#VeronaJuventus + - =
Alla vigilia dell'ultima gara di andata del campionato, contro i bianconeri di ALLEGRI sembra non esserci storia in campo così come per le sorti di un VERONA disastrato che corre a tutta velocità verso la seconda retrocessione in tre anni.
Nel frattempo c'è stata anche la promozione della passta stagione e tre anni consecutivi in massima serie è vero ma siamo comunque lontano anni luce da quelle che erano le aspettative verso la nuova società passata da compianto MARTINELLI a SETTI.
Ci avevano promesso il modello BORUSSIA DORTMUND e invece, ad oggi, solo i più ottimisti riescono ancora ad intravedere il modello CROTONE autore di un'incredibile salvezza nel 2016-17...
Colpa delle scarse risorse economiche di Maurizio da Carpi?
Anche, ma non solo, nel mezzo sta anche la distanza di SETTI verso una società calcistica vissuta sempre in maniera distaccata, lasciata in gestione quasi del tutto ad altri (alcuni più capaci altri decisamente meno) e quel generale 'non essere presente' all'interno di uno spogliatoio affidato a diesse, allenatore e 'big' di turno: Con TONI, SOGLIANO e MANDORLINI è andata di lusso, con PAZZINI, FUSCO e PECCHIA molto meno anche perchè Gianpaolo, in 'aspettativa' da Luglio, è rimasto in riva all'Adige scombinando i fumosi e forse troppo ottimistici piani di questi ultimi (che hanno seriamente rischiato di trovarsi ad iniziare il campionato senza una prima punta).
Ma il modello CHIEVO (giusto per rimanere nei pressi) è così difficile da imitare?
Evidentemente si perchè SETTI non è CAMPEDELLI non solo come risorse ma anche (e forse soprattutto) come attitudine verso le proprie aziende e così, mentre la società della Diga è alla 16esima stagione in A negli ultimi 17 anni, passando dal 'mago' SARTORI a NEMBER a ROMAIRONE sempre comunque coadivati da una proprietà forte, coesa e presente con quel PACIONE da ormai 22 anni fondamentale anello di congiunzione tra la dirigenza e il campo, gli omologhi all'HELLAS provano a scimmiottare i cuginastri con magre figure in attesa di un'altra proprietà e di altre facili illusioni sempre in sospeso tra i fasti degli anni '80 e gli scempi sportivi del recente pasato.
Curiosità
- L'ultima vittoria della JUVENTUS al Binti risale ad Aprile 2001
- Ultima tripletta bianconera sul campo del VERONA il 3 a 3 del Maggio 1992
- Serie positiva HELLAS con LA JUVE: Tra le mura amiche contro le Zebre il VERONA va a punti da quattro stagioni
- Dopo l'Aprile 2000 (2 a 0 di CAMMARATA di cui sotto) gli avversari hanno sempre segnato almeno un gol sul campo degli scaligeri
Precedenti
In Serie A sono 27 in totale i match tra scaligeri e bianconeri a Verona con i primi vincenti in 10 occasioni contro le 7 degli avversari, 10 i pareggi.
L'8 Maggio 2016 l'ultima gara tra VERONA e JUVENTUS con i gialloblù inaspettatamente vincenti anche se retrocessi alla penultima giornata del campionato 2015-16 e dell'ultima partita ufficiale di capitan TONI.
Prima di allora la vittoria gialloblù era risalente a 16 anni prima quando la doppietta di CAMMARATA (cresciuto nelle fila juventine) non lasciò scampo alle Zebre.
Indimenticabile anche il pari del 2014-15 con GOMEZ a rovinare la festa nel finale alla squadra bianconera che aveva già creduto di aver vinto dopo la doppietta di Carlitos TEVEZ dimezzata dal centro di TONI.
Per dirigere il prossimo match è stato designato il signor Mazzoleni della sezione AIA di Bergamo.
QUI VERONA
Ancora fuori sia CERCI che FARES, in forte dubbio in difesa anche SOUPRAYEN.
Convocati
1. Nicolas, 2. Romulo, 4. Laner, 5. Zuculini B., 7. Verde, 8. Fossati, 9. Kean, 11. Pazzini, 12. Caracciolo, 14. Zuculini F., 17. Silvestri, 21. Lee, 23. Calvano, 24. Bessa, 26. Caceres, 27. Valoti, 28. Ferrari, 29. Tupta, 37. Bearzotti, 40. Coppola, 69. Souprayen, 75. Heurtaux, 77. Buchel, 97. Felicioli
Probabile formazione
4-4-1-1 con Nicolas; Ferrari-Caracciolo-Heurtaux-Caceres; Romulo-B. Zuculini-Buchel-Verde; Bessa; Kean.
QUI TORINO (sponda bianconera)
Bianconeri che sono partiti forte in attacco sulle ali di un DYBALA che faceva gol da tutte le posizioni anche se dietro pagavano qualcosa rispetto alla passata stagione, ora che il talento argentino sta avendo un leggero calo la JUVE è tornata a tenuta stagna in difesa e non subisce gol da 461 minuti!
Sicuro assente al Bentegodi sarà HOWEDES insieme a BUFFON, PJANIC, CUADRADO e DE SCIGLIO.
Sull'esterno d'attacco probabile l'impiego di DOUGLAS COSTA, da valutare le condizioni di MANDZUKIC a causa del taglio al polpaccio, DYBALA di nuovo in campo dal primo minuto.
Convocati
3 Chiellini, 4 Benatia, 6 Khedira, 8 Marchisio, 9 Higuaín, 10 Dybala, 11 Douglas Costa, 12 Alex Sandro, 14 Matuidi, 15 Barzagli, 16 Pinsoglio, 17 Mandzukic, 20 Pjaca, 22 Asamoah, 23 Szczesny, 24 Rugani, 26 Lichtsteiner, 27 Sturaro, 30 Bentancur, 33 Bernardeschi, 35 Loria
Probabile formazione
4-2-3-1 con Szczesny; Barzagli-Benatia-Chiellini-Alex Sandro; Khedira-Pjanic; Cuadrado-Dybala-Mandzukic; Higuain.
[Commenta qui sotto o sulla pagina Facebook di BONDOLA/=\SMARSA, condividi a piè di pagina, contenuti liberamente riproducibili salvo l'obbligo di citare la fonte: BondolaSmarsa.BlogSpot.com]
DICONO + - =
Mister PECCHIA «La qualità dell’avversario è evidente, il loro punto di forza non sono tanto le individualità quanto la mentalità vincente. Noi dobbiamo giocare al massimo delle nostre forze ed energie, tutti dovranno esprimere il meglio e scendere in campo con coraggio e cuore, senza fare calcoli. Dobbiamo provare a fare una partita che possa emozionare i nostri tifosi, dipenderà dal nostro atteggiamento. La sconfitta di Udine? Quella partita ci ha fatto male soprattutto perché arrivata in un momento in cui venivamo da prestazioni di un certo valore. Tutte le gare devono essere preparate al meglio, dal punto di vista fisico e mentale. Ci dovrà servire da lezione, ma dobbiamo lasciarla subito alle spalle e guardare avanti» HellasVerona.it
Mister ALLEGRI tecnico della JUVE «La Juve non vince a Verona, con l'Hellas, dal 2001: non dobbiamo buttare all'aria quanto fatto in questo mese. Negli scontri diretti può succedere tutto, ma ci sono altre partite in cui non deve succedere niente, quindi dobbiamo prendere i tre punti. La carta? Non conta, conta solo il campo, dobbiamo stare vicino al Napoli e chiudere questa parte di stagione nel migliore dei modi. In campo mancheranno Buffon e De Sciglio, ai quali si aggiungono Pjanic, fermato da un affaticamento muscolare, e Cuadrado» TGGialloBlu.it
Capitan TRICELLA è un doppio ex di VERONA e JUVE «La Juve? Per me è più forte dell’anno scorso, loro sono una squadra tosta, dura e quadrata. In questo momento sono la peggior formazione da incontrare. Sanno far legna e nello stesso tempo hanno giocatori di grande qualità. Sono bravi nei calci piazzati perché hanno gente che calcia bene e quindi ti devi limitare e non far falli. Possono giocare di rimessa, quindi se li attacchi ti fanno male. Sono molto abili a giocare nella metà campo avversaria. La vedo molto dura per il Verona, però... Conta l’atteggiamento, se sottovalutano la gara vanno incontro a qualche problematica. Se invece affrontano la partita di domani come fa una grande squadra, vedo poche possibilità, purtroppo, per il Verona. Le possibilità di salvarsi passano dalla crescita di qualche giocatore, che migliorerà. Poi l’allenatore spero che possa vedere dei margini di allenamento. Molte volte ci sono dei meccanismi che si innescano così, solo con il lavoro o magari pescando un paio di elementi a gennaio. Il Verona può mettersi tre squadre dietro di sè, ma non di più. Credo che debba giocare alla morte fino all’ultimo secondo. La gara col Milan? Anche se i rossoneri hanno altri obiettivi hanno un po’ lo stesso grande difetto del Verona. Non hanno equilibrio e non danno seguito a buone prove. È meglio giocare sempre da sei o sei mezzo, piuttosto che una partita da otto ed una da quattro in pagella. Il Verona non può battere i rossoneri e poi prendere quattro gol senza giocare ad Udine. Significa che qualcosa non va, che non si è ancora squadra» LArena.it
Moise KEAN a TuttoSport «Sarà sicuramente emozionante, ma la affronterò come se di fronte avessi il Milan: nei miei pensieri c’è solo il Verona, ora. Mi ha già scritto Sturaro, sarà bello riabbracciare lui e tutti gli altri. Sturaro era uno dei compagni di playstation in ritiro. Ci siamo sfidati un sacco di volte. La partita classica era lui col Bayern e io col Real Madrid. Il Kean della play? Mi hanno fatto troppo lento, mi dovrebbero dare velocità 81. Se segno alla Juve non esulto. La maglia? Mi piacerebbe scambiarla con Marchisio o Buffon, anche se ho letto che Gigi forse non recupererà. Con me è sempre speciale, mi ha soprannominato cucciolo e mi ha trattato come un figlio lo scorso anno. Per la differenza di età potrei esserlo davvero. E’ talmente alla mano che finisco per dargli del tu anche io» Novantesimo.com
Fabrizio CAMMARATA mattatore con la sua doppietta alla JUVE 17 anni fa alla La Gazzetta dello Sport «30 aprile 2000, doppietta mia al Bentegodi contro la Juventus, con l’Hellas vinciamo 2-0 e siamo matematicamente salvi alla terzultima giornata. In bianconero ci sono cresciuto, da bambino tifavo Juve, il mio idolo era Boniek, poi col tempo le cose sono cambiate e ora se devo indicare la mia squadra del cuore, dico sempre Verona. Se l’Hellas sabato può fare il miracolo di fermare la Juventus? Non fidatevi di chi sostiene che sia impossibile crederci. Il pallone è una lezione continua. Il pronostico è tutto bianconero, ma l’Hellas, prima della giornataccia di Udine, aveva dimostrato di essere in grande crescita. Mai dire mai» HellasLive.it
Massimo DONATI a TuttoJuve «Sulla carta, la Juventus è nettamente favorita perchè a livello di rosa è superiore. A Verona, però, c’è sempre una bolgia e lo stadio può dare una spinta in più. Un po’ quel che è accaduto col Milan, dove i giocatori erano veramente convinti di poter fare risultato. La squadra gialloblù ha un giusto mix di giovani ed esperti, fino ad ora ha avuto un cammino altalenante ma spero possano trovare la quadratura del cerchio cominciando dall’ottenere un ottimo risultato con i bianconeri» HellasLive.it
Giovanni Kean fratello maggiore di Moise a TuttoJuve «Moise è molto carico ultimamente, sta bene e si sta allenando con intensità. Senza dimenticare che il 30 c’è la partita contro la Juventus. Sta facendo tanto ma se si impegna può fare ancora di più. Il mio voto è un bel 7.5. Ci siamo sentiti in questi giorni, mi ha detto che è molto tranquillo come sempre. Per lui sarà un’ottima opportunità, il ragazzo è motivato a far bene e questa sarà l’occasione per farsi vedere ancora meglio. Ha fatto un bel gol col Milan, ero allo stadio quel giorno e si vedeva che i ragazzi erano motivati, Moise anche. E’ entrato benissimo ed è stato molto bravo a risponder presente. Esultanza in caso di gol alla Juve? No, Moise non esulta. Questo è garantito. Certamente sarebbe soddisfatto, il suo lavoro è quello di far gol» HellasLive.it
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
#VeronaJuventus, esauriti già da Mercoledì sera i biglietti per i settori 'Curva Sud Superiore', 'Curva Sud Inferiore' 'Poltrone Est' e 'Curva Nord Ospiti' (HellasVerona.it)
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: IlRomanista.eu dedica uno speciale a Damiano TOMMASI partito da Sant'Anna d'Alfaedo con tanti sogni e arrivato a giocare in giallorosso ed in Nazionale da campione assoluto... L'insolita parabola calcistica di Pawel WSZOŁEK quasi cacciato dalla SAMP trovò in DELNERI un 'mecenate' e poi si riperse in Inghilterra.
RASSEGNA STAMPA + - =
Verona-Juventus: probabili formazioni e statistiche
Enrico Turcato
Verona imbattuto nelle ultime quattro sfide casalinghe di Serie A con la Juventus (1V, 3N): i veneti hanno segnato due gol in ognuna di queste gare.
Probabili formazioni
Verona (4-4-1-1): Nicolas; Caceres, Caracciolo, Heurtaux, Ferrari; Romulo, Buchel, B. Zuculini, Verde; Bessa; Kean. Allenatore: Pecchia
Indisponibili: Cerci, Fares, Zaccagni, Cherubin, Bianchetti
Squalificati:
Juventus (4-2-3-1): Szczesny; Lichtsteiner, Chiellini, Benatia, Alex Sandro; Marchisio, Khedira; Douglas Costa, Dybala, Mandzukic; Higuain. Allenatore: Allegri
Indisponibili: Buffon, Howedes, De Sciglio, Pjanic, Cuadrado
Squalificati:
Statistiche Opta
La Juventus è la squadra a cui il Verona ha concesso più reti in Serie A (93).
Il Verona ha vinto solo una delle ultime 10 partite di campionato giocate contro la Juventus (3N, 6P), la sfida più recente: 2-1 casalingo nel maggio 2016.
Verona imbattuto nelle ultime quattro sfide casalinghe di Serie A con la Juventus (1V, 3N): i veneti hanno segnato due gol in ognuna di queste gare.
La Juventus non ha concesso gol nelle ultime cinque partite di campionato: i bianconeri non arrivano a sei di fila da marzo 2016.
Gli ultimi cinque gol della Juventus in Serie A sono arrivati con marcatori diversi.
La vittoria sul Milan (3-0) ha interrotto una serie di tre sconfitte casalinghe consecutive per il Verona in campionato.
Il Verona è la squadra che più volte (otto) ha subito almeno tre reti in una partita di questo campionato.
La Juventus è seconda solo al Napoli sia per tiri nello specchio (117) che per tiri nello specchio concessi (47).
Giampaolo Pazzini è l’unico giocatore della rosa del Verona ad aver già segnato alla Juventus in Serie A: quattro reti, due con la Fiorentina due con la Samp.
Gonzalo Higuaín ha segnato quattro gol in quattro partite di campionato giocate contro il Verona, inclusa una tripletta nell’ottobre 2014.
FONTE: It.EuroSport.com
Hellas Verona-Juventus, le probabili formazioni
Di Paolo Guaragna -29 dicembre 2017
Gara valida per la 19/a giornata del campionato di Serie A, in programma sabato 30 dicembre 2017, ore 20:45.
QUI HELLAS VERONA – Cerci, Brosco, Zaccagni, Cherubin, Bianchetti e Fares non prenderanno parte alla sfida contro la Juventus, poiché infortunati, mentre Souprayen è in dubbio. Il modulo adottato da Pecchia sarà il 4-4-1-1, con alcuni dubbi legati all’undici da mandare in campo dal primo minuto: in difesa, Cáceres è favorito su Souprayen; a centrocampo, Büchel è in vantaggio su Valoti, mentre davanti Kean dovrebbe essere preferito a Pazzini.
Hellas Verona (4-4-1-1): Nicolas; A. Ferrari, Caracciolo, Heurtaux, Cáceres; Rômulo, B. Zuculini, Büchel, Verde; Bessa, Kean. All.: Pecchia.
QUI JUVENTUS – Höwedes, De Sciglio e Buffon non potranno partecipare alla trasferta in terra veneta, a causa dei rispettivi infortuni, mentre Pjanić è in dubbio. Per quanto riguarda il modulo, Allegri dovrebbe tornare al 4-2-3-1, mentre i ballottaggi sono i seguenti: Alex Sandro/Asamoah in difesa e Douglas Costa/Cuadrado sulla trequarti offensiva.
Juventus (4-3-3): Szczęsny; Lichtsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Matuidi; Douglas Costa, Dybala, Mandžukić; Higuaín. All.: Allegri.
FONTE: MondoSportivo.it
Juventus, Pjanic ko: Verona a rischio
Il centrocampista bosniaco ha accusato un affaticamento muscolare alla coscia destra: condizioni da valutare in vista della trasferta di sabato
© Juventus FC via Getty Images
GIOVEDÌ 28 DICEMBRE 2017 14:52
ROMA - Non solo Buffon e De Sciglio out. Allo Bentegodi di Verona rischia di non esserci pure Miralem Pjanic. Il bosniaco si è procurato un affaticamento muscolare al quadricipite della coscia destra nell'allenamento odierno e le sue condizioni verranno valutate domani alla viglia della gara. Oggi la squadra ha lavorato sulla tattica provando i movimenti difensivi e quelli offensivi e gli ultimi dettagli verranno definiti domani nell'allenamento del pomeriggio. Alle 12, invece, Massimiliano Allegri incontrerà i giornalisti nella consueta conferenza stampa della vigilia e potrà dare ulteriori ragguagli sia sui giocatori da valutare sia su Paulo Dybala, rimasto in panchina sabato scorso nella gara contro la Roma e candidato a vestire nuovamente una maglia da titolare.
in collaborazione con Italpress
FONTE: CorriereDelloSport.it
Serie A, probabili formazioni Verona-Juventus: Dybala dal 1', Pjanic out
Allegri rilancia la Joya dal primo minuto assieme a Douglas Costa, si ferma Pjanic. Ancora out Buffon, gioca Szczesny. Nel Verona giocano i due ex Caceres e Kean.
Dopo le esclusioni nelle ultime partite, Paulo Dybala si appresta a tornare titolare in campionato. Il giocatore argentino infatti scenderà in campo dal primo minuto nella partita che chiuderà il girone di andata della Serie A, Verona-Juventus.
Il ritorno della Joya nell'undici bianconero non è la sola notizia importante sulle probabili formazioni del posticipo di sabato 30 dicembre, perché accanto al numero 10 giocherà Douglas Costa, anche lui in panchina nel big match contro la Roma. Si ferma Pjanic per un affaticamento al quadricipite della coscia destra, al suo posto dovrebbe esserci Marchisio.
Opta Facts
La Juventus è la squadra a cui il Verona ha concesso più reti in Serie A (93).
Il Verona ha vinto solo una delle ultime 10 partite di campionato giocate contro la Juventus (3N, 6P), la sfida più recente: 2-1 casalingo nel maggio 2016.
Verona imbattuto nelle ultime quattro sfide casalinghe di Serie A con la Juventus (1V, 3N): i veneti hanno segnato due gol in ognuna di queste gare.
La Juventus non ha concesso gol nelle ultime cinque partite di campionato: i bianconeri non arrivano a sei di fila da marzo 2016.
Gli ultimi cinque gol della Juventus in Serie A sono arrivati con marcatori diversi.
La vittoria sul Milan (3-0) ha interrotto una serie di tre sconfitte casalinghe consecutive per il Verona in campionato.
Il Verona è la squadra che più volte (otto) ha subito almeno tre reti in una partita di questo campionato.
La Juventus è seconda solo al Napoli sia per tiri nello specchio (117) che per tiri nello specchio concessi (47).
Giampaolo Pazzini è l’unico giocatore della rosa del Verona ad aver già segnato alla Juventus in Serie A: quattro reti, due con la Fiorentina due con la Samp.
Gonzalo Higuaín ha segnato quattro gol in quattro partite di campionato giocate contro il Verona, inclusa una tripletta nell’ottobre 2014.
Buone notizie in casa Verona, con Pecchia che ritrova Caceres dopo che il mal di schiena aveva tenuto l'uruguayano fuori nell'incontro con l'Udinese. A guidare l'attacco sarà un altro degli ex della partita, il giovane Kean.
Douglas Costa torna dal primo minuto
Serie A, probabili formazioni Verona-Juventus
Dybala ritrova una maglia da titolare che in Serie A gli mancava dalla sfida in casa del Napoli del 1 dicembre. L'argentino giocherà in tandem con Douglas Costa dietro ad Higuain, che sarà l'unica punta.
Fuori dalle probabili formazioni anche Gianluigi Buffon, che continua ad avere problemi al polpaccio: al suo posto sarà confermato Szczesny. In difesa confermata la coppia Benatia-Chiellini, sulla destra ballottaggio fra Lichsteiner e Barzagli per sostituire l'acciaccato De Sciglio.
Caceres ha recuperato e giocherà ancora sulla fascia sinistra. Pecchia dovrà fare a meno di Cerci, Souprayen e Fares: la coppia d'attacco nel 4-4-1-1 dei veronesi sarà composta da Kean e da uno fra Valoti e Bessa, col primo favorito.
Ecco quindi le probabili formazioni di Verona-Juventus, posticipo serale della 19esima giornata di Serie A, il cui calcio d'inizio è in programma alle 20:45 allo Stadio Bentegodi.
Hellas Verona (4-4-1-1): Nicolas; A. Ferrari, Caracciolo, Heurtaux, Caceres; Romulo, Buchel, B. Zuculini, Verde; Valoti; Kean.
Juventus (4-3-2-1): Szczesny; Lichsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Marchisio, Matuidi; Dybala, Douglas Costa; Higuain.
[...]
FONTE: FoxSports.it
Juventus, ‘castigo’ finito per Dybala? La decisione di Allegri per il Verona e il probabile 11
L'ultima gara del 2017 la Juventua la giocherà sul campo del Verona. Dybala torna titolare? Allegri sembra avere preso una decisione
Di Federico Gottero 10:53 28.12.17
La Juventus continua la preparazione in vista dell’ultima gara dell’anno che vedrà impegnati i bianconeri al ‘Bentegodi’ contro il Verona nella 19^ giornata di Serie A. Allegri sembra intenzionato a confermare il 4-3-3 ma il tecnico livornese potrebbe rilanciare Paulo Dybala dal primo minuto dopo le tre panchine consecutive nelle ultime tre giornate di campionato. Higuain e Mandzukic, invece, dovrebbero completare il tridente offensivo. In difesa Barzagli sembra favorito su Lichtsteiner per il ruolo di terzino destro. Khedira, Pjanic e Matuidi, invece, agiranno a centrocampo come contro la Roma.
FONTE: CalcioWeb.eu
SEDUTA DI ALLENAMENTO AL MATTINO PER LA VECCHIA SIGNORA
Juventus: scalpita Dybala per Verona, da monitorare Buffon e De Sciglio. Il report da Vinovo
Redazione Fantagazzetta | 27/12/2017 14:44 1'
Dybala (getty)
Allenamento sotto la pioggia questa mattinata per la Juventus a Vinovo, si prepara il match di campionato contro il Verona in programma sabato sera allo Stadio Bentegodi.
Mister Allegri ha diviso la squadra in gruppi, hanno affrontato un'intensa sessione di lavoro atletico, basato sulla forza e sui cambi di direzione. Verso la trasferta in Veneto restano da monitorare le condizioni degli acciaccati Buffon e De Sciglio, ai box Howedes. Difficile il rientro tra i convocati del portiere e capitano della Juve, tra i pali, allora, possibile conferma per Szczesny. Sulla destra di difesa, invece, ballottaggio Barzagli-Lichtsteiner. In attacco reclama posto Dybala, che potrebbe avere la chance del rilancio dal 1' contro i gialloblu.
Domani i bianconeri si ritroveranno al Training Center ancora al mattino.
FONTE: FantaGazzetta.com
Juve: le ultime da Vinovo e probabile formazione anti Hellas
Ancora a parte Buffon e De Sciglio. Dybala potrebbe trovare la titolarità dopo la panchina contro la Roma. Così i bianconeri scenderanno in campo contro l'Hellas Verona dell'ex Napoli e Juve Pecchia
27-12-2017
twitter.com
Si avvicina la sfida del Bentegodi di Verona, stadio in cui la Juventus ha sempre faticato parecchio contro l'Hellas Verona. Tanto che, per trovare l'ultima vittoria, bisogna andare indietro nel tempo fino al 1997. L'ultimo incrocio tra gli scaligeri e la Juventus vide una sconfitta di misura dei bianconeri, già fregiati del titolo di campioni d'Italia, per due a uno, nella partita di addio al calcio del bomber Luca Toni. In una mattinata fredda e piovosa, i giocatori bianconeri si sono allenati molto sulla forza e sui cambi di direzione. Discorso a parte per Buffon e De Sciglio, i quali non recupereranno per il match di sabato sera. Il numero 2 della Juventus proverà ad essere disponibile per il derby di Coppa Italia mentre per Buffon non è da escludere un definitivo ritorno per la prima giornata di ritorno.
I probabili undici vedranno un cambio leggero rispetto la partita contro la Roma. Confermato Szczesny tra i pali, Lichtsteiner potrebbe prendersi la fascia destra. Turno di riposo per Barzagli in favore di Rugani che farà coppia con Chiellini o Benatia. A sinistra ballottaggio Asamoah-Alex Sandro, con il primo in vantaggio sul secondo. In mezzo al campo si torna a due, con Pjanic e Khedira a gestire la linea mediana. Davanti, si potrebbe ripresentarsi il trio formato da Mandzukic, Dybala e Cuadrado a supporto di Higuain. Una partita dove Allegri non vorrà rischiare nulla, su un campo difficile e contro una squadra in risalita. Dopo il netto tre a zero rifilato al Milan di Gattuso, l'Hellas Verona viaggia sulla cresta dell'onda, direzionato verso una complicata salvezza. Nelle parti alte, la Juventus sarà chiamata a vincere per mantenere invariato il distacco dal Napoli capolista che potrebbe "festeggiare" già venerdì il titolo di campione d'inverno. Un match per nulla scontato, dunque, dove tutte e due le squadre lottaneranno per i tre punti. Sarà una partita alla ricerca del riscatto per Paulo Dybala che vorrà senz'altro riprendersi la sua Juventus e soprattutto un posto da titolare, dopo aver praticamente saltato ben due scontri diretti. Adesso tocca a lui.
FONTE: Vavel.com
Quella notte da incubo: la Juve e Scirea, ritornando da Verona
del 28 dicembre 2017 alle 10:30
di Marco Bernardini
Esistono personaggi e fatti che possiedono la forza, talvolta violenta, di riproporsi con puntuale cadenza anche a distanza di tantissimi anni. A volte capita di riviverli la notte, durante la fase Rem del sonno, come autentici incubi. E’ sufficiente un qualunque motivo di attualità legato in qualche modo al passato remoto per scatenare emozioni antiche che sembrano prodotte da un surreale presente. E ciò che mi accade in questi giorni alla vigilia di Verona-Juventus che, pur nella sua valenza di dignitoso confronto, non possiede la cifra di quella che può essere definita una “partitona”.
Era il 3 settembre del 1989. Il calcio non era ancora uno spezzatino e si giocava la domenica pomeriggio. In qualità di “secondo” mi presentai al Bentegodi insieme con il vecchio e saggio Giglio Panza. Lui avrebbe scritto e descritto, scrivendo a mano sul suo quaderno, lo sviluppo di Verona-Juventus. A me spettava il compito delle interviste del dopo gara.
Una giornata di giornalismo facile, quasi scolastico, filata via sull’onda di un successo senza scossoni per i bianconeri. Quattro a uno il risultato finale per la Juve di Totò Schillaci e di Rui Barros un trottolino portoghese detto anche “Rui Bassos” per via della sua statura non certo imponente. Gli allenatori erano Bagnoli e Zoff. Dino, però, quel giorno in panchina non aveva accanto a sé l’inseparabile “vice” Gaetano Scirea. Boniperti non aveva voluto sentire ragioni e l’aveva spedito in Polonia in missione per visionare la prossima avversaria dei bianconeri in Coppa.
Terminato il lavoro, Giglio Panza ed io riprendemmo l’autostrada per fare ritorno a Torino. Una sosta a metà strada. Il vecchio maestro non voleva saltare la cena ed era contrario ai tramezzini delll’autogrill. I telefonini erano di là da venire. Niente radio a bordo. Ce la raccontavamo, viaggiando e il “direttore” era un uomo illustrato da mille storie bellissime. Un piacere ascoltarlo.
La redazione di “Tuttosport” si trovava in via Villar, alla periferia nord della città e poco distante dall’autostrada. Arrivammo che i camioncini per la distribuzione del quotidiano avevano già i motori accesi a pieno carico di quelle risme di carta ancora fresca di inchiostro che macchiava le mani e che profumava di tipografia. Afferrai una copia e dissi a voce alta: “Ma che razza di titolo hanno fatto, con la Juve che ha vinto?”. Evidentemente il mio cervello aveva voluto censurare, per il trauma insopportabile, ciò che in realtà si trovava scritto il prima pagina a caratteri grandi come una casa. “E’ morto Gaetano Scirea” era il titolo. Un incubo assurdo.
Accompagnai Giglio Panza a casa. Tutti e due non riuscivamo a non piangere. Gaetano non era soltanto un campione. Era un amico. Era un fratello. Cioè, lo era stato. Non potevo andare a dormire così. Andai in via Cassini, in zona Crocetta, dove abitavano Gai , Mariella e Riccardo. Erano già arrivati Dino Zoff, la moglie Anna e il loro figlio Marco. Sotto il portone trovai Tardelli e Marocchino. Salimmo insieme. Fu una lunga notte quasi surreale popolata da fantasmi e racconti affogati in un dolore senza confini e intrappolati dentro una sola domanda: “Perché?”. Ovviamente nessuno rispose. Alle cinque del mattino Mariella andò in cucina e si ripresentò con tra le mani una zuppiera: “Minestrone freddo. Lo avevo preparato per Gaetano. Il suo piatto preferito”. Mangiammo in silenzio.
Sono passati ventotto anni da quel giorno di Verona-Juventus. Eppure, di tanto in tanto, mi capita ancora adesso di sognare quei personaggi e di rivivere quella scena come se il tempo non fosse mai trascorso. In bocca risento il sapore delicato di quella zuppa alle verdure.
FONTE: IlBianconero.com
Hellas Verona
Verona, Kean: “Juventus? Se segno non esulto”
Da Marco Razzini - 28 dicembre 2017
Di proprietà della Juventus e in prestito all’Hellas Verona, Moise Kean ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Tuttosport in vista della sfida contro i bianconeri. Di seguito le sue parole.
“Quando ho scelto il Verona non ho fatto calcoli. Sono soddisfatto di questi mesi, ma posso e devo dare di più per la squadra e per i tifosi. Ho 17 anni e so di dover migliorare ancora molto. Il gol a Donnarumma? Gigio è un amico. Abbiamo parlato prima della partita, poi non ci siamo più incrociati. E’ uno dei portieri più forti al mondo. Più che far gol a lui è stato emozionante segnare contro il Milan. Ma lì per lì il primo pensiero è stato ‘Adesso devo provare a farne un altro, dobbiamo vincere’“.
Su Raiola, Ibrahimovic e Balotelli – “Mino mi dice sempre di giocare il mio calcio e di prendere esempio da un campione come Ibrahimovic. Ci ha fatto conoscere, andiamo molto d’accordo Zlatan e io. Di Ibra vorrei avere la serietà nel lavoro e la cattiveria. Tra i miei attaccanti preferiti c’è anche Balotelli e pure con lui ho un buon rapporto. Di Mario apprezzo tecnica e velocità. Io nuovo Balotelli? Mi piace Mario. Ma lui è Balotelli e io sono Kean“.
Sulla sfida contro la Juventus – “Sarà sicuramente emozionante, ma la affronterò come se di fronte avessi il Milan: nei miei pensieri c’è solo il Verona, ora. Mi ha già scritto Sturaro, sarà bello riabbracciare lui e tutti gli altri. Sturaro era uno dei compagni di playstation in ritiro. Ci siamo sfidati un sacco di volte. La partita classica era lui col Bayern e io col Real Madrid. Il Kean della play? Mi hanno fatto troppo lento, mi dovrebbero dare velocità 81. Se segno alla Juve non esulto“.
Sulla maglia – “Mi piacerebbe scambiarla con Marchisio o Buffon, anche se ho letto che Gigi forse non recupererà. Con me è sempre speciale, mi ha soprannominato cucciolo e mi ha trattato come un figlio lo scorso anno. Per la differenza di età potrei esserlo davvero. E’ talmente alla mano che finisco per dargli del tu anche io“.
Su Allegri – “Rapporto buono. Con me è sempre stato duro, ma per il mio bene: ha visto tanti talenti bruciarsi e ha voluto evitare che mi potessi montare la testa. Lo ringrazierò sempre. Cosa sogno? Un gol di testa in finale di Champions contro una squadra spagnola“.
FONTE: Novantesimo.com
Verona-Juve, un po’ di numeri: Bentegodi stregato negli ultimi anni
Di Luca Castellano - 28 dicembre 2017
© foto www.imagephotoagency.it
I bianconeri non riescono ad espugnare il fortino dell’Hellas da più di dieci anni, quando entrambe le squadre militavano in B
Per continuare l’inseguimento alla capolista Napoli, la Juventus dovrà vedersela contro il Verona nel match del Bentegodi previsto per sabato sera con fischio d’inizio alle 20:45. Sulla carta i bianconeri sembrano avere tutte le armi possibili per sbarazzarsi della compagine allenata da Pecchia, ma prendendo in considerazione i numeri ed i precedenti tra le due squadre sarà senz’altro corso qualche brivido lungo la schiena di alcuni tifosi juventini.
ECCO LE STATISTICHE – La Juve, infatti, ha vinto soltanto sette volte in casa dell’Hellas nei 27 precedenti disputati al Bentegodi in Serie A ed ha perso ben 10 volte contro i gialloblù, tra cui nell’ultima occasione, anche se è giusto ricordare che nella sconfitta per 2-1 subita l’8 maggio 2016 la Juventus scese in campo con lo scudetto già cucito sul petto. Lo stesso scenario si verificò un anno prima nel 2-2 del 30 maggio 2015 mentre ben più grave fu il pareggio ottenuto il 9 febbraio 2014 quando i bianconeri subirono il pareggio veronese nei minuti di recupero, dopo aver mantenuto il doppio vantaggio per gran parte dell’incontro. Per ritrovare un successo bianconero ottenuto al Bentegodi, di conseguenza, bisogna tornare indietro di dieci anni e precisamente al 27 aprile 2007, giorno in cui la vittoria per 0-1 lanciò sempre di più la Juventus di Deschamps verso il ritorno in Serie A.
FONTE: JuventusNews24.com
Verona
I voti del 2017 di Trivenetogoal: Hellas Verona 6
mercoledì 27 dicembre 2017 - Ore 12:30 - Autore: Dimitri Canello
L’anno in pillole – Il 2017 dell’Hellas Verona sarà ricordato come l’anno del ritorno in Serie A, con un rendimento però largamente inferiore rispetto a quanto ci si potesse attendere da una squadra che partiva nettamente favorita rispetto alle altre. Fabio Pecchia non ha mai convinto del tutto, ma il 3-0 al Milan ne ha rafforzato temporaneamente la posizione sulla panchina, che non viene mai messa in discussione dalla proprietà anche perché ciò significherebbe sconfessare la politica del direttore sportivo Filippo Fusco. Lo 0-4 di Udine, che inchioda la squadra al penultimo posto in classifica, conferma i problemi di gestione e di organico, che tengono comunque l’Hellas ancora in lotta per rimanere in Serie A
Cosa va: il recupero di Cerci, le fiammate di Verde, il piglio gladiatorio di Bruno Zuculini. In parole povere, le qualità di qualche singolo
Cosa manca: un attaccante, un centrocampista e un difensore centrale (soprattutto se dovesse partire Caceres), se si vuole davvero mantenere la categoria
Possibili giocatori in uscita: Giampaolo Pazzini, Enrico Bearzotti, Martin Caceres
Obiettivi: /
FONTE: TrivenetoGoal.it
APPROFONDIMENTI
Cinque ex Juventus ora all’Hellas Verona
di Lorenzo Salvadori dicembre 27, 2017 - 09:57
Il Verona affronterà sabato 30 dicembre, per l’ultima giornata del turno d’andata, i campioni d’Italia della Juventus. Sarà una sfida da ex per quattro giocatori gialloblù, ma anche per l’allenatore Fabio Pecchia. Eccoli elencati:
Rômulo, la cui esperienza in bianconera è stata davvero deludente. Quattro presenze in Serie A e una in Champions League. Problemi fisici costanti, gli stessi che l’avevano tenuto fuori dal mondiale in Brasile. Con la Juve ha raccolto poco, se mai ha perso un anno o due di carriera, ma è arrivato in finale di Champions nella notte di Berlino contro il Barcellona.
Martín Cáceres è invece un giocatore che alla Juve ha dato moltissimo. Centodieci presenze fra Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Europa League e Champions League. L’uruguayano ha giocato per i bianconeri in due periodi distinti: nel 2009/’10 quand’era in prestito dal Barcellona e dal 2012 al 2016. È stato dunque un protagonista di uno dei periodi storici più importanti nella storia della Società torinese, impreziosendo le sue presenze con gol pesantissimi, come quello all’Inter nel primo scudetto di Conte o come la doppietta al Milan, al suo secondo esordio in maglia bianconera.
Moise Kean è un altro che, per ovvi motivi, ci terrà a fare particolarmente bene contro la squadra attualmente proprietaria del suo cartellino. Il giovane classe 2000 è in prestito al Verona proprio dai bianconeri, con cui nella passata stagione ha messo in cascina 4 presenze e un gol. Mandato a svezzare al Bentegodi, Kean vorrà dimostrare alla Juve di essere già pronto.
C’è anche chi non è mai stato pronto: Marcel Büchel. Dopo anni di prestiti a Gubbio, Cremonese, Virtus Lanciano e Bologna, il giocatore austriaco (oggi nazionale del Liechtenstein) ha deciso di mettere fine alla sua difficile esperienza juventina. Con i bianconeri ha giocato solo 2 gare dell’Europa League 2010-’11: i 2 pareggi contro Salisburgo e Manchester City.
Per parlare dei trascorsi di Fabio Pecchia con la Juventus dobbiamo tornare indietro fino all’estate 1997, quando dovette lasciare l’amata Napoli per garantire 10 miliardi di lire alla Società azzurra. Con i bianconeri vinse lo scudetto 1997/’98 ma, nonostante 32 presenze fra campionato, Coppa Italia e Supercoppa e 5 in Champions League (in quell’edizione i bianconeri persero la finale contro il Real Madrid), non riuscì a convincere la Società a confermarlo per l’anno seguente e venne ceduto alla Sampdoria. Il 19 aprile ’98 segnò il suo unico gol con la maglia della Juve, decisivo per la vittoria sull’Empoli.
Ecco dunque cinque nomi che, sabato, avranno un motivo in più per sconfiggere i bianconeri: la voglia di rivalsa dell’ex. Quella contro la Juve potrebbe essere inoltre l’ultima gara di Martin Caceres a Verona, nel caso in cui il Pelado scegliesse di trasferirsi alla Lazio per questi ultimi cinque mesi di stagione.
APPROFONDIMENTI
Diario di un Verona mai ri-nato
di Maddalena Oldrizzi dicembre 25, 2017 - 11:45
Dopo la vittoria contro il Milan era difficile aspettarsi una domenica del genere. Il Verona va a Udine, ma si dimentica di scendere in campo e giocare.
Una partita da dimenticare, ma è estremamente complesso, questa volta, individuare da dove ripartire: tutto troppo brutto e un Verona troppo compassato per vedere margini di speranza.
Contro il Milan si era visto qualcosa di diverso: una squadra, dei leoni in campo, che contro l’Udinese si sono trasformati in agnellini sacrificali.
4 gol subiti, ma se il problema fosse solo quello…Gli uomini di Pecchia non hanno proprio letto la gara. Chi doveva sfruttare l’occasione non ci ha capito molto, vedi Souprayen che fa di nuovo rimpiangere Caceres, un Fossati a centrocampo opaco, l’attacco pressoché inesistente. Non si può pronunciare la parola salvezza se si alternano prestazioni veramente buone a partite dove è anche difficile trovare aggettivi.
E ora Caceres se ne va. Ieri lo hanno rimpianto come il Garibaldi della situazione, ma davvero è un uomo solo che può spostare gli equilibri? Certo, difensivamente fa la differenza, inutile negarlo. Ma contro la Juve probabilmente sarà la sua ultima partita in gialloblù, proprio contro la ‘sua’ Juve, prima di volare da Lotito e compagni.
Serve quindi un intervento sul mercato, forse più di uno. Pecchia fino a questo momento è stato fin troppo bravo a non esprimersi, a lasciare che sia la Società a trovare le soluzioni. Ma in difesa è evidente che manchi più di un qualcosa, a centrocampo i ricambi per Buchel e Zuculini difficilmente si dimostrano all’altezza delle aspettative.
E l’attacco? Argomento spinoso. Se da un lato la crescita di alcuni è stata evidente, dall’altro mancano degli enormi tasselli. Kean e Pazzini sono chiamati a segnare, certo, ma prima di riuscirci dovrebbero arrivare dei palloni in area almeno. Ecco, quindi, che il discorso si sposta sulle ali: Bessa e Verde ieri malissimo, abulici e poco consistenti. Pare che il Verona stia monitorando proprio una serie di mezz’ali sul mercato, ma non ci si può riempire la rosa di mezz’ali se poi là davanti mancano delle alternative vere. Kean e il Pazzo sono giocatori d’area, i ‘bomber’ veri, quelli che spesso la mettono di testa o fanno salire il resto della squadra. Manca un attaccante che si muova, che faccia spostare le difese avversarie, che si comporti come un Cerci in posizione di ‘Falso nueve’.
Se poi alla fiera degli assenti di Udine si aggiunge anche Romulo, sottotono rispetto a tutte le ultime partite, suona una fanfara d’allarme, nemmeno una sirena. Pecchia si gioca i cambi, toglie Ferrari per Lee, ma il coreano non serve a molto.
Insomma, un Verona da rivedere totalmente, dentro e fuori dal campo. Atteggiamento non comprensibile per chi si giocherà la salvezza fino a fine campionato: si può perdere, ma non così.
FONTE: CalcioHellas.it
Tutto Juve, inizia la missione Verona: chi ci sarà e chi no
Hellas Verona-Juventus streaming e probabili formazioni
Pubblicato il dicembre 27, 2017 Categorie In Evidenza/Serie A Scritto da Yuri Coss
Hellas Verona-Juventus streaming e probabili formazioni – Il posticipo della diciannovesima giornata di Serie A vedrà contrapposte Hellas Verona e Juventus. Si tratta di uno scontro tra due squadre dalla situazione di classifica opposta. Gli scaligeri, infatti, sono penultimi in classifica e devono fare risultato per continuare a sperare nella salvezza. Il quartultimo posto, ultimo utile per restare in A, è comunque alla portata, e gli uomini di Fabio Pecchia ci credono. Tuttavia, il rendimento è altalenante, e dopo la vittoria contro il Milan è arrivata la netta sconfitta a Udine.
Dall’altro lato ci sono i campioni d’Italia in carica, secondi in classifica. L’obiettivo della compagine di Massimiliano Allegri è quello di continuare il trend positivo e restare incollato al Napoli. I partenopei, capolista del campionato, distano soltanto un punto. Il tecnico toscano vuole portare a casa i tre punti e continuare la sua corsa verso il settimo scudetto consecutivo.
Hellas Verona-Juventus streaming
Hellas Verona-Juventus streaming – La partita, posticipo del turno, si terrà sabato alle 20:45 allo stadio Bentegodi di Verona. Sarà trasmessa in esclusiva per gli abbonati alle piattaforme satellitari. Sky mette a disposizione ben quattro canali: Sky Sport Mix, Sky Sport 1, Sky Supercalcio e Sky Calcio 1. Mediaset Premium, come di consueto, la trasmette su Premium Sport. La gara sarà disponibile anche su smartphone e tablet grazie alle apposite app per i soli abbonati. Sky Go e Premium Play, infatti, permetteranno agli utenti la visione del match in chiaro. Infine, i siti di streaming illegale (tra cui Rojadirecta) trasmetteranno la partita in diretta.
Hellas Verona-Juventus probabili formazioni
Mister Pecchia torna ad avere a disposizione Caceres, Valoti e Kean. Il difensore e il centravanti dovrebbero partire dal primo minuto, mentre il centrocampista si gioca il posto con Bessa. In mezzo al campo ballottaggio tra Buchel e Fossati, con il primo favorito. In avanti dovrebbe partire titolare Kean, ma si candida a un posto da titolare anche Pazzini. Indisponibili Cerci, Brosco, Zaccagni e Fares, mentre è in forte dubbio la presenza di Souprayen. Il laterale sinistro, infatti, è alle prese con la lombalgia.
Allegri, sicuro di non avere a disposizione Howedes, spera di recuperare Buffon e De Sciglio. Per entrambi, fino ad ora, lavoro personalizzato. Per il resto tutti a disposizione del tecnico toscano, che ha ancora qualche dubbio da sciogliere. A destra sarà corsa a due, con Barzagli favorito su Lichtsteiner per un posto da titolare. A sinistra duello tra Alex Sandro ed Asamoah, con il brasiliano in vantaggio. Scalpita per un posto da titolare Dybala, a farne le spese sarà uno tra Matuidi e Cuadrado.
Probabili formazioni
Hellas Verona (4-4-1-1): Nicolas; Caceres, Heurtaux, Caracciolo, Ferrari; Romulo, Zuculini B., Buchel, Verde; Bessa; Kean. All. Pecchia
Juventus (4-2-3-1): Szczesny; Barzagli, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. All. Allegri
FONTE: Calcio360.eu
Juventus, dopo i due giorni concessi da Allegri, oggi di nuovo al lavoro
Da verificare le condizioni di Buffon e De Sciglio, assenti contro la Roma
© Juventus FC via Getty Images
martedì 26 dicembre 2017
TORINO - Allenamento pomeridiano nel giorno di Santo Stefano per la Juventus. L'ultima del girone di andata vedrà i bianconeri impegnati sul campo del Verona. Archiviati i due giorni di riposo concessi da Massimiliano Allegri in seguito alla vittoria sulla Roma, la squadra ha iniziato la seduta con una prima parte atletica seguita da un lavoro tecnico sul campo, quindi ha concluso la sessione di allenamento con una partitella. I prossimi tre giorni saranno utili anche per verificare le condizioni di Gigi Buffon e Mattia De Sciglio, infortunati e costretti a saltare l'ultimo impegno di campionato di sabato scorso. Difficile che i due possano essere in campo contro l'Hellas. Mercoledì la squadra sarà in campo per una seduta mattutina.
FONTE: TuttoSport.com
Tutto Juve, inizia la missione Verona: chi ci sarà e chi no
Tutto Juve: dopo due giorni di assoluto riposo concessi da Massimiliano Allegri, i bianconeri tornano al lavoro oggi pomeriggio per preparare la sfida contro il Verona. Dopo aver battuto anche la Roma per 1-0 grazie ad una rete di Medhi Benatia, i campioni d’Italia della Juventus hanno trascorso 48 ore in famiglia, ma è già tempo di rimettersi al lavoro. Sabato 31 dicembre, infatti, a poche ore dal capodanno, la Vecchia Signora dovrà affrontare allo stadio Bentegodi l’Hellas Verona dell’ex Fabio Pecchia.
Sulla carta non dovrebbe essere un impegno proibitivo per la Juve che ha ritrovato la solidità difensiva, ma non c’è assolutamente da abbassare la guardia. I gialloblu hanno dimostrato di sapere fare anche degli exploit importanti, anche grazie alle crescenti prestazioni del baby Kean, prestato in estate proprio dalla Juve. Massimiliano Allegri, dunque, schiererà al Bentegodi la migliore formazione possibile, al netto degli infortunati.
Diverse le incognite e una certezza assoluta per il tecnico livornese: Benedikt Howedes non ci sarà, poiché il suo piano di recupero prevede il rientro a metà gennaio. Dopo diverse settimane dovrebbe tornare tra i pali capitan Gigi Buffon, anche se Wojciech Szczesny si è comportato più che egregiamente nelle ultime uscite. Da valutare le condizioni di Mattia De Sciglio, che potrebbe riprendersi il posto di terzino destro. Juan Cuadrado è uscito per crampi nel secondo tempo di Juventus-Roma, quindi è abile è arruolabile, ma Allegri potrebbe preferirgli per questo tipo di partita il brasiliano Douglas Costa.
Tutto Juve: Dybala titolare?
Qualche dubbio sulle condizioni di Mario Mandzukic, che contro i giallorossi è sceso in campo nonostante una ferita da 13 punti di sutura. Una botta nello stesso punto o comunque nelle parti limitrofe lo ha costretto alla sostituzione anzitempo, i nodi saranno sciolti nelle prossime 48 ore, ma l’impressione è che al Bentegodi potrebbe toccare finalmente a Paulo Dybala.
FONTE: JMania.it
SERIE A
VERONA-JUVENTUS: PROBABILI FORMAZIONI, ORARIO E DOVE VEDERLA IN TV E STREAMING
A Verona, l'Hellas ospita la Juventus nell'ultima partita del 2017, valida per la 19ª giornata di Serie A.
Redazione Goal Italia
25/12/17
Ormai archiviata la bella e importante vittoria con la Roma, il quinto risultato utile consecutivo, la Juventus fa visita al Verona con l'obiettivo di mettere in cascina l'intera posta in palio e proseguire la sua marcia verso la vetta della classifica.
I gialloblù di Pecchia, invece, dopo la vittoria contro il Milan sono incappati in una pesante sconfitta con l'Udinese e si ritrovano ora al penultimo posto in classifica.
#1 DOVE E QUANDO
Verona-Juventus si giocherà sabato 30 dicembre alle ore 20:45 allo stadio 'Marcantonio Bentegodi' di Verona.
#2 PROBABILE FORMAZIONE VERONA
Diversi gli assenti per infortunio in casa Verona, da Cerci a Fares, e anche Caceres e Valoti non sono al meglio e anzi in forte dubbio per il match con la Juventus. Mister Pecchia punta su Souprayen per completare il reparto arretrato, mentre a centrocampo torna Buchel. In attacco sarà Kean, supportato da Bessa, a cercare di bucare la difesa della squadra proprietaria del suo cartellino.
VERONA (4-4-1-1): Nicolas; A. Ferrari, Caracciolo, Heurtaux, Souprayen; Romulo, Buchel, B. Zuculini, Verde; Bessa; Kean.
#3 PROBABILE FORMAZIONE JUVENTUS
Ancora out Buffon, la porta bianconera sarà difesa ancora una volta dal polacco Szczesny, con davanti a lui il pacchetto arretrato composto da Barzagli, Benatia, Chiellini e Alex Sandro, anche se Lichtsteiner e Asamoah si candidano per rilevare la maglia dei due terzini. In avanti torna fra i titolari Dybala, che era rimasto tutta la partita in panchina nel match contro la Roma; con lui Cuadrado e Mandzukic a supportare Higuain. Panchina, invece, per Matuidi.
JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Barzagli, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain.
#4 DOVE VEDERLA IN TV E STREAMING
La partita potrà essere seguita sull'emittente satellitare Sky, sui canali Sky Sport Mix, Sky Sport 1, Sky Super Calcio e Sky Calcio 1, e sul digitale terrestre sul canale Premium Sport di Mediaset Premium; inoltre sarà possibile vedere la partita anche in streaming grazie ai servizi SkyGo e Premium Play, per gli abbonati di Sky e Mediaset Premium.
FONTE: Goal.com
Hellas-Juve, le QUOTE: a Verona non c'è partita
del 25 dicembre 2017 alle 19:15
Sulla carta non c'è partita. Tra Hellas e Juve il risultato sembra già scritto, anche per i bookmakers, eppure bisognerà fare attenzione. La sfida del 30 dicembre, visto il periodo insolito, nasconde insidie...
HELLAS-JUVE - Secondo le quote Extragame, i bianconeri favoriti: il 2 è a 1.27, l'1 quotato a 11.00 e la X a 5.75. Il GOAL paga 2.08, mentre il NOGOAL è dato a 1.70, con l'over 2.5 a 1.63.
FONTE: IlBiancoNero.com
EDITORIALE
Un altro Natale senza regali per l'Hellas Verona
24.12.2017 13:30 di Anna Vuerich
Il Verona è sempre stato abituato ad una cosa: nulla è regalato.
Anno dopo anno, le squadre in competizione con i gialloblù hanno dimostrato di godere di una sufficiente dose di fortuna che ai "Mastini del Bentegodi" è sempre mancata. Solo il duro lavoro, la coesione tra i giocatori e una società forte e lungimirante hanno permesso di ottenere gli ottimi risultati che in alcune stagioni si sono visti.
Mancano poche ore a Natale, ma sotto all’albero della società di via Belgio non ci sono regali né per i giocatori né per i tifosi.
La partita di ieri ha lasciato l’amaro in bocca perché, dopo la soddisfacente vittoria in casa contro il Milan, c’era la speranza che qualcosa fosse cambiato. I punti però sono rimasti 13 e bisognerà aspettare ancora del tempo prima di cominciare a tirare dei sospiri di sollievo nel guardare la posizione in classifica.
La prossima settimana i gialloblù giocheranno nuovamente di sabato per l’ultima giornata di Serie A del 2017: alle 20.45 andrà in scena Hellas Verona-Juventus, penultima contro seconda in classifica. Una sfida che si prospetta ancora più difficile di quella di ieri.
L’anno si chiude quindi con poche gioie e molti dubbi: i gialloblù non sono adatti alla Serie A? Oppure c’è qualche falla che andrebbe riparata, ma che i comandanti della nave che affonda non hanno ancora individuato?
FONTE: TuttoHellasVerona.it
24 DIC 2017
LA RABBIA, L’ORGOGLIO E L’INDIFFERENZA
Il buio oltre la siepe. L’indifferenza oltre la rabbia. C’erano due tifosi stamattina a Peschiera. Due. Dopo l’ennesima delusione, la società di Setti ha raggiunto il primo traguardo: schifare il proprio pubblico. Non era mai accaduto, è il primo vero obiettivo raggiunto da questa proprietà. Lo schifo oltre l’orgoglio. L’indifferenza che vince sulla rabbia. La stanchezza per una battaglia che pare persa. La vittoria con il Milan diventata una sorta di tavolino da rianimazione: “Libera… “. Ma non succede niente. E il paziente si avvia verso morte certa. Il Verona, quello che intendiamo noi che l’abbiamo vissuto non esiste più. Persino in Lega Pro c’era più rabbia e soprattutto più orgoglio. Cannella, che pure aveva convinto i soliti scribacchini leccaculo, ieri come oggi, almeno suscitava reazioni. Disse ad Adalberto Scemma in una leggendaria intervista: “Se a Verona lavora Cannella, vuol dire che Verona si merita Cannella”. Fantastico. Un tifoso ieri ha scritto laconico ad Alè Verona: “Presidente Setti la ringrazio per avermi costretto a rivedere un pensiero che ritenevo impossibile: rivalutare Pastorello”. Oltre la siepe, il nulla o forse un comunicato di smentita. Restiamo in attesa. Nel deserto di Peschiera. Indifferenti con i nostri regali di Natale sotto l’albero. Forse questo non è più il Verona. Il nostro Verona.
Gianluca Vighini
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Quelli che non tutti sono adatti al 4-2-3-1
By Redazione - 29 dicembre 2017
Il nuovo modulo di mister Pecchia esalta le caratteristiche di alcuni giocatori, ma sminuisce incredibilmente quelle di altri. È noto a tutti che nel 4-2-3-1 la punta centrale deve saper dare profondità, pressare i difensori avversari, tornare in difesa e dare una mano ai compagni. Insomma, senza girarci tanto attorno, non può essere Pazzini.
Gli esterni d’attacco poi svolgono un lavoro importante, anche difensivo. Verde e Romulo dimostrano di riuscirci. Molto più difficile vedere Lee o Cerci le cui propensioni sono spiccatamente offensive. Per questo l’ex Atletico Madrid si è ritagliato un posticino come attaccante centrale.
Nello schema tattico, i due mediani davanti alla difesa sono più incontristi che costruttori di gioco. Ecco che allora Fossati trova difficoltà, mentre gli Zuculini e Büchel sono a loro agio.
Infine i terzini, con maggiore propensione difensiva pur rimanendo attenti a spingere nelle ripartenze e con i tempi giusti. Ferrari, Caceres e Fares lo sanno fare bene, Souprayen no.
Il mercato di Fusco sarà incentrato tenendo conto di tutto ciò. La società ha deciso di confermare Pecchia e a Pecchia ora servono calciatori adatti.
D.Con.
Fall to Rise – Dove abbiamo toccato il fondo, per poi risalire
By Redazione - 28 dicembre 2017
In queste feste natalizie un po’ indigeste, non solo per i vari pranzi e cenoni ma soprattutto per la cocente batosta subita a Udine, proviamo un po’ a ritemprarci guardando ai più famosi episodi del passato, quando l’Hellas ha raschiato il fondo del barile, riuscendo poi miracolosamente a risollevare le proprie sorti.
21 novembre 1999 Verona – Torino 0-1
Al termine dei primi 45 minuti, l’Hellas si ritrova sotto di una rete (realizzata da Ciccio Artistico), ma nonostante i granata in nove uomini e gli addetti al campo che favoriscono il Verona, spazzando la neve appena caduta soltanto nella metà campo dove avrebbe attaccato l’Hellas (con un Mondonico inferocito in sala stampa a fine partita), i gialloblù non riescono neppure a pareggiare. Con il risultato che non si sbloccava, in molti vedevano il Verona già in B e un Prandelli a forte rischio esonero. In realtà, sappiamo tutti come si è conclusa quell’annata: 43 punti, 9° posto e una qualificazione (non sfruttata) all’Intertoto.
5 aprile 2004 Avellino – Verona 6-0
Forse la più brutta partita della storia dell’Hellas, una data che rimarrà per sempre nella vergogna. Già sotto di cinque gol alla fine del primo tempo, l’undici gialloblù guidato da Maddè non risulta pervenuto, e al suo arrivo a Verona, un copioso lancio di uova e l’auto di Teodorani incendiata suggellano il momento negativo.
La stagione tuttavia si concluse con l’insperata salvezza raggiunta all’ultima giornata a Como, viatico di sofferenza per la più bella annata dell’era Ficcadenti.
7 novembre 2010 Salernitana – Verona 2-1
È il “De Profundis” della sciagurata Era Giannini, con l’ennesima stagione che sembra compromettere la risalita nella serie cadetta e lo spettro el fallimento dietro l’angolo. Arriverà invece Andrea Mandorlini, accompagnato dall’improvvisato Parentela, nello scetticismo più totale. Ironia della sorte, sarà proprio Salerno che sancirà il ritorno in serie B, dopo aver raggiunto in extremis nella stagione regolare l’ultimo posto utile per giocarsi i play-off. E sarà solo l’inizio di una rinascita gialloblù.
Ricalcando copioni già recitati, non resta che guardare al bicchiere mezzo pieno e invertire la rotta dopo lo scempio di Udine. Le gesta del passato siano esempi per un radioso futuro.
Riccardo Pinamonte
È una questione di testa – parte II
By Redazione - 24 dicembre 2017
Adesso abbiamo la prova che aspettavamo. La squadra è incredibilmente debole e fragile dal punto di vista mentale e chi la guida non è in grado di allenarne la testa.
L’Hellas arrivava da una settimana entusiasmante, forse la prima dopo molti mesi. I ragazzi erano carichi e anche chi una settimana fa era partito come riserva (Bessa e Kean) aveva dimostrato di meritare una maglia da titolare.
Ma in una squadra di Serie A non contano solo la preparazione fisica e l’entusiasmo. Puoi giocare in A se arrivi carico agli appuntamenti domenicali, concentrato e con la testa sul pezzo. Lo avevo scritto esattamente sette giorni fa (https://www.hellasnews.it/adesso-e-solo-questione-di-testa/) e mi dispiace ripetermi. A nulla serve vincere contro una big se la settimana dopo arrivi con la testa altrove in una sfida salvezza.
Questo Verona ha dimostrato di avere 13/14 giocatori adatti alla categoria, non di più. Ma pochi di loro hanno la capacitá di ricaricare le energie mentali e arrivare concentrati ad ogni sfida. Un ritiro (pre Sassuolo) o una big che arriva (pre Milan), possono aiutare l’allenatore a far stare sul pezzo i suoi ragazzi. Ma se si esce da una settimana normale, magari anche con i nervi distesi, dopo una bella vittoria, dove però si sono spese tante energie mentali, il gruppo e con esso l’allenatore spariscono dal campo.
Colpe? L’inesperienza, la giovane età, o semplicemente quel qualcosa che differenzia un campione da un giocatore mediocre. E di tesserati mediocri in questa squadra ce ne sono tanti.
D.Con.
FONTE: HellasNews.it
Cammarata: “Contro la Juventus mai dire mai. Il Verona è la squadra del mio cuore”
dicembre 28, 2017
“30 aprile 2000, doppietta mia al Bentegodi contro la Juventus, con l’Hellas vinciamo 2-0 e siamo matematicamente salvi alla terzultima giornata. In bianconero ci sono cresciuto, da bambino tifavo Juve, il mio idolo era Boniek, poi col tempo le cose sono cambiate e ora se devo indicare la mia squadra del cuore, dico sempre Verona – ha dichiarato Fabrizio Cammarata a La Gazzetta dello Sport – Se l’Hellas sabato può fare il miracolo di fermare la Juventus? Non fidatevi di chi sostiene che sia impossibile crederci. Il pallone è una lezione continua. Il pronostico è tutto bianconero, ma l’Hellas, prima della giornataccia di Udine, aveva dimostrato di essere in grande crescita. Mai dire mai”.
Giovanni Kean: “Il mio voto a Moise è un bel 7.5. Se segna contro la Juventus non esulta”
dicembre 27, 2017
“Moise è molto carico ultimamente, sta bene e si sta allenando con intensità. Senza dimenticare che il 30 c’è la partita contro la Juventus". La premessa è d’obbligo per Giovanni Kean, fratello maggiore di Moise anch’egli calciatore al Trapani, che ai microfoni di TuttoJuve analizza il periodo dell’attaccante in prestito al Verona e parla del suo anno: "Sta facendo tanto ma se si impegna può fare ancora di più. Il mio voto è un bel 7.5 – ha dichiarato a tuttojuve Giovanni Kean, fratello di Moise, attaccante della Juventus in prestito all’Hellas Verona – Ci siamo sentiti in questi giorni, mi ha detto che è molto tranquillo come sempre. Per lui sarà un’ottima opportunità, il ragazzo è motivato a far bene e questa sarà l’occasione per farsi vedere ancora meglio. Ha fatto un bel gol col Milan, ero allo stadio quel giorno e si vedeva che i ragazzi erano motivati, Moise anche. E’ entrato benissimo ed è stato molto bravo a risponder presente". Dovesse far gol alla Juve, Moise esulterebbe? "No, Moise non esulta. Questo è garantito. Certamente sarebbe soddisfatto, il suo lavoro è quello di far gol”.
Donati: “Contro la Juventus, il Bentegodi può dare una spinta in più. Mi auguro che i gialloblù facciano risultato contro i bianconeri”
dicembre 27, 2017
“Sulla carta, la Juventus è nettamente favorita perchè a livello di rosa è superiore. A Verona, però, c’è sempre una bolgia e lo stadio può dare una spinta in più. Un po’ quel che è accaduto col Milan, dove i giocatori erano veramente convinti di poter fare risultato – ha dichiarato l’ex centrocampista dell’Hellas Verona, Massimo Donati, a tuttojuve – La squadra gialloblù ha un giusto mix di giovani ed esperti, fino ad ora ha avuto un cammino altalenante ma spero possano trovare la quadratura del cerchio cominciando dall’ottenere un ottimo risultato con i bianconeri“.
I numeri dell’Hellas Verona ad una giornata dalla chiusura del girone d’andata
dicembre 26, 2017
Dopo 18 giornate, l’Hellas Verona di Fabio Pecchia occupa la penultima posizione in classifica a quota 13 punti, frutto di 3 vittorie (Benevento, Sassuolo, Milan) 4 pareggi (Crotone, Sampdoria, Torino e Spal) e 11 sconfitte. Sono 17 i gol all’attivo (8 al Bentegodi, 9 in trasferta) ben 36 invece quelli subiti, media di 2 gol a partita. Su 18 giornate, in 8 occasione i gialloblù di Pecchia non sono riusciti ad andare in gol, mentre si registrano due gare terminate a reti inviolate, contro Crotone e Sampdoria. Al Bentegodi, l’Hellas Verona ha raccolto 7 punti, 6 invece quelli conquistati in trasferta.
Hellas Verona, 8ª partita senza segnare
dicembre 26, 2017
Alla Dacia Arena di Udine, l’Hellas Verona di Fabio Pecchia ha subito l’undicesima sconfitta in campionato, la seconda più pesante per numero di gol subiti dopo il ko (0-5) contro la Fiorentina. Contro l’Udinese di Oddo, i gialloblù per l’ottava volta in diciotto giornate non sono riusciti ad andare in gol: era successo anche contro Crotone, Fiorentina, Roma, Sampdoria, Lazio (cinque gare consecutive, ndr) Atalanta e Genoa.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
Juventus, i convocati e la probabile formazione per Verona
4 assenti tra i bianconeri, in attacco Mandzukic e Higuain con Dybala trequartista
di Redazione Hellas1903, 29/12/2017, 18:03
21 i convocati da Allegri per la sfida al Verona. Out Buffon, De Sciglio, Pjanic e Cuadrado.
Questa la lista:
3 Chiellini
4 Benatia
6 Khedira
8 Marchisio
9 Higuaín
10 Dybala
11 Douglas Costa
12 Alex Sandro
14 Matuidi
15 Barzagli
16 Pinsoglio
17 Mandzukic
20 Pjaca
22 Asamoah
23 Szczesny
24 Rugani
26 Lichtsteiner
27 Sturaro
30 Bentancur
33 Bernardeschi
35 Loria
Nella seduta di oggi Allegri ha provato un 4-3-1-2 con Dybala trequartista alle spalle di Mandzukic e Higuain. A centrocampo, invece, toccherà a Khedira, Bentancur e Matuidi. In difesa ci saranno Lichtsteiner, Benatia, Chiellini e Alex Sandro.
VISTO DA NOI
Verona non tradire, con la Juve fuori l’orgoglio!
L’Hellas, chiamato a una missione impossibile, non può fare a meno dello spirito guerriero
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi 28/12/2017, 17:35
A Udine è stato un passaggio totalmente a vuoto. Il Verona, tuttavia, ha già mostrato quest’anno di sapersi riscattare dopo alcune brutte figure. Sabato dovrà farlo contro la Juventus, partita ai limiti dell’impossibile data la distanza siderale tra il potenziale dell’una e dell’altra. Ma l’Hellas, che nel recente filotto di gare abbordabili (Cagliari, Bologna, Sassuolo, Genoa e Spal) ha raccolto solo quattro punti, pur offrendo buone prestazioni, si è condannato da solo a dover cercare punti anche nelle missioni impossibili.
Ne sono arrivati tre, insperati, col Milan. Benissimo. Certo, ora attendersene chissà quanti con Juventus e Napoli sarebbe da stolti. L’Hellas, che scenderà in campo in uno stadio gremito e denso di passione, ha però il dovere di provare a limitare i bianconeri, di saper soffrire e saper osare per far loro male.
Lo spirito di guerra che è clamorosamente mancato a Udine andrà riscoperto. Per rispetto dei tifosi, per non tradire i colori gialloblù, per dimostrare di avere la voglia di salvarsi. Questo vorremmo che i calciatori non scordassero mai: l’atteggiamento di chi ha sempre fame, anche e soprattutto dopo una vittoria, deve essere il marchio di una squadra così. Perché a considerarsi bravi poi si va incontro ai patatrac. È stato scoraggiante e irritante vederli a Udine svuotati, sottomessi, arrendevoli. Ce li si aspetta di tutt’altra pasta al Bentegodi.
Testa e cuore Verona, con la Juve fuori l’orgoglio!
NEWS
Verona verso la Juve, fuori in tre
Cerci, Fares e Souprayen continuano con le terapie di recupero
di Redazione Hellas1903, 27/12/2017, 15:30
Allenamento mattutino per il Verona presso lo Sporting Center ‘Il Paradiso’ di Peschiera. La squadra, agli ordini dell’allenatore Fabio Pecchia, dopo una prima fase di riscaldamento, ha svolto lavoro di forza in palestra ed esercizi di trasformazione sul campo. Infine, possesso palla e una partitella di chiusura, a campo ridotto.
Lavoro differenziato per Cerci, Fares e Souprayen.
Cerci e Fares saranno assenti sicuri con la Juve, sabato. Molto probabile anche il forfait di Souprayen.
NEWS
Juventus, Buffon e De Sciglio out col Verona
Lavoro ancora a parte per i due bianconeri
di Redazione Hellas1903, 27/12/2017, 17:00
Gianluigi Buffon (problema al polpaccio) e Mattia De Sciglio (infortunio ai flessori) non ci saranno sabato nella gara contro il Verona.
I due oggi si sono allenati ancora a parte. Il terzino proverà a recuperare per il derby di coppa Italia.
NEWS
La Juve è un muro: 461′ senza prendere gol
I prossimi avversari del Verona hanno ricostruito la difesa nelle ultime giornate
di Redazione Hellas1903, 26/12/2017, 09:09
L’ultimo gol subito risale alla partita persa con la Sampdoria per 3-2. Dalla rete di Ferrari al 79′, a Genova, la Juventus non ha più incassato una rete.
I bianconeri, prossimi avversari del Verona, sabato al Bentegodi, mantengono la propria porta imbattuta da 461′.
La presenza stabile di Benatia (nella foto) nell’assetto difensivo di Massimiliano Allegri pare aver risolto definitivamente i problemi accusati in copertura nei primi mesi della stagione.
FONTE: Hellas1903.it
LA CONFERENZA
Allegri: Juve da 16 anni non vince a Verona
29/12/2017 14:22
"La Juve non vince a Verona, con l'Hellas, dal 2001: non dobbiamo buttare all'aria quanto fatto in questo mese". Massimiliano Allegri non si fida del Verona di Pecchia.
"Negli scontri diretti può succedere tutto - ha spiegato il tecnico toscano -, ma ci sono altre partite in cui non deve succedere niente, quindi dobbiamo prendere i tre punti. La carta? Non conta, conta solo il campo, dobbiamo stare vicino al Napoli e chiudere questa parte di stagione nel migliore dei modi".
In campo mancheranno Buffon e De Sciglio, ai quali si aggiungono Pjanic, fermato da un affaticamento muscolare, e Cuadrado, "che ha un'infiammazione al pube quindi starà fuori, sperando di averlo per la Coppa Italia contro il Torino, anche se è molto difficile".
VERONA-JUVENTUS, I PRECEDENTI IN A
Coi bianconeri, ultimi 3 punti nel "Toni-day"
28/12/2017 16:20
La storia di H.Verona-Juventus vanta una grande tradizione in Serie A. Le due squadre si sono affrontate al Bentegodi ben 27 volte ed il bilancio è a favore dei padroni di casa con 10 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte. Anche nei gol fatti, scaligeri superiori per 32 a 31.
Gialloblù e bianconeri iniziarono a scontrarsi nella stagione 1957/58, esattamente il 26 gennaio 1958. Gli ospiti vinsero 2-3: 26’ Sivori (J), 61’ Charles (J), 70’ Ghiandi (V), 83’ Corradi (J), 90’ aut. Garzena (J). 10 anni dopo (il 15 dicembre 1968), quando le due squadre si riaffrontarono, i veneti si presero la rivincita per 2-1 con i gol di Bui (22’) e Petrelli (29’) ai quali replicò lo juventino Anastasi nei minuti conclusivi (87’). La stagione successiva, altra vittoria scaligera: il 21 settembre 1969 finì 1-0, Traspedini al 42’. Stesso risultato il 17 ottobre 1971 (stagione 1971/72), ma questa volta la rete del successo portò la firma di Orazi al 49’. I piemontesi tornarono ad essere corsari in riva all’Adige, l’8 febbraio 1976 (Campionato 75/76): 1-2 (al 7’ Cozzi per l’Hellas e per la Juventus al 51’ Tardelli e Bettega al 62’). Dopo 2 ics entrambe a reti inviolate nei tornei 76/77 e 77/78, i bianconeri riuscirono a vincere per 0-3 (Virdis 63’, Bettega 73’, Verza 77’) nell’annata 78/79. Tris di successi gialloblù nei campionati 82/83, 83/84 e nella stagione tricolore 84/85. Il 26 settembre 1982 la gara terminò 2-1 (63’ Fanna, 89’ Tricella e al 90’ Rossi per gli ospiti); il 18 marzo 1984 finì sempre 2-1 (Platini 1’, Iorio 52’ su rig., 66’ Galderisi); mentre il ben più famoso 14 ottobre 1984 lo score fu di 2-0 nel quale segnò al 62’ Galderisi e raddoppiò all’81’ il "Cenerentolo"-Elkjaer. L’Hellas tornò al successo nei tornei 87/88 e 88/89. Il 4 ottobre 1987 vittoria per 2-1 (Elkjaer 38’ su rig. e 48’, poi Brio al 67’), e il 12 febbraio 1989, successo per 2-0 (doppietta di Pacione al 15’ e al 18’). Il 30 aprile del 2000, 9^ vittoria veneta. Alla 32^ giornata il Verona di Cesare Prandelli ospitò al Bentegodi i bianconeri di Carlo Ancelotti in lotta per lo scudetto. Fu una partita a senso unico con successo veronese per 2-0 (45’ e 57’ Cammarata). Nelle sfide successive, vittoria bianconera per 0-1 (Del Piero su rigore al 45’+4’) nel Campionato 2000/01, poi tre 2-2 consecutivi (2001/02, 2013/14 e 2014/15). Il 4 novembre 2001 segnarono Colucci L. 9' (Vr), Camoranesi 62' (Vr), Tudor 77' (Ju), Trezeguet 90'+1' (Ju); il 9 febbraio 2014, Tevez (Ju) al 4’ e al 21’, Toni al 52' e Gomez al 90’. Il 30 maggio 2015 gli autori delle reti furono: 42' Pereyra (Ju), 48' Luca Toni (Vr), 57' Llorente (Ju) e 90' Gomez (Ve). Infine, l’8 maggio 2016 è arrivata la 10^ vittoria dell’Hellas: 2-1 per effetto dei gol di Toni al 43’ su rigore, Viviani al 55’ e di Dybala al 90’+4’ su rigore. Per il nr 9, capitano e bomber gialloblù fu il match dell'addio al calcio.
Sabato prossimo, 30 dicembre (ore 20.45), scaligeri e bianconeri incroceranno nuovamente i guantoni al Bentegodi. I gialloblù sono a 2 punti dalla zona salvezza (Spal e Crotone sono a quota 15, i veneti a 13) e nell’ultima partita sono stati sconfitti a Udine per 4-0. La Juventus invece, reduce dallo 0-0 di sabato 9 dicembre con l’Inter, in classifica è al 2° posto con 44 punti, a una lunghezza dal capolista Napoli (45).
PRECEDENTI H.VERONA-JUVENTUS IN SERIE A:
Partite giocate: 27
Vittorie H.Verona: 10
Pareggi: 10
Vittorie Juventus: 7
Gol fatti H.Verona: 32
Gol fatti Juventus: 31
ANDREA FAEDDA
DOPO UDINE
Hellas, un calendario da incubo
26/12/2017 11:24
La batosta di Udine è ancora negli occhi di tutti i tifosi gialloblù: una partita passata a subire la forza dei bianconeri con il Verona che non ha praticamente mai tirato in porta.
Dopo il giorno di riposo di Natale, la squadra di Pecchia è tornata ad allenarsi in vista dei prossimi match, sarà un calendario proibitivo: il 30 dicembre al Bentegodi arriverà la Juventus Campione d'Italia, poi all'Epifania l'Hellas volerà a Napoli per sfidare la capolista allenata da Sarri. Due incontri proibitivi prima della pausa (il 21 gennaio arriva il Crotone al Bentegodi).
SEDUTA MATTUTINA
Il Verona a Peschiera tra l'indifferenza
24/12/2017 11:12
Il Verona è tornato ad allenarsi a Peschiera dopo la batosta di Udine. La squadra si è allenata tra l'indifferenza generale dei tifosi, che non sono andati neanche a contestare...
FONTE: TGGialloBlu.it
Verona-Juventus, testacoda degli stipendi: ecco quanto prende Allegri rispetto a Pecchia
Sabato sera al Bentegodi la sfida tra Juventus e Verona è anche quella tra Allegri e Pecchia, primo e ultimo della Serie A in fatto di stipendi
Di Dario D'Angelo - 28 dicembre 2017
© foto www.imagephotoagency.it
Verona-Juventus, posticipo della 19esima giornata di Serie A, è anche la sfida tra Massimiliano Allegri e Fabio Pecchia. A differenziare i due è una questione prettamente economica. L’allenatore bianconero e quello gialloblu, infatti, occupano rispettivamente la prima e l’ultima posizione nella classifica degli stipendi dei mister del campionato italiano.
La leadership spetta appunto ad Allegri che, come riporta La Stampa, è il più invidiato dai colleghi con i suoi 7 milioni di euro di ingaggio annui. Ultima posizione per Pecchia, che deve «accontentarsi» di 250mila euro all’anno. Peggio di lui fanno solo alcuni allenatori subentrati a stagione in corso. Si tratta di Diego Lopez a Cagliari e Walter Zenga a Crotone, fermi a quota 200mila euro di ingaggio.
Dybala ride, incubo finito: titolare in Verona-Juventus
Paulo Dybala ha finito il suo personale castigo, giocherà dal primo minuto con la Juventus contro il Verona. Massimiliano Allegri lo schiera dopo tre panchine di fila in Serie A
Di Gianmarco Lotti - 28 dicembre 2017
© foto www.imagephotoagency.it
Non dovrà più andare in panchina Paulo Dybala, il castigo è finito. Le partite contro Inter, Bologna e Roma sono soltanto un ricordo per il giocatore della Juventus, che partirà di nuovo da titolare a breve. Per l’ultima partita di Serie A dell’anno la Vecchia Signora sarà di scena al Bentegodi contro il Verona e farà giocare la Joya dal primo minuto in attacco.
Massimiliano Allegri ha deciso di concedere una nuova maglia da titolare all’ex palermitano, che nell’ultimo mese l’ha avuta solamente in Coppa Italia contro il Genoa. L’ultima sfida con la Roma è stata dura da digerire, visto che è rimasto fuori per novanta minuti, ma adesso c’è l’occasione per il riscatto. Dybala giocherà titolare in Verona-Juventus e dovrà dimostrare di aver superato il periodo nero.
FONTE: CalcioNews24.com
ALTRE NOTIZIE
Le probabili formazioni di Hellas Verona-Juventus - Out Pjanic
29.12.2017 06:48 di Andrea Carlino
La Juventus chiude il 2017 contro l'Hellas Verona. La squadra di Allegri, rinfrancata dopo la vittoria contro la Roma, vuole chiudere l'anno solare (che l'ha vista ancora una volta trionfare in campionato) con un successo. A guastare la festa ci proverà la squadra di Pecchia: in casa gli scaligeri sono reduci dal successo contro il Milan per 3-0, l'unica in campionato al Bentegodi assieme a quella contro il Benevento. La Juventus non vince al Bentegodi contro il Verona dall’aprile 2001, in seguito ha collezionato due pareggi 2-2 nel febbraio 2014 e nel maggio 2015 e una sconfitta 2-1 nel maggio 2016. Il Verona ha vinto solo una delle ultime 10 partite di campionato giocate contro la Juventus, la sfida più recente: 2-1 casalingo nel maggio 2016. Verso il tutto esaurito all'impianto di Verona: la prevendita prosegue a ritmo sostenuto. L'arbitro dell'incontro sarà Mazzoleni della sezione AIA di Bergamo.
COME ARRIVA L'HELLAS VERONA - In casa l'Hellas ha raccolto 2 vittorie, 1 pareggio e 6 sconfitte con 9 gol fatti e 17 subiti. I veneti hanno vinto solo una delle ultime cinque partite giocate. Per gli scaligeri Caceres può farcela, mentre Pecchia dovrà fare a meno di Cerci e Fares che hanno svolto lavoro differenziato: la coppia d'attacco nel 4-4-1-1 dei veronesi sarà composta da Kean, prodotto del vivaio della Juventus, e da uno fra Valoti e Bessa, col primo favorito. Attenzione, però, a Pazzini che potrebbe essere la carta a sorpresa dal 1'. A centrocampo ci sarà un altro ex, Romulo con Buchel, Bruno Zuculini e Verde.
COME ARRIVA LA JUVENTUS - La squadra di Allegri ha vinto tre vittorie consecutive in trasferta contro Napoli, Olympiakos e Bologna nelle quali ha segnato 6 gol mantenendo la porta inviolata. La Juve non perde in trasferta dal 3-2 incassato dalla Sampdoria il 19 novembre e l’ultimo pareggio esterno in campionato è stato il 2-2 del primo ottobre sul campo dell’Atalanta. 4-3-2-1 come a Napoli: così Allegri in vista del match col Verona. Dybala e Douglas Costa saranno a supporto di Higuain, mentre a centrocampo non ci sarà Pjanic, fermato da un affaticamento al quadricipite della coscia destra. Al suo posto è pronto Marchisio. In porta Szczesny (problemi al polpaccio per Buffon), a destra Lichtsteiner (acciaccato De Sciglio) con Alex Sandro dalla parte opposta.
LE PROBABILI FORMAZIONI
HELLAS VERONA (4-4-1-1): Nicolas; A. Ferrari, Caracciolo, Heurtaux, Caceres; Romulo, Buchel, B. Zuculini, Verde; Valoti; Kean. A disposizione: Silvestri, Coppola, Bearzotti, Felicoli, Zuculin, Laner, Calvano, Fossati, Lee, Bessa, Pazzini. Allenatore: Pecchia
JUVENTUS (4-3-2-1): Szczesny; Lichsteiner, Benatia, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Marchisio, Matuidi; Dybala, Douglas Costa; Higuain. A disposizione. Pinsoglio, Loria, Rugani, Barzagli, Asamoah, Bentancur, Cuadrado, Sturaro, Bernardeschi, Mandzukic, Pjaca. Allenatore: Allegri
ARBITRO: Mazzoleni della sezione AIA di Bergamo
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
29.12.2017
INTERVISTE
Tricella avverte il Verona: «Juve quasi imbattibile»
È il 26 settembre del 1982. Tricella ha scoccato il tiro che batterà Zoff. La gara
Capitano disturbiamo? «No, sto lavorando in ufficio. Devo sistemare delle pratiche per consegnare un paio di case». Dall’altra parte del telfono Roberto Tricella. Si proprio il capitano dello scudetto, che poi andò a sostituire in bianconero una leggenda come Gaetano Scirea. Nel Verona 255 presenze, 3 reti con un campionato di B e uno scudetto vinti. Nella Juve invece, 80 partite e 2 reti con vittorie in Coppa Italia e Coppa Uefa. L’ultima volta che l’abbiamo incontrato era per la festa dei 110 anni in Arena e prima ancora impegnato a Madonna di Campiglio nella costruzione di villette di pregio. «Insomma, me la cavo», racconta il «Trice», «sono qua a Cernusco sul Naviglio che lavoro. Sempre avanti dai. Il Verona? Malino vero?!».
PER SEMPRE GIALLOBLÙ. Roberto Tricella non ha dubbi. «A Torino sono stato bene ma il mio cuore sarà sempre per il Verona. Sono arrivato ragazzino dall’Inter e in pratica e come se non fossi mai andato via. Ricordi? Ma si dai, visto che ho segnato così poco, il gol a Zoff. Mi stavano raggiungendo e ho calciato. Una bella rete. Meno male perchè dopo due minuti han fatto gol i bianconeri. Un aneddoto? Il grande Zoff che mi disse nel sottopasso a fine partita, dopo che l’avevo battuto. “Mi ha segnato Ferroni della Samp e adesso pure tu, forse è ora che smetta di giocare al calcio“. Grande Dino che poi ritrovai anche a Torino. Purtroppo l’Hellas di oggi non è altezza di quello dei miei tempi. Un peccato».
SCIREA, UN MITO. «Noi vogliamo Tricella in nazional, Tricella in nazional...». Così ancor oggi quando la partita è segnata per i gialloblù, la curva Sud rispolvera un «evergreen» degli anni ottanta. Eppure il «Trice» giocò soltanto 11 partite con gli azzurri. «Immodestamente», racconta l’ex libero del Verona, «nei tre anni top con Bagnoli, credo di essere stato forse il migliore, ma come facevi a scalzare il “Gae“ che ho avuto la fortuna di conoscere in nazionale e con la Juve. Scirea era forte di destro, di sinistro e di testa. Era rapido nelle chiusure ed in più faceva gol. Uno dei più forti giocatori italiani di sempre. Poi era una persona stupenda. Dietro di lui Franco Baresi che non aveva la tecnica per giocare in mezzo al campo come Scirea e poi, naturalmente c’era il sottoscritto». Ride il «Trice», che è stato uno dei migliori interpreti del ruolo negli anni ottanta.
JUVENTUS IMBATTIBILE. Dal passato, al presente. Tricella analizza subito la squadra di Allegri. «Per me è più forte dell’anno scorso», avverte subito l’ex libero gialloblù, «loro sono una squadra tosta, dura e quadrata. In questo momento sono la peggior formazione da incontrare. Sanno far legna e nello stesso tempo hanno giocatori di grande qualità. Sono bravi nei calci piazzati perché hanno gente che calcia bene e quindi ti devi limitare e non far falli. Possono giocare di rimessa, quindi se li attacchi ti fanno male. Sono molto abili a giocare nella metà campo avversaria. La vedo molto dura per il Verona, però...». Ed è tutto su quel «però» che costruiamo insieme a Tricella un briciolo di speranza per l’Hellas. «Ecco l’atteggiamento», spiega l’ex capitano gialloblù, «se sottovalutano la gara vanno incontro a qualche problematica. Se invece affrontano la partita di domani come fa una grande squadra, vedo poche possibilità, purtroppo, per il Verona».
L’HELLAS COME IL MILAN. Tricella è il primo ad essere dispiaciuto per il momento che stanno attraversando i gialloblù. Forse anche per questo sparge un po’ di ottimismo sulla nostra chiacchierata. «Le possibilità di salvarsi», racconta, «passano dalla crescita di qualche giocatore, che migliorerà. Poi l’allenatore spero che possa vedere dei margini di allenamento. Molte volte ci sono dei meccanismi che si innescano così, solo con il lavoro o magari pescando un paio di elementi a gennaio. Il Verona può mettersi tre squadre dietro di sè, ma non di più. Credo che debba giocare alla morte fino all’ultimo secondo». Tricella poi azzarda un paragone con il Milan. «Anche se i rossoneri hanno altri obiettivi», spiega l’ex difensore di Bagnoli, «hanno un po’ lo stesso grande difetto del Verona. Non hanno equilibrio e non danno seguito a buone prove. È meglio giocare sempre da sei o sei mezzo, piuttosto che una partita da otto ed una da quattro in pagella. Il Verona non può battere i rossoneri e poi prendere quattro gol senza giocare ad Udine. Significa che qualcosa non va, che non si è ancora squadra». Difficile dar torto al «Trice».
Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
I CONVOCATI GIALLOBLU
30/DICEMBRE/2017 - 13:30
Peschiera - Ultima seduta prima della sfida contro la Juventus per i gialloblù, presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto una prima fase di riscaldamento, passando successivamente ad esercizi di rapidità, esercitazioni tattiche e una serie di calci piazzati. Al termine dell'allenamento il gruppo ha pranzato insieme all'interno del centro sportivo, in attesa di raggiungere lo stadio 'Bentegodi'.
Questi i 24 convocati per la sfida contro la Juventus, 19a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma oggi, sabato 30 dicembre (ore 20.45).
24 CONVOCATI
1. Nicolas
2. Romulo
4. Laner
5. Zuculini B.
7. Verde
8. Fossati
9. Kean
11. Pazzini
12. Caracciolo
14. Zuculini F.
17. Silvestri
21. Lee
23. Calvano
24. Bessa
26. Caceres
27. Valoti
28. Ferrari
29. Tupta
37. Bearzotti
40. Coppola
69. Souprayen
75. Heurtaux
77. Buchel
97. Felicioli
#VERONAJUVE: ESAURITI TUTTI I SETTORI AD ECCEZIONE DELLA 'CURVA EST'
29/DICEMBRE/2017 - 17:50
Verona - L'Hellas Verona FC comunica che, per la partita Hellas Verona-Juventus, in programma sabato 30 dicembre (ore 20.45), sono esauriti tutti i settori dello stadio 'Bentegodi' ad eccezione della 'Curva Est'.
[...]
#VERONAJUVE: SEGUILA CON NOI E SCOPRI NUMERI E CURIOSITÀ
29/DICEMBRE/2017 - 17:10
NUMERI & CURIOSITA'
Scopri i numeri, le statistiche e le curiosità fornite da Opta Sports di Hellas Verona-Juventus, 19a giornata della Serie A TIM 2017/18, in programma domenica 30 dicembre (ore 20.45) allo stadio 'Bentegodi'.
- Sono 54 i precedenti in Serie A tra le due squadre, con 10 vittorie per il Verona, 30 per la Juventus e 14 pareggi. L'ultima sfida risale all' 8 maggio 2016, quando i gialloblù si imposero al 'Bentegodi' per 2-1.
- Una curiosità: gli ultimi 7 gol del Verona in campionato sono stati segnati da altrettanti diversi marcatori: nell'ordine sono Bruno Zuculini, Verde, Cerci, Caceres, Caracciolo, Kean e Bessa.
- Pillola statistica: in questa Serie A la percentuale di passaggi riusciti per i gialloblù è pari al 76%, mentre quella della Juventus è dell'87%.
- Sfida speciale per Caceres, Kean e Romulo, che in passato hanno vestito la maglia della Juventus, mentre uno dei grandi ex di entrambe le squadre è Adrian Mutu, che ha collezionato 63 presenze con il Verona e 46 con i bianconeri.
PECCHIA: «JUVE? TUTTI DOVREMO DARE IL MASSIMO CON CUORE, CORAGGIO E PERSONALITÀ»
29/DICEMBRE/2017 - 13:30
Verona - Le dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate in conferenza stampa alla vigilia di Hellas Verona-Juventus, 19a giornata della Serie A TIM 2017/18.
LA GARA DI DOMANI
«La qualità dell’avversario è evidente, il loro punto di forza non sono tanto le individualità quanto la mentalità vincente. Noi dobbiamo giocare al massimo delle nostre forze ed energie, tutti dovranno esprimere il meglio e scendere in campo con coraggio e cuore, senza fare calcoli. Dobbiamo provare a fare una partita che possa emozionare i nostri tifosi, dipenderà dal nostro atteggiamento».
LA SCONFITTA DI UDINE
«Quella partita ci ha fatto male soprattutto perché arrivata in un momento in cui venivamo da prestazioni di un certo valore. Tutte le gare devono essere preparate al meglio, dal punto di vista fisico e mentale. Ci dovrà servire da lezione, ma dobbiamo lasciarla subito alle spalle e guardare avanti».
SQUADRA QUASI AL COMPLETO
«Fa piacere che in tanti abbiano recuperato e che siano a disposizione. Valoti si è ripreso, anche se la sua condizione non è al meglio, ma la sua presenza è comunque una nota positiva, così come quella di Caceres e Souprayen. Formazione? Ho qualche situazione da definire, ma al di là degli uomini sono convinto che ognuno dei ragazzi scenderà in campo per dare tutto».
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
29/DICEMBRE/2017 - 13:00
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto una prima fase di riscaldamento, passando successivamente ad esercizi di rapidità. La seduta è proseguita con le esercitazioni tattiche, per poi concludersi con una partitella.
Proseguono nel lavoro differenziato Cerci e Fares.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
28/DICEMBRE/2017 - 13:50
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, ha svolto una prima fase di riscaldamento, passando successivamente ad esercitazioni tattiche e sul possesso palla. La seduta si è conclusa con una partitella e una serie di tiri in porta.
In gruppo Souprayen, proseguono nel lavoro differenziato Cerci e Fares.
#VERONAJUVE: ESAURITE 'CURVA SUD SUPERIORE E INFERIORE', 'POLTRONE EST' E 'CURVA NORD OSPITI'
27/DICEMBRE/2017 - 17:50
Verona - L'Hellas Verona FC rende noto che i biglietti per la sfida di campionato Hellas Verona-Juventus, in programma sabato 30 dicembre alle ore 20.45 presso lo stadio 'Bentegodi', sono esauriti per i settori 'Curva Sud Superiore', 'Curva Sud Inferiore' 'Poltrone Est' e 'Curva Nord Ospiti'.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA MATTINO
27/DICEMBRE/2017 - 13:45
Peschiera - Allenamento mattutino per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, dopo una prima fase di riscaldamento, ha svolto lavoro di forza in palestra ed esercizi di trasformazione sul campo. Infine, possesso palla e una partitella di chiusura, a campo ridotto.
Lavoro differenziato per Cerci, Fares e Souprayen.
'PREMIO SANTE BEGALI': NICOLAS AL PRIMO POSTO DOPO 18 GIORNATE
27/DICEMBRE/2017 - 12:00
Verona - E' dell'estremo difensore gialloblù Nicolas il primato provvisorio nella classifica del 'Premio Sante Begali'. Il riconoscimento, dedicato alla memoria dello storico difensore gialloblù, celebra il calciatore dell'Hellas Verona più corretto in campo in rapporto ai minuti giocati. Il portiere è stato ammonito una sola volta in 1620', mentre al secondo posto troviamo Daniele Verde: mai ammonito né espulso, ma con meno minuti giocati (1234'). A seguire Caceres, Cerci e Pazzini, che completano le prime 5 posizioni.
'PREMIO SANTE BEGALI' - REGOLAMENTO 2017/2018
Vince il calciatore che:
- non ha mai vinto nelle edizioni precedenti;
- ha giocato almeno metà delle partite;
- non ha mai ricevuto un'espulsione diretta;
- concorre invece chi è stato espulso per somma di ammonizioni.
'PREMIO SANTE BEGALI' - CLASSIFICA PROVVISORIA
1 - Nicolas
2 - Verde
3 - Caceres
4 - Cerci
5 - Pazzini
'PREMIO SANTE BEGALI' - ALBO D'ORO
2009/2010 Pensalfini
2010/2011 Rafael
2011/2012 Rafael
2012/2013 Sgrigna
2013/2014 Agostini
2014/2015 Benussi
2015/2016 Siligardi
2016/2017 Bessa
CUORE GIALLOBLÙ: ROMULO IL PIÙ VOTATO CONTRO L'UDINESE
26/DICEMBRE/2017 - 13:15
Verona - E' Romulo il giocatore più votato del Cuore Gialloblù per Udinese-Hellas Verona, che si è aggiudicato così la seconda tappa consecutiva del concorso.
Le posizioni nella classifica generale rimangono invariate, con Bruno Zuculini al comando con 187 voti, inseguito da Romulo e Verde, rispettivamente a 87 e 85 voti complessivi.
PESCHIERA: REPORT SEDUTA POMERIGGIO
26/DICEMBRE/2017 - 16:45
Peschiera - Allenamento pomeridiano per i gialloblù presso lo Sporting Center 'Il Paradiso' di Peschiera. La squadra, agli ordini dell'allenatore Fabio Pecchia, dopo una prima fase di riscaldamento, ha svolto esercitazioni sul possesso palla, lavoro di potenza aerobica, partitella a tema e una partita conclusiva a campo ridotto, durante la quale è andato in gol anche Nicolò Cherubin.
Proprio il difensore ha svolto il primo allenamento completo con i compagni, mentre Buchel ha smaltito la sindrome influenzale. In gruppo anche Caceres, Valoti e Kean, in ripresa dopo aver smaltito quasi totalmente la sindrome influenzale. Lavoro differenziato per Cerci, Fares e Souprayen, quest'ultimo a causa di una lombalgia.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: IlRomanista.eu dedica uno speciale a Damiano TOMMASI partito da Sant'Anna d'Alfaedo con tanti sogni e arrivato a giocare in giallorosso ed in Nazionale da campione assoluto... L'insolita parabola calcistica di Pawel WSZOŁEK quasi cacciato dalla SAMP trovò in DELNERI un 'mecenate' e poi si riperse in Inghilterra.
Hall of Fame - Damiano Tommasi: anima candida, spirito romanista
Arrivò a Roma nel 1996 da campione europeo Under 21. In giallorosso passò dai fischi agli applausi, fino a divenire idolo assoluto
25/12/2017 12:00
Vaggimal è un paese di poco più di 75 famiglie sparse attorno a un centro molto piccolo. Quasi mille metri sopra al livello del mare, vicino a Sant'Anna d'Alfaedo, dove c'è il Comune. La famiglia Tommasi probabilmente è la più numerosa e il 17 maggio 1974 festeggia l'arrivo di Damiano. Un bambino che ama il tamburello e lo sci di fondo, che gioca ai mondiali di calcio con i fratelli Alfonso e Zaccaria e che presto, nel Negrar, s'accorge che il calcio per lui non sarà solo un gioco. Lo prende il Verona e nel 1996, quando ha già vinto un Europeo Under 21, lo cede alla Roma. «Ero giovane e appena sposato. Era anche l'inizio di una vita matrimoniale. Era tutto un guardare avanti, sapendo che era un'esperienza da vivere appieno e da cogliere perché poteva diventare irripetibile. Come è stata».
Il primo anno è già un bell'allenamento. Tommasi passa da un Eurogol alla Dinamo Mosca e agli applausi per una giovane promessa, ai fischi. Da Arrigo Sacchi che lo chiama in Nazionale a Carlos Bianchi, fino a Nils Liedholm, che allenava già la Roma mentre lui nasceva e che, chissà, forse si ricordava di lui perché nel 1992 era stato al Verona. «Giocavo nella Primavera del Verona. A fine campionato venivo chiamato per le amichevoli di metà settimana contro la prima squadra, che era allenata da Liedholm. Quando nel 1997 subentrò a Carlos Bianchi mi disse: "Tommasi, ti ricordi di me?". E io: "Mister, ma come? Sono io a chiederle se si ricorda di me". E lui: "Sì, mi ricordo, giocavi difensore centrale". Ed era vero. Si ricordava molto bene. La cosa mi stupì e mi fece piacere ».
Ci ha messo un bel po', Damiano Tommasi, per farsi apprezzare. Ma è proprio nei primi anni, con Zeman e nel primo di Capello, che con una grande forza interiore impara, migliora, lavora, fatica, scava, trova in se stesso un campione e lo costruisce. Cita spesso la parabola dell'Orto, secondo la quale il regno dei cieli è come il seme più piccolo che piano piano cresce e diventa più grande di tutte le piante dell'orto.
Nel 2000/01 il giocatore più importante della Roma campione d'Italia – dirà Capello – è stato Damiano Tommasi. Era partito in panchina, in Roma-Bologna, prima giornata. È entrato nel secondo tempo e non è uscito più. Fortissimo. I gol al Lecce, all'Udinese, all'Atalanta. Le sue esultanze. Quel pugno nella pioggia, a Bergamo, è forse l'immagine più bella della Roma campione d'Italia. Proprio nel modo di esultare si era iniziato, dopo averlo apprezzato, ad amare Damiano Tommasi. Perché le sue esultanze erano tutte belle, straordinariamente normali nell'espressione di gioia spontanea e pura, quella di un bambino che gioca ai mondiali di calcio con i fratelli. Te le ricordi tutte e non perché ha fatto pochi gol. Perché erano speciali, come era speciale Damiano Tommasi.
Avrebbe potuto portare a termine una maratona subito dopo aver concluso un allenamento o una partita. Qualche mese fa ha corso una mezza maratona insieme a Simone Perrotta. Correva sempre, con o senza palla, per attaccare o per difendere, per la squadra. Una volta ha sradicato il pallone a Edgar Davids, non proprio uno tenero, che s'è messo paura. Una volta ha perfino fatto il portiere, col Perugia, perché Cervone era stato espulso e i cambi erano finiti. E ha pure fatto una grande parata. Una volta, invece, un difensore dello Stoke City, Gerry Taggart, gli ha fatto un fallo assurdo in amichevole. Solo la diagnosi era più assurda: rottura del crociato anteriore, del crociato posteriore, del collaterale mediale esterno e interno, dei due menischi, infrazione dei condili e del piatto tibiale. Meglio evitare particolari sul versamento di sangue. Durante l'operazione uscì fuori anche il distacco dei muscoli che governano il ginocchio, il popliteo e i flessori.
Chiunque avrebbe smesso di giocare. Lui, il 30 ottobre 2005, 15 mesi dopo, è tornato, negli ultimi minuti di una partita con l'Ascoli che la Roma stava vincendo 1-0 ma che poi, dopo il pareggio dei marchigiani, fu decisa da un gol di Mexes. Considera il ritorno al calcio giocato il più grande successo della sua carriera e il primo gol dopo il rientro, con la Fiorentina, quello più importante. «Sì, la seconda parte della mia carriera a Roma è stata la più bella. Il rientro dopo l'infortunio e aver lasciato il segno in quella stagione è stata la mia più grande soddisfazione. E i tifosi mi hanno riconosciuto ciò che sono stato e ciò che sono riuscito a fare con la maglia della Roma». Giocò un anno al minimo sindacale di stipendio, lui che qualche anno prima s'era preso gli insulti di tutti i tifosi perché bisognava trovare un capro espiatorio per il comunicato sui premi della Supercoppa. Ma come, quello attaccato ai soldi che gioca per 1700 euro al mese?
Damiano Tommasi è così. Ti spiazza, perché non è classificabile. «Spalletti mi aveva richiesto. Io non ero sicuro della mia condizione e ho aspettato. Quando sono stato sicuro ho detto che ero disponibile. Ma era un rischio. Per questo ho accettato di fare un contratto da calciatore col minimo rischio dal punto di vista economico per la società. Ho investito su questa mia esperienza a Roma la possibilità di tornare a fare il mio lavoro». Centrocampista solo polmoni, comprimario, poi miglior giocatore della squadra campione d'Italia e miglior giocatore dell'Italia ai Mondiali del 2002. Il golden gol con la Corea l'aveva fatto lui, ma Byron Moreno... vabbè, lo sapete. Prima fischiato, poi entrato nella Hall of Fame per acclamazione, perché così ci si entra.
Lui ne è orgoglioso e rivendica il fatto di esserne entrato da comprimario. «Consapevole del mio ruolo di comprimario. Da amante di questo sport è una soddisfazione aver avuto la possibilità di condividere esperienze con i numeri uno del nostro sport. Averlo fatto con la stessa maglia mi riempie di gioia». Se gli chiedi di citare qualcuno dei suoi ex compagni, ti parla di Jonas Thern, Eusebio Di Francesco e Ivan Tomic. Passa per essere una specie di prete, ma pare fosse tra i più temuti per gli scherzi in spogliatoio. Ti parla della sua fede, ma non la ostenta e non vuole imporla ai figli. Non impone neanche il tifo per la Roma. Ci hanno pensato da soli. «I due maschietti tifano Roma. Le bambine non hanno preferenze particolari».
E allora ti spiazza fino a un certo punto, quando ti racconta che tra i suoi cantanti preferiti ci sono Bob Marley – ma i riccioli non sono un omaggio a lui ,sono solo pigrizia – e Francesco Guccini. Se gli chiedi di scegliere una canzone per accompagnare un servizio su di lui, ti cita «Ho ancora la forza». All'inizio ti stupisce, ma poi quando la ascolti tutto sommato capisci perché un testo del genere lo rappresenta bene. «Ho ancora la forza – dice il testo – che ti serve quando dici: si comincia». E ancora: «Ho ancora la forza di starvi a raccontare / le mie storie di sempre, di come posso amare, /di tutti quegli sbagli che per un motivo o l'altro so rifare... (…) Ho ancora la forza di non tirarmi indietro / di scegliermi la vita masticando ogni metro/ di far la conta degli amici andati e dire: / Ci vediam più tardi (…) Abito sempre qui da me / in questa stessa strada che non sai mai se c'è / col mondo sono andato / e col mondo son tornato sempre vivo». Più che anima candida, anima vera e forte. Quindi anima romanista, quella di Damiano Tommasi, campione d'Italia. Miglior giocatore della Roma campione d'Italia.
Luca Pelosi
FONTE: IlRomanista.eu
Ex all’estero. Wszolek, il miglior affare di Bigon
By Redazione - 26 dicembre 2017
Pawel Wszolek arrivò a Verona senza grandi proclami. Fu un prestito della Samp, dove giocava pochissimo, e con Mandorlini in gialloblù giocava ancora meno.
Poi arrivò Delneri e il polacco classe 1992 scoppió. Il Verona lo riscattó a gennaio 2016 nell’ambito dell’affare Sala e l’estate successiva Fusco fu bravo a cederlo in Inghilterra, al Queens Park Rangers.
2 milioni fruttò alle casse scaligere la sua cessione, mentre ai nuovi acquirenti non è andata altrettanto bene. La salvezza risicata nella Serie B inglese e un altro campionato anonimo nella seconda lega britannica quest’anno, non hanno permesso a Wszolek di brillare (in due anni al QPR, 52 presenze e 4 gol). Anche in nazionale non gli è andata meglio, dove viene convocato ma gioca poco.
Insomma un uomo di fatica, un umile gregario transitato da Verona in silenzio, lasciando dietro di sè pochi ricordi e pochi rimpianti, ma un buon gruzzoletto per le casse gialloblù. Di sicuro è stata la miglior intuizione avuta da Bigon a Verona. Probabilmente l’unica.
FONTE: HellasNews.it