CREMONESE 1-1 HELLAS VERONA: Dopo il pari con l'ASCOLI altri punti importanti persi allo Zini con un gioco a tratti irritante, un giropalla noiosissimo, cambi mancati e GROSSO che a fine gara fa cadere le braccia con le sue dichiarazioni! E ora il ciclo di fuoco...
RECAP
L'ex CARACCIOLO al centro della difesa a tre che mister RASTELLI ha pensato per contrastare i gialloblù, folto centrocampo con MOGOS e MIGLIORE sulle fasce e CASTAGNETTI costruttore di gioco nel mezzo, completa il 3-5-2 grigiorosso la coppia d'attacco formata da STRIZZOLO e CARRETTA con PICCOLO inizialmente seduto in panca
risponde col consueto 4-3-3 mister GROSSO spostando ancora BIANCHETTI sulla fascia destra della difesa e FARAONI a fare da mezzala, EMPEREUR confermato al centro della retroguardia in tandem col rientrante DAWIDOWICZ mentre sulla mancina si rivede VITALE.
Anche ZACCAGNI, smaltito l'infortunio, è pronto al centrocampo mentre sul fronte offensivo torna DI CARMINE tra LARIBI e DI GAUDIO.
Poco più di mille i tifosi gialloblù giunti allo Zini di Cremona, si parte agli ordini del signor Livio Marinelli della sezione AIA di Tivoli.
TUTTO IN TRE MINUTI
Gara noiosa con un brutto batti e ribatti fino al 13° quando MIGLIORE scende sulla mancina, FARAONI in ritardo lo lascia crossare, VITALE è in mezzo all'area in cerca di cosa non si sa mentre sul secondo palo sfilano in due alle spalle di EMPEREUR e MOGOS non sbaglia ad un passo dalla porta!
Reagisce subito il VERONA con il tiro insidioso di LARIBI ben imbeccato dalla verticale di GUSTAFSON ma soprattutto con l'inserimento di ZACCAGNI premiato dalla sponda di testa di DI CARMINE: Mattia la controlla anche con un po' di fortuna e TERRANOVA d'impeto lo abbatte. Marinelli indica il dischetto sul quale l'attaccante ex PERUGIA batte in maniera perfetta a mezza altezza sulla sinistra di AGAZZI ristabilendo la parità al 17°.
TANTA APPROSSIMAZIONE
Da quel punto in poi la gara cala nettamente di qualità con le squadre che rischiano poco e sulla trequarti non confezionano quasi più nulla...
Al 38° pasticcio in uscita dall'area dei gialloblù: Prima ZACCAGNI si produce in un superficiale colpo di tacco intercettato dagli avversari poi EMPEREUR spazza male sui piedi di un avversario, fatto sta che dal limite ci prova CASTAGNETTI con un siluro che fortunatamente vola alto sopra la traversa.
Padroni di casa ancora pericolosi nel finale con il playmaker della CREMONESE che pesca benissimo CARRETTA nel cuore dell'area gialloblù ed il pur piccolo attaccante grigiorosso riesce ad anticipare il più strutturato EMPEREUR e ad incornare di poco a lato...
RIPRESA FRA GLI SBADIGLI...
Chi spera in uno scatto d'orgoglio scaligero nel secondo tempo rimane ancora deluso e sono invece i padroni di casa ad essere più insidiosi pur non tirando nello specchio: Al 49° BIANCHETTI prolunga sul secondo palo un cross da destra, MIGLIORE mette giù il pallone e lo consegna in area al collega SODDIMO che si gira e conclude a fil di palo! Altra distrazione che poteva costare cara al VERONA...
In campo solo tanta confusione e palla che si perde spesso sulle rispettive trequarti: Al 70° TERRANOVA serve CASTAGNETTI al limite ma il suo sinistro finisce alto.
Quattro minuti più tardi il regista grigiorosso la consegna a CARRETTA che dai 30 metri manca di poco il bersaglio...
All'84° l'unico brivido ai tifosi di casa procurato dagli scaligeri nella ripresa: PAZZINI, entrato da 5 secondi al posto di DI GAUDIO, raccoglie il suggerimento di FARAONI e gira di testa sfiorando il palo a destra di AGAZZI.
Al 95° il signor Marinelli cala il sipario sul penoso spettacolo offerto dai 22 in campo.
IMPRESSIONI
...Dopo quelli persi con l'ASCOLI al Bentegodi il VERONA lascia anche sul campo dello Zini punti importanti e ora arriva un mese di fuoco che vedrà i gialloblù affrontare quattro scontri diretti uno dopo l'altro con BRESCIA, BENEVENTO, PALERMO e PESCARA.
Un'altra partita dove la squadra di GROSSO, giunta al pari dopo lo schiaffo subito a seguito dell'ennesimo movimento difensivo errato, ha deluso non poco con un possesso palla assolutamente sterile e fine a sé stesso...
Soliti discorsi e consueta perplessità che ci accompagna al termine di un'altra partita dove il tecnico scaligero ha mescolato uomini e moduli (con DANZI dal 4-3-3 al 4-2-4, con HENDERSON di nuovo al 4-3-3, con PAZZINI al 4-4-2) senza dare la sveglia ai suoi: Nel secondo tempo nessun tiro nello specchio!
Personalmente non ho capito le ritardate sostituzioni di DI GAUDIO (sparito dopo un quarto d'ora), ZACCAGNI che nel secondo tempo era in evidente debito d'ossigeno e l'evanescente LARIBI anche se con questo gioco lento e orizzontale sorprendere le difese avversarie è un'impresa (ma in compenso si continuano a subire gol da polli).
SILVESTRI Un tiro nello specchio un gol subito grazie al pastrocchio griffato VITALE-EMPEREUR, Marco non ha colpe... 6
BIANCHETTI Gara regolare di Matteo fino alla sbavatura che poteva costar cara ad inizio ripresa; oggi non trova mai il fondo e la sovrapposizione con FARAONI, se mai è stata studiata in prepartita, non funziona: 5
DAWIDOWICZ Senza infamia e senza lode oggi anche se si limita a difendere e non trova mai l'incornata nei pur scarsi (in quantità e qualità) corner in attacco, 5,5
EMPEREUR Il gol subito è più responsabilità del collega VITALE ma anche Alan si fa infilare alle spalle senza colpo ferire (e non è la prima volta): 5
VITALE Completamente fuori posizione in occasione del vantaggio di MOGOS, offre un paio di cross in tutta la partita... A sua parziale discolpa il rientro dopo un mese ma è davvero difficile perdonare ad un professionista un errore così grave! 4
FARAONI Prima un calcio allo stinco, poi uno in faccia, seguito da una pallonata al volto e un sacco di botte varie: Davide da tutto ma oggi non produce nulla né da esterno di centrocampo né da ala a metà ripresa... 5
GUSTAFSON Personalmente ho contato 3 filtranti 3 in mezzo ad una lentezza esasperante e tanta noia, altro passo indietro anche da parte di Samuel, 5
ZACCAGNI Il migliore dei gialloblù nel primo tempo quando conquista il calcio di rigore; nella ripresa cala vistosamente a causa del lungo stop: Quanto è mancato al VERONA il miglior Mattia! 6,5 (gli da il cambio al 62° DANZI: Prova a dare la scossa ma il suo ingresso è colpevolmente tardivo, 6)
LARIBI Un tiro a fil di palo riassume tutta la partita di Karim che per il resto non si vede mai! 4,5 (gli da il cambio al 75° HENDERSON: Anche lo scozzese entra ormai a giochi fatti, 6)
DI CARMINE Perfetta la battuta del calcio di rigore poi si nasconde: 5,5
DI GAUDIO Un quarto d'ora (scarso) in cui prova, senza successo, ad ubriacare di finte il diretto avversario finendo per ubriacare sé stesso! Passa il resto della sua gara a corricchiare per il campo: 4,5 (gli da il cambio all'83° PAZZINI e dopo 5 secondi fa subito rizzare i peli sulla schiena di tutta la tifoseria di casa, eppure il titolare è DI CARMINE! 6)
GROSSO Questo VERONA e questo gioco hanno davvero stufato, per non parlare di quell'atteggiamento indisponente nelle chiacchiere post partita... Massimo rispetto per il Campione del Mondo ma prima se ne va e meglio è! 4
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister RASTELLI tecnico della CREMONESE «Sono soddisfatto della prestazione, c’è un leggero dispiacere per i dieci minuti dopo il vantaggio, come a Venezia come ci fossimo spaventati. Dopo c’era equilibrio, loro cercavano giocate interne per scaricare e attaccare la profondità, noi abbiamo aggiustato due cosine e nel secondo tempo abbiamo fatto la prestazione che dovevamo. Avremmo voluto dedicare la vittoria a Mondonico nel giorno del compleanno, voglio ringraziare il pubblico che oggi ci ha trainato ed è stato grande. Era importante dare continuità a risultati e prestazioni. Io cerco sempre di dare coraggio alla squadra e di darle propositività. Loro attaccavano in tanti è l’unico che aveva le caratteristiche per metterli in difficoltà era Carretta e per questo l’ho scelto» SportGrigiorosso.it
Mister GROSSO «Nella ripresa non siamo stati bravi a cambiare il ritmo, ci rimane il rammarico di non essere usciti con i tre punti anche se qui hanno fatto fatica tante squadre. Avremmo voluto vincere ma non abbiamo fatto abbastanza per riuscirci. L'assenza di Lee? Abbiamo fatto girare l'avversario che difficilmente veniva a prenderci, quando siamo stati bravi a tirarli fuori abbiamo creato le occasioni ma per vincere le partite devi saperti anche aggrappare a degli episodi e in questo dobbiamo migliorare. Il Brescia? Noi proveremo a dargli del filo da torcere. Pazzini? Avevo un cambio quasi obbligato, che era quello di Zaccagni che rientrava dopo una lunga assenza. Nel finale ho provato a schierare insieme Giampaolo e Di Carmine, aprendo Vitale e giocando con due esterni ma abbiamo fatto fatica a trovare dei cross. Non l'ho fatto prima perché avevo dei ragazzi che avrebbero potuto chiedere il cambio. Promozione diretta? Alla vigilia sono stato realista dicendo che ci sono squadre che hanno fatto meglio di noi, ma che ce la metteremo tutta per raggiungerle. La classifica non ci deve né illudere né deprimere. Mi è piaciuto l'approccio e come abbiamo gestito il primo tempo, nella ripresa non siamo stati pericolosi ed è lì che dobbiamo migliorare: riuscire a cambiare ritmo nella parte finale del campo e prendere dei rischi in più per creare più occasioni» HellasVerona.it
Samuel DI CARMINE autore del pari su rigore «Un gol che dà fiducia? Per me è fondamentale, visto che arrivo da sette mesi molto difficili a causa di tre infortuni. Da due settimane però mi sento bene, sono contento di questo momento di forma e spero di fare più gol possibili da qui alla fine. Il rigore ha permesso di raddrizzare subito la gara? É stato importante pareggiare subito perché poi ci ha permesso di spingere. Dovevamo essere più concreti specie sull'ultimo passaggio ed è un peccato perché potevamo fare loro male, soprattutto nel primo tempo. Lavoreremo al massimo in questi giorni perché contro il Brescia dobbiamo fare una grande partita e una grande vittoria. Come sarebbe stato arrivare al big match con una vittoria? Noi dobbiamo giocare sempre per i tre punti, come è stato oggi, peccato perchè non ce l'abbiamo fatta ma siamo tutte lì e dovremo lottare fino alla fine. Pochi palloni in area? La punta deve essere brava a seguire il gioco e attaccare lo spazio: è un po' diverso da quello che ho fatto in passato, ma con il tempo sto migliorando. L'importante alla fine è vincere, poco importa se i gol li faccio io o un altro. Si tira poco da fuori? Sicuramente dobbiamo cercare di fare qualcosa di più perché non basta pareggiare, quindi dobbiamo tutti rimboccarci le maniche. La doppia punta? Io e Pazzini siamo due attaccanti diversi che possono legarsi bene insieme, per questo quando c'è l'occasione di giocare assieme siamo contenti di farlo, ma sono scelte che riguardano il mister. C'è da cancellare il ricordo del Brescia dell'andata? Sicuramente sarà fondamentale un cambio di marcia perché per dove vogliamo andare serve vincere. Sarà una bella partita, in casa e con tanta gente allo stadio, una tifoseria stupenda che dovremo portare dalla nostra parte per continuare su questa strada. Credere ancora nella promozione diretta? Sicuramente non è facile, ma abbiamo il dovere di crederci perché questa squadra ha i mezzi per raggiungerla» HellasVerona.it
FARAONI a Dazn al termine della gara «Il pubblico vuole che vinciamo. Comunque vada abbiamo messo tutto. Adesso ci riposiamo perché martedì abbiamo una battaglia. Adesso dobbiamo pensare solo al Brescia e andare in campo con il coltello tra i denti. I punti che rimangono sono pochi. Ci siamo e dobbiamo continuare su questa strada» Hellas1903.it
Nuovo stadio: SETTI ci sta, CAMPEDELLI no... In linea generale quel che ad oggi è dato di sapere è che il vecchio Binti (teatro di mille e mille battaglie scaligere ma ormai vetusto) è destinato ad essere abbattuto mentre la nuova struttura richiamerà esteticamente gli arcovoli dell'Arena e rimarrà di proprietà comunale. Questa proposta è stata avallata dal sindaco di Verona e dal patròn dell'HELLAS ma non (ancora) da quello del CHIEVO, sorge quindi spontanea una banale domanda: Perchè? Sarebbe carina da parte del presidente SETTI una qualche spiegazione in nome della tanto decantata trasparenza e magari, visto che ci siamo, sarebbe cosa buona e giusta sapere in che modo l'imprenditore carpigiano e/o il VERONA saranno coinvolti nel progetto... Se lo chiede in questo articolo Francesco Barana ma dovrebbero chiederselo un po' tutti i tifosi gialloblù coinvolti, volenti o nolenti, nella situazione.
30 MAR 2019 È MERDA… NON CIOCCOLATA
Perché oltre mille tifosi a Cremona dopo i dodicimila al Bentegodi per la penosa gara con l’Ascoli? Non era in atto una ferrea contestazione?. Eh già… tre vittorie, la classifica che torna a far sognare, il miraggio della promozione diretta che riaffiora nel deserto di delusioni… ma è un miraggio ragazzi… un illusione ottica o per dirla tutta, le vittorie non sono gocce di cioccolata ma pezzetti di merda che hanno preso un certo gusto di cacao, ma merda resta
Tre vittoria di fila (di cui due in trasferta) hanno riacceso gli animi offuscando la più palese delle realtà: Il Verona è una fuoriserie creata con un’accozzaglia di pezzi di marca assemblati da un apprendista meccanico e guidata da un neo patentato, per giunta nemmeno talentuoso. Questo ha voluto il patron della scuderia e questo è quello che ci meritiamo.
Le rare volte che tutto gira e il pilota non fa cazzate la macchina va anche veloce, ma vuoi mettere una fuoriserie originale, creata ad hoc per vincere, assemblata da un’equipe di ingegneri e guidata da un campione?
La sconfitta di Lecce e i pareggi interni contro le ultime in classifica sono stati dimenticati in nome del desiderio di tornare in Serie A… con chi, con quale progetto e quale futuro non ha importanza. E chi osa ricordarlo anche dopo le vittorie si prende pure parole, perché il sogno deve a tutti i costi oltrepassare la realtà
Siamo dei buoni, anzi ottimi, “mediocri”; ma basta poco per farcelo dimenticare. Forse perché sognare è bello? Cazzate. Quando ti risvegli è un trauma.
Sveglia cazzo, svegliaaaa (è la seconda volta che la suono e la prima mi sono pure preso delle minacce per aver osato farlo). Il sogno è l’oppio dei perdenti. La realtà è rimasta “fuori dallo stadio”. Aprite gli occhi. Nella partita di Cremona che doveva accendere la gara interna con la capolista Brescia e in caso di vittoria accreditarci seriamente ad un posto per la promozione diretta, questo è stato l risultato:
Due tiri in porta in 95 minuti di gara. Zero in tutto il secondo tempo. Solita partita in inferiorità numerica grazie ai soliti due giocatori fuori ruolo. Palleggio sfiancante tale da indurre nei tifosi casi di elefantiasi ai testicoli.
Zero tiri in tutto il secondo tempo vi rendete conto? Una squadra che ha in rosa Pazzini e Di Carmine che tira due volte nello specchio (una è il rigore). Altro che Serie A. QUESTO È ANTICALCIO.
Grosso? parla prima e dopo gli incontri dispensando “vuoti a perdere” a gogò… Si auto-condanni al SILENZIO STAMPA… glielo chiediamo col cuore. Stia zitto per sempre… basta la pena del suo calcio a farci deprimere, ci risparmi il nulla cosmico delle sue inutili, scontate, patetiche esternazioni.
D’Amico? Ha scelto Grosso, e tanto basta per proclamare il suo fallimento. Quanti giocatori valgono oggi più di quanto sono costati? Solo i parametri zero degli svincolati dalla sparizione del Bari. Il “suo” allenatore gli ha deprezzato una rosa intera e lui lo difende. È proprio vero: gli incapaci girano sempre in coppia.
Setti? Lui si diverte con il Mantova. Poverini… oltre alle nebbie a quintalate e le zanzare con le targhe…
Noi tifosi gialloblù? Siamo malati di Hellas Verona. Punto!
La nostra fede, immensa e smisurata, sarà la un giorno la nostra salvezza … ora purtroppo è inconsapevole complice di questa infame condanna.
C’è il Brescia… tutti allo stadio. Tutti a cantare. Dai diciamocelo. Il sapore della merda in fondo inizia un pó a piacerci.
Mauro Micheloni
30 MAR 2019 PARLANO DI IMMOBILI E POCO DI CALCIO
Una verve commovente. Chiamatela mentalità. “Non si può sempre vincere” butta lì Fabio Grosso dall’alto dei suoi 1237 punti in classifica e delle sue 113 vittorie consecutive. Non scomodate però quell’insigne pedagogo che fu de Coubertin, più modestamente è dai tempi del grest o dei campi estivi che non sentivo frase siffatta. “Non si può sempre vincere” dicevano paternalisticamente a chi perdeva, accompagnando la consolatoria chiosa con una beffarda pacca sulla spalla.
La malinconia del Verona sta tutta nell’ipse dixit del suo allenatore, che da settembre ci mostra il solito impalpabile spartito. Lui però è l’allenatore più adatto a questa società. Anzi, è il tecnico ideale. Società che vuole lo stadio (Berthold oggi sul Corriere di Verona dichiara che l’idea nacque nel 2017 parlando con Barresi) e non compra uno straccio di regista vero a gennaio. Società che acquista la sede, pensa a centri sportivi, fa store, ma pare tenere il calcio sullo sfondo (questo dicono i risultati degli ultimi anni). Del resto lo ha dato da intendere lo stesso Setti – che certo tra mille difetti non è un ipocrita – l’anno scorso, nella celebre conferenza stampa nella sua azienda di Carpi: “Il bilancio viene prima dei risultati”. Prima, non assieme. Una differenza decisiva.
In tutto questo (immobiliare) parlar d’altro, en passant, la serie A sfugge. Ma sono dettagli. “Niente di serio” avrebbe detto Giacomo di Aldo Giovanni Giacomo. “Non si può sempre vincere” ha detto Grosso. E questa fa già più ridere.
Francesco Barana
29 MAR 2019 LO SFINIMENTO
Hanno vinto loro. Alzo bandiera bianca. Mi rassegno. Ci hanno logorato e alla fine hanno vinto. Ha vinto la noia, il tiki taka, la sensazione che questo non sia più il Verona, la squadra della mia città. Ha vinto Setti, ha vinto Barresi, hanno vinto i leccaculi e i lacchè pronti a leccare i piedi e le mani al prossimo che offrirà loro un piattino di questa merda.
Ha vinto Grosso e il suo sguardo perso nel vuoto, ha vinto l’arroganza di D’Amico, capace di fare il permaloso con chi ha cercato di denunciare lo schifo da lui costruito. Hanno vinto i bilanci e il calcio dei Lotiti, delle doppie squadre, del paracadute milionario.
Hanno vinto i media event ad invito, gli auguri a qualsiasi cretino passi per strada, i coreani che sbandierano felici in Curva con le loro bandierine. Hanno vinto loro. Questo è il calcio che hanno voluto. Finisco dicendo che vedere Pazzini inserito stasera all’83′ è stata la cosa più scandalosa che abbia mai visto su un campo da calcio. Tenetevi questo schifo, noi momentaneamente abbiamo altro da fare.
Gianluca Vighini
29 MAR 2019 CONTINUO A NON CAPIRE QUESTO VERONA
C’era un deludente pareggio interno con l’Ascoli da riscattare, in mezzo la sosta per recuperare energie. C’era anche il ricordo della buona trasferta di Perugia e la speranza di rivedere quel Verona più combattivo, più concreto, meno lezioso. Invece la squadra di Grosso si è presentata allo Zini con il primo obiettivo di non perdere. Lo si è capito vedendo la reazione allo svantaggio e l’atteggiamento rinunciatario subito dopo il pareggio su rigore di Di Carmine.
Possiamo discutere sulle scelte di Grosso, sulla formazione, sui moduli, ma a questo Verona è mancato l’ardore agonistico, ha giocato senza mordente, senza carattere, senza la voglia di vincere che era lecito attendersi. Sono convinto che se la Cremonese avesse segnato il secondo gol, avremmo visto un’altra partita, un’altra prestazione. E’ successo tante altre volte e tutto questo fa aumentare la rabbia.
Di Gaudio ha buone qualità e non è concepibile vederlo giocare in questo modo. Colpa sua e colpa anche di Grosso per come ha impostato il match (Di Gaudio deve avere spazio davanti per sfruttare velocità e dribbling). Di Carmine un fantasma, centrocampo senza idee, difesa ballerina. Questo ho visto a Cremona. Questo ho visto tante altre volte in questo modesto campionato.
Ultima annotazione su Pazzini. Quando va in panchina, dovrebbe essere il primo cambio. Soprattutto se Di Carmine non rende (quasi una costante) e se in campo giocatori come Laribi o Di Gaudio vagano senza meta e senza senso. Invece Grosso lo ha fatto entrare dopo Danzi e Henderson a pochi minuti dalla fine. Ennesima decisione scellerata di un allenatore che sinceramente fatico a capire. Proprio come questo Verona.
Luca Fioravanti
FONTE: Blog.Telenuovo.it
CAMPIONATO CREMO, PARI CON IL VERONA: A MOGOS RISPONDE DI CARMINE
29 MARZO, 2019
Cremonese-H. Verona 1-1
Cremonese (3-5-2): Agazzi; Caracciolo, Claiton, Terranova; Mogos, Arini, Castagnetti, Soddimo (12’ st Croce), Migliore; Strizzolo (24’ st Montalto), Carretta (45’ st Piccolo). All.: Rastelli.
Hellas Verona (4-3-3): Silvestri; Bianchetti, Dawidowicz, Empereur, Vitale; Faraoni, Gustafson, Zaccagni (18’ st Danzi); Laribi (30’ st Henderson), Di Carmine, Di Gaudio (39’ st Pazzini). All.: Grosso.
Arbitro: Marinelli di Tivoli (assistenti: Colarossi di Roma 2, Di Gioia di Foligno. Quarto ufficiale: Colombo di Como).
Note – Ammoniti: Strizzolo (C), Empereur (V), Claiton (C), Carretta (C), Castagnetti (C), Faraoni (V).
Reti: 14’ pt Mogos (C), 17’ pt (rig.) Di Carmine (V).
Terzo risultato consecutivo per la Cremonese che allo Zini pareggia con il Verona davanti a poco meno di 10 mila spettatori. Accade tutto nei primi 20 minuti quando Mogos porta in vantaggio la Cremo e Di Carmine, trasformando un tiro dal dischetto, fissa il risultato sull’1-1.
Inizio gara molto equilibrato, con i padroni di casa che ci provano con con un colpo di testa di Carretta parato da Silvestri e gli ospiti che replicano costringendo Migliore alla una chiusura su Faraoni. Al 14’ Cremo in vantaggio con Mogos, che insacca un traversone di Migliore. Due minuti dopo l’arbitro concede un rigore per intervento di Terranova su Zaccagni: trasforma Di Carmine (17’) con un tiro centrale.
Al 38’ azione insistita della Cremonese conclusa da un sinistro di Castagnetti che termina a lato. Al 41’ altra azione pericolosa dei grigiorossi. Dalla trequarti Castagnetti pennella un cross per Carretta; colpo di testa e palla a lato di un soffio.
Occasionissima per Soddimo in avvio di ripresa: il centrocampista al 4’ manda la palla sull’esterno della rete su assist di Migliore. Al 12’ cross di Castagnetti per la testa di Strizzolo e palla ancora fuori. Al 25’ ci prova ancora Castagnetti, la sfera sorvola la traversa.
Prima della mezz’ora gran sinistro di Carretta che sfiora il palo. Pazzini entra al posto di Di Gaudio e si presenta con un colpo di testa a lato di pochissimo. La Cremo ci prova fino alla fine ma il risultato non cambia.
FONTE: USCremonese.it
RASTELLI:"CONTENTO ANCHE SE DISPIACE NON AVER GESTITO IL VANTAGGIO"
Scritto da Alexandro Everet
Pubblicato: Sabato, 30 Marzo 2019 10:55
Mister Rastelli a fine gara è contento:
"Sono soddisfatto della prestazione, c’è un leggero dispiacere per i dieci minuti dopo il vantaggio, come a Venezia come ci fossimo spaventati. Dopo c’era equilibrio, loro cercavano giocate interne per scaricare e attaccare la profondità, noi abbiamo aggiustato due cosine e nel secondo tempo abbiamo fatto la prestazione che dovevamo. Avremmo voluto dedicare la vittoria a Mondonico nel giorno del compleanno, voglio ringraziare il pubblico che oggi ci ha trainato ed è stato grande. Era importante dare continuità a risultati e prestazioni. Io cerco sempre di dare coraggio alla squadra e di darle propositività. Loro attaccavano in tanti è l’unico che aveva le caratteristiche per metterli in difficoltà era Carretta e per questo l’ho scelto"
FONTE: SportGrigiorosso.it
I tifosi dell’Hellas Verona invitano la squadra a tirare fuori gli attributi
marzo 29, 2019
Al triplice fischio finale, l’Hellas Verona di Fabio Grosso è andato a salutare i 1030 tifosi gialloblù presenti nel Settore Ospiti dello stadio Zini. I butei però li hanno respinti, invitandoli a tirare fuori gli attributi. Una serata che tutti ci auguravamo finisse diversamente.
VISTO DA NOI
31 marzo 2019 - 18:22 La morale è sempre quella: al Verona manca l'”apriscatole”
A Cremona le idee non sono state seguite dai fatti. L’Hellas non riesce a essere incisivo
di Michele Tossani, @MicheleTossani
Ancora una volta il Verona ha dominato una partita dal punto di vista del possesso palla senza tuttavia riuscire a risultare pericoloso.
Tatticamente, Fabio Grosso ha presentato una squadra fluida, una delle note portanti del Verona in questa stagione. Infatti, il 4-3-3 iniziale si caratterizzava per diversi cambi di posizione, in particolare per quelli a sinistra di Vitale e a destra di Faraoni e Laribi.
Sulla fascia mancina l’esterno basso gialloblù veniva spesso ad agire in mezzo al campo comportandosi da falso terzino. Così, in fase di costruzione, la difesa del Verona passava da quattro a tre con Bianchetti, Dawidowicz e Empereur a formare una linea arretrata che si trovava così in superiorità numerica contro Carretta e Strizzolo al momento di far uscire palla dal basso.
Vitale andava quindi ad agire da mezzala sinistra in un centrocampo che comprendeva anche Gustafson e Zaccagni. Nel contempo, Laribi tagliava nel mezzo spazio destro centralmente per agire a ridosso di un tridente composto da Di Gaudio a sinistra e Di Carmine come punta centrale e completato dal movimento ad allargarsi in fascia di Faraoni.
Quando Vitale veniva dentro al campo, l’ampiezza a sinistra, oltre che dal Di Carmine, era presa ad un livello più basso da Zaccagni o, in alcune circostanze, anche da Empereur.
L’idea era quella di manipolare la fase difensiva della Cremonese e garantirsi superiorità sia in fase di costruzione che a metà campo. Obiettivi centrati in parte. Se infatti il Verona è riuscito a ottenere superiorità numerica nella terza linea (3 contro 2) e superiorità qualitativa in mezzo al campo (i tre in mediana dell’Hellas erano in vantaggio nell’uno contro uno nei confronti dei corrispettivi del reparto dei padroni di casa) per quanto riguarda la capacità di aprire il sistema difensivo della squadra di Rastelli i gialloblù sono mancati.
Quello che ancora venuto meno alla fase offensiva della squadra di Grosso è stata la capacità di muovere la palla velocemente nell’ultimo terzo di campo. L’attacco posizionale a difesa schierata ha quindi nuovamente mostrato i suoi limiti. È, questo, un qualcosa sul quale gli scaligeri dovranno migliorare velocemente perché, a parte Brescia e Benevento, sarà difficile immaginare che i prossimi avversari dei gialloblù lascino alla squadra di Grosso molti spazi nei quali agire.
VISTO DA NOI
30 marzo 2019 - 10:34 Tanto possesso palla per nulla: ecco servito l’Hellas di Cremona
Una costante che si ripete. Il Verona tiene la biglia ma non sfonda. La storia di una stagione
di Matteo Fontana, @teofontana
Maledetti numeri. Quando uno cerca di spaccare il capello in quattro e sottilizzare sui forse e tutti i ma e i però, ecco che arrivano loro e sistemano la questione con la cinica freddezza di uno spietato opportunista d’area.
Prendiamo il caso di Cremonese-Verona. Allora, detto che in casa i grigiorossi hanno sempre preso pochi gol (erano 5 fino a ieri, record, con la Juventus, per i campionati professionistici), la pochezza offensiva dell’Hellas salta agli occhi a fronte di un dato oggettivo: due, dicasi due, sono stati i tiri in porta effettuati dalla squadra di Fabio Grosso.
Buon per il Verona che, sotto per il gol gentilmente omaggiato al lesto Mogos, Mattia Zaccagni abbia spaccato in due la difesa di Rastelli, costringendo Terranova a stenderlo, per un rigore netto trasformato da Samuel Di Carmine. Questa, tuttavia, è la cronaca, e già ne avrete le tasche piene, cari amici vicini e lontani.
C’è un altro aspetto statistico a rilevare. Ossia, quello che riguarda il possesso palla: 67% per l’Hellas, 33% per la Cremonese. Tutto questo, quindi, per produrre, si ritorna a dire, due (ad libitum: 2) conclusioni nello specchio. Significa che hai tenuto la biglia invano, che hai rigirato la calzetta, che non sei mai riuscito a sfondare.
Non è una novità, anzi, si tratta di una costante per la stagione del Verona. Il tempo per rimediare a certi difetti, che paiono strutturali, quando non “ideologici”, è rimasto molto poco. Sarebbe bello per l’Hellas se si potesse fare come da bambini, quando si arrivava al campo portando il pallone e per questo decidevi la durata dell’incontro e, magari, pure i compagni di squadra.
Ah, il pascoliano fanciullino che è in noi viene sempre fuori, chiediamo venia. Ma anche in quelle partitelle infinite ai giardini contava segnare, sennò ti pigliavi le sbertucciate degli amici. Più o meno quel che accade al Verona di oggi.
NEWS
29 marzo 2019 - 23:40 Pagelle Verona, Zaccagni va veloce, a destra l’Hellas non gira
Di Carmine ok per un tempo. Serve più coraggio per vincere
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6
Su Mogos poco ci manca che non faccia il miracolo. Poi corre qualche rischio, ma gli va bene.
BIANCHETTI 5,5
In calo rispetto alle ultime prove. Da terzino destro convince sempre a metà. E stavolta patisce.
DAWIDOWICZ 6
Si perde Carretta e per poco il Verona non prende il secondo gol. Per il resto tiene bene in difesa.
EMPEREUR 6
Gioca, al solito, con molta grinta. Questo è un merito, sebbene non basti per dare piena sicurezza alla tenuta arretrata.
VITALE 5,5
Non spinge e non è per nulla a tenuta stagna quando deve coprire.
FARAONI 5,5
Ancora una volta viene schierato a centrocampo. Fa molta confusione.
GUSTAFSON 6
Cerca di dare ordine dove, francamente, se ne vede poco. Sufficiente e nulla più.
ZACCAGNI 6,5
Si guadagna il rigore che consente al Verona di pareggiare: bentornato. Cala alla distanza, ma ce ne vorrebbero tre come lui.
LARIBI 5,5
Non incide, non si fa mai vedere per quanto sarebbe dovuto. Prestazione incolore.
DI CARMINE 6
Discreto nel primo tempo, e non solo per il penalty trasformato. Poi vede pochi palloni.
DI GAUDIO 5,5
Molte finte, concretezza minima. Come già avvenuto con l’Ascoli, non piace.
DANZI 6
Corre per quanto possibile.
HENDERSON 5,5
Anonimo.
PAZZINI ng
GROSSO 5,5
Verona poco coraggioso. Con il Brescia occorrerà fare molto di più, sennò addio alle ambizioni di A diretta.
NEWS
29 marzo 2019 - 23:28 Faraoni: “Abbiamo messo tutto, ora pensiamo al Brescia”
Il difensore gialloblù: “Rimangono pochi punti. Dobbiamo continuare su questa strada”
di Redazione Hellas1903
Davide Faraoni commenta a caldo il pareggio a Cremona ai microfoni di DAZN: “Il pubblico vuole che vinciamo. Comunque vada abbiamo messo tutto. Adesso ci riposiamo perché martedì abbiamo una battaglia. Adesso dobbiamo pensare solo al Brescia e andare in campo con il coltello tra i denti. I punti che rimangono sono pochi. Ci siamo e dobbiamo continuare su questa strada”.
FONTE: Hellas1903.it
Hellas Verona, le pagelle di CM: lampo Di Carmine, possesso palla sterile
del 29 marzo 2019 alle 23:00
di Donato Bulfon
CONTROCANTO LO STADIO E IL RUOLO DEL VERONA (E DI SETTI)
29/03/2019 11:29
Nuovo stadio. Riflessioni in base a quanto leggo sui giornali, non essendo ancora noto un piano economico e finanziario. La proprietà rimane comunale, ma la proposta è sottoscritta dal Verona di Setti e non dal Chievo di Campedelli. Questo è un passaggio importante. Come mai, se la proprietà è comunale per tutti (Verona e Chievo), Setti ha sottoscritto la proposta e Campedelli no? Per buon'animo? Per i buoni rapporti con l'amministrazione comunale? Per motivi estetici (quanto belli sono gli arcovoli madamadorè)?
Su un giornale locale giovedì ho letto questo passaggio: ""Il Chievo potrà giocare pagando l'affitto alla nuova società che gestirà l'impianto (e quindi in parte anche all'Hellas di Setti)". Ecco può esserci spiegato questo passaggio? Se ne avessi la possibilità chiederei a Setti se è intenzionato a entrare, direttamente o indirettamente, nella partita della gestione e, in caso affermativo, in che modo, se a nome suo o del Verona. Sia chiaro, sarebbe tutto legittimo, ma è altrettanto legittimo chiederlo, per capire anche il futuro di Setti e quindi del Verona. Siccome non ho la possibilità di domandarglielo di persona, non sarebbe male se ce lo spiegasse lui alla prima occasione. Che ne pensate? Oppure, chessò, su giornali e social tra di noi possiamo continuare a discutere degli arcovoli, dell'estetica, della futura "bolgia" e di quanto bello è avere uno stadio moderno stile Tottenham, e perché no pure delle leggi di Keplero, di Nonna Papera e di cicciobombocannoniere. Panem et circenses. E così sia.
FRANCESCO BARANA
IL PROGETTO SUL TAVOLO DI SBOARINA Ecco il nuovo stadio con la forma dell'Arena
29/03/2019 08:03
Nuovo stadio, emergono ulteriori particolari dall’analisi dell’imponente mole di documentazione pervenuta in Comune.
Mercoledì, nel giorno in cui scadevano i termini per presentare la manifestazione di interesse, sono stati resi noti i primi dettagli della proposta di project financing formulata da Nuova Arena srl, il cui amministratore è l’ex difensore gialloblu Thomas Berthold, insieme alla società Impresa Generale di Costruzioni Di Vincenzo Dino Spa. Oggi, carte alle mano, si stimano i tempi previsti per arrivare al bando di gara e, quindi, all’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo stadio, al posto del Bentegodi costruito nel ‘63, che sarà a costo zero per il Comune.
“La legge sugli stadi accorcia notevolmente l’iter – ha detto il sindaco Sboarina -. Con gli uffici abbiamo già iniziato la valutazione dello studio di fattibilità e procederemo spediti nelle varie fasi. Il Bentegodi rappresenta la storia sportiva del calcio di Verona, delle nostre squadre e di tanti avvenimenti. E’ nel cuore di tutti i tifosi, anche nel mio, è lo stadio dello Scudetto e di tanti ricordi per tifosi, bambini e famiglie. Sto pensando di far lasciare una traccia della vecchia gloria e magari anche che ogni tifoso abbia un pezzo del Bentegodi. Oggi però la costruzione è ormai datata e il nostro calcio si merita una struttura all’avanguardia. Il Bentegodi ha bisogno di diversi interventi milionari che sarebbero a carico del Comune e cioè dei veronesi, mentre il nuovo stadio sarebbe a costo zero per le casse comunali. Il fatto che ci sia un interesse imprenditoriale per realizzarlo è per Verona una novità importante. L’aspetto significativo è inoltre che in abbinata ci sarebbe la riqualificazione del quartiere. Faremo di tutto per rendere possibile questo sogno”.
La procedura godrà di un iter accelerato grazie alla legge n.147 sugli Stadi, che incentiva i privati che si propongono di realizzare, rimodernare e gestire impianti sportivi.
Entro sei mesi si arriverà quindi alla gara per l’affidamento del project financing, a cui potranno partecipare tutte le società interessate, fermo restando il diritto di prelazione che spetta alla società proponente.
Il primo passaggio sarà alla Conferenza dei Servizi preliminare, a cui, visto l’impatto del progetto, parteciperanno molti soggetti del territorio, anche regionali.
Il project sarà quindi valutato dalla giunta, per poi passare in Consiglio comunale per la dichiarazione di pubblico interesse. Infine la gara, che individuerà la società vincitrice e definirà con esattezza i tempi per la costruzione del nuovo stadio.
Come già anticipato, il nuovo stadio, esternamente, richiamerà l’Arena, con la tipica forma ellittica e la riproduzione della forma degli arcovoli. Il campo da calcio, che rientrerà nella categoria 4 UEFA, sarà orientato come quello attuale, anche se migliorerà notevolmente la visuale. Non essendoci la pista di atletica, infatti, gli spettatori potranno vedere più da vicino il campo, senza ostacoli, da qualsiasi lato.
Come espressamente richiesto nella manifestazione d’interesse presentata dal Comune, la nuova struttura dovrà essere elemento qualificante del quartiere e sostenibile. Ecco perchè lo spazio esterno guadagnato con la nuova costruzione, più piccola dell’attuale, sarà completamente destinato a parco verde. La sostenibilità sarà invece garantirà dall’utilizzo di materiali e tecnologie moderne, con vantaggi anche per la gestione dei costi. Fra le opzioni anche quella di dotare il nuovo stadio di un tetto richiudibile, da usare per abbattere il disturbo e migliorare l’acustica durante i concerti, oltre che naturalmente in caso di forte maltempo.
FONTE: TGGialloBlu.it
GROSSO: «BUONO IL PRIMO TEMPO, MA PER VINCERE DOBBIAMO FARE DI PIÙ»
29/MARZO/2019 - 23:50
Cremona - Le principali dichiarazioni dell'alllenatore gialloblù Fabio Grosso, rilasciate al termine di Cremonese-Hellas Verona, 30a giornata della Serie BKT 2018/19.
«Nella ripresa non siamo stati bravi a cambiare il ritmo, ci rimane il rammarico di non essere usciti con i tre punti anche se qui hanno fatto fatica tante squadre. Avremmo voluto vincere ma non abbiamo fatto abbastanza per riuscirci. L'assenza di Lee? Abbiamo fatto girare l'avversario che difficilmente veniva a prenderci, quando siamo stati bravi a tirarli fuori abbiamo creato le occasioni ma per vincere le partite devi saperti anche aggrappare a degli episodi e in questo dobbiamo migliorare. Il Brescia? Noi proveremo a dargli del filo da torcere. Pazzini? Avevo un cambio quasi obbligato, che era quello di Zaccagni che rientrava dopo una lunga assenza. Nel finale ho provato a schierare insieme Giampaolo e Di Carmine, aprendo Vitale e giocando con due esterni ma abbiamo fatto fatica a trovare dei cross. Non l'ho fatto prima perché avevo dei ragazzi che avrebbero potuto chiedere il cambio. Promozione diretta? Alla vigilia sono stato realista dicendo che ci sono squadre che hanno fatto meglio di noi, ma che ce la metteremo tutta per raggiungerle. La classifica non ci deve né illudere né deprimere. Mi è piaciuto l'approccio e come abbiamo gestito il primo tempo, nella ripresa non siamo stati pericolosi ed è lì che dobbiamo migliorare: riuscire a cambiare ritmo nella parte finale del campo e prendere dei rischi in più per creare più occasioni».
DI CARMINE: «PAREGGIARE SUBITO ERA IMPORTANTE, MA POI SERVIVA PIÙ CONCRETEZZA. CON IL BRESCIA SARÀ UNA BELLA SFIDA»
29/MARZO/2019 - 23:30
Cremona - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Samuel Di Carmine, rilasciate al termine di Cremonese-Hellas Verona, 30a giornata della Serie BKT 2018/19.
«Un gol che dà fiducia? Per me è fondamentale, visto che arrivo da sette mesi molto difficili a causa di tre infortuni. Da due settimane però mi sento bene, sono contento di questo momento di forma e spero di fare più gol possibili da qui alla fine. Il rigore ha permesso di raddrizzare subito la gara? É stato importante pareggiare subito perché poi ci ha permesso di spingere. Dovevamo essere più concreti specie sull'ultimo passaggio ed è un peccato perché potevamo fare loro male, soprattutto nel primo tempo. Lavoreremo al massimo in questi giorni perché contro il Brescia dobbiamo fare una grande partita e una grande vittoria. Come sarebbe stato arrivare al big match con una vittoria? Noi dobbiamo giocare sempre per i tre punti, come è stato oggi, peccato perchè non ce l'abbiamo fatta ma siamo tutte lì e dovremo lottare fino alla fine. Pochi palloni in area? La punta deve essere brava a seguire il gioco e attaccare lo spazio: è un po' diverso da quello che ho fatto in passato, ma con il tempo sto migliorando. L'importante alla fine è vincere, poco importa se i gol li faccio io o un altro. Si tira poco da fuori? Sicuramente dobbiamo cercare di fare qualcosa di più perché non basta pareggiare, quindi dobbiamo tutti rimboccarci le maniche. La doppia punta? Io e Pazzini siamo due attaccanti diversi che possono legarsi bene insieme, per questo quando c'è l'occasione di giocare assieme siamo contenti di farlo, ma sono scelte che riguardano il mister. C'è da cancellare il ricordo del Brescia dell'andata? Sicuramente sarà fondamentale un cambio di marcia perché per dove vogliamo andare serve vincere. Sarà una bella partita, in casa e con tanta gente allo stadio, una tifoseria stupenda che dovremo portare dalla nostra parte per continuare su questa strada. Credere ancora nella promozione diretta? Sicuramente non è facile, ma abbiamo il dovere di crederci perché questa squadra ha i mezzi per raggiungerla».
SERIE BKT: CREMONESE-HELLAS VERONA 1-1
29/MARZO/2019 - 19:55
Cremona - Termina 1-1 allo 'Zini': al vantaggio della Cremonese (13') con Mogos risponde cinque minuti più tardi dal dischetto Samuel Di Carmine, grazie al rigore procurato da Zaccagni. Prossimo appuntamento per i gialloblù martedì 2 aprile alle 21 contro il Brescia.
Dallo Zini è tutto, buon proseguimento di serata. Alla prossima.
Turno infrasettimanale, si torna in campo martedì: scontro salvezza per i ragazzi di Rastelli contro il Livorno, la squadra di Grosso ospiterà la capolista Brescia.
Le due squadre si dividono la posta, gialloblu manovrieri ma non incisivi, i grigiorossi hanno le migliori occasioni, un punto che serve poco ad entrambe.
FINITA! Cremonese-Verona 1-1, triplice fischio di Marinelli.
90+4' Punizione di Piccolo, Castagnetti segna a gioco fermo, fallo in attacco di Montalto.
90+2' Molto nervosismo, poco gioco.
90' Cinque minuti di recupero.
90' ULTIMO CAMBIO CREMONESE. Carretta lascia il campo a favore di Piccolo.
89' Scintille con Gustafson, Marinelli richiama Montalto.
87' Mogos scende sulla fascia, Vitale intercetta.
85' AMMONITO Faraoni.
85' OCCASIONE CREMONESE! Traversone di Migliore, Dawidowicz di testa rischia l'autorete.
84' Subito Pazzini pericoloso, colpo di testa su cross di Faraoni, sul fondo.
84' ULTIMO CAMBIO VERONA. Grosso si gioca le due punte nell'ultimo spezzone di gara: dentro Pazzini, fuori Di Gaudio.
82' AMMONITO Castagnetti, gioco pericoloso su Henderson.
81' Faraoni dal fondo, Castagnelli svirgola in angolo.
80' AMMONITO Carretta per simulazione sulla trequarti.
78' Lancio di Vitale, Di Carmine non riesce ad agganciare in area.
77' Punizione di Montalto, rasoterra a lato.
75' SOSTITUZIONE VERONA. Henderson prende il posto di Laribi.
74' OCCASIONE CREMONESE! Carretta dai 20 metri, sinistro a giro, poco oltre l'incrocio.
73' Sugli sviluppi del corner, colpo di testa di Caracciolo, Silvestri senza problemi.
72' Faraoni rimane a terra, terzo intervento dei sanitari al gialloblu.
71' Sinistro di Montalto, Faraoni di faccia devia in angolo.
70' Castagnetti esplode il sinistro dai 20 metri, alto.
69' Accelerazione di Di Gaudio, destro fiacco di Laribi, conclusione da dimenticare di Danzi.
68' SOSTITUZIONE CREMONESE. Staffetta in attacco tra Strizzolo e Montalto.
67' Azione prolungata, cross di Danzi, Mogos allontana di testa.
65' I gialloblu hanno alzato il baricentro ma faticano ad affondare.
63' SOSTITUZIONE VERONA. Grosso richiama Zaccagni e inserisce Danzi.
62' Strizzolo prova a girarsi al limite, raddoppiato, non passa.
60' Zaccagni avanza ai 20 metri, destro neutralizzato da Mogos.
59' Sponda di Di Carmine, Castagnetti anticipa Laribi.
58' Terranova in proiezione offensiva, destro centrale, nessun problema per Silvestri.
58' SOSTITUZIONE CREMONESE. Finisce la gara di Soddimo, Rastelli inserisce Croce.
57' Traversone di Castagnetti, colpo di testa di Strizzolo, alto.
55' Si scaldano gli effettivi in panchina, a breve potrebbe esserci qualche innesto.
53' Fase interolocutoria della gara, le due formazioni si annullano sulla mediana.
51' Giro palla dei gialloblu, i grigiorossi attendono nella propria metà campo.
49' OCCASIONE CREMONESE! Errore di Bianchetti, Migliore libera Soddimo che spreca da ottima posizione.
48' Destro di Laribi murato da Castagnetti, Vitale dalla distanza ciabatta sul fondo.
47' AMMONITO Claiton, in ritardo su Di Carmine.
46' COMINCIA LA RIPRESA. Cremonese-Verona 1-1, nessun cambio durante l'intervallo.
Strizzolo nervoso e puntato dall'arbitro, Rastelli potrebbe inserire Montalto; Grosso ha a disposizione la carta Pazzini ma finora sono gli esterni a deludere.
Migliore avvio dei grigiorossi, meritatamente in vantaggio con Mogos, reazione immediata dei gialloblu che trovano il pareggio con Di Carmine su rigore. Nel finale, crescono di nuovo i padroni di casa, Carretta sfiora il vantaggio.
Int.
FINE PRIMO TEMPO. Cremonese-Verona 1-1, Di Carmine risponde a Mogos.
45+1' Retropassaggio rischioso di Dawidowicz, Silvestri spazza prima dell'arrivo di Carretta.
45' Due minuti di recupero.
44' Punizione di Castagnetti, Silvestri domina l'area.
43' AMMONITO Empereur, fallo tattico su Carretta.
41' OCCASIONE CREMONESE! Castagnetti scodella in area, Carretta svetta e di testa sfiora il palo.
40' Contropiede tre contro due a favore dei grigiorossi, Vitale recupera su Carretta.
38' Soddimo addomestica per Castagnetti, sinistro oltre il montante.
36' Break di Zaccagni, rifinitura errata per Di Carmine.
34' Migliore cambia gioco per Mogos, Terranova tenta la rovesciata, commettendo gioco pericoloso su Faraoni.
33' Arini fa scattare Carretta, Silvestri gli prende il tempo in uscita.
31' Serie di lanci fuori misura da parte di entrambe le squadre, ritmi calati.
29' Faraoni sembra aver avuto la peggio ma rientra in campo, pur zoppicando.
28' Scontro tra i due giocatori, gioco fermo per qualche istante.
27' Gustafson verticalizza per Faraoni, ottima uscita di Agazzi.
25' Traversone di Vitale, Agazzi agguanta in presa alta.
23' Carretta si sposta sulla sinistra, Gustafson libera l'area.
21' AMMONITO Strizzolo, appena avvisato da Marinelli.
20' Punizione di Vitale, palla in fallo laterale.
18' GOL! Cremonese-VERONA 1-1! Rigore di Di Carmine. Agazzi parte in ritardo, destro secco di Di Carmine che non sbaglia dagli 11 metri.
16' RIGORE PER IL VERONA! Zaccagni duetta con Di Carmine e viene atterrato in area da Terranova, Marinelli indica il dischetto.
15' OCCASIONE VERONA! Laribi si fa spazio in area e incrocia il destro da posizione defilata, Agazzi copre il primo palo.
13' GOL! CREMONESE-Verona 1-0! Rete di Mogos. Migliore centra dalla sinistra, la palla taglia l'area, Mogos facile sottomisura.
12' Cross di Di Gaudio, Migliore di testa anticipa Faraoni.
10' Punizione sprecata da Laribi, Agazzi fa sua la sfera.
9' Di Gaudio arriva sul fondo, Caracciolo non si fa superare.
7' Arini riceve da Soddimo, sinistro smorzato da Bianchetti, primo angolo della gara.
5' Laribi in verticale per Di Gaudio, Agazzi arriva prima.
3' Empereur lungo linea per Di Gaudio, suggerimento troppo profondo.
1' Subito Soddimo in avanti, cross per Carretta, colpo di testa centrale, facile per Silvestri.
1' INIZIA Cremonese-Verona, palla ai grigiorossi.
Terminano le fasi di riscaldamento, a breve l'inizio della gara diretta dall'arbitro Marinelli.
Lee squalificato, Pazzini in panchina, Grosso ritrova Zaccagni in mediana e vara il tridente Di Gaudio-Di Carmine-Laribi. Vitale e Dawidowicz in difesa.
Caracciolo ritrova la maglia da titolare, Rastelli preferisce Migliore a Renzetti sull'out di sinistra e si affida alla coppia d'attacco Carretta-Strizzolo.
4-3-3 per il Verona: Silvestri - Bianchetti, Dawidowicz, Empereur, Vitale - Faraoni, Gustafson, Zaccagni - Di Gaudio, Di Carmine, Laribi. A disp.: Ferrari, Colombatto, Danzi, Tupta, Balkovec, Berardi, Henderson, Munari, Traore, Almici, Pazzini.
Ecco le formazioni. Cremonese con il 3-5-2: Agazzi - Caracciolo, Claiton, Terranova - Mogos, Arini, Castagnetti, Soddimo, Migliore - Carretta, Strizzolo. A disp.: Ravaglia, Volpe, Boultam, Mbaye, Renzetti, Rondanini, Croce, Emmers, Piccolo, Castrovilli, Montalto, Del Fabro.
Dopo la sosta per le Nazionali, riprende il campionato: i grigiorossi cercano punti salvezza ospitando i gialloblu con l'obiettivo secondo posto nel mirino.
Allo Zini tutto pronto per Cremonese-Verona, anticipo della trentesima giornata di Serie B.
CREMONESE: Agazzi, Claiton, Arini, Strizzolo (dal 24' st Montalto), Mogos, Soddimo (dal 12' st Croce), Migliore, Castagnetti, Caracciolo, Terranova, Carretta (dal 45' st Piccolo).
A disposizione: Ravaglia, Volpe, Rondanini, Castrovilli, Del Fabro, Emmers, Renzetti, Boultam, Mbaye.
All.: Rastelli.
HELLAS VERONA: Silvestri, Bianchetti, Empereur, Dawidowicz, Vitale, Faraoni, Gustafson, Zaccagni (dal 17' st Danzi), Laribi (dal 30' st Henderson), Di Carmine, Di Gaudio (dal 38' st Pazzini).
A disposizione: Berardi, Ferrari, Munari, Traoré, Colombatto, Balkovec, Tupta, Almici.
All.: Grosso.
Arbitro: Livio Marinelli (sez. AIA di Tivoli)
Assistenti: Valerio Colarossi (sez. AIA di Roma 2) e Vittorio Di Gioia (sez. AIA di Foligno).