BENEVENTO 0-1 HELLAS VERONA: Gol in doppio fuorigioco e clean-sheet grazie al mega regalo di CODA che calcia il penalty come peggio non poteva fare, così i gialloblù ritrovano la vittoria dopo due mesi e mezzo ma ora serve continuità...
RECAP
Mister BUCCHI conferma il 3-4-1-2 con TELLO a dirigere le operazione al centro della mediana e IMPROTA con DI CHIARA esterni, BUONAIUTO agirà da trequartista dietro alla coppia d'attacco CODA-ASENCIO.
Partono dalla panchina LETIZIA, NOCERINO, DEL PINTO e anche MAGGIO a causa di un infortunio dell'ultim'ora.
4-3-3 in cui come al solito non mancano le novità nell'HELLAS di GROSSO che lascia CARACCIOLO in panca e si affida alla coppia MARRONE (capitano per l'occasione) e DAWIDOWICZ al centro della difesa in cui a sinistra torna BALKOVEC dal primo minuto con CRESCENZI dalla parte opposta.
In mediana esordio stagionale per il giovane DANZI con ZACCAGNI mezzala dalla parte opposta e GUSTAFSON playmaker tra loro, come annunciato dal mister in conferenza stampa è ancora DI CARMINE al centro dell'attacco, supportato ai lati da MATOS e LEE.
Una sessantina i butei presenti al Vigorito dove troveranno posto più di 9mila tifosi locali, dopo un doveroso minuto di silenzio alla memoria del compianto Gigi RADICE si parte agli ordini del signor Marco Piccinini della sezione AIA di Forlì.
IN TRE MINUTI UNA PALLA GOL PER PARTE MA L'EQUILIBRIO RIMANE
Il tiqui-taqa del VERONA imbriglia i sanniti che vengono a lungo disinnescati nonostante in fase d'attacco i gialloblù combinino ben poco.
Al 19° TELLO conquista palla e, dal vertice destro dell'area, ha tutto il tempo per prendere la mira e caricare un tiro al fulmicotone: La palla tesissima finisce a lato di poco.
Passano tre minuti e anche l'HELLAS è pericoloso sotto porta: ZACCAGNI con una palla verticale serve MATOS che trova il fondo sulla destra e la mette sul secondo palo dove DI CARMINE, a porta praticamente vuota, è troppo in anticipo, non riesce a coordinarsi e sparacchia sul fondo...
IL VERONA PALLEGGIA IL BENEVENTO TIRA...
Ottima spizzata di ASENCIO al 25°: Sull'inserimento di CODA che penetra in area ma molto decentrato a sinistra apre troppo la conclusione e la palla esce sul palo opposto.
Alla mezz'ora mister BUCCHI perde anche DI CHIARA che chiede il cambio, al suo posto entra il ghanese GYAMFI, tre minuti più tardi è BANDINELLI dai 30 metri a calciare un terra aria che viene alzato sulla traversa da SILVESTRI!
Primo tempo che si chiude con la conclusione di ZACCAGNI al 47° palla tesa ma non precisa che termina a lato.
VERONA AVANTI IN APERTURA DI RIPRESA GROSSO vuole mantenere ritmo e palla e dalla linea laterale, come nel primo tempo, continua ad invocare il due come il numero di tocchi massimo concesso ai suoi. LEE dal limite penetra in area al 47°, salta BANDINELLI e TELLO poi scarica in porta dove MONTIPÒ si butta ma in ritardo e il palo salva le streghe!
Passano due minuti e COSTA si oppone col piedone sulla percussione di ZACCAGNI: È fallo netto per il difensore che era già stato ammonito, il signor Piccinini estrae anche il rosso e allontana il calciatore sannita; alla battuta va BALKOVEC che con un rasoterra per poco non inganna il portiere di casa, sul rimpallo il più lesto è DI CARMINE che col destro chiama al secondo intervento MONTIPÒ la porta rimane ancora inviolata ma irrompe MATOS che di testa insacca! Vibranti le proteste dei locali per un doppio fuorigioco (parso abbastanza netto) dei giocatori scaligeri ma Piccinini è irremovibile e assegna il vantaggio.
REAGISCE IMMEDIATAMENTE IL BENEVENTO CHE ANNULLA L'INFERIORITÀ NUMERICA
Al 54° CRESCENZI ferma con la mano il cross di un avversario a metà del lato corto del fronte destro dell'area, dopo l'ammonizione al terzino di scuola ROMA BUONAIUTO va alla battuta colpendo LEE sul braccio sinistro colpevolmente largo: È rigore! CODA si accomoda la palla sul dischetto, prende la rincorsa e si produce in uno scellerato cucchiaio che va dolcemente fra le braccia di SILVESTRI rimasto immobile!
Il Vigorito sommerge di fischi il capitano giallorosso ma il BENEVENTO spinge come mai prima e mette alle corde gli scaligeri: Al 60° IMPROTA scende a destra e crossa un gran palla sul palo lontano dove CODA ancora stordito dal rigore sprecato non si tuffa e la palla sfila sul fondo...
IL VERONA AD UN PASSO DAL RADDOPPIO
Manovra eccellente dei gialloblù al 61° con MATOS che dal lato destro cerca DI CARMINE in area, tacco del centravanti ex PERRUGIA per l'irruzione di CRESCENZI che spara a colpo sicuro ma MONTIPÒ si oppone alla grandissima e smanaccia fuori!
Discesa a sinistra e cross del neoentrato LETIZIA al 65°: IMPROTA incorna in tuffo ma la palla esce sul lato opposto...
FINALE IN CONTROLLO PER I GIALLOBLÙ
Contropiede scaligero al 66° con ZACCAGNI che lancia MATOS ma il brasiliano arriva in area spompato e sparacchia debolmente su MONTIPÒ. DI CARMINE scappa sulla fascia destra all'81°, palla per il neoentrato LARIBI che non trova la forza per impensierire il portiere avversario che si china e raccoglie.
84° TELLO la aggiusta per GYAMFI che dal limite calcia in curva...
Fallo tattico ingenuo di BALKOVEC su RICCI un minuto più tardi: Il signor Piccinini estrae ilsecondo giallo anche per il terzino ex BARI che si accomoda anzitempo negli spogliatoi.
Gara che termina al 95° co recupero concesso dal direttore di gara.
IMPRESSIONI
La buona notizià è che una volta tanto la porta di SILVESTRI rimane inviolata e di questi tempi è già tantissima roba se poi aggiungiamo che un doppio fuorigioco di DI CARMINE e MATOS in occasione del vantaggio è stato ignorato dalla terna arbitrale si capisce quanto di lussso è andata oggi al VERONA...
Vittoria quindi non del tutto chiara, ottenuta anche grazie all'erroraccio dal dischetto di CODA che prova un ignobile cucchiaio venendo punito al meglio per l'arroganza del gesto (se non sei un MESSI certe finezze tecniche lasciale a chi le sa fare!), ma va benissimo così: Il VERONA tiene molto bene il campo al Vigorito e nel primo tempo ha termina con quasi il 70% di possesso palla anche se in fase d'attacco la squadra combina pochissimo.
Meglio l'atteggiamento nella seconda metà di gara quando il palo di LEE fa capire che forse il VERONA è sceso in campo più deciso aldilà del vantaggio giunto di lì a poco e di qualche palla di troppo sprecata nella ripresa...
Ad ogi modo tutto è bene ciò che finisce bene e l'11 di GROSSO torna alla vittoria dopo due mesi e mezzo facendo a tratti vedere la supremazia che s'era vista sul campo del CROTONE.
Ora bisognerà dare continuità alla prestazione e soprattutto a quel clean-sheet giunto un po' fortunosamente.
SILVESTRI Normale amministrazione oggi per Marco che si fa però trovare pronto quando serve e non abbocca al pessimo cucchiaio di CODA: Voto 6
CRESCENZI Oggi torna a spingere e quando esagerà GROSSO lo richiama all'ordine, gran tiro a botta sicura sul quale MONTIPÒ si supera, sbaglia un paio di volte la linea difensiva tenuta da MARRONE ma nel complesso fa il suo: Voto 6
DAWIDOWICZ Partita convincente per il polacco nell'inedita coppia con MARRONE, Pawel da il meglio di sé nella retroguardia dove è insuperabile di testa e difficilmente aggirabile quando prende posizione... Da sicurezza a tutto il reparto e si permette pure di impostare a tratti: Voto 6,5
MARRONE Oggi indossa la fascia di capitano e non sbaglia nulla, fa salire la linea di difesa (soprattutto nel finale quando GROSSO gli indica che deve fare riferimento alla linea mediana) con i tempi giusti e dietro si produce in chiusure interessanti e quando il pressing avversario è più pungente detta le trame da dietro... Forse la miglior gara difensiva da quando Luca è tornato in gialloblù: Voto 6,5
BALKOVEC Inizia male sprecando un paio di facili palloni in appoggio ma si rprende con un gran tackle a piedi uniti su IMPROTA in percussione ed una buona chusura sulla discesa di GYAMFI al 32°; anche nel secondo tempo lo sloveno non demerita ma quanto è ingenuo su quel fallo che gli costa il secondo cartellino giallo! Voto 5,5
DANZI Esordio stagionale per l'ex Primavera gialloblù autore di una prestazione convincente ma forse troppo 'diligente' da mezzala... Il compitino è sufficiente e così il voto: 6 (gli da il cambio LARIBI all'80°: Da mezzala è un pesce fuor d'acqua ma l'ex CESENA prova comunque a pungere in attesa di tempi migliori: Voto 6)
GUSTAFSON Quando prova ad impostare gli avversari lo aggrediscono così lui si rifugia all'indietro e nel primo tempo il VERONA gioca orrizzontale senza correre rischi è vero ma... Che noia! Nel secondo tempo la gara cambia subito, i ritmi si alzano e lui sparisce: Voto 5,5
ZACCAGNI Mattia è l'anima dinamica della squadra, corre dappertutto, si da un gran da fare e prova ad inserirsi non appena si presenta l'opportunità: Giocasse sempre così ogni partita sarebbe probabilmente il titolare indiscusso... Voto 6,5
LEE Se alla velocità e ai mezzi tecnici abbinasse un fisico più massiccio forse avrebbe esordito nel Barça dei grandi ma la natura gli ha dato comunque tanto ed il piccoletto sudcoreano sfrutta ciò che ha; peccato per quel palo in apertura di ripresa, un furetto finalmente scoperto anche da GROSSO: Seung-Woo ha dei numeri, gli va data fiducia: Voto 6,5 (gli da il cambio EMPEREUR all'86°: 11 minuti per mettere il tappo alle residue speranze avversarie di trovare il pari... Ingiudicbile)
DI CARMINE Si divora un gol che ha dell'incredibile e pure sul vantaggio non ha la zampata vincente: Dov'è il bomber ammirato a Perugia? Il gioco di GROSSO non lo aiuta ma anche lui pare faticare oltremodo... Voto: 5
MATOS Non è ai livelli preinfortunio ma Ryder è comunque decisivo anche se ogni tanto esagera nel tener palla, oggi segna e pure di testa: Rarità nella rarità! Voto 7 (gli da il cambio RAGUSA al 78°: Tonino va a fare il terzino quando cacciano BALKOVEC ma ordini di scuderia lo costringono in ogni caso a coprire più che attaccare... Troppo prezioso il contenimento oggi: Voto 6)
GROSSO Salva ancora la panca per un paio di partite ammesso e non concesso che in Via Francia davvero qualcuno lo voglia effettivamente allontanare... Tra color che son sospesi (insieme al VERONA tutto): Gran possesso palla ma anche oggi la concretezza dov'è? E il gioco? Aspettiamo e... Speriamo! Voto 5
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Mister GROSSO «Un’analisi della gara? Abbiamo fatto una partita importante, perché per venire qui e ottenere quello che abbiamo ottenuto noi c’era bisogno di questo. C’è stata un’ottima partenza, i primi 20 minuti non abbiamo subito nulla. La prima occasione l’abbiamo avuta noi con Di Carmine e poi qualche lancio lungo e qualche palla ribattuta al limite ha fatto sì che il Benevento creasse delle occasioni da fuori area. Poi abbiamo perso il gioco che ci aveva permesso di tenere a bada gli avversari e nei 10 minuti successivi abbiamo un pochino sofferto le loro incursioni. Però ho sempre avuto la sensazione di una squadra presente in campo che ha creato i pericoli e i presupposti per fare male. A inizio secondo tempo siamo sbucati bene un paio di volte, e in una di queste occasioni abbiamo ottenuto la superiorità numerica sbloccando la gara. Poi però abbiamo commesso un peccato d’ingenuità: perché quando sblocchi una gara del genere e ti ritrovi con l’uomo in più devi fare meglio quello che fino a quel momento avevi fatto bene. E invece ci siamo un po’ fermati e abbiamo concesso questo rigore, che Marco è stato bravissimo a neutralizzare. Oggi per la prima volta non abbiamo preso gol, e devo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché hanno fatto veramente una partita importante. L’occasione di Crescenzi? Quest’anno ha avuto 3-4 occasioni clamorose che non è mai riuscito a concretizzare. Un pizzico di freddezza oggi forse sarebbe bastata per andare sul 2-0 e mettere un macigno su questa partita. Quinto posto? Abbiamo un grande desiderio di fare risultati e siamo consapevoli di poterlo fare. Siamo una squadra nuova in un campionato difficilissimo e in una piazza esigente. Non è un alibi: deve essere un’arma a nostro favore, perché è un pubblico che ci ha sempre sostenuto. Mi auguro che tornerà a farlo in casa perché noi abbiamo le qualità per fare bene: è più facile farlo essendo sostenuti e per essere sostenuti bisogna fare prestazioni come questa. Matos? Ryder è molto forte ma deve crescere tanto perché con quelle qualità può creare tantissime occasioni per i compagni e per se stesso. Esordio Danzi? Ha le qualità per fare bene, si è sempre allenato al massimo ed è stato molto bravo a saper sfruttare l’occasione, ha giocato con personalità e coraggio. Cissè? È un ragazzo d’oro: ha qualità calcistiche e umane importanti, io sono contentissimo di averlo con me. Tifosi? Ho il mio carattere, che forse a volte non entusiasma, ma ho grandissimo rispetto della piazza nella quale lavoro, sono orgoglioso di lavorare qui, a volte mi riesce e a volte meno, ma ogni giorno faccio il massimo per riportare questa squadra e questa tifoseria dove senza dubbio meritano di stare» HellasVerona.it
Mister BUCCHI tecnico del BENEVENTO «Nel giro di dieci minuti ci sono stati tre episodi che hanno condizionato la gara. Costa poteva temporeggiare prima dell’espulsione, mentre il gol subito doveva essere annullato perché c’era un doppio fuorigioco e un fallo sul portiere. Con il rigore potevamo riaprire la partita. Purtroppo siamo stati costretti a convivere con alcune situazioni spiacevoli come quelle di Maggio e di Di Chiara» Hellas1903.it
MARRONE a Dazn «Era importante raccogliere i tre punti. Ce l'abbiamo fatta, non era facile. Siamo contenti, lavoriamo per vincere. Abbiamo tanto carattere ed era ora di fare i risultati. Il capitano è Pazzini, sono contento per la vittoria. Bisogna continuare così» TuttoMercatoWeb.com.it
MATOS il match-winner «Un gol che vale i tre punti? È una vittoria importante per noi, perché abbiamo attraversato un momento difficile. L'intento che ci eravamo prefissati per Benevento era quello di venire a fare i tre punti, quindi era importante soprattutto per noi e siamo contenti. Un'esplosione al fischio finale? Per noi è stato un periodo difficile perché a volte giocavamo bene ma i risultati non arrivavano, ora però siamo felici e vogliamo concentrarci sul Pescara e trovare un'altra vittoria. Ottima prova di un Matos in giornata? La Serie B è un campionato difficile, i difensori ti concedono poco e sono molto tosti, come successe quando mi infortunai. Per questo credo sia sempre importante essere concentrati al massimo per fare bene. Benevento è la svolta? Sicuramente prendiamo più fiducia nei nostri mezzi, ma sono importanti anche i tifosi che oggi sono venuti fino a qui per darci una mano. Speriamo che ci siano contro il Pescara perché sono importanti, credo che la vittoria di oggi abbia rallegrato noi e loro. Affiatamento di gruppo nelle giocate? Stiamo provando a mettere in campo quello che facciamo in allenamento. Il mister ci dice sempre di provare le giocate per il compagno e noi, giorno dopo giorno, impariamo meglio le caratteristiche di ognuno. La classifica? Sapevamo che una vittoria poteva cambiare molto il piazzamento, ora è giusto pensare subito al Pescara perché è uno scontro diretto, una partita importante per noi e bisogna vincerla. Tanti impegni ravvicinati? Sarà difficile giocare tanti partite in questi venti giorni, ma la rosa è forte e ci sono tanti giocatori. La dedica per il mio gol? Va a mio figlio, oggi ho esultato come esulta lui» HellasVerona.it
Poker della Primavera ai pari età della SALERNITANA, doppietta per SANE. A 6 mesi dal grave infortunio torna in campo in una partita ufficiale BIANCHETTI 'Erano tanti mesi che non giocavo, è stato bello scendere in campo e soprattutto mi ha permesso di mettere minuti importanti nelle gambe. Serviranno ancora un po' di allenamenti per un pieno recupero, ma oggi è un bel primo passo. Oggi ho provato anche a fare qualche incursione e accelerazione, per vedere come stavo fisicamente, ed è andato tutto molto bene. La gara? Abbiamo fatto bene sia in difesa che a livello di squadra, abbiamo prestato molta attenzione alle ripartenze restando chiusi al punto giusto per poi ripartire, portando a casa una vittoria importante. Adesso spero di tornare a disposizione della prima squadra il prima possibile, dopo un infortunio come il mio ho dovuto lavorare tanto e sto raccogliendo i risultati che speravo'
VITA DA EX:RAGATZU indagato per maltrattamenti alla convivente. PRANDELLI è il nuovo allenatore del GENOA, fatale a JURIC l'eliminazione in Coppa Italia ai calci di rigore contro l'ENTELLA... Il 31Enne Franco DA DALT ricomincia dall'AVELLINO. EMPOLI-BOLOGNA, Mimmo MAIETTA incrocia di nuovo il suo passato e ammette 'In Toscana ho trovato un paradiso, ma non me ne sarei mai andato da un posto così. Bologna non è una piazza, Bologna è la piazza. Punto. Giocavo per i tifosi. M'è dispiaciuto andar via senza salutare, ma è successo tutto così in fretta...'
ADDIO A GIGI RADICE, il cordoglio del mondo del calcio...
Coda, ma cosa combini? Quando il cucchiaio ti si ritorce contro
Onefootball | Giacomo Galardini
10 dic 201818:44
D'altronde si sa: il rischio di fare un figuraccia quando si sceglie l'opzione cucchiaio c'è sempre.
Serie B, 15ª giornata, giocata ieri. Il Benevento si gioca in casa una partita cruciale contro una diretta concorrente per la promozione diretta, l’Hellas Verona di Fabio Grosso.
Siamo al minuto 53′ quando il direttore di gara Marco Piccinini fischia un calcio di rigore a favore dei padroni di casa per un evidente fallo di mano in area commesso dal coreano Lee-Seung Woo.
L’occasione è ghiotta: la squadra di Bucchi può raddrizzare la gara, visto che le streghe sono in inferiorità numerica per l’espulsione di Andrea Costa avvenuta solo 4 minuti prima.
Inoltre l’Hellas è in vantaggio per via del gol di Ryder Matos siglato solo 2 minuti prima. Si presenta sul dischetto Massimo Coda, l’uomo di punta della squadra, bomber esperto e navigato.
Coda si prende sulle spalle la squadra. Sembra fatta Se la sente e ci prova col cucchiaio. Il resto a voi.
Il Verona ha poi vinto la partita e scavalcato il Benevento in classifica. I cucchiai forse è meglio lasciarli ai video di Totti. E il portiere Silvestri ringrazia.
FONTE: It.OneFootball.com
09 dicembre 2018 Benevento Verona 0-1: decide un gol di Matos, Coda fallisce calcio di rigore
Successo esterno del Verona a Benevento grazie a un gol del brasiliano dopo 51 minuti, Coda fallisce il rigore del possibile pareggio. Grosso supera in classifica Bucchi
BENEVENTO-VERONA 0-1
51' Matos (V)
BENEVENTO (3-4-2-1): Montipò; Billong, Volta, Costa; Improta, Tello, Bandinelli, Di Chiara (30'Gyamfi); Buonaiuto (78' Ricci), Asencio (56' Letizia); Coda. Allenatore: Bucchi
Espulsi: Costa (B), Balkovec (V).
Ammoniti: Volta (B), Matos (V), Montipò (B), Crescenzi (V), Danzi (V).
FONTE: Sport.Sky.it
SERIE B Serie B, Benevento-Verona 0-1: Matos rilancia Grosso
Coda sbaglia un rigore provando il cucchiaio: Silvestri para. Entrambe le squadre in dieci, espulsi Costa e Balkovec
domenica 9 dicembre 2018 20:19
BENEVENTO - Il Verona supera 1-0 il Benevento e ritrova una vittoria esterna che mancava da settembre. Succede tutto nella ripresa: Matos firma il vantaggio al 51' con un colpo di testa facendo infuriare i giallorossi (la posizione dell'attaccante era di fuorigioco) che poi restano in dieci per l'espulsione di Costa, ma hanno l'occasione ghiotta di pareggiare con Coda, che sbaglia un calcio di rigore facendosi clamorosamente parare il cucchiaio da Silvestri. All'85' rimane in dieci anche il Verona dopo il rosso a Balkovec. Con questa vittoria i ragazzi di Grosso si rilanciano a quota 22 in classifica, superando proprio il Benevento che rimane fermo a 21 punti.
LA PARTITA - L'inizio di gara sorride agli ospiti, che tengono il pallino del gioco praticamente dal calcio d'inizio, con i giallorossi che rimangono guardinghi. Il primo brivido corre sulla schiena dei tifosi della strega quando, al 6', Di Carmine scocca un tiro da fuori: Montipò fa buona guardia. Il Benevento, 3' più tardi, non sfrutta una punizione in fase offensiva, con la palla in area che sfugge a tutte le maglie giallorosse. Il ritmo si abbassa, ma gli scaligeri proseguono nel possesso palla fino al 16', con Zaccagni che si incunea in area e prova la conclusione, respinta però dalla difesa campana. Al 20' la prima vera occasione per i giallorossi: Tello prova la botta dal limite dell'area, la palla sibila fuori di poco. 2' dopo Di Carmine spreca, non riuscendo a mettere in rete un bel cross tagliato di Matos. La partita ora è accesa e le squadre rispondono agli attacchi colpo su colpo. Al 25' il diagonale mancino di Coda, dopo la sponda di Asencio, esce di poco a lato della porta gialloblù. Al 29' si fa male Di Chiara, dentro Gyamfi. Bandinelli, al 33', scarica un destro potente su cui Silvestri è superlativo a mettere in angolo. La prima frazione si chiude reti a inviolate.
MATOS SBLOCCA - Il secondo tempo comincia subito con il piede degli ospiti puntato sull'acceleratore. Lee, dopo una grande azione personale, coglie il palo con un destro dal limite dell'area. Al 49' l'episodio che spacca la partita. Il Benevento rimane in dieci uomini dopo l'espulsione per doppia ammonizione di Costa e 3' più tardi il Verona va in vantaggio: Montipò respinge la conclusione di Balkovec, Di Carmine prova a ribadire in rete, ancora strepitoso il numero 12 giallorosso, ma la palla rimane in area dove Matos è lesto ad insaccare di testa, 0-1. La posizione dell'attaccante era chiaramente di fuorigioco, ma arbitro e assistente non se ne accorgono e non hanno il Var a disposizione che può correggere la loro svista.
CUCCHIAIO DI CODA - La partita sembra indirizzata verso i gialloblù, ma Lee commette fallo di mano in area sulla punizione di Bonaiuto: per l'arbitro è rigore. Sul dischetto si presenta Coda che sbaglia clamorosamente: il numero 9 del Benevento tenta il cucchiaio, Silvestri blocca il pallone agevolmente. Al 60' Verona vicinissimo al raddoppio, ma Montipò dice di no al tiro di Crescenzi a botta sicura. Improta ci prova di testa, la sua deviazione aerea finisce a lato di poco. Subito dopo Matos viene stoppato dal solito Montipò. Al 75' deviazione decisiva di Marrone sulla conclusione di Tello.
PARITÀ NUMERICA - All'85' l'arbitro pareggia il conto delle espulsioni, dopo il cartellino rosso a Balkovec. Anche il Verona rimane in dieci uomini. Il finale di partita si gioca sul filo dei nervi, con il Benevento che attacca ma senza costruire palle gol reali. I gialloblù si limitano a gestire fino al fischio finale, riuscendo a conquistare una vittoria fondamentale per le ambizioni di promozione della squadra di Grosso.
Numeri e statistiche
FONTE: CorriereDelloSport.it
Benevento-Verona 0-1 (Video Gol Highlights Serie B): i gialloblu tornano al successo con Matos, rigore sbagliato da Coda
Pubblicato il 10 Dic 2018 - 07:00 autore: Gabriele
Benevento-Verona 0-1. La squadra di Fabio Grosso ha espugnato lo stadio Ciro Vigorito di Benevento. Decisiva per gli scaligeri la rete siglata al 51′ da Matos. Grazie a questa vittoria il Verona scavalca gli Stregoni in classifica e si porta al quinto posto con 22 punti. Il Benevento, invece, scende al settimo posto a -1 dai gialloblu.
Benevento-Verona 0-1, il racconto del match
90+5′- l’arbitro Piccinini fischia la fine del match: Benevento-Verona 0-1
90+5′- fallo in attacco di Volta su Marrone
90+2′- colpo di testa di Volta, palla alta sopra la traversa
90+1’- punizione per il Benevento nella metà campo avversaria: cross di Letizia non controllato da Billong
90′- ci saranno 5 minuti di recupero
88′- cross al centro di Ricci, la palla è terminata tra le braccia di Silvetsri
87′- ultimo cambio per il Verona: fuori Lee, dentro Empereur
85’- Cartellino rosso per Balkovec: secondo giallo per il giocatore scaligero. Anche il Verona rimane in 10
84′- conclusione dai 25 metri di Gyamfi, la sfera è terminata abbondantemente sul fondo
83′- calcio di punizione per il Benevento all’altezza del vertice destro dell’area: il sinistro di Ricci è stato respinto con i pugni da Silvestri
80’- altro cambio per il Verona: fuori Danzi, dentro Laribi
79’- sostituzione anche per il Benevento: Ricci prende il posto di Buonaiuto
78’- cambio per il Verona: fuori Matos, dentro Ragusa
77’- cross di Gyamfi dalla destra, Coda contrastato non è riuscito ad indirizzare la palla in rete
75′- quinto corner consecutivo per i giallorossi: Gustafsson ha respinto la palla
75′- terzo tiro dalla bandierina per il Benevento: palla allontanato da Marrone
74′- sinistro dalla distanza di Bandinelli, palla deviata in calcio d’angolo
74′- Tello ha provato un sinistro al volo dal limite, la palla è stata deviata in corner da un difensore gialloblu
72′- fallo tattico di Danzi su Improta: cartellino giallo per il giocatore del Verona
68’- punizione per il Benevento all’altezza del vertice destro dell’area di rigore: la difesa del Verona ha allontanato il pericolo
67’- cartellino giallo per Balkovec
66’- Benevento pericoloso: Improta servito sul secondo palo da un compagno, ha provato un colpo di testa indirizzato alla destra di Silvestri, ma la palla è terminata sul fondo
63’- calcio di punizione per il Benevento all’altezza del vertice sinistro dell’area di rigore: cross totalmente sbagliato da Letizia, la palla è terminata direttamente sul fondo
62′- cartellino giallo per Crescenzi
61′- occasione per il Verona: Crescenzi, servito al centro dell’are dal colpo di tacco di Di Carmine, ha lasciato partire un sinistro respinto da un ottimo intervento di Montipò
61′- bella palla di Improta verso Coda, l’attaccante giallorosso non ci è arrivato di un soffio
60’- corner per il Benevento: il cross di Buonaiuto è stato respinto dalla retroguardia gialloblu
59’- Lee è stato colto in fuorigioco. Si riprenderà con un calcio di punizione per il Benevento
55’- Calcio di rigore sbagliato da Coda! L’attaccante giallorosso ha provato un improbabile cucchiaio che Silvestri ha bloccato senza problemi
54′- Calcio di rigore per il Benevento: fallo di mano di Lee sulla punizione calciata dal giocatore del Benevento
54′- calcio di punizione per il Benevento:
53’- fallo di mano di Crescenzi
51′- GOOOL! Il Verona passa in vantaggio con Matos. L’attaccante gialloblu è stato il più lesto a raccogliere la respinta di Montipò sul tiro ravvicinato di Di Carmine. Benevento-Verona 0-1
50′- calcio di punizione per il Verona dal limite:
49′- cartellino rosso per Costa: il difensore giallorosso, già ammonito, ha commesso fallo su Zaccagni
48′- PALO COLPITO DAL VERONA: Lee ha lasciato partire un bel tiro indirizzato all’angolino basso di destra, ma la palla si è stampata sul palo
46′- si riparte! Sarà il Verona a dare il via alla ripresa
Benevento-Verona 0-0. Nonostante le diverse occasioni, nessuna delle due squadre è riuscita a trovare la rete del vantaggio.
45+4′- l’arbitro ha fischiato la fine del primo tempo: Benevento-Verona 0-0
45+2′- corner per il Verona: sugli sviluppi, Zaccagni ha provato un destro al volo che si è spento di poco a lato del palo destro
45+1′- punizione per il Verona: il cross sul secondo palo non è stato raccolto da nessuno
45′- ci saranno 4 minuti di recupero
45′- ammonito Costa
44′- cartellino giallo per Matos: l’attaccante gialloblu ha commesso fallo sul portiere del Benevento
43′- calcio di punizione per il Verona sulla trequarti giallorossa: cross al centro di Lee smorzato bloccato da Motipò in uscita
42′- altro destro dai 25 metri di Bandinelli: Silvestri ha bloccato la palla senza problemi
40′- corner per il Verona: il traversone è finito tra le mani di Montipò
37′- calcio d’angolo per il Verona: il cross basso è stato allontanato da Asencio
36’- calcio di punizione per il Verona sulla trequarti degli Stregoni: chiusura in corner di Tello
35′- punizione per il Benevento sulla trequarti del Verona: sugli sviluppi, conclusione dalla lunga distanza di Bandinelli, la palla è terminata abbondantemente sul fondo
33′- corner per il Benevento: Coda non è riuscito a mantenere in campo la sfera
33′- occasione Benevento: miracolo di Silvetsri sul potente sinistro dal limite di Bandinelli
32′- Gyamfi dopo un’ottima discesa sulla destra ha provato a servire un compagno nel mezzo, ma un difensore del Verona ha chiuso tutto in scivolata
30′- cambio forzato per il Benevento: fuori Di Chiara, dentro Gyamfi
29′- Di Chiara ha cercato Coda sul secondo palo, ma l’arbitro ha fermato tutto per il fuorigioco dell’attaccante giallorosso
27′- cartellino giallo per Volta. Il fallo è stato compiuto su Di Carmine
25′- Benevento pericoloso: Coda ha tentato un diagonale da posizione defilata che è uscito di un soffio a lato del palo destro
23’- corner per il Verona: palla allontanata da Coda
22’- il Verona spreca una grande occasione: Matos ha servito sul secondo palo Di Carmine che a porta vuota non è riuscito a spingere la palla in rete
21’- Lee è rimasto a terra dopo il colpo subito da Bandinelli
20’- primo tiro dalla bandierina per il Benevento: il cross sul primo palo è stato respinto dal colpo di testa di Di Carmine
19′- occasione Benevento: Tello dal limite dell’area ha lasciato partire un destro potente che si è spento sull’esterno della rete
17’- fallo di Zaccagni su Bandinelli. Il giocatore del Verona è rimasto a terra dolorante. Zaccagni sembra in grado di proseguire il match
15’- Crescezi, dopo un guizzo, ha tentato di servire un compagno con un tocco di esterno destro, ma il giocatore gialloblu non ha trovato nessuno
14’- conclusione insidiosa di Zaccagni murata da un difensore del Benevento
12′- fallo in attacco di Crescenzi su Bandinelli
10′- Gustafson ha cercato Di Carmine con un lancio in profondità, ottima l’uscita di Montipò che ha protetto la palla lasciando che sfilasse sul fondo
7′- calcio di punizione per il Benevento sulla trequarti gialloblu: la palla è stata allontanata da Marrone
6′- la prima conclusione dal match è del Verona: Di Carmine, imbucato da Matos, ha provato un destro da posizione defilata, ma Montipò ha bloccato senza problemi
2 ‘- primo calcio d’angolo per il Verona: la difesa giallorossa ha allontanato il pericolo
1’- si comincia! L’arbitro Piccinini fischia il calcio d’inizio di Benevento-Verona.
20:59- squadre in campo
20:54- il direttore di gara sarà Piccinini della sezione di Forlì. Assistenti: Pagnotta e Marchi. Quarto uomo: Nicoletti.
20:07- Formazione ufficiale Benevento (3-5-2): Montipò; Volta, Billong, Costa; Di Chiara, Tello, Bandinelli, Bonaiuto, Improta; Coda, Asencio
20:07- Formazione ufficiale Verona (4-3-3): Silvestri; Crescenzi, Danzi, Dawidowicz, Balkovec; Gustafson, Marrone, Zaccagni; Matos, Di Carmine, Lee.
18:30- Benvenuti amici di SuperNews alla diretta testuale di Benevento-Verona
Questa sera, alle ore 21:00, allo stadio Ciro Vigorito andrà in scena Benevento-Verona, sfida valida per la 15a giornata di Serie B. I giallorossi al momento sono sesti con 21 punti (6 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte). Ottenere i tre punti contro il Verona, significherebbe per il Benevento portarsi al quarto posto a -2 dall’accoppiata Lecce-Pescara e a -5 dal Palermo (primo). La squadra di Bucchi sta attraversando un buon momento di forma. Dopo aver fermato la capolista al Barbera (pareggio a reti inviolate), martedì, gli Stregoni hanno conquistato il pass per gli ottavi di finale di Coppa Italia, eliminando il Cittadella al quarto turno.
Il Verona, invece, è in crisi. La squadra di Grosso nelle ultime 8 partite di campionato ha totalizzato solo 6 punti frutto di 1 vittoria, 2 pareggi e ben 5 sconfitte. L’ultimo successo dei veneti risale al 27 ottobre, quando i gol di Henderson e Di Carmine stesero il Perugia. Nonostante questi risultati poco brillanti, il Verona è ancora in corsa per i play-off. Qualora riuscissero a vincere contro il Benevento, infatti, i gialloblu salirebbero al quinto posto, portandosi a -7 dal Palermo (primo).
Arbitro: Piccinini della sezione di Forlì. Assistenti: Pagnotta e Marchi. Quarto uomo: Nicoletti.
A tra poco con il LIVE Benevento-Verona
FONTE: News.SuperScommesse.it
10 DIC 2018 OGGI SIAMO DA PLAY OFF
Benevento traccia una linea di coerenza. Benevento ci conferma. Vi risparmio le ovvietà, ergo la frase fatta della “vittoria che fa morale”. Io preferisco la realtà: il Verona dopo 14 partite non è ancora una squadra forte. I difetti sono i soliti, in tutte le zone del campo, e non si capisce ancora dove e come si possa crescere.
Guardiamoci in faccia: il piatto piange. Rispetto all’obiettivo (i primi due posti) le lacune sono evidenti. E sta in piedi fino a un certo punto l’argomentazione consolatoria che il livello generale della serie B è mediocre. Vero, ma noi in questa mediocrità veleggiamo a 4 punti dal secondo posto con un’aggravante: con le squadre ad oggi in zona play off abbiamo vinto solo con Perugia e Benevento, 7° e 8°. E pure con affanno e fortuna.
Un dato significativo. E in questo contesto arriva propizio il Pescara: perché è uno scontro diretto e perché è lì che potremo misurare se il Verona ha lo spessore per tornare a fare il suo dovere, anzi il minimo sindacale: lottare per la promozione diretta. Altrimenti sarà stata l’ennesima vittoria di Pirro, effimera come quelle (poche) dell’ultimo anno.
La classifica resta largamente deficitaria. Quella di Benevento è una vittoria anonima di una squadra da play off e nulla più. Così non si va in serie A. Ed è bene ricordarlo.
Francesco Barana
10 DIC 2018 COLPO DI CODA HELLAS…
Qualcuno penserà che la presa di posizione mia e di altri colleghi (blogger intendo) nel mitigare gli entusiasmi post-vittoria di Benevento, sia frutto di un gioco di squadra o peggio di una linea editoriale pregiudizialmente “contro” il Verona di Setti. Niente di più sbagliato.
Il calcio è sport umorale e in quanto tale soggetto al mero risultato.
Se vinci, le critiche scemano anche di fronte a una prestazione negativa.
Se perdi, magari per sfiga, una partita che avresti meritato di vincere, gli applausi lasciano spazio ai mugugni.
È così da sempre e forse è anche il bello di questo sport in cui spesso i meriti e la qualità, si inchinano di fronte al centimetro che separa un palo pieno da un palo-interno-gol.
Chi scrive di calcio, blogger o giornalista che sia, ha (o avrebbe) l’obbligo di guardare le cose in modo imparziale (difficile quando si è anche tifosi), scevro quindi da condizionamenti di qualsiasi genere, contestazione alla proprietà compresa.
Ci proviamo.
Il Verona a Benevento ha disputato tutto sommato una buona gara. Buon primo tempo con il solito sterile tiki-taka a due tocchi e sistematico retro passaggio ai difensori, e una ripresa di sofferenza pur in superiorità numerica.
Ha creato due nitidissime occasioni gol, purtroppo entrambe clamorosamente fallite.
Ha dominato nel palleggio e messo la giusta grinta in campo. Non ha preso gol.
Sin qui le note positive.
Veniamo a quelle negative
Il gol vittoria è in chiara posizione di fuorigioco di ben due giocatori e quindi andava annullato.
È stato graziato nel rigore-cucchiaio di Coda, che si è creduto Totti nella serata sbagliata e con il portiere sbagliato.
La squadra ha sofferto l’assalto dei giallorossi pur con un uomo in più.
Di tre sostituzioni Grosso ne ha “cannate” ben due.
Se pur in 11 contro 10, si viene schiacciati nella propria area dal forcing avversario e Danzi (sparito già a metà del primo tempo) sbaglia tre disimpegni di seguito, non si può non sostituirlo “subito” (e non dopo 10 minuti da questi segnali) con un giocatore di corsa e gamba per andare in pressing sui portatori di palla avversari e ripartire in contropiede. Pensi a Henderson e lui ti mette chi? Laribi, l’unico che abbia ad oggi sistematicamente deluso ogni qualvolta chiamato a fare il centrocampista puro (infatti è un buon trequartista in una squadra che per modulo non prevede il trequartista). Uno che non ha nelle sue corde nè l’interdizione, né la fisicità, né la cattiveria.
Ditemi, a parte il cambio obbligato con Empereur per l’espulso Balcovec, quanto hanno inciso gli innesti di Ragusa e Laribi. Zero!
Il Verona non ha rubato nulla sia chiaro. Ma di certo i campani hanno fatto di tutto e di più per perdere il match.
Cambierà qualcosa? NO!
Essere rientrati in zona playoff non accende facili sogni di gloria, è infatti il minimo sindacale.
La strada è ancora lunga e aperta in egual misura a delusioni o entusiasmi (con lo stato d’animo che, ahimè, propende più per le prime).
La gara-bivio col Pescara ci dirà quale di queste vie avremo intrapreso (nella speranza di altri nuovi positivi “colpi di Coda”)
Mauro Micheloni
09 DIC 2018 SCUSATE, MA NON BASTA BENEVENTO PER RICONQUISTARCI
E adesso s’alzino le fanfare… Gioite, perchè il figlio prodigo è tornato a casa. Ammazzate il vitello grasso e banchettate… Una vittoria ci basterà.
E invece a me non basta. Primo perché a questa masnada non credo più da tempo. Secondo perché è un film già visto: ricordate Firenze dell’anno scorso? Ricordate il derby della stessa stagione? Figuratevi se a questa squadra, a questo allenatore e a questo presidente riapro una linea di credito. Molto di più, molto altro dovranno fare per riconquistare l’affetto del tifoso. Benevento sono tre punti. E stop. Arrivati al termine della solita prestazione anonima e per una buone dose di fortuna, altresì detto culo. Da tempo Setti adotta una strategia ben precisa. Abbassare così tanto le aspettative dei tifosi che poi basta un banale e bruttissimo 1-0 per far gridare all’impresa.
Ringrazieremo in eterno il signor Coda, spiegandogli che dalle nostre parti uno come lui lo chiamiamo amichevolmente “mona”. Quel rigore tirato come avrebbe fatto Sbirulino al circo, ci ha tenuto in partita e ci ha permesso di vincere. Altrimenti il risultato sarebbe stato senza dubbio diverso. A caval donato, comunque, non si guarda in bocca, come si dice, e quindi prendiamo e portiamo a casa.
Ma tanto di più, tanto di diverso il Verona e Grosso devono fare. E non sarà questo successo a farmi tornare a esporre le bandiere gialloblù.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Caracciolo in panchina. La scelta tecnica di Grosso
dicembre 10, 2018
Allo stadio Vigorito, Antonio Caracciolo ha assistito dalla panchina al successo dell’Hellas Verona contro il Benevento. Nessun infortunio per il vice capitano, una semplice scelta tecnica ha confermato l’allenatore gialloblù in sala stampa.
L’esultanza del ds D’Amico
dicembre 10, 2018
Al triplice fischio finale allo stadio Vigorito, il direttore sportivo dell’Hellas Verona, Tony D’Amico, è corso in campo ad abbracciare uno ad uno i gialloblù vittoriosi in casa del Benevento. Un successo che rilancia nei quartieri alti della classifica cadetta la squadra di Fabio Grosso, chiamata ora a ripetersi lunedì prossimo contro il Pescara al Bentegodi
L’esordio cadetto di Andrea Danzi. È il 25º giocatore utilizzato da Grosso
dicembre 10, 2018
Dopo tanta, troppa, tribuna e panchina, a Benevento il centrocampista veronese ha trovato per la prima volta in questo campionato spazio nella squadra allenata da Fabio Grosso. A sorpresa, il tecnico gialloblù ha deciso di puntare nella delicata partita di Benevento sull’ex capitano della Primavera. Una prova più che sufficiente quella del classe 1999, in campo dal 1’ in mezzo al campo insieme a Gustafson e Zaccagni. Danzi è il 25º giocatore mandato in campo da Fabio Grosso in questa stagione.
Prima partita della stagione senza subire gol
dicembre 9, 2018
Non era mai successo. Sia in Coppa Italia che in campionato. L’Hellas Verona di Fabio Grosso, per la prima volta, riesce a mantenere la porta inviolata
Finale, Benevento-Hellas Verona 0-1
dicembre 9, 2018
L’Hellas Verona torna al successo dopo quattro partite, vittoria che mancava dallo scorso 27 ottobre. Tre punti che permettono ai gialloblù di balzare in classifica al quinto posto, a quota 22 punti. È la sesta vittoria dopo 15 giornate. Allo stadio Vigorito, con a seguito 70 tifosi scaligeri, Fabio Grosso manda in campo la tredicesima formazione diversa in 14 giornate, confermando il 4-3-3 composto da Silvestri, Crescenzi, Marrone, Dawidowicz, Balkovec; Danzi, Gustafson, Zaccagni; Lee, Di Carmine, Matos. Caracciolo in panchina solo per scelta tecnica. Anche a Benevento, si ricorda con 1’ di raccoglimento Gigi Radice prima del fischio iniziale. Al 6’ prima occasione del match con Matos che serve in profondità Di Carmine ma la conclusione dell’attaccante è debole e centrale. Al 13’ sponda di Di Carmine per Zaccagni ma il tiro del centrocampista viene ribattuto dalla difesa della squadra di Bucchi. Primo quarto d’ora di gara di impronta gialloblù, col Benevento che cerca solo di contenere i continui tentativi degli scaligeri. Brividi però al 18’ quando Tello da fuori area manda il pallone sull’esterno della rete, alla sinistra di Silvestri. Al 22’ errore dentro l’area piccola di Di Carmine su assist al bacio di Matos, attaccante che si divora il possibile vantaggio. Due minuti dopo diagonale largo di Coda, ma è sempre l’Hellas Verona a dettare i tempi allo stadio Vigorito. Bandinelli al 25’ costringe Silvestri a rifugiarsi in calcio d’angolo dopo la conclusione da fuori area del n.25 sannita. Al 35’ Gustafson regala palla al Benevento ma il portiere gialloblù, in uscita bassa, spegne sul nascere il tentativo dei padroni di casa. Bandinelli ci prova anche al 42’ ma il suo tiro da fuori area è debole ed è preda facile di Silvestri. Al 45’ ammonito Matos per carica su Montipó, l’arbitro decreta 4’ di recupero ed al primo, la conclusione di Di Carmine viene deviata in angolo e sugli sviluppi del corner, Zaccagni calcia a lato —— La ripresa si apre col palo esterno di Lee al 3’ ed un minuto dopo, espulsione per il difensore Costa per fallo al limite dell’area su Zaccagni. Il Benevento paga subito a caro prezzo l’inferiorità numerica, risultato che si sblocca allo stadio Vigorito al 6’ della ripresa grazie a Matos che di testa, sulla linea di porta, spinge il pallone in rete. Azione nata dalla punizione dal limite di Balkovec, con Di Carmine che sulla respinta si avventa sul pallone, ma l’ultimo tocco è di Matos che realizza il secondo gol in campionato. Ma al 10’, Lee tocca di mano il pallone in area gialloblù: è calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Coda che tenta lo scavino, ma Silvestri rimane in piedi e blocca senza problemi il pallone, confermando così il vantaggio a favore dei gialloblù. Al 16’ Crescenzi a tu per tu con Montipó calcia addosso al portiere del Benevento e sfuma così la possibilità del raddoppio dei gialloblù. Benevento pericoloso al 20’ quando il diagonale di Improta termina di poco a lato alla destra di Silvestri. Nell’azione seguente, protagonista ancora Matos ma questa volta Montipó abbassa la saracinesca. Il Benevento alza il ritmo ma l’Hellas Verona tiene. Primo cambio per i gialloblù al 33’, con Ragusa al posto di Matos e due minuti dopo, Laribi per Danzi. Il n.21 gialloblù ha subito l’occasione per andare in rete, ma al momento della conclusione viene contrastato da Billong. L’Hellas Verona al 40’ ristabilisce la parità numerica per il doppio giallo rimediato da Balkovec. Terzo ed ultimo cambio per i gialloblù al 42’, con Empereur al posto di Lee. Al Vigorito si gioca sino al 95’, con l’Hellas Verona che riesce a mantenere il vantaggio di misura fino al triplice fischio finale. Per la prima volta in questa stagione, i gialloblù di Grosso non subiscono gol. E lunedì prossimo al Bentegodi un’altra sfida da non sbagliare contro il Pescara.
FONTE: HellasLive.it
10 dicembre 2018 - 10:14 Rabbia Bucchi: “Gol del Verona da annullare”
L’allenatore del Benevento: “Partita condizionata dagli episodi”
di Redazione Hellas1903
Cristian Bucchi commenta la partita persa dal Benevento con il Verona.
Dice il tecnico dei giallorossi, nelle parole riportate dal sito www.ottopagine.it: “Nel giro di dieci minuti ci sono stati tre episodi che hanno condizionato la gara. Costa poteva temporeggiare prima dell’espulsione, mentre il gol subito doveva essere annullato perché c’era un doppio fuorigioco e un fallo sul portiere. Con il rigore potevamo riaprire la partita. Purtroppo siamo stati costretti a convivere con alcune situazioni spiacevoli come quelle di Maggio e di Di Chiara”.
VISTO DA NOI
10 dicembre 2018 - 08:51 Vittoria a Benevento, serve a nulla se…
Il Verona deve dare continuità, solo così sarà credibile per obbiettivi importanti
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Ieri i più si aspettavano la sconfitta e l’esonero di Fabio Grosso. Alzi la mano chi dice di no. Si racconta di gente delusissima e balbettante cercare di raccontare quello che accadeva al Vigorito. Una sorta di funerale per loro, che avevano puntato tutto sulla débâcle finale del Verona.
La vittoria di Benevento, invece, dice che l’Hellas c’è e che col suo allenatore vuole tornare in alto. Niente celebrazioni, per carità. Si è vinto con la voglia di farlo per tutta la gara, con episodi a favore (ma un rigore sbagliato è sempre un errore, non è fortuna), andandosi a riprendere un po’ dei punti lasciati ingenuamente, e a volte balordamente, per strada. Si è vinto sul filo del rasoio, ma si è vinto.
Il successo al Vigorito, tuttavia, non servirà a nulla se il Verona non dimostrerà di poter finalmente dare continuità alle prestazioni e ai risultati.
Non serve a nulla se la squadra non imparerà a scacciare la paura che riaffiora ogni volta che si va in vantaggio. In tal senso la coppia difensiva Dawidowicz-Marrone pare dare molte più garanzie, aver ritrovato Matos è manna dal cielo, un Lee tornato pericoloso è una buona notizia.
La paura si batte col coraggio, e ieri ce n’è stato a sufficienza. Ne servirà molto altro per risalire ulteriormente ed essere credibili per obbiettivi importanti, che, al momento, non andrebbero nemmeno nominati.
Alla luce del successo al Vigorito acquista maggior rilievo anche il pari col Palermo, arrivato dopo la bandiera bianca alzata a Brescia. Ora, solo una grande prova col Pescara darà senso alla vittoria di Benevento, che altrimenti sarà servita a nulla.
VISTO DA NOI
10 dicembre 2018 - 08:05 Bene-vento
Otto mesi fa la retrocessione morale del Verona, davanti a Grosso. Ripartire, adesso, è possibile
di Redazione Hellas1903
Da Benevento a Benevento, otto mesi e rotti il disastro che segnò la retrocessione morale in Serie B, il Verona vince al Vigorito e tenta di disegnare un futuro diverso. Se sarà effettivamente così lo scopriremo presto (Pescara, Livorno, Cittadella e Foggia surriscaldano dicembre), ma intanto sono arrivati tre punti fondamentali, tanto più perché l’Hellas li ha colti senza prendere gol: rara avis. Ne incassò tre, il 4 aprile scorso. Venne tritato, e lì finì tutto.
DISASTRO Un gol di Letizia e due reti di Diabaté annientarono i gialloblù, e il risultato fu persino generoso verso un Verona assente, infilzato a ripetizioni dalle banderillasscagliate dai matadores di Roberto De Zerbi. Negli spogliatoi, a fine gara, scoppiò la bufera. Filippo Fusco diede in escandescenze contro i giocatori, per poi presentarsi in sala stampa per annunciare le dimissioni da direttore sportivo dell’Hellas. Una scelta irrevocabile che lasciò di fatto solo Fabio Pecchia, che aveva viaggiato in coppia con il d.s. nella stagione del ritorno in A e per quella, soffertissima, che aveva messo entrambi sotto il tiro incrociato della contestazione. Un segno di resa: il disastro, a quel punto, fu compiuto. Il Verona alzò appena la testa battendo il Cagliari, ma dopo perse tutte le sette partite rimaste. Era già tutto finito a Benevento.
RISCATTO Cambiare il destino, ieri sera, significava, per l’Hellas, dissolvere quell’incubo primaverile per cogliere il riscatto, dopo una fase di crisi certificata dagli scarsi risultati arrivati dalla caduta di Salerno (era il 29 settembre) in poi. Pochi punti, una sola vittoria, quattro sconfitte: queste le elementari statistiche a descrivere in maniera asciutta le difficoltà del Verona. Fabio Grosso è finito in discussione, Maurizio Setti ha deciso di non esonerarlo, ma Benevento non poteva che essere, ancora una volta, un appuntamento determinante per capire dove potrà arrivare l’Hellas. Ad aprile il duello con i giallorossi volle dire condanna. Oggi la situazione è un’altra, perché la stagione, comunque vada, consente di avere dei margini di recupero in classifica, ma è ovvio che la vittoria ottenuta fa tirare un gran sospiro di sollievo ai più, in attesa di ulteriori verifiche a stretto giro di posta: l’asticella non può essere abbassata.
INIZIO Fu proprio quel 4 aprile che ebbe inizio, virtualmente, il legame di Grosso con il Verona. Il tecnico era al Bari, impegnato nella rincorsa a un salto in A sfumato ai playoff. C’era anche lui in tribuna al Vigorito, per seguire la partita in compagnia di Tony D’Amico, al tempo primo collaboratore di Fusco e, in sostanza, divenuto direttore sportivo in pectore dell’Hellas dopo il suo addio alla scrivania gialloblù. Al loro fianco, Emanuele Righi, ascoltato consulente di Setti, che a lui ha assegnato l’incarico di d.s. del Mantova, quando, a giugno, ha acquisito la maggioranza del pacchetto azionario del club (una delle operazioni che hanno suscitato malumore nella tifoseria del Verona), che ora è al primo posto del girone B di Serie D. Il vertice è lontano per l’Hellas, ma quel che Benevento ha tolto da Benevento si può riprendere.
M.F.
NEWS
09 dicembre 2018 - 23:38 Serie no interrotta, Verona con la porta inviolata
Prima partita della stagione senza reti al passivo per l’Hellas
di Redazione Hellas1903
La buona nuova per l’Hellas, insieme ai tre punti, arriva, a Benevento, dal riscontro della prima partita stagionale senza prendere gol.
Tra Coppa Italia e campionato, il Verona aveva sempre incassato almeno una rete, per adesso.
Al Vigorito la serie negativa è stata interrotta. Bene i gialloblù e bene Marco Silvestri, che ha bloccato il rigore calciato con grande sufficienza da Coda, stoppando così il filotto di giornate con la porta violata per l’Hellas
NEWS
09 dicembre 2018 - 23:31 Pagelle, Marrone-Dawidowicz gran coppia. Matos risolve
Zaccagni moto perpetuo, Balkovec ingenuo. Silvestri ci mette il timbro, Danzi senza paura
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 7
Dà sicurezza, è sempre una garanzia nella gestione dell’area. Para un altro rigore decisivo, dopo quello ribattuto a Vido col Perugia. Coda prova ad uccellarlo, invece finisce in gabbia e a bocca asciutta. Decisivo.
CRESCENZI 6
Attento in difesa, non azzarda spesso lo slancio offensivo. Ha, però, sui piedi la palla del raddoppio dell’Hellas: la scaglia con scarsa precisione addosso a Montipò, che fa poca fatica a respingere.
MARRONE 7
Bravo, bravo, bravissimo. Grosso, dopo averlo schierato in regia con il Palermo, lo ricolloca in mezzo alla difesa, e ne ricava una prestazione di grande spessore. Non si fa mai sfuggire un avversario, rilancia con piglio, senza mai rinunciare ad impostare.
DAWIDOWICZ 7
Già col Palermo, impiegato da difensore centrale, era piaciuto, non fosse stato per il rovinoso errore che aveva concesso a Rajkovic la chance, trasformata, per l’1-1. A Benevento va a nozze con la tecnica di Marrone, combinando qualità e quantità.
BALKOVEC 5,5
Pesa, nel giudizio, la seconda ammonizione che gli costa il “rosso” nel finale. Piuttosto ingenuo, già. Buon per lui che il Verona regga, altrimenti avrebbe avuto addosso un bastio gravoso.
DANZI 6
Grosso gli concede i primi minuti in campo in questa stagione. Ci sono momenti di luce, altri in ombra, ma il suo apporto dà consistenza alla manovra dell’Hellas. Sarà il caso di vederlo più spesso.
GUSTAFSON 6
Ha languito in panchina per settimane, adesso gli è stata data fiducia. Con mansioni di geometrico architetto, è ben supportato dalle mezze ali: non lo lasciano mai solo, e trova giovamento dal sostegno che riceve. Non forza le giocate, ad ogni modo trasmette equilibrio.
ZACCAGNI 7
In moto perpetuo. La sua è una gara di tutta sostanza, di quelle che ti mandano su e mai giù. Una dimostrazione di maturità che, da lui, ci si aspettava da parecchio. Se questa doveva essere la svolta, è arrivata al momento giusto.
MATOS 6,5
Infila di destrezza, con tocco da opportunista, l’incornata che dà all’Hellas il gol della vittoria. Sempre imprevedibile, è chiaro che, con il suo estro, il Verona è un’altra cosa.
DI CARMINE 6
Ah, non ci si può esimere – e ci mancherebbe – di bacchettarlo per l’errore che, nel primo tempo, priva il Verona dalla rete per un rapido vantaggio. Uno come lui non è avvezzo a sbagli simili, ma si rifà, perlomeno in parte, con una partita di lotta. Appoggia a Crescenzi l’occasione del bis, che finisce, però, sprecata.
LEE 6
Ci sono delle istantanee da premio speciale, che lo ritraggono come tassello determinante nel blitz dell’Hellas. Tutte le premesse per il gol di Matos, per dire, le mette lui. Ma, d’altro canto, combina pure le sue: causa il rigore del pari mancato con un fallo di mano ingenuo. E la palla è il suo miglior nemico, o peggior amico, come si vuol dirla: la tiene troppo.
RAGUSA 5,5
Entra piano, con qualche pallone perso in eccesso.
LARIBI 6
Non lucidissimo, ma piazza un paio di buone accelerazioni.
EMPEREUR 6,5
Fondamentale nel tenere alto il muro nel finale.
GROSSO 7
D’accordo, la superiorità numerica poteva essere sfruttata meglio. D’accordo, il Verona ha sofferto le sue. D’accordo, okay. Ma stavolta le scelte sono tutte azzeccate, così come la gestione della partita. L’Hellas non prende gol, ed è una gran notizia. L’ha preparata bene e l’ha vinta di conseguenza.
NEWS
09 dicembre 2018 - 23:10 Matos-gol, vittoria a Benevento. Blitz dell’Hellas al Vigorito
Partita rocambolesca, una espulsione per parte e un rigore sbagliato da Coda. prova di carattere del Verona
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Torna alla vittoria il Verona. Lo fa con carattere su un campo ostico come quello di Benevento. Era dal 27 ottobre che mancavano i tre punti. Assenza di successi che aveva portato i gialloblù a scivolare fuori dalle prime posizioni e poi dalla zona playoff. L’1-0 che porta la firma di Ryder Matos, migliore in campo al di là del gol, proietta nuovamente l’Hellas verso l’alto, al quinto posto, a meno quattro dalle seconde Lecce e Pescara.
Sugli scudi, oltre al brasiliano, Lee e Dawidowicz, che con Marrone ha saputo reggere l’urto dei padroni di casa.
FORMAZIONI
Novità a centrocampo per l’Hellas dove gioca dal primo minuto Andrea Danzi mezzala destra. In mezzo Gustafson e a sinistra Zaccagni. Davanti a Silvestri Crescenzi, Marrone, Dawidowicz e Balkovec. In avanti il trio Matos, Di Carmine e Lee.
Il Benevento schiera un 4-4-2. In porta Montipò, difesa con Volta, Billong, Costa e Di Chiara. In mezzo al campo Buonaiuto, Bandinelli, Tello e Improta, in attacco Coda e Asencio.
L’arbitro è Piccinini, 10 mila circa gli spettatori al Vigorito, una sessantina i veronesi.
PRIMO TEMPO, GARA MOSCIA. DI CARMINE SI MANGIA IL GOL
Possesso palla del Verona nei primi minuti, Il Benevento è ben disposto e non corre pericoli. Al 7’ Marrone allarga il braccio in area e pare esserci una deviazione, Piccinini sorvola. Zaccagni al 13’ calcia da sinistra ma centra un difensore giallorosso. La squadra di Bucchi attende, l’Hellas negli ultimi venti metri si perde senza trovare lo scambio vincente. Il Benevento si rende pericoloso al 19’ con una conclusione di potenza da fuori di Tello che accarezza la parte esterna della rete alla sinistra di Silvestri.
Al 23’ il Verona ha una grande occasione per passare. Matos dal fondo destro offre a Di Carmine un pallone perfetto sul secondo palo ma l’attaccante manca clamorosamente l’impatto col pallone a due metri dalla porta. La risposta del Benevento arriva due minuti dopo con Coda che scappa in verticale ed entra in area (Marrone non chiude) calciando fuori in diagonale. Al 30’ Di Chiara deve uscire per un problema al ginocchio, entra Gyamfi.
Una sventola centrale di Bandinelli dai 25 metri è messa in corner da Silvestri al 33’. Di Carmine piglia pacche a centrocampo, dove Zaccagni e Danzi appaiono leggeri. Lee e Matos sono i più propositivi. Al 46’ Di Carmine calcia di prima intenzione e viene chiuso in corner. Sugli sviluppi Zaccagni tira fuori.
SECONDO TEMPO, BENEVENTO IN 10, VERONA A SEGNO CON MATOS, CODA SBAGLIA IL RIGORE
Dopo due minuti grande spunto di Lee che dribbla e calcia dal limite, la palla coglie il palo esterno. Costa, poi, prende il secondo giallo per un fallo su Zaccagni. Il Benevento al 49’ resta in dieci.
Balkovec al 51’ batte la punizione dai 20 metri, Montipò respinge, il primo ad andarci è Di Carmine, Montipò respinge ancora e Matos, bravo a esserci, la spinge in porta di testa.
RIGORE E FOLLIA DI CODA, SILVESTRI RINGRAZIA
Al 54’ il Benevento, pur in 10, ha la possibilità di pareggiare. Lee commette un fallo di mano in barriera su un calcio di punizione. È rigore. Coda va dal dischetto, la rincorsa è breve ma il cucchiaio che ne esce è roba da Mai dire gol. Il tiretto è centrale, Silvestri, fermo, aspetta la palla come un bimbo sulla spiaggia e la raccoglie al petto.
E’ il 60 quando il Verona, dopo aver rischiato su un cross per Coda, può raddoppiare. Matos va a destra, serve Di Carmine che col tacco libera l’accorrente Crescenzi che calcia forte ma non angola e Montipò salva la porta. Fallito lo 0-2, l’Hellas rischia ancora con Improta che liberato sul secondo palo schiaccia di testa fuori. Matos in contropiede sbaglia al 65’, la gara resta aperta e il Benevento spinge. Intorno al 75 i giallorossi guadagnano quattro corner di fila. Dawidowicz fa muro, Danzi soffre e sbaglia.
Ragusa per Matos è il primo cambio al 78’, subito dopo entra Laribi al posto di Danzi. Grosso non si copre e vuole chiuderla.
IDIOZIA DI BALKOVEC, SECONDO GIALLO ANCHE PER LUI
All’85’ Balkovec commette l’immensa idiozia di farsi ammonire per la seconda volta. Ristabilita la parità numerica e in vista di un corposo recupero, il Benevento affila le armi. Grosso toglie Lee e inserisce Empereur.
Il muro di Dawidowicz e Marrone regge l’urto, però, e il Verona porta a casa una vittoria di straordinaria importanza per tornare a sperare. Finisce con squadra e allenatore che salutano i 60 gialloblù arrivati fino a Benevento.
FONTE: Hellas1903.it
L'HELLAS VINCE A BENEVENTO MA... Una squadra che ancora non convince
10/12/2018 17:01
Tre punti che sono una boccata d'ossigeno. Il Verona vince a Benevento anche se non convince, ma quello che serviva è arrivato: una vittoria che mancava da troppo tempo (era arrivata solo una volta negli ultimi otto turni, col Perugia, prima della sfida del Vigorito).
Ancora non si è visto un convincente gioco di squadra, le azioni offensive si sono sviluppate da iniziative isolate dei singoli: soprattutto dalle incursioni di Matos e Zaccagni. Di Carmine ha sprecato troppo sotto porta e in difesa si è concesso tanto agli attaccanti giallorossi nonostante la superiorità numerica.
Serve ben altro per cambiare passo. Almeno a Benevento si è vista un po' di grinta e dinamismo in campo. Per la prima volta in campionato non si è subito gol: anche se bisogna ringraziare il ridicolo cucchiaio di Coda che non ha sfruttato il rigore...
L'ALLENATORE DEL BENEVENTO Bucchi: Gol Verona in doppio fuorigioco
10/12/2018 10:58
"Nel giro di dieci minuti ci sono stati tre episodi che hanno condizionato la gara. Costa poteva temporeggiare prima dell’espulsione, mentre il gol subito doveva essere annullato perché c’era un doppio fuorigioco e un fallo sul portiere". Cristian Bucchi interviene così alla fine del match perso col Verona.
L'allenatore del Benevento ha concluso: "Con il rigore potevamo riaprire la partita. Purtroppo siamo stati costretti a convivere con alcune situazioni spiacevoli a livello fisico come quelle di Maggio e di Di Chiara”.
BENEVENTO BATTUTO Il Verona vince ma non convince (0-1)
09/12/2018 21:03
L'Hellas torna a vincere in trasferta dopo due mesi e mezzo: battuto il Benevento (0-1). Una partita decisa da molti episodi: il gol di Matos dopo una ribattuta di Montipò, l'incredibile rigore sbagliato da Coda (cucchiaio tra le braccia di Silvestri) e l'espulsione di Costa che ha costretto il Benevento a giocare in 10 contro 11 per quasi tutto il secondo tempo (Balkovec espulso nel finale). L'Hellas raccoglie tre punti importanti in trasferta ma non ha ancora dimostrato pienamente di saper cambiare marcia: nonostante la superiorità numerica è stato messo in difficoltà dai sanniti, che hanno sfiorato il pareggio. Almeno per la prima volta il Verona di Grosso non ha subito gol: anche se deve ringraziare Coda.
Finisce qui: il Verona vince 0-1
93' Il Benevento è sfinito: attacca ma non riesce a tirare in porta.
91' Assalti finali del Benevento: Volta di testa non centra la porta.
Cinque minuti di recupero
87' Grosso si copre: entra Empereur per Lee.
85' Espulso Balkovec per doppia ammonizione: ha fermato Ricci e si è beccato il secondo giallo. Ora è 10 contro 10.
83' Punizione Benevento: Ricci impegna Silvestri che respinge. I campani non mollano e ci provano anche con Gyamfi: palla fuori.
80' Entra Laribi, esce Danzi.
79' Esce Matos per Ragusa.
77' Forcing del Benevento che sta "mettendo" dentro l'area Hellas nonostante l'inferiorità numerica. Grosso non ha ancora fatto cambi.
73' Benevento ancora pericoloso: Tello e Bandinelli ci provano da fuori, l'Hellas in entrambe le occasioni si rifugia in angolo.
71' Non sembra di vedere una squadra in 11 (Verona) e l'altra in 10 (Benevento). Partita equilibrata: i giallorossi non mollano e attaccano anche se si espongono ai contropiede gialloblù.
67' Matos, ancora pericoloso in area sannita, conclude in porta: Montipò respinge.
66' Ammonito Balkovec.
65' Benevento sfiora il pareggio con un colpo di testa di Improta: la palla sfiora il palo. Brividi per Grosso: l'Hellas rischia di essere recuperato anche se in 11 contro 10.
60' Azione del Verona in attacco: sponda di Samuel Di Carmine per Crescenzi, Montipò respinge la conclusione del terzino.
55' Figuraccia di Coda che fa il "cucchiaio" ma Silvestri rimane fermo e blocca. Si rimane 0-1.
53' Rigore Benevento. Lee colpisce di mano da punizione sannita.
50' GOL VERONA Segna Matos. Da punizione di Balkovec: Montipò respinge conclusione "sporca" di Samuel Di Carmine, ma poi ribatte di testa Matos che risolve la situazione. 0-1. Gol dubbio per posizione (forse) di fuorigioco di Di Carmine.
49' Zaccagni viene atterrato davanti l'area da Costa: il difensore ex Bologna viene ammonito. E' il secondo giallo: è espulso. Benevento in 10.
48' Giocata di Lee che si libera in area e conclude in porta: la palla colpisce il palo esterno. Si riparte da rimessa del portiere giallorosso.
46' Nessun cambio. Grosso rimane così.
Parte il secondo tempo
Primo tempo equilibrato (e un po' incolore) al Vigorito anche se il Benevento è apparso più pericoloso sotto porta (0-0). Il Verona, oltre a non mostrare ancora un gioco convincente, ha sprecato incredibilmente con Di Carmine che non è riuscito a segnare a porta vuota (ad un metro di distanza). Pazzini, intanto, rimane in panchina...
Finisce qui primo tempo
Quattro minuti di recupero
44' Matos "disturba" il portiere, mentre sta rinviando, e viene ammonito.
42' Bandinelli da 25 metri: Silvestri blocca in tuffo.
40' L'Hellas non riesce a tirare in porta: ora il Benevento quando attacca fa paura e i gialloblù hanno arretrato il baricentro.
37' Asencio serve Tello: Silvestri para, bloccando la palla.
33' Bandinelli ci prova con una "bomba" da fuori: Silvestri respinge, deviando in angolo. Verona in difficoltà.
31' Esce Di Chiara per infortunio, entra Gyamfi.
30' Cresce il Benevento: il Verona ora aspetta e riparte in contropiede.
26' Reazione Benevento: Asencio per Coda che, entrato in area, conclude di sinistro ma chiude troppo l'angolo di tiro.
25' Ammonito il difensore Volta.
23' Pazzesco errore di Samuel Di Carmine: Matos gli regala una palla d'oro e lui, tutto solo davanti alla porta libera (ad un metro!) colpisce male la palla con il petto, che incredibilmente finisce sul fondo...
20' Benevento pericoloso: ci prova Tello che scarica in porta, da fuori area, mandando la palla sull'esterno della rete. Brividi per Silvestri.
15' Matos entra in area e passa la palla a Danzi che spreca tutto con un tiro "sporco", la palla carambola di nuovo sui piedi di Crescenzi che prova la conclusione troppo debole e facile per Montipò.
10' Il Verona è aggressivo e tiene il possesso della palla: ma non si è mai reso pericoloso nell'area sannita.
8' Marrone forse tocca la palla con il braccio in area: il Benevento chiede rigore, arbitro lascia correre.
5' Ci prova Di Carmine: il diagonale dell'ex attaccante del Perugia è debole. Montipò para senza problemi.
2' Le squadre si studiano.
Live
Il Verona è di scena a Benevento per cercare di conquistare i tre punti. Grosso stupisce tutti inserendo Danzi dal primo minuto a centrocampo insieme a Zaccagni e Gustafson. In attacco ancora una volta Pazzini in panchina: c'è Di Carmine con Lee e Matos. In difesa l'inedita coppia Dawidowicz-Marrone (Caracciolo in panchina). Bucchi si affida al tandem d'attacco Asencio-Coda.
SERIE B Il Sannio: “Benevento, notte da incubo”
10.12.2018 12:34 di Tommaso Maschio
“Notte da incubo”, così titola Il Sannio in prima pagina dopo la sconfitta di ieri sera in casa contro l’Hellas Verona. “Contro il Verona arriva la terza sconfitta casalinga, ora il primato dista otto punti. - si legge ancora – Costa si fa espellere, Coda spreca nel peggiore dei modi il rigore. Alla fine a esultare sono gli scaligeri”.
SERIE B
Serie B, il punto sulla 15^ giornata - Il Palermo allunga in vetta, risorge il Verona
10.12.2018 06:15 di Luca Esposito Twitter: @lucesp75
Il Palermo mantiene la leadership in Serie B anche dopo il quindicesimo turno, che ha visto i rosanero allungare in vetta e grazie al successo per 3-1 sul Padova e al pareggio a reti bianche del Lecce tra le mura amiche contro il Perugia. Sono tre ora i punti che separano gli uomini di Stellone, a quota 29, dai salentini, fermi al secondo posto a quota 26 in coabitazione col Pescara, vittorioso per 2-0 nell'anticipo contro il Carpi. Tuttavia, va ricordato, entrambe le compagini hanno una gara in più rispetto ai siciliani. Tra le inseguitrici il Cittadella non va oltre lo 0-0 sul campo della Cremonese, ma mantiene la quarta piazza davanti al Verona che nel big match del "Vigorito" contro il Benevento trova un successo scaccia-crisi, che riporta gli uomini di Grosso in piena zona play-off.
In coda alla classifica, invece, il Livorno si aggiudica lo scontro diretto contro il Foggia per 2-1, agganciando i satanelli a quota 9 e trovando il primo successo della gestione Breda. Da segnalare anche l'ampia vittoria per 4-0 dello Spezia sul Cosenza, che porta nuovamente gli aquilotti ai margini della zona play-off ma lascia invariata la situazione per i calabresi, sempre con un margine di due punti sulla zona play-out, e il successo di misura del Venezia di Zenga sull'Ascoli, che allunga a tre turni la striscia positiva dei lagunari. Completerà il quadro il posticipo di stasera tra Salernitana e Brescia, che metterà in palio punti importanti in chiave play-off.
ALTRE NOTIZIE Le pagelle del Verona - Marrone granitico, Balkovec ingenuo
Risultato finale: Benevento-Verona 0-1
09.12.2018 23:23 di Andrea Carlino
Silvestri 6.5 - Prestazione attenta tra i pali. Bravo e freddo in occasione del rigore.
Crescenzi 6.5 - Spinge appena può, sfiora anche il gol. Diligente anche in difesa.
Marrone 7 - Prestazione granitica per il giocatore scuola Juve. Grinta da vendere e pulizia negli interventi.
Dawidowicz 6.5 - Si integra bene con il compagno. Buona scelta di tempo in più di un intervento.
Balkovec 5 - Match insufficiente per il terzino. Fatica a spingere e alla fine si becca anche il rosso.
Gustafson 5.5 - Ci prova, ma non sempre è lucido nelle occasioni chiave. L'impegno, però, non manca.
Danzi 6 - Preferito a Laribi gioca un match giudizioso. Il giovane ha talento e Grosso punterà su di lui anche in futuro.
(Dall'82' Laribi s.v. )
Zaccagni 6.5 - Elettrico, si muove su e giù sulla fascia sinistra. Si fa vedere anche al tiro.
Lee 6 - Tende a strafare, non riesce a lasciare il segno, ma bello il tiro che si stampa sul palo. Ingenuo in occasione del rigore. (Dall'87' Empereur s.v. )
Di Carmine 5.5 - Non è ancora quello di Perugia. L'impegno c'è, ma non basta.
Matos 6.5 - Bravo e caparbio in occasione del gol. In precedenza tendenza a scomparire dalla gara. Ma la rete è pesantissima. (Dal 79' Ragusa s.v. )
SERIE B Verona, Marrone al 90': "Contento, non era facile battere il Benevento"
09.12.2018 23:12 di Andrea Carlino
Il difensore dell'Hellas Verona, Luca Marrone, parla a Dazn dopo la gara vinta contro il Benevento. Queste le sue parole: "Era importante raccogliere i tre punti. Ce l'abbiamo fatta, non era facile. Siamo contenti, lavoriamo per vincere. Abbiamo tanto carattere ed era ora di fare i risultati. Il capitano è Pazzini, sono contento per la vittoria. Bisogna continuare così"
SERIE B Serie B, Matos regala il ritorno alla vittoria all'Hellas. Benevento ko 0-1
09.12.2018 23:00 di Dimitri Conti Twitter: @dimitri_conti
Si è concluso qualche istante fa il posticipo della domenica sera di Serie B. L'Hellas Verona di Fabio Grosso è riuscito a tornare alla vittoria, e lo ha fatto su un campo tutto fuorché facile come quello del Benevento. Dopo i primi 45' trascorsi senza particolari emozioni, nella ripresa l'incontro si è acceso. Prima i padroni di casa sono rimasti in dieci per la seconda ammonizione presa da Costa, poi è arrivato il vantaggio ospite siglato da Matos. Quattro minuti più tardi c'è stata la chance di pareggiare per i sanniti, ma Coda ha sbagliato il rigore. A sei minuti dalla fine poi ristabilita la parità numerica con il rosso preso da Balkovec, ma non c'è stato più nulla da fare per i campani: vincono 0-1 i veneti. Superando così proprio gli avversari di stasera in classifica: entrambe le compagini sono in zona playoff.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
09.12.2018 Boccata d'aria per l'Hellas
Benevento battuto
Il Verona in piena crisi e contestato scende in campo al Vigorito e batte a sorpresa il Benevento, che aveva due punti in più dei gialloblù, nella quindicesima giornata del campionato cadetto.
Pazzini ancora fuori, ma in panchina va anche Caracciolo. Lee e Danzi le sorprese in campo.
Si decide tutto all'inizio della ripresa: in pochi minuto palo di Lee, espulsione di Costa e gol (in fuorigioco più che sospetto) di Matos. Mano di Lee e calcio di rigore per le Streghe: Coda prova il «cucchiaio» e Silvestri lo ipnotizza. Poi spingono ancora i padroni di casa, a dieci minuti dalla fine viene espulso Balcovec, ma arrivano tre punti d'oro per i gialloblù, che per la prima volta non subiscono gol.
La cronaca del primo tempo
7' Marrone forse la tocca con il braccio in area, il Benevento chiede inutilmente il rigore
14' Bella serpentina di Crescenzi ma il suo esterno destro verso l'area non trova alcun compagno
18' Tello da fuori area: pallone sull'esterno della rete
22' Gran palla di Matos per Di Carmine che solo davanti alla porta non sa come colpire e spreca una clamorosa occasione
24' Coda trova un buco nella difesa gialloblù e di sinistro sfiora il palo
32' Gran sinistro di Bandinelli dai 30 metri, si salva Silvestri
41' Bandinelli stavolta di destro, risposta sicura di Silvestri
46' Zaccagni da fuori area, palla fuori
La cronaca del secondo tempo
2' Lee di destro prende il palo esterno
4' Due falli da giallo in pochi minuti: espulso Costa!
5' GOL DEL VERONA! Sulla punizione successiva Matos di testa mette dentro la respinta di Montipò! Proteste dei padroni di casa per un presunto fuorigioco
8' Su un calcio di punizione, Lee respinge con un braccio. Rigore per il Benevento e Coda fa il cucchiaio: para Silvestri
15' Grande sponda di Di Carmine per Crescenzi, miracolo di Montipò!
20' Improta di testa da pochi passi non trova la porta
21' Chance in contropiede per Matos, «ipnotizzato» da Montipò
30' Di Carmine per il neo-entrato Laribi: pallone smorzato
35' Espulso Balcovec dopo un fallo ingenuo: seconda ammonizione
Le formazioni ufficiali
BENEVENTO: Montipò, Billong, Di Chiara (30' Gyamfi), Tello, Coda, Volta, Costa, Improta, Buonaiuto (78' Ricci), Bandinelli, Asencio (56' Letizia).
A disposizione: Puggioni, Gori, Sparandeo, Del Pinto, Antei, Insigne, Nocerino, Volpicelli, Filogamo.
All.: Bucchi.
GROSSO: «VINTO CON MERITO GRAZIE A TUTTI I RAGAZZI: SONO STATI UNA SQUADRA. COSÌ RICONQUISTEREMO I TIFOSI»
10/DICEMBRE/2018 - 01:05
Benevento – Le principali dichiarazioni del tecnico gialloblù Fabio Grosso rilasciate al termine di Benevento-Hellas Verona 15° giornata di Serie BKT 2018/19.
«Un’analisi della gara? Abbiamo fatto una partita importante, perché per venire qui e ottenere quello che abbiamo ottenuto noi c’era bisogno di questo. C’è stata un’ottima partenza, i primi 20 minuti non abbiamo subito nulla. La prima occasione l’abbiamo avuta noi con Di Carmine e poi qualche lancio lungo e qualche palla ribattuta al limite ha fatto sì che il Benevento creasse delle occasioni da fuori area. Poi abbiamo perso il gioco che ci aveva permesso di tenere a bada gli avversari e nei 10 minuti successivi abbiamo un pochino sofferto le loro incursioni. Però ho sempre avuto la sensazione di una squadra presente in campo che ha creato i pericoli e i presupposti per fare male. A inizio secondo tempo siamo sbucati bene un paio di volte, e in una di queste occasioni abbiamo ottenuto la superiorità numerica sbloccando la gara. Poi però abbiamo commesso un peccato d’ingenuità: perché quando sblocchi una gara del genere e ti ritrovi con l’uomo in più devi fare meglio quello che fino a quel momento avevi fatto bene. E invece ci siamo un po’ fermati e abbiamo concesso questo rigore, che Marco è stato bravissimo a neutralizzare. Oggi per la prima volta non abbiamo preso gol, e devo fare i complimenti a tutti i ragazzi perché hanno fatto veramente una partita importante. L’occasione di Crescenzi? Quest’anno ha avuto 3-4 occasioni clamorose che non è mai riuscito a concretizzare. Un pizzico di freddezza oggi forse sarebbe bastata per andare sul 2-0 e mettere un macigno su questa partita. Quinto posto? Abbiamo un grande desiderio di fare risultati e siamo consapevoli di poterlo fare. Siamo una squadra nuova in un campionato difficilissimo e in una piazza esigente. Non è un alibi: deve essere un’arma a nostro favore, perché è un pubblico che ci ha sempre sostenuto. Mi auguro che tornerà a farlo in casa perché noi abbiamo le qualità per fare bene: è più facile farlo essendo sostenuti e per essere sostenuti bisogna fare prestazioni come questa. Matos? Ryder è molto forte ma deve crescere tanto perché con quelle qualità può creare tantissime occasioni per i compagni e per se stesso. Esordio Danzi? Ha le qualità per fare bene, si è sempre allenato al massimo ed è stato molto bravo a saper sfruttare l’occasione, ha giocato con personalità e coraggio. Cissè? È un ragazzo d’oro: ha qualità calcistiche e umane importanti, io sono contentissimo di averlo con me. Tifosi? Ho il mio carattere, che forse a volte non entusiasma, ma ho grandissimo rispetto della piazza nella quale lavoro, sono orgoglioso di lavorare qui, a volte mi riesce e a volte meno, ma ogni giorno faccio il massimo per riportare questa squadra e questa tifoseria dove senza dubbio meritano di stare».
MATOS: «3 PUNTI CHE DANNO FIDUCIA. VOGLIAMO VINCERE ANCHE CON IL PESCARA, AI TIFOSI CHIEDIAMO DI STARCI VICINI»
09/DICEMBRE/2018 - 23:45
Benevento - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Ryder Matos, rilasciate al termine di Benevento-Hellas Verona 15a giornata di Serie BKT 2018/19.
«Un gol che vale i tre punti? È una vittoria importante per noi, perché abbiamo attraversato un momento difficile. L'intento che ci eravamo prefissati per Benevento era quello di venire a fare i tre punti, quindi era importante soprattutto per noi e siamo contenti. Un'esplosione al fischio finale? Per noi è stato un periodo difficile perché a volte giocavamo bene ma i risultati non arrivavano, ora però siamo felici e vogliamo concentrarci sul Pescara e trovare un'altra vittoria. Ottima prova di un Matos in giornata? La Serie B è un campionato difficile, i difensori ti concedono poco e sono molto tosti, come successe quando mi infortunai. Per questo credo sia sempre importante essere concentrati al massimo per fare bene. Benevento è la svolta? Sicuramente prendiamo più fiducia nei nostri mezzi, ma sono importanti anche i tifosi che oggi sono venuti fino a qui per darci una mano. Speriamo che ci siano contro il Pescara perché sono importanti, credo che la vittoria di oggi abbia rallegrato noi e loro. Affiatamento di gruppo nelle giocate? Stiamo provando a mettere in campo quello che facciamo in allenamento. Il mister ci dice sempre di provare le giocate per il compagno e noi, giorno dopo giorno, impariamo meglio le caratteristiche di ognuno. La classifica? Sapevamo che una vittoria poteva cambiare molto il piazzamento, ora è giusto pensare subito al Pescara perché è uno scontro diretto, una partita importante per noi e bisogna vincerla. Tanti impegni ravvicinati? Sarà difficile giocare tanti partite in questi venti giorni, ma la rosa è forte e ci sono tanti giocatori. La dedica per il mio gol? Va a mio figlio, oggi ho esultato come esulta lui».
BIANCHETTI: «FELICE DI ESSERE TORNATO IN CAMPO, NON VEDO L'ORA DI ESSERE PIENAMENTE A DISPOSIZIONE»
08/DICEMBRE/2018 - 15:05
Verona - Le principali dichiarazioni del difensore gialloblù Matteo Bianchetti, rilasciate al termine di Hellas Verona-Salernitana Primavera 4-0, gara interamente giocata dal classe 1993.
«Erano tanti mesi che non giocavo, è stato bello scendere in campo e soprattutto mi ha permesso di mettere minuti importanti nelle gambe. Serviranno ancora un po' di allenamenti per un pieno recupero, ma oggi è un bel primo passo. Oggi ho provato anche a fare qualche incursione e accelerazione, per vedere come stavo fisicamente, ed è andato tutto molto bene. La gara? Abbiamo fatto bene sia in difesa che a livello di squadra, abbiamo prestato molta attenzione alle ripartenze restando chiusi al punto giusto per poi ripartire, portando a casa una vittoria importante. Adesso spero di tornare a disposizione della prima squadra il prima possibile, dopo un infortunio come il mio ho dovuto lavorare tanto e sto raccogliendo i risultati che speravo».
Verona - Vince e convince la Primavera gialloblù, che torna al successo battendo 4-0 la Salernitana. L'approccio della gara da parte dei ragazzi di mister Porta è quello giusto: prudente nei confronti di una formazione che una settimana fa aveva battuto la capolista SPAL. Ad aprire le marcature è Felippe al 19' del primo tempo, che trasforma un calcio di rigore ben procurato da Sane. Nella ripresa è lo stesso Sane a salire in cattedra, con una doppietta da attaccante vero. Nel mezzo la rete di testa di Brandi, autore di una partita generosissima giustamente premiata dal gol. Nel finale entrano tanti nuovi elementi, e tutti contribuiscono alla vittoria finale. Prossimo impegno in Coppa Italia contro il Milan, martedì 18 dicembre alle 17.
HELLAS VERONA-SALERNITANA 4-0
Marcatori: 19' pt Felippe (Rig.), 10' st Sane, 16' st Brandi, 28' st Sane.
HELLAS VERONA: Ciezkowski, Galazzini, Agbugui, Bianchetti, Kumbulla, Brandi (dal 36' st Nardi), Amayah (dal 37' Jemal), Felippe (dal 30' st Sinior), Sane, Saveljevs (dal 30' st Lisi), Traore (dal 37' st De Zotti).
A disposizione: Fontana, Righetti, Bernardinello, Dal Cortivo, Peretti, Martinez, Caon.
All.: Porta.
SALERNITANA: Russo, De Foglio, Falivene (dal 27' st Esposito), Iurato (dal 12' st Pezzo), Galeotafiore, Granata, Rossi, Marino, Baldassi (dal 32' st Del Regno), Bartolotta (dal 27' st Fucci), Sette (dal 12' st Iannone).
A disposizione: Scognamiglio, Di Battista, Rossi, Pezone.
All.: Genovese.
Arbitro: Saia (sez. AIA Palermo).
Assistenti: Bertelli (sez. AIA Busto Arsizio) e De Ambrosis (sez. AIA Busto Arsizio).
NOTE.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - = VITA DA EX:RAGATZU indagato per maltrattamenti alla convivente. PRANDELLI è il nuovo allenatore del GENOA, fatale a JURIC l'eliminazione in Coppa Italia ai calci di rigore contro l'ENTELLA... Il 31Enne Franco DA DALT ricomincia dall'AVELLINO. EMPOLI-BOLOGNA, Mimmo MAIETTA incrocia di nuovo il suo passato e ammette 'In Toscana ho trovato un paradiso, ma non me ne sarei mai andato da un posto così. Bologna non è una piazza, Bologna è la piazza. Punto. Giocavo per i tifosi. M'è dispiaciuto andar via senza salutare, ma è successo tutto così in fretta...'
ADDIO A GIGI RADICE, il cordoglio del mondo del calcio... Gigi Radice, patrimonio del Toro
Il ricordo commosso dell'uomo dell'ultimo scudetto granata
07/12/2018 di DOMENICO CATAGNANO
È il 16 maggio del 1976, si gioca Torino-Cesena. Finisce 1-1 e appena dopo il fischio finale si vede Gigi Radice, l'allenatore granata, dirigersi molto seccato verso il suo difensore Mozzini chiedendogli perché si era avventato goffamente di testa su un innocuo pallone spiovente in area facendo autogol e consegnando di fatto il pari ai romagnoli. Nulla di strano, normale che un mister si arrabbi per un errore in difesa, per giunta così grossolano. Ma c'è un però: nonostante quel pari casalingo, il Toro allo scadere si laureò Campione d'Italia. Non succedeva da quasi trent'anni, e quello rimane ancora oggi il primo e unico scudetto vinto dai granata dopo Superga. Eppure lui, Radice, invece che darsi alla pazza gioia si era arrabbiato per quel gol preso così stupidamente. "Mister siete campioni d'Italia", gli ripete microfono in mano il giornalista (un giovanissimo Paolo Frajese) dopo la strigliata a Mozzini. "Sì però mi spiace per questa partita... l'avevamo sbloccata bene", risponde Radice, che poi viene travolto dall'abbraccio di Paolino Pulici e dall'invasione di campo dei tifosi. E solo in quel momento il suo perfezionismo e la sua voglia di vincere ogni partita vengono sopraffatti dalla felicità.
Non ce ne vogliano i tifosi del Milan, dove vinse da giocatore scudetti e una coppa dei Campioni, e neanche quelli di Roma, Bologna, Fiorentina e delle altre squadre dove ha allenato con alterne fortune in trent'anni di carriera, ma Gigi Radice, Giggiradix, il mister dagli occhi di ghiaccio, è patrimonio del Toro.
In granata arrivò nel 1975, sostituendo il dimissionario Edmondo Fabbri che non era riuscito a farsi amare come il suo predecessore, Gustavo Giagnoni. Rispetto all'esuberante allenatore col colbacco Radice era però tutta un'altra pasta. Schivo, rigoroso, poco amante delle chiacchiere, non partì benissimo. Poi, il miracolo. Il suo Toro, un misto di tremendismo e calcio all'olandese, fantasia, concretezza e pressing, vinse uno scudetto memorabile bruciando i cuginastri bianconeri. Un Toro giovane e gagliardo, elastico ma compatto, un equilibrio tra classe e potenza. E' il Toro del giaguaro Castellini, dei due Sala -Pat e Claudio- di Zaccarelli e Pecci, degli immensi gemelli del gol Pulici e Graziani.
La stagione successiva i granata fecero anche meglio della precedente. Cinquanta punti su 60 disponibili, in qualunque altro campionato a sedici squadre con quella cifra avrebbero vinto uno scudetto. Ma il Toro è pur sempre il Toro, la jella è sempre in agguato, anche perché lassù, nell'Olimpo del calcio, c'è sempre qualcuno che ha amato di più l'altra squadra di Torino, che quella stagione riuscì a fare un punto in più.
Radice restò in granata fino al 1980, ci tornò quattro anni dopo e fu un'altra stagione memorabile. Della squadra dello scudetto era rimasto solo Zaccarelli, intorno a lui era stata costruita una squadra che fondeva giovani di belle speranze a gente di esperienza. La stella era il brasiliano Junior, mente e piedi sopraffini al centro del campo, ma brillarono anche Dossena, Schachner, Serena e una giovane coppia di terzini "made in Filadelfia", Francini e Corradini, gente che oggi sarebbe tranquillamente in nazionale. In quel campionato incredibile che incoronò il Verona il Toro giunse secondo a quattro punti dagli scaligeri. I tifosi granata imprecano ancora per lo scontro diretto perso in casa 2-1 contro la squadra di Bagnoli. Partita sfortunatissima, con un paio di pali e qualche miracolo di Garella. Ci fosse stato Mondonico avrebbe sollevato un'altra sedia al cielo.
La stagione fu tuttavia esaltante, con due vittorie simbolo: un derby rimontato allo scadere (Serena di testa su angolo di Junior) e il successo al ritorno in casa del Verona (col primo gol, bellissimo, su rovesciata sempre di Serena).
La seconda vita granata di Radice durò fino al 1989 e non finì benissimo, ma poco conta, perché ormai l'uomo dagli occhi di ghiaccio il posto nel cuore dei tifosi granata lo aveva già conquistato. Come prima era successo a Giagnoni e qualche anno dopo accadrà a Mondonico. Non è stata una bella annata per chi ama il Toro, tutti e tre i mister sono scomparsi nel giro di pochi mesi in questo 2018.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
CESARE PRANDELLI E’ IL NUOVO TECNICO
Comunicato Stampa
Genova – Il Genoa Cricket and Football Club comunica di aver affidato la conduzione tecnica della squadra all’ex ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli. Nel formulare i migliori auguri di buon lavoro al nuovo mister, la Società dà il benvenuto al vice-allenatore Gabriele Pin, al preparatore atletico Valter Vio, al match-analyst Marco Fumagalli e all’osservatore Lorenzo Ciulli che formeranno lo staff, integrato dai professionisti già operativi in precedenza. La presentazione di Mr. Prandelli è fissata sabato 8 dicembre nella sala stampa del Centro Sportivo Signorini. L’inizio è previsto alle ore 11:30.
La Società rivolge un affettuoso saluto e sentiti ringraziamenti a mister Ivan Juric per la dedizione prestata in questa esperienza, estendendoli ai suoi diretti collaboratori nelle persone del collaboratore Stjepan Ostojic e del match analyst Matteo Paro.
FONTE: GenoaCFC.it
L’ex gialloblù Ragatzu indagato per maltrattamenti e atti persecutori all’ex fidanzata
dicembre 8, 2018
L’attaccante ex Hellas Verona, classe 1991 di proprietà del Cagliari, in prestito in Serie C all’Olbia, è indagato dal sostituto procuratore Ilaria Corbelli – si legge su La Gazzetta dello Sport – per maltrattamenti e atti persecutori dopo la denuncia della sua ex fidanzata e convivente. I fatti contestati si sarebbero verificati tra ottobre del 2016 e luglio seguente. Attesa a breve una nota ufficiale congiunta tra i legali di Ragatzu e l’Olbia calcio sulla questione.
FONTE: HellasLive.it
Forcing - Maietta: "Bologna non è una piazza, Bologna è la piazza"
Scritto da Sebastiano Moretto Dic 07, 2018
Il 25 aprile scorso, un ragazzo (anzi, un uomo) sta attendendo il semaforo verde per attraversare Via Marconi, al fine di dirigersi verso Piazza Maggiore, accompagnato dalla moglie e dal passeggino sotto mano. Lui indossa gli occhiali da sole, probabilmente per non farsi riconoscere, ma tutti quelli che lo incroceranno – anche senza salutarlo – penseranno: “Magari vuole godersi una giornata tranquilla con la famiglia, ma credo non sarà così. Povero Mimmo”. Sì, quell’uomo con l’aria indistinta ma decisa era Domenico Maietta.
Si è affezionato presto ai colori rossoblù, ricevendo in cambio un affetto incredibile. Tutto è nato quando lo ha chiamato Fusco, il Direttore Sportivo di allora, per andare a pranzo, firmare e conoscere Lopez.
Una “sveltina” che poi si è trasformata in una storia appassionata ma, come in tutte le vicende amorose, non dev’essere stato facile all’inizio: Mimmo giocava nell’Hellas Verona dal 2010, ed è riuscito a portarla dalla Lega Pro alla Serie A in tre anni, affezionandosi alla città veneta. Si scherzava durante il campionato: “Con un Maietta così accanto, chiunque può fare il difensore centrale”. Nella stagione dell’approdo in massima serie, però, qualcosa cambia: il difensore calabrese non dà più la sicurezza di qualche anno prima e la sua avventura con gli scaligeri finirà in discussione con società e stampa, ma mai coi tifosi. Nel Bologna-Hellas (0-1, gol di Samir) di due anni fa, infatti, non appena la formazione allenata da Donadoni si sistema in campo – dalla parte di San Luca – per iniziare il secondo tempo, i tifosi gialloblù accolgono con una standing ovation l’ex difensore.
Meglio ricominciare, tuttavia (ancora una volta), dal basso. Che palle, dopo i passaggi dalla Juve di Serie A a L’Aquila di C1 (2001-02), dal Perugia di Serie A al Crotone di Serie B (2004-05), dall’Avellino di Lega Pro al ritorno in Calabria (2008-09), dal Frosinone di Serie B al Verona in Lega Pro (2011-11) – respiro – ora si passa nuovamente nella serie cadetta a Bologna? La vita proletaria di Mimmo continua.
Nel capoluogo emiliano non trova un ambiente serenissimo, seppur la società avesse cambiato la presidenza da Guaraldi alla premiata ditta Tacopina&Saputo. Quell’anno, i rossoblù centrano la risalita in Serie A dopo un doppio pareggio con il Pescara, ma il gruppo creato da Fusco viene messo in secondo piano da quello portato da Corvino. La vera svolta per Mimmo, quindi, è stata il cambio di allenatore, con l’insediamento di Donadoni. Non sa perché Delio Rossi lo accantonasse; sa solo che l’esordio contro l’Atalanta è stato il primo bacio con la maglia felsinea, quello che ha dato il via alla storia d’amore.
In totale, il difensore di Cirò Marina totalizza 94 presenze sotto le Due Torri, mettendo a referto un solo gol, contro il Frosinone. La marcatura più importante, però, viene registrata il 22 giugno 2016, quando si sposa con Angela Martino “che è innamorata di Bologna come me. Ha legato con la moglie di Da Costa, con tante altre, tre giorni alla settimana sta lì, e io la capisco”.
Di quegli anni, Mimmo non si è fermato solamente al cuore, ma ha fatto un’analisi concreta al cervello della sua avventura in rossoblù, in un'intervista rilasciata a "la Repubblica": “Abbiamo sempre dato tutto per raggiungere la salvezza, poi non si riusciva ad andare oltre. Forse, inconsciamente, ci si cullava. Invece Bologna è una piazza strutturata per fare grandi cose. Il presidente Saputo ha grandi ambizioni”.
Le stesse che si cercheranno di raggiungere senza di lui, perché oltre al legame con l’altra (non la moglie, qui parliamo del Bologna), bisogna mettere in conto che ci sarà una terza persona a mettere i bastoni tra le ruote, come in ogni storia. Maietta, dopo aver firmato con l’Empoli, richiama tutta la squadra nello spogliatoio, chiedendo a Mirante di chiudere la porta, e dà la brutta notizia. Scoppia a piangere, Di Francesco esclama la sua incredulità, il neo-difensore toscano si calma, arrivano le due signore addette alle lavatrici, iniziano a piangere e Mimmo segue a ruota.
Una scelta sofferta, che così in velocità non avrebbe voluto fare. No, non è stata colpa di Fenucci (il quale aveva proposto un ulteriore anno di contratto) e nemmeno di Donadoni, che invece ha subìto la scelta. Non fa nomi, se non per elogiarli. Saputo, ad esempio: “M'ha persino telefonato Saputo, per dirmi che mi ringraziava di tutto. Che persona, il presidente. È stato fantastico, e mentre mi ringraziava si capiva che era dispiaciuto. Lo eravamo entrambi e gli ho detto che ero io a ringraziarlo dell'esperienza vissuta. Poi di recente c'è stata ‘sta cosa tremenda, ho perso mia sorella che aveva appena 41 anni, e lui mi ha scritto una lettera di suo pugno. Il presidente. Poi devo dire che tutto il Bologna mi è stato vicino, in questo momento qui, terribile, la cosa più tremenda della mia vita. Ringrazio tutti”.
Domenica le strade – sul campo – si incroceranno, ma qualcosa ci dice che lo rivedremo ancora molte volte spingere quel passeggino, con la moglie accanto, in direzione Piazza Maggiore: “In Toscana ho trovato un paradiso, ma non me ne sarei mai andato da un posto così. Bologna non è una piazza, Bologna è la piazza. Punto. Giocavo per i tifosi. M'è dispiaciuto andar via senza salutare, ma è successo tutto così in fretta”…
FONTE: 1000CuoriRossoblu.it
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Potevo tifare mille squadre, o magari quelle che tifano tutti. E invece tu mi hai fatto gialloblù.