#ChievoHellas + - =
Quarto turno di Coppa Italia che solitamente non interessa a nessuno (date anche le regole che precludono eventuali sorprese) e che nel caso del VERONA e dei suoi tifosi interessa ancor meno a causa della delicata posizione in campionato rispetto ad un torneo vissuto come un di più.
Al netto di quanto sopra sarà comunque piacevole assistere ad un altro derby e magari sarà finalmente l'occasione per vedere all'opera chi fin'ora ha giocato meno o per nulla (leggasi LEE e FELICIOLI ad esempio ma anche BEARZOTTI, SILVESTRI e perchè no LANER...) sempre che l'enigmatico PECCHIA non sia di diverso avviso...
Curiosità
- Il primo derby dell'Arena in assoluto fu giocato in Serie B il 10 dicembre 1994 di fronte a 30 000 spettatori: In occasione della 14esima giornata d'andata del campionato cadetto la gara terminò 1-1 col vantaggio HELLAS griffato FERMANELLI e pareggiato da GORI.
- Il primo derby in Serie A finì 3 a 2 per il VERONA dopo un'esaltante remuntada cominciata dallo 0 a 2.
- L'allenatore che ha preparato più scontri tra HELLAS e CEO è Alberto MALESANI che si è seduto 4 volte in panca dei Mussi e 2 dall'altra parte e sarà raggiunto Mercoledì da Rolly MARAN alla sesta presenza, MANDORLINI è 'rimasto' a quota 5 dopo l'esonero mentre DELNERI è a quota 3 e per PECCHIA sarà ovviamente la seconda volta dopo la gara di inizio campionato.
- Il giocatore con più presenze nel derby è D'ANNA del CEO con 9 gettoni, al secondo posto D'ANGELO con 7 davanti al primo degli scaligeri che è MANETTI con 6 stracittadine giocate come CESAR dei clivensi raggiunti da DAINELLI e HETEMAJ proprio nell'ultima stracittadina.
- Per quanto riguarda invece le reti messe a segno i bomber indiscussi sono Federico COSSATO, Luca TONI e PELLISSIER con 3 centri mentre PALOSCHI è a quota 2.
Precedenti
La stagione problematica dell'HELLAS regala quasi subito ai tifosi scaligeri la possibilità di rivincita in Coppa Italia dopo che in campionato, lo scorso 22 Ottobre, il CHIEVO ha trionfato grazie al gol di capitan PELLISSIER subentrato a PUCCIARELLI dopo più di un'ora di gioco.
Gli scaligeri avevano però vinto nell'occasione precedente il 20 Febbraio 2016 l'ottavo derby in Serie A della storia grazie ai gol di TONI e PAZZINI prima della segnatura su rigore di PELLISIER e al gol finale di IONITA.
17 i derby dell'Arena tra Serie A e cadetteria col CEO che al momento conduce per 7 vittorie contro le 6 dell'HELLAS e i 4 pari.
A dirigere la prossima sfida è stato chiamato il signor Maurizio Mariani della sezione AIA di Aprilia.
Gli highlights dell'ultimo derby disputatosi lo scorso 22 Ottobre e deciso da capitan PELLISSIER (favorita anche dalla doppia stupidaggine di Bruno ZUCULINI)
QUI VERONA (quartiere CHIEVO)
Previsto ampio turn-over anche in casa CEO con SECULIN fra i pali ed i vecchietti terribili GAMBERINI-DAINELLI al centro della difesa, GAUDINO e DE PAOLI col combattente HETEMAJ in mediana e la coppia PELLISSIER-PUCCIARELLI in attacco.
Convocati
1- Filippo Pavoni, 90 - Andrea Seculin, 98 – Alessandro Confente, 2 – Pawel Jaroszynski, 3 – Dario Dainelli, 5 - Alessandro Gamberini, 12 - Bostjan Cesar, 14 – Mattia Bani, 18 - Massimo Gobbi, 27 - Fabio Depaoli, 29 – Fabrizio Cacciatore, 4 – Nicola Rigoni, 8 – Ivan Radovanovic, 7 – Luca Garritano, 10 – Gianluca Gaudino, 23 - Valter Birsa, 9 – Mariusz Stepinski, 11 – Mehdi Leris, 20 – Manuel Pucciarelli, 31 – Sergio Pellissier, 45 - Roberto Inglese, 55 – Emanuel Vignato, 69 – Riccardo Meggiorini
Probabile formazione
4-3-1-2 con Seculin; Cacciatore-Gamberini-Dainelli-Gobbi; Gaudino-De Paoli-Hetemaj; Garritano; Pellissier-Pucciarelli.
QUI VERONA
FARES e HEURTAUX, entrambi squalificati nella prossima contro il GENOA, dovrebbero scendere in campo dal primo minuto anche contro i clivensi mentre per BESSA potrebbe essere un'ottima opportunità per riprendere confidenza col ritmo partita così come per Franco ZUCULINI fermo ormai da mesi...
Convocati
Fuori FERRARI, KEAN e PAZZINI ma anche CERCI e NICOLAS, torna Michelangelo ALBERTAZZI col numero 6.
2. Romulo, 4. Laner, 5. Zuculini B., 6. Albertazzi, 7. Verde, 8. Fossati, 12. Caracciolo, 14. Zuculini F., 17. Silvestri, 21. Lee, 23. Calvano, 24. Bessa, 26. Caceres, 27. Valoti, 29. Tupta, 37. Bearzotti, 40. Coppola, 69. Souprayen, 72. Danzi, 75. Heurtaux, 77. Buchel, 81. Borghetto, 93. Fares, 97. Felicioli, 98. Stefanec
Probabile formazione
Mi piacerebbe di vedere ALBERTAZZI dal primo minuto sul centrosinistra della difesa ma sono convinto che la scelta del mister cadrà su SOUPRAYEN.
4-4-1-1 Silvestri; Bearzotti-Heurtaux-Souprayen-Felicioli; Romulo-Fossati-Bessa-Fares, Valoti; Lee.
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DICONO + - =
Mister PECCHIA «La gara di domani? Non importeranno gli uomini ma l'atteggiamento, quello di voler vincere e trovare la via del gol. Abbiamo fatto buone partite con interpreti e moduli diversi, non è questo ciò che conta, ma essere sempre umili e propositivi. Soprattutto, sarà l'occasione per tanti ragazzi che finora hanno giocato meno di mettersi in mostra. Allenarsi senza trovare spazio non è facile perché si scende in campo in undici. Non è quindi semplice trovare subito il ritmo gara, ma ci siamo allenati tutti alla grande, vedo il lavoro quotidiano e so che faranno una bella prestazione, metteremo in campo la miglior formazione possibile. Gli avversari? Oltre a essere un derby, è prima di tutto una gara ufficiale che va giocata con l'obiettivo di raggiungere il passaggio del turno, non è una vetrina. Conosciamo il Chievo, la sconfitta in campionato ci ha confermato le loro caratteristiche, sono una squadra molto esperta che lavora insieme da anni. Sanno vivere i momenti e le partite con una certa serenità, questa è una loro caratteristica molto importante» HellasVerona.it
ALBERTAZZI ribatte a PECCHIA che lo aveva indicato come assente ingiustificato all'ultimo allenamento «Forse il Sig. Pecchia non sa che ieri, nel tardo pomeriggio, sia a mezzo telefonico sia di persona, il Direttore Generale della società, Sig. Francesco Barresi, è stato da me informato che, a causa dell’udienza odierna, non potevo essere presente al centro di allenamento, tanto che, la riunione con questi, programmata per stamattina, è stata dal Barresi anticipata a ieri sera. Nel quadro, come sopra ricostruito, respingo, pertanto, qualsivoglia giudizio del Sig. Pecchia e di chiunque altro circa il fatto che io, oggi, sarei assente ingiustificato rispetto alle attività della prima squadra, notizia del tutto inveritiera, inesistente e gravemente lesiva della mia immagine e reputazione professionale» HellasLive.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: ...E intanto VIVIANI è l'anima sorprendente della SPAL! Rottura del tendine rotuleo del ginocchio destro e altri 6 mesi di stop per MARQUINHO
SERIE A: Alla 14esima saltano le panchine di BUCCHI al SASSUOLO e MONTELLA al MILAN, al loro posto i sostituti saranno rispettivamente IACHINI e GATTUSO.
FORMULA 1: Ad Abu Dhabi chiude il campionato iridato con HAMILTON (già laureatosi campione da tempo) unico a dare qualche pensiero al compagno di squadra BOTTAS partito in pole e mai raggiunto, molto staccata arriva la FERRARI di VETTEL seguita a più di 40 secondi dall'altra rossa di RAIKKONEN...
RASSEGNA STAMPA + - =
Chievo Verona - Hellas Verona, le probabili formazioni | Maran e Pecchia pensano al turnover
Entrambi i tecnici probabilmente lasceranno spazio ai giocatori meno utilizzati in questo momento, senza tuttavia stravolgere l'ossatura delle rispettive formazioni
Luca Stoppele
28 novembre 2017 16:13
Si avvicina per il Derby della Scala la sua "prima volta" in Coppa Italia. Chievo Verona ed Hellas Verona infatti si affronteranno allo stadio Bentegodi alle ore 18 di mercoledì 29 novembre nel Quarto turno eliminatorio.
Nel turno precedente la squadra di Maran ha superato 2-1 l'Ascoli e arriva dalla vittoria in rimonta in campionato contro la Spal, che ha interrotto un digiuno di successi che durava proprio dalla precedente stracittadina.
I ragazzi di Pecchia sono arrivati fino a qui superando l'Avellino e sabato sera sono riusciti ad interrompere la striscia di cinque sconfitte consecutive, battendo il Sassuolo sul suo stesso terreno di gioco.
I PRECEDENTI - Come già detto, si tratta del primo confronto tra le due formazioni in Coppa Italia, mentre tra Serie A e Serie B il numero della sfide ha toccato quota 17. Grazie a quella ottenuta ne derby del 22 ottobre, sono 7 le vittorie del Chievo, contro le 6 dell'Hellas, mentre per 4 volte la sfida è terminata in parità.
QUI CHIEVO VERONA - In occasione della partita di mercoledì, Maran potrebbe decidere di cambiare qualcosa nel suo scacchiere e dare spazio a quei giocatori che fino ad ora hanno collezionato meno minuti. In porta quindi ci sarà Seculin, con Dainelli e Gamberini che potrebbero rientrare al centro della difesa, mentre sulle fasce Depaoli e Jaroszyński potrebbero far rifiatare rispettivamente Cacciatore e Gobbi. A centrocampo dovrebbero essere al loro posto Radovanovic e Rigoni, con Gaudino e Garritano pronti a mettersi in mostra, anche se il ruolo di trequartista dovrebbe essere ricoperto da Birsa. In attacco è probabile che partano dall'inizio Inglese e Stepinski.
QUI HELLAS VERONA - "La gara di domani? Non importeranno gli uomini ma l'atteggiamento, quello di voler vincere e trovare la via del gol. Abbiamo fatto buone partite con interpreti e moduli diversi, non è questo ciò che conta, ma essere sempre umili e propositivi. Soprattutto, sarà l'occasione per tanti ragazzi che finora hanno giocato meno di mettersi in mostra. Allenarsi senza trovare spazio non è facile perché si scende in campo in undici. Non è quindi semplice trovare subito il ritmo gara, ma ci siamo allenati tutti alla grande, vedo il lavoro quotidiano e so che faranno una bella prestazione, metteremo in campo la miglior formazione possibile. Gli avversari? Oltre a essere un derby, è prima di tutto una gara ufficiale che va giocata con l'obiettivo di raggiungere il passaggio del turno, non è una vetrina. Conosciamo il Chievo, la sconfitta in campionato ci ha confermato le loro caratteristiche, sono una squadra molto esperta che lavora insieme da anni. Sanno vivere i momenti e le partite con una certa serenità, questa è una loro caratteristica molto importante".
In conferenza stampa Fabio Pecchia annuncia in sostanza un abbondante turnover, che porterà tra i pali Silvestri e sulla fascia destra Bearzotti, con Felicioli che potrebbe giocare sull'altro lato del campo, mentre al centro dovrebbero esserci due tra Heurtaux, Caracciolo e Souprayen. A centrocampo potrebbe essere arrivata l'occasione di Calvano, insieme a Bessa e Fossati. Con Pazzini, Kean e Cerci esclusi dalla lista convocati, il tridente offensivo potrebbe essere composto da Verde, Tupta e Lee.
ARBITRO - Maurizio Mariani di Aprilia.
FONTE: VeronaSera.it
TIM CUP #CHIEVOHELLAS: I 23 CONVOCATI
MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017
Questi i giocatori convocati da mister Rolando Maran per il derby ChievoVerona – Hellas Verona, 4° turno di Tim Cup che si disputerà mercoledì 29 novembre alle ore 18.00 allo stadio Bentegodi.
PORTIERI:
1- Filippo Pavoni
90 - Andrea Seculin
98 – Alessandro Confente
DIFENSORI:
2 – Pawel Jaroszynski
3 – Dario Dainelli
5 - Alessandro Gamberini
12 - Bostjan Cesar
14 – Mattia Bani
18 - Massimo Gobbi
27 - Fabio Depaoli
29 – Fabrizio Cacciatore
CENTROCAMPISTI:
4 – Nicola Rigoni
8 – Ivan Radovanovic
7 – Luca Garritano
10 – Gianluca Gaudino
23 - Valter Birsa
ATTACCANTI:
9 – Mariusz Stepinski
11 – Mehdi Leris
20 – Manuel Pucciarelli
31 – Sergio Pellissier
45 - Roberto Inglese
55 – Emanuel Vignato
69 – Riccardo Meggiorini
I DERBY E LA COPPA ITALIA
MARTEDÌ 28 NOVEMBRE 2017
Cronaca e storia si prenderanno sottobraccio domani sera alle 18.00. Il ChievoVerona si troverà a replicare il recente incontro con l’Hellas Verona. Diversamente dai precedenti, il match per la prima volta sarà valevole per la TIM CUP e regalerà ai più meritevoli il passaggio agli Ottavi di finale e la sfida, ancora in gara unica, al Milan.
La stracittadina numero 18 sarà quindi la 64^ gara che il ChievoVerona disputerà nella seconda manifestazione tricolore, la 41^ giocata militando in Serie A. Il desiderio di proseguire il cammino e le emozioni che solo un derby sa offrire, saranno più che buoni motivi per essere sugli spalti dello stadio Bentegodi.
IL BILANCIO DEI DERBY
Ancora fresca è la gioia degli uomini di mister Rolando Maran e dei suoi tifosi per il successo riportato lo scorso 22 ottobre, quando dapprima una doppietta di Inglese ribaltò l’iniziale svantaggio e quindi una rete di Pellissier (la terza per lui all’Hellas Verona), fissò il definitivo 3-2. Una vittoria che ha spostato verso il ChievoVerona il computo globale, ora di 7 successi a 6 (con 4 pareggi) per la società di via Galvani. In perfetto equilibrio le segnature: 22 a testa (13 in Serie A).
GLI ALFIERI
Ben 101 gli atleti sin qui impiegati dal ChievoVerona nei derby. Su tutti a spiccare per presenze (9 totali, 2 di queste in Serie A), e minuti giocati (802 totali) è Lorenzo D’Anna, attuale tecnico della Primavera. A seguirlo c’è Maurizio D’Angelo (7 presenze totali per 630 minuti giocati). È quindi una nutrita pattuglia di calciatori in forza al ChievoVerona a comporre la Top Ten delle presenze: dopo la coppia Cesar-Hetemaj (6 presenze), a quota 5 ci sono, assieme a Guerra, Franchi e Paloschi, Birsa, Dainelli, Frey, Pellissier e Radovanovic.
I GOLEADOR
Sergio Pellissier guida la graduatorie dei bomber: 3 le sue reti come quelle di Federico Cossato, che precede di una il fratello Michele. Alle due segnature di Inglese e Paloschi, si aggiungono poi quelle di Castro, Corini, Giordano, Gori, Lazarevic, Lombardini, Luciano, Passoni, Valtolina e Zanchetta.
I TECNICI
Mai in campo da giocatore, Rolando Maran ha tuttavia vissuto per ben 5 volte il derby nelle vesti di tecnico (2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta). Dietro di lui Alberto Malesani (4 derby in panchina), Baldini, Corini e Delneri (2 panchine) e la coppia Balestro-Miani esordiente nel settimo episodio della saga. Curiosamente, Malesani e Delneri si sono seduti su entrambe le panchine.
I CAPITANI
Sono sette anche coloro che durante un derby hanno avuto l’onore e l’onere di indossare la fascia di capitano: D’Angelo (6), D’Anna (3), Frey, Pellissier e Luca Rigoni (2), Curti ed Hetemaj (1)
I NUMERI DELLA COPPA ITALIA
Con il successo (2-1) sull’Ascoli firmato da Inglese e Cacciatore lo scorso 13 agosto, sono salite a 19 le qualificazioni conquistate dal ChievoVerona. Un’avventura iniziata tra i cadetti il 28 settembre 1994, superando ai calci di rigore la Lucchese e proseguita affrontando altre 38 avversarie. Le 64 gare raccontano di 24 successi, 17 pareggi e 22 sconfitte, determinati dalle presenze di 217 calciatori e dalle 79 reti (più un autogol) di 51 differenti marcatori. Top 3: rispettivamente per presenze D’Angelo 24, Lanna 24, D’Anna 20, mentre il trio Corini, Pellissier e Théréau guida (4 gol) la classifica dei bomber.
FONTE: VhievoVerona.it
Chievo-Verona, le probabili formazioni
Mercoledì alle ore 18,00 al Bentegodi derby di Coppa Italia tra Chievo e Verona
novembre 28, 2017 Salvatore ciotta
Il Derby è sempre Derby, Chievo e Verona si affrontano in Coppa Italia, le due squadre stanno attraversando un buon momento di forma il Chievo è reduce dalla vittoria casalinga contro la Spal, il Verona ha espugnato il campo del Sassuolo.
QUI CHIEVO Il tecnico Maran potrebbe mandare in campo Seculin in porta, in difesa Cacciatore, Gamberini, Dainelli e Gobbi, a centrocampo Bastien, Rigoni e Hetemaj, Birsa trequartista dietro alle punte Stepinski ed Inglese.
QUI VERONA Pecchia potrebbe schierare Silvestri in porta, in difesa Bearzotti, Heurteaux, Caracciolo e Souprayen, a centrocampo Romulo, Fossati e Bessa, in attacco Verde, Tupta e Lee.
Chievo-Verona, le probabili formazioni
CHIEVO (4-3-1-2): Seculin; Cacciatore, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Bastien, Rigoni, Hetemaj; Birsa; Stepinski, Inglese. Allenatore: Maran
VERONA (4-3-3): Silvestri; Bearzotti, Heurtaux, Caracciolo, Souprayen; Romulo, Fossati, Bessa; Verde, Tupta, Lee. Allenatore: Pecchia
FONTE: CalcioDipendenza.it
Chievo-Hellas Verona, come vedere la partita in tv e diretta streaming gratis il giorno 29.11.2017
Come seguire in diretta tv e streaming gratis Chievo-Hellas Verona, gara del quarto turno eliminatorio di Coppa Italia che si giocherà mercoledì 29 novembre al Bentegodi alle ore 18:00
Andrea Colucci 26 novembre 2017, 17:46
Link Streaming Chievo-Hellas Verona, come vederla in diretta, le probabili formazioni e il pronostico del match del 4o turno eliminatorio della Coppa Italia. In programma mercoledì 29 Novembre ore 18:00 al Bentegodi di Verona.
Appuntamento alBentegodi per Chievo-Hellas Verona, match valevole per il quarto turno della Coppa Italia 2017-18, fischio d'inizio alle ore 18:00 di mercoledì 29 novembre.
Sfida ad eliminazione diretta per le due formazioni, chi passa il turno accede agli ottavi di finale dove affronterà l'Atalanta di Gian Piero Gasperini (gli ottavi di finale con date e accoppiamenti anche dei quarti).
QUI CHIEVO - Il Chievo ha fatto il suo esordio nella competizione nazionale nel terzo turno eliminatorio, vincendo tra le mura amiche contro l'Ascoli per 2-1 con le reti di Birsa e Cacciatore, quest'ultima arrivata al minuto 94 quando i tempi supplementari sembravano cosa fatta. Per i clivensi il campionato di Serie A sta regalando la solita stagione solida e fatta di tanta concretezza. La vittoria di sabato scorso per 2-1 contro la Spal, grazie alla doppietta di Roberto Inglese, ha porta la formazione di Maran nei piani alti della classifica a quota 20.
QUI HELLAS VERONA - L'Hellas Verona, dal canto suo, ha superato un turno di Coppa Italia, battendo per 3-1 al Bentegodi l'Avellino di Walter Alfredo Novellino con la doppietta di Verde e il sigillo finale definitivo di Zuculini all'87'. In campionato il Verona sta avendo diverse difficoltà che sembravano acuite dal ko interno per 3-2 subito contro il Bologna. Poi però è arrivato il preziosissimo successo esterno per 2-0 contro il Sassuolo al Mapei Stadium, ritrovando punti e tanto morale.
Le probabili formazioni
Chievo (4-3-1-2): Seculin; Cacciatore, Gamberini, Dainelli, Gobbi; Gaudino, De Paoli, Hetemaj; Garritano; Pellissier, Pucciarelli.
Hellas Verona (4-3-3): Coppola; Bearzotti, Heurtaux, Souprayen, Felicioli; Valoti, Fossati, Bessa; Verde, Kean, Lee.
DIRETTA TV IN CHIARO CHIEVO-HELLAS VERONA
Le partite di Coppa Italia 2017-2018 del quarto turno del 28-29 e 30 novembre saranno integralmente trasmesse tutte in diretta tv su Rai Sport 1HD, canale numero 57 del digitale terrestre, ad eccezione di Torino-Carpi che verrà trasmessa su Rai 2HD.
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FONTE: SportNotizie24.it
Amarcord: il tramonto del Verona dopo lo scudetto
Autore: Marco Milan - 27 novembre 2017
Uno scudetto storico, unico, impensabile e meritato: il tricolore del Verona 1984-85 è ancora oggi (assieme a quello del Cagliari nel 1970) il più chiacchierato, il più mitologico, perchè arrivato da una squadra di un centro medio e soprattutto con un organico di medio alto livello. L’impresa di Osvaldo Bagnoli è e resta nella leggenda del calcio, ma ciò che meno si conosce è cosa sia accaduto dopo quello scudetto, quando i riflettori su Verona e sul Verona si sono spenti, lasciando la compagine gialloblu da sola con tutto il peso di un trionfo enorme.
L’estate del 1985 è surreale a Verona: tifosi impazziti ed increduli per uno scudetto ai confini della realtà, euforia alle stelle e il sogno di giocare con il tricolore cucito sulla maglia e disputare per la prima volta la Coppa dei Campioni. Tutti, Bagnoli in primis, sanno che ripetersi sarà impossibile, ma il Verona campione d’Italia in carica non può pensare di disputare un campionato anonimo dopo aver incantato l’Europa intera. L’avvio è però da incubo: alla prima giornata di serie A gli scaligeri si fanno bloccare sul 2-2 casalingo dal neopromosso Lecce, all’esordio assoluto in masima serie; ma c’è di più, perchè i gialloblu nelle prime 10 giornate perdono ben 4 volte, peraltro incassando un 5-0 a Napoli, poi seguito da un 5-1 rimediato a Udine nel sentito derby del Triveneto. Le cose non migliorano neanche nel girone di ritorno, quando il Verona perde 3 delle prime 9 giornate vincendone una sola; l’attacco è meno prolifico dell’anno prima e soprattutto Galderisi latita in zona gol, ma anche la difesa subisce assai di più e a poco servono i successi contro Avellino, Roma e Pisa, gli unici della seconda parte di una stagione terminata al decimo posto, deludente, molto deludente dopo il trionfo dell’anno prima.
Appassionante è l’avventura in Coppa Campioni dove la squadra di Bagnoli esordisce il 18 settembre 1985 contro i greci del Paok Salonicco, battuti 3-1 al Bentegodi e 2-1 in Grecia. Ma agli ottavi di finale, nel turno successivo, il Verona si ritrova di fronte la Juventus campione d’Europa in carica in un derby italiano che finirà fra le polemiche: nella gara di andata in Veneto, le due formazioni si studiano e non si fanno male chiudendo sullo 0-0 e rimandando tutto alla sfida di ritorno a Torino, giocata a porte chiuse e vinta dai bianconeri 2-0 con reti di Platini su rigore e di Aldo Serena, ma condizionata, a detta del Verona, da un arbitraggio a senso unico dell’arbitro francese Wurtz, accusato di aver palesemente favorito la Juve nel qualificarsi. Il sogno europeo del Verona si spegne e ciò, probabilmente, condiziona la formazione di Bagnoli nel resto della stagione, demotivando un gruppo che contava molto nell’impegno internazionale, consapevole di non poter ripetere in campionato la cavalcata perfetta dell’annata precedente. La società è riconoscente nei confronti di Osvaldo Bagnoli, lo sostiene, lo protegge ed ovviamente lo conferma per la stagione 1986-87, perchè lo schivo tecnico lombardo conosce ormai lo spogliatoio più delle sue tasche ed è l’unico che possa rimettere in carreggiata una squadra apparsa sgonfia nell’anno post scudetto.
E Bagnoli conferma il pensiero della società e ricarica le batterie di un Verona rinforzato dal terzino sinistro Luigi De Agostini e dall’eroe di Spagna ’82, Paolo Rossi, acquistato dal Milan ed arrivato all’ultima stazione della sua carriera. Il Verona parte discretamente, perde al debutto col Torino, ma poi resiste in casa della Roma, batte il Milan, vince a Firenze, supera in casa l’Inter, ma soprattutto blocca sullo 0-0 al San Paolo il Napoli futuro campione d’Italia. Nel girone di ritorno, i veneti mantengono un ritmo da alta classifica, togliendosi l’enorme soddisfazione di travolgere proprio il Napoli 3-0 e giungendo ad un quarto posto che colloca la formazione di Bagnoli fra le prime della serie A per continuità e rendimento, nonchè agguantando la qualificazione alla Coppa Uefa per la stagione 1987-88, la terza partecipazione in 5 anni. Il danese Elkjaer Larsen resta il calciatore migliore della squadra, il capocannoniere veronese degli ultimi tre anni, il leader silenzioso dello spogliatoio. Ma in Italia il Verona inizia a capire ben presto che nuove forze si stanno facendo largo in serie A: c’è la Sampdoria di Boskov che sta gettando le basi per quello scudetto che arriverà nel 1991, c’è l’Inter di Trapattoni che conquisterà un titolo da record l’anno dopo e c’è soprattutto il Milan di Arrigo Sacchi che si sta preparando a salire sul tetto d’Italia, d’Europa e del mondo. Il Verona è invece un gruppo invecchiato, statico, il livello tecnico è sceso, i reduci dello scudetto hanno tre anni in più e motivazioni in calo. Il decimo posto finale è la conseguenza di tutto ciò, mentre il cammino in Coppa Uefa esalta la squadra di Bagnoli che elimina nei primi due turni prima gli olandesi dell’Utrecht e poi i rumeni dello Sportul; il Werder Brema futuro campione di Germania si rivela ostacolo insormontabile agli ottavi di finale e il Verona, seppur con onore, deve inchinarsi chiudendo da allora e finora per sempre la sua avventura nelle coppe europee.
Per il campionato 1988-89, Bagnoli deve rinunciare ad Elkjaer che dopo 91 partite e 32 gol decide di tornare in Danimarca dove chiuderà la carriera. Al posto dello scandinavo, la dirigenza scaligera acquista l’argentino Claudio Caniggia, ala o seconda punta dalle spiccate doti di velocista, ma non molto prolifico in zona gol, ed arrivato in Italia assieme al connazionale Pedro Troglio, centrocampista ordinato e dotato di un buon tiro dalla distanza. Nelle prime 10 giornate, però, il Verona vince solo all’esordio (2-1 al Lecce), rimediando anche 4 sconfitte che relegano i veneti in zona retrocessione, nonostante l’ottimo impatto di Caniggia col campionato italiano. Il girone d’andata si chiude col sorprendente successo per 2-0 contro la Juventus grazie alla doppietta di Marco Pacione, mentre nella seconda parte di stagione i gialloblu rialzano la testa e, pur senza incantare ed incamerando una lunga serie di pareggi, riescono a raggiungere la salvezza chiudendo il campionato all’11.mo posto. I fasti dello scudetto sono ormai un ricordo, il Verona è tornato nei ranghi e sa che la geografia del calcio italiano è cambiata, altre squadre sono ora superiori ai veneti che sono retrocessi nelle gerarchie della serie A, senza possibilità di poter sperare in qualcosa di più della semplice permanenza in massima serie.
Il campionato 1989-90 parte per il Verona con la certezza quasi scontata che sarà l’ultimo in Veneto per Osvaldo Bagnoli che dopo 9 anni ed il record di allenatore con più presenze sulla panchina dell’Hellas si prepara a cambiare panchina. Un campionato che parte malissimo per gli scaligeri con 4 sconfitte nelle prime 4 giornate contro Atalanta, Juventus, Bari e Napoli, e con la prima vittoria acciuffata solamente al 14.turno, il 3 dicembre in casa del Genoa, seguita poi dall’1-0 casalingo sulla Fiorentina che riaccende qualche speranza nel popolo veronese che vede la propria squadra al penultimo posto della classifica e pesantemente indiziata per la retrocessione. Bagnoli prova a strigliare i suoi rimotivando il gruppo, ma è il primo ad apparire al capolinea della sua avventura all’ombra dell’Arena; inoltre il Verona sembra avere in rosa buoni giocatori, ma nessuno in grado di accendere una scintilla: in attacco segnano solo i centrocampisti, l’ala Davide Pellegrini, il regista svedese Prytz (che è anche rigorista), mentre le punte Gritti e Iorio combinano poco o niente. Nel girone di ritorno, la formazione di Bagnoli perde tutti i treni possibili per rientrare in corsa: i pareggi casalinghi contro Bari, Ascoli e Genoa, quello di Cremona e le sconfitte di Lecce e Firenze complicano i piani di un Verona che solo nel finale tenta disperatamente di riagganciare le posizioni che conducono alla salvezza, battendo il Bologna e pareggiando a San Siro contro l’Inter.
Il 22 aprile alla penultima giornata, al Bentegodi arriva il Milan di Sacchi che è in corsa per lo scudetto assieme al Napoli: il Verona può solo vincere per mantenere accesa la fiammella della speranza, i rossoneri devono fare altrettanto per non subire il sorpasso dei partenopei. Marco Simone porta in vantaggio il Milan nel primo tempo e tutto sembra filar liscio per i milanesi, mentre per il Verona è notte fonda. Poi sale in cattedra l’arbitro Lo Bello che trasforma una partita innocua in una pagina leggendaria per la serie A: il fischietto di Siracusa fa innervosire i milanisti non sanzionando alcuni durissimi interventi dei calciatori veronesi, poi il Verona pareggia col difensore jugoslavo Sotomayor, il Milan va in confusione, Van Basten lascia polemicamente il campo togliendosi la maglia quando Lo Bello (che lo caccia via) gli fischia fallo dopo una zuccata fra difensori scaligeri. Vengono espulsi per proteste anche Rijkaard e Costacurta, oltre ad Arrigo Sacchi, mentre Davide Pellegrini proprio al 90' in contropiede beffa Pazzagli, ribalta la situazione e regala al Verona un 2-1 che alimenta qualche speranza di salvezza. Ma è destino che resti un campionato stregato per i gialloblu che vanificano la rincorsa nell’ultimo turno a Cesena in un vero e proprio spareggio: i romagnoli, già avanti di un punto rispetto ai veneti, amministrano il vantaggio cercando di non scoprirsi, quindi a dieci minuti dalla fine segnano il gol partita con Massimo Agostini che condanna alla retrocessione in serie B il Verona dopo 8 campionati consecutivi in A.
Cesena-Verona del 29 aprile 1990 sancisce la fine di un’era, quella di Osvaldo Bagnoli al Verona, un addio sentito, triste e malinconico. Il tecnico dello scudetto sceglie il Genoa dove confezionerà un altro miracolo, col quarto posto finale nel campionato 1990-91 e la prima storica qualificazione dei liguri alle coppe europee. A Verona resta il ricordo di uno scudetto e di un decennio da grande del calcio italiano, a sgomitare con Inter, Juventus, Milan e Roma, a leggersi in prima pagina su tutti i giornali. Nel 1985 il Verona ha scritto una pagina indelebile nella stroia dello sport, raggiungendo il punto più alto della propria storia, un apice da cui è bruscamente caduto, sapendo forse fin da allora che dopo essere arrivati in cima si può solamente scendere.
di Marco Milan
FONTE: MediaPolitika.com
Riscatto (ma non è sufficiente)
Di Redazione - 26 novembre 2017
I tifosi lo chiamano Catapecchia. Personalmente credo sia un onesto allenatore, che sa fare il suo lavoro, ma che in condizioni di acqua alla gola deve pagare con l’esonero, come chiunque altro al suo posto.
Sassuolo a parte, il cammino rimane ampiamente insufficiente, con le inefficienze societarie che incasellano pesantissime responsabilità, anche nei confronti della guida tecnica, abbandonata nella lacunosa gestione di un progetto sportivo indecifrabile
Nella logica di una sana direzione dirigenziale, il ragionamento non è cambiato: sbancando il Mapei Stadium, il Mister ha sì zittito le critiche, ma l’Hellas resta comunque penultimo. Classifica tutt’altro che paradossale, considerati i cinque passi falsi consecutivi. Ora toccherà a Genoa e Spal sentenziare il primo grado di una relativa assoluzione o parziale condanna. Con le dirette concorrenti un altro solo passo falso inguaierebbe il Verona. Una squadra spesso troppo fragile, che di solito incassa valanghe di gol. Consoliamoci e trastulliamoci con l’idea che sul treno che porta alla salvezza, il club di via Belgio è l’ultimo vagone, il che, di questi tempi, è meglio di niente (chiedere al Benevento per conferma). Ma non dimentichiamo che la realtà si definisce nei nove punti in quattordici gare. Pochi non pochissimi. Appena appena in linea di galleggiamento.
M.Cor.
FONTE: VeronaNews.net
EDITORIALE
Per chi suona la campana
26.11.2017 19:13 di Lorenzo Fabiano
E ora per chi suona la campana? Quando ormai tutto era incanalato verso la marcia funebre scandita dalle note del De Profundis, il Verona rialza il capo e torna a casa a schiena dritta dopo aver trovato a Reggio Emilia tre punti pesantissimi contro una diretta concorrente come il malconcio Sassuolo. Nella giornata che avrebbe dovuto chiudere l’avventura in panchina di Fabio Pecchia, oltre ad aver riagganciato il treno che porta alla salvezza, la squadra ha finalmente raccolto quanto prodotto e ha chiaramente mostrato che il gruppo è unito e deciso a seguire la strada tracciata dall’allenatore. Nulla è risolto, la situazione rimane ovviamente complicata, ma mettendo in campo lo spirito visto al Mapei siamo pronti a scommettere che questa squadra se la potrà giocare fino alla fine.
Il Verona, a dire il vero, sta facendo bene da un po’, almeno da quando strappò con le unghie e con i denti il pareggio di Torino, ma tutto è vano e tutto passa inosservato se in cascina non metti punti. Prendere o lasciare, il calcio è fatto così e l’incredibile sconfitta patita una settimana fa contro il Bologna ne è stata la prova più amara. Tuttavia il campionato è una lunga regata tra le acque dei mari che bagnano lo stivale; il vento può sempre girare, ed ecco che nel giorno più difficile quando, dopo cinque giornate di tempesta, stava per affondare, Pecchia ha indovinato la virata giusta e si è tirato fuori dai vortici salvando la barca dagli abissi. L’abbraccio che i ragazzi gli hanno riservato a fine gara la dice lunga sullo spirito che anima l’equipaggio. Per qualche giorno navigheranno a vista in mari un po’ più tranquilli: almeno fino a mercoledì quando la Coppa Italia imporrà il derby da dentro-fuori con il Chievo, e soprattutto lunedì prossimo quando al Bentegodi farà visita il Genoa per un delicatissimo scontro diretto. Continuità è la parola d’ordine.
Più volte abbiamo scritto come questo sia un gruppo di giovani (guidato da un tecnico altrettanto giovane) che nell’autostima e nell’entusiasmo possa trovare la leva giusta per crescere. Diversamente, nel pessimismo rischierebbe solo di avvinghiarsi su se stesso e precipitare nel pianto. Il gladiatore Bruno Zuculini, e i due maratoneti Fares e Verde sono usciti ingigantiti dal campo di battaglia del Mapei. In attesa di uno squillo dai convalescenti Bessa e Pazzini, è toccato a Caceres, Romulo, e Cerci trascinare il resto della truppa. Contro il Sassuolo, i tre non solo hanno disputato una gran partita, ma tutti e tre hanno saputo caricarsi sulle spalle le proprie responsabilità, cosa di cui questo gruppo ha estremo bisogno. La squadra ne ha tratto immediatamente beneficio.
Adesso viene il bello, tutto può succedere in questo pazzo mondo: la vittoria del Mapei ha fatto ingoiare un rospo grande così alle Cassandre, Pecchia è rimasto al timone. Il toto-allenatore che ha tenuto banco per tutta la scorsa settimana è sospeso: non facciamoci troppe illusioni, perché al primo tonfo rispunterà fuori, c’è da giurarci. Permetteteci tuttavia di osservare quanto il Verona abbia bisogno dell’amore della sua gente, e quanto amore la sua gente sia capace di dargli: è questa l’equazione giusta. I fuoriclasse della zizzania ci sono sempre stati e sempre ci saranno. C’è chi lo fa di mestiere e chi proprio non ne può fare a meno: nemmeno in queste ore, all’indomani di una bella e netta vittoria come quella di Reggio Emilia, rinunciano a gettare ombre e seminare veleni. Pazienza e andiamo avanti, un passo alla volta. Chissà che a fine campionato, la campana non suoni allora per loro. Finché la speranza ci darà fiato, noi faremo la nostra parte lottando fino all’ultimo sporco pallone. Il Verona non è un Talk Show per fini oratori abili a fare dell’aria fritta un valore. Il Verona è per fortuna altro: lo trovi nel sudore di una maglia, in voci roche debilitate dall'esposizione alle intemperie, in mani sporche solcate dai calli, in pelli ruvide e rugose, segnate dalle fatiche di una storia ultracentenaria che ha offerto poche gioie e tante sofferenze. Scordarselo, sarebbe davvero imperdonabile. E ora, diamoci dentro.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Albertazzi: “Si continuano a dire falsità sul mio conto. A tempo debito parlerò”
novembre 28, 2017
Da quanto appreso da Hellas Live, il difensore dell’Hellas Verona, Michelangelo Albertazzi, questa mattina non era presente all’allenamento a Peschiera causa sentenza in programma oggi a Milano. La società di via Francia era stata pertanto avvisata e messa a conoscenza dell’assenza odierna di Albertazzi. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del difensore gialloblù. “Apprendo, stupefatto e sbigottito, che, pochi minuti or sono, l’Allenatore responsabile della prima squadra, Sig. Fabio Pecchia, nella conferenza stampa di presentazione della partita di Coppa Italia, Chievo-Hellas Verona in programma a Verona domani sera, ha dichiarato “Albertazzi è stato convocato ma oggi non si è presentato all’allenamento senza alcuna giustificazione. Penso quindi che domani non sarà della partita”. Forse il Sig. Pecchia non sa che, nella giornata odierna, a Milano, avanti al Collegio Arbitrale della Lega Nazionale Professionisti Serie A, si svolge l’udienza di trattazione del ricorso che ho proposto nei confronti della società perchè, dopo il lodo arbitrale pubblicato il 27 settembre scorso, definitivo ed inoppugnabile, con cui la stessa è stata condannata per non avermi convocato per il ritiro estivo al pagamento di complessivi Euro 82.692,19, oltre all’obbligo di immediata reintegra, dal 02 ottobre ad oggi, non ho ancora svolto 1 (uno) allenamento completo insieme ai miei compagni della prima squadra. Forse il Sig. Pecchia, circostanza questa ancora più importante, non sa che sin dall’11 novembre scorso il Collegio Arbitrale ha fissato per oggi, notificando il relativo provvedimento tanto a me quanto alla società, l’udienza di comparizione personale delle parti per il tentativo obbligatorio di conciliazione, alla quale, con il mio avvocato, sto partecipando. Forse, infine, il Sig. Pecchia non sa che ieri, nel tardo pomeriggio, sia a mezzo telefonico sia di persona, il Direttore Generale della società, Sig. Francesco Barresi, è stato da me informato che, a causa dell’udienza odierna, non potevo essere presente al centro di allenamento, tanto che, la riunione con questi, programmata per stamattina, è stata dal Barresi anticipata a ieri sera. Nel quadro, come sopra ricostruito, respingo, pertanto, qualsivoglia giudizio del Sig. Pecchia e di chiunque altro circa il fatto che io, oggi, sarei assente ingiustificato rispetto alle attività della prima squadra, notizia del tutto inveritiera, inesistente e gravemente lesiva della mia immagine e reputazione professionale. Mi hanno, infatti, molto mortificato e umiliato le aggressive e violente reazioni dei tifosi a seguito della diffusione dei contenuti della conferenza stampa del tecnico, i quali mi hanno definito, ne cito solo alcuni: “Un bel professionista……COMPLIMENTI”, “Albertazzi vai fuori dalle palle“, “Stracciate il contratto a quel mongolo”, “Meglio per lui se vola via da Verona”, e molti altri. Chiedo solo di aspettare di sentire la mia voce prima di giudicare e non insultare chi, oltre due mesi or sono, ha ottenuto dal Collegio Arbitrale una pronuncia a carico dell’Hellas Verona di inadempimento di uno dei doveri fondamentali incombenti sul club, ovvero l’obbligo di farmi allenare insieme alla rosa della prima squadra e, dopo 2 (ulteriori) mesi, ma sta ancora lottando perché non si vede riconosciuti i propri diritti”. Michelangelo Albertazzi
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Pecchia: “Albertazzi convocato, ma non si è presentato all’allenamento”
Ancora polemica tra il difensore e l’Hellas Verona
di Redazione Hellas1903, 28/11/2017, 13:23
Non c’è tregua tra Michelangelo Albertazzi e il Verona. Il difensore è stato ieri convocato da Pecchia per la sfida di Tim Cup col Chievo, ma oggi non si è presentato all’allenamento. A darne notizia lo stesso Pecchia. “Questa la sua scelta, chiaro che domani non ci sarà” taglia corto il tecnico dell’Hellas.
Dopo i recenti fatti, tra cui la causa vinta dal difensore nei confronti del club e il misterioso taglio delle gomme alla sua auto a Peschiera, si è oggi aggiunto un altro capitolo al burrascoso rapporto tra Albertazzi e il Verona.
NEWS
Verona, con il Genoa difesa da rifare
Nel prossimo turno mancheranno per squalifica Heurtaux e Fares
di Redazione Hellas1903, 26/11/2017, 14:53
Il Verona, dopo la brillante vittoria di Reggio Emilia con il Sassuolo, pensa ai prossimi impegni. Oltre al derby di mercoledì con il Chievo, in Coppa Italia, c’è da concentrarsi sulla gara di campionato con il Genoa
Lunedì 4 dicembre, in posticipo al Bentegodi, l’Hellas sarà atteso da uno scontro di rilievo in chiave salvezza e Fabio Pecchia dovrà ridisegnare la difesa.
Saranno due i giocatori squalificati tra i gialloblù.
Thomas Heurtaux è stato espulso al Mapei Stadium, mentre Mohamed Fares, ammonito, era in diffida e, anche lui, verrà fermato per un turno dal giudice sportivo.
FONTE: Hellas1903.it
IN CAMPO ALLE 18
CHIEVO-VERONA PROBABILI FORMAZIONI
29/11/2017 10:20
Chievo e Verona giocano stasera il derby di Coppa Italia. Squadre in campo alle 18 (diretta Raisport Hd e cronaca in Alè Verona su Telenuovo dalle 17.45). Chi vince affronterà il Milan a San Siro.
Queste le probabili formazioni.
CHIEVO (4-3-2-1) 1 Seculin; 29 Cacciatore, 14 Bani, 5 Gamberini, 2 Jaroszynski; 7 Garritano, 8 Radovanovic, 27 Depaoli; 10 Gaudino; 20 Pucciarelli, 9 Stepinski.
VERONA (4-3-3) 17 Silvestri; 37 Bearzotti, 75 Heaurtaux, 69 Souprayen, 97 Felicioli; 2 Romulo, 8 Fossati, 4 Laner, 93 Fares; 24 Bessa, 21 Lee.
CONVOCATO NON ERA ALL'ALLENAMENTO
CASO ALBERTAZZI ECCO COSA E' ACCADUTO
28/11/2017 21:26
E' braccio di ferro durissimo tra Albertazzi e il Verona. Il giocatore era stato convocato per la gara di Coppa Italia di mercoledì contro il Chievo ma non si è presentato alla seduta di rifinitura.
Un fatto che ha stupito Pecchia che ad una precisa domanda ha spiegato che Albertazzi non era all'allenamento.
Successivamente il giocatore ha fatto sapere che non era a Verona perchè impegnato proprio nella causa contro la società.
A quanto appreso da fonti del Verona l'impegno era fissato al pomeriggio e dunque Albertazzi avrebbe potuto partecipare alla seduta.
Tra l'altro come ogni altro tesserato del Verona, sostiene la società, Albertazzi avrebbe dovuto concordare un eventuale permesso proprio con Pecchia o con il direttore sportivo Fusco che invece erano all'oscuro di tutto.
La querelle, dunque, si arrichisce di un nuovo capitolo che sicuramente investirà ancora una volta i legali.
Albertazzi aveva chiesto il reintegro in rosa e dopo il pronunciamento del collegio arbitrale si è allenato regolarmente con la squadra. Tranne appunto alla vigilia di questo impegno in Coppa Italia. (g.vig.)
COPPA ITALIA
Pecchia: è l'occasione per vedere Lee
28/11/2017 14:16
Tutti titolari. Anche chi va in panchina. E la gara contro il Chievo di mercoled' in Coppa Italia (stadio Bentegodi, ore 18) servirà a Pecchia proprio per capire su chi contare.
Ci saranno le seconde linee, giocatori che potranno diventare preziosi nella corsa alla salvezza.
Come il coreano Lee, giovanissimo talento asiatico che fino ad oggi è stato centellinato nelle apparizioni, spesso entrato a gara compromessa. Per Lee è la grande occasione, ma ci sarà spazio anche per Silvestri, Calvano, Bessa e Franco Zuculini che devono trovare la migliore condizione.
"Non importa chi giocherà. Voglio vedere lo stesso spirito di reggio Emilia" ha detto Pecchia in conferenza stampa, visibilmente sollevato dopo la vittoria contro il Sassuolo. "Il campionato è strano, è ancora tutto aperto, la classifica la dobbiamo vedere solo a maggio" ha aggiunto il tecnico del Verona "noi eravamo ancora a quattro punti dopo cinque gare. La verità è che si sta meglio a fare punti, ma noi abbiamo fatto buone prestazioni anche con l'Atalanta e con il Bologna. Sono contento con Cerci, non importa chi gioca davanti, l'importante è fare punti, fare risultati".
ERA TRA I CONVOCATI
ALBERTAZZI E' UN CASO: NON VA ALL'ALLENAMENTO
28/11/2017 14:06
Sembrava l'inizio di un disgelo invece ora è un caso ancora più spinoso. Albertazzi era stato convocato per la gara contro il Chievo in Coppa Italia, ma non si è presentato alla seduta di rifinitura.
Tra il giocatore e l'Hellas è in atto da tempo un braccio di ferro, con tanto di reintegro in rosa. Oggi l'ultimo atto della vicenda che lo stesso Pecchia ha reso noto in conferenza stampa
COPPA ITALIA
Bessa e Franco Zucu nel derby con il Chievo
28/11/2017 10:17
Bessa e Franco Zuculini in campo. Domani sera nel derby di Coppa Italia contro il Chievo Pecchia attuerà un moderato turn-over per non gravare sulle condizioni generali della squadra impegnata nella durissima lotta per la salvezza.
L'allenatore si affiderà ai due preziosi centrocampisti che sono alla ricerca della migliore condizione dopo gli infortuni che li hanno colpiti. Si guarda alla Coppa Italia, ma lo sguardo resta allo scontro fondamentale di lunedì prossimo contro il Genoa.
ROSA CORTA HELLAS
C'è la Coppa e il Chievo
Pecchia prepara turnover
27/11/2017 17:48
Il Verona si prepara al derby di Coppa col Chievo. La partita non poteva capitare in un momento peggiore: ci sono gli scontri diretti decisivi col Genoa e la Spal in campionato.
Probabile un ampio turnover per Pecchia. Pazzini sicuramente non ci sarà: deve recuperare dai suoi problemi fisici. Mentre Fares e Heurtaux, che sono squalificati in campionato, dovrebbero essere titolari.
Bearzotti, Lee, Felicioli, Silvestri, Laner, Calvano. Sono questi i principali candidati a giocare dal primo minuto in Coppa.
LA SEDUTA DEL 27/11
Veronello: C'è il derby, Chievo affila i denti
27/11/2017 17:26
Prosegue l'allenamento del Chievo a Veronello. Nella mattinata di lunedì 27/11, gli uomini di Maran si sono radunati per concentrarsi sulla sfida di Coppa Italia contro il Verona (4° turno), di mercoledì 19 (ore 18 al Bentegodi). Dopo un breve riscaldamento, la squadra della diga ha svolto dei lavori sulla mobilità per poi proseguire con una serie di lavori tattici in preparazione al derby. Domani, martedì 28, alle ore 11, nuova seduta a Veronello a porte chiuse.
A.F.
CHIEVO-HELLAS
Derby, ecco chi è favorito per scommesse
27/11/2017 15:33
Torna la Coppa Italia, con un quarto turno spalmato su tre giorni, da martedì a giovedì, con gare di sola andata. Otto partite, con ben dieci squadre di Serie A impegnate.
L'ncontro clou è il derby veronese tra Chievo ed Hellas, in programma mercoledì alle 18.
Per Snai, favorito il Chievo, a 1,95, con il «2» del Verona a 3,85 e il pareggio al 90' a 3,45.
Il derby di campionato giocato a ottobre è stato vinto dal Chievo 3-2 (fu decisivo Pellissier).
Un altro Over è a 1,85, quasi identica (1,87) la quota dell'Under.
FARI SUL DERBY DI TIM CUP
Veronello: niente riposo c'è l'Hellas in Coppa
26/11/2017 19:48
Archiviata la vittoria contro la Spal per 2-1 in Campionato, nessun riposo per il Chievo. Gli uomini di Maran hanno ripreso subito ad allenarsi a Veronello durante la mattinata del 26 novembre, per prepararsi alla sfida di Coppa Italia con l'Hellas di mercoledì 29 (ore 18 al Bentegodi). La seduta ha visto i giocatori che son scesi in campo coi ferraresi, svolgere un lavoro defaticante, mentre il resto della rosa ha effettuato un allenamento più intenso. Per il derby di Tim Cup, possibile turn over per Maran. Potrebbero trovare spazio nell'11 titolare, gli elementi che finora hanno avuto meno minutaggio in Campionato. Nella giornata di lunedì 27, altra seduta al mattino (ore 11).
A.F.
FONTE: TGGialloBlu.it
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
29/NOVEMBRE/2017 - 13:00
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto una prima fase di riscaldamento, passando poi ad esercizi di rapidità ed esercitazioni specifiche sulla tattica.
Lavoro differenziato per Cerci, Ferrari, Kean e Pazzini.
La squadra pranzerà insieme nel Centro Sportivo di Peschiera, prima di recarsi al 'Bentegodi' per la sfida di TIM Cup contro il Chievo in programma questa sera alle ore 18.
#CHIEVOHELLAS: SEGUILA CON NOI E SCOPRI NUMERI E CURIOSITÀ
28/NOVEMBRE/2017 - 17:30
NUMERI & CURIOSITA'
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Chievo-Hellas Verona, IV turno della TIM Cup 2017/18, in programma mercoledì 29 novembre (ore 18) allo stadio 'Bentegodi'.
- 17 i confronti ufficiali tra Chievo e Verona, con 7 vittorie clivensi, 4 pari e 6 successi gialloblù
- Zero, invece i precedenti in Coppa Italia/TIM Cup: quello di domani sarà il primo in assoluto
- Negli ultimi 4 derby consecutivi, hanno trovato il gol entrambe le squadre. L'ultimo precedente un mese fa, concluso 3-2 per il Chievo
- Curiosità: gli ultimi due marcatori dell'Hellas Verona in TIM Cup, ovvero i calciatori che hanno deciso la sfida del III turno contro l'Avellino (3-1), sono gli stessi ad aver segnato nell'ultima giornata di campionato, Daniele Verde e Bruno Zuculini
PECCHIA: «CHIEVO? TUTTI AVRANNO LA LORO OCCASIONE, CI VORRANNO VOGLIA ED UMILTÀ»
28/NOVEMBRE/2017 - 12:45
Peschiera - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate alla vigilia di Chievo-Hellas Verona, 4° turno della TIM Cup 2017/18.
«La gara di domani? Non importeranno gli uomini ma l'atteggiamento, quello di voler vincere e trovare la via del gol. Abbiamo fatto buone partite con interpreti e moduli diversi, non è questo ciò che conta, ma essere sempre umili e propositivi. Soprattutto, sarà l'occasione per tanti ragazzi che finora hanno giocato meno di mettersi in mostra. Allenarsi senza trovare spazio non è facile perché si scende in campo in undici. Non è quindi semplice trovare subito il ritmo gara, ma ci siamo allenati tutti alla grande, vedo il lavoro quotidiano e so che faranno una bella prestazione, metteremo in campo la miglior formazione possibile. Gli avversari? Oltre a essere un derby, è prima di tutto una gara ufficiale che va giocata con l'obiettivo di raggiungere il passaggio del turno, non è una vetrina. Conosciamo il Chievo, la sconfitta in campionato ci ha confermato le loro caratteristiche, sono una squadra molto esperta che lavora insieme da anni. Sanno vivere i momenti e le partite con una certa serenità, questa è una loro caratteristica molto importante».
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
28/NOVEMBRE/2017 - 12:42
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto un'iniziale fase di riscaldamento, prima di proseguire con del lavoro di rapidità, seguito da esercitazioni tattiche e partitella.
Lavoro differenziato per Ferrari e Kean. Non si sono allenati Cerci e Pazzini.
I CONVOCATI GIALLOBLU
27/NOVEMBRE/2017 - 18:15
Verona - Questi i 25 convocati per la sfida contro il Chievo, IV turno eliminatorio della TIM Cup 2017/18, in programma mercoledì 29 novembre (ore 18) allo stadio 'Bentegodi'. Convocato anche Albertazzi che ha scelto la maglia numero 6.
25 CONVOCATI
2. Romulo
4. Laner
5. Zuculini B.
6. Albertazzi
7. Verde
8. Fossati
12. Caracciolo
14. Zuculini F.
17. Silvestri
21. Lee
23. Calvano
24. Bessa
26. Caceres
27. Valoti
29. Tupta
37. Bearzotti
40. Coppola
69. Souprayen
72. Danzi
75. Heurtaux
77. Buchel
81. Borghetto
93. Fares
97. Felicioli
98. Stefanec
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
27/NOVEMBRE/2017 - 14:10
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto un'iniziale fase di riscaldamento in palestra, prima di proseguire il lavoro sul campo accompagnato da possesso palla e partitella, alla quale non hanno preso parte i calciatori che hanno giocato contro il Sassuolo.
Smaltita la sindrome influenzale per Laner, lavoro atletico per Ferrari e Kean. Non si è allenato Pazzini, in seguito al trauma contusivo subito durante Sassuolo-Hellas Verona.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: ...E intanto VIVIANI è l'anima sorprendente della SPAL! Rottura del tendine rotuleo del ginocchio destro e altri 6 mesi di stop per MARQUINHO
SERIE A: Alla 14esima saltano le panchine di BUCCHI al SASSUOLO e MONTELLA al MILAN, al loro posto i sostituti saranno rispettivamente IACHINI e GATTUSO.
FORMULA 1: Ad Abu Dhabi chiude il campionato iridato con HAMILTON (già laureatosi campione da tempo) unico a dare qualche pensiero al compagno di squadra BOTTAS partito in pole e mai raggiunto, molto staccata arriva la FERRARI di VETTEL seguita a più di 40 secondi dall'altra rossa di RAIKKONEN...
Vita da ex – Marquinho
By Redazione - 25 novembre 2017
Non c’è pace per l’ex dell’Hellas Verona Marquinho, finito sotto i ferri per la seconda volta da giugno è costretto ad altri 6 mesi di stop. Per lui, rottura del tendine rotuleo del ginocchio destro.
FONTE: HellasNews.it
Milan, esonerato Montella, al suo posto Gattuso
novembre 27, 2017
Il Milan ha comunicato l’esonero di Vincenzo Montella tramite Twitter. L’annuncio arriva a sorpresa prima della sfida contro il Benevento e dopo il pareggio contro il Torino: la conduzione tecnica è stata affidata a Gennaro Gattuso.
FONTE: HellasLive.it
SASSUOLO
Sassuolo: ufficiale, Iachini sostituisce Bucchi. Domani la presentazione
L’ex Palermo è il sesto tecnico a subentrare ad altrettanti mister esonerati in queste prime quattordici giornate di Serie A
27/11/2017, 18:53
La partita contro l’Hellas Verona è stata fatale a Cristian Bucchi, l’ex tecnico del Perugia è stato esonerato dal patron del Sassuolo Squinzi.
Una squadra, quella neroverdi, che fatica a trovare la giusta identità dopo quattordici giornate di campionato e la Coppa Italia contro il Bari alle porte, Berardi e compagni devono ritrovare la retta via per far punti, fin qui solo 11 in campionato. Ed ecco la decisione di sollevare dall’incarico Bucchi ed affidar la guida tecnico della panchina degli emiliani all’ex rosa Giuseppe Iachini che oggi si è insediato ufficialmente dirigendo il primo allenamento allo stadio Ricci.
Questo il comunicato della società neroverde: “L’U.S. Sassuolo Calcio comunica di aver affidato l’incarico di allenatore della Prima Squadra al Sig. Giuseppe Iachini. Mister Iachini dirigerà oggi pomeriggio l’allenamento della squadra presso lo stadio Ricci di Sassuolo (seduta a PORTE CHIUSE). La presentazione alla stampa e ai media avverrà domani, martedì 28 Novembre, alle ore 12 presso la sala stampa dello Stadio Ricci. Benvenuto Mister e Forza Sasol!“.
FONTE: HellasLive.it
F1, Abu Dhabi: doppietta Mercedes, Vettel terzo
Dominio di Bottas e Hamilton, Raikkonen quarto
domenica 26 novembre 2017
© EPA
ABU DHABI - Valtteri Bottas vince il Gp di Abu Dhabi - ultima gara del mondiale - dopo aver dominato la gara dall'inizio alla fine, seguito dall'altra Mercedes di Lewis Hamilton, secondo al traguardo. Sul gradino più basso del podio la Ferrari di Sebastian Vettel, seguito dal compagno di squadra Kimi Raikkonen. Quinto Max Verstappen, mentre Daniel Ricciardo è stato costretto al ritiro in seguito a un problema alla sua Red Bull.
LA PARTENZA - Bottas scatta dalla pole e conserva la prima posizione davanti ad Hamilton, poi Vettel, Ricciardo e Raikkonen che prima lotta con Verstappen per la quinta posizione, poi tenta di attaccare l'altra Red Bull, ma senza riuscirci.
RITIRO PER RICCIARDO - Al 21esimo giro, Ricciardo è costretto al ritiro a causa di un problema sulla sua Red Bull, mentre i piloti di testa cominciano a rientrare ai box per il cambio delle gomme. Hamilton resta in pista e ne approfitta per superare Bottas, secondo davanti a Vettel e Raikkonen: il britannico poi si ferma al pit-stop e, al rientro in pista, resta alle spalle del compagno di squadra.
ERRORE RENAULT - Errore dei meccanici della Renault sulla vettura di Carlos Sainz: una delle ruote non è stata fissata bene durante il cambio delle gomme e il pilota, al rientro in gara al 33esimo giro, è uscito fuori pista. Va molto meglio l'altra Renault di Nico Hulkenberg, sesto al traguardo davanti alle due Force India di Sergio Perez ed Esteban Ocon. Completano la Top 10 i due veterani della Formula 1, Fernando Alonso con la McLaren e Felipe Massa, alla sua ultima gara con la Williams.
FONTE: TuttoSport.com
Federico Viviani, ecco chi è l’anima della sorprendente Spal
Caratteristiche tecniche, cartellino, clausole, contratto, stipendio, procuratore, social, fidanzata e tanto altro: ecco chi è Federico Viviani, l’anima della Spal di Semplici
Di Paolo Pirisi - 26 novembre 2017
Prestante, rapido e sempre nel vivo del gioco. Se a questo si aggiunge un piede destro con la dinamite non ci si può proprio confondere: stiamo parlando di Federico Viviani, vera anima della Spal di Semplici, che dopo anni di gavetta sta diventando una vera certezza della Serie A. Viviani, nato il 24 marzo 1992, è un centrocampista moderno, capace di abbinare grande fisicità in fase di contenimento ma anche energia da vendere quando c’è da portar palla e attaccare. La storia di Viviani parte da un papà che gli ha di fatto segnato la vita. Il padre di Federico è infatti Mauro Viviani, che negli anni ’80 era una delle colonne di una Lazio prima marchiata a fuoco dallo scandalo scommesse e poi tornata a ruggire nella massima serie. La militanza laziale del padre viene spazzata via da Federico, che si fa apprezzare con la maglia della Roma, squadra con la quale intraprende la lunga trafila delle giovanili. Cresce a Viterbo, mettendosi in mostra con i dilettanti della Castrense, ma nel 2005 viene ingaggiato dai giallorossi, con i quali diventa un punto fermo dei Giovanissimi, degli Allievi e della Primavera di Alberto De Rossi. Diventa capitano della formazione che vince titoli di categoria a ripetizione, ma la stagione del grande salto di qualità deve ancora arrivare. Ed ecco che nel 2011-2012 Federico Viviani esordisce in Prima Squadra grazie a Luis Enrique, che lo getta nella mischia già nel sanguinoso playoff di Europa League contro lo Slovan Bratislava, ma l’eliminazione della Roma fa passare in secondo piano i primi passi del giovane centrocampista nel calcio che conta. La prima in Serie A è datata 12 dicembre 2011, quando a 19 anni Viviani scende in campo in un Roma-Juve terminato 1-1.
Al termine della prima annata con i grandi il ragazzo colleziona nove presenze, non abbastanza per guadagnarsi la riconferma. Dall’estate 2012 inizia il lungo giro del mondo di Viviani: prima va al Padova in B, dove trova un discreto minutaggio, poi nel 2013 passa al Pescara, avventura che però non gli permetterà di tornare alla Roma dalla porta principale. La svolta di una carriera che non decolla arriva nel gennaio 2014, quando Viviani passa al Latina. Nell’Agro Pontino gioca sempre, trovando anche la via del gol con estrema facilità, ma i nerazzurri non riescono a centrare l’obiettivo della promozione in Serie A. Il Verona nel 2015 non se lo fa scappare e lo strappa alla Roma per una cifra che si aggira intorno ai quattro milioni di euro, un investimento particolarmente oneroso per la società scaligera. Ma la prima annata da protagonista nella massima serie termina con una dolorosa retrocessione. Con alterne fortune passa al Bologna, ma non trova spazio con la continuità che gli servirebbe per la definitiva consacrazione. E allora il Verona, ancora proprietario del cartellino, lo gira in prestito alla Spal, con Semplici che gli ritaglia un ruolo fondamentale a centrocampo. Per quanto riguarda la nazionale Viviani ha partecipato, con la maggiore, ad uno stage organizzato fra il 10 e il 12 marzo dal ct Cesare Prandelli. Giusto riconoscimento dopo aver fatto tutta la trafila con le nazionali under.
Caratteristiche tecniche e ruolo di Federico Viviani
Per caratteristiche tecniche Federico Viviani è il classico giocatore che farebbe le fortune di ogni allenatore. Oltre alla grande disciplina tattica, dote molto rara per i ragazzi giovani, Viviani è un centrocampista che riesce ad essere prezioso in entrambe le fasi. Dopo qualche stagione di apprendistato fra Serie A e B Viviani, con la Spal, ha trovato una collocazione specifica: gioca davanti alla difesa, come diga di un 3-5-2 molto dinamico. Non è il classico playmaker, ma Viviani ha comunque un ruolo fondamentale, perché riesce a fare da raccordo fra difesa e attacco con grandissima personalità. Con il passare degli anni assomiglia sempre di più a Daniele De Rossi, ma Viviani ha in più una caratteristica peculiare: calcia le punizioni con una violenza letale e spesso riesce a realizzare gol pesantissimi su palla inattiva. Piccola curiosità: Viviani, nei primissimi anni nelle giovanili nazionali della Roma, faceva l’attaccante. E’ stato Andrea Stramaccioni, suo tecnico negli Allievi, ad arretrarlo a centrocampo. Una mossa vincente, che gli ha permesso di diventare un giocatore di alto livello. Margini di miglioramento? Ancora tantissimi, soprattutto nella gestione della palla (perde ancora qualche pallone di troppo) e nell’eccessiva irruenza, che spesso gli costa qualche evitabilissimo cartellino giallo.
Cartellino e clausole di Viviani con la Spal
Federico Viviani, dal 2015, è un giocatore di proprietà del Verona, che dalla Roma lo ha acquistato per una cifra che si aggira intorno ai quattro milioni di euro. Viviani è finito agli scaligeri nella trattativa che ha portato Juan Manuel Iturbe alla Roma. Il Verona, nell’estate del 2017, lo ha ceduto alla Spal con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a tre milioni di euro. La Roma non ha dunque alcuna possibilità di “recompra” e dunque soltanto il Verona può decidere il destino del forte centrocampista classe ’92.
Contratto e stipendio di Viviani
Il contratto di Federico Viviani con il Verona scadrà il 30 giugno del 2020, mentre l’accordo con la Spal scade il 30 giugno 2018. Per quanto riguarda il futuro molto dipende dalla volontà del club emiliano, che al termine della stagione può riscattarlo versando tre milioni di euro nelle case degli scaligeri. Viviani percepisce un ingaggio da 400 mila euro a stagione.
Il procuratore di Federico Viviani
La procura di Federico Viviani è in mano alla GP Soccer and Management Srl, società che cura da anni gli interessi di uno dei ragazzi più promettenti del calcio italiano. L’agente di Viviani è Gianpiero Pocetta, che ha anche gestito gli interessi di tanti giocatori passati dal Sassuolo come Pellegrini, Defrel, ma soprattutto Berardi e Acerbi.
Viviani e il fantacalcio: i consigli
Federico Viviani è un giocatore sul quale, anche al Fantacalcio, vale la pena di investire. Il ragazzo scuola Roma è infatti un centrocampista che ha il dolce vizio del gol, soprattutto quando calcia dalla lunga distanza. Solitamente riesce anche ad avere un rendimento accettabile ed è un giocatore perfetto perché gioca praticamente sempre da quando è alla Spal. Unica nota stonata: prende troppi cartellini gialli e questo aspetto può essere un grosso disincentivo all’acquisto. Ma se avete pochi milioni da investire per il quinto o il sesto centrocampista della vostra rosa potete scommettere su Viviani.
Infortunio Viviani: il report completo
Recentemente Federico Viviani, per sua fortuna, non ha avuto infortuni importanti, ma in passato qualche problema fisico di troppo ne ha condizionato la crescita. Alla prima stagione in Serie A con il Verona, nell’annata 2015-2016, Viviani dopo aver superato una fastidiosa pubalgia si è anche dovuto sottoporre ad un’operazione alla caviglia destra, che lo ha dovuto tenere ai box per due mesi. Dopo gli acciacchi avuti negli scorsi anni Viviani si è ripreso alla grande, dimostrando di avere una condizione fisica a dir poco invidiabile.
Il numero di maglia di Viviani
Ecco il report completo dei numeri di maglia indossati da Federico Viviani nella sua carriera in Italia, vissuta con le maglie di Roma, Padova, Pescara, Latina, Verona, Bologna e Spal.
Stagione 2011-2012 – Roma – 92
Stagione 2012-2013 – Padova – 16
Stagione 2013-2014 – Pescara – 10
Stagione 2014-2015 – Latina – 7
Stagione 2015-2016 – Verona – 24
Stagione 2016-2017 – Bologna – 6
Stagione 2017-2018 – Spal – 77
Viviani su Facebook, Instagram, Twitter e Youtube
Federico Viviani non è molto attivo sui social. Il giocatore ha un profilo ufficiale sia sua Facebook che su Instagram, piattaforma nella quale ha già raccolto molti seguaci. Assente da anni, invece, sul profilo Twitter. Tantissimi invece i video di Viviani su Youtube.
quanto è bello tornare a vincere....????7??7?????? #ForzaSpal
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Viviani a Fifa 18: il valore
Il valore di Federico Viviani a Fifa 18 è di 75. Punteggio niente male, per un ragazzo del 1992 da poco titolare in Serie A.