#AvellinoVerona + - =
RECAP & IMPRESSIONI
Al termine del primo tempo non si sono visti i 19 punti di distacco in classifica tra VERONA ed AVELLINO con i padroni di casa che poco subiscono il leggero possesso palla scaligero e, con un discreto lavoro fisico, riescono a tenere i gialloblù a bada in maniera tutto sommato tranquilla.
La gara inizia male per RÔMULO che ha la peggio in un contrasto aereo con PAGHERA (che gli metterà le mani addosso anche più tardi scatendando l'ira del furioso brasiliano trattenuto a stento da capitan GOMEZ) e dovrà uscire alla mezz'ora continuando a perdere sangue dal naso.
Tre le occasioni gol nette per i gialloblù, una all'inizio per i Lupi ma di sicuro il pareggio è il risultato più giusto nei primi 45 minuti.
Il secondo tempo si apre colvantaggio degli irpini grazie al rigore (netto) assegnato dal signor Serra a causa dell'evidente trattenuta di CARACCIOLO sullo scatenato ARDEMAGNI: Alla battuta l'ex PAGHERA che spiazza NICOLAS a destra.
La reazione del VERONA è confusa e piuttosto blanda così al 69° ecco il raddoppio dei padroni di casa con il portiere scaligero che, forse ingannato da un rimbalzo, si fa scappare in porta un tiro dal limite di VERDE che non sembrava irresistibile.
Di lì in poi i biancoverdi fanno muro davanti a RADUNOVIC chiudendo tutti i corridoi ad un HELLAS che dal canto suo gira abbastanza al largo dalla porta avversaria e si arrende senza quasi combattere al 93°.
Brutta gara dei giallobù alla quarta sconfitta nelle ultime cinque trasferte ma quel che più addolora è l'atteggiamento di qualcuno in maglia gialloblù che, in più di un'occasione, ha tirato indietro la gamba (BESSA e SILIGARDI giusto per non far nomi).
Deludenti le prove di un GOMEZ mai in partita che s'è pure divorato il possibile vantaggio, di un CARACCIOLO bruciato nettamente da ARDEMAGNI in occasione del fallo da rigore, di un NICOLAS che anche oggi non da sicurezza e di un SILIGARDI con un atteggiamento quasi scocciato quando è stato chiamato a sostituire RÔMULO.
Qualche dubbio anche sulle scelte di PECCHIA che ha preferito (ad esempio) il solito evanescente Juanito al posto di una prima punta di fisico come poteva essere il rampante CAPPELLUZZO (vista l'assenza contemporanea di PAZZINI e GANZ) oppure il 'posapiano' SILIGARDI al posto della foga agonistica (a volte pure troppo) di Franco ZUCULINI.
Male anche la lettura tattica della partita e quello sbilanciare la squadra in avanti alla ricerca del tutto per tutto che, utilizzato ogni volta che i gialloblù sono stati sotto, non ha mai raddrizzato una volta il risultato.
LA GARA
Consueto 4-4-2 (che in fase d'attacco vira sul 4-3-3 con l'avanzamento dell'esterno di centrocampo LASIK) per L'AVELLINO di NOVELLINO che sostituisce lo squalificato GONZÁLEZ con LAVERONE sulla fascia destra della difesa mentre dalla parte opposta PERROTTA vince il ballottaggio con SOLERIO.
A centrocampo sarà l'ex PAGHERA a menar le danze per gli attaccanti VERDE e ARDEMAGNI.
L'HELLAS recupera SOUPRAYEN come terzino a sinistra quindi la difesa è quella usata solitamente da PECCHIA che in mediana fa riposare Bruno ZUCULINI e riporta ZACCAGNI dal primo minuto mentre al centro dell'attacco il buco lasciato dallo squalificato PAZZINI è coperto dal buon GOMEZ punta con caratteristiche molto diverse dal Pazzo ma che in teoria dovrebbe rispecchiare le sue naturali peculiarità.
Ai lati di Juani, oggi capitano, agiranno LUPPI e BESSA con SILIGARDI che parte ancora una volta dalla panchina.
Prima della gara l'auto del presidente SETTI (sulla quale viaggiavano anche TONI, BARRESI ed una quarta persona) è stata presa a sassate da un branco di teppisti che non hanno fortunatamente procurato danni alle persone.
Circa 200 i tifosi scaligeri attesi al Partenio-Lombardi, a dirigere la partita è stato scelto il signor Marco Serra della sezione AIA di Torino.
4° VERDE scappa sulla sinistra poi cerca compagni in mezzo, la palla arriva al limite sui piedi di MORETTI che molla un siluro controllato con i piedi da NICOLAS che annulla l'occasione dei padroni di casa...
11° Buona penetrazione verticale di BESSA che giunto al limite scarica un buon che passa di poco vicino al palo destro difeso da RADUNOVIC e termina sul fondo.
12° Buona occasione dal vertice destro per VERDE che prova il tiro ad effetto, NICOLAS parte forse in leggero ritardo ma la palla coglie comunque l'esterno della rete.
16° Tiro pretestuoso di PERROTTA dalla distanza, palla in curva.
20° Tiro-Cross di PISANO da destra fuori misura...
22° Gran traversone da sinistra di BESSA che mette in mezzo per un GOMEZ liberissimo di provare la girata di testa a colpo sicuro: Palla malamente sul fondo!
29° SOUPRAYEN mette in buca per BESSA che si sovrappone a sinistra e appoggia al limite per LUPPI che tira a fil di palo!
30° RÔMULO non ce la fa: Dopo lo scontro ad inizio gara ha continuato a perdere sangue dal naso e ora deve lasciare il posto a SILIGARDI.
42° LAVERONE mette in mezzo per la rovesciata di ARDEMAGNI che sorprende BIANCHETTI ma fortunatamente non inquadra la porta.
46° VERDE scende a destra e mette dentro un cross per ARDEMAGNI che anticipa BIANCHETTI con un colpo di testa all'indietro che esce a lato.
48° Dopo 3 minuti di recupero il signor Serra termina il primo tempo.
0° D'ANGELO lascia il posto a BELLONI (centrocampista di scuola INTER) tra i padroni di casa.
3° Buon tentativo di LUPPI che si libera al tiro ma purtroppo è murato.
4° PERROTTA in sovrapposizione a destra le mette sul dischetto per ARDEMAGNI che brucia sulla reattività CARACCIOLO ma al momento di tirare è trattenuto per la maglia in maniera evidente dal difensore scaligero: Il signor Serra è lì e decreta un calcio di rigore per i padroni di casa (cartellino giallo per Aldo).
5° VANTAGGIO AVELLINO: Sul dischetto del rigore va l'ex PAGHERA che spiazza nettamente NICOLAS a destra ed insacca il suo primo gol in biancoverde
6° SILIGARDI ci prova da fuori ma spara sul fondo.
11° JIDAYI sgambetta GOMEZ che stava ripartendo: Cartellino giallo al biancoverde.
12° BIANCHETTI trattiene per una spalla ARDEMAGNI sul cerchio di centrocampo: Ammonizione anche per Matteo.
14° 2 A 0 AVELLINO: VERDE riceve a destra da LASIK poi s'accentra superando agevolmente FOSSATI: Il suo tiro dal limite non appare irresistibile ma rimbalza davanti a NICOLAS, sbatte sul portiere (che non trattiene) e poi s'infila in porta!
16° Fallo di BELLONI su ZACCAGNI, MORETTI allontana la palla dopo il fischio di Serra e guadagna un cartellino giallo.
17° BELLONI riparte trattenuto da SILIGARDI, fallo tattico di Luca punito con l'ammonizione. FOSSATI fa spazio a Franco ZUCULINI alla settima presenza stagionale.
18° L'AVELLINO batte il primo calcio d'angolo di tutta la gara.
19° Buon movimento di SILIGARDI che penetra in area dal vertice destro, si libera di DJIMSITI e batte debolmente a rete con troppa fretta! Palla raccolta senza troppi patemi da RADUNOVIC...
22° Secondo cambio per l'AVELLINO: Fuori MORETTI dentro il belga classe '96 OMEONGA.
30° CARACCIOLO prova un tiro inutile da distanza siderale: Palla ovviamente fuori.
31° CAPPELLUZZO da il cambio a CARACCIOLO e il VERONA passa ad un disperato 3-4-3.
35° BELLONI si ferma completamente solo davanti a NICOLAS pensando di essere in fuorigioco ma l'arbitro non fischia quindi l'azione prosegue col centrocampista di scuola INTER che, invece di tirare, la passa sul palo opposto all'accorrente ARDEMAGNI che non aggancia: Gli irpini sbagliano il facile 3 a 0!
38° VERDE lascia il posto a SOLERIO al debutto in Serie B. ZACCAGNI ne approfitta per impadronirsi del pallone e provare il tiro da fuori che impegna RADUNOVIC: Palla sul fondo per il corner assegnato ai gialloblù.
41° Buon cross di ZUCULINI da destra a cercare GOMEZ sul palo opposto, Juani non ci arriva e sfiora solamente... Palla che si spegne sul fondo.
47° GOMEZ dal limite spara altissimo chiudendo la sua pessima prestazione.
48° Dopo 3 minuti di recupero il signor Serra chiude i giochi: Quarta sconfitta nelle ultime cinque trasferte per l'HELLAS!
Toni | Pecchia | Pisano |
I VOTI
- NICOLAS Mezzo voto in più per quel piedone che salva la porta ad inizio gara, un voto e mezzo in meno per essersi fatto scappare un tiroche non pareva irresistibile di VERDE, il tutto per una prestazione al di sotto della media: Voto 5
- PISANO Nulla da ricordare in una gara in cui Eros non si distingue in nulla, non demerita particolarmente ma non mette nemmeno mai dentro una palla degna di questo nome... Voto 5,5
- BIANCHETTI Viene spesso sorpreso da un ARDEMAGNI oggi particolarmente ispirato ma oggi tra i centrali è il migliore (ed è tutto dire): Voto 5,5
- CARACCIOLO Dal passaggio azzardato alla fine del primo tempo al rigore causato ad inizio del secondo questa è una gara da dimenticare per Aldo alla peggior prestazione stagionale con la maglia gialoblù, voto 4,5 (dal 76° CAPPELLUZZO: Oggi doveva essere la sua gara ma PECCHIA forse gli preferisce l'esperienza... Non ha il tempo di far vedere che oltre al fisico Pierluigi ha anche altri numeri: Ingiudicabile)
- SOUPRAYEN A parte il cross sballato al 39° non ha grosse colpe rispetto ai compagni... Fa quel che può in una giornata di squadra pessima, voto: 5,5
- RÔMULO La sua gara dura mezz'ora a causa della botta tra fronte e naso che prende all'inizio e che sembrava averlo addirittura galvanizzato in un primo momento (dal 31° SILIGARDI: assolutamente evanescente, spreca malamente una ghiotta occasione al 74° e perdipiù molte volte da l'impressione di tirare indietro la gamba... Non ci siamo proprio: Voto 5)
- FOSSATI Oggi è assente ingiustificato, se ne accorge anche PECCHIA che ad un certo punto lo toglie senza troppi rimpianti, nell'occasione del secondo gol sembra dormire... Voto: 5,5 (dal 63° Franco ZUCULINI: La garra dell'argentino forse serviva prima in una partita come questa... Voto 6 per il cross all'86° e per averci almeno messo la grinta)
- ZACCAGNI A centrocampo sbaglia qualche pallone di troppo ma subisce anche un sacco di botte, rialzandosi e combattendo... Voto: 6
- LUPPI Altro assente ingiustificato, prova una sola volta a saltare l'uomo ma se l'allunga troppo e alla fine la perde: Mai incisivo... Voto: 5
- GOMEZ Forse il peggiore in campo: A parte l'erroraccio a porta vuota al 22° (quando bastava spingere la palla in porta con qualunque parte del corpo) è l'atteggiamento di Juani a deludere tantissimo... Mai pericoloso, mai in gara, cerca di lavorare per i compagni ma non combina mai niente di buono nemmeno come sponda. Doveva essere il miglior acquisto di Gennaio, per ora non è nemmeno più un attaccante... Voto: 4
- BESSA Pur tirando indietro qualche volta la gamba è il migliore in campo per l'HELLAS con quella penetrazione all'11° conclusa con un tiro a fil di palo e con quel paio di cross al 22° e al 29° non sfruttati al meglio dai compagni, scompare nel secondo tempo. Voto: 6
- PECCHIA Le sue scelte non convincono ma pesano tanto in negativo: Perchè il solito evanescente Juanito al posto di una prima punta di fisico come poteva essere il rampante CAPPELLUZZO? Perchè, fuori ROMULO, il 'posapiano' SILIGARDI al posto della foga agonistica (a volte pure troppo) di Franco ZUCULINI? Inutile poi buttar dentro attaccanti in un 3-4-3 dell'Ave Maria che finora non ha mai prodotto i risultati sperati: Voto 5
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DICONO + - =
Il presidente SETTI sulla grave aggressione subita prima della partita «In questo momento avverto un profondo senso di delusione e tristezza. Nel 2017 una partita non può diventare occasione per atti violenti e così gravi. Solo per puro caso nessun danno importante è stato arrecato alle persone. Hanno preso violentemente a calci e pugni la macchina con cui stavamo andando allo stadio, rompendo il vetro vicino a cui ero seduto con schegge arrivate all'interno dell'abitacolo e lanciando con forza una bottiglia di birra che fortunatamente mi ha colpito sulla pancia e non in faccia. Poteva andare davvero molto peggio, sono stati momenti di terrore e la persona che guidava è stata davvero brava a sfuggire via ad una folla credo di almeno una ventina di persone. Il mancato intervento dei vigili? Erano vicini e non sono intervenuti. Questo sarà motivo di un'indagine che si porterà avanti, contando anche sulle possibili immagini delle telecamere della zona e sui testimoni presenti. Questa non vuole essere affatto una condanna a chi era preposto intervenire e non l'ha fatto, perché è l'aggressione il fatto grave da condannare con forza e non bisogna equivocare su questo. Dico tutto ciò affinché emerga la verità. Per tale motivo il comunicato del Comandante dei Vigili Urbani di Avellino ci ha davvero lasciato basiti ed amareggiati, in quanto anziché sminuire l'accaduto mettendo in dubbio le parole delle vittime dell'agguato ci saremmo, invece, aspettati una presa di coscienza diversa. A margine di questo vorrei ringraziare il presidente Walter Taccone e tutta la società US Avellino per la disponibilità e la vicinanza non solo per l'aggressione subita, ma anche per il supporto che riguarda l'episodio dell'infortunio di Romulo» HellasVerona.it
Mister NOVELLINO al settimo cielo «Volevo attenzione e applicazione e sono stato accontentato. Il Verona ci ha creato problemi lavorando dietro ai nostri mediani, ma con l’ingresso di Belloni e con qualche accorgimento in più, abbiamo acquistato più profondità. Speravo di vincere ed alla fine l’abbiamo spuntata davvero. Ora dobbiamo ulteriormente migliorarci. La vittoria non ci deve far montare la testa. La salvezza è tutta da ottenere. I miei meriti? Ho lavorato sulla testa dei ragazzi che già di loro avevano delle enormi qualità. Ho cercato di trasmettergli serenità e autoconvinzione. Gran carattere di squadra? Ha fatto la differenza, insieme a tanta concentrazione. Due ingredienti necessari per battere l’Hellas. Chi ci ha dato più fastidio? Romulo, ma siamo riusciti lo stesso a contenerlo. La mossa vincente? Belloni ha contribuito tantissimo al successo. E’ un giocatore che sa difendere, ma sa anche spingere»» TGGialloBlu.it
Durissimo coi suoi mister PECCHIA a fine gara «Dopo il loro gol, non c’è stata reazione. Abbiamo offerto una prestazione non degna delle nostre qualità e della maglia che portiamo e l’Avellino ha meritato di vincere. Dalla vittoria con lo Spezia pensavamo che tutto fosse più facile? Per certi versi sono d’accordo, ma non credo che i giocatori pensavano d’aver vinto il Campionato ad ottobre. Di sicuro però è stato smarrito un certo spirito. Fuori casa soprattutto, ci sono state troppe battute d’arresto. Lo dicono i dati e c’è poco da interpretare. Ad ogni modo la squadra in casa fa bene. L’ultima gara contro la Salernitana, ne è un esempio e a tratti anche quella col Benevento. Oggi, brutta prestazione. In trasferta necessariamente dobbiamo invertire la rotta e l’atteggiamento. Bisogna metterci qual qualcosa in più. Non solo le qualità tecniche e tattiche, ma anche un carattere molto più determinato, essenziale per portare a casa dei risultati. Eravamo primi fino ad oggi e alla classifica do il giusto peso. Essere primi o secondi non deve cambiare il nostro atteggiamento. Non ne faccio una questione psicologica. La graduatoria è corta ed il campionato è lungo. Questi cambi di posizione possono verificarsi ancora. Adesso c’è qualcuno che sta facendo molto meglio di noi. Momento più delicato? L’abbiamo vissuto anche dopo i ko col Novara e Cittadella. Adesso è un altro momento difficile in cui dobbiamo rimboccarci le maniche tutti quanti. Ne abbiamo la forza e siamo in grado di farlo. Il responsabile sono io, ma la strada è segnata: continuare a lavorare e aggiungere qualcos'altro» TGGialloBlu.it
Amarissimo anche PISANO «C'è un profondo rammarico da parte di tutti. Oggi la prestazione non è stata all'altezza del Verona che conosciamo, il risultato è molto negativo e dobbiamo cambiare la rotta al più presto. La delusione è mia ma anche di tutti i miei compagni, ci dispiace tanto per i tifosi venuti sin qui e per la città in generale. Spero davvero di avere, dalla prossima partita, la possibilità di ripagare l'affetto di tutti coloro che ci accompagnano durante le partite. Sappiamo che sono importanti per noi, soprattutto per il proseguio del cammino. Dobbiamo tornare a fare punti e toglierci questo blocco mentale del "dover vincere". Bisogna trasformarlo in un "voler vincere" perché porta più entusiasmo e una volta sbloccati sono sicuro torneremo ad essere quell'Hellas Verona che vince. Da martedì vogliamo tornare a combattere, non possiamo essere questa squadra vista oggi. Abbiamo una nuova settimana per lavorare tanto e tornare in campo con cattiveria e voglia di fare. Siamo professionisti e giocatori, per questo dobbiamo essere preparati e abituati alle pressioni. Sappiamo che vincere non è mai facile, questo lo dicono anche tutti i campionati del mondo. Da oggi serve tanta voglia di riscattarsi senza per questo dimenticare l'Avellino. Dev'essere una partita che ci deve aiutare a crescere invece di abbatterci. Classifica? Non dobbiamo guardarla, sappiamo che contano soltanto i risultati e l'atteggiamento con cui si affrontano le partite. Le somme vanno tirate sempre alla fine. Solo con una grande prestazione e tanta cattiveria riusciremo a comunicare ai nostri tifosi la nostra voglia di tornare a vincere» HellasVerona.it
L'ex PAGHERA autore del primo gol su rigore «Devo ringraziare Daniele (Verde, ndr), non è facile cedere un rigore. Era un periodo che anche lui non stava trovando il gol. Ho avuto personalità ed anche un pizzico di follia, conoscevo Nicolas ed ero sicuro di riuscire a spiazzarlo. E' stato in piacere stringerci attorno ai nostri tifosi che non ci hanno mai abbandonato. Giusto gioire, abbiamo fatto una bella vittoria ed adesso andiamo a Cittadella perchè sarà difficile» TuttoMercatoWeb.com
Luca TONI sull'agguato di alcuni teppisti prima della gara «Episodio molto brutto. Eravamo in macchina e stavamo andando allo stadio. Eravamo in 5: guidava un mio amico e di fianco a lui c’era il presidente Setti che aveva una sciarpa un po’ gialla e un po’ blu, ma non del Verona. Mentre eravamo incolonnati, è passato un ragazzo e senz’altro ci ha identificato come dei tifosi dell’Hellas. Quando siamo arrivati in una rotonda, senz’altro hanno riconosciuto l’auto e ci hanno aggredito pensando che eravamo dei tifosi avversari. Non credo che ci abbiano identificato come dei dirigenti del club. Siamo stati accerchiati da una quindicina di persone che hanno dato pugni e calci alla macchina, sfondando il vetro a fianco del presidente». Queste le dichiarazioni di Luca Toni a Sky Sport, in merito all’aggressione subita ad Avellino, mentre con il presidente Setti ed altre 3 persone si recava allo stadio Partenio. Prosegue l’ex-bomber: «Il mio amico è stato molto bravo a guidare, perché pur accerchiati ha trovato comunque una via di fuga. Nel frattempo, dal vetro che era rotto, ci hanno tirato una bottiglia di birra che ha colpito il presidente fortunatamente solo sullo stomaco e non in viso o da un’altra parte. Abbiamo avuto molta paura, ma meno male che il mio amico ha avuto l’abilità nella guida per divincolarsi. Dispiace molto, perché a 20 metri da noi c’erano degli agenti di polizia che si son girati e non hanno fatto nulla. Questa è un’altra cosa molto grave. L’ho detto anche alla Digos. Pensavamo di essere almeno un po’ protetti, ed invece…» TGGialloBlu.it
Il presidente dell'AVELLINO Walter TACCONE esprime solidarietà ai colleghi gialloblù sul proprio sito web «L’U.S. Avellino condanna fermamente l’aggressione perpetrata ai danni dei dirigenti dell’Hellas Verona prima della gara, nel tragitto che conduce allo stadio Partenio-Lombardi. Un gesto vile, da parte di ignoti, che rovina una giornata di sport e che deve far riflettere tutti. Il presidente Walter Taccone, il presidente onorario Michele Gubitosa, i dirigenti biancoverdi, amareggiati e sorpresi dall’accaduto, hanno subito mostrato concreta e sincera solidarietà nei confronti dei dirigenti scaligeri, sin dal loro arrivo allo stadio. Questa società, nel rimarcare in modo netto la propria condanna in merito a quanto accaduto, prende altresì le distanze dal violento episodio che mina la filosofia di assoluta sportività del club e che non rappresenta minimamente lo spirito e l’identità degli sportivi irpini. Un’aggressione da parte di violenti che nulla hanno a che fare con la sana tifoseria biancoverde, che si è sempre distinta per un comportamento civile e corretto, esprimendo valori di fedeltà, sportività e lealtà che non possono essere intaccati da questi atti di teppismo» TGGialloBlu.it
LE ALTRE DI B + - =
VICENZA battuto in casa dalla SALERNITANA nell'anticipo di Venerdì: 1 a 0 dei campani.
Il FROSINONE batte di misura il CARPI e sorpassa il VERONA in tesat alla classifica, secco 3 a 0 della SPAL in trasferta a Chiavari: Ferraresi ad un passo dall'HELLAS così come il BENEVENTO che ha battuto per 2 a 1 il LATINA.
Colpo esterno dello SPEZIA sul campo della PRO VERCELLI finisce 2 a 0 per i liguri.
1 a 1 in BRESCIA-PISA, CESENA-BARI e NOVARA-CITTADELLA, 2 a 2 tra ASCOLI e TRAPANI.
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
PRIMAVERA SCONFITTA A FIRENZE dopo aver controllato a lungo la gara: Felice mister PAVANEL anche se il colpaccio è stato solo sfiorato «Siamo stati bravi ad andare in vantaggio e a rimontare, sembrava che avessimo il controllo della gara. Poi, per nostri errori, abbiamo permesso alla Fiorentina di riportarsi in vantaggio, dobbiamo lavorare su questo. Adesso si guarda avanti, sfiorare il colpo qui è comunque positivo, ma possiamo e dobbiamo difendere meglio» HellasVerona.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Enzo MARESCA dice addio 'Sento il bisogno di iniziare una storia nuova. E sono felice. Perché ogni giorno posso abbracciare la mia famiglia. Unica fonte di energia. Da sempre e per sempre. GRAZIE CALCIO!!!'. Fabrizio CAMMARATA in Russia a spiegare calcio ai bambini del GROZNY, Valon BEHRAMI 'Che strazio il Festival di Sanremo!'
RASSEGNA STAMPA + - =
Quando il calcio non è più un gioco…
Posted by Silvio Di Micco / febbraio 16, 2017
La cronaca di questi giorni porta ad alcune riflessioni rispetto l’aggressività delle tifoserie e gli atti vandalici nei confronti di Presidenti e società.
Settimana scorsa veniva incendiata l’auto del presidente del Pescara Daniele Sebastiani. Giorni prima erano apparse scritte offensive verso il presidente, il quale aveva dichiarato la possibilità di lasciare la società a fine stagione.
Di pochi giorni fa invece sono le dichiarazioni di Luca Toni che a SkySport24 ha raccontato: “Eravamo in macchina e ci stavamo recando allo stadio, in fila, insieme alla Polizia. Io ero seduto dietro, davanti sul sedile del passeggero era seduto il presidente Setti, alla guida c’era un mio amico. Il presidente Setti indossava una sciarpa della sua azienda, un po’ gialla e un po’ blu ma non era quella del Verona. All’improvviso è passato qualcuno accanto a noi e ha visto la sciarpa. Ci hanno aggrediti non perché ci hanno riconosciuti, ma perché, per via della sciarpa, pensavano che fossimo un gruppo di tifosi del Verona”.
Diverse sono le polemiche in questi giorni e di ciò che si dovrebbe fare per prevenire tali episodi, ma ci siamo mai chiesti quali siano le conseguenze delle azioni violente agli occhi di bambini e giovani?
Nel 1960 A.Bandura in un esperimento formò tre gruppi di bambini in età prescolare: nel primo gruppo inserì uno dei suoi collaboratori che si mostrò aggressivo nei confronti di un pupazzo gonfiabile chiamato Bobo. L’adulto picchiava il pupazzo con un martello gridando: «Picchialo sul naso!» e «Pum!». nel secondo gruppo, quello di confronto, un altro collaboratore giocava con le costruzioni di legno senza manifestare alcun tipo di aggressività nei confronti di Bobo. infine, il terzo gruppo, quello di controllo, era formato da bambini che giocavano da soli e liberamente, senza alcun adulto con funzione di modello.
In una fase successiva i bambini venivano condotti in una stanza nella quale vi erano giochi neutri (peluche, modellini di camion) e giochi aggressivi (fucili, Bobo, una palla con una faccia dipinta legata ad una corda).
Bandura poté verificare che i bambini che avevano osservato l’adulto picchiare Bobo manifestavano un’incidenza maggiore di comportamenti aggressivi, sia rispetto a quelli che avevano visto il modello pacifico sia rispetto a quelli che avevano giocato da soli.
Il calcio è lo sport più seguito al mondo – i bambini sognano e si divertono imitando le prodezze dei loro beniamini per strada e negli oratori – ma in questi casi purtroppo non è più un gioco…
FONTE: ZonaSport.it
AVELLINO CALCIO CRONACA IN EVIDENZA PRIMO PIANO
Avellino Calcio – Caso Toni, ultras coinvolti: le ultime sul procedimento
7 aprile 2017
Nuovi sviluppi nel procedimento che vede coinvolti otto tifosi dell’Avellino per il danneggiamento dell’auto sulla quale viaggiavano nei pressi dello stadio alcuni dirigenti del Verona, tra i quali il presidente Maurizio Setti e Luca Toni. Un vetro rotto e tante polemiche da quell’11 febbraio con tanto di divieto di trasferta in occasione della successiva trasferta a Cittadella.
Non hanno commesso il reato ma gli otto sostenitori biancoverdi restano comunque indagati. Nell’ordinanza del Gip del Tribunale di Avellino Giovan Francesco Fiore si legge: “Non c’è alcun elemento per affermare che gli 8 indagati abbiano preso parte all’aggressione nei confronti dell’auto del presidente Setti: nessuno li ha visti fare ciò, i fotogrammi delle telecamere di sorveglianza della macelleria non sono utili allo scopo, e molte delle SIT raccolte dai difensori scagionano totalmente alcuni di essi; anzi diversi soggetti hanno visto Iannuzzi Francesco interporsi per calmare i facinorosi e tutelare l’incolumità dei passeggeri della Bmw”.
Gli otto tifosi, che sul piano amministrativo restano destinatari di Daspo, non sarebbero gli autori del reato (decadrebbe l’accusa di danneggiamento e violenza privata) ma adesso sarebbero indagati per favoreggiamento. Conclamata l’insufficienza di prove da parte del Gip Fiore che nell’ordinanza ha emesso la prosecuzione delle indagini per i prossimi 4 mesi”.
In merito alla vicenda, abbiamo ascoltato uno degli avvocati degli ultras, Costantino Sabatino che, ad Irpinianews, ha dichiarato: “Il caso non è chiuso. Il procedimento è ancora in corso. Gli otto tifosi irpini – seguiti anche dall’avvocato Fabio Tulimiero – sono stati esclusi dal coinvolgimento nei fatti violenti che portarono alla rottura del finestrino dell’auto che trasportava il presidente del Verona Setti, il dirigente Luca Toni ed altri due dirigenti del Verona Calcio”.
“Saranno visionati dei filmati appartenenti alle videocamere di sorveglianza di alcuni locali commerciali situati nella zona del presunto atto vandalico. Il Gip – continua Sabatino – ha disposto la proroga delle indagini per altri 4 mesi. Setti, Toni e gli altri due occupanti, saranno ascoltati di nuovo e dovranno tornare ad Avellino per fornire le loro testimonianze”.
di Anna Vecchione
AVELLINO CALCIO
Avellino Calcio – Al Partenio in accappatoio: daspo a un tifoso del Verona
by Redazione online 22 febbraio 2017
Una goliardata, l’ennesima, davanti alla quale si è deciso di intervenire. Prima in mutande e poi travestito da sciatore all’Arechi di Salerno, in accappatoio al Partenio-Lombardi in occasione dell’ultimo burrascoso Avellino-Verona dello scorso 11 febbraio.
Un tifoso gialloblu sarebbe stato raggiunto dal provvedimento daspo, il divieto di assistere alle manifestazioni sportive, per essersi recato nel settore ospiti del Partenio-Lombardi in tenuta da doccia, indossando accappatoio e cuffia. Impossibile non individuarlo fra i 318 veronesi giunti per l’occasione ad Avellino, sia da parte delle forze dell’ordine sia dalle varie pagine social che hanno ironizzato sull’insolito abbigliamento da stadio.
L’ultrà dell’Hellas si è fatto anche immortalare durante la partita convinto che il suo ennesimo gesto provocatorio potesse creare soltanto sorrisi e simpatia. Così non è stato: dovrà stare lontano dal suo Verona per poi tornare sui gradoni in una tenuta certamente più consona all’evento sportivo.
AVELLINO CALCIO IN EVIDENZA PRIMO PIANO
Aggressione ai dirigenti del Verona: ecco cosa rischiano l’Avellino e i suoi tifosi
by Claudio De Vito 14 febbraio 2017
L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive sta valutando il divieto di trasferta per i tifosi biancoverdi sulla base dell’informativa trasmessa al Viminale dalla Questura di Avellino. E secondo indiscrezioni, ci sarebbero possibilità concrete che l’Avellino giochi a Cittadella senza i propri sostenitori al seguito.
La decisione sarà assunta nella giornata di domani ma l’orientamento dell’Osservatorio sarebbe già netto alla luce della vicinanza tra Cittadella e Verona con il forte rischio di ritorsioni dopo l’aggressione ai dirigenti dell’Hellas nel pre-partita di sabato.
Pagano molti per pochi, o meglio per uno che sarebbe stato individuato dagli inquirenti pronti a far scattare la denuncia per danneggiamento e la sanzione amministrativa del Daspo. In ogni caso non ci sarà alcuna chiusura della curva del Partenio-Lombardi – come si è temuto – né altri provvedimenti di competenza del giudice sportivo che può sentenziare soltanto su fatti avvenuti all’interno dello stadio.
Sarà la Procura Federale – con i dovuti accertamenti effettuati attraverso i rapporti della Questura – eventualmente a deferire l’Avellino al Tribunale Federale Nazionale. Se dovesse arrivare il deferimento, il club biancoverde rischierebbe al massimo un’ammenda.
FONTE: IrpiniaNews.it
CALCIO
PERCHÉ TUTTI ODIANO GLI ULTRAS DELL’HELLAS VERONA?
L'AGGRESSIONE SUBITA DA TONI E SETTI AD AVELLINO NASCONDE BEN ALTRO. GLI ULTRAS DEL VERONA SONO I PIÙ INVISI ALLE TIFOSERIE MERIDIONALI.
13 FEBBRAIO 2017
Uno striscione eloquente esposto anni fa dalle Brigate Gialloblu del Verona.
di Patrizio Cacciari
Una volta erano loro a odiare tutti, proprio come recita lo striscione in copertina. Oggi gli ultras dell’Hellas Verona sono tra i più invisi dal panorama ultras italiano. L’episodio di Avellino, in cui sono stati aggrediti Luca Toni e il Presidente Setti, nasconde ben altro. La cosiddetta caccia al veronese.
LE BRIGATE GIALLOBLU DI VERONA
Non c’è più trasferta tranquilla per i tifosi del Verona che si recano negli stadi del Sud d’Italia. Che sia a Napoli, Palermo, Nocera, Benevento, Taranto o Avellino, tutti aspettano i veronesi. Perché? Il discorso è lungo e parte dagli anni 70, quando a Verona nascono le Brigate Gialloblu, storico gruppo della sud veronese, sciolto nel 1991 dopo 20 anni di attività, a causa della forte repressione iniziata qualche anno prima e ben descritta nel paragrafo in basso.
Nel frattempo la Polizia iniziò un’operazione di filtraggio e schedatura dei tifosi. Accadde così che il 1° febbraio 1987, durante la notte precedente l’incontro Milan – Verona, che comunque sarà oggetto di gravissimi incidenti, decine di abitazioni vennero perquisite ed altrettanti tifosi vennero portati in questura. Dopo un lungo periodo di indagini, pedinamenti, intercettazioni telefoniche per 12 di essi fu emesso un mandato d’arresto, con l’accusa gravissima di associazione per delinquere. Per la prima volta in Italia un gruppo di tifosi venne considerato fuorilegge. (tratto da “I Guerrieri di Verona” di Silvio Cametti)
Verona è un città che conta circa 250 mila abitanti. Allo Stadio va una media di 15-20 mila persone, anche in Serie B, con una presenza di abbonati che supera le 10 mila unità. Prima le Brigate, poi il Verona. Il motto degli anni 70 era questo. Uno spirito ribelle e difficilmente inquadrabile nello stereotipo dei tifosi dell’epoca. I veronesi hanno sempre fatto storia a sé. Simpatie con le curve di grandi club come Roma e Inter, oggi si sono trasformate in forti rivalità. Mentre resistono le storiche amicizie con la curva Fiesole di Firenze e con la gradinata sud blucerchiata.
LA POLITICA
I veronesi sono di destra? Probabilmente sì. L’estrazione sociale della generazione che frequenta lo stadio e la curva è quella, non lo hanno mai negato. Ma il loro modo di approcciarsi al tifo non è mai stato fatto solo di propaganda politica. Negli anni 90 e nei primi anni del nuovo millennio, alcune curve cercarono di unirsi intorno a un tavolo per iniziare una collaborazione su alcune tematiche di interesse generale. Progetto Ultrà, coordinato a Bologna e con il finanziamento della Regione Emilia Romagna, o il tentativo di far nascere un movimento coordinato dalla curva di Bergamo e dai laziali, non hanno tuttavia mai trovato sponda presso gli scaligeri. Perché? Veronesi tutti matti, risponderebbero loro, siamo fatti così. Ricordate le battaglie anti calcio moderno di tutte le curve d’Italia contro gli orari scombinati delle partite? I veronesi esponevano lo striscione: “Lotta al calcio moderno? Scusate, ma non abbiamo tempo”. E la tessera del tifoso? Oggi molte tifoserie, dopo anni di contestazione, hanno deciso di tesserarsi. Uno dei casi più clamorosi riguarda la Curva A di Napoli, grandissima rivale dei gialloblu, dove è in corso un aspro dibattito. I veronesi come hanno accolto la Tessera? Semplicemente tesserandosi tutti il giorno dopo. La motivazione che dettero all’epoca fu molto chiara: “Se per seguire il Verona serve la tessera, noi ci tesseriamo”.
IL RAZZISMO E LE PROVOCAZIONI
Ma non solo prese di posizioni politiche o strategiche. I veronesi sono invisi alle tifoserie del sud d’Italia in particolare per striscioni e cori razzisti che più volte sono stati esposti dalla curva sud. Storie vecchie come il fantoccio di colore impiccato per contestare l’acquisto di un calciatore africano da parte del club o del famoso striscione “Benvenuti in Italia” esposto durante un Verona-Napoli degli anni 80 sono episodi conosciuti dall’opinione pubblica. Gli scaligeri recentemente hanno offeso la memoria di Piermario Morosini con cori oltraggiosi e per il solo gusto di provocare le tifoserie avversarie di Livorno o di Bergamo, tanto da costringere il club a delle scuse ufficiali. Ma i veronesi sono anche quelli capaci di tifare tutta la partita per Balotelli solo per sfidare la stampa che li aspettava al varco dopo la chiusura della curva per cori razzisti.
TIFO BRITANNICO
Innovatori e precursori lo sono stati di certo, importando da Oltremanica uno stile di tifo casual improntato più sul coro possente e goliardico, che unisce attaccamento alla squadra e alla città di provenienza. I veronesi sono stati i primi a frequentare la curva del Chelsea e a instaurare rapporti con una tifoseria inglese, all’epoca stimata e apprezzata da tutto il panorama ultras italiano. Oggi pagano un atteggiamento eccessivamente provocatorio, che le nuove generazioni delle altre curve faticano ad accettare. Per questo prima delle sfide con il Verona, in città si crea il tam-tam (“arrivano i veronesi”) e vengono esposti striscioni di minaccia. L’aggressione di Avellino è quindi un gravissimo fatto di cronaca, che la curva irpina ha condannato con un comunicato, ma si tratta di un episodio che va contestualizzato in questo difficile rapporto tra la curva scaligera e le altre tifoserie italiane.
Striscione esposto ad Avellino prima della partita con il Verona.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook: “I Guerrieri di Verona – Ristampa”.
FONTE: IlPosticipo.it
Calcio: Verona; scuse sindaco Avellino, nostro tifo civile
Pubblicato il 12 febbraio 2017.
“Un episodio vergognoso e inqualificabile”: chiede scusa il sindaco di Avellino, Paolo Foti, per l’aggressione subìta ieri nella sua città dal management del Verona Hellas, poco prima della partita al Partenio.
“L’episodio – aggiunge Foti – che ha visto protagonisti teppisti e delinquenti che con lo sport hanno nulla a che vedere, sporca la città e il tifo avellinese, che si è sempre distinto per correttezza e civiltà”. In merito alle dichiarazioni rilasciate da Luca Toni, che era in macchina con il presidente Maurizio Setti e un altro dirigente quando è scattata l’aggressione (“c’erano a dieci metri dei vigili che si sono voltati e non hanno detto niente”), il sindaco ha chiesto al comandante dei vigili urbani, Michele Arvonio, una dettagliata ricostruzione dei fatti.
“Se quanto riferito da Toni dovesse risultare provato, sarebbe molto grave ma già ieri sera il colonnello Arvonio mi preannunciava una diversa ricostruzione dei fatti e della tempistica di come sono accaduti, che non farebbero ascrivere responsabilità da parte dei vigili urbani in servizio nella zona dove si è verificata l’aggressione”.
Foti si augura anche che le indagini delle forze dell’ordine, “portino al più presto alla individuazione dei responsabili affinchè paghino la giusta punizione”. Dure le parole del deputato della Lega Nord Gianluca Pini: “Prendiamo atto che CONI, FIGC e Lega serie B non siano pervenuti, come sempre avviene quando bisogna far chiarezza sulle violenze delle squadre meridionali. Speriamo che almeno la commissione contro le infiltrazioni mafiose nel calcio decida di occuparsi anche di questo caso e verificare quanto di marcio c’è dietro questo episodio”.
Intanto le indagini della Digos vanno avanti ma senza il contributo, determinante, delle telecamere di videosorveglianza dei negozi della zona dove si è verificato il triste episodio: fuori uso, infatti, la telecamera di un bar mentre quella, in funzione, di una macelleria inquadra una zona diversa. Gli investigatori sono impegnati a raccogliere testimonianze e informazioni da parte di chi era presente.
Sull’accaduto interviene anche Franco Iannuzzi, leader storico degli Ultras irpini. Riferisce di essere stato testimone dell’accaduto, insieme con altri tifosi, e fornisce una ricostruzione dei fatti diversa da quella denunciata dal presidente Setti e da Luca Toni: “L’auto con a bordo i dirigenti del Verona – sostiene il capo ultra – è rimasta bloccata nel traffico e l’autista ha effettuato una improvvisa marcia indietro che ha rischiato di investire alcune persone che a piedi di stavano recando allo stadio.
Da qui la reazione delle persone che si trovavano sul posto, tra queste anche chi ha lanciato un sasso o altro oggetto contro l’auto che ha mandato in frantumi un vetro”.
Iannuzzi esclude che si sia trattato di un’aggressione premeditata e collettiva: “Prima dell’auto con i dirigenti del Verona a bordo, è passato il bus della squadra ospite e il pulmino con gli arbitri, ma nessuna intemperanza o comportamenti antisportivi si sono registrati”.
FONTE: SalernoNotizie.it
Il commento
Vergogna avellinese. Non solo per l’aggressione...
L’assalto alla vettura del presidente del presidente del Verona si commenta da sé ma non si possono non evidenziare falle nel servizio d’ordine in una partita che anche le pietre sanno essere una di quelle a rischio. Per non parlare della figuraccia fatta dalla Polizia Municipale, impreparata e impotente, messa alla berlina da tutti i quotidiani nazionali
di Luigi Salvati
11 feb 2017
Difficile parlare di calcio dopo quello che è successo pochi minuti prima il fischio d’inizio della partita Avellino-Verona e dopo le dichiarazioni choc rilasciate dal campione del Mondo Luca Toni che hanno fatto diventare Avellino la prima pagina di tutti i quotidiani nazionali sportivi e non solo. Dei fatti deplorevoli accaduti tra Via Annarumma e Via De Gasperi se ne sta occupando la Digos di Avellino che pare essere già sulle tracce degli autori dell’assalto all’auto del Presidente del Verona calcio, Maurizio Setti e promette anche pene severe.
Aggiungendo ulteriori valutazioni su un episodio che si commenta da sé si corre solo il rischio di sprofondare in una retorica saccente, stucchevole e fine a se stessa. Una considerazione, una sola, va fatta. Avellino-Hellas Verona, da anni, è una partita che si trova nell’elenco di quelle ad alto rischio. Mai e poi mai un’automobile proveniente dal Veneto, sia essa appartenente ad un gruppo di tifosi, sia essa del numero uno della società, doveva circolare per le strade della città senza un’attenta scorta. E il motivo è evidente. Bastano due colori diversi da quelli d’appartenenza per scatenare la follia e tutte le misure restrittive applicate negli anni per debellare il fenomeno della violenza negli stadi si scioglie come neve al sole.
Resta poi la figura magra che la Polizia Municipale di Avellino, guidata dal Comandante Michele Arvonio, ha fatto in tutta Italia. Sbattuta su tutti i titoli di giornale accusata di essere rimasta inerme, anzi peggio, di aver voltato le spalle, di fronte ad un’aggressione così selvaggia. Arvonio ha spiegato con una nota stampa. Tuttavia non ci vuole la sfera di cristallo per valutare che le due o tre persone in divisa che prima di ogni partita chiudono al traffico il tratto che dalla rotatoria dove si è verificata l’aggressione porta al settore ospiti sono totalmente impreparate a gestire fenomeni di violenza simili e, diciamolo pure, anche impotenti. Certo che, qualora fosse vero, girare le spalle non ha fatto onore al corpo avellinese.
FONTE: OrticaLab.it
Avellino – Verona, revocati 3 degli 8 daspo a ultrà biancoverdi
21 giugno 2017
A.V. Calcio – Il Tar di Salerno ha revocato tre degli otto daspo irrogati ai tifosi dell’Avellino per i fatti di Avellino-Verona, accogliendo i ricorsi presentati dagli avvocati Giovanni Adami, Fabio Tulimiero e Costantino Sabatino.
Intanto, i dirigenti veronesi Luca Toni e Maurizio Setti hanno formalizzato le querele nei confronti dei supporters irpini, ancora indagati per i reati di danneggiamento e favoreggiamento.
In pratica, dopo la richiesta di archiviazione del pm dott. Iglio, il gip dott. Fiore ha escluso che gli 8 indagati potessero aver commesso i fatti di violenza denunciati, ma ha disposto nuove indagini per il reato di favoreggiamento, ritenendo che i tifosi irpini potessero sapere chi fosse stato a lanciare l’oggetto contundente sull’auto dei dirigenti veronesi.
Qualche giorno fa gli indagati, accompagnati dai loro difensori di fiducia Costantino Sabatino e Fabio Tulimiero, sono stati interrogati dagli inquirenti ed hanno nuovamente confermato di non aver posto in essere alcuna condotta violenta, anzi di essersi adoperati affinché l’auto veronese non subisse danni da parte delle centinaia di persone presenti sul luogo; i tifosi hanno affermato altresì di non essere a conoscenza dell’autore del brutto gesto del lancio dell’oggetto verso l’auto in questione.
Soddisfatti i legali Sabatino e Tulimiero: “Ancora una volta i nostri assistiti hanno dimostrato la loro estraneità ai fatti e la loro ferma intenzione di collaborare con la giustizia. Siamo certi che molto presto verrà fatta finalmente chiarezza e verrà messa la parola fine su questa spiacevole vicenda”.
Verona,come far passare in secondo piano una sconfitta
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2017 17:21
Che bravi quelli del Verona. Anziché dire che la squadra si è rotta (quattro sconfitte nelle ultime cinque trasferte), hanno raccontato a tutto il mondo che s’è rotto il finestrino. Il fatto di cronaca indubbiamente resta e va condannato ma a occupare le pagine dei giornali, a prendere spazio sul web e le televisioni non è stato certamente quel primo posto perduto ad opera di un Avellino che ha giocato come dovrebbe fare la capolista. Si è parlato dell’aggressione, del danno, di auto distrutta. Mica hanno spiegato ai loro tifosi, quelli del Verona, perchè la squadra di Pecchia rischia il ritorno in A. Quei tifosi bravi a urlare "terroni, terroni" hanno ricevuto la lezione dal punto di vista sportivo, nello stadio. Fuori dall'impianto è avvenuto qualcosa che ricorda molto il comportamento dei tifosi gialloblu.
Purtroppo funziona proprio così: anche quando venne il Bari ad Avellino e il suo presidente (all’epoca) Paparesta fu preso a maleparole in tribuna d’onore, si aprì un caso nazionale. E il risultato dell’Avellino passò in secondo piano. Come adesso. Ma all’Avellino interessano i punti e la classifica. Parlino gli altri: la squadra di Novellino parla sul campo. Senza nemmeno sbagliare i congiuntivi.
IL COMMENTO: quell'aggressione non avvenuta per caso
SABATO 11 FEBBRAIO 2017 21:56
Lo avevamo denunciato alle 14,15, sollecitati da decine di persone che chiamavano in redazione con tono a dir poco alterato, carichi di rabbia. Abbiamo e titolato la notizia così: ZONA STADIO, TRAFFICO IN TILT E DISAGI PER I RESIDENTI.
Ci domandavamo: ma è possibile chiudere al traffico una importante arteria di collegamento tra la città e l’ospedale nonché verso la frazione Picarelli, per consentire il passaggio di tre pullman con i tifosi del Verona a bordo?
C’è da chiedere chi sia stato a individuare proprio quel percorso, quello che dall’uscita di Avellino Est conduce allo stadio facendo passare in mezzi per la frazione Picarelli, quando sarebbe stato opportuno trovare una soluzione diversa che attenuasse i disagi per la popolazione.
Peraltro, il piano di prevenzione ha fatto acqua e solo per la buona sorte non si sono verificati incidenti, oltre quello che ha visto protagonisti una decina di tifosi irpini per l’episodio poi denunciato da Luca Toni (nella foto con il presidente Setti, vittime dell'episodio).
I pullman, infatti, hanno fatto scendere i passeggeri nei pressi della stazione di servizio Q8, ben distanti dalle porte di ingresso della curva nord e quelle brave persone che occupavano i torpedoni, si sono presentate a modo loro alla popolazione da loro definita "terroni", salutando con cortesia la gente, facendo l’inchino, mandando baci e facendo ciao ciao con la manina- Macchè, solo qualcuno s’è lasciato andare a inequivocabili gesti di assoluta volgarità, a slogan irripetibili, dando il peggio di quanto i tifosi veronesi solitamente riescono a offrire in trasferta ma anche in casa. Roba che Toni solitamente non nota più di tanto. Ma quelli sono i loro tifosi, quelli del Verona
Fatto sta che l’intasamento del traffico causato dalla chiusura delle strade, senza soluzioni alternative per gli inferociti automobilisti che non sono sportivi né tifosi, ha creato rallentamenti e stop alla circolazione.
Proprio in uno di quegli intasamenti s’è trovata la vettura dei dirigenti del Verona presa a bersaglio dai teppisti. Sarà stata quella sciarpa del presidente alla quale Toni ha tentato di modificare i colori, definendola “non proprio giallo e non proprio azzurra, un pò più sbiadita” ma verosimilmente vicina ai colori del club veronese o che ci sia stato qualche gesto, qualche “scazzo”. Fatto sta che sono partiti i pugni, gli sputi e altro ancora verso quella vettura, fino a quando uno di quei buontemponi ha deciso di dare un calcio ben alto verso il finestrino andato in frantumi.
La notizia s’è subito diffusa e c’è stato il solito contorno di comunicati ufficiali intrisi di condanna e deplorazione per quanto avvenuto, sono emersi da tutte le parti come funghi per esprimere quella rituale solidarietà pelosa che in questo caso serve a poco. Perché la realtà vera è che l’impresa dell’Avellino è passata in secondo piano.
Televisioni, siti, giornali, hanno dato ampio risalto a quel gesto che Luca Toni è andato a raccontare in tutte le televisioni, ripetendo in modo quasi ossessivo un concetto: “C’erano due vigili urbani e si sono disinteressati del fatto”.
Come nei commenti calcistici, quando il giocatore si disinteressa del pallone e molla un bel cazzotto all’avversario.
Ora si parlerà di versione reale o meno, di mansioni svolte più o meno bene dai vigili, il solito rimpallo di responsabilità con il peccato originale che è facile assai da individuare: chi ha approvato il piano di prevenzione per l’arrivo dei tifosi avversari, ha focalizzato solo quell’aspetto senza tenere conto dei risvolti e delle conseguenze per la stragrande maggioranza degli utenti stradali. Per fortuna non c’è scappato il ferito o qualcosa di peggio. Tante parole per un vetro infranto e una vile aggressione. Quando avvenuto potrà fare riflettere quei signori che si riuniscono periodicamente per il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Inutile fornire suggerimenti: speriamo che l'esperienza odierna possa servire a fare meglio la prossima volta: per evitare la rabbia dei residenti, degli utenti dell’ospedale, della cittadinanza che non va allo stadio ed evitare pure che possa succedere qualcosa di peggio.
Unica nota positiva di una giornata da dimenticare: la vittoria straripante dell’Avellino. Che ha aggredito (e vai!!!) il Verona e lo ha sottomesso come sa fare il lupo con l’agnello. E con Giulietta.
FONTE: IrpiniaOggi.it
INCIDENTI AVELLINO-VERONA, REVOCATI TRE DASPO
Per tre tifosi irpini il provvedimento è stato revocato
di Pietro Freda - 21 giugno 2017
Il TAR di Salerno nella giornata di ieri ha revocato i DASPO a tre tifosi dell’Avellino per gli incidenti avvenuti prima della gara contro il Verona, dello scorso 11 Febbraio. Ricordiamo che nell’occasione fu colpita la macchina dove viaggiavano il presidente del Verona Setti e il dirigente Luca Toni, con il danneggiamento di un finestrino.
Restano quindi da giudicare altri cinque tifosi coinvolti nella vicenda (furono infatti otto i tifosi denunciati, ma il procedimento penale a loro carico è stato già archiviato), e la sentenza dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. I tifosi sono stati difesi dai due legali avellinesi Costantino Sabatino e Fabio Tulimiero, oltre che da Giovanni Adami, avvocato specializzato nella difesa degli ultras.
La vicenda però non è finita qui, poiché Toni e Setti hanno denunciato gli otto presunti responsabili del gesto, che essendo stati già assolti per violenza privata, potrebbero essere rinviati a giudizio per favoreggiamento. Il tutto dovrebbe risolversi nel mese di luglio, quando le indagini termineranno definitivamente.
News
AGGRESSIONE DIRIGENTI VERONA, PROCURA VERSO L’ARCHIVIAZIONE
di Pietro Freda - 3 marzo 2017
La macchina dove viaggiava la dirigenza del Verona (Fonte Avellino Today)
Clamoroso sviluppo nella vicenda dell’aggressione ai dirigenti del Verona: la Procura di Avellino starebbe valutando l’archiviazione nei confronti degli otto ultras denunciati per violenza privata e danneggiamento. Le accuse verso di loro sarebbero infatti molto deboli, poiché fino ad ora l’autista non ha riconosciuto l’autore materiale del gesto: in tal caso, l’archiviazione sarebbe automatica.
Uno sviluppo che metterebbe fine alla vicenda, che ha fortemente danneggiato l’immagine della città, e ha causato anche profondi contrasti tra il sindaco Foti che aveva accusato gli ultras, e questi ultimi, che a loro volta lo avevano definito “indegno”, in un durissimo comunicato, perché reo di non aver difeso la città. I responsabili dell’aggressione sono stati comunque raggiunti da provvedimenti di Daspo.
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TOSI: DASPO GIUSTO PER I DELINQUENTI MA CONDANNO CORI RAZZISTI
di Giorgio Azzarelli - 16 febbraio 2017
La gioia per i “delinquenti che verranno perseguiti a norma di legge”. E una condanna, forse la prima che arriva direttamente dal Veneto, per i cori ascoltati per l’ennesima volta sabato al Partenio durante la partita.
Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, intervistato da Sport Channel, è tornato sul caso Verona-Avellino, partita preceduta dall’aggressione al presidente e al dirigente gialloblù Maurizio Setti e Luca Toni.
“Ci sono due aspetti – le parole del primo cittadino leghista –. La polemica su quello che riguarda l’operato di due agenti della municipale e l’altro sull’atto di violenza. Nel secondo caso – ha spiegato Tosi – si sta procedendo nella giusta direzione, individuando i delinquenti che verranno perseguiti a norma di legge”. Un lavoro che la Questura di Avellino ha già svolto, pur senza individuare materialmente l’autore del lancio della bottiglia che ha danneggiato l’auto di Setti, denunciando e “daspando” otto persone.
Sul caso vigili – secondo quanto raccontato da Toni due agenti della municipale si sarebbero “girati dall’altra parte durante l’aggressione” facendo finta di nulla -, Tosi ha spiegato: “Magari uno non prende per serio quello che dice il presidente Setti che è di parte, ma Toni è un campione con la nazionale, una persona indiscutibile. Credo che a Luca si possa dare credito”.
E al suo dirimpettaio avellinese, quel Paolo Foti accusato dalla curva Sud di non aver difeso Avellino dall’attacco di tutti i media nazionali, Tosi ha dato un consiglio: “Credo che debba verificare – ha detto il primo cittadino veronese – l’operato di quei due agenti, che non vuol dire tutta la municipale di Avellino”.
Poi, in conclusione, lo stesso Tosi si è soffermato sui cori beceri – “Terremotati” e “Terroni” – che ancora una volta, nelle gare contro l’Hellas è un classico, i tifosi gialloblù hanno intonato sabato al Partenio. “Visto cos’è stato quel terremoto per l’Irpinia, una strage di innocenti, vanno stigmatizzati sicuramente – ha ammesso Tosi -. Lo stadio non è il teatro dell’Opera, ma è sbagliato attaccare su cose personali”.
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AGGRESSIONE DIRIGENZA VERONA: DASPO IN ARRIVO PER 7 PERSONE
di Laura Fortunato - 14 febbraio 2017
La macchina dove viaggiava la dirigenza del Verona (Fonte Avellino Today)
Presto arriverà il daspo per ben sette persone: il provvedimento punisce i responsabili individuati per l’aggressione alla dirigenza del Verona, avvenuta sabato scorso, ad Avellino, prima dell’inizio partita contro la squadra veneta. Questo è quanto trapela da alcune indiscrezioni sulla faccenda.
La Questura di Avellino, in mancanza di registrazioni – data l’assenza di telecamere – sta raccogliendo testimonianze su quanto accaduto ed entro domani si attende il verdetto, anche dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che potrebbe vietare, ai tifosi biancoverdi, la prossima trasferta a Cittadella.
Oggi sulla vicenda è intervenuto nuovamente il sindaco di Avellino Paolo Foti, che ai media locali, ha affermato: “Quello che pensano i tifosi conta poco, c’è stato un atto teppistico nei confronti di quattro cittadini, non conta se erano o meno dirigenti del Verona, e io da Primo Cittadino condanno il gesto”.
Quindi aggiunge: “Ma certamente nel rapporto consegnato alla Questura appare evidente come la Polizia Municipale abbia fatto il proprio dovere, specifichiamo che il tutto si è verificato nel giro di 30-40 secondi”, con queste parole, il Sindaco difende i vigili, accusati invece, di non essere intervenuti, da parte di Luca Toni.
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AGGRESSIONE LUCA TONI AD AVELLINO, INDIVIDUATO IL RESPONSABILE?
di Pietro Freda - 13 febbraio 2017
Possibile svolta sull’aggressione all’auto dove viaggiavano Luca Toni e il presidente del Verona Setti. La Digos avrebbe infatti individuato il responsabile, autore del lancio della bottiglia che ha causato la rottura del vetro dell’automobile nei pressi di Via Annarumma, prima dell’incontro con l’Avellino di sabato.
Le forze dell’ordine avrebbero individuato il responsabile con l’ausilio della telecamere di video sorveglianza ma soprattutto grazie alle testimonianze di alcuni presenti. Se tutto fosse confermato, sarebbe in arrivo una denuncia per danneggiamento nei confronti dell’autore del gesto, che poi subirebbe inevitabilmente il Daspo, cioè il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
Una vicenda questa, che è rimbalzata alle cronache di tutta Italia sa subito, a sono seguite tante dichiarazioni sulla vicenda. In primis quella di Luca Toni, che nella ricostruzione della vicenza, ha accusato anche i vigili urbani di Avellino; quindi subito dopo la fine della partita i comunicati di condanna dell’episodio delle due società.
Il giorno seguente, cioè domenica, è arrivata la replica a Toni del comandante dei vigili urbani di Avellino, Michele Arvonio e del sindaco Foti, che si era personalmente scusato per l’accaduto ma aveva assolto i vigili. Quindi nella serata di ieri il comunicato della Curva Sud di Avellino che aveva dato la sua versione dei fatti.
Nella giornata di oggi, prima c’è stato un comunicato ufficiale del Verona, del presidente Setti, che pure ribadendo le accuse, ha ringraziato il presidente dell’Avellino Walter Taccone per la solidarietà dimostrata subito dopo l’incidente.
Per concludere, il leader della Curva Sud Franco Iannuzzi ha rilasciato una intervista spiegando che non c’è stata nessuna aggressione ma solo un gesto isolato (condannato da Iannuzzi), e accusando tra l’altro la stampa e le istituzioni di Avellino di non aver difeso la città e i tifosi avellinesi. A breve, dovrebbe esserci la parola fine a questa brutta vicenda.
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AGGRESSIONE DIRIGENZA VERONA, IANNUZZI: TONI HA INFANGATO AVELLINO
di Laura Fortunato - 13 febbraio 2017
Il capo della curva Sud biancoverde, Franco Iannuzzi, non la manda di certo a dire sulla vicenda dell‘aggressione alla Dirigenza del Verona: “Ci hanno puntato il dito contro e nessuno ci ha difeso. Toni ha infangato la città di Avellino“, denuncia a Prima Tivvù in riferimento ai fatti accaduti sabato scorso, prima dell’inizio del match contro il Verona, raccontando la sua più che credibile versione.
A difesa dei suoi ultras e di tutta la piazza irpina, Iannuzzi dichiara ai microfoni: “Nessuno sa come sono andate le cose. Non c’è stata nessuna aggressione alla macchina. Ci siamo avvicinati all’automobile per proteggerla dagli attacchi, perché ci avevano riferito di aver visto sciarpe del Verona. Chi era alla guida, vedendoci arrivare, ha avuto paura e con una manovra ci stava investendo. Un imbecille ha lanciato una pietra e ha frantumato il vetro della macchina. Abbiamo sbagliato e condanniamo chi ha lanciato la pietra perché non è nel nostro DNA”.
Continua: “Non siamo teppisti, anzi ci contraddistinguiamo in tutta Italia. E le pietre le abbiamo prese noi a Trapani, senza dire nulla. Ci hanno danneggiato due pulmini”.
Dunque il gesto della rottura del vetro e del lancio della bottiglia – peraltro condannato più di una volta da Iannuzzi – è stato una reazione al fatto che l’autista, preso evidentemente dal timore che potesse succedere qualcosa, con la sua manovra, li stesse quasi per investire.
Difende, infine, i vigili, il massimo rappresentante del Direttivo Curva Sud: “Il tutto è avvenuto in 20/25 secondi, i vigili che erano a 10/15 metri, subito sono intervenuti, perché lui – riferendosi a Toni– se la va a prendere con i Vigili?”.
Se tanti hanno creduto ad una sola campana, finora quella dei dirigenti del club veneto, perché non dare credito alle parole dei diretti interessati della controparte? Del resto, i tifosi dell’Avellino sono sempre usciti a testa alta e con gli applausi, dalle tante trasferte affrontate, e come già detto, basta anche una sola mela marcia a rovinare la reputazione di una tifoseria corretta come quella dei lupi. Assolutamente basta marciarci sopra e stravolgere la realtà dei fatti.
Tifosi
AGGRESSIONE DIRIGENTI VERONA, COMUNICATO CURVA SUD AVELLINO
di Pietro Freda - 12 febbraio 2017
Sull’aggressione ai dirigenti del Verona sabato prima della partita, è intervenuta la Curva Sud di Avellino con un comunicato ufficiale, in cui il tifo organizzato biancoverde da la sua versione dei fatti. Ricordiamo che c’era stato anche un comunicato delle due società di condanna dell’episodio. Ecco di seguito quella della Sud.
“Abbiamo fatto parlare tutti:dai finti moralisti sui social alle televisioni nazionali. Crediamo sia giusto intervenire e far sentire la nostra voce. Si sta facendo tutto questo chiasso per un vetro rotto. Siamo stanchi di sentire bugie e menzogne da parte del sig. Toni e degli altri occupanti dell’auto. E prima di spiegare nel dettaglio l’accaduto, ci preme ricordare che dinanzi a quella rotonda son passati il bus del calcio Verona e la terna arbitrale senza subire alcun tipo di intimidazione.
Venendo invece a quella che molti han definito vile aggressione, bisogna analizzare bene alcune cose. La prima è che risulta impossibile aggredire qualcuno in 30 secondi, soprattutto se quel qualcuno appena vede avvicinarsi delle persone alla sua auto, fa una repentina manovra e parte di gran carriera rischiando anche di investire qualche malcapitato. Siccome ci piace dirla tutta, ci sentiamo di condannare un solo gesto e cioè il lancio dell’oggetto che ha frantumato il vetro.
Tutto il resto detto dai 4/5 presuntuosi che con sciarpe gialloblu al collo tentano di sfidare una città a loro nemica, è solo un concentrato di bugie e menzogne. L’idea del sig. Toni di tirare in ballo l’operato dei vigili urbani fa alquanto sorridere: i vigili nulla hanno visto e non sono intervenuti solo perché non vi è stata alcuna aggressione ma solo una fuga repentina alla rotonda dell’auto del sig. Setti ed il conseguente lancio dell’oggetto (da noi condannato) che ha mandato in frantumi il vetro. Questa vicenda ci ha letteralmente nauseati. Siamo stanchi di questi personaggi che si fanno pubblicità a discapito degli ultras!!! Ultras a testa alta! Direttivo Curva Sud Avellino”
Editoriale
AVELLINO-VERONA 2-0: PARTENIO SEMPRE STREGATO PER I GIALLOBLÙ
di Pietro Freda - 12 febbraio 2017
Il Partenio-Lombardi si conferma un campo per stregato per i gialloblù. Ancora una volta infatti, il Verona è stato battuto ad Avellino. Questa volta per 2-0, grazie alle reti di Paghera e Verde. Cambiano i protagonisti, le categorie, ma il Verona in terra d’Irpinia soffre maledettamente; come perse nell’anno dello scudetto, ha perso quest’anno in cui quasi sicuramente tornerà in Serie A, a meno di clamorosi rovesci.
Ma statistiche e tabù a parte, la vittoria dell’Avellino di ieri è importatissima per vari motivi. Innanzitutto perché quando si batte la capolista (ora seconda alle spalle del Frosinone) non avviene certo per caso. Il Verona ha individualità nettamente superiori a tutte le altre squadre di Serie B; se ancora non è riuscita ad uccidere il campionato come si prospettava in estate è perché evidentemente le sue individualità, pur fortissime, non fanno una squadra nel vero senso del termine.
In secondo luogo, l’Avellino fa un bel balzo in classifica, salendo al 14° posto e uscendo finalmente fuori dalla zona retrocessione. Certo la classifica rimane cortissima (il quint’ultimo posto occupato dal Vicenza è a due punti), ma l’Avellino è riuscito a mettersi dietro ben otto squadre: Cesena, Brescia, Pisa, Vicenza, Latina, Pro Vercelli, Ternana e Trapani. Fondamentale sarà vincere la sfida con i veneti in programma tra due settimane al Partenio, anche per mettere a vantaggio lo scontro diretto.
Infine, la squadra mette a segno il sesto risultato utile consecutivo: ora siamo a tre vittorie (Salernitana, Brescia e Verona) e tre pareggi (Latina, Entella e Trapani). Assolutamente non male per una squadra che con Toscano non riusciva a mettere insieme due risultati utili di fila.
Con Novellino la musica è finalmente cambiata: ora non resta che continuare così, sapendo la squadra, con il rientro di Gavazzi a centrocampo e il recupero di Castaldo in attacco, ha ancora dei margini di miglioramento.
Tifosi
AVELLINO-VERONA, IN CURVA SUD, BANDIERA TIFOSI DEL BOLOGNA
di Laura Fortunato - 11 febbraio 2017
Anche stavolta, in occasione della partita contro il Verona, in Curva Sud al Partenio oltre che in trasferta, i tifosi del Bologna, con i quali l’Avellino consolida un’amicizia sempre più forte, si dimostrano sempre presenti.
Partecipazione confermata da un bandierone rossoblu che campeggia a centro curva. Probabilmente in vista della partita di oggi, molto sentita, i tifosi gemellati emiliani sono venuti a dare manforte alla tifoseria amica, testimonianza del fatto che, forse, neanche tra loro e i veneti corra buon sangue.
Ricordiamo che già in passato, sia contro il Benevento, che con la Salernitana, ma anche fuori casa a Brescia, i supporter felsinei hanno sempre mostrato grande solidarietà ai lupi, con una rappresentanza costante sugli spalti amici.
Da buoni tifosi meridionali, ci affidiamo, con scaramanzia, al fatto che i bolognesi abbiano sempre portato bene: si vedano i punteggi ottenuti con le squadre sopra menzionate; e se questo non dovesse bastare, contro la capolista del momento si deve cantare e tifare ancora più forte!
FONTE: Avellino-Calcio.it
CALCIO
Calcio Avellino – “Cara società, è un intervento tardivo e contro ogni logica”
Quattro giorni dopo i fatti di Verona-Avellino, arriva la nota della società. Bisognava intervenire prima, non dopo una settimana
di Massimiliano Santosuosso, @MaxSantosuosso 16 febbraio 2017, 9:09
Ci sono voluti quattro giorni. Quattro lunghissimi giorni per manifestare un pizzico di solidarietà ai propri tifosi. Quattro notti per pensare. Ad aspettare cosa? A riflettere su cosa? Eppure la società si era affannata sin da subito a condannare il parapiglia generato prima di Avellino-Verona e che aveva portato alla rottura del finestrino dell’auto del presidente del Verona. Ma la società non ha detto, sin da subito, che quell’auto non doveva essere lì. La società non ha chiesto a Luca Toni di abbassare i toni della polemica. E che dopo le scuse fornite ed accettate sin da subito in Tribuna Montevergine, il caso non doveva essere portato alla ribalta nazionale. Si è permesso invece al dirigente del Verona e non al Presidente, di condannare e generalizzare su un’Irpinia che si è ritrovata violenta e sbattuta in prima pagina sui tg nazionali ed anche europei. Toni, Setti e gli altri, non sono stati aggrediti e picchiati. E se, come si dice, l’agguato c’è stato, di sicuro se c’era volontà di far male, la storia non si sarebbe conclusa con un finestrino rotto. Condanno sin da subito l’episodio anche io. Sono cose che non devono accadere. Sono cose che esulano dal calcio. Ma l’episodio c’è stato. E Avellino ora ne paga le conseguenze. Ci sono tanti se e tanti ma.
Perchè si è permesso a Toni di affondare in tal modo in tv generalizzando contro tutti e tutti?
Perchè non si è intervenuto col dirigente invitandolo a risolvere la questione con gli organi di polizia?
Perchè, nel dopo gara, nessuno dell’Us Avellino, si è presentato a Sky e nelle emittenti private per chiarire l’episodio e smorzare i toni accesi della polemica?
Perchè questa assenza totale nel gestire un evento mediatico che stava assumendo proporzioni nefaste?
Perchè la nota arriva dopo che si è deciso ormai di vietare la prossima trasferta e col rischio chiusura anche della Curva contro il Vicenza?
Perchè questi assurdi ritardi comunicativi?
Perchè tutti questi vuoti?
Ormai tutto è andato. L’Avellino ha perso la Curva e la faccia. Per colpa di uno si è demonizzata una intera piazza.
Perchè? Perchè? Ed ancora perchè?
Questa storia si è chiusa ormai. Bisognerà metabolizzare la botta ed andare avanti. Purtroppo.
CALCIO
Calcio – Il comunicato dell’Us Avellino contro la Lega: “Perchè non avete punito il Verona?”
La nota ufficiale del club biancoverde
di Redazione Sport Avellino, 16 febbraio 2017, 8:20
All’indomani della decisione degli organi preposti di rinviare ad oggi la decisione sul divieto di trasferta dei tifosi biancoverdi a Cittadella e la quasi scontata decisione di chiudere la Curva Sud per la prossima sfida contro il Vicenza, arriva il comunicato ufficiale dell’Us Avellino. che in nota diramata nella nottata di ieri, chiede giustizia. E urla sdegno anche nei confronti della società scaligera che non si è mai dissociata dai cori “infami” lanciati contro l’Irpinia dai propri tifosi per tutto l’arco del match. Attacco duro anche alla Lega e alla Giustizia Sportiva.
La nota completa
“L’U.S. Avellino, in merito ai provvedimenti adottati nei confronti di otto tifosi e agli ulteriori provvedimenti al vaglio del Casms (chiusura settore ospiti in occasione di Cittadella-Avellino e della curva sud per la partita Avellino-Vicenza), ribadisce la ferma condanna in merito all’episodio di violenza registratosi sabato scorso prima di Avellino-Verona.
Al tempo stesso, questa società esprime forte rammarico per i contorni che sta assumendo una vicenda che rischia di penalizzare l’intera tifoseria biancoverde la cui immagine finisce per emergere in maniera del tutto distorta, rispetto al gesto compiuto da un singolo individuo.
Un episodio che, seppure isolato, lede l’immagine di una città e di una tifoseria che si è sempre distinta per il suo comportamento generoso, civile e corretto, in ogni occasione. Come del resto è emerso con i due recenti derby casalinghi, contro Benevento e Salernitana, eventi particolarmente sentiti per la nota rivalità tra le opposte tifoserie, rivelatisi momenti di sport e correttezza.
Il recente deprecabile episodio, come subito rimarcato da questa società, è lontano dalla filosofia di assoluta sportività che questo club e i sostenitori dell’Avellino hanno sempre dimostrato: promuovere i valori più autentici dello sport, dal rispetto dell’avversario al rifiuto più totale di qualsiasi forma di violenza.
Il legame tra sostenitori e squadra è reciproco, con un consolidato patto di vicendevole sostegno, con una tifoseria capace di incitare la squadra sempre e dovunque ed una realtà sportiva che corrisponde alle aspettative attraverso i risultati, alimentando la passione della nostra gente.
Pertanto non può e non deve passare un’immagine distorta della stragrande tifoseria biancoverde rispetto al gesto deprecabile ma isolato, ampiamente condannato da tutti.
Infine, giunga da parte di questa società un accorato appello alle Istituzioni affinché si consideri il sempre meritevole comportamento dei sostenitori dell’Avellino con l’obiettivo di non penalizzare un’intera tifoseria, isolando i singoli autori dell’episodio.
Ciò al fine di evitare disparità di valutazione: ci si domanda quali dovrebbero essere allora i provvedimenti da adottare nei confronti della tifoseria veronese che, per l’intera partita di sabato scorso, anziché sostenere la propria squadra, ha intonato cori offensivi e di pessimo gusto, facendo riferimento al disastro del terremoto in Irpinia del 1980, una ferita aperta per le nostre popolazioni. Un atteggiamento che non ha sollevato le coscienze delle istituzioni e anche dei dirigenti della squadra ospite i quali non hanno sentito il dovere di scusarsi per cori e parole che fanno male quanto un atto di violenza”.
CALCIO
Testimonianza: “Vi racconto la mia odissea a Verona”
Riceviamo e pubblichiamo una testimonianza dell’accoglienza ricevuta a Verona da parte del nostro lettore in occasione del match Verona-Benevento, partita valida per il campionato di Serie B 2016/17.
di Michelangelo Freda, @Rewind_stop 13 febbraio 2017, 13:12
Immagine di: Redazione Hellas1903 https://www.hellas1903.it
Riceviamo e pubblichiamo una testimonianza dell’accoglienza ricevuta a Verona da parte di un nostro lettore in occasione del match Verona-Benevento, partita valida per il campionato di Serie B 2016/17.
“In relazione ai fatti di oggi voglio raccontare la mia esperienza allo stadio di Verona lo scorso venerdì in occasione della partita Hellas Verona _ Benevento. Premetto di essere tutt’altro che un’ultras e di essermi recata allo stadio con il mio ragazzo, mia sorella mio cugino e sua moglie. Acquistiamo un biglietto in tribuna, in virtù del fatto di essere residenti in Lombardia e ci sediamo nei posti assegnati precisamente nel settore 7 dello stadio. Capiamo subito il clima di razzismo ma mai ci saremo aspettati quello che è successo pochi minuti dopo. Al gol del Benevento non esultiamo ma cominciamo a vedere la gente intorno, uomini adulti e loro mogli che non definirei essere umani, agitarsi,indicarci, aumentare gli insulti e osservarci. Decidiamo tra di noi di allontanarci al primo momento utile ma non facciamo in tempo a pensarci che il Verona segna e tutti si alzano, noi non lo facciamo di istinto ma la gente non sta più esultando, si sono girati verso di noi ci urlano insulti e offese e qualcuno incomincia a schiaffeggiare i due ragazzi , partono calci in pancia e spintoni, cerchiamo di raggiungere l’uscita ma ci stanno addosso io mi giro e vedo mia sorella sbattere con la testa. Sviene, all’improvviso il vuoto attorno, interviene la sicurezza, chiediamo di denunciare ma non si capisce perchè non si può. Tutti gentili, ci accompagnano fuori scusandosi. Di cosa vogliamo parlare? Vivo al nord da un pò e non mi sono mai sentita così umiliata. Poteva accadere il peggio, ma oggi non gioisco, mi fa schifo tutto questo.”
CALCIO
Esclusiva – Abodi contro i cori discriminatori al Partenio: “Uguali a violenza fisica”
Il presidente della Lega di serie B risponde ad un tweet del collega Santosuosso e prende posizione in merito ai cori di ieri al Partenio dei tifosi gialloblu
di Pasqualino Magliaro, @pasmagliaro 12 febbraio 2017, 22:45
La Lega di serie B aveva condannato l’attacco contro il presidente del Verona calcio Maurizio Setti nel pre gara di Avellino Verona. Una condanna dura che in serata arriva da parte di Andrea Abodi anche in riferimento ai vergognosi cori intonati al Partenio dai tifosi gialloblu contro il popolo irpino (leggi qui). Il Presidente della Lega di serie B rispondendo ad un messaggio del collega Massimiliano Santosuosso che chiedeva “di condannare anche i cori terremotati a lungo sentiti durante Avellino-Verona” prende una posizione chiara e netta: “Totalmente d’accordo. La violenza verbale, a partire da quelle frasi, è da condannare come quella fisica. Senza giustificazioni”. Il numero uno della Lega di B oltre a precisare che non ci sono “giustificazioni all’aggressione avvenuta sabato ad opera di delinquenti” svela anche che “nel 1980 dopo il terremoto è stato in Irpinia”. Ora si attende la decisione del Giudice Sportivo che dovrà considerare tutto e prendere provvedimenti. Ma intanto una cosa è chiara. Da oggi la discriminazione territoriale non sarà più accettata.
CALCIO
Impresa biancoverde: l’Avellino gioca da capolista e stende il Verona (2-0)
Sesto risultato utile consecutivo per i lupi che escono finalmente dalla zona rossa
di Salvatore Graziano, @salvograziano89 11 febbraio 2017, 16:54
Terra indigesta la Campania per il club scaligero che esce con le ossa rotte dal Partenio. Primo tempo vivace con emozioni da una parte e dall’altra. Partono forte gli irpini che ci provano subito con un tiro di Verde respinto con il piede da Nicolas. Risponde subito il Verona con Bessa che con un tiro dal limite dell’area manda di poco al lato. L’Avellino non è intimorita anzi va vicinissimo alla rete con un tiro di Verde che termina sull’esterno della rete. Al ventitreesimo l’occasione migliore del primo tempo capita sulla testa di Gomez che tutto solo in area manda incredibilmente al lato. Al ventinovesimo ancora gli scaligeri che ci provano con un tiro di Luppi che termina di poco a lato. Negli ultimi minuti torna avanti la formazione di casa che ci prova prima con una rovesciata di Ardemagni e poco dopo ancora con il bomber dei lupi che con una bella torsione di testa sfiora l’incrocio dei pali. Il secondo tempo inizia con l’Avellino che parte molto forte e al quarto minuto conquista un calcio di rigore per atterramento di Ardemagni. Dal dischetto si presenta Paghera che spiazza Nicolas e porta i lupi in vantaggio. Passano dieci minuti e l’Avellino raddoppia. Grande azione Moretti-Ardemagni che serve sulla destra Lasik che temporeggia per l’arrivo di Verde che supera il diretto avversario e con un tiro da fuori area sorprende Nicolas non esente da colpe. Al sessantaquattresimo risponde il Verona con Siligardi che con un tiro a giro di sinistro in area non sorprende Radunovic. Al settantottesimo incredibile goal mangiato dall’Avellino; splendida palla bassa in area di Verde, Belloni è tutto solo, in posizione defilata, davanti a Nicolas e prova a servire Ardemagni, ma il servizio del numero 11 è leggermente lungo per il bomber. Avellino comunque ad un passo dal tris. I lupi controllano bene gli minuti di gara e portano a casa tre punti importantissimi.
Migliori azioni del match:
1′ Inizio del match
4′ VERDE!!! Respinta corta della difesa ospite e Verde ci prova con un tiro di prima intenzione deviato con i piedi da Nicolas.
11′ BESSA!!! Incursione solitaria dell’italo-brasiliano che piazza la palla di destro e sfiora il palo.
12′ VERDE!!! Tiro di Verde e palla che sibila sull’esterno della rete, dando l’illusione del goal.
23′ GOMEZ!!! Incredibile occasione sciupata dall’attaccante ospite che tutto solo colpisce di testa ma manda fuori.
29′ LUPPI!!! Ci prova l’esterno offensivo che con un tiro dal limite manda al lato.
42′ ARDEMAGNI!!! Rovesciata di Ardemagni che manda al lato.
46′ ARDEMAGNI!!! Avellino vicinissimo al goal con Ardemagni che di testa sfiora l’incrocio dei pali.
49′ RIGORE PER L’AVELLINO!!! GOOOOLLLLL AVELLINO!!! PAGHERA TRASFORMA DAL DISCHETTO!!! 1-0 LUPI!
60′ GOOOOOOLLLLL AVELLINO!!! VERDE FIRMA IL RADDOPPIO!!! 2-0 LUPI!!! TIRO DA FUORI AREA CHE SORPRENDE NICOLAS!!!
81′ INCREDIBILE GOAL MANGIATO DAI LUPI!!! Belloni sbaglia il servizio per Ardemagni che si dispera.
93′ Fine del match.
FONTE: SportAvellino.it
Aggressione ai dirigenti dell'Hellas Verona: si va verso l'archiviazione
di Redazione 3 Marzo 2017, 10:050
La Procura di Avellino avrebbe formalizzato la richiesta di archiviazione nei confronti degli otto ultras indagati per violenza privata e danneggiamento alla vettura su cui viaggiavano i dirigenti dell'Hellas Verona. E da qualche giorno all'attenzione dell'Ufficio Gip del Tribunale di Avellino penderebbe dunque questa formale istanza da parte del magistrato che conduce le indagini, il sostituto procuratore Luigi Iglio. Dalle indiscrezioni, raccontate dal Quotidiano del Sud, sembra che i pochi e scarni elementi che hanno portato alla denuncia nei confronti degli otto componenti della tifoseria avellinese sono stati desunti dalle stesse dichiarazioni degli indagati, assunte a sommarie informazioni. E non ci sarebbe stata una vera e propria identificazione da parte degli occupanti del veicolo circondato e danneggiato verosimilmente da una bottigliata nei pressi dello Stadio Partenio-Lombardi. Nessun elemento utile alle indagini sarebbe giunto da parte delle verifiche eseguite sui sistemi di videosorveglianza attivi nella zona dove si è consumato il raid, nè da parte dei Vigili Urbani presenti nella loro relazione. Per questo motivo, il magistrato della Procura di Avellino non avrà ritenuto possibile esercitare l'azione penale, essendoci un quadro, quello venuto fuori dalle indagini eseguite dalla Questura di Avellino, per cui non si è proceduto all'identificazione dell'aggressore, molto probabilmente in azione a volto parzialmente o completamente travisato. In caso fosse confermato che la stessa persona offesa, l'autista della vettura dove viaggiavano il presidente dell'Hellas Verona e il dirigente Luca Toni, non sarebbe in grado di identificare gli aggressori, la vicenda a meno di ulteriori sviluppi investigativi sarebbe definitivamente chiusa.
Aggressione dirigenti Verona, vertici dell'Us Avellino convocati in Questura
La società invita i tifosi a prendere le distanze nei confronti di chi infanga il buon nome del tifo biancoverde
di Redazione20 Febbraio 2017, 17:55
«Il concreto rischio della chiusura della Curva Sud, in occasione della gara di sabato prossimo, Avellino-Vicenza, è un provvedimento che penalizzerebbe tutti i tifosi irpini che hanno sempre mostrato correttezza e comportamenti civili in ogni occasione.
Questa società ribadisce la condanna del deprecabile episodio avvenuto prima di Avellino-Verona dello scorso 11 febbraio, con il danneggiamento dell'auto sulla quale viaggiavano Presidente e dirigenti del Verona, nonché dell'atteggiamento avuto, manifestato attraverso i fischi, da parte degli spettatori presenti allo stadio in occasione del messaggio di solidarietà diffuso da questo club – relativo all'episodio – per mezzo degli altoparlanti.
La società prende le distanze, nella maniera più decisa, dall'autore dell'inqualificabile gesto che ha leso l'immagine di una città, di un club, ma soprattutto della stessa tifoseria che si è sempre distinta per comportamenti generosi, civili e ora rischia di essere etichettata come violenta per causa di qualcuno che non è possibile definire sostenitore di una causa sportiva.
La netta posizione di questa società, rafforzata ulteriormente dall'incontro avuto questa mattina presso la Questura di Avellino, è chiara e inequivocabile così come decisa deve essere la presa di distanza da parte dei tifosi - portatori sani di valori, su tutti il rispetto, la sportività e la correttezza - nei confronti di chi infanga il buon nome del tifo biancoverde, rischiando di condannare e di penalizzare gran parte dei sostenitori dell'Avellino».
Dai cori razzisti all'aggressione tutto è ingiustificabile
Avellino conquista la ribalta mediatica per un episodio non gratificante. Ma chi punta il dito oggi giustamente si ricordi di farlo settimanale contro la sua gente
di An.Te14 Febbraio 2017, 15:18
La giornata di sabato ha fatto balzare alle cronache nazionali e internazionali, la città di Avellino. Il tutto dovuto ad un'aggressione avvenuta alla macchina che trasportava allo stadio il Presidente del Verona, Maurizio Setti e il dirigente ex campione del Mondo Luca Toni. Un facinoroso, forse due, che ha mandato in frantumi il vetro della Bmw che li stava trasportando al Partenio Lombardi.
Un atto da condannare, senza ma o sè. Che ha sporcato il tifo genuino di Avellino. Una tifoseria che ha fatto parlare di se in tutto il mondo per la famosa sciarpata, ormai copiata e stracopiata dovunque. Ovviamente alle cronache è passato in primo piano l'aggressione. Ci mancherebbe. All'appello però manca qualcosa.
Dallo spicchio di stadio riservato ai tifosi ospiti in 90 minuti non sono mai arrivati cori di incoraggiamento alla squadra di Pecchia. Ma bensì solo cori razzisti (Terroni, terremotati e tanti altri). Giustamente sono passati in secondo piano con l'aggressione anche per chi viene pagato per vigilare su tutto quanto avviene negli stadi.
Non è la prima volta. Già all'andata di certo i tifosi del Verona non hanno steso un tappeto rosso ai tifosi irpino. Se riavvolgiamo il nastro della memoria alla stagione 2003/2004 furono aggrediti dei colleghi irpini al Bentegodi. Per non parlare di altri episodi di cui sono stati vittime i tifosi dell'Avellino. Dai vetri rotti di Bari o Pescara oppure per ultimo a Trapani.
Nessuno li ha difesi neanche le testate nazionali. L'atto di violenza di sabato, è da condannare. Ma sono da condannare anche i cori razzisti dei tifosi del Verona. E' una ferita ancora aperta. Il sisma dell'80 è ancora realtà, soprattutto in virtù del periodo storico. Prima di puntare il dito contro una città forse sarebbe giusto guardare in casa propria.
Lo ha sottolineato a PrimaTivvù anche Michele Criscitiello: "Gesto da condannare, ma il Verona ci ha marciato ed ha preso la palla al balzo per insabbiare una sconfitta gravissima". In questo momento bisogna riflettere su tutto. Avellino si interroga sul grave episodio, ma il Verona prima di puntare il dito contro l'intera città dia uno sguardo in casa propria.
Aggressione, contestazioni e silenzi: carro armato Novellino non si ferma
L'assalto all'auto dei dirigenti del Verona, il flop del mercato e le vicende societarie stanno facendo passare in secondo piano l'impresa del tecnico dell'Avellino che nelle ultime sei giornate ha realizzato gli stessi punti della capolista Frosinone.
di Carlo Landolfo13 Febbraio 2017, 00:59
L'aggressione ai dirigenti del Verona calcio ha fatto passare in secondo piano l'impresa dei biancoverdi al Partenio Lombardi. Avellino città sbattuta in prima pagina su tutti i media nazionali per un episodio che nulla ha a che fare con il calcio giocato e sul quale la magistratura farà certamente il suo corso, al di là delle parole di circostanza gli aggressori presumibilmente sono tifosi biancoverdi che abitualmente pagano il biglietto o sono abbonati e che ci auguriamo non possano guardare per lungo tempo l'impresa che il tecnico Walter Alfredo Novellino sta compiendo.
La vittoria contro l'ex capolista è la ciliegina sulla torta di un percorso iniziato lo scorso 3 dicembre. Dopo una prima fase di rodagio, sconfitta all'esordio in casa con l'Ascoli, pareggio in casa con il Benevento e sconfitta a Bari, il tecnico di Montemarano ha fatto quadrare il cerchio di una squadra che ha dei limiti evidenti. La vittoria alla vigilia di Natale nel derby con la Salernitana è stato il crocevia di una stagione che stava prendendo la strada sbagliata.
Tre vittorie e tre pareggi nelle ultime sei partite, primi nella mini classifica con 12 punti insieme all'attuale capolista Frosinone e alla Spal (terza), difesa registrata con soli 6 gol incassati (solo il Pisa ha fatto meglio con 5) ed un attacco che inizia ad essere costante con 1,7 gol segnati a partita. Ma anche rifacendoci a tutto il corso di Novellino i biancoverdi si troverebbero tra le prime otto squadre in classifica.
La cavalcata ha portato i lupi fuori dalla zona playout per la prima volta da inizio anno, sono due i punti i distanza da Vicenza e Pisa (27) al 18° posto, 8 dall'ultima il Trapani fino a qualche settimana fa avversario da tenere d'occhio.
Dimenticata la gestione Toscano e le contestazioni notturne nei confronti della società, anche i malumori per un mercato di riparazione deludente vengono messi da parte davanti ai risultati. L'acquisto piu' importante per l'Avellino era stato effettuato a mercato ancora chiuso. Monzon è un tecnico bravo ma soprattutto esperto che fa di necessità virtu' con il materiale che ha disposizione. Aveva chiesto un centrocampista con i piedi buoni e gli hanno preso Moretti, due esterni ma dopo Laverone purtroppo non lo hanno accontentato con il terzino sinistro d'esperienza, lui ha incassato senza accennare alla polemica in attesa di conoscere realmente di che pasta è fatta Soliero.
Proprio la gestione del calciomercato ha lasciato uno strascico di polemiche che hanno nuovamente investito la società, le parole di Gubitosa attenuate dalle parole del direttore generale Massimiliano Taccone, hanno fatto parecchio rumore. Che all'interno della società ci siano degli screzi è evidente, la non presenza di uno dei Taccone a Milano per il mercato è stato solo l'ultimo tassello di una vicenda per la quale entro fine anno si tireranno le somme.
Anche il silenzio nel quale si sono rinchiusi i dirigenti biancoverdi è inusuale, abituati a vederli costantemente su network e prime pagine locali, il duo Taccone - Gubitosa è letteralmente sparito. Per come sta procedendo il campionato dell'Avellino, appellandoci alla scaramanzia, forse è meglio continuino sulla strada intrapresa. L'importante è che non ci riservino sorprese dietro l'angolo.
FONTE: IlCiriaco.it
Avellino-Hellas Verona 2-0: cuore biancoverde per battere la seconda classificata
11 febbraio 2017
PRIMO TEMPO – Parte subito bene l’Avellino con un occasione per Verde dal limite dell’area, Nicolas respinge con i piedi. All’11’ Bessa crea un’azione personale, calcia in porta ma la palla va sul fondo. Al 12′ ci riprova Verde, sinistro sull’esterno della rete. Al 16′ Perrotta tira alto sulla traversa, al 20′ è Pisano ad accentrarsi e calciare, ma la conclusione è imperfetta. Al 23′ e al 29′ doppia occasione per il Verona: Bessa crossa per Gomez che colpisce di testa, ma la palla va a lato; al 29′ semnre Bessa fa assist per Luppi, ma la conclusione va a lato. Al 43′ rovesciata di Ardemagni su cross di Laverone. Al 46′ Verde crossa per Ardemagni, palla sul fondo. Il primo tempo termine cdopo 3′ di recupero.
SECONDO TEMPO – La seconda parte del match si apre con un rigore per l’Avellino: Caracciolo stende Ardemagni, sulla palla Paghera che dal dischetto spiazza Nicolas. Al 15′ arriva il raddoppio dei biancoverdi: Verde si accentra e di sinistro calcia, la palla scappa sotto la pancia di Nicolas. Al 19′ Siligardi si rende pericoloso, ma calcia tra le braccia di Radunovic. Al 30′ il Verona si fa vedere dalle parti di Radunovic senza creare grossi problemi. Al 33′ l’Avellino spreca una grande occasione: Belloni serve Ardemagni solo davanti alla porta, ma non arriva sulla sfera e fallisce l’occasione. Al 38′ Radunovic respinge la conclusione dalla distanza di Zaccagni. Al 42′ Luppi colpisce di testa, ma debolmente e fuorimisura. La sfida termina dopo 3′ minuti di recupero.
AVELLINO-HELLAS VERONA 2-0
Avellino (4-4-2): Radunovic; Laverone, Jidayi, Djimsiti, Perrotta; Lasik, D’Angelo (Belloni 46′), Paghera, Moretti (Omeonga 67′); Verde (Solerio 83′), Ardemagni. All. Novellino.
Verona (4-3-3): Nicolas; Pisano, Caracciolo (Capelluzzo 76′), Bianchetti, Souprayen; Zaccagni, Fossati (Zuculini 63′), Romulo (Siligardi 31′); Bessa, J. Gomez, Luppi. All. Pecchia.
MARCATORI: 50′ rig. Paghera (A), 60′ Verde (A)
AMMONITI: Djimsiti (A), Caracciolo (V), Bianchetti (V), Jiday (A), Moretti (A), Siligardi (V)
FONTE: SerieB24.com
12 FEB 2017
SETTI, FUSCO E PECCHIA. RIFLESSIONI.
La benedizione del Partenio. La benedizione di aver perso la testa della classifica e di conseguenza l’ultimo (flebile) alibi rimasto agli ottimisti in servizio permanente. “Siamo primi” ci raccontavano gli struzzi che nascondevano la testa (e il pensiero) sotto la sabbia, non volendo affrontare la cruda realtà: l’Hellas da tre mesi a questa parte è una squadra in recessione di idee, gioco, corsa, amalgama. “Ma ci sta nell’arco di un campionato un calo” puntualizzavano insolentiti quelli che da anni vedono gufi dappertutto. La verità è che il giocattolo di Pecchia e Fusco si è inceppato. Rimango della mia: questa squadra è sufficientemente competitiva per raggiungere la promozione diretta. Aggiungo: è una baggianata dire (e pensare) che Setti non voglia andare in serie A, è sacrosanto invece discutere sul suo metodo (leggi gli investimenti) per riuscirci. Ribadisco: Fusco da un punto di vista tecnico e con il budget disponibile ha fatto un lavoro egregio. Confermo: Pecchia sa di calcio e ha portato a Verona idee innovative e una cultura calcistica lodevole (vincere attraverso il gioco). Però… In mezzo di sono un mare di però, dubbi che avevo espresso anche nei tempi migliori e che purtroppo anziché dissiparsi sono diventati (quasi) certezze.
PECCHIA. A inizio campionato parlavo di allenatore in evoluzione, ancora inesperto e con eccessi di talebanismo nel voler affermare il suo calcio di palleggio, tecnica e offensivismo. Le sue mancanze nella fase difensiva si erano già manifestate nei primi cinque minuti di Benevento (ma i più parlarono di grande prestazione condizionata dall’espulsione). Via via sono emersi altri difetti nella gestione tecnica della rosa e in particolare di alcuni giocatori, leggi una certa confusione e incoerenza nelle scelte di formazione. Pecchia ha il merito di aver dato un’impronta alla squadra, ma non si è evoluto, semmai involuto. Sabato Vighini a 91° minuto mi ha chiesto se sia giusto esonerarlo: io spero che non debba succedere e che, anzi, sarà lui a risollevare le sorti di questa squadra e a portarla in serie A. Tuttavia è anche giusto rompere il tabù: Pecchia da sabato è un tecnico che deve essere messo in discussione.
FUSCO. Il ds è uomo intelligente e conoscitore di calcio e giocatori. Ha mescolato sbagli clamorosi (Maresca, Cherubin, Troianiello e Franco Zuculini, aggiungerei le valutazioni estive su Gomez e Siligardi), a intuizioni ragguardevoli (Bessa e Fossati, il rinnovo di Romulo e il recupero psicologico di Pazzini). Nel complesso ha messo insieme una squadra da primi due posti, dunque il suo da questo punto di vista l’ha fatto. Semmai sinora è mancato il suo carisma, dote necessaria a gestire le criticità di una stagione, la vanità e caratterialità dei giocatori, a sostenere l’allenatore di fronte agli stessi. A raddrizzare la barca insomma. Era la dote migliore di Sogliano, ora tocca a Fusco tirarla fuori.
SETTI. Lo conosciamo, la sua gestione del club è diversa (per dire) da quella del dirimpettaio Campedelli. Delegante e spesso assente (fisicamente) il primo, totalitario e presente da mane a sera il secondo. Questa scelta può piacere o meno (ed è sacrosanto discuterne) ma è legittima. Il punto è un altro: con un presidente delegante come Setti è fondamentale che i delegati siano figure di grande personalità (e torniamo al discorso del carisma di Fusco. ma anche di Pecchia). C’è poi la parte finanziaria: “Setti non vuole tornare in A per il prossimo paracadute da 15 milioni” scrivono in molti sui social. Questo è un tormentone che viaggiava di bocca in bocca anche quando il Verona correva, ma espresso così è una sciocchezza. Setti vuole tornare in A, ma lo vuole fare alle sue condizioni, cioè con il budget fissato, male che vada i prossimi 15 milioni gli permetteranno di riprovarci, questo sì, ma da qui a dire che lui non vuole la promozione ce ne passa, questo è gossip da quattro soldi.
La questione semmai è diversa e ne avevo già discusso in passato: il Verona e Verona possono ambire ad altri presidenti ed altri investimenti? Per me sì, per altri questa è la nostra dimensione.
P.S. Solidarietà umana a Maurizio Setti, Luca Toni e Francesco Barresi per il vile agguato subìto. Qualcuno poteva rimetterci la vita. E’ possibile che succedano ancora queste follie per una partita di calcio? Le norme anti-violenza in vigore hanno (discutibilmente) ristretto la libertà individuale della stragrande maggioranza dei tifosi perbene, ma poi accadono fatti del genere. E allora quelle norme non hanno più senso, ne avrebbe invece finalmente cominciare a colpire individualmente e severamente chi delinque e non discriminare chi non lo merita. Questo si converrebbe in uno Stato di diritto, ma invece pare molto più comodo scrivere leggi inutili e illiberali, anziché applicare quelle esistenti da decenni.
Francesco Barana
11 FEB 2017
IL RISCHIO DI GIOCARE CON IL FUOCO
Purtroppo il calcio non perdona. Non puoi sbagliare valutazione. Se lo fai, prima o poi paghi dazio. Il male del Verona è che non ha rafforzato alla squadra a gennaio. Si poteva fare, non si è voluto fare. La valutazione da non sbagliare era quella. Lo avevamo chiesto in ginocchio a Setti, Fusco, Pecchia. Chiudetevi in una stanza, tra di voi non raccontatevi frottole, dite la verità, avevamo scritto.
La valutazione che era emersa l’ha spiegata Fusco in quella conferenza stampa. Il miglior acquisto del Verona è la continuità, disse. E ancora: Gomez è il miglior acquisto di gennaio. E via di questo passo. Filippo è un gran signore e continuo a stimarlo. Ne ha azzeccate molte, ma questa volta mi dà l’idea che se l’è un po’ suonata un po’ cantata. Siccome Setti non ha aperto il portafoglio, lui è stato più realista del re. E invece di vedere le nudità (del re) ha fatto finta che sua maestà fosse ancora vestito. Lo fanno i sudditi, non le persone intelligenti e di personalità. Nella vita, per come la vedo io, è meglio essere un rompicoglioni che un signorsì. Purtroppo a chi ha in mano il potere (e il portafoglio) non sempre queste figure piacciono. Preferiscono circondarsi di stupidi camerieri a cui, peraltro, scaricano la colpa quando le cose non funzionano.
Purtroppo non era così. L’ottimo lavoro di giugno (cessione di TUTTE le possibili plusvalenze e rivalutazione di ciò che era rimasto) aveva necessità di un serio mercato a gennaio. Le crepe che la squadra dopo Spezia ha evidenziato si sono allargate fino a diventare voragini. Al netto di sfiga (ce l’hanno tutti, mica solo noi) e di arbitri (giusto lo sfogo dopo Benevento), il Verona di Pecchia si è involuto sempre di più fino a diventare una massa informe, senza capo né coda. Cioè quel “mostro” sceso in campo ad Avellino. Una squadra che crea ma che non segna. Che senza Pazzini è persa. Che non ha ricambi sulle fasce. Che ha limiti INDIVIDUALI pazzeschi in difesa.
Fusco che è grande amico di Pecchia, in realtà non ha fatto il suo bene. Il mister, che pure ha avvallato tutte le scelte della società, è costretto a cambiare, cambiare, cambiare e alla fine ha smarrito la via. Il bel Verona che aveva come principale obiettivo quello di giocare bene, vincere e convincere, è un nomade senza patria, senza guida, errante e smarrito.
In più, per caratteristica cercata e voluta, questa è una squadra da fioretto, a cui non puoi chiedere di imbracciare la clava. Una squadra che quando prende una mazzata in testa non sa più cosa fare, come ritrovarsi. E oggi non c’è più nemmeno l’appiglio della retorica: “In fondo siamo primi”. Non lo siamo più e il contraccolpo sarà durissimo da assorbire. Oggi è il momento più duro del nostro campionato, mentre la gara con la Spal al Bentegodi sarà già uno spartiacque. Ora è tempo di vedere chi sono gli uomini veri e di che pasta è fatta questa squadra. Il bonus è finito.
Gianluca Vighini
11 FEB 2017
FRAGILITA’ MENTALE E NON SOLO
Il titolo originale di questo blog doveva essere “Disarmante fragilità”. Ma avevo un dubbio: mi sembrava di avere già usato questo titolo. Così ho fatto una ricerca e ho scoperto che l’avevo utilizzato esattamente un anno fa: 11 febbraio 2016. Era il Verona di Delneri che perse 2-0 sul campo della Lazio. Parlavo di Gomez involuto, di Romulo non pervenuto, di mancanza di gioco e di rifornimenti per la coppia d’attacco Toni-Pazzini. Ho così pensato di cambiare, anche se il concetto è lo stesso. Il Verona di Pecchia sta mostrando una fragilità preoccupante. Fragilità mentale, caratteriale, ma anche fragilità difensiva ed una inspiegabile inefficacia offensiva che avevo già evidenziato sette giorni fa.
L’Hellas gioca bene, prova sempre ad arrivare in zona gol con la manovra, crea tante potenziali occasioni ma concretizza troppo poco. E’ un periodo anche poco fortunato, ma quando le cose non girano bene, bisogna avere la forza mentale e caratteriale per vincere anche la sfiga. Questo Verona sembra ostaggio soprattutto delle sue paure e delle sue difficoltà. E quando non riesce a segnare e si trova sotto, fa una fatica tremenda a rimontare. Con il Benevento c’è riuscito ma è sembrato un evento quasi casuale.
Normale che il discorso scivoli su Pecchia. Allenatore preparato, ma poco esperto. Tecnico con idee affascinanti, ma forse non sempre applicabili in questa serie B e più in generale nel calcio italiano. Davo a lui grandi meriti quando il suo Verona ad inizio stagione metteva sotto ogni avversario ed è giusto ora metterlo in discussione alla luce dei citati problemi. Toccherà a lui trovare le giuste soluzioni per rilanciare la squadra, spegnere le critiche e centrare l’obiettivo promozione.
Anche se qualche giocatore l’abbiamo forse sopravvalutato, sono sempre convinto che la rosa gialloblù sia la più forte del campionato. Mancare la promozione diretta sarebbe già un fallimento.
Luca Fioravanti
11 FEB 2017
IL PAGELLONE DI AVELLINO-H.VERONA
NICOLAS 4. Un gran riflesso iniziale su Verde da fuori, dopo 4’; ma poi prende un gol (il 2-0) che non si può proprio prendere…
PISANO 5. Un tiro da fuori dopo 19’ l’unico squillo di una partita in cui non si è mai visto.
BIANCHETTI 4,5. Male in marcatura, nel duello fisico, nell’anticipo. Ardemagni lo ha sovrastato in tutto.
CARACCIOLO 4. Primo tempo discreto, ma l’errore di posizione e di marcatura nell’azione in cui causa il rigore è imperdonabile.
dal 30’ s.t. Cappelluzzo 6. Con Zuculini l’unico dignitoso e che ha mostrato un po’ di voglia nel secondo tempo.
SOUPRAYEN 5,5. Il meno peggio in difesa e il meno peggio (da difensore) degli esterni.
ROMULO 6. Condizionato dalla testata dopo 1’ con Paghera. Finché è rimasto in campo è stato uno dei più attivi, uscito lui è scomparso il Verona.
dal 30’ p.t. Siligardi 5. Ennesima prova inconsistente. Nell’unica azione in cui salta l’uomo in area rovina tutto con un passaggio al portiere.
FOSSATI 5. Sottotono, in una gara dove ha lasciato in mano il pallino del gioco a Bessa. Fa calciare troppo facilmente Verde dal limite nell’azione del 2-0, dove Nicolas però aggiunge errore ad errore.
dal 17’ s.t. F.Zuculini 6. Mezzora con un’intensità diversa rispetto al resto della squadra. Una grande palla dalla destra vanificata da Gomez nel finale.
BESSA 6,5. Ha sfiorato il gol con un’azione personale al 10’, ha dato a Gomez una palla che andava solo spinta dentro al 22’, ha suggerito anche per Luppi al 28’ e a inizio ripresa; tutte le azioni più importanti sono partite dai suoi piedi. Si è spento nel finale.
ZACCAGNI 5+. E’ partito interno di centrocampo, poi si è scambiato con Romulo e ha giocato alto a destra, poi con l’ingresso di Siligardi è tornato in mezzo e nel finale ha fatto il laterale al posto di Pisano, scalato in mezzo dopo l’uscita di Caracciolo. In mezzo a tanta confusione sua l’unica conclusione (in porta) pericolosa del secondo tempo.
GOMEZ 4,5. Condizione ancora molto precaria, nonostante il tentativo di Pecchia di aggiungere altri minuti-partita. Spesso anticipato facilmente, mai vincente nei contrasti, ha reso vita facile alla difesa avversaria. Con l’aggravante di due errori clamorosi sottoposta (al 22’ su un pallone perfetto di Bessa, spinto fuori di testa e al 42’ del s.t. mancando ancora di testa l’impatto col pallone su una bella giocata da destra di Zuculini, bucata da Jidayi).
LUPPI 4,5. Due buone occasioni senza mai prendere la porta e all’inizio del tempo sull’ennesima iniziativa di Bessa sciupa un rigore in movimento. Il resto sono tanti errori e tanta confusione.
PECCHIA 4,5. Un punto nelle ultime cinque trasferte. Una squadra involuta dopo le prime 12 (notevolissime) partite con poca personalità e pochissimo carattere fuori casa, che si spegne alla prima difficoltà (ottima mezzora iniziale, poi perse le misure dopo l’uscita di Romulo), non sono il miglior ruolino di marcia per vincere (non stravincere…) il campionato. Come a Latina, altra sconfitta pesante contro una squadra molto modesta.
ARBITRO SERRA 5. Pochissima personalità, di manica larghissima nel valutare gli interventi fallosi dei padroni di casa.
Stefano Rasulo
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Approfondimenti
VERONA E FIRENZE UNITE NEL RICORDO DI UN CALCIO CHE STIAMO DIMENTICANDO…
Di Tommaso Fragassi - febbraio 9, 2017
“A Mantova in motorin! La Curva Sud invita tutti i tifosi dell’Hellas Verona a presentarsi sotto la curva muniti di motorin per seguire ancora una volta i gialloblu lontano dal Bentegodi. Ritrovo ore 10:00”. E’ stato un vecchio volantino, ritrovato per caso sul web, a risvegliare in noi un senso di malinconia misto a nostalgia che stasera ci costringe a naufragare nei pensieri. “Vecchie favole di un’epoca un po’ più in là” direbbe un cantante che a Verona deve tutto, ovvero Umberto Smaila il quale, assieme ai Gatti del Vicolo Miracoli, scrisse la canzone “Verona Beat”, vero e proprio inno di una città la cui realtà risiede ben al di fuori degli standard italiani. Un mondo a parte, Verona è stata ed è ancora così, splendente ed esagerata.
Ma, dicevamo: “Vecchie favole di un’epoca un po’ più in là”, favole che ci raccontano di un altro modo di vivere, più spericolato forse, ma senza dubbio più libero. La trasferta in motorino è una di queste favole, senza casco e con i capelli al vento, le tifoserie percorrevano l’autostrada in corteo sui loro motorini per 40-50 chilometri. La vera essenza di partite come Mantova-Verona, ma anche Empoli-Fiorentina, dunque, era proprio questo: la passione e l’avventatezza di giovani che inforcavano i loro mezzi a due ruote con le bandiere sulle spalle e con pochi spiccioli in tasca.
No, più passa il tempo e meno vedremo cose del genere. Anzi. A dire il vero, con il passare del tempo stiamo letteralmente perdendo la consapevolezza del valore del “contatto umano”. Apparentemente più inserito nel contesto mondiale, ma sempre più solo, l’uomo-tifoso si ritrova così a dover pensare che il tempo corre, inesorabilmente, e che la bellezza che solo un attimo di vera libertà può dare, presto potrebbe diventare solamente una “vecchia favola”.
Non resta altro che naufragare nei pensieri, crogiolandosi nei racconti di genitori e nonni sulle loro vite così distanti da quelle delle nuove generazioni? Forse, noi intanto questa sera abbiamo voluto ricordare che esisteva un’epoca in cui era possibile sentire il calore della società, pelle contro pelle, senza filtri e senza schermi, e che a Mantova o a Empoli si poteva anche andare in motorino.
Tommaso Fragassi
FONTE: LabaroViola.com
12.02.2017
Aggressione a Toni, Digos Avellino indaga
(ANSA) - AVELLINO, 12 FEB - Non ci sarebbero indicazioni utili provenienti dai filmati delle telecamere per identificare i responsabili dell'aggressione ai dirigenti del Verona avvenuta ieri a Avellino vicino allo stadio. Le uniche due telecamere, di altrettanti esercizi commerciali della zona, una delle quali fuori uso, sono sistemate in direzione opposta al luogo in cui è avvenuta l'aggressione al presidente del Verona, Maurizio Setti, e ai dirigenti Luca Toni e Francesco Barresi. Le indagini, affidate alla Digos, sono indirizzate a raccogliere informazioni da testimoni e negli ambienti del tifo avellinese. Intanto il comandante dei Vigili Urbani, Michele Arvonio, ieri sera ha espresso solidarietà ai dirigenti del Verona in una telefonata con il dg Francesco Barresi, ma ha smentito ogni responsabilità degli agenti presenti nella zona che, secondo Toni, "non sarebbero intervenuti".
GER
FONTE: BresciaOggi.it
NEWS
Verona, parla Barresi: “Grazie alla questura di Avellino”
Il direttore operativo: “Risultati delle indagini conformi alle parole di Setti e Toni”
di Redazione Hellas1903, 16/02/2017, 10:34
“Prendiamo atto delle decisioni adottate dalla Questura di Avellino in merito al grave atto che ci ha visti coinvolti nel pre partita di sabato scorso, che risultano conformi alle dichiarazioni rese sulle modalità dell’aggressione dal Presidente Setti e da Luca Toni. Inoltre ringraziamo la Questura per l’impegno profuso in questa prima fase di indagini”.
Queste le parole di Francesco Barresi, direttore operativo del Verona, riportate da “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola, in merito all’esito delle indagini sull’aggressione subita da Setti, Toni e dallo stesso Barresi, con un amico di Toni, sabato fuori dal Partenio di Avellino.
Ieri sono stati denunciati otto ultras irpini.
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Avellino, trasferta di Cittadella a rischio
Possibile divieto di trasferta per i tifosi biancoverdi, domani la decisione
di Redazione Hellas1903, 14/02/2017, 12:00
Dal sito irpinianews.it arriva la notizia secondo cui l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive starebbe valutando il divieto di trasferta per i tifosi biancoverdi e, secondo indiscrezioni, ci sarebbero possibilità concrete che l’Avellino giochi a Cittadella senza i propri tifosi al seguito.
La decisione verrà presa nella giornata di domani ma la vicinanza tra Cittadella e Verona, con il forte rischio di ritorsioni dopo l’aggressione ai dirigenti dell’Hellas, rende altamente possibile questa soluzione.
Intanto, uno dei teppisti sarebbe stato individuato dagli inquirenti, pronti a far scattare la denuncia per danneggiamento e la sanzione amministrativa del Daspo. Se dovesse arrivare il deferimento della Procura Federale, il club biancoverde rischierebbe al massimo un’ammenda.
NEWS
La Municipale replica a Toni: “Successo tutto in fretta, impossibile intervenire”
Il Comandante della Polizia locale: “Episodio accaduto in 30 secondi. Valuteremo se agire contro le sue dichiarazioni ”
di Redazione Hellas1903, 11/02/2017, 22:18
Dopo le accuse di Luca Toni alla Municipale di Avellino, secondo il quale i vigili del posto si sarebbero voltati dall’altra parte durante la violenta aggressione subita, non è tardata ad arrivare la risposta da parte della stessa Polizia locale, tramite il proprio comandante Michele Arvonio.
Queste le sue parole, riportate dal sito www.ilciriaco.it: “Le affermazioni di Toni non trovano alcun riscontro nell’attività della Polizia Municipale che era in quella zona per gestire il traffico veicolare. In quel contesto, dei pedoni che stavano attraversando si sono avvicinati al veicolo ed è successo quello di cui si sta parlando. Ma non è assolutamente vero che i miei uomini hanno girato le spalle o sono andati via”.
Continua Arvonio: “I miei agenti si sono resi conto dell’aggressione quando hanno sentito il botto e hanno visto il veicolo in questione che lasciava immediatamente l’ingorgo. Un episodio che è accaduto in meno di 30 secondi, com’era possibile intervenire? Dire che la Polizia Municipale è andata via è una sciocchezza, possono testimoniarlo tutti. Forse Toni è stato suggestionato dal momento”.
Infine, il comandante della Municipale non esclude di agire in altre sedi contro il dirigente del Verona, una volte che i fatti verranno accertati: “Gli agenti della Questura di Avellino hanno già avviato le indagini per risalire agli aggressori, attendiamo l’esito. Successivamente, valuteremo anche se agire contro le sue dichiarazioni”.
NEWS
Il Verona crolla ad Avellino, il Frosinone lo scavalca
Paghera e Verde firmano il 2-0 degli irpini, per l’Hellas 4 sconfitte e un pareggio nelle ultime 5 trasferte
di Alessandro Lerin, @alessandrolerin 11/02/2017, 17:04
Ancora nulla da fare per il mal di trasferta del Verona. Contro l’Avellino l’Hellas cade 2-0, grazie alle reti di Paghera e Verde e, complice la vittoria del Frosinone col Carpi, scivola ora al secondo posto. È, d’altronde, la logica conseguenza dell’andamento dei gialloblù lontano dal Bentegodi: dopo la vittoria contro lo Spezia, il Verona ha ottenuto 4 sconfitte e un pareggio nelle ultime 5 giocate in trasferta. Utopico pensare di andare in Serie A con un cammino così altalenante.
Privo di Pazzini e Ganz in attacco, Pecchia si affida a Gomez in avanti dal primo minuto, con Zaccagni e Luppi a completare il tridente. Per il resto, Nicolas in porta, Pisano, Caracciolo, Bianchetti e Souprayen in difesa, a centrocampo Fossatin in regia con Romulo e Bessa ai lati.
Novellino risponde con Radunovic tra i pali, Laverone, Djimsiti, Jidayi e Perrotta dietro, Lasik, Moretti, Paghera e D’Angelo in mezzo al campo, Verde e Ardemagni davanti.
Subito pericoloso l’Avellino dopo 4 minuti, con Nicolas che respinge di piede sul sinistro di Verde da fuori. Risponde l’Hellas con Bessa: destro dal limite che sfiora di poco il palo. La gara si gioca su ritmi alti, Verde ci prova ancora un minuto più tardi: il suo tiro dà solo l’illusione del gol e termina sull’esterno della rete.
Al 23′ clamorosa occasione per il Verona fallita da Gomez: perfetto il cross di Bessa, dalla sinistra, per l’argentino, che però manda a lato di testa. Ancora Hellas al 29′: assist di Bessa per Luppi, che calcia dal limite dell’area ma non trova lo specchio.
Cambio obbligato per Pecchia alla mezz’ora: Romulo deve lasciare il campo per uno scontro di gioco alla testa nei primi minuti di gara. Al suo posto entra Siligardi, Zaccagni si abbassa a centrocampo.
Ardemagni prova la rovesciata al 42′, tentativo che termina a lato, poi sfiora l’incrocio con un colpo di testa insidioso. A fine primo tempo è 0-0.
Il Verona va vicino al gol in avvio di ripresa con Luppi (tiro a botta sicura murato dalla difesa dell’Avellino) ma al 5′ passa in svantaggio. Caracciolo trattiene Ardemagni in area: è calcio di rigore e Paghera, dal dischetto, realizza il classico gol dell’ex. L’Hellas è frastornato, non riesce a reagire, e al 15′ subisce il raddoppio: Verde calcia con sinistro dalla distanza e, con la complicità di Nicolas, insacca il 2-0.
Pecchia toglie Fossati al 18′, al suo posto Franco Zuculini. Siligardi, un minuto dopo, ha una buona chance da posizione favorevole ma calcia debolmente tra le braccia di Radunovic. Novellino inserisce Omeonga per Moretti, Pecchia si gioca il tutto per tutto, alla mezz’ora, mandando in campo Cappelluzzo al posto di Caracciolo. La sensazione, però, è che, come già accaduto in altre circostanze, appena il Verona vada sotto saltino tutti gli schemi e la frenesia prenda il sopravvento (con risultati tutt’altro che proficui).
Al 35′ Belloni e Ardemagni, in posizione regolare, si mangiano il terzo gol a tu per tu con Nicolas. Zaccagni prova a impensierire Radunovic dalla distanza, l’estremo difensore devia in corner. Al 42′, su cross di Zuculini, Gomez sfiora di testa ma non ci arriva.
Il Verona, così, esce sconfitto 2-0 dal campo di Avellino e assiste al sorpasso del Frosinone, ora a +2 sui gialloblù.
NEWS
Pagelle Verona: Nicolas e Gomez, che errori. Siligardi flop
Romulo il migliore, ma esce presto. Difesa in panne, Bianchetti e Caracciolo sbagliano
di Matteo Fontana, @teofontana 11/02/2017, 18:17
NICOLAS 4,5
Prima una parata di prontezza, di piede, su Verde. Ma poi ecco l’erroraccio che spiana la strada all’Avellino per il gol del 2-0 che mette in ghiaccio la partita. Sbaglio pesante e decisivo.
PISANO 5,5
Spinge con buona frequenza per un tempo, si smarrisce con il passare dei minuti. Un po’ come tutto il Verona, d’altronde.
BIANCHETTI 5
Ad Ardemagni non riesce nemmeno a prendere la targa. Sempre in ritardo, sorpreso sul piano tecnico e tattico. Dalla sua parte l’Hellas imbarca acqua.
CARACCIOLO 5
Fallo incomprensibile su Ardemagni: rigore ineccepibile. Un intervento che poteva evitare, ingenuo e che non si può decifrare per un giocatore cui non manca esperienza come lui.
SOUPRAYEN 5,5
Allo stesso modo di Pisano, per 45’ interpreta il ruolo in fascia con buon piglio, spingendo appena possibile. Dopo si perde.
ROMULO 6
Prende un colpo in testa, poi uno sul viso. Esce dopo mezz’ora: era stato, fin lì, il giocatore più efficace del Verona.
FOSSATI 6
Deve sdoppiarsi: costruire e interdire. Mica facile. Se l’Hellas non crolla prima è per il suo senso geometrico. Che non basta per non andare a fondo.
ZACCAGNI 5,5
Corre tanto, ma non lo fa bene. Sembra privo di senso dell’orientamento. Nel marasma di un Verona confuso c’è anche lui.
BESSA 6
Il più incisivo tra i gialloblù. Parte nel tridente, con libertà di svariare, e dopo, uscito Romulo, scende a centrocampo. Il suo talento non salva l’Hellas.
GOMEZ 4,5
Si mangia un gol che nei suoi anni belli avrebbe segnato ad occhi chiusi. Ma quei tempi, ora, paiono molto distanti, ed è un guaio.
LUPPI 5,5
Novellino l’ha allenato a Modena. Gli mette i segugi a mordergli le caviglie. Ha un paio di occasioni ma o per imprecisione o per poca fortuna non le finalizza.
SILIGARDI 4,5
Quando entra lui il Verona non trova più la necessaria lucidità. Troppi sbagli, anche nelle cose elementari
F. ZUCULINI 5,5
Entra a partita ormai chiusa e non punge.
CAPPELLUZZO ng
PECCHIA 5
Errori nell’impostazione, con Gomez che è una brutta copia di Juanito, errori nelle valutazioni, con l’ingresso di Siligardi che lascia il Verona senza riferimenti. Fuori casa i risultati li possono vedere tutti. L’Hellas di adesso è sprovvisto di carattere.
NEWS
Toni sull’aggressione: “Ho avuto paura, una vergogna accadano ancora certi episodi”
L’ex attaccante: “Ho visto i vigili girarsi dall’altra parte, il presidente è stato fortunato a non essersi fatto male”
di Redazione Hellas1903, 11/02/2017, 17:26
Queste le parole di Luca Toni sull’aggressione nel pre partita di Avellino-Verona: “In una rotonda hanno visto la macchina, siamo stati accerchiati da una quindicina di persone. Questi non hanno niente a che fare con i tifosi dell’Avellino. Hanno dato pugni e calci alla macchina, sfondando il vetro. Ci è arrivata addosso anche una birra, che fortunatamente ha colpito il presidente sul petto e non in faccia. È una vergogna che possano accadere ancora queste cose nel 2017. Ho visto coi miei occhi i vigili che si sono girati, è stato bravo l’autista a tirarci fuori da questa situazione. Ho avuto paura, il presidente aveva schegge di vetro dappertutto ed è stato fortunato a non essersi fatto male. Non credo che avessero riconosciuto il presidente, potevano esserci bambini dietro. Abbiamo preso paura noi, figuriamoci se ci fossero stati dei bambini”.
NEWS
Pecchia: “Gara non degna delle nostre qualità”
Il tecnico del Verona: “Stiamo sbagliando troppo”
di Redazione Hellas1903, 11/02/2017, 17:40
Fabio Pecchia, allenatore dell’Hellas, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della gara con l’Avellino, persa 2-0.
“Oggi non c’è stata una nostra reazione. È stata una partita non degna delle nostre qualità.”
Sul momento negativo: “Fuori casa abbiamo un cammino troppo diverso, le sconfitte pesano. Con Benevento e Salernitana abbiamo fatto bene, ma oggi la partita è stata brutta. Bisogna sempre metterci più carattere per portare a casa i risultati.”
Continua Pecchia: “Siamo stati primi da ottobre. La classifica è corta, mi piace essere primo ma, in questo momento, c’è qualcuno che sta facendo meglio di noi. Stiamo sbagliando troppo.”
Sull’agguato nel pre-partita: “L’ho saputo adesso, mi dispiace. Si va a rovinare l’immagine di una città, di una squadra e di un pubblico intero. Questi episodi vanno condannati assolutamente.”
NEWS
Pisano: “Prestazione non all’altezza dell’Hellas Verona”
Il terzino: “C’è grande delusione, dobbiamo invertire subito la rotta e farlo già dalla prossima gara”
di Redazione Hellas1903, 11/02/2017, 17:43
Questo il commento di Eros Pisano sulla sconfitta contro l’Avellino: “Prestazione non all’altezza dell’Hellas Verona. Dobbiamo cambiare rotta al più presto, c’è grande delusione da parte nostra e dispiace per i nostri tifosi. Spero di poterli ripagare già dalla prossima gara. Abbiamo voglia di lottare e non possiamo essere quelli di oggi. Dovremo lavorare tanto in settimana e tornare in campo con la voglia di divertirci”.
VISTO DA NOI
Verona, ora gli alibi stanno a zero
Hellas ko ad Avellino, quanti errori per i gialloblù
di Matteo Fontana, @teofontana 11/02/2017, 23:13
Il tempo degli alibi è finito. Sempre che sia mai iniziato. Su questo colonne, la settimana scorsa, si invitava a non confondere un errore arbitrale con le carenze organizzative di una squadra di calcio. Un messaggio recepito a parole, d’accordo, ma non coi fatti, vista la prova del Verona oggi ad Avellino. Il Partenio è un campo micidiale per l’Hellas, da sempre, e stavolta, ancora, la tradizione è stata confermata.
Eppure non è questo il problema. Un punto in cinque gare fuori casa. Oltre al Cittadella, con Vicenza, Latina e, dunque, Avellino. Quindi, con squadre in lotta per la salvezza. L’Hellas ha una delle peggiori difese della Serie B. Viene allenata correttamente? Domandare è lecito, rispondere cortesia.
A Fabio Pecchia va riconosciuto il merito di aver ammesso che la prestazione del Verona è stata indegna del Verona (e ci mancherebbe…). Ci siamo evitati le chiacchiere su nebbia, vento e arbitri, scusanti che non hanno fatto onore a un gentiluomo quale l’attuale tecnico gialloblù. Uno che non si permetterebbe mai di dire che, a fronte di una critica, l’estensore della stessa dovrebbe andare a tifare un altro club. Vecchie storie, questione di stile, già.
Resta il fatto che Pecchia, da un pezzo, sbaglia molto. Troppo. Ad Avellino è stato un picco negativo. Gomez centravanti, una fantasia inquietante. Siligardi al posto di Romulo? Vade retro. Ovvia la sconfitta.
Gli uomini al volante sostengono che presto ci sarà la riscossa. L’aspettiamo. In caso contrario, ne prenderemo necessariamente atto. Ovvero, l’Hellas non andrà in Serie A.
P.S.: Vergognoso l’assalto alla macchina di Setti, Toni e Barresi fuori dal Partenio. Qualcuno, chiunque, si prenda le responsabilità di quel che è avvenuto, in questo strano paese chiamato Italia.
NEWS
Toni sulla gara: “Brutta figura, dobbiamo cambiare ritmo al più presto”
“Spero che questo passo falso possa aiutarci a ripartire per la cavalcata alla massima serie”
di Redazione Hellas1903, 11/02/2017, 17:40
Così Luca Toni sulla sconfitta contro l’Avellino: “Abbiamo fatto una brutta figura, abbiamo perso male e dobbiamo cambiare ritmo al più presto. Lo sanno i ragazzi come il mister. Il mio episodio non c’entra nulla con la partita, questo lo metto in chiaro da subito. Dobbiamo ripartire e tornare a fare i tre punti. Spero che questo passo falso possa aiutarci a ripartire per la cavalcata alla massima serie”.
FONTE: Hellas1903.it
Avellino, otto Daspo per l'agguato al Verona: 'Atto premeditato, colpevoli coperti dai tifosi'
del 16 febbraio 2017 alle 09:09
Linea dura contro i tifosi dell'Avellino dopo l'aggressione ai dirigenti del Verona avvenuta sabato al termine della partita, agguato che ha portato anche alla rottura del vetro anteriore dell'auto con a bordo il presidente scaligero Setti: denuncia per i reati di violenza privata e danneggiamento e daspo fino a otto anni, questa l'informativa che la Digos ha depositato in Procura per la denuncia in stato di libertà di otto ultrà avellinesi. Non più lieve la ricostruzione fatta dalla Questura, secondo cui l'atto sarebbe stato premeditato: "La ricostruzione dei fatti ha permesso di ipotizzare carattere preordinato dell'assembramento del gruppo di ultrà alla rotonda di via de Gasperi, con il chiaro fine di intercettare e porre in essere atti di violenza verso autovetture dei tifosi del Verona e, nel contempo, assicurare 'copertura' e impunità agli autori materiali del gesto violento, rendendo complicata l'individuazione di singole responsabilità in una massa di persone".
Fa le spese anche un negozio, reo di aver contribuito "all'allentamento dei freni inibitori e favorendo la commissione di condotte violente" somministrando bevande alcoliche, per questo è stata sospesa la licenza di pubblico esercizio e al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa per aver venduto bevande in bottiglie di vetro, vendita vietata dall'ordinanza del sindaco. Ulteriori sanzioni per i tifosi dell'Avellino in arrivo: oggi sarà ratificato il divieto ai tifosi dell'Avellino di recarsi in trasferta a Cittadella sabato, sospesa la vendita per il prossimo match casalingo contro il Vicenza.
REAZIONI VERONA - Il Verona affida al direttore operativo Francesco Barresi, a bordo sull'auto di Setti al momento dei fatti, il commento sulla vicenda: "Prendiamo atto delle decisioni adottate dalla Questura di Avellino in merito al grave atto che ci ha visti coinvolti nel prepartita di sabato scorso, che risultano conformi alle dichiarazioni rese sulle modalità dell'aggressione dal presidente Setti e da Luca Toni. Inoltre ringraziamo la Questura per l’impegno profuso in questa prima fase di indagini". Probabile che l'Hellas sporga anche querela per i fatti accaduti.
Verona, aggrediti Setti e Toni: 'Calci e pugni! E i vigili non hanno fatto niente'
del 11 febbraio 2017 alle 21:15
Attimi di tensione prima della sfida tra Avellino e Verona. Un gruppo di tifosi, da accertare se del club irpino, ha aggredito la macchina che portava il presidente scaligero Setti, il direttore sportivo Toni e il direttore generale Barresi dall'hotel allo stadio. Il presidente e i due direttori non andranno allo stadio a seguire la squadra di Pecchia.
Questo il comunicato ufficiale del Verona: "L'Hellas Verona FC condanna con forza il gesto vile ed intimidatorio compiuto da ignoti che, durante il tragitto che separa l'albergo, dove alloggiava la squadra, dal 'Partenio' di Avellino, in seguito ad un vero è proprio agguato hanno accerchiato e danneggiato l'auto sulla quale viaggiavano il Presidente gialloblù, Maurizio Setti, il Direttore Operativo, Francesco Barresi, Luca Toni e un' altra persona diretti allo stadio per assistere ad Avellino-Hellas Verona. Nonostante l'aggressione ed i danni alla vettura, solo grazie ai pronti riflessi del conducente sono conseguiti apparentemente limitati danni fisici per gli occupanti che verranno comunque valutati nella loro entità solo nelle prossime ore. Episodio deplorevole per quella che dovrebbe essere una giornata di sport ma che invece ha rischiato di trasformarsi in un dramma. L'Hellas Verona FC comunica inoltre che affiderà immediatamente al proprio legale ogni azione a tutela dei propri diritti nonché sporgendo formale denuncia querela avanti le autorità competenti affinché vengano avviate immediate indagini e conseguentemente presa ogni ferma decisione punitiva nei confronti dei responsabili".
PARLA TONI - Queste le parole del campione del mondo nel 2006 ai microfoni di Sky Sport: "Un episodio brutto, siamo stati accerchiati da 14-15 persone dopo il passaggio ad una rotonda, con pugni e calci alla macchina (foto gazzetta.it). Una persona, con un calcio, ha rotto il vetro, poi un'altra ha tirato una bottiglia di birra contro il presidente che, per fortuna, non è stato colpito in faccia, ma solo alla panchina. E' stato bravo il mio amico con la macchina e evitare il peggio. A venti metri c'erano dei vigili che si sono girati dall'altra parte e non hanno fatto nulla. L'ho detto anche a quelli della Digos".
COLPA DI UNA SCIARPA - "E' stato un episodio davvero brutto. Eravamo in macchina e ci stavamo recando allo stadio, in fila, insieme alla Polizia. Io ero seduto dietro, davanti sul sedile del passeggero era seduto il presidente Setti, alla guida c'era un mio amico. Il presidente Setti indossava una sciarpa della sua azienda, un po' gialla e un po' blu ma non era quella del Verona. All'improvviso è passato qualcuno accanto a noi e ha visto la sciarpa. Ci hanno aggrediti non perché ci hanno riconosciuti, ma perché, per via della sciarpa, pensavano che fossimo un gruppo di tifosi del Verona"
Serie B: vittoria e vetta per il Frosinone, cade il Verona. Bene la Spal, terza
del 11 febbraio 2017 alle 19:45
Dopo l'anticipo di venerdì sera tra Vicenza e Salernitana, oggi si disputano altre nove partite valevoli per la 25esima giornata di campionato in Serie B. Il Verona primo in classifica cade ad Avellino e perde il primato. E' il Frosinone, ora, in vetta alla classifica: con il Carpi basta un gol di Terranova. Turno interno anche per il Benevento, che ribalta il Latina con una magia di Ciciretti, trasferte in Piemonte per Cittadella e Spezia: i veneti pareggiano con il Novara, i liguri invece sconfiggono la Pro Vercelli. Finiscono in parità Brescia-Pisa, Ascoli-Trapani e Cesena-Bari. Alle ore 18 alla Spal basta un quarto d'ora per chiudere la pratica Entella: Floccari, Mora e Costa regalano i 3 punti alla squadra di Semplici. Domenica si chiude con il derby Ternana-Perugia.
Verona, le pagelle di CM: continua il periodo nero
del 11 febbraio 2017 alle 17:14
di Marco Costanza
Avellino-Verona 2-0
Nicolas 4,5
Pisano 4,5
Caracciolo 5,5 (76' Cappelluzzo 5,5)
Bianchetti 5,5
Souprayen 6
Fossati 5 (63' Zuculini 6)
Romulo 6 (31' Siligardi 6)
Zaccagni 5,5
Bessa 6
J.Gomez 5,5
Luppi 5,5
All. Pecchia 5
FONTE: CalcioMercato.com
INDAGINI
Aggressione a Setti, in arrivo 5-7 daspo
14/02/2017 14:51
Sarebbero stati identificati alcuni degli autori dell'aggressione alla macchina sulla quale viaggiavano il presidente dell’Hellas Maurizio Setti, Luca Toni e il direttore organizzativo Barresi. La Questura del capoluogo irpino è prossima a emettere Daspo per alcuni tifosi, si parla di un numero da 5 a 7. Comunicazioni ufficiali sono attese nelle prossime ore, al massimo domani. Così come non si esclude che proprio domani l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive possa vietare la trasferta a Cittadella di sabato ai tifosi dell’Avellino.
IL MISTER BIANCOVERDE
Novellino: Gran successo ma ora piedi per terra
11/02/2017 19:00
«Volevo attenzione e applicazione e sono stato accontentato. Il Verona ci ha creato problemi lavorando dietro ai nostri mediani, ma con l’ingresso di Belloni e con qualche accorgimento in più, abbiamo acquistato più profondità. Speravo di vincere ed alla fine l’abbiamo spuntata davvero». Queste in sintesi le parole di un radioso Walter Novellino (mister dell’Avellino), al termine della gara vinta per 2-0 contro il Verona. Continua il tecnico bianco verde: «Ora dobbiamo ulteriormente migliorarci. La vittoria non ci deve far montare la testa. La salvezza è tutta da ottenere. I miei meriti? Ho lavorato sulla testa dei ragazzi che già di loro avevano delle enormi qualità. Ho cercato di trasmettergli serenità e autoconvinzione».
Sul gran carattere della sua squadra: «Ha fatto la differenza, insieme a tanta concentrazione. Due ingredienti necessari per battere l’Hellas. Chi ci ha dato più fastidio? Romulo, ma siamo riusciti lo stesso a contenerlo».
Sulla mossa vincente: «Belloni ha contribuito tantissimo al successo. E’ un giocatore che sa difendere, ma sa anche spingere».
ANDREA FAEDDA
COMUNICATO STAMPA
Aggressione, Avellino solidale con l'Hellas
11/02/2017 18:28
Ferma condanna da parte della dirigenza avellinese in merito alla violenza subita dai colleghi scaligeri, mentre in auto si recavano allo stadio Partenio per assistere alla gara tra l'Hellas e la squadra campana. Il club biancoverde, con a capo il presidente Walter Taccone ha espresso la propria solidarietà al Verona con un comunicato stampa, pubblicato sul proprio sito web: "L’U.S. Avellino condanna fermamente l’aggressione perpetrata ai danni dei dirigenti dell’Hellas Verona prima della gara, nel tragitto che conduce allo stadio Partenio-Lombardi. Un gesto vile, da parte di ignoti, che rovina una giornata di sport e che deve far riflettere tutti.
Il presidente Walter Taccone, il presidente onorario Michele Gubitosa, i dirigenti biancoverdi, amareggiati e sorpresi dall’accaduto, hanno subito mostrato concreta e sincera solidarietà nei confronti dei dirigenti scaligeri, sin dal loro arrivo allo stadio.
Questa società, nel rimarcare in modo netto la propria condanna in merito a quanto accaduto, prende altresì le distanze dal violento episodio che mina la filosofia di assoluta sportività del club e che non rappresenta minimamente lo spirito e l’identità degli sportivi irpini.
Un’aggressione da parte di violenti che nulla hanno a che fare con la sana tifoseria biancoverde, che si è sempre distinta per un comportamento civile e corretto, esprimendo valori di fedeltà, sportività e lealtà che non possono essere intaccati da questi atti di teppismo".
ANDREA FAEDDA
IL MISTER DOPO IL KO
Pecchia: Prestazione non degna dei nostri valori
11/02/2017 18:12
«Dopo il loro gol, non c’è stata reazione. Abbiamo offerto una prestazione non degna delle nostre qualità e della maglia che portiamo e l’Avellino ha meritato di vincere». Queste in sintesi le parole dell’allenatore del Verona, Fabio Pecchia, al termine della gara persa per 2-0 ad Avellino. Continua il tecnico gialloblù: «Dalla vittoria con lo Spezia pensavamo che tutto fosse più facile? Per certi versi sono d’accordo, ma non credo che i giocatori pensavano d’aver vinto il Campionato ad ottobre. Di sicuro però è stato smarrito un certo spirito. Fuori casa soprattutto, ci sono state troppe battute d’arresto. Lo dicono i dati e c’è poco da interpretare. Ad ogni modo la squadra in casa fa bene. L’ultima gara contro la Salernitana, ne è un esempio e a tratti anche quella col Benevento. Oggi, brutta prestazione. In trasferta necessariamente dobbiamo invertire la rotta e l’atteggiamento. Bisogna metterci qual qualcosa in più. Non solo le qualità tecniche e tattiche, ma anche un carattere molto più determinato, essenziale per portare a casa dei risultati».
Sulla perdita del primato: «Eravamo primi fino ad oggi e alla classifica do il giusto peso. Essere primi o secondi non deve cambiare il nostro atteggiamento. Non ne faccio una questione psicologica. La graduatoria è corta ed il campionato è lungo. Questi cambi di posizione possono verificarsi ancora. Adesso c’è qualcuno che sta facendo molto meglio di noi. Momento più delicato? L’abbiamo vissuto anche dopo i ko col Novara e Cittadella. Adesso è un altro momento difficile in cui dobbiamo rimboccarci le maniche tutti quanti. Ne abbiamo la forza e siamo in grado di farlo. Il responsabile sono io, ma la strada è segnata: continuare a lavorare e aggiungere qualcos'altro».
Sull'aggresione all'auto su cui viaggiavano Setti e Toni: «Dispiace moltissimo ed il fatto è assolutamente da condannare. Tra l'altro crea un'immagine sbagliata di un ambiente che conosco parecchio bene. Gli autori di non sono certamente dei tifosi, ma dei teppisti».
ANDREA FAEDDA
L'AGGRESSIONE
Toni: Polizia vicina, ma non ci ha protetto
11/02/2017 17:46
«Episodio molto brutto. Eravamo in macchina e stavamo andando allo stadio. Eravamo in 5: guidava un mio amico e di fianco a lui c’era il presidente Setti che aveva una sciarpa un po’ gialla e un po’ blu, ma non del Verona. Mentre eravamo incolonnati, è passato un ragazzo e senz’altro ci ha identificato come dei tifosi dell’Hellas. Quando siamo arrivati in una rotonda, senz’altro hanno riconosciuto l’auto e ci hanno aggredito pensando che eravamo dei tifosi avversari. Non credo che ci abbiano identificato come dei dirigenti del club. Siamo stati accerchiati da una quindicina di persone che hanno dato pugni e calci alla macchina, sfondando il vetro a fianco del presidente». Queste le dichiarazioni di Luca Toni a Sky Sport, in merito all’aggressione subita ad Avellino, mentre con il presidente Setti ed altre 3 persone si recava allo stadio Partenio. Prosegue l’ex-bomber: «Il mio amico è stato molto bravo a guidare, perché pur accerchiati ha trovato comunque una via di fuga. Nel frattempo, dal vetro che era rotto, ci hanno tirato una bottiglia di birra che ha colpito il presidente fortunatamente solo sullo stomaco e non in viso o da un’altra parte. Abbiamo avuto molta paura, ma meno male che il mio amico ha avuto l’abilità nella guida per divincolarsi. Dispiace molto, perché a 20 metri da noi c’erano degli agenti di polizia che si son girati e non hanno fatto nulla. Questa è un’altra cosa molto grave. L’ho detto anche alla Digos. Pensavamo di essere almeno un po’ protetti, ed invece…».
ANDREA FAEDDA
TRASFERTA AD AVELLINO
Aggressione a Setti: il comunicato del Verona
11/02/2017 15:58
L'Hellas Verona in una nota pubblicata sul sito internet della società “condanna con forza il gesto vile ed intimidatorio compiuto da ignoti che, durante il tragitto che separa l'albergo, dove alloggiava la squadra, dal 'Partenio' di Avellino, in seguito ad un vero è proprio agguato hanno accerchiato e danneggiato l'auto sulla quale viaggiavano il Presidente gialloblù, Maurizio Setti, il Direttore Operativo, Francesco Barresi, Luca Toni e un'altra persona diretti allo stadio per assistere ad Avellino-Hellas Verona”.
“Nonostante l'aggressione ed i danni alla vettura - prosegue la nota ufficiale del club gialloblù -, solo grazie ai pronti riflessi del conducente sono conseguiti apparentemente limitati danni fisici per gli occupanti che verranno comunque valutati nella loro entità solo nelle prossime ore. Episodio deplorevole per quella che dovrebbe essere una giornata di sport ma che invece ha rischiato di trasformarsi in un dramma.”
L'Hellas Verona conclude comunicando che “affiderà immediatamente al proprio legale ogni azione a tutela dei propri diritti nonché sporgendo formale denuncia querela avanti le autorità competenti affinché vengano avviate immediate indagini e conseguentemente presa ogni ferma decisione punitiva nei confronti dei responsabili”.
AVELLINO-VERONA 2-0
Hellas, Partenio fatale: persi match e primato
11/02/2017 14:31
Bruttissima sconfitta del Verona al Partenio di Avellino. Un 2-0 che non ammette repliche. Dopo un primo tempo giocato alla pari, pur effettuando conclusioni più pericolose (su tutte quella di Gomez al 23'), i gialloblù si fanno sopraffare ad inizio ripresa. Pronti via, ed un errore di Caracciolo (49', trattenuta su Ardemagni) regala all'Avellino la possibilità di battere un penalty, trasformato un 1' più tardi dall'ex Paghera. L'Hellas subisce il colpo, non reagisce e dopo altri 10' va definitivamente ko. Verde innescato da Lasik s'inventa un tiro dal limite che diventa irresistibile solo perchè Nicolas se lo lascia sfuggire di mano. La gara dei gialloblù finisce qui. Soltanto Siligardi al 64' può accorciare le distanze con un tiro ravvicinato, parato a terra di Radunovic. Per il resto buio totale. Tanta confusione, parecchi errori nei passaggi e nelle scelte di gioco. Pecchia inserisce anche Cappelluzzo per un Hellas super-offensivo, ma non c'è nessuno ad accendere la luce. Anzi, i campani avrebbero potuto triplicare con Ardemagni che a porta vuota (80'), riceve palla da Belloni, ma la cicca clamorosamente. Dopo questo ko, per effetto della contemporanea vittoria del Frosinone sul Carpi (1-0), adesso il Verona è 2° in classifica (45 punti), scavalcato proprio dalla formazione ciociara (a quota 47).
[...]
HELLAS VERONA
Setti e Toni aggrediti ad Avellino
11/02/2017 14:24
Un gruppo di ignoti (da accertare se tifosi dell'Avellino) ha aggredito la macchina, sfondando i vetri con calci e pugni, che portava Setti, Toni e Barresi dall'hotel, sede del ritiro dell'Hellas, allo stadio Partenio di Avellino.
Il presidente e i dirigenti gialloblù, illesi ma molto preoccupati, sono tornati in hotel e non andranno allo stadio per seguire la squadra di Pecchia.
FONTE: TGGialloBlu.it
Aggressione ai dirigenti Hellas. "Da condannare come i cori dei veronesi"
L'U.S. Avellino chiede che a pagare per un gesto isolato non sia tutta la tifoseria, da sempre corretta. E chiede di valutare anche i cori dei tifosi gialloblu riferiti al terremoto dell'Irpinia
La Redazione
16 febbraio 2017 13:01
Condanna per il gesto e rammarico per gli strascichi della vicenda. Questo ha espresso l'U.S. Avellino oggi, 16 febbraio, dopo la denuncia agli otto tifosi irpini per il lancio di una bottiglia contro l'auto in cui viaggiavano il presidente e due dirigenti dell'Hellas Verona. "Una vicenda che rischia di penalizzare l'intera tifoseria biancoverde - scrive la società di calcio campana - la cui immagine finisce per emergere in maniera del tutto distorta, rispetto al gesto compiuto da un singolo individuo. Un episodio che, seppure isolato, lede l’immagine di una città e di una tifoseria che si è sempre distinta per il suo comportamento generoso, civile e corretto, in ogni occasione".
Il timore è che oltre ai tifosi protagonisti dell'aggressione, paghino anche i tifosi corretti, a cui potrebbe essere vietata la trasferta di Cittadella. "Non può e non deve passare un'immagine distorta della stragrande tifoseria biancoverde rispetto al gesto deprecabile ma isolato, ampiamente condannato da tutti", scrive l'U.S. Avellino che si appella anche alle istituzioni "affinché si consideri il sempre meritevole comportamento dei sostenitori dell’Avellino con l'obiettivo di non penalizzare un'intera tifoseria, isolando i singoli autori dell’episodio".
Il club di calcio irpino chiede però anche di valutare il comportamento dei tifosi veronesi "che per l’intera partita di sabato scorso anziché sostenere la propria squadra, hanno intonato cori offensivi e di pessimo gusto, facendo riferimento al disastro del terremoto in Irpinia del 1980, una ferita aperta per le nostre popolazioni. Un atteggiamento che non ha sollevato le coscienze delle istituzioni e anche dei dirigenti della squadra ospite, i quali non hanno sentito il dovere di scusarsi per cori e parole che fanno male quanto un atto di violenza".
Avellino - Hellas Verona 2-0 | Gialloblu ancora sconfitti lontano dal Bentegodi
Si tratta della quarta sconfitta nelle ultime cinque trasferte per la squadra di Pecchia, la sesta in campionato, che costa al club di via Belgio anche il primato in classifica
Luca Stoppele
11 febbraio 2017 14:08
Nella venticinquesima giornata del campionato di Serie B, arriva la sesta sconfitta stagionale per l'Hellas Verona, che viene superato sul terreno di gioco dell'Avellino con il risultato di 2-0.
A vincere è stata la squadra che più ha voluto e meritato i tre punti, giocando con determinazione e rabbia agonistica, di fronte ad un avversario che non ha mai saputo reagire veramente ai due colpi subiti e che ora torna a casa con tante domande sulle quali riflettere. Per L'Hellas Verona si tratta della sesta battuta d'arresto in campionato, la quinta in trasferta, la quarta nelle ultime cinque partite giocate lontano dallo stadio Bentegodi. Un dato che di per sè è sufficiente a far riflettere, oltre al modo in cui questa è maturata.
Nonostante il tiro respinto da Nicolas con i piedi dopo soli quattro minuti, l'Hellas sembrava nella condizione di fare propria la partita, gestendo il possesso del pallone e cercando i varchi nella difesa ospite. Ma l'intensità messa in campo dagli uomini di Novellino, che hanno subito alzato i ritmi della gara, ha complicato la manovra gialloblu, spesso troppo imprecisa per dare buoni risultati. Anche la formazione di Pecchia allora ha aumentato l'intesità, andando ad aggredire subito gli avversari non appena perso il pallone, riuscendo spesso a recuperarlo e a creare da lì i pericoli. I padroni di casa però hanno risposto colpo su colpo e quando Romulo è uscito dal campo alla mezzora, il Verona è andato in grossa difficoltà pochi minuti dopo, con gli irpini che minuto dopo minuto hanno guadagnato campo. Il primo tempo si è comunque concluso a reti inviolate, con gli ospiti che hanno avuto le occasioni più limpide ma con un Avellino cresciuto alla distanza.
La ripresa poi si è aperta con i gialloblu apparsi inizialmente rinnovati nello spirito e in grado di andare vicini al gol con Luppi. Subito dopo però è arrivata l'ingenua trattenuta in area di Caracciolo su Ardemagni, che ha mandato sul dischetto Paghera per il vantaggio irpino. Sulle ali dell'entusiamo per il gol, i padroni di casa hanno poi ripreso a spingere contro un avversario apparso più frastornato che rabbioso, trovando il raddoppio dopo dieci minuti con Verde e la complicità di Nicolas. Un uno-due devastante a cui Siligardi poteva replicare subito dopo, ma il suo sinistro dall'interno dell'area di rigore, e partito da ottima posizione dopo un dribbling, si è subito dimostrato facile preda per Radunovic.
Gli assalti scaligeri sono poi proseguiti nel corso dei minuti, tra poca lucidità ed errori vari, ma ad avere l'occasione più grande sono stati i padroni di casa, con Belloni e Ardemagni che non si sono capiti quando si sono trovati in due da soli davanti a Nicolas.
È una sconfitta che brucia questa e che costa al club di via Belgio la testa della classifica in favore del Frosinone. Brucia perché l'impressione è stata che anche avendo in campo una vera prima punta (Pazzini o Ganz che sia), di palloni ne avrebbe visti pochi comunque. A fare la differenza è stato il maggior carattere messo in campo dall'Avellino e la sua solidità, contro un Hellas che non è riuscito a reagire alle due reti subite e che non ha saputo mantenere l'aggressività mostrata nella fase centrale della prima frazione. Tutti problemi che Pecchia deve risolvere al più presto o l'obiettivo della promozione diretta potrebbe anche sfuggire dalle mani.
FONTE: VeronaSera.it
SERIE B
Avellino, la curva contro il sindaco Foti. E Radunovic rischia lo stop
15.02.2017 12.33 di Ivan Cardia Twitter: @ivanfcardia
Non si stempera la tensione in casa Avellino dopo le vicende che hanno preceduto la partita contro il Verona. Accuse nei confronti di otto ultras irpini ma, come scrive oggi Il Mattino, la curva protesta nei confronti del sindaco Foti. E nel frattempo l'estremo difensore Boris Radunovic rischia di saltare per problemi fisici la prossima di campionato contro il Cittadella.
PRIMO PIANO
Criscitiello sui fatti di Avellino-Verona: "Aggressione non da parte dei tifosi irpini"
13.02.2017 13:00 di Angelo Zarra per tuttob.com
Il direttore Michele Criscitiello, nel suo consueto editoriale del lunedì, ha commentato i fatti successi prima della gara Avellino-Verona che hanno visto coinvolti il presidente gialloblu Setti e Luca Toni:
"Sabato è successo un fatto spiacevole al Presidente del Verona Setti e a Luca Toni. L'aggressione subita ad Avellino è vile, incivile e deprecabile. Toni, a fine gara, ha raccontato i fatti e ha specificato anche che - una volta arrivato allo stadio - ha trovato massima ospitalità da parte dei tifosi irpini e dalla stessa società del Presidente Taccone. Toni ha ragione e ha spiegato bene come sono andati i fatti, ma c'è qualcosa da aggiungere. I dieci teppisti che hanno accerchiato la macchina dei dirigenti del Verona non sono neanche tifosi dell'Avellino ma gente di strada. Infatti l'accaduto non si è svolto nello stadio né nei pressi dell'impianto. Non è una giustificazione ma una precisazione. Da quel che risulta alla Questura di Avellino, i teppisti non avevano individuato chi c'era in auto ma credevano fossero tifosi del Verona. Dimostrazione questa che i tifosi con questo fatto gravissimo non hanno nulla a che fare. Se un tifoso dell'Avellino, o di un'altra squadra di calcio italiana, non conosce Luca Toni deve farsi rinchiudere. Quella gente non c'entra nulla con il calcio e non possono essere definiti tifosi. E' successo in un giorno in cui c'era la partita e il fatto ha coinvolto dirigenti di una squadra di calcio, ma questo episodio va inserito nella cronaca nera e non certamente nella cronaca sportiva. Fa piacere che l'intelligenza di Toni abbia saputo discernere dieci facinorosi da tutto il resto del pubblico avellinese, caldo ma sempre civile. Il tifoso dell'Avellino è quello che nel derby contro il Napoli, il giorno della morte di Sergio Ercolano, è rimasto impassibile sugli spalti senza entrare in guerrigilia con i tifosi partenopei né con Polizia e Carabinieri. Il tifoso avellinese è quello che il giorno dopo si unì al tifoso napoletano davanti all'Ospedale Moscati per aspettare con ansia il responso sulle condizioni di Sergio Ercolano. Il tifoso avellinese è quello che organizza la beneficenza per la lotta contro la Sla in ricordo di Adriano Lombardi. Il tifoso avellinese si lamenta, porta pressione alla squadra quando le cose non vanno bene, ma oltre le critiche non è mai andato. E' giusto che i responsabili vengano identificati e paghino, ma la stampa nazionale è opportuno che si documenti prima di generalizzare. Nessuno ha evidenziato che, quest'anno, in Avellino-Benevento e Avellino-Salernitana non è volato neanche un coriandolo e in entrambe le occasioni ha vinto lo sport con tre tifoserie che si sono distinte per maturità e sportività".
SERIE B
Verona, ancora Toni: "Vergognoso che accadano certe cose nel 2017"
11.02.2017 23.02 di Alessandra Stefanelli
Le principali dichiarazioni di Luca Toni, rilasciate in zona mista al termine di Avellino-Hellas Verona (2-0), 25a giornata della Serie B: "L'aggressione fuori dallo stadio? Un episodio molto brutto, io, il presidente, il direttore Barresi, eravamo in macchina, in colonna, per andare allo stadio. All'altezza di una rotonda la macchina è stata accerchiata: saranno state una quindicina di persone, che non si possono definire di certo dei tifosi visto il gesto con cui hanno vandalizzato la macchina, prendendola a pugni e calci. Non è stata un'aggressione premeditata, non ci hanno riconosciuto, sarebbe potuto accadere a qualsiasi persona, magari con famiglia. Hanno sfondato un finestrino con un calcio e hanno gettato una bottiglia di vetro all'interno dell'abitacolo, colpendo il presidente, fortunatamente non in maniera grave. Ad evitare guai peggiori ci ha pensato il mio amico che era alla guida, che ha reagito d'istinto e con una bella manovra è riuscito a liberare l'auto. Ho avuto molta paura, è vergognoso che questo accada ancora nel 2017. Questo episodio ci ha traumatizzato, non oso immaginare se con noi ci fossero stati dei bambini. La partita con l'Avellino? Abbiamo fatto una brutta figura. Rimango convinto della forza del Verona, perché l'abbiamo dimostrato, ma dobbiamo tornare in fretta la squadra che eravamo", riporta il sito ufficiale del club scaligero.
ALTRE NOTIZIE
Avellino, Novellino: "Disputata una gran gara. Ora continuiamo la risalita"
Avellino-Hellas 2-0
11.02.2017 19.57 di Giovanni Cimino
Walter Novellino raggiante quello che si presenta nella sala stampa del Partenio-Lombardi dopo il successo sul Verona: "Ho grandi ragazzi che si stanno applicando e stanno lavorando al massimo. Il nostro obiettivo è quello di risalire la classifica e con fatica ci stiamo riuscendo. Abbiamo margini di miglioramento, ma serve continuare così, dobbiamo ricordarci da dove veniamo e credere in quello che facciamo. Abbiamo fatto una gran partita sotto l'aspetto caratteriale e della concentrazione e ne sono contento".
SERIE B
Lega B, "Sdegno, preoccupazione e solidarietà" dopo i fatti di Avellino
11.02.2017 19.12 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Fonte: legab.it
Solidarietà all’Hellas Verona e ferma condanna per il vile episodio di Avellino
Sdegno, preoccupazione e solidarietà.
Sono questi i sentimenti che la Lega B, a partire dal Presidente Abodi, a nome dello staff e degli associati, manifesta in seguito al gravissimo fatto verificatosi prima della partita ai danni dell'auto all'interno della quale si trovavano il Presidente dell'Hellas Verona Setti e alcuni dirigenti, tra i quali Luca Toni.
Sdegno per un episodio di cronaca gravissimo, che poteva avere conseguenze ben maggiori per gli occupanti del mezzo.
Preoccupazione per fatti commessi da pochi soggetti che ledono l'immagine del calcio e, indirettamente e ingiustamente, di città e tifoserie che condividono la sana passione per le loro squadre e i loro colori.
Esigenza e necessità che questi intollerabili comportamenti portino quanto prima alla identificazione dei responsabili e in seguito a severi provvedimenti in linea con la gravità dei reati commessi.
Infine solidarietà e vicinanza al Presidente Setti, al direttore Barresi, al dirigente Luca Toni e gli altri soggetti vittime dell'aggressione di Avellino.
Il nostro calcio, come la scritta che portiamo sulle maglie, deve essere improntato sul Rispetto: dello sport che amiamo, dell'avversario, delle regole, dei tifosi di qualsiasi fede. Fuori e dentro del campo.
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Pecchia: "Non c'è stata nessuna reazione"
11.02.2017 17.37 di Patrick Iannarelli
Fabio Pecchia, allenatore del Verona, è intervenuto al termine del match perso contro l' Avellino. Ecco le parole del tecnico ai microfoni di Sky Sport.
Ci si aspettava qualcosa di più? Non c’è stata nessuna reazione?
"No, non c’è stata reazione, una partita non degna della maglia che portiamo. L’Avellino ha meritato di vincere".
Problemi a far goal nelle trasferte: questione di atteggiamento?
"Per certi versi sono d’accordo. Abbiamo perso un certo spirito. Fuori casa avevamo un cammino diverso, i numeri sono chiari. Contro la Salernitana e contro il Benevento c’è stata una buona prestazione, oggi no. Dobbiamo invertire il cammino e il nostro atteggiamento. Non penso che eravamo convinti di aver vinto già il campionato. Sarà un cammino lungo ed estenuante. Bisogna metterci carattere".
Ora che non siete più primi, come pensate di comportarvi?
"Alla classifica diamo il giusto valore. Questo non deve cambiare nulla. La classifica è talmente corta che può succedere di tutto. Stiamo sbagliando troppo, c’è qualcuno che sta facendo meglio di noi ed è giusto che ora siamo in questa posizione".
Questo è il momento più delicato da quando allena il Verona?
"Sì, come a novembre. Dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire. Io sono il primo responabile, dobbiamo ripartire da capo, la strada è segnata e bisogna lavorare con serenità".
Cosa ne pensi di quello che è successo al Presidente e a Luca Toni prima del match?
"L’ho saputo adesso e mi dispiace perché così si crea un’ immagine non giusta per questo ambiente che conosco molto bene. Un gruppo che rovina l’immagine di una squadra, un gruppo di teppisti che rovina un bel pubblico. Gli autori di questo fatto non sono tifosi e vanno condannati assolutamente".
ALTRE NOTIZIE
Hellas Verona, Toni: "Episodio folle, vigili non hanno fatto nulla"
11.02.2017 17.28 di Andrea Carlino
Ai microfoni di Sky Sport, parla il direttore sportivo dell'Hellas Verona, Luca Toni. Queste le sue parole dopo gli inconcepibili fatti prima della gara ad Avellino: "Un episodio brutto, siamo stati accerchiati da 14-15 persone dopo il passaggio ad una rotonda, con pugni e calci alla macchina. Una persona, con un calcio, ha rotto il vetro, poi un'altra ha tirato una bottiglia di birra contro il presidente che, per fortuna, non è stato colpito in faccia, ma solo alla panchina. E' stato bravo il mio amico con la macchina e evitare il peggio. A venti metri c'erano dei vigili che si sono girati dall'altra parte e non hanno fatto nulla. L'ho detto anche a quelli della Digos".
ALTRE NOTIZIE
Avellino, Paghera: "I nostri tifosi non ci hanno mai abbandonati"
Avellino-Verona 2-0
11.02.2017 17.19 di Gennaro Di Finizio
Fabrizio Paghera, giocatore dell'Avellino ed autore di un gol contro il Verona, ha parlato cosi ai microfoni di Sky Sport nel post partita: "Devo ringraziare Daniele (Verde, ndr), non è facile cedere un rigore. Era un periodo che anche lui non stava trovando il gol. Ho avuto personalità ed anche un pizzico di follia, conoscevo Nicolas ed ero sicuro di riuscire a spiazzarlo. E' stato in piacere stringerci attorno ai nostri tifosi che non ci hanno mai abbandonato. Giusto gioire, abbiamo fatto una bella vittoria ed adesso andiamo a Cittadella perchè sarà difficile".
SERIE B
TMW - Avellino-Hellas, aggressione ai dirigenti ospiti: la ricostruzione
11.02.2017 15.11 di Simone Lorini Twitter: @Simone_Lorini
Bruttissima notizia in arrivo dal Partenio di Avellino, secondo quanto da noi raccolto negli ultimi minuti: circa quaranta minuti prima della partita in programma oggi tra irpini ed Hellas Verona, c'è stata un'aggressione ai danni del Verona, in particolare nei confronti del presidente Maurizio Setti, del vicepresidente Luca Toni e del direttore operativo Francesco Barresi, i quali stavano recandosi allo stadio in macchina. I vetri dell'auto sono andati in frantumi ma i tre sono comunque riusciti a tornare in albergo senza conseguenze fisiche. Pochi minuti sono comunque entrati al Partenio. Tanto spavento e l'ennesimo episodio poco edificante per il nostro calcio.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
16.02.2017
Agguato, Hellas duro con Avellino: «Occasione persa»
Luca Toni ad Avellino dopo l'agguato
È di oggi l'attacco dell'Avellino su presunti cori discriminatori fatti dai tifosi del Verona al Partenio: «Fanno male quanto un atto di violenza».
Va detto che solo i dirigenti dell’Avellino hanno sentito questi cori discriminatori visto che l’ispettore federale - che solitamente non è di origine settentrionale quando deve occuparsi del Partenio - non ha rilevato alcunchè, non c’è traccia nelle riprese televisive e il giudice sportivo non ha preso provvedimenti contro il Verona.
Oltretutto l’affermazione «i cori offensivi e discriminatori fanno male quanto un atto di violenza» che viene ripetuta come un ritornello quando il Verona gioca al Sud va sicuramente rivista. Pur prendendo ancora una volta le distanze dai cori razzisti ribadiamo che un’offesa non è mai paragonabile a una violenza, non lo diciamo noi ma il codice penale.
LA RISPOSTA DELL'HELLAS
Intanto al comunicato dell'Avellino risponde il Verona dal proprio sito: «Apprendiamo con stupore quanto riportato nelle ultime righe del comunicato diffuso in mattinata dall'US Avellino. Speravamo che il nostro intento fosse chiaro, ovvero quello di evidenziare un gesto grave e premeditato, come confermato dalla Questura di Avellino, commesso da soggetti che non sono certamente lo specchio di una tifoseria. Speravamo potesse essere l’occasione per unirci tutti in una condanna doverosa, senza dover scivolare in giustificazioni che sembrano avere come intento quello di deviare l’attenzione. Si è persa un'occasione, ne prendiamo atto. L'Hellas Verona attende che la giustizia faccia il suo corso».
L.M.
16.02.2017
L'Avellino: Ci spiace
Poi punta il dito contro i cori gialloblù
L'auto dell'Hellas distrutta dai tifosi
Le istituzioni sportive considerino il comportamento «sempre meritevole» dei sostenitori dell’Avellino e non penalizzino l’intera tifoseria, che con i singoli autori dell’aggressione ai dirigenti del Verona, avvenuta lo scorso sabato pomeriggio nei pressi dello stadio «Partenio-Lombardi», non ha nulla a che vedere. È questo l’appello, «accorato» che l’Us Avellino lancia al Comitato per la sicurezza delle manifestazioni sportive.
Si teme la chiusura della Curva Sud dell’impianto avellinese per la prossima partita interna contro il Vicenza e il divieto di trasferta per i tifosi avellinesi nella gara di sabato prossimo a Cittadella (in provincia di Padova). I vertici del sodalizio irpino, ribadiscono la ferma condanna che ha portato alla denuncia per violenza privata aggravata e danneggiamento di 8 ultras bianco-verdi, ma precisano che «il gesto deprecabile e isolato non può penalizzare un’intera tifoseria» e, ancora, produrre disparità di valutazione: «Quali dovrebbero essere allora i provvedimenti nei confronti della tifoseria veronese - si legge nella nota - che per l’intera partita, anzichè sostenere la propria squadra, ha intonato cori offensivi, facendo riferimento al disastro del terremoto in Irpinia del 1980, una ferita ancora aperta per le nostre popolazioni?».
I dirigenti dell’Avellino polemizzano anche con i dirigenti del Verona, presenti allo stadio che, di fronte ai cori offensivi e discriminatori, «che fanno male quanto un atto di violenza, non hanno sentito il dovere di scusarsi».
L.M.
11.02.2017
Aggressione, Toni: «I vigili a 10 metri e si sono voltati»
Momenti di tensione poco fa per il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti che, recandosi non scortato allo stadio di Avellino per assistere al match del Verona contro la formazione locale, è stato aggredito da alcuni tifosi campani che lo hanno riconosciuti e si sono scagliati contro la sua auto, rompendo un vetro. Sono intervenute le forze dell'ordine. Sia la Digos di Avellino che alcuni poliziotti di quella veronese al seguito della squadra hanno iniziato subito le indagini. Nessun ferito, in auto c'erano anche Toni e Barresi: hanno poi tutti comunque raggiunto lo stadio.
Intanto la società Hellas Verona FC fa sapere in un comunicato ufficiale di condannare «con forza il gesto vile ed intimidatorio compiuto da ignoti che, durante il tragitto che separa l'albergo, dove alloggiava la squadra, dal Partenio di Avellino, in seguito ad un vero e proprio agguato hanno accerchiato e danneggiato l'auto sulla quale viaggiavano il Presidente gialloblù, Maurizio Setti, il Direttore Operativo, Francesco Barresi, Luca Toni e un'altra persona diretti allo stadio per assistere ad Avellino-Hellas Verona». La società aggiunge: «Nonostante l'aggressione e i danni alla vettura, solo grazie ai pronti riflessi del conducente sono conseguiti apparentemente limitati danni fisici per gli occupanti che verranno comunque valutati nella loro entità solo nelle prossime ore. Episodio deplorevole per quella che dovrebbe essere una giornata di sport ma che invece ha rischiato di trasformarsi in un dramma. L'Hellas Verona FC comunica inoltre che affiderà immediatamente al proprio legale ogni azione a tutela dei propri diritti nonché sporgendo formale denuncia querela avanti le autorità competenti affinché vengano avviate immediate indagini e conseguentemente presa ogni ferma decisione punitiva nei confronti dei responsabili».
Fioccano le manifestazioni di solidarietà ai dirigenti gialloblù sia dal mondo del calcio che dalla politica.
«Siamo stati accerchiati, ci sono stati calci, pugni alle macchine, hanno spaccato un vetro davanti, dov’era il presidente e le schegge sono arrivate dentro. È stato bravo il mio amico a scappare ma la cosa che mi ha dato più fastidio è che c’erano a dieci metri dei vigili che si sono voltati e non hanno detto niente». È il racconto choc di Luca Toni, dirigente dell’Hellas Verona, in un video pubblicato sul sito web della società di calcio scaligera sull’aggressione subita dai vertici del club prima della gara.
Al.Va.
11.02.2017
Lega B, Abodi: «Sdegno, episodio gravissimo»
Andrea Abodi
Sdegno, preoccupazione e solidarietà. Sono questi i sentimenti che la Lega B, a partire dal presidente Andrea Abodi, manifesta in seguito all’aggressione subita dal presidente del Verona prima della partita di Avellino.
«Sdegno - informa una nota - per un episodio di cronaca gravissimo, che poteva avere conseguenze ben maggiori. Preoccupazione per fatti commessi da pochi soggetti che ledono l’immagine del calcio e, indirettamente e ingiustamente, di città e tifoserie che condividono la sana passione per le loro squadre e i loro colori. Esigenza e necessità che questi intollerabili comportamenti portino quanto prima alla identificazione dei responsabili e a severi provvedimenti in linea con la gravità dei reati commessi. Infine solidarietà e vicinanza al presidente Setti, al direttore Barresi, al dirigente Luca Toni e gli altri soggetti vittime dell’aggressione di Avellino». «Il nostro calcio - conclude - come la scritta che portiamo sulle maglie, deve essere improntato sul Rispetto: dello sport che amiamo, dell’avversario, delle regole, dei tifosi di qualsiasi fede. Fuori e dentro del campo».
11.02.2017
Avellino-Hellas 2-0
Paghera e Verde affondano i gialloblù
Si è conclusa con la bruciante sconfitta degli scaligeri la partita Avellino-Hellas Verona, nella 25ª giornata della Serie B, che si è disputata oggi al Partenio. La squadra gialloblù era arrivata in aereo già ieri pomeriggio a Napoli e da lì con il pullman fino ad Avellino. Gli scaligeri non erano soli in terra di Irpinia: con loro 318 i tifosi veronesi in trasferta. Un brutto episodio di aggressione è avvenuto fuori dallo stadio nei confronti del presidente Setti, poco prima della partita da parte di una decina di teppisti.
La cronaca dell'incontro.
Primo tempo: Sono appena scese in campo le due formazioni e subito un brutto scontro: finiscono a terra Paghera e Romulo che rimedia una bella fasciatura alla testa. Al 4' Nicolas stoppa di piede il tiro di Verde. Scintille tra Romulo e Verde al 9' dopo uno scontro, divisi dall'arbitro. Ma al 10' Bessa sfiora il gol del vantaggio veronese. Avellino risponde con Verde che sfiora il palo un minuto più tardi. Al 20' è Pisano a cercare la rete: fuori. Al 22 splendida azione del Verona con Gomez di testa su bella iniziativa di Bessa: gol sfiorato. Al 28 altra palla gol per il Verona con il destro di Luppi. Al 29' Pecchia è costretto a rinunciare a Romulo che deve abbandonare il campo dopo un nuovo contrasto: il centrocampista giocava con una fasciatura alla testa dopo lo scontro con Paghera. Al suo posto entra Siligardi. Concitato il finale del primo tempo con una conclusione, prima in rovesciata e poi di testa, di Ardemagni che però non trova la porta in nessuna delle due occasioni.
Secondo Tempo. Al quarto minuto, fallo su Aldemagni e l'arbitro fischia il calcio di rigore per l'Avellino. Al tiro l'ex gialloblù Paghera che segna il gol dell'1-0. L'Avellino raddoppia con Verde al 15': 2-0. Al 23' Nicolas in uscita colpisce involontariamente Aldemagni che rimane ferito a terra. Hellas cerca di recuperare terreno con Siligardi che, al 23', dalla destra piazza un diagonale che però finisce tra le braccia di Radunovic. Al 34' l'Avellino si mangia un gol già scritto: Belloni in posizione regolare, da solo davanti al portiere gialloblù, crossa ad Ardemagni che, a due passi dalla porta, sbaglia il tiro. Non bastano ai gialloblù i tre minuti di recupero: Verona al tappeto, quarta sconfitta nelle ultime cinque trasferte.
Le formazioni
AVELLINO (4-4-2): Radunovic; Laverone, Djimsiti, Jidayi, Perrotta; Lasik, Moretti, Paghera, D'Angelo; Verde, Ardemagni. A disposizione: Lezzerini, Eusepi, Castaldo, Belloni, Soumare, Omeonga, Solerio, Bidaoui, Camara. All.: Novellino.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Pisano, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen; Romulo, Fossati, Zaccagni; Bessa, Gomez, Luppi. A disposizione: Coppola, Boldor, Troianiello, Zuculini F., Fares, Cappelluzzo, Siligardi, Ferrari A., Zuculini B.. All.: Pecchia.
Arbitro: sig. Marco Serra della sezione Aia di Torino.
Assistenti: sigg. Pasqule Cangiano di Napoli e Manuel Robilotta di Sala Consilina.
11.02.2017
Aggressione, Toni: «I vigili a 10 metri e si sono voltati»
Momenti di tensione poco fa per il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti che, recandosi non scortato allo stadio di Avellino per assistere al match del Verona contro la formazione locale, è stato aggredito da alcuni tifosi campani che lo hanno riconosciuti e si sono scagliati contro la sua auto, rompendo un vetro. Sono intervenute le forze dell'ordine. Sia la Digos di Avellino che alcuni poliziotti di quella veronese al seguito della squadra hanno iniziato subito le indagini. Nessun ferito, in auto c'erano anche Toni e Barresi: hanno poi tutti comunque raggiunto lo stadio.
Intanto la società Hellas Verona FC fa sapere in un comunicato ufficiale di condannare «con forza il gesto vile ed intimidatorio compiuto da ignoti che, durante il tragitto che separa l'albergo, dove alloggiava la squadra, dal Partenio di Avellino, in seguito ad un vero e proprio agguato hanno accerchiato e danneggiato l'auto sulla quale viaggiavano il Presidente gialloblù, Maurizio Setti, il Direttore Operativo, Francesco Barresi, Luca Toni e un'altra persona diretti allo stadio per assistere ad Avellino-Hellas Verona». La società aggiunge: «Nonostante l'aggressione e i danni alla vettura, solo grazie ai pronti riflessi del conducente sono conseguiti apparentemente limitati danni fisici per gli occupanti che verranno comunque valutati nella loro entità solo nelle prossime ore. Episodio deplorevole per quella che dovrebbe essere una giornata di sport ma che invece ha rischiato di trasformarsi in un dramma. L'Hellas Verona FC comunica inoltre che affiderà immediatamente al proprio legale ogni azione a tutela dei propri diritti nonché sporgendo formale denuncia querela avanti le autorità competenti affinché vengano avviate immediate indagini e conseguentemente presa ogni ferma decisione punitiva nei confronti dei responsabili».
Fioccano le manifestazioni di solidarietà ai dirigenti gialloblù sia dal mondo del calcio che dalla politica.
«Siamo stati accerchiati, ci sono stati calci, pugni alle macchine, hanno spaccato un vetro davanti, dov’era il presidente e le schegge sono arrivate dentro. È stato bravo il mio amico a scappare ma la cosa che mi ha dato più fastidio è che c’erano a dieci metri dei vigili che si sono voltati e non hanno detto niente». È il racconto choc di Luca Toni, dirigente dell’Hellas Verona, in un video pubblicato sul sito web della società di calcio scaligera sull’aggressione subita dai vertici del club prima della gara.
Al.Va.
FONTE: LArena.it
Hellas Verona FC - Comunicato
16/FEBBRAIO/2017 - 18:30
Verona - Apprendiamo con stupore quanto riportato nelle ultime righe del comunicato diffuso in mattinata dall'US Avellino. Speravamo che il nostro intento fosse chiaro, ovvero quello di evidenziare un gesto grave e premeditato, come confermato dalla Questura di Avellino, commesso da soggetti che non sono certamente lo specchio di una tifoseria. Speravamo potesse essere l’occasione per unirci tutti in una condanna doverosa, senza dover scivolare in giustificazioni che sembrano avere come intento quello di deviare l’attenzione.
Si è persa un'occasione, ne prendiamo atto. L'Hellas Verona attende che la giustizia faccia il suo corso.
Le parole del presidente Maurizio Setti
12/FEBBRAIO/2017 - 17:15
Verona - Dopo i fatti accaduti nel prepartita di Avellino-Hellas Verona, ecco le dichiarazioni del presidente gialloblù, Maurizio Setti, rilasciate a hellasverona.it.
«In questo momento avverto un profondo senso di delusione e tristezza. Nel 2017 una partita non può diventare occasione per atti violenti e così gravi. Solo per puro caso nessun danno importante è stato arrecato alle persone. Hanno preso violentemente a calci e pugni la macchina con cui stavamo andando allo stadio, rompendo il vetro vicino a cui ero seduto con schegge arrivate all'interno dell'abitacolo e lanciando con forza una bottiglia di birra che fortunatamente mi ha colpito sulla pancia e non in faccia. Poteva andare davvero molto peggio, sono stati momenti di terrore e la persona che guidava è stata davvero brava a sfuggire via ad una folla credo di almeno una ventina di persone. Il mancato intervento dei vigili? Erano vicini e non sono intervenuti. Questo sarà motivo di un'indagine che si porterà avanti, contando anche sulle possibili immagini delle telecamere della zona e sui testimoni presenti. Questa non vuole essere affatto una condanna a chi era preposto intervenire e non l'ha fatto, perché è l'aggressione il fatto grave da condannare con forza e non bisogna equivocare su questo. Dico tutto ciò affinché emerga la verità. Per tale motivo il comunicato del Comandante dei Vigili Urbani di Avellino ci ha davvero lasciato basiti ed amareggiati, in quanto anziché sminuire l'accaduto mettendo in dubbio le parole delle vittime dell'agguato ci saremmo, invece, aspettati una presa di coscienza diversa. A margine di questo vorrei ringraziare il presidente Walter Taccone e tutta la società US Avellino per la disponibilità e la vicinanza non solo per l'aggressione subita, ma anche per il supporto che riguarda l'episodio dell'infortunio di Romulo».
Comunicato medico: Romulo
11/FEBBRAIO/2017 - 19:40
Avellino - L'Hellas Verona FC comunica che Romulo, in seguito al trauma facciale riportato durante Avellino-Hellas Verona, è stato trasferito al Pronto Soccorso dell'ospedale di Avellino per approfondire gli accertamenti diagnostici volti ad escludere qualsiasi complicanza. Gli accertamenti strumentali e le consulenze specialistiche del caso, hanno escluso al momento significativi danni. Pertanto il calciatore verrà dimesso in serata e il quadro diagnostico sarà valutato quotidianamente dallo staff medico dell'Hellas Verona FC.
Toni: «Aggressione? Episodio gravissimo, sarebbe potuto capitare a chiunque»
11/FEBBRAIO/2017 - 19:00
Avellino - Le principali dichiarazioni di Luca Toni, rilasciate a termine di Avellino-Hellas Verona (2-0), 25a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«L'aggressione fuori dallo stadio? Un episodio molto brutto, io, il presidente, il direttore Barresi, eravamo in macchina, in colonna, per andare allo stadio. All'altezza di una rotonda la macchina è stata accerchiata: saranno state una quindicina di persone, che non si possono definire di certo dei tifosi visto il gesto con cui hanno vandalizzato la macchina, prendendola a pugni e calci. Non è stata un'aggressione premeditata, non ci hanno riconosciuto, sarebbe potuto accadere a qualsiasi persona, magari con famiglia. Hanno sfondato un finestrino con un calcio e hanno gettato una bottiglia di vetro all'interno dell'abitacolo, colpendo il presidente, fortunatamente non in maniera grave. Ad evitare guai peggiori ci ha pensato il mio amico che era alla guida, che ha reagito d'istinto e con una bella manovra è riuscito a liberare l'auto. Ho avuto molta paura, è vergognoso che questo accada ancora nel 2017. Questo episodio ci ha traumatizzato, non oso immaginare se con noi ci fossero stati dei bambini. La partita con l'Avellino? Abbiamo fatto una brutta figura. Rimango convinto della forza del Verona, perché l'abbiamo dimostrato, ma dobbiamo tornare in fretta la squadra che eravamo».
Pecchia: «Non abbiamo giocato da Verona, lavoriamo per ripartire»
11/FEBBRAIO/2017 - 18:45
Avellino - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate a termine di Avellino-Hellas Verona (2-0), 25a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«La mia lettura della partita? Non c'è stata reazione, prestazione non degna delle nostre qualità e della maglia che portiano, l'Avellino ha meritato di vincere. Verona incerto fuori casa? Queste 4 sconfitte pesano, i numeri lasciano spazio a poche interpretazioni. Abbiamo fatto bene con il Benevento, nonostante le difficoltà la squadra era in salute e ha terminato la gara in crescendo. Dobbiamo invertire la rotta e cambiare atteggiamento, che non può essere questo. La Serie B è lunga e difficile, c'era chi diceva che il campionato l'avevamo vinto ad ottobre ma sono sempre rimasto della mia idea, anche se siamo stati primi per quattro mesi. La classifica è corta, può ancora succede di tutto. Mi piace essere primo, ma in questo momento ci sono squadra che stanno facendo meglio di noi, mentre il Verona sta sbagliando troppo. La responsabilità in primo luogo è mia, perché sono l'allenatore. Dobbiamo continuare a lavorare, la nostra strada è questa, mettendoci anche qualcosa in più oltre alla qualità tecniche e tattiche. L'agguato al Presidente? L'ho saputo solo a fine partita, è un episodio da condannare con forza».
Pisano: «Amarezza e delusione, dobbiamo reagire»
11/FEBBRAIO/2017 - 18:30
Avellino - Le principali dichiarazioni del difensore gialloblù Eros Pisano, rilasciate a termine di Avellino-Hellas Verona (2-0), 25a giornata della Serie B ConTe.it 2016/17.
«C'è un profondo rammarico da parte di tutti. Oggi la prestazione non è stata all'altezza del Verona che conosciamo, il risultato è molto negativo e dobbiamo cambiare la rotta al più presto. La delusione è mia ma anche di tutti i miei compagni, ci dispiace tanto per i tifosi venuti sin qui e per la città in generale. Spero davvero di avere, dalla prossima partita, la possibilità di ripagare l'affetto di tutti coloro che ci accompagnano durante le partite. Sappiamo che sono importanti per noi, soprattutto per il proseguio del cammino. Dobbiamo tornare a fare punti e toglierci questo blocco mentale del "dover vincere". Bisogna trasformarlo in un "voler vincere" perché porta più entusiasmo e una volta sbloccati sono sicuro torneremo ad essere quell'Hellas Verona che vince. Da martedì vogliamo tornare a combattere, non possiamo essere questa squadra vista oggi. Abbiamo una nuova settimana per lavorare tanto e tornare in campo con cattiveria e voglia di fare. Siamo professionisti e giocatori, per questo dobbiamo essere preparati e abituati alle pressioni. Sappiamo che vincere non è mai facile, questo lo dicono anche tutti i campionati del mondo. Da oggi serve tanta voglia di riscattarsi senza per questo dimenticare l'Avellino. Dev'essere una partita che ci deve aiutare a crescere invece di abbatterci. Classifica? Non dobbiamo guardarla, sappiamo che contano soltanto i risultati e l'atteggiamento con cui si affrontano le partite. Le somme vanno tirate sempre alla fine. Solo con una grande prestazione e tanta cattiveria riusciremo a comunicare ai nostri tifosi la nostra voglia di tornare a vincere»
Primavera: emozioni a Firenze, ma vince la Viola 4-3
11/FEBBRAIO/2017 - 16:55
Firenze - La Primavera gioca a viso aperto e segna tre gol alla squadra viola, ma cede alla Fiorentina per 4-3 al termine di una gara a lungo controllata dai gialloblù.
Il primo tempo si chiude con la Fiorentina avanti nel punteggio nonostante la bella prestazione da parte dei gialloblù, autori di ripartenze di ottimo livello oltre che di un bellissimo gol di Tupta, bravo a superare il portiere avversario con un pallonetto da fuori area. L'ultimo quarto d'ora della prima frazione è però di marca viola, con due reti firmate da Mlakar e Castrovilli, che in conque minuti ribaltano il risultato e lo fissano sul 2-1. Nel secondo tempo il Verona torna in campo senza paura, voglioso di rimettere la partita sui binari giusti. La gara resta molto aperta, con una traversa colpita dal viola Diakhate, ma è l'Hellas a trovare per primo la via del gol, con un diagonale preciso di Pavan, salvo poi farsi rimontare nuovamente dalla rete sottomisura di Perez, che sigla anche la doppietta personale pochi minuti più tardi. Moto d'orgoglio dei gialloblù, che si gettano in avanti e trovano un calcio di rigore, che Tupta realizza con sicurezza, ma non basta per strappare il pari. Tra una settimana a Vigasio arriverà la SPAL: il campionato entra nel vivo.
Le dichiarazioni dell'allenatore della Primavera gialloblù, Massimo Pavanel: «Siamo stati bravi ad andare in vantaggio e a rimontare, sembrava che avessimo il controllo della gara. Poi, per nostri errori, abbiamo permesso alla Fiorentina di riportarsi in vantaggio, dobbiamo lavorare su questo. Adesso si guarda avanti, sfiorare il colpo qui è comunque positivo, ma possiamo e dobbiamo difendere meglio». L'intervista completa nella puntata di HV24 di lunedì sera.
FIORENTINA-HELLAS VERONA 4-3
Marcatore: 30' pt e 47' st (rig.) Tupta, 38' pt Mlakar, 42' pt Castrovilli, 20' st Pavan, 28' e 37' st Perez
FIORENTINA (4-3-3): Satalino; Scalera, Valencic, Pinto, Baroni (dal 24' st Ranieri); Diakhate, Chrzanowksi, Castrovilli (dal 44' st Ferigra); Sottil (dal 20' st Trovato), Mlakar, Perez.
A disposizione: Cerofolini, Benedetti, Mosti, Marozzi, Caso, Militari, Maganjic, Mascarenhas, Faye.
All.: Guidi.
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Tosi; Pavan, Casale, Pellacani, Badan (dal 37' st Aloisi); Danzi, Cherubin (dal 1' st Guglielmelli), Hoxha; Stefanec; Tupta, Buxton (dal 26' st Jurj).
A disposizione: Carletti, Nigretti, Pettinà, Dall'Agnola, Dentale, Gecchele.
All: Pavanel.
Arbitro: Tursi di Valdarno.
Assistenti: Nuzzi di Valdarno, Garzelli di Livorno.
NOTE. Ammoniti: Castrovilli, Perez. Espulsi: al 34' st Guglielmelli per doppia ammonizione, al 38' st Pavanel per proteste, al 39' st Perez per gioco scorretto.
Hellas Verona FC - Comunicato ufficiale
11/FEBBRAIO/2017 - 15:50
Avellino - L'Hellas Verona FC condanna con forza il gesto vile ed intimidatorio compiuto da ignoti che, durante il tragitto che separa l'albergo, dove alloggiava la squadra, dal 'Partenio' di Avellino, in seguito ad un vero è proprio agguato hanno accerchiato e danneggiato l'auto sulla quale viaggiavano il Presidente gialloblù, Maurizio Setti, il Direttore Operativo, Francesco Barresi, Luca Toni e un' altra persona diretti allo stadio per assistere ad Avellino-Hellas Verona. Nonostante l'aggressione ed i danni alla vettura, solo grazie ai pronti riflessi del conducente sono conseguiti apparentemente limitati danni fisici per gli occupanti che verranno comunque valutati nella loro entità solo nelle prossime ore. Episodio deplorevole per quella che dovrebbe essere una giornata di sport ma che invece ha rischiato di trasformarsi in un dramma. L'Hellas Verona FC comunica inoltre che affiderà immediatamente al proprio legale ogni azione a tutela dei propri diritti nonché sporgendo formale denuncia querela avanti le autorità competenti affinché vengano avviate immediate indagini e conseguentemente presa ogni ferma decisione punitiva nei confronti dei responsabili.
Serie B ConTe.it: Avellino-Hellas Verona 2-0
11/FEBBRAIO/2017 - 14:00
Avellino - Il Verona cade al 'Partenio', Avellino-Verona finisce 2-0. Dopo un primo tempo equilibrato, l'arbitro concede un rigore per una trattenuta in area ai danni di Ardemagni. Dal dischetto al 5' Paghera porta i suoi in vantaggio, 10 minuti dopo arriva il raddoppio di Verde. Il Verona prova a rimettere in piedi la partita, ma il risultato non cambia.
AVELLINO-HELLAS VERONA 2-0
Marcatore: 5' st Paghera (rig.), 15' st Verde.
AVELLINO (4-4-2): Radunovic; Laverone, Djimsiti, Jidayi, Perrotta; Lasik, Moretti (dal 22' st Omeonga), Paghera, D'Angelo (dal 1' st Belloni); Verde (dal 38' st Solerio), Ardemagni.
A disposizione: Lezzerini, Eusepi, Castaldo, Soumare, Bidaoui, Camara.
All.: Novellino.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Pisano, Bianchetti, Caracciolo (dal 31' st Cappelluzzo), Souprayen; Romulo (dal 31' st Siligardi), Fossati (dal 18' st Zuculini F.), Zaccagni; Bessa, Gomez, Luppi.
A disposizione: Coppola, Boldor, Troianiello, Fares, Ferrari A., Zuculini B..
All.: Pecchia.
Arbitro: sig. Marco Serra della sezione Aia di Torino.
Assistenti: sigg. Pasqule Cangiano di Napoli e Manuel Robilotta di Sala Consilina.
NOTE. Spettatori: 4887. Ammoniti: Caracciolo, Jidayi, Bianchetti, Moretti, Siligardi.
Continua la striscia positiva dell'Avellino che batte 2-0 il Verona grazie alle reti nella ripresa firmate da Paghera (rigore) e Verde. In classifica, balzo in avanti degli irpini che escono dalla zona calda mentre gli scaligeri perdono la prima posizione.
FINE PARTITA: ASCOLI-VERONA 2-0. Reti di Paghera e Verde.
90+2Min.
Cappelluzzo per Gomez: tiro alto.
90+2Min.
Crampi per Ardemagni.
90Min.
Tre minuti di recupero.
88Min.
Cross di Pisano direttamente tra le braccia di Radunovic.
86Min.
I padroni di casa provano a gestire il doppio vantaggio.
84Min.
DESTRO DI ZACCAGNI! Il portiere Radunovic devia la sfera in corner!
83Min.
CAMBIO NELL'AVELLINO: entra Solerio, esce Verde.
82Min.
Conclusione dalla distanza del Verona murata dalla difesa di casa.
80Min.
L'AVELLINO SI DIVORA IL 3-0! Belloni serve per Ardemagni un pallone a porta quasi vuota ma l'attaccante non arriva sulla sfera!
78Min.
Altro calcio d'angolo per i gialloblu.
76Min.
CAMBIO NEL VERONA: entra Cappelluzzo, esce Caracciolo.
75Min.
Gli ospiti spingono alla ricerca del gol che riaprirebbe la gara.
73Min.
Pecchia pronto a un'altra sostituzione.
71Min.
Corner per il Verona: primo del match per gli scaligeri.
70Min.
Gioco fermo: qualche problema per lo stesso atttaccante di casa.
69Min.
Uscita di Nicolas che anticipa Ardemagni.
67Min.
CAMBIO NELL'AVELLINO: entra Omeonga, esce Moretti.
64Min.
Conclusione di Siligardi: sinistro bloccato da Radunovic.
63Min.
CAMBIO NEL VERONA: entra F. Zuculini, esce Fossati.
62Min.
AMMONITO SILIGARDI: fallo tattico.
61Min.
AMMONITO MORETTI: fallo di reazione.
60Min.
Raddoppio dell'Avellino! Sinistro di Verde su cui Nicolas non è esente da colpe e 2-0 per i padroni di casa!
60Min.
AVELLINO - VERONA: 2-0, Gol dell'Avellino. Rete di Verde.
58Min.
AMMONITO BIANCHETTI: fallo su Ardemagni.
56Min.
AMMONITO JIDAYI: fallo su Gomez.
54Min.
Verde in scivolata prova a mettere in mezzo, chiusura degli ospiti.
51Min.
Gli uomini di Pecchia chiamati a inseguire.
50Min.
Trasformazione perfetta di Paghera dagli 11 metri.
50Min.
AVELLINO - VERONA: 1-0, Gol dell'Avellino. Rigore di Paghera.
49Min.
AMMONITO CARACCIOLO: fallo da rigore.
49Min.
CALCIO DI RIGORE PER L'AVELLINO! Fallo di Caracciolo su Ardemagni!
48Min.
AMMONITO DJIMSITI: primo cartellino giallo del match.
48Min.
LUPPI MURATO! Grande occasione per il Verona: destro a colpo sicuro di Luppi!
46Min.
CAMBIO NELL'AVELLINO: entra Belloni, esce D'Angelo.
46Min.
INIZIO SECONDO TEMPO DI AVELLINO-VERONA: si riparte dal risultato di 0-0.
All'intervallo è pareggio a reti bianche al "Partenio-Lombardi" ma non sono mancate le occasioni tra Avellino e Verona: Verde, Ardemagni, Bessa e Gomez i più pericolosi.
Int.
FINE PRIMO TEMPO: AVELLINO-VERONA 0-0.
45+1Min.
COLPO DI TESTA DI ARDEMAGNI! Deviazione fuori di poco sul cross di Verde!
44Min.
Si giocherà fino al 48'.
42Min.
Rovesciata di Ardemagni! Conclusione sul fondo.
41Min.
D'Angelo esce dal campo momentaneamente per un problema fisico.
39Min.
Poco più di cinque minuti all'intervallo.
37Min.
Frosinone in vantaggio sul Carpi: sorpasso al Verona in testa alla classifica.
36Min.
Ardemagni aggancia e prova la conclusione: tiro stoppato!
34Min.
L'Avellino prova a guadagnare campo.
33Min.
Fallo in attacco contro D'Angelo.
31Min.
CAMBIO NEL VERONA: entra Siligardi, esce Romulo.
30Min.
Problemi per Romulo che gioca con una vistosa fasciatura al capo.
29Min.
LUPPI! Destro secco da dentro l'area: pallone sul fondo!
27Min.
Lungo fraseggio del Verona.
25Min.
Occupazione territoriale degli ospiti in questa fase.
23Min.
COLPO DI TESTA DI GOMEZ! Occasionissima per il Verona: cross di Bessa e stacco fuori di pochissimo!
20Min.
Tiro-cross di Pisano abbondantemente largo.
18Min.
Il Verona tenta la via della costruzione del gioco per via rasoterra.
16Min.
Perrotta prova il cross ma colpisce male la sfera.
15Min.
Bianchetti prova lo stacco di testa ma il pallone sfila sul fondo.
14Min.
Grande intensità in mezzo al campo.
12Min.
VERDE SFIORA LA RETE! Conclusione del mancino dell'Avellino che dà l'illusione ottica del gol!
11Min.
DESTRO DI BESSA! Incursione centrale e poi tiro dal limite fuori di poco!
10Min.
Scintille tra Paghera e Romulo.
9Min.
Ancora un fallo ai danni di Verde.
7Min.
Contropiede spinto da Romulo, poi la difesa di casa se la cava in qualche modo.
6Min.
Fossati atterra Verde: punizione sulla trequarti per gli irpini.
4Min.
SINISTRO DI VERDE! Conclusione rasoterra respinta con i piedi dal portiere del Verona!
2Min.
Gioco fermo: zuccata tra Romulo e Paghera.
1Min.
Padroni di casa in maglia verde, ospiti in completo giallo.
1Min.
INIZIO PRIMO TEMPO DI AVELLINO-VERONA: Serra dà il via alla gara.
Il Verona ha pareggiato contro il Benevento nell'ultimo turno e fuori casa non vince dal 5 novembre. Pecchia è senza il bomber Pazzini (squalificato), oltre a Ganz, Cherubin, Albertazzi e Valoti: in attacco Gomez con il trio Romulo, Bessa e Luppi a sostegno.
L'Avellino è reduce dallo 0-0 di Trapani e vuol continuare nella striscia positiva da quando in panchina c'è Novellino. Il tecnico degli irpini è senza lo squalificato Gonzalez più Asmah, Migliorini e Gavazzi. In attacco Verde e Ardemagni, a centrocampo Moretti dall'inizio.
E' tutto pronto al "Partenio-Lombardi" per Avellino-Verona, gara valida per il 25° turno di Serie B. I padroni di casa sono coinvolti nella lotta per non retrocedere con 26 punti mentre gli ospiti comandano la classifica con 45 punti. All'andata finì 3-1 per il Verona. Arbitra Serra di Torino.
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Enzo MARESCA dice addio 'Sento il bisogno di iniziare una storia nuova. E sono felice. Perché ogni giorno posso abbracciare la mia famiglia. Unica fonte di energia. Da sempre e per sempre. GRAZIE CALCIO!!!'. Fabrizio CAMMARATA in Russia a spiegare calcio ai bambini del GROZNY, Valon BEHRAMI 'Che strazio il Festival di Sanremo!'
L'EX VERONA
Maresca dice addio al calcio
10/02/2017 14:41
Enzo Maresca dice addio al calcio: si ritira e appende definitivamente le scarpette al chiodo. L'ultima esperienza è stata proprio a Verona, dove si è svincolato dall'Hellas a gennaio durante il calciomercato invernale.
L'ex centrocampista ha pubblicato un messaggio d'addio sul suo profilo Instagram: “A 37 anni, dopo quasi 20 anni di calcio, ho deciso di smettere… Sono stati anni vissuti con immensa passione, passione che mi ha portato a giocare in quattro paesi diversi, passione che mi ha dato la possibilità di conoscere culture e mondi opposti. Sono orgoglioso di tutte le maglie che ho indossato, dalla prima che fu quella del West Bromwich Albion nel lontano 1998, passando per quelle della Juventus, Bologna, Piacenza, Fiorentina, Siviglia, Olympiakos, Malaga, Sampdoria, Palermo, e per ultima quella del Verona. Un immenso grazie a tutti questi club che mi hanno dato l’opportunità di crescere come giocatore, e come uomo. Club che mi hanno dato la possibilità di vincere tanto (Supercoppa italiana 2002, Scuedetto 2003, Europa League 2006, Europa League 2007, Supercoppa Europea 2007, Copa del Rey 2007, Supercoppa Spagnola 2007, Serie B 2014). Un grazie a tutti i compagni che mi hanno accompagnato in questa bellissima storia. Sono sereno. Perché sento il bisogno di iniziare una storia nuova. E sono felice. Perché ogni giorno posso abbracciare la mia famiglia. Unica fonte di energia. Da sempre e per sempre. GRAZIE CALCIO!!!” .
L.VAL.
FONTE: TGGialloBlu.it
Behrami disprezza Sanremo: «Che sofferenza…»
Il terzino del Watford ha seguito il Festival del canzone italiana dicendo la sua su Twitter
VENERDÌ 10 FEBBRAIO 2017 08:03
ROMA – Sanremo si, Sanremo no. Ogni anno, specialmente negli ultimi tempi, gli italiani sono sempre più divisi sul Festival della canzone italiana, arrivato alla sua 67ª edizione. Tra coloro che non sembrano apprezzare particolarmente le esibizioni musicali del Teatro Ariston, quest’anno c’è anche un “italiano acquisito” come Valon Behrami. Il terzino del Watford – che ha vestito tra Serie A e Serie B le maglie di Genoa, Hellas Verona, Lazio, Fiorentina e Napoli – ha infatti lanciato tweet al veleno contro il Festival di Sanremo.
«CHE SOFFERENZA» – “Finalmente hanno smesso #Sanremo2017”. Tweet eloquente quello di Behrami, che sul noto social network ha dato vita ad una serie di commenti poco edificanti per il Festival, interagendo anche con i suoi followers (circa 305.000 sul suo canale ufficiale Twitter).
A chi gli chiedeva, ironicamente, se non avesse apprezzato, il terzino svizzero ha risposto con un emblematico “Che sofferenza...”, mentre in merito all’esibizione di Rocco Tanica l’ex Napoli chiarisce con un “Eh ma vedo che piace molto....però niente non è scoccata la scintilla”. Se Behrami sentisse la mancanza di alcune cose d’Italia, tra queste non rientrerebbe certo il Festival di Sanremo, ne siamo certi.
FONTE: CorriereDelloSport.it
EX VERONA
Ex Hellas, Cammarata in Russia: “Ecco perché”
L’ex attaccante, al Verona nei bienni 1994-1996 e 1998-2000, è da pochi giorni l’allenatore dell’Under 17 del Terek Grozny
di Redazione Hellas1903, 09/02/2017, 13:07
Fabrizio Cammarata, ex centravanti del Verona, con cui nel 1999 conquistò la promozione in Serie A, ha deciso ripartire dalla Russia. Da qualche giorno è infatti alla guida dell’Under 17 del Terek Grozny, club di Premier Liga e squadra dell’omonima città di Grozny, situata nella parte meridionale del paese nonché capitale della Cecenia.
Intervenuto ai microfoni di www.perscarasport24.it, Cammarata ha spiegato i motivi di questa sua scelta: “A inizio gennaio ho sentito Ivano Della Morte, ex giocatore e allenatore italiano (ora responsabile del settore giovanile del club, ndr). Mi ha parlato di questa realtà e di un progetto importante e così ho accettato. Ero anche curioso di conoscere campionati diversi da quello italiano, quindi ho firmato un contratto triennale. Mi sono subito reso conto di aver fatto la scelta giusta: qui ci sono strutture all’avanguardia che farebbero gola a molti club italiani. La città poi è bellissima e moderna. I tempi della guerra sono molto lontani e qui stanno ricostruendo tutto: ci sono grattacieli, parchi e palazzi”.
Prosegue l’ex gialloblù: “Rispetto all’Italia, qui in Russia bisogna lavorare un po’ dal punto di vista tattico. Tuttavia, le basi ci sono: i ragazzi sono estasiati dai miei racconti e vogliono crescere ed imparare. Inoltre, il presidente Ramzan Kadyrov non ci fa mancare nulla. E, fuori dal campo, sta investendo molto per ricostruire questa regione che è molto bella”.
FONTE: Hellas1903.it