RECAP & IMPRESSIONI
Piace non poco questo VERONA che all'Olimpico Grande Torino blocca per lunghi tratti le fonti di gioco dei padroni di casa e cerca di riproporsi in contropiede e, anche se non crea mai un occasione nel primo tempo, si vede che le 'novità' CRUZ e SUSLOV stanno studiando per crescere.
Al TORINO viene concesso il minimo sindacale di una mezza occasione all'inizio e una più ghiotta nel finale quando TERRACCIANO è sorpreso dal movimento di LAZARO ma nel complesso l'HELLAS regge bene contro i più quotati avversari.
La ripresa procede sulla falsa riga dei primi 45 minuti col VERONA che però si rende più pericoloso coi neoentrati FARAONI e ĐURIĆ mentre il TORINO si accartoccia quasi su sé stesso e non ha più coraggio per andare a cercare una vittoria in casa che nelle ultimi 11 match è arrivata una sola volta (nel finale) col GENOA.
Il VERONA torna a far punti in un match piuttosto noioso ma l'importante era smuovere una classifica bloccata da più di 360 minuti e scavare un ulteriore pezzettino di fossato dal terz'ultimo posto (e confesso che verso la fine credevo anche a qualcosa di più 😅 ).
Missione compiuta dunque in una gara dove, come previsto, si sono visti tanti duelli vinti sicuramente in difesa dai nostri DAWIDOWICZ e MAGNANI che hanno 'mangiato' i relativi avversari mentre anche AMIONE s'è mosso al meglio nonostante la scarsa esperienza con la maglia scaligera.
Pari in tutto anche nelle conclusioni nello specchio che sono state 2 per parte.
Avanti con fiducia verso la seconda trasferta consecutiva: Domenica ci attende il FROSINONE dell'ex 'Difra' in uno scontro diretto ma la notizia è che ora anche CRUZ e AMIONE possono entrare a buon diritto nelle rotazioni.
IL GIORNO DOPO, A MENTE FREDDA...
Quanto mi è piaciuto 'sto 'nuovo' HELLAS messo in campo da mister BARONI con due mezzali che si completano al meglio, un CRUZ che nonostante la comprensibile acerbezza per la Serie A ha avuto movimenti davvero interessanti e un AMIONE di cui ci si è finalmente accorti che ieri non ha fatto sfracelli ma a mio avviso, dopo l'incertezza iniziale, ha giocato con una serenità e una determinazione quasi da veterano!
Si 'sveglia' persino ĐURIĆ quando il VERONA, in debito d'ossigeno, lo sceglie come ciambella di salvataggio la davanti: Lui di testa le prende tutte (come di consueto) ma è più attento del solito ai movimenti dei compagni, effettua buone sponde e va persino alla conclusione con una rovesciata sconosciuta al suo repertorio (rimango convinto che se quella palla l'avesse presa meno 'bene' per MILINKOVIĆ-SAVIĆ non ci sarebbe stato scampo!).
Ad un certo punto, confesso, credevo davvero nello scherzetto a JURIĆ ma tant'è... Accontentiamoci di questo ottimo punto guardando a tutto quello che di positivo i gialloblù hanno messo in mostra a casa del 'maestro' che così tanto ha inciso (e continua a incidere) nella storia scaligera degli ultimi anni e, in attesa di un maledetto gol che prima o poi arriverà, godiamoci una certezza: Fare gol all'HELLAS è davvero complicato se nell'unica occasione che ti concede nell'arco di una partita non insacchi (come hanno fatto ATALANTA e MILAN); già questo rispetto alla passata stagione di 'sti tempi è tanta roba.
Fuori capitan BUONGIORNO e DJIDJI, con ZIMA rientrato solo oggi, mister JURIĆ fa di necessità virtù e mette SAZONOV braccetto di destra, SCHUURS al centro della difesa e RODRÍGUEZ dall'altra parte, sull'esterna destra SOPPY soffia il posto a BELLANOVA mentre dall'altra parte è confermato LAZARO così come al centro partono ancora RICCI e l'ex gialloblù ILIĆ.
Novità in zona offensiva dove VLAŠIĆ parte dalla panchina ed è RADONJIĆ a posizionarsi dietro le due punte SECK e ZAPATA.
3-4-2-1 confermato per mister BARONI al quale si chiedeva di avere più coraggio e cambiare qualcosa soprattutto la davanti ma non solo e il mister, un po' per necessità e un po' per mettere alla prova la profondità della propria rosa, propone AMIONE titolare come braccetto di sinistra, TERRACCIANO come esterno di destra, HONGLA che parte dalla panchina, SUSLOV sulla trequarti e il 'Jardinerito' CRUZ all'esordio assoluto in Serie A.
207 i tifosi scaligeri al seguito del VERONA al 'Comunale Grande Torino', dirige il signor Ermanno Feliciani della sezione AIA de Teramo.
PRIMO TEMPO
1° SECK trova il fondo, supera con una finta AMIONE e prova la conclusione trovando l'opposizione con le gambe di MONTIPÒ
8° MAGNANI troppo duro su RICCI: Feliciani estrae subito il primo cartellino del match per Giangiacomo.
13° SECK stende DUDA che l'aveva fatto fuori con un dribbling al fulmicotone: Dai 35 metri in zona centrale va NGONGE murato dalla difesa granata.
20° SAZONOV a terra e JURIĆ non ha più difensori, il georgiano esce scuotendo la testa ma poi fa segno che può rientrare ma, nel dubbio, si scalda il 'jolly' TAMÈZE...
26° SAZONOV ancora a terra con le mani fra i capelli... Il difensore sembra non farcela ed esce tra le lacrime: Dentro il fresco ex TAMÈZE nell'inedito (più o meno) ruolo di difensore.
28° RADONJIĆ entra in area sfruttando un lancio verticale da dietro ma AMIONE vince il duello in velocità e devia palla sul fondo.
30° Ancora attento AMIONE sull'affondo di SECK stavolta.
37° RADONJIĆ affonda sul lato mancino ma il 'cagnaccio' MAGNAI non molla e lo mura sul fondo.
45°+2 Occasionissima TORINO in finale di primo tempo con LAZARO che riceve da RODRÍGUEZ scappa a TERRACCIANO e cerca l'angolino opposto ma MONTIPÒ si distende e la devia in angolo!
45°+3 Feliciani termina il primo tempo.
SECONDO TEMPO
46° Entra COPPOLA, gli fa posto DAWIDOWICZ (che ha accusato un problema fisico) ma dal punto di vista tattico nulla cambia con Diego che si piazza al centro e prende ZAPATA.
54° Doppio cambio TORINO ILIĆ fa spazio a LINETTY e RADONJIĆ (con un gesto plateale di stizza che a JURIĆ non piacerà) a VLAŠIĆ.
58° AMIONE scivola e sembra avere un problema al flessore sinistro... Rimane a terra poi l'arbitro interrompe il gioco e Bruno esce: BARONI ne approfitta per un doppio cambio con FARAONI al posto del 'Bufalo' e ĐURIĆ al posto di CRUZ. MAGNANI si sposta a sinistra, TERRACCIANO va a fare il braccetto di destra con COPPOLA che rimane al centro.
61° SUSLOV libera FARAONI che si sovrappone a destra e con un tiro-cross sul secondo palo mette in difficoltà MILINKOVIĆ-SAVIĆ che riesce con la punta delle dita a smanacciare a lato!
69° LAZARO batte un corner da destra a cercare la girata di TAMÈZE che vola sopra la traversa.
71° TAMÈZE dritto su SUSLOV che ripartiva: Fallo di ostruzione e ammonizione da parte di Feliciani inevitabile all'ex gialloblù.
74° Altro corner da destra per LAZARO e ancora TAMÈZE in mezzo all'area ad incornare sovrastando FOLORUNSHO e MAGNANI: Palla schiacciata a terra che rimbalza alta sopra la traversa.
75° Tocca a SAPONARA, gli fa spazio NGONGE ancora evanescente stasera...
76° FARAONI con le mani per FOLORUNSHO che trova il fondo a destra e la mette in mezzo per la rovesciata stilisticamente perfetta di ĐURIĆ ma 'lenta' e centrale: Nessun problema per MILINKOVIĆ-SAVIĆ.
80° Doppio cambio anche per il TORINO: Dentro BELLANOVA per SOPPY e KARAMOH per SECK.
82° Azione confusa in area gialloblù con TERRACCIANO che per poco non inganna MONTIPÒ murando VLAŠIĆ, COPPOLA rinvia malamente, il Toro riconquista palla con e SCHUURS va alla conclusione dal limite con palla che esce sopra l'incrocio.
85° Spazio a HONGLA nelle fila gialloblù, esce SUSLOV: Si alza sulla trequarti DUDA. Retropassaggio sciagurato di FOLORUNSHO che mette in difficoltà MONTIPÒ, il portiere esce dall'area e spazza di testa proprio su RICCI che di prima cerca il jolly dalla lunga distanza con palla che termina fortunatamente a lato.
86° LAZOVIĆ da sinistra la mette in mezzo per ĐURIĆ che fa velo per... Nessuno! Peccato sprecare palle così però...
88° SAPONARA dalla distanza prova a uccellare MILINKOVIĆ-SAVIĆ con una girata improvvisa ma debole e centrale: Raccoglie il portiere granata.
90°+2° LAZOVIĆ servito da SAPONARA galoppa sul fondo e la rida indietro all'ex FIORENTINA murato al tiro: Ma Feliciani ferma tutto per l'iniziale off-side di Darko.
90°+5 Feliciani fischia tre volte: Buon punto per i gialloblù in trasferta!
VOTI
MONTIPÒ Si scalda subito su SECK che scappa ad AMIONE poi però rimane inoperoso fino al termine del primo tempo quando, con un grandissimo intervento, nega un gol che sembrava fatto a LAZARO. Nella ripresa ordinaria amministrazione ma quando serve... C'è! 7
MAGNANI Vince tutti i duelli con RADONJIĆ sia col fisico che in velocità e quando AMIONE è costretto ad uscire si sposta a sinistra continuando nella sua prestazione di rilievo 6,5
DAWIDOWICZ Il difensore con più recuperi palla da inizio stagione si mangia letteralmente ZAPATA nel primo tempo! Bravissimo anche in chiusura su ILIĆ che al 36° aveva trovato un buco centrale. Un inopinato problema fisico lo costringe a rimanere negli spogliatoi nella ripresa 7 (gli da il cambio COPPOLA al 46°: Autorevole e sicuro in una posizione che certamente sente più sua. Non corre rischi a parte quel rinvio in emergenza all'82° 6)
AMIONE SECK lo prende subito in velocità ma è l'unica incertezza che 'Il Bufalo' concede agli avversari: Al 28° svernicia RADONJIĆ in velocità, alla mezz'ora è ancora attento su SECK, non cade nel doppio passo in area sullo sgusciante SOPPY al 39° ed è ancora puntuale in chiusura su SECK al 50°. Che sfortuna quando scivola da solo su un campo infame e deve dare forfait prima del tempo! 7- (gli da il cambio FARAONI al 58° e tre minuti più tardi con un tiro-cross mette in serie difficoltà MILINKOVIĆ-SAVIĆ. Bella anche la rimessa che libera FOLORUNSHO al cross al 76°. Peccato per quell'errore all'84°... In ogni caso buoni segnali anche per lui che forse al momento è meglio entri a partita in corso 6)
TERRACCIANO Nel primo tempo è davvero feroce corre sulla fascia a caccia di palloni e dimostra una determinazione incredibile in fase difensiva. Peccato per l'errore che commette su LAZARO nel finale di primo tempo che poteva costare carissimo! Con l'uscita di AMIONE deve scalare in difesa e andare a fare il braccetto di destra dove, anche perché il TORINO sembra accontentarsi del pari, non corre rischi se non su quella sfortunata deviazione murando VLAŠIĆ all'82° 6-
DUDA Con FOLORUNSHO in cabina di regia impreziosisce quello che al momento, per forza e qualità, è la miglior mediana che BARONI può schierare. Senza strafare gestisce bene palla anche se non trova mai l'affondo giusto per i compagni. Con l'ingresso di HONGLA sale sulla trequarti ma ormai il fiato è corto per tutti e le idee mancano.. 6+
FOLORUNSHO A mio avviso più utile da mezz'ala che da trequartista, peccato che ogni tanto pecchi con le misure e azzardi retropassaggi davvero pericolosi (come quello all'85° ad esempio). La miglior cosa la fa al 76° con quella gran palla per ĐURIĆ. Bravo al 90° a chiudere su TAMÈZE in area 6-
LAZOVIĆ Mostra continui progressi anche se non è supportato dalla miglior condizione fisica. Al 70° sbaglia misura nel passaggio a NGONGE che poi evita il peggio sparandola sul fondo (ma una buona azione offensiva si perde). Nel finale due lampi: Che si sia tenuto il meglio per la prossima trasferta a Frosinone? 6-
NGONGE 'Sto ragazzo a mio avviso pecca un po' nell'atteggiamento nel senso che da l'impressione di volere palla sui piedi e quando non la riceve pare demoralizzarsi e non volersi sbattere più che tanto... Spero tanto di sbagliarmi ma non vorrei si fosse montato un po' la testa, anche oggi un ectoplasma 5+ (gli da il cambio SAPONARA al 76°: Nel finale un paio di buone idee ma nulla più... Deve ritrovare forma fisica e, con essa, fiducia nei suoi mezzi ma al momento sembra persino... Appesantito. Non so non lo vedo bene se non si da una sveglia 5,5)
SUSLOV Ecco, a proposito di atteggiamento giusto, Tomáš è quello che sembra aver fatto più progressi: Conscio di avere tutto da imparare chiede consigli e conferme durante tutto il match mettendo a disposizione della squadra un'umiltà che potrà tornargli senz'altro utile. Bravo a liberarsi di SCHUURS al 23° e a mettere al centro per l'accorrente NGONGE murato in area. Al 31° è tenace su SOPPY in fascia anche se col fallo. Bella palla al 61° per FARAONI 6 (gli da il cambio HONGLA all'85°: Non giudicabile ma la concorrenza non potrà che giovare anche a lui che a inizio stagione giocava molto meglio e poi s'è un po' adagiato)
CRUZ Subito di livello l'impatto con la Serie A e con un difensore come SCHUURS che gli lascia le briciole ma 'El Jardinerito' studia le contromosse e ogni tanto prova qualche movimento in profondità e qualche scambio con i compagni con cui deve per forza di cose trovare ancora la miglior sintonia ma il suo esordio è importante per dare al mister una nuova alternativa la davanti dove al momento manca la fantasia e la creatività 5,5 (gli da il cambio ĐURIĆ al 58°: Cosa più unica che rara oggi davvero ha spizzato bene tutti i palloni e ci ha regalato pure una splendida rovesciata! Peccato l'abbia impattata proprio pulita perché forse, fosse stata sporca, sarebbe entrata... All'86° l'idea del velo è anche buona ma perché nessun gialloblù ha seguito l'azione? 6,5)
BARONI Secondo me vara stasera il miglior centrocampo che il VERONA può schierare per qualità e forza fisica: FOLORUNSHO e DUDA possono migliorare molto insieme se troveranno la giusta sintonia (anche se HONGLA può considerarsi un ottimo rincalzo). Chiude tutti gli spazi a JURIĆ e gli concede il giusto eppure, nel dopo-match non si accontenta e risponde che se non arriva il gol il suo lavoro è buono solo a metà (buon segno). Unica pecca oggi è il mantenimento di NGONGE in campo anche quando è chiaro che il belga non ne ha più da tempo... 6
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
Mister JURIĆ tecnico del TORINO «E' stato bravo Montipò, non abbiamo concesso nulla e creato cinque o situazioni. Su questo campo è difficile giocare per una squadra che vuole attaccare, anche Tameze, Seck, Lazaro e Schuurs ci hanno provato. C'erano le situazioni per vincere. E' un campionato difficile, ma oggi abbiamo creato il giusto per vincere. Se prendiamo gli ultimi 60-70 minuti, loro non hanno passato il centrocampo e non hanno mai tirato. Il campo lo vedete anche voi, sappiamo che ha questa malattia e non è colpa di nessuno ma è difficile muovere il pallone. In mediana tendiamo ad andare più sulla costruzione, non c'è fluidità anche per il campo. Se stasera mi è piaciuto il Toro? Non la vedo così negativo. Sono sincero, secondo me è andata bene in tante cose. Andate a vedere Verona-Milan e Verona-Atalanta, oggi non hanno superato la metà campo nonostante il campo disastroso. In tanti mi sono piaciuti, per vincere devi fare gol e saltare l'uomo e ci è mancato. Ma la squadra non è andata male, questo campionato è una battaglia. Il Verona? Oggi meno bene che contro Milan e Atalanta, avevo la sensazione di aver visto una squadra migliore contro queste due squadre. Ho parlato con Baroni, si sentono dentro questo modo di giocare: sta mettendo dentro le sue cose, fa delle diagonali diverse, ma hanno buoni giocatori e possono fare bene. Forse la società passa di mano? Pensando a questi anni, Maurizio (Setti n.d.S) ha fatto grandi cose con il suo modo di essere... Se sono orgoglioso vedere ancora tanto Juric nel Verona? Sono stati anni splendidi, anche vedendo Zaccagni alla Lazio abbiamo creato qualcosa di grande a livello emotivo anche con i tifosi. E il modo di giocare andava bene al mondo veronese. Ci sono giocatori che possono fare bene in attacco, anche Suslov può fare male. Bello vedere Terracciano giocare» TuttoMercatoWeb.com
Mister BARONI «Nel primo tempo ho chiesto personalità e coraggio, siamo andati alti. Ci abbiamo messo attenzione, ci siamo mossi bene anche davanti. In questo momento siamo tartassati dagli infortuni, qualche giocatore non è al top. E' un punto che ci soddisfa, è venuto con una bella prestazione. Sappiamo che c'è ancora da costruire. Dobbiamo trovare soluzioni, lo so. Sto facendo un percorso, voglio mobilità perché il calcio va verso questa direzione. Cerchiamo di portare meglio la palla agli attaccanti, anche i centrali di difesa si devono abituare alla manovra. Abbiamo avuto un buon palleggio, Duda in quella posizione fa meglio e Folorunsho vicino a lui dà fisicità e ha recuperato tanti palloni. Il gol...lo so, ci stiamo lavorando. Lo scorso anno giocavamo 4-3-3 ma andavamo ad aggredire alto, non esco da un calcio di aggressione e dinamico. Il fatto che ho mantenuto questo assetto è perché abbiamo diversi trequartisti, Ngonge ama venire dentro così come Suslov, e poi sicuramente dietro ci mancano terzini di ruolo. Ho idee per portare avanti questo modo di giocare, l'ho già fatto. Eravamo partiti per rimontare la squadra: metto davanti la squadra a ciò che voglio fare io, è la squadra che deve fare quello che sa. Ora speriamo di non avere altri infortuni. Io ascolto i grandi, ma è difficile gestire tante partite con così caldo: era davvero il 2 ottobre? Gestire queste situazioni è complicato, non abbiamo rose magari come altri club per fronteggiare tanti impegni vicini. Ma non è un alibi, daremo opportunità a chi ha giocato meno. La porta inviolata è un valore aggiunto? Non parto dal gol che non subisco ma da quello che devi fare: se segni due gol, può darsi che vinci. E con una rete è probabile che pareggi. Abbiamo una buona tenuta mentale e fisica, non è un caso che chi gioca contro di noi non fa la miglior partita del campionato e non tirano tanto. Ma non è l'aspetto su cui lavoro, la mia attenzione è sul gol. Abbiamo cambiato, dobbiamo assemblare i ragazzi: magari la prossima volta ci sarà qualche altra soluzione. Abbiamo fatto belle azioni, poi magari manca la finalizzazione o non tiri un rigore in movimento. Le occasioni le abbiamo costruite attraverso la manovra» TuttoMercatoWeb.com
Tomas SUSLOV s'è mosso bene «Quanto conta questo punto? Ho cercato di fare il massimo per il bene della squadra, anche dal punto di vista difensivo. Ci siamo aiutati reciprocamente e abbiamo conquistato un punto importantissimo per noi... Abbiamo bisogno di mettere in campo questi fattori ogni settimana, aiutarci e giocare di squadra, questo è anche ciò che ci chiede il mister. Oggi lo abbiamo fatto. Dovremo avere forse più creatività in attacco nelle prossime partite, stiamo avendo qualche difficoltà in questo, ma penso che i gol arriveranno. Dobbiamo continuare così, e continuare a lottare. La mia prestazione alla prima da titolare? Sono stato felice di giocare dall’inizio, ho lavorato molto, soprattutto in allenamento, per conquistare questo posto e sono soddisfatto di aver ricevuto la fiducia del mister. Darò il meglio di me per il club in ogni occasione che avrò a disposizione. Qui si gioca in modo diverso rispetto all'Olanda, ma penso che questo tipo di calcio calzi molto bene per le mie caratteristiche. Penso che nelle prossime partite sarò in grado di aiutare la squadra di più anche in fase offensiva» HellasVerona.it
Lorenzo MONTIPÒ ha salvato il risultato con una paratona alla fine del primo tempo «Punto guadagnato? Un punto conquistato, sì. Fuori casa vale molto. Il campo, però, non era in perfette condizioni, non è un alibi, ci sono anche due difensori fuori, le cui condizioni saranno valutate nelle prossime ore. Un punto che ci teniamo stretti... Una parata che vale un punto? Beh, grazie per i complimenti, sono molto orgoglioso di come è andata la partita. Quanto vale la prossima sfida contro il Frosinone? Andiamo a Frosinone con la massima umiltà, gioca a calcio, ha messo in difficoltà chiunque, in casa va bene, l’Atalanta è andata in difficoltà. Andiamo lì per fare bene» TuttoMercatoWeb.com
Julio Ricardo CRUZ, padre di JuanManu parla dell'esordio del figlio a 'Radio Tv Serie A' «L'esordio? Sono sensazioni molto belle, come calciatore non pensi che il figlio possa diventare anche lui un professionista. Tre anni fa lui ha fatto l'esordio in Argentina, questo è stato un colpo ancora più forte. Sono felice per lui, è arrivato in Serie A dove io me la sono goduta quando ci ho giocato. Deve copiare più Lautaro che me però. Per quel che sta facendo... Di me porta già qualcosa nel sangue» TuttoMercatoWeb.com
Urbano CAIRO patròn del TORINO «Con il Verona è stata una gara difficile, abbiamo avuto buone occasioni per segnare: ora pensiamo al derby, deve esserci la testa giusta. Mi è piaciuto molto Sazonov, ora vediamo se riusciremo a recuperarlo ma c'è Tameze che è una garanzia. Buongiorno? E' inevitabile, è un'assenza importante. Campo in condizioni disastrose? Si è beccato una malattia e non si poteva intervenire, ma in settimana lo sistemiamo e abbiamo dovuto aspettare perché la malattia ha dato problemi» TGGialloBlu.Telenuovo.it
Negli anticipi di Sabato: Dura lezione subita dal LECCE in casa contro il NAPOLI, i partenopei rifilano un poker ai salentini ma alla SALERNITANA non è andata meglio con l'INTER che ha sua volta all'Arechi ha vinto con una quaterna griffata MARTINEZ entrato al 55esimo.
Più modesto, ma non meno importante dato che tiene i rossoneri in testa alla classifica con i nerazzurri di Milano, il 2 a 0 del MILAN alla LAZIO.
Ieri 3 a 0 del BOLOGNA sull'EMPOLI con ORSOLINI autore della triplée a portarsi a casa il pallone.
2 a 2 tra UDINESE e GENOA coi friulani ad acciuffare i rossoblù ospiti solo grazie ad un autogol nel finale e pari a reti bianche tra ATALANTA e JUVENTUS con i padroni di casa a sprecare tanto. 2 a 0 della ROMA sul FROSINONE.
Al MONZA basta il primo gol in biancorosso di COLOMBO per battere il SASSUOLO.
Alle 20.45 FIORENTINA-CAGLIARI chiuderà la settima giornata di Serie A.
Il colpo gobbo 'sto giro lo fanno i butei di SAMMARCO alla Juve 😉
HELLAS VERONA di Redazione, 30/09/2023 7:30 CANDID CAMERA. Veronello o Bottagisio per il nuovo centro dell'Hellas?
Centro Sportivo Veronello
“La priorità è il nuovo centro sportivo. Non abbiamo ancora trovato l’area adeguata per le nostre esigenze, nonostante i molti contatti e le ricerche. Speriamo di riuscirci entro il prossimo anno solare. Il centro sportivo è fondamentale”. Anno 2014. Parole e musica di Giovanni Gardini, l’allora direttore generale del Verona. Nove anni, tanti ne sono passati, altri “direttori” si sono succeduti ma del famigerato “nuovo centro sportivo” non c’è traccia.
E sì che c’è stata l’ipotesi del Forte Lugagnano, che però nulla ha portato se non un finale a stracci fra l’ex Sindaco Tosi e Maurizio Setti, con versioni contrastanti sull’area. Dove sta la verità? Poco importa, se non che oggi il Verona non possiede un centro sportivo di proprietà. Questo è sempre stato uno dei dogmi di Setti, un caposaldo fin dal suo arrivo qui (anno 2012). Lo stadio, certo, ma prima di tutto il pallino è sempre stato un luogo dove raggruppare la Prima Squadra e tutto il Settore Giovanile per far nascere e crescere i talenti del futuro, con un headquarter capace di soddisfare tutte le esigenze della società. E con Setti all’ultimo piano a dirigere e tirare i fili.
Bene, oggi i fili dicono che a furia di tirare, si sono rotti e se ci si deve avvicinare a un centro sportivo di proprietà, non solo non ce n’è il sentore ma neanche l’idea. Dopo 11 anni è lecito chiedersi il motivo di tale scelta, considerando che, oggi, più di allora, si sono create delle opportunità che a dir poco sarebbe da sciagurati non coglierle. Nel merito stiamo scrivendo di due grandi strutture che sono appartenute alla storia recente del Chievo. La prima è Veronello, un centro sportivo illuminato dalla famiglia Garonzi che è stata la casa della prima squadra del Chievo. Ad oggi c’è un hotel, qualche squadra straniera lo affitta per pochi giorni o stage e finisce lì. L’altro è il Bottagisio, sempre del Chievo, coinvolto nel procedimento fallimentare ed è stato accostato al Sona Calcio e poi al Vigasio, quando Campedelli ha provato a rientrare nel calcio. Un doppio rimpianto che oggi, strutture così all’avanguardia siano praticamente inutilizzate e che il Verona debba continuare a pagare l’affitto a Peschiera, senza far crescere ancora di più il suo valore. Attenzione: l’attuale centro-resort è spettacolare, con tutti i comfort, ma ha il limite di non essere di proprietà.
“La priorità è il nuovo centro sportivo”. Nove anni dopo, nulla è stato fatto.
FONTE: TGGialloBlu.Telenuovo.it
Torino-Verona 0-0: Juric e Baroni si annullano
Gara senza grandi emozioni allo stadio Olimpico Grande Torino. Granata pericolosi dopo 54 secondi con Seck che si invola e calcia in porta: Montipò salva. Il portiere del Verona si ripete nel recupero del primo tempo su Lazaro. Nella ripresa un cross velenoso di Faraoni impegna Milinkovic-Savic, poi Djuric ci prova in rovesciata. Nell’Hellas esordio in A per Juan Manuel Cruz, figlio dell'attaccante ex Inter
FONTE: Sport.Sky.it
CALCIO - SERIE AI Top & Flop di Torino-Verona Si salvano in pochi nella squadra di Juric, anche le mosse del tecnico non convincono
EMANUELE PASTORELLA
e.pastorella@libero.it 02 OTTOBRE 2023 - 21:33
Nemanja Radonjic, tra i peggiori contro il VeronaNemanja Radonjic, tra i peggiori contro il Verona
LE PAGELLE DEL TORINO
M. Savic 6 non si fa sorprendere.
Sazonov 6 alza bandiera bianca pure lui (dal 27° Tameze 6,5 adattato dietro, è un bel jolly).
Schuurs 6,5 torna centrale e mostra maggiori sicurezze.
Rodriguez 6 grandi chiusure, il capitano mantiene il rendimento.
Soppy 5,5 prima da titolare, qualche galoppata sulla destra (dall’80° Bellanova sv).
Ricci 5 ancora con il freno a mano tirato
Ilic 5 sbaglia tutto, anche i corner (dal 54° Linetty 6 corre in mediana).
Lazaro 6 fermato da un grande Montipò
Seck 5,5 manda segnali, qualche spunto in più del solito (dall’80° Karamoh sv).
Radonjic 5 prova opaca, sfoga la rabbia contro una bottiglietta (dal 54° Vlasic 5 non funziona nemmeno a gara in corso).
Zapata 5,5 si vede e si sente, ma non ha occasioni per colpire.
All. Juric 5 la carica che chiedeva non c’è, si presenta al derby con zero gol negli ultimi 180 minuti.
LE PAGELLE DEL VERONA
Montipò 7 grandi parate su Seck e Lazaro, salva la sua porta.
Magnani 6,5 fa la sua partita senza sbavature.
Dawidowicz 6,5 non teme Zapata e lo limita (dal 46° Coppola 6 non rischia nulla)
Amione 6 supera l’esame (dal 58° Faraoni 6 pericoloso con una traiettoria beffarda).
Terracciano 6 ricopre più posizioni e lo fa bene.
Folorunsho 6,5 si sta adattando bene.
Duda 6 ha una qualità nella gestione del pallone.
Lazovic 6 meno spinta, più sostanza.
Ngonge 5,5 penalizzato anche dal campo, non riesce ad incidere (dal 76° Saponara sv).
Suslov 6 crea scompiglio nella difesa del Toro (dall’85° Hongla sv).
Cruz 5,5 tanto movimento, pochi palloni e qualche errore (dal 58° Djuric 6,5 tenta il gol in rovesciata)
All. Baroni 6,5 punto che fa morale.
FONTE: TorinoCronaca.it
SERIE A - LE PAGELLE DI TORINO-VERONA 0-0: MONTIPÒ UNICO PROTAGONISTA DI UN MATCH MODESTO
DA SIMONE ETERNO
AGGIORNATO 02/10/2023 ALLE 21:00 GMT+2
SERIE A - I voti ai protagonisti di Torino-Verona 0-0 con le pagelle della partita: il migliore è Montipò, unico a rendersi protagonista di un match povero di emozioni.
Torino-Verona, match valido per la 7a giornata di Serie A, è terminato sul punteggio di 0-0. Con questo risultato il Toro va al 10° posto in classifica mentre il Verona è 15°. Qui di seguito i voti ai protagonisti della partita.
LE PAGELLE DEL TORINO
Vanja MILINKOVIC-SAVIC 6 – Mai chiamato in causa se non dalla conclusione di Faraoni.
Perr SCHUURS 6,5 – Si mette in tasca Cruz e, paradossalmente, crea una delle uniche 3 occasioni del Toro in questa partita.
Saba SAZONOV 6 – Gioca 20 minuti puliti, poi si fa male. Dal 27’ Adrien TAMEZE 6 – Di fatto va a giocare fuori ruolo, da braccetto di destra nella difesa a tre: non commette errori.
Ricardo RODRIGUEZ 6 – Giocatore che fa della costanza, senza picchi, la sua forza. Oggi una di quelle prestazioni da unire “alle tante”.
Brandon SOPPY 6 – Vince il ballottaggio con Bellanova ma offensivamente non crea un granché. Anzi, è quasi nullo. Non ci sono errori, ma nemmeno appunti degni di nota. Dall’80’ Raoul BELLANOVA – sv.
Samuele RICCI 6 – La mediana del Verona è più fisica e qualche volta va in difficoltà, anche se non è nulla di clamoroso.
Ivan ILIC 5 – Tocca pochi palloni nel primo tempo e spesso finisce nel traffico della mediana veronese. Male. Dal 54’ Karol LINETTY 6 – Un po’ più di sostanza.
Valentino LAZARO 6 – Fa tutto bene in quell’inserimento a fine primo tempo, tranne la conclusione: il tiro è prevedibile e lento e Montipò è astuto nel leggerlo in anticipo. Si poteva fare di più.
Demba SECK 6 – La sorpresa di formazione di Juric tutto sommato non delude. L’occasione in avvio, qualche spunto sulla destra. Niente di trascendentale. Come tutto questo Toro del resto. Dall’80’ Yann KARAMOH – sv.
Nemanja RADONJIC 5,5 – Esce stizzito, ma la sua prestazione era stata abbastanza deludente. Poche intuizioni e ancor meno giocate. Dal 54’ Nikola VLASIC 5,5 – Non cambia la sostanza rispetto al compagno a cui prende il posto.
Duvan ZAPATA 5,5 – Preso in consegna dalla difesa del Verona cerca di muoversi allargando un po’ le maglie. Ma di reparto gli scaligeri controllano bene e alla fine la sua partita è evanescente.
All. Ivan JURIC 6 – Secondo punto nelle ultime tre partite, dal suo Toro sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosina in più quest’oggi. E’ apparsa invece una squadra con poche idee e soprattutto un po’ lenta nel muovere la palla. Così, il suo calcio, diventa prevedibile.
LE PAGELLE DEL VERONA
Lorenzo MONTIPO’ 6,5 – Nel nulla generale di questa partita, alla fine le sue due parate su Seck e Lazaro sono gli highlights veri di questo match.
Giangiacomo MAGNANI 6 – Partita onesta, non commette errori dietro.
Bruno AMIONE 6 – Anche lui attento finché resta in campo. Dal 58’ Davide FARAONI 6 – Il suo ingresso non sposta gli equilibri. Un suo tiro-cross pericoloso nel finale.
Pawel DAWIDOWICZ 6 – Buona gara al centro, dove tiene botta su Zapata. Poi molla per problemi muscolari. Dal 46’ Diego COPPOLA 6 – Prosegue il lavoro fatto dal compagno di reparto.
Filippo TERRACCIANO 6 – Dal punto di vista offensivo è quasi nullo, ma su quello difensivo è inopinabile.
Tomas SUSLOV 6,5 – Buona partita in mezzo al campo. Copre con disciplina, recupera palloni e li gioca puliti. Dall’85’ Martin HONGLA – sv.
Michael FOLORUNSHO 6,5 – Come il compagno di mediana gioca un match disciplinato dove spesso con la fisicità fa sentire la sua presenza a quelli del Toro.
Darko LAZOVIC 5,5 – Si vede poco. Non trova varchi offensivamente e si assopisce un po’ troppo presto.
Cyril NGONGE 5,5 – Come Lazovic è uno dei nomi da cui potenzialmente il Verona dovrebbe far partire le azioni offensive. Ma non succede. Dal 76’ Riccardo SAPONARA – sv.
Ondrej DUDA 5 – Non pervenuto.
Juan Manuel CRUZ 5 – Gara complicata per il figlio d’arte. Alla prima da titolare finisce nelle grinfie di Schuurs: uno che non fa sconti. Dal 58’ Milan DJURIC 6 – Un po’ meglio dopo il suo ingresso in campo, dove se non altro il Verona acquisisce peso sui palloni alti.
All. Marco BARONI 6 – Gara onesta. Senza strafare, ma attento difensivamente, il suo Verona concede tutto sommato poco e si porta via il punticino. L’inizio brillante di agosto di questa squadra però pare già lontano.
SERIE A, TORINO-VERONA 0-0: VINCE LA NOIA
DA SIMONE ETERNO
AGGIORNATO 02/10/2023 ALLE 21:01 GMT+2
SERIE A - Torino e Verona non vanno oltre uno 0-0 con poche emozioni. Il Toro ci prova di più ma non sfonda, il Verona non è mai offensivo. Un punto a testa che non cambia le posizioni in classifica: Toro 10°, Verona 15°.
Tanti sbadigli e un punto a testa. È questo il sunto di Torino-Hellas Verona 0-0, sfida di metà classifica che termina a reti bianche. Formazioni schierate in campo in maniera speculare, ai punti alla fine è probabilmente il Toro a fare qualcosa in più, se non altro per le occasioni di Seck e Lazaro a inizio e fine primo tempo. Nella ripresa pericoloso è Faraoni per gli ospiti, ma al di là di tutto il campo davvero ha detto poco. Due squadre che a ritmi non troppo alti si sono sostanzialmente annullate lasciando al malcapitato pubblico una sensazione di sostanziale sonnolenza. Insomma: se non l’avete vista e siete finiti su questo report, non vi siete persi davvero nulla. Toro al decimo posto, Verona quindicesimo.
LA CRONACA IN 4 MOMENTI CHIAVE
1’ SUBITO TORINO! SECK! Bella fuga a destra, con Seck che entra in area e calcia sul primo palo: bravo Montipò a dire di no. Subito Toro pericoloso.
45+2’ OCCASIONE TORINO! LAZARO! Bel dribbling su Terracciano, poi si butta in area dove trova spazio e prova a piazzarla sul palo lungo. Molto attento e molto bravo Montipò a deviare in corner. La miglior chance della partita.
61’ VERONA PERICOLOSO, FARAONI! Buona occasione per la squadra scaligera che sfiora la rete con un cross velenoso di Faraoni: bravo Milinkovic a respingere e ad evitare ulteriori pericoli.
84’ TORINO VICINO AL GOAL Vlasic mette al centro, Montipò e Coppola fanno confusione per allontanare il pallone che finisce sul piede di Schuurs: gran botta, ma palla alta.
MVP
Montipò. Nel nulla generale di questa partita, alla fine le sue due parate su Seck e Lazaro sono gli highlights veri di questo match.
FANTACALCIO
PROMOSSO: Milinkovic-Savic. Chi l’ha schierato se ne esce con il clean sheet.
BOCCIATO: Radonjic. Chi si aspettava un potenziale bonus si ritroverà probabilmente con un bel 5.5
FONTE: EuroSport.it
Juve Primavera, non basta Anghelè col Verona: terzo ko di fila per Montero
I bianconeri si portano due volte in vantaggio, ma si fanno rimontare dai gialloblù di Sammarco
02.10.2023 09:34 7 MIN
Momento decisamente no per la Juventus Primavera. I bianconeri di Paolo Montero cadono anche contro l'Hellas Verona: dopo la pesante sconfitta contro il Milan prima e il ko con l'Empoli poi, arriva il 2-3 contro i gialloblù. Un risultato che non può soddisfare non solo per gli 0 punti in classifica, ma anche perché la Juve si era portata due volte avanti. Vantaggio nel primo tempo con Anghelè, ad inizio ripresa il pari dell'Hellas con Calabrese. Ma i bianconeri reagiscono bene, e trovano l'immediato 2-1, ancora con Anghelè ma stavolta su calcio di rigore. Poi due minuti di follia: al 57' il 2-2 con Diao, al 59' il definitivo 2-3 siglato con un po' di buona sorte da Ngwanege. Anche poca fortuna per la squadra di Montero, che al 64' nel giro di nemmeno 10 secondi colpisce due traverse. Imperativo reagire per la Juve: domenica c'è la Lazio [...]
FONTE: TuttoSport.com
il blog di Gianluca Vighini VERONA, IL PUNTO E’ D’ORO ALLA FACCIA DEL PARTITO DEI GNE’ GNE’
Sport, 2 Ottobre 2023
Ci sono quelli che non sono mai contenti. Hai 8 punti? Ne dovresti almeno avere 16 ed essere al secondo posto in classifica. Perdi 1-0 col Milan? Si ma è un’occasione sprecata. Perdi 1-0 con l’Atalanta che ha speso 100 milioni di euro sul mercato? Si ma non hai tirato in porta. E’ il partito dei gnè gnè che non si sta minimamente accorgendo di quale miracolo stia compiendo il povero Verona in questo campionato. Una squadra costruita a costo zero che se la sta giocando con grande dignità con tutti, certo che ha dei limiti ma anche tanti pregi.
Il Verona ha giocato una grandissima partita a Torino. Lo dico enfatizzando il concetto proprio perché mi hanno rotto le balle tutte ‘ste critiche sul gol che non c’è, sull’astinenza, sulla punta che manca. Certo il Verona ha dei limiti (lo ripeto, che scoperta), ma perché, invece di criticare, non si parla del grandissimo lavoro di Baroni che sta assemblando una squadra nuova e che è assieme praticamente da un mese, del miracolo di aver pareggiato con Bologna e Torino (due squadroni e ben allenati), di aver battuto la Roma e una diretta rivale per non retrocedere come l’Empoli?
Seriamente: Baroni credo abbia trovato la quadra con i granata. Ha dato solidità difensiva, ha costruito il triangolo d’oro con Folorunsho, Duda e Suslov, sta ritrovando pian piano Lazovic (si noti che tutte le azioni importanti sono partite dal suo piede) e persino Faraoni (ottimo impatto entrando in un momento di grande difficoltà della squadra). Ora, è evidente, bisogna trovare la via della rete, ma questa, cara signori del gnè gnè, è una coperta corta: se chiedi ai tuoi attaccanti di ripiegare, raddoppiare, fare le diagonali, sacrificarsi e portare la croce, non è semplice poi sentirli cantare. Semplice legge del calcio. Almeno per chi lo capisce.
Io dico che bisogna essere felici pur sempre con moderazione. E’ un campionato molto, molto e ribadisco, molto più difficile dello scorso. Ci sono squadre in grande difficoltà ma con rose di incredibile potenza rispetto alla nostra. Non bisogna abbassare la guardia ed esaltare invece questo manipolo di ragazzi sconosciuti che hanno cuore, polmoni e attributi tanto da giocarsela alla pari con il Torino di Juric costretto in sala stampa ad una melina dialettica che non gli conoscevamo, forse per nascondere le grandi difficoltà avute contro l’Hellas di Baroni.
Forse la straordinaria partenza ha illuso qualcuno che si potesse ripetere un campionato da parte sinistra della classifica. Piacerebbe a tutti, ma l’obiettivo primario resta quello della conservazione della categoria, non di vincere lo scudetto. E vedere il Verona in serie A stabilmente è il primo passo per poter fare un giorno un salto di qualità. Ma questa è un’altra storia.
il blog di Giovanni Vitacchio IL PAGELLONE DI TORINO-VERONA
Sport, 2 Ottobre 2023
MONTIPO’ 7 Seck prova a fargli male dopo pochi secondi, ma è bravo, coi piedi a parare, rimediando al buco di Amione. Ma il vero capolavoro lo fa nei minuti finali del primo tempo quando Lazaro si imbuca in area di rigore, calcia di destro, sottovalutando il riflessi del portierone gialloblù che la mette in angolo. Bravo.
MAGNANI 7 Grandissima prestazione di Jack, costretto per gran parte del match a giocare con un cartellino giallo sul groppone. Non si fa condizionare e mette insieme qualcosa di praticamente perfetto. Non lo passano col pallone a terra, non lo passano giocando con lanci lunghi. Bene anche fisicamente, da sempre il suo principale problema.
DAWIDOWICZ 7 Fin quando rimane in campo, una partita praticamente perfetta su Zapata, che si deve accontentare di poche briciole. Il polacco gli prende immediatamente le misure, sovrastandolo sia fisicamente, sia tecnicamente, con giocate in anticipo che sono sì rischiose, ma che indirizzano da subito la questione. Purtroppo si fa male negli ultimi secondi del primo tempo ed è costretto ad abbandonare.
COPPOLA 6 (dal 45°) Non era facile sostituire Dawidowicz, tra i migliori nel primo tempo. Un paio di sbavatura, alle quali, va detto, comunque rimedia. Nei minuti finali, col Toro che le prova tutte, non si smarrisce.
AMIONE 6.5 I primi minuti sono da film horror. Pronti e via e Seck lo lascia sul posto, testando i riflessi di Montipò che coi piedi para, ricordando il buon Garella. Ancora un paio di errori difficili da digerire, ma quando riesce a togliersi di dosso la tensione gioca bene. Veloce e attento, sbaglia raramente la posizione del corpo e coi piedi arriva spesso prima degli avversari. Sfortunatissimo anche lui, esce per un problema muscolare.
FARAONI 6.5 (dal 57°) Barlumi del vero capitano. Questa, forse, è la formula per recuperarlo al 100%. Rischia anche di segnare sbagliando un cross.
TERRACCIANO 6.5 Generosità a pacchi. Corre come un disperato e quando cerca gloria nella metà campo avversaria, nel momento in cui non la trova, corre ai ripari con grande efficacia. Ovvio, qualcosa la concede, visto l’enorme dispendio di energie (vedi l’infilata di Lazaro) ma a vent’anni possiamo solo essere contento di sto ragazzo che a me piace tantissimo.
FOLORUNSHO 7 Primo tempo da applausi veri. E’ dappertutto, difesa, centrocampo, attacco. Polmoni a mantice e tecnica pure. Recupera tantissimi palloni, coprendo le spalle a Duda che può muoversi più liberamente. Tanta quantità, ma di quella fatta bene e anche bella da vedere. Nella ripresa cala un po’ dalla metà campo in su, ma dietro è impressionante, dalle sue parti non si passa.
DUDA 7 + Eccolo il regista che serve a questa squadra, quello che ci è mancato contro Milan e, soprattutto Atalanta. Gioca una caterva di palloni, tutti con grande intelligenza tattica e velocità non solo di pensiero, ma anche di gamba. Quando gioca nei due dietro la punta, secondo me, si perde, non riuscendo a mettere in mostra tutte le sue caratteristiche. Coppia perfetta con Folorunsho, che si preoccupa di fare legna, ma non solo.
LAZOVIC 6.5 Bel primo tempo, con gamba, sovrapposizioni e giocate sempre interessanti. Fisicamente sta recuperando bene. Leggero calo nella ripresa, ma anche perché il Toro cerca il forcing per trovare il gol e lui si compatta coi compagni, stringendo i denti fino al 95°. Una buona notizia per Baroni il fatto che abbia portato a gara la partita fino all’ultimo
NGONGE 5.5 Mamma mia quanta confusione. Non ne imbrocca una, tanto arruffone quanto indisponente. Sbaglia cose davvero semplice, che uno come lui non può permettersi di fallire. E sì che fisicamente sta bene, quindi non è un problema di condizione. Prova ne sia la generosità che dimostra quando difende, compatto, insieme a tutta la squadra. Ma davanti davvero poco lucido.
SAPONARA s.v. (dal 75°)
SUSLOV 7 Un vero mastino al quale è davvero dura portare via il pallone. Ha ragione Baroni a definirlo “acceso” perché dà sempre l’impressione di poter far male. Tecnicamente tanta roba, si trova benissimo con Duda, che ha piedi buoni come lui. Ha grande senso della posizione e rimane sempre sul pezzo. Se perde il pallone (gli capita raramente), si attacca alle caviglie dell’avversario di turno e, se serve, lo stende. Quando troverà il tiro diventerà un fattore decisivo.
HONGLA s.v. (dal 85°)
CRUZ 6 Gioca davvero pochi palloni, ma i movimenti sono giusti. Copre tutto l’attacco gialloblù, mettendo insieme tanti strappi che, per una punta centrale, abbastanza strutturata, non sono così banali. Si dà tanto da fare e considerando che era la prima da titolare, dire che il giovanotto l’ha portata a casa. Generoso quando si abbassa in difesa per aiutare la squadra nei momenti di pressione del Toro.
DJURIC 6.5 (dal 57°) Djuric è questo, non scopriamo nulla di nuovo: sportellate e spizzate di testa. Ma quando meno te lo aspetti si inventa una rovesciata che Milinkovic Savic para con un pizzico di affanno.
ALL. BARONI 6.5 Interrompe la serie negativa contro il peggior avversario che il Verona potesse trovare. Fisicamente, nel primo tempo, la vince. Nella ripresa la squadra si compatta, respingendo i tentativi più di orgoglio che altro, del Toro. Manca ancora qualcosa davanti, tipo il gol, per capirci. Bene la scelta di Suslov, che fa bene a definire un giocatore “acceso”. Prestazione importante, per andare a Frosinone più tranquilli, con l’obiettivo di muovere ancora la classifica.
FONTE: Blog.Telenuovo.it
LE PAGELLE DI CALCIO HELLAS Torino-Verona 0-0, le pagelle gialloblù di CH
Hellas solido in difesa e poco ispirato in attacco. Buono l’esordio dal primo minuto di Suslov, meno quello di Cruz
di Tommaso Badia Ottobre 2, 2023 - 21:05
La buona notizia è che l’Hellas torna a smuovere la classifica, quella attiva è che il gol continua a mancare: questo ciò che emerge dopo Torino–Verona, gara terminata a reti inviolate che ha permesso alla squadra di Baroni di issarsi a quota otto punti.
Di seguito, dunque, le nostre pagelle gialloblù dell’incontro.
MONTIPÒ: 6,5
Davvero impegnato solamente in un paio di occasioni, ma come al solito si fa trovare pronto e blinda la propria porta: bene su Seck, fantastico su Lazaro.
MAGNANI: 6,5
Spende un giallo quasi subito, ma sa gestirsi. Prova positiva.
DAWIDOWICZ: 6,5
Argina molto bene Zapata, esce all’intervallo per infortunio. Resta da capire cosa si sia fatto.
AMIONE: 6,5
Baroni gli concede fiducia e lui lo ripaga con una prova solida. Anche lui esce acciaccato dall’Olimpico.
TERRACCIANO: 6
Il ragazzo sta bene e anche oggi offre una buona prova in una gara in cui i duelli la fanno da padrone. Rischia quando Lazaro gli va via, Montipò lo salva.
FOLORUNSHO: 6,5
Prova più di quantità che di qualità. Lui, comunque, c’è sempre.
DUDA: 5,5
Compitino.
LAZOVIC: 5,5
Qualche discreto spunto e un paio di palloni interessanti non sfruttati dai compagni, ma ha ancora bisogno di tempo.
NGONGE: 5
Non si vede quasi mai, prova piuttosto anonima.
SUSLOV: 6
Nel poco o nulla combinato dagli attaccanti dell’Hellas, è il più vivo nel reparto avanzato gialloblù.
CRUZ: 5
Non un gran debutto: viene praticamente annullato dalla difesa di casa.
COPPOLA: 6
Una spazzata rischiosa, ma si destreggia.
FARAONI: 6
Meglio rispetto alle ultime uscite. Da un suo cross un po’ sballato nasce una grande occasione per l’Hellas.
DJURIC: 6
Sicuramente meglio rispetto a Cruz. Se poi avesse segnato in rovesciata…
SAPONARA: 5,5
Continua ad apparire poco in palla. Il suo ingresso non garantisce lo spunto sperato.
HONGLA: s.v.
BARONI: 6
Prova a rivoluzionare il proprio attacco inserendo Suslov e Cruz dal primo minuto, ma il “mal di gol” dell’Hellas non è ancora passato. Alla fine torna da Torino con un punto che smuove la classifica. Poteva sicuramente andare peggio.
FONTE: CalcioHellas.it
3 Ottobre 2023 - 09:57 Hellas Live Hellas Verona, subite 6 reti in 7 partite
Per la terza volta in questo campionato, i gialloblù sono riusciti a mantenere la porta inviolata. La squadra di Baroni, dopo sette turni, è la quarta miglior difesa del campionato, in coabitazione con Napoli e Juventus.
Un punto di carattere, quello conquistato a Torino dal Verona di Marco Baroni, uno 0-0 utile a muovere la classifica per andare così ad affrontare la trasferta di Frosinone, che metterà già in palio pesanti punti salvezza, con una maggiore tranquillità. All'"Olimpico Grande Torino" l'Hellas ha dato prova di grande solidità, con una difesa che nonostante la pesante assenza di Hien unitamente allo stop a gara in corso di Dawidowicz, ha dimostrato di essere ben collaudata per poter reggere gli urti, anche grazie alle parate (con le mani e con i piedi) di un Lorenzo Montipò ancora una volta in formato super.
La maggior nota negativa che resta da evidenziare è quella dell'astinenza da goal, ancora aperta e prolungata ora a quattro gare consecutive. Davanti la squadra di Baroni avrebbe forse bisogno di più certezze, dal momento che da inizio stagione il reparto offensivo è stato praticamente sempre rivoluzionato negli undici iniziali senza riuscire a trovare continuità e, di riflesso, anche amalgama. Ecco forse come la sovrabbondanza di punte (Bonazzoli, Djuric, Cruz ed Henry) potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio per il tecnico toscano, che sarà probabilmente chiamato a costruire delle gerarchie più definite nelle prossime settimane al fine di trovare un miglior rendimento sotto porta
RASSEGNA STAMPA L'Hellas Verona ferma il Torino, L'Arena in prima pagina: "Riparte la marcia in classifica"
03/10 ALLE 07:53
di STEFANO BERTOCCHI
Buon pareggio esterno per l'Hellas Verona. Nella sfida di ieri sera in trasferta contro il Torino, infatti, i gialloblu hanno strappato un punto prezioso per la classifica fermando sullo 0-0 i granata: "Fermato il Toro, l'Hellas si rialza. Riparte la marcia in classifica", scrive oggi L'Arena sulla sua prima pagina.
"Il Toro non segna, parità col Verona". Così apre in prima pagina oggi il Corriere di Torino. Dopo la sconfitta con la Lazio, la squadra di Juric rimane ancora a secco di gol e fa 0-0 contro i veneti.
Un punto a testa fra Torino e Verona. I granata e i gialloblu non vanno oltre lo 0-0 in un match tutto sommato equilibrato. Entrambe le formazioni proseguono il digiuno da vittoria che manca ormai da tre partite per i granata e da cinque per gli scaligeri. Pochi cambi di formazione per Juric che rinuncia al doppio attaccante schierando Seck e Radonjic alle spalle di Zapata mentre Baroni schiera dal primo minuto il figlio d'arte Cruz al centro dell'attacco.
Poche emozioni nel primo tempo con il tecnico granata che deve fare a meno di Sazonov per infortunio. Nella ripresa i granata fanno vedere qualche buono spunto, complice gli ingressi dalla panchina ma prima Vlasic viene stoppato da Terracciano, con Montipò abile nel primo tempo a sbarrare la strada a Seck e poi a Radonjic che smanaccia. Successivamente Schuurs calcia a lato.
Ci prova anche l'ex di turno Tameze, schierato nel ruolo di difensore, ma il suo colpo di testa termina largo. Nel prossimo turno il Torino sarà impegnato nel derby contro la Juventus mentre l'Hellas giocherà in casa del Frosinone.
Montipò 7 attento su Seck dopo pochi minuti, è miracoloso sul diagonale di Lazaro a fine primo tempo. Nella ripresa unico brivido un destro di Schuurs. Appone la sua firma in calce al pareggio;
Dawidowicz 6,5 Mette la museruola a Zapata prima dell'infortunio che a fine primo tempo lo costringe a rimanere negli spogliatoi ( dal 1's.t. Coppola 6 con qualche minima sbavatura, completa l'opera iniziata da Dawidowicz);
Magnani 7 Il migliore insieme a Montipò. Gioca quasi ottanta minuti con il peso di un cartellino giallo. Abbassa la sbarra, dalle sue parti non c'è strada per nessuno;
Amione 6,5 Prima da titolare. Parte in sordina poi trova le misure, effettuando alcune chiusure da applausi. Peccato per l'infortunio che lo toglie di mezzo a inizio ripresa (dal 13' s.t. Faraoni 6 presidia la fascia di competenza. Con un tiro-cross crea qualche apprensione in Milinkovic-Savic);
Terracciano 6 ordinato in fase difensiva. Nella ripresa, per esigenze di squadra, si posiziona "braccetto" di destra, non demerita;
Duda 6 Uomo d'ordine in mezzo al campo;
Folorunsho 6 Solito combattente, si fa valere anche in impostazione;
Lazovic 5,5 Prova qualche "sgasata", deve ancora trovare la miglior condizione;
Suslov 6,5 Conferma quanto di buono fatto vedere nei precedenti scampoli di match in cui era stato impiegato. Veloce e rapido, utile nei ribaltamenti di fronte (dal 40' s.t. Hongla s.v.)
Ngonge 5 Unico squillo un cross nel primo tempo per la testa di Cruz, anticipato. Troppo poco. Da lui ci si aspetta molto di più. (dal 30' s.t. Saponara s.v.);
Cruz 5,5 Al debutto assoluto, si vede che deve ancora integrarsi negli schemi di Baroni (dal 13' s.t. Djuric 6 Prezioso nel lavoro di sponda, va vicino al gol con una apprezzabile rovesciata);
Baroni 6 Rimescola le carte regalando la chances dall'inizio ad Amione, Suslov e Cruz. La squadra disputa una gara attenta sul piano difensivo e mostra qualche segnale incoraggiante in chiave offensiva, anche se il gol rimane una chimera. Punto importante che consente di affrontare la trasferta di Frosinone con maggior serenità.
Milinkovic-Savic 6 - Non deve compiere grandi interventi fra i pali. Svolge ordinaria amministrazione dando sicurezza al reparto sui cross che arrivano dal fondo. Attento sul tiro-cross di Faraoni nella seconda frazione di gara.
Sazonov 6 - Mostra segnali più che incoraggianti dopo il buono spezzone di Roma. Usa il fisico per andare a contrastare gli avversari. Toccato duro nel primo tempo prova a stringere i denti ma poi è costretto ad alzare bandiera bianca. Dal 26’ Tameze 6,5 - Entra nel ruolo di braccetto di destra. Non è il suo ruolo ma lo svolge in maniera impeccabile ringhiando alle spalle degli attaccanti del Verona. Nella ripresa sfiora il gol dopo un colpo di testa su corner.
Schuurs 6,5 - Senza Buongiorno tocca a lui prendere le redini della difesa. Sempre molto puntuale nella chiusura sull’avversario, punto fermo della retroguardia granata di Ivan Juric. Nella ripresa prova la conclusione potente della distanza che termina di poco fuori.
Rodriguez 6 - Sempre presente al centro della difesa nell’allontanare i palloni di testa. Qualche errore invece in fase di impostazione ma alla fine non portano gravi conseguenze per fortuna del suo Toro.
Soppy 6 - Juric lo schiera dal primo minuto al posto di Bellanova. Vince il confronto con Lazovic dalla sua parte senza mai consentire al serbo di andare sul fondo o cercare il cross. Incisivo anche quando spinge sulla corsia. Dall’80’ Bellanova s.v.
Ricci 6 - Soffre la fisicità di Folorunsho in mezzo al campo. Aiuta la retroguardia e si fa dare il pallone per iniziare l’azione anche se perde qualche duello di troppo con i gialloblu. Alza il proprio baricentro nella ripresa risollevando la sua prestazione ma calcia malissimo sul regalo di testa di Montipò.
Ilic 5,5 - Schierato nuovamente titolare dal tecnico granata, vale lo stesso discorso per il suo compagno di reparto. Combatte in mezzo al campo ma spesso viene superato dai giocatori scaligeri. Dal 53’ Linetty 6 - Dà sostanza al centro del campo, disputando uno spezzone tutto sommato ordinato.
Lazaro 6 - Viene cercato poco dai compagni sulla corsia di sinistra. Dalla sua parte Terracciano e, quando si allarga Suslov, hanno spazio per poter aggredire la profondità. Si accende nel finale di tempo quando si gira su Terracciano e chiama Montipò al grande intervento.
Radonjic 5,5 - Si accende a sprazzi, prova qualche giocata ma alla fine viene fermato dalla retroguardia gialloblu. Si vede pochissimo nella fase di costruzione e mai in quella di finalizzazione dell’azione. Dal 53’ Vlasic 5,5 - Entra per dare nuova linfa all’attacco granata, prova con la sua verve a creare pericoli alla difesa dell’Hellas senza però riuscirci.
Seck 6 - Sorpresa di formazione per Ivan Juric, impiega meno di un minuto per rendersi pericoloso quando parte sulla destra, entra in area e calcia con potenza trovando al risposta di Montipò. Dall’80’ Karamoh s.v.
Zapata 5,5 - Non è facile divincolarsi dalla marcatura dei difensori dell’Hellas. Cerca l’appoggio per l’inserimento dei compagni di squadra ma vanifica alcune azioni dopo essere partito in velocità, sua arma principale.
Ivan Juric 6 - Secondo punto in tre partite per la sua squadra che regge l’urto del Verona ma non riesce a creare tanti pericoli alla porta di Montipò. Un pareggio che gli permette di agganciare il gruppone al nono posto in classifica ma per vincere occorre di più.
Montipò 7 - Primo tempo sicuro, bravo su Seck e Lazaro. Stilisticamente non perfetto, ma efficace anche nella ripresa. Un’uscita rischiosa, ma concreta nel finale.
Magnani 6,5 - Fa a sportellate con gli attaccanti avversari. Gara decisa e senza fronzoli, nulla da eccepire.
Dawidowicz 6,5 - Buona gara in mezzo alla difesa. Annulla Zapata nel primo tempo. Si conferma tra i difensori più in forma. Via, però, dopo un tempo per un problema fisico. dal 46' Coppola 6 - Zapata si accende a intermittenza, il difensore non ha troppi problemi a metterci una pezza quando chiamato in causa.
Amione 6,5 - Si integra bene con gli altri compagni, buona prestazione in fase difensiva. Si fa, però, male poco dopo l’ora di gioco. dal 60’ Faraoni 6 - Si rende pericoloso in avanti, aiuta in fase difensiva.
Terracciano 6 - Bloccato sulla fascia, non riesce a spingere. In difesa, però, sbaglia poco o nulla.
Folorunsho 6,5 - Quantità e qualità a centrocampo. Fronteggia con vigore i calciatori avversari. Corre fino alla fine, si sacrifica in fase di non possesso.
Suslov 6,5 - Disciplinato, svolge il suo ruolo in mezzo al campo con sufficienza. Non si risparmia, guizzante e buoni spunti in mediana. Dall’84’ Hongla s.v.
Lazovic 6 - Il serbo dà il suo contributo di esperienza e sagacia tattica, ma gli spazi per spingere sono pochi.
Duda 5,5 - Non è continuo nella manovra, lampi, ma anche lunghe pause. Alla fine non emerge e nella ripresa praticamente scompare. Potrebbe far decisamente meglio.
Ngonge 5 - Nel grigiore generale non spicca. Non c’è la giocata per innescare le punte e per colpire a rete. Anche lui finisce nella rete degli avversari. Evanescente. dal 75’ Saponara 6 - Ci prova a rendersi pericoloso, ma senza fortuna.
Cruz 5 - Per il figlio di Julio Ricardo, gara complicata: pochi palloni giocabili, annullato da Schuurs. Occasione sprecata per mettersi in mostra. Ma non è tutta colpa sua. dal 60’ Diuric 6 - Fa bene quello che non riesce all’argentino. Appena ha un pallone si rende pericoloso: bella la rovesciata con cui impegna Milinkovic-Savic.
Marco Baroni 6,5 - : Gara difensiva pressoché perfetta. Il Torino fa poco, ma in attacco c’è tanta difficoltà. Un punto, però, che sposta la classifica. Gli scaligeri devono fare di più in avanti, senza goal non ci si salva.
Finisce senza reti e senza vincitori né vinti la sfida del "Grande Torino" fra il Toro e il Verona. Un punto che permette alle due formazioni di compiere un passo in avanti ma che di fatto rimanda l'appuntamento con il successo in campionato.
Le scelte degli allenatori
Ivan Juric per il momento sembra abbandonare l'idea delle due punte. In attacco c'è Zapata con Seck e Radonjic alle spalle. A centrocampo con Ricci gioca Ilic mentre Soppy e Lazaro sono gli esterni. In difesa davanti a Milinkovic-Savic spazio a Schuur, Sazonov e Rodriguez. Risponde Marco Baroni con Cruz a reggere il peso del reparto offensivo con Duda e Ngonge ad innescarlo. In difesa Dawidowicz, Magnani e Amione proteggono la porta di Montipò mentre a centrocampo con Suslov c'è Folorunsho con Terracciano e Lazovic esterni.
Equilibrio e poche emozioni
Prima occasione per i padroni di casa quando non sono nemmeno trascorsi 60 secondi. Seck va via sulla corsia di destra, converge verso l’area e fa partire una conclusione potente che Montipò respinge con i piedi. Gli scaligeri provano ad alzare il proprio baricentro e con Lazovic entrano in area al quarto d’ora ma la difesa del Torino si chiude con qualche affanno. Alla mezz’ora Sazonov, entrato mercoledì scorso contro la Lazio al posto dell’infortunato Buongiorno, deve alzare bandiera banca per un problema fisico. Il tecnico Ivan Juric inserisce nei tre dietro l’ex di turno Tameze. Al 38’ Ricci trova nel corridoio Soppy, il suo cross è per Zapata, anticipato da Dawidowicz in corner. Al tramonto del primo tempo, Lazaro trova un guizzo su Terracciano, entra in area e calcia in diagonale ma Montipò si distende e devia in corner.
Ripresa a fiammate
La ripresa inizia sullo stesso canovaccio del primo tempo con il risultato bloccato e le due squadre che al momento di affondare il colpo commettono qualche errore tecnico di troppo. Al quarto d’ora è il neoentrato Faraoni che scalda i guantoni a Milinkovic-Savic su un tiro-cross che arriva dalla corsia di destra Il match vive di fiammate e al 22’ Seck si mette in proprio e prova una percussione all’interno dell’area ma la sua conclusione deviata sul fondo da un avversario. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, Tameze stacca di testa e colpisce verso Montipò ma il pallone termina di poco alto. Ancora l’ex Hellas verso la mezz’ora schiaccia troppo l’incornata sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo e mette a lato. Al 31’ Djuric, entrato in campo nella ripresa, prova una rovesciata dall’interno dell’area ma il pallone bloccato centralmente da Milinkovic-Savic. Al 36’ doppio brivido per l’Hellas: prima Vlasic prova un cross sporcato da Terracciano e allontanato dalla porta con la punta delle dita da Montipò, poi sulla continuazione dell’azione Schuurs calcia con potenza mettendo di poco alto. I granata spingono e si rendono pericolosi con un retropassaggio di Folorusnho che costringe Montipò all’uscita di testa dall’area, il pallone arriva a Ricci che ciabatta la conclusione sul fondo. Sul capovolgimento di fronte è Lazovic che mette un cross basso interessante per il velo di Djuric ma nessun compagno di squadra era in agguato.
Debutto assoluto in Serie A per Juan Manuel Cruz. L'attaccante guida il reparto offensivo del Verona di Marco Baroni nel match contro il Torino. Il ragazzo classe 1999 fa il suo esordio nel massimo campionato a distanza di 4908 giorno dall'ultimo match del padre, Julio Ricardo Cruz, quando vestiva la maglia della Lazio, il 25 aprile 2010 contro il Genoa a Marassi.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
2 OTTOBRE 2023 Serie A TIM 2023/24 | Punto importante per i gialloblù, a Torino finisce 0-0
Torino - Si è conclusa 0-0 Torino-Hellas Verona, 7a giornata della Serie A TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, è un primo tempo molto combattuto quello dello stadio ‘Olimpico Grande Torino’, con le due squadre che si studiano e non affondano il colpo nei primi minuti.
Il Verona prova a farsi vedere spesso dalle parti di Milinkovic-Savic nel primo quarto d’ora di gioco con le iniziative sulla sinistra di Lazovic e Suslov, senza trovare però la conclusione vincente.
Il Torino tenta di mettere in difficoltà Montipò con le iniziative personali di Zapata, ma la retroguardia gialloblù si difende con ordine e non lascia troppi spazi al numero 91 granata.
L’unica vera occasione del primo tempo capita sui piedi di Lazaro, che entra in area dalla sinistra e prova la conclusione a giro sul secondo palo, ma Montipò è bravissimo in tuffo a respingere la conclusione in calcio d’angolo.
Nella ripresa, al 61’ l’Hellas va vicino al vantaggio su un’iniziativa dei neoentrati Djuric e Faraoni: spizzata di testa del numero 11 in mezzo a due difensori granata che diventa un assist per l’esterno, che con il destro prova un tiro-cross, ma Milinkovic-Savic in tuffo riesce a respingere la conclusione insidiosa.
Al 69’ occasione anche per i padroni di casa: sullo sviluppo di un calcio d’angolo Tameze colpisce di testa, ma la sua conclusione termina alta sopra la traversa.
All’82’ il Torino si fa pericoloso con un cross dal cuore dell’area di Vlasic, che rimpallato dalla difesa gialloblù, diventa molto insidioso per Montipò, che però con una mano riesce a respingere. L’azione per i granata poi prosegue e porta Schuurs alla conclusione dal limite, tiro potente che termina alto.
Allo scadere occasione per i gialloblù con Lazovic che crossa verso il centro dell’area dove trova Djuric, ma il numero 11 non riesce ad impattare il pallone. Un minuto più tardi Saponara prova la conclusione dalla distanza a scendere, ma Milinkovic-Savic fa suo il pallone in uscita.
Il prossimo impegno dei gialloblù sarà quello di domenica 8 ottobre (ore 15) quando allo stadio ‘Stirpe’ il Verona affronterà il Frosinone, match valido per l’8a giornata di Serie A TIM 2023/24.
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore dell'Hellas Verona Primavera Paolo Sammarco, rilasciate al termine di Juventus-Hellas Verona, 5a giornata della Primavera 1 TIM 2023/24.
Mister, quali sono i suoi pensieri sulla vittoria di oggi? "Siamo molto felici perchè la squadra ha combattuto, questo deve essere il punto di partenza e lo spirito che ci deve contraddistinguere. Abbiamo tanta qualità, che inevitabilmente viene fuori, ma se partiamo dallo spirito poi tutto il resto vien da sé. Oggi ho visto una squadra che voleva portarsi a casa il risultato a tutti i costi. Siamo andati sotto, poi abbiamo ripreso la partita e siamo passati in vantaggio, i ragazzi sono stati bravissimi, anche quelli entrati in campo a partita in corso. Abbiamo sofferto in qualche momento contro un buon avversario, vincere a Vinovo contro la Juventus è sempre molto bello, sono felice per i ragazzi".
(foto di Chris Ricco - Juventus FC - Getty Images)
Torino - Si è conclusa con il risultato di 2-3 Juventus-Hellas Verona, 5a giornata del campionato Primavera TIM 2023/24.
Venendo alla cronaca, la Juventus ci prova al 12’ con Turco: la sua incornata di potenza da distanza ravvicinata trova una grandissima parata di Toniolo che salva il risultato con un riflesso fulmineo.
Passano in vantaggio i bianconeri al 18’: Pagnucco serve in area di rigore una palla rasoterra con il mancino, sul tocco di Toniolo si avventa Anghele che spinge in rete per l’1-0.
Al 29’ arriva un tentativo dei gialloblù in seguito a una grande azione solitaria di Cisse. Il classe 2006 parte dalla fascia sinistra, si libera con un doppio passo e dopo essersi accentrato scarica un potente destro che sfiora la traversa da fuori area.
La Juventus va vicina al raddoppio al 45’+2’. In contropiede Anghele trova Pugno in area di rigore ma la conclusione ravvicinata dell’attaccante finisce alta.
Nella ripresa, pareggiano immediatamente i gialloblù con Calabrese al 47’. Il capitano sfrutta una palla vacante in area di rigore dopo una buona iniziativa di Cisse e batte Vinarcik con un destro rasoterra.
Al 54’ Calabrese commette un fallo in area di rigore su Turco e l’arbitro assegna il calcio di rigore. Dagli undici metri Anghele spiazza Toniolo per il 2-1.
Pareggiano i gialloblù al 57’: D’Agostino conclude verso la porta dalla fascia destra, sulla conclusione si avventa Diao che sotto porta, di rapina, tocca di punta per il 2-2. Subito dopo, i gialloblù trovano la rete del sorpasso. Sempre D’Agostino, questa volta su un calcio di punizione dalla lunga distanza, serve in area di rigore: Calabrese conclude con il mancino e colpisce sul volto Nwanege, che devia in porta per il 2-3.
I bianconeri al 64’ colpiscono due traverse nella stessa azione. Prima Pugno di testa da distanza ravvicinata e poi Florea, di destro al limite dell’area di rigore, colpiscono il legno.
Al 70’ Patanè si rende protagonista di una grande azione solitaria sulla fascia destra, serve Dalla Riva in area di rigore ma il centrocampista perde l'attimo e si fa bloccare da Vinarcik.
Una grande vittoria in trasferta per i gialloblù che si portano a quota 7 punti in campionato.
Il prossimo impegno della squadra sarà quello di sabato 7 ottobre (ore 15.00) quando al ‘Sinergy Stadium’ il Verona affronterà l’Empoli nella 6a giornata del campionato Primavera 1 TIM 2023/24.