia di possesso palla viola, Amrabat rompe gli indugi del Verona e conduce il contropiede a grandi falcate. Passaggio a sinistra verso Lazovic che mette in mezzo per Salcedo, il quale viene anticipato da Caceres sul secondo palo.
4', Pezzella dopo aver subito il colpo da Di Carmine, è costretto ad uscire, al suo posto è entrato Ceccherini.
2', subito ammonito Di Carmine per aver allargato il gomito su Pezzella.
via al primo tempo
Tutto pronto al Bentegodi per Hellas-Fiorentina (13^ giornata di Campionato). Sugli spalti ed in campo si respira dolore (scomparsa in settimana di Roberto Puliero, "voce storica" delle radiocronache gialloblù), ma anche entusiasmo per via del grande gemellaggio che lega le due tifoserie. Dando uno sguardo alle formazioni, in casa veneta, mister Juric deve fare a meno di Kumbulla in difesa ed al suo posto ecco Bocchetti. Il centrocampo, è ancora orfano di Veloso e pertanto Amrabat sarà affiancato da Pessina. In avanti, Verre giocherà come trequartista, alle spalle di Salcedo e Di Carmine. Altri assenti tra le fila scaligere: Bessa, Tupta e Danzi (trauma distorsivo alla caviglia sinistra). Dall'altra parte, il tecnico Montella non schiera Chiesa ed in attacco, accanto a Vlahovic, c'è Ribery. Altra novità toscana, è Cristoforo a centrocampo. In difesa, davanti a Dragowski, il trio Milenkovic, Pezzella, Caceres (ex Verona).
ADDIO A PULIERO L’ultimo abbraccio del Bentegodi a Roberto
24/11/2019 14:23
Il Bentegodi ha abbracciato per l’ultima volta la sua storica voce. Prima di Verona-Fiorentina c’è stato l'ultimo saluto a Roberto Puliero, che si è spento martedì mattina all'età di 73 anni. Un minuto di silenzio commovente con tutti i tifosi che hanno alzato le sciarpe gialloblù al cielo: pochi minuti prima è stato trasmesso un audio con la voce di Roberto e le sue telecronache.
Puliero era la voce dell'Hellas ma era anche un uomo di grande cultura e punto di riferimento del mondo del teatro veronese con la sua compagnia "La Barcaccia". Tutti i veronesi si sono innamorati della sua voce che ha accompagnato intere generazioni di tifosi gialloblù.
SERIE A La moviola del CorrSport. Di Carmine da rosso, Lazio senza un rigore
25.11.2019 11:49 di Simone Bernabei Twitter: @Simo_Berna
Dopo Atalanta-Juventus, sono due i casi arbitrali della domenica, secondo il Corriere dello Sport. Il primo riguarda Verona-Fiorentina ed il contatto Di Carmine-Pezzella a inizio partita. Il gomito dell'attaccante scaligero (poi match winner) è fin troppo largo e meritava il rosso, ma l'arbitro Giua lo grazia.
Il secondo riguarda Sassuolo-Lazio, con l'arbitro Chiffi che non vede la netta trattenuta di Djuricic su Correa in area di rigore.
RASSEGNA STAMPA La Repubblica-Firenze: "Fiorentina, ora Chiesa è un caso"
25.11.2019 08:48 di Mattia Verdorale
"Fiorentina, ora Chiesa è un caso". Titola così in prima pagina La Repubblica-Firenze questa mattina in edicola in riferimento alla panchina di Federico Chiesa contro l'Hellas Verona: "Montella aveva chiesto una reazione alla sua squadra dopo la sconfitta contro il Cagliari, invece a Verona i viola hanno rimediato un'altra sconfotta (1-0 gol di Di Carmine) dimostrando tutta la loro fragilità. Come se non bastasse si sta profilando anche un caso-Chiesa. Montella: "Quando Federico starà bene fisicamente e mentalmente, giocherà. Il rinnovo? Non ho letto niente, faccia quello che crede". Frattura dello zigomo per Pezzella, starà fuori tre settimane".
RASSEGNA STAMPA La Nazione: "Fiorentina sprofondo rosso"
25.11.2019 08:18 di Mattia Verdorale
"Fiorentina sprofondo rosso". Questo il titolo con cui si apre l'inserzione sportiva de La Nazione sui gigliati che ieri hanno incassato la seconda sconfitta consecutiva a Verona contro l'Hellas. Decide la sfida il gol dell'ex Di Carmine, anche se quello che salta all'occhio e c'ò che viene analizzato dal quotidiano è l'atteggiamento della squadra di Vincenzo Montella che nn ha mostrato segni di reazione.
ALTRE NOTIZIE Fiorentina involuta, basta alibi. Situazione allarmante
25.11.2019 07:58 di Redazione TMW Twitter: @TuttoMercatoWeb
Fonte: Tommaso Loreto
Doveva essere rabbiosa la Fiorentina che riprendeva il suo cammino dopo la batosta di Cagliari. Certamente con assenze pesanti alle quali si è aggiunto il colpo rimediato da Pezzella da Di Carmine, probabilmente meritevole anche di un rosso, ma comunque con uno spirito lontano anni luce dalla dimessa prova in Sardegna. Montella aveva fatto intuire che Zurkowski sarebbe rimasto fuori, nonostante le squalifiche di Pulgar e Castrovilli, ma anche la scelta di dirottare Badelj a fare la mezz’ala e l’inserimento di Cristoforo davanti alla regia rientrano tra gli esperimenti che in questa prima parte di stagione non hanno funzionato. Già ridotta in emergenza dalle defezioni, e da alternative che stentano a ritagliarsi spazi importanti, la Fiorentina ha così giocato a Verona una gara nuovamente preoccupante, persino vicina alla debacle di Cagliari almeno per l’assenza di una minima reazione dopo aver subito il gol. Se nel dopo gara Montella se l’è rifatta con un’eccessiva improvvisazione a dispetto di cos’era stato provato in settimana, è anche il piano fisico a rendere preoccupante l’involuzione viola.
Di fronte alle ripartenze di Lazovic o Amrabat, che in più di una circostanza ha tagliato in due la mediana viola, la Fiorentina non ha mai risposto con altrettanta rapidità e convinzione, anzi spesso ha dato la sensazione di non poter nemmeno rincorrere l’avversario come avvenuto a metà ripresa dopo un brutto pasticcio tra Caceres e Badelj. Il croato in zona mista non si è tirato indietro, sa che a livello personale sta deludendo e che la squadra deve fare di più, ma è la sua preoccupazione che insieme a quella espressa da Pradè diventa il peggior lascito della trasferta di Verona.
Il rientro in città di Commisso, previsto per mercoledì prossimo, può certamente aiutare tutto l’ambiente a non farsi prendere da eccessivi isterismi o facili depressioni, ma dai risultati all’atteggiamento per arrivare al rendimento di taluni singoli (Chiesa ma non solo: Lirola continua a stentaree l'attacco resta il rebus a tre Vlahovic, Boateng,Pedro) questa Fiorentina ha assoluto bisogno di un cambio di marcia prima che, a gennaio, si decida dove e come intervenire sul mercato. Perché l’uno a zero di Verona poteva essere molto più ampio se non ci fosse stato Dragowski, e perché pur senza pedine fondamentali come Pulgar e Castrovilli è difficile comprendere come i viola siano riusciti a trasformare l’organizzatissimo Verona di Juric in una sorta di Real Madrid che ieri non ha lasciato scampo alla Fiorentina nuovamente inerme.
SERIE A TMW - Fiorentina, Pradè: "Non siamo squadra. Chiesa? Problema fisico"
24.11.2019 18:46 di Alessandra Stefanelli
Fonte: Dall'inviato Luca Chiarini
TMW - Fiorentina, Pradè: "Non siamo squadra. Chiesa? Problema fisico"
Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè ha commentato così in zona mista il ko patito sul campo del Verona: “Non voglio giustificazioni, chi ha giocato al posto degli altri ha fatto una buona gara. Cristoforo ad esempio che non giocava da tanto tempo, dall'America forse, Così come Ceccherini ha fatto una buona gara. Mi spiace per Pezzella che ha avuto un infortunio serio. Questa sconfitta ci dà una bella ridimensionata, dopo che quei sei risultati positivi ci avevano illuso di essere su una strada in discesa. Invece non è così, dobbiamo diventare squadra, quello che chiedevo sempre sono il tempo e la pazienza e, anche se da direttore faccio le mie valutazioni dopo le sconfitte, abbiamo le idee chiare sul percorso di crescita e ripeto che è un anno in cui dobbiamo vedere partita per partita. Queste avversarie affrontate in queste sconfitte sono squadre che giocano sull'entusiasmo e con la leggerezza senza guardare la classifica e che giocano insieme da due anni perciò sono più squadra di te”.
C’è preoccupazione? “Preoccupazione professionale, certo che c’è. Avevo già chiesto certezze in settimana e loro pensavano di essere già una squadra competitiva, da una parte mi fa piacere perché sanno loro cosa c'è all'interno della squadra. Ora recuperiamo Castrovilli, Pulgar e Chiesa e speriamo di fare una bella partita con il Lecce. Sono dispiaciuto per il presidente e per i tifosi, erano tanti a Verona e ci hanno incitato per tutta la partita. Questo ci fa star male ma è quello che so”.
Su Chiesa: “È un problema solo fisico, al pube, con cui è tornato dalla Nazionale e non era in grado di giocare oggi su un campo pesante, in una partita maschia contro gente di gamba. Non voglio pensare al futuro ma solo partita dopo partita, mi aspetto una buona partita con il Lecce ma vi dico che il mercato di gennaio è difficile. È un mercato inesistente, come dicono anche tutti i miei colleghi, ma se ci saranno opportunità utili e comode le faremo nostre ma quello che ci servirà ci servirà a luglio, ora è impossibile. Centrocampo sofferente? È una squadra che ha delle difficoltà al di là del reparto, siamo stati anche poco incisivi, hanno fatto una ottima marcatura su Ribery loro”.
Su Montella: “Non dobbiamo difenderlo a spada tratta ogni volta ma va considerato che è una squadra nuova, chiusa al 3 settembre e insieme lo siamo stati dal 10 settembre. Dobbiamo essere tutti bravi a dare stimoli, me compreso".
SERIE A Quattro vittorie in venti partite. Il Montella-bis non sorride alla Fiorentina
24.11.2019 18:22 di Daniel Uccellieri
La Fiorentina ha dimenticato cosa vuol dire vincere. Dopo l'exploit di fine settembre, con i viola che dopo i pareggi con Juventus ed Atalanta avevano inanellato tre vittorie di fila (Sampdoria, Milan e Udinese), i gigliati sono riusciti a vincere solo contro il Sassuolo, poi sono arrivati solo pareggi e sconffite, compreso il roboante 5-0 subito a Cagliari.
Oggi, dopo il ko subito a Verona, i tifosi viola hanno fischiato duramente il tecnico Vincenzo Montella. Numeri alla mano, la seconda esperienza del tecnico sulla panchina viola non è certamente esaltante, anzi. Lo scorso anno, quando Montella venne chiamato per sostituire Pioli, la Fiorentina nelle ultime 7 partite di campionato conquistò solo 2 punti segnando un solo gol, rischiando seriamente la retrocessione.
Quest'anno le cose sembravano essere cambiate, ma adesso la Fiorentina sembra essere sprofondata nuovamente, sia dal punto di vista del gioco che dei risultati. In questo campionato la Fiorentina ha collezionato 4 vittorie (di fatto gli unici successi in campionato del Montella Bis), 4 pareggi e 5 sconfitte.
La nuova proprietà è stata chiara: questo sarà un anno di transizione per la Fiorentina. Ma siamo sicuri che un vincente come Rocco Commisso sia felice di questi numeri e di queste prestazioni?
SERIE A Verona-Fiorentina, i voti ai tecnici: Juric perfetto, Montella sbaglia tutto
24.11.2019 17:40 di Daniel Uccellieri
Il Verona gioca bene, vince con la Fiorentina, e vola in classifica. Sono 18 i punti conquistati fino ad oggi dai gialloblù, che con il successo odierno hanno scavalcato in classifica proprio la Fiorentina.
IVAN JURIC 7 - Partita tatticamente perfetta da parte del tecnico del Verona. Sceglie Di Carmine come terminale offensivo, e l'ex attaccante della Fiorentina lo ripaga trovando il gol della vittoria, il primo nel massimo campionato italiano. Salcedo come spalla d'attacco funziona e sfiora il gol di testa, Verre perfetto nel ruolo di rifinitore alle spalle delle due punte. Menzione di merito per la difesa, che con 11 reti subite è fra le migliori del campionato, dietro solo alla Juventus. Il centrocampo, ancora orfano di Miguel Veloso, ha in Amrabat il suo leader vero. Il marocchino è il vero mattatore della squadra: partenza diesel, poi nella ripresa si scatena e trascina i suoi alla vittoria.
VINCENZO MONTELLA 4.5 - Tiene fuori Chiesa e Lirola, sceglie Venuti sulla fascia e Vlahovic partner d'attacco di Ribery, confermando il 3-5-2 visto fino ad oggi. La Fiorentina, ancora una volta, regala un tempo alla formazione avversaria e riesce, solo grazie alle parate di Dragowski, ad andare negli spogliatoi ancora sullo 0-0. L'infortunio di Pezzella complica i piani della Fiorentina, ma le sostituzioni, al pari delle scelte iniziali, lasciano qualche dubbio. Ghezzal non incide e sicuramente farà discutere la panchina di Chiesa per tutta la gara.
SERIE A Le pagelle della Fiorentina - Dragowski evita il tracollo. Disastro Badelj
Verona-Fiorentina 1-0
24.11.2019 17:27 di Daniel Uccellieri
Dragowski 7 - Le sue parate evitano alla Fiorentina un nuovo, pesante, ko come quello di Cagliari. Si supera su Faraoni e Salcedo, non può niente sul piazzato di Di Carmine.
Milenkovic 5 - Benissimo nel primo tempo, malissimo nella ripresa. Beffato dal velo di Verre in occasione del gol vittoria del Verona.
Pezzella S.V - (Dal 4' Ceccherini 6 - Entra a freddo dopo l'infortunio subito da Pezzella dopo una manciata di minuti. Partita tutto sommato positiva, senza troppe sbavature.
Cáceres 6 - Con l'infortunio di Pezzella, cerca di mettere la sua esperienza al servizio della squadra. Solita grinta, ma non può essere ovunque.
Venuti 5 - Schierato titolare da Montella, non ripaga la fiducia del tecnico. Viene saltato sempre con facilità da Lazovic e non trasmette sicurezza quando ha la palla fra i piedi. (Dal 64' Lirola 5.5 - Entra e dopo pochi minuti il Verona passa in vantaggio. Non è esente da colpe, anche se l'errore più grande viene commesso da Milenkovic.
Cristóforo 5 - Torna titolare dopo ben 550 giorni. E forse un motivo c'è se in tutti questi anni di militanza viola l'ex Siviglia ha giocato solo una manciata di minuti.
Badelj 4,5 - Il peggiore in campo. Gioca a ritmi molto bassi, sbaglia qualsiasi appoggio e non è d'aiuto quando c'è da recuperare palla. Certo, giocare come mezz'ala non aiuta, ma la prestazione del croato a Verona è stata disastrosa.
Benassi 5 - Da bomber della passata stagione a riserva quest'anno. Ha l'occasione di partire dal primo minuto vista la squalifica di Castrovilli, ma non riesce a coglierla. (Dal 76' Ghezzal S.V)
Dalbert 5,5 - Un netto passo indietro rispetto alla piacevole sorpresa di inizio campionato. Un po' meglio nella ripresa quando almeno arriva al cross in un paio di occasioni.
Vlahovic 5,5 - Con il Cagliari, nonostante il pesante ko, era riuscito a segnare due gol di pregevole fattura. A Verona parte titolare ma non riesce a ripetersi.
Ribéry 5,5 - Torna dopo lo stop forzato per le 3 giornate di squalifica, ma non riesce a dare il suo contributo. Nel primo tempo predica in mezzo al deserto, nella ripresa, complice anche la stanchezza, cala nettamente.
SERIE A Le pagelle del Verona - Amrabat MVP, prima gioia in A per Di Carmine
Verona-Fiorentina 1-0
24.11.2019 17:11 di Daniel Uccellieri
Silvestri 6 - Uno spettatore non pagante della sfida. Si contano sulle dita di una mano le volte in cui il portiere dell'Hellas ha toccato il pallone.
Rrahmani 6,5 - Un gigante in difesa, padrone delle palle alte. Bravo anche a non cadere nelle finte di Ribery. Il migliore del reparto arretrato del Verona.
Günter 6,5 - Fa a sportellate con un gigante come Vlahovic e ne esce quasi sempre vincitore.
Bocchetti 6 - Dalla sua parte ha vita facile, con la Fiorentina che non spinge quasi mai sulla sua fascia di competenza (Dall'81' Dawidowicz S.V)
Faraoni 6,5 - Nel primo tempo sfiora il gol ma trova un super Dragowski sulla sua strada. Nella ripresa sforna l'assist vincente per il gol di Di Carmine.
Amrabat 7 - Dopo un primo tempo senza troppi acuti, si scatena nella ripresa. Da applausi la finta con cui si libera della marcatura di Benassi nell'azione che porta al gol del vantaggio del Verona. Semina il panico in mezzo al campo, lancia gli attaccanti con precisione chirurgica. Il migliore in campo per distacco.
Pessina 6,5 - Nel primo tempo una sua conclusione deviata diventa un assist per Di Carmine, ma l'attaccante del Verona non trova lo specchio della porta. Sempre lucido e nel vivo dell'azione.
Lazovic 6,5 - Un pericolo costante sulla fascia, con le sue accelerazioni mette in netta difficoltà Venuti per tutta la partita.
Verre 6,5 - Parte bene, gioca un buon primo tempo, poi cala nella ripresa. Il velo che libera Di Carmine, in occasione del gol vittoria, vale mezzo punto in più.
Salcedo 6,5 - Dialoga bene con Di Carmine e Verre, lotta su ogni pallone. Gli manca solo il gol perché sulla sua strada trova un ottimo Dragowski (Dal 72' Zaccagni 6 - Entra bene in partita ed è subito protagonista con una bella conclusione dal limite)
Di Carmine 7 - Prende subito un giallo ad inizio partita per una gomitata al volto di Pezzella. Fallisce una buona occasione nel primo tempo, si riscatta nella ripresa trovando il suo primo (Dall'83' Stepinski S.V)
SERIE A L'ex Di Carmine punisce i viola: Verona-Fiorentina finisce 1-0
24.11.2019 16:56 di Daniel Uccellieri
Si è da poco conclusa la sfida fra Hellas Verona-Fiorentina. La squadra di Juric si è imposta 1-0 grazie alla rete di Di Carmine arrivata nel secondo tempo.
CHIESA FUORI, C'È VLAHOVIC. MONTELLA PERDE SUBITO PEZZELLA - Mister Juric affida le chiavi dell'attacco all'ex viola Di Carmine. Al suo fianco c'è l'ex Genoa Salcedo, con Verre nel ruolo di trequartista. Tante sorprese in casa viola, con Federico Chiesa che parte dalla panchina. Davanti c'è Vlahovic insieme a Ribery, sulla fascia destra Venuto e non Lirola. Dopo un manciata di secondi finisce la gara del capitano viola German Pezzella. Il difensore viola viene colpito al volto da una gomitata di Di Carmine ed è costretto ad uscire, al suo posto entra Ceccherini.
DRAGOWSKI SALVA I VIOLA NEL PRIMO TEMPO - Al netto delle numerose assenza, la Fiorentina, ancora una volta, regala un tempo agli avversari. Nei primi 45 minuti infatti i viola sono praticamente nulli, con il Verona che gioca bene di squadra e crea anche diverse occasioni. Quella più clamorosa arriva al minuto numero 38, con Faraoni che si ritrova il pallone a due passi da Dragowski. Il portiere polacco però è bravissimo e riesce a murare il tap-in dell'esterno dell'Hellas.
LA MUSICA NON CAMBIA NELLA RIPRESA - Ad inizio secondo tempo la Fiorentina prova ad affacciarsi dalle parte si Silvestri, ma le sortite offensive viola durano una manciata di minuti. Passata la "sfuriata" viola, l'Hellas riprende da dove aveva lasciato nel primo tempo e sulle pale inattive la squadra di Juric crea sempre dei pericoli. Tocca ancora a Dragowski salvare i suoi, con una super parata sul colpo di testa ravvicinato di Salcedo.
IL CLASSICO GOL DELL'EX - Al minuto numero 66 arriva il meritato vantaggio per il Verona, con l'ex viola Di Carmine che punisce la sua ex squadra. Bellissima azione della squadra di Juric che nasce grazie alla giocata di Amrabat che elude la marcatura di Benassi e serve Faraoni sulla corsa. Cross basso al centro dell'area, velo di Verre che libera Di Carmine: conclusione al volo e Dragowski battuto.
LA FIORENTINA NON C'È - Montella prova a giocare la carta Ghezzal, lasciando fuori Federico Chiesa (evidentemente non al meglio dopo gli impegni con la Nazionale). L'ingresso dell'ex Leicester però non cambia le carte in tavola, anzi, il Verona trova anche il raddoppio con Stepinski, ma l'arbitro annulla tutto per una posizione irregolare dell'attaccante arrivato dal Chievo. Il Verona vince e vola in classifica: la squadra di Juric scavalca proprio la Fiorentina e si porta al nono posto con 18 punti
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
25.11.2019 «Pronto, Roberto, ci sei?» «Sì, possiamo cominciare»
L’omaggio ai familiari di Puliero
«Pronto, Roberto, ci sei?». «Sì, ci sono, possiamo cominciare». «Bene, siamo pronti in regia? Metti la sigla». «Cari amici sportivi buon pomeriggio e benvenuti all'ascolto di Radio Adige, tra qualche minuto ci collegheremo con Roberto Puliero per seguire la partita del nostro Verona...». Iniziava così «Pomeriggio Sport», la trasmissione che ha accompagnato per oltre 30 anni le domeniche dei veronesi diventare anche un riferimento per la Gazzetta e le altre testate nazionali.
Ma allora, agli albori delle radio libere, quando non c'era internet e i collegamenti vocali erano affidati solo al caro, vecchio telefono, come riusciva Roberto ad entrare nelle case e nel cuore dei tifosi gialloblù? L'operazione stadio partiva giorni e giorni prima soprattutto per le partite in trasferta. Era Giovanni Martinelli, appassionato radioamatore, che consultava l'elenco telefonico per cercare il numero di un collega da chiamare per chiedergli «dove abiti? sei vicino allo stadio? hai qualche amico che ci può aiutare?». Tutto questo perché, per le radiocronache, era indispensabile collegarsi alla linea telefonica e smontare il telefono da tavolo, di quelli che per molti ormai sono solo un ricordo, per consentire il collegamento con la radio ricetrasmittente che Puliero si portava allo stadio e che aveva un certo raggio di azione: per questo era necessario fare ponte con un telefono che doveva per forza essere all'interno di quel raggio.
Appena avviata la radiocronaca, spesso tra mille difficoltà di collegamento, stavamo tutti con il fiato sospeso perché ogni tanto accadeva quello che temevamo: «tu, tu, tu, tuuu», cadeva la linea e allora subito giù con la musica o altre notizie di sport per coprire il vuoto. Ma a volte era lo stesso Roberto che, attraverso parole chiave, chiedeva di interrompere la trasmissione e una fu proprio durante la prima trasferta a Firenze, nel settembre di 42 anni fa, quando il Verona vinse contro la squadra affrontata ieri al Bentegodi. Al secondo gol Roberto fu costretto ad abbassare la voce e a contenere il suo entusiasmo fino a sospendere il collegamento per poter parlare con i tifosi viola che lo circondavano e, potete immaginare, con quale gioia ascoltavano la sua voce. Puliero infatti, come sempre nei primi anni di radiocronache, raccontava il Verona dalle gradinate e dalle curve e solo con l’affermazione delle radio libere trovò posto stabile prima in tribuna e poi in tribuna stampa.
Noi lo ricordiamo così: con la sua valigetta nera con microfono, radio e registratore al ritorno dalle trasferte con pochissimo tempo per raccontarci la sua avventura perché doveva correre casa a prepararsi per le lezioni del giorno dopo ai suoi studenti. E abbiamo ancora nella mente quella radiocronaca dal Bentegodi avvolto dalla nebbia quando all’intuizione di un’azione di un calciatore sovrapponeva i versi delle poesie di Barbarani creando così una coinvolgente atmosfera di grande, unica teatralità. L’uno poeta del gol, l’altro poeta di Verona, entrambi uniti anche dal nome che finiva in... berto. Entrambi cantori della nostra città.
Bruno Panziera
FONTE: LArena.it
#SERIEATIM #VERONAFIORENTINA: 1-0
24/NOVEMBRE/2019 - 13:45
Verona - Gli aggiornamenti in diretta di Hellas Verona-Fiorentina, 13a giornata della Serie A TIM 2019/20, in programma domenica 24 novembre (ore 15) allo stadio 'Bentegodi'.
HELLAS VERONA-FIORENTINA 1-0
Marcatore: 21' st Di Carmine.
Fine partita di HELLAS VERONA-FIORENTINA: 1-0. L'Hellas Verona batte la Fiorentina grazie alla rete di Di Carmine nella ripresa.
90+3' Forcing finale della Fiorentina. La difesa scaligera sta reggendo la pressione viola.
90+1' Traversone dalla fascia sinistra di Dalbert ed inserimento aereo di Vlahovic. L'attaccante viola non riesce ad impattare di testa la sfera di gioco.
90' L'arbitro concede cinque minuti di recupero.
87' Badelj, servito da Ribery al limite dell'area di rigore, calcia ma Rrhamani si oppone respingendo la sua conclusione.
84' Esce Di Carmine entra Stepinski. Terza ed ultima sostituzione per l'Hellas Verona.
82' Conclusione al volo dai 30 metri di Zaccagni. La palla sfiora il palo alla sinistra di Dragowski finendo sul fondo.
81' Esce Bocchetti entra Dawidowicz. Seconda sostituzione per l'Hellas Verona.
78' I padroni di casa continuano a mantenere il possesso palla cercando di abbassare i ritmi di gioco della gara. La Fiorentina fatica a rinconquistare il pallone.
76' Esce Benassi entra Ghezzal. Terza ed ultima sostituzione per la Fiorentina.
74' Amrabat serve in profondità Di Carmine. Dragowski in uscita bassa anticipa l'attaccante autore del gol del vantaggio gialloblu.
72' Esce Salcedo entra Zaccagni. Prima sostituzione per l'Hellas Verona.
71' Calcio d'angolo dalla sinistra di Lazovic. La difesa viola respinge la sfera di gioco.
69' La Fiorentina sembra aver subito psicologicamente il gol del vantaggio scaligero.
66' GOL! HELLAS VERONA-Fiorentina 1-0! Rete di Di Carmine. Amrabat serve sulla fascia destra Faraoni che la mette in mezzo per Di Carmine che, dopo il velo di Verre al limite dell'area di rigore, calcia di prima intenzione trovando l'angolino basso alla sinistra di Dragowski.
64' Esce Venuti entra Lirola. Seconda sostituzione per la Fiorentina.
63' Buona discesa sulla fascia sinistra di Lazovic. Il laterale penetra in area e crossa trovando però in traiettoria Milenkovic che respinge il pallone.
61' AMMONITO Faraoni. Entrata scomposta ai danni di Cristoforo.
60' AMMONITO MIlenkovic. Fallo a centrocampo ai danni di Di Carmine.
59' Calcio d'angolo dalla destra di Faraoni e colpo di testa a botta sicura a centro area di Salcedo. Dragowski respinge la conclusione dell'attaccante scaligero.
58' Punizione dalla trequarti sinistra di Lazovic. Il pallone sbatte sulla barriera e finisce sul fondo.
57' AMMONITO Venuti. Entrata scomposta ai danni di Pessina.
56' La squadra di Montella sembra meno timida rispetto alla prima frazione. I viola cercano di spingersi in avanti con più continuità.
54' Calcio d'angolo dalla sinistra di Cristoforo. Il pallone finisce sul secondo palo sui piedi di Caceres che viene anticipato da Amrabat prima di poter concludere a rete.
51' Calcio d'angolo dalla sinistra di Lazovic. Milenkovic svetta in mezzo all'area anticipando gli attaccanti gialloblu.
50' Punizione dai 30 metri per la Fiorentina. Vlahovic calcia oltre la traversa senza impensierire Silvestri.
47' Lancio lungo di Badelj per Venuti. Il passaggio del centrocampista ex Lazio è impreciso ed il pallone termina la propria corsa sul fondo.
45' Inizia il secondo tempo di HELLAS VERONA-FIORENTINA: 0-0. Primo pallone della ripresa giocato dai padroni di casa.
Primo tempo a tinte gialloblu al Bentegodi. La squadra di Juric ha cercato maggiormente la via del gol in questa prima frazione costringendo l'estremo difensore viola Dragowski agli straordinari in più di un'occasione. I viola, dopo aver perso nei primi minuti di gioco per infortunio il proprio capitano e leader difensivo Pezzella, hanno faticato a proporsi in avanti affidandosi solamente alle accelerazioni del francese Ribery per impensierire la retroguardia scaligera.
Int.
Fine primo tempo di HELLAS VERONA-FIORENTINA: 0-0. Al Bentagodi regna l'equilbrio a fine prima frazione.
45' L'arbitro concede due minuti di recupero.
42' I viola stanno subendo le iniziative dei padroni di casa. La squadra di Juric si sta spingendo in avanti alla ricerca del gol del vantaggio.
39' Calcio d'angolo corto dalla sinistra di Cristoforo per Benassi. Il cross del centrocampista viola finisce direttamente tra le braccia di Silvestri.
38' Salcedo, ben appostato sul primo palo su un cross dalla sinistra di Verre, libera di tacco in area di rigore Faraoni. La conclusione del laterale scaligero viene ribattuta dall'ottima uscita di Dragowski. Hellas Verona vicina al gol del vantaggio.
37' Punizione dalla trequarti destra in area di rigore di Cristoforo. Ceccherini non riesce a deviare il pallone verso la porta.
35' Calcio d'angolo dalla sinistra di Lazovic e colpo di testa sul primo palo di Rrhamani che non inquadra la porta.
34' Ribery verticalizza per Vlahovic. Il giovane attaccante viola prova il diagonale trovando l'opposizione di Silvestri che respinge il pallone con i piedi.
31' La Fiorentina fatica a verticalizzare ed a spingersi velocemente in avanti. La difesa scaligera continua a coprire bene gli spazi concedendo poco ai viola.
29' Benassi, dopo un rimpallo favorevole all'interno dell'area, calcia di prima intenzione. La sfera di gioco finisce distante dalla porta difesa da Silvestri.
28' Calcio d'angolo dalla destra di Cristoforo. Il pallone attraversa tutta l'area finendo preda dei difensori gialloblu.
25' I padroni di casa stanno cercando di fare la partita. I viola attendono gli scaligeri nella propria metà campo aspettando il momento buono per poter ripartire in contropiede.
23' Lazovic rientra e calcia dal limite dell'area di rigore. Dragowski controlla il pallone in due tempi.
20' Benassi serve sull'esterno Dalbert. Il cross del brasiliano da fondo campo viene ribattuto da Rrhamani che fa ripartire i suoi.
18' AMMONITO Pessina. Entrata scomposta ai danni di Milenkovic.
15' Verre calcia dai 25 metri chiamando Dragowski al grande intervento. L'estremo difensore si tuffa alla sua destra deviando la palla in corner.
13' Rimessa laterale dall'out di sinistra di Lazovic per Salcedo che accomoda di petto il pallone per l'accorrente Verre. Il trequartista scaligero calcia al volo dal limite dell'area senza riuscire ad impensierire Dragowski.
11' Calcio d'angolo dalla sinistra di Lazovic ed inserimento sul secondo palo di Gunter che calcia al volo senza riuscire ad inquadrare lo specchio della porta.
10' Calcio d'angolo dalla destra di Faraoni. Milenkovic svetta ed allontana la sfera di gioco.
9' Conclusione dalla distanza di Ribery. Bocchetti, posizionato al limite dell'area, si immola e respinge il pallone.
6' Di Carmine prova a spingersi in avanti. L'attaccante ex Perugia commette fallo su Ceccherini che era intervenuto con un'ottima chiusura difensiva.
4' Esce Pezzella entra Ceccherini. Prima sostituzione per la Fiorentina.
4' Pezzella non sembra in grado di continuare la partita. Lo staff medico viola accompagna il giocatore argentino fuori dal campo.
3' AMMONITO Di Carmine. Gomitata in pieno volto a Pezzella.
Inizia il primo tempo di HELLAS VERONA-FIORENTINA. Dirige la sfida l’arbitro Antonio Giua della sezione AIA di Olbia.
Montella, a causa delle squalifiche di Pulgar e Castrovilli, deve rivoluzionare il centrocampo confermando il solo Badelj e schierando dal primo minuto Benassi e Cristoforo con Venuti e Dalbert a presidiare le corsie laterali. Nel reparto offensivo, il tecnico viola sceglie il rientrante Ribery con Vlahovic, autore di una doppietta nella sfida contro il Cagliari. Solo panchina per Federico Chiesa, non al meglio.
Juric, rispetto alla formazione proposta a San Siro, effettua due cambi inserendo in difesa Bocchetti con Rrhamani e Gunter mentre in attacco il ritrovato Di Carmine coadiuvato sulla trequarti da Verre e Salcedo.
3-4-2-1 per il Verona: Silvestri - Rrhamani, Bocchetti, Gunter - Faraoni, Amrabat, Pessina, Lazovic - Salcedo, Verre - Di Carmine. A disposizione: Radunovic, Vitale, Henderson, Stepinski, Pazzini, Empereur, Lucas, Berardi, Dawidowicz, Zaccagni, Wesley, Tutino, Adjapong.
Dopo la sconfitta contro l’Inter nel turno precedente, l’Hellas Verona riparte ospitando tra le mura amiche la Fiorentina. I viola, dopo la pesante sconfitta contro il Cagliari, vogliono conquistare i tre punti per poter continuare la rincorsa alle zone alte della classifica
Al Bentegodi tutto pronto per Hellas Verona-Fiorentina, gara valida per la tredicesima giornata di Serie A.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter, Bocchetti (dal 36' st Dawidowicz); Faraoni, Amrabat, Pessina, Lazovic; Verre, Salcedo (dal 27' st Zaccagni); Di Carmine (dal 39' st Stepinski).
A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Henderson, Pazzini, Wesley, Empereur, Tutino, Adjapong.
All.: Juric.
Arbitro: Antonio Giua (Sez. AIA Olbia).
Assistenti: Emanuele Prenna (Sez. AIA Molfetta), Lorenzo Gori (Sez. AIA Arezzo).
NOTE. Ammoniti: Di Carmine, Pessina, Venuti, Milenkovic, Faraoni. Spettatori: 22.581.
PRIMAVERA: UDINESE-HELLAS VERONA 2-1
23/NOVEMBRE/2019 - 14:25
Verona - Esce sconfitta dalla trasferta in Friuli, la Primavera di mister Nicola Corrent, fermata dall'Udinese 2-1. Nella prima frazione i padroni di casa giocano bassi cercando di sfruttare la velocità negli spazi di fronte ad un Hellas coraggioso, sempre proiettato nella metà campo avversaria. L'imbucata giusta l'Udinese la trova al 26', con Oviszach che scende in solitaria tra le linee fino ad arrivare a tu per tu con Ciezkovski, il quale non può nulla per impedire il gol del vantaggio. Buoni spunti da parte di Sane e Yeboah, dai quali passano le azioni più pericolose dell'Hellas. I padroni di casa però sfruttano al meglio una situazione da palla inattiva per andare sul 2-0, pescando Biancon in area che di testa trova l'angolo giusto. In avvio di ripresa, dentro Agbugui e Squarzoni per trovare forze fresche e lucidità. I gialloblù fanno la partita, trovando alla mezz'ora il gol che riapre i giochi con Yeboah. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il numero 7 gialloblù si inserisce prepotentemente sul secondo palo, battendo col piatto destro Gasparini. I gialloblù ci credono, non mollano, chiudendo in attaco un secondo tempo generoso ma in cui il gol del pareggio non riesce ad arrivare. Testa ora al prossimo impegno: si torna all'Antistadio per la sfida contro il Brescia.
SECONDO TEMPO
49' Termina qui, con la vittoria dell'Udinese per 2-1. Non basta il gol nella ripresa di Yeboah per agguantare il pareggio da parte dei gialloblù
45' L'arbitro concede 4 minuti di recupero, gialloblù tutti in avanti!
41' Squadre lunghissime in questo frangente di gioco, con le ripartenze che si sovrappongono da una parte e dall'altra
34' E' un'altra partita in questo secondo tempo, con i giallolbù sempre molto alti e a caccia ora del gol del pareggio
29' GOL! Accorcia l'Hellas! Yeboah raccoglie col piattone la sfera sul secondo palo in seguito a calcio d'angolo battendo Gasparini
21' Grandissimo intervento di Ciezkowski! Provvidenziale uscita del portiere dell'Hellas che annulla Ndreu lanciato a rete in solitaria
18' Grande occasione per i ragazzi di mister Nicola Corrent! Sane in contropiede serve Yeboah che davanti a Gasparini calcia largo
14' Lotta a centrocampo in questo frangente, con l'Hellas che prova a mantenersi nella metà campo offensiva alla ricerca del gol del 2-1
1' Partiti
PRIMO TEMPO
46' Finisce qui il primo tempo
45' GOL Raddoppia l'Udinese su palla inattiva. Compagnon trova in area la testa di Biancon che infila il 2-0
40' I gialloblù cercano di alzare il baricentro, mentre l'Udinese prova a sfruttare la velocità negli spazi in contropiede
35' Ancora Oviszach a rendersi pericoloso. L'attaccante dell'Udinese va col destro dal limite dell'area, fuori di poco
26' GOL Vantaggio dell'Udinese con Oviszach, che in contropiede supera la difesa gialloblù battendo Ciezkowski
18' Risponde l'Udinese con Ianesi. L'11 devia di tacco verso la porta trovando un grande intervento di Ciezkowski!
12' Primo importante, squillo dei gialloblù! Sane pesca Amayah in area, il 7 incrocia largo di poco sul secondo palo
1' Partiti
UDINESE: Gasparini, Biancon, Kubala, Rigo (dal 31' st Cum), Dzankic, Mazzolo, Ballarini, Battistella, Oviszach (37' st Renzi), Compagnon (dal 13' st Ndreu), Ianesi (dal 31' st Comisso)
A disposizione: Carnelos, Tassotti, Aviani, Palumbo, Fedel, Basha.
All.: Cristante.
HELLAS VERONA: Ciezkowski, Bernardinello, Udogie, Dal Cortivo (dal 39' st Pierobon), Brandi (dal 1' st Agbugui), Calabrese, Yeboah, Turra, Sane, Jocic (dal 1' st Squarzoni), Amayah.
A disposizione: Aznar, Gresele, Esajas, Jemal, Saveljevs, Nicolau.
All.: Corrent.
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX: Fabrizio CAMMARATA è il nuovo allenatore della DINAMO TIRANA in Albania. Fabrizio Cammarata riparte dalla Dinamo Tirana
novembre 22, 2019
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Fabrizio Cammarata, come anticipato da Hellas Live, è il nuovo allenatore della Dinamo Tirana, club che milita attualmente in Serie B ma che rappresenta una delle società più vincenti dell’Albania. In bocca al lupo all’ex bomber gialloblù per la nuova avventura!
FONTE: HellasLive.it
Contro il razzismo. Diciamolo insieme, diciamolo ovunque: #KeepRacismOut
#VeronaInter Zanetti
Fiorentina 3-1 Verona highlights
8 aprile 2023: un compleanno indimenticabile
Prossima partita
Sabato 23 Novembre ore 15:00 (DAZN)
VS
Serie A 13ª Giornata
Classifica
Serie A 2024-2025
Napoli
25
Inter
24
Atalanta
22
Fiorentina
22
Lazio
22
Juventus
21
Milan *
17
Udinese
16
Bologna *
15
Torino
14
Empoli
14
Roma
13
Hellas Verona
12
Parma
9
Como
9
Cagliari
9
Genoa
9
Monza
8
Venezia
8
Lecce
8
* Milan e Bologna una partita in meno
Ultima partita
Domenica 10 Novembre ore 15:00 (DAZN)
3-1
Serie A 12ª Giornata
Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.