#GenoaVerona + - =
RECAP
Mister BALLARDINI conferma il 3-5-2 con BIRASCHI al rientro dal primo minuto in difesa accanto a ROSSETTINI e ZUKANOVIC, LAZOVIC e LAXALT sulle esterne della mediana e MADEIROS a far coppia con LAPADULA sul fronte offensivo.
Risponde mister PECCHIA ancora col 4-3-3 visto nelle ultime partite ed il ritorno dal primo minuto di BEARZOTTI come terzino destro (a sostituire lo squalificato FERRARI) e RÔMULO che ritorna a fare l'interno destro di centrocampo dove potrà essere probabilmente più utile; confermato in cabina di regia il giovane DANZI (capitano della Primavera che ha esordito in Serie A Mercoledì nel turno infrasettimanale) e VALOTI dall'altra parte.
Tridente d'attacco composto da MATOS, CERCI e FARES.
Poco meno di un centinaio i tifosi scaligeri presenti al Marassi accompagnati da qualche gemellino doriano, si parte agli ordini del signor Claudio Gavillucci della sezione AIA di Latina.
GENOA IN VANTAGGIO ALLA SECONDA OCCASIONE
Dopo 70 secondi DANZI perde palla in uscita dall'area sul pressing di MEDEIROS che poi va al tiro dal vertice destro chiamando NICOLAS alla respinta bassa.
Sul ribaltamento di fronte VERONA vicinissimo al vantaggio: MATOS dalla fascia destra la cede a CERCI che a sua volta la mette a sinistra sulla sovrapposizione di FARES, Momo liberissimo a testa alta serve alla perfezione Ryder sul secondo palo dove l'ex UDINESE arriva quasi a colpo sicuro col piattone destro ma cicca clamorosamente la palla e l'azione si perde...
Al 7° padroni di casa avanti: LAXALT s'imbuca a sinistra e dal vertice dell'area appoggia al centro dove MEDEIROS si vede di fronte CARACCIOLO quindi prende la mira e la piazza alla perfezione a mezza altezza sul primo palo... NICOLAS probabilmente non la vede nemmeno partire e ha solo il tempo di guardarla desolatamente in fondo al sacco.
FINALE DI MARCA GIALLOBLÙ
Di li in poi il VERONA subisce gli attacchi avversari per una buona mezz'ora ma senza rischiare più che tanto grazie ai muri difensivi e alla svagatezza dei padroni di casa che giocano un po' al gatto con topo attendendo l'occasione giusta.
Al 45° improvviso contropiede scaligero condotto da RÔMULO che imbuca bene per MATOS a destra, Ryder trova il fondo e la rimette tesa in mezzo rasoterra per VALOTI fermato dalla disperata uscita di PERIN, la palla s'impenna prendendo RÔMULO in controtempo... Il capitano prova ad incornare ma è sbilanciato... Ne esce un colpo di testa deboluccio che finisce alto sopra la traversa.
IL VERONA INSISTE NELLA RIPRESA
Partono con buon cipiglio i gialloblù nella ripresa, al 3° minuto ZUKANOVIC spazza malamente l'area, al limite la raccoglie FARES che con una sorta di schiaccianoci si coordina al meglio ma non trova lo specchio.
Due minuti dopo è CERCI a trovare un buono spunto sul corridoio sinistro, palla sul primo palo dove MATOS arriva tardi ancora una volta e la palla si pegne sul lato opposto.
Si fa vivo il GENOA all'8° con una semirovesciata di LAPADULA servito da HILJEMARK, palla a lato.
Al 9° ZUKANOVIC riceve una rimessa con le mani e passa lento a PERIN, s'inserisce CERCI che riesce a rubar palla al portiere genoano ma dall'altra parte VALOTI è anticipato all'ultimo da BIRASCHI!
Al 10° MEDEIROS pesca LAPADULA in area, pronto il tiro dell'ex MILAN dopo un rapido dribbling ma CARACCIOLO fa muro e VUCKOVIĆ risolve con una finta prima di liberare.
CERCI s'invola per vie centrali al 12° palla dentro per VALOTI che colpisce debole e favorisce il recupero di PERIN.
Al 15° altra occasionissima per gli scaligeri: Ottima imbucata di CERCI per RÔMULO, il brasiliano non controlla ma ferma comunque la palla per l'irruzione di MATOS che spreca tutto per la terza volta con un destro completamente fuori misura!
PARI DI RÔMULO DAL DISCHETTO
Dopo tanto prenmere il VERONA concretizza: Azione insistita in area del Grifone, la palla finisce a CERCI che, decentrato a destra fuori dall'area piccola, spara una bordata micidiale murata da HILJEMARK che interviene con le braccia larghe. Inevitabile il rigore assegnato dal signor Gavillucci. Sul dischetto va RÔMULO che spiazza PERIN sulla sinistra e trova il terzo gol stagionale, è il 19°.
ENTRA BESSA E FA VALERE LA LEGGE DELL'EX
Al 20° si rivede l'ex BESSA, gli fa spazio COFIE.
Al 28° il neoentrato Daniel inventa una gran palla per LAXALT ma l'uruguaiano non impatta al meglio, facile per NICOLAS anticipare BESSA che prova a dare più forza alla palla del compagno.
33° HILJEMARK pesca LAPADULA sul secondo palo, bello l'intervento al volo dell'attaccante ex MILAN ma la palla esce sul lato opposto dove LAZOVIC la raccoglie e la rimette in mezzo per BESSA che di piattone destro non sbaglia e porta ancora a vanti i suoi...
PERLA FINALE DI PANDEV
Dopo soli 6 minuti altra grande occasione per i padroni di casa: LAZOVIC scende sulla destra e crossa sul palo lontano dove LAPADULA la appoggia a LAXALT che di spalla se la aggiusta e spara! Grande intervento di NICOLAS che sventa alzando la palla sopra la traversa... Bellissima l'azione dei rossoblù, tutta di prima.
Al 48° lo spettacolare pallonetto di PANDEV (entrato al 36° al posto di MEDEIROS) esalta Marassi e chiude in bellezza la serata genoana.
Pecchia | Cerci |
IMPRESSIONI
Il solito VERONA, il solito risultato, ma nemmeno stavolta la matematica condanna i gialloblù prolungando un inutile agonia.
Fra l'altro stasera, in una perfetta nemesi, è BESSA a raddrizzare una gara che per il GENOA s'era complicata dato il forcing dei gialloblù alla ricerca dell'unico risultato utile: Il brasiliano ex INTER se n'è andato a Gennaio in aperta polemica col tecnico scaligero (reo di non usarlo al meglio in campo), il VERONA ha perso la poca qualità che aveva in mezzo al campo e Daniel ha trovato al GENOA il posto ideale dove esprimersi al meglio una volta ritrovata la condizione che in gialloblù, almeno a sentire mister BALLARDINI nella conferenza stampa del dopo partita, non possedeva.
...E Domenica intanto arriva la SPAL quart'ultima a +4 dai gialloblù 'accompagnata' dalla solita tiritera del mister sentito in sala stampa del Marassi 'Gara da vincere com'era da vincere questa a Genova e quella col SASSUOLO e quella ancora prima... Proviamoci finchè c'è speranza...': Chissà se crede in quello che dice! A giudicare dal punto di vista fisiognomico la faccia del mister diceva l'esatto contrario delle parole che pronunciava.
VOTI
- NICOLAS Incolpevole sui primi due gol si fa prendere in castagna dalla perla su pallonetto di PANDEV ma a quel punto il risultato era ormai in ghiaccio, 5,5
- BEARZOTTI Pasticcia al 17° su LAXALT che in pressing gli soffia palla poi svolge bene il compitino senza mai eccellere... Inesistente la sua spinta offensiva a destra, mai una sovrapposizione... 5,5 (gli da il cambio LEE al 78°: Il sudcoreano mette in campo la consueta voglia di fare finendo purtroppo per strafare... 5)
- CARACCIOLO Numero da ala destra al 43° quando Antonio Aldo di tacco se la accomoda e prova il cross, muro quanto mai opportuno al 55° su LAPADULA... Fa quel che può e il suo lo fa di sicuro, 6
- VUCKOVIĆ Risolve un paio di situazioni pericolose in area e al 55° si permette una finta in area con una freddezza paurosa, anche Jagos non concede quasi nulla a parte quando lo prendono in velocità... 6
- SOUPRAYEN Il mister si ostina con Samuel che ormai ha già ampiamente dimostrato di non essere adatto alla categoria, non becca una diagonale difensiva nemmeno per sbaglio e non mette mai a segno una ripartenza che almeno all'inizio di questo campionato provava... Perde spesso il duello con LAZOVIC che, pur non giocando una partita eccelsa, regala a BESSA la palla del pari e mette dentro almeno un altro paio di palloni pericolosi: 5 (gli da il cambio VERDE al 58°: Come un leone in gabbia cerca di dare la scossa senza tuttavia trovare mai uno spunto degno di nota, 5)
- RÔMULO Tra i migliori gialloblù in campo, quando innesta il turbo a destra è incontrollabile, peccato che nessuno dei suoi compagni (a parte CERCI) abbia la qualità per assecondarlo. Trova ancora su rigore il terzo gol stagionale: 7
- DANZI Dopo 70 secondi perde palla in uscita dall'area sul pressing di MEDEIROS però a metà del primo tempo fornisce una buona progressione non premiata da CERCI che invece di suggerigli il passaggio gli va contro... La personalità del capitano della Primavera scaligera non si discute ma è ancora evidentemente troppo 'acerbo' per questi livelli: 5
- VALOTI Nel primo tempo è tra i più combattivi e dopo il consueto cartellino giallo fornisce ancora ottima pugna fino a che, vinto dalla stanchezza, non ha più ne il fiato ne le idee... 5,5
- MATOS Per tre volte avrebbe la palla buona ma o è in ritardo (al 2° e al 47°) oppure sparacchia malamente alle stelle (come al 60°): Tra i peggiori in campo sicuramente, 4 (gli da il cambio PETKOVIĆ al 63°: Prova a 'sportellare' con la difesa dei padroni di casa ma non è mai efficace 5)
- CERCI Con ROMULO è tra i più positivi nella parte centrale di gara, dai suoi piedi partono le azioni gialloblù più pericolose ma quanto a qualità... Predica nel deserto, 6,5
- FARES Un paio di spunti interessanti per Momo schierato finalmente nel suo ruolo naturale di esterno d'attacco sinistro, ha molta gamba e pure con la palla tra i piedi è spesso imprendibile per gli avversari... Con l'ingresso di VERDE scala a fare il terzino e conclude la sua gara nell'anonimato: 6
- PECCHIA Il tecnico appare ancora una volta in totale confusione, la squadra che ha scelto a Gennaio continua a tradirlo come lo tradisce il non voler dare punti di riferimento agli avversari finendo per non darli nemmeno alla squadra che guida... Aggiungere altro sarebbe come sparare sulla croce rossa (che BESSA ha già colpito e affondato purtroppo) e rigirare il coltello in una piaga ormai purulenta, 4 (inutile ma di fiducia sulle scelte passate e odierne)
DICONO + - =
Mister BALLARDINI tecnico del GENOA a Sky Sport «Il nostro campionato è sempre difficile, le squadre sono molto organizzate e ci sono sempre difficoltà. Abbiamo una squadra e dei giocatori che ci danno garanzie di serietà, impegno e qualità. Non pensavo di fare così bene, sono arrivato al Genoa che aveva 6 punti dopo 12 partite. Ero fiducioso, ma non pensavo di fare così. La prossima stagione? Non mi aspetto niente. C’è una proprietà che decide l’allenatore, bisogna essere convinti in due, prima loro, poi io. Il rapporto è buono, la stima c’è. Il discorso per me è nettamente tecnico, sulla scelta dei giocatori, su come giocare. Lo spogliatoio è sempre stato ottimo, c’è serietà. Io ho portato solo il mio lavoro e le mie idee. Il mercato? Non è il problema, io voglio condividere l’aspetto tecnico insieme alla società perchè devo essere convinto quando svolgo il mio lavoro. Il talento di un allenatore non sono solo le sue idee, ma anche quello di capire in base alla situazione della squadra che guida. Mia felicità a fine gara? In Italia purtroppo di squadre che giocano bene ce ne è una sola; anche la Juve è straordinaria, ma pragmatica e non spettacolare. Solo il Napoli si distingue e offre sempre uno spetttacolo piacevole. La mia soddisfazione è dovuta a ciò che è stato fatto da quando sono arrivato, avevamo appena sei punti in classifica» CalcioNews24.com
Mister PECCHIA «Oggi non è mancata la voglia di fare risultato su un campo impegnativo, purtroppo non ci siamo riusciti. Salvezza? A quattro giornate dalla fine il distacco è ampio, tutti si è complicato nelle ultime tre gare dove non sono arrivati punti. Abbiamo il dovere di non smettere mai di lottare, di provare a battere la SPAL per continuare a sperare. Abbiamo rincorso per tutta la stagione, nelle ultime gare abbiamo commesso errori pesanti ma bisogna trovare la forza di reagire, forse con un pizzico di esperienza in più avremmo potuto portare a casa risultati diversi, avere più continuità. Mi dispiace perché, per lo sforzo messo in campo, la squadra avrebbe meritato almeno il pari» HellasVerona.it
Dopo la sconfitta al Marassi che probabilmente mette una pietra tombale sulle residue speranze di un miracolo in chiave salvezza per l'HELLAS, CERCI chiarisce qualche concetto con la schiettezza e l'onestà intellettuale che lo contraddistinguono «Il mio infortunio ha avuto una diagnosi sbagliata (lesione di primo grado invece che di secondo), e per questo motivo ci ho messo più del dovuto a rientrare. Il Verona non segna? Avevamo Pazzini in rosa, ma è stato ceduto, così come altri giocatori importanti. Il fallimento è anche mio, ne sono consapevole» HellasNews.it
Daniel BESSA e la vendetta dell'ex «Nel primo tempo ho visto dalla panchina un Genoa che ha dominato la partita. Poi nella ripresa loro hanno fatto abbastanza bene ma è normale che ogni squadra provi a giocare in qualche frangente di partita. Dopo il pareggio però noi abbiamo ripreso in mano la partita e per fortuna ho segnato. Sono contento e soddisfatto. Il cammino del Genoa in questi ultimi mesi è stato straordinario? Quando sono arrivato io, a fine gennaio, avevamo 21 punti, oggi siamo a 41. Venti punti sono tanti e se li abbiamo conquistati il merito è di tutti. Il mio gol vendetta personale dopo i dissapori con Pecchia? No, io sono al Genoa e penso al Genoa. Il mister ha fatto le sue scelte: l’anno scorso ha ottenuto una promozione importante e io adesso non mi sento di commentare cose che non riguardano il Genoa» CalcioMercato.com
CERCI «C'è grande rammarico, stasera abbiamo fatto una buona prestazione ma non siamo riusciti a fare gol. Sono dispiaciuto per il mister e per i compagni, oggi abbiamo dato tutto cercando di andare oltre i nostri limiti. Per il sacrificio messo in campo e per il gioco espresso avremmo meritato qualcosa in più contro una squadra sempre difficile da affrontare, soprattutto in casa. Questa stagione è andata male, abbiamo fatto alcuni errori che hanno compromesso il nostro cammino. Il mio infortunio? Venivo da un periodo positivo dove stavo prendendo la forma, questa era un'annata importante per rilanciarmi e nel momento migliore mi sono fatto male. Il mister e Fusco? Sono due persone che rispetto e che stimo moltissimo, mi hanno fortemente voluto e con loro ho un ottimo rapporto. Stasera avrei voluto fare qualcosa di più anche per il mister. La scelta del direttore va accettata, ma posso solo parlare bene di queste due persone» HellasVerona.it
LE ALTRE DI A + - =
3 a 0 della ROMA ai danni della SPAL al 'Mazza' di Ferrara mentre il MILAN viene battuto da un indomito BENEVENTO a San Siro nonostante le Streghe siano ormai in B anche matematicamente!
Altro importante passo verso la salvezza per il SASSUOLO, che a pochi giorni della vittoria al Bentegodi, coglie il successo anche la Mapei Stadium contro la FIORENTINA.
Poker secco della LAZIO all'Olimpico sulla malcapitata SAMPDORIA, vittorie esterne per 2 a 1 del CROTONE a Udine e dell'INTER a Verona sul CHIEVO.
2 a 1 anche a Bergamo tra ATALANTA e TORINO.
Nel match serale infine la sfida scudetto tra JUVENTUS e NAPOLI l'incornata di KOULIBALY riapre i giochi scudetto al 90°! Campani a -1 a 4 giornate dal termine...
Radiografia del Gol gialloblù 2017/2018 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
PAZZINI | 0 | 4 | 4 | |
KEAN | 0 | 4 | 4 | |
CÁCERES | 0 | 3 | 3 | |
RÔMULO | 0 | 3 | 3 | |
VERDE | 2 | 2 | 4 | |
ZUCULINI B. | 1 | 2 | 3 | |
CERCI | 0 | 2 | 2 | |
VALOTI | 0 | 2 | 2 | |
CARACCIOLO | 0 | 1 | 1 | |
BESSA | 0 | 1 | 1 | |
VUKOVIĆ | 0 | 1 | 1 | |
FERRARI | 0 | 1 | 1 | |
FARES | 1 | 0 | 1 |
ALTRE NEWS IN ALLEGATO + - =
PRIMAVERA scaligera epica a Napoli! Sotto per 3 a 0 riesce a rimontare al 92° con BUXTON, punto preziosissimo in chiave salvezza
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: ODDO verso l'esonero dopo l'incredibile serie di sconfitte! Tra i papabili sostituti anche GUIDOLIN e MANDORLINI. Il MODENA pronto a ripartire dopo il fallimento, Luca TONI proposto come diggì in una terza cordata... Rafa MÁRQUEZ ha già giocato il 20 Aprile scorso l'ultima partita da calciatore con l'ATLAS in Messico. CHRISTODOULOPOULOS rovesciata da urlo che vale la finale della Coppa di Grecia!
RASSEGNA STAMPA + - =
Le pagelle di Genoa-Hellas Verona 3-1: il cucchiaio di Pandev fa impazzire Marassi
Diamo i voti alla partita del "Ferraris": il macedone e Medeiros regalano perle rare e sono i migliori in campo. Voto 8 per loro. Nella difesa rossoblu, da premiare Biraschi e Rossettini. Scaligeri condannati, come sempre, da un attacco eccessivamente abulico.
Stefano Fonsato
=== Genoa ===
Mattia PERIN 5,5: rischia di combinare la frittata, al 54', quando perde palla sulla generosa pressione di Cerci.
Davide BIRASCHI 7,5: prestazione difensiva monumentale: quante diagonali ben riuscite e quanti anticipi ad annullare le iniziative offensive gialloblu...
Luca ROSSETTINI 7: tanti salvataggi provvidenziali. Uno su tutti, quello di testa sul missile di Romulo proveniente da calcio di punizione.
Ervin ZUKANOVIC 6: la sua prova ordinata viene macchiata da quel pallone perso a inizio ripresa che ha rischiato di mandare a segno Fares.
Darko LAZOVIC 6,5: parte in sordina ma poi disputa un gran finale di gara, assistendo Bessa sul 2-1 e, di fatto, tutta la mole di occasioni da rete create dal Genoa.
Isaac COFIE 6: volitivo e impreciso allo stesso tempo. La sua generosità a metà campo, tuttavia, gli fa meritare la sufficienza.
Dal 65' Daniel Bessa 7: appena mette piede in campo, si intuisce subito che farà di tutto per giocare un brutto scherzo al suo ex allenatore Fabio Pecchia, con cui non si è lasciato benissimo lo scorso gennaio. Missione compiuta.
Andrea BERTOLACCI 6,5: nella sua posizione naturale, da mezzala, offre una prova precisa e geometrie di valore. Da una di queste, in assistenza a Laxalt, è nato il gol iniziale di Medeiros.
Oscar HILJEMARK 7: non ha colpe sul tocco col braccio che ha scaturito il penalty: d'altra parte, sulla bomba di Cerci, non si poteva certo smaterializzare. Al contrario, ha tantissimi meriti, tra un cross e l'altro, nel trascinare alla vittoria col bel gioco i propri compagni di squadra.
Diego LAXALT 7: suo l'appoggio vincente per Medeiros al 6', sue le innumerevoli e ormai proverbiali sgroppate che lo rendono una spia immarcabile.
Iuri MEDEIROS 8: delizia Marassi con un colpo da biliardo (il mancino straordinario che porta all'1-0) e tocchi pregiati per l'intera fase offensiva. Che scoperta, davvero...
Dall'81' Goran Pandev 8: un gol da Grande Bellezza del calcio, una perla leggendaria, un pallonetto da fuori area con palla che scavalca inesorabilmente Nicolas prima di precipitare in fondo al sacco e mandare in estasi Marassi. Chapeau.
Gianluca LAPADULA 6,5: lotta con tutti i mezzi là davanti, si mette a disposizione di tutto il reparto avanzato e, oggettivamente, meriterebbe l'acuto personale. Che, però, non arriva,
Dall'86' Giuseppe Rossi: sv.
Mister Davide BALLARDINI 8: è impensabile che non meriti la riconferma. Ha blindato la difesa, portato punti in cascina e divertito con un Genoa tatticamente perfetto. E' davvero giunto il momento, per lui, di fare sentire le proprie ragioni al cospetto di Preziosi. Intanto il "Ferraris" gli dedica una rumorosissima standing ovation.
=== Hellas Verona ===
NICOLAS 5: fa quello che può sui gol subiti. E, obiettivamente, è un po' poco: il tiro di Medeiros è di quelli potenti e precisi ma indirizzato sul palo "amico". Sul pallonetto di Pandev, invece, va a spasso per l'area di rigore e viene severamente punito.
Enrico BEARZOTTI 6,5: l'ex Arezzo è ordinato sulla destra. Poche sbavature e ottimo tempismo nei contrasti.
Dal 79' Seung-Woo Lee 5,5: incontra molte difficoltà a rianimare un reparto d'attacco spompato.
Antonio CARACCIOLO 6: fino al 75', non gli si può imputare alcunché. Anzi, con una vistosa fasciatura in testa, figlia di uno scontro aereo ad inizio gara, si batte da gladiatore al centro della difesa. Poi, un po' stanco, cala vistosamente come il resto della squadra a 15' dalla fine.
Jagos VUKOVIC 6: vedi Caracciolo. Controlla bene Lapadula per quasi tutto il match. Ma depone le armi prima del 90'.
Samuel SOUPRAYEN 6: fornisce buona spinta lungo la fascia sinistra, in cui non si risparmia mai. Sostituito per tentare una soluzione maggiormente offensiva.
Dal 58' Daniele Verde 6: incide poco là davanti, obiettivamente.
ROMULO 7: capitano coraggioso. Non si risparmia mai, crea e va al tiro. Freddo dal dischetto. Tuttavia, tutto ciò non è servito a ottenere punti.
Andrea DANZI 5: il giovane classe '99 esordisce subito con una palla persa e resta spaesato per tutto il match. Prematuro gettarlo nella mischia da titolare in un momento così delicato della corsa salvezza.
Mattia VALOTI 6: cerca di duettare con Fares e Matos ma finsce col predicare nel deserto.
Ryder MATOS 4,5: vede pochissimo la porta: a tu per tu con Perin è davvero sciagurato.
Dal 63' Bruno Petkovic 5: non si fa mai vedere seriamente negli ultimi venti metri di campo.
Alessio CERCI 7: sprona, insieme a Romulo, tutta la squadra alla caccia del pareggio. Ci riesce, conquistando anche il calcio di rigore trasformato dal capitano. Ma, là davanti, lui solo non basta.
Mohamed FARES 5,5: tanta corsa ma poca qualità.
Mister Fabio PECCHIA 4,5: il discorso è sempre lo stesso, pretendere di guidare un'utilitaria come una Ferrari Testarossa è scellerato. Così come rinunciare a uomini di qualità come Pazzini e Bessa. Non a caso, da quest'ultimo, è stato punito irrimediabilmente. Le squadre che dovrebbero sudare per salvarsi, non possono scimmiottare il Barcellona.
Le prodezze di Medeiros e Pandev, più il gol dell'ex Bessa: il Genoa supera 3-1 l'Hellas Verona
Rossoblu praticamente salvi, grazie a un match giocato alla perfezione e alle perle di Medeiros e Pandev, rispettivamente a inizio e fine partita. In mezzo, il momentaneo 1-1 su rigore di Romulo e la zampata di Bessa con tanti saluti a Fabio Pecchia, con cui c'erano state scintille, che avevano portato al traferimento nel calciomercato invernale. Scaligeri a un passo dalla B.
Stefano Fonsato
Il Genoa chiude, di fatto, la pratica salvezza, salendo a 41 punti e condanna, di fatto, la penultima della classe Hellas Verona a un futuro prossimo quasi certo in Serie B. Lo fa con una partita giocata alla perfezione, condita dalle prodezze di Medeiros e Pandev, e il gol dell'ex di Bessa. Un 3-1 che suscita la standing ovation di Marassi nei confronti di Davide Ballardini che, a questo punto, stramerita il rinnovo di contratto, nonostante i rumors di mercato ventilano il nome di Davide Nicola come nuovo condottiero del Grifone.
La cronaca della partita
Inizio sprint del match con botta e risposta al 2': prima Medeiros approfitta di una palla persa dal giovane Danzi per impegnare Nicolas con un diagonale mancino basso; poi, dopo un filtrante di Valoti per Feres, la palla arriva a centro area e a porta sguarnita a Matos, il quale manca clamorosamente la conclusione ravvicinata. Al 6', il vantaggio genoano: Bertolacci sulla mancina per Laxalt, che attua un ottimo lavoro di appoggio per Medeiros, abile a prendere la mira dai 20 metri e a liquidare Nicolas con un sinistro piazzato a fil di palo e leggermente a giro. Da qui in avanti, il Genoa gioca con tranquillità esprimendo con lunghe trame di palleggio, senza dare la possibilità agli scaligeri di trovare varchi. Il Verona, tuttavia, cresce nel finale di parziale: al 43' con una punizione potente di Romulo sventata dal colpo di testa a liberare di Rossettini. Poi, al 45', ancora con il suo capitano, che prima lancia Matos sulla destra e poi, dopo la respinta di Perin al cross dell'ex Udinese e Carpi, conclude alto di testa a porta spalancata. Nel secondo tempo, il match resta bellissimo: il Verona riparte forte con una volée di Fares dopo un errore in fase di disimpegno di Zukanovic con palla che sfiora l'incrocio dei pali. Al 53', però, ci prova il Genoa con una bellissima sforbiciata di Lapadula, che sfiora il palo su assist dalla sinistra di Hiljemark. Sponda Verona, Cerci pressa, alza la squadra, la trascina: al 54' va in pressing su Perin e lo costringe all'errore; la palla arriva a Valoti, che però viene anticipato dalla perfetta chiusura di Biraschi. Si passa da un fronte offensivo all'altro, sino al calcio di rigore ottenuto dal Verona: dopo una punizione con traiettoria dalla mancina, Cerci calcia di potenza in porta trovano la deviazione col braccio di Hiljemark. Dal dischetto, capitan Romulo spiazza Perin.
Genoa-Hellas Verona, Serie A 2017-2018: al centro, in maglia giallo blu, il capitano del Verona Romulo, contrastato da Isaac Cofie e Oscar Hiljemark (LaPresse) - LaPresse
A questo punto, il Verona dovrebbe tentare l'arrembaggio ma non ne ha più le forze: troppe le forze spese la davanti per cercare un gol che, a causa della mancata prontezza dei suoi attaccanti, non arriva mai su palla attiva. Così, il Genoa inserisce una marcia in più alla propria manovra e, con l'ex di turno Bessa - subentrato a Cofie - trova al 78' il gol del 21: imbucata di Hiljematk per Lapadula, che conclude servendo, in realtà Lazovic sul sen secondo palo: l'uruguaiano la rimette al centro per l'italo-brasiliano, che castiga Pecchia, con cui non si è lasciato, lo scorso gennaio, in ottimi rapporti. Nel finale c'è ancora tempo per applaudire Pepito Rossi, che subentra a Lapadula e, soprattutto, Goran Pandev, che al 93' trova una prodezza da palati fini, alzando un pallonetto delizioso, facendo leva sul suo mancino fatato. Genoa e Ballardini da standing ovation: finisce 3-1.
Genoa-Hellas Verona, Serie A 2017-2018: Goran Pandev festeggia con Giuseppe Rossi la sua prodezza in pallonetto, valsa il 3-1 finale (LaPresse) - LaPresse
La statistica chiave
3 - Il Genoa non segnava tre gol in una singola partita di Serie A da ottobre contro il Cagliari. Ripresa. #GenoaVerona
— OptaPaolo (@OptaPaolo) 23 aprile 2018
Il tweet
Genoa-Verona 3:1 Medeiros,Bessa e un gioiello di Pandev danno al Genoa i tre punti che mettono in cassaforte la salvezza con 4 giornate di anticipo.Una straordinaria stagione per Davide Ballardini, che ha più che triplicato-1.59- la media punti di Juric -0.50👏👏👏 pic.twitter.com/ordN8yAKVm
— Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) 23 aprile 2018
Il migliore
IURI MEDEIROS (Genoa): delizia Marassi con un colpo da biliardo (il mancino straordinario che porta all'1-0) e tocchi pregiati per l'intera fase offensiva. Che scoperta, davvero...
Genoa-Hellas Verona, Serie A 2017-2018: Iuri Medeiros esulta dopo aver realizzato il gol dell'1-0 per il Genoa (LaPresse) - LaPresse
Il peggiore
Ryder MATOS (Hellas Verona): vede pochissimo la porta: a tu per tu con Perin è davvero sciagurato.
Il tabellino
GENOA-HELLAS VERONA 3-1
Genoa (3-5-2): Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Cofie (65' Bessa), Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Medeiros (81' Pandev), Lapadula (86' Rossi). All.: Ballardini.
Hellas Verona (4-3-3): Nicolas; Bearzotti (79' Lee), Caracciolo, Vukovic, Souprayen (58' Verde); Romulo, Danzi, Valoti; Matos (63' Petkovic), Cerci, Fares. All.: Pecchia.
Arbitro: Claudio Gavillucci di Latina.
Gol: 6' Medeiros (G), 64' rig. Romulo (HV), 78' Bessa (G), 93' Pandev (G).
Note - Recupero: 1+4. Ammoniti: Cofie, Danzi, Valoti, Cerci, Hiljemark.
FONTE: It.EuroSport.com
23 aprile 2018 - 22:45
Pagelle Genoa – Verona 3-1: l’ex Bessa condanna gli scaligeri! – Voti Fantacalcio
Verona sempre più vicino alla retrocessione in Serie B. Apre Medeiros, pareggia Romulo su rigore, poi il 2 – 1 dell’ex Bessa per il Grifone chiude l’incontro. Nel finale il definitivo 3 -1 ad opera di Pandev.
di Voti Fantamagazine
Un Genoa ben messo in campo e in cerca della salvezza aritmetica ospita un Verona in difficoltà e alla disperata ricerca di punti. La squadra di Pecchia si affida principalmente all’estro di Romulo, Ballardini mette in campo una squadra solida e ricca di giocatori talentuosi e interessanti. Finisce 3-1, con i padroni di casa che condannano gli scaligeri ad un finale di stagione di sudore e sofferenza.
PAGELLE GENOA
Redazione Voti Fantamagazine: Le pagelle Genoa
Perin 6 – Inoperoso o quasi nel primo tempo, rischia poco anche nel secondo. Spiazzato in occasione del rigore perfetto calciato da Romulo.
Zukanovic 6 – I maggiori pericoli provengono dalla sua parte, ma ciò dipende principalmente dalla posizione di Romulo, l’unico in grado di impensierire realmente la retroguardia rossoblù. Prestazione sufficiente, con qualche sbavatura che non condiziona però il giudizio complessivo.
Rossettini 6 – Raramente in affanno, guida la retroguardia ligure dimostrando buona sicurezza e le dovute garanzie.
Biraschi 6.5 – Personalità, qualità nell’uno contro uno grande e attenzione. Pecca di precisione in occasione di qualche lancio lungo.
Hiljemark 6,5 – È l’anima del Genoa targato Ballardini, uno dei volti del cambiamento. Colpevole della disattenzione che costa il rigore dell’1-1, mostra però più volte di saper coniugare tecnica e fisicità in maniera eccellente.
Cofie 5.5 – Prezioso in fase difensiva, laconico quando si tratta di impostare la manovra.
Bertolacci 5.5 – Non garantisce le geometrie che tutti noi ci aspetteremmo da uno come lui. Nel complesso però fornisce una prova di buona sostanza e continuità.
Laxalt 7 – Corsa e talento a profusione per novanta minuti, in entrambe le fasi. Fornisce l’assist a Medeiros per la rete che sblocca il risultato. Indispensabile.
Lazovic 6 – Ha più volte l’occasione di mettersi in mostra, lui invece spreca molto e si dimostra non esattamente all’altezza delle aspettative. Ha il merito però di servire a Bessa l’assist del 2-1.
Medeiros 7 – Qualitativamente superiore. Sblocca il match con un tiro preciso dalla media distanza.
Lapadula 5.5 – Grinta e forza di volontà non mancano, le occasioni per sbloccarsi nemmeno. Lui sciupa molto ma non demerita del tutto. Spettacolare il tentativo in acrobazia in apertura del secondo tempo.
Bessa 6.5 – Entra immediatamente dopo il pareggio per dare nuova luce alla fase offensiva genoana. Riporta i suoi in vantaggio mettendo a segno il più classico dei goal dell’ex.
Pandev 6.5 – Dentro nel finale per sfruttare al meglio le maglie larghe della difesa veronese, inevitabilmente sgranatasi nei minuti finali. Firma con un gioiello il 3-1 finale.
Pagelle a cura di Marcello Pelosi
PAGELLE VERONA
Redazione Voti Fantamagazine: Le pagelle Verona
Nicolas 5,5 – Battuto dopo pochi minuti da un tiro sul quale avrebbe dovuto certamente fare qualcosa in più. Incolpevole sul raddoppio e sul pallonetto di Pandev
Bearzotti 5 – Soffre Laxalt che lo salta sistematicamente e non si spinge mai in avanti. Esce nel finale con il Verona alla caccia del pareggio
Lee sv.
Caracciolo 5,5 – Buona partita difensiva, ma sul suo match pesa la poca reattività in occasione del 2-1 del Genoa
Vukovic 5,5 – Altra prestazione positiva del centrale serbo che sfodera le sue doti fisiche e aeree per contrastare gli attaccanti avversari. Anche lui crolla nel finale insieme ai suoi compagni
Souprayen 6 – Buona partita del terzino francese che vince il duello contro Lazovic sulla corsia. Lascia il posto a Verde quando il Verona prova a recuperare il risultato
Verde 5,5 – Poco contributo alla manovra offensiva, si fa notare per un ottimo intervento difensivo, ma può e deve dare di più
Romulo 6,5 – Metronomo del gioco di Pecchia, quando si accende lui il Verona accelera. Ha sulla testa la chance del pari ma la mette alta a porta sguarnita. Nella ripresa trasforma dagli undici metri e regala il pareggio ai suoi
Danzi 5 – Confermato in cabina di regia, il classe’99, fatica contro la fisicità della mediana rossoblu e finisce per sparire nella ripresa
Valoti 6 – Quantità e qualità, rischia spesso il cartellino ma non molla un pallone agli avversari, provando anche ad inserirsi in fase offensiva
Matos 5 – Schierato a sorpresa da Pecchia per dare imprevedibilità al suo attacco, non riesce ad incidere sulla fascia e spreca una delle migliori occasioni create dai suoi
Petkovic 6 – Prende il posto di uno spento Matos e porta centimetri e fisicità agli assalti del Verona
Cerci 6,5 – La forma non è ancora quella migliore, ma la voglia di lottare è tanta. Insieme a Rómulo è l’ultimo a mollare per provare a prendere punti salvezza
Fares 5 – Il jolly offensivo del Verona si nota più in fase di copertura che in fase di spinta. Cala vistosamente nella ripresa uscendo dal match
Pagelle a cura di Marco Agostinelli
FONTE: FantaMagazine.com
Serie A: Genoa salvo, Hellas Verona con un piede in cadetteria. A castigarlo il “suo” Bessa
23 aprile 2018 redazione
Il calcio è una materia imprevedibile, inafferrabile, impregnata di romanticismo, ma che a volte sa essere anche cinica, spietata. E così rimarrà probabilmente impressa nei cuori dei tifosi di Genoa e Verona, per motivi diversi, il gol di Bessa (e poi il sigillo di Pandev) che decide a favore dei liguri il posticipo della 34^ giornata di Serie A. Gli uomini di Ballardini trovano la vittoria per 3-1 sull’Hellas e con questa la salvezza: sarà ancora massima serie per i rossoblù, mentre il Verona perde uno spareggio e con un piede sprofonda in cadetteria.
Pecchia non riesce a dare la scossa ai suoi che cadono ancora. Medeiros porta avanti i padroni di casa, mentre Romulo pareggia su rigore nella ripresa. Nel finale, al minuto 78′, Bessa gela “i suoi compagni” segnandogli il gol letale. All’ultimo secondo c’è gloria anche per Pandev che fissa il punteggio finale.
FONTE: MaSport.it
23 aprile 2018 Alessandro Collu
Il Genoa non lascia scampo all’Hellas Verona: “beffa” Bessa, 3-1 rossoblù e scaligeri in caduta libera
Così Genoa – Verona
Un Verona sempre più a fondo va subito sotto nel posticipo di campionato eccezionalmente di lunedì contro il Genoa nell’ennesima sfida salvezza: sebbene la prima occasione sia di marca ospite con Fares, al 6′ arriva la rete di Iuri Medeiros, preciso nel controllo e nel tiro. Inarrestabile la squadra di Ballardini che – trascinato dal solito ambiente del Ferraris – non rischia mai, escludendo l’azione al 44′ che porta ad un colpo di testa da ottima posizione di Romulo, palla di poco alta.
Nella ripresa, è Lapadula a sfiorare il raddoppio ma al 64′ episodio decisivo: mano in area di Hiljemark, rigore trasformato da Romulo, il marcatore del momento nello sterile attacco veneto. A condannare la sua ex squadra è Daniel Bessa che realizza il gol decisivo a meno di un quarto d’ora dal termine. Nel recupero, chiude i discorsi Goran Pandev, marcatore dell’andata: gran pallonetto, applausi per tutta la formazione ligure.
Il tempo comincia a scarseggiare, Pecchia e squadra sono ormai con l’acqua alla gola: domenica scontro diretto con la Spal, terz’ultima e quattro punti avanti.
Genoa: Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Hiljemark, Cofie (65′ Bessa), Bertolacci, Laxalt; Medeiros (81′ Pandev); Lapadula (86′ G. Rossi)
Verona: Nicolas; Romulo, Caracciolo, Vukovic, Souprayen (58′ Verde); Berzotti (79′ Lee), Danzi, Valoti; Cerci, Fares, Matos (73′ Petkovic)
Ammoniti: Cofie, Hiljemark (GEN), Danzi, Valoti, Cerci (VER)
Arbitro: Claudio Gavillucci di Latina
FONTE: EuropaCalcio.it
SPORT
Serie A, Genoa: che tris al Verona
–a cura di Datasport 23 aprile 2018
Il Genoa di Davide Ballardini s'impone per 3-1 sull'Hellas Verona di Pecchia. Apre le danze al 6' del primo tempo Medeiros, poi nella ripresa ancora una volta Romulo al 66', trasforma un rigore giusto, per riaccendere le speranze dei suoi. Ma al 78' Bessa trova il 2-1 e quando c'è ancora tempo per trovare il pareggio, un Verona scioccato invece di reagire si accascia e becca anche il terzo gol, firmato Pandev, al 93'.
Grandissima prestazione di Laxalt, Medeiros e Lapadula. Pandev entra e regala una perla ai propri tifosi. Tutto il Genoa merita la sufficienza. Nel Verona prova di coraggio da parte di Romulo e Cerci, mentre è una serata da cancellare per tutta la difesa.
L'arbitro Gavillucci tira fuori i gialli quando deve e concede il rigore (palese). Pecchia fa quello che può, ma forse gli errori non sono da ricercare in quest'ultimo match. Ballardini fa giocare i suoi un bel calcio, il Genoa ha ritrovato lo spirito giusto dopo il suo arrivo e i tifosi possono essere solo contenti per una salvezza che è finalmente in bottino.
Il Genoa ha superato con questa vittoria la fatidica quota 40, quella generalmente indicata della permanenza nella categoria. Il Verona resta fermo a 25: salvarsi ore è diventata una missione (quasi) impossibile
FONTE: IlSole24Ore.com
24 aprile 2018
Hellas Verona, Cerci: "La salvezza ora è difficile, la responsabilità è di tutti"
L'attaccante gialloblu dopo il KO per 3-1 col Genoa: "Ora la salvezza è difficile, sono davvero mortificato. Dare tutto non è bastato: potevo fare di più in stagione, ma sono stato curato male"
L’Hellas Verona non si scuote e ora la salvezza è più lontana che mai. Solo quattro per partite di campionato per recuperare il gap dal Crotone, distante ben 6 punti dai gialloblu. Una missione quasi impossibile per la squadra di Fabio Pecchia, uscita malconcia anche dal posticipo di A del Ferraris: 3-1 finale a favore del Genoa. “Meglio non guardare la classifica perché adesso è davvero difficile mantenere la Serie A - ha commentato, amareggiato, Alessio Cerci dopo la gara - La responsabilità di questa situazione è di tutti: società, allenatore e giocatori. Sono davvero mortificato. Non riusciamo a fare gol purtroppo, ma contro il Genoa abbiamo dato tutto. Purtroppo non è bastato”. Su cosa manca alla squadra per essere più competitiva, l’ex Atletico Madrid sottolinea: “Forse un attaccante. Potevo fare qualcosa di più anch’io – ha ammesso – Ce la siamo giocata alla pari e meritavamo qualcosa di più. Questa è un’annata nata male. Purtroppo mi sono fatto male nel momento migliore, sono stato curato male e ho perso così tanto tempo. Sono stato tre mesi fermo, uno stop che ha creato un danno a me e alla squadra”.
FONTE: Sport.Sky.it
Serie A: festa Genoa, il Verona affonda
Rossoblù avanti con Medeiros e ripresi da un rigore di Romulo, poi decidono l'ex Bessa e una perla di Pandev
23 Aprile 2018
Il Genoa vince 3-1 contro il Verona nel monday night della 34esima giornata di Serie A. Tre punti che valgono praticamente la permanenza in massima serie della squadra di Ballardini, mentre gli scaligeri restano penultimi a -6 dalla zona salvezza. Apre Medeiros (7') per i rossoblù, nella ripresa un rigore di Romulo (64') vale il pareggio del Verona beffato poi dall'ex Bessa (78') e nel recupero da una perla (cucchiaio) di Pandev (92').
LA PARTITA
Allo stadio Ferraris una delle ultime chiamate salvezza per il Verona, penultimo in classifica e reduce da due sconfitte di fila. Gli scaligeri si presentano in casa di un Genoa che vincendo si assicurerebbe praticamente la salvezza. Fabio Pecchia lancia un Verona d'assalto con un tridente formato da Cerci, Fares e Matos. Romulo esterno di centrocampo con il compito di fare male in fase offensiva. Sulla sponda genoana, Ballardini piazza Lapadula unica punta con la fantasia di Medeiros a supporto. Sulle fasce, in mediana, la velocità di Lazovic sulla destra e Laxalt sulla corsia mancina. La partita inizia a ritmi altissimi e dopo neanche un minuto c'è la prima occasione per i padroni di casa, con un sinistro dal limite di Medeiros che Nicolas para. Si va subito dall'altro lato e il Verona sfiora il gol con un inserimento di Souprayen sulla sinistra, palla al centro per Matos che con la porta spalancata manca l'impatto con il pallone che sflila via sul fondo. Al 7' il Genoa passa in vantaggio con una perla di Medeiros: sinistro a rientrare sul primo palo dai 25 metri e palla che gonfia la rete a fil di palo sorprendendo Nicolas. Prima parte di gara scoppiettante, seconda fase a ritmi meno elevati, tant'è che di occasioni da rete non se ne registrano più fino al 45' con il Verona in attacco: accelerazione di Romulo che aziona Matos, cross dalla destra che genera una mischia in area e conseguente colpo di testa ancora di Romulo che finisce alto, a porta praticamente spalancata. Il primo tempo finisce con il Genoa avanti 1-0.
Nella ripresa al 48' il Verona si fa pericoloso con Fares, ma la sua conclusione dal limite finisce alta. Al minuto 52' bella giocata di Hiljemark sulla sinistra, palla al centro e splendida rovesciata di Lapadula che finisce di poco a lato. Al 10' ci riprova Lapadula, ma la difesa del Verona mura. Il Genoa preme ma non riesce a sfondare. Occasionissima per il Verona al 15' con Matos: esterno destro al volo da buona posizione che non centra lo specchio della porta. Gli scaligeri spingono e conquistano un calcio di rigore: conclusione di Cerci che Hiljemark ferma con un braccio: dal dischetto al 19' si presenta Romulo che chiude il destro e spiazza Perin. Al 72' il Genoa prova a rispondere ma il sinistro smorzato di Laxalt non impensierisce Nicolas. Al 78' i rossoblù si riportano in vantaggio: cross di Hiljemark e Lapadula tira al volo ma non centra la porta, la palla non esce e dalla destra Lazovic la rimette al centro per l'ex Bessa che con il destro batte Nicolas, da distanza ravvicinata, per firmare il suo primo gol con la maglia del Genoa. In pieno recupero arriva anche il terzo gol del Genoa ed è un'autentica perla di Goran Pandev: discesa solitaria del macedone che poi disegna un pallonetto morbido dal limite che gonfia la rete e chiama il Ferraris alla standing ovation. Triplice fischio e Genoa praticamente salvo, per il Verona la permanenza in Serie A diventa sempre più un miraggio.
LE PAGELLE
Bessa 7 - Entra e firma il suo primo gol con la maglia del Genoa proprio contro la sua ex squadra. Cuore di pietra ma fondamentale per la vittoria dei rossoblù con la sua grinta e determinazione.
Medeiros 6.5 - Apre la contesa con un mancino dal limite da stropicciarsi gli occhi. Per tutta la gara offre continui suggerimenti interessanti per i compagni. Valore aggiunto.
Pandev 7 - Pochi minuti in campo per firmare una vera e propria prodezza, con un pallonetto dal limite dell'area che beffa Nicolas e che gli vale la standing ovation del Ferraris al triplice fischio.
Romulo 6.5 - Trasforma con freddezza il calcio di rigore, ma è l'unico del Verona che sembra ancora credere alla salvezza. Lotta, combatte e ricama ma spesso sembra predicare nel deserto.
Cerci 6 - Sicuramente in crescendo nel secondo tempo, i compagni gli affidano sempre palla alla ricerca di una invenzione risolutiva. Purtroppo per lui e per il Verona non riesce ad essere decisivo.
IL TABELLINO
GENOA-VERONA 3-1
Genoa (3-5-2): Perin 6; Biraschi 6, Rossettini 6, Zukanovic 6; Lazovic 6.5, Hiljemark 6, Cofie 6 (20' st Bessa 7), Bertolacci 6.5, Laxalt 6.5; Medeiros 6.5 (36' st Pandev 7), Lapadula 5.5 (41' st Rossi sv). A disp.: Lamanna, Zima, Galabinov, El Yamiq, Migliore, Rosi, Rigoni, Omeonga, Veloso. All. Ballardini 7.
Verona (4-3-3): Nicolas 6; Bearzotti 6 (34'st Lee sv), Caracciolo 5.5, Vukovic 5.5, Souprayen 6 (13'st Verde 5); Romulo 6.5, Danzi 6, Valoti 6; Cerci 6, Fares 5, Matos 5 (18'st Petkovic 5.5). A disp.: Silvestri, Coppola, Fossati, Zuculini, Calvano, Tupta, Heurtaux, Felicioli. All. Pecchia 5.
Arbitro: Gavillucci
Marcatori: 7' Medeiros (G), 19' st rig. Romulo (V), 33' st Bessa (G), 47' st Pandev (G)
Ammoniti: Cofie (G), Danzi (V), Valoti (V), Cerci (V), Hiljemark (G)
LE STATISTICHE
Il Genoa ha vinto tre delle ultime cinque partite di Serie A, tanti successi quanti nelle precedenti nove gare.
Inoltre il Genoa ha vinto le ultime tre partite casalinghe: per i rossoblu è la striscia più lunga da aprile 2016.
Il Genoa non segnava tre gol in una partita di Serie A da ottobre contro il Cagliari.
Il Verona ha concesso gol nelle ultime 10 trasferte di campionato, per i gialloblu è la peggior striscia dal 2002 in Serie A.
Il Genoa non segnava un gol nei primi 10 minuti di partita da dicembre in Serie A.
Quattro degli ultimi sei gol del Genoa sono arrivati da fuori area – in totale in questo campionato i liguri hanno segnato sei gol dalla distanza.
Quattro dei sette tiri del Genoa nel primo tempo sono arrivati nei primi sei minuti.
Solo la Lazio (otto) ha segnato più del Verona (sette) su calcio di rigore in questo campionato.
Romulo ha segnato due gol nelle ultime quattro presenze di Serie A, tante reti quante nelle precedenti 49.
Daniel Bessa ha segnato con il suo primo tiro nella partita.
Per la prima volta in Serie A Bessa ha segnato in due presenze consecutive.
FONTE: SportMediaset.Mediaset.it
24 APR 2018
MACERIE
Questo campionato non lascerà i conti a posto. Lascerà macerie. Come un terremoto. Solo che i terremoti sono eventi imprevisti mentre la retrocessione che sarà è un evento ben programmato. Fin dal momento in cui Setti ha elaborato il suo teorema. Prima i bilanci, poi il risultato sportivo. In quell’esatto momento il Verona è finito.
L’aridità di quelle parole, l’incapacità di fare calcio, di investire, la cruda verità che è emersa dalle parole del presidente hanno spento la luce. E reso paradossalmente tutto chiaro. Con Setti non c’è possibile di investire, quindi il Verona sarà condannato sempre alla mediocrità. E’ evidente che il Verona dei primi tre anni era il frutto di altri investitori e altre disponibilità. Finito Volpi, finito il Verona, gridava un tifoso esacerbato a Setti. Nella sua estrema sintesi, la spiegazione di tutto ciò a cui abbiamo assistito.
Ora restano macerie. Sottoforma di delusione, di disaffezione, di stanchezza generale. Dopo la vergognosa retrocessione di due anni fa costellata di errori ed alibi, questa è ancora più grave. Allora almeno c’erano dei giocatori, qui c’è solo da fare tabula rasa. Andremo incontro a delusioni ancora più gravi se la società penserà di poter ricostruire su qualcuno di questi giocatori. Quello che c’è da fare è un piano serio di ricostruzione che parta da un direttore sportivo qualificato e onesto, un allenatore di spessore, e investimenti onerosi.
La squadra prima di tutto. Altroché. Il resto (nuovo stadio compreso, caro sindaco) sono solo cazzate.
Gianluca Vighini
24 APR 2018
SETTI INVESTA O SI FACCIA DA PARTE
Dove siete piccoli giannizzeri del piccolo imperatore Setti? Voi che additavate Pazzini e Bessa come mele marce di uno spogliatoio per il resto lindo e puro? Narrazione semplicistica e furbetta, da veline ufficiali e acritiche. Bene, bravi, bis, per dirla con Franco e Ciccio, dacché è meglio ridere per non piangere.
C’è un senso tristissimo di nemesi in questa vergognosa retrocessione del Verona. Dopo il karma Pazzini (di sicuro consumato, forse bollito, ma mai sostituito, ancora pagato e tutt’ora capocannoniere), il cerchio si chiude con Bessa. Dice Ballardini in sala stampa: “Bessa è un talento puro, ma è arrivato da noi che era indietro, probabilmente non abituato a certi metodi di allenamento. Poi si è messo in pari”. Populista anche lui? Non ottimista anche lui? Anche lui facente parte del famigerato “ambiente ostile”?
Quante cazzate abbiamo sentito. Quante cazzate ci hanno raccontato. E se anche è diventata abitudine togliere l’accredito ai giornalisti critici (decisione partorita da chi giornalista non è) e querelare un blogger passionale e tifoso che ha presentato Sanremo, conosciuto i più grandi personaggi e girato il mondo, le cazzate rimangono cazzate.
La verità è una: Setti non è più credibile. Ha disatteso le promesse (consolidamento in A e centro sportivo), è stato smentito dai fatti nelle sue dichiarazioni su Volpi e – nonostante i ricavi milionari di plusvalenze, diritti tv e paracaduti – da tre anni non è in grado finanziariamente di garantire la serie A al Verona, club blasonato che come ha ricordato stasera anche il radiocronista di Radio Rai “ha vinto una scudetto e ha una grande tifoseria”.
Motivi sufficienti per chiedergli un netto passo indietro. C’è una responsabilità nel guidare e presiedere una società come l’Hellas. E’ necessario un rispetto, sostanziale e formale. Oggi c’è un presidente che senza più un vero investimento non può chiedere realisticamente 70 milioni per la cessione del club.
Oggi Setti è di fronte a un bivio: o investe, o forse è meglio che si faccia da parte. Il Verona deve ripartire.
Francesco Barana
FONTE: Blog.Telenuovo.it
Cocci Societari, torte e nascondini
By Redazione - 24 aprile 2018
“Chi rompe paga…e i cocci sono suoi”.
Così recita il proverbio, solo che in questo caso i cocci frutteranno alle casse societarie il secondo paracadute in due anni. Paradossale ma non troppo perché in effetti qualche crepa la solida azienda di via Francia la rivela.
Tralasciando l’evidente verdetto del campo, dal “Ferraris” viene a galla il piccato retroscena sullo stato di salute del mal curato Cerci. A quanto pare, però, il medico “competente” non è l’unico professionista sul banco degli imputati. Se Cerci si sfoga per la diagnosi sbagliata, significa che qualcuno lo ha fatto parlare. Come mai? Autolesionismo? Pressapochismo? Boh.
La Torta
L’ossimoro dilettanti-professionali orna la torta che il 20 maggio mangeranno un po’ tutti, compresi gli invitati a sorpresa Toni, Cassano, Albertazzi, Pazzini e Bessa, che per l’occasione porteranno una ciliegina a testa. Niente fetta invece per diesse e tecnico, il primo dimissionario (quando sarebbe dovuto restare), il secondo cocciutamente sul ponte di comando (quando avrebbe dovuto farsi da parte). L’ha vomitata in anticipo invece l’assaggiatore esterno Ballardini, che dopo aver visionato le condizioni di arrivo di Bessa – “il brasiliano a gennaio non era pronto e ha dovuto lavorare con i nuovi metodi per rimettersi al passo” (Terribile) -, ha deciso di liberare lo stomaco con una premeditata lavanda gastrica.
Nascondino
Il gioco preferito dai gialloblù, con Pecchia, il mister che prevede tutto in anticipo (giusto Setti?), nettamente spaesato. Ma alle miserie non c’è mai fine e il fondo del barile è ancora profondo. E così ecco che il Presidente sparisce chissà dove. Il braccio destro Righi, salito dall’Emilia per aiutare i comunicatori gialloblu’, pare non abbia voglia di uscire allo scoperto. E pure il Direttore Generale Barresi, forse alle prese con accordi segreti per i colori sociali della prossima stagione, pare avere il dono dell’invisibilità.
Il tempo corre veloce e tra meno di un mese sarà festa grande nel quartiere generale del Verona, con l’Hellas di nuovo in cadetteria ma con i conti tutti in ordine. Molto bene.
Michele Coratto
Cerci sbotta e rivela i pasticci societari
By Redazione - 24 aprile 2018
“Il mio infortunio ha avuto una diagnosi sbagliata (lesione di primo grado invece che di secondo), e per questo motivo ci ho messo più del dovuto a rientrare. Il Verona non segna? Avevamo Pazzini in rosa, ma è stato ceduto, così come altri giocatori importanti. Il fallimento è anche mio, ne sono consapevole”.
Alessio Cerci
I tre fotogrammi della débâcle di Genova
By Redazione - 24 aprile 2018
Nel lunedi sera in cui l’Hellas gioca bene solo nel momento in cui c’è equilibrio in campo e tutti giocano nel proprio ruolo senza confusione nè disorganizzazione (peccato sia durato solo 10 minuti questo sogno), è l’uomo senza ruolo a castigare il Verona. Primo fotogramma a Daniel Bessa, che a gennaio ha ben (per lui) pensato di abbandonare la barca e gli amici perchè giocava sempre, anche a mezzo servizio, persino fuori forma, ma giocava in troppi ruoli e mai nel suo. Ci chiediamo cosa dovrebbero dire Fares e Romulo allora? Che contro il Genoa hanno giocato alcuni minuti nei loro veri ruoli e hanno fatto benissimo, ma il resto dell’anno sono stati sballottati casualmente a destra e a manca rendendo un decimo del loro potenziale. “Non conta la posizione in campo, ma conta l’atteggiamento”, ha sempre ribadito Pecchia, ma se gli uomini faticano a trovarsi sul terreno di gioco, se vanno in difficoltà fuori dal loro habitat, se addirittura chiedono di essere ceduti pur di non giocare fuori ruolo, allora qualche domanda l’allenatore deve farsela.
Secondo fotogramma dedicato a Cerci. Si congeda di fatto da Verona con amarezza, con la squadra ormai in B e sparando a zero sul medico, reo di non averlo curato a dovere dopo il primo infortunio. È il secondo giocatore, dopo Albertazzi, a non avere parole dolci verso il dottore, ma almeno stavolta Cerci ci mette la faccia, lo fa a stagione in corso e non si nasconde dietro alla moglie o a un tweet promettendo che a fine stagione dirà tutto. Schietto e puntuale.
Ultimo fotogramma, l’unico che dia un senso alla triste giornata di Serie A appena conclusa, è rappresentato dalla macchia rossa sulla faccia dei giocatori. Si tratta di un simbolo della lotta contro la violenza nei confronti delle donne a margine della manifestazione promossa dalla Lega di Serie A “Un rosso alla violenza”. I numeri a proposito sono ancora impietosi: in Italia sono oltre sei milioni le donne vittime di violenza, 80% dei casi tra le mura domestiche. Tutto ciò ha portato a questa trovata, soprattutto perché il pubblico del calcio è prevalentemente maschile. Speriamo che anche messaggi così, servano a sensibilizzare l’opinione pubblica.
Damiano Conati
Bessa: “A Verona ero spesso fuori ruolo”
By Redazione - 24 aprile 2018
“Con l’Hellas l’anno scorso ho vissuto una stagione meravigliosa, poi ho voltato pagina. A Verona ho lasciato tanti compagni ed amici, ma sono venuto via da lì perché spesso venivo impiegato fuori ruolo”
Daniel Bessa
FONTE: HellasNews.it
Da Albertazzi a Cerci. La verità dell’ex Atletico Madrid
aprile 24, 2018
“Ne ho lette e sentite troppe, per questo ci metto la faccia e adesso voglio fare chiarezza. C’è chi dice che sono finito, che me la sono presa con calma. Non è così, le cose sono andate diversamente. Quando mi sono fatto male, è stata evidenziata una lesione muscolare di primo grado. In realtà, era di secondo grado, mi ero quasi strappato. Quando sono andato a Villa Stuart me l’hanno confermato. Lo staff sanitario ha sbagliato la prima diagnosi e sono stato curato male – sbotta Alessio Cerci nella zona mista dello stadio Ferraris – Sono stato curato male, il responsabile è il dottore. Non a caso sono andato a curarmi a Roma, a Villa Stuart mi hanno detto che avevo quasi uno strappo. Forse, il club è deluso da me. Potevo e dovevo dare di più. La Serie A è un campionato a parte rispetto alla B. Ci vogliono i giocatori giusti, preparati e con esperienza. Da questo punto di vista, è evidente che qualche errore è stato fatto. Perché non riusciamo a fare gol? Un attaccante ce l’avevamo… Ma queste sono scelte che ha fatto la società, non voglio entrare in merito. Certo, lui (Pazzini, ndr) di gol in A ne aveva fatti parecchi. Io, invece, la punta non l’ho mai fatta. A gennaio sono stati ceduti giocatori importanti, dei titolari, chi li ha rimpiazzati doveva dare di più, me compreso. Non voglio creare polemiche, per carità, ma la penso così. Pecchia? Al mister devo tutto, lui mi ha voluto a Verona, ho un ottimo rapporto con lui e sono dispiaciuto per tutto quello che gli viene imputato. È stato massacrato tutto l’anno, avrei voluto fare qualcosa in più anche per lui. Il cambio a Bologna? Al Dall’Ara gli ho solo detto che quando mi sento bene ho bisogno di stare in campo per giocare e trovare continuità. Ma lo capisco, ha voluto sostituirmi per evitare che avessi ricadute. Fusco? Anche con lui ho un bel rapporto e posso parlarne solamente bene. Certo, lasciare a otto giornate dal termine è una scelta discutibile. Era meglio se restava con noi, ma è una decisione che va accettata. Hellas Verona spacciato? Mi viene da piangere. Sono tanto deluso, la squadra aveva le potenzialità per provare a fare un campionato diverso. La mia stagione, a causa dell’infortunio, è andata calando. Ci sono state partite in cui, se fossi stato bene avrei potuto dare il mio contributo, invece ho dovuto fare da spettatore. Mi dispiace tanto per come stanno andando le cose. Vorrei salvare questa squadra, se non ci riuscirò sarà anche un mio fallimento personale”.
Chi retrocede in Serie B?
aprile 24, 2018
Il calendario delle ultime quattro giornate delle squadre in lotta per non retrocedere. Solo la matematica non condanna ancora l’Hellas Verona di Fabio Pecchia.
Hellas Verona, 6ª sconfitta consecutiva in trasferta
aprile 24, 2018
Allo stadio Ferraris di Genova, i gialloblù hanno collezionato il 12 ko in trasferta, il sesto consecutivo dopo quelli contro Bologna, Inter, Benevento, Lazio e Sampdoria.
Pagelle
aprile 23, 2018
Nicolas 5.5, Bearzotti 5 (Lee sv), Vukovic 5.5, Caracciolo 5.5, Souprayen 5 (Verde 5); Valoti 5, Danzi 5.5, Romulo 6; Matos 4 (Petkovic 5), Cerci 5.5, Fares 5. All: Pecchia 5
Benevento matematicamente in Serie B
aprile 22, 2018
Dopo il successo del Crotone, ai danni dell’Udinese, il Benevento è tornato aritmeticamente in serie B, dopo una sola stagione nella massima categoria. I campani hanno infatti 17 punti; mentre i pitagorici (quartultimi) sono a quota 31. Mancano solo quattro giornate al termine del campionato (con 12 punti in palio) e la matematica, dunque, condanna i campani di De Zerbi.
Serie A, colpo del Crotone a Udine. I risultati aspettando i posticipi
aprile 22, 2018
I risultati di oggi: alle ore 12.30, Cagliari-Bologna 0-0, ore 15 Atalanta-Torino 2-1, Chievo-Inter 1-2, Lazio-Sampdoria 4-0, Udinese-Crotone 1-2. Ore 20.45 Juventus-Napoli, domani ore 20.45 Genoa-Hellas Verona.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
24 aprile 2018 - 08:43
Verona, il digiuno continua: 568′ senza gol su azione
Soltanto due rigori di Romulo a segno dopo la rete di Caracciolo col Chievo
di Redazione Hellas1903
Prosegue il digiuno del Verona quanto a gol su azione.
Con il Genoa è arrivata una rete, quella siglata da Romulo e che ha riportato provvisoriamente in parità la gara, ma che, come già nell’1-0 con il Cagliari, è stata realizzata su rigore.
L’Hellas non segna, escluse queste due circostanze, dalla partita con il Chievo: al 7′ del secondo tempo Antonio Caracciolo decise l’incontro sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
L’astinenza del Verona, dunque, dura da 568′.
NEWS
23 aprile 2018 - 23:20
Pagelle Verona, Romulo corre ma sbaglia, Matos che errore
Nicolas beffato da Medeiros, Danzi ha personalità. Fares ultimo ad arrendersi
di Matteo Fontana, @teofontana
NICOLAS 6
Beffato da Medeiros sul gol dell’1-0, su cui può fare poco, perché è coperto. Non ha responsabilità sulla rete di Bessa, men che meno sulla magia di Pandev. Para bene su Laxalt.
BEARZOTTI 5,5
Si rivede in campo dopo un’eternità. Fatica parecchio, dalla sua parte il Genoa spinge forte e non è semplice contenerlo.
CARACCIOLO 5,5
Alcune buone coperture, altre titubanze. Nel complesso non riesce a dare sufficiente sostegno alla difesa dell’Hellas.
VUKOVIC 6
L’Hellas, in particolare nel primo tempo, non va a picco con largo anticipo grazie a delle chiusure che non fa mancare. Poi, ed è inevitabile, non può più reggere.
SOUPRAYEN 5,5
Solito copione: non spinge e non copre. La volontà non basta, ovviamente.
ROMULO 6
Sbaglia un gol che pare agevole, ha anche un’altra chance che svanisce, ma se non fosse per lui il Verona non sarebbe mai in partita. Preciso dal dischetto, gli manca la continuità di rendimento.
DANZI 6
Al ragazzo non difetta la personalità. Chiedergli di prendere per mano una squadra in crisi perenne come l’Hellas sarebbe troppo, ma è giusto insistere con lui.
VALOTI 5,5
Tenta di incidere in interdizione, non si nota mai quando deve, o dovrebbe, costruire.
MATOS 5
Si divora un gol fatto, non si nota mai.
CERCI 5,5
Non molla, dal suo piede nasce il rigore dopo trasformato da Romulo, però non riesce a essere sempre pungente come sarebbe necessario per risollevare questo Verona che non sa farsi valere in avanti.
FARES 6
Ha il merito di arrendersi per ultimo e di essere il primo a rendersi pericoloso, con un traversone che Matos spreca. Spesso vituperato, in realtà è uno dei pochi a mostrare, se non altro, di essere generoso.
VERDE 5,5
Pochi guizzi.
PETKOVIC 5
Ininfluente in attacco.
LEE ng
PECCHIA 5
La retrocessione è a un passo. I limiti dell’organico sono sempre stati chiari, ma l’involuzione di molti giocatori dimostra che lui per primo non è riuscito a cavare qualcosa di più da un gruppo con oltre, troppe carenze espresse fin dall’estate.
NEWS
23 aprile 2018 - 22:59
Genoa 3 Verona 1, Bessa segna ed esulta, Hellas nel baratro
Segna Medeiros, pareggia Romulo su rigore. Nel finale Bessa e Pandev chiudono la gara
di Andrea Spiazzi, @AndreaSpiazzi
Getty Images
Ora manca solo la matematica per sancire la retrocessione, peraltro già ampiamente scontata dopo la sconfitta col Sassuolo e la vittoria del Crotone a Udine.
Il Verona se la gioca a Genova, recupera lo svantaggio, ma sul più bello viene infilzata dall’ex Bessa, che ex di fatto non è dato che è in prestito. Esulta pure il brasiliano, infischiandosene ampiamente del fair play, dopo la rete che condanna i gialloblù. Poi Pandev ci mette il cappello finale con un super pallonetto. Addio.
FORMAZIONI
Linea giovane per il Verona. Pecchia sceglie Bearzotti terzino sinistro, centrali Caracciolo e Vukovic, a sinistra Souprayen. In mezzo al campo Danzi è confermato, alla sua destra Romulo, a sinistra Valoti. In avanti Matos, Cerci e Fares.
Ballardini schiera il 3-5-1-1: Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Cofie, Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Medeiros e Lapadula.
PRIMO TEMPO, OCCASIONE PER MATOS, GOL DEL GENOA
Dopo due minuti bella azione del Verona con Cerci che in corsa libera Fares sul fondo, l’assist è al bacio per Matos che a un metro dalla linea di porta non trova l’impatto col pallone. Il Genoa risponde ed entra con facilità in area.
Al sesto minuto i rossoblù passano. La palla da Laxaalt, che brucia Romulo e poi Bearzotti, va a Medeiros che col sinistro piazza il pallone nell’angolo alla destra di un immobile Nicolas, che manco ci prova. Gol fallito, gol subito.
Il Verona, che prova a partire in velocità trovando le imprecisioni di Romulo e la lentezza di Cerci, sbanda dietro, con Bearzotti che fatica con Laxaalt e Souprayen con Lazovic. I centrali sono lenti in uscita. Danzi mostra personalità nell’uscire palla al piede, il Genoa però si chiude e non lascia varchi. Romulo perde l’ennesimo pallone al 29’ e si scontra con Bertolacci, Danzi sulla ripartenza viene ammonito per una trattenuta a centrocampo. Gavillucci sventola il cartellino anche a Valoti tre minuti dopo. Fares si fa 40 metri di corsa poi viene chiuso da Laxaalt. Fares e Caracciolo, che gioca con la testa fasciata per una botta ricevuta, sono i due che ce ne mettono di più. Romulo si sveglia al 43’ mettendo un buon cross dalla destra, poi ancora scambia con Matos ma sbaglia il pallone dell’1-1 a porta vuota di testa. Il Verona chiude il primo tempo con un possesso palla superiore, avendo divorato le due più ghiotte occasioni ma sotto per 1-0.
SECONDO TEMPO, BUON VERONA, MATOS SPRECA ANCORA
Fares al 3’ tenta un tiro al volo dal limite, la palla va alta. Si rivede Cerci al 5’ con una discesa a sinistra e un tiro-cross che finisce sul fondo sfiorando il palo. Lapadula, lasciato solo da Souprayen, gira un pallone a fil di palo al minuto 8. Cerci, un minuto dopo, insegue un pallone di Zucanovic per Perin e glielo soffia, poi Valoti non ci arriva per un soffio. La gara si accende, Caracciolo salva su un tiro di Lapadula a botta sicura al 10’. Cerci parte e ne salta due, Biraschi anticipa Valoti sull’assit dell’ex Torino.
Dopo un giallo a Cerci, al 13’ Pecchia inserisce Verde per Souprayen spostando Fares in basso. Cerci sale in cattedra, illumina per Romulo che serve Matos. Incredibile, ancora, l’errore del brasiliano che ciabatta alto da ottima posizione. Esce, poi, al 18’: dentro Petkovic.
RIGORE PER L’HELLAS, ROMULO SEGNA L’1-1
Il più che meritato pareggio arriva al 20’. Cerci si trova la palla buona e poco dentro l’area e calcia, Hiljemark respinge con il braccio, Gavillucci non ha dubbi. Sul dischetto va Romulo che spiazza Perin. Il Verona ci crede e prova a spingere. Servirebbe Zuculini mentre Verde
Ballardini mette Bessa per Cofie. Nel frattempo si gioca a tutto campo, il risultato rimane apertissimo. L’Hellas lotta, il Genoa risponde e riparte con pericolosità.
BESSA FA IL 2-1, PANDEV LA CHIUDE CON UN SUPER GOL
E’ il 33’. Un pallone di Lapadula calciato male finisce sul fondo dove c’è Lazovic che serve Bessa. L’ex Verona anticipa Caracciolo e deposita in gol, andando ad esultare sotto la curva rossoblù. La mazzata è potente, l’Hellas rivede il baratro.
La gara si chiude col Genoa in avanti. Lee, entrato al posto di Bearzotti, imposta un contropiede che Caracciolo chiude male tentando l’assist.
Nel recupero Pandev, lasciato solo, si sinvola e dal limite si inventa un pallonetto di maradoniana memoria, è il 3-1 che chiude la partita.
Il 2-2 sarebbe stato più giusto, per quel che può valere. Ora è già tempo di ricostruire. Danzi getta una luce nelle tenebre. Il futuro del Verona inizia da lui.
NEWS
21 aprile 2018 - 22:45
Clamoroso a San Siro: il Benevento batte il Milan
I giallorossi vincono per 1-0, decisivo il gol di Iemmello nel primo tempo
di Redazione Hellas1903
Incredibile risultato a San Siro: il Benevento batte il Milan.
I giallorossi, ormai retrocessi, sconfiggono i rossoneri per 1-0. A decidere è il gol segnato da Iemmello nel primo tempo.
I tentativi di recuperare del Milan non hanno esito, per la squadra di De Zerbi è una serata di gloria.
NEWS
21 aprile 2018 - 16:54
La Roma non sbaglia: 3-0 alla Spal
I giallorossi vincono nettamente al “Mazza”. I ferraresi restano a 29 punti
di Redazione Hellas1903
La Roma vince allo stadio “Mazza” di Ferrara per 3-0.
Risultato netto in favore giallorossi, in vantaggio nel primo tempo per un’autorete di Vicari. Nella ripresa gli altri due gol, siglati da Nainggolan e Schick.
La Spal resta a 29 punti, quartultima, con 4 lunghezze di vantaggio sul Verona, mentre la Roma allunga in zona Champions League.
FONTE: Hellas1903.it
IL MISTER GIALLOBLU'
Pecchia: Verona vivo, sconfitta immeritata
23/04/2018 23:25
"Il Verona è ancora vivo nonostante la sconfitta. Il percorso è ancora più complicato di prima, però oggi abbiamo avuto la voglia fino alla fine di portare a casa il risultato. Purtroppo non ci siamo riusciti. Avremmo meritato ampiamente un risultato positivo". Queste in sintesi le dichiarazioni dell'allenatore del Verona, Fabio Pecchia, al termine del match perso a Genova per 3-1. Continua il mister scaligero: "Si fa fatica ad avere entusiasmo vista la classifica. Ma dobbiamo pensare a fare bene nella prossima gara con la Spal. Ci vorrà voglia e professionalità. Siamo condannati a vincere sempre. Ci proveremo e vedremo che accadrà. Squadra senza punte? Il nostro cannoniere è Kean ma è infortunato. Aveva dato dimostrazione di grande personalità. Perderlo per 3 mesi ci ha complicato la vita. Alla lunga l'abbiamo pagata ma siamo riusciti a fare risultato qualche volta anche senza di lui. Squadra senza qualità? Ho sempre avuto fiducia in questo gruppo e molte volte l'abbiamo pagata cara pur non meritando i ko. Siamo molto giovani, questo è vero, ed in alcune situazioni ci siamo fatti trovare impreparati. Però io dei ragazzi sono contento. Anche oggi hanno trovato la forza di reagire. Il loro sacrificio non è stato premiato. L'esultanza di Bessa? Bessa? Giustamente ha gioito ed è giusto così. Adesso è un calciatore del Genoa".
A.F.
IL MATCH IN DIRETTA
Vince il Genoa (3-1): Verona, B a un passo
23/04/2018 20:44
Successo del Genoa e retrocessione quasi certa per il Verona. Gli uomini di Pecchia perdono 3-1 e restano fermi a 25 punti in classifica a 6 della salvezza. Soltanto la matematica li tiene ancora in piedi. La gara del Ferraris non è stata giocata neppure male e presumibilmente, se l'Hellas avesse mostrato questa verve nei precedenti incontri, qualche punto in più l'avrebbe ottenuto. I ritmi della gara sono subito alti: a Medeiros (2') risponde una colossale occasione fallita da Matos per gli ospiti. Al 7' gol del Genoa proprio con Medeiros e l'Hellas fatica a reagire. Soltanto nell'ultimo quarto d'ora, il Verona alza maggiormente il baricentro e verso la fine, Romulo ha la grande opportunità di pareggiare: colpo di testa alto sopra la traversa a porta vuota. Nella ripresa l'Hellas è più grintoso e volenteroso. Ci provano Fares e Cerci che per ben 2 volte prova a illuminare il gioco là davanti, senza trovare pronti i suoi compagni. Al 64', da un suo tiro (mani di Hiljemark) nasce il penalty del pareggio gialloblù. Batte Romulo che spiazza Perin. Il Verona sembra crederci, ma a tagliargli le gambe è un gol del suo ex, Daniel Bessa (78'), partito a gennaio in Liguria. Per il Verona è la fine. Qualche altro moto d'orgoglio, ma senza più convinzione. Ne approfitta il Genoa che triplica nei minuti di recupero con Pandev: cucchiaio dal limite dell'area e Nicolas non può che raccogliere in fondo al sacco. Prossima gara del Verona sarà in casa contro la Spal. Con qualche punto in più sarebbe stato uno scontro determinante. Fatali i match precedenti persi con le dirette rivali: Crotone, Benevento e Sassuolo. Il Verona ha buttato via una salvezza, assolutamente alla sua portata.
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Fine match
90'+3', GENOA-GOL: pallonetto di Pandev dal limite che vede Nicolas fuori dai pali e lo beffa col "cucchiaio".
concessi 4' di recupero
90', grande contropiede del Verona con Lee, palla a Caracciolo spinto in avanti, il quale da dentro l'area, anzichè tirare mette in mezzo e la palla viene arpionata dai difensori rossoblù.
86', nel Genoa entra Rossi e va fuori Lapadula.
84', Genoa sfiora la terza rete. Bella girata al volo di Laxalt con Nicolas che alza in corner.
80', nel Genoa va fuori Medeiros e va dentro Pandev.
79', nel Verona entra Lee e va fuori Bearzotti.
78', GENOA-GOL: rete dell'ex Bessa. Lapadula lanciato al centro dell'area tira in porta ma sbaglia la conclusione che s'avvia fuori. Raccoglie Lazovic che mette in mezzo dalla destra per il nr 24 rossoblù che infila Nicolas.
73', azione in velocità del Genoa che presenta Laxalt davanti a Nicolas. Tiro debole da due passi ed il portiere gialloblù para facilmente.
65', nel Genoa entra Bessa e va fuori Cofie.
65', GOL-VERONA: rigore battuto da capitan Romulo che spiazza Perin. Pareggio scaligero.
64', rigore per l'Hellas. Cerci tiro a botta sicura da dentro l'area e Hiljemark respinge col braccio. Penalty e ammonizione per il genoano.
63', nel Verona esce un pessimo Matos per dar spazio a Petkovic.
60', ancora Cerci illumina i suoi che però non raccolgono: palla al centro per Romulo che stoppa per Matos, il cui tiro è assolutamente sbilenco da buonissima posizione.
59', nel Verona dentro Verde e fuori Souprayen.
58', ammonito Cerci per fallo su Laxalt.
57', molto bravo Cerci a scattare sulla destra, dribbling e tunnel agli avversari, assist perfetto per Valoti che dentro l'area piccola da posizione decentrata prova a girare in porta: tiro debole e Perin para.
55', possibilità per Lapadula che al centro dell'area, viene murato da Vukovic.
54', bravissimo Cerci a rubare palla a Perin (servito male da Zukanovic) e a mettere in mezzo per Valoti che però viene anticipato a porta vuota da Biraschi.
53', Hiljemark, bel passaggio per Lapadula al centro dell'area, rovescaita dell'attaccante e palla fuori.
51', ci ha provato Cerci da posizione defilata sulla sinistra, palla che attraversa tutto lo specchio della porta e va fuori.
50', incursione di Lazovic dalla destra, tiro-cross rasoterra è facile preda di Nicolas.
48', tiro in sforbiciata di Fares dal limite, conclusione da dimenticare.
Via alla ripresa
Prima frazione di gioco conclusa al Ferraris. Bella gara tra Genoa e Verona che partono fortissimo. Al 2' subito un botta e risposta. A Medeiros (parata di Nicolas), risponde l'incredibile non-gol di Matos che a due passi dalla porta sguarnita, fallisce il vantaggio scaligero. Al 7', i padroni di casa mettono la freccia con Medeiros servito da Laxalt: mancino sul primo palo e Nicolas è battuto. Il Genoa insiste, ma l'Hellas si difende bene e chiude i varchi. I ritmi si abbassano verso la mezz'ora coi rossoblù che gestiscono e non affondano. Ne approfitta l'Hellas per crescere e per abbozzare un mezzo-forcing, spinto dal suo uomo migliore: Romulo. Agli sgoccioli, possibilità proprio per il nr 2 gialloblù: servizio a destra per Matos che mette in mezzo per Valoti, palla alzata in area dei difensori di casa, testa del capitano del Verona che arriva di gran carriera, ma spedisce alto sopra la traversa.
Termina il primo tempo dopo 2' di recupero
45', altra grande occasione per il Verona: Romulo dalla destra per Matos, cross in mezzo che viene ribattuto dai genoani con Perin a terra, arriva ancora Romulo che di testa manca il colpo vincente: palla alta sulla traversa.
44', Hellas si getta in avanti anche se con un po' di confusione. Bella l'iniziativa di Romulo che mette in mezzo per Fares, testa per un compagno al centro dell'area che viene anticipato.
41', continua ad avere difficoltà l'Hellas nel trovare spazi.
33', Valoti ammonito per fallo su Cofie.
32', possibilità per il Verona con Valoti che dalla sinistra entra in area, ha la possibilità di servire Fares al centro, ma trattiene il pallone che gli viene portato via.
29', Danzi ammonito per fallo su Lapadula.
28', i ritmi del match si sono abbassati rispetto all'inizio. Genoa controlla e Verona prova a creare qualcosa. Ci vuole ben altro però per sorprendere gli uomini di Ballardini.
18', ci ha provato Lazovic con una botta dal limite: palla deviata.
13', ammonito Cofie per fallo su Valoti.
13' spinge ancora il Genoa, palla al centro dell'area per Lapadula che al momento della girata in rete, viene fermato da un difensore gialloblù.
7', GOL-GENOA: Laxalt dalla sinistra tocca al limite dell'area per Medeiros che col mancino mira al primo palo e fa secco Nicolas, immobile e coperto dai suoi compagni.
2', risposta immediata del Verona che sfiora la rete: sul capovolgimento di fronte Fares mette in mezzo per Matos, il quale solissimo sul secondo palo, a porta vuota fallisce clamorosamente mancando la sfera.
2', primo tiro è del Genoa con Medeiros: conclusione sul primo palo e Nicolas respinge.
Via al Primo Tempo
Tutto pronto al Ferraris. Il monday-night della 34^ giornata di Campionato vede di fronte il Genoa di Davide Ballardini, già virtualmente salvo a quota 38 in classifica ed il Verona di Fabio Pecchia consapevole che se non otterrà i 3 punti può considerarsi senza ulteriori “ultime spiagge” in Serie B. La truppa gialloblù infatti è a 6 punti di distanza dalla salvezza ed in caso di un nuovo ko, con 12 punti ancora a disposizione, è impensabile che faccia bottino pieno in tutte e 4 le gare rimanenti. Dando uno sguardo alle formazioni, gli scaligeri presentano Nicolas in porta ed in difesa, vista l’assenza dello squalificato Alex Ferrari, propongono a destra il giovane Enrico Bearzotti. Dall’altra parte c’è Souprayen e al centro Caracciolo e Vukovic. In mezzo al campo a dettare i tempi, l’altro giovane Andrea Danzi che ha debuttato come titolare nella scorsa gara persa contro il Sassuolo per 0-1. A fianco a lui, Romulo e Valoti. In avanti, il tridente: Matos, Cerci e l’immancabile Fares. In casa genoana, Ballardini dispone i suoi col 352. Perin tra i pali e pacchetto arretrato composto da Biraschi, Rossettini e Zukanovic. A centrocampo, esterni Lazovic e Laxalt e come interni Cofie, Bertolacci e Hiljemark. Punte: Medeiros e Lapadula.
TABELLINO:
GENOA-VERONA 3-1
MARCATORI: 7' Medeiros, 65' Romulo su rigore, 78' Bessa, 90'+3' Pandev.
GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Cofie, Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Medeiros, Lapadula. A disposizione: Lamanna, Zima, Galabinov, El Yamiq, Migliore, Pandev, Rosi, Bessa, Rigoni, Omeonga, Pinto, Rossi. All.: Ballardini.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Bearzotti, Caracciolo, Vukovic, Souprayen; Romulo, Danzi, Valoti; Matos, Cerci, Fares. A disposizione: Silvestri, Coppola, Verde, Fossati, Zuculini, Lee, Calvano, Tupta, Petkovic, Heurtaux, Felicioli. All.: Pecchia.
Arbitro: Gavillucci (Latina).
Assistenti: Di Vuolo (Castellammare di Stabia) e Gori (Arezzo).
Quarto ufficiale: Serra (Torino).
VAR: Banti (Livorno).
Assistente VAR: Alassio (Imperia).
ANDREA FAEDDA
FONTE: TGGialloBlu.it
Bessa: 'Gol dell'ex al Verona? Io penso solo al Genoa'
del 24 aprile 2018 alle 07:46
di Marco Tripodi
Un gol che vale la matematica permanenza del Genoa in Serie A: è quello realizzato ieri sera da Daniel Bessa contro i suoi ex compagni del Verona.
A fine gare l'italo-brasiliano si è presentato nella zona mista del Ferraris per raccontare le sue impressioni sulla sfida: "Nel primo tempo ho visto dalla panchina un Genoa che ha dominato la partita. Poi nella ripresa loro hanno fatto abbastanza bene ma è normale che ogni squadra provi a giocare in qualche frangente di partita. Dopo il pareggio però noi abbiamo ripreso in mano la partita e per fortuna ho segnato. Sono contento e soddisfatto".
Il cammino del Genoa in questi ultimi mesi è stato talmente straordinario da sorprendere anche lo stesso Bessa: "Quando sono arrivato io, a fine gennaio, avevamo 21 punti, oggi siamo a 41. Venti punti sono tanti e se li abbiamo conquistati il merito è di tutti".
Prima di vestire il rossoblù Bessa era stato a Verona, proprio la squadra che con il gol di ieri sera potrebbe aver contribuire a rispedire in Serie B. Una vendetta personale dopo i dissapori con il tecnico veneto Pecchia? "No, io sono al Genoa e penso al Genoa. Il mister ha fatto le sue scelte: l’anno scorso ha ottenuto una promozione importante e io adesso non mi sento di commentare cose che non riguardano il Genoa".
Hellasmania: Bessa, l'effetto boomerang e gli altri nodi venuti al pettine
del 24 aprile 2018 alle 11:00
di Nicola Corona
Stadio Luigi Ferraris di Genova, minuto 64. Il Verona ha appena pareggiato con Romulo su rigore. A bordo campo viene inquadrato Daniel Bessa, pronto ad entrare in campo al posto di Cofie. Mi piacerebbe sapere quanti voi, soprattutto se pessimisti per natura, abbiano pensato per un attimo come me che l'ingresso dell'italobrasiliano avrebbe in qualche modo cambiato l'esito dell'intera gara. Detto, fatto. Bessa ci mette appena 14 minuti per segnare il gol dell'ex, rete che affossa le speranze di un Verona che aveva orgogliosamente provato a rialzare la testa. Il numero 24 corre poi ad esultare sotto un settore del caldo tifo rossoblù, con i compagni che lo inseguono per abbracciarlo.
Un immagine che parla da sola. Il giocatore chiave (insieme a Pazzini) della promozione in Serie A dello scorso anno, giustiziere della squadra con cui militava solo pochi mesi prima. Il più perfido dei gol dell'ex. Una sorta di effetto boomerang, che non è ne l'impostazione per le stories di Instagram e neppure un elemento per definire la comunicazione umana, ma piuttosto un modo per far capire che quello che metaforicamente getti poi può tornarti velocemente indietro e, se non sei attento, colpirti dritto sul naso. Esattamente quello che sta accadendo in questo momento al Verona. Gli errori gestionali e di pianificazione societaria, i mutamenti nell'organico con il mercato di gennaio, la mancata chiarezza. Tutto sta "tornando indietro" pezzo per pezzo e a risentirne è purtroppo soprattutto la classifica.
Una squadra in lotta per la salvezza costretta a schierare in campo un ragazzino della Primavera (Danzi), che per quanto promettente e bravo non può avere l'esperienza giusta per questo tipo di partite. Una squadra che ha dovuto giocare spesso e volentieri senza una vera punta e con alcuni giocatori in condizioni fisiche davvero precarie. Ora tutti i nodi stanno davvero venendo al pettine.
A cominciare da Bessa che a fine gara, dopo aver ricordato con piacere l'anno e mezzo passato a Verona, ha lanciato alcune frecciatine non da poco su Fabio Pecchia e sul ruolo in campo occupato nella prima parte di stagione. Per non parlare poi di Cerci, che ai microfoni di Radio Verona si è voluto sfogare raccontando di essere stato curato male dallo staff medico dopo la gara con il Milan e di avere per questo perso buona parte della stagione. Insomma, a Genova il finale è stato dei più tristi e sconfortanti, un po' come quello dell'intera stagione dei gialloblù. Il boomerang è stato lanciato in estate, ma solo adesso ci si accorge dei troppi errori nell'effettuare quel tiro...
FONTE: CalcioMercato.com
Sport
L'Hellas cade anche a Genova e per la salvezza ora serve un miracolo
Andata subito sotto dopo un buon inizio, la squadra di Pecchia si è spenta fino al finale del primo tempo, dove ha sfiorato il pareggio agguantato dal dischetto, poi il gol dell'ex di Bessa e il pallonetto di Pandev hanno firmato la condanna degli scaligeri
Luca Stoppele
23 aprile 2018 22:50
È probabilmente una sconfitta decisiva quella che ha subito l'Hellas Verona allo stadio Ferraris nella serata di lunedì, con il Genoa che si è imposto per 3-1 nel finale, dopo essere stato raggiunto a metà ripresa.
Ai gialloblu serviva una vittoria per riagganciare il treno salvezza e l'inizio sembrava di quelli giusti per raggiungere l'obiettivo. Il primo tiro però è stato per i padroni di casa, con Medeiros che ha visto Nicolas parare la sua con conclusione dopo una palla persa del giovane Danzi. Ma è stata la squadra di Pecchia a sprecare la prima vera clamorosa occasione, con Fares che al 3' si è presentato davanti a Perin dopo una bella discesa sulla sinistra, ma anziché calciare ha preferito toccarla per Matos, che in spaccata non è riuscito ad impattare la sfera. Partita dunque apertissima fin dai primi minuti, con ritmi alti e ribaltamenti di fronte. Per contro, la squadra di Pecchia ha mostrato subito le prime crepe in fase difensiva, con Bearzotti e Romulo in difficoltà su Laxalt, che al 7' ha toccato per Medeiros che dal limite ha avuto tutto il tempo di prendere la mira e infilare Nicolas, senza che nessun difensore facesse quei due passi in avanti necessari a chiuderlo.
In svantaggio l'Hellas ha accusato il colpo, incappando ancora nei soliti errori al fraseggio (nonostante la buona prova di Danzi) e nell'atteggiamento. I ritmi infatti sono calati sempre più e i gialloblu hanno fatto fatica a rendersi pericolosi, soprattutto a causa dello scarso movimento senza palla e delle idee ancora confuse sul cosa fare in fase offensiva, mentre i padroni di casa riuscivano ad amministrare bene la situazione e a far "ballare" la retroguardia avversaria. Al 32' ci ha provato Cerci a dare la scossa, ma il suo tiro velleitario non ha impesierito Perin.
Solo nel finale dei primi 45 minuti gli scaligeri sono tornati ad insidiare la porta del Grifone, con una punizione velenosa di Romulo al 42' che è stata respinta dalla difesa e soprattutto con l'occasione sciupata dall'italobrasiliano al 45', quando il pallone gli è carambolato sulla testa con Perin fuori causa: il capitano veronese però era già troppo avanti e non ha potuto indirizzare al meglio la sua incornata, che è terminata sopra la traversa.
Nella ripresa il Verona ha ricominciato ad attaccare, rischiando spesso in difesa nella fretta di agguantare il pareggio. Al 48' ci ha provato Fares da fuori e al 50' Cerci, senza fortuna, mentre al 53' la bella rovesciata di Lapadula è finita di pochissimo a lato. La squadra di Pecchia però ha iniziato a salire di concentrazione e, pur restando piuttosto confusionaria nella manovra, ha inizato a portare una pressione importante sugli avversari, che non hanno comunque rinunciato a pungere in velocità. Così al 54' Cerci, in scivolata su Perin, quasi non è riuscito a servire un compagno, anticipato da Biraschi, mentre ancora Lapadula un minuto dopo ha mandato a spasso due uomini in area, per vedere il proprio tentativo respinto da Caracciolo. Dopo un prima metà di gara piuttosto in ombra, il numero 10 del Verona ha provato a regalare qualche colpo e dopo una bella azione, al 57' ha servito vicino alla porta Valoti che però ha calciato male, mentre al 60' ha avviato l'azione che ha portato Romulo a servire Matos solo in area, che frettolosamente ha calciato di prima sciupando tutto.
Più in palla e aggressiva, la formazione di Pecchia ha continuato a spingere e al 64' il mani in area di Hiljemark su tiro di Cerci ha mandato Romulo dal dischetto: il numero 2 non ha sbagliato e il match è tornato un parità. Con Verde e Petkovic per Souprayen e Matos, il tecnico degli scaligeri ha schierato una squadra a trazione anteriore per cercare la vittoria. Troppo frettolosi però negli ultimi metri, i gialloblu hanno ricominciato a soffrire dietro e dopo un tiro deviato di Laxalt dall'interno dell'area (73') e un colpo di testa fuori di Lapadula (77'), i rossoblu sono tornati in vantaggio. Libero di crossare dalla trequarti destra (ancora una volta nessuno ha fatto opposizione), Laxalt al 78' ha trovato in area Lapadula che in acrobazia non ha centrato la porta, la sfera però è stata raccolta da Lazovic che ha servito Bessa solo in area, per il più amaro dei gol dell'ex.
Tutto in avanti e con Lee in campo, il Verona ha giocato il tutto per tutto e dopo una bella girata di Laxalt neutralizzata da Nicolas, Caracciolo si è trovato il pallone buono in area avversaria, ma anziché calciare in porta ha preferito cercare un improbabile passaggio. Al 93' poi è arrivata la gemma di Pandev, che con un pallonetto dal limite ha messo la parola fine al match e probabilmente anche alle speranze di salvezza degli scaligeri.
È stato a tratti un buon Verona quello visto al Ferraris, soprattutto nel secondo tempo, che però non è riuscito a liberarsi dei problemi che lo affliggono da inizio anno. Dopo un inizio con l'acceleratore schiacciato, i gialloblu sono andati sotto per l'ennesima pessima giocata difensiva, con un uomo lasciato libero di calciare dal limite (cosa già accaduta in questo campionato) e hanno poi faticato a ritrovare la foga dei primi minuti. Per larghi tratti del primo tempo si è vista una squadra che non attaccava gli spazi, non si muoveva senza palla e non gli andava neppure incontro, rendendo così pressoché impossibile creare occasioni da rete, mentre la difesa continuava a vacillare. La personalità messa in campo da Danzi non è bastata per rivitalizzare in quei frangenti il centrocampo, mentre nella ripresa il giovane è calato alla distaza.
Meglio il secondo tempo con qualche movimento ben fatto che ha messo in difficoltà la retroguardia ospite, ma l'eccessiva fretta e le scarse idee di gioco hanno impedito agli scaligeri di raccogliere quanto meritavano, se non altro per la grinta messa in campo. E se parliamo di grinta, in questa partita avrebbe fatto molto comodo avere in campo Franco Zuculini, soprattutto nell'ultima mezzora, quando serviva pressare alti gli avversari e metterli alle corde.
Anche oggi infine si è sentita l'assenza di una vera punta, capace di segnare e far rifiatare la squadra, mentre il gol di Bessa è sembrato un vero schiaffo al disastroso calciomercato invernale fatto dalla società, difeso da Fusco e Pecchia fino allo stremo nonostante le evidenti lacune.
Resta il fatto che i punti di distanza dal quartultimo posto ora sono 6 con 4 gare alla fine (Spal, Milan, Udinese e Juventus): i miracoli nel calcio possono sempre accadere, ma l'impressione è che per questo Hellas sia oramai troppo tardi.
FONTE: VeronaSera.it
Genoa-Verona, Pecchia: «Meritavamo almeno un punto. Esultanza di Bessa? Non mi ha dato fastidio»
L’allenatore del Verona, Fabio Pecchia, esprime la sua amarezza per l’ennesima sconfitta che pregiudica ulteriormente l’obiettivo salvezza dei gialloblù
Di Marco Da Pozzo - 24 aprile 2018
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Il Verona perde ancora e fa un altro passo verso la retrocessione in Serie B. Al ‘Ferraris’ contro il Genoa finisce 3-1, coi gialloblù sempre più lontani dalla zona salvezza (-5 dal crotone quart’ultimo). L’allenatore Fabio Pecchia, intervenuto dopo la gara di Marassi, ha espresso la sua amarezza per la sconfitta: «Anche oggi abbiamo provato a portare a casa il risultato ma non ci siamo riusciti. Forse meritavamo di più. Si fa fatica a tornare a casa così però dobbiamo riprendere la mentalità e pensare alle prossime partite – le sue parole a Sky Sport – Kean? Perderlo per mesi non è stato positivo, è lui il nostro capocannoniere e senza di lui abbiamo faticato».
Pecchia ha poi continuato così in conferenza stampa: «Ho sempre fiducia nel gruppo, molte volte abbiamo pagato il fattore dell’età. Oggi sull’1-1 potevamo gestire meglio i palloni, ma sono contento comunque dei miei ragazzi perché hanno provato a reagire nonostante tutto. Sono dispiaciuto per oggi perché meritavamo di portare a casa almeno un punto, anche se non avrebbe fatto una grossa differenza per la classifica. L’esultanza di Bessa (ex Hellas, ndr)? Mi dà più fastidio quando non si esulta».
Ballardini dopo Genoa-Verona: «Non pensavo di fare così bene. Futuro? Bisogna essere in due»
Le parole di Davide Ballardini dopo Genoa-Verona: l’allenatore rossoblù esprime la sua soddisfazione per il cammino della sua squadra
Di Marco Da Pozzo - 23 aprile 2018
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Il Genoa batte il Verona 3-1 al ‘Ferraris’ e raggiunge una meritata permanenza in Serie A. L’allenatore rossoblù Davide Ballardini, intervenuto a margine della gara, si è mostrato soddisfatto per l’importante cammino stagionale dopo il suo arrivo in panchina a novembre: «Il nostro campionato è sempre difficile, le squadre sono molto organizzate e ci sono sempre difficoltà. Abbiamo una squadra e dei giocatori che ci danno garanzie di serietà, impegno e qualità. Non pensavo di fare così bene, sono arrivato al Genoa che aveva 6 punti dopo 12 partite. Ero fiducioso, ma non pensavo di fare così. La prossima stagione? Non mi aspetto niente. C’è una proprietà che decide l’allenatore, bisogna essere convinti in due, prima loro, poi io. Il rapporto è buono, la stima c’è. Il discorso per me è nettamente tecnico, sulla scelta dei giocatori, su come giocare» le sue parole a Sky Sport.
Ballardini ha poi proseguito: «Lo spogliatoio è sempre stato ottimo, c’è serietà. Io ho portato solo il mio lavoro e le mie idee. Il mercato? Non è il problema, io voglio condividere l’aspetto tecnico insieme alla società perchè devo essere convinto quando svolgo il mio lavoro. Il talento di un allenatore non sono solo le sue idee, ma anche quello di capire in base alla situazione della squadra che guida. Mia felicità a fine gara? In Italia purtroppo di squadre che giocano bene ce ne è una sola; anche la Juve è straordinaria, ma pragmatica e non spettacolare. Solo il Napoli si distingue e offre sempre uno spetttacolo piacevole. La mia soddisfazione è dovuta a ciò che è stato fatto da quando sono arrivato, avevamo appena sei punti in classifica».
Pandev, gol d’autore in Genoa-Verona: e il ‘Ferraris’ si alza in piedi
A chiudere le marcature in Genoa-Verona ci ha pensato Goran Pandev: il suo gol in pallonetto nei minuti di recupero è di rara bellezza
Di Marco Da Pozzo - 23 aprile 2018
© foto www.imagephotoagency.it
Genoa-Verona la chiude lui, Goran Pandev. L’attaccante macedone, entrato nel finale al posto di Medeiros, ha regalato al pubblico del ‘Ferraris’ un gesto tecnico di grande pregio suggellando, nel tempo di recupero, il risultato finale di 3-1. Avanzando palla al piede ai 25 metri, l’attaccante rossoblù ha sorpreso la difesa veronese, a partite dal portiere Nicolas (fuori dai pali), con un pallonetto che ha mandato in estasi il pubblico del ‘Ferraris’. Sugli spalti, poi, tifosi in piedi e tributo meritatissimo di applausi per il numero 19 genoano.
Golazo de Goran Pandev pour tuer le suspense, 3-1 #GenoaVerona pic.twitter.com/SR1hmInxnA
— FrSerieA Goals (@FrSerieAGoals) 23 aprile 2018
FONTE: CalcioNews24.com
RASSEGNA STAMPA
Il Secolo XIX: "Il Genoa festeggia con un eurogol di Pandev"
24.04.2018 07:48 di Luca Bargellini Twitter: @BargelliniLuca
"Il Genoa festeggia la Serie A con un Eurogol di Pandev" è il titolo che Il Secolo XIX propone in prima pagina per raccontare il successo del Grifone sull'Hellas Verona nel posticipo di Serie A andato in scena ieri sera. Tre punti che per la formazione di Davide Ballardini significano salvezza.
SERIE A
Genoa, missione praticamente compiuta: la cavalcata del Balla
Dal corrispondente a Genova
24.04.2018 07:45 di Andrea Piras
Ormai manca davvero pochissimo. Il Genoa si avvia a raggiungere la salvezza aritmetica, anche se è doveroso sottolinearlo che questo obiettivo, dal punto di vista pratico, è stato conquistato con ampio anticipo. Il team di Ballardini ha avuto la meglio sul Verona al “Ferraris” per 3-1 nel monday night della 34a giornata. I primi quarantacinque minuti non hanno avuto storia, eppure la prima occasione è stata di marca veneta con Fares che ha messo un pallone velenoso in area di rigore ma Matos, appostato sul secondo palo, non ha saputo sfruttare l’invito del compagno. Non sono passati nemmeno sei minuti e il mancino delicato di Medeiros va ad insaccarsi nell’angolino alla destra di Nicolas. I rossoblu giocano in maniera più sciolta. La posizione di classifica più tranquilla permette al Grifone di provare giocate che soltanto qualche giornata fa non avrebbero mai cercato di fare. Nel finale di tempo non è mancato qualche momento di sofferenza con l’Hellas che, disperatamente, ha provato a riversarsi in attacco dalle parti di Perin ma la retroguardia ha sempre risposto presente. La prima frazione si è chiusa con una super occasione con Romulo, il cui colpo di testa a botta sicura si è perso sopra la traversa.
SOFFERENZA E REAZIONE - La prima parte di ripresa è stata di sofferenza per il Genoa. Dopo un tiro-cross di Lazovic parato in due tempi da Nicolas ed una semi-rovesciata di Lapadula che si è persa sul fondo, i veneti hanno preso campo. Bell’azione di Cerci che, dal versante di destra, si è accentrato e ha servito un pallone d’oro per Valoti ma la conclusione del centrocampista gialloblu si è rivelata un passaggio per Perin. Ancora un ispirato Cerci ha pescato Matos il quale ha svirgolato completamente il tiro da ottima posizione. E’ il preludio al gol scaligero, arrivato per un mani in area di Hiljemark che ha portato il direttore di gara a fischiare un calcio di rigore trasformato da Romulo. Dalle difficoltà il Genoa però ne ha saputo trarre forza. Poco dopo la mezzora, un tiro sbagliato di Lapadula ha innescato Lazovic che ha rimesso al centro un pallone per l’ex di turno Bessa, abile a trafiggere Nicolas.
TRIBUTO AL BALLA - Il finale è tutto per lui: Davide Ballardini. Inutile dire come il mister ravennate sia l’artefice di questa cavalcata iniziata in un freddo pomeriggio di inizio novembre con la squadra penultima a soli sei punti in classifica. Difesa blindata, squadra compatta e i punti che sono iniziati ad arrivare. 35 complessivi e salvezza aritmetica lì ad un passo. Ieri sera, ancora una volta, tutto il pubblico si è messo a cantare il suo nome creando un’atmosfera da brividi. La ciliegina sulla torta è stata posizionata da Pandev. Il macedone ha siglato il 3-1 con un delizioso cucchiaio che non ha lasciato scampo a Nicolas. “Poteva essere un tracollo e invece abbiamo fatto un'impresa straordinaria” ha dichiarato Ballardini in sala stampa dopo la partita. Un’impresa che ha portato, ancora una volta, la sua firma.
ALTRE NOTIZIE
Genoa, Bessa: "Positivi gli ultimi cinque mesi qui"
23.04.2018 23:07 di Gennaro Di Finizio
Daniel Bessa, giocatore del Genoa, ha parlato cosi nel post partita ai microfoni di Sky Sport: "Col Verona ho vissuto una stagione meravigliosa, ho cercato di andare avanti nella mia carriera e sono venuto a Genoa. Ho lasciato tanti compagni ed amici, sono venuto al Genoa e credo di andare avanti. Il nostro obiettivo era la salvezza, stasera l'abbiamo raggiunta e perciò gli ultimi cinque mesi sono stati molto positivi. Bisogna fare i complimenti al mister, ha fatto una strada importante da quando è arrivato".
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Le pagelle del Verona - Romulo firma ma non basta, Nicolas poco reattivo
Risultato finale: Genoa-Hellas 3-1
23.04.2018 22:58 di Gennaro Di Finizio
Nicolas 5 - Prende ben tre sberle dagli avversari, e non sempre risulta reattivo.
Bearzotti 5 - Non sempre abile nel tenere botta sulle incursioni avversarie. (Dall'81' Lee sv).
Caracciolo 5.5 - Duro nei contrasti, anche se nel corso della partita ha qualche amnesia.
Vuković 5.5 - Per vie centrali il Genoa trova qualche spazio di troppo, anche lui ha delle colpe.
Souprayen 6 - Inserimenti interessanti, nel primo tempo, non trova la giusta freddezza per colpire in porta. (Dal 58' Verde 5.5 - Prova a dare dinamicità in campo, ma il Genoa è ben piazzato nelle retrovie).
Romulo 6.5 - E' lui a siglare il gol del pareggio, spiazzando Perin dal dischetto.
Danzi 6 - Ci mette dentro la giusta fisicità, nonostante la giovane età si fa apprezzare in campo.
Valoti 5.5 - Qualche incursione insidiosa nel primo tempo, poi si spegne nella ripresa.
Cerci 5.5 - Ha un'occasione ghiotta nel primo tempo ma non sfrutta, resta attivo per tutta la partita.
Fares 5 - Poche occasioni degne di nota nel corso del match, non viene servito a dovere.
Matos 5 - Anche lui non viene ben supportato in fase offensiva, ma potrebbe fare qualcosa di più. (Dal 63' Petkovic 5.5 - Ci mette fisicità ma non basta).
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
23.04.2018
Genoa-Verona 3-1
Sempre più vicino l'incubo serie B
Sconfitta bruciante al Marassi per il Verona di Pecchia, che si avvicina sempre più mestamente alla retrocessione in serie B. Torna alla vittoria dopo il ko di Roma, invece, il Genoa grazie alle reti del portoghese Medeiros, Bessa e di Goran Pandev, inutile il momentaneo pareggio di di Rómulo su rigore. Inizio scoppiettante, con le due squadre che fin dalle prime sortite si affrontano senza remore. Dopo una buona occasione di Medeiros per i padroni di casa, è il veronese Matos a divorarsi una clamorosa occasione da rete su assist di Fares, ma l’ex Udinese non impatta da tutto solo davanti alla porta. Dopo la grande paura i rossoblu di Ballardini passano in vantaggio: iniziativa di Laxalt che scarica a Medeiros, il quale fa partire un tiro forte e preciso che si infila nell’angolino basso della porta difesa da Nicolas. Subito dopo il vantaggio del Grifone il Verona si spegne, ma i padroni di casa non ne approfittano, commettendo molti errori in fase di impostazione e di rifinitura. Allo scadere del primo tempo il Verona sfiora il pareggio con il suo uomo migliore Rómulo, il quale libera sulla destra Matos, il quale mette al centro una palla molto invitante, che però lo stesso capitano veronese di testa non riesce a mandare in rete da facile posizione.
Nella ripresa le due squadre si allungano ed emerge anche la stanchezza, favorendo le sortite dei rispettivi attaccanti. Si fa pericoloso soprattutto Lapadula su cross basso di Hiljemark, ma il suo colpo dello scorpione finisce di poco a lato. Un pasticcio della coppia Zukanovic-Perin per un pelo non favorisce la rete di Valoti, ma Biraschi è bravo a chiudere il centrocampista veneto. Sul capovolgimento di fronte Lapadula è bravo a smarcarsi, ma al momento del tiro trova sulla sua strada Vukovic. Si scatena anche Cerci, che con la sua qualità nelle giocate mette più volte i compagni nelle condizioni di essere pericolosi, ma prima Valoti e poi Matos non ne approfittano. L’ex Milan allora si mette in proprio e si guadagna un calcio di rigore per un tocco di mano di Hiljemark. Se ne incarica Rómulo che non sbaglia. Il Genoa si ributta nella metà campo scaligera e ritrova il vantaggio con l’ex di turno Bessa, il quale non sbaglia da facile posizione un cross basso di Lazovic dalla destra. Il Verona alza così bandiera bianca e in pieno recupero deve arrendersi alla terza rete genoana che è un vero capolavoro di Pandev, il quale sorprende Nicolas con uno scavetto.
FONTE: LArena.it
PECCHIA: «LA VOGLIA NON È MANCATA, AVREMMO MERITATO DI PIÙ. ORA ABBIAMO IL DOVERE DI LOTTARE FINO ALLA FINE»
23/APRILE/2018 - 23:50
Genoa - Le principali dichiarazioni dell'allenatore gialloblù Fabio Pecchia, rilasciate al termine di Genoa-Hellas Verona, 34a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«Oggi non è mancata la voglia di fare risultato su un campo impegnativo, purtroppo non ci siamo riusciti. Salvezza? A quattro giornate dalla fine il distacco è ampio, tutti si è complicato nelle ultime tre gare dove non sono arrivati punti. Abbiamo il dovere di non smettere mai di lottare, di provare a battere la SPAL per continuare a sperare. Abbiamo rincorso per tutta la stagione, nelle ultime gare abbiamo commesso errori pesanti ma bisogna trovare la forza di reagire, forse con un pizzico di esperienza in più avremmo potuto portare a casa risultati diversi, avere più continuità. Mi dispiace perché, per lo sforzo messo in campo, la squadra avrebbe meritato almeno il pari».
CERCI: «C'È GRANDE RAMMARICO, VOLEVAMO VINCERE ANCHE PER IL MISTER»
23/APRILE/2018 - 23:45
Genoa - Le principali dichiarazioni dell'attaccante gialloblù Alessio Cerci, rilasciate al termine di Genoa-Hellas Verona, 34a giornata della Serie A TIM 2017/18.
«C'è grande rammarico, stasera abbiamo fatto una buona prestazione ma non siamo riusciti a fare gol. Sono dispiaciuto per il mister e per i compagni, oggi abbiamo dato tutto cercando di andare oltre i nostri limiti. Per il sacrificio messo in campo e per il gioco espresso avremmo meritato qualcosa in più contro una squadra sempre difficile da affrontare, soprattutto in casa. Questa stagione è andata male, abbiamo fatto alcuni errori che hanno compromesso il nostro cammino. Il mio infortunio? Venivo da un periodo positivo dove stavo prendendo la forma, questa era un'annata importante per rilanciarmi e nel momento migliore mi sono fatto male. Il mister e Fusco? Sono due persone che rispetto e che stimo moltissimo, mi hanno fortemente voluto e con loro ho un ottimo rapporto. Stasera avrei voluto fare qualcosa di più anche per il mister. La scelta del direttore va accettata, ma posso solo parlare bene di queste due persone».
SERIE A TIM: GENOA-HELLAS VERONA 3-1
23/APRILE/2018 - 19:50
Genova - Termina 3-1 per il Genoa il posticipo della 34a giornata di Serie A TIM 2017/2018. Rossoblu in vantaggio con Medeiros nel primo tempo, gialloblù capaci di pareggiare i conti con Romulo su rigore, ma Bessa e Pandev chiudono la gara nel finale. Prossimo impegno del Verona domenica alle 15 contro la SPAL.
GENOA-HELLAS VERONA 3-1
Marcatori: 7' pt Medeiros, 18' st Romulo (rig.), 33' st Bessa, 48' st Pandev.
Bessa e il gran gol di Pandev chiudono un match intenso e incerto. Il Verona entra in campo nel secondo tempo con un piglio diverso e cerca in tutti i modi di impensierire Perin, ma cade ancora e a questo punto la salvezza è appesa a un filo. Al Genoa, invece, manca un solo punto per la salvezza aritmetica.
FINE PARTITA: GENOA-VERONA 3-1. Genoa quasi salvo, Verona quasi retrocesso.
90+3' Pandev vede Nicolas fuori dai pali e lo beffa con un pallonetto da urlo.
90+3' GENOA-VERONA: 3-1, GOL DEL GENOA. RETE DI PANDEV.
90+1' Quattro minuti di recupero.
90' Caracciolo in mezzo per Cerci, risolve tutto Lazovic con una bella diagonale.
89' Ottavo calcio d'angolo per il Genoa, conquistato da Rossi.
86' SOSTITUZIONE PER IL GENOA. Fuori Lapadula, dentro Rossi.
84' Lapadula svetta di testa servendo Laxalt che stoppa e conclude: ottimo Nicolas in risposta.
81' SOSTITUZIONE PER IL GENOA. Fuori Medeiros, dentro Pandev.
79' SOSTITUZIONE PER IL VERONA. Fuori Bearzotti, dentro Lee.
78' Gran giocata di Lapadula, la palla arriva a Hiljemark che serve nel mezzo Bessa: Nicolas infilato.
78' GENOA-VERONA: 2-1, GOL DEL GENOA. RETE DI BESSA.
77' Lapadula di testa, rimessa dal fondo per il Verona.
73' Conclusione di Laxalt deviata, Nicolas non si fa trarre in inganno.
71' Romulo sparacchia alto al termine di una lunga azione.
67' Angolo di Medeiros, di testa Rossettini spedisce fuori.
65' SOSTITUZIONE PER IL GENOA. Fuori Cofie, dentro Bessa.
64' Romulo trasforma con freddezza il rigore.
64' GENOA-VERONA: 1-1, GOL DEL VERONA. RETE DI ROMULO.
64' CARTELLINO GIALLO PER IL GENOA. Ammonito Hiljemark per il tocco di mano.
64' RIGORE PER IL VERONA! Tocco di mano di Hiljemark in area.
63' SOSTITUZIONE PER IL VERONA. Fuori Matos, dentro Petkovic.
60' Tocco di Romulo, Matos non è in fuorigioco ma colpisce malissimo: la palla gonfia l'esterno della rete.
58' SOSTITUZIONE PER IL VERONA. Fuori Souprayen, dentro Verde.
57' CARTELLINO GIALLO PER IL VERONA. Ammonito Cerci per un fallo su Laxalt.
57' Bella azione di Cerci, palla a Valoti il cui tiro arriva strozzato tra le braccia di Perin.
55' Lapadula in area supera due uomini e conclude: il suo destro è ribattuto da Caracciolo.
54' Malinteso tra Biraschi e Perin, arriva come un falco Cerci: il portiere si salva in qualche modo.
53' OCCASIONE GENOA! Gran cross di Hiljemark per Lapadula che si inventa un colpo al volo che sfiora il palo.
51' Cerci nel mezzo per Matos che non ci arriva di un soffio.
48' Ci prova Fares dal limite: palla alta sopra la traversa.
46' INIZIO SECONDO TEMPO DI GENOA-VERONA. Si riparte dall'1-0 della prima frazione.
Partita non eccelsa tra due squadre apparse un po' sottotono: il Genoa rischia in un paio di occasioni, il migliore è Laxalt. Tra gli ospiti brilla l'instancabile Romulo.
Int.
FINE PRIMO TEMPO: GENOA-VERONA 1-0. Decide Medeiros.
45' OCCASIONE VERONA! Gran ripartenza di Romulo, che poi ritrova la palla di testa ma spedisce alto a Perin battuto.
41' Pecchia richiama i suoi dalla panchina: chiede più movimento.
38' Valoti chiude in angolo: è il secondo per il Genoa, che torna a farsi vedere in avanti.
33' CARTELLINO GIALLO PER IL VERONA. Ammonito Valoti per una gomitata involontaria a Cofie.
32' Ci prova Cerci da fuori, tutto facile per Perin.
32' Valoti irrompe in area, poi cade: non è fallo.
29' CARTELLINO GIALLO PER IL VERONA. Ammonito Danzi per il fallo su Bertolacci.
26' Squadre bloccate, si gioca soprattutto a centrocampo.
21' C'è poco movimento adesso nel Verona, che fatica a conquistare spazio.
17' Bearzotti un po' in difficoltà sulla destra, poi recupera e chiude in angolo.
13' CARTELLINO GIALLO PER IL GENOA. Ammonito Cofie per il fallo su Valoti.
13' Lapadula tenta la girata in area, Caracciolo allontana.
11' Ritmi subito altissimi in questi primi dieci minuti.
7' Laxalt serve al limite Medeiros il cui sinistro beffa Nicolas. Secondo gol in Serie A per lui.
7' GENOA-VERONA: 1-0, GOL DEL GENOA. RETE DI MEDEIROS.
4' Conclusione di Laxalt ribattuta da Romulo, poi Lapadula di testa centrale.
2' OCCASIONE VERONA! Ripartenza fulminea, Fares cerca sul secondo palo Matos che per un soffio manca il tap-in.
2' Tiro di Medeiros, Nicolas non trattiene ma c'è Romulo a spazzare.
1' COMINCIA GENOA-VERONA. Prima palla per gli ospiti.
Mister Pecchia fa accomodare in panchina Verde e Petkovic: nel tridente d'attacco spazio a Matos, Cerci e Fares. Il Verona ha racimolato una sola vittoria nelle ultime sei partite: un bottino un po' misero se si vuole puntare alla salvezza.
Per il Genoa Biraschi vince il ballottaggio su El Yamiq nella difesa a tre, Lapadula e Medeiros coppia d'attacco.
Tra poco in campo Genoa e Verona.
GENOA (3-5-2): Perin; Biraschi, Rossettini, Zukanovic; Lazovic, Cofie (dal 20' st Bessa), Bertolacci, Hiljemark, Laxalt; Medeiros (dal 36' st Pandev), Lapadula (dal 41' st Rossi).
A disposizione: Lamanna, Zima, Galabinov, El Yamiq, Migliore, Rosi, Rigoni, Omeonga, Pinto.
All.: Ballardini.
HELLAS VERONA (4-3-3): Nicolas; Bearzotti (dal 33' st Lee), Caracciolo, Vukovic, Sopurayen (dal 13' st Verde); Romulo, Danzi, Valoti; Matos (dal 18' st Petkovic), Cerci, Fares.
A disposizione: Silvestri, Coppola, Fossati, Zuculini, Calvano, Tupta, Heurtaux, Felicioli.
All.: Pecchia.
Arbitro: Gavillucci (Latina).
Assistenti: Di Vuolo (Castellammare di Stabia) e Gori (Arezzo).
Quarto ufficiale: Serra (Torino).
VAR: Banti (Livorno).
Assistente VAR: Alassio (Imperia).
NOTE. Ammoniti: Cofie, Danzi, Valoti, Cerci, Hiljemark.
PRIMAVERA 1 TIM: NAPOLI-HELLAS VERONA 3-3
21/APRILE/2018 - 13:00
Sant'Antimo (Napoli) - Gara pazza e memorabile della Primavera gialloblù, che raccoglie un punto prezioso sul difficile campo del Napoli dopo essere stata sotto addirittura 3-0. Il vantaggio della squadra di casa era, a tutti gli effetti, troppo largo rispetto a quanto visto in campo: nel primo tempo l'Hellas aveva creato nettamente di più, colpendo anche un palo con Tupta e venendo punita solo da un lampo di Zerbin a pochi minuti dalla fine. 60 secondi blackout, invece, avevano consentito agli azzurri di segnare altre due volte in apertura di ripresa. A 15 minuti dal termine entra in campo Aloisi e la partita svolta: dopo 3 minuti arriva il gol dell'attaccante, che poco dopo fornisce a Stefanec l'assist che vale il 2-3. In pieno recupero il lampo di Buxton, che pareggia, fa esplodere di gioia la panchina gialloblù e tiene il Verona in piena corsa salvezza.
NAPOLI-HELLAS VERONA 3-3
Marcatori: 42' pt e 10' st Zerbin, 9' st Palmieri, 35' st Aloisi, 39' st Stefanec, 47' st Buxton.
Secondo tempo
49' Termina qui la gara
47' GOL! BUXTON! Il Verona con cuore incredibile completa la rimonta, gran tiro di Buxton, Schaeper battuto
39' GOL Contropiede perfetto del Verona, con Aloisi che dopo il gol mette la palla sul piede di Stefanec, che tira a fil di palo e segna
35' GOL Accorcia il Verona con Aloisi, bravo a raccogliere un cross dalla destra e battere Schaeper
32' Ancora Buxton, che serve Dentale in piena area: palla alta
24' Buxton scappa sulla destra e mette in mezzo un traversone, deviato in angolo
10' GOL Sull'azione successiva è nuovamente Zerbin a tirare dalla destra e firmare la doppietta
9' GOL Borghetto fa una gran parata su Gaetano, sulla respinta si avventa Palmieri che non sbaglia
1' Partiti
Primo tempo
46' Finisce qui il primo tempo
42' GOL Esce a vuoto dall'area Borghetto, Zerbin è bravo e fortunato a incrociare dalla destra evitando l'intervento in scivolata di Galazzini
40' Azione dalla destra del Verona, Tupta serve Stefanec nel cuore dell'area di rigore, che impatta male il pallone e manda alto da ottima posizione
33' Palo clamoroso di Tupta, direttamente su calcio di punizione da posizione centrale
23' Cross dalla destra di Dentale, ribattuto il tiro di testa di Amayah. Verona pericoloso sui lanci lunghi
13' Amayah scappa via al proprio marcatore e si invola verso la porta, miracolo di Schaeper a salvare sulla linea
4' Palla filtrante per Gaetano, che si infila tra le maglie della difesa e tira di poco alla destra di Borghetto
1' Partiti
NAPOLI (4-2-3-1): Schaeper; Zanoli, Senese, Marie-Sainte, Scarf; Abdallah (dal 1' st Vecchione), Otranto; Palmieri (dal 28' st Energe), Gaetano, Zerbin (dal 15' st Mezzoni); Leandrinho.
A disposizione: D'Andrea, Bartiromo, Pizza, Calvano, Coglitore, Marino, Sgarbi, Serrano, D'Alessandro.
All.: Beoni.
HELLAS VERONA (4-3-1-2): Borghetto; Nigretti, Baniya, Cherubin, Galazzini; Dentale, Felippe (dal 32' st Aloisi), Saveljevs; Stefanec; Amayah (dal 26' pt Lisi), Tupta (dal 13' st Buxton).
A disposizione: Bianchi, Righetti, Peretti, Kumbulla, Toccafondi, Fiumicetti.
All.: Porta.
Arbitro: Valiante di Salerno.
Assistenti: Gregorio di Bari e Dell'Olio di Molfetta.
NOTE. Ammoniti: Baniya, Galazzini, Cherubin, Vecchione.
FONTE: HellasVerona.it
[OFFTOPIC] + - =
VITA DA EX: ODDO verso l'esonero dopo l'incredibile serie di sconfitte! Tra i papabili sostituti anche GUIDOLIN e MANDORLINI. Il MODENA pronto a ripartire dopo il fallimento, Luca TONI proposto come diggì in una terza cordata... Rafa MÁRQUEZ ha già giocato il 20 Aprile scorso l'ultima partita da calciatore con l'ATLAS in Messico. CHRISTODOULOPOULOS rovesciata da urlo che vale la finale della Coppa di Grecia!
20/04/2018
La rovesciata pazzesca all’ultimo minuto vale la finale, esplode la gioia
Dopo il gesto splendido di Cristiano Ronaldo in Juventus-Real Madrid, ecco un’altra rovesciata spettacolare. A realizzarla all’ultimo minuto della semifinale di ritorno della Coppa di Grecia tra AEK Atene e AEL Larissa è stato Lazaros Christodoulopoulos. L’ex giocatore di Bologna, Verona e Sampdoria ha raccolto da calcio d’angolo il pallone e l’ha spedito in rete con una “chilena” mandando in visibilio lo stadio.
FONTE: LaStampa.it
Nuovo Modena, c'è una terza cordata: per il ruolo di direttore generale c'è Luca Toni
Modena
20/04/18 20:35 | News calcio | Autore: Redazione
È nato il Modena Calcio SSD ARL. Dopo il fallimento delle scorse settimane, esiste ora ufficialmente anche una terza cordata pronta ad acquisire la società e a rifondarla; le altre due -rese pubbliche nei giorni scorsi - sono quelle guidate da Samorì-Gibellini e la Pro Modena di Romano, Sghedoni e Amadei.
Il nome forte dell’operazione è quello dell’ex attaccante Luca Toni, che sarebbe pronto a ricoprire il ruolo di direttore generale. L’ex centravanti della Nazionale e tra le altre di Fiorentina, Bayern Monaco e Palermo potrebbe così fare parte della dirigenza che vedrebbe poi l’imprenditore Roberto Marai (amministratore delegato di Big Easy) nel ruolo di presidente e finanziatore, ed Eugenio Olli come direttore sportivo.
Entro le 13 di martedì, deadline dell’indagine conoscitiva varata dal comune di Modena, anche questa terza iniziativa presenterà la documentazione richiesta; il 24 aprile poi il comune stesso deciderà a chi affidare la ricostruzione del club, con il Modena che potrebbe quindi rinascere intorno al nome di Luca Toni. L'ex calciatore classe 1977, dopo aver chiuso la sua carriera in campo, aveva ricoperto la carica di consulente dell'Hellas Verona dal giugno 2016 al giugno dell'anno successivo.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Si ritira Rafa Marquez
aprile 21, 2018
Ultima partita per l’ex difensore messicano dell’Hellas Verona, Rafa Marquez. Il 39enne questa notte ha giocato l’ultima partita da professionista con il suo Atlas con cui esordì nel 1996. In Europa ha vestito le maglie di Monaco e Barcellona.
Udinese, se salta Oddo, alternative Stramaccioni, Mandorlini o Guidolin
aprile 23, 2018
L’Udinese contro il Crotone ha inanellato l’undicesima sconfitta consecutiva e la posizione dell’allenatore Massimo Oddo è in forte dubbio. La squadra, dopo la contestazione dei tifosi, è in ritiro e la società dovrà decidere se presentarsi contro il Crotone con l’ex Milan ancora in panchina oppure chiamare al suo posto Stramaccioni, che vuole il contratto anche per l’anno prossimo, o gli ex gialloblù Mandorlini o Guidolin. La scelta spetta alla famiglia Pozzo.
FONTE: HellasLive.it
NEWS
22 aprile 2018 - 19:17
Udinese, Oddo verso l’esonero ma i tifosi lo difendono. Uno steward ferito e Pozzo contestato
Momenti di tensione in casa bianconera, ore calde per la panchina
di Redazione Hellas1903
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Circa 400 tifosi dell’Udinese fuori dalla Dacia Arena hanno contestato la società di Pozzo dopo l’ennesima sconfitta casalinga che ha rilanciato il Crotone e inguaiato la squadra friulana.
Il club, riporta Sky, era già pronto a comunicare a Oddo l’esonero, ma il pubblico bianconero si è schierato dalla parte dell’allenatore chiedendone la conferma e mettendo nel mirino solo società e giocatori. Per questo la dirigenza si è presa 24 ore di tempo per arrivare a una decisione.
Dopo la gara, inoltre, due tifosi dell’Udinese hanno provato a introdursi negli spogliatoi trovando lo sbarramento degli stewards, uno dei quali è rimasto leggermente ferito. Episodio poi condannato dalle parole del dg Collavino.
FONTE: Hellas1903.it