ma per l'attaccante della ROMA c'è la fila.
ma lo SPEZIA è sul centrocampista da tempo. L’INTER mette gli occhi su
proposto alla LAZIO come vice-IMMOBILE.
.
: Ci sono anche ATALANTA e ROMA.
ALLO SPEZIA? Ipotesi inverosimile.
i nomi sul tavolo con la CREMONESE.
: Il club scaligero chiede 25 milioni per il primo e 3/4 per il secondo [...] (tutti i particolari come sempre
).
Verona
Verona, si mette in atto il piano salvezza
Pubblicato 1 giorno fa: Dicembre 2, 2022 Di Pasquale Campitiello
Con la pausa per via del Mondiale in Qatar, dando uno sguardo sul sito della Lega di Serie A alle statistiche che coinvolgono le 20 squadre partecipanti, balza subito all’occhio che l’Hellas Verona dopo 15 giornate, è fra i primi in negativo. Non c’è da meravigliarsi però, visto l’ultimo posto in classifica dei gialloblù (a quota 5 punti) e dovranno per forza di cose invertire questa tendenza quando ricomincerà il torneo per puntare alla salvezza.
QUESTIONE ALLENATORE
In cima alla lista delle priorità del Verona c’è sicuramente la ricerca di un allenatore in possesso del patentino UEFA Pro da affiancare a Salvatore Bocchetti. La ricerca è improntata su un uomo di esperienza ed i dirigenti stanno valutando tutte le piste.
MERCATO
Manca ormai poco al mercato di gennaio, sessione nella quale gli scaligeri dovranno fare qualcosa a tutti i costi. Per prima cosa bisognerà agire sul reparto meno funzionale della rosa, ovvero l’attacco che ha reso pochissimo. Henry può partire di fronte all’offerta giusta, al pari di Kevin Lasagna o Milan Djuric, che potrebbe tornare alla Salernitana. Difficile ipotizzare i possibili acquisti, ma l’intenzione sembrerebbe essere quella di un cambio importante.
SACRIFICI
L’unica indiscrezione che è giunta è quella di un possibile scambio di Henry con Colley della Sampdoria. Questo fa presumere che ci saranno tantissimi prestiti, visto il budget che sembrerebbe essere ridotto. A meno che non si trovi una via d’uscita per Ilic o Tameze, calciatori nel mirino delle big con una valutazione adeguata.
FONTE:
Numero-Diez.com
L'Arena - Hellas, coppia in panchina: era già successo nel '78 e nel '92
Marco Zaffaroni e Salvatore Bocchetti saranno la nuova coppia di allenatori a sedersi sulla panchina dell'Hellas. Si tratta, tuttavia, di una situazione già vista in altre due occasioni. Come ricorda L'Arena nel 1978 toccò all'ex difensore gialloblù Luigi Mascalaito, anch'egli sprovvisto di patentino, affiancato da Guido Tavellin come direttore tecnico mentre nel 1992 fu la volta del Barone Niels Liedholm con l'ex campione nerazzurro Mariolino Corso, chiamati a Verona dopo l'esonero di Eugenio Fascetti. In entrambi i casi l'esperienza terminò con la retrocessione in serie B. Nel primo caso, però, la coppia Mascalaito-Tavellin durò solo sette giornate, sostituita da Beppe Chiappella, mentre nel secondo la salvezza fu quasi sfiorata.
Sezione: Rassegna / Data: Dom 04 dicembre 2022 alle 10:00 / Fonte: L'Arena
Autore: Enrico Brigi / Twitter: @enrico_brigi
L'Hellas torna al lavoro aspettando il mercato e con Bocchetti in dubbio
Oltre al mercato il Verona deve risolvere anche la questione deroga del suo allenatore
© foto di www.imagephotoagency.it
In attesa della ripresa del campionato, che avverrà dopo il Mondiale, l'Hellas Verona è tornato ad allenarsi. L'obiettivo di Bocchetti ed il suo staff è quello di recuperare la forma migliore, aggiustare i meccanismi che ancora non funzionano, il tutto in attesa del mercato. Sogliano è stato ingaggiato per questo: il Verona necessita di rinforzi, probabilmente in ogni reparto, ma soprattutto in attacco. Probabilmente non ci sarà una rivoluzione, ma il Verona dovrà mettere a segno diversi colpi per rinforzare la squadra.
Oltre al mercato però, in queste ore tiene banco anche la questione Bocchetti. La deroga è scaduta, l'Aiac vuole vederci chiaro e ha alzato la voce. Il Verona deve studiare bene le prossime mosse se veramente vuole ancora Bocchetti alla guida della squadra. L'ex tecnico della Primavera ha la stima di tutti, ma la questione deroga potrebbe giocargli un brutto scherzo.
Una grana in più per il Verona che deve allenarsi, lavorare a testa bassa, rinforzarsi sul mercato e ora risolvere anche la questione allenatore, altrimenti si dovrà cercare anche un nuovo tecnico.
Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 novembre 2022 alle 20:30
Autore: Stefano Bentivogli / Twitter: @sbentivogli10
FONTE:
TuttoHellasVerona.it
SERIE A
VERONA, BOCCHETTI NON ABILITATO: L'AIAC CHIEDE TRASPARENZA
L'assoallenatori monitora la situazione del tecnico del Verona che non ha l'abilitazione Uefa Pro: "No a furbizie o scorciatoie"
REDAZIONE
26 nov 2022 17:08 1 min. di lettura
Getty
Sei partite in Serie A TIM da allenatore alla guida del Verona e sei sconfitte. L'inizio della carriera in panchina di Salvatore Bocchetti non è stato dei migliori, ma per l'ex difensore napoletano potrebbe anche andare peggio.
L'Aiac - l'associazione degli allenatori - ha reso noto di monitorare da vicino la situazione della panchina del Verona, al momento poco chiara dopo che la delega di un mese concessa al Verona per risolvere la questione è scaduta.
L'ALLENATORE DEL VERONA È DERVISHI
Salvatore Bocchetti non ha l'abilitazione Uefa Pro necessaria per allenare una squadra in Serie A TIM, ma dopo l'esonero di Cioffi il Verona lo ha promosso alla guida della prima squadra dalle giovanili.
Una situazione delicata, come giudicata dalla stessa Aiac che ha chiesto alle componenti in ballo di assumere comportamenti rispettosi e leali senza furbizie o scorciatoie di alcun tipo. Per questo era stato concesso un mese di tempo al Verona per individuare un nuovo allenatore e alla scadenza questi risulta essere Dritan Dervishi.
Dervishi è in possesso di una licenza Uefa Pro ottenuta in Albania, ma nella realtà dei fatti è un collaboratore del presidente del Verona Setti nelle attività extracampo.
LA POSIZIONE DELL'AIAC
"Seguiamo la vicenda con attenzione e grande perplessità - si legge nella nota Aiac -. L'associazione vigilerà sull'evoluzione, assumendo, se del caso, le dovute iniziative".
FONTE:
Dazn.com
APPROFONDIMENTI
Le basi, la gavetta e il ritorno a Verona: Zaffaroni, chi è il nuovo allenatore gialloblù
Alla scoperta del nuovo allenatore gialloblù che affiancherà Bocchetti
di Mattia Zupo Dicembre 3, 2022 - 14:55
Solo qualche anno fa guidava la Caronnese verso la conquista della Lega Pro, ora Marco Zaffaroni è arrivato in Serie A con l’obiettivo di raggiungere la salvezza. Una carriera da giocatore da difensore centrale per di più in C, con un’esperienza in Serie B al Taranto, e ora affiancherà un altro ex difensore come Bocchetti sulla panchina dell’Hellas Verona.
Cinque anni fa, Zaffaroni non allenava tra i professionisti. L’inizio da vice di Pagliari al Perugia nel 2009, un breve periodo ad interim, poi la gavetta tra Eccellenza e Serie D con la Folgore Verano e la Folgore Caratese. Dopo averci giocato dal 2004 al 2008, nel 2016 è approdato al Monza, dove ha vinto il campionato di Serie D e nella stagione 2017/2018 con i brianzoli si è posizionato al quarto posto, salvo poi essere eliminato dal Piacenza ai playoff ed essere esonerato la stagione successiva ad ottobre.
Il suo calcio però non è passato inosservato. Nel 2019 ha ricevuto la chiamata dell’Albinoleffe e con la società bluceleste ha raccolto due settimi posti in classifica, che si traducono nella conquista dei playoff. La Serie B sfiorata sul campo e raggiunta poi grazie al Chievo. Ma è solo un’illusione. Dopo aver firmato il contratto, la società gialloblù è fallita e Zaffaroni è rimasto svincolato. Dal Veneto alla Calabria, dopo pochi giorni il 53enne ha ricevuto l’offerta del Cosenza, ma la sua esperienza in rossoblù è terminata a dicembre quando è stato esonerato. E adesso, dopo un anno e mezzo di distanza è tornato a Verona.
‘Senza le basi, scordatevi le altezze’. Ho letto questa frase che racchiude il mio modo di operare. Non si può iniziare, come si fa spesso, a parlare di tattica e preparazione fisica senza un substrato di educazione e modi di agire validi. Sono imprescindibili. lo ribadisco spesso anche alle mie figlie, che sono le cose più importanti della vita. Tornando ai calciatori, è importante trasmettere anche una componente affettiva. Fermo restando che quando si sbaglia è giusto intervenire”, aveva dichiarato in un’intervista a Sky Sport, l’allenatore milanese che spesso ha schierato le sue formazioni con il 3-4-1-2. Questa potrebbe essere la base condivisa anche con Bocchetti per far riprendere quota all’Hellas.
NEWS
30/11/1971-30/11/2022: tanti auguri, Brigate Gialloblù!
Cinquantuno anni fa nasceva lo storico gruppo del tifo organizzato dell’Hellas Verona
di Tommaso Badia Novembre 30, 2022 - 13:00
«Alla presenza del Presidente dell’AC Verona e Comm. Saverio Garonzi e dei giocatori Colombo Angelo Martino e Enzo Fabio, rappresentanti i giocatori tutti della squadra del nostro cuore si è inaugurato il nostro Calcio Club. Attorniati dai rappresentanti legali del Centro di Coordinamento si è provveduto quindi alla nomina del nostro presidente nella persona di Tocco Massimo».
Questo il testo che, esattamente cinquantuno anni fa, sanciva la nascita delle Brigate Gialloblù.
Buon compleanno, butei!
FONTE:
CalcioHellas.it
29 Novembre 2022 - 10:24 Hellas Live Lettura: 1 min.
Hellas Verona, il patto di Setti e Sogliano per la salvezza
La società gialloblù, nonostante i soli 5 punti conquistati in 15 giornate, crede fortemente nella permanenza in Serie A. Decisivo sarà il mese di gennaio, con l’apertura del mercato e le cinque partite in calendario (quattro per chiudere il girone d’andata, ndr) con gli scontri diretti che vedranno gli scaligeri protagonisti al Bentegodi contro Cremonese e Lecce. Con l’arrivo di Sogliano la politica è cambiata in casa veronese: il direttore sportivo non ha alcuna intenzione di privarsi dei pezzi pregiati. Come Doig, una delle poche note positive di questa prima parte di campionato. Basta prestiti con diritti/obbligo di riscatto, ma solo cash. E subito. Ogni uscita corrisponderà poi ad un’entrata e chi non vorrà lottare per la causa gialloblù, sarà messo alla porta e invitato a cambiare casacca.
26 Novembre 2022 - 21:37 Hellas Live Lettura: 1 min.
Il comunicato dell’AIAC è un attacco gratuito all’Hellas Verona
C’è poco da vigilare. Le regole parlano chiaro e la società gialloblù le sta rispettando. Terminata la deroga all’allenatore Salvatore Bocchetti lo scorso 14 novembre, dopo Hellas Verona-Spezia 1-2, dal giorno dopo figura Dritan Dervishi alla guida della squadra gialloblù, storico collaboratore del presidente Maurizio Setti, portato a Verona dall’attuale direttore sportivo ed in possesso del patentino UEFA Pro, conseguito regolarmente in Albania nel 2013 e riconosciuto anche dalla FIGC. L’ex Varese ha scoperto tanti giocatori che in riva all’Adige sono poi esplosi, è stato anche allenatore dei fuori rosa ai tempi di Mandorlini ed ufficialmente vice di Tudor nello scorso campionato. In attesa della ripresa del campionato, la società sta comunque vagliando più profili da affiancare a Bocchetti. Notizie in merito sono infatti attese nei prossimi giorni. Il “nuovo” ds Sogliano ripartirà proprio da lì per cercare di costruire il miracolo salvezza.
FONTE:
HellasLive.it
HELLAS VERONA di Gianluca Vighini, 03/12/2022 14:13
Vighini: Zaffaroni per rafforzare Bocchetti
Conferenza Sogliano
Due le strade che Sogliano aveva davanti per sistemare la gigantesca confusione che si era creata in casa del Verona. Proseguire con Bocchetti o cambiare tutto. Sogliano ha scelto la prima strada. Vuole dare fiducia al giovane allenatore prima di bruciarlo. Ficcadenti e Ballardini restano sullo sfondo. Opzioni possibili a gennaio se Bocchetti non dovesse fare risultati. Non ora. Bocchetti sarà messo nelle migliori condizioni di allenare. Rafforzato dalla presenza di Sogliano nello spogliatoio. Un riferimento che era clamorosamente mancato dopo l’addio di D’Amico. Marroccu per indole e storia professionale non è quel tipo di direttore. Prima Cioffi e poi Bocchetti sono stati abbandonati a sé stessi, in preda a dubbi e ansie troppo grandi per la loro esigua esperienza, senza punti di riferimento.
La scelta di Zaffaroni, brava persona e ragazzo serio, rafforza Bocchetti. E’ il tentativo di “ripulire” l’aria e di dare dal punto di vista “formale” un allenatore al Verona. Dervishi, francamente era un “escamotage” esagerato, che l’associazione allenatori aveva giustamente stigmatizzato. Zaffaroni è stato scelto per l’equilibrio e la voglia di collaborare con Bocchetti.
Ma soprattutto sarà un compagno di viaggio per Sasà che ora non avrà più alibi. Con Sogliano e Zaffaroni al fianco, il giovane allenatore potrà dedicarsi con più lucidità al campo. I risultati saranno sovrani. Bocchetti sa perfettamente che non potrà più avere bonus dopo le sei sconfitte, alcune immeritate.
Meglio dirlo subito: per gli errori commessi, le scarse risorse, la squadra in caduta libera e apparentemente alla frutta, salvare questa stagione è paragonabile ad un miracolo. Sogliano ci proverà fino in fondo, lottatore pugnace e tenace come pochi. Anche con un mercato che si preannuncia pirotecnico pur con mezzi risicati. Da oggi in casa Verona non si scherza più. Potete stare certi.
HELLAS VERONA di Redazione, 03/12/2022 11:30
L'ex Chievo Marco Zaffaroni affiancherà Bocchetti sulla panchina dell'Hellas
Marco Zaffaroni
L’Hellas ha deciso: sarà Marco Zaffaroni ad affiancare Salvatore Bocchetti sulla panchina gialloblù.
Zaffaroni, un allenatore con esperienza nei campionati minori di D e C (in Lega pro con Monza e Albinoleffe) è reduce dall’esperienza col Cosenza in B nella stagione 2021/2022 quando fu esonerato a dicembre.
Nell’estate 2021 Zaffaroni aveva svolto il ritiro con il Chievo ma si svincolò prima del fallimento della società di Campedelli.
HELLAS VERONA di A.F., 01/12/2022 7:00
Verona, da gennaio ecco le statistiche da ribaltare
hellas verona, foto grigolini da hellasverona.it
Col Campionato fermo per via del Mondiale in Qatar, dando uno sguardo sul sito della Lega di Serie A alle statistiche che coinvolgono le 20 squadre partecipanti, notiamo che l’Hellas dopo 15 giornate, arranca in diverse performance ed è fra i primi in negativo in altre prestazioni. Non c’è da meravigliarsi però, considerato l’ultimo posto in classifica dei gialloblù (a quota 5 punti) e senz’altro, quando ricomincerà il torneo, queste “tendenze” dovranno essere invertite per poter raggiungere la salvezza.
A 35 giorni dal match contro il Torino (si giocherà il 4 gennaio 2023 alle ore 14.30), la prima sezione da rovesciare è quella dei gol subiti. L’Hellas è primo con 29 reti incassate, seguito dalla Sampdoria con 27 e poi da Cremonese e Spezia a 26. E’ chiaro che la rinascita scaligera dovrà passare anche dal pacchetto arretrato. Non subire reti, in una gara permette di ottenere almeno un punto ed in una situazione in cui si trova il Verona, anche un pari conta. In questa speciale classifica, la difesa meno battuta risulta essere quella della Juventus a quota 7 e successivamente ci sono Lazio a 11 e Napoli a 12.
Collegata ai gol subiti, la statistica successiva riguarda i tiri in porta subiti. Gli uomini di Bocchetti in questo senso, occupano il 3° posto sul podio con 56 parate effettuate dal portiere Montipò. Al 2° posto, Spezia a 58, mentre la Cremonese è prima con 65. Il compito del mister gialloblù dunque, sarà anche quello di fermare il gioco degli avversari, prima che sferrino a dismisura continue minacce alla porta del proprio estremo difensore. In questa graduatoria, chi ha sofferto meno è il Sassuolo a quota 23 parate, poi Roma e Fiorentina a 30.
Nei tiri in porta effettuati invece, il Verona è al 12° posto con 178 tentativi. Almeno in questo conteggio i gialloblù non rientrano dunque nelle posizioni più basse, in cui troviamo Lecce (ultimo) a 136, Sampdoria (penultima) a 153 e Lazio (terzultima) a 160. Nelle prime posizioni invece, chi tira di più è il Napoli con 272, poi Milan 251 e Inter a 236.
Il 12° posto nei tiri in porta, non si riflette nei gol fatti, in cui l’Hellas si ritrova nuovamente nelle posizioni più basse: terzultimo a quota 12 con l’Empoli. Peggio di Veloso e compagni, soltanto la Cremonese a 11 e la Sampdoria a quota 6. E’ ovvio che mister Bocchetti dovrà intervenire anche nel reparto avanzato, per affinare la precisione e trovare delle soluzioni di gioco, per essere più concreti in zona gol. Soltanto segnando infatti, si ha la possibilità di vincere più partite possibili (al momento il Verona ne ha vinte solo una), per potersi avvicinare al treno-salvezza. Nelle zone alte dei gol realizzati, troviamo Napoli a 37, Inter 34 e Milan a 29.
I pochi gol fatti si possono ricollegare anche un po’ alla sfortuna con i legni colpiti (fra pali e traverse) ed in questo campo l’Hellas, risale sul podio posizionandosi al 2° posto insieme al Napoli con 8 legni colpiti. Al 1° posto c’è la Roma a 12, mentre al 3° troviamo Inter, Lazio, Milan e Udinese a 7. Chi ha colpito meno legni sono Salernitana e Sassuolo a 2 e lo Spezia a 1.
A dispetto delle poche reti messe a segno, nella classifica relativa ai calci d’angolo, il Verona è 4° con 83 tiri dalla bandierina, i quali come abbiamo potuto analizzare non hanno portato risultati. Considerata quest’attitudine offensiva, alcuni schemi andrebbero rivisti, creati ad hoc e sfruttati non solo per mandare a segno gli attaccanti, ma anche i granatieri del pacchetto arretrato. Davanti all’Hellas c’è la Fiorentina al 1° posto con 100 corner battuti, Napoli 89 e Spezia 85. Nelle ultime posizioni troviamo Torino, Atalanta, Sampdoria a 59, Lecce e Salernitana a 58.
L’Hellas risale sul podio e stavolta al 1° posto, in un altro specchietto: quello dei fuorigioco. Ben 40 volte infatti, i gialloblù sono stati “pizzicati” in off-side. Spetta alle sedute d’allenamento a Peschiera, correggere anche quest’aspetto. Al 2° posto c’è la Cremonese a 35 e al 3° troviamo il Torino a 34. Nelle ultime posizioni con meno fuorigioco collezionati, ci sono Sassuolo a 14, Lazio 18 e Juventus e Fiorentina a 20.
Infine, il possesso palla. A partire dal nuovo anno, gli scaligeri dovranno risalire la corrente anche su tale caratteristica. Al momento si trovano al penultimo posto con 21’ e 45’’ e peggio di loro ha fatto solo il Lecce con 21’ e 40’’ (ma i pugliesi navigano in zona salvezza). Terzultima si trova la Cremonese con 22’ e 45’’. È necessario trovare l'equilibrio che permetta alla squadra di non farsi schiacciare dagli avversari, di tenere palla e di condurre il maggior numero dei match da giocare. Per possesso palla, al 1° posto c’è il Napoli con 32’ 53’’, al 2° Fiorentina con 31’ e 32’’ e al 3° il Monza con 31’ e 04’’.
HELLAS VERONA di Redazione, 29/11/2022 17:00
La società ha deciso: Bocchetti resta sulla panchina gialloblù. E sulla questione patentino...
Bocchetti (Hellasverona.it)
Sean Sogliano ha deciso: Salvatore Bocchetti rimane sulla panchina dell'Hellas. Il nuovo Ds del Verona ha stabilito insieme alla società di andare avanti con l'ex tecnico della Primavera, che recentemente ha prolungato il contratto fino al 2027 ed è reduce da sei sconfitte consecutive in campionato.
La dirigenza gialloblù, dopo aver visionato i primi allenamenti della squadra, tornata al lavoro dopo due settimane di vacanza, ha deciso di confermare Bocchetti, concedendogli la possibilità di rimanere al timone della squadra alla ripresa del campionato, confidando fin da subito, a gennaio, in un cambio di rotta.
Per quanto riguarda la questione del patentino c'è già una soluzione interna: al momento l'ex difensore del Milan non ha l'abilitazione per allenare in Serie A, ma nella società gialloblù il ruolo di tutor può essere ricoperto da Dritan Dervishi, formalmente in possesso di licenza Uefa Pro ottenuta in Albania. Dervishi è da anni collaboratore del presidente Setti nelle sue varie attività imprenditoriali.
Ma nelle prossime settimane, qualora ce ne fosse bisogno, Sogliano non esclude che possa arrivare un tecnico esperto (comunque non di primo piano per la Serie A) in grado di affiancare Bocchetti ed aiutarlo nella gestione della squadra.
E il mercato? Gennaio è ancora lontano e le trattative sono bloccate per i Mondiali in corso in Qatar. Ma sicuramente il reparto che subirà maggiori rivoluzioni sarà quello dell'attacco...
FONTE:
TGGialloBlu.Telenuovo.it
PRIMO PIANO
Possibile conferma per Bocchetti, ma per il mercato potrebbe servire il sacrificio di un big
29/11 ALLE 12:00
di STEFANO BENTIVOGLI
per Tuttohellasverona.it
© foto di www.imagephotoagency.it
Mancano quaranta giorni per il ritorno in campo del Verona, previsto il 4 gennaio 2023 in casa del Torino. Vedremo probabilmente la stessa squadra in termini di uomini (il mercato parte il 2 gennaio ndr) ma si spera diversa sotto lo spirito e ancora di più dal punto di vista dei risultati. Molto probabilmente troveremo sempre Salvatore Bocchetti in panchina. Il cambio di allenatore sembra essere un argomento messo da parte. Il Verona prosegue per ora l'ex difensore gialloblù, che ha la fiducia di tutti. Una mano però dovrà averla da Sogliano in sede di mercato.
Probabilmente, sarà difficile - si diceva - vedere facce nuove già nella sfida con i granata di Juric. Il novo diesse Sogliano dovrà approfittare della finestra invernale per cercate di colmare le lacune strutturali all'interno della squadra. Il gruppo difficilmente sarà stravolto, servono interventi precisi e mirati.
Per riuscirci però è possibile che qualche uscita importante. Il nome più "caldo" è quello di Ivan Ilic. Il Verona puntava molto al Mondiale per veder valorizzare il centrocampista serbo. Le sue buone prestazioni avrebbero sicuramente fatto lievitare il prezzo del cartellino del giocatore. Così non è stato, però, visto i pochi. minuti nella partita d'esordio e la panchina dell'altro giorno. Sul giocatore c'è da giorni la Lazio che ha scelto di puntare su di lui con l'uscita oramai certa di Luis Alberto. Si tratterà anche di vedere se l'eventuale trasferimento possa andare in porto già a gennaio o solo a fine stagione. per tentare di salvare l'Hellas.
SERIE A
Fontana (Gazzetta): "Hellas, Sogliano interventista. Mi aspetto che Bocchetti resti"
29/11 ALLE 09:00
di LUCA CHIARINI
© foto di www.imagephotoagency.it
Il Verona ha ripreso da pochi giorni gli allenamenti agli ordini di Salvatore Bocchetti, che dunque è rimasto - almeno per il momento - alla guida della squadra. La situazione resta però in via di definizione, perché dopo la scadenza della deroga accordata al tecnico campano sarà necessario individuare un nuovo allenatore in possesso di licenza UEFA Pro (che difficilmente sarà Dervishi, al quale è stato affidato un incarico ad interim) da affiancare all'ex difensore. Cambiamenti più sostanziali, almeno sotto questo profilo, non sembrano profilarsi all'orizzonte: tesi sposata da Matteo Fontana, firma de La Gazzetta dello Sport e del Corriere di Verona, insieme al quale abbiano affrontato i temi di maggiore attualità in casa gialloblù.
Partiamo dalla recente nota dell'AIAC sulla scelta della guida tecnica: presa di posizione legittima o "ingerenza" nelle dinamiche interne del Verona?
"Il regolamento è stato rispettato, perché l'incarico di responsabile della prima squadra è assegnato a Dervishi, che è assolutamente legittimato in quanto titolare della licenza UEFA Pro. L'AIAC fa valere quello che è il proprio ruolo, e ha fatto sapere che vigilerà sulla corretta applicazione della norma, rispetto alla quale l'Hellas è perfettamente in regola. Parliamo di una situazione che, allo stato dell'arte, nasce e finisce lì".
L'impressione è che, più passano i giorni, più aumentano le chance di Bocchetti di restare alla guida della squadra. Sei d'accordo o credi possa ancora verificarsi un ribaltone?
"Non credo ci sia margine per un cambiamento immediato, a quaranta giorni dalla ripresa del campionato, considerata anche la necessità di Sogliano di interloquire con Bocchetti e valutarne le metodologie di lavoro. Non mi aspetto scelte affrettate: penso che il quattro gennaio, quando il Verona affronterà il Torino alla ripresa del campionato, Bocchetti sarà ancora l'allenatore gialloblù. Nella sostanza e non nella forma, ricollegandomi a quanto detto in precedenza. Che possa invece esserci una figura diversa da Dervishi che vada ad affiancare Bocchetti è un'ipotesi molto più plausibile".
La scelta di affidare la direzione sportiva a Sogliano con Marroccu responsabile dell'area tecnica ti ha sorpreso? Che approccio operativo e comunicativo porta il nuovo ds?
"Relativamente sorpreso, perché il tempo ha risolto le asperità che avevano portato alla rottura tra Sogliano e Setti. Il Verona, storicamente, ha bisogno di un d.s. operativo e di campo: questa non vuol essere una diminutio per Marroccu, che ha però caratteristiche diverse rispetto a Sogliano. Le decisioni di campo verranno prese da Sean, al netto di una condivisione che ovviamente ci sarà. Credo fosse l'unica soluzione percorribile per inseguire l'impresa, se non addirittura il miracolo sportivo: soltanto la Reggina, nel 2006/2007, riuscì a salvarsi dopo aver accumulato appena cinque punti nelle prime quindici giornate. Parliamo però di una squadra che era fortemente in salute, e che partì con l'handicap di una pesante penalizzazione".
Cosa ti aspetti dal mercato in entrata a gennaio?
"Sogliano è un direttore sportivo interventista. Mi viene in mente il Verona del 2012/2013, che arrivava da una promozione sfiorata, con un gruppo che, malgrado avesse sfiorato la promozione in Serie A dalla C in appena un biennio, fu rivoluzionato. Parliamo però di dieci anni fa, e soprattutto di un d.s. che all'epoca ebbe modo di impostare il mercato a giugno. Sogliano, per come lo conosco io, vorrà lasciare un segno profondo, ma nella rosa attuale le pedine non possono essere spostate agevolmente. Mi aspetto cambiamenti profondi, ma occorrerà capire fino a che punto ci si potrà muovere".
È ipotizzabile una cessione eccellente per finanziare i nuovi arrivi?
"I soldi da qualche parte devono venire fuori... Questo Mondiale non sta consentendo al Verona di ritoccare verso l'alto le quotazioni di mercato dei propri giocatori impegnati in Qatar. La Samp, ad esempio, pur avendo grandi difficoltà di rendimento oltre che societarie, può potenzialmente cedere un giocatore come Sabiri a cifre importanti. Che esca un giocatore come Ilic, o come Tamèze, è un'ipotesi: non è detto che vada in porto, ma di certo sarebbe utile per modellare un Verona diverso sul mercato".
FONTE:
TuttoMercatoWeb.com
2 DICEMBRE 2022
Sporting Center 'Paradiso': report allenamento venerdì 2 dicembre
Castelnuovo del Garda - Oggi, venerdì 2 dicembre, allo Sporting Center 'Paradiso', i gialloblù hanno svolto le seguenti attività:
Mattina: Lavoro di forza tra campo e palestra
Pomeriggio: Attivazione, esercitazioni tattiche e mini partite
3 DICEMBRE 2022
Marco Zaffaroni è il nuovo allenatore dell'Hellas Verona
Verona – Hellas Verona FC comunica di aver affidato in data odierna la conduzione tecnica della Prima Squadra a Mister Marco Zaffaroni, nato a Milano il 20 gennaio 1969.
Zaffaroni sarà affiancato da Mister Salvatore Bocchetti. Il collaboratore tecnico sarà Luigi Pagliuca. I preparatori atletici saranno Marcello Iaia e Riccardo Ragnacci. Il preparatore dei portieri sarà Massimo Cataldi. Il match analyst sarà Guido Didona.
Queste le parole di mister Zaffaroni:
‘Ringrazio il Presidente Maurizio Setti, il Responsabile Area Tecnica Francesco Marroccu e il Direttore Sportivo Sean Sogliano per la fiducia che mi hanno dimostrato. Sono orgoglioso per l’incarico ricevuto e consapevole delle difficoltà che tutti insieme dovremo affrontare e superare, per provare a risalire in classifica. Concentrerò tutte le mie forze e le mie energie al campo insieme a Mister Bocchetti, a tutto lo staff e ai giocatori. Questa lunga pausa di campionato ci permetterà di conoscerci bene e lavorare al meglio, per farci trovare pronti alla ripresa del campionato, mercoledì 4 gennaio’.
A mister Zaffaroni, da parte di tutto il Club, un caloroso benvenuto e l’augurio di buon lavoro.
1 DICEMBRE 2022
Gioè: "Il Verona è in buona salute nonostante l'aumento dei costi"
Verona - Nella giornata di ieri il Direttore Generale dell'Hellas Verona, Simona Gioè, ha rilasciato due interviste ai quotidiani locali L'Arena e il Corriere di Verona. Di seguito i passaggi più significativi e le tematiche affrontate.
Qual è lo stato di salute economico del Verona? “Discreto: in questi ultimi anni, dopo il ritorno in Serie A nel 2019, sono stati fatti degli investimenti per l’acquisto di giocatori per 100-110 milioni. Una cifra cui va aggiunta quella sostenuta per i prestiti e il pagamento dei premi di rendimento: in questo caso, parliamo di altri 20 milioni. D’altro canto, i ricavi per le cessioni sono stati pari a circa 100 milioni: 20, 30 milioni in meno. Inoltre, hanno pesato le perdite causate dalla pandemia. Tra mancati incassi, con lo stadio chiuso al pubblico, e gli interventi sanitari necessari, ammontano a 15 milioni. Ma il Verona sta bene”.
Il bilancio con cui è stata chiusa la stagione 2021-2022 ha evidenziato una perdita di poco più di 5 milioni. Come va valutata? “Deriva da quanto appena detto. Gli ingaggi, in questo periodo, sono più che raddoppiati. In parte, ma non del tutto, sono stati coperti dalle plusvalenze ottenute con le cessioni, un fattore che è sempre più fondamentale. La direzione da prendere conduce a gestire i costi, aumentando, per quanto è possibile, i ricavi”.
Al riguardo, il 22 dicembre, salvo cambiamenti, scade il termine per il pagamento delle imposte in precedenza rinviato. Dal governo non sono state riconosciute delle proroghe. In che situazione si trova il Verona? “Come tutti i club, ci stiamo preparando per farci trovare pronti. L’intero sistema calcio è esposto e siamo fiduciosi che il Governo possa concedere delle rateizzazioni, tenendo conto che nel corso della pandemia questo stesso sistema non ha ricevuto gli stessi incentivi che hanno avuto altri settori. Se, però, ci sarà da saldarlo entro quella data, saremo pronti a farlo".
L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, ha di recente espresso un concetto preciso: nel calcio, l’aspetto sportivo non può derogare da quello economico-finanziario, occorre raggiungere un equilibrio. In che modo può riuscirci il Verona? “Il calcio è un’azienda e a ogni costo deve corrispondere un ricavo. E i costi, preciso, sono in continuo aumento, perché lo richiede la struttura di una società, perché gli adempimenti, tra Erario e Figc, sono molti e vanno rispettati, per non incorrere in sanzioni, come la penalizzazione in termini di punti, quindi con la ricaduta sul campo. Per il Verona, l’equilibrio passa, innanzitutto, per le plusvalenze, che sono imprescindibili. La coesistenza tra le due aree, economica e sportiva, è obiettivo raggiungibile”.
Il Verona dello scudetto nel 1985 costava 1 miliardo delle vecchie lire al mese: qual è oggi il costo mensile dell’Hellas? "Il dato con cui posso rispondere purtroppo è ai più sconosciuto, ovvero che mensilmente il Verona costa tra i nove e dieci milioni di euro".
L’Hellas, allo stato delle cose, è più vicino alla B che alla permanenza in Serie A. Per il Verona cosa significherebbe in termini di perdite? “Premessa: qui nessuno vuole retrocedere. Andare giù si tradurrebbe in un forte calo dei ricavi. Si scenderebbe da 60 a 40 milioni, comprendendo anche i 25 milioni del 'paracadute' previsto per chi va in B dalla A esclusi, ovviamente, eventuali ricavi derivanti dalla gestione dei calciatori: ad esempio ricavi da plusvalenze o cessioni temporanee".
Soprattutto, l’impatto sarebbe sulle entrate date dai diritti tv. A quanto ammontano per l’Hellas e quanto incidono sul bilancio societario? “Nella scorsa stagione, sono stati percepiti 37 milioni, su una somma complessiva di ricavi che è arrivata a 85. Vuol dire che sono stati il 44 percento del totale”.
Come si allarga la fetta delle entrate che non sono legate ai diritti tv? “Siamo molto attivi dal lato commerciale e col marketing. Abbiamo sponsor e partner vicini. Ci sono diverse imprese locali che sono con noi, che fanno sistema tra di loro e hanno un beneficio dal rapporto che si è creato col Verona. Ci stiamo impegnando, e lo faccio anch’io personalmente, per portare al fianco dell’Hellas dei grandi marchi del territorio. Questo è un elemento di rilievo, insieme allo sviluppo del settore giovanile, su cui l’investimento, ogni anno, è di circa 2.5 milioni. Lì crescono i giocatori del futuro. E, sul piano delle entrate, si possono trarre delle plusvalenze 'pure', quelle più sostanziose”.
Stadio e centro sportivo sono, anch’essi, parte di questo ragionamento? “Sullo stadio siamo osservatori interessati, ma se si parla di un impianto di proprietà non c’è niente. Rientrare nei costi di una costruzione ex novo non sarebbe semplice, salvo non ci siano altre attività connesse allo sfruttamento degli spazi che insistono all'interno della struttura. L’utilizzo a partita del Bentegodi costa parecchio. Tra utenze, steward e servizi, la media è di 125-130 mila euro. Ci confrontiamo in maniera costruttiva con l’amministrazione comunale. Il centro sportivo è, invece il progetto per eccellenza che ha Maurizio Setti, quello a cui tiene in modo particolare. Dare una casa a tutto il mondo Hellas. L’area è stata individuata, ci vorrà del tempo per realizzare questo obiettivo: parliamo di un investimento tra i 25 e i 30 milioni di euro. Una volta portato a termine, il ritorno che darà al Verona sarà forte e, sì, con un duplice giovamento: sia sul piano economico che per quello sportivo”.
In molti si sono fatti avanti per avere informazioni sull’eventuale cessione del club? "Come ben descritto dal Presidente, ogni anno sono diversi i soggetti che si avvicinano con più o meno credibilità al Verona, come d’altronde succede a tante altre società italiane".
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FONTE:
HellasVerona.it
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VITA DA EX: Rinnovo fino al 2025 tra Marco SILVESTRI e l'UDINESE.
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Nuovo contratto per il nostro numero 1
Marco Silvestri e l’Udinese insieme fino al 30 giugno 2025.
Il nostro numero 1 ha prolungato il contratto che lo lega al Club per un’ulteriore stagione sportiva.
La società è lieta di proseguire il percorso professionale con Marco che, in questi due anni, si è subito consacrato come un punto di riferimento dell’Udinese a suon di grandi prestazioni.
FONTE:
Udinese.it