#VeronaTorino + - =
RECAP & IMPRESSIONI
VERDI e BERENGUER rappresentano una coppia di fantasisti difficile da tenere sotto controllo ed è lì che il TORINO fa la differenza trovando in ZAZA una boa ideale in mezzo all'area; la partita si gioca su questo mismatch tecnico-tattico ed è quasi naturale il vantaggio griffato ANSALDI poco dopo la mezz'ora.
Nella ripresa JURIĆ vuole svoltare e butta nella mischia STĘPIŃSKI e VERRE al posto di ZACCAGNI e DI CARMINE. Il VERONA parte con buon piglio ma nei sei minuti che vanno dal 54° al 60° gli ospiti trovano il bis e il tris con BASELLI e ANSALDI: Partita finita? Macché!
Al 63° il mister prova l'all-in inserendo anche PAZZINI e il capitano da la scossa prima realizzando il penalty dell'1 a 3 e poi propiziando il secondo gol con una girata improvvisa degna dei tempi migliori!
Quando vedi STĘPIŃSKI divorarsi il pari su una ghiottissima ripartenza ti sembra che sia tutta un'illusione e invece è proprio il polacco ad agguantare il pari sottoporta con il piattone sinistro che interrompe un digiuno durato 10 mesi!
Non è finita finchè non è finita! Il VERONA non ha sentito il gong che evidentemente ha fatto addormentare il Toro sul 3 a 0 a favore e con una rimonta clamorosa ha conquistato un punto che è tutto grasso che cola e torna a muovere la classifica dopo due gare a secco.
Gara a suo modo storica perchè mai prima l'HELLAS, sotto di tre gol, era riuscito a rimontare così come al TORINO non era mai successo di subira una tripla rimonta ma il punto guadagnato, se da un lato premia la ferrea volontà dei gialloblù, non può far passare in secondo piano i 9 gol buscati in 3 partite: HELLAS che sta succedendo? Fino alla 13esima quella scaligera era stata tra le prime difese della Serie A, poi l'infortunio a KUMBULLA e i chiari di luna ad un RRAHMANI praticamente chirurgico fin li e lo splendido giocattolo costruito da JURIĆ comincia a mostrare preoccupanti segni di cedimento...
Deriva davvero molto pericolosa da cambiare al più presto!
LA PARTITA
Mister JURIĆ ritrova KUMBULLA dal primo minuto al centro della difesa e anche GÜNTER rientra sul centrosinistra con RRAHMANI dalla parte opposta a completare il pacchetto arretrato, invariato il resto del 3-4-2-1 rispetto alla gara della settimana scorsa con l'ATALANTA quindi con PESSINA e ZACCAGNI confermati sulla trequarti e DI CARMINE puntero al centro.
Risponde con una tattica speculare MAZZARRI con IZZO, NKOULOU e BREMER nella linea di difesa, AINA al posto del convalescente DE SILVESTRI sull'esterno destro con BASELLI e RINCON al centro e ANSALDI dalla parte opposta, BERENGUER e VERDI sulla trequarti e ZAZA al posto del 'Gallo' BELOTTI unico attaccante.
Dirige la sfida il signor Federico La Penna della sezione AIA di Roma 1.
IL TORO FA VALERE SUBITO LA MAGGIORE QUALITÀ
Al 5° BERENGUER semina il panico penetrando a centro area, salta RRAHMANI poi KUMBULLA ma fortunatamente SILVESTRI gli si oppone in uscita bassa! Poco dopo arriva ZAZA dal vertice sinistro con una conclusione pericolosa ancora respinta dal portierone gialloblù ma il Toro carica a testa bassa!
VELOSO stende BASELLI poco fuori area al 22°, alla battuta VERDI pericoloso a giro sul primo palo: Palla fuori.
RINCON al 25° supera FARAONI sulla linea di fondo poi la da in area dove BERENGUER di prima batte SILVESTRI ma la palla era nettamente uscita sul fondo.
Situazione di attacco granata 3 contro 3 al 33°, ANSALDI sceglie la conclusione dalla distanza respinta in tuffo da SILVESTRI poi la difesa scaligera recupera...
GRANATA IN VANTAGGIO POCO DOPO LA MEZZ'ORA
Ospiti in vantaggio al 36°: BERENGUER difende ostinatamente palla al limite in mezzo a tre gialloblù poi penetra e la da al vicino VERDI che a sua volta imbuca per ANSALDI in sovrapposizione in area sulla sinistra: Il tremendo terra-aria sotto l'incrocio fulmina SILVESTRI sul primo palo!
VELOSO cross da sinistra sul palo lontano al 38°, DI CARMINE cerca l'incornata ma la conclusione è debole ed è facile per SIRIGU bloccare a terra...
ZAZA si gira dal limite al 41°, palla facile da leggere per SILVESTRI.
Al 47° direttamente da calcio d'angolo battuto da destra, VELOSO trova la conclusione più pericolosa di tutto il primo tempo per l'HELLAS ma SIRIGU di pugno respinge sulla linea di porta.
STĘPIŃSKI E VERRE AD INIZIO RIPRESA...
Doppio cambio per JURIĆ ad inizio ripresa: STĘPIŃSKI e VERRE sostituiscono rispettivamente ZACCAGNI e DI CARMINE.
STĘPIŃSKI difende palla sulla linea laterale al 47°, LAZOVIĆ parte fulmineo in fascia sulla sinistra e sulla scivolata disperata di AINA cerca il secondo palo di piatto: Palla sul fondo!
BIS E TRIS TORO!
Al 54° BERENGUER trova un corridoio libero sulla sinistra, affonda in velocità superando RRAHMANI anche con un dribbling a rientrare poi il tiro a uccellare SILVESTRI sul palo opposto con leggera deviazione di KUMBULLA: Palla che sbatte sul palo prima di infilarsi in porta dalla parte opposta!
FARAONI dal vertice destro al 57°: Abbranca facile SIRIGU.
Al 59° AINA da sinistra pesca perfettamente BASELLI a centro area, il centrocampista del TORINO si trova a battere un calcio di rigore in movimento ma SILVESTRI è strepitoso in uscita a salvare lo 0 a 3!
Tris Toro al 60°: Da calcio d'angolo battuto a destra i granata fanno sponda a centro area, palla fuori per ANSALDI che di controbalzo secca un SILVESTRI evidentemente spaesato.
PAZZINI-GOL, INIZIA LA RIMONTA...
AMRABAT ha problemi al ginocchio, gli da il cambio PAZZINI al 63°.
VELOSO da fuori area al 64° Tiro sbilenco che termina a lato...
BREMER fa volume col braccio sinistro sul cross di STĘPIŃSKI al 67°, La Penna consulta il VAR poi concede il rigore alla cui battuta va PAZZINI per la battuta centrale bassa e il 112° centro in Serie A (il primo in questo campionato).
Al 75° veloce 1-2 tra BELOTTI e ZAZA
AL 76° girata improvvisa di PAZZINI sul primo palo, SIRIGU con un miracolo la smanaccia sul palo alla sua destra ma li in agguato c'è VERRE che insacca con un micidiale tap-in!
STĘPIŃSKI sfiora il pari al 77° rubando palla a NKOULOU sulla trequarti ma al momento della conclusione si allarga troppo e trova solo l'esterno della rete sprecando una ghiottissima occasione!
Incredibile pari HELLAS al minuto 84: VELOSO la mette al limite per VERRE che la da fuori a FARAONI, cross sul palo lontano dove STĘPIŃSKI è tenuto in gioco da AINA, difende palla e di piatto sinistro batte SIRIGU con una rasoiata dalla parte opposta!
GARA VIVA FINO ALLA FINE!
Incursione del neoentrato MEITE al 90°, palla a ZAZA che la mette rasoterra a fil di porta: GÜNTER la spara sul fondo con un intervento decisivo!
SIRIGU fuori dai pali al 94°, ci prova PAZZINI da fuori area ma la palla finisce sul fondo. Sul ribaltamento di fronte fa più o meno la stessa cosa AINA: Palla sopra la traversa.
Un minuto più tardi il signor La Penna fischia tre volte dopo 5 minuti di recupero.
Radiografia del Gol gialloblù 2019/2020 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
VELOSO | 0 | 3 | 3 | |
DI CARMINE | 0 | 3 | 3 | |
PESSINA | 0 | 2 | 2 | |
FARAONI | 0 | 2 | 2 | |
VERRE | 0 | 2 | 2 | |
KUMBULLA | 0 | 1 | 1 | |
LAZOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
SALCEDO | 0 | 1 | 1 | |
PAZZINI | 0 | 1 | 1 | |
STĘPIŃSKI | 0 | 1 | 1 | |
EMPEREUR | 1 | 0 | 1 |
VOTI
- SILVESTRI Qualche incertezza sul primo e sul terzo gol ma annulla l'incursione di BASELLI al 59° risultando alla fine decisivo sul pari finale 6--
- RRAHMANI BERENGUER lo supera fin dalle prime battute e al 54° lo sotterra quando realizza il secondo gol granata: Il calo della difesa in queste ultime tre partite lo coinvolge molto da vicino, speriamo solo si riprenda al più presto dopo il lungo periodo in vacanza che arriverà... 5
- KUMBULLA Decisivo su BERENGUER all'inizio, rischia su ZAZA con quello sguaiato retropassaggio al 20° e al rientro mostra luci e ombre com'è normale che sia. Ora al pari di RRAHMANI cerchi la condizione migliore 6
- GÜNTER Fra i tre dietro è forse il migliore anche perchè il TORINO affonda più dalla parte opposta 6,5
- FARAONI Soffre maledettamente gli affondi granata dalla sua parte e raramente trova la sovrapposizione ma è suo l'assist per il 3 a 3 di STĘPIŃSKI 6,5
- VELOSO Al 47° da calcio d'angolo trova la conclusione più pericolosa dei gialloblu in tutto il primo tempo e parte dai suoi piedi il 3 a 3 finale ma non brilla ancora come nelle prime gare di campionato: Deve ritrovare lo smalto dei tempi migliori! 6
- AMRABAT Protesta oltre il limite per il fallo di reazione di RINCON e becca un giallo che gli farà saltare la prossima. Nella ripresa fa vedere qualche sprazzo del miglior AMRABAT poi si deve arrendere al dolore all'anca 6 (gli da il cambio PAZZINI al 63°: A fine gara rivela che un piccolo intervento chirurgico estivo l'ha fatto rimanere indietro di preparazione ma oggi è la miccia che innesta la clamorosa reazione, non potrò mai essere super partes nei giudizi sul Pazzo quindi mi si perdoni se oggi gli affibbio un 10! Veni, Vidi, Vici come Gaio Giulio Cesare l'incredibile 3 a 3 finale è in gran è parte merito suo e lo premia dopo tante sofferenze...)
- LAZOVIĆ Sulla sinistra è spesso imprendibile quando si innesta ma altrettanto spesso effettua scelte sbagliate purtroppo... 5,5
- PESSINA Si vede poco ma sbaglia anche poco... 6
- ZACCAGNI Esce vincente da un paio di corpo a corpo che fanno sperare il meglio ma la verità è che Mattia oggi delude un po' anche il mister che ammette nel dopogara di non averlo visto bene in settimana e ad aver sbagliato a dargli fiducia 5 (gli da il cambio VERRE al 46°: Come PAZZINI da la svolta alzando al contempo il tasso di qualità scaligera sulla trequarti, bravo a farsi trovare pronto ma se oltre al gol riuscisse a trovare continuità di rendimento... 7)
- DI CARMINE Gioca condizionato da un dito rotto lotta, combatte ma la davanti sembra sempre fuori dalla partita anche perchè il VERONA non riesce mai ad esprimersi come ha fatto fin qui così il mister lo toglie 5,5 (gli da il cambio STĘPIŃSKI al 46°: Torna al gol, il primo in maglia scaligera, a distanza di dieci mesi dall'ultima gioia ed è un gol importante perchè agguanta un'insperato 3 a 3... C'è anche da ricordare che se ne divora uno che poteva risultare altrettanto determinante a causa di un movimento che tutto è tranne quello di una prima punta 6)
- JURIĆ Nel dopopartita è il primo a riconoscere di aver sbagliato qualcosa sia nella selezione degli undici che nella preparazione alla partita... Ammette che la settimana è stata condizionata dalle voci di mercato e dalle troppe feste nonostante le due sconfitte ma ha l'intuizione giusta ad inizio ripresa ed è bravo (e fortunato) anche col terzo cambio puntando su PAZZINI sempre anima della squadra anche se ai margini: Speriamo che, coerentemente con quanto fatto fino a qui, torni a dare un po' di considerazione in più anche all'infinito capitano gialloblù 7 anche perchè i 3 che butta dentro fanno un gol a testa!
DICONO + - =
Mister JURIĆ «Questo Verona è una squadra che non muore mai? Sono stati bravissimi! Dopo il 3-0 penso che qualsiasi squadra si sarebbe arresa, invece noi ci abbiamo creduto, facendo tutto in maniera fantastica. Abbiamo raddrizzato una partita che sembrava persa. Cosa è cambiato fra primo e secondo tempo? Non avevamo la giusta fame nei primi 45’, magari hanno influito alcune cose che non mi sono piaciute in settimana, comunque non ho visto le caratteristiche che ci hanno contraddistinto in questi mesi: la volontà, i particolari, l’attenzione, le seconde palle, l’aggressività, fare le cose semplici e fatte bene. Ci è mancato tutto. Nel secondo tempo, al di là dei due gol presi, ho visto un Verona come è di solito, nonostante la differenza che si è vista nel primo tempo fra le due squadre. Si è notato che possiamo mettere in difficoltà chiunque e i ragazzi sono stati bravissimi. I tre cambi dalla panchina? Tutti e tre sono entrati in modo fantastico, ci hanno dato slancio e qualità in avanti, facendo gol e creando occasioni. Hanno fatto bene. Pazzini? ‘Pazzo’ è un ragazzo eccezionale. Lui ha un po’ di problemi fisici che non gli permettono di allenarsi con continuità in gruppo: facciamo un lavoro a parte con lui e adesso siamo riusciti a trovare un po’ di costanza nelle ultime settimane. Giampaolo lo fa con una volontà allucinante, sa qual è il suo ruolo. Oggi ha avuto mezz’ora per dimostrare chi è e a parte il gol ha fatto cose importantissime. Penso che sarà utile anche come persona, oltre a quello che ci può dare in campo. Su questo non avevo dubbi e sono contento di averlo. Sosta e ritiro in Tunisia? Adesso bisogna riposare quattro o cinque giorni per poi ricominciare a lavorare. Ci aspettano subito partite importantissime per noi e dobbiamo farci trovare pronti, perché sarà tutto difficile: dobbiamo essere carichissimi. Servirà recuperare le energie e fare un grande girone di ritorno» HellasVerona.it
Mister MAZZARRI tecnico del TORINO «È davvero una beffa non portare a casa i tre punti oggi. È stata una partita incredibile, è difficile spiegare cosa sia successo. Abbiamo giocato la migliore partita dell’anno, forse anche degli ultimi due o tre, contro una squadra che può mettere in difficoltà chiunque. Fino al 3-0 siamo stati impeccabili, oserei anche dire perfetti. Purtroppo poi è successo un po’ di tutto, al di là delle nostre disattenzioni. Probabilmente il 3-0 ci ha fatto pensare che la partita fosse già chiusa, che potevamo segnarne ancora facilmente uno o due. Ci siamo complicati la vita da soli per delle sciocchezze, sono davvero arrabbiatissimo. Per evitare il secondo ed il terzo gol veronese bastava che tutti i giocatori tenessero la linea, in modo tale che i loro attaccanti finissero in fuorigioco. Resta però il fatto che se giocheremo così, evitando però queste disattenzioni, potremo vincere tante partite» TorinoFC.it
Pazzini | Juric | Stepinski |
Capitan PAZZINI c'è «Un Verona che non muore mai? È così, volevamo chiudere bene questo 2019. Dopo un primo tempo sotto tono abbiamo trovato la forza per reagire, contro una grande squadra. Il pareggio è il giusto premio. I gol segnati dai subentrati? Significa che abbiamo fame, che abbiamo voglia di lottare e che remiamo tutti nella stessa direzione. Sono contento per il gol, così come per Verre e per Stepinski. Oggi è una giornata positiva. Gli applausi del Bentegodi? Loro con me sono sempre grandi, li ringrazio ancora perchè anche oggi ci hanno trascinato. Gran parte del merito va a loro» HellasVerona.it
Due gol per ANSALDI oggi «Non ci sono parole per descrivere la partita di oggi. Fino al 70' abbiamo disputato un'ottima partita, poi abbiamo cercato di gestire il vantaggio. E' difficile trovare le parole. Non so se sia stato un problema mentale; sicuramente non fisico perchè stavamo bene e lo abbiamo dimostrato quando dopo il 3-3 abbiamo rialzato la testa e ci siamo ributtati in avanti. Dopo una vittoria sembra tutto positivo, dopo un pareggio come quello di oggi invece sembra tutto il contrario. Occorre equilibrio: dobbiamo solo continuare a lavorare per evitare di prendere gol. La doppietta? Sono contento, ma purtroppo è mancato qualcosa per essere pienamente felice» TorinoFC.it
Primo gol in maglia scaligera per STĘPIŃSKI «La mia prestazione? Sono molto contento per il gol, lo cercavo da molto tempo, è stata una bella sensazione tornare a segnare. Ho ancora molto da lavorare ma sono soddisfatto di come sto lavorando. La rezione collettiva? Nel primo tempo non abbiamo fatto la nostra solita prestazione: eravamo poco aggressivi, perdavamo alcuni contrasti. Poi c'è stata la reazione da parte del gruppo, abbiamo fatto 3 gol in 20 minuti colmando lo svantaggio. Il nostro spirito di squadra è ciò che ci caratterizza dall'inizio del campionato. Sono molto felice sia per me che per tutti i ragazzi. I consigli di Juric? Al momento della sostituzione mi ha detto di mettermi a disposizione della squadra, di mostrare in campo ciò che faccio durante la settimana di preparazine alla gara. L'ingresso di Pazzini? Giochiamo spesso insieme durante gli allenamenti, il suo ingresso in campo è stato fondamentale per la squadra. Io posso solo ammirare una carriera come quella di Pazzini. Nel 2020? Mi auguro di andare in gol più spesso» HellasVerona.it
Mazzarri | Ansaldi |
LE ALTRE DI A + - =
Negli anticipi di ieri il BRESCIA ha ottenuto un rotondo 3 a 0 al Rigamonti nello scontro diretto col LECCE e alla seconda vittoria consecutiva guarda al futuro con qualche speranza in più mentre il NAPOLI è stato battuto ancora una volta ad opera del PARMA per 2 a 1: Amaro l'esordio in panchina per GATTUSO che ha sostituito l'esonerato ANCELOTTI.
1 a 0 della SAMPDORIA nel derby della Lanterna contro il GENOA: Decisivo il gol di Manolo GABBIADINI.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
La Primavera di CORRENT raddrizza una gara nata male contro la CREMONESE e con una grande determinazione si porta dallo 0 a 2 al 4 a 2 tornando al successo!
La procura di Catania indaga in merito ad alcuni match di Serie A del 2013-14, sotto la lente degli inquirenti anche il 5 a 1 con cui il NAPOLI asfaltò il VERONA al San Paolo all'epilogo stagionale...
RASSEGNA STAMPA + - =
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Takie bramki smakują podwójnie ⚽️🔥 Rimonta pazzesca dell @hellasveronafc 👈💛💙
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Great Comeback! Questa squadra non molla mai!! @hellasveronafc
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Che spirito oggi. Bravi ragazzi @hellasveronafc
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Pazzo Torino, da 0-3 a 3-3 contro il Verona!
La squadra di Mazzarri prima cala il tris con la doppietta di Ansaldi e il gol di Berenguer, poi si fa incredibilmente rimontare da Pazzini, Verre e Stepinski. Al 73' torna in campo Belotti
domenica 15 dicembre 2019 14:29
FONTE: CorriereDelloSport.it
Serie A, Hellas Verona-Torino 3-3: clamoroso recupero della squadra di Juric
Di Arianna Botticelli -16:48 - 15 Dicembre 2019
Getty Images
Tempo di lettura: < 1 minuto SERIE A HELLAS VERONA TORINO – Un pareggio conquistato con grinta e determinazione da parte dei ragazzi di Juric, dopo essere andati sotto di tre gol a zero. L’Hellas Verona conquista un punto fondamentale contro il Torino, che spreca un’occasione d’oro e si fa recuperare allo scadere.
FONTE: IlSalottoDelCalcio.it
Entra il “Pazzo” e l’Hellas impazzisce. Spettacolo al Bentegodi
Sotto di tre gol, rimonta col bomber che dà la carica segnando dal dischetto Una rimonta che resterà a lungo impressa, una squadra che non molla mai
Di Cronaca di Verona - 16 Dicembre 2019
LA FRASE
“Primo tempo da dimenticare, eravamo irriconoscibili, forse il più brutto primo tempo del campionato. Ma nel secondo, siamo stati noi, quasi eroici. Altrimenti non avremmo mai rimesso in piedi una partita così”. Ivan Juric e un Verona double face. Troppo brutto per essere vero, per un tempo… Ma poi, che spettacolo…
LA SVOLTA
Eh già, facile dire, l’avevamo detto. Ma l’avevamo detto per davvero, basta sfogliare le raccolte. Dentro Pazzini (ma anche Verre e poi Stepinski), la partita è cambiata. Il “Pazzo” avrà anche autonomia limitata, ma se c’è da dare la carica, lui è l’uomo giusto. Rigore, e tante altre cose da bomber di razza. Avete dubbi?
LE MOSSE
Bravo Juric a “rimediare”, dopo quei 45 minuti orribili. Bravo a correggersi in corsa, anche questa è una qualità importante. Juric ha letto benissimo, segno di un tecnico che ha in mano la squadra e sa sempre quali tasti premere per rialzare la testa. Tre cambi e tre gol, tutto in un quarto d’ora che sarà ricordato a lungo.
LA LUNGA SOSTA
Ora il Verona tornerà in campo solo l’8 gennaio, all’Olimpico, con la Lazio. Il posticipo per questioni legate alla Supercoppa e alla sfida tra Juve e Lazio. per questo era importante chiudere bene un anno straordinario. E per questo, Veloso e soci non hanno tradito. E la remuntada è stata anche l’augurio di Buon Natale al “popolo del Bentegodi”.
FONTE: CronacaDiVerona.com
COLUMNIST
18 dicembre 2019 - 22:00
Esperimenti sociali a Verona
Rubriche / Torna Sotto le Granate: “Personalmente proverò a tesaurizzare l’esperienza del mio amato Toro a Verona, tenterò di tenere sempre a mente che la lucidità del pensiero è l’arma di chi vince”
di Maria Grazia Nemour
Continuano gli esperimenti sociali del Toro: prendiamo undici uomini che stanno disputando una partita esaltante in quanto a potenza e tattica, diamogli un vantaggio conquistato con onore di tre reti, poi…e poi?
E poi stiamo a osservare l’imponderabile, perché a giocare sono uomini, e gli uomini non sono programmabili fino all’ultimo pensiero. Gli uomini sorprendono. Nel bene e nel male, sorprendono. Quanto vale la capacità mentale – al di là di quella fisica – di non pensare mai finita una partita fino a che l’arbitro fischia tre volte? Vale un pareggio. Un pareggio figlio di una splendida vittoria non realizzata.
Abbiamo regalato al Verona – con coliche di dispiacere – una grande storia da raccontare intorno all’albero di Natale ai piccoli tifosi veronesi che nasceranno: sai, una volta perdevamo tre a zero contro un Toro scatenato e…abbiamo rimontato una rete dopo l’altra! Pazzini che tutti credevano avesse avviato le pratiche per la pensione, e invece. Stepinski che da due anni digiunava gol, e poi. L’epopea del pareggio. Il quarto d’ora scaligero. Ci abbiamo creduto.
Anche il Toro ci ha creduto. Ma di aver già vinto, ha creduto. Devo essere onesta, anche io al 60esimo pensavo fosse vinta. Entra Belotti e Mazzarri lo spinge con un: “Vai ragazzo, fai il quarto e chiudi la partita”. Non sono tra quelli che dicono piuttosto che così, meglio se avessimo perso. No, neanche un po’. E non sono neanche tra quelli che dicono meglio se avessimo recuperato noi tre reti.
Non si può avere quello che non è accaduto, ma possiamo rendere preziosa l’esperienza vissuta, a partire dal riconoscimento di aver gioito per un rutilante Ansaldi, un preciso Berenguer, un crescente Verdi, un ritrovato Belotti, un pronto Zaza. Ma soprattutto, possiamo rendere prezioso il ridimensionamento dell’ego imposto dall’umiltà di non sentirsi mai superiori a un avversario che deve ancora essere battuto.
Personalmente proverò a tesaurizzare l’esperienza del mio amato Toro a Verona, tenterò di tenere sempre a mente che la lucidità del pensiero è l’arma di chi vince. Spero di ritrovarmi anche io, un giorno, a raccontare intorno all’albero di Natale, a piccoli tifosi granata non ancora nati, una grande storia di carattere: c’era una volta un Toro che si era fatto rimontare dal Verona di tre reti a mezz’ora dalla fine; fu un esperimento sociale… senza quel pareggio così amaro non avrebbe imparato la lezione fondamentale che poi lo contraddistinse sempre in futuro: chi guarda la partita non deve capire dall’approccio dei calciatori se il minuto giocato è il primo o l’ultimo.
FONTE: ToroNews.it.it
Ansaldi, Zaza e ancora Ansaldi illudono i granata, ci pensano Pazzini, Verre e Stepinski a fissare il risultato in parità.
Di Antonio Abate
15 dicembre 2019 13:53
Un pazzo 3-3 tra Hellas Verona e Torino. Dopo una prima fase di gara a fortissime tinte granata e concluso sul 2-0 grazie ai goal di Ansaldi e Berenguer, il toro cala il tris sempre con l'esterno argentino. Tutto finito? Ma nemmeno per sogno. L'Hellas Verona si sblocca dopo l'ingresso di Pazzini e proprio grazie a un suo goal, raddoppiando poi con Verre. Nel finale, Stepinski fa 3-3 per la gioia scaligera. Hellas che sale a quota 19, due punti in più per il Torino, che sale a ventuno.
Padroni di casa che scendono in campo con il 3-4-2-1. Davanti a Silvestri, difesa a tre composta da Rahmani, Kumbulla e Gunter, con Faraoni e Lazovic sulle fasce in qualità di tornanti. Chiavi del centrocampo affidate a Miguel Veloso, Amrabat al suo fianco. Dietro Samuel Di Carmine, Juric sceglie Pessina e Zaccagni. Formazione speculare per gli ospiti, che si affidano a Zaza in avanti, supportato da Berenguer e Verdi. Sirigu in porta, protetto dal terzetto difensivo Izzo-N'koulou-Bremer. Mazzarri schiera Rincon in mediana al fianco di Baselli, Ola Aina e Ansaldi sulle fasce.
Torino subito aggressivo nei primi minuti. Al quinto, bel movimento di Zaza che libera Berenguer: lo spagnolo si incunea in area ma spara addosso a Silvestri. Sessanta secondi dopo ci prova Zaza ma il portiere scaligero è attento. I granata giocano meglio e riescono a pressare l'Hellas, capace comunque di difendersi con ordine. Al ventesimo ancora Torino pericoloso, quando Kumbulla la passa dietro a Silvestri e quasi consente a Zaza di colpire in porta. Il tanto aggredire porta gli ospiti a segnare al venticinquesimo. Rincon porta palla e la mette in mezzo per Berenguer, lucido a battere Silvestri. Il direttore di gara annulla però dopo il consulto VAR: Rincon crossa infatti con il pallone già oltre la linea di fondo. Poco male, comunque, per i granata, in goal al 36' con un eurogoal di Ansaldi. L'argentino riceve da Verdi e lascia partire una conclusione davvero imprendibile. L'ultimo squillo del primo tempo capita sulla testa di Di Carmine, Sirigu è attento e para in due tempi.
Hellas Verona che comincia la ripresa con più aggressività e con un assetto tattico più offensivo dopo il doppio cambio di Juric. Al 47' occasionissima per Lazovic che, su suggerimento di Stepinski, conclude da posizione defilata. La sfera termina di poco fuori. Il Torino è però più cinico e alla lunga riesce a dilagare. Al 55', i granata raddoppiano infatti con Berenguer, davvero imprendibile nel lunch match. Lo spagnolo salta secco Rahmani e, con l'aiuto del legno, batte Silvestri. Ma il Toro non si ferma e cala il tris con Ansaldi. Sugli sviluppi di un corner, l'esterno ex Genoa si ritrova la sfera sui piedi e di controbalzo segna il secondo goal della sua straordinaria prova. Il cuore scaligero pulsa e porta il Verona a segnare il 3-1. Da rigore, al 69', a fare goal ci pensa Pazzini. Il pazzo torna al goal e riaccende le speranze dei suoi. L'ingresso del bomber cambia radicalmente la sfida e spinge il Verona a pareggiare clamorosamente.
Al 76', Pazzini tira e colpisce il palo, ma sulla sfera si avventa Verre che non ci pensa due volte e segna il 3-2. Completamente KO, i granata finiscono anche per subire il pari. Sugli sviluppi di una punizione, Faraoni serve Stepinski che mette dentro ringraziando Aina per la negativa marcatura. Un finale di gara clamoroso chiude una sfida davvero palpitante che, come un climax ascendente, ha regalato emozioni di intensità costante ai presenti. 3-3 il finale, con tanto rammarico per il Toro e una bella soddisfazione per gli scaligeri. Migliore in campo per i padroni di casa, Pazzini. Per gli ospiti in evidenza Berenguer
FONTE: Vavel.com
EXTRA INTER
VERONA, CHE RIMONTA! IL TORINO VA AVANTI DI TRE GOL IN UN’ORA, FINISCE 3-3
Articolo di Riccardo Spignesi 15 dicembre 2019, 14:27
Verona-Torino, anticipo delle 12.30 in Serie A, ha un andamento incredibile. I granata vanno sullo 0-3 a mezz’ora dalla fine, ma i gialloblù reagiscono e pareggiano 3-3. L’Hellas la riprende coi sostituti.
RIMONTA DI VALORE – Il Torino butta via una vittoria che sembrava già sua, il Verona festeggia per la rimonta da 0-3 a 3-3. Al 24’ gran giocata di Tomas Rincon e cross dal fondo che Alex Berenguer trasforma nello 0-1, ma il pallone è uscito: gol annullato dal VAR. Tutto buono invece al 36’, quando Berenguer in mezzo a quattro con una giocata pazzesca serve Simone Verdi, assist sulla sinistra e gran mancino di Cristian Ansaldi sotto l’incrocio. Il Verona prova a modificare la situazione con due cambi all’intervallo, ma viene punito al 55’: capolavoro di Berenguer, che fugge sulla fascia sinistra, salta due volte Amir Rrahmani e poi è anche fortunato sul suo tiro a trovare una deviazione e la sponda sul palo. Al 61’ Ansaldi raccoglie un pallone vagante e di sinistro di controbalzo beffa Marco Silvestri, addirittura doppietta dell’argentino. Torino col successo in cassaforte? Ovviamente no. Anzi, fa l’errore di pensare di averla già vinta. Ivan Juric per disperazione dopo lo 0-3 mette Giampaolo Pazzini, che al 69’ trasforma centralmente un rigore concesso per tocco di mano di Gleison Bremer (dato col VAR). Lo stesso attaccante, al 76’, si gira e di destro prende il palo, arriva Valerio Verre sulla ribattuta e accorcia ulteriormente le distanze. Quando si riprende il gioco Nicolas Nkoulou scivola perdendo palla, Mariusz Stepinski si invola verso la porta ma incredibilmente calcia sull’esterno della rete. Il polacco però all’84’ ha un’altra chance sugli sviluppi di una punizione, con Ola Aina che sbaglia il fuorigioco, e la sfrutta di sinistro: 3-3! Il risultato non cambia più, come una vittoria per il Verona.
FONTE: Inter-News.it
COPERTINA
Tre cose tre su...Verona - Torino
17.12.2019 11:30 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Verona – Torino 3-3 Contro il Torino, un Verona irriconoscibile per almeno sessanta minuti, finisce sotto di tre reti ma grazie ad una veemente reazione riesce a recuperare in extremis il pesante passivo, conquistando un pareggio che ha manda in visibilio il pubblico del Bentegodi.
Cerchiamo, come sempre, di individuare tre aspetti positivi e cosa, invece, non ha funzionato.
ASPETTI POSITIVI
1). Giampaolo Pazzini, fino ad ora poco utilizzato, ha saputo attendere il suo turno, confermandosi un vero professionista. Prima il rigore trasformato e successivamente la conclusione che ha originato il tap-in vincente di Verre. Il suo ingresso in campo è stato determinante;
2) Ivan Juric con la squadra sotto di tre reti ha indovinato i tre cambi vincenti che hanno permesso a Veloso & c. di raggiungere un incredibile pareggio;
3) Prima rete gialloblù per Stepinski. Il centravanti polacco, dopo aver fallito una clamorosa occasione, ha saputo subito reagire regalando la rete del 3 a 3 finale.
COSA NON HA FUNZIONATO
1) Il brutto pomeriggio trascorso da Rrhamani, apparso più volte in difficoltà nel confronto diretto con un ispirato Berenguer;
2) Prestazione opaca di Zaccagni, incapace di offrire il consueto contributo in fase di inserimento. Giusto il cambio a fine primo tempo;
3) L’atteggiamento sbagliato della squadra che per sessanta minuti è stata letteralmente in balia delle offensive granata.
RASSEGNA
L'Arena: Il pagellone di Verona-Torino.
17.12.2019 10:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Fonte: L'Arena
Come ogni martedì il quotidiano "L'Arena" raccoglie i voti assegnati ai gialloblù dai principali quotidiani sportivi al termine del match tra Verona e Torino. Il migliore è Pazzini (media 7,25), il peggiore Rrhamani (media 5,25).
RASSEGNA
Gazzetta dello Sport: "La triplice fuga in avanti,poi la rimonta del Verona"
16.12.2019 14:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Fonte: Gazzetta dello Sport
Anche la "Gazzetta dello Sport" esalta l'impresa del Verona che, sotto di tre reti dopo sessanta minuti di gioco, raggiunge il pareggio al termine di un'incredibile rimonta. Partita a due facce. Al prima, fino al tre a zero, letteralmente dominata dai granati i quali sono stati, poi, sopraffatti dalla reazione scaligera. Sugli scudi Pazzini, Verre e Stepinski, autori delle tre segnature, tutti entrati dalla panchina. Questa volta grande merito a Juric, quindi, bravo ad indovinare le mosse vincenti.
RASSEGNA
L'Arena: "L'Hellas risorge. Infilzato tre volte riacciuffa il Toro"
16.12.2019 08:00 di Enrico Brigi Twitter: @enrico_brigi
Fonte: L'Arena
Il quotidiano "L'Arena" esalta oggi il Verona autore ieri di un'incredibile rimonta. Sotto di tre reti i gialloblù con un'incredibile rimonta hanno colto un insperato pari. Per almeno 60 minuti- come ha detto Juric negli spogliatoi - non è stato il solito Verona. Nel quarto d'ora finale - quello che come ricorda il quotidiano chiamavano una volta il quarto d'ora granata - è arrivata la reazione che si è concretizzata con tre reti firmate da Pazzini (su rigore), Verre e Stepinski. L'Hellas ha sicuramente un'anima, ma in vista del futuro diventano necessari alcuni rinforzi.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
ALTRE NEWS
Giulietta combina cos e’ Pazz contro un Toro scatenato
Di Pasquale Spera Pubblicato il 15 dicembre, 2019
La sfida alle 12.30 tra Verona e Torino per vari motivi deve interessare anche il Napoli visto la classifica in cui si trova e visto che tra le file del Verona c’è l’oggetto del desiderio del Napoli. Quell’ Amrabat che potrebbe fare le fortune del centrocampo azzurro in crisi totale. Il Toro ha un inizio sprint. Al 4’ Berenguer entra in area di rigore ma non segna per bravura di Silvestre. Al 5’ ancora Zazza su assist di Berenguer non riesce a segnare. Il Verona non riesce a reagire e neanche un bel recupero di Amrabat riesce a scuotere il Verona. Al 20’ Iachipulli commette un frittatone che Zazza non approfitta. Il Toro merita il vantaggio per quello fatto in campo. Al 22’ un” Benino” Verdi si sveglia dal letargo e con una punizione cerca di mettere in difficoltà la porta scaligera. Il Torino passa in vantaggio con Berenguer ma l’arbitro, su consiglio del Var, annulla perché il pallone fornitogli da Rincon ha oltrepassato la linea di fondo. Ma non c’è Var o arbitro che ferma il Toro al 37’ con un bel goal di Ansaldi all’interno dell’area dopo un assist di Verdi. Le uniche due azioni del Verona si verifica no alla fine .Prima un colpo di testa di Di Carmine poi un calcio d’angolo di Parise mettono in difficoltà Sirigu.
I secondi 45’ vedono una partenza sprint degli scaligeri che con Lazovic sfiorano il goal. La forza del Torino è quella di ripartire e con una bell’ azione sull’asse Ansaldi- Berenguer il Toro di Mazzarri raddoppia. Ansaldi dopo aver recuperato il pallone a centrocampo passa all’esterno iberico che con forza si avvia in area di rigore, giunto all’interno dell’area di rigore l’iberico è protagonista di un pallonetto beffardo( 54’) . E’ un Toro scatenato che triplica con un gran tiro di Ansaldi che buca la porta scaligera. Finita? No per niente. Entra Pazzini e so “cos e pazz”. Al 68’ cross dalla destra fallo in area di gomito di Olania e l’arbitro dopo richiamo VAR assegna il rigore Batte Pazzini ed è 1-3. Al 76’’ altra svolta della partita Verre segna il 2-3 per glI scaligeri. Il Verona è una furia. Come Mazzarri le cui crocette sui marker epatici aumento minuto per minuto. Raggiungono il massimo quando Stepinski, su assist di Faraone e tenuto in gioco da Oliana, segna il definitivo 3-3. Il Verona combina “cos e pazz” mentre Mazzarri è incavolato nero. Emozioni che solo il calcio può offrire.
FONTE: PerSempreNapoli.it
NEWS
Serie A, super rimonta del Verona: il Toro resta a -3 dal Parma
15.12.2019 14:32 di Vito Aulenti Twitter: @vitoaul
Si è concluso con un rocambolesco 3-3 il pirotecnico lunch match tra Hellas Verona e Torino, che hanno dato vita a 90' tanto spettacolari quanto avvincenti. Dopo 60' di marca granata caratterizzati dalla doppietta di Ansaldi e dal gol di Berenguer, si è assistito ad una clamorosa rimonta da parte dei gialloblù, che hanno cominciato a crederci al 69', quando l'evergreen Pazzini ha spiazzato Sirigu dagli undici metri. A completare l'impresa dei veneti sono stati Verre e Stepinski, permettendo così all'Hellas di muovere la classifica e portarsi a quota 19. La formazione di Mazzarri, invece, raggiunge il Napoli all'ottavo posto, a tre lunghezze di distanza dal Parma. Di seguito, tutti i risultati e la graduatoria aggiornata:
Sabato 14 dicembre
Brescia-Lecce 3-0
(31' Chancellor, 44' Torregrossa, 61' Spalek)
Napoli-Parma 1-2
(4' Kulusevski (P), 64' Milik (N), 90+3' Gervinho (P)
Genoa-Sampdoria 0-1
(84' Gabbiadini)
Domenica 15 dicembre
Hellas Verona-Torino 3-3
(36', 61' Ansaldi (T), 55' Berenguer (T), 69' Pazzini (H), 76' Verre (H), 84' Stepinski (H))
15.00 Bologna-Atalanta
15.00 Juventus-Udinese
15.00 Milan-Sassuolo
18.00 Roma-SPAL
20.45 Fiorentina-Inter
Lunedì 16 dicembre
20.45 Cagliari-Lazio
CLASSIFICA: Inter 38, Juventus 36, Lazio 33, Cagliari 29, Roma 29, Atalanta 28, Parma 24*, Napoli 21*, Torino 21*, Milan 20, Hellas Verona 19*, Bologna 16, Fiorentina 16, Sassuolo 15**, Udinese 15, Lecce 15*, Sampdoria 15*, Brescia 13, Genoa 11*, SPAL 9.
*una gara in più
**una gara in meno
FONTE: ParmaLive.com
SPORT
Serie A, partita dell'ora di pranzo della sedicesima giornata
Rimonta del Verona sul Torino avanti tre gol: al 'Bentegodi' finisce 3-3 In rete con Berenguer e doppietta di Ansaldi, i granata sprecano il vantaggio. Un rigore del neoentrato Pazzini riapre i giochi al 69': Verre e Stepinski fissano il risultato sul pareggio
15 dicembre 2019
Clamoroso al ‘Bentegodi’: il Torino spreca un triplo vantaggio e si fa raggiungere sul 3-3 dal Verona, che segna tre gol in poco più di 20’, con tre subentrati. Tante emozioni nel match dell’ora di pranzo della sedicesima giornata di campionato, che fa salire i granata (in tenuta bianca da trasferta) a 21 punti, come il Napoli, e l’Hellas a 19. Jurić schiera il 3-4-2-1: Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Günter; Faraoni, Amrabat, Miguel Veloso, Lazović; Zaccagni, Pessina; Di Carmine. Stesso modulo per Mazzarri: 3-4-2-1: Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Ola Aina, Baselli, Rincon, Ansaldi; Verdi, Berenguer; Zaza. Arbitra La Penna di Roma.
Subito al 4’ Silvestri in uscita bassa deve chiudere la porta a Berenguer. Al 6’ il portiere dell’Hellas deve opporsi a Zaza. Al 14’ Veloso su punizione non riesce a impensierire Sirigu. Più insidioso il calcio franco di Verdi sull’altro fronte al 21’, palla fuori di poco. Al 26’ gol annullato al Toro: Rincon si è portato il pallone oltre la linea di fondo prima di servire Berenguer per la conclusione vincente. Al 33’ Ansaldi in contropiede conclude forte e centrale, Silvestri respinge. Il successo personale del laterale argentino è solo rimandato: su assist di Verdi, batte il portiere scaligero con una botta sotto la traversa (36’). Reazione Hellas con Di Carmine al 39’, ma il suo colpo di testa viene bloccato a terra da Sirigu. al 2’ di recupero, Veloso ci prova direttamente da calcio d’angolo, Sirigu non si fa sorprendere.
I padroni di casa tornano in campo con Verre per Zaccagni e Stepinski per Di Carmine e si rendono subito pericolosi con Lazović che in diagonale manda il pallone di poco a lato. Ma segna il Toro: incursione dalla fascia sinistra di Berenguer che rientra sul destro, il suo tiro viene deviato da Rrahmani, va a sbattere sul palo lontano e poi si insacca (54’). Miracolo di Silvestri in uscita su Baselli al 61’. Tris granata solo rimandato: sugli sviluppi di un angolo, destro maligno di Ansaldi che batte per terra e lascia immobile il portiere scaligero (66’). Jurić esaurisce in cambi inserendo Pazzini per l’acciaccato Amrabat al 67’. Un minuto dopo, un tocco di braccio di Bremer viene giudicato da rigore dopo che La Penna consulta le immagini: il neoentrato ‘Pazzo’ dal dischetto batte Sirigu (68’). La partita si riapre. Al 73’ primo cambio granata: Belotti, non al meglio, per Berenguer. Pazzini in girata costringe Sirigu a una deviazione sul palo, irrompe Verre che segna a porta vuota (76’). Il Torino accusa il colpo: Nkoulou perde palla in uscita, Stepinski si invola ma scuote solamente l’esterno della rete. Al 78’ Lukić per Verdi nei granata. All’84’ accade l’incredibile: sugli sviluppi di una punizione, Faraoni pesca Stepinski sul secondo palo per la zampata vincente: pareggio Hellas. Ultimo cambio di Mazzarri: Meïté per Baselli. Il pallone scotta, soprattutto tra i piedi dei giocatori del Torino, ma neanche i 5’ di recupero servono a cambiare il risultato.
FONTE: RaiNews.it
Pazzini fa impazzire i tifosi. Rimonta storica dell’Hellas Verona
3 gol in 15 minuti al Bentegodi in Hellas Verona-Torino. La squadra di Mazzarri domina il match dal primo tempo fino all’ingresso di Giampaolo Pazzini. Grananta che chiudono il primo tempo con due reti di vantaggio grazie ai gol di Ansaldi e Berenguer.
Nella ripresa i padroni di casa spingono dai primi minuti ma lo stesso Ansaldi cala lo 0-3 al 56′ ammutolendo tutto lo stadio. Juric cambia tutto e fa entrare Pazzini che ha troppa voglia di riscatto visto che, fino ad ora, non ha trovato spazio nella rosa del tecnico. L’età passa in secondo piano, è sin da subito il momento del giocatore che, grazie all’aiuto del Var, sigla il rigore per fallo di mano al 69′. Passano 6 minuti sempre il Pazzo prende il palo su una splendida girata e una parata di Sirigu ma Verre è più veloce e raccoglie il pallone del 2-3. Dopo 84 minuti di gioco il Torino ormai è in balia dei padroni di casa con Stepinski che segna il pareggio dopo 10 mesi di digiuno da gol. Il Verona però spreca nel finale con un contropiede che poteva valere la rimonta perfetta per 4 reti a 3 ma la sfortuna ha voluto far terminare il match con un semplice X sulla carta e uno strepitoso pareggio per chi ha assistito alla partita!
FONTE: Since1900.it
Serie A, cuore Hellas Verona: da 0-3 a 3-3 in 15 minuti con il Torino
15.12.2019 di: Marco Calore
Rimonta di cuore per l’Hellas Verona nella gara delle 12:30 contro il Torino, nella quale la squadra di Juric è stata in grado di ribaltare 3 goal in un quarto d’ora evitando la sconfitta all’ultima gara casalinga al Bentegodi del 2019.
Per un’ora di gioco i padroni di casa appaiono troppo confusi, in balia di un Torino più propositivo e molto pericoloso dalle parti di Silvestri, il migliore in campo in un primo tempo, forse il peggiore della stagione per i gialloblù, completamente a tinte granata.
All’intervallo gli ospiti sono avanti con la splendida rete di Verdi (36’) e nella ripresa la musica non cambia: fra il 55’ e il 61’ l’euro goal di Berenguer prima e la conclusione di Ansaldi poi sembrano chiudere la partita, quando al 69’ arriva l’episodio che cambia le sorti dell’incontro. Su aiuto del Var Pazzini realizza il rigore che accorcia le distanze e al 76’ Verre riapre definitivamente la partita con un tap-in vincente. La rimonta si completa all’84’ con la rete di Stepinski, la prima in maglia gialloblù per l’attaccante polacco.
Sicuramente tanti gli aspetti da rivedere per gli scaligeri, su tutti il dato preoccupante dei 9 goal presi nelle ultime tre partite. Da evidenziare, invece, la grande determinazione che ha portato gli uomini di Juric a rimanere sempre attaccati alla gara fino alla rete del pareggio, testimoniata anche dal tecnico a fine gara: “Nella ripresa abbiamo giocato meglio, poi siamo stati degli eroi a rimontare. Oggi abbiamo giocato contro una grande squadra. Nello spogliatoio ho detto ai miei ragazzi che lo svantaggio inziale era giusto, era la prima volta che i miei giocatori non facevano ciò che volevano. Nel secondo tempo, aldilà dei gol presi, eravamo completamente diversi rispetto alla prima frazione”.
Fonte immagine: tuttosport.com
FONTE: TuttoCampo.it
SERIE A
Verona-Torino 3-3, Stepinski sigilla la rimonta: tracollo granata
Redazione Goal Italia
Incredibile al 'Bentegodi': l'Hellas Verona rimonta uno svantaggio di 3 goal e con Stepinski pareggia 3-3 contro il Torino. Super Ansaldi.
Succede letteralmente di tutto nel lunch match di questa domenica di Serie A fra Hellas Verona e Torino: i Granata vincevano 3-0 a mezz'ora dal termine, ma gli Scaligeri fanno impazzire il 'Bentegodi' con un'incredibile rimonta. 3-3 firmato da Stepinski.
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Nel primo tempo della sfida fra Verona e Torino è la squadra di Mazzarri a dominare la scena: il trio offensivo scelto dal tecnico granata è in giornata di grazia ed impegna in continuazione Silvestri. Bastano cinque minuti a Berenguer per sparare il primo botto: torera la difesa gialloblu e calcia a colpo sicuro verso la porta, ma ci pensa Silvestri ad infrangere i sogni di gloria dello spagnolo e con un grande intervento gli nega la rete.
I 'Granata' hanno aggredito la sfida del 'Bentegodi' con il piglio giusto ed i padroni di casa sono costretti a fare gli straordinari in difesa per reggere agli urti degli attacchi del Toro. Quando si tratta di dover difendere sale in cattedra Kumbulla: il ragazzino classe 2000 sembra un vero e proprio veterano, dimostrando letture di gioco da maestro del ruolo e personalità tecnica e fisica da vendere. Non basta però il difensore albanese e il Torino trova la prima rete con Berenguer. L'intervento del VAR, però, spegne subito gli entusiasmi granata: prima di servire l'assist, il pallone di Rincon era uscito dal campo.
Per il goal dei granata si tratta solamente di una questione di tempo e al 36' arriva il primo squillo degli ospiti: Ansaldi, servito in area dopo una sovrapposizione, infila Silvestri sul primo palo con un autentico siluro. L'argentino brilla e porta il Torino a chiudere il primo tempo in vantaggio. Per dare la scossa ai suoi, Juric effettua due cambi all'intervallo: dentro Verre e Stepinski per Zaccagni e Di Carmine, sterili nei primi 45'.
L'effetto Juric sulla ripresa degli 'Scaligeri' si vede immediatamente, con il Verona che è subito pericoloso e va vicino al pareggio. Nel momento di massima pressione dei padroni di casa, però, Berenguer trova la rete al 55' con un tiro a giro. Il raddoppio del Toro taglia le gambe all'Hellas che accusa il colpo e dopo cinque minuti subisce anche il terzo goal. È ancora Ansaldi, autentico mattatore di giornata, a battere Silvestri con un potente mancino da fuori area. 0-3 per il Torino.
Sembrano ormai chiusi i giochi, ma arriva un altro colpo di scena al 'Bentegodi': Bremer intercetta con la mano un cross degli scaligeri e La Penna, dopo un consulto del VAR, assegna il calcio di rigore ai padroni di casa. Dagli undici metri è Pazzini, subentrato pochi istanti prima, a battere Sirigu e trasformare in goal. 1-3 e tutto riaperto. Bastano pochi minuti e il Verona accorcia le distanze con Verre, con gli uomini di Mazzarri che sembrano sentire la stanchezza e soffrire il ritrovato entusiasmo dei padroni di casa.
Il lunch match del sedicesimo turno di Serie A non ha ancora finito con le sorprese e all'84' Stepinski fa impazzire il 'Benteogodi' ritrovando il goal dopo 10 mesi e compiendo un'incredibile rimonta. Da 0-3 a 3-3 in 25 minuti. L'Hellas vola nella ripresa sospinto dall'ingresso di Pazzini, leader tecnico ed emotivo nella rimonta. Tre reti arrivate dalla panchina per gli uomini di Juric e ritorno da sogno per i veronesi. Il 'Pazzo' è tornato.
FONTE: Goal.com
E' parità nell'anticipo di mezzogiorno
SERIE A. Toro, harakiri a Verona: l’Hellas rimonta da 0-3 a 3-3 in un quarto d’ora
Clamoroso suicidio dei granata: prima la doppietta di Ansaldi e il gol di Berenguer, poi la rimonta scaligera firmata Pazzini, Verre e Stepinski
Fonte: Depositphotos
15 Dicembre 2019 15:24
Mezzogiorno amaro per il Torino di Walter Mazzarri, che ha assaporato la vittoria esterna sull’Hellas Verona dopo un triplo vantaggio per poi subire una clamorosa rimonta da 0-3 a 3-3 in solo un quarto d’ora. In rete Berenguer e lo scatenato Ansaldi, autore di una doppietta. Ci pensano poi nel secondo tempo Pazzini (su rigore), Verre e Stepinski a firmare la rimonta scaligera.
LA PARTITA
Il match inizia con un ottimo Toro in avvio: al 25′ Berenguer insacca su assist di Rincon, ma il VAR annulla. I granata però devono aspettare solo dieci minuti per festeggiare il gol del vantaggio: è un gran gol di Ansaldi, che mette in rete con una violenta conclusione all’angolino. Il raddoppio arriverà nel secondo tempo: al 55′ è proprio Berenguer a rifarsi, con l’aiuto di una deviazione, quindi dopo altri cinque minuti è doppietta per Ansaldi, che batte di controbalzo Silvestri e fa 0-3. Sembra finita, ma al 69′ inizia la rimonta dei padroni di casa: prima Pazzini, appena entrato, su rigore, poi Verre con un tap-in ed infine Stepinski da due passi.
FONTE: CronacaQui.it
NEWS
HELLAS-TORO, Clamoroso: da 0-3 a 3-3 in venti minuti
15.12.2019 14:35 di Redazione FV Twitter: @firenzeviola_it
Incredibile al Bentegodi: il Torino, avanti di tre lunghezze dopo oltre un'ora di gioco, si fa rimontare in casa dell'Hellas Verona e la partita finisce 3-3. Sugli scudi per i granata Ansaldi, autore di una doppietta oltre al gol di Berenguer, ma non è bastato: incredibile ritorno finale degli scaligeri, che con Pazzini su rigore, Verre e Stepinski riacciuffano un pari di fatto insperato.
FONTE: FirenzeViola.it
SERIE A
15 dic 2019 - 15:04
Verona-Torino 3-3, gol e highlights. Incredibile rimonta al Bentegodi
Al Bentegodi partita piena di emozioni e di colpi di scena. Il Torino domina e si porta in vantaggio per 3 a 0, con la doppietta di Ansaldi e la rete di Berenguer. Ma dal 69' all'84' va in scena un quarto d'ora incredibile: il Verona rimonta grazie ai gol di Pazzini, Verre e Stepinski, tutti e tre entrati nella ripresa
VERONA-TORINO 3-3 (highlights)
36' e 61' Ansaldi (T), 55' Berenguer (T), 69' rig. Pazzini (V), 76' Verre (V), 84' Stepinski (V)
Verona (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat (63' Pazzini), Miguel Veloso, Lazovic; Zaccagni (45' Verre), Pessina; Di Carmine (45' Stepinski). All. Juric
Torino (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Ola Aina, Baselli (86' Meite), Rincon, Ansaldi; Verdi (78' Lukic), Berenguer (73' Belotti); Zaza. All. Mazzarri
Ammoniti: Amrabat (V), Gunter (V), Bremer (T), Veloso (V)
A Verona succede di tutto. Nel primo tempo il Torino domina e passa in vantaggio al 36' con il gol di Ansaldi, che conferma il suo ottimo momento di forma. La squadra di Juric non sembra in grado di reagire, mentre i granata dominano il gioco e si rendono più volte pericolosi. Nel secondo tempo non sembra cambiare lo spartito: il Torino riparte ancora forte e trova il raddoppio con una grande azione di Berenguer al 55'. 6 minuti dopo arriva anche il terzo gol per la squadra di Mazzarri, ancora con Ansaldi: doppietta per l'esterno. Poi l'episodio che cambia la partita: al 69' Pazzini, su rigore, segna il gol dell'1-3. Da qui inizia il quarto d'ora che trasforma il match: al 76', sugli sviluppi di un calcio di punizione, Verre segna il gol del 2-3. La rimonta si completa al minuto 84 con il gol di Stepinski. Un pareggio, quello del Verona, che arriva da gol segnati dai tre giocatori entrati nella ripresa.
FONTE: Sport.Sky.it
Verona-Torino 3-3: i granata si fanno rimontare tre gol
Doppietta di Ansaldi e gol di Berenguer, la partita sembra archiviata, poi il crollo. Il pari porta le firme di Pazzini (su rigore), Verre e Sepinski
© LAPRESSE
dal nostro inviato Marco Bonetto domenica 15 dicembre 2019
VERONA - Pazzesco. Il Toro a Verona butta via la vittoria (3 a 0) in pochi minuti nel cuore della ripresa tra il 24’ e il 39’ dopo aver giocato ottimamente per oltre un tempo, e rischia pure di perdere alla fine. Sciagurati i granata per come hanno mollato la presa, dopo il rigore ultrageneroso dell’1-3, semiregalato dall’arbitro La Penna ai veneti. I gol granata: doppietta di Ansaldi e una rete di Berenguer. Di Pazzini, Verre e Stepinski (tutti entrati nel corso della ripresa) le reti dei gialloblù, trasformatisi letteralmente nella ripresa, ma soprattutto una volta trovato il primo gol. Meritano applausi per la reazione quando la partita pareva già morta e sepolta, è chiaro.
GRAN APPROCCIO GRANATA - Il primo tempo è letteralmente dominato dal Toro, subito brioso, determinato, caldo nei muscoli e lucido nella testa. Si vedono corsa e pressing, nonché un atteggiamento vincente, mentale e tattico, favorito da un baricentro volutamente tenuto alto sia sulle fasce sia in mediana, con sulla trequarti Berenguer e Verdi molto mobili dietro a Zaza (Belotti in panchina, per prudenza: è stato appena recuperato). Il Verona manifesta limiti tecnici evidenti e man mano si fa schiacciare. E anche quando riesce ad avvicinarsi all’area avversaria, viene ripetutamente ricacciato all’indietro. Silvestri in uscita disperata deve parare sui piedi di Berenguer e Zaza (2 volte), poi Verdi per poco non segna su punizione (a lato di poco).
UN GOL TOLTO DAL VAR - Al 24’ il primo gol granata, subito convalidato ma poi giustamente annullato via Var (botta rasoterra dal limite di Berenguer su assist di Rincon, ma la palla era uscita sul fondo quando il venezuelano era riuscito in scivolata a servire lo spagnolo). Nonostante la delusione, la manovra granata continua a essere globalmente ben orchestrata. Ansaldi obbliga sempre Silvestri alla parata, quindi lo fulmina al 36’ con un diagonale violentissimo dal basso in alto, post servizio di Verdi, a sua volta innescato da uno splendido recupero di palla di Berenguer, in mezzo a tre avversari. Per il Verona una sola occasione, invece, a testimonianza delle difficoltà enormi mostrate nel cercare di tenere a bada il Toro: al 47’ in pieno recupero (angolo calciato a effetto direttamente in porta da Veloso e respinta sulla linea non facile di Sirigu).
POI SI RICOMINCIA COSì... - Ripresa: due cambi per il Verona, con Juric che inserisce Verre e Stepinski per Zaccagni e Di Carmine. Ma è soprattutto tutto un altro Verona quello che rientra in campo: subito votato all’attacco e pericoloso con Lazovic dopo appena 2 minuti (diagonale di poco a lato, solo davanti a Sirigu). Il Toro soffre, ma al primo contropiede al 9’ trova già il 2 a 0 con un’azione personale fenomenale di Berenguer (ben servito da uno Zaza in condizioni fin spettacolari): discesa in dribbling ai danni di più avversari, culminata in un tiro a effetto che colpisce il palo più lontano e si insacca. Straordinaria davvero la giocata del jolly spagnolo! E al 14’ il Toro potrebbe anche andare sul 3 a 0, ma Baselli si mangia il gol, tutto solo in area (deviazione del portiere in angolo). Gol che comunque arriva al 16’ ancora con Ansaldi, al fondo di un’ennesima azione corale, splendida: tiro dal limite angolato e Silvestri stecchito, immobile.
RIGORE DISCUTIBILE COL VAR - Al 24’ dopo lunghe consultazioni al Var l’arbitro La Penna concede un rigore al Verona che Pazzini (entrato al posto di Amrabat) trasforma (tocco di braccio di Bremer sul cross di Faraoni; sembrava abbastanza attaccato al corpo, eppure... ). Mazzarri mette Belotti al posto di Berenguer: non vuole che il Toro si faccia schiacciare, ma così non accade. Perché i veneti trovano improvvisamente anche il 2° gol: girata di Pazzini dal limite, Sirigu devia sul palo in tuffo, poi Verre la mette dentro (31’). E appena un minuto dopo Stepinski, solo davanti a Sirigu, sbaglia clamorosamente l’ancor più clamoroso 3 a 3: tiro sull’esterno della rete. Ma il pari arriva lo stesso, perché ormai il Verona è spiritato e il Toro è letteralmente in balia altrui: segna Stepinski al 39’ (difesa granata di burro), solo davanti a Sirigu su assist di Faraoni (Aina non sale e tiene in gioco l’avversario). Incredibile. E tutto è nato da quel rigore a dir poco dubbio... E dai cambi: Juric li ha azzeccati tutti e 3, Mazzarri no, a cominciare dall’uscita di Berenguer. Traduzione: come buttare via una vittoria, al di là dell’arbitro.
FONTE: TuttoSport.com
VERONA-TORINO 3-3
Serie A, Verona-Torino 3-3: Pazzini-show, incredibile rimonta gialloblù
Doppietta di Ansaldi e gol di Berenguer, poi i padroni di casa rimontano e segnano tre reti negli ultimi 20 minuti
15 dicembre 2019
Finisce 3-3 una folle partita al Bentegodi, con il Torino che domina per oltre un'ora e il Verona capace di rimontare tre gol per un pareggio quasi incredibile. Dopo la splendida doppietta di Ansaldi (in gol al 36' e 61') e la rete di Berenguer al 55', l'ingresso in campo di Pazzini cambia il match: suo il rigore del 69' e l'azione che permette a Verre di segnare al 76'. La firma finale è di Stepinski, che all'84' trova il pari definitivo.
LA PARTITA
Al Bentegodi si giocano due partite in una, nel lunch match della sedicesima giornata di campionato. Nella prima, che dura oltre un'ora, il Torino sembra pronto a raccogliere la quarta vittoria nelle ultime cinque partite di campionato, dimenticando le fatiche e anche le perplessità di un autunno che avevano allontanato la squadra di Walter Mazzarri dai quartieri alti della classifica. Dall'altra parte c'era invece il Verona, il cui ruolino nelle ultime partite era praticamente opposto e sembrava aver cancellato una discreta fetta dei complimenti raccolti da Juric e i suoi ragazzi fin qui. Poi, incredibilmente, negli ultimi venti minuti cambia tutto e arriva un pareggio che scatena la festa del popolo scaligero e getta nello sconforto il Toro.
La partenza granata è a mille all'ora: ispiratissimi Berenguer e Zaza (ancora titolare con Belotti in panchina), con il portiere gialloblù Silvestri messo in costante apprensione. In particolare Zaza corre su ogni palla, e spaventa Kumbulla che fatica maledettamente a impedirgli di far male. Poi Berenguer sembra sbloccare il match al 24', con una gran botta su assist di Rincon che si era però trascinato il pallone oltre la linea di fondo (come confermato dal Var). Il Torino trova quindi il meritato vantaggio al 36', quando Berenguer sguscia in mezzo a quattro difensori avversari e apre sulla sinistra per Ansaldi, che spara un bolide sotto il primo palo che sorprende Silvestri. E il tema non sembra cambiare nella ripresa, dato che al 55' Zaza appoggia di petto a Berenguer che dopo uno scatto da centometrista fa secco Rrahmani e raddoppia con il gran destro a giro. E al 61' è tris, firmato ancora da Ansaldi con un mancino formidabile di controbalzo sugli sviluppi di un corner.
Sembra tutto finito, ma un episodio cambia la storia della partita: avviene quando Stepinski va al cross dalla destra e Bremer lo devia con il braccio. C'è da stabilire la volontarietà del gesto, e dopo il consulto con il Var l'arbitro La Penna assegna il rigore. In campo, da meno di cinque minuti, c'è il redivivo Pazzini che già imbraccia il pallone da quando il gioco era stato fermato: sul dischetto si presenta proprio lui e al 69' trova il primo gol della sua travagliatissima stagione. Poi già al 76' si inventa una giocata da fuoriclasse che taglia a metà la difesa del Torino e gli permette di andare al tiro. Sirigu ci mette un pezza e devia contro il palo, ma non può nulla sul tap-in dell'accorrente Verre. Quest'ultimo era stato mandato in campo a inizio ripresa, al pari di Stepinski che già una manciata di secondi dopo spreca incredibilmente la palla del 3-3, vanificando un contropiede nato addirittura sul calcio da centrocampo di un Torino in bambola. Il pari però è nell'aria e lo trova proprio Stepinski, che non segnava da 10 mesi e si sblocca correggendo in rete un lancio con il contagiri di Faraoni, su cui è decisiva la dormita di Ola Aina. E per il Torino un pomeriggio da sogno si trasforma quasi in un incubo.
LE PAGELLE
Zaza 6,5 - Il suo avvio di partita, in tandem con Berenguer, è di un'intensità assoluta. Ed è vero che il gol non arriva, ma nonostante il recupero di Belotti ci sarà da riflettere per Mazzarri, prima di rispedirlo in panca.
Faraoni 6,5 - L'anello di congiunzione tra il Verona del primo e quello del secondo tempo: prima è uno dei pochi a combattere, poi chiude una giornata da ricordare con un assist meraviglioso.
Ansaldi 7,5 - I sue due gol sono due prodezze, e confermano il suo ottimo momento. Più di ogni altro avrebbe meritato la vittoria del Torino sfumata nel pazzo finale.
Verre 7 - Mossa azzeccatissima di Juric: non solo per il gol segnato, ma per come crede per l'intera ripresa in una rimonta improbabile, ma poi regolarmente arrivata.
Ola Aina 4,5 - In una retroguardia granata che ha la pesante responsabilità di tre gol presi in venti minuti, lui ha l'aggravante di dimenticarsi Stepinski nel gol che decide il match.
Pazzini 8 - Il suo ingresso in campo scatena un Verona che sembrava già negli spogliatoi. Segna di prepotenza un rigore apparentemente inutile, e poi guida la rimonta che porterà al pareggio. Il Verona ha ritrovato un leader.
IL TABELLINO
Verona-Torino 3-3
Verona (3-4-2-1): Silvestri 6; Rrahmani 5,5, Kumbulla 5,5, Gunter 6; Faraoni 6,5, Amrabat 5,5 (18' st Pazzini 8), Veloso 6,5, Lazovic 5,5; Pessina 5,5, Zaccagni 5 (1' st Verre 7), Di Carmine 5 (1' st Stepinski 6,5). A disp.: Radunovic, Berardi, Bocchetti, Empereur, Wesley, Danzi, Adjapong, Henderson, Tutino.
All.: Juric 7.
Torino (3-4-2-1): Sirigu 5,5; Izzo 6, N'Koulou 5,5, Bremer 5; Ola Aina 4,5, Baselli 5,5 (41' st Meité sv), Rincon 6,5, Ansaldi 7,5; Verdi 6,5 (33' st Lukic 6), Berenguer 7 (28' st Belotti 5,5); Zaza 6,5. A disp.: Rosati, Ujkani, Djidji, De Silvestri, Laxalt, Millico.
All.: Mazzarri 5,5.
Arbitro: La Penna
Marcatori: 36' Ansaldi (T), 10' st Berenguer (T), 16' st Ansaldi (T), 24' st rig. Pazzini (V), 31' st Verre (V), 39' st Stepinski
Ammoniti: Amrabat, Gunter, Veloso (V), Bremer (T)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
• Questa è la prima volta nella storia della Serie A in cui il Verona riesce a recuperare uno svantaggio di tre gol per un pareggio o una vittoria finale.
• Questa è la prima volta nella storia della Serie A in cui il Torino viene recuperato da un vantaggio di tre gol per un pareggio o una sconfitta finale.
• Per la seconda volta in Serie A, una squadra ha mandato in gol, nel corso dello stesso match, tutti i tre giocatori subentrati dalla panchina - la prima era stata per il Genoa in questo stesso campionato.
• L’attaccante del Verona Giampaolo Pazzini è tornato al gol, che mancava in Serie A dal 30 ottobre 2017 (vs Inter).
• Il Torino è la squadra contro cui la punta del Verona Giampaolo Pazzini ha realizzato più rigori in Serie A (tre).
• Tutti i quattro gol del fantasista del Torino Alex Berenguer sono arrivati fuori casa in questo campionato: aveva realizzato una sola rete esterna nelle sue due precedenti stagioni in Serie A.
• Per la prima volta in Serie A l'esterno del Torino Cristian Ansaldi ha segnato per due presenze di fila.
• L'esterno del Torino Cristian Ansaldi ha segnato quattro gol in questo campionato, non ne ha mai altrettanti in una stagione intera di Serie A.
• Quella di oggi è la prima doppietta in Serie A per il giocatore del Torino Cristian Ansaldi.
• Il Torino ha segnato otto gol nelle ultime tre trasferte di questo campionato, due reti in più che nelle precedenti cinque.
• Il Verona ha subito sei gol nelle ultime due partite casalinghe, nelle precedenti sette in questo campionato ne aveva concessi quattro
• Il Verona non segnava almeno tre gol in una partita di Serie A da gennaio 2018 contro la Fiorentina.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
NEWS
Prima rimonta di tre gol del Verona in Serie A
Il dato storico relativo al risultato maturato quest’oggi nel lunch match contro i granata
di Mattia Zupo 15 Dicembre, 2019 - 16:55
Come riportato da OptaPaolo, il pareggio odierno per 3-3 con il Torino rappresenta la prima volta nella storia della Serie A in cui il Verona riesce a recuperare uno svantaggio di tre gol per un pareggio o una vittoria finale.
Un record insomma per l’Hellas di Juric, che continua a stupire ogni giorno di più.
1 - Questa è la prima volta nella storia della #SerieA in cui il #Verona riesce a recuperare uno svantaggio di tre gol per un pareggio o una vittoria finale. Ribaltone.#VeronaTorino pic.twitter.com/cBehpotJ2S
— OptaPaolo (@OptaPaolo) December 15, 2019RUBRICHE
Verona-Torino, le pagelle gialloblù di CH
La difesa è in difficoltà, ma i cambi di Juric sono a dir poco azzeccatissimi e permettono all’Hellas di rimontare
di Tommaso Badia 15 Dicembre, 2019 - 16:10
È una rimonta che ha del clamoroso quella maturata questo pomeriggio al Bentegodi, dove il Verona ha sofferto per più di un’ora, è andato sotto 0-3 ma alla fine ha avuto il cuore e la grinta di rimontare e portare a casa un punto importantissimo.
Occhio però, perché non è oro tutto quello che luccica: di seguito, infatti, le nostre pagelle.
SILVESTRI: 7. Difficile dargli grandi colpe sui tre gol incassati (il primo sarà pure sul suo palo, ma è un missile terra-aria che si insacca sotto la traversa), più facile riconoscergli grandi meriti in almeno quattro o cinque occasioni. Non fosse stato per lui, il Torino l’avrebbe messa in ghiaccio già nel primo tempo.
RRAHMANI: 5. Oggi in grande difficoltà: viene letteralmente scherzato in occasione del secondo gol. Forse in debito d’ossigeno, ora potrà rifiatare un po’.
KUMBULLA. 5,5. Rientrato dall’infortunio, ma si vede che non è ancora al 100%. Sul gol di Berenguer c’è probabilmente una sua deviazione decisiva.
GÜNTER: 6,5. L’intervento in pieno recupero gli vale mezzo punto abbondante in più.
FARAONI: 6,5. Si vede poco per quasi tutta la partita, poi a cinque minuti dalla fine si inventa l’assist per Stepinski. Come per il salvataggio Günter, vale un bonus.
AMRABAT: 6. Nel primo tempo dribbla tre avversari nella sua area, uscendone palla al piede. Per il resto è meno devastante del solito. Evitabile l’ammonizione: le sue esagerate proteste gli costeranno la prima gara del 2020.
VELOSO: 6. Regia ordinata, per due volte va vicino al gol direttamente da angolo e da una sua punizione nasce il 3-3. Sufficiente.
LAZOVIC: 5,5. Meno appariscente rispetto al solito, a inizio ripresa si divora un gol.
ZACCAGNI: 5. Quasi evanescente, esce all’intervallo.
PESSINA: 5. Come sopra, con l’unica differenza che non viene sostituito.
DI CARMINE: 5. Vedi Zaccagni.
STEPINSKI: 7. Si divora un gol, e il Bentegodi inizia a mugugnare. Poi però procura il rigore che ridà speranza e segna il 3-3, sbloccandosi. Speriamo sia un nuovo inizio.
VERRE: 6,5. Segna il tap-in che riapre la partita e mette il suo zampino anche sul terzo gol. Ci sembra abbastanza.
PAZZINI: 7. La mossa della disperazione di Juric si trasforma nella salvezza del Verona. Realizza il rigore del 1-3 (pur non tirandolo benissimo…) e dalla sua splendida girata dal limite nasce il secondo gol gialloblù. Decisivo.
JURIC: 8. Quando i tuoi tre cambi segnano un gol a testa e ti fanno rimontare da 0-3 a 3-3 non puoi prendere un voto più basso. Veggente.
FONTE: CalcioHellas.it
16 DIC 2019
NUOVI ORIZZONTI TECNICI (NON SOCIETARI)
Il rischio, in casi come questi, è cadere nella facile retorica: la rimonta, il ritorno di Pazzini, l’esistenza di Stepinski. La domenica del Verona è stata un carrello di emozioni, ma resta un fatto, checché ne dica l’ottimo Juric: non siamo gli ultimi, siamo una buona squadra, altroché. Ha detto bene Mazzarri: “Il Verona si potrà prendere delle soddisfazioni, la salvezza sarà l’obiettivo minimo”. Io rimango della mia idea: 9°-12° posto, al netto delle variabili che ci potranno essere (mercato di gennaio, infortuni, finale di campionato dovessimo essere già salvi).
Sia chiaro, io capisco Juric: lui deve tenere tutti sulla corda e ha trovato il ritornello motivazionale vincente per i suoi: “Noi piccoli contro i grandi”. Inoltre in estate siamo partiti con tutt’altri presupposti e il budget è tra i più bassi della serie A: giusto non creare troppe aspettative o indebite pressioni. Resta però l’analisi dell’oggi: il Verona ha buoni giocatori ed è messo magistralmente in campo dal suo allenatore. E ha un carattere d’acciaio, se n’è avuta conferma ieri dopo un primo tempo orribile e uno 0-3 a mezz’ora dalla fine che avrebbe mortificato le speranze di chiunque. Appena il Torino si è adagiato siamo tornati in partita: non è forza questa? Concedere due terzi di partita e pareggiarla nel restante terzo: impressionante.
Dopo il Torino si aprono anche nuovi orizzonti tecnici-tattici. Juric ora sa che Pazzini non è un ex giocatore, sa che Stepinski (come sostengo da mesi) se schierato con un’altra punta qualcosa può dire, sa che Bessa e Badu con il nuovo anno potranno infoltire di qualità il reparto già oggi più forte, il centrocampo.
La squadra c’è, la società un po’ meno, nonostante il buon lavoro nel mercato estivo. Siamo a dicembre e Amrabat viene già dato al Napoli per giugno (e suo fratello in merito dà interviste senza riguardo); mentre in tutta Europa i club spingono per gli stadi di proprietà, a Verona, l’Hellas sostiene un progetto che va in direzione opposta. Che devo dire: per fortuna c’è il campo, il calcio giocato.
Francesco Barana
15 DIC 2019
PER BLINDARE JURIC SERVE UN PROGETTO SERIO
Dopo aver ciccato i precedenti due tentativi, Setti ha finalmente trovato l’allenatore giusto per l’Hellas Verona. Facendo una scelta rischiosa e controcorrente il presidente del Verona ha avuto stavolta il fiuto che gli era mancato in passato. Juric è semplicemente perfetto per la piazza scaligera. Ha una comunicazione vera, senza fronzoli, diretta. E’ schivo e pienamente coinvolto nel Verona, è realista e concreto. E’ aziendalista il giusto, ama la chiarezza. E’ merito suo se è tornato l’entusiasmo e se tanti giocatori si stanno valorizzando.
Uno così non bisogna perderlo e proprio Setti dovrebbe essere il primo a saperlo. Non è vero che un allenatore vale l’altro, che morto un papa se ne fa un altro. Abbiamo ancora davanti agli occhi quanto sia stato difficile il post Mandorlini e che grado di scoramento, dopo Pecchia, ha creato la gestione di Grosso. Setti non può sprecare questa occasione lasciandosi sfuggire Juric a fine anno.
Ma come si trattatiene qui un allenatore così bravo? Come potrà il Verona vincere la concorrenza di qualche grande che inevitabilmente, se continuerà così, busserà alla porta di Juric? Credo che due siano gli argomenti. Il primo è che comunque Juric avrà un debito di riconoscenza nei confronti di Setti che lo ha voluto fortemente sulla panchina del Verona. Ma il secondo, e più importante, sarà il progetto di crescita che il presidente sottoporrà all’allenatore croato. Non si parla della luna nel pozzo o di sogni irrealizzabili ma di costruire, un ciclo usufruendo di quelle plusvalenze che Setti si sta accingendo a fare (Amrabat in primis). Un banco di prova importante per Setti e la società.
Gianluca Vighini
15 DIC 2019
IL PAGELLONE DI VERONA-TORINO
SILVESTRI 6.5 Forse si fa un po’ sorprendere sul primo gol di Ansaldi, ma è tutto da dimostrare. Probabilmente si aspettava il cross e invece l’esterno granata ha fatto partire un missile difficile da neutralizzare. Impeccabile in un paio di occasioni determinanti, una su tutte quella su Baselli. Riesce con le unghie a ipnotizzarlo e a salvarsi in angolo. Grande freddezza.
RRAHMANI 5.5 Terzo errore decisivo, nelle ultime tre partite, che scaturisce in un gol degli avversari. Dopo Roma e Atalanta, il colosso kosovaro si inceppa anche col Toro, in particolare in occasione del secondo gol granata quando Berenguer lo salta come un birillo prima di battere Silvestri. In generale non brillantissimo, speriamo che non siano le voci di mercato a destabilizzarlo.
KUMBULLA 5.5 Il rientro dell’italo-albanese, diventato pilastro fondamentale per la difesa di Juric, è tutt’altro che da ricordare. Anche perché davanti si trova una bestia come Zaza che, soprattutto fisicamente, gli fa venire i brividi lungo la schiena. Incerto per tutta la partita, migliora un pochino nei secondi 45 minuti, ma si vede che gli manca il ritmo. Normale, tra l’altro, visto quanto è rimasto fuori. Nel primo tempo rischia un patatrac con un retropassaggio scellerato a Silvestri…
GUNTER 6 E’ quello che soffre meno in tutta la retroguardia del Verona. Sebbene anche per lui non si una giornata indimenticabile, limita i danni con forza fisica, senza curarsi dell’estetica. E alla fine, la pagnotta se la porta a casa.
FARAONI 6 La cosa migliore della sua partita è l’assist che confeziona per il gol del 3-3 di Stepinski. Un tocco delizioso che il polacco non può proprio sbagliare. Per il resto, primo tempo di grande sofferenza al cospetto di Ansaldi. Costretto più che altro a difendere, gli riesce qualche chiusura decisiva, ma fatica a trovare lo spunto in avanti. Seconda frazione migliora, culminata con l’assist per Mariusz.
AMRABAT 6.5 Insieme a Silvestri l’unico che tenta di tenere a galla questo Verona fino ai primi minuti del secondo tempo. Con Veloso non ancora tornato al suo splendore, regge il peso del centrocampo. Ma è più nervoso del solito e questo un po’ lo condiziona, visto anche il giallo rimediato nella prima frazione per proteste. Esce dal campo solo perché una botta al fianco lo mette ko, altrimenti avrebbe continuato a lottare come un leone. Le voci di mercato sembrano non disturbarlo.
PAZZINI (dal 18′ s.t.) 7.5 Ah ma allora non è così bollito come qualcuno voleva far credere (non parlo di Juric). Entra lui e la ribalta. Segna il rigore dell’1-3 e da una sua bordata, che finisce sul palo, nasce il gol di Verre del 2-3. Cosa si può volere di più da un giocatore che quest’anno non ha praticamente mai visto il campo e non si è mai lasciato andare a una polemica? Oh capitano, mio capitano…
VELOSO 6 Andamento lento per il portoghese, che non è mai stato un fulmine di guerra e che deve ancora ritrovare passo e ritmo partita dopo l’infortunio muscolare. La specialità della casa sono i calci piazzati, oggi non sempre efficaci. Eppure, sul finire del primo tempo va vicinissimo al gol direttamente da calcio d’angolo. Sirigu risponde con un miracolo.
LAZOVIC 5.5 Insomma, così così. Anche lui, come Faraoni, soffre maledettamente nel primo tempo le puntate di Aina, che è un vero “demonio”. In più di un’occasione gli va via, con una certa facilità. Nel secondo tempo avrebbe l’occasionissima per riscattare la sua partita, ma a due passi da Sirigu, dopo una bella azione personale, riesce a metterla larga. Lì è un po’ finita la sua gara.
ZACCAGNI 5 Un passo indietro rispetto alle ultime partite in cui aveva dimostrato di essere tornato sui livelli di inizio stagione. Poco ispirato nell’ultimo passaggio, pasticcia più di una volta col pallone e con la posizione in campo. Il campo pesante non lo aiuta, ma non può bastare come scusante. Juric lo lascia nello spogliatoio alla fine del primo tempo.
VERRE (dal 1′ s.t.) 7 Si vede fin da subito che ha un altro passo rispetto a Zaccagni e dimostra di aver gran voglia. Entra in tutte le azioni d’attacco di un Verona disperato, che però si aggrappa con le unghie alla partita. Veloce a ributtare in rete il pallone stampato sul palo da Pazzini per il 2-3. Il gol che ha ispirato veramente il miracolo dei gialloblù. Bravissimo
PESSINA 6 Inizia un po’ timidino, ma col passare dei minuti si scrolla di dosso l’apatia, su un campo pesante che non esalta le sue indubbie qualità tecniche nel tocco di palla. E’ un motorino che anche quando le cose non girano a meraviglia, riesce a restare sul pezzo soprattutto quando prende il posto di Amrabat in mezzo al campo.
DI CARMINE 5.5 Si impegna come sempre, corre, spintona, lotta, ma non è lucido sotto porto. Vero è che i compagni non lo ispirino nella maniera più adeguata alle sue caratteristiche
STEPINSKI (dal 1′ s.t.) 7 Imperdonabile l’occasione che getta al vento al 32′ quando tutto solo davanti a Sirigu non centra nemmeno lo specchio della porta. Un errore che avrebbe potuto ammazzarlo, ma che invece è stato bravissimo a mettersi alle spalle. Imbeccato da Pazzini è freddo davanti al portiere granata e mette dentro il gol del pareggio che scatena il delirio del Bentegodi. Bravo a non abbattersi, premiato per la tenacia.
JURIC 7 Cosa dire? La partita la cambiano i tre giocatori che mette dentro dalla panchina, tutti e tre in rete. Per carità, ci vuole anche un po’ di culo, ma soprattutto ci vuole la voglia di rischiare. E a lui, di certo non manca. Ammette di aver sbagliato a far giocare Zaccagni, quindi non è uno che ama auto incensarsi. Come detto più volte, è lui il vero fenomeno di questa squadra. La società, in questa fredda sessione di mercato, non gli smonti il giocattolo. In conferenza stampa, dopo la gara, lo ha detto: “adesso c’è comunione d’intenti. In futuro si vedrà”. Chi ha orecchie per intendere…
Giovanni Vitacchio
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Gran rimonta dell’Hellas! Finisce 3 a 3 con il Toro
By Stefano Pozza - 15 Dicembre 2019
La 16^ giornata del campionato di Serie A vede scendere in campo nel lunch match domenicale Hellas Verona contro Torino.
Ultima sfida del 2019 per i gialloblù, anno ricco di soddisfazioni che gli ha visto dapprima tornare in Serie A con il miracolo di Alfredo Aglietti e poi disputare una buonissima e per certi tratti inaspettata prima parte di stagione. L’obiettivo di oggi è mantenere una prestazione di alto livello cercando di ottenere però qualche punto in più.
Mister Juric ritrova la sua difesa tipo con p il rientro di Kumbulla che affianca Rrahmani e Gunter; gli esterni sono i due pendolini Lazovic e Faraoni, a centrocampo il gioiellino Amrabat e Veloso con Zaccagni e Pessina a sostegno della punta Di Carmine. Per i granata invece la notizia è che il “gallo” Belotti non recupera e mister Mazzarri decide di lasciarlo almeno inizialmente in panchina.
Inizia la contesa con le due squadre molto corte che si fanno battaglia nella zona centrale del campo. Il gioco in alcuni tratti è molto confuso i gli scaligeri sembrano rischiare un po’ troppo con giocate al limite. Qualche errore di troppo in difesa costringe ad un paio di paratone Silvestri, serve decisamente il attenzione e sicurezza. Al 23esimo il VAR annulla un gol ai granata con la palla che nell’azione era uscita dal perimetro di gioco.
35esimo Amrabat viene ammonito per proteste, era diffidato e salterà la gara con la Spal. Sono gli avversari a rendersi più volte pericolosi e al 35 con un bel gol di Ansaldi il Toro passa in vantaggio. Il Verona non ha disputato un buon primo tempo, il Torino merita al momento il vantaggio.
All’inizio del secondo tempo doppio cambio per Juric: dentro Stepinski e Verre, fuori Di Carmine e Zaccagni. I nostri partono subito carichi e dopo un minuto e trenta è Lazovic a fallire una ghiotta occasione a tu per tu con Sirigu. Al 5 proteste per un clamoroso fallo di mano in area di Nkoulou ma l’arbitro non concede il penalty.
In un buon momento del Verona Berenguer con un rimpallo fortunato salta Rrahmani ed insacca il 2 a 0. Non è finita al 15esimk Ansaldi chiude la gara con un tiro dal limite di Ansaldi.
Juric si gioca il tutto per tutto e al minuto 17 manda in campo il Pazzo al posto di Amrabat. Al 20 Stepinski calcia la palla addosso ad un difensore granata che la prende con la mano. L’arbitro ricorre al VAR e concede il calcio di rigore. Si incarica della battuta Pazzini che batte Sirigu.
Ci sono 20 minuti per provare a riconquistare la gara è alla mezz’ora il Verona accorcia ancora: bella girata del Pazzo che colpisce il palo sulla respinta Verre insacca il 2 a 3. Nell’azione successiva Stepinski fallisce un gol clamoroso, incredibile.
Ma è Stepinski a pareggiarla al minuto 38 con un gol importantissimo.
Si chiude sul 3 a 3 una partita incredibile, una partita che a fine primo tempo sembrava essere già finita, e che invece ha visto il Verona lottare e guadagnare a suon di gol un punto importante.
FORMAZIONI UFFICIALI
HELLAS VERONA: Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat (17 2t Pazzini), Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni (1 2t Verre); Di Carmine (1 2t Stepinski).
All.: Juric
TORINO: Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Aina, Baselli (40 2t Meite), Rincon, Ansaldi; Berenguer (28 2t Belotti), Verdi (33 2t Lukic); Zaza
All: Mazzarri
Arbitro: Federico La Penna (Sez. AIA Roma 1)
Assistenti: Alessandro Lo Cicero (Sez. AIA Brescia), Edoardo Raspollini (Sez. AIA Sala Consilina)
FONTE: HellasNews.it
Per Pazzini rete n.112 in Serie A, la 47ª con l’Hellas Verona
dicembre 17, 2019
Contro il Torino, l’ingresso in campo di Giampaolo Pazzini ha ribaltato l’andamento di una partita che sembrava più che compromessa, con l’Hellas Verona sotto 0-3. Il rigore trasformato dall’attaccante gialloblù ha dato poi il via alla storica rimonta dei ragazzi di Juric. Per Giampaolo Pazzini si contano in 372 presenze nel massimo campionato italiano, 112 reti (con l’Hellas Verona, 11 gol in Serie A, per un totale di 47 marcature, ndr) numeri che gli hanno permesso di raggiungere Cavani e Pellissier nella classifica marcatori di tutti i tempi della Serie A. Pazzini ora è a -1 da Antonio Cassano, -3 da Mazzola e -4 da Abel Balbo.
Pagelle
dicembre 15, 2019
Silvestri 6.5, Rrahmani 5.5, Kumbulla 5.5, Gunter 6; Faraoni 5.5, Amrabat 6 (Pazzini 7) Veloso 6, Lazovic 6; Zaccagni 5.5 (Verre 6.5), Pessina 6; Di Carmine 5.5 (Stepinski 6.5). All: Juric 6.5
Finale, Hellas Verona-Torino 3-3
dicembre 15, 2019
Da 0-3 a 3-3. Partita solo per cuori forti. Tante emozioni al Bentegodi nell’ultima partita ufficiale del 2019 dell’Hellas Verona di Ivan Juric. Al Bentegodi contro il Torino, i gialloblù si presentano col 3-4-2-1 composto da Silvestri, Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Zaccagni, Pessina; Di Carmine.
La prima occasione è per i granata dopo 5’, con Berenguer che dopo una serpentina tra le maglie gialloblù, a tu per tu con Silvestri, non riesce a superare l’estremo difensore scaligero, protagonista anche nell’azione seguente su Zaza. Hellas Verona che si fa notare nelle prime battute di gara solo grazie al gran recupero di Amrabat al 9’. Dieci minuti dopo retropassaggio a dir poco azzardato di Kumbulla per Silvestri, Zaza si fionda sul pallone ma il portiere gialloblù salva ancora una volta la porta. Al 22’ la punizione di Verdi esce di un nulla alla sinistra della porta difesa da Silvestri. Tre minuti dopo, annullato al Torino il gol di Berenguer, dopo aver consultato la Var (il pallone in possesso di Rincon era uscito sul fondo, ndr). Al 33’ ci prova dalla distanza Ansaldi ma Silvestri è attento e due muniti più tardi, ammonito Amrabat, centrocampista in diffida che sarà quindi indisponibile alla ripresa del campionato a Ferrara contro la Spal. Il gol è nell’aria e arriva al 36’ col gran sinistro di Ansaldi che non dà scampo a Silvestri, sul primo palo. Timida la reazione dei gialloblù col colpo di testa di Di Carmine, bloccato senza problemi da Sirigu. Ci prova in pieno recupero direttamente su calcio d’angolo Veloso, ma è il Torino a chiudere, con merito, in vantaggio il primo tempo grazie gol di Ansaldi.
Doppio cambio per i gialloblù ad inizio ripresa, con l Stepinski e Verre al posto di Di Carmine e Zaccagni. Ghiotta occasione per i gialloblù al 2’ con Lazovic che angola troppo il piatto, a tu per tu con Sirigu. Evidente tocco col braccio destro di Nkoulou al 6’ ma per il direttore di gara è tutto regolare e non viene nemmeno chiamato a consultare la Var. L’Hellas Verona prova ad accelera ma sono i granata a raddoppiare: al 9’ Berenguer punta e brucia sulla corsa Rrahmani prima di scoccare un destro a giro che colpisce il palo alla sinistra di Silvestri prima di finire in fondo alla rete. Portiere gialloblù ancora protagonista al 14’ quando chiude lo specchio della porta a Baselli. Ma non può nulla al 16’ quando Ansaldi firma la sua doppietta personale, con una conclusione da fuori area. Terzo ed ultimo cambio per i gialloblù al 18’, con Pazzini al posto di Amrabat, uno dei pochi a salvarsi quest’oggi al Bentegodi. Gialloblù che accorciano le distanze al 23’ grazie al rigore trasformato da Pazzini, per fallo di mano di Bremer, dopo il consulto della Var. Hellas Verona che accorcia le distanze al 32’ grazie al tap-in vincente di Verre, dopo l’ottima girata di Pazzini che colpisce il palo alla destra di Sirigu. Subito dopo Stepinski sbaglia clamorosamente il possibile pareggio, in contropiede, calciando solo sull’esterno della rete. Attaccante che si fa perdonare, con gli interessi, al 38’, piatto di sinistro sotto la Curva Sud che supera Sirigu per il 3-3 finale. Al 45’ Gunter salva la porta gialloblù e dopo 5’ di recupero, l’Hellas Verona chiude il 2019 a quota 19 punti dopo 16 giornate. Primo impegno del 2020, il 5 gennaio a Ferrara in casa della Spal. Forza gialloblù!
FONTE: HellasLive.it
VISTO DA NOI
16 dicembre 2019 - 08:22
Luna polacca
Stepinski in gol, era ora: non è l’uomo della provvidenza, ma darà tutto per aiutare il Verona
di Lorenzo Fabiano, @lollofab
Non è Wlodzimierz Lubanski, centravanti polacco cui Alan Ball spezzò una gamba impedendogli così di far parte della favolosa Polonia che stupì il mondo al mondiale tedesco del 1974; non è nemmeno erede di Andrzej Szarmach che di Lubanski prese il posto al centro dell’attacco della nazionale di Gorski e con una sua incornata al Neckarstadion di Stoccarda spedì a calci nel sedere da quel mondiale a casa la supponente e scalcinata legione italica. Né tantomeno è Robert Lewandowski, dei centravanti polacchi il più forte di sempre. Tuttavia non è nemmeno quel Caruso Pascoski, sconclusionato psicanalista pratese di padre polacco che Francesco Nuti portò sul grande schermo. Lui è semplicemente Mario, fu Mariusz, che di cognome fa Stepinski. Fisicone statuario da decatleta, piedi morbidi quanto due laterizi, non esattamente un falco sotto porta, ma in quanto a cuore, animo e temperamento, nulla da eccepire. Anzi.
Arrivato a dieci minuti dalla fine del mercato, ce lo avevano propinato come l’uomo della provvidenza; gli girarono addirittura un video, a dire il vero un po’ goffo, sotto la Sud per un bilico carico di attese e responsabilità. Forse troppe. E Mario le ha sofferte. E non poco, se via via da uomo della provvidenza settimana dopo settimana aveva preso le forme di oggetto misterioso. Perdonateci, ma a noi quei tipi lì han sempre suscitato simpatia. Son quelli che potrebbero, ma faticano maledettamente ad essere. Bel casino. Quello che è successo nella folle partita di ieri, se lo sognavamo noi, figuriamoci lui.
Eppure nei 45 minuti cha ha disputato contro il Torino, Mario ha messo in campo tanto il male di Yin quanto il bene di Yang: movimento, irruenza, una sportellata dietro l’altra coi difensori granata, un rigore procurato, un gol divorato, e uno fatto a cinque minuti dalla fine che sa di liberazione. Stoccata che ha sugellato la remuntada e aggiunto un regalo grande così ai diciotto pacchettini che la banda Juric già aveva messo sotto l’albero. Che si sia ora sbloccato Mario? Il suo allenatore ha detto chiaramente che è ciò che si augura, ma vai un po’ a sapere cosa al ragazzotto frulli in quella testa. Speriamo che questo benedetto gol sia il ricostituente di cui aveva bisogno. Vedremo. Adesso lasciamolo in pace, e teniamolo tranquillo.
L’ha finalmente cacciata dentro e questo basta e avanza, ma come non era il salvatore della patria al suo arrivo, non lo sarà nemmeno adesso che ha rotto il lungo digiuno. Così come mai avevamo dato troppo retta alla vulgata del bidone. E questo vale sia per i detrattori, in maggioranza bulgara, che per gli estimatori, una riserva indiana da sparuto zero virgola. Sbaglierà gol, altri magari ne farà, ma di sicuro, al di là dei suoi limiti, Mario è uno che al Verona darà tutto quello che può dare. Su questo ci si può giurare. Lubanski? Szarmach? Lewandoski? No, altra roba. Lui è solo Mario, fu Mariusz, e corre e lotta con la maglia numero 9 dell’Hellas Verona. Non potrà darci la luna, poco male. A noi pur di arrivare alla salvezza, ne andrebbe bene anche uno spicchio. E anche a Ivan Juric.
NEWS
15 dicembre 2019 - 16:37
Juric 100%: “Feste e mercato, settimana no: troppe stronz….”
Il tecnico a tutta: “Tante parole, ma noi dobbiamo soltanto salvarci”
di Redazione Hellas1903
Schietto come sempre, Ivan Juric, le ha cantate a destra e a manca dopo la clamorosa rimonta dell’Hellas con il Torino.
Qualcosa, infatti, non è piaciuto, in settimana, al tecnico di Spalato. E l’ha esplicitato oggi, conquistato il 3-3 con i granata: “Non avevo delle buone sensazioni, avevo visto delle cose che non mi erano piaciute. Troppe feste, troppo mercato, troppe stronzate. Conosco questi ragazzi, so come sono. Noi dobbiamo soltanto salvarci“.
Con tre cambi, Juric ha rivoltato il Verona. L’allenatore croato non esita, tuttavia, a fare mea culpa: “Ho sbagliato con Zaccagni, non mi era parso al meglio in questi giorni, ma l’ho fatto giocare lo stesso. Di Carmine aveva un dito ingessato, per esperienza so quanto sia difficile esprimersi in quelle condizioni, hai sempre paura“.
NEWS
15 dicembre 2019 - 16:29
Pazzini conta fino a 112: il gol in A gli mancava da due anni
L’ultima rete, sempre su rigore, contro l’Inter, a ottobre 2017
di Redazione Hellas1903
Grande prova di Giampaolo Pazzini, con il Torino.
Il suo ingresso è coinciso con il cambio di marcia dell’Hellas. Suo il gol su rigore che ha riaperto il confronto. Per il Pazzo, le reti in Serie A sono 112. E soltanto il palo gli ha tolto il bis, dopo una gran girata. Sulla ribattuta, Valerio Verre ha rimesso in porta il pallone, spingendo il Verona al 2-3.
Pazzini non segnava in A dal 30 ottobre 2017, sempre con l’Hellas sempre su rigore. I gialloblù persero per 2-1 con l’Inter, al Bentegodi.
Di Pazzini fu il provvisorio pareggio, dopo il gol di Borja Valero. In seguito, Perisic siglò la marcatura decisiva.
Tutt’altro finale, quello di oggi.
NEWS
15 dicembre 2019 - 16:18
Finalmente “Mario”: sbaglia un gol, ne fa un altro. Così si è preso l’urlo del Bentegodi
Stepinski si sblocca, prima rete con la maglia del Verona: è arrivata al momento giusto
di Redazione Hellas1903
Ha dovuto aspettare fino a dicembre, come se stesse aspettando di farsi (e fare) un regalo di Natale.
Mariusz Stepinski si è sbloccato siglando il 3-3 del Verona con il Torino, chiudendo così una storica rimonta gialloblù, destinata già ora a entrare negli annali.
Prima aveva sbagliato una rete folle, l’attaccante polacco, calciando fuori a tu per tu con Sirigu.
Sembrava la solita maledizione, invece ecco che c’è stata la svolta, con un colpo di fino, controllo di palla al volo, tocco di giustezza, pari servito.
Grande festa per l’Hellas, “Mario” finalmente ha esultato, prendendosi tutto l’urlo della Curva Sud e dell’intero Bentegodi. L’auspicio, dichiarato con chiarezza da Ivan Juric nel postpartita, è che per lui Stepinski sia un nuovo inizio.
NEWS
15 dicembre 2019 - 15:26
Pagelle, è un Pazzo Verona. Juric, i cambi fanno la rivoluzione
Kumbulla e Rrahmani in sofferenza, Stepinski sbaglia e segna, intelligenza Verre
di Matteo Fontana, @teofontana
SILVESTRI 6,5
Tiene in piedi a lungo il Verona nel primo tempo di vuoto cosmico dell’Hellas. Ansaldi lo sorprende sul suo palo con la gran stoccata dell’1-0. Imprendibili i colpi di Berenguer, soprattutto, e di nuovo di Ansaldi. Non fosse per lui, la frana sarebbe irreversibile.
RRAHMANI 5
Troppo veloce Berenguer per riuscire a tenerlo. In più, c’è anche Verdi che quando taglia dalle sue parti è un’Erinni. Giornata molto difficile.
KUMBULLA 5
Mai visto così in difficoltà. Fin dall’inizio, non prende mai Zaza. Sembra che sia in ansia, come se mentalmente l’infortunio alla coscia gli avesse lasciato qualche scoria. Deve resettare e ripartire.
GUNTER 6
Unico a salvarsi della confusa linea difensiva gialloblù. Nel finale è pure decisivo con un salvataggio che toglie al Toro la palla del nuovo vantaggio.
FARAONI 6
Tanta sofferenza su Ansaldi, he lo salta con regolarità. Viene fuori con tutta la grinta che ha nel rilancio del Verona, entra nell’azione del 3-3. Negli ultimi momenti fa ancora fatica, ma resiste.
AMRABAT 6
Quando l’Hellas non c’è, è l’unico a reggere, per quanto gli è possibile. A tratti solo contro tutti, si innervosisce e prende un’ammonizione per proteste che poteva evitare e che, ancor di più, gli costerà la squalifica: a Ferrara, il 5 gennaio non ci sarà. Esce con un acciacco.
VELOSO 6
La prima occasione per il Verona se la inventa lui, con un calcio d’angolo, alla fine del primo tempo, che crea problemi a Sirigu. Non è brillante sul piano della corsa, il centrocampo del Toro gli morde gli stinchi, ma dai suoi piedi e dalla sua testa comincia la rimonta dell’Hellas.
LAZOVIC 6
Si divora il gol del pari, peccando di egoismo dopo una galoppata sulla sinistra che accende il Bentegodi. Errore che grava sulla partita: poco dopo arriva l’uno-due del Torino che pare chiuderla. Invece non è così, e la sua spinta mancina resta un fattore.
PESSINA 6
Va in apnea per 45’, sempre superato, mai in grado di impostare. Galleggia nella terra di nessuno, perde presto le coordinate. Altra storia nel secondo tempo: trova tempi di giocata precisi. Spostato in mezzo, si fa sentire, eccome.
ZACCAGNI 5
Gira in lungo e in largo, ma lo fa senza efficacia. All’intervallo, Juric lo toglie per ridisegnare la squadra.
DI CARMINE 5,5
Dura prendersi un pallone in mezzo a due colonne come Nkoulou e Bremer. Ha un dito fratturato che lo fa penare. Più che conquistare una punizione e un corner non può. Anche lui fuori alla fine del primo tempo.
VERRE 6,5
Gioca da trequartista intelligente. Gli va male perché, dopo la reazione del Verona, coincisa con il suo ingresso in campo, il Toro castiga per due volte l’Hellas. Ma da lì in avanti si fa sempre più pungente: lestissimo sulla ribattuta del 2-3.
STEPINSKI 6,5
Il calcio si conferma mistero senza fine bello e lui ne è la dimostrazione. Si prende irripetibili contumelie per il gol del pari che si “fuma”, ma dopo viene ampiamente perdonato per il tocco educato con cui stende Sirigu per il terno del Verona. Da un suo cross nasce il penalty che riapre il conto.
PAZZINI 7,5
Entra e gioca da leader. Juric ha sempre detto che può essere fondamentale quando c’è da rovesciarsi di là, alla ricerca del gol, e viene premiato da un sontuoso Pazzo: rigore trasformato con il calibro. Coglie un palo imponente in splendida girata e Verre piazza il secondo gol. Determinante.
JURIC 6,5
La partita dell’ora di pranzo gli resta indigesta per un 60’. Ma sono i suoi cambi a farla girare, anche se prima gli tocca buttar giù il pane tristo delle altre due reti del Torino. Gli innesti fanno svoltare l’Hellas, che era stato “altro da sé” e che, invece, si ritrova quando non sembrava avere più chance.
NEWS
15 dicembre 2019 - 14:59
Pazzesco al Bentegodi: Verona da 0-3 a 3-3 col Torino. Che punto di Natale!
Spettacolo al Bentegodi, l’Hellas fa un’impresa firmata Pazzini, Verre e Stepinski dopo un brutto primo tempo
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Straordinaria rimonta del Verona che a Natale si regala un punto che al 18′ della ripresa, sullo 0-3 per il Torino, sembrava una chimera. Dopo essere caduto per tre volte sotto i colpi di Ansaldi (due) e di Berenguer, feriti nell’orgoglio i ragazzi di Juric tornano in gara con un rigore di Pazzini e un gol di Verre rimettendosi in piedi. Ma la ciliegina la sforna Stepinski, al suo primo, pesantissimo, gol in stagione. E’ l’84’ quando il polacco sigla il pareggio che fa esplodere il Bentegodi. Un pareggio che vale una vittoria.
FORMAZIONI
Torna Kumbulla al centro della difesa, ai suoi fianchi Rrahmani e Gunter. Solito il centrocampo con Faraoni e Lazovic esterni, Amrabat e Veloso in mezzo. In avanti c’è Di Carmine, supportato da Zaccagni e Pessina. Mazzarri schiera la difesa a tre. Davanti a Sirigu Izzo, N’Koulu e Bremer, in mezzo al campo Aina, Rincon, Baselli e Ansaldi, Berenguer e Verdi agiscono dietro a Zaza.
Gli spettatori al Bentegodi sono 14.612, arbitra La Penna di Roma, in 450 i tifosi del Torino.
PRIMO TEMPO, IL TORINO DOMINA E PASSA
Dopo cinque minuti il Torino va vicinissimo al vantaggio, un passaggio all’indietro di Di Carmine scombina la difesa, Berenguer si incunea in area e davanti a Silvestri vede fermata la sua conclusione dall’intervento prodigioso del portiere. Di Carmine gioca con una vistosa fasciatura alla mano sinistra. La gara è tosta a centrocampo dove i duelli non mancano. Rincon sfida Amrabat, Veloso se la vede con Baselli. Amrabat recupera in maniera maestosa un contropiede dei granata innescato da un pasticcio di Zaccagni. Il Toro preme, l’Hellas risponde, pur soffrendo gli inserimenti di Berenguer e Verdi. Al 20′ un altro errore di Kumbulla costringe Silvestri ad un’uscita coi piedi su Zaza. I gialloblù in avvio sono imprecisi nei disimpegni e da lì partono i pericoli.
Al 24′ il Verona teme il peggio: Rincon va sul fondo a sinistra e scarica dietro il pallone, Berenguer calcia dal limite e segna. La Penna convalida ma qualche decina di secondi dopo il Var lo avvisa che la palla di Rincon aveva superato la linea. Buon per il Verona, alle prese con il primo tempo meno brillante della stagione. La conferma, dopo un altro salvataggio di Silvestri, arriva al 37′ quando Ansaldi, pur defilato a sinistra, dopo che Berenguer ha fatto a fette mezza difesa, riceve da Verdi e si trova libero di scaricare il sinistro in gol: il Torino, meritatamente, passa. Poco prima, un nervoso Amrabat si era fatto ammonire. Diffidato, salterà la gara con la Spal di inizio 2020.
Un colpo di testa fiacco di Di Carmine finisce tra le braccia di Sirigu. Serve ben altro per superarlo. Nel frattempo l’Hellas non riesce a spingere sugli esterni, in particolare con Lazovic, assente dal gioco.
SECONDO TEMPO, HELLAS ALL’ASSALTO, BERENGUER FA LO 0-2, ANSALDI LO 0-3, POI..
Juric non aspetta tempo ed effettua due cambi negli spogliatoi: Dentro Stepinski e Verre, fuori Di Carmine e Zaccagni.
L’Hellas parte carico. Lazovic finalmente ne fa una delle sue scappando a sinistra, quasi sul fondo cerca il piazzato sul palo opposto ma la palla esce di poco.
E’ il sesto minuto, il Verona spinge, quando Bremer interviene prima di coscia e poi con la mano. Lo stadio chiede rigore, l’Hellas anche ma La Penna non riceve segnalazioni dal Var.
Berenguer, però, nel momento della spinta ritrovata del Verona, suggella la sua prestazione maiuscola con un gran gol al 10′. Lo spagnolo salta Rrahmani, si porta la sfera sul destro e dentro l’area calcia a giro: la palla colpisce il palo lontano, poi percorre la linea di porta fino ad insaccarsi in rete.
Il Verona accusa il colpo, Aina scappa e serve Baselli che si presenta davanti al portiere in uscita e calcia. Silvestri, di istinto, apre la mano sinistra e salva il colpo del ko. Che arriva, però, poco dopo. Al 16′ è Ansaldi, sempre di sinistro, a fiocinare lo 0-3. L’Hellas, punito oltremodo, è oltretutto costretto al terzo cambio. Amrabat ha un problema muscolare, entra Pazzini al 18′. Sembra un Natale amaro, invece..
ACCORCIA PAZZINI SU RIGORE
Al 26′ il Var si sveglia e vede, questa volta, il mani in area di Bremer, va Pazzini che dal dischetto non sbaglia.
VERRE!! 2 A 3
Il Verona non smette di crederci e fa il secondo gol al 31′. Pazzini calcia dal limite, Sirigu devia sul palo, la palla torna in campo e Verre è il più lesto, in corsa, a cacciarla dentro. Il Bentegodi esplode e Stepinski, un minuto dopo, si mangia il 3-3 in contropiede calciando sull’esterno della rete.
STEPINSKI!!!! 3 A 3
Il polacco però, non vuole passare per brutto anatroccolo e diventa meraviglioso Cigno al 40′ quando aggancia a meraviglia il taglio dentro di Faraoni che ,o mette davanti a Sirigu. Stop e calcio da due passi, il Verona pareggia incredibilmente.
Non finisce ancora, l’Hellas attacca, il Torino soffre, nel recupero Gunter salva sulla linea, poi Verre è fermato in contropiede. Poi arriva il triplice. Per come si erano messe le cose è un Natale da festeggiare, eccome.
FONTE: Hellas1903.it
Torino: record negativo a Verona
del 17 dicembre 2019 alle 09:31
La partita di domenica contro il Verona i tifosi del Torino la ricorderanno a lungo (e per motivi totalmente differenti anche quelli gialloblù): per la prima volta nella sua storia la formazione granata è stata rimontata dopo essere stata in vantaggio di tre gol.
Nella storia del Torino si ricorderanno eccezionali rimonte fatte, più che subite: indimenticabile il derby del 3-3, dopo che il primo tempo era terminato 3-0 per la Juventus. Ci penseranno poi Lucarelli, Ferrante e Maspero a firmare la straordinaria rimonta.
FONTE: CalcioMercato.com
Verona Torino: Verre cambia la squadra di Juric
L’ingresso di Verre ha aumentato la pericolosità offensiva del Verona. Gli scaligeri hanno compiuto una grande rimonta
Di Jacopo Azzolini - 16 Dicembre 2019
© foto www.imagephotoagency.it
I 3 cambi di Juric hanno fatto la differenza, visto che Stepinski, Pazzini e Verre hanno portato al pareggio il Verona contro il Torino. Verre in particolare ha reso più fluida la manovra, con ricezioni tra le linee che hanno seminato il panico e disordinato la struttura difensiva avversaria.
Un esempio nella slide sopra. L’Hellas costruisce a sinistra, mandando fuori posizione Ola Aina e Izzo. Verre può quindi servire Lazovic in profondità. Nella ripresa, il palleggio del Verona è stato molto più pericoloso.
Verona Torino: Zaza è determinante spalle alla porta
Non è bastato un eccellente Zaza per portare alla vittoria il Torino a Verona. L’attaccante lucano ha giocato molto bene
Di Jacopo Azzolini - 16 Dicembre 2019
© foto www.imagephotoagency.it
Tanta amarezza in casa Torino per la rimonta subita a Verona, dopo un’ora di grande livello. Tra le molte cose che hanno funzionato, c’è senza dubbio l’apporto di Simone Zaza. Pur senza avere segnato, l’ex Valencia è stato determinante nella manovra.
Ha fatto molto bene spalle alla porta, i granata lanciavano su di lui, il quale riusciva a premiare l’inserimento dei compagni. Berenguer soprattutto. Un esempio nella slide sopra: riceve palla largo a destra, intorno a metà campo, e con un preciso tocco mancino premia la sovrapposizione interna di Ola Aina.
Verona Torino: l’aggressività di Nkoulou e Bremer
Nkoulou e Bremer hanno consentito al Torino di recuperare palla in avanti. I granata hanno disputato un’ottima ora di gioco
Di Jacopo Azzolini - 16 Dicembre 2019
© foto www.imagephotoagency.it
L’amarezza per la rimonta subita non deve cancellare il fatto che per un’ora si sia visto il Torino migliore della stagione. Nkoulou e Bremer sono stati intensi e coraggiosi nelle uscite, con i granata che sono riusciti a recuperare palla in avanti.
Un esempio nella slide sopra. Nkoulou segue Di Carmine nella metà campo avversaria, dopo il contrasto la palla arriva a Zaza e il Torino si rende pericoloso. Sommando contrasti e intercetti, Bremer e Nkoulou ne hanno totalizzati ben 10.
FONTE: CalcioNews24.com
IL POLACCO TORNA A SEGNARE
Stepinski rompe digiuno da gol lungo un anno
17/12/2019 17:35
E finalmente si è sbloccato pure lui. Pagato 5,5 milioni di euro dal Chievo doveva essere "la ciliegina sulla torta" come disse Setti ma Mariusz Stepinski fino ad ora ha deluso.
L'attaccante polacco ha finalmente portato il sorriso al popolo gialloblù domenica scorsa con il gol che ha completato la rimonta del Verona contro il Torino (3-3). Poco prima aveva già avuto sui piedi la possibilità di pareggiare ma, lanciato in porta davanti a Sirigu, aveva calciato sull'esterno della rete.
Un digiuno lungo quasi un anno. Infatti dopo dieci mesi e mezzo Stepinski è tornato a segnare. L'ultimo gol lo aveva realizzato il 2 febbraio 2019, con la maglia del Chievo, ad Empoli.
TRE CAMBI E TRE GOL
Rimonta storica firmata Ivan Juric
16/12/2019 12:45
Una rimonta storica.
Per la prima volta in Serie A, il Verona è riuscito a recuperare uno svantaggio di tre gol: da 0-3 a 3-3 contro il Toro di Mazzarri.
Ed è anche la prima volta che il Torino si fa recuperare un vantaggio di tre reti nella massima serie. Una vittoria firmata Ivan Juric: decisivi i cambi con Pazzini, Verre e Stepinski. Tutti e tre hanno fatto gol.
PARLA IL CAPITANO
Pazzini: Non sono bollito mi sono operato in estate
15/12/2019 16:24
“Non sono bollito, quando lo sarò davvero sono il primo che dirà basta. Poco spazio? Se la squadra vince va bene anche così. Il Verona non muore mai, volevamo chiudere bene questo 2019. Dopo un primo tempo sottotono abbiamo trovato la forza per reagire, contro una grande squadra. Il pareggio è il giusto premio” Giampaolo Pazzini parla così dopo il pareggio col Torino, una rimonta condita dal suo gol.
Il Pazzo ha svelato anche un dettaglio rimasto segreto: “Non l'avevo detto pubblicamente, ma quest'estate mi sono sottoposto a una piccola operazione al ginocchio per cercare di fare una grande annata. Dedico il gol alla mia famiglia che mi è stata vicina in questo momento difficile. Juric? Parla diretto, cerca attaccanti con caratteristiche differenti rispetto alle mie. Non faccio polemiche. Voci di mercato si di me? Pura fantasia. Contratto? Scade a giugno, vedremo cosa accadrà”.
Il capitano gialloblù ha concluso: “I gol segnati dai subentrati? Significa che abbiamo fame, che abbiamo voglia di lottare e che remiamo tutti nella stessa direzione. Sono contento per il gol, così come per Verre e per Stepinski. Gli applausi dei tifosi? Con me sono sempre grandi, li ringrazio ancora perchè anche oggi ci hanno trascinato. Gran parte del merito va a loro”.
VERONA-TORINO 3-3
Da 0-3 a 3-3, rimonta super del "Pazzo" Verona
15/12/2019 12:17
Incredibile, pazzesca rimonta del Verona. I gialloblù sotto di 3 gol, a 20 minuti dal termine, trovano la forza di recuperare una gara praticamente persa. E lo fanno grazie anche al contributo in campo, del "capitano" Giampaolo Pazzini, che ha sostituito al 63' Amrabat. Toro più determinato nel primo tempo. I granata mostrano voglia e carattere e lo 0-1 (35' Ansaldi) che matura nei primi 45 minuti, è meritatissimo. Nella ripresa il Verona scende sul terreno di gioco con altro piglio (dentro Verre e Stepinski e fuori Zaccagni e Di Carmine) e va vicino al pareggio con Lazovic al 47'. Dal possibile 1-1, si passa allo 0-2. Berenguer al 54' si illumina sulla sinistra e con un tiro a giro insacca dall'altra parte. Il raddoppio incassato, manda in tilt l'Hellas che subisce immediatamente lo 0-3 al 60' ancora con Ansaldi, autore di una grande botta dalla distanza. Juric non ci sta e sfrutta l'ultimo cambio, poi rivelatosi determinante: fuori un malconcio Amrabat e dentro Pazzini. La partita cambia. Il nr 11 diventa subito protagonista al 69' segnando il rigore per l'Hellas dell'1-3, assegnato dal VAR per un braccio in area di Bremer su cross di Stepinski. Il Verona ci crede ed arriva il raddoppio. Pazzini dal limite al 76', fa partire un bel tiro, respinto a fatica da Sirigu (aiutato dal palo). Più veloce di tutti arriva Verre e depone in rete. Il Bentegodi spinge la squadra verso il pari che per poco non viene raggiunto già al 77' con Stepinski, ma il polacco, davanti a Sirigu manda fuori. L'appuntamento col gol è solo rimandato di qualche minuto. All'83', cross di Faraoni per il nr 9 che stavolta a due passi dalla porta non sbaglia. Il Bentegodi esplode. L'Hellas di Juric chiude il 2019 con un meritato pari, frutto della compattezza di un gruppo dotato di un grande carattere. Peccato però per la poca aggressività mostrata nel primo tempo e per le defaillance della difesa che nelle ultime 3 giornate ha incassato 9 gol. La prossima partita del Verona sarà nel 2020 contro la Spal, a Ferrara il 5 gennaio.
FINE MATCH
concessi 5' di recupero
90', Zaza dalla sinistra mette in mezzo, palla buttata in angolo da Gunter.
88', Faraoni dal limite, palla deviata in corner.
86', nel Toro esce Baselli ed entra Meite.
83', GOL-VERONA: Faraoni per Stepinski in area: tocco sul secondo palo e finalmente prima rete del polacco con la maglia dell'Hellas.
78', nel Toro esce Verdi ed esce Lukic.
77', grande possibilità per il Verona per arrivare al 3-3, sciupata incredibilmente da Stepinski davanti a Sirigu: palla fuori.
76', GOL-VERONA: gran tiro di Pazzini che impegna Sirigu che respinge (palla sul palo), arriva Verre ed infila.
73', nel Torino esce Berenguer ed entra Belotti.
69', GOL-VERONA: battuta affidata a Pazzini che spiazza Sirugu.
67', rigore per il Verona assegnato dal Var. Su cross di Stepinski, braccio di Bremer in area.
65', ammonito Veloso tra le fila scaligere.
63', terzo ed ultimo cambio nel Verona: fuori Amrabat e dentro Pazzini.
60', GOL-TORINO: botta da fuori di Ansaldi da azione da calcio d'angolo che s'insacca alle spalle di Silvestri.
59', Verona in bambola. Baselli si presenta tutto solo davanti a Silvestri che compie un miracolo, deviando in angolo il tiro.
54', GOL-TORINO: Berenguer sulla sinistra semina Rrahmani e prova la conclusione a giro dall'altra parte: palla sul palo interno e gol.
51', ammonito Bremer nel Torino.
47', grandissima occasione per il Verona. Bella giocata di Stepinski per Lazovic che s'invola sulla sinistra e da posizione defilata, anziché mettere in mezzo, prova il tiro: palla fuori sul secondo palo.
46', subito due cambi per Juric: dentro Verre e Stepinski e fuori Zaccagni e Di Carmine.
Secondo tempo
Molto più Torino che Verona nei primi 45'. I granata impensieriscono i padroni di casa, grazie ai loro 3 attaccanti Berenguer-Verdi-Zaza e si portano meritatamente in vantaggio al 35' con Ansaldi. Gli ospiti giocano meglio e dal punto di vista agonistico non è il solito Verona, un po' disattento in difesa e meno pressante rispetto alle precedenti uscite. Già nei primi minuti (5' e 6'), Silvestri è chiamato a fare gli straordinari sui tiri di Berenguer e Zaza. Gli scaligeri provano ad affacciarsi nella metà campo granata in contropiede, ma ogni tentativo è murato sul nascere. Il miglior gioco del Torino trova sbocco al 35' con il gran gol di Ansaldi (tiro potente dalla sinistra su assist di Verdi) ed il Verona, trova la sua vera ed unica occasione per pareggiare, nei minuti di recupero con Veloso: tiro in porta dalla bandierina e respinta di Sirigu.
FINE PRIMO TEMPO
45'+2', Verona vicino al gol con Veloso: conclusione direttamente in porta del nr 4 da calcio d'angolo, Sirigu respinge.
40', nel Verona, ammonito Gunter.
41', gran giocata di Zaza spalle alla porta che dal limite, marcato da Kumbulla, stoppa, si gira e conclude: parata di Silvestri.
36', prova a reagire l'Hellas: Veloso, lancio al centro dell'area per Di Carmine che di testa colpisce debolmente, facile la parata di Siguru.
35', GOL-TORINO: Verdi dal limite, serve l'accorrente Ansaldi sulla sinistra, tiro potente che fa fuori Silvestri sul primo palo.
34', ammonito Amrabat tra le fila venete, salterà la prossima gara con la Spal.
33', Ansaldi ruba palla ad Amrabat a centrocampo e s'invola in contropiede, spara in porta dalla distanza, Silvestri ribatte.
25', gol annullato al Torino. Cross dal fondo (palla fuori), sfera che va a Berenguer che dal limite, mira all'angolino e fa centro. L'arbitro La Penna, anche con l'aiuto del VAR annulla.
24', gioca meglio il Torino. Il trio d'attacco granata (Berenguer-Verdi-Zaza) si mette in mostra, ponendo la retroguardia del Verona in affanno.
22', punizione di Verdi dal limite dell'area, palla che lambisce il palo alla sinistra di Silvestri.
19', errore di Kumbulla, il cui retropassaggio a Silvestri è troppo lento. S'avventa sulla sfera Zaza che viene anticipato di un soffio da Silvestri. Il Toro prosegue l'azione e con Verdi mette in crisi la difesa veneta che ricorre al fallo.
18', Zaza riceve palla al centro dell'area, prova la conclusione, pallone respinto da Kumbulla.
10', Il Verona prova a scuotersi. Lazovic dalla sinistra, crossa al centro per la testa di Faraoni, anticipato da un avversario.
8', grande chiusura di Amrabat. Il centrocampista arretra per tamponare un'avanzata del Toro ed una volta riconquistata la palla, imposta una nuova azione per i gialloblù. Grandi applausi del pubblico per il nr 34.
6', ancora Torino con Zaza, conclusione da posizione defilata, Silvestri respinge sul primo palo.
5', grande occasione per il Torino con Bereguer che va in progressione, dribbla i difensori del Verona, tira, ma Silvestri gli chiude lo specchio della porta coi piedi.
Via al primo tempo
Hellas in campo contro il Torino per la 16^ giornata di Campionato. Nell'Hellas, mister Juric ricolloca Kumbulla al centro della difesa e a centrocampo, Veloso dal primo minuto affianco ad Amrabat. In avanti, punta centrale Di Carmine, assistito da Pessina e Zaccagni. Nel Toro, Mazzarri lascia Belotti in panchina. A guidare l'attacco c'è Zaza, coadiuvato da Berenguer e Verdi.
TABELLINO:
VERONA-TORINO 3-3
MARCATORI: 35' Ansaldi, 54' Berenguer, 60' Ansaldi, 69' Pazzini (su rigore), 76' Verre, 83' Stepinski.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni; Di Carmine
A disposizione: Berardi, Radunovic, Henderson, Stepinski, Pazzini, Verre, Bocchetti, Danzi, Wesley, Empereur, Tutino, Adjapong
All.: Juric
TORINO (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Aina, Baselli, Rincon, Ansaldi; Berenguer, Verdi; Zaza
A disposizione: Ujkani, Rosati, Lukic, Belotti, Millico, Meite, De Silvestri, Djidji, Laxalt
All: Mazzarri
Arbitro: Federico La Penna (Sez. AIA Roma 1)
Assistenti: Alessandro Lo Cicero (Sez. AIA Brescia), Edoardo Raspollini (Sez. AIA Sala Consilina)
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE A
Regali anticipati, ma bicchiere mezzo pieno: il Torino si fa male da solo
15.12.2019 15:41 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Per settanta minuti è stato probabilmente il miglior Torino della stagione. La squadra di Mazzarri era riuscita a mettersi alle spalle una settimana difficile, dopo la pesante contestazione di domenica scorsa nei confronti di società, allenatore e giocatori. Una contestazione arrivata tra l'altro nel momento migliore, certificato dagli ottimi risultati ottenuti nell'ultimo periodo: tre vittorie in quattro partite, unica sconfitta quella interna contro l'Inter.
Regali anticipati - Le fragilità del passato sono improvvisamente riemerse dopo il rigore trasformato da Pazzini, vero spartiacque di una sfida che da quel momento ha cambiato direzione e che Mazzarri non è più riuscito a controllare. Limiti di personalità e carattere in campo e in panchina, perché sarebbe servita una scossa dopo il gol del 3-1. Invece, il tecnico toscano non ha inciso con i cambi e con le indicazioni, così la squadra si è abbassata troppo, travestendosi da Babbo Natale con dieci giorni d'anticipo. Nonostante ciò, Mazzarri vede il bicchiere mezzo pieno: "Se si gioca così, non regaleremo punti a nessuno: oggi abbiamo fatto un primo tempo da manuale con gioco, pressing e le due fasi alternate molto bene. Non abbiamo subito nulla dal Verona e abbiamo spinto continuamente, non aver preso i tre punti è una vera e propria beffa. Siamo vicini a Natale, abbiamo voluto regalare dei punti per beneficenza". In una situazione ambientale molto delicata, bisogna saper trovare sempre il lato positivo. Anche se la rabbia resta.
SERIE A
Verona-Torino, i voti ai tecnici - Cambi decisivi per Juric, Mazzarri si illude
15.12.2019 15:06 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Una rimonta storica: mai il Verona era riuscito a recuperare tre reti a un avversario in una sfida di Serie A. La squadra di Juric conquista un punto preziosissimo grazie ai cambi operati dal tecnico croato: come lo scorso 26 ottobre in Genoa-Brescia, tutti gli uomini entrati dalla panchina vanno a segno. Finisce 3-3, tra i rimpianti del Torino e la pazza gioia dei padroni di casa.
Ivan Juric 7 - Il vero allenatore si vede nei momenti di difficoltà. Dopo un primo tempo da dimenticare, Juric cambia volto alla sua squadra nella ripresa, anche se i risultati non sono immediati; il Torino dilaga, poi però subisce la veemente reazione dei padroni di casa. Segnano Pazzini, Verre e Stepinski, i tre chiamati in causa dall'ex tecnico di Genoa e Crotone per rimettere in piedi la sfida. Solo Thiago Motta aveva fatto meglio.
Walter Mazzarri 6 - Tradito proprio sul più bello, quando la partita sembrava chiusa. Sfuma la quarta vittoria nelle ultime cinque sfide, la terza consecutiva in trasferta, a causa di un quarto d'ora da incubo, che vanifica tutti gli sforzi profusi dalla squadra in settanta minuti di dominio assoluto. Il Torino approccia bene il match, va in vantaggio di tre reti ma non riesce ad arginare la furia scaligera. Mazzarri non trova le contromisure adeguate: i cambi, a differenza di quelli di Juric, non incidono.
SERIE A
Le pagelle del Torino - Ansaldi illude, troppi pasticci in difesa
15.12.2019 14:55 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Sirigu 6 - Si supera in un paio di occasioni, non può nulla sui gol subiti.
Izzo 6 - Partita in totale controllo, pochissime responsabilità sui tre gol dell'Hellas. L'unico a salvarsi nella difesa granata.
Nkoulou 5 - Nel primo tempo non commette nemmeno una sbavatura. L'ingresso di Stepinski, però, lo manda in crisi: il polacco vince tutti i duelli.
Bremer 5 - Un paio di ingenuità che costano care, un gomito lasciato un po' troppo largo che viene punito e da il là alla rimonta.
Aina 5 - Prestazione sufficiente, macchiata però dalla dormita che costa il 3-3: si perde totalmente Stepinski.
Baselli 5,5 - Più che un centrocampista difensivo è una mezzala di grande dinamismo. Quando deve contrastare la pressione degli avversari, infatti, non riesce a essere efficace. (Dall'86' Meité s.v. ).
Rincon 6 - Bello il duello con Amrabat, di fisico e nervi. Tiene botta ma non può nulla contro gli assalti finali dei padroni di casa.
Ansaldi 7,5 - Un gol e un assist contro la Fiorentina, doppietta a Verona. Momento magico per l'esterno argentino, anche se alla fine i granata vanificano tutto.
Verdi 6,5 - Sfiora il gol su punizione, sforna assist ed è finalmente incisivo. Mazzarri gli dà ancora fiducia e lui lo ripaga con una buona prova. (Dal 78' Lukic s.v.).
Berenguer 7 - Sgusciante, a tratti imprendibile. La sua serpentina dopo pochi minuti mette i brividi al Verona, nella ripresa trova la meritata gioia personale al termine di una caparbia azione. (Dal 73' Belotti 5,5 - Entra nel momento peggiore, col Verona in costante pressione. Non riesce a far salire la squadra).
Zaza 7 - Grande partita, di sacrificio e sostanza ma anche di qualtà. All'attaccante lucano manca solo il gol, ma il lavoro per la squadra è straordinario.
SERIE A
Le pagelle del Verona - Cambi decisivi, Amrabat super. Difesa in difficoltà
15.12.2019 14:53 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Silvestri 5,5 - Sorpreso due volte da Ansaldi, si riscatta parzialmente con un paio di uscite basse.
Rrahmani 5,5 - Non la miglior prestazione per il difensore kosovaro, che sbanda per 70' insieme ai compagni di reparto.
Kumbulla 5 - Al rientro dopo qualche problema fisico, il centrale albanese soffre un po' troppo Zaza nel primo tempo e sbaglia qualche disimpegno di troppo.
Gunter 6 - Di fisico ed esperienza, il difensore ex Genoa regge l'urto e tiene botta contro gli attaccanti del Torino. Il migliore del reparto.
Faraoni 6 - Al di là dell'assist decisivo per Stepinski, soffre parecchio le incursioni di Ansaldi e Berenguer.
Amrabat 6,5 - Il duello con Rincon è esaltante e lo vede spesso uscire vincitore. Prova a trascinare la squadra nei momenti difficili, ormai non è più una sorpresa. (Dal 63' Pazzini 7,5 - Suona la carica, da vero leader. Segna dal dischetto, propizia il gol del 2-3, lotta come un leone).
Veloso 5,5 - Sfiora il gol olimpico a fine primo tempo, soffre molto i due trequartisti granata, che per 70' fanno quello che vogliono.
Lazovic 5,5 - Il suo errore a inizio ripresa poteva costar caro al Verona, che dal possibile pareggio si era ritrovato sotto di tre reti. Poi, per fortuna, è finita diversamente.
Pessina 5,5 - Non si nota molto, nemmeno nell'incredibile finale di partita, che regala un punto insperato all'Hellas.
Zaccagni 5,5 - Si muove sulla trequarti e cerca di aiutare la squadra nelle rare occasioni in cui si affaccia nella trequarti avversaria. Non incide più di tanto. (Dal 46' Verre 7 - Con la sua vivacità mette in crisi la difesa ospite. Segna il gol del 2-3, sfruttando la ribattuta dal palo dopo la conclusione di Pazzini).
Di Carmine 5,5 - Soffre contro la difesa ospite, prova a pulire qualche pallone ma non ha molte occasioni. (Dal 46' Stepinski 7,5 - Finalmente protagonista: il suo ingresso cambia la partita: manda in crisi Nkoulou, si procura il rigore trasformato da Pazzini e segna il gol del 3-3 definitivo).
SERIE A
Un Verona Pazzo: Torino rimontato da 0-3 a 3-3, decisivi i cambi
15.12.2019 14:28 di Michele Pavese Twitter: @7mp84
Clamoroso al Bentegodi: il Verona rimonta tre reti al Torino e conquista un punto preziosissimo per la sua classifica. Il Torino domina per 70' e si illude con le reti di Ansaldi (doppietta) e Berenguer, poi subisce il ritorno dei padroni di casa, rivitalizzati dai cambi di Juric: Pazzini dal dischetto, Verre e Stepinski fanno impazzire i tifosi di casa.
A specchio - Il Gallo Belotti non è ancora pienamente recuperato, così Mazzarri dà ancora fiducia a Simone Zaza, che contro la Fiorentina aveva dato segnali incoraggianti; alle spalle dell'attaccante lucano ci sono Verdi e Berenguer. Dall'altra parte, Juric ritrova Kumbulla dal primo minuto e sceglie Zaccagni e Pessina alle spalle di Samuel Di Carmine.
Quasi un dominio - Tanto Toro, poco Hellas nella prima frazione. Gli ospiti giocano con grande intensità, aggressività e qualità, mettendo subito in apprensione la difesa di casa: in cento secondi, Berenguer e Zaza costringono Silvestri all'uscita disperata. Gli scaligeri accusano il colpo e provano a mettere il naso fuori dalla propria metà campo grazie soprattutto al grande lavoro di Amrabat, un autentico trascinatore. La tregua dura però solo qualche minuto, perché il Torino torna subito padrone del gioco e sfiora il gol con una bella punizione di Verdi. È il preludio al meritato vantaggio, firmato da Ansaldi: Verdi serve l'esterno sul lato sinistro dell'area, la conclusione è forte e precisa e si insacca tra palo e portiere.
La grande illusione - Che l'atteggiamento della squadra non sia piaciuto a Juric lo si capisce dai due volti nuovi in campo a inizio ripresa: Verre e Stepinski prendono il posto degli evanescenti Zaccagni e Di Carmine e provano a suonare la carica, ma Lazovic si divora il pareggio ed è un errore che costa carissimo agli scaligeri, perché l'uno-due in sei minuti firmato da Berenguer e Ansaldi mette al tappeto il Verona, che perde anche Amrabat.
Come Thiago Motta - Una defezione quanto mai provvidenziale, perché la partita cambia improvvisamente con l'ingresso in campo di Pazzini. L'Hellas prende coraggio e riapre il match grazie a un rigore (dubbio, concesso con l'aiuto del VAR) trasformato dal Pazzo, che poi propizia anche il 2-3 costringendo Sirigu a una super parata. La sfera termina sul palo, Verre è più lesto di tutti a ribattere in rete. Tutto finito? Nemmeno per idea: una dormita di Ola Aina permette a Stepinski di evitare l'offside e di battere Sirigu da due passi. Come lo scorso 26 ottobre in Genoa-Brescia, tutti gli uomini entrati dalla panchina vanno a segno. Finisce così, con un 3-3 che lascia parecchi rimpianti al Torino.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
17.12.2019
Mezz’ora per tornare eroe Il «Pazzo» s’è ripreso Verona
Pazzini trasforma il rigore che dà il via alla rimonta del Verona
La vita di Giampaolo Pazzini in 32 minuti. Film improvvisato, ma venuto benissimo. Il pubblico c’era già. Il suo. E un posto migliore del Bentegodi in cui ambientarlo non esiste. Tutto magico e splendidamente reale. Col Toro solo a guardare, ad ammirare soprattutto lui. A stravincere il duello con Belotti, a meritarsi la standing ovation. Una meraviglia quella mezzora. Lo spirito del fanciullo prima di entrare. Rabbia e voglia di gol. Come da bambino al Montecatini e al Margine Coperta, senza sapere ancora che un giorno ne avrebbe segnati tre a Wembley e 112 in Serie A. Come Cavani, a uno dall’amico Cassano, a quattro da Sandro Mazzola. «Da tanto aspettavo una giornata così», l’urlo alla fine che ha oltrepassato stanze e corridoi del Bentegodi per arrivare fino a Juric. Sempre lì Pazzo, sempre letale. Un altro ora. Tarato per incidere nel breve periodo, per fare quel che gli riesce da sempre, per ricamare la partita fino a spaccarla. A partire dal rigore, il numero 33 della sua carriera. Stavolta a Sirigu, dopo aver spiazzato i vari Handanovic, Szczesny, Donnarumma, Reina e Mandanda una sera di Champions davanti il Marsiglia di Deschamps e di N’Koulou, incrociato domenica col Toro. Piccolo il mondo.
UNA VESTE NUOVA. Eroe intramontabile, uno degli ultimi a tener alta la bandiera di un altro calcio. Quando il centravanti non era misurato dalla quantità di scatti e tagli, di accelerazioni e ripiegamenti all’indietro. Resiste Pazzini, nella sempre fiera ma ormai ristretta cerchia dei vecchi uomini d’area. Fedele alla sua storia ma capace anche di aggiornarsi. Di rimettersi in discussione, anche se di calcio alle spalle se n’è lasciato un bel po’ e di botte ne ha prese abbastanza. E così sotto con allenamenti specifici, perché quelli che macinano i chilometri anche a Peschiera devono essere altri. Soprattutto adesso lui deve fare un mestiere diverso. Ad esempio girarsi in un attimo e in un fazzoletto, vedere la porta anche se è girato, trovare i guanti di Sirigu, il palo e la ribattuta di Verre. Fermo immagine d’annata, come i primi nell’Atalanta di Mandorlini. Lui appena un ragazzino, ma abbastanza sfacciato da infilarne nove di gol appena maggiorenne con tanto di promozione in A. L’istinto non l’ha tradito nemmeno stavolta.
L’ATTIMO FUGGENTE. La vita in un istante. Col fuoco dentro, l’egoismo dell’animale da gol ma anche il bene comune davanti a tutto. Come la carezza a Stepinski dopo il mancato pareggio, col senso del leader e la consapevolezza di chi ne ha viste troppe in area di rigore per non capire quel che passava dalla testa del compagno, appena dodicenne a sgambettare fra i campetti della natia Sieradz, nel cuore della Polonia, mentre Pazzini ne infilava tre a casa dell’Inghilterra nel tempio del calcio con l’Under 21 di Chiellini e dell’amico Montolivo con cui aveva già sistemato parecchi mattoni nella costruzione dell’Atalanta europea di oggi. Uno dei pochi a meritarsi un abbonamento in perpetuità nella tribuna vip di Bergamo. Proprio come capiterà a Verona, il giorno in cui dirà basta. Quando capirà una volta di più che Verona è davvero la città della sua vita. Più di Firenze, più di Genova, più di Milano.
SENZA TEMPO. Mezzora per riscrivere i suoi numeri. «Ha spirito e voglia fuori dal normale, per uno di 35 anni», l’investitura di Juric, crudo come sempre quando disse che Pazzini non avrebbe risolto i problemi del Verona ma apertissimo adesso, dopo averlo tirato a lucido e avergli cucito addosso il vestito su misura che ha messo tutti d’accordo. «Per il futuro c’è tempo», il freno di Pazzini, perché prima di infilarsi la giacca e sistemarsi la cravatta del perfetto dirigente di obiettivi davanti ne ha ancora parecchi, anche se il suo contratto scade a giugno. Fa niente. C’è tempo per raggiungere Elkjaer a 48 gol, uno solo in più nella classifica di tutti i tempi fra i marcatori dell’Hellas. C’è spazio soprattutto per rendere il Verona ancora più forte. Telecomandando Stepinski che non aspetta altro, prendendosi più delle briciole raccolte prima del Toro fra Juve, Cagliari e Roma, scuotendo di nuovo il Bentegodi come capita ogni volta che si alza dalla panchina. Fermando il tempo, ancora una volta. •
Alessandro De Pietro
FONTE: LArena.it
SERIE A TIM: HELLAS VERONA-TORINO 3-3
15/DICEMBRE/2019 - 11:30
Verona - Una gara pazzesca, un Hellas Verona che non molla mai. È il riassunto della sfida contro il Torino delle 12.30, in cui gli uomini di Ivan Juric vanno sotto 3-0 per poi sfoderare tutto il cuore, tutta la grinta di un gruppo che dimostra sempre di crederci fino al triplice fischio. Apre le marcature Ansaldi, con Berenguer che ad inizio ripresa porta il Torino sul 2-0. Ad allungare ulteriormente le distanze arriva nuovamente Ansaldi, che in seguito a una situazine di calcio d'angolo raccoglie la sfera al limite dell'area battendo Silvestri. Mister Juric mescola le carte e il Verona reagisce. In ordine, segnano tutti i tre giocatori subentrati: prima Pazzini, su calcio di rigore, quindi Verre grazie ad un tap-in sotto porta ed infine Stepinski, bravissimo a sfruttare una situazione da palla inattiva per infilare in rete il gol del pareggio. Si chiude così il 2019 degli uomini di Juric, davanti al solito pubblico, più che mai oggia utentico uomo in campo. L'Hellas mette ora nel mirino il ritiro di Tunisi del prossimo weekend, prima di osservare la sosta del campionato che, per i gialloblù, riprenderà il 5 gennaio 2020 sul campo della SPAL.
HELLAS VERONA-TORINO 3-3
Marcatori: 36' pt e 16' st Ansaldi, 10' st Berenguer, 24' st Pazzini (rig), 31' st Verre, 38' st Stepinski.
Grazie per aver seguito con noi la diretta di questo match, arrivederci al prossimo turno di Serie A!
Grazie a questo risultato, l'Hellas Verona conquista un punto prezioso in chiave salvezza mentre il Torino aggancia il Napoli in classifica senza riuscire a superarlo.
Bellissima partita al Bentegodi. Il Torino non riesce a vincere nonostante i tre gol di vantaggio siglati da Ansaldi (2) e Berenguer e si fa rimontare dall'Hellas Verona, mai domo, che riesce a compiere l'impresa grazie alle reti di Pazzini, Verre e Stepinski pervenendo al pareggio. La squadra di Mazzarri spreca un occasione d'oro per salire in alto in classifica ed agganciare il treno per l'Europa.
Fine partita di HELLAS VERONA-TORINO: 3-3. Al Bentegodi, Hellas Verona e Torino si dividono la posta in palio con un pareggio pirotecnico. I granata, nonostante il triplice vantaggio, si fanno rimontare dai padroni di casa.
90+2'
Belotti si gira in area e calcia. Kumbulla fa buona guardia respingendo la conclusione dell'attaccante granata.
90'
L'arbitro concede cinque minuti di recupero.
88'
Calcio d'angolo dalla destra di Veloso e colpo di testa di Nkoulou ad allontanare la palla dall'area. Il Torino soffre la pressione dei padroni di casa.
86'
Esce Baselli entra Meité. Terza ed ultima sostituzione per il Torino.
84'
GOL! HELLAS VERONA-Torino 3-3! Rete di Stepinski. Faraoni serve con un passaggio filtrante e arcuato Stepinski. Il centravanti scaligero fredda dal limite dell'area piccola Sirigu. Rimonta clamorosa dell'Hellas Verona.
81'
In questa fase di gara, il Torino fatica a contenere le ripartenze gialloblu. La squadra di Juric si spinge in avanti alla ricerca del pari.
78'
Esce Verdi entra Lukic. Seconda sostituzione per il Torino.
77'
Stepinski, dopo aver rubato palla a Nkoulou, penetra in area e calcia trovando solo l'esterno della rete. L'Hellas Verona ha sfiorato il gol del pareggio.
76'
GOL! HELLAS VERONA-Torino 2-3! Rete di Verre. Dopo la parata eccezionale di Sirigu sulla conclusione in girata dal limite dell'area di Pazzini, Verre si avventa sulla palla e la deposita oltre le spalle dell'estremo difensore granata.
75'
Belotti ci prova dalla trequarti. La sfera di gioco finisce distante dalla porta difesa da Silvestri.
73'
Esce Berenguer entra Belotti. Prima sostituzione per il Torino.
72'
L'Hellas Verona sta mostrando orgoglio cercando di lottare su ogni pallone. La squadra di Mazzarri può ancora gestire il doppio vantaggio.
69'
GOL! HELLAS VERONA-Torino 1-3! Rete di Pazzini. Il capitano dell'Hellas Verona trasforma il rigore con una conclusione potente e centrale.
68'
Dopo un check del Var, La Penna indica il dischetto concedendo il rigore per il fallo di mano di Bremer sul cross di Faraoni.
65'
AMMONITO Veloso. Fallo a centrocampo ai danni di Baselli.
63'
Esce Amrabat entra Pazzini. Terza ed ultima sostituzione per l'Hellas Verona.
61'
GOL! Hellas Verona-TORINO 0-3! Rete di Ansaldi. Sugli sviluppi di un corner dalla destra, dopo una respinta corta della difesa scaligera, il pallone giunge al limite dell'area sui piedi di Ansaldi che calcia potentemente realizzando la propria doppietta personale.
60'
Aina, servito sulla destra da Zaza, pesca in area Baselli che conclude di prima intenzione ma Silvestri si oppone con un grande intervento deviando la palla in angolo.
57'
L'Hellas Verona non riesce più a reagire. Il Torino continua a mantenere il possesso palla.
54'
GOL! Hellas Verona-TORINO 0-2! Rete di Berenguer. Azione personale di Berenguer che si incunea in area dalla sinistra, si accentra e calcia trovando la rete dopo che il pallone aveva accarezzato dolcemente il palo. La sfera di gioco finisce in rete dopo la decisiva deviazione di Rrahmani.
53'
Calcio d'angolo dalla destra di Veloso. La difesa granata allontana il pallone dalla propria area di rigore.
52'
AMMONITO Bremer. Fallo sulla fascia laterale destra ai danni di Amrabat.
50'
I ritmi di gioco sono abbastanza alti. Il Torino, nonostante il vantaggio, continua ad affrontare a viso aperto l'Hellas Verona.
47'
Lazovic, dopo il recupero palla di Stepinski, accelera sulla fascia sinistra e penetra in area concludendo da posizione defilata sul secondo palo. La sfera di gioco sfiora il palo alla sinistra di Sirigu e finisce sul fondo.
46'
Esce Zaccagni entra Verre. Seconda sostituzione per l'Hellas Verona.
46'
Esce Di Carmine entra Stepinski. Prima sostituzione per l'Hellas Verona.
46'
Inizia il secondo tempo di HELLAS VERONA-TORINO: 0-1. Primo pallone della ripresa giocato dai padroni di casa.
Vedremo se Juric troverà soluzioni dalla panchina per poter impensierire la retroguardia granata e riequilibrare la gara.
Al Bentegodi, il Torino domina la prima frazione andando negli spogliatoi in vantaggio di un gol sul Verona. La squadra di Mazzarri, dopo diverse occasioni sprecate da Berenguer e Zaza, trova il gol grazie alla conclusione potente e precisa del laterale Cristian Ansaldi. I padroni di casa, nonostante la prestazione generosa, si trova a dover inseguire i granata a causa dei tanti errori commessi in fase difensiva ed alle poche conclusioni verso la porta difesa da Sirigu.
Int.
Fine primo tempo di HELLAS VERONA-TORINO: 0-1. Il duplice fischio di La Penna decreta la fine della prima frazione. Il Torino è avanti grazie al secondo gol consecutivo in campionato di Cristian Ansaldi.
45+2'
Calcio d'angolo dalla destra di Veloso battuto direttamente in porta. Sirigu è attento e respinge la sfera di gioco.
45'
L'arbitro concede due minuti di recupero.
42'
L'Hellas Verona non riesce a reagire al gol dei granata. Il Torino sembra in totale controllo della gara.
40'
AMMONITO Gunter. Fallo a centrocampo ai danni di Verdi.
39'
Cross dalla fascia sinistra in area di rigore di Lazovic per Di Carmine. Il centravanti colpisce di testa il pallone senza riuscire ad imprimere forza alla propria conclusione. Sirigu para a terra.
36'
GOL! Hellas Verona-TORINO 0-1! Rete di Ansaldi. Azione insistita del Torino con Verdi che riesce a servire in area sulla sinistra Ansaldi. Il laterale calcia potentemente sotto la traversa trovando il gol del vantaggio granata.
35'
AMMONITO Amrabat. Il centrocampista scaligero protesta dopo aver commesso fallo su Rincon.
33'
Contropiede del Torino guidato da Ansaldi che, dopo aver recuperato palla sulla propria trequarti, penetra centralmente e calcia dal limite dell'area. Silvestri respinge la conclusione potente ma centrale del laterale ex Inter.
31'
Lazovic prova a spingersi in avanti sulla sinistra. Aina lo accompagna e gli sottrae la palla facendo ripartire i suoi.
28'
Punizione dalla corsia laterale destra in area di rigore di Veloso. Bremer svetta sugli attaccanti scaligeri sventando la possibile minaccia.
26'
Gol annullato al Torino grazie al Var! Rincon si incunea in area di rigore sulla sinistra e si spinge sul fondo trascinandosi il pallone oltre la linea ma servendo l'accorrente Berenguer che calcia il pallone in rete. L'arbitro La Penna, ravvisato che il pallone controllato da Rincon era oltre la linea di fondo campo, annulla la rete del trequartista granata.
24'
Calcio d'angolo corto dalla sinistra di Baselli per Verdi. La difesa scaligera respinge il pallone allontanandolo dalla propria area di rigore.
21'
Punizione dal limite dell'area di Verdi. Il pallone finisce non distante dal palo alla sinistra di Silvestri. Torino nuovamente vicino al gol del vantaggio.
20'
Retropassaggio lento e prevedibile di Kumbulla per Silvestri. Zaza prova ad inserirsi ma l'estremo difensore scaligero riesce ad allontanare la palla.
18'
Berenguer serve Zaza in area di rigore. Il centravanti ex Valencia non riesce a girarsi per calciare a rete.
17'
Baselli prova ad innescare Zaza. Il passaggio del centrocampista granata è troppo lungo ed la sfera di gioco diventa facile preda per Silvestri.
14'
Baselli abbatte Faraoni sulla destra. La conseguente punizione di Veloso è innocua ed il pallone termina la propria corsa tra le braccia di Sirigu.
11'
Punizione corta dalla trequarti sinistra di Baselli per Verdi che calcia in maniera sbilenca mandando il pallone distante dalla porta difesa da Silvestri.
10'
Traversone dalla destra sul secondo palo di Lazovic per l'accorrente Faraoni. Ansaldi interviene anticipando il laterale scaligero.
8'
La squadra di Mazzarri si sta spingendo in avanti per sbloccare la gara. I padroni di casa stanno subendo la pressione dei granata.
6'
Zaza, servito in profondità sulla sinistra, si incunea in area e calcia da posizione defilata. Silvestri si oppone nuovamente alla conclusione dell'attaccante torinese.
4'
Berenguer, dopo un dribbling su Kumbulla, entra in area di rigore e calcia. Il Verona si salva grazie all'uscita bassa del proprio estremo difensore Silvestri.
2'
Berenguer, dopo una buona discesa centrale, penetra in area di rigore ma viene contratto da Kumbulla e Veloso prima di poter calciare a rete.
Inizia il primo tempo di HELLAS VERONA-TORINO. Dirige la sfida l’arbitro Federico La Penna della sezione AIA di Roma 1.
Mazzarri, dopo la vittoria contro la Fiorentina, ripropone il modulo 3-4-2-1 con Zaza come unico terminale offensivo con Verdi e Berenguer sulla trequarti. Sulla corsia laterale destra, Aina prende il posto dell’acciaccato De Silvestri.
Juric conferma il solito modulo 3-4-2-1 con Di Carmine unica punta supportato sulla trequarti da Zaccagni e Pessina. In difesa, Kumbulla ritrova una maglia da titolare e affianca Rrahmani e Gunter davanti a Silvestri. A centrocampo, scelti Amrabat e Veloso con Lazovic e Faraoni sugli esterni.
3-4-2-1 per il Torino: Sirigu - Izzo, Nkoulou, Bremer - Aina, Baselli, Rincon, Ansaldi - Berenguer, Verdi - Belotti. A disposizione: Rosati, Ujkani, De Silvestri, Djidji, Laxalt, Lukic, Meité, Millico, Belotti.
Ecco le formazioni. 3-4-2-1 per l’Hellas Verona: Silvestri - Rrahmani, Kumbulla, Gunter - Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic - Zaccagni, Pessina - Di Carmine. A disposizione: Radunovic, Berardi, Bocchetti, Empereur, Henderson, Danzi, Verre, Adjapong, Tutino, Stepinski, Wesley, Pazzini.
La squadra di Ivan Juric, dopo la sconfitta rimediata all’ultimo minuto contro l’Atalanta, ospita il Torino tra le mura amiche.
Al Bentegodi, tutto pronto per Hellas Verona-Torino, lunch match della sedicesima giornata di Serie A.
HELLAS VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Gunter; Faraoni, Amrabat (dal 18' st Pazzini), Veloso, Lazovic; Pessina, Zaccagni (dal 1' st Verre); Di Carmine (dal 1' st Stepinski).
A disposizione: Berardi, Radunovic, Henderson, Bocchetti, Danzi, Wesley, Empereur, Tutino, Adjapong.
All.: Juric.
TORINO (3-4-2-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Aina, Baselli (dal 41' st Meite), Rincon, Ansaldi; Berenguer (dal 28' st Belotti), Verdi (dal 33' st Lukic); Zaza.
A disposizione: Ujkani, Rosati, Millico, De Silvestri, Djidji, Laxalt.
All: Mazzarri.
Arbitro: Federico La Penna (Sez. AIA Roma 1)
Assistenti: Alessandro Lo Cicero (Sez. AIA Brescia), Edoardo Raspollini (Sez. AIA Sala Consilina)
NOTE. Ammoniti: Amrabat, Gunter, Bremer, Veloso. Spettatori: 14.612.
PRIMAVERA: HELLAS VERONA-CREMONESE 4-3
14/DICEMBRE/2019 - 14:30
Verona - Torna al successo la Primavera di mister Nicola Corrent, e lo fa alla grande contro la Cremonese.
I gialloblù vanno incontro ad un inizio difficile, con gli ospiti che si portano sul 2-0 grazie ai gol di Bertazzoli e Bignami. L'Hellas però non molla e rimette le cose a posto grazie a Yeboah e Jocic, con quest’ultimo che trova il primo gol stagionale con un destro molto potente dall'interno dell'area. Un'imprecisione difensiva dei gialloblù però consente alla Cremonese di trovare di nuovo il vantaggio, questa volta con Crivella, a tre minuti dall'intervallo. Nella ripresa arriva la grande reazione dell'Hellas: decisiva l’intuizione di mister Corrent che inserisce Darrel per alimentare il peso offensivo della manovra. Arrivano così in sequenza l'autorete di Battini e la doppietta di Jocic, che di testa al 9' del secondo tempo trova il modo di battere per la seconda volta Scarduzio. Tre punti pesantissimi quelli raccolti all'Antistadio, che consolidano il secondo posto in classifica e spediscono i gialloblù dritti dritti all'impegno di mercoledì 18 dicembre della Primavera TIM Cup. Tutti sintonizzati sui canali gialloblù: arrivano gli Ottavi di finale contro il Cagliari.
HELLAS VERONA-CREMONESE 4-3
Marcatori: 12' pt Bertazzoli, 20' pt Bignami, 36' pt Yeboah, 40' pt e 9' st Jocic, 42' pt Crivella, 5' st Battini (aut.)
HELLAS VERONA: Ciezkowski, Bernardinello, Udogie, Esajas, Squarzoni (dal 1' st Darrel, dal 35' st Brandi), Calabrese, Pierobon, Saveljevs, Yeboah, Jocic, Amayah (dal 36' pt Turra).
A disposizione: Aznar, Gresele, Bracelli, Jemal, Florio, Nicolau, Jurgens.
All.: Corrent.
CREMONESE: Scarduzio, Bia, Battini (dal 35' st Bernasconi), Cella, Cerri, Bignami, Girelli (dal 1' st Ghisolfi), Crivella (dal 35' st Emche), Bertazzoli, Bingo (dall'11 st Salami), Spini (dal 28' st Kadjo).
A disposizione: De Bono, Hoxha, Quaranta, Agazzi, Pederzoli, Schirone, Parmiggiani.
All.: Castagna.
Arbitro: Zamagni (sez. AIA Cesena)
Assistenti: Voytyuk (sez. AIA Ancona) e Catani (sez. AIA Fermo)
NOTE. Ammoniti: Esajas, Cella, Bingo, Spini.
FONTE: HellasVerona.it