#HellasWeeklyNews + - =
Out-out della Sud al presidente: 'Batti un colpo o te ne vai?', la scritta è apparsa su uno striscione al campo di allenamento dell'HELLAS invita SETTI a fare il presidente e prendere decisioni drastiche nei confronti del mister (ma non solo) oppure di cedere la società...
Interessanti le statistiche proposte da TGGialloblu.it dalle quali si evince una volta di più come il problema più grave che attanaglia l'attuale squadra scaligera siano le reti subite soprattutto a fronte di quelle realizzate: SILVESTRI è stato trafitto 16 volte in campionato (alla media di più di una volta a partita) ma i gialloblù sono andati a rete in sole 16 occasioni un quarto delle quali per merito di PAZZINI che però fin'ora non ha giocato nemmeno in 4 gare sommando i vari minutaggi...
Numeri preoccupanti che dovrebbero far riflettere per primo chi è a capo della società di via Francia sul fatto che sia stato giusto (o piuttosto frutto di considerazioni che con l'obiettivo stagionale scaligero poco hanno a che fare) confermare GROSSO sulla panchina dell'HELLAS.
#CalcioMercatoHellas PALOSCHI non trova spazio nella SPAL di SEMPLICI e potrebbe decidere di tornare a Verona ma sulla sponda HELLAS per provare a tornare ai livelli che fece vedere ai tempi del Ceo (Sport.Virgilio.it). VERONA e CARPI sul terzino/esterno di centrocampo di origini francesi PETRIS in scadenza a Giugno col GOZZANO, ne da notizia HellasLive.it. Su CALVANO le attenzioni di FROSINONE e BRESCIA (TuttoB.com)
Periodo nero per i colori gialloblù anche nel torneo femminile (dove le ragazze di DI FILIPPO hanno subito cinque sconfitte consecutive e 10 gol in 7 giorni prima della vittoria col TAVAGNACCO) e nella Primavera 2 con i ragazzi di PORTA alla quarta sconfitta nelle ultime sei gare dopo il pari di Mogliano Veneto col VENEZIA...
Il VERONA per Verona, raccolti più di 16mila Euro per i dipendenti dell'azienda in crisi finanziaria...
Operazione alla spalla riuscita per TOZZO, ne da comunicazione la società scaligera attraverso il proprio sito web.
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DICONO + - =
Mister GROSSO a Dazn La mia idea di calcio? Per me è fondamentale riuscire a coinvolgere il gruppo che ho a disposizione, provando a migliorare giorno dopo giorno ciascuno degli interpreti e, di conseguenza, il gioco della squadra. Cerco sempre di trasferire le mie idee sul campo, cercando di fare sempre un gioco collettivo. Sono convinto di avere a disposizione tutte le basi per fare bene. La gestione del gruppo? Sicuramente, nel quotidiano, è una delle cose più complesse. Si può e si deve sempre avere un confronto sano ed onesto con tutti, dai collaboratori ai calciatori. Sono convinto che la forza di un gruppo sia ciò che poi fa emergere le qualità di ciascuno, così come i difetti, e alla fine più ci si conosce e meglio si riesce a fare' HellasVerona.it
Mimmo VOLPATI al 'Corriere di Verona' parla della crisi dell'HELLAS' Posso comprendere l'amarezza dei tifosi, ma in questo modo perdono tutti. Come si potrebbe riallacciare il rapporto tra Verona e i veronesi? Si dovrebbero prendere persone che conoscono Verona, il Verona e i veronesi...Comunque nonostante la squadra di Grosso stia rendendo meno delle aspettative estive, i mastini possono ancora ritrovare la strada per i primi posti in classifica' TuttoHellasVerona.it
Martins ADAILTON sul difficile momento del VERONA 'Vivo a Verona e seguo moltissimo la squadra. È un momento complicato, l'Hellas non si riesce ad esprimere bene dopo una stagione difficile in A. In estate sembrava che dovesse vincere tranquillamente la B, ma adesso è addirittura fuori dalla zona play-off. Anche a livello ambientale la situazione non è facile, non c'è l'appoggio della tifoseria che diventa fondamentale in un campionato lungo ed equilibrato come quello di Serie B' TuttoMercatoWeb.com
Luca MARRONE a 'La Gazzetta dello Sport' 'Fa male vedere lo stadio vuoto. Sappiamo che dobbiamo dare di più. È importante ritrovare un’unità d’intenti con la gente. Averla dalla tua parte ti può dare una spinta fondamentale. Dipende da noi riconquistarla. Non esiste una ricetta che funzioni al 100%. Fondamentale è ritrovare la determinazione. Abbiamo perso alcune partite non meritando. Con più attenzione avremmo potuto comunque muovere la classifica. Le sconfitte con Salernitana e Lecce ci hanno tolto qualche sicurezza, perché, nonostante un buon gioco, con 25 tiri in due partite, abbiamo fatto 0 punti e preso 3 gol. Nelle successive giornate c’è stato, è innegabile, qualche passo indietro. L’unica sconfitta brutta sotto tutti i punti di vista è a Brescia' MediaGol.it
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Nikolaj MIHAYLOV torna nella squadra bulgara del LEVSKY SOFIA. Nico LOPEZ trascina l'INTERNACIONAL in Copa Libertadores! 'Nanu' GALDERISI nuovo allenatore del GUBBIO in Lega Pro mentre Erjon BOGDANI è stato esonerato dall'incarico di allenatore dell'ALBANIA Under 19. CACCIATORE è di nuovo papà! Dopo Matilde e Melissa ecco Mathias...
Radiografia del Gol gialloblù 2017/2018 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
PAZZINI | 1 | 4 | 5 | |
ZACCAGNI | 1 | 2 | 3 | |
CARACCIOLO | 1 | 2 | 3 | |
DI CARMINE | 1 | 2 | 3 | |
MATOS | 1 | 1 | 2 | |
HENDERSON | 1 | 1 | 2 | |
ALMICI | 0 | 1 | 1 | |
LARIBI | 0 | 1 | 1 | |
COLOMBATTO | 1 | 0 | 1 |
RASSEGNA STAMPA + - =
FOCUS
CdV, Volpati sulla crisi : "Più coinvolgimento per gli ex. Conoscono Verona, il Verona e i veronesi"
01.12.2018 12:00 di Anna Vuerich
Fonte: Corriere di Verona
Il grande Domenico Volpati ha rilasciato un'intervista ufficiale per il Corriere di Verona, che oggi riporta le parole dell'eroe gialloblù militante nell'Hellas tra il 1982 e il 1988.
L'articolo inizia col riportare le parole di Volpati sulla clamorosa scelta della maggioranza dei tifosi gialloblù di rimanere fuori dallo stadio Bentegodi in occasione della sfida con il Palermo: "Posso comprendere l'amarezza dei tifosi, ma in questo modo perdono tutti".
Quando gli viene chiesto come si potrebbe riallacciare il rapporto tra Verona e i veronesi, Volpati suggerisce un maggior coinvolgimento degli ex come lui: "Prendere persone che conoscono Verona, il Verona e i veronesi", come il Vicenza ha fatto con Paolo Rossi e come potrebbe avvenire in terra scaligera con Damiano Tommasi.
Domenico Volpati conclude la sua intervista dimostrandosi positivo riguardo ai prossimi mesi dell'Hellas Verona: nonostante la squadra di Grosso stia rendendo meno delle aspettative estive, i mastini possono ancora ritrovare la strada per i primi posti in classifica.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Il Verona mette nel mirino Paloschi
Il centravanti della Spal fatica a trovare spazio con Semplici.
L’Hellas Verona si concentra sul mercato.
Il club scaligero cerca un attaccante d’esperienza che possa trascinare il reparto. Tra i tanti profili seguiti spunta il nome di Alberto Paloschi, centravanti della Spal che fatica a trovare spazio quest’anno con Leonardo Semplici. L’attaccante classe ‘90, cresciuto nelle giovanili del Milan, potrebbe decidere di tornare a Verona (questa volta sponda Hellas) per giocare con maggior continuità. Attenzione però al Bologna, che potrebbe farsi avanti nelle prossime settimane.
Più difficili, al momento, le piste che portano a Gianluca Lapadula e Alessandro Matri.
SPORTAL.IT | 30-11-2018 12:30
FONTE: Sport.Virgilio.it
PRIMO PIANO
ESCLUSIVA TB - H.Verona: Brescia e Frosinone su Calvano
29.11.2018 12:00 di Christian Pravatà Twitter: @Christianpravat
Simone Calvano dell' Hellas Verona sarebbe entrato nel mirino di Brescia e Frosinone, un possibile rinforzo per entrambe le squadre, possibile quindi una corsa all'acquisto nella prossima sessione di mercato. Questo quanto raccolto dalla redazione di Tuttob.com
FONTE: TuttoB.com
HELLAS VERONA
30 novembre 2018 - 10:49
Hellas Verona, Marrone: “Fa male vedere il Bentegodi vuoto, vogliamo riconquistare il nostro pubblico”
Le dichiarazioni del centrocampista dell’Hellas Verona, Luca Marrone
Parola a Luca Marrone.
Sbarcato a Verona ad agosto sulla base di un prestito oneroso con diritto di riscatto, il centrocampista ventottenne – cresciuto nella Juventus -, dopo l’ultima stagione trascorsa al Bari, è tornato a vestire la maglia dell’Hellas Verona – dove aveva già giocato in Serie A nella seconda parte della stagione 2015/16 -, con l’obiettivo di riportare la squadra nella massima serie.
Dopo 13 giornate di campionato, il classe ’90, che ha ritrovato Fabio Grosso, lo stesso allenatore che lo ha guidato nell’ultima annata, deve però fare i conti con l’insoddisfazione e la rabbia dei tifosi gialloblù, che lo scorso venerdì, in occasione del match interno contro il Palermo di Roberto Stellone, hanno disertato il Bentegodi.
Un duro segno di protesta, che come ha dichiarato lo stesso Marrone, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha colpito la squadra, pronta a riconquistare la fiducia del suo pubblico: “Fa male vedere lo stadio vuoto. Sappiamo che dobbiamo dare di più. È importante ritrovare un’unità d’intenti con la gente. Averla dalla tua parte ti può dare una spinta fondamentale. Dipende da noi riconquistarla”.
“Non esiste una ricetta che funzioni al 100%. Fondamentale è ritrovare la determinazione – ha sottolineato -. Abbiamo perso alcune partite non meritando. Con più attenzione avremmo potuto comunque muovere la classifica. Le sconfitte con Salernitana e Lecce ci hanno tolto qualche sicurezza, perché, nonostante un buon gioco, con 25 tiri in due partite, abbiamo fatto 0 punti e preso 3 gol. Nelle successive giornate c’è stato, è innegabile, qualche passo indietro. L’unica sconfitta brutta sotto tutti i punti di vista è a Brescia“.
“Troppi gol? Si crea e si subisce assieme: questo mi hanno insegnato da quando ho iniziato a giocare a calcio. I gol incassati sono una pecca. Alcuni erano evitabili, altri più fortuiti. Dobbiamo diventare più solidi. E in fretta. L’identità viene da tutto il gruppo. Da molti addetti ai lavori ho sentito dire che questa rosa è una delle migliori della B, e allora è giusto che si senta protagonista. I giudizi li dettano solo i risultati – ha concluso Marrone –“.
FONTE: MediaGol.it
APPROFONDIMENTI
Verona, una squadra in crisi d’identità?
L’involuzione che da qualche settimana a questa parte ha colpito la squadra di Grosso preoccupa davvero. Mancano delle certezze a cui appoggiarsi nei momenti di difficoltà
di Nicola Corona novembre 25, 2018 - 17:35
Diciannove punti in tredici partite, frutto di cinque vittorie (una a tavolino), quattro pareggi e quattro sconfitte. No, questo non è l’inizio di stagione che ci aspettavamo dal Verona. Nonostante la vetta della classifica disti “solo” sei punti, i gialloblù in questa prima parte di campionato hanno palesato una serie di problemi che non devono essere assolutamente presi sotto gamba.
Tralasciando completamente il discorso societario e l’evidente frizione creatasi con i tifosi (una situazione che si protrae almeno fin dalla scorsa stagione), questo Verona ha dimostrato di avere alcune grosse lacune anche sul terreno di gioco.
Il nuovo corso di Fabio Grosso ha portato delle novità che non sono piaciute granché. L’adozione del 4-3-3 come modulo di partenza ha di fatto eliminato la possibilità di vedere in campo contemporaneamente Giampaolo Pazzini e Samuel Di Carmine, due bomber di razza che rappresentano un lusso per questa Serie B. Un problema non da poco, se si considera il fatto che il mister tra i due abbia molto spesso optato per il secondo, relegando il Pazzo (capitano gialloblù) ad un ruolo di comprimario che non rende certo onore alla carriera e alle capacità del numero 11 nato a Pescia.
Ma più di questo, più dei moduli e delle posizioni in campo, a convincere poco della gestione Grosso sono le poche certezze acquisite in più di tre mesi di campionato da una squadra con una rosa potenzialmente più forte di quasi tutte le altre (Palermo e Benevento escluse). Il Verona crea gioco, gestisce spesso il possesso della palla, ma manca di punti fermi che la rendano sicura dei propri mezzi in ogni circostanza.
La difesa, pur senza sfigurare, ha palesato alcune difficoltà di troppo quando attaccata con continuità. Colombatto, dopo un ottimo inizio di stagione ha avuto una flessione che ha messo in dubbio il suo ruolo da regista nel centrocampo gialloblù. Sugli esterni, solo Matos e a tratti Lee stanno fornendo prestazioni convincenti con buona continuità. I continui cambi di formazione poi non aiutano certo la squadra a trovare quell’identità ben definita di cui avrebbe tanto bisogno.
Insomma, questo Verona ormai da diverse settimane sta giocando al di sotto di quelle che sono le sue reali potenzialità. Manca compattezza e mancano certezze a cui appoggiarsi nei momenti più difficili del match. Per fortuna il tempo per rimediare c’è, la classifica è ancora corta e la rosa del Verona è davvero molto ampia. Va assolutamente data un’identità chiara e definita a questa squadra. Solo così si può pensare di tornare a vincere e convincere come era accaduto nella primissima parte di questo campionato!
NEWS
Hellas Verona: casting in corso per il ruolo di vice Colombatto
di Redazione novembre 29, 2018 - 09:30
Contro il Benevento Marrone dovrebbe essere riconfermato in mediana, ma mister Grosso sta cercando un uomo di sostanza da affiancargli
Altro che leva per sollevare il mondo, Fabio Grosso è in cerca di un mediano per ridare equilibrio all’Hellas Verona. Il tecnico gialloblù ha avuto qualche giorno per metabolizzare l’infortunio alla spalla di Santiago Colombatto e sta sfruttando la sosta imposta dal calendario per trovare la soluzione ideale per sostituire l’argentino.
Contro il Benevento dovrebbe essere riconfermato Luca Marrone, mediano di ruolo prestato alla difesa, ma pronto a tornare alle origini, con Pawel Dawidowicz che farà il tragitto opposto. Ma chi affiancare a l’ex Juventus? Il casting è iniziato e dal poker d’assi composto da Henderson, Zaccagni, Gustafson e Calvano uscirà il nome di chi affiancherà Marrone.
FONTE: CalcioHellas.it
CdV - Henderson, da indispensabile a riserva
28.11.2018 10:00 Stefano Bentivogli Twitter @sbentivogli10
Fonte: Corriere di Verona
Da indispensabile a riserva. All'Hellas c'è bisogno di recuperare il miglior Liam Henderson. Per dieci giornate lo scozzese era stato un punto fermo dello schieramento di Fabio Grosso. Unica gara saltata, quella con il Lecce: Hendo era rimasto in panchina, il Verona aveva perso per 2-0.Non che l'equazione, nel caso, abbia un valore specifico, ma tantè. C'erano stati, nello stesso lasso di tempo, i gol, ambedue decisivi, con il Crotone e il Perugia. Sempre con il Perugia, suo l'assist per la rete della vittoria di Samuel Di Carmine. Una squisitezza di tacco, nella gara con il Carpi, aveva mandato a segno Karim Laribi. L'antipasto si era visto in Coppa Italia, con la Juve Stabia: due passaggi smarcanti per Giampaolo Pazzini e Di Carmine, il Verona che vince sul velluto. Tutto cadenzato da quanto Henderson aveva già mostrato nei suoi mesi a Bari, sotto la direzione di Grosso. Ritmo, tecnica, fantasia latina e atletismo scottish: un mix che aveva attirato su di lui i riflettori della Serie A, con la Fiorentina in prima fila per metterlo sotto contratto, dopo il crac finanziario del Bari. Invece è stato l'Hellas a bruciare la concorrenza e a sottoporre a Hendeson un accordo con scadenza fissata al 30 giugno 2022. Un investimento per il presente e per il futuro, un pupillo di Grosso, una certezza agonistica per rincorrere l'immediato ritorno in A.
FONTE: TuttoHellasVerona.it
Calciomercato, da Montolivo a Matri: 4 sogni per la Serie B
Montolivo, Matri, Aquilani e José Mauri sono i quattro profili più sognati per i club di Serie B. Ecco dove potrebbero finire i quattro calciatori
Da RedazioneSB - 25/11/2018
Riccardo Montolivo @ Getty Images
Il mercato di gennaio potrebbe portare nomi illustri in Serie B. Le squadre del campionato cadetto si stanno cominciando a guardare intorno per rafforzare le proprie rose, monitorando con attenzione ai calciatori che hanno trovato meno spazio in Serie A.
Sono quattro i colpi eccellenti che potrebbero far fare il salto di qualità: Riccardo Montolivo, Alessandro Matri, Alberto Aquilani e José Mauri. L’ex capitano di Fiorentina e Milan è ai margini della rosa di Gennaro Gattuso, non avendo collezionato neanche un minuto di gioco. Visti i 33 anni e un contratto in scadenza nel 2019, il mediano potrebbe essere un vero e proprio colpo top per il centrocampo di un club di Serie B. Tra le possibili destinazioni del classe ’85 c’è l’Hellas Verona, attualmente settimo e reduce dal pareggio per 1-1 contro il Palermo. Clicca QUI per tutte le notizie di Serie B!
Calciomercato, Montolivo, Matri, Mauri e Aqulani fanno sognare la Serie B
Alessandro Matri @ Getty Images
Oltre a Montolivo anche l’attaccante del Sassuolo Alessandro Matri potrebbe finire al Verona. Il centravanti ha collezionato finora solo 4 presenze in stagione, andando a segno una sola volta. l’Hellas lo segue da diverso tempo e a gennaio potrebbe tentare l’affondo decisivo. Gli scaligeri dovranno però superare la concorrenza del Benevento.
Più difficile da decifrare sembrerebbe essere il futuro di Alberto Aquiliani. L’ex Roma rifiutato recentemente diverse proposte dal campionato cadetto, tra cui quella del Livorno, perché intenzionato a tornare sui campi di Serie A. Di fronte a un progetto serio però il calciatore potrebbe anche cambiare idea.
Difficile anche l’approdo di José Mauri in Serie B. il centrocampista del Milan non ha mai convinto del tutto la propria dirigenza. Il classe ’96 ha ancora molto mercato in Serie A, dove vanta diversi estimatori, tra cui Parma e Bologna.
FONTE: SerieBNews.com
Camoranesi: “Grosso ti ritieni ancora fuori dalla classifica dei tre più brutti della Nazionale del 2006?”
By Redazione - 1 dicembre 2018
Simpatico siparietto organizzato da DAZN che ha visto coinvolti due Campioni del mondo: da una parte l’allenatore gialloblù Fabio Grosso dall’altra il commentatore Mauro German Camoranesi.
Nella scena Grosso è seduto in mezzo ad un prato e attraverso un video via telefono Camoranesi gli chiede: “So che non vuoi parlare di Mondiali e ti capisco, ma la domanda importante che mi frolla in testa da tanto tempo è: ma tu, a distanza di 12 anni, ti ritieni ancora fuori tra i tre più brutti di quella Nazionale lì, o pensi come pensavi allora, di essere fuori dalla classifica?”
FONTE: HellasNews.it
La protesta della Curva Sud questa mattina a Peschiera
dicembre 1, 2018
Alla ripresa degli allenamenti dei gialloblù di Grosso, la Curva Sud ha esposto questo striscione. La protesta dei tifosi dell’Hellas Verona non si placa dopo la decisione di non entrare allo stadio Bentegodi contro il Palermo. Foto: larena.it
Verona ti ha svuotato uno stadio: batti un colpo o te ne vai? Curva Sud
dicembre 1, 2018
Questo il testo dello striscione esposto questa mattina a Peschiera dalla Curva Sud alla ripresa degli allenamenti dell’Hellas Verona di Fabio Grosso. Il presidente Maurizio Setti presente questa mattina al centro sportivo lacustre
Grosso, -11 punti da Pecchia, -9 da Mandorlini
novembre 29, 2018
L’Hellas Verona di Fabio Grosso nelle prime tredici giornata della Serie BKT 2018/19 ha raccolto 19 punti, frutto di 5 vittorie, 4 pareggi ed altrettante sconfitte. Bilancio non certo confortante visto l’obiettivo promozione della società di Maurizio Setti. Specie se questi numeri vengono comparati ai due precedenti campionati cadetti. Con Fabio Pecchia in panchina nella stagione 2016/17, dopo 13 giornate, l’Hellas Verona vantava ben 30 punti, annata che si chiuse con la promozione diretta in Serie A. Con Andrea Mandorlini invece, dopo tredici giornate nella stagione 2012/13, i gialloblù in classifica erano a quota 28 punti, campionato che l’Hellas Verona chiuse al secondo posto col ritorno in Serie A dopo 11 anni.
Hellas Verona, dodici gare consecutive con reti al passivo: è la quarta peggior serie di sempre
novembre 29, 2018
La squadra di Fabio Grosso entra suo malgrado nella storia del club gialloblù. Come riporta La Gazzetta dello Sport, i gialloblù hanno incassato in dodici giornate ben 16 reti, unica gara con la porta inviolata la sfida di Cosenza vinta 0-3 a tavolino. Per numero di reti incassate, gli scaligeri allenati dal campione del mondo 2006 risultano essere la quarta peggior serie di sempre. Un trend che ha fatto scivolare al settimo posto in classifica l’Hellas Verona, squadra che deve subito invertire la marcia se vuole davvero recitare una parte da protagonista in questo campionato
Dawidowicz, dal centrocampo alla difesa
novembre 27, 2018
Contro il Palermo, la sua posizione in campo ha sorpreso tutti. Non più centrocampista ma difensore centrale. Ruolo che il polacco classe 1995 ha ricoperto più volte in carriera. Dopo 13 giornate, una nuova soluzione a disposizione dell’allenatore gialloblù Fabio Grosso
Marrone, il centrocampista ritrovato
novembre 27, 2018
L’infortunio alla spalla di Colombatto, centrocampista che sarà indisponibile anche il 9 dicembre a Benevento, hanno spinto l’allenatore Fabio Grosso a rialzare sulla linea mediana del campo, Luca Marrone. Dopo dodici partite da difensore centrale, posizione ricoperta negli ultimi tre anni, l’ex Juve contro il Palermo è tornato nel suo ruolo naturale, in mezzo al campo. Salvo sorprese, Marrone verrà riproposto da Grosso anche allo stadio Vigorito
Porta sempre violata! L’Hellas Verona incassa almeno un gol a partita
novembre 25, 2018
L’Hellas Verona di Fabio Grosso, tra Coppa Italia e campionato, ha sempre subito gol. Ben 16 le reti subite in cadetteria in tredici giornate, a cui si sommano quella incassata contro Juve Stabia (4-1) ed a Catania (2-0).
Hellas Verona, solo una vittoria nelle ultime otto giornate
novembre 25, 2018
Sono appena 6 i punti conquistati dai gialloblù nelle ultime 8 giornate, ultima vittoria datata 27 ottobre, al Bentegodi contro il Perugia. Negli ultimi 720’, collezionate ben quattro sconfitte
Hellas Verona e Carpi interessate al difensore Petris
novembre 24, 2018
Il club gialloblù e quello emiliano seguono con interesse il difensore francese classe 1998, Petris Jeremy Arnaud. Può ricoprire sia il ruolo di terzino che di esterno destro a centrocampo. Il contratto del transalpino (ha militato nell’Under 19 del PSG, ndr) col Gozzano scade il prossimo giugno.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
01 dicembre 2018 - 12:45
Curva Sud, striscione contro Setti: “Te ne vai?”
Messaggio da parte della tifoseria dopo che con il Palermo il Bentegodi è rimasto vuoto
di Redazione Hellas1903
Una rappresentanza della Curva Sud si è recata poco fa a Peschiera durante l’allenamento dell’Hellas, stamattina.
I tifosi hanno esposto uno striscione: “VERONA ti ha svuotato uno stadio: batti un colpo o te ne vai?”, il messaggio contenuto.
Chiaramente a esserne il destinatario è Maurizio Setti, il presidente del club, da tempo contestato. Venerdì, nella gara con il Palermo, il Bentegodi è stato disertato dal pubblico.
VISTO DA NOI
29 novembre 2018 - 09:06
Dawidowicz-Marrone, scambio da registrare
Poco ha funzionato col Palermo nell’inversione dei ruoli dei due calciatori
di Michele Tossani, @MicheleTossani
Nel pieno della sosta che separa i due scontri diretti del Verona con Palermo e Benevento, se qualcosa è rimasto sui cui ragionare, a livello tattico, della partita con i siciliani (e in vista proprio della sfida con la squadra di Bucchi) sono le difficoltà mostrate dagli uomini di Fabio Grosso in fase di prima costruzione.
Contro i rosanero, infatti, il tecnico scaligero ha sorpreso un po’ tutti invertendo le posizioni di Dawidowicz e Marrone, col polacco schierato da difensore centrale e con l’ex Bari riportato al ruolo di centrocampista.
Entrambi i giocatori hanno palesato delle difficoltà nel tornare a ricoprire i vecchi ruoli. Lo si è visto, come detto, proprio analizzando la fase di costruzione dell’Hellas, che è risultata essere poco fluida.
La conseguenza di questa mancanza di fluidità portava spesso il blocco 2+1 costituito dai due difensori centrali Dawidowicz e Caracciolo e dal play basso Marrone a non sfruttare la superiorità numerica nei confronti degli attaccanti rosanero Nestorovski e Moreo, che avevano proprio il compito di ostacolare la fase di costruzione gialloblù.
Così facendo, la fase offensiva della squadra di Grosso veniva veicolata verso l’esterno dove si annullava la superiorità numerica che il Verona aveva naturalmente in mezzo al campo schierando tre centrocampisti centrali contro i soli due utilizzati dal Palermo. L’aggressività degli ospiti finiva poi per acuire queste difficoltà di manovra.
Esempio delle difficoltà del Verona in fase di costruzione bassa:
Entrambi i giocatori hanno pagato le conseguenze di questa scelta: Marrone ha chiuso con appena il 77% di passaggi riusciti (34/44) mentre Dawidowicz, pur col 91% di completi (40/44), non è praticamente mai riuscito a muovere palla su linee di passaggio che avrebbero potuto impensierire maggiormente il sistema difensivo palermitano.
Le difficoltà del 23enne ex Benfica in fase difensiva sono poi state ulteriormente confermate anche in occasione del gol subito dal Verona.
È vero che l’azione in questione era una situazione di calcio piazzato ma, in tale circostanza, è stato proprio Dawidowicz a staccarsi da Rajkovic per andare ad impattare la palla con una scelta di tempo sbagliata che ha concesso poi al difensore serbo di andare a impattare e battere Silvestri, segnando così la rete del definitivo pareggio.
Sono, tutte queste, situazioni sulle quali Grosso dovrà meditare, in vista della delicata sfida col Benevento, a maggior ragione alla luce del forfait di Colombatto, che difficilmente sarà recuperabile per la trasferta nel Sannio.
NEWS
29 novembre 2018 - 08:24
Gol subiti, continua la serie no per il Verona
Dodici giornate con almeno una rete al passivo per i gialloblù. I precedenti
di Redazione Hellas1903
Il Verona subisce almeno un gol a partita da dodici turni. Una serie negativa, in avvio di campionato, ha pochi precedenti.
Come riporta “La Gazzetta dello Sport” oggi in edicola, nella storia dell’Hellas questa è il quarto filotto negativo per l’Hellas in questa statistica.
A fare peggio è stato il Verona 1996-97, in A con Gigi Cagni (23 turni con reti al passivo), e, alla pari, con 17 giornate consecutive, i gialloblù del 1933-34 e del 1940-41, entrambi impegnati in B.
L’Hellas attuale, peraltro, non ha ancora interrotto questa tendenza, che sta fortemente limitando i risultati della squadra di Fabio Grosso.
NEWS
28 novembre 2018 - 15:55
Minutaggio Hellas: Silvestri e Marrone stakanovisti
Colombatto il più presente tra i centrocampisti, in attacco Laribi
di Jacopo Michele Bellomi, @jjbellomi
La giornata di riposo per il Verona, imposta dal format della Serie B a 19 squadre, permette di fare una panoramica sul minutaggio dei giocatori gialloblù.
In tredici turni di campionato l’Hellas è sceso in campo in dodici occasioni, in quanto si esclude la gara vinta a tavolino con il Cosenza (seconda giornata). Solo due giocatori possono dirsi davvero insostituibili per il tecnico Grosso: Silvestri e Marrone, infatti, sono sempre stati presenti dal primo all’ultimo minuto delle gare giocate dai gialloblù.
Seguono, in questa particolare classifica, altri due difensori – Caracciolo e Crescenzi – mentre il primo centrocampista è Colombatto con 869 minuti, in quarta posizione. Subito dietro si trova Laribi, il più utilizzato degli attaccanti, che precede lo scozzese Henderson.
PORTIERI:
Silvestri – 1080 minuti (12 presenze su 12 partite)
Tozzo – non utilizzato
Ferrari – non utilizzato
DIFENSORI:
Marrone – 1080 minuti (12 presenze su 12 partite)
Caracciolo – 990' (11 su 12)
Crescenzi – 977' (11 su 12)
Balkovec – 456' (6 su 12)
Almici – 360' (4 su 12)
Empereur – 360' (4 su 12)
Eguelfi – 74' (1 su 12)
Bianchetti – non utilizzato
Kumbulla – non utilizzato
CENTROCAMPISTI:
Colombatto – 869 minuti (10 presenze su 12 partite)
Henderson – 707' (9 su 12)
Dawidowicz – 605' (10 su 12)
Zaccagni – 517' (11 su 12)
Gustafson – 262' (5 su 12)
Calvano – 63' (2 su 12)
Danzi – non utilizzato
ATTACCANTI:
Laribi – 757 minuti (12 presenze su 12 partite)
Matos – 589' (9 su 12)
Di Carmine – 571' (7 su 12)
Ragusa – 547' (9 su 12)
Pazzini – 352' (7 su 12)
Tupta – 295' (6 su 12)
Cissé – 198' (5 su 12)
Lee – 170' (5 su 12)
Cappelluzzo – non utilizzato
VISTO DA NOI
28 novembre 2018 - 15:14
Che cosa manca a questo Verona
L’Hellas avrebbe dovuto essere di governo, ma non riesce a essere di lotta: giù l’elmetto, su la testa
di Matteo Fontana, @teofontana
Siano dannate queste soste. A momenti sembra che neanche si giochi, il campionato di Serie B. Le pause per le nazionali, il riposo forzato in omaggio al format “dispari” decretato dalla Lega in capo a un’estate grottesca (e l’autunno pure di più).
Siano dannate anche perché in questo modo si dilatano i tempi per capire se il Verona possa risollevarsi dalla crisi in cui è caduto o se, invece, si andrà incontro a una stagione bartalianamente da “tutto sbagliato, tutto da rifare”. C’è chi si infastidisce quando si ricorda che, nel calcio, a decidere che cosa sia giusto o che cosa no, sia solamente Sua Santità il Campo. Eppure è così, e per queste ragioni l’Hellas di Fabio Grosso, in tredici giornate, si è aggiudicato una valutazione – e una classifica – insufficiente.
Che cosa manca al Verona? In fase di mercato ha centrato pressoché tutti gli obiettivi che si era posta la dirigenza, sia in entrata che in uscita (basti pensare alla remunerativa cessione di Fares e Viviani, con Valoti insieme, alla Spal). Con i conti riordinati dalla cura da cavallo in stile trojka pallonara che ha costretto a due anni di vacche magrissime, benché uno sia terminato con una promozione che in troppi, indecifrabilmente, hanno sottostimato, per poi retrocedere dovendosi sorbire per intero l’amaro calice della caduta, l’Hellas aveva (ed ha) ogni risorsa per competere per il vertice.
Ebbene, perché non ci riesce? A difettare è il senso della lotta. Costruito per essere di governo, il Verona, gettato tra i mari burrascosi della B, pieni di filibustieri che danno l’assalto alle galee più sfarzose, si è posto con eccessiva leggerezza, come se questa non fosse la sua realtà, squagliandosi alle prime ondate. Alla maniera, ci si perdoni lo sconfinamento, dei politici che hanno smesso di stare in mezzo alla gente e non ne hanno compreso la rabbia, la delusione, le paure. Così hanno finito per perdere le elezioni e consegnarsi a chi, furbamente, ha capito per primo il mondo attorno.
Sarebbe banale ricorrere alla solita, arcinota frase sul calcio che non è balletto. Ma non lo è, al contrario, evidenziare che all’Hellas ha sempre colpito, più che la bellezza singola di una giocata, l’asprezza del combattimento agonistico. Una scivolata meglio di una rovesciata. Prendersi le vittorie un centimetro dopo l’altro. Quelle facili (sempre che ce ne siano state…), a guardar bene non sono roba per questo che, in termini calcistici, non è un paese per vecchi.
Soltanto munendosi di elmetto e tirando su la testa il Verona potrà riuscire a essere di governo. E, di conseguenza, allontanare la desolata malinconia di un Bentegodi lunare.
NEWS
26 novembre 2018 - 10:32
Colombatto out, difficile il recupero per Benevento
Il centrocampista è ancora dolorante per l’infortunio alla spalla. Probabile l’assenza alla ripresa
di Redazione Hellas1903
Mancano due settimane alla partita del Verona con il Benevento, e soltanto tra qualche giorno il quadro potrà essere più chiaro, ma al momento è difficile ipotizzare il rientro di Santiago Colombatto per la trasferta del 9 dicembre.
Il centrocampista è sempre dolorante per l’infortunio alla spalla sinistra accusato martedì scorso in allenamento a Peschiera del Garda.
Non è una questione di condizione fisica, ma il fatto essenziale è che Colombatto, in questo momento, fatica a sopportare i contrasti e ogni urto è rischioso.
Verrà valutato in questo periodo, ma per adesso il suo inserimento allo stadio Vigorito appare lontano.
FONTE: Hellas1903.it
NUMERI DA BASSA CLASSIFICA
Hellas, senza la vittoria a tavolino...
02/12/2018 12:26
L'Hellas è di riposo forzato. In attesa di tutti gli altri risultati (Il Verona rischia di finire virtualmente fuori dai play-off) cosa dicono i numeri dell'Hellas fino ad oggi? 4 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte sul campo.
Si aggiunge la vittoria a tavolino con il Cosenza che ha consentito al Verona di avere tre punti regalati in classifica (Grosso, con i risultati sul campo, sarebbe a 16 punti, 12esimo in classifica).
I gol fatti, in tredici partite sono solamente 16, così come 16 sono i gol subiti. Una differenza reti pari a 0: numeri che sono più adatti per una squadra di metà-bassa classifica rispetto ad un gruppo che punta alla promozione....
PARADOSSO ROSA HELLAS
Quattro terzini ma un centrale va in fascia...
01/12/2018 12:32
Avere quattro terzini in rosa e usare un difensore centrale in fascia. C'e anche questo paradosso nel Verona di Grosso. Da tre partite consecutive a sinistra gioca Alan Empereur, pupillo dell'allenatore pescarese che lo ha allenato la passata stagione a Bari.
In rosa l'Hellas ha quattro terzini (Crescenzi e Almici a destra, Balkovec ed Eguelfi a sinistra). Sia lo sloveno che il giovane ex Pro Vercelli, nonostante non abbiamo problemi fisici, sono sempre in panchina. Gioca sempre il brasiliano anche se con prestazioni mai convincenti (in teoria a sinistra potrebbe giocare anche Crescenzi).
Ma il punto è un altro: la rosa del Verona è davvero competitiva per la promozione? Si nota mancanza di qualità sulle fasce (COME AVEVAMO SCRITTO AD AGOSTO). Dei quattro terzini "naturali" in rosa solamente Crescenzi è (potenzialmente) un titolare per la categoria. Se Grosso è costretto a mettere Empereur, probabilmente, vuol dire che sia Balkovec (parametro zero) che Eguelfi (prestito) non sono ritenuti giocatori affidabili.
LO STRISCIONE A PESCHIERA
Tifosi: Setti batti un colpo o te ne vai?
01/12/2018 12:08
Continua la protesta dei tifosi del Verona contro la società e il presidente Setti. Dopo lo sciopero con lo stadio Bentegodi deserto in occasione di Hellas-Palermo, i tifosi hanno esposto uno striscione allo Sporting Club di Peschiera questa mattina, sabato 1 dicembre.
Lo striscione rivolto a Setti recita: "Verona ti ha svuotato uno stadio, batti un colpo o te ne vai?"
CRISI HELLAS
Grosso e i giocatori che sono fuori ruolo
30/11/2018 11:00
Fabio Grosso, i moduli, gli schemi e i giocatori. L'allenatore pescarese ha sempre dichiarato che tutto questo passa in secondo piano, prima di tutto conta l'identità della squadra e il modo di stare in campo: alchimia, che a quanto pare, non è ancora stata trovata, guardando la classifica e i risultati deludenti.
I dettagli contano. Tra le scelte discutibili di Grosso in primo piano c'è l'utilizzo di giocatori fuori ruolo: Marrone difensore centrale in un sistema a 4, Dawidowicz regista a centrocampo, Laribi un po' esterno sulla fascia, un po' centrale di centrocampo con compiti troppo difensivi e, ciliegina sulla torta, il centrale Empereur spostato a fare il terzino sinistro (che non crossa mai).
Almeno col Palermo qualcuno è tornato nel suo ruolo: Marrone a centrocampo, Dawidowicz in difesa. Nonostante qualche difficoltà i due giocatori hanno trovato finalmente la loro dimensione naturale. Marrone, per quanto possa essere utile avere un difensore centrale che sappia impostare, non è tagliato per fare il marcatore. Troppi i contrasti "uno contro uno" persi ad inizio stagione. Così come il polacco è troppo lento in fase d'impostazione. Grosso continuerà su questa strada o i due giocatori verranno nuovamente scambiati?
CAMPIONATI A CONFRONTO
GROSSO PEGGIO DI PECCHIA
E NON E' UN'OPINIONE
29/11/2018 11:45
Grosso è peggio di Pecchia: non è uno sfogo del tifoso da bar a dirlo ma le cifre. Al primo anno a Verona, dopo tredici giornate di campionato il gap è addirittura imbarazzante.
Pecchia nel 2016-2017 a questo punto del torneo era primo in classifica (seguito dal Cittadella) con 30 punti in graduatoria: ben 11 punti in più rispetto a questo deludente Verona, corazzata, hanno detto, costruita per vincere agevolmente la serie B.
Pecchia aveva già vinto 9 partite, ne aveva perse 3, ne aveva pareggiata una sola. Grosso ha vinto 5 gare, ne ha perse 4 e ne ha pareggiate 4. Non solo: il Verona di Pecchia divertiva e segnava. Ben 31 gol a fronte di 10 reti subite. Il bomber era logicamente Giampaolo Pazzini a cui Pecchia aveva dato i galloni del leader ripagato a suon di gol. Grosso considera Pazzini invece un soprammobile da mettere spesso in panchina nonostante le 4 reti segnate in poco più di 300 minuti giocati.
Dopo il turno di riposo il Verona potrebbe addirittura scivolare fuori dalla zona play-off a poche lunghezze da una pericolosa zona play-out. Considerazioni che, preoccupati, tutti i tifosi del Verona stanno facendo ma che la società ha rimandato al mittente, dopo la pesantissima sconfitta di Brescia quando è stata ribadita ancora la fiducia a Grosso.
Una conferma che a livello logico crea una pesante contraddizione: o la società sa di aver costruito una squadra al risparmio e quindi ritiene il lavoro di Grosso soddisfacente dato il materiale umano fornito, oppure se veramente D’Amico è convinto di aver costruito una corazzata, è evidente che Grosso sta fallendo l’obiettivo.
LE STATISTICHE
Verona, troppe sconfitte
La peggiore tra le prime
29/11/2018 10:51
Una sola gara vinta nelle ultime cinque. Tra l’altro una vittoria arrivata solo per le grandi parate di Silvestri: quella con il Perugia.
Poi il Verona è sparito, due sconfitte e due pareggi hanno scandito il cammino della squadra di Grosso, scivolata al settimo posto nella classifica del campionato di serie B a 19 punti.
Il Verona ha subito 16 reti, più di un gol a gara e ne ha segnati 16. La squadra scaligera ha già perso quattro volte in questo torneo, la peggiore delle prime otto squadre, alla pari del Benevento. Il Palermo capolista, tanto per fare un paragone ha perso solo una gara fino ad oggi.
Il bomber della formazione gialloblù è Giampaolo Pazzini che ha realizzato quattro gol, frutto soprattutto della tripletta realizzata contro il Carpi e del gol fatto a Brescia. Pazzini, pensate un po’ ha giocato solo 353’ minuti nelle 13 partite sin qui disputate dal Verona.
Dopo Pazzini, nella classifica cannonieri troviamo un difesore, Caracciolo e poi Zaccagni e Di Carmine, tutti con un minutaggio superiore rispetto al Pazzo.
I miglior assist man sono Henderson, Colombatto e Matos con 2 assist. Ragusa ha fatto più cross, 31, seguito da Crescenzi con 25.
Il giocatore che ha fatto più tiri è Laribi con 24, seguito da Pazzini con 12 e da Ragusa con 11.
Ragusa è anche il giocatore che fa più contrasti con 16. Infine Colombatto è il giocatore con più cartellini gialli: ben sei.
FRATTURA ORMAI INSANABILE
L'Hellas di Setti sempre più alieno da Verona
28/11/2018 12:36
L'Hellas e Verona: non era mai capitato che la squadra e la società fossero così distanti dalla città. La protesta è stata vista in tutta Italia: venerdì sera le telecamere Rai hanno immortalato lo stadio desolatamente deserto per la diretta del match col Palermo. Lo sciopero dei tifosi è stato un segnale chiaro e diretto a Setti, che ha deciso comunque di continuare con Fabio Grosso.
La frattura coi tifosi appare insanabile: in città si respira sempre più disamoramento verso l'Hellas, non per la maglia gialloblù (un amore che mai cesserà) ma per il Verona dei giorni nostri che appare sempre più alienato. Allenamenti a porte chiuse, vicende giudiziarie che finiscono sui giornali, prestazioni senza capo nè coda, conferenze stampa asettiche e il silenzio dei dirigenti che non si espongono mai in prima persona (Barresi e D'Amico).
La fotografia di questo momento può darla bene un'immagine: l'Hellas Store completamente deserto, in una foto scattata durante l'orario di punta. L'Hellas di Setti è sempre più distante da Verona e i veronesi...
L'INTERVENTO
CRONACHE DA MARTE QUI E' TUTTO STUPENDO...
28/11/2018 10:39
Abbiamo ricevuto in via anonima alcune pagine di un lettera che proviene da una nave spaziale sbarcata su Marte. Volentieri le pubblichiamo, garantendo all'estensore che non sveleremo mai chi è. Sperando che non si riconosca...
Cara mamma,
sono felicissimo. Qui su Marte è un po' diverso dalla Terra, dove ci si arrabbia se la nostra squadra del cuore non va bene. Qui, dove ormai ci siamo stabiliti da due anni, la nostra squadra del cuore fa proprio schifo, ma a noi questo genera felicità e un senso di euforia. Pensa che dopo un campionato finito con l'ultimo posto in classifica e con umiliazioni su ogni campo, il nostro amato presidente è tornato persino a spendere. Così almeno hanno scritto.
Tutto procede, insomma, in modo stupendo. Il paracadute che è servito al nostro ammartaggio, funge meravigliosamente anche come propellente per la nostra amata società. Il presidente investe e trattiene i migliori giovani e pensa che persino la nostra squadra Primavera, in questo momento è tra le delusioni del campionato. Un grande successo per il progetto del nostro presidente. E noi anche di questo, qui su Marte, siamo felicissimi.
E poi, qui su Marte, cara mamma, abbiamo da poco costruito un piccolo campo da calcio. Siccome abbiamo poco da fare, abbiamo fatto un'inaugurazione per ogni piccolo mattone che abbiamo posato. Abbiamo inaugurato le porte il giorno che sono state installate, poi abbiamo inaugurato il terreno da gioco e abbiamo fatto una grande festa il giorno in cui abbiamo messo delle tribunette. Ora abbiamo ancora da inaugurare le reti di recinzione e la segnatura del campo. Altre due feste in cui saranno invitati tutti: dal sindaco di Marte all'assessore allo sport, ovviamente marziano.
La squadra, nel frattempo, è guidata da un condottiero orgoglioso e che trasmette in ogni momento la carica giusta a noi tifosi. Ha le idee chiarissime su come si gioca a calcio e un legame particolare con il suo attaccante migliore: pensa che lo mette sempre in panchina, proprio per la grande stima che ha nei suoi confronti, e lui zitto, accetta tutto con grande gioia. A noi, francamente, non importa chi gioca. E qui su Marte, credimi mamma cara, non è neanche importante la vittoria. Anzi: siamo felicissimi quando la squadra gioca male e perde. A fine partita, le conferenza stampa sembrano una grande rimpatriata tra amici. Si ride, si scherza, si fanno battute. Qualcuno è davvero un buontempone. L'ultima volta, dopo la partita contro il Palermo, francamente inguardabile, e in cui ovviamente non abbiamo vinto, ha detto al nostro tecnico che è stata la migliore squadra della stagione. E neanche dopo la pesante sconfitta con il Brescia, il clima s'è guastato: c'è stato persino chi ha fatto gli auguri alla figlia del presidente che si è laureata. E' veramente tutto stupendo.
La storia curiosa è che la squadra è fortissima. Almeno così leggiamo ogni mattina sulla nostra Gazzetta Marziana. Abbiamo tantissime frecce al nostro arco, abbondanza di attaccanti (che il nostro allenatore non fa giocare) e un sacco di terzini sinistri che terzini non sono e tantomeno sinistri. Oddio, un po' sinistri lo sono, nel senso che fanno paura ogni volta che un attaccante avversario li punta, però noi ci divertiamo un sacco a leggere di tutta questa abbondanza.
Ora, cara mamma, ti devo proprio lasciare: mi hanno suonato il campanello marziano. Sono i miei amici tifosi marziani che sono rimasti tutti fuori dallo stadio, perchè hanno organizzato un aperitivo marziano durante la partita marziana. Come ci divertiamo, qui su Marte...
CRISI SENZA FINE
Hellas, buio totale anche per donne e Primavera
27/11/2018 15:47
Setti, Barresi e D'Amico non sono preoccupati: l'Hellas va avanti con Fabio Grosso nonostante la classifica deprimente e i numeri negativi (attacco non segna, difesa sempre battuta ad ogni partita, una vittoria nelle ultime otto partite). C'è una parola che riassume bene il momento che sta passando l'Hellas: CRISI.
Crisi che non coinvolge solo la prima squadra allenata da Grosso ma anche le altre due realtà gialloblù: l'Hellas Women e la Primavera. Le ragazze allenate da Sara Di Filippo sono terzultime in classifica a quota sette punti nella massima serie femminile. Le ultime partite? Cinque sconfitte consecutive, subendo dieci gol tra Fiorentina e Sassuolo in sette giorni.
Non va certo meglio ad Antonio Porta. L'allenatore portato da Filippo Fusco per rimpiazzare Massimo Pavanel, dopo l'incredibile retrocessione dell'anno scorso, fatica anche nella "Serie B" della Primavera 2 Girone A: L'Hellas è a quota 10 punti, nelle retrovie della classifica. I giovani gialloblù hanno perso quattro partite nelle ultime cinque. Il periodo nero dell'Hellas di Setti continua.
LO STADIO DESERTO
QUEL CHE RESTA DI UNA PROTESTA CIVILE
27/11/2018 10:41
Cos'è oggi l'Hellas Verona? La domanda è fondamentale per capire l'impatto che la protesta civilissima che i tifosi del Verona hanno messo in atto nella gara di venerdì contro il Palermo.
L'Hellas Verona è una società privata, inscatolata nella galassia societaria probabilmente appartenente a Maurizio Setti (si parla sempre di "società riconducibili" ma non esiste un documento che sia uno che attesta questo essendo queste società in Lussemburgo) o è ancora un patrimonio della città con cui si interseca e interagisce?
Questa è la grande questione che con acume e intelligenza TUTTA la tifoseria dell'Hellas Verona ha posto.
Per capire bene il concetto è giusto fare un po' di storia. Dopo che la famiglia Mazzi cedette il Verona a Pastorello, che aveva alle spalle la "copertura" di un colosso come la Parmalat, il Verona ha conosciuto il punto più basso della sua storia. Evitato per un niente il fallimento, caduto nel baratro della serie C, il Verona ha rischiato seriamente di sparire. La migliore delle ipotesi, in quel momento, appariva la fusione con il Chievo.
Proprio in quegli anni la tifoseria del Verona ha costituito un baluardo formidabile. Un faro nella notte. Da una parte con un viscerale attaccamento alla propria squadra, dall'altra fungendo come pungolo in alcune dissenate gestioni. Senza la tifoseria, sicuramente, il Verona sarebbe morto. La società aveva un valore "commerciale" proprio grazie al numero dei suoi abbonati, delle presenze allo stadio che poi avrebbero permesso l'accesso ai ricchi contratti televisivi, unitamente alla storia del club, l'unica provinciale ad aver vinto uno scudetto, anche questo contabilizzato nel calcolo dei proventi. L'avvento di Martinelli, dopo l'iniziale sbandamento a favore della fusione e il conseguente riallineamento, ha permesso al Verona di tornare nel calcio che conta. Martinelli, prosciugato finanziariamente da un'avventura costosissima e senza energie fisiche consegnò il Verona nella mani di Maurizio Setti.
Questo è il momento cruciale della storia recente. Perchè quel Verona, a quel prezzo, con quei bilanci e quel patrimonio giocatori, era un affarone che la città non volle vedere o capire. Questo è il vero peccato originale che grava su Verona.
La gestione di Setti è stata a due velocità che ora sono evidenti. La prima è stata ambiziosa e foriera di grandi soddisfazioni sportive. I risultati hanno celato alcuni scivoloni evidenti: le magliette della Nike, sempre più brutte, sempre più lontane dalla gente; l'enorme aumento del costo degli abbonamenti in serie A, il distacco del presidente, mai sufficientemente coinvolto in questa avventura, così ignorante da affermare che il Verona fu fondato da alcuni studenti greci.
Pian piano il Verona è diventato altro dalla città. Una realtà parallela e poche volte inserita nel contesto. Un po' alla volta, a qualsiasi livello, la veronesità ha perso efficacia, fino a sparire. Gli "inglesismi" di facciata hanno preso il posto del sano dialetto, il "sentiment" si è dissolto al pari dei risultati pessimi. E' stato sprecato persino l'ingresso in società di un monumento come Bagnoli. L'operazione "ex", in breve tempo si è rivelata per quello che è sempre stata: un'operazione di facciata alla ricerca di consenso immediato e non di un progetto che riportasse nel Verona, con compiti operativi, un patrimonio di esperienze. Internazionalizzare il brand, una delle più gigantesche cavolate mai pronunciate da un presidente di una piccola e radicata provinciale come l'Hellas Verona che ha fatto sempre della sua identità un modo per resistere allo strapotere delle grandi del calcio, la fatal Verona, non a caso.
Un cane che si morde la coda. Un "management" evidentemente non all'altezza della situazione continua a lavorare, nonostante i continui fallimenti. La tifoseria sempre più lontana e disamorata. Il ritiro disertato. E ora la clamorosa protesta di rimanere tutti fuori dallo stadio per prendere le distanze da quel Verona in cui nessuno riesce più a riconoscersi.
Pecchia e Grosso, in questo senso sono solamente l'effetto di una causa che gli permette di allenare una squadra oggettivamente fuori dalla loro portata.
Ma è Setti e il suo orgoglio che oggi si devono guardare allo specchio. Si può fare calcio a Verona senza la gente, senza i tifosi? Ha davvero senso? Basterà una vittoria per cancellare questa protesta così visceralmente vissuta da TUTTI i veronesi (e ribadisco TUTTI)? O è il momento di sedersi ad un tavolo, ripensare questo modello di società, tendere la mano e ritrovare compattezza? L'ultimo errore che Setti può commettere è quello di banalizzare quello che è successo, aiutato in questo da alcuni media che hanno colpevolmente cercato di minimizzare la portata di quanto è avvenuto venerdì sera. Un punto di non ritorno.
GIANLUCA VIGHINI
DESTINO OPPOSTO PER SQUADRE DI SETTI
L'Hellas piange, il Mantova ride
27/11/2018 11:43
L'Hellas piange, il Mantova ride. Destino opposto per le due squadre del presidente Setti. Il Verona è in crisi totale (una vittoria in otto partite) ma l'imprenditore carpigiano ha deciso d andare avanti con Grosso contro tutto e tutti. Neanche il clamoroso sciopero dei tifosi e l'opaco pareggio con il Palermo sottotono ha fatto cambiare idea a Setti.
L'ex socio del Carpi di Bonacini sembra avere la testa rivolta al suo Mantova. I biancorossi sono in testa al Girone B di Serie D a quota 31 punti, grazie alla vittoria contro il Seregno (Ferri Marini e Scotto in rete). Virgiliani in testa a +4 sul Como, in seconda posizione.
Setti e il Mantova, una storia partita molto bene nei dilettanti del calcio italiano.
PRATICAMENTE FUORI DAI PLAY-OFF
Hellas, riposo forzato: a Benevento è decisiva
26/11/2018 10:56
Non è ancora finita la crisi dell'Hellas dopo il pareggio col Palermo. La squadra di Grosso ha conquistato solamente una vittoria nelle ultime otto partite: l'attacco fatica a segnare, il centrocampo non costruisce gioco mentre la difesa è sempre "bucata". Non c'è stata ancora una partita, dall'inizio della stagione, con la porta di Silvestri rimasta inviolata.
La classifica è sempre più preoccupante. Il Verona non giocherà nel prossimo week-end a causa del riposo forzato e potrebbe essere superato da 3-4 squadre uscendo così virtualmente dai play-off. La prossima, decisiva, partita col Benevento si giocherà domenica 9 dicembre alle 21 al Vigorito. Il tempo per allenarsi e preparare nei minimi dettagli il match c'è. Sarà la partita della svolta o si vedrà per l'ennesima volta un Verona farraginoso e poco incisivo?
RIPOSO FORZATO
Classifica Serie B: Hellas play-off a rischio
26/11/2018 08:45
In attesa del posticipo Crotone-Cosenza, si delinea la classifica della Serie B. L'Hellas è attualmente settimo a 19 punti. La squadra di Grosso farà riposo nel prossimo turno e rischia di uscire virtualmente dai play-off.
Classifica Serie B: Palermo 25, Pescara 23, Lecce 22, Salernitana 20, Cittadella 20, Benevento 20, Verona 19, Brescia 18, Perugia 17, Spezia 17, Ascoli 16, Cremonese 15, Venezia 15, Crotone 12, Padova 11, Carpi 10, Cosenza 8, Foggia 8 (partito da -8), Livorno 6.
Ps: Verona, Lecce, Pescara, Padova hanno una partita in più.
PORTA SEMPRE VIOLATA
Nemmeno una partita senza subire gol
25/11/2018 11:17
"Avanti, entrate pure". La porta dell'Hellas è sempre stata violata ad ogni match. Da quando è iniziato il campionato non c'è stata nemmeno una partita dove Silvestri non sia stato battuto. 13 match dove si è subito sempre (almeno) un gol.
L’Hellas di Grosso, oltre a far fatica in attacco, delude anche dietro: 16 le reti incassate in campionato. Dati preoccupanti che però non allarmano ancora il presidente Setti e il ds D'Amico. Si continua con Grosso: c'è ancora fiducia e grande stima per l'ex allenatore della Primavera della Juventus.
CLASSIFICA PIANGE
Il Verona non vince da un mese
25/11/2018 11:11
Il Verona non vince da un mese e la classifica piange. In attesa delle altre partite di B, l'Hellas è sempre più in difficoltà e rischia di essere superato da molte squadre.
Difficile scalare posizioni se non si conquistano mai i tre punti. La vittoria non arriva da un mese: 2-1 al Perugia del 27 ottobre (partita vinta grazie ai miracoli di Silvestri). Un digiuno che non è più tollerabile: solamente una vittoria nelle ultime otto giornate.
FONTE: TGGialloBlu.it
SERIE B
Hellas Verona, l'ora delle scelte. Dolorose o meno
26.11.2018 13:41 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
C'è un dato che più di tutti identifica la crisi in cui versa l'Hellas Verona di Fabio Grosso. Nelle ultime otto giornate di Serie B gli scaligeri hanno vinto una sola volta, un mese fa, contro il Perugia. Per il resto ben quattro sconfitte, contro Salernitana, Lecce, Ascoli e Brescia) e tre pareggi l'ultimo dei quali nel big match contro il Palermo.
Ed è proprio nel paragone con i rosanero di Roberto Stellone, tecnico arrivato in corsa dopo l'esonero di Tedino, che le difficoltà di Pazzini&C. assumono contorni più definiti. Nello stesso intervallo di gare i siciliani hanno vinto cinque partite, pareggiate due e persa una. Diciassette punti conquistati, contro i sei dell'Hellas: in poche parole un abisso.
Eppure la rosa messa a disposizione dell'ex tecnico del Bari dal presidente Maurizio Setti è assolutamente di prim'ordine. Di Carmine, Ragusa, Laribi, Henderson e Dawidowicz sono solo alcuni degli elementi di una rosa, chiamata a guidare la serie cadetta e non a arrancare ai limiti della zona playoff. Eppure nessuno di loro sembra essere in grado di esprimersi ai livelli sperati, nonostante la squadra abbia una struttura ben definita (il 4-3-3 è evidentemente il modulo portante sul quale è costruito il collettivo) e un tecnico che ha lavorato proprio per avere un gruppo di lavoro di questo tipo.
La sensazione, dunque, è quella che occorra cambiare qualcosa. Specie se lo scontro diretto contro il Benevento del prossimo turno di campionato non dovesse dare i risultati sperati. E' il momento di una scelta. Dolorosa magari, ma decisiva.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
PRIMAVERA 2: VENEZIA-HELLAS VERONA 0-0
01/DICEMBRE/2018 - 16:25
Mogliano Veneto (Treviso) - Tante occasioni non bastano alla Primavera gialloblù per portare via l’intera posta in palio dal campo del Venezia: coi lagunari finisce 0-0, con un punto a testa comunque positivo per quanto fatto vedere in campo. Se nel primo tempo le emozioni sono poche, nella ripresa fioccano le occasioni per gialloblù: Traore, Danzi, Amayah, Sane, Saveljevs e Felippe vanno vicinissimi al gol in più occasioni, concedendo pochissimo agli avversari. Ultima partita del girone di andata in programma tra una settimana all’Antistadio contro la Salernitana.
VENEZIA-HELLAS VERONA 0-0
Secondo tempo
48' Termina qui la partita
35' Missile di Danzi che sfiora il palo lontano, con deviazione decisiva della difesa
30' Pozzebon ruba palla e si invola verso Chiesa, che mette in angolo il tiro a tu per tu
28' Ennesima clamorosa occasione per il Verona, con Amayah che spara alto a portiere battuto
25' Felippe ruba palla sulla destra, mette in mezzo per Traore che manda a lato di un soffio
16' Ancora vicinissimo al gol il Verona, stavolta con Traore che tira due volte trovando i difensori
11' Ci prova Pimenta da posizione defilata, gran parata di Chiesa
10' Sempre il Verona: tiro alto di Danzi
7' Botta centrale di Amayah
4' Clamorosa occasione per il Verona con Saveljevs, che spara sul portiere a botta sicura
1' Partiti
Primo tempo
48' Termina qui il primo tempo
46' Clamoroso palo interno colpito da Felippe, sulla ribattua si avventa Sane che trova il miracolo di Enzo
26' Ci prova Mumbongo, il suo tiro viene ribattutto (forse con un braccio) da Imbrea
18' Tiro dal limite di Kumbulla, Enzo para a terra
15' Portieri mai impegnati nel primo quarto d'ora
1' Partiti
VENEZIA: Enzo, Peresin, Imbrea (dal 16' st Tagliapietra), Cavalli, Mazzoletti, Cataldi, Sodati, Marchesan (dal 39' st Basso), Rossi (dal 29' st Pozzebon), Schmalbach (dal 39' st Castagna), Pimenta (dal 29' st Abubakar).
A disposizione: Bonato, Masi, Ervaz, Pasqualato, Morello, Vecchiato, Spigatiol.
All.: Marangon.
HELLAS VERONA: Chiesa, Galazzini, Agbugui, Kumbulla, Dal Cortivo (dal 44' st Peretti), Danzi, Amayah, Felippe, Mumbongo (dal 38' pt Sane), Saveljevs, Traore.
A disposizione: Ciezkowski, Bernardinello, Hudzik, Martinez, Brandi, Lisi, Jemal, Caon, Sinior.
All.: Porta.
Arbitro: Curti (sez. AIA Milano).
Assistenti: Caso (sez. AIA Nocera Inferiore) e Montagnini (sez. AIA Salerno).
NOTE. Ammoniti: Agbugui, Marchesan.
GROSSO A DAZN: «QUI LE BASI PER FARE BENE, RAPPORTO SANO ALLA BASE DI TUTTO...»
01/DICEMBRE/2018 - 16:00
Verona - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Grosso, rilasciate a DAZN in occasione del turno di riposo osservato dall'Hellas Verona in Serie BKT.
«La mia idea di calcio? Per me è fondamentale riuscire a coinvolgere il gruppo che ho a disposizione, provando a migliorare giorno dopo giorno ciascuno degli interpreti e, di conseguenza, il gioco della squadra. Cerco sempre di trasferire le mie idee sul campo, cercando di fare sempre un gioco collettivo. Sono convinto di avere a disposizione tutte le basi per fare bene. La gestione del gruppo? Sicuramente, nel quotidiano, è una delle cose più complesse. Si può e si deve sempre avere un confronto sano ed onesto con tutti, dai collaboratori ai calciatori. Sono convinto che la forza di un gruppo sia ciò che poi fa emergere le qualità di ciascuno, così come i difetti, e alla fine più ci si conosce e meglio si riesce a fare».
L'intervista completa è disponibile sulla piattaforma DAZN.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
01/DICEMBRE/2018 - 14:20
Peschiera - Proseguono gli allenamenti dell'Hellas Verona in vista dell'impegno di campionato contro il Benevento. La squadra, allenata da mister Fabio Grosso, oggi ha svolto una prima fase di riscaldamento, per poi dedicarsi alle esercitazioni tattiche. A seguire lavoro aerobico e partite a campo ridotto. Samuel Di Carmine ha svolto lavoro differenziato in palestra, in seguito a una contusione al piede destro riportata durante l’amichevole col Villafranca. Assenti Andrea Danzi e Marash Kumbulla, impegnati con la Primavera nella trasferta di Venezia. Presente a Peschiera anche il presidente dell'Hellas Verona Maurizio Setti. Domani proseguiranno gli allenamenti verso la sfida del 'Vigorito'.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
29/NOVEMBRE/2018 - 18:00
Peschiera - Proseguono gli allenamenti dell'Hellas Verona in vista dell'impegno di campionato contro il Benevento. La squadra, allenata da mister Fabio Grosso, oggi ha svolto una doppia seduta: al mattino in compagnia della Primavera, insieme alla quale ha svolto una prima fase dedicata al riscaldamento e poi una partitella in famiglia; al pomeriggio altra amichevole, stavolta contro il Villafranca, terminata 8-0 per i gialloblù. Sabato riprenderà la preparazione in vista della sfida del 'Vigorito'.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
28/NOVEMBRE/2018 - 18:30
Peschiera - Proseguono gli allenamenti dell'Hellas Verona in vista dell'impegno di campionato contro il Benevento. La squadra, allenata da mister Fabio Grosso, oggi ha svolto una prima fase di riscaldamento, per poi dedicarsi alle esercitazioni tattiche e sul possesso palla. In chiusura, una partitella a campo ridotto. Matteo Bianchetti ha svolto parte del lavoro con il resto del gruppo. Domani proseguiranno gli allenamenti verso la sfida del 'Vigorito'.
IL VERONA PER VERONA, CONSEGNATO L'ASSEGNO AI DIPENDENTI MELEGATTI
27/NOVEMBRE/2018 - 09:30
Verona - Si è conclusa la gara di solidarietà Il Verona per Verona in favore dei dipendenti di Melegatti, azienda cittadina che ha attraversato un momento di grave difficoltà. Grazie alla vendita delle maglie da gara indossate dalla squadra durante le partite estive e contro la Juve Stabia in Coppa Italia, con lo speciale sponsor Melegatti sul petto, l'Hellas Verona è riuscito a ricavare e a donare la somma di 16.232,84 euro, raccolti attraverso le aste sulla piattaforma Triboom e la vendita delle casacche presso l'Hellas Store di via Cattaneo.
In occasione della gara di campionato Hellas Verona-Palermo, di venerdì 23 novembre, è stato infatti consegnato l'assegno ai dipendenti presenti allo stadio 'Bentegodi', compito affidato alla Responsabile marketing gialloblù Carlotta Robotti. Una grande soddisfazione per la delegazione di dipendenti dell'azienda Melegatti, vista la somma raccolta grazie alla generosità dei tifosi gialloblù e di tutti coloro che hanno partecipato alle aste. Il Verona per Verona ha infatti permesso di mostrare, ancora una volta, tutta la sensibilità della città scaligera e la vicinanza a chi vive momenti di difficoltà. I dipendenti dell'azienda sono poi stati ospiti della Società per seguire Hellas Verona-Palermo.
PESCHIERA: REPORT ALLENAMENTO
27/NOVEMBRE/2018 - 18:00
Peschiera - Sono ripresi gli allenamenti dell'Hellas Verona in vista dell'impegno di campionato contro il Benevento. La squadra, allenata da mister Fabio Grosso, ha svolto una prima fase di riscaldamento, per poi dedicarsi alle esercitazioni tattiche e sul possesso palla. Domani proseguiranno gli allenamenti verso la sfida del 'Vigorito'.
COMUNICATO MEDICO: ANDREA TOZZO
27/NOVEMBRE/2018 - 16:30
Verona - L'Hellas Verona FC informa che è perfettamente riuscita l'operazione alla spalla destra del calciatore gialloblù Andrea Tozzo. Per il portiere, operato in seguito alla lussazione anteriore scapolo-omerale, i tempi di recupero saranno valutati in base all’evoluzione del quadro clinico.
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Nikolaj MIHAYLOV torna nella squadra bulgara del LEVSKY SOFIA. Nico LOPEZ trascina l'INTERNACIONAL in Copa Libertadores! 'Nanu' GALDERISI nuovo allenatore del GUBBIO in Lega Pro mentre Erjon BOGDANI è stato esonerato dall'incarico di allenatore dell'ALBANIA Under 19. CACCIATORE è di nuovo papà! Dopo Matilde e Melissa ecco Mathias...
GALDERISI NUOVO ALLENATORE DEL GUBBIO
26 NOVEMBRE 2018
L’As Gubbio 1910 comunica che il nuovo allenatore della prima squadra è Giuseppe Galderisi, con il quale pochi minuti fa è stato raggiunto l’accordo, dopo un colloquio con il Presidente Sauro Notari e il direttore sportivo Giuseppe Pannacci. Galderisi sarà affiancato dall’allenatore in seconda, Daniele Cavalletto. e già da domani guiderà l’allenamento.
FONTE: ASGubbio1910.com
UFFICIALE: un ex Liverpool e Verona torna al Levski Sofia
del 26 novembre 2018 alle 22:10
La maglia del Liverpool e quella dell'Hellas Verona nel suo passato, ora un ritorno alle origini: Nikolaj Mihajlov, portiere bulgaro classe '88, torna ufficialmente a vestire la maglia del Levski Sofia.
FONTE: CalcioMercato.com
NEWS
Ex Hellas Verona: Nico Lopez porta l’Internacional in Copa Libertadores
L’attaccante è stato decisivo con due reti nel successo sulla Fluminense che ha garantito il terzo posto in classifica
di Redazione novembre 26, 2018 - 12:00
È stata una notte da ricordare quella di Nico Lopez. L’ex attaccante dell’Hellas Verona, infatti, è stato decisivo con una doppietta che ha permesso al suo Internacional di superare la Fluminense, agganciando la terza posizione in classifica e conquistando così un posto per la prossima edizione della Copa Libertadores.
Internacional ha chiuso la stagione a quota 68 punti, cinque in più dei rivali storici del Gremio, quarto in graduatoria e fuori dalla Libertadores. In un momento così complicato così per l’attacco dell’Hellas Verona un giocatore come Nico Lopez (cinque reti in 24 presenze nel campionato 2014/15) avrebbe fatto sicuramente comodo.
FONTE: CalcioHellas.it
Bogdani sollevato dall’incarico di allenatore dell’Albania Under 19
novembre 26, 2018
L’ex attaccante dell’Hellas Verona, Erjon Bogdani, non è più l’allenatore dell’Albania Under 19. Al suo posto è stato chiamato Nevil Dede, ex difensore nazionale albanese
Fiocco azzurro in casa Cacciatore
novembre 25, 2018
L’ex difensore dell’Hellas Verona, Fabrizio Cacciatore, è diventato papà per la terza volta. La moglie Eleonora gli ha regalato la gioia del maschietto dopo Matilde e Melissa. Benvenuto Mathias!
FONTE: HellasLive.it
SERIE A
RMC SPORT - Adailton: "Bologna, aspettative diverse. Tornerei da Ancelotti"
01.12.2018 22:04 di RMCSport Redazione Twitter: @RMCSportnetwork
Ai microfoni di RMC Sport, durante il corso del 'Live Show', l'ex giocatore brasiliano Adailton ha rilasciato la seguente intervista:
Sulla stagione del Bologna:
"Tutti si sarebbero aspettati una stagione diversa, sopratutto dopo l'anno scorso. Il Bologna è partito male, perdendo la prima, poi non ha mai fatto partite convincenti e l'Empoli, con gli ultimi risultati, ha mandato la squadra rossoblù in zona retrocessione".
Un giudizio su Santander?
"Fino adesso non è riuscito a prendere in mano l'attacco del Bologna. È un giocatore che ha ottime qualità in area di rigore e riesce a far salire bene la squadra perchè ha un fisico importante. Deve crescere tanto, ancora non dà certezze. Il Bologna ha bisogno di trovare al più preso un punto di riferimento lì davanti".
Sulla Sampdoria:
"Mister Giampaolo è molto bravo, la Sampdoria gioca un bel calcio ma nell'ultimo periodo ho l'impressione che abbia perso un po' la fiducia e la sua identità. Quando non sai bene quale sia il tuo obiettivo in campionato, non è facile trovare la continuità giusta".
La Juventus ha momentaneamente 11 punti di vantaggio sul Napoli...
"Non si può mai dire che il campionato sia finito, ma è molto difficile per le altre squadre pensare di poter competere con la Juventus per lo Scudetto. Dopo i 7 campionati vinti di seguito, la squadra bianconera continua a migliorarsi. La Juve è forte, ha una rosa ampia ed è consapevole dei propri mezzi".
Sul momento difficile che sta attraversando l'Hellas Verona:
"Vivo a Verona e seguo moltissimo la squadra. È un momento complicato, l'Hellas non si riesce ad esprimere bene dopo una stagione difficile in A. In estate sembrava che dovesse vincere tranquillamente la B, ma adesso è addirittura fuori dalla zona play-off. Anche a livello ambientale la situazione non è facile, non c'è l'appoggio della tifoseria che diventa fondamentale in un campionato lungo ed equilibrato come quello di Serie B".
A Parma sei stato allenato da Ancelotti...
"Ancelotti a Parma mi ha fatto crescere tantissimo. Ero giovane e appena arrivato dal Brasile, mi ha aiutato ad inserirmi nel calcio italiano. Mi ricordo il modo in cui gestiva il gruppo, faceva sentire tutti partecipi".
Escludendo la Juventus, in quale squadra di A ti piacerebbe giocare?
"Ritornerei al principio, da Ancelotti, quindi a Napoli. È una squadra che fa un bellissimo calcio, di aggressività e velocità: è un calcio totale, tutti attaccano e tutti difendono. È un piacere vedere giocare il Napoli e mi sarebbe piaciuto giocarci. Si poteva pensare che dopo Sarri sarebbero cambiate tante cose invece non è stato così. In Champions sta facendo una bellissima figura in un girone difficile".
Ciò che è successo nel ritorno di River-Boca è la pagina più nera del calcio sudamericano?
"L'Argentina sta soffrendo tantissimo. Questo derby sarebbe potuto essere un momento importante per dimostrare che anche in sudamerica si poteva fare grandissimo spettacolo. Credo che dopo questo potrà cambiare il regolamento della Libertadores: spero che verrà messa la finale unica su un campo scelto in partenza, come avviene in Champions".
FONTE: TuttoMercatoWeb.com