INTER 2-1 HELLAS VERONA: I gialloblù vanno in vantaggio e lo mantengono per tutto il primo tempo ma nella ripresa si devono inchinare alla netta superiorità degli avversari che ribaltano meritatamente il risultato
RECAP & IMPRESSIONI
Nel primo tempo i gialloblù combattono con cuore e rispondono colpo su colpo agli avversari conquistando con ZACCAGNI e realizzando con VERRE il gol che alla fine del primo tempo vedeva l'HELLAS vincere per la prima volta al Meazza ma nella seconda metà di gara ecco uscire un INTER da assalto che mette sotto i gialloblù e alla fine ribalta meritatamente il risultato.
Terza vittoria consecutiva per 2 a 1 dei padroni di casa e campo nerazzurro che rimane tabù per gli scaligeri.
Il VERONA ha fatto la partita che doveva fare contro un avversaria nettamente superiore (11 a 2 i tiri nello specchio a favore dell'INTER) e ad un certo punto devo ammettere che speravo almeno in un pari.
Peccato ma in ogni caso gli scaligeri dimostrano soprattutto in occasioni come queste di essere fra i candidati alla salvezza: Giocare contro l'HELLAS non è facile neanche stavolta e lo dimostra la corazzata avversaria spuntandola solo nel finale.
Verre
Faraoni
LA PARTITA
Consueto 3-5-2 per mister CONTE con DE VRIJ al centro della difesa, VECINO al posto di SENSI accanto a BROZOVIC e BARELLA in mezzo al campo e la coppia LAZARO e BIRAGHI sulle fasce (CANDREVA partirà dalla panchina). Il fronte offensivo è composto da LUKAKU e MARTINEZ. JURIĆ senza KUMBULLA e VELOSO fa partire dall'inizio EMPEREUR (che presumibilmente giocherà sul centrosinistra con RRAHMANI dalla parte opposta e GÜNTER nel mezzo) dietro e PESSINA in mediana.
Completano il 3-4-2-1 VERRE e ZACCAGNI sulla trequarti e SALCEDO unica punta.
Circa 65mila spettatori alla 'Scala del Calcio' poco meno di mille quelli in trasferta da Verona, la Serie A dedica questa giornata alla ricerca per battere il cancro: 45521 è il numero per donare via SMS. La sfida è affidata alle cure del signor Paolo Valeri della sezione AIA Roma 2.
BATTE INTER RISPONDE VERONA
4° Fallo di FARAONI su LAZARO poco fuori dal vertice destro dell'area gialloblu, batte BIRAGHI forte e teso sul primo palo dove SILVESTRI di pugno alza sulla traversa...
6° ZACCAGNI al limite per SALCEDO la cui girata debole sul primo palo è intercettata senza problemi da HANDANOVIC.
7° VECINO profondo per MARTINEZ che scappa alla linea difensiva scaligera e conclude pericolosamente ma SILVESTRI devia sul fondo in tuffo. Valeri annulla tutto per fuorigioco.
9° FARAONI parte in contropiede, palla a destra per SALCEDO che la rimette in mezzo dove lo stesso Marco Davide decentrato rispetto alla porta non inquadra lo specchio.
10° Calcio d'angolo battuto da destra dall'INTER per MARTINEZ sul secondo palo: Incornata alta.
HELLAS AVANTI AL MEAZZA!
18° Ripartenza fulminea dell'HELLAS con la palla giocata da EMPEREUR, LAZOVIC imbuca per ZACCAGNI che in area viene sgambettato da HANDANOVIC è calcio di rigore netto! Sulla palla va VERRE che batte forte e centrale, HANDANOVIC è spiazzato il VERONA è in vantaggio.
21° LAZARO dal vertice sinistro per MARTINEZ che di prima si gira a centroarea: RRAHMANI mura sul fondo.
INTER VICINA AL PARI IN ALMENO TRE OCCASIONI
24° Occasionissima INTER con LUKAKU servito da destra da BIRAGHI: Sul primo palo è fondamentale la respinta di SILVESTRI, preme l'INTER alla ricerca del pari ed è ancora l'attaccante belga dal vertice sinistro a sparare a lato un rasoterra improvviso.
27° BROZOVIC a giro dal limite coglie la parte alta della traversa!
28° Sponda di LUKAKU per BROZOVIC che tira debole, facile raccogliere per SILVESTRI.
37° Botta di DE VRIJ dalla distanza: SILVESTRI devia a lato.
40° BIRAGHI con un calcio di punizione della distanza: SILVESTRI si accuccia e raccoglie.
44° Traversone da sinistra che supera tutta la linea di porta gialloblu, sul secondo palo arriva VECINO che, pur decentrato, riesce a tirare in porta, SILVESTRI si distende e para ma non riesce a bloccare la palla che prosegue il suo movimento verso la porta senza fortunatamente superare totalmente la linea!
46° Cross da destra per l'incornata debole di LUKAKU: SILVESTRI c'è.
RIPRESA CON I NERAZZURRI ALL'ASSALTO
53° LUKAKU dal vertice destro sul primo palo, SILVESTRI devia sul fondo.
58° Assalto INTER murata in due occasioni con BROZOVIC e MARTINEZ...
60° LUKAKU di prepotenza si libera dai 20 metri e esplode il sinistro che sfila a pochissimo dal palo sinistro difeso da SILVESTRI.
61° BASTONI con un cross dal vertice sinistro, LUKAKU anticipa LAZOVIĆ ma di testa mette palla sul fondo.
PARI INTER CON VECINO
65° LAZARO con un gran cross da destra, VECINO salta in anticipo su GÜNTER e lo sovrasta incornando letalmente nell'angolino a destra di SILVESTRI!
IL VERONA STRETTO ALL'ANGOLO
70° CANDREVA dribling stretto e conclusione in area da sinistra sul primo palo, SILVESTRI respinge col piedone sinistro!
73° BASTONI dal limite: SILVESTRI alza sulla traversa.
76° BASTONI dalla distanza ampiamente a lato.
80° AMRABAT erroraccio in retropassaggio alto, LUKAKU la intercetta e parte verso SILVESTRI fortunatamente sceglie un improbabile colpo di testa facilmente raccolto da SILVESTRI.
GRAN GOL DI BARELLA
83° Gran gol di BARELLA che servito sui 22 metri fa un paio di passi verso il centro e dal limite, a giro, la mette sotto l'incrocio!
87° Premono i gialloblù ma non trovano spazi
92° LAZOVIĆ uno contro uno da sinistra penetra in area e serve STĘPIŃSKI libero sul primo palo: Il polacco non è freddo e spara in curva!
94° RRAHMANI col braccio largo fuori area regala un calcio di punizione dal vertice sinistro ai nerazzurri: Il neoentrato ESPOSITO viene murato dalla barriera gialloblù.
95° Dopo 5 minuti di recupero il signor Valeri fischia tre volte, il Meazza rimane un tabù...
Radiografia del Gol gialloblù 2019/2020
Giocatore
Coppa
Campionato
Totale
VELOSO
0
2
2
PESSINA
0
2
2
FARAONI
0
1
1
KUMBULLA
0
1
1
LAZOVIĆ
0
1
1
SALCEDO
0
1
1
VERRE
0
1
1
EMPEREUR
1
0
1
VOTI
SILVESTRI Autore di almeno quattro interventi determinanti nel primo tempo deve raccogliere due volte la palla dal sacco nel secondo senza avere colpe 6,5
RRAHMANI Dalla sua parte BIRAGHI non sfonda, qualche problemino in più con le finte ubriacanti di CANDREVA ma nel complesso regge bene 6,5
GÜNTER Ottimo primo tempo da centrale puro nel primo tempo quando si permette pure autorevoli anticipi in uscita, cala vistosamente nel secondo con un grande errore in uscita dall'area non sfruttato dagli avversari al 55° e al 65° quando viene anticipato netto da VECINO in occasione del gol 5
EMPEREUR Gran primo tempo quando tenta anche qualche dribbling azzardato ma riuscito, al 18° da il via all'azione che porta al calcio di rigore su ZACCAGNI ma nel secondo tempoè in perenne difficoltà su LAZARO che al 65° serve a VECINO l'assist per il pari 5,5
FARAONI Grande spunto in ripartenza al 9° poi poco altro in una partita in cui non osa mai forse per ordini di scuderia... 5,5
PESSINA Messo a uomo su BROZOVIC non sfigura limitando in più occasioni il centrocampista croato 6
AMRABAT Quando la squadra va in difficoltà nella ripresa è spesso ancora lui il faro nella tempesta ma alla fine deve arrendersi alla fatica e alla superiorità tecnica degli avversari 6
LAZOVIĆ Uno contro uno con LUKAKU in difesa si prende un prezioso fallo al 54° e si ripete un minuto dopo su LAZARO, bada più a contenere che ha contrattaccare ma lo stesso è determinante con l'imbucata per ZACCAGNI al 18° e quell'assist che doveva essere sfruttato meglio da STĘPIŃSKI al 92° 7
VERRE Rigore a parte combina poco ma rimenre freddo con 65mila persone che ti fischiano per realizzare il primo gol in A non dev'essere stato semplice 6 (gli da il cambio HENDERSON al 63°: JURIĆ vede i suoi in difficoltà e prova a difendersi con la sciabola dello scozzese rispetto al fioretto dell'ex Doria ma per aiutare un VERONA in vistosa difficoltà serviva ben altro... 5,5)
ZACCAGNI È lui il più dotato sulla trequarti e anche se qualche volta esagera (quel tacco se lo poteva risparmiare ad esempio) sembra spesso avere più determinazione e convinzione del timido VERRE, conquista il calcio di rigore con una gran finta su HANDANOVIC 6,5 (gli da il cambio TUTINO al 50°: Toh! Chi si rivede... Il buon Gennaro dovrebbe tenere occupata almeno in parte la difesa di casa e far salire l'HELLAS tutto rintanato in difesa ma purtroppo non trova varchi 5,5)
SALCEDO Sovrastato da DE VRIJ per tutta la gara spreca una gran ripartenza al 58° quando, con due soluzioni a disposizione, né inventa una terza che non è né carne né pesce. Errori normali in fase di crescita 5 (gli da il cambio STĘPIŃSKI all'84°: Al 92° LAZOVIĆ gli regala un pallone fantastico che potrebbe sbloccarlo in un momento topico in cui sembrerebbe più difficile sbagliare la porta che centrarla ma il non è freddo e riesce nell'impresa di spararla in curva! Tutto sembra questo ragazzo tranne che un centravanti. Non merita un 4 solo perchè entra nel finale 5)
JURIĆ Senza KUMBULLA e VELOSO fa con quello che ha e spaventa l'INTER a casa sua per tutto il primo tempo ma nel secondo, quando la sua squadra non riesce più ad uscire, capisce che sarà durissima portare a casa la pelle (e se al posto di STĘPIŃSKI al 92° ci fosse stato PAZZINI magari ce la faceva pure) 6,5
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
DICONO + - =
Mister CONTE tecnico dell'INTER «L'unico nostro obiettivo è uscire più forti dalle situazioni - ha dichiarato Antonio Conte dopo il fischio finale -. La partita si era messa in salita, contro una squadra che difende uomo contro uomo, era la situazione migliore per loro ma noi siamo stati molto molto bravi. Non abbiamo perso la pazienza e abbiamo messo in campo una maturità e una voglia di vincere importante. Vincere la partita in questa maniera dimostra che c'è qualcosa alla base, ora dobbiamo continuare a lavorare perché abbiamo tanti ragazzi che possono solo crescere» Inter.it
Mister JURIĆ «Rimpianti? Abbiamo dato il massimo possibile in questo momento. L'abbiamo preparata così, restando abbassati nel primo tempo, e ci siamo riusciti bene, mentre nella ripresa avremmo voluto alzare di più il baricentro. L'Inter è una squadra molto forte, tosta e ti concede pochissimo, ma alla fine c'è poco da rimproverare ai ragazzi perché credo abbiano dato tutto: chiaro che dispiaccia un po' prendere un eurogol così verso la fine. Serviva più lucidità in ripartenza nel secondo tempo? All'inizio della partita abbiamo fatto esattamente questo perché ci siamo abbassati, ma siamo stati in grado di fare un sacco di ripartenze positive. Nella ripresa ci voleva un po' più di qualità nei passaggi e negli uno contro uno di fronte a un'avversaria del genere, unitamente a qualche accorgimento come, per esempio, andare a prendere Bastoni in scalata, ma era difficile» HellasVerona.it
Conte
Juric
BASTONI terzino dell'INTER «Non ci siamo fatti prendere dalla confusione dopo lo svantaggio iniziale e siamo riusciti a ribaltare la partita. Sicuramente con la fiducia aumenta la voglia di fare bene. Guardando numeri e palmares, non posso sentirmi alla pari dei miei compagni di reparto, ma il mio obiettivo è lavorare tutti i giorni per avvicinarmi a loro» Inter.it
FARAONI «L'analisi della partita? Nel primo tempo abbiamo fatto una buona prestazione, nel secondo tempo è emersa la qualità dell'Inter: non regalano nulla, inoltre Barella ha fatto un grande gol. Noi abbiamo dato tutto. La fase difensiva? Quando eravamo in vantaggio abbiamo cercato di chiudere gli spazi alle loro punte, come Lukaku e Martinez, abili nel trovare la situazione giusta per poi attaccare. La reazione dell'Inter? Sapevamo ci sarebbe stata, sono grandi giocatori. Dispiace per il risultato ma sappiamo di aver dato tutto, questo è quello che conta» HellasVerona.it
LAZARO ha fornito l'assist per il pari di VECINO «Non è stato facile oggi contro una squadra che si chiudeva molto. Abbiamo giocato bene e con pazienza, sono molto contento per la vittoria. Il mister mi chiede di stare largo e cercare di crossare per gli attaccanti, sono contento che oggi ci sia riuscito ma soprattutto per i tre punti perché oggi non era facile. Dopo aver segnato il gol del vantaggio, il Verona si è chiuso. Sono contento di essere qui e poter crescere: sono un giocatore offensivo e devo migliorare in fase difensiva anche se mi piace creare occasioni come è successo oggi» Inter.it
Primo gol in Serie A per VERRE «Primo gol in Serie A? Sì, difficile da dimenticare: peccato però perchè con la vittoria sarebbe stato tutto perfetto. Duello con Handanovic? Difficile presentarsi di fronte a lui perchè è un pararigori, ma sentivo che calciando centrale avrei segnato. Io rigorista? Non c'è una gerarchia, chi se la sente va a calciare. Nell’occasione se la sentivano anche altri compagni, ma ero sicuro di segnare. Nel secondo tempo abbiamo faticato? Sì, non riuscivamo a ripartire, poi l'Inter avendo grandi campioni ha trovato l'eurogol di Barella. Se ce la siamo giocata? Sì, abbiamo avuto diverse occasioni in contropiede: dovremo sfruttarne di più la prossima volta. Consapevolezza del nostro valore? Disputiamo buone partite sia in caa che in trasferta: abbiamo raccolto meno punti rispetto a quanto sin qui dimostrato. Questa però è la strada giusta: continuiamo così. Cosa mi sta trasmettendo Juric? E' un mister esigente, con lui sono cresciuto a livello fisico e gioco con la testa libera. E' molto importante per me. Se pensavo che l'Hellas potesse avere 15 punti a novembre? Ero convinto potessimo fare bene, volevo venire a Verona, ma sapevo anche che sarebbe stata dura. Ma stiamo lottando alla grande» HellasVerona.it
BARELLA autore del gran gol vittoria «Nel primo tempo abbiamo avuto qualche difficoltà, poi alla distanza siamo usciti fuori e sono davvero contento per la vittoria. Non era facile, perché il Verona ha un'ottima intensità, sono una buona squadra. Però noi volevamo vincere a tutti i costi, nonostante un po' di stanchezza per le partite ravvicinate. Ora ci sarà la Nazionale e sono già concentrato su quello, poi dovremo affrontare le prossime partite dell’Inter con la stessa cattiveria. Stiamo lavorando bene, stiamo dando tutti il massimo e dobbiamo andare avanti su questa strada. Era importante chiudere così questo ciclo. Il gol più bello della mia carriera? Sicuramente il più bello» Inter.it
Nell'anticipo di ieri 3 a 1 del SASSUOLO sul BOLOGNA con doppietta di CAPUTO.
Esordio che peggio non si poteva per GROSSO sulla panchina del BRESCIA: Il TORINO fa poker al Rigamonti con le doppiette di BELOTTI (su rigore) e BERENGUER; espulso MATEJU delle Rondinelle dopo una quarantina di minuti.
SERIE A
09 nov 2019 - 20:25
Inter-Verona 2-1, gol e highlights. Barella lancia i nerazzurri in testa L'Inter vince in rimonta contro il Verona e torna in testa alla classifica in attesa della Juventus impegnata contro il Milan domenica sera. Dopo il gol di Verre su rigore nel primo tempo, il pareggio nel secondo di Vecino. La rimonta la completa Barella con un gol straordinario da fuori area
L'Inter torna in testa alla classifica, in attesa della Juventus impegnata nel positicipo di domenica sera contro il Milan. Nel primo tempo la partita è aperta, le occasioni arrivano per entrambe le squadre. L'episodio chiave del primo tempo è al 18', quando Handanovic attera in area Zaccagni: Verre dal dischetto non sbaglia e porta in vantaggio il Verona. L'Inter si butta in attacco alla ricerca del pareggio, ma il primo tempo si chiude con la squadra di Juric capace di contenere gli attacchi nerazzurri. Nel secondo tempo l'Inter riparte subito in avanti: in tutta la partita saranno 38 le conclusioni in porta per la squadra di Conte, solo due volte i nerazzurri hanno fatto meglio (40 contro il Chievo nel 2007, 39 contro la Sampdoria nel 2005). Il pareggio arriva al 65': Lazaro mette una palla in area, Vecino salta più in alto di tutti e realizza il pareggio. La vittoria arriva con un gol straordinario di Barella all'83': il centrocampista riceve palla al limite dell'area e lascia partire un destro a giro potete e preciso che si infila all'incrocio dei pali. Ora l'Inter è in testa a 31 punti, in attesa di Juventus-Milan
FONTE: Sport.Sky.it
Barella gol e spogliarello: l'Inter batte il Verona in rimonta
sabato 9 novembre 2019
A Milano un capolavoro dell'ex centrocampista del Cagliari regala il successo alla squadra di Conte. Sugli spalti striscioni in memoria dei vigili del fuoco morti ad Alessandria
FONTE: TuttoSport.com
L'Inter vince 2-1 contro il Verona e si prende la vetta della classifica Le reti di Vecino e Barella hanno rimontato l'iniziale vantaggio siglato dal Verona con Verre, su rigore. L'Inter con questo successo vola al primo posto a quota 31 punti e supera così la Juventus che domani giocherà contro il Milan
Marco Gentile - Sab, 09/11/2019 - 19:54
L'Inter di Antonio Conte gioca una partita di cuore contro l'Hellas Verona di Ivan Juric, va sotto frutto del rigore realizzato da Verre ma alla fine la ribalta con i bei gol di Matias Vecino, di testa e con un gran terzo tempo, e di Nicolò Barella con un grandisismo tiro a giro finito all'incrocio dei pali.
L'Inter ha avuto carattere e si è subito rialzata dopo la bruciante sconfitta subita in Champions League contro il Borussia Dortmund. La partita è stata condotta a senso unico dai nerazzurri contro un Verona che ha badato più a difendere che ad offendere ma che fino a sette dal novantesimo aveva sognato di uscire con un risultato positivo dal Meazza. Con questa vittoria i nerazzurri si portano a quota 31 punti, a più due sulla Juventus seconda in classifica che domani giocherà in casa contro il Milan di Stefano Pioli: se i bianconeri non dovessero vincere i nerazzurri andrebbero alla sosta per le nazionali al primo posto in solitaria.
Al 4' è Biraghi ad impegnare Silvestri con una punizione: Silvestri la mette in angolo. L'Inter insiste con Lautaro che all'11 svetta su cross di Biraghi: palla fuori di un soffio. Al 18' Valeri concede rigore al Verona per fallo di Handanovic su Zaccagni. Verre dal dischetto porta in vantaggio gli scaligeri. Al 21' il destro di Lautaro viene deviato in angolo e al 25' è Lukaku a provare la conclusione di prepotenza: fuori di poco. Brozovic al 27' ci prova con un tiro a giro dei suoi: la palla scheggia il palo. Nel finale di primo tempo Silvestri con l'aiuto di Empereur si salva con il difensore che salva sulla linea il pallone di Vecino.
Nella ripresa de Vrij serve Lukaku al 53' e la palla viene deviata in corner. L'Inter continua a spingere ma la difesa del Verona si chiude bene e si salva. Il tiro di Lukaku al 59' esce fuori di un soffio. Lazaro pennella un gran cross per la testa di Vecino che decolla e la manda in porta. Al 73' ci prova Bastoni con un gran tiro da fuori che Silvestri manda in angolo. Lukaku si mangia il 2-1 all'80 quando tenta un pallonetto di testa su Silvestri in uscita. Barella si mette in proprio all'83' con un gran tiro a giro che si va ad infilare all'incrocio dei pali.
FONTE: IlGiornale.it
Le pagelle di Inter-Verona 2-1: Lukaku e Lautaro poco incisivi, bene Verre e Zaccagni
Di Enrico Turcato
Bene la difesa nerazzurra, male gli attaccanti. Barella domina in mezzo. Nel Verona in mezzo positivo Amrabat. Conte ha dato la sua mentalitá all'Inter: squadra che vuole solo vincere
===Le pagelle dell'Inter===
Samir HANDANOVIC 5,5 - Un po' lento nell'uscita che causa il rigore. Poche altre apprensione.
Milan SKRINIAR 6,5 - Sorpreso dall'affondo di Zaccagni che porta al gol del Verona. Unica sbavatura in una prestazione carica di forza e anticipi. Gran secondo tempo.
Stefan DE VRIJ 6,5 - Oltre a coprire sempre con attenzione le sue zone di competenza, si allunga spesso in avanti a supportare le azioni offensive. Sempre positivo.
Alessandro BASTONI 7 - Dietro non sbaglia nulla. Da una sua apertura perfetta nasce il gol del pareggio di Vecino. Dominante sui palloni alti.
Valentino LAZARO 6,5 - Primo tempo di basso livello, mentre cresce nella ripresa. Suo l'assist per Vecino, sue tante iniziative positive a destra. Esce tra gli applausi. (Dall'85' D'AMBROSIO SV)
Matias VECINO 7 - Dopo Dortmund, secondo gol consecutivo. Non trova bene gli spazi nel primo tempo, mentre nella ripresa riesce ad inserirsi di continuo.
Marcelo BROZOVIC 6 - Media tra il 5 pieno del primo tempo e il 7 della ripresa. Pochi fronzoli: se lui gioca come sa, gira tutta l'Inter.
Nicoló BARELLA 7,5 - "Il gol piú bello della mia carriera", l'ha definito lui stesso. Prodezza di un ragazzo con enormi qualitá, che anche prima della magia finale era stato tra i migliori e piú continui dell'Inter.
Cristiano BIRAGHI 5 - Ancora male. Lento, prevedibile, poco preciso. Una marea di errori, anche in appoggio. (Dal 63' CANDREVA 6,5 - Porta dinamismo e cross in serie. Altro passo rispetto a chi lo precedeva)
LAUTARO MARTINEZ 5,5 - Insomma. Troppe imprecisioni al tiro. Si batte, ma non trova mai il guizzo giusto. Brutto il fallo che gli costa l'ammonizione. (Dall'81' ESPOSITO SV)
Romelu LUKAKU 5,5 - Poco concreto. Nella ripresa si divora un gol incredibile. In mezzo non trova mai la zampata giusta. Generositá indiscutibile.
ALL. ANTONIO CONTE 7 - Questa Inter ha un'anima, é convinta e gioca sempre per vincere. Reazione e vittoria da grande squadra. La sua.
Barella, Lukaku - Inter-Verona - Serie A 2019/2020 - Getty Images
===Le pagelle del Verona===
Marco SILVESTRI 6,5 - Para il parabile. Bravo su Lukaku e Lautaro. Esce sempre nel momento giusto.
Amir RRAHMANI 6,5 - Ennesima conferma. Di testa é difficile superarlo. Tiene bene Lukaku. Ottimo difensore.
Koray GÜNTER 6 - Sorpreso dall'inserimento di Vecino, ma arrivava con rincorsa. Per il resto prova solida. Respinge almeno quattro conclusioni avversarie.
Alan EMPEREUR 6,5 -Anche lui non demerita. Argina bene Lautaro e mette i suoi centimetri nella muraglia veronese.
Davide FARAONI 6 - A destra con diligenza. Non arranca e in un paio di occasioni si mette in mostra con sgroppate interessanti.
Matteo PESSINA 6 - Piedi buoni e idee. Ottimo partner di Amrabat. Se vogliamo piú a suo agio in questo ruolo che come trequartista.
Sofyan AMRABAT 6,5 - Grinta, gamba, qualitá e dinamismo. Cuore del Verona.
Darko LAZOVIC 5,5 - Si perde Lazaro in occasione del cross del pareggio. Dal suo lato fatica ad arginare la verve dell'austriaco.
Valerio VERRE 6,5 - Freddissimo dal dischetto. Si muove molto tra le linee, sacrificandosi anche in pressing. (Dal 63' HENDERSON 5,5 - Ingresso non troppo positivo. Con lui il centrocampo perde qualitá e rinuncia alle ripartenze)
Mattia ZACCAGNI 6,5 - Si procura il rigore con astuzia. Bravo nell'avviare le ripartenze venete. Mobile e sveglio. Esce per un problema fisico. (Dal 50' TUTINO 5 - Entra e non la vede mai. Anticipato costantemente.)
Eddie SALCEDO 6 - Velocissimo, scattante, tignoso. Benissimo nel primo tempo, mentre nel secondo tempo sparisce e spreca un paio di contropiedi succulenti. (Dall'84' STEPINSKI SV)
ALL. IVAN JURIC 6 - Il Verona é una squadra solida e preparata. Il problema é che nel primo tempo funziona alla perfezione la tattica "copri e riparti", mentre nel secondo é solo sofferenza difensiva. E alla fine viene punito.
FONTE: It.Eurosport.com
L’Inter piega in rimonta il Verona. Decide Barella
A San Siro finisce 2-1. Gialloblù in vantaggio con un rigore di Verre, pari di Vecino e gol partita dell’azzurro
Nicolò Barella festeggiato dai compagni dopo la rete che ha deciso Inter-Verona
PUBBLICATO IL ULTIMA MODIFICA
09 Novembre 2019 09 Novembre 2019 22:11
MILANO. L'Inter si lascia alle spalle la sconfitta e le polemiche di Dortmund e vince 2-1 in rimonta contro un coriaceo Verona, grazie alle reti di Vecino e Barella che nella ripresa replicano al vantaggio gialloblù di Verre su calcio di rigore. Successo meritato per i nerazzurri che nel secondo tempo schiacciano i veneti incapaci di tenere i ritmi forsennati della prima frazione. La squadra di Conte torna così, almeno per una notte, in vetta alla Serie A con 31 punti, 2 in più della Juventus impegnata domani sera all'Allianz Stadium contro il Milan; resta fermo a quota 15 il Verona in nona posizione.
Dopo un quarto d'ora iniziale contrassegnato da ritmi alti e nessuna occasione, l'equilibrio si spezza al 18': lancio di Lazovic per Zaccagni in area, contatto con Handanovic e l'arbitro Valeri indica il dischetto. Handanovic si butta a destra e Verre lo trafigge con una conclusione potente e centrale. Immediata e veemente la reazione dei padroni di casa, cross di Biraghi per Lukaku, colpo di testa e Silvestri che salva la sua porta, poco dopo ancora l'attaccante belga pericoloso con un diagonale di sinistro fuori di un soffio. Al 27' ci prova Brozovic ma la sua conclusione scheggia la traversa. Dieci minuti dopo De Vrij tira da 30 metri e Silvestri risponde con i pugni deviando in angolo. Al 44' grande occasione per il pareggio: cross dalla sinistra di Biraghi, la palla arriva a Vecino che a pochi metri dalla porta ma da posizione defilata batte a rete con Silvestri che salva sulla linea, la goal-line-technology conferma che non è gol.
In avvio di ripresa si fa apprezzare Lazaro per due serpentine sulla fascia destra concluse da due cross sui quali prima Lautaro e poi Vecino non ci arrivano per un soffio. Al 9' ci prova Lukaku di sinistro ma la palla è deviata in angolo. L'Inter schiaccia il Verona nella sua area e Lautaro ci prova due volte ma viene murato in entrambe le occasioni. Al quarto d'ora Lukaku si libera di forza di un avversario e ci prova da fuori area mandando a lato di poco. Al 20' arriva il meritato pareggio con Vecino: cross di Lazaro e il centrocampista uruguayano irrompe di testa e realizza l'1-1. Raggiunto il pareggio continua il forcing dei ragazzi di Conte, al 25' ci prova Candreva ma il portiere ospite respinge di piede, poco dopo Bastoni tenta un'azione personale chiusa con un tiro sul quale Silvestri ci mette una pezza in angolo. Al 35' opportunità clamorosa mancata da Lukaku. Amrabat sbaglia completamente un retropassaggio, il belga è in vantaggio su tutti ma prova un pallonetto di testa facile preda per Silvestri. I tempi del gol però sono maturi e al 38' Barella si inventa un potente destro a giro da fuori area che fa esplodere San Siro e regala tre punti sudatissimi ma meritati alla sua squadra.
FONTE: LaStampa.com
Moviola Inter-Verona: rigore per l’Hellas giusto, Silvestri salva sulla linea (non è gol)
C’era il calcio di rigore che l’arbitro Valeri ha concesso al Verona contro l’Inter? Era gol nel finale su salvataggio di Silvestri sulla linea di porta? Nel primo caso decisione irremovibile del direttore di gara che è stato deciso nell’assegnare il penalty all’Hellas. Nel secondo ad aiutarlo è la tecnologia che indica il ‘no gol’ perché la palla deviata da Vecino ha del tutto oltrepassato la linea di porta.
9 NOVEMBRE 2019 18:34 di Maurizio De Santis
C'era il calcio di rigore che l'arbitro Valeri ha concesso al Verona contro l'Inter? Il portiere del Verona blocca la palla quando la palla ha superato la linea di porta? Nel primo caso decisione irremovibile del direttore di gara che è stato deciso nell'assegnare il penalty all'Hellas dopo un quarto d'ora del fischio d'inizio del match a San Siro. È uno degli episodi da moviola che hanno fatto discutere e sollevato le proteste dei nerazzurri, in particolare del portiere Handanovic protagonista in negativo nell'azione che ha portato alla massima punizione. Nessun check da parte dell'arbitro con i collaboratori al Var: dalle immagini si nota come abbia una visuale sufficiente per giudicare come falloso l'intervento dell'estremo difensore interista. Nel secondo caso, è la tecnologia ad aiutare il direttore di gara: sia pure di poco ma la palla non aveva varcato del tutto la linea di porta.
Valeri concede il rigore al Verona per fallo su Zaccagni
L'azione che porta al rigore assegnato al Verona capita intorno al 15° minuto del primo tempo. Protagonista del guizzo che sorprende la difesa dell'Inter è Zaccagni, bravo a trovare lo spazio per spuntare nei pressi della porta avversaria: il calciatore dell'Hellas arriva a pochi passi dell'area piccola nerazzurra, è in posizione defilata e non ha abbastanza spazio per battere a rete ma viene affrontato da Handanovic in uscita. Impossibile per Zaccagni effettuare il tiro, lo specchio della porta è chiuso ma viene agganciato dal piede sinistro dell'estremo difensore nerazzurro.
Un tocco apparentemente involontario ma per il direttore di gara, Valeri, l'impatto col piede destro del giocatore veronese non è trascurabile e concede il calcio di rigore al Verona. Dagli undici metri va Verre che spiazza il numero uno interista e porta la squadra di Juric in vantaggio a San Siro.
Curiosità statistica. L'ultima rete incassata su rigore dall'Inter in Serie A risaliva a febbraio della scorsa stagione: allora a fare centro dagli undici metri fu Veretout della Fiorentina (oggi il calciatore francese è un centrocampista della Roma).
La palla non è entrata, la tecnologia dice no al pareggio dell'Inter
Subito il gol dell'1-0, l'Inter prende il comando delle operazione con decisione e crea diverse occasioni da gol. La più clamorosa arriva alla fine del primo tempo e fa gridare al gol quando il portiere, Silvestri, devia ferma sulla linea la palla. San Siro e i calciatori chiedono la rete ma la tecnologia corre in soccorso dell'arbitro: il segnale che arriva sul suo orologio è di non gol, perché la sfera non ha oltrepassato la linea di porta.
Lo sviluppo dell'azione avviene al 44° minuto. Vecino cerca la deviazione vincente dopo la conclusione di Lukaku e sembra gol… sembra perché l'estremo difensore dell'Hellas, Silvestri, tocca la palla e le impedisce di varcare la linea poi libera un difensore del Verona. La palla non varca completamente la linea di porta, il gol non può essere assegnato.
FONTE: Calcio.FanPage.it
VECINO E LA MERAVIGLIA DI BARELLA, ALTRA RIMONTA INTER: VERONA BATTUTO 2-1
Nerazzurri sotto con il rigore di Verre, poi grande reazione spinta dal pubblico di San Siro
09/11/2019
MILANO - L'ha spinta tutto il popolo interista. La palla di Nicolò Barella, calciata verso la porta di Silvestri, ha viaggiato per meno di un secondo. Ai 66mila di San Siro sono parsi momenti interminabili, gonfi di attesa, speranza, ammirazione. Una traiettoria perfetta, magica. Da tre punti. In quel momento l'Inter ha rotto l'incantesimo di un match pazzesco. La vittoria per 2-1 sull'Hellas Verona, a San Siro, è stata sudata, ma meritatissima, sacrosanta. Perché i nerazzurri sono andati in svantaggio nel primo tempo, con il rigore di Verre. E da lì si sono gettati in avanti, anima e cuore, con testa, gambe e caparbietà, per svoltare un match a tratti stregato. 38 tiri verso la porta gialloblù: basta questo dato a fotografare la partita della squadra di Conte, che sale ora a 31 punti dopo 12 partite in Serie A TIM.
Il Verona è svelto e dispiega il suo 3-4-3 in cui è la posizione di Verre a determinare profondità, direzione e intensità degli attacchi. A turno sono Salcedo (destro parato), Lazovic e Faraoni (contrastato da Skriniar) a pungere in avanti. L'Inter si affaccia sfruttando la verve degli esterni: Biraghi e Lazaro danno continuità all'azione offensiva dei nerazzurri. Ma è proprio in una ripartenza, studiata ad arte da Juric, che il Verona trova la rete del vantaggio. La fuga di Lazovic in campo aperto trova l'Inter in inferiorità numerica, imbucata per Zaccagni che viene toccato in uscita bassa da Handanovic. Dal dischetto è Verre, al suo primo gol in Serie A, a trovare lo 0-1.
Il vantaggio dell'Hellas scatena la reazione nerazzurra, con la squadra di Conte che va letteralmente all'arrembaggio, chiudendo il primo tempo con 26 tiri tentati e 17 in porta, un record nei top-5 campionati europei in questa stagione. La pressione dell'Inter è netta e costante, alimentata da tutti gli effettivi. De Vrij è il playmaker: il Verona gli concede campo e l'olandese imbastisce tutte le azioni, conducendo palla fino alla trequarti. Al 25' è clamorosa la doppia occasione per Lukaku, prima fermato da Silvestri sul primo palo e poi vicino al gol con un diagonale rasoterra. Brozovic cambia marcia e si alza quasi a ridosso delle punte, provando più volte la conclusione: al 27' scheggia la traversa. Nei 10' finali del primo tempo le occasioni fioccano: destro di de Vrij da fuori, punizione di Biraghi, ma soprattutto il tocco di Vecino che Silvestri salva sulla riga.
Si gioca ad una porta sola, un arrembaggio continuo. Se il primo tempo si chiude 0-1 e con l'Inter avanti, la ripresa è un monologo nerazzurro. Sforzo offensivo incredibile dell'Inter, sospinta da un pubblico caldissimo, davvero fantastico. Le occasioni piovono, una dopo l'altra. E le azioni nerazzurre coinvolgono attaccanti, centrocampisti ma anche i difensori, con Skriniar e Bastoni molto alti, alla ricerca della superiorità nella metà campo avversaria. La difesa della squadra di Juric è serrata, va scardinata con la forza, a suon di duelli. Rimpalli e ribattute, deviazioni e sospiri. Più volte l'Inter si avvicina al gol del pari: con Lukaku, Brozovic, Skriniar.
Al 65', finalmente, crolla il muro gialloblù: fantastica giocata di Bastoni, che col sinistro fende il campo a trovare Lazaro. Il cross dell'austriaco è al bacio per l'inserimento di testa di Vecino: gol e 1-1. San Siro è una bolgia. Candreva, da poco entrato, spaventa più volte Silvestri, Bastoni si rende ancora pericoloso e Lukaku non trova la deviazione. Occasioni una dopo l'altra. All'80' Lukaku non sfrutta un uno-contro-uno con Silvestri, ma è solo il preludio al gol di Barella.
Il centrocampista disegna una traiettoria da fuori per la sua prima rete in Serie A con i nerazzurri, battendo Silvestri imparabilmente. Una gioia sfrenata, la sua e quella di tutto il popolo interista. Che poi, compatto, resiste nel tentativo finale di ritorno dell'Hellas. Finisce 2-1, come contro Brescia e Bologna. Ora la sosta per le nazionali, poi si tornerà in campo. #ForzaInter!
Un altro dato eloquente sulla partita contro l'Hellas Verona di ieri. L’Inter ha effettuato 38 conclusioni in questo match: da quando Opta raccoglie questo dato (stagione 2004/05) solo due volte i nerazzurri hanno tentato più tiri in Serie A (40, vs Chievo nel 2007 e 39, vs Sampdoria nel 2005).
E sono stati 17 i tiri nel primo tempo: nessuna squadra ha concluso di più nel corso della prima frazione di gioco nei top-5 campionati europei 2019/20.
Paolo Valeri ha arbitrato la sfida fra Inter e Hellas Verona. Per il direttore di gara, sezione di Roma 1, 29esimo gettone con i nerazzurri: nei precedenti, 13 vittorie, nove pareggi e sei sconfitte. L'ultimo precedente è la vittoria 2-0 sul Chievo dello scorso maggio.
Match in cui è sembrato sempre sicuro di sé Valeri, a cominciare dall'episodio del rigore concesso al Verona nel primo tempo: c'è un leggero tocco di Handanovic, comunque punibile, decisione poi rafforzata dal VAR. Giusti anche i cartellini gialli comminati, forse ne manca uno per Faraoni.
7' - Lanciato ottimamente da Vecino, Lautaro riesce ad entrare in area: non tira bene perché disturbato, secondo l'argentino fallosamente, da Gunter. Gioco comunqe fermo per la posizione iniziale del Toro: c'è il fuorigioco.
18' - Ottimo contropiede del Verona, Lazovic imbecca Zaccagni in area e il trequartista viene steso da Handanovic in uscita: per Valeri non ci sono dubbi ed è calcio di rigore. Seppur minimo, il contatto tra i piedi c'è e non dipende dal VAR la valutazione dell'entità.
32' - Il Verona prova a ripartire, Brozovic abbraccia l'avversario e si prende il cartellino giallo. Oltretutto è il secondo fallo in pochi minuti da parte del croato.
35' - Zaccagni salta assieme a Skriniar ma apre troppo il gomito e colpisce il difensore: cartellino giallo anche per lui.
42' - Intervento col piede a martello di Lautaro Martinez, che prova a contendere il pallone a Zaccagni ma commette fallo. Anche per lui c'è il cartellino giallo, molto sicuro Valeri.
44' - Cross basso da sinistra di Biraghi, il pallone attraversa l'area e viene colpito a botta sicura da Vecino dalla parte opposta. Grande intervento di Silvestri sulla linea, non suona l'orologio di Valeri e quindi la palla non è entrata. Giusto.
55' - Azione personale di Lazaro sulla destra: l'austriaco entra in area, lotta sulla corsa con Lazovic e cade a terra. Entrambi si aiutano con le braccia, l'arbitro fa proseguire, contatto troppo lieve. Non si può parlare di simulazione e quindi non c'è il giallo a Lazaro.
63' - Prova l'azione Faraoni, che poi si allunga il pallone e finisce per far fallo su Lautaro. Ci poteva stare il giallo, non lo estrae Valeri.
74' - Azione lunga di Candreva, che si gira più volte in area di rigore, poi cade ma non c'è nessun fallo ai suoi danni.
84' - Strepitoso gol di Barella con un destro a giro da fuori area. Il centrocampista esulta togliendosi la maglia e prende di conseguenza il cartellino giallo.
FONTE: FCInterNews.it
11 NOV 2019 MEZZO MIRACOLO
12 giornate, 15 punti, decimo posto in classifica. Un mezzo miracolo se pensiamo al Verona dell’anno scorso con Grosso in panchina o a quello della gestione Pecchia.
Non voglio ripetere quanto già scritto nei post recenti e quanto ribadito anche dai miei colleghi nei loro rispettivi blog. Il Verona sta sorprendendo tutti, me compreso. C’è ovviamente chi in maniera un po’ forzata deve cercare in ogni momento un motivo per polemizzare e criticare. Gli eterni scontenti ci sono e ci saranno sempre. Personalmente ritengo più giusto ora sottolineare i pregi di questa squadra, la bravura di Juric e il buon senso del direttore sportivo D’Amico che ha cercato di soddisfare le richieste del suo allenatore. A Setti va riconosciuto il coraggio di rischiare, di seguire le sue idee (molte volte sbagliate) e di non lasciarsi influenzare troppo dagli umori della piazza.
Sarebbe stato molto più facile far saltare l’accordo con Juric e promuovere Aglietti. Lui non ha seguito l’onda e questa volta ci ha preso. In passato la testardaggine del presidente si è rivelata in più occasioni una palla al piede.
La classifica è confortante, ma anche molto corta, soprattutto nelle zone medio-basse. Questo significa che basta pochissimo per ritrovarsi con l’acqua alla gola.
Dopo la sosta arriva la Fiorentina, che ha un solo punto in più dei gialloblù. Il test sarà indicativo per molteplici aspetti. Questo Verona ha tutto per regalare un’altra bella soddisfazione ai tifosi, compiendo un altro passo verso l’obiettivo salvezza.
Luca Fioravanti
09 NOV 2019 A GENNAIO VEDREMO LA BRAVURA DEL DS
Il meraviglioso Verona di Ivan Juric sta esprimendo il massimo del suo potenziale. Costruito con pochissime risorse ha quindici punti in classifica dopo aver giocato con le grandi del campionato. E’ un risultato eccezionale se pensiamo che a questa squadra fanno difetto due tre punti e quindi la classifica potrebbe essere ancora più pingue.
Fatta questa premessa e dato a Cesare quel che è di Cesare e alla società quello che è della società (ottima la scelta di Juric) c’è da dire che dopo questa prima parte del campionato la verità che è emersa è che il Verona è andato sopra i propri limiti, limiti che sono stati mascherati appunto dalla sapienza di Juric e che in gare come quella con l’Inter emergono con grande evidenza.
Affinchè il Verona non resti una grande incompiuta, dunque, è necessario che a gennaio sia fatto un mercato che fornisca a Juric qualche arma in più. Non basteranno i recuperi di Bessa e Badu per sistemare le cose. Credo che a gennaio si capirà la vera forza e la bravura di D’Amico che dovrà sfruttare al meglio le risorse interne per rafforzare il Verona.
Anche in assenza di soldi (non credo che Setti sborserà un euro per il mercato), un ds all’altezza deve saper cedere i giocatori in esubero e mettere a frutto i suoi rapporti per portare giocatori che siano più consoni al gioco e ai voleri dell’allenatore.
Ci sono giocatori come Di Gaudio che sono fuori rosa pur con contratti onerosi e altri che non si stanno dimostrando all’altezza. Non è il nostro mestiere, ma evidentemente dopo lo straordinario lavoro del tecnico croato, sarebbe un delitto non riuscire a mettere in piedi operazioni che possano alzare la qualità tecnica della rosa, soprattutto del reparto avanzato, sempre fermo a quota un gol, segnato dall’imberbe e sin troppo sfruttato (parole di Juric a Milano) Salcedo. Manca un mese e mezzo, certe cose meglio dirle adesso per non piangere a marzo quando la lotta per la salvezza diventerà disperata e sarà troppo tardi per intervenire.
Gianluca Vighini
10 NOV 2019 UP & DOWN
La partita manifesto. Il Verona a San Siro si è mostrato in tutte quelle sue contraddizioni che raccontiamo da tempo. Up & down, cioè le grandi qualità e i grandi difetti che sono stati tema (e titolo) di un mio recente articolo.
Il Verona del primo tempo si è espresso con le stimmate della squadra di media-alta classifica: ritmo, organizzazione, qualità in mediana e maglie strette in fase difensiva, dove peraltro si è sofferto meno del previsto. Spartito diverso nella ripresa: il Verona quasi senza accorgersene ha messo la testa sott’acqua in una lenta ed esiziale apnea. I motivi? Calo fisico, armi spuntate davanti (il povero Salcedo ha fatto la guerra con uno stuzzicadenti per tutta la partita), cambi non all’altezza. Insomma, la famosa coperta corta. Ovvio, poi, che con le grandi squadre la paghi tutta e con gli interessi. Quante ne abbiamo viste di partite così in vita nostra? Niente di nuovo.
Poco male per classifica, che rimane decisamente buona. Senza mettersi qui a fare tabelle, il Verona può benissimo chiudere il girone d’andata a 21-22 punti. Senza strafare. La salvezza sarà a 36-37 punti (tante squadre in lotta abbassano il quorum). E ora la sosta ci permetterà di avvicinare senza scossoni il recupero di Veloso, una delle tante perle di Coimbra.
Ma la genesi della sconfitta di San Siro me lo conferma: se dal mercato di gennaio arrivasse un attaccante in grado di completarsi con Salcedo, questo Verona potrebbe anche ambire alla parte sinistra della classifica. In attesa dei recuperi di Badu (da valutare con tutta la delicatezza del caso) e Bessa, due che ti migliorano la squadra.
Perché perdere l’occasione di divertirsi?
Francesco Barana
09 NOV 2019 IL PAGELLONE DI INTER-VERONA
SILVESTRI 7 Almeno quattro super parate, di cui una miracolosa sul tiro ravvicinato di Vecino, che lui è bravo a non far andare oltre la linea di porta. Incolpevole sui due gol dell’Inter, si conferma una grande sentenza per questo Verona.
RRAHMANI 6 Fisicamente non ha nulla da temere davanti a Lukaku e infatti vince tanti scontri diretti col belga. Gestisce bene anche Lautaro, che è abituato a partire da più lontano. Il suo rendimento continua a rimanere una certezza per Juric. Anche lui arriva stremato al 95′, ma questo non gli impedisce di unirsi ai compagni nel sussulto finale alla ricerca del pari.
GUNTER 5.5 Ha l’ingrato compito di prendere il posto di Kumbulla, che ha saputo diventare il leader della difesa. Regge fin che può l’urto degli attaccanti dell’Inter, ma cede soprattutto in occasione del gol del pareggio nerazzurro. Salta a vuoto, lasciando Vecino solo soletto davanti a Silvestri.
EMPEREUR 6 Anche lui ingaggia tanti duelli corpo a corpo con Lukaku, duri, molto fisici. Non si lascia mai sopraffare dal belga, che fisicamente è straripante. Non abbassa la guardia e quando sbroglia dietro è anche bravo a impostare, spesso con il lancio lungo, che è nelle sue corde.
FARAONI 6 Ha a che fare con Biraghi e, tutto sommato, il confronto finisce in pareggio. Anzi, è Davide a fare qualcosina in più. Più concentrato dietro che predisposto a fare male in avanti. Un paio di interventi risolutori in fase difensiva, uno eccellente su Lautaro nel primo tempo.
AMRABAT 6 Meno costante rispetto al solito. Alterna grandi fiammate, quegli strappi che lo stanno facendo conoscere anche fuori Verona, a momenti di apnea. E d’altra parte, sta tirando la carretta praticamente dall’inizio, senza mai fermarsi. Nonostante la fatica, ha la forza di farsi vedere a tutto campo fino al 95′.
PESSINA 6- Dispiace, perché fino al gol del pareggio mette insieme una partita strepitosa per sacrificio, voglia di combattere. Abdica alle sue doti di costruttore di gioco per restare appiccicato a Vecino e marcarlo a uomo in lungo e in largo. Lo perde solo in un’occasione, quando l’uruguaiano segna di testa in “terzo tempo”. Peccato davvero.
LAZOVIC 6 Un primo tempo di livello, in linea con le sue ultime prestazioni. E’ suo l’assist per Zaccagni che poi viene steso da Handanovic per il rigore in favore del Verona. Nei secondi 45 minuti soffre come tutta la squadra, ma fino alla fine tenta la giocata.
VERRE 6 Quanto pesa quel pallone che piazza sul dischetto, davanti al “pararigori” Handanovic. Nessuna strategia, spara una mina centrale e ha ragione lui. Oltre alla freddezza dagli undici metri, è il più presente, nel primo tempo, nelle ripartenze del Verona. Esce dal campo senza più ossigeno nei polmoni.
HENDERSON (dal 20′ s.t.) 5.5 Non riesce a far respirare la squadra nel momento di maggior difficoltà.
ZACCAGNI 5.5 Luci e ombre per Zac che, come Pessina, accetta una partita di grande sforzo difensivo, primo difensore tra gli attaccanti. Non pochi errori banali, però, di appoggio e di intuizione in fase offensiva. Ha qualità per fare meglio nell’ultimo passaggio. Lui deve sicuramente crescere, ma forse avrebbe anche bisogno di meno carichi nel ripiegare.
TUTINO (dal 5′ s.t.) 5.5 Qualche sgambata nel tentativo di alleggerire la pressione dell’Inter. Oltre a questo, però, c’è poco. Se nelle idee di Juric doveva dare qualcosa in più rispetto a Zaccagni, le aspettative sono andate deluse.
SALCEDO 6- Parte con grande coraggio e intraprendenza, buttandosi su ogni pallone gli capiti a tiro. Anche di testa non ha paura di confrontarsi con colossi come Skriniar e De Vrij. Un paio di conclusioni, una parata da Handanovic, l’altra deviata in angolo, non gli bastano per arrivare al 6 pieno.
STEPINSKI (dal 37′ s.t) 5.5 Ha sul sinistro un buon pallone per agganciare il pareggio, ma la spara sul primo anello di San Siro.
JURIC 6- Un primo tempo sontuoso, seppur l’Inter cerchi in qualche occasione di reagire. La squadra “sopporta” la pressione dei nerazzurri giocando a calcio, senza mai lasciarsi andare alla filosofia “palla lunga e pedalare”. Nel secondo tempo i suoi vanno in grande difficoltà e lui non riesce a cambiarla dalla panchina. Cosa che, finora, gli era quasi sempre riuscita.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
L’Hellas perde a testa alta contro l’Inter a San Siro, prova orgogliosa dei gialloblù
By Stefano Pozza - 9 Novembre 2019
La 12^ giornata dal campionato di Serie A vede scendere in campo nell’anticipo del sabato Inter ed Hellas Verona.
I gialloblù arrivano da un buon periodo di di forma e da due vittorie consecutive che stanno regalando ai ragazzi di Juric una buonissima posizione in classifica d la possibilità di giocare alla Scala del calcio con una discreta tranquillità.
Out per infortunio la coppia Veloso e Kumbulla, spazio a Pessina e Empereur.
Prende il via la contesa e gli scaligeri iniziano con la consueta aggressività sul portatore di palla ed un livello di gioco alto. Le due compagini di affrontano a viso aperto e ne giova lo spettacolo, con veloci ripartenze che rendono viva più che mai la gara.
Al minuto 14 bella ripartenza dei gialloblù con Handanovic che atterra in area Zaccagni: rigore. Si incarica della battuta Verre che insacca il gol del vantaggio. I neroazzuri alzano ora decisamente il ritmo e con Lukaku creano attorno al 25esimo due ghiotte occasioni che fortunatamente creando solo qualche spauracchio ai nostri. Ora la storia è chiara: i locali devono a tutti i costi provare a tornare in carreggiata, Silvestri e compagni devono tenere bene in difesa e partire a tutta velocità sfruttando gli eventuali spazi. Dopo un minuto di recupero si chiude la prima frazione di gara.
Senza cambi tra le file scaligere inizia il secondo tempo, sostituzione che arriva dopo 4 minuti con Gennaro Tutino che subentra a Mattia Zaccagni. Il match segue la falsa riga del primo tempo con il Verona chiuso dietro e l’Inter che prova a sfondare il muro gialloblù. Innumerevoli le occasioni per i milanesi e grande rammarico per un passaggio sbagliato di Salcedo che avrebbe potuto aprire la strada al raddoppio degli scaligeri.
Secondo cambio per Juric: esce al 62 Verre ed entra Henderson. Ma 2 minuti più tardi l’Inter pareggia: cross dalla destra di Lazaro e gol di testa di Vecino. Il Verona ora fatica ad uscire soffrendo notevolmente le incursioni avversarie.
Si sa i campioni fanno la differenza e al minuto 82 Barella mette a segno una splendida rete con un tiro all’incrocio su cui Silvestri non può nulla. Ultimo cambio per i gialloblù: fuori Salcedo dentro Stepinski.
Ora il Verona prova a reagire cercando di recuperare il risultato ma nulla da fare.
Si chiude con una sconfitta una partita in cui il Verona ha giocato bene ed esce a testa alta da una partita in cui solo il valore tecnico degli avversari ha fatto la differenza.
FONTE: HellasNews.it
15 punti dopo 12 giornate. Chi ci avrebbe scommesso?
novembre 10, 2019
Anche allo stadio Meazza contro l’Inter, l’Hellas Verona per circa un’ora ha fatto tremare la squadra plurimilionaria di Conte. Un’altra prestazione convincente, risultato sfumato solo nel finale di gara alla Scala del calcio. Una magia di Barella a pochi minuti dal triplice fischio finale ha tolto ogni possibilità agli scaligeri. Una sconfitta però che non cancella quanto di buono la squadra di Juric ha saputo dimostrare e raccogliere nelle prime 12 giornate di campionato. Un bottino importante, 15 punti, quando siamo arrivati oramai ad un terzo del campionato. Chi ci avrebbe scommesso ad inizio stagione? Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, al Bentegodi si presenterà la Fiorentina (domenica 24 novembre, ore 15, ndr) e tra i gialloblù tornerà a disposizione l’attaccante Di Carmine, accantonato nelle ultime partite dall’allenatore gialloblù dopo uno scambio di vedute tra i due che ha permesso, dopo uno strappo iniziale, di ricucire e rafforzare il rapporto.
L’Hellas Verona accarezza solo il sogno alla Scala del calcio. Ma i tifosi scaligeri possono essere fieri ed orgogliosi della squadra di Ivan Juric. I gialloblù si presentano in casa dell’Inter dopo due vittorie consecutive, conquistate contro Parma e Brescia, confermando il 3-4-2-1 con Silvestri, Rrahmani, Gunter, Empereur; Faraoni, Amrabat, Pessina, Lazovic; Verre, Zaccagni; Salcedo. Spinti da 1095 tifosi gialloblù, passa solo 1’ 34’’ quando Salcedo salta de Vrij, mette in mezzo ma in qualche modo l’Inter riesce ad allontanare la minaccia. Al 4’ punizione di Biraghi diretta in porta da posizione defilata, con Silvestri che chiude in calcio d’angolo. Al 6’ Zaccagni cerca e trova Salcedo, diagonale dell’attaccante gialloblù che viene però bloccato da Handanovic. Protagonisti ancora gli scaligeri al 9’ quando fraseggiano molto bene Faraoni e Salcedo, le maglie nerazzurre si aprono ma l’Hellas Verona non riesce ad impensierire Handanovic. Al
10’ ribatte la squadra di Conte col colpo di testa di Lautaro ma sono i gialloblù, otto minuti più tardi, a passare in vantaggio. Al 18’ rigore per l’Hellas Verona per fallo di Handanovic su Zaccagni, sul dischetto si presenta Verre che batte Handanovic. Minuto 25 quando Lukaku anticipa il diretto avversario ma Silvestri chiude lo specchio della porta. Passano meno di trenta secondi ed è ancora il numero nove in maglia nerazzurra a mettere i brividi alla difesa gialloblù. Ci prova allora al 27’ Brozovic dal limite dell’area, conclusione a lato di poco. Colpo di testa sul fondo di Empereur al 31’, su invito di Pessina e sette minuti più tardi, da distanza siderale ci prova de Vrij, con Silvestri costretto a rifugiarsi in corner. Al 40’ punizione di Biraghi, col portiere gialloblù che blocca senza problemi. Ultima occasione al 44’ quando Silvestri salva sulla linea di porta il tentativo di Vecino.
Il secondo tempo si apre col primo cambio del gialloblù, con Tutino al posto di Zaccagni al 50’, Inter che prova subito a rimettersi in carreggiata con Lukaku che si deve però accontentare solo di un calcio d’angolo. Ottima chiusura di Pessina al 58’ su Lautaro e poco dopo ci prova Lukaku da oltre venti metri ma il pallone si perde sul fondo. Brividi al 62’ sui colpi di testa di Lazaro e Skriniar, difesa gialloblù che regge. Secondo cambio per i gialloblù al 63’, con Henderson al posto di Verre, autore del primo gol in Serie A. Il gol è nell’aria e l’Inter, al 64’, trova il pareggio grazie al colpo di testa di Vecino che supera in elevazione Gunter e non dà scampo a Silvestri. Portiere gialloblù protagonista anche al 73’ quando smanaccia in calcio d’angolo il tiro di Bastoni. L’Inter schiaccia sull’acceleratore ma l’Hellas Verona tiene. Al 76’ ci prova Candreva, conclusione che non impensierisce Silvestri, ma è Lukaku quattro minuti dopo a divorarsi il vantaggio a tu per tu con l’estremo difensore veronese. Grande azione di Lazovic un minuto dopo sulla corsia di sinistra, Inter che riesce però a chiudere. Nerazzurri che all’83’ ribaltano il risultato al Meazza grazie al gran gol di Barella, destro a giro da fuori area che finisce dritto sotto il sette alla sinistra di Silvestri. Terzo ed ultimo cambio per i gialloblù all’84’, con Stepinski al posto di Salcedo. Attaccante che al 1’ dei cinque di recupero, calcia sul fondo dopo una girata sul primo palo. Il pubblico presente al Meazza (66202 spettatori, ndr) dopo aver sofferto per più di un’ora, al triplice fischio finale può così gioire per la sofferta vittoria conquistata contro un buon Hellas Verona.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
11 novembre 2019 - 12:17 Verona, le presenze in A: gli undici titolari con l’Inter come Pazzini
Poche apparizioni in A per i giocatori dell’Hellas: molte di più per i titolari di Inter e Fiorentina
di Francesco Cazzola, @fzola_
Getty Images
L’avvio di stagione del Verona è sorprendente.
Considerando anche che, in occasione dell’ultima uscita a San Siro contro l’Inter, tra le due formazioni oscillavano più di mille apparizioni di differenza in Serie A. Gli undici titolari dell’Hellas hanno infatti collezionato finora appena 370 presenze complessive nel massimo campionato: tra gli schierati Lazovic è il gialloblù che è sceso in campo più volte in A, 114 volte per l’esattezza. Gli altri dieci in campo a Milano non arrivano neppure a quota cento. E alcuni nemmeno a dieci, come l’esordiente Empereur (2) e il giovane Salcedo (9).
Il dato fa riflettere ancora di più se pensiamo che Giampaolo Pazzini, sparito dai radar di Juric, ha sulle gambe lo stesso numero di partite da solo, accompagnate da 111 reti realizzate. Seguono e completano il podio l’infortunato Badu con 170 gare in categoria e Veloso con 125, 10 di quest’anno.
L’Inter, d’altra parte, può vantare giocatori più esperti. Il portiere Samir Handanovic conta singolarmente 455 presenze, di cui 269 con la maglia nerazzurra. Alle sue spalle troviamo Candreva a 340 e Asamoah a 269. Gli ultimi undici titolari di Conte totalizzano ben 1390 apparizioni in Serie A, un numero che va di gran lunga oltre a quello degli uomini di Juric.
La Fiorentina, prossima avversaria dell’Hellas, si trova in una posizione intermedia. Per gli ultimi titolari viola si parla infatti di 813 gettoni nel massimo campionato, 443 in più dei gialloblù e 577 in meno dei nerazzurri. Badelj il più navigato tra gli undici, con 143 gare disputate, ma è Benassi il primo della rosa con 184 apparizioni.
VISTO DA NOI
10 novembre 2019 - 09:18 Inter-Verona, gli appunti. Come rendere possibile l’impossibile
Il Verona ancora una volta spaventa le grandi, e con un attacco all’altezza…
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Come a Torino con la Juventus, come a Napoli, così a Milano con l’Inter la squadra di casa festeggia come avesse vinto la semifinale di Champions. Il Verona ha un impatto sulle gare “impossibili” da grande squadra, rendendo possibili le partite che sulla carta non lo sono. A leggere le formazioni, estraniandosi dalla splendida realtà che Juric ha costruito, ieri sarebbe stato un “no match”. La cura di questo tecnico porta a dare il meglio di sè a ragazzi che la A non l’avevano mai fatta o a chi l’aveva fatta non rendendo in tale maniera. Poi c’è il gap tecnico, che inesorabilmente segna la differenza. Ma lì non ci si può fare nulla. Barella segna dicendo che è il gol più bello che finora ha realizzato. E di belli, suoi, se ne erano già visti.
Troppo difensivisti? Semplice, manca l’attacco. Juric fa di necessità virtù. Se la squadra non riparte nella ripresa è anche, e soprattutto, per la mancanza di uomini adatti a farlo, e non si tratta solo di saper correre, oltre che per un gioco chiaramente dispendioso. A Salcedo non si può chiedere anche l’esperienza. Piuttosto, resta un grande interrogativo su Stepinski e uno ancora più grande su Di Carmine. Repetita juvant: a gennaio servirà una mezza rivoluzione là davanti. Perché sarebbe un peccato enorme vedere questa squadra decapitata, lottare strenuamente per la salvezza, quando con un paio di aggiustamenti potrebbe combattere per il suo obbiettivo con maggior serenità. E con risultati ancor più sorprendenti.
Conte bla bla. Vero, come dice, che il Verona fa a tratti il 7-3. Ma nel primo tempo non ci capisce quasi nulla. Le monetine del Verona annullano i verdoni nerazzurri. Ci pensano le giocate dei suoi, a far in modo che dal campo non debba uscire, per svenimento, in… Barella.
Gatto Silvestri. Lo ribadiamo ancora. Un portiere bravo è il mattone numero uno per la salvezza. Non solo le parate, ma è la sicurezza che dà al reparto che mette in moto l’ingranaggio decisivo per competere contro qualunque squadra con decisione e fiducia. Due anni fa c’era da tremare, ora no.
Il bello? Deve ancora venire. A Juric piace pensarla così, e si vede. E a noi anche, nonostante ora arrivi una serie di partite “impossibili”: da rendere possibili. Lui si contorce interiormente a pensare a quali soluzioni adottare per colmare le lacune, specie in avanti. Lo fa con fiducia, quella che non manca a questo Verona che se l’è guadagnata a suon di prestazioni da applausi.
09 novembre 2019 - 20:50 Pagelle, la difesa è un muro (finché può), che fatica per i cambi
Silvestri para quasi l’impossibile. Amrabat è il solito combattente, Pessina okay
di Matteo Fontana, @teofontana
Getty Images
SILVESTRI 7
Pare il possibile e, in certi casi, anche l’impossibile. Strabiliante il tuffo con cui toglie dalla porta la stoccata di Vecino che poi viene respinta sulla linea, evitando il pari alla fine del primo tempo. Tanti gli interventi decisivi.
RRAHMANI 7
Ancora una volta è gigantesco. Ingaggi duelli ferali con Lautaro e con Lukaku, si butta su ogni pallone vagante, blocca la missilistica dell’Inter con stacchi poderosi. Il Difensore, con la D maiuscola.
GUNTER 6,5
Juric gli consegna la direzione del reparto arretrato, per la prima volta in questo campionato, e la risposta è positiva. I soliti chiacchieroni diranno che è su di lui che Vecino svetta per impattare la palla del pareggio, ma è ben più portentoso il gesto atletico del centrocampista uruguagio che il suo (del tutto presunto) difetto in posizionamento.
EMPEREUR 6,5
Grande salvataggio sul pallone di Vecino che balla sul filo del gol dopo la parata di Silvestri. Non si arrende mai, nato per la battaglia.
FARAONI 6
Rispecchia l’andamento della partita dell’Hellas: un primo tempo con il piede pigiato, quell’altro a contenere la furia dell’Inter. Dura ribattere l’urto che, sul piano tecnico e atletico, la squadra di Conte fa sentire. Ma dal suo lato il muro resiste di più.
AMRABAT 6,5
Il solito combattente. Alla lunga risente di un pizzico di ovvia stanchezza, cosa che porta il Verona a doversi abbassare, perché le sue doti come filtro e interditore sono irrinunciabili. In 65000 hanno capito chi sia questo lottatore con l’anima.
PESSINA 6,5
Prende il posto del Professor Veloso. Gioca con intelligenza fina. Anche nei momenti più complicati della resistenza gialloblù, non perde lucidità. Grande corsa e piedi buoni.
LAZOVIC 5,5
Soffre parecchio Lazaro, che sulla sua fascia lo schiaccia all’indietro. Per 45′ lo francobolla con buona efficaci, ma dopo gli rende metri e quell’altro ne trae giovamento.
ZACCAGNI 6,5
Si guadagna il rigore dell’1-0, fa tante altre cose buone, è nel vivo della partita. Dopo pochi minuti viene sostituito, un cambio tattico che non dà i frutti sperati.
VERRE 6
Approccia bene la partita. Freddo sul rigore, distribuisce dei palloni invitanti finché può. Già: l’Inter, poi, deborda e non può essere lui, per caratteristiche, l’uomo giusto per frenarne la manovra.
SALCEDO 6
Punzecchiante in avvio, cerca di sorprendere Handanovic con delle conclusioni che, tuttavia, non gli escono bene. Generoso e veloce, non ha più chance di ripartire quando l’Inter occupa la metà campo del Verona.
TUTINO 5,5
Qualche scatto e poco più.
HENDERSON 5
Entra con l’Hellas bersagliato, non funziona.
STEPINSKI ng
JURIC 6
Partita preparata con cura eccellente, i cambi non sono del tutto convincenti, soprattutto l’uscita di Zaccagni dopo pochi minuti del secondo tempo non aggiunge, ma toglie alla manovra di un Verona che finisce stritolato dall’Inter. Detto questo, l’Hellas proposto a San Siro, per buoni tratti della gara, non smette di sbalordire.
NEWS
09 novembre 2019 - 19:59 Hellas, cuore e lotta non bastano a Milano. Inter 2 Verona 1
Hellas sconfitto in rimonta dopo un grande primo tempo
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Il Verona perde a San Siro dopo essere stato in vantaggio fino al 65′ grazie a un rigore di Verre. Primo tempo “monstre” dei gialloblù, pur privi di due uomini chiave come Veloso e Kumbulla, poi l’Inter schiaccia l’Hellas, che non riesce a ripartire, e trova il pari con Vecino. Il finale è tutto di sofferenza, con un Hellas stremato, fino al gol di Barella, che mette la palla nel sette.
FORMAZIONI
Assenze pesanti per Juric, costretto a fare a meno di Veloso e Kumbulla, out entrambi per lesione muscolare. Così i tre dietro sono Rrahmani, Empereur (preferito a Dawidowicz) e Gunter. In mezzo Faraoni, Amrabat, Pessina e Lazovic. In attacco confermato il baby Salcedo con zaccagni e Verre a supporto.
Anche Conte lamenta assenze, ma la rosa non gli consente certo di piangere. 3-5-2 con Handanovic – Skriniar, De Vrij, Bastioni – Lazaro, Vecino, Brozovic, Barella, Biraghi – Lautaro Marinez, Lukaku.
Arbitra Valeri, al Meazza 66 mila e 200 gli spettatori: 1.095 i tifosi del Verona.
PRIMO TEMPO, SOLITO VERONA DI ORDINE E CARATTERE
Dopo 5′ Silvestri mette in corner una punizione centrale di Biraghi, l’Inter cerca di accelerare subito, il Verona regge l’urto e ribatte: Salcedo impegna a terra Handanovic al 6′. I gialloblù tengono le linee alte, al solito, senza timori. Una splendida combinazione tra Salcedo e Faraoni mette l’esterno in buona posizione, ma il tiro viene murato. Lazaro è dirompente a destra e crea superiorità.
Salcedo guadagna un corner al 14′ in progressione, il ragazzo c’è, e si fa sentire.
VANTAGGIO VERONA! VERRE NON SBAGLIA DAL DISCHETTO
E’ il 18′ quando Lazovic pesca benissimo zaccagni che si invola sul fondo. Handanovic esce a valanga e tocca il piede di Zaccagni, è rigore. Verre va sul dischetto, il tiro è forte e centrale, Handanovic si tuffa a destra, il Verona è in vantaggio al 19′.
L’Inter, rabbiosa, reagisce, la difesa dell’Hellas sbarra la strada, con le linee che si accorciano e gli attaccanti che aiutano. Barella crossa al 25′, Lukaku con una zampata ci arriva, Silvestri gli toglie il gol. Un minuto dopo Lukaku ha la palla buona ma in diagonale sfiora il palo. Al 27′ Brozovic scheggia la traversa con un tiro dal limite. Il Verona soffre, ma rimane compatto, anche se un po’ schiacciato all’indietro. Dopo dieci minuti di pressione nerazzura, i gialloblù respirano con Pessina che alza i metri a centrocampo. Zaccagni alza il gomito su Skriniar: giallo al 35′. Rrahmani chiude su Lautaro e su mezza squadra avversaria. Al 40′ Silvestri neutralizza senza troppa difficoltà una punizione da 30 metri di Biraghi. Piede a martello di Lautaro su Zaccagni e giallo anche per lui al 43′.
Al 44′ l’Inter va a un centimetro dal pareggio: Silvestri para tiro cross dal fondo di Vecino, la palla ballonzola sulla linea, va al di là ma non del tutto, l’orologio di Valeri dice che non è gol e si prosegue.
SECONDO TEMPO,
L’Inter parte forte ma trova la diga del Verona. Dopo 5 minuti Juric toglie Zaccagni e inserisce Tutino, che torna in campo dopo varie settimane. Lazovic al 53′ si fa tutto il campo in contropiede, poi serve male Salcedo, unico a seguirlo in corsa. Lazaro cerca un rigore al 55′ ma Lazovic si oppone senza fermarlo in maniera irregolare. I nerazzurri attaccano, e ciò che impressiona maggiormente del Verona è la tranquillità negli interventi di copertura, senza perdere il controllo.
L’Hellas attende che l’Inter rifiati, poi prova a colpire. Verre e Tutino cercano Salcedo, che oltre a difendere è chiamato al contropiede. Lukaku calcia dalla distanza, palla fuori al 60′, poi Lazaro va di testa con Silvestri che mette in angolo. Faraoni è straordinario nei recuperi e nelle diagonali.
Verre, stanco, esce al 64′ ed entra Henderson mentre Conte manda dentro Candreva al posto di Biraghi.
VECINO FA 1-1
Al 65′ l’Inter trova il pari. Lazaro crossa da destra, Vecino salta in posizione centrale sovrastando Gunter e schiacciando la palla alle spalle di Silvestri.
I nerazzurri si gettano in avanti al caccia della vittoria, l’Hellas è chiamato a resistere, ma così non si può fare, e Juric ordina di alzare i metri delle linee. Silvestri para di piede su Candreva, il forcing dell’Inter mette a durissima prova i gialloblù, che non riescono a ripartire, stremati anche nelle forze.
Silvestri salva ancora al 73′ in tuffo su una botta di Bastoni, è il momento più difficile della partita per il Verona che rimane nella sua metà campo rischiando grosso.
Occasione clamorosa per Lukaku all’80’: Amrabat sbaglia un disimpegno mandando l’attaccantye davanti a Silvestri, la palla rimbalza e di testa Lukaku tenta il pallonetto consegnando palla tra le braccia del portiere.
MAGIA DI BARELLA, 2-1 INTER
Barella segna il gol del vantaggio nerazzurro all’83’. Da sinistra si accentra, punta Amrabat rubandogli il tempo e andando a inventare a 20 metri dalla porta un tiro a giro di destro sotto il sette.
OCCASIONE PER STEPINSKI
Juric spedisce in campo Stepinski al posto di Salcedo. Nel recupero il polacco spedisce alto un pallone che Lazovic gli consegna dalla sinistra, l’occasione era ghiotta, ma niente, il ragazzo si è dimenticato come si segna.
Sconfitto a testa alta, ora il Verona guarda alla sosta per recuperare forze e uomini. Il 24 novembre al Bentegodi arriva la Fiorentina.
FONTE: Hellas1903.it
SERIE A Un buon Hellas cade a San Siro: Inter vince 2-1
09/11/2019 17:59
L'Hellas di Juric non riesce nell'impresa di espugnare San Siro: l'Inter di Conte vince 2-1. Il Verona va in vantaggio con un rigore di Verre al 19' (Handanovic atterra Zaccagni) e tiene il vantaggio nel primo tempo. Ma l'Inter ha giocatori di qualità superiore e ribalta il match nella ripresa grazie alle reti di Vecino e Barella. Ora c'è la pausa per le nazionali: si torna in campo fra due settimane al Bentegodi (domenica 24 novembre alle 15) per affrontare la Fiorentina di Montella.
Finisce qui: Inter-Verona 2-1
94' L'Inter tiene la palla lontana dalla propria metà campo.
92' Tentativo Hellas in area: ma Stepinski calcia alle stelle a pochi metri da Handanovic.
Cinque minuti di recupero
89' Gioco spesso fermo. Ultime speranze per il Verona.
86' L'Inter, ora in vantaggio, aspetta. L'Hellas prova a portarsi in avanti. La retroguardia nerazzurra è attenta.
84' Entra Stepinski, esce Salcedo.
83' GOL INTER: Amrabat lascia troppo spazio a Barella che da fuori area lascia partire una conclusione a giro che va sotto l'incrocio: Silvestri incolpevole. 2-1 Inter.
82' Ultimo cambio per Conte: dentro Esposito per Lautaro.
80' Grave errore di Amrabat che con un inspiegabile retropassaggio-pallonetto regala palla a Lukaku che fortunatamente non ne approffitta: Silvestri blocca la palla. Ma che rischio!
76' Ci prova Candreva dalla distanza: palla a lato. L'Hellas è in grossa difficoltà, deve resistere in questo ultimo quarto d'ora.
73' Assedio Inter: Silvestri è miracoloso su una conclusione di Bastoni. L'Hellas è dentro la propria area.
70' L'Inter alza ancora la pressione: l'Hellas si difende coi denti ma ora è in difficoltà.
65' Gol Inter: Lazaro scende sulla destra e pennella un cross perfetto per la testa di Vecino: l'uruguayano svetta più in alto di tutti e trafigge Silvestri. 1-1 a San Siro.
64' Conte cambia. Esce Biraghi, entra Candreva. Anche Juric cambia: Valerio Verre esce per Liam Henderson.
62' Continua l'assedio Inter: ma Lukaku e Skriniar non centrano la porta.
60' Ancora Lukaku pericoloso con una conclusione tagliente: la palla sfiora il palo. Si rimane 0-1.
58' L'Inter entra più volte in area ed è sempre pericolosa ma s'infrange sulla difesa attenta dell'Hellas: prima la retroguardia gialloblù respinge una conclusione di Lautaro (che spreca malissimo una palla-gol) e poi ribatte un tiro di Lukaku.
55' Lazaro è una spina nel fianco per la retroguardia gialloblù: cade in area dopo un lieve contatto con Lazovic. Valeri giustamente lascia correre.
52' Lazaro cerca Vecino in area: l'uruguayano inciampa all'altezza del dischetto e non arriva sulla palla (era liberissimo). Sospiro di sollievo per l'Hellas.
51' Cambio Juric: esce Zaccagni, entra Tutino.
50' L'Inter continua ad essere aggressiva alla ricerca del pareggio. Il Verona tiene.
46' Nessun cambio a San Siro.
Parte la ripresa
Un ottimo Verona è in vantaggio a San Siro alla fine del primo tempo grazie ad un rigore di Verre (al 19'). L'Inter ha provato più volte a pareggiare ma Silvestri finora è stato molto attento.
Finisce qui il primo tempo: 0-1 Hellas!
Un minuto di recupero
45' Ci prova Lukaku: palla bloccata ancora dall'estremo difensore gialloblù.
44' Azione pericolosa dell'Inter con Vecino: la conclusione dell'uruguayano viene respinta sulla linea da Silvestri che salva la porta dei gialloblù con un grande intervento (e con l'aiuto di un difensore).
42' Brutto fallo di Lautaro che interviene in scivolata su Zaccagni. Valeri sventola il cartellino giallo anche sulla faccia dell'argentino.
40' Punizione di Biraghi: Silvestri blocca. Il Verona tiene il vantaggio a San Siro.
37' Bordata di De Vrij dalla grande distanza. Silvestri non si fa sorprendere.
35' Un'ammonizione per parte: cartellino giallo per Zaccagni e Brozovic.
30' L'Hellas resiste e adesso tiene lontana l'Inter dall'area di Silvestri.
27' Inter ancora pericolosa: ci prova Brozovic da fuori, conclusione alta di poco sopra la traversa, colpita la parte alta della rete.
25' La squadra di Conte alza i giri del motore e ora mette in difficoltà l'Hellas. Lukaku sfiora il gol con un diagonale: palla ad un centimetro dal palo.
23' L'Inter ha un sussulto d'orgoglio e spinge con Lukaku che in area impegna Silvestri.
20' Inter colta di sorpresa. Un ottimo Verona sta mettendo in grande difficoltà Conte. Baricentro alto, pressione, aggressività e contropiedi chirurgici. L'Hellas sta impressionando a San Siro.
19' GOOOOOOOOOLLLL DEL VERONAAAAAAAAAA!!!!!!!! Verre non sbaglia dal dischetto: 0-1 Hellas a San Siro!
18' Bellissima azione del Verona in contropiede. Zaccagni supera Handanovic e viene atterrato in area: per Valeri è rigore.
15' Partita giocata a ritmi altissimi. Il Verona non si fa trovare impreparato e punge i nerazzurri con Salcedo, sempre attivo e mobile davanti.
9' Bella azione sull'asse Faraoni-Salcedo: l'esterno ex Crotone calcia verso Handanovc ma non inquadra la porta.
7' Tentativo di Lautaro, lanciato in profondità da Barella, in area: Silvestri respinge.
5' Verona alto e pimpante: nessun timore reverenziale a San Siro.
4' Ci prova Biraghi da calcio piazzato: Silvestri si rifugia in angolo.
LIVE
Il Verona di Juric cerca punti pesanti a San Siro contro la seconda forza del campionato: l’Inter di Conte. Il tecnico croato deve rinunciare a Veloso e Kumbulla e mette Empereur e Pessina al loro posto. Davanti confermato Salcedo (Stepinski in panchina). Conte deve rinunciare a Sensi in mezzo al campo. Davanti coppia Lautaro-Lukaku.
Il 3241 dell’Hellas Verona si disegna in modo piuttosto asimmetrico sul terreno di gioco. Il lato forte è chiaramente quello sinistro. Zaccagni e Verre, i due trequartisti della squadra, giocano piuttosto stretti tra di loro, col lato destro che è pressoché svuotato.
Lo scopo è quello di far collassare l’Inter a sinistra per poter poi cambiare gioco sul lato debole. Un esempio nella slide sopra, con Faraoni alto a destra che è pronto ad aggredire la profondità sull’eventuale cambio campo.
RASSEGNA STAMPA Il Gazzettino elogia l'Inter: "Rimonta di carattere e riprende la testa"
10.11.2019 09:43 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
Da ieri sera c'è una nuova capolista in Serie A, almeno temporaneamente, in attesa di Juventus-Milan in programma stasera. E' l'Inter, che con un successo contro l'Hellas Verona scavalca la Juventus e torna in vetta. Il Gazzettino ne parla in prima pagina con un titolo in taglio alto: "Rimonta di carattere contro il Verona e l'Inter riprende la testa della classifica".
RASSEGNA STAMPA L'Arena: "Il sogno Hellas dura 80 minuti. Da San Siro a testa alta"
10.11.2019 07:58 di Andrea Piras
"Il sogno Hellas dura 80 minuti. Da San Siro si esce a testa alta". Questo il titolo in prima pagina dell'edizione odierna de L'Arena. Il Verona è stato battuto in rimonta 2-1 dall'Inter dopo un'ottima prestazione. In vantaggio con un rigore trasformato da Verre, gli scaligeri sono poi andati sotto nella ripresa con le reti di Vecino e Barella.
RASSEGNA STAMPA Il Giorno: "L'Inter batte il Verona. E oggi c'è Juve-Milan"
10.11.2019 07:38 di Andrea Piras
"L'Inter batte il Verona. E oggi c'è Juve-Milan". Questo il titolo in taglio basso di prima prima dell'edizione odierna de Il Giorno. I nerazzurri di Conte, superando l'Hellas in rimonta 2-1, hanno allungato in testa alla classifica in attesa del match di questa sera dei ragazzi di Sarri contro i rossoneri di Pioli.
RASSEGNA STAMPA L'apertura del Corriere dello Sport sull'Inter: "Barella per Conte"
10.11.2019 07:13 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
"Barella per Conte". E' questo il titolo d'apertura dell'edizione odierna del Corriere dello Sport, che non poteva che dedicarsi all'Inter e alla vetta conquistata, in attesa di Juventus-Milan in programma stasera. E' l'ex Cagliari l'uomo-copertina e non potrebbe essere altrimenti dopo il favoloso gol a giro che ha deciso il match con l'Hellas Verona, rimontato nel secondo tempo dopo una prima frazione chiusa in vantaggio grazie al rigore di Verre, e l'abbraccio con il suo allenatore.
RASSEGNA STAMPA L'apertura de La Gazzetta dello Sport: "Barella incontenibile"
10.11.2019 07:03 di Pierpaolo Matrone Twitter: @pieromatrone
Antonio Conte ringrazia Nicolò Barella per i tre punti conquistati ieri contro l'Hellas Verona ed è l'ex Cagliari, con la sua prodezza, a conquistarsi il primo piano su La Gazzetta dello Sport. "Barella incontenibile", con un gioco di parole che comprende il cognome del suo allenatore: titola così in prima pagina la Rosea, che parla di gol capolavoro che regala (almeno per una notte) la vetta della classifica.
SERIE A Inter-Hellas, i voti ai tecnici: Conte ha la meglio solo alla distanza
09.11.2019 20:56 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Risultato finale: Inter-Hellas Verona 2-1
Antonio Conte (Inter) 6.5 - Brava la sua squadra a non perdere mai la testa. Col cuore, col fiato, l'Inter ha spinto fino alla fine e ha ribaltato una partita che dopo il gol di Verre avrebbe potuto raccontare un'altra storia. Invece i nerazzurri hanno messo in campo lo spirito del loro allenatore: ci hanno creduto fino alla fine e hanno vinto meritatamente, al termine di una ripresa dominata in lungo e in largo.
Tatticamente l'Inter non s'è mai snaturata. Per la seconda volta consecutiva in campionato, lanciato Lazaro dall'inizio a l'austriaco dopo un primo tempo sottotono è stato tra i protagonisti della ripresa con l'assist per il gol di Vecino. Azzeccato l'ingresso di Candreva, che rispetto a Biraghi ha dato molto più fastidio all'Hellas sulla corsia sinistra.
Ivan Juric (Hellas Verona) 6 - Impeccabile il primo tempo, quando la squadra mostra lucidità e organizzazione. Poi il suo Verona va in apnea, nella ripresa non ha le energie per replicare la prima frazione e, di conseguenza, ecco una squadra in balia dell'avversario: incapace di ripartire, non efficace nelle marcature. Nonostante ciò, per piegare le resistenza degli scaligeri all'Inter è servito un eurogol di Barella a sette minuti dal novantesimo.
SERIE A Le pagelle dell'Hellas Verona - La squadra di Juric regge solo un tempo
09.11.2019 20:14 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Risultato finale: Inter-Hellas Verona 2-1
Silvestri 6 - Fa quello che può, non ha colpe sui gol subiti.
Rrahmani 6 - Tra i migliori del primo tempo, quando accompagna la squadra anche nelle ripartenze. Nella ripresa cala come gli altri e l'Inter ne approfitta.
Gunter 5.5 - Prestazione impeccabile fino al gol del pari: Vecino gli prende il tempo e lo sovrasta sul cross di Lazaro. Un po' in confusione nel finale.
Empereur 6 - Non sta facendo rimpiangere Kumbulla. Dopo la buona prestazione contro il Brescia, anche oggi ha fatto il suo lavoro con attenzione e generosità.
Faraoni 6 - Fin quando in campo c'è Biraghi non sbaglia un colpo. Poi Conte cambia e nell'ultima mezz'ora va in evidente difficoltà.
Pessina 5.5 - Non riesce a incidere nell'economia di un match che ha visto l'Inter dominare il gioco per quasi tutti i 95 minuti.
Amrabat 6 - Sempre più leader di questo Verona. Quando non c'è Veloso ci pensa lui a telecomandare una squadra che è sorpresa tra le più liete di questo avvio di stagione. Prezioso anche in fase difensiva: spesso e volentieri, quando l'Inter attaccava, interpretava il ruolo di centrale di difesa. Mezzo voto in meno per il passaggio suicida a dieci minuti dalla fine, che per sua fortuna Lukaku non ha sfruttato.
Lazovic 6 - Dai suoi piedi nasce l'azione del fallo da rigore. Però stasera a San Siro, dopo un buon inizio, s'è dovuto preoccupare quasi esclusivamente della fase difensiva.
Verre 6.5 - Trasforma il rigore che sblocca la partita poco dopo il quarto d'ora. Partita discreta fin quando ha forze, poi cala vistosamente. Dal 64esimo Henderson 5.5 - Non riesce a dare più serenità alla mediana dell'Hellas.
Zaccagni 6.5 - E' protagonista assoluto del primo tempo perché è lui a guadagnarsi il rigore poi trasformato da Valerio Verre. Però, col passare dei minuti, galleggia sempre peggio tra le linee e a inizio ripresa Juric lo sostituisce. Dal 50esimo Tutino 5.5 - Entra quando l'Hellas Verona non riesce più a ripartire.
Salcedo 5.5 - Tanta forza di volontà. E' poco pericoloso perché sempre stretto nella morsa dei difensori dell'Inter, ma nel primo tempo ha il merito di non risparmiarsi mai. Decisamente meno lucido nella ripresa. Dall'84esimo Stepinski s.v.
SERIE A Le pagelle dell'Inter - Barella omaggia Del Piero. Lazaro, buona la ripresa
09.11.2019 20:04 di Raimondo De Magistris Twitter: @RaimondoDM
Risultato finale: Inter-Hellas Verona 2-1
Handanovic 5.5 - Protagonista in negativo della prima frazione: è lui a commettere il fallo su Zaccagni che ha permesso a Verre di sbloccare il match dal dischetto.
Skriniar 6 - Serata tranquilla per il difensore slovacco, che non ha corso grossi pericoli contro un Hellas Verona che dopo il rigore dello 0-1 ha praticamente rinunciato ad attaccare.
De Vrij 6 - Pochi problemi nel neutralizzare Salcedo e nella ripresa, con la gara che si gioca a una porta sola, agisce da regista più che da difensore.
Bastoni 6.5 - Nella ripresa, con l'Hellas che rinuncia ad attaccare, si spinge con continuità in attacco e non disdegna la conclusione. Prestazione positiva.
Lazaro 6.5 - Schierato dal primo minuto per la seconda volta in stagione, nel primo tempo è troppo timido e non aggredisce la corsia destra. Decisamente meglio nella ripresa: si propone con continuità e dai suoi piedi nasce il gol del pareggio firmato da Vecino. Dall'85esimo D'Ambrosio s.v.
Vecino 7 - Nel primo tempo fallisce la più ghiotta occasione a disposizione dell'Inter. Nella ripresa fa meglio e con un colpo di testa ristabilisce la parità poco dopo l'ora di gioco.
Brozovic 6 - Non al meglio fisicamente: fatica a essere sempre nel vivo del gioco, ma stasera non ha commesso errori.
Barella 7.5 - Una perla per decidere una partita più complicata del previsto. Un gol alla Del Piero per omaggiare Pinturicchio nel giorno del suo compleanno e per permettere all'Inter, almeno per una notte, di mettere il naso davanti alla Juventus.
Biraghi 5 - Conte lo richiama spesso perché si stringe verso il centro del campo e poche volte è un riferimento sulla corsia esterna. Equilibrato il duello con Faraoni, che lo controlla costantemente. Dal 63esimo Candreva 6 - Entra quando è solo l'Inter a fare la partita e dà il suo contributo.
Martinez 5 - Stasera l'ombra di sé stesso. Poco presente, poco preciso. Si eclissa in una serata in cui il Verona s'è difeso con organizzazione e concentrazione. Dall'81esimo Esposito s.v.
Lukaku 6 - E' dominante nell'area di rigore dell'Inter, accentra il gioco offensivo dei nerazzurri ed è fondamentale per la costruzione del gioco offensivo. Ma stasera s'è divorato tanti (troppi) gol.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A TIM: INTER-HELLAS VERONA 2-1
09/NOVEMBRE/2019 - 18:00
Milano - E' un Hellas Verona che esce a testa altissima quello sconfitto allo stadio Giuseppe Meazza in San Siro. Una grande prima frazione quella degli uomini di mister Ivan Juric, che propongono calcio, affacciandosi continuamente nella metà campo difesa dall'Inter, per trovare il gol del vantaggio al 19' grazie a Valerio Verre. L'attaccante gialloblù mette a segno il primo gol stagionale dal dischetto, in seguito al calcio di rigore guadagnato da Zaccagni su intervento irregolare di Handanovic. In avvio di ripresa fuori proprio Zaccagni per far posto a Tutino, coi giallolbù che non rinunciano ad attaccare rendendosi pericolosi più volte con rapidi cambi di fronte grazie alle ripartenze di Salcedo. L'Inter approfitta quindi del momento di stanchezza della squadra di Juric andando a trovare prima il gol del pareggio con Vecino e quindi il sorpasso decisivo grazie al destro da fuori aerea di Barella. Un'Hellas combattivo quello di Milano, sempre in partita e che lancia sengnali importanti, proiettandosi ora al test amichevole di sabato prossimo, 16 novembre, a Villafranca contro l'NK Tabor Sezana.
INTER-HELLAS VERONA 2-1
Marcatori: 19' pt Verre (rig.), 20' st Vecino, 37' st Barella.
Grazie per avere seguito con noi la diretta di questo match. Arrivederci al prossimo turno di Serie A.
In attesa della partita della Juventus, i ragazzi di Conte sono di nuovo in vetta alla classifica. Dopo la sosta, l'Inter sarà chiamata a confermarsi nella difficile trasferta sul campo del Toro. In casa Verona, invece, la sconfitta non deve far scattare allarmi. Juric e i suoi cercheranno l'immediato riscatto alla ripresa del campionato con la Fiorentina.
Con una prova di intensità e di carattere, l'Inter ribalta un parziale che la vedeva in svantaggio e porta a casa i tre punti. Un colpo di testa di Vecino e una giocata personale di Barella hanno consentito ai nerazzurri di concretizzare la grande mole di gioco creata, soprattutto nella ripresa. Il Verona, dopo un ottimo primo tempo, non si è quasi mai visto dalle parti di Handanovic.
FINE PARTITA: INTER-VERONA 2-1. Reti di Vecino e Barella. In gol Verre per l'Hellas.
90+2' Lazovic va sul fondo e mette una ghiotta palla in mezzo; Stepinski conclude, ma manda alto. Buona chance per i gialloblù.
90+1' Saranno cinque i minuti di recupero.
89' Qualche problema per Vecino, che sembra patire i postumi del precedente scontro con Rrahmani. L'autore del primo gol nerazzurro si accascia al suolo, ma, dopo un rapido pit-stop a bordo campo, rientra sul rettangolo verde.
87' PILLOLA STATISTICA: Nicolò Barella ha realizzato la sua prima rete da fuori area su azione in Serie A, alla sua ottava marcatura nella competizione (la prima in nerazzurro).
85' Sostituzione INTER: finisce il match di Lazaro; tocca a Danilo D'Ambrosio, al rientro.
84' Sostituzione VERONA: fuori Salcedo; dentro Stępiński.
84' AMMONITO BARELLA, per eccesso di esultanza. Il giocatore ha tolto la maglietta ed è stato punito dall'arbitro.
83' GOL! INTER-Verona 2-1! Rete di Barella. Gran gol dell'ex Cagliari, che parte da sinistra e scaglia un destro a giro che non lascia scampo a Silvestri.
81' Sostituzione INTER: fuori Lautaro Martínez; entra Sebastiano Esposito.
80' LUKAKU! Il bomber belga si fionda su un errato retropassaggio di Amrabat, ma sbaglia completamente al momento della conclusione, effettuando un colpo di testa comodo per Silvestri.
79' Sia il centrocampista dell'Inter sia il difensore del Verona rientrano in campo.
78' Scontro tra Vecino e Rrahmani. I due rimangono a terra, doloranti al capo. Richiesto l'intervento dello staff medico.
76' Destro di Candreva: palla a lato non di molto.
73' OCCASIONE INTER! Spunto personale di Bastoni, che arriva fino al limite dell'area, calcia e trova l'ennesimo intervento di Silvestri.
71' Palla tesa messa dentro da Candreva. Silvestri allontana di piede. L'Inter sembra profondere il massimo sforzo alla ricerca del vantaggio. Baricentro molto basso ora per il Verona.
69' El Toro Martinez rientra in campo
68' Silvestri esce su un cross di Candreva e si scontra con Lautaro Martinez. L'argentino ha la peggio e richiede l'intervento dello staff medico per un colpo alla testa.
67' PILLOLA STATISTICA: Tre delle sette reti messe a segno da Matías Vecino con la maglia dell'Inter in Serie A sono arrivate con un colpo di testa.
65' GOL! INTER-Verona 1-1! Rete di Vecino. Il centrocampista uruguaiano salta con timing perfetto su un cross di Lazaro e batte Silvestri. Pareggio dell'Inter.
65' Assist Valentino Lazaro
63' Sostituzione VERONA: esce Verre; Juric inserisce Liam Henderson.
63' Sostituzione INTER: fuori Biraghi; dentro Antonio Candreva.
62' Doppia chance consecutiva per l'Inter, con i colpi di testa di Lazaro e Skriniar che terminano sul fondo.
60' Lukaku riceve palla sulla trequarti e scarica il sinistro, ma non trova la porta.
58' Grande chance per l'Inter, che però spreca con Lautaro, non lesto a giocare un pallone in area. Il Verona spreca poi una ripartenza potenzialmente letale.
55' Lazaro punta Empereur e va giù in area. Tutto regolare per l'arbitro.
54' Tentativo di penetrazione di Lukaku, che però commette fallo su Tutino.
52' Lazaro va al cross basso, che taglia tutta l'area senza che un compagno riesca a calciare.
50' Sostituzione VERONA: esce Zaccagni; dentro Gennaro Tutino.
48' Lazaro parte in accelerazione da destra verso il centro, ma sbaglia il passaggio decisivo.
46' INIZIO SECONDO TEMPO DI INTER-VERONA. Nessun cambio nell'intervallo.
Conte può essere soddisfatto della presenza offensiva dei suoi (l’Inter ha effettuato 17 tiri nel primo tempo di questo incontro: nessuna squadra ha concluso di più nel corso della prima frazione di gioco nei top-5 campionati europei 2019/20), a cui chiederà però più rapidità in fase di rifinitura per accrescere la qualità delle palle gol.
Un rigore trasformato da Verre sta consentendo all'Hellas di condurre sull'Inter a San Siro. Quasi senza sbavature il meccanismo messo in campo da Juric, che ha concesso qualche occasione all'Inter, senza però mai rinunciare a pericolose ripartenze.
Int.
FINE PRIMO TEMPO: INTER-VERONA 0-1. Gol di Verre.
45+1' Stacco aereo di Lukaku, che trova ancora pronto il portiere del Verona.
44' OCCASIONE INTER! Vecino calcia in porta da posizione defilatissima, costringendo Silvestri a smanacciare la palla fuori dalla porta, quando questa stava per varcare la linea fatidica.
43' Rientra in campo Zaccagni.
42' AMMONITO LAUTARO MARTINEZ, per un tackle ai danni di Zaccagni, che rimane anche a terra dolorante e deve ricorrere all'intervento dello staff medico.
41' Barella al cross. Silvestri anticipa Lukaku e blocca.
40' Sinistro di Biraghi da calcio di punizione. Silvestri è attento nel bloccare una palla insidiosa.
37' Destro secco di de Vrij dai 25 metri. Silvestri è attento e devia.
36' Interessante cross di Barella per Lautaro, anticipato in area scaligera.
35' AMMONITO ZACCAGNI, per una gomitata ai danni di Skriniar.
32' AMMONITO BROZOVIC, per fallo su Zaccagni.
30' Stacco di Empereur su un calcio di punizione di Pessina. Il brasiliano manda a lato.
28' Sponda di Lukaku per Brozovic, il cui sinistro strozzato termina tra le mani di Silvestri.
27' OCCASIONE INTER! Tiro a giro di Brozovic, che fa una carezza alla traversa e si spegne sul fondo.
26' LUKAKU! Ancora il belga protagonista, con un sinistro dall'interno dell'area, che sfiora il palo.
25' OCCASIONE INTER! Lukaku si fionda su un cross proveniente da sinistra, ma trova il gran riflesso di Silvestri.
24' Cerca subito la riscossa l'Inter, ma il meccanismo tattico studiato da Juric è stato finora impeccabile.
21' PILLOLA STATISTICA: Questo è il primo rigore fronteggiato dall'Inter in questo campionato. L'ultima rete incassata dal dischetto in Serie A risaliva a febbraio (gol di Veretout con la Fiorentina).
19' GOL! Inter-VERONA 0-1! Rete di Verre. Il numero 14 gialloblù, dal dischetto, spiazza Handanovic.
18' RIGORE PER IL VERONA! Handanovic, in uscita, tocca Zaccagni e lo mette giù. Per l'arbitro, è penalty.
16' Qualche problema per Verre, che rimane a terra dopo uno scontro con Vecino. Si rialza, poi, l'ex Pescara.
13' L'Inter, da qualche minuto, stazione stabilmente nella metà campo del Verona, senza però trovare il varco giusto.
10' Stacco di Lautaro su calcio d'angolo: palla alta.
9' Salcedo trova in area Faraoni, che però non è fortunato in un rimpallo.
7' Skriniar trova in profondità Lautaro, che però calcia in porta da posizione irregolare.
6' Break del Verona: Salcedo va al tiro, impegnando a terra Handanovic.
4' Calcio di punizione per l'Inter: Biraghi cerca direttamente la porta da posizione defilata, con Silvestri che alza in corner. Poi, nulla di fatto sul calcio d'angolo.
3' Si fa vedere subito il Verona, con un pressing molto alto nella metà campo avversaria.
2' La squadra di Conte veste la classica divisa nerazzurra, mentre l'Hellas gioca in completo giallo con numerazione blu.
1' Inizio primo tempo di INTER-VERONA. L'arbitro sarà il signor La Penna. Palla mossa dall'Inter.
Nel Verona, torna in difesa Günter al posto dell'infortunato Kumbulla. Sarà Pessina a fare le veci di Veloso in mediana. Davanti, confermati Verre e Zaccagni a supporto di Salcedo, giovane di proprietà dell'Inter.
Dopo Dortmund, Conte rilancia Bastoni al posto di Godin. Il centrocampo è lo stesso di Bologna (Vecino-Brozovic-Barella); a destra ci sarà Lazaro al posto di Candreva. Davanti, Lautaro e Lukaku è la coppia quasi obbligata. Tornano tra i convocati D'Ambrosio e Sensi.
Sulla panchina scaligera ci sono Wesley, Dawidowicz, Lucas, Tutino, Pazzini, Radunovic, Stepinski, Adjapong, Berardi, Henderson, Bocchetti e Danzi.
In panchina siederanno Padelli, Fonseca, Esposito, Ranocchia, Godin, Vergani, Berni, D'Ambrosio, Dimarco, Candreva, Sensi e Borja Valero.
Conte vara il consueto 3-5-2 con i seguenti interpreti: Handanovic - Skriniar, De Vrij, Bastoni - Lazaro, Vecino, Brozovic, Barella, Biraghi - L.Martinez, Lukaku.
Dopo la burrascosa parentesi Champions, l'Inter si rituffa nella Serie A, per tentare il momentaneo sorpasso alla Juventus in testa. Di fronte, ci sarà un Hellas in salute, reduce da due successi e ancora oggi migliore difesa del campionato.
Per il dodicesimo turno di Serie A, l'Inter ospita il Verona al Meazza.
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Lazaro (dal 39' st D'Ambrosio), Vecino, Brozovic, Barella, Biraghi (dal 17' st Candreva); Martinez (dal 35' st Esposito), Lukaku.
A disposizione: Padelli, Berni, Godin, Sensi, Ranocchia, Borja Valero, Di Marco, Vergani, Fonseca.
All.: Conte.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Gunter, Empereur; Faraoni, Amrabat, Pessina, Lazovic; Verre (dal 17' st Henderson), Zaccagni (dal 5' st Tutino); Salcedo (dal 38' st Stepinski).
A disposizione: Berardi, Radunovic, Pazzini, Bocchetti, Lucas, Danzi, Dawidowicz, Wesley, Adjapong.
All.: Juric.
Arbitro: Paolo Valeri (sez. AIA Roma 2).
Assistenti: Matteo Bottegoni (sez. AIA Terni) e Domenico Rocca (sez. AIA Catanzaro).
PRIMAVERA: MILAN-VERONA 5-0
09/NOVEMBRE/2019 - 14:25
Milano - Dopo sette vittorie consecutive in altrettante giornate di campionato arriva il primo stop stagionale per i giallolbù di mister Nicola Corrent. Il Milan passa al Vismara per 5-0 accorciando le distanze in classifica. Testa quindi all'Udinese, che i gialloblù affronteranno tra due settimane alla ripresa dopo la sosta.
MILAN-HELLAS VERONA 5-0
Marcatori: 13' st e 45' st Sala, 15' st Maldini, 19' st Pecorino, 26' st Brescianini.
MILAN: Soncin, Barazzetta, Oddi, Torrasi (dal 16' st Frigerio), Potop (dal 29' st Tahar), Michelis, Sala, Brescianini, Pecorino (dal 40' st Haidara), Maldini (dal 16' st Olzer), Tonin (dal 29' st Mionic).
A disposizione: Jungdal, Moleri, Borges, Stanga, Brambilla.
All.: Giunti.
HELLAS VERONA: Ciezkowski, Bernardinello, Agbugui, Dal Cortivo, Saveljevs, Calabrese, Yeboah (dal 33' st Jemal), Brandi (dal 21' st Turra), Sane, Jocic (dal 21' st Pierobon), Amayah.
A disposizione: Aznar, Gresele, Esajas, Bracelli, Squarzoni, Nicolau.
All.: Corrent.
Arbitro: Delrio (sez. AIA Reggio Emilia)
Assistenti: Abagnale (sez. AIA Parma) e Regattieri (sez. AIA Finale Emilia)