#HellasNews + - =
NAZIONALI GIALLOBLÙ, il centrocampista delle giovanili gialloblù Andrea DANZI convocato dal cittì dell'ITALIA UNDER 18 per il 'Torneo dei Gironi' in programma dal 9 all'11 gennaio al Centro di Preparazione Olimpica di Roma.
PREMIO 'SANTE BEGALI': È NICOLAS davanti a SOUPRAYEN e BESSA in testa alla classifica dei giocatori gialloblù più corretti.
EDIFICI STORICI A VERONA, su VeronaSera.it un 'quadro' del Binti...
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DICONO + - =
Filippo FUSCO alla 'Gazzetta dello Sport' «Abbiamo piena fiducia nella rosa che è stata costruita in estate. Certo, qualcosa si potrà all’occorrenza modificare, ma parliamo di ritocchi, non di cambiamenti radicali. Interverremo secondo le necessità, valutando le condizioni fisiche di qualcuno e pensando all’inserimento di giovani di prospettiva. Albertazzi e Cherubin? Aspettiamo di poter valutare la loro ripresa. Alla base di tutto ci sono da rispettare i canoni della lista chiusa. Inoltre in organico abbiamo uomini che sono stati frenati da dei problemi muscolari e che, nel ritorno, una volta ritrovata la forma migliore, potranno essere utilissimi. Come Zuculini e Gomez» TGGialloBlu.it
Lubomir TUPTA, talentuoso attaccante della Primavera scaligera, intervistato da Di Marzio «Il campionato è iniziato alla grande e sinceramente nessuno si sarebbe aspettato che dopo dodici giornate saremmo stati primi con addirittura otto vittorie e una sola sconfitta. Questo rende contenti tutti e ovviamente lo sono io, perché siamo andati davvero oltre le aspettative. Rapporto con il mister e i compagni? Siamo un bel gruppo, ma lo eravamo anche lo scorso anno. E’ l’ambiente Hellas ad essere così positivo e finora si è visto, se non ci fosse stato feeling tra i compagni, non avremmo vinto così tante partite. Pavanel mi vuole bene, dopo gli allenamenti mi fermo sempre con lui a fare esercizi e tiri in più» MondoPrimavera.com
Federico VIVIANI al Resto del Carlino «Per uno che lo scorso anno ha dovuto convivere con la pubalgia rendersi conto di non avere più guai fisici è stata una liberazione. Io ancora a Bologna il prossimo anno? Sarà il campo, da qui a maggio, a stabilire se avrò fatto abbastanza per convincere il Bologna a rilevare il mio cartellino. La Juventus? Ci ho giocato contro al mio debutto in Serie A e a maggio l’ho battuta, segnando il gol decisivo. I calci di punizione? Sono sempre stati la mia passione. Ho passato ore e ore a studiare Beckham e Mihajlovic, a provare e riprovare e ho rubato loro un segreto» CalcioMercato.com
Radiografia del Gol gialloblù 2016/2017 | ||||
Giocatore | Coppa | Camp. | Tot. | |
PAZZINI | 0 | 16 | 16 | |
BESSA | 0 | 5 | 5 | |
VALOTI | 0 | 3 | 3 | |
GANZ | 1 | 2 | 3 | |
FOSSATI | 1 | 2 | 3 | |
LUPPI | 1 | 2 | 3 | |
SILIGARDI | 0 | 2 | 2 | |
RÔMULO | 0 | 2 | 2 | |
PISANO | 0 | 2 | 2 | |
GOMEZ TALEB | 0 | 1 | 1 | |
ZACCAGNI | 0 | 1 | 1 | |
BOLDOR | 0 | 1 | 1 | |
ZUCULINI | 1 | 0 | 1 |
IN BREVE A PIÉ PAGINA + - =
VITA DA EX: Rinascita in Serbia per Valeri BOJINOV 'Voglio portare il Partizan in Champions'. Gol pesanti per Pawel WSZOŁEK in Championship inglese: Le reti del polacco in prestito dall'HELLAS portano 6 punti nelle ultime due gare al QPR! ITURBE al TORINO ormai è cosa fatta, MANDORLINI sicuro 'Tornerà quello di prima...'
PREMIO 'PALLONE AZZURRO 2016': Melania GABBIADINI, capitano del Verona Calcio Femminile, è la vincitrice del 'Pallone Azzurro 2016' per la categoria Nazionale Italiana Femminile
PROGETTO 'BUSAJO CAMPUS' HELLAS VERONA, terminata la costruzione dell'edificio principale a Soddo (Etiopia sud-occidentale) si guarda al futuro...
RASSEGNA STAMPA + - =
HELLAS VERONA CAMPIONE D'INVERNO SERIE B 2016. TUTTI I GOL DEL GIRONE D'ANDATA
Gennaio 1, 2017 Scritto da Redazione
FONTE: ZonaCalcioFaiDaTe.it
Tupta: “L’ambiente Hellas fa la differenza. Sogno? Diventare come i miei idoli…”
By Simone Negri Gen 5, 2017
VERONA: TUPTA SI RACCONTA –
C’è grande soddisfazione in casa Hellas Verona, per quanto riguarda il campionato Primavera, per aver chiuso l’anno solare al primo posto in classifica. I gialloblu sono infatti l’attuale capolista del Girone A, davanti a squadre di alto livello come, tra le altre, Fiorentina, Lazio, Milan e Napoli. Uno dei principali artefici dell’ottimo cammino svolto dalla squadra di mister Massimo Pavanel è indubbiamente l’attaccante Lubomir Tupta. L’attaccante slovacco, autore finora di 6 gol in nove partite, ha cominciato la stagione su altissimi livelli, salvo poi dover rallentare a causa di un infortunio. Adesso è tornato in campo ed è pronto a trascinare ancora la Primavera scaligera: “Il campionato è iniziato alla grande – ha raccontato a Gianlucadimarzio.com – e sinceramente nessuno si sarebbe aspettato che dopo dodici giornate saremmo stati primi con addirittura otto vittorie e una sola sconfitta. Questo rende contenti tutti e ovviamente lo sono io, perché siamo andati davvero oltre le aspettative. Rapporto con il mister e i compagni? Siamo un bel gruppo, ma lo eravamo anche lo scorso anno. E’ l’ambiente Hellas ad essere così positivo e finora si è visto, se non ci fosse stato feeling tra i compagni, non avremmo vinto così tante partite. Pavanel mi vuole bene, dopo gli allenamenti mi fermo sempre con lui a fare esercizi e tiri in più”.
Nel prosieguo dell’intervista, Tupta si è soffermato sulla sua preferenza per quanto riguarda la posizione da occupare in campo, parlando poi delle principali differenze tra il calcio italiano e quello slovacco. Senza farsi mancare, in chiusura, una chiosa su sogni e aspirazioni per il futuro: “Mi sento una prima punta, ma non ho problemi a giocare da mezza e anche da trequartista, per me tutti i ruoli sono graditi, decide il mister. Perfino l’esterno. In generale mi piace sfruttare le mie caratteristiche, non sono particolarmente alto né forte di testa, quindi punto tutto sulla tecnica, sulla velocità, sulla rapidità e potenza di tiro. Differenze tra Italia e Slovacchia? Gli allenamenti sono simili, cambia la qualità media, che qui è molto più alta. Ho fatto tanti provini, sia qui che in Inghilterra, e per me non è affatto scontato essere qui”.
“Ho cominciato da piccolissimo, il calcio è una passione di famiglia: sia mio nonno che mio papà giocavano. Ho fatto diversi provini in giro per l’Europa – ha proseguito Tupta -, fino alla Primavera del Verona e alle chiamate in prima squadra, che per noi giovani sono la cosa più bella. E’ stupendo allenarsi con Toni e Pazzini. E poi c’è la Nazionale, voglio esserci sempre. Sogno? Mi piacerebbe giocare in un grande campionato, come i miei idoli: Ronaldo e Ibrahimovic. Magari con il Verona”.
FONTE: MondoPrimavera.com
31 DIC 2016
VERONA RITROVATO DOPO UN ANNO DI M…
Il presidente Setti è stato molto chiaro. E’ stato un anno di merda. Non ha ufficialmente ammesso i propri errori, ha rispolverato il motivetto della sfortuna, ma al di là delle dichiarazioni ha avuto il coraggio di tagliare con il passato e al momento la sua rivoluzione sta dando i risultati sperati. Il Verona chiude il 2016 in testa alla classifica del campionato di serie B, in linea dunque con gli obiettivi di inizio stagione. La squadra è riuscita a riprendersi dopo un periodo davvero difficile, quando ogni certezza sembrava sparita, dissolta nel nulla. E’ presto per esultare, siamo solo a metà percorso, la serie A è ancora lontana, ma dalle premesse estive terminare il 2016 con il titolo simbolico di Campione d’inverno non era così scontato (almeno per me).
Prima di parlare di mercato, di rinforzi, di cambiamenti, è giusto sottolineare la convincente prestazione dei gialloblù contro il Cesena. Adesso tutti a dire che la formazione romagnola è scarsa, quasi ridicola, facile da mettere sotto. Non è così. In questa serie B non c’è nulla di scontato e semplice. Pecchia ha imparato dai suoi errori, ha capito che Maresca non è un giocatore adatto per la sua idea di gioco, ha promosso titolare Zaccagni, ha difeso alcune sue scelte (Siligardi in primis) ed è andato avanti per la sua strada ritrovando risultati e antiche certezze.
Sono convinto che la partita più difficile (per Setti e per lo stesso Pecchia) arriverà il prossimo anno, se sarà serie A. L’allenatore insisterà sul possesso palla? Il suo Verona cercherà sempre di “fare la partita”? E con quali giocatori? Per una neopromossa che vuole salvarsi, giocare a viso aperto può essere molto rischioso. Ma avremo tempo e modi per analizzare questo aspetto. Adesso è prematuro.
Chiudo con il mercato. Stravolgere questo gruppo a gennaio sarebbe una follia. Serviranno alcuni ritocchi, soprattutto nelle seconde linee. Giusto valutare le condizioni di alcuni giocatori acciaccati e capire se potranno assicurare una certa affidabilità al loro rientro. Di sicuro in difesa manca qualcosa. A mio avviso il portiere non è un problema. Negli ultimi anni chi ha occupato questo ruolo è stato bersagliato da critiche sistematiche. Rafael, Benussi, Gollini, ora Nicolas. Ma avete visto cosa combinano alcuni loro colleghi anche più blasonati? Nicolas non ha paura ad uscire, si prende molti rischi, qualche volta sbaglia (normale) ma il suo bilancio è per me decisamente positivo. Mi spiace per Ganz, che meriterebbe di giocare di più. Setti ha assicurato che il giocatore resterà. La mia sensazione è un’altra. Spero vivamente di sbagliarmi. Simone è un buon attaccante con ampi margini di miglioramento. Uno su cui puntare per il futuro. Purtroppo però è della Juventus. E non è un aspetto di poco conto.
Luca Fioravanti
FONTE: Blog.Telenuovo.it
NEWS
Pecchia come Benitez: stesso obiettivo e stesso cammino
Hellas e Newcastle, percorsi simili per maestro e allievo
di Raffaele Campo, 06/01/2017, 21:53
Se in Europa, per risultati e statistiche, esiste una squadra molto simile al Verona di Pecchia, quella è il Newcastle United, club inglese di Championship. Il paragone non è affatto casuale. Il manager dei bianconeri è Rafa Benitez, il “maestro” di Fabio Pecchia. Per molto tempo infatti, l’allenatore dell’Hellas è stato il “secondo” del tecnico spagnolo: al Napoli, al Real Madrid e proprio al Newcastle nell’ultima parte della scorsa stagione.
Diversi sono gli aspetti in comune delle due compagini. Anzitutto, entrambe sono reduci da un’amara retrocessione e l’obiettivo è un immediato ritorno nella massima serie.
Inoltre, i percorsi nei rispettivi campionati di Serie B e di Championship sono quasi gli stessi: molte vittorie ma anche qualche capitombolo. Da un lato, il Verona, dopo un ottimo inizio, 7 vittorie nelle prime 10 gare, ha avuto un momento di appannamento da metà novembre a inizio dicembre, con 3 sconfitte in 5 match. Dall’altro, il Newcastle, che tra la fine di settembre e la fine di novembre ha incamerato ben 8 successi consecutivi, in queste settimane ha avuto una flessione: 2 ko in 3 giornate, l’ultimo pochi giorni fa in casa del Blackburn. La squadra di Benitez è comunque seconda in classifica a sole due lunghezze dalla capolista Brighton. Domani è chiamata al pronto riscatto in FA Cup contro il Birmingham di Gianfranco Zola.
Un ulteriore parallelismo è l’elevato numero di giocatori andati in rete: tredici per parte. Anche il Newcastle, proprio come il Verona con Pazzini, non solo ha il suo bomber, vale a dire Dwight Gayle, autore di 19 marcature e 2 assist in 21 presenze, ma anche i suoi centrocampisti, Ritchie, Shelvey e Diamé, hanno il vizio del gol, come Bessa, Romulo e Valoti.
Cammini, dunque, quasi paralleli. Con la speranza che entrambi i tecnici possano festeggiare la promozione a fine stagione.
NEWS
Spettatori in B, il Verona è secondo
Presenze di pubblico al Bentegodi inferiori soltanto a quelle del Bari
di Redazione Hellas1903, 06/01/2017, 12:02
Verona primo in classifica generale, l’unica che conta davvero. Secondo, invece, in quella relativa alle presenze di pubblico sugli spalti.
Come riporta in un’analisi, oggi, “La Gazzetta dello Sport”, al Bentegodi si sono registrati, finora, in media, 14079 spettatori. Soltanto a Bari ce ne sono stati di più. In totale, allo stadio “San Nicola”, gli ingressi sono stati 15834 a partita.
Terzo posto per il Cesena, più staccato, a quota 12014, poi ci sono Salernitana e Perugia. Via via tutte le altre, in chiusura il Carpi con 2354 spettatori per gara.
NEWS
Cappelluzzo-Verona, rinnovo a un passo
Accordo raggiunto per l’intesa con l’attaccante fino al 2020
di Redazione Hellas1903, 06/01/2017, 08:13
Pierluigi Cappelluzzo, 20 anni, è prossimo ad allungare il proprio legame con l’Hellas. Come riporta in esclusiva Alfredo Pedullà, il club di via Belgio e l’entourage del giovane attaccante avrebbero trovato l’accordo per il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2018, fino al 2020.
Manca solo l’ufficialità.
Fino a questo momento, Cappelluzzo ha totalizzato due presenze in campionato, in occasione delle gare contro Benevento e Vicenza.
NEWS
Cherubin, la situazione
Il 10 gennaio saranno valutate le condizioni del difensore, impegnato nel recupero
di Redazione Hellas1903, 04/01/2017, 18:03
Saranno valutate alla ripresa degli allenamenti del Verona, il 10 gennaio, le condizioni di Nicolò Cherubin.
Fuori da metà novembre per un trauma contusivo alla caviglia destra, con l’interessamento dello scafoide, il difensore è una chiave per il mercato dell’Hellas.
Cherubin, e si sta sottoponendo a cure riabilitative anche in questi giorni. Il suo recupero permetterebbe al Verona di non intervenire per completare il reparto arretrato, per quanto riguarda i centrali. Viceversa sarà necessario studiare alternative di mercato.
Per Cherubin c’era stata anche l’ipotesi di un intervento, cosa che l’avrebbe costretto a uno stop di tre mesi. Soluzione aggirata con una serie di terapie che sono ancora in corso.
La ripresa non è stata completata, ma solamente la settimana prossima potranno essere considerati con maggiore attenzione i dettagli in merito, stabilendo i tempi per il rientro di Cherubin.
NEWS
Verona al comando, l’Hellas è il padrone della B
Gialloblù in testa in quasi tutte le statistiche del campionato cadetto
di Redazione Hellas1903, 02/01/2017, 11:14
Soltanto per il numero di tiri in porta il Verona non è primo (nel caso specifico, è quinto dietro a Benevento, Novara, Cesena e Frosinone), tra i rilievi statistici alla fine dell’andata relativi al campionato cadetto.
In tutte le altre voci riportate dalla Lega di Serie B l’Hellas è in testa.
I gialloblù dominano per possesso palla, palloni giocati, passaggi riusciti, supremazia territoriale e pericolosità. Va ricordato che il Verona, oltre che primo in classifica generale – che poi è l’unica cosa che conta… – è davanti a tutti anche per reti fatte: 40, poco meno di due a partita.
La posizione al vertice dell’Hellas passa, dunque, dalla dimostrazione di superiorità nel gioco espressa dalla squadra guidata da Fabio Pecchia.
FONTE: Hellas1903.it
CALCIOMERCATO
Fusco: Qualche ritocco no cambiamenti radicali
07/01/2017 11:54
"Abbiamo piena fiducia nella rosa che è stata costruita in estate. Certo, qualcosa si potrà all’occorrenza modificare, ma parliamo di ritocchi, non di cambiamenti radicali. Interverremo secondo le necessità, valutando le condizioni fisiche di qualcuno e pensando all’inserimento di giovani di prospettiva. Albertazzi e Cherubin? Aspettiamo di poter valutare la loro ripresa". Queste le dichiarazioni di Filippo Fusco rilasciate alla Gazzetta dello Sport.
Il Ds gialloblù ha continuato: "Alla base di tutto ci sono da rispettare i canoni della lista chiusa. Inoltre in organico abbiamo uomini che sono stati frenati da dei problemi muscolari e che, nel ritorno, una volta ritrovata la forma migliore, potranno essere utilissimi. Come Zuculini e Gomez".
L.VAL.
CALCIOMERCATO
Ganz-Pazzini assieme
Non e' fantascienza
07/01/2017 09:47
Considerazione numero 1: Ganz non è Pazzini. Persino banale. Uno è attaccante d'area puro, ricalca la generazione "De Vitis", opportunista, furbo. L'altro è fisico, si muove, dà profondità, "fa reparto" come si dice. La domanda che in pieno mercato si fanno gli addetti ai lavori e se Ganz è utile veramente nel modulo di Pecchia, quel 4-3-3 "ricamato" in cui la punta centrale è "parte integrante" del ricamo. Le prove in cui Ganz ha dovuto sostituire Pazzini hanno detto che Ganz è poco adattabile a questo modulo. Come tutti gli attaccanti d'area, (De Vitis appunto, e poi Inzaghi, fino a Cacia...) Ganz tende a estraniarsi dal gioco, quasi a nascondersi, per poi essere pronto al colpo letale. Nel Verona però questo è difficilissimo da fare. L'attaccante centrale, per esempio, è il primo a guidare il pressing nella metà campo avversaria. Guardate Pazzini: è lui a decidere di chiudere le linee di passaggio, lui che "chiama" la pressione sul portatore di palla. Ganz lo fa, ma mai incisivo, e dando la sensazione si sfiancarsi in un lavoro che non gli appartiene.
Per questo, ora, la domanda è legittima. Dopo che Setti ha tolto Ganz dal mercato ("Resta con noi"), come potrà Ganz essere utile al Verona? Forse anche con un cambio di modulo che potrebbe agevolare le caratteristiche del giocatore. Ganz vicino a Pazzini, ad esempio con un 4-3-1-2 che al Verona tra l'altro non starebbe nemmeno così male. Pensate ad un centrocampo a 3 con Romulo-Fossati-Bessa. Ad un trequartista che sappia accorciare (Valoti in primis, ma pure Zaccagni) e appunto ad una coppia Ganz-Pazzini. Fantascienza?
TRAPANI E VERONA
Nicolas, record vittorie nel 2016
03/01/2017 18:13
E’ il giocatore della serie B che ha vinto più partite nel 2016: stiamo parlando di Nicolas che tra Hellas e Trapani ha collezionato ben 24 successi. Un bottino di tutto rispetto per il portiere gialloblù che solo lo scorso anno ha mancato di un soffio la promozione in serie A con la squadra di Cosmi e oggi ancora da titolare si trova con il Verona primo da inizio anno. Anche le sue parate hanno contribuito a mantenere la squadra di Pecchia là in alto nononstante qualche partita poco brillante e non certo da ricordare, Cittadella su tutte.
FONTE: TGGialloBlu.it
Bologna, Viviani: 'Il mio futuro a maggio. Ho studiato Beckham e Mihajlovic'
del 31 dicembre 2016 alle 15:41
Il centrocampista del Bologna, Federico Viviani, ha parlato al Resto del Carlino: "Per uno che lo scorso anno ha dovuto convivere con la pubalgia rendersi conto di non avere più guai fisici è stata una liberazione. Io ancora a Bologna il prossimo anno? Sarà il campo, da qui a maggio, a stabilire se avrò fatto abbastanza per convincere il Bologna a rilevare il mio cartellino. La Juventus? Ci ho giocato contro al mio debutto in Serie A e a maggio l’ho battuta, segnando il gol decisivo. I calci di punizione? Sono sempre stati la mia passione. Ho passato ore e ore a studiare Beckham e Mihajlovic, a provare e riprovare e ho rubato loro un segreto".
FONTE: CalcioMercato.com
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Verona, prima rete tra i professionisti per Boldor, il "pupillo" di Totti e De Rossi
Serie B
01/01 16:10 | Storie | Autore: Francesco Caruso
"Rega', questo è il nuovo Chivu". A distanza di due anni cambiano gli accenti, ma non la sostanza, e a Verona, stadio Bentegodi, hanno anche assistito al primo gol in carriera di Deian Boldor, il gigante di Timisoara. Nella precedente gara con il Carpi Deian aveva fatto le prove generali e appena un turno dopo si è fatto trovare pronto al grande appuntamento: "Dedico la rete alla mia famiglia e al mio procuratore Pietro Chiodi". Gol alla prima da titolare in campionato, ma non è questo che ha stupito tutti durante Verona-Cesena. Quel ragazzo fino ad ora trascurato ha dimostrato una personalità e una determinazione solo intuiti: chiedete al povero Milan Djuric per credere.
Il segreto? Qualità fisiche e atletiche, certamente, ma anche una maturità e un'intelligenza non comuni per un ragazzo della sua età. Non molla niente Deian. L'allenamento quotidiano con un giocatore "illegale" come Pazzini sta accelerando il suo percorso di crescita. "Il 'Pazzo' lo vedevo in tv quando ero piccolo" - ha dichiarato Boldor qualche settimana fa - "Mi piaceva perché segnava in tutti i modi. Ora lo devo marcare in allenamento, è un grande. E' un esempio per noi giovani". Ma il primo a battezzare Deian fu Francesco Totti. Quel ragazzino rumeno di 16 anni entrò subito nelle simpatie del "capitano" e di Daniele De Rossi: "A Francesco ho mandato anche gli auguri per i suoi 40 anni, è un calciatore incredibile e aver potuto giocare contro di lui era un sogno che si è realizzato". Boldor ha fatto tutta la trafila delle giovanili della Roma e nel 2013 è stato eletto miglior difensore del Viareggio.
Compagni di squadra? Il ventunenne rumeno ha fatto coppia con un certo Alessio Romagnoli e a Roma era ben voluto da tutti. In squadra è cresciuto con i vari Capradossi, Mazzitelli, Caprari, Ricci, Pellegrini, Verde... Idolo e modello di riferimento non poteva che essere Cristian Chivu. Deian chiama spesso l'ex difensore di Roma e Inter per farsi dare consigli. Punti in comune? Se Chivu era in grado di interpretare il doppio ruolo (anche terzino) , Boldor è invece un centrale puro, di quelli moderni. Mancino con un fisico imponente, merce rara e sempre più richiesta. Deian è anche capitano dell'Under 21 rumena: 14 presenze e 1 rete. Il Bologna non se l'è fatto scappare e l'ha acquistato lo scorso giugno dal Virtus Lanciano. In fila questa estate c'era anche il Nottingham Forest, ma inglesi e rossoblù non hanno trovato l'accordo. A spuntarla è stata dunque l'Hellas: prestito con diritto di riscatto e controriscatto a favore dei rossoblu.
"Città stupenda e pubblico passionale", Boldor non ha risparmiato complimenti per la sua nuova realtà. In squadra è nata un'amicizia speciale con Daniel Bessa e il rapporto con Fabio Pecchia è ottimo. "Sono uno a cui piace combattere e ho dovuto sudarmi tutti i traguardi nella vita. Sono andato via da casa 10 anni fa per inseguire il mio sogno". Le "sgomitate" con Pazzini gli hanno permesso di conquistare un posto da titolare e chiudere il 2016 nel migliore dei modi. Caracciolo, Bianchetti e Cherubin sono avvertiti, dal 2017 avranno un agguerritissimo rivale in più per una maglia da titolare.
FONTE: GianlucaDiMarzio.com
Edifici storici della città di Verona: lo stadio Marcantonio Bentegodi
Inaugurato il 15 dicembre 1963, la prima partita che ci giocò il Verona fu una sconfitta contro il Venezia. Poi però fu il magnifico teatro dello storico scudetto gialloblu dell'84/85
La Redazione
02 gennaio 2017 14:58
Quando si parla di palazzi o edifici storici, generalmente si intende edifici costruiti in epoche passate e lontane. Ma sicuramente fanno parte della storia anche gli stadi, arene moderne in cui si susseguono vicende sportive più o meno gloriose. E lo stadio di Verona, il cuore sportivo della città gialloblu è quello intitolato a Marcantonio Bentegodi. Nel Bentegodi giocano le squadre di calcio più importanti della città, l'Hellas e il Chievo Verona, ma anche la squadra di calcio femminile di Bardolino che ha raggiunto livelli di grandezza europea. Uno stadio che ha ospitato anche altri sport, oltre al calcio, come il rugby e l'atletica leggera e che presto tornerà ad ospitare anche concerti musicali.
L'inaugurazione dell'impianto fu il 15 dicembre 1963 ed era il nuovo stadio Bentegodi per distinguerlo da quello vecchio, intitolato sempre allo storico benefattore veronese, che si trovava in piazza Cittadella. Fu progettato da Leopoldo Baruchello, ma nel tempo fu più volte modificato, in particolare dalla seconda metà degli anni '80, in occasione dei mondiali di calcio di Italia '90, quando furono aggiunti il terzo anello, la copertura e i posti in piedi furono del tutto sostituiti con i posti a sedere.
Infausta la prima partita che si giocò al Bentegodi. Campionato di Serie B 1963/64, derby tra Verona e Venezia vinto dai veneziani per 1-0. Il momento più glorioso fu invece la vittora dello scudetto dell'Hellas nella stagione 1984/85.
La sua forma è ellittica e la sua capienza si è sempre aggirata intorno ai 40 mila posti. Il record assoluto di presenti ad una partita è stato di 47.896 persone per un Verona-Roma del 1983. I lavori di Italia '90 hanno ingrandito la struttura, ma senza ampliarne troppo la capienza, tanto è vero che il record di spettatori dopo il termine dei lavori è stato di 47.798 per un Verona-Milan datato 1988. Attualmente per le partite dell'Hellas e del Chievo la capienza è compresa tra i 38 mila e i 39 mila posti.
La nazionale italiana di calcio non ha giocato spesso in questo stadio. La prima volta contro la Cecoslovacchia nel 1984 (1-1), poi nel 1989 si giocò Italia-Uruguay e finì 1-1 con la prima rete in maglia azzura di Roberto Baggio. Nei mondiali di Italia '90, gli azzurri non ci giocarono mai. La partita più importante di quel mondiale che si giocò a Verona fu l'ottavo di finale tra Spagna e Jugoslavia, vinto ai supplementari dagli slavi 2-1. La nazionale di calcio è tornata al Bentegodi da poco per l'amichevole con la Finlandia giocata il 6 giugno 2016, vinta dall'Italia 2-0.
Al di fuori del calcio, lo stadio di Verona fu teatro anche della finale scudetto del rugby tra Treviso e Milano nella stagione 1996/97, vinta da Treviso 34-29.
FONTE: VeronaSera.it
SERIE B
Corriere di Verona: "Valoti, Zaccagli e Boldor: le tre perle di Pecchia"
05.01.2017 10.18 di Luca Bargellini Twitter: @barge82
Si parla di protagonisti a sorpresa nella positiva prima parte di stagione dell'Hellas Verona. A farlo è il Corriere di Verona che racconta il finale di 2016 di Mattia Valoti, Mattia Zaccagni e Dejan Boldor. "Le tre perle scoperte dall'Hellas di Pecchia" ecco come vengono definiti i giocatori scaligeri dal quotidiano.
FONTE: TuttoMercatoWeb.com
03.01.2017
«Hellas promosso a marzo, Pecchia ricorda Zeman»
Daniele Barone di Sky
Daniele Barone, volto noto di Sky Sport, conosce la serie B come pochi. La sua squadra, quella del sabato in tv, non teme confronti. In studio per la Sky serie B la bella e spigliata Diletta Leotta a stimolare la conoscenza di Gianluca Di Marzio e Luca Marchegiani. Barone ama lavorare sui campi, in esterna, anche se a volte si rischia voce e salute. «Già» scherza un po’, «sono raffreddato, qualche giorno di riposo a casa ci voleva eccome». D’altronde anche la striscia quotidiana sulla cadetteria a «Campo Aperto» si è concessa, complice la sosta, un po’ di vacanza. «Abbiamo un buon seguito ogni sera alle 19,30, dal lunedì al venerdì. E proprio vero che la serie B è il campionato degli italiani».
Come sta il Verona?
«La capolista sta bene.Forse aveva illuso di poter ammazzare il campionato, ma le gare con Novara e Cittadella l’hanno riportata sulla terra. Credo che i gialloblù abbiano avuto un passaggio a vuoto più psicologico che fisico o strutturale. La classifica non mente e poi ha anche il capocannoniere. Meglio di così
Pazzini oscura tutto e tutti, Ganz compreso...
Il Pazzo è impressionante. Lui è il fuoriclasse non solo del Verona, ma della B tutta. L’anno scorso esplose Lapadula, ma il discorso è diverso. Pazzini era un top player. Lui ha affrontato da subito la B per il verso giusto, calandosi anima e corpo. Non era facile per uno del suo passato. Ganz resta un ottimo attaccante come ha dimostrato al Como. Lo vuole mezza serie B e qualche squadra di serie A, però non credo lasci Verona. Può «rubare» molto al Pazzo stando con lui e può avere ancora spazio.
È tornato a certi livelli Bessa ed il Verona vola...
Bessa è stata una piacevole sorpresa, perchè a Bologna aveva fatto panchina ed anche a Como aveva avuto un rendimento scostante. Si vede che Pecchia gli ha dato la giusta collocazione
L’Hellas subisce troppo e Pecchia è stato criticato...
Lui a me piace molto. Ha la scuola di Benitez. Secondo me assomiglia un po’ a Zeman. In fin dei conti l’importante è vincere. Non importa se 4 a 3 o 5 a 4. Abbiamo intervistato Setti, dopo la vittoria sul Cesena e ci ha rivelato di come Pecchia lo colpì subito al primo incontro. Non crdeo che l’Hellas avrà dei problemi, già a marzo potrebbe avere spiccato il volo verso la serie A.
Quindi le tue favorite?
Verona, Frosinone e Spal.
La squadra rivelazione?
Tre delle quattro neo promosse in B, anche se il Cittadella con meno mezzi, sta dimostrando grandi cose.
Il giocatore che più ha sorpreso finora?
Sono in molti quelli che mi hanno impressionato però alla fine dico Beghetto del Cittadella, anche se dovrebbe andare al Genoa già in questi giorni di mercato di riparazione.
Torniamo al Verona, i tifosi come si stanno comportando?
Dovete dirmelo voi. Per noi sono un dato acquisito. Loro tifano l’Hellas a prescindere, direi unici. Ricordo quando invadevano in senso buono i campi della Lega Pro, un vero spettacolo. Ero a Cittadella quando il Verona perse 5 a 1. Certo non erano contenti, ma hanno sostenuto la squadra sino alle fine. In casa con l’Entella, la squadra non girava ed è partito qualche fischio. Mi sono sono sorpreso, ma è stato qualcosa di isolato. La curva Sud è un tutt’uno con Verona e il Verona. Loro meritano la promozione, ma stiamo dicendo delle banalità, come si fa a dire il contrario. Non c’è un collega di Sky che abbia avuto un impatto diverso dal mio.
L’Hellas ha bisogno dei ritoccare la squadra?
Avete usato il verbo giusto. Credo che la squadra disegnata da Setti e Fusco sia un meccanismo perfetto. Ribadisco a meno che non vi sia un suicidio collettivo, ma i gialloblù torneranno subito in serie A. Hanno avuto solo quel passaggio a vuoto con 9 reti al passivo in pochi giorni.
E a dirvi la verità anche nelle ultime gare, pur meritando e giocando bene, si è visto ancora qualcosa. Qualche piccolo timore, ma la sosta farà bene e l’Hellas sarà imprendibile, fin dall’arrivo della bella stagione.
Da qui la necessità di non andare a toccare troppo gli equilibri che Pecchia è riuscito a creare fuori e dentro il campo.
Gianluca Tavellin
FONTE: LArena.it
Buon Compleanno
ALBERTAZZI
07/GENNAIO/2017 - 09:00
La Società, lo staff tecnico e tutta la squadra
augurano buon compleanno a Michelangelo Albertazzi.
Il difensore gialloblù compie oggi 26 anni.
Isokinetic: prosegue il recupero dei gialloblù
05/GENNAIO/2017 - 15:50
Verona - Tre difensori e un centrocampista, un intento comune: tornare presto in campo. Con un alleato particolare, l'Isokinetic Verona di Arbizzano, da anni al fianco dell'Hellas Verona per migliorare e velocizzare il recupero dagli infortuni. Parliamo di Andrea Caracciolo, Nicolò Cherubin e Michelangelo Albertazzi, che fin da lunedì stanno dedicando le proprie giornate al lavoro specifico, guidati dal medico sociale gialloblù Emanuele Brotto, mentre il centrocampista Franco Zuculini si allena nella struttura gemella di Bologna. Si avvicina la fine di un brutto periodo in particolare per Albertazzi, lontano dal terreno di gioco dalla scorsa estate: la voglia di indossare gli scarpini è tantissima. L'obiettivo, per tutti, è tornare a disposizione prima possibile, mentre i compagni di squadra già dal 10 gennaio si ritroveranno a Peschiera agli ordini di mister Pecchia per la lunga e importante preparazione della prima gara del girone di ritorno, in programma il 21 gennaio a Latina.
Nazionali: Danzi convocato in Under 18
05/GENNAIO/2017 - 14:20
Verona - Convocazione con la Nazionale Italiana Under 18 per il giovane centrocampista gialloblù Andrea Danzi. Il calciatore della Primavera è stato scelto dal Commissario Tecnico Paolo Nicolato per partecipare al Torneo dei Gironi, in programma dal 9 all'11 gennaio al Centro di Preparazione Olimpica di Roma. Durante queste giornate, la Nazionale Under 18 sfiderà due selezioni per la conquista del torneo.
'Sante Begali': Nicolas comanda la classifica di metà campionato
03/GENNAIO/2017 - 11:35
Verona - Con il girone d'andata appena concluso, è tempo di un primo bilancio anche per il 'Premio Sante Begali', che da otto stagioni celebra il calciatore dell'Hellas Verona più corretto in campo in rapporto ai minuti giocati, dedicato alla memoria del grande difensore gialloblù, famoso per la sua correttezza in campo. Chi sarà il successore di Luca Siligardi, vincitore della scorsa edizione? Per ora è Nicolas a guidare la classifica, con due ammonizioni in 1890' giocati. Seguono Souprayen, Bessa, Ganz e Romulo.
'PREMIO SANTE BEGALI' - REGOLAMENTO
Vince il calciatore che:
- non ha mai vinto nelle edizioni precedenti;
- ha giocato almeno metà delle partite;
- non ha mai ricevuto un'espulsione diretta;
- ha ricevuto meno ammonizioni in rapporto ai minuti giocati.
1 - Nicolas
2 - Souprayen
3 - Bessa
4 - Ganz
5 - Romulo
6 - Luppi
7 - Zaccagni
8 - Bianchetti
9 - Pisano
10 - Pazzini
Ecco l'identikit dei gol gialloblù
02/GENNAIO/2017 - 18:35
Verona - Il Verona chiude il girone d'andata a 41 punti, maturati grazie ai 40 gol siglati dai gialloblù in questa prima parte di campionato. Un risultato che va ben oltre i nomi dei 12 marcatori, ma che è da ricondurre al lavoro di squadra e alla forza di un grande gruppo. Analizziamoli insieme, grazie dalle statistiche fornite da Opta.
DIAMO I NUMERI: 28+6+5(+1)
Con 28 gol segnati, è il destro è il piede preferito dalla compagine allenata da mister Pecchia. I gialloblù sono andati a segno 6 volte di mancino e 5 di testa. A questi va aggiunto l'autorete di Datkovic in Spezia-Verona.
DOVE PARTE IL TIRO
Verona incursore: 34 i gol segnati all'interno dell'area di rigore avversaria, 29 dei quali su azione, ad ulteriore conferma del buon gioco basato sul rapido giro palla finalizzato ad arrivare a tu per tu con il portiere avversario. I gialloblù hanno trovato la via del gol dalla distanza per 6 volte.
CHI BEN COMINCIA...
I gialloblù danno il meglio nella prima frazione di gioco: 24 i gol segnati nel primo tempo contro i 16 siglati nella ripresa. Il quarto d'ora che va dal 30' al 45' è il lasso di tempo nel quale il Verona è stato più prolifico: 12 i gol realizzati.
VERONA OK: DI CORSA E ANCHE DA FERMO
Tante opzioni per capitalizzare il risultato. I gialloblù hanno fin qui confezionato 28 gol su azione. Non mancano anche altre soluzioni nel repertorio dell'Hellas, poiché il Verona ha segnato 12 volte su palla inattiva: 6 da corner, 1 sugli sviluppi di un calcio di punizione, ai quali vanno aggiunti i 5 rigori trasformati dal 'Pazzo'.
Giudice Sportivo: Fossati salterà Latina-Hellas Verona
02/GENNAIO/2017 - 17:26
Verona - Il Giudice Sportivo, Emilio Battaglia, ha squalificato per una giornata il calciatore gialloblù Marco Ezio Fossati poiché, già diffidato, è stato ammonito durante la gara Hellas Verona-Cesena «per comportamento scorretto nei confronti di un avversario». Il calciatore non sarà quindi a disposizione per Latina-Hellas Verona, 22a giornata della Serie B ConTe.it.
FONTE: HellasVerona.it
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VITA DA EX: Rinascita in Serbia per Valeri BOJINOV 'Voglio portare il Partizan in Champions'. Gol pesanti per Pawel WSZOŁEK in Championship inglese: Le reti del polacco in prestito dall'HELLAS portano 6 punti nelle ultime due gare al QPR! ITURBE al TORINO ormai è cosa fatta, MANDORLINI sicuro 'Tornerà quello di prima...'
PREMIO 'PALLONE AZZURRO 2016': Melania GABBIADINI, capitano del Verona Calcio Femminile, è la vincitrice del 'Pallone Azzurro 2016' per la categoria Nazionale Italiana Femminile
PROGETTO 'BUSAJO CAMPUS' HELLAS VERONA, terminata la costruzione dell'edificio principale a Soddo (Etiopia sud-occidentale) si guarda al futuro...
FONTE: Leggo.it
NEWS 3 gennaio 2017
Mandorlini: “Iturbe ritornerà quello di Verona. Forse è stato sfruttato diversamente da come lo usavo io…”
Parla l'allenatore che più di tutti ha capito Iturbe.
(fotoTedeschi)
Andrea Mandorlini, allenatore che da tecnico dell’Hellas Verona ha lanciato Iture nel calcio europeo facendo diventare oggetto di interesse di grandi club, è tornato a parlare del nuovo calciatore del Torino ai microfoni de La Stampa. Queste le parole dell’ex allenatore dei veneti.
A Verona Iturbe ha dato il meglio della sua carriera: si aspettava di essere ancora I’unico tecnico ad aver compreso e valorizzato il paraguaiano?
“Pensavo che il ragazzo crescesse, invece dopo quasi tre anni deve ancora decidere cosa vuole diventare da grande perché le cose belle le ha fatte tutte quando era ragazzino”.
Chi è Iturbe?
“Una macchina importante che deve ricominciare a correre forte. II potenziale c’e tutto: tecnica, velocità, forza e resistenza ed è anche una brava persona con valori importanti”.
Perché negli ultimi anni s’è perso?
“Con me giocava da esterno secondo le sue caratteristiche. Era imprendibile quando puntava la porta ed era molto abile negli spazi e anche nell’uno contro uno, avendo anche una buona tecnica. Forse gli altri l’hanno sfruttato in maniera diversa”.
A Roma si sostiene che Iturbe sia un pò fragile da un punto di vista caratteriale: è d’accordo?
“Il ragazzo è un latino, ha bisogno di un ambiente caldo che lo riempia d’attenzione e fiducia. Torino assomiglia a Verona, sono convinto chi in granata si rilancerà anche grazie a Mihajlovic, tecnico che, come me, pretende molto: ci sono i presupposti perchè torni il mio Iturbe”.
Pregi e difetti di Iturbe?
“Dal punto di vista dell’impegno non è secondo a nessuno, sa di essere bravo, però, non deve strafare: Iturbe era un giocatore completo, deve ritornare tale”.
di Marco Scipioni
FONTE: ASRomaRumors.it
Busajo Campus: ultimato il Main Building, si guarda al futuro
03/GENNAIO/2017 - 18:30
Verona - Passi avanti. Come quelli del 'Busajo Campus' di Soddo, città dell'Etiopia sud-occidentale. Un luogo in cui lo sport può e deve diventare veicolo di valori sani, un luogo in cui l'Hellas Verona ha deciso di finanziare degli spazi destinati proprio a questo, fra cui un campo da calcio (il più grande in erba naturale della regione), da pallavolo e da basket. Uno spazio incantato per i 60 bambini ospiti della struttura, che ora possono anche contare sul main building, destinato a diventare il cuore pulsante di tutto il progetto.
Un'area di quasi 30.000 mq, con aule studio, laboratori ricreativi (panificio, tessitura, lavorazione del bamboo, attività agricola e pastorizia), una biblioteca e tutti gli spazi utili per la crescita dei bambini. Dopo la realizzazione dei campi sportivi, questo è solamente un altro passo per permettere l'accoglienza e per far crescere in un ambiente educativo a 360° gli ospiti del Campus, che dunque avranno anche la possibilità di studiare ed imparare cose nuove oltre che dedicarsi al tempo libero, per puntare al reinserimento nella società. La costruzione della struttura è terminata nel novembre 2016, e permette l'accoglienza soprattutto di bambini di strada, senza dimenticare lo spazio per la formazione professionale dedicato a ragazzi e ragazze superiori ai 15 anni.
Bambini, appunto. Con il futuro negli occhi, come dimostrano due dei "nuovi arrivi" del campus. Sono loro i protagonisti di un progetto che Busajo sta portando avanti dal 2009. Quel pallone, costruito con la passione più che con spaghi e materiale di fortuna, che ora possono far correre sul campo da calcio realizzato in collaborazione con l'Hellas Verona. Il sogno di questi due bambini è anche il sogno di tutti gli altri ospiti del centro, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Perché c'è ancora tanto da costruire a Soddo, visto il progetto della Busajo Onlus di arrivare ad ospitare almeno 100 tra bambini e bambine.
Melania Gabbiadini vince il 'Pallone Azzurro 2016'
03/GENNAIO/2017 - 14:40
Verona - Melania Gabbiadini è la vincitrice del 'Pallone Azzurro 2016' per la categoria Nazionale Italiana Femminile, forte del 38% dei voti dei tifosi, arrivati tramite il sondaggio che si è tenuto su www.vivoazzurro.it e che ha coinvolto in totale quasi 15.000 utenti. I tifosi sono stati chiamati a scegliere tra i 20 candidati (5 per ogni nazionale), selezionati dai giornalisti della Redazione di Rai Sport, al seguito delle squadre azzurre durante il 2016. Il capitano del Verona Calcio Femminile ha sbaragliato la concorrenza di Ilaria Mauro, Sara Gama, Barbara Bonansea e Alice Parisi. Premiati, oltre a Gabbiadini, anche Gigi Buffon per la categoria maschile, Gabriele Gori per il beach soccer e Stefano Mammarella nel calcio a 5.
Queste le dichiarazioni rilasciate da Melania Gabbiadini: «E' un riconoscimento che mi rende felice, è un premio che riguarda il meglio delle calciatrici in Italia quindi sono molto onorata di riceverlo. Credo che ogni mia compagna della Nazionale Azzurra meriti questo premio e sono contenta di rappresentare l'Italia anche in questo senso».
Melania Gabbiadini (Verona Calcio Femminile) 38%
Ilaria Mauro (Fiorentina) 17%
Sara Gama (Brescia) 16%
Barbara Bonansea (Brescia) 15%
Alice Parisi (Fiorentina) 12%
Albo d'Oro
NAZIONALE MASCHILE
2016 – Gianluigi Buffon
2015 – Marco Verratti
2014 – Matteo Darmian
2013 – Gianluigi Buffon
2012 – Andrea Pirlo
NAZIONALE FEMMINILE
2016 – Melania Gabbiadini
2015 – Manuela Giugliano
2014 – Martina Rosucci
NAZIONALE BEACH SOCCER
2016 – Gabriele Gori
2015 – Simone Del Mestre
2014 – Francesco Corosiniti
NAZIONALE FUTSAL 5v5
2016 – Stefano Mammarella
2015 – Alex Merlim
2014 – Gabriel Lima
FONTE: LArena.it
EX VERONA
Ex Verona, Bojinov: “Voglio portare il Partizan in Champions”
L’attaccante bulgaro e una grande stagione in Serbia: “Sarebbe il coronamento della mia carriera”
di Redazione Hellas1903, 03/01/2017, 08:09
Nel corso di una lunga intervista rilasciata al quotidiano serbo “Blic”, Valeri Bojinov, all’Hellas dall’estate 2012 a gennaio 2013, parla dei suoi obiettivi con la squadra in cui gioca ora, il Partizan Belgrado.
Così Bojinov: “Vorrei intanto vincere il campionato. Possiamo farlo perché siamo la squadra che gioca meglio. E poi, il mio sogno è quello di portare il Partizan in Champions e disputare la massima competizione europea proprio con questa maglia. Mi piacerebbe molto fare questo regalo ai nostri tifosi. Inoltre, per me sarebbe il coronamento della carriera”.
Nella SuperLiga serba in corso, l’ex gialloblù ha collezionato 20 presenze, impreziosite da 5 gol e 5 assist. Il Partizan si trova al secondo posto in classifica, a sei lunghezze dalla Stella Rossa. Il torneo, fermo da metà dicembre, riprenderà sabato 18 febbraio.
(traduzione a cura di Raffaele Campo)
EX VERONA
Ex Verona, Wszolek ancora decisivo col QPR
Il polacco, nelle ultime due partite di Championship, ha regalato 6 punti alla squadra londinese
di Redazione Hellas1903, 02/01/2017, 21:45
Pawel Wszolek, ex del Verona, sta attraversando un ottimo momento di forma. Dopo che, due giorni fa, una sua rete all’87’ aveva deciso la sfida tra il suo QPR, squadra in cui è in prestito dall’Hellas, e il Wolverhampton, l’esterno polacco si è ripetuto anche oggi, questa volta nel match casalingo contro l’Ipswich Town.
Suo infatti il gol che ha regalato al QPR la vittoria per 2-1. Attualmente, Wszolek conta 14 presenze stagionali e 3 marcature con la squadra londinese, ora diciasettesima nella classifica di Championship.
FONTE: Hellas1903.it