#SpalVerona + - =
RECAP & IMPRESSIONI
La SPAL parte a spron battuto ma è il VERONA ad avere le occasioni più nitide prima del gol di PAZZINI con un colpo di testa sottomisura. Sul finire del primo tempo FARAONI ruba palla a VALOTI ma a sua volta subisce un fallaccio da TOMOVIC che si lancia col piede a martello e per il signor Guida non ci sono dubbi: Rosso diretto!
Nella ripresa la superiorità tecnica e tattica del VERONA è evidente ma il raddoppio non arriva anche se ad un certo punto si assiste ad una sorta di tiro al bersaglio contro BERISHA.
Con la SPAL sulle gambe e sbilanciata in avanti alla ricerca del pari ecco il 2 a 0 scaligero: LAZOVIĆ che sulla mancina semina il panico poi s'accentra entra in area e spara in porta, BERISHA la ribatte corta ma proprio sui piedi del neoentrato STĘPIŃSKI che trova il suo secondo gol stagionale e chiude finalmente la gara all'85°.
Prima vittoria in Serie A al Paolo Mazza di Ferrara per un grandissimo HELLAS che ha sicuramente sfruttato appieno la (sacrosanta) superiorità numerica ma ha dominato in lungo e in largo la partita.
Nessuno scampo per i padroni di casa che hanno costantemente subito gli affondo gialloblù soprattutto sulla fascia mancina dove LAZOVIĆ è stato tra i migliori in campo.
Sul tabellino difensivo torna poi il clean sheet con un RRAHMANI di nuovo insuperabile ed un KUMBULLA mai in affanno ma l'emozione più grande arriva da capitan PAZZINI che torna titolare dopo quasi 800 giorni e infila un gol dei suoi (il primo di testa dei 12 segnati in Serie A con la maglia scaligera).
A cercare il pelo sull'uovo desta qualche perplessità il fatto di non aver chiuso prima la gara nonostante il dominio del VERONA a tratti esaltante e nonostante le numerose occasioni avute.
LA PARTITA
Consueto 3-4-1-2 per mister SEMPLICI con l'ex VALOTI sulla trequarti libero di inserirsi in zona gol, MISSIROLI a cucire gioco in mezzo al campo e il talentuoso KURTIĆ dalla parte opposta, corsie esterne affidate a CIONEK e STREFEZZA, in attacco ancora una volta tocca alla coppia PALOSCHI-PETAGNA.
Nella difesa scaligera rientra KUMBULLA dal primo minuto tra RRAHMANI e GÜNTER, in mediana PESSINA cercherà di sostituire al meglio lo squalificato AMRABAT dando copertura agli sganciamenti del play VELOSO mentre al centro dell'attacco la grande novità è capitan PAZZINI dal primo minuto considerato che DI CARMINE non è al meglio dopo l'operazione al dito e JURIĆ ha ritenuto che Samuel (come col TORINO) avrebbe giocato condizionato; alle sue spalle VERRE e ZACCAGNI.
Circa 1200 i tifosi gialloblù presenti al 'Paolo Mazza' di Ferrara per il primo match ufficiale dell'HELLAS nel 2020, arbitra il signor Marco Guida della sezione AIA di Torre Annunziata.
DOPPIA OCCASIONE HELLAS
2° Cavalcata LAZOVIĆ fino in porta, ribatte BERISHA di piede in fallo laterale...
5° VERRE difende in area con caparbietà un lancio lunghissimo di SILVESTRI, palla a FARAONI che si sovrappone e tira ad incrociare sul palo opposto: Palla fuori di poco ma che occasione per i gialloblù!
8° RRAHMANI si inserisce da destra e prova la rasoiata che BERISHA non trattiene! La palla prosegue la sua corsa e termina a pochi centimetri dal palo lontano con PAZZINI che arriva leggermente in ritardo per il tap-in...
113ESIMO GOL DEL PAZZO IN SERIE A!
12° Colpo di testa di PAZZINI: Fuori a lato
13° Erroraccio di KUMBULLA in uscita dall'area, palla intercettata da PALOSCHI che fortunatamente strozza la conclusione e la palla esce a lato...
14° Pazzo-Gol al 113esimo centro: LAZOVIĆ scende sulla sinistra e pennella una gran palla sul secondo palo dove PAZZINI, perso da IGOR, di testa non sbaglia! VERONA in vantaggio.
SPAL DA FUORI, PAZZINI ANCORA PERICOLOSO
15° Tentativo dalla distanza di PETAGNA: Palla a lato.
17° Conclusione dalla distanza di STREFEZZA sopra la traversa.
18° PESSINA sul primo palo dove PAZZINI non riesce a domare la palla a pochi centimetri dalla porta!
24° PETAGNA appoggia al limite per KURTIĆ che di prima intenzione spara in curva col destro...
OCCASIONE SPAL, TOMOVIC ESPULSO
29° GÜNTER concede un banale calcio d'angolo, CIONEK fa da boa in area per la girata di PALOSCHI ad un passo da SILVESTRI: Palla a lato!
34° FARAONI imbuca per VERRE che entra in area da destra e conclude sul primo palo: Nessun problema per BERISHA che neutralizza una palla troppo telefonata...
39° TOMOVIC durissimo col piede a martello su rinvio di FARAONI che aveva appena rubato palla a VALOTI: Il signor Guida estrae direttamente il cartellino rosso.
Dopo un minuto di recupero il direttore di gara termina la prima parte di gara.
DOMINIO HELLAS
47° LAZOVIĆ crossa sul primo palo dove PAZZINI in agguato alza troppo la mira ma Darko era partito in posizione di off-side...
52° ZACCAGNI scende dal centrosinistra poi s'accentra e dal limite prova la conclusione: Tiro sporco, facile il controllo di BERISHA
54° VERRE a centroarea appoggia a destra per la conclusione di piattone destro di PAZZINI: BERISHA di piede devia sul fondo.
65° KURTIĆ con un bel cross da sinistra per il colpo di testa di PETAGNA che non si avvede della sovrapposizione di MISSIROLI e incorna sopra la traversa.
69° VERRE si libera al limite, conclusione deviata sul fondo... Sugli sviluppi della battuta di VELOSO, lo stesso portoghese crossa da sinistra sul secondo palo dove RRAHMANI incorna a colpo sicuro ma BERISHA con un grande intervento scongiura il raddoppio scaligero!
70° VICARI in uscita regala palla a PAZZINI, passaggio per ZACCAGNI che dai 20 metri cerca l'incrocio a giro: Palla leggermente alta!
71° VELOSO imbuca per PAZZINI, il capitano a tu per tu con BERISHA conclude velenosamente ma il portiere spallino alza la palla che colpisce la parte superiore della traversa!
72° VERRE in proiezione solitaria dai 25 metri sparacchia alto ignorando la sovrapposizione di FARAONI!
SI RIVEDE BADU, LA CHIUDE STĘPIŃSKI
74° VALOTI con un tiro debole dalla distanza, SILVESTRI s'accartoccia e blocca.
77° Il neoentrato DI FRANCESCO dal limite mira al palo sinistro: Palla ampiamente a lato.
79° Torna in campo BADU dopo il problema fisico accusato durante la preparazione estiva, gli fa spazio ZACCAGNI.
83° Gran palla da destra di STREFEZZA sul palo lontano dove PETAGNA di testa non inquadra la porta.
85° Grandissima azione di LAZOVIĆ che sulla mancina semina il panico poi s'accentra entra in area e spara in porta, BERISHA la ribatte corta ma proprio sui piedi del neoentrato STĘPIŃSKI che trova il suo secondo gol stagionale e chiude finalmente la gara!
LA SPAL NON SI ARRENDE...
88° PETAGNA riceve al limite da fallo laterale e cerca il jolly: Palla a lato!
90° KURTIĆ in area da sinistra per il liberissimo VALOTI: Tiro altissimo...
93° Il signor Guida fischia tre volte.
Radiografia del Gol gialloblù 2019/2020 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
VELOSO | 0 | 3 | 3 | |
DI CARMINE | 0 | 3 | 3 | |
PESSINA | 0 | 2 | 2 | |
FARAONI | 0 | 2 | 2 | |
VERRE | 0 | 2 | 2 | |
PAZZINI | 0 | 2 | 2 | |
STĘPIŃSKI | 0 | 2 | 2 | |
KUMBULLA | 0 | 1 | 1 | |
LAZOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
SALCEDO | 0 | 1 | 1 | |
EMPEREUR | 1 | 0 | 1 |
VOTI
- SILVESTRI Praticamente inoperoso fa il minimo sindacale per mantenere inviolata la sua porta 6
- RRAHMANI Il kosovaro si ritrova di colpo dopo tre gare preoccupanti in difesa e implacabile e sfiora il gol all'8° e al 69° dopo due ottime proiezioni offensive, tra i migliori in campo 7,5
- KUMBULLA Sanguinoso errore in uscita che al 13° poteva costare carissimo ma fortunatamente PALOSCHI lo grazia; per il resto normale amministrazione in una gara in cui gli avversari sono a tratti annichiliti 6
- GÜNTER Sul centrosinistra concede al 29° un banale calcio d'angolo ma spostato al centro al 62° perde palla su pressing PETAGNA su un banale scambio tra difensori facendo rischiare la porta difesa da SILVESTRI: L'impressione è che Koray ogni tanto pecchi di concentrazione in occasioni in cui in Serie A difficilmente perdonano; deve crescere 5
- FARAONI Al 5° cicca una grande occasione, al 34° grande imbucata per VERRE, al 39° ruba palla a VALOTI e fa cacciare TOMOVIC: Altra grande gara a segno per Davide che forse non si vede molto in fase di possesso ma dalla cintola in giù ringhia che è un piacere 6,5
- VELOSO Un paio di errori di misura al 33° e al 57° che per dei piedi come i suoi sono gravi; evidentemente il regista portoghese è ancora alla ricerca della forma migliore dopo le partite passate ai box... 6
- PESSINA Combina al meglio con LAZOVIĆ sulla mancina come al 18° quando poi regala quella gran palla sul primo palo al Pazzo; il 22enne di scuola ATALANTA è ormai una garanzia sia da centrocampista che da trequartista 6,5
- LAZOVIĆ Parte dopo due minuti con quella cavalcata fino in porta e prosegue martellando inesorabilmente sulla fascia di competenza lasciata quasi incustodita da STREFEZZA al 50° erroraccio con quel tocco a lato in area intercettato dalla difesa di casa ma 35 minuti dopo dalla sua incursione nasce il meritato raddoppio. Grande momento di forma anche in fase di non possesso per Darko 7,5
- VERRE Pecca spesso di egoismo quando si incamponisce a cercare il gol ma dal punto di vista tattico oggi non sbaglia niente ed è fastidiosa come una zanzara sia nel pressing che negli inserimenti 6,5 (Gli da il cambio DAWIDOWICZ al 90° nell'inedita posizione di centravanti fa pasticciare la difesa di casa nel finale non giudicabile)
- ZACCAGNI Prende un'ammonizione perchè poco prima aveva reagito troppo nervosamente per un fallo commesso realmente e quando ha la palla fra i piedi è difficile portargliela via, oggi non brilla particolarmente ma il suo lo fa sicuramente. Peccato gli esca quel tiro a giro al 70° 6 (Gli da il cambio BADU all'80° un tentativo di recuperare palla sostenuto da tutta la panca con i suoi colleghi e poi praticamente passeggia fino alla fine, non ha il ritmo gara ovviamente ma appare anche molto lontano dall'averlo... Non giudicabile)
- PAZZINI Titolare dopo 776 giorni prima 44 minuti giocati fino a questa partita, primo dei 12 gol in Serie A col VERONA segnato di testa e la ciliegina sulla torta quel lampo di classe al 57° da rivedere: Tacco in corsa che passa sotto le gambe dell'avversario e diventa una grande apertura al limite dell'area: Oh capitano mio capitano! Qualche palla di troppo l'ha pure sbagliata ma il 113° centro in Serie A (il secondo consecutivo dopo quello realizzato su rigore col TORINO) lo riporta al centro dell'attenzione: Che sia lui il 'nuovo' bomber su cui puntare? Ne sarebbe felice SETTI... 7 (gli da il cambio STĘPIŃSKI al 73° inizia con fatica con BERISHA che lo brucia in uscita poi gli capita sul piede un pallone vagante e lui è li, un po' fortuna un po' bravura, l'importante è che la cacci dentro e chiuda la gara 6)
- JURIĆ Il suo VERONA si ritrova più affamato che mai alla ripresa dopo la sosta natalizia e l'idea PAZZINI dal primo minuto gli da grande merito. Il mister valuta davvero tutti alla stessa maniera e se il giocatore è il più in palla del momento non ha remore ad inserirlo. Inutile negare che il vero segreto dell'HELLAS è lui, speriamo che anche SETTI lo capisca e lo 'blindi' il prima possibile 8
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DICONO + - =
Mister SEMPLICI tecnico della SPAL «Queste partite si decidono sugli episodi: ne abbiamo concessi troppi al Verona. Loro sono stati bravi e una volta che sono andati in vantaggio è stato molto difficile per noi, poi chiaramente dopo l'espulsione la partita è stata compromessa in favore dell'Hellas. Diventa difficile ribaltare questo tipo di partite. L'Hellas sta facendo un ottimo campionato. Dispiace, volevamo fare un altro risultato. Cosa mi aspetto? Io voglio lavorare e migliorare questo gruppo. Esonero? Non tocca a me parlare di queste cose. Espulsione? Non mi sembrava giusto cacciare Tomovic ma non vuole essere una scusante. Tutti abbiamo fatto degli errori, anche io» TGGialloBlu.it
Mister JURIĆ «Tornati alla grande dopo la sosta? Siamo partiti con tanta voglia di dimostrare che stiamo bene. Abbiamo creato tantissimo nella prima mezz'ora, poi la partita è cambiata in seguito alll'espulsione di Tomovic. In quel momento avremmo dovuto concretizzare di più, ma i ragazzi comunque sono stati bravissimi. Pazzini ancora protagonista? Ha fatto una partita stupenda, anche a livello difensivo. Ha fatto la prestazione che mi aspettavo. Come ha vissuto questi mesi? È un ragazzo fantastico. Sta seguendo un programma personalizzato d'allenamento e lavora sempre al massimo. Ultimamente è logico farlo giocare proprio, perchè vedo che sta meglio rispetto a prima. Dove siamo migliorati di più in questi mesi? Ogni volta cerchiamo di mettere qualcosa in più in campo. Prima c'era concretezza, corsa ma anche semplicità, mentre adesso tendiamo a muoverci di più. L'idea è andare a trovare nuove soluzioni davanti senza perdere equilibrio dietro. Come abbiamo costruito questa squadra? C'erano giocatori che seguivamo da tempo e volevamo fortemente, ragazzi che non si erano ancora espressi al massimo nelle stagioni precedenti. A questi vanno aggiunti quelli che hanno fatto bene in B lo scorso anno. Abbiamo lavorato bene sul ‘mercato’, e buona parte del merito va riconosciuta al Direttore Sportivo, Tony D’Amico» HellasVerona.it
Capitan PAZZINI «Il gol di oggi? Sicuramente il merito è da dividere con la squadra e soprattutto con Lazovic. Personalmente ho sempre cercato di lavorare per migliorare la mia condizione. Rimanere sul pezzo a volte non è facile, però sono molto contento di essermi tolto questa grande soddisfazione, mi rende molto orgoglioso e mi dà carica per il futuro. Un lavoro specifico durante queste settimane? Quando si cresce con l'età è giusto trovare un proprio equilibrio sotto certi aspetti. Ci sono caratteristiche che non possono essere quelli di dieci anni fa, bisogna lavorare di testa e d'esperienza. Vanno curati tutti gli aspetti che riguardano la quotidianità. Però ripeto, oggi Darko mi ha dato una palla bellissima. Mi dispiace per il secondo gol invece, quella è una rete sbagliata. Il movimento sul gol? Il difensore guardava spesso solo la palla, quindi volevo e speravo che la sfera potesse arrivare lì dove l'ho colpita. La qualità della vita e della città in cui sei aiuta a 35 anni? Io con Verona ho un rapporto fantastico che si è creato nel tempo. Questo mi ha spinto a fare sempre meglio, per la responsabilità che sento dall'affetto delle persone» HellasVerona.it
Mariusz STĘPIŃSKI «I miei due gol nelle ultime due partite? Ho segnato solamente due gol, spero di farne altri. La squadra adesso ha 22 punti: questo è l'aspetto che conta di più. Dobbiamo proseguire il nostro cammino: domenica ci aspetta un altro scontro diretto contro un avversario tosto, e dovremo dare il massimo come sempre. La classifica? Abbiamo conquistato 3 punti importanti, però dobbiamo guardare avanti e non accontentarci mai. Contro la Spal non abbiamo subìto gol e questo aspetto è importante per il nostro morale. La squadra? Ci alleniamo bene, con molta dedizione durante la settimana: i risultati sono il frutto di questo duro lavoro. Chi entra in campo, anche se non dal primo minuto, da sempre il 100%. Il mio gol? Durante l'allenamento ho sbagliato un gol facile, perchè non ero molto concentrato, ma il mister mi ha dato un consiglio per me fondamentale e oggi mi sono ricordato delle sue parole» HellasVerona.it
Pazzini | Juric | Stepinski |
LE ALTRE DI A + - =
Nel lunch-match a Brescia BALOTELLI porta in vantaggio le Rondinelle ma i biancazzurri pareggiano dopo l'espulsione di CISTANA sul finire del primo tempo e in pieno recupero IMMOBILE realizza la doppietta che abbatte i padroni di casa.
Alle 18.00 GENOA-SASSUOLO, alle 20.45 JUVE-CAGLIARI e domani tutte le altre.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
La Primavera affibbia un poker al PADOVA nella prima amichevole del 2020.
RASSEGNA STAMPA + - =
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🔙 @spalferrara 🔜 @genoacfcofficial. Step by step 👌🏻🇮🇹
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Continuiamo cosi 👊⚽️ Ważne punkty wracają do Verony ✔️
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Ottimo per iniziare il 2020 💪🏼#hellasverona
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Questo è lo spirito giusto per cominciare un 2020 alla grande. Dai Verona💛💙 @hellasveronafc
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Un 2020 iniziato con il piede giusto!!! nuovo anno,stesso obiettivo!💥 #daiverona @hellasveronafc
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3 - Il #Verona non collezionava almeno 3 successi esterni nel girone d'andata nel massimo campionato dal 1984/85, stagione dell'unico scudetto conquistato dai gialloblù in Serie A. Mastini.#SPALVerona #SerieA pic.twitter.com/fc7EMeTlzw
— OptaPaolo (@OptaPaolo) January 5, 2020Super-Pazzini lancia il Verona. Stepinski condanna la Spal
domenica 5 gennaio 2020
L'ex Milan ed Inter apre le marcature al 14', gli estensi restano in 10 uomini 25' dopo per l'espulsione diretta di Tomovic. Nel finale chiude i conti il polacco
FONTE: TuttoSport.com
COPERTINA
Tre cose tre su...Spal - Verona
08.01.2020 11:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Spal - Verona 0- 2 Contro la Spal, alla ripresa del campionato dopo la lunga sosta per le festività natalizie, i gialloblù hanno conquistato un’importante vittoria esterna, contro una diretta concorrente per la salvezza. Sugli scudi Pazzini e Stepinski, autori delle due reti, e Lazovic protagonista di una prova superlativa.
Cerchiamo, come sempre, di individuare tre spunti positivi e altrettanti aspetti da migliorare.
SPUNTI POSITIVI
1). Giampaolo Pazzini, alla prima da titolare, dopo lo scampolo di partita con il Torino, ha disputato una grande gara impreziosita dalla rete che ha portato in vantaggio i gialloblù. Al momento della sostituzione per lui la meritatissima standing ovation dei quasi 2.000 tifosi al seguito della squadra di Juric.
2) Darko Lazovic, oltre a mettere lo zampino in entrambe le reti gialloblù ha seminato il panico nella retroguardia spallina con le sue rapide incursioni, risultando alla fine il migliore in campo;
3) L'ottima condizione psico-fisica mostrata dalla squadra che ha spazzato tutti i timori della vigilia originati dalle tre settimane di stop agonistico in seguito alle festività natalizie.
ASPETTI DA MIGLIORARE
1) Come ribadito dallo stesso Juric al termine del match, partite come quella contro la Spal devono essere chiuse prima - anche se la cosa non è mai cosi semplice - per evitare di perdere punti preziosi
2) Verre alterna ottime giocate a qualche momento di pausa. Con una maggiore continuità può diventare un giocatore determinante
3) Zaccagni anche contro la Spal ha disputato una buona gara. Ogni tanto, tuttavia, l'eccessivo ricorso a qualche "ricamo" di troppo influisce negativamente sul rendimento finale.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
06 GEN 2020
VOLIAMO SULLE ALI DELL’INTELLIGENZA
Dopo la sconfitta con la Roma scrivevo di un Verona che – calendario alla mano – avrebbe dovuto/potuto raccogliere 5 punti in 5 partite e chiudere il girone di andata a 23 punti. Al di là che con la Lazio si deve ancora giocare (metto in conto una sconfitta, confidando ardentemente in una smentita), il Verona a una partita dal giro di boa è già a 22 punti e in casa con il Genoa potrebbe accontentarsi perfino di pareggiare per rispettare il mio pronostico. Un risultato alla portata.
E’ chiaro che girare a 23 (se non a 25…) di fatto metterebbe in soffitta il discorso salvezza. Ci si salva a 35-36, massimo 37 punti (la soglia dei 40 punti non esiste più da anni e tante squadre in lotta abbassano il quorum), ma c’è qualcosa che vale più della matematica e della logica in questo Verona. L’Hellas, ripeto, per valore tecnico e tattico, è squadra da 9°-12° posto e – sempre in tema di pronostici – lì possiamo arrivare, con tutte le variabili del caso (infortuni, mercato, rilassamento post-salvezza). E non menatela con la storia del Verona dell’incolpevole Malesani: lì probabilmente accaddero fatti che con il calcio hanno poco a che fare. Fu l’eccezione e l’irripetibile, non un paradigma.
Juric ha creato e disegnato una squadra intelligente. Credo sia l’aggettivo che descriva meglio il Verona di quest’anno. Spesso delle neopromosse si dice – con buona dose di retorica e in assenza di analisi – che giocano “sulle ali dell’entusiasmo”. Io dico che il Verona di Juric gioca sulle ali dell’intelligenza. Sa attaccare il campo, sa difendersi, sa accelerare e rallentare alla bisogna. Insomma sa gestire al meglio le fasi della partita. E sa sfruttare (quasi) sempre la sua superiorità. Non a caso con le medio-piccole e quelle dietro di noi abbiamo perso solo con il Sassuolo – non conto il Milan, per blasone e per l’arbitraggio di quella sera. Significa che siamo solidi e per nulla frutto di ingannevoli exploit. Tradotto: abbiamo la classifica che meritiamo e che rispecchia il nostro valore. Ed è un falso che non siamo cinici: ieri Berisha ha fatto due parate straordinarie su Rrahmani e Pazzini, quelli non sono gol sbagliati, ma prodezze del portiere. Pertanto non capisco chi sostiene che “non chiudiamo le partite”: il 90% delle squadre al mondo non ne è capace, altrimenti il calcio sarebbe un concentrato di 3-0. Per fortuna così non è.
Juric fa bene a parlare di salvezza, ma io faccio un mestiere diverso e posso tralasciare le frasi di rito. Non siamo da Europa League, certo, tuttavia mi piacerebbe che il tecnico della fascinosa Spalato, dentro allo spogliatoio, spostasse l’obiettivo sulla parte sinistra della classifica. Non porta trofei, ma è sempre un bel vedere. Poi ci sono due perle da inseguire, che darebbero ulteriore luce e prestigio alla stagione: battere una grande (Juventus o Inter), come ai vecchi tempi, e vincere finalmente a San Siro, impresa mai riuscita. Il Milan di quest’anno è alla nostra portata: capiterà di espugnare la Scala del calcio prima che l’abbattano…
Francesco Barana
05 GEN 2020
NON CI RESTA CHE… RIDERE.
Lo spessore e la grandezza di un uomo come Ivan Juric li puoi cogliere nelle piccole sfumature, nelle sue espressioni genuine che, non lo conoscessimo bene, potrebbero apparire persino ingenue.
È bastata l’intervista post partita di Sky per farmi cogliere quei piccoli dettagli che fanno di lui un uomo vero e, almeno nella sua attuale esperienza gialloblù, un vincente.
Ascolta i complimenti che gli arrivano dallo studio (in particolare da Massimo Ambrosini) senza che il suo volto subisca un pur minimo, impercettibile mutamento. Impassibile. In questo mi si passi il paragone, ha molto del grande Osvaldo Bagnoli, la cui mimica facciale era la stessa dopo una grande vittoria quanto dopo una cocente sconfitta.
Domande di prassi a cui risponde a modo suo, schietto diretto, senza fronzoli o concessioni dialettiche sterili.
È anche simpatico Ivan Juric e la butta sul ridere quando da studio gli chiedono: “Juric, come è stata costruita questa bella realtà, con diversi parametri zero, prestiti con diritto di riscatto e gratuiti?”.
Vorrebbe rispondere seriamente, è quasi tentato… ma il politicamente corretto non è nelle sue corde… scoppia quindi a ridere e si lascia andare ad un spontaneo quanto ahimè realistico… “senza soldi”.
Aggiungendo poi di aver voluto, proprio per le scarsissime risorse a disposizione, giocatori che conosceva bene, anche se finiti ai margini del calcio che conta (Veloso, Lazovic, Gunter), altri che teneva sott’occhio da tempo (Rrahmani), riconoscendo infine a Tony (D’Amico) il merito di aver scovato dal torneo cadetto belle realtà come Verre.
”Senza Soldi”… riferito ad una Società che negli ultimi 4 anni ha incassato centinaia di milioni tra paracadute e cessioni varie, ci sarebbe da piangere… ma, grazie a gioco e classifica, facciamo come Juric: almeno per adesso… ci ridiamo su.
Mauro Micheloni
05 GEN 2020
CAPITANO, MIO CAPITANO
Molta gente stasera si dovrebbe vergognare. Tantissima. Tutti quelli che, ad esempio, pensavano che Pazzini fosse un giocatore finito. E prima di loro, tutti quelli che lo hanno messo in discussione. E quelli che, quinte colonne del pensiero societario, leccaculi in perenne azione, cercavano di disgregarne l’immagine e la professionalità. Ce ne sono tantissimi. Nickname che spuntavano come funghi sui social e sui blog e insultavano chi come noi, sosteneva che era una bestemmia non vedere uno come Pazzini titolare in serie B, additandoci come nemici della società, o addirittura nemici del Verona. Tutti spazzati via da un gol, da una partita, dal sorriso di un giocatore che il Verona non poteva permettersi di tenere fuori, in panchina, trattandolo a volte peggio di un lebbroso.
Per fortuna la verità viene sempre a galla, anche se a volte fa percorsi strani e lunghi e in molti se ne dimenticano. Pazzini è un ragazzo gentile, educato, disponibile, ma prima di tutto un campione. Un campione che il Verona ha pagato molto e poi ha cercato di scaricare perché il suo ingaggio era eccessivo. Bastava dirlo, invece, s’è scelta una strada in cui le buche erano piene di nefandezze e di ipocrisie.
L’unico che ha cercato a suo modo di rimettere chiarezza in questa vicenda è stato Juric. Il primo a spiegare perchè Pazzini non giocava e cosa si aspettasse da lui. E il primo ad ammettere anche il suo errore di non averlo inserito prima (“Forse” ha detto dopo la gara con la Spal “anch’io mi sono sbagliato”). Juric è un uomo vero e il suo splendido Verona è specchio della sua immagine. Non poteva Juric tenere fuori uno come Pazzini, ed infatti, pur tardivamente, il bomber ha rifatto capolino nella partita che non ti aspettavi. Ha segnato, ha corso, ha giocato di fino (tacco sulla linea dell’out). Ha zittito i pidocchiosi lacchè del presidente che stasera avranno un po’ di gustoso sterco da mangiare.
Mentre noi esultiamo per il gol di un campione che ha regalato all’Hellas Verona tre punti e una salvezza sempre più vicina.
Gianluca Vighini
05 GEN 2020
IL PAGELLONE DI SPAL-VERONA
SILVESTRI 6.5 Ordinaria amministrazione per il portierone gialloblù. Ordinaria amministrazione che porta a casa come sempre alla grande, in scioltezza. Rischia anche di trasformarsi in assist man quando con un suo lancio imbecca perfettamente Verre. E’ uno dei quali si parla poco, soprattutto in chiave calcio-mercato. Meno male, aggiungerei. Bravo Marco.
RRAHMANI 7 Non sono pochi quelli che pensavano che le voci di mercato potessero mettergli i grilli per la testa. Di sicuro la sosta gli ha fatto bene, visto che nelle ultime partite qualche errore pesante lo aveva concesso. A Ferrara si è rivisto il gladiatore che ci ha fatto venire gli occhi a cuore per gran parte del girone d’andata. Una colonna dietro, devastante quando va alla ricerca di gloria in avanti. Solo Berisha, su un colpo di testa potente e angolato, gli nega la gioia del gol. Ma prima o poi, lo ripeto da tempo, arriverà anche quello. Spero non quando, si dice, avrà la maglia del Napoli.
KUMBULLA 6.5 Inizia come sempre al centro della difesa, poi Juric, dopo averlo provato in settimane, lo sposta sul centro sinistra, dove solitamente si piazza Gunter. Esperimento riuscito alla perfezione, senza alcuna difficoltà di adattamento, fatta invece vedere qualche volta dal turco naturalizzato tedesco. Non deve fare gli straordinari per tenere a bada gli attaccanti della Spal, ma quando viene chiamato in causa è sempre un piacere ammirarlo, per eleganza e facilità di risolvere le situazioni. Un po’ come faceva Mr Wolf in Pulp Fiction.
GUNTER 6.5 Un brutto pallone perso in ripartenza nel primo tempo poteva costare caro al Verona. Ha saputo mantenere, però, grande lucidità. Migliorata ulteriormente quando Juric lo ha messo al centro della difesa, dove si sente decisamente più a suo agio. Un esperimento, come dicevo sopra, che dà buoni frutti e che sicuramente il tecnico croato terrà buono anche in futuro.
FARAONI 6.5 Come sempre, tanta sostanza e tanta corsa. Una sua giocata attira su di sé l’entrata killer di Tomovic che, giustamente, si becca il cartellino rosso, inguaiando una Spal già in apnea. E’ meno propositivo in avanti, ma questo ruolo, oggi, è spettato soprattutto al compagno di fascia opposta, Lazovic. Per quanto meno appariscente del solito, Faraoni si conferma un certezza per l’idea calcistica di Juric. Bravo a offendere, quando serve, strepitoso in fase difensiva, sempre.
VELOSO 7 Un altro che ha beneficiato della sosta natalizia per rimettere a piombo piedi, gambe, idee e polmoni. Catalizzatore sopraffino di palloni, ha la capacità naturale di non perderli praticamente mai. Anche quando pressato riesce nello stretto ad azzeccare la giocata giusta. Pensavo che si sarebbe pestato i piedi con Pessina, anche lui mancino. Mi sono sbagliato alla grande e ne sono felice.
PESSINA 7.5 Quanto sta crescendo questo ragazzo… Dal mio punto di vista la sua miglior partita da quando veste la maglia del Verona. Tecnicamente non è una rivelazione, perché si sapeva quali fossero le sue doti. Sorprende la capacità di stare in campo, di trovare gli spazi giusti di inserimento, di indovinare il tempo della giocata. Qualcuno ha detto oggi durante Alè Verona: “godiamocelo finché siamo in tempo”. Già, perché l’Hellas ha il diritto di riscatto su Matteo, che è di proprietà dell’Atalanta e che l’Atalanta potrà contro riscattare. Io dico che Setti dovrà sforzarsi di trattenere Pessina a Verona, perché è da questi giocatori che si può creare qualcosa di importante e, perché no, guadagnare bene rivendendo in futuro.
LAZOVIC 7.5 Pronti e via e si lascia andare in una galoppata che manco il miglior “Spirit”, cavallo del celebre film d’animazione, si sarebbe immaginato. E’ letteralmente indemoniato, in condizioni fisiche irreali. Riesce sistematicamente a saltare l’uomo e solo in rare occasioni non azzecca la giocata giusta al momento giusto. Suo l’assist per il gol di Pazzini, suo il tiro che Berisha risponde alla bene e meglio e la cui ribattuta di Stepinski permette al Verona di tirare il fiato. Lui non ne ha mai avuto bisogno, per tutti i 90 minuti e passa di partita. Posseduto dallo spirito di Garrincha.
VERRE 7 Cresce, cresce, cresce. Lo avevamo visto quasi come un ragazzino impaurito nelle sue prime con il Verona. Bravo a far intravvedere qualcosa di speciale, ma mai convinto a fondo delle sue potenzialità. Juric ci ha lavorato tanto, lo ha responsabilizzato e ora si vedono i frutti. Anche lui, come Pessina, ha tantissima qualità. Il “plus”, ora, è dato dalla capacità di leggere alla perfezione le situazioni di gioco. Un pizzico egoista quando, con la Spal in ginocchio, cerca la soluzione solitaria con Zaccagni tutto solo sulla sinistra che, giustamente, gli tira qualche moccolo. Ma sta sempre più prendendo le sembianze di un titolare inamovibile.
DAWIDOWICZ (dal 45′ s.t.) s.v.
ZACCAGNI 7 Primo tempo discreto, secondo tempo in crescendo. Col passare dei minuti mette in fila giocate che fanno girare la testa ai ragazzi di Semplici. Salta l’uomo con facilità e riesce a crearsi in un paio di circostanze le condizioni ideali per provare anche a segnare. Trova due conclusioni interessanti, una parata, l’altra alta di poco. Ecco, creda maggiormente nel suo destro, perché in passato ha dimostrato di essere uno stoccatore. Il gol gli darebbe anche più fiducia per un salto di qualità che ormai sembra essere maturo.
BADU (dal 35′ s.t.) 6 Il “sei” è figlio del suo rientro in campo, non per come sia entrato in partita. E’ logicamente sembrato un po’ spaesato, ma questo conta poco. Fondamentale è poterlo avere nuovamente a disposizione. E visto l’incitamento che arrivava anche dai compagni della panchina, sono convinto che farà comodo alla causa del Verona.
PAZZINI 7.5 Che dire, se non ETERNO. Gol a parte, la sua prima mezz’ora racchiude due anni di gestione scellerata del ragazzo, più che del giocatore: crea da solo un paio di situazione da gol molto succulente. Dimostra per l’ennesima volta di poterci stare alla grande in questa categoria e di poter essere decisivo. Segna e si crea altre due occasioni clamorose. Una la cicca, scivolando col piede d’appoggio. L’altra non diventa un gol solo per il miracolo di Berisha. Resuscitato dalla gara col Torino, oggi sembrava avesse dieci anni in meno. Siamo sicuri che non potesse essere buttato prima nella mischia?
STEPINSKI (dal 28′ s.t.) 7 Forse ha bisogno di crescere in questo modo, entrando a partita in corso. Le ultime due hanno detto questo, almeno. Oggi segna un gol non così facile e soprattutto permette alla squadra di mettersi tranquilla a gestire gli ultimi minuti di gara che col vantaggio striminzito si sarebbero potuti trasformare in una battaglia. Credo che la strada sia quella giusta, avanti così.
JURIC 8 Ancora una volta dimostra di non avere pregiudizi nei confronti dei suoi giocatori. Mette Pazzini dal primo minuto perché era la cosa più logica. Mette Pazzini perché stava meglio degli altri. E tra le righe, in conferenza stampa post partita, fa anche capire che forse, dico forse, anche lui in precedenza ha sbagliato la valutazione sul Pazzo. Ma ha avuto il coraggio di tornare sui suoi passi. Questa partita la voleva vincere, lo aveva anticipato alla vigilia e ha fatto di tutto per riuscirci, trasmettendo alla squadra la sua voglia. Bene anche lo scambio di posizione tra Kumbulla e Gunter. Una ne pensa e cento ne fa, Juric, che si conferma il vero fenomeno di questa squadra.
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Verona: Zaccagni e la capacità di creare superiorità numerica
Zaccagni dà imprevedibilità all’Hellas Verona di Juric. Nessuno nella rosa ha le sue qualità nel dribbling
Di Jacopo Azzolini - 8 Gennaio 2020
© foto www.imagephotoagency.it
Il modulo tipo del Verona di Juric consiste nel 3421 con Verre e Zaccagni alle spalle di un’unica punta. Zaccagni è il giocatore dell’Hellas che, dopo Amrabat, più volte crea superiorità numerica. Rispetto al centrocampista, lo fa poi in zone avanzate del campo.
Nessuno ha infatti i suoi numeri nel dribbling. Ne prova 3.2 ogni 90 e ne vince 2. Nel cruciale successo di Ferrara ne ha effettuati, con successo, ben 4. Insomma, dà qualità tra le linee a una squadra che dipende tanto dai cross e dalle corsie esterne.
FONTE: CalcioNews24.com
Lun 6 Gen 2020 - Lettere al Direttore | Di Redazione
Per quest’anno ho finito di andare alla SPAL
Cronaca di una pessima giornata di … calcio?
Non voglio parlare della discutibile prova della S.P.A.L.
Ciò di cui voglio parlare è la pessima gestione dell’ordine pubblico in occasione della partita col verona.
Per cominciare ci bloccano alle transenne d’ingresso alla curva est, motivo? Non si sa, quando ci permettono di entrare c’è la calca e le procedure d’ingresso rallentano, tanto che, dietro di noi, iniziano ad accalcarsi i tifosi veronesi.
Mi metto a parlare con uno di loro (persona gentile e tranquilla) e concordiamo sul fatto che creare settori promiscui sia una sonora cazzata, restiamo in fila, da dietro uno inizia a provocare (ferraresi muovetevi, datevi una mossa ed anche cose un po’ più pesanti) quando arrivo dallo steward in ingresso, rivolto a quest’ultimo, parte un “movite negro”, non riesco a tacere: piantala, ma negro cosa aldamar.
Entriamo, i tifosi veronesi sono molto numerosi (si parla di 400) diverse centinaia e non sono solo persone tranquille. Partono i primi sfottò ma niente di grave, poi gli animi si scaldano (io e mia moglie fortunatamente non siamo vicinissimi) alcuni ferraresi che si erano ritrovati in mezzo al tifo veronese iniziano ad allontanarsi e protestano con gli steward, qualcuno litiga con gli avversari fortunatamente non succede nulla di grave, la partita prosegue come sapete, proseguono anche le prese in giro e i reciproci scambi di insolenze, alla fine molti ferraresi, io stesso, si lamentano con steward e forze dell’ordine per la situazione che si è venuta a creare. Mi dico fortuna che abbiamo perso, perché se avessimo vinto noi, forse le cose sarebbero andate in modo diverso.
Per quanto ne so ora, invece, non è successo nulla di grave.
Quello che mi chiedo è:
Perché la società ha venduto biglietti ai veronesi in curva est?
Perché chi gestisce l’ordine pubblico lo ha permesso?
Io ho 59 anni, ho pagato un biglietto per assistere ad uno spettacolo non per trovarmi in mezzo ai tifosi avversari, in curva est ci sono anche donne, bambini, anziani, perché dobbiamo fargli rischiare di trovarsi in mezzo a tumulti?
Morale, per quest’anno ho finito di andare alla SPAL, almeno nella mia città, e almeno finché non riuscirò a tornare in OVEST (dove mi sento al sicuro e dove mi diverto, fin che ho fiato, a cantare coi ragazzi) la nostra la seguirò solo in trasferta e in TV.
Non so chi sia responsabile di questa indegna giornata, però dovrebbero avere il buon gusto di scusarsi pubblicamente con i tifosi e la cittadinanza e di assicurare che non succeda mai più una cosa del genere, chiunque essi siano dalla società tutta al prefetto al questore a chiunque abbia responsabilità in questa annosa faccenda.
Cordiali saluti a tutti gli interessati
Marco Pavani
FONTE: Estense.com
NEWS
Gialloblù in Curva Est, la SPAL si scusa con i propri tifosi
Negli ultimi due giorni la società emiliana ha dovuto fare i conti con una pioggia di critiche riguardo al “caso biglietti”
di Tommaso Badia 7 Gennaio, 2020 - 16:00
«S.P.A.L. srl è dispiaciuta e rammaricata per i disagi in cui sono incorsi famiglie e tifosi presenti in Curva Est prima e durante la gara di domenica 5 gennaio con Hellas Verona e lavorerà affinché episodi di questo genere non si ripetano più nella casa biancazzurra per eccellenza, lo Stadio “Paolo Mazza” di Ferrara».
Questo il comunicato con cui la SPAL si è scusata in seguito alle lamentele dei propri tifosi, i quali avrebbero recriminato per i presunti disagi arrecati domenica dai supporters dell’Hellas (qualche centinaio) che, non avendo limitazioni di settore e non avendo trovato il biglietto per quello riservato agli ospiti (ricordiamo che i primi mille messi a disposizione sono stati “bruciati” in poche ore), hanno acquistato il tagliando in Curva Est, parte dello stadio solitamente riservata agli spettatori di casa.
FONTE: CalcioHellas.it
Pazzini e Pandev, il calcio è un mestiere per "vecchi"
La prima giornata del 2020 riporta alla ribalta due volti familiari della Serie A. Gente che, puntualmente, riemerge come un fiume carsico quando è il momento di lasciare un segno
di Leo Lombardi
6 Gennaio 2020 alle 09:04
Nei momenti di difficoltà ci si aggrappa agli anziani, siano essi un padre della patria cui affidare le sorti di un Paese in confusione o un nonno cui chiedere qualche ora del suo tempo per stare con il nipotino. Il calcio non fa eccezione, soprattutto in Italia. Hai un bel parlare di strade sbarrate ai giovani, ma quando le situazioni diventano tese gli allenatori preferiscono sempre battere le piste più conosciute, affidandosi a chi è da più tempo nel calcio: vuoi perché sul campo sa trovare una soluzione a un problema, vuoi perché nello spogliatoio determina clima ed equilibri di un gruppo. La prima giornata del 2020 ha così riportato alla ribalta due volti familiari come quelli di Giampaolo Pazzini e Goran Pandev. Gente che, puntualmente, riemerge come un fiume carsico quando è il momento di lasciare un segno.
Pazzini, quindi. Domenica ha ritrovato un gol su azione che mancava da maggio. Ha colpito secondo abitudine, punendo un errore avversario, peculiarità che ne ha fatto il perfetto attaccante d'area fin dal suo apparire nel 2003. Il centravanti è figlio del florido centro sportivo di Zingonia, dove l'Atalanta cura con amore quello che è il miglior vivaio d'Italia. Pazzini non ha ancora 20 anni, Andrea Mandorlini dà fiducia a lui e a un altro ragazzino, Riccardo Montolivo, di un anno più giovane. I due sono fondamentali per la promozione in serie A. Insieme nell'Atalanta, insieme due anni dopo nella Fiorentina, dove firmano le migliori pagine della gestione Della Valle, con Cesare Prandelli in panchina. Lo stesso capita alla Sampdoria, dove Pazzini incrocia il talento rinato di Antonio Cassano, riportando nel 2009 i blucerchiati a un primo posto che mancava da vent'anni e a una insperata qualificazione ai preliminari di Champions League, con eliminazione per mano del Werder Brema. Un'avventura che segna in negativo il destino dei liguri: a gennaio la squadra viene smantellata, Pazzini si ritrova prima all'Inter e poi al Milan, dove torna a far coppia con Montolivo fino al 2015, quando si lega al Verona dopo un eccesso di panchine in rossonero.
Quella con i veneti è una storia di alti e bassi che dura fino a oggi. A una immediata retrocessione, segue la promozione nel 2017 con il record di gol in carriera (23). Torna in serie A, il tecnico Fabio Pecchia gli fornisce una singolare motivazione per scaricarlo: “Dovremo difenderci, partirai più spesso in panchina”. Quanto basta per accettare a gennaio il prestito con il Levante in Spagna, dove si toglie la soddisfazione di segnare al debutto nel 2-2 con il Real Madrid e di battere 5-4 il Barcellona. Torna nell'estate e ritrova un Verona ovviamente in B, viste le idee di Pecchia. Cercano di venderlo a causa dello stipendio alto, il tentativo fallisce. Fabio Grosso lo mette in panchina, lui riconquista la scena aspettando il suo momento e, soprattutto, l'esonero dell'allenatore a una giornata dal termine della regular season. Ai playoff Pazzini segna la doppietta al Perugia e contribuisce al ritorno in serie A. A 35 anni non può pretendere una maglia da titolare fisso, si accomoda in panchina e attende una chiamata, come la mezz'ora che Ivan Juric gli concede con il Torino. La situazione è disperata, il Verona sta perdendo 3-0 in casa. Il centravanti trasforma il rigore del 3-1 e avvia la rimonta fino al pareggio finale. E anche quando parte dall'inizio, ritrova la verve dei tempi migliori, come il colpo di testa di domenica che ha aperto la strada al successo in trasferta sulla Spal, risultato che avrà un peso fondamentale nella lotta salvezza.
[...]
FONTE: IlFoglio.it
Pazzini-Stepinski, vola il Verona: Spal ko e ultima in classifica
del 06 gennaio 2020 alle 10:25
Il Verona non si ferma: le reti di Pazzini e Stepinski, infatti, regalano tre punti fondamentali alla squadra d Juric, che vola a quota 22 punti in classifica. Prosegue il momento complicato della Spal, che con questa sconfitta resta a 12 punti. La vittoria del Genoa condanna i ferraresi all'ultimo posto solitario.
FONTE: CalcioMercato.com
SERIE A
Spal-Verona 0-2, gol e highlights: decidono Pazzini e Stepinski, rosso a Tomovic
05 gen 2020 - 17:12
I gol dei due attaccanti affondano la squadra di Semplici. Nel primo tempo gara in discesa grazie alla rete del capitano gialloblù (113 gol in Serie A), poi rosso diretto a Tomovic per un brutto fallo su Faraoni. Nella ripresa Berisha tiene a lungo a galla i biancazzurri, prima della rete del polacco nel finale. Il Verona vola a 22 punti, la Spal resta al penultimo posto a quota 12
Spal-Verona 0-2
14' Pazzini, 85' Stepinski
SPAL (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari (77' Vicari), Igor; Cionek, Valoti, Missiroli, Kurtic, Strefezza (83' Floccari); Paloschi (56' Di Francesco), Petagna. All. Semplici
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri: Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Pessina, Veloso, Lazovic; Verre (90' Dawidowicz), Zaccagni (79' Badu); Pazzini (72' Stepinski). All. Juric
Ammoniti: Strefezza (S), Zaccagni (V)
Espulsi: Tomovic (S)
Colpo del Verona sul campo della Spal. Vittoria fondamentale per i gialloblù, arrivata al termine di una partita a lungo dominata e messa subiti in discesa nel primo tempo grazie al gol di Giampaolo Pazzini, bravo a raccogliere l'assist di Lazovic da vero rapace dell'area di rigore e a battere di testa Berisha al 14'. Per il capitano secondo gol consecutivo e rete numero 113 in carriera in Serie A. Non soltanto un'intensità superiore da parte del Verona, a decidere la sfida anche l'espulsione di Tomovic, che sul finale della prima frazione di gioco ha lasciato in dieci uomini la Spal: brutta entrata a metà campo su Faraoni e rosso diretto. Nella ripresa stesso copione, con Berisha grande protagonista: il portiere biancazzurro ha tenuto a lungo a galla i suoi con una serie di interventi determinanti, prima di cedere nel finale a Stepinski, entrato al posto di Pazzini: per il polacco ex Chievo secondo gol in campionato. Il successo del Mazza interrompe una striscia di tre gare senza vittorie per il Verona, che adesso si porta in una zona più che tranquilla di classifica con 22 punti. Buio per la Spal, al quarto ko nelle ultime cinque giornate: la squadra di Semplici rimane al penultimo posto con 12 punti.
FONTE: Sport.Sky.it
Le pagelle di SPAL-Hellas Verona 0-2: super gara di Lazovic, bene Pazzini, malissimo Igor e Tomovic
E' tempo di dare i voti ai protagonisti del match di scena a Ferrara tra la SPAL e l'Hellas Verona. Grande partita degli ospiti che non sbagliano praticamente nulla. Grande partita di Lazovic, bene Pazzini e Faraoni. Male in toto i padroni di casa, quasi mai pericolosi. Si salvano solo Berisha, Strefezza e Kurtic.
Di Fabio Psoroulas
=== SPAL ===
Etrit BERISHA 7 - Se la SPAL rimane in partita fino quasi alla fine è solo merito suo. Ottima partita, tanti interventi grandiosi, due su tutti quello su Pazzini (anche se era offside) e su Rrahmani
Nenad TOMOVIC 4 - Nei primi minuti è l'unico della difesa della SPAL meritevole di attenzione. Poi però decide di intervenire in maniera scellerata su Faraoni e finisce sotto la doccia dopo soli 37 minuti.
Francesco VICARI 5 - Molte dormite, colleziona tante indecisioni durante la gara e non raggiunge la sufficienza. (Dal 77' Dal Bello FELIPE S.V)
IGOR 4 - Oggi il Verona gioca alla grande mentre la SPAL sbaglia moltissimo. E' lui il peggiore, dato che si perde costantemente Pazzini e compagni per quasi tutto il match.
Thiago CIONEK 4,5 - Lazovic sembra un fenomeno sulla fascia. Onore alla grande partita del serbo, ma è stato anche aiutato dall'indecente prestazione di Cionek, mai sul pezzo.
Mattia VALOTI 5: Qualche lampo, per il resto perennemente sovrastato dal centrocampo avversario.
Simone MISSIROLI 5,5 - Primo tempo molto male, nella ripresa migliora leggermente ma non merita il sei.
Jasmin KURTIC 6 - Spirito da combattente e intelligenza calcistica. Almeno ci prova con tanti cross sulla fascia.
Gabriel STREFEZZA 6,5 - L'unico insieme a Berisha a disputare una buona gara nella brutta partita degli Spallini. Ci prova con le armi che ha, sia a centrocampo che sulla fascia. (Dall'83' Sergio FLOCCARI S.V)
Alberto PALOSCHI 5 - Si è visto molto poco, un po' per il gioco della squadra mai propositivo ma anche un po' per colpa sua, dato che si muove veramente poco. Ha solo una palla utile in zona offensiva, la spreca a due passi dalla porta. (Dal 56' Federico DI FRANCESCO 6 - Entra e prova a rendersi pericoloso con diverse conclusioni dalla distanza).
Andrea PETAGNA 5,5 - Poco meglio rispetto al collega di reparto. Con tanti movimenti prova almeno a farsi vedere in zona offensiva. Vicino al gol nella ripresa.
All. Leonardo SEMPLICI 5 - Molto male. Squadra quasi non pervenuta e mai pericolosa. Tomovic gli rovina ancora più la gara con una espulsione scellerata. 12 punti. penultimo posto in classifica. C'è da lavorare, sopratuttto sul gioco e sulla prestazione atletica, assolutamente insufficiente.
Giampaolo Pazzini esulta in Spal-Verona LaPresse
=== HELLAS VERONA ===
Marco SILVESTRI 6 - Poco impegnato, ma sempre sicuro ogni volta che viene chiamato in causa.
Amir RRHAMANI 7 - Uno dei migliori. Ottimo in fase difensiva, grandioso nelle sue costanti percussioni in avanti. Più volte vicino al gol.
Marash KUMBULLA 6,5 - La personalità non manca. Oggi qualche sbavatura ma prestazione solida a comando della retroguardia.
Koray GUNTER 6 - Forse il peggiore dei tre dietro, ma comunque assolutamente sufficiente.
Davide FARAONI 7 - Prima parte di gara da migliore in campo. Tanta corsa e molti problemi creati agli avversari. Cala nella ripresa.
Matteo PESSINA 6,5 - Lotta, corre, si sbatte e ringhia. Si conferma in un ottimo momento di forma.
Miguel VELOSO 5,5 - Gara difficile, di contenimento per larghi tratti. Da lui ci si aspettava qualcosa in più. E' l'unico non totalmente sufficiente del Verona.
Darko LAZOVIC 8 - Assolutamente il migliore di oggi. Sempre una spina nel fianco della squadra ospite, pericoloso ogni volta che tocca il pallone, c'è il suo zampino su entrambi i gol.
Mattia ZACCAGNI 6,5 - A centrocampo la SPAL non si vede mai e per Zaccagni ci sono praterie a disposizione per farsi vedere anche in zona offensiva. (Dall'80' Emmanuel Agyemang-BADU S.V)
Valerio VERRE 6 - Bene ma non benissimo. Ne ha di palloni per rendersi pericoloso e creare qualcosa di buono, non riesce in toto nell'intento. (Dal 90' Paweł DAWIDOWICZ S.V).
Giampaolo PAZZINI 7,5 - Eterno. Aveva chiuso il 2019 segnando, lo riapre allo stesso modo. Partito da titolare, è lui uno dei più attivi e pericolosi di tutto l'incontro. (Dal 70' Mariusz STEPINSKI 6,5 - Entra e ci mette pochi minuti a timbrare il cartellino).
Giampaolo Pazzini esulta il gol di SPAL-Verona, Serie A 2019-2020, Getty Images - Getty Images
All. Ivan JURIC 7,5 - Che partita dei suoi. Verona sempre prositivo, spinge con tutti i suoi uomini e porta a casa una vittoria assolutamente meritata. La classifica è di tutto rispetto: chi lo avrebbe detto ad agosto un Verona a 22 punti ad inizio gennaio?
L'Hellas Verona domina sulla SPAL: 2-0 degli ospiti, in gol Pazzini e Stepinski
Grande partita dell'Hellas Verona che, in casa della SPAL, domina e vince 2-0. La banda di Juric segna un gol per tempo ed è impeccabile per quasi tutti i 90'. A segno Pazzini e Stepinski. Male la SPAL, quasi mai pericolosa e in dieci uomini per oltre un'ora per il rosso diretto a Tomovic. Hellas che sale a quota 22 in classifica, SPAL ferma a 12 al penultimo posto.
Di Fabio Psoroulas
Una grande Hellas Verona annienta una brutta SPAL. Parte alla grande il 2020 per la banda di Juric che vince, convince e gioca alla grande.
Ottima partita dell'Hellas che domina in lungo e in largo. Grande prova di Pazzini, Zaccagni, Pessina e Faraoni, ma è sicuramente Lazovic il migliore in campo. Gli ospiti attaccano costantemente, non permettendo ai padroni di casa di fare gioco. Oggi arriva un sonoro 2-0 grazie ad un gol per tempo. 22 punti in classifica sono veramente tanti, con una partita in meno. Ma è soprattutto il gioco il miglior segnale dei veronesi: giocano un gran calcio, molto propositivo, coadiuvato da una ottima condizione atletica.
Male, molto male la SPAL, mai in gara. Paloschi e Petagna vedono la palla col contagocce, il centrocampo dei padroni di casa viene sovrastato da quello ospite. E così arriva l'ennesima brutta sconfitta in casa. Ferraresi ancora al penultimo posto con solo 12 punti.
La delusione di Andrea Petagna, SPAL-Verona, Getty Image - Getty Images
Tabellino
SPAL (3-5-2): Berisha; Tomovic, Igor, Vicari (dal 77' Felipe); Cionek, Missiroli, Kurtic, Valoti, Strefezza (dall'83' Floccari); Paloschi (dal 56' Di Francesco), Petagna.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri: Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Pessina, Veloso, Lazovic; Verre (dal 90' Dawidowicz), Zaccagni (dall'80' Badu); Pazzini (dal 73' Stepinski).
GOL: Pazzini (H),
AMMONITI: Strefezza (S), Zaccagni (H),
ESPULSI: Tomovic (S),
ARBITRO: Guida
Giampaolo Pazzini esulta in Spal-Verona LaPresse
La cronaca in 10 momenti chiave
04' CONTROPIEDE HELLAS: Lazovic scatta a metà campo e si invola, Igor però è bravissimo al momento del tiro dell'avversario a metterci la gamba.
05' BOTTA DI FARAONI: Verre ruba palla in area di rigore e serve subito l'accorrente Faraoni che prova il diagonale ma non trova la porta.
07' RAHMANI VICINO AL GOL: Inserimento perfetto del difensore che entra in area e prova il diagonale, Berisha tocca non bene ma riesce a mettere in corner.
13' VERONA IN VANTAGGIO: Cross di Lazovic, Igor si perde totalmente l'attaccante che solo davanti al portiere la mette dentro di testa.
Giampaolo Pazzini esulta il gol di SPAL-Verona, Serie A 2019-2020, Getty Images - Getty Images
27' GIRATA DI PALOSCHI: Dal corner palla dentro, spizzata di testa di Cionek per Paloschi che prova la girata ma la mette sul fondo di un nulla.
37' ROSSO DIRETTO PER TOMOVIC: Intervento in ritardo e duro di Tomovic su Faraoni. Intervento violento ma il rosso forse è esagerato...
52' DESTRO DI PAZZINI MA BERISHA SALVA: Altro bel contropiede del VErona che fa quello che vuole, palla sul destro di Pazzini solo davanti al portiere ma l'attaccante non tira al meglio e il portiere respinge.
68' BERISHA ANCORA SUPER: Altro cross di Veloso, di testa addirittura Rrahmani che colpisce a porta sicura ma il portiere in tuffo salva.
82' PETAGNA DI TESTA: Cross dalla destra per l'attaccante che ci prova di testa ma la mette fuori.
85' 2-0 VERONA: Lazovic fa un altro numero incredibile che dalla sinistra si accentra e tira una bomba, Berisha respinge ma Stepinski è il più lesto e ribadisce in rete.
MVP
Darko LAZOVIC: Assolutamente il migliore di oggi. Sempre una spina nel fianco della squadra ospite, pericoloso ogni volta che tocca il pallone, c'è il suo zampino su entrambi i gol.
Il momento social
Che Hellas! Forma fisica, primi sui palloni, sempre scelta per le giocate, solo un po' ballerini in difesa davanti a Silvestri!
— Federico Oliboni (@trovocasaperte) January 5, 2020Promosso
Giampaolo PAZZINI : Eterno. Aveva chiuso il 2019 segnando, lo riapre allo stesso modo. Partito da titolare, è lui uno dei più attivi e pericolosi di tutto l'incontro.
Bocciato
IGOR: Oggi il Verona gioca alla grande, la SPAL sbaglia moltissimo. E' lui il peggiore, dato che si perde costantemente Pazzini e compagni per quasi tutto il match.
FONTE: It.EuroSport.com
L’Oro che luccica
By Redazione - 6 Gennaio 2020
Non partisse nessuno da incompiuta il Verona materializzerebbe l’impresa stagionale. Non solo la salvezza, alla portata, ma acchiapperebbe anche la parte sinistra della classifica, tutt’altro che una chimera.
L’Hellas è tornato a scaldare i cuori, con tre vittorie esterne che non si vedevano dalla stagione 84-85 e in società i conti tornano tanto che il bilancio non richiede sacrifici immediati. Bene: Setti potrà divertirsi fino a giugno senza il bisogno di realizzare, consapevole che a fine stagione potrà passare all’incasso con maggiori benefit, cedendo solo un paio di pezzi pregiati.
A Ferrara il Verona ha dimostrato di valere molto, anche senza Amrabat, cinico nonostante il maestoso Berisha; giocatori con dignità, veloci di piede e di testa, spudoratamente gagliardi, sfrontati e, questa volta sì, “clamorosamente adeguati” all’obiettivo.
Mentre Juric fa il pompiere e tiene sulla corda tutti, la squadra vince, inanella 22 punti e sfida il futuro, che da oggi ha riflessi rossoblu’ che garantiscono motivazioni importanti per gli ex genoani poco considerati sotto la Lanterna.
L’occasione è ghiotta per Gunter, Lazovic e Veloso, intenzionati ad inguaiare il Genoa. Cerca gloria anche Bocchetti, pure lui con trascorsi nel Grifone, pedina di valore, sempre pronto a subentrare.
Ultima gara del girone, la vittoria con il Genoa benedirebbe il cambio di passo per il prosieguo, abbandonando le preoccupazioni della lotta salvezza per un nuovo campionato, che moltiplichi endemicamente le sensazioni di entusiasmo. A giugno poi si faranno i conti, sportivi ed economici. Ale’ ale’.
MC
L’Hellas domina la SPAL e guadagna i primi 3 punti del 2020
By Stefano Pozza - 5 Gennaio 2020
La 18^ giornata del campionato di serie A, la prima giornata di questo 2020, vede scendere in campo SPAL ed Hellas Verona.
Dopo un ottimo 2019 è tempo di ripartire con l’obiettivo di conquistare il prima possibile l’obiettivo salvezza in questo campionato di serie A. Tra le novità di mister Juric spazio al capitano Giampaolo Pazzini preferito a Stepinski per sostituire Di Carmine che non ha ancora recuperato dall’infortunio alla mano.
Inizia la contesa e dopo solo due minuti i gialloblù hanno una ghiottissima occasione con un bella ripartenza di Lazovic. Se i locali provano a spaventare i nostri, gli uomini di Juric non si fanno certo mettere in soggezione. Dopo 8 minuti bellissimo inserimento in area di Rrahmani che tira, Berisha para e Pazzini per un soffio non ci arriva.
Il Verona gioca meglio e al minuto 13 gli scaligeri passano in vantaggio: bel cross di Lazovic al centro a servire capitan Giampaolo Pazzini che insacca la rete del vantaggio. Con il passare dei minuti i locali crescono, devono farlo, ma il Verona sembra reggere bene. Al minuto 38 viene espulso l’ex Chievo Tomovic per un bruttissimo fallo ai danni di Faraoni.
Il Verona chiude in vantaggio una prima frazione di gara ben giocata dai nostri.
Riprende la gara e sulla stessa sinfonia dal primo tempo continua la contesa. I gialloblù nei primi 8 minuti mancano due occasioni clamorose che avrebbero aiutato i nostri a chiudere la contesa. Continua il possesso maniacale degli scaligeri ai quali purtroppo manca solo la zampata finale per raddoppiare.
Arriva il momento di Badu al minuto 79, è un bel momento in cui il calciatore gialloblù torna a calcare il terreno di gioco subentrando a Zaccagni. Le occasioni sono innumerevoli, bisogna chiuderla!
Al minuto 72 Juric effettua il primo cambio: entra Stepinski ed esce Pazzini. E bastano 13 minuti all’attaccante polacco per mettere a segno la rete del secondo vantaggio: bell’azione di Lazovic che fa tutto da solo va al tiro, Berisha respinge i Stepinski insacca la sua seconda marcatura stagionale.
Nell’ultimo minuto del tempo regolamentare arriva il terzo cambio veronese: esce Verre ed entra Dawidowicz.
Si chiude con una vittoria e 3 punti importantissimi la prima gara del 2020 dell’Hellas Verona, con al squadra di Juric che ha dimostrato una netta superiorità rispetto agli avversari.
FORMAZIONI UFFICIALI
SPAL: Berisha; Tomovic, Vicari (77 Felipe), Igor; Cionek, Valoti, Missiroli, Kurtic, Strefezza ((82 Floccari), Paloschi (55 Di Francesco), Petagna. All.: Semplici.
HELLAS VERONA: Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Pessina, Veloso, Lazovic; Zaccagni (79 Badu), Verre (90 Dawidowicz), Pazzini (72 Stepinski). All.: Juric.
Arbitro: Marco Guida (Sez. AIA Torre Annunziata).
Assistenti: Giacomo Paganessi (Sez. AIA Bergamo), Vittorio Di Gioia (Sez. AIA Modena).
FONTE: HellasNews.it
Top recuperi, 3º posto per il gialloblù Gunter
gennaio 7, 2020
Allo stadio Mazza di Ferrara, l’allenatore dell’Hellas Verona Ivan Juric ha schierato Koray Gunter al centro della difesa, una prestazione autoritaria, confermata dal numero di palloni recuperati: 24. Gunter risulta così al terzo posto, a pari punti con William Ekong dell’Udinese, nella speciale classifica della diciottesima giornata stilata dalla Lega Serie A.
Hellas Verona in gol da otto partite consecutive
gennaio 7, 2020
Ivan Juric eguaglia Andrea Mandorlini. Era dal 2015 infatti che la squadra gialloblù non trovava la via del gol per 8 turni consecutivi. Sono 13 le reti realizzate da Pazzini e compagni negli ultimi 720’ giocati.
Pagelle
gennaio 5, 2020
Silvestri 6, Rrahmani 6.5, Kumbulla 6.5, Gunter 6.5; Faraoni 6.5, Veloso 6.5, Pessina 6.5, Lazovic 7.5; Verre 6 (Dawidowicz sv), Zaccagni 6 (Badu 6); Pazzini 7 (Stepinski 7). All: Juric 8
I tifosi dell’Hellas Verona inneggiano Badu
gennaio 5, 2020
Al termine della sfida in programma allo stadio Mazza, i tifosi gialloblù hanno inneggiato il centrocampista ghanese Emmanuel Badu, all’esordio con la maglia gialloblù dopo aver superato il delicato infortunio di questa estate.
Finale, Spal-Hellas Verona 0-2
gennaio 5, 2020
Meglio di così non poteva iniziare il 2020 per l’Hellas Verona di Ivan Juric. Nello scontro salvezza allo stadio Mazza di Ferrara, i gialloblù confermano il 3-4-2-1 con Silvestri, Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Veloso, Pessina, Lazovic; Verre, Zaccagni; Pazzini. Prima da titolare per il capitano scaligero.
Ottimo avvio della squadra di Juric, padrona assoluta del campo. Al 2’ coast to coast di Lazovic, esterno gialloblù che arriva alla conclusione ma viene murato da Igor. Tre minuti dopo, conclusione di Faraoni in area della Spal, ma il destro d’esterno termina in rimessa laterale. Ancora protagonista l’Hellas Verona al 9’ col diagonale velenoso di Rrahmani, ma Berisha tocca quel che basta il pallone per mandarlo in corner. Il forcing veronese non si arresta ed al 12’, cross di Faraoni e colpo di testa direttamente sul fondo di Pazzini. Il gol però è nell’aria e con merito la squadra di Juric passa in vantaggio al 14’: pennellata dalla corsia di sinistra di Lazovic per la testa di Pazzini, capitano gialloblù che dentro l’area piccola non sbaglia. Per Pazzini seconda rete consecutiva. La Spal si fa vedere timidamente al 17’ con la conclusione dalla distanza, alta, di Strefezza. Ancora Verona con Pessina che serve Pazzini, ma il sinistro dell’attaccante termina sul fondo al 18’. Sulla sinistra Lazovic è incontenibile ed al 25’ mette l’ennesimo pallone in mezzo, ma non c’è nessun compagno pronto in area della Spal. Brividi al 29’ quando Paloschi, in area gialloblù, si gira bene ma non trova di un nulla la porta difesa da Silvestri. Diagonale debole e centrale di Verre al 34’. Spal che ci capisce poco o nulla ed al 39’ rimane in dieci per il rosso diretto a Tomovic, per fallo su Faraoni. Al 42’ prima Paloschi e poi Petagna sbagliano il tap-in dentro l’area piccola gialloblù, primo tempo che si chiude col meritatissimo vantaggio dell’Hellas Verona in casa della Spal.
Nessuna novità di formazione ad inizio ripresa, con la Spal e l’Hellas Verona che confermano l’undici iniziale. Alcuni accorgimenti tattici danno più equilibrio alla squadra di Semplici ed al 6’ si registra l’ottima chiusura di Kumbulla su Valoti in area veronese, replica dei gialloblù con Zaccagni che calcia però centrale. Al 9’ ghiotta occasione non sfruttata da Pazzini che calcia su Berisha, mentre Petagna, di testa al 20’, manda il pallone alto sopra la traversa. Tre minuti più tardi, su cross di Veloso, colpo di testa di Rrahmani respinto però da Berisha. Al 24’ destro a giro a lato di poco di Zaccagni, Hellas Verona che cerca ma non trova il gol della tranquillità. Ci prova al 27’ con Verre, conclusione da fuori area che termina però alto. Primo cambio per i gialloblù un minuto dopo, con Stepinski al posto di Pazzini. Di Francesco, dal limite dell’area al 32’, calcia di poco a lato alla destra di Silvestri e due minuti dopo, esordio con la maglia dell’Hellas Verona per Badu (bentornato!) che prende il posto di Zaccagni al 34’. Petagna sale più in alto di tutti al 38’ ma il pallone termina sul fondo, gialloblù che trova il raddoppio al 40’ grazie al secondo gol consecutivo di Stepinski. Lazovic arriva alla conclusione dopo la sua solita giocata sulla sinistra, conclusione respinta in qualche modo da Berisha, il più lesto di tutti è l’attaccante polacco che di sinistra non sbaglia il tap-in vincente. I circa 2000 butei presenti a Ferrara, con il solito orgoglio, sventolano sciarpe e bandiere. Terzo ed ultimo cambio per i gialloblù al 45’, con Dawidowicz al posto di Verre e dopo 3’ di recupero, tutti a festeggiare la sesta vittoria in campionato, la terza lontano dal Bentegodi.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
07 gennaio 2020 - 08:25
Dialogo con Juric e allenamenti speciali: così è nato il rilancio di Pazzini
Fondamentale il confronto con il tecnico. Il peso della preparazione personalizzata
di Redazione Hellas1903
Giampaolo Pazzini è tornato a segnare in A con il Verona, l’ha fatto per due partite di fila, cosa che non gli accadeva dal 2016.
Sta bene, il Pazzo, nella testa e nelle gambe, gestito con intelligenza dallo staff dell’Hellas.
Il suo pieno rilancio è nato, come riporta “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola, dal dialogo con Ivan Juric. Un patto stretto tra tecnico e giocatore nel momento in cui gli spazi per l’attaccante erano ridotti al minimo.
Juric ha spiegato a Pazzini come aveva intenzione di impiegarlo, dicendogli che appena fosse stato in condizione non avrebbe esitato a schierarlo, anche dall’inizio.
Parole cui sono seguiti i fatti.
Nel frattempo, infatti, è stata fissata una tabella di preparazione specifica per il Pazzo. Allenamenti calibrati, meno tempo in campo con il gruppo, ma più qualità nel lavoro.
I risultati sono arrivati: Pazzini c’è.
VISTO DA NOI
06 gennaio 2020 - 18:27
Questo gran bel Verona che guarda al futuro
A testa bassa per conquistare la salvezza, ma si pensa già al domani
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images - Ferrara, 5 Gennaio 2020
Una conferma dopo l’altra. L’orgoglio schizza alle stelle nel vedere giocare al calcio questo Verona. Eppure, forse per le incognite del dopo sosta, un po’ di dubbi sulla trasferta di Ferrara c’erano. E, prudentemente, in molti avrebbero visto anche un pareggio come un risultato positivo. Invece no, questo Verona ha un marchio preciso. Si gioca per vincere, sempre. E non si smette di giocare, mai. Granitica, pressante, splendida da vedere, la squadra di Juric assorbe sempre più i dettami del suo tecnico. Una figura carismatica, oltre che dalle idee tattiche precise. Un condottiero che trasmette sicurezza ai suoi. Ancora, grazie a questo, un allenatore che sa trarre il meglio da chi ha a disposizione.
Quello che sta facendo il Verona è qualcosa di magico. Senza un bomber arrivano gol e risultati. E’ l’antitesi di una squadra costruita sulla forza di un singolo, come ci eravamo abituati a vedere, bontà loro, negli anni di successi con i Verona targati Cacia, Toni e Pazzini, i migliori cannonieri di B e di A dell’intera storia gialloblù. Di necessità ha fatto virtù, Juric, trovandosi, come da accordi con la proprietà, a dover centrare la salvezza senza nomi di garanzia, specie in avanti. Oltre alle soddisfazioni sul campo, così la valorizzazione dei calciatori si impenna come mai è accaduto.
La strategia di Tony D’Amico e di Ivan Juric sta pagando. Ne ha parlato anche ieri, di come hanno costruito la squadra, l’allenatore croato, dopo una vittoria di strategica importanza. E non sono state parole a caso.
Sabato, in conferenza stampa, Juric ha spiegato quale sia la sua idea, ma di più, la sua linea, per fare calcio, dicendo letteralmente: “Se si vendono giocatori ed entra 10, bisogna reinvestire per 8”. Ieri l’endorsement a D’Amico, giusto riconoscimento per l’eccellente lavoro fatto, sancisce l’intesa tra i due. Leggendo, ma nemmeno troppo, tra le righe, ecco la ricetta per il futuro targato Juric e D’Amico a Verona. A Setti sarà chiesto che buona parte di quello che verrà incassato dalla vendita dei calciatori (i primi soldi saranno tra i 30 e i 32 milioni per Amrabat e Rrahmani al Napoli) sia reinvestito nella squadra. Per il riscatto di alcuni, per provare a trattenerne altri, per prenderne di ulteriori, e per una crescita complessiva a livello societario. Un modello Atalanta da riproporre a Verona.
E’ troppo presto per parlarne? Forse, certamente prima il pensiero è alla salvezza, che è conditio sine qua non (domenica altra gara molto importante col Genoa), ma questi ragionamenti già si fanno.
Dunque, Maurizio Setti, che per sua intuizione e anche un po’ di fortuna (che ci vuole) si trova ad avere una dirigenza tecnica di assoluto spessore, che per la prima volta tocca con mano delle vere, grandi, plusvalenze, avrà, se tutto andrà come deve andare, la possibilità di affidarsi ai due per il prossimo futuro del Verona. La ricetta di D’Amico e Juric è quella che propongono in tanti, e che tutti i presidenti vorrebbero. Bene, piccolo particolare, come in ogni campo, contano i fatti. E qui i fatti ci sono. Le basi per far fare al Verona un salto di qualità netto esistono. E il presidente dell’Hellas avrà la possibilità di far spiccare il volo ad una società che conduce da otto anni tra vari ribaltoni. Una nuova visione del futuro, ora che ci sono i fatti concreti, potrebbe dare all’Hellas quella stabilità nella massima categoria (pur nelle incognite, difficoltà, e variabili del calcio di alta quota) che la gente del Verona sogna da anni.
VISTO DA NOI
06 gennaio 2020 - 08:43
Pazzo, incenso e Mario
Verona, che partenza per il 2020: con la Spal una vittoria magistrale firmata dagli attaccanti
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
Non sappiamo se Ivan Juric sia un mago o un sensitivo, ma qualche indizio a farci propendere per l’ingombrante accostamento, dobbiamo confessare che ci sovviene. Il pugnace spalatino chiude il 2019 contro il Torino con tre cambi nella ripresa che, quando stava per crollare, gli raddrizzano la baracca; poi apre il 2020 a Ferrara lanciando per la prima volta in stagione titolare Pazzini: questi lo ripaga con una prestazione maiuscola corroborata dal gol; lo sostituisce quindi nel finale con Stepinski che a sua volta fa centro e contribuisce così ad infilare tre punti d’oro nella calza della befana espugnando il fortino, sia pur pericolante, di una concorrente per la salvezza. Son vittorie pesanti, queste. E meno male che gli attaccanti del Verona si diceva avessero le polveri bagnate: Di Carmine aveva già rotto il digiuno, ora si son sbloccati pure il Pazzo e Mario. Habemus attaccum.
Bel Verona, gran Verona, quello ammirato al Mazza. Personalità, organizzazione, gioco, condizione atletica straripante. Una macchina perfetta e ben oleata in ogni suo ingranaggio. Cose già viste quest’anno, se vogliamo, ma è pur vero che mai all’elogio della bellezza si rinuncia. Se proprio non dovessimo resistere al vezzo della pignoleria, diremmo che con tutte le occasioni che abbiamo creato in novanta minuti (ne abbiamo perso il conto), avremmo potuto anche chiuderlo prima il discorso; sarebbe tuttavia come far scrivere il commento della partita a Carlo Verdone nei panni di Furio. Non ci parrebbe il caso, ecco tutto. E allora «ciapa e porta a casa», diceva quel tale.
La sosta ci ha fatto bene: l’anno lo avevamo chiuso col fiato un po’ grosso, e ci stava. A Ferrara la squadra si è ripresentata bella tonica, mai in affanno, sempre padrona del campo e del proprio destino. Una prova di forza e un’esibizione di cosa significhi la mentalità vincente. Sei cosciente delle tue forze? Sai di aver lavorato bene? Sei consapevole dei tuoi mezzi? E allora in campo ci vai bello sciolto e deciso a prenderti ciò che sei consapevole ti spetti. E alla fine te lo prendi. Questo è il Verona di Juric: come Dominik Paris quando si spara fuori dal cancelletto di partenza delle discese libere: zero pippe mentali, ma solo energia positiva, azione e armonia. In una parola, uno spettacolo. Applausi ragazzi.
Quella contro la Spal, era la prima di un ciclo di quattro gare (ora sotto con Genoa, Bologna e Lecce) di vitale importanza per il campionato del Verona. Il tour de force è iniziato come meglio non si poteva; a Ferrara i Re Magi son apparsi con un giorno di anticipo: han donato Pazzo, incenso e Mario. Una delizia. E che ora l’epifania le feste se le porti pure via. A noi va benissimo così.
NEWS
05 gennaio 2020 - 19:33
E sono 113! Pazzini, i gol in A non finiscono mai
Dal 2016 il centravanti non segnava due reti di fila nel massimo campionato
di Redazione Hellas1903
Con la rete di oggi a Ferrara, Giampaolo Pazzini ha toccato quota 113 marcature in Serie A.
Si colloca, quindi, al quinto posto tra i giocatori ancora in attività nel massimo campionato, dietro a Fabio Quagliarella, Zlatan Ibrahimovic, Gonzalo Higuain e Ciro Immobile.
Pazzini non segnava in due gare consecutive di A dal gennaio del 2016, quando firmò i gol del pareggio con la Roma e col Genoa.
NEWS
05 gennaio 2020 - 17:21
Pagelle Verona, a Ferrara è festa gialloblù
Difesa blindata, a centrocampo è super Pessina. Lazovic, la grande bellezza. Pazzo, gol e ovazione
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6,5
Massima concentrazione, graziato da Paloschi che si mangia un gol da pochi passi, poi la Spal non lo impensierisce. Conferma di essere una certezza.
RRAHMANI 6,5
Una sua sgroppata sulla destra svelle la difesa della Spal: botta in diagonale, Berisha infila una gran deviazione. Si propone spesso in avanti, mentre dietro non ha mai un’incertezza. La solita garanzia.
KUMBULLA 6,5
Nato giocatore. Maturità, intelligenza, puntuale negli interventi. Va sul lato sinistro della difesa e non concede metri agli attaccanti della Spal, costretti a battere presto in ritirata.
GUNTER 6,5
Fa da collante in difesa. Juric lo schiera abitualmente a sinistra, stavolta lo sposta al centro, lui risponde sempre con prontezza. Non lo spaventa Petagna, che non gli va (quasi) mai via. Pulito in chiusura, è essenziale.
FARAONI 6,5
Ha una grande occasione in apertura, ma invece di pescare in mezzo Pazzini calcia male, spedendo il pallone in rimessa laterale. Incrocia Strefezza, uno che scappa via veloce, e che poi viene spostato sulla fascia opposta. Spinge e tampona.
PESSINA 7
Rimpiazza Amrabat, squalificato, e il compito è di per sé impegnativo. Lo fa in modo ineccepibile, giostrando sulla mediana, allungando e accorciando, in moto perpetuo, presenza costante a tutto campo.
VELOSO 6,5
Tiene in mano il comando della squadra, qualche apertura non gli riesce al meglio, ma è suo il “cervello” che guida il Verona, gli dà ordine tattico e profondità. Il Professore è sempre in cattedra.
LAZOVIC 8
Innesca subito il turbo, poco ci manca che non segni con un coast-to-coast, una fuga da una parte all’altro del campo: il tentativo è murato da Igor. Scodella sulla testa di Pazzini la palla dell’1-0. Poi rallenta, riprende fiato e parte di nuovo a tutta nel secondo tempo. Straordinario lo scatto e tiro che porta al raddoppio di Stepinski. Il suo è il pomeriggio della grande bellezza.
ZACCAGNI 6
Ha il ruolo essenziale di equilibratore sulla linea dei trequartisti: a seconda che faccia un passo avanti o uno indietro, calibra i movimenti del Verona in copertura o in fase d’attacco. Il problema è che talvolta si perde in giocate leziose, in un dribbling di troppo, smarrendo efficacia.
VERRE 6
Ci sono momenti in cui dipinge calcio, tra tocchi di classe e pennellate precise. In altri, invece, è meno presente, poco incisivo. Trovasse la necessaria continuità, sarebbe sempre decisivo, perché il talento è tanto.
PAZZINI 7
Per la prima volta titolare in questa stagione, Juric lo lancia dall’inizio dopo l’ottimo impatto avuto, da subentrato, nella partita con il Torino. Alla prima occasione sfiora il gol, alla seconda lo fa, dando il vantaggio all’Hellas. Potrebbe fare il bis, ma centra Berisha. Esce con l’ovazione dei tifosi gialloblù.
STEPINSKI 6,5
Entra e chiude la partita: secondo gol consecutivo. Bravo.
BADU ng
DAWIDOWICZ ng
JURIC 8
Aveva chiesto ai suoi giocatori di accendersi dopo tre settimane di sosta, le sue parole vanno a bersaglio. D’altronde, il suo Verona è costruito attorno alle idee granitiche che ha seminato fin dall’estate. Organizzazione, aggressività, meccanismi che vanno a regime come se fossero regolati da un orologio svizzero. Tecnologia croata, che spettacolo.
NEWS
05 gennaio 2020 - 16:50
Pazzini e Stepinski! Il Verona inizia l’anno col botto: 0-2 a Ferrara
L’Hellas domina e vince segnando in avvio e in chiusura di gara
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
La prima gara del 2020 regala al Verona una gioia da tre punti, pesantissimi, sul campo della Spal. Dominando l’intera gara l’Hellas passa per 0-2 grazie ai gol di Pazzini e Stepinski, scavando un ulteriore solco sulle rivali per la salvezza. Lo fa, come al solito, giocando una gara alla Juric: corsa, pressing alto, trame sugli esterni e in verticale a ripetizione. La Spal è annientata sul nascere.
FORMAZIONI
La novità per l’Hellas è in attacco dove Giampaolo Pazzini è titolare per la prima volta in campionato. Con Di Carmine sofferente per il dito della mano operato e Stepinski colpito negli ultimi giorni da influenza intestinale (entrambi in panchina) spazio dunque al numero 11 gialloblù, supportato da Verre e Zaccagni. Davanti a Silvestri Rrahmani, Kumbulla e Gunter, in mezzo al campo Faraoni, Veloso, Pessina (che sostituisce lo squalificato Amrabat) e Lazovic.
Semplici schiera il consueto 3-5-2: Berisha – Tomovic, Vicari, Igor – Cionek, Kurtic, Missiroli, Valoti, Strefezza – Petagna, Paloschi.
Si gioca in uno stadio Mazza quasi gremito. Al seguito del Verona ci sono 1280 tifosi nel settore ospiti, più molti altri che hanno acquistato il tagliando in altri settori, data l’assenza di restrizioni. Arbitra Guida.
PRIMO TEMPO, AVVIO A 100 ALL’ORA DEL VERONA
La Spal guadagna subito un corner ma al 3′ Lazovic parte in contropiede imbeccato da Veloso, si fa mezzo campo e arrivato in area calcia debole con Berisha che respinge di piede. Due minuti dopo Verre serve Faraoni che dal fondo spara fuori potendo servire Pazzini. L’Hellas parte con due grandi occasioni non sfruttate, ma mette paura all’avversario. Come al 9′ quando Rrahmani sfonda in area e si vede deviato il diagonale da Berisha con palla che sfiora il palo. Veloso pressa e recupera, gli esterni vanno, Pessina ringhia: l’avvio dell’Hellas è annichilente per la Spal. Che risponde al 13′ quando Paloschi si trova un buon pallone tra i piedi dopo un mezzo liscio di Gunter ma calcia debolmente a lato.
PAZZINI! VERONA IN VANTAGGIO
Il gol, meritato e cercato, arriva per il Verona al 14′ quando Lazovic pesca mirabilmente Pazzini che scatta sul secondo palo e infila di testa Berisha. Petagna e Strefezza ci provano da fuori con palle che escono, mentre dietro la Spal soffre terribilmente le avanzate di Lazovic.
Dopo il 20′ i ritmi vertiginosi dell’avvio calano, Kurtic sparacchia alto al 24′.
Paloschi ha una clamorosa occasione per pareggiare al 29′ quando sugli sviluppi di un angolo, solo davanti a Silvestri calcia a lato.
TOMOVIC ESPULSO, SPAL IN DIECI
E’ il 40′ quando Tomovic sulla sua trequarti entra in piena corsa con il piede a martello su Faraoni. Guida non ha dubbi ed estrae il rosso. La Spal protesta ma rimane in dieci, reagendo nel finale di tempo senza però creare pericoli. Strefezza, al 45′, dopo una marcatura stretta (con fallo) di Kumbulla protesta con l’arbitro e viene ammonito.
SECONDO TEMPO
La Spal non molla, con l’ombra di una sconfitta che sarebbe pesantissima. Pur in dieci tenta la reazione, con molta confusione, lasciando così al Verona spazi invitanti per il contropiede. Come al 9′ quando però Pazzini, servito da Pessina, spreca la palla dello 0 a 2 calciando facile per Berisha.
Semplici toglie Paloschi e inserisce Di Francesco al 12′. L’Hellas spreca ancora il contropiede con Faraoni che serve male Lazovic: i gialloblù dominano e cercano di chiudere la partita. Zaccagni prende un giallo eccessivo al 22′, Juric pensa a dei cambi. Verre calcia da fuori area, un difensore devia, il Verona prende un corner e torna in avanti. Sugli sviluppi al 24′ Veloso mette una palla tesa, Rrahmani senza saltare colpisce di testa e Berisha respinge.
Pazzini, solo, calcia su Berisha, la palla scheggia la traversa, ma l’azione è in fuorigioco al 26′. Verre calcia altissimo un minuto dopo, l’Hellas spreca troppo pur a fronte di un avversario sulle ginocchia. Pazzini, poi, esce al 28′ lasciando il posto a Stepinski. Di Francesco calcia fuori dalla distanza, poi Felipe prende il posto di Vicari al 32′.
BADU TORNA IN CAMPO
Badu può esordire, finalmente, in una gara ufficiale con l’Hellas dopo lo stop del 15 agosto scorso. E’ il 35′ quando il ganese debutta al posto di Zaccagni, tra gli applausi del pubblico gialloblù.
Un colpo di testa di Petagna finisce a lato al 38′, e nel finale Floccari sostituisce Strefezza con la Spal che cerca la palla alta per un pareggio che avrebbe del clamoroso.
STEPINSKI LA CHIUDE!
La ciliegina sulla torta di una splendida vittoria la mette Stepinski al 41′, finalmente andando a chiudere una gara dominata, a scanso dei pericoli che il calcio sa sempre offrire proprio sul più bello. Ancora uno straordinario Lazovic scappa a sinistra e calcia, Berisha respinge dove c’è Stepinski che, con freddezza, infila col mancino nell’angolo opposto. L’abbraccio dei gialloblù sancisce un’altra grande giornata, un’altra bellissima vittoria. L’Hellas di Juric mette in cascina 22 punti in 17 giornate, con ancora due gare prima del giro di boa. Giù il cappello.
FONTE: Hellas1903.it
CON PAZZINI E STEPINSKI
SuperHellas (0-2) sbanca Ferrara
05/01/2020 15:00
Grandissima vittoria dell'Hellas che sbanca Ferrara battendo la Spal 0-2 al Mazza grazie ai gol di Pazzini (nel primo tempo) e Stepinski (nei minuti finali della ripresa). Una gara dominata dall'inizio alla fine e se non fosse stato per i miracoli di Berisha sarebbe finita anche con un risultato più rotondo per i gialloblù che ora salgono a 22 punti in classifica. La Spal ha faticato sia nel primo tempo che nella ripresa, soffrendo la fisicità e l'atletismo degli uomini di Ivan Juric che non hanno risentito della lunga pausa. La prossima sfida sarà ancora contro un avversario diretto: il Genoa, che al momento è in crisi ed è fanalino di coda del campionato.
Finisce qui: Spal-Verona 0-2.
92' Ci prova ancora Valoti: Silvestri blocca la palla.
Tre minuti di recupero
89' Esce Verre, entra Dawidowicz
87' Reazione d'orgoglio della Spal che ci prova con Petagna e Valoti. Ma la palla non entra.
85' GOOOOOLLL DEL VERONAAAAAA!!!! Stepinski trova il raddoppio segnando da solo davanti a Berisha, che aveva appena ribattuto un tiro di Lazovic. Il serbo era entrato in area dopo una bella azione. 0-2 Hellas!!!!
83' Semplici si gioca la carta Floccari: esce Strefezza.
82' Grande occasione della Spal con Petagna: il colpo di testa dell'ex Milan sfiora il palo.
80' Esordio per Badu: esce Zaccagni.
77' Cambio Semplici: entra Felipe per Vicari.
76' La Spal ci prova con Di Francesco: la conclusione però si spegne sul fondo.
73' Cambio Hellas: esce Pazzini (standing ovation dalla Curva veronese) entra Stepinski.
72' Ormai è un tiro al bersaglio. Ci prova anche Verre ma la palla non entra.
71' Grande occasione per Pazzini: Berisha compie un altro miracolo, deviando la palla sulla parte alta della traversa.
70' Vicari perde palla in favore di Pazzini: il capitano serve Zaccagni che sfiora il palo con un tiro a giro.
68' Dagli sviluppi dal corner, assist al bacio di Veloso per Rrahmani: Berisha salva ancora la porta estense.
67' Conclusione velenosa di Verre da fuori area: palla fuori di pochissimo.
66' Cartellino giallo a Zaccagni per un fallo su Strefezza.
65' Timido tentativo della Spal con Petagna: colpo di testa ampiamente a lato.
60' Il Verona controlla il match: ora, in superiorità numerica, dovrebbe chiudere la partita.
56' Sostituzione della Spal: entra Di Francesco per Paloschi.
54' Pazzini ci prova da dentro l'area: Berisha respinge col corpo.
50' Ci prova Lazovic: la conclusione viene respinta dalla difesa estense.
Parte la ripresa
Grande primo tempo dell'Hellas che sta dominando a Ferrara: dopo 45 minuti è 0-1 al Mazza grazie ad un gol di Pazzini (con un colpo di testa). Spal in dieci per l'espulsione di Tomovic.
Finisce qui il primo tempo: 0-1 per l'Hellas a Ferrara.
Un minuto di recupero
43' Calcio piazzato per la Spal: Petagna sfiora la palla davanti a Silvestri, Gunter allontana.
40' Entrata killer di Tomovic su Faraoni: rosso diretto. Spal in dieci. Nessuna conseguenza per il terzino destro dell'Hellas.
35' La squadra di Juric è sempre in controllo del match; ci prova Verre, conclusione debole che viene raccolta da Berisha.
28' Ci prova Paloschi con una sforbiciata: la palla finisce sul fondo.
25' L'Hellas è in controllo del match: la Spal fatica molto.
20' Il Verona continua a dominare la partita. Pazzini ha segnato il suo secondo gol consecutivo dopo la gara col Torino (in pratica il Pazzo ha fatto due gol in stagione, giocando meno minuti di un'intera partita a disposizione fino ad ora).
18' Pazzini ha sui piedi la palla del raddoppio su un ottimo invito rasoterra di Pessina: ma il capitano questa volta non centra la porta, palla altissima.
16' Ci prova Petagna: conclusione fuori dallo specchio della porta difesa da Silvestri.
14' GOOOOOLLL DEL VERONAAA!!!!! Al secondo tentativo di testa, Pazzini non sbaglia: il capitano sfrutta un cross di Lazovic. Igor perde la marcatura, Berisha non può farci nulla. 0-1 Hellas a Ferrara!!!!!
13' Brutto errore di Kumbulla che regala un pallone a Paloschi: l'ex attaccante del Chievo non ne approfitta e calcia a lato.
11' Ci prova Pazzini di testa: palla fuori.
9' Grandissima azione personale di Rrahmani che entra in area e calcia in porta: Berisha devia quel tanto che basta per evitare la rete, la palla sfiora il pallo e finisce in corner. Pazzini non ci arriva per un soffio per il possibile tap-in. SuperHellas a Ferrara!
6' Ritmi altissimi: il Verona va vicino al gol con un diagonale di Faraoni. Palla fuori: brividi per Berisha.
3' Partenza a razzo del Verona che con Lazovic si rende pericoloso nell'area ferrarese.
Live
Ultima trasferta del girone d’andata per il Verona di Juric: sfida a Ferrara nello scontro salvezza contro la Spal di Semplici. Juric anche stavolta sorprende tutti mettendo per la prima volta in campo dal primo minuto capitan Pazzini, lasciando Stepinski in panchina. Difesa e centrocampo confermati con Pessina al posto dello squalificato Amrabat. Semplici conferma tutta la squadra, con gli stessi 11 che hanno vinto contro il Torino: quindi in attacco c’è Paloschi con Petagna.
SPAL-VERONA 0-2 (14' Pazzini, 85' Stepinski)
Note: espulso Tomovic al 40'
SPAL (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari, Igor; Cionek, Valoti, Missiroli, Kurtic, Strefezza; Paloschi, Petagna. A disposizione: Thiam, Letica, Valdifiori, Floccari, Murgia, Felipe, Di Francesco, Salamon, Cannistra, Jankovic, Tunjov, Mastrilli. All.: Semplici.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Pessina, Veloso, Lazovic; Zaccagni, Verre; Pazzini. A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Badu, Henderson, Stepinski, Di Carmine, Bocchetti, Danzi, Dawidowicz, Wesley, Adjapong. All.: Juric.
Arbitro: Marco Guida (Sez. AIA Torre Annunziata).
Assistenti: Giacomo Paganessi (Sez. AIA Bergamo), Vittorio Di Gioia (Sez. AIA Modena).
FONTE: TGGialloBlu.it
RASSEGNA STAMPA
La Nuova Ferrara: "La SPAL dominata dal Verona torna ultima"
06.01.2020 09:23 di Antonio Parrotto Twitter: @AntonioParr8
"La SPAL dominata dal Verona torna ultima": così La Nuova Ferrara nel taglio alto della sua prima pagina odierna. Amara sconfitta per gli uomini di Leonardo Semplici che non danno seguito alla bella vittoria in casa del Torino, prima della sosta. Il Verona vince per 2-0 al Mazza e in serata arriva il sorpasso del Genoa che spedisce nuovamente gli estensi all'ultimo posto.
SERIE A
L'Hellas vola a +8. Ora dovrà avere la forza di tenere tutti
05.01.2020 17:46 di Simone Lorini Twitter: @simo_lor
Avendo già giocato ultima e terzultima in classifica, l'Hellas Verona sa già con quanto vantaggio sulla zona salvezza chiuderà la 18esima giornata, ben otto punti (e con una gara da recuperare, quella contro la Lazio, ndr). Tre vittorie, arrotondando, vale a dire quanto la SPAL ha fatto nelle precedenti 18 giornate: un bottino rassicurante, che non deve però illudere i tifosi gialloblù e la squadra stessa. In Serie A ogni disattenzione viene pagata, ogni superficialismo costa punti e ogni pensiero all'alta classifica, invece che agli inseguitori, rischia di essere punito. Juric lo sa e dopo aver costruito un piccolo gioiello, dovrà essere bravo a non farselo smantellare.
Se Amrabat non è vendibile per questioni regolamentati (ha già giocato con due squadre nella stagione 19-20), Lazovic sembra essere inseparabile da Juric, così come Veloso, il resto della formazione è a "rischio mercato". Ad iniziare dai gioielli Kumbulla e Rrahmani, due che difficilmente vedranno un secondo campionato con la maglia gialloblù dopo le cose eccellenti dimostrate in questo. La società dovrà essere brava a vendere col massimo profitto, ma solo a salvezza acquisita, i vari gioielli messi in mostra dal gioco di Juric. Non ultimo quel Faraoni che con il 3-5-2 (ad Atalanta e Inter, per citarne due, farebbe parecchio comodo) sembra esaltarsi in ogni sua caratteristica.
SERIE A
SPAL-Hellas Verona, i voti ai tecnici: Juric azzecca tutto, senza Amrabat
05.01.2020 17:21 di Simone Lorini Twitter: @simo_lor
E' notte fonda per la SPAL, che perde il primo incontro del 2020 e vede complicarsi sempre più il discorso salvezza. Ad inguaiare ulteriormente la squadra biancazzurra ci ha pensato l'Hellas Verona (a segno Pazzini e Stepinski), che invece può respirare aria di media-alta classifica. Continua il momento magico per la formazione scaligera, mentre la SPAL dovrà riflettere seriamente su cosa cambiare dopo una prova così negativa. Di seguito i giudici ai tecnici delle due squadre:
LEONARDO SEMPLICI 4,5 - Molto male, sin dall'inizio. Igor non è un marcatore, Cionek non è un esterno: il primo sbaglia e Pazzini fa gol, il secondo lascia delle praterie sulla propria fascia. Poi Tomovic lo inguaia ulteriormente facendosi cacciare con ancora 55 minuti di partita davanti e gli accorgimenti tattici aiutano la difesa ma non il resto della squadra. L'ingresso di Di Francesco dà una piccola scossa ma troppo poco e troppo tardi, mentre Floccari, lanciato in campo negli ultimi 10', non tocca neanche palla. Cercasi inversione a U.
IVAN JURIC 8 - Con Lazovic al suo fianco, non teme nulla: gioca la partita perfetta pur non avendo Amrabat, che in tema di pressing e palle recuperate nella metàcampo avversaria non ha davvero rivali. Ha trasformato due mezzepunte dal piede pino come Zaccagni e Verre in mastini di centrocampo, infatti i due pagano qualcosa in termini di lucidità quando c'è da fare l'assist decisivo. Dopo averlo "maltrattato" diverse volte in conferenza stampa, dà fiducia a Pazzini, che lo ripaga alla grandissima. Merito alla società e a lui, infine, per aver creato un terzetto difensivo con pochi eguali come efficacia in Italia. Difficilmente lo ritroverà a giugno, ma ora conta solo portare la nave in salvo e con questi tre punti, il traguardo è più vicino.
SERIE A
Le pagelle dell'Hellas Verona - Tutti i gioielli brillano, la guida è Pazzini
Risultato finale: SPAL 0, Hellas Verona 2.
05.01.2020 17:11 di Simone Lorini Twitter: @simo_lor
Silvestri 6 - Praticamente mai impegnato dalla SPAL, si fa rispettare sulle uscite alte.
Rrahmani 7 - Solito impeccabile lavoro difensivo a cui si aggiunge un'insolita voglia di fare gol: ci prova con un inserimento, nel primo tempo, e con una zuccata di precisione, nella ripresa.
Kumbulla 6,5 - Non è più una sorpresa: perfetto in marcatura, tiene lontano Petagna dall'area piccola, dove l'avversario è più pericoloso. Nella bella favola veronese, è uno dei protagonisti assoluti.
Gunter 6,5 - La verve di Strefezza è un problema, ma se la cava sempre, aiutato anche dai puntuali raddoppi di Lazovic.
Faraoni 6,5 - La giocata più decisiva della sua gara è nella propria area piccola, quando sbilancia Paloschi pronto a fare 1-1: solita prova di grandissima generosità e costante lucidità.
Veloso 6 - Meno preciso del solito: si fa apprezzare per il lavoro in fase di ripiego, ma in quella di costruzione non strabilia.
Pessina 6,5 - Non fa rimpiangere Amrabat, il che è tutto dire, giocando una ottima prova con le sue caratteristiche: ordine, palleggio sempre preciso, pur non disdegnando certo la corsa.
Verre 6 - Arretra volentieri sulla linea dei centrocampisti alla ricerca di palloni giocabili, ma è in fase di non possesso che brilla, con grandissimo sacrificio. Dal 90' Dawidowicz sv.
Lazovic 7 - Diventato imprescindibile per la squadra, è il fido scudiero di Juric, che lo ha voluto fortemente e ora si gode la sua miglior versione possibile: assist per Pazzini e un 70% del gol di Stepinski sono roba sua.
Zaccagni 6,5 - Bravo nel sacrificarsi in fase di pressing, meno lucido quando c'è da fare l'ultima giocata, che sia un tiro o un assist. Dal 79' Badu sv.
Pazzini 7 - Aveva 44 minuti nelle gambe in stagione, oggi ne gioca 72 con un gol pesantissimo e un altro paio di grandi occasioni che Berisha gli annulla. Brutte notizie per la concorrenza. Dal 73' Stepinski 7 - Bravo a mettere a frutto la prima e unica occasione che la partita gli concede, con un sinistro a incrociare che batte il quasi imbattibile Berisha.
SERIE A
Le pagelle della SPAL - Igor e Tomovic: la difesa fa acqua ovunque
Risultato finale: SPAL 0, Hellas Verona 2.
05.01.2020 17:03 di Simone Lorini Twitter: @simo_lor
Berisha 7,5 - Tiene i suoi in partita come può: un miracoloso intervento su Rrahmani nel primo tempo, una, anzi due repliche nella ripresa su Pazzini.
Tomovic 4 - La voglia di fare male non c'era, è evidente, ma la sua leggerezza costa tanto alla SPAL in un momento in cui davvero non aveva bisogno di altri ostacoli. Se arriva da un giocatore così esperto, fa doppiamente male.
Igor 4 - Marcatura blanda su Pazzini, che sul gol incorna indisturbato. Pecca ancora in concentrazione sul secondo gol, chiedendo un inesistente fuorigioco su Stepinski, che insacca.
Vicari 5 - La retroguardia sbanda notevolmente, firma anche un paio di errori in fase di impostazione davvero clamorosi. Dal 77' Felipe sv.
Cionek 5,5 - Maluccio da esterno sinistro di centrocampo, più a suo agio come terzino destro. Si fa notare anche per un paio di torri nell'area gialloblù.
Missiroli 5,5 - Da regista non convince: tanti i palloni persi, di rado indovina il corridoio giusto per velocizzare la manovra.
Kurtic 6 - In fase di costruzione le cose migliori le fa lui, con gli inserimenti in area e l'allargamento a sinistra per provare a cercare l'assist. Niente male per uno con le valigie pronte.
Valoti 5,5 - Tra i più intraprendenti nel primo tempo, nella ripresa, con l'uomo in meno, fatica come tutti i compagni e scompare.
Strefezza 6 - Di gran lunga il miglior in fase di possesso per i suoi, ma quanto è libero Lazovic sulla sua corsia... per salvarsi una sola fase non basta. Dall'83 Floccari sv.
Paloschi 5 - Ha una grande occasione per riequilibrare le sorti dell'incontro subito dopo il vantaggio di Pazzini, ma la fallisce. Dal 56' Di Francesco 6 - Prova ad aggiungere vivacità all'attacco estense, riuscendoci solo in parte e comunque non essendo mai pericoloso.
SERIE A
L'Hellas Verona domina a Ferrara: +10 dalla SPAL, oggi sconfitta 2-0
05.01.2020 16:55 di Simone Lorini Twitter: @simo_lor
Importantissimo successo in chiave salvezza per l'Hellas Verona, che in casa della SPAL fa praticamente quello che vuole per novanta minuti e, complice la superiorità numerica di quasi un'ora, porta a casa facilmente tre punti d'oro nella corsa alla permanenza in massima serie. Di Pazzini e Stepinski le reti, con la squadra estense mai in partita e mai in grado di dare un segnale di vita nel corso dei novanta minuti: forse la nota più preoccupante circa la stabilità della panchina di Semplici e in generale riguardo il destino della SPAL in Serie A.
Tantissimo Verona e pochissima SPAL nei primi venti minuti della sfida delle 15 allo stadio Mazza: i padroni di casa vanno ripetutamente vicini al vantaggio con Faraoni, Zaccagni e soprattutto Rrahmani, sul quale è bravissimo Berisha, lesto a deviare sul fondo il diagonale dell'avversario. Al quarto affondo, ecco il gol: Lazovic non segue il copione ma si accentra e serve in area Pazzini che, dimenticato da Igor, insacca alle spalle di Berisha comodamente. La SPAL prova a scuotersi e a metà frazione si fa finalmente vedere dalle parti di Silvestri: torre di Cionek da calcio d'angolo che libera al tiro Paloschi sul secondo palo, ma l'ex Chievo spedisce a lato. Decisivo il disturbo di Faraoni, tra i migliori in campo. La gara si fa ancor più difficile per gli estensi sul finire del primo tempo: rosso diretto a Nenad Tomovic, autore di una bruttissima entrata a metàcampo su Faraoni, il quale stava rilanciando per allontanare il pericolo dalla propria area di rigore. Violento e insensato l'intervento dell'ex Chievo Verona, che lascia in inferiorità la propria squadra per quasi un'ora di gioco.
Anche nella ripresa è la squadra gialloblù a manovrare con precisione e pericolosità, mentre i padroni di casa si affidano alla fisicità delle punte e non si rendono mai pericolosi. Il solito Berisha è l'unico baluardo, contro i tentativi di Pazzini, di una difesa che fa acqua da tutte le parti: Juric fa riassaporare il campo a Badu e inserisce Stepinski per Pazzini negli ultimi venti minuti, è l'ennesima mossa azzeccata. È proprio il polacco a chiudere il discorso tre punti con un sinistro a incrociare, dopo azione personale di Lazovic, su cui Berisha non può davvero nulla. È il suggello di una gara mai in discussione che vede il Verona trionfare in casa di una delle dirette concorrenti.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
SERIE A TIM: SPAL-HELLAS VERONA 0-2
05/GENNAIO/2020 - 13:45
Ferrara - L’Hellas Verona apre il 2020 nel migliore dei modi, battendo la SPAL con un gol per tempo. Al 'Mazza' la decidono Giampaolo Pazzini e Mariusz Stepinski, entrambi al secondo gol consecutivo in campionato. La prima marcatura arriva al 14’ del primo tempo con l’incornata vincente del Pazzo, che finalizza un cross perfetto di Lazovic all’interno dell’area. La formazione di casa prova a reagire allo svantaggio con due conclusioni: prima Petagna e poi Paloschi impensieriscono la difesa scaligera. Al 39’ la SPAL resta in 10 uomini a causa dell’espulsione di Tomovic per grave fallo di gioco ai danni di Faraoni. Nella ripresa il Verona crea tre importanti occasioni con le conclusioni ravvicinate di Pazzini, Zaccagni e Verre. La SPAL cerca di spingersi in avanti alla ricerca del pareggio, ma a 5' dal termine il Verona sigla il raddoppio con la rete di Stepinski, rapace sulla respinta di Berisha. I ragazzi di mister Ivan Juric, ora, si proiettano verso un’altra importante sfida: sarà Hellas Verona-Genoa, in programma domenica (ore 18), allo stadio ‘Bentegodi’.
SPAL-HELLAS VERONA 0-2
Marcatori: 14' pt Pazzini, 40' st Stepinski.
Grazie per avere seguito con noi la diretta di questo match, arrivederci al prossimo turno di Serie A!
Vola il Verona che si porta a 22 punti e nella parte sinistra della classifica. La Spal rimane penultima con 12 punti e momentaneamente a -3 dalla zona salvezza.
Vittoria importante del Verona che con un gol per tempo, prima Pazzini e poi Stepinski, sistema la pratica. Nel primo tempo l'espulsione di Tomovic ha reso tutto più difficile per la Spal.
Fine partita: SPAL - VERONA 0-2.
90' Ci saranno 3 minuti di recupero.
90' Sostituzione nel Verona, entra Dawidowicz per Verre.
90' Kurtic in area per Valoti, tutto solo, il suo tiro di prima vola alto sopra la traversa.
89' Improvviso lampo di Petagna che difende il pallone, si gira e calcia di potenza. Palla alla sinistra di Silvestri.
85' GOL! Spal - VERONA 0-2! Rete di Stepinski. Lazovic prende palla sulla fascia, parte in solitaria, entra in area e calcia di potenza, Berisha respinge ma non può nulla sul tap in di Stepinski.
83' Sostituzione nella Spal, entra Floccari per Strefezza.
83' Cross di Cionek in area, ci arriva Petagna che incorna bene ma non trova la porta.
80' Cambia anche il Verona, entra Badu per Zaccagni.
77' Altro cambio nella Spal, entra Felipe per Vicari.
77' Ci prova di Francesco dal limite dell'area, palla ala destra di Silvestri.
73' Sostituzione per il Verona, entra Stepinski per Pazzini.
72' Ancora Verona! Verre parte in velocità e dal limite prova il tiro di potenza, palla alta.
70' Errore di Vicari che serve Pazzini, l'attaccante ci prova dal limite, palla alta sopra la traversa.
69' Grande intervento di Berisha su Rrahmani che schiaccia di testa da pochi passi.
68' Conclusione di Verre dal limite, traiettoria insidiosa ma palla deviata in angolo.
66' Cartellino giallo per Zaccagni per un braccio alto sulla faccia di Strefezza.
65' Kurtic crossa in area, ci arriva Petagna ma impatta male di testa e la palla vola alta sopra la traversa.
60' Controlla palla il Verona in questa fase, la Spal prova a ripartire ma fa fatica.
56' Sostituzione nella Spal, entra Di Francesco per Paloschi.
54' Ottima azione del Verona nel gestire la palla, Pazzini è l'ultimo a riceverla, solo in area, ma si fa ipnotizzare da Berisha.
52' Zaccagni con destro dal limite, blocca Berisha sicuro.
50' Perde palla Missiroli a metà campo, Lazovic lanciato in profondità entra in area ma invece di calciare prova l'assist in mezzo e viene recuperato.
46' Inizia il secondo tempo di SPAL - VERONA. Si riparte senza sostituzioni.
Ospiti in vantaggio grazie alla rete di Pazzini. La squadra di casa prova a reagire rendendosi perisolosa, ma mai efficace. Nel finale di tempo pesante rosso e Verona in 10 dopo una brutta entrata di Tomovic.
Int.
Fine primo tempo: SPAL - VERONA 0-1.
45+1' Ammonito Strefezza per proteste verso l'arbitro per un fallo subito ai suoi danni da Kumbulla.
45' Ci sarà 1 minuto di recupero.
42' Spal pericolosa! Spiovente in area del Verona, nella mischia Faraoni riesce ad intervenire e a spazzare a pochi metri dalla linea di porta.
38' Cartellino rosso per Tomovic, brutta entrata in scivolata su Faraoni.
34' Faraoni serve Verre in velocità, il trequartista del Verona prova a calciare ma il suo tiro è troppo debole per impensierire Berisha.
29' Calcio d'angolo Spal, nella mischia Cionek spizza per Paloschi che ci prova in mezza rovesciata, palla di poco alla sinistra di un immobile Silvestri.
25' Spal più aggressiva ora, il Verona sembra aver perso l'intensità dei primi venti minuti.
23' PILLOLA STATISTICA: Giampaolo Pazzini ha segnato in due match consecutivi di Serie A per la prima volta da gennaio 2016.
18' Pessina in area serve benissimo Pazzini che attacca il primo palo, il suo tocco però va alto sopra la traversa.
17' Destro da fuori di Strefezza, palla non di molto alta sopra la traversa.
15' Reazione Spal con Petagna che prova la conclusione dalla distanza. Palla a lato.
14' GOL! Spal - VERONA 0-1! Rete di Pazzini. Lazovic dalla trequarti mette un pallone in area coi giri contati e trova Pazzini che stacca di testa e insacca.
13' Errore di Kumbulla, ne approfitta Missiroli che serve Paloschi. Il suo tiro dalla distanza si spegne alla destra di Silvestri.
9' Rrahmani entra in area e calcia in diagonale col destro, Berisha la tocca quanto basta per deviare in calcio d'angolo.
5' Verona pericoloso! Verre in area lavora il pallone e serve Faraoni che calcia un tiro potente in diagonale. Palla a lato.
2' Contropiede veloce del Verona con Lazovic che si fa 40 metri di corsa e arriva in area, Igor recupera all'ultimo.
1' FISCHIO D’INIZIO DI SPAL - VERONA. Arbitra Guida.
Semplici conferma gli stessi 11 della scorsa partita vinta contro il Torino, Petagna in attacco quindi accanto a Paloschi e novità Di Francesco che torna per la panchina. Nel Verona un cambio obbligato, Amrabat è squalificato, gioca Pessina al suo posto, che arretra quindi leggermente la sua posizione. In avanti Verre e Zaccagni sulla trequarti a supporto di Pazzini.
Formazione VERONA (3-4-2-1): Silvestri - Rrahmani, Kumbulla, Gunter - Faraoni, Veloso, Pessina, Lazovic - Verre, Zaccagni - Pazzini. A disposizione: Dawidowicz, Bocchetti, Wesley, Adjapong, Vitale, Danzi, Henderson, Badu, Di Carmine, Stepinski, Berardi, Radunovic.
Formazione SPAL (3-5-2): Berisha - Tomovic, Vicari, Julio - Valoti, Missiroli, Kurtic, Cionek, Strefezza - Petagna, Paloschi. A disposizione: Cannistrà, Salamon, Felipe, Mastrilli, Valdifiori, Jankovic, Tunjov, Di Francesco, Floccari, Letica, Thiam.
La Spal è imbattuta contro il Verona in Serie A, grazie a due successi e altrettanti pareggi in quattro confronti nella competizione. In tutte le quattro sfide, entrambe le squadre hanno sempre trovato la via del gol (13 totali).
Inizia il 2020 per Spal e Verona in una sfida cruciale per la corsa alla salvezza. Spallini che nonostante il peggior attacco della Serie A, sono alla ricerca di punti pesanti per uscire dalla zona retrocessione. Gli scaligeri invece, dopo un'ottima prima parte dell'anno, proveranno a rimanere alla larga dalla zona a rischio.
SPAL (3-5-2): Berisha; Tomovic, Vicari (dal 32' st Felipe), Igor; Cionek, Valoti, Missiroli, Kurtic, Strefezza (dal 38' st Floccari); Paloschi (dal 11' st Di Francesco), Petagna.
A disposizione: Thiam, Letica, Valdifiori, Murgia, Salamon, Cannistra, Jankovic, Tunjov, Mastrilli.
All.: Semplici.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Pessina, Veloso, Lazovic; Zaccagni (dal 35' st Badu), Verre (dal 45' st Dawidowicz); Pazzini (28' st Stepinski).
A disposizione: Berardi, Radunovic, Vitale, Henderson, Di Carmine, Bocchetti, Danzi, Wesley, Adjapong.
All.: Juric.
Arbitro: Marco Guida (Sez. AIA Torre Annunziata).
Assistenti: Giacomo Paganessi (Sez. AIA Bergamo), Vittorio Di Gioia (Sez. AIA Modena).
NOTE. Ammonito: Zaccagni. Espulso: al 38' pt Tomovic.
PRIMAVERA: HELLAS VERONA-PADOVA 4-1
04/GENNAIO/2020 - 13:55
Verona - La Primavera gialloblù ha aperto il 2020 con una amichevole sul sintetico dell'Antistadio. Nel test-match contro la Berretti del Padova è arrivato un rotondo 4-1 , che ha fornito indicazioni positive a mister Corrent. Decisivi Nicolau, autore di una bella doppietta, Lucas e Bernardinello. Si sono disimpegnati bene sia l’undici iniziale che gli effettivi subentrati ad inizio ripresa. Dalla parte opposta una Berretti del Padova combattiva, che ha creato occasioni e consentito ai gialloblù di alzare, già da questi primi giorni di gennaio, i ritmi in vista della ripresa del campionato.
Sabato prossimo, 11 gennaio, è in programma un nuovo e probante test match, questa volta a Vigasio, dove i gialloblù si misureranno con la prima squadra del Cittadella, attualmente quinto nel campionato di Serie B.
HELLAS VERONA-PADOVA 4-1
Marcatori: 14' pt e 44' st Nicolau 43' pt Menato (rig), 34' st Felippe, 38' st Bernardinello.
SECONDO TEMPO
48' Finisce qui, dopo 3' di recupero. La Primavera gialloblù apre l'anno con un ottimo risultato in amichevole, battendo 4-1 il Padova all'Antistadio!
44' GOL! Doppietta per Nicolau, che servito da Felippe in area si aggiusta la sfera sul sinistro per poi battere Trezza
43' Ancora Hellas in avanti! Florio serve Jocic, il quale calcia ad incrociare di poco al lato
38' GOL, GOL! Allungano i gialloblù grazie ad una splendida azione personale di Bernardinello. Il terzino parte da destra infilando la difesa per il gol del 3-1, primo centro stagionale per lui!
34' GOL! Jocic recupera il pallone sull'uscita del Padova, per poi servire Lucas che in area non sbaglia. Vantaggio Hellas!
31' Si rinnova il duello tra Fontana e Sacco! Altro miracolo del portiere gialloblù che salva il risultato
16' Grande intervento di Fontana! L'estremo difensore gialloblù salva sul colpo di testa di Sacco che sfiora il gol
14' Ritmi alti all'Antistadio, con i ragazzi di mister Nicola Corrent che ribaltano il fronte. Bernardi scambia con Pierobon prima di entrare in area e conludere, palla fuori di niente
14' Padova pericoloso con Bacchin. Il numero 18 del Padova salta Bernardinello ed Esajas per poi calciare a lato da posizione favorevole
8' Cosa stava per fare Lucas! Il brasiliano vede Trezza fuori dai pali e da centrocampo cerca direttamente la porta. Palla di pochissimo sopra la traversa
1' Partiti
PRIMO TEMPO
45' Termina qui la prima frazione. Al vantaggio gialloblù di Nicolau ha riposto Menato su calcio di rigore
45' Grandissima azione dell'Hellas che reagisce. Jocic serve al centro per Nicolau e Bernardinello. Entrambi però non riescono ad arrivare sul pallone
43' GOL. Pareggia il Padova su calcio di rigore. Menato sceglie la soluzione centrale per insaccare il gol del'1-1
42' Ancora Nicolau pericoloso. Decisivo l'intervento di Trezza che impedisce all'attaccante gialloblù di trovare la doppietta personale
38' Altro pericolo creato dalla formazione ospite. Su calcio d'angolo Menato va a staccare anticipando Ciezkowski senza però trovare la porta
37' Doppia occasione per il Padova, con Timpanaro prima e Zavan poi che non riescono a battere Ciezkowski
32' Primo cambio per mister Nicola Corrent, con Zingertas che lascia il posto a Jocic
20' Occasione per il Padova, che torna a proporsi in avanti. Timpanaro va a staccare di testa su cross di Zavan senza trovare lo specchio della porta
14' GOL! Hellas in vantaggio! Nicolau sblocca la partita insaccando da pochi passi
11' Ottima ripartenza dei ragazzi di Nicola Corrent, con Nicolau che innesca Zingertas sulla destra, il quale rientra col mancino per andare a concludere. Para in due tempi Trezza
7' Risponde il Padova con Zavan, che calcia dal limite dell'area senza impensierire Ciezkowski
5' Primo spunto dell'Hellas! Terracciano dal fondo serve un pallone interessante al centro dell'area, ma Nicolau non riesce ad intervenire
1' Partiti
HELLAS VERONA: Ciezkowski, Bernardinello, Fornari, Bracelli, Squarzoni, Dal Cortivo, Zingertas (dal 32' pt Jocic), Terracciano, Nicolau, Saveljevs, Pierobon.
Subentrati nel secondo tempo: Fontana, Gresele, Esajas, Calabrese, Bernardi, Felippe, Turra, Florio.
A disposizione: Sane.
All.: Corrent.
PADOVA: Trezza, Perinot, Contessa (dal 18' st Rroga), Lovato, Forabotte, Fornasaro, Zavan (dal 19' Bnou), Polazzon (dal 44' pt Galli), Menato, Timpanaro (dal 1' st Bacchin), Sacco.
A disposizione: Meneghetti, Tiepolato, Antonowicz, Ben Khalek.
All.: Grandini.
NOTE.
FONTE: HellasVerona.it